Peter Safran,
co-CEO dei DC Studios e produttore di Aquaman
e il Regno Perduto, ha confermato che proprio
questo film potrebbe essere l’ultima apparizione di Jason Momoa nei panni del leggendario
personaggio dei fumetti, ma ha anche aggiunto che ciò non significa
necessariamente che le due parti non lavoreranno più insieme. Come
riportato dal The Hollywood Reporter,
ntervenendo all’evento dedicato al sequel di Aquaman presso la boutique IWC Schaffhausen di
Beverly Hills, Safran ha infatti risposto a una domanda sul futuro
di Momoa presso i DC Studios, affermando che “Quando penso a
Jason in questo ruolo, è l’Aquaman definitivo“.
“Lo ha ridefinito. … È stato
davvero un viaggio di 11 o 12 anni per lui – molti spettatori non
si rendono conto che è stato scritturato così tanto tempo fa. Lo ha
ridefinito. Quando ha assunto questo ruolo era conosciuto come Khal
Drogo, e ora è davvero Aquaman“. Safran ha poi aggiunto che
spera che i fan “siano davvero presenti per sostenerlo [Momoa]
in questo viaggio. Se è la fine del viaggio, bene. Se continua, va
bene lo stesso, ma credo che abbia significato molto per lui. Il
modo in cui il regista James Wan ha realizzato questo secondo film,
sembra una storia completa quando si guardano i due film
insieme“.
Safran ha poi concluso affermando
che: “Vedremo cosa succederà con lui al di là di questo. So che
Jason troverà sempre una casa nella DC e alla Warner Bros. Infatti,
il suo prossimo film sarà Minecraft“.
Quest’ultimo progetto, basato sull’omonimo e popolarissimo
videogioco, avrà proprio
Jason Momoa come protagonista, con un ruolo però ancora non
meglio chiarito. L’uscita è fissata al 4 aprile
2025 e nel mentre si può dunque ritrovare l’attore sul
grande schermo, dal 20 dicembre, come protagonista
di Aquaman e il Regno Perduto,
capitolo conclusivo non solo della storia dedicata al personaggio
ma anche dell’intero DCEU.
Non essendo riuscito a sconfiggere
Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di
vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur
di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black
Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del
mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per
sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di
Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere
un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro
differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di
Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.
Jason Momoa torna di
nuovo nei panni dell’eroe protagonista in Aquaman e il
Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo
seguito, diretto ancora una volta da James
Wan(Insidious, The Conjuring), cisono
anche Patrick Wilson nei panni di Orm, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che è ancora una volta Re
Nereus, il padre di Mera, e ancora
Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black
Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del
primo film.David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, ha scritto la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran sono co-produttori.
La regista e sceneggiatrice premio
Oscar Emerald Fennell (Una donna promettente) ci regala
Saltburn,
una storia di privilegio e desiderio splendidamente perfida. Mentre
tenta faticosamente di trovare il suo posto all’Università di
Oxford, lo studente Oliver Quick (Barry
Keoghan) viene attratto nel mondo dell’affascinante e
aristocratico Felix Catton (Jacob
Elordi), che lo invita a Saltburn, l’eccentrica
tenuta di famiglia, per un’estate indimenticabile. Scritto e
diretto da Emerald Fennell Prodotto da Emerald Fennell, Margot
Robbie, Josey McNamara.
Prime Video offre ai clienti
un’ampia selezione di film, serie e contenuti sportivi, disponibili
in streaming su centinaia di dispositivi compatibili. Incluso con
Prime Video: film, serie, show e contenuti sportivi come le serie
All or Nothing e le dirette in esclusiva delle migliori partite del
mercoledì sera della UEFA Champions League, fino alla stagione
2026/27, le premiate produzioni Original e molti altri contenuti
esclusivi. Disponibili serie e film tra cui le produzioni premiate
agli Emmy The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big
Girls, la serie satirica sui supereroi The
Boys e grandi successi come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, Jack Ryan di Tom Clancy,
Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo,
La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, ma anche le
produzioni italiane Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo S1, S2 e S3,
LOL: Chi ride è fuori S1,S2 e S3, Bang Bang Baby, Laura Pausini –
Piacere di conoscerti, Dinner Club S1 e S2, The Ferragnez – La
serie S1 e S2, Prisma e The Bad Guy. I clienti Prime hanno anche
accesso a contenuti in licenza.
Secondo un nuovo report dell’insider
Jeff Sneider, il film Avengers: Secret
Wars avrebbe una durata di ben cinque
ore, così lunga che si starebbe pensando di dividere la
storia in due film. Ciò suggerisce dunque che alla data attualmente
prevista del 7 maggio 2027 potrebbe poi
aggiungersene una anche per il 2028 per la seconda parte del film.
Questo se, come riportato da alcuni rumor, il film precedentemente
intitolatoAvengers: The Kang
Dynasty non diventi la prima parte del racconto
di Secret
Wars. Il possibile abbandono della storyline di Kang il
Conquistatore sta, come noto, rimettendo totalmente in
discussione questi progetti.
Ad oggi, però, si tratta di rumor su
un film ancora non girato e i dati sulla sua durata sono frutto di
stime basate probabilmente sulle prime versioni della
sceneggiatura. Per quanto è molto probabile, data la natura del
progetto, che la sua durata possa essere considerevole, l’attuale
stato dei lavori non permette di poter avere particolari certezze a
riguardo. Per scoprire se davvero Secret
Wars verrà diviso in due e quindi si avranno un totale di
tre film Avengers tra il 2026 e il 2028, non resta che
attendere che i Marvel Studios ridefiniscano i loro piani
futuri e facciano annunci ufficiali a riguardo.
Quando uscirà Avengers: Secret Wars?
Originariamente previsto per il
2025, Avengers:
Secret Wars è stato posticipato al 2027 a causa dei
ritardi di produzione causati dagli scioperi di Hollywood. Dopo
Avengers:
The Kang Dynasty che debutterà nelle sale il 1° maggio 2026,
mentre l’altro film arriverà nelle sale il 7 maggio 2027. Entrambi
i film non hanno ancora un regista. Si tratta del sesto capitolo
della serie di film di successo Avengers. Dovrebbe
concludere la Fase 6 del Marvel Cinematic
Universe e la
Saga del Multiverso. I fan attendono da tempo la notizia di un
potenziale adattamento live-action dell’iconica serie di fumetti,
che vede vari eroi e cattivi Marvel essere
catturati da un’entità cosmica nota come Beyonder, dove
poi si scontrano su un pianeta chiamato
Battleworld.
ZackSnyder è attualmente impegnato nella promozione
del suo nuovo film di fantascienza su Netflix, Rebel
Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco (qui la nostra
recensione). È l’occasione per il regista di parlare sia delle
fonti di ispirazioni per questo film, sia delle sue altre passioni
cinematografiche. Proprio riguardo queste ultime, Snyder ha
rivelato di essere un fan della saga di James
Bond. Proprio mentre si cerca di dar forma al prossimo
progetto di questo amato franchise, Snyder ha suggerito una
possibile idea su cosa si potrebbe realizzare.
Per il regista, sarebbe infatti
interessante esplorare un James Bond più giovane, alle prese con le
prime missioni. “Sarebbe bello vedere un James Bond
ventenne“, ha detto Snyder a The Atlantic. “Le umili
radici da cui proviene. Qualunque sia il trauma giovanile che ti
rende capace di essere James Bond. Deve esserci qualcosada raccontare a riguardo“. Snyder sta puntando su un’idea
che potrebbe non essere la peggiore per riavvicinarsi a James
Bond.
Molti fan si sono infatti chiesti se
la versione di Bond donnaiolo e assassino incarnata da Daniel Craig negli ultimi sia da considerare
superata rispetto alla cultura moderna. Esplorare Bond in un
periodo più giovane ed emotivamente vulnerabile della sua vita
aggiungerebbe probabilmente una complessità al personaggio che
raramente si è vista prima. Detto questo, la storia di ciò che è
accaduto nella vita di Bond per renderlo freddo, calcolatore e
solitario sarebbe probabilmente un racconto noir particolarmente
cupo, che donerebbe al franchise un inedito tono che non tutti
potrebbero apprezzare.
Tra i ruoli in cui negli ultimi anni
Andy Serkis si è maggiormente distinto vi è
senza dubbio quello di Cesare, protagonista della trilogia reboot
di Il pianeta delle scimmie. Il terzo film, The War – Il Pianeta delle Scimmie, portava però a
conclusione il suo percorso, permettendo al suo personaggio di
morire in pace dopo aver condotto alla salvezza il suo popolo. Ecco
allora che non deve sorprendere la sua assenza nel nuovo film in
arrivo, Il Regno del Pianeta delle Scimmie,
diretto da Wes Ball.
È proprio il regista a chiarire ora
i motivi dell’assenza dell’attore, che non dovendo comparire in
carne ed ossa avrebbe eventualmente potuto comunque assumere un
altro ruolo grazie alla motion capture. Parlando con Empire Magazine, Ball ha però spiegato che: “Ne
abbiamo parlato, sicuramente. Tipo: “Potresti interpretare un altro
personaggio scimmiesco?”. Ci ho pensato a lungo, perché pensavo che
sarebbe stato fantastico“, ha detto il regista. E Matt Reeves
(regista del secondo e terzo capitolo della trilogia) diceva
sempre: “Andy è il miglior attore con cui abbia mai
lavorato“.
“È fin troppo iconico, in un
certo senso. Quindi abbiamo deciso che forse è meglio pensare a
film futuri in cui poterlo coinvolgere“. Ciò sembra dunque
suggerire che ci siano almeno dei piani provvisori per la comparsa
di Serkis, senza escludere che possa in qualche modo riprendere i
panni del Cesare protagonista dei film originali, magari con dei
flashback o come spirito guida. Considerando che Il Regno del Pianeta delle Scimmie è stato confermato
essere il primo film di una nuova
trilogia, c’è dunque la possibilità di far sì che, in
prossimità della conclusione del racconto, Cesare torni in scena
per vedere quanta strada hanno compiuto le sue scimmie.
Tutto quello che sappiamo su Il
Regno del Pianeta delle Scimmie
La sinossi ufficiale di
Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of
theApes) riporta:
“Alcuni gruppi di scimmie non hanno mai sentito parlare di
Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per
costruire imperi fiorenti.In questo scenario, un leader
delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la
tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan
essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la
libertà. Una giovane donna umana, intanto, diventa la chiave per la
ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti
suoi.”
Il regista Wes Ball dà nuova vita
all’epico franchise ambientato diverse generazioni dopo il regno di
Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in
armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un
nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una
giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a
mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare
scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli
umani.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto da Wes
Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da
Owen Teague (It), Freya
Allan (The
Witcher), Kevin Durand (Locke &
Key), Peter Macon (Shameless) e William H. Macy
(Fargo). La sceneggiatura è di Josh Friedman (La
guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver (Avatar:
La Via dell’Acqua) e Patrick Aison (Prey), basata sui
personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver. Il film è
prodotto da Wes Ball, Joe Hartwick Jr. (Maze Runner), Rick
Jaffa, Amanda Silver e Jason Reed (Mulan), mentre Peter
Chernin (trilogia de Il Pianeta delle Scimmie) e
Jenno Topping (Le Mans ’66 – La grande sfida) sono i
produttori esecutivi.
A pochi giorni dal Natale,
Ryan Gosling e il produttore di “Barbie: The Album”Mark Ronson
hanno regalato ai fan una nuova versione natalizia del numero
musicale “I’m Just Ken” del film. Ma non è tutto. Gosling ha
pubblicato “Ken the EP”, che include tre nuove versioni del
classico di “Barbie”:
una versione natalizia (“Merry Kristmas Barbie”),
una versione acustica (“In My Feelings Acoustic”)
e una versione dance (“Purple Disco Machine
Cover”).
Rispetto all’originale, la versione
natalizia aggiornata ha un arrangiamento di batteria più
amplificato e nuove voci di sottofondo distinte: “So, hey, world,
check me out, I’m just Ken,” canta Gosling con gioia. Ecco il
video:
“Barbie”
ha dominato le
nomination per i Golden Globe Awards 2024 con
10 nomination, rendendo il film il secondo più nominato negli 81
anni di storia dello spettacolo, dopo a “Cabaret”.
Gosling ha ottenuto una nomination come miglior attore non
protagonista mentre “I’m Just Ken” è stata
nominata come migliore canzone originale per un film.
Come riportato da Deadline, la Stars Collective di Peter
Luo, tra i cui membri figurano anche James Wan (regista di Saw, L’evocazione – The
Conjuring e Aquaman e il Regno
Perduto) e Sam Raimi (regista di La
casa,
Spider-Man e Doctor Strange nel Multiverso della Follia) sta
collaborando con la società cinese Hana Investment
e la società Starlight Media per un ambizioso
“fondo crossmediale che investirà in fumetti, film, giochi,
oggetti da collezione, beni di consumo, intelligenza artificiale e
tecnologie del metaverso“. Le tre società hanno rivelato ora i
primi dettagli di questo progetto, che prevede innanzitutto la
volontà di creare videogiochi basati su IP cinematografiche di
Stars Collective.
Le tre realtà stanno infatti
collaborando con società di videogiochi, tra cui
Tencent e DreamSky Technology,
oltre a HYJZ e Forevernine, per
sviluppare giochi basati sui seguenti progetti, alcuni dei quali
sono già stati annunciati e altri sono stati rivelati ora per la
prima volta:
The Call of Cthulhu, Mass Extinction e
GMO di James Wan
The Goxfather con Jon M. Chu
Memory Lost in Space, tratto dai romanzi di Tong
Hua
Stars Collective è infatti
produttore di tutti i film citati – la maggior parte dei quali è in
fase di sviluppo – ad eccezione del prossimo Garfield
della Sony, per il quale Stars Collective detiene una licenza
esclusiva di merchandising di 25 anni in Cina. Raimi, Lee, Wan e
Chu sono tutti presenti nei progetti come produttori ma ciò non
significa che saranno anche i registi di questi film, qualora essi
dovessero ricevere il via libera alla produzione. Oltre al non
sapere quali di questi progetti sono effettivamente in fase di
sviluppo, ad oggi non sono infatti stati fatti annunci ufficiali
riguardo alla loro effettiva realizzazione né ad eventuali
personalità coinvolte, se non appunto i loro produttori.
Wan, ad esempio, ha descritto
TheCall of
Cthulhu come un suo “dream project” e lo
starebbe sviluppando con gran riserbo da circa cinque anni. In
nessun caso, però, viene indicato come regista del film. Per quanto
riguarda gli altri due progetti a cui il suo nome è
associato, GMO è descritto un
thriller fantascientifico ambientato nel futuro, dove un farmaco di
nuova invenzione risolve una carestia globale, ma i suoi effetti
collaterali accelerano drasticamente il processo di invecchiamento.
In Mass Extinction, gli esseri umani
hanno perso la Terra a causa di un virus alieno e una squadra di
ricerca e salvataggio viene inviata dalla Luna per fornire una cura
che salvi la razza umana. Prima di idealmente diventare film,
dunque, questi progetti saranno realizzati come videogiochi.
Stars Collective e Hana stanno però
attingendo al loro fondo per sviluppare anche tre nuovi franchise
di film originali sotto il brand Stars Collective, che saranno poi
tutti adattati anche in videogiochi. Si tratta del franchise
“Genius Crime“, di un universo
“Kung Fu” e di un nuovo franchise horror
con storie di fantasmi al femminile ispirate al folklore e alle
leggende asiatiche. Nel primo film di quest’ultimo franchise,
stando a quanto riportato, un’orfana vittima di bullismo al liceo
si imbatte in una katana che sembra essere infestata dallo spirito
vendicativo di una geisha, che non tarderà a causare spargimenti di
sangue.
Peter Luo, CEO di
Starlight Media e fondatore di Stars Collective, ha dichiarato:
“Questa iniziativa segna un passo significativo nella fusione
dei mondi del cinema e del videogioco, promettendo una gamma
diversificata di opzioni di intrattenimento per il pubblico di
tutto il mondo. Abbiamo un partner straordinario in Hana Investment
per realizzare questa visione e accogliamo con piacere nuove
relazioni con Tencent e altri per offrire nuove esperienze
entusiasmanti“.
I co-CEO di Stars Collective,
William Li e Nancy Xu, hanno poi
aggiunto: “Ci sono enormi opportunità di estendere le storie al
di là dei film, e i videogiochi hanno lo stesso peso in termini di
ampio impatto e capacità di valorizzare le IP. Esaminando a fondo
il portafoglio di proprietà intellettuale di Stars Collective,
abbiamo visto un’opportunità naturale di connetterci con il
pubblico attraverso i punti di contatto con cui si confronta di più
per coltivare e far crescere la proprietà intellettuale, ed è per
questo che stiamo impiegando i fondi in questo spazio insieme ai
nostri partner di Hana.“
Dopo gli incassi record in sala,
arriva in prima tv su Sky Super Mario
Bros – il film (recensione),
blockbuster d’animazione di Nintendo e Illumination, con i due
idraulici più famosi nella cultura popolare degli ultimi
quarant’anni, martedì 26 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in
streaming su NOW
e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand
anche in 4K.
Diretto da Aaron Horvath e Michael
Jelenic, da una sceneggiatura di Matthew Fogel, nella versione
italiana vede la partecipazione il doppiaggio di
Claudio Santamaria, che presta la voce all’iconico
personaggio di Mario. La versione in lingua originale vanta un cast
di grandi star che interpretano gli iconici personaggi della
cultura pop, tra cui
Chris Pratt (saga di Jurassic World),
Charlie Day (C’è sempre il sole a Philadelphia,
The Lego Movie), Anya Taylor-Joy (Ultima notte a Soho, La
regina degli scacchi), Keegan-Michael Key
(Key & Peele), Seth Rogen (Cattivi vicini, An American
Pickle), Jack Black (saga di Kung Fu Panda), Fred
Armisen (Mercoledì, Portlandia).
La trama di Super Mario Bros – il
film
Il film racconta la storia di due
idraulici di Brooklyn che sono fratelli e migliori amici: Mario,
quello coraggioso e pronto all’azione, e il perennemente ansioso
Luigi, che preferirebbe non andare da nessuna parte. I due fratelli
devono fare i conti con le difficoltà della loro azienda, ma presto
saranno catapultati in un’avventura vorticosa nel Regno dei Funghi.
Durante il loro viaggio incontreremo tanti personaggi familiari e
adorabili, che alla fine uniranno le forze per sconfiggere il
terribile Bowser, sempre assetato di potere. Super Mario
Bros – il filmprende ciò che milioni di videogiocatori
in tutto il mondo amano da trentacinque anni e lo potenzia fino a
trasformarlo in una nuova esperienza cinematografica
mozzafiato.
Super Mario
Bros – il film in prima tv martedì 26 dicembre alle
21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on
demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i
clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio
opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.
Il cast di Quattro amiche e un paio di jeans si è riunito
dopo 20 anni. Basato sul romanzo omonimo, Quattro amiche e
un paio di jeans è una commedia di formazione del 2005 che
racconta di un gruppo di quattro ragazze, migliori amiche, che
rimangono in contatto tra loro attraverso un paio di jeans magici
che si adattano miracolosamente a ciascuno dei loro corpi. Il film
è diretto da Ken Kwapis e vede protagonisti
Amber Tamblyn,
America Ferrera,
Blake Lively e Alexis Bledel nei panni delle quattro
protagoniste. Il cast è poi tornato nel 2008 per un sequel.
Quasi 20 anni dopo l’uscita del
primo film, il cast di Quattro amiche e un paio di
jeans si è riunito in occasione di una proiezione speciale
di
Barbie. America Ferrera,
co-protagonista del film di Greta
Gerwig, ha pubblicato un breve video su Instagram in
cui compare con Lively, Tamblyn e Bledel che si uniscono a lei per
celebrare il suo successo.
La clip mostra il quartetto che
scatta una serie di foto insieme. In sottofondo, Ferrera ha
aggiunto l’audio del film. Sotto la didascalia del post, ha
scritto: “La Sorellanza è arrivata tutta vestita di rosa per
celebrare la mia interpretazione in Barbie ieri sera. Amo queste donne con tutto il
cuore”.
A fine mese come consuetudine vi
svegliamo tutte le novità di film e serie tv in arrivo a Gennaio
2024 su Disney+.
Se avete apprezzato A Murder at The End of The World di FX, non
potrete perdervi Class of ‘09: una classe di
agenti dell’FBI si
trova ad affrontare immensi cambiamenti mentre il sistema
giudiziario degli Stati Uniti viene alterato dall’IA. Tutti gli
episodi della serie FX in streaming dal 3 gennaio.
Percy Jackson e gli dèi dell’Olimpo continua
le sue avventure per tutto il mese di gennaio, culminando nel gran
finale che sarà disponibile su Disney+ il
31 gennaio. Disney+
regalerà a tutti gli appassionati del genere true crime una
collezione imperdibile a partire dal 3 gennaio 2024 con Betrayal:
La doppia vita di mio marito. Si continua poi con Demoni e
redentori – La storia di Christina Boyer il 10 gennaio, seguito da
Il ladro di gioielli il 17 gennaio e da Never Let Him
Go il 24 gennaio.
Dal 1° novembre, Disney+ ha introdotto il suo piano di
abbonamento con pubblicità, insieme a due opzioni senza inserzioni
pubblicitarie, offrendo ai clienti la flessibilità di scegliere il
piano più adatto alle loro esigenze. Ora i clienti possono
scegliere tra Standard con pubblicità a 5,99 € al mese, Standard a
8,99 € al mese o 89,90 € all’anno e Premium a 11,99 € al mese o
119,90 €all’anno*.
I film in uscita su Disney+ a
Gennaio 2024
The Creator, dal 17 gennaio su
Disney+
Ambientato in una guerra futura tra
la razza umana e le forze dell’intelligenza artificiale, In
The Creator Joshua (Washington), un ex agente delle forze
speciali in lutto per la scomparsa della moglie (Chan), viene
reclutato per dare la caccia all’inafferrabile architetto
dell’avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il
potere di porre fine alla guerra… e all’umanità stessa.
Le serie tv in uscita su Disney+ a
Gennaio 2024
ECHO, dal 10 Gennaio 2024
I Marvel Studios presentano Echo,
con protagonista Maya Lopez, inseguita dall’impero criminale di
Wilson Fisk. Quando il viaggio la riporta a casa, deve affrontare
la sua famiglia e la sua eredità.Tutti e cinque gli episodi della
serie Marvel Studios in streaming dal 10
gennaio.
WELCOME TO WREXHAM, dal 10
gennaio
Rob McElhenney (C’è sempre il sole a Philadelphia) e
Ryan Reynolds (Deadpool) sono alla guida della terza squadra di
calcio professionistica più antica del mondo. Welcome to Wrexham
è una docuserie che segue i sogni e le preoccupazioni di Wrexham,
una città operaia nel Galles settentrionale, Regno Unito, mentre
due star di Hollywood plasmano il futuro della storica squadra di
calcio della città.
Da Hollywood al Galles, dal campo allo spogliatoio, dalla
dirigenza al pub, Welcome to Wrexham segue la gestione di Rob e
Ryan e i destini inestricabilmente legati di una squadra e di una
città mentre cercano di fare la storia.
Cristóbal Balenciaga, dal 19
gennaio
Cristóbal Balenciaga inizia quando lo stilista presenta la sua
prima collezione di Haute Couture parigina nel 1937. Si è lasciato
alle spalle una carriera di successo nei suoi atelier di Madrid e
San Sebastian vestendo l’élite e l’aristocrazia spagnola. Tuttavia,
i modelli che avevano fatto tendenza in Spagna non funzionano
nell’impero della moda sofisticata di Parigi, dove Chanel, Dior e
Givenchy sono il punto di riferimento dell’Haute Couture. Guidato
dall’ossessione per il controllo in tutti gli aspetti della sua
vita, Cristóbal Balenciaga definirà il suo stile e alla fine
diventerà uno dei più importanti stilisti di tutti i tempi. Tutti
gli episodi della serie originale spagnola Disney+ in streaming dal 19
gennaio.
A Bug’s Life – Megaminimondo, dal
24 gennaio
Ispirata al mondo di Disney e Pixar
A Bug’s Life – Megaminimondo, la nuova serie originale Disney+ di National Geographic, A Real
Bug’s Life – Megaminimondo, è un’incredibile avventura che si
svolge in nove diversi mondi di microinsetti sparsi in tutto il
pianeta, dove le forze della natura giocano su scala miniaturizzata
e dove le minuscole creature si affidano a poteri incredibili e ad
alleanze straordinarie per farcela ogni giorno. La posta in gioco è
alta… anche se le creature sono straordinariamente piccole.
Grazie ai nuovi sviluppi della
tecnologia di ripresa e al racconto della divertente e spiritosa
guida di Awkwafina nella versione originale, il pubblico sarà in
grado di seguire le incredibili storie dei piccoli eroi che vivono
in mondi che vanno oltre l’immaginazione: da un ragno saltatore che
cerca casa per le strade di New York al primo giorno di lavoro di
un’ape dell’orchidea del Costa Rica che produce profumo! Ricca di
nuovi e strabilianti personaggi, questa serie per famiglie dimostra
che la vita di un insetto può essere fantastica come quella di un
film d’animazione.
The Artfull Dodger, dal 17
gennaio
Nell’Australia del 1850, nella
vivace colonia di Port Victory, Jack Dawkins è Dodger, le cui
velocissime mani da borseggiatore si sono trasformate nelle abili
mani di un chirurgo. Il passato di Dodger torna a perseguitarlo con
l’arrivo di Fagin, che lo attira nuovamente nel mondo del crimine.
Una minaccia più grande – per il cuore di Dodger – è Lady Belle, la
figlia del Governatore, determinata a diventare il primo chirurgo
donna della colonia. Dalle rapine agli interventi chirurgici in
condizioni di vita e di morte, passando per la dura realtà del
mondo criminale che si mescola con la borghesia e la nobiltà,
questa è una storia di reinvenzione, tradimento, redenzione e di
amore ricco di colpi di scena. Tutti gli episodi della prima
stagione della serie originale in streaming dal 17 gennaio.
American Horror Stories, la terza
stagione dal 24 gennaio
American Horror
Stories è uno spin-off della pluripremiata serie
antologica American Horror Story di Ryan Murphy e
Brad Falchuk. American Horror Stories è una serie
antologica che presenterà in ogni episodio una storia horror
diversa.
Dopo il successo del secondo ciclo, “The Gilded Age” tornerà per la terza
stagione su HBO. “Siamo così orgogliosi di ciò che Julian
Fellowes e la famiglia di “The Gilded Age” hanno raggiunto. Dai
costumi alle scenografie e alle performance, lo spettacolo ha
affascinato tante persone settimana dopo settimana. Insieme ai
nostri partner della Universal Television, siamo entusiasti di
continuare questa grande storia per la terza stagione”, ha
affermato Francesca Orsi HBO Programming EVP e
responsabile HBO Drama Series and Films.
Erin Underhill,
presidente della Universal Television, aggiunge: “Ci sono
ancora molte storie da raccontare in ‘The Gilded Age’. Siamo lieti
che HBO offra ai fan un’altra stagione dell’incredibile narrazione
di Julian Fellowes. Il cast e la troupe hanno messo così tanto
cuore e anima nelle ultime due stagioni, e siamo così orgogliosi
che tutto questo duro lavoro stia dando i suoi frutti con un’altra
stagione… non vorrete perdervi quello che verrà dopo!”
Il cast della seconda stagione
comprende Carrie Coon,Christine
Baranski, Cynthia Nixon, Morgan Spector, Louisa
Jacobson, Denée Benton, Ben Ahlers, Michael Cerveris, Kelley
Curran, Taissa Farmiga, Jack Gilpin, Simon Jones, Sullivan Jones,
Celia Keenan-Bolger, Debra Monk , Donna Murphy, Kristine Nielsen,
Kelli O’Hara, Patrick Page, Harry Richardson, Taylor Richardson,
Blake Ritson, Douglas Sills, Erin Wilhelmi, Nathan Lane, Audra
McDonald, John Douglas Thompson, Ashlie Atkinson, Laura Benanti,
Nicole Brydon Bloom, Christopher Denham, David Furr, Ward Horton,
Matilda Lawler e Robert Sean Leonard.
Il creatore Julian
Fellowes scrive e produce esecutivamente la serie insieme
a Bob Greenblatt, Gareth Neame, David Crockett e
Michael Engler, che ne è anche il regista.
Sonja Warfield e Salli
Richardson-Whitfield sono anche produttrici esecutive.
“The Gilded Age” è coprodotto da HBO e Universal Television.
Creature
Commandos è uno dei progetti a fumetti più attesi del
2024, in quanto dara il via a una nuova era di adattamenti
cinematografici e televisivi della DC Comics. I DC Studios, guidati
da James Gunn e
Peter Safran, presenteranno infatti Creature
Commandos come il primo progetto dello studio all’interno del
cosiddetto Capitolo 1: Gods and
Monsters, il primo ciclo di narrazioni
interconnesse dell’universo cinematografico DCU. In questa serie animata, faremo dunque la
conoscenza del gruppo titolare, ma le missioni in cui saranno
coinvolti non sono ancora noti, così come non lo è il ruolo che
potranno avere anche nel futuro del DC
Universe.
Il progetto si è ripetutamente
scontrato per mesi con le voci di possibili ritardi, dovuti allo
sciopero degli attori svoltosi tra luglio e novembre, ribadendo
costantemente un’uscita nel 2024. Grazie alla disponibilità di Gunn
a interagire con i fan sul social Threads, ora sappiamo che il progetto
arriverà alla fine del 2024. Idealmente, data la
natura del progetto, sarebbe logico che Creature Commandos
uscisse intorno ad Halloween. Le voci dei doppiatori sono già state
registrate quindi il progetto potrebbe trovarsi già in fase di
post-produzione, eventualmente con alcune piccole integrazioni da
fare nei prossimi mesi. Molto presto, però, potrebbe essere
rivelato di più sul progetto.
Creature Commandos, come
noto, ha come protagonisti Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag, Sr.,
Indira Varma nel ruolo della Sposa di
Frankenstein, Zoë Chao nel ruolo di Nina Mazursky,
David Harbour
nel ruolo di Eric Frankenstein, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus,
Sean Gunn nel
ruolo di G.I. Robot e Weasel, Maria Bakalova
nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Steve
Agee nel ruolo di John Economos e Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. La
serie vedrà Amanda Waller creare una squadra di agenti segreti a
partire da questi prigionieri mostruosi. Gunn, come noto, ha
scritto tutti gli episodi della prima stagione.
Dopo il recente licenziamento di Jonathan Majors
dal ruolo di Kang il Conquistatore del MCU e la risposta ampiamente
tiepida dei fan alla Saga del Multiverso, si pensa
che i Marvel Studios stiano ora cercando di capire
dove andare a parare con i prossimi progetti. The Cosmic Circus, una fonte
affidabile in materia, ha ora confermato le recenti notizie secondo
cui i Marvel Studios starebbero lavorando
a un film sui Giovani Vendicatori. Ieri sera
abbiamo appreso che il film potrebbe essere lanciato prima di
Avengers:
Secret Wars e il sito ritiene che il film sarà incentrato
su Kamala Khan, Kate Bishop, Cassie Lang, America Chavez, Billy
Maximoff e Tommy Maximoff.
Tuttavia, sempre secondo la fonte, i
Marvel Studios starebbero valutando
anche la possibilità di aggiungere al mix Theodore Altman, Axl
Heimdallson, RiRi Williams, Eli Bradley e Skaar. Sembrano però
esserci piani più grandi in vista, con l’apparente intenzione di
spostare tutta l’attenzione sui mutanti. Dopo l’introduzione
avvenuta con The
Marvels, sembra ora si voglia dare loro un ruolo più ampio
nella Saga del Multiverso rispetto a quello originariamente
previsto, stabilendoli “in modo più significativo sulla
Terra-616 prima della conclusione della saga“.
Il sito riporta però anche che
“alcune idee includono una serie sugli X-Men su Disney+, incentrata sulle storie
individuali di diversi mutanti (come What
If…?) o un film sugli X-Men sotto il marchio Marvel Studios prima di Avengers: Secret Wars“. Proprio
riguardo quest’ultimo progetto, si suggerisce che potrebbe
trattarsi di un film che vedrà gli X-Men scontrarsi con gli
Avengers. Non è chiaro in quale punto del programma di uscita
rientrerebbe questo progetto, anche se il sito sembra credere che
ruoterebbe intorno alle versioni Terra-616 di ciascuna squadra
anziché contrapporre i Vendicatori che conosciamo agli X-Men
dell’universo Fox.
Ma che ne sarà dunque del grande
cattivo di questa saga,
Kang il Conquistatore? Come si ipotizzava, i Marvel Studios starebbero valutando
il modo più appropriato per metterlo in secondo tempo, per farlo
eventualmente tornare in scena solo a conclusione della Saga del
Multiverso. Al momento non ci sono certezze riguardo la strada che
si deciderà di percorrere a riguardo, ma sembra proprio che gli
X-Men potrebbero rappresentare una valida alternativa in quanto a
focus di questa saga. D’altronde, con la serie animata X-Men’97, scopriremo molto di più su di
loro.
Il 2023 è stato un anno unico per
l’horror,
con film che vanno dal microbudget ai sequel hollywoodiani che
hanno fatto notizia. L’elenco non tiene conto delle uscite in sala
in Italia. Prima di rivelare i primi posti, ecco alcune menzioni
d’onore:
Saw X: Pur essendo
il decimo capitolo della lunga serie,
Saw X adotta un approccio decisamente back-to-basics, tornando
indietro nel tempo e rendendo protagonista il minaccioso killer di
Jigsaw, John Kramer.
M3GAN: Nonostante la classificazione
PG-13, la nuova bambola assassina preferita dagli americani si è
rivelata un successo al botteghino e una visione divertente nelle
sale.
Sick: Il
creatore di “Scream” Kevin Williamson ha
co-sceneggiato questo film basso profilo, un mistero intimo che è
stato perfetto per una collocazione in streaming.
The Wrath of Becky
– tradotto da noi “L’ira di Becky”: questo divertente e violento
film di genere ha come protagonista Lulu Wilson nei panni
dell’assassina adolescente Becky, che prende di mira dei teppisti
simili a Proud Boy nel sequel del primo film del 2020 che uccideva
i neo-nazisti.
Birth/Rebirth
Un’ossessionante e straziante
rivisitazione del racconto di Frankenstein: un medico che perde il
controllo sulla realtà riporta in vita una bambina morta, ma la
madre si rende lentamente conto che la sua bambina non è più la
stessa. Con Judy Reyes nei panni del genitore
affranto e disposto a tutto per la figlia e Marin Ireland in quelli
della dottoressa che vuole a tutti i costi una svolta, il terrore e
il dolore sono intensi. Ma la regista e co-sceneggiatrice Laura
Moss è abile nel gestire più toni contemporaneamente, bilanciando
la gioia della bambina risvegliata con il profondo disagio di
sapere che le cose non vanno bene.
Bussano alla porta (Knock at the
Cabin)
Il pubblico può variare con
M. Night Shyamalan a seconda del film, ma questo
thriller apocalittico intimo beneficia di grandi idee e dell’occhio
attento del regista. Il male è in agguato dietro ogni angolo: una
piccola famiglia (interpretata magnificamente da Jonathan Groff,
Ben Aldridge e Kristen Cui) vede la propria vacanza nei boschi
interrotta da quattro sconosciuti disperati, che affermano che
l’apocalisse avverrà a meno che uno dei membri della famiglia non
ne uccida un altro. Dave Bautista si distingue nel ruolo di un
insegnante gigante gentile che cerca di convincere la coppia usando
il cervello contro i muscoli. Evento cerebrale con un finale
controverso,
Bussano alla porta (Knock at the Cabin) è l’opera di
Shyamalan di maggior impatto degli ultimi anni.
Influencer
Un gioiello sottovalutato,
“Influencer” mette in scena la cultura dei social media in modo
intelligente e sorprendente, con colpi di scena impossibili da
prevedere. Emily Tennant interpreta Madison, una
influencer che si reca in Thailandia per una vacanza pagata. Dire
di più significherebbe rovinare i brutti scherzi, ma il film si
mantiene sui binari grazie a una visione realistica della
tecnologia e dell’economia degli influencer.
The Blackening
Una delizia per i fan dell’horror,
“The Blackening” è una delle migliori commedie di genere dai tempi
di “Scary Movie” del 2000. Ricco di personaggi stravaganti e di
intelligenti rivisitazioni di tropi classici, “The Blackening”
riesce a lanciare sullo schermo dozzine e dozzine di gag. Forse non
tutte funzionano, ma il ritmo è sufficiente per far ridere il
pubblico.
Scream VI
Uno dei capitoli più freschi della
longeva serie slasher è il più recente, una grande sorpresa piena
di grandi scenografie, cenni ai film precedenti e attori
meravigliosi. Dopo “Scream”
del 2022, in
Scream VI le due sorelle protagoniste (Melissa Barrera
e
Jenna Ortega) si sono trasferite a New York City, solo
per essere inseguite da un altro Ghostface. Il cast spacca, con
alcuni graditi ritorni (Ortega, ora in modalità star del cinema;
Hayden Panettiere, ex star di “Scream 4”) e nuovi attori
(l’affascinante Josh Segarra di “The Other Two”; una Samara Weaving
in forma smagliante; Dermot Mulroney, che recita in poltrona). È
raro che un sesto capitolo di un franchise slasher riesca a far
risveglare le pulsioni, ma alcune grandi scene e la costruzione
della tensione che riprende la tradizione rendono la visione
elettrizzante.
Brooklyn 45
Il thriller storico sulla seduta
spiritica di Ted Geoghegan è pieno di stile e di
cuore, ben oltre quello che ci si aspetta da un film ambientato
principalmente in una stanza. Un gruppo di veterani della Seconda
Guerra Mondiale si riunisce subito dopo la fine del conflitto per
consentire a un amico di contattare la moglie appena deceduta, ma
quando iniziano ad accadere cose inquietanti si trovano di fronte a
qualcosa di più di quanto si aspettino.
In
Nessuno ti salveràKaitlyn Dever è magnifica nel ruolo di Brynn,
un’inquieta donna solitaria il cui mondo viene messo sottosopra
quando gli alieni arrivano a casa sua. L’aspetto più interessante è
che, a causa di un incidente traumatico del suo passato, è convinta
che nessuno nella sua piccola città sarà disposto ad aiutarla a
tenere a bada gli extraterrestri, anche se la fine del mondo è
vicina. Un elemento impressionante del film è la sceneggiatura
quasi priva di dialoghi, che accresce l’isolamento di Brynn a
livelli insopportabili.
Deliver Us
Quando una suora afferma di essere
incinta per immacolata concezione e di aspettare due gemelli
speciali, ovvero il Messia e l’Anticristo, non sorprende che il
Vaticano voglia essere coinvolto. Questa selvaggia premessa è alla
base di “Deliver Us” di Lee Roy Kunz e Cru Ennis, un film a basso
costo splendidamente girato che si basa su immagini di fuoco e
fiamme per creare inquietudine. Il viaggio di Padre Fox
(interpretato da Kunz) e del suo esame di Suor Yulia (Maria Vera
Ratti) oscilla costantemente tra sogno e realtà, tra metafore e
letteralità. Offrendo immagini oltraggiose con splendide
ambientazioni, luci e fotografia, “Deliver Us” è un consiglio unico
per il pubblico che cerca qualcosa di esagerato e allo stesso tempo
mortalmente serio.
In My Mother’s Skin
Photo : Courtesy of Zhao Wei Films, Epicmedia Productions Inc., and
Volos Films
Una favola estremamente inquietante
ambientata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, “In My Mother’s
Skin” è un film filippino che racconta di una ragazzina di nome
Tala (Felicity Kyle Napuli) che deve proteggere il fratellino
Bayani (James Mavie Estrella) e la madre malata Ligaya (Beauty
Gonzalez) quando il padre viene portato via perché potenzialmente
in grado di nascondere l’oro ai soldati giapponesi. Mentre la
famiglia inizia ad entrare in difficoltà con le scorte di cibo e
risorse, una bellissima fata (Jasmine Curtis-Smith) inizia a
offrire speranza, mentre il male si diffonde a Ligaya. “Skin” non
reinventa nulla, ma fa un lavoro molto solido di mishmash di
generi, mescolando i sogni oscuri di Guillermo del
Toro e infondendoli con l’orrore della possessione e il
gore inquietante.
Thanksgiving
Uno slasher nella vena delle
festività anni ’80 come “Il giorno di San Valentino” e “Pesce
d’aprile”,
Thanksgiving è il film che il superfan dell’horror
Eli Roth sembrava destinato a dirigere. Roth si
dirige verso la sua terra natale, il Massachusetts, per divertirsi
un po’ in questo lungometraggio che riprende il suo finto trailer
di “Grindhouse“. Un anno dopo la tragica fuga del venerdì
nero, qualcuno sta uccidendo gli abitanti di Plymouth. Con le
interpretazioni della final girl Nell Verlaque e di Patrick Dempsey nel ruolo dello sceriffo
locale, questa storia sanguinosa azzecca tutti i riferimenti del
genere con un chiaro amore per lo slasher.
Evil Dead Rise
Il cruento tributo di Lee Cronin
alla serie di Sam Raimi ha un sacco di Easter eggs
per i fan, ma si basa tutto sul cambio di location, un appartamento
in città (rispetto a una baita nel bosco) per dipingere su una tela
diversa. Una giovane zia è bloccata in un grattacielo mentre sua
sorella diventa un Deadite decisa a uccidere i suoi stessi figli, e
c’è una massiccia quantità di viscere in ogni scena cruenta della
pellicola. Lily Sullivan e Alyssa Sutherland sono davvero
sorprendenti nel ruolo delle sorelle, la prima eroica e la seconda
malvagia come l’inferno. Un’ottima storia conclusiva e un nuovo
mostro che si aggiunge alla storia di “Dead” lasciano
presagire un sesto film.
Infinity Pool
Tra il suo ruolo dirompente
nell’ultima stagione di “Succession”
e la sua interpretazione in “Infinity
Pool“, Alexander Skarsgård ha trascorso il 2023 a
sbeffeggiare brutalmente i ricchi. Diretto dal regista di
“Possessor” Brandon Cronenberg, James
(Skarsgård) è uno scrittore di romanzi che si sposa con un ricco e
inizia a godere dei baccanali violenti e sessuali praticati da
coloro che soggiornano nella destinazione di vacanza Li Tolqa. Ma
se l’1% si diverte troppo, viene clonato e ucciso per un prezzo,
cosa che all’inizio sembra oscena a Foster, ma che poi lo eccita.
Il film è una miscela di immagini psichedeliche e di angosciante
brutalità, che ci permette di osservare James mentre si libera
della sua umanità come di una seconda pelle. Mia Goth fa un eccellente lavoro di supporto
nel ruolo di una turista apparentemente normale che presto si
trasforma per abbracciare la follia e si porta via il film.
Beau ha paura
Un altro film che ha fatto
discutere, l’ultimo film del regista di “Midsommar”
Ari Aster analizza l’ansia con una lente così microscopica che per
lunghi tratti è difficile respirare. Joaquin Phoenix interpreta il protagonista
Beau, i cui nervi hanno la meglio su di lui mattina, mezzogiorno e
sera. Vivendo in un quartiere fatiscente del prossimo futuro,
questo film di tre ore è ricco di satira e commenti sociali. La
trama ruota attorno ai viaggi di Beau, costantemente ostacolati,
per andare a trovare la madre, che genera la maggior parte della
sua ansia.
Beau ha paura è stato una bomba costosa per A24, ma
inevitabilmente troverà un pubblico di culto in streaming.
When Evil Lurks
“When Evil Lurks” di Demián Rugna è
uno dei film più cupi dell’anno, con elementi gore e sequenze shock
che impediscono alla narrazione di non diventare troppo pesanti.
Ezequiel Rodriguez e Demián Salomon sono due fratelli che
accidentalmente scatenano nella campagna un demone in grado di
possedere le persone e far loro compiere azioni terribili. Si
assiste a molte scene inquietanti in cui esseri maligni e spietati
fanno a pezzi le famiglie in un batter d’occhio. Alcune angoscianti
violenze sui bambini e un personaggio affetto da autismo elevano
l’intensità di questa coproduzione argentina che supera la
produzione americana, ma per gli appassionati di storie più
estreme, “When Evil Lurks” è imperdibile.
Talk to Me
Trai titolo horror di maggior
incasso va menzionato certamente “Talk
To Me” ha fatto parlare di sé durante l’estate. Con immagini
inedite e gore scioccante, i fratelli gemelli Danny e Michael
Philippou elevano lo stile sviluppato sul loro canale YouTube
RackaRacka per raccontare la storia della lunatica adolescente Mia
(un’impavida Sophie Wilde). Quando un gioco per
comunicare con i morti dal gusto soprannaturale diventa un fenomeno
virale, Mia cerca di entrare in contatto con la sua defunta madre,
con risultati terrificanti. I fratelli Philippou mantengono tutto
in bilico: Tutti i personaggi sono degni di attenzione, anche
quelli fastidiosi; i luoghi di rifugio come gli ospedali e le feste
ben illuminate diventano rapidamente insidiosi; e c’è una
sensazione molto reale che questo è esattamente il modo in cui i
giovani adolescenti stupidi si comporterebbero se potessero
facilmente attraversare il velo ultra terreno della dimensione tra
i vivi e i morti.
Skinamarink
Il film più controverso dell’anno –
e che difficilmente verrà scalzato da questo primo posto – è il
primo lungometraggio di Kyle Edward Ball che
cammina sul filo del rasoio tra narrazione e opera d’arte, ansia e
tedio, fantasia e realtà. Girato nella sua casa d’infanzia per
15.000 dollari, Ball ricrea le paure della vita e della
crescita meglio di quanto molti autori possano immaginare. Per
coloro che sono disposti a sospendere i tempi di attenzione per
immergersi in qualcosa di completamente nuovo, “Skinamarink”
modificherà la percezione di ciò che accade di notte.
Secondo quanto riportato in
precedenza, le riprese di Superman:
Legacy, diretto da James Gunn dovrebbero iniziare nel marzo del
prossimo anno, ma ora Production
List ha riportato una data più precisa, ovvero il 4
marzo, anche se Collider riporta invece che le riprese
dovrebbero avere inizio a metà mese. In ogni caso, il periodo
rimane quello e prorio in vista del primo ciak, è stata ora diffusa
una nuova sinossi: “Superman, un reporter alle prime armi a
Metropolis, intraprende un viaggio per riconciliare la sua eredità
kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent“.
Non si tratta di una sinossi
particolarmente approfondita o rivelatrice, ma non c’è da stupirsi
che i dettagli principali della trama siano stati tenuti nascosti
per il momento. Quando le riprese avranno inizio e si entrerà nel
vivo del progetto, ci si potrà dunque aspettare di ricevere
maggiori dettagli, anche se è noto che Gunn mantiene sempre un
certo grado di riservatezza intorno ai suoi progetti. In ogni caso,
appare confermato che nonostante gli scioperi dei mesi scorsi,
l’inizio delle riprese non è stato posticipato.
Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul
film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto,
ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
María Gabriela De Faría sarà il villain “The
Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde
(Nathan
Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced),
Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho
(Anthony Carrigan). Nicholas Hoult
sarà invece Lex Luthor.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha
permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi,
infatti, è confermato che Superman:
Legacyrispetterà la data di uscita
prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025.
In vista della cerimonia degli Oscar
2024, che si svolgerà il 10 marzo 2024, sono ora
state annunciate la short list di 10 categorie. Come si potrà
notare, Barbie ha avuto il maggior
numero di menzioni, cinque, tra cui il suono, tre canzoni originali
e la colonna sonora originale. Il film è però assente nella short
list della categoria trucco e nelle acconciature, dove ci si
aspettava invece di ritrovarlo.
Tra gli altri film che hanno avuto
un buon riscontro figurano Killers of the Flower Moon, con
quattro menzioni complessive tra cui quella per la canzone
originale e Sociedad de la nieve, che
potrebbe invece affermarsi come frontrunner per la categoria
Miglior film internazionale. Proprio in quest’ultima spicca però
anche la presenza di Io capitano, il film
di Matteo Garrone che, se dovesse rientrare nella
cinquina definitiva andrà a rappresentare l’Italia agli Oscar.
Altri film particolarmente presenti
sono Napoleon,
Oppenheimer,
Povere
creature!, Maestro e
The Zone of Interest. Come riportato anche da Variety, le nomination agli
Oscar 2024 saranno ora annunciate il 23 gennaio e
a quel punto scopriremo chi di questi finalisti è riuscito ad
ottenere l’effettiva nomination agli Oscar. La cerimonia, il 10
marzo, verrà poi come sempre trasmessa in diretta su Sky.
Documentario
“American Symphony”
“Apolonia, Apolonia”
“Beyond Utopia”
“Bobi Wine: The People’s President”
“Desperate Souls, Dark City and the Legend of Midnight
Cowboy”
Con l’arrivo del Natale, i film e le
serie ambientate in questo speciale momento dell’anno tornano ad
essere scoperte da spettatori in cerca di quel calore e di quei
sentimenti puri proprio di queste festività. Ecco allora che i
cataloghi di piattaforme come Netflix,
Prime Video e Disney+ si
arricchiscono di film e serie che presentano la Vigilia
di Natale o il Natale stesso come ambientazione. Anche la
programmazione televisiva non è però da meno, proponendo diversi
titoli, più o meno noti, appartenenti a tale filone. Ecco allora
arrivare su Rai 2 il film Un Natale
spettacolare, diretto da John Putch.
Il film è prodotto dalla
Hallmark, che per chi non lo sapesse, è una
produzione televisiva specializzata in particolare in pellicole di
genere sentimentale, dove si raccontano dunque storie di personaggi
che il più delle volte si trovano a compiere percorsi articolati e
imprevedibili prima di cascare definitivamente l’uno nelle braccia
dell’altro. Molti altri titoli della Hallmark, la maggior parte dei
quali dedicati proprio al periodo natalizio, si possono ritrovare su Prime
Video, ma grazie al passaggio in chiaro di UnNatale spettacolare (il cui titolo originale è
A Holiday Spectacular) è possibile
goderne senza particolari requisiti.
Per gli appassionati di questa
tipologia di film, dunque, UnNatale
spettacolare è un appuntamento imperdibile, sia per la sua
dolce storia d’amore sia per il fascino che la capitale inglese
vanta durante il periodo natalizio. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Un Natale spettacolare
Il film ha inizio ai giorni nostri.
L’anziana Maggie Bingham sta cercando di infondere
coraggio a sua nipote Lucy, preoccupata perché
deve affrontare il provino finale per ottenere una parte importante
nel balletto de Lo Schiaccianoci. Decide così di
condividere con lei i suoi ricordi di gioventù. Ci spostiamo allora
nel 1958, dove la giovane Maggie è una ricca ragazza dell’alta
società di Philadelphia, promessa sposa all’altrettanto ricco
Maxwell. Il futuro pianificato dai suoi genitori
le sta però stretto e Maggie sogna ben altro che un semplice
matrimonio.
Da quando l’anno prima ha assistito
a uno show delle Radio City Rockettes, uno degli spettacoli più
popolari a Broadway in quel periodo, ha deciso che farà di tutto
per entrare a far parte di quel corpo di ballo e partecipare allo
show di Natale. Senza sperarci troppo, Maggie si sottopone dunque a
un’audizione e, con sua grande sorpresa, ottiene una parte. Così,
con l’aiuto della sua migliore amica Kitty, riesce
a ingannare i suoi genitori e parte per la grande avventura
newyorkese. Proprio durante il suo soggiorno nella nuova città,
incontrerà l’amore vero in John, uno squattrinato
fotografo. Gli imprevisti, però, non tarderanno ad arrivare.
Il cast di Un Natale
spettacolare
Ad interpretare Maggie da giovane vi
è l’attrice Ginna Claire Mason, mentre la Maggie
anziana è interpretata da Ann-Margaret.
Questa è stata una grande star del cinema e della canzone degli
anni ’60 e ’70, candidata due volte all’Oscar nel 1972 per
Conoscenza carnale, il film di Mike
Nichols e nel 1976 per Tommy, il musical di
Ken Russell, basato sull’omonimo degli Who. Nel
film sono poi presente Derek Klena nel
ruolo di John, Sara Gallo in quello di
Sofia e Tiffany Denise Hobbs come Alice.
Altri interpreti sono poi Ruth Gottschall nei
panni di Rose, Torsten Johnson in quelli di
Maxwell e Carolyn McCormick come Elisabeth
Bingham. La nipote Lucy è invece intepretata da Elle
Graper.
Un Natale spettacolare, la
vera storia dietro il film: chi sono le Rockettes?
Il film propone una storia originale
non direttamente basata su una vicenda vera, ma un elemento è però
effettivamente ispirato alla realtà, ovvero la presenza delle
Rockettes. Queste, che esistono realmente e che
sono tra le protagoniste di questo film, sono una compagnia
americana di danza di precisione, fondata nel 1925 a St. Louis. Si
esibiscono ininterrottamente dal 1932 al Radio City Music Hall di
New York City. Fino al 2015 avevano anche una compagnia itinerante
e in generale sono conosciute soprattutto per aver recitato nel
Radio City Christmas Spectacular, uno spettacolo annuale di Natale,
e per essersi esibite ogni anno dal 1957 alla Macy’s Thanksgiving
Day Parade a New York.
Dal 1932, sono state più di 3.000 le
ballerine che si sono esibite come Rockettes del New York Christmas
Spectacular. A differenza da quello che si vede nel film, però, nel
1958, anno in cui è ambientato, le Rockettes non includevano
ballerine di colore. La prima danzatrice afro-americana,
Jennifer Jones, è entrata a far parte del copro di
ballo solo alla fine degli anni ’80. Il film, dunque, le omaggia
citandole apertamente, costruendo però intorno alla loro presenza
una vicenda di fantasia incentrata sulla passione per la danza e
l’importanza di credere nei propri sogni affinché essi si
realizzino.
Il trailer di Un Natale
spettacolare e dove vedere il film in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 21 dicembre alle ore
21:20 sul canale Rai 2. Di
conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche
sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si
potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda.
Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per
trovare il film e far partire la visione.
È giunta l’ora del natale e questo
appuntamento degli ultimi film di Dicembre
racchiude i titoli giusti da guardare in sala durante le festività.
Oggi infatti arriva, tra le tante novità, anche il film
d’animazione
Wish, il 62º classico Disney che celebra il
100º anniversario dei Walt Disney
Animation Studios e parla proprio dei sogni che si possono
esaudire grazie al potere di una stella. Ma tra
Wonka e l’angelo Aristide di
Santacielo, usciti sette giorni fa, si aggiunge anche il
supereroe
Aquaman al cinema in Italia già da ieri. Ma se siete alla
ricerca di una storia vera e che vi emozioni One
Life è forse il film più adatto per voi.
Vediamo insieme i film di
Dicembre in sala di questa terza settimana del mese
Aquaman e il regno perduto
Il primo titolo di
quest’ultimi filmdi Dicembre è
il secondo cinecomic dedicata interamente ad
Aquaman ancora una volta interpretato da
Jason Momoa. Dopo gli eventi della prima pellicola,
Aquaman è diventato padre e sovrano del
regno di Atlantide. Tuttavia, il malvagio Black
Manta, è riuscito a trovare il Tridente Nero, un antica e
potente reliquia atlantidea, e intende usarne l’oscuro potere per
vendicare la morte di suo padre. Il
metà Atlantideo e metà umano dovrà
chiedere aiuto a suo fratello Orm per impedire al
nemico di usare la magia nera del tridente per distruggere lui e
tutto ciò che ama. Nel cast di
Aquaman e il regno perduto, oltre a Momoa, ci sono anche
Patrick Wilson,
Yahya Abdul-Mateen II,
Randall Park, Amber
Heard e
Nicole Kidman.
Foglie al Vento
Foglie al Vento è stato presentato in concorso al
Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio della
Giuria. Questa nuova opera di
Aki Kaurismäki racconta la storia di due persone sole che si
incontrano per caso una notte a Helsinki. Questa forse per loro è
l’ultima occasione per trovare il primo, unico e definitivo amore
della vita. Il percorso è però intralciato dall’alcolismo di lui,
dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi
reciproci e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a
chi cerca la propria felicità.
One Life
One
Life è l’adattamento cinematografico della biografia If
It’s Not Impossible… The Life of Sir Nicholas
Winton scritta da Barbara
Winton. Questo romanzo e poi film narra le vicende di
Nicholas Winton, uno dei fautori
dell’operazione Kindertransport che salvò circa
diecimila bambini ebrei, prima dell’inizio della seconda guerra
mondiale, provenienti dalla Germania nazista e dai territori
occupati. La pellicola attraverso flashback mostra
il signor Winton prima di quell’impresa, avvenuta nel 1938, quando
era un giovane agente di borsa interpretato da
Johnny Flynn e poi nel il presente, dove ha il volto di
Anthony Hopkins. Nel cast anche altri famosi attori come
Helena Bonham Carter,
Jonathan Pryce e
Romola Garai.
Renaissance: a film by Beyoncé
Renaissance:
a film by Beyoncé accompagna gli spettatori in un esperienza
attraverso il RENAISSANCE WORLD TOUR, il tour da record che ha
toccato, con ben 56 spettacoli, 39 città di
12 paesi diversi in giro per il mondo. Dalla sua
nascita allo show, che ha scelto come prima tappa la città di
Stoccolma, in Svezia, fino al gran finale a
Kansas City, nel Missouri. Un racconto sugli
intenti, il lavoro, il coinvolgimento totale di
Beyoncé in ogni aspetto della produzione, ma anche
sulla sua mente creativa e sul proposito di creare la sua eredità
artistica e di padroneggiare il suo mestiere da popstar.
Tutti a parte mio marito
Tutti a parte mio marito è una commedia francese della regista
francese di Caroline
Vignal che torna a lavorare per la seconda volta cone
Laure Calamy. L’attrice infatti è la protagonista Iris, una
donna che sta vivendo un momento difficile con il
marito con cui non fa più l’amore da ben 4 anni. Un giorno per caso
ascolta il consiglio di una signora e si scrive ad un app
d’incontri per coppie sposate. Iris quindi si farà
travolgere dalla passione e da uomini affascinanti pronti a
soddisfarla in tutti i sensi.
Wish
Il lungometraggio
d’animazione di Natale firmato Disney di
quest’anno è
Wish, ed è ambientato nell’isola di Rosas, il “regno dei
desideri”. La protagonista di questa storia è
Asha, una diciassettenne sveglia e determinata a
ribellarsi al Re Magnifico per rendere,
finalmente, libera la sua terra da un’oscurità che nessun altro
riesce a sentire. Se nell’originale la giovane donna è doppiata dal
Premio Oscar
Ariana DeBose nel doppiaggio italiano invece troviamo la
cantante Gaia. Ci sono anche altre voci note nella nostra
versione, l’attore
Michele Riondino è il Re cattivo di questa storia e invece la
capretta Valentino è un inedito
Amadeus.
Sappiamo che fino ad un certo punto
dello sviluppo doveva essere presente un cameo del Batman di
Michael Keaton,
poi sostituito dal Batman di Ben Affleck.
Tale presenza è poi stata ufficialmente cancellata, ma è comunque
rimasto il dubbio su cosa la scena post-credits avrebbe potuto
presentare. È ora confermato che il film contiene una sola scena
dopo i titoli di coda e di seguito se ne riporta la
descrizione.
Aquaman e il Regno
Perduto: la descrizione della scena post-credits
Nell’unica scena post-credits di
Aquaman
e il Regno Perduto, che di fatto è considerabile come
l’ultima cosa che vedremo del DCEU, assistiamo all’Orm di Patrick Wilson mentre si gode la sua vita in
superficie, dopo che Aquaman gli ha concesso di fuggire e darsi alla
macchia per non dover tornare alla sua prigione. In tale scena, Orm
si trova in una sorta di pub con vista mare e si concede finalmente
il suo primo assaggio di cheesburger. Nel corso del film, infatti,
vi è un momento in cui Aquaman prende in giro il fratellastro in
quanto non ha idea di quanto possa essere buono il cibo degli
umani.
Ecco allora che Orm pone rimedio a
quella sua mancanza, gustandosi il suo panino. Tuttavia, quando sul
tavolo vede passare una blatta, la afferra prontamente e la
inserisce nel panino, lasciando intendere di trovare gustosa
quell’aggiunta. Anche in questo caso, la gag fa riferimento a
quanto avvenuto in precedenza nel film, con Aquaman che dopo aver
canzonato il fratello gli suggerisce di mangiare una blatta,
facendogli credere si tratti di un’altra gustosa pietanza umana. Si
conclude dunque così il film e il DCEU, con una scena che non
anticipa nessun risvolto futuro in quanto, come sappiamo, non ce ne
sarà alcuno.
Non essendo riuscito a sconfiggere
Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di
vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur
di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black
Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del
mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per
sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di
Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere
un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro
differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di
Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.
Jason Momoa torna di
nuovo nei panni dell’eroe protagonista in Aquaman e il
Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo
seguito, diretto ancora una volta da James
Wan(Insidious, The Conjuring), cisono
anche Patrick Wilson nei panni di Orm, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che è ancora una volta Re
Nereus, il padre di Mera, e ancora
Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black
Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del
primo film.David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, ha scritto la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran sono co-produttori.
Per celebrare il debutto su
Disney+ di Raffa, la
prima docuserie originale dedicata a Raffaella Carrà, che arriverà
il 27 dicembre sulla piattaforma streaming, a Milano presso
CityLife Shopping District sarà possibile vivere un’esperienza
unica. Dal 22 dicembre al 7 gennaio (tranne le giornate del 25/12 e
01/01) si potrà infatti entrare in quella che all’apparenza
sembrerà una semplice cabina telefonica, ma che in realtà sarà una
vera e propria discoteca in miniatura. Ispirata a “Pronto
Raffaella” questa speciale installazione sarà animata da musica,
luci e colori e farà immergere tutti i fan nelle mitiche atmosfere
del mondo di Raffaella Carrà.
Prodotta da Fremantle,
Raffa è diretta da Daniele Luchetti e scritta da Cristiana
Farina con Barbara Boncompagni, Carlo Altinier, Salvatore Coppolino
e Salvo Guercio e ripercorre la straordinaria vita di una delle
icone della cultura pop in tutto il mondo.
Chi è Raffaella Carrà? Chi si
nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata
all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi
televisivi, i film e le tournée internazionali?
Simbolo di libertà, regina della TV
e icona LGBTQ+: Raffaella Carrà è un mito che supera ogni barriera,
un’artista amata incondizionatamente dal pubblico internazionale
per oltre 50 anni. Eppure Raffaella è un mistero di cui nessuno
possiede la chiave. Gelosissima del suo privato, era una donna che
lottava per affermarsi in un mondo di uomini, che ha amato e
sofferto come tutte e nella quale convivevano due anime, quella
della diva Carrà e quella più vulnerabile di Raffaella Pelloni. La
docuserie ripercorre la sua vita pubblica e privata, a partire
dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, il flirt
“da copertina” con Frank Sinatra, i grandi amori, il rimpianto per
una maternità mancata, crisi e rinascite. Tutto raccontato
attraverso le sue immagini più iconiche e quelle del suo archivio
privato in esclusiva insieme a testimonianze inedite di chi l’ha
conosciuta davvero.
Raffa – docuserie in 3 episodi da 1
ora – è prodotta da Gabriele Immirzi e Alessandro De Rita per
Fremantle Italia. Regia di Daniele Luchetti. Scritta da Cristiana
Farina con Barbara Boncompagni, Carlo Altinier, Salvatore Coppolino
e Salvo Guercio.
Disney+ è disponibile a
partire da 5,99 € al mese e offre contenuti in streaming per tutti.
Film e serie TV esclusivi che spaziano tra un’ampia gamma di
generi: azione-avventura, Sci-Fi, documentari, commedie e drama
acclamati dalla critica. Il tutto insieme a titoli pluripremiati di
Disney, Pixar, Marvel, Star
Wars e National Geographic. Tra le serie che hanno debuttato
recentemente e sono disponibili in streaming in esclusiva su
Disney+ ci sono The
Kardashians, Ahsoka, Only Murders in the Building e
The Bear.
Maestro (qui la recensione) è approdato
il 20 dicembre su Netflix, circa un mese dopo l’uscita del film in
alcune sale statunitensi a novembre e dopo la presentazione in
anteprima alla Mostra
del Cinema di Venezia 2023. Diretto da Bradley Cooper – che è anche interprete,
co-sceneggiatore e produttore del film – il film ripercorre la
carriera di Bernstein come direttore d’orchestra a
partire dal 1943 fino agli anni ’80. In realtà, il vero fulcro
tematico è il rapporto di affetto eterno tra il direttore d’orchestra e
Felicia Montealegre, interpretata da Carey Mulligan nel film. In questo articolo,
analizziamo le differenze tra la storia vera di Leonard Bernstein e
Felicia Montealegre, raccontata in
Maestro.
La carriera di Leonard Bernstein è
decollata dopo aver sostituito il direttore d’orchestra alla
Carnegie Hall?
La risposta è sì: la vera storia
dietro a Maestro
conferma che quando il direttore d’orchestra previsto alla Carnegie
Hall si ammalò prima di un’esibizione nel 1943, fu chiesto al
direttore d’orchestra assistente, LeonardBernstein, di sostituirlo all’ultimo minuto. A 25
anni, salì sul palco la sera stessa senza aver mai fatto alcuna
prova con l’orchestra. La sua performance fu ipnotica e la sua
carriera iniziò a decollare. Come nella vita privata, anche
professionalmente Bernstein si trovò di fronte a un bivio.
Era appassionato sia di direzione
d’orchestra che di composizione: la prima gli veniva naturale,
mentre la seconda gli risultava terribilmente difficile. Tuttavia,
considerava la composizione come l’attività creativa più vitale.
Come compositore, il suo contributo più significativo è stato il
successo di Broadway del 1957 West Side
Story, successivamente adattato in due film, il più
recente dei quali è l’adattamento
del 2021 diretto da Steven Spielberg, che è
stato anche produttore del film su Leonard
Bernstein, appunto Maestro
di Bradley Cooper.
Leonard Bernstein ha incontrato
Felicia Montealegre a una festa?
Leonard e
Felicia si sono incontrati la prima volta proprio
a una festa nel 1946, come viene mostrato in Maestro.
Le lettere che si sono scambiati in quegli anni indicano che
l’inizio della loro storia non è stato proprio rose e fiori.
Quell’estate, dopo essersi sentita ferita dal fatto che
Bernstein non l’aveva salutata quando era partito
per un viaggio a Londra, Felicia scrisse:
“Vedi, caro, anche se so che sei terribilmente occupato e
‘confuso’, spero ancora a malincuore che ti ricorderai della mia
esistenza senza che io te lo ricordi per sempre“.
Felicia era a conoscenza della
bisessualità di Leonard Bernstein prima di sposarlo?
All’epoca del loro matrimonio, nel
1951, Bernstein aveva già avuto una serie di
relazioni e di rapporti sessuali con uomini, che risalivano a
quando era studente ad Harvard. Fu allora che ebbe una relazione
con il suo mentore, il direttore d’orchestra Dimitri
Mitropoulos. Ebbe anche una relazione con il compositore
Aaron Copland. Nel 1948, solo tre anni prima di
sposare Felicia, ebbe una storia d’amore con un
giovane soldato israeliano di nome Azariah
Rapoport.
“Non riesco a credere di aver
trovato tutte le cose che desideravo riunite in una sola“,
scrisse del periodo trascorso con Rapoport. “È un’esperienza
incredibile, snervante, straziante e meravigliosa. Ha cambiato
tutto“. Anche negli anni successivi al matrimonio del 1951 con
l’attrice Felicia Montealegre,
Bernstein ebbe molteplici relazioni sia con uomini
che con donne. Continuò ad avere relazioni con uomini fino alla sua
morte, avvenuta nel 1990.
L’omosessualità di Leonard
Bernstein ha avuto ripercussioni sulla moglie Felicia?
Secondo Jamie,
figlia di Leonard, nel 2018, nel libro di memorie
Famous Father Girl: A Memoir of Growing Up Bernstein, la
madre scrisse al padre poco dopo il loro matrimonio, dicendogli:
“Sei omosessuale e potresti non cambiare mai – non ammetti la
possibilità di una doppia vita, ma se la tua tranquillità, la tua
salute, il tuo intero sistema nervoso dipendono da un certo modello
sessuale cosa puoi fare? … Sono disposta ad accettarti così come
sei senza fare la martire e sacrificarmi sull’altare di L.B.“.
Tuttavia, nel suo libro di memorie, Jamie scrive che sua madre si è
proprio sacrificata. “È così che mi sento“, ha detto alla
CBS Sunday Morning. “Sento che le è costato tutto rimanere con
lui. È stata davvero dura per lei e credo che in un certo senso
abbia contribuito alla sua morte prematura“.
La lettera di
Felicia a Leonard affermava anche
che gli avrebbe permesso di fare ciò che voleva “senza sensi di
colpa e confessioni“, un sentimento che emerge anche nel film
Maestro.
Scriveva: “Il nostro matrimonio non si basa sulla passione, ma
sulla tenerezza e sul rispetto reciproco“. Il loro accordo
dava a Leonard la libertà di fare ciò che voleva, ma finì per avere
un impatto significativo sul loro matrimonio, soprattutto su
Felicia, che morì di cancro ai polmoni nel 1978, all’età di 56
anni. Lei e Leonard erano sposati da 26 anni.
Leonard Bernstein ha lasciato la
moglie Felicia per vivere con un uomo?
Due anni prima della morte di
Felicia, Bernstein decise di non
nascondere più la sua omosessualità e lasciò la moglie per un
periodo di tempo per vivere con un giovane studioso di musica di
nome Tom Cothran, che aveva conosciuto e di cui si
era innamorato nel 1971. A Felicia non andava particolarmente a
genio Cothran, in parte perché Bernstein aveva affermato che
Cothran era il suo migliore amico e non lei. Secondo la biografia,
disse al marito che “sarebbe morto da vecchio amareggiato e
solo“.
Fumatrice accanita per gran parte
della sua vita, a Felicia fu diagnosticato un
cancro ai polmoni non molto tempo dopo la loro separazione e
Bernstein tornò a vivere con lei dopo aver saputo
della sua malattia. Si prese cura di lei fino alla sua morte,
avvenuta il 16 giugno 1978. In preda ai sensi di colpa, non riprese
mai la relazione con Cothran, ma i due rimasero
amici fino a quando Cothran morì di AIDS nel 1987. Nella sua
biografia, Humphrey Burton ha scritto che il
“senso di colpa” di Bernstein non lo abbandonò mai e che
non si riprese mai dalla perdita di Felicia.
Sebbene molte delle conversazioni
private di Maestro
siano romanzate, comprese quelle tra Bernstein
(Cooper) e sua moglie e le conversazioni con i
vari uomini della sua vita, le linee generali di queste relazioni
sono state comunque rispettate, così come alcuni dettagli minori.
Fortunatamente, gli sceneggiatori di MaestroBradley Cooper e Josh
Singer hanno avuto a disposizione una serie di lettere
personali di Bernstein che sono state pubblicate nell’antologia di
600 pagine del 2013 intitolata The Leonard Bernstein
Letters, che comprende la corrispondenza con i suoi mentori, i
suoi collaboratori, le celebrità e altre persone che gli erano
vicine, tra cui la moglie Felicia. La sua vita
pubblica come direttore d’orchestra e celebrità ha comportato una
grande quantità di filmati dei suoi concerti, delle prove e delle
interviste televisive. Nel film viene ricreata una memorabile
intervista a Bernstein e alla moglie.
Ciò che viene efficacemente
trasmesso in questo film su Leonard Bernstein è
come la sua ispirazione a fare musica fosse direttamente legata
alla libertà di essere se stesso nella sua vita personale. Questo
aspetto è riassunto nel film quando Felicia
(Carey
Mulligan) gli dice: “Se non c’è nulla che canta in
te, allora non puoi fare musica“. Maestro
è un film scritto per rivolgersi a un pubblico più ampio e non
specificamente agli aficionados di
Bernstein. Riesce ad andare oltre i tabloid per
offrire una visione della sua vita personale e di ciò che guidava
la sua creatività anche se, forse, non riesce a cogliere la portata
dei suoi successi musicali – ma questa non sembra essere la vera
intenzione di Bradley Cooper.
A dispetto del titolo del film, è
proprio Felicia a ergersi come il personaggio
principale del film, nel suo ritratto di una donna che si confina
volontariamente nell’orbita accattivante ma debilitante di un
marito che non è in grado di amarla come lei ama lui e che le
spezza costantemente il cuore. Questo non significa affatto che i
due non si amassero, come hanno sottolineato parenti e amici: la
storia di Maestroè
proprio questa, quella di un amore eterno e impavido, fondato sul
rispetto reciproco e sull’affetto inestimabile tra Leonard
Bernstein e Felicia Montealegre.
I Marvel Studios hanno presentato Kang il
Conquistatore come l’antagonista principale della
Saga del Multiverso, ma tirando
le somme del nuovo villain nelle sue precedenti apparizioni nel
MCU ci rendiamo conto che
il personaggio fa acqua da tutte le parti. Dopo la conclusione
della Saga dell’Infinito e la
sconfitta di Thanos in
Avengers: Endgame, il MCU ha introdotto Kang il
Conquistatore come prossimo grande cattivo. Jonathan Majors ha
interpretato diverse varianti di Kang il Conquistatore in Loki su Disney+ e Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ed era destinato ad
avere un ruolo ancora più importante nel futuro del franchise prima
della recente condanna per molestie, cosa che lo ha
ora portato a perdere il ruolo. Rivedere le
precedenti apparizioni del cattivo nel franchise live-action dei
Marvel Studios, in continua
espansione, fa ora emergere 10 punti deboli evidenti del
personaggio.
Kang è uno sconfitto
I Marvel Studios sono ormai a metà
della Saga del Multiverso del MCU e Jonathan Majors è apparso come tre varianti
principali di
Kang il Conquistatore. Ognuna di queste varianti ha
rappresentato un’enorme minaccia ma alla fine hanno tutte fallito
la loro missione. Colui che Rimane di Loki voleva che Loki
e Sylvie lo sostituissero, ma è stato ucciso da Sylvie e dato per
morto. In Ant-Man and the Wasp: Quantumania è stato sconfitto
dai protagonisti e l’ultima apparizione come Victor Timely lo ha
visto “spaghettificato” più volte prima di tornare al suo vecchio
aspetto.
Il Consiglio dei Kang ha un aspetto
poco serio
Oltre a introdurre ufficialmente
Kang il Conquistatore, Ant-Man and the Wasp:
Quantumania ha anche fatto debuttare il Consiglio dei Kang del MCU, un gruppo che comprende
potenzialmente infinite varianti di Kang con intenzioni nefaste. La
scena post-credits di
Quantumania mostrava migliaia di varianti di Kang che
si teletrasportavano nell’arena del Consiglio, tutti interpretati
da
Jonathan Majors. In particolare Immortus, Rama-Tut e il
Centurione Scarlatto, sono rappresentati quasi come una parodia, il
che non fa pensare a Kang come a una minaccia particolarmente
imponente nel futuro del MCU.
I momenti migliori di Kang sono
avvenuti sul piccolo schermo
La serie Loki dei Marvel Studios su Disney+ è quella che finora ha
fatto di più con Kang il Conquistatore avendo introdotto due
varianti principali del supercriminale nel corso delle due
stagioni. Mentre le interpretazioni di
Jonathan Majors di Colui che Rimane e Victor Timely sono state
celebrate dai fan del MCU, gli spettatori più
occasionali del franchise – quelli che magari guardano solo le
uscite nelle sale – si saranno persi queste forti
interpretazioni.
Molte varianti di Kang non saranno
sviluppate nel MCU
Mancano pochi anni alla conclusione
della Saga del Multiverso del MCU con Avengers:
Secret Wars e già sappiamo non ci sarà abbastanza tempo
per esplorare nel dettaglio ogni variante di
Kang il Conquistatore. Dopo gli ultimi eventi che hanno
coinvolto l’attore, Jonathan Mejors, ci sarà da chiedersi se
esisterà ancora il personaggio di Kang. Resta dunque la sensazione
che il meglio di questo personaggio difficilmente troverà spazio
all’interno di questa nuova saga.
Kang è stato introdotto nel MCU
troppo presto
Kang il Conquistatore è stato rivelato fin da subito come il
nuovo antagonista della Saga del Multiverso, ma non sulla scia di
Thanos in Avengers: Endgame. Mentre quest’ultimo è stato
presentato per diversi anni nella Saga dell’Infinito, con brevi
apparizioni in The Avengers, Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron prima di rivelare i suoi piani
in Avengers: Infinity War, Kang è stato introdotto
immediatamente nella Saga del Multiverso. Questo ha diminuito il
mistero che circondava il villain, togliendo un po’ di magia al
personaggio.
Il vero piano di Kang non è ancora
chiaro
Jonathan Majors ha
fatto diverse apparizioni nei panni di diverse varianti di Kang il
Conquistatore, ma la maggior parte di esse non è stata in grado di
spiegare effettivamente quali siano i suoi piani per il multiverso.
A ogni nuova apparizione, vengono sollevate solo altre domande a
cui i Marvel Studios non hanno
ancora risposto. Il Kang il Conquistatore di Quantumania
voleva fuggire dal Regno Quantico, ma i suoi obiettivi successivi
non erano chiari, mentre l’apparente dominio del Consiglio dei Kang
sul multiverso e l’esilio di Kang il Conquistatore non hanno fatto
altro che aumentare la confusione.
Thanos è difficile da
eguagliare
La scelta di Kang dopo il popolare
successo di
Thanos è apparsa frettolosa. La forza di
Thanos era un villain difficile da replicare e la terrificante
minaccia che rappresentava costantemente sarebbe stata a sua volta
difficile da eguagliare. Probabilmente Jonathan Majors non si è
rivelato all’altezza di Josh Brolin nel ruolo di Thanos, poiché Kang
il Conquistatore non si è dimostrato, stando a quanto potuto
vedere, una minaccia all’altezza di Thanos.
Kang il Conquistatore è già
morto
Indipendentemente dal numero di
varianti aggiuntive di Kang il Conquistatore introdotte nel
MCU, si prevedeva che la variante
del Conquistatore stesso sarebbe stata la minaccia principale per i
Vendicatori del MCU nella Fase 6. Con il terzo film di Ant-Man
abbiamo però avuto modo di scoprire che probabilmente non sarà
così. Ci siano teorie che mettono in dubbio il ritorno del
Conquistatore nel futuro del MCU e non ci sono notizie di un suo
ritorno a breve, il che significa che i Marvel Studios hanno eliminato
questa potente minaccia solo poco dopo averla introdotta.
I Marvel Studios potrebbero
“allontanarsi” da Kang
Recenti speculazioni hanno suggerito
che i Marvel Studios potrebbero abbandonare del tutto Kang il
Conquistatore, soprattutto dopo le recenti polemiche legate
all’arresto di Jonathan Majors. L’intero team creativo di Avengers:
The Kang Dynasty ha abbandonato il progetto e questo
suggerisce una possibile rielaborazione totale del film, mettendo
potenzialmente al centro un nuovo cattivo dei fumetti Marvel, con alcuni che sospettano
possano essere il Dottor Destino o Galactus ad assumere questo
ruolo.
Kang il Conquistatore è troppo
legato a Jonathan Majors
Evidentemente, la cosa più difficile
da contemplare quando si rivedono le apparizioni di Kang il
Conquistatore è il fatto che la carriera di Jonathan
Majors è stata avvolta da controversie, accuse di
aggressione e una lunga indagine e processo. Majors è stato
arrestato nel marzo 2023 con l’accusa di aggressione,
strangolamento e molestie a seguito di una lite domestica. Il
verdetto del processo di Majors arrivato in questi giorni conferma
le accuse e l’attore potrebbe anche rischiare un anno di carcere.
Tali notizie influiscono inevitabilmente sul vedere Majors nel
ruolo di Kang. I Marvel Studios in seguito alla
notizia hanno dunque comunicato il licenziamento dell’attore dal
franchise. Adesso si pensa al recast,
oppure al totale abbandono del personaggio.
Con l’anno che sta
quasi per finire e il Natale alle porte è tempo dei film delle
feste in un anno in cui il cinema ha ripreso ad essere
un’esperienza cool, le sale sono tornate a riempirsi e il fenomeno
C’è ancora domani di Paola
Cortellesi con i quasi 31 milioni di incasso ha già
superato i circa 28 milioni di Oppenheimer
e rischia di diventare il primo incasso dell’anno davanti a
Barbie
e ai suoi oltre 32 milioni di box- office. Ci aspettano delle
festività ricche di film per tutti i gusti e target: in attesa di
capire a gennaio quali saranno i film più visti al cinema nelle
prossime settimane, ecco i risultati di una peculiare analisi
relativa ai titoli in programmazione nei giorni di festa e ai loro
protagonisti per capire in che direzione si sta orientando ad oggi
l’attenzione della rete (dato che il possibile successo di un film
dipende anche da quanto il film stesso, il regista o il cast creino
un interesse mediatico che potrebbe spingere all’acquisto del
biglietto).
Per il mondo del
web questo potrebbe essere il Natale di Alessandro Siani: secondo
Taboola, piattaforma leader mondiale nell’offerta
di raccomandazioni per l’open web, attiva nel consigliare e
indirizzare gli utenti alla scoperta di contenuti di loro
interesse, l’attore e regista napoletano è il talent più
letto negli ultimi 90 giorni relativamente ai film che
saranno protagonisti delle feste.
Taboola ha
analizzato i dati sulle visualizzazioni delle pagine di tutti gli
editori italiani con cui collabora per evidenziare che alla data
del 19 dicembre nella sezione Arte e Intrattenimento il
protagonista davanti e dietro la macchina da presa di
Succede solo nelle migliori famiglie (in
uscita il 1 gennaio) è stato letto 177.000 volte, quasi l’80% di
volte in più di Pio & Amedeo (protagonisti di
Come può uno scoglio, al cinema dal 28
dicembre, che sono stati letti 99.000 volte) e del risultato di
Adagio di Stefano
Sollima (che ha un risultato aggregato tra nome film,
regista e cast di 90.000 visualizzazioni) e 2.8 volte in più di
Ficarra e Picone (che totalizzano 64.000
visualizzazioni tra loro e il nome del loro film
Santocielo uscito in sala da qualche
giorno) e del duo Fabio De Luigi e Stefano
Accorsi (che sono stati letti un totale di 65.000 volte e
sono in uscita il 1 gennaio con 50 km
all’ora), mentre Diego Abatantuono
nel cast di Improvvisamente a Natale mi
sposo ha registrato 45.000 visualizzazioni.
Sul versante
internazionale grande aspettativa per Ferrari
di Michael Mann (già nelle sale da settimana
scorsa) che grazie a un cast stellare totalizza 114.000
visualizzazioni, ma grande attesa anche per il nuovo capitolo
Aquaman e il Regno
Perduto il cui titolo è stato letto 63.000 volte
(90.000 contando anche il nome di Jason Momoa),
seguito da Wish della Disney letto 59.000
volte, e Wonka (visualizzato
29.000 volte ma numero che sale a 71.000 se considerato anche
Timothée Chalamet).
Un campionato a
parte invece è quello di Paola Cortellesi
visualizzata ben 1.1 milioni di volte e la cui sua sorprendente
opera prima C’è ancora domani è stata
letta 118.000 volte, ma il suo film è ormai in testa alle
classifiche da 8 settimane e questo giustifica il dominio della
readership sui siti web. Ora non ci resta che aspettare il responso
del pubblico.
La
classifica dei talent e film italiani delle feste più letti negli
ultimi 90 giorni nella categoria Arte e Intrattenimento –
classifica delle visualizzazioni di pagine
Paola Cortellesi + C’è ancora domani – 1.218.000
Alessandro Siani – 177.000
Pio & Amedeo – 99.000
Adagio di Stefano Sollima (regista, cast e titolo) –
90.000
Fabio De Luigi + Stefano Accorsi – 65.000
Ficarra e Picone + Santocielo – 64.000
Diego Abatantuono – 45.000
La
classifica dei talent e film internazionali delle feste più letti
negli ultimi 90 giorni nella categoria Art and Entertainment –
classifica delle visualizzazioni di pagine
Ferrari di Michael
Mann (regista, cast e titolo) – 114.000
“Chi salva una vita,
salva il mondo intero“, vi è scritto all’interno del
Talmud, uno dei Testi Sacri dell’ebraismo, ed è
questo un aforisma che per alcuni è divenuto una vera e propria
missione. Sappiamo di Oskar Schindler,
l’imprenditore tedesco che salvò più di mille ebrei dallo
sterminio, a cui Steven
Spielberg ha dedicato il film premiato agli Oscar
Schindler’s List. O
ancora di Desmond Doss, obiettore di coscienza
dell’esercito statunitense che salvò oltre 300 soldati, sulle cui
gesta è basato il film di Mel GibsonLa battaglia di Hacksaw
Ridge. Un’altra personalità distintasi per simili atti di
umanità è Nicholas Winton, protagonista ora del
film One Life (qui la
recensione), in uscita il 21
dicembre distribuito da Eagle Pictures e
con protagonista il due volte premio Oscar Anthony
Hopkins.
Proprio a quella frase presente nel
Talmud si riferise il titolo, One Life , avendo Winton basato la propria
intera esistenza sulla convinzione che salvare anche solo una vita
in più voleva dire salvare l’intera umanità. Nel film, basato sul
libro di Barbara Winton, If It’s Not
Impossible… The Life of Sir Nicholas Winton, si racconta
dunque la sua incredibile storia vera, sempre caratterizzata da
un’umiltà sconfinata. Diretto da James Hawes, il
film oltre a Hopkins vanta nel cast anche attori del calibro di
Helena Bonham Carter nel ruolo della
madre di Winton e Johnny Flynn in quelli del
protagonista da giovane, ma anche Jonathan Pryce,
Lena Olin, Alex Sharp e
Ramola Garai.
La trama del film One Life
In One Life si racconta dunque la
vita di Nicholas Winton, un agente di borsa
britannico figlio di genitori ebrei tedeschi, che negli anni
Trenta, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, salvò centinaia
di bambini dallo sterminio nazista. Winton sviluppa infatti un
piano di salvataggio, noto come Operazione
Kindertransport (ovvero “trasporto di bambini“).
Grazie a questa operazione, Winton riuscì a far scappare dal paese
un totale di 669 bambini prima che i confini venissero chiusi
definitivamente. Nel film, si ripercorre dunque tale vicenda e
l’impatto avuto nella vita di Winton, il cui impegno umanitario
divenne noto pubblicamente solo negli anni Ottanta, quando ebbe
l’occasione di incontrare nuovamente gran parte dei bambini a cui
salvò la vita.
La storia vera di Nicholas Winton dietro il film One
Life
Nicholas George
Wertheim, questo il suo nome di nascita, è nato a Londra,
in Inghilterra, il 19 maggio 1909. Era il maggiore
di tre figli i cui genitori, Rudolf e
BarbaraWertheim, erano ebrei
tedeschi che in seguito si convertirono al cristianesimo e
cambiarono il loro cognome in Winton. Nicholas crebbe con mezzi
considerevoli: suo padre era infatti un banchiere di successo che
ospitava la famiglia in un palazzo di 20 stanze a West Hampstead,
Londra. Dopo aver frequentato la Stowe School di Buckingham, Winton
seguì le orme del padre e fece un apprendistato nel settore
bancario internazionale. In seguito ha lavorato in banche di
Londra, Berlino e Parigi. Nel 1931 torna però in Inghilterra e
inizia la sua carriera di agente di cambio.
La sua tranquilla esistenza venne
però scossa nel dicembre del 1938, quando Winton saltò la prevista
vacanza sulla neve in Svizzera per andare a trovare un amico che
lavorava con i rifugiati nella zona occidentale della
Cecoslovacchia, nota come Sudeti, che era caduta sotto il controllo
tedesco. Durante questa visita, Winton fu infatti testimone in
prima persona della terribile situazione dei campi profughi del
Paese, che erano pieni di famiglie ebree e di altri prigionieri
politici. Sconvolto da ciò che vide e sapendo che era in corso uno
sforzo per organizzare un’evacuazione di massa di bambini ebrei
dall’Austria e dalla Germania verso l’Inghilterra, Winton decide di
muoversi rapidamente per replicare un salvataggio simile anche in
Cecoslovacchia.
L’organizzazione dell’operazione Kindertransport
Lavorando inizialmente senza
l’autorizzazione del gruppo, utilizzò il nome di Comitato
britannico per i rifugiati e iniziò a raccogliere le domande dei
genitori cechi in un hotel di Praga. Ben presto migliaia di persone
si misero in fila davanti al suo ufficio. Winton tornò quindi in
Inghilterra per organizzare l’operazione, cercando genitori
adottivi, ottenendo i permessi di ingresso e raccogliendo i fondi
per coprire i costi di transito dei bambini. Qualsiasi costo non
coperto da queste donazioni, Winton lo pagò di tasca sua. Il
14 marzo 1939, poche ore prima che Adolf
Hitler e i nazisti tedeschi prendessero la Cecoslovacchia,
il primo treno che trasportava i bambini salvati da Winton lasciò
il Paese.
Nei cinque mesi successivi, Winton e
la piccola squadra che aveva messo insieme organizzarono altri
sette treni di evacuazione che ebbero successo. In tutto,
669 bambini riuscirono a mettersi in salvo.
Tuttavia, un nono treno, che doveva partire il 1° settembre
1939 con altri 250 bambini, non partì mai. Quello stesso
giorno, Hitler invase infatti la Polonia e chiuse tutte le
frontiere sotto il controllo tedesco, scatenando la Seconda Guerra
Mondiale e ponendo fine all’opera di salvataggio di Winton. Dopo la
fine della guerra, i bambini cercarono notizie sui propri genitori
e parenti, con cui avevano perduto ogni contatto. Nella stragrande
maggioranza dei casi, però, le loro famiglie di origine erano state
sterminate nella Shoah.
La tardiva scoperta delle sue
gesta
Per mezzo secolo, Winton ha taciuto
il lavoro svolto e le vite salvate durante i primi giorni di
guerra. Nemmeno la moglie di lunga data, Grete
Gjelstrup, che aveva sposato nel 1948 e da cui aveva avuto
tre figli, ne sapeva nulla. Solo nel 1988, quando
Gjelstrup si imbatté in un vecchio album pieno di lettere, foto e
documenti di viaggio, gli sforzi del marito tornarono alla luce.
Nonostante l’iniziale riluttanza di Winton a parlare della sua
operazione di salvataggio, Gjelstrup, con il suo consenso, consegnò
l’album a uno storico dell’Olocausto. Ben presto altri vennero a
conoscenza della storia di Winton. Fu scritto un articolo di
giornale su di lui, seguito da uno speciale della BBC. Winton venne
a quel punto elogiato in tutto il mondo e arrivarono lettere di
apprezzamento da parte di importanti capi di Stato.
Considerato “l’Oskar Schindler
britannico”, Winton ricevette una risoluzione del Congresso
americano e la cittadinanza onoraria di Praga, la più alta
onorificenza della Repubblica Ceca. Gli sono poi state intitolate
strade e sono state erette statue in suo onore. Nel 2003 la
Regina Elisabetta II in persona lo ha nominato
cavaliere e nel 2010 ha ricevuto la medaglia di Eroe
dell’Olocausto. La celebrità ottenuta ha però permesso a Winton di
ottenere ciò che gli stava veramente a cuore: la possibilità di
incontrare molti di coloro che aveva salvato. Furono così
organizzate diverse riunioni, in particolare il 1°
settembre 2009, quando un treno speciale che ricordava i
salvataggi partì da Praga per Londra con a bordo alcuni degli
sfollati originali.
Come avvenuto sette decenni prima,
l’ormai centenario Winton ha salutato i viaggiatori al loro arrivo
a Londra. Nel corso di molte interviste, a Winton è stato chiesto
il perché avesse deciso di fare quello che ha fatto. “C’è una
differenza tra la bontà passiva e la bontà attiva, che è, a mio
avviso, la donazione del proprio tempo e delle proprie energie per
alleviare il dolore e la sofferenza. Si tratta di uscire, trovare e
aiutare coloro che soffrono e sono in pericolo, e non solo di
condurre una vita esemplare, in modo puramente passivo, senza fare
nulla di male“, era solito dichiarare. Winton si è poi spento
il 1° luglio 2015, all’età di 106, ma le sue
azioni rimangono indelebili nella storia dell’umanità.
La data di uscita di Red
One, l’annunciato film natalizio con protagonisti
Dwayne Johnson
e Chris Evans, ha
finalmente ottenuto una data di uscita, fissata al 15
novembre 2024. Questo progetto è stato descritto come un
film di Natale d’azione e d’avventura che porterà gli spettatori a
viaggiare per il mondo intero, ma la trama effettiva è ancora
sconosciuta. Oltre ai due protagonisti poc’anzi citati, il film
vanta un cast composto anche da Kiernan Shipka,
Lucy Liu,
Mary Elizabeth Ellis, J.K. Simmons,
Nick Kroll e Kristofer Hivju.
Durante le riprese di Red
One, che si sono svolte dall’ottobre 2022 al febbraio 2023,
sono apparse online diverse foto del set in cui si parlava del
Babbo Natale di J.K. Simmons e dell’inclusione del Krampus. Ci sono
dunque molti misteri intorno a questo progetto, che già solo per
gli attori presenti è già divenuto uno dei titoli più attesi del
2024. Come riportato dal The Hollywood Reporter, il film
uscirà esclusivamente nelle sale cinematografiche per poi essere
trasmesso in streaming su Prime Video in un secondo momento.
Con l’uscita nelle sale fissata al
15 novembre, il film Red One sembra puntare dunque a
capitalizzare un periodo storicamente redditizio che precede, negli
Stati Uniti, il Ringraziamento. Tuttavia, Red One dovrà
affrontare la concorrenza di un altro film natalizio, The Best
Christmas Pageant Ever, e del film sulla mafia con Robert De Niro,
Alto Knights, entrambi in uscita il 15 novembre. Red One,
stando a quanto riportato, avrebbe anche l’obiettivo di lanciare un
franchise che reimmagini la mitologia delle feste, anche se ciò
dipenderà dall’andamento del film nelle sale e su Prime Video
durante le festività del 2024.
Nel 2021 il film Dune
di Denis Villeneuve con Timothée Chalamet ha ricevuto una serie
apposita di Funko Pop e la cosa si ripete ora con
Dune: Parte
Due, a pochi mesi di distanza dall’uscita in sala
dell’atteso sequel. Funko ha infatti presentato una nuova
collezione ispirata al nuovo capitolo e ai suoi protagonisti. Sono
infatti presenti Paul Atreides,
Chiani, Gurney Halleck,
Feyd Rautha e altri ancora. I preordini sono
disponibili su Entertainment Earth e su
Amazon. Nel dettaglio, ecco i Funko Pop
disponibili:
Funko Pops Paul Atreides
Funko Pops – Gurney Halleck
Funko Pops – Chani
Funko Pops – Stilgar
Funko Pops – Feyd Rautha
Funko Pops – Principessa Irulan
Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides,
Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica,
Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha,
Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban,
Léa
Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan
Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher
Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.
Dune: Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune
del 1965 di Frank Herbert. Dune: Parte
Dueuscirà nei
cinema il 28 Febbraio 2024!
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune: Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Stando a quanto dichiarato dal
regista ZackSnyder, sembra
proprio che la Director’s Cut di Rebel
Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco (qui la nostra recensione) sarà
molto diversa da quella che arriverà su Netflix questo venerdì. La cosa non
sorprende poi tanto, considerando che una delle maggiori lamentele mosse
da chi ha visto in anteprima il film è che il montaggio
di Figlia del Fuoco presenti un
terzo atto disarticolato e al limite dell’incomprensibile, con
tagli evidenti per consentire la classificazione PG-13. Ecco allora
che Snyder afferma che la versione estesa con rating R sarà “un
film quasi completamente diverso“.
“Non si tratta di un ‘extended
cut’ di questo film“, ha dichiarato il regista all’Associated Press in una nuova intervista. “È
quasi un film diverso. È quasi un universo diverso quello in cui
vive la versione vietata ai minori rispetto al film PG-13. Il
motivo è che è una cosa molto filosofica girare un director’s cut
di un film prima di finire la versione base“, ha proseguito
Snyder. “Tutti i miei director’s cut esistono come risposta
alle cose che mi è stato chiesto di togliere dalla versione
teatrale, giusto? Con Rebel Moon, questa richiesta non è mai stata
fatta. Sapevamo che sarebbe stato un film vietato ai
minori. Nel mio cuore, ho sempre voluto che fosse classificato
così”.
“Ma quando ti rendi conto delle
dimensioni e dei costi di un film, dici: ‘Beh, non è responsabile
al 100% avere questa richiesta’“. In molti si sono giustamente
chiesti perché Snyder non abbia semplicemente rilasciato la sua
versione preferita del film, ma Netflix voleva chiaramente che questa prima versione
censurata raggiungesse il maggior numero di persone
possibile.”Sono un buon partner, in questo senso“, ha
aggiunto Snyder. “È stata un’idea di Netflix, che mi ha detto
‘E se ti dicessimo di fare quello che vuoi qui? Fate la versione
PG-13 e poi datevi alla pazza gioia con l’altra versione. Non ci
interessa’”.
La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del
Fuoco
La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai
confini dell’universo, Kora (Sofia
Boutella), una misteriosa straniera dal passato
enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di
agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di
salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra
Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble
(Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo
hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra
Coleman e Ray Fisher), leader di un
agguerrito gruppo di ribelli.
Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa
sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti
pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.
Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e
riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta
voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie
Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon
Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona
Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak
(Staz Nair) e Milius (E. Duffy),
una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide
protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony
Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo
obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però
imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che
le truppe nemiche arrivino ad annientarli.
È ormai chiaro che
Deadpool 3 è uno
dei film più attesi del 2024, su cui però sappiamo ancora molto
poco. Mentre continuano ad emergere rumor su chi sarà presente o
meno nel terzo capitolo dedicato all’iconico supereroe Marvel, con addirittura Taylor Swift che
potrebbe avere un ruolo nel film, manca ancora una vera e
propria sinossi che dia maggiori informazioni su ciò che ci si deve
aspettare. Quasi a voler porre rimedio a questa “mancanza”, lo
scooper @CanWeGetToast ha ora condiviso quella che
sarebbe una presunta sinossi per l’atteso progetto del MCU, la quale getta una nuova luce
sul ruolo che Deadpool potrebbe avere in questo film.
“Dopo aver affrontato alcune
battute d’arresto professionali e aver attraversato una crisi di
mezza età“, si legge, “Wade Wilson decide di mandare
ufficialmente in pensione Deadpool e diventare un venditore di auto
usate. Ma quando i suoi amici, la sua famiglia e il mondo
intero si rivelano essere in pericolo, Deadpool dovrà far uscire
dalla pensione le sue katane e reclutare un Wolverine riluttante e
diffidente per combattere non solo per la loro sopravvivenza, ma in
definitiva per la loro eredità“. Ad oggi, questa sinossi è
però da prendere con le dovute precauzioni, non essendoci conferme
ufficiali.
Chi c’è in Deadpool 3?
Deadpool 3
riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men
della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e
Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool 3
uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
Come riportato da Deadline, il vincitore dell’Emmy
Ben Stiller,
che non ricopre un ruolo da protagonista al cinema dal 2017, anno
di Brad’s Status, ha ora trovato un nuovo progetto di cui
essere il principale interprete. Si tratta di
Nutcrackers, un nuovo film diretto da
David Gordon Green (Halloween,
L’esorcista – Il credente) attualmente in produzione in
Ohio. Scritto da Leland Douglas (Il richiamo della
foresta) e sviluppato dalla Rough House,
Nutcrackers segue l’ossessionato dal lavoro Mike
(Ben
Stiller), che deve recarsi a malincuore nell’Ohio rurale per
occuparsi dei suoi quattro sconclusionati nipoti dopo che i loro
genitori sono morti in un incidente d’auto.
Quello che inizia come un viaggio di
tre giorni per trovare un affido si trasforma però in settimane di
caos nella vita della fattoria e nella consapevolezza che non è
necessario che lui trovi loro una casa, ma che loro ne hanno
trovata una per lui. Per
Ben Stiller si prevede dunque un ritorno alla commedia
dolceamara, dove a farla da padroni sono i sentimenti. Il suo è
inoltre un ritorno più che gradito alla recitazione, avendo speso
questi ultimi anni a dedicarsi – con successo – alla regia. Nel
2018 ha infatti diretto l’acclamata miniserie Escape at
Dannemora, mentre del 2022 è Scissione, un acclamato thriller premiato agli
Emmy.
L’attore non ha mai del tutto smesso
di apparire sul grande schermo, avendo avuto piccoli ruoli o cameo
in film come Hubie Halloween, Locked Down e
Bros. Questo suo nuovo
ruolo da protagonista sembra però essere particolarmente adatto
alle sue corde e non resta dunque ora che attendere maggiori
informazioni sul progetto, come anche delle prime foto o un
trailer. Idealmente, Nutcrackers potrebbe uscire nel corso
del 2024, così da eventualmente permettere poi a Green di tornare
al lavoro sulla nuova trilogia di L’esorcista, il cui
secondo capitolo L’esorcista
– L’ingannatore è previsto per il 2025.
Le vacanze natalizie per molti
vogliono dire anche pomeriggi o serate al cinema e se siete alla
ricerca di un film divertente e sfizioso Tutti a parte mio
marito fa per voi. Questa commedia francese di Caroline
Vignal però non è il tipico film per tutta la famiglia, anzi è
decisamente indirizzato ad un pubblico femminile e
giovane che conosce molto bene le relazioni attraverso Tinder. La
protagonista Iris, interpretata dall’attrice
Laure Calamy, dopo anni di matrimonio dove non si sente più
desiderata da suo marito, l’attore Vincent
Elbaz, si cerca un amante, anzi più di uno, ma soprattutto
scoprirà i suoi desideri nascosti, il piacere per il sesso e anche
per se stessa.
La trama di Tutti a parte mio marito
Iris è una
donna borghese con un bella casa in centro città
che sta per compiere i fatidici 50 anni con una vita, almeno agli
occhi di tutti quelli che la conoscono, apparentemente impeccabile.
Infatti è sposata con Stephane, padre sempre
presente e un bel l’uomo, da ben 16 anni, ed è madre di due figlie,
una di 10 anni e l’altra adolescente quindicenne bravissima a
scuola. Per concludere è anche soddisfatta nel personale e
soprattutto nel lavoro, visto che è una dentista
che possiede uno studio dentistico tutto suo, dove c’è sempre un
flusso incessante di clienti che l’adorano. Un giorno, mentre è a
scuola della figlia maggiore, una signora ascolta le sue confidenze
personali ad un’amica che gli suggerisce di iscriversi a una chat
di incontri per persone sposate.
La dottoressa, all’inizio forse più
per curiosità, scarica l’applicazione “Deelove” e inizia a
giocarci. Prima opta solo per guardare le foto di tutti gli
uomini affascinanti disponibili poi prende
coraggio e invita uno dei tanti. Il primo primo incontro,
extra coniugale, si svolge in un bar e non va per
niente bene, ma dal secondo invece Iris ingrana e inizia a
divertirsi a letto con perfetti sconosciuti. Gli uomini che decide
d’incontrare sono sempre maschi e “latin lover” affascinanti,
ricchi, con un bell’appartamento ma anche propensi a performace
sotto le lenzuale certe volte bizzarre ma mai niente che la
dentista non voglia provare. Nel film spicca anche ben due volte,
attraverso la figlia che va al liceo il concetto del
consenso e con Iris che si rifiuta di praticare sadomaso
con un tipo che si crede Mr Grey di Cinquanta
sfumature di grigio.
La protagonista quindi si fa
travolgere dall’adrenalina, tanto da far cambiare
le visite dentistiche e le otturazioni, alla sua giovane e
personale assistente Nuria, per incastrare più incontri eccitanti
con amanti anche più giovani di lei. Alla fine però la donna, dopo
aver finalmente ritrovato se stessa, tornerà sui suoi passi anche
perché il marito inizierà a percepire che qualcosa è cambiato in
lei, e forse, Cupido riuscirà a riaccendere la
fiamma dell’amore e del sesso tra Iris e
Stephane.
Laure Calamy è l’anima di
Tutti a parte mio marito
Laure Calamy è conosciuta dal grande pubblico per il suo ruolo
di Noémie la segretaria nella serie francese
Chiami il mio agente! negli ultimi anni si sta facendo sempre
più spazio nel cinema. Con il ruolo di Iris in Tutti a
parte mio marito consolida il suo sodalizio artistico con
Caroline Vignal, nato con la precedente commedia
della regista intitolata Io, lui, lei e l’asino,
con cui Calemy si è aggiudicata nel 2021 il suo primo
César come migliore attrice.
Laure Calemy porta
sul grande schermo un interpretazione spontanea e fresca, e che si
cala perfettamente nella parte a lei affidata. All’inizio il suo
personaggio è molto sobrio e alto borhese, inedito nella carriera
dell’attrice francese, poi si trasforma prende in mano la sua
femminilità e inizia anche a vestirsi più sexy e con colori
sgargianti anche per mandare messaggi subliminali al marito che ha
sposato.
Piovono uomini come nella
canzone
Forse la scena che più racchiude lo
spirito di questo film è decisamente quella in cui Iris, dopo un
orgasmo, forse il migliore della sua esistenza almeno fino a quel
momento, si mette letteralmente a ballare e cantare. In perfetto
stile musical la protagonista elogia gli uomini e
interpreta, in lingua francese, il pezzo
musicale It’s Raining Men,
sottotitolo del titolo di questa pellicola. Tutti a parte
mio marito è una commedia che funziona grazie ad una
protagonista totalmente a suo agio in qualsiasi scena, anche in
quelle più intime, in grado di capire e finalmente ritrovare quello
che pensava d’aver perso per sempre.