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Prometheus: tutte le curiosità sul prequel di Alien diretto da Ridley Scott

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Iniziata nel 1979, la saga di Alien è oggi una delle più affascinanti narrazioni sullo scontro tra l’essere umano e gli alieni. Il primo film è ancora oggi considerato uno dei più importanti horror di fantascienza di sempre e il suo sequel Aliens – Scontro finale è uno dei migliori secondi capitoli mai arrivati al cinema. Nel corso degli anni la serie sembrava però aver perso il proprio potenziale, almeno fino a quando nel 2012 è arrivato al cinema il prequel Prometheus (qui la recensione). Ridley Scott, regista del primo Alien, torna alla guida della saga, prendendo nuovamente in mano la propria creatura per raccontarne le origini.

Da tempo Scott desiderava esplorare possibili storie ambientate prima degli eventi dell’Alien del 1979. Una volta ripreso il controllo artistico della saga, reduce dai non entusiasmanti Alien³ e Alien – La clonazione, come anche dai due crossover Alien vs. Predator, il regista decise dunque di realizzare un prequel, il quale potesse però avere anche una propria indipendenza rispetto al primo film. Scott ha infatti definito Prometheus come dei “filamenti del DNA di Alien, seguendo dunque una storia separata, avvenuta in un altro tempo, con nuovi personaggi, nuovi luoghi e nuove creature, ma in ogni caso ambientata nello stesso universo.

Ha così avuto inizio una nuova fase della saga, che tenta di andare alla scoperta delle origini della vita umana, consapevole degli orrori che tale ricerca può evocare. Candidato ai premi Oscar per i migliori effetti speciali, Prometheus è un’opera che offre dunque grande spettacolo visivo e un’affascinante filosofia di fondo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Prometheus

Nell’anno 2089 gli archeologi Elizabeth Shaw e Charlie Holloway scoprono sulla parete di una grotta dei graffiti che mostrano una mappa stellare dipinta. I due interpretano questa mappa come un invito fatto dai precursori della vita sulla Terra, gli “Ingegneri“. L’anziano Peter Weyland, presidente della Weyland Corporation, finanzia il progetto per costruzione dell’astronave Prometheus, con la quale raggiungere il luogo indicato sulla mappa. Dopo anni di viaggio, nel 2093 viene dunque raggiunta la luna LV-223 e i due archeologi insieme al resto della squadra iniziano l’esplorazione di quel luogo. Apparentemente disabitato, questo rivelerà però orrori oltre ogni immaginazione.

Ad interpretare il ruolo di Elizabeth Shaw vi è l’attrice Noomi Rapace, voluta da Scott dopo averla vista e apprezzata in Uomini che odiano le donne. Originariamente, in realtà, il ruolo era stato inzialmente offerto a Charlize Theron, la quale per via di altri impegni non poté accettare. Liberatasi poi da questi, l’attrice acconsentì a ricoprire un ruolo secondario pur di partecipare al film. La si ritrova dunque ad interpretare Meredith Vickers, autorità di controllo della missione. Per tale ruolo, l’attrice ha ricevuto indicazioni di stare sempre negli angoli e di muoversi furtivamente, così da accentuare la natura enigmatica del personaggio. L’attore Logan Marshall-Green, invece, interpreta il ruolo di Charlie Holloway, marito della Shaw.

Sono poi presenti nel film gli attori Idris Elba nei panni del Capitano Janek, Sean Harris in quelli di Fifield, Rafe Spall come Millburn e Benedict Wong nei panni di Ravel. L’attore Guy Pearce ricopre invece il ruolo l’anziano Peter Weyland, per interpretare il quale si è dovuto sottoporre ogni volta a cinque ore di trucco. Infine, particolarmente importante è il personaggio di David 8, l’androide interpretato da Michael Fassbender. Per prepararsi a tale ruolo, l’attore ha guardato film con personaggi androidi, come Blade Runner, basando invece poi le movenze del personaggio su quelle del tuffatore olimpico Greg Louganis.

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Prometheus: il sequel del film

Parlando di Prometheus, Scott aveva anticipato che questo sarebbe stato solo il primo di una serie di titoli che avrebbero esplorato le origini della saga di Alien. A distanza di quattro anni, nel 2017, è dunque arrivato al cinema un sequel intitolato non Prometheus 2, bensì Alien: Covenant, a sottolinare il maggiore accostamento tra questo secondo prequel e i film della saga principale. Diretto anch’esso da Scott e interpretato oltre che da Fassbender anche da Katherine Waterstone e Billy Crudup, questo nuovo film esplora nuove vicende avvenute in seguito agli eventi di Prometheus, introducendo nuovi elementi e anche prime versioni di Xenomorfi.

Scott ha poi affermato che la sua intenzione è quella di realizzare una tetralogia prequel, prevedendo dunque almeno altri due sequel, l’ultimo dei quali mostrerà eventi che si concludono poco prima dell’inizio di Alien. Ad oggi, tuttavia, la lavorazione di questi due film è stata travagliata e incerta. Il regista continua tuttavia a sostenere che i due sequel sarebbero in fase di sviluppo e che le riprese dovrebbero avere luogo nel 2023. In attesa di conferme ufficiali, come anche di indicazioni sul cast e sulla trama, non resta che riscoprire il primo di questi prequel, ovvero Prometheus.

Il trailer di Prometheus e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Prometheus grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 28 febbraio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

 
 

La Bottega della Sceneggiatura, aperte le iscrizioni alla seconda stagione

UCI Cinemas
Foto di Tima Miroshnichenko: https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-persone-folla-evento-7991319/

Aprono oggi sul sito labottegadellasceneggiatura.premiosolinas.it le iscrizioni alla seconda edizione de La Bottega della Sceneggiatura – l’iniziativa di coaching di alto livello, formazione attraverso la pratica e accesso al lavoro dedicata ai giovani talenti della sceneggiatura che desiderano sviluppare storie per le serie tv, ideata e sviluppata da Premio Solinas e Netflix con il supporto di Diversity.

Amore per le storie raccontate sullo schermo e voglia di arricchire il panorama della serialità italiana con nuova creatività, diversità di voci e punti di vista inclusivi, intercettando persone appartenenti a gruppi sottorappresentati con particolare attenzione a genere e identità di genere, disabilità, etnia, orientamento sessuale e romantico: ecco gli ingredienti di questa iniziativa di formazione alla scrittura nell’ambito delle serie tv, che fa parte del Fondo Netflix per la creatività inclusiva.

Il bando della seconda edizione de La Bottega della Sceneggiatura si rivolge a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, senza distinzione di nazionalità con residenza o domicilio in Italia. Quest’anno, sarà chiesto a chi partecipa di sviluppare il soggetto di serie e la scaletta come progetti di scrittura da realizzare alla fine del programma.

Rimane invariata la formula creata con successo lo scorso anno che prevede un percorso a più fasi, per approfondire e affinare le competenze nello storytelling seriale mettendo i giovani talenti direttamente alla prova su progetti di scrittura che concepiranno loro stessi, e la presenza di una giuria e mentori d’eccezione con nominativi del calibro di Isabella Aguilar, Laura Colella, Filippo Gravino, Michele Pellegrini, Ludovica Rampoldi, Marco Raspanti, Re Salvador, Stefano Sardo, Davide Serino, Eleonora Trucchi, Alice Urciuolo, Francesco Cenni, Flaminia Gressi e Monica Rametta.

Tra tutte le candidature pervenute – da oggi aperte sul sito labottegadellasceneggiatura.premiosolinas.it – sulla base della qualità dei materiali inviati e della motivazione mostrata verranno selezionati fino ad un massimo di 20 Progetti Partecipanti che avranno accesso ad un primo Laboratorio di Orientamento (della durata di cinque giorni non full time), durante il quale sarà possibile incontrare la giuria per presentare e approfondire i materiali attraverso sessioni di confronto e scambio.

Al termine del Laboratorio di Orientamento, la giura, sulla scorta dei nuovi materiali ricevuti, effettuerà un’ulteriore selezione: fino ad un massimo di 10 Progetti Partecipanti riceveranno una Borsa di Studio del valore di 2,500€per partecipare al Laboratorio di Alta Formazione (della durata di tre mesi non full time), che si comporrà di:

  • sessioni di coaching condotte dalla giuria, per lo sviluppo del soggetto di serie e della scaletta;
  • Masterclass con mentori e docenti dell’iniziativa su storytelling seriale, scrittura dei personaggi, struttura, scrittura del soggetto di serie e della scaletta, tecniche della Writers’ Room.

Alla fine di questa ultima fase, saranno analizzati i nuovi scritti (soggetto di serie e scaletta) e verranno selezionati i due progetti finalisti: entrambi riceveranno una proposta di collaborazione come assistenti in una Writers’ Room di una serie in cui Netflix è coinvolta. Inoltre, il Primo Progetto si aggiudicherà anche il Premio La Bottega della Sceneggiatura di 6,000€.

Per partecipare a La Bottega della Sceneggiatura è possibile inviare la propria candidatura fino al 24 marzo 2023. Tutti i dettagli sui requisiti richiesti per partecipare alla selezione e sui materiali da inviare sono disponibili nel bando presente sul sito: labottegadellasceneggiatura.premiosolinas.it . Tutte le informazioni generali sull’iniziativa sono disponibili sul sito: labottegadellasceneggiatura.premiosolinas.it .
 
 

Bombshell – La voce dello scandalo: la vera storia dietro al film

Bombshell - La voce dello scandalo film

L’ormai noto movimento #MeToo ha scosso nel profondo l’industria dello spettacolo e non solo. Relativamente a ciò, sono stati diversi i film che hanno portato sul grande schermo storie di vere molestie o intimidazioni ai danni delle donne. Uno di quelli affermatisi di più, anche per merito del suo cast all star, è Bombshell – La voce dello scandalo (qui la recensione). Diretto da Jay Roach (Ti presento i miei, L’ultima parola) e scritto da Charles Randolph (La grande scommessa), il film affronta un noto scandalo verificatosi ai vertici della Fox e che ha contribuito allo scoppio del movimento poc’anzi citato.

La Annapurna Pictures pose dunque in sviluppo un progetto ispirato a quella vicenda, dando dunque risalto ad un caso rivelatosi poi tutt’altro che isolato. Complice anche la parallela realizzazione della serie The Loudest Voice, con protagonista Russell Crowe e ispirata alla stessa storia, Bombshell non ha però ottenuto i risultati economici sperati, ma ha comunque guadagnato pareri favorevoli da parte della critica oltre ad alcuni prestigiosi riconoscimenti, tra cui l’Oscar al miglior trucco. Meno apprezzate, tuttavia, sono state alcune libertà che il film si è preso rispetto alla vera storia.

Indubbiamente si tratta di un film da recuperare per comprendere meglio tanto il problema esposto quanto il modo in cui questo si riflette sul privato. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Bombshell – La voce dello scandalo

Il film è basato sul noto scandalo sessuale che ha sconvolto l’America e in particolare l’impero mediatico della Fox New, con a capo Roger Ailes. Proprio quest’ultimo, il cui potere era incontrastato negli uffici della Fox, si vide nel 2016 accusato di molestie da parte di tre donne, tutte di età diverse e con ruoli differenti all’interno della rete televisiva. Si tratta di Megyn Kelly, Gretchen Carlson e Kayla Popisil, le quali stanche di un ambiente di lavoro tossico, riveleranno ciò che serve per far tremare l’azienda. Non però senza subire ripercussioni personali.

Come anticipato, nei panni delle tre protagoniste femminili si ritrovano rispettivamente Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie. Il personaggio di quest’ultima, però, è l’unico a non essere realmente esistente, ma si tratta piuttosto di una combinazione di personalità diverse. Sia la Theron che la Robbie, poi, furono nominate come miglior attrice e miglior attrice non protagonista agli Oscar. Nei panni del potente Roger Ailes si ritrova invece John Lithgow, mentre Malcolm McDowell è Rupert Murdoch. Sono poi presenti anche le attrici Allison Janney nei panni di Susan Estrich e Kate McKinnon in quelli di Jess Carr.

Bombshell - La voce dello scandalo storia vera

Bombshell – La voce dello scandalo: la vera storia dietro il film

La vera storia raccontata in Bombshell ha inizio nel momento in cui Gretchen Carlson, nel 2016, denuncia Roger Ailes, l’amministratore delegato di Fox News. La donna accusa Ailes di averla licenziata in quanto si era rifiutata di cedere alle sue continue avances. L’uomo negò naturalmente ogni accusa, nonostante la Carlson avesse presentato anche ben oltre un anno di registrazioni nascoste che provavano l’accaduto. In seguito alla sua denuncia, però, l’azienda si schiera ugualmente dalla parte di Ailes, per via della forte omertà presente anche tra le dipendenti femminili. A cambiare l’equilibrio di questa sfida, però, subentra Megyn Kelly, la quale si pone dalla parte della Carlson.

Giornalista sulla cresta dell’onda, questa si fa promotrice dell’accusa, rendendola ormai evidente e innegabile. Ailes si trova dunque a dover fronteggiare uno scandalo ormai inevitabile e ben presto oltre venti donne escono allo scoperto per dare la loro testimonianza contro Ailes. Gran parte di queste dipendenti vengono licenziate, ma la Carlson vince la causa e ottiene un risarcimento di 20 milioni di dollari oltre a delle scuse ufficiali. Le viene però chiesto di firmare un documento che le impedisce di parlare della vicenda pubblicamente. Ailes, costretto alle dimissioni, muore poi nel 2017. Secondo le vere protagoniste della vicenda, inoltre, la realtà dei fatti è molto più terribile di come viene mostrata nel film.

Il trailer di Bombshell – La voce dello scandalo e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Bombshell – La voce dello scandalo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 28 febbraio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, Independent

 
 

Delta: trailer del film con Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio

Ecco il trailer di Delta, il nuovo film di Michele Vannucci, con protagonisti Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio e che è stato presentato in anteprima mondiale alla 75esima edizione del Locarno Film Festival (3-13 agosto 2022).

Prodotto da Matteo Rovere (Groenlandia) e Giovanni Pompili (Kino Produzioni) con Rai Cinema, Delta racchiude tutta la vitalità del nuovissimo cinema italiano. Un cinema fortemente radicato e rappresentativo del territorio italiano – in questo caso il delta del Po – e al contempo dal forte respiro internazionale. Michele Vannucci, il cui esordio con Il più grande sogno (2016), candidato al David di Donatello come Miglior regista esordiente, rivelò uno sguardo originale, si conferma con Delta nome di primissimo piano. Quattro anni e una serie TV dopo (Mental, 2020), Vannucci ritrova Alessandro Borghi, protagonista del suo film. Al fianco dell’attore romano (Non essere cattivo, Suburra, Sulla mia pelle, Il primo re), un inedito Luigi Lo Cascio (I cento passi, La meglio gioventù, Buongiorno, notte, Noi credevamo) che assieme a Borghi dà vita a un intenso duello attoriale.

Delta, la trama

Il Delta del Po è il teatro dello scontro tra bracconieri e pescatori. Osso (Luigi Lo Cascio) vuole difendere il fiume dalla pesca indiscriminata della famiglia Florian, in fuga dal Danubio. Insieme ai Florian c’č Elia (Alessandro Borghi), che in quelle terre ci è nato. Travolti dalla violenza cieca e dalla sete di vendetta, i due si affronteranno tra le nebbie del Delta scoprendo la propria vera natura in un duello che non prevede eroi.

 
 

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, i buchi di trama e i “grattacapi” del film

Ant-Man and the Wasp Quantumania buchi di trama

Il viaggio di Scott Lang nel Regno Quantico in Ant-Man and the Wasp: Quantumania apre una nuova era per il MCU, ma contiene anche diverse decisioni discutibili e buchi di trama. I primi due film di Ant-Man hanno consacrato Scott Lang come un umile eroe di San Francisco.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania porta in scena l’ambientazione psichedelica del Regno Quantico, il potente cattivo principale e le ispirazioni fantascientifiche molto più forti che richiedono una maggiore sospensione dell’incredulità rispetto ai precedenti episodi in solitaria di Ant-Man. Tuttavia, alcune parti della storia non hanno senso dal punto di vista logico ma i futuri film dell’MCU potrebbero aiutarci a dare un senso a queste parti.

1Scott avrebbe dovuto sapere che c’è vita nel Regno Quantico

Vita nel Regno Quantico

I precedenti film di Ant-Man e Avengers: Endgame avevano rivelato che il Regno Quantico era una dimensione per lo più vuota in cui il tempo, lo spazio e le leggi della fisica non avevano senso. La sopravvivenza di Janet Van Dyne nel Regno Quantico sembrava un miracolo, poiché la dimensione microscopica doveva essere simile al vasto vuoto dello spazio esterno. Eppure, in Ant-Man and the Wasp: Quantumania i protagonisti trovano il Regno Quantico pieno di vita.

Anche se i viaggi precedenti di Ant-Man sono stati brevi, avrebbe dovuto vedere i segni più elementari della vita, come l’equivalente di piante o batteri del Regno Quantico. Secondo le precedenti rappresentazioni del Regno Quantico, non c’erano orizzonte, terreno o punti di riferimento geografici a bloccare la visuale di Scott Lang, che avrebbe quindi potuto vedere le forme di vita più elementari. L’improvvisa comparsa di un’intera civiltà con centinaia di specie diverse di flora e fauna in Ant-Man and the Wasp: Quantumania sembra troppo brusca.

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania, MODOK censurato in uno spot per il film

MODOK

Chiunque abbia già visto Ant-Man and the Wasp: Quantumania (leggi la recensione) ha già fatto conoscenza con il MODOK del MCU. Se nei fumetti il personaggio è una creatura pericolosissima ma fondamentalmente buffo, nei film queste caratteristiche si moltiplicano, principalmente in merito al secondo aspetto.

MODOK interpretato da Corey Stoll è buffo e comico, sicuramente letale, ma a questo non viene data troppa importanza. Certo, è anche l’elemento peggio realizzato nel film, tuttavia questo forse è argomento per altra sede. Dicevamo, è principalmente un personaggio buffo, che nel film racconta la sua genesi.

Proprio questa genesi, nella clip che segue, è stata censurata: il piccolo fondoschiena del personaggio è stato oscurato per lo spot andato in onda come sneak peek esclusiva GMA. Eccolo di seguito:

Ant-Man and the Wasp: Quantumaniail trailer

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

 
 

Spider-Man: Across The Spider-Verse, la produzione del film ha incontrato dei problemi

Spider-Man: Across the Spider-Verse

C’è comprensibile attesa e aspettativa per l’arrivo in sala di Spider-Man: Accross the Spider-verse, dal momento che il primo film, Un Nuovo Universo, del 2018, ha sbalordito tutti e ha permesso a SONY di conquistare numerosi premi e riconoscimenti e soprattutto un Premio Oscar. Cosa ancora più importante, il film si è dimostrato per concezione e realizzazione un passo importante per la narrazione multiversale e per la tecnica dell’animazione. È quindi comprensibile che il sequel sia un prodotto molto atteso.

Purtroppo, una nuova voce suggerisce che il sequel ha affrontato alcuni problemi degni di nota in fase di realizzazione. Questa notizia arriva da The Town con Matthew Belloni (tramite Toonado.com), e l’ex giornalista di Hollywood Reporter evidenzia un problema familiare.

“Beh, è costato molto di più del primo [Into the Spider-Verse] perché hanno avuto un sacco di problemi con questo, hanno scartato un sacco di roba e sono tornati indietro – si tratta di Lord & Miller e, loro, in un certo senso, scrivono mentre producono…”

L’approccio unico di Phil Lord e Chris Miller alla regia ha causato problemi sul set di Solo: A Star Wars Story, spingendo Lucasfilm a sostituire il duo con Ron Howard a metà della produzione. Sebbene non siano al timone di Spider-Man: Across the Spider-Verse, sono fortemente coinvolti nel processo creativo; tuttavia, non siamo troppo preoccupati. Il film è stato ritardato, quindi è probabile che la Sony Pictures e il team creativo abbiano abbastanza tempo per risolvere eventuali problemi persistenti con il ritorno sul grande schermo di Miles Morales.

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 2 giugno 2023 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere il film, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason Schwartzman.

 
 

Plaion Pictures annuncia MOVIEDOME ITALIA che offre gratuitamente la visione di film su Youtube

MOVIEDOME ITALIA

Plaion Pictures annuncia MOVIEDOME ITALIA, un nuovo canale AVOD su YouTube che offre gratuitamente la visione di soli film completi, che va ad arricchire il panorama del mercato digitale dell’intrattenimento in Italia. MOVIEDOME ITALIA è infatti un nuovo canale di cinema su YouTube dove guardare legalmente film completi in italiano per tutti i gusti, gratis e in HD, con un’ottima qualità audio e video.

Da sempre attenta alle necessità digitali delle nuove generazioni e tra i pionieri nell’ampliare la propria gamma di diritti, Plaion Pictures ha scelto di creare un canale su YouTube, tra i primi AVOD in Italia e con una qualità audio e video in alta definizione. L’AVOD (Advertising Video On Demand) rappresenta un’alternativa alle piattaforme a sottoscrizione a pagamento che già permeano il mercato, rendendo disponibile una ricca varietà di titoli importanti in maniera totalmente gratuita.

A pochi giorni dal lancio, MOVIEDOME ITALIA vanta già più di 9.000 iscritti, e oltre 2 milioni di visualizzazioni e un’ampia offerta di film che si rinnova settimanalmente.  Il canale propone titoli al di fuori dei classici circuiti, difficilmente reperibili altrove, mettendo così a disposizione gratuitamente film introvabili, che spaziano da un genere all’altro e con attori di grande appeal.  MOVIEDOME ITALIA si rivolge a un pubblico di spettatori che predilige la fruizione digitale di contenuti, per poter guardare i propri film preferiti ovunque, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo.

Tra i titoli già disponibili si segnalano la brillante commedia Bastardi Insensibili con James Franco, Natalie Portman e Kate Mara, l’action Men of War con Dolph Lundrgren, la spy-story Spooks – il Bene supremo con Kit Harington, la commedia cult Il Vizietto con Ugo Tognazzi, il thriller Road to Paloma con Jason Momoa, il drama Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, l’action adventure Vlad L’Impalatore, e tanti altri ancora

 
 

Dopo Cocainorso arriva Meth Gatgor, un alligatore sotto metanfetamine

attack of the meth gator

A seguito dell’ottimo esito al box office di apertura negli Stati Uniti di Cocainorso (qui la nostra recensione), lo studio della saga di Sharknado annuncia Attack of the Meth Gator, che invece di un orso strafatto di cocaina, racconterà le avventure di un alligatore fatto di metanfetamina.

Liberamente ispirato a una storia vera, Cocainorso segue l’orso del titolo che ingerisce un carico di cocaina e va su tutte le furie nella foresta nazionale di Chattahoochee-Oconee. La commedia horror diretta da Elizabeth Banks ha fatto una strage nel suo weekend di apertura, ottenendo recensioni generalmente positive e incassando $ 23 milioni in più rispetto alle proiezioni previste.

The Asylum, la società di produzione a basso budget responsabile del franchise di Sharknado, ha annunciato che distribuirà Attack of the Meth Gator quest’estate, accompagnato da un poster del film. Di fronte a una furia di domande sul fatto che questo progetto dal suono ridicolo sia effettivamente reale, lo studio ha chiarito che lo è.

 
 

Tom Cruise ammette di “aver pianto” durante la reunion con Val Kilmer in Top Gun: Maverick

Tom Cruise Top Gun: Maverick

È ovvio che se c’è una scena che ci ha fatto piangere in “Top Gun: Maverick“, è stata senza dubbio l’emozionante riunione tra Maverick di Tom Cruise e Iceman di Val Kilmer. Quest’ultimo non recitava da anni dopo aver perso la capacità di parlare a causa di un trattamento per il cancro alla gola che ha avuto nel 2014, ma l’attore è tornato per una scena emozionante nel sequel di successo “Top Gun“. Il momento è stato così potente che nemmeno Tom Cruise è riuscito a trattenere le lacrime.

Voglio solo dire che è stato piuttosto emozionante. Conosco Val da decenni“, ha detto Tom Cruise durante una recente apparizione su “Jimmy Kimmel Live”. “Per lui tornare e interpretare quel personaggio… è un attore così potente che è diventato di nuovo quel personaggio all’istante. Stai guardando Iceman. Stavo piangendo. Mi sono emozionato”, ha confessato Cruise. “È un attore così brillante e adoro il suo lavoro“.

Top Gun: Maverick” è stato il secondo film a incassare oltre 1 miliardo di dollari al botteghino mondiale durante la pandemia, dopo Spider-Man: No Way Home“. Con un incasso di 1,48 miliardi di dollari, “Top Gun: Maverick” si è classificato come l’undicesimo film di maggior incasso della storia in tutto il mondo (dato senza tener conto dell’inflazione). Il film è il quinto maggior incasso al botteghino USA con 718 milioni di dollari.

Steven Spielberg è stato recentemente ripreso al pranzo dei candidati agli Oscar del 2023 mentre diceva a Tom Cruise che ha salvato Hollywood con “Top Gun: Maverick”.  Hai salvato il culo di Hollywood e potresti aver salvato la distribuzione nelle sale”, ha detto Spielberg alla sua star di “Minority Report” e “La Guerra dei monti”. Il regista ha continuato: “Seriamente, ‘Top Gun: Maverick‘ avrebbe potuto salvare l’intera industria teatrale.” Top: Gun Maverick è candidato a sei Oscar, incluso quello per il miglior film.

 
 

Jessica Jones: 6 film e serie tv del MCU in cui potrebbe tornare

Qualora Jessica Jones (Krysten Ritter) si unisse al Marvel Cinematic Universe durante la Saga del Multiverso, ci sono nello specifico sei film e serie televisive in cui potrebbe tornare. La Saga del Multiverso del MCU sta riportando in scena personaggi di progetti Marvel passati, tra cui il Matt Murdock/Daredevil di Charlie Cox.

Il suo ritorno ha sollevato domande sulla possibilità che anche altri personaggi degli show Marvel di Netflix, come Jessica Jones, entrino ufficialmente a far parte del MCU e, dopo un paio di dichiarazioni della stessa Ritter, le speculazioni sul suo ritorno nei prossimi progetti del MCU sono aumentate.

1Avengers: Secret Wars

Avengers: Secret Wars film 2026

Gli eventi di Avengers: The Kang Dynasty sfoceranno in quelli di Avengers: Secret Wars, che, a giudicare dal titolo, vedrà svolgersi incursioni e altro, mettendo così in pericolo l’intero multiverso. Con gli universi che collassano e si scontrano, Jessica Jones potrebbe ritrovarsi nel MCU, magari unendo le forze con il suo vecchio compagno di squadra, Daredevil.

Come per The Kang Dynasty, non si sa quale potrebbe essere il ruolo esatto di Jessica Jones in Secret Wars e come affronterebbe gli elementi fantastici e multiversali della storia, poiché si tratterebbe di un territorio completamente nuovo per lei.

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Brendan Fraser rivela il segreto dell’interpretazione di Rick O’Connell ne La Mummia

Brendan Fraser
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Brendan Fraser ha spiegato il meccanismo che gli ha permesso di interpretare bene l’iconico protagonista de La Mummia, Rick O’Connell, ruolo che ha richiesto all’attore di entrare in una certa mentalità per interpretarlo in maniera credibile.

L’avventuriero protagonista di tutti e tre i film della trilogia de La Mummia, Rick si trova al centro di molti antichi conflitti, due originati dall’Egitto e uno con legami con la Cina. Nonostante gli scenari a volte terribili in cui si trova l’intrepido esploratore in ogni film, riesce sempre a mantenere un’energia che dà valore al cuore del film.

In un’intervista con il Los Angeles Times, Brendan Fraser parla della sua chiave per poter interpretare Rick con quel livello di vigore avventuroso che ha mostrato sullo schermo: “Rick O’Connell era un personaggio nato da [sceneggiatore-regista] Stephen Sommers che lo aveva pensato e scritto dopo aver visto tutti i film di cappa e spada degli anni ’40, ’50 e ’60. Rick è qualcuno che ha una grande quantità di energia dentro di sé. Non prende niente troppo sul serio. Ma se interpreti Rick e non credi nelle circostanze in cui si trova nei vari film, allora non lo farà nemmeno il tuo pubblico.”

Questo per dire che seppure il ruolo era leggero e action, richiedeva comunque una capacità di immedesimazione che andava a costruire il legame con il pubblico, che è poi la vera discriminante per il successo di un film e in particolare di questo franchise così tanto amato.

Brendan Fraser è il frontrunner per la corsa agli Oscar 2023 nella categoria Migliore attore protagonista, per la sua interpretazione in The Whale di Darren Aronofsky.

 
 

Io sono l’abisso: tutto quello che c’è da sapere sul film di Donato Carrisi

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Dopo essersi affermato come uno dei nuovi più importanti autori letterari del thriller e del noir italiani, Donato Carrisi è con successo approdato anche al cinema, realizzando nel giro di un paio d’anni i film La ragazza nella nebbia e L’uomo del labirinto, entrambi interpretati da Toni Servillo e basati su propri romanzi. Dopo qualche anno di attesa, Carrisi è tornato poi alla regia di un lungometraggio con Io sono l’abisso (qui la recensione), uscito nel 2022 e anch’esso appartenente al thriller, con elementi che virano però anche verso l’horror.

Ancora una volta egli prende per mano lo spettatore e lo conduce all’interno della propria indagine sulla natura dei serial killer, su ciò che li spinge a compiere le crudeli azioni che compiono e su cosa infesti le loro menti. Anche questo suo terzo film è dunque un’opera che attinge pienamente al genere a cui fa riferimento, proponendo però anche tutta una serie di enigmi, chiavi di lettura e riflessioni che arricchiscono di molto la visione. Apprezzato al pari dei precedenti, Io sono l’abisso porta dunque avanti il successo di Carrisi al cinema.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo imperdibile, che permette di riscoprire le grandi possibilità che il cinema italiano offre quando ci si cimenta con generi di questo tipo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al libro, alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Io sono l’abisso, il libro di Donato Carrisi

Nel 2020 Carrisi pubblica il suo undicesimo romanzo, Io sono l’abisso, incentrato su tre personaggi sprovvisti di nome e in apparenza molto slegati tra loro ma con un destino in comune. Pubblicato da Longanesi, il libro ha suscitato molto clamore, come già avvenuto per le precedenti opere di Carrisi. L’autore, stavolta più che mai, porta infatti il lettore all’interno di una storia torbida e della mente dei suoi personaggi, facendo scoprire quanto profondo possa essere l’abisso presente in ogni essere umano. Pubblicando il romanzo, Carrisi si disse inoltre da subito interessato a dirigere una sua trasposizione cinematografica, cosa poi avvenuta nel giro di breve.

La trama di Io sono l’abisso e il cast di attori

La storia, ambientata sul lago di Como, ha come protagonista un netturbino sulla trentina (chiamato L’Uomo che Puliva) con problemi mentali dovuti alle violenze fisiche e psicologiche subite da bambino da sua madre e dai compagni di lei. L’uomo, ora cresciuto, è spinto a uccidere da un personaggio immaginario che “abita” in casa con lui. Le sue vicende si intrecciano però con quelle di una tredicenne di famiglia benestante (chiamata La Ragazzina col Ciuffo Viola), che salva dall’annegamento dopo un tentativo di suicidio, e di una donna (chiamata La Cacciatrice di Mosche), che indaga autonomamente su episodi di violenza contro le donne.

A recitare nel ruolo di L’Uomo che Puliva si ritrova l’attore Gabriel Montesi, reduce dai successi ottenuti con il film Favolacce e con la serie Speravo de morì prima. Accanto a lui, nel ruolo di La Ragazzina col Ciuffo Viola, vi è invece Sara Ciocca, vista anche in Tutti per 1 – 1 per tutti e Improvvisamente Natale. Infine, ad interpretare il terzo personaggio protagonista, La Cacciatrice di Mosche, vi è Michela Cescon, recentemente vista in film quali Piuma, Loro e Villetta con ospiti. Fanno poi parte del cast anche Sergio Albelli nei panni de Il Prof, Giordana Faggiano in quelli de Il Carabiniere e Saul Nanni in quelli di Raffaele.

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Io sono l’abisso, la storia vera e il significato del film

Parlando della storia alla base del racconto del libro e del film, Carrisi ha affermato di essersi basato su una storia vera, senza però rivelare quale. Al termine del romanzo, infatti, si può ritrovare la scritta “Le storie di questa storia sono ispirate a fatti realmente accaduti”, senza però che vengano fornite ulteriori informazioni a riguardo. Ad ogni modo, senza svelare nulla circa i colpi di scena e il finale del film, è importante sapere che tutto ruota intorno al Male e a come questo sia un circolo vizioso, che si tramanda di generazione in generazione. Carrisi, inoltre, non è interessato a fornire un colpevole, quando a individuare le sue motivazioni.

I traumi subiti dal serial killer del film vengono dunque approfonditi ed esplorati sotto più punti di vista, così da poter comprendere in che modo questi si ripresentano poi nel corso del tempo. Il trauma però non porta necessariamente a diventare assassini, ma può ripresentarsi in altre forme, come dimostrano gli altri personaggi protagonisti, alle prese con proprie turbolente vicende passate. Significativa è a tal riguardo l’ambientazione sulle sponde del lago di Como: una distesa d’acqua tranquilla e piatta in superficie ma che nelle sue profondità nasconde forze e melme non facilmente individuabili. Una metafora perfetta per descrivere la mente e l’animo umani, tanto profondi quanto fragili e spaventosi.

Il trailer di Io sono l’abisso e dove vederlo in streaming

È possibile fruire di Io sono l’abisso grazie alla sua presenza nel catologo di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma, il film è attualmente al 5° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma a cui rivolgersi, basterà sottoscrivere un abbonamento generale scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, Longanesi

 
 

La Torre Nera: Mike Flanagan sta ancora lavorando alla serie

La torre nera The Dark Tower serie tv

La Torre Nera (The Dark Tower) del 2017 avrebbe dovuto essere un grande film e sembrava destinato a essere l’inizio di un nuovo franchise che avrebbe raccontato storie al cinema e in televisione. Sfortunatamente però, è stata una grande delusione sia per la critica che per gli incassi che nemmeno le star Idris Elba e Matthew McConaughey sono riuscite a salvare. 

Di conseguenza, la proprietà – che si basa su un’incredibile serie di romanzi di Stephen King – è caduta nel dimenticatoio e l’interesse di Hollywood è scemato. Nonostante ciò, il regista Mike Flanagan (The Haunting of Hill House , Doctor Sleep) rimane attaccato ad un progetto di serie in streaming che spera ancora diventi realtà. Ecco cosa ha detto il regista e autore in merito al progetto: 

“[Io e il mio partner creativo Trevor Macy] stiamo lavorando a La Torre Nera (The Dark Tower)“, dice il regista a Script Apart “L’abbiamo ritagliato dal nostro accordo con Netflix, sapendo che ce ne saremmo andati, e l’abbiamo anche tolto dal nostro accordo con Amazon, sapendo che avevano già provato a fare [un adattamento di La Torre Nera (The Dark Tower)] e potrebbero essere riluttanti a farlo. Quindi, The Dark Tower non ha uno studio. Non abbiamo ancora un partner, quindi lo sto sviluppando da solo, il che è davvero fantastico.”

“E questo è il progetto dei miei sogni, sai?” Flanagan continuò. “Volevo farlo da così tanto tempo. Se riusciamo a farlo decollare, se riusciamo davvero a farlo funzionare, non escludo il coinvolgimento di Amazon in futuro. Il nostro rapporto con loro è nuovo di zecca, quindi dovremo vedere. Ma, sì, lavoro a The Dark Tower in un modo o nell’altro ogni giorno.

Flanagan ha acquisito i diritti dell’epico racconto fantasy fantascientifico di King lo scorso dicembre, quindi è ovviamente ancora agli inizi. Tuttavia, ha precedentemente rivelato che la sceneggiatura del primo episodio è terminata e prevede che il suo adattamento durerà cinque stagioni. Si spera che ciò significhi che stiamo ottenendo una versione fedele dei romanzi dell’autore che racconta questa storia complessa e avvincente nel modo giusto.

 
 

Marvel Studios, il produttore Nate Moore commenta Fantastici Quattro e Captain America: New World Order

Fantastici quattro

Parlando con Deadline Hollywood, il produttore dei Marvel Studios e vicepresidente della produzione e dello sviluppo Nate Moore ha accennato brevemente al riavvio dei Fantastici Quattro della Marvel e a Captain America: New World Order, due attesissimi film MCU. Le battute sono state prese mentre il produttore camminava sul tappeto rosso ai Producers Guid of America di quest’anno.

Per prima cosa, a Moore è stato chiesto se i Fantastici Quattro o gli X-Men avrebbero debuttato per primi. “Fantastici Quattro, Fantastici Quattro “, ha detto Moore. Ha aggiunto: “Abbiamo Matt Shakman alla regia, che è così talentuoso e che ha realizzato WandaVision per noi, e penso che le persone saranno piuttosto sorprese da quello che stiamo facendo“. Successivamente, Moore ha parlato anche di Captain America: New World Order. “Captain America: New World Order, inizieremo le riprese tra 3 settimane “. Quando gli è stato chiesto cosa avrebbe potuto anticipare, Moore ha risposto: “Al di fuori delle notizie note, ovviamente, Anthony Mackie riprenderà il ruolo di Capitan America [e] Harrison Ford quelli del generale Thunderbolt Ross, che ora è il presidente degli Stati Uniti, [ ci sono] alcune altre chicche ancora da scoprire

Captain America: New World Order

Julius Onah dirige  Captain America: New World Order, su una sceneggiatura di Malcolm Spellman e Dalan Musson. Il cast comprenderà Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson/Captain America, Danny Ramirez nei panni di Joaquín Torres/Falcon, Tim Blake Nelson nei panni di Samuel Sterns/Leader, Carl Lumbly nei panni di Isaiah Bradley e Shira Haas nei panni di Ruth Bat-Seraph/Sabra. L’uscita al cinema è prevista per il 3 maggio 2024.

Jake Schreier dirigerà Thunderbolts e si baserà su una una sceneggiatura di Eric Pearson. Il cast dell’ensemble è composto da Florence Pugh come Yelena Belova, Sebastian Stan come Bucky Barnes/Winter Soldier, Wyatt Russell come John Walker/US Agent, Olga Kurylenko come Antonia Dreykov/Taskmaster, David Harbour come Alexei Shostakov/Red Guardian, Hannah John-Kamen come Ava Starr/Ghost, e Julia Louis-Dreyfus come Contessa Valentina Allegra de Fontaine. Thunderbolts uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

 
 

Aladdin 2: Guy Ritchie, “Abbiamo alcune idee per la testa”

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Aladdin è stato un vero e proprio successo nel 2019 incassando oltre $ 1 miliardo al botteghino mondiale. Nonostante sia stato uno di quei remake Disney live-action che non sprizzava proprio di originalità, ha reso al pubblico tanto divertimento e ha dato a Will Smith la possibilità di dimostrare che i dubbiosi si sbagliavano con la sua straordinaria interpretazione del Genio.  Un sequel Aladdin 2 è stato confermato non molto tempo fa, come anche la conferma del ritorno di Will Smith,  ma è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo sentito parlare dell’atteso sequel.

Sappiamo, tuttavia, che Guy Ritchie tornerà alla regia, mentre al momento non è previsto che il film sia basato sul seguito animato Il ritorno di JafarSimile al prequel pianificato da Barry Jenkins de Il re leone, il nuovo fil dovrebbe essere una storia originale, è questo è un elemento eccitante per una serie di motivi. Ebbene oggi a parlare di Aladdin 2 è il regista del primo film Guy Ritchie che con Collider ha affrontato sia l’esperienza di lavorare con un colosso mediatico come Disney, si di cosa aspettarci con Aladdin 2:

Mi piacerebbe molto. Non posso dirti quanto mi è piaciuta quell’esperienza. È stata una grande esperienza”, dice il regista. “L’intera faccenda della Disney, come puoi immaginare, è un outfit così professionale. Proprio da quella prospettiva, è stato così divertente. Mi piacerebbe molto, aspetteremo e vedremo”. “Abbiamo discusso su alcune idee per un po’ di tempo, ma sarebbe fantastico farlo, sarebbe fantastico tornare in quel mondo”.

Dalle sue parole possiamo intuire che non è qualcosa che accadrà molto presto ma  ma questo è ancora un aggiornamento promettente che fa ben sperare per Aladdin 2 Guy Ritchie rimane incredibilmente impegnato (è stato anche scelto per dirigere lo spin live-action della Disney su Hercules), quindi non possiamo sapere il sequel che priorità avrà nei suoi piani e in quelli della Disney. Più a lungo aspettano, però, più interessante potrebbe essere, soprattutto se ciò significa che incontreremo Aladdin e Jasmine in un momento successivo della loro vita. 

 
 

Cannes 76: Ruben Östlund Presidente di Giuria

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Official poster - 76th edition © Photo de Jack Garofalo/Paris Match/Scoop – Création graphique © Hartland Villa

Il Festival di Cannes 76 ha nominato il regista svedese e due volte vincitore della Palma d’oro Ruben Östlund come presidente della giuria per la sua prossima 76a edizione, in programma dal 16 al 27 maggio. L’incarico di giuria di Östlund cadrà esattamente 50 anni dopo che anche la defunta connazionale Ingrid Bergman ricoprì il ruolo nel 1973.

“Sono felice, orgoglioso e fiero di ricevere l’onore di presidente di giuria per il Concorso di quest’anno al Festival di Cannes. Da nessuna parte nel mondo del cinema l’attesa è così forte come quando si alza il sipario sui film in concorso al festival”, ha affermato Östlund. “È un privilegio farne parte, insieme al pubblico di intenditori di Cannes. Sono sincero quando dico che la cultura cinematografica è nel suo periodo più importante di sempre. Il cinema ha un aspetto unico. Ci fa riflettere in modo diverso rispetto a quando guardiamo qualcosa da soli.”

Il legame di Östlund con il Festival di Cannes è molto profondo. Cinque dei suoi sei lungometraggi sono stati presentati in anteprima mondiale a Cannes, iniziando con Involuntary, il suo film antologico che esplora la psicologia del comportamento di gruppo che ha debuttato in Un Certain Regard nel 2008. Il suo prossimo lungometraggio Play, che ha suscitato polemiche in patria per il suo ritratto di una banda di adolescenti svedesi-somali che depredano i ragazzi bianchi più deboli, è stato proiettato nella sezione parallela Quinzaine des Réalisateurs nel 2011.

Il regista è tornato nel 2014 con la commedia cupa per famiglie ambientata nelle Alpi francesi Force Majeure, presentata in anteprima mondiale in Un Certain Regard vincendo il premio della giuria. Östlund ha continuato la sua carriera al Festival, vincendo la Palma d’oro per la satira sociale ambientata nel mondo dell’arte The Square nel 2017 e la sua critica alla ricchezza in Triangle of Sadness nel 2022. Quest’ultimo film in particolare lo ha portato fino agli Oscar 2023, dove ha ottenuto molte nomination in categorie importanti tra cui miglior film e miglior regia.

“Invitando Ruben Östlund a presiedere la giuria, il Festival di Cannes desidera rendere omaggio a film che sono intransigenti e schietti e che richiedono costantemente agli spettatori di sfidare se stessi e che l’arte continui a inventarsi”, ha affermato il festival. “Ruben Östlund è quindi diventato il terzo due volte vincitore della Palma d’Oro ad essere Presidente della Giuria, dopo Francis Ford Coppola ed Emir Kusturica, e il primo ad assumere questo ruolo l’anno dopo il suo successo a Cannes”, ha aggiunto. La selezione ufficiale del festival sarà annunciata verso metà aprile.

 
 

The Flash, nuovo spot tv mostra più scene di Supergirl

The Flash

Un nuovo spot televisivo per The Flash è stato condiviso online (non è della migliore qualità) ma contiene alcune inquadrature che non erano presenti nel trailer diffuso di recente. La maggior parte del filmato sarà già visto, ma ci da anche uno sguardo leggermente più lungo del Scarlet Speedster di Ezra Miller circondato da fulmini mentre incanala la Speed ​​Force, una nuova inquadratura di Batman (è Michael Keaton o Ben Affleck?) da dietro, e una rapida occhiata a Supergirl (Sasha Calle) che prende il volo dai gradini di Wayne Manor.

Di recente abbiamo appreso che Warner Bros. proietterà The Flash al CinemaCon sei settimane intere prima che arrivi nei cinema, il che ovviamente suggerisce un alto livello di fiducia.  Dai un’occhiata al nuovo spot e all’immagine di Supergirl qui sotto.

Il film The Flash

“I mondi si scontrano in “The Flash” quando Barry usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo per cambiare gli eventi del passato. Ma quando il suo tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il Generale Zod è tornato, minacciando l’annientamento, e non ci sono supereroi a cui rivolgersi. Cioè, a meno che Barry non riesca a convincere un Batman molto diverso a uscire dalla pensione e salvare un kryptoniano imprigionato… anche se non quello che sta cercando. Alla fine, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza di Barry è correre per salvarsi la vita. Ma fare l’ultimo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?”

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League. Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

 
 

La sirenetta: ecco Sebastian del remake live-action

La Sirenetta

Dopo il recente spot tv che ha mostrato per la prima volta la malvagia Ursula in La Sirenetta, oggi grazie ad un’immagine promozionale che ha fatto il giro online abbiamo la prima vera occhiata a Sebastian, che avrà le fattezze di un vero e proprio granchio. La foto sembra essere presa da un libro tie-in e presenta il piccolo amico crostaceo di Ariel (Halle Bailey), che è uno degli elementi importanti della versione animata. Il personaggio che nell’arginale è stato portato in vita da Samuel E. Wright , sarà doppiato nel remake live-action da Daveed Diggs

Come possiamo vedere, Seb sembra molto più simile a un vero granchio. La Disney ha adottato un approccio simile con il remake de Il re leone, che presentava un gruppo di animali dall’aspetto realistico e inespressivi che cantavano a squarciagola canzoni. Guarda l’immagine qui sotto e tieni d’occhio Toonado.com per gli aggiornamenti.

Tutto quello che sappiamo su La Sirenetta

Non sappiamo ancora molto di questa interpretazione della storia de La Sirenetta , ma in base a ciò che abbiamo visto finora, il regista Rob Marshall non si prenderà troppe libertà dal classico animato su cui si basa la storia originale. Halle Bailey recita al fianco di Jonah-Hauer King nei panni del principe Eric, Melissa McCarthy nei panni di Ursula, Javier Bardem nei panni di Re Tritone, Jacob Tremblay nei panni di Flounder, Daveed Diggs nei panni di Sebastian e Awkwafina nei panni di Scuttle.

La Sirenetta conterrà la musica del classico animato e quattro nuove canzoni. Lin-Manuel Miranda, che in precedenza ha lavorato con Marshall in Il ritorno di Mary Poppins, comporrà anche la musica originale per Mermaid insieme ad Alan Menken. La Sirenetta è l’amata storia di Ariel, una giovane sirena bella e vivace con una sete di avventura. La più giovane delle figlie di re Tritone e la più ribelle, Ariel desidera saperne di più sul mondo al di là del mare e, mentre visita la superficie, si innamora dell’affascinante principe Eric. Mentre alle sirene è vietato interagire con gli umani, Ariel deve seguire il suo cuore. Fa un patto con la malvagia strega del mare, Ursula, che le dà la possibilità di sperimentare la vita sulla terraferma, ma alla fine mette a repentaglio la sua vita e la corona di suo padre. Il film arriverà nelle sale il 26 maggio 2023.

 
 

Tutto in un giorno, la recensione del film di Juan Diego Botto

Il cinema non si accontenta solo di spettacolarizzare un racconto. In una società ormai caratterizzata da una informazione che viaggia attraverso numerosi canali, esso si pone come strumento mediatico essenziale per la conoscenza della realtà circostante, poiché capace sempre di raggiungere un pubblico vasto e colto. Così Juan Diego Botto decide di sfruttarlo, con la sua opera prima Tutto in un giorno, per dare voce alle classi sociali spagnole vittime degli sfratti e della recessione.

Una scelta mirata, quella del regista, che innalza il racconto a dramma sociale, con l’obiettivo di portare all’attenzione di tutti la precarietà e la speculazione immobiliare che trascina ogni giorno il Paese nel baratro. La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale nella sezione Orizzonti della 79esima Mostra del Cinema di Venezia, e sarà nelle sale cinematografiche dal 2 marzo.

Tutto in un giorno, la trama

Azucena (Penélope Cruz) è una madre di famiglia che lotta contro la banca affinché non le tolga la casa. La sua vita è piena di ristrettezze economiche a causa del suo lavoro e di quello del marito, entrambi con un salario molto basso. Poi c’è Teodora (Adelfa Calvo), alle prese con le scelte di vita sbagliate e i fallimenti di suo figlio. Lei lo cerca per aiutarlo ma lui si nega affranto dai suoi problemi.

E infine troviamo Rafa (Luis Tosar), un avvocato che ha come missione aiutare realmente chi è in difficoltà senza trarne alcun vantaggio personale. Si trova alle prese con un caso di custodia, una ragazza araba rischia di vedersi togliere la figlia e lui farà di tutto per impedirlo. Storie di persone coraggiose che lottano duramente nonostante le difficoltà e le ingiustizie sociali. Tutto, però, in ventiquattro ore.

Vivere lottando per la giustizia

In Spagna ci sono circa 40 mila sfratti all’anno, più di 100 al giorno”. L’epilogo del film, che ne costituisce il fulcro, dà dei numeri spaventosi. Ma come si può descrivere l’angoscia di uno sfratto? Partendo dal concetto di casa. Una parola semplice ma pregna di significato. L’abitazione, intesa come spazio personale e unico, raffigura uno dei simboli principali della nostra società. Legato in senso stretto al concetto di famiglia, rappresenta per un individuo uno degli obiettivi primari nel suo percorso di realizzazione. Dentro le mura della propria casa ognuno si sente al sicuro, avvolto quasi in un abbraccio caldo, consapevole che lì il mondo esterno non avrà accesso. Eppure, nonostante sia la fetta di spazio ritagliatasi con sacrifici e sudore, può essere sottratto. E nessuno chiede il permesso. In molti casi funziona così. Botto parte da questo concetto tanto intimo quanto universale per introdurre tre storie apparentemente diverse, ma in realtà molto simili. Ognuna con il suo pesante fardello e ognuna con la sua lotta interiore e sociale.

Sin dalle prime inquadrature Tutto in un giorno ci regala i tre punti di vista attraverso cui gli eventi andranno snocciolandosi nel giro di 24 ore: Azucena, Teodora e Rafa. Ad ognuno di loro Botto affida una missione, alla cui base sta la paura di fallire, e una scadenza, scandita da un orologio invisibile che ne detta il ritmo. Un ritmo furioso e serrato, dentro al quale i personaggi si muovono frenetici, incalzati da un tempo che scorre inesorabile e non permette loro di fermarsi e riprendere fiato. Azucena, interpretata da una coinvolgente Penelope Cruz, è il volto in cui si riflette meglio la condizione di precarietà e disagio.

La macchina da presa indugia spesso su di lei, sullo sguardo perso nel vuoto e sulla voglia di combattere nonostante l’instabile situazione socio-economica. Un desiderio di vincere, il suo, che si mescola ad una rabbia repressa mentre percorre una Madrid che si staglia silenziosa e immobile sullo sfondo. Pronta però a raccogliere le sue lacrime e incassare i suoi strazianti sfoghi. Immagini disturbate e sporche seguono lei e i suoi comprimari, enfatizzandone la frustrazione ma anche l’orgoglio, che cerca di sovrastare un senso di mortificazione sempre più invadente.

Una storia di famiglia e solidarietà

Se in un primo momento Tutto in un giorno mette a fuoco una solitudine che sfocia quasi in alienazione, con il progredire della storia questa cede il passo alla collettività. Si ramifica così una sub-trama in cui Botto, con approccio antropologico, fotografa l’evoluzione dei rapporti umani messi davanti a situazioni complesse. Lo fa con delicatezza, cogliendone dettagli ed espressioni cruciali, senza mai essere retorico. È un discorso che affida in particolare a Rafa, un uomo al servizio dei cittadini in crisi, che se all’inizio si trova ad affrontare una relazione incrinata – o forse mai nata – con il figliastro Raul, alla fine scopre essere l’unico in grado di capirlo. A differenza della moglie che, lontana dalla sua quotidianità, non comprende fino in fondo le sue scelte, limitandosi invece a segnarne gli errori.

Ma è solo imparando ad affrontare insieme la durezza della vita, come accade a Rafa e Raul, che si può trovare un punto di incontro. Un incontro che si riverbera anche su Tamara e il figlio German, che smette di negarsi alla madre quando trova il coraggio di accettare i fallimenti e scrollarsi via la vergogna. Tutto in un giorno mostra perciò la sua doppia natura: è una storia di denuncia verso le privatizzazioni e il sistema bancario, ma anche un racconto umano, semplice e pieno d’amore, in cui la solidarietà diventa il perno a cui aggrapparsi per superare le difficoltà. Proprio come ci dimostra il fermo immagine nella punch line: Azucena raccoglie le ultime forze per protestare con gli attivisti sociali, prima che la polizia la privi della casa per sempre.

 
 

Il patto del silenzio: recensione del nuovo film al cinema

Il patto del silenzio - Playground

Il patto del silenzio (titolo originale Un monde) è una nuova pellicola drammatica scritta e diretta dalla regista emergente belga Laura Wandel. La pellicola, presentata a diverse premiazioni cinematografiche, ha già ricevuto alcuni riconoscimenti: ha ottenuto il premio Magritte come miglior opera prima, miglior regista alla Wandel, miglior promessa maschile e femminile, miglior attrice non protagonista e miglior sonoro.  Inoltre, la pellicola era stata selezionata per rappresentare il Belgio agli Academy Awards 2022 per la categoria miglior film straniero. Nel cast ritroviamo tutte figure nuove e sconosciute al cinema internazionale: Maya Vanderbeque interpreta la piccola Nora, mentre Günter Duret è nei panni di Abel, fratello maggiore di Nora.

Il patto del silenzio: la scuola diventa incubo

Nora è una bambina timida di sei anni: Il patto del silenzio si apre al suo primo giorno di scuola. Nora si affaccia ad una nuova realtà fatta di regole, socialità e gioco. Abel è un bambino chiuso e triste, per lui la  scuola è diventata semplicemente un incubo, ma nessuno sembra notarlo. Durante la ricreazione in cortile Nora scopre il segreto del fratello: è giornalmente vittima di bullismo e di soprusi vari da parte di un gruppo di ragazzini più grandi. Nora cerca di aiutare il fratello per quanto possibile: avvisa le maestre per farle intervenire, ed alla fine, pur avendo promesso ad Abel di mantenere il segreto dei suoi problemi a scuola, racconta tutto al padre.

L’intervento del genitore, ignaro all’inizio di tutto, non sembra risolvere la situazione: le aggressioni ad Abel diventano sempre più umilianti. Nora, la quale inizialmente riuscì a fare amicizia con le altre bambine, viene esclusa per via di suo fratello. Così anche tra Abel e Nora, sempre uniti fino ad ora, inizieranno a crearsi dei contrasti.

Un dramma statico

Il patto del silenzio in se è caratterizzato da una trama molto semplice e lineare, senza particolari intrecci temporali o colpi di scena. Il film si incentra solo sull’aspetto emotivo: pur mantenendosi molto statico dal punto di vista narrativo, riesce comunque ad emozionare lo spettatore. La pellicola riesce a mantenere l’attenzione del pubblico anche grazie alla sua brevità: il patto del silenzio dura soli 72 minuti.

Gli elementi che favoriscono questa accentuata drammaticità sono le performance dei due piccoli attori che interpretano Nora ed Abel, e la curiosa scelta di una totale assenza di qualsiasi sottofondo musicale durante tutto il film. Nora, che all’inizio del film sembrerà solo una bambina timida e chiusa, mostra nell’evolversi delle vicende prima un particolare coraggio e senso della giustizia verso ciò che accadeva al fratello, e poi un odio per l’ingiustizia di essere esclusa solo per via di Abel. La bambina finirà per sfogare questa sua rabbia sullo stesso fratello.

La questione del background musicale risulta anche più interessante: solitamente in moltissimi film viene utilizzata una qualche forma di accompagnamento musicale, almeno nei momenti più importanti nelle vicende. In Il patto del silenzio sembra proprio prevalere la quiete; momenti di silenzio topico, come Nora nella piscina della scuola che osserva i suoi compagni, sembrano alternarsi a momenti di caos ed urla dei bambini, prevalentemente nei corridoi durante gli intervalli o nel cortile.

Il bullismo: una violenza senza fine

Tema focale di Il patto del silenzio è proprio il bullismo. Nella pellicola vengono mostrate due tipologie di comportamento differenti  dei bambini. Prima, attraverso le amicizie che in breve tempo fa Nora, si nota la bontà propria dei più piccoli: questi la invitano a giocare, le insegnano ad allacciarsi le scarpe. L’onesta propria dei bambini si manifesta però anche nelle critiche e prese in giro: dopo un piccolo umiliante incidente in mensa, Abel finirà per essere non più solo vittima delle angherie dei bulli, ma anche delle battute di tutti i bambini. Purtroppo, la sincerità dei bambini non ha limiti.

Analizzando più da vicino il tema del bullismo, si vede come la rabbia e  la violenza mostrata a questa così giovane età porti dei seri danni ai bambini, delle insicurezze poi difficili da estirpare. Abel è così rassegnato al fatto di essere una vittima che non reagisce in alcun  modo, ne direttamente contro i suoi aggressori, ne parlando con gli adulti. Ciononostante, il bambino coltiva dentro di se una rabbia ed un senso di umiliazione che si scatenerà alla fine anche qui in violenza contro i più deboli. Si genera così una catena di rabbia e violenza senza fine, e difficile da estirpare. Sarà Nora a salvare suo fratello dal diventare egli stesso carnefice.

 
 

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, calo vertiginoso, quale futuro per gli incassi Marvel?

Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha subito il più grande calo della seconda settimana per qualsiasi film dei Marvel Studios, provocando molti dibattiti sul futuro del Marvel Cinematic Universe. La stanchezza rispetto al mondo dei  supereroe anticipata da molti del settore sta finalmente iniziando? Questo calo può significare un problema più grande con l’MCU nel suo insieme? O è semplicemente un caso in cui il pubblico non risponde molto bene a un film Marvel che non ottiene recensioni positive? Le recensioni negative e un significativo calo al botteghino arrivato così presto sembrerebbero motivo di preoccupazione, specialmente per un film che sta dando il via a una nuova fase di questo mondo condiviso, ma lo studio dovrebbe essere preoccupato? Il noto sito americano Variety ha analizzato la questione con l’intervento di alcuni analisti del settore! 

Le vendite dei biglietti per il terzo film Marvel con protagonista l’eroe subatomico di Paul Rudd sono diminuite del 69% rispetto al suo debutto da $ 105 milioni, mettendo a segno il più grande calo del secondo fine settimana nella storia del franchise. Questo calo sta ispirando molti dibattiti tra analisti ed esperti: la performance del film è un punto debole o un punto di svolta nella più grande proprietà di Hollywood? La risposta è probabilmente una via di mezzo, secondo l’analista senior di Comscore Paul Dergarabedian. Con il passare del secondo fine settimana, qualsiasi cosa nel regno del 70% è piuttosto significativa“, afferma Dergarabedian. “Ma i film che si aprono con oltre $ 100 milioni sono generalmente caricati in anticipo. In alcuni casi ‘più sono grandi nell’apertura, più cadono‘”.

In altre parole, gli altri $32 milioni racimolati nel secondo fine settimana non è esattamente un dato incoraggiante nella sua prima parte della corsa al cinema, ma vediamo di capire dove può finire la sua corsa “Quantumania”. Ant-Man 3 ha sicuramente avuto un grande inizio, segnando il primo debutto da $ 100 milioni dell’anno per un film di ANT-MAN e ottenendo di gran lunga il più grande weekend di apertura nella trilogia Marvel. E questo è avvenuto nonostante sia stato accompagnato da alcune delle peggiori recensioni ricevute da un film dell’MCU. Non penso che sia un grosso problema“, ha commentato Jeff Bock, analista di Exhibitor Relations. “Ha avuto di gran lunga la più grande apertura della serie, il che compensa eventuali cali“. Inoltre c’è un precedente. Non è insolito che i principali tentacoli guadagnino la maggior parte dei loro ritorni nel primo fine settimana di rilascio. I film Marvel sono diventati sempre più caricati di attese perché il pubblico vuole vederli rapidamente per evitare spoiler, e “Quantumania“, con un budget di $ 200 milioni, che è la 31a puntata e dà il via alla lista della Fase 5 dell’MCU, non fa eccezione.

Inoltre, negli USA i proprietari delle sale cinematografiche, che fissano i prezzi per i biglietti del cinema, hanno iniziato a far pagare di più per i film di successo durante il weekend di apertura. Di conseguenza, i cali di presenze del secondo fine settimana (rispetto alla vendita dei biglietti) non sono necessariamente così grandi come sembrano, almeno secondo fonti dello studios. Tuttavia, non ha aiutato il fatto che “Ant-Man 3” si rivolgesse a un pubblico di uomini più giovani simile a quello della nuova commedia horror della Universal “Cocaine Bear”, che ha superato le aspettative con 23 milioni di dollari durante il fine settimana.

“Anche uscire da un fine settimana di vacanza non aiuta”, ha aggiunto Shawn Robbins, capo analista di BoxOfficePro. (“Ant-Man 3” uscito durante il President’s Day). Altri pensano che sia più di un’accesa competizione al botteghino e duri confronti delle vacanze. C’è preoccupazione che l’ultimo “Ant-Man” estenda una tendenza potenzialmente preoccupante per la Marvel. Sebbene “Quantumania” abbia subito il calo più ripido, non è l’unico film MCU recente a testimoniare un calo sostanziale nel suo secondo fine settimana. Titolo usciti nell’era post pandemia, tra cui “Black Widow” (67,8%), “Thor: Love and Thunder” (67,6%), “Spider-Man: No Way Home” (67,5%) e “Doctor Strange nel Multiverso della Follia” (67%), ha subito diminuzioni simili.

C’è chi aggiunge un altro elemento al dibattito indirizzando l’attenzione su un altro fattore, la Marvel non è stata capace di allargare il suo pubblico,  anche se il suo pubblico di riferimento è sicuramente affidabile. Nessun altro franchise con dozzine di film, è riuscito ad avvicinarsi a questo tipo di fedeltà “I fan fedeli si presenteranno, non importa cosa esce“, dice Robbins. “La natura sempre più prepotente e, a volte, l’accoglienza divisiva, di alcuni dei loro film recenti potrebbero non essere necessariamente preoccupanti per il marchio in generale fintanto che rimane la base di fan principale“. Per questo motivo, gli analisti preferiscono misurare il successo del film in base alla sua durata totale e si prevede che la terza puntata di “Ant-Man” migliorerà rispetto ai suoi predecessori. Finora, “Quantumania” ha incassato 167 milioni di dollari in Nord America e 364 milioni di dollari a livello globale dopo sole due settimane nelle sale. Entro il prossimo fine settimana, “Quantumania” supererà di certo il risultato segnato dal film DC di Dwayne Johnson “Black Adam“, che ha fermato la sua corsa negli  a $ 392 milioni.

In confronto, la prima avventura a sé stante, “Ant-Man” del 2015, ha aperto a 57 milioni di dollari in Nord America e ha chiuso con 180 milioni di dollari a livello nazionale e 519 milioni di dollari a livello globale. Il sequel del 2018 “Ant-Man and the Wasp” ha aperto a $ 76 milioni in Nord America e ha finito per incassare $ 216 milioni a livello nazionale e $ 622 milioni a livello globale. Sulla base del suo debutto, “Quantumania” potrebbe finire con circa $ 240 milioni a livello nazionale, stimano le fonti, anche se dicono che è troppo presto per prevedere il totale globale. “Il numero del fine settimana di apertura è stato un grande passo avanti rispetto ad ‘Ant-Man 2‘, quindi sappiamo che i fan sono ancora entusiasti”, afferma David A. Gross, che dirige la società di consulenza cinematografica Franchise Entertainment Research. “Sarei sorpreso se significasse qualcosa di serio o a lungo termine in termini di qualità del marchio Marvel.

Vale la pena ricordare che non tutti i film Marvel sono creati allo stesso modo. Ant-Man non è mai stato così potente, almeno al botteghino, come i suoi colleghi Avenger. Allo stesso tempo, le prossime avventure (non importa quanto amate) faranno fatica a competere con un colosso come “Avengers: Endgame“. Quindi, mentre c’è una comprensibile preoccupazione che il Marvel Cinematic Universe, che ora abbraccia la televisione oltre al cinema, finirà per saturare eccessivamente il mercato, gli analisti non sono sicuri che l’accoglienza meno entusiasta di “Quantumania” avrà un impatto sull’imminente “Guardiani della Galassia Vol. 3” a maggio o “The Marvels” a novembre. “Non otterrai sempre un grande slam”, dice Bock. “Ma la Marvel sta facendo più fuoricampo di chiunque altro“.

Ant-Man and the Wasp: Quantumaniail trailer

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a., Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

 
 

Shazam! Furia degli Dei, trailer internazionali con molto scene inedite!

Shazam! Furia degli Dei

Mancano poco più di due settimane all’uscita di Shazam! Furia degli Dei e una versione internazionale del trailer più recente è stata condivisa online.  Quest’ultimo promo del sequel di DC Comics è composto quasi interamente da filmati nuovi di zecca, mentre Shazam e la sua famiglia combattono contro le malvagie Figlie di Atlante. Nel nuovo contributo video possiamo vedere molto di più di Hespera (Helen Mirren), Anthea (Rachel Zegler) e Calypso (Lucy Liu), così come il drago di quest’ultima, che incontra un montante fulmineo di Shazam alla fine del promo.

Shazam! Furia degli Dei, il film

Shazam! Furia degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“, si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto, Shazam.

Il cast del sequel include Zachary Levi nei panni di Shazam, Asher Angel nei panni di Billy Batson, Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman, Adam Brody nei panni del supereroe Freddy, Ross Butler nei panni del supereroe Eugene, Meagan Good nei panni del supereroe Darla, DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro, Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary Bromfield/la supereroina Mary. Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago, mentre Rachel Zegler, Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come cattivi appena creati.  Shazam! Furia degli Dei uscirà il 17 marzo 2023. Il film è prodotto da Peter Safran.

 
 

Sherlock Holmes 3: Guy Ritchie rivela che il destino è in mano a Robert Downey Jr.

Sherlock Holmes 3

Sherlock Holmes con Robert Downey Jr. e Jude Law, è uscito nel 2009. Un sequel è seguito due anni dopo con Sherlock Holmes: Gioco di Ombre del 2011, ma da allora il franchise è rimasto bloccato. Il protagonista era ovviamente impegnato con i suoi impegni nell’MCU, ma la domanda che ci si è posta è stata se ha potuto dedicare del tempo a realizzare un film come Dolittle, perché non Sherlock Holmes 3?

Qualche anno fa, sembrava che il progetto stesse iniziando a prendere forma, con Dexter Fletcher  (Rocketman) che sostituiva Guy Ritchie. Sembrava un aggiornamento positivo, ma la pandemia ha provocato numerosi ritardi e  ora è probabile che Dexter Fletcher non stia più lavorando al trequel. Non molto tempo fa, abbiamo sentito che almeno due programmi TV ambientati in questo “Universo di Sherlock Holmes” sono stati sviluppati da HBO Max, con la società di produzione di Robert Downey Jr. Ebbene, oggi a parlare dello stato delle cose è stato proprio Guy Ritchie che con Collider non ha commentato in merito al franchise. Tuttavia gli è stato chiesto qual è il destino del franchise del grande schermo, confermando che il suo futuro è nelle mani dell’ex Iron Man.

“Beh, onestamente, l’ho lasciato a Robert [Downey Jr.]. Quindi Robert voleva essere il responsabile di tutto questo”, spiega il regista dei primi due film. “La palla è nel suo campo, quindi è responsabile della sceneggiatura, è responsabile dell’intera faccenda. Ho camminato sulla luna fino a quando non c’è un momento per me di essere coinvolto.”

Dalle parole del regista capiamo che un terzo film è molto lontano dal diventare una realtà e che ormai dopo oltre un decennio l’interesse possa essere scemato definitivamente. Tuttavia, la Warner Bros Discovery ha intenzione di rilanciare diversi IP, compreso questo ed c’è sicuramente del potenziale per un revival di qualche tipo, specialmente se il cast originale ritornasse. Sherlock Holmes ha guadagnato $ 524 milioni al botteghino mondiale, mentre il sequel ha finito per guadagnare $ 543 milioni. È stato un franchise di successo, ma ovviamente resta da vedere se l’interesse ci sarà ancora dopo tutti questi anni.

 
 

FUBAR: teaser trailer della serie action Netflix con Arnold Schwarzenegger

FUBAR Arnold Schwarzenegger
Cr. Christos Kalohoridis/Netflix © 2023

Netflix ha rilasciato il primo teaser trailer di FUBAR, la commedia d’azione di prossima uscita con Arnold Schwarzenegger mentre guida il suo primo grande progetto televisivo con sceneggiatura. La serie sarà disponibile per lo streaming dal 25 maggio. Ovunque vada, le persone mi chiedono quando farò un’altra grande commedia d’azione come True Lies“, ha detto Schwarzenegger. “Bene, eccolo qui. FUBAR ti prenderà a calci in culo e ti farà ridere, e non solo per due ore. Hai un’intera stagione. È stata una gioia lavorare con Nick, Skydance e Netflix per dare ai miei fan esattamente quello che stavano aspettando“.

Il video ci offre il nostro primo sguardo a Luke Brunner di Schwarzenegger, una spia della CIA che assume il suo ultimo incarico prima di ritirarsi. Ci dà anche un assaggio di alcune delle sequenze d’azione dello spettacolo.

FUBAR è creato e prodotto esecutivamente da Nick Santora, che ha descritto la serie come “il progetto più surreale” della sua carriera. La commedia d’azione di 8 episodi è interpretata da Schwarzenegger, Monica Barbaro, Milan Carter, Gabriel Luna, Fortune Feimster, Travis Van Winkle, Fabiana Udenio, Barbara Eve Harris, Aparna Brielle, Andy Buckley e Jay Baruchel.

“Un agente della CIA sull’orlo della pensione scopre un segreto di famiglia”, si legge nel logline. “Costretta a tornare sul campo per un ultimo lavoro, la serie affronta dinamiche familiari universali in un contesto globale di spie, azione e umorismo”. La serie è prodotta da Schwarzenegger, Adam Higgs, Scott Sullivan, Holly Dale e Bill Bost con David Ellison e Dana Goldberg di Skydance. Proviene da Skydance Television.

 
 

The Mandalorian 3: nel nuovo spot tv Din spiega l’importanza del Credo

The Mandalorian 3

È stato rilasciato un nuovissimo spot televisivo per l’imminente terza stagione della fortunata serie Star Wars di The Mandalorian, che farà il suo debutto questo mercoledì 1 marzo su Disney+. Il video continua a stuzzicare il viaggio di Din Djarin e Grogu a Mandalore, poiché Din sottolinea l’importanza del credo mandaloriano. Dai un’occhiata al nuovo spot TV di The Mandalorian Stagione 3 qui sotto:

 

Continuano i viaggi del Mandaloriano nella galassia di Star Wars. Un tempo cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è riunito a Grogu. Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per allontanare la galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano incontrerà vecchi alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu continuano il loro viaggio insieme.

The Mandalorian torna su Disney+ il 1° marzo. La serie è interpretata da Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i co-executive producer.

 
 

Jamie Lee Curtis su Quel pazzo venerdì 2: “Sta per succedere”

Jamie Lee Curtis
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Durante i Producers Guild Awards lo scorso fine settimana, la star di Freaky Friday (Quel pazzo venerdì) Jamie Lee Curtis ha anticipato che un sequel del film Disney del 2003 è probabilmente all’orizzonte.

L’attrice ha chiarito a lettere cubitali che mentre non stava dicendo che nulla stava “accadendo ufficialmente”, il sequel di Freaky Friday (Quel pazzo venerdì 2) accadrà davvero. “Succederà”, ha detto l’attrice. “Senza dire che sta accadendo ufficialmente qualcosa, ti guardo in questo momento e ti dico: ‘Certo che succederà.’ Succederà” via Variety).

Jamie Lee Curtis sta discutendo da tempo di un potenziale Freaky Friday 2 (Quel pazzo venerdì 2)La star ha già anticipato un potenziale un sequel della Disney e ha parlato con la co-protagonista Lindsay Lohan della possibilità l’anno scorso. All’inizio di questo mese, Curtis ha persino pubblicato una vecchia foto di se stessa e Lohan su Instagram con la didascalia “È venerdì. Sto solo dicendo! Strane dita incrociate!” Quel pazzo venerdì ha fatto il suo debutto nelle sale nel 2003. Oltre a ricevere recensioni positive, il film è stato anche un successo al botteghino, con un incasso mondiale di oltre $ 160 milioni contro un budget dichiarato di $ 26 milioni.

 
 

Il velo dipinto: libro, trama e cast del film con Edward Norton

Il velo dipinto film

In un suo noto sonetto il poeta romantico Percy Bysshe Shelley descrive il velo dipinto come un “filtro” che distorce la nostra percezione del mondo e dei sentimenti, ma che nonostante ciò non deve essere rimosso. Il film Il velo dipinto, diretto da John Curran nel 2006 racconta proprio di questo desiderio proibito, dando vita a quella che è la terza trasposizione del romanzo omonimo scritto da William Somerset Maugham nel 1925. Già portato sul grande schermo nel 1934 con Il velo dipinto e nel 1957 con Il settimo peccato, questo ha con questo terzo film trovato la sua più fedele traduzione cinematografica.

Si tratta di una delicata e intensa storia d’amore sullo sfondo di un contesto cinese tanto affascinante quanto complesso. I tentativi di realizzare un nuovo film a riguardo hanno iniziato a prendere forma nel 1999, quando la produttrice Sara Colleton iniziò a scrivere una versione della storia ambientata in epoca contemporanea e con un taglio femminista. Il subentrare di altre personalità nel progetto ha però riportato Il velo dipinto ad essere un più fedele adattamento del romanzo, pur apportando alcune significative modifiche. Girato tra Shanghai e le tradizionali città cinesi di Huangyao e Guangxi, andò poi incontro ad un buon successo.

Apprezzato da critica e pubblico, il film coinvolse in particolare grazie alla forze delle emozioni e dei sentimenti che racconta. Di particolare fascino sono però anche le interpretazioni dei protagonisti, gli ambienti e la colonna sonora di Alexander Desplat premiata con il Golden Globe. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al romanzo, alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il velo dipinto: il romanzo da cui è tratto il film

Lo scrittore britannico William Somerset Maugham è ricordato in particolare per il forte pessimismo e cinismo delle sue opere, nelle quali puniva duramente i vizi e la follia dei suoi personaggi. Oltre a Schiavo d’amore, giudicato il suo capolavoro, Il velo dipinto è un altro dei suoi più celebri e apprezzati romanzi. Questo fu inizialmente pubblicato in forma seriale sulla rivista Cosmopolitan, dal novembre 1924 al marzo 1925. In seguito venne pubblicato anche in forma unitaria. Per il nuovo adattamento di questo, lo sceneggiatore Ron Nyswaner e l’attore Edward Norton collaborarono al fine di apportare una serie di modifiche che permettessero comunque di restare tematicamente fedeli al libro.

In particolare, Norton ha affermato di aver voluto espandere quanto già presente nel libro, donando ad ogni personaggio un più ampio arco di trasformazione. Così facendo si è costruito un racconto particolarmente più ambizioso, dove i personaggi hanno modo di esprimere meglio sé stessi e il proprio mondo interiore. Norton, inoltre, ha dichiarato di essere stato molto ispirato da film La mia Africa e Il paziente inglese, dove sono presenti storie d’amore estremamente intense e universali. Allo stesso modo furono condotte numerose ricerche per rendere più realistica l’ambientazione cinese e la società dell’epoca.

Il velo dipinto libro

La trama e il cast di Il velo dipinto

Ambientato inizialmente a Londra durante i primi anni Venti, il film racconta la storia di Walter e Kitty. La giovane coppia, tuttavia, vive una crisi nel momento in cui il sentimento provato da lui non è corrisposto da lei. Walter lavora come medico, nello specifico un batteriologo, e proprio la sua professione porta poi i due sposi a trasferirsi a Shangai, in Cina. Qui Kitty trascorre le sue giornate annoiata e l’unico diversivo a questa monotonia è Charlie Townsens, un viceconsole inglese di cui lei si innamora perdutamente. Nonostante i due siano entrambi sposati, iniziano a frequentarsi, ma la loro relazione extraconiugale non sfugge a Walter, che pone sua moglie di fronte a una scelta: il divorzio per adulterio o seguirlo in una zona remota della Cina, dove è in atto un’epidemia di colera.

Ad interpretare Walter vi è l’attore Edward Norton, il quale rimase talmente tanto affascinato dalla storia da decidere di esserne anche sceneggiatore e produttore. Egli, in particolare, si ritrovò molto nel personaggio, nelle sue ambizioni e nei suoi fallimenti. Norton decise poi di assumere per il ruolo di Kitty l’attrice Naomi Watts, in quel momento molto popolare grazie a Mulholland Drive e 21 grammi. Furono proprio i suoi ruoli in questi due film a convincere gli altri produttori ad affidarle il ruolo. L’attrice, in quel momento legata all’attore Liev Schreiber, riuscì poi a far ottenere a questi il ruolo di Charlie Townsend, così da poter stare vicini durante il periodo di riprese in Cina. Nel cast si ritrovano poi anche Toby Jones nel ruolo di Waddington, Diana Rigg in quello della madre superiora e Anthony Wong Chau-sang come colonnello Yu.

Il velo dipinto: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il velo dipinto grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 27 febbraio alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

 
 

Outcast – L’ultimo templare: la trama, il cast e il sequel del film

Outcast - L'ultimo templare film

Co-produzione tra Stati Uniti, Canada e Cina, il film Outcast – L’ultimo templare è stato distribuito in sala nel 2014, e segna l’esordio alla regia dello stuntman Nick Powell, che ha qui dato vita ad una sceneggiatura originale scritta da James Dormer. Si anima così una storia ambientata nel XII secolo in Cina, dove si susseguono una serie di brutali ed eroici eventi legati alla successione al trono dell’imperatore. Ricco di azione e avventura, il film si è affermato non solo per le sue affascinanti location ma anche per il variegato cast che compone l’opera.

Tra questi si ritrova anche il premio Oscar Nicolas Cage, il quale torna a vestire i panni di un cavaliere medievale dopo il film del 2011 L’ultimo dei templari. Nonostante il titolo italiano sia simile, i due film non hanno alcun legame se non la comune presenza di Cage come protagonista. In Outcast – L’ultimo templare, inoltre, sono totalmente assenti gli elementi fantasy che invece caratterizzano l’altro titolo. Girato tra le città di Pechino, Baoding e nella provincia della Yunnan, il film del 2014 trova poi grande particolarità proprio negli ambienti utilizzati, che gli conferiscono un carattere unico.

Giunto infine in sala, il film non si è tuttavia rivelato il successo da molti sperato. A fronte di un budget di circa 25 milioni di dollari, Outcast – L’ultimo templare ha infatti ottenuto un incasso di soli 5 milioni a livello internazionale. Complice di tale risultato è stata anche la mancata uscita in diversi paesi chiave. Negli Stati Uniti, ad esempio, il film ha ottenuto una distribuzione in sala particolarmente limitata. Il passaggio televisivo del film è dunque una buona occasione per riscoprire il film, non prima però di aver scoperto alcune tra le principali curiosità ad esso legate. Tutte queste si potranno ritrovare qui di seguito, proseguendo nella lettura.

La trama di Outcast – L’ultimo templare

La storia si svolge nel XII secolo, in Cina, dove l’anziano imperatore in carica decide di nominare come suo erede  il figlio maschio più piccolo, di nome Zhao. Così facendo, tuttavia, egli provoca l’ira del primogenito Shing, il quale si vede sottratto il regno che gli spetterebbe di diritto. Consapevole dell’ira e della superbia che abitano nel figlio, l’imperatore si guarda infatti bene dal nominare lui come suo successore. Ciò spinge però Shing ad uccidere suo padre e a dare la caccia al fratello minore. Una volta ucciso anche questi, egli sarà di fatto l’unico erede possibile al trono. Avvertito il pericolo, però, Zhao riesce a fuggire dal palazzo, e con sua sorella Lian riesce a nascondersi.

La loro fuga non è però destinata a durare molto, poiché le guardie di Shing sono già sulle loro tracce. In soccorso dei due, però, arriva il misterioso templare Jacob. Questi è un valoroso guerriero, segnato però nel profondo dagli orrori conosciuti durante la guerra. Accanto a lui vi èil suo mentore Gallain, meglio conosciuto come il fantasma bianco. I due, prese le parti di Zhao e Lian, decideranno di aiutare i due giovani a sconfiggere il fratello, permettendo così al vero erede dell’impero di ottenere ciò che gli spetta. L’avventura per loro sarà però più complessa del previsto, poiché Shing non ha nessuna intenzione di cedere la sua posizione.

Outcast - L'ultimo templare cast

Outcast – L’ultimo templare: il cast del film

Per dar vita ai personaggi del suo film, Powell ha condotto numerose ricerche, intenzionato a trovare i migliori volti possibile per i ruoli principali. Elemento fondamentale, infatti, era far acquisire a questi un carisma speciale, che potesse far appassionare gli spettatori alle loro vicende. Protagonista, nei panni del templare Jacob è l’attore Hayden Christensen. Questi è particolarmente celebre per aver interpretato il personaggio di Anakin Skywalker nella trilogia prequel di Star Wars. Chiamato qui a tutt’altro tipo di battaglie, l’attore non è stato esente da alcuni infortuni. Christensen, infatti, a causa di tali scene ha finito con lo slogarsi un paio di volte la caviglia. Nel ruolo dell’erede dell’imperatore, Zhao, si ritrova invece l’attore Bill Su Jiahang.

L’attore Nicolas Cage, invece, recita nel ruolo di Gallain, l’altro cavaliere protagonista. Dopo l’esperienza in L’ultimo dei templari, egli si disse interessato a prendere parte ad un altro progetto di simile natura. Per recitare al meglio il suo ruolo, inoltre, decise anche di imparare a cavalcare e a combattere con la spada. Per risultare naturale in entrambe queste attività, dovette sottoporsi a diverse settimane di addestramento. Nel ruolo del perfido Shing, invece, vi è l’attore Andy On, noto per aver recitato in numerosi film di Hong Kong basati sulle arti marziali, di cui è un grande esperto. Liu Yifei interpreta invece la sorella di Zhao. L’attrice è oggi divenuta particolarmente popolare per aver recitato da protagonista nel live-action Mulan.

Il sequel di Outcast – L’ultimo templare, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Ancor prima che il film arrivasse in sala, il produttore Jeremy Bolt rese nota la volontà di realizzare un sequel diretto, facendo dunque proseguire le avventure di Jacob e Gallain. Della regia del film si sarebbe occupato lo stesso Bolt, con Christensen e Cage nuovamente nei rispettivi ruoli. Tuttavia, con lo scarso risultato economico del film il progetto per il sequel è stato posto in uno stato di sospensione. In seguito, con il passare degli anni, è stato confermato che questo non avrebbe preso vita, lasciando di fatto conclusi gli eventi con il primo film.

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Outcast – L’ultimo templare grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV e Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Now TV. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 25 febbraio alle ore 21:00 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

 
 

Citadel: Prime Video mostra le prime immagini della serie

Citadel-Richard-Madden

Oggi Prime Video ha svelato le prime immagini dell’attesissimo action-spy thriller Citadel, annunciando che la serie sarà disponibile in esclusiva su Prime Video venerdì 28 aprile, con due adrenalinici episodi, seguiti da un nuovo episodio a settimana, ogni venerdì, sino al 26 maggio. Questa serie epocale è prodotta da AGBO dei Fratelli Russo e dallo showrunner David Weil, e interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, con Stanley Tucci e Lesley Manville. Citadel sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Citadel: Otto anni fa, Citadel è caduta. L’agenzia indipendente di spionaggio internazionale – nata con lo scopo di difendere la sicurezza di tutte le persone – è stata distrutta dagli agenti di Manticore, una potente associazione che nell’ombra manipola il mondo. Con la caduta di Citadel, tutti i ricordi degli agenti scelti Mason Kane (Richard Madden) e Nadia Sinh (Priyanka Chopra Jonas) sono stati cancellati, ma loro sono riusciti miracolosamente a salvarsi. Da allora sono rimasti nascosti, costruendosi una nuova vita con nuove identità, entrambi ignari del proprio passato. Fino alla notte in cui Mason viene rintracciato dal suo ex collega di Citadel, Bernard Orlick (Stanley Tucci), che ha disperatamente bisogno del suo aiuto per impedire a Manticore di stabilire un nuovo ordine mondiale. Mason si mette alla ricerca della sua ex collega Nadia, e le due spie intraprendono una missione che li porta in giro per il mondo nel tentativo di fermare Manticore, questo mentre devono fare i conti con una relazione costruita su segreti, bugie e un amore pericoloso ma senza tempo.

Richard Madden interpreta Mason Kane, al suo fianco Priyanka Chopra Jonas veste i panni di Nadia Sinh, Stanley Tucci quelli di Bernard Orlick, Lesley Manville è Dahlia Archer, mentre Osy Ikhile è Carter Spence, Ashleigh Cummings è Abby Conroy, Roland Møller impersona Anders Silje e Davik Silje, Caoilinn Springall interpreta Hendrix Conroy, e ancora tanti altri.

Da Amazon Studios e AGBO dei Fratelli Russo, Citadel ha come executive producer Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Otstot e Scott Nemes per AGBO, con lo showrunner e executive producer David Weil. Josh Appelbaum, André Nemec, Jeff Pinkner e Scott Rosenberg sono executive producer per Midnight Radio. Nel ruolo di executive producer ci sono anche Newton Thomas Sigel e Patrick Moran.

Citadel continua  

Citadel, interpretato da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas e con Stanley Tucci e Lesley Manville, è il debutto di un epocale franchise globale. Con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo, Citadel e le serie seguenti attraversano il globo con storie interconnesse. Ogni serie dell’universo Citadel è creata, prodotta e girata localmente, e vede protagonisti i migliori interpreti, costituendo un franchise globale peculiare. Le serie sono già in produzione in Italia e in India, interpretate rispettivamente da Matilda De Angelis, Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu.