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The New Boy: Cate Blanchett è una suora straziata nella prima immagine del film

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Dopo la sua intensa interpretazione in Tàr, che le è valsa una nomination all’Oscarcome miglior attrice,  Cate Blanchett è ora pronta a tornare sul grande schermo nei panni di una suora in The New Boy di Warwick Thornton. Del film, che farà il suo debutto al Festival di Cannes 2023 nella sezione Un Certain Regard, è appena stata pubblicata la prima immagine ufficiale, che anticipa una storia di spessore drammatico e umanitario.

The New Boy si concentra infatti sulla suora interpretata dalla Blanchett che, nonostante gli ordini che le sono stati dati dalla Chiesa cattolica, gestisce un monastero lontano dai sentieri battuti. Quando un orfano aborigeno di nove anni (Aswan Reid) appare all’istituto nel cuore della notte, le ragioni del suo arrivo capovolgono il monastero facendo scontrare la morale con la spiritualità. Nel film recitano anche Deborah Mailman (The Sapphires) e Wayne Blair (Extraction) con un cast corale che comprende Tyrique Brady, Kyle Miller, Kailem Miller, Shane Brady, Laiken Woolmington, Tyler Spencer e Tyzailin Roderick.

L’immagine pubblicata vede la Blanchett indossare un tradizionale abito bianco e nero completo di un rosario appeso al collo. In una posa che ricorda La pietà di Michelangelo, la donna tiene tra le braccia il ragazzo le cui mani sono fasciate ma comunque insaguinate. Questo sarà il secondo progetto di Thornton a far parte della sezione Un Certain Regard a Cannes, con il regista australiano che ha fatto scalpore per la prima volta con Samson & Dalilah del 2009, che gli è valso il premio Caméra d’Or per il suo lungometraggio d’esordio. In vista della presentazione al Festival, sarà poi possibile avere maggiori informazioni sul film.

Fonte: Collider

Grand Isle: tutte le curiosità sul film con Nicolas Cage

Grand Isle: tutte le curiosità sul film con Nicolas Cage

Negli ultimi anni l’attore Nicolas Cage ha partecipato ad alcuni film che gli hanno permesso di guadagnare nuova popolarità dopo un periodo ricco di opere poco riuscite. Titoli come USS Indianapolis, 211 – Rapina in corso e 2030 – Fuga per il futuro hanno infatti rappresentato il fondo della carriera del premio Oscar. Oltre a questi, un altro film molto poco apprezzato è Grand Isle, un thriller realizzato nel 2019 per la regia di Steven S. Campanelli. Come sempre però, anche questo titolo è diventato nel tempo un lungometraggio scult da recuperare assolutamente per chi è fan dell’attore.

In questo nuovo lungometraggio Cage dà vita ad un altro folle personaggio, proprio come folli erano stati quello da lui interpretati anche in Mom and Dad, Mandy e Pig. È proprio la presenza dell’attore, infatti, ad aver fatto la fortuna del film, il quale altrimenti non avrebbe avuto elementi su cui poter contare per ambire ad una certa notorietà. Pur se inizialmente massacrato dalla critica, Grand Isle ha infatti poi trovato un suo pubblico, in particolare tra gli appassionati di quei thriller che scadono facilmente nel trash.

Il film è infatti caratterizzato dall’essere stato girato con pochi soldi e mezzi, finendo con il risultare un vero e proprio B-Movie dove si alternano tensione, colpi di scena, risvolti horror e momenti di forte erotismo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Grand Isle: la trama del film

Protagonista del film è il giovane Buddy, un soldato della marina militare, da poco rientrato dal servizio e ora costretto a svolgere lavoretti saltuari per mantenere la famiglia composta dall’amorevole moglie Lisa e dal figlio di pochi mesi. Le cose sono però difficili per lui, che fatica a trovare un impiego durato. Tutto cambia quando un giorno Buddy si imbatte nel veterano Walter, che vive insieme alla bella ma trascurata moglie Fancy in una grande casa nella stessa cittadina del giovane. Quando a causa di un incidente con dei ladri, Walter subisce dei danni alla casa, Buddy viene reclutato per riparare quanto rotto.

A poco a poco il ragazzo si rende però sempre più conto degli strani comportamenti dei due coniugi, in particolare degli atteggiamenti ambigui di Fancy nei suoi confronti. Quando, ancora intento a lavorare nella casa, un’improvvisa tempesta impervia e un uragano si sta avvicinando alla città, i due padroni offrono un riparo per la notte a Buddy, che accetta ignaro di aver sancito l’inizio di un terribile incubo. Ciò che accadrà nel corso di quella notte in quella casa, infatti, si rivelerà quanto di più imprevedibile e folle possibile e per Buddy avrà inizio una lunga prova di resistenza.

Grand Isle cast

Grand Isle: il cast del film

Ad interpretare Buddy, l’effettivo protagonista del film, vi è l’attore Luke Benward, celebre per aver recitato in film come Gli esploratori del tempo, Come mangiare i vermi fritti e Dear John. Nei panni di sua moglie Lisa, invece, vi è l’attrice Emily Marie Palmer. Gli attori Kelsey Grammer e Zulay Henao interpretano invece rispettivamente il detective Jones e la detective Newton. Grammer è noto principalmente per il ruolo del dr. Frasier nelle sitcom Cin cin e Frasier, mentre la Henao ha recitato nei film Fighting e Hostel: Part III.

Ad interpretare Fancy, la moglie di Walter, vi è l’attrice KaDee Strickland, nota per il film The Grudge. Grande protagonista del film è però, come anticipato, Nicolas Cage, qui chiamato ad interpretare il problematico e misterioso Walter. L’attore ha in seguito affermato di essersi particolarmente divertito a recitare in questo film, specialmente per via della grande libertà di improvvisazione di cui ha goduto. Grand Isle però è per lui un nuovo record negativo, in quanto è il secondo film della sua carriera a raggiungere uno 0% di gradimento tra la critica.

Grand Isle: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Grand Isle grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 15 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Harry Potter: 10 errori del film che la serie tv HBO potrebbe correggere

La notizia degli ultimi giorni è che Harry Potter diventerà una serie tv per la HBO. Dopo lunge trattative con la Warner Bros il progetto prenderà vita. Al timone come produttore esecutivo ci sarà J.K. Rowling e la serie tv prenderà come riferimenti i sette libri della saga fantasy. I film sono iconici e amati, ma diverse caratteristiche dei libri di Harry Potter sono state modificate o tralasciate per adattarsi meglio al formato cinematografico o per aggiungere un tocco drammatico allo schermo. Molte storie e sottotrame sono state tralasciate nei film per lasciare spazio a una visione fluida del prodotto concentrata sui tre protagonisti. Chi ha letto i libri sa per esempio che i tagli maggiori, avvenuti nel quinto film, hanno fatto infuriare i fan che ancora chiedono giustizia per L’Ordine della Fenice.

Oltre a veri e propri tagli, alcune storyline minori (come la storia tra Lupin e Tonks e i Malandrini) che nei libri rappresentano una buona fetta di contenuto sono stati tralasciati. La serie tv potrebbe scandire questi tempi rendendo la narrazione più lunga e potendo così mettere mano a quelle storie lasciate in sospeso. Oltre a questo, però si spera che la HBO non incappi in questi 10 errori fatti dai film

L’età di James e Lily Potter in Harry Potter

Età James e Lily Potter

Dopo aver visto più volte i film di Harry Potter, è facile dimenticare che gli attori che hanno interpretato James e Lily Potter non hanno rispecchiato in modo appropriato l’età canonica dei personaggi quando sono morti. Nei libri, i genitori di Harry avevano solo 21 anni quando Lord Voldemort li uccise. Sebbene la loro morte sia stata tragica in un modo o nell’altro, c’è qualcosa di ancora più significativo nei giovani maghi e streghe che avevano appena iniziato la loro vita, ma che si sono comunque dedicati alla lotta contro il Signore Oscuro. Invecchiarli ha attenuato la tragedia, cosa che la serie TV può risolvere.

In particolare, un aspetto da non sottovalutare sarà la questione del casting poiché i protagonisti, soprattutto i tre maghetti, avevano solo 11 anni. Bisognerà fare un lavoro di casting certosino che va a rispecchiare al meglio la questione dell’età.

L’abbigliamento troppo babbano

Harry Potter vestiti babbani

Una delle cose affascinanti del mondo dei maghi è che le streghe e i maghi poco esposti al mondo dei babbani non avevano idea di come vestirsi in modo appropriato. Nei libri di Harry Potter, tutti i membri della comunità magica indossavano la tunica piuttosto che abiti più moderni, ma questo è stato ritrattato per i film.

Certo, Harry e i suoi amici erano soliti indossare jeans e maglioni, ma gli abiti a tre pezzi visti in Harry Potter e in Animali fantastici sono una cosa che ha infastidito i fan per anni. Si spera che la serie TV rappresenti una versione più accurata del mondo dei maghi.

La personalità di Harry Potter

Harry Potter personalità

Se il piccolo Daniel Radcliffe sembrava perfetto per il ruolo di maghetto protagonista, la serie tv dovrà faticare per trovare un attore che fisicamente sia avvicini quanto lui. Oltre a questo però, il nuovo ipotetico protagonista avrà modo di migliorare alcuni tratti della personalità di Harry Potter che è stata eccessivamente semplificata nei film. Harry è sarcastico, soprattutto quando si tratta di adulti come i Dursley, Severus Piton e Dolores Umbridge.

Tuttavia, nei film le sue battute più comiche sono state spesso affidate a Ron, il che ha reso Harry meno relazionabile e interessante. La serie potrebbe finalmente fargli giustizia e rendere il suo personaggio più dinamico.

Dobby avrebbe dovuto essere presente in più film di Harry Potter

Dobby

Dobby l’elfo domestico è uno dei personaggi più amati della serie di Harry Potter, il che ha reso la sua morte in Harry Potter e i Doni della Morte ancora più devastante. Tuttavia, questo aspetto è stato significativamente sminuito nei film poiché, invece di apparire in quasi tutte le puntate come nei libri, Dobby è stato visto solo nella Camera dei Segreti prima di essere ucciso nei Doni della Morte.

Per i suoi fan questa è stata una terribile ingiustizia. Probabilmente i film hanno tagliato le sue scene per evitare i costi e i tempi di animazione, ma una serie HBO potrebbe avere i mezzi per farlo. Ci sono almeno un paio di occasioni per ogni libro in cui Dobby fa visita a Harry. Per esempio, durante il Torneo Tre Maghi quando va a trovarlo al dormitorio e la sua presenza sarà ancora una volta fondamentale per il protagonista.

La generazione dei Malandrini

I Malandrini

Per anni i fan di Harry Potter hanno chiesto un film prequel sui Malandrini, dato che la loro presenza nei film è pressocché nulla. Ora che si parla di una serie televisiva le storie di James Potter e dei suoi amici potrebbero vedere la luce del sole. Dei bellissimi episodi bottiglia dove viene spiegato il legame tra James, Sirius, Lupus e Minus – gli amici erano degli Animagus e questa parte della storia è stata totalmente capovolta nei film.

Oltre a questa parte della storia sarebbe bello vedere approfondita anche la storia tra Lily e Severus, dopo tutto questo tempo.

Nei film di Harry Potter è mancata l’esperienza quotidiana di Hogwarts

Hogwarts

Uno degli aspetti più magici della serie di libri di Harry Potter è Hogwarts. Il castello è praticamente una rappresentazione fisica della magia stessa e i fan hanno a lungo sognato di andarci davvero – e non hanno mai smesso. Naturalmente, le bellissime scenografie dei film hanno contribuito a questo risultato, ma è mancato qualcosa di speciale su cui i libri si sono spesso concentrati: l’esperienza quotidiana e casuale.

Sulle pagine, il Trio fa i compiti nella sala comune dei Grifondoro, le battaglie di palle di neve nel cortile e scherza con Fred e George nella Sala Grande. Niente di tutto ciò era essenziale per la trama dei film, ma faceva parte di ciò che rendeva Hogwarts così meravigliosa.

I film di Harry Potter hanno rovinato i duelli e le apparizioni

I duelli in Harry Potter

Le regole della magia nella serie di Harry Potter erano spesso flessibili, ma seguivano comunque una certa logica. Tuttavia, i film di Harry Potter hanno lasciato perdere questo aspetto in favore di effetti visivi, lasciando i fan ancora più accaniti. Fenomeni come il Priori Incantatum, che si verifica solo durante un duello a causa delle bacchette gemelle di Harry e Voldemort, sono stati utilizzati in quasi tutte le battaglie tra maghi in Harry Potter e Animali Fantastici.

Tantissimi altri incantesimi appartenenti all’eredità lasciata dai libri potrebbero essere rispolverati per la serie tv. Questo si potrebbe collegare al punto precedente: ampliando la vita all’interno della scuola ci sarebbe più spazio per le lezioni e per tutto quello che è stato tralasciato dai film.

Troppi personaggi importanti sono stati tralasciati

Personaggi tagliati

Una delle maggiori difficoltà che gli adattamenti da libro a film spesso incontrano è quella di dare spazio a tutti i personaggi. Nel mondo di Harry Potter, Harry ha incontrato molti personaggi di diversa importanza per la sua storia. I film prestano tanta attenzione ai membri della famiglia Weasley ma non a tutti per esempio non si hanno notizie di Charlie Weasley, Peeves e Winky l’elfo domestico.

Ciò è stato deludente per coloro che hanno amato il ruolo di questi personaggi nei libri. Tuttavia, la serie potrebbe ripristinare questi personaggi tagliati di Harry Potter stando sempre attenti a non divagare. In sette anni e sette libri sono tanti quelli che hanno incrociato il cammino di Harry Potter, ma ci aspettiamo almeno un passaggio chiave sui genitori di Neville, molto importanti ne L’Ordine della Fenice.

La ricerca degli Horcrux è stata eccessivamente semplificata nei film di Harry Potter

Horcrux

La ricerca degli Horcrux è stata il punto culminante della serie di Harry Potter. È iniziata in Harry Potter e il Principe Mezzosangue con una serie di informazioni di base ed è proseguita nei Doni della Morte dopo la morte di Silente. Anche nei libri, gli Horcrux di Voldemort erano ancora avvolti nel mistero e neppure gli incontri con Silente erano stati così chiarificatori nei romanzi.

Harry non aveva molte informazioni su cui basarsi. Tuttavia, la sua conoscenza di base nei romanzi era notevolmente superiore, nei film invece il ritrovamento di questi malvagi oggetti magici è stato per lo più affidato alla fortuna.

I film di Harry Potter hanno ridotto al minimo l’arco caratteriale di Neville Paciock

Naville Paciock

I film di Harry Potter hanno tralasciato molto della profezia della Professoressa Sybill Trelawney, che descriveva come un bambino nato alla fine di luglio sarebbe stato la rovina di Lord Voldemort. Ciò significa che il fatto che questa profezia potesse valere anche per Neville, oltre che per Harry, è stato spiegato solo nei libri.

Questo è stato frustrante, poiché il ragazzo insicuro ha avuto uno degli archi caratteriali più drammatici della serie. Neville forse non è diventato il Prescelto, e il suo arco narrativo è stato messo da parte in favore dei protagonisti, fatto sta che una serie tv potrebbe utilizzare il casting per scegliere una versione di Neville diversa e fare giustizia al personaggio.

Avengers: Infinity War poteva essere più lungo. Ci sono 45 minuti di film che forse non vedremo mai

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Anche se Avengers: Infinity War è considerato un capolavoro nella filmografia dei Marvel Studios, titolo del tutto meritato, è chiaro che quello che abbiamo visto in sala è una versione rimaneggiata mille volte per poter arrivare al cinema e poter raccontare al meglio la sua storia. Tuttavia, grazie a Jim Starlin, il creatore di Thanos, sappiamo adesso che il film aveva ben 45 minuti di girato in più che forse non vedremo mai. Si tratta della scena in cui Thanos conquista Xandar e ottiene la Gemma del Potere. Sfortunatamente, la scena è stata scartata prima che venisse svolto qualsiasi lavoro sugli effetti visivi.

Avengers: Infinity War del 2018 segue Thanos mentre attraversa l’universo raccogliendo le sei Gemme dell’Infinito di cui ha bisogno per spazzare via metà della vita senziente del cosmo. Si tratta dell’evento crossover che ha ripagato un decennio di film e storie che, mentre presentavano i personaggi e gli eroi del MCU, mostravano anche dove fossero le Gemme. Ad esempio, la storia dei Guardiani della Galassia del 2014 ruota attorno alla Gemma del Potere. E alla fine del film, questa viene rinchiusa in un caveau a Xandar, la capitale dell’Impero Nova. Sarebbe stato quindi giusto immaginare Thanos che per ottenerla deve superare il potente esercito di Nova Corps.

Tuttavia, nella scena iniziale di Avengers: Infinity War, Thanos distrugge una nave asgardiana mentre cerca il Tesseract, la Gemma dello Spazio che Loki (Tom Hiddleston) ha rubato dal caveau di Odino (Anthony Hopkins). Il Titano Pazzo sconfigge facilmente Thor (Chris Hemsworth) e persino Hulk (Mark Ruffalo), il che non dovrebbe sorprendere dal momento che, a quel punto, Thanos detiene la Gemma del Potere. Quindi, è chiaro che egli ha già distrutto Xandar in qualche modo, ma non lo vediamo mai accadere. Come rivela ora Starlin, questa scena mancante avrebbe aggiunto altri 45 minuti alla durata di Avengers: Infinity War.

“Ma circa un mese prima dell’uscita del film, ho ricevuto un’e-mail o qualcosa del genere da Joe che diceva: ‘i 45 minuti di Thanos che avevamo all’inizio di Infinity War, li abbiamo tagliati.’ C’era un’intera sequenza in cui otteneva la prima gemma e hanno dovuto tagliarla. L’hanno girata, ma non hanno mai voluto spendere soldi per gli effetti e non volevano che il film fosse lungo quanto il secondo. [Endgame] lo era. Non si rendevano conto che sarebbe stato un vero successo”.

Quarantacinque minuti in più sembrano eccessivi per una singola scena. Tuttavia, sarebbe stato bello vedere dei minuti in più dell’impressionante interpretazione di Brolin nei panni di Thanos, soprattutto se ciò significava assistere alla distruzione di Xandar. Ancora più curiosa è l’accenno di Starling al fatto che i Marvel Studios avessero paura di correre dei rischi in quanto non avevano previsto il successo di Avengers: Infinity War. Il film ha finito per incassare oltre $ 2 miliardi e rimane ancora il secondo film MCU più redditizio, dietro solo a Avengers: Endgame.

Avengers: Endgame, 8 questioni irrisolte che il MCU deve affrontare

La Saga dell’Infinito del MCU si è conclusa con l’epico Avengers: Endgame, anche se il progetto della Fase 3 ha lasciato molte questioni in sospeso. I Marvel Studios hanno trascorso oltre un decennio a costruire gli eventi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, con tutti i progetti a partire da Iron Man del 2008 che hanno influenzato la trama sviluppata su due parti – Infinity War ed Engame – della conclusione della spettacolare Infinity Saga dei fratelli Russo.

Endgame ha posto le basi per l’inizio della Saga del Multiverso e ha lasciato molto all’interpretazione del pubblico: ecco tutte le questioni rimaste in sospeso da Avengers: Endgame, domande a cui il MCU deve ancora rispondere.

Dove si trova Steve Rogers dopo Avengers: Endgame?

Avengers-in-EndgameCome conclusione della Saga dell’Infinito del MCU (a parte il suo epilogo in Spider-Man: Far From Home), Avengers: Endgame si è concentrato intensamente sulle storie dei sei membri originali dei Vendicatori, tra cui Iron Man, Capitan America, Vedova Nera, Hulk, Occhio di Falco e Thor. Ognuno di questi eroi ha visto sviluppi massicci nel corso di Infinity War e Endgame, e forse l’attenzione maggiore è stata data a Tony Stark e Steve Rogers. Mentre Iron Man ha dato la vita nel terzo atto di Endgame, sacrificandosi con le Gemme dell’Infinito per decimare Thanos e il suo esercito, il viaggio di Captain America in Endgame ha lasciato alcune domande senza risposta.

Chris Evans ha debuttato nel ruolo di Steve Rogers, alias Capitan America, in Captain America: Il primo vendicatore, diventando poi il leader dei Vendicatori e infine un fuggitivo dopo aver rinunciato agli Accordi di Sokovia. Avengers: Endgame, tuttavia, lo ha visto realizzare il suo vero potenziale, brandendo finalmente il martello di Thor, Mjolnir, e passando infine lo scudo e il mantello di Capitan America a Sam Wilson. La missione di Rogers di riportare le Gemme dell’Infinito alle loro linee temporali originali è stata una trama che molti volevano vedere adattata al MCU, e lo status della versione più vecchia di Rogers è ancora sconosciuto, quindi Evans potrebbe tornare nel MCU per concludere queste storie mancanti.

Le Gemme dell’Infinito sono ancora importanti nella saga del Multiverso del MCU?

Gemme dell'InfinitoI Marvel Studios hanno costruito il mito delle Gemme dell’Infinito in una moltitudine di progetti della Saga dell’Infinito del MCU, prima di radunarle tutte in Avengers: Infinity War. Nel corso delle loro apparizioni in film come Captain America: Il primo vendicatore, Guardiani della Galassia e Doctor Strange, le Gemme dell’Infinito sono state considerate fondamentali per la sopravvivenza e l’equilibrio dell’universo. Avengers: Endgame ha consolidato quest’idea facendo sì che Bruce Banner si impegnasse in un’intensa conversazione con l’Antico durante il furto del tempo dei Vendicatori, durante la quale ha spiegato che un universo senza le Gemme sarebbe stato soggetto a forze oscure e a un immenso pericolo.

Banner sembra aver ascoltato questo avvertimento, assicurando che le Gemme dell’Infinito sarebbero state riportate alle loro linee temporali originali dopo la Battaglia della Terra. Se da un lato questo proteggerebbe le linee temporali manomesse, dall’altro la protezione della continuità principale del MCU è un’altra questione, poiché è stato rivelato che Thanos ha distrutto le Gemme dell’Infinito dopo lo Snap di Infinity War. Ciò significa che le Gemme sono assenti dall’attuale linea temporale del MCU, ma Banner sembra aver trascurato di diffondere l’avvertimento dell’Antico, quindi non è chiaro quali forze oscure potrebbero emergere. Con la crescente minaccia di Kang il Conquistatore, questo potrebbe essere un terribile effetto collaterale della distruzione delle Gemme.

Cosa è successo a Gamora dopo Avengers: Endgame?

zoe saldanaZoe Saldaña ha debuttato nel ruolo di Gamora in Guardiani della Galassia del 2014, la figlia adottiva di Thanos che è diventata una ribelle e si è unita a Star-Lord e alla banda per proteggere la galassia invece di metterla in pericolo. Guardiani della Galassia di James Gunn e il suo sequel hanno esplorato la nascente storia d’amore tra Gamora e Peter Quill e la crescente dinamica familiare tra l’intera squadra dei Guardiani, ma Avengers: Infinity War ha visto Gamora morire per mano del padre, che l’ha sacrificata per recuperare la Pietra dell’Anima. Questo è stato un finale emozionante per Gamora, ma ha creato l’opportunità per una variante multiversale di prendere il suo posto nella linea temporale principale del MCU.

La versione del 2014 di Gamora ha viaggiato con Nebula, la sorella adottiva e il padre nel presente del MCU durante Avengers: Endgame, ma mentre Thanos cercava di distruggere i Vendicatori e l’universo nel suo complesso, Gamora ha voltato le spalle alla filosofia del padre. Questo significa che è sopravvissuta allo Snap di Iron Man in Avengers: Endgame, lasciando il campo di battaglia in luoghi sconosciuti mentre i Guardiani si mettevano alla sua ricerca. Guardiani della Galassia Vol. 3 vedrà Saldaña tornare nei panni di questa versione di Gamora e si spera di esplorare le sue azioni dopo Endgame, che l’hanno portata a guidare una fazione di Ravagers e a incontrare di nuovo la sua vecchia famiglia.

Pepper Potts tornerà come Salvatrice del MCU?

Avengers: Endgame ha incluso molti colpi di scena, svolte e sorprese con trame come il debutto della figlia di Tony Stark, Morgan, Bruce Banner che diventa il Professor Hulk e Steve Rogers che decide di ritirarsi nel passato con Peggy Carter. Una di queste sorprese riguarda Pepper Potts che indossa la sua armatura simile a quella di Iron Man, assumendo il nome di Rescue. Gwyneth Paltrow ha interpretato Potts in una serie di progetti del MCU a partire da Iron Man del 2008, ma solo in Endgame ha indossato per la prima volta la sua armatura. Tuttavia, da allora, la questione non è più stata sollevata.

È possibile che Avengers: Endgame abbia segnato la fine della storia di Pepper Potts nel MCU, soprattutto perché era intrinsecamente legata a Tony Stark, morto durante la Fase 3 del film. Tuttavia, il salvataggio di Potts ha segnato l’opportunità perfetta per portare alta l’eredità di Iron Man nel MCU, e il personaggio potrebbe unirsi ad altri eroi corazzati come War Machine, Ironheart e potenzialmente Iron Lad. Il prossimo film dei Marvel Studios Armor Wars potrebbe essere il luogo perfetto per il ritorno di Potts, poiché non è difficile immaginare che James “Rhodey” Rhodes faccia visita alla famiglia del suo defunto migliore amico, quindi Rescue potrebbe tornare prima di quanto ci si aspetti.

Okoye ha avvertito Vedova Nera di un terremoto sotto l’oceano

Avengers: Endgame
Marvel Studios’ AVENGERS: INFINITY WAR..Okoye (Danai Gurira)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

Durante Avengers: Endgame sono stati anticipati futuri progetti del MCU tramite svariati indizi: uno di questi ci è stato offerto mentre i Vendicatori sono assorti in una riunione olografica con Natasha Romanoff nel quartier generale dei Vendicatori. L’incontro coinvolge i nuovi membri dei Vendicatori Nebula, Rocket, Capitan Marvel e Okoye, l’allora generale dell’esercito femminile del Wakanda, le Dora Milaje. Una battuta a caso di Okoye avrebbe potuto far presagire un’importante linea di trama futura del MCU riguardante Atlantide, di cui il franchise sembra essersi dimenticato.

Un Easter egg in Iron Man 2 sembrava svelare l’Atlantide del MCU sotto le onde della costa dell’Africa occidentale. Questo accenno all’introduzione di Namor nel MCU è stato confermato in Avengers: Endgame quando Okoye ha menzionato che c’è stata “una lieve subduzione sotto la placca africana”, riferendosi a un terremoto sotto il mare. Ci si sarebbe potuti ricollegare a questa storia con il il debutto di Tenoch Huerta nei panni di Namor in Black Panther: Wakanda Forever, ma la location della sua nazione sottomarina, ribattezzata Talokan, è stata spostata nella penisola dello Yucatán, quindi sembra che questi Easter egg di ambientazione africana saranno per sempre dimenticati nel MCU.

Che fine hanno fatto Xandar e i Nova Corps?

Xandar è stato un luogo molto presente in Guardiani della Galassia del 2014, centro dell’Impero Nova e sede dei Nova Corps, un’organizzazione intergalattica per il mantenimento della pace. Dopo gli eventi di Guardiani della Galassia, la Pietra del Potere era custodita all’interno dell’Impero Nova su Xandar, il che purtroppo ha reso il pianeta il primo obiettivo di Thanos alla ricerca delle Gemme dell’Infinito. Dopo aver incontrato i Guardiani della Galassia in Avengers: Infinity War, Thor rivela che Thanos ha decimato Xandar per raccogliere la Pietra del Potere, lasciando poco chiaro il destino del restante Impero Nova.

Nel marzo 2022 è stato annunciato che i Marvel Studios stavano sviluppando un progetto incentrato su Richard Rider, alias Nova, un personaggio associato ai Nova Corps nei fumetti Marvel. Sebbene non siano emersi molti dettagli sul prossimo progetto del MCU, questo sarebbe l’opportunità perfetta per rivelare finalmente cosa è successo durante l’attacco di Thanos a Xandar, e potrebbe quindi vedere il ritorno della Pietra del Potere e di Thanos stesso nel MCU. Al momento, comunque, non c’è una data di uscita per il progetto Nova del MCU.

Peggy Carter ha parlato di Brian Braddock nel MCU

Steve-Rogers-Peggy-Carter-MCUIl furto del tempo dei Vendicatori in Endgame ha richiamato alcune iconiche storyline fondamentali del MCU, come la Battaglia di New York del 2012, la visita di Jane Foster ad Asgard in Thor: The Dark World del 2013 e la memorabile sequenza di ballo iniziale di Peter Quill in Guardiani della Galassia. Tuttavia, Steve Rogers e Tony Stark hanno anche viaggiato in un’epoca completamente nuova del MCU, ritrovandosi nella base iniziale dello SHIELD a Camp Lehigh (il “luogo di nascita” di Capitan America) nel 1970. Questo ha permesso il ritorno di alcuni volti familiari, tra cui Howard Stark, Hank Pym e l’amore perduto di Rogers, Peggy Carter.

Mentre cerca di procurarsi delle particelle Pym di riserva, Steve Rogers entra nell’ufficio della Carter e ascolta una conversazione in cui lei afferma che un certo Braddock non si è presentato di recente. Nei fumetti Marvel Comics, Brian Braddock è stato un supereroe britannico che ha debuttato nel 1976 e ha assunto il soprannome di Capitan Bretagna, un soldato dotato di superpoteri e membro del Corpo multiversale di Capitan Bretagna. Avengers: Endgame ha fornito la prima anticipazione del debutto di Braddock nel MCU e la Saga del Multiverso è il luogo migliore per la sua comparsa, quindi è curioso che lui e il Corpo di Capitan Bretagna non siano ancora presenti nell’attuale roster del MCU.

Come ha fatto Bruce Banner a diventare Professor Hulk in Avengers: Endgame?

avengers: endgame shang chiBruce Banner è uno dei veterani del MCU, interpretato per la prima volta da Edward Norton nel film L’incredibile Hulk del 2008 e poi da Mark Ruffalo a partire da The Avengers del 2012. L’Hulk di Ruffalo ha avuto uno sviluppo maggiore rispetto alla maggior parte degli eroi dei Marvel Studios, passando da mostro incontrollabile a gladiatore in Thor: Ragnarok e infine alla sua forma di Professor Hulk in Avengers: Endgame. Questa è stata una sorpresa inaspettata, soprattutto perché non è stato spiegato come Banner sia riuscito a combinare le sue due personalità in un unico corpo.

Questo è diventato un importante punto di discussione nei primi episodi della Fase 4 di She-Hulk: Attorney at Law, che ha rivelato che Banner e Tony Stark hanno trascorso molto tempo a lavorare insieme per unire le personalità di Banner e Hulk. Tuttavia, Banner non è entrato nel dettaglio di come ciò sia avvenuto: questa è solo una delle tante domande che il pubblico si pone ancora riguardo a ciò che è accaduto durante Avengers: Endgame, il salto temporale di cinque anni, noto come Blip. È stato chiesto che i prossimi progetti dei Marvel Studios esplorino ciò che è accaduto durante il Blip, ma fino ad allora queste domande su Avengers: Endgame e molte altre ancora rimarranno senza risposta.

Juror #2, Toni Collette e Nicholas Hoult in trattative per il nuovo film di Clint Eastwood

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Arrivano nuovi dettagli sul prossimo progetto cinematografico di Clint Eastwood, dal titolo Juror #2, con due grandi star che entrano a far parte del cast. Prima di questo annunciato progetto, l’ultimo film del 92enne Eastwood è stato Cry Macho, un progetto che stava sviluppando da anni, è uscito nel 2021 durante il COVID. Il fallimento a cui il film è andato incontro per via della pandemia ha portato ad alcune dichiarazioni particolari da parte del nuovo CEO della Warner Bros. Discovery, David Zaslav, che secondo quanto riferito era sconvolto dal fatto che il film avesse mai avuto il via libera e, sempre secondo quanto riferito, ha anche messo in dubbio la relazione futura dello studio con Eastwood.

Quei dubbi possono però per ora essere messi a tacere proprio grazie all’accordo tra Eastwood e la Warner Bros. per produrre e distribuire Juror #2, un film descritto come un dramma legale incentrato su un giurato in un processo per omicidio che inizia a sospettare di aver causato egli stesso la morte della vittima, trovandosi dunque a dover decidere se confessare la verità e scagionare l’imputato o manipolare il giudizio della giuria per farla franca. Secondo quanto riferito, il film di Eastwood sta ora reclutando una coppia di grandi nomi come Toni Collette e Nicholas Hoult come protagonisti.

Hoult dovrebbe interpretare il giurato in questione, mentre la Collette dovrebbe ricoprire il ruolo del procuratore generale. Mentre è certo che Clint Eastwood sarà impegnato sulla scrittura e sulla regia del film, non è certo se Juror #2 sarà davvero, come suggerito da alcune fonti, il suo progetto finale. Sebbene il film sia etichettato come tale, Eastwood non ha dichiarato personalmente le sue intenzioni riguardo al ritiro. Tuttavia, con il quattro volte vincitore dell’Oscar che sta per compiere 93 anni e oltre 5 decenni sulla sedia da regista, è probabile che questo possa davvero essere il suo ultimo film. Non resta ora che attendere ulteriori notizie a riguardo.

Fonte: ScreenRant

The Flash: nuovo teaser promo rivela nuovi filmati di Batman e Supergirl!

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La Warner Bros. ha rilasciato un altro breve teaser promo per The Flash prima del prossimo trailer completo che dovrebbe debuttare il 25 aprile, e racchiude un bel po’ di nuovi filmati nei suoi cinque secondi! In questo nuovo contributo possiamo vedere nuove scene di Barry Allen intrappolato nella Speed-Force, Supergirl che emette un ruggito di battaglia e Batman di Michael Keaton che cade in ginocchio.

The Flash arriverà finalmente nelle sale cinematografiche il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due, e vedrà Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League. Egli viaggerà indietro nel tempo per impedire l’omicidio di sua madre. Tuttavia, dopo aver alterato la linea temporale, Barry Allen si ritrova intrappolato in una realtà alternativa senza metaumani. Per sistemare le cose, si allea con un vecchio Batman (Michael Keaton) e con la naufraga kryptoniana Supergirl (Sasha Calle) per salvare la nuova linea temporale dalle forze del generale Zod (Michael Shannon) e tornare nel suo universo.

Queenmaker, recensione della nuova serie Netflix

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Queenmaker, recensione della nuova serie Netflix

Secondo molte rappresentazioni cinematografiche, dietro ad ogni grande figura di potere ce n’è un’altra, ancora più potente, che tira veramente le fila delle vicende. Queenmaker racconta tutti I sotterfugi politici che esistono dietro alla ricca e potente famiglia a capo della Eunsung. La serie, formata al momento da una sola stagione di undici episodi, ognuno da circa un ora, è un dramma politico sudcoreano prodotto da Netflix. Scritto da Moon Ji-young e diretto da Oh Jin-seok, Queenmaker è caratterizzato da un cast di figure note prevalentemente nel panorama cinematografico nazionale: ritroviamo l’attrice Kim Hee-ae nel ruolo di Hwang Do-hee. Moon So-ri interpreta Oh Seung-sook, un’avvocatessa per i diritti umani che lotta per i diritti delle donne lavoratrici; affianco ad esse abbiamo Ryu Soo-young nel ruolo di Baek Jae-min.

Queenmaker: una famiglia al potere

Hwang è la figura di riferimento nella società Eunsung, braccio destro di Son Young-sim per più di dieci anni. Hwang è colei che si occupa di risolvere tutti i problemi causati dai vari membri della famiglia di Son, nascondendo scheletri segreti e mantenendo pulita la reputazione della nobile stirpe. Hwang è, insieme a Baek Jae-min, marito di una delle figlie di Son, una figura esterna, e quindi per questo mai totalmente accettata; lei è trattata come il cane da guardia della famiglia.

Quando Jae-min commetterà l’ennesimo abuso su una delle ragazze che lavorano alla Eunsung, la quale arriverà a suicidarsi nella disperazione, Hwang si rifiuterà di insabbiare anche questo delitto, lasciando la società per sempre. A questo punto, Son le si rivolterà contro: tra le due si instaurerà una guerra continua che si combatterà nel campo di battaglia delle elezioni per il sindaco della città di Seul; mentre Son cercherà in ogni modo di portare il proprio genero alla vittoria, Hwang collaborerà con Oh Seung-sook, stravagante avvocatessa per i diritti umani e per i lavoratori.

Una campagna elettorale tra imbrogli ed ipocrisie

Una caratteristica interessante di Queenmaker è il fatto che vengono toccate diverse tematiche rilevanti ed interessanti a  livello sociale.

La serie, come dramma politico, va ad analizzare la realtà della politica e delle campagne elettorali: non è la prima volta che tali tematiche vengono portate sul grande schermo. Finora molte sono state le serie ed i film con tematiche simili: si pensi alle  serie Scandal di Shonda Rhimes e House of Cards con Kevin Spacey. Un elemento che accomuna questi tre esempi è il fatto che luogo di ambientazione sono sempre gli Stati Uniti d’America. Invece, in Queenmaker l’elemento politico si fonde con il contesto culturale sudcoreano, caratterizzato da specifici comportamenti e  tradizioni.

Un elemento da notare già dai primi episodi, prima dell’inizio effettivo della campagna elettorale, è il ruolo dei media; questi vengono facilmente manovrati dalla stessa Hwang. Vengono intessute articolate storie da semplici foto o notizie non accertate, così da creare forti mobilitazioni anche sui social network.

Queenmaker Cr. Kim Ji-yeon/Netflix © 2023

Un altro fattore che rende Queenmaker una  serie accattivante è la presenza di molte figure femminili forti e determinate; guardando la serie con un occhio attento, emerge chiaramente come tutti i personaggi più affermati, più potenti, sono donne. Si pensi alla signora Son, a capo della colossale società Eunsung, o anche alla avvocatessa Oh Seung-sook, così legata alla sua causa per la salvaguardia delle donne lavoratrici da occupare per settimane e settimane il tetto di uno dei grattaceli della Eunsung.

Discriminazioni di classe e di genere

Tutta la serie Queenmaker è strutturata sulla contrapposizione tra le elite politiche ed economiche, rappresentate dal gruppo Einsung, e da tutto il resto del popolo, rappresentati da Hwang e Oh Seung-sook.

Son e Jae-in, dall’alto dei loro grattaceli, si impongono con tutta la loro forza su tutti, corrompendo e ricattando per il proprio tornaconto personale; per questo, si sentono invincibili. Le stesse elezioni sono solamente un modo per ottenere maggiore potere, e per vincere sono disposti anche ad imbrogliare i più poveri, considerati come inferiori ed insignificanti. La stessa Hwang, pur  avendo fatto parte del nobile mondo di Son  per fin troppo tempo, non è mai stata realmente accettata: è stata  ed è rimasta solamente una sottoposta, un cane da guardia da sfruttare.

Questo senso di superiorità espresso da tutte le figure della famiglia di Son emerge anche dal trattamento disumano e degradante con cui talvolta vengono trattati tutti gli impiegati. Lo stesso Jae-min non ha alcuno scrupolo nell’approfittarsi sessualmente della propria segretaria, vista semplicemente come una donna inferiore: talvolta, a fianco delle discriminazioni di classe, si vengono ad affiancare anche velate discriminazioni di genere.

Elijah Wood su i nuovi film di Il Signore degli Anelli: “spero ci sarà rispetto per Tolkien”

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Elijah Wood, interprete di Frodo nella trilogia cinematografica di Il Signore degli Anelli, ha finalmente espresso il suo parere sul fatto che la Warner Bros. stia sviluppando diversi nuovi film de Il Signore degli Anelli. “Sono affascinato e sono emozionato. Spero che sarà bello“, ha recentemente dichiarato Wood. “Sono sorpreso, non so perché sono sorpreso perché, ovviamente, ci sarebbero stati più film“.”Naturalmente al centro c’è il desiderio di fare molti soldi“, ha continuato Wood. “Non è che un gruppo di dirigenti dica, ‘Facciamo arte davvero fantastica.’ E non li biasimo, ovviamente, perché si tratta di commercio. Ma la grande arte può venire dal commercio. Quindi queste due cose non si escludono a vicenda”.

Wood ha però poi sottolineato che la trilogia di Il Signore degli Anelli di Peter Jacksonnon è arrivata da lì“, riferendosi al commercio. “È nata dalla passione per questi libri e dal desiderio di vederli realizzati“, ha detto Wood. “E spero che alla fine questo sia ciò che porterà avanti i nuovi film. Spero solo che ci sia lo stesso fattore motivante alla base, ogni volta che assumono uno sceneggiatore e un regista, che sia con rispetto per il materiale di Tolkien ed entusiasmo nell’esplorarlo”. Per ora, tutto ciò che è confermato sui nuovi film de Il Signore degli Anelli della Warner Bros. è che ci saranno “molteplici” film realizzati sulla base dei libri di J. R. R. Tolkien.

Nessuna informazione aggiuntiva è stata per ora fornita dallo studio, il che significa che nessuno sa se la storia riprenderà prima, dopo o durante la trilogia originale di Peter Jackson. In una dichiarazione a Variety, Jackson e i suoi principali collaboratori, Fran Walsh e Philippa Boyens, hanno affermato che la Warner Bros. “ci ha tenuti aggiornati in ogni fase del processo riguardo ai nuovi film in cantiere. “Non vediamo l’ora di parlare ulteriormente con lo studio per ascoltare la loro visione del franchise che va avanti“, hanno aggiunto Jackson, Walsh e Boyens nella loro dichiarazione.

Fonte: Variety

Nanni Moretti: i suoi film migliori, in attesa de Il Sol dell’Avvenire

Tra gli autori con l’identità più forte nel panorama cinematografico italiano, Nanni Moretti è senza dubbio uno di quei registi per i quali il pubblico affezionato si mette in fila al botteghino e prende nota della data d’uscita del suo nuovo film. In questo 2023, il giorno da cerchiare di rosso sul calendario è il 20 aprile 2023, quando uscirà Il Sol dell’Avvenire, distribuito da 01 Distribution, un viaggio nel mondo del cinema e del circo, in cui Moretti ritrova una serie di volti che lo hanno accompagnato per lungo tempo nella sua filmografia. Margherita Buy, Barbora Bobulova, Silvio Orlando e Mathieu Amalric sono i protagonisti di questa storia in cui Moretti scrive, recita e dirige se stesso.

In attesa dell’uscita in sala de Il Sol dell’Avvenire, vi suggeriamo di seguito cinque titoli diretti dal regista che rappresentano se non il meglio in assoluto della sua filmografia, sicuramente un riassunto, discrezionale e dettato dal cuore, di una poetica forte, distintiva, sempre ironica e contemporanea.

Ecce Bombo – 1977

Nanni Moretti Ecce Bombo
Nanni Moretti in Ecce Bombo – Fonte: Wiki

Lo studente universitario Michele Apicella è un alter ego di Moretti e, dopo l’esordio di Io sono un autarchico, ritrova qui quel piglio polemico e satirico nei confronti della società post-sessantottina che in un certo senso ha deluso le aspettative verso il futuro. Aspettative che chiaramente il regista aveva, a 25 anni. Il film è passato alla storia per molti momenti esilaranti, battute divenute iconiche e scambi impareggiabili, ma il suo vero punto di forza è la sua persistente attualità.

Se Ecce Bombo è calato perfettamente nel proprio tempo, la sua critica, la sua disillusione, la sua satira si fanno vivida rimostranza anche della nostra contemporaneità, un cui (concetto trito ma sempre vero) i ribelli di una volta sono diventati i padri dai quali ci si ribellavano, c’è l’esigenza del divertimento a tutti i costi e dell’autodeterminazione attraverso ciò che la gente pensa di noi. Prima e meglio dell’Era dei social, Moretti aveva raccontato la nostra realtà già con il suo secondo film.

Bianca – 1983

Laura Morante BiancaAncora legato al “suo” Michele Apicella, che questa volta diventa un professore di matematica, Moretti si allontana per la prima volta dalla sua impronta satirica e si affida a un personaggio più estremo, esasperato e esasperante, esagerato, e soprattutto estremamente solo. Il Michele di Bianca è il ritratto della solitudine immerso in un mondo assolutamente surreale, in cui la scuola dove insegna il protagonista “è la “Marilyn Monroe”, istituto sperimentale formato da allievi studiosissimi e dal comportamento irreprensibile, dotato di bar, pista elettrica, flipper e slot machine per i professori, dove la foto del Presidente della Repubblica è sostituita con quella di Dino Zoff e i professori tengono lezioni su Gino Paoli e hanno uno psicologo a disposizione.”

Soffermandosi sulle idiosincrasie del suo protagonista, il film si ricorda anche per la sua componente estremamente divertente, con molte scene (il barattolo di nutella vi ricorda niente?) entrate nell’immaginario collettivo.

Palombella Rossa – 1989

Palombella RossaUno dei film più iconici della filmografia di Nanni Moretti, è anche uno dei suoi film più amati e riconoscibili, che, ancora una volta, vede protagonista Michele Apicella, questa volta funzionario del PCI. In seguito a un incidente, Michele perde la memoria e non ricorda più chi è. Il personaggio non si riconosce nel suo ambiente, e fatica a ricordare la sua vita prima dell’incidente, quando all’improvviso, durante una partita di pallanuoto, viene investito dai ricordi.

Ancora una volta la componente autobiografica è importante, tuttavia in Palombella Rossa il regista appare più disilluso, più personale nel suo mostrare il cinismo con cui sta cominciando a guardare il mondo, e per quanto il film mantenga il sarcasmo e il grottesco ormai tipico del suo linguaggio, è un vero e proprio punto di svolta nella filmografia del regista.

Caro Diario – 1993

Caro Diario filmForse il film di maggiore successo di Nanni Moretti fino a quel momento, Caro Diario si pone come un ulteriore punto di svolta nel racconto cinematografico che il regista fa del suo alter ego Michele Apicella. Diviso in tre parti, il film è il racconto per immagini di un diario personale che mostra questo protagonista, ormai noto a chi ne segue la parabola attraverso la filmografia del regista, che man mano si distacca da quella realtà in cui viveva così a suo agio con le sue contraddizioni.

Questo Michele Apicella è più disincantato e distante, forse più furbo, ma molto meno polemico, più gentile e amabile, soprattutto quando si confronta con chi si pone come custode culturale in un mondo verso il quale, sembra, è sempre più estraneo. Il film gli è valso un Gran Prinx al Festival di Cannes, due David di Donatello al miglior film ella migliore colonna sonora, e un Nastro d’Argento alla migliore regia.

Mia Madre – 2015

Mia MadreVero e proprio gioiello nella sua produzione più recente, Mia Madre mette da parte Michele Apicella e anche lo stesso Moretti come protagonista. Si affida però a Margherita Buy, all’epoca alla terza collaborazione con il regista (seguiranno Tre Piani e il prossimo Il Sol dell’Avvenire) che nel film interpreta proprio una regista che non si sente in grado di stare accanto alla madre ammalata. Cosa che invece riesce benissimo a suo fratello Giovanni, interpretato da un quantomai silenzioso Moretti, forse mai così bravo, che nella realtà e nella finzione assume quasi le sembianze di un angelo custode, una figura costante e presente che si prende cura della madre, nella storia, così come del film stesso, nella realtà.

In Mia Madre, Nanni Moretti mette a nudo una inedita delicatezza, affidata principalmente alle sue due splendide protagoniste, Buy e Giulia Lazzarini, che dirige con tatto e attenzione, lasciando emergere un nuovo tono, un altro colore, che non mette mai da parte completamente la sua caratteristica ironia, ma la accompagna al dolore, in un costante equilibrio di opposti.

Mad Max – Interceptor: trama, cast e curiosità sul film con Mel Gibson

I film con ambientazione postapocalittica sono notevolmente aumentati negli anni, raccontando a loro modo un progressivo deteriorarsi di una serie di elementi simbolo di civiltà e umanità. Ognuna di queste opere nutre, in modo più o meno evidente, un forte debito nei confronti di Mad Max – Interceptor, primo film di una delle serie di questo genere più importanti e acclamate di sempre. Uscito nel 1979, questo è stato il primo lungometraggio diretto dall’australiano George Miller, ed è divenuto nel tempo un cult unico, dove si fonde fantascienza e distopia.

All’interno di questo Miller da dunque vita ad una serie di tematiche sempre attuali, dal consumo delle risorse terrestri alla regressione dell’essere umano in momenti di anarchia. Originariamente Miller avrebbe voluto che il progetto si sviluppasse come un film privo di dialoghi e con solo sonoro, dando così piena centralità al potere delle immagini. Gli altri produttori del film non volevano però che il film fosse così estremo, essendo già difficile finanziare un’opera di quel genere nel contesto australiano. Miller si concentrò dunque su altri aspetti, dando ugualmente vita ad un film tanto violento e cupo quanto assolutamente memorabile.

Affermatosi poi come un grandissimo successo, è diventato negli anni uno dei più importanti titoli del suo genere, da cui sono poi stati realizzati ben quattro sequel: Interceptor – Il guerriero della strada, Mad Max oltre la sfera del tuono e Mad Max: Fury Road. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Mad Max – Interceptor: la trama del film

La vicenda del film si svolge in un’Australia distopica di un futuro non troppo lontano. Le riserve di energia scarseggiano ormai da tempo, portando l’intero paese a vivere in un contesto di semi anarchia, con bande di criminali intenti ad aggredire quanti vengono trovati indifesi lungo le deserte strade. Per contrastare ciò, vengono istituite delle speciali task force della polizia federale, al fine di mantenere la legge e l’ordine. Tra gli incaricati di ciò vi è anche il poliziotto Max Rockatansky. Egli rimane però particolarmente scioccato nel momento in cui il suo collega Jim “Goose” Rains viene brutalmente ucciso dalla banda dello spietato Toecutter.

Nel tentativo di prendersi una pausa dal lavoro, Max decide allora di intraprendere una vacanza con la moglie Jessie e il loro figlio infante. La loro fuga di pace verrà però tragicamente interrotta dall’intromissione di Toecutter e i suoi uomini, i quali porteranno via per sempre la famiglia di Max. Accecato dall’odio e assetato di vendetta, egli decide dunque di rimettersi la divisa da poliziotto, con l’obiettivo di trovare e uccidere ognuno dei responsabili della morte della moglie e del figlio. Nonostante i tentativi di fermarlo, Toecutter comprenderà ben presto di trovarsi di fronte ad una forza inarrestabile.

Mad Max - Interceptor cast

Mad Max – Interceptor: il cast e l’auto del film

Quello di “Mad” Max Rockatansky è oggi uno dei personaggi più iconici nella carriera dell’attore Mel Gibson. Quando venne scelto per il ruolo egli era praticamente uno sconosciuto, avendo recitato solo in un film prima di quello. Gibson non si era neanche ufficialmente presentato per la parte, trovandosi alle audizioni solo per accompagnare un amico. Dopo essere stato notato dal regista, però, gli venne chiesto di partecipare ai casting, ottenendo poi il ruolo. Nei panni di Jim “Goose” Rains vi è invece Steve Bisley, proprio l’amico che Gibson aveva accompagnato alle audizioni. Joanne Samuel interpreta Jessie, la moglie di Max, mentre Tim Burns è Johnny the Boy, uno dei membri della gang di Toecutter. Quest’ultimo è interpretato da Hugh Keays-Byrne, che avrebbe poi dato vita anche ad Immortan Joe in Mad Max: Fury Road.

Celebre del film e della serie intera è l’auto V8 Interceptor, utilizzata da Max per compiere la sua vendetta. Costruita sulla base di una Ford Falcon XB GT Coupé del 1973, questa compare nel film per circa un quarto d’ora, nelle scene in cui il protagonista intraprende il proprio viaggio di vendetta. Il suo compressore volumetrico, che le dava più velocità, è l’unico elemento di fantascienza vera e propria che si presenta nel film, benché molti veicoli dragster possano in realtà essere anche più potenti. Per costruire tale versione dell’auto, furono necessari circa 35 mila dollari, tre volte il compenso dato a Gibson per recitare nel film. Proprio per la sua bellezza, questa è stata poi indicata come una delle auto più importanti mai apparse in un film.

Mad Max – Interceptor: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in reteMad Max – Interceptor è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 14 aprile alle ore 21:00 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

The Mandalorian: un attore della serie anticipa un finale straziante per la terza stagione

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Il penultimo episodio della terza stagione di The Mandalorian di questa settimana, “The Spies“, ha alzato notevolmente la posta con un capitolo teso e pieno di azione che si è concluso con il nobile sacrificio di un importante personaggio secondario.

Seguono spoiler.

Con Din Djarin catturato e i suoi compagni Mandaloriani inchiodati dalle forze di Moff Gideon, Paz Vizsla (Tait Fletcher) decide di tenere a bada i nemici il più a lungo possibile per consentire a Bo-Katan e agli altri di scappare, cadendo infine in battaglia contro tre temibili Guardie pretoriane. Anche se non abbiamo mai visto la faccia di Paz e non è apparso troppo in primo piano nelle ultime tre stagioni, è stato comunque un momento straziante per i fan del personaggio, e sembra che il finale di mercoledì prossimo sarà ancora più emozionante.

“Il prossimo episodio ti farà desiderare di non aver chiesto un altro episodio“, ha scritto l’attore Brendan Wayne, il sostituto in tuta di Pedro Pascal, nella sua storia su Instagram. “Potrebbe fare troppo male.” Sembra dunque che perderemo qualcun altro, ma chi potrebbe essere? Diverse voci stanno facendo il giro online al momento, una delle quali afferma che lo stesso Din Djarin verrà ucciso. Sebbene ciò possa sembrare altamente improbabile, confermerebbe un’altra recente voce secondo cui Pascal stia cercando di appendere la sua armatura Beskar al chiodo dopo questa stagione.

L’annuncio che Dave Filoni è attualmente al lavoro su un film di Star Wars che, tra le altre, rappresenterà anche la conclusione della storia di The Mandalorian, fa però sperare che Din Djarin non muoia alla fine di questa stagione, per poter poi essere presente anche in tale film, naturalmente interpretato da Pascal. Non resta ora che attendere l’ultimo episodio per scoprire quale sia questo finale straziante e cosa cambierà dopo di esso.

Fonte: ComicBookMovie

Hypnotic: ecco il poster del nuovo film di Robert Rodriguez con Ben Affleck

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Dopo la prima immagine ufficiale e il trailer, il film Hypnotic si svela ora un po’ di più attraverso un primo poster, il cui tema visivo sottolinea come Ben Affleck si troverà nel film in mezzo a qualcosa di grandioso e complicato, che è fuori da ogni controllo o comprensione. In Hypnotic, l’attore e regista ora al cinema con Air – La storia del grande salto, interpreta il detective della polizia Daniel Rourke, mentre cerca la figlia scomparsa Minnie (Hala Finley). Presto scopre però che è associata a una serie di rapine in corso condotte da un uomo misterioso (William Fichtner) che afferma di essere dotato di poteri ipnotici.

Con l’assistenza della sensitiva Diana Cruz (Alice Braga), Daniel partirà dunque all’inseguimento dell’uomo misterioso legato a sua figlia e ad una serie di rapine con l’intento di riportare Minnie a casa sana e salva. Come anticipato nel trailer, però, le persone con poteri ipnotici possono costringere le loro vittime a vedere e sentire cose che non sono reali. Il film, e il poster sembra confermare tutto ciò, sembra dunque promettere giochi mentali pronti ad ingannare tanto il protagonista quanto gli spettatori. D’altrone, come riportato anche dalla tagline del poster, “il controllo è un illusione”.

Hypnotic è stato diretto da Robert Rodriguez e da lui  scritto insieme a Max Borenstein. Nel cast, oltre a Ben Affleck, vi sono William Fichtner, Alice Braga, Jeff Fahey, Kelly Frye, JD Pardo e Hala Finley. Attualmente tale pellicola ha una data d’uscita nelle sale statunitensi fissata al 12 maggio, mentre non è ancora nota una data per la sua uscita in Italia. Nell’attesa di scoprire quando Hypnotic sarà disponibile anche da noi, ecco qui di seguito il suo primo poster ufficiale:

 

Hypnotic-ben-affleck

Fonte: ScreenRant

Harry Potter: la serie sarà più grande di Game of Thrones, ecco un teaser promo!

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All’inizio di questa settimana, la Warner Bros.’ ha annunciato che la property di Harry Potter verrà riavviato con una nuova SERIE TV evento che verrà trasmessa sulla nuova piattaforma MAX, nata dalla fusione di Discovery+ e HBOX MAX. Ebbene dopo l’annuncio a parlare della notizia è stato il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, è stato anche interrogato sul fatto che questa serie impedirà allo studio di espandere il franchise di Wizarding World in altri modi.

“[Sarà] quella scala o superiore”, ha commentato il dirigente “Tutto ciò che serve per fare uno spettacolo di qualità.” “Siamo liberi di fare tutto ciò che vogliamo. Alcune aree che dobbiamo fare con JK, altre aree in cui abbiamo la piena capacità di andare avanti”. “Questo è un dispiegamento completo su Max di Harry Potter”, ha continuato. “Possiamo ancora sviluppare altre proprietà”. È stato anche rilasciato un breve teaser per la serie TV di Harry Potter che puoi controllare qui sotto.

Tutto quello che sappiamo sulla serie tv di Harry Potter

Al momento la serie tv su Harry Potter non ha una data di uscita ne un creatore e regista legato al progetto. Non è stato inoltre annunciato nessun attore legato al progetto anche se è stato confermato che ci sarà un recast totale per il nuovo adattamento. E’ stato confermato che JK Rowling, creatore della saga di romanzi sarà coinvolta come produttore esecutivo, anche se il CEO ha sviato le domande su di lei.

Nuovi attori assumeranno questi ruoli iconici per quella che è stata descritta come una rivisitazione “autentica” dei romanzi di JK Rowling. I film rimangono amati, ovviamente, ma sono passati 22 anni da quando La pietra filosofale è uscito nelle sale e 12 anni da quando I doni della morte – Parte 2  ha concluso la storia.

Hunger: tutto quello che c’è da sapere sul film thailandese su Netflix

Negli ultimi anni i film o le serie ambientate nel mondo della cucina hanno conosciuto una forte espansione, proponendo tanto gli aspetti più affascinanti del mondo della ristorazione quanto anche quelli più spaventosi, dove si mette in mostra tutta la frustrazione e la fatica dietro tale lavoro. Titoli come Boiling Point – Il disastro è servito, Sì, Chef!, The Menù o la serie The Bear, sono solo alcuni tra gli esempi più recenti a riguardo. Ora, un nuovo film, proveniente dalla Thailandia, si propone di raccontare tale mondo sotto un nuovo punto di vista. Si tratta di Hunger, distribuito da Netflix.

Diretto da Sitisiri Mongkolsiri (Sang KrasueGirl From Nowhere) e scritto da Kongdej Jaturanrasmee, il film è in pochi giorni divenuto uno dei più visti sulla piattaforma, portando avanti l’onda di successo che da qualche anno a questa parte sta investendo le opere provenienti dall’Asia. Grazie a Netflix, in particolare, dal fenomeno Squid Game fino a titoli come Kill Boksoon, Hellbound e The Glory. Con Hunger, dunque, ci troviamo nel mondo della cucina thailandese, per un opera che mescola dramma e thriller alla scoperta degli orrori che si nascondono in questo ambiente e che metteranno in pericolo la protagonista.

La trama e il cast di Hunger

Protagonista di Hunger è infatti Aoy, una ventenne con la passione per la cucina, formatasi presso il ristorante di famiglia dove si servono principalmente piatti a base di noodle. La fama del suo talento si sparge rapidamente in quel di Bangkok, portandola ben presto a ricevere una notizia per lei straordinaria. Aoy è infatti invitata ad unirsi al team “Hunger”, il più lussuoso e rinomato gruppo thailandese di Chef, diretto da Paul, noto per la sua ineguagliabile creatività ma anche per la sua ferrea severità dietro i fornelli. Per Aoy inizia dunque l’esperienza che attendeva da tutta la vita, ma che ben presto si rivelerà decisamente diversa da come se l’era immaginata.

Il film ha come protagonista l’attrice Chutimon Chuengcharoensukying, conosciuta in patria come “Aokbab” e famosa a livello internazionale per aver recitato nei panni di Lita nella serie Bad Romeo. L’attrice è affiancata da Nopachai Chaiyanam in quelli del severo chef Paul. L’attore è noto per aver recitato nel film Headshot, ma anche per aver diretto i film Voice e The Secret Weapon. Completa poi il cast l’attore Gunn Svasti Na Ayudhya (Diary of Tootsies) nel ruolo di Tone, che stringerà amicizia con Aoy. Si tratta naturalmente di attori poco o per nulla conosciuti dal pubblico occidentale, ma la possibilità di scoprire questi nuovi interpreti e un altro dei valori aggiunti dalla distribuzione Netflix.

Hunger-cast

Altre cose da sapere su Hunger e la spiegazione del film

Come spesso accade nei film che affrontano l’argomento cibo, questo diventa elemento a partire dal quale si possono raccontare le disparità esistenti nella società attuale. Anche in Hunger, dunque, il cuore del racconto ruota intorno alla sfrenata esistenza dei ricchi contrapposta a quella più sobria e salutare dei meno abbienti. Da questi ultimi proviene Aoy, che si ritrova suo malgrado a scoprire come il mondo in cui sognava di entrare è in realtà un posto squallido, composto da persone prive di scrupoli e di pietà verso i meno fortunati. Il senso del racconto sta tutto qui.

Mentre Aoy cerca di tenere fede alle proprie radici, cucinando per il desiderio di sfamare, deve confrontarsi con un contesto che fa del cibo un arte più da ammirare che non da mangiare. Emerge così l’importanza delle proprie origini, della famiglia quale caposaldo indimenticabile, il tutto però alternato ad una tensione e dei momenti da puro film thriller che amplificano il senso di terrore e disgusto che la protagonista prova sempre più con il passare del tempo. Alla fine, per lei sarà necessario compiere una scelta, avendo attraversato il mondo che sognava e dovendo ora decidere chi davvero vuole essere.

Il trailer di Hunger e come vederlo su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Hunger unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente, per via dell’uscita del sequel, è al 4° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, Netflix

The Flash, un nuovo teaser conferma l’arrivo del nuovo trailer!

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The Flash, un nuovo teaser conferma l’arrivo del nuovo trailer!

Un altro teaser promo per The Flash è stato pubblicato online e, sebbene sia molto breve (dura solo 5 secondi), mette in evidenza nuove scene inedite e conferma anche che un secondo trailer del film DC verrà rilasciato prima della sua premiere mondiale che sarà al CinemaCon il 25 aprile.

Lo spot presenta Scarlet Speedster e la sua linea temporale alternativa “Variant” (entrambi interpretati da Ezra Miller) nel Batwing insieme al Cavaliere Oscuro (Michael Keaton), che dice loro dove trovare i loro paracadute.

The Flash arriverà finalmente nelle sale cinematografiche il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due, e vedrà Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League. Egli viaggerà indietro nel tempo per impedire l’omicidio di sua madre. Tuttavia, dopo aver alterato la linea temporale, Barry Allen si ritrova intrappolato in una realtà alternativa senza metaumani. Per sistemare le cose, si allea con un vecchio Batman (Michael Keaton) e con la naufraga kryptoniana Supergirl (Sasha Calle) per salvare la nuova linea temporale dalle forze del generale Zod (Michael Shannon) e tornare nel suo universo.

BLADE: il ruolo di Mia Goth potrebbe essere stato rivelato

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BLADE: il ruolo di Mia Goth potrebbe essere stato rivelato

Come molti di voi già sapranno di recente è stato rivelato che l’attrice Mia Goth si è unita al cast dell’imminente riavvio di Blade targato Marvel Studios, ma non è stato rivelato alcun dettaglio sul suo ruolo. Ora, grazie all’ultimo episodio del podcast The Hot Mic , il suo ruolo potrebbe essere stato rivelato – e probabilmente non sarà una grande sorpresa!

Come molti hanno ipotizzato, sembra che Mia Goth sia stata effettivamente arruolato per interpretare Lilith… ma quale variante? Ci sono due notevoli cattivi di nome Lilith nei fumetti Marvel Comics, ed entrambi hanno avuto a che fare con il protagonista conosciuto come Daywalker (Blade). Partiamo dal presupposto che questa potrebbe essere la Figlia di Dracula e non la maga demoniaca che ha debuttato nelle pagine di Ghost Rider, ma c’è la possibilità che possa essere una fusione di entrambi i personaggi.

Goth è apparso in artisti del calibro di Suspiria, X e Pearl, e più recentemente ha dato una performance assolutamente folle in Infinity Pool di Brandon Cronenberg . Yann Demange è recentemente intervenuto per sostituire Bassam Tariq come regista di Blade, e il progetto ha visto anche l’ingresso di un nuovo sceneggiatore, il premio Emmy Michael Starrbury assunto per scrivere una nuova sceneggiatura per il film.

Dopo aver messo in pausa la pre-produzione in seguito alla partenza di Tariq, sembra che Kevin Feige e co. abbiano deciso di tornare nello sviluppo per una “riscrittura del film“, quindi qualunque fosse il piano originale per il debutto dell’MCU di Daywalker (senza contare il suo cameo vocale fuori dallo schermo nella scena post-crediti di Eternals) potrebbe  essere cambiato in modo significativo.

Il nuovo Blade

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il Blade di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Con il periodo di riprese annunciato, è solo questione di tempo prima che inizio ad arrivare ulteriori notizie sul film, sia per quanto riguarda il cast sia per quanto riguarda il look del protagonista e dell’opera in sé. Blade dovrebbe uscire in sala il 6 settembre 2024 come film finale della Fase Cinque del MCU.

The Last Kingdom: sette re devono morire, recensione del film Netflix

La serie tv The Last Kingdom si è conclusa nel 2022 dopo cinque stagioni e 46 episodi, ma riservando un regalo speciale ai fan: la storia di Uhtred di Bebbanburg è infatti al centro di The Last Kingdom: sette re devono morire, un episodio speciale di due ore che funziona anche in maniera autonoma, come film, ma che vi piacerà molto di più se siete fan dell’eccellente serie televisiva. Diretto da Edward Bazalgette, scritto da Martha Hillier, basato sul’opera “The Saxon Stories” di Bernard Cornwell e disponibile su Netflix, la trama di questo progetto si colloca diversi anni dopo la fine della serie, quando Uhtred (Alexander Dreymon) reclama finalmente il suo insediamento di Bebbanburg. Siamo di fronte a un racconto epico che, senza puntare troppo in alto né variare i propri stilemi di una virgola, è consapevole di ciò che ha da offrire e che soddisfa le aspettative del pubblico come appendice di un racconto con tanti affezionati fan.

The Kingdom: sette re devono morire, la trama

In una sala da pranzo addolcita dai caldi bagliori delle candele e dai vivaci spiriti, Uhtred siede a capotavola. Cibo e bevande – in abbondanza, naturalmente – lo accompagnano insieme alla sua gente e a uno dei suoi compagni più fidati, Finan (Mark Rowley). Tra risate, sorrisi e racconti delle avventure passate, c’è spazio per una profezia pronunciata dalla moglie di Finan, Ingrith (Ilona Chevakova): “Sette re devono morire“. Il loro incontro festoso viene presto interrotto quando arriva la notizia che Re Edoardo è morto. Temendo per la sicurezza del figlio, la regina Eadgifu (Elaine Cassidy) e il figlio Edmund (Zak Sutcliffe) si rifugiano a Bebbanburg.

The Kingdom: sette re devono morire entra subito nel vivo del conflitto, quando il pubblico viene trasportato su una costa invasa da Re Anlaf (Pekka Strang). Le notizie sulla salute di Re Edoardo si susseguono rapidamente. Sapendo che la morte di un re può portare a una divisione sul suo successore, Anlaf pensa che si tratti del momento perfetto per scatenare il caos e mette a punto un piano. Rispecchiando la tensione tipica del precedente prodotto televisivo, il film mantiene alto il ritmo a cui sono abituati gli spettatori ponendo in primo piano l’urgenza di agire.

The Last Kingdom: sette re devono morire Netflix

Sfide narrative da affrontare

Quando la quinta stagione di The Last Kingdom si è conclusa nel 2022, i lettori della saga dello scrittore Bernard Cornwell sapevano già di non trovarsi esattamente di fronte alla fine: c’erano ancora tre libri da coprire quando è stato stabilito che la quinta stagione della produzione Netflix sarebbe stata l’ultima.

Anche se i tre libri finali sono stati lasciati fuori dallo sviluppo diretto della serie, le storyline sono proseguite senza troppi intoppi e giungendo a conclusioni piuttosto soddisfacenti per il pubblico. Nelle ultime due stagioni, Brida (Emily Cox) è stata una villain coi fiocchi, che ha tenuto saldamente in piedi i conflitti della serie. La sua morte e quella di Osferth (Ewan Mitchell) hanno confermato lo spirito di chiusura di un ciclo che la quinta stagione proponeva. Uhtred (Alexander Dreymon) ha compiuto il suo destino accanto alla sua progenie e a Bebbanburg: era inevitabile, dunque, chiedersi cosa sarebbe rimasto da affrontare in questo nuovo progetto. È qui che entrano in gioco gli aspetti storici che hanno circondato la serie fin dal suo inizio. Non possiamo dimenticare che la storia di Uhtred si interseca in un qualche modo con la realtà: il personaggio vive nel periodo storico che avrebbe portato alla formazione dell’attuale Regno Unito, tra guerre e invasioni responsabile della demarcazione di quei territori. Tuttavia, Uhtred non è esistito secondo la visione di Cornwell, che si è preso diverse libertà creative quando si è trattato di stabilire chi sarebbe stato il protagonista di questa storia.

Da queste premesse si dipana la trama di The Last Kingdom: sette re devono morire, che assume i contorni di un dramma storico, sequel della serie in cui Sassoni e Danesi si aggiravano in un’Inghilterra non ancora unificata e governate da molti re. Ogni momento di pace è interrotto dalle idee di conquista e dal brivido della battaglia. Tradimenti, battaglie e morte muovono le azioni dei personaggi di The Last Kingdom: sette re devono morire: ciò che ha tenuto in piedi questo titolo per così tanto tmpo sono, indubiamente il legame e le lotte condivise dai personaggi. Di fronte a un’ambientazione così vasta, un territorio sconfinato da conquistare, ogni personaggio lotta per qualcosa in cui crede.

La crescita di Uhtred

Il personaggio di Uhtred ha affrontato molte difficoltà e, per questo, il suo arco è ancora più completo. In The Last Kingdom: sette re devono morire, siamo testimoni di questa crescita rispetto alla sua introduzione nella serie. Esercita maggiore pazienza, compassione e comprensione, soprattutto nei confronti di un Aethelstan smarrito (Harry Gilby). Appesantito dall’idea di essere peccatore e impuro, Aethelstan rivisita la visione di suo nonno Re Alfredo di unificare le terre per creare l’Inghilterra come espiazione anche se, nel farlo, decisioni tiranniche mettono a repentaglio la pace che si è stabilita sui territori. Nonostante ciò, Uhtred continua a cercare di raggiungere Aethelstan. Anche quando Uhtred si inginocchia sinceramente davanti a lui, rivelandogli una dura verità, Uhtred mantiene il contegno conquistato.

Il pubblico riceve una chiusura più adeguata attraverso The Last Kingdom: sette re devono morire rispetto alla sua controparte in serie. Nel corso della serie, Uhtred ha affrontato una lunga e ardua battaglia per reclamare la sua casa, ma gli spettatori non hanno mai potuto posare lo sguardo sull’altra faccia di quella storyline: l’unificazione dell’Inghilterra. Sebbene il sangue, il sudore e le lacrime della serie non si trasferiscano completamente al film, i neofiti potrebbero trovarla comunque un’opera emozionante, che si muove a un ritmo veloce senza inciampare troppo su se stessa.

Guardiani della Galassia Vol. 3, si prevede un debutto al box office da 130 milioni di dollari

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Mentre i fan si preparano all’arrivo di Guardiani della Galassia Vol. 3, un recente rapporto tramite Deadline ha rivelato che per quest prossimo film dei Marvel Studios si prevede un’apertura al box office da 130 milioni. Una stima basata su una prima prevedita dei biglietti. Mentre i numeri sembrano essere più forti del debutto da 94,3 milioni di dollari del primo film, è questo un risultato inferiore all’apertura da 146,5 milioni di dollari di Guardiani della Galassia Vol. 2, nel 2017.

Indipendentemente da ciò, con ancora qualche settimana dall’uscita dal film, Guardiani della Galassia Vol. 3 ha ancora tempo per aumentare l’entusiasmo per un debutto potenzialmente più forte, soprattutto se il passaparola avrà un effetto positivo, il che potrebbe portare a risultati più solidi settimane successive. Tuttavia, è bene tenere presente che i film Marvel tendono ad avere previsioni piuttosto forti per il loro debutto, ma ad andare incontro a dei cali per le settimane successive.

Un esempio recente di ciò è rappresentato  da Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il quale è andato incontro ad un calo di quasi il 70% nel suo secondo fine settimana. Poiché la Fase Cinque della Marvel è iniziata con risultati contrastanti proprio per via dell’uscita di Quantumania, il nuovo Guardiani della Galassia Vol. 3 dovrà  dunque funzionare come correzione di rotta. Resta da vedere se il film sarà in grado di soddisfare le aspettative, ma probabilmente nelle prossime settimane verranno raccolte ulteriori informazioni a riguardo.

Il film dovrà poi cercare meglio dei primi due, i quali insieme hanno incassato oltre 1,6 miliardi di dollari in tutto il mondo. Il primo, nel 2014, ha incassato 333 milioni di dollari in patria e 773,3 milioni di dollari in tutto il mondo. Il secondo, invece, ha guadagnato 389,8 milioni di dollari domestici e 863,7 milioni in tutto il mondo. Non resta ora che attendere il 5 maggio, data di uscita del film, e se le settimane a seguire per scoprire se Guardiani della Galassia Vol. 3 riuscirà a risollevare le sorti di questa nuova Fase dell’MCU.

Guardiani della Galassia Vol. 3, la trama ufficiale

“In Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di disadattati si sta sistemando su Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano sconvolte dagli echi del turbolento passato di Rocket. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita di Rocket, una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.”

Nel cast di Guardiani della Galassia Vol. 3 torneranno Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Will Poulter interpreterà invece il ruolo di Adam Warlock.

Fonte: Deadline

Warner Bros: tutte le novità di Aprile 23 per Home Entertainment

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Warner Bros: tutte le novità di Aprile 23 per Home Entertainment

A partire da giovedì 20 aprile in arrivo in Home Video tante imperdibili novità per Warner Bros. Home Entertainment. Me Contro Te Il Film – Missione Giungla, la quarta emozionante avventura dei Me Contro Te, disponibile finalmente in DVD e in una speciale edizione DVD con gadget portachiavi: all’interno diversi contenuti speciali incluso un imperdibile Backstage. Per i fan di Lui e Sofì, i personaggi più amati dai bambini, in arrivo anche lo speciale cofanetto 4 film collection che conterrà al suo interno le quattro imperdibili avventure cinematografiche dei Me Contro Te.

Arriva in DVD anche Mummie – A spasso nel tempo, il lungometraggio d’animazione della Warner Bros. Pictures diretto del regista spagnolo Juan Jesús García Galocha. Il film segue le divertenti avventure di tre mummie che vivono in una città sotterranea segreta celata nell’antico Egitto. Attraverso una serie di sfortunati eventi, le mummie si ritrovano nell’odierna Londra e intraprendono uno stravagante ed esilarante viaggio alla ricerca di un vecchio anello appartenente alla Famiglia Reale.

A partire da giovedì 20 aprile sarà inoltre disponibile in DVD e Blu-ray Magic Mike – The Last Dance, terzo capitolo della saga con protagonista Channing Tatum nel ruolo di Mike Lane. Steven Soderbergh torna alla regia del film mentre si unisce al cast, al fianco di Tatum, Salma Hayek Pinault. Tra i contenuti speciali la featurette ‘Magic Mike’s New Moves’ e un’inedita scena eliminata.

Nel mese di aprile in arrivo anche tante imperdibili Boxset ed esclusive special edition. Già disponibili, per la prima volta in versione Steelbook 4K Ultra HD + Blu-Ray, i quattro film della gloriosa saga di Rocky Balboa con protagonista Sylvester Stallone nel ruolo dell’iconico pugile. L’esclusiva versione di Rocky IV conterrà inoltre al suo interno ROCKY vs. DRAGO: THE ULTIMATE DIRECTOR’S CUT, il quarto film della saga in una speciale edizione con tre minuti extra, scene inedite e combattimenti ancora più intensi!

Warner Bros. compie 100 anni e festeggia l’85° anniversario del suo più grande supereroe, Superman, con Superman 5 Film Collection: un nuovissimo cofanetto in 4K Ultra HD contenente i cinque amatissimi film con protagonista Christopher Reeve. Il cofanetto, che riproduce l’iconica fortezza della solitudine, racchiude numerosi contenuti speciali, dagli spot televisivi al dietro le quinte, oltre a diversi gadget per SUPER-collezionisti come il primo numero della collana a fumetti Superman ’78 e un libretto fotografico.

Wonder Man: le foto dal set anticipano il ritorno di Trevor Slattery nel MCU

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Mentre la produzione di Wonder Man continua, sono emerse online le prime foto del dietro le quinte dal set della prossima serie Disney+ dei Marvel Studios. Le foto dal set di Wonder Man offrono ai fan un assaggio del nuovo look per il ritorno del premio Oscar Ben Kingsley nei panni dell’attore Trevor Slattery nell’universo cinematografico Marvel, dopo la sua recente apparizione in Shang-Chi e la leggenda degli anelli.

Il personaggio è stato introdotto per la prima volta in Iron Man 3, dove fingeva di essere il terrificante cattivo Il mandarino. È stato poi rivelato nel film del 2021 guidato da Simu Liu che Trevor Slattery è stato catturato dal vero mandarino interpretato da Tony Leung.

La serie Wonder Man

Wonder Man è stata sviluppata da Destin Daniel Cretton (Shang-Chi e la leggenda degli anelli) e dallo sceneggiatore-produttore Andrew Guest (Brooklyn Nine-Nine, Community), con Guest che svolge il ruolo di sceneggiatore capo e Cretton produttore esecutivo e regista alcuni episodi. Il progetto farà parte dell’accordo generale di Cretton con lo studio. Oltre a Cretton, anche la regista di The Photograph Stella Meghie dirigerà diversi episodi.

La serie  Wonder Man vedrà protagonista il vincitore dell’Emmy Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Simon Williams/Wonder Man. Sarà affiancato dal premio Oscar Ben Kingsley, che riprenderà il suo ruolo preferito dai fan di Trevor Slattery. Il personaggio è apparso per la prima volta come attore finito in Iron Man 3, dove fingeva di essere il terrificante cattivo The Mandarin. Nel 2021, i fan dell’MCU hanno incontrato di nuovo inaspettatamente Trevor Slattery in Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, dove è stato rivelato che era stato imprigionato dal vero mandarino.

Wonder Man è uno dei personaggi più antichi della lunga storia della Marvel ed è stato introdotto per la prima volta nel 1964 in un primo numero di Avengers. Il personaggio – chiamato Simon Williams – è stato creato da Stan Lee, Don Heck e Jack Kirby, ed è stato inizialmente presentato come un supercriminale che ha combattuto i Vendicatori.

Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, in anteprima al ComicCon il film dei The Jackal

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S’intitola Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget la prima serie comedy di The Jackal le cui inedite immagini saranno presentate in anteprima assoluta a COMICON Napoli venerdì 28 aprile nel corso di un esclusivo e divertente incontro durante il quale i The Jackal racconteranno curiosità e aneddoti legati a questo atteso progetto, da loro ideato e prodotto.

Protagonisti di questo grande evento, che arricchisce il programma Cinema & Serie TV di COMICON 2023, sono Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Aurora Leone, Ciro Priello e il regista della serie Francesco Ebbasta che incontreranno il pubblico al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare. Prodotta da The Jackal con Mad Entertainment e in collaborazione con Prime Video, Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dall’8 giugno.

SINOSSI PESCI PICCOLI – UN’AGENZIA. MOLTE IDEE. POCO BUDGET 

Nell’epoca delle star di TikTok e di vite di successo incorniciate nei social, cosa c’è di bello nel fare ogni giorno una vita normale? E se questa vita normale si svolgesse in una piccola agenzia di comunicazione social? Ciro, Fabio, Fru e Aurora sono amici e colleghi immersi nel sottobosco digital fatto di brand provinciali sfigati e piccoli influencer tragicomici, ma anche fatto di gesti di amicizia, flirt tra colleghi e riti di gruppo. L’arrivo di una nuova manager declassata ma decisa a dimostrare il suo valore porterà un’ondata di novità, e insegnerà loro che anche un’esistenza normale, senza successi garantiti da milioni di follower, nasconde qualcosa di prezioso se hai gli amici giusti.

Next Goal Wins: posticipata ancora l’uscita del nuovo film di Taika Waititi

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La commedia calcistica Next Goal Wins dell’acclamato regista Taika Waititi è destinata a doversi far attendere ancora per un po’. Il film, che ha iniziato la produzione nel lontano 2019, ha subito un altro slittamento per la sua tanto attesa uscita, spostata ora dal 9 settembre al 17 novembre. Il film, basato su eventi reali, vede protagonista Michael Fassbender nei panni di un allenatore di calcio sfortunato, arruolato per guidare la squadra di calcio delle Samoa americane, che in precedenza aveva subito la peggiore sconfitta nella storia del calcio internazionale, soccombendo 31-0 verso l’Australia.

Gli eventi di Next Goal Wins seguiranno il personaggio di Fassbender mentre tenta di galvanizzare la peggior squadra del calcio internazionale durante le qualificazioni per la coppa del mondo 2014. La storia è stata originariamente realizzata grazie al documentario Next Goal Wins di Steve Jamieson e Mike Brett. La produzione dell’adattamento cinematografico di Waititi era originariamente terminata nel gennaio 2020, ma sono state necessarie nuove riprese quando Armie Hammer è stato sostituito dall’attore comico Will Arnett. Ciò ha aperto la strada a una prima uscita nelle sale il 21 aprile 2023.

Tuttavia, questa data è stata successivamente spostata a questo autunno, il 9 settembre e ora di nuovo spostata al 17 novembre. Uno slittamento così “breve” fa comunque pensare che questa possa essere la data d’uscita definitiva, per un film particolarmente atteso che non solo riporterà Fassbender al cinema come protagonista, ma rappresenterà anche il nuovo lungometraggio di Waititi al di fuori del Marvel Cinematic Universe dopo Jojo Rabbit, grande successo che lo ha portato a vincere l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Non resta dunque che attendere ancora un po’ per poter vedere questo suo Next Goal Wins.

Fonte: Collider

Avengers: Infinity War, la ricerca della Gemma del Potere è stata tagliata dal film

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Il film Avengers: Infinity War originariamente presentava una sequenza di 45 minuti che descriveva nel dettaglio come Thanos è arrivato a possedere la Gemma del Potere. Lo scrittore-artista di fumetti Jim Starlin, che ha co-creato Thanos con Mike Friedrich, ha infatti rivelato l’esistenza della sottotrama incentrata sulla Gemma del Potere nel corso di un’intervista. “Circa un mese prima dell’uscita del film, ho ricevuto un’e-mail o qualcosa del genere dal co-regista di Infinity War Joe Russo che diceva: ‘I 45 minuti di Thanos che avevamo all’inizio di Infinity War, ce l’hanno fatti tagliare‘”, ha ricordato Starlin.

C’era un’intera sequenza in cui Thanos otteneva la prima gemma e hanno dovuto tagliarla. L’hanno girata, ma non hanno mai voluto spendere soldi per gli effetti, e non volevano che il film fosse lungo quanto lo sarebbe stato il suo sequel, Avengers: Endgame. Non si rendevano conto che sarebbe stato un vero successo“, ha concluso Starlin. Come noto non si tratta dell’unico grande taglio effettuato per Infinity War. Inizialmente, infatti, Hulk doveva effettivamente comparire nella battaglia alla fine del film, ma i registi hanno poi deciso di scartare la cosa preferendo non affidare al gigante verde la risoluzione di buona parte di questa sequenza.

La notizia dell’esistenza di un girato lungo ben 45 minuti di Avengers: Infinity War relativo alla ricerca di Thanos della Gemma del Potere lascia però ora aperta la porta alla speranza di poter effettivamente vedere tale sequenza prima o poi. Certo, i Marvel Studios dovrebbero decidere di investire soldi per completarla, essendo questa a quanto pare priva di effetti speciali e post-produzione. Ad ogni modo, la diffusione di questo materiale extra sarebbe un bel modo per premiare i fan e offrire loro un retroscena particolarmente affascinante su come Thanos sia entrato in possesso di una delle Gemme più importanti.

Fonte: CBR

The Great 3: trailer della nuova stagione con Elle Fanning

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The Great 3: trailer della nuova stagione con Elle Fanning

Hulu ha finalmente rilasciato il trailer ufficiale di The Great 3, la prossima terza stagione della serie di successo The Great, che sarà disponibile per lo streaming negli USA dal 12 maggio con 10 nuovi episodi.

Il video di due minuti e mezzo mostra la Catherine di Elle Fanning mentre lotta per costruire un legame e ottenere la fiducia dei suoi sudditi, che cercheranno di formare una rivolta contro il suo regno. Il contributo video sottolinea anche gli sforzi di Catherine e Peter per far funzionare il loro matrimonio facendo terapia di coppia. Dai un’occhiata al trailer di The Great stagione 3 qui sotto.

The Great è un dramma satirico e comico incentrato sull’ascesa di Caterina la Grande attraverso la Russia del 18° secolo da estranea a governante donna più longeva nella storia della Russia. Il cast è guidato da Elle Fanning e Nicholas Hoult, che hanno ottenuto nomination ai Golden Globe per le loro interpretazioni nella seconda stagione. La serie vede nel cast anche Phoebe Fox nei panni di Marial, Adam Godley, Gwilym Lee nei panni di Grigor, Charity Wakefield, Douglas Hodge e Sacha Dhawan.

“La terza stagione vede Catherine e Peter tentare di far funzionare il loro matrimonio dopo alcuni problemi apparentemente insormontabili”, si legge nella sinossi. “Peter ha assistito al proprio tentato omicidio per mano di Catherine e lei ha anche imprigionato tutti i suoi amici. Inoltre, Peter è in difficoltà nel ruolo di Primo Marito per il regno di Catherine, quindi si dà da fare  tra la paternità, la passione per la caccia e avventure di ogni genere. Ma le cose si complicano quando inizia ad avere visioni del suo defunto padre e i sensi di colpa di aver fallito come figlio di Pietro il Grande. Caterina la Grande inizia a farsi un nome oltre i suoi confini e ispirata da una visita dell’ambasciatore degli Stati Uniti, organizza una conferenza in cui contadini, nobili e mercanti possono dare il loro contributo allo sviluppo di una nuova Russia”.

The Great  è scritto e prodotto esecutivamente da Tony McNamara (The Favorite) con Matt Shakman (Game Of Thrones) come regista. Fanning e Marian Macgowan sono anche produttori esecutivi.

La fantastica Signora Maisel, recensione della quinta stagione

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La fantastica Signora Maisel, recensione della quinta stagione

È arrivata sugli schermi di tutto il mondo come un’esplosione, colorata, chiacchierina, vivace, irresistibile: Midge Maisel è amata da tutti, con tutte le sue nevrosi e i suoi dubbi, i suoi cappellini coordinati e la sua insopportabile tendenza a parlare sempre troppo, cosa che la porta spesso a cacciarsi nei guai. Sembra quindi strano doverle dire addio con la quinta stagione di La fantastica Signora Maisel che arriva su Prime Video dal 14 aprile con i primi 3 episodi (e con un episodio a settimana fino al 26 maggio).

E proprio perché questo addio è così sentito da parte di tutti quelli che l’hanno conosciuta e creata (Amy-Sherman Palladino, parliamo con te), ci si è presi un’intera stagione per salutarla come si deve, in un lungo addio che ci porta dalla fuga dal Carnegie Hall in una tormenta di neve fino a dove non possiamo rivelare, per non fare spoiler. Ma in mezzo ci saranno confessioni, rese dei conti, gradini da salire e pareti da scalare per arrivare finalmente a coronare il sogno di Midge: diventare una stand-up comedian di successo. E lei non ci deluderà, non spezzerà il nostro cuore (e quello di Lenny Bruce) e alla fine ce la farà. Ma a che prezzo?

La fantastica Signora Maisel, la quinta e ultima stagione

La fantastica Signora Maisel porta Midge e Susie in territori inesplorati, e ce le mostra da alcuni punti di vista che non avevamo mai considerato prima. Approfondisce il passato, il presente e il futuro di queste donne bizzarre e splendide delle quali ci siamo in qualche misura tutti innamorati. La spinta “politico-sociale” della serie rimane intatta e feroce, elegantemente nascosta trai dialoghi taglienti e torrentizi che sgorgano dalle labbra di chiunque, nello show, e Palladino dimostra di non fare sconti a nessuno, facendo parlare ogni personaggio come fosse una propaggine di se stessa. Sono tutti arguti, brillanti, sarcastici, comicamente tragici in La fantastica Signora Maisel, e sebbene sia Midge il faro della serie, nessuno dei comprimari sfigura in questo circo irrefrenabile che è la vita dei Maisel e dei Weissman, che viene continuamente rivoluzionata da inaspettate circostanze che li sovrastano.

Una resa dei conti con se stessi

In questa quinta e conclusiva stagione, Midge Maisel (ma anche tutti gli altri personeggi!) sembra finalmente in grado di fare i conti con ciò che ha costruito (e distrutto) negli anni precedenti. È davvero ad un passo dal vero successo in quel mondo di uomini che pare imparare ad accettarla, ma soprattutto si trova a fare i conti con un ritrovato Joel, al quale sarà sempre legata dai loro figli. E proprio i bambini di Midge occupano un posto importante, inedito, in questa stagione: la donna di casa e famiglia che ha rinunciato a tutto per inseguire finalmente la sua ambizione è ora alle prese con le conseguenze delle sue scelte per i suoi figli. È davvero interessante il lavoro che Palladino fa con questi due piccoli personaggi, che fino a questo momento sono stati muti e che adesso, sia per quanto riguarda il registro comico, sia per quello più serio, prendono prepotentemente posto all’interno della narrazione principale, e non sono più soltanto dei nomi che riecheggiano ogni tanto nei corridoi di casa Weissman.

Un cast “fantastico”

La fantastica signora Maisel non sarebbe così fantastica se non avesse intorno tutta la sua tribù; abbiamo citato l’agente implacabile, Susie, e l’ex marito Joel, ma anche Abe e Rose, i genitori, e Moishe e Shirley, gli ex suoceri, contribuiscono a costruire il microcosmo che gravita intorno a Midge e i rispettivi interpreti non potrebbero incarnare meglio le idiosincrasie, le bizzarrie, i difetti e le virtù di una famiglia che impara a vivere alla giornata una situazione particolare. Tony Shalhoub e Marin HinkleMichael ZegenKevin Pollak e Caroline Aaron, Luke Kirby, Alex Borstein e la fantastica, è il caso di dirlo, Rachel Brosnahan sono davvero tutti vecchi amici degli spettatori.

E farà un po’ male dir loro addio, ma se i calcoli di Amy-Sherman Palladino sono esatti, la serie si chiuderà con tutte le risposte che il pubblico desidera, con tutti gli arcani svelati e con la pienezza e la soddisfazione di una storia raccontata con tanta intelligenze e un po’ di narcisismo per queste parole tanto argute e rapide a cui la creatrice proprio non riesce a rinunciare, ma che costituiscono il suo amatissimo marchio di fabbrica.

Serie tv di Harry Potter: il capo della HBO evita le domande su JK Rowling

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La Warner Bros. Discovery ha annunciato mercoledì una nuova serie televisiva di Harry Potter con il coinvolgimento del creatore della serie di romanzi JK Rowling. Dopo l’annuncio, il presidente e CEO di HBO e Max Content Casey Bloys ha rifiutato di commentare le opinioni dell’autore.

Parlando durante una sessione di domande e risposte con la stampa dopo l’annuncio (via Variety), a Bloys è stato chiesto della capacità di trovare talenti per la serie nonostante il coinvolgimento di Rowling che è sempre fortemente criticata per le sue posizioni radicali. L’autrice dei libri è diventata una figura ampiamente controversa per aver ripetutamente condiviso le sue opinioni secondo cui le donne trans non sono donne e gli uomini trans non sono uomini. Bloys non ha prestato il fianco sull’argomento, dicendo invece che la loro priorità è lavorare al meglio su quello che andrà sul piccolo schermo.

No, non credo che questo sia il focus“, ha dichiarato Bloys. “È una conversazione che si consuma online, molto sfumata e complicata e non è qualcosa in cui entreremo. La nostra priorità è quello che c’è sullo schermo. Ovviamente, la storia di Harry Potter è incredibilmente affermativa e positiva e riguarda l’amore e l’accettazione di sé. Questa è la nostra priorità: cosa c’è sullo schermo“. Bloys inoltre non ha svelato ulteriori dettagli sul come la Rowling sarà coinvolta nella serie. Si è limitato a confermare semplicemente è nel progetto e in tutto ciò che riguarda il franchise di Harry Potter e questo per la Warner Bros non è qualcosa di nuovo.

[Rowling] sarà coinvolto. È una produttrice esecutiva dello show”, ha detto Bloys. “Le sue intuizioni saranno utili su questo. Lo show televisivo è nuovo e ne siamo entusiasti, ma, ricorda, siamo nel business [di Harry Potter] da 20 anni. Questa non è una nuova decisione per noi, ci sentiamo molto a nostro agio nell’essere nel business [ di Harry Potter ]“. La serie di sette libri di Harry Potter è stata adattata in otto film  che hanno incassato oltre 7 miliardi di dollari al botteghino mondiale. Warner Bros. ha anche la  serie di film prequel di Animali fantastici  al suo attivo.

The Piano Lesson: Samuel L. Jackson e John David Washington protagonisti del film Netflix

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Dopo un revival di grande successo a Broadway, The Piano Lesson arriverà sugli schermi di tutto il mondo grazie a Netflix, ha annunciato di aver riunito un cast stellare per fare di questa storia un film. Il progetto sarà infatti interpretato da Samuel L. Jackson e John David Washington, protagonisti di una storia incentrata su una famiglia che è in disaccordo su cosa fare con un pianoforte che è stato scolpito da un antenato schiavo. Oltre a Jackson e Washington, il gigante dello streaming ha anche annunciato che nel cast ci saranno Ray Fisher (Zack Snyder’s Justice League), Danielle Deadwyler (The Harder They Fall), Michael Potts (Ma Rainey’s Black Bottom) e Corey Hawkins (Straight Outta Compton).

Il premio Oscar Denzel Washington è invece a bordo del progetto come produttore. The Piano Lesson sarà diretto da Malcolm Washington, che di recente ha lavorato al fianco nientemeno che di Spike Lee nella serie Netflix She’s Gotta Have It. Lo stesso Washington sta invece adattando la storia per lo schermo e la sta scrivendo insieme al candidato all’Oscar Virgil Williams. Oltre ad essere un prolifico produttore, Williams ha anche scritto la sceneggiatura di diversi episodi delle acclamate serie TV 24 e Criminal Minds. Ha esordito nella sceneggiatura di un lungometraggio con Mudbound, che gli è valso la nomination all’Oscar.

La selezione dei protagonisti  rappresenta per i produttori e Netflix tutt’altro che uno sparo nel buio. Non solo perché Jackson e Washington sono noti per i loro indiscussi talenti, ma anche perché il duo ha già recitato insieme nello spettacolo di Broadway da cui sarà tratto il film. I due hanno fatto insieme ben 27 anteprime e 124 spettacoli regolari, e lo spettacolo The Piano Lesson è diventato il revival di Broadway con il maggior incasso e il titolo di maggior successo di sempre basato sul lavoro del drammaturgo August Wilson. Se il film dovesse a sua volta rivelarsi un successo, potrebbe facilmente diventare un titolo di punta per gli Oscar.

Fonte: Collider

Melissa Barrera, star di Scream VI, reciterà in un monster movie della Universal

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La star di Scream VI, Melissa Barrera, è stata annunciata come parte del cast di un film di mostri ancora senza titolo della Universal Pictures, il quale sembra avrà il compito di riportare in auge il progetto Universal Monster Universe, basato sulle reinvenzioni dei classici mostri dei film horror targati Universal. Questo nuovo film sarà diretto dal collettivo di cineasti noto come Radio Silence, ovvero il duo Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, che con la Barrera ha già realizzato Scream (2022) e Scream VI, ma è anche noto per il thriller del 2019 Finché morte non ci separi.

Come i più recenti film di mostri della Universal, The Invisible Man e Renfield, questo film ancora ignoto, fornirà una “interpretazione unica e nuova” di un famoso mostro del cinema. Nel 2017, come noto, la Universal aveva annunciato un universo cinematografico basato su famosi mostri, soprannominato “Dark Universe“. Tuttavia, il primo e unico film di questo è ad oggi stato La mummia, interpretato da Tom Cruise e Sofia Boutella. Il piano era quello di realizzare diversi film di mostri interconnessi e il personaggio del Dr. Jekyll (interpretato da Russell Crowe) sarebbe apparso in ogni film, proprio come Nick Fury nel primo film del Marvel Cinematic Universe.

Alcuni dei film annunciati includevano un film di Invisible Man con Johnny Depp e un riavvio di La sposa di Frankenstein con Angelina Jolie e Javier Bardem. Tuttavia, il fallimento critico e commerciale di La mummia ha messo a lungo tacere quei piani. Andando avanti, la Universal ha annunciato che i suoi futuri film di mostri sarebbero stati autonomi. La Universal è ora impegnata nella distribuzione di Renfield, una commedia horror con Nicolas Cage nei panni del Conte Dracula. Dati i recenti successi ottenuti da Bettinelli-Olpin e Gillett, in compagnia della Barrera, il loro nuovo progetto insieme potrebbe a sua volta affermarsi come una gradita sorpresa.

Fonte: CBR

Deadpool 3: il film porterà alcuni X-Men della Fox nell’MCU

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Deadpool 3: il film porterà alcuni X-Men della Fox nell’MCU

Deadpool 3 aggiunge altre due star del franchise degli X-Men al suo cast, con Morena Baccarin che torna ufficialmente nei panni di Vanessa e Stefan Kapicic che riprenderà a sua volta il suo ruolo di Colossus nel film targato Marvel Cinematic Universe. Ryan Reynolds, come noto, aveva precedentemente rivelato che Hugh Jackman apparirà nel trequel nei panni di Wolverine, personaggio iconico dell’attore che riprende a distanza di qualche anno da Logan – The Wolverine. Sempre Reynold ha poi confermato che Karan Soni e Leslie Uggams torneranno rispettivamente nei panni di Dopinder e Blind Al.

Vi sono poi anche nuove aggiunte al cast di Deadpool 3, le quali includono includono Emma Corrin e Matthew Macfadyen, per ruoli però ancora non specificati. Non è invece chiaro se Brianna Hildebrand, presente nei primi film, tornerà nei panni di Testata Mutante Negasonica, altro personaggio particolarmente apprezzato dei primi film. Con il ritorno della Baccarin e di Kapicic, però, è probabile che lei possa essere la prossima, se disponibile, ad essere confermata come parte del film.

Si tratta in ogni caso di ritorni particolarmente graditi, per i quali da tempo si attendevano conferme. Personaggi come Vanessa o Colossus sono infatti tra i più apprezzati dei primi due film, oltre naturalmente al Deadpool di Reynolds. Il loro ritorno sembra promettere dunque ancor di più un terzo film in linea con i precedenti e che rappresenterà realmente una prima significativa introduzione degli X-Men all’interno dell’MCU. Resta ora da vedere in che modo verrà spiegata la loro presenza e come verrà accordata rispetto alle altre storie attualmente attive nell’MCU.

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3 non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine di tornare e potenzialmente viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

In attesa di conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux. I due sceneggiatori hanno a riguardo dichiarato “è una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Fonte: ScreenRant