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Space Jam: A New Legacy, Michael Jordan apparirà nel film? Ecco la risposta di Don Cheadle

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Per oltre un decennio, i fan di Space Jam hanno sperato che Michael Jordan sarebbe tornato in un sequel della commedia fantastica uscita nel 1996. Tuttavia, l’ex star dell’NBA rifiutò l’offerta della Warner Bros. di apparire in un nuovo film per concentrarsi sulla sua leggendaria carriera, conclusasi definitivamente nel 2003.

Ora, il sogno di un sequel si è finalmente concretizzato grazie a Space Jam: A New Legacy, in arrivo nelle sale e su HBO Max quest’estate. Tuttavia, il nuovo film non avrà come protagonista Jordan, ma bensì un’altra leggenda della pallacanestro, considerato anche lui uno dei migliori cestisti di tutti i tempi: LeBron James.

Tuttavia, i fan del franchise della prima ora continuano a chiedersi se Michael Jordan onorerà il sequel con la sua presenza. Ebbene, sembra che lo farà! Secondo quanto rivelato da Don Cheadle, il celebre War Machine del MCU che figura tra i protagonisti di Space Jam: A New Legacy, “Air Jordan” farà la sua apparizione nel film, ma non nel modo in cui i fan si aspettano. Intervistato da Yahoo! Entertainment, Cheadle ha dichiarato: “Michael Jordan è nel film, ma non nel modo in cui ti aspetteresti”.

Tutto quello che sappiamo su Space Jam: A New Legacy

Space Jam: A New Legacy vanterà la produzione di Ryan Coogler, regista di Black Panther, Creed – Nato per combattere e Prossima fermata: Fruitvale Station, e uscirà nelle sale italiane il 16 Luglio 2021. Nell’originale del 1996, Bugs Bunny arruolava il campione di basket americano Michael Jordan e altre superstar dell’NBA per sfidare sul campo l’alieno Swackhammer e riconquistare la sua libertà e quella degli amici.

Questi sono i personaggi di Space Jam: A New Legacy:

  • Dom, uno dei figli di LeBron, giovane promessa del basket, preferisce giocare per divertimento che per ambizione. Ha un talento speciale per i videogiochi e cerca disperatamente di trovare un legame con suo dare al di là della pallacanestro.
  • Malik, il direttore commerciale di LeBron, il suo migliore amico e braccio destro. I due sono cresciuti insieme nello stesso quartiere e si conoscono da quando erano bambini.
  • Darius, il figlio maggiore di LeBron e un giocatore di pallacanestro. Protettivo, nonostante i caratteri diversi, verso il fratellino Dom, molto vicino a suo padre mentre sogna di diventare un giorno un suo compagno di squadra.
  • Xosha, la figlia più giovane di LeBron, oltre che il suo pupillo. Adora stare sul campo e studiare le statistiche di gioco di suo padre.

Una donna promettente: la Universal si scusa per il doppiaggio di Laverne Cox

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Una donna promettente, il film di Emerald Fennell con protagonista Carey Mulligan, vincitore dell’Oscar 2021 alla migliore sceneggiatura originale, sarebbe dovuto arrivare nelle sale italiane lo scorso 13 maggio. Tuttavia, all’ultimo minuto, la divisione italiana della Universal Pictures ha deciso di posticiparne l’uscita al prossimo 24 giugno.

Il motivo di questo ennesimo rinvio è dovuto ad una protesta sorta nei confronti del doppiaggio italiano. Come riportato dal Guardian, nella versione italiana del film, a prestare la voce al personaggio di Gail interpretato dall’attrice transgender Laverne Cox era stato chiamato l’attore Roberto Pedicini. In seguito alla diffusione di una clip ufficiale tratta dal film, in cui era possibile ascoltare anche la voce di Pedicini, si sono scatenate sul web una serie di polemiche.

Proprio per questo, la Universal ha deciso di tornare in sala doppiaggio per rimediare all’errore. In merito all’accaduto, la Universal Pictures International ha rilasciato la seguente dichiarazione ufficiale: “Siamo profondamente grati a Laverne e alla comunità transgender per averci aperto gli occhi su un pregiudizio che né noi né molti nel nostro settore avevamo riconosciuto. Sebbene non vi fosse alcun intento dannoso dietro questo errore, stiamo lavorando diligentemente per risolverlo. Abbiamo iniziato a doppiare la voce della signora Cox con attrici donne nei nostri territori internazionali e stiamo posticipando le date di uscita per garantire che sia disponibile la versione corretta. Ci dispiace per il dolore causato, ma siamo grati di poter affrontare una situazione del genere con questo film e impedire che errori simili si ripetano su progetti futuri.”

In Spagna Una donna promettente è già uscito lo scorso 16 aprile. ll personaggio di Laverne Cox sarà doppiato nuovamente per l’uscita del film in home video. In passato l’attrice era già stata doppiata da uomini, come nelle serie Doubt – L’arte del dubbio, The Mindy Project e Orange Is the New Black, in cui a prestarle la voce era stato il doppiatore Andrea Lavagnino.

La sinossi ufficiale di Una donna promettente

Tutti dicono che Cassie (Carey Mulligan) era una giovane donna promettente… fino ad un misterioso evento che ha brutalmente dirottato il suo futuro. Nella vita di Cassie però nulla è come sembra: è perfidamente intelligente, seducente e astuta, e vive una doppia vita segreta di notte. Ora un incontro inaspettato sta per dare a Cassie l’opportunità di rimediare agli errori del passato in questa avvincente e emozionante storia.

Birds of Prey, Margot Robbie ribadisce: “Il sequel non è in sviluppo”

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Margot Robbie ha aggiornato brevemente in merito al sequel di Birds of Prey, il cinecomic di Cathy Yan uscito lo scorso anno, poco prima delle chiusura delle sale cinematografiche a causa della pandemia di Covid-19.

In seguito all’uscita del film, la Warner Bros. non ha mai parlato di un eventuale sequel, e in molti hanno cominciato a credere che fosse a causa della scarsa accoglienza che era stata riservata al primo Birds of Prey: a fronte di un budget di 84,5 milioni di dollari, infatti, il film dedicato a Harley Quinn ne ha incassati solo 33 milioni durante il weekend di apertura, concludendo la sua corsa nelle sale con appena 201,8 milioni in tutto il mondo.

Ora, in una recente intervista con Den of Geek in occasione della promozione di The Suicide Squad, a Margot Robbie è stato chiesto proprio del futuro di Birds of Prey, ma l’attrice ha ribadito che allo stato attuale non ci sono piani per un eventuale prosieguo: “Non so se un sequel vedrà mai la luce. Forse potrebbe, un giorno. Ma al momento non c’è alcun nuovo film in lavorazione di cui io sia a conoscenza. Non in questa fase.”

Il futuro di Harley Quinn nel DCEU

Di recente Robbie ha confermato di voler vedere Harley Quinn al fianco di Poison Ivy nel DCEU, e di stare letteralmente “tartassando” la Warner Bros. affinché si decida a dare il via libera al film. Proprio per questo, anche se un sequel di Birds of Prey non verrà mai realizzato, siamo certi che il personaggio di Harley Quinn continuerà a vivere sullo schermo e all’interno del DCEU. Dopotutto, l’arrivo di The Suicide Squad segnerà l’ennesima nuova avventura con protagonista la Mattacchiona, che sicuramente potrebbe anticipare nuovi film che la vedranno coinvolta in futuro.

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, è uscito nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie (Harley Quinn), Mary Elizabeth Winstead Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), ma anche Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain). Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis; l’altro villain principale, Victor Zsasz, è intepretato da Chris Messina.

Justice League Snyder Cut: Deborah Snyder parla della mancanza di trasparenza sui dati streaming

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Anche prima della pandemia di Covid-19, era già nell’aria che le piattaforme di streaming sarebbe diventate un punto di svolta all’interno dell’industria cinematografica hollywood in relazione alla fruizione di film e serie tv da parte degli spettatori.

Ad oggi, Netflix è l’unica piattaforma che spesso rivela (anche se non sempre) i dati relativi agli streaming e alle visualizzazioni, anche se non è un segreto che questi dati non siano sempre così precisi e attendibili. In generale, quindi, gli utenti, gli appassionati o i semplici curiosi non vengono mai a conoscenza di come quel determinato film o quella determinata serie abbia “performato”, fatta eccezione per alcune società di terze parti che a volte sono in grado di fornire dei dati in relazione al successo o meno riscontrato da un determinato prodotto.

Parlando con The Hollywood Reporter in occasione della promozione di Army of the Dead, la produttrice Deborah Snyder ha parlato della Snyder Cut di Justice League della decisione di WarnerMedia di non rilasciare alcun dato in merito alle visualizzazioni ottenute dal taglio di Zack Snyder. Ammettendo di essere rimasta sorpresa, Deborah ha elaborato un suo pensiero in merito alla mancanza di trasparenza da parte delle società che si occupano della distribuzione di contenuti a pagamento via internet.

“HBO… è interessante che non abbiano riportato i numeri, ma ci sono stati un sacco di articoli che dicono quanto sia stato imponente Justice League”, ha commentato la produttrice. “Tuttavia, per noi non si trattava di qeusto. Si trattava esclusivamente di completare la visione di Zack. Qualcosa che a causa della nostra tragedia si è trasformato in un qualcosa di veramente brutto e distorto. Volevamo solo avere la possibilità di sistemare le cose. L’amore dei fan per quel film e per la visione di Zack è stato il vero motivo per noi, oltre alla voglia di portare a termine quella visione.”

Poi ha aggiunto: “È stata un’esperienza straordinaria vedere le persone apprezzare questo mondo, per non parlare del loro amore. Volevamo sviluppare questo mondo e la versione di Zack di quel mondo da oltre dieci anni. La conclusione che ha avuto è stata parecchio strana… o forse non ha mai avuto una vera conclusione. Per noi era un bel modo per concludere e anche per far vedere alla gente come sarebbe dovuto essere.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Dave Bautista vuole interpretare Bane nel DCEU: “Mi piacerebbe provarci”

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Non è un segreto che Dave Bautista, star di Guardiani della Galassia, sia desideroso di interpretare Bane nel DCEU, anche se ad oggi non sappiamo se la Warner Bros. stia ancora valutando un possibile film dedicato esclusivamente a Flagello.

È da tempo ormai che i fan aspettano una versione del personaggio sul grande schermo fedele ai fumetti originali, soprattutto dopo la delusione offerta da Batman & Robin (1997), nonostante l’interpretazione di Tom Hardy ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) sia stata largamente apprezzata.

Parlando con Collider in occasione della promozione di Army of the Dead, Dave Bautista ha condiviso i suoi pensieri su ciò che gli piacerebbe dare al ruolo. “Non discredito assolutamente la versione di Bane di Tom Hardy”, ha spiegato l’ex wrestler. “Adoro quella performance e ho adorato quel film. Mi piacerebbe solo provarci. Penso di poter apportare una volta interessante e penso di poter rendere giustizia al personaggio. Non solo nelle prestazioni, ma anche nella fisicità.”

“Mi piacerebbe dover tornare a mettere su peso solo per interpretare un personaggio del genere”, ha aggiunto l’attore. “Potrei interpretare Bane in un modo che non sarebbe solo minaccioso e inquietante, ma anche incredibilmente intelligente. Bane è il classico personaggio terrificante e al tempo stesso intelligente che però non alza mai la voce.” 

Dave Bautista paragona Bane al Mr. Hinx di Spectre

Paragonando poi il personaggio di Bane a quello del cattivo interpretato in Spectre, Mr. Hinx, Bautista ha spiegato: “Bane non sarebbe solo fisicamente superiore, ma anche mentalmente. Adoro l’idea della sfida che potrebbe rappresentare il fatto di interpretare un personaggio del genere. Mi piace quando hai la possibilità di interpretare qualcuno che è essenzialmente un bruto ma che al tempo stesso non è così prevedibile. Qualsiasi attore grosso, muscoloso, può interpretare un cattivo ragazzo che urla e ringhia. Ma se interpreti qualcuno che non è solo fisicamente minaccioso, ma ha anche questo lato così pacato, e che quindi è ancora più terrificante quando parla, allora puoi dire di aver interpretato un vero cattivo.”

Frozen: trama, cast e curiosità sul film thriller

Frozen: trama, cast e curiosità sul film thriller

Ci sono film che fanno della loro unica ambientazione l’occasione per mostrare il comportamento umano in situazioni di grande crisi o pericolo. All’interno di questo filone vi sono però anche titoli che restringono talmente tanto il campo d’azione da non permettere ai personaggi pressocché nessun movimento. Dal celebre Locke con Tom Hardy al claustrofobico Buried con Ryan Reynolds, questi film costringono così i personaggi, e gli spettatori con loro, a vivere situazioni quanto mai estreme e a dover ricorrere a soluzioni altrettanto estreme. Il film del 2010 Frozen fa proprio questo, bloccando però i personaggi in uno spazio aperto ma non meno minaccioso.

Scritto e diretto da Adam Green, già noto per lo slasher Hatchet, il film è stato considerato uno dei migliori thriller dell’anno, ricco di tensione e colpi di scena particolarmente memorabili. La storia, nonostante alcune voci circolate in rete, non è tratta da una vicenda vera, ma è puro frutto dell’immaginazione del regista. L’idea, ancora una volta, era quella di mostrare cosa si è disposti a fare in situazioni di particolare rischio e pericolo. Con un’unica location, tre attori, un ambiente ostile e scelte di regia particolarmente coinvolgenti, Green riesce così a dar vita ad un film che colpisce in pieno lo stomaco dello spettatore.

Affermatosi come un grande successo di critica e pubblico, Frozen è stato anche candidato come miglior film horror ai Saturn Award. Ancora oggi a distanza di dieci anni è un ottimo esempio del suo genere, arricchito da una sceneggiatura forte e da una messa in scena che tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Frozen: la trama del film

Protagonisti del film sono tre studenti universitari, Joe, Dan e Parker, i quali decidono di trascorrere insieme un periodo di relax sulle montagne della zona statunitense del New England. A fine giornata, prima che l’impianto sciistico chiuda, decidono di fare un’ultima sciata insieme. Riuscendo a convincere il guardiano della seggiovia, con la promessa di fare presto, i tre iniziano la loro salita verso la cima. Prima di arrivarvi, però, l’inserviente a cui i tre si erano rivolti viene sostituito da un collega, a cui viene però comunicata la presenza degli ultimi sciatori della giornata. A causa di un disguido, però, il nuovo addetto li scambia con altri tre sciatori ritardatari.

Andati via questi, l’uomo spegne l’impianto, lasciando Joe, Dan e Parker bloccati sulla seggiovia. I tre si rendono subito conto di essere stati dimenticati lì, e la situazione è quanto mai disperata. Si trovano infatti bloccati ad un’altezza che non consente loro di saltare giù, poiché significherebbe morte certa, costretti dunque a trascorrere lì una notte gelida che potrebbe ugualmente portarli alla morte. Nel minor tempo possibile, i tre dovranno trovare una strategia per riuscire a salvarsi da quella situazione. A complicare le cose, però, oltre al sopraggiungere del buio e della neve, vi sarà la scoperta di non essere soli in quei boschi, i quali pullulano di lupi.

Frozen cast

Frozen: il cast e le curiosità sul film

Intenzionato a rendere il film quanto più realistico possibile, permettendo allo spettatore di avvertire concretamente il pericolo in cui i tre giovani si ritrovano incastrati, Green ha scelto di non avvalersi di effetti speciali o green screen. Il regista ha infatti portato gli attori a rimanere realmente sospesi su una seggiovia a diversi metri da terra per tutta la durata delle riprese. Per permettere loro di comprendere la difficoltà della situazione, gli attori non hanno avuto modo di scendere dalla seggiovia finché non previsto dalla sceneggiatura. Gli interpreti di Frozen sono Emma Bell nei panni di Parker O’Neil, Shawn Ashmore in quelli di Joe Lynch e Kevin Zegers in quelli di Dan Walker.

La Bell, nota oggi anche per la serie Dallas, è stata la prima attrice a presentarsi per il ruolo. Dopo aver incontrato altre interpreti, Green decise di affidare a lei il ruolo, poiché ritenuta la più convincente e capace di un’interpretazione particolarmente intensa. Ashmore e Zegers, invece, si sono distinti durante le riprese per aver eseguito personalmente i propri stunt, senza ricorrere a controfigure. Il film ha rappresentato una prova di resistenza anche per lo stesso Green, il quale soffre di vertigini. Poiché la troupe del film aveva paura di stare alle altezze previste, è stato lo stesso Green insieme al direttore della fotografia Will Barratt a doversi sospendere all’altezza della seggiovia per poter riprendere i tre attori intenti a dialogare.

Frozen: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Frozen è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 13 maggio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

 

Domina con Kasia Smutniak da domani su Sky e Now

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Domina con Kasia Smutniak da domani su Sky e Now

Fu influente come mai nessuna, tanto da meritare l’appellativo di “imperatrice”. La terza moglie di Augusto, Livia Drusilla, fu la più fidata consigliera politica del marito ed ebbe un ruolo decisivo sulle sorti dell’Impero Romano, sebbene sui libri di storia siano finiti solo gli imperatori. Potente e astuta, ambiziosa e carismatica, a renderle giustizia arriva la nuova serie Sky Original Domina con Kasia Smutniak, con tutti i suoi otto episodi da domani su Sky e NOW. Da domani, inoltre, Domina andrà in onda ogni venerdì in prima serata su Sky Atlantic, per quattro settimane. E grazie a extra, il programma fedeltà di Sky, per i clienti Sky da più di 3 anni, la serie è già disponibile on demand nella sezione extra.

Prodotta da Sky Studios, Fifty Fathoms e Tiger Aspect Productions, con Cattleya nel ruolo di executive production service, Domina racconta per la prima volta dal punto di vista delle donne le lotte per il potere durante il principato di Gaio Ottaviano, il celebre Cesare Augusto, primo imperatore romano. Una grande coproduzione internazionale girata presso i Cinecittà Studios di Roma, sulla vertiginosa ascesa della terza moglie di Gaio, interpretata da Kasia Smutniak (Perfetti Sconosciuti, Loro, Diavoli): la sua incredibile storia ridefinì completamente le aspirazioni che a quel tempo una donna poteva perseguire, finendo per segnare per sempre le sorti dell’Impero Romano. A interpretarla nei primi due episodi, da giovanissima, Nadia Parkes (Doctor Who, The Spanish Princess). Accanto a Kasia Smutniak un grande cast internazionale: Matthew McNulty (Misfits) nei panni del futuro imperatore Gaio Ottaviano (nei primi due episodi interpretato da Tom Glynn-Carney); Claire Forlani (Vi presento Joe Black) interpreta Ottavia, sorella di Gaio; Christine Bottomley (The End of the F***ing World) sarà Scribonia, prima moglie di Gaio nonché acerrima nemica di Livia; Colette Dalal Tchantcho (The Witcher) nei panni di Antigone, prima fidata ancella di Livia e poi donna libera e sua confidente; Ben Batt (Captain America: Il primo vendicatore) interpreta Agrippa, amico d’infanzia di Gaio Ottaviano, suo generale e poi console. Insieme a loro, una star internazionale come Liam Cunningham (Il Trono di Spade) nel ruolo di Livio, padre di Livia Drusilla, e un’icona della cinematografia mondiale, Isabella Rossellini (Velluto Blu, La morte ti fa bella), che nella serie interpreterà Balbina, maitresse di un lupanare.

La serie è stata ideata e scritta da Simon Burke (Fortitude, Strike Back). Dietro la macchina da presa Claire McCarthy (regista dei primi 3 episodi), che guida un team di regia completato da David Evans(dietro la macchina da presa degli episodi 4, 5, 7, 8) e Debs Paterson (alla regia dell’episodio 6).

Domina è una serie Sky Original prodotta da Sky Studios, Fifty Fathoms e Tiger Aspect Productions, con Cattleya nel ruolo di executive production service.  La distribuzione internazionale è affidata a NBCUniversal Global Distribution.

10 film mai realizzati che avrebbero potuto cambiare le sorti del DCEU

Il DCEU continua ad espandersi, con l’arrivo di film quali The Suicide Squad, The Flash e Black Adam. Tuttavia, nel corso degli anni sono stati numerosi i progetti dedicati alle proprietà DC che sono stati cancellati. Screen Rant ha raccolto 10 film mai realizzati che avrebbero potuto cambiare le sorti del DCEU:

The Batman di Ben Affleck

Subito dopo l’uscita di Batman v Superman, la Warner Bros. aveva confermato che Ben Affleck avrebbe co-sceneggiato, diretto, interpretato e prodotto un nuovo film da solista sul Cavaliere Oscuro intitolato The Batman. Come stabilito alla fine della Snyder Cut di Justice League, quel film avrebbe visto Batman scontrarsi con Deathstroke (Joe Manganiello) e anche con l’Enigmista.

Se quel film avesse visto la luce, oggi non avremmo avuto il film di Matt Reeves in uscita il prossimo anno e nemmeno la serie spin-off dedicata al Dipartimento di polizia di Gotham City.

Superman Lives

Superman LivesLa tragedia dietro il riavvio di Superman negli anni ’90 è ben documentata. Dopo Batman – Il ritorno, Tim Burton venne assunto dalla Warner Bros. per un nuovo film di Superman con Nicholas Cage nei panni dell’Uomo d’Acciaio. Intitolato Superman Lives (ma noto anche come Superman Reborn), il film era vagamente ispirato agli eventi della popolare graphic novel “La morte di Superman” e avrebbe incluso anche personaggi come Brainiac, Lex Luthor e (forse) Doomsday.

Il film non ha mai visto la luce, e alla fine ha portato a Superman Returns, il cui flop portà lo studio a mettere in cantiere un nuovo riavvio, ossia L’uomo d’acciaio, che diede poi vita ufficialmente al DCEU. Se Superman Lives fosse uscito e fosse stato un successo, il DCEU forse non sarebbe stato quello che è oggi. 

Cyborg

teen titansNel lontano 2014, la Warner Bros. rivelò i suoi ambiziosi piani per il DCEU dopo Batman v Superman. Questi piani comprendevano due sequel di Justice League e film da solista per tutti gli eroi protagonisti di quel film. Aquaman e Wonder Woman hanno effettivamente visto la luce, mentre The Flash arriverà il prossimo anno. Tuttavia, l’unico film ad essere stato totalmente cancellato è quello dedicato a Cyborg, forse perché la Warner Bros non aveva fiducia nel progetto, o forse a causa delle recenti accuse di Ray Fisher allo studio.

Se il film su Cyborg fosse stato completato, probabilmente avrebbe visto l’introduzione del principale avversario di Victor Stone, ossia Grid, ma sarebbe stato anche il primo film del DCEU ad avere come protagonista un attore nero.

Justice League Mortal

justice league mortalIntorno al 2007, prima dell’uscita de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, la Warner Bros. tentò per la prima volta di realizzare un film sulla Justice League. Il titolo era Justice League Mortal, sarebbe dovuto uscire nell’estate del 2009 e sarebbe stato diretto dal creatore della serie di Mad Max, George Miller.

Maxwell Lord doveva il cattivo principale, mentre la Lanterna Verde di John Stewart sarebbe stata parte della squadra (interpretata da Common, che in seguito sarebbe apparso in Suicide Squad). Alla fine, la Writers Strike del 2007-2008 e il successo de Il cavaliere oscuro convinsero la Warner Bros. a cancellare il film. Ciò significa che la spinta a creare finalmente un film sulla Justice League avrebbe portato avanti il ​​DCEU.

New Gods

Poco dopo l’uscita di Justice League, la regista di Selma – La strada per la libertà Ava DuVernay ha firmato per dirigere un film basato sulla serie a fumetti New Gods, creata dal leggendario Jack Kirby (di cui Darkseid, Steppenwolf e Apokolips fanno tutti parte). In effetti, New Gods aveva lo scopo di espandere direttamente la backstory di Darkseid e il mondo accennato nel taglio originale di Justice League ad opera di Zack Snyder.

Poco dopo la recente uscita della Snyder Cut, tuttavia, la Warner Bros. ha annunciato che New Gods è stato ufficialmente cancellato, il che significa che non ci sono più film in produzione con al centro il più grande cattivo dell’universo DC, ossia Darkseid. 

Lanterna Verde 2

Lanterna Verde filmIntorno al 2010, il futuro sembrava essere molto promettente per il film Lanterna Verde con Ryan Reynolds. Non sarebbe uscito fino al 2011, ma la Warner Bros. era così fiduciosa nel suo successo che commissionò già un sequel, con piani per una vera e propria trilogia che avrebbe fatto partire un intero universo DC condiviso, che probabilmente si sarebbe poi connesso a L’uomo d’acciaio.

Lanterna Verde aveva anticipato diversi personaggi che sarebbero poi stati importanti per l’attuale DCEU, tra cui Amanda Waller (Angela Bassett) e Sinestro (Mark Strong) che brandisce l’anello della Lanterna Gialla. Sfortunatamente, il film è stato un fallimento sia di critica che di pubblico. Per questo, Lanterna Verde non è mai diventato l’inizio del DCEU che conosciamo oggi. 

Harley Quinn vs The Joker/Gotham City Sirens

Sulla scia del successo di Suicide Squad, diversi film con Harley Quinn come protagonista sono stati annunciati dalla Warner Bros, con l’ipotesi che anche Suicide Squad 2 fosse in cantiere.

Birds of Prey di Cathy Yan è stato il primo ad arrivare, ma altri due erano in fase di sviluppo: Gotham City Sirens, diretto da David Ayer (regista di Suicide Squad), e Harley Quinn vs The Joker, che avrebbe riportato sul grande schermo il Clown Principe del Crimine di Jared Leto. Se questi film fossero stati realizzati, l’imminente The Suicide Squad di James Gunn forse non avrebbe mai visto la luce. 

Batman vs Superman

Tra Batman & Robin (1997) e Batman Begins (nel 2005), non sono stati rilasciati film DC importanti, ma diversi progetti erano stati pianificato. Il più grande messo in cantiere all’epoca è stato Batman vs Superman, che sarebbe dovuto uscito prima di Batman Begins e Superman Returns, e circa dieci anni prima di Batman v Superman: Dawn of Justice.

Il film era ambientato dopo la morte di molti dei più stretti alleati di Batman e Superman, con Lex Luthor che aveva escogitato un complotto per convincerli a combattere tra di loro. Christian Bale era stato effettivamente considerato il ruolo di Batman, mentre Josh Hartnett per quello di Superman. Ironia della sorte, la Warner Bros. alla fine ha cancellato il film perché considerato “troppo dark”.

The Flash di Phil Lord & Chris Miller

the flashAnche se Cyborg è stato cancellato senza che venisse neanche ingaggiato un regista, nessuno dei membri della Justice League ha avuto un percorso così difficile per arrivare sullo schermo come il film The Flash con Ezra Miller. Anche ignorando il fatto che la Warner Bros. stava cercando di portare un film su Barry Allen nei cinema dalla fine degli anni ’80, la versione del DCEU è passata nelle mani di tantissimi registi ed era originariamente prevista per marzo 2018, pochi mesi dopo l’uscita di Justice League.

Inizialmente destinato a essere diretto da Phil Lord & Chris Miller, il duo dietro The LEGO Movie e Spider-Man: Un nuovo universo alla fine abbandonò il progetto. Ora, anni dopo, The Flash si è trasformato in un film totalmente folle che potrebbe riavviare l’intero DCEU. 

Justice League 2

Di gran lunga la più grande vittima del DCEU – e quella di cui i fan della Justice League di Zack Snyder lamentano la perdita – è il sequel del cinecomic uscito in origine nel 2017. La Warner Bros. aveva incaricato Zack Snyder di guidare il DCEU, e ciò comprendeva almeno due film sulla Justice League. Tuttavia, a seguito della tiepida accoglienza riservata a Batman v Superman, lo studio ha cambiato i suoi piani e ha optato per un solo film dedicato alla Justice League.

Piano piano, la WB iniziò a smantellare l’idea di uno SnyderVerse, soprattutto dopo che Snyder abbandonò Justice League nel bel mezzo della produzione. La Snyder Cut e gli storyboard emersi nel corso degli anni hanno anticipato quella che sarebbe dovuto essere una storia davvero epica che avrebbe collegato tutti i film del DCEU. Purtroppo, è qualcosa che non vedremo mai… 

Mortal Kombat: il nuovo film ispirato al videogame arriva su SKY

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Mortal Kombat: il nuovo film ispirato al videogame arriva su SKY

Mortal Kombat, la nuova esplosiva avventura cinematografica ispirata alla celebre saga di videogame, diretta da Simon McQuoid e prodotta da James Wan, arriva in Italia in prima assoluta il 30 maggio su Sky Cinema Uno alle 21.15 e in streaming su NOW.

Iscriviti a NOW a soli 3 euro e inizia a guardare Mortal Kombat e molto altro!

Mortal Kombat porta in vita l’intensa azione della saga di videogame campione di vendite, in tutta la sua brutale gloria, mettendo l’uno contro l’altro i campioni indiscussi e tanto amati dai fan, in una battaglia cruenta e senza esclusione di colpi, che li spingerà al limite. Il film è diretto dal pluripremiato regista australiano Simon McQuoid e prodotto da James Wan (i film di The Conjuring, Aquaman), Todd Garner (Into the Storm, Tag), McQuoid ed E. Bennett Walsh (Men in Black: International, The Amazing Spider-Man 2).

In Mortal Kombat, il campione di MMA Cole Young, abituato a scontrarsi con chiunque per soldi, è ignaro della sua eredità, e del motivo per cui l’arcistregone dell’Outworld, Shang Tsung, abbia inviato il suo miglior guerriero Sub-Zero, un Criomante ultraterreno, a dargli la caccia. Temendo per la sicurezza della sua famiglia, Cole va alla ricerca di Sonya Blade, che è sotto la direzione di Jax, Maggiore delle Forze Speciali che porta anche lui sulla pelle lo stesso marchio del drago con cui Cole è nato. Presto si ritrova nel tempio di Lord Raiden, Antico Dio e Protettore di Earthrealm, che garantisce rifugio a coloro che portano il marchio come il suo. Qui, Cole si allena con i guerrieri esperti Liu Kang, Kung Lao e l’implacabile mercenario Kano, per prepararsi a combattere con i più grandi campioni della Terra, contro i nemici dell’Outworld, in una battaglia in cui è in gioco il destino dell’universo. Riuscirà Cole ad essere abbastanza motivato da scatenare il suo arcana – l’immenso potere custodito nella sua anima – in tempo, non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per fermare l’Outworld una volta per tutte?

Il variegato cast internazionale riflette la natura globale del brand, con talenti che spaziano dal mondo del cinema, alla televisione e alle arti marziali. L’ensemble include Lewis Tan (Deadpool 2, “Wu Assassins) nel ruolo di Cole Young; Jessica McNamee (The Meg) nel ruolo di Sonya Blade; Josh Lawson (Bombshell)  nel ruolo di Kano; Tadanobu Asano ( Midway) è Lord Raiden; Mehcad Brooks (Supergirl  per la TV) è Jax; Ludi Lin (Aquaman) è Liu Kang; con Chin Han (Skyscraper) nei panni di Shang Tsung; Joe Taslim (Star Trek Beyond) in quelli di Bi-Han e Sub-Zero; e Hiroyuki Sanada (Skyscraper) nei panni di Hanzo Hasashi e Scorpion. Inoltre sono presenti Max Huang come Kung Lao, e Sisi Stringer come Mileena.

McQuoid ha diretto il film da una sceneggiatura di Greg Russo e Dave Callaham (Wonder Woman 1984), da una storia di Oren Uziel (Mortal Kombat: Rebirth) e Russo, basato sul videogioco creato da Ed Boon e John Tobias. Richard Brener, Dave Neustadter, Victoria Palmeri, Michael Clear, Jeremy Stein e Larry Kasanoff sono i produttori esecutivi.

Per la trasposizione cinematografica del popolarissimo franchise, McQuoid ha guidato un team di filmmaker australiani e statunitensi, tra cui il direttore della fotografia Germain McMicking (True Detective, Top of the Lake: China Girl), lo scenografo Naaman Marshall (Underwater, Servant), i montatori Dan Lebental (Spider-Man: Far From Home) e Scott Gray (Top of the Lake, Daffodils), il supervisore agli effetti visivi Chris Godfrey (Hacksaw Ridge), la costumista Cappi Ireland (Lion, The Rover), ed il coreografo dei combattimenti Chan Griffin. Musiche di Benjamin Wallfisch (Blade Runner 2049, i film di IT).

Domenica 30 maggio in prima assoluta alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. E grazie a extra, il programma fedeltà di Sky, i clienti Sky da più di 3 anni e con Sky Cinema lo vedranno prima di tutti on demand nella sezione extra.

MORTAL KOMBAT 11 ULTIMATE: Acclamato dalla critica e vincitore dei prestigiosi THE GAME AWARDS 2020 nella categoria “Best Fighting Game” Mortal Kombat 11 Ultimate offre l’esperienza definitiva e completa di Mortal Kombat 11 unendo in un’unica edizione il Kombat Pack 2 con i nuovi combattenti Mileena, Rain e Rambo, Mortal Kombat 11, Kombat Pack 1 e Mortal Kombat 11: Aftermath. Disponibile ora per: PlayStation®5, PlayStation®4, PlayStation 4 Pro, Xbox Series X|S, le console Xbox One, Nintendo Switch™, PC e Stadia.

Il Divin Codino: trailer del film Originale Netflix

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Il Divin Codino: trailer del film Originale Netflix

Guarda il trailer del film Originale Netflix Il Divin Codino che celebra l’uomo oltre il mito, con un film che segue la carriera calcistica di Roberto Baggio.

Partendo dagli esordi nelle fila del Lanerossi Vicenza e passando dal controverso calcio di rigore della Finale di Coppa del Mondo 1994 tra Italia-Brasile, il film ripercorre la vita di Baggio, dal suo difficile debutto come professionista fino all’addio ai campi. Una carriera lunga 22 anni che, attraverso gli infortuni, il rapporto di amore-odio con i suoi tifosi, le incomprensioni con alcuni dei suoi allenatori e il rapporto con la sua famiglia, racconta i grandi successi sul campo di un calciatore fenomenale.

È DIODATO l’autore e interprete di “L’UOMO DIETRO IL CAMPIONE”, la main song che fa parte della colonna sonora del film Il Divin Codino.  Il brano è in uscita il 14 maggio su tutte le piattaforme di streaming e digital downloading, in contemporanea al  videoclip ufficiale su YouTube.

“L’UOMO DIETRO IL CAMPIONE” è il fedele racconto in musica della leggenda di Roberto  Baggio. Un arrangiamento dinamico, esuberante e plissettato di rock fa da tappeto alle parole di Diodato che, col suo timbro gentile, costruisce un crescendo in cui si fanno spazio emozioni di una storia tutta italiana.

Un film NETFLIX in associazione con MEDIASET prodotto da FABULA PICTURES in associazione con TRENTINO FILM COMMISSION e con la sostenibilità ambientale T-Green Film in collaborazione con Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero Della Cultura (MIC)

Black Panther 2: per Martin Freeman sarà un film “strano” ma pieno di sorprese

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Martin Freeman ha interpretato per la prima volta Everett Ross in Captain America: Civil War e, in seguito, ha ripreso il ruolo in Black Panther. Nel film di Ryan Coogler, ha stretto una sorta di legame con T’Challa e Shuri, quindi dovrebbe sorprendere che il personaggio tornerà in Black Panther: Wakanda Forever.

Di recente, Freeman è stato ospite dello show di James Corden, dove ha confermato di aver incontrato Ryan Coogler e di essere stato informato della direzione in cui intende portare il sequel. Tuttavia, sembra che sia rimasto piuttosto sorpreso da ciò che il regista ha in mente per il sequel.

“Ho ricevuto una telefonata via Zoom da Ryan Coogler, il regista e co-sceneggiatore, circa sette o otto settimane fa, credo. Mi ha raccontato meticolosamente tutte le evoluzioni del mio personaggio nel film. Mi ha raccontato il film, ma spiegandomi come sarà ora il mio personaggio. E alcune cose erano davvero molto strane”, ha ammesso Freeman.

“Penso che Ryan abbia capito dalle espressioni del mio volto che quello che mi stava raccontando mi stava letteralmente scioccando. Ma lui continuava a dirmi: ‘Non preoccuparti, funzionerà!’. So che le persone non vedono l’ora di vederlo e spero veramente che il pubblico sia pronto a lasciarsi sorprendere”, ha concluso l’attore.

Senza Chadwick Boseman, il sequel di Black Panther è chiaramente destinato ad essere un film molto diverso. A tal proposito, Martin Freeman ha condiviso le sue speranze in merito a come il nuovo film riuscirà a rendere omaggio al compianto attore: “Ovviamente, la speranza è che renderà giustizia al primo film e, al tempo stesso, giustizia all’eredità di Chadwick. Poi, ovviamente, c’è anche la speranza di realizzare un buon film.”

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Scream, parla Courteney Cox: “Sarà un nuovo inizio”

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Scream, parla Courteney Cox: “Sarà un nuovo inizio”

Ospite dello show di Drew Barrymore, Courteney Cox ha parlato dell’attesissimo quinto capitolo della saga di Scream, che arriverà nelle sale nel 2022. Le riprese del film sono terminate da parecchio tempo, ma ancora non abbiamo avuto modo di vedere nulla di ufficiale in merito al progetto (a parte alcuni scatti dal set condivisi attraverso i social ufficiali del franchise).

Il film è molto atteso non solo perché sarà il primo a non essere diretto da Wes Craven (scomparso purtroppo nel 2015), ma anche perché vedrà il ritorno del cast originale, composto oltre che da Courteney Cox (che sarà di nuovo la giornalista Gale Weathers) anche da Neve Campbell (Sidney Prescott) e David Arquette (lo sceriffo Dewey Riley).

I fan non vedono l’ora di rivedere i loro personaggi preferiti sul grande schermo, ma anche di scoprire in che modo il nuovo film omaggerà la memoria del maestro Craven, uno dei più grandi registi di film horror della storia. E proprio a tal proposito, Courteney Cox ha spiegato che Scream sarà l’inizio di un franchise completamente nuovo: “Scream, questo è il quinto. In teoria… ma non è Scream 5, è semplicemente Scream. È a tutti gli effetti un nuovo franchise”, ha spiegato l’attrice.

“I due registi sono incredibili. Hanno realizzato un film nuovo di zecca, moderno, ovviamente spaventoso. È in tutto e per tutto un nuovo Scream. Non un riavvio, non un remake… semplicemente, un nuovo inizio. Sarà fantastico!”, ha concluso.

Tutto quello che sappiamo su Scream

Scream arriverà nelle sale americane il 14 gennaio 2022. In Italia il film verrà distribuito nello stesso anno da Eagle Pictures. Kevin Williamson, storico produttore e sceneggiatore della saga, è stato nuovamente coinvolto. Alla regia Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, registi dell’horror Finché morti non ci separi. Tra le new entry del cast figurano Melissa Barrera, Jack Quaid, Kyle Gallner e Dylan Minnette.

The Boat: al via le riprese del film con Marco Bocci

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The Boat: al via le riprese del film con Marco Bocci

Sono iniziate questa settimana in Costiera Amalfitana le riprese del thriller The Boat, diretto da Alessio Liguori e scritto da Gianluca Ansanelli, Ciro Zecca e Nicola Salerno.

Le riprese del film, che verrà distribuito in sala da 01 Distribution, avranno una durata di cinque settimane e si svolgeranno nelle splendide località della Penisola Sorrentina, con la collaborazione del Comune di Sorrento, Di Piano di Sorrento e della Film Commission Regione Campania. Prodotto da Marco Belardi per Lotus Production con Rai Cinema, The Boat è il primo progetto del dipartimento Lotus Factory, guidata da Nicola Abbatangelo, direttore artistico del progetto.

The Boat, interpretato da Marco Bocci, Diane Flerì, Filippo Nigro, Marina Rocco, Caterina Shulha, Alessandro Tiberi e Eduardo Valdarnini, racconta il viaggio a bordo di un lussuoso yacht di tre coppie che si trasformerà da entusiasmante esperienza, a terribile incubo.

Un film carico di tensione, in cui le molteplici sfumature psicologiche dei personaggi si intrecciano con le cupe ombre di un passato che riemerge, conferendo alla storia uno sguardo inquietante, emozionale e coinvolgente.

La trama

Tre coppie di fidanzati, Flavio (Filippo Nigro) ed Elena (Diane Flerì), Federico (Alessandro Tiberi) e Claudia (Marina Rocco) ed Enrico (Marco Bocci) e Martina (Caterina Shulha) decidono di trascorrere un weekend insieme nel Mediterraneo, tutti ospiti sullo yatch di Flavio. Sono quasi tutti ricchi, abituati alla bella vita, e questo viaggio è l’occasione per passare del tempo insieme e ripianare vecchi rancori.

Si inserisce tra loro l’outsider Martina, giovanissima fidanzata di Enrico, poco abituata a quel tenore di vita, ma molto attratta dall’occasione. Dopo il

primo giorno di festa, mare e sole, la crociera prende una piega inquietante. Perché si sono svegliati in mezzo al mare?

Perché la barca non parte? Perché cibo e acqua sono scomparsi? Un walkie talkie trasmette una voce. È quella di uno sconosciuto Emilio (Eduardo Valdarnini) che li ricatta e vuole i loro soldi, in particolare quelli di Enrico… Ma è solo questo? O qualcuno ha approfittato di questo viaggio, lontano da tutto, per mettere in atto una vendetta? Questa situazione estrema li porterà a far emergere i loro lati più oscuri e le loro verità, anche quelle più scabrose e inconfessabili. Forse ciò che sta accadendo è sepolto nel passato che quel gruppo di amici avrebbe voluto dimenticare, ma che qualcuno vuole riportare alla luce…

Apple Original Films e A24 insieme per The Tragedy of Macbeth di Joel Coen

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Apple Original Films e A24 hanno annunciato oggi che collaboreranno all’attesissimo The Tragedy of Macbeth, il nuovo film del vincitore dell’Oscar Joel Coen, interpretato dai premi Oscar Denzel Washington e Frances McDormand. Il film uscirà nelle sale di tutto il mondo entro la fine dell’anno, prima del lancio su Apple TV+.

Il cast di The Tragedy of Macbeth comprende anche Bertie Carvel, Alex Hassell, Corey Hawkins, Kathryn Hunter, Harry Melling e Brendan Gleeson. Il film riunisce i frequenti collaboratori di Coen, tra cui Bruno Delbonnel come direttore della fotografia, Mary Zophres come costumista e Carter Burwell come autore della colonna sonora. Coen, oltre a dirigere, produce il film insieme a McDormand e Robert Graf.

I film di Apple Original Films e A24, acclamati dalla critica, includono “On The Rocks“, della vincitrice dell’Oscar Sofia Coppola, con Rashida Jones e Bill Murray, e il vincitore del Gran Premio della Giuria del Sundance Film Festival “Boys State”, che ha vinto anche due Critics Choice Documentary Awards e il premio SXSW Louis Black “Lone Star”; l’imminente adattamento Young Adult di “The Sky is Everywhere”, diretto da Josephine Decker e interpretato da Grace Kaufman, Cherry Jones e Jason Segel.

Apple Original Films ospita film Apple Original pluripremiati e acclamati dalla critica, tra cui “Greyhound”, nominato agli Oscar, ai BAFTA, People’s Choice e Critics Choice Super Award, scritto e interpretato da Tom Hanks; Il film d’animazione “Wolfwalkers”, candidato all’Oscar e vincitore dell’AFI Fest; il vincitore del NAACP Image Award “The Banker”, un film che affronta l’ingiustizia razziale, con Anthony Mackie e Samuel L. Jackson; Il nuovo film di Anthony e Joe Russo “Cherry”, con Tom Holland e Ciara Bravo; “Palmer” con Justin Timberlake, diretto da Fisher Stevens, il film di successo mondiale “Billie Eilish: The World’s A Little Blurry” del regista RJ Cutler, il film vincitore del Cinema for Peace Award e nominato dal Critics Choice Documentary Award “The Elephant Queen”; e il candidato per il documentario “Fireball: Visitors from Darker Worlds” di Werner Herzog.

James Gunn a ruota libera su GOTG Vol. 3, The Suicide Squad e il film sui Thunderbolts

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Come i fan dei cinecomics sapranno, James Gunn è da sempre molto aperto al dialogo con i suoi fan, e spesso, attraverso i suoi profili social, si lascia andare a lunghe sessioni di Q&A in cui cerca di risponde a quasi tutte le curiosità non solo in merito ai suoi imminenti progetti, ma anche sulla sua carriera in generale e sulle sue preferenze in fatto di film di supereroi.

Proprio nelle ultime ore, il regista e sceneggiatore ha risposto ad alcune domande attraverso le storie di Instagram, rivelando nuovi dettagli in merito all’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3. Nell’ordine, il regista ha ribadito che quasi probabilmente il terzo capitolo sarà l’ultimo della saga da lui diretto, proprio perché chiuderà la storia iniziata con il primo film. Ha poi confermato che sarà ambientato subito dopo gli eventi di Thor: Love and Thunder e che tra i suoi film preferiti del MCU figura, insieme a Guardiani della Galassia Vol. 2, anche il primo Iron Man

Chiaramente, non sono mancate anche le domande in merito a The Suicide Squad, che arriverà in sala il prossimo agosto. In merito al cinecomic DC, Gunn ha ribadito ancora una volta che quasi tutti i personaggi presenti nel film moriranno, mentre non ha voluto rivelare quali fossero gli altri due progetti DC a cui aveva pensato quando venne contattato dalla Warner Bros. per un nuovo film: “Se te lo dicessi, tradirei me stesso”, ha risposto il regista alla domanda di un fan. “Ci sono altre proprietà DC che adoro, ovviamente. Almeno altre due.”

Come riportato da FilmRatings.com, The Suicide Squad ha da poco ricevuto un Rating R, ossia un divieto ai minori di 17 anni non accompagnati. La motivazione è la seguente: “Presenza di immagini violente e di sangue, linguaggio volgare, riferimenti sessuali espliciti, uso di droghe e brevi accenni di nudità.”

Tornando a James Gunn, sempre via Instagram il regista ha dichiarato di aver accantonato il progetto di un film dedicato ai Thunderbolts, il gruppo di supereroi dei fumetti Marvel, verso cui aveva espresso interesse durante un’intervista del 2013. Come spiegato dal diretto interessato, è stato proprio The Suicide Squad a far calare il suo interesse nei confronti di un film dedicato a quei personaggi.

Anthony Mackie commenta la possibilità di apparire in Black Panther 2

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A causa della narrativa interconnessa alla base del MCU, i fan si chiedono sempre quali personaggi potrebbero apparire in determinati film o serie tv. Anthony Mackie è reduce dal successo di The Falcon and the Winter Soldier, in cui il suo Falcon ha finalmente raccolto l’eredità di Steve Rogers diventando il nuovo Captain America.

Nella vita reale, Mackie era molto amico di Chadwick Boseman, il compianto attore che ha prestato il suo volto a Black Panther nell’omonimo film del 2018 diretto da Ryan Coogler. Durante una recente intervista con ET Online, a Mackie è stato chiesto se ci sia un possibilità che Sam Wilson faccia un’apparizione nell’attesissimo Black Panther: Wakanda Forever. In maniera ironica, l’attore ha risposto: “Ho un visto per Wakanda, quindi posso andarci quando voglio. Ho un passato e un visto per Wakanda e sono vaccinato, quindi ci possono andare.”

Naturalmente, Mackie non ha né confermato né smentito un suo eventuale coinvolgimento in Black Panther 2, ma pare voglia assicurarsi che la sua apparizione tenga comunque conto dell’eredità di Boseman, se mai dovesse realmente prendere parte al film: “È strano ora, soprattutto per la quantità di rispetto e ammirazione che ho per Chad, avendolo conosciuto per così tanto tempo. Vorresti solo fare tutto nel modo giusto. Non so quale sia la risposta. Non so quale sia quella cosa giusta. Vorrei solo assicurarmi che tutto venisse fatto bene, in suo onore.”

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Gal Gadot commenta il conflitto israelo-palestinese e scatta la polemica

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Gal Gadot, l’iconica Wonder Woman del DCEU, è finita nell’occhio del ciclone per aver espresso la sua in merito ai recenti sviluppi sul conflitto israelo-palestinese. L’attrice, lo ricordiamo, è israeliana, nata nel 1985 a Petah Tikva, una città nel Distretto Centrale di Israele, situata ad est di Tel Aviv.

Nella giornata di ieri, l’attrice ha diffuso attraverso i suoi profili Facebook, Twitter e Instagram il seguente messaggio: “Il mio cuore è spezzato. La mia nazione è in guerra. Sono preoccupata per la mia famiglia, i miei amici. Sono preoccupata per la mia gente. È un circolo vizioso che va avanti ormai da troppo tempo. Israele si merita di vivere come nazione libera e sicura. I nostri vicini si meritano la stessa cosa. Prego per le vittime e per le loro famiglie, prego affinché questa ostilità inimmaginabile possa finire, prego affinché i nostri leader possano trovare una soluzione che permetta a tutti di vivere in pace gli uni con gli altri. Prego per giorni migliori.”

Considerato che si tratta di una questione estremamente delicata, proprio perché i social possono essere un facile campo di battaglia in cui rigettare odio nei confronti degli altri, Gal Gadot ha in qualche modo giocato d’anticipo e, dopo una serie di commenti pieni di risentimento (al pari di tutti quelli a sostegno delle sue parole), l’attrice ha disabilitato i commenti sotto ciascuno dei post condivisi attraverso i suoi profili social.

Essendo uno degli argomenti più controversi al mondo, qualsiasi discussione sul conflitto israelo-palestinese è destinata a suscitare una sorta di controversia. Ricordiamo che nel 2017, il Libano ha vietato la distribuzione del primo Wonder Woman a causa del coinvolgimento di Gadot e del conflitto con Israele. Quindi, questa non è la prima volta che l’attrice è al centro di una controversia legata al suo paese d’origine, e probabilmente non sarà neanche l’ultima.

Emily Blunt chiarisce finalmente il suo ‘no’ a Vedova Nera

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Emily Blunt chiarisce finalmente il suo ‘no’ a Vedova Nera

Di recente Emily Blunt dello show di Howard Stern e, in quell’occasione, ha avuto la possibilità di mettere a tacere una volta per tutti le voci circa un suo presunto coinvolgimento nel reboot dei Fantastici Quattro ad opera dei Marvel Studios.

Sempre a proposito del MCU, però, quell’ospitata è stata anche l’occasione per la celebre attrice di spiegare finalmente i motivi che l’hanno spinta a rifiutare il ruolo di Vedova Nera nell’Universo Cinematografico Marvel. Per chi ancora non lo sapesse, all’inizio i Marvel Studios aveva puntato proprio sulla star di A Quiet Place per il ruolo di Natasha Romanoff, poi affidato a Scarlett Johansson.

In merito al perché decise di non accettare la parte, Emily Blunt ha spiegato: “Voglio chiarire questa cosa, finalmente. Ero sotto contratto per I fantastici viaggi di Gulliver, che in realtà era un film che non volevo fare. È stato parecchio doloroso, perché sono sempre molto orgogliosa delle decisioni che prendo. I film che scelgo di fare significano molto per me.”

Poi ha aggiunto: “Ho davvero a cuore le scelte che faccio, anche perché mi rappresentano: sono le scelte che faccio. Ad ogni modo, sul set di quel film mi sono divertita tantissimo e sono stati tutti davvero adorabili con me. È stato bellissimo lavorare con loro. Forse, mi ha infastidito che quella cosa sia avvenuta.”

Emily Blunt aggiorna sul sequel di Edge of Tomorrow

Durante il corso dell’intervista, l’attrice ha anche aggiornamento brevemente sull’agognato sequel di Edge of Tomorrow, rivelando che, nonostante lei, Tom Cruise e il regista Doug Liman vogliano davvero realizzarlo, al momento ci sono troppi ostacoli, che riguardano non solo gli impegni lavorativi di ognuno, ma anche l’impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sui budget delle grandi produzioni. In merito, Blunt ha detto: “Sinceramente, credo che sia troppo costoso. Non so davvero come potremmo farlo.”

Venom 2: Andy Serkis rivela quali saranno i poteri di Carnage

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Venom 2: Andy Serkis rivela quali saranno i poteri di Carnage

Lo scorso lunedì è arrivato online il primo trailer ufficiale di Venom: La furia di Carnage, l’atteso sequel del cinecomic con Tom Hardy che purtroppo, a causa della pandemia di Covid-19, è stato posticipato di circa un anno.

Tra i motivi per cui i fan non vedono l’ora di vedere il sequel, c’è sicuramente l’esordio del personaggio di Carnage interpretato da Woody Harrelson, che nel precedente avevano visto solo nel finale, durante la scena post-credits che anticipava, appunto, un nuovo film. Ora, in una recente intervista con IGN, il regista Andy Serkis ha parlato proprio del temibile Cletus Kasady, parlando nello specifico di quali saranno i suoi poteri.

“Può trasformarsi in nebbia”, ha spiegato Serkis. “Può trasformarsi in tutti i tipi di viticci. Può assumere diverse forme. Può trasformarsi in un’arma, può fare davvero tante cose diverse. Come tutti i simbionti, riflettono la persona che li ospita. Quindi ci sarà l’oscurità tipica di Carnage, ma anche la sua giocosità, la sua arguzia, la sua stranezza. Cletus è veramente intelligente e… ha molto senso dell’umorismo. Volevamo che tutto questo si riflettesse nel simbionte a lui legato.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham. Il film uscirà in autunno al cinema.

Shang-Chi e Gli Eterni potrebbero non uscire in Cina

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Shang-Chi e Gli Eterni potrebbero non uscire in Cina

A quanto pare, due dei titoli più attesi della Fase 4 del MCU, ossia Gli Eterni e Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, potrebbero non essere distribuiti in Cina. La questione è stata affrontata in un nuovo report di Variety, che approfondiremo di seguito…

CCTV6 China Movie Channel ha dedicato uno speciale ai film della Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel, elencando soltanto otto dei dieci titoli in programma che andranno a comporre la nuova fase, escludendo sia Gli Eterni che Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli. Sebbene ciò non sia una conferma ufficiale del fatto che entrambi i film non verranno distribuiti in Cina, al tempo stesso getta parecchia benzina sul fuoco in merito alle speculazioni.

A dare maggiore peso a questo report è il fatto che CCTV6 è sotto la giurisdizione del Dipartimento di propaganda cinese che approva i film che vengono distribuiti (ricordiamo che in Cina non esiste il libero mercato e tutti i film stranieri devono ricevere l’approvazione del governo per poter uscire al cinema).

La questione ha dell’incredibile, dal momento che si tratta di due cinecomics che potrebbero avere una certa risonanza nel mercato in questione, visto che Shang-Chi sarà il primo film di supereroi ad avere come protagonista un personaggio asiatico, mentre Gli Eterni sarà il primo film della Marvel diretto da una regista non caucasica, il premio Oscar Chloé Zhao (Nomadland).

Tuttavia, proprio di recente Zhao è stata bollata come “persona non gradita” dalle autorità cinesi per alcune vecchie dichiarazioni della stessa regista proprio in merito alla Cina. Di conseguenza, Nomadland è stato ritirato dalle sale e non ha avuto alcun tipo di promozione (neanche quando la regista è stata premiata con l’Oscar, vittoria storica essendo la prima donna cinese a vincere l’ambito riconoscimento).

Parallelamente, neanche Shang-Chi è stato esente da controversie, che riguardano non solo la percezione del film (molti lo accusano di offrire una versione stereotipata della Cina) ma anche la scelta del casting, soprattutto in merito a Simu Liu e Awkwafina, tacciati di non “rispettare” gli standard della tipica bellezza cinese.

Chiaramente, vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi…

P!NK – All I Know So Far: trailer del film in arrivo su Prime Video

Amazon Prime Video ha diffuso il trailer ufficiale del documentario P!NK – All I Know So Far, il film su P!NK che arriverà su Prime Video il 21 maggio 2021. Diretto da Michael Gracey prodotto da Michael Gracey e Isabella Parish.

Unisciti alla pluripremiata cantante e performer P!NK e alla sua “famiglia acquisita” nel viaggio realizzato durante il world tour da record del 2019 “Beautiful Trauma” e segui la cantante mentre cerca di dividersi tra il suo ruolo di madre, moglie e performer. Tra filmati on the road e dietro le quinte, interviste e materiali personali, il regista Michael Gracey (The Greatest Showman) offre al pubblico in uno sguardo inedito sulla vita della diva.

La Notte del Giudizio Per Sempre: trailer italiano ufficiale

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La Notte del Giudizio Per Sempre: trailer italiano ufficiale

Universal Pictures ha diffuso il trailer italiano di La Notte del Giudizio Per Sempre, l’atteso quinto capitolo del franchise horror di successo prodotto da Jason Blum. Scritto da James DeMonaco e diretto da Everardo Gout nel cast protagonisti sono Ana de la Reguera, Tenoch Huerta, Josh Lucas, Cassidy Freeman e Will Patton.

Questa estate non ci saranno più regole quando una setta di fuorilegge deciderà di non far terminare all’alba lo Sfogo annuale, ma di renderlo permanente ne La Notte del Giudizio Per Sempre. Dopo il grande successo de LA PRIMA NOTTE DEL GIUDIZIO nel 2018, la celebre produzione del terrore, Blumhouse, rilancia un nuovo innovativo episodio della saga. I membri di un movimento clandestino, non più soddisfatti di una sola notte all’anno di anarchia e omicidio, decidono di calare l’America in un tempo di caos e massacro. Nessuno è più al sicuro. Adela (Ana de la Reguera, Cowboys & Aliens) e suo marito Juan (Tenoch Huerta, Days of Grace) vivono in Texas, dove Juan lavora come aiutante del ranch della ricca famiglia Tucker. Juan fa una buona impressione al capofamiglia, Caleb Tucker (Will Patton, Halloween), ma questo provoca la gelosia e la rabbia del figlio di Caleb, Dylan (Josh Lucas, Le Mans ’66 – La grande sfida).

La mattina dopo lo Sfogo, una gang mascherata di assassini attacca la famiglia Tucker, tra cui ci sono la moglie di Dylan (Cassidy Freeman, HBO’s The Righteous Gemstones) e sua sorella (Leven Rambin, Hunger Games), costringendo entrambe le famiglie ad unirsi per combattere mentre il paese precipita nel caos e gli Stati Uniti cominciano a disintegrarsi intorno a loro.

Da una sceneggiatura del creatore della saga, James DeMonaco, La Notte del Giudizio Per Sempre è diretto da Everardo Gout, autore e regista del pluripremiato thriller Days of Grace. Il film è prodotto dai produttori storici della saga: Jason Blum per la sua Blumhouse Productions, Platinum Dunes con Michael Bay, Andrew Form e Brad Fuller; e la coppia di Man in a Tree, James DeMonaco e il suo partner di produzione di lunga data Sébastien K. Lemercier. I produttori esecutivi sono Marcei A. Brown, Everardo Gout e Jeanette Volturno. Universal Pictures presenta, in associazione con Perfect World Pictures, una produzione Platinum Dunes/Blumhouse/Man in a Tree.

Il trono di Spade: le stagioni dalla peggiore alla migliore

Il trono di Spade: le stagioni dalla peggiore alla migliore

Sembra strano pensare che dalla prima volta che abbiamo sentito Sean Bean pronunciare la fatidica frase “L’inverno sta arrivando” siano passati dieci anni, eppure, Il trono di Spade, la serie HBO che ha fatto la storia della tv e del genere fantasy, ha compiuto proprio quest’anno un compleanno importante. Il suo finale fa ancora discutere, alcune scelte di David Benioff e DB Weiss scaldano ancora gli animi dei fan e l’interesse che aleggia intorno alla serie spin-off House of the Dragon, attualmente in produzione, segnala chiaramente che la voglia degli spettatori del Westeros e dell’Essos non è ancora sazia.

Ma mentre tutti fremiamo di ritrovare sullo schermo cognomi conosciuti e personaggi sui quali abbiamo già fantasticato, guardiamo indietro allo show, che è per intero disponibile su NOW, alle sue otto stagioni e scopriamo insieme questa classifica che le elenca dalla peggiore alla migliore. Il trono di Spade è disponibile anche on demand su Sky.

Stagione 5 de Il trono di Spade

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Ci siamo dati un compito decisamente difficile, dal momento che ogni stagione de Il trono di Spade ha dei lati positivi e dei lati negativi, soprattutto la scelta ha una componente discrezionale importante data la preferenza di un personaggio o una storyline su un’altra che è assolutamente caratteristica individuale. Proveremo ad essere il più democratici possibile partendo dalla quinta stagione.

Incastonata tra due delle stagioni più eccitanti dello show, la quinta stagione risente di questa caratteristica. La storyline di Daenerys a Meereen si trascina, l’allenamento di Arya a Braavos diventa noioso e la crociata di Approdo del Re dell’Alto Passero è frustrante. Naturalmente persino queste tre macrotrame hanno dei risvolti positivi: Jorah ritorna e Drogon salva Dany dalla fossa di combattimento. Arya riesce a ottenere la sua vendetta su Meryn Trant, anche se lo fa in maniera decisamente cruenta. E Cersei si sottopone alla sua Camminata della Penitenza, mettendo le basi per l’esplosivo colpo di scena della stagione successiva.

L’avventura di Jaime e Bronn in Dorne è deludente, nonostante la bellissima scena tra i leone di Lannister e sua figlia/nipote Myrcella, la povera Sansa raggiunge l’apice delle sue sofferenze prima per mano di Ditocorto e poi per mano di Ramsay Bolton, per non parlare di Shireen Baratheon, bruciata su una pira dal padre e addirittura di Jon, ucciso a tradimento dai Guardiani della notte. È forse questa la scena più odiata dai fan, quella che più volte ha fatto dire a chi si è approcciato impreparato allo show: “Basta, lascio perdere”.  Come in ogni stagione de Il trono di Spade, c’è però la puntata o la scena memorabile e certamente nella quinta stagione Hardhome occupa questo posto. Lo scontro tra vivi e morti, con Jon che disintegra un Estraneo con Lungo Artiglio, resta una scena da annali della tv.

Stagione 2 de Il trono di Spade

Il trono di Spade 2

La seconda stagione de Il trono di Spade espande quel mondo magico e misterioso che avevamo visto nel primo ciclo. Entrano in gioco molti personaggi che poi saranno fondamentali per lo sviluppo della trama tra cui Stannis, Ser Davos, Melisandre, Brienne e Margaery. Le scene ad Harrenahl con Arya e Tywin sono decisamente emozionanti, Jon si innamora di Ygritte e la Donna rossa dà alla luce un’ombra figlia di Re. Intanto, Robb Stark guadagna il titolo di Re del Nord, in una scena molto emozionante e Stannis si converte a quel Signore della Luce che lo porterà alla rovina.

Gli eventi, anche in questo caso, sono tanti, ma bisogna aspettare la battaglia delle Acque Nere per avere della vera azione, mentre la chiusura sull’esercito degli Estranei che avanza davanti al povero Sam terrorizzato è comunque un finale epico.

Stagione 7 de Il trono di Spade

Game of Thrones 7x05Le ultime due stagioni della serie risentono di una certa fretta nel dover chiudere le trame, questo porta la stagione sette e otto in posizione basse della classifica, nonostante non siano esenti da momenti davvero epici.

Daenerys trascorre le prime sei stagioni viaggiando verso il Westeros, e nella settima stagione si dimostra estremamente veloce nell’andare avanti e indietro sul continente. Questa stagione abbandona completamente i concetti di spazio e tempo, il che è un vero peccato, considerata la meticolosità con cui tutto era stato costruito nelle prime stagioni.  Tuttavia, la settima stagione si assume il compito arduo di consolidare tutte le trame e ricondurre a pochi momenti quello che avrebbe dovuto raccontare la stagione conclusiva con delle reunion davvero emozionanti. Arya si riunisce con Sansa. Jon incontra (e va a letto con) Daenerys. Cersei incontra uno zombie.

Nonostante questi problemi di ritmo, la stagione la stagione 7 ha alcune delle scene più iconiche dello show. L’attacco di Daenerys ai Lannister, la morte di Ditocorto, gli Estranei che si impossessano di Viserion sono scene memorabili, per non parlare del finale con la Barriera che si sbriciola sotto il fiato di ghiaccio del drago zombie.

Stagione 3

Anche se questa stagione è segnata dalle Nozze Rosse, una scena che in quanto a shock prodotto nello spettatore pareggia con la decapitazione di Ned Stark, la terza stagione de Il trono di Spade è incentrata su Jaime Lannister. Si tratta di un capolavoro di scrittura del personaggio, certamente, se non fosse che poi questa finezza di tratteggio si perderà più avanti, e Jamie sarà uno dei tanto caratteri trattati malissimo dagli sceneggiatori.

Ma allo stato delle cose, nella terza stagione, Il trono di Spade trasforma un incestuoso tentato infanticida in un simpatico cavaliere, nobile e con una sola mano, mentre guadagna la nostra benevolenza con una confessione in una vasca di acqua calda al cospetto di una donna guerriera.

Altri punti salienti includono Jon che perde la verginità, Dany che acquisisce gli Immacolati e l’epica sequenza di arrampicata sulla Barriera che fa eco al discorso di Ditocorto, ormai divenuto iconico, che “il caos è una scala”. Certo, avremmo potuto fare a meno delle infinite sequenze di tortura del povero Theon.

Stagione 8

Afflitti dall’impossibile compito di scrivere l’ultima stagione televisiva della serie più attesa degli ultimi anni, Benioff e Weiss hanno dovuto combattere con necessità, fan service e fedeltà ai personaggi che avevano raccontato negli otto anni precedenti. È vero che molte trame sono state dimenticate e affrettate, molti momenti sono sembrati semplicistici e molti personaggi non hanno ottenuto ciò che i fan desideravano per loro.

Tuttavia, al netto di questo e di una fretta immane che ha travolto la produzione, l’ottava stagione de Il trono di Spade riesce a dare una giusta conclusione ad ogni trama. Non giustizia, ma “giustezza”, perché ogni personaggio ottiene ciò per cui era destinato, compie tutto ciò che avrebbe dovuto (anche se non sperato) e in molti casi la difficoltà di essere coerenti ha scontentato i fan. Purtroppo molte cose sono state lasciate al caso, come la genia di Jon che sembrava fondamentale e invece si è rivelata poco importante, se non per contribuire alla follia, affrettata anche questa, seppure seminata, di Daenerys.

Piccola nota estremamente di parte: il Nord non dimentica e i figli di Ned Stark sono riusciti tutti a sovvertire la loro fortuna avversa.

Stagione 1

il trono di spade 1

Anche se serve principalmente come prologo, mettendo in campo i giocatori e presentando gli eventi che scatenano la storia, la Stagione 1 de Il trono di Spade riesce a introdurre una marea di luoghi immaginari, religioni, lingue, personaggi e storie senza essere mai noiosa. Inoltre, la stagione chiarisce immediatamente che nessuno è al sicuro, uccidendo il suo protagonista nel nono episodio, travolgendo i fan che restano indignati ma anche affascinati da un tale gesto.

È più facile apprezzare la prima stagione dopo aver visto il resto della serie, poiché momenti come Jaime che spinge Bran fuori dalla finestra e Danaerys che dà alla luce tre draghi diventano i pilastri su cui è costruita tutta la saga. Sebbene abbia un ritmo più lento e meno significativo rispetto alle stagioni successive, con quasi nessuno scontro epico o grande scena di battaglia, la prima stagione pone con cura le basi per quello che sarebbe diventato uno dei pochi show tv recenti a creare comunità in tutto il mondo.

Stagione 4

Dopo le famigerate Nozze Rosse, la quarta stagione inizia con la faccia di Joffrey che diventa viola e termina con Tyrion che lancia una freccia da una balestra contro suo padre seduto al gabinetto. Per tutta la stagione, Peter Dinklage brilla mentre conferisce a Tyrion una statura assolutamente superiore a quella di tutti gli altri personaggi. La storyline del processo del giovane Lannister ingiustamente accusato della morte di re Joffrey è quanto di meglio scritto da D&D.

Ma non solo. A dispetto della sua cruenta fine, l’Oberyn Martell di Pedro Pascal ruba i cuori degli spettatori e tiene banco con carisma e fascino, anche nel momento della sua morte, spettacolare e tragica. Ricordiamo che l’attesa dell’episodio La Montagna e la Vipera, all’epoca, fu particolarmente lunga (due settimane invece che una) e accompagnata da riti collettivi. Succedono così tante cose ad Approdo del Re che è quasi facile dimenticare Arya e il Mastino, i quali restano il miglior duo comico di tutto il Westeros, mentre il conflitto tra i Bruti e i Guardiani della Notte esplode nella magnifica puntata dedicata all’assalto alla barriera da parte dei primi. La notte del Castello Nero si fa rossa di fuoco e sangue, e lo show ci regala la scena di battaglia più bella dell’intera serie, almeno fino alla Battaglia dei bastardi.

Stagione 6

La sesta stagione de Il trono di Spade è quella che unisce meglio delle altre intrattenimento, soddisfazione degli spettatori, chiusura di alcune trame. Assistiamo ai momenti attesi, inaspettati e gratificanti che si svolgono continuamente durante i 10 episodi, a differenza delle altre stagioni che alternavano episodi tranquilli ad altri con momenti epici. Jon si sveglia e si riunisce con Sansa, scena che inaspettatamente è molto più commovente della reunion del Lupo Bianco con la sorellina preferita, Arya. Hodor “tiene la porta” e si sacrifica per Bran. Il Mastino ritorna, ancora vivo, nonostante il duello con Brienne. Daenerys dà fuoco ai khal nell’epica scena di Vaes Dothrak. Arya serve la sua più dolce vendetta a Walder Frey, sterminando il clan che aveva lasciato vivo “un ultimo lupo”. Jon splende sul campo di battaglia contro un altro bastardo. Sansa dà da mangiare ai cani (sorriso sornione di soddisfazione in sottofondo). E alimentata da due stagioni di umiliazione da parte dell’Alto Passero, Cersei si dà alla piromania e realizza il piano più esplosivo della serie, eliminando in un solo colpo verde casate e culti.

E se ciò non dovesse bastare, ci vengono svelate le vicende avvenute nella Torre della Gioia, dove scopriamo che Jon è figlio di Lyanna Stark e di Rhaegar Targaryen (aprendo una serie di domande che poi non troveranno risposta, ma tant’è) e Daenerys finalmente salpa verso Westeros, un arco narrativo con una preparazione di 60 episodi. Veloce nel ritmo, la stagione 6 riesce a mantenere la brillantezza delle stagioni precedenti che avevano una combustione più lenta mentre offre il più grande uno-due de Il trono di Spade con La Battaglia dei Bastardi e I Venti dell’Inverno che si susseguono per un finale travolgente. Il perfetto equilibrio tra elementi umani e soprannaturali, personali e politici, la sesta stagione è senza dubbio il culmine dell’intera serie che possiamo vedere e rivedere su NOW.

Enlightened – La nuova me, recensione della serie con Laura Dern

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Enlightened – La nuova me, recensione della serie con Laura Dern

Arriva su Sky Atlantic, in prima tv italiana, Enlightened – La nuova me, la serie tv del 2011 che, tra le altre firme, porta anche quella di Jonathan Demme e vede protagonista una splendida Laura Dern. Da mercoledì 12 maggio alle 21.15, disponibile anche on demand e su NOW, in streaming. 

La serie racconta di Amy Jellicoe, una donna di 40 anni in un momento molto particolare della sua vita. Un breve antefatto ce la mostra in preda ad una crisi di nervi: ha avuto una relazione con un suo collega, sposato, e quando questa è venuta alla luce, lei è stata spostata dal reparto vendite, suo campo di eccellenza, ad un altro settore dell’azienda (mentre il collega maschio è uscito indenne dallo “scandalo”). Inutile dire che questa esperienza la conduce fuori strada, Amy ha un esaurimento nervoso, e così si ritira in un centro per la riabilitazione, dal quale esce apparentemente positiva e propositiva per la sua prossima vita con la sua “nuova sé”. Tutto questo, raccontato nei primi minuti della prima puntata, ci offre un’affresco molto chiaro di quello che vedremo: la storia di una donna che tenta di ricostruirsi, recuperando ciò che ha perso, ma con il silenzioso dubbio che in effetti quello che aveva non era poi il meglio.

Enlightened – La nuova me con Laura Dern

Da questa premessa ci spostiamo all’oggi, con Amy che, sempre vestita di colori sgargianti, cerca di ammortizzare tutte le batoste che le vengono inferte in questa nuova fase della sua vita. La sua vecchia azienda le assegna un posto di grado e importanza inferiore rispetto a quello che aveva prima, nel frattempo ereditato dalla sua ex segretaria; torna a vivere con la madre, dal momento che non può più permettersi una casa; le sua amicizia sul lavoro si rivelano poco solide e cerca affannosamente nuovi stimoli per cercare di sopravvivere a se stessa.

A metà tra la farsa e la commedia, con incursioni nel dramma senza uscita, Enlightened – La nuova me è una serie dai toni difficilmente definibili, che si sforza di trovare il lato positivo di ogni esperienza ma ai quali sembra non credere fino in fondo neanche la protagonista. 

Chiaramente la serie è lo show di Laura Dern, che fa il bello e il cattivo tempo, dimostrandosi una professionista senza età, con un grande carisma e con una presenza scenica invidiabile. Con lei a completare il cast ci sono Luke Wilson nei panni di Levi, l’ex marito di Amy, Diane Ladd, che interpreta la mamma di Amy (e che nella vita reale è la mamma di Dern), Sarah Burns, Timm Sharp e Mike White, che interpreta il nuovo collega di Amy, timido e dolce, e che è anche l’ideatore della serie. 

Inaugurata nel 2011, Enlightened – La nuova me è stata chiusa nel 2013, dopo solo due stagioni, e mentre la prima è già in onda su Sky Atlantis, a partire dal 26 maggio sarà possibile vedere i primi quattro episodi della seconda stagione, mentre il 2 giugno i successivi e ultimi 4.

The Night House – La Casa Oscura, trailer de film con Rebecca Hall

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The Night House – La Casa Oscura, il thriller psicologico diretto da David Bruckner e interpretato da Rebecca Hall, arriverà il 16 settembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

In The Night House – La Casa Oscura, una vedova (Rebecca Hall di The Town) inizia a scoprire gli inquietanti segreti del marito recentemente scomparso.

ARF! KIDS : Gianni De Luca, Sio, la collettiva dedicata a “TU-SAI-CHI”, 21, 22 e 23 maggio

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In attesa della mostra tutta al femminile Women In Comics a Palazzo Merulana, (la cui apertura è stata anticipata a venerdì 28 maggio) che vedrà protagoniste 25 leggendarie fumettiste del panorama nordamericano, ecco che il 21, 22 e 23 maggio 2021 a Roma, ritorna ARF! KIDS, alla Città dell’Altra Economia, un luogo accogliente e familiare perché già parte integrante di ARF! nelle scorse edizioni.

Una versione in presenza della rodatissima Area Kids del Festival romano che riparte da giovani e giovanissimi, i primi appassionati lettori di fumetti, mantenendo una formula che possa permettere di svolgere l’evento interamente all’aria aperta, come una grande festa in completa sicurezza a ingresso gratuito.

Rispettando i protocolli, mantenendo le distanze, sarà possibile rivivere dal vivo la bellezza dei fumetti, di «storie, segni & disegni» oltre a incontrare autrici e autori di prima grandezza nel panorama italiano dell’editoria per l’infanzia. Sarà possibile, ovviamente, anche disegnare insieme dal vivo e partecipare a laboratori creativi di qualità, a incontri con libri e letture grazie anche alla partecipazione delle librerie Giufà e Ottimomassimo.

Inoltre tre mostre imperdibili, come quella dedicata al Maestro Gianni De Luca nell’anno del trentennale della sua scomparsa, la mostra di SIO e la collettiva dedicata a Colui-che-non-deve-essere-nominato.

“IL GRANDE GIANNI DE LUCA DE IL GIORNALINO” è il titolo della personale dedicata a De Luca, definito «uno dei più grandi Maestri del Fumetto italiano al pari di Hugo PrattGuido Crepax o Sergio Toppi, la cui influenza culturale è riconosciuta da star internazionali come Frank MillerDave McKean o Bill Sienkiewicz». In mostra ad ARF! Kids una ricca selezione di alcune delle più belle tavole originali tratte da La Trilogia ShakespearianaPaulus e il Commissario Spada, in collaborazione con il celebre settimanale per ragazzi Il Giornalino delle Edizioni San Paolo.

“QUESTA È UNA MOSTRA CON I DISEGNI DI SIO” : una vera e propria “Sio experience”, decine di tavole stampate in formato gigante grazie a PressUP, storico partner di ARF!, per la mostra dedicata all’autore del manifesto questa edizione di ARF! KIDS: Sio! Vera e propria webstar per il pubblico dei giovanissimi, lo sanno bene gli oltre 2 milioni di iscritti al suo canale YouTube e la grande community di lettori e lettrici del bimestrale Scottecs Megazine (che registra oltre 30mila copie a numero). Un autore amatissimo da un pubblico assolutamente eterogeneo, noto anche ben al di fuori della cerchia di appassionati di Fumetto per una serie di iniziative che portano il suo segno inconfondibile, come il diario scolastico Scomix, i volumi per Feltrinelli Comics, nonché autore delle ultime vignette per il mitico gelato Cucciolone!

“TU-SAI-CHI – Dissennatori e Dissennatrici per Colui-che-non-deve-essere-nominato” è una straordinaria collettiva di opere inedite ispirate al celeberrimo villain della saga di di J.K. Rowling, realizzate da oltre trenta nomi tra le migliori matite della nuova scena del Fumetto italiano, come Giacomo Bevilacqua, Pera Toons, Francesco Guarnaccia, Samuel Spano, Kalina Muhova, Gloria Pizzilli, Martoz, Nova e molti altri.
Una rilettura del tema del “Male” e delle sue tante sfaccettature, realizzata in collaborazione con Tonki e – paradossalmente visto il tema trattato – interamente a sostegno di Mediterranea Saving Humans. Tutte le opere in mostra, infatti, verranno messe in vendita e l’intero ricavato andrà all’ONG impegnata nel salvataggio in mare di persone migranti.

I LABORATORI. Anche se i laboratori annunciati negli scorsi giorni – quelli che prevedevano la prenotazione su Eventbrite – hanno già raggiunto il massimo di iscritti, tutti potranno partecipare ai tanti eventi organizzati dalla libreria Ottimomassimo nello spazio “La casa dei Topi”: laboratori e letture che saranno comunque a numero chiuso, con prenotazione sul luogo e con il rispetto delle norme di distanziamento previste.

Il grandissimo successo riscosso dai laboratori dedicati ai più giovani anche in questa edizione, confermano il riconoscimento alla «Premium quality» del brand ARF! che quest’anno si avvale di partner prestigiosi come Internazionale KidsSinnosTunuéTerre di Mezzo, Mondadori Ragazzi e il progetto “Fumetti nei Musei” del Ministero della Cultura e Coconino Press, attraverso docenze di massimo livello di autrici e autori quali Lorenza di Sepio e Marco BarrettaGudSusanna MattiangeliLaura ScarpaMarta BaroniMaria Chiara Di Giorgio, Francesca Carabelli, Federico Rossi Edrighi e tanti altri.

  • ARF! KIDS 2021
  • Dove: Città dell’Altra Economia
  • Quando: 21/22/23 maggio 2021
  • Ingresso: gratuito

ARF! KIDS è una coproduzione ARF! Festival e COMICON, con il sostegno di Regione Lazio e Lazio Crea, con il patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, con le partnership della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC, Città dell’Altra Economiail GiornalinoInternazionale KidsKoh-I-Noor, PressUp, Tonki e Tombow.

Alfredino – Una storia italiana con Anna Foglietta su SKY

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Alfredino – Una storia italiana con Anna Foglietta su SKY

In arrivo Alfredino – Una storia italiana, la nuova produzione Sky Original sui fatti di Vermicino, la storia che quarant’anni fa commosse in diretta TV l’Italia. Prodotta da Sky e da Marco Belardi per Lotus Production – società di Leone Film Group-, Alfredino – Una storia italiana, in prima TV in due appuntamenti il 21 e 28 giugno su Sky Cinema e in streaming su NOW, racconta la storia del piccolo Alfredo Rampi, caduto in un pozzo artesiano nel giugno 1981.

Un sasso duro rimasto nel cuore di un intero Paese, un trauma collettivo che questa serie vuole raccontare animata dalla speranza di aiutare ad elaborarlo e superarlo. Un evento doloroso che appartiene alla memoria storica dell’Italia e da cui, però, è scaturito qualcosa di prezioso: la vicenda di Alfredino diede infatti un impulso decisivo alla costituzione della Protezione civile come la conosciamo oggi e grazie alla determinazione di Franca Rampi è sorto il Centro Alfredo Rampi, con l’obiettivo di evitare che altri potessero soffrire quanto da loro sofferto.

Accanto ad Anna Foglietta (Perfetti Sconosciuti, La mafia uccide solo d’estate, Noi e la Giulia, Un giorno all’improvviso), nel ruolo della madre di Alfredino, la signora Franca Rampi, il cast composto da:Francesco Acquaroli (Smetto quando voglio, Dogman, Suburra – La serie, Fargo) è il comandante dei Vigili del fuoco Elveno Pastorelli; Vinicio Marchioni (I predatori, Tutta colpa di Freud, Romanzo criminale – La serie) interpreta Nando Broglio, il vigile del fuoco che provò a tenere compagnia e a motivare Alfredo durante quelle terribili ore; Luca Angeletti (Come un gatto in tangenziale, Nessuno mi può giudicare,Nero a metà) è il padre di Alfredo, Ferdinando Rampi; Beniamino Marcone (Il giovane Montalbano, 20 sigarette, Prima che la notte) nei panni di Marco Faggioli, uno dei pompieri accorsi sul luogo della tragedia; Giacomo Ferrara (Suburra, Il permesso – 48 ore fuori) è Maurizio Monteleone, il secondo degli speleologi che provarono a recuperare il piccolo; Valentina Romani (Un bacio, Mare fuori, La porta rossa) interpreterà la geologa Laura Bortolani; Daniele La Leggia (Gli equilibristi) è Tullio Bernabei, caposquadra del gruppo di speleologi e primo a calarsi nel pozzo; e ancora Riccardo De Filippis (Romanzo Criminale – La serie, Un Natale stupefacente) nei panni di Angelo Licheri, “l’Angelo di Vermicino”, ultimo a calarsi nel pozzo e a provare a salvare Alfredo; Massimo Dapporto (Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra, Amico mio) sarà invece l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

La regia è di Marco Pontecorvo (Nero a metà, Ragion di Stato, L’oro di Scampia) e la sceneggiatura diBarbara Petronio – anche produttore creativo – e Francesco Balletta.

Alfredino – Una storia italiana è una serie Sky Original prodotta da Marco Belardi per Lotus Production, una società Leone Film Group. Sarà in prima TV in due appuntamenti il 21 e 28 giugno su Sky Cinema e in streaming su NOW.

10 attori del MCU che hanno interpretato una coppia in altri celebri film

Non dovrebbe sorprendere che molti attori del MCU abbiano recitato insieme in passato, prima di entrare a far parte della grande famiglia Marvel. Ecco 10 film in cui alcune della star dell’universo Marvel hanno interpretato una coppia di amanti:

Angela Bassett & Laurence Fishburne

Angela Bassett e Laurence Fishburne hanno ottenuto la loro prima e fino ad oggi unica nomination agli Oscar per aver interpretato Tina e Ike Turner nel film biografico del 1993 Tina, What’s Love Got To Do With It. Il film racconta dell’ascesa di Tina Turner, del suo difficile matrimonio con Ike e di come lei alla fine abbia trovato il coraggio di lasciarlo. Entrambe le interpretazioni hanno ottenuto il plauso della critica, lanciando a livello internazionale le carriere di entrambi gli attori.

Nel MCU, Bassett ha interpretato la regina Ramonda in Black Panther e Avengers: Endgame, mentre Fishburne ha interpretato il ruolo di Bill Foster in Ant-Man and the Wasp.

Zoe Saldana & Mark Ruffalo

Scritto e diretto da Maya Forbes, Teneramente folle segue un uomo affetto da bipolarismo che cerca di riconquistare sua moglie assumendosi la responsabilità esclusiva delle loro due giovani figlie, mentre frequenta una scuola di specializzazione a New York. Il film ha ricevuto critiche prevalentemente positive, con un plauso particolare alla performance di Mark Ruffalo.

Dal 2012, Ruffalo interpreta Bruce Banner/Hulk nella continuity del MCU e ha ridefinito completamente il ruolo anche in base al pubblico più giovane. Zoe Saldana, invece, ha interpretato per la prima volta il ruolo Gamora nello stesso anno in cui è uscito Teneramente folle. Dovremmo rivederla nell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3.

Michelle Pfeiffer & Jeff Bridges

Dopo gli acclamati ruoli in Una vedova allegra… ma non troppo e Le relazioni pericolose, Michelle Pfeiffer ha sbalordito ancora una volta i critici con la sua interpretazione nel dramma musicale di Steve Kloves I favolosi Baker. Nel film interpreta Susie Diamond, un’ex escort che finisce per innamorarsi di un pianista in difficoltà, interpretato da Jeff Bridges. I favolosi Baker ha fatto vincere a Pfeiffer un Golden Globe e le ha fatto conquistare una nomination all’Oscar, lanciandola definitivamente nell’olimpo delle star di Hollywood.

Nel MCU, Bridges (già tre volte candidato all’Oscar all’epoca dell’uscita de I favolosi Baker), ha interpretato il primo cattivo dell’universo cinematografico Marvel, ossia Obadiah Stane in Iron Man del 2008. Nel 2018, invece, Pfeiffer ha interpretato l’originale Wasp, Janet Van Dyne, in Ant-Man and the Wasp.

Salma Hayek & Alfred Molina

Nel 2002, Salma Hayek e Alfred Molina hanno dato vita alla complicata storia d’amore tra i pittori messicani Frida Kahlo e Diego Rivera nel biopic Frida. Il film ha ricevuto recensioni per lo più positive, sebbene siano stati principalmente Hayek e Molina ad essere elogiati per le loro performance, con Hayek che ricevette anche una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista.

Nel MCU, Hayek interpreterà Ajax, il leader de Gli Eterni, nell’attesissimo omonimo film di Chloé Zhao in uscita a novembre. Molina, invece, tornerà nei panni di Otto Octavius in Spider-Man: No Way Home, personaggio che aveva già interpretato in Spider-Man 2 del 2004, diretto da Sam Raimi. 

Gwyneth Paltrow & Jude Law

Poco dopo aver vinto l’Oscar per Shakespeare in Love, Gwyneth Paltrow ha recitato al fianco di Matt Damon e Jude Law in quel sottovalutato gioiello di Anthony Minghella che risponde al nome de Il talento di Mr. Ripley. Il film racconta la storia di Tom Ripley, un talentuoso truffatore che si insidia nella vita di un playboy spericolato e belloccio. Il film è stato ben accolto dalla critica ed è diventato anche successo commerciale. Sia Paltrow che Law hanno portato avanti carriere di grande successo, entrambe molto acclamate, nonostante la prima si veda ormai sempre meno sul grande schermo.

Nel MCU, Paltrow ha iniziato a interpretare il ruolo di Pepper Potts in Iron Man del 2008 e  nei successivi due sequel, apparendo poi anche in The Avengers, Spider-Man: Homecoming e Avengers: Endgame. Nel 2019, invece, Law ha interpretato il ruolo di Yon-Rogg in Captain Marvel.

Tilda Swinton & Tom Hiddleston

Solo gli amanti sopravvivono racconta la storia d’amore tra due vampiri sofisticati e decadenti che meditano sul loro posto nella società moderna. Il film, diretto Jim Jarmusch, è stato nominato alla Palma d’oro al Festival di Cannes 2013 e offre probabilmente una delle migliori interpretazioni della coppia Tilda Swinton/Tom Hiddleston ad oggi.

Nel MCU, Hiddleston interpreta Loki da quasi dieci anni e rivisiterà il ruolo nell’attesissima serie in arrivo a giugno su Disney+. Swinton, invece, ha interpretato una nuova versione dell’Antico sia in Doctor Strange che in Avengers: Endgame.

Rachel McAdams & Jake Gyllenhaal

Diretto da Antoine Fuqua, Southpaw racconta la storia di un giovane pugile, interpretato da Jake Gyllenhaal, che deve rimettere in sesto la sua vita dopo uno sfortunato incidente in cui rimane vittima sua moglie, interpretata da Rachel McAdams. Sebbene il film abbia ricevuto un’accoglienza complessivamente mista, la performance e l’impegno di Gyllenhaal per il ruolo hanno ricevuto numerosi elogi.

Nel MCU, McAdams ha interpretato Christine Palmer in Doctor Strange del 2016, ruolo che riprenderà anche nell’attesissimo sequel, mentre Gyllenhaal ha interpretato il cattivo Quentin Beck, meglio conosciuto come Mysterio, in Spider-Man: Far From Home

Tessa Thompson & Michael B. Jordan

Creed è il film che ha dato sia a Tessa Thompson che a Michael B. Jordan la popolarità a livello internazionale. Lo spin-off di Rocky racconta la storia di Adonis Creed (Jordan), il figlio di Apollo Creed, che si mette in cerca di Rocky Balboa per chiedere al campione in pensione di diventare il suo allenatore. Nel film Thompson interpreta invece Bianca, una cantautrice con una ipoacusia progressiva che alla fine diventa la fidanzata di Apollo, nonché la madre di suo figlio.

Dal 2018 Thompson interpreta Valchiria nel MCU, personaggio che è diventato rapidamente uno dei preferiti dai fan. Jordan, invece, ha interpretato il cattivo Erik Killmonger nel kolossal del 2018 Black Panther.

Marisa Tomei & Robert Downey Jr.

Marisa Tomei e Robert Downey Jr., entrambi al culmine delle loro rispettive carriera, hanno recitato insieme in Only You – Amore a prima vista, commedia romantica del 1994 su una donna convinta che la sua anima gemella sia un uomo di nome Damon Bradley. Dopo aver trovato un uomo con lo stesso nome, lo segue in Italia, dieci giorni prima del suo matrimonio. Le carriere di entrambi gli attori hanno poi attraversato un momento di stallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, per poi riprendersi quasi nello stesso periodo.

Downey Jr. è, senza dubbio, il cuore del MCU, avendo interpretato il ruolo di Iron Man in ben dieci film dell’intera Saga dell’Infinito. Tomei, invece, ha interpretato il ruolo di zia May in entrambi i film di Spider-Man ambientati nell’universo cinematografico. Dovrebbe tornare anche in No Way Home

Scarlett Johansson & Chris Evans

Scarlett Johansson e Chris Evans hanno lavorato insieme in otto film diversi, ma solo due di questi si svolgono al di fuori del MCU. Hanno recitato per la prima volta insieme nel film The Perfect Score nel 2004, per poi riunirsi nella commedia del 2007 Il diario di una tata. Nel film Johansson interpreta un antropologo che accetta un lavoro come bambinaia per una ricca famiglia dell’Upper East Side, mentre Evans interpreta il suo interesse amoroso.

I due interpretano oggi due dei personaggi più riconoscibili del MCU, Captain America e Vedova Nera. Secondo alcune indiscrezioni, i due potrebbero riunirsi ancora una volta nell’annunciato remake de La piccola bottega degli orrori. 

Zack Snyder sul reboot di Superman con un attore nero: “Una mossa attesa da tempo”

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Lo scorso febbraio è arrivata la notizia che J.J. Abrams sta lavorando ad un reboot di Superman, sempre per conto della Warner Bros., insieme al prolifico sceneggiatore Ta-Nehisi Coates. Al momento nessun attore è ancora collegato ufficialmente al progetto, ma è apparso subito chiaro che non sarebbe stato Henry Cavill a tornare nei panni dell’eroe kryptoniano.

Qualche settimana fa, nuove indiscrezioni sul film hanno confermato che la Warner Bros. sarebbe alla ricerca di un attore e di un regista neri: ciò avvalora alcune voci passate secondo cui il film avrà come protagonista un Superman nero. Inoltre, sempre in base a quanto emerso in precedenza, il film non sarà ambientato nel DCEU.

Ora, in una recente intervista con Radio Times, è stato Zack Snyder, regista de L’uomo d’acciaio del 2013, a commentare la notizia di un reboot di Superman che avrà come protagonista un attore nero. “Quello che posso dire è che amo J.J. Abrams e tutto quello che ha fatto in passato”, ha detto Snyder. “Sono interessato a vedere cosa succederà. È una mossa audace e interessante, e probabilmente attesa da tempo. Ovviamente amo Henry Cavill nei panni di Superman. È lui il mio Superman.”

“Non sono coinvolto in nessun processo decisionale attualmente in corso alla Warner Bros.”, ha specificato il regista. “Quindi, dal mio punto di vista, non posso far altro che aspettare e vedere cosa succederà. All’apparenza, sembra una cosa davvero interessante.”

Il Superman nero più celebre dei fumetti è indubbiamente Calvin Ellis, ma al momento non sappiamo se sarà davvero lui il personaggio al centro della storia del nuovo film. La speranza è di avere quanto prima nuovi aggiornamenti ufficiali in merito. Ricordiamo che il reboot di Superman rappresenta il terzo progetto WB/DC supervisionato da J.J, Abrams, che sta già curando Justice League Dark e la serie reboot di Constantine.

Cena con delitto: Edward Norton si unisce al cast del sequel

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Cena con delitto: Edward Norton si unisce al cast del sequel

Arriva da Deadline la notizia che Edward Norton si è unito ufficialmente al cast del primo dei due annunciati sequel di Cena con delitto – Knives Out, l’omaggio di Rian Johnson al giallo deduttivo, scritto e diretto dal regista statunitense e uscito nelle sale nel 2019.

Norton andrà così ad affiancare la new entry Dave Bautista (che vedremo prossimamente in Army of the Dead di Zack Snyder) e il veterano Daniel Craig, che tornerà a vestire i panni del detective Benoît Blanc. Ricordiamo che Johnson tornerà alla regia di entrambi i sequel.

Ad eccezzione di Craig, nessun altro dei membri del cast del primo film tornerà per Knives Out 2 e Knives Out 3: i due film vedranno quindi schierato un ensemble di attori completamente nuovo. Le riprese del primo sequel partiranno il prossimo 28 giugno e si svolgeranno in Grecia.

Al momento i sequel di Cena con delitto – Knives Out non hanno ancora una data di uscita, ma stando ai piani della produzione, entrambi dovrebbe debuttare sulla piattaforma di streaming già nel 2022. Il primo film è stato un grande successo al botteghino: a fronte di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

Il cast del primo Cena con delitto – Knives Out annovera, oltre a Craig, anche Chris EvansAna de ArmasJamie Lee CurtisMichael Shannon, Don Johnson e Toni Collette. Il film ha ricevuto anche tre candidature ai Golden Globes: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Daniel Craig) e migliore attrice in un film commedia o musicale (Ana de Armas).

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