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Res Creata nel programma di A tutto schermo

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Res Creata nel programma di A tutto schermo

Res Creata è il documentario diretto da Alessandro Cattaneo, selezionato per l’edizione 2021 della rassegna A tutto schermo, organizzata dalla Rete degli spettatori e nominato ai Nastri d’Argento.

A tutto schermo si terrà dal 12 febbraio, fino a marzo 2021. Per la prima volta, l’edizione sarà unicamente online, con la possibilità per tutti di visionare gli undici titoli selezionati tramite abbonamento su piattaforma MyMovies.

La trama di Res Creata

Le montagne dell’Appennino tosco-emiliano ed un cantante iconico che ha scelto di vivere il calore della stalla. Un vigneto nebbioso in cui risuona il battito d’ali di un falco seguito dal suo giovane amico. Il coraggio di cavalli e cavalieri che insieme si lanciano in corse acrobatiche nella Sardegna più remota. La spontanea processione umana in visita ad una balena arenata sulla battigia ed un filosofo che cerca di interpretare il mondo distaccandosi dalla visione antropocentrica. Serpi riconciliatrici in un rito religioso.

Res Creata esplora l’antico, contraddittorio e variegato rapporto tra umano ed animale. Una relazione fatta di meraviglia, amore, sfruttamento. Un viaggio originale attraverso atmosfere inedite, alla scoperta del valore di questa affascinante coesistenza.

MCU: perché l’arco narrativo di Thor è il più tragico di tutti?

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MCU: perché l’arco narrativo di Thor è il più tragico di tutti?

L’arco narrativo del personaggio di Thor nel MCU è segretamente il più tragico di tutti. Il Dio del Tuono ne ha passate davvero tante da quando è apparso per la prima volta sul grande schermo grazie a Thor del 2011. Nonostante lo sviluppo del suo personaggio sia stato uno dei più soddisfacenti e completi da un punto di vista emotivo fra tutti i Vendicatori, Thor è stato anche l’unico supereroe ad essere sottoposto ad una sorta di tormento costante.

Thor ha iniziato il suo viaggio nel MCU in qualità di principe di Asgard incredibilmente viziato e privilegiato. Non aveva molte responsabilità e ha approfittato del suo status reale in ogni occasione. Per farla breve, il Dio del Tuono pensava di non dover conquistarsi nulla e che la sua ascesa al trono gli sarebbe stata semplicemente garantita. Tuttavia, dopo essere stato privato del suo potente martello (il Mjolnir) e bandito sulla Terra, Thor ha intrapreso un percorso lungo e doloroso. In Thor, il supereroe ha scoperto che il suo malizioso fratello Loki non era in realtà suo fratello biologico. Questa rivelazione ha rotto il loro legame: Thor non ha più visto Loki come il fratello che aveva sempre conosciuto e con cui aveva lavorato proprio a causa della svolta malvagia del Dio dell’Inganno. Inoltre, aveva anche perso il Mjolnir, un’arma che gli ha sempre dato forza e potenza.

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Le cose non sono andate meglio in Thor: The Dark World, che ha visto la madre di Thor, Frigga, morire nel tentativo di proteggere Jane Foster, che a sua volta è quasi morta dopo aver assorbito Aether, una forza misteriosa e potente. Alla fine del film, Thor credeva che anche Loki fosse morto, dopo aver assistito al suo sacrificio nella lotta contro il cattivo Malekith, il sovrano degli Elfi Oscuri (ma era solo un inganno). C’è stato quindi molto con cui Thor ha dovuto fare i conti. Inoltre, Thor ha dovuto affrontare una quantità insormontabile di perdite in Thor: Ragnarok e Avengers: Infinity War, in primo luogo, per mano di sua sorella Hela, e poi a causa di Thanos: suo padre Odin, Loki (per davvero questa volta), Jane, l’intera Asgard e la maggior parte della sua popolazione.

Thor nel MCU: quanto è difficile comprendere il dolore dell’eroe?

Thor è generalmente un ragazzo accomodante, divertente e allegro, quindi è facile ignorare o non comprendere il suo dolore. Tuttavia, ha vissuto molte tragedie e il suo arco narrativo in Avengers: Endgame è stato proprio il culmine del dolore e della sofferenza che ha dovuto affrontare da quando è stato introdotto per la prima volta nel MCU. A quel punto, si sentiva in colpa per non aver ucciso Thanos prima di far sparire metà della popolazione mondiale, evento che si è verificato solo poco dopo che aveva perso Asgard e la maggior parte della sua gente. Inoltre, Thor ha perso Jane nello schiocco e, come era ovvio dal suo isolamento, dal bere eccessivo e dalla sua tristezza, le cose per il Dio del tuono non stavano andando per nulla bene.

Si può sostenere che Endgame gli abbia almeno concesso il tempo di fermarsi un attimo ed elaborare il suo dolore, qualcosa che in effetti non ha mai avuto il tempo di fare prima. Ovviamente, tutto questo non vuol dire che anche gli altri Vendicatori non abbiano subito enormi perdite: Capitan America ha perso Peggy Carter e la sua vita in generale; Occhio di Falco ha perso tutta la sua famiglia a causa di Thanos, e così via. Ad ogni modo, le tragedie che Thor ha affrontato e dovuto superare durante il suo arco narrativo nel MCU ci sono state fin dall’inizio. Speriamo che Thor: Love and Thunder gli offra una meritata tregua…

Zack Snyder sta lavorando a una rivisitazione “fedele” del mito di Re Artù

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L’attesissima Snyder Cut di Justice League arriverà su HBO Max il prossimo mese, mentre il suo nuovo film Army of the Dead arriverà su Netflix entro la fine dell’anno. È quindi un momento davvero emozionante per tutti i fan di Zack Snyder, che naturalmente si chiedono già cosa il futuro abbia in serbo per il regista di Watchmen e Batman v Superman

Sappiamo che un ritorno alla Warner Bros. e alla DC Films è altamente improbabile, dal momento che lo stesso regista ha di recente confermato che entrambi gli studi non sono interessanti né ad un sequel di Justice League né ad un eventuale nuovo adattamento tratto dai fumetti. Resta quindi da capire se i Marvel Studios o la Lucasfilm prenderanno in considerazione la possibilità di lavorare con Snyder, ma questa è una domanda a cui soltanto il tempo potrà fornire una risposta adeguata.

Tuttavia, al di là delle volontà e degli interessi delle singole major, sembra che Zack Snyder abbia già iniziato a lavorare a qualcosa di nuovo. In una recente intervista con I Minutemen (via CBM) in occasione della promozione del suo taglio di Justice League, il regista ha rivelato che uno dei progetti a cui sta lavorando è una rivisitazione della leggenda di Re Artù.

“Sto lavorando a qualcosa ma vedremo”, ha ironizzato Snyder. “Ho pensato a una sorta di rivisitazione, una sorta di rivisitazione molto più fedele di quel concetto mitologico arturiano. Vedremo. Forse ad un certo punto arriverà.”

Abbiamo visto molti film su Re Artù nel corso degli anni: uno dei più recenti è stato King Arthur – Il potere della spada, diretto da Guy Ritchie e uscito nel 2017. Quel film era interpretato da Charlie Hunnam e Jude Law, ma non è stato accolto in maniera positiva. Dato il lavoro che Snyder ha fatto con l’acclamato 300, potrebbe rivelarsi il regista giusto per una storia di questo tipo: il suo interesse nel voler esplorare il “concetto mitologico arturiano” potrebbe realmente dare vita a qualcosa che non abbiamo mai visto prima al cinema. Non ci resta che attendere eventuali aggiornamenti.

Star Wars: la trilogia di Rian Johnson è ancora in fase di sviluppo

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Nelle ultime settimane si sono susseguite una serie di voci secondo cui la trilogia di Star Wars pianificata da Rian Johnson sarebbe stata cancellata da Lucasfilm. Gli ultimi Jedi, il secondo capitolo della trilogia sequel diretto proprio da Johnson nel 2017, è probabilmente uno degli episodi più controversi dell’intera saga, soprattutto perché si distaccò molto da quanto impostato da J.J. Abrams con il precedente Il risveglio della forza.

Durante l’Investor Day di Disney dello scorso dicembre, non è stato fatto alcun riferimento alla trilogia di Johnson, nonostante sembrasse che i nuovi film del regista statunitense fossero destinati a essere la prossima ondate di storie del celebre franchise fantascientifico destinata ad arrivare sul grande schermo dopo la conclusione della Saga degli Skywalker. Durante quell’evento, infatti, l’attenzione si è concentrata sulle serie ambientate nell’universo di Star Wars in arrivo su Disney+, mentre per quanto riguarda il versante cinematografico, sono stati confermati soltanto Rogue Squadron di Patty Jenkins e il film ancora senza titolo affidato a Taika Waititi, che entrerà in fase di sviluppo una volta che il regista avrà terminato le riprese di Thor: Love and Thunder.

Parallelamente, sappiamo anche che Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, si occuperà della produzione di un nuovo film della saga di Star Wars ancora avvolto nel mistero. La domanda sorge dunque spontanea: che fine ha fatto la nuova trilogia inizialmente progettata da Rian Johnson? È presto detto: è ancora in sviluppo! A confermare la cosa è stata la giornata di USA Today Sarian Wilson, che proprio di recente ha avuto l’occasione di intervistare Johnson, il quale ha confermato che non ci sono ancora delle tempistiche concrete, dal momento che il regista è impegnato anche con lo sviluppo di altri progetti.

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Captain Marvel 2: quale villain potrebbe interpretare Zawe Ashton?

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Lo scorso fine settimana è arrivata la notizia che l’attrice britannica Zawe Ashton interpreterà il villain principale in Captain Marvel 2, anche se al momento non sappiamo ancora di quale personaggio si tratti. Quando il primo Captain Marvel ha guadagnato oltre 1 miliardo di dollari al box office nel 2019, era chiaro che i Marvel Studios avevano tra le mani un franchise redditizio nuovo di zecca. Carol Danvers (Brie Larson) si è unita al più ampio MCU solo pochi mesi dopo, con un’apparizione in Avengers: Endgame. Dopo l’uscita del cinecomic che ha chiuso idealmente la Saga dell’Infinito, è stato confermato che Captain Marvel 2 era ufficialmente in lavorazione.

I Marvel Studios hanno affidato a Nia DaCosta (regista di Candyman) il compito di dirigere Captain Marvel 2, che dovrebbe arrivare nelle sale a novembre del 2022. Verso la fine dell’anno, il presidente della Marvel Kevin Feige ha fornito ulteriori aggiornamenti sullo stato del sequel. Ovviamente, Brie Larson tornerà nei panni di Captain Marvel, ma questa volta sarà affiancata da un’adulta Monica Rambeau (Teyonah Parris) – già presente in WandaVision – e da Kamala Khan, aka Ms. Marvel (Iman Vellani) – che avrà una serie a lei dedicata. La presenza di entrambi i personaggi conferma che Captain Marvel 2 sarà ambientato nel presente del MCU. I dettagli sulla trama non sono stati ancora resi noti, ma ci si aspetta che il sequel sarà in qualche modo legato alla serie Secret Invasion che arriverà prossimamente su Disney+.

L’ultimo aggiornamento in merito a Captain Marvel 2 riguarda il casting della talentuosa attrice Zawe Ashton. Ashton è meglio conosciuto per i suoi ruoli nel film Velvet Buzzsaw e nella serie tv britannica Fresh Meat. È stato già confermato che in Captain Marvel 2 interpreterà il cattivo principale che affronterà Carol Danvers. Tuttavia, l’identità del suo personaggio non è stata ancora rivelata. Chi potrebbe interpretare Ashton nel sequel di Captain Marvel? Screen Rant avanza una serie di ipotesi alquanto interessanti…

Quando i fan della Marvel pensano ai nemici di Captain Marvel che potrebbero essere introdotti in Captain Marvel 2, Moonstone è probabilmente il primo a venire in mente. Karla Sofen è uno degli acerrimi rivali di Carol Danvers nei fumetti ed un suo eventuale impiego nel sequel darebbe alla supereroina protagonista un personaggio in grado di eguagliare il suo incredibile set di potere, nonché qualcuno che potrebbe darle molto filo da torcere sotto il profilo psicologico. Un altro cattivo Marvel che potrebbe adattarsi molto bene a Captain Marvel 2 e al futuro del MCU è senza la regina degli Skrull, Veranke, divneuta la sovrana dell’impero Skrull dopo che Galactus ha distrutto il pianeta natale degli alieni. Veranke sarebbe la scelta ideale come villain principale di Captain Marvel 2 se il film dovesse effettivamente collegarsi alla serie Secret Invasion, dal momento che nel grande crossover a fumetti il personaggio della regina gioca un ruolo assolutamente chiave.

Tuttavia, invece di collegarsi di nuovo alla storia degli Skrull, Captain Marvel 2 potrebbe introdurre un’altra importante razza aliena dei fumetti (gli Shi’ar), facendo di Deathbird l’antagonista principale. Il sequel potrebbe mostrare il suo arrivo sulla Terra, con Carol, Monica Rambeau e Kamala Khan che uniscono le forze per affrontarla. Una scelta che risulterebbe decisamente sorprendente, invece, è utilizzare Rogue, membro degli X-Men, come antagonista, dal momento che la sua storia nei fumetti ha inizio proprio come nemica di Captain Marvel e degli Avengers, ed il suo coinvolgimento nel sequel potrebbe aiutare a introdurre i mutanti nel MCU.

Un’altra opzione per il villain principale di Captain Marvel 2 potrebbe essere Abigail Brand, il direttore mutante dello SWORD nei fumetti. Anche se Brand e lo SWORD sono stati in linea di massima degli alleati per eroi come Captain Marvel, la serie WandaVision sta dimostrando che potrebbe non essere stato sempre così. Se invece si volesse azzardare un suggerimento non convenzionale, Ashton potrebbe interpretare una versione femminile di Korvac in Captain Marvel 2, personaggio che ha avuto un enorme influenza nei fumetti e che Carol e agli altri Avengers avevano già sconfitto in passato.

Tutto ciò che sappiamo sul sequel di Captain Marvel

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e destinate a Disney+.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

Batman v Superman: Zack Snyder aggiorna sulla versione IMAX rimasterizzata

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A dicembre vi avevamo riportato la notizia che Zack Snyder stava lavorando ad una nuova versione IMAX rimasterizzata di Batman v Superman: Dawn of Justice, il secondo capitolo del DC Extended Universe, dopo L’uomo d’acciaio del 2013. Il film ha riunito il Superman di Henry Cavill, il Batman di Ben Affleck e la Wonder Woman di Gal Gadot. Oltre al trio principale, il film è stato interpretato anche da Amy Adams, Diane Lane, Jesse Eisenberg, Holly Hunter e Jeremy Irons.

Ora, in una recente intervista con I Minutemen (via CBM) in occasione della promozione della Snyder Cut di Justice League, Snyder ha confermato che la nuova versione IMAX rimasterizzata di Batman v Superman sarà disponibile direttamente in home video. “Sarà disponibile in Blu-ray, 4k. Proprio l’altro giorno ho approvato la box della versione Blu-ray”, ha rivelato il regista. “Quindi sicuramente arriverà in Blu-ray. E poi chissà… forse arriverà anche su HBO Max. Non c’è ancora nulla di certo, ma abbiamo parlato a lungo della distribuzione. È un’edizione, soprattutto l’edizione speciale, che andrà a sostituire quella precedente, che era un po’ incasinata, diciamo. Il Blu-ray andava bene. Il 4k era un vero disastro. Ricordo di averlo guardo su Apple o dovunque fosse disponibile, e di aver pensato: ‘Aspetta, così? Così non va bene’. I rossi erano inguardabili. Era tutto strano.”

La versione cinematografica durava ben 152 minuti, ma in seguito Snyder ha distribuito Batman v Superman: Ultimate Edition, con il minutaggio originale di oltre tre ore. All’epoca dell’uscita in sala, il film è stato accolto molto male dalla critica, ma è stato rivalutato proprio in seguito all’uscita della Ultimate Edition. Il tono cupo di Batman v Superman è stato fortemente divisivo, ma il film è stato fondamentale per lo sviluppo del DCEU.

Batman v Superman e le basi per il futuro del DCEU

L’originale Batman v Superman ha gettato le basi per il futuro del DCEU, con alcune storyline che sono state ulteriormente esplorate e altre che, purtroppo, sono finite nel dimenticatoio. Non è chiaro se la nuova versione includerà filmati inediti, ma una cosa è certa: non ci saranno riprese aggiuntive, al contrario di quanto avvenuto con il suo taglio di Justice Leagueche ha potuto contare su un budget – senza precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.

Mission Impossible 7 e 8 non verranno più girati uno dietro l’altro

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A differenza di quanto inizialmente previsto, Mission Impossible 7 e Mission Impossible 8 non saranno più girati back-to-back, ossia consequenzialmente. Dal suo debutto nel 1996, il franchise cinematografico di Mission Impossibile ha acquisito negli anni sempre maggiore prestigio. L’ultimo capitolo uscito nelle sale, Mission Impossible: Fallout, è stato elogiato dalla critica e ha incassato circa 791 milioni di dollari al box office mondiale, confermando la saga come una delle proprietà di Hollywood più redditizie. Sulla scia di quest’incredibile successo, la Paramount ha messo in cantiere altri due episodi, che saranno diretti ancora una volta da Christopher McQuarrie.

Quando i capitoli sette e otto della saga venne annunciati per la prima volta all’inizio del 2019, l’idea era che sarebbero stati girati back-to-back, ossia consequenzialmente, vale a dire uno dietro l’altro. Naturalmente, la pandemia di Coronavirus ha totalmente stravolto i piani dello studio: proprio a causa dell’emergenza sanitaria, la produzione di Mission Impossible 7 è slittata di diversi mesi e pare che il rinvio abbia reso impossibile rispettare quanto inizialmente stabilito, ossia girare l’ottavo capitolo subito dopo la fine delle riprese del settimo.

Come riportato da Deadline, infatti, i prossimi due film della saga di Mission Impossibile non verranno più girati uno dopo l’altro. La fonte sottolinea che, oltre ai ritardi nella produzione di Mission Impossible 7, girare back-to-back non sarà più possibile anche a causa degli impegni di Tom Cruise con il tour promozionale dell’attesissimo Top Gun: Maverick, la cui uscita nelle sale è fissata per il prossimo luglio. Secondo la fonte, la produzione di Mission Impossible 8 partirà subito dopo che Cruise si sarà liberato dagli impegni promozionali dell’attesissimo sequel, quindi dopo l’uscita del film nelle sale.

Tuttavia, bisogna tenere presente che, allo stato attuale, non c’è alcuna garanzia che Top Gun: Maverick riesca ad arrivare nelle sale a luglio. La pandemia di Covid-19 è ancora in atto e la distribuzioni dei vaccini su scala globale procede più lentamente del previsto: ad oggi, la convinzione generale è che molti dei film previsti per quest’estate verranno nuovamente posticipati. Tutto dipenderà ovviamente da come procederanno le cose nei prossimi mesi, ma se il sequel di Top Gun dovesse affrontare un ulteriori rinvio, di conseguenza le riprese di Mission Impossible 8 potrebbero essere anticipate, non essendo più Cruise impegnato con la promozione del film.

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Con tutto il cuore: le prime foto del film di Vincenzo Salemme

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Con tutto il cuore: le prime foto del film di Vincenzo Salemme

Ecco le prime immagini ufficiali dal set del nuovo film di Vincenzo Salemme Con tutto il cuore attualmente in fase di ripresa a Napoli. In queste prime foto di scena vediamo Vincenzo Salemme e Cristina Donadio che nel film interpreta la spietata Donna Carmela, mamma di un efferato delinquente dal sinistro soprannome di “‘O Barbiere”.

Il film vede come protagonisti principali Vincenzo Salemme, Serena Autieri, Cristina Donadio, con la partecipazione di Maurizio Casagrande. Fanno parte del cast anche Antonio Guerriero, Sergio D’Auria, Andrea Di Maria, Vincenzo Borrino, Gennaro Guazzo, Ciro Capano, Rodolfo Corsato, Marcello Romolo. Con tutto il cuore è una coproduzione Chi è di scena – Medusa Film realizzata da Chi è di scena.

Con tutto il cuoreLa sceneggiatura di Vincenzo Salemme, Gianluca Bomprezzi, Gianluca Ansanelli, Antonio Guerriero è tratta dall’opera teatrale “Con tutto il cuore” di Vincenzo Salemme, e racconta la storia di Ottavio Camaldoli, un professore di latino e greco. Una brava persona. Onesto e galantuomo, “un fesso” insomma, questa è la considerazione che hanno di lui le persone che lo circondano. Ma cosa accadrebbe se a questo uomo indifeso, vittima dei piccoli soprusi quotidiani, nella vita sociale, sul lavoro e persino in famiglia venisse trapiantato il cuore di un altro? Soprattutto se quest’altro, il donatore, fosse stato un delinquente efferato dal sinistro soprannome di “‘O Barbiere”? Ottavio Camaldoli, dopo averne ereditato il cuore si trasformerebbe automaticamente in un malfattore? La scienza ci dice che queste sono solo sciocche ed antiche credenze. Ma se invece donna Carmela, la spietata mamma del Barbiere, fosse convinta che il figlio sia ancora vivo grazie al cuore che batte adesso nel petto del professore? Insomma, il nostro protagonista, dopo il trapianto, diventerà Antonio Carannante detto “‘O Barbiere” o resterà comunque Ottavio Camaldoli, laureato professore?

Le riprese di Con tutto il cuore sono iniziate il 25 gennaio a Napoli dove il film sarà interamente girato. Con tutto il cuore uscirà nelle sale cinematografiche in autunno distribuito da Medusa Film

UltraPop Festival: la nuova edizione dal 21 al 25 marzo

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UltraPop Festival: la nuova edizione dal 21 al 25 marzo

Dopo il successo dell’edizione precedente, il gruppo editoriale NetAddiction è lieto di annunciare la seconda edizione di UltraPop Festival, l’evento digitale totalmente live su Twitch dedicato all’intrattenimento, alla scienza ed alla cultura pop a 360 gradi organizzato e promosso da Multiplayer.it, Movieplayer.it e Leganerd.com. Un festival gratuito ed aperto a tutti senza necessità di registrazione, che può essere seguito in diretta su Twitch, Facebook e YouTube oppure in differita su YouTube e anche in Podcast, comodamente da casa o da dove si preferisce, da qualsiasi device; interattivo grazie alle piattaforme social che assicurano il massimo coinvolgimento degli spettatori che possono commentare e interagire live o in differita.

Justice League Snyder Cut: l’analisi del nuovo trailer nel dettaglio

Nella giornata di ieri è arrivato online il nuovo trailer dell’attesissima Snyder Cut di Justice League, che arriverà su HBO Max a partire dal 18 marzo. Naturalmente, il trailer è pieno di scene inedite che hanno inevitabilmente anticipato nuovi possibili dettagli relativi alla trama (o almeno, a ciò che non conosciamo della storia di questa nuova versione). Ecco un’analisi del nuovo trailer nel dettaglio grazie a Screen Rant:

Superman è morto

Anche la primissima inquadratura del trailer è tratta dall’inizio del film, in quanto rivisita la morte di Superman da Batman v Superman: Dawn of Justice nello stesso modo in cui Batman v Superman ha rivisitato la battaglia di Metropolis da L’uomo d’acciaio dal punto di vista di Bruce Wayne. Questo frame è abbinato ad una modifica del monologo di Lex Luthor in Batman v Superman in cui il supercriminale afferma: “La campana è suonata… Nel buio, tra le stelle. Il dio è morto”.

In Batman v Superman quella battuta veniva pronunciata dopo che Lex Luthor aveva comunicato con Steppenwolf, il che significa che Darkseid sa che la Terra è matura per la conquista. Nel frame con Superman, vediamo le onde vettorali create dal suo urlo di morte sprigiorarsi in tutto il mondo, attivando le Scatole Madri dormienti e innescando così l’eventuale invasione di Steppenwolf.

Ippolita e Themyscira

Sebbene non avesse molte scene nella versione del 2017, l’Ippolita di Connie Nielson ha un ruolo più sostanziale nella Snyder Cut, tanto nella storia quanto su Themyscira. Quando la vediamo per la prima volta, si trova sul bordo di una scogliera mentre l’edificio che ospitava la Scatola Madre in possesso delle Amazzoni precipita nell’oceano, probabilmente in seguito alla battaglia delle guerriere con Steppenwolf, quando egli ruba la Scatola e fugge. 

La fine del mondo

Il trailer si sposta da Lex Luthor a Bruce Wayne, che spiega: “Ho fatto un sogno… una premonizione”. Lo rivediamo con il suo trench tipico della scena del Knightmare, che avevano intravisto per la prima volta in Batman v Superman. Il mondo nel Knightmare era uno degli aspetti più importanti della versione originale di Justice League ad opera di Zack Snyder, quindi è naturale che questa parte della storia avrà una grande influenza sul film.

Il trailer include una serie di scene di Batman nel Knightmare, insieme al Cyborg di Ray Fisher e un altro personaggio di cui parleremo a breve. L’idea del Knightmare è quella di mostrare le conseguenze delle perdite subite da Superman e quanto sia importante non solo come eroe fisico necessario per combattere i cattivi, ma anche come simbolo di ispirazione. Se si perde quel simbolo o viene trasformato per scopi nefasti, allora vale quanto dichiarato da Jonathan Kent ne L’uomo d’acciaio: “Chiunque sia quell’uomo, buon o cattivo, cambierà il mondo.”

Un attacco proveniente da molto lontano…

Come abbiamo visto già altre volte, la connessione di Wonder Woman con tutti questi eventi è molto più significativa di quanto non lo fosse nella versione del film di Joss Whedon del 2017. Nel taglio di Whedon, Wonder Woman ha visto la freccia di Ippolita in tv e basta. Tuttavia, nella Snyder Cut di Justice League, la porterà in realtà in un santuario delle Amazzoni dove scoprirà un murale che racconta la storia dell’ultima volta che Darkseid ha tentato di invadere la Terra.

Grazie a ciò scopriremo che Darkseid aveva già tentato di liberare l’equazione dell’Anti-Vita, ma le Amazzoni, gli Atlantidei, le tribù degli uomini, una Lanterna Verde e diverse divinità greche si unirono per respingerlo, inclusa una resa dei conti tra Ares, il Dio della Guerra, e lo stesso Darkseid.

Darkseid e le forze di Apokolips

Darkseid sta arrivando. È noto da anni che il personaggio ha avuto un ruolo chiave nella versione originale di Justice League di Snyder, ma la portata di quel ruolo è diventata più chiara soltanto con il tempo. È chiaro che la sua presenza è incombente, simile a quella di Sauron ne Il Signore degli Anelli, ma forse ancora più significativa in quanto sappiamo che si tratterà di un personaggio in carne e ossa.

Non solo Darkseid sarà nel film, ma sarà affiancato da altri Nuovi Dei di Apokolips, dal suo torturatore DeSaad e dal leader dell’Elite, Granny Goodness. Tutto ciò porterà l’enorme “Quarto Mondo” di Jack Kirby sul grande schermo in grande stile. Inoltre, va sottolineato che questo film sarebbe dovuto uscire circa cinque mesi prima di Avengers: Infinity War, che ha introdotto Thanos, ispirato proprio a Darkseid.

Steppenwolf promette: “Questo mondo cadrà”

La promessa di Steppenwolf, “Questo mondo cadrà”, era già presente nella campagna  marketing originale, ma poiché la battuta era suo messaggio che portava a Darkseid, come vediamo nel nuovo trailer, ovviamente si è persa insieme a Darkseid. Mentre Darkseid è un cattivo incombente, Steppenwolf è in definitiva la minaccia immediata per il mondo. Questo retroscena extra conferisce immediatamente a Steppenwolf più peso come personaggio e stabilisce per lui una motivazione, che era del tutto assente nella versione del 2017.

Vediamo diversi colpi del generale di Darkseid e della sua ascia (che sputa un vero fulmine invece della scia di luce del 2017), scatenando il caos sulle Amazzoni e sui membri della Justice League. Come cattivo, è sicuramente una forza molto più violenta e minacciosa, ed è chiaro perché la Justice League ha bisogno di unirsi (e cercare di riportare Superman dal regno dei morti) per abbatterlo.

Steppenwolf decima le Amazzoni su Themyscira

Anche se la scena di Steppenwolf che invade Themyscira e ruba la Scatola Madre è nella versione cinematografica di Joss Whedon del 2017, i cambiamenti sono abbondantemente evidenti. Il design migliorato di Steppenwolf e la brutalità della sua ascia lo rendono una forza minacciosa.

La breve clip in bianco e nero che Snyder ha precedentemente condiviso di questa scena mostra che sarà sicuramente più violenta, inclusi alcuni schizzi di sangue in stile 300, che sono probabilmente in parte responsabili del divieto ai minori di 17 anni del film.

Batman ha bisogno di guerrieri, come Aquaman

Bruce Wayne va a caccia degli individui più potenti per formare “un’alleanza” di guerrieri per difendere il mondo dall’attacco che teme stia arrivando. Una delle prime persone a cui si avvicina è Arthur Curry, ossia Aquaman. Questo nuovo frame di Aquaman è tratto dal suo confronto con Steppenwolf, quando il cattivo tenta di prendere la Scatola Madre protetta dagli Atlantidei da Mera.

Sappiamo che ci sarà molto di più degli Atlantidei (ma probabilmente non della stessa Atlantide) in questa versione del film, incluso il Vulko di Willen Dafoe e una spiegazione di come Aquaman ottiene la sua armatura e il suo tridente.

Cyborg ottiene più armi nel Knightmare

Nonostante sia stato anticipato già dal trailer e dal vario merchandising, la capacità di Cyborg di manifestare armi o anche armi aggiuntive non è stata utilizzata nella versione cinematografico. Sulla base della distruzione post-apocalittica e della tonalità dorata dello sfondo, questa sembra essere una scena ambientata nel Knightmare.

Se non puoi abbattere il toro, non agitare il mantello rosso

Lo sceneggiatore di Batman v Superman: Dawn of Justice, Chris Terrio, ha usato molti giochi di parole creativi, specialmente con Lex Luthor e Alfred. Quest’ultimo è presente nel nuovo trailer della Snyder Cut di Justice League, e afferma: “Se non riesci ad abbattere il toro alla carica, non agitare il mantello rosso “, che non solo funziona come metafora autonoma, ma serve anche come avvertimento in merito al ritorno di Superman (il mantello rosso) dal regno dei morti, necessario per affrontare Steppenwolf (il toro).

Barry Allen salva Iris West

Dopo l’uscita della versione cinematografica di Justice League, è trapelato online diverso materiale inutilizzato, anche scene con CGI incompleta, inclusa questa del Barry Allen di Ezra Miller, nei suoi primi giorni come The Flash, che salva la Iris West di Kiersey Clemons. Anche se la scena in sé non è certamente nuova per chi segue la Snyder Cut da 3 anni, vederla con gli effetti grafici finiti in un trailer principale è comunque un grande momento.

Superman è stato mandato sulla Terra per un motivo

Il messaggio di Jonathan Kent a Superman da L’uomo d’acciaio, in cui dice: “Sei stato mandato per un motivo, e anche se ti ci vuole il resto della tua vita, scopri qual è il motivo”, fa un’apparizione notevole anche nel nuovo trailer. Il suo impulso di prendersi “il resto della vita” per capirlo è particolarmente notevole, considerando che è morto all’inizio del film.

I piani per la Justice League di Zack Snyder sono stati, in definitiva, un’estensione della sua storia di Superman e del suo intero arco narrativo. Sebbene includa ruoli notevoli per gli altri membri della Justice League, alla fine è servito come spiegazione del perché Superman è il supereroe più importante, che è esattamente ciò che ha sempre affermato Jonathan Kent e ciò che ha bisogno di scoprire ora che è risorto. Dice a Lois Lane è che “il suo mondo” in Batman v Superman, ma nel Knightmare di BvS dice a Batman: “Lei era il mio mondo e tu me l’hai portata via”. Ciò significa che il Knightmare, quindi la distruzione dell’intero universo, è ciò che accade quando Superman perde il suo scopo.

Cyborg è il cuore del film

Zack Snyder ha detto più volte, da prima dell’uscita del film per la prima volta nel 2017, che il Cyborg/Victor Stone di Ray Fisher sarebbe stato il cuore del film. Ray Fisher ha anche rivelato che le uniche scene di Cyborg nel film del 2017 che non sono state girate originariamente da Snyder facevano parte della scena sul tetto della polizia di Gotham, quindi possiamo aspettarci un focus totalmente nuovo su Cyborg.

Come Superman, anche Victor Stone ha poteri di cui non è ancora consapevole e deve ancora trovare il suo scopo. Una delle principali differenze, tuttavia, è che Cyborg aveva già uno scopo come stella del calcio, e questo gli è stato tolto. Mentre Superman è un alieno che cerca il suo posto nel mondo, Cyborg è un umano che ha perso il suo posto nel mondo, e la Justice League di Zack Snyder riguarderà proprio lui che trova di nuovo quel posto.

La reazione delle Amazzoni

La Snyder Cut ci mostrerà ancora di più le Amazzoni in azione, dal momento che giocano un ruolo chiave nella massiccia battaglia contro Darkseid e i suoi parademoni. Sappiamo però che le attende anche una seconda grande battaglia a Themyscira, in seguito all’invasione di Steppenwolf.

Considerando che, dopo l’uscita di Wonder Woman 1984, il pubblico ha espresso il desiderio di vedere di più sulle Amazzoni e su Themyscira, la Justice League di Zack Snyder, che durerà ben 4 ore, dovrebbe regalare questo e altro ancora.

Batman ha una macchina da guerra

I fan del classico “Dark Knight Returns” di Frank Miller, che in gran parte ha ispirato l’interpretazione di Ben Affleck nei panni di Batman, dovrebbero essere più che entusiasti dal fatto che la Batmobile sarà simile al carro armato nota come War Machine, tratto direttamente dalle pagine dei fumetti.

Al momento non è ancora chiaro in quale sequenza potremmo vederla. Sebbene molti dettagli sulla Snyder Cut siano già noti, il fatto che ci siano ancora enormi sorprese come questa dovrebbe entusiasmare il pubblico per ciò che verrà disseminato lungo le quattro ore del film. 

Il viaggio nel tempo di Flash

Durante la battaglia finale, Flash dovrebbe incanalare la Speed ​​Force per tornare indietro nel tempo. Nel trailer, vediamo ciò rappresentato con una massiccia esplosione. Mentre Flash corre attraverso quell’esplosione, possiamo vedere la Terra che si ricompone attorno a lui mentre l’esplosione si allontana lentamente, con tantissiam slow-motion tipica di Zack Snyder.

Cyborg si interfaccia con le Scatole Madri

Il ruolo di Cyborg è molto più importante nella Justice League di Zack Snyder, in particolare perché l’unico modo in cui possono vincere è perché ha la capacità di interfacciarsi con le Scatole Madri per impedire loro di distruggere il mondo, e quell’abilità deriva dalla sua cibernetica potenziata, che è sempre un prodotto di una Scatola Madre. In questa scena ci si aspetta che entri proprio nella Scatola Madre, dove lo vedremo tentato dalle visioni della sua famiglia e dalla promessa di essere guarito di nuovo.

Il Joker del Knightmare vive in una società…

Il Joker di Jared Leto è una delle nuove aggiunte al film. La sua scena è stata girata durante le riprese aggiuntive che hanno avuto luogo lo scorso ottobre, ed è anche uno dei fattori più eccitanti di questa nuova versione.

Nel trailer, il Joker recia: “Viviamo in una società in cui l’onore è un lontano ricordo. Non è vero, Batman?”. Considerando che questo è un confronto tra Batman e Joker nel futuro impostato dal Knightmare, dove il Cavaliere Oscuro potrebbe persino collaborare con il Clown Principe del Crimine, un futuro in cui Batman sfoggia persino una pistola, la battuta del Joker sta sicuramente anticipando un cambiamento di principi in Batman che segue inevitabilmente il collasso della società.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

After 3: teaser trailer del sequel con Josephine Langford

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After 3: teaser trailer del sequel con Josephine Langford

01 Distribution e Leone Film Group hanno diffuso il teaser di After 3, l’atteso terzo capitolo della serie di film After basati  sui romanzi di Anna Todd.

Dopo il successo del primo AFTER, che nel 2019 ha incassato più di 6 milioni di euro al box office italiano, e l’incredibile risultato del secondo film After 2, che uscito in sala il 2 settembre 2020, oltre ogni aspettativa, ha superato i 4 milioni di euro, arriva al cinema l’atteso sequel AFTER 3, con protagonisti Josephine Langford (Tessa Young) e Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott).

After 3 è tratto dai romanzi After 3 – Come mondi lontani e After 4 – Anime Perdute: in Italia, infatti, sono stati pubblicati cinque romanzi invece dei quattro originali. After We Fell, terzo romanzo originale, è stato pubblicato in due parti: Come mondi lontani e Anime Perdute.

Avengers: Endgame, Joe Russo conferma il ritorno di Cap alla timeline principale

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Joe Russo, co-regista di Avengers: Endgame, ha confermato che Steve Rogers ha davvero viaggiato tra le realtà per concludere la sua storyline. Endgame ha chiuso ufficialmente non solo la trama legata alle Gemme dell’Infinito, ma anche le storie di diversi personaggi, tra cui Iron Man (Robert Downey Jr.), Vedova Nera (Scarlett Johansson) e Captain America (Chris Evans). Endgame è stato un enorme successo, diventando il film con il maggior incasso di tutti i tempi.

Nonostante l’enorme successo, i fan hanno discusso parecchio su alcuni punti della trama, come l’ambiguo finale riservato a Steve Rogers. Nel film, Steve si offre volontario per riportare le Gemme dell’Infinito ognuna al suo legittimo post nella timeline; alla fine, però, sceglie di rimanere nel passato e di vivere il resto della sua vita con il suo grande amore, Peggy Carter (Hayley Atwell). La logistica di questa mossa ha confuso i fan degli Avengers sin dall’uscita del film e persino gli sceneggiatori del film hanno espresso i loro dubbi su cosa significhi realmente: Christopher Markus e Stephen McFeely, infatti, credono che Steve sia tornato al suo passato, mentre i fratelli Russo hanno affermato che Steve ha semplicemente viaggiato attraverso una ramificazione della realtà (o realtà secondaria) per stare con Peggy, prima di tornare alla linea temporale originale per lasciare in eredità il suo scudo a Sam Wilson (Anthony Mackie).

Nonostante la confusione e i potenziali buchi di trama, sembra che i Russo continuino ad attenersi alla loro storia. Ospiti del podcast Lights Camera Barstool (via Cinemablend), Joe Russo ha confermato ancora una volta che Steve aveva viaggiato attraverso una ramificazione della realtà (o realtà secondaria). “Una cosa di cui io e Anthony abbiamo discusso è chiara, ma non so se ne abbiamo mai discusso pubblicamente: Cap sarebbe dovuto tornare nella linea temporale principale. Sì, si sarebbe trovato in una ramificazione della realtà, ma sarebbe dovuto tornare indietro, nella linea temporale principale, per dare lo scudo a Sam Wilson. Nella nostra logica interna, che abbiano definito in fase di sceneggiatura, questa è stata la scelta che abbiamo fatto. Sulla base di tutto ciò che è accaduto, sarebbe stato in una ramificazione della realtà e poi avrebbe dovuto spostarsi nel presente, quindi è saltato dall’una all’altro e ha consegnato lo scudo.”

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Suicide Squad: Jared Leto chiarisce in merito al regalo fatto a Margot Robbie

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 Jared Leto ha negato di aver regalato a Margot Robbie un topo morto durante le riprese di Suicide Squad. L’attore premio Oscar ha interpretato per la prima volta il personaggio del Joker nel cinecomic di David Ayer uscito nel 2016. In seguito alla diffusione delle prime immagini ufficiali, il look dell’iterazione dell’iconico villain DC ad opera di Leto venne ampiamente criticato, soprattutto a causa della sovrabbondanza di tatuaggi.

Nonostante, alla fine, il Joker di Leto non abbia raccolto i consensi sperati e, ancora oggi, sia considerato da più come la peggiore versione live action del supercriminale, la dedizione e l’impegno dell’attore premio Oscar nei confronti del personaggio sono state pari a qualsiasi altro ruolo affrontato dallo stesso in passato, noto per immergersi totalmente nei personaggi che sceglie di interpretare. All’epoca della produzione di Suicide Squad, era addirittura emerso che Jared Leto aveva fatto degli strani regali ai suoi co-protagonisti, tra cui riviste pornografiche e preservativi usati. Addirittura, si vociferava che l’attore avesse regalato a Margot Robbie (interprete di Harley Quinn) un topo morto. Tuttavia, ora è stato proprio Leto a mettere le cose in chiaro.

Durante un’intervista con GQ, Leto a confermato di non aver mai regalato a Robbie un topo morto durante le riprese di Suicide Squad. Al contrario, le ha donato qualcosa di molto più piacevole: dei panini alla cannella. “È interessante constatare come tutte queste storie assumano una vita propria. Ma la verità è che non ho mai dato a Margot Robbie un topo morto. Semplicemente, questa non è la verità. Anzi, in realtà le ho regalato un sacco di… avevo trovato a Toronto questo posto fantastico che faceva degli ottimi panini vegani alla cannella. È stato un regalo assolutamente comune.”

Il Joker di Jared Leto tra Suicide Squad e… Justice League!

Più e più volte il regista David Ayer ha dichiarato che la maggior parte delle scene con protagonista il Joker di Jared Leto sono state tagliate dal montaggio finale di Suicide Squad e che ciò che si vede nella versione cinematografica del film non è la vera performance dell’attore. Negli ultimi mesi si è parlato molto della possibilità di una release della Ayer Cut, ossia del taglio originale del cinecomic, ma è ormai da parecchio che l’argomento non è stato più trattato.

Ricordiamo che Jared Leto tornerà a vestire i panni del Joker nell’attesissima Snyder Cut di Justice League, ossia il taglio originale del cinecomic uscito nelle sale nel 2017. Come anticipato già da Zack Snyder e dalle verie immagini ufficiali emerse online, quella che vedremo nella Snyder Cut sarà un iterazione del Joker di Leto molto diversa da quella vista in Suicide Squad, a cominciare dal look che sfoggerà il personaggio.

Grey’s Anatomy 17: il promo della seconda parte di stagione

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Grey’s Anatomy 17: il promo della seconda parte di stagione

Il network americano della ABC ha diffuso il promo della seconda parte di stagione di Grey’s Anatomy 17, la diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy.

https://www.youtube.com/watch?v=gZ-MgijZnDo&pp=ygURR3JleSdzIEFuYXRvbXkgMTc%3D

Grey’s Anatomy 17

La diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà giovedì 12 novembre 2020.  In Grey’s Anatomy 17 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy 17 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

Grey’s Anatomy è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes. Betsy Beers, Mark Gordon, Krista Vernoff, Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

Tom Holland su Nathan Drake: “È come se James Bond e Indiana Jones avessero un figlio”

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Tom Holland ha paragonato il suo personaggio nell’attesissimo Uncharted ad una sorta di figlio nato dagli iconici Indiana Jones e James Bond. Il film, basato sulla serie di videogiochi sviluppata da Naughty Dog, Holland veste i panni di Nathan Drake, un cacciatore di tesori che viaggia per il mondo alla scoperta di misteri storici. Holland interpreterà un Drake più giovane nella versione cinematografica, che servirà da vero e proprio prequel alla trama della saga videoludica.

Uncharted è pronto a diventare un nuovo adattamento tratto dai videogiochi di grande successo, sulla scia di quanto avvenuto con il personaggio di Lara Croft e con la saga di Tomb Raider. Considerando ciò, un confronto con altri importanti blockbuster ha senso. Secondo lo stesso Holland, il personaggio di Nathan Drake non solo un eroe d’azione sulla scia di James Bond o Indiana Jones, ma una perfetta combinazione di questi due classici personaggi.

Intervistato in occasione del podcast “Little Gold Men” di Vanity Fair (via MovieWeb), l’interprete di Spider-Man nel MCU ha detto: “Penso che il modo più semplice per descrivere il film senza sminuirlo in alcuni modo sia affermare che se Indiana Jones e James Bond avessere avuto un figlio, sarebbe stato Nathan Drake. Questo è il modo in cui voglio continuare a descrivere il film.”

Sappiamo ancora poco della trama di Uncharted, ma da quanto ha rivelato Holland e da quanto sappiamo della serie di videogiochi, i paragoni con James Bond e Indiana Jones sembrano parecchio azzeccati. Il riferimento a Indiana Jones sembra particolarmente calzante, poiché la caccia al tesoro di Nathan non è così lontana dagli interessi archeologici di Indy. Inoltre, Holland non è stato l’unico a fare questo paragone.

Sia Shawn Levy (tra i vari registi collegati al progetto prima dell’ingaggio ufficiale di Ruben Fleischer) che il co-protagonista Mark Wahlberg hanno parlato di Indy in relazione a Uncharted. Tuttavia, poiché il mentore di Drake, Sully (Wahlberg), è un ex ufficiale della Marina degli Stati Uniti, le sue capacità di combattimento potrebbero davvero assomigliare a quelle di Bond, che è un membro dei servizi segreti britannici.

Tutto quello che sappiamo su Uncharted

In UnchartedTom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura del film, che arriverà al cinema il 16 luglio 2021, è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

Spike Lee prenderebbe in considerazione la possibilità di dirigere un film Marvel

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Spike Lee ha rivelato che prenderebbe in considerazione la possibilità di dirigere un cinecomic Marvel se si presentasse l’opportunità. Lee è diventato famoso come regista alla fine degli anni ’80, grazie a pellicole innovative come Lola Darling e Fa’ la cosa giusta. In breve tempo, il suo stile registico e le sua capacità di scrittura lo hanno trasformato in uno dei grandi autori del cinema moderno, mentre la sua attenzione all’esperienza degli afroamericani ha portato sullo schermo un tipo di rappresentazione più ampia e decisamente più autentica. Nel corso della sua leggendaria carriera ha ricevuto candidature per i più importanti riconoscimenti, incluso cinque Academy Awards: ha finalmente vinto l’ambita statuetta nel 2019, per la migliore sceneggiatura non originale grazie a BlacKkKlansman.

Parallelamente allo status di enorme prestigio raggiunto dalla figura e dall’opera di Lee, anche i blockbuster di supereroi si sono imposti come una delle pietre miliari dell’odierna industria cinematografica hollywoodiana. Nessun franchise ha avuto più successo del MCU, una raccolta di storie unificate iniziata nel 2008 con Iron Man e culminata nel 2019 con l’epico Avengers: Endgame, che è diventato il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Nonostante i film di supereroi siano spesso stati liquidati come monolitici e controllati più dallo studio che dai suoi registi, di recente il MCU ha cercato di coinvolgere nella sua cerchia il maggior numero possibile di talenti d’autore (basti pensare a Taika Waititi con Thor: Ragnarok e a Ryan Coogler con Black Panther).

Di recente, proprio Spike Lee ha espresso la volontà di unirsi ai ranghi del MCU. In un’intervista con Entertainment Weekly, il regista non è sembrato per nulla infastidito dalla reputazione dello studio e ha anche rivelato che preferisce la Marvel alla DC. “Non ho niente contro la Marvel”, ha spiegato il regista. “Sono cresciuto leggendo i fumetti di Spider-Man. Per me, la DC Comics è stata sempre banale. Sto solo dicendo che per me tutto ruotava attorno alla Marvel. Se si presenta l’occasione giusta… non mi sto proponendo, ma la prenderei comunque in considerazione.”

Spike Lee e MCU: un approccio innovativo

Sappiamo bene che l’atteggiamento cordiale di Lee nei confronti della Marvel non è condiviso da altri registi del suo status. In particolare, Martin Scorsese, uno dei registi più influenti di tutti i tempi (nonché buon amico di Lee), ha ripetutamente criticato il concetto di cinecomic nel suo complesso, così come altri importanti registi che hanno seguito il suo esempio, tra cui Francis Ford Coppola, Ridley Scott e Alejandro G. Iñárritu.

Un film del MCU diretto da Lee sarebbe probabilmente molto diverso dai film precedenti del franchise. È anche difficile immaginare che Lee possa tollerare il livello di supervisione dello studio. Forse il modo migliore per farlo entrare a bordo sarebbe attraverso un supereroe non ancora apparso sul grande schermo che l’autore potrebbe costruire da solo partendo da zero.

Fedeltà: recensione della serie Netflix

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Fedeltà: recensione della serie Netflix

Parlare di fedeltà è sempre difficile, è un argomento che tocca tutti coloro che vivono una relazione di coppia eppure sembra sempre un tabù, perché sempre più spesso va a toccare delle corde molto nascoste di ognuno, quelle che a volte teniamo nascosti anche a noi stessi. È difficile parlarne ed è difficile raccontarla la fedeltà, ma nonostante questo la nuova serie Netflix, dal titolo Fedeltà, appunto, ci prova.

Fedeltà, la trama

Si tratta in realtà di un adattamento dall’omonimo romanzo di Marco Missiroli, in cui seguiamo la vita di una coppia apparentemente felice e affiatata, formata da Carlo, professore e scrittore bloccato nella stesura del suo secondo romanzo, e Margherita, agente immobiliare laureata in architettura, con il sogno di aprire uno studio suo.

La coppia, bellissima e molto innamorata, comincia a mostrare dei cenni di cedimento quando trai due si insinua il dubbio del tradimento, un dubbio che rode entrambi e che porterà a delle conseguenze importanti e impossibili da ignorare. La regia della serie è distribuita tra Andrea Molaioli e Stefano Cipani, che si dividono gli episodi, e si basano su una sceneggiatura scritta a sei mani da Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella che provano ad adattare al meglio il romanzo originale. Nel cast principale Michele Riondino (Carlo Pentecoste), Lucrezia Guidone (Margherita Verna), Carolina Sala (Sofia Casadei), Leonardo Pazzagli (Andrea) e Maria Paiato (Anna Verna).

Tuttavia, già nell’adattamento si riscontra il primo problema di Fedeltà. La storia segue moltissimi percorsi mentali, conflitti e non detti, ragionamenti intimi che è molto difficile tradurre in azioni e in linguaggio audiovisivo, questo aspetto è il principale deterrente per una storia che si interroga su argomenti importanti e seri, ma che non li affronta per davvero, limitandosi, in fin dei conti, alla classica storiella in cui una coppia entra in crisi e i due poi prendono strade separate. Niente di nuovo, tutto già visto.

Un pessimo lavoro di adattamento

A questo lavoro debole di adattamento si aggiunge una messa in scena assolutamente patinata e poco credibile, in cui i personaggi si muovono con movimenti e gesti affettati, sempre sospesi, allusivi e mai naturali. Non crediamo neanche per un momento all’amore tra Carlo e Margherita, né crediamo a Sofia e ai suoi misteri, o al tenebroso Andrea, fisioterapista con una vita segreta.

Il risultato è un ammasso di scene madri abbastanza deludenti, che non riescono a far risultare credibile nessuna delle tante emozioni messe in gioco dalla storia. Nelle intenzioni, Fedeltà doveva essere una riflessione su cosa siamo risposti a dare e prendere da una storia, rinunciando o meno a ciò che siamo, se scegliere di abbandonarci alla fiducia e al compromesso oppure rimanere il centro della nostra stessa vita e non permettere agli altri di limitarci o di guidarci.

Sono tutti interrogativi e questioni delicate, interessanti e profonde, che però non arrivano sullo schermo, annacquate da scelte banali di messa in scena, dialoghi triti e forse una mancata predisposizione del materiale di partenza a trasformarsi in un prodotto audiovisivo. Fedeltà arriva il giorno di San Valentino su Netflix, e, se si è in una relazione, se ne sconsiglia la visione in coppia.

Justice League: Zack Snyder conferma che WB non è interessata a un sequel

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Zack Snyder ha confermato che la Warner Bros. non ha alcun interesse nella realizzazione di un sequel di Justice League dopo l’uscita della Snyder Cut. Dopo quasi quattro anni dall’uscita del film nelle sale cinematografiche, i fan hanno finalmente raggiunto l’obiettivo che si erano prefissati attraverso il lancio della campagna #ReleaseTheSnyderCut: il prossimo 18 marzo, infatti, il taglio originale del cinecomic ad opera di Snyder farà ufficialmente il suo debutto sulla piattaforma di streaming HBO Max.

La Snyder Cut durerà ben quattro ore, sarà vietata ai minori e – sostanzialmente – sarà un film molto diverso da quello uscito nelle sale nel 2017. Tuttavia, da quando il taglio ad opera di Snyder è stato annunciato, in molti si sono chiesti cosa sarebbe successo dopo. Ricordiamo che, inizialmente, il regista aveva pianificato ben cinque film dedicati alla Justice League. Il secondo sarebbe dovuto arrivare nelle sale nel 2019, ma i problemi sorti durante la produzioni del film e il relativo abbandono del progetto da parte di Snyder hanno totalmente stravolto i piani della WB.

Ad oggi, nonostante l’arrivo della Snyder Cut, sembra improbabile che le cose cambino. Sono in molti a sperare che l’uscita del taglio originale di Justice League non segni necessariamente la fine dello Snyder-Verse, ma durante una recente intervista con I Minutemen (via ComicBook), il regista ha confermato che, al di là dell’impegno e del contributo da parte dello studio per la realizzazione della Snyder Cut, la WB non sembra essere interessata ad un sequel di Justice League né ad un altro cinecomic diretto da lui diretto.

“La realtà è che, per quanto ne so, non c’è interesse e/o voglia da parte della Warner Bros. di fare altri film con me. Però non pensavo nemmeno che avrei avuto la possibilità di realizzare la mia versione di Justice League. Ho fatto del mio meglio per portare a termine l’idea centrale di questo progetto, ossia riunire queste differenti personalità e creare la Justice League. È di questo che parla il film.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Deadpool: Ryan Reynolds risponde alla lettera “perduta” di un fan

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In occasione del quinto anniversario di Deadpool, Ryan Reynolds ha ironizzato sul fatto che il Mercenario Chiacchierone si sia unito al MCU condividendo la lettera “perduta” di un fan, a cui non ha mai risposto. Nel 2016, nessuno era pronto a scommettere che un film di supereroi vietato ai minori potesse raggiungere il successo che Deadpool è riuscito a conquistare quando è arrivato nelle sale a seguito di una geniale campagna marketing. Il film entusiasmò la critica, dominò il botteghino e lanciò un nuovo franchise degli X-Men targato Fox parallelo a quello principale.

Sfortunatamente, il destino della serie è cambiato in maniera alquanto repentina. Anche Deadpool 2 si è rivelato un discreto successo, ma in seguito all’acquisizione di Fox da parte di Disney, il futuro della saga è improvvisamente cambiato. In molti credevano che il franchise fosse ufficialmente finito, e a lungo non ci sono più stati aggiornamenti in merito al destino di Wade Wilson sul grande schermo. Tuttavia, i Marvel Studios hanno confermato che sono attualmente al lavoro proprio con Ryan Reynolds per sviluppare Deadpool 3, che sarà vietato ai minori e che sarà totalmente integrato nel MCU. All’epoca dell’uscita del primo film nessuno pensava che, un giorno, il Mercenario Chiacchierone si sarebbe unito all’Universo Cinematografico Marvel, e ora è stato lo stesso Reynolds a ironizzare sulla cosa.

In onore del quinto anniversario dell’uscita del primo Deadpool, l’attore canadese ha condiviso una lettera che aveva ricevuto da un fan nel 2016 e la sua risposta che non era mai stata inviata. La risposta di Reynolds è chiaramente una presa in giro che ironizza proprio sul ritardo nella risposta e, di conseguenza, su uno scenario che ad oggi è totalmente diverso: l’attore, infatti, fa riferimento all’inclusione del personaggio nel MCU (qualcosa di impensabile all’epoca dell’uscita del primo film) e al fatto che ci sarebbero stati tantissimi sequel (nella realtà, sappiamo che le cose sono andate in maniera diversa).

“Cinque anni dopo, sono ancora in soggezione di fronte ai fan di Deadpool”, ha scritto Ryan Reynolds via Twitter. “Hunter mi ha scritto questa lettera dopo l’uscita di Deadpool e in qualche modo la mia risposta non è mai stata spedita.”

Ricordiamo che Deadpool 3 sarà scritto da nuovo duo di sceneggiatrici, Wendy Molyneux e Lizzie Molyneux-Logelin, che andranno a sostituire gli storici Rhett Reese e Paul Wernick, che avevano firmato sia Deadpool che Deadpool 2 (quest’ultimo co-sceneggiato insieme a Reynolds).

Justice League Snyder Cut: trailer italiano ufficiale

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Justice League Snyder Cut: trailer italiano ufficiale

È stato diffuso il nuovo trailer di Justice League Snyder Cut, in cui oltre ad un esaustivo sguardo a Darkseid, possiamo anche vedere, per la prima volta, il Joker di Jared Leto nella versione “aggiornata” voluta da Snyder stesso.

La versione in lingua originale

https://www.youtube.com/watch?v=vM-Bja2Gy04

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

L’ultimo re di Scozia: la vera storia dietro il film con Forest Whitaker

Il cinema si è sempre dimostrato mezzo prediletto per raccontare le gesta di celebri personalità della storia, e il genere definito “biopic” è ancora oggi tra i più popolari, apprezzati e premiati. Tra i titoli maggiormente noti degli ultimi due decenni vi è L’ultimo re di Scozia, diretto nel 2006 da Kevin Macdonald. Al centro di questo vi è il dittatore Idi Amin Dada, ricordato per il sanguinario regime che instaurò in Uganda negli anni Settanta. Attraverso una storia di finzione, con diversi elementi di fantasia, si ripercorre così una delle pagine più nere del paese africano, un periodo durante il quale le libertà personali vennero ad essere quasi del tutto soppresse.

Il film è basato sull’omonimo romanzo di Giles Folden, nel quale intrecciando finzione e realtà si esplorano così le drammatiche vicissitudini del Paese. Il nome del libro, e del film, prende spunto dal titolo nobiliare che lo stesso Amin si auto conferì, in perfetta dimostrazione della sua follia e avidità di potere. Per realizzare un lungometraggio su di lui, il regista ottenne dal presidente Ugandese carta bianca, avendo così la possibilità di realizzare le riprese in territorio ugandese e anche all’interno dello stesso parlamento. Pur con un budget di soli 6 milioni, Macdonald riuscì così a dar vita ad un’opera estremamente drammatica e apprezzata.

Con un incasso globale di circa 50 milioni di dollari, L’ultimo re di Scozia divenne da subito uno dei titoli più apprezzati del suo anno. Arrivò inoltre a vincere diversi premi, tra cui l’Oscar al migliore attore protagonista. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’ultimo re di Scozia: la trama del film

Alla base del film vi è la storia del medico scozzese Nicholas Garrigan che, per una serie di circostanze, diventa il dottore personale del leader ugandese Idi Amin. Dopo la laurea decide infatti di partire come volontario per l’Uganda non volendo finire a fare il medico di paese come il padre. All’iniziale ammirazione e fascinazione per il potere del dittatore, segue la consapevolezza che Amin è uno spregevole sanguinario, di cui Garrigan sta lentamente diventato complice. Davanti ai suoi occhi, infatti, si rivela un paese in gravi condizioni, dilaniato dalla persecuzione razziale e religiosa. A peggiorare il suo rapporto con Amin, vi è inoltre la relazione segreta che il medico intrattiene con Kay, una delle mogli del dittatore.

L'ultimo re di Scozia cast

L’ultimo re di Scozia: il cast del film

Fino a quel momento noto per film come Good Morning Vietnam o Bird, l’attore Forest Whitaker ha conquistato popolarità mondiale proprio grazie al personaggio di Idi Amin. Per interpretarlo, l’attore acquisì circa 22 chili di grasso, al fine da raggiungere una maggiore somiglianza fisica con il vero dittatore. Egli, inoltre, studiò approfonditamente la figura di Amin, al fine di poter arrivare a muoversi e parlare come lui. Whitaker decise inoltre di rimanere costantemente nei panni del personaggio, anche al di fuori del set. Decise di fare ciò dopo che, inspiegabilmente, non riuscì per un periodo di tempo a rientrare nella mentalità di Amin. Per evitare che ciò ricapitasse, decise di non abbandonarlo più sino al termine delle riprese.

L’attore James McAvoy, noto per film come Espiazione e X-Men – L’inizio, interpreta invece il medico Nicholas Garrigan. Questo personaggio non è realmente esistito, ma è basato sul dottore Bob Astles, che realmente servì Amin durante quegli anni. Kerry Washington, nota per il film Django Unchained, è l’interprete scelta per il ruolo di Kay, una delle mogli di Amin. Gillian Anderson, celebre per le serie X-Files e Sex Education, è invece Sarah Merrit, moglie del dottor Merrit, interpretato invece da Adam Kotz. Il dottor Junju, mentore di Nicholas, ha il volto di David Oyelowo, divenuto poi celebre grazie a Selma – La strada per la libertà. Simon McBurney, infine, è l’ambasciatore britannico Nigel Stone.

L’ultimo re di Scozia: la vera storia dietro il film

Personaggio quanto mai complesso e megalomane, Idi Amin è considerato uno dei più spietati e sanguinari dittatori della storia. Egli fu presidente dell’Uganda dal 1971, quando salì al potere con un colpo di Stato, fino al 1979. Come ogni nuovo governante, anche egli inizialmente suscitò grande fiducia nel popolo ugandese, essendo Amin una personalità formatasi dal nulla. Ben presto però, egli si dimostrò particolarmente duro nei confronti della popolazione, portando il suo nazionalismo a livelli estremi. In nome della patria, trascinò il Paese in guerra contro le nazioni vicine, intraprendendo inoltre una forte persecuzione nei confronti di diversi gruppi etnici dell’Uganda, come anche nei confronti dei fedeli induisti e cristiani.

L’ammontare delle vittime causate dal suo regime non è mai stato realmente quantificato, ma secondo alcune stime di Amnesty International si tratta di una cifra di circa 500.000 persone. Verso gli ultimi anni del suo governo, Amin fu sempre più soggiogato dalla sua paranoia, facendo uccidere sempre più quanti erano sospettati di voler attentare alla sua vita. Una serie di errori fu però per lui fatale, tra cui l’aver concesso l’atterraggio in terra ugandese di un aereo ostaggio di terroristi, e la guerra intrapresa contro la Tanzania. Quest’ultima rispose però in modo particolarmente duro all’attacco, forte anche dell’aiuto degli ugandesi esiliati. Nell’aprile del 1979 Amin si ritirò in esilio in Arabia Saudita, e dove rimase fino alla sua morte, avvenuta nel 2003. Non gli fu mai concesso di tornare in Uganda, ma non pagò mai per i suoi crimini.

L’ultimo re di Scozia: il trailer e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di L’ultimo re di Scozia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 13 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, CBSNews

Captain Marvel 2: Zawe Ashton interpreterà il villain

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Captain Marvel 2: Zawe Ashton interpreterà il villain

Mentre la fase di pre-produzione di Captain Marvel 2 entra nel vivo, Deadline informa che il film con Brie Larson ha trovato il suo grande antagonista. Si tratta di Zawe Ashton, che è stata assunta da Marvel Studios per interpretare il villain nel film diretto da Nia DaCosta. Né Disney, né Marvel hanno commentato la notizia.

Megan McDonnell, la story editor di WandaVision, ha firmato la sceneggiatura di Captain Marvel 2, nel quale compariranno Iman Vellani e Teyonah Parris da Mrs. Marvel. Mentre non si sa ancora nulla del personaggio che interpreterà Ashton, siamo consapevoli che l’identità del personaggio potrebbe rimanere segreta fino all’uscita del film.

Tutto ciò che sappiamo sul sequel di Captain Marvel

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e destinate a Disney+.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

The Nice Guys: trama, cast e sequel del film con Ryan Gosling

The Nice Guys: trama, cast e sequel del film con Ryan Gosling

Autore di alcuni tra i più celebri film action degli ultimi decenni, tra cui Arma Letale e Last Action Hero, il regista e sceneggiatore Shane Black è tornato alla ribalta nel 2016 con un film che omaggia tale genere e la cultura pop degli anni Settanta. Si tratta di The Nice Guys, incentrato su due improbabili detective alla ricerca di una ragazza misteriosamente scomparsa. Per questo film Black ha così dato vita ad un concentrato di comicità e azione, arricchendo il tutto con i colori e le caratteristiche di una città, Los Angeles, sempre più dedita al peccato e alla lussuria.

L’idea per tale storia nacque in Black in seguito al film da lui realizzato nel 2005, Kiss Kiss Bang Bang. Interessato a sviluppare un nuova detective story, lo sceneggiatore lavorò per diversi anni al progetto, cambiandone spesso forma e tono. Dopo averlo immaginato come serie televisiva, decise tuttavia di fare marcia indietro e tornare ad un lungometraggio per il cinema. Vagamente basato sul romanzo del 1973 Blue Murder, di Michael Shayne, The Nice Guys prese infine vita avvalendosi di luoghi, costumi e personaggi che richiamavano il più possibile l’atmosfera degli anni in cui è ambientato il film. Nonostante il grande apprezzamento di critica, il film non riuscì però ad affermarsi in modo particolarmente positivo al momento della sua distribuzione.

A fronte di un budget di 50 milioni, questo arrivò infatti a guadagnarne appena 62 in tutto il mondo. Si tratta di un film sottovalutato che è però uno dei maggiori gioielli recentemente visti sul grande schermo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo potenziale sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Nice Guys: la trama del film

Nella Los Angeles del 1977, il frustrato detective privato Holland March viene assunto alla signora Glenn per indagare sulla morte di sua nipote, l’attrice pornografica Misty Mountains. La donna, infatti, sostiene che la ragazza sia ancora viva e Holland ritiene che possa esserci stato uno scambio di identità con la scapestrata Amelia Kutner. Avendo scoperto che March è sulle sue tracce, la ragazza assolda l’intimidatorio Jackson Healy. Quando quest’ultimo scopre che Amelia è diventata il bersaglio dei gangster Blue Face e il Vecchio, chiede a Holland di aiutarlo a scoprire la verità. Gli investigatori scoprono infatti che Amelia e Misty stavano lavorando ad una nuova pellicola porno e che tutti coloro che sono collegati al progetto stanno velocemente venendo uccisi da un misterioso mandante.

The Nice Guys cast

The Nice Guys: il cast del film

I ruoli di Holland March e Jackson Healy furono da subito offerti agli attori Ryan Gosling e Russell Crowe, che accettarono subito entusiasti di poter lavorare insieme. I due, entrambi attori sin da bambini, cercavano da tempo un film da poter realizzare insieme, e hanno in seguito raccontato di aver da subito sfoggiato un ottima sintonia sul set. Crowe, in particolare, ha affermato che di tutti i personaggi da lui interpretati, quello di Healy è l’unico che riprenderebbe volentieri per un sequel. Darvi vita non fu però facile per lui, che si trovò a dover assumere diverso peso. Crowe era infatti convinto che per rendere più minaccioso il suo personaggio era necessario conferirgli un aspetto più massiccio.

Accanto a loro, nel film, sono poi presenti diversi altri noti interpreti di Hollywood. La prima di questi è la premio Oscar Kim Basinger, qui presenti nei panni di Judith Kutner, madre della scomparsa Amelia. Per lei si tratta del primo film, dopo L.A. Confidential del 1997, in cui recita nuovamente al fianco di Crowe. Margaret Qualley, nota per C’era una volta a… Hollywood, dà volto ad Amelia Kutner, mentre la pornostar Misty Mountains è Murielle Telio. La giovane Angourie Rice, nota per il film Spider-Man: Homecoming, interpreta invece Holly March, la tenace figlia di Holland. Beau Knapp è invece il gangster Blue Face, e il noto attore Matt Bomer ricopre il ruolo del letale sicario John Boy. Yata DaCosta, infine, è Tally, assistente di Judith.

The Nice Guys: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Ancor prima che il film uscisse in sala, il regista si è dichiarato aperto alla possibilità di realizzare un suo sequel. Ha però affermato che per avere notizie più concrete era necessario attendere il risultato critico ed economico del film. La sua speranza era infatti che un buon risultato di entrambi spingesse lo studios di produzione a dare il via libera per un sequel. Nel 2018 Black ha ribadito la sua disponibilità a realizzare un secondo The Nice Guys, e gli stessi attori protagonisti si sono dichiarati pronti a riprendere i propri ruoli. Lo scarso risultato al box office, però, non ha permesso che si prendesse più in seria considerazione l’idea di un nuovo capitolo. Attualmente, infatti, non sembrano esserci programmi a riguardo.

In attesa di un potenziale sequel, è possibile fruire di The Nice Guys grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 12 febbraio alle ore 21:100 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Aspettando il 30° Noir in Festival: ospiti, appuntamenti e iniziative

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Il Noir in Festival, che si svolgerà online su MYmovies e sui social del festival dall’8 al 13 marzo prossimo, con una speciale giornata di pre-apertura dedicata ai film finalisti per il Premio Caligari il 7 marzo, quest’anno raddoppia i propri appuntamenti. Non solo grandi incontri con ospiti nazionali e internazionali durante le date di marzo ma anche una serie di speciali incontri “pre-festival”, gratuiti e aperti a tutti, che da un lato festeggeranno il trentennale e dall’altro faranno da trampolino di lancio all’evento. Ad accompagnarci in questo viaggio tanti ospiti e i giornalisti delle testate media-partner del festival. Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti.

Incontro I FILM DEL NOIR: 30 ANNI DI BRIVIDI
Sabato 13 febbraio, ore 18.00 | LIVE sui canali Facebook e YouTube
Il musicista e scrittore Boosta, l’attore Vinicio Marchioni e l’attrice Valentina Lodovini raccontano la loro esperienza al Noir in Festival e alcuni dei film cult che hanno fatto la storia del genere, in una chiacchierata informale sul genere e le sue tante rappresentazioni cinematografiche. Moderano l’incontro i giornalisti Chiara Guida (Cinefilos.it) e Giuseppe Grossi (Movieplayer.it).

I finalisti del Premio Caligari 2020
Lunedì 15 febbraio, ore 18.00 | LIVE sui canali Facebook e YouTube
Giacomo Cimini, regista de Il talento del calabrone, intervistato da Chiara Guida (Cinefilos.it)

Incontro NOIR IN FESTIVAL: UNA STORIA DI IMMAGINI
Sabato 20, ore 18.00 | LIVE sui canali Facebook e YouTube
Valentina Vannicola (fotografa e autrice dell’immagine scelta per il manifesto 2011), Giacomo Costa (artista specializzato nell’uso di tecnologie digitali che ha firmato l’immagine del 2013), Claudio Chiaverotti (autore di fumetti della scuderia SBE e creatore di Morgan Lost, protagonista della locandina del 2015) e Mario Alberti (disegnatore e illustratore che ha realizzato il manifesto celebrativo di quest’anno) raccontano il Noir attraverso le sue molteplici forme visive. Moderano l’incontro la giornalista Chiara Guida (Cinefilos.it) e Francesco Bonerba (Noir in Festival).

I finalisti del Premio Caligari 2020
Martedì 23 febbraio, ore 18.00 | LIVE sui canali Facebook e YouTube
Alessandro Tonda, regista di The Shift, intervistato da Cinecittà News

Incontro SERIE TV & NOIR
Sabato 27, ore 18.00 | LIVE sui canali Facebook e YouTube
Gabriella Giliberti (Lega Nerd), Marco Villa e Diego Castelli (Serial Minds) raccontano il panorama contemporaneo delle serie TV dal punto di vista del Noir, accompagnandoci alla scoperta di alcune “chicche” imperdibili.

I finalisti del Premio Caligari 2020
Lunedì 1 marzo, ore 18.00 | LIVE sui canali Facebook e YouTube
Ivano De Matteo, regista di Villetta con ospiti, intervistato da Cinecittà News

to be continued…

30° anniversario GLI ARCHIVI DEL NOIR
Un ambizioso progetto, lanciato in concomitanza con il trentennale, che durante tutto il 2021 guiderà il pubblico attraverso la storia del genere Noir, sia letterario che cinematografico. A guidarci in questo viaggio i direttori del festival, Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, che dal quartier generale del Noir racconteranno libri, personaggi, film ed epoche storiche di un genere senza tempo, distillandoli in 20 pillole dai 5 ai 10 minuti ciascuna, rese disponibili sotto forma di video su YouTube e in versione podcast su Spotify. Si comincia a Febbraio con Mary Shelley ed Edgar Allan Poe.

“Festeggiare il trentennale del festival in un anno così complicato e sofferto”, dicono Giorgio Gosetti Marina Fabbri“ha rappresentano una sfida consistente, che abbiamo deciso di affrontare non scoraggiandoci e rilanciando la posta in palio, cercando di sfruttare ampiamente le opportunità offerte da una tecnologia che ci rende (quasi!) ubiqui. Chiacchierare con nuovi e vecchi amici del festival attraverso formule inedite e raccontare la storia del Noir a chi forse la conosce per la prima volta significa per noi valorizzare il patrimonio umano e culturale raccolto dal festival in trent’anni di attività e proiettarci verso il futuro e le nuove generazioni.”

Wonder Woman 1984: 10 modi in cui ha impostato il terzo film

Wonder Woman 1984: 10 modi in cui ha impostato il terzo film

Wonder Woman 1984 arriva oggi in Italia, direttamente in streaming sulle principali piattaforme a pagamento (tra cui Amazon Prime Video, Apple Tv, YouTube, Google Play, TIMVISION, Chili e Rakuten TV). Ovviamente, il sequel presenta una serie di elementi all’interno della trama posizionati in modo tale da poter essere tranquillamente esplorati nel terzo capitolo già confermato. Screen Rant ha raccolto 10 modi in cui WW84 ha già impostato la possibile narrativa della terza avventura di Diana Prince sul grande schermo:

Diana si separa da Steve

Non c’è dubbio che la separazione da Steve faccia parte della lunga lista di cose spiacevoli che Wonder Woman ha dovuto sopportare, ma almeno Wonder Woman 1984 ha confermato che Diana si allontanerà da lui. Si tratta di un cambiamento rispetto alla norma, poiché tutte le apparizioni di Diana finora hanno fatto affidamento sul fatto che i due fossero in qualche modo legati.

Il terzo film non tratterà questo aspetto, visto che Diana ha già avuto il finale che lei e Steve si meritano e di cui forse entrambi avevano bisogno. Anche se Steve si presenterà nel terzo film, Diana non sarà certamente più schiava del suo ricordo. 

Il ritorno di Asteria

L’armatura di Asteria è stato uno dei migliori abiti indossati da Wonder Woman nel film, sebbene sia presente anche un’apparizione dello stesso personaggio. La leggendaria guerriera è ancora tra gli umani, il che significa che c’è una possibilità che riemerga nel terzo film.

Inoltre, l’aspetto di Asteria indica il possibile ritorno di altre figure leggendarie che avrebbero dovuto essere morte, come mostrato nel primo Wonder Woman. Con la rivelazione dello stato di Asteria, il prossimo film è pronto ad affrontare questo mistero.

Un ruolo da leader

Wonder Woman non ha mai preso davvero il controllo della situazione nel primo film, con Steve che la guidava e in un certo senso la comandava. Sebbene ci siano stati degli accenni ad un ruolo da leadership in Justice League, il sequel ha fatto sì che Diana si facesse davvero carico delle sue decisione.

Questa volta è stata lei a guidare Steve fino alla fine, oltre ad essere una sorta di mentore per Barbara prima della sua svolta malvagia. Con Wonder Woman che impara a ispirare il mondo, il terzo film è pronto a completare la sua transizione in leader a tutti gli effetti.

Le macchinazioni di Trickster

Nonostante tutto l’antagonismo che ha mostrato nei confronti di Wonder Woman, Cheetah è rimasta una figura comprensiva a causa della sua mente corrotta dal Dreamstone. Trickster, il Dio dietro la pietra, è stato solo menzionato, ma considerando l’impatto che il Dreamstone ha avuto nella storia, è probabile una sua apparizione nel terzo film.

È altamente possibile che gli Dei Antichi appariranno nel prossimo film, visto che l’esistenza di Trickster ha confermato che gli dei erano ancora intorno alla Terra in qualche modo. Proprio per questo, il threequel è impostato per un’apparizione di questi esseri.

La possibilità di futuri alternativi

Nei momenti culminanti di Wonder Woman 1984, Max Lord non aveva alcuna intenzione di fermare il caos fino a quando Diana non gli ha mostrato una visione di suo figlio. Si trattava di un futuro alternativo che mostrava il ragazzo in grave pericolo, che fu scongiurato dopo che Lord aveva rinunciato ai suoi desideri.

I futuri alternativi sono stati confermati in Batman v Superman: Dawn of Justice attraverso l’apparizione di Flash a Bruce Wayne, il che significa che Wonder Woman 1984 ha anche suggerito la possibilità di immergersi in questo aspetto in modo più dettagliato per il terzo film.

La conoscenza dell’aldilà

C’è una possibilità che Diana scopra come riportare Steve in vita in modo permanente, questa volta senza essere egoista al riguardo. Questo perché le è stato detto dallo stesso Steve che c’è un’aldilà nel DCEU, anche se non riusciva a ricordare esattamente dove era andato.

Con Diana che è a conoscenza di ciò ora, il terzo film potrebbe presentare i suoi tentativi di resuscitare Steve o in qualche modo di andare lei stessa nell’aldilà. I fan non dovrebbero sottovalutare la possibilità che l’aldilà venga raccontato in futuro, poiché il legame di Wonder Woman con gli dei è un modo per lei di accedervi.

Eventi vicini alla cronologia odierna

L’impostazione della timeline nel 1984 non aveva davvero senso nel film, poiché mostrare quel periodo non ha concretamente portato a nulla. Ora, con il primo film ambientato un secolo dopo, il terzo film sarà sicuramente ambientato ai giorni nostri.

La cosa fantastica di ciò è il fatto che Wonder Woman non è stata più vista – cronologicamente parlando – da molto tempo. La sua ultima apparizione è stata in Justice League, che è ormai di parecchi anni fa. L’ambientazione odierna quindi sarà perfetta per completare lo sviluppo del personaggio di Wonder Woman.

La conferma di altre guerrieri amazzoni

Un aspetto che il film ha preso dai fumetti sono state le Olimpiadi dell’Amazzonia, che hanno dato il via agli eventi. Ha anche confermato che ci sono molte altre guerriere in Themyscira, che dovrebbero essere prese in considerazione il prossimo film, poiché non hanno avuto un ruolo in Wonder Woman 1984.

A causa di uno spin-off pianificato incentrato sulle Amazzoni, il terzo film è in una posizione privilegiata per mostrare le ricadute degli eventi dello spin-off. Per non parlare dell’elevata probabilità che altre amazzoni arrivino nel mondo umano…

Wonder Woman esplora i suoi poteri

La rivelazione che Wonder Woman possa rendere le cose invisibili ha cambiato il futuro della saga, poiché ci sono buone possibilità che questo potere riemerga. Non solo, ma anche l’idea di Wonder Woman che esplora i suoi poteri è destinata ad essere esplorata.

Ha imparato ad accedere alla sua abilità di volo alla fine di Wonder Woman 1984, e con altri poteri ancora in attesa di essere sbloccati, il prossimo film dovrebbe mostrare Diana che finalmente impara e sfrutta tutto il suo potenziale.

Le attività di Diana sotto la sua identità civile

Il primo film mostrava solo Diana che assumeva l’identità di Prince, mentre Wonder Woman 1984 mostra anche le sue attività sotto la sua identità civile. Ora che le basi sono state poste, il terzo film ha la strada spianata per mostrare integralmente la vita civile di Diana.

Dal momento che sarà ambientato ai giorni nostri, ci sono buone probabilità che la sua identità civile includa il mescolarsi con le identità civili dei suoi compagni di squadra della Justice League.

Pedro Pascal, intervista al villain di Wonder Woman 1984

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Pedro Pascal, intervista al villain di Wonder Woman 1984

Dopo Game of Thrones e Star Wars, Pedro Pascal approda al franchise della DC Comics, interpretando Maxwell Lord, il villain di Wonder Woman 1984. Ecco la nostra intervista al cattivo del film disponibile in digital dal 12 febbraio.

Warner Bros. Entertainment Italia annuncia l’arrivo in Italia di Wonder Woman 1984, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, in esclusiva digitale da venerdì 12 febbraio, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.

Dalla regista Patty Jenkins e con protagonista Gal Gadot nel ruolo che dà il titolo al film, Wonder Woman 1984 fa un balzo in avanti fino agli anni ’80, dove l’ultima avventura di Wonder Woman la vede cavalcare fulmini nel cielo, indossare ali dorate e inseguire un suo sogno mentre è alla caccia di due nuovi e formidabili nemici: Max Lord e Cheetah.

Leggi la recensione di Wonder Woman 1984

In Wonder Woman 1984, il destino del mondo è nuovamente in pericolo, e solo l’intervento di Wonder Woman riuscirà a salvarlo. Questo nuovo capitolo della storia di Wonder Woman, vede Diana Prince vivere tranquillamente in mezzo ai mortali nei vibranti e scintillanti anni ‘80—un’epoca di eccessi spinta dal bisogno di possedere tutto. Nonostante sia ancora in possesso di tutti i suoi poteri, mantiene un basso profilo, occupandosi di antichi manufatti e agendo come supereroina solo in incognito. Ma adesso, Diana dovrà uscire allo scoperto e fare appello alla sua saggezza, alla sua forza e al suo coraggio per salvare il genere umano da un mondo in pericolo di vita.

Nel film sono protagonisti anche Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor, Kristen Wiig in quello di Cheetah, Pedro Pascal è Max Lord, Robin Wright è Antiope e Connie Nielsen come Hippolyta. Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Gal Gadot e Stephen Jones hanno prodotto il film. Rebecca Steel Roven Oakley, Richard Suckle, Marianne Jenkins, Geoff Johns, Walter Hamada, Chantal Nong Vo e Wesley Coller sono i produttori esecutivi.

Jenkins ha diretto da una sceneggiatura scritta da lei stessa assieme a Geoff Johns & Dave Callaham, da un soggetto di Jenkins & Johns, basato sui personaggi della DC. Wonder Woman è stata ideata da William Moulton Marston. Accanto alla regista, dietro le quinte, troviamo diversi membri della troupe del primo “Wonder Woman”, tra cui il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar Richard Pearson (“United 93”) ha curato il montaggio del film. Le musiche sono del compositore premio Oscar Hans Zimmer (“Dunkirk”, “The Lion King”).

Warner Bros. Pictures presenta una produzione Atlas Entertainment / Stone Quarry, un film di Patty Jenkins, “Wonder Woman 1984”, distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

The Dissident dal 12 fabbraio su MioCinema

The Dissident dal 12 fabbraio su MioCinema

Arriva da oggi 12 febbraio su MioCinema The Dissident, presentato  al Sundance Film Festival 2020 dove è stato accolto con una standing ovation. Il film porta alla luce la storia dell’omicidio del giornalista del Washington Post Jamal Kashoggi ricostruita dal premio Oscar Bryan Fogel.

Finanziato dalla Human Rights Foundation, The Dissident è un documentario sconvolgente, un’indagine dettagliata che mette a nudo le colpe del regime saudita e che commuove portando sul grande schermo la vicenda umana, oltre che politica, del grande giornalista. Lucido, potente e diretto, è l’intimo ritratto di un uomo che ha sacrificato tutto quello che aveva in nome della libertà di parola. Con questo film coraggioso, Fogel si unisce a un gruppo di sognatori di tutto il mondo che non dimenticano il lavoro di un uomo che, anche dopo la morte, continua a sfidare coloro che hanno cercato di metterlo per sempre a tacere.

The Dissident, la trama

The Dissident è un documentario che mostra i meccanismi del potere ai più alti livelli, denunciando il labirinto di falsità dietro cui si cela l’assassinio del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi all’interno dell’ambasciata saudita di Istanbul. Offrendo un impressionante numero di filmati inediti e le testimonianze esclusive portate dalle persone più coinvolte nella vicenda, compresa Hatice Cengiz, la fidanzata di Khashoggi, le forze dell’ordine, i pubblici ministeri turchi e il giovane dissidente saudita con cui Khashoggi stava lavorando. The Dissident è una storia di denaro, tirannia e tecnologia fuori controllo. Ogni singola prova porta direttamente al Principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che non si è fermato davanti a niente pur di occultare la vicenda in tutto il mondo. Al centro del film c’è la figura di Khashoggi, un riformatore di sani principi che cercava di far nascere una società più giusta e più aperta nel suo paese d’origine, l’Arabia Saudita. The Dissident mostra che, nel mondo odierno, nessuno che si opponga ai poteri forti è realmente al sicuro.

Un Amore Così Grande su Prime Video

Un Amore Così Grande su Prime Video

Un San Valentino all’insegna di Un Amore Così Grande, il film che vede la partecipazione del giovane trio Il Volo. Da oggi disponibile su Amazon Prime Video

Un Amore Così Grande: la trama

Chi, nella sua vita, non ha sognato di vivere un grande amore. Un amore viscerale, passionale, che va contro tutti e tutto pur di essere vissuto. Un amore come quello di Romeo e Giulietta che ha reso Verona la città dell’amore per eccellenza. Ed è proprio Verona la cornice dell’amore raccontato nel film Un Amore Così Grande. Il film che vede la partecipazione del giovane trio Il Volo, i quali concedono la loro canzone Un amore Così Grande come colonna sonora del film omonimo. Verona, una città che con la sua Arena diventa una città artistica di altissimo livello. E così amore e arte si incrociano per diventare una cosa sola. Tutto questo viene raccontato con maestria nel dramma romantico che da oggi è disponibile su Amazon Prime Video con il catalogo si CG Entertainment. Un film ideale per chi si vuole emozionare in questo weekend di San Valentino.

Un Amore Così Grande diretto da Cristian De Mattheis, vede protagonista Vladimir (Giuseppe Maggio) un figlio d’arte. Il giovane ragazzo parte dalla Russia, San Pietroburgo, dopo aver perso la mamma (Daniela Giordano) alla volta dell’Italia, Verona, alla ricerca del padre (Franco Castellano), un musicista, che non aveva mai conosciuto. Quest’ultimo ha abbandonato la madre di Vladimir a San Pietroburgo quando lui aveva pochissimi anni. A Verona incontra Veronica (Francesca Loy), la figlia benestante di un industriale (Jgor Barbazza), che di professione fa la guida turistica. Qui nasce il grande amore tra i due ragazzi. Un amore pieno di ostacoli e di insidie, una fra queste la nonna di Veronica che tenta di ostacolare i due con ogni mezzo. A Verona Vladimir incontra i ragazzi de “Il Volo” ed il loro manager. Sarà proprio lui a convincere Ignazio, Piero e Gianluca che Vladimir è un vero talento della Lirica e che possiede una voce come poche che lui abbia sentito. Così come l’amore anche il suo lancio da cantante lirico è travagliato. Purtroppo gli eventi che si presenteranno dinanzi alla loro vita non sono ancora finiti, prima del trionfo dell’amore bisognerà aspettare e soffrire ancora per molto.

Un Amore Così Grande distribuito da Blue Penguin Film e prodotto da A.C. Production, nato da un’idea di Francesca Andreoli e scritto da Cristian De Mattheis, Cristiano Malacrino, vede la partecipazione di Giuseppe Maggio, Francesca Loy, Piero Barone, Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble per il trio Il Volo, Eleonora Brown, Riccardo P. Carbonelli, Fioretta Mari, Franco Castellano e Daniela Giordano.

Gal Gadot, intervista alla protagonista di Wonder Woman 1984

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Gal Gadot, intervista alla protagonista di Wonder Woman 1984

Dopo l’esordio nel 2016 in Batman v Superman: Dawn of Justice, Gal Gadot torna a indossare il costume della principessa amazzone Diana Prince in Wonder Woman 1984, dal 12 febbraio disponibile in digital su tutte le piattaforme.

Warner Bros. Entertainment Italia annuncia l’arrivo in Italia di Wonder Woman 1984, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, in esclusiva digitale da venerdì 12 febbraio, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.

Dalla regista Patty Jenkins e con protagonista Gal Gadot nel ruolo che dà il titolo al film, Wonder Woman 1984 fa un balzo in avanti fino agli anni ’80, dove l’ultima avventura di Wonder Woman la vede cavalcare fulmini nel cielo, indossare ali dorate e inseguire un suo sogno mentre è alla caccia di due nuovi e formidabili nemici: Max Lord e Cheetah.

Leggi la recensione di Wonder Woman 1984

In Wonder Woman 1984, il destino del mondo è nuovamente in pericolo, e solo l’intervento di Wonder Woman riuscirà a salvarlo. Questo nuovo capitolo della storia di Wonder Woman, vede Diana Prince vivere tranquillamente in mezzo ai mortali nei vibranti e scintillanti anni ‘80—un’epoca di eccessi spinta dal bisogno di possedere tutto. Nonostante sia ancora in possesso di tutti i suoi poteri, mantiene un basso profilo, occupandosi di antichi manufatti e agendo come supereroina solo in incognito. Ma adesso, Diana dovrà uscire allo scoperto e fare appello alla sua saggezza, alla sua forza e al suo coraggio per salvare il genere umano da un mondo in pericolo di vita.

Nel film sono protagonisti anche Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor, Kristen Wiig in quello di Cheetah, Pedro Pascal è Max Lord, Robin Wright è Antiope e Connie Nielsen come Hippolyta. Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Gal Gadot e Stephen Jones hanno prodotto il film. Rebecca Steel Roven Oakley, Richard Suckle, Marianne Jenkins, Geoff Johns, Walter Hamada, Chantal Nong Vo e Wesley Coller sono i produttori esecutivi.

Jenkins ha diretto da una sceneggiatura scritta da lei stessa assieme a Geoff Johns & Dave Callaham, da un soggetto di Jenkins & Johns, basato sui personaggi della DC. Wonder Woman è stata ideata da William Moulton Marston. Accanto alla regista, dietro le quinte, troviamo diversi membri della troupe del primo “Wonder Woman”, tra cui il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar Richard Pearson (“United 93”) ha curato il montaggio del film. Le musiche sono del compositore premio Oscar Hans Zimmer (“Dunkirk”, “The Lion King”).

Warner Bros. Pictures presenta una produzione Atlas Entertainment / Stone Quarry, un film di Patty Jenkins, “Wonder Woman 1984”, distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

Spider-Man: Un Nuovo Universo, svelato il possibile villain del sequel?

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Spider-Man: Un Nuovo Universo è considerato da molti il ​​miglior film sull’Uomo Ragno mai realizzato, al di là del fatto che si tratti di un film d’animazione. Proprio per questo, c’è molta eccitazione attorno all’attesissimo sequel, che purtroppo arriverà nelle sale soltanto nel 2022.

Al momento non si conoscono ancora i dettagli sulla trama del sequel, ma è stato confermato che nel nuovo film vedremo molte altre iterazioni del simpatico arrampicamuri, oltre naturalmente al ritorno di Miles Morales, Spider-Ham, Spider-Man Noir, Peni Parker e Spider-Woman. Adesso, però, sembra che sia stata rivelata l’identità di uno dei cattivi principali del film…

Secondo quanto riportato da Murphy’s Multiverse, infatti, il “villain chiave” del sequel di Spider-Man: Un Nuovo Universo potrebbe essere Macchia, alter ego di Jonathan Ohnn. Nei fumetti, si tratta di uno dei criminali al servizio di Kingpin. La principale capacità di Macchia è quello di poter spostare se stesso o parti del suo corpo ovunque, attraversando la dimensione a pois per mezzo di varchi che può piazzare dove preferisce.

Murphy’s Multiverse è una fonte generalmente attendibile, ma la stessa sottolinea che al momento si tratta soltanto di un semplice rumor e che non esiste alcuna conferma ufficiale. In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che il sequel di Spider-Man: Un Nuovo Universo, inizialmente previsto per aprile del 2022, è stato posticipato al 7 ottobre dello stesso anno a causa della pandemia di Covid-19.

Le info su Spider-Man: Un Nuovo Universo

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. È uscito al cinema il 25 dicembre 2018 e ha vinto l’Oscar nel 2019 come miglior film d’animazione. Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Hailee SteinfeldMahershala AliJake JohnsonLiev Schreiber, Brian Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily Tomlin.

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