La storia di Hollywood è piena di
star del cinema e della televisione che hanno lasciato questo mondo
troppo presto. Entrare a far parte del mondo dello spettacolo non è
sempre facile e a volte, fama e ricchezza, posso arrivare a
distruggerti. Tra disordini alimentari,
depressione e dipendenza da
alcol, droghe e farmaci
vari, troppe star nel corso degli anni sono cadute in una spirale
senza risalita. Oggi vi parliamo di una delle attrici più
promettenti che Hollywood abbia mai ospitato, Brittany
Murphy, strappata alla vita a soli trentadue anni.
Scopriamo insieme tutto
quello che c’è da sapere su Brittany Murphy, ripercorrendo
la sua purtroppo breve ma intensa carriera.
Brittany Murphy film e serie tv:
gli inizi della sua carriera
Nata il 10 novembre del
1977 ad Atlanta, in Georgia, Stati Uniti, Brittany
Anne Bertolotti è figlia dell’irlandese Sharon Murphy e
dell’italo-americano Angelo Bertolotti. I coniugi divorziano quando
Brittany ha solo due anni e la piccola viene affidata alle cure
della madre. Solo successivamente, la ragazza decide di cambiare il
suo nome da Brittany Anne Bertolotti a Brittany Anne Murphy.
Dopo aver cambiato città diverse
volte, Brittany e la madre si stabiliscono a Burbank, in
California, dove la ragazza può finalmente dedicarsi alla sua
passione per la recitazione e il canto. La sua carriera nel mondo
dello spettacolo, infatti, comincia molto presto. Grazie a una sua
entusiasmante esibizione all’età di nove anni nel musical
Les Misérables, a soli tredici anni, Brittany ha
già un manager che la rappresenta e cura la sua immagine.
Il suo primo vero ingaggio nel
mondo dello spettacolo risale al 1991 quando
Brittany ottiene una parte nella serie tv per ragazzi Un
Professore Alle Elementari. Grazie a quel primo ruolo
televisivo, Brittany continua la sua scalata e, negli stessi anni
partecipa alle serie Kids Incorporated (1992),
Parker Lewis (1992), Famiglia
Cercasi (1993), Frasier (1994),
Sister Sister (1994-1995), Crescere che
Fatica! (1995), Marshal (1995),
SeaQuest (1995), Murder One
(1995) e Nash Bridges (1996).
Contemporaneamente, Brittany Murphy
comincia anche a muovere i primi passi sul grande schermo. Negli
anni novanta la vediamo in moltissimi film poi diventati cult di
genere come Ragazze a Beverly
Hills (Clueless, 1995), Falling Sky
(1998), L’angelo del Male (1998), Bella da
Morire (1999) e Ragazze Interrotte
(1999).
Brittany Murphy in Ragazze
Interrotte: un cult anni ’90
Nel 1999, l’uscita del film Ragazze
Interrotte fece un bel po’ di rumore. Adattamento del diario di
Susanna Kaysen, La Ragazza
Interrotta, il film affronta il tema dei disturbi mentali
da un inedito punto di vista.
Figlia dell’economista Carl
Kaysen, professore del MIT e primo consigliere del
presidente Kennedy, Susanna nel
1967 viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico a
causa della sua depressione. Durante il suo
soggiorno, apprende invece di essere affetta da disturbo
borderline della personalità, una condizione medico
psichiatrica che influenza il comportamento di una persona.
Tra le caratteristiche di questa
patologia ci sono paura del rifiuto e
dell’abbandono, instabilità nelle
relazioni interpersonali e instabilità anche nella percezione di sé
e del proprio comportamento. Le persone affette da questo disturbo
presentano anche repentini cambi d’umore con
conseguenti scatti d’ira seguiti da un terribile
stato depressivo. In aggiunta, inoltre, a questi
comportamenti si possono manifestare
autolesionismo, manie suicide,
disordini sessuali e abuso di
sostanze. [fonte:
Wiki]
Segnata profondamente dalla sua
permanenza in clinica, durata diciannove mesi, Susanna decide
successivamente di mettere nero su bianco la sua esperienza
nell’autobiografia pubblicata nel 1993. Il libro ha poi ispirato il
film, diretto da James Mangold, con Winona
Ryder, Angelina Jolie, Brittany
Murphy, Elisabeth Moss, Woopi
Goldberg e Vanessa Redgrave.
Ragazze Interrotte, trama
e personaggi
E’ il 1967 quando Susanna Kaysen
(Winona
Ryder), viene ricoverata nel reparto psichiatrico del
Claymoore Hospital. Da tutti definita come una ragazza normale e
con la passione per la scrittura, Susanna nasconde invece molto
bene i suoi problemi. Molto debole e insicura, nonché costantemente
in conflitto con i suoi genitori, una sera la ragazza decide di
buttar giù un flacone intero di aspirine con della vodka. Salvata
per un pelo da suo padre e sua madre, Susanna finisce al
Claymoore.
Durante la sua permanenza scopre di
soffrire di disturbo borderline della personalità, malattia spesso
definita come ereditaria. Nonostante la ragazza continui la sua
terapia e tenga aggiornati i suoi genitori, capisce presto di dover
affrontare il suo percorso di guarigione da sola. I suoi infatti
rifiutano di essere associati ad una malattia mentale, informazione
che trascinerebbe il nome di famiglia nel fango.
In ospedale quindi, sola e
abbandonata dai genitori, Susanna non può far altro che interagire
con le sue compagne di viaggio. C’è Lisa (Angelina
Jolie), una sociopatica dal carattere dominante,
Georgina (Clea DuVall), bugiarda patologica, Daisy
(Brittany Murphy), ricca e viziata, Janet
(Angela Bettis) che soffre di anoressia e Polly
(Elisabeth
Moss) ustionatasi durante l’infanzia.
Nonostante le ragazze siano tutte
affette da disturbi differenti e abbiano personalità assai diverse
tra loro, riescono a trovare il modo per comunicare, affrontando
insieme quella difficile avventura.
Nel film Brittany Murphy interpreta
Daisy Randone, una ragazza ricca, infantile e
assai viziata, vittima purtroppo degli abusi del padre. A causa dei
traumi relativi al suo passato e presente, Daisy soffre di
autolesionismo, disturbo ossessivo
compulsivo, bulimia e relativa
dipendenza da lassativi e valium. Completamente
succube del padre e non in grado di affrontare il mondo, Daisy
finirà per togliersi la vita.
Brittany Murphy in 8 Mile: film
sulla vita di Eminem
Grazie al successo di Ragazze
Interrotte e non solo, la carriera di Brittany Murphy sembra andare
a gonfie vele. Negli anni successivi la vediamo in tantissimi film
tra i quali ricordiamo Trixie (2000),
Cherry Falls – Il Paese del Male (2000), I
Marciapiedi di New York (2001), Il Sogno di Una
Estate (2001), Don’t Say a Word (2001),
I Ragazzi della Mia Vita (2002),
Spun (2002) e infine 8
Mile (2002).
Quest’ultimo film – che i trentenni
di oggi ricorderanno con nostalgia -, diretto da Curtis
Hanson, è ispirato alla vera storia di
Eminem, famoso rapper e cantante statunitense. Con
8 Mile, Eminem racconta della sua lunga e impervia
scalata al successo, dal bassifondi di Detroit fino alla vetta
delle classifiche mondiali.
La storia inizia nel 1995 a Detroit
e più specificamente sulla 8 Mile Road, la strada più
malfamata della città e che divide in un certo senso il quartiere
bianco da quello nero. Jimmy Smith Jr. (Eminem),
detto B-Rabbit, ha una grande passione per l‘hip hop e,
nonostante sia uno dei pochi ragazzi bianchi in un quartiere nero,
cerca in tutti i modi di sfondare nel mondo della musica. Ma la
vita per Jimmy non è affatto facile.
Con una sorellina piccola, un
avviso di sfratto e una madre alcolizzata – interpretata da
Kim
Basinger – innamorata di un uomo violento, il ragazzo
cerca di restare a galla e di usare il suo talento per uscire dal
ghetto. Jimmy quindi si iscrive a una sfida di freestyle
per tentare di superare il suo imbarazzo, affrontando i suoi
sfidanti e il suo pubblico ostile.
Nel film Brittany
Murphy interpreta Alex, una ragazza che
Jimmy incontra nella fabbrica dove lavora e che diventerà
successivamente la sua fidanzata.
Brittany Murphy e Eminem:
una breve storia d’amore
Grazie ai mesi passati a lavorare
insieme al film 8
Mile, Brittany Murphy e Eminem, nel
2002, cominciano a frequentarsi e tra loro nasce una bellissima
storia breve ma intensa. Nato in maniera assai spontanea, il loro
amore è durato quanto un battito d’ali eppure per entrambi, quel
periodo passato insieme è stato indimenticabile.
Nonostante la loro storia non abbia
funzionato, i due sono rimasti comunque in buoni rapporto e il loro
affetto reciproco non è mai svanito. Anche dopo la morte improvvisa
di Brittany, Marshall (vero nome di Eminem), non sembrava darsi
pace. In un’intervista rilasciata un anno dopo la scomparsa della
Murphy, il rapper ha ricordato la sua ex con molto affetto,
puntando il dito verso quel sistema hollywoodiano malato che
finisce con lo ‘schiacciare’ i più deboli.
“E’ folle che non ci sia più
perchè, un tempo, ervamo molto vicini e lei era davvero una bella
persona. E’ folle quando vedi tutto quello che accade, non solo a
lei, ma in generale a Hollywood con le persone che lavorano in
campo musicale, con gli attori…con le persone famose. Le persone
famose che muoiono di overdose sono sempre di più […] quando sei
famoso, i dottori ti baciano il c**o perchè amano la celebrità.
[Basta una telefonata] Ci sono dottori pronti a darti qualunque
cosa solo perché sei quello che sei”. [fonte:
MTV]
Brittany Murphy in Sin City
Dopo il successo di 8 Mile, la
carriera di Brittany continua e negli anni duemila la vediamo
spesso sul grande schermo. Sono di questo periodo i film
Oggi Sposi…Niente Sesso (2003) – con Ashton
Kutcher – Le Ragazze dei Quartieri
Alti (2003), Tutte le Ex del Mio Ragazzo
(2004), Sin
City (2005), Neverwas – La Favola Che Non
C’è (2005), Fuga dal Matrimonio (2006),
Amori e Altri Disastri (2006), The Dead
Girl (2006), The Ramen Girl (2008),
Deadline (2009) e Across The Hall
(2009).
Tra tutti questi titoli, quello che
spicca per importanza è senza dubbio Sin
City, film scritto e diretto da Robert
Rodriguez, Frank
Miller e Quentin
Tarantino. Tratto dall’omonimo fumetto di Miller, il
film è diviso in tre episodi ognuno dei quali è dedicato a una
delle tre storie originali dell’opera. La trilogia è composta da
Un Duro Addio, Quel Bastardo
Giallo e Un’Abbuffata di Morte. Inoltre,
all’inizio e alla fine del film, si fa riferimento a un quarto
raconto di Miller, dal titolo Il Cliente Ha Sempre
Ragione.
Il film si svolge nell’oscura e
violenta Sin City e segue le storie di alcuni dei suoi personaggi
più corrotti e depravati. Il poliziotto John Hartigan (Bruce
Willis) da otto anni ormai insegue il terribile killer
e pedofilo Roark Junior (Nick Stahl) che continua
a mietere vittime. Una delle ultime a cadere nella sua rete è la
piccola Nancy Callahan, rapita da Roark. Nonostante le sue indagini
siano ostacolate dal collega Bob (Michael
Madsen) e dagli scagnozzi di Roark, Hartigan farà di
tutto per proteggere la ragazzina e riportarla a casa.
Durante la sua missione di
salvataggio, Hartigan si addentra sempre di più nel mondo corrotto
di Sin City, facendo la conoscenza di alcuni discutibili
personaggi, legati loro malgrado a Roark. Tra questi c’è Nancy
(Jessica
Alba), sorvegliata speciale della famiglia Roark, la
cui vita s’intreccerà con quella di Hartigan. Ancora, tra gli
abitanti di Sin City c’è Marv (Mickey
Rourke), un uomo pericoloso e sfigurato, accusato di
aver ucciso la prostituta Goldie (Jamie King),
vittima invece del killer cannibale Kevin Roarl (Elijah
Wood).
Dall’altro capo della città c’è
invece Dwight (Clive
Owen) che, per difendere l’onore della sua ragazza
Shellie (Brittany Murphy), finirà col farsi un
letale nemico. L’uomo che continua a insidiare Shellie è Jackie Boy
(Benicio del
Toro), un ex poliziotto corrotto, pericoloso e in
contatto con i peggiori criminali della città. Ad avere un ruolo
fondamentale in questa faida è Gail (Rosario
Dawson), a capo delle Girls of Old Town,
un gruppo di prostitute che si autogestiscono e hanno il controllo
sulla città.
Nel film Sin City, Brittany
Murphy interpreta Shelley, una cameriera
del bar Kadie’s, nonché fidanzata occasionale di Dwight McCarthy.
Dopo la sua burrascosa relazione con Jackie Boy, violento
e pericoloso, la ragazza cerca conforto tra le braccia di Dwight,
finendo però con lo scatenare una guerra tra i peggiori criminali
di Sin City. [fonte:
Fandom]
Brittany Murphy, una morte
inaspettata
La carriera di Brittany procede
spedita, tra film, serie tv e doppiaggio eppure qualcosa del suo
comportamento comincia a destare preoccupazioni. Nel corso degli
anni, per via soprattutto del suo lavoro, l’attrice affronta
tantissime trasformazione fisiche, cambiando il suo aspetto per
entrare nella parte. Tuttavia, i fan e i media, cominciano a notare
nella ragazza un’enorme e improvvisa perdita di
peso che alcune voci attribuiscono a disordini
alimentari e a una possibile dipendenza dalla
cocaina.
Le accuse dei media vengono però
smentite dall’attrice che nega di soffrire di dipendenza da droghe
o di disturbi alimentari. Quel periodo per lei è molto felice; la
sua carriera infatti va a gonfie vele e nella sua vita pare ci sia
un nuovo amore. Nel 2007, Brittany Murphy sorprende tutti e sposa
la sceneggiatore Simon Monjack. Ma la sua felicità
non è destinata a durare.
Il 20 dicembre del
2009, Brittany Murphy viene trovata senza vita nella vasca
da bagno della sua casa di Los Angeles. Nonostante l’intervento
tempestivo dei paramedici che provano più volte a rianimarla,
l’attrice viene portata al Cedars-Sinai Mediacl Center dove viene
dichiarata morta per arresto cardiaco. Data la
giovane età della Murphy (32 anni) e la presenza di vomito accanto
al suo corpo senza vita, la polizia di Los Angeles avvia
un’inchiesta per morte sospetta. Viene quindi eseguita pochi giorni
più tardi un’autopsia e un esame tossicologico che portano alla
luce una serie di problemi. Le cause del decesso infatti pare siano
state molteplici; Brittany era affetta da una grave
polmonite, non curata, aggravata da una forte
anemia e da un’intossicazione da
farmaci.
Il mistero però si infittisce
quando, cinque mesi dopo la morte di Brittany, anche suo marito
Simon Monjack viene ritrovato senza vita della
stessa casa. Le indagini della polizia quindi cominciano ad andare
in direzioni diverse. C’è chi prende in considerazione che i due
coniugi facessero uso di sostanze stupefacenti mentre i genitori di
Brittany spingono le indagini della polizia verso un sospetto
avvelenamento.
Su entrambi i corpi di Brittany e
Simon, sono predenti altissimi livelli di metalli
pesanti e sui capelli della ragazza vengono addirittura
ritrovate tracce di veleno. Inoltre, dalle
autopsie sono state rinvenute anche tracce di spore di una
particolare muffa tossica di cui Simon si era
lamentato con il costruttore della casa.
Ma se per i genitori di Brittany si
tratta di omicidio, queste teorie e le prove scientifiche
recuperate non portano da nessuna parte. Ancora oggi infatti la
morte di Brittany Murphy e di suo marito sono avvolte nel
mistero.
Fonte: Wiki, IMDB, MTV,
Fandom