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Il truffacuori: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Il truffacuori: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Grande successo cinematografico in Francia, il film del 2010 Il truffacuori (qui la recensione) si è affermato come uno dei più riusciti esempi di commedia romantica, caratterizzato da personaggi memorabili, ottime interpretazioni, situazioni particolarmente comiche ed emozioni che scaldano il cuore. Opera prima del compianto Pascal Chaumeil, che in seguito ha diretto anche Un piano perfetto e Non buttiamoci giù, questo film è ancora oggi ricordato in modo particolarmente positivo e sono molti gli spettatori che lo riscoprono con piacere.

Candidato a 5 Premi Cèsar – gli Oscar francesi – Il truffacuori ha venduto 3,8 milioni di biglietti in Francia e dopo questo successo Chaumeil e l’attore protagonista Romain Duris hanno provato a lavorare di nuovo insieme, in un progetto che voleva essere un omaggio al classico francese Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo (1973). In questa rivisitazione, un impiegato d’albergo si improvvisa sceneggiatore per uscire da un pasticcio e inventa una storia da film d’azione, dove i personaggi condividono molti tratti di quelli che lo circondano.

Questo progetto sfortunatamente non è mai andato mai in porto e dunque Il truffacuori rimane l’unico progetto che ha visto collaborare Chaumeil con Duris, artefici di questo film che tutti gli appassionati del genere non dovrebbero lasciarsi sfuggire. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Il truffacuori. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il truffacuori cast

La trama e il cast di Il truffacuori

Il film racconta le vicende di Alex, “sfasciacoppie” di professione, che, insieme alla sorella e al cognato, gestisce una società specializzata nel salvare donne infelici dalle loro relazioni disfunzionali. Generalmente, la piccola società viene contattata dalla famiglia delle donne in questione e a quel punto Alex, sfoderando fascino e innovative tecniche di spionaggio, seduce le poverette, inducendole a chiudere le relazioni con i rispettivi fidanzati e salvandole così da un futuro di infelicità.

Un giorno Alex viene contattato per risolvere il caso di Juliette, una ricca ereditiera pronta a sposarsi con Jonathan, di cui è perdutamente innamorata. In un primo momento, Alex pensa di rifiutare il caso, poiché, per una questione etica, desidera interferire solo nella vita di coppie infelici. Alla fine, però, spinto dalle necessità economiche, finisce per accettare. Ma la sfida si rivela davvero difficile: perché mancano solo dieci giorni al matrimonio di Juliette e Jonathan e sedurre la donna si rivelerà più complicato del previsto.

Ad interpretare Alex vi è l’attore Romain Duris, celebre per i film Tutti i battiti del mio cuore e The Animal Kingdom. Accanto a lui, nel ruolo di Juliette, si ritrova invece la cantante e attrice Vanessa Paradis, anche nota per essere stata la compagna di Johnny Depp dal 1998 al 2012. Andrew Lincoln, noto per il film Love Actually e per il ruolo di Rick Grimes in The Walking Dead, interpreta invece il promesso sposto Jonathan. Gli attori Julie Ferrier e François Damiens interpretano invece Mélanie e Marc, sorella e cognato di Alex.

Il truffacuori finale

La storia vera che ha ispirato il film

Quella di Il truffacuori non è una storia vera, ma come spesso accade lo spunto è nato da una vicenda realmente avvenuta. Lo sceneggiatore Laurent Zeitoun ha infatti raccontato di aver tratto l’idea per il film da un fatto accaduto nella sua famiglia, quando una sua cugina era innamorata di un uomo che non la trattava bene e lui disse a suo zio che avrebbero dovuto assumere un attore esperto in improvvisazione per far dividere la coppia. Quella che venne fuori più come una battuta che non una reale intenzione è dunque diventata la scintilla da cui poi ha preso vita il racconto del film.

Come finisce il film? Ecco il finale di Il truffacuori

Nel finale del film, Juliette scopre che suo padre ha assunto Alex per cercare di fermare il matrimonio e questo la convince ancor di più ad allontanarsi da Alex – per cui ha iniziato però a provare dei sentimenti – e a volersi sposare. Il giorno del matrimonio, però, prima di raggiungere la fine del navata della chiesa, Juliette si volta e fugge dalla cerimonia per trovare Alex. Il truffacuori le è infatti corso incontro dopo essere stato rimproverato da sua sorella per essersi allontanato dal vero amore per tornare a una vita vuota di falsa seduzione.

I due, dunque, si incontrano e si baciano, coronando così il loro amore. Mentre scorrono i titoli di coda, vengono risolte alcune vicende rimaste in sospeso: tornando al “non matrimonio”, viene dunque rivelato che lo strozzino a cui Alex deve dei soldi lavora in realtà per il padre di Juliette, mentre l’intrigante amica di Juliette, Sophie, flirta con Jonathan, non più promesso sposo. In ultimo, Mélanie e Marc tentano da soli un’altra “seduzione”, ma Marc non ha il fascino di Alex per riuscirci e con l’abbandono di Alex di tale ruolo l’agenzia sembra destinata a chiudere i battenti.

Il trailer di Il truffacuori e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il truffacuori grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple TV, Google Play e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7 maggio alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Villetta con ospiti: dal cast alla storia vera, tutto quello che c’è da sapere

Il regista Ivano De Matteo si è distinto nel panorama cinematografico italiano grazie ad una serie di film nati a partire da una serie di ispirazioni che trovano – purtroppo – un corrispettivo nella società italiana, mostrandone il lato peggiore oltre le apparenze. Film come I nostri ragazzi o il recente Mia sono solo due esempi di opere che riflettono sul ruolo dei genitori, dei figli, delle loro azioni e delle conseguenze che si portano dietro. Sono film che pongono domande importanti a cui è bene trovare delle risposte. Tra questi due titoli, De Matteo ha realizzato, nel 2020, Villetta con ospiti.

Si tratta di un altro lungometraggio che, muovendosi a partire da un vero fatto di cronaca, costruire un racconto che porta gli spettatori a confrontarsi con una realtà borghese dove l’aspetto impeccabile dei suoi rappresentanti nasconde in realtà persone corrotte nell’animo, che non si fanno scrupoli a ricorre ad ogni mezzo in loro potere per salvare la propria reputazione, anche se ciò significa distruggere quanti si pongono sul proprio cammino. Villetta con ospiti porta dunque alla luce aspetti della nostra società che troppo spesso si preferisce ignorare.

La denuncia portata avanti da De Matteo è però capace di scuotere e lasciare nello spettatore l’amaro in bocca per ciò che l’essere umano è capace di diventare e da cui si spera invece voglia rifuggire. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Villetta con ospiti. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alle location e alla storia vera a cui il film si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Villetta con ospiti trama

La trama e il cast di Villetta con ospiti

Il racconto del film svolge in ventiquattro ore, nelle quali viene raccontata la storia di una famiglia borghese, residente in un paesino del Nord Italia. Questa è composta da Giorgio, Diletta, dai figli e dalla madre anziana di lei, Miranda. La loro vita tanto perfetta quanto falsa viene compromessa però nel momento in cui una note si introduce nella loro villa un ladro, costringendo Diletta ad impugnare la pistola e a sparargli senza troppe remore. Quando l’identità di questo intruso viene svelata, per i protagonisti e quanti parte della loro quotidianità avrà inizio una notte terribile che li porterà a svelare il loro vero volto.

Ad interpretare Giorgio vi è l’attore Marco Giallini, mentre sua moglie Diletta è interpretata da Michela Cescon. L’attore Massimiliano Gallo interpreta il commissario Carmine Panti, mentre Erika Blanc è Miranda, madre di Diletta. Bebo Storti interpreta il dottor De Santis, mentre Vinicio Marchioni è don Carlo. Recitano poi nel film Monica Billiani nel ruolo di Beatrice, figlia di Giorgio e Diletta, Ioan Tiberiu Dobrica in quelli di Adrian, l’innamorato di Beatrice e Marius Bizău in quelli dello zio Ilija. Completano il cast Giovanni Visentin nel ruolo dell’ortopedico e Cristina Flutur in quelli di Sonja, badande di Miranda e madre di Adrian.

Le location del film: ecco dove è stato girato

La principale location di Villetta con ospiti è, naturalmente la villa del titolo nella quale è ambientata gran parte della storia. Questa si trova in via di Villa Grazioli 20 a Grottaferrata, in provincia di Roma. Le altre riprese del film sono invece state effettuate in Veneto, per la precisione a Bassano del Grappa. Qui si è svolta la scena della festa di paese, girata sul sagrato del Duomo in Piazza Castello. Quella che viene presentata come la Cantina Tamarin, l’azienda vinicola intorno alla quale ruotano le storie dei vari protagonisti, è in realtà Casa Batania, un ricovero di suore.

Villetta con ospiti location

La storia vera a cui si ispira Villetta con ospiti

Il tema di Villetta con ospiti è in particolare quello delle armi e della legittima difesa. Per raccontarlo, Di Matteo è partito, come ha raccontato in un’intervista, da un fatto di cronaca: “Ci aveva colpito un fatto efferato accaduto in un contesto perbene e così abbiamo pensato di raccontare con candore e leggerezza una storia cattiva. L’abbiamo ambientata nel Nordest perché nella provincia ricca c’è più l’idea di difendersi, anche se fatti così succedono ovunque“. Il fatto di cronaca a cui si fa riferimento è quello della morte di Marco Vannini, a Ladispoli, nel 2015.

Il ragazzo, di soli 20 anni, è stato ucciso nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, a casa dell’allora fidanzata Martina Ciontoli. Le ricostruzioni di quanto accaduto sono state rese complesse dalle menzogne raccontate dai genitori di Martina. Il padre, secondo quanto emerso, avrebbe puntato per scherzo la pistola contro Vannini, non sapendo che era carica. Un colpo esploso all’improvviso ha ferito però il ragazzo. I Ciontoli hanno poi tardato a chiamare i soccorsi, minimizzando l’accaduto e impedendo il salvataggio di Vannini, che si sarebbe dunque potuto salvare.

Il trailer di Villetta con ospiti e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Villetta con ospiti grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili CinemaRai Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Marvel Studios: non più di tre film e due serie all’anno, parola di Bob Iger

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L’amministratore delegato della Disney, Bob Iger, ha dichiarato che la società sta riducendo il MCU con una nuova missione che prevede di ridurre il numero di serie televisive Marvel a due all’anno e la produzione cinematografica a non più di tre film all’anno. Iger ha detto che questo fa parte della strategia generale della Disney di ridurre la produzione e concentrarsi sulla qualità, una strategia “che è particolarmente vera con la Marvel”.

Stiamo lentamente diminuendo il volume e passando probabilmente a circa due serie TV all’anno invece di quelle che erano diventate quattro e riducendo la nostra produzione cinematografica da forse quattro all’anno a due, o al massimo tre”, ha detto il CEO durante la telefonata di martedì dedicata agli utili trimestrali della società. “E stiamo lavorando sodo su questo percorso”.

Iger ha dichiarato che la Marvel ha “un paio di buoni film nel ‘25 e poi ci stiamo dirigendo verso altri ’Avengers’, di cui siamo estremamente entusiasti”, aggiungendo: “Nel complesso, mi sento bene con lo slate. È qualcosa a cui mi sono impegnato a dedicare sempre più tempo. Il team è uno di quelli in cui ho una fiducia enorme e l’IP che stiamo estraendo, compresi tutti i sequel che stiamo facendo, non è seconda a nessuno”.

L’annuncio, come riportato da Variety, è in realtà in contrasto con il più recente calendario delle uscite distribuito dalla Disney, che prevede quattro film dei Marvel Studios per il 2025Captain America: Brave New World, Thunderbolts*, Fantastici Quattro e Blade (è però probabile che quest’ultimo venga rimandato) – e altri quattro film Marvel previsti per il 2026, tra cui il quinto film degli Avengers. La Marvel distribuirà però un solo film nel 2024, Deadpool & Wolverine.

Per quanto riguarda la televisione, Iger afferma che una parte delle serie in arrivo, che include anche lo spinoff Agatha: Diari di Darkhold, con protagonista Kathryn Hahn, sono “un residuo del desiderio del passato di aumentare il volume”. Ci si può dunque aspettare che se quest’anno arriveranno – o così sembra attualmente – diverse serie Marvel, il numero andrà poi riducendosi nel tempo.

Bob Iger della Disney ammette che i Marvel Studios hanno “perso la concentrazione”

Sebbene Iger abbia già dichiarato in passato l’intenzione di ridurre la produzione di franchise Marvel, non è mai stato così diretto in termini di numero esatto di titoli che la Disney intende pubblicare ogni anno sia per la TV che per il cinema. Più tardi, nel corso della telefonata, Iger ha risposto a una domanda sull’attenzione della Disney nei confronti dei sequel e degli originali, osservando che attualmente l’attenzione è rivolta maggiormente ai film in franchising.

Bilanceremo i sequel con gli originali. In particolare nel settore dell’animazione, abbiamo attraversato un periodo in cui i nostri film originali e l’animazione, sia Disney che Pixar, dominavano. Ora stiamo tornando a puntare sui sequel”. Iger ha citato i piani della Disney per il prossimo film di Toy Story e l’uscita di Inside Out 2 quest’estate, affermando che questi film hanno un valore maggiore perché la proprietà intellettuale nota costa meno per la commercializzazione. “Sarà solo un equilibrio, che pensiamo sia giusto”, ha detto Iger.

Michelle Yeoh protagonista della serie Blade Runner 2099

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Michelle Yeoh protagonista della serie Blade Runner 2099

Secondo quanto appreso da Variety, la serie su Blade Runner in lavorazione per Prime Video ha trovato nella premio Oscar Michelle Yeoh la sua protagonista. La serie, intitolata Blade Runner 2099, è stata ordinata ad Amazon nel settembre 2022 e si tratta di un sequel del film originale Blade Runner e del suo seguiot Blade Runner 2049. I dettagli esatti della trama sono stati tenuti nascosti, ma le fonti dicono che la Yeoh interpreterà un personaggio di nome Olwen, descritto come un replicante vicino alla fine della sua vita. Ad ora, Amazon non ha fornito ulteriori dettagli specifici su altri personaggi.

Michelle Yeoh dai primi ruoli all’Oscar

Yeoh ha vinto l’Oscar come miglior attrice per “Everything Everywhere All at Once” nel 2023, diventando così la prima attrice asiatica a vincere il premio. Per il suo lavoro nel film ha vinto anche i SAG Awards, gli Independent Spirit Awards e i Golden Globes. È nota anche per i suoi ruoli in film come “Crazy Rich Asians”, “La tigre e il dragone”, “Memoria di una Geisha”, il film di James BondIl domani non muore mai” e “Sunshine”. In televisione, ha recentemente recitato in serie come “The Brothers Sun”, “American Born Chinese” e “The Witcher: Blood Origin”. Inoltre, reciterà nel film spinoff di “Star Trek: Discovery”: “Star Trek: Section 31”, presso Paramount+.

Cosa sappiamo di Blade Runner 2099

Al momento i dettagli sulla trama di Blade Runner 2099 sono stati tenuti nascosti; tuttavia, in base al titolo della serie, sembra che lo show si svolgerà 50 anni dopo gli eventi di Blade Runner 2049 del 2017, diretto da Denis Villeneuve. Blade Runner 2049, invece, è ambientato 30 anni dopo Blade Runner di Ridley Scott, uscito nel 1982.

Silka Luisa è scrittrice, produttrice esecutiva e showrunner di Blade Runner 2099. Ridley Scott è produttore esecutivo insieme a Michael Green, Andrew Kosove, Broderick Johnson, Ben Roberts, David W. Zucker, Clayton Krueger, Cynthia Yorkin, Frank Giustra, Isa Dick Hackett, Tom Spezialy e Richard Sharkey.

Amazon Studios ha ufficialmente acquisito la serie per Prime Video nel settembre 2022. “L’originale Blade Runner, diretto da Ridley Scott, è considerato uno dei più grandi e influenti film di fantascienza di tutti i tempi, e siamo entusiasti di presentare Blade Runner 2099 ai nostri clienti globali di Prime Video“, ha dichiarato all’epoca Vernon Sanders di Amazon, secondo Deadline. “Siamo onorati di poter presentare questa continuazione del franchise di Blade Runner e siamo certi che, grazie alla collaborazione con Ridley, Alcon Entertainment, Scott Free Productions e la bravissima Silka Luisa, Blade Runner 2099 manterrà l’intelletto, i temi e lo spirito dei suoi predecessori“. La data di uscita di Blade Runner 2099 non è ancora stata fissata.

Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo con Stefano Accorsi in prima sera su Rai 1

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Arriva in prima tv assoluta su Rai1 Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo  con Stefano Accorsi: la prima miniserie dedicata al celebre inventore e imprenditore italiano, padre della telegrafia senza fili, inventore della radio e pioniere delle moderne telecomunicazioni, Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Una produzione Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Simona Ercolani, per la regia di Lucio Pellegrini, realizzata in occasione del 150º anniversario dalla nascita di Marconi (Bologna, 25 aprile 1874) e del 100° anniversario della nascita di Radio Rai (6 ottobre 1924), in onda lunedì 20 e martedì 21 maggio in prima serata.

Scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini, con la consulenza storica di Barbara Valotti, direttrice del Museo Marconi di Pontecchio (Comune di Sasso Marconi, Bologna) e della famiglia Marconi, la serie miscela il genere storico-biografico alla spy story, restituendo la contemporaneità della visione di Marconi e la modernità del suo personaggio: inventore, scienziato, imprenditore, che ha fatto la Storia in Italia e nel mondo, padre delle tecnologie che hanno cambiato la vita dell’umanità. Un giovane prodigio che è riuscito, grazie al suo ingegno e alla sua determinazione, a creare invenzioni rivoluzionarie e portarle sul mercato, raccogliendo finanziamenti e commesse in giro per il mondo, accumulando successi, premi, onorificenze e – in particolare in Italia – incarichi pubblici, e raggiungendo un livello di fama planetaria.

Di questa straordinaria figura, la fiction restituisce un ritratto inedito, focalizzandosi in particolare sull’ultimo anno della sua vita: nel 1937 Guglielmo Marconi (Stefano Accorsi) divide la sua vita tra il suo laboratorio e il panfilo Elettra dove vive con la moglie Maria Cristina (Cecilia Bertozzi) e l’amata figlia Elettra. In quei mesi Marconi è un uomo turbato da un profondo contrasto interiore. La sua incrollabile fede nella scienza come strumento di progresso per l’umanità si scontra con l’inasprimento dei rapporti internazionali, il crescente isolamento dell’Italia e un progressivo incrinarsi del suo rapporto con Mussolini (interpretato da Fortunato Cerlino), basato fino a quel momento su una reciproca convenienza, per lui sempre più difficile da sopportare. Marconi infatti mal gradisce le insistenze del regime e le insinuazioni della stampa sulla realizzazione di un’ipotetica arma segreta.

La trama di Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo

La narrazione prende il via da un’intervista rilasciata da Marconi alla giornalista italo-americana Isabella Gordon – personaggio di finzione interpretato da Ludovica Martino. Isabella Gordon in realtà collabora con il regime riportando informazioni sul lavoro di Marconi al suo amante e funzionario dell’OVRA Achille Martinucci (Alessio Vassallo), braccio operativo del Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai (Flavio Furno). Attraverso il filo conduttore dell’intervista, si ripercorre anche l’epica umana e scientifica dell’inventore, a cominciare dai primi esperimenti di un Marconi appena diciottenne (Nicolas Maupas). Sulla Collina dei Celestini a Villa Griffone, storica residenza della famiglia, il giovanissimo Guglielmo effettua nel 1895 la prima trasmissione senza fili che sancisce l’inizio della telegrafia. Il racconto include anche altre straordinarie imprese come la prima trasmissione transoceanica della storia, effettuata nel 1901, tra Cornovaglia e Canada.

Girata tra l’Emilia-Romagna e il Lazio, la serie vanta riprese nei luoghi reali delle vicende e in spazi iconici del patrimonio storico italiano, dalla già citata Villa Griffone, oggi sede della Fondazione Guglielmo Marconi – Museo Marconi, a Palazzo Venezia (in cui è stata messa a disposizione per le riprese la sala del Mappamondo, aperta solo in rare occasioni), da Villa Mondragone a Villa Torlonia fino al Museo Storico della Comunicazione. Per realizzare al meglio le scene sul Panfilo Elettra, la casa-laboratorio di Guglielmo Marconi che non esiste più, è stato inoltre ricostruito in studio un modello di ben 27 metri di lunghezza.

Le clip dalla prima serata

https://youtu.be/XUS-aUN3hmI

https://youtu.be/-fXdQPR3hQA

https://youtu.be/GVKQ7t4sd_8

Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo è una produzione Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, con il sostegno del MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il supporto di Fondazione Marconi e il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi. Distribuzione internazionale Rai Com. Scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini. Produttore esecutivo Stand by me Teresa Carducci. Produttori delegati Stand by me Riccardo Chiattelli, Tommaso Vecchio. Produttori Rai Leonardo Ferrara, Alessandro Corsetti, Emanuele Cotumaccio. Prodotta da Simona Ercolani. Regia di Lucio Pellegrini.

Mercoledì: iniziata la produzione della 2a stagione, Steve Buscemi e Christopher Lloyd nel cast

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Mercoledì sta tornando! Con lei anche Mano, che ha consegnato al cast il copione dell’attesissima seconda stagione in occasione dell’inizio delle riprese in Irlanda. Dopo il successo da più di 250 milioni di views della prima stagione, rimasta in testa alla Global Top 10 di Netflix per 20 settimane ed entrata nella Top 10 di 93 Paesi, la serie, creata e diretta dalla mente geniale di Tim Burton, tornerà solo su Netflix con alcune nuove entusiasmanti aggiunte al cast.

Jenna Ortega riprende le iconiche vesti di Mercoledì Addams, affiancata da Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmán e Isaac Ordoneznei ruoli rispettivamente di Morticia, Gomez e Pugsley Addams. Tra le novità del cast della seconda stagione vediamo l’ingresso di Steve Buscemi (Il grande Lebowski, Boardwalk Empire – L’impero del crimine) e la partecipazione di Christopher Lloyd (La famiglia Addams, Ritorno al futuro) come guest star della serie.

Le nuove aggiunte comprendono anche Billie Piper (Scoop, I Hate Suzie), Evie Templeton (Return to Silent Hill, Lord of Misrule), Owen Painter (Le piccole cose della vita, The Handmaid’s Tale) e Noah Taylor (Law & Order: Organized Crime, Park Avenue), affiancati da Joanna Lumley (Fool Me Once, Absolutely Fabulous), Thandiwe Newton (Westworld, Crash – contatto fisico), Frances O’Connor (The Missing, The Twelve), Haley Joel Osment (Il metodo Kominsky, Somebody I Used to Know), Heather Matarazzo (Pretty Princess, Scream) e Joonas Suotamo.

Siamo felici che nella seconda stagione la Famiglia Addams tornerà alla Nevermore Academy insieme a un cast da sogno di icone e nuove facce” hanno commentato i creatori, scrittori e showrunners Al Gough e Miles Millar.

MERCOLEDÌ – STAGIONE 2

La serie è un mystery con toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa presso la Nevermore Academy.

  • Regista/ Executive Producer: Tim Burton (Beetlejuice – Spiritello Porcello, Edward Mani di forbice)

  • Creatori/ Showrunners / Produttori Esecutivi: Al Gough e Miles Millar (Smallville, Into the Badlands)

  • Tra gli altri executive producer Steve Stark, Andrew Mittman, Tommy Harper, Karen Richards, Kayla Alpert, Jonathan Glickman, Gail Berman e Meredith Averill. E da questa seconda stagione, anche Jenna Ortega assume anche il ruolo di executive producer.

  • Altri registi della seconda stagione sono Paco Cabezas e Angela Robinson.

  • Studio: MGM Television

  • Cast: Jenna Ortega, Steve Buscemi, Emma Myers, Joy Sunday, Hunter Doohan, Victor Dorobantu, Moosa Mostafa, Isaac Ordonez, Luyanda Unati Lewis-Nyawo, Billie Piper, Georgie Farmer, Evie Templeton, Owen Painter, Noah Taylor with Luis Guzmán e Catherine Zeta-Jones; con la partecipazione di Joanna Lumley, Thandiwe Newton, Jamie McShane, Frances O’Connor, Haley Joel Osment, Heather Matarazzo, Joonas Suotamo con Fred Armisen e Christopher Lloyd e molti altri….

Spider-Man 4: Jacob Batalon risponde alle voci su Hobgoblin

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Spider-Man 4: Jacob Batalon risponde alle voci su Hobgoblin

I fan di The Amazing Spider-Man sanno bene che Ned Leeds e Hobgoblin hanno una storia complicata. Mentre Roderick Kingsley è il vero cattivo che si nasconde dietro la maschera del personaggio, Ned ha subito il lavaggio del cervello e ha causato molti problemi a Spidey nel corso degli anni. Ora, con il Ned del MCU non si ricorda più di Peter Parker, è possibile che i Marvel Studios potrebbero trovare un modo per fare in modo che la loro versione del personaggio acquisisca il ruolo di Hobgoblin per Spider-Man 4.

I concept art hanno confermato che l’idea è stata presa in considerazione molto brevemente per Spider-Man: No Way Home e potrebbero essere ripresi per il quarto film, ma cosa ne pensa l’interprete di Ned, Jacob Batalon? “Onestamente, non ne sono sicuro”, ha ammesso in un’intervista a CBR. “Ancora una volta, potremmo averne parlato, di sicuro, ma non so se se avrebbe portato a qualcosa di serio sull’essere un cattivo, o qualcosa del genere”.

Le probabilità che questo accada in Spider-Man 4 sembrano dunque scarse, e se Hobgoblin dovesse apparire, Kingsley avrebbe probabilmente più senso come volto dietro la maschera. Ned ha però mostrato un’inclinazione per la magia in Spider-Man: No Way Home, ma si è trattato di una modifica dell’ultimo minuto dopo che America Chavez è stata tagliata dalla storia a causa del cambiamento della data di uscita.

Per quanto riguarda il suo futuro nel MCU con Spider-Man 4, Batalon ha dichiarato: “Sono aperto a tutto,  e credo che tutti noi siamo aperti a tutto. A meno che tu non sia un supereroe, uno di quelli principali su cui stanno cercando di fare film, non si sa mai  non puoi sapere cosa succederà. Nell’industria, la gente non vuole sperare di dover desiderare”.

Quindi, spero di [tornare]. Sono pronto a tutto. Mi piacerebbe essere di nuovo parte di qualcosa di speciale. Ma allo stesso tempo, capisco che si tratta di un business e che la gente potrebbe non volere più quella cosa, quindi cerco solo di essere il più realistico possibile sulla vicenda”.

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Cosa sappiamo su Spider-Man 4?

Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Jacob Batalon, interprete di Ned, ha invece dichiarato di non aver ancora ricevuto la chiamata. Si vocifera poi che Sydney Sweeney possa interpretare Black Cat, mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in considerazione come cattivi di Spider-Man 4. Al momento, il ruolo di The Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social media. Il film non ha però ancora una data di uscita, ma ci aspettiamo che arrivi nelle sale il prossimo anno.

Per quanto riguarda il regista, era stato fatto il nome di Sam Raimi, ma la cosa sembra essere stata smentita dal diretto interessato. Al momento, dunque, non è ancora chiaro chi potrebbe andare a ricoprire tale ruolo. Si prevede che il Peter di Holland avrà un ruolo importante anche nei prossimi film dei Vendicatori: già in precedenza era stato riferito che l’Uomo Ragno sarebbe stato il protagonista di Avengers 5, ma al momento non vi sono certezze a riguardo.

Superman: cos’è la sfera luminosa nella foto condivisa da James Gunn?

James Gunn ha pubblicato ieri la prima immagine promozionale del suo film Superman, con l’attore David Corneswet che fa il suo debutto ufficiale nel nuovo costume di Superman. Gunn ci ha insegnato che non fa mai nulla per caso quando si tratta di promuovere il suo nuovo Universo DC, quindi l’immagine di Superman contiene alcuni interessanti easter eggs da analizzare. Uno di questi è senza dubbio la sfera luminosa che si vede sullo sfondo, alle spalle di Superman.

Ad oggi si possono solo fare delle ipotesi su cosa possa essere, ma i fan della DC hanno già sviluppato alcune teorie a riguardo. L’ipotesi più convincente dei fan è che James Gunn stia anticipando la presenza del villain della DC Solaris, creato da Grant Morrison nella serie evento DC One Million del 1998 e che ha avuto un ruolo chiave nella serie limitata All-Star Superman. Solaris è un sole artificiale senziente creato attraverso un paradosso temporale: il Solaris dell’853° secolo ha usato la versione futura di Hourman per viaggiare indietro nel tempo e infettare il 20° secolo con un virus che ne ha garantito la creazione.

Solaris è in grado di infettare e consumare le stelle e, grazie alle sue battaglie con l’attuale Superman, diventa ossessionato dal combattere l’Uomo d’Acciaio e tutti i suoi discendenti, in una faida che dura dal XX secolo fino all’853°. In All-Star Superman (che è tra le fonti d’ispirazione indicate da James Gunn per il suo film), si scopre che Solaris è il cattivo secondario della storia. Solaris si allea infatti con Lex Luthor in un piano per distruggere Superman tingendo il sole di rosso depotenziando così Clark Kent, mentre Lex Luthor aveva un siero di Superman che gli dava forza.

Solaris arriva ad avvelenare il sole della Terra (tradendo Lex), costringendo Superman a sacrificare la propria vita per rialimentare il sole. Sebbene la creatura sullo sfondo dell’immagine possa anche essere una creazione di Brainiac (un altro frequente compagno di Luthor) o una minaccia dello stesso Lex, è più probabile che Gunn si attenga alle sue idee e adatti All-Star Superman in qualche forma. Per avere più certezze a riguardo, ovviamente, bisognerà attendere che vengano fornite comunicazioni ufficiali riguardo la natura di questa misteriosa sfera luminosa.

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Kristen Stewart contro la Hollywood femminista che promuove solo “quattro prescelte”

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Per l’adattamento del libro di memorie di Lidia Yuknavitch, La cronologia dell’acqua, che segna il debutto alla regia di Kristen Stewart, l’attrice si vuole allontanare da Hollywood. Invece di girare il dramma biografico con protagonista Imogen Poots a Los Angeles, la Stewart ha intenzione di girare il film in Europa. Parlando con Net-a-Porter ha infatti dichiarato che girerà La cronologia dell’acqua in Lettonia, dichiarato che la decisione deriva dal desiderio di ottenere una libertà creativa che non otterrebbe se rimanesse nel contesto statunitense.

“Lì [in Lettonia] c’è una cultura cinematografica nascente”, ha spiegato. “Sentite, io sono molto interessata al modo in cui facciamo i film qui [negli Stati Uniti], ma avevo bisogno di una sorta di distacco radicale. Non sono ancora una regista. Ho bisogno di fare un film studentesco. Non posso farlo qui”. Stewart, il cui precedente lavoro di regia include progetti visivi per musicisti come Boygenius, ha poi criticato Hollywood per aver costretto le donne a scendere a compromessi come registe per avere successo.

C’è questo modo di pensare che ci fa credere che basti riempire delle caselle per averla vinta con il patriarcato e con il fatto che tutti ne siamo pregni. Per loro è facile dire tipo: ‘Guardate cosa stiamo facendo! Stiamo girando il film di Maggie Gyllenhaal! Stiamo girando il film di Margot Robbie!’ e tu sei tipo: ‘Ok, bello. Le vostre quattro prescelte’. E io adoro quelle ragazze, io le amo, ma suona tutto come una cosa finta.

“Se continuiamo a complimentarci l’uno con l’altro per aver ampliato le nostre prospettive, quando in realtà non l’abbiamo fatto abbastanza, finirà che smetteremo di ampliarle“. L’attrice non ha fatto altri nomi oltre a quello di Maggie Gyllenhaal e Margot Robbie, anche se è possibile immaginare che si riferisca anche a Greta Gerwig e Sofia Coppola, ad oggi riconosciute come le registe donne più popolari nel contesto hollywoodiano.

Kristen Stewart dirige La cronologia dell’acqua

Per quanto riguarda lo stato attuale della produzione, Kristen Stewart ha dichiarato che, al momento dell’intervista, era in “preparazione soft” per La cronologia dell’acqua, a due settimane dall’inizio ufficiale del processo di produzione. In precedenza, la Stewart aveva dichiarato a Rolling Stone che il film, che ha anche scritto e che sta cercando di realizzare da  sette anni, è “radicale in un milione di modi”. Ed è per questo che è stato così difficile trovare qualcuno che lo finanziasse.

La cronologia dell’acqua è un romanzo che rinnova radicalmente la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la sessualità, la dipendenza, l’abuso infantile, l’elaborazione del lutto e il superamento della sofferenza. Lidia, la protagonista, cresce con un padre violento e una madre incapace di proteggerla, in una famiglia che la condizionerà anche quando, proprio grazie a una borsa di studio per il nuoto, riuscirà ad allontanarsi. Colpita da una perdita straziante, si trova a fare i conti con un dolore estremo e una vita che sembra sfuggirle di mano.

Bellaria Film Festival: dall’8 maggio al via la 42° edizione

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Bellaria Film Festival: dall’8 maggio al via la 42° edizione

Si inaugura domani 8 maggio la 42ma edizione del Bellaria Film Festival, dedicato al cinema indipendente, che si terrà a Bellaria Igea Marina (RN) sino a domenica 12 maggio. Il primo appuntamento della giornata è previsto alle ore 10:00 presso il Cinema Astra (Via Guido Paolo 77) con la proiezione del film Io e Il Secco, che fa parte dell’iniziativa BFF for school, le cui proiezioni sono gratuite per gli studenti e le studentesse delle scuole medie.

Alle ore 14:30 la giornata prosegue, sempre presso il Cinema Astra, con la proiezione dei tre cortometraggi realizzati nell’ambito dell’iniziativa NAUFRAGARE Summer School di Approdi, realizzati sotto la supervisione di Alessandro Comodin: Luna di Nicolò Sala, Scaglie di Camilla Fragasso e Domani che fai di Emanuele Tresca e Maria Elena Franceschini, i cortometraggi saranno proiettati alla presenza dei filmmakers e di Alessandro Comodin.  A seguire, alle ore 15:30, con un evento in collaborazione con Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello partirà da Bellaria la circuitazione della cinquina dei cortometraggi finalisti dei David di Donatello: Asteriòn di Francesco Montagner, Foto di gruppo di Tommaso Frangini, In quanto a noi di Simone Massi, The Meatseller di Margherita Giusti e We Should All Be Futurists di Angela Norelli.

Alle ore 17:30 presso il Cinema Astra si terrà il primo evento speciale di questa edizione, in cui verrà assegnato a Barbara Ronchi il Premio Casa Rossa per la Miglior Interpretazione per il suo lavoro nel film Io e il secco di Gianluca Santoni, realizzato grazie al supporto dell’Emilia-Romagna Film Commission e che verrà proiettato in anteprima assoluta alla presenza dell’attrice Barbara Ronchi, dell’attore Francesco Lombardo e del regista Gianluca Santoni.

Al Palazzo del Turismo (Via Lonardo Da Vinci, 8) alle ore 18:30 verrà inaugurata con un vernissage alla presenza della fotografa Simona Pampallona e della regista Alice Rohrwacher la mostra Tra le rovine, la luce esposizione di scatti inediti dal set dell’ultimo film di Alice Rohrwacher La Chimera. La mostra, allestita in occasione del Premio Filmidee, che verrà assegnato per la prima volta quest’anno al film, sarà visitabile per tutta la durata del festival gratuitamente. In occasione dell’apertura delle porte, si terrà inoltre un incontro con la regista alle ore 17:00.

Alle ore 19:30 si terrà l’inaugurazione ufficiale di questa edizione del festival, nel Salottino BFF, posto in Piazzetta Federico Fellini. Alla presenza della direttrice artistica per il terzo anno consecutivo Daniela Persico, del Sindaco di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti, dell’Emilia-Romagna Film Commission e gli ospiti d’eccezione: Barbara Ronchi, Bruno Dumont, Alice Rohrwacher, Andrea Sartoretti e Andrea Lattanzi

Alle ore 21:30 al Cinema Astra avrà luogo la proiezione in anteprima nazionale del film d’apertura del Festival L’Empire di Bruno Dumont, che sarà presente in sala. Il Film, premiato con l’Orso d’Argento Premio della giuria all’ultima Berlinale, è una rivisitazione burlesca di uno scontro di entità aliene che rielabora in maniera sapiente l’eredità culturale dell’Occidente con le sue regge (il film è stato in parte girato a Caserta) e le sue cattedrali. Coprodotto da Ascent Film, il film uscirà al cinema il 13 giugno distribuito da AcademyTwo. Per l’occasione Bruno Dumont sarà ospite al Bellaria Film Festival, dove terrà una masterclass sul suo cinema. Il film sarà inoltre il primo titolo a inaugurare il circuito di Sale Anteprima, una serie di schermi d’essai tra Emilia-Romagna, Marche e Toscana nate dalla collaborazione tra Giometti Cinema e Bellaria Film Festival.

Nessun Posto al Mondo: la recensione del documentario di Vanina Lappa

È sempre una buona notizia quando un documentario esce nelle sale: è il caso, martedì 7 maggio, di Nessun posto al mondo, il secondo lavoro di Vanina Lappa dopo l’esordio Sopra il fiume, premiato al Filmmaker Festival di Milano nel 2016. Un documentario non è un’impresa reddituale e veder approdare sullo schermo la tenacia e la pazienza con cui l’autrice ha documentato un mondo che sta per scomparire rappresenta una speranza di vedere altri produttori interessarsi a progetti difficili o non televisivi che dir si voglia. In tempi di cinema consumato velocemente, Nessun posto al mondo ci permette di riconquistare il piacere della lentezza: quella della visione che si inoltra in profondità consentite solo dall’indugio della macchina da presa e quella di una persistenza fatta di fede e tenacia che solo i documentaristi conoscono. I sei anni dedicati da Lappa a questo progetto vincitore del 64esimo Festival dei Popoli la elevano a pieno titolo tra quelli più appassionati. 

Nessun posto al mondo pone alla stessa altezza uomini, animali e santi

Nessun posto al mondo è un racconto di suoni e silenzi, di cieli stellati che sovrastano allo stesso modo uomini, animali e santi legati alla terra da una ritualità millenaria.  Siamo nel Cilento, sul monte Cervati, dove la transumanza è un ritualità che si consuma fin dal XVII secolo tra la Basilicata e la Campania. Qui un lungo cammino vede ancora oggi i pastori condurre le proprie mandrie a piedi attraverso i boschi e lungo pendii scoscesi alla ricerca del pascolo migliore: è il tempo immoto di questa tradizione, quello che la regista cerca di fermare con inquadrature di qualità pittorica, espressione della sua formazione visiva all’Accademia di Belle Arti. 

Lappa ha seguito i pastori nei loro spostamenti, fermandone gesti e pensieri che risultano sempre più in contrasto con l’avanzare di un mondo diverso, segnato dai confini, dove le vacche transumanti sono tassate in misura importante per i pastori non residenti nel comune di pascolo. Le leggi moderne si sovrappongono a quelle ataviche per svuotare la montagna e consegnarla ai percorsi degli uomini attraverso Parchi Nazionali che preservano una montagna-cartolina. “Che montagna è mai questa senza il suono dei campanacci delle vacche?” si chiede Antonio Pellegrino, sociologo e co-fondatore della Cooperativa Terre di Resilienza di Caselle in Pittari, che si è prestato a guidare l’autrice nel suo cammino di scoperta della terra cilentana. “Che montagna è senza transumanza?” si chiede Pellegrino.

Il suo volto asciugato dal sole e dal vento è il volto della terra che percorre da sempre ma che ora sente in pericolo come non mai. La sua voce, tanto sicura quando parla la lingua degli animali per richiamarli, ammansirli, instradarli, si fa gonfia di smarrimento di fronte a un silenzio nuovo che racconta il vuoto e la mattanza di armenti ‘non controllati’ uccisi da norme per lui incomprensibili. “Vogliono pulire la montagna e invece l’hanno inondata del sangue che ritengono infetto, senza contare che uccidere gli animali che si vanno ad abbeverare è sbagliato”, commentano i pastori, ed è in quella forma di rispetto che li pone sullo stesso piano degli animali che accudiscono che comincia l’ascolto del sacro.

Nessun posto al mondoIl racconto dei legami forti della tradizione

Quello che qui si racconta con lirico realismo è uno spazio che oggi è sempre più ristretto dall’erosione della modernità fatta di auto, televisione e smartphone ma che trova ancora, tuttavia, la forza dei propri legami nella preservazione delle tradizioni legate alla natura. Sono legami forti che trovano radice in questa dimensione a spingere i pastori a distruggere la recinzione di un pascolo comune di ostacoli alla transumanza e allo scorrere del tempo come lo hanno sempre conosciuto. Lo stesso senso di appartenenza che spinge centinaia di persone ad accompagnare la statua della Madonna della Neve di Sanza in una processione notturna che arriva fino a duemila metri.

Alla regista sono occorsi tre anni per seguire il rito con l’attenzione dovuta e raccogliere il materiale poi confluito nel montaggio che lei stessa ha curato. E non è con minor senso di sacralità che Lappa filma l’incedere quasi a passo di danza delle vacche attraverso il paese, quasi fosse possibile aspettarsi di vederle avanzare fino al bordo dello schermo e oltre, per riconquistare la libertà che la storia ha riservato loro in nessun posto al mondo, appunto, come nel Cilento.

Steven Spielberg e A24 svilupperanno l’adattamento di The Heaven & Earth Grocery Store

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Il regista premio Oscar Steven Spielberg e la sua Amblin Entertainment svilupperanno insieme alla casa di produzione A24 l’adattamento dell’acclamato romanzo The Heaven & Earth Grocery Store di James McBride. Gli addetti ai lavori dicono che il progetto si trova ancora in una fase di sviluppo molto precoce e che Spielberg sarebbe impegnato solo per produrre non dirigere il film.

Di cosa parla The Heaven & Earth Grocery Store?

Il romanzo The Heaven & Earth Grocery Store di McBride racconta la storia dei residenti neri ed ebrei del quartiere di Chicken Hill di Pottstown, Pennsylvania, negli anni ’20 e ’30, anche se il libro si apre nel 1972 con la scoperta di uno scheletro sul fondo di un pozzo. Alcuni oggetti che si trovano vicino al corpo, tra cui un Mezuza, portano il poliziotto a interrogare l’unico residente ebreo della città, Malachi, che vive in una sinagoga in disuso.

Ma l’indagine è ostacolata quando la scena del crimine viene spazzata via dall’uragano Agnes. Il romanzo poi risale agli anni ’20 e ’30 Pottstown e offre dettagli sulla vita dei residenti. Qui vivono i coniugi ebrei Moshe e Chona Ludlow, che gestiscono il negozio di alimentari The Heaven & Earth Grocery Store. Un giorno, uno dei loro dipendenti, Nate Timblin, chiede loro di nascondere un giovane ragazzo nero non udente di nome Dodo, dalle autorità che stanno cercando di istituzionalizzarlo in un manicomio.

Il medico della città, anche un membro del Ku Klux Klan, è spinto nel voler far ciò da intenti razzisti e xenofobi ed è favorito da molti dei residenti bianchi della città in tali politiche. I cittadini neri ed ebrei decidono dunque di unirsi e mobilitarsi per aiutare il ragazzo. Il romanzo ha ricevuto numerosi riconoscimenti e varie liste, tra cui l’essere uno dei migliori libri del 2023 di NPR e anche la lista del presidente Obama dei suoi libri preferiti del 2023.

Leggi anche: Steven Spielberg al lavoro su un nuovo film sugli UFO

Il mio posto è qui: intervista a Ludovica Martino e Marco Leonardi

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Ecco la nostra intervista a Ludovica Martino e Marco Leonardi, protagonisti di Il mio posto è qui, film diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto e distribuito nelle sale italiane dal 9 maggio da Adler Entertainment.

Il mio Posto è qui è un film che racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra. Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità.  Tra loro nasce un intenso rapporto. Grazie a Lorenzo, Marta entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.

Il mio Posto è qui è scritto e co-diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, quest’ultima autrice anche del romanzo omonimo da cui è tratto il film e appena uscito con Sperling & Kupfer.

Cristiano Bortone, produttore e regista, ha vinto nel 2008 un David di Donatello con Rosso come il cielo e ha diretto nel 2016 Caffè, la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina. In questo nuovo film affianca Daniela Porto al suo esordio come regista e sceneggiatrice.

Interpreti principali sono Ludovica Martino, giovanissima ma già volto apprezzatissimo del panorama cinematografico italiano (Skam Italia, Sotto il sole di Riccione, Lovely boy, Il campione, I migliori giorni, Vita da Carlo) e Marco Leonardi, attore dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata come Totò di Nuovo cinema paradiso, passata per grandi successi come Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau, C’era una volta il Messico di Robert Rodriguez, Mary di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come Anime nere di Francesco Munzi, Maradona di Marco Risi, Tutti i Soldi del Mondo di Ridley Scott, Martin Eden di Pietro Marcello e Padre Pio di Abel Ferrara.

Le riprese si sono svolte tra Gerace (RC), storico borgo della Locride, e la Puglia, con location suggestive che raccontano un’Italia dimenticata.

Il film è stato prodotto da Orisa Produzioni in co-produzione con Goldkind Filmproduktion (Germania), con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, Apulia Film Commission e della Regione Lazio, Fondo Lazio Cinema International, POR-FESR 2014-2020.

IL MIO POSTO È QUI, la trama

All’indomani della fine della Seconda Guerra mondiale, in un piccolo paese calabrese, l’incontro tra Marta (Ludovica Martino), ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo (Marco Leonardi), l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, fa nascere una profonda amicizia che porta la giovane ragazza a sfidare i pregiudizi della comunità che li circonda e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo come donna.

IL MIO POSTO È QUI arriverà nei cinema dal 9 maggio distribuito da Adler Entertainment.

Superman: analisi del costume visto nella foto condivisa da James Gunn

James Gunn ha pubblicato ieri la prima immagine promozionale del suo film Superman, con l’attore David Corneswet che fa il suo debutto ufficiale nel nuovo costume di Superman. Gunn ci ha insegnato che non fa mai nulla per caso quando si tratta di promuovere il suo nuovo Universo DC, quindi l’immagine di Superman contiene alcuni interessanti easter eggs da analizzare. L’abito scelto per l’Universo DC sembra avere il design a colletto alto del costume di Superman dei “New 52, e lo stesso si può dire per le linee che disegnano le porzioni blu e rosse del costume, così come i polsini degli stivali e delle maniche.

Detto questo, le insegne di Superman sul costume sembrano un mix tra il design classico e quello new-age, e la foto non lo sottolinea in modo particolare, ma in primo piano è chiaro che il Superman di Corenswet indosserà gli slip rossi all’esterno – l’epitome di un look classico per il personaggio. Tuttavia, la location di questa scena è discutibile: finestre a tutta altezza in un appartamento del centro città, con uno stipendio da reporter? Difficile da credere, ma dunque dove si trova il personaggio?. Il punto di maggiore curiosità in questo momento sembra però essere lo stato del costume di Superman in questa foto.

La tuta ha sicuramente visto giorni migliori rispetto alle bruciature e allo sporco che vediamo nell’area del petto in alto a destra. È evidente che Superman ha combattuto una battaglia intensa e l’apparizione di un oggetto gigante, fluttuante, a forma di oculo energizzato sullo sfondo sembra essere l’oggetto di questa battaglia. Nell’indossare questo costume, infine, Superman trasmette un’idea di abitudine, quasi come che fosse ormai apatico nei confronti di questo suo ruolo. Ci si chiede a questo punto quando potremo vedere una nuova immagine del costume, magari con Superman non seduto ma in piedi, che ci mostri ulteriori dettagli di questa tuta.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

X-Men ’97: lo showrunner Beau DeMayo conferma l’influenza di L’Uomo d’Acciaio sulla serie Marvel

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X-Men ’97 è stata elogiata per la sua interpretazione avvincente e fedele ai fumetti dell’iconica squadra e per le trame puntuali e incisive che rendono grandi questi personaggi. Beau DeMayo ha ricoperto il ruolo di capo sceneggiatore della serie Disney+, ma è stato improvvisamente licenziato a pochi giorni dalla prima. Non sappiamo ancora cosa sia successo e DeMayo non ha spiegato perché si sia separato dai Marvel Studios. Tuttavia, ha condiviso di volta in volta una sorta di commento agli episodi via X, condividendo con i fan easter eggs e segreti dietro le quinte.

L’episodio della scorsa settimana, intitolato “La tolleranza è l’estinzione – Parte 1”, ha rivelato la storia delle origini di Bastion e una scena in particolare ha colpito i fan della DC. Questi ultimi hanno subito sottolineato le somiglianze tra il momento in cui Bastion scopre la sua connessione con le macchine e quello in cui Clark Kent scopre i suoi superpoteri kryptoniani, con un confronto fianco a fianco che rivela quanto il film L’Uomo d’Acciaio del 2013 abbia influenzato X-Men ’97.

Non sarebbe la prima volta che lo show si ispira al kolossal di Zack Snyder del 2013: in Vitamorte – Parte 2, infatti, Tempesta riacquista i suoi poteri mutanti e spicca il volo in una sequenza che sembra attingere a piene mani dallo SnyderVerse. In effetti, DeMayo ha persino confermato di essersi ispirato alla memorabile scena del primo volo dell’Uomo d’Acciaio (in cui il Clark adulto si è finalmente vestito e ha spiccato il volo dopo aver scoperto qualcosa di più sulla sua eredità kryptoniana, compreso l’iconico costume di Superman).

Poco dopo l’uscita dell’episodio della scorsa settimana, DeMayo ha persino scherzato su X per dire che la madre di Bastion si chiama Martha (dopo aver rivelato che l’avevamo incontrata per la prima volta in X-Men: The Animated Series). Tuttavia, prima di affrontare l’ira della fedele legione di fan di Snyder, l’ex showrunner di X-Men ’97 si è affrettato ad aggiungere: “Inoltre. Disclaimer totale: sono un fan di Snyder. Soprattutto di L’Uomo d’Acciaio. Non ci saremmo mai aspettati che un progetto del MCU facesse riferimento ad un progetto DC, ma la sua influenza su questo revival animato è impossibile da ignorare.

Cosa c’è da sapere su X-Men ’97?

La nuovissima serie X-Men ’97, composta da 10 episodi, è arrivata in streaming a partire dal 20 marzo. La serie rivisita l’epoca iconica degli anni ‘90, con il gruppo di mutanti che usa i propri poteri straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme, vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. Il cast delle voci nella versione originale include Ray Chase (Ciclope), Jennifer Hale (Jean Grey), Alison Sealy-Smith (Tempesta), Cal Dodd (Wolverine), JP Karliak nel ruolo di Morph, Lenore Zann nel ruolo di Rogue, George Buza nel ruolo di Bestia, AJ LoCascio (Gambit), Holly Chou (Jubilee), Isaac Robinson-Smith (Alfiere), Matthew Waterson (Magneto) e Adrian Hough (Nightcrawler).

Spider-Man 4: Jon Watts ha dei consigli per chi dirigerà il prossimo film

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Come noto, non sarà Jon Watts a dirigere l’atteso Spider-Man 4. Quando i Marvel Studios hanno affidato a Watts la regia di Spider-Man: Homecoming, il regista era relativamente sconosciuto. Aveva diretto i film a basso costo Clown e Cop Car, ma nessuno di questi suggeriva necessariamente che fosse adatto a portare l’Uomo Ragno nel MCU. Come Sam Raimi e Marc Webb prima di lui, Watts ha però dimostrato che i suoi detrattori si sbagliavano, realizzando un film che ha ottenuto recensioni entusiastiche e uno spettacolare incasso di 880,2 milioni di dollari al botteghino mondiale.

Spider-Man: Far From Home è seguito due anni dopo e ha guadagnato più di 1,1 miliardi di dollari, e quando Spider-Man: No Way Home è arrivato nelle sale, ha incassato l’incredibile cifra di 1,9 miliardi di dollari (come Homecoming, entrambi i film sono stati elogiati da fan e critica). Dopo aver dedicato diversi anni della sua vita a Spider-Man, Watts ha deciso di prendersi una pausa dal MCU e ha rinunciato alla possibilità di occuparsi dei Fantastici Quattro. Da allora si è concentrato sulla prossima serie televisiva di Star Wars, Skeleton Crew, mentre per Spider-Man 4 è previsto l’arrivo di un nuovo regista.

Parlando con Collider, Watts ha chiesto di condividere i suoi consigli per chi seguirà le sue orme. “Ho un consiglio molto pratico su Spider-Man, e credo che ogni regista di Spider-Man ci passi”, ha esordito. “Non è bello quando qualcuno si muove solo su una corda. Se pensi di andare lì, pensi: ‘Faremo tutto in modo pratico. Prenderemo uno stuntman. Ci dondoleremo in giro’”. “È noioso. Sembra stupido. Sembra una scimmia che si dondola su una liana quando si mette qualcuno solo su una corda. Non sprecate il vostro tempo. Questo è il mio consiglio al prossimo regista di Spider-Man”.

È un consiglio molto interessante, perché questo approccio è quello adottato da Webb in The Amazing Spider-Man del 2012. Nel film c’è una sola scena di oscillazione pratica che, in effetti, spicca come un pollice dolente (ed è stata abbandonata per sequenze di ragnatele in computer grafica quando è arrivato il sequel). Con il consiglio di Watts lanciato sulla piazza, non resta ora che scoprire chi raccoglierà il testimone, riportando lo Spider-Man di Tom Holland sul grande schermo per una quarta entusiasmante avventura.

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Cosa sappiamo su Spider-Man 4?

Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Jacob Batalon, interprete di Ned, ha invece dichiarato di non aver ancora ricevuto la chiamata. Si vocifera poi che Sydney Sweeney possa interpretare Black Cat, mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in considerazione come cattivi di Spider-Man 4. Al momento, il ruolo di The Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social media. Il film non ha però ancora una data di uscita, ma ci aspettiamo che arrivi nelle sale il prossimo anno.

Per quanto riguarda il regista, era stato fatto il nome di Sam Raimi, ma la cosa sembra essere stata smentita dal diretto interessato. Al momento, dunque, non è ancora chiaro chi potrebbe andare a ricoprire tale ruolo. Si prevede che il Peter di Holland avrà un ruolo importante anche nei prossimi film dei Vendicatori: già in precedenza era stato riferito che l’Uomo Ragno sarebbe stato il protagonista di Avengers 5, ma al momento non vi sono certezze a riguardo.

Il Regno del Pianeta delle Scimmie: il regista annuncia i piani per il sequel e rivela il titolo originale

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Il Regno del Pianeta delle Scimmie ha ottenuto dei primi riscontri molto positivi sui social media in vista dell’uscita nelle sale questo fine settimana e tutti i segnali indicano che si tratta di un degno successore della trilogia di Rupert Wyatt e Matt Reeves, guidata dal Cesare di Andy Serkis. Il regista di Maze Runner, Wes Ball, ha già annunciato l’intenzione di realizzare una nuova serie di film e grazie al salto in avanti di centinaia di anni nel futuro che questo nuovo capitolo compie, ci sono innumerevoli racconti da sviluppare.

Parlando con ComicBook.com, il regista ha dunque condiviso un aggiornamento sulla situazione dei suoi piani per i sequel. “Ci vorrà tutto il tempo necessario”, ha ammesso Ball. “Fortunatamente, dato che questo franchise è importante per lo studio, faremo le cose per bene come abbiamo fatto con questo, ci siamo presi il nostro tempo e le abbiamo fatte bene. Speriamo che la gente la pensi così… Ci vuole tempo, lo sviluppo stesso e la cosa più importante è che non voglio andare in preparazione quando la sceneggiatura non è ancora pronta. Mi è capitato di doverlo fare in passato. Non ne viene fuori niente di buono”.

È una delle cose più importanti che i film potrebbero fare in questo momento: smettere di farlo. Risparmieremmo un sacco di soldi“, ha continuato. “Penso che in questo caso siamo in una buona, buona forma. Fortunatamente, abbiamo pensato molto a queste domande mentre stavamo sviluppando la sceneggiatura, quindi abbiamo un’idea di dove vogliamo andare e c’è molto spazio per un grande dramma”. “Alla fine di questo film si sono letteralmente aperte delle porte che, si spera, riveleranno un mondo molto più grande che potremo esplorare in questo film, pieno di drammi, pieno di conflitti, tutto questo genere di cose. Incrociamo le dita. Vedremo”.

Prevediamo che questa nuova trilogia colmi il divario tra la trilogia prequel e quella originale del Il Pianeta delle Scimmie, quindi la prossima serie di film – se ce ne sarà una – ci riporterà presumibilmente in quel paesaggio post-apocalittico. In un’altra parte dell’intervista, Ball ha poi confermato che Il Regno del Pianeta delle Scimmie aveva in precedenza un titolo diverso. “L’impero del pianeta delle scimmie. Era il mio titolo originale, ma non potevamo farlo, non potevamo proprio”. Non resta a questo punto che vedere il film in sala e scoprire come si presenta questo Regno delle Scimmie.

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Tutto quello che sappiamo su Il Regno del Pianeta delle Scimmie

La sinossi ufficiale di Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of the Apes) riporta: “Alcuni gruppi di scimmie non hanno mai sentito parlare di Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per costruire imperi fiorenti. In questo scenario, un leader delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la libertà. Una giovane donna umana, intanto, diventa la chiave per la ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti suoi.”

Il regista Wes Ball dà nuova vita all’epico franchise ambientato diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.

Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto da Wes Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da Owen Teague (It), Freya Allan (The Witcher), Kevin Durand (Locke & Key), Peter Macon (Shameless) e William H. Macy (Fargo). La sceneggiatura è di Josh Friedman (La guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver (Avatar: La Via dell’Acqua) e Patrick Aison (Prey), basata sui personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver. Il film è prodotto da Wes Ball, Joe Hartwick Jr. (Maze Runner), Rick Jaffa, Amanda Silver e Jason Reed (Mulan), mentre Peter Chernin (trilogia de Il Pianeta delle Scimmie) e Jenno Topping (Le Mans ’66 – La grande sfida) sono i produttori esecutivi. Il film è atteso in sala l’8 maggio.

Baz Luhrmann annuncia un film-concerto su Elvis con “tutti i filmati che abbiamo trovato nei caveau”

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Lunedì sera, in occasione del Met Gala, il regista Baz Luhrmann ha lasciato intendere che forse non ha ancora del tutto chiuso la sua parentesi relativa a Elvis Presley, dopo il suo film del 2022 con Austin Butler. Il regista ha infatti dichiarato a THR: “I fan vogliono davvero sapere se tutti quei filmati che abbiamo trovato nei caveau diventeranno un film concerto e io sono qui per dire che penso che succederà”. A ottobre, Luhrmann aveva postato su Instagram che “abbiamo trovato bobine e bobine di filmati mai visti di Elvis on Tour e That’s The Way It Is”, dicendo ai fan di “rimanere sintonizzati”.

Un video di accompagnamento mostrava una scatola di cartone con l’etichetta della Warner Bros. e la scritta “Elvis outtakes box” sul lato. That’s The Way It Is è un documentario che segue il Summer Festival di Elvis Presley a Las Vegas nell’agosto 1970 (pubblicato insieme al suo 12° album omonimo), mentre Elvis on Tour è un documentario del 1972 che segue la star durante un tour di 15 città. Il regista aveva già detto che avrebbe realizzato una versione estesa del film Elvis (qui la recensione) con più esibizioni di Butler.

Elvis: quanto è autentico il film di Baz Luhrmann sul cantante?

Aveva a tal proposito dichiarato ad IndieWire durante la premiazione del film: “C’è un sacco di materiale che arriva a quattro ore, ma ho dichiarato che non oggi, non domani, ma prima o poi lo farò. Perché Austin ha fatto i suoi concerti al completo. Faceva tutti i numeri. Austin lo ha fatto e basta ed è stata un’esperienza fuori dal corpo vederlo fare quei concerti completi, quindi un giorno farò vedere quei concerti completi”. Non resta dunque che attendere di scoprire quanto i fan del re del rock ‘n roll potranno vedere tali progetti.

Il cast de Il Signore degli Anelli rende omaggio a Bernard Hill

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Il cast de Il Signore degli Anelli rende omaggio a Bernard Hill

Alcuni membri del cast di Il Signore degli Anelli hanno offerto diversi commoventi omaggi all’attore Bernard Hill, morto domenica all’età di 79 anni. Elijah Wood, Billy Boyd, Dominic Monaghan e Sean Astin – che hanno interpretato gli hobbit nei tre film campione d’incassi di Peter Jackson – lo hanno infatti onorato durante un evento del Comic Con a Liverpool. Nella trilogia, Hill ha interpretato il severo e regale Re Théoden, che ha aiutato a guidare gli eroi della saga alla vittoria durante la battaglia del Fosso di Helm ne Le due torri del 2002 e poi di nuovo nella Battaglia dei Campi del Pelennor ne Il ritorno del re del 2003.

Vogliamo solo prenderci un momento, prima di scendere da questo palco, per onorarlo”, ha detto Astin ai fan presenti all’evento. “Avrebbe dovuto essere qui oggi. Gli vogliamo bene. Era intrepido, era divertente, era burbero, era irascibile, era bellissimo”. “Stavamo guardando i film e ne parlavamo”, ha detto Boyd. “E io ho detto [agli altri]: ‘Non credo che nessuno abbia parlato delle parole di Tolkien così bene come ha fatto Bernard’. Il modo in cui ha fondato quelle parole sul realismo. Mi avrebbe spezzato il cuore. Era un uomo meraviglioso e ci mancherà molto”.

Morto Bernard Hill, addio a Re Theoden de Il Signore degli Anelli

Più tardi, Wood ha postato su X: “Non ti dimenticheremo mai”, aggiungendo poi una citazione di Tolkien: “Perché era un cuore gentile e un grande re e ha mantenuto i suoi giuramenti; e si è levato dalle ombre verso un ultimo bel mattino”. Monaghan ha invece postato su Instagram: “Il Re spezzato è passato ai paradisi grigi, ma sarà sempre ricordato”.

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La Wonder Woman di Gal Gadot non farà parte del DCU

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La Wonder Woman di Gal Gadot non farà parte del DCU

Sembra essere un continuo tira e molla quello tra i DC Studios e Gal Gadot riguardo Wonder Woman. Dopo l’iniziale assenza di piani per riportare il personaggio sul grande schermo, a seguito dell’annuncio riguardante il nuovo DCU, nell’agosto del 2023 Gal Gadot ha dichiarato ai media di aver incontrato Gunn e Safran e di aver ricevuto la garanzia che sarebbe tornata nel ruolo. Da allora, si sono susseguite una serie di voci e rapporti contrastanti che affermano che la Gadot tornerà a vestire i panni della supereroina o che è fuori dal progetto.

Nel settembre del 2023, il sempre “affidabile” scooper @MyTimeToShine aveva cercato di fare chiarezza affermando che la Gadot sarebbe tornata ad interpretare il personaggio. Tuttavia, un nuovo rapporto di Variety afferma che Gunn e Safran “stanno creando un nuovo Universo DC e la Wonder Woman di Gadot non ne fa parte”. Si tratta di una fonte più autorevole, che suggerisce dunque come ad oggi non sia previsto un ritorno dell’attrice nei panni della supereroina. Inoltre, è riemersa online un’interessante dichiarazione di Gunn dove il regista afferma di voler inserire Wonder Woman in progetti d’animazione.

Stiamo lavorando per portarla in più animazione. Sono d’accordo sul fatto che non c’è stato abbastanza di lei in quell’area ed è stata una delle prime cose che ho fatto presente ai responsabili dell’animazione“, ha detto Gunn via Twitter. Il luogo più probabile per la comparsa di Wonder Woman è la serie televisiva Paradise Lost per HBO, che si dice sia fortemente ispirata a Games of Thrones. Tuttavia, si dice che la serie sia una storia delle origini dell’isola di Themyscira, quindi potrebbe svolgersi molto prima della nascita di Diana. Ad oggi, dunque, non sembra esserci traccia di Gal Gadot nel DCU.

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Cosa avremmo visto in Wonder Woman 3?

Non ci sono notizie certe riguardo ciò che sarebbe stato incluso in Wonder Woman 3, ma secondo l’insider @CanWeGetSomeToast il film sarebbe stato ambientato ai giorni nostri, successivamente agli eventi di Justice League e al cameo di Diana in The Flash. Secondo quanto riferito, altri personaggi DC, incluso il Batman di Ben Affleck, sarebbero apparsi nel film. Questi sono solo dettagli non ufficialmente confermati, ma l’ambientazione contemporanea sembra decisamente probabile, considerando che il primo film si svolge durante la Seconda guerra mondiale e il suo sequel passa poi al 1984. Ciò avrebbe permesso di raccontare la supereroina nel presente, comprendendo anche i rapporti con i suoi colleghi supereroi.

Superman: una nuova foto di David Corenswet mostra il suo fisico scultoreo

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Nella giornata di ieri, Warner Bros. e James Gunn hanno condiviso una prima immagine di David Corenswet completamente vestito come Superman del DCU. I fan, per ora, hanno avuto molto da ridire sul costume, ma bisogna rimanere ottimisti sul fatto che alla fine seguirà uno scatto migliore. Dopotutto, Kal-El ingobbito su una sedia, con pieghe visibili e parti allentate della tuta non sono certo rappresentative di ciò che vedremo nei cinema quando Superman uscirà la prossima estate, anche se potrebbero dirci qualcosa sullo stato d’animo del personaggio.

A parte il costume, quando David Corenswet – attore ancora poco conosciuto – è stato scritturato, molti fan hanno sostenuto che fosse troppo magro per interpretare l’Uomo d’Acciaio. Qualora ci fossero ancora dubbi, è stata ora pubblicata su Instagram dall’allenatore dell’attore una foto di Corenswet durante l’allenamento, che ci mostra quanto egli sia diventato muscoloso. “David si è allenato duramente, non vedo l’ora di poter condividere con voi altri dettagli dell’allenamento che abbiamo fatto per prepararci a interpretare questo personaggio iconico”, ha scritto Paolo Mascitti.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Riddick: Furya, le riprese del sequel con Vin Diesel inizieranno ad agosto

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Vin Diesel tornerà nuovamente a vestire i panni di Richard B. Riddick quest’estate. La star di Fast and Furious inizierà infatti la produzione di Riddick: Furya, il quarto capitolo del franchise di Riddick, il 26 agosto. Il film, che segue Pitch Black del 2000, The Chronicles of Riddick del 2004 e Riddick del 2013, sarà girato in Germania, Spagna e Regno Unito. Una prima sinossi di Riddick: Furya recita: Riddick torna finalmente al suo mondo natale, un luogo che ricorda a malapena e che teme possa essere andato in rovina. Ma lì trova altri Furyani che lottano per la loro esistenza contro un nuovo mostro – e alcuni di questi Furyani sono più simili a Riddick di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

Nelle ultime settimane Vin Diesel ha anticipato l’inizio delle riprese sui social media, condividendo foto dei film precedenti e selfie in palestra mentre si allena per incarnare ancora una volta l’antieroe. Il progetto riunisce Diesel con lo scrittore e regista David Twohy (Il fuggitivo). Diesel produrrà sotto la sua insegna One Race Films insieme a Samantha Vincent. Thorsten Schumacher per Rocket Science e Lars Sylvest per Thank You Studios produrranno anche insieme a Joe Neurauter. Al momento non è nota una data di uscita ufficiale per il progetto.

Tutto quello che sappiamo su Riddick: Furya con Vin Diesel

Il 29 gennaio 2014, Vin Diesel aveva annunciato che la Universal era interessata a sviluppare un quarto film di Riddick. Nell’aprile 2016, Diesel ha poi confermato che lui e David Twohy stavano sviluppando il nuovo film, intitolato Furya, aggiungendo che la produzione di Furya sarebbe iniziata nei primi mesi del 2017. In un video Diesel ha chiesto: “Siete eccitati di sapere di Furya? Volete sapere dove tutto è iniziato con il personaggio oscuro di Riddick?”. David Twohy ha confermato che il nuovo film sarà vietato ai minori.

Il film ha però poi subito diversi ritardi e solo nel luglio del 2019 una prima versione della sceneggiatura era stata completata e il titolo ufficiale era stato cambiato in Riddick: Furya. La riscrittura si è poi protratta fino al 2022 e nel maggio di quell’anno Diesel con un post su Instagram ha fatto sapere che la pre-produzione era passata alla fase di storyboarding. Le riprese erano state precedentemente programmate per la fine del 2023 e l’uscita del film non prima del 2024 o 2025. Riddick: Furya è stato infine annunciato nel febbraio del 2023 e le riprese sono ora fissate all’agosto 2024.

Furiosa: le prime reazioni anticipano “un potente film d’azione al suo meglio assoluto”

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Le prime reazioni a  Furiosa: A Mad Max Saga di George Miller sono arrivate sui social media in vista dell’anteprima mondiale del film questo mese al Festival di Cannes, e sembra che il regista di Mad Max: Fury Road abbia tra le mani un’altra straordinaria epopea d’azione. “Mi dà grande gioia riferire che ‘Furiosa’ è davvero, davvero fo*****mente buono”, ha scritto il critico cinematografico di IndieWire David Ehrlich su X. “Opera con una marcia estremamente diversa rispetto a ‘Fury Road’ (in modi che sospetto frustreranno alcune persone), ma riesce anche a rendere quel film ancora più ricco mentre si ritaglia la propria leggenda nella terra desolata”. La scrittrice e membro del New York Film Critics Circle Esther Zuckerman ha invece definito il film “grandioso”.

Erik Davis di Fandango lo ha definito “un potente film d’azione al suo meglio assoluto”. Sempre Davis scrive poi che  Furiosa: A Mad Max Saga è: “Un’epopea feroce e dal ritmo incalzante che espande la storia di Furiosa e della Terra Desolata, offrendo al contempo gli inseguimenti più folli, i personaggi più roboanti e una fotografia semplicemente stupefacente. Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth si tuffano in egual misura nella Landa Desolata, ed entrambi realizzano cose incredibili. C’è una sequenza di War Rig che mi ha fatto impazzire: un classico istantaneo. Amo i film di ‘Mad Max’ e ho amato questo film. Accendete i motori!”.

Il giornalista Simon Thompson ha invece aggiunto che: “Gesù George Miller! ‘Furiosa’ ti travolge. A volte sembra quasi superare la tela del formato IMAX, è così grande, eppure a volte ha un’intimità profondamente coinvolgente. Riecheggiando elementi cinematografici dagli anni ’50 agli anni ’80, è una visione ricca e intelligente di cui il cast si compiace”. Parere un po’ più tiepido è invece quello di Therese Lacson di Collider: “Vorrei e potrei tranquillamente guardare 15 ore di Anya Taylor Joy e Alyla Browne nei panni di #Furiosa, tuttavia gran parte del film ha un ritmo incoerente a causa della storia segmentata. Non sarà all’altezza dello splendore di Fury Road, ma non ne ha nemmeno bisogno“.

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Furiosa: A Mad Max Saga, quello che sappiamo sul film

In Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Taylor-Joy ha rivelato che il film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre a Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il 24 maggio 2024.

10 film da vedere se vi è piaciuto Challengers

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10 film da vedere se vi è piaciuto Challengers

Challengers non è un tipico dramma romantico sportivo. Spesso i drammi sportivi con trame romantiche rientrano nella categoria delle commedie smielate, oppure il film si concentra talmente tanto sullo sport da risultare quasi insopportabile per chi non è appassionato di atletica. Tuttavia, Challengers rompe questi dispositivi ricorrenti della trama. Il film parla di tennis, ma anche di relazioni dentro e fuori dal campo.

Un cast solido, guidato dal talentuoso trio Zendaya, Josh O’Connor e Mike Faist, una fotografia lussuosa e la solida regia di Luca Guadagnino creano un’esperienza di visione intensa e intima. I fan di Challengers potrebbero pensare che non ci siano molti altri film simili. Tuttavia, alcuni film hanno temi simili, triangoli amorosi infuocati e, occasionalmente, drammi sportivi.

Waves (2019)

waves 2019

Uno dei migliori film del 2019, Waves di A24 è la storia di una famiglia afroamericana che vive nei sobborghi della Florida meridionale. Questo dramma familiare ha come protagonista Kelvin Harrsion Jr. nel ruolo di Tyler, un giovane adolescente che sta cercando di ottenere una borsa di studio per il wrestling e che sente un’immensa pressione da parte del padre per ottenere una borsa di studio, causando un rapporto tumultuoso tra i due. A causa di un incidente di wrestling, Tyler si ferisce e ricorre agli antidolorifici. La sua salute mentale continua a peggiorare quando scopre che presto diventerà padre.

La fotografia di Drew Daniels in Waves, con il suo movimento e la sua vicinanza, ricorda le scene successive di Challengers. La colonna sonora del film, firmata da Atticus Ross e Trent Reznor, che ha curato anche la colonna sonora di Challengers, contribuisce a dare un’impronta forte alle dinamiche familiari e all’amore giovanile. La tragedia di Waves è shakespeariana, ma c’è un senso di speranza in mezzo alla trama cupa e spesso implacabile.

Waves in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

A Bigger Splash (2015)

A Bigger Splash cast

Un altro film di Luca Guadagnino che i fan di Challengers ameranno è A Bigger Splash, basato sul classico di Jacques Deray La Piscine. La rockstar Marianne Lane (Tilda Swinton) e il suo amante, Paul De Smedt (Matthias Schoenaerts), arrivano a Pantelleria per una vacanza tanto desiderata. Tuttavia, il loro viaggio viene rovinato dalla comparsa dell’ex amante di Marianne, Harry Hawkes (Ralph Fiennes), e di sua figlia, Penelope “Pen” Lanier (Dakota Johnson). Mentre i quattro trascorrono del tempo insieme, iniziano a formarsi nuove relazioni e a frantumarsi quelle vecchie.

Guadagnino non rinuncia a far riecheggiare la stessa energia sensuale di Challengers. C’è un triangolo amoroso: Harry e Paul si contendono l’affetto di Marianne. Tuttavia, Guadagnino infittisce la trama tra gli amanti inserendo Pen, infatuata di Paul. A Bigger Splash è un dramma psicologico in cui lo spettatore sente vibrare sullo schermo l’incertezza di ciò che accadrà in seguito. Fiennes è selvaggio nel ruolo di Harry, in netto contrasto con il modo in cui la Swinton interpreta Marianne. Pen è uno dei migliori ruoli di Dakota Johnson, che emana una misteriosa sicurezza.

A Bigger Splash in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Il lato positivo – Silver Linings Playbook

Il lato positivo - Silver Linings Playbook

Il lato positivo – Silver Linings Playbook è probabilmente una delle migliori commedie romantiche del 2010. Bradley Cooper interpreta Pat Solatano, a cui è stato diagnosticato un disturbo bipolare e che torna a casa dei genitori nella speranza di tornare con la moglie nonostante l’ordine restrittivo nei suoi confronti. Incontra Tiffany Maxwell (Jennifer Lawrence), una vedova in lutto, e i due entrano subito in sintonia. Tiffany fa un patto con Pat: si metterà in contatto con sua moglie, ma solo se lui diventerà il suo partner di ballo per una gara.

Il ballo e il football, in particolare i Philadelphia Eagles, sono importanti in Il lato positivo – Silver Linings Playbook. Ma, come Challengers, questo film non parla di competizione o di sport in generale, bensì di un cauto innamoramento. Il lato positivo – Silver Linings Playbookè una commedia seria e dark sulla salute mentale e sull’amore. Pat e Tiffany non vivono una grande storia d’amore appassionata, ma scoprono lentamente i sentimenti che provano l’uno per l’altra.

Il lato positivo – Silver Linings Playbook in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Ritorno a Brideshead

Ritorno a Brideshead

Brideshead Revisited è tratto dal romanzo di Evelyn Waugh e presenta uno dei triangoli amorosi più noti della letteratura. Nell’Inghilterra precedente alla Seconda Guerra Mondiale, Charles Ryder (Matthew Goode), un giovane borghese, è affascinato dal suo compagno di classe, Lord Sebastian Flyte (Ben Whishaw), la cui famiglia è molto ricca. Sebastian invita Charles a trascorrere del tempo nella tenuta di famiglia, nota come Brideshead. Lì, Charles incontra Lady Marchmain (Emma Thompson), la controllante e religiosa madre, e si innamora di Julia (Haley Atwell), una delle sorelle di Sebastian, mentre lotta con i suoi sentimenti per Sebastian.

Con la Seconda Guerra Mondiale sullo sfondo, Brideshead Revisited è già una storia che si preannuncia tragica. È una storia d’amore avvincente e merita di essere vista da chi ama gli sfidanti. L’amore tra Charles e Lord Sebastian è elettrico ed è triste vederli costretti a nasconderlo. D’altra parte, l’amore tra Julia e Charles è piuttosto focoso e aggiunge un’energia tersa tra Sebastian e Julia, mentre entrambi cercano di avere Charles come amante.

Ritorno a Brideshead in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Vicky Cristina Barcelona

Vicky Cristina Barcelona film

Vicky Cristina Barcelona vede le migliori amiche Vicky (Rebecca Hall) e Cristina (Scarlett Johansson) trascorrere la loro estate a Barcellona. Juan Antonio (Javier Bardem) è un pittore che porta via entrambe le donne per un breve viaggio a Oviedo, dove le cose si fanno bollenti tra lui e Cristina. La trama prende una piega più complicata quando Cristina e Juan Antonio diventano una coppia con l’ex moglie di lui, Maria Elena (Penélope Cruz), una donna passionale con gravi problemi di salute mentale.

I fan di Challengers troveranno la storia d’amore di Vicky Cristina Barcelona intrigante e piena di colpi di scena. I temi del film sulla complessità delle relazioni sono simili a quelli di Challengers. È un tipo diverso di dramma d’amore, in cui gli spettatori potrebbero non essere troppo sicuri della direzione da prendere e se tutti i protagonisti della storia avranno un lieto fine. Ciò che rende questo film così coinvolgente è la sua volontà di abbracciare il fatto che l’amore non è facile.

Vicky Cristina Barcelona in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Love & Basketball

Love & Basketball

Love & Basketball è un dramma romantico dei primi anni 2000 su due persone con la passione per il basket. Monica (Sanaa Lathan) e Quincy (Omar Epps) sono cresciuti giocando l’uno contro l’altro nei loro cortili da bambini. Anni dopo, inseguono il sogno di diventare giocatori di basket professionisti. Tuttavia, il loro amore inizia a frapporsi tra le loro ambizioni e si trovano a un bivio.

La storia d’amore di Quincy e Monica è bellissima: si amano tanto quanto amano il basket. Ci sono sicuramente dei parallelismi tra la loro relazione e l’amore tra Tashi e Art in Challengers. Monica e Quincy sono appassionati dello stesso sport e vogliono che l’altro abbia successo. Come Tashi, Monica è un personaggio femminile forte, una donna intraprendente che non desidera altro che trasformare i propri sogni in realtà. Love & Basketball è uno dei migliori film sulla pallacanestro e un’attenta rappresentazione dell’amore di fronte alla competizione.

Love & Basketball in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Burning

Burning

Un thriller sorprendente e poetico, Burning è interpretato da Steven Yeun, Jeon Jong-seo e Yoo Ah-in. Lee Jong-su incontra casualmente una vecchia vicina, Hae-mi. Lei gli chiede di badare al suo gatto durante un viaggio in Africa. Al suo ritorno, si presenta con un “amico” di nome Ben (Steven Yeun). I tre si frequentano brevemente e Jong-su non scopre molto su Ben, se non che ama bruciare le serre.

La combustione non è affatto romantica e c’è un senso di inquietudine per tutto il film. Hae-mi non è felice e cerca di trovare un senso alla sua vita. Ben si limita a “giocare”, mentre Jong-su si vede solo come uno scrittore. Burning non definisce pienamente le loro relazioni, dando uno strato misterioso al loro amore. Il film mostra il lato più inquietante delle relazioni umane e quanto poco una persona possa sapere di un’altra, anche se apparentemente sta insieme.

Burning in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Due donne in gara

Due donne in gara

Personal Best non ha avuto un buon successo al botteghino all’epoca della sua uscita, ma è stato accolto bene dalla critica, diventando uno dei film lesbici più noti dal suo debutto nel 1982. Tory (Patrice Donnelly) e Chris (Mariel Hemingway) sono due amanti che praticano l’atletica leggera, incoraggiandosi a vicenda a dare il meglio durante gli allenamenti e le prove. Anche se sono amanti, Tory e Chris sono comunque concorrenti e il loro allenatore, Terry Tingloff (Scott Glenn), teme che la loro relazione possa ostacolare le loro carriere.

Invece del campo da tennis come in Challengers, la pista di atletica diventa il palcoscenico di un triangolo amoroso. Le accese interazioni tra Chris, Tory e l’allenatore Terry sono quasi come quelle tra Art, Tashi e Patrick in Challengers. L’unica differenza è che Chris e Tory sostengono un po’ di più le reciproche ambizioni di diventare i migliori dell’atletica.

Due donne in gara in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Match Point

Match Point trama

Match Point è incentrato su una storia d’amore sullo sfondo dell’alta società inglese. Chris (Jonathan Rhys-Meyers) è un giocatore di tennis professionista in pensione che ora fa l’istruttore per persone facoltose. Il suo mondo cambia quando incontra Chloe (Emily Mortimer), la sorella di Tom, uno dei suoi ricchi studenti. Chris e Chloe si fidanzano, ma lui inizia una relazione con la fidanzata di Tom, Nola (Scarlett Johansson). Ben presto, Chris rimane intrappolato in una rete di lussuria, inganno e ambizione.

Uno dei migliori film sul tennis, Match Point si concentra soprattutto sulla classe, e i fan sanno che anche Challengers contiene alcuni commenti sulla ricchezza. Ambientato in un mondo di vecchi soldi, conoscenze e influenza, la trama di Match Point è tutta incentrata sulla ricerca della ricchezza. Chris si trova in una situazione in cui assume i valori dei ricchi, che possono farla franca con tutto ciò che vogliono. Il film si chiede fino a che punto una persona sia disposta a spingersi per mantenere il suo nuovo benessere e cosa sia disposta a sacrificare.

Match Point in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Superman: James Gunn condivide la prima immagine di David Corenswet con il costume!

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Abbiamo finalmente una prima immagine di David Corenswet con indosso il costume di Superman! Mentre le riprese del Superman di James Gunn proseguono, lo sceneggiatore e regista ha condiviso sul suo account Threads un primo sguardo alla star David Corenswet nel costume dell’Uomo d’Acciaio.

La prima cosa che i fan possono notare è che la tuta è piuttosto sporca e rovinata dalle intemperie, il che suggerisce che nel film Superman sarà impegnato in un’intensa attività di combattimento. Sullo sfondo, possiamo notare un misterioso raggio di energia, la cui natura è però appunto ancora ignota.

Superman

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Chris Pine è “sbalordito” per la cancellazione di Wonder Woman 3

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Chris Pine è “sbalordito” per la cancellazione di Wonder Woman 3

Chris Pine è sconvolto dalla morte del franchise di Wonder Woman di Patty Jenkins. L’attore ne ha recentemente parlato con Business Insider durante la promozione del suo debutto alla regia di “Poolman” e ha detto che fatica a capire come la Warner Bros. abbia potuto staccare la spina a un franchise che ha fatto incassare allo studio quasi un miliardo di dollari al box office mondiale. “Sono sbalordito dal fatto che abbiano detto no a un franchise da un miliardo di dollari e abbiano deciso di orientarsi altrove”, ha detto Pine.

Non so quale sia stato il ragionamento che ha portato a questa decisione; è al di sopra del mio livello, ma Wonder Woman è un personaggio incredibile; Patty è una regista così attenta”. Chris Pine ha interpretato il ruolo di Steve Trevor al fianco della Wonder Woman di Gal Gadot in due film della Warner Bros. diretti dalla Jenkins: Wonder Woman del 2017 e Wonder Woman 1984 del 2020. La regista stava sviluppando un terzo film per la supereroina di Gadot quando i DC Studios hanno assunto James Gunn e Peter Safran come nuovi leader.

Il duo sta ora creando un nuovo Universo DC e la Wonder Woman di Gadot non ne fa parte. Ad ogni modo, nella stessa intervista Pine ha anche dichiarato che dubitava che sarebbe tornato per Wonder Woman 3, qualora fosse stato realizzato, poiché il suo personaggio è morto: “Sarebbe stato ridicolo cercare di riportarmi indietro”, ha affermato l’attore, già tornato per il sequel del 2020 con un particolare espediente. Pine ha anche ricordato di essere stato inizialmente scettico sul ruolo di Steve Trevor.

Non mi interessava interpretare il fidanzato e mi sembrava un ruolo di secondo piano”, ha detto Chris Pine. “Poi, parlando con Patty, il modo in cui l’ha descritto è stato: ‘Dimentica il supereroe di tutto questo, questa è una storia d’amore, questo è ’Casablanca‘, questo è il film che voglio fare’. Ho pensato: “Oh, questo è molto bello, perché quando mai si è visto un film di supereroi che fosse una storia d’amore, in definitiva? Non aveva nulla a che fare con il far saltare in aria qualcosa”.

Cosa avremmo visto in Wonder Woman 3?

Non ci sono notizie certe riguardo ciò che sarebbe stato incluso in Wonder Woman 3, ma secondo l’insider @CanWeGetSomeToast il film sarebbe stato ambientato ai giorni nostri, successivamente agli eventi di Justice League e al cameo di Diana in The Flash. Secondo quanto riferito, altri personaggi DC, incluso il Batman di Ben Affleck, sarebbero apparsi nel film. Questi sono solo dettagli non ufficialmente confermati, ma l’ambientazione contemporanea sembra decisamente probabile, considerando che il primo film si svolge durante la Seconda guerra mondiale e il suo sequel passa poi al 1984. Ciò avrebbe permesso di raccontare Wonder Woman nel presente, comprendendo anche i rapporti con i suoi colleghi supereroi.

The Idea of You: ecco perché il film ha fatto bene a cambiare il finale dal libro

È sempre complicato adattare un romanzo di successo per lo schermo, ed è ancora peggio quando si decide di cambiare un aspetto importante della storia originale. I lettori più accaniti sono già preoccupati che le parti migliori del loro romanzo preferito non riescano a passare dal libro al film, e molti adattamenti hanno sofferto di questa difficoltà per quanto non siano riusciti a raccontare una storia attraverso un nuovo mezzo – ed è questo che rende The Idea of You (la nostra recensione) una tale meraviglia.

Diretto da Michael Showalter, questo film di Prime Video basato sul romanzo di Robinne Lee era già estremamente ambizioso nel tentativo di rappresentare una storia d’amore con un divario d’età importante, evitando al contempo i tropi inquietanti in cui tipicamente cadono trame simili, e ha creato ancora più rischi facendo sì che il suo climax si discostasse nettamente da quello del materiale di partenza. Tuttavia, questo film ha sconvolto il pubblico nel modo migliore, stupendo per il modo in cui lo ha coinvolto in una storia d’amore atipica e facendo qualcosa che pochi adattamenti sono riusciti a fare: ha creato un finale nuovo di zecca, persino migliore dell’originale.

Il finale di The Idea of You è un miglioramento rispetto al libro

Pur apportando alcuni cambiamenti evidenti (come il finale in questione), The Idea of You ha lavorato duramente per adattare le parti migliori della storia di cui i lettori si sono innamorati nel 2017. Il film segue Soléne (interpretata dalla sempre eccezionale Anne Hathaway) che, a causa di un incidente mentre porta la figlia a un concerto, incontra e inizia una storia d’amore vorticosa con uno dei membri della band, Hayes Campbell (Nicholas Galitzine). Pur mantenendo questa premessa fondamentale, il film apporta alcune differenze rispetto all’impostazione iniziale: sia Hayes che la figlia di Soléne, Izzy (Ella Rubin), vengono invecchiati, con Hayes che passa da 20 a 24 anni e Izzy che si evolve da adolescente a liceale socialmente consapevole.

Queste età consentono al film di esplorare temi più maturi attraverso questi personaggi, non solo permettendo a Hayes di sviluppare una comprensione più profonda di quanto sia tossica la sua industria, ma anche presentando Izzy come una giovane adulta che capisce quanto le donne siano trattate ingiustamente nei media. Si tratta di cambiamenti marcati che giovano alla narrazione nel suo complesso, anche se il cambiamento più importante avviene negli ultimi minuti, quando il film concede a Soléne qualcosa che il romanzo non le aveva concesso: un lieto fine.

Ai lettori si è spezzato il cuore quando, dopo più di 300 pagine di tumultuosa storia d’amore di Soléne e Hayes, alla fine del libro di Lee scoprono che, nonostante la loro passione ardente, i due non finiscono insieme. È stato un esito devastante che ha reso molti lettori frustrati, che si sforza di mettere in luce importanti questioni che le donne di oggi devono affrontare. Dall’ageismo alla misoginia, la sua trama mostra le esperienze autentiche di chi si trova al posto di Soléne per creare un ritratto realistico di come i media (e la società nel suo complesso) trattino ingiustamente una donna che osa cercare la felicità con un uomo più giovane.

È un aspetto sorprendente della storia, che a molti è sembrato assumere un risvolto molto più cupo con la malinconia delle ultime pagine di Soléne: qual è la conseguenza per i lettori se alla fine Soléne non riesce a superare le sue critiche e a negarsi la gioia, come molte donne sono state storicamente costrette a fare? Questo non vuole screditare l’ampia quantità di modi in cui il libro interroga la misoginia moderna, ma pone invece una domanda a cui il film fortunatamente risponde: il messaggio centrale della storia sarebbe più illuminante se, alla fine, gli spettatori vedessero questa donna superare i suoi detrattori invece di arrendersi a loro?

The Idea of You esplora le complessità di una relazione di questo tipo

The Idea of You

Come il suo libro, The Idea of You sottolinea quanto sarebbe difficile un’esperienza reale come quella di Soléne e quanto danno causerebbe a lei e a chi le sta intorno. Presenta questa storia d’amore fantastica in modo sfumato e maturo, riconoscendo come una relazione pubblica di questo tipo porterebbe a un immenso contraccolpo quando la gente inizierebbe a prendere di mira entrambi i partner – e come, purtroppo, Soléne riceverebbe livelli di odio molto più disgustosi e personali.

È un risultato devastante ma reale, che mette in luce i temi del sessismo del film e le aspettative ingiuste che il pubblico ripone sulle donne, mentre Soléne si trova ad affrontare ogni aspetto della sua vita personale per aver avuto una relazione adulta e consensuale. Anche il libro presenta questa agitazione, con Soléne che alla fine ritiene che la relazione sia eccessiva a causa della differenza di età e delle complicazioni che crea con la figlia, ma vederla rinunciare al suo amore a favore di coloro che la circondano è straziante da guardare dopo un romanzo in cui ha giustamente denunciato questa discriminazione. Mostra un’oscura possibilità che nessuno dovrebbe mai ritenere inevitabile, e che fortunatamente il film sceglie di non replicare.

Un lieto fine non sempre significa un lieto fine, e The Idea of You lo sa bene; il finale vede Soléne e Hayes lasciarsi dopo che il contraccolpo social diventa troppo forte per la figlia di lei, con Hayes che si impegna che tra cinque anni – quando Izzy sarà al college e la fissazione dei media per la loro relazione sarà diminuita – si impegneranno di nuovo ad avere una storia d’amore.

L’ultima scena vede i due finalmente riuniti, innamorati come non mai, in un finale dolcemente complesso che si fa paladino della determinazione di fronte a un giudizio ingiusto e crea un modello sorprendente di quanto possa essere complicato l’amore moderno. Il finale di Soléne non è stato quello di una favola, ma le storie d’amore della vita reale raramente lo sono. È stato un intricato incontro che ha aggirato i pregiudizi delle persone e ha dimostrato che attraverso l’impegno verso i propri sentimenti e verso coloro che si sceglie di amare, le persone possono avere la vera felicità che i film (e i romanzi) romantici promettono a molti dei loro protagonisti.

The Idea of You promette un reale lieto fine

The Idea of You finale

Per molti versi, il romanzo con un finale così straziante sottolinea giustamente gli orribili esiti della crudeltà dei media nei confronti delle donne. È un libro che mette in evidenza il modo in cui gli utenti online trattano gli altri che cercano solo di vivere la loro vita e gli effetti devastanti che questo ha su queste persone, facendo sì che i lettori si interroghino su dove vedono questo tipo di comportamento e su come possono lavorare per porvi fine. È una rappresentazione ossessivamente accurata dei maltrattamenti, ma tralascia un elemento necessario delle difficoltà che il pubblico dovrebbe sempre ricordare: il pregiudizio si può superare.

Soprattutto per una persona come Soléne, che viene attaccata ingiustamente per tanti motivi su cui non ha alcun controllo, le persone che si riconoscono in questo personaggio devono sapere che c’è sempre una via d’uscita dall’odio e che affidarsi a coloro di cui ci si fida può aiutare a superare queste terribili esperienze. Non sarà mai così diretto come molte commedie romantiche cercano di dipingerlo, ma con quel finale, The Idea of You mostra agli spettatori – e ai lettori – che non importa cosa si possa affrontare, l’amore e un po’ di tempo ci faranno sempre superare tutto.

Emily Blunt su alcuni dei suoi baci cinematografici: “Non mi sono assolutamente divertita”

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Durante una recente apparizione al “The Howard Stern Show”, l’attrice Emily Blunt ha raccontato di aver dovuto fingere l’affiatamento con alcuni co-protagonisti con cui non riusciva a entrare in sintonia sul set. Nel corso della sua carriera, la Blunt ha recitato al fianco di molti protagonisti di alto profilo, da Matt Damon a Tom Cruise, da Dwayne Johnson a Cillian Murphy e fino a Ryan Gosling, con il quale è protagonista del film ora al cinema The Fall Guy.

Ti è mai venuta voglia di vomitare?” Stern ha chiesto alla Blunt sull’aver baciato alcuni dei suoi co-protagonisti maschili durante le riprese. L’attrice candidata all’Oscar ha risposto: “Assolutamente sì. Assolutamente”. “Non direi che si tratta di una sorta di disgusto estremo, ma sicuramente non mi sono divertita in alcuni casi”, ha aggiunto la Blunt. La Blunt ha ovviamente rifiutato di fare il nome di qualche co-protagonista con cui non è riuscita a creare chimica, ma ha dichiarato: “Ho avuto chimica con persone con cui… non mi sono trovata bene a lavorare”.

A volte è una cosa strana. A volte si può avere un rapporto che si ottiene davvero senza sforzo, ma non si traduce sullo schermo“, ha continuato Blunt. “La chimica è una cosa strana. È una cosa eterea che non si può imbottigliare e comprare o vendere. È come se ci fosse o non ci fosse… È più facile quando hai un rapporto naturale con qualcuno“, spiega l’attrice approfondendo meglio la questione, per poi affermare che la soluzione per lei sembra essere che: “Devo trovare qualcosa che mi piace in tutti”.

The Fall Guy: il trailer del film con Ryan Gosling ed Emily Blunt

“Devo trovare qualcosa… anche se si tratta di una cosa sola. Potrebbe essere che abbiano una bella risata o che mi piaccia il modo in cui si rivolgono alle persone. Sono educati. Insomma, potrebbe essere qualcosa di casuale. Ma trova qualcosa che ti piace di quella persona o qualcosa che ti piace di loro come personaggio, e poi appoggiati a quello”, ha spiegato l’attrice. Chissà se si riuscirà mai a scoprire quale dei baci cinematografici l’attrice ha gradito di meno.

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George Clooney compie 63 anni, eccolo sul set a Piacenza

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George Clooney compie 63 anni, eccolo sul set a Piacenza

L’attore George Clooney ha compito oggi 63 anni e fin dalle prima luci dell’alba è stato impegnato sul set del suo nuovi film da protagonista che lo vedrà recitare al fianco di Adam Sandler per la regia di Noah Baumbach. Il film al momento senza titolo vede protagonisti un cast stellare composto anche da Isla Fisher, Laura Dern, Patrick Wilson, Greta Gerwig, Eve Hewson, Emily Mortimer (che ha scritto il film insieme al regista), Billy Crudup e Jim Broadbent.

I fan italiani augurano buon compleanno a George Clooney sul set questa mattina

Un gruppo di fan questa mattina si è presentato sul set del film per fare gli auguri all’attore che era insieme a Adam Sandler.

 

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George Clooney e Adam Sandler che giocano a basket

Nei giorni scorsi George Clooney e Adam Sandler sono stati visti giocare a basket in camicia e mocassini a Caorso, vicino a Piacenza, sul set di un film, dopo aver preteso dalla produzione di avere un campo ed un canestro per divertirsi nelle pause tra una ripresa e l’altra.

 

 

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Di cosa parlerà il film?

Al momento i dettagli della trama non sono stati resi noti. Tuttavia sappiamo che la pellicola è un film originale Netflix e dovrebbe uscire nel corso del 2025.

Foto di copertina di Imagepressagency via Depositphoto.com

Barbarian: la spiegazione del finale del film

Barbarian: la spiegazione del finale del film

Chiunque abbia anche solo lontanamente familiarità con i film horror conosce il tropo della final girl. La ragazza finale è colei affronta l’assassino alla fine del film e sopravvive. Nel corso del tempo, molti si sono esasperati per la prevedibilità riguardo la sopravvivenza di questa tipologia di protagonista o hanno scritto lunghe riflessioni su come il tropo serva a soggiogare ulteriormente le donne, attribuendo la sopravvivenza della ragazza finale come contingente alla sua virtuosità. Ecco allora che il film del 2022 Barbarian punta a destrutturare tale canone introducendo alcune interessanti riflessioni.

Scritto e diretto da Zach Cregger, il quale ha avuto l’idea per la storia di questo film dopo aver letto il libro di Gavin de BeckerIl dono della paura”, che incoraggia le donne a fidarsi del proprio intuito quando si trovano di fronte a uomini evidentemente pericolosi. Cregger l’ha usato come esercizio di scrittura e ha iniziato a creare un cortometraggio di trenta minuti che consisteva interamente in una conversazione in cui una donna continua a ignorare una serie crescente di segnali di pericolo. Gli è piaciuto abbastanza da capire che aveva le basi per essere un film più lungo, divenuto poi Barbarian.

Per gli appassionati del genere si tratta dunque di un film da non perdere, che grazie ora al suo arrivo su Netflix si offre agli spettatori per una propria riscoperta, tanto nei suoi aspetti più orrorifici quanto nelle riflessioni sul rapporto tra uomo e donna. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Barbarian. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

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Barbarian trama

La trama e il cast di Barbarian

Protagonista del film è Tess, una giovane che viaggia fino a Detroit per un colloquio di lavoro. Costretta a passare la notte in città, la donna prenota una casa in affitto, ma una volta giunta nell’abitazione scopre che è stata erroneamente prenotata due volte e uno strano uomo di nome Keith sta già soggiornando all’interno. Contro ogni buon senso, la giovane decide comunque di restare nella casa per passarvi la notte, scoprendo, però, che c’è molto più di cui aver paura che di un altro ospite in casa. Antichi orrori verranno infatti ben presto alla luce, sconvolgendo quello che doveva essere un tranquillo soggiorno.

Ad interpretare la protagonista Tess Marshall, vi è l’attrice Georgina Campbell, vista anche in King Arthur – Il potere della spada e Bird Box Barcellona. Accanto a lei, nel ruolo di Keith vi è invece Bill Skarsgård, mentre Justin Long è AJ Gilbride. Richard Brake interpreta Frank e Jaymes Butler è Andre. Matthew Patrick Davis, invece, interpreta la Madre, ruolo per il quale non ha dovuto indossare una tuta monopezzo con l’aggiunta di alcune protesi, bensì essere essenzialmente nudo con alcune applicazioni sul suo stesso corpo.

La spiegazione del finale del film

Quando, dopo un certo tempo, Tess e Keith riescono a interagire, lei si rilassa abbastanza da spiegargli quante precauzioni abbia avuto riguardo la sua presenza. Lei osserva persino che, a ruoli invertiti, Keith non avrebbe vissuto tali preoccupazioni. Questo primo atto fa un lavoro brillante per stabilire lo sguardo femminile che governa la maggior parte del film. Le donne sono spesso costrette a guardarsi costantemente le spalle e a considerare con cautela gli uomini sconosciuti. Quando però Tess si imbatte in un labirinto sotterraneo della casa, dice subito a Keith che devono andarsene.

Invece di ascoltarla, lui insiste però nel volerlo vedere di persona prima di credere alle sue affermazioni sul pericolo che corrono. Discutono per un attimo prima che Tess ceda e accetti di aspettarlo al piano di sopra. Quando però Keith non torna, la donna va a cercarlo con riluttanza e segue le sue grida di aiuto. Tess pensa che si trovi nella stessa stanza descritta da lei, ma in realtà si è spinto ancora più in là nei tunnel sotterranei. Una volta trovato, l’uomo le dice che qualcosa lo ha morso e viene ucciso pochi secondi prima che la telecamera diventi nera.

Barbarian cast attori

A questo punto entra in scena l’attore A.J. Gillbride, licenziato da una serie TV perché accusato da una collega di stupro. In quanto proprietario della casa, egli decide di venderla per ricavarne dei soldi. Anche lui, però, si imbatte nel labirinto, seguendo il quale incontra Tess, la quale lo informa rapidamente di ciò che deve fare per sopravvivere: mantenere la calma e bere il latte che gli viene offerto nel biberon. A.J., come Keith, non le dà retta e rimane bersaglio della rabbia della donna deforme e impazzita che chiama Madre, mentre Tess riesce a sfruttare la distrazione per fuggire temporaneamente.

A.J. approfitta della confusione creata dalla fuga della ragazza per scappare lungo il tunnel e rifugiarsi in una stanza in cui “la madre” si rifiuta di entrare. Al suo interno A.J. trova un anziano invalido che inizialmente scambia per un’altra vittima della creatura ma poi, guardando un vecchio VHS, scopre essere Frank, il proprietario originario della casa che, negli anni ‘80, rapiva donne che teneva segregate nei tunnel per picchiarle e violentarle. La Madre si svela così essere il frutto dei molteplici incesti dovuti ai rapporti sessuali tra Frank e le discendenti delle sue vittime originali. Intanto, la donna, nel tentativo di recuperare Tess è uscita dall’abitazione.

Si susseguono così altre morti, con l’orgoglio degli uomini che tende a portare alle loro rispettive uccisioni, mentre il difetto fatale di Tess è il suo desiderio di salvarli. È l’unico motivo per cui è finita in questo pasticcio. Quindi, dopo tutti i problemi che Tess ha causato alla Madre, perché può vivere? La risposta sta in quel piccolo libro intitolato Jane Eyre che A.J. estrae brevemente dal bagaglio di Tess all’inizio del film. Un’importante sottotrama del romanzo riguarda una donna, Bertha, tenuta contro la sua volontà nella soffitta della casa del marito. Riesce a vagare per la casa di notte e viene scambiata per un fantasma da Jane, il nuovo oggetto degli affetti del marito.

Barbarian film

Questo piccolo easter egg aggiunge un ulteriore livello all’interrogazione del film sul trattamento storico e sociale delle donne. Frank, l’ex proprietario della casa, era in grado di tenere rinchiuse decine di donne sotto il naso dei suoi vicini senza degnarle di uno sguardo. In un interessante parallelo con la prospettiva di Tess nel primo atto, anche la Madre viene mostrata come socializzata a temere gli uomini in modo simile a Tess, nonostante non abbia mai avuto l’opportunità di vivere la vita al di fuori del seminterrato. Si può dedurre che teme gli uomini perché la sua unica esposizione a loro è attraverso Frank, l’uomo che l’ha imprigionata e violentata.

A tal fine, il finale a sorpresa del film, in cui la Madre si sacrifica volontariamente per salvare Tess e, successivamente, permette a Tess di ucciderla, indica la sua innata fiducia e solidarietà verso le altre donne. Anche dopo il primo tentativo di Tess di ucciderla, la Madre continua a voler salvare solo lei. Il colpo di scena finale del film consiste nel dare alla Madre un finale inaspettatamente empatico. Fino agli ultimi minuti del film, viene mostrata solo come un mostro. In un ultimo momento di tenerezza, la Madre dà un bacio a Tess e la chiama “piccola” prima di accettare la sua morte.

Il trailer di Barbarian e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Barbarian grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TVGoogle Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.

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