Home Blog Pagina 399

The Good Mothers vince come miglior serie drama in lingua non inglese

0

In occasione dei C21 International Drama Awards del 2023, The Good Mothers ha vinto il premio come miglior serie drama in lingua non inglese. La serie originale italiana, disponibile su Disney+, è stata inoltre inserita tra le migliori serie televisive dell’anno dalla nota rivista britannica “The Economist”.

Questi riconoscimenti si aggiungono al “Berlinale Series Award” vinto alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, dove la serie era stata presentata in anteprima mondiale lo scorso 22 febbraio nella sezione “Berlinale Series”.

The Good Mothers, che racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla, è interpretata da Gaia Girace (Lamica geniale) nel ruolo di Denise Cosco, Valentina Bellè (Catch-22I Medici) nei panni di Giuseppina Pesce, Barbara Chichiarelli (Suburra – La serieFavolacce) in quelli di Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZeroTrust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nel ruolo di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Non odiare) in quello di Carmine e con Micaela Ramazzotti (La pazza gioiaLa prima cosa bella) nel ruolo di Lea Garofalo.

Questa serie è un’opera corale e sfaccettata che racconta la storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta, che decidono di collaborare con una coraggiosa magistrata che lavora per distruggerla dall’interno. Queste donne dovranno quindi combattere contro le loro stesse famiglie per il diritto di sopravvivere e di costruire un nuovo futuro per se stesse e per i loro figli.

Basato sull’omonimo libro non-fiction del giornalista Alex Perry, premiato con il “George Polk award”, e adattato per lo schermo da Stephen Butchard (Bagdad CentralThe Last Kingdom), nominato ai BAFTA, il progetto vede la regia di Julian Jarrold, nominato ai BAFTA e agli Emmy (The CrownBecoming Jane) e della premiata Elisa Amoruso (SirleyChiara Ferragni: Unposted) ed è prodotto da House Productions (SherwoodIl prodigio) e Wildside (L’amica genialeAnna), una società del gruppo Fremantle.

Basata su una storia vera, The Good Mothers ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. Ad aiutarle la P.M. Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘ndrangheta, è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. TThe Good Mothers segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.

I produttori esecutivi di The Good Mothers sono Juliette Howell, Tessa Ross e Harriett Spencer per House Productions e Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa per Wildside, una società del gruppo Fremantle e Alessandro Saba per Disney+. Anche Stephen Butchard e Julian Jarrold sono i produttori esecutivi.

Disney+ è disponibile a partire da 5,99 € al mese – senza costi aggiuntivi e con la possibilità di disdire in qualsiasi momento. Ci sono contenuti per tutti, con nuove serie TV, film di successo e titoli originali esclusivi in arrivo nel corso di tutto l’anno dei sei brand principali: Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star. Con un’infinita library di intrattenimento, che spazia dai documentari ai film drammatici acclamati dalla critica, dalle commedie ai classici d’animazione. Gli abbonati potranno scegliere tra l’ultima stagione della serie Marvel Loki, Rapina e Fuga e A Murder at The End of The World.

Family switch: recensione del nuovo film Netflix

Family switch: recensione del nuovo film Netflix

Quest’anno, alle già tante pellicole di Natale in catalogo, Netflix aggiunge una nuova divertente commedia: si tratta di Family switch. Diretta da McG (Charlie’s Angels, The O.C.), il film a sfondo natalizio analizza i problemi familiari dei Walker. Nel cast ritroviamo figure già note nel panorama cinematografico americano, specialmente nel genere comico: l’attrice Jennifer Garner (30 anni in un secondo, Juno) qui interpreta Jess Walker, la madre, mentre Ed Helms (Andy nella serie The office, Come ti spaccio la famiglia) qui è nei panni del padre Bill. CC e Wyatt, i due figli adolescenti, sono interpretati rispettivamente da Emma Myers (Mercoledì) e Brady Noon.

Family switch: l’uno nei panni dell’altro

I Walker vivevano in grande allegria ogni Natale, creando tanti ricordi insieme e mostrandosi come una famiglia unita, finché i due figli maggiori CC e Wyatt non sono cresciuti, divenendo indifferenti alla magia del Natale. Per quanto Jess cerchi di mantenere unito il rapporto con i due adolescenti ed il padre, tutti sembrano avere interessi differenti ed a non riuscire a comprendersi tra loro. Il momento di tensione massima avviene all’osservatorio: Jess litiga con la figlia che vorrebbe intraprendere una vera carriera come giocatrice di calcio, cercando di entrare nella nazionale, e Bill discute col figlio che vorrebbe iniziare prematuramente il college a Yale.

Qui entra in gioco la magia del Natale (ed in questo caso anche dei pianeti): durante l’allineamento di vari copri celesti avviene uno scambio in loro. La madre ed il padre si risvegliano nel corpo dei propri figli e viceversa.  Ma le giornate in cui capita questo family switch non sono di certo le migliori: ognuno dei quattro membri della famiglia andava incontro ad un evento cruciale per il proprio futuro. Jess doveva presentare il suo progetto per diventare partner in affari, CC giocava la sua partita per entrare alle nazionali, Wyatt aveva il suo colloquio per entrare a Yale e Bill un’audizione con la sua band.

Nessuno dei quattro può farcela da solo: alla fine potranno raggiungere i loro traguardi solo come famiglia unita.

L’incomprensione tra genitori e figli

Il tema chiave di Family switch è proprio l’impossibilità di immedesimarsi l’uno nell’altro, di comprendere l’altro. Questo è ciò che porta i Walker a non riuscire più ad essere una famiglia unita. Ad ogni modo il problema della comunicazione può riguardare il rapporto genitori-figli in qualsiasi nucleo familiare. È ovvio che i genitori vogliano solo quello che ritengano il meglio per i propri figli, e talvolta quindi tendano a riflettere su di loro i rimpianti e sbagli di una vita, così da fare in modo che loro non li commettano. Per quanto possa essere necessaria la guida di un genitore, la storia di Jess e CC ci insegna come sia giusto permettere ai giovani di prendere le proprie scelte ed anche di sbagliare.

Solamente ritrovandosi a vivere la vita dei propri genitori CC e Wyatt potranno comprendere i sacrifici che loro fanno per loro. Viceversa, Jess, vivendo la vita della figlia, vedrà il grande impegno che ella mette per conciliare lo studio con il calcio. Inoltre, CC riuscirà ad aiutare la madre durante la presentazione del proprio progetto, dando valore al lavoro di squadra con il team di lavoro, mentre Bill aiuterà il figlio ad essere più estroverso con gli altri ragazzi a scuola ed a farsi rispettare anche dai bulli.

Comicità e cliché narrativi

L’idea dello scambio di corpo tra genitori e figli è una tematica già presente in altre commedie adolescenziali: si pensi ad esempio a Quel pazzo venerdì con Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis. Anche nello stesso film Wyatt e Jess citano altre due pellicole i cui personaggi si sono risvegliati ringiovaniti, come nel caso di 17 again con Zack Efron, o adulti, come 30 anni in un secondo. Sembra anche abbastanza ironico citare in Family Switch una delle commedie a cui Jennifer Garner deve la sua iniziale popolarità!

Pur venendo trattate tematiche più serie e toccanti magari per il pubblico, come il rapporto familiare, Family switch mantiene una certa comicità e leggerezza durante tutto il film. Moto ironica risulta la scena iniziale in cui la famiglia rincorre il fratellino di CC e Wyatt che dopo lo scambio si è ritrovato nel corpo del loro cane.

Doctor Who: le foto dello speciale di natale “The Church on Ruby Road”

0

La BBC ha pubblicato una nuova serie di foto di Doctor Who dal prossimo speciale natalizio intitolato “The Church on Ruby Road”, che sarà trasmesso in anteprima il 25 dicembre su BBC One, BBCiPlayer e Disney+. Si tratta del primo speciale natalizio di Ncuti Gatwa nei panni del quindicesimo Signore del Tempo e del suo primo episodio ufficiale come attore protagonista.

Fin dal primo giorno di questo lavoro, volevo che Doctor Who tornasse il giorno di Natale! E con Ncuti, Millie, Davina e il Re dei Goblin, spero che sia una festa per tutta la famiglia!“, ha dichiarato lo showrunner Russell T. Davies in un comunicato.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Doctor Who (@bbcdoctorwho)

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Doctor Who (@bbcdoctorwho)

Cosa aspettarsi dall’ultimo speciale natalizio di Doctor Who?

L’episodio vede il Dottore confrontarsi con i mitici e misteriosi goblin mentre la sua vita si scontra con Ruby Sunday“, si legge nella logline. “Di Ruby Sunday si sa poco, visto che è stata abbandonata la vigilia di Natale da neonata. Ora vive con la mamma, Carla e la nonna, Cherry e il suo mondo sta per essere stravolto quando incontra il Dottore e i due partono per la loro prima avventura insieme…“.

L’imminente speciale di Doctor Who “The Church on Ruby Road” sarà interpretato anche da Millie Gibson nel ruolo di Ruby, Michelle Greenidge nel ruolo della mamma di Ruby, Carla, Angela Wynter nel ruolo della nonna di Ruby, Cherry, e Anita Dobson nel ruolo della signora Flood, con Davina McCall nel ruolo di se stessa.

Triple Frontier rimonta su Netflix: 10 film da guardare se ti è piaciuto

Triple Frontier è un film d’azione su un gruppo di ex agenti militari che fanno irruzione in un complesso del cartello della droga. Questo action movie firmato Netflix è formato da un cast stellare, composto da alcuni degli uomini di punta più richiesti e diversificati di Hollywood. Tra i protagonisti infatti ci sono Ben Affleck, Charlie Hunnam, Garrett Hedlund ma anche Oscar Isaac e Pedro Pascal. I protagonisti legati da quella sorta di fratellanza forgiata dall’essere costantemente sotto tiro in missioni pericolose per le forze speciali, decidono di saccheggiare un enorme carico di uno spacciatore come riconpensa per tutti i loro sforzi eroici non riconosciuti.

Ecco i 10 film perfetti da guardare se ti è piaciuto Triple Frontier

 Zero Dark Thirty

Zero Dark Thirty filmZero Dark Thirty per gli appassionati dei film militari è un buon esempio cinematografico che apprezzeranno e che mostra la dura realtà degli agenti nelle zone di guerra. Il film diretto da Kathryn Bigelow, è incentrato su un gruppo di intelligence e militari impegnati a sconfiggere Osama Bin Laden in seguito agli attacchi al mondo dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York.

La regista di questo lungometraggio, con protagonista Jessica Chastain, era la prima, che è stata chiamata, da Paramount Pictures, per dirigere proprio Triple Frontier. Bigelow quando non riuscì a ottenere alcun investimento finanziario lasciò quel progetto e andò a realizzare Zero Dark Thirty.

Three Kings

Three Kings filmThree Kings è uno dei primi film di David O. Russell e racconta di quattro soldati che rintracciano l’oro rubato da Saddam Hussein al Kuwait. Nel cast principale spiccano George Clooney, Ice Cube, Mark Wahlberg e Spike Jonze, che portano sullo schermo scene che formano il giusto mix tra azione, momenti toccanti ed esileranti.

Come in Triple Frontier, i suoi agenti utilizzano le informazioni raccolte durante la loro legittima missione durante la Guerra del Golfo per portare a termine un’audace rapina, ma i suoi attori non si prendono sul serio come quelli del film Netflix.

I mercenari

I Mercenari 4Il franchise de I Mercenari è come Triple Frontier sotto gli steroidi: ogni agente d’élite della squadra del film è composto dai migliori nomi del cinema d’azione. Il variegato gruppo si occupa di tutto, dalle missioni di salvataggio agli omicidi e nel corso della serie di capitoli  affronta anche leader della droga o agenti della CIA disonesti.

Sebbene qualcuno possa essere deriso dal fatto che Sylvester Stallone guidi le stars  dell’azione degli anni Ottanta e Novanta, questo saga non sarebbe potuta essere realizzata quando tutti gli attori avevano stipendi enormi, quindi è divertente godersi il loro tempo di schermo sopra le righe.

The Hurt Locker

Prima di essere il supereroe Marvel Occhio di Falco, Jeremy Renner si è fatto notare dal pubblico per The Hurt Locker, un altro grintoso film militare di Kathryn Bigelow. Il film raccontava di un artificiere che diventava un mercenario delle operazioni speciali dopo la guerra in Iraq, compiendo una rapina tra Paraguay, Argentina e Brasile. Come in Triple Frontier, si esplora la vita precaria di un soldato dopo un conflitto bellico.

Tropa de Elite – Gli squadroni della morte

Ambientato nelle favelas della Colombia, Elite Squad segue alcuni membri del BOPE, un celebre battaglione per le Operazioni Speciali della Polizia Militare di Rio mentre combatte i signori della droga e i potenti criminali del cartello. Le sequenze d’azione e il ritmo serrato di Tropa de Elite – Gli squadroni della morte ricordano alcune scene chiave di Triple Frontier.

Non è una sorpresa, visto che è diretto da Jose Padilha, che ha lavorato alla serie Narcos di Netflix e aveva in sviluppo un progetto rivale di Triple Frontier, chiamato Tri-Borders, che non è ancora stato realizzato.

Traffic

Traffic, con i suoi molteplici intrecci narrativi e l’attenzione al contrabbando di eroina, era simile a come doveva essere Triple Frontier, quando Kathryn Bigelow lo stava scrivendo. Avrebbe seguito agenti di varie età nelle zone di Tri-Border, tutti impegnati in un unico filone narrativo con un obiettivo particolare e presumibilmente il furto di denaro del cartello.

Il film di Steven Soderbergh, vincitore di quattro Premi Oscar nel 2001, è ambientato negli Stati Uniti e parla di un boss della droga statunitense, di agenti della DEA corrotti e un poliziotto messicano.

Dollari sporchi

Quando dei giovani veterani del Vietnam tornano a casa nel Bronx per affrontare il reinserimento nella vita civile, li aspettano solo difficoltà. Decidono quindi di unirsi e di iniziare una vita da criminali, sentendosi irrimediabilmente non riconosciuti dalla società per il servizio reso al loro Paese.

Sebbene il gruppo di Dollari sporchi non affronti alcun cartello della droga e sia dipinto come un diseredato piuttosto che come un eroe d’azione, condivide sentimenti di abbandono simili a quelli della squadra di Triple Frontier.

Sicario

SicarioCon un cast all-star che comprende Emily Blunt, Josh Brolin e Benicio Del Toro, questo thriller poliziesco ricco d’azione sulla distruzione dei cartelli della droga presenta lo stesso livello di ambiguità morale. Un agente dell’FBI viene assegnato a una task force speciale congiunta del Dipartimento di Giustizia, ma si rende conto che i suoi agenti hanno motivazioni personali per sgominare uno dei più grandi cartelli della droga in Messico.

Triple Frontier è molto meno tagliente di Sicario e le motivazioni del suo team sono meno oscure, ma condivide le stesse caratteristiche in termini di tono, ritmo e scenografia accattivante. Nel 2018 è stato prodotto un sequel, intitolato Soldado e diretto dal regista italiano Stefano Sollima.

The Losers

The Losers filmIn parte film di supereroi e in parte film d’azione militare, The Losers segue una squadra di commando d’élite mentre rintraccia criminali di guerra e trafficanti di droga nella giungla boliviana. Poco prima del loro ritorno negli Stati Uniti, il loro elicottero è destinato ad affondare in un tradimento orchestrato. Il gruppo “tecnicamente deceduto” agli occhi dei loro superiori, decide d’usare l’occasione d’essere morti e le loro abilità per vendicarsi.

Interpretato da grandi nomi come Jeffrey Dean Morgan, Chris Evans, Idris Elba e Zoe Saldana, il film è tratto da una graphic novel ed è ricco di dialoghi pungenti. È un gioiello del genere e purtroppo sottovalutato.

I guerrieri

Come Three Kings, I guerrieri presenta soldati dietro le linee nemiche coinvolti in un furto di beni in possesso dell’aggressore. In questo caso, il bottino è un tesoro d’oro e il nemico è la Germania nazista. L’affiatato gruppo del 35° reggimento di fanteria abbandona il proprio incarico per andare a caccia del tesoro e probabilmente si arricchisce molto di più di quanto non farebbe con il proprio equipaggiamento.

Questo film del 1970 è interpretato da dei giovani, ai tempi, Clint Eastwood, Donald Sutherland e Don Rickles, è una commedia ricca di azione e di emozioni che non evoca lo stesso pericolo di Triple Frontier, ma che va sicuramente riconosciuta come una fonte di ispirazione.

Thanksgiving 2: annunciata la data di uscita del sequel horror di Eli Roth

0

Dopo il debutto del primo film due settimane fa, è stato rivelato che Thanksgiving 2 è in lavorazione presso la TriStar Pictures della Sony.

L’Hollywood Reporter ha rivelato che il regista Eli Roth tornerà per il sequel, la cui uscita è prevista per il 2025. Lo stesso Roth ha postato su Instagram un video in cui rivela che lui e Jeff Rendell scriveranno il seguito dopo essersi presi un anno di pausa, affermando che questo consentirà loro di scrivere “una grande sceneggiatura” e di superare se stessi con Thanksgiving 2.

Il regista ha mostrato poi due maschere di John Carver – una bruciata e una normale – e un peluche NECA di Carver, prima di concludere il video dicendo che il suo sogno è sempre stato quello di creare un franchise slasher. Potete vedere il post di Eli Roth su Instagram qui sotto:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Eli Roth (@realeliroth)

Di cosa parla Thanksgiving?

Dopo che una rivolta del Black Friday finisce in tragedia, un misterioso killer ispirato al Giorno del Ringraziamento terrorizza Plymouth, Massachusetts – il luogo di nascita della festa“, si legge nella sinossi ufficiale del film. “Scegliendo i residenti uno per uno, quelli che iniziano come omicidi casuali per vendetta si rivelano presto come parte di un più ampio e sinistro piano festivo. Riuscirà la città a scoprire l’assassino e a sopravvivere alle vacanze… o diventerà ospite della sua contorta tavola festiva?”.

Thanksgiving è stato diretto da Roth da una sceneggiatura di Rendell. Roth e Rendell hanno anche prodotto insieme a Roger Birnbaum. Il film è stato ispirato dal falso trailer del film Grindhouse di Robert Rodriguez e Quentin Tarantino del 2007, realizzato da Eli Roth.

I 400 giorni – Funamboli e Maestri: recensione del docu-film di Emanuele Napolitano e Emanuele Sana

“Ogni fotogramma de I 400 giorni è uno spaccato di vita; una testimonianza che offre al pubblico sia l’effetto del luccichio dei riflettori, sia il lato intimo e introspettivo di una professione che richiede impegno e dedizione. Da pittore ritrattista, a guidarmi nel progetto è stata la possibilità di filmare veri e propri ritratti in tempo reale. Attraverso i sorrisi, gli sguardi e la totalità dei volti di ogni personaggio (nei filmati d’archivio o nelle riprese realizzate per l’occasione), ho voluto realizzare un grande dipinto del mestiere dell’attore: un ponte ideale tra la fissità della tela e il dinamismo dell’immagine-movimento” (E. Napolitano).

Presentato al 41° Torino Film Festival nella sezione “Fuori Concorso – Ritratti e Paesaggi” e diretto dal duo registico composto da Emanuele Napolitano e Emanuele Sana – con la collaborazione del talent manager Daniele Orazi I 400 giorni – Funamboli e Maestri è un film di genere documentario della durata di 70 minuti.

Un viaggio alla scoperta del significato di essere attori e del voler dedicare la propria esistenza all’attività artistica; un viaggio dietro le quinte tra volti giovani e sognanti, per scavare nell’intimità dell’animo umano e scoperchiare speranze e delusioni che da sempre ci accomunano.

I 400 giorni – Funamboli e Maestri: la trama

I 400 giorni – Funamboli e Maestri nasce al termine del progetto DO Tour Casting intrapreso nel novembre del 2021 e si configura come il tentativo di assemblare e dunque raccontare il grande lavoro di ricerca svolto dall’agenzia DO Cinema per radunare talenti da tutto il territorio nazionale. Le lunghe peregrinazioni di Orazi e colleghi, costantemente in viaggio tra Milano, Torino, Firenze, Roma, Napoli e Maratea, trovano sfogo in una serie di video testimonianze all’interno delle quali il manager non è però che una comparsa o, talvolta, una voce fuori campo. I veri protagonisti sono ventiquattro aspiranti attori che, a partire dal giorno del fortunato provino, si sono imbarcati in un’avventura che ha permesso loro di mettersi alla prova con il più grande sogno professionale e di vita di ciascuno. Un’avventura che Napolitano e Sana hanno provato a restituire attraverso l’allestimento di un vero e proprio mosaico generazionale che parla di paura, di emozione, di voglia di farsi vedere e ascoltare. Perché oltre l’artista possa emergere la persona, con tutte le sue fragilità, con i suoi mille e più volti e con l’ambizione di dare forma a un’esigenza che muove da dentro.

Una lettera d’amore al mestiere di attore

D’altro canto dove nasce una passione? In quale momento della nostra vita scegliamo quella che ci auguriamo diventi la nostra strada? Napolitano, Sana ed Orazi non conoscono ogni risposta. Ed infatti, I I 400 giorni – Funamboli e Maestri non è concepito come guida o mappa d’orientamento per muovere i primi passi nel mondo dell’arte. Il docu-film è piuttosto una lettera d’amore alla professione attoriale in quanto tale, al suo significato più profondo e al contempo inafferrabile.

Delicatamente montato a comporre un affresco di visi e voci da ogni parte d’Italia, l’opera – temporalmente e cronologicamente suddivisa – documenta così ogni fase del progetto DO Tour Casting, mostrando le prime scremature dettate dallo scouting, il recruiting definitivo e la conseguente tappa accademica; arrivando infine a inquadrare gli aspiranti artisti in occasione del loro primo red carpet veneziano. E così come numerose sono le giovani facce chiamate ad alternarsi rapidamente sullo schermo, altrettanti sono i personaggi che, estrapolati da vecchie interviste e materiale d’archivio, tornano “in vita” e arricchiscono il presente. In un coinvolgente ping pong tra ieri e oggi creato per richiamare l’universalità di un mestiere che non conosce epoca. Né tantomeno si piega a logica e razionalità.

i 400 giorni

I 400 giorni – Funamboli e Maestri: lo stra-ordinario quotidiano

In un gioco audio-visivo di continue sostituzioni e sovrapposizioni, il film vaga trasportato dalle metafore che ne compongono il ritmo. Così che la vita del divo e del teatrante diventino un’onda di continue possibilità, l’audizione un romantico primo appuntamento e la condizione d’attore – impregnata di una sensazione di costante precarietà – continui a oscillare tra morte e rinascita.

Rimane lo spazio per alcuni consigli, per i microfoni affidati a chi già ci è passato e ora guarda quasi con malinconia alle orme lasciate sulla sabbia. C’è tempo persino per feste e foto ricordo, inserite nella magnifica e iconica cornice del Lido. Eppure, quel che davvero sopravvive de I 400 giorni – Funamboli e Maestri, è la consacrazione di ciò che per sua natura è stra-ordinario, di ciò che è e sempre rimarrà inutile, di quanto è misterioso e insieme così maledettamente chiaro.

Perché per rubare le parole di Alberto Sordi poste in incipit al film: “Interessante eh questo nostro mondo cinematografico. Il nostro cinema, il cinema italiano; un cinema del quale si dicono tante cose. Lasciamo pure che le dicano, noi continuiamo a lavorare nel nostro piccolo”.

Furiosa: A Mad Max Saga, primo trailer del film di George Miller con Anya Taylor-Joy

0

George Miller ritorna nella terra desolata con Furiosa: A Mad Max Saga, il prequel di Mad Max: Fury Road. Warner Bros. ha pubblicato il primo trailer del film, che vede Anya Taylor-Joy rasarsi la testa per assumere il ruolo dell’Imperatrice Furiosa, il feroce capitano di guerra interpretato da Charlize Theron nel film d’azione del 2015. Il prequel, che è il quinto capitolo della serie “Mad Max” di Miller, segue una giovane Furiosa che ritrova se stessa dopo essere stata portata via dal Luogo Verde delle Molte Madri e immersa in un mondo sinistro. Nel film recitano anche Chris Hemsworth e Tom Burke.

Trailer in lingua originale:

Furiosa: A Mad Max Saga, quello che sappiamo sul film

Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth sono i protagonisti di Furiosa: A Mad Max Saga, l’atteso ritorno all’iconico mondo distopico che il pluripremiato e geniale filmmaker George Miller ha creato più di 30 anni fa, con gli emblematici film di “Mad Max“. Miller ora volta nuovamente pagina con una nuovissima avventura d’azione originale e standalone che rivela le origini del potente personaggio protagonista nel pluripremiato successo mondiale Mad Max: Fury Road. Questo nuovo lungometraggio di Warner Bros. Pictures e Village Roadshow Pictures è prodotto da Miller e dal suo partner di lunga data, il produttore nominato agli Oscar Doug Mitchell (“Mad Max: Fury Road”, “Babe, maialino coraggioso”), attraverso la loro Kennedy Miller Mitchell, con sede in Australia.

La trama di Furiosa: A Mad Max Saga

Mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa. Al fianco di Taylor-Joy e Hemsworth tra i protagonisti del film troviamo anche Alyla Browne e Tim Burke.

Miller ha scritto la sceneggiatura insieme al co-sceneggiatore di Mad Max: Fury Road Nico Lathouris. Il team creativo di Miller che ha lavorato dietro la macchina da presa comprende il primo assistente alla regia PJ Voeten e il regista della seconda unità e coordinatore degli stunt Guy Norris, il direttore della fotografia Simon Duggan (“La battaglia di Hacksaw Ridge” “Il grande Gatsby”), il compositore Tom Holkenborg, il sound designer Robert Mackenzie, il montatore Eliot Knapman, il supervisore agli effetti visivi Andrew Jackson e il colorist Eric Whipp. Fanno parte della squadra altri suoi collaboratori di lunga data: lo scenografo Colin Gibson, la montatrice Margaret Sixel, il sound mixer Ben Osmo; la costumista Jenny Beavan e la truccatrice Lesley Vanderwalt, già vincitori del Premio Oscar® per il loro lavoro su Mad Max: Fury Road. Warner Bros. Pictures presenta, in collaborazione con Village Roadshow Pictures, una Produzione Kennedy Miller Mitchell, un film di George Miller: Furiosa: A Mad Max Saga. Il film verrà distribuito nelle sale italiane nel 2024 da Warner Bros. Pictures.

Allegiant: trama, cast e finale del film del film con Shailene Woodley

La cosiddetta The Divergent Series è stata una delle più popolari serie cinematografiche giunte al cinema nello scorso decennio e incentrate su elementi come una società distopica e un contesto fantascientifico. Tratta dai romanzi della scrittrice Veronica Roth, la serie si compone di tre film, intitolati Divergent, Insurgent e Allegiant. Usciti in sala tra il 2014 e il 2016, questi hanno contribuito a lanciare la carriera dell’attrice Shailene Woodley, come anche di alcuni suoi comprimari.

Pubblicata tra il 2011 e il 2013, la trilogia di Divergent incontrò subito il favore dei lettori attratti dal genere, che potevano ritrovare nelle storie narrate dalla Roth atmosfere simili a quelle di Hunger Games e Maze Runner. Tale successo, spinse la Summit Entertainment ad acquisirne i diritti, con l’intenzione di dar vita ad una trasposizione cinematografica cavalcando l’onda del successo del genere. Con il terzo capitolo, Allegiant, si porta avanti quanto narrato nel precedenti film, con il gruppo di protagonisti intento nel tentativo di riportare la pace nella futuristica città di Chicago e svelare i suoi segreti.

Come per il precedente Insurgent, anche questo nuovo film si è avvalso di un budget di circa 110 milioni di dollari, particolarmente più alto rispetto al primo capitolo. Il risultato al box office fu tuttavia particolarmente deludente, con un incasso globale attestato a circa 176 milioni. Ciò portò ad un drastico cambio di rotta per quanto riguardava i progetti futuri legati alla saga. A distanza di qualche anno, però, questo rimane un interessante capitolo di una delle più affascinanti saghe distopiche degli ultimi anni. Nel riscoprirla, è bene essere anche a conoscenza di alcune delle curiosità a questa legate.

La trama di Allegiant

Allegiant ha inizio in seguito all’apertura della misteriosa scatola lasciata in eredità dagli antenati. Grazie a questa, Tris e tutta la popolazione di Chicago scoprono di essere il frutto di un esperimento atto a riportare la razza umana alla purezza originale. La giovane sembra dunque possedere le caratteristiche che gli scienziati ricercano da secoli, e grazie a cui si aspira a riportare nuova vita nel genere umano. Libera di varcare le soglie della città, Tris raggiunge pur non senza qualche timo il Dipartimento di Sanità Genetica, desiderosa di andare fino in fondo ai misteri di questa faccenda. Quanto la aspetta, tuttavia, va al di là di ogni sua più fervida immaginazione o paura.

La sua ricerca, tuttavia, la porterà ad entrare in contrasto con quelli che credeva fossero suoi amici. Christina, infatti, inizia ad essere invidiosa del dono dell’amica, mentre Quattro non riesce ad accettare il fatto che lei si fidi così ciecamente delle parole degli scienziati. Entrata in contatto con il capo del Dipartimento, David, la giovane si renderà conto che non tutta la verità è stata detta, e ci sono ancora sconvolgenti verità sul suo passato che devono venire a galla. Nel frattempo, a Chicago, Evelyn ha preso il controllo della città, e Quattro aspira ad unirsi a lei. Giunta a questo punto del suo percorso, Tris dovrà decidere per chi vale la pena combattere e sacrificarsi.

 Allegiant cast

Allegiant: il cast del film

Per il ruolo di Tris, i produttori avevano in mente un solo nome, quello di Shailene Woodley. L’attrice, tuttavia, non era convinta di voler accettare la parte. Dopo aver parlato con la sua amica Jennifer Lawrence, protagonista di Hunger Games, si convinse a ricoprire il ruolo di Tris. Per il personaggio di Quattro, invece, venne scelto l’attore Theo James, il quale accettò di partecipare a condizione che gli venisse permesso di girare da sé anche le scene più complesse, senza ricorrere a controfigure. Infine, tra i protagonisti, si annovera Miles Teller, nel ruolo di Peter. Questi, inizialmente, si era candidato per la parte di Quattro, e non era certo di voler accettare altrimenti. Venne tuttavia convinto dalla Woodley, con la quale ha una solida amicizia.

A dar vita a Caleb, fratello della protagonista, è invece l’attore Ansel Elgort. Questi ebbe qui modo di stringere un ottimo legame con la Woodley, che avrebbe poi recitato nel ruolo della sua fidanzata nel film Colpa delle stelle. Nei film sono poi presenti gli attori Zoë Kravitz nei panni di Christina, Jai Courtney in quelli di Eric, e Maggie Q nel ruolo della dottoressa Tori. Naomi Watts ricopre il ruolo di Evelyn, indossando una parrucca scura per l’occasione. La premio Oscar Octavia Spencer ha invece la parte di Johanna. In questo terzo film fanno la loro comparsa anche gli attori Jeff Daniels e Bill Skarsgård. Il primo ricopre il ruolo di David, misterioso capo del Dipartimento di Sanità Genetica, mentre il secondo, noto per il personaggio di Pennywise, è qui presente nei panni di Matthew.

Il finale di Allegiant, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Allegiant è l’adattamento dell’omonimo terzo libro della serie. Lo studios di produzione, però, aveva in mente di dividere in due film tale opera letteraria. Questo terzo capitolo della serie, dunque, racconta solo una prima parte del romanzo, mentre la seconda avrebbe dovuto essere raccontata in un quarto lungometraggio intitolato Ascendant. A causa dello scarso incasso di Allegiant, però, i produttori decisero di sviluppare il quarto capitolo come una serie televisiva. Gli attori principali, però, si dissero contrari a tale trasformazione, rifiutandosi di riprendere i rispettivi personaggio. Ciò portò inevitabilmente all’annullamento anche dei piani per la serie. La serie di Divergent si è così conclusa bruscamente con Allegiant, ritrovandosi con un finale aperto e privo degli sviluppi promessi.

Per gli appassionati del film, o per chi dovesse ancora vederlo, è possibile fruire di Allegiant grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione giovedì 30 novembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Heat – La sfida: tutto quello che c’è da sapere sul film

Heat – La sfida: tutto quello che c’è da sapere sul film

Considerato uno dei maestri del moderno cinema d’azione, Michael Mann ha negli anni confezionato opere di grande valore come Manhunter, Insider – Dietro la verità e Collateral. Uno dei suoi maggiori successi artistici e da molti considerato come il suo capolavoro, è però il film del 1995 Heat – La sfida. Incentrato sullo scontro tra un veterano della polizia e un abile ladro, questo non solo è un thriller poliziesco la cui influenza sul genere si avverte ancora oggi (un titolo che a Heat deve molto è, ad esempio, Il cavaliere oscuro), ma anche un complesso studio psicologico su due protagonisti apparentemente opposti ma insolitamente simili.

Per Mann, che aveva sviluppato la sceneggiatura già nel 1979 per farne una serie televisiva poi trasformatasi nel film L.A. Takedown, era infatti importante non solo costuire una tesa vicenda crime, ma anche dei personaggi inediti all’interno di questa, esplorati attraverso il loro privato che finisce per diventare sempre più speculare. Grazie a scelte di regia particolarmente evidenti, i due protagonisti pur appartenendo a fazioni opposte diventano dunque evidentemente l’uno l’altra faccia della medaglia dell’altro. Bene e male tendono così a confondersi, dando vita a quell’ambiguità che ha poi caratterizzato numerose opere e personaggi di questo genere.

Accolto con grande entusiasmo da critica e pubblico, Heat – La sfida non ottenne nessuno dei principali premi dell’industria cinematografica, ma ciò non gli impedì di diventare un classico, con complesse sequenze il cui impatto sul cinema d’azione si fa sentire ancora oggi. Prima di intraprendere una visione del film, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alla storia vera che ha ispirato Mann e al potenziale sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Heat – La sfida e il cast del film

Protagonista del film è il detective Vincent Hanna, della polizia di Los Angeles, il quale si trova alle prese con una banda di rapinatori particolarmente esperta. Questa è capitanata da Neil McCauley, ladro tanto esperto quanto prudente, che ha giurato di non tornare mai più dietro le sbarre. Mentre MCauley organizza nuovi furti di grande valore, Hanna inizia con i suoi modi poco ortodossi ad acquisire informazioni su di lui, nel tentativo di acciuffarlo quanto prima. Quella tra di loro diventa ben presto una sfida a viso aperto, dove per vincere sarà necessario prevedere le mosse dell’altro. Più si avvicinano allo scontro finale, più le loro vite private, come quelle di quanti intorno a loro, inizieranno a sgretolarsi, portando alla luce insicurezze, timori e speranze taciute.

Tra i principali motivi di notorietà di Heat – La sfida vi è il suo riunire due dei più grandi attori della storia del cinema quali Al Pacino e Robert De Niro. I due, rispettivamente con i ruoli di Vincent Hanna e Neil McCauley, si sono infatti qui trovati a recitare insieme per la prima volta, pur se condividendo realmente la scena solo per pochi minuti. In virtù di ciò, Mann giocò sul fatto di far crescere oltremodo l’attesa del fatidico incontro/scontro tra i due leggendari attori, impegnati nel più classico dei confronti polizieschi. Per la scena del loro primo incontro diretto, i due attori suggerirono di girarla senza prove pregresse. Ciò gli permise di mantenere viva una certa tensione tra i due personaggi, essendo poco famigliari con il reciproco modo di interpretarli.

Accanto a loro si ritrovano poi Val Kilmer nei panni di Chris Shiherlis, braccio destro di Neil, il quale si è preparato al ruolo parlando con veri criminali, e Jon Voight in quelli del boss Nate. Diane Venora è Justine, la moglie di Hanna, con Natalie Portman nei panni della loro figlia Lauren. Completano poi il cast Ashley Judd nel ruolo di Charlene, compagna di Chris, mentre Amy Breanneman è Eady, la libraia di cui Neil si innamora. L’attrice, che espresse disgusto per la storia, venne convinta ad accettare in quanto il suo atteggiamento nei confronti del film si sposava perfettamente con la mentalità del personaggio. Gli attori Tom Sizemore, Danny Trejo e Kevin Gage sono rispettivamente Michael Cheritto, Trejo e Waingro, membri della banda di Neil.

Heat - La sfida cast

Heat – La sfida: la vera storia che ha ispirato il film

Pur se rielaborata in modo tale da essere una storia originale, quella di Heat – La sfida è una vicenda basata sulla vera vicenda del detective Chuck Adamson e del criminale Neil McCauley. Quest’ultimo, uscito di prigione nel 1962, iniziò da subito a progettare nuovi furti. Con Michael Parille e William Pinkerton, ad esempio, ha usato tronchesi e trapani per svaligiare un’azienda produttrice di punte diamantate, una scena che viene ricreata nel film. Il detective Adamson, su cui si basa in gran parte il personaggio di Al Pacino, ha dunque iniziato a tenere d’occhio McCauley, avendo intuito il suo ritorno all’attività criminale. I due si sono anche incontrati per un caffè una volta, proprio come rappresentato nel film. Il dialogo che si ascolta, inoltre, è basato su quello che i due realmente ebbero.

La vicenda tra di loro si risolse poi il 25 marzo del 1964, quando McCauley e i suoi uomini seguirono un’auto blindata che consegnava denaro a un negozio di alimentari della catena National Tea. Qui riuscirono a rubare 13 mila dollari, (equivalenti a circa 110 mila di oggi). L’equipaggio di McCauley non era però a conoscenza del fatto che Adamson e altri otto investigatori avevano bloccato tutte le potenziali uscite e quando la loro auto di fuga ha svoltato in un vicolo i rapinatori si sono trovati davanti al blocco, capendo di essere in trappola. Nel tentativo di fuga, McCauley viene ucciso con colpi d’arma da fuoco, stessa sorte toccata a Russell Bredon e Parille. Miklos Polesti, su cui si basa il personaggio di Kilmer, riuscì invece a fuggire. Nel 2011 è stato dichiarato ancora vivo. Adamson in seguito divenne invece un produttore televisivo. È morto nel 2008 all’età di 71 anni.

Heat - La sfida storia vera

Heat – La sfida 2: il sequel del film

Nel marzo 2016, Mann ha annunciato che stava sviluppando un romanzo prequel di Heat come parte del lancio della sua compagnia Michael Mann Books. Nel 2020, il libro era in fase di completamento ed è stato poi pubblicato nell’agosto del 2022 con il titolo Heat 2. Durante un’intervista, al regista è poi stato chiesto se pensa di dar vita ad un adattamento di tale libro, che oltre a raccontare eventi precedenti al film del 1995 presenta anche vicende seguenti a questo. Mann ha a riguardo risposto che è sua intenzione dar vita ad una trasposizione del romanzo, anche se è ancora incerto circa la forma che questa potrebbe assumere.

Nel settembre di quest’anno, però, Mann, attualmente impegnato con Ferrari (presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita nelle sale italiane dal 14 dicembre) ha confermato ufficialmente che Heat 2 sarà il suo prossimo film. Alla domanda se l’adattamento del romanzo omonimo, seguito del celebre film del 1995 Heat – La sfida, sarebbe stato il suo prossimo film, il leggendario regista ha infatti dichiarato: “Sì. Meg Gardiner e io abbiamo scritto il romanzo Heat 2, che è uscito proprio mentre stavamo girando Ferrari. È andato molto bene. Ho intenzione di girarlo come mio prossimo progetto.

Il trailer di Heat – La sfida e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Heat – La sfida grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 30 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, FilmSchoolRejects, Esquire

Regina Rossa: le prime immagini della serie Prime Video Original spagnola

0

Prime Video ha svelato le prime immagini della prossima serie Original spagnola Regina Rossa, che sarà disponibile il 29 febbraio 2024 in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

L’adattamento televisivo in sette episodi del primo libro della trilogia di successo di Juan Gómez-Jurado (Regina Rossa, Lupa Nera, Re Bianco) vede la partecipazione di Vicky Luengo (Antidisturbios: Unità Antisommossa, Historias para no Dormir) e Hovik Keuchkerian (La casa di carta, Antidisturbios: Unità Antisommossa). Koldo Serra (Nessuna traccia, o quasi, La casa di carta) è il regista, insieme a Julian de Tavira (Hernán) che ha diretto gli episodi 4 e 6.

Completano il cast Andrea Trepat (Mar de plástico, Il club degli incompresi), Celia Freijeiro(Un amore di mamma, Vida perfecta), Nacho Fresneda (El Ministerio del Tiempo, Hospital Central), Vicenta N’Dongo (Quando meno te lo aspetti, En la ciudad), Karmele Larrinaga(Go!azen, Ane), Pere Brasó (70Binladens – Le iene di Bilbao, The Last Days), Fernando Guallar (Luis Miguel: La serie, Tras la pared), Eduardo Noriega (Inés dell’anima mia, Hache), Alex Brendemühl (The Believer, Mal di pietre), Urko Olazábal (Una donna chiamata Maixabel, Mithyabadi), Emma Suárez (Privacy, The Rite of Spring – La consagración de la primavera) e Selam Ortega (Madres, Reinas sin reino).

Con un QI di 242, Antonia Scott è ufficialmente la persona più intelligente sulla Terra. La sua intelligenza l’ha resa la ‘Regina Rossa’ di un progetto di polizia segreto e sperimentale, ma quello che sembrava un dono è diventato una maledizione, e Antonia ha finito per perdere tutto. Quando il figlio di un potente magnate viene trovato orribilmente assassinato e la figlia dell’uomo più ricco di Spagna viene rapita, l’organizzazione della ‘Regina Rossa’ si mette in moto. Per riattivare Antonia, il suo ex capo, Mentor, si rivolge a Jon Gutiérrez, un poliziotto basco irascibile al punto da essere ad un passo dal farsi espellere dalla Polizia. Giocando al gatto e al topo, Jon e Antonia scoprono di ammirarsi e completarsi quasi quanto si irritano a vicenda. Regina Rossa è un thriller inquietante ambientato a Madrid, una città che gioca un ruolo centrale nella storia e combina l’urgenza e l’azione dell’indagine con la chimica intrigante e brillante tra i due protagonisti.

Regina Rossa è una produzione Dopamine e Focus con Amaya Muruzábal nel ruolo di showrunner ed executive producer. La sceneggiatura è di Salvador Perpiñá al fianco di Muruzábal.

Regina Rossa si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Elf Me, Il migliore dei mondiMonterossi – La Serie S2AMAZING – FABIO DE LUIGI, Everybody Loves Diamonds, The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e S3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono le serie Gigolò per caso, Antonia, No Activity – Niente da segnalare, Sul più bello – La serie, gli show Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna, LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, il film Pensati Sexy, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di Prisma, Sono Lillo e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Criminal Record: il trailer del nuovo thriller Apple Tv+ con Peter Capaldi

0

Oggi Apple TV+ ha svelato il trailer di Criminal Record, il nuovo thriller poliziesco in otto episodi con protagonisti il vincitore dell’Oscar® Peter Capaldi e la candidata al Critics Choice Award Cush Jumbo nei panni di due detective impegnati in un braccio di ferro su un caso di omicidio di alto profilo. Criminal Record farà il suo debutto su Apple TV+ con i primi due episodi il 10 gennaio 2024, seguiti da nuovi episodi ogni mercoledì fino al 21 febbraio.

Dal candidato al premio BAFTA Paul Rutman (“Vera”, “Indian Summers”), “Criminal Record” è una potente dramedy ambientata nel cuore della Londra contemporanea. Una telefonata anonima porta due brillanti detective a confrontarsi su un vecchio caso di omicidio: lei è una giovane donna all’inizio della sua carriera, lui un uomo ben inserito e determinato a proteggere la sua reputazione. La serie tocca questioni razziali, fallimenti istituzionali e la ricerca di un punto d’incontro in una Gran Bretagna polarizzata.

Al fianco di Peter Capaldi (“Doctor Who”, “The Thick of It”) nel ruolo dell’ispettore capo Daniel Hegarty e di Cush Jumbo (“The Good Wife“, “The Good Fight”, “The Beast Must Die”) in quello del sergente June Lenker, nel cast di “Criminal Record” ci sono anche Charlie Creed-Miles (“King Arthur – Il potere della spada”, “Wild Bill”) nei panni di Tony Gilfoyle, Dionne Brown (“Queenie”) nel ruolo dell’Agente investigativo Chloe Summers, Shaun Dooley (“Official Secret – Segreto di Stato”, “The Woman in Black”, “1921 – Il mistero di Rookford”) in quello del sergente Kim Cardwell, Stephen Campbell-Moore (“La rapina perfetta”, “L’ultimo dei Templari”) nei panni di Leo Hanratty, Zoë Wanamaker (“Harry Potter e la pietra filosofale”, “Marilyn”) in quelli di Maureen, Rasaq Kukoyi (“Andor”, “His House”) nel ruolo di Patrick Burrowes, Maisie Ayres in quello di Lisa, Aysha Kala (“The Undeclared War”) in quello di Sonya Singh, Cathy Tyson (“Mona Lisa”) nei panni di Doris Mathis e Tom Moutchi (“Famalam”, “Attenti a quelle due”) in quelli di Errol Mathis.

“Criminal Record” è prodotta per Apple TV+ da Tod Productions e STV Studios, e prodotta esecutivamente dalla vincitrice del BAFTA Scotland Award Elaine Collins (“Shetland”, “Vera”), Rutman, Capaldi e Jumbo. La serie è diretta dal vincitore del premio BAFTA Jim Loach (“Save Me Too”, “Oranges and Sunshine”) e da Shaun James Grant (“The Devil’s Hour”).

Beetlejuice 2: terminate le riprese del film di Tim Burton

0
Beetlejuice 2: terminate le riprese del film di Tim Burton

Tim Burton ha annunciato su Instagram che le riprese di Beetlejuice 2 sono appena terminate. La produzione del tanto atteso sequel è stata interrotta durante l’estate a poco più di due giorni dalla conclusione delle riprese, a causa dello sciopero del SAG-AFTRA. Le riprese sono iniziate a maggio durante lo sciopero della WGA, poiché la sceneggiatura di  Alfred Gough e Miles Millar era già stata ultimata. È stato solo quando anche gli attori si sono uniti allo sciopero che le riprese sono state sospese.

Beetlejuice 2 è diretto ancora una volta da Tim Burton. Questo segna il ritorno alla regia di Tim Burton, quattro anni dopo aver diretto il live-action Dumbo della Disney. Dopo aver lavorato insieme nella serie Netflix Mercoledì la star di Scream VI Jenna Ortega si riunisce a Tim Burton. Alla Ortega si uniscono le star originali del film Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O’Hara. Il sequel introdurrà anche nuovi personaggi che avranno il volto di Justin Theroux, Monica Bellucci e Willem Dafoe .

Beetlejuice era interpretato da Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jeffrey Jones, Alec Baldwin e Geena Davis. Il film è incentrato su una coppia di coniugi deceduti che ricorre ai servizi dell’antipatico e dispettoso poltergeist dell’aldilà per spaventare i nuovi residenti della loro vecchia casa. Fin dal suo debutto, il film ha ottenuto un successo sia di critica che commerciale, con un incasso di oltre 73 milioni di dollari.

Griselda: il trailer della miniserie con Sofía Vergara

0
Griselda: il trailer della miniserie con Sofía Vergara

Netflix rilascia il trailer, il poster e delle nuove immagini di Griselda, che debutterà su Netflix il 25 gennaio 2024 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Sofía Vergara è la protagonista della nuova miniserie dai creatori e produttori di NARCOS e NARCOS: MESSICO, Eric Newman e Andrés Baiz (anche regista di tutti gli episodi).

La selezione di immagini inedite mostra la cantante colombiana Carolina Giraldo, meglio nota come Karol G, nel ruolo di Carla, un’amica intima di Griselda di Medellín (Colombia) che arriva a Miami insieme ad altre prostitute per aiutare a contrabbandare prodotti. Presto Carla diventa una delle confidenti più fidate di Griselda.

Il trailer presenta Sofía Vergara nei panni della scaltra e ambiziosa Griselda Blanco come non si è mai vista prima. La serie, composta da 6 episodi, mostra infatti l’attrice nel suo primo ruolo drammatico. Oltre a interpretare la protagonista, Vergara è anche produttrice esecutiva dello show.

Nel cast, insieme a lei e Karol G, al suo debutto sullo schermo, anche Alberto Guerra (Dario Sepúlveda), Christian Tappan (Arturo Mesa), Martín Rodríguez (Rivi Ayala), Juliana Aidén Martinez (June Hawkins), Vanessa Ferlito (Carmen Gutiérrez).

La serie è co-creata da Doug Miro, Ingrid Escajeda e Carlo Bernard e i produttori esecutivi sono Newman, Miro, Escajeda, Bernard, insieme a Vergara e Luis Balaguer con Latin World Entertainment.

La trama di Griselda

GRISELDA è ispirata alla vita della scaltra e ambiziosa imprenditrice colombiana Griselda Blanco, una madre affettuosa che ha creato uno dei cartelli della droga più redditizi della storia. Nella Miami degli anni ‘70-’80, con un mix letale di insospettabile ferocia e fascino, Blanco è riuscita a tenere in pugno business e famiglia, guadagnandosi il soprannome di “Madrina”.

Casa del Cinema: il programma di dicembre 2023

0
Casa del Cinema: il programma di dicembre 2023

La Fondazione Cinema per Roma presenta il programma di dicembre della Casa del Cinema. Nel corso del mese si svolgeranno tre rassegne: dal 2 all’8 dicembre, cinque film in retrospettiva celebreranno l’opera di Elio Petri, in un viaggio fra reale e grottesco, anticonformismo e denuncia sociale; dal 15 al 17 dicembre, nell’ambito di “Città in scena – Festival della rigenerazione urbana”, un ciclo di sette proiezioni in collaborazione con Fondazione Musica per Roma andrà alla scoperta dell’immaginario urbano sul grande schermo; dal 24 dicembre al 7 gennaio, il pubblico potrà assistere a “Winter Tales”, una serie di undici capolavori “invernali” per trascorrere le festività in compagnia della Casa del Cinema.

Inoltre, dal 17 al 27 dicembre, avrà luogo l’ultima parte di “Carta Bianca” a Martin Scorsese, con una nuova selezione di opere scelte direttamente dal grande regista.

Due gli omaggi in programma: il primo (2 dicembre) sarà dedicato alla produttrice Marina Cicogna, scomparsa lo scorso 4 novembre, mentre con il secondo (9 dicembre) vedrà protagonista lo scrittore Italo Calvino, a cent’anni dalla nascita.

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, domenica 3 dicembre sarà proiettato Quattro quinti di Stefano Urbanetti, mentre lunedì 4 si terrà un nuovo appuntamento in collaborazione con la Galleria Borghese con la proiezione di Artemisia Gentileschi, Pittrice Guerriera di Jordan River.

OMAGGIO A MARINA CICOGNA

2 dicembre | Sala Cinecittà | Ingresso: 5 euro

La programmazione di dicembre della Casa del Cinema si aprirà con un omaggio a Marina Cicogna, scomparsa lo scorso 4 novembre, produttrice tra le più geniali e illuminate della nostra storia, icona indiscussa di stile e creatività. Sabato 2 dicembre alle ore 18, il pubblico potrà assistere a Marina Cicogna – La vita e tutto il resto di Andrea Bettinetti, documentario che racconta da una parte i ricordi professionali e il rapporto con registi come Pier Paolo Pasolini, Francesco Rosi e Elio Petri, dall’altra la storia di “una donna libera a 360 gradi”, refrattaria a ogni definizione.

Sabato 2 dicembre | Sala Cinecittà ore 18

– MARINA CICOGNA – LA VITA E TUTTO IL RESTO di Andrea Bettinetti, Italia, Francia, 2021, 80’

IL CINEMA DI ELIO PETRI

2-8 dicembre | Sala Cinecittà | Ingresso: 5 euro

Da sabato 2 a venerdì 8 dicembre, la Casa del Cinema dedicherà una retrospettiva di cinque film all’opera di Elio Petri, uno dei più importanti autori del cinema italiano. In programma Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Premio Oscar® per il Miglior film straniero nel 1971, La decima vittima, opera unica nella sua epoca, uno dei pochi film italiani di fantascienza, e La classe operaia va in paradiso, Palma d’oro al Festival di Cannes; saranno infine proiettati A ciascuno il suo e Todo modo che segnano l’inizio e la fine del fortunato sodalizio artistico ed ideologico fra il regista e l’attore Gian Maria Volonté.

Sabato 2 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

– INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO di Elio Petri, Italia, 1970, 112’

Domenica 3 dicembre | Sala Cinecittà ore 18

– LA DECIMA VITTIMA di Elio Petri, Italia, Francia, 1965, 90’

Lunedì 4 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

– A CIASCUNO IL SUO di Elio Petri, Italia, 1967, 99’

Martedì 5 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

– LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO di Elio Petri, Italia, 1971, 125’

Venerdì 8 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

– TODO MODO di Elio Petri, Italia, 1976, 130’

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

3 dicembre | Sala Cinecittà | Ingresso: 5 euro

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, domenica 3 dicembre la Casa del Cinema ospiterà la proiezione di Quattro quinti di Stefano Urbanetti, applaudito alla Festa del Cinema di Roma 2023. Il regista firma un docu-film sul calcio giocato dai non vedenti, con protagonisti i giocatori della Asdd Roma 2000 nella fase finale della stagione: ognuno racconta il suo mondo interiore e come ha trasformato il deficit visivo in una risorsa.

Domenica 3 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

 QUATTRO QUINTI di Stefano Urbanetti, Italia, 2023, 67’

AL CINEMA CON LA GALLERIA BORGHESE

4 dicembre | Sala Fellini | Ingresso gratuito previo ritiro coupon

Grazie alla collaborazione fra Fondazione Cinema per Roma e Galleria Borghese, una volta al mese, la Casa del Cinema ospita un film dal contenuto attinente alle mostre realizzate alla Galleria Borghese oppure legato alle opere della collezione permanente.

Lunedì 4 dicembre | Sala Fellini ore 18

– ARTEMISIA GENTILESCHI, PITTRICE GUERRIERA di Jordan River, Italia, 2020, 60’

OMAGGIO A ITALO CALVINO

Sabato 9 dicembre | Sala Cinecittà | Ingresso: 5 euro

Nel centenario della nascita di Italo Calvino, la Casa del Cinema ricorderà uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento con la proiezione di Italo Calvino, lo scrittore sugli alberi di Duccio Chiarini. Il documentario, grazie anche ad archivi inediti, rilegge il percorso artistico di Calvino attraverso uno dei suoi più celebri romanzi, “Il barone rampante”, alla scoperta del rapporto tra l’opera dell’autore e i contesti storici che ha attraversato.

Sabato 9 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

– ITALO CALVINO, LO SCRITTORE SUGLI ALBERI di Duccio Chiarini, Italia, Francia, 2023, 76’

CITTÀ IN SCENA – FESTIVAL DELLA RIGENERAZIONE URBANA

15 – 17 dicembre | Sala Fellini | Ingresso: 5 euro

Nell’ambito di “Città in Scena – Festival della rigenerazione urbana”, in programma dal 13 al 17 dicembre promosso da Fondazione Musica per Roma, ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, Associazione Mecenate 90 e CIDAC – Associazione delle Città d’Arte e Cultura, la Casa del Cinema ospiterà un ciclo di sette film per ripercorrere alcune tappe fondamentali dell’immaginario cinematografico urbano: un lungo viaggio, dal 15 al 17 dicembre, che partirà da New York (con 25th Hour di Spike Lee) per arrivare fino a Palermo (Tano da morire di Roberta Torre) coinvolgendo Venezia (Welcome Venice di Andrea Segre), Roma (Estate romana di Matteo Garrone), Barcellona (Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen), Napoli (Nostalgia di Mario Martone) e Tokyo (Lost in Translation di Sofia Coppola).

Venerdì 15 dicembre | Sala Fellini ore 18

– 25TH HOUR (LA 25ª ORA) di Spike Lee, Stati Uniti, 2002, 135’

Venerdì 15 dicembre | Sala Fellini ore 20:30

– WELCOME VENICE di Andrea Segre, Italia, 2021, 100’

Sabato 16 dicembre | Sala Fellini ore 16

– ESTATE ROMANA di Matteo Garrone, Italia, 2000, 87’

Sabato 16 dicembre | Sala Fellini ore 18 | Ingresso gratuito

– VICKY CRISTINA BARCELONA di Woody Allen, Spagna, Stati Uniti, 2008, 96’

Sabato 16 dicembre | Sala Fellini ore 20:30

– NOSTALGIA di Mario Martone, Italia, 2022, 117’

Domenica 17 dicembre | Sala Fellini ore 16

– LOST IN TRANSLATION (LOST IN TRANSLATION – L’AMORE TRADOTTO) di Sofia Coppola, Stati Uniti, Giappone, 2003, 104’

Domenica 17 dicembre | Sala Fellini ore 18

– TANO DA MORIRE di Roberta Torre, Italia, 1997, 80’

CARTA BIANCA A MARTIN SCORSESE

17 – 27 dicembre | Sala Cinecittà, Sala Fellini | Ingresso: 5 euro

La Casa del Cinema e la Cineteca di Bologna presenteranno, dal 17 al 27 dicembre, con repliche fino al 30 dicembre, l’ultima parte di “Carta Bianca” a Martin Scorsese, un nuovo programma di pellicole scelte direttamente dal grande cineasta. La formula è quella già proposta, i film saranno presentati a coppie: a un titolo da lui scelto all’interno della sua straordinaria filmografia, Scorsese abbinerà un’opera che è stata fonte di ispirazione per il suo lavoro.

Domenica 17 dicembre | Sala Fellini ore 20:30

 POPIÓŁ I DIAMENT (CENERE E DIAMANTI) di Andrzej Wajda, Polonia, 1958, 103’

Lunedì 18 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30 | Ingresso gratuito

– THE DEPARTED (THE DEPARTED – IL BENE E IL MALE) di Martin Scorsese Stati Uniti, Hong Kong, 2006, 151’

Martedì 19 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

 GUNS DON’T ARGUE (L’IMPERO DEL CRIMINE) di Richard C. Kahn, Bill Karn Stati Uniti, 1957, 92’

Mercoledì 20 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

– BOXCAR BERTHA (AMERICA 1929: STERMINATELI SENZA PIETÀ) di Martin Scorsese, Stati Uniti, 1972, 88’

Giovedì 21 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

DAO MA ZEI (LADRO DI CAVALLI) di Tian Zhuangzhuang, Cina, 1986, 88’

Venerdì 22 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

KUNDUN di Martin Scorsese, Stati Uniti, 1997, 135’

Sabato 23 dicembre | Sala Cinecittà ore 18

ON THE WATERFRONT (FRONTE DEL PORTO) di Elia Kazan, Stati Uniti, 1954, 108’

Sabato 23 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

– RAGING BULL (TORO SCATENATO) di Martin Scorsese, Stati Uniti, 1980, 129’

Martedì 26 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

– THE WILD BUNCH (IL MUCCHIO SELVAGGIO) di Sam Peckinpah, Stati Uniti, 1969, 145’

Mercoledì 27 dicembre | Sala Cinecittà ore 20:30

 CASINÒ di Martin Scorsese, Stati Uniti, 1995, 178’

WILD TALES

24 dicembre – 7 gennaio | Sala Cinecittà | Ingresso: 5 euro

Dal 24 dicembre al 7 gennaio, si svolgerà la rassegna “Winter Tales”, una serie di undici capolavori “invernali” firmati, tra gli altri, da autori come Frank Capra, Billy Wilder, Stanley Kubrick, Tim Burton, Paul Thomas Anderson e Quentin Tarantino, per trascorrere le festività in compagnia della Casa del Cinema.

Domenica 24 dicembre | Sala Cinecittà ore 16

– TIM BURTON’S THE NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS (NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS) di Tim Burton, Stati Uniti, 1993, 79’

Domenica 31 dicembre | Sala Cinecittà ore 16

– IT’S A WONDERFUL LIFE (LA VITA È MERAVIGLIOSA) di Frank Capra, Stati Uniti, 1946, 130’

Lunedì 1° gennaio | Sala Cinecittà ore 17

 THE HATEFUL EIGHT di Quentin Tarantino, Stati Uniti, 2015, 167’

Martedì 2 gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30

– THE HOLIDAY (L’AMORE NON VA IN VACANZA) di Nancy Meyers, Stati Uniti, 2006, 138’

Mercoledì 3 gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30

 PHANTOM THREAD (IL FILO NASCOSTO) di Paul Thomas Anderson, Stati Uniti, 2017, 130’

Giovedì 4 gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30

 CAROL di Todd Haynes, Regno Unito, Stati Uniti, 2016, 118’

Venerdì 5 gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30

THE REVENANT (REVENANT – REDIVIVO) di Alejandro González Iñárritu, Stati Uniti, 2015, 156’

Sabato 6 gennaio | Sala Cinecittà ore 18

– TURIST (FORZA MAGGIORE) di Ruben Östlund, Francia, Danimarca, Germania, 2014, 118’

Sabato 6 gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30

 THE APARTMENT (L’APPARTAMENTO) di Billy Wilder, Stati Uniti, 1960, 105’

Domenica 7 gennaio | Sala Cinecittà ore 18

– THE SHINING (SHINING) di Stanley Kubrick, Stati Uniti, Regno Unito, 1980, 119’

Domenica 7 gennaio | Sala Cinecittà ore 20:30

 FARGO di Joel Coen, Ethan Coen, Regno Unito, Stati Uniti, 1996, 98’

COME PARTECIPARE

I biglietti per le proiezioni a pagamento in programma alla Casa del Cinema si possono acquistare online attraverso i siti www.casadelcinema.it e www.boxol.it/casadelcinema e presso la biglietteria in Largo Marcello Mastroianni 1.

La biglietteria/infopoint sarà aperta con i seguenti orari: dal lunedì al sabato ore 12 – 21 | domenica ore 10 – 21 (24 dicembre ore 11.30 – 16.30 | 25 dicembre ore 15 – 19 | 31 dicembre ore 11.30 – 16.30).

Prezzo dei biglietti: 5 euro.

Tutte le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli, le eccezioni saranno comunicate.

Attività gratuite Casa del Cinema

L’accesso alle proiezioni e alle attività gratuite previste presso la Casa del Cinema, aperte al pubblico, è consentito previo ritiro del coupon (a partire da 30 minuti prima dell’inizio dell’evento a cui si intende assistere) e fino a esaurimento posti disponibili.

The Sandman 2: la produzione è ripresa per la serie Netflix

0
The Sandman 2: la produzione è ripresa per la serie Netflix

Netflix ha ripreso la produzione di The Sandman 2 a Londra dopo che, a seguito degli scioperi a Hollywood, era stata sospesa. La notizia arriva in occasione del 35° anniversario della serie di fumetti DC su cui è basato lo spettacolo. Neil Gaiman, che ha scritto i fumetti e sviluppato la serie TV, ha celebrato l’occasione con una lettera ai fan promettendo che “sono in arrivo cose belle”. Netflix ha anche condiviso una nuova foto che mostra Tom Sturridge, che interpreta Sogno, e Mason Alexander Park, che interpreta Desiderio, sul set.

Ecco la lettera completa di Gaiman:

Non sappiamo mai dove ci porteranno i nostri sogni. 35 anni fa, oggi, veniva pubblicato il primo numero di The Sandman e portava molte persone e personaggi su percorsi che sembravano, anche all’epoca, così improbabili da essere impossibili. Allora la maggior parte dei fumetti aveva per protagonisti supereroi. Sandman non era quello. Non era come nient’altro, ma magicamente (la magia che consiste nel duro lavoro, nell’eccessiva sicurezza di sé dei giovani e in alcune persone chiave che hanno creduto nella visione) ci è stata data l’opportunità di raccontare la storia che avevo nella mia testa e di portare Morfeo e il resto degli Eterni in vita.

Poco più di 36 anni fa, nell’ottobre del 1987, la peggiore tempesta degli ultimi 500 anni lasciò la mia casa senza elettricità e la mia famiglia intrappolata nel nostro piccolo villaggio da alberi caduti, e io passai il tempo a scrivere una bozza dei primi otto numeri di L’uomo della sabbia. Tredici mesi dopo, nel novembre 1988, il primo numero di Sandman arrivò nelle fumetterie.

Come coloro che percorrono un sentiero nel giardino del Destino, mi guardo indietro e vedo un sentiero chiaro che si estende dietro di me. A volte in questo viaggio la strada da seguire sembrava impossibile, e non credo che avrei potuto immaginare l’impatto che questi personaggi avrebbero avuto sugli individui o sul mondo. Quando guardo il percorso da percorrere, però, non vedo l’oscurità. Vedo come il mondo di The Sandman continua a crescere, evolversi e assumere nuove forme.

Questa settimana riavviamo ufficialmente la produzione della prossima sequenza di storie di The Sandman per Netflix. Il geniale showrunner Allan Heinberg e le innumerevoli persone davanti e dietro la macchina da presa stanno costruendo qualcosa di infinitamente speciale e dando vita a queste storie in un modo che un tempo sarebbe stato inimmaginabile.

Sta iniziando un viaggio che ci porterà dal giardino del Destino all’Inferno, dal Cuore del Sogno all’Antica Grecia e alla Francia rivoluzionaria, e da lì verso luoghi che nemmeno riesco a immaginare sullo schermo. Sarò paziente. Stanno arrivando cose belle.

The Sandman – la differenza tra la prima stagione e il fumetto

Il cast di The Sandman 2 includeTom Sturridge, Boyd Holbrook, Patton Oswalt, Vivienne Acheampong, Gwendoline Christie, Charles Dance, Jenna Coleman, David Thewlis, Stephen Fry, Kirby Howell-Baptiste, Mason Alexander Park, Donna Preston, Vanesu Samunyai (conosciuta in precedenza con il nome “Kyo Ra”), John Cameron Mitchell, Asim Chaudhry, Sanjeev Bhaskar, Joely Richardson, Niamh Walsh, Sandra James-Young e Razane Jammal.

Deadpool 3: Jennifer Garner dice di non essere a conoscenza della sua presenza nel film

0

Nel mese di luglio Variety ha riportato che l’attrice Jennifer Garner sarà ufficialmente presente nel film Deadpool 3 con il ruolo di Elektra, che riprende dunque a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato. Ad oggi si tratta di una delle uniche voci di casting relative al film riportate dagli addetti ai lavori, ma questo la diretta interessata ha ora dichiarato di non essere a conoscenza di questa sua partecipazione. Nel corso di un’intervista con Collider, all’attrice è infatti stato chiesto se avesse mai immaginato di vestire nuovamente i panni della letale assassina.

Non so di cosa stia parlando. Cosa vuoi dire?“. A quel punto le è stato fatto notare che si dice faccia parte del sequel di Deadpoolma Garner ha risposto semplicemente con “non che io sappia“. Il video dell’intervista, però, mostra l’attrice fare una serie di smorfie che hanno subito spinto i fan a pensare che stia spudoratamente mentendo. Un po’ come avvenuto con Andrew Garfield, il quale continuava a sostenere di non essere presente in Spider-Man: No Way Home solo per poi scoprire che aveva mentito. Il ritorno di Elektra in Deadpool 3, dunque, è da ritenersi ancora piuttosto certo.

Chi c’è in Deadpool 3?

Deadpool 3 riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Gli ultimi film di Novembre: il ritorno per la terza volta di Diabolik

Gli ultimi film di Novembre sono all’insegna del nostro cinema italiano. Da questo giovedì arrivano altri titoli presentati durante l’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma come il terzo capitolo cinematografico di Diabolik ma anche Palazzina Laf e I limoni d’inverno.

Vediamo insieme gli ultimi film di novembre da oggi al cinema

Con la grazia di un Dio

Con la grazia di un Dio Tommaso Ragno

Il primo titolo che fa parte degli ultimi film di novembre è Con la grazie di Dio il debutto alla regia di Alessandro Roja che ha scritto la sceneggiatura con Ivano Fachin. La trama è quella di Luca, l’attore Tommaso Ragno, un uomo che è tornato a Genova dopo venticinque anni per partecipare ai funerali del suo migliore amico d’infanzia. Questa triste occasione riunisce l’uomo con i suoi vecchi compagni di una volta, che sembrano convinti che la morte del loro compagno sia il risultato inevitabile di una vita segnata dagli eccessi. Ma il protagonista è l’unico che non è convinto di questa spiegazione. Quest’opera prima esce al cinema dopo essere stata presentata in anteprima alle Giornate degli Autori – Notti Veneziane 2023.

Diabolik dove sei?

Diabolik chi sei film

Diabolik dove sei è il terzo film dedicato al personaggio reso celebre dall’omonimo fumetto grazie a un’idea dei Manetti Bros. Con questa pellicola si chiude la trilogia dedicata a Diabolik, anche stavolta è interpretato dall’attore Giacomo Gianniotti, la prima volta toccò a Luca Marinelli, affascinato da Eva Kant portata ancora sullo schermo da Miriam Leone. Nel cast tornano anche Valerio Mastandrea come ispettore Ginko e Monica Bellucci come duchessa Altea di Vallenberg.

Doppia Coppia

Doppia Coppia è la commedia romantica di Igor Biddau che cerca di svelare, ancora una volta, se esiste l’amicizia tra uomo e donna. La trama segue Fernanda, una donna realizzata che lavora come guida nelle escursioni trekking, attività che le permette di vivere in mezzo alla natura come lei ama fare. Non sente l’esigenza di avere al suo fianco un uomo, ma ha un amico speciale: Vincenzo, single convinto e appassionato rubacuori. Tutto, forse,cambierà durante un fine settimana di coppie nel bosco in cui i due amici invitano, altri due single come loro, Anna e Tonino. La pellicola è sceneggiata da Renato Cubo e Stefano Manca e vede nel suo cast interpreti come: Emanuela Mascherini, Maria Celeste Sellitto e i fratelli Stefano e Michele Manca, il duo comico Pino & gli anticorpi.

Gli Altri

Gli Altri è il film del regista Daniele Salvo tratto dall’omonimo libro Premio Strega di Michele Prisco. La trama racconta di Amelia una donna che vive sola nel cuore di una città del sud degli anni Cinquanta. Uno sconosciuto irrompe nella sua casa e le dice che un altro uomo, Felice, invoca il suo nome sul letto di morte. Pur non conoscendo nessuno dei due, nella donna scatta qualcosa di misterioso che la spinge a seguire, contro ogni ragione, lo sconosciuto. Il cast è composto da Ida Di Benedetto, Peppe Servillo, Gianfranco Gallo, Lorenzo Parrotto e Gioia Spaziani.

Home Education – Le regole dal male

Home Education Julia Ormond

Home Education – Le regole del male è un horror psicologico girato in Calabria, ma che possiede ambizioni internazionali e lo dimostra con il casting che accoglie Lydia PageJulia Ormond. La protagonista di questo folk horror è Rachel, una ragazza cresciuta isolata nei boschi secondo i principi di un culto esoterico che la sua famiglia segue da tempo. Quando il padre Philip muore sua madre Carol, una donna molto autoritaria e oppressiva, la convince che l’uomo risorgerà se le due gli dimostreranno di provare ancora un grande amore. La giovane si ritrova così a vivere insieme al cadavere del padre e senza contatti con il mondo esterno, al di fuori di qualche incursione a scopo esoterico nel bosco. Un giorno Rachel si imbatte in Daniele, l’attore Rocco Fasano, un giovane che stringe un’amicizia con lei ma che secondo Carol rappresenterebbe una minaccia per la figlia.

I limoni d’inverno

I limoni d'inverno film recensione

I limoni d’inverno è il nuovo film della regista Caterina Carone e che torna a lavorare con Christian De Sica. L’attore e figlio d’arte in questo lungometraggio è un intellettuale malinconico che, mentre cerca di scrivere un libro, forse l’ultimo, trova un’armonia imprevista con la vicina della terrazza di fronte, l’attrice Teresa Saponangelo. L’incontro tra i due è tenuta sul filo della leggerezza, del mélo e dell’imprevisto. Il cast è completato dagli attori Francesco Bruni, Luca Lionello, Max Malatesta, Agnese Nano, Sergio Basile, Annalisa D’Ambrosio e Filippo Pierangeli.

Il cielo brucia

Il cielo brucia, una scena del film

In questi ultimi film di novembre c’è anche spazio per Il cielo brucia, il decimo film di Christian Petzold, Orso d’Argento a Berlino nel febbraio scorso. Questa pellicola è ambientata sulla costa del Mar Baltico, dove il nord della Germania incontra la Polonia. I protagonisti sono Felix e Leon che si rifugiano per qualche giorno nella casa della famiglia del primo. L’idea è di dedicarsi al lavoro, un progetto fotografico per Felix e gli ultimi ritocchi a un romanzo per Leon, ma la quiete in casa è turbata da Nadja, presenza sfuggente percepita attraverso gli incontri amorosi e notturni interpretata dall’attrice Paula Beer.

La Guerra dei Nonni

La Guerra dei Nonni è la commedia italiana per tutta la famiglia diretta da Gianluca Ansanelli con per protagonisti i comici Vincenzo Salemme e Max Tortora. Gerri è un nonno premuroso e attento che vive in casa con sua figlia, il marito di lei e i suoi adorati nipotini. La famiglia ha un equilibrio particolare, con regole ben precise, a portare scompiglio nell’abitazione è nonno Tom, che dopo anni trascorsi all’estero fa la sua comparsa.

Palazzina Laf

Palazzina Laf film 2023

Quest’anno il cinema italiano si è differenziato per i debutti alla regia di noti attori o attrici e Palazzina Laf è la prima volta dietro la macchina da presa di Michele Riondino. Il regista recita il ruolo dell’operaio Caterino Lamanna che vive in una masseria caduta in disgrazia a causa della vicinanza al siderurgico e sta per sposarsi con Anna con cui condivide il sogno di andare a vivere in città. Quando i dirigenti aziendali decidono di fare di lui una spia per individuare gli operai di cui sarebbe bene liberarsi, il protagonista comincia a pedinare i colleghi con lo scopo di denunciarli. Ben presto chiede di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF (acronimo di laminatoio a freddo) il reparto-lager dell’Ilva riservato ai lavoratori “scomodi” e scoprirà la dura realtà. Nel cast anche Elio germano e Vanessa Scalera

Silent Night – Il silenzio della vendetta

Silent Night - Il silenzio della vendetta film 2023

Silent Night – Il silenzio della vendetta è il nuovo film di John Woo che torna con una produzione americana dopo anni dedicati solo al cinema asiatico. Questo lungometraggio è un revenge movie ad alta tensione con per protagonista Joel Kinnaman, già visto in serie come Altered Carbon e in The Suicide Squad. Kinnaman interpreta un padre tormentato che assiste impotente alla morte di suo figlio dopo essere stato coinvolto nel fuoco incrociato di una banda alla vigilia di Natale. Nel cast anche Scott Mescudi, conosciuto da tutti come Kid Cudi.

Un anno difficile

Un anno difficile film 2023

Il titolo che chiude gli ultimi film di Novembre è Un anno difficile dei francesi Olivier Nakache e Eric Toledano. I protagonisti sono Albert e Bruno, consumatori compulsivi, sovraindebitati, vivono tra schemi meschini per l’uno e una vita personale alla deriva per l’altro. È nel percorso associativo che entrambi intraprendono, per rimettersi a galla, che incontreranno giovani attivisti ribelli, allarmisti climatici, amanti della giustizia sociale e dell’eco-responsabilità. Più attratti dal cibo e dalla birra gratis che dalle buone azioni, Albert e Bruno integreranno gradualmente il movimento senza convinzione, se non quella di approfittare di ogni azione e di ogni ribellione al complotto e trarne profitto e conosceranno una giovane interpretata da Noémie Merlant.

The Apprentice: Sebastian Stan sarà un giovane Donald Trump nel film

0

Come riportato da Deadline, Sebastian Stan avrebbe appena firmato per il ruolo probabilmente più insolito della sua carriera. L’attore, infatti, interpreterà un giovane Donald Trump nel prossimo film del regista Ali Abbasi, intitolato The Apprentice. Deadline riporta inoltre che nel cast del film, oltre a lui, ci sono anche Jeremy Strong nel ruolo del famigerato avvocato Roy Cohn e Maria Bakalova nel ruolo della prima moglie di Trump, Ivana Trump. Il film è descritto come una “esplorazione del potere e dell’ambizione” e la produzione è già cominciata all’inizio di questa settimana.

Il film prende il titolo dal noto reality show andato in onda sulla NBC tra il 2004 e il 2017, che Trump ha condotto per quattordici stagioni, The Apprentice. Ambientato nella New York degli anni ’70 e ’80, il film vedrà dunque gli sforzi di Trump per costruire la sua attività immobiliare e approfondirà anche il suo rapporto con il famigerato avvocato Cohn, che avrà dunque un ruolo da mentore-protettore. La sceneggiatura è di Gabriel Sherman, già autore di The Loudest Voice in the Room e dei relativi articoli del New York Magazine che hanno ispirato la serie limitata The Loudest Voice, con Russell Crowe nel ruolo del fondatore di Fox News Roger Ailes.

Abbasi è invece reduce dalla regia di due episodi di The Last of Us della HBO, ma anche dal successo del suo recente lungometraggio, Holy Spider, un thriller con serial killer presentato in anteprima al Festival di Cannes 2022, che ha fatto vincere alla protagonista Zar Amir Ebrahimi il premio per la migliore interpretazione femminile. Tra gli altri suoi lavori figurano il film fantasy Border, candidato all’Oscar, e l’horror berlinese Shelley. The Apprentice sarà dunque per lui l’occasione di farsi notare ulteriormente nel contesto statunitense, come sarà anche per Stan l’opportunità di misurarsi con un ruolo diverso da quelli fino ad oggi interpretati.

Non ci resta che il crimine – La serie: recensione della prima puntata della serie su Sky

Con la trilogia fantastico-comica Non ci resta che il crimine, diretta da Massimiliano Bruno dal 2019, abbiamo conosciuto meglio la Roma degli anni Ottanta, addentrandoci nei luoghi simbolo in cui al tempo operava la banda della Magliana; poi quella degli anni Quaranta, in piena Seconda Guerra Mondiale, con tutti gli eventi che portarono alla caduta del regime fascista. Ora, le tre pellicole con al centro Moreno, Sebastiano (che non ci sarà) e Giuseppe, a cui si è aggiunto Claudio nell’ultimo C’era una volta il crimine, assumono una nuova veste e si presentano sotto forma di serie televisiva. Non ci resta che il crimine – La serie, si re-impossessa del titolo d’esordio – omaggio al Non ci resta che piangere di Troisi e Benigni – che ha dato il via alla bene accolta trilogia in cui, a troneggiare, sono i tanto amati viaggi nel tempo alla Ritorno al futuro. In arrivo in esclusiva su Sky e in streaming NOW dal 1 dicembre, per un totale di 6 episodi, la serie vede il come back di Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi e Giampaolo Morelli, e una new entry di tutto rispetto quale Maurizio Lastrico. Non ci resta che il crimine – La serie è prodotta da Sky Studios e Lucisano per Italian International Film.

Non ci resta che il crimine – la serie, la trama

La serie inizia dopo gli eventi di C’era una volta il crimine. Giuseppe, dopo aver appurato che i suoi genitori vogliono vendere la casa in cui lui è cresciuto, trova in un cofanetto una foto misteriosa: due ragazze hanno in braccio un bambino piccolo, ossia lui. Rovistando meglio, capisce di essere stato adottato, e che per tutta la vita quelli che credeva essere sua madre e suo padre gli hanno mentito spudoratamente. Per fortuna, sullo sfondo dell’immagine, c’è una data: 17 giugno 1970. Giuseppe decide così di rintracciarle per conoscere la verità, passando attraverso l’oramai famoso wormhole e finendo nella Roma in cui la sinistra giovanile e la destra eversiva hanno preso il potere. Nel presente, però, qualcosa è andato storto con i conti bancari di Moreno e Claudio, i quali si ritrovano con i fondi bloccati. Con l’aiuto di Gianfranco, i due raggiungeranno Giuseppe per aiutarlo a sistemare la faccenda, poiché i problemi finanziari dipendono proprio da lui. Ma una volta arrivati lì si ritroveranno invischiati in una situazione più grande di loro: intanto, l’amico, è intenzionato a conoscere la madre biologica, spingendosi un po’ troppo oltre.

Non ci resta che il crimine - La serie

La Roma degli anni Settanta

Il primo episodio di Non ci resta che il crimine – La serie – l’unico visionato in anteprima – comincia facendo capire al suo pubblico di aver conservato tutte quelle peculiarità che hanno reso appetibile la trilogia. È una puntata che prepara il terreno per quel che sarà il discorso narrativo principale della serie, la quale è pronta a far vivere ai suoi spettatori un’esperienza più lunga – come il format richiede – e sopratutto più ricca di dettagli. Se nei film la storia in termini di contenuto era meno incisiva e subalterna, per lasciare spazio a un racconto più votato all’intrattenimento puro, duro e sincero, con il formato seriale questa sembra farsi più presente, e dalla prima puntata capiamo che avrà una struttura più solida. Rimanendo ancorati ai salti temporali – oramai vero e proprio must delle pellicole fantasy – la colorita banda ci teletrasporta nella Roma degli anni Settanta.

Siamo in pieno fermento sociale e politico, con la rivoluzione culturale che si fa spazio fra i giovani. Si diffondono movimenti quali l’hippie e il punk e si cerca di imporre ancor di più la propria voce e la propria libertà individuale. Sono anche gli anni in cui la politica si fa ancora più presente nelle università, come la Sapienza e la Facoltà di Lettere e Filosofia, luogo in cui si svolge il primo episodio, con i ragazzi sempre più orientati verso il PCI. La data in cui però si ritrovano Moreno, Claudio e Giuseppe è storicamente importante nell’era calcistica: 17 giugno 1970, giornata in cui gli Azzurri batterono la Germania per 4-3. Una partita significativa, così come la sequenza contenuta nell’episodio, che diventa chiara reference di Non ci resta che il crimine, quando nel’82, altra data da ricordare, Giuseppe svela a Renatino che l’Italia vincerà i Mondiali contro la Germania. Non ci resta che il crimine – La serie ci delinea perciò il contesto entro il quale i nostri sui generis protagonisti si muoveranno, e sappiamo che negli episodi seguenti sarà preso in esame un evento storico in particolare: il fallito Golpe Borghese.

Un primo episodio che funziona

Sin dal primo episodio di Non ci resta che il crimine – La serie si ride. La comicità, rintracciata sia nel linguaggio verbale che espressivo dei tre amici, continua a essere la colonna portante. Per non farci dimenticare che, pur essendo un prodotto contaminato da diversi generi quali gangster e fantasy, i capisaldi restano quelli della commedia dissacrante. Le situazioni rocambolesche, che ritroviamo già nel primo episodio (che vuole partire con il botto), sono l’elemento caratterizzante che siamo sicuri permeerà in tutta la serie, e sono supportate da un cast il quale attraverso la propria romanicità (ma anche napoletaneità) riesce a dare quella giusta verve, e delle più che azzeccate gag, tali da coinvolgere e divertire.

Moreno, Claudio e Giuseppe ci trascinano perciò in questa nuova pazza avventura con tutto il loro spirito brioso, seppur debbano ricordarsi di gestire loro stessi con molta prudenza: come sempre, esistono i paradossi temporali, una spada di Damocle da non sottovalutare. Dovranno stare attenti a non cambiare il passato, seppur questa volta Giuseppe sembri ancor più incline a farlo, altrimenti gli effetti si vedranno nel presente. Il primo episodio di Non ci resta che il crimine – La serie setta dunque il tono dell’intero show, promettendoci che, andando avanti, avremo un crescendo di esperienze assurde, folli e divertenti. E chissà, magari l’aver dato alla trilogia l’opportunità di essere una serie, ci permetterà anche di legarci meglio ai suoi irresistibili protagonisti.

Sonic 3: svelata la data di uscita del film e una prima immagine di Shadow

0

Nella scena post-credits di Sonic 2 – Il film, l’agente Stone – il fidato collaboratore del Dr. Robotnik, ascolta il comandante Walters venire informato del ritrovamento di un file vecchio di cinquant’anni durante la cancellazione dei dati di Robotnik dai sistemi G.U.N., contenente le coordinate di un centro di ricerca segreto. Walters realizza terrorizzato che si tratta della struttura ospitante il “Progetto Shadow”, e contemporaneamente, in tale luogo, una capsula criogenica si attiva risvegliando al suo interno un misterioso riccio nero a strisce rosse. La scena, dunque, anticipava la realizzazione di Sonic 3 e l’arrivo di Shadow the Hedgehog.

Ora, Paramount Pictures ha confermato (via GameFragger.com) che Sonic 3 uscirà come previsto il 20 dicembre 2024. C’erano stati alcuni timori su possibili ritardi causati dallo sciopero della WGA e della SAG-AFTRA, ma a quanto pare questi non si verificheranno. Insieme con questa notizia arriva anche una prima immagine che mostra Shadow pronto a entrare in azione. È difficile non notare gli iconici stivali del personaggio e, a un’analisi più attenta, sembra che si tratti di una foto della controfigura che verrà utilizzata sul set per dare agli attori qualcosa di concreto con cui relazionarsi.

Una cosa che questo sneak peek non rivela è però chi presterà la voce a Shadow. Keanu Reeves rimane una delle proposte preferite dai fan e, dopo che Idris Elba è stato arruolato per interpretare Knuckles sia in Sonic 2 che nell’annunciata serie televisiva spin-off, ci si può aspettare che sia un personaggio di spicco a ricoprire tale nuovo ruolo. Sappiamo però che Jeff Fowler tornerà alla regia, mentre Ben Schwartz (Sonic the Hedgehog), Colleen O’Shaughnessey (Miles “Tails” Prower), Idris Elba (Knuckles the Echidna), James Marsden (Tom Wachowski) e Tika Sumpter (Maddie Wachowski) riprenderanno i rispettivi ruoli dei primi due film.

Il futuro di Jim Carrey nei panni del Dr. Robotnik non è al momento chiaro, poiché il primo sequel ha lasciato il suo destino piuttosto ambiguo, presumibilmente nel caso in cui l’attore non avesse intenzione di riprendere il ruolo per una terza volta. Quello che sappiamo è che non è previsto un recasting per il cattivo, una notizia che è stata accolta con favore dai fan e che lascia dunque aperta la porta alla possibilità che l’imprevedibile Dr. Robotnik faccia il suo ritorno, facendo squadra con il temibile nonno per cercare catturare una volta per tutte Sonic.

https://twitter.com/SonicMovie/status/1729878742775001179?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1729878742775001179%7Ctwgr%5Eaf07485c86ee52caaf5cc08966d67fc58b235ae5%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fvideo-games%2Fsonic-the-hedgehog%2Fsonic-the-hedgehog-3-2024-release-date-confirmed-as-new-photo-confirms-plans-for-shadows-long-awaited-debut-a208078

The Marvels: il CEO della Disney Bob Iger spiega lo scarso risultato del film

0

The Marvels è nelle sale da tre settimane ormai e nel corso di esse il blockbuster dei Marvel Studios è stato oggetto di molte discussioni. Il film è balzato agli onori della cronaca per aver registrato il più grande calo di incassi nella storia del Marvel Cinematic Universe e molti hanno provato ad ipotizzare gli elementi che hanno portato a questa performance di molto al di sotto delle aspettative, dallo sciopero degli attori della SAG-AFTRA, recentemente conclusosi, ai passi falsi compiuti con la promozione del film. Bob Iger, CEO della Disney, si unisce ora alla conversazione, suggerendo quelli che ritiene essere i motivi di tale infelice risultato.

The Marvels è stato girato durante il COVID e non c’è stata abbastanza supervisione sul set da parte dei dirigenti“. ha affermato Iger durante il NYT DealBook Summit 2023. Dunque una molteplicità di fattori, dalla pandemia alla mancanza di controllo riguardo lo sviluppo e le riprese del film. Naturalmente anche la campagna marketing limitata dagli scioperi ha però avuto la sua parte in questo triste risulato. Costato poco più di 200 milioni di dollari, The Marvels ne ha ad oggi incassati appena 187 in tutto il mondo, affermandosi dunque come il peggior incasso dell’MCU.

The Marvels, leggi la nostra recensione

The Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar Brie Larson, è sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non sono tornati dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, è diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci sono anche Iman Vellani (Ms. Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreta il villain principale. Il film è in sala dall’ 8 novembre 2023.

Leggi anche:

Watchmen: Christopher Nolan elogia il film di Zack Snyder definendolo “in anticipo sui tempi”

0

Watchmen, diretto nel 2009 da Zack Snyder, è stato non solo un fedele adattamento dei fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons, ma anche un film sui supereroi che ha contribuito alla decostruzione di tali figure divine, che in quegli anni stavano inizialmente prendendo d’assalto i cinema di tutto il mondo. Sfortunatamente, il film non ha ricevuto un’accoglienza particolarmente calorosa e ha incassato solo 185 milioni di dollari a fronte di un budget, allora considerevole, di 120 milioni. Watchmen non è poi ancora riuscito a raggiungere lo status di cult, ma possiede indubbiamente una solida fanbase che non manca di ricordarlo ed elogiarlo pubblicamente.

A far parte di questo gruppo vi è anche il regista Christopher Nolan. I un profilo dedicato a Snyder dal The Hollywood Reporter, si riporta infatti la seguente affermazione del regista di Oppenheimer: “Ho sempre creduto che Watchmen fosse in anticipo sui tempi. L’idea di una squadra di supereroi, che sovverte così brillantemente, non era ancora una cosa da film. Sarebbe stato affascinante vederlo uscire dopo gli Avengers“. Il film si concentra infatti sui lati più oscuri di coloro che dovrebbero essere i vigilanti di quanto avviene sulla terra, con Snyder che ha brillantemente riproposto quanto espresso da Moore e Gibbons nei loro fumetti.

Nel 2019 come noto è poi stata realizzata anche una serie televisiva prodotta dalla HBO e sviluppata da Damon Lindelof come sequel del racconto a fumetti. Attualmente la Warner Bros. è invece al lavoro su un adattamento animato di Watchmen, nel quale però Snyder non è coinvolto in questo e di cui al momento non ci sono notizie sul team creativo o sul cast. Il film del 2009 rimane però un punto fermo, che ben prima che gli Avengers o la Justice League arrivassero sul grande schermo ha proposto un team di eroi e mostrato i difficili rapporti tra di essi, dove ognuno si svela essere l’incarnazione di un determinato aspetto degli Stati Uniti d’America.

Furiosa: dal CCXP23 arriva una prima immagine di Anya Taylor-Joy

0
Furiosa: dal CCXP23 arriva una prima immagine di Anya Taylor-Joy

C’è grande attesa per Furiosa, il prequel spin-off di Mad Max: Fury Road previsto nei cinema per il 24 maggio 2024. In attesa di immagini ufficiali e di un trailer, il film, che racconta le origini dell’Imperatrice Furiosa, si presenta ora con una prima foto mostrata alla convention CCXP23, la quale mostra la protagonista interpretata da Anya Taylor-Joy in tutto il suo splendore. Si tratta di una promo art, ricondivisa su Instagram da Collider, in cui l’attrice appare ricoperta d’oro e con un braccio meccanico che rimedia al suo arto mancante. Di seguito, ecco il post contenente la foto.

Furiosa, quello che sappiamo sul film

In Furiosa Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. Sebbene andrà a raccontare le origini di tale personaggio, la trama vera e propria del film è attualmente ancora sconosciuta. L’attrice ha però recentemente rivelato che Furiosa è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“.

Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures. Oltre a Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il 24 maggio 2024.

Corda tesa: trama, cast e curiosità sul film con Clint Eastwood

Corda tesa: trama, cast e curiosità sul film con Clint Eastwood

Negli anni Settanta e Ottanta il regista e attore Clint Eastwood ha interpretato per il grande schermo ad alcuni dei più noti film di genere poliziesco, tra cui la serie dedicata all’ispettore Callaghan, con i titoli Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan e Cielo di piombo. Nel 1984 ha però vestito i panni del detective Wes Block in Corda tesa, scritto e diretto da Richard Tuggle, già sceneggiatore del celebre Fuga da Alcatraz. All’interno di questo non si ritrova però solo un caso da risolvere, ma anche un vero e proprio giallo psicologico, che porta lo spettatore a scontrarsi con personaggi molto più complessi di quello che sembrano.

La storia al centro di questo nasce da un’idea originale di Tuggle, il quale però durante la lavorazione si scontrò con la forte personalità di Eastwood. L’attore, infatti, era qui anche produttore del film. Giudicando troppo lento il modo di lavorare di Tuggle, egli diresse molte delle scene principali, così da ridurre i tempi e i costi. Eastwood è infatti noto per la sua celerità nel realizzare film, cosa che cerca di ottenere anche quando non è direttamente a capo delle riprese. Al momento della sua uscita in sala, Corda tesa arrivò ad ottenere un buon risultato economico, guadagnando un totale di 48 milioni di dollari.

Il film venne poi lodato per le sue ambizioni narrative e visive, dettagli che contribuiscono a renderlo un titolo particolarmente intrigante. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Corda tesa: la trama del film

La storia ha inizio a New Orleans, dove una giovane donna viene seguita e uccisa da un misterioso uomo con indosso scarpe da ginnastica con stringhe gialle. Ad investigare sul caso è il detective Wes Block. Divorziato e con due figlie a carico, questi inizia a ricercare una serie di detagli che possano condurlo rapidamente all’individuazione dell’assassino. Questo risulta essere un maniaco strangolatore che uccide giovani donne, meglio se prostitute. Block inizia così a frequentare ogni angolo della città, passando da locali equivoci a bordelli, senza però riuscire a trovare traccia dell’assassino.

Per poter fare qualche progresso, egli sarà allora costretto a rivolgersi a Beryl Thibodeaux, attivista che è solita organizzare corsi di autodifesa per le donne. I due hanno però da subito un rapporto particolarmente conflittuale, e non sarà facile collaborare in vista di un obiettivo comune. Quando nuove vittime si presenteranno, stringere il cerchio quanto prima si rivelerà indispensabile. Sarà allora che Block capirà che l’assassino sta intraprendendo un perverso gioco proprio con lui, sfidandolo e provocandolo sempre di più.

Corda tesa cast

Corda tesa: il cast del film

Quello di Wes Block è un personaggio scritto appositamente per Clint Eastwood, che in quegli anni aveva già dato prova di essere un convincente poliziotto sul grande schermo. La sua interpretazione qui fu giudicata talmente tanto buona che egli era dato come certo candidato al miglior attore al premio Oscar. Tale nomination, tuttavia, non si concretizzò. Corda tesa è inoltre il primo dopo sei film consecutivi in cui Eastwood non recita accanto alla sua compagna dell’epoca, l’attrice Sondra Locke. I produttori volevano infatti interrompere quella collaborazione, giudicata non più capace di intrattenere. Al posto della Locke, per il ruolo di Beryl Thibodeaux venne allora scelta l’attrice canadese Geneviève Bujold, canddiata all’Oscar per il film Anna dai mille giorni.

Nel film sarebbe dovuta essere presente una scena di sesso tra lei e Eastwood, ma a causa della contrarietà della Bujold, l’attore decise di rimuoverla. L’attrice Dan Hedaya è invece presente nei panni della detective Molinari, mentre Marco St. John dà vita a Leander Rolfe, un ruolo controverso per il quale egli si preparò a lungo. Importante era infatti la caratterizzazione di questo, affinché il personaggio rimanesse particolarmente impresso nello spettatore. Nel film è inoltre presente Alison Eastwood. Figlia dell’attore, questa aveva 12 anni all’epoca delle riprese ed interpreta nel film Amanda, una delle figlie del protagonista. L’attrice aveva già collaborato brevemente con il padre in altri film precedenti, e tornerà ad interpretare sua figlia anche nel recente Il corriere – The Mule.

Corda tesa: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Corda tesa è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 29 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

John Lennon: Murder Without A Trial, il trailer della docu-serie Apple Tv+

0

Apple TV+ ha svelato il trailer di “John Lennon: Murder Without A Trial“, la nuova docuserie in tre parti narrata dal vincitore dell’Emmy Kiefer Sutherland (“24”, “The Caine Mutiny Court Martial”), in arrivo il 6 dicembre. Attraverso interviste esclusive a testimoni oculari e foto inedite della scena del crimine, il documentario getta una nuova luce sulla vita e sull’omicidio dell’icona della musica e della cultura John Lennon, nonché sulle indagini e sulla condanna di Mark David Chapman, il suo assassino reo confesso.

“John Lennon: Murder Without A Trial” offre un esame più approfondito dell’omicidio di John Lennon che nel 1980 ha scioccato e rattristato il mondo. In virtù del Freedom of Information Act, la produzione ha ottenuto libero accesso alle informazioni detenute dal Dipartimento di Polizia di New York, dalla Commissione per la libertà vigilata e dall’ufficio del Procuratore Distrettuale. La docuserie include interviste esclusive a testimoni oculari mai rilasciate prima, tra cui: Richard Peterson, un tassista che fu testimone della sparatoria; Jay Hastings, un portiere del The Dakota che sentì le ultime parole di Lennon; David Suggs, l’avvocato difensore di Mark David Chapman; Elliot Mintz, un confidente di Lennon e Yoko Ono; la dottoressa Naomi Goldstein, la psichiatra che per prima valutò Chapman.

La serie è prodotta per Apple TV+ dal team di 72 Films, vincitore di un BAFTA e di un Emmy, diretto da Nick Holt (“The Murder Trial”, “Responsible Child”) e Rob Coldstream (“Jade: The Reality Star Who Changed Britain”) con i produttori esecutivi David Glover (9/11: One Day in America”), Mark Raphael (“Crime and Punishment”) e Rob Coldstream, oltre ai produttori Simon Bunney e Louis Lee Ray.

Fallout: le prime immagini della nuova serie Prime Video

0
Fallout: le prime immagini della nuova serie Prime Video

Prime Video ha svelato le prime immagini dall’attesissima nuova serie Fallout, che sarà disponibile in esclusiva dal 12 aprile 2024, in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Basata su una delle più grandi serie di videogiochi di tutti i tempi, Fallout è la storia di chi ha e chi non ha in un mondo in cui non c’è quasi più nulla da avere. 200 anni dopo l’apocalisse, i gentili abitanti dei lussuosi rifugi antiatomici sono costretti a tornare nell’infernale paesaggio irradiato che i loro antenati si sono lasciati alle spalle e sono scioccati nello scoprire un universo incredibilmente complesso, allegramente bizzarro e incredibilmente violento che li aspetta.

Jonathan Nolan e Lisa Joy sono executive producer per Kilter Films sotto il loro overall deal con Amazon. Nolan ha diretto i primi tre episodi di questa serie epica. Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner sono executive producer, autori e co-showrunner. Il cast della serie include Ella Purnell (Yellowjackets), Walton Goggins (The Hateful Eight), Aaron Moten (Emancipation – Oltre la libertà). Athena Wickham di Kilter Films è anche executive producer insieme a Todd Howard per Bethesda Game Studios e James Altman per Bethesda Softworks. Amazon e Kilter Films producono in associazione con Bethesda Game Studios e Bethesda Softworks. Il cast include anche Moisés Arias (Il re di Staten Island), Kyle MacLachlan (Twin Peaks), Sarita Choudhury (Homeland), Michael Emerson (Person of Interest), Leslie Uggams (Deadpool), Frances Turner (The Boys), Dave Register (Heightened), Zach Cherry (Scissione), Johnny Pemberton (Ant-Man), Rodrigo Luzzi (Dead Ringers – Inseparabili), Annabel O’Hagan (Law & Order: Unità Vittime Speciali) e Xelia Mendes-Jones (La Ruota del Tempo). Sarà disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori in tutto il mondo.

I personaggi

  • Ella Purnell nel ruolo di “Lucy”. Lucy è un’abitante del Vault ottimista con uno spirito tutto americano. La sua natura pacifica e idealista viene messa alla prova quando le persone fanno del male ai suoi cari.
  • Aaron Moten nel ruolo di “Maximus”. Un giovane soldato nasconde il suo tragico passato mentre presta servizio in una fazione militarista chiamata Confraternita d’Acciaio. Crede nella nobiltà della missione della Confraternita di portare la legge e l’ordine nella Zona Contaminata, e farà di tutto per promuovere i suoi obiettivi.
  • Walton Goggins nel ruolo di “Il Ghoul”. Il Ghoul sopravvive nella Zona Contaminata come cacciatore di taglie. È pragmatico, spietato e nasconde un passato misterioso.
  • Kyle MacLaughlin nel ruolo di “Soprintendente Hank”. Hank è il soprintendente del Vault 33 e padre di Lucy. È desideroso di cambiare il mondo in meglio.

Kilter Films

Kilter Films è una premiata società di produzione con sede a Los Angeles, fondata e gestita da Lisa Joy e Jonathan Nolan con la loro partner produttrice Athena Wickham. Nolan è uno scrittore, regista e produttore acclamato dalla critica e nominato agli Academy Award® e agli Emmy Award®, noto per il suo lavoro su Il cavaliere oscuro, Interstellar e Memento. Joy è uno scrittore, regista e produttore nominato agli Emmy Award®. Kilter Films ha prodotto la serie di successo della HBO Westworld, che ha ottenuto 54 nomination agli Emmy® nel corso delle sue quattro stagioni, oltre a nomination ai DGA, WGA, PGA e SAG, e rimane la prima stagione dello show con il più alto indice di ascolto nella storia della HBO. Grazie all’accordo con Amazon, Kilter Films ha prodotto l’adattamento in serie del romanzo thriller fantascientifico del 2014 di William Gibson, Inverso – The Peripheral, con Chloe Grace Moretz, Gary Carr e Jack Reynor. Ha inoltre collaborato con Bethesda Game Studios per sviluppare Fallout, una serie televisiva per Amazon basata sul franchise di videogiochi più venduto al mondo, con Ella Purnell, Walton Goggins e Aaron Moten, e con Nolan regista dei primi tre episodi. Kilter Films ha anche prodotto la serie poliziesca Person of Interest, nominata agli Emmy® e creata da Nolan, che è andata in onda per cinque stagioni e oltre 100 episodi sulla CBS. Nel cinema, Joy ha debuttato alla regia con Reminiscence per la Warner Bros. Con Hugh Jackman, Rebecca Ferguson e Thandiwe Newton, Joy ha scritto la sceneggiatura, che è entrata nella Black List, ed è stata prodotta con Nolan e Wickham. Kilter Films produce anche marketing interattivo e transmediale, tra cui uno spot per il Super Bowl di Westworld diretto da Nolan.

Noi siamo leggenda: l’8 dicembre presentato il libro-fanbook omonimo

0

Dopo il debutto su Rai 2 e RaiPlay della serie tv “Noi siamo leggenda”, cresce l’attesa per la presentazione del libro-fanbook “Noi siamo leggenda”, edito da Rai Libri, che sarà presentato in anteprima assoluta venerdì 8 dicembre alle 18.15 sul palco Rai della manifestazione “Più libri, più liberi” (alla Nuvola dell’Eur a Roma) alla presenza del regista Carmine Elia, di alcuni membri del cast e del direttore di Rai Libri Roberto Genovesi. L’uscita ufficiale sarà il 12 dicembre. All’interno si potranno trovare foto esclusive del backstage, gli scatti di scena più belli e una selezione di quiz e giochi enigmistici a tema.

La serie è diretta da Carmine Elia (“Mare Fuori”, “Sopravvissuti”), ideata da Valerio D’Annunzio e Michelangelo La Neve, prodotta da Nicola e Marco De Angelis ed è una coproduzione Rai Fiction e Fabula Pictures in collaborazione con Prime Video. Federation International si occuperà della distribuzione internazionale.

Nel cast principale, tra gli altri, Emanuele Di Stefano, Claudia Pandolfi, Antonia Liskova, Nicolas Maupas, Giacomo Giorgio, Beatrice Vendramin, Giulio Pranno, Valentina Romani, Milo Roussel, Sofya Gershevich, Margherita Aresti, Giulia Lin e Lino Guanciale.

La storia della serie è quella di cinque ragazzi – e del loro mondo – con cinque poteri straordinari che affondano le radici nelle loro paure e nei loro desideri più profondi, capaci di stravolgere le loro vite. Un coming of age che unisce dramma, azione e ironia in una narrazione originale, capace di rinnovare e riscrivere i canoni del racconto young adult di supereroi. Niente missioni iperboliche, nessun universo da salvare o supercattivi da combattere. Un racconto di formazione in cui i superpoteri si fanno metafora delle difficoltà che gli adolescenti sono chiamati ad affrontare. Un affresco commovente, forte, divertente e spiazzante di una società – la nostra – e di una parentesi della vita – l’adolescenza – in cui tutti, almeno una volta, hanno sognato di avere i superpoteri. Per combattere le ingiustizie che li circondano. Vincere la propria insicurezza. Accettarsi. Fare la cosa giusta. Senza immaginare che qualcuno, nell’ombra, è consapevole della vera origine degli improvvisi poteri.

The Crown, Stagione 6, Parte Due: le prime foto del cast

0
The Crown, Stagione 6, Parte Due: le prime foto del cast

Netflix svela le prime foto della seconda parte della sesta e ultima stagione di The Crown, che sarà disponibile su Netflix il 14 dicembre 2023.

Nella seconda parte, composta da sei episodi, ad assumere i ruoli del Principe William e del Principe Harry saranno Ed McVey e Luther Ford. Insieme a loro ci sarà Meg Bellamy nei panni di Kate Middleton. Si tratta dei ruoli di debutto per i tre attori.

Il principe William cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College dopo la morte di sua madre mentre la monarchia deve cavalcare l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo d’Oro, la Regina riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale tra William e Kate.

Da quando è arrivata su Netflix nel 2016, la serie The Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni (con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri ancora.

The Crown Stagione 6 Prima Parte: recensione della serie Netflix

Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, ecco il listino Lucky Red

0

Direttamente dalle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, arriva il listino Lucky Red, che ha presentato le sue uscite per i prossimi sei mesi di cinema in sala. Ecco di seguito i titoli:

lucky red

6 dicembre  

COUP DE CHANCE

Regia: WOODY ALLEN

Cast: Lou de Laage, Valerie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider

   
21 dicembre FOGLIE AL VENTO (FALLEN LEAVES)

Regia: AKI KAURISMÄKI

Cast: Alma Pöysti, Jussi Vatanen

   
1 gennaio IL RAGAZZO E L’AIRONE

Regia: HAYAO MIYAZAKI

   
4 gennaio PERFECT DAYS

Regia: WIM WENDERS

Cast: Koji Yakusho, Tokio Emoto, Arisa Nakano, Aoi Yamada, Yumi Aso, Sayuri Ishikawa

   
22-24 gennaio

evento

IL CACCIATORE 4K

Regia: MICHAEL CIMINO

Cast: Robert De Niro, Christopher Walken, John Cazale, Meryl Streep

   
14 febbraio PAST LIVES

Regia: CELINE SONG

Cast: Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro

   
Marzo

Evento

ANSELM

Regia: WIM WENDERS

Documentario

   
Marzo THE TEACHER’S LOUNGE

Regia: ILKER ÇATAK

Cast: Leonie Benesch, Michael Klammer, Rafael Stachowiak, Eva Löbau

   
Marzo LA PASSIONE DI DODIN BOUFFANT

Regia: TRÀN ANH HÙNG

Cast: Juliette Binoche, Benoît Magimel

   
Aprile E LA FESTA CONTINUA

Regia: ROBERT GUÉDIGUIAN

Cast: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Lola Naymark, Robinson Stévenin

   
Aprile MAY DECEMBER

Regia: TODD HAYNES

Cast: Natalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton

   
Aprile MILLER’S GIRL

Regia: Jade Halley Bartlett

Cast: Martin Freeman, Jenna Ortega, Dagmara Dominczyk, Gideon Adlon, Bashir Salahuddin

   
Maggio THE GREAT ESCAPER

Regia: OLIVER PARKER

Cast: Michael Caine, Glenda Jackson, Wolf Kahler, John Standing

   
Maggio EILEEN

Regia: WILLIAM OLDROYD

Cast: Anne Hathaway, Thomasin McKenzie, Shea Whigham, Marin Ireland, Owen Teague

   
Giugno DAAAAAALÌ!

Regia: QUENTIN DUPIEUX

Cast: Anaïs Demoustier, Gilles Lellouche, Edouard Baer, Jonathan Cohen, Pio Marmaï, Didier Flamand, Romain Duris

   
Giugno DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE

Regia: FRANCESCO FRANGIPANE

Cast: Edoardo Pesce, Vanessa Scalera, Anna Bonaiuto, Giorgio Colangeli, Elena Radonicich, Massimiliano Benvenuto

Il cielo brucia, recensione del film di Christian Petzold

Il cielo brucia, recensione del film di Christian Petzold

Devo lavorare“: questo è il mantra di Leon (Thomas Schubert), protagonista del nuovo film di Christian Petzold, Il cielo brucia. Frase che risuona come una vera e propria dichiarazione di intenti ma che svela, in realtà, lo capiremo prestissimo, un piccolo io insicuro non può ammettere che sta procrastinando e si sta isolando da tutto pur di non lavorare. Al centro del nuovo progetto del regista tedesco, dal 30 novembre nelle sale italiane, c’è questa personalità apparentemente insondabile, un giovane scrittore che ha pubblicato il suo primo libro, apparentemente con buone recensioni. Ora sta lavorando al secondo, una stesura alquanto difficile, lottando contro il processo lavorativo, la sua fiducia in se stesso e la sua visione del mondo.

Il cielo brucia, la trama

Leon (Thomas Schubert), giovane scrittore che sta lavorando al suo secondo romanzo, si reca con l’amico Felix (Langston Uibel) nella casa di vacanze della mamma di quest’ultimo, per trascorrere qualche giorno di meritato riposo al mare. Non fosse che una serie di imprevisti iniziano a palesarsi, scombinando il loro piano: prima, la loro macchina si rompe e Leon, brontolone per antonomasia, accetta riluttante di attraversare il bosco. Finalmente trovano la casa ma, proprio come in una favola, questa non è vuota: scarpe, reggiseni e persino lasagne… c’è una giovane donna sconosciuta che la sta occupando. Il fatto che Leon sia già affascinato dalla sconosciuta ancor prima di conoscerne il nome – “Nadja“, le dice Felix dopo la telefonata con la madre, è la nipote di un collega di lavoro – non è tanto dovuto al suo evidente fascino quanto alla suggestiva architettura dell’intera atmosfera estiva elaborata da Petzold.

Attorno a Leon, dunque, Petzold imbastisce un intero parterre di personaggi enigmatici: Felix, suo amico e compagno di “vacanza”, un fotografo che vuole creare un portfolio per la sua domanda di ammissione all’Università delle Arti; Helmut (Matthias Brandt), che viaggia come editore di Leon per esaminare con lui il manoscritto. C’è poi Devid (Enno Trebs), il bagnino della spiaggia, che irrita Leon con la flessibilità del suo orientamento sessuale. Naturalmente, il collante di tutti questi rapporti è Nadia (Paula Beer), dapprima coinquilina non accolta benissimo, e centro erotico del film poi.

Il cielo brucia, una scena del film

Rossore emotivo

Il giugno sul Mar Baltico, il fruscio delle foglie, il mite azzurro del cielo, il silenzio della foresta, la piacevole sensazione di isolamento: a soli cinque minuti dal film, la descrizione atmosferica di Petzold è incredibilmente densa e coinvolgente. Proprio per questo colpisce il malessere di Leon, non come ribelle anticonformismo, ma come pigra incapacità di lasciarsi andare un po’ alla deriva, di assecondare la corrente, l’estate e i suoi umori. Sono queste parole chiave dell’estate, dell’umore e del disappunto a farci venire in mente subito Eric Rohmer, che ha saputo magistralmente prendere l’eccezionalità delle vacanze come sfondo per raccontare storie complesse sui sentimenti ambivalenti e su come questi plasmano le nostre vite.

Leon, per quanto il suo narcisismo lo renda per molti versi schietto, è anche incredibilmente sensibile e ricettivo. Non si rende conto di cosa veramente esalti il suo amico Felix o di cosa stia succedendo al suo editore, ma l’incantesimo che Nadja lancia sui suoi immediati dintorni lo colpisce quasi dolorosamente al cuore. Questa ambivalenza rende il film un grande ritratto non solo di un autore in difficoltà creativa, ma dello stesso Zeitgeist. Questa sorta di cielo rosso fantastico – creato dagli incendi boschivi nelle vicinanze – ne è un segnale fin dall’inizio. Felix e Leon lo sperimentano dal tetto della loro casa di vacanza la prima notte, come uno spettacolo impressionante ma di suggestione puramente estetica.

I due si rassicurano a vicenda sul fatto che gli incendi non li riguardano perché speciali venti marini proteggono il loro angolo. Si potrebbe decodificare questo discorso come un’allusione del tutto velata all’atteggiamento di tutti noi nei confronti dell’imminente catastrofe climatica: affascinati dallo spettacolo del pericolo, lo lasciamo accadere mentre ci immaginiamo avvolti da un falso senso di sicurezza. In realtà, è bene precisarlo, Il cielo brucia non si sofferma solo sull’apparente cecità di Leon nei confronti del movimento della vita, ma anche sulla sua sensibilità. Il fatto che non segua la corrente in questi giorni d’estate, che qualcosa lo disturbi sempre e lo colga impreparato, si rivela alla fine il suo dono speciale.

Paula Beer in Afire - Il cielo brucia

L’estate del dispiacere

Thomas Schubert, protagonista de Il cielo brucia, esprime brillantemente il disagio di Leon. Non solo nelle sue espressioni facciali, che sembrano sempre dire: “Ci sto provando!“, ma nell’intero linguaggio del corpo, nel modo in cui abita il paesaggio e si pone nei confronti di esso, sempre un po’ ingobbito, con i vestiti stropicciati che gli pendono addosso. Schubert dosa la sua rappresentazione della scontrosità in modo così preciso che non diventa mai una barzelletta: si ride un po’ del suo personaggio e del suo cattivo umore, ma mai in maniera burlesca. Allo stesso tempo, lo si capisce quasi troppo bene. Tutti intorno a lui si godono l’estate, vanno in piscina, fanno amicizia, non si preoccupano di tutti gli inconvenienti, che siano zanzare, coinquilini inattesi o rumori notturni incredibilmente fastidiosi. Come si fa a non sentirsi emarginati?

E poi c’è questa donna. Indossa un vestito rosso a fantasia, ha i capelli rossi lunghi fino alle spalle, prepara il caffè e stende il bucato, con Leon che scruta ogni sua mossa. Si chiama Nadja e quando invita Leon ad andare al mare con lei, lui rifiuta, anche se in realtà vorrebbe andarci: così, alimenta la sua frustrazione. Ma il vestito di Nadja non è l’unico rosso di questo film. Più a ovest, sentiamo che le foreste stanno bruciando, l’autostrada e diverse strade sono già chiuse e le prenotazioni negli hotel sulla spiaggia sono state cancellate. Felix afferma con convinzione che l’incendio è ancora a trenta chilometri di distanza e che il vento soffia nell’entroterra, quindi non c’è pericolo. Ma il vento cambia il suo giro e una notte i nostri protagonisti possono vedere dal tetto cosa sta arrivando. L’orizzonte si illumina come un tramonto: ma è un bagliore tremolante, il riflesso di una pira. Il cielo è in fiamme.

Non c’è bisogno di chiedersi dove Christian Petzold abbia avuto l’idea per questa storia: era nell’aria, così come quella di Undine, forse, veniva direttamente dal canto delle sirene. La domanda è, piuttosto, come Petzold riesca a inserire la componente catastrofica, insita nel titolo stesso, in modo così disinvolto nella narrazione, tanto da renderci conto di questa minaccia solo quando ha già quasi raggiunto i personaggi. Il Cielo brucia è il tipo di film in cui non succede nulla ma, in questo nulla, Petzold riesce a raccontare quasi tutto.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità