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Idris Elba: 10 cose che non sai sull’attore

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Idris Elba: 10 cose che non sai sull’attore

Idris Elba è uno di quegli attori che ha sorpreso il pubblico di tutto il mondo con le sue interpretazioni di personaggi iconici e indimenticabili. L’attore ha lavorato sodo sin dall’inizio e ha dimostrato più volte di saper scegliere i ruoli che valorizzassero il suo talento, indipendentemente dal genere.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Idris Elba.

Idris Elba: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. L’attore debutta sul grande schermo in Belle Maman (1999), per poi lavorare in Buffalo Soldiers (2001), I segni del male (2007), 28 settimane dopo (2007), American Gangster (2007), RocknRolla (2008), Il mai nato (2009) e The Losers (2010). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Thor (2011), Ghost Rider – Spirito di vendetta (2011), Prometheus (2012), Pacific Rim (2013), Thor: The Dark World (2013), Mandela – La lunga strada verso la libertà (2013), Avengers: Age of Ultron (2015), Beasts of No Nation (2015), Bastille Day – Il colpo del secolo (2016), Star Trek: Beyond (2016), La torre nera (2017), Molly’s Game (2017), Thor: Ragnarok (2017), Avengers: Infinity War (2018), Cats (2019), The Suicide Squad (2021) e The Harder They Fall (2021). È inoltre noto per aver recitato nelle serie The Wire (2002-2004) e Luther (2010-2019).

2. È anche doppiatore, produttore e regista. Nel corso della sua carriera Elba non ha svolto solo ed esclusivamente l’attività di attori, ma si è cimentato, per esempio, nel doppiaggio. Infatti, ha prestato la propria voce per i film Zootropolis (2016), Il libro della giungla (2016), Alla ricerca di Dory (2016) e Sonic – Il film 2 (2022). In quanto produttore, ha lavorato alla realizzazione dei film Legacy (2010), Demons Never Die (2011), Ossessione omicida (2014), Mandela, My Dad and Me (2015), Beast of No Nation, Little Big House (2016) e Tutta un’altra stoffa (2017) e delle serie Luther, Idris elba: Fighter (2017), Five by Five (2017), Guerrilla, In the Long Run e Turn Up Charlie. In qualità di regista, invece, ha diretto il film per la tv Rebellious Soul: The Musical (2014), due episodi della serie Storia in scena (2013-2015) e il film Yardie (2018), da lui anche prodotto.

idris elba

Idris Elba: la moglie e i figli

3. Si è sposato tre volte. L’attore ha già alle spalle due matrimoni: infatti, è stato sposato dal 1999 al 2003 con la make-up artist Hanne “Kim” Norgaard, mentre nel 2006 è stato sposato per breve tempo con l’avvocatessa Sonya Nicole Hamlin. Dopo questi due matrimoni, entrambi terminati con un divorzio, l’attore è convolato a nozze nuovamente nel 2019, per la terza volta, sposando la modella Sabrina Dhowre.

4. È padre di due figli. L’attore è diventato padre per la prima volta nel 2002, quando dall’unione con la prima moglie è nata Isan. In seguito, è diventato genitore del suo secondo figli, Winston, nel 2014, nato da una relazione con la stylist Naiyama Garth. Consapevole della celebrità che si porta dietro, l’attore ha sempre cercato di evitare che i suoi figli potessero essere vittime della sovraesposizione mediale.

Idris Elba in Thor

5. Ha letto diversi fumetti. Per prepararsi al ruolo di Heimdall, comparso nel film del 2011 Thor e poi anche in altri film del Marvel Cinematic Universe, l’attore ha letto diversi fumetti dove il suo personaggio ha avuto un ruolo di primo piano: “È un personaggio molto centrale e ho voluto rifletterci come nei fumetti”. Elba ha dunque cercato di apprendere quanto possibile dalla psicologia descritta nei fumetti, ampliando poi la personalità del personaggio con sue riflessioni su di esso.

6. Non gli è piaciuto girare Thor: The Dark World. L’attore ha dichiarato di non aver amato le riprese del film perché erano estenuanti e richiedevano molto tempo, parlando addirittura di “tortura”. Thor: The Dark World è notoriamente uno dei titoli meno apprezzati dai fan del Marvel Cinematic Universe ed Elba si è in più occasioni unito alla loro frustrazione a riguardo. Ciò non gli ha però fatto passare la voglia di riprendere il ruolo di Heimdall anche in successivi film.

Idris Elba sarà James Bond?

7. Ha smentito di essere il prossimo Agente 007. Prima della conferma del ritorno di Daniel Craig nei panni dell’agente segreto più famoso al mondo in No Time To Die, molti rumors avevano divulgato la notizia secondo cui l’attore sarebbe stato il nuovo Bond. Tuttavia, l’attore aveva smentito tale notizia, asserendo di non essere stato sottoposto a trattative. Ora che però Craig ha terminato con il personaggio, sono riprese le speculazioni che vorrebbero Elba come il prossimo James Bond.

idris elba

Idris Elba in The Office

8. Ha recitato nella celebre sitcom. Nel 2009 l’attore ha assunto i panni di Charles Miner in sette episodi della quinta stagione di The Office. Comparso per la prima volta nell’episodio intitolato New Boss, egli si rivela essere il principale antagonista della stagione. Elba è stato scelto dopo che gli sceneggiatori di The Office lo avevano visto recitare in The Wire. Felice di prendere parte alla sitcom, l’attore chiese però di poter interpretare un personaggio inglese, così da poter sfoggiare il suo naturale accento. Inizialmente tale richiesta fu accolta, salvo poi cambiare all’ultimo rendendo americano il personaggio, per la delusione di Elba.

Idris Elba: il suo fisico

9. È noto per il suo fisico possente. Data la sua notevole altezza, Elba si è sempre imposto come un vero e proprio omone tra i suoi colleghi. A renderlo ancor più degno di attenzioni è il suo straordinario fisico scolpito, sfoggiato in diversi suoi film. Sono infatti diversi i ruoli per cui l’attore si è sottoposto a rigide diete e allenamenti intensivi, che lo hanno portato a sviluppare una muscolatura particolarmente sbalorditiva.

Idris Elba: età e altezza

10. Idris Elba è nato il 6 settembre del 1972 ad Hackney, Londra. La sua altezza misura complessivamente 189 centrimetri.

Fonti: IMDb, Cinemablend, Esquire

MCU: i migliori personaggi presentati nel 2021 secondo Reddit

MCU: i migliori personaggi presentati nel 2021 secondo Reddit

Non si può negare che il 2021 sia stato un anno fantastico per i Marvel Studios: l’approdo su Disney+ ha offerto un nuovo e importantissimo canale di distribuzione per contenuti supereroistici del MCU sotto forma di miniserie televisive, con protagonisti personaggi che sono stati precedentemente padroni del grande schermo. Come se ciò non fosse abbastanza, casa Marvel ha continuato ad avere successo al botteghino, con ben quattro film (compreso il grande successo di Spider-Man: No Way Home).

Con questa pletora di aggiunte al MCU, i fan di Reddit hanno classificato i loro personaggi preferiti del 2021, con particolare attenzione ai giovani eroi che saranno al centro delle fasi future.

Druig

Barry Keoghan si è fatto conoscere interpretando i personaggi più disturbati e assurdi che Hollywood ha da offrire, da qui il motivo per cui il suo nome è stato citato pensando a un possibile Joker che si opponga al Batman di Pattinson. Nel mentre, l’attore si è sicuramente conquistato l’attenzione del pubblico in Eternals, dove Druig è apparso come un Eterno cinico, ma dalle indubbie capacità eroiche.

Molti fan hanno comunque apprezzato la glacialità del personaggio, che possedeva alcuni dei poteri e abilità più interessanti in assoluto. Anche se vi sono state alcune azioni compiute dal personaggio che sono state percepite in maniera controversa, il pubblico avrebbe voluto vedere di più della backstory del personaggio e la sua relazione con Makkari.

Mobius

owen wilson mcuÈ difficile sbagliare con Owen Wilson e la Marvel certamente non l’ha fatto: il personaggio interpretato dal grande attore si è guadagnato un posto speciale nel cuore degli spettatori e, dal momento che la serie è stata recentemente rinnovata per una seconda stagione, è probabile che rivedremo ancora l’agente della TVA.

Un aspetto in particolare del suo arco che i fan hanno apprezzato è la relazione con Loki: come affermano diversi Redditor, Wilson e Tom Hiddleston “sono così affascinanti insieme” e “hanno una grande chimica”, quindi non sorprende che i fan non vedano l’ora di scoprire cosa faranno in futuro.

Agatha Harkness

wandavision agatha mcuNella serie tv WandaVision, Agatha Harkness è stata presentata come Agnes, la vicina ficcanaso; tuttavia, col procedere degli episodi, il personaggio interpretato da Kathryn Hahn ha svelato le sue carte, concretizzandosi come villain principale dello show.

Ripensando al suo arco, sono molti i momenti iconici per cui ricorderemo Agatha: tra i Redditor viene segnalata in particolare la sequenza musical “Agatha all along”, forse il frangente più esplosivo dell’intero sviluppo del personaggio, dato che ha rivelato la sua vera identità in un modo davvero unico.

Makkari

eternals makkari mcuNonostante qualsiasi contraccolpo che Eternals possa aver ricevuto, Lauren Ridloff è stata ritenuta all’unanimità fantastica nel ruolo della velocissima eroina Makkari; anche se non vi è nulla di certo riguardo a un possibile seguito di Eternals, i fan del MCU hanno ammesso su Reddit che vorrebbero conoscere di più sul futuro del personaggio.

Dal momento che Makkari possedeva uno dei migliori superpoteri in Eternals e il suo sviluppo caratteriale non ha goduto della stessa attenzione riservata agli altri personaggi, sarebbe giusto che potesse apparire in altri progetti Marvel: c’è ancora così tanto da esplorare nella backstory del personaggio e sarebbe davvero un peccato se non riapparisse di nuovo.

Jack Duquesne

loki mcuAnche se probabilmente non avrà lo stesso impatto nel lungo periodo del MCU, il ruolo di supporto di Jack Duquesne in Hawkeye è stato certamente memorabile: l’impostazione iniziale del personaggio lo ha presentato come esilarante e con qualche sfumatura da plausibile villain ma in realtà abbiamo scoperto che era semplicemente e adorabilmente buffo.

“E’ stato descritto come l’idiota più capace del mondo; abile a cacciarsi senza sforzo in qualsiasi pasticcio e a cavarsela con un colpo di spada”, dicono i Redditor: questo commento riassume definitivamente l’importanza comica del personaggio.

Shang-Chi

Simu-Liu-Shang-Chi mcuAnche se il film Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli non è stato un grande successo al botteghino, i fan sembrano essersi affezionati all’eroe che maneggia abilmente le arti marziali, dopo l’uscita del film su Disney+. Non dimentichiamoci che il film presentava inoltre una delle migliori scene post-credits della Fase 4 nel MCU finora.

Il successo di Shang-Chi tra gli spettatori è dovuto al fatto che “sia perfettamente ritratto come un eroe spiritoso e disinvolto, ma con un forte senso della famiglia”. Simu Liu è Shang Chi”: non si può infatti negare che la Marvel abbia fatto centro con questo casting, dato che Liu è stato fantastico nel ruolo.

I Peter Parker

Andrew Garfield mcuUna delle principali aspettative dei fan per Spider-Man: No Way Home riguardava il ritorno di non uno, ma ben due Peter Parker: Toby Maguire e Andrew Garfield, i precedenti interpreti di Peter Parker.

Sono numerosi i Redditor che hanno dichiarato di essersi emozionati vedendo nuovamente Andrew Garfield sullo schermo, il che ha generato la speranza di un ritorno dell’attore per un terzo film di Amazing Spider-Man. Come sappiamo, il franchise si è concluso in maniera tragica per il giovane Peter, e il pubblico vorrebbe vedere questa versione di Garfield trovare finalmente la felicità e soddisfazione.

Yelena Belova

HawkeyeLa nuova Vedova Nera è stata presentata nel migliore dei modi con un’introduzione nel film Black Widow, ma è stata la serie tv Hawkeye che ha davvero sviluppato l’arco del personaggio e ha permesso al talento di Florence Pugh di brillare.

Il legame tra lei e Kate Bishop è stato ritenuto fin da subito una delle migliori amicizie della Fase 4: molti Redditor hanno evidenziato a questo proposito la grande chimica tra Pugh e Steinfeld, essenziale per i ruoli importantissimi che assumeranno nel futuro del MCU (quando diventeranno ufficialmente i nuovi Vedova Nera e Occhio di Falco).

Kang il conquistatore

Anche se è apparso solo brevemente in Loki e non lo vedremo nuovamente fino ad Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Kang il Conquistatore ha fatto un’impressione memorabile sui fan. “Anche se è comparso solo in una sequenza”, affermano i fan su Reddit, “la grandezza dell’impatto che avrà nell’MCU è entusiasmante”.

Dato che Jonathan Majors ha dimostrato di essere un giovane attore immensamente talentuoso, molti credono che farà un ottimo lavoro nel captare l’aura intimidatoria di Kang. Sarà anche interessante vedere quanto riuscirà ad interagire con attori del calibro di Paul Rudd, e quanto potrebbe finire per dimostrarsi malvagio come Thanos.

Kate Bishop

kate-bishopHailee Steinfeld è stata fortemente apprezzata nel suo ruolo di Kate Bishop in Hawkeye: in particolare, il pubblico ha sottolineato come l’attrice sia riuscita a convogliare le qualità del personaggio, al contempo spiritosa, affettuosa ed energica, regalandoci una delle migliori interpretazioni all’interno del MCU nel 2021.

E’ proprio vero: Kate è stata una delle fonti primarie di comicità nella serie, soprattutto attraverso la sua amicizia con Yelena, la collaborazione con Clint e i suoi usuali commenti spiritosi, e i fan si sono davvero divertiti a conoscere Kate e a percepire l’entusiasmo del personaggio durante la sua formazione.

Alexander Skarsgård nelle nuove immagini di The Northman

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Alexander Skarsgård nelle nuove immagini di The Northman

IGN ha diffuso quattro nuove immagini di The Northman, nuovo film di Robert Eggers con protagonista Alexander Skarsgård, che compare fiero, con addosso una testa e una pelle di lupo.

The Northman, trailer ufficiale del film di Robert Eggers

The Northman, il nuovo film di Robert Eggers, il regista del film horror acclamato dalla critica, The Witch, ha potenzialmente messo insieme un cast stellare per il suo nuovo progetto, The Northman, prodotto dalla New Regency.

La vincitrice dell’Oscar Nicole Kidman, Alexander Skarsgård, Anya Taylor-Joy di The Witch, Bill Skarsgård, Björk e il candidato all’Oscar Willem Dafoe fanno parte del cast, prodotto da Lars Knudsen (Hereditary, Midsommar).

The Northman è descritto come una saga di vendetta vichinga ambientata in Islanda all’inizio del X secolo. Eggers ha scritto la sceneggiatura con il poeta e romanziere islandese Sjón.

Presentato al Festival di Cannes, The Lighthouse, con Dafoe e Robert Pattinson, è invece il secondo film di Eggers, che aspetta di essere ancora distribuito nel nostro paese. Il film in bianco e nero è stato nominato miglior film alla Settimana della critica e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes dalla Federazione internazionale dei critici cinematografici.

Spider-Man: No Way Home, gli sceneggiatori parlano del futuro di Venom nel franchise

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Chris McKenna ed Erik Sommers, gli sceneggiatori dell’enorme successo dell’anno scorso Spider-Man: No Way Home, hanno discusso di come la scena post-crediti di quel film crei il potenziale per concedere a Venom di apparire nel MCU. L’attesissimo film è stato un successo di pubblico e critica. Ha contribuito a sviluppare ulteriormente l’esplorazione del multiverso da parte del MCU presentando le apparizioni di tutte e tre le principali versioni live-action di Spider-Man e numerosi cattivi della storia del franchise. Il film comprendeva anche una breve apparizione di Eddie Brock/Venom di Tom Hardy, trasportato nel MCU in una scena post-crediti di Venom: La Furia di Carnage.

Nella scena post-crediti di No Way Home, Eddie Brock ascolta un barista spiegare alcuni degli eventi e dei personaggi significativi del MCU. Dopo aver deciso di andare a New York per incontrare Spider-Man, da cui Venom è inspiegabilmente attratto, Brock e Venom vengono trasportati indietro nel loro universo, presumibilmente dallo stesso incantesimo che il dottor Strange ha usato per risolvere l’enorme calamità multiversale causata dall’azione di Peter Parker. Dopo che Brock e Venom sono scomparsi, viene rivelato che un piccolo pezzo del simbionte è stato lasciato nel MCU.

Di recente, durante l’IGN Fan Fest, gli autori di Spider-Man: No Way Home hanno rivelato che, sebbene questa scena lasci la porta aperta per le future apparizioni di Venom nel MCU, non sanno come o se questo potenziale verrà realizzato. Chris McKenna ha anche scherzato sul fatto che Venom fosse un membro dei Sinister Six che non è riuscito a lasciare il bar in cui si è trovato. Ha anche spiegato che lui e Sommers non hanno alcun controllo sul futuro del personaggio nel MCU.

Erik Sommers: “Lascia la porta aperta alle possibilità. Invece di vederlo tornare indietro e non vedere nessun simbionte. Quindi consente alcune interessanti possibilità per il futuro.”

Chris McKenna: “Non ne ho idea. Questo è al di sopra del nostro grado di retribuzione. Facciamo parte di un universo più grande, più grande di cui non siamo gli dei, siamo solo mortali. Penso che sia stata un’idea divertente che il sesto [membro dei] Sinister Six rimanga bloccato in un bar e non lo facciamo uscire di lì, ma forse lascia qualcosa dietro. Ancora una volta, non siamo padroni di quel corso della prossima avventura.”

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Suicide Squad: rivelato il vestito da sposa di Harley Quinn

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Suicide Squad: rivelato il vestito da sposa di Harley Quinn

Si fa sempre più insistente in rete la richiesta da parte dei fan di avere una Ayer Cut per Suicide Squad (così come accaduto alla Justice League Snyder’s Cut) e questo breve video venuto a galla sembra confermare che c’è nell’aria del movimento che potrebbe portarci a vedere la Suicide Squad Ayer’s Cut.

Sembra che questa versione del film di Ayer custodisca molteplici segreti, tra cui un misterioso matrimonio di Harley Quinn, tanto che Margot Robbie, attrice che interpreta il folle personaggio, ha effettivamente fatto delle prove costume per l’occasione. Ecco le immagini:

Suicide Squad è uscito al cinema nel 2016 ed è subito stroncato dalla critica. Non molto tempo dopo, è stato rivelato che la versione rilasciata dalla Warner Bros. era, in definitiva, il prodotto dell’interferenza dello studio durante le riprese, cosa che ha spinto molti fan a lanciare la campagna social #ReleaseTheAyerCut. Sebbene ciò si sia rivelato efficace nel caso della Justice League di Zack Snyder, tuttavia non ha ancora avuto lo stesso effetto per il film di David Ayer.

Peter Dinklage anticipa il suo ritorno per Thor: Love And Thunder

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Peter Dinklage, che interpreta Eitri il Nano nel Marvel Cinematic Universe, ha recentemente anticipato il suo ritorno in Thor: Love and Thunder. Visto per la prima e ultima volta in Avengers: Infinity War, l’Eitri di Dinklage è responsabile della forgiatura di alcune delle armi più potenti dell’MCU. È stato incaricato di creare l’iconico martello di Thor (Chris Hemsworth), il Guanto dell’Infinito di Thanos (Josh Brolin) e, più recentemente, l’ascia di Thor, Stormbreaker.

Dopo la costruzione del Guanto, Thanos massacrò i compagni nani di Eitri. Sebbene abbia permesso a Eitri di vivere, Thanos gli tolse l’uso delle mani. Ma, con l’aiuto di Thor, Rocket Racoon (Bradley Cooper) e Groot (Vin Diesel), Eitri è stato in grado di forgiare Stormbreaker in modo che Thor potesse avere un’arma in grado di uccidere Thanos.

Sebbene gli sforzi di Eitri siano valsi la pena e Thor abbia avuto un ruolo con successo nella sconfitta di Thanos durante gli eventi di Avengers: Endgame, grazie a Stormbreaker, l’attuale posizione di Eitri è sconosciuta. È stato visto l’ultima volta in Infinity War su Nidavellir, una fucina di armi nello spazio profondo.

In un’intervista tramite The Empire Film Podcast, Peter Dinklage ha risposto alle domande sul suo possibile futuro nel MCU. Anche se non ha potuto entrare in alcun dettaglio, o anche confermare esplicitamente il suo coinvolgimento con i film in uscita, Dinklage ha reso ben chiara la sua consapevolezza che il quarto film di Thor è in arrivo.

“Umm, beh, c’è un altro film di Thor lì, vero, che sta uscendo? Che ha diretto Taika? Cosa – Non ho detto niente. Non ho detto niente. Che cosa? Che cosa?”

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Batman: lo studio non ha permesso al Pinguino di Colin Farrell di fumare

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Nel video The Batman cast interview” di Jake’s Takes, Colin Farrell, che nel film di Matt Reeves interpreterà il Pinguino, parla del suo ritratto dell’iconico villain e di quanto sarà diverso rispetto a quello di Danny DeVito visto in Batman di Tim Burton, oltre ad aggiungere che lo studio non avrebbe nemmeno permesso al suo personaggio di fumare.

Alla domanda: “Quanto ancora gli resta per evolversi definitivamente in Pinguino?”, Colin Farrell risponde dicendo che gli studios sono incredibilmente cauti nel mostrare le sigarette sullo schermo quando si tratta di film sui supereroi. Farrell poi parla della posizione del suo personaggio nel film e del perché il Pinguino non sarà ciò che i fan si aspettano.

“Ho combattuto valorosamente per un sigaro, ho anche detto a un certo punto ‘posso averlo spento’ e loro erano di no. L’Oz che incontriamo non ha incarnato l’energia del Pinguino che riconosciamo dai fumetti originali e dai film precedenti, quindi si vedrà se avrà un’altra possibilità. Mi piacerebbe esplorarlo perché non è un cattivo di secondo piano, non è un boss, è solo un soldato di Falcone, in questa fase. Ma ha una grande ambizione e sogna di fare grandi cose”.

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

1883 1×07: foto e anticipazioni dall’episodio

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1883 1×07: foto e anticipazioni dall’episodio

La piattaforma americana Paramount+ dopo il sesto episodio ha diffuso le anticipazioni di 1883 1×07, il settimo episodio della nuova serie tv 1883, l’annunciato spin-off Yellowstone.

In 1883 1×07 che si intitolerà  “Lightning Yellow Hair” Elsa fa un’amica improbabile. Il gruppo affronta una sfida straziante da parte di madre natura. Il campo ne cerca uno di loro.

1883, la serie tv

1883 è la nuova serie tv prequel di Yellowstone creata e prodotta da Taylor Sheridan e basata sull’universo della famiglia Dutton, il cui ultimo erede è stato interpretato da Kevin Costner nella serie madre.

1883 segue la famiglia Dutton mentre intraprendono un viaggio a ovest attraverso le Grandi Pianure verso l’ultimo baluardo dell’America selvaggia. È una forte rivisitazione dell’espansione occidentale e un intenso studio di una famiglia in fuga dalla povertà per cercare un futuro migliore nella terra promessa dell’America: il Montana.

Nel cast di 1883 protagonisti saranno Sam Elliott interpreterà Shea Brennan, un cowboy bello e duro come le unghie con un’immensa tristezza nel suo passato. Ha il compito titanico di guidare un gruppo dal Texas al Montana, e non si lascia prendere dagli sciocchi. Tim McGraw e Faith Hill interpreteranno rispettivamente James e Margaret Dutton, il patriarca e la matriarca della famiglia Dutton. Altro cast sarà annunciato nelle prossime settimane.

Euphoria 2×08: promo e trama dall’episodio

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Euphoria 2×08: promo e trama dall’episodio

Il canale americano HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×08, l’ottavo episodio della seconda stagione di Euphoria con Zendaya

In Euphoria 2×08 che si intitolerà  “All My Life, My Heart Has Yearned for a Thing I Cannot Name”

Euphoria 2×08

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

American Pie 2: tutte le curiosità sul film

American Pie 2: tutte le curiosità sul film

Uscito al cinema nel 1999, American Pie è rapidamente diventato un cult epocale, nonché un grandissimo successo al box office. Il film, scritto da Adam Herz e diretto da Paul Chris Weitz, combina in sé una serie di validi stereotipi sull’adolescenza statunitense, arricchiti però da situazioni comiche entrare ormai a far parte dell’immaginario comune. Da lì si è poi sviluppata una saga che conta ad oggi quattro capitoli principali e cinque lungometraggi spin-off. Il primo di questi sequel è arrivato in sala nel 2001 con il titolo di American Pie 2, stavolta con la regia di James B. Rogers, noto come regista di seconda unità per tante commedie statunitensi.

Questo sequel, che vede il ritorno di tutti i membri principali del cast, porta avanti le avventure degli imbranati protagonisti maschili alle prese con i loro rapporti con le donne e il sesso. Vengono dunque riproposte quelle caratteristiche che hanno fatto la fortuna del primo film, a cui si aggiungono però nuovi equivoci e situazioni comiche, tali da rendere per molti American Pie 2 anche più divertente del suo predecessore. Anche in questo caso il successo fu infatti straordinario e a fronte di un budget di 30 milioni di dollari, il film arrivò ad incassarne oltre 287 in tutto il mondo.

Seguito nel 2003 da American Pie – Il matrimonio e da American Pie: Ancora insieme, che nel 2012 ha dato vita ad una reunion del cast originale, questo secondo capitolo è un titolo imperdibile. Ricco di comicità ed emozioni, è ancora oggi una delle più brillanti commedie sexy del cinema statunitense. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

American Pie 2: la trama del film

La vicenda di questo sequel è ambientata nel pieno dell’estate, quando Kevin propone agli altri di affittare una casa sul lago dove trascorrere i mesi più caldi della stagione. Jim e Finch accettano subito, Oz, sebbene fidanzato con Heather, decide di andare con loro perché lei è impegnata all’estero con la scuola. Stifler, invece, viene invitato più per il suo supporto economico che per la sua simpatia. Per mantenersi, però, i cinque si rendono conto che devono trovarsi qualche piccolo lavoro. Per caso scoprono che Danielle e Amber, che abitano lì vicino, stanno cercando aiuto per ristrutturare il proprio appartamento.

Tutto sembra filare liscio finché Stifler non convince i suoi amici che le proprietarie di casa sono lesbiche, creando un grande e divertente malinteso. Nel frattempo Kevin incontra Vicky, la sua ex del liceo, e scopre di non averla mai dimenticata. Oz si trova invece a dover mantenere attiva la relazione con la sua compagna, anche se lontani. Jim, dal canto suo, tenta di fare colpo su Nadia, una giovane studentessa cecoslovacca, chiedendo consigli a Michelle, la sua amica della banda. Ben presto, i rapporti tra tutti loro tenderanno a complicarsi, dando vita a situazioni tanto imprevedibili quanto divertenti.

American Pie 2 film

American Pie 2: il cast del film

Nel ruolo di Jim Levenstein, vero e proprio protagonista della serie, vi è nuovamente Jason Biggs. Alyson Hannigan riprende invece il ruolo di Michelle Flaherty, dividendosi tra questo set e quello di Buffy l’Ammazzavampiri. Oltre alla saga di American Pie, l’attrice è infatti particolarmente nota per aver interpretato la strega Willow in quella serie, come anche Lily in How I Met Your MotherEddie Kaye Thomas torna ad interpretare un altro dei personaggi iconici della saga, ovvero Paul Finch, mentre Thomas Ian Nicholas è Kevin Myers, il ragazzo più ordinato e organizzato del gruppo. Chris Klein interpreta Oz, personaggio poi non presente nel terzo film. Immancabile è Seann William Scott, divenuto celebre per il ruolo di Steve Stifler e visto poi anche in Il tesoro dell’Amazzonia.

L’attore ha ottenuto in questo sequel molta più rilevanza rispetto al primo, merito degli apprezzamenti ricevuti dal suo personaggio. Sono poi presenti le attrici Shannon Elizabeth nei panni di Nadia (ruolo che ha accettato a condizione di non dover comparire nuda), Denise Faye in quelli di Danielle e Lisa Arturo nel ruolo di Amber. Vi sono poi Tara Reid impegnata a dar vita a Vicky, Natasha Lyonne a Jessica e Mena Suvari, che riprende invece il ruolo di Heather. Eugene Levy torna ad interpretare Noah Levenstein, il padre di Jim. Ad oggi, egli è l’unico attore ad aver recitato in tutti i film della saga. Jennifer Coolidge, divenuta un’icona con il ruolo della mamma di Stifler, riprende il personaggio anche in questa occasione.

American Pie 2: la soundtrack, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Oltre alla tanta comicità e alle situazioni a sfondo sessuale presenti nel film, particolarmente celebreè anche la soundtrack che accompagna American Pie 2. In questa si possono ritrovare celebri brani come Every Time I Look For You dei Blink 182 o Fat Lip dei Sum 41. Altre celebri canzoni utilizzate nel corso della narrazione sono Smooth Criminal, degli Alien Ant Farm, In Too Deep, dei Sum 41, Phoebe Cates, dei Fenix*TX e Always Getting Over You, di Angela Ammons. Sono poi da citare anche brani come Everywhere, di MichelleBranch, e I Will, di Lucia. Particolarmente nota è poi la versione personalizzata che il film sfoggia di Be Like That, del gruppo rock 3 Doors Down.

È possibile fruire di American Pie 2 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 21 febbraio alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

Il Legionario gratis al cinema con Cinefilos.it, scopri come!

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Il Legionario gratis al cinema con Cinefilos.it, scopri come!

Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, Il Legionario, il nuovo film di Hleb Papou con protagonisti Germano Gentile e Maurizio Bousso.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle anteprime:

  • ROMA – Cinema GREENWICH – 20 inviti (40 biglietti)
  • ROMA – Cinema EDEN – 10 inviti (20 biglietti)
  • PADOVA – Cinema PORTO ASTRA – 20 inviti (40 biglietti)
  • NAPOLI – Cinema MODERNISSIMO – 10 inviti (20 biglietti)
  • TORINO – Cinema GREENWICH – 25 inviti (50 biglietti)
  • BOLOGNA – Cinema LUMIERE Cervi – 10 inviti (20 biglietti)

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo di giovedì 24, venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 febbraio e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui siti dei cinema.

È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità ed al Green Pass.

Il Legionario – il trailer del film

Halle Berry: 10 cose che non sai sull’attrice

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Halle Berry: 10 cose che non sai sull’attrice

Halle Berry è una di quelle attrici che ha lasciato il segno nella storia del cinema grazie alla sue innumerevoli interpretazioni e al suo fascino indiscusso. L’attrice ha sempre lavorato sodo e ha dimostrato al pubblico di saper scegliere i ruoli migliori che valorizzassero i suoi talenti e le sue capacità recitative.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Halle Berry.

Halle Berry: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1991 con il film Jungle Fever. In seguito, lavora in The Program (1993), I Flinstones (1994), Vita da principesse (1997), X-Men (2000), Codice: Swordfish (2001) e Monster’s Ball – L’ombra della vita (2001). La sua carriera continua con La morte può attendere (2002), X-Men 2 (2003), Gothika (2003), Catwoman (2004), X-Men: Conflitto finale (2006) e Capodanno a New York (2011). Tra i suoi ultimi film vi sono Cloud Atlas (2012), Comic Movie (2013), The Call (2013), X-Men – Giorni di un futuro passato (2014), Kidnap (2017), Kingsman: Il cerchio d’oro (2017), John Wick 3 – Parabellum (2019), Bruised – Lottare per vivere (2021) e Moonfall (2022). Nonostante i film, l’attrice non ha mai dimenticato le serie tv, lavorando in California (1991), Alex Haley’s Queen (1993), Con gli occhi rivolti al cielo (2005) e Extant (2014-2015).

2. È anche doppiatrice e produttrice. L’attrice ha vestito diversi panni nel corso della sua carriera, come quelli della doppiatrice. Infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio del film Robots (2005) e delle serie Fraiseir (1998) e I Simpson (2011). In quanto produttrice, ha lavorato alla realizzazione dei film Vi presento Dorothy Dandridge (1999), Lackawanna Blues (2005), Frankie & Alice (2010), Kidnap e delle serie Extant e Boomerang (2019). Più recentemente ha partecipato alla produzione dei suoi nuovi progetti: Bruised – Lottare per vivere e The Mothership.

halle berry

Halle Berry: il marito e i figli

3. Si è sposata tre volte. L’attrice ha già tre matrimoni (e altrettanti divorzi) alle spalle. Nel 1992 si è sposata con il giocatore di baseball David Justice, separandosi quattro anni dopo. Nel 2001 si è sposata per la seconda volta con il musicista Eric Benét, finendo per divorziare nel 2005. Il terzo matrimonio, invece, è avvenuto nel 2013 con l’attore Olivier Martinez. I due si sono conosciuti nel 2010 e l’unione è durata fino all’ottobre del 2015. Tra il secondo e il terzo matrimonio ci sono state anche le frequentazioni con l’attore Michael Ealy (dal 2004 al 2005) e con il modello Gabriel Aubry (dal 2005 al 2010).

4. È mamma di due figli. L’attrice è diventata madre per la prima volta nel marzo del 2008, quando è nata Nahla Ariela dall’unione con Aubry. Il secondo figlio, invece, è nato nell’ottobre del 2013 dall’unione con il terzo marito e il suo nome è Maceo Robert. In seguito alla nascita dei due figli, l’attrice si è professata molto protettiva nei loro confronti, evitando che subissero una sovraesposizione mediatica data dalla sua notorietà.

Halle Berry in Catwoman

5. Ha vinto un particolare premio. Grazie al film Catwoman Halle Berry è diventata una dei soli sei attori nella storia a possedere sia un Oscar che un Razzie Award, i premi per il peggio del cinema annuale. Ha infatti vinto come peggior attrice proprio per la sua interpretazione in questa pellicola ed è stata anche la prima ad accettare il Razzie di persona, camminando sul palco con orgoglio tenendo in alto sia Oscar che Razzie e fingendo lacrime di gioia. Ha tenuto un breve discorso di accettazione: “Vorrei ringraziare la Warner Brothers per avermi fatto fare questo film orribile e di merda!“.

6. Si è allenata con la frusta. Secondo Alex Green, maestro di frusta, l’attrice aveva bisogno ogni settimana di 90 minuti di sessione di pratica per riuscire ad utilizzare un frusta con successo. Grazie a questo allenamento, la Berry ha potuto maneggiare personalmente l’arma nel corso delle riprese. In quanto strumento tipico del personaggio, per l’attrice era infatti importante imparare ad usarlo per potersi calare maggiormente nel ruolo.

Halle Berry ha vinto un Oscar

7. Ha vinto il prestigioso premio. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha vinto un premio Oscar per la Miglior attrice protagonista grazie alla sua interpretazione in Monster’s Ball – L’ombra della vita, battendo attrici del calibro di Judi Dench, Nicole Kidman, Sissy Spacek e Renée Zellweger. Ad oggi quella rimane la sua prima e unica candidatura al premio e con la sua vittoria è ancora oggi l’unica attrice di colore ad aver vinto come protagonista.

Halle Berry Catwoman

Halle Berry è su Instagram

 

8. Ha un profilo Instagram ufficiale. L’attrice ha deciso di aprire un account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 7,5 milioni di persone. La sua bacheca è davvero coloratissima e articolata, con molte foto dedicate ai suoi progetti lavorativi e moltissime che vedono protagonista la sua famiglia. Seguendola, si può dunque rimanere sempre aggiornati sulle sue attività.

Halle Berry: oggi

9. Ha esordito alla regia. Nel 2020 l’attrice ha finalmente compiuto il passaggio dietro la cinepresa per dirigere il film Bruised – Lottare per vivere. Questo ha per protagonista un’ex lottatrice di MMA, interpretata dalla stessa Berry, che cerca di ottenere la custodia del figlio mentre rilancia la sua carriera atletica. Per il 2022 l’attrice è invece attesa nel film catastrofico Moonfall. Prossimamente, invece, la si potrà vedere nel film The Mothership, di genere fantascientifico.

Halle Berry: età, altezza, fisico e i capelli corti dell’attrice

10. Halle Berry è nata il 14 agosto del 1966 a Cleveland, in Ohio. La sua altezza complessiva corrisponde a 165 centimetri. Prima di diventare attrice, negli anni ’80, la Berry ha partecipato a vari concorsi di bellezza quali Miss Ohio USA (prima classificata nel 1986), Miss Teen All American, Miss USA e Miss Mondo come prima candidata afro-americana, classificandosi sesta. A distanza di anni, l’attrice conserva ancora la splendida forma fisica che le ha permesso di farsi notare all’inizio della sua carriera. Inoltre, la Berry è celebre per il suo taglio di capelli corto.

Fonti: IMDb, Biography

What if?: 8 cose che ancora non sai della serie d’animazione MCU

What if?: 8 cose che ancora non sai della serie d’animazione MCU

Basato sulla serie a fumetti Marvel con lo stesso nome, lo show What If? esplora le realtà alternative del Multiverso che inclinano la linea temporale principale dell’MCU ben conosciuta dal pubblico. Il format unico di What If? ha permesso ai creatori di sperimentare moltissimo, esplorando l’interiorità dei personaggi già noti e i confini più estremi dell’Universo Cinematografico Marvel.

Visto il Multiverso spalancato dagli eventi di Spider-Man: No Way Home e da Doctor Strange nel Multiverso della Follia, nella Fase 4 il futuro sembra florido per What If?. La prima stagione della serie, lanciata su Disney+, è stata un enorme successo: è già in atto la lavorazione per la seconda stagione ed è stato annunciato l’arrivo di uno show spin-off, Marvel Zombies. Nell’attesa, vi riveliamo 8 fatti e dettagli sul dietro le quinte che i fan della prima serie animata MCU saranno curiosi di conoscere…

Erano previsti 10 episodi per la prima stagione

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Nove può sembrare un numero insolito per gli episodi di una serie tv. In effetti, nei piani originari, What If? avrebbe dovuto avere dieci episodi. Il creatore dello show, A. C. Bradley, ha rivelato (via Den Of Geek) che, in seguito ai ritardi causati dalla pandemia Covid-19, un episodio è stato tagliato fuori dalla stesura finale.

Bradley ha poi rivelato in un’intervista con comicbook.com che l’episodio perduto di What If? era incentrato su un’insolita squadra creata da Iron Man e Gamora. L’autore ha comunque confermato che l’episodio mancante è stato inserito nella seconda stagione, quindi lo vedremo non appena What If? 2 arriverà su Disney+.

Era in programma uno Spin-Off con Chadwick Boseman nei panni di Star-Lord

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Il secondo episodio di What If?, ”E se… T’Challa fosse diventato Star-Lord?”, ha riscosso un successo immenso, complici anche la simpatia e la spavalderia del personaggio interpretato da Chadwick Boseman. Nell’episodio in questione, il principe di Wakanda si trasforma nel Robin Hood dell’universo, Star-Lord.

L’incredibile interpretazione di Boseman come Star-Lord, ha spinto il team creativo a progettare uno show spin-off incentrato sul personaggio. Purtroppo, la tragica morte di Chadwick Boseman nell’agosto 2020 ha fatto svanire questa possibilità.

Tutte le puntate mai nate di What If?

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Per il format che caratterizza la serie, What If? apre infinite possibilità di racconto. Inizialmente infatti, le idee lanciate dal team creativo erano davvero numerose. Com’è prevedibile, molte sono state scartate nel corso della produzione.

Parlando nel podcast post-credits, il creatore della serie A.C. Bradley ha rivelato molti interessanti dettagli che si celano dietro il processo creativo di What If?. Bradley ha anche svelato alcuni segreti sugli episodi mai andati in onda: una delle storie doveva raccontare la trasformazione di Spider-Man in un ragno gigante. Anche se la metamorfosi di Spider-Man è già stata esplorata nei fumetti e nella serie animata degli anni ’90, il tema è stato scartato : era troppo scuro e macabro per l’MCU.

Un episodio sui Guardiani della Galassia è stato scartato perché troppo simile a Guardiani della Galassia Vol. 3

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Oltre a quello su Spider-Man, era stato pensato anche un episodio sui Guardiani della Galassia. Stando sempre alle rivelazioni di A. C. Bradley (via Kakuchopurei.com), la storia è stata scartata da Kevin Feige perché era troppo simile al futuro Guardiani della Galassia Vol.3.

L’influenza di The Twilight Zone

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La serie The Twilight Zone è uno degli show più influenti della storia: ha ispirato programmi come Black Mirror, American Horror Story e, non da ultimo, anche la serie animata Marvel What If?.

Come anche confermato da Jeffrey Wright nella serie dei Marvel Studios Assembled, il suo personaggio, Watcher, eredita la funzione narrativa del personaggio Rod Serling di The Twilight Zone. La struttura degli episodi dei due programmi è infatti speculare.

I riferimenti a H.P. Lovecraft

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Uno dei capitoli di spicco della prima stagione di What If? è l’episodio quattro: “E se… Dottor Strange avesse perso il cuore invece delle mani?”. L’episodio vede lo Stregone assumere la forma di Strange Supreme, una versione contorta e alterata del personaggio, avvelenata da mostri e creature provenienti da dimensioni alternative.

L’oscurità qui rappresentata non è priva di citazioni. Come rivelato da A.C. Bradley nello show su Disney+ Assembled, l’ispirazione per la versione malvagia del personaggio è da ricercarsi nelle figure di Dorian Gray e Voldemort. Ma la forma finale assunta da Strange prende ispirazione anche dalle creature dei romanzi fantascientifici di H.P. Lovecraft, in particolare dall’entità cosmica tentacolare Cthulhu.

Niente Tom Holland!

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Molti degli attori cinematografici si sono prestati per dare voce alle loro controparti animate di What If?: Samuel Jackson, Christ HemsworthBenedict Cumberbatch. I doppiatori sono stati essenziali per dare slancio al primo programma animato mai realizzato dall’MCU. C’è da dire però che un certo numero di celebrità, tra cui Robert Downny Jr, Chris Evans e Scarlett Johansson, hanno rifiutato la parte. Anche nei casi in cui le star originali hanno scelto di non doppiare le loro controparti animate, sono state scelte per What if? voci simili ai personaggi in carne ed ossa.

Tranne per Spider-Man: la causa più probabile della scelta è il complicato accordo contrattuale tra Sony e Disney relativo al personaggio di Peter Parker. Negli ultimi anni, i due studi hanno collaborato per far vivere il personaggio sul grande schermo, ma il loro rapporto è sempre stato pieno di disaccordi. Al momento, i dettagli esatti dei loro accordi non sono di dominio pubblico. La mancanza di Tom Holland, o di una somiglianza al suo Peter, è probabilmente un sottoprodotto di questa disputa.

L’influenza di Loki

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Ancora prima di What If?, è stata la serie Dinsey+ Loki ad avviare l’esplorazione tra gli spazi infiniti del Multiverso. Loki ha stabilito molte regole e tutta la terminologia riguardante gli eventi e le varianti del Multiverso. Ci sono però alcune incongruenze tra le due serie. Ad esempio, in Loki viene usato il termine ”Eventi Nexus”, mentre lo show animato usa l’espressione ”Punti Assoluti” per indicare qualcosa di molto simile… 

A. C. Bradley ha rivelato in un’intervista con The GOAT Podcast (via Youtube) che l’episodio di What If? sul Doctor Strange – quello in cui si parla di ”Punto Assoluto” – è stato scritto prima che le sceneggiature di Loki fossero ultimate. Visto che lo show animato ha debuttato dopo Lokisi è creata una strana differenziazione terminologica tra le due serie.

The Batman: le sei vignette di Catwoman più iconici dei fumetti

The Batman: le sei vignette di Catwoman più iconici dei fumetti

La complicata storia d’amore tra Catwoman e Batman è stata una delle dinamiche più longeve dei fumetti, e una delle più iconiche per lei e il Cavaliere Oscuro: l’uscita di The Batman di Matt Reeves è dietro l’angolo e il fermento dei fan è al massimo nei confronti della nuova versione di Selina Kyle/Catwoman interpretata da Zoë Kravitz.

La trasposizione del personaggio da parte di questa attrice sembra riprenderà i caratteri distintivi dell’antieroina moralmente grigia di Year One. Oltre al classico Batman di Frank Miller, Catwoman ha avuto una varietà di momenti memorabili nei suoi oltre 80 anni di storia nei fumetti della DC: la crescita del personaggio è progredita parallelamente e si è poi intersecata a quella di Batman nel corso degli anni, nella famosa storia d’amore Bat-Gatto che i fan adorano e che oggi ci è così familiare.

Batman Vs. Catwoman

catwomanIl fumetto The Long Halloween dello scrittore Jeph Loeb e dell’artista Tim Sale è spesso considerato dai fan come la più grande storia di Batman mai raccontata, in parte per aver scritto una storia che ha dato a Batman uno dei suoi migliori casi polizieschi nei fumetti, ma è stata anche un’eccellente vetrina per una Catwoman post Year-One.

Il personaggio di Catwoman di Selina Kyle è ormai saldamente stabilito a questo punto e The Long Halloween si apre con un emozionante confronto tra lei e il più grande detective del mondo, dopo che Bruce Wayne decide di indagare sul boss mafioso Carmine Falcone nei panni di Batman. Il classico marchio di Sale di una grafica malinconica e cupamente stilizzata enfatizza l’atmosfera noir, anche nei momenti accesi dell’azione dei supereroi.

“Non è un giocattolo”

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Essendo uno dei migliori fumetti di Batman, non sorprende che The Long Halloween presenti più di un momento di spicco tra il Cavaliere Oscuro e la Scassinatrice; nel mezzo della dilagante serie di omicidi iniziata dall’inafferrabile Holiday Killer, così come la sanguinosa guerra tra bande di cui sono stati il catalizzatore, Catwoman è diventata a sua volta una variabile imprevedibile per Batman nella sua corsa contro il tempo per risolvere il caso.

Il supereroe vede il Bat-segnale acceso nel cielo e va a rispondere aspettandosi Jim Gordon, solo per scoprire invece che è stata Catwoman a chiamare. L’opera di Sale ancora una volta è incorniciata in modo eccellente, con Catwoman che incarna gli elementi felini del personaggio mentre è appollaiata sul Bat-segnale sullo sfondo della Gotham City oscurata; il fatto che Batman la guardi con lieve fastidio completa perfettamente la tavola, confermando come il fumetto sia in egual misura artistico e giocoso, che è esattamente ciò che la prima dinamica del duo mirava a mostrare.

Sempre intrecciati

catwoman

Dato lo status che The Long Halloween ha nella comunità dei fumetti, è in parte comprensibile perché il suo seguito, Dark Victory, venga un po’ trascurato in confronto. Tuttavia, questo seguito diretto è un degno sequel che si concentra sulla base del mistero noir stabilito dal suo predecessore e, anche se Catwoman vi compare solo fino a un certo punto, prima di avventurarsi in Italia per una sua indagine, non se ne va senza una classica interazione da “gatto e topo” con Batman.

Dopo che il caso dell’Holiday Killer è stato “risolto” in modo ambiguo, un altro serial killer soprannominato il Boia prende di mira gli agenti della GCPD legati all’estenuante spirale durata un anno; Catwoman ancora una volta sembra essere coinvolta in qualche modo e, mentre Batman la aiuta a fuggire da una sparatoria, la sua pazienza comincia a vacillare. Batman fa il timido in un primo piano dei due in una vignetta, il che accentua il modo letterale e metaforico in cui i due sono, in un modo o in un altro, sempre connessi.

Una pietra miliare nella loro relazione

catwoman

La dinamica del tira e molla tra Catwoman e Batman è diventata un tropo trito e ritrito negli ultimi tempi, quindi Loeb e l’artista Jim Lee hanno cercato di dare un giro di vite alla relazione tra i due; Hush è stata una pietra miliare per questo, con Batman che ha finalmente rivelato la sua identità a Selina, dimostrando che è diventato più affidabile.

È stato uno dei migliori archi di fumetti di Batman dei primi anni 2000, in parte per questa ragione; anche se alla fine la loro storia d’amore ha fatto due passi avanti e uno indietro, il bacio tra Batman e Catwoman è uno dei passaggi più iconici della storia dei fumetti del duo. L’eccezionale opera d’arte di Jim Lee con il panorama notturno della città e la luna sullo sfondo era incredibilmente pittoresco e una grande rappresentazione della (graduale) svolta della loro relazione.

Il grande colpo di Selina

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Sebbene sia uno dei fumetti più sottovalutati nell’angolo di Gotham City dell’universo DC, Selina’s Big Score dello scrittore Ed Brubaker e dell’artista Darwyn Cooke è un racconto di Catwoman degno di nota. Cooke è lo stesso scrittore/artista di Ego, che è uno dei migliori fumetti che hanno influenzato The Batman di Matt Reeves, e questo fumetto ha dato a Catwoman una meritata avventura da sola.

Il fumetto one-shot mette Catwoman nel mezzo di un’avventurosa trama di rapine, che si adatta alle radici classiche del personaggio durante i suoi giorni da cattiva/antieroina. L’opera d’arte di Cooke rappresenta un punto culminante nella storia di Selina, adottando un approccio colorato e retrò al mondo sporco e corrotto da cui provengono i personaggi di Gotham. L’immagine significativa di Catwoman che sfreccia allegramente per la città sotto le sue luci e la luna offre uno sguardo nostalgico al personaggio.

Correndo da sola dopo “The Wedding”

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Dopo la run di Tom King su Batman nell’era della Rinascita, è iniziata l’apprezzata run di Joëlle Jones sulla serie in corso di Catwoman. L’arco di King che copre il potenziale matrimonio di Catwoman e Batman ha diviso i fan poiché, dopo decenni di tira e molla, Selina ha finito per lasciare Bruce all’altare all’ultimo minuto. Lei temeva che sposarlo avrebbe reso Batman meno operativo e performante, perciò i due si sono presi del tempo per prendere le distanze prima di andare avanti. Ciononostante, la Jones ha dimostrato il suo coraggio ancora di più sul fronte artistico, ma anche dal punto di vista della scrittura.

Nell’arco narrativo Copycats, Selina scende in pista per sradicare un impostore che le procura attenzioni indesiderate da parte della GCPD. La vera Catwoman batte l’imitatore in un combattimento, e l’impressionante grafica di Selina che sta per rompere due fruste è proprio come ogni fan immaginerebbe l’arte fumettistica di questo personaggio. L’abilità di Jones nel fondere colore, realismo, dettagli, espressioni facciali e forza unita all’erotismo insito al personaggio, rende la sua interpretazione di Catwoman un classico moderno.

Avengers: Infinity War, 10 errori dei Vendicatori nella lotta contro Thanos

Nella primavera del 2018, il pubblico è rimasto realmente sconvolto dalla sequenza di Avengers: Infinity War in cui il malvagio Thanos schiocca le dita, servendosi dell’Guanto dell’Infinito per spazzare via la metà di ogni forma di vita nell’universo, compresi diversi Vendicatori amati dai fan: per la prima volta, i potenti Vendicatori hanno subito la loro prima ignobile perdita.

Nonostante il definitivo ribaltamento delle conseguenze dello snap di Thanos in Avengers: Endgame, molti fan hanno passato gli ultimi anni a chiedersi come la battaglia originale con il Titano Pazzo avrebbe potuto essere vinta. In effetti, ci sono un mucchio di decisioni sbagliate prese dagli Eroi più forti della Terra nel corso della battaglia e, se fossero state fatte scelte diverse, probabilmente le sorti dell’universo sarebbero state altrettanto differenti.

Abbandonare Ultron

infinity war mcuQuando Tony Stark intraprese il progetto Ultron, lo considerò come una potenziale “armatura del mondo”, qualcosa che avrebbe potuto proteggere la Terra dalle minacce che i Vendicatori non riuscivano a superare. Tuttavia, la programmazione di Ultron andò in tilt, inducendo l’IA a tentare la distruzione del mondo, con i Vendicatori che riuscirono a malapena ad evitare l’estinzione di tutta l’umanità.

Anche se Tony e gli altri Vendicatori hanno comprensibilmente abbandonato Ultron dopo l’incidente di Sokovia, rimane il fatto che, se l’idea fosse stata perfezionata, avrebbe potuto fare la differenza nella battaglia contro Thanos in Avengers: Infinity War. Se un’unità funzionale di Ultron fosse stata sul posto quando Thanos ha attaccato, forse la battaglia avrebbe potuto essere vinta prima ancora che il Titano Pazzo mettesse piede sul suolo terrestre.

Conservare la Gemma del Tempo

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All’inizio di Avengers: Infinity War, Tony Stark, Doctor Strange, Bruce Banner e Wong si riuniscono al Sanctum Sanctorum per pianificare la loro difesa contro l’imminente attacco di Thanos. Nonostante i suggerimenti di Tony, Strange e Wong si rifiutano di distruggere la Pietra del Tempo in previsione dell’arrivo di Thanos: questa testardaggine avrebbe portato Strange a perdere definitivamente la Pietra del Tempo, uno dei peggiori eventi della vita del Dottor Strange.

La Pietra del Tempo si è rivelata una delle gemme dell’Infinito più cruciali nella ricerca di Thanos: non solo era necessaria per completare il guanto, ma era anche abbastanza potente per ricostruire la Gemma della Mente dopo che Wanda Maximoff l’aveva distrutta. Se la Pietra del Tempo fosse stata distrutta in una momento precedente, sarebbe stato impossibile per Thanos completare il guanto.

Ignorare il potenziale di Wanda

infinity war

Wanda Maximoff ha trascorso gran parte di Avengers: Infinity War al fianco di Visione, cercando di tenerlo al sicuro dall’Ordine Nero di Thanos, che cercava la Gemma della Mente nella sua testa; solo a metà della Battaglia di Wakanda, Wanda si è veramente unita alla mischia ma, a quel punto, era già troppo tardi per fermare le forze di Thanos.

Dalla battaglia con Thanos, Wanda ha costantemente dimostrato di essere uno dei Vendicatori più potenti di sempre, con abilità che nemmeno lei comprende appieno; i Vendicatori avrebbero certamente dovuto sfruttare coerentemente i poteri della Strega Scarlatta, magari riuscendo a modificare il corso della battaglia. Infatti, ignorare il vero potenziale di Wanda potrebbe rivelarsi un errore fatale quando si unirà a Doctor Strange in Multiverse of Madness, eventualmente come suo autentico villain.

Non sfruttare i portali di Strange

infinity war mcu

Gli Stregoni Supremi impiegano le energie dell’universo per creare portali mistici da un luogo all’altro usando i loro anelli di fionda: questi portali si sono rivelati preziosi nel corso delle battaglie, in particolare nella Battaglia della Terra, dove i Vendicatori risorti sono stati in grado di venire in aiuto dei loro compatrioti contro le armate di Thanos.

Anche se Strange e gli altri stregoni fanno certamente uso dei loro portali, il loro è un potere che deve ancora realizzare il suo pieno potenziale; questi portali potrebbero essere usati per spazzare via eserciti dal campo di battaglia, mozzare arti problematici che ospitano potenti guanti, o sfuggire indenni ai danni. Tuttavia, i portali tendono ad essere usati solo come mezzo di trasporto.

Portare lo scontro su Titano

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Dopo essere saliti a bordo dell’astronave di Ebony Maw, Iron Man, Doctor Strange e Spider-Man scelgono di viaggiare verso il pianeta natio di Thanos, Titano, nel tentativo di combattere contro di lui piuttosto che aspettare il suo attacco sulla Terra: questa modalità d’assalto ha portato alla loro alleanza con i Guardiani della Galassia in Avengers: Infinity War, ma alla fine si è rivelato un colossale fallimento.

Nonostante i loro valorosi sforzi, l’attacco dei Vendicatori su Titano non è stato sufficiente a fermare la ricerca delle Gemme dell’Infinito da parte di Thanos: in definitiva, la loro strategia si è dimostrata incompleta e poco redditizia. Se avessero avuto il tempo di impostare una strategia e prepararsi all’arrivo di Thanos, forse l’inevitabile battaglia sarebbe andata diversamente.

Rifiutarsi di “scambiare vite”

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Quando diventa evidente che la Gemma della Mente di Visione è stata presa di mira da Thanos e dall’Ordine Nero, i Vendicatori suggeriscono di farla distruggere da Wanda. Steve Rogers mette subito a tacere l’idea, proclamando che loro “non scambiano vite”.

L’affermazione di Steve, anche se onorevole, avrebbe solo segnato il destino dell’universo in Avengers: Infinity War; Wanda sarebbe alla fine stata costretta ad eseguire questo piano scartato, ma, a quel punto, era già troppo tardi per fermare Thanos, che già possedeva la Gemma del Tempo, con la quale è riuscito a invertire le sue azioni.

Dimenticarsi di Fury

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Durante tutti gli eventi di Infinity War, nessuno dei Vendicatori suggerisce mai di tentare di rintracciare Nick Fury, l’ex direttore dello SHIELD che ha riunito la squadra inizialmente. È solo durante la scena post-credits del film che Fury appare, e viene eliminato dall’esistenza subito dopo aver inviato una richiesta d’aiuto a Captain Marvel.

Se i Vendicatori avessero contattato Fury prima, egli avrebbe potuto giungere alla conclusione che Thanos era una minaccia abbastanza grande da giustificare la richiesta di Carol Danvers di tornare sulla Terra: con Capitan Marvel nella loro squadra, i Vendicatori avrebbero avuto molte più possibilità di fermare Thanos la prima volta.

Le rune di Kauf-Kaul

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No Way Home è ricco di implicazioni legate al futuro dell’Uomo Ragno, così come al più ampio MCU, ma uno degli aspetti del film ha ripercussioni molto più rilevanti di quanto si potrebbe inizialmente intuire: le Rune di Kauf-Kaul sono una fonte di potere mistico in grado di cancellare la memoria su piccola o grande scala, e prevedono l’alterazione totale della realtà per riuscire a farlo.

Con queste Rune nell’arsenale del Dottor Strange, è ragionevole pensare che sia stato possibile per i Vendicatori cancellare la memoria di Thanos della sua crociata per annientare la metà di ogni forma di vita; il Titano Pazzo sarebbe stato essenzialmente impotente contro un incantesimo antico così potente, e il mondo avrebbe potuto essere risparmiato dalla sua ira.

Non puntare alla testa

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Dopo che Thanos ha completato il guanto dell’Infinito, Thor è diventato l’ultima possibilità di salvezza dell’universo, conficcando la sua nuova ascia, Stormbreaker, nel petto del Titano Pazzo. Tuttavia, i suoi sforzi non sono stati sufficienti a fermarlo, poiché Thanos è riuscito a schioccare le dita, cancellando metà di tutte le forma di vita dell’universo, ma non prima di aver deriso il dio del tuono, dicendogli che “avrebbe dovuto puntare alla testa”.

Questo errore si è rivelato una delle cose peggiori mai accadute a Thor, e per estensione, al resto del mondo, portando direttamente alla Decimazione che ha lasciato l’universo in subbuglio per cinque anni; non c’è dubbio che Thor abbia passato molte notti insonni riflettendo su come il mondo sarebbe potuto essere diverso se avesse mirato solo un po’ più in alto nella sequenza cruciale di Avengers: Infinity War.

Combattere divisi

Sebbene non si sia realizzato fino alla fine di Avengers: Infinity War, i Vendicatori avevano già perso la battaglia con Thanos anni prima; infatti, durante gli eventi di Civil War, la squadra di supereroi è stata divisa a metà, con Capitan America da una parte e Iron Man dall’altra.

All’arrivo di Thanos, i Vendicatori erano già divisi, sia in numero che in potenza: la squadra separata non aveva alcuna possibilità di fermare il Titano Pazzo, e l’universo fu costretto a pagarne il prezzo. Fortunatamente per tutta la vita nell’universo, cinque anni dopo, i Vendicatori furono in grado di riunirsi per disfare tutto ciò che Thanos aveva fatto.

Jeremy Irons: 10 cose che non sai sull’attore

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Jeremy Irons: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Irons è uno di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema dando vita a ruoli iconici e davvero indimenticabili. L’attore ha sempre dimostrato di saper scegliere i ruoli a lui adatti, restituendo interpretazioni emozionanti e conquistando un ampio spettro di generazioni.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Jeremy Irons.

Jeremy Irons: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Irons debutta sul grande schermo con Nijinsky (1980), per poi apparire in La donna del tenente francese (1981), Un amore di Swann (1984), Mission (1986), Inseparabili (1988) e Il mistero Von Bulow (1991). La sua carriera continua apparendo in M. Butterfly (1993), La casa degli spiriti (1993), Die Hard – Duri a morire (1995), Io ballo da sola (1996), Lolita (1997), La maschera di ferro (1998), The Time Machine (2002), Il mercante di Venezia (2004), Le crociate (2005), Casanova (2005), Eragon (2006), Appaloosa (2008) e Margin Call (2011). Tra i suoi ultimi film vi sono The Words (2012), Treno di notte per Lisbona (2013), L’uomo che vide l’infinito (2015), La corrispondenza (2016), Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), Assassin’s Creed (2016), Justice League (2017), Red Sparrow (2018) e la serie Watchmen (2019). Nel 2021 recita invece in House of Gucci (2021).

2. È anche doppiatore, produttore e regista. Irons non ha svolto solo l’attività di attore nel corso della sua carriera, ma ha anche vestito i panni del doppiatore. Infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio di Il re leone (1994), The Magic 7 (2009) e I Simpson (2012). In quanto produttore, ha lavorato alla realizzazione del documentario Trashed (2012) e del film Better Start Running (2018). Inoltre, ha avuto anche un’esperienza come regista, dirigendo il film Mirad nel 1997.

jeremy irons

Jeremy Irons: la moglie e il figlio

3. Ha un matrimonio alle spalle. L’attore si è sposato per la prima volta da giovanissimo con l’attrice Julie Hallam, a soli 21 anni, nel 1969. Tuttavia, questo matrimonio è durato solo qualche mese, per poi portare i due al divorzio nello stesso anno. Irons e la Hallam non hanno mai rivelato i motivi della loro separazione, parlando unicamente di generiche differenze inconciliabili. Ancora oggi, Irons ricorda quel matrimonio come una sua decisione fin troppo impulsiva.

4. È sposato da molti anni. L’attore si è poi risposato nel 1978 con la collega Sinéad Cusack. I due sono insieme da allora e dalla loro unione sono nati due figli: Samuel (nato nel 1978) e Max (nato nel 1985). Quest’ultimo è poi divenuto a sua volta un attore, recitando in film come Dorian Gray, Cappuccetto rosso sangue e Mistero a Crooked House. Ad oggi, tuttavia, non ha ancora avuto modo di dividere la scena con suo padre.

Jeremy Irons ha vinto un Oscar

5. Ha vinto un Oscar. Irons ha un vinto un premio Oscar nel 1991 come Miglior attore per il film Il mistero von Bulow. Vincendo questo premio, l’attore ha battuto colleghi del calibro di Kevin Costner, Robert De Niro, Gérard Depardieu e Richard Harris. Ancora oggi quella rimane la prima e unica candidatura ricevuta da Irons agli Oscar.

Jeremy Irons in Lolita

6. È stato convinto da Glenn Close. Inizialmente, Irons aveva rifiutato il ruolo perché sapeva che interpretare il professore avrebbe danneggiato la sua carriera. Dopo averci riflettuto ed essere stato convinto da Glenn Close che lavorare con Adrian Lyne sarebbe un’esperienza da non perdere, ha accettato di interpretare Humbert Humbert, non senza assicurarsi prima un buon stipendio.

jeremy irons

Jeremy Irons è Alfred

7. È un piccolo eroe. Per l’attore, Alfred non è supereroe ma, stando a Batman v Superman e Justice League, potrebbe essere ritratto con una piccola h che sta per hero: “Penso che abbia una buona influenza, è un buon consigliere. Non sono sicuro sarebbe in prima linea in una lotta, ma sarebbe un buon sostegno”.

8. Ha difeso il film di Zack Snyder. Con l’uscita di Batman v Superman, Irons ha avuto modo di commentare la ricezione del film da parte della critica. Secondo lui “Sono stato molto contento dei numeri. Zack sembra avere difficoltà con la stampa, il che è strano. Non so se ha a che fare con il tipo di segretezza che circonda la realizzazione di questo tipo di film. Ma al pubblico è piaciuto e, alla fine, è questo ciò che conta”.

Jeremy Irons in Mission

9. È il film che lo ha reso celebre. Nel 1986, dopo aver recitato già in alcuni film, Iron assume il ruolo di Padre Gabriel nel film Mission, un missionario gesuita intento a convertire una tribù di Guaraní, in Sud America. Nel corso del film egli prenderà sotto la propria ala protettrice il personaggio di Rodrigo Mendoza, interpretato dall’attore Robert De Niro. Proprio grazie a questo ruolo Irons guadagnò grande popolarità, affermandosi come uno degli interpreti più talentuosi della sua generazione.

Jeremy Irons: età e altezza

10. Jeremy Irons è nato il 19 settembre del 1948 a Cowes, nell’Isola di Wight. La sua altezza complessiva misura 187 centimetri.

Fonti: IMDb, Indipendent, Screenrant

5 tecniche sonore che influenzano le scene dei film

5 tecniche sonore che influenzano le scene dei film

La musica è una componente cruciale nel processo narrativo. Comunica con il pubblico, influenzandone la percezione e le emozioni. La traccia o l’effetto sonoro giusti possono elevare un’immagine, rendere più profonda una scena o migliorare un’opera visiva nel suo insieme.

C’è una vasta gamma di musica e suoni su piattaforme di musica stock come it.depositphotos.com, e molta musica scritta da compositori da zero per il film specifico.

Pertanto, i registi sono esigenti riguardo alla musica utilizzata per dare alle scene il significato o la colorazione emotiva necessaria. Oggi daremo un’occhiata a cinque tecniche musicali che i registi usano comunemente per migliorare le scene dei film. Continua a leggere per saperne di più!

  1. Corrispondenza di componenti visivi e uditivi

La prima cosa che i produttori possono fare per migliorare il montaggio finale è scegliere una composizione che corrisponda al tono previsto per le immagini. L’esempio perfetto è la canzone di Roy Orbison “Oh, Pretty Woman”, che appare nel film “Pretty Woman“. Il brano viene utilizzato nella scena in cui Julia Roberts prova nuovi outfit e aggiorna il suo guardaroba. Attraverso musica e testi, il regista sottolinea la bellezza di Julia, dicendo, Pretty woman, I don’t believe you, you’re not the truth. No one could look as good as you, mercy (Bella donna, non ti credo, non puoi essere vera. Nessuno potrebbe essere bello come te, misericordia).

2. Musica e immagini che non si abbinano di proposito

Al contrario, a volte i registi usano musica inappropriata che non corrisponde alla scena per attirare l’attenzione dello spettatore e creare un effetto comico. Il film horror sui supereroi “Blade” ne è un esempio perfetto. Quando Blade entra nel club giapponese nella sequenza d’azione, si può sentire il rap di una studentessa giapponese, completamente inadatto alla scena o all’atmosfera. Nonostante tutto, questo momento è diventato iconico e classico; il tutto grazie alla musica utilizzata.

3. Preparazione del pubblico per scene significative

Un’altra tecnica utilizzata dai registi consiste nel preparare gli spettatori a momenti importanti con musica intensa, forte o spaventosa. In questo modo, i registi possono evocare l’emozione giusta, creare l’atmosfera per la scena successiva e mantenere l’interesse dello spettatore. La suspense è ampiamente utilizzata in film come “Lo squalo” e “Psycho“, quando il predatore si avvicina alla vittima.

4. Trasporto degli spettatori in un altro momento o luogo

I produttori impiegano con successo melodie diverse per trasportare il pubblico in un altro momento o luogo. Quando gli spettatori sentono suoni distinti, possono facilmente riconoscere il motivo e capire quando o dove si svolge l’azione. Una festa con musica disco, ad esempio, può catapultare gli spettatori negli anni ’70, mentre una festa techno può farli sentire direttamente negli anni ’80.

Nel film premio Oscar “Il paziente inglese”, gli eventi si svolgono in Europa e quando gli autori ci trasportano in Nord Africa, utilizzano melodie armoniche, eleganti ed esotiche.

5. Focus sui momenti importanti

I creatori di film spesso rafforzano scene importanti con tracce potenti, epiche, drammatiche o cinematografiche che influiscono in modo massiccio sulla percezione dello spettatore. Quentin Tarantino impiega con successo questa tecnica in un modo visivamente sbalorditivo e divertente. In “Kill Bill Vol. 1”, possiamo ascoltare la famosa canzone “Battle Without Honor or Humanity” di Tomoyasu Hotei e assistere a uno degli ingressi più epici della storia del cinema: O-Ren Ishii che arriva alla House of Blue Leaves.

In conclusione

La musica determina il modo in cui percepiamo un’immagine sullo schermo. E scegliere il brano musicale giusto potrebbe migliorare o distruggere un film. Ora che conosci tutte le tecniche sonore chiave che i registi utilizzano per enfatizzare le immagini, sarai in grado di distinguere tra una scena con musica usata sapientemente e un momento che non ha una colonna sonora adeguata.

Nastri d’Argento 2022: a Ennio il premio per il miglior documentario

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Va a Ennio di Giuseppe Tornatore, racconto straordinario di un protagonista del cinema e della musica che sta conquistando gli occhi e il cuore del pubblico riempiendo con successo le sale, il Nastro d’Argento 2022 per il Documentario dell’anno. Lo annuncia oggi il Direttivo, appena rinnovato, dei Giornalisti Cinematografici Italiani che inaugurano così la 76.ma edizione del Premio per l’eccellenza del cinema italiano.

“È un Nastro alla passione, alla ricerca, al racconto d’autore di un protagonista eccezionale – si legge in una nota del Direttivo – che rende unica l’emozione di un film che, oltre la musica e il cinema, trasmette il senso profondo di un omaggio che rappresenta, insieme, viaggio sentimentale e grande cinema, lectio magistralis e racconto di una genialità assoluta nata in un mondo di disarmante semplicità. Nel film la ricostruzione di un percorso che affascina lascia storditi non solo dalla magia delle note, ma dalla potenza emotiva che filtra dalle immagini e soprattutto dalle parole.  E ci fa sentire un senso di profonda nostalgia per il ‘nostro’ Morricone ma anche per quel cinema così grande e irripetibile”.

Presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e al Bif&st e prodotto da Gianni Russo e Gabriele Costa (piano B Produzioni), in sala da giovedì 17 febbraio, ha già conquistato il pubblico nel primo fine settimana di programmazione nelle sale. ENNIO di Giuseppe Tornatore, distribuito da Lucky Red in collaborazione con timvision, è il ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato dal pubblico internazionale, due volte Premio Oscar®, autore di oltre 500 colonne sonore indimenticabili.

L’annuncio del Nastro d’Argento dell’anno a Giuseppe Tornatore è il primo atto ufficiale del Direttivo che sarà in carica fino al 31 Dicembre 2024 – un gruppo di lavoro che continua ad essere guidato da Laura Delli Colli, confermata alla Presidenza, con Fulvia Caprara Vicepresidente e con Paolo Sommaruga, Stefania Ulivi, Oscar Cosulich, Maurizio Di Rienzo e Susanna Rotunno. Rinnovati negli incarichi Romano Milani, Segretario generale e Franco Mariotti, Sindaco revisore, ai quali sarà affiancato nei prossimi giorni il Consiglio Nazionale.

“Nel risultato elettorale” afferma una nota del Sindacato “il riconoscimento di un lavoro collettivo che, fra tradizione e profonda innovazione, dovrà essere un ponte importante verso un rinnovamento significativo degli obiettivi, in uno scambio anche generazionale sempre più aperto, nel cinema come nel giornalismo”.

Lunana: il villaggio alla fine del mondo, dal 31 marzo al cinema con Officine UBU

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Officine UBU distribuirà in Italia dal 31 marzo il film Lunana: il villaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji, il primo film totalmente realizzato in Bhutan a essere candidato al Premio Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale.

In un mondo in cui le persone sembrano aver perso la loro spiritualità in cerca del benessere materiale, il Bhutan è un modello da cui trarre ispirazione: è qui infatti che il PIL è sostituito dal FIL, l’indice di Felicità Interna Lorda. LUNANA: IL VILLAGGIO ALLA FINE DEL MONDO è ambientato e realizzato nel paese più felice del mondo, ma cosa significa davvero essere felici? Ed è possibile trovare la felicità in un posto che non ti aspetti?

Se lo chiede anche Ugyen, giovane insegnante, che vorrebbe andare alla ricerca della sua felicità, ma è costretto a intraprendere un viaggio di 8 giorni di cammino che lo porterà nella scuola più remota del mondo, nello sperduto villaggio di Lunana, situato lungo i ghiacciai dell’Himalaya al confine tra Bhutan e Tibet a 4.800 metri di quota. Lì, in compagnia di placidi yak e privato di ogni comodità moderna, scoprirà che il segreto della felicità è nella semplicità dei piccoli gesti e nei sorrisi degli abitanti di Lunana, un microcosmo che lentamente sta svanendo. Girato in collaborazione con gli abitanti del villaggio, il film ci introduce in un luogo sospeso nel tempo, lontano chilometri dalle grandi città e protetto dalle montagne, come fosse un piccolo scrigno nascosto, contenente la più preziosa delle ricchezze.

LUNANA: IL VILLAGGIO ALLA FINE DEL MONDO di Pawo Choyning Dorji sarà nei cinema italiani dal 31 marzo distribuito da Officine UBU.

Un giovane insegnante del Bhutan moderno, Ugyen, si sottrae ai suoi doveri mentre progetta di andare in Australia per diventare un cantante. Come rimprovero, i suoi superiori lo mandano nella scuola più remota del mondo, in un villaggio chiamato Lunana, per completare il suo servizio. Dopo un viaggio di 8 giorni di cammino, Ugyen si ritrova esiliato dalle sue comodità occidentalizzate. A Lunana non c’è elettricità, né libri di testo e nemmeno una lavagna. Sebbene poveri, gli abitanti del villaggio porgono un caloroso benvenuto al loro nuovo insegnante, ma lui deve affrontare lo scoraggiante compito di insegnare ai bambini del villaggio senza alcuno strumento didattico a disposizione. Preso dallo sconforto, è sul punto di decidere di tornare a casa, ma poco a poco inizia a conoscere le difficoltà nella vita degli straordinari bambini a cui insegna, tanto da sentirsi cambiato grazie alla straordinaria forza spirituale degli abitanti del villaggio.

Vostro Onore: Stefano Accorsi presenta la nuova serie RAI

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Vostro Onore: Stefano Accorsi presenta la nuova serie RAI

Dopo l’originale Kvodo, israeliana, e l’americana, Your Honor, arriva la versione italiana della serie che si chiede cosa sarebbe disposto a fare un padre per salvare la vita di suo figlio: Vostro Onore.

La co-produzione Rai FictionIndiana Production segna l’esordio sulla sedia di regia di Alessandro Casale, che dopo una massiccia esperienza da aiuto, per cinema e tv, sale in cattedra per questa serie in quattro serate, in onda su Rai Uno, a partire dal 28 febbraio, in prima serata.

“Ringrazio Rai e Indiana per questo incarico, ho avuto la fortuna di affrontare questa sfida – ha esordito Casale – Sono stato messo nelle migliori condizioni per lavorare e, nonostante la mia esperienza, era la prima volta che dirigevo una cosa da solo. Ho visto gli altri adattamenti di questa storia, ma non mi sono lasciato influenzare da nulla. La serie israeliana, originale, è completamente differente, perché nella storia entra la contemporaneità della società in cui è immersa la vicenda. Ho avuto la fortuna di lavorare con un cast incredibile, guidato da Stefano Accorsi, e sono stato molto pignolo sui personaggi, visto che la storia c’era, e si trattava di lavorare con gli attori in maniera attenta per metterla in scena. Sono stato fortunato, grazie alle mie casting director, che mi hanno trovato degli attori che hanno riservato belle sorprese, anche nell’ambito latinos, una novità per il panorama italiano.” 

Sulle principali difficoltà di mettere in scena questo crime drama familiare, Alessandro Casale ha precisato: “Si tratta di un lavoro principalmente psicologico su personaggi messi dentro a una storia che parla di violenza non manifesta. Poi ho raccontato la dinamica padre/figlio, molto complicata ma interessante, che partiva da una situazione in cui i due erano distanti. Spero che siamo riusciti a raggiungere un equilibrio ottimale.”

Sulle differenze tra il lavoro per il cinema e quello per la tv, Casale dichiara: “Ho fatto tanti film da aiuto regista per il cinema e ho capito che alcuni meccanismi del cinema si possono portare in tv, soprattutto per quanto riguarda la cura dei particolari. Ho cercato di mettere in pratica gli insegnamenti dei maestri con cui ho lavorato, con i tempi differenti naturalmente, che in tv in genere sono frenetici, ma in questo caso abbiamo avuto tutto ciò di cui avevamo bisogno, e possibilità di rifinire e fare più riprese anche solo per sicurezza. Poi sono abbastanza audace e mi sono buttato, non mi tiro indietro. Sentivo la responsabilità di fare un adattamento di una serie di successo per la rete ammiraglia del servizio di Stato. Ho cercato di adeguarmi a quello standard, credo sia andata abbastanza bene, ma non devo dirlo io, si intende.”

La sceneggiatura è stato uno sforzo di gruppo, dal momento che da ambientazioni desertiche israeliane si doveva trasportare la storia a Milano. Donatella Diamanti, Mario Cristiano, Gianluca Gloria, Laura Grimaldi e Paolo Piccirillo hanno lavorato per cercare di trasformare la storia senza snaturarne il messaggio.

In merito a questo lavoro, Donatella Diamanti ha dichiarato: “È una trasposizione di una storia molto potente con un tema universale: cosa è disposto a fare un padre per salvare il figlio. Il lavoro di trasposizione è stato tematico e tecnico, dal momento che abbiamo dovuto portare la storia nella nostra Milano. Abbiamo scelto di accostare due criminalità differenti: quella caotica delle gang di strada e quella silente della camorra. Poi abbiamo lavorato molto sulla componente relazionale, siamo tutti cultori del relazionale e abbiamo provato a far sì che questa bomba che esplode nella vita dei protagonisti, deflagrasse andando a toccare anche le vite di quelli che erano nella rete di relazioni degli stessi. Quindi era importante costruire bene queste connessioni, altrimenti l’esplosione non avrebbe toccato nulla intorno ai protagonisti.”

Vostro Onore serie tv 2022Protagonista della storia nei panni del giudice Vittorio Pagani c’è Stefano Accorsi: “Non avevo visto la versione israeliana e quando ho letto la sceneggiatura non era stata ancora mandato in onda la versione USA con Bryan Cranston. Il mio riferimento quindi sono state solo le pagine che mi sono state mandate.” Ha cominciato Accorsi, andando poi a mettere a fuoco il cuore della serie: Cosa è disposto a fare un padre per salvare il figlio? Non credo ci siano più risposte, la risposta è una, è una forza archetipica che fa riferimento alla tragedia greca. Qui si tratta di un padre che è stato padre in assenza, che ha costruito una vita di successo e onore agli occhi della società, ma in un attimo spazza via tutto, per salvare il figlio.”

Nonostante questo tradimento di ciò che è la sua natura e la sua figura pubblica, il suo Vittorio, spiega Accorsi, “non è mai diabolico, perché la sua priorità è una. Questi sono i grandi momenti di verità della vita, perché sono istintivi. La cosa bella della serie è che non cerca nemmeno di dare una risposta, la storia poi è molto coinvolgente e piena di colpi di scena. Da subito, la volontà della produzione era di fare un prodotto diverso, una sfida in un contesto RAI che però non fosse in conflitto con ciò che esiste. Abbiamo provato a rendere questa narrazione condivisibile dal grande pubblico, è una storia naturalmente inclusiva.”

Con Stefano Accorsi, nel cast di Vostro Onore, ci sono anche Matteo Oscar Giuggioli, Barbara Ronchi, Remo GironeFrancesco Colella, Camilla Semino Favro. La serie andrà in onda il 28 febbraio in prima serata su Rai Uno in quattro serate.

La leggenda di Vox Machina: la recensione della serie animata di Amazon

Nessun gioco di ruolo di ambientazione fantasy vanta il successo ottenuto negli anni da Dungeons & Dragons, ideato da Gary Gygax e Dave Arneson. Diffuso in tutto il mondo, questo è nel tempo divenuto un vero e proprio franchise, espandendosi anche alla letteratura, ai videogiochi e al mondo dell’audiovisivo. Proprio in quest’ultimo ambito, a partire dal 2015, ha ottenuto grande successo la webserie Critical Role, la cui prima campagna è durata fino al 2017 con ben 115 episodi. Proprio la vicenda in essa raccontata è stata ora adattata in una serie animata intitolata La leggenda di Vox Machina, ideata da Matthew Mercer e direta da Sung Jin Ahn.

La serie incomincia la narrazione da prima che la campagna del gruppo iniziasse ad essere trasmessa online, per poi adattare una delle principali avventure d’inizio webserie e proseguire adattandone i vari archi. Protagonisti dei primi 12 episodi sono dunque Vex’ahlia, Percival, Pike, Vax’ildan, Keyleth, Scanlan e Grog, una banda di mercenari apparentemente mal assortita ma ricca di poteri magici e spirito di gruppo. In un mondo dove i pericoli sono all’ordine del giorno, i sette, noti come i Vox Machina, si trovano in particolare a dover affrontare un gruppo di invincibili creature pronte a scatenare il caos dell’inferno in terra.

Con queste premesse, si viene dunque portati nel fantastico mondo di Exandria, un contesto che già di per sé presenta tutte le caratteristiche tipiche del fantasy. Un po’ Terra di Mezzo de Il Signore degli Anelli, un po’ Dreamland di Disincanto (altra serie animata fantasy con molto in comune a La leggenda di Vox Machina), questo luogo non sembra presentare particolari novità distintive. Queste, infatti, sono da ritrovare nei sette protagonisti, vero e proprio cuore della serie. Su di loro si costruisce la forza della serie, sul loro passato si edifica la storia raccontata, sui loro difetti si forgia il loro valore come gruppo.

La forza dei personaggi di La leggenda di Vox Machina

Ad essere primari nel gioco di Dungeons & Dragons sono proprio i personaggi, costruiti componendo razze, poteri e caratteristiche molto diverse tra loro. Allo stesso modo, i sette protagonisti di La leggenda di Vox Machina hanno tutte le attenzioni e, cosa non comune, riescono ad imporsi da subito come iconici. Ognuno ha i propri pregi e difetti, ognuno i propri poteri, ognuno i propri demoni da affrontare. Tutti sono fortemente carismatici. Si tratta di un gruppo estremamente variegato, con cui è facile empatizzare sin dalla loro presentazione. Procedendo nella narrazione, inoltre, la loro storia personale viene approfondita adeguatamente, permettendo così un’immersione ancor più profonda nelle peripezie cui vanno incontro.

Ed è qui che entra in gioco un facile paragone con la serie Disincanto, presente invece su Netflix. Proprio grazie ai personaggi, entrambi questi titoli presentano una comicità dissacrante che va in contrasto con il contesto, affrontato troppo spesso con grande serietà. I protagonisti di La leggenda di Vox Machina, invece, sono pensati per essere genuinamente divertenti, sempre con i modi e i tempi giusti. I primi due episodi, a tal proposito, sono da intendere come una loro completa introduzione, che permette di identificare da subito tutte le loro caratteristiche essenziali, che saranno poi le stesse anche per l’intera serie in sé.

La leggenda di Vox Machina Amazon Prime Video

La leggenda di Vox Machina: la recensione della serie

Non bisogna però pensare che questa nuova serie animata sia un continuo alternarsi di comicità e azione. Con il susseguirsi degli episodi e il focalizzarsi sulla vicenda principale, sono molti i toni che La leggenda di Vox Machina sfoggia. Ci si imbatterà infatti in situazioni profondamente drammatiche, altre particolarmente orrorifiche e splatter, mentre in più situazioni si proverà vero timore per ciò che può accadere ai protagonisti. Questa prima stagione, dunque, presenta al suo interno molteplici atmosfere, coerentemente amalgamate perché non si avverta uno scarto troppo netto tra l’una e l’altra.

Oltre a ciò, è importante sottolineare come la visione della serie non sia minimamente compromessa dal non aver seguito la webserie o dal non conoscere il funzionamento del gioco di ruolo. Gli ideatori, infatti, si sono preoccupati di dar vita ad un prodotto fruibile anche da chi non ha familiarità con il mondo di Dungeons & Dragons. Rivolgendosi ad un ampio pubblico, La leggenda di Vox Machina rappresenta dunque una degna risposta ai tanti titoli d’animazione per adulti rilasciati da Netflix. Forse l’animazione utilizzata non sarà delle più sbalorditive o innovative, ma trova di certo compensazione con il ricco materiale narrativo offerto.

Spider-Man vs Loki: come hanno accolto le loro varianti i due personaggi?

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Una nuova fan strip dedicata al Marvel Cinematic Universe mette a confronto il primo incontro delle varianti di Spider-Man e Loki. Il multiverso del MCU è stato citato fin da Thor: The Dark World del 2013 prima di essere menzionato apertamente in Doctor Strange del 2016, ma abbiamo dovuto attendere fino a Avengers: Endgame del 2019 per vedere esplorate le linee temporali e gli universi alternativi. La quarta fase del MCU ha portato il suo multiverso in primo piano e al centro del racconto con WandaVision, Loki, What If..? e Spider-Man: No Way Homementre aspettiamo trepidanti quello che potrà accadere in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Loki di Disney+ introduce il pubblico a concetti come le varianti mentre arricchisce ulteriormente l’idea di linee temporali alternative. Ambientata “dopo” Avengers: Endgame, la serie segue la versione di The Avengers di Loki (Tom Hiddleston) in quello che gli succede nel 2012, quando fugge con il Tesseract durante il time-heist dei Vendicatori. Dopo essere stato arrestato dalla Time Variance Authority (TVA), Mobius M. Mobius (Owen Wilson) chiede l’aiuto dell’imbroglione per rintracciare un’altra variante di Loki, Sylvie (Sophia Di Martino), che rappresenta una minaccia per Colui che rimane (Jonathan Majors).

La relazione di amore/odio di Loki con se stesso (le sue varianti) cresce negli episodi finali della prima stagione. Nell’episodio 5, Loki incontra Classic Loki, Kid Loki, Boastful Loki, Alligator Loki, President Loki e molti altri, che lottano tutti per andare d’accordo a causa della loro propensione al tradimento.

L’artista digitale Rachel Hoo su Instagram ha recentemente condiviso una comic fan strip confrontando le relazioni trai Peter Parker(s) di No Way Home e quelle trai diversi Loki visti nella serie Disney+. Laddove un gruppo parla di grande potere/responsabilità, legami sulla scienza e forma una fratellanza, l’altro, beh, è ​​semplicemente “lokish”.

Black Adam: il DCEU ha trovato il sostituto per la Justice League

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Il DCEU ha appena introdotto il suo vero sostituto della Justice League: la Justice Society. L’universo DC non è privo della sua giusta quota di super team, ma a parte la Suicide Squad, non è ancora riuscito a fare nulla di degno di nota in fatto di rappresentazione al cinema. Black Adam potrebbe cambiare tutto questo, tuttavia, con l’introduzione dell’iconica Justice Society.

Il trailer di “The World Needs Heroes” della DC, visto in occasione del Super Bowl, crea un sostituto perfetto per Justice League: la Justice Society. Si tratta della prima squadra di supereroi dell’Universo DC, che, nei fumetti, fa il suo debutto 20 anni prima della Justice League, e vedrà il suo esordio cinematografico nel film in uscita Black Adam schierando Atom Smasher, Hawkman, Cyclone e Dottor Fate. I dettagli della trama del film sono attualmente scarsi, ma lo stato incerto della Justice League del DCEU e gli elementi prestabiliti del DCEU, nel suo insieme, danno credito all’idea che il film verrà utilizzato per impostare la Justice Society come elemento davvero importante nel futuro dello zoppicante franchise.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Falcon: il nuovo interprete non vede l’ora di scoprire dove andrà il suo personaggio

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In The Falcon and the Winter Soldier abbiamo avuto la possibilità di un breve sguardo su Joaquin Torres, il personaggio che nei fumetti raccoglie il testimone di Sam Wilson, una volta che questi viene chiamato a indossare il mantello di Captain America, dopo Steve Rogers.

Nella serie, Torres è interpretato da Danny Ramirez che, lo scommettiamo, avrà sicuramente un futuro interessante all’interno del MCU, probabilmente già nell’annunciato Captain America 4, che vedrà l’ufficializzazione di Sam Wilson (Anthony Mackie) nei panni di Cap.

Screen Rant ha incontrato Danny Ramirez per discutere del suo prossimo film No Exit, che arriverà nelle sale il 25 febbraio. Nel corso dell’intervista, gli è stato chiesto di parlare del suo potenziale futuro nel MCU. Come fa qualsiasi attore Marvel ben addestrato, ha risposto che “ovviamente non può dire nulla – salvo poi continuare – sono solo sinceramente eccitato dalla direzione in cui tutta Hollywood sta andando per la quantità di rappresentazione sullo schermo per i personaggi latini e, con Joaquin, sono davvero entusiasta di chi è come persona e di come si comporta e questo è tutto quello che dirò, perché non posso! Sai che non posso!”

Captain America 4, quello che sappiamo

Captain America 4 sarà scritto da Malcolm Spellman e da Dalan Musson che hanno già lavorato alla serie Disney+ e questa scelta indica il forte desiderio dello studio di dare continuità tra piccolo e grande schermo.

Del cast del film non si sa ancora niente, ma possiamo scommettere che oltre a Anthony Mackie, nel film ci sarà spazio anche per Sebastian Stan (Bucky), Emily VanCamp (Sharon Carter), Wyatt Russell (John Walkers) e Daniel Bruhl (Zemo).

Il mostro de La Cosa di Carpenter nei nuovi work in progress NECA

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NECA (la National Entertainment Collectibles Association) ha condiviso un’anteprima di un nuovissimo giocattolo ispirato al mostro di La Cosa di John Carpenter. Il classico del genere horror ha debuttato nel 1982 ed è stato ispirato dal romanzo di John W Campbell Jr Who Goes There?, uscito oltre quattro decenni prima. Con Kurt Russell nel ruolo del protagonista principale R.J. MacReady, la storia segue un gruppo di ricercatori in Antartide che scoprono un organismo alieno parassita che assorbe e imita qualunque forma di vita incontri.

Ora, in un post di NECA, i fan de La Cosa hanno potuto dare una prima occhiata a un nuovo oggetto da collezione ispirato al famoso horror fantascientifico. Condividendo due possibili iterazioni del cane da slitta affetto dal parassita del film, i giocattoli presentano le grottesche appendici mutanti e la carne sanguinolenta associate al classico mostro. Il post rileva che si tratta di un lavoro in corso ed entrambe le figure sono attualmente in attesa di approvazione da parte del detenente licenza.

The Marvels: Brie Larson condivide la sua reazione alla lettura della sceneggiatura

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In un’intervista con Uproxx, Brie Larson ha risposto alle domande sul suo prossimo ruolo in The Marvels. I dettagli della trama del film sono ancora sconosciuti, ma Larson ha potuto discutere di quanto le sia piaciuto lavorare con la regista del film, Nia DaCosta, e di quanto sia fantasiosa la sceneggiatura del film. L’attrice ha continuato dicendo che i fan saranno deliziati dal film.

“Sento che è come se vorrei poterne parlare. Posso parlare dei miei sentimenti al riguardo. Posso dire che… non posso dire abbastanza di quanto sia incredibile la nostra regista, Nia DaCosta, e che onore è stato lavorare con lei, che talento immenso è, quanto sento che lei sia il futuro. E potrei anche dire che, quando ho letto la sceneggiatura per la prima volta, non potevo credere a quello che stavo leggendo. Pensavo che fosse tutti matti. Ed è la cosa che amo della Marvel, è che continuano a reinventarsi. Continuano a fare ciò che non penseresti mai sarebbe possibile in questi film. E non hanno paura di perseguire queste idee. Quindi sono super entusiasta di quello che abbiamo fatto. Penso che ci siano alcuni miei grandi successi personali che sono davvero entusiasta di condividere, ma è anche divertente avere un piccolo segreto. Ed è divertente sapere che, quando uscirà questo film, le persone ne saranno deliziate. E posso tenerlo per me ancora per un po’”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di CandymanNel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà il 17 febbraio 2023.

The Batman: il film avrà un punto di vista “hitchcockiano”

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The Batman: il film avrà un punto di vista “hitchcockiano”

In un’intervista con Entertainment Weekly, Matt Reeves ha parlato di come, in The Batman, il personaggio di Robert Pattinson doveva rimanere al centro di un film pieno di personaggi eccitanti.

Sebbene l’Enigmista sia il cattivo principale, la sua onnipresenza si sente principalmente attraverso i messaggi/indizi che lascia Batman sulle scene del crimine. Secondo Reeves, ogni scena del film include Bruce/Batman, perché la storia è raccontata dal suo punto di vista.

“Batman o Bruce sono in quasi tutte le scene del film – ha detto Reeves – che non è il solito modo in cui questi film vengono girati. È un punto di vista molto hitchcockiano in cui sei legato alla sua esperienza”.

Questa scelta potrebbe essere vincente e dare al personaggio di Robert Pattinson la giusta centralità per crearsi anche uno spazio significativo nel cuore dei fan.

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Oscar: il #FanFavorite “corre il rischio” di essere assegnato a Cenerentola

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Con il lancio di una nuova iniziativa #OscarsFanFavorite da parte dell’Academy of Motion Picture Arts & Sciences, Cenerentola di Amazon è al momento in testa come il film preferito dai fan per il 2021. Il film è uscito l’anno scorso direttamente su Prime Video con Camila Cabello nei panni della protagonista. Il film è stato diretto da Kay Cannon, che in precedenza aveva diretto la commedia Blockers. Sfortunatamente per le persone coinvolte, Cenerentola ha ricevuto un’accoglienza negativa dalla critica al momento dell’uscita.

Le nuove disposizioni per la campagna #OscarsFanFavorite sono le seguenti: i fan possono twittare la loro scelta per il miglior film del 2021 almeno 20 volte al giorno. Si può votare un qualsiasi film uscito in qualsiasi momento dal 1 marzo al 31 dicembre 2021, per poter beneficiare dell’Oscar. Tre fan verranno quindi trasportati in aereo a Los Angeles per presentare una categoria alla cerimonia del prossimo anno. Stando ai risultati del box office dello scorso anno e di queste prime settimane del 2022, ci si aspettava che Spider-Man: No Way Home avrebbe conquistato facilmente la corona dell’Oscar dei Fan, ma ciò potrebbe non accadere.

La categoria #OscarsFanFavorite non è stata una mossa bene accolta dagli elettori dell’Academy e dai media. Molti lo hanno definito uno stratagemma non solo per guadagnare popolarità agli occhi di una fascia di pubblico giovane e alla moda, ma anche come un ulteriore modo per essere più inclusivi rispetto a quei film che classicamente non sono considerati “materiale da Oscar”. Mentre i fan continuano a inondare Internet con le loro reazioni negative rispetto all’istituzione della categoria, Deadline riporta che Cenerentola dell’anno scorso detiene attualmente il primo posto per l’Oscar Fan Favorite del 2021.

Potrebbe davvero succedere, quindi, che un film non uscito in sala e detestato dalla critica (come Cenerentola) possa riuscire a raggiungere il premio che, forse, nelle intenzioni di chi lo ha istituito, doveva essere un riconoscimento a quei film, tipo Spider-Man: No Way Home o anche la Snyder Cut di Justice League, che in qualche modo diventano un fenomeno di costume anche al di fuori della dimensione cinema e coinvolgono energie importanti intorno a loro?

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: Patrick Stewart commenta il trailer del Super Bowl

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Una delle rivelazioni più emozionanti del trailer del Super Bowl di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è che Patrick Stewart tornerà, pare, nei panni di Charles Xavier, in qualità di membro degli Illuminati.

Tuttavia, la Marvel non ha ancora comunicato ufficialmente la notizia e sembra che anche il diretto interessato, Patrick Stewart, non sia in vena di confermare la sua presenza nel film, anche se, come è nel suo stile, gioca con classe e ironia sulla possibilità. Quando gli è stato chiesto se fosse o meno nel trailer, Stewart ha dichiarato:

“Sai, le persone hanno imitato la mia voce da quando sono salito sul palco, 60 anni fa. Quindi, non posso essere ritenuto responsabile per questo”.

“Non guardo molto i social media, principalmente per una mancanza di tempo, ma devo dire che domenica sera prima di andare a dormire ho avuto molte comunicazioni, amici e alcune persone che conoscevo a malapena mi chiedevano ‘ah! Sei tu?.’ Beh, certo, io ero solo a casa in attesa di guardare la partita, quindi come potevo essere io? Dovremo aspettare e vedere”.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Batman: la vendetta viene invocata in un nuovo trailer

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The Batman: la vendetta viene invocata in un nuovo trailer

Ecco un nuovo trailer di The Batman in cui sembra che la parola d’ordine del film sarà “vendetta”. Ci sembra quindi che il film di Matt Reeves con Robert Pattinson seguirà in maniera piuttosto fedele il percorso a fumetti del Cavaliere Oscuro.

https://twitter.com/NBAonTNT/status/1495209033170501633?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1495209033170501633%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthe-batman-trailer-gotham-riddler-nba%2F

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

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