Distribuito in Italia nel 2019,
L’uomo del labirinto è il secondo
lungometraggio diretto da Donato Carrisi, che trae
anche in questo caso la storia da un suo romanzo. Per l’occasione,
chiama a recitare per sé uno dei più acclamati interpreti
statunitensi, ponendolo all’interno di un noir ricco di colpi di
scena.
Ecco 10 cose che non sai su
L’uomo del labirinto.

L’uomo del labirinto: la trama del
film
10. Al centro della vicenda
vi è un misterioso rapimento. L’uomo del
labirinto ha inizio con Samantha, che dopo essere
scomparsa per quindi anni in seguito ad un rapimento, viene
miracolosamente ritrovata. Con il suo aiuto, sulle tracce del
rapitore si incammineranno due criptici personaggi: un profiler che
la aiuta a ricordare quanto accaduto, e quello stesso investigatore
privato che non era stato in grado di ritrovarla al momento del
rapimento.
L’uomo del labirinto è tratto da
un libro
9. È l’adattamento del
romanzo omonimo. Per il suo secondo lungometraggio, il
regista Carrisi ha deciso di realizzare la trasposizione del
romanzo scritto da egli stesso nel 2017. L’uomo del
labirinto è il terzo capitolo della serie di libri
intitolata Ciclo di Mila Vasquez, personaggio ricorrente in ogni
titolo, e, in modo non dichiarato, è anche il seguito del romanzo
Il suggerito, pubblicato nel 2009.
L’uomo del labirinto: il cast del
film
8. Uno dei protagonisti è
interpretato da un noto attore americano. Per dar vita al
ruolo del dottor Green, uno dei protagonisti della storia, il
regista ha dichiarato di aver da subito voluto che ad interpretarlo
fosse il due volte premio Oscar Dustin Hoffman.
L’attore, che aveva già lavorato in Italia per la serie I
Medici, fu da subito entusiasta del progetto, avendo letto i
romanzi di Carrisi e visto il suo precedente film. A convincerlo
definitivamente fu la presenza di Servillo tra gli interpreti.
7. Vanta un cast di noti
attori italiani. Non solo Hoffman però, e il film si
arricchisce delle presenze di attori come Toni
Servillo, che interpreta l’investigatore Bruno Genko,
Valentina Bellè, nel ruolo di
Mila Vasquez, e Vinicio
Marchioni, nel ruolo di Simon Berish,
direttore dell’ufficio bambini scomparsi.
6. Servillo non era
inizialmente sicuro di voler partecipare al film. Già
protagonista di La ragazza nella
nebbia, dove interpretava un detective, Servillo non
era convinto riguardo il ruolo di Genko, poiché non voleva
rischiare di essere associato a questo tipo di personaggi.
Tuttavia, si convinse nel momento in cui leggendo la sceneggiatura
scoprì lati inediti e nascosti del personaggio che gli permettevano
di renderlo diverso da quello precedentemente interpretato.

L’uomo del labirinto: le
recensioni del film
5. È stato accolto da
opinioni miste. Un film criptico come L’uomo del
labirinto non poteva mancare di dar vita ad ampie discussioni,
ricevendo pareri spesso contrastanti. In particolare, molti critici
hanno criticato l’eccessiva ambizione narrativa, che rallenta la
visione, mentre altri hanno invece elogiato le interpretazioni dei
due protagonisti.
L’uomo del labirinto è su Sky
4. È stata anticipata la
sua uscita On Demand. Distribuito nelle sale italiane a
partire dal 30 ottobre 2019, il film è ora attualmente disponibile
in streaming in alcune delle principali piattaforme
cinematografiche e televisive. Tra queste vi è Sky, che ha messo a
disposizione dei propri utenti la visione del film in modalità On
Demand.
L’uomo del labirinto: la
spiegazione del finale del film
[ALLERTA
SPOILER]
3. Ci sono due linee
narrative da seguire. Particolarmente complesso, il finale
del film ha generato numerosi dibattiti. Innanzitutto, occorre
sapere che nel film vi sono due storylinee che procedono
parallelamente. All’interno di una si muove l’indagine condotta
dall’investigatore Genko, il quale tenta di risalire al reale
colpevole del rapimento. Nella seconda, invece, si svolge il
rapporto tra la presunta ragazza rapita e il misterioso dottor
Green. Infine, la prima delle due linee narrative si svolge
all’incirca un anno prima della seconda.
2. I personaggi non sono
chi crediamo che siano. Con un audace plot twist finale,
allo spettatore viene rivelato che quella che si crede essere
Samantha è in realtà l’investigatrice Mila Vasquez, e quello che si
credeva essere il dottor Green è in realtà un impostore, nonché il
rapitore di turno che fa credere alla sua vittima di essere chi non
è.
1. Il senso finale è molto
cupo. Come si apprende dalle scoperte fatte da Genko,
dietro il rapimento della ragazza si nasconde una misteriosa setta
chiamata “i figli del buio”, il cui scopo non è solo quello di
abusare delle proprie vittime ma anche di tramandare di volta in
volta questa tradizione attraverso degli eredi.
Fonte: IMDb