Home Blog Pagina 1032

Captain America: 10 cose che non sai sulla Stealth Suit

Captain America: 10 cose che non sai sulla Stealth Suit

Dando vita all’iconico personaggio di Captain America nel MCU, Chris Evans ha dovuto sfoggiare molti costumi diversi nei film dell’universo condiviso in cui ha recitato. Al di là della varie e più celebri tonalità di blu, il costume preferito dai fan (e anche il preferito dello stesso attore) è sicuramente la Stealth Suit.

Molte ricerche e tantissimo lavoro è stato fatto per la realizzazione di quella versione del costume di Cap introdotta per la prima volta, al cinema, in The Winter Soldier. Ecco 10 dettagli che potresti non conoscere sulla Stealth Suit di Captain America:

Adatto ad un combattimento super-veloce

Le adrenaliniche sequenze d’azione di Captain America: Civil War hanno attirato immensi elogi da parte della critica. Si tratta di sequenze eseguite tanto alla perfezione dagli stunt degli attori protagonisti quanto perfezionate ad hoc in fase di post-produzione.

I registi Anthony e Joe Russo miravano ad avere per Cap un costume che fosse adatto ad un tipo di combattimento super-veloce. Come affermato dalla costumista Judianna Moakovsky, la “mobilità” è sempre stata una priorità in fase di preparazione. Ecco perché il costume che vediamo nel film assume più i contorni di una abito elegante e non di un’armatura.

Materiale estensibile

La Makovsky ha anche rivelato che i Russo hanno richiesto che il costume avesse le proprietà e permettesse gli usi del Kevlar. Naturalmente, un materiale simile al Kevlar sarebbe stato troppo pesante e avrebbe impedito al personaggio di risultare abbastanza convincente durante le scene di combattimento. Il costume doveva sembrare sì pesante, ma anche “estensibile”.

Anche se del tessuto rigido non è mai stato utilizzato per la realizzazione della Stealth Suit, alla fine il costume è stato realizzato utilizzando tra le quattro e le cinque tipologie di tessuto diverse. Sono stati tutti dipinti per sembrare un unico tessuto; alla fine, ogni aria del costume ha assunto una diversa mobilità.

Una lega magnetica

Captain America: The Winter Soldier ha sicuramente una delle scene più incredibili per quanto riguarda lo scudo in vibranio di Cap e l’utilizzo alla massima potenza delle sue capacità. Nel film vediamo spesso il nostro eroe lanciarlo come un disco o usarlo contro i nemici. Alcuni dei momenti più iconici del film ci mostrano lo scudo come fosse letteralmente “attaccato” alla schiena di Cap. Ciò è dovuto alla presenza di una lega magnetica sulla Stealth Suit che permette allo scudo di attaccarsi facilmente, e in maniera molto più rapida, alla schiena del suo proprietario.

Ispirato alla serie Secret Avengers

Se da un lato la Stealth Suit sembra più realistico e meno simile ad una tipica tuta da fumetto, la realtà è che il suo design (soprattutto l’assenza dei colori rosso e bianco) è ispirata a look di Steve Rogers nella run dedicata ai Secret Avengers. La scelta ha parecchio senso, dal momento che in Civil War vediamo un Cap alle prese con parecchi dilemmi morali, cosa che si è cercata di imprimere anche al costume: Steve Rogers non è più soltanto un supereroe, ma un agente dello SHIELD in conflitto con un passato che è in grado di influenzare le sue scelte presenti.

Il ritorno in Endgame

Ad una visione più attenta, noterete che la Stealth Suit è presente anche in Avengers: Endgame. Cap sfoggia il costume durante i primi minuti del film, quando lui e il resto dei Vendicatori uccidono Thanos prima di viaggiare indietro nel tempo. La scelta potrebbe essere stata del tutto casuale: magari, in quel momento, lo Stealth Suit era l’unica tuta disponibile per le riprese. Come abbiamo visto in Avengers: Infinity War, infatti, il costume era già stato abbastanza consumato in Civil War. È stato comunque bello vedere la Stealth Suit nell’ultimo film del MCU interpretato da Chris Evans.

Un costume da SHIELD, non da supereroe

Com’è facilmente intuibile dal design, la Stealth Suit è un costume più tattico che glamour. Ciò è evidente fin dalla prime scene di The Winter Soldier, in cui vediamo Cap in missione per conto dell’organizzazione segreta di Nick Fury. È un costume adatto per le missioni richieste all’eroe dallo SHIELD; non è certamente una tuta con cui si intende catturare l’attenzione dei media e della stampa.

Secondo la mitologia del MCU, lo SHIELD avrebbe commissionato questo costume in Kevlar per permettere a Cap di sfoggiare maggiore agilità durante i combattimenti. Inoltre, la tuta è dotata di una speciale protezione contro le armi da fuoco.

Un Cap senza elmetto

Per conferire all’agente SHIELD un aspetto più tagliente,per la prima volta – sia nel film che nei vari materiali promozionali di The Winter Soldier, abbiamo visto Cap senza l’elmetto. Alcuni fan hanno elogiato questa mossa, sostenendo che l’elmetto ha spesso dato all’eroe un aspetto troppo impostato ed uno sguardo a tratti esagerato.

Inoltre, anche qui è possibile scorgere nuovamente un’influenza da Secret Avengers, in quanto nella serie a fumetti Steve Rogers non indossa mai l’iconica maschera con le sue ali e il simbolo A. Addirittura, in The Winter Soldier la produzione si è voluta focalizzare così tanto sul volto di Chris Evans, che l’attore non indossa neanche un casco normale quando è in sella alla sua moto…

Passare inosservato…

Molti membri della crew che hanno lavorato a The Winter Soldier, hanno spesso rivelato che i Russo volevano un costume che non fosse facilmente riconoscibile agli occhi degli abitanti e della forze di Washington D.C., dove è ambientato la maggior parte del film. Come accennato già in precedenza, da questo momento in poi Steve Rogers viene percepito più con un agente che come un Vendicatore. Ecco perché l’accoppiata con Black Widow è risultata assolutamente vincente, con la quale condivide un look non troppo appariscente e abiti che, in termini di mobilità e agilità, sono sempre al servizio delle missioni segrete da compiere.

È vero che l’abito potrebbe passare tranquillamente inosservato tra la folla, proprio grazie alle tonalità del blu scuro, ma è altrettanto vero che non notare Cap quando sfoggia lo scudo sulla schiena è altrettanto impossibile….

Circa 30 tecnici coinvolti nella realizzazione

La costumista Judianna Makovsky ha rivelato che la Stealth Suit è stato uno dei costumi più difficili a cui ha mai lavorato. Una trentina di tecnici, infatti, sono stati coinvolti nella realizzazione del prodotto finale. Lo sforzo ha ovviamente dato i suoi frutti, essendo uno dei costumi Marvel più iconici e moderni. Sembra robusto, ma è al tempo stesso altamente flessibile; sembra a prova di proiettile, ma è stato realizzato impiegando tessuti leggeri…

Il costume di Cap preferito da Evans

La Stealth Suit è l’unico costume che Chris Evans indossava anche durante le pause sul set. Ha spesso dichiarato che l’abito è stato il costume più comodo che abbia mai indossato, e che è senza ombra di dubbio il suo preferito. L’attore ha anche ammesso che gli sarebbe piaciuto sfoggiare ulteriori variazioni dello stesso, al contrario della Marvel, che ha sempre preferito mantenersi su variazioni basate comunque sul design classico con le strisce rosse e bianche.

Fonte: Screen Rant

Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, Leia doveva redimere Ben già nei piani originali

0

La produzione di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha dovuto fare i conti con la morte di Carrie Fisher e con il conseguente taglio del personaggio di Leia rispetto ai progetti iniziali del film.

Sembra però che il ruolo salvifico di Leia nei confronti del figlio Ben sia stato pensato ià nella stesura originale della sceneggiatura, e che poi sia stato adattato alla situazione che non permetteva di avere footage nuovo di Fisher.

Secondo quanto si legge nel libro The Art of Star Wars: The Rise of Skywalker di Phil Szostak, la parte di Leia nell’arco di redenzione del figlio ha sempre fatto parte dei piani dei filmmaker, non solo per questo film conclusivo ma per l’intera trilogia. Questo concetto è sostenuto anche dal comportamento che Kylo Ren ha ne Gli Ultimi Jedi, quando non riesce a sparare contro l’astronave in cui sa esserci sua madre.

Durante un gruppo di sviluppo della storia che si è svolto nel 2014, prima che la Disney prendesse il franchise sotto la sua egida, dà credito a questa idea. Pablo Hidalgo, componente del team creativo della trilogia, ha riportato, riguardo a Leia: “Posso immaginare che sia solo lei ad avere il potere di rompere la corazza del nemico”.

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Avengers: Endgame, i vendicatori invecchiati nei poster fan-made

0
Avengers: Endgame, i vendicatori invecchiati nei poster fan-made

Avengers: Endgame ci ha mostrato la fine di Tony Stark e di Natasha Romanoff, ma ha anche offerto uno sguardo a uno Steve Rogers invecchiato.

Su Reddit sono adesso apparsi i ritratti degli Original Six, tutti e sei invecchiati, come se tutti loro, compresi i morti e gli immortali (ovviamente il riferimento è a Thor), avessero avuto la possibilità di invecchiare.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Reddit

What We Do in the Shadows 2×03: promo e trama

0
What We Do in the Shadows 2×03: promo e trama

Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 2×03, il terzo episodio della seconda stagione di What We Do In The Shadows.

In What We Do in the Shadows 2×03 che si intitolerà dall’episodio “Brain Scramblies” I vampiri partecipano alla loro prima festa del Super Bowl umano, mentre la ricerca di vergini da parte di Guillermo scopre una minaccia mortale. Scritto da Jake Bender e Zach Dunn; diretto da Kyle Newacheck.

What We Do In The Shadows 2×03

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Black Widow: Scarlett Johansson sul guadagno dal film

0

Nonostante Disney abbia spostato la data di uscita, i fan di Marvel Cinematic Universal sanno che Black Widow è ora in post-produzione. Scarlett Johansson, nel film, recita al fianco di Florence Pugh nel film che la vede lanciata come protagonista assoluta del suo franchise.

Sulla base dei precedenti rapporti sui salari degli attori del MCU, sappiamo che l’attrice nominata all’Oscar è riuscita a mettersi al pari dei suoi colleghi uomini. Johansson ne ha parlato in un’intervista a Cosmopolitan, in cui ha raccontato di essere fortunata ma ha riconosciuto che il divario retributivo in base al genere è un problema.

“Sono molto fortunata – ha confessato – Vivo davvero bene, e sono orgoglioso di essere un’attrice che sta guadagnando quanto i suoi coetanei maschi in questa fase … Penso che ogni donna sia stata [sottopagata], ma a meno che non lo si affronti come problema più grande, per me parlare della mia esperienza personale è un’eccezione. Fa parte di una più ampia conversazione sul femminismo in generale. “

Nel franchise Marvel, la struttura retributiva mette la Johansson nella stessa categoria dei colleghi Chris Evans e Chris Hemsworth. Nel 2015, Variety ha riferito che il trio era stato pagato 15 milioni per Avengers: Age of Ultron.

Detto questo, Avengers: Endgame ha appena completato il franchise con il suo film con il più alto incasso (in realtà, è il film con il più alto incasso di sempre). Gli attori di solito ottengono una discreta percentuale sul botteghino, quindi è del tutto giustificabile per Scarlett Johansson guadagnare di più sul film che invece la vede come protagonista.

Secondo le proiezioni di Wealthy Persons, con questo film, Johansson raggiungerà un guadagno di 80 milioni. Sembra davvero importante, nell’ottica della parità di pagamento in base al genere, che un’attrice riesca a raggiungere quella cifra. È vero che una della sua fama ha una potenza contrattuale importante, ma allo stesso tempo resta un importante segnale.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

CORRELATE: 

Spider-Man: Peter Parker come Kevin McCallister nel poster fan-made

0

Da Peter Parker a Kevin McCallister il passo è breve, così deve aver pensato Punctuation_Art su Reddit che ha proposto una versione fan-made alternativa del poster di Spider-Man: Far From Home.

Nel poster vediamo come Peter/Spidey diventa Kevin, il protagonista di Mamma ho perso l’aereo e di come Avvoltoio e Scorpio prendono il posto dei due ladri che nel film, piccolo culto degli anni ’90, sono stati messi a dura prova dal ragazzino rimasto solo a casa.

Spider-Man: le previsioni per il futuro dell’eroe nel MCU

Per l’occasione, il titolo del mash-up è, ovviamente, Spider-Man: Home Alone (dal titolo originale del film con Macaulay Culkin):

Per quanto riguarda Home Alone, sappiamo che è in lavorazione un remake per Disney+, mentre per il franchise di Spider-Man, dopo Far From Home e l’aggiustamento dell’accordo tra Sony e Marvel Studios, attendiamo novità sul terzo film da solista con protagonista Tom Holland nei panni dell’arrampicamuri.

Joaquin Phoenix ha contribuito ad “uccidere” il Batman di Aronosfky

0

Dopo il flop di Batman & Robin, agli inizi del 2000 la Warner Bros. era intenzionata a portare il franchise di Batman in una direzione completamente diversa. Nel speranza di dare alla saga un tono molto più grintoso ma al tempo stesso anche più oscuro, lo studio si affidò a Darren Aronosfky, che all’epoca era fresco del successo del suo Requiem for a Dream. 

Il Batman di Aronosfky si sarebbe ispirato alla miniserie “Anno Uno” di Frank Miller, il quale sarebbe stato coinvolto in qualità di sceneggiatore, ma sfortunatamente il progetto non ha mai visto la luce, con la Warner che ingaggiò poi Christopher Nolan per dare vita alla celeberrima trilogia de Il cavaliere oscuro che tutti conosciamo e amiamo.

Adesso, in una recente intervista con Empire, Darren Aronofsky ha svelato qualche dettaglio in più a proposito del suo film mai realizzato sull’Uomo Pipistrello, rivelando che il progetto avrebbe coinvolto un attore che, in seguito, si è poi unito all’Universo DC, interpretando però un personaggio completamente diverso: stiamo parlando di Joaquin Phoenix (futuro premio Oscar per Joker di Todd Phillips), che a quanto pare avrebbe proprio dovuto interpretare Bruce Wayne nel film del regista di Madre!.

“La Warner Bros. voleva Freddie Prinze Jr. e io volevo Joaquin Phoenix”, ha spiegato Aronosfky. “Ricordo di aver pensato: ‘Qui si sta pensando a due film totalmente opposti’. E purtroppo era vero. Erano tempi diversi. Il Batman che avevo scritto era veramente diverso dalla strada che lo studio ha poi intrapreso.”

LEGGI ANCHE – Joaquin Phoenix sarà Hook nel live action di Peter Pan?

Purtroppo, il mondo non ha mai visto il Bruce Wayne di Phoenix. Chiaramente, all’epoca lo studio era spaventato dalla visione di Aronofsky sul personaggio e dall’idea di farlo interpretare ad un attore come Phoenix, che in quel momento della sua carriera non era ancora molto conosciuto. Per i fan che ancora sperano di vedere una versione psicologicamente molto più complessa di Bruce Wayne, forse The Batman di Matt Reeves in uscita il prossimo anno riuscirà a raccontare il Crociato di Gotham sotto una luce differente. 

Scarlet Witch invade il Multiverso nel fan poster di Doctor Strange 2

0

Sappiamo ormai da diverso tempo che Scarlet Witch affiancherà Stephen Strange in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, che sarà diretto da Sam Raimi e che arriverà al cinema a novembre del prossimo anno. Il coinvolgimento di Wanda nel sequel è stato annunciato la scorsa estate durante il Comic-Con di San Diego.

In attesa di scoprire il ruolo che il personaggio interpretato da Elizabeth Olsen avrà nel film, sappiamo che Wanda sarà anche la protagonista di  WandaVision, serie in arrivo prossimamente su Disney+, e che sarà direttamente collegata al “Multiverso della Pazzia”.

Una delle teorie più accreditate è quella secondo cui Scarlet Witch sarà la vera grande minaccia del sequel. I poteri di Wanda, non ancora sviluppati al loro massimo, potrebbe infatti sfuggire al controllo della superumana e danneggiare nei modo più impensabili il Mutilverso. Un modo per introdurla nel sequel di Doctor Strange che sicuramente potrebbe apportare alla storia non soltanto la giusta dose di divertimento, ma anche una doverosa carica emotiva.

In attesa di eventuali conferme o smentite, l’artista Palo ha condiviso attraverso il suo account Instagram un bellissimo fan poster di Doctor Strange in the Multiverse of Madness in cui vediamo proprio Scarlet Witch invadere il Multiverso. Visivamente, il fan poster richiama gli straordinari poteri di cui sono dotati sia Wanda che Stephen, uno dei motivi che rendono il sequel uno dei prossimi progetti del MCU più atteso dai fan.

LEGGI ANCHE – Scarlet Witch: 10 motivi per cui è più potente di Doctor Strange

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5 novembre 2021.

Guardiani della Galassia Vol. 3: confermata una morte nel film

0
Guardiani della Galassia Vol. 3: confermata una morte nel film

Durante un recente Q&A su Instagram – lo stesso in cui ha rivelato che The Suicide Squad sarà ambientato dopo gli eventi di Birds of Prey -, il regista James Gunn ha rivelato alcuni nuovi dettagli su Guardiani della Galassia Vol. 3 e sul suo futuro lavorativo con i Marvel Studios.

A proposito del terzo attesissimo capitolo dedicato alle avventure di Star Lord & Co., il regista – senza fare alcun tipo di spoiler – ha rivelato che un personaggio morirà nel film. Naturalmente, essendo i dettagli sul film ancora scarsi, è impossibile stabilire ora come ora se si tratterà di uno dei personaggi principali o di un personaggio secondario. Inoltre, Gunn ha confermato che Kraglin – l’essere extraterrestre interpretato da sua fratello Sean, il cui ritorno nel film è stato confermato esattamente un mese fa – avrà un ruolo molto più grande in GOTG Vol. 3. 

Sempre nel corso del medesimo Q&A, i fan hanno voluto sapere se James Gunn abbia già altri progetti in cantiere con i Marvel Studios, magari proprio un quarto capitolo sui Guardiani. Sorprendentemente, il regista ha rivelato: “Non ho mai detto che non avrei realizzato Guardiani Vol. 2. Ho sempre pensato ad una trilogia fin dall’inizio, chiaramente se il primo film avesse funzionato. Non ho alcun tipo di piano per un quarto film sui Guardiani.”

LEGGI ANCHE – Guardiani della Galassia Vol. 3 chiuderà le storie del Vol. 1

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.

Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Wonder Woman 1984: perché Barbara diventerà Cheetah

0
Wonder Woman 1984: perché Barbara diventerà Cheetah

Uno dei personaggi più interessanti che vedremo in Wonder Woman 1984 è sicurmente quello della villain Cheetah che sarà interpretato da Kristen Wiig. In una recente intervista, la regista Patty Jenkins ha rivelato le motivazioni alla base del personaggio, che pare siano intrinsecamente collegate ad una serie di problemi di autostima.

Wonder Woman 1984 è l’attesissimo sequel di Wonder Woman uscito nel 2017, film che ha raccontato le origini del personaggio di Diana Prince dopo il suo debutto in Batman v Superman. Il sequel arriverà nelle sale il prossimo agosto e di recente, parlando con Empire Magazine (via SyfyWire), la Jenkins ha spiegato i motivi che spingeranno Barbara Ann Minerva a trasformarsi nella villain Cheetah.

“Ciò che spingerà Barbara a trasformarsi in Cheetah è il fatto che non si è mai sentita all’altezza, soprattutto rispetto a Diana”, ha spiegato Patty Jenkins. “È un personaggio che mi ricorda alcune persone che ho conosciuto e che hanno così poca stima in loro stesse da trattenersi sempre. Quindi, una volta che iniziano ad abbracciare la possibilità di un cambiamento, inevitabilmente esplode tutto il risentimento accumulato negli anni.”

La regista ha inoltre rivelato in che modo la trasformazione di Barbara in Cheetah condizionerà la sua amicizia con Diana, spiegando che nel film verrà esplorato un grande fraintendimento alla base del loro rapporto.

LEGGI ANCHE – Wonder Woman 1984: Gal Gadot anticipa l’evoluzione di Diana

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

The Suicide Squad ambientato dopo gli eventi di Birds of Prey

0
The Suicide Squad ambientato dopo gli eventi di Birds of Prey

Mentre cresce l’attesa per il primo materiale promozionale ufficiale di The Suicide Squad, il regista James Gunn ha confermato che il film sarà ambientato dopo gli eventi di Birds of Prey, il cinecomic di Cathy Yan che ha visto il ritorno di Margot Robbie nei panni di Harley Quinn. Durante un Q&A su Instagram, infatti, il regista e sceneggiatore ha spiegato che The Suicide Squad sarà ambientato nel 2021, ossia nell’anno di uscita del film: ciò significa che, in base alla timeline del DCEU, il film seguirà gli eventi narrati in Birds of Prey. 

Inoltre, Gunn ha spiegato che il film – al di fuori del ritorno di alcuni personaggi – non avrà alcun collegamento con il cinecomic di David Ayer del 2016, e che non sarà necessario vedere quel film per poter comprendere quanto accadrà in The Suicide Squad. Al di là di alcuni personaggi condivisi, sembra proprio che il film di Gunn funzionerà a tutti gli effetti come un reboot e non come un sequel.

Sempre nel corso del medesimo Q&A, James Gunn ha rivelato di preferire il personaggio di Harley Quinn a quello del Joker: “Amo il Joker, ma Harley Quinn è uno dei personaggi che ho amato di più scrivere. Probabilmente, è il mio personaggio dei fumetti preferito, la cui personalità era già ben definita prima che iniziassi a lavorare alla sceneggiatura. È la compagna di viaggio ideale quando devi scrivere delle sue azioni e delle sua battute completamente folli. Ho già detto che la amo?”

LEGGI ANCHE – The Suicide Squad: quale sarà il rating del film?

Il cast ufficiale comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris ElbaMichael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

The Batman: il film sarà radicato in questioni socio-politiche

0
The Batman: il film sarà radicato in questioni socio-politiche

The Batman è l’attesissimo cinecomic DC che vedrà Robert Pattinson raccogliere l’eredità di Ben Affleck e dare voce e corpo ad una nuova incarnazione dell’Uomo Pipistrello. Il film, nonostante farà parte del DCEU, sarà un vero e proprio reboot delle avventure del Crociato di Gotham. Al momento la produzione è stata sospesa a causa della pandemia di Covid-19.

Nel corso di una recente intervista con il Daily Beast, il regista Matt Reeves ha parlato del film in arrivo al cinema il prossimo anno, discutendo di un aspetto in particolare del personaggio di Bruce Wayne: il fatto che sia un supereroe miliardario. A Reeves, infatti, è stato chiesto come il suo Batman sarà collegato a questione socio-politiche, e se sia stato o meno difficile lavorare su un personaggio che non è soltanto un supereroe, ma è anche un miliardario.

“Per me, entrambi gli aspetti hanno rappresentato una fonte di immensa gioia”, ha spiegato il regista. “È stato bello usare certi elementi all’apparenza superficiali ed esplorarli come non è mai stato fatto prima… almeno credo!”. Reeves ha sottolineato ancora una volta come ogni regista che abbia avuto la possibilità di lavorare su Batman, sia riuscito ad imporre la propria personalissima visione tanto sul personaggio quanto sulla storia: ecco perché il suo intento non è mai stato quello di fare “l’ennesimo film sull’iconico Crociato di Gotham”, ma piuttosto una pellicola che gli permettesse di raccontarlo da un punto di vista inedito.

LEGGI ANCHE – The Batman non sarà una storia di origini

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Shang-Chi: il regista condivide una foto del cast

0
Shang-Chi: il regista condivide una foto del cast

Il regista Destin Daniel Cretton ha condiviso online un’immagine del cast del nuovo film dei Marvel Studios Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, che risale naturalmente a prima della pandemia di Covid-19. Come sappiamo infatti, a pochi giorni dall’inizio della produzione, le riprese del film sono state bruscamente interrotte proprio a causa del Coronavirus e delle disposizione per garantire il distanziamento sociale, in modo da arginare i contagi.

Al momento non sappiamo ancora quando la produzione di Shang-Chi sarà pronta a ripartire. Nell’attesa, il regista del cinecomic che introdurrà nel MCU il personaggio creato da Steve Englehart e Jim Starlin, ha condiviso via Instagram una foto che risale all’ultimo giorno in cui il cast ha avuto la possibilità di lavorare al film: oltre al regista, nello scatto è possibile vedere anche Simu Liu (che interpreterà il protagonista), il leggendario Tony Leung Chiu-wai (che avrà il ruolo del Mandarino) e la vincitrice del Golden Globe Awkwafina (in un ruolo non ancora svelato). Potete ammirare la foto di seguito:

LEGGI ANCHE – Shang-Chi: nel film apparirà anche un mutante dai fumetti?

L’uscita nelle sale di Shang-Chi and The Legend Of The Ten Rings è fissata al 12 febbraio 2021. Il personaggio ha esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio eviterà del tutto.

Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (di ecente è uscito il suo ultimo lavoro Il Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Doom e Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Dean-Charles Chapman: 10 cose che non sai sull’attore

Dean-Charles Chapman: 10 cose che non sai sull’attore

Attore giovanissimo, Dean-Charles Chapman vanta già una filmografia costellata da grandi successi, sia in ambito cinematografico che televisivo. Negli ultimi anni ha infatti recitato in alcuni tra i più premiati titoli, che gli hanno permesso di ottenere grandi riconoscimenti e apprezzamenti per le sue doti di interprete. Ecco 10 cose che non sai di Dean-Charles Chapman.

Parte delle cose che non sai sull’attore.

Dean-Charles Chapman Il trono di spade

Dean-Charles Chapman: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il film Before I Go to Sleep (2014), thriller con protagonista Nicole Kidman, per poi farsi notare anche in Ogni tuo respiro (2017), di Andy Serkis con Andrew Garfield, L’uomo sul treno – The Commuter (2018), con Liam Neeson, Blinded by the Light – Travolti dalla musica (2019), e Il re (2019), con Timothée Chalamet e Joel Edgerton. Diventa poi particolarmente noto grazie al ruolo del caporale Tom Blake nel film bellico 1917 (2019), dove recita accanto a George MacKay.

9. Ha preso parte a note produzioni televisive. All’impegno cinematografico Chapman non ha fatto mancare anche quello per il piccolo schermo. Ha infatti iniziato recitando in alcuni episodi di serie come Casualty (2007), The Revolting World of Stanley Brown (2012), The White Queen (2013), Glue (2014), Ripper Street (2014) e Fungus the Bogeyma (2015). Diventa però celebre grazie al personaggio di Tommen Baratheon in Il Trono di Spade (2013-2016), recitando con attori come Kit Harrington ed Emilia Clarke. Dal 2018 al 2019 ha invece ricoperto il ruolo di Castor in Into the Badlands.

Dean-Charles Chapman è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 266 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere in prevalenza immagini e video promozionali dei suoi progetti da interprete, come anche i dietro le quinte dei set a cui ha partecipato. Non mancano poi numerose immagini tratte da eventi di gala o raffiguranti momenti di svago quotidiano.

Dean-Charles Chapman e Leonardo DiCaprio

7. È un grande fan dell’attore. Durante alcune interviste all’attore è stato chiesto quale sia il suo modello per la professione d’interprete, e con molta sicurezza Chapman ha indicato Leonardo DiCaprio. Il protagonista di film come The Wolf of Wall Street o C’era una volta a… Hollywood sarebbe stato infatti il motivo per cui Chapman decise di dedicarsi a tale carriera.

Dean-Charles Chapman è Billy Elliot

6. Ha interpretato il noto ruolo a teatro. Il primo ruolo che ha reso celebre l’attore è di natura teatrale. Chapman iniziò infatti recitando in vari ruoli nello spettacolo Billy Elliot the Musical, ma dati gli apprezzamenti ricevuti è stato in seguito promosso al ruolo di protagonista, che ha ricoperto dal 2009 al 2011. Ciò ha fatto di lui l’attore che ha interpretato il personaggio di Billy Elliot per più tempo rispetto ad altri.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Dean-Charles Chapman 1917

Dean-Charles Chapman in Il Trono di Spade

5. Ha subito un cambio di ruolo. Comparso a partire dalla terza stagione de Il Trono di Spade, l’attore ricopriva in quell’occasione il ruolo di Martyn Lannister. Tuttavia, a partire dalla quarta stagione gli è invece stato assegnato il ruolo di Tommen Baratheon, precedentemente interpretato da un diverso attore.

Dean-Charles Chapman in 1917

4. Ha un curioso legame con un altro attore. All’interno del film, Chapman e l’attore Richard Madden ricoprono il ruolo dei fratelli Blake. I due tuttavia non hanno nessuna scena in comune. I due avevano però già recitato insieme nella serie Il Trono di Spade, dove però interpretavano due nemici. Anche in quell’occasione i loro contatti furono limitati ad una sola scena in comune.

3. Si è dovuto sottoporre a diversi mesi di prove. Per poter realizzare il film con una serie di lunghi piani sequenza, il regista Sam Mendes ha richiesto agli attori dei lunghi periodi di prova. Poiché ricopriva un ruolo di rilievo, Chapman ha partecipato ad oltre sei mesi di prove, al fine di imparare perfettamente ogni dettaglio, battuta o movimento richiesto ai fini della riuscita delle riprese.

2. Si aiutato nella preparazione al ruolo grazie ad alcuni dettagli. Per interpretare il caporale Blake, l’attore ha affermato di essersi ispirato ad un soldato della Prima Guerra Mondiale ritratto in una fotografia. A Chapman piacque così tanto l’aspetto disinvolto di quella figura che decise di farne il suo modello. Notò inoltre che l’uomo portava due anelli, e decise che anche il suo personaggio ne avrebbe indossati, così che guardandoli potesse ricordarsi di quella fotografia.

Dean-Charles Chapman: età e altezza

1. Dean Charles-Chapman è nato nell’Essex, Inghilterra, il 7 settembre del 1997. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Glenn Close: 10 cose che non sai sull’attrice

Glenn Close: 10 cose che non sai sull’attrice

Considerata una delle migliori interpreti della sua generazione, l’attrice Glenn Close vanta una lunga e gloriosa carriera, composta di importanti titoli, collaborazioni e riconoscimenti. Ancora oggi si distingue per la sua versatilità, ricoprendo ruoli sempre diversi e spaziando tra i vari generi. Ecco 10 cose che non sai di Glenn Close.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Glenn Close Michael Douglas

Glenn Close: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in film molto celebri. L’attrice debutta al cinema nel 1982 con il film Il mondo secondo Garp, che le permette di ottenere subito grande popolarità. Negli anni successivi recita in celebri film come Il grande freddo (1983), con Jeff Goldblum e William Hurt, Il migliore (1984), Attrazione fatale (1987), con Michael Douglas, Le relazioni pericolose (1988), con John Malkovich, Il mistero von Bulow (1990), Hook – Capitan Uncino (1991), con Robin Williams, e La casa degli spiriti (1993). Ottiene poi grande popolarità anche grazie al ruolo di Crudelia De Mon in La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera (1996), per poi prendere parte a Mars Attacks! (1996), La fortuna di Cookie (1999), La donna perfetta (2004), Albert Nobbs (2011), con Mia Wasikowska, Guardiani della Galassia (2014), Warcraft – L’inizio (2016), 2 gran figli di… (2017), Mistero a Crooked House (2017) e The Wife – Vivere nell’ombra (2017).

9. È nota anche come doppiatrice. Nel corso della sua carriera l’attrice non si è fatta mancare anche l’attività da doppiatrice, ricoprendo tale ruolo per film come Gandahar (1988) e Tarzan (1999). Ha inoltre dato voce al personaggio di Mona Simpson, madre di Homer, nella celebre serie animata I Simpson (1995-2018). Nel 2002 è la voce inglese del personaggio della Fata Turchina nel Pinocchio di Roberto Benigni. In seguito ha partecipato anche al doppiaggio di Tarzan 2 (2005), riprendendo il ruolo di Kala, Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti (2006), e della serie 3 in mezzo a noi: I racconti di Arcadia (2018-2019).

8. È anche produttrice e sceneggiatrice. La Close non ha ricoperto solo il ruolo dell’interprete, vestendo in diverse occasioni anche il ruolo di produttrice. Ha svolto tale attività in particolare per film televisivi come La lunga strada verso la felicità (1991), Costretta al silenzio (1995), La fine dell’inverno (1999) e South Pacific (2001). Ha però prodotto anche i film cinematografici Albert Nobbs, per il quale ha scritto anche la sceneggiatura, e Matrimonio con l’ex (2017). Prossimamente sarà di nuovo produttrice per l’atteso Cruella (2021), film incentrato sulla figura di Crudelia De Mon con Emma Stone nei panni dell’iconico personaggio.

Glenn Close e gli Oscar

7. È stata nominata molte volte. Ad oggi la Close è l’attrice tutt’ora in attività che vanta più nomination al premio Oscar senza però averlo mai vinto. Sono infatti ben sette le sue candidature, quattro come miglior attrice per i film Attrazione fatale, Le relazioni pericolose, Albert Nobbs The Wife, e tre come miglior attrice non protagonista per i film Il mondo secondo Garp, Il grande freddo Il migliore. 

Glenn Close in Hook – Capitan Uncino

6. Ha un cameo nel film. Riguardando il film Hook – Capitan Uncino risulterà particolarmente difficile individuare il cameo dell’attrice. Questa è infatti abilmente camuffata come uno dei barbuti pirati della ciurma di Capitan Uncino. Il suo personaggio si pone tuttavia in evidenza nel momento in cui viene punito dal celebre capitano, il quale lo fa rinchiudere in un baule al cui interno vengono fatti entrare anche degli scorpioni.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Glenn Close Crudelia De Mon

Glenn Close è Crudelia De Mon

5. Ha realmente intimorito i cani del film. Nel film live action del celebre classico Disney La carica dei 101, l’attrice dà vita al personaggio di Crudelia De Mon. Alla sua prima apparizione sul set, truccata e acconciata come previsto per il ruolo, i dalmata protagonisti hanno realmente avuto paura di lei, e uno di questi provò più e più volte a scappare il più lontano possibile.

4. Ha apportato alcune modifiche al ruolo. L’attrice ha dichiarato di non aver gradito da subito il ruolo, poiché secondo lei scritto in modo troppo addolcito. La Close voleva invece dar vita ad una versione più cinica e cattiva della De Mon, ispirata a quella dell’originale animato. Per tanto accentuò alcune caratteristiche e aggiunse diverse battute all’epoca considerate particolarmente trasgressive.

3. Ha rifiutato alcuni dettagli. Nell’assumere il ruolo, l’attrice ha severamente vietato alla produzione di utilizzare vere pellicce per il ruolo della De Mon, chiedendo invece che si ricorresse a materiali sintetici. Nel film, inoltre, il personaggio è un’incallita fumatrice, ma la Close è allergica al tabacco e quindi le furono date da fumare alcune sigarette alle erbe aromatiche.

Glenn Close e Michael Douglas

2. Hanno recitato insieme in un noto film. Nel 1987 la Close e Michael Douglas hanno ricoperto il ruolo di due amanti nel film Attrazione fatale. Tale film non solo ha contribuito alla ulteriore popolarità dei due interpreti, ma gli ha anche permesso di entrare nella cultura di massa come una delle coppie più celebri della storia del cinema. Il personaggio ricoperto dalla Close viene in particolare ricordato come una delle donne più cattive del cinema.

Glenn Close: età e altezza

1. Glenn Close è nata a Greenwich, nel Connecticut, Stati Uniti, il 19 marzo 1947. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

Liam Hemsworth: 10 cose che non sai sull’attore

Liam Hemsworth: 10 cose che non sai sull’attore

Fratello del celebre interprete di Thor al cinema, Liam Hemsworth ha dimostrato di non essere da meno, affermandosi grazie alla sua partecipazione a noti film, tanto blockbuster hollywoodiani quanto progetti di natura più piccola. In breve tempo, il giovane Liam si è guadagnato un posto all’interno dell’industria, conquistando il favore degli spettatori. Ecco 10 cose che non sai su Liam Hemsworth.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Liam Hemsworth Hunger Games

Liam Hemsworth: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in note pellicole. L’attore compie il suo debutto cinematografico nel 2009, recitando nel film Segnali dal futuro accanto all’attore Nicolas Cage. Successivamente è nel cast dei film Triangle (2009) e The Last Song (2010), ma il vero successo arriva grazie al ruolo di Gale Hawthorne in Hunger Games (2012), dove recita accanto agli attori Jennifer Lawrence, Woody Harrelson, Donald Sutherland e Stanley Tucci. È poi in I mercenari 2 (2012), con Sylvester Stallone, mentre negli anni successivi riprende il ruolo che lo ha reso celebre per i film Hunger Games: La ragazza di fuoco (2013), Hunger games: Il canto della rivolta – Parte 1 (2014) e Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 (2015). Sempre nel 2015 recita in The Dressmaker – Il diavolo è tornato, con gli attori Kate Winslet e Hugo Weaving. Negli ultimi anni ha invece preso parte ai film Independence Day – Rigenerazione (2016), con Jeff Goldblum, Non è romantico? (2019) e Arkansas (2020), con John Malkovich.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Il primo ruolo da attore per Hemsworth è quello all’interno della soap opera australiana Home and Away (2007). In seguito ottiene una buona notorietà grazie al personaggio di Josh Taylor nella serie Neighbours (2007-2008), mentre recita nuovamente per il piccolo schermo in The Elephant Princess (2008-2009). Diventato celebre al cinema, l’attore manca per diversi anni dalla televisione, per poi ritornarvi nel 2020 con la serie Most Dangerous Game, dove recita accanto all’attore Christoph Waltz.

8. Ha vinto diversi premi popolari. Grazie alla sua partecipazione a film particolarmente apprezzati dal grande pubblico, l’attore ha avuto occasione di ottenere alcuni prestigiosi riconoscimenti. È stato infatti candidato per quattro volte ai Teen Choice Awards, vincendo alla sua prima candidatura nel 2010 come miglior sorpresa maschile per il film The Last Song. Vanta inoltre una vittoria ai People’s Choice Awards come miglior alchimia preferita in un film, condividendo il premio con Jennifer Lawrence per Hunger Games.

Liam Hemsworth è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 14,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere numerose immagini che lo ritraggono in momenti di svago o realizzate per servizi di moda o riviste. Molto presenti sono anche le foto o i video promozionali dei progetti a cui Hemsworth prende parte.

Liam Hemsworth: chi è suo fratello

6. Il fratello è un noto attore. Come il cognome suggerisce, Liam è fratello del celebre Chris Hemsworth, celebre per aver interpretato il personaggio di Thor all’interno del Marvel Cinematic Universe. I due fratelli, molto legati, non hanno ancora avuto occasione di condividere un set, ma è proprio grazie a Chris se Liam ha deciso di intraprendere la carriera da attore, desideroso di emulare il fratello maggiore.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Liam Hemsworth Miley Cirus

Liam Hemsworth e Miley Cirus

5. Ha conosciuto la nota cantante grazie ad un film. Nel 2009, partecipando alle riprese del film The Last Song, dove ricopre il ruolo di Will Blakelee, Hemsworth conosce la cantante e attrice Miley Cirus, che recita lì nel ruolo della protagonista. Grazie al set condiviso, i due intraprendono una relazione che durerà dal 2009 al 2013. I due annunciano a quel punto la separazione, per poi tornare però insieme verso la fine del 2015.

4. Si sono sposati. Da quando i due hanno reso pubblica la loro relazione sono diventati una delle coppie più in vista del mondo dello spettacolo. Dopo essere tornati insieme nel 2015, vivono un nuovo periodo di relazione, che li porta infine a sposarsi nel dicembre del 2018. Il matrimonio dura però poco, e nell’agosto del 2019 annunciano quella che sembra essere la separazione definitiva.

Liam Hemsworth

3. Ha avuto problemi nel baciare Jennifer Lawrence. Grazie alla saga di Hunger Games, l’attore ha stretto una forte amicizia con la protagonista Jennifer Lawrence. I due erano inoltre soliti farsi diversi scherzi durante le riprese. Hemsworth, ad esempio, ha raccontato che la Lawrence era solita mangiare di proposito cibi contenenti la cipolla prima di dover girare le scene in cui i due si dovevano baciare, rendendo la cosa estremamente sgradevole.

2. Si è dovuto dipingere i capelli. L’attore è notoriamente biondo, ma nei film della saga sfoggia invece una capigliatura color castano scuro. Per poter assomigliare ancor di più al modo in cui il suo personaggio viene descritto nella saga, Hemsworth ha infatti acconsentito a tingere i propri capelli, cosa che gli ha permesso di sentirsi meno sé stesso e più il personaggio.

Liam Hemsworth: età e altezza

1. Liam Hemsworth è nato a Melbourne, Australia, il 13 gennaio 1990. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Avengers: Infinity War, una scena tagliata tra Doctor Strange e Iron Man

0

John Staub, illustratore e concept artist per i Marvel Studios, ha condiviso dei suggestivi concept di Avengers: Infinity War in cui vediamo una scena tagliata tra Doctor Strange e Iron Man.

“La scena è stata tagliata da Infinity War. Iron Man a bordo della nave su cui è stato preso prigioniero Doctor Strange. Mentre lui lo cerca, la proiezione astrale di Strange gli appare dicendogli perché ci stia mettendo così tanto tempo per trovarlo, ma l’armatura di Iron Man è danneggiata, quindi lui non poteva volare in giro per scovarlo più rapidamente”.

CORRELATI

Avengers: Infinity War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si sono occupatidella sceneggiatura del film, mentre la regia è stata affidata a Anthony e Joe Russo.

Il cast del film al momento è composto da Robert Downey Jr., Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen GillanZoe Saldana, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Hiddleston, Tom Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jackson, Anthony Mackie, Peter Dinklage, Don Cheadle, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict Wong, Pom Klementieff e Chadwick Boseman.

 

Wonder Woman 1984: nuove immagini dal film Warner Bros

0
Wonder Woman 1984: nuove immagini dal film Warner Bros

Sono state diffuse nuove immagini di Wonder Woman 1984, il film che vede Gal Gadot tornare nei panni di Diana Price, la regina delle Amazzoni dei fumetti DC Comics. Nelle nuove foto abbiamo la possibilità di guardare anche i nuovi personaggi della storia, in particolare Maxwell Lord (Pedro Pascal) e  Barbara Ann Minerva aka Cheetah (Kristen Wiig).

https://twitter.com/TaurooAldebaran/status/1250828300513161217?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1250828300513161217&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fwonder-woman-1984-maxwell-lord-new-images%2F

LEGGI ANCHE – Wonder Woman 1984: i set LEGO svelano il look finale di Cheetah?

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Black Widow: il merchandise disponibile nonostante lo slittamento

0

Nonostante l’uscita del film sia stata posticipata al 6 novembre, il merchandise di Black Widow rimane disponibile per tutti i fan che non vedono l’ora di accrescere la loro collezione Marvel.

Secondo quanto riferisce CBR, numerosi partner che hanno una licenza per i prodotti Marvel hanno rilasciato i loro toys ufficiali di Black Widow, tra cui le onnipresenti action figure, Funko Pop, set LEGO, kit per il trucco e abbigliamento. I fan possono ordinare questi articoli online, purché siano disponibili, ovviamente.

LEGGI ANCHE – Black Widow: un personaggio del film collegato a The Avengers

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

CORRELATE: 

Il Calabrone Verde: un film in lavorazione alla Universal

0
Il Calabrone Verde: un film in lavorazione alla Universal

Variety informa che alla Universal Pictures è in produzione un film su Il Calabrone Verde. Il protagonista è un combattente mascherato e criminale che ha debuttato per la prima volta nei drammi radiofonici serializzati nel 1936. Da allora il personaggio è apparso in uno show televisivo con Bruce Lee, in serial cinematografici, libri e fumetti.

Nel 2011, è uscito un film action comedy con Seth Rogen nel ruolo del protagonista, al fianco di Jay Chou, che interpretava il suo partner, Kato. Calabrone Verde e Kato guidano in giro nella loro auto ad alta tecnologia, “Black Beauty”, e combattono i criminali.

La Universal collabora con Amasia Entertainment per lo sviluppo di The Green Hornet and Kato. Amasia ha acquistato i diritti del franchise cinematografico nel gennaio di quest’anno, con i co-fondatori di Amasia Bradley Gallo e Michael Helfant. La Universal Pictures ha annunciato il suo accordo con Amasia giovedì scorso.

Peter Cramer, presidente della Universal, ha dichiarato: “Il Calabrone Verde è uno dei racconti di supereroi più iconici e amati mai creati, e ha intrattenuto generazioni di fan in ogni forma di narrazione”. Cramer ha continuato: “Siamo entusiasti di collaborare con Michael, Bradley e l’intero team Amasia per lanciare un nuovo entusiasmante mondo cinematografico per Britt Reid, Kato e Black Beauty, e non vediamo l’ora di condividerlo con il pubblico di tutto il mondo molto presto.”

Michael Helfant ha dichiarato: “Universal sarà una grande casa per i nostri nuovi Green Hornet e Kato – è molto bello che Universal sia stato il distributore originale dei serial del 1940.” Helfant spera che sia i fan esistenti che quelli nuovi lo adoreranno, ha poi aggiunto: “Stiamo fondendo il passato e il futuro, creando una versione contemporanea del franchising che sia fresca ed eccitante nel rispetto della sua lunga eredità e storia”.

Fonte: Variety

James Gunn consiglia 54 film action da guardare in quarantena

0

Dopo i sequel migliori del film originale, James Gunn continua a far compagnia ai suoi follower con una serie di consigli utili per superare la quarantena. E quale modo migliore se non darci dentro con una bella serie di film d’azione?

Ecco i 54 titoli selezionati da James Gunn e che il regista consiglia di recuperare in questi giorni di clausura forzata!

https://twitter.com/JamesGunn/status/1251191860741255174?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1251191860741255174&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjames-gunn-best-action-movies-stream-quarantine%2F

https://twitter.com/JamesGunn/status/1251191862280491008?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1251191862280491008&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjames-gunn-best-action-movies-stream-quarantine%2F

 

https://twitter.com/JamesGunn/status/1251191864075653123?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1251191864075653123&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjames-gunn-best-action-movies-stream-quarantine%2F

https://twitter.com/JamesGunn/status/1251191865648570369?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1251191865648570369&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjames-gunn-best-action-movies-stream-quarantine%2F

https://twitter.com/JamesGunn/status/1251191867091255297?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1251191867091255297&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjames-gunn-best-action-movies-stream-quarantine%2F

Generazione X 2: Kevin Smith ha quasi completato lo script

0
Generazione X 2: Kevin Smith ha quasi completato lo script

Kevin Smith si trova a 20 pagine dal completamento dell’ultima bozza della sceneggiatura di Generazione X 2. La pandemia di COVID-19 si sta facendo strada nei centri commerciali e nelle piccole imprese di tutto il mondo, ma ha dato a Kevin Smith il tempo di recuperare qualche progetto.

Il regista di Dogma e Alla ricerca di Amy ha fornito alcune notizie le notizie su Generazione X 2, che sarà il sequel del suo film del 1995, il quale verrà proiettato in video party su Facebook il prossimo 20 aprile.

Smith ha trascorso il lockdown completando le sceneggiature di Generazione X 2, Clerks 3 e altri progetti non realizzati che ha accantonato. Il primo Generazione X, uscito nel 1995, raccontava la storia di T.S. (Jeremy London) e Brodie (Jason Lee) che trascorrono una giornata al centro commerciale dopo una brutta rottura con le loro fidanzate.

Non si limitano a guardare le vetrine, ma vivono una serie di avventure sbilenche, incontrano Stan Lee della Marvel Comics e molestano incessantemente un direttore di un negozio di abbigliamento interpretato da Ben Affleck. Jay e il suo compagno di vita etero, Silent Bob, riprendono i loro ruoli da impiegati.

Smith ha dichiarato all’Asbury Park Press di essere a “20 pagine dal completamento della sceneggiatura di un potenziale sequel di Generazione X, Twilight of the Mallrats (in originale, ndr)”. Il prossimo sequel affronterà il tema della disoccupazione alle stelle in America e come la pandemia sta colpendo l’economia. La sceneggiatura “è stata riscritta, mentre parliamo, a causa della pandemia, del coronavirus, perché chiaramente questo è qualcosa che ci riguarderà anche andando avanti nel tempo, da ora in poi,” ha detto Smith. Il regista ha poi concluso: “Tutto ciò che facciamo da qui in poi nelle arti che riflettono la vita includerà questo episodio della nostra storia. Non è che puoi ignorarlo o qualcosa del genere. “

Dopo il flop di Jay e Silent Bob Reboot, era davvero necessario lavorare a un sequel di una delle migliori commedie di Smith?

Kick Ass: Brad Pitt poteva essere Big Daddy

0
Kick Ass: Brad Pitt poteva essere Big Daddy

Sono passati esattamente 10 anni dall’uscita al cinema di Kick Ass, film di Matthew Vaughn con protagonista Aaron Taylor-Johnson nei panni dell’insolito eroe con la tutina verde. Il primo film portò alla ribalta Chloe Moretz nei panni di Hit Girl, ma soprattutto ci offrì una delle migliori performance nella carriera recente di Nicolas Cage che ha interpretato con grande successo il personaggio di Big Daddy.

In un’intervista con The Hollywood Reporter, Vaughn ha però svelato un dettaglio che fino a questo momento era rimasto nascosto. In merito alla realizzazione del film, il regista ha raccontato che riuscì a coinvolgere Brad Pitt come produttore, avendo precedentemente lavorato insieme a lui in Snatch di Guy Ritchie, oltre ad ipotecare la sua casa per finanziare il film.

All’epoca, Vaughn stava prendendo in considerazione anche l’idea di Pitt per il ruolo di Big Daddy, ma quel casting semplicemente non poteva andare a buon fine, perché poco dopo, Pitt si sarebbe unito a Quentin Tarantino nel fare Bastardi senza gloria. Il ruolo di Big Daddy è poi andato a Nicolas Cage, che Vaughn credeva avrebbe capito come interpretare al meglio il personaggio dato il suo amore per i supereroi dei fumetti.

Kick Ass ha avuto poi un sequel di eguale successo anche se forse di minor valore e si parla da tempo di un terzo film o di uno spin off sul personaggio, amatissimo, di Hit Girl.

San Diego Comic-Con 2020: ufficialmente annullato a causa del COVID-19

0

Il San Diego Comic-Con del 2020 è stato ufficialmente cancellato. È difficile comprendere il massiccio impatto che la pandemia di coronavirus sta avendo sul mondo solo nelle ultime quattro settimane, e in particolare l’industria dell’intrattenimento.

I cinema sono stati chiusi in tutto il mondo per il momento (con l’attuale speranza che potrebbero riaprire a luglio); film e programmi TV hanno cessato la produzione su tutta la linea per problemi di sicurezza sanitaria; e praticamente ogni altro tipo di evento pubblico di massa (giochi sportivi, spettacoli teatrali di Broadway) si è fermato fino a nuovo avviso.

Ovviamente, ciò include anche convention dedicate all’intrattenimento in generale, di fumetto, cinema, musica e tv. Sono state annullate le edizioni 2020 del SXSW, del CinemaCon, di Emerald City Comic Con e dell’ACE Comic Con. Ultimo della lista ad annunciare l’annullamento è il San Diego Comic-Con, una vera e propria istituzione nel settore che viene organizzato dal 1970.

Gli organizzatori del SDCC hanno confermato ufficialmente che l’evento non si svolgerà quest’anno a causa dell’epidemia di COVID-19, ma si spera di tornare nel 2021. Ecco una dichiarazione ufficiale sulla decisione del portavoce dell’organizzazione, David Glanzer:

“Tempi straordinari richiedono misure straordinarie e mentre siamo rattristati di intraprendere questa azione, sappiamo che è la decisione giusta. Attendiamo con impazienza il momento in cui potremo incontrarci di nuovo e condividere la comunità che tutti amiamo.”

Doctor Strange 2: Bruce Campbell potrebbe essere un fantastico Mister Sinister

0

Di pochi giorni fa è la magnifica notizia che Sam Raimi dirigerà Doctor Strange 2. All’annuncio ufficiale da parte del regista ha fatto seguito la candidatura di Bruce Campbell a villian del film. Raimi e Campbell lavorano insieme da sempre e grazie alle loro collaborazione il mondo del cinema e della tv è un posto più bello e ricco.

Grazie a Bosslogic, ora abbiamo la possibilità non solo di ipotizzare quale personaggio cattivo potrebbe interpretare Campbell in Doctor Strange and the Multiverse of Madness diretto da Sam Raimi, ma anche averne un primo terrificante sguardo!

Ecco Bruce Campbell nei panni di un fantastico Mister Sinister!

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5 novembre 2021.

Michael Shannon rimpiange l’uscita di Zack Snyder dal DCEU

0

Il ruolo di Michael Shannon ne L’Uomo d’Acciaio e poi in Batman v Superman è stato decisivo. Il suo Zod non solo è stato il nemico di Superman, ma è anche servito da “base” per la nascita di Doomsday che, a tutti gli effetti, ha sancito definitivamente la nascita (ma anche la morte) dell’eroe di Krypton.

Molte volte l’attore si è trovato a parlare del film e del fatto che non era molto soddisfatto di ciò che aveva contribuito a realizzare, ma con il tempo la sua opinione sembra essersi mitigata, tanto che durante una recente intervista con JoBlo ha addirittura preso le parti di Zack Snyder.

Nel corso dell’intervista Michael Shannon ha dichiarato: “La mia parte preferita di L’Uomo d’Acciaio era la storia, i personaggi e la situazione. Nel mezzo di tutti i combattimenti e quant’altro, Zod è in realtà molto sincero con Superman, dal momento che gli spiega tutte le sue motivazioni, quello che ha sopportato e il desiderio di vedere ripristinata Krypton. Quei momenti in cui si collegano tra loro, quelli sono i momenti che mi interessano”.

Supergirl: Michael Shannon tornerà nei panni di Zod?

Sull’uscita di Snyder dal DCEU, Shannon ha dichairato: “Adoro lavorare con Zack Snyder e penso che sia molto triste – ha attraversato molte difficoltà di recente – non so cosa sia successo con l’intera faccenda della DC (…) Penso che sia un peccato. Voglio dire, la sua visione per L’Uomo d’Acciaio era incredibile, secondo me. Non so come sia andato tutto fuori dai binari, ma penso che sia un peccato.”

Ricordiamo che a fine lavorazione di Justice League, Zack Snyder si allontanò dal progetto a causa di seri problemi personali. Tuttavia, è stato poi detto che questi problemi molto seri erano solo la scusa di facciata per conflitti di produzione che hanno portato l’allontanamento di Snyder dal progetto.

The Walking Liberty: le prime incredibili immagini dal nuovo film di Alessandro Rak

0

Dopo il primo annuncio del film che risale alla scorsa estate, ecco le prime immagini di The Walking Liberty, il nuovo film che Alessandro Rak ha diretto con Mad Entertainment (Gatta Cenerentola).

Il film prende spunto dai “movimenti populisti politicamente distruttivi che stiamo vedendo spuntare in tutta Europa”, ha detto Rak. E questo viene raccontato “attraverso gli occhi” di due personaggi, una ragazza di 15 anni di nome Yaya, che ha elementi del protagonista del marinaio di Hugo Pratt “Corto Maltese”, anche se in un’incarnazione femminile, e un gigante malato di mente di nome Lennie che ha il doppio della sua età.

“Sono entrambi innocenti senza genitori”, ha detto Rak, il quale ha specificato che la narrazione non chiarisce mai quali siano le origini della distruzione del mondo. “L’idea è di raccontare la storia di due persone che sono nate in un nuovo mondo e non hanno una connessione diretta con la storia”, ha detto.

Per quanto riguarda la scelta di The Walking Liberty come titolo del film, Rak ha detto quello che gli piaceva “era la parola libertà” e il fatto che il mezzo dollaro d’argento “ha fatto storia per vari motivi tra cui quello che è diventato la moneta scelta per eseguire trucchi magici.”

Inoltre, il titolo ricorda The Walking Dead, ha aggiunto, il regista, ma mentre quello show è “su un futuro apocalittico che è orribile” ci piace l’idea di un futuro “che è legato all’idea di libertà futura”, ha osservato Rak. E quindi la parola Liberty al posto di Dead.

Shtisel: trama, cast, trailer e dove vederla

Shtisel: trama, cast, trailer e dove vederla

Shtisel è la serie drammatica israeliana creata e scritta da Ori Elon e Yehonatan Indursky per il canale Yes Oh. La serie racconta la storia di una famiglia ebrea immaginaria che vivi a Geula, Gerusalemme e ha una durata di 12 episodi per stagione.

Shtisel: quando esce e doverla in streaming

Shtisel ha fatto il suo debutto in Israele il 29 giugno 2013. In Italia è possibile vedere Shtisel in streaming su Netflix Lo scrittore Yehonatan Indursky ha annunciato che lo spettacolo sarebbe stato rinnovato per una terza stagione, sebbene le dichiarazioni successive dei produttori abbiano indicato che la Stagione 3 non era in produzione alla fine del 2019.

Shtisel: la trama e il cast

La serie segue le vite di Shulem Shtisel (Dov Glickman), del patriarca Shtisel e di un rabbino presso lo yeshiva locale,  così come quelli degli altri membri della sua famiglia. Shtisel si trova in un quartiere religioso e privo di Internet. La comunità segue rigidi costumi haredi e le violazioni delle norme spesso provocano caos feroci all’interno della famiglia. Tuttavia, i personaggi, che sono più aperti allo stile di vita secolare, riflettono la moderazione di Geula rispetto ai loro vicini in Mea She’arim, la comunità adiacente nota per l’estremismo religioso.

In Shtisel protagonisti sono Dov Glickman nel ruolo di Shulem Shtisel, Michael Aloni nel ruolo di Akiva Shtisel, Neta Riskin nel ruolo di Giti Weiss, Shira Haas nel ruolo di Ruchami Weiss, Sarel Piterman nel ruolo di Zvi Arye Shtisel, Zohar Strauss nel ruolo di Lippe Weiss Orly, Silbersatz Banai nel ruolo di Aliza Gvili, Ayelet Zurer nel ruolo di Elisheva Rotstein, Sasson Gabai nel ruolo di Nukhem Shtisel, Gal Fishel nel ruolo di Yosa’le Weiss Ori Ilovitz nel ruolo di Haim’ke Weiss, Hadas Yaron nel ruolo di Libbi Shtisel Eliana Shechter nel ruolo di Tovi Shtisel, Hanna Rieber nel ruolo di Malka Shtisel (nonna, stagione 1) Lea Koenig nel ruolo di Malka Shtisel (nonna, stagione 2)

Curiosità

La serie è stata considerata innovativa per il suo trattamento di un gruppo irregolare di ebrei ortodossi, spogliandoli delle loro associazioni politiche e descrivendoli come persone “normali”

Nell’ottobre 2016, è stato annunciato che Amazon Studios aveva in programma di rifare Shtisel , ambientato a Brooklyn, New York , con il titolo Emmis.

Retcon: le “correzioni” nei franchise che hanno migliorato la storia

In un’epoca cinematografica in cui i franchise costituiscono una enorme fetta della produzione cinematografica hollywoodiana (e quindi mondiale), le retcon, ovvero le correzioni a posteriori di alcuni dettagli dei film, sono all’ordine del giorno.

Sono poche però i retcon che fanno effettivamente bene a un franchise e che ne migliorano la storia. Ecco 5 correzioni che hanno migliorato lo sviluppo della storia a cui sono state applicate.

La debolezza della Morte Nera era “intenzionale” (Rogue One)

Rogue OneRogue One è stato il primo spin off della saga di Star Wars e che, come spunto della sua storia, ha sviluppato i titoli di apertura di Una Nuova Speranza. Il film segue un gruppo di ribelli coraggiosi che tentano di rubare i piani di progettazione della Morte Nera, la macchina da guerra dell’Impero.

Oltre ad essere un’avventura divertente, il film mette una pezza in quella che è considerata la più grande falla nella trama di Una Nuova Speranza. Rogue One ha saggiamente spiegato che l’unica debolezza nella progettazione della Morte Nera non era una grande svista, ma un progetto intenzionale di Galen Erso, che cercava di fornire ai Ribelli un modo per abbattere la macchina da guerra.

Apollo Creed aveva un figlio illegittimo (Creed)

Poche persone pensavano che il franchise Rocky avesse bisogno di essere rivisitato, ma Ryan Coogler ha trovato un modo interessante per riportare il franchise in scena. Creed vede Michael B. Jordan nei panni del figlio illegittimo di Apollo Creed, che segue le orme di suo padre sul ring.

L’Apollo Creed che abbiamo visto nei film era un carismatico padre di famiglia, quindi questo offusca un po’ la sua reputazione. Tuttavia, il fatto che non avessimo mai sentito parlare di questo ragazzo prima, rende la sua battaglia per affermarsi ancora più avvincente.

Conflitto Finale viene annullato (X-Men: Giorni di un Futuro Passato)

Mentre i primi due film di X-Men sono piaciuti ai fan, il terzo film, X-Men: Conflitto Finale, si è rivelato un risultato deludente per quanto era stato creato nei film precedenti. Nel film sono state operate alcune scelte opinabili, soprattutto nelle dicisioni di uccidere alcuni personaggi e nel modo in cui vengono uccisi.

X-Men: Giorni di un Futuro Passato ha rivisitato la cronologia di quel film e ha rimandato Wolverine indietro nel tempo per salvare il futuro. Il film si è concluso con la cronologia di Conflitto Finale letteralmente cancellata dalla continuità come se non fosse mai successo niente.

Quel bambino era Peter Parker (Iron Man 2)

I fan della Marvel erano entusiasti quando Spider-Man si è unito al MCU in Captain America: Civil War. Ora è difficile immaginare un MCU senza di lui. Ma a causa di un ingegnoso retcon, si è scoperto che Peter Parker era già nell’universo condiviso ai tempi di Iron Man 2.

Nel film del 2010, un bambino che indossa una maschera di Iron Man viene salvato da Tony Stark allo Stark Expo. Tom Holland e altri hanno confermato che il ragazzo era Peter, il che rende la sua relazione successiva con Tony ancora più toccante.

Darth Vader è il papà di Luke Skywalker (L’Impero colpisce ancora)

20 cattivi miglioriDarth Vader è diventato immediatamente un cattivo iconico non appena è apparso sullo schermo in Una Nuova Speranza. All’epoca non sapevamo molto di lui, ma Obi-Wan spiegava in quel film che era stato Vader a uccidere il padre di Luke, Anakin Skywalker.

Ne L’Impero Colpisce Ancora, apprendiamo che Obi-Wan aveva mentito e che Vader è in realtà Anakin Skywalker, il padre di Luke. Il semplice retcon ha contribuito a rendere la scena del disvelamento della vera parentela di Darth Vader uno dei migliori colpi di scena nella storia del cinema.

Cannes 2020: quali film avremmo potuto vedere

Cannes 2020: quali film avremmo potuto vedere

L’incertezza sulle sorti del Festival di Cannes 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ha portato la manifestazione a trovare soluzioni e tempi diversi di svolgimento, ma siamo sicuri che, allo stato attuale, il programma del festival era già quasi ultimato.

Ci sono infatti una serie di titoli che con un buon margine di certezza, avremmo visto in anteprima mondiale sulla croisette. Secondo l’analisi proposta da Screendaily, erano molti i titoli che arano pronti a salpare per Cannes 2020.

Tra i titoli che con maggiore certezza erano già stati selezionati per la 73° edizione del festival, The French Dispatch di Wes Anderson occupa sicuramente un posto d’onore. Nel cast Tilda Swinton, Timothée Chalamet, Saoirse Ronan, Léa Seydoux e Bill Murray. Il film sarebbe dovuto uscire infatti in 24 luglio, ma adesso è stato posticipato al 16 ottobre.

Ana Lily Amirpour ha presentato al Festival di Venezia di quattro anni fa il suo The Bad Batch e quest’anno poteva essere presente a Cannes con Mona Lisa And The Blood Moon, un fantasy su una ragazza con poteri speciali che si trova a New Orleans, protagonisti Kate Hudson e dall’attore coreano Jeon Jong-seo, visto in Burning.

Altri titoli possibili erano: Nomadland, di Chloe Zhao, con Frances McDormand, in cui una donna senza un soldo e sui sessant’anni viaggia attraverso gli Stati Uniti; I Carry You With Me, di Heidi Ewing, che racconta l’amore tra due uomini messicani; The World to Come, di Mona Fastvold, che racconta di due donne che instaurano una stretta connessione nonostante il loro isolamento nella frontiera americana della metà del XIX secolo. A produrre Casey Affleck, con la sua Sea Change Media, ma è anche interprete accanto a Katherine Waterston, Vanessa Kirby e Jesse Plemons.

Per il Fuori Concorso erano previsti Soul, il nuovo film di Pete Docter in casa Pixar e Top Gun: Maverick, il sequel del film culto anni ’80 con Tom Cruise. Per quanto riguarda Tenet di Christopher Nolan, anche se il regista non ha mai presentato un film al Festival, sarebbe stata una buona occasione anche solo per presentare lì un footage, visto che il film doveva uscire a luglio.

Tra le altre attese si annoverano Clio Barnard con Ali & Ava, Joanna Hogg con The Souvenir II, Edgar Wright con Last Night In Soho, Andrea Arnold con Cow,Prano Bailey-Bond con Censor, Corinna Faith con The Power, Stacey Gregg con Here Before, Aleem Khan con After Love, Rebecca Hall con PassingBen Sharrock con Limbo, Harry MacQueen con Supernova, Francis Lee con Ammonite, Thomas Vinterberg con Another Round, Fredrik Louis Hviid e Anders Ølholm con ShortaEskil Vogt con The InnocentsHamy Ramezan con Any Day Now, Magnus Van Horn con SweatNinja Thyberg con Jessica, Valdimar Jóhannsson con LambVeiko Ounpuu con The Last OnesMaïwenn con DNA, Paul Verhoeven con Benedetta, Stephane Brizé con For Better Or Worse, François Ozon con Summer Of 85, Bruno Dumont con On A Half Clear Morning, Laurent Cantet con Author Rambo, Leos Carax con Annette.

Dalla Francia si attendevano Sylvie Verheydes con Madame Claude e Mia Hansen-Love con Bergman Island, Emmanuel Carrère con Between Two Worlds, Rachel Lang con Our Men. Ma anche Antonin Peretjatko con Old Fashioned, Arthur Harari con Onoda – 10,000 Nights In The Jungle, Gaël Lépingle con Atomic Summer, Giovanni Aloï con The Third War, Yassine Qnia con A Brighter Tomorrow, Samir Guesmi con Ibrahim, Nicolas Maury con My Best Part, Just Philipott con The Swarm, Lieven Van Baelen con Rookie, Anouk Fortunier con My Dad Is A Sausage, Jan Verheyen e Lien Willaert con Save Sandra, Eva Kuepper con Dark Rider. E ancora, Lucas Belvaux con Home Front, Nabil Ben Yadir con Praey (aka Animals), Bouli Lanners e Tim Mielants con Wise Blood, David Verbeek con Dead & Beautiful.

Per quanto riguarda invece l’Italia che poteva essere presente sulla croisette, le speranze e le attese erano rivolte a Nanni Moretti e al suo Three Floors, un dramma sulle vite intrecciate di persone che vivono su diversi piani di un condominio di Tel Aviv. Moretti è stato l’ultima volta al festival nel 2015 con Mia Madre.

Il dramma matrimoniale di Daniele Luchetti, Lacci, con Alba Rohrwacher e Luigi Lo Cascio nei panni di una coppia in guerra, doveva essere pronto in tempo per il festival. Luchetti ha già gareggiato due volte con Il portaborse nel 1991 e La nostra vita (2010). Nel 2007, in Un Certain Regard, ha partecipato con Mio fratello è figlio unico.

Anche il drammatico Il materiale emotivo, di Sergio Castellitto basato sull’ultima sceneggiatura del compianto Ettore Scola, si stava avvicinando alla fine della post-produzione. Nel film Castellito interpreta un libraio antiquario la cui vita cambia in seguito dall’arrivo nella sua vita di una donna giovane e vivace, interpretata da Bérénice Bejo. Altri due film di Castellitto, Fortunata e Non ti muovere, sono stati presentati in anteprima negli anni passati in Un Certain Regard.

Anche il lungometraggio di Emma Dante, Le sorelle Macaluso, su un gruppo di sorelle affiatate le cui vite sono segnate per sempre dalla morte di una di loro in un tragico incidente, era in corsa per partecipare al concorso.

Il terzo lungometraggio di Jonas Carpignano, A Chiara, su una ragazza calabrese che sta affrontando la partenza di suo padre in cerca di lavoro, è un altro titolo che poteva essere nel concorso. Il primo lungometraggio di Carpignano, Mediterranea, è stato presentato per la prima volta nella Semaine e il suo secondo film A Ciambra ha debuttato nella Quinzaine.

Il documentario di Gianfranco Rosi, Nocturnal, era in post-produzione quando la pandemia ha messo in pausa le vite del mondo per cui non si sa ancora se il film è completo o meno, ma anche quello poteva essere un titolo della selezione ufficiale.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità