Il maestro dell’horror francese
Pascal Laugier torna dietro la macchina da presa
con un nuovo film a tinte dark, La casa delle bambole –
Ghostland. Lanciatissimo in patria con Saint
Ange (2004), Laugier raggiunse il successo in tutto il
mondo con Martyrs (2008),
film molto apprezzato dagli amanti del genere soprattutto per i
toni gore estremi e i concetti legati alla filosofia del sadismo
batailliana.
La Casa delle Bambole –
Ghostland, quarto lungometraggio del regista francese, è
stato presentato al Festival International du Film Fantastique de
Gérardmer, dove si è aggiudicato tre premi tra cui Gran Prize,
Audience Award e SyFy Award, oltre a far parte della selezione
della 36° edizione Torino Film Festival.
Una madre single (Mayléne
Farmer) si trasferisce con le sue due figlie adolescenti,
Beth (Emilia Jones) e Vera (Taylor
Hickson), nella casa di campagna ereditata dalla defunta
zia. Ma una coppia di efferati assassini a piede libero le
sorprenderà nel cuore della notte, cambiando per sempre le loro
vite.
I film di Lagier partono come di
consueto da un’idea di base intenta ad omaggiare i grandi maestri
del passato del cinema horror. Se in Saint Ange si guardava a Fulci
e in Martyrs alla saga di Hellraiser, stavolta il
regista francese fa appello a Tobe Hooper e a
Non Aprite Quella Porta.
Tuttavia La Casa
delle Bambole – Ghostland prende presto una direzione
tutta sua, sviluppando il tema che sembra stare più a cuore al
regista francese: la tortura. Ma se in Martyrs
questo si traduceva, come si è detto, in un’indagine cruda eppure
giustificata da un’intento filosofeggiante, in questo caso siamo di
fronte ad un gore crudo che si attorciglia sulla storia stessa e
sui piani temporali, dove ad un certo punto passato e presente si
accavallano, confondendo non solo la protagonista ma anche lo
spettatore.
La sceneggiatura, firmata dallo
stesso regista, fa leva con forza su un buon twist, intorno ai 30
minuti dall’inizio del film, che sovverte la narrazione e
soprattutto pone i villain della storia come torturatori senza
nessun background, quindi rappresentati della paura e del gusto per
la tortura senza nessuna motivazione razionale o subconscia: la
violenza per il piacere della violenza.
Tuttavia il regista francese non si
prende la briga di empatizzare con le protagoniste femminili, e le
protagoniste diventano quindi semplici “bambole”, inerti pupazzi
che popolano tutto il film, tanto che in questo modo compaiono
anche in locandina. Le protagoniste non sono affatto eredi del
cinema di genere e delle sue eroine, come la Sally Hardesty di
Non Aprite Quella Porta (1974) o la Jennifer Hills
di Non Violentate Jennifer (1978), ma diventano
oggetto dello sguardo, vittime passive di una violenza senza
controllo.
Empire Magazine ha
diffuso una nuova imamgine di Hellboy in cui compare Big
Red, interpretato da David Harbour, con un look che è molto più
simile al personaggio portato sullo schermo da Guillermo
Del Toro e Ron Perlman rispetto alla
primissima foto ufficiale diffusa dal film.
Per pubblicizzare il nuovo sguardo
al suo personaggio, David Harbour ha condiviso su
Instagram una foto da Star Trek: Next Generation,
in cui scherza con i fan. Peccato che non tutti hanno colto
l’ironia dell’attore e alcuni commenti, a seguire, sono davvero
esilaranti!
In arrivo il 12 aprile 2019,
Hellboy di Neil Marshall vede
David Harbor nei panni di Hellboy, Ian
McShane nei panni di Trevor Bruttenholm, Milla
Jovovich nei panni di Nimue, Sasha Lane
nei panni di Alice Monaghan, Penelope Mitchell nei
panni di Ganeida e Daniel Dae Kim nei panni di Ben
Daimio.
20th Century Fox
ha poi preso la decisione di spostare il film al 14 febbraio, slot
che per lo studio è sempre stato di grande soddisfazione,
soprattutto nel 2016, con l’uscita di Deadpool. Ora, Empire
Magazine mette sotto i riflettori i grandi occhi della
protagonista, Rosa Salazar, insieme a
Christoph Waltz e Ed Skrein, per la sua nuova
cover. Nel cast del film ci sono anche i due premi Oscar
Jennifer Connelly e Mahershala Ali.
In
Alita: Angelo della Battaglia, lo scienziato Dr. Ido
recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo
secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che
lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il
cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo
post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra
mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr. Il film, che verrà distribuito dalla 20th
Century Fox, è diretto da Robert
Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet
Terror, Machete) e prodotto da James
Cameron.
L’attore di The Walking
Dead, Ross Marquand, ha sostituito
Hugo Weaving nei panni di Teschio Rosso, visto in
Captain America: il primo vendicatore in Infinity War. La scena in cui
compare il personaggio è quella sul pianeta Vormir, dove è nascosta
la Gemma dell’Anima e dove Thanos compie il suo sacrificio estremo:
uccide Gamora per ottenere la Gemma.
Tra le tante cose che non sappiamo
di Avengers 4, seguito di Infinity
War, è se sarà confermata l’eventuale presenza di Teschio Rosso, in
veste di custode delle Gemme. Ma sembra che Marquand non possa
rivelare nulla in proposito: “Non so, non posso davvero
rispondere a questa domanda. Davvero non lo so.”
Data la grande segretezza che
circonda il titolo, c’è una possibilità che Marquand non stia solo
scherzando e che sinceramente non sa se apparirà nel film, poiché
avrebbe potuto girare scene aggiuntive nei panni di Teschio Rosso
che non sono state usate per Infinity War.
Inoltre, potrebbe essere tornato sul set per le scene aggiuntive di
Avengers 4 ed è quindi vincolato dal segreto
contrattuale.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom
Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Tramite VERO,
Zack Snyder continua a diffondere immagini dei
primi progetti relativi a Justice League, e questa volta è
toccato a Darkseid, quello che sarebbe dovuto
essere il villain del sequel del film, in questo momento in sospeso
a causa del cattivo esito al box office.
All’inizio si pensava che il
personaggio potesse comparire già in Justice League, su Apokolips,
dopo la sconfitta di Steppenwolf. Sarebbe quindi arrivato
sulla Terra nel sequel e presumibilmente scatenato la visione
apocalittica che Bruce Wayne aveva avuto in Batman v Superman: Dawn of
Justice.
Nonostante si tratti soltanto di una
specie di geroglifico, è chiaro che l’intenzione fosse quella di
mettere alla prova Steppenwolf e di far apparire il personaggio in
altre vesti più avanti.
Adesso, con un sequel che
probabilmente non verrà realizzato, possiamo probabilmente
scordarci di vederlo per un po’, a meno che non finisca per fare
un’apparizione in The New Gods di Ava DuVernary!
Di seguito, ecco la foto di cui
abbiamo parlato:
Zack Snyder voleva uccidere Batman in uno dei
sequel di Justice League
Con l’allontanamento di Zack
Snyder, il franchise ha perso l’identità Warner DC che si
stava costruendo, una identità non molto gradita dalla maggioranza
dei fan ma che manteneva comunque una coerenza nella
rappresentazione cinematografica dei personaggi. Adesso gli eroi DC
al cinema hanno preso strade complicate e non sappiamo se mai si
riuscirà a vederli di nuovo insieme sul grande schermo, magari con
un esito migliore.
Se Son Rose, il
nuovo film di Leonardo Pieraccioni uscirà nelle
sale giovedì 29 novembre, e noi abbiamo incontrato eccezionalmente
l’intero cast della pellicola.
Una storia semi-autobiografica,
quella di Se Son Rose, che ha portato il regista a
tirare un po’ le somme di tutte le sue precedenti storie d’amore,
analizzandone le falle e dipingendo ritratti di donne diverse.
“Il film in origine doveva
intitolarsi Gli Evitanti – spiega Pieraccioni – e parlare
di coloro che cessano di credere alla favola romantica della
ricerca dell’amore. Evidenziando invece come l’unico vero amore
infinito che esista sia quello per i propri figli, perché è l’unico
che dura per tutta la vita”.
“Ho scelto di narrare una storia
quasi vera – prosegue il regista toscano – per cercare di
alzare il livello di qualità dello spettacolo. Le ex fidanzate che
porto sullo schermo sono esistite realmente e ognuna di loro
simbolizza i motivi latenti per i quali ci siamo lasciati, ovvero
IL motivo, cioè io, le mie colpe. Benedetta (Caterina Murino)
rappresenta la noia che rovina il rapporto; Elettra (Gabriella
Pession) pone l’accento sui forti contrasti e le litigate che
inevitabilmente ledono la storia d’amore; Fioretta (Antonia Truppo)
la superficialità che mi ha fatto rovinare i legami; e infine
Angelica (Micaela Andreozzi) simbolo del tradimento, un germe che
una volta entrato nella coppia non va più via”.
Non solo ex, le altre donne che
popolano Se Son Rose rappresentano situazioni ben
precise, come la Signora Coscia (Nunzia Schiano)
“personificazione delle mie domande e dei miei dubbi, rivolti
ad amici come fossero un oracolo di Delfi, per cercare di capire le
mie insicurezze” prosegue LeonardoPieraccioni.
Il regista toscano rivela anche una
chicca sui suoi progetti futuri: “Vista la grande alchimia
vissuta sul set di Se Son Rose con Vincenzo Salemme (che vediamo in
un breve ma incisivo cameo, ndr) ho già espresso il mio desiderio
di fare un film insieme. Stavolta magari con un cast tutto al
maschile, così da fare da parallelo a questo dove sono le donne a
farla da padrone – prosegue il comico toscano – e
sarà la volta buona che abbandonerò finalmente la commedia
romantica, visto che ormai l’ho declinata in tutte le soluzioni
possibili. Quindi forse parlerò di cinquantenni, uomini che
arrivati alla mezza età credono meno al sentimentalismo e guardano
più al rapporto con i figli, anche perché quelle sono dinamiche che
ora – con la mia figliola di otto anni – comincio a conoscere
bene”.
Ma state pure certi, tranquillizza
il regista, i suoi prossimi lavori saranno sempre delle
commedie.
“È il genere che trovo più
variegato. Mi hanno proposto, negli ultimi vent’anni, di trattare
altri generi. Ma io non ho la “sindrome del David di Donatello”. Io
sono nato cabarettista e tale rimango. Piuttosto il mio lato
malinconico ho preferito riversarlo nello scritto, e nei tre libri
che ho pubblicato. Nei miei film accenno soltanto al mio lato
malinconico, come nel caso di Se Son Rose, dove emerge nei
ricordi della fidanzatina del liceo, quella con cui si “bigiava” a
scuola per andare nei giardini di Boboli a baciarsi sulle pachine
ghiacce”.
La parola poi passa al nutrito cast
femminile, che si ritrova particolarmente coeso e d’accordo nel
descrivere con piacere l’esperienza vissuta sul set del film di
Pieraccioni. Alcune di loro hanno già lavorato al fianco di
Leonardo, come Micaela Andreozzi e Nunzia
Schitano.
Caterina Murino in
particolare ricorda che era stata scartata per ben due volte per
due film precedenti del regista toscano, e che quando finalmente ha
deciso di ingaggiarla per questo film “mi ha dato il ruolo di
suora laica. A me. E invece si è rivelato perfetto. E mi sono
preparata a dovere!”
“Leonardo è quello che avete
visto nel film – spiega Elena Cucci, che nel
film interpreta Ginora detta Quarantotto – positivo, calmo, e
questo suo essere così lo irradia sul set che ne trae
automaticamente beneficio e diventa automaticamente
armonico”.
Se Son Rose uscirà
nei cinema il 29 novembre inaugurando ufficialmente la stagione
cinematografica di Natale.
Robin Hood – L’origine della leggenda
apre in seconda posizione con 849.000 euro incassati in 370 sale a
disposizione e registra una media per sala pari a 2200 euro. Alla
sua quarta settimana di programmazione, Lo
Schiaccianoci e i Quattro Regni è sempre sul
podio. La pellicola Disney incassa altri 524.000 euro e sfiora il
tetto dei 9 milioni complessivi. Troppa grazia debutta al quarto posto
con 458.000 euro e una buona media per sala di 2900 euro,
mentre Widows
– Eredità criminale totalizza 1 milione con altri
330.000 euro.
Morto tra una settimana (o ti ridiamo i
soldi) apre in sesta posizione con 294.000 euro,
seguito dalla new entry Conta su di me,
che esordisce con 251.000 euro. Calo per Tutti lo
sanno (242.000 euro) e Red Zone – 22
miglia di fuoco (239.000 euro), giunti
rispettivamente a 1,7 milioni totali e 789.000 euro complessivi.
Chiude la top10 A Private War che debutta con 208.000
euro in 232 copie disponibili.
Bim Distribuzione ha
diffuso il trailer italiano ufficiale di The Old Man & the
Gun, il film che segna l’ultima incredibile
interpretazione dell’attore e regista statunitense Robert
Redford prima del ritiro dalle scene dopo cinquantasei
anni di carriera.
Il film si basa sulla storia vera di
Forrest Tucker (Redford), dalla coraggiosa fuga dal carcere di San
Quintino vall’età di 70 anni fino a una serie di colpi senza
precedenti che incantarono il pubblico e lasciarono le forze
dell’ordine a brancolare nel buio. A dare la caccia a Tucker sono
il detective John Hunt (Casey Affleck), sempre più
affascinato dalla dedizione di Forrest all’arte del furto, e una
donna (Sissy Spacek) che lo ama nonostante la
professione che si è scelto.
La scomparsa di Bernardo
Bertolucci nel pieno della 36° edizione del Torino
Film Festival ha spinto Emanuela Martini,
direttrice dell’evento, a dedicare al regista, nell’ambito di
questa edizione in corso, un tributo.
Di seguito il suo messaggio di
omaggio:
Un visionario, un intellettuale,
soprattutto un sognatore. Bernardo Bertolucci, dopo la rivoluzione,
ha fatto il cinema come non immaginavamo più di farlo: più grande
della vita, e per questo capace di restituirci tutta la vita, e la
Storia, e la memoria, e il futuro, nella loro profondità. Tragedie
di ideali che si frantumano, di uomini e donne che si perdono in
rapporti impossibili, affreschi magnifici del nostro passato
recente e bruciante, di imperatori e Buddha e ragazzi e ragazze in
cerca di identità. Ragazzi e ragazze che sognano, a Parigi come
altrove, la loro vita, un’altra vita, migliore. Meno di venti film
in quasi cinquant’anni di carriera sono troppo pochi per uno dei
più grandi registi del mondo.
Emanuela
Martini
Il TFF saluta Bernardo
Bertolucci e lo ricorda con un breve montaggio che sarà
proiettato prima dei film in programmazione e con una giornata
dedicata a lui domenica 2 dicembre al Cinema Massimo 3.
Michael B. Jordan e Tessa
Thompson tornano insieme a interpretare una coppia sul
grande schermo in occasione di Creed II. Il film è
il sequel dell’omonimo primo (e rischioso film) che ha visto
tornare sullo schermo Sylvester Stallone nei panni
di Rocky, e che è uscito nel 2015.
In occasione della promozione di
Creed II, i due attori sono stati invitati da
IGN ad intervistarsi a vicenda,
e di seguito potete vedere il risultato in cui sembra che Tessa
Thompson non abbia dubbi: in uno scontro diretto tra Killmonger e
Valchiria, quest’ultima ne uscirebbe vincitrice.
Dopo Creed e
Thor: Ragnarok, Tessa Thompson è
diventata uno dei volti più esposti del cinema di blockbuster e a
breve la vedremo
tornare a fare coppia con Chris Hemsworth (dopo
Thor 3) in Men in
Black, spin off della trilogia con Will Smith.
Di seguito la sinossi ufficiale di
Creed II:
La vita è diventata un atto di
equilibrio per Adonis Creed. Tra gli impegni personali e
l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento, si trova di
fronte alla sfida della sua vita. Affrontare un avversario con
legami con il passato della sua famiglia non fa altro che
intensificare la sua imminente battaglia sul ring. Rocky Balboa è
lì al suo fianco per sostenerlo in tutto questo processo e,
insieme, Rocky e Adonis affronteranno la loro eredità condivisa,
chiedendosi per cosa valga la pena combattere e scoprendo che nulla
è più importante della famiglia. Creed II significa tornare alle
origini per riscoprire ciò che ti ha reso un campione in primo
luogo, e ricordando che, non importa dove tu vada, non puoi
sfuggire alla tua storia.
Diretto da Steven Caple
Jr. e atteso nelle sale italiane a novembre 2018, il
sequel vede nel cast Sylvester Stallone, Michael
B. Jordan, Tessa Thompson, Dolph
Lundgren, e Florian Munteanu.
A seguito della proficua
distribuzione in Cina, Venom è
riuscito a raggiungere e superare gli incassi di Wonder Woman in tutto il
mondo. Gli analisti avevano predetto che il film avrebbe potuto
raggiungere anche gli 800 milioni prima della fine della sua vita
in sala, e adesso è arrivato a 822 milioni in
tutto il mondo (211,7 negli USA e 610,8 nel
mondo).
Tom Hardy, Michelle
Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee,
Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di
Venom, diretto
da Ruben Fleischer e in sala dal 4
ottobre 2018.
Il protettore letale è uno dei
personaggi Marvel più enigmatici, complessi e
tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato
all’Oscar Tom Hardy.
È stato diffuso un nuovo contenuto
speciale per Spider-Man: Un Nuovo Universo in cui vediamo
Miles Morales, protagonista di questa avventura
targata SONY, alle prese con gli “altri”
Spider-Man che incontra, in un susseguirsi di situazioni sempre più
strane!
Ecco il contenuto video che ci
presenta anche alcuni dei doppiatori originali del film, che sono
Shameik Moore con Hailee Steinfeld,
Mahershala Ali, Jake Johnson, Liev Schreiber, Brian Tyree Henry,
Luna Lauren Velez e Lily Tomlin.
Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del
teenager Miles Morales e delle infinite
possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può
indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo
Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo
genere.
Dando per scontato che Avengers
4 porrà rimedio al tragico epilogo di Infinity
War, con i nostri eroi impegnati a porre rimedio allo schiocco di
dita di Thanos che ha messo fine a metà
dell’universo vivente, sulla trama del film tutto tace
e Kevin Feige, insieme ai fratelli Russo e
all’intero cast, non hanno ancora rivelato nulla degli eventi del
quarto capitolo sui Vendicatori.
Questo non ha impedito ai fan di
formulare assurde teorie sul destino dei personaggi sopravvissuti
allo schiocco. Ecco le 10 più interessanti:
Valchiria diventerà il nuovo Thor
Dopo la conferma dei fratelli Russo,
sappiamo che Valchiria è
ancora viva ed è sopravvissuta allo schiocco di Thanos. Ciò che non
sappiamo però è dove sia e come potrebbe inserirsi all’interno
della trama di Avengers 4, tuttavua alcuni fan
credono che Thor morirà in
battaglia e che l’eroina Valchiria ne prenderà le redini diventando
una sorta di Dio del Tuono al femminile. È interessante notare come
un’altra teoria aveva suggerito che questo fosse il piano di
Loki fin
dall’inizio, e durante Ragnarok fu proprio il Dio dell’Inganno a
toccare Valchiria per esaminare i suoi ricordi…
Wong è uno Skrull
L’attore Benedict Wong
ha di recente pubblicato una foto che lo ritrae sul set di Avengers 4,
confermando così la teoria della sua sopravvivenza agli effetti del
finale di Infinity War. L’immagine però resta
abbastanza inquietante perché vede Wong indossare una protesi sul
retro della sua testa, ed è come se la sua testa si stia staccando…
Ciò ha indotto i fan a pensare che il personaggio sia in realtà uno
Skrull e che
questi alieni mutaforma abbiano invaso la Terra quando Thanos ha
attuato il suo piano entrando nel corpo delle persone che non sono
sopravvissute allo schiocco per far credere ai propri cari di
essere ancora vivi.
Shuri diventerà la nuova Black Panther e ricreerà Visione
Anche se il destino di Shuri è al
momento sconosciuto, sono state formulate diverse teorie sul
destino della principessa del Wakanda e sul perché non l’abbiamo
vista alla fine di Infinity War.
Si ipotizza infatti che Shuri sia sopravvissuta allo schiocco e che
stia realizzando una copia della gemma della Mente per ricreare
Visione. Usando la gemma l’eroina aiuterà i Vendicatori a
sconfiggere Thanos. Un’altra teoria suggerisce invece che con la
morte di T’Challa, Shuri prenderà il suo posto
diventando la prossima Black Panther.
Nebula prenderà il guanto dell’infinito e diventerà Super
Massiva
I veri fan della Marvel potrebbero aver notato la
mancanza di un membro dell’Ordine Nero in Avengers: Infinity War:
Super Massiva. E se la sua omissione dal film
fosse un piano per svelare la vera identità di un altro supereroe
già introdotto nel MCU, e questo corrispondesse a Nebula? Questa
teoria suggerisce che la figliastra si schiererà con Thanos in
Avengers 4 prendendo il guanto dell’infinito e
diventando molto più potente del Titano Pazzo.
War Machine è una spia del Wakanda
War Machine è
un personaggio abbastanza trascurato dal MCU, ma potrebbe esserci
una ragione dietro questa scelta. Secondo una teoria infatti,
James “Rhodey” Rhodes sarebbe in realtà una spia
del Wakanda inviata negli Stati Uniti per infiltrarsi nell’esercito
e impedire a Tony Stark di
mettersi al passo con la tecnologia Wakandan. Questo spiegherebbe
perché Rhodey non sembra scioccato quando T’Challa rivela la sua
identità in Civil War e perché non rimane colpito
dai progressi della nazione africana.
Occhio di Falco diventerà Ronin
Insieme a Ant-Man,
l’unico Vendicatore scomparso dai radar è Occhio di
Falco, e questa assenza ha scatenato diverse teorie
tra i fan del MCU. La più popolare suggerisce che Clint Barton
tornerà in Avengers 4 nei panni di
Ronin e combatterà gli Skrull in Giappone. A dare
peso a questa ipotesi sono state le foto di Jeremy Renner
sul set del film con un nuovo look e un abito nero con fodera
dorata, molto simile allo stile di Ronin nei fumetti.
Vedova Nera fonderà l’A-Team ma morirà in battaglia
I fan di tutto il mondo aspettano da
tempo di vedere una squadra di Vendicatori al femminile e c’è chi
pensa che questo desiderio verrà esaudito già in Avengers
4, dove Vedova Nera
recluterà Okoye, Shuri,
Nebula, Valchiria e Captain Marvel
per combattere Thanos come un unico gruppo coeso. Tuttavia un’altra
teoria ipotizza che l’eroina morirà in battaglia per sfruttare
l’arco narrativo del personaggio di Hulk, con
Bruce Banner che rimarrà col cuore spezzato e in cerca di
vendetta.
Iron Man diventerà il Mago Supremo
Scambiando la gemma del tempo per
risparmiare la vita di Tony Stark, Doctor Strange
potrebbe essere entrato in un cortocircuito finale dove Stark è la
chiave per vincere la battaglia contro Thanos. D’altronde questa
teoria sembra esser stata suggerita da un video in cui
Robert Downey
Jr. indossa il Mantello della Levitazione di
Strange…che sia lui il prossimo Mago Supremo?
Captain America sacrificherà se stesso per il bene degli
altri
Thanos crede che il modo migliore
per garantire la vita sia sacrificarne altre per il bene della
collettività. Per questo mette in piedi un piano diabolico e
schiocca le dita alla fine di Infinity War,
dimezzando la popolazione dell’universo. Non è della stessa idea
Captain
America, quando afferma che lo scambio di vite umane è
moralmente sbagliato e che si può sacrificare gli altri per un bene
superiore. Pertanto, nel film rifiuta che sia Visione a sacrificare
se stesso; i fan però credono che la sua idea cambierà e che in
Avengers 4
sceglierà il sacrificio per salvare l’umanità.
Hulk diventerà Sfregio Verde e sconfiggerà Thanos
In molti credono che Hulk sia il
Vendicatore più forte, anche più di Thor, tuttavia l’eroe che
abbiamo visto in Infinity War ci ha dimostrato che
non può essere onnipotente come pensavamo. Alcuni fan hanno
teorizzato che Bruce Banner fosse troppo traumatizzato per
trasformarsi, anche se smentiti dai fratelli Russo; da lì è partita
un’altra tesi: e se Hulk si stesse nascondendo per incanalare più
potere e tornare in azione come Sfregio Verde (la
versione di World War Hulk)?
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson
ha ricevuto numerose critiche da parte dei fan, in particolare per
la rappresentazione di Luke Skywalker, eroe indiscusso della saga.
Alcuni fan sono stati messi alla prova da quello che hanno visto;
il cambiamento da Cavaliere Jedi a eremita disilluso che si
nasconde dal conflitto. Tuttavia, la nuova concept art de
Il Risveglio della Forza indica che la prima
interpretazione di Johnson del personaggio di Luke non era
particolarmente lontana dalle idee esistenti sul destino del
personaggio dopo Il Ritorno dello Jedi.
L’art in questione è una versione di
Luke di Christian Alzmann, un artista che ha lavorato ai concept de
Il Risveglio della Forza e di Rogue
One. L’immagine mostra Luke con i capelli lunghi e una
barba grigiastra, simile a quella che gli abbiamo poi visto al
cinema. Nella sua didascalia, Alzmann scrive: “La mia prima
immagine che ho realizzato per Star Wars: Il Risveglio della Forza.
Era il gennaio del 2013. Luke veniva descritto come un Col. Kurtz
che si nasconde dal mondo, in una grotta. Per questa immagine ho
avuto anche i complimenti di George.” Il colonnello Kurtz a
cui si riferisce Alzmann sarebbe un riferimento al personaggio
interpretato da Marlon Brando in
Apocalypse Now, basato sul Cuore di
tenebra di Joseph Conrad.
La didascalia di Alzmann è stato
realizzato nel 2013, ovvero due anni prima dell’uscita de Il
Risveglio della Forza, e che il disegno ha ricevuto grandi elogi
dal creatore della serie, George Lucas, apprezzamento importante
per qualsiasi artista si approcci al mondo di Star Wars.
Phil Szostak,
Creative Art Manager della Lucasfilm, che ha lavorato a Il
Risveglio della Forza “praticamente dall’inizio”, ha condiviso
l’immagine su Twitter, fornendo un ulteriore contesto per
approfondire l’idea di Luke nei panni di un eremita nelle prime
idee sul personaggio, rispetto a come poi lo abbiamo ritrovato in
Star Wars: Gli Ultimi Jedi. Secondo Szostak, la
rappresentazione di Luke in Gli Ultimi Jedi è coerente con la
visione di Lucas per il personaggio.
"He ended up secluding himself in this Jedi
temple on a new planet, and he's just there meditating, reassessing
his whole life. Gradually, over the arc of the movie, he
rediscovers his vitality and comes back to himself." – Doug Chiang,
May 2013, The Art of TLJ book
“A questo punto della storia,
trent’anni dopo la caduta dell’Impero, Luke ha intrapreso un
cammino oscuro, ha sempre avuto questo potenziale lato oscuro
dentro di lui, dato che suo padre era Darth Vader. (…) Ha finito
per nascondersi in questo tempio Jedi su un nuovo pianeta, ed è lì
a meditare, a rivalutare tutta la sua vita, gradualmente, mentre
nell’arco narrativo del film, riscopre la sua vocazione e
ritorna“.
Queste prime indicazioni sul
personaggio di Mark Hamill sembrano
sorprendentemente simili alla versione finale del personaggio visto
in Gli Ultimi Jedi di Johnson, a indicare che il
regista ha sicuramente preso ispirazione dalle idee sul personaggio
che erano già in discussione nel momento in cui si è avviata la
produzione della nuova trilogia.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant, insieme ai
veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams, che
riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
John Cena è il protagonista della nuova clip
da Bumblebee,
il nuovo film prodotto da Paramount Pictures che
vedrà ritornare sul grande schermo il più simpatico dei
Transformers cinematografici, portati per la prima volta al cinema
da Michael Bay nel 2007.
Il film racconterà del maggiolino
giallo e della sua avventura, ambientata negli anni ’80, per
difendere la Terra. Con lui ci sarà Charlie, una ragazzina che
diventerà come una famiglia per l’Autobot rimasto solo.
A dirigere Bumblebee
c’è Travis Knight, già regista
di Kubo e la Spada Magica per
la Laika. Protagonista del film
è Hailee Steinfeld. Nel cast anche
John Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby
Quinn, Rachel Crow, Ricardo Hoyos, Gracie
Dzienny e Jason Drucker. La
sceneggiatura del film è firmata da Christina
Hodson.
Ecco la prima sinossi del
film: “Durante il 1987, Bumblebee trova rifugio in una
discarica in una piccola cittadina di mare della California.
Charlie (Hailee Steinfeld), in procinto di compiere 18 anni e
mentre cerca di trovare il suo posto nel mondo, scopre Bumblebee,
scarico, ammaccato e spezzato. Quando Charlie gli restituisce la
vita, impara immediatamente che non si tratta di un ordinario
maggiolino giallo WV.”
Si è spento a 77 anni
Bernardo Bertolucci, uno dei grandi autori del
cinema italiano ed europeo, noto in tutto il mondo e regista, tra
gli altri di Ultimo Tango a Parigi. Il regista fu
premiato nel 2007 con il Leone d’Oro alla Carriera durante la
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e nel 1988
vinse il premio Oscar come miglior regista per L’Ultimo Imperatore,
il suo film più premiato all’aestero. Anche il Festival di Cannes,
nel 2011, lo onorò con il premio alla carriera.
Tra le onorificenze pubbliche,
Bertolucci era anche Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della
Repubblica italiana e Medaglia d’oro per i benemeriti della cultura
e dell’arte.
Morto Bernardo Bertolucci
Nato artisticamente insieme a
Pier Paolo Pasolini, ma anche al fianco di
Sergio Leone, Bernardo Bertolucci
faceva parte di quel gruppo di autori italiani che hanno
contribuito in maniera determinante a diffondere il cinema del
nostro Paese in tutto il mondo, creando dibattito e scandalo (si
veda Ultimo Tango a Parigi) ma anche producendo
arte e cultura con l’occhio sempre vivace e attento.
Da Il Conformista,
fino al grande successo di Novecento e
Ultimo Tango a Parigi, la sua carriera è stata
costellata di capolavori e intuizioni, film che sono diventati
patrimonio culturale italiano e che tutto il mondo riconosce come
punte altissime della settima arte.
Con la speranza di rivederlo in
azione in Avengers 4, un fan ha creato il
poster che trovate di seguito in cui Hulk
distrugge con ferocia la sua Hulkbuster nella quale si era
rintanato in Avengers: Infinity
War.
Stando a quanto si era già detto in
precedenza e a giudicare dai concept di Infinity
War diffusi di recente, il supereroe doveva essere
presente durante la Battaglia del Wakanda,
non solo, doveva confrontarsi direttamente con Thanos, insieme agli
altri Vendicatori, tentando di fermarlo. Per quello che
riguarda il percorso
di Hulk in Avengers
4, possiamo già immaginare che sarà conclusivo rispetto
alla sua parabola narrativa cominciata
in Ragnarok, e già le
teorie fioccano in rete.
Hulk tornerà protagonista in
Avengers 4? E che ne sarà della Hulkbuster? Non ci
resta che attendere qualche mese per scoprirlo…
Avengers
4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto
da Anthony e Joe Russo e porterà a
conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom
Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Dopo quelle che mostravano Carol Danvers con il suo iconico
elmetto da battaglia, ecco arrivare online altre due promo art
relative al merchandise ufficiale di Captain Marvel dove vediamo
Brie Larson indossare il classico costume
dell’eroina.
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck mentre
l’uscita nelle sale è fissata all’8 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Captain Marvel non sarà
una tradizionale storia di origine e che Carol
Danvers non è, nei piani del Marvel Cinematic Universe,
un’eroina come tante. Adesso, a darne conferma è Kevin
Feige in persona, durante un’intervista
ai British Academy Britannia
Awards.
Cosa aspettarci, dunque,
da Captain Marvel? “È ambientato
negli anni Novanta e anche se è una storia d’origine, è un tipo
molto diverso di storia d’origine, e sono molto eccitato di svelare
questa storia agli spettatori”. Inoltre Feige ha aggiunto che
il film diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck sta “venendo su estremamente
bene”.
“Brie Larson ha fatto un lavoro
enorme, Samuel L. Jackson sarà un Nick Fury molto molto diverso, ha
fatto un ottimo lavoro, e l’intero cast è tutto molto diverso ed
eccitante.”Considerato che il film sarà ambientato nel
passato, il senso comune ci dice che possiamo aspettarci che il
film sia collegato in modi davvero inaspettati agli altri film
del MCU, a partire dalla lunga carriera
di Fury nello SHIELD.
Quante volte si è pensato
se esistano un gruppo di film per tutti i gusti? Film che
possano soddisfare ogni desiderio e che siano stati, magari, dei
punti fermi nella storia del cinema mondiali e anche nazionale?
Abbiamo provato a dare una risposta e ad identificare un gruppo di
film per tutti i palati, che prova a fare tappa su diversi generi e
diversi film che hanno fatto la storia del cinema, sia
internazionale che italiano.
Harry Potter
Più che di Harry
Potterbisognerebbe parlare di tutta la saga.
Impossibile che ci sia qualcuno, giovane o anziano, a cui non siano
piaciuti i film del maghetto con gli occhiali più famoso del mondo.
Forse i primi film sono quelli adatti ad un pubblico più variegato,
composto anche da bambini, mentre gli ultimi richiedono una
maturità maggiore.
Harry Potter è
adatto a tutte le stagioni: che sia pieno agosto o la notte di
Natale, vede HP sarà sempre una gioia. Perché rappresenta tutti,
con i suoi pregi e difetti, perché tutti i personaggi sono umani e
più vicini a noi, perché ci si sente coinvolti nelle avventure che
si sviluppano lungo gli 8 film. A cui, poi, ci potrebbe
eventualmente aggiungere la saga di Animali Fantastici.
Miracolo nella 34° strada
Remake dell’omonimo film del 1947
di George Seaton, Miracolo nella 34°
strada è un film di Natale, anzi, il film. Realizzato nel
1994, con Richard
Attenborough nei panni del protagonista, è adatto a
tutte le età: riesce a far vivere una favola alla piccola Susan,
dissuasa dal fatto che Babbo Natale esista davvero, e riesce a
farla vivere persino al pubblico.
Perché, inevitabilmente, ogni
volta, dopo ogni visione, grandi e piccoli si chiederanno se Santa
Claus esista davvero, se ogni renna ha il suo nome, se abita
davvero al Polo Nord e come faccia a portare i regali in tutto il
mondo in una sola notte: ma soprattutto ci si chiederà se conosce
uno per uno i bambini del pianeta (e anche quelli che bambini lo
sono stati).
https://www.youtube.com/watch?v=9lMptANZTBM
Cantando sotto la pioggia
Se vi piace il musical, allora
questo è il film che fa al caso giusto. Realizzato nel 1952,
diretto da Stanley Donen e Gene
Kelly, il film racconta la conversione del cinema che da
muto diventa sonoro, con tutte le problematiche del caso.
Un film che racconta la favola
della storia d’amore da Don Lockwood e Kathy Selden, ma che
racconta anche di come i film sia realizzati con la più assoluta
delle falsità. Un film geniale che autocelebra il cinema in
generale e il musical in particolare, che esplode letteralmente con
le coreografie, soprattutto in quei passi di danza ginnici targati
Gene Kelly.
Toy Story
Realizzato dalla Pixar e
distribuito dalla Walt Disney Pictures nel 1995, è il primo film di
animazione realizzato interamente con l’utilizzo della computer
grafica. Anche in questo caso sarebbe più opportuno parlare di
saga. Chi non ha mai pensato che i propri giocattoli prendessero
vita quando non si guardavano alzi la mano.
Ma
Toy Story non è solo questo: racconta il valore
dell’amicizia, del legame affettivo che si può instaurare con
quello che potrebbe essere un oggetto banale. Di come un semplice
giocattolo possa essere il compagno di un’infanzia e delle mille
avventure vissute.
https://www.youtube.com/watch?v=KYz2wyBy3kc
Il sesto senso
Uscito nel 1999, Il sesto
senso è uno dei film thriller più riusciti del cinema recente.
Scritto e diretto a M. Night
Shyamalan, Il sesto senso racconta la storia di Malcom
Crowe, uno psicologo infantile che non si capacita
dell’allontanamento della moglie da lui.
Inoltre, il suo obiettivo
principale diventa quello di aiutare Cole, un bambino di nove anni,
che vive nel terrore generato dal suo segreto: vedere le persone
morte. Forte di un’ottima sceneggiatura e delle splendide
interpretazioni di Bruce Willis e di Haley Joel
Osment, il film è uno dei thriller migliori degli ultimi
vent’anni.
6. Jumanji
Uscito nel 1995 e interpretato da
Robin Williams, Bonnie Hunt, Bradley Pierce e Kirsten Dunst, è uno dei migliori film di
avventura della storia del cinema. Due ragazzini, Caleb e Benjamin,
seppelliscono una cassa misteriosa sotto terra nel 1869 che viene
riscoperta 100 anni dopo da Alan Parrish. Aprendola, scopre che
all’interno c’è un gioco da tavolo chiamato Jumanji.
Alan gioca con la sua amica Sarah e
per una serie concatenata di eventi, Alan viene risucchiato nel
gioco e vi rimarrà fino a che non comparirà un cinque o un otto.
Sarah rimane spaventata dalla cosa e il gioco rimane sospeso. Dopo
26 anni, Judy e Peter trovano la stessa scatola in soffitta ed
iniziano a giocarci. Esce un cinque ed Alan può finalmente tornare
nel mondo reale e, quindi, può provare e finire il gioco.
7. Intrigo Internazionale
Per gli amanti dello spionaggio,
Alfred Hitchcock è altamente consigliato.
Nella fattispecie, si parla di Intrigo Internazionale, uno
dei capolavori del Maestro del Brivido, realizzato nel 1959, che
vede Cary Grant nei panni del protagonista. Roger
Thornhill è un agente pubblicitario che, a causa di un equivoco,
viene avvicinato da due uomini che pensano sia un certo George
Kaplan e portano con la forza alla villa di Lester Townsend, vicino
a Long Island.
Dopo essere riuscito a fuggire e
aver detto quello che sapeva alla polizia, che non riscontra nulla
di anomalo dopo delle frettolose indagini, Thornill si reca alla
sede dell’O.N.U. dove ha scoperto vi lavora Townsend, ma non è la
stessa persona della villa.
Via col Vento
Amanti dei film storici, drammatici
e di guerra, Via col Vento capita a fagiolo. Realizzato nel 1939 da
Victor Fleming (che in realtà è stato uno degli
ultimi registi cambiati dalle manie di perfezionismo di
David O. Selznick), con
Vivien Leigh, Clarke Gable, Hattie McDaniel, Leslie
Howard e Olivia De Havilland, il film si
basa sull’omonimo libro di Margaret Mitchell.
Il film è ambientato nel periodo
pre, durante e post guerra di secessione e vede protagonista la
vulcanica e capricciosa Rossella O’Hara, ossessionata dalla figura
di Ashley Wilkes che è sposato con Melania Hamilton. Il film
racconta il passaggio di Rossella dall’adolescenza all’età adulta,
anni fatti di egoismo e dure lotte per la sopravvivenza, di
matrimoni sbagliati e di scelte coraggiose, senza contare la storia
di amore ed odio tra lei e Rhett Butler.
https://www.youtube.com/watch?v=oFe0ix1Ni5I
Gomorra
Diretto da Matteo Garrone, uscito nel 2008 e tratto
dall’omonimo libro di Roberto Saviano, Gomorra è il
film che ha rivoluzionato la storia del cinema italiano per la dose
di drammaticità, di verità e di crudezza degli eventi. Il film
racconta quattro diverse vicende che si alternano tra di loro.
Da Pasquale che lavora in nero per
l’alta moda alla faida in corso tra il clan Di Lauro e gli
scissionisti, da Franco, imprenditore che fa affari con il Nord
Italia per smaltire i rifiuti in maniera illegale, ai delinquenti
Marco e Ciro, che sfidano la camorra a fare quello che
vogliono.
Tre uomini e una gamba
Primo lungometraggio del trio
Aldo,
Giovanni e Giacomo, è uscito nel 1997. Il film
ripropone alcuni dei loro sketch e si basa sulle avventure che il
trio dovrà affrontare nel corso del loro viaggio dal Nord al Sud
Italia: i tre, infatti, devono andare da Milano a Gallipoli, dove
Giacomo si deve sposare con la terza ed ultima figlia del cavalier
Cecconi, imprenditore romano e proprietario de Il Paradiso della
Brugola, negozio di ferramenta in cui i tre lavorano come commessi.
Questo è diventato, nel corso del tempo, un vero e proprio cult tra
i film comici italiani ed uno dei migliori realizzato dal trio.
The Amazing Spider-Man
3 è un film che non ha mai avuto modo di esistere. Pensato
come sequel e terzo capitolo della saga di
Amazing Spider-Man, a causa di una
serie di motivi diversi, si decise di non fargli vedere la luce
(era già stato programmato insieme a un 4 film della serie) in
favore di un reboot del personaggio.
Questo terzo film aveva tutte la
carte in regola per essere un buon prodotto targato Sony, frutto
della volontà dello studio di realizzare un propri universo
condiviso. In ogni caso si sa già come sia andata a finire: del
film non ne è più fatto niente e ad
Andrew Garfield è stato poi preferito Tom Holland.
The Amazing Spider-Man 3: il
film
The Amazing Spider-Man
sarebbe dovuta essere una saga. Già nel giugno del 2013 la
Sony aveva fissato la data di uscita di un terzo film,
posizionata per il 10 giugno 2016. Di questo film si erano già
avute le conferme della presenta di Kurtzman, Orci
e Pinkner come sceneggiatori, di Marc
Webb alla regia della conferma di
Andrew Garfield per il ruolo del protagonista.
Già l’anno successivo la
Sony spostò l’uscita del film al 2018, anno in cui era già
stata precedentemente fissata la data un futuro quarto film della
saga, diventato poi ipotetico poiché sia Garfield che Webb non
erano sicuri di tornare nei loro rispettivi ruoli. Già nel luglio
del 2014 cominciano a vedere la luce diversi problemi, che fanno
spostare il film fino a data da destinarsi fino a quando i due
sequel pensati verranno cancellati per fare spazio al reboot
Spider-Man: Homecoming, uscito nel 2017, con Tom Holland come protagonista.
Pare che tra Garfield e lo studio
non sia corso buon sangue dopo il secondo capitolo della saga, dato
che l’attore e lo sceneggiatore Alex Kurtzman avevano già iniziato
a lavorare al
progetto. In ogni caso, Andrew si è sempre mostrato molto
diplomatico anche dopo essere stato messo da parte ed dopo essere
stato sostituito dal giovane Tom
Holland.
The Amazing Spider-Man 3:
2016
Dopo il ritiro di Sam
Raimi da un eventuale Spider-Man 4 a causa delle
interferenze dello studio, la Sony Pictures decise di fare un
reboot del franchise. La nuova serie dell’uomo ragno ha visto
Andrew Garfield come protagonista e Marc Webb come regista. Per la
Sony è stata una sfida, poiché la collaborazione tra Sam Raimi e
Tobey Maguire è sempre stata determinata da un
comprovato successo, conclamato da gli ottimi incassi di tutti e
tre i film realizzati.
In ogni caso, lo studio
voleva qualcuno di giovane per il ruolo di Peter Parker,
sentendo che la storia di Spider-Man è la storia di un
ragazzo che prova a diventare un uomo. Mentre alcuni fan hanno
espresso tristezza per il fatto di andare a perdere
l’interpretazione di Tobey Maguire, altri erano felici del fatto
che ci sarebbe stato un altro film sull’uomo ragno di altro tipo.
In più, secondo alcuni, non si sarebbe più vista almeno
l’espressione confusa di Maguire mentre recita. Questione di
gusti.
Il 2012 vede la nascita del primo
Amazing Spider-Man. Questo
primo film è andato oltre la storia delineata da Raimi e il
personaggio andava incontro ha una seria e approfondita psicologia
e attaccamento al mondo reale. Questo film ha avuto anche un cast
di un certo livello: Denis Leary, Martin Sheen, Sally
Field ed Emma Stone. In più, forse la coppia Garfield
ed Emma Stone era forse molto più attrattivi di
Kristen
Dunst e Tobey Maguire. Il film andò
bene al box office, registrando anche un ottimo record per essere
un reboot. Il film si è anche guadagnato un’ottima critica.
Il seguito, Il potere di Electro, non ha avuto il successo del
precedente, sia di critica che di pubblico: il consenso generale
era che gli interpreti avevano fatto un buon lavoro, ma ci sarebbe
stato molto da fare per realizzare un ottimo film come era stato
per il primo.
Nonostante ciò, la Sony
aveva già programmato i numeri 3 e 4 della saga, previsti,
rispettivamente, per il 10 giugno 2016 e per il 4 maggio 2018: il
piano non comprendeva solo la resurrezione di
Gwen Stacy e di suo padre, ma anche che Gwen sarebbe diventata
una sorta di Spider-Gwen che ha avuto il suo debutto fumettistico
nel 2015 (Gwen avrebbe gli stessi poteri di Spider-Man e sarebbe di
un’altra dimensione). L’idea della Sony era quella di creare un
universo per competere con il Marvel Cinematic Universe, usando,
ironicamente, dei personaggi concepiti dalla Marvel.
The Amazing Spider-Man 3:
trama
Per questo terzo film era stato
confermato Paul Giamatti per il ruolo di Rhino.
Marc Webb aveva dato per certa la sua presenza alla lavorazione del
terzo film, mentre avrebbe fornito solo qualche consulenza per il
successivo quarto: cosa non presa di buon auspicio. Alla fine,
entrambi i film vennero cancellati.
È stato strano che lo studio, che
aveva in mente grandi piani per il personaggio, li ha subito
rimossi. I perché della questione sono diversi, tra cui,
probabilmente il fatto di non aver trovato la giusta sceneggiatura
o il fatto di aver avuto qualche disaccordo tecnico. Il terzo
capitolo di Amazing Spider-Man, stando alle rivelazioni di
Marc Webb, ci sarebbe stato il Goblin, interpretato da Chris
Cooper, e ci sarebbe stato anche un nuovo personaggio che si
sarebbe fatto chiamare Il Gentiluomo.
In questo terzo capitolo
l’Uomo Ragno sarebbe entrato in possesso di una formula
che, con il suo utilizzo, avrebbe potuto riportare
in vita le persone defunte. L’ipotesi era quella di far
tornare in vita il cap. Stacy, Gwen Stacy e zio Ben.
The Amazing Spider-Man 3:
Venom
Mentre si pensava alla
realizzazione del terzo e quarto capitol del franchise, la Sony
aveva anche pianificato la realizzazione di film incentrati sui
villain: i Sinistri
Sei e Venom. Questi film sarebbero stati essenziali per
realizzare un universo condiviso targato Sony, sulla scia di quello
Marvel. Venom è stato poi realizzato e distribuito il 4
ottobre 2018 in Italia: diretto da Ruben
Fleischer, il protagonista è stato interpretato da
Tom Hardy.
Per il crociato di Gotham
la Batsuit è un po’ come la seconda
pelle, un modo per celare se stesso al mondo e le sue debolezze ma
anche fonte di potere e accessori che usa per combattere il
crimine. D’altronde Bruce Wayne non è il
classico supereroe e senza il suo costume Batman non
esisterebbe; da questa “tuta” – che nel tempo è stata
disegnata e progettata in vari modi – ricava tutta l’energia
necessaria per trasformare la sua vulnerabilità in vantaggio, come
raccontato sui fumetti e al cinema.
Ma
quali Batsuit vorremmo vedere, prima o
poi, sul grande schermo? Ecco 10 candidate:
Terra Uno
Se paragonata alle altre
Batsuit, è evidente che quella di Terra
Uno Batman sia più “grezza” senza discostarsi troppo dal
tipico costume moderno del Cavaliere Oscuro; e se a prima vista può
essere facilmente confuso con quello di Batman Inc., c’è
una differenza chiave: la configurazione del simbolo sul petto di
Bruce Wayne.
Similmente ad altri precedenti batsuit, qui vediamo uno sfondo
giallo dietro l’iconico pipistrello, ma a cambiare è la forma (da
ovale a esagonale).
New 52
Quando si dice che la semplicità, a
volte, è l’arma vincente, e in questo caso niente potrà mai battere
l’elementare ma accattivante combinazione di nero e grigio, quindi:
stiamo parlando della Batsuit indossata dal nostro
eroe nei fumetti di The New 52, dove l’unico
elemento bizzarro è la cintura giallo brillante. Finora l’unico
esempio di costume che si è adattato a questa formula è quello di
Ben Affleck in Batman Vs
Superman e Justice League, che per certi versi
sembra la giusta continuazione di quello di Christian Bale in
The Dark Knight Returns.
Lanterna Verde
Anche se esiste più di una versione
di Batman in Green
Lantern, solo nella più recenti storie di Dark Nights:
Metal vediamo il personaggio di Earth-32 come un omicida
capace di corrompere il potere dell’anello. È qui che Bruce Wayne
viene condotto alla nave precipitata di Abin Sur e incontra
l’alieno Lanterna Verde, prendendo il mantello e
iniziando a combattere il crimine. La tuta che indossa è la
perfetta combinazione di una batsuit con la classica uniforme delle
lanterne.
Batman Inc
Lo sfondo giallo per il simbolo del
pipistrello appare per la prima volta nei fumetti degli anni ’60 e
grazie al suo utilizzo nel film del 1989 diretto da Tim
Burton con Michael Keaton, questo iconico
segnale è diventato globalmente riconoscibile. Secondo lo
sceneggiatore Grant Morrison, il cinecomic ha contribuito alla
progettazione della tuta di Batman nella serie a fumetti di
Batman
Incorporated dove Bruce Wayne trasforma il suo alter-ego in una
specie di franchigia, reclutando vigilanti che possano unirsi alla
sua crociata in tutto il mondo.
Batman: Arkham City
Tutto, nella serie di
Arkhamverse di Rocksteady, sembra già pronto per
un adattamento cinematografico: dall’incredibile colonna sonora
agli archi narrativi dei personaggi, passando per l’incredibile
batsuit di Batman: Arkham
City che richiama il design di Jim Lee con il
caratteristico “cappuccio”. Il Cavaliere Oscuro non è mai apparso
così cattivo e feroce…
Kingdom Come
Nei fumetti di Kingdom
Come seguiamo un Batman anziano
chiedere aiuto per tornare ad operare come vigilante, e la batsuit
disegnata da Alex Ross è a dir poco spettacolare.
Difficilmente riproducibile sul grande schermo, se non grazie
all’intervento degli effetti speciali, vede il crociato di Gotham
con un’uniforme metallica a cui sono stati apportati elementi come
cannoni e altre armi.
Batman Beyond
Mentre i fan attendono il fatidico
momento in cui le storie di Batman Beyond di
Terry McGinnis vengano adattate per il grande
schermo, riportiamoci con la mente a questa
batsuit estremamente semplice ma dall’impatto notevole. Si
tratta di un completo total black con la
particolarità del dettaglio rosso nel simbolo del pipistrello e
sulla cintura, oltre alla mancanza del mantello. Qualcosa di mai
visto prima al cinema.
Jim Lee
Per molti fan, poche storie su
Batman potranno
essere all’altezza di quelle di Jim Lee sul
personaggio, a partire dal design della stessa
batsuit che solo apparentemente appare semplice.
In realtà l’uso del colore quasi vibrante, talvolta opaco, che va
da sfumature blu ad altre grigie, fa di questa uniforme un
pezzo pregiato della collezione di Bruce Wayne. La cintura poi e il
simbolo del pipistrello sono la ciliegina sulla torta.
Gotham By Gaslight
Nei suoi adattamenti animati per il
piccolo schermo, invece del suo tipico mantello nero abbiamo visto
Batman
indossare un trench in Gotham By Gaslight che
richiama un look steampunk, forse difficile da portare al cinema,
ma sicuramente coraggioso e quasi “vittoriano”.
Flashpoint
Il design della batsuit di
Thomas Wayne in Flashpoint è
diventato ben presti uno dei preferiti dei fan, che ad un primo
sguardo potrebbe risultare quasi uno standard per il Cavaliere
Oscuro, eppure la combinazione di colori e il modo in cui il
vestito si adatta a questo supereroe lo rende unico.
Candidato democratico alla
presidenza, Hart vide sfumare qualsiasi possibilità di vittoria
quando trapelò sui giornali la notizia di una sua ipotetica
relazione extraconiugale con la modella Donna Rice
Hughes. Per la prima volta il gossip sulla vita privata
dei politici occupò le prime pagine dei giornali.
The Front Runner tratto da una storia
vera
The Front Runner – Il vizio
del potere è la versione cinematografica del regista
Jason Reitman ed è tratto dal romanzo del 2014,
All the Truth Is Out, di Matt Bai.
Reitman, che ha introdotto il film in sala durante la cerimonia di
apertura a Torino, racconta una storia diversa dai suoi precedenti
lavori. Il film è una riflessione intensa su moralità e
giornalismo, il declino pubblico di un uomo, Gary Hart, e della sua
corsa alla Casa Bianca. Non solo: è un punto di vista insolito sul
rapporto tra vita pubblica e l’erosione del concetto di privacy,
attraverso una storia che forse non era nota ai più, e che rende
questo lavoro -sicuramente nulla di nuovo rispetto ai classici
racconti attorno agli scivoloni di uomini politici- godibile al
pubblico.
Quanto la vita di un uomo di
successo possa essere compromessa da una debolezza, amplificata dai
media, e quanto le conseguenze possano influenzare il corso degli
eventi, e addirittura della storia di un paese? Reitman apre la
kermesse di Torino con un film ‘scolastico’: pochi fronzoli, molta
attenzione sui fatti storici, attraverso sale e ambienti
ricostruiti in maniera impeccabile. La pellicola però ha un ritmo
altalenante: momenti di alta tensione sono poi smorzati da cali di
alcune dinamiche narrative che rallentano la fruizione.
Tutto si fa per il pubblico
Quello che resta del film di
Reitman è il punto di vista: quello del pubblico, comprimario
all’interno della narrazione. Tutto si fa per il pubblico:
l’opinione scandisce le sue azioni per tutta la durata della
pellicola fino al grande rifiuto finale. Così il film è come se
avesse due anime: una prima parte in cui tutto è frenetico, in cui
la corsa alla vittoria è portata con impeto sullo schermo, e il
senso di tutto è una competizione a perdifiato tra chi riesce a
compiacere di più.
Sul finale, Hart decide di
rallentare. Ti uscire da questo meccanismo di compiacimento e di
dover tutelare la propria vita, a costo di perdere tutto quello per
cui ha lottato. Così la pellicola rallenta e si distende, perde in
tensione e forse rotola a fatica verso un finale scontato, che
poteva essere però l’unico possibile.
Mentre è al cinema nei panni dello
sceriffo di Nottingham in Robin Hood – L’Orgine della Leggenda,
Ben Mendelsohn si sta preparando ad arrivare al
cinema in Captain Marvel, con un altro
personaggio che appartiere alla sfera del villain.
Dopo essere stato Orson Krennic in
Rogue One: A Star Wars Story, Sorrento in
Ready Player One e lo sceriffo in
Robin Hood, adesso Mendelsohn sarà Talos, uno
Skrull, una razza di mutaforma extraterrestre, nel prossimo film
Marvel.
In un’intervista con The
Hollywood Reporter, Mendelsohn ha discusso del film in uscita
e dell’impatto dei film sui supereroi, in generale.
“Penso che ci sia qualcosa di
veramente speciale qui, e che tutto deriva da una sceneggiatura
finemente realizzata, è assolutamente bellissima”, ha detto
Mendelsohn di Captain Marvel. Quando si è arrivati
alla domanda se c’è o meno saturazione per il genere, l’attore si
è detto contrario.
“Se guardi al business del
cinema, sia come business che come arte, i film di supereroi hanno
le migliori possibilità di realizzare un grande impatto culturale e
artistico al momento”, ha spiegato.
I film Marvel devono ancora perdere
il loro vigore, con tre film in uscita solo per il 2019
(Captain Marvel, Avengers 4 e Spider-Man: Far From
Home). “Potremmo essere in grado di ottenere un
capolavoro, o anche tre, da questo genere”, ha aggiunto.
Quando si parla del fatto che
Captain Marvel è il primo film del
MCU in cui la protagonista è donna, l’attore ha
notato: “Ovviamente questo è un grande momento per la Marvel e,
auspicabilmente, un cambiamento radicale per l’inclusione e la
diversità nel settore”.
Il film è anche il primo nel
MCU ad essere diretto da una donna, Anna
Boden, che condivide il ruolo con il suo partner di lunga
data, Ryan Fleck. Mendelsohn ha già lavorato con
loro prima in Mississippi Grind del 2015. “La
cosa che mi piace di più del film, oltre al ricongiungimento con
Anna e Ryan, è che il mio personaggio interagisce quasi con tutti
gli altri (…) questa è la bellezza di essere
l’antagonista”.
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain Marvel con
protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema
l’8 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
In assenza di notizie certe su
Avengers 4, la rete continua a
produrre teorie e congetture su ciò che il film racconterà, e
questa volta, principale personaggio coinvolto in una nuova
bizzarra teoria, è Vedova Nera, interpretata da Scarlett Johansson.
Su Reddit è comparsa la seguente
teoria che implica il sacrificio ultimo di Natasha per riunire
Steve Rogers e Tony Stark, dopo la violenta
rottura di Captain America: Civil War.
I fratelli Russo hanno detto che
alcuni elementi della trama di Avengers 4 possono essere
rintracciati in Civil War. Potrebbe darsi che Natasha si stia
pentendo di aver preso le parti di Rogers, parte scelta perché nel
momento in cui Tony doveva fidarsi di lei, non ci è riuscito. O
forse potrebbe esserci un momento in cui Steve deve fidarsi di lei
per salvare la situazione e sa che è assolutamente in grado di
farlo, che sarebbe un concetto che ritorna dopo essere stato
presentato in Winter Soldier. Nat cancellerà la macchia dal suo
passato di spia sacrificando la sua vita (forse per la Gemma
dell’Anima) e risparmiando la vita di Steve e/o di Tony. Questo
gesto potrebbe far infuriare Hulk, che troverà un modo per
riconciliarsi con Banner e “uscire”. Questo potrebbe essere il
motore che spingerà i Vendicatori a tornare uniti dopo moltissimi
anni. Sarebbe tuttavia una situazione nuova, perché gli eroi si
schiereranno dalla stessa parte non più per reciproca fiducia, ma
perché li tiene uniti l’amore per Nat.
Per quanto romantica ed eroica, la
teoria è alquanto bizzarra, seppure metterebbe in risalto la figura
fino a questo momento non troppo sfruttata di Vedova Nera. Inoltre
questo sacrificio con conseguente uscita di scena non influirebbe
sui piani per un film standalone su Vedova Nera, visto che i
piani parlano di una storia d’origine.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom
Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige ha recentemente parlato di
Stan Lee, l’uomo che ha contribuito in maniera
decisiva a cereare i personaggi che Feige stesso sta portando sullo
schermo.
Lee si è spento all’inizio di
novembre dopo aver combattuto con la leucemia, aveva 95 anni. Dopo
la morte, ha lasciato uno stuolo di personaggi leggendari, icone
pop e messaggi di grande ispirazione. Il suo impatto sul mondo,
così come lo vediamo oggi, è stato raccolto con profondo affetto,
cosa che Feige non smette di ricordare.
“Era sempre molto gentile quando
parlavamo, anche in quella che si è rivelata essere la nostra
ultima conversazione, un paio di settimane prima che morisse –
ha raccontato Kevin Feige a EW – Sono andato a
casa sua per vederlo e si è messo a raccontare dei suoi cameo.
Abbiamo parlato di quello che avremmo fatto poi, sempre con gli
occhi al futuro.”
Stan Lee e
Kevin Feige hanno lavorato moltissimo insieme,
considerando soprattutto il fatto che il fumettista p apparso in
ogni film prodotto da Feige per i Marvel Studios,
con i suoi divertenti cameo. Ma per il produttore quest’ultima
conversazione fu differente:
“Forse sapeva che il suo tempo
stava per finire? Non saprei. Con il senno di poi, era leggermente
più malinconico di quanto non lo avessi mai visto prima. Parlava
del passato più di quanto non lo avessi mai sentito parlare del
passato. Quindi forse a un certo livello, lo sapeva. Quando mi sono
seduto vicino alla sua sedia durante il nostro ultimo incontro, la
prima cosa che ha detto è stata: ‘So che vuoi che io interpreti il
prossimo film, ma devo limitarmi ai cammei. Dovrai lasciare i
ruoli da protagonista agli altri attori. Mi dispiace.'”
Feige ha poi continuato spiegando
che Lee chiedeva sempre più battute e scherzando, poteva quasi
ambire a un ruolo vero nei film, anche se, con una personalità del
genere, sarebbe stato fin troppo facile oscurare l’eroe.
Il genio creativo di BossLogic non
si smentisce e torna con un bellissimo mashup che riproduce una
delle scene più importanti e drammatiche di Avengers: Infinity War – ovvero
il sacrificio di Gamora per mano di
Thanos – sulla rupe dei Re del Re
Leone, dove Scar vuole riscrivere la
storia e uccidere Simba nell’ultimo atto nel
classico Disney.
Al posto del fratello di Mufasa c’è
infatti il Titano Pazzo, intento a spingere giù dalla roccia sua
figlia Gamora per ottenere finalmente la gemma dell’anima. “Sei
un Re adesso, ma quanto ti è costato?“
La fan-art è stata rilasciata in
occasione dell’arrivo del primo teaser trailer de Il Re Leone,
nuovo live action della casa di Topolino destinato ad un grande
successo.
Vi ricordiamo che il prossimo
capitolo sui Vendicatori, Avengers
4, arriverà al cinema ad Aprile 2019, diretto
da Anthony e Joe Russo concludendo la
Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom
Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Grazie alle due immagini
promozionali diffuse online nelle ultime ore possiamo finalmente
dare uno sguardo a quello che potrebbe essere il look definitivo di
Carol Danvers in Captain Marvel, l’atteso cinecomic
targato Marvel Studios in arrivo nelle sale a Marzo.
Come potete notare qui sotto, la
supereroina indossa il suo iconico elmetto, elemento caratteristico
dell’uniforme da combattimento grazie al quale Carol riesce a
navigare sott’acqua e a volare nello spazio. Sarà davvero questo il
suo aspetto nel film? Che ne pensate?
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck mentre
l’arrivo al cinema è fissato all’8 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Captain
Marvel non sarà una tradizionale storia di origine e
che Carol Danvers non è, nei piani
del Marvel Cinematic
Universe, un’eroina come tante. Adesso, a darne
conferma è Kevin Feige in persona,
durante un’intervista ai British Academy
Britannia Awards.
Cosa aspettarci, dunque,
da Captain Marvel? “È ambientato
negli anni Novanta e anche se è una storia d’origine, è un tipo
molto diverso di storia d’origine, e sono molto eccitato di svelare
questa storia agli spettatori”. Inoltre Feige ha aggiunto che
il film diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck sta “venendo su estremamente
bene”.
“Brie Larson ha fatto un lavoro
enorme, Samuel L. Jackson sarà un Nick Fury molto molto diverso, ha
fatto un ottimo lavoro, e l’intero cast è tutto molto diverso ed
eccitante.”Considerato che il film sarà ambientato nel
passato, il senso comune ci dice che possiamo aspettarci che il
film sia collegato in modi davvero inaspettati agli altri film
del MCU, a partire dalla lunga carriera
di Fury nello SHIELD.
Come riportato nelle ultime ore da
Entertainment Weekly, anche Julie Andrews figurerà
nel cast dell’atteso cinecomic DC Aquaman, in
uscita tra poche settimane: a quanto pare l’attrice di Mary
Poppins e Tutti insieme appassionatamente ha
doppiato il personaggio di Karathen, una creatura
mitica sottomarina custode della chiave che servirà ad Arthur Curry
per unire Atlantide con la superficie.
“Volevamo che Karathen avesse la
voce di una classica attrice britannica, anche se modificata
digitalmente“, ha raccontato al magazine il produttore Peter
Safran. “E quando abbiamo scoperto che Julie era interessata e
disponibile ed entusiasta, inserirla nel film è stato un gioco da
ragazzi. Chi avrebbe mai detto che Aquaman avrebbe avuto la vera
Mary Poppins questo Natale?“. Ovviamente Safran fa riferimento
all’imminente scontro al box office natalizio tra Il Ritorno di Mary
Poppins (sequel con protagonista Emily Blunt) e appunto il cinecomic di
James Wan.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Per quanto riguarda Il Ritorno di
Mary Poppins, il film arriverà in sala il 19 dicembre 2018 e
racconterà di Jane e Michael Banks oramai diventati adulti che,
dopo una grave perdita, accolgono in casa Mary
Poppins. Attraverso le sue doti magiche, e con
l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la famiglia a riscoprire
la gioia e il senso di meraviglia che hanno abbandonato le loro
vite.
La sceneggiatura sarà scritta
da David Magee; per quanto riguarda la
colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato
al premio Oscar Marc Shaiman si
occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony
Award Scott Wittman scriverà nuove
canzoni originali. A dirigere il film è stato chiamato un esperto
di musical, Rob Marshall. L’ambientazione,
che nel primo film era di poco precedente alla Prima Guerra
Mondiale,
Oltre alle sale cinematografiche
che già si addobbano a festa, anche Netflix pensa a proporre il suo film per le
vacanze, Qualcuno salvi il Natale, con tanto di
campanelli, strenne, slitta, luci e regali, e ovviamente un Babbo
Natale d’eccezione: Kurt Russell.
La trama di Qualcuno salvi il Natale
La storia, nella più classica
tradizione natalizia, parla di una famiglia che, a seguito di una
grave perdita, ha smarrito la magia del Natale e che verrà aiutata
da un incontro magico, durante la Vigilia di Natale. Il film
racconta la storia di Kate (Darby Camp) e Teddy
Pierce (Judah Lewis), un fratello e una sorella
che, all’arrivo di Babbo Natale (Kurt
Russell) durante la vigilia, vogliono scattargli una
foto. Il loro piano si trasforma però in un viaggio inaspettato,
che molti bambini potrebbero solo sognare. Dopo aver sorvegliato di
nascosto Babbo Natale e averlo visto arrivare, si nascondono nella
sua slitta, causando un incidente che rischia di rovinare il
Natale. Nel corso di una notte avventurosa, Kate e Teddy lavorano
con Babbo Natale – come nessuno l’ha mai visto prima – e i suoi
fedeli elfi per salvare il Natale, prima che sia troppo tardi.
Qualcuno salvi il
Natale non ha certo l’ambizione di eguagliare i film dai
quali trae ispirazione, come Mamma ho perso
l’Aereo o Miracolo sulla 34° strada, ma
desidera senz’altro sistemarsi in una poltrona di prima fila per
quello che riguarda l’offerta casalinga per gli spettatori più
giovani, almeno per questa stagione festiva. Il film è infatti
indirizzato a un pubblico giovanissimo, carico di buoni sentimenti
e di momenti sdolcinati, che però non stonano con l’intero
racconto, più un’avventura che un dramma natalizio.
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Kurt Russell: intervista al protagonista
Se c’è un motivo di
interesse o di divertimento nel film, questo è da ascrivere
all’interpretazione di Kurt Russell. Il suo Babbo Natale è buffo e
consapevole, cerca di sfuggire alla sua fama ma allo stesso tempo
abbraccia con grande serenità il suo dono di conoscere tutti i
bambini del mondo (e coloro che lo sono stati) e ha seriamente a
cuore il destino della festività che lui stesso rappresenta. Con
leggerezza, ma senza superficialità, si fa protagonista della
storia e Russell sembra essersi divertito moltissimo ad
interpretarlo, con la stessa leggerezza.
Qualcuno salvi il
Natale è un film per le mattine festive, da godere in
famiglia, che senza la pretesa di entrare nel canone natalizio dei
film culto per questo periodo dell’anno, scalda il cuore e fa
compagnia. E per chi avrà la pazienza di seguire tutta la storia
verso lo scontato finale, avrà diritto alla piccola chicca finale,
che Netflix ha regalato ai suoi fedeli spettatori.
Torna Pineta e tornano i suoi amati
toscanacci, fra cui il “quartetto uretra” degli irresistibili
vecchini protagonisti de I Delitti del BarLume, la
serie di gialli a tinte comedy produzione originale
Sky realizzata con Palomar e tratta dai romanzi di Marco
Malvaldi editi da Sellerio Editore. A un mese dal debutto,
rilasciato oggi il trailer delle due nuove storie, Il
Battesimo di Ampelio e Hasta Pronto
Viviani , attese su Sky CinemaUno in prima serata nei giorni di Natale e
Capodanno e ovviamente a partire da quelle date disponibili su Sky
On Demand.
Invariata la formula narrativa, a
garanzia del divertimento di sempre: fra sparizioni, partite a
carte, risate e quegli elementi da poliziesco sui generis che negli
anni scorsi ne hanno decretato il successo, tornano anche
quest’anno gli immancabili protagonisti Filippo
Timi, Stefano Fresi, Lucia
Mascino, Enrica Guidi, Alessandro
Benvenuti, Atos Davini, Marcello
Marziali, Massimo Paganelli. Dopo il suo
esordio nelle ultime due storie in onda l’anno scorso, torna anche
in questi due nuovi film Corrado Guzzanti. La
regia è di Roan Johnson.
Nel primo dei due nuovi film,
Il battesimo di Ampelio, in onda il 25 dicembre dalle
21.15 su Sky Cinema Uno, è tutto pronto per il battesimo del figlio
della Tizi quando viene ritrovato il cadavere del prete. Da qui
parte una rocambolesca indagine che vede indagati Pasquali e una
camaleontica femme fatale. La Fusco riuscirà a sciogliere il
mistero anche questa volta? Intanto un altro mistero si infittisce.
Che sta succedendo al Viviani? Una bellissima ragazza argentina si
presenta ai vecchini a sorpresa: Massimo è nei guai e ha bisogno
del loro aiuto.
Di un inatteso ma necessario
viaggio fino a Buenos Aires racconta Hasta Pronto Viviani,
la seconda delle nuove storie in onda il primo dell’anno nuovo
dalle 21.15 su Sky Cinema Uno. Dopo una vita fermi a Pineta, a
settant’anni suonati i vecchini lasciano l’amato Barlume per volare
oltreoceano direzione Buenos Aires: la nuova fidanzata argentina di
Massimo è venuta a chiedere aiuto perché il Viviani è stato rapito.
E mentre il quartetto uretra parte all’avventura, la sonnacchiosa
stagione estiva di Pineta viene interrotta da un’inspiegabile
rapina al Barlume, in cui Beppe rischia di morire ma a restarci
secco, per sbaglio, è uno dei due criminali. Come al solito,
toccherà alla Fusco capirci qualcosa…