Home Blog Pagina 185

Fantasy Island, la spiegazione del finale: qual è il segreto dell’isola?

La Blumhouse Productions di Jason Blum è ormai una vera e propria autorità nel genere horror. Film come Paranormal Activity, Insidious, Scappa – Get Out o i recenti M3GAN e Imaginary, sono solo alcuni dei tanti successi ottenuti negli anni da questo studio di produzione. Un altro affascinante titolo da loro realizzato è Fantasy Island, horror soprannaturale che serve contemporaneamente da remake e da prequel della serie televisiva della ABC del 1977 Fantasilandia. Questo titolo, uscito nel 2020 per la regia di Jeff Wadlow (Kick-Ass 2, Imaginary) ha però apportato alcuni cambiamenti alla storia.

Nonostante alcuni episodi della serie fossero infatti incentrati sull’omicidio, il rapimento e altri atti violenti, nel complesso Fantasilandia non era un titolo horror e lo stesso Mr. Roarke era spesso raffigurato come un uomo benevolo. In questa nuova versione cinematografica, invece, l’atmosfera è decisamente più horror e lo stesso Mr. Roarke ha un fare molto più oscuro e maligno rispetto al suo predecessore. Blum e Wadlow aggiornano dunque il racconto di Fantasy Island facendone un racconto molto più dark, pensato appositamente per il loro pubblico di riferimento.

Non è in ogni caso spaventoso quanto altri film della Blumhouse, cosa che rende dunque Fantasy Island fruibile da un pubblico anche non avvezzo all’horror e che ritroverà qui quel certo brivido che non fa mai male. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a . Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Fantasy Island Michael Pena

La trama e il cast di Fantasy Island

Protagonista della storia è l’enigmatico Mr. Roarke, il quale ospita nel suo lussuosissimo e remoto resort, sito su una sperduta isola tropicale, chiunque voglia realizzare il suo sogno nel cassetto. Mr. Roarke, infatti, dà forma a qualsiasi fantasia il suo ospite gli chieda, grazie all’aiuto di attori e scenografie. Ma ben presto i sogni si trasformano in incubi e gli ospiti si ritrovano intrappolati sull’isola, dalla quale possono fuggire solo risolvendo il mistero che l’isola stessa nasconde segretamente. Ha così inizio una sfida per la sopravvivenza che metterà a dura prova i presenti sul luogo, facendogli rimpiangere di essersi recati lì.

Nel ruolo di Mr. Roarke ritroviamo l’attore Michael Peña, anche noto per i suoi ruoli nella serie Narcos: Messico e nel film Ant-Man. Inizialmente, il produttore Jason Blum voleva che Nicolas Cage interpretasse Mr. Roarke, ma Cage ha rifiutato il ruolo, portando dunque alla scelta di Peña. Accanto a lui, recitano poi gli attori Maggie Q nel ruolo di Gwen Olsen, Lucy Hale in quello di Melanie Cole e Austin Stowell in quello di Patrick Sullivan. Completano poi il cast Jimmy O. Yang nel ruolo di Brax Weaver / Tattoo, Ryan Hansen in quello di J. D. Weaver, Portia Doubleday come Sloane Maddison e Michael Rooker nel ruolo di Damon.

La spiegazione del finale del film

Sebbene il finale di Fantasy Island sia in qualche modo prevedibile, è comunque una conclusione soddisfacente della storia. Dopo l’arrivo dei vincitori del concorso sull’isola, le loro fantasie iniziano a diventare realtà. Ognuno di loro ha compilato un questionario che permette a Roarke, il facilitatore e benefattore dell’isola, di creare una fantasia completamente vivida e adatta ai loro desideri unici, fin nei minimi dettagli. Ciò avviene grazie alla magica acqua nera dell’isola. Questa contiene i segreti della capacità dell’isola di conoscere – istintivamente – e realizzare la più grande fantasia di ogni ospite.

Tuttavia, il minaccioso avvertimento di Roarke diventa realtà quando le fantasie degli ospiti iniziano a diventare contorte e a prendere direzioni inaspettate e persino mortali. Infine, Melanie, che all’inizio si presentava sotto le spoglie di una persona che voleva vendicarsi di un bullo dell’infanzia, si rivela aver orchestrato l’arrivo di tutti a Fantasy Island. Qualche anno prima, la cotta di Melanie, Nick Taylor, è finita bruciata viva nell’incendio di un appartamento appiccato accidentalmente da Gwen, e tutti gli altri hanno inavvertitamente contribuito alla sua morte.

Fantasy Island trama

La giustificazione di Melanie per il suo desiderio di vendetta va oltre le azioni compiute su Sloane e affonda le sue radici nel fatto che, a causa del bullismo, non è mai riuscita a crescere con fiducia. Nick è stato la prima persona che l’ha fatta sentire speciale e degna, e dopo che lui le ha “dato buca” al loro primo appuntamento, lei ha iniziato a ricredersi, per poi scoprire che lui è rimasto ucciso in un incendio. Probabilmente, lui non le avrebbe mai dato buca. Ad ogni modo, Roarke finisce per salvare la situazione e interviene, permettendo ai suoi ospiti di evitare la morte.

La benevolenza di Roarke, però, non è priva di un costo, come sembrano fare tutte le fantasie dell’isola; una vera e propria storia di ammonimento nel suo nucleo, ci sono sempre dei vincoli e ogni azione deve avere una conseguenza. Roarke ha infatti un patto con l’isola: sarebbe rimasto lì per sempre e avrebbe eseguito i suoi ordini, a patto che l’isola tenesse in vita sua moglie Julia. Julia finisce però per attraversare cicli di salute seguiti da malattia, ripetendo questo schema. Roarke, alla fine, decide dunque di lasciarla andare e disobbedisce all’isola per salvare i suoi ospiti, perdendo per sempre la moglie.

I temi più profondi di Fantasy Island ruotano dunque attorno al trauma non elaborato, al rimpianto e alla vendetta. In particolare, il personaggio di Melanie, vittima di bullismo, è talmente instabile a causa di ciò che le è accaduto che è decisa a vendicarsi di coloro che le hanno fatto un torto in qualsiasi modo, arrivando persino all’estremo della tortura corporale e della morte. Questo dimostra una psiche assolutamente distrutta e parla degli effetti duraturi del bullismo; alcune cicatrici non si rimarginano mai veramente e alcune vite sono permanentemente influenzate da “innocui” insulti e altri atti commessi in gioventù.

Il trailer di Fantasy Island e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Fantasy Island grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Mediaset Infinity, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 3 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

La fuga dell’assassino: la spiegazione del finale del film

La fuga dell’assassino: la spiegazione del finale del film

C’è un particolare sottogenere del thriller che dialoga fortemente con la fantascienza, proponendo una serie di scenari e possibilità tanto affascinanti quanto pericolose. Film come Minority Report, In Time, Source Code o il recente Hanno clonato Tyrone sono solo alcuni esempi a riguardo. Accanto ad essi si può citare anche La fuga dell’assassino, film del 2017 diretto da Obin Olson e Amariah Olson incentrato in particolare sul tema della clonazione e sull’uso che si potrebbe fare di questa tecnologia.

Il titolo originale del film è in realtà The Shadow Effect, ovvero “Effetto Ombra”. Si riferisce a una peculiarità del nostro cervello, il quale non è apparentemente in grado di conservare ogni dettaglio di ciò che si è visto, sentito o risentito. Pertanto, sceglie – generalmente in modo inconsapevolmente – gli elementi che ritiene più importanti, basandosi sulla nostra storia personale. Questa scelta cambia la forma dei ricordi passando da uno stato tridimensionale a uno stato bidimensionale. È in questa forma d’ombra che i nostri ricordi si conservano per mesi, anni, persino per tutta la vita.

Per gli appassionati di questo genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, capace di regalare affascinanti colpi di scena e riflessioni sull’identità umana. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La fuga dell’assassino. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La fuga dell'assassino Jonathan Rhys Meyers

La trama e il cast di La fuga dell’assassino

Protagonista del film è Gabriel Howarth, un giovane la cui vita è stata sconvolta dopo la morte dei suoi genitori. Ora gestisce la loro tavola calda e lotta con incubi ricorrenti che sembrano fin troppo reali. Alla disperata ricerca di risposte, Gabriel chiede aiuto al dottor Reese, che mostra subito un grande interesse per il caso di Gabriel, soprattutto quando gli incubi dell’uomo prendono una piega ancora più preoccupante. Gabriel inizia infatti ad avere visioni di omicidi politici che rispecchiano eventi del mondo reale e si convince che i suoi sogni non sono mere fantasie ma che possano nascondere un misterioso complotto.

Un completto che ben presto inizia però ad avere connotati concreti. Con l’aiuto del dottor Reese, Gabriel dovrà quindi intraprende una corsa contro il tempo per salvare non solo se stesso ma anche sua moglie Brinn dalle conseguenze di un programma governativo sperimentale. Mentre la vita di Gabriel è in bilico, il dottor Reese sembra possedere la chiave per svelare la verità dietro i suoi incubi. Insieme, devono scoprire il sinistro complotto e smascherare i responsabili prima che sia troppo tardi.

Ad interpretare Gabriel Howarth vi è l’attore Cam Gigandet, noto per aver interpretato James nella saga di Twilight. Nel ruolo del dottor Reese, invece, vi è il più noto Jonathan Rhys Meyers, attore celebre per il film Match Point e per la serie I Tudors, dove interpreta Enrico VIII. Completano il cast gli attori Brit Shaw nel ruolo di Brinn Howarth, Michael Biehn – il Kyle Reese di Terminator – in quello dello sceriffo Dodge e Michael Aaron Milligan in quello di Jesse.

La fuga dell'assassino cast

La spiegazione del finale

Verso il finale di La fuga dell’assassino, Gabriel smette di prendere il farmaco che gli veniva dato e quando sente la musica che lo ipnotizzava resta ora cosciente. L’uomo che gli assegna le missioni gli indica il posto dove recarsi, ma qui il vigile Gabriel sorprende gli uomini dello sceriffo Dodge, che l’hanno trovato, e li abbatte. Inizia così un inseguimento, dopo il quale torna a casa e capisce che Brinn è coinvolta in ciò che gli sta accadendo. Lei non è realmente sua moglie, ma si è comunque innamorata di lui. In quel momento appare però Dodge, che lo uccide. Gabriel, però, si risveglia in ospedale.

Qui uccide il medico e una guardia, per poi affrontare finalmente Meyers. Si scopre così che la moglie di quest’ultimo è morta e lui ha deciso di costruire un programma per creare dei cloni umani. Gabriel capisce così di essere un clone di un soldato delle Forze Speciali deceduto. Egli è dunque nato per uccidere sotto comando, ma recupera sempre i ricordi dei cloni che lo hanno preceduto. A quel punto arriva Dodge con alcuni suoi uomini. Meyers scappa ma Gabriel viene ferito. Brinn arriva per aiutarlo, e i due uccidono gli uomini di Dodge.

Gabriel, però, sta per morire, ma Brinn riesce a far emergere un nuovo corpo. Mentre Gabriel muore, il nuovo Gabriel si risveglia. Dodge usa poi la musica per controllarlo, ma quest’ultimo prende il controllo e lo uccide. Il posto dove si trovano sta però per esplodere e rapidamente Gabriel fa entrare Brinn in un ascensore e si sacrifica per permetterle di salvarsi. In seguito, Meyers si incontra con l’Uomo per discutere la chiusura del progetto, ma qualche giorno dopo, Gabriel si sveglia di nuovo con la musica in un appartamento, lasciando intendere che il progetto su di lui è ancora attivo.

Il trailer di La fuga dell’assassino e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La fuga dell’assassino grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 3 settembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Sherlock Holmes: dal cast al finale, le curiosità sul film con Robert Downey Jr.

Di tutti gli investigatori del cinema, nessuno è più amato e apprezzato di Sherlock Holmes. Nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, questi è più volte stato trasportato al cinema e in televisioni, incontrando ogni volta nuove chiavi di lettura e interpretazioni. Una delle più popolari e recenti è quella interpretata dall’attore Robert Downey Jr. nel film intitolato, appunto, Sherlock Holmes (qui la recensione). Diretto nel 2009 da Guy Ritchie, autore anche di The Gentlemen, questo è caratterizzato da una versione particolarmente moderna e accattivante del personaggio.

L’ispirazione per questa rilettura deriva dalla graphic novel pubblicata anni prima da Lionel Wigram, il quale aveva tentato di rivedere il personaggio in chiave moderna con un atteggiamento da bohémien. La volontà era infatti quella di far acquisire nuovo fascino ad un personaggio immortale. Quello che doveva essere un film si è però poi trasformato prima in un fumetto. Nel 2007, infine, la Warner Bros. si decise ad adattarlo per il grande schermo, iniziando a comporre la squadra di attori che ha poi conferito ulteriore carattere e attrattiva al film.

A dimostrazione del successo che il personaggio riscuote ad ogni occasione, anche il nuovo Sherlock Holmes ottenne grandi risultati al momento dell’uscita in sala. Un successo che spinse i produttori a mettere da subito in cantiere un sequel, poi uscito nel 2011. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune curiosità relative a Sherlock Holmes. Proseguendo nella lettura sarà possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sherlock Holmes Jude Law Robert Downey Jr.

La trama di Sherlock Holmes

La storia si svolge nella Londra di fine ‘800, dove il detective privato più famoso del Regno Unito, Sherlock Holmes, e il suo fido braccio destro, il dr. John Watson, sono sulle tracce di un mago accusato di essere anche un pericoloso serial killer. I due riescono ad identificare questi come Lord Blackwood, il quale si dichiara convinto circa l’esistenza della magia nera. Dopo uno scontro, Holmes e Watson riescono a consegnare l’uomo alla legge, convinti di aver chiuso il caso. Blackwood viene condannato a morte, ma prima di essere impiccato chiede di incontrare Holmes, al quale rivela che vi saranno ancora morti in seguito alla sua uscita di scena.

Vedendolo sottoposto alla pena capitale, il detective rimane scettico circa la veridicità di quelle parole, pronto a passare ad un nuovo caso. Egli è però costretto a ricredersi nel momento in cui la tomba del mago viene ritrovata aperta dall’interno, con alcuni testimoni che affermano di averlo visto alzarsi e allontanarsi come se non fosse mai morto. Per Holmes inizia così una corsa contro il tempo per scoprire il mistero dietro Blackwood, prima che questi possa uccidere ancora come promesso. In compagnia del fido Watson e della ladra Irene Adler, Holmes si introduce dunque nel mondo della magia, dove anche ciò che non potrebbe essere reale lo diventa.

 

Il cast del film

L’attore Robert Downey Jr., tornato alla ribalta con Iron Man, divenne da subito il principale candidato alla parte. Prima di essere confermato nel ruolo, però, egli dovette dimostrare di poter sfoggiare il giusto accento. Inoltre, l’attore decise di perdere diverso peso, desiderando dare un aspetto sciupato al suo Holmes. Allo stesso tempo però prese diverse lezioni di arti marziali, così da poter personalmente interpretare i diversi combattimenti corpo a corpo presenti nel film. La lettura dei libri incentrati su Holmes fu poi naturalmente la fonte prima di ispirazione.

Per il ruolo del dr. John Watson venne invece scelto l’attore Jude Law, da sempre un fan dei romanzi di Doyle. Per la sua versione del personaggio, questi decise di puntare molto sul costruire un rapporto tra pari con il detective protagonista, sviluppando una chimica di coppia poi molto apprezzata. Mark Strong è invece Lord Blackwood, villain del film, ruolo per il quale si preparò studiando le teorie sulla magia nera. L’attrice Rachel McAdams, invece, è la ladra Irene Adler. Fu lo stesso Downey a suggerire questa per il ruolo, la quale decise poi di puntare sul lato di femme fatale del personaggio.

Sherlock Holmes sequel

lI finale e i sequel di Sherlock Holmes

Nel finale, Holmes capisce i trucchi che Blackwood ha utilizzato per far credere di essere resuscitato, ovvero ricorrendo ad alcune invenzioni e trucchi chimici che ne ha solo simulato la morte. Nello scontro finale, Blackwood precipita dal Tower Bridge e rimane impiccato, questa volta sul serio. Il film si conclude con Irene che rivela a Holmes che la persona per cui lavora è il Professor James Moriarty. Dopo qualche giorno, Holmes scopre che, durante la fuga della donna, servita solo come diversivo, Moriarty ha rubato un altro componente, un’antenna in grado di ricevere impulsi elettromagnetici, e che questo era stato il vero obiettivo del professore sin dall’inizio.

Dato il grandissimo successo del film, nel 2011 viene realizzato il suo sequel diretto: Sherlock Holmes – Gioco di ombre, con lo stesso caste e regista. Il film introduce dunque la celebre nemesi di Holmes, il professor Moriarty, qui interpretato dall’attore Jared Harris. Anche questo secondo capitolo si confermò un grande successo, con un incasso di poco maggiore rispetto a quello del primo film. Da subito dunque si iniziò ad ipotizzare un terzo capitolo di quella che diventata dunque a tutti gli effetti una nuova trilogia dedicata al personaggio. Il progetto ha però subito continui rallentamenti e rinvii. L’ultimo aggiornamento risale al 2023, quando è stato annunciato che la sceneggiatura è in fase di scrittura.

Il trailer di Sherlock Holmes e dove vedere il film in streaming

Nell’attesa dell’arrivo del nuovo film, per gli appassionati del film è possibile fruire del primo di questi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sherlock Holmes è infatti disponibile nel catalogo di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 3 settembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Fantasy Island: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

La Blumhouse Productions di Jason Blum è ormai una vera e propria autorità nel genere horror. Film come Paranormal Activity, Insidious, Scappa – Get Out o i recenti M3GAN e Imaginary, sono solo alcuni dei tanti successi ottenuti negli anni da questo studio di produzione. Un altro affascinante titolo da loro realizzato è Fantasy Island, horror soprannaturale che serve contemporaneamente da remake e da prequel della serie televisiva della ABC del 1977 Fantasilandia. Questo titolo, uscito nel 2020 per la regia di Jeff Wadlow (Kick-Ass 2, Imaginary) ha però apportato alcuni cambiamenti alla storia.

Nonostante alcuni episodi della serie fossero infatti incentrati sull’omicidio, il rapimento e altri atti violenti, nel complesso Fantasilandia non era un titolo horror e lo stesso Mr. Roarke era spesso raffigurato come un uomo benevolo. In questa nuova versione cinematografica, invece, l’atmosfera è decisamente più horror e lo stesso Mr. Roarke ha un fare molto più oscuro e maligno rispetto al suo predecessore. Blum e Wadlow aggiornano dunque il racconto di Fantasy Island facendone un racconto molto più dark, pensato appositamente per il loro pubblico di riferimento.

Non è in ogni caso spaventoso quanto altri film della Blumhouse, cosa che rende dunque Fantasy Island fruibile da un pubblico anche non avvezzo all’horror e che ritroverà qui quel certo brivido che non fa mai male. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a . Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove è stato girato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Fantasy Island

Protagonista della storia è l’enigmatico Mr. Roarke, il quale ospita nel suo lussuosissimo e remoto resort, sito su una sperduta isola tropicale, chiunque voglia realizzare il suo sogno nel cassetto. Mr. Roarke, infatti, dà forma a qualsiasi fantasia il suo ospite gli chieda, grazie all’aiuto di attori e scenografie. Ma ben presto i sogni si trasformano in incubi e gli ospiti si ritrovano intrappolati sull’isola, dalla quale possono fuggire solo risolvendo il mistero che l’isola stessa nasconde segretamente. Ha così inizio una sfida per la sopravvivenza che metterà a dura prova i presenti sul luogo, facendogli rimpiangere di essersi recati lì.

Fantasy Island location

Il cast di Fantasy Island e le location del film: ecco dove è stato girato

Protagonista del film, nel ruolo di Mr. Roarke è l’attore Michael Peña, anche noto per i suoi ruoli nella serie Narcos: Messico e nel film Ant-Man. Inizialmente, il produttore Jason Blum voleva che Nicolas Cage interpretasse Mr. Roarke, ma Cage ha rifiutato il ruolo, portando dunque alla scelta di Peña. Accanto a lui, recitano poi gli attori Maggie Q nel ruolo di Gwen Olsen, Lucy Hale in quello di Melanie Cole e Austin Stowell in quello di Patrick Sullivan. Completano poi il cast Jimmy O. Yang nel ruolo di Brax Weaver / Tattoo, Ryan Hansen in quello di J. D. Weaver, Portia Doubleday come Sloane Maddison e Michael Rooker nel ruolo di Damon.

Fantasy Island è stato girato principalmente a Taveuni, una piccola isola delle Fiji. Taveuni fa parte dell’arcipelago del gruppo Vanua Levu e solo pochi altri film vi sono stati girati, come il sequel con Milla Jovovich Ritorno alla laguna blu. La baia di Viani è stata poi un luogo chiave per le riprese di Tavenui, dove si trova la villa del signor Roarke. Secondo Global Film Locations, inoltre, la “villa” è in realtà una casa di vacanza che è stata ricostruita – in quanto doveva risultare più inquietante – tramite CGI. Il film è stato infine girato anche nella pittoresca Natewa Bay delle Fiji, oltre che a New Orleans negli Stati Uniti.

Il trailer di Fantasy Island e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Fantasy Island grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Mediaset Infinity, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 3 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Queer: la recensione del film di Luca Guadagnino con Daniel Craig – Venezia 81

0

Dopo Bones and All del 2022, che valse a Taylor Russell il premio Marcello Mastroianni per la migliore promessa, Luca Guadagnino torna in Concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, lo fa con un ambizioso adattamento dal romanzo Queer, il secondo di William Burroughs, un racconto denso eppure immobile in cui il protagonista è interpretato da Daniel Craig.

La storia di Queer

È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana, beve e fuma e cerca compagnia. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno, ma Eugene non sembra essere della stessa opinione e si rivela un compagno sfuggente e riluttante.

“How can a man who sees and feels be other than sad?” Nelle note di regia a Queer, Luca Guadagnino riporta le ultime parole che William Burroughs ha appuntato sul suo diario personale. E sembra davvero che quella sensazione (come può un uomo che vede e sente non essere triste?) sia parte fondamentale del Lee di Daniel Craig, che nel suo peregrinare alla ricerca del piacere sia costantemente triste anche quando trova un giovane che sembra ricambiare il suo amore. La sua natura lo spingerà verso una ricerca esperienziale della vita, che si discosta sempre più dall’edonismo e che nella giungla profonda lo conduce a riconnettersi con se stesso (sarà l’occasione per smettere di assumere droghe pesanti) e in qualche modo lo proietta verso un futuro di serena tristezza, rassegnazione certo ma forse finalmente tranquillità.

queer film 2024 Luca Guadagnino“Io non sono queer, sono disincarnato”

Come ci ha abituati da sempre, Luca Guadagnino conferisce al film una grazia e una bellezza distintive, che immergono i personaggi in dipinti in cui non solo luce e colori ma anche odori, texture, profumi di alcolici e fumo si fondono a quelli dei corpi che si cercano. E per quanto il corpo sia centrale nell’esperienza del protagonista, diventa un confine prescindibile che Lee cerca costantemente di aggirare, arrivando a dire “Io non sono queer, sono disincarnato”. Guadagnino elabora visivamente questo stato d’animo trascinando l’immagine e facendo sdoppiare e compenetrare i suoi protagonisti. Accanto all’ottimo Craig, c’è Drew Starkey, bello e distante, che ruba il cuore di Lee il quale vorrebbe legarlo a sè.

La ricerca del desiderio da parte di Lee diventa ricerca di se stessi in un racconto fiume che si divincola dalle coordinate temporale e diventa un adattamento convincente del romanzo. Nel suo raccontare per il cinema una storia profondamente letteraria, Guadagnino da una parte compie un piccolo miracolo, dall’altra sembra distrarsi un po’ da quello che è il centro del racconto cinematografico, cosa che lo rende in fin dei conti non troppo a fuoco e forse un passo indietro rispetto all’intenso Bones and All e al divertente Challengers.

Alien: Earth, il teaser della serie anticipa l’arrivo dello Xenomorfo sulla terra

0

Un primo, brevissimo, teaser trailer di Alien: Earth, la serie FX di Noah Hawley, è stato finalmente diffuso e  mostra uno Xenomorfo arrabbiato e ferino con denti scuri e affilati e labbra grondanti di bava. Si tratta davvero di bava o potrebbe essere sangue? Lo scopriremo nel 2025. Di certo, quella che si specchia nella sua corazza è la terra, segno che l’alieno è pronto a sbarcare sul pianeta azzurro per seminare morte e orrore.

Insieme al teaser è stata diffusa una breve sinossi che recita: “Quando una misteriosa nave spaziale si schianta sulla Terra, una giovane donna (Sydney Chandler) e un gruppo di soldati tattici faranno una scoperta fatale che li metterà di fronte alla più grande minaccia del pianeta”. Con il recente Alien: Romulus che ha riacceso l’entusiasmo nei confronti della saga, sarà ora interessante scoprire come verrà affrontata questa inedita declinazione del franchise, con l’azione che si sposterà direttamente sulla terra.

John Landgraf, capo di FX, ha precedentemente descritto la serie come una “grande rivisitazione immaginativa” del franchise di Alien e l’ha paragonata al lavoro di Hawley su Fargo. Ha inoltre confermato che lo show è “progettato per essere una serie continua”. Non resta a questo punto che attendere maggiori informazioni, come un trailer ufficiale e indicazioni sulla data d’uscita della serie, che in Italia dovrebbe arrivare su Disney+.

Il cast di Alien: Earth

Il cast di Alien: Earth è guidato da Sydney Chandler insieme ad Alex Lawther nei panni di un soldato di nome CJ, Samuel Blenkin nei panni di Boy Kavalier, un amministratore delegato, così come Essie Davis nei panni di Dame Silvia e Adarsh ​​Gourav nei panni di Slightly. Kit Young interpreta un personaggio chiamato Tootles.

LEGGI ANCHE: Alien, la serie: ecco dove è collocata sulla timeline ufficiale

Harvest: recensione del film di Athina Rachel Tsangari – Venezia 81

Il cambiamento è essenziale tanto quanto preservare le proprie radici. Se il progresso è necessario per l’evoluzione di una società, deve però essere consapevole e funzionale, altrimenti si rischia di perdere tutto. Questo concetto è stato ben compreso da Jim Crace, autore di Harvest, il romanzo da cui Athina Rachel Tsangari ha tratto l’omonimo film, presentato in Concorso alla 81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Scritto dalla stessa regista insieme a Joslyn Barnes, la pellicola segna il ritorno al Lido di Caleb Landry Jones, già protagonista l’anno precedente nell’opera di Luc Besson, Dogman, candidato al Leone d’Oro. Questa volta, però, Jones non è solo: al suo fianco troviamo un altro volto noto, Harry Melling.

Harvest, la trama

Walter Thirsk è un uomo di città che ha scelto di trasferirsi in un villaggio rurale per lavorare la terra. Il tempo e il luogo in cui si muovono i personaggi sono volutamente indefiniti, conferendo alla narrazione un’aura di universalità. Ma l’arrivo di nuove figure, pronte a sconvolgere gli equilibri della comunità, innesca una serie di eventi che trasformano radicalmente il villaggio. Al vertice della comunità troviamo Padrone Kent, il proprietario del terreno su cui gli abitanti hanno costruito le loro vite e coltivato i loro raccolti. Questi cerca di mantenere l’armonia e di fornire le giuste direttive per preservare la stabilità del villaggio, tuttavia, l’arrivo di suo cugino Edmund, un uomo d’affari determinato a imporre leggi moderne, minaccia di cambiare per sempre la vita di tutti. Edmund rappresenta il volto di un progresso che, seppur apparentemente inevitabile, rischia di distruggere la coesione della comunità.

 

Dentro una comunità agricola

Il nuovo lavoro di Tsangari si inserisce in un filone cinematografico dichiaratamente impegnato e di grande impegno. Harvest è intanto un’opera che costringe lo spettatore a confrontarsi con le questioni del presente e del futuro. Il film infatti esplora la relazione tra l’uomo e la terra, un legame profondo come il suolo fertile che per decenni ha nutrito l’umanità. Il villaggio rurale in cui ci trasporta la regista è un microcosmo agricolo, dove gli abitanti lavorano con dedizione per garantire la loro sopravvivenza e fornire beni ai nobili della città. Mantenere intatta questa dimensione primitiva, ricca di risorse naturali e autenticità, è cruciale per salvaguardare non solo il pianeta che ci ospita, ma anche la purezza delle comunità che vi abitano.

Con l’arrivo degli uomini d’affari intenzionati a imporre le loro leggi, Harvest denuncia l’abuso di potere e la modernità imposta alle popolazioni agricole. Ogni trasformazione deve essere guidata con criterio, senza sconvolgere equilibri che, un domani, potrebbero danneggiare tutti. Il film perciò affronta tematiche di grande attualità ma, pur avendo un intento nobile nel portare sullo schermo una storia di rilevante valore sociale e ambientale, fatica a coinvolgere pienamente il pubblico. Questo è dovuto principalmente a un ritmo narrativo eccessivamente lento e a una sceneggiatura che stenta a catturare l’attenzione. Tuttavia, va riconosciuta la qualità della fotografia, caratterizzata da una patina “sporca” e da colori intensi che conferiscono a ogni scena un aspetto pittorico. È questa cura visiva a rendere la visione più tollerabile e a rappresentare il vero punto di forza dell’opera.

Daniel Craig ha cercato di rendere le scene di sesso di Queer “toccanti e realistiche”

Daniel Craig ha parlato apertamente delle riprese di scene di sesso per Queer di Luca Guadagnino durante la conferenza stampa del Festival del Cinema di Venezia, dicendo che lui e il co-protagonista Drew Starkey “hanno cercato di renderle divertenti”.

“Sapete bene quanto me che non c’è niente di intimo nel girare una scena di sesso sul set di un film”, ha detto Craig. “Volevamo solo renderla il più toccante, reale e naturale possibile. Drew è un attore meraviglioso, fantastico e bellissimo con cui lavorare e ci siamo fatti una bella risata. Abbiamo cercato di renderla divertente”.

Basato sull’omonimo romanzo di William S. Burroughs, “Queer” è ambientato nella Città del Messico degli anni ’50 e segue Lee (Craig), un espatriato americano che “trascorre le sue giornate quasi completamente da solo, fatta eccezione per alcuni contatti con altri membri della piccola comunità americana”, secondo la sinossi ufficiale. “Il suo incontro con Eugene Allerton (Starkey), un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra, per la prima volta, che potrebbe essere finalmente possibile stabilire un legame intimo con qualcuno”.

Quando gli è stato chiesto come è arrivato a essere coinvolto nel progetto, Craig ha detto che voleva lavorare con Guadagnino “da molto tempo”.

Queer di Luca Guadagnino gareggia in concorso all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e ha come protagonisti Lesley Manville, Daniel Craig, Jason Schwartzman, Drew Starkey e Henrique Zaga.



Dellamorte Dellamore: trailer dell’edizione restaurata in arrivo al cinema

0

A poco più di un mese dal tanto atteso ritorno in sala, previsto per il 14 ottobre, CG Entertainment e Cat People svelano il nuovo trailer di Dellamorte Dellamore realizzato partendo dalla versione restaurata del cult di Michele Soavi.

Nel trailer, editato in occasione del 30° anniversario di DELLAMORTE DELLAMORE, Francesco Dellamorte (Rupert Everett) accompagna gli spettatori nel cimitero di Buffalora dove lavora e dove, per oscure ragioni, i morti sepolti in quel luogo stanno ritornando in vita. 

Dellamorte Dellamore di Michele Soavi, tratto dal romanzo di Tiziano Sclavi e interpretato da Rupert Everett e Anna Falchi, sarà distribuito al cinema dal 14 ottobre da CG Entertainment in collaborazione con Cat People, grazie a R&C Produzioni.

Dellamorte Dellamore

Francesco Dellamorte (Rupert Everett) lavora come custode nel cimitero di Buffalora, fiancheggiato dal fido e muto Gnaghi (François Hadji-Lazaro). Per oscure ragioni, i morti sepolti in quel luogo risorgono animati da istinti omicidi e per annientarli occorre spaccare loro la testa. Per Francesco, uccidere gli zombi è solo un atto di routine; finché un giorno, tra le lapidi, gli capita di incontrare una bellissima vedova (Anna Falchi)… Sarà l’inizio di una vorticosa discesa nel dolore e nella follia, tra morti viventi e vivi morenti…

Italia/Francia/Germania, 1994  – Durata 104 minuti

PER TUTTI N.O. 89390 DEL 18/03/1994

Regia: Michele Soavi Sceneggiatura: Gianni Romoli tratta dal romanzo di Tiziano Sclavi Direttore della fotografia: Marco Marchetti Musiche: Manuel De Sica Senografie: Antonello Geleng Effetti Speciali: Sergio Stivaletti Cast: Rupert Everett, Anna Falchi, François Hadji-Lazaro, Barbara Cupisti, Mickey Knox, Stefano Masciarelli Produzione: Audifilm, Urania Film, KGProductions, Bibofilm e TV (Bad Homburg) in coll. con Silvio Berlusconi Communications

Deadpool & Wolverine: Dafne Keen dice di essere “al 100%” pronta a interpretare Laura/X-23 del MCU

0

In Deadpool & Wolverine, il mutante artigliato incontra Laura, sua “figlia” dalla Terra-100005 interpretare da Dafne Keen. L’abbiamo conosciuta per la prima volta in Logan – The Wolverine del 2017, con Wolverine che ha compiuto il sacrificio estremo per dare a lei e agli altri giovani mutanti la possibilità di combattere per il futuro. Mentre il Wolverine del threequel è una variante proveniente da una realtà non specificata, il film si conclude con l’eroe che si rifugia sulla Terra-100005 insieme a Wade Wilson e Laura (che è stata salvata dal Vuoto dalla TVA).

Empire Magazine ha recentemente incontrato la Keen per chiederle se vuole continuare a interpretare questo personaggio nel MCU. La sua risposta è stata breve ma ha chiarito le sue intenzioni: “Lo farei al 100% per il resto della mia vita”. Ora spetta ai Marvel Studios fare in modo che questo accada, perché i fan sono ansiosi di vedere di più di Laura, soprattutto perché non l’abbiamo vista con il suo costume ufficiale da supereroe.

In Deadpool & Wolverine, Blade, Elektra e Gambit avevano tutti un costume, ma nel caso di X-23 la teenager indossava abiti normali. Considerando il modo in cui i Marvel Studios ci hanno fatto aspettare per la maschera di Wolverine, potrebbe esserci un’ottima ragione per cui anche lei non si è vestita, soprattutto con Avengers: Secret Wars all’orizzonte.

LEGGI ANCHE: Dafne Keen potrebbe ritornare nel ruolo di X-23 per due film del MCU

Deadpool & Wolverine Laura-X-23
Dafne Keen è X-23 in Deadpool & Wolverine

Gli approfondimenti su Deadpool & Wolverine

Shawn Levy dirige Deadpool & Wolverine, con Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni, Matthew Macfadyen, e Dafne Keen. Il film è stato scritto da Ryan Reynolds, Rhett Reese, Paul Wernick, Zeb Wells e Shawn Levy.

Ahsoka – Stagione 2: ecco quando potrebbero iniziare le riprese

0
Ahsoka – Stagione 2: ecco quando potrebbero iniziare le riprese

Un altro importante aggiornamento sulla saga di Star Wars è recentemente emerso online, relativo stavolta alla seconda stagione di Ahsoka. A riportarlo è l’attrice di Sabine Wren, Natasha Liu Bordizzo, che ha parlato dei piani di Dave Filoni per la seconda stagione di Ahsoka.  La serie, come noto, si è conclusa con un grosso cliffhanger, ma non è passato molto tempo prima che venisse ufficializzata una seconda serie di episodi.

Filoni tornerà per realizzarli, con l’aspettativa che la serie possa preparare il terreno per il suo prossimo film crossover su Star Wars (che arriverà dopo The Mandalorian & Grogu). Secondo la Bordizzo, le riprese della seconda stagione di Ahsoka dovrebbero iniziare la prossima estate. Ciò significa che la serie tornerà sui nostri schermi non prima del 2026, con un intervallo di tre anni tra una stagione e l’altra.

https://twitter.com/smartdissent/status/1830365964854251840?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1830365964854251840%7Ctwgr%5Eb0e9445987122c808283fd38c88fa9991f494c16%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Ftv%2Fstar-wars%2Fahsoka-season-2-gets-a-disappointing-update-as-manny-jacinto-shares-hopes-for-the-acolytes-future-a212935

Cosa sappiamo su Ahsoka

La prima stagione di Ahsoka è interpretata da Rosario Dawson nel ruolo dell’ex Cavaliere Jedi, Natasha Liu Bordizzo nel ruolo di Sabine Wren, Mary Elizabeth Winstead nel ruolo di Hera Syndulla, Eman Esfandi nel ruolo di Ezra Bridger, Lars Mikkelsen nel ruolo del Grand’Ammiraglio Thrawn, Ivanna Sakhno nel ruolo di Shin Hati, Ray Stevenson nel ruolo di Baylan Skoll, Wes Chatham nel ruolo del Capitano Enoch, Diana Lee Inosanto nel ruolo di Morgan Elsbeth, David Tennant nel ruolo della voce di Huyang e altri ancora.

Ahsoka, che è disponibile su Disney+, vedeva Rosario Dawson nei panni del Jedi preferito dai fan, che sta cercando di salvare la galassia dal Grande Ammiraglio Thrawn, una nuova minaccia dopo la caduta dell’Impero Galattico. Dawson ha portato Ahsoka Tano per la prima volta in live-action nella seconda stagione di The Mandalorian ed è apparso anche in The Book of Boba Fett.

Ahsoka è stata scritta e prodotta da Dave Filoni, noto per il suo lavoro sulle serie animate di Star Wars The Clone Wars e Rebels, molto amate dai fan. Ambientata nella stessa linea temporale di The Mandalorian, la prima stagione ruota attorno alla ricerca della Jedi titolare attraverso la galassia, mentre indaga su una minaccia emergente dopo la caduta dell’Impero.

The Acolyte: Manny Jacinto spera che la seconda stagione venga realizzata

0

Mentre alcuni si sono subito rallegrati della notizia, molti fan di Star Wars sono rimasti sconvolti dalla decisione di Disney+ di cancellare The Acolyte dopo una sola stagione. Nonostante la protesta dei social media e le varie petizioni online, le probabilità che la serie ritorni per una seconda stagione sono incredibilmente basse. Per coloro che l’hanno apprezzata, è un peccato, perché il finale ha lasciato molte domande senza risposta e fili della trama che potrebbero non essere mai affrontati (ad esempio, cosa stesse facendo esattamente Darth Plagueis).

Nella serie l’attore Manny Jacinto ha interpretato l’enigmatico Straniero, un formidabile guerriero Sith che ha preso sotto la sua ala protettiva la Mae di Amandla Stenberg; l’attore, che ha ricevuto recensioni entusiastiche per la sua interpretazione, è apparso al Dragon Con questo fine settimana e gli è stato chiesto cosa vuole ancora fare “prima di lasciare questa spoglia mortale”. Jacinto ha risposto semplicemente: “La seconda stagione di The Acolyte”. I fan presenti hanno decisamente approvato.

LEGGI ANCHE:

The Acolyte: la petizione dei fan per rinnovare la serie guadagna slancio

The Acolyte, nuovi dettagli sulle cause della cancellazione

Tutto quello che sappiamo su Star Wars: The Acolyte: La Seguace

The Acolyte: La Seguace è la serie tv parte del franchise di Star Wars creata da Leslye Headland. La serie tv è ambientata alla fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei principali film di Star Wars.

The Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

I Marvel Studios starebbero sviluppando un progetto su Aero

0
I Marvel Studios starebbero sviluppando un progetto su Aero

I Marvel Studios hanno introdotto molti nuovi personaggi durante la Fase 4; l’unico inconveniente è che la maggior parte di essi è ora bloccata nel limbo, senza sapere quando o dove li rivedremo. Tuttavia, sembra che oggi possiamo aggiungere un altro nuovo personaggio a questa già lunga lista. Un nuovo rumor suggerisce che ci sono piani per introdurre Lei Ling, alias Aero, in un futuro progetto del MCU.

La notizia proviene dal presunto insider @MyTimeToShineH, quindi è meglio prenderla con le pinze e immaginiamo che questo personaggio non sia familiare alla maggior parte dei fan. Aero è stata creata dallo scrittore cinese Zhou Liefen e dall’artista Keng e ha fatto la sua prima apparizione in Aero #1 a luglio 2019. Il personaggio fa parte dello sforzo della Marvel di espandere la sua presenza in Cina e il suo carattere è radicato nella cultura e nella mitologia cinese.

Di cosa parla Aero?

La trama ruota intorno a Lei Ling è un architetto di Shanghai con la capacità di controllare l’aria. Questo potere le permette di volare, creare potenti soffi di vento e manipolare l’aria intorno a lei in vari modi, tra cui formare barriere e tagliare oggetti. Ha un forte senso di responsabilità nei confronti della sua città e tipicamente combatte le forze soprannaturali e altre minacce per Shanghai.

È presente anche nella serie Marvel Agents of Atlas, dove fa squadra con altri supereroi asiatici, tra cui Wave, Sword Master e Amadeus Cho. Ci sono state voci sul debutto di questa squadra in Shang-Chi 2, quindi forse è lì che vedremo Aero. Sarebbe sicuramente il luogo ideale per introdurre tale personaggio e fargli acquisire familiarità presso il grande pubblico, in vista magari di un progetto da solista. Per scoprire se ciò avverrà, però, non resta che attendere maggiori informazioni.

James Gunn risponde ai recenti rumor su Chris Pratt nel DCU: “Ne parliamo sempre”

0

James Gunn non ha tardato a rispondere ai rumor di ieri secondo cui la star di Guardiani della Galassia Chris Pratt sarebbe in trattativa per un ruolo nel DCU. Al co-CEO dei DC Studios è infatti stato chiesto se Pratt si stesse effettivamente unendo al reboot del franchise e il regista ha confermato che: “È mio amico stretto. Parliamo di questo continuamente“. Questo non deve però essere interpretato come una conferma del fatto che Pratt sia ufficialmente in trattative per un personaggio specifico, ma sembra chiaro che alcune idee siano state quantomeno accennate.

In una recente intervista, a Pratt è stata chiesta la possibilità di unirsi al reboot dell’Universo DC. “Beh, c’è sempre una possibilità”, ha detto a TMZ. “Ma ovviamente, non potrei rovinare tutto qui sul marciapiede con voi. Potrei, ma è meglio di no. Devo lasciare che siano i fan e le persone come James a decidere. Non ne sono proprio sicuro”.Sì, certo, se riuscissi a inserirlo nella mia agenda e se avesse senso”, ha aggiunto quando gli è stato chiesto se fosse interessato a un ruolo nel DCU.

Tutto quello che sappiamo sul Superman di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Agatha All Along: i promo art offrono alcune anticipazioni su ciò che accadrà nella serie

0

Mancano poco più di due settimane al debutto di Agatha All Along su Disney+, e ora è emersa una nuova ondata di immagini promozionali che offrono un’intrigante anticipazione di ciò che accadrà nello spin-off di WandaVision. La maggior parte di queste immagini è estranea al contesto e non possiamo dire con certezza cosa significhino alcuni simboli o frasi, ma qualcosa ci dice che le carte dei tarocchi, per esempio, saranno una parte fondamentale di questo racconto quando Agatha Harkness riunirà la sua nuova congrega.

Guardate attentamente e noterete che ognuna di esse reca lo stesso logo “M” che abbiamo visto formarsi sulla bocca di Teen quando ha tentato di rivelare la sua vera identità alla strega. “Ricordo che Jac Schaeffer mi disse: “Dio, mi piacerebbe scrivere di nuovo per te””, ha detto di recente Kathryn Hahn a proposito di come è nata questa serie. “Entrambe continuavamo a dirci ‘Abbiamo delle questioni in sospeso’ alla fine di WandaVision”.

Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutterà su Disney+ il 18 settembre.

Deadpool & Wolverine: concept art e foto BTS rivelano uno sguardo dettagliato a Callisto

0

Le scene di Deadpool & Wolverine nel Vuoto hanno visto la presenza di molti personaggi familiari… solo che non erano necessariamente interpretati dagli attori che ci si aspetterebbe. Azazel, Lady Deathstrike, Juggernaut, Toad e altri ancora sono stati interpretati da controfigure o da attori meno noti, anche se è comprensibile visto il loro ruolo minore nel film (anche se è difficile sfuggire alla sensazione che sarebbe stato molto più divertente vedere la Resistenza combattere contro personaggi come Kelly Hu e Vinnie Jones).

I Marvel Studios hanno già stabilito che non tutte le varianti si assomigliano, e nel caso di Callisto – interpretata da Dania Ramirez in X-Men – Conflitto finale – è stata la stunt performer Chloe Kibble a vestire i panni della mutante. L’artista Jonay Bacallado ha ora condiviso un concept art sul costume di Callisto del MCU e dice: “Callisto è un personaggio mutante che abbiamo visto sullo schermo in X-Men – Conflitto finale, dalle prime fasi del MCU con la 20th Century Fox. Per Deadpool & Wolverine, abbiamo avuto la possibilità di rivisitare alcuni mutanti dei primi tempi della Marvel, come parte degli scagnozzi di Cassandra nel Vuoto”.

Mayes C. Rubeo voleva fare un cenno al personaggio originale dei fumetti; quindi, abbiamo aggiunto il sapore punk rock, abbiamo incorporato anche la tavolozza dei colori”, spiega. “Inoltre, i tatuaggi [sulle] braccia rappresentano uno dei suoi poteri, la capacità di trasformare le braccia in tentacoli multipli e feroci”. Di seguito, ecco il post di Bacallado con i concept art in questione e anche un paio di foto di Callisto sul set di Deadpool & Wolverine.

Gli approfondimenti su Deadpool & Wolverine

Shawn Levy dirige Deadpool & Wolverine, con Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni, Matthew Macfadyen, e Dafne Keen. Il film è stato scritto da Ryan Reynolds, Rhett Reese, Paul Wernick, Zeb Wells e Shawn Levy.

Lanterns: Josh Brolin avrebbe ricevuto un’offerta per il ruolo di Hal Jordan

0

Avevamo sentito che si stava cercando un “nome degno di nota” per interpretare la Lanterna Verde Hal Jordan nella prossima serie DCU Lanterns, e un nuovo rumor sostiene che lo studio abbia messo gli occhi su un ex attore del MCU per il ruolo. Secondo Nexus Point News – che nelle ultime settimane ha pubblicato alcuni importanti scoop relativi alla DC – a Josh Brolin è stata offerta la parte, anche se il sito fa notare che non sono ancora state avviate le trattative e l’attore potrebbe rifiutare.

Brolin non è nuovo al genere cinecomic, avendo interpretato Thanos nella Saga dell’Infinito e Cable in Deadpool 2. Ha anche tecnicamente interpretato un personaggio DC nel tanto criticato film Jonah Hex. Sappiamo inoltre che è in corso il casting per un attore nero tra i 27 e i 35 anni per interpretare John Stewart, la Lanterna più giovane che Jordan prende sotto la sua ala. Non resta che attendere dunque un annuncio ufficiale a riguardo, per scoprire chi effettivamente andrà a ricoprire questi ruoli e se Brolin sarà tra i prescelti.

Cosa sappiamo di Lanterns?

La serie Lanterns segue due personaggi centrali dell’Universo DC: la nuova recluta John Stewart e il veterano Hal Jordan. La storia vede i nostri poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore dell’America, una premessa molto intrigante che promette una miscela di avventure cosmiche e lavoro investigativo concreto, e qualcosa di nettamente diverso dalla norma DC.

James Gunn e Peter Safran, Co-Presidenti e Co-CEO dei DC Studios, hanno dichiarato: “Siamo entusiasti di portare questo titolo fondamentale della DC alla HBO con Chris, Damon e Tom al timone. John Stewart e Hal Jordan sono due dei personaggi più avvincenti della DC e Lanterns li porta in vita in una storia poliziesca originale che è una parte fondamentale del DCU unificato che lanceremo la prossima estate con Superman”.

Il creatore di Lost e Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura dell’episodio pilota insieme allo showrunner di Ozark Chris Mundy e all’acclamato scrittore di fumetti Tom King. Si dice che anche Justin Britt-Gibson, Breannah Gibson e Vanessa Baden Kelly siano a bordo (anche se la notizia non è ancora stata confermata). La produzione di Lanterns dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il che potrebbe portare la serie a un’uscita nel 2026.

Joker: Folie à Deux, un spot mostra alcune scene inedite del film

0

È stato pubblicato un nuovo spot televisivo di Joker: Folie à Deux e presenta altre scene inedite del prossimo sequel DC. Ci sono molte inquadrature intriganti mai viste prima, con l’attenzione ancora rivolta all’amore perverso di Lee per Arthur Fleck, il suo Joker. Il film, che arriverà nelle sale tra un mese, è l’unico titolo DC in uscita quest’anno ed è stato sviluppato prima che i DC Studios si occupassero del franchise del DCU.

In ogni caso, ci aspettiamo che il film sia caratterizzato dal titolo “Elseworlds” e la Warner Bros. spera senza dubbio che sia un grande successo come Joker del 2019. Secondo le prime stime, il film potrebbe aprire con 120-150 milioni di dollari in Nord America. Sebbene non sia all’altezza del debutto di 211 milioni di dollari di Deadpool & Wolverine a luglio, diremmo che Joker: Folie à Deux ha la possibilità di superare il miliardo di dollari.

L’obiettivo di questo film è far sembrare che sia stato fatto da dei pazzi”, ha dichiarato recentemente il regista Todd Phillips a proposito del suo approccio al sequel. “I detenuti gestiscono il manicomio”. “La maggior parte della musica del film è in realtà solo un dialogo”, ha aggiunto il regista. “È solo Arthur che non ha le parole per dire quello che vuole dire, quindi le canta. Non voglio che la gente pensi che sia come in ‘In the Heights’, dove la signora della bodega inizia a cantare e loro la portano in strada e la polizia balla”.

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig in concorso a Venezia 81

Sarà presentato oggi in concorso all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Queer di Luca Guadagnino con protagonisti Lesley Manville, Daniel Craig, Jason Schwartzman, Drew Starkey e Henrique Zaga.

Luca Guadagnino sul film ha commentato: ““How can a man who sees and feels be other than sad?” si chiede William Burroughs nel suo diario personale l’ultima volta che vi scrive prima di morire. Nell’adattare il suo secondo romanzo, uscito quasi quarant’anni dopo che l’aveva scritto, abbiamo cercato di rispondere a questa invocazione pudica del grande iconoclasta della beat generation. Lee ama Allerton, Allerton ama Lee: saranno in grado di incontrarsi nonostante tutti i passi falsi e le paure che agiscono su entrambi nel loro viaggio picaresco nel Sud America proiettato dalla mente di Burroughs?”

La trama del film Queer

È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.

Harvest con Caleb Landry Jones in concorso a Venezia 81

Harvest con Caleb Landry Jones in concorso a Venezia 81

Sarà presentato questa sera in concordo all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Harvest, il film diretto da Athina Rachel Tsangari con Caleb Landry Jones, Harry Melling, Rosy McEwen, Arinzé Kene, Thalissa Teixeira e Frank Dillane.

In merito al film, il regista ha commentato: “Con questo adattamento del romanzo Harvest di Jim Crace abbiamo avuto la possibilità di esaminare il momento in cui tutto ha avuto inizio per noi che nel XXI secolo siamo eredi di una storia universale di perdita della terra. Per me, Harvest è un film sulla resa dei conti. Cosa abbiamo fatto? In che direzione stiamo andando? Come possiamo salvare il suolo, il sé all’interno dei beni comuni? Harvest si svolge in un mondo liminale, e illustra le prime crepe della “rivoluzione” industriale. Che rivoluzione non è stata. Una comunità agricola viene sconvolta da tre tipi di forestieri: il cartografo, il migrante e l’uomo d’affari, tutti archetipi di cambiamenti sconvolgenti.
Il futuro non fa parte della storia: accadrà fuori dallo schermo, in un mondo che non siamo destinati a vedere. Non ci sono eroi. Solo persone comuni e imperfette. L’ho immaginato come un dagherrotipo, o il suo equivalente moderno, una Polaroid esposta lentamente al crepuscolo.”

La trama del film Harvest

Nel corso di sette giorni allucinati assistiamo alla scomparsa di un villaggio senza nome in un’epoca e un luogo indefiniti. In questa tragicomica interpretazione del genere western, Walter Thirsk, uomo di città datosi all’agricoltura, e l’impacciato proprietario Charles Kent, suo amico d’infanzia, stanno per affrontare un’invasione dal mondo esterno: il trauma della modernità.

Sveva Alviti, intervista alla madrina di Venezia 81

0
Sveva Alviti, intervista alla madrina di Venezia 81

Madrina dell’ottantunesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, Sveva Alviti, attrice e modella, ha raccontato a Cinefilos la sua esperienza da maestra di cerimonie della kermesse del Lido.

Sveva Alviti ha aperto l’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia nella serata di mercoledì 28 agosto 2024, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 7 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali dell’81. Mostra.

La scommessa: intervista a Lino Musella e Carlo Buccirosso

0
La scommessa: intervista a Lino Musella e Carlo Buccirosso

In occasione della presentazione a Venezia 81, nell’ambito delle Notti Veneziane, ecco l’intervista a Lino Musella e Carlo Buccirosso per La Scommessa, film di Giovanni Dota al cinema dal 12 settembre al cinema con I Wonder Pictures.

La scommessa: leggi la recensione

La scommessa – Una notte in corsia: recensione del film di Giovanni Dota

Il nuovo film di Giovanni Dota (Koza Nostra), prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, è una produzione  Italian International Film (Gruppo Lucisano) con Rai Cinema e vede un cast d’eccezione: a fianco dei protagonisti assoluti Carlo Buccirosso (Song’e Napule, Ammore e malavita) e Lino Musella (Il bambino nascosto, Favolacce), Nando Paone (Chi ha rapito Jerry Calà?, Benvenuti al Sud), Yari Gugliucci (Grazie Lina, Tramite amicizia), Vittorio Ciorcalo (Romanzo di una strage), Clotilde Sabatino (A Napoli non piove mai), Chiarastella Sorrentino (Voglio guardare), Elvira Zaingone (Noi e la Giulia) e Iaia Forte (La bella gente, Nata per te) sono alle prese con una commedia nerissima in cui è messo a nudo l’animo umano nel più straniante degli ambienti, la corsia di un ospedale.

Tilda Swinton, Julianne Moore e Pedro Almodovar nelle foto da Venezia 81

0

Hanno sfilato questa sera sul red carpet dell”81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Tilda SwintonJulianne Moore e il regista Pedro Almodóvar per presentare in concorso La Stanza Accanto (The room next door, la nostra recensione). Ecco tutte le foto dal lido di Venezia.

In merito al film ha commentato: “The Room Next Door è il mio primo lungometraggio in inglese. La mia insicurezza è scomparsa dopo la prima lettura a tavolino con le attrici, alle prime indicazioni di regia. La lingua non sarebbe stata un problema, e non perché io padroneggi l’inglese, ma perché tutto il cast era pronto a venirmi incontro per capirmi e farsi capire. I miei film sono pieni di dialoghi. Tra tutti gli elementi narrativi (tutti importanti e in cui sono coinvolto al 100%), sono gli attori a raccontare davvero la storia. In The Room Next Door Tilda Swinton e Julianne Moore sostengono da sole tutto il peso del film e sono incredibili. Sono stato fortunato perché entrambe hanno dato vita a un vero e proprio recital. A volte, durante le riprese, sia io che la troupe eravamo sull’orlo delle lacrime. È stato un lavoro molto commovente e benedetto, in un certo senso.”

La trama di La Stanza Accanto (The room next door)

Nel film Ingrid e Martha erano care amiche da giovani, quando lavoravano per la stessa rivista. Ingrid è poi diventata una scrittrice di romanzi semiautobiografici mentre Martha è una reporter di guerra e, come spesso accade nella vita, si sono perse di vista. Non si sentono ormai da anni quando si rivedono in una circostanza estrema ma stranamente dolce.

Invasion: la spiegazione del finale del film con Nicole Kidman

Invasion: la spiegazione del finale del film con Nicole Kidman

Di invasioni aliene al cinema se ne sono viste di ogni tipo nel corso della storia della settima arte. Da Independence Day a La guerra dei mondi, questa è da sempre un tipo di storia che terrorizza e allo stesso tempo affascina milioni di spettatori in tutto il mondo. Tra i titoli forse meno noti, ma non meno apprezzabili, che negli ultimi anni hanno affrontato tale filone vi è il film del 2007 Invasion, diretto dal tedesco Oliver Hirschbiegel, noto in particolare per il film La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler. Questi viene chiamato dalla Warner Bros. per apportare una sua personale visione ad una storia particolarmente celebre e già portata al cinema in diverse occasioni.

Invasion, infatti, è basato sul romanzo L’invasione degli ultracorpi, scritto nel 1954 da Jack Finney. Caposaldo della letteratura di fantascienza, questo era già stato adattato in ben tre film, un primo risalente al 1956, un secondo del 1978, e un terzo del 1993. Il più celebre tra questi è però quello degli anni Settanta, che ha per protagonista l’attore Donald Sutherland. Invasion era infatti stato concepito per essere una remake proprio di quest’ultimo, ma Hirschbiegel decise di apportare diverse modifiche alla storia, così da renderla più attuale. Così facendo, ha infine dato vita ad una versione totalmente inedita del racconto.

Prima di arrivare in sala, però, il film dovette scontrarsi con alcuni problemi produttivi. La Warner Bros. non era infatti soddisfatta di quanto realizzato, e chiamò così le sorelle Wachowski e James McTeigue, per rigirare alcune scene, rendendole più dinamiche. Tali ritardi portarono però il film a non godere di grande fama, e ancora oggi risulta essere un titolo poco noto, meritevole però di essere riscoperto. In questo articolo, approfondiamo alcune curiosità relative ad esso ed in particolare la spiegazione del suo finale, molto diverso rispetto alle altre versioni citate.

Invasion Daniel Craig Nicole Kidman
Nicole Kidman e Daniel Craig in Invasion. © 2007 Warner Bros. Entertainment Inc. – U.S., Canada, Bahamas & Bermuda.2007 Village Roadshow Films (BVI) Limited – All Other

La trama e il cast di Invasion

Ad aprire il film è lo schianto di uno Space Shuttle sul suolo terreste. Un impatto che distrugge la navicella in migliaia di pezzi. Da questa si diffonde rapidamente uno strano virus di origine aliena, che in breve tempo attacca una grande fetta della popolazione statunitense. Questo porta le persone infette a trasformarsi radicalmente a livello caratteriale. Le vittime, infatti, risultano diventare del tutto prive di sentimenti ed emozioni, collegate però ad un’unica coscienza collettiva. Esteriormente, l’aspetto di tali persone resta immutato, rendendo così particolarmente difficile l’identificazione tra soggetti sani e infetti.

Nel momento in cui il virus diventa di dominio pubblico, si scatena il panico. A tentare di risolvere la situazione vi è la psichiatra Carol Bennell, la quale da subito si imbatte in questa forma aliena attraverso molti dei suoi pazienti. La donna si troverà allora a fare squadra con il medico Ben Driscoll e con il biologo Galeano. Insieme, questi scoprono le modalità di trasmissione del virus, ma per impedire una sua ulteriore diffusione dovranno quanto prima trovare un vaccino. La svolta a riguardo arriva nel momento in cui si rendono conto che Oliver, il figlio di Carol, risulta essere immune alla forma di vita aliena.

Nei panni della psichiatra Carol Bennell vi è l’attrice Nicole Kidman, la quale si dichiarò da subito molto interessata alla parte, affascinata dall’atmosfera del film e dalle sue tematiche. Accanto a lei, nel ruolo di Ben Driscoll vi è invece l’attore Daniel Craig. Questi, durante le riprese, si trovò inoltre a ricevere la notizia di aver ottenuto il ruolo dell’agente 007 James Bond, e dovette assentarsi dal set per partecipare ad una conferenza stampa a riguardo. Jeffrey Wright, attualmente noto per la serie Westworld, è invece il volto del biologo Galeano. Ad interpretare Oliver, il bambino immune, è Jackson Bond.

Invasion Nicole Kidman
Nicole Kidman in Invasion. Foto di Peter Sorel – © 2007 Warner Bros. Entertainment Inc. – U.S., Canada, Bahamas & Bermuda.2007 Village Roadshow Films (BVI) Limited – All Other

La spiegazione del finale del film

Verso il finale del film, si scopre che Oliver, avendo contratto l’ADEM, malattia causata da una complicazione da varicella, è immune al virus alieno. A quel punto, Carol e Ben si separano: lei cerca Oliver, e lui cerca di portare sangue non contaminato dal virus al Dr. Galeano. Quando Carol arriva però a casa di Tucker, lui e alcuni colleghi si avvicinano a lei. Le spiega che gli umani mutati, privi di emozioni irrazionali, offrono un mondo migliore e le chiede di unirsi a loro. Quando Carol si oppone, Tucker la infetta sputandole addosso.

Lei scappa e torna da Ben a casa dei Belicec e insieme fuggono quando Belicec torna con altre persone trasformate, intenzionate a infettare chiunque si trovi nella casa. Intanto, Galeano e uno dei suoi assistenti si recano a Fort Detrick a Frederick, nel Maryland, dove insieme ad altri scienziati cercheranno di trovare una cura per il virus. Oliver, invece, comunica a Carol la sua posizione, l’appartamento della madre di Tucker. Carol si reca così sul posto e allontana Oliver, ma viene nuovamente inseguita da Tucker, che deve uccidere per fermarlo.

Quando Carol ritrova Ben, questi si è “convertito” alla volontà alienta. Tenta di sedurre Carol ad unirsi alla nuova società priva di crimini e violenza, ma afferma anche con franchezza che non c’è spazio per persone immuni come Oliver. Carol, a quel punto, spara a Ben alla gamba e fugge con Oliver. Vengono poi prelevati da un elicottero e trasportati al centro medico, dove viene finalmente creato un vaccino che viene rapidamente diffuso in tutto il mondo e nel giro di un anno il virus alieno viene eliminato. Le persone non ricordano gli eventi accaduti mentre erano infette, Carol e Ben si ricongiungono e la società ritorna alle sue abitudini emotive e violente.

Il trailer di Invasion e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Invasion grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 2 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

3 Days to Kill: la spiegazione del finale del film con Kevin Costner

Il premio Oscar Kevin Costner ha dagli anni Ottanta in poi dato vita ad alcune memorabili interpretazioni in film altrettanto iconici. Basta pensare a titoli come Gli intoccabili, Balla coi lupi o Un mondo perfetto per comprendere la grandezza di Costner come interprete. Negli ultimi anni egli ha continuato a recitare in progetti di diverso genere, tra cui alcuni interessanti thriller d’azione. Tra questi si annoverano Jack Ryan – L’iniziazione, Criminal e, in particolare, 3 Days to Kill (qui la recensione). Uscito nel 2014, questo vede Costner intento a compiere un’ultima pericolosa missione da agente della CIA.

Il film è diretto da McG, pseudonimo di Joseph McGinty Nichol, regista già noto per aver diretto i film Charlie’s Angels, Charlie’s Angels – Più che mai e Terminator Salvation. Un esperto del genere dunque, affiancato per 3 Days to Kill da un’altro celebre autore di film d’azione quale Luc Besson, qui nelle vesti di sceneggiatore e produttore. Girato prevalentemente in Francia, il film combina location europee ad una storia ricca di colpi di scena e forte tensione, arricchita naturalmente dalle interpretazioni dei protagonisti. Non mancano però anche una buona dose di umorismo e un retrogusto da gangster movie anni Cinquanta.

Nonostate le buone premesse, 3 Days to Kill non ha ricevuto un’accoglienza particolarmente calorosa da parte della critica o del pubblico. Ciò ha portato il film a passare piuttosto in sordina. Si tratta però di un titolo che, anche al netto dei suoi difetti, merita di essere rivalutato, specialmente dagli appassionati del genere. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

3 Days to Kill Amber Heard Kevin Costner
Kevin Costner e Amber Heard in 3 Days to Kill
Foto di Julian Torres – © 2013 – 3DTK Inc. All Rights Reserved.

La trama e il cast di 3 Days to Kill

Protagonista del film è l’agente della CIA Ethan Renner, una spregiudicata e pericolosa spia internazionale che nel corso della propria vita e della propria carriera si è dedicato più ai delinquenti che a sua figlia Zoey. Egli scopre ora suo malgrado di avere un tumore e pochi mesi di vita ancora davanti a sé. Ciò lo spinge a ritirarsi, nella speranza di poter riallacciare finalmente i rapporti con la figlia e anche con la moglie Christine, tenute a distanza per proteggerle dai pericoli del suo mestiere. I suoi piani vengono però sconvolti dalla comparsa di Vivi Delay, una donna misteriosa che gli fa un’offerta irrinunciabile.

Se riuscirà a catturare un pericoloso terrorista internazionale, la donna gli fornirà un farmaco sperimentale in grado di guarirlo. Di fronte a una simile, miracolosa occasione di sconfiggere la sua malattia, Ethan non può che accettare. Ma, alle complicazioni più che mai ovvie dell’incarico assegnato, si aggiungono le comuni seccature del genitore medio, continuamente assediato dai problemi nel gestire la figlia. Fortemente motivato, Ethan accetta ugualmente la missione, districandosi abilmente tra questa e il desiderio di proteggere e riabbracciare i propri cari.

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Ethan vi è l’attore Kevin Costner, dichiaratosi particolarmente interessato ad interpretare un personaggio così tanto diviso tra il proprio mestiere e l’amore per la propria famiglia. Ad interpretare la figlia adolescente di lui, Zooey, vi è la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld, celebre per film come Il Grinta, 17 anni (e come uscirne vivi) e Bumblebee. Nel ruolo di Christine Renner, la moglie di Ethan, vi è invece l’attrice e modella danese Connie Nielsen, celebre per film come Il gladiatore, dove interpreta la principessa Lucilla, e Demonlover, dove è invece un’ambigua spia informatica.

Altra presenza di rilievo nel film è quella di Amber Heard, interprete di Vivi Delay, la donna che arruola Ethan per la sua ultima missione. L’attrice, nota anche per Le belve e Aquaman, dà qui vita ad un ulteriore personaggio ambiguo per obiettivi e metodi operativi. Sono poi presenti l’attore Richard Sammel, celebre per la serie The Strain, nei panni qui di Wolf, trafficante d’armi tedesco, e l’attore Tomas Lemarquis, nei panni di Albino, il braccio destro di Wolf. Raymond J. Barry è invece il direttore della CIA, mentre Eriq Ebouaney è Jules, l’uomo che insieme alla sua famiglia occupa abusivamente l’appartamento di Ethan.

3 Days to Kill cast
Kevin Costner e Hailee Steinfeld in 3 Days to Kill. Foto di Julian Torres – © 2013 – 3DTK Inc. All Rights Reserved.

 

La spiegazione del finale

Per quanto riguarda il finale di 3 Days to Kill, scopriamo che Ethan viene invitato con la sua famiglia a una festa organizzata dal padre del fidanzato di Zooey, il quale sembra essere l’alleato di Wolf. Durante l’evento, Renner riesce ad uccidere tutti gli uomini del terrorista e intrappolare quest’ultimo nell’ascensore prima di rompere i cavi e farlo cadere a terra. Wolf riesce a sopravvivere, sebbene sia gravemente ferito. Tuttavia, sentendosi in colpa per tutti i pericoli a cui la sua famiglia è andata incontro a causa del suo lavoro, Ethan non riesce a premere il grilletto e lascia cadere dalla pistola, che viene subito presa da Wolf.

Interviene però a quel punto Vivi, la quale restituisce l’arma all’agente chiedendogli di finire il lavoro e di uccidere il terrorista. Ethan, però, non riesce proprio a farlo per via della promessa fatta alla moglie e così ci pensa Vivi a uccidere Wolf. A quel punto Renner si crede spacciato: non ha portato a termine la missione e pertanto non riceverà la medicina promessa.  Decide allora di trascorre le feste di Natale con la moglie e la figlia in una casa al mare, deciso a godersi la loro compagnia finché può.

Ethan ammette dunque di non essere sempre stato presente come avrebbe dovuto per la moglie e Zoey. Quest’ultima si avvicina per invitare la madre a entrare in casa, in modo che Ethan possa preparare loro una cioccolata calda. Ethan va in un’altra stanza mentre Tina e Zoey si siedono insieme. Quest’ultima chiede alla madre se pensa che il padre abbia intenzione di rimanere nei paraggi. Nel frattempo, Ethan trova una scatola con una grossa siringa e un biglietto di Vivi che gli augura buon Natale. Gli ha dato il farmaco perché possa continuare a passare del tempo con la sua famiglia. In lontananza, Vivi li osserva.

Il trailer di 3 Days to Kill e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di 3 Days to Kill grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 2 settembree alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Invasion: dal cast alle differenze con il libro, tutte le curiosità sul film

Di invasioni aliene al cinema se ne sono viste di ogni tipo nel corso della storia della settima arte. Da Independence Day a La guerra dei mondi, questa è da sempre un tipo di storia che terrorizza e allo stesso tempo affascina milioni di spettatori in tutto il mondo. Tra i titoli forse meno noti, ma non meno apprezzabili, che negli ultimi anni hanno affrontato tale filone vi è il film del 2007 Invasion, diretto dal tedesco Oliver Hirschbiegel, noto in particolare per il film La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler. Questi viene chiamato dalla Warner Bros. per apportare una sua personale visione ad una storia particolarmente celebre e già portata al cinema in diverse occasioni.

Invasion, infatti, è basato sul romanzo L’invasione degli ultracorpi, scritto nel 1954 da Jack Finney. Caposaldo della letteratura di fantascienza, questo era già stato adattato in ben tre film, un primo risalente al 1956, un secondo del 1978, e un terzo del 1993. Il più celebre tra questi è però quello degli anni Settanta, che ha per protagonista l’attore Donald Sutherland. Invasion era infatti stato concepito per essere una remake proprio di quest’ultimo, ma Hirschbiegel decise di apportare diverse modifiche alla storia, così da renderla più attuale. Così facendo, ha infine dato vita ad una versione totalmente inedita del racconto.

Prima di arrivare in sala, però, il film dovette scontrarsi con alcuni problemi produttivi. La Warner Bros. non era infatti soddisfatta di quanto realizzato, e chiamò così le sorelle Wachowski e James McTeigue, per rigirare alcune scene, rendendole più dinamiche. Tali ritardi portarono però il film a non godere di grande fama, e ancora oggi risulta essere un titolo poco noto, meritevole però di essere riscoperto. In questo articolo, approfondiamo alcune curiosità relative ad esso ed in particolare le differenze esistenti tra il libro e il film.

Invasion trama
Nicole Kidman e Daniel Craig in Invasion. Foto di Peter Sorel – © 2007 Warner Bros. Entertainment Inc. – U.S., Canada, Bahamas & Bermuda.2007 Village Roadshow Films (BVI) Limited – All Other

La trama e il cast di Invasion

Ad aprire il film è lo schianto di uno Space Shuttle sul suolo terreste. Un impatto che distrugge la navicella in migliaia di pezzi. Da questa si diffonde rapidamente uno strano virus di origine aliena, che in breve tempo attacca una grande fetta della popolazione statunitense. Questo porta le persone infette a trasformarsi radicalmente a livello caratteriale. Le vittime, infatti, risultano diventare del tutto prive di sentimenti ed emozioni, collegate però ad un’unica coscienza collettiva. Esteriormente, l’aspetto di tali persone resta immutato, rendendo così particolarmente difficile l’identificazione tra soggetti sani e infetti.

Nel momento in cui il virus diventa di dominio pubblico, si scatena il panico. A tentare di risolvere la situazione vi è la psichiatra Carol Bennell, la quale da subito si imbatte in questa forma aliena attraverso molti dei suoi pazienti. La donna si troverà allora a fare squadra con il medico Ben Driscoll e con il biologo Galeano. Insieme, questi scoprono le modalità di trasmissione del virus, ma per impedire una sua ulteriore diffusione dovranno quanto prima trovare un vaccino. La svolta a riguardo arriva nel momento in cui si rendono conto che Oliver, il figlio di Carol, risulta essere immune alla forma di vita aliena.

Il cast del film

Uno dei punti di forza del film è quello di avvalersi di grandi attori di Hollywood per i personaggi protagonisti. Si ritrovano infatti interpreti di grandi titoli o premi Oscar, che risultano essere le scelte migliori possibili per i ruoli loro affidati. Nei panni della psichiatra Carol Bennell vi è infatti l’attrice Nicole Kidman. Questa si dichiarò da subito molto interessata alla parte, affascinata dall’atmosfera del film e dalle sue tematiche. L’attrice ha però vissuto anche un’esperienza particolarmente spaventosa durante le riprese, nel momento in cui stava rimanendo coinvolta in brutto incidente a bordo di un auto. Fortunatamente, la troupe riuscì a gestire la situazione, evitando il peggio.

Accanto a lei, nel ruolo di Ben Driscoll vi è invece l’attore Daniel Craig. Questi, durante le riprese, si trovò inoltre a ricevere la notizia di aver ottenuto il ruolo dell’agente 007 James Bond, e dovette assentarsi dal set per partecipare ad una conferenza stampa a riguardo. Jeffrey Wright, attualmente noto per la serie Westworld, è invece il volto del biologo Galeano. Ad interpretare Oliver, il bambino immune, è Jackson Bond, mentre Jeremy Northam è suo padre Tucker. Nel film è inoltre presente l’attrice Veronica Cartwright. Qui presente nei panni di Wendy, questa aveva recitato anche nel film del 1978, Terrore dallo spazio profondo, nei panni di Nancy Bellicec.

Invasion cast
Nicole Kidman in Invasion. © 2007 Warner Bros. Entertainment Inc. – U.S., Canada, Bahamas & Bermuda.2007 Village Roadshow Films (BVI) Limited – All Other

 

Le differenze tra il libro e il film

Nell’approcciarsi al romanzo di Finney, il regista tedesco ha, come anticipato, apportato alcuni cambiamenti alla storia. Il suo intento era infatti quello di dar vita ad un film che fosse aggiornato in quanto a racconto sull’invasione aliena, presentando elementi e caratteristiche di recente introduzione. La prima di queste è la presenza di alcuni personaggi immuni al contagio extraterrestre. Una soluzione che ha permesso di rendere la storia più avvincente e dinamica, con i tentativi di salvare tali persone.

Allo stesso tempo, per rendere più viva la minaccia aliena, il regista si è concentrato sul mostrare quanto avviene in tutto il mondo, e non solo nella città dove vivono i protagonisti. L’aspetto più affascinante, però, è quello che lascia intendere che l’umanità potrebbe in realtà godere di reali benefici da questa trasformazione, lasciandosi alle spalle il caotico e bellico mondo nel quale viveva. A tal proposito, l’introduzione della coscienza comune che guida i vari contagiati risulta una delle novità più affascinanti nel racconto.

Il trailer di Invasion e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Invasion grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 2 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

La stanza accanto: recensione del film di Pedro Almodóvar – Venezia 81

Quando il 23 luglio Alberto Barbera ha presentato il programma della 81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, La stanza accanto (The Room Next Door), il nuovo film di Pedro Almodóvar che concorre per il Leone d’oro, ha immediatamente suscitato grandi aspettative e un’enorme curiosità. Il motivo principale? È la prima opera del regista spagnolo realizzata interamente in lingua inglese. Almodóvar si è avventurato nel cuore di Hollywood, ma con ammirevole coerenza ha mantenuto intatti gli stilemi che caratterizzano la sua filmografia.

Quindi, alla domanda se La stanza accanto (The Room Next Door) deluda le attese, la risposta è no. Almodóvar ci conquista ancora una volta, non solo per il suo talento e l’attenzione costante alle figure femminili, ma anche per la fedeltà alla sua cifra stilistica, consegnandoci uno dei prodotti più affascinanti di questa edizione del Festival. A impreziosire la scena, troviamo due stelle eteree del cinema hollywoodiano: Tilda Swinton e Julianne Moore. Sceneggiata dallo stesso regista, la pellicola sarà distribuita da Warner Bros.

La trama di La stanza accanto (The Room Next Door)

New York. Martha è una reporter di guerra che vive un rapporto conflittuale con la figlia Michelle. La ragione è il padre di quest’ultima il quale dopo essersi trasferito a San Diego quando la madre era ancora incinta, non si è più interessato a loro. Ingrid, invece, è autrice di romanzi semi-biografici, nei quali racconta spesso la sua paura delle morte. Ed è proprio questa che bussa alla sua porta quando scopre che Martha, sua cara amica, è ricoverata in ospedale per via di un tumore. Per la donna non ci sono speranze di vita e, dopo aver riflettuto, fa una richiesta particolare a Ingrid: nel Dark Web ha acquistato una pillola che la aiuterà a morire, ma vuole farlo in un contesto che non le è familiare e soprattutto con qualcuno che le stia nella stanza accanto. Dopo diverse titubanze, Ingrid decide di accettare e si trasferisce con lei in una casa di campagna a due ore dalla Grande Mela. Ma il pensiero di sapere che l’amica le morirà vicino è qualcosa di assolutamente atroce e spaventoso.

The Room Next Door

Fra dramma e ironia

Nonostante l’essere andato oltreoceano, con La stanza accanto (The Room Next Door) Almodóvar rimane ancorato alla sua estetica e al suo inconfondibile stile narrativo, confermandosi un autore maturo e consapevole. Nessun compromesso per un regista che ha una visione chiara del cinema che intende fare, mantenendo quei tratti distintivi che lo rendono immediatamente riconoscibile anche in un diverso contesto produttivo. Al centro della storia ci sono due donne, apparentemente molto diverse ma profondamente simili, unite da un’amicizia sincera e disposte ad affrontare insieme persino la morte, che è uno dei temi portanti del film. Sono i sorrisi di Martha e Ingrid, le loro lacrime, le speranze e i turbamenti, a bucare lo schermo e a catturare l’attenzione dello spettatore sin dalla prima scena. La macchina da presa aderisce alle protagoniste con intimità, restituendoci due figure fragili ma determinate, che trovano nel loro legame la forza per far fronte al momento più doloroso della vita: il calare definitivo del sipario.

I dialoghi, ricchi di sentimenti ed emozioni, compongono una narrazione che, pur partendo da un contesto drammatico, non scivola mai nel melodramma. Il regista infatti inserisce con intelligenza sprazzi di ironia che stemperano la tensione, mantenendo un equilibrio perfetto, affrontando così il tema delicato dell’eutanasia ma senza mai cadere nell’enfasi o nella tragedia. Almodóvar trova dunque il giusto linguaggio per trattare la morte e la scelta di morire, senza appesantire il tono o risultare ridondante. Il risultato? Una leggerezza che non è mai superficiale, ma che, al contrario, sa cogliere la profondità delle emozioni senza rinunciare a un tocco di umanità.

Swinton e Moore: che coppia!

Tilda Swinton e Julianne Moore offrono due interpretazioni straordinarie, calibrate e intense, senza mai scadere nel teatrale o nell’eccessivo. La Swinton, in particolare, riesce a catturare tutte le sfumature del suo personaggio, spesso senza nemmeno bisogno di pronunciare una battuta. Basta uno sguardo, un’espressione, per rimanere affascinati dalla sua performance. Ecco perché ci viene da dire questo: insieme Swinton e Moore formano una delle coppie più memorabili viste recentemente sul grande schermo, dando vita a personaggi che rimarranno impressi nel cuore del pubblico.

James Gunn rivela il titolo di un ipotetico film team-up con Batman e Superman

0

Sebbene Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder abbia certamente i suoi difensori, è probabilmente giusto dire che non è stato il film con la squadra formata da Batman e Superman che molti fan speravano. Con l’avvento del reboot del DCU e l’arrivo di nuovi film incentrati sui due supereroi, è però molto probabile che prima o poi vedremo di nuovo questi iconici personaggi condividere lo schermo, e sembra che il co-CEO dei DC Studios James Gunn abbia già valutato l’idea.

Al regista di Superman è stato infatti chiesto come chiamerebbe un “ipotetico” film di squadra con solo questi personaggi e ha rivelato che il titolo sarebbe World’s Finest. Alcuni hanno interpretato la risposta di Gunn come un’allusione al fatto che un progetto del genere sia effettivamente in fase di sviluppo, ma se così fosse, qualcosa ci dice che non avrebbe risposto alla domanda. Siamo certi che la possibilità sia stata discussa, ma è ancora molto presto per i DC Studios e al momento non sappiamo nemmeno chi assumerà il ruolo del nuovo cavaliere oscuro in The Brave and The Bold.

razzie-award-Batman-V-Superman--Dawn-Of-Justice

Tutto quello che sappiamo sul Superman di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Anya Taylor-Joy rivela che il ruolo Disney dei suoi sogni sarebbe Elsa in “Frozen”

0

Anya Taylor-Joy si è rapidamente affermata come una delle più talentuose attrici che lavorano oggi a Hollywood, grazie soprattutto alle acclamate interpretazioni in La regina degli scacchi, Ultima notte a Soho, Furiosa: A Mad Max Saga e, naturalmente, The Witch. L’attrice ha infatti dato prova di sapersela cavare benissimo con generi diversi e anche con le grandi produzioni. Come riportato da Deadline, recentemente ha dichiarato a Vogue Hong Kong che c’è una principessa Disney molto specifica che vorrebbe interpretare in un ipotetico live-action.

Oh! Mi piacerebbe fare un musical perché sono un po’ dipendente dal lavoro duro”, ha detto Taylor-Joy quando la pubblicazione ha sottolineato il suo amore per la Disney. “Mi piace avere una montagna impossibile da scalare. L’idea di dover essere in grado di cantare, ballare e recitare allo stesso tempo mi entusiasmerebbe molto”. “Penso che Frozen sarebbe fantastico. Sarebbe molto divertente sparare ghiaccio dalla mano. Inoltre, saresti la preferita alle feste di compleanno di tutti i bambini“.

Tutti i miei fratelli hanno figli ora, quindi mi piacerebbe che potessero dire: “Mia zia è Elsa””, ha aggiunto. “Sarebbe una cosa da pazzi”. La Disney, come noto, non ha ancora adattato molti dei suoi moderni titoli d’animazione al live-action, anche se questo sembra destinato a cambiare con l’imminente Oceania. Data l’enorme popolarità di Frozen – che ha già trovato spazio a Broadway – saremmo scioccati se questo franchise non ottenesse un simile trattamento.

Nel frattempo, Frozen 3 e Frozen 4 sono in fase di sviluppo e Jennifer Lee, chief creative officer di Disney Animation, ha recentemente spiegato: “Stiamo lavorando a ‘Frozen 4’ nello stesso momento. Quindi, stiamo lavorando in una stanza dove questa metà è ‘Frozen 3’, questa metà è ‘Frozen 4’, stiamo in piedi nel mezzo andando avanti e indietro”. “Non abbiamo ancora una sceneggiatura completa, siamo agli inizi, quindi è troppo presto per sapere dove andrà il linguaggio musicale”, ha continuato la regista.

Quello che abbiamo presentato oggi al [D23] è un sacco di domande. Una di queste domande è: “Chi ha dato i poteri a Elsa?”. E un’altra domanda è: “Cosa è successo ad Hans?”. Ma abbiamo posto molte domande che troveranno risposta. E questa è solo la prima pagina di domande [con cui i film faranno i conti]”. Frozen 3 uscirà nelle sale il 24 novembre 2027, mentre il quarto capitolo non ha ancora una data. E chissà che nel futuro di Anya Taylor-Joy non ci sia anche Elsa.

Vermiglio: la recensione del film di Maura Delpero – Venezia 81

0
Vermiglio: la recensione del film di Maura Delpero – Venezia 81

Dopo Maternal, opera prima di grande pregio che ha avuto una vita festivaliera molto fortunata, partendo dal San Sebastián International Film Festival e arrivando ai David di Donatello, Maura Delpero arriva in Concorso alla 81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia con la sua opera seconda, Vermiglio, un toccante spaccato di vita montana, ambientata nell’omonimo villaggio della Provincia autonoma di Trento, nel corso dell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale.

Vermiglio, un paese di montagna sullo sfondo della guerra

A Vermiglio è inverno, la neve scende fitta e cade accumulandosi alta. La guerra sta finendo, lontano da lì, ma i soldati partiti e non tornati hanno ferito anche il villaggio. La grande famiglia di cui ci viene raccontata la storia si scalda nei letti affollati. C’è Lucia, la sorella maggiore, che munge la mucca, quel latte sarà diviso per tutti i suoi fratelli e sorelle dalla madre, Adele. Tutta la famiglia si dispone intorno al tavolo, in ordine di grandezza, e condivide il pane e il latte. A capotavola c’è Cesare, il padre ma anche il maestro del villaggio. Dall’inizio, Vermiglio si racconta partendo da minuscoli dettagli, gli arredi rustici, il profumo del latte caldo, la pelle liscia della mucca. Una storia domestica che si incastra nella cornice bellica e in qualche modo ne subisce le conseguenze, una storia di comunità, in cui ci si accoglie e ci si aiuta. Il gruppo è culla all’interno del quale l’individualità sboccia, prepotente, come quella di Dino, figlio maggiore in conflitto con il padre, o meglio e più quella di Flavia,la figlia intelligente, quella prescelta per continuare gli studi, o ancora Ada, la “sorella oscura” che alterna le sue giornate tra la scoperta di sé e il desiderio di conoscenza con un fitto diario di penitenze per i suoi “peccati”.

Una storia di nascite e tragedie

Vermiglio è testimone l’alternarsi delle stagioni nel corso di un intero anno, racconta della comunione tra l’uomo e la natura in un mondo in cui i ritmi sono dettati dalla montagna, la fa con grandi e piccole svolte, con nascite e morti, tragedie e sorrisi, ma niente sarà mai più importante della vita nei campi e nella fattoria, dove tutto è lento, pigro, inesorabile, proprio come lo scorrere delle stagioni che il maestro prova a spiegare nell’unica classe del paese, aiutato dalla musica di Vivaldi, che si porta appresso con il suo grammofono. “Cibo per l’anima”, dirà alla moglie di nuovo incinta e preoccupata più del cibo per il corpo dei suoi tanti figli.

Il linguaggio del film è come quello della natura e di quella vita. Ogni momento e svolta sono raccontati con uno sguardo asciutto che lascia intuire quello che succede, lasciando fuori scena i momenti più “violenti” e prediligendo una dolcezza e una emozione per la purezza dell’immagine. La costruzione è preziosa e attenta, Delpero gestisce gli spazi e gli scambi con grande sapienza e gusto, come la sequenza in cui capiamo che il più piccolo di casa è morto. C’è pudore, delicatezza, dolcezza anche nel rappresentare la ruvidità della vita di montagna e c’è una fotografia raffinatissima, che in molti momenti ricorda il quadri di Vermeer.

C’è anche tanto affetto in Vermiglio, una storia estremamente personale per la regista, che parla di donne e segreti e di rispetto per la vita, in senso più spirituale che religioso, volta verso il futuro.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità