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Il sesto senso: la spiegazione del finale del film con Bruce Willis

Con Cole Sears (Haley Joel Osment) che sussurra “vedo i morti”, Il Sesto Senso ha alcune scene iconiche e il finale include un colpo di scena che cambia l’intera storia. Cole si reca dallo psicologo Dr. Malcolm Crowe (Bruce Willis) per affrontare la sua ansia e gli confida di osservare i fantasmi. I due personaggi legano rapidamente e Malcolm riesce ad aiutare Cole a vivere una vita più felice e positiva. Il suo obiettivo, nel frattempo, è salvare il suo matrimonio con Anna (Olivia Williams) e superare il senso di colpa per la morte del suo paziente Vincent Grey (Donnie Wahlberg).

Il Sesto senso è considerato il miglior film di M. Night Shyamalan ed è stato candidato a sei Oscar, tra cui quello per il miglior attore non protagonista per l’interpretazione di Osment, per la miglior regia e per il miglior film. Il film si concentra su Malcolm che aiuta Cole a superare le sue difficoltà e, nel terzo atto, la storia si sposta per evidenziare le importanti e commoventi lezioni che apprende dal suo paziente. La rivelazione prima dei titoli di coda è una delle più impressionanti e sorprendenti, e parla dei temi de Il sesto senso sull’accettazione della morte e sul trovare conforto nel fatto che c’è di più di questa esistenza terrena.

Malcolm scopre di essere stato un fantasma per tutta la storia

All’inizio de Il sesto senso, sembra che Anna e Malcolm si siano allontanati, poiché lui ritiene che lei non gli presti più attenzione. Il colpo di scena ne Il sesto senso arriva quando Malcolm vede la sua fede cadere dalla mano di Anna e si accorge che il suo anulare è nudo. Questa scena è malinconica ma necessaria perché la coppia sa che è ora di andare avanti.

Malcolm è sbalordito e ha il cuore spezzato quando scopre che Vincent, puntandogli contro una pistola, è morto. Cole è riuscito a vedere e a parlare con Malcolm e i due si sono ritrovati per un motivo. Invece di andare direttamente in paradiso o di lasciarsi la Terra alle spalle in un altro modo, Malcolm rimane perché deve assistere Cole in questo momento difficile e cruciale.
Entrambi i personaggi stanno affrontando un’esperienza strana e sconcertante e stanno mettendo insieme i pezzi, e Malcolm non è ancora pronto ad accettare il fatto di essere morto e di non poter più stare con sua moglie. Rispetto ad altri colpi di scena dei film di M. Night Shyamalan, questo punto della trama è molto più emotivo e aiuta a sviluppare i personaggi, permettendo loro di diventare più compassionevoli e comprensivi del dolore e delle difficoltà altrui.

Malcolm e Cole accettano entrambi la loro connessione con il mondo degli spiriti

Il sesto senso funziona perché è ben congegnato e scioccante, ma permette anche ai due personaggi principali di accettare il proprio destino e di trovare appagamento e speranza.

Invece di essere sconvolto o arrabbiato, Malcolm capisce che non può cambiare ciò che è successo e che deve passare ad altro. Dice ad Anna: “Penso di poter andare ora. Avevo bisogno di fare un paio di cose. Dovevo aiutare qualcuno, credo di averlo fatto. E dovevo dirti una cosa: non sei mai stata seconda, mai. Ti amo”. In queste parole trova la chiusura necessaria nei film horror sui fantasmi.

Cole trova anche una sorta di gioia nel fatto di poter osservare i fantasmi e di potersi aprire con la madre Lynn (Toni Collette) su ciò che sta accadendo. Prima della rivelazione di Malcolm, Cole spiega che vede la madre di Lynn e parla di Lynn che ballava quando era giovane.

Questo momento emotivo dimostra che il legame tra Cole e Lynn è un altro tassello importante della storia e che il bambino ha lottato da solo. Tutto ciò che desidera è che sua madre lo capisca e lo sostenga, e questa scena è commovente e ben ritmata. La percezione che il personaggio ha delle sue capacità è cambiata: non ha più paura.

Il colpo di scena fa luce sul legame speciale tra Cole e Malcolm

Malcolm è uno dei migliori ruoli cinematografici di Bruce Willis, che offre una performance tenera e vulnerabile nel ruolo del terapeuta che cerca di confortare Cole. Il colpo di scena della morte di Malcolm cambia la percezione del modo in cui questi due personaggi hanno interagito. Ora diventa chiaro che lui è l’unica persona che può aiutare questo bambino, poiché qualsiasi altro terapeuta o medico direbbe che i fantasmi sono falsi e si rifiutano di ascoltare. Malcolm ha una mentalità aperta perché è lui stesso uno spirito, e fidarsi e credere a Cole fa parte del viaggio che deve intraprendere. I personaggi hanno bisogno l’uno dell’altro e si aiutano a vicenda a elaborare le proprie emozioni e a guarire.

Nei decenni successivi all’uscita del film, si continua a discutere se Cole sia consapevole della morte di Malcolm. Secondo alcuni, il colpo di scena di Il Sesto Senso è chiaro quando il bambino dice che i fantasmi non sanno di esserlo e fissa il suo terapeuta. Che Cole sappia o meno la verità, si sente a suo agio con Malcolm perché hanno un legame spirituale che nessuno dei due personaggi ha con nessun altro. È per questo che riescono a comunicare così bene e a essere così onesti l’uno con l’altro. È indicativo il fatto che Malcolm stia aiutando con esperienze paranormali invece che con i suoi soliti casi.

Il vero significato del finale del Sesto senso

Il Sesto Senso racconta una storia logica e alla fine i problemi dei due personaggi principali sembrano risolti. Le scene finali sono particolarmente toccanti perché non c’è un seguito e questa è l’ultima volta che Malcolm e Cole sono insieme e Malcolm vede sua moglie.

Il cameo di M. Night Shyamalan nel ruolo del Dr. Hill è importante e permette al film di esplorare che c’è molto di più là fuori di questa esistenza umana. Il dottor Hill si preoccupa dei segni sul corpo di Cole, ma quando diventa chiaro che sta interagendo con spiriti che hanno bisogno di condividere il dolore che hanno vissuto, il film scava più a fondo nella sua discussione sulla morte. Il messaggio delSesto senso è che la morte è una parte naturale della vita e che resistere a ciò che è destinato ad essere è una lotta inutile.

Suggerisce alle persone di mantenere una mentalità aperta, di essere disposte ad aiutare e di sapere che i loro cari vegliano su di loro e inviano loro segni e segnali. Malcolm dà ad Anna la possibilità di chiudere il cerchio, perché lei sa che andare avanti non significa che non lo amerà sempre, e l’iconico personaggio dello psichiatra aiuta Cole a mantenere la calma quando vede i fantasmi. Malcolm è soddisfatto quando raggiunge il suo obiettivo di essere presente per qualcuno, ma il suo bambino paziente condivide le sue lezioni che cambiano la percezione che Malcolm ha della morte.

Il finale de Il sesto senso ha posto le basi per i futuri film di M. Night Shyamalan

Prima dell’uscita de Il sesto senso, Shyamalan era già uno sceneggiatore e regista professionista, ma i suoi primi film non erano così noti. Aveva un solo credito e un film studentesco a suo nome. Il Sesto senso è stato, di fatto, la sua grande occasione per entrare nell’industria. Inoltre, ha dato il tono alla futura produzione cinematografica di Shyamalan.

Yellowstone 5 – Parte 2: teaser trailer rivela il ritorno al ranch Dutton

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Paramount Network rilascia il primo trailer della quinta stagione di Yellowstone, parte 2. L’universo televisivo di Taylor Sheridan sta probabilmente concludendo la sua serie più importante dopo una lunga pausa. La famiglia Dutton dovrà andare avanti senza John Dutton III, dopo che Kevin Costner ha deciso ufficialmente di non riprendere il ruolo del patriarca del clan. Comprensibilmente, questo ha creato alcuni ostacoli importanti nella realizzazione di una conclusione soddisfacente di Yellowstone, considerando che è il vero protagonista della serie.

A prescindere da ciò che accadrà, comunque, il popolare drama neo-occidentale si concluderà una volta terminati gli ultimi sei episodi. Sul suo account ufficiale di Instagram, la quinta stagione di Yellowstone, parte 2, ha ricevuto il primo trailer. Guardatelo qui sotto:

 

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La breve clip mostra Rip di nuovo al ranch di Yellowstone. Porta con sé un fucile ed entra nella villa di famiglia. Nel trailer della stagione 5, parte 2 non compaiono altri personaggi.

Cosa significa il nuovo promo della stagione 5, parte 2 di Yellowstone per il suo finale

Yellowstone deve affrontare una serie di storie in sospeso. In primo luogo, deve spiegare il destino del John di Costner, che sarà la domanda più importante della serie. Invece di lasciare che le speculazioni e le teorie sfuggano di mano, Sheridan dovrebbe dare una risposta definitiva alla questione. In ogni caso, la quinta stagione di Yellowstone – parte 2, non può ignorare questo problema. In secondo luogo, dovrebbe impostare in modo adeguato la guerra che sta per scoppiare tra Beth e Jamie. I fratelli Dutton sono stati a lungo in contrasto tra loro, ed è ora che la serie scelga un vincitore.

È curioso, tuttavia, che Sheridan non scelga nessuno dei Dutton per il primo trailer della quinta stagione di Yellowstone, seconda parte. Al contrario, Rip è il punto focale della clip di marketing. È curioso chiedersi se questa sia un’indicazione di ciò che attende il ranch dei Dutton in futuro. Anche se Rip non ha legami di sangue con John, è stato fedele a lui e alla sua famiglia. Forse questo lo predispone a diventare l’erede della terra. La transizione non dovrebbe essere difficile, visto che è sposato con Beth. Se Jamie farà la sua fine e Kayce sarà d’accordo con questa soluzione, allora sarà un buon modo per concludere Yellowstone.

Sigourney Weaver su Kamala Harris: “Pensare che il mio lavoro possa avere a che fare con la sua ascesa mi rende felice”

Sigourney Weaver si è emozionata mentre parlava di Kamala Harris durante la conferenza stampa al Festival del Cinema di Venezia, in occasione del quale riceverà il premio Leone d’Oro alla Carriera.

Alla domanda sull’impatto della sua recitazione nell’emancipazione delle donne, in particolare il suo personaggio di Ripley in “Alien“, e su come questo personaggio possa aiutare Kamala Harris a diventare presidente degli Stati Uniti, Weaver ha detto di essere “così emozionata per Kamala”. Poi è sembrata commuoversi al pensiero di avere una qualche influenza. “Pensare anche solo per un momento che il mio lavoro possa avere a che fare con la sua ascesa mi rende molto felice, in realtà, perché è vero”, ha detto. “Ci sono così tante donne che vengono a ringraziarmi”. Su Harris, ha aggiunto: “È stato difficile dal 2016 e le siamo tutti molto grati”.

L’esperienza di Sigourney Weaver come donna a Hollywood è stata una delle linee guida della conferenza, con l’attrice che ha riflettuto anche sull’invecchiamento nel settore. “All’improvviso, penso che abbiano deciso in qualche modo che le donne più anziane potevano effettivamente interpretare personaggi interessanti e hanno iniziato a scrivere molti personaggi di donne più anziane”, ha detto. “All’improvviso, abbiamo smesso di essere personaggi secondari e abbiamo iniziato a essere persone vere perché in realtà gran parte del nostro pubblico è composta da persone vere”.

Sigourney Weaver Leone d’Oro alla carriera

Quando le è stato chiesto della sua tendenza ad assumere personaggi femminili difficili, Weaver ha detto che non è una scelta consapevole ma un tratto intrinseco delle donne.“Mi chiedono sempre perché interpreto donne forti e penso sempre che sia una domanda così strana perché interpreto solo donne, e le donne sono forti e non si arrendono”, ha detto. “Sai perché? Non possiamo. Dobbiamo farlo”.

Weaver ha anche parlato con entusiasmo del cinema italiano e del suo desiderio di lavorare di più in Italia. Ha suggerito che, insieme al Leone d’oro, dovrebbe esserci una “piccola clausola che ti permetta di venire in Italia e lavorare con un regista italiano, dovrebbe essere parte del pacchetto”. Ha anche aggiunto che suo figlio si è sposato di recente e che il primo film che hanno guardato insieme è stata la commedia drammatica del 1961 Divorzio all’italiana, che ha aggiunto essere stata una “scelta curiosa“.

Per quanto riguarda invece la sua opinione sul cinema di supereroi, Sigourney Weaver non ha seguito la strada di molti veterani del settore nel criticarli, dicendo che “la Marvel va bene e tutti dovrebbero fare ciò che vogliono“. Ma ha affermato che la sua scelta personale sarebbe stata il cinema italiano. “Non ne ho ancora abbastanza di ciò che il cinema italiano significa e ci dà, quindi datevi da fare, registi italiani: sono disponibile!”

The Acolyte: la petizione per il rinnovo supera un importante traguardo

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La campagna #RenewTheAcolyte continua a guadagnare slancio di giorno in giorno. A meno di una settimana dalla controversa decisione della Disney di cancellare la serie di Leslye Headland ambientata nell’Alta Repubblica, la petizione originale su Change.org ha già superato i 50.000 firmatari, mentre continua a diffondersi la notizia degli sforzi per salvare la serie. Si tratta di un’enfatica dimostrazione di sostegno da parte dei fan, soprattutto se si considera che solo poco più di 700 persone avevano firmato nelle prime 24 ore. Inoltre, il movimento continua a crescere man mano che un numero sempre maggiore di persone esprime critiche nei confronti della Disney e difende quello che è probabilmente lo show più unico del canone di Star Wars.

I fan di The Acolyte non si affidano solo a Change.org per far sentire la loro voce, perché nell’ultima settimana i social media si sono accesi di sostegno per la serie. Imitando campagne di successo del passato come l’originale Quantum Leap o il reboot One Day at a Time di Netflix, è in corso una massiccia iniziativa di scrittura di lettere, con quasi 1.000 già consegnate, per mostrare più direttamente alla Disney l’impatto della cancellazione dello show. Per chiunque voglia contribuire alla causa, è già stato allestito un centro che incoraggia l’invio di altre firme, lettere, commenti sui social media e feedback sul sito ufficiale Disney+ per attirare l’attenzione della società.

Ambientato negli ultimi giorni dell’Alta Repubblica, The Acolyte si distingue dai progetti passati di Star Wars agli occhi dei fan per il periodo in cui è ambientato, la trama a mistero con omicidio che segue e il cast eterogeneo di cui fa parte. In tutti i sensi, ha spinto i confini di ciò che è stato tipicamente presentato in una galassia lontana lontana, abbracciando il lato più oscuro della Forza e dando persino agli spettatori la possibilità di vedere le cose dal punto di vista dei Sith. La cancellazione non ha colto di sorpresa solo i fan, ma anche le star: Lee Jung-jae e Manny Jacinto hanno entrambi parlato di questa mossa scoraggiante, nonostante i buoni numeri di spettatori e le recensioni.

Le campagne dei fan hanno salvato le serie dalla cancellazione in passato

the acolyte sol spada laser

Sebbene il successo in queste situazioni sia raro, è tutt’altro che impossibile e un’altra serie di film di fantascienza lo ha dimostrato più volte. I fan di Star Trek hanno dimostrato in più occasioni il potere di una campagna coordinata. La Serie Originale è stata salvata dall’orlo del baratro negli anni Sessanta dopo che i Trekkies si sono coordinati per mantenere lo show in onda, ottenendo persino il sostegno di scrittori di fantascienza come Harlan Ellison. Più di recente, l’azione dei fan sui social media è riuscita a ribaltare la decisione di Paramount+ di cancellare lamata serie animata Star Trek: Prodigy, assicurandole una seconda stagione su Netflix.

Anche se il suo futuro è ora di nuovo in discussione, convincere i grandi studios a invertire la rotta anche solo una volta non è un’impresa da poco. La Disney potrebbe non essere così facile da smuovere, ma una reazione continua e forte, unita a molte ore di visione che dimostrino la popolarità di The Acolyte, ha ancora il potenziale per dare i suoi frutti, anche se è improbabile.

Se The Acolyte otterrà un’inversione miracolosa, avrà molto su cui basare una seconda stagione. Il finale ha visto Osha (Amandla Stenberg) abbracciare finalmente il Lato Oscuro e uccidere il suo maestro, mettendola su un sentiero minaccioso mentre esplora ulteriormente la sua relazione con Qimir (Jacinto). La direzione che prenderà la ragazza è ancora incerta, soprattutto dopo che è stato rivelato che la sua gemella Mae (sempre la Stenberg) non è solo una sorella, ma l’altra metà di una diade della Forza. Se a ciò si aggiungono le anticipazioni su un giovane Yoda e sul misterioso Darth Plagueis, è chiaro che la Headland aveva molti fili da tirare prima che la serie giungesse al termine.

Tutti gli episodi della Stagione 1 di The Acolyte sono disponibili in streaming su Disney+. Per salvare uno degli show più singolari di Star Wars, visitate la petizione su Change.org e la pagina #RenewTheAcolyte.

Tim Burton non ha fatto Beetlejuice Beetlejuice per soldi: “Non ho nemmeno guardato il primo film per prepararmi”

In occasione della presentazione alla stampa del Festival di Venezia di Beetlejuice Beetlejuice, Tim Burton ha dichiarato che, realizzando un sequel del suo classico, non si era prefissato di fare un film “per soldi” – in effetti, non ha nemmeno rivisto l’originale prima di iniziare a girare il sequel.

Parlando della realizzazione di un secondo capitolo 35 anni dopo il suo originale cult del 1988, Burton ha rivelato: “E non l’ho nemmeno guardato prima di farlo!” “Non volevo fare un grande sequel per soldi o cose del genere, volevo farlo per motivi molto personali”, ha continuato Burton. “Come ho detto, non ho guardato il primo film per prepararmi a questo. Ne ricordavo lo spirito e mi ricordavo di tutti qui”.

Venezia 81: le foto di Tim Burton e il cast che arrivano al lido per Beetlejuice Beetlejuice

In conferenza, Tim Burton era in compagnia di Michael Keaton, Winona RyderCatherine O’Hara di ritorno per il sequel, e ai nuovi arrivati Jenna Ortega, Monica Bellucci, Justin Theroux e Willem Dafoe.

Burton ha anche detto che negli ultimi anni era diventato “disilluso dall’industria cinematografica” e aveva capito che, se voleva fare un altro film, doveva “farlo col cuore”. “Quando invecchi, a volte la tua vita prende una piega diversa e mi sono un po’ perso”, ha detto. “Quindi, per me, questo film è stato un momento di rivitalizzazione, un ritorno alle cose che amo fare, al modo in cui amo farle e con le persone con cui amo farle”.

Jeremy Allen White offre un aggiornamento su The Bear – Stagione 4

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Nel corso di una recente intervista con Esquire, Jeremy Allen White ha parlato della quarta stagione di The Bear e di quando si prevede l’inizio delle riprese della prossima serie. La terza stagione di The Bear è stata trasmessa in anteprima a giugno di quest’anno, nell’ambito di un’estate televisiva ricca di episodi, tra cui House of the Dragon, The Boys e The Acolyte.

Le prime due stagioni di The Bear sono tra le più apprezzate nella storia della televisione, con una valutazione del 100% e del 99% da parte della critica su Rotten Tomatoes, e anche se la terza stagione ha subito un calo al 90%, i fan sono ancora ansiosi di vedere il prossimo capitolo della storia di Carmy. White ha fornito un aggiornamento proprio su questo aspetto parlando con Esquire, che gli ha chiesto quando la quarta stagione di The Bear avrebbe iniziato le riprese:

“Non so esattamente quando. So che non sarà prima del prossimo anno. Immagino all’inizio del prossimo anno, una data di inizio simile a quella degli ultimi due anni: Febbraio/marzo”.

Anche se all’inizio potrebbe essere deludente sapere che le riprese di The Bear non inizieranno prima dell’anno prossimo, questo non farebbe perdere tempo allo show e permetterebbe di avere tutto il tempo necessario per montarlo e prepararlo per l’uscita nel 2025. Molti show di supereroi o di grandi opere richiedono mesi di riprese e ancora più tempo in post-produzione per lavorare sugli effetti visivi e sulla CGI. Uno show come The Bear richiede una frazione del lavoro rispetto a qualcosa di Marvel, Star Wars o Game of Thrones. Anche se potrebbe essere un mese o due in ritardo rispetto all’uscita estiva standard a cui i fan sono abituati, se The Bear inizierà le riprese nella finestra di febbraio o marzo menzionata da White, ci si può aspettare più tempo a Chicago nel 2025.

L’academy ama The Bear

The Bear 3 jeremy allen white

Il mese scorso, quando sono state annunciate le nomination agli Emmy, The Bear ha battuto l’ennesimo record di serie comica più nominata di sempre, con uno shopping di 23 candidature. Tra gli interpreti che hanno ricevuto una nomination agli Emmy figurano Jeremy Allen White e Ayo Edibiri nei ruoli principali, Lionel Boyce, Ebon Moss-Bachrach e Liza Colón-Zayas in quelli secondari, mentre una lista stellare di attori ospiti ha ricevuto nomination, tra cui Jon Bernthal, Bob Odenkirk, Will Poulter, Jamie Lee Curtis e Olivia Colman. Christopher Storer ha ricevuto nomination anche per la scrittura e la regia, mentre Ramy Youssef ha ottenuto un riconoscimento per la regia. La quarta stagione di The Bear non ha ancora una data di uscita ufficiale.

Corti in Cortile, il Cinema in breve XVI edizione: dall’11 al 15 settembre 2024

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Giunto alla sua XVI edizione, il Festival internazionale del cortometraggio Corti in Cortile, il Cinema in breve torna a Catania, sempre al Palazzo della Cultura, dall’11 al 15 settembre 2024.

Il Festival, sotto la direzione artistica di Davide Catalano, inserito nella rassegna Catania Summer Fest 2024 e co-organizzato dall’Associazione Visione Arte, dal Comune di Catania e riconosciuto e finanziato dall’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, avrà quest’anno anche il patrocinio dell’Accademia delle Belle Arti di Catania e di Giffoni.

Forte del successo della passata edizione, si svolgerà anche quest’anno, nel corso della manifestazione, il Film Market, il primo networking per gli operatori dell’industria del cinema del Sud Italia, un’opportunità reale, per tutti gli operatori dell’industria cinematografica e per gli aspiranti tali, di entrare in contatto con chi lavora in quest’ambito, sia esso la distribuzione, la produzione, il product placement, i finanziamenti pubblici o la scrittura per il cinema.

Corti in Cortile, il Cinema in breve torna a Catania, sempre al Palazzo della Cultura, dall’11 al 15 settembre 2024.

Degli oltre 100 cortometraggi pervenuti, ne verranno selezionati una ventina, che, nel corso delle serate del 13, 14 e 15 settembre verranno proiettati e votati sia dalla giuria popolare degli astanti che da una speciale giuria di qualità. Al vincitore dell’edizione 2024 di Corti in Cortile, il Cinema in breve un anno di distribuzione su Prime Video e uno stage in una casa di produzione tra quelle aderenti quest’anno alla manifestazione.

Come da tradizione, infine, non mancheranno laboratori, panel e masterclass, oltre a un interessante incontro e dibattito sul tema dei migranti, frutto della collaborazione con Refugees Welcome Italia, organizzazione indipendente che promuove la mobilitazione dei cittadini e delle cittadine per favorire l’inclusione sociale di persone rifugiate e migranti.

Venezia 81: le foto di Tim Burton e il cast che arrivano al lido per Beetlejuice Beetlejuice

Il cast e Tim Burton sono arrivati al lido per presentare questa sera Beetlejuice Beetlejuice.  Il visionario regista è accompagnato dal cast di protagonisti composto da Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci, Jenna Ortega e Willem Dafoe. Ecco tutte le foto del loro arrivo al lido: 

Beetlejuice Beetlejuice sarà presentato in anteprima mondiale mercoledì 28 agosto 2024 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata di apertura della 81. Mostra Internazionale d’Arte CinematograficaWarner Bros. Pictures presenta il sequel di Beetlejuice che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 5 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Beetlejuice 2 è l’atteso ritorno di uno dei personaggi più iconici del cinema di Tim Burton, ma anche la felice conferma dello straordinario talento visionario e della maestria realizzativa di uno dei più affascinanti autori del suo tempo – dichiara il Direttore Alberto Barbera – La Biennale di Venezia è onorata e fiera di poter ospitare la prima mondiale di un’opera che è una sorprendente altalena di immaginazione creativa e trascinante ritmo allucinatorio”.

Sono entusiasta – ha dichiara Tim Burton – Significa molto per me avere la prima mondiale di questo film alla Mostra di Venezia”.

La trama di Beetlejuice 2

Nel 2024 Lydia Deetz conduce un talk show televisivo soprannaturale di successo, Ghost House, ma al tempo stesso si è allontanata dalla figlia, Astrid, da quando l’ex marito e padre della ragazza, Richard, è morto in una spedizione in Amazzonia. Negli ultimi tempi inoltre Lydia soffre di visioni di Beetlejuice, il fantasma che cercò di sposarla trentasei anni prima, e al contempo porta avanti una relazione sentimentale col suo manager Rory. Un giorno la matrigna di Lydia e nonna di Astrid, Delia (ormai un’artista internazionale di successo), informa la figliastra che suo padre, Charles, è morto in seguito all’attacco di uno squalo. Le due donne e Astrid si recano quindi a Winter River, nella famosa “Casa dei Fantasmi”, per il funerale di Charles. Qui Astrid, che disprezza il lavoro della madre poiché non crede ai fantasmi, scopre il plastico dove è rinchiuso il famigerato Beetlejuice; questo evento causa l’inaspettata ira della madre, che le vieta di pronunciare quel nome per tre volte, in modo da non evocarlo, ma senza spiegarle il motivo. In seguito, Rory propone a Lydia di sposarlo per Halloween e lei accetta, seppur con qualche esitazione. Nel frattempo Astrid si imbatte in un ragazzo del posto, Jeremy Frazier, che passa il tempo in una casa sull’albero in cortile e con cui inizia una relazione sentimentale; Jeremy in seguito la invita a trascorrere Halloween con lui. Intanto, nel mondo dei morti, Beetlejuice porta avanti un’agenzia ultraterrena di bio-esorcismo, assistito da Bob, un ansioso fantasma con la testa rimpicciolita. Poco tempo dopo l’ex moglie di Beetlejuice, Delores, si risveglia e ricompone il suo corpo; essendo una “succhia-anime”, compie una serie di omicidi, prosciugando le anime dei morti alla ricerca dell’ex marito. Quest’ultimo, venuto a conoscenza del ritorno della sua ex tramite il detective dell’oltretomba Wolf Jackson, spiega a Bob la sua storia: lui e Delores si erano incontrati durante la peste nera in Italia, ma la donna era la leader di una setta di credenti nell’immortalità e avvelenò Beetlejuice come parte di un rituale; questi per ripicca l’aveva fatta a pezzi con un’accetta prima di soccombere al veleno. Dopo aver appreso della morte di Charles Deetz e del ritorno di Lydia a Winter River, Beetlejuice decide di perseguitarla nuovamente per sposarla e avere così il suo agognato lasciapassare per il mondo dei vivi. La sera di Halloween Astrid scopre di aver ereditato le capacità psichiche di sua madre, rendendosi conto che Jeremy è in realtà un fantasma, che riesce a convincerla ad aiutarlo a tornare nel regno dei vivi: sfortunatamente il ragazzo aveva ucciso i suoi genitori ventitré anni fa, prima di morire accidentalmente fuggendo dalla polizia, e inganna Astrid affinché lei prenda il suo posto nel regno dei morti. Lydia, avendo appreso da un agente immobiliare che la casa di Jeremy è il luogo del delitto e che dovrebbe essere disabitata, si precipita all’abitazione ma non riesce a fermarli; la donna è dunque costretta nuovamente a evocare con riluttanza Beetlejuice e stringere un patto con lui: Beetlejuice aiuterà Lydia a entrare nel regno dei morti e salvare sua figlia e lei in cambio lo sposerà, dandogli così la possibilità di sfuggire a Delores. Una volta nel regno dei morti, Jeremy si prepara a timbrare il suo passaporto per scambiare la vita di Astrid con la sua e mandare quest’ultima sul “Treno delle Anime”, ma a sorpresa viene spedito all’inferno dallo stesso Beetlejuice; Astrid e Lydia invece si ricongiungono e riescono a tornare nel regno dei vivi grazie all’aiuto dello spirito di Richard, che lavora come dipendente alla stazione del Treno delle Anime. Nel frattempo Delia decide di realizzare un’opera tragica dedicata alla morte del marito, in modo da aumentare la propria influenza e raggiungere maggior fama; finisce però per essere uccisa da due aspidi, comprati con la falsa conferma che erano stati sdentati e resi innocui. Arrivata nell’aldilà, Delia evoca Beetlejuice per aiutarla a trovare Charles; lui accetta, a patto che Delia lo aiuti a ritrovare Lydia. Intanto Astrid e Lydia raggiungono la chiesa dove la donna dovrebbe sposarsi con Rory; tuttavia Beetlejuice, imbucatosi al matrimonio grazie allo spirito di Delia, usa un siero della verità su Rory e costringe l’uomo ad ammettere di non aver mai creduto nelle capacità di Lydia e di averla voluta sposare solo per i soldi, cosa che porta la donna a stenderlo con un potente pugno. Beetlejuice si prepara a sposare Lydia, quando arriva Wolf, che interrompe la cerimonia nel tentativo di arrestarlo, salvo poi finire congelato dal demone assieme ai suoi colleghi; subito dopo arriva Delores in cerca di vendetta, ma grazie all’intervento di Astrid e del fantasma di Delia, viene divorata da un verme delle sabbie insieme a Rory. Beetlejuice vorrebbe dunque continuare col matrimonio forzato, ma Astrid riesce a fermarlo dimostrando che l’accordo stretto con la madre è nullo: Beetlejuice ha portato Lydia illegalmente nell’oltretomba, violando le regole vigenti. Beetlejuice viene quindi rimandato nel mondo dei morti mentre Delia, dopo aver detto addio a Lydia e Astrid ed essere stata riportata nell’oltretomba da Wolf, si riunisce con Charles davanti alla stazione del Treno delle Anime. Mentre tutto torna alla normalità, Lydia interrompe la sua carriera di medium televisiva per trascorrere più tempo con Astrid; tuttavia la donna si ritrova perseguitata nei suoi sogni da Beetlejuice, il quale non intende darle tregua.

Se un albero cade in una foresta: recensione della serie Netflix

Se un albero cade in una foresta: recensione della serie Netflix

Un antico detto coreano recita: “Una pietra lanciata con noncuranza può uccidere una rana”. E, riflettendoci, almeno una volta nella nostra vita, tutti siamo stati quella rana, tanto ingenua e malcapitata. A tutti è successo, per esempio, di sentirsi schiacciati e tormentati dal senso di colpa per qualcosa che crediamo dipendesse da noi, che avremmo potuto e dovuto evitare con tutte le nostre forze. Che si tratti del dolore inflitto a una persona cara, di un fallimento a scuola o sul lavoro, o semplicemente dell’aver permesso alla persona sbagliata di incrociare il nostro cammino.

Tutti ci siamo trovati a fare i conti con il peso estenuante dei “se” e dei “ma”, chiedendoci ossessivamente: “Perché, fra tutti, è successo proprio a me?”. Perché quella pietra ha colpito proprio me? Ed è su questa profonda riflessione che si basa la trama del nuovo mystery thriller di Netflix Se un albero cade in una foresta (titolo internazionale The Frog, appunto), un’intensa e angosciante miniserie sudcoreana creata da Mo Wan-il e Son Ho-young. La serie – composta da 8 episodi di circa un’ora ciascuno – è disponibile dal 23 agosto 2024 su Netflix

Due assassini, una cacciatrice e… innumerevoli rane

Se un albero cade in una foresta si sviluppa attraverso una intricata rete di narrazioni interconnesse, in cui due storie in particolare, apparentemente distanti nel tempo e nello spazio, sono tragicamente legate da un inesorabile sistema di causa-effetto.

Se un albero cade in una foresta Netflix
The Frog – Se un albero cade in una foresta | In foto l’attore Kim Yun-seok nel ruolo di Jeon Yeong-ha in compagnia del bambino.

La prima storia è ambientata all’inizio degli anni 2000 e segue il drammatico destino di Koo Sang-joon (Yoon Kye-sang). Insieme alla sua amata famiglia, Sang-joon gestiva una piccola locanda in campagna, il Lakeview Motel, nel quale aveva investito tutti i suoi risparmi e le speranze di un futuro più stabile e sereno. Gli affari andavano bene e la vita scorreva serena, finché l’arrivo di un omicida non sconvolse radicalmente le loro esistenze. Questo incontro fatale iniziò a logorare profondamente la loro quotidianità: Sang-joon cadde in un vorticoso senso di colpa per aver inconsapevolmente ospitato un assassino; sua moglie Seo Eun-gyeong (Ryu Hyun-kyung) finì in depressione dopo aver assistito all’orrore di un cadavere smembrato nella loro pensione, e il loro figlio adolescente iniziò a subire bullismo e minacce da parte dei suoi compagni. Come se non bastasse, il motel scivolò lentamente verso il fallimento, trascinando la famiglia in una spirale di disperazione e autodistruzione.

La seconda storia, invece, si svolge vent’anni dopo la prima. Jeon Yeong-ha (Kim Yun-seok) è un tranquillo uomo di mezza età che gestisce un’accogliente casa vacanze immersa nel bosco. In un giorno d’estate, Yeong-ha si ritrova a dover ospitare per una notte una enigmatica visitatrice, Yoo Seong-a (interpretata dall’attrice Go Min-si, celebre per il suo ruolo in Sweet Home), e il suo bambino, Ha Si-hyeon. Quando la giovane donna va via l’indomani senza dire una parola, Yeong-ha è assalito dalla paura e da terribili dubbi: la telecamera di sicurezza ha ripreso la donna mentre partiva senza il bambino, il bagno puzza di candeggina e ci sono tracce di sangue nella stanza. Che fine ha fatto il bambino? Cosa è successo quella notte? Dopo ciò che è accaduto anni prima al Lakeview Motel, Yeong-ha riuscirà ad andare dalla polizia… per denunciare un omicidio?

The Frog: tra disperazione, follia e filosofia

“Se un albero cade in una foresta e non c’è nessuno nei paraggi che possa sentirlo, fa rumore?”. È con questa domanda, recitata a turno da diversi personaggi, che si apre ciascuno degli otto episodi della serie. Una domanda all’apparenza semplice e innocente, ma che in realtà nasconde un profondo e complesso interrogativo, formulato originariamente dal filosofo e teologo irlandese George Berkeley per mettere in discussione i fondamenti della percezione, della scienza e dell’esistenza stessa. Secondo Berkeley, la risposta a quella domanda era inequivocabile: l’albero farebbe rumore solo se qualcuno fosse lì a percepirlo. Per lui, “esse est percipi”, cioè ogni cosa esiste solo se percepita.

Se un albero cade in una foresta Kim Yun-seok Park Chan-yeol
The Frog – Se un albero cade in una foresta | In foto l’attore Kim Yun-seok (Jeon Yeong-ha) e Park Chan-yeol (Gi-Ho).

Tuttavia, il thriller diretto da Mo Wan-il e Son Ho-young sembra suggerire al pubblico una visione ben diversa. Per quanto silenzioso e isolato, ogni minimo o grande avvenimento raccontato all’interno della storia partecipa inevitabilmente alla realizzazione (e alla distruzione) degli eventi. Anche ciò che sembra passare inosservato contribuisce dunque a plasmare il destino dei personaggi e a costruire un complesso tessuto di cause ed effetti, in cui il confine tra bene e male, giusto e sbagliato, diventa sempre più labile e confuso, fino a sfidare la nostra morale e comprensione della realtà.

A questa riflessione filosofica si aggiunge quella menzionata in precedenza, che dà il titolo internazionale alla serie, The Frog. Il proverbio coreano della rana, a cui si fa riferimento, viene esplicitato e spiegato nel penultimo episodio dal nuovo capo della polizia di Hosumaeul, Yoon Bo-min, interpretata dalla talentuosa e celebre attrice Lee Jung-eun (nota per i suoi ruoli in Parasite, A Taxi Driver, Madre). Soprannominata “la Cacciatrice”, Yoon Bo-min è un personaggio fondamentale che funge da ponte tra il passato e il presente, riuscendo a risolvere i due casi centrali della trama sia come giovane poliziotta alle prime armi sia come comandante esperta e disincantata.

La sua capacità di vedere oltre l’apparenza e di collegare i fili invisibili che legano gli eventi la rende lo strumento risolutivo della storia, in grado di chiudere il cerchio della giustizia in modo impeccabile. Sviluppando una terza linea narrativa che si intreccia perfettamente con le due storie principali, il personaggio di Yoon Bo-min contribuisce quindi a creare un’unica narrazione coerente. Inoltre, attraverso la sua indagine, il passato e il presente si fondono, rivelando come le azioni, i traumi e le decisioni del passato continuino ad avere inesorabilmente conseguenze sul presente.

Se un albero cade in una foresta Kim Yun-seok
The Frog – Se un albero cade in una foresta | In foto l’attore Kim Yun-seok nel ruolo di Jeon Yeong-ha.

Un thriller che merita una possibilità

Al di là di una prima parte un po’ troppo lenta e confusa, che conferisce alla serie un ritmo irregolare e talvolta difficile da seguire, Se un albero cade in una foresta si rivela un interessante mix di crime poliziesco, thriller psicologico e dramma familiare. La regia è meticolosa e ben calibrata, creando un’atmosfera intensa e immersiva che cattura lo spettatore fin dal primo episodio. L’ambientazione è suggestiva, con gli spazi che assumono quasi un ruolo da protagonisti, riflettendo l’apparente quiete o la crescente tensione del momento.

La fotografia e l’uso dei colori sono studiati con attenzione: toni forti e bilanciati amplificano l’impatto visivo e creano contrasti significativi, come il caldo-rosso del sangue e delle luci in opposizione al freddo-blu degli abiti e dell’atmosfera, generando una caotica dinamica visiva che riflette le emozioni e anticipa le intenzioni dei protagonisti. Inoltre, anche la colonna sonora svolge un ruolo cruciale nella gestione dello stress emotivo e dell’angoscia, accentuando abilmente i momenti di suspense e dramma con una musica che accompagna lo spettatore in modo efficace.

In altre parole, Se un albero cade in una foresta è una serie accattivante e ben strutturata che, pur attingendo ai cliché del genere, riesce a emergere nel vasto e variegato catalogo di Netflix come un thriller avvincente e incisivo, arricchito da toni moraleggianti. La serie, inoltre, si distingue per la sua capacità di esplorare temi complessi e universali, come la responsabilità, il pentimento e le ripercussioni delle proprie scelte, oltre a trattare il trauma familiare e la vendetta. Attraverso una trama che intreccia ingiustizia e follia omicida, si sfida dunque il pubblico a confrontarsi con le proprie paure e concezioni morali, offrendo così un’esperienza coinvolgente che va oltre il semplice intrattenimento.

Sigourney Weaver conferma un suo ruolo in The Mandalorian & Grogu

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L’universo di Star Wars tornerà sul grande schermo nel 2026 con The Mandalorian & Grogu, un nuovo film che prosegue gli eventi della serie di successo Disney+ The Mandalorian. Alcuni filmati del film sono stati proiettati ai partecipanti al D23 Expo di quest’anno, ma molti dettagli sul progetto sono rimasti un mistero. Ora conosciamo però un nuovo aspetto di The Mandalorian & Grogu: l’attrice nominata all’Oscar Sigourney Weaver ha confermato di avere un ruolo nel progetto in una recente intervista a Deadline.

Avrò un ruolo in The Mandalorian & Grogu”, ha rivelato la Weaver. “Ho incontrato Grogu per la prima volta l’altro giorno. Lo girerò prima di andare a Londra per The Tempest alla fine dell’anno”. Al momento, però, non è ancora noto il ruolo che la Weaver interpreterà, ma la sua presenza nel film farà di certo felici i fan della saga e rappresenta un’aggiunta particolarmente importante per il franchise.

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The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

Favreau sta producendo il film insieme alla presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy e Filoni, CCO della Lucasfilm ed ex direttore supervisore dell’amata serie animata “Star Wars: The Clone Wars“. “Ho amato raccontare storie ambientate nel ricco mondo creato da George Lucas”, ha detto in precedenza Favreau. “La prospettiva di portare il mandaloriano e il suo apprendista Grogu sul grande schermo è estremamente emozionante”.

La serie di tre stagioni The Mandalorian è stata generalmente ben accolta da fan e critici. Una quarta stagione è già in fase di sviluppo presso Lucasfilm, con l’obiettivo di riallacciarsi agli eventi di Ahsoka e di altri show Disney+ di Star Wars.

Si sa molto poco del film, incluso il suo posizionamento nella cronologia di “The Mandalorian” e chi altro dovrebbe recitare oltre a Pascal. Tuttavia, la star di “Alien” Sigourney Weaver si è unita al film, anche se i dettagli sul suo personaggio sono ancora segreti. The Mandalorian & Grogu uscirà nelle sale il 22 maggio 2026.

Chris Pine nel cast del film italiano “Il rapimento di Arabella”

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Chris Pine nel cast del film italiano “Il rapimento di Arabella”

Chris Pine si è unito al cast del lungometraggio Il rapimento di Arabella con un ruolo in lingua italiana. Scritto e diretto dalla regista Carolina Cavalli come opera seconda dopo il suo debutto con il lungometraggio “Amanda”, il film è descritto come un “dramedy” che racconta la storia di una giovane donna convinta di essere la versione sbagliata di sé stessa. Benedetta Porcaroli, che è apparsa in “Amanda”, collaborerà nuovamente con la Cavalli, questa volta per interpretare Holly, una giovane a disagio nel suo corpo. Un incontro casuale con un bambino di 7 anni le farà però cambiare idea.

La produzione inizierà questa settimana nel Nord Italia e al momento non è noto quale ruolo Chris Pine andrà a ricoprire all’interno del film. L’attore, che parla anche spagnolo, ha dichiarato alla rivista spagnola Vanidades all’inizio dell’anno che sta imparando l’italiano e che a volte confonde le parole tra le due lingue. All’inizio del mese, invece, Variety ha rivelato in esclusiva che Il rapimento di Arabella era già in lavorazione dopo il successo di “Amanda”.

Penso che le persone sole che si uniscono per risolvere un problema abbiano già risolto quello più grande, ed è questo che mi rende felice di questa storia”, ha detto Cavalli a Variety tre settimane fa. L’amministratore delegato di The Apartment Annamaria Morelli ha aggiunto: “Il secondo film di Carolina è perfettamente in linea con la mia visione di The Apartment per il futuro. Da un lato, continuerò a seguire le linee per cui la società è conosciuta, ovvero produzioni di alto livello che coinvolgono i migliori talenti italiani come Paolo Sorrentino, Luca Guadagnino, ecc. e anche grandi coproduzioni internazionali e IP internazionali di prim’ordine”.

Jenna Ortega rivela di aver sostenuto un provino per Dune di Denis Villeneuve

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Dallo spinoff Mercoledì della Famiglia Addams a Scream fino al prossimo Beetlejuice Beetlejuice, Jenna Ortega è ad oggi stata associata ad alcuni franchise piuttosto importanti. Come rivela una nuova intervista dell’attrice a BuzzFeed Puppy Interview, l’attrice ha quasi annoverato un gigante della fantascienza tra questi. Jenna Ortega ha infatti raccontato di aver fatto un’audizione per un ruolo nel film live-action Dune di Denis Villeneuve. Sebbene non sia chiaro quale fosse il ruolo esatto per cui era in lizza, l’attrice ha lasciato intendere che si trattava del ruolo di Chani, una parte che alla fine è andata a Zendaya.

Ho fatto il provino per Dune quando avevo circa quindici anni. Ricordo che ero una grande fan di quel film e del franchise e di tutto il resto, ed ero davvero entusiasta di quel colloquio, perché Denis è uno dei miei registi preferiti. Credo fosse per Chani. Penso che fosse per il ruolo di Zendaya… ma non lo dicevano. Era tutto molto segreto”. Come sempre in questi casi, ai fan resta la possibilità di provare ad immaginare come sarebbe stato se ci fosse stata Jenna Ortega nel ruolo della fremen Chani.

Dune - Parte Due Zendaya
Zendaya nel ruolo di Chani in una scena di Dune – Parte Due. Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.
Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures

Ci sarà un Dune 3?

Dopo l’uscita di quest’anno di Dune: Parte Due, i fan sono curiosi di sapere se e come il franchise continuerà sul grande schermo. Villeneuve ha dichiarato che esiste una sceneggiatura per il terzo film, Dune: Messiah, e che si sta concentrando sulla migliore realizzazione possibile del materiale di partenza. I fan hanno ipotizzato che Dune: Messiah uscirà il 18 dicembre 2026, data che attualmente è stata fissata dalla Warner Bros. per un film al momento non identificato.

Sto lavorando a quattro sceneggiature diverse – so che Dune: Messiah sarà una di queste, non so se sarà la prossima o la seconda”, ha dichiarato Villeneuve in un’intervista rilasciata all’inizio di quest’anno. “Il mio compito era quello di cercare di mantenere vivo il più possibile lo spirito di Frank Herbert – l’intero significato di Dune diventa chiaro con Dune: Messiah”. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni a riguardo.

Tutto quello che sappiamo su Beetlejuice Beetlejuice con Jenna Ortega

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder(Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

La sinossi del film recita: “Beetlejuice è tornato! Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che si stanno creando in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso ritorni per scatenare il suo marchio di caos”.

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar(Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street). 

Vi sono poi il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan(Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

Spider-Man 4: nuovi aggiornamenti su quando il film potrebbe arrivare nei cinema

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È un po’ difficile credere che Sony Pictures/Marvel Studios non abbiano ancora confermato ufficialmente che uno Spider-Man 4 è in arrivo, se si considera la quantità di voci che si sono rincorse nell’ultimo anno o giù di lì. I fan speravano in qualche aggiornamento al SDCC, ma è facile dimenticare che qualsiasi notizia su Spidey sarebbe arrivata prima dal campo della Sony; quindi, un grande annuncio nella Hall H era sempre improbabile.

Dovremmo sentire qualcosa abbastanza presto, ma per ora sono arrivate nuove indiscrezioni riguardo a quando il film potrebbe arrivare nei cinema! Secondo Daniel Richtman, la produzione dovrebbe iniziare l’anno prossimo e il film dovrebbe arrivare nelle sale nel luglio del 2026, dunque tra Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars. Richtman ritiene che questo sia un buon indizio del fatto che Spider-Man 4 sarà un altro film incentrato sul Multiverso.

Abbiamo sentito notizie contrastanti a questo proposito, ma se sono esatte, sembra che Tom Rothman della Sony abbia ottenuto ciò che voleva! Precedenti indiscrezioni hanno affermato che Rothman e il capo dei Marvel Studios Kevin Feige hanno avuto dei disaccordi per quanto riguarda la trama generale, con quest’ultimo che sperava di ridimensionare gli elementi del Multiverso per una storia più piccola. Rothman, invece, si dice che voglia capitalizzare il successo di No Way Home riportando addirittura Tobey Maguire e Andrew Garfield nei rispettivi ruoli di Peter Parker. Non sappiamo se ciò avverrà, ma nel mentre attendiamo conferma sulla possibile uscita nell’estate 2026.

Tobey Maguire Spider-Man: No Way Home

Cosa sappiamo su Spider-Man 4?

Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ in Spider-Man 4. Si dice che Sydney Sweeney interpreterà Black Cat, mentre è stato ampiamente riportato – ma non confermato – che Charlie Cox, Vincent D’Onofrio e Paul Rudd appariranno come Daredevil, The Kingpin e Ant-Man.

Per quanto riguarda chi potrebbe dirigere Spider-Man 4, sono molti i nomi che circolano in rete. Tra questi, Justin Lin (Fast & Furious), Drew Goddard (The Cabin in the Woods) e, più recentemente, Adil El Arbi e Bilall Fallah di Ms. Marvel e Adam Wingard, regista di Godzilla x Kong: The New Empire.

Per quanto riguarda i dettagli sulla trama, questi sono pochi; l’ultima indiscrezione emersa suggerisce che il piano prevede di mettere Spidey contro gli scagnozzi di Kingpin, tra cui Shocker e lo Scorpione. Sembra che quest’ultimo acquisirà il simbionte Venom introdotto in Spider-Man: No Way Home, per poi far indossare a Peter Parker la tuta aliena nei prossimi film degli Avengers.

Spider-Man 4 non ha ancora una data di uscita confermata.

Mike Flanagan sulla possibile regia di un progetto DC Studios: “È un universo di cui mi piacerebbe far parte”

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Mike Flanagan, che si è affermato come uno dei registi horror più coerenti e celebrati del momento, ha commentato le voci secondo cui potrebbe essere in trattativa con i co-direttori dei DC Studios James Gunn e Peter Safran per dirigere un progetto del DCU. Nel marzo dello scorso anno, Deadline ha riportato che Flanagan aveva contattato lo studio con un’idea per un film su Clayface. I dettagli erano pochi, ma si diceva che “il personaggio non sarebbe stato rappresentato come un cattivo”.

Flanagan ha dichiarato in passato di voler partecipare a un progetto su Clayface, descrivendo il suo ipotetico film come un “horror/thriller/tragedia a sé stante”. All’epoca la WB non era interessata, ma si è diffusa la voce che il regista di La caduta della casa degli Usher abbia continuato a discutere con Gunn e Safran per eventuali altri progetti. Non siamo sicuri che ciò sia vero, ma Flanagan sembra aver scelto con cura le parole quando gli è stato chiesto di parlare a riguardo durante un panel al Toronto FanExpo.

Sono sempre stato un grande fan di James Gunn come persona e regista, e questo è un universo di cui mi piacerebbe assolutamente far parte”. Il rapporto di Deadline ha anche menzionato che Clayface potrebbe essere “una grande aggiunta” a The Batman – Parte 2 di Matt Reeves, anche se ha fatto notare che non c’è ancora nulla di definitivo perché la sceneggiatura è “in continuo cambiamento”.

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Non abbiamo idea di come un personaggio come Clayface possa inserirsi nell’interpretazione relativamente terra terra del mondo del Cavaliere Oscuro di Reeves, ma supponiamo che le sue abilità di mutaforma saranno abbandonate e che Basil Karlo (se si sceglierà questo personaggio) sarà significativamente reimmaginato.

I dettagli sulla trama del sequel sono rimasti un segreto ben custodito; quindi, non abbiamo idea se Clayface sarà ancora presente. Per quanto riguarda Flanagan, ci sono numerosi altri personaggi per i quali sarebbe perfetto una volta che il DCU si sarà spostato oltre la fase “Dei e Mostri”, tra cui John Constantine, Deadman o un film della Justice League Dark. Non resta che attendere e vedere se il suo coinvolgimento nei DC Studios si concretizzerà.

Shang-Chi 2: Simu Liu vuole il ritorno di Michelle Yeoh per il sequel

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La star di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, Simu Liu, spera che un volto familiare del primo film torni per il prossimo sequel. Al Fan Expo Canada, Collider ha partecipato a una tavola rotonda con la star della Marvel. Durante l’incontro, Liu ha parlato della sua speranza che Michelle Yeoh possa tornare per Shang-Chi 2. Probabilmente mancano ancora anni prima del ritorno di Ta-Lo nel MCU, ma questo non impedirà a un potenziale Vendicatore di avanzare le sue richieste in anticipo. Dopo Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, la Yeoh ha vinto un Oscar, quindi il prezzo potrebbe essere elevato. In ogni caso, sarà interessante vedere cosa si troverà davanti la prossima volta che apparirà nel MCU.

Quando abbiamo condiviso le nostre scene insieme e ho avuto l’opportunità di combattere contro di lei, è stato più che altro un combattimento di danza. Prima di tutto, ero molto nervoso e, in secondo luogo, lei è così minuta e aggraziata, e io mi sono sentito come un grosso pezzo di carne goffo che fluttuava in giro”, ha scherzato Liu. “Ha funzionato per la scena, giusto? Lei sta cercando di insegnarmi a trovare l’armonia con il mio corpo, ed è molto orientata al Tai Chi. Quindi è molto fluido, lei ti guida e io inciampo. Non ho dovuto fare molto per entrare nel personaggio e lei è fantastica. È la persona migliore con cui uscire”.

michelle yeaoh signore degli anelli
Michelle Yeoh in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli

Cosa sappiamo di Shang-Chi 2?

Shang-Chi 2 è un argomento su cui Simu Liu verrà continuamente interrogato fino all’annuncio ufficiale del progetto. In una precedente ospitata al Tonight Show Starring Jimmy Fallon, l’attore della Marvel ha dovuto parlare nuovamente del sequel. Pur non potendo divulgare i dettagli, Liu ha spiegato che la Marvel sta lavorando sodo sui prossimi progetti per il maestro del kung-fu. È chiaro che c’è qualcosa che bolle dietro le quinte, ma i Marvel Studios non sono ancora pronti a parlarne. I fan hanno teorizzato che Shang-Chi 2 potrebbe inserirsi tra Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars nella linea temporale.

Qui è dove uso tutta la ginnastica mentale possibile per rispondere a questa domanda”, ha detto Liu al conduttore. “Beh, sentite, vi dirò questo: sta sicuramente accadendo. Probabilmente dovrei iniziare con questo. La gente, sia online che di persona, mi chiede ogni giorno e mi dice ogni giorno quanto gli sia piaciuto il primo film e quanto sia stato un momento importante. Penso che ci sia così tanta buona volontà e ne sono profondamente grato. Quindi sappiate che se mi avete mandato un messaggio, se mi avete chiesto di un sequel, o se vi siete avvicinati, o in qualsiasi altro modo, lo prendo a cuore e lo apprezzo molto. Davvero. E credo di parlare a nome mio e di Destin, il nostro nuovo regista, quando dico che siamo davvero entusiasti di tornare a lavorare. Lo siamo davvero”.

Valerio Mastandrea apre il concorso Orizzonti con Nonostante

Valerio Mastandrea apre il concorso Orizzonti con Nonostante

Nonostante, di e con Valerio Mastandrea, aprirà la sezione Orizzonti dell’81. Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (Lido di Venezia, 29 agosto-7 settembre) diretta da Alberto Barbera questa sera 28 agosto in Sala Darsena.

A proposito di Nonostante, Valerio Mastandrea, alla sua seconda regia dopo Ride (2018), ha dichiarato: “Aprire il festival è aprire il film agli occhi e al cuore del pubblico. La prendo come un’occasione per liberare una storia che è stata solo mia per tanto tempo e che, spero, diventerà di tutti”.

Nonostante, interpretato anche da Dolores FonziLino MusellaGiorgio MontaniniJustin Alexandre KorovkinBarbara RonchiLuca Lionello, e con Laura Morante, sarà proiettato in prima mondiale nel pomeriggio del giorno di apertura della Mostra, mercoledì 28 agosto, in Sala Darsena, inaugurando il concorso di Orizzonti.

I produttori sono Viola Prestieri e Valeria Golino per HT FilmFrancesco Tatò e Oscar Glioti per DamocleMoreno Zani e Malcom Pagani per Tenderstories con Rai Cinema. La distribuzione italiana è BiM Distribuzione. Musiche originali di Tóti Gudnason.

La trama del film

Un uomo trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. E’ ricoverato da un po’ ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Si sta davvero bene lì dentro e anche se qualche compagno di reparto si sente intrappolato, per lui ci si può sentire anche liberi come da nessun’altra parte. Quella preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. E’ una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condizione soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare, vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando. Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Quell’incontro gli servirà ad accettare che se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c’è alcun riparo possibile.

Valerio Mastandrea

È un regista, attore e produttore, nato a Roma nel 1972. Ha lavorato con i più importanti registi italiani (Marco Bellocchio, Valeria Golino, Ettore Scola, Carlo Mazzacurati) vincendo numerosi David di Donatello. Il suo debutto alla regia Ride (2018) è stato presentato al Torino Film Festival. L’opera gli è valsa una nomination ai premi David di Donatello per il miglior regista esordiente e ha vinto il Nastro d’Argento per la migliore opera prima. Ha prodotto l’ultimo film di Claudio Caligari Non essere cattivo (2015). Recentemente ha recitato in C’è ancora domani di Paola Cortellesi (2023), uno dei cinque film italiani con il maggior incasso di sempre.

Venezia 81: al via la mostra con Tim Burton e Beetlejuice Beetlejuice

Beetlejuice Beetlejuice, diretto dal visionario regista Tim Burton, con Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, Monica Bellucci, e con Jenna Ortega, e Willem Dafoe, è il film d’aperturaFuori Concorso, dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (28 agosto–7 settembre 2024).

Beetlejuice Beetlejuice sarà presentato in anteprima mondiale mercoledì 28 agosto 2024 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata di apertura della 81. Mostra Internazionale d’Arte CinematograficaWarner Bros. Pictures presenta Beetlejuice Beetlejuice che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 5 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Beetlejuice Beetlejuice è l’atteso ritorno di uno dei personaggi più iconici del cinema di Tim Burton, ma anche la felice conferma dello straordinario talento visionario e della maestria realizzativa di uno dei più affascinanti autori del suo tempo – dichiara il Direttore Alberto Barbera – La Biennale di Venezia è onorata e fiera di poter ospitare la prima mondiale di un’opera che è una sorprendente altalena di immaginazione creativa e trascinante ritmo allucinatorio”.

Sono entusiasta – ha dichiara Tim Burton – Significa molto per me avere la prima mondiale di questo film alla Mostra di Venezia”.

Il film Beetlejuice Beetlejuice

Winona Ryder beetlejuice 2

Beetlejuice è tornato! Il regista candidato all’Oscar Tim Burton, e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice, l’atteso sequel del pluripremiato Beetlejuice (1988). Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che stanno nascendo in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso torni nuovamente per scatenare il suo caos.

Tim Burton, che ha creato un suo genere personale, dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Mercoledì), una storia di Gough & Millar e Seth Grahame-Smith (LEGO Batman – Il film) basata sui personaggi creati da Michael McDowell e Larry Wilson. I produttori del film sono Marc Toberoff, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Tommy Harper e Tim Burton, con Sara Desmond, Katterli Frauenfelder, Gough, Millar, Larry Wilson, Laurence Senelick e Brad Pitt alla produzione esecutiva.

Tra i collaboratori di Burton dietro le quinte figurano anche il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (BelfastAssassinio sull’Orient Express), lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in WonderlandSweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet StreetIl mistero di Sleepy Hollow), il premio Oscar supervisore creativo degli effetti speciali per le creature e del trucco speciale FX Neal Scanlan (Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet StreetLa fabbrica di cioccolato), il supervisore agli effetti visivi, vincitore del BAFTA, Angus Bickerton (House of the DragonDark Shadows) e il compositore candidato all’Oscar Danny Elfman (Big FishNightmare Before ChristmasBatman), così come la truccatrice e parrucchiera vincitrice dell’Oscar Christine Blundell (Topsy-Turvy – Sottosopra).

Clara Soccini si esibirà durante la Cerimonia d’apertura di Venezia 81

La cantautrice e attrice italiana Clara, protagonista dell’ultima edizione del Festival di Sanremo e fra i personaggi più amati della serie tv Mare fuori, si esibirà durante la cerimonia d’apertura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, mercoledì 28 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), che avrà inizio alle ore 19.

Tutto quello che c’è da sapere su Clara Soccini

Clara Soccini, in arte Clara, nasce nel 1999 nella provincia di Varese e, dopo essersi avvicinata giovanissima al mondo della moda, coltiva la passione che aveva per la musica fin da bambina nel 2020. Dopo una prima collaborazione con l’artista Nicola Siciliano, pubblica i suoi primi quattro singoli ufficiali.

Inizia così a sperimentare con la propria voce e far conoscere la sua personalità, confermata anche dal debutto nel mondo cinematografico nella serie tv campione d’incassi Mare fuori, dove interpreta Giulia/Crazy J. All’interno della serie Clara mantiene la sua identità da musicista con il suo brano “Origami all’alba”, certificato triplo disco di platino, per mesi stabile in Top 20 nelle classifiche Fimi/Gfk e Spotify Italia. Il 28 aprile 2023 è uscito il singolo “Cicatrice”, seguito dalle collaborazioni nei brani “Replay” di MV Killa e “Un milione di notti” di Mr Rain (disco di platino).

Vincitrice di Sanremo Giovani 2023 con il brano “Boulevard”, ha partecipato in gara al 74° Festival di Sanremo con “Diamanti grezzi” (disco di platino) e a febbraio ha vestito nuovamente i panni di Crazy J nella quarta stagione di “Mare fuori”, per la quale ha scritto l’inedito “Ragazzi fuori” (disco d’oro), canzone contenuta nel suo album d’esordio, “PRIMO” (disco d’oro). A ottobre sarà in tour per la prima volta con un live tutto suo a Roma, Bari, Napoli, Firenze, Padova e Milano.

Nosferatu: una nuova immagine mette in luce la Ellen Sutter di Lily-Rose Depp

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Il recente teaser di Nosferatu di Robert Eggers ha lasciato i fan dell’horror assetati di saperne di più, e si dice che un secondo trailer potrebbe essere dietro l’angolo. Nel frattempo, Focus Features ha pubblicato un nuovo fotogramma con Lily-Rose Depp nei panni di Ellen Sutter.

Il fotogramma mostra la tormentata Ellen con il sangue che le esce dagli occhi e dalla bocca. A meno che non si tratti di uno spoiler piuttosto significativo (a seconda della direzione che prenderà la storia, potrebbe diventare lei stessa un vampiro), diremmo che si tratta di una sequenza di sogno o di una visione.

Il primo trailer ha tenuto per lo più nascosto il nobile non-morto di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, a parte un rapidissimo scorcio del vampiro che affonda le zanne nel collo di una sfortunata vittima, e un altro mentre si gira lentamente per affrontare la telecamera. Il prossimo sguardo al film svelerà completamente il mostro? Diremmo che lo terranno nascosto il più a lungo possibile.

È stato molto difficile distinguere il design della creatura nelle inquadrature che abbiamo visto, ma Orlok è apparso almeno un po’ diverso dalle precedenti rappresentazioni del personaggio.

Durante una recente intervista, Eggers ha osservato che Bill Skarsgård si è completamente perso nel ruolo, ed era ancora più “irriconoscibile” nei panni del vampiro di quanto non lo fosse sotto le protesi che gli hanno permesso di dare vita a Pennywise nei film di It.

“Ci sono cose che sono simili a Schreck, ma sentivo che dovevamo fare qualcos’altro”, ha detto il regista di The Northman. “Fondamentalmente mi sono chiesto: ‘Che aspetto avrebbe un nobile transilvano morto per davvero?’ Bill ha perso un’enorme quantità di peso”.

“È talmente trasformato in ogni aspetto che non so se la gente gliene darà atto”, ha proseguito il regista. “Potete vedere Bill [nel ruolo di Pennywise] nel trucco di It; qui non si percepisce nessun Bill. Ha lavorato con un allenatore d’opera per abbassare la sua voce di un’ottava. Credo che la gente penserà che l’abbiamo trattato digitalmente, ma questa è la sua performance”. 

La foto dal film la trovate di seguito:

Cosa sappiamo su Nosferatu

Nosferatu è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo memorabile un ex marinaio irascibile in The Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del regista, The Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali formidabilmente cesellati.

Nosferatu è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar, nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche rifatto nel 1979 da Werner Herzog come Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il Nosferatu arriverà ora al cinema a partire dal 25 dicembre.

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Channing Tatum potrebbe rimanere nei panni di Gambit nel MCU?

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Channing Tatum potrebbe rimanere nei panni di Gambit nel MCU?

A Channing Tatum è stata data l’opportunità di assumere il ruolo di Gambit in Deadpool e Wolverine, dopo aver inizialmente perso la possibilità di interpretare l’eroico mutante quando la Disney ha acquisito gli asset della 20th Century Fox e ha posto fine al franchise degli X-Men dello studio.

Tatum ha fatto il suo debutto nel MCU nel ruolo di Remy LeBeau nel Vuoto, unendosi a Elektra, Blade e X-23 come membri della Resistenza che Wade Wilson e Logan hanno incontrato quando sono stati bloccati da Mister Paradosso.

All’inizio della giornata, Ryan Reynolds ha condiviso una scena eliminata del film che lasciava fortemente intendere che Gambit, a un certo punto, si sarebbe diretto verso la Terra-616 attraverso un “circolo di scintille Marvel”.

Tatum ha parlato di quanto gli piacerebbe avere la possibilità di riprendere il ruolo, ma è davvero qualcosa che la maggioranza dei fan vuole vedere?

Questa versione di Gambit aveva il costume, i poteri e l’accento (?) precisi del fumetto e Tatum sembrava divertirsi un mondo nel ruolo – ma la maggior parte delle sue scene erano giocate per far ridere, e mentre alcuni hanno apprezzato molto il suo ruolo di Ragin’ Cajun, altri sembrano ritenere che Tatum semplicemente non sia il più adatto per questo personaggio dopo averlo visto in azione qui.

Vi piacerebbe vedere Tatum tornare nei panni di Gambit come membro degli X-Men del MCU? Date un’occhiata ai nuovi concept art e lasciate un commento sui nostri social.

 

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Deadpool & Wolverine, il film campione d’incassi

Shawn Levy dirige “Deadpool & Wolverine”, interpretato da Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.

Kevin Feige, Ryan Reynolds, Shawn Levy e Lauren Shuler Donner producono con Louis D’Esposito, Wendy Jacobson, Mary McLaglen, Josh McLaglen, Rhett Reese, Paul Wernick, George Dewey e Simon Kinberg come produttori esecutivi. “Deadpool & Wolverine” è scritto da Ryan Reynolds & Rhett Reese & Paul Wernick & Zeb Wells & Shawn Levy. Il 26 luglio “Deadpool & Wolverine” dei Marvel Studios darà vita a una sfida tra squadre all’ultimo sangue.

The Family 2: la nuova stagione in esclusiva su Mediaset Infinity

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The Family (Aile), la dizi che ha appassionato il pubblico del day-time estivo di Canale 5 sta per concludere la sua prima stagione, in onda ogni giorno su Canale 5 (e in streaming su Mediaset Infinity) fino al gran finale previsto il 30 agosto. Per sapere cosa accadrà nella sorprendente storia d’amore tra il giovane boss Aslan (Kivanç Tatlitug) e la brillante psicologa Devin (Serenay Sarikaya), The Family 2, la seconda stagione di The Family sarà disponibile dal 2 settembre in esclusiva gratis solo su Mediaset Infinity, con un nuovo episodio ogni giorno dal lunedì al venerdì.

Dopo aver preso in mano le redini delle losche attività di famiglia, Aslan è circondato dal lusso e dal successo, ma nasconde un profondo malessere. La sua vita cambia improvvisamente quando, durante un viaggio in aereo, conosce la bellissima psicologa Devin, che lotta per superare un passato difficile. L’attrazione tra i due è immediata, ma li ha portati a dover affrontare numerosi ostacoli.

Nella seconda stagione Aslan sarà sempre più diviso tra l’amore per Devin e il legame con sua madre Hulya, determinata a separarli. La situazione si complicherà ulteriormente per la famiglia Soykan a causa dell’accusa di riciclaggio di denaro da attività illecite. Aslan combatterà per cercare di tenere unita la famiglia di fronte alle avversità.

Daredevil: Born Again, il trailer del D23 è trapelato online in una qualità migliore

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Daredevil: Born Again è stato uno dei titoli del MCU presentati al D23 all’inizio del mese e, per la gioia dei fan Marvel che non sono riusciti a recarsi ad Anaheim, è subito trapelato online.

Che ci crediate o no, non è ancora stato ritirato – come potete vedere qui – ma negli ultimi giorni è emersa sui social media una versione di qualità migliore. Anche se non è proprio come una versione ufficiale, una parte dello schermo non è più tagliata e la qualità generale dell’immagine e del suono è molto migliorata.

Di conseguenza, possiamo dare un’occhiata migliore a tutto, dai cinque cappucci dell’Uomo Senza Paura ai suoi scontri con il Punitore, Muse, Kingpin e altri ancora. Qui sotto trovate anche una clip di una versione di qualità ancora superiore del trailer di Daredevil: Born Again che, purtroppo, non è ancora trapelato nella sua interezza! Saremo sicuri di aggiornare se questa versione seguirà.

La seconda stagione di Daredevil: Al D23 è stata annunciata anche la seconda stagione di Daredevil:Born Again, e in precedenza è stato riferito che Spider-Man 4 vedrà il Wall-Crawler allearsi con Daredevil per combattere The Kingpin; tuttavia, sembra che i piani siano cambiati e che il concetto sia stato conservato per il MCU post-Secret Wars.

Parlando al D23, l’attore di Frank Castle Jon Bernthal ha commentato come ci si sente a ricevere il sostegno dei fan e come questo abbia contribuito al suo debutto nel MCU. “Un’eccitazione genuina, autentica”, ha condiviso. “Penso che se sei un fan della serie che hai visto prima, sarai un fan di questo. Penso che stiamo facendo un ulteriore passo avanti”.

“Siamo tutti qui, siamo tutti enormemente felici di stare insieme. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto e penso che se siete fan della serie, sarete enormemente felici”, ha detto l’attore di Frank Castle.

Il revival di Daredevil è interpretato da Charlie Cox, Vincent D’Onofrio, Jon Bernthal, Margarita Levieva, Michael Gandolfini, Genneya Walton, Arty Froushan, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Wilson Bethel, Jeremy Earl e Ayelet Zurer. Dario Scardapane (The Punisher) è lo showrunner.

È stato confermato che Daredevil: Born Again debutterà su Disney+ il prossimo marzo. Guardate questa nuova versione del trailer trapelato qui sotto.

Quello che sappiamo di Daredevil: Born Again

Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, le cui riprese sono concluse da poco.

I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.

I dettagli specifici della trama di Daredevil: Born Again non sono stati rivelati, ma possiamo mettere insieme un’idea approssimativa dalle foto dal set e dalle fughe di notizie sulla trama. Matt Murdock difenderà White Tiger in tribunale, The Kingpin è il sindaco di New York City (e reprime i vigilantes che odia così tanto), e The Punisher prende di mira i poliziotti corrotti che hanno cooptato il suo logo.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della serie Echo. È stato confermato che Daredevil: Born Again sarà presentato in anteprima su Disney+ il prossimo marzo.

Yellowstone: in arrivo una sesta stagione con Kelly Reilly e Cole Hauser

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Yellowstone potrebbe non essere finita con la sua quinta stagione. Nonostante il prossimo episodio sia stato inizialmente etichettato come il finale di stagione, il mega successo western di Taylor Sheridan – come rivelato da Variety – potrebbe tornare per una sesta stagione, con Kelly Reilly e Cole Hauser in trattative per un ruolo di primo piano, secondo quanto riferito da fonti di Variety.

Non ci sono ancora accordi, ma il piano prevede che Yellowstone continui oltre la quinta stagione, che andrà in onda il 10 novembre su Paramount. Reilly interpreta Bethany “Beth” Dutton, la figlia del John Dutton III di Kevin Costner, mentre Hauser interpreta Rip Wheeler, moglie di Beth e dipendente e “faccendiere” del Dutton Ranch. Al momento la Paramount non ha risposto alla richiesta di commento di Variety, per cui si attende conferma ufficiale a riguardo.

Kelly Reilly Yellowstone
L’attrice Kelly Reilly in Yellowstone

Yellowstone e l’universo western di Taylor Sheridan

Kevin Costner ha lasciato Yellowstone dopo cinque stagioni e mezzo e non apparirà negli ultimi episodi. Costner ha dichiarato di aver scelto di abbandonare la serie a causa della scelta della Paramount di dividere la quinta stagione in due parti, che secondo l’attore interferiva con il lavoro sulla sua serie di film western in quattro parti, “Horizon: An American Saga”. Mentre Yellowstone stava girando i suoi ultimi episodi, Costner aveva ancora espresso il desiderio di chiudere il suo arco narrativo nel ruolo del patriarca proprietario di ranch John Dutton, ma alla fine lui e il network non sono riusciti a trovare un accordo.

 Nel frattempo, all’inizio di agosto è stato annunciato un nuovo spinoff intitolato “The Madison”. Lo show, che in precedenza era in fase di sviluppo con il titolo “2024”, avrà come protagonisti Michelle Pfeiffer e Matthew Fox e seguirà una famiglia di New York City nella valle del fiume Madison nel Montana centrale. Secondo la Paramount, “la serie è un accorato studio sul dolore e sul legame umano”. “The Madison” si aggiunge così agli spinoff di Yellowstone, ‘1883’ e ‘1923, mentre altre serie ambientate in questo stesso universo televisivo sono in fase di sviluppo.

L’oro di Napoli di Vittorio De Sica è la pre-apertura di Venezia 81

L’oro di Napoli del 1954 con Vittorio De Sica, con Eduardo De Filippo, Sophia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa e Totò, il film di Preapertura di martedì 27 agosto dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica e dei 70 anni del film.

In Sala Darsena al Lido, alle ore 20.30 del 27 agosto è stato proiettato, L’oro di Napoli in prima mondiale nella versione restaurata digitale 4K a cura di Cinecittà per iniziativa della Filmauro Srl di Aurelio e Luigi De Laurentiis, a partire dal negativo scena 35mm e dal negativo colonne ottiche 35mm mono, e con la supervisione artistica di Andrea De Sica.

Alla serata di Preapertura del 27 agosto è stato invitato il pubblico di Venezia attraverso la collaborazione con i quotidiani Il Gazzettino, La Nuova di Venezia e Mestre e il Corriere del Veneto.

L’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si terrà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre 2024, diretta da Alberto Barbera.

L’Oro di Napoli

L’oro di Napoli, suddiviso in 6 episodi tratti dall’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta, sceneggiato insieme al regista da Cesare Zavattini e prodotto da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis, racconta alcune delle tante facce di Napoli attraverso i capitoli: Il guappo, Pizze a credito, Il funeralino, I giocatori, Teresa e Il professore. Presentato in concorso a Cannes nel 1955, venne premiato ai Nastri d’argento per la miglior attrice a Silvana Mangano e per il miglior attore a Paolo Stoppa e selezionato fra i 100 film italiani da salvare.

L’oro di Napoli – ricordava Martin Scorsese – a New York era trasmesso a quei tempi in televisione, e tutti nel quartiere lo rivedevano ogni volta e lo amavano molto. […]  È un film che offre una meravigliosa gamma di stili comici e incorpora qualcosa che apprezzo molto nel cinema italiano: il modo in cui si muove senza sforzo tra la commedia e la tragedia” (M. Scorsese, My Voyage to Italy, 1999).

Su L’oro di Napoli Carlo Lizzani ha scritto: “De Sica […] realizzerà dal bel libro di Marotta un film dalle alte qualità, pieno anche di pagine ispirate e di momenti degni del miglior De Sica. Il funerale del bambino (tagliato nella versione presentata al pubblico) e quel gioiello che è la partita a carte tra De Sica stesso in veste d’attore e il bambino, potrebbero figurare degnamente in un’antologia del cinema italiano.” (C. Lizzani, Storia del cinema italiano, Parenti, Firenze, 1961).

Note su restauro

Il negativo scena presentava numerose macchie, vecchie giunte riparate a scotch e una grande quantità di righe, graffi e spuntinature. Alcuni strappi e rotture importanti hanno reso indispensabile la ricostruzione di diversi fotogrammi. È stato necessario il trattamento per la rimozione del flicker su molte inquadrature. Un color grading accurato ha ricreato contrasti e look originale della fotografia. Sulla colonna sono stati eliminati i classici difetti presenti in un supporto dell’epoca, intervenendo sul rapporto segnale-rumore per ricreare il giusto equilibrio tra suono d’ambiente e dialoghi. La presenza di una rottura del supporto ha reso necessaria la ricostruzione di una battuta.

Venezia 81: le foto della madrina Sveva Alviti

Venezia 81: le foto della madrina Sveva Alviti

È l’attrice Sveva Alviti a condurre le serate di apertura e di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera.

Sveva Alviti aprirà l’81. Mostra nella serata di mercoledì 28 agosto 2024, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 7 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali dell’81. Mostra.

Tutto quello che sappiamo su Sveva Alviti

Nata a Roma, Sveva Alviti inizia precocemente a studiare recitazione con alcuni tra i migliori insegnanti americani, tra cui la celebre coach Susan Batson, parallelamente a una carriera da modella che la porta presto a New York.  Nel 2009 debutta a Broadway come protagonista dello spettacolo teatrale The Interrogation e nel 2011 partecipa alla 68. edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia con il cortometraggio Alice di Roberto de Paolis. Nel 2012 è nel film Niente può fermarci di Luigi Cecinelli e in Buongiorno Papà di Edoardo Leo. L’anno successivo è una delle protagoniste del film Cam Girls per la regia di Mirca Viola e porta al Teatro Quirino di Roma uno spettacolo interamente dedicato all’attrice Monica Vitti, ispirato al film Dramma della gelosia.

La consacrazione arriva nel 2017 con Dalida, il biopic di Lisa Azuelos sulla celebre icona francese, che le è valso la nomination come miglior attrice emergente ai César 2018 e che ha avuto un grande successo in Francia (in testa al box office per settimane) e in Italia, dove è stato trasmesso come evento speciale in prima tv assoluta su Rai 1. Nel 2018 Sveva Alviti è la protagonista femminile del film Lukas uscito in oltre 250 sale in Francia, Belgio e UK, un thriller con Jean-Claude Van Damme. Nel corso dello stesso anno è nei cinema con Love Addict con Michael Madsen, dove interpreta una femme fatale nel ruolo di Henriette. Nel 2019 gira in Francia, per la regia di Fabienne Redt, Beignets de Songe e riceve il premio Kinéo come Guest Star a Venezia. Tre anni dopo vince il premio come miglior interprete al Rome Independent Film Festival per il suo ruolo di co-protagonista nel film d’autore Tra le onde, diretto da Marco Amenta.  Nel 2023 è protagonista di Entres les Vagues di Anaïs Volpé, presentato al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Cinéastes e vincitore di numerosi premi in tutta la Francia. Lo stesso anno appare nelle tv francesi nella serie contro la violenza sulle donne H24 e fa il suo debutto alla regia con il cortometraggio Les jour d’après.

A marzo 2023 esce AKA il suo primo film per Netflix – dove interpreta la protagonista femminile Natalya – film che ha avuto un grande successo sulla piattaforma.  Dal 15 settembre andrà in onda la seconda stagione di Nudes, prodotta da Rai Fiction, e nell’autunno 2024 prenderà parte a un progetto americano che parlerà della tematica del MeToo dal titolo The other side of Fame. L’attrice si appresta a iniziare le riprese di Walking Through the fire, suo esordio alla regia per un documentario.

Hellboy: tutte le curiosità sul film con David Harbour

Hellboy: tutte le curiosità sul film con David Harbour

Nato dalla penna di Mike Mignola, Hellboy è uno dei più iconici e amati eroi dei fumetti, affermatosi nell’immaginario collettivo grazie alla sua natura demoniaca e al suo cinico umorismo. La sua fama lo ha poi portato ad uscire dalla pagina per diventare protagonista di videogiochi e film. Tra questi ultimi si annoverano i due celebri lungometraggi che il regista premio Oscar Guillermo Del Toro gli ha dedicato, ovvero Hellboy ed Hellboy: The Golden Army. Nel 2019 è poi stato realizzato un nuovo film a lui dedicato, intitolato semplicemente Hellboy (qui la recensione) e diretto da Neil Marshall (regista anche dell’horror Doomsday – Il giorno del giudizio).

Rispetto ai film di Del Toro, questo film è un vero e proprio reboot, che racconta da capo la storia del suo protagonista assegnandogli nuove avventure. In particolare, questo nuovo film trae ispirazione dai fumetti Darkness Calls, The Wild Hunt e The Storm and the Fury. Rispetto ai due precedenti film, gli autori di questo nuovo lungometraggio decisero di puntare molto di più sull’horror, includendo ancor più violenza e toni cupi. I fan dei film di Del Toro, tuttavia, non gradirono molto il fatto che, invece di un terzo capitolo, si realizzasse un nuovo titolo scollegato dai primi due.

Questa avversione di base unita ad altre problematiche di produzione portarono infine il film a divenire uno dei maggiori flop del 2019. Nonostante i suoi difetti, Hellboy è però un film da vedere senza dar vita a paragoni, che si lascia apprezzare per molteplici aspetti. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hellboy David Harbour Ian McShane
Ian McShane, David Harbour e Sasha Lane in Hellboy. Foto di Mark Rogers

La trama di Hellboy

Protagonista del film è ovviamente Hellboy, un semi-demone che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano. Evocato sul nostro pianeta nel 1944 dal malvagio stregone russo Grigorij Efimovič Rasputin per conto dei nazisti, Hellboy viene salvato dagli Alleati e affidato al Professor Trevor Bruttenholm, che lo cresce come se fosse suo figlio. Una volta adulto, Hellboy inizia a dare la caccia a creature come lupi mannari, vampiri e mostri mitologiche di ogni tipo, diventando uno dei migliori detective del BPRD (Bureau of Paranormal Research and Defense). In tutto ciò, egli non manca però di essere dilaniato da forti crisi esistenziali, chiedendosi quale sia il suo vero scopo.

Mentre cerca di scoprire di più sul proprio passato, Hellboy viene coinvolto in una nuova pericolosa missione. Da alcune fonti, si viene infatti a sapere che qualcuno sta cercando di riassemblare i resti di Nimue, la malvagia Regina di Sangue che aveva scatenato morte e disperazione nell’Inghilterra del Medioevo, decapitata da Re Artù e Mago Merlino con la spada Excalibur e le cui membra erano state nascoste lungo tutto il paese. Per evitare che ciò avvenga e scongiurare dunque l’apocalisse, Hellboy potrà contare sull’aiuto di alcuni alleati, ma il più grande ostacolo alla salvezza del mondo potrebbe essere proprio egli stesso.

 

Il cast del film

Ad interpretare il demone rosso Hellboy non vi è più Ron Perlman, protagonista dei primi due film, bensì l’attore David Harbour, celebre per essere Jim Hopper nella serie Stranger Things. Egli ha descritto il suo Hellboy come una versione adolescente rispetto al personaggio visto nei precedenti due film e dunque molto più segnato da crisi esistenziali. Per poter incarnare il personaggio, egli si sottopose poi ad un rigido allenamento, raggiungendo un’ottima forma fisica. Ciò gli ha anche permesso di poter sopportare il peso del trucco prostetico applicatogli addosso. Allo stesso tempo ha portato avanti diverse ricerche sul personaggio, in collaborazione con Mignola.

Accanto a lui, nei panni del professor Bruttenholm vi è l’attore Ian McShane, il quale ha costruito il personaggio in modo molto più cinico e severo rispetto a quello visto nei precedenti film. Sasha Lane è invece la medium Alice, amica di Hellboy, mentre Daniel Dae Kim interpreta l’agente Ben Daimio, capace di trasformarsi in un giaguaro. L’attrice Milla Jovovich interpreta invece la villain, del film, Nimue. L’attrice si è detta particolarmente attratta dalla storia del personaggio, ritrovando in lei molti aspetti attuali, come lo scontro tra la natura e l’essere umano. Infine, Troy James, noto per il suo possedere un corpo estremamente snodato, dà corpo nel film alla mostruosa Baba Yaga, con il quale Hellboy sarà costretto a confrontarsi.

Hellboy cast
Alistair Petrie e David Harbour in Hellboy. Foto di Mark Rogers

Il sequel di Hellboy

Con la realizzazione di questo reboot, si pensava già ad un possibile sequel, che facesse dunque proseguire le nuove avventure di Hellboy sul grande schermo. Costato 50 milioni di dollari, il film come anticipato fu un clamoroso flop, capace di incassare appena 55 milioni in tutto il mondo. In molti hanno cercato di interpretare le ragioni di quell’insuccesso, dando talvolta la colpa alla concorrenza della Marvel talvolta ai pregiudizi dei fan dei primi due film. Un sequel sembra dunque improbabile, ma nel febbraio del 2023 è stato annunciato un nuovo reboot, intitolato Hellboy: The Crooked Man, sul cui sviluppo Mignola si è espresso in modo estremamente favorevole e di cui è stato di recente svelato il trailer.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa di vedere questo nuovo film, è possibile fruire dell’Hellboy del 2019 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 27 agosto alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

https://www.youtube.com/watch?v=is4iNBJPBpI&pp=ygUYaGVsbGJveSB0cmFpbGVyIGl0YSAyMDE5

First Kill: dal cast al finale, tutto quello che c’è da sapere sul film con Bruce Willis

Negli ultimi anni l’attore Bruce Willis si è dedicato senza sosta a partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra questi si ritrovano titoli come Survive the NightTrauma Center, Hard Kill, Fire with Fire e Resa dei conti – Precious Cargo. Un altro film simile a quelli qui citati è First Kill, distribuito nel 2017 per la regia di Steven C. Miller, personalità affermatasi anche grazie ai film Escape Plan 2 – Ritorno all’inferno e Live! Corsa contro il tempo. È peròbene notare che, nonostante sia indicato come protagonista del film, Willis abbia in realtà un ruolo molto ridotto.

L’attore, infatti, ha negli ultimi anni ridotto drasticamente i suoi impegni cinematografici, limitandosi a brevi apparizioni che comportano dunque il minimo impegno possibile. Questa formula, da molti criticata, si è dimostrata particolarmente vantaggiosa per l’attore, che ha così modo di districarsi tra diversi lungometraggi girati tutti in brevi periodi. Per gli amanti del genere, tuttavia, questi si rivelano essere film a loro modo godibili, che offrono intrattenimento senza troppe pretese unito all’occasione di vedere Willis fare ciò che sa fare meglio.

Per gli amanti della produzione recente dell’attore noto per la saga di Die Hard, si tratta dunque anche questo di un titolo irrinunciabile, ricco di azione e un insolito humor. Ora che Willis si è ritirato dal mondo della cinema e della recitazione, riscoprire anche i suoi ultimi film può essere un dovuto omaggio alla sua carriera. In questo articolo si approfondiscono alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

First Kill Bruce Williams

La trama di First Kill

Protagonista del film è il giovane broker di Wall Street William Beeman, da tutti semplicemente chiamato “Will”. Pur se particolarmente di successo nel suo mestiere, egli si dimostra un disastro per quanto riguarda i rapporti famigliari. Nel tentativo di riallacciare i rapporti con il figlio piccolo Danny, Will decide di organizzare un’escursione di caccia nei boschi dove era solito recarsi da bambino con suo padre. Quei luoghi, per lui particolarmente significativi, potrebbero infatti aiutarlo a ristabilire quel contatto da tempo perso con il figlio, riportandoli sulla stessa lunghezza d’onda. Poiché passare del tempo con suo padre è una novità, Danny decide di accettare con curiosità.

I due si recano dunque nella natura incontaminata per la loro avventura padre e figlio. Il viaggio, però, prende una piega inaspettata e particolarmente preoccupante nel momento in cui si imbattono in un gruppo di rapinatori. Avendo assistito ad un omicidio commesso da questi, Will e Danny si ritrovano loro malgrado ad essere due pericolosi testimoni. Il gruppo di criminali non esita dunque a rapire il bambino, costringendo Will ad aiutarli nel recuperare la refurtiva e a sfuggire al capo della polizia, il coriaceo Marvin Howell. Se farà ciò, Will potrà sperare di riavere suo figlio sano e salvo. Costretto ad accettare, egli sa però di non potersi fidare dei criminali e inizia dunque ad escogitare un piano per uscire da quella brutta situazione.

 

Il cast del film

Ad interpretare l’agente di polizia Marvin Howell, come anticipato, vi è l’attore Bruce Willis. Negli ultimi anni abituato ad interpretare ruoli piuttosto marginali, questo accettò di partecipare al film a patto di girare tutte le proprie scene nel minor numero possibile di giorni. Willis, alla fine, completò quanto previsto per il suo personaggio in meno di una settimana. Nonostante ciò, dovette comunque arrivare sul set con una buona preparazione fisica, così da poter eseguire anche alcune delle acrobazie più complesse. Per lui, inoltre, si è trattato del terzo film dove viene diretto da Miller, confermando l’ottima intesa generatasi tra di loro.

Ad interpretare William Beeman, vero e proprio protagonista del film, vi è invece l’attore Hayden Christensen. Meglio noto per aver interpretato Anakin Skywalker nella trilogia prequel di Star Wars, egli accettò di recitare in questo film in quanto affascinato tanto dall’azione presente quanto dal rapporto che il suo personaggio ha con il figlio. Quest’ultimo è interpretato dal giovane Ty Shelton. Gethin Anthony interpreta il criminale Levi Barrett, mentre Shea Buckner e William DeMeo sono gli agenti Charlie e Richie Stechel. L’attrice Megan Leonard, infine, ricopre il ruolo dell’infermiera Laura Beeman, moglie di di Will.

First Kill Hayden Christensen

Il finale del film

Nel finale del film, nel tentativo di provocare Will, Howell si rivela come colui che anni prima ha ucciso suo padre. Levi distrae Howell mentre Laura si abbassa e offre a Will l’opportunità di sparargli in testa. Durante le conseguenze, Levi muore per le ferite riportate, con grande tristezza di Danny. Richie viene invece interrogato dal resto del dipartimento di polizia e Mabel viene trovata morta sul letto dell’ospedale dopo essere stata uccisa da Howell rimuovendo il suo sistema di supporto vitale. Mentre i restanti agenti non corrotti si vantano sui media del bottino recuperato, la famiglia Beeman rinuncia al fucile da caccia e decide di tornare a casa per ritrovare la tranquillità.

Il trailer di First Kill e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di First Kill grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now, Prime Video e Infinity+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 27 agosto alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Trappola in fondo al mare: tutto quello che c’è da sapere sul film

I film ambientati in luoghi esotici hanno sempre il loro fascino, permettendo allo spettatore di ammirare ambienti mozzafiato che il più delle volte fanno da cornice a racconti ricchi di azione, avventura ed emozioni forti. Titoli come Lara Croft: Tomb Raider, Il tesoro dell’Amazzonia, After the Sunset o The Lost City sono solo alcuni tra i più recenti di questo filone tra cui si annovera anche Trappola in fondo al mare, il film del 2005 diretto da John Stockwell, noto anche per aver diretto in tempi più recenti Countdown – Conto alla rovescia e Kickboxer – La vendetta del guerriero.

Trappola in fondo al mare propone dunque le splendide Bahamas come teatro per un racconto incentrato su cercatori d’oro nelle profondità degli abissi, dove naturalmente si nascondono molte insidie. Il film si avvale infatti della presenza di squali, frequenti in quelle zone, e nei confronti dei quali all’epoca delle riprese si era sviluppato un vero e proprio turismo di curiosi abbastanza coraggiosi da scendere in profondita e osservarli da vicino dietro le apposite gabbie protettive. Trappola in fondo al mare dunque restituisce un po’ tutto il sapore della sua epoca, tra avventura, bellissime star del cinema e quei sani brividi che mantengono viva l’attenzione.

Per gli appassionati del genere si tratta dunque di un film da non perdere e grazie al suo passaggio televisivo si offre l’occasione di scoprirlo o riscoprirlo in tutte le sue particolarità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Trappola in fondo al mare location

La trama di Trappola in fondo al mare

Ambientata alle Bahamas, la storia ha per protagonista una giovane coppia di sommozzatori, Sam e Jared, che trascorrono il tempo facendo immersioni. I due hanno una vita semplice ma un gran bisogno di denaro e per questo aspirano a trovare un giorno in fondo all’oceano un tesoro che li faccia diventare ricchi. Quando i loro amici, il giovane avvocato Bryce e la sua fidanzata Amanda li raggiungono sull’isola per passare qualche giorno insieme, i quattro si avventurano tra le acque dell’oceano. Durante una delle loro immersioni il gruppo di amici si imbatte però in un antico relitto, un vascello, e sono sicuri di aver fatto finalmente la scoperta che li farà diventare ricchi.

Accanto alla nave, però, si trova un misterioso aereo, precipitato in fondo al mare durante un uragano con a bordo un prezioso carico di cocaina. I quattro decidono di mantenere per loro la scoperta per non attirare curiosi sul posto o cercatori d’oro. Jared e Sam vogliono il trovare il tesoro nascosto nel vascello, mentre Bryce e Amanda sono intenzionati a riportare a galla il carico di stupefacenti per venderlo a un signore della droga locale. Mentre cercano di recuperare le due fortune, i quattro dovranno fare i conti con le acque infestate dagli squali, la loro reciproca lealtà e alcuni criminali, pronti a tutto pur di mettere le mani sulla merce affondata.

Il cast di Trappola in fondo al mare e le location del film

Ad interpretare Jared vi è l’attore Paul Walker, meglio noto per il ruolo di Brian O’Conner nella saga di Fast & Furious. L’attrice Jessica Alba, invece, interpreta Samantha, ruolo per il quale si è preparata prendendo lezioni di immersioni. Come noto, Alba si è però detta soddisfatta del film, soprattutto perché il suo personaggio è stato riscritto più volte durante le riprese e molte sue scene sono state girate a sua insaputa con la sua controfigura in bikini, costringendola a trascorrere la maggior parte del film in costume. Gli attori Scott Caan e Ashley Scott interpretano invece Bryce e Amanda, mentre Josh Brolin è l’antagonista Derek Bates.

Per quanto riguarda le location, il film è stato girato interamente alle Bahamas, dunque effettivamente dove il racconto si svolge. La sezione dei contenuti speciali del DVD racconta in che modo gran parte del film sia stata girata in live-action nel mare delle Bahamas, con squali vivi e selvaggi. Il film mostra ad esempio la troupe che indossa una cotta di maglia come protezione, mentre i membri del cast si esibiscono in acqua senza alcuna protezione. Le riprese sono state rese possibili dallo sviluppo del turismo degli squali alle Bahamas. Gli squali sono lì abituati a essere nutriti a mano e in genere non attaccano gli esseri umani, ma di conseguenza afferrano qualsiasi oggetto che “colpisce” l’acqua come potenziale cibo.

Trappola in fondo al mare sequel

Il sequel del film

Nonostante lo scarso guadagno del film, nel 2009 è stato realizzato un sequel intitolato Trappola in fondo al mare 2 – Il tesoro degli abissi, dove però nessuno degli interpreti del primo film ha ripreso il proprio ruolo e per protagonisti ci sono dunque Chris Carmack e Laura Vandervoort. In questo sequel, ambientato alle Hawaii, facciamo la conoscenza di Sebastian e Dani, due sub che vengono ingaggiati per un’escursione che dovrebbe fruttare loro molti soldi, ma che li porta ad essere coinvolti in una pericolosa storia di loschi traffici internazionali. Questo film non è però passato per la sala, ma è anzi stato distribuito direttamente in DVD nei primi mesi del 2010.

Il trailer di Trappola in fondo al mare e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di martedì 27 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Io non sono nessuno 2: le foto del set rivelano il primo sguardo al ritorno di Bob Odenkirk

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Le foto del set di Io sono nessuno 2 rivelano il primo sguardo al ritorno di Bob Odenkirk mentre continuano le riprese del sequel d’azione. Uscito nel 2021, il thriller d’azione è stato diretto da Ilya Naishuller, scritto da Derek Kolstad di John Wick e interpretato da Odenkirk nel ruolo di Hutch Mansell, un mite padre di famiglia che è costretto a tornare al suo passato di assassino quando lui e la sua famiglia vengono presi di mira da un vendicativo signore del crimine. Le riprese del sequel Io sono nessuno 2, la cui regia è stata affidata a Timo Tjahjanto (May the Devil Take You), sono iniziate all’inizio del mese e l’uscita è prevista tra un anno.

Ora, mentre le riprese del sequel d’azione proseguono, il regista Timo Tjahjanto ha condiviso alcune foto del set su X, precedentemente Twitter, rivelando il primo sguardo al ritorno di Odenkirk in Io sono nessuno 2. Guardate le foto qui sotto:

 

La prima foto mostra Tjahjanto accanto al co-regista di John Wick David Leitch, che è produttore di entrambi i film di Io sono nessuno. La seconda foto mostra Tjahjanto accanto a Odenkirk in un ascensore. Il post è stato intitolato “Grateful is an understatement. #Nobody2”.

Tutto quello che sappiamo su Io sono nessuno 2

Anche se non vengono mostrati nelle foto del set, il sequel introdurrà alcuni nuovi personaggi che Hutch dovrà affrontare. La candidata all’Oscar Sharon Stone (Casinò) è stata scritturata come nuovo cattivo principale, anche se i dettagli sul suo personaggio non sono stati resi noti. Anche Colin Hanks, figlio di Tom Hanks, sarà un antagonista secondario, uno sceriffo corrotto e ambizioso. Connie Nielsen tornerà nel ruolo di Becca, moglie di Hutch, insieme a Christopher Lloyd nel ruolo del padre di Hutch e agente dell’FBI in pensione, David Mansell.

La scena post-credits di Io sono nessuno mostra David e Harry, il fratello di Hutch (RZA), armati nella roulotte di famiglia, probabilmente diretti oltre il confine, suggerendo che avranno un ruolo importante nel sequel. Questo è in linea con quanto Nielsen ha anticipato sul sequel, dicendo che dovrebbe concentrarsi maggiormente sulle lotte familiari. In generale, la storia di Hutch dovrebbe continuare ad avere un impatto devastante sulla sua vita familiare apparentemente perfetta.

Io sono nessuno 2 era stato inizialmente annunciato per il 2021, ma il progetto ha subito diversi ritardi a causa degli effetti persistenti della pandemia COVID-19 e del doppio sciopero WGA e SAG-AFTRA. Dopo un inizio lento, le riprese del sequel sono iniziate da quasi un mese e sono in dirittura d’arrivo: l’uscita nelle sale è prevista per il 15 agosto 2025, quattro anni dopo il debutto del film originale e l’annuncio del sequel.

Quentin Tarantino spegne le speranze di realizzare il suo film su Star Trek

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Quentin Tarantino spegne le speranze di dirigere il presunto film di Star Trek. Tarantino è stato uno dei numerosi registi che hanno sviluppato una versione di Star Trek 4. Il regista d iPulp Fiction ha lavorato alla sua idea di film su Star Trek con lo sceneggiatore Mark L. Smith nel 2018 e nel 2019, mentre Tarantino stava girando Once Upon a Time in Hollywood. Tuttavia, nel gennaio 2020, Tarantino ha deciso di non portare avanti la sua idea di filmsu Star Trek, anche se da allora uno Star Trek vietato ai minori di Quentin Tarantino è stato oggetto di speculazioni.

Durante la trasmissione Club Random con Bill Maher, Quentin Tarantino ha risposto definitivamente se avrebbe mai diretto un film di Star Trek. Tarantino ha poi descritto come la sua assenza dai social media significhi che non ha smentito la “disinformazione” che si è diffusa negli anni sul suo presunto film di Star Trek. Leggete la citazione di Quentin e guardate il video di Club Random con Bill Maher qui sotto:

Non succederà mai. C’è stata così tanta disinformazione su quello che sarebbe stato. Voglio dire, solo disinformazione…

Di cosa avrebbe dovuto parlare il film di Quentin Tarantino su Star Trek

Quentin Tarantino
Quentin Tarantino al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Sebbene Quentin Tarantino respinga le voci che si sono diffuse sul suo film di Star Trek come “disinformazione”, l’idea dell’acclamato regista sarebbe stata quella di un gangster movie basato sull’episodio di Star Trek: The Original Series “A Piece of the Action”. Il film di Tarantino su Star Trek sarebbe stato vietato ai minori, come gli altri suoi film, e sarebbe stato ambientato nella linea temporale alternativa di Kelvin di J.J. Abrams, ma probabilmente sarebbe stato un’avventura indipendente per il Capitano Kirk di Chris Pine e l’equipaggio della USS Enterprise.

È possibile che la Paramount Pictures abbia avuto paura della visione vietata ai minori di Quentin Tarantino per Star Trek, ma è altrettanto probabile che Quentin abbia deciso di non volere che il suo decimo e ultimo film da regista fosse Star Trek. Tarantino ha persino cambiato idea sul fatto che The Movie Critic sarebbe stato il suo ultimo film nell’aprile del 2024, tornando invece al tavolo da disegno con una nuova idea. Il film di Quentin Tarantino su Star Trek sarebbe stato sicuramente uno spettacolo e un evento, ma direttamente dalla bocca del regista, non si farà mai.

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