È andato in onda il finale di serie di The Good Doctor della ABC ed è stato rivelato che sono stati fatti degli aggiustamenti durante la produzione, soprattutto perché lo show è stato colpito dallo sciopero degli sceneggiatori del 2023. In un’intervista a Variety, la produttrice esecutiva dello show, Liz Friedman, ha raccontato come il numero di episodi della settima stagione sia cambiato costantemente e come questo abbia influito sulla storia finale.
Nonostante gli scioperi in corso, una delle principali preoccupazioni della Friedman era il numero di episodi della stagione finale di The Good Doctor. In origine, il medical drama era stato programmato per una serie di 15 episodi, ma alla fine è stato ridimensionato a 10. Questo ha portato il team di produzione a rimescolare le carte in tavola. Questo ha portato il team di produzione a scervellarsi su come far funzionare la storia a causa del numero ridotto di episodi:
“No, questo non era nei piani. Voglio dire, parte dello sciopero degli sceneggiatori è stato un calcolo ripetuto di quanti episodi avremmo potuto fare se fosse finito la settimana successiva. Ed è stato difficile, onestamente, perché anche quando siamo tornati avevamo la possibilità di fare 15 [episodi]. All’inizio la ABC ha detto: “No, ne vogliamo solo 13”, e poi il numero si è ridotto a 10. Ma abbiamo trovato una soluzione, e abbiamo fatto in modo che il numero di episodi si riducesse. Ma abbiamo capito come fare e abbiamo ridimensionato la nostra storia per farla funzionare per quel numero di episodi“.
La stagione finale di The Good Doctor è stata annunciata nell’aprile 2023 e la produzione è terminata quasi un anno dopo. Secondo il creatore dello show, David Shore, è stata una decisione sua e della ABC quella di chiudere il libro di questo popolare medical drama. Sebbene la storia sia stata interrotta per una serie di motivi, la Friedman ha dichiarato di aver rivisto l’episodio pilota per prepararsi al finale della serie:
“Ci sono sicuramente dei momenti che fanno riferimento all’episodio pilota. Onestamente, è stato un po’ un caso, ma abbiamo ideato la storia e poi ho guardato il finale della prima stagione, che riguardava proprio Shaun che apprendeva che Glassman aveva il cancro. E queste due storie si parlano a vicenda in un modo che mi piace molto. Danno davvero un’ottima misura dei progressi di Shaun nel corso di questi sette anni“.
Di cosa parla The Good Doctor?
The Good Doctorè un medical drama della ABC andato in onda per la prima volta nel 2017 e ha come protagonista Freddie Highmore nel ruolo di Shaun Murphy, uno specializzando in chirurgia autistico di talento dell’ospedale San Jose St. Bonaventure. Nel corso della serie, gli spettatori hanno visto Shaun affrontare numerose sfide, personali, legate al lavoro e a volte entrambe, e come i suoi colleghi sono arrivati lentamente ad accettarlo come medico professionista. Il medical drama ha visto anche la partecipazione di guest star di rilievo, come Daniel Dae Kim di Avatar: The Last Airbender, Zachary Gordon di Diary of a Wimpy Kid e Beau Garrett di House.
Nei giorni e nelle settimane che hanno seguito la prima di Il problema dei 3 corpi (3 Body Problem) su Netflix, è apparso chiaro allo streamer che aveva tra le mani un gioiello. La prima stagione della serie fantascientifica si è piazzata subito in cima alle classifiche di Netflix, occupando il primo posto della classifica delle serie televisive più viste dello streamer per tre settimane e della sua Top 10 globale per sette settimane. Chiaramente, la serie aveva fatto abbastanza per giustificare un rinnovo, che alla fine si è concretizzato con l’annuncio di una seconda stagione da parte dello streamer. Tuttavia, nella dichiarazione di Netflix si leggeva che la serie fantascientifica sarebbe tornata per “episodi aggiuntivi” che avrebbero “concluso la storia”. Ciò ha creato una certa ambiguità riguardo al fatto che Netflix si sia impegnata nella storia per un lungo periodo o solo per un periodo intermedio.
Il problema dei 3 corpi (3 Body Problem) è adattato dalla trilogia di romanzi Memorie del passato della Terra scritta da Liu Cixin, e i suoi showrunner David Benioff, Dan Weiss e Alexander Woo stanno assicurando ai fan che le cose stanno andando bene. Parlando con The Hollywood Reporter, gli showrunner hanno rivelato di avere già “una tabella di marcia” su come raccontare la storia. Non hanno però confermato il numero esatto di episodi previsti dal nuovo accordo, ma hanno specificato che si tratta di “stagioni“. Non una sola. “Sapevamo già quante ore ci servivano per raccontare il resto della storia, perché abbiamo una tabella di marcia fino alla fine“, ha detto Weiss. “E abbiamo quello che ci serve per arrivare alla fine, come previsto da quando abbiamo iniziato“.
Lo sviluppo della prima stagione di Il problema dei 3 corpi (3 Body Problem) ha richiesto quattro anni e la fase successiva della storia dovrà essere sviluppata nei tre anni successivi. “Quando finiremo la serie, saranno sette gli anni che le abbiamo dedicato“, ha aggiunto Benioff. “Ora siamo in un punto in cui possiamo raccontare il resto della storia e, sì, abbiamo abbastanza tempo per raccontare il resto della storia nel modo in cui vogliamo e questo è immensamente gratificante“.
Il problema dei 3 corpi diventerà ancora più assurdo
La precisazione del trio di showrunner chiarisce cheNetflix è pronta a portare la storia di San Ti e della razza umana alla sua “logica” conclusione (non c’è nulla di logico in 3 Body Problem). Con lo show Il problema dei 3 corpi (3 Body Problem) destinato a proseguire oltre la seconda stagione, le storie degli altri due romanzi, The Dark Forest e Death’s End, non devono essere affrettate, ma raccontate correttamente. Detto questo, il trio aveva precedentemente suggerito che mentre la prima stagione “facilita” l’ingresso degli spettatori nel mondo, la seconda stagione è destinata a scatenarsi.
Il cast Il problema dei 3 corpi (3 Body Problem) che ha mandato in tilt l’universo comprende Jovan Adepo, John Bradley, Rosalind Chao, Liam Cunningham, Eiza González, Jess Hong, Marlo Kelly, Alex Sharp, Sea Shimooka, Saamer Usmani, Benedict Wong e Jonathan Pryce.
Dopo essersi esibita con le Barden Bellas in Pitch Perfect, Anna Camp è pronta a interpretare due gemelle polarmente opposte nella quinta stagione di You. L’originale Netflix con Penn Badgley nel ruolo di Joe Goldberg, un inguaribile romantico con tendenze da stalker, uscirà con l’ultima stagione nel corso dell’anno. Secondo Variety, la Camp interpreterà sia Reagan che Maddie Lockwood, le cognate di Joe. Le descrizioni ufficiali dei personaggi recitano:
“Raegan è l’astuta e spietata direttrice finanziaria della Lockwood Corp che ha messo gli occhi sul trono e schiaccerà qualsiasi avversario… sia esso familiare o meno. Maddie, invece, si presenta come la gemella poco seria, una mondana tre volte divorziata il cui lavoro è ‘vagamente di pubbliche relazioni’, ma non fatevi illusioni: sotto la facciata frivola di Maddie si nasconde un maestro della manipolazione”.
Nelle recenti immagini del set condivise da Digital Spy, si vedono Penn Badgley e Camp girare insieme per le strade di New York. Tuttavia, non è chiaro chi l’attrice interpreti nel dietro le quinte, il che potrebbe far pensare che la sua identità nello show sia un costante mistero per gli spettatori. La Camp non è l’unica nuova aggiunta al cast della quinta stagione di You. Sono stati confermati altri nomi, tra cui Charlotte Richie, Madeline Brewer e Griffin Matthews. La scorsa settimana, Deadline ha anche riportato che Natasha Benham, Pete Ploszek e Tom Francis avranno ruoli di supporto.
La serie Netflix basata sui libri best-seller di Caroline Kepnes è stata un successo per lo streamer da quando è uscita nel 2018. Sebbene i dettagli sulla trama della prossima stagione siano ancora riservati, la location della prossima serie di episodi non sarà Londra. Il personaggio di Penn Badgley tornerà a New York, il luogo in cui ha vissuto nella prima stagione, e continuerà a costruirsi una vita accanto alla sua attuale compagna Kate (interpretata da Richie). Poiché Joe è ormai consapevole di non essere un brav’uomo (una presa di coscienza che ha richiesto fin troppo tempo), nella quinta stagione abbraccerà il suo lato oscuro una volta per tutte.
La prossima stagione di ‘You’ risolverà anche i nodi del passato di Joe
Sebbene la ricerca dell’amore da parte del protagonista abbia avuto diversi risvolti oscuri, Joe è riuscito a farla franca con molti dei cadaveri e degli eventi tragici che si sono verificati durante il suo viaggio sullo schermo. Nella quinta stagione, il passato del personaggio tornerà a tormentarlo quando vedrà un volto familiare durante il suo ritorno a New York. Sebbene Badgley non abbia rivelato chi potrebbe essere questo individuo, una clip condivisa all’evento TUDUM dello scorso anno mostra alcune vittime dei piani di Joe delle stagioni precedenti, tra cui il dottor Nicky (John Stamos), ingiustamente imprigionato, e l’orfana Ellie (Jenna Ortega).
La quinta stagione di You non ha ancora una data di uscita. Le prime quattro stagioni sono disponibili in streaming su Netflix.
Dopo le prime foto rubate dal set sono finalmente arrivati la prima immagine e il primo video diLiam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia nella quarta stagione di The Witcher. L’immagine mostra Liam Hemsworth con un aspetto particolarmente soave e il debutto degli iconici capelli bianchi. Il video mostra alcuni combattimenti dietro le quinte, dando ai fan un’idea di quanto impegno venga profuso anche nelle più piccole scene d’azione durante le riprese diThe Witcher nel Regno Unito. Questo avviene dopo che 6 giorni fa è stata pubblicata su X (ex Twitter) un’immagine di Liam Hemsworth sul set.
La showrunner di The Witcher, Lauren S. Hissrich, ha parlato con EW di quanto Liam Hemsworth abbia apportato sia alla produzione che al ruolo, dicendo: “Il suo look è stato in fase di sviluppo per oltre un anno, quindi è emozionante poter finalmente condividere uno sneak peek ufficiale di Liam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia”. Il cast e la troupe sono rimasti colpiti dalla passione, dall’energia e dall’incarnazione che Liam ha portato al personaggio fin dal primo giorno – barba incolta, cicatrice iconica e tutto il resto! Ci stiamo divertendo molto a girare la quarta stagione e siamo entusiasti di accogliere i fan in questo viaggio con noi“.
La quarta stagione di ‘The Witcher’ prevede enormi cambiamenti nello show
L’annuncio che Henry Cavill avrebbe lasciato il ruolo di Geralt di Rivia è stata una grande sorpresa, soprattutto se si considerano gli elogi ricevuti per la sua interpretazione. La scelta di Hemsworth come sostituto ha colto molti di sorpresa, ma da allora i fan sono rimasti colpiti dai suoi commenti sul ruolo, suggerendo che, dopo tutto, potrebbe essere una buona scelta di casting.
Non è solo l’aggiunta di Hemsworth a scuotere l’universo di The Witcher: altri nomi di spicco sono pronti a vestire i panni di alcuni dei personaggi più amati di The Witcher. Tra questi, Laurence Fishburne (Matrix) che interpreterà il barbiere-chirurgo Regis, Sharlto Copley (Monkey Man) nel ruolo del cacciatore di taglie Leo Bonhart, James Purefoy (Solomon Kane) in quello dell’intelligente spia e consigliere di corte Skellen e Danny Woodburn (Watchmen) in quello di Zoltan. La produzione della quarta stagione di The Witcher è iniziata da poco, ad aprile, e si è saputo che la serie si concluderà dopo la quinta stagione.
Nonostante non ci sia ancora una data di uscita, si prevede che la quarta stagione di The Witcher arriverà sui nostri schermi nell’estate del 2025. Attualmente è possibile vedere in streaming tutte e tre le stagioni di The Witcher finora su Netflix.
Si è tenuto ieri sere la premiere di Marcello Mio alla 77a edizione del Festival di Cannes al Palais des Festivals. Il regista Christophe Honoré era accompagnato sul red carpet dai suoi interpreti. Ecco tutte le foto.
In Marcello Mio, il suo settimo film con Chiara Mastroianni dopo Les Chansons d’amour (2007), Christophe Honoré riunisce il suo stretto entourage per rendere omaggio all’attrice, con una commedia fantasy in cui lei indossa l’abito del padre.
Disney+ ha diffuso il trailer della spy-thriller internazionale di FX The Veil con protagonistaElisabeth Moss.
La serie è interpretata da Elisabeth Moss, vincitrice dell’Emmy e del Golden Globe, Yumna Marwan, Dali Benssalah e Josh Charles. Scritta da Steven Knight (Peaky Blinders, Taboo di FX), la serie si avvale di Knight come produttore esecutivo insieme a Denise Di Novi della Di Novi Pictures e alla Moss sotto la sua società Love & Squalor Pictures. The Veil è prodotta da FX Productions.
FX The Veil: quando esce e dove vederla in streaming
L’atteso spy-thriller internazionale di FX The Veil debutterà il 26 giugno in esclusiva su Disney+ in Italia, con tutti gli episodi disponibili al lancio.
FX The Veil: la trama
La serie FX The Veil esplora la singolare e complicata relazione tra due donne coinvolte in un pericoloso gioco di verità e bugie, in un viaggio tra Istanbul, Parigi e Londra. Mentre una delle donne nasconde un segreto, l’altra ha il compito di svelarlo prima che migliaia di vite siano messe in pericolo. Nel frattempo, i responsabili delle missioni della CIA e della DGSE francese devono mettere da parte le loro divergenze per evitare un potenziale disastro.
Di recente abbiamo appreso che il prossimo progetto di Scarlett Johansson nei Marvel Studios, di cui sarà produttrice e non protagonista, potrebbe essere The Blonde Phantom.
Ora, grazie allo scooper Daniel Richtman, abbiamo alcuni dettagli aggiuntivi, tra cui il fatto che questo ruolo è uno dei personaggi di cui la cantante Taylor Swift ha discusso con il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige durante il loro recente incontro.
Come sicuramente ricorderete, è stato ampiamente riportato che Taylor Swift – che tra i suoi numerosi riconoscimenti annovera 14 Grammy Awards, un Primetime Emmy Award, 40 American Music Awards, 39 Billboard Music Awards e 23 MTV Video Music Awards – ha avuto una “buona” conversazione con Kevin Feige in merito alla possibilità di entrare nel MCU. Non ci aspettavamo che il Fantasma Biondo fosse nella lista, ma è chiaro che la Scarlett Johansson e la Swift si sono distinte.
Richtman aggiunge che si tratterebbe di una serie di spionaggio che si svolge a Las Vegas negli anni Cinquanta.
Chi è The Blonde Phantom ?
Personaggio meno conosciuto della Golden Age della Marvel Comics, The Blonde Phantom è apparso per la prima volta in All Select Comics #11 del 1946. Creata da Stan Lee e dall’artista Syd Shores, era inizialmente la segretaria del detective privato Mark Mason.
Tuttavia, ammirata da Mason, decise di combattere il crimine al suo fianco in segreto, adottando l’identità in costume del Fantasma Biondo. Indossando un affascinante abito da sera rosso con uno spacco per la mobilità, una maschera nera da domino e tacchi alti, era una supereroina diversa da tutte le altre e molto legata all’epoca.
Pur non avendo superpoteri, Blonde Phantom era atletica, abile nel combattimento corpo a corpo ed eccellente tiratrice. Si affidava alla sua prestanza fisica e alle sue capacità investigative per risolvere i crimini e combatteva contro vari criminali e gangster, spesso salvando il suo capo Mason, che non era a conoscenza della sua doppia identità.
Nonostante l’oscuramento negli anni successivi al suo debutto, Blonde Phantom tornò in The Sensational She-Hulk alla fine degli anni ’80, rivelando di aver sposato Mark e di essere invecchiata in tempo reale. Come segretaria legale di Jennifer Walters, ricordava spesso il suo passato come Fantasma Biondo.
Se il progetto dovesse diventare realtà suDisney+ (o forse nelle sale cinematografiche, mentre continua a prendere forma), l’opera d’epoca sarà in gran parte separata dal resto del MCU. Tuttavia, con Scarlett Johansson coinvolta, non possiamo fare a meno di chiederci se il film sarà collegato alla Vedova Nera, anche se solo vagamente.
Una storia femminile di potere come questa è destinata ad attrarre Taylor Swift e, sebbene un cameo di Deadpool & Wolverine potrebbe ancora verificarsi (Dazzler sarebbe ben lontana da Blonde Phantom, a dire il vero), potrebbe essere una buona idea moderare le aspettative su questo fronte.
Sebbene la serie Wonder Man non sia mai stata annunciata “ufficialmente” dai Marvel Studios, abbiamo un nuovo aggiornamento da Variety. In un articolo in cui si parla della decisione di riportare l’etichetta “Marvel Television” per differenziare meglio le storie del grande e del piccolo schermo, l’agenzia conferma che Wonder Man rientrerà nel programma “Marvel Spotlight” con cui Echo ha debuttato a gennaio.
Questa etichetta è stata pensata per le serie televisive uniche e incentrate sui personaggi, che possono fungere da progetti autonomi con meno collegamenti al più ampio MCU. Tuttavia, nel caso di Echo, la decisione sembra essere stata presa relativamente all’ultimo minuto, visto che ha posto le basi per Daredevil: Born Again.
Cosa ha detto Brad Winderbaum dei Marvel Studios a proposito della Marvel Televisione edi Spotlight ?
“C’è stata molta pressione dopo ‘Avengers: Endgame’ sul pubblico, che si sentiva obbligato a guardare tutto per poter guardare qualsiasi cosa“, spiega al sito Brad Winderbaum, responsabile Marvel per lo streaming, la televisione e l’animazione. “Parte del rebranding era un segnale al pubblico generale che stiamo creando un sacco di opzioni e che potete seguire i vostri gusti all’interno di questo marchio“.
“Alcuni saranno più comici, altri più drammatici, alcuni saranno animati, altri saranno live-action. La Marvel è più di una cosa sola: è in realtà molti generi diversi che si sono trovati a coesistere in un’unica narrazione. I personaggi continuano a vivere e respirare nello stesso universo, ma l’interconnessione non è così rigida da dover guardare il progetto A per capire il progetto B“.
E aggiunge: “Già due anni fa stavamo adattando il nostro processo, passando dall’idea di riempire il servizio il più velocemente possibile a un approccio più ponderato. Mi piace molto l’idea di due spettacoli all’anno, soprattutto perché stiamo sviluppando più di quanto produciamo“.
“Eravamo soliti trattare gli spettacoli come i lungometraggi, dove facciamo uno spettacolo e basta, e poi raggiungiamo una data di uscita, con l’inferno o con l’acqua alta. Beh, è difficile farlo per un lungometraggio di due ore, è ancora più difficile farlo per sei, sette, otto, nove ore. Quindi ora abbiamo un approccio più tradizionale”.
Cosa sappiamo sulla serie tv Wonder Man
Wonder Man ha arruolato Andrew Guest come capo sceneggiatore e Cretton ha diretto i primi due episodi. Durante gli scioperi dell’anno scorso si era vociferato che la serie fosse stata cancellata; tuttavia, come per Daredevil: Born Again, crediamo che la serie sia stata invece revisionata e migliorata dal punto di vista creativo.
La star di Aquaman e del Regno Perduto Yahya Abdul-Mateen II interpreterà Wonder Man, mentre Sir Ben Kingsley riprenderà il ruolo di Trevor Slattery in Iron Man 3 e Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. Lo scorso aprile è stata confermata la presenza di Demetrius Grosse nel ruolo del Tristo Mietitore, mentre si vocifera la presenza di numerose star, tra cui Ed Harris, Bob Odenkirk e Courtney Cox.
Wonder Man ha fatto il suo debutto nei fumetti Marvel Comics nelle pagine di Avengers #9 nel 1964. Inizialmente un cattivo, fu poi ritrasformato in un eroe (e in un Vendicatore) negli anni Settanta. Il Tristo Mietitore è suo fratello e le sue onde cerebrali sono state utilizzate da Ultron come base per la Visione; in seguito, si è unito ai Vendicatori della Costa Ovest ed è diventato una star di Hollywood.
Wonder Man non ha ancora una data di messa in onda confermata.
Abbiamo sentito parlare per la prima volta dei piani di Legendary e Capcom per un reboot di Street Fighter in live-action lo scorso aprile, e da allora gli aggiornamenti sono stati pochi e sporadici. Ora, il primo poster promozionale del film è stato svelato al Licensing Expo di Las Vegas (via Collider).
Come accade di solito in occasione di questi Expo, il poster non presenta alcun personaggio del film, ma ci dà un’occhiata al trattamento del titolo ispirato ai videogiochi. Il design potrebbe suggerire che il film si atterrà il più possibile all’estetica dei giochi, ma, ancora una volta, è meglio non fare troppo affidamento su questo primo artwork di licenza come indicatore di ciò che verrà.
Il nuovo film di Street Fighter sarà diretto dai registi di Talk To Me Danny e Michael Philippou, che hanno parlato del progetto a Collider lo scorso anno.
Cosa hanno detto i registi del nuovo Street Fighter?
“Penso che sia fantastico il fatto che abbiamo un tale legame con il gioco e con i personaggi, e che non ci sia un grande franchise cinematografico prestabilito che ci costringa a seguire una trama generale“, ha detto Danny. “Penso che avremmo la libertà di creare quello che potrebbe essere l’arco generale se si trattasse di un gruppo di film“.
“Inoltre, ci piacerebbe avere la possibilità di fare un film d’azione. Ci piacerebbe avere la possibilità di fare grandi scenografie con un grande budget, perché anche nel nostro materiale su YouTube progettiamo acrobazie che non sono mai state fatte prima, e se potessimo farlo su larga scala, credo che potremmo creare qualcosa che nessuno ha mai visto prima“.
Michael ha aggiunto: “E credo che immergersi nella storia di Street Fighter, di tutti i personaggi e delle loro origini sia stato così eccitante. Le idee sono infinite, quindi se le mettiamo sullo schermo, credo che potremo creare qualcosa di speciale“.
First Street Fighter Movie Promo Poster Unveiled at Licensing Expo [Exclusive] https://t.co/3AuxjCYZWV
Apple TV+ ha presentato oggi il trailer di Presunto innocente, la nuova serie limitata di otto episodi interpretata e prodotta dal candidato all’Oscar e al Tony Award Jake Gyllenhaal e prodotta da David E. Kelley e J.J. Abrams. Il cast all-star comprende anche Ruth Negga, Bill Camp, O-T Fagbenle, Chase Infiniti, Elizabeth Marvel, Nana Mensah, Renate Reinsve, Peter Sarsgaard e Kingston Rumi Southwick.
Presunto innocente, data di uscita e dove vederla in streaming
Presunto innocente in streaming farà il suo debutto il 12 giugno con i primi due episodi seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì, fino al 24 luglio.
Di cosa parla Presunto innocente ?
Basata sull’omonimo bestseller del New York Times di Scott Turow, la serie accompagna gli spettatori in un viaggio avvincente attraverso l’orribile omicidio che sconvolge l’ufficio del procuratore di Chicago, quando il vice procuratore capo Rusty Sabich (interpretato da Gyllenhaal) viene sospettato del crimine. La serie esplora l’ossessione, il sesso, la politica, il potere e i limiti dell’amore, mentre l’accusato lotta per tenere insieme la sua famiglia e il suo matrimonio.
La serie è prodotta da Bad Robot Productions e David E. Kelley Productions in associazione con Warner Bros. Television, con cui Bad Robot ha un accordo globale. Abrams e Rachel Rusch Rich producono esecutivamente per Bad Robot. Kelley è showrunner e produttore esecutivo della David E. Kelley Productions insieme a Matthew Tinker. Anche Dustin Thomason, Sharr White e Gyllenhaal sono produttori esecutivi. Turow e Miki Johnson sono co-produttori esecutivi. Anne Sewitsky è produttrice esecutiva e dirige i primi due episodi e l’ottavo. Il regista Greg Yaitanes, vincitore di un Emmy, è produttore esecutivo e dirige gli episodi dal terzo al settimo.
Ecco le foto dal photocall di Parthenope alla 77a edizione del Festival di Cannes al Palais des Festivals. La regista Paolo Sorrentino era accompagnato sul red carpet dai suoi interpreti. Ecco tutte le foto:
Da Le Conseguenze dell’Amore (2004) a Il Divo (Premio della Giuria nel 2008) e This Must be the Place (2011), senza dimenticare La Grande Bellezza (2013) e Youth nel 2015, Paolo Sorrentino torna a presentare il suo settimo lungometraggio in Concorso. Nel 2017, durante la sua partecipazione alla Giuria presieduta da Pedro Almodóvar, il cineasta italiano ha rivelato la sua intenzione di immortalare su pellicola la sua città natale. Parthenope è il secondo film girato a Napoli, dopo La mano di Dio, premiato a Venezia nel 2021.
Paolo Sorrentino cerca di ritrarre la sua casa d’infanzia come una città vivace e vibrante, aperta sul mare; una visione splendidamente catturata nel suo film ampiamente autobiografico, “La mano di Dio”. Ora, attraverso questa rivisitazione della storia della leggendaria sirena, divenuta una divinità napoletana, “Parthenope” continua questa rappresentazione del fascino della città. Il destino di questa figura guardiana, che nella mitologia greca si intreccia con il destino della città, evoca amori “veri e indicibili”. Suggerisce l’intero repertorio di emozioni vissute da Parthenope, la vera protagonista del film, di cui seguiamo il viaggio dagli anni Cinquanta a oggi.
Gary Oldman ha colto l’occasione per chiarire i suoi commenti sulla sua recitazione nel franchise di Harry Potter durante la conferenza stampa di Cannes per il suo nuovo film, Parthenope.
Di recente, l’attore aveva definito “mediocre” la sua performance nel franchise in cui interpreta Sirius Black e, in occasione della conferenza stampa del nuovo film di Paolo Sorrentino, ha avuto modo di chiarire quella definizione apparentemente dispregiativa. Oldman ha detto che non intendeva “denigrare chiunque sia fan di ‘Harry Potter’ e dei film e del personaggio che è molto amato.”
“Quello che intendevo con quella dichiarazione è che, come ogni artista, attore o pittore, sei sempre ipercritico nei confronti del tuo lavoro”, ha continuato. “Se non lo fossi, se fossi soddisfatto di quello che sto facendo, per me sarebbe la morte. Se guardassi una mia esibizione e pensassi: “Mio Dio, sono fantastico in questo”, sarebbe un giorno triste.”
Ha continuato: “C’era una tale segretezza che avvolgeva i romanzi, erano chiusi a chiave. E se lo avessi saputo fin dall’inizio, se avessi letto i cinque libri e avessi visto l’arco narrativo del personaggio, avrei potuto affrontarlo in modo diverso. Potrei averlo guardato diversamente e dipinto in un colore diverso. Quindi, quando ho iniziato “Harry Potter”, tutto ciò che avevo era il libro “Il prigioniero di Azkaban” e quella rappresentazione di quell’uomo. Un libro nella biblioteca di Sirius Black. Ed è più o meno quello che intendevo con questo. Non sono io che guardo il film e dico che è un film terribile o che sono terribile, vorrei solo che avessi potuto lavorare in circostanze diverse. Questo è ciò che intendevo, non per essere scortese con nessuna delle persone là fuori a cui piace quel film.”
In Parthenope, Gary Oldman interpreta lo scrittore americano John Cheever. Il film è una lettera d’amore alla Napoli di Paolo Sorrentino. Alla sua première, il film ha ricevuto una standing ovation di 9,5 minuti.
“Per me, questo film è una celebrazione del viaggio della mia vita”, ha detto Sorrentino dopo che gli applausi si sono calmati. “Voglio ringraziare [il delegato generale di Cannes] Thierry Fremaux per l’inizio del mio viaggio nel cinema 20 anni fa.” Nel cast di Parthenope ci sono anche Celeste Della Porta, Stefania Sandrelli, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Peppe Lanzetta e Isabella Ferrari.
Da Le Conseguenze dell’Amore (2004) a Il Divo (Premio della Giuria nel 2008) e This Must be the Place (2011), senza dimenticare La Grande Bellezza (2013) e Youth nel 2015, Paolo Sorrentino torna a presentare il suo settimo lungometraggio in Concorso. Nel 2017, durante la sua partecipazione alla Giuria presieduta da Pedro Almodóvar, il cineasta italiano ha rivelato la sua intenzione di immortalare su pellicola la sua città natale. Parthenope è il secondo film girato a Napoli, dopo E’ stata la mano di Dio, premiato a Venezia nel 2021.
Durante una conferenza stampa a Cannes per il suo nuovo film Anora, Sean Baker ha discusso della sua affinità con la realizzazione di film sulle sex worker – e ha anticipato il suo prossimo progetto con lo stesso soggetto.
Anora, presentato in anteprima al Festival di Cannes, segue una lavoratrice di uno strip club che si innamora del figlio di un oligarca russo. Quando gli è stato chiesto come mai i sex worker siano diventati il soggetto dei suoi ultimi film, Baker ha detto che dopo aver realizzato Starlet del 2012, è stato “introdotto nel mondo dei film per adulti”.
“Sono diventato amico di [lavoratrici del sesso] e ho capito che c’erano un milione di storie da quel mondo. Se c’è un’intenzione in tutti questi film, direi che è raccontare storie umane, raccontare storie che si spera siano universali”, ha detto. “Ciò aiuta a rimuovere lo stigma che è stato applicato da sempre a questo mezzo di sostentamento”. Sean Baker ha detto che forse non farà sempre film sull’argomento, ma ha scherzato dicendo che “stiamo già parlando del prossimo e coinvolgerà una prostituta, quindi”.
Alla sua première, Anora ha ricevuto un’entusiasmante standing ovation di 7,5 minuti. Nel film, Mikey Madison (“Better Things”, “C’era una volta a Hollywood”) interpreta Anora, una ventitreenne che lavora in uno strip club fuori New York City. La sua fortuna cambia quando incontra Vanya (Mark Eydelshteyn), figlio di un oligarca russo, che la invita per un viaggio di una settimana a Las Vegas durante la quale i due si sposano. Ma quando i genitori di Vanja lo scoprono, i due si ritrovano braccati da gangster russi, che tentano di convincerli ad annullare il matrimonio.
Sean Baker è diventato un frequentatore abituale di Cannes negli ultimi anni. Ha debuttato con The Florida Project, il suo sguardo su una madre e la sua giovane figlia che vivono ai margini economici, nell’edizione 2017 del festival, per poi tornare nel 2021 con Red Rocket, la storia di una porno star che ritorna nella sua città natale in Texas.
Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, il film Adagio (qui la recensione) di Stefano Sollima chiude la “trilogia della Roma criminale” – iniziata con Romanzo criminale – La serie (2008-2010) e proseguita con Suburra(2015) – con un noir che si concentra su tre ex componenti della Banda della Magliana ormai in declino e prossimi alla disfatta. Il titolo del film diventa dunque il ritmo a cui questi personaggi si muovono mentre cercano di compiere le ultime mosse della loro vita. Pur essere un film ricco d’azione, Adagioè dunque prevalentemente un’opera intimista, con cui Sollima riflette sulle relazioni umane.
In questo caso, Sollima realizza dunque un film molto più intimista e crepuscolare, che va dunque a mostrare la decadenza di quel mondo criminale e l’estinzione dei suoi rappresentanti. Intorno a loro, il regista costruisce una Roma altrettanto segnata dalla violenza, specchio delle vicende narrate in primo piano nel film. Una Roma narrata non attraverso i suoi luoghi più iconici bensì attraverso quegli angoli meno visti al cinema e in televisione, più urbana e caotica, dove chi la abita è in continuo movimento. Adagio, infatti, è un film di movimenti, ognuno con il proprio ritmo.
Il film è ora disponibile su Netflix, che ha partecipato alla sua realizzazione, e da quando è diventato disponibile nel catalogo della piattaforma è subito divenuto uno dei titoli più visti in Italia. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Adagio. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alla storia vera a cui si ispira e alla spiegazione del finale e al significato del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Adagio
Manuel, un ragazzo di sedici anni, cerca di godersi la vita come può, mentre si prende cura dell’anziano padre Daytona. Vittima di un ricatto, va a una festa per scattare alcune foto a un misterioso individuo ma, sentendosi raggirato, decide di scappare. Si ritrova così inseguito dai ricattatori che si rivelano essere estremamente pericolosi e determinati a eliminare quello che ritengono uno scomodo testimone. Manuel capisce di essere invischiato in qualcosa che è più grande di lui e sarà costretto a chiedere protezione a due ex-criminali, vecchie conoscenze del padre: Polniuman e Cammello.
Ad interpretare Manuel vi è l’attore Gianmarco Franchini, qui al suo primo ruolo in un film. Suo padre Mario Coretti, detto “Daytona”, è invece interpretato da Toni Servillo, mentre Polniuman è interpretato da Valerio Mastandrea. Romeo Baretta, detto “Cammello”, ha invece il volto di Pierfrancesco Favino. Per il ruolo, l’attore si è trasformato radicalmente, sia tramite il trucco sia mettendo su una certa massa muscolare. Nel ruolo dei due agenti corrotti che inseguono Manuel, Vasco e Bruno, si ritrovano invece gli attori Adriano Giannini eFrancesco Di Leva.
La storia vera dietro i personaggi di Adagio
Al di là dei roghi e dei conseguenti blackout che nel film mettono Roma in ginocchio, ispirati a reali avvenimenti – anche se qui portati all’estremo – Adagio trova delle basi nella realtà nel momento in cui i tre vecchi criminali interpretati da Servillo, Favino e Mastandrea si rivelano essere i tre membri superstiti della Banda della Magliana. Nella realtà, ad essere ancora vivi di quel gruppo, sono Roberto Fittirillo, Salvatore Nicitra, Maurizio Abbatino, Fulvio Luccioli e Raffaele Pernasetti. I personaggi del film non sono però direttamente basati su di loro, ma traggono liberamente ispirazione dalle loro vite successive allo scioglimento del gruppo.
La spiegazione del finale e il significato del film
Adagio racconta la storia di tre generazioni: le vecchie glorie della criminalità, i nuovi criminali e i giovani rappresentati del futuro, il cui destino è ancora tutto da decidere. I percorsi dei rappresentanti di queste si scontrano ripetutamente nel film fino ad un finale in cui Cammello capisce che nonostante Manuel stia per lasciare la città è comunque in pericolo, in quanto chi gli dà la caccia ha saputo dove trovarlo. Si reca dunque in una stazione Tiburtina nel caos totale poiché molti treni sono stati fermati a causa degli incendi e dei cali di tensione.
Qui trova Vasco e Bruno, i due poliziotti corrotti che stanno cercando il ragazzo. I due ROS ingaggiano una sparatoria con Cammello, che muore insieme a Bruno. Vasco, a sua volta ferito e in fin di vita, prova a inseguire Manuel ma spira poco dopo su una panchina accanto ai binari. Il giovane può allora smettere di scappare. Al commissariato, mentre alla televisione annunciano che il politico da lui filmato all’orgia si è dimesso a causa di uno scandalo, Manuel incontra uno dei figli di Vasco, ignaro che lo sia, e gli regala le sue cuffie.
Questo gesto di generosità, su cui si chiude il film, lancia dunque un messaggio di speranza nei confronti delle nuove generazioni, desiderose di smarcarsi dall’eredità dei padri per costruire qualcosa di nuovo e di migliore. Il significato di Adagio sta tutto qui, nello scontro tra generazioni e nella loro differente attitudine alla vita. Mentre le vecchie glorie vorrebbero essere lasciate in pace e i nuovi criminali cercano di prendersi tutto, i giovani sono invece guidati da valori più sani e non vogliono avere nulla a che fare con la violenza.
Nella prima parte dei titoli di coda, poi, vengono ricordati Polniuman, il Cammello e Daytona con due foto della loro epoca d’oro intervallate da alcune brevi scene che illustrano la mesta fine dei loro cadaveri: i primi due sono portati all’obitorio, il papà di Manuel viene invece schiacciato da uno sfasciacarrozze assieme alla macchina in cui è rinchiuso. I tre, che per tutto il film erano stati raffigurati come morti viventi che lentamente (adagio, appunto) si abbandonano a sé stessi, ottengono così la fine che gli spetta.
Il trailer di Adagio e dove vedere il film in streaming
È possibile fruire di Adagio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Plya, Apple TV, Infinity+, Now,Prime Videoe Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.
Il produttore Simon Kinberg, che ha supervisionato la maggior parte dei film di X-Men per la 20th Century Fox, è in trattative per produrre un prossimo film di Star Trek per la Paramount Pictures, ha confermato Variety.
Il progetto è già in fase di sviluppo presso lo studio, con Seth Grahame-Smith (Abraham Lincoln: Vampire Hunter) che si occupa della sceneggiatura e Toby Haynes (Andor, Black Mirror: USS Callister) a bordo per diretto. Gli addetti ai lavori affermano che il film è inteso come una storia di origine per la linea temporale principale del franchise di Star Trek (piuttosto che per quella alternativa, la linea temporale di Kelvin è iniziata con Star Trek del 2009), ambientata all’indomani del primo contatto dell’umanità con gli alieni.
Kinberg ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore, scrivendo XXX: State of the Union e Mr. e Mrs. Smith, prima di unirsi al franchise di X-Men come co-sceneggiatore di X-Men: Conflitto finale. È passato alla produzione di tutti i successivi film del franchise e ha fatto il suo debutto alla regia con l’ultimo film della serie, Dark Phoenix del 2019. Ha anche prodotto The Martian e Fantastic Four del 2015, e i primi due film di Deadpool. Più di recente, ha prodotto il film Netflix del 2024 Life con Kevin Hart.
Anche il prequel di Star Trek sarà prodotto da J.J. Abrams, che ha supervisionato tutti i film della serie attraverso la Bad Robot a partire da Star Trek del 2009, da lui diretto. Abrams sta anche producendo un film separato destinato ad essere la missione finale del cast della timeline di Kelvin, tra cui Chris Pine, Zachary QuintoeZoe Saldaña. Steve Yockey (L’assistente di volo) sta scrivendo la bozza più recente della sceneggiatura.
Si è tenuto ieri sere la premiere di Parthenope alla 77a edizione del Festival di Cannes al Palais des Festivals. La regista Paolo Sorrentino era accompagnato sul red carpet dai suoi interpreti: Ecco tutte le foto.
Da Le Conseguenze dell’Amore (2004) a Il Divo (Premio della Giuria nel 2008) e This Must be the Place (2011), senza dimenticare La Grande Bellezza (2013) e Youth nel 2015, Paolo Sorrentino torna a presentare il suo settimo lungometraggio in Concorso. Nel 2017, durante la sua partecipazione alla Giuria presieduta da Pedro Almodóvar, il cineasta italiano ha rivelato la sua intenzione di immortalare su pellicola la sua città natale. Parthenope è il secondo film girato a Napoli, dopo La mano di Dio, premiato a Venezia nel 2021.
Paolo Sorrentino cerca di ritrarre la sua casa d’infanzia come una città vivace e vibrante, aperta sul mare; una visione splendidamente catturata nel suo film ampiamente autobiografico, “La mano di Dio”. Ora, attraverso questa rivisitazione della storia della leggendaria sirena, divenuta una divinità napoletana, “Parthenope” continua questa rappresentazione del fascino della città. Il destino di questa figura guardiana, che nella mitologia greca si intreccia con il destino della città, evoca amori “veri e indicibili”. Suggerisce l’intero repertorio di emozioni vissute da Parthenope, la vera protagonista del film, di cui seguiamo il viaggio dagli anni Cinquanta a oggi.
Netflix ha presentato il primo trailer ufficiale di Trigger Warning, un thriller d’azione di prossima uscita che vede Jessica Alba (Fantastic Four; Sin City) nel ruolo della protagonista, un’abile commando delle Forze Speciali che prende possesso del bar del padre dopo la sua morte improvvisa e si ritrova presto in contrasto con una violenta gang che dilaga nella sua città natale.
Parlando con Netflix ha presentato il primo trailer ufficiale di Trigger Warning, il prossimo film d’azione con Jessica Alba nei panni di un commando delle Forze Speciali in cerca di vendetta contro gli uomini che hanno ucciso suo padre., Jessica Alba ha espresso il suo entusiasmo e la sua ispirazione per la realizzazione di questo film. “Ho amato Die Hard. Ho amato Star Wars. Ho amato Arma Letale, Beverly Hills Cop, tutti questi film con cui sono cresciuta, ma ho sempre sentito di voler vedere le donne che spaccano il culo invece di essere sempre salvate“.
Oltre ad Jessica Alba, il cast di supporto comprende Mark Webber, Tone Bell, Jake Weary, Gabriel Basso, Anthony Michael Hall, Kaiwi Lyman e Hari Dhillon. Mouly Surya ha diretto il prossimo actioner, con una sceneggiatura di John Brancato & Josh Olson e Halley Gross.
Questo è il primo ruolo da attrice di Jessica Alba in quasi cinque anni, essendo apparsa di recente nella serie spinoff di Bad Boys, L.A.’s Finest, durata due stagioni. Probabilmente la conoscono meglio per aver interpretato Sue Storm in Fantastic Four del 2005 e nel suo sequel Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer, un ruolo che si dice possa essere ripreso in Deadpool & Wolverine di quest’estate.
Tra i suoi ruoli più importanti figurano, ma non solo, Honey, Sin City, Into the Blue, Good Luck Chuck, Meet Bill, The Love Guru, Machete, Little Fockers, Spy Kids: Tutto il tempo del mondo, Machete Kills, Sin City: A Dame to Kill For, Stretch e Mechanic: Resurrection. Trigger Warning inizia in streaming, in esclusiva su Netflix, il 21 giugno!
Nel 2022 abbiamo saputo che il regista di Thor: Love and ThunderTaika Waititi e il suo frequente collaboratore Jemaine Clement (Legion, What We do in the Shadows) stavano sviluppando una rivisitazione del classico fantascientifico degli anni ’80 di Terry Gilliam, Time Bandits, per Apple TV+, con Lisa Kudrow come protagonista.
Ora abbiamo finalmente un primo sguardo alla serie grazie all’anteprima televisiva estiva di EW. La Kudrow guiderà un cast che comprende anche Kal-El Tuck (Unseeing Evil), Charlyne Yi (Knocked Up), Tadhg Murphy (Conversations With Friends), Roger Jean Nsengiyumva (You Don’t Know Me), Rune Temte (Eddie the Eagle), Kiera Thompson (Martyrs Lane) e Rachel House (Heartbreak High).
Sebbene i dettagli specifici della trama siano ancora riservati, la serie è descritta come “un viaggio comico attraverso il tempo e lo spazio con un gruppo di ladri straccioni e la loro nuova recluta: un nerd di storia di undici anni“. La Kudrow interpreta il leader della squadra, Penelope; Tuck è Kevin; Yi è Judy; Murphy è Alto; Nsengiyumva è Widgit; Temte è Bittelig; Thompson è Saffron e House è Fianna.
La nuova versione di Time Bandits si svolgerà in 10 episodi e seguirà Kevin mentre si imbatte in un gruppo di predoni guidati dalla Penelope della Kudrow. Waititi ha dichiarato di voler lavorare con la Kudrow da anni, e lui e Clement hanno ammirato a lungo il suo lavoro da lontano, in particolare in The Comeback della HBO.
“Adoro Lisa Kudrow e ho pensato che sarebbe stato fantastico vederla alla guida di un gruppo di idioti nel tempo“, spiega il regista.
Get an exclusive first look at Taika Waititi and Jemaine Clement’s ‘Time Bandits’ TV show starring Lisa Kudrow. https://t.co/t1V5KKFkro
I Marvel Studios hanno pubblicato un nuovo promo per Deadpool & Wolverine che vede il Merc with the Mouth prepararsi a ciò che accadrà nel trequel. Gran parte di ciò che dice sembra essere stato tratto dalla recente sessione di registrazione di cui Ryan Reynolds ha condiviso il filmato, ma ci sono anche alcuni frammenti di filmato mai visti prima.
Tra questi, un nuovo sguardo ai resti di Giant-Man nel Vuoto e una battuta di Paul Rudd precedentemente vista solo dopo che i fan avevano registrato una parte di uno sneak peek di Deadpool & Wolverine in esclusiva IMAX nelle sale.
“Se il pubblico prova un briciolo di quello che ho provato io ogni giorno, ovvero ‘Sono Wolverine e Deadpool‘”, ha recentemente dichiarato entusiasta il regista Shawn Levy. “Sono questi ragazzi nei panni dei loro personaggi più leggendari e iconici, al massimo delle loro possibilità. Insieme, è semplicemente… un piacere per il pubblico. L’ho sentito ogni giorno al lavoro“.
Reynolds ha aggiunto: “Ricordo il primo giorno in cui io e Hugh abbiamo recitato insieme in una scena del film. Camminavamo insieme lungo una strada e stavamo fianco a fianco. Un gruppo – non mi era mai successo in vita mia – di membri della troupe si è avvicinato e uno ha detto: ‘È stato il giorno più bello della mia vita’”.
“Ti rendi conto di quanto significhi per la gente vedere quei due ragazzi insieme sul grande schermo. È una cosa che non prendiamo affatto alla leggera“.
Con tutti questi nuovi contenuti per Deadpool & Wolverine, è facile dimenticare che mancano ancora più di due mesi al film. Al momento, la campagna di marketing ruota ancora intorno ai due personaggi del titolo che si scontrano; tuttavia, man mano che ci avviciniamo al 26 luglio, vedremo sicuramente altre varianti che entreranno a far parte di questa avventura multiversale. Date un’occhiata all’ultimo promo di Deadpool & Wolverine nei player sottostanti.
Deadpool & Wolverineriunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.
Una voce recente afferma che anche Liev Schreibersia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen(Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
Spider-Man 4 è uno dei film più attesi dei Marvel Studios ma, nel momento in cui scriviamo, non ha una data di uscita e nemmeno un regista confermato (non è previsto il ritorno di Jon Watts dopo aver diretto la trilogia precedente, Homecoming, Far From Home e No Way Home).
Secondo Jeff Sneider, Marvel e Sony Pictures stanno sviluppando insieme una nuova trilogia, con l’intenzione di affidare a un unico regista – o a un duo di registi – tutti e tre i capitoli.
Afferma che non è chiaro se le riprese inizieranno davvero quest’autunno, perché Kevin Feige si sta prendendo il suo tempo per scegliere un regista ed è pienamente responsabile del processo creativo. Questo fa ben sperare per Spider-Man 4, dopo che in precedenza era stato riferito che il regista sarebbe stato un po’ più defilato a causa dei tanti altri impegni per riportare il MCU sulla giusta strada.
Abbiamo già sentito alcuni nomi diversi per il film, ma Sneider dice che Kevin Feige è rimasto particolarmente colpito dal lavoro di Adil El Arbi e Bilall Fallah su Ms. Marvel.
I due hanno diretto la prima e il finale della serie Disney+ e hanno anche diretto Batgirl per la Warner Bros. Sfortunatamente, il film è stato eliminato da David Zaslav nell’ambito delle sue misure di riduzione dei costi (con il risultato che il blockbuster quasi finito è stato cancellato, per non essere mai più visto).
Poco dopo il licenziamento, i registi di Bad Boys For Life hanno condiviso un’e-mail di sostegno ricevuta da Feige.
“Amici miei, ho dovuto contattarvi per farvi sapere che stiamo tutti pensando a voi due“, ha scritto il dirigente. “A causa della meravigliosa notizia del matrimonio (congratulazioni!) e della deludente notizia su ‘Batgirl’. Sono molto orgoglioso di voi ragazzi e di tutto il fantastico lavoro che fate e in particolare di ‘Ms. Marvel’, naturalmente! Non vedo l’ora di vedere cosa vi aspetta. Spero di vedervi presto“.
Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Si vocifera che Sydney Sweeney possa interpretare Black Cat, mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in considerazione come cattivi di Spider-Man 4. Al momento, il ruolo di The Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social media.
Per quanto riguarda i dettagli della trama, di recente si è parlato della possibilità che Peter Parker indossi la tuta aliena introdotta per la prima volta alla fine di Spider-Man: No Way Home e che Venom appaia in qualche veste. Come sempre, restate sintonizzati per gli aggiornamenti su Spider-Man 4 non appena li avremo.
Il film Marvel Studios con protagonisti gli X-Men ha fatto un passo avanti verso la sua realizzazione. Apprendiamo da Variety che lo sceneggiatore Michael Lesslie (Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente) è in trattative con i Marvel Studios per scrivere il primo film degli X-Men da quando la serie è stata acquisita dalla Disney con l’acquisizione della 21st Century Fox nel 2019.
I film dedicati ai mutanti Marvel hanno cominciato la loro corsa cinematografica nel 2000 con il primo film di Bryan Singer, seguito nel 2003 dal secondo capitolo. Nel 2006 è uscito Conflitto finale diretto da Brett Ratner. Nel 2009 è stata inaugurata la trilogia dedicata a Wolverine che ha percorso le sale parallelamente con la tetralogia prequel: del 2009 è X-Men le origini – Wolverine, del 2011 X-Men: l’inizio, del 2013 Wolverine – l’immortale, del 2014 Giorni di un futuro passato, del 2016 Apocalisse, del 2017 Logan: The Wolverine e del 2019 Dark Phoenix. I due film dedicati a Deadpool, del 2016 e del 2018 sono stati ambientati nello stesso universo della Fox.
Ora Deadpool e Wolverine porterà nel MCU i due eroi del titolo, e aprirà ufficialmente la strada ai mutanti Marvel verso l’universo condiviso di Kevin Feige.
X-Men Origins: Wolverine è stato il primo film da solista del mutante artigliato… e fu una delusione totale. Ciononostante, l’eroe ha ottenuto una trilogia (un po’ disarticolata) grazie a The Wolverine e Logan, che si sono rivelati entrambi dei miglioramenti significativi.
Quest’ultimo ha concluso la carriera di Hugh Jackman nei panni di Wolverine uccidendo il personaggio, e ci aspettavamo che fosse la fine per lui. Del resto, lo stesso attore aveva confermato in più occasioni che si sarebbe ritirato da un ruolo che gli era stato affidato quasi due decenni prima.
Di recente Hugh Jackman ha parlato con Fandango di ciò che lo ha riportato nell’Universo Marvel (non prevediamo che si tratti di un evento unico, visto che Hugh Jackman è un attore di sicuro affidamento per Avengers: Secret Wars). Non sorprende che la possibilità di rimediare al deludente team-up del 2009 tra Deadpool & Wolverine fosse in primo piano nella sua mente.
Cosa ha detto Hugh Jackman
“Ero per strada – stavo guidando – e letteralmente come un fulmine è arrivata questa consapevolezza, nel mio intimo, che volevo fare questo film con Ryan… che Deadpool e Wolverine si riunissero“, dice nel player qui sotto. “E vi giuro che quando ho detto che avevo chiuso, pensavo davvero di aver chiuso“.
Ma, in fondo alla mia testa, da quando ho visto Deadpool 1, ho pensato: “Quei due personaggi insieme…“. Lo sapevo: Sapevo che i fan lo volevano. Da quando ho indossato gli artigli i fan hanno parlato di questi due personaggi, quindi la cosa è sempre stata presente, ma io lo sapevo e basta”.
Non vedevo l’ora di arrivare; appena arrivato ho chiamato Ryan e gli ho detto: “Facciamolo”. Non avevo chiamato il mio agente, nessuno”, aggiunge Jackman. “Ho dovuto chiamare il mio agente [dopo] e dirgli ‘Oh, a proposito, mi sono appena impegnato in un film’. [Ride]“.
Come parte del MCU, Hugh Jackman indosserà anche il costume classico di Wolverine, un cambiamento importante rispetto al periodo trascorso nella versione dell’Universo Marvel della 20th Century Fox. Sarà il Logan dei Marvel Studios dopo Secret Wars? Questo è ancora da vedere.
Watch an exclusive clip from the first big interview for #DeadpoolAndWolverine. The full conversation drops in 30 minutes, via @Fandango.
Deadpool & Wolverineriunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.
Una voce recente afferma che anche Liev Schreibersia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen(Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
Il thriller del 2021 Security, diretto dal britannico Peter Chelsom ma con un cast tutto italiano, porta gli spettatori ad osservare la vita dei ricchi attraverso un sistema di telecamere di sorveglianza. La narrazione commenta il fatto che le loro vite sembrano perfettamente messe in scena. Dal loro galateo a tavola ai loro discorsi elitari, tutto è privo di sporcizia. Ma è proprio lì che si nascondono le loro bugie. Dietro la loro ricchezza. Perché, nella vita reale, la verità è spesso disordinata e questo non è qualcosa che possono questa classe sociale può permettersi di mostrare.
Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen Amidon, il film – girato prevalentemente a Forte dei Marmi ma con alcune scene ambientate nella zona di Roma Imperiale ed in centro – affronta dunque un tema come quello delle menzogne e degli orrori che si celano nell’esistenza di chi può permettersi di non far emergere il proprio marcio alla luce del sole. Un argomento affrontato anche da un altro film recente quale Villetta con ospiti, con cui Security condivide diversi elementi in comune. Chelson, anche regista di Shall We Dance?, affronta però il tutto con un tocco molto più thriller.
Si costruisce infatti qui una vera e propria indagine che porta a tremende scoperte, sfortunatamente non molto lontane da ciò che avviene o può avvenire nella realtà. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Security. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è l’agente Roberto Santini, che gestisce un sistema di videosorveglianza attraverso il quale tiene sotto controllo la sicurezza delle ville di alcuni ricchi. Per lui tutto prende una piega inaspettata quando la giovane studentessa Maria Spezi denuncia la violenza subita da parte di un ragazzo nella villa di Curzio Pilati, ricco imprenditore che sta appoggiando la candidatura a sindaco di Claudia Raffaelli, moglie di Santini. L’agente non è però convinto, come riportato dalle autorità, che ad aver aggredito la ragazza sia il padre Walter, noto alcolizzato, ed inizia pertanto a condurre una propria indagine.
Ad interpretare Roberto Santini vi è l’attore Marco D’Amore, celebre per il ruolo di Ciro nella serie Gomorra. Accanto a lui, nel ruolo della moglie e candidata a sindaco Claudia Raffaelli vi è MayaSansa, mentre Valeria Bilello interpreta Elena Ventini, vecchio amore di Roberto. Maria Spezi è interpretata dall’attrice Beatrice Grannò, mentre suo padre Walter ha il volto dell’attore Tommaso Ragno. Completano il cast Silvio Muccino nel ruolo del professor Stefano Tommasi, Giulio Pranno in quelli del sorvegliante Dario Ventini eLudovica Martino in quello di Angela Santini, figlia di Roberto. Fabrizio Bentivoglio è invece Curzio Pilati.
La spiegazione del finale: chi ha aggredito Maria?
La maggior parte delle indagini del film si concentra sulla ricerca del vero aggressore. La polizia ha ritenuto che il padre di Maria, Walter, fosse un bersaglio facile perché aveva un passato di violenza, abuso di sostanze e aggressioni. Anche il saggio di Maria a scuola, registrato in un video trapelato, suggeriva lo stesso. Ma Walter ha poco a che fare con i lividi della figlia. Il secondo sospettato principale è invece Dario Nobile, che lavora come custode della villa di un ricco politico, Curzio Pilati. I filmati recuperati dalla villa di Pilati hanno rivelato che la notte dell’aggressione Dario era con Maria ed erano entrambi ubriachi.
Ma insieme a Dario c’erano anche altri due uomini, i cui volti non sono ben visibili. Dario è stato considerato il principale sospettato perché, quella notte, ha rotto una telecamera fuori dalla villa di Pilati, cosa che è stata percepita come un’azione per impedire la chiarezza su quanto stava per avvenire. Alla fine, però, i due uomini vengono rintracciati. Uno è lo scrittore e professore di inglese della città, Stefano Tommasi, e l’altro è Pilati stesso. In precedenza, Pilati aveva mentito sulla sua presenza nella Villa. Tuttavia, alla fine, Dario testimonia contro Pilati, che quella notte aveva aggredito Maria.
Pilati è un ricco uomo politico che sta aiutando la moglie di Roberto, Claudia, a diventare sindaco della città. Ma dietro la sua opera filantropica si cela un demone. Pilati soffre infatti di germafobia, a causa della quale non riusce a portare l’intimità nella sua vita purificata. Non appena qualcuno lo tocca, Pilati perde la testa. Così, per soddisfare i suoi desideri sessuali, assume Dario e gli affida la sua Villa perché portasse le ragazze e facesse sesso con loro. Durante l’atto, Pilati li osserva con compiacimento attraverso una telecamera segreta.
La notte con Maria, Pilati si spinge però un po’ oltre. Mischia dell’ossicodone nel caffè della ragazza e chiede a Dario di fare l’amore con lei. Quando Dario si rifiuta e lascia la villa, Pilati prende in mano la situazione. Ma ben presto la sua fobia si fa sentire e aggredisce senza pietà Maria. In seguito, ordina ai suoi uomini di far cancellare tutti i filmati. Roberto pensa a quel punto che la moglie abbia autorizzato la cancellazione, ma lei è ignara dell’accaduto. Per Claudia, Pilati è un Dio che le ha dato una seconda vita, un’ambizione di vivere, e quindi è troppo accecata per sospettare di lui.
Nel finale, lo stesso Walter convinto della colpevolezza di Dario tenta di aggredirlo ma viene per errore ucciso dalla polizia. Roberto rimane traumatizzato dalla morte dell’ex amico e decide quindi di fargli giustizia. Egli monta insieme tutti i filmati che rivelavano Pilati come il principale colpevole di aver corretto il drink di Maria. Poiché il filmato originario dell’aggressione è stato cancellato, Roberto realizza dunque una propria narrazione che indica Pilati come l’assassino, anche senza il filmato vero e proprio.
Trasmette poi il filmato sullo schermo di ogni casa, rendendo così pubblico quanto accaduto. “È triste che una comunità si unisca solo nei momenti di tragedia. È triste che gli esseri umani escano dalle loro fortezze solo per condividere il loro dolore, per ammettere la loro paura”, viene detto. Simbolicamente, Roberto suggerisce che quando Walter era vivo, nessuno ha prestato attenzione alla sua sofferenza. Ma è abbastanza sicuro che dopo la sua morte, la gente piangerà per lui, ora che conosce il vero volto dell’orrore.
Il trailer di Security e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Security grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Now e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 21 maggio alle ore 21:15 sul canale Cielo.
Il prossimo progetto cinematografico di Dwayne Johnson è The Smashing Machine, il film di Benny Safdie prodotto dalla A24 che vedrà Johnson assumere il ruolo del lottatore UFC Mark Kerr. L’attrice Emily Blunt, con cui Johson ha già collaborato in Jungle Cruise, interpreta nel film la moglie di Kerr. Di seguito, ecco la prima immagine ufficiale del film, che offre un primo sguardo ad entrambi gli attori nei panni dei rispettivi personaggi.
Nelle ultime settimane, sul proprio profilo Instagram, Dwayne Johnson ha anche iniziato a condividere una serie di video in cui mostra il proprio allenamento per assumere il ruolo di Kerr, come quello che riportiamo qui di seguito:
Annunciato nel 2023, The Smashing Machine sarà prodotto da Dwayne Johnson, dalla Seven Bucks Productions di Dany Garcia, dalla Out for the Count di Safdie, da Eli Bush e da David Koplan. “The Smashing Machine è un dramma basato sulla storia di Mark Kerr, il leggendario lottatore di MMA dell’era dell’UFC senza esclusione di colpi, all’apice della sua carriera“, si legge nella descrizione del film. “Lotta con la dipendenza, la vittoria, l’amore e l’amicizia nell’anno 2000“.
Johnson ha dichiarato a Variety a proposito del film nel gennaio 2024: “Benny vuole creare e continua a spingersi oltre i limiti quando si tratta di storie crude e reali, personaggi autentici e a volte scomodi e sorprendenti. Sono a un punto della mia carriera in cui voglio spingermi in luoghi in cui non mi sono mai spinto in passato. Sono a un punto della mia carriera in cui voglio fare film che contano, che esplorano un’umanità ed esplorano la lotta [e] il dolore“. The Smashing Machine non ha ancora una data di uscita da parte di A24 ma è previsto in sala per il 2025.
Il film del 2007 Disturbia, diretto da D. J. Caruso (noto anche per i film Identità violate, Sono il numero Quattro e xXx – Il ritorno di Xander Cage) è una rivisitazione in chiave moderna del classico di Alfred HitchcockLa finestra sul cortile. L’idea nasce dallo sceneggiatore Christopher Landon (anche regista di Auguri per la tua morte) il quale riflettendo sul concetto di “arresti domiciliari” ha iniziato a chiedersi cosa avrebbe fatto lui in una condizione simile. “Essendo già una specie di voyeur, ho pensato che avrei spiato i miei vicini tutto il tempo”.
Ha così concepito questo film con protagonista un adolescente alle prese con la morte del padre e che si trova a riflettere sulle sue esperienze di vita quando si imbatte in un serial killer tra i suoi vicini di casa. Il film, che ha tra i suoi produttori esecutivi anche Steven Spielberg, aggiorna dunque le dinamiche del film di Hitchcock approfondendo il concetto di voyeurismo secondo l’odierna idea che se ne ha, spiengendosi poi ancor di più nel territorio del thriller. Subentra inoltre una certa ambiguità riguardo a ciò che il protagonista vede o crede di vedere.
Tutti elementi che hanno reso Disturbia un film molto interessante, che grazie ora al suo arrivo nel catalogo di Netflixsta nuovamente attirando gli appassionati di questo genere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Disturbia. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Shia LaBeouf e Sarah Roemer in Disturbia
La trama e il cast di Disturbia
Dopo la morte del padre in un incidente stradale, Kale Brecht diventa un adolescente problematico e aggressivo. Quando prende a pugni l’insegnante di spagnolo a scuola, viene condannato a tre mesi di arresti domiciliari durante le vacanze. Per ammazzare il tempo, Kale spia i suoi vicini con un binocolo e una videocamera e diventa un voyeur della sua vicina Ashley Carlson. Quando però Ashley conosce Kale e il suo amico Ronnie, rivela loro che il nuovo vicino Robert Turner sembra essere un serial killer ricercato in un altro Stato. Il trio tenterà allora di scoprire la verità su di lui, correndo però gravi pericoli nel farlo.
Ad interpretare Kale vi è l’attore ShiaLaBeouf, il quale per prepararsi al ruolo ha parlato con molti ex detenuti agli arresti domiciliari, da cui è nata l’idea della Twinkie Tower. L’attrice Sarah Roemer interpreta Ashley, mentre Aaron Yoo è Ronnie e l’attrice Carrie-Anne Moss interpreta Julie, madre di Kale. L’attore David Morse, infine, interpreta Robert Turner. Durante le riprese, egli non ha mai parlato con LaBeouf o con gli altri ragazzi. LaBeouf ha dichiarato: “Quando abbiamo finito di girare, è stato molto amichevole. Ma è un attore metodico e finché abbiamo girato non ci ha rivolto la parola”. La premio Oscar Viola Davis è la detective Parker, responsabile del caso degli arresti domiciliari di Kale.
La spiegazione del finale del film
Tutte le attività sospette che circondano Robert si concludono in modo elettrizzante quando le intuizioni di Kale si rivelano corrette. Egli fa però un lavoro superbo nel creare il dubbio nello spettatore, poiché proprio quando sembra che il suo essere l’assassino sia una certezza, se ne esce con una spiegazione potenzialmente innocente. La sua amabilità e cordialità nei confronti di Kale e di sua madre è convincente, ma quando arrivano gli ultimi venti minuti del film, è abbastanza chiaro che si tratta di una messa in scena ed egli non è chi cerca di far credere di essere.
Questo non rende però la scena della rivelazione meno d’impatto, poiché intreccia abilmente la ricerca di prove concrete da parte di Kale con l’aggressione di Robert alla madre. Dopo aver rapito ques’ultima e aver messo ko Ronnie, avviene il confronto finale tra Kale e Robert. Inizialmente l’uomo riesce ad immobilizzare il ragazzo spiegandogli con come intende ucciderlo e che lo farà passare per un suicidio. L’arrivo di Ashley interrompe però questo piano e dà a Kale la possibilità di allontanarsi quel tanto che basta da far scattare l’allarme della polizia.
David Morse in Disturbia
La sua decisione di puntare immediatamente ad avvisare la polizia è sorprendentemente giusta. Troppo spesso il genere horror/thriller viene criticato per le decisioni sbagliate dei personaggi. A volte, le ridicole decisioni dei personaggi possono migliorare l’esperienza del fattore divertimento, ma quando il genere punta alla sincerità, può portare il pubblico fuori dalla storia e lasciare una sensazione di insoddisfazione. I momenti finali di Disturbia sono più efficaci per l’approccio senza fronzoli dei protagonisti. Mentre infatti viene avvertita la polizia, Kale va anche alla ricerca della madre, entrando nella casa di Turner.
In una stanza nascosta, trova ampie prove dei precedenti omicidi di Turner, tra cui un vestito e una parrucca da donna, che indicano che Turner ha finto di essere la donna che ha lasciato la casa la notte in cui Kale e Ashley stavano guardando. Nello scontro finale, la donna riesce a pugnalare alla gamba il killer, permettendo a Kale di uccidere Turner con delle cesoie da giardinaggio. Il film riesce così a evitare i tropi o i cliché più ovvi nel suo finale, in quanto la priorità principale dei protagonista è quella di avvisare la polizia.
Anche se l’arrivo della polizia si rivela inefficace, l’inseguimento di Robert è comunque avvincente. Sebbene Kale stesso sia certamente un personaggio imperfetto, si dimostra all’altezza di Robert quando è necessario. Quando trova sua madre e affronta il suo nemico per l’ultima volta, coglie l’opportunità di ucciderlo in un istante. Sebbene il combattimento vero e proprio tra i due duri appena un minuto, è un brillante crescendo di intensità ed è molto soddisfacente vedere la prontezza di riflessi di Kale superare Robert.
Il trailer di Disturbia e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Disturbia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Prime Video, Paramount+ e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.
Di fronte a casi di violenza, molestia o abuso c’è chi si chiede perché la vittima di turno abbia aspettato a denunciare la cosa, a far sentire la propria voce contro l’ingiustizia subita. Si crede, erroneamente, che esporsi non comporti altro che l’ottenimento della propria rivalsa e che anzi più si aspetta a parlare più si perda il diritto a proporre la propria versione, quasi come si passasse a propria volta dalla parte del torto. Ma la scelta di rimanere in silenzio, compiuta non senza sofferenze, meriterebbe approfondimenti maggiori, proprio come il regista Leonardo van Dijl cerca di fare con il suo Julie Keeps Quiet.
Il film, opera prima di questo regista belga, è stato presentato in concorso alla Semaine de la Critique, nel contesto del Festival di Cannes. È questa la sezione parallela e autonoma che si occupa specificatamente di opere prime e seconde, con l’intento dunque di scoprire nuovi registi, linguaggi e sguardi sul mondo. È così che Julie Keeps Quiet trova un importante spazio per farsi conoscere e van Dijl ha dunque l’occasione di mettersi alla prova su un tema molto importante affrontato però da un punto di vista – quello di chi sceglie di rimanere in silenzio – su cui c’è ancora molto da esplorare.
La trama di Julie Keeps Quiet: le ragioni del silenzio
Protagonista del film è Julie (Tessa Van den Broeck), giocatrice di punta di un’accademia di tennis d’élite. La sua vita ruota intorno a questo sport, che ama e a cui dà assoluta priorità sopra ogni altra cosa. Quando però il suo allenatore finisce sotto inchiesta in seguito al suicidio di un’altra sua allieva e viene improvvisamente sospeso, tutti i membri del club vengono incoraggiati a parlare dell’acaduto, facendo emergere alcune sconvolgenti verità. Julie, però, che più di tutti sembra avere qualcosa da dire, decide di tacere e affrontare a suo modo la cosa.
Perché dinanzi a determinate situazioni si sceglie di rimanere in silenzio? È quello che si chiede van Dijl, che inizia così a concepire la personalità di Julie, nel tentativo di capire cosa possa spingere una persona a voler tacere anche su quelle dinamiche che le coinvolgono direttamente. Per il regista diventa però prima di tutto importante non giudicare chi sceglie la via del silenzio ed è così che sceglie di mantenersi ad una certa distanza dai suoi protagonisti, evitando il primo piano in favore di inquadrature totali o piani medi, cercando così di restituire uno sguardo più obiettivo su di loro.
Si catturano infatti così non tanto le emozioni interne dei personaggi quanto la loro gestualità e il rapporto con il contesto. Il loro stato d’animo van Dijl ce lo comunica però attraverso scelte di fotografia molto nette, che se da un lato potrebbero far assumere al film un aspetto respingente, dall’altro è proprio a partire da questo disagio che bisognerebbe sviluppare determinate riflessioni. In Julie Keeps Quiet, infatti, il più delle volte il volto o la figura intera dei protagonisti – e soprattutto Julie – sono posti in ombra.
Un ombra che rende difficile cogliere le espressioni del viso e dunque le emozioni che manifesta. Un ombra che lascia presagire il disagio e i malumori interni di cui però si sceglie di non parlare. Progressivamente, questa oscurità lascia spazio ad una maggiore luce, specialmente nelle scene in cui Julie avverte maggiore confidenza in sé stessa e in quanto la circonda. van Dijl sembra così suggerire che occorre lavorare su quelle zone d’ombra, individuando ciò che in esse si nasconde e aiutare chi le vive ad uscirne sano e salvo.
Julie Keeps Quiet è un’ottima opera prima
Julie Keeps Quiet si dimostra dunque un’opera prima che affronta in modo originale una storia apparentemente già vista, con un regista che sceglie di non strafare quanto concentrarsi su una dimensione più piccola ma molto comunicativa. van Dijl dimostra interessanti idee di regia e una conoscenza del mezzo cinematografico per cui il suo nome merita di essere tenuto d’occhio. Con delicatezza e grande precisione egli ci offre il ritratto di una ragazza consapevole dei rischi dell’esporsi, che per tutto il film cerca di rifuggire da questa possibilità. Nel cercare di capirla, van Dijl riesce a trasmettere le sue motivazioni e a renderle convincenti.
Presentato in concorso alla Semaine de la Critique, nel contesto del Festival di Cannes, il film Julie Keeps Quiet (qui la recensione) propone il racconto di una ragazza – la Julie del titolo, interpretata da Tessa Van den Broeck – che ha nel tennis la sua principale ragione di vita. Quando però il suo coach viene accusato di alcuni rapporti inappropriati con le sue allieve, venendo pertanto sospeso dal ruolo, a Julie viene chiesto di offrire la sua testimonianza. Lei, però, preferisce chiudersi nel silenzio, cercando di elaborare a suo modo quanto sta accadendo intorno a lei. Regista del film è il belga Leonardo van Dijl, che compie così il suo debutto alla guida di un lungometraggio.
Julie Keeps Quiet propone dunque il punto di vista di chi sceglie di rimanere in silenzio dinanzi a situazioni di violenza o abusi, cercando di approfondirne le motivazioni offrendo così un ritratto sincero e privo di giudizio di tale atteggiamento. Il regista racconta che nel concepire il film: “Ho avuto come una visione. In mezzo ai tanti discorsi su questo tema, una storia come questa non era ancora stata raccontata. Ho dunque iniziato a concepire il personaggio di Julie e a dialogare con lei per sei anni. Nel realizzare questo film, non mi sono mai chiesto cosa volevo io come regista, ma di cosa lei aveva bisogno come personaggio“.
“Per cercare di capirla – continua van Dijl – sono andato a parlare con terapeuti, con avvocati, con persone che nella realtà potrebbero incrociare la propria strada con ragazze come Julie e che potrebbero aiutarle in qualche modo. Ma non ho voluto parlare con ragazze che hanno vissuto esperienze simili, non volevo rubare la storia di nessuno per questo film. Credo che vicissitudini tanto drammatiche e personali non dovrebbero essere la base per un film, perché rivedersi in questo modo può essere piuttosto traumatico“.
Ricercare la poesia in ciò che non è poetico
“La prima scena che ho scritto su carta era il finale. La fine era, in realtà, l’inizio. Questo finale simboleggia un nuovo inizio. Lasciamo che il viaggio di Julie ci ispiri a interrogarci su ciò che possiamo fare per le generazioni future. Facciamo sentire la voce di Julie e la sua storia, perché un mondo migliore per Julie è un mondo migliore per tutti noi. Lavoriamo insieme per far uscire Julie, e noi stessi, da questo labirinto. Insomma, – aggiunge van Dijl – io e la mia co-sceneggiatrice Ruth Becquart volevamo riportare la poesia in qualcosa che in realtà è profondamente poco poetico“
“La cosiddetta ordinarietà – Julie è a un punto in cui non riesce a trovare dentro di sé la capacità di amare ciò che è, ma concentrandosi sui piccoli dettagli della vita e scoprendo la bellezza nascosta in essi, inizia a riconnettersi con il mondo che la circonda. L’amore che Julie nutre per il suo cane, la recita scolastica a cui partecipa, le sedute dal suo chiropratico. Queste sono state, per noi, la chiave perpermetterle di riconnettersi con se stessa”, spiega Leonardo van Dijl.
Il regista è poi passato a raccontare del modo in cui ha immaginato la protagonista del film, affermando che: “Julie è un po’ una moderna Amleto. L’essere o non essere in questo caso è il parlare o il non parlare. Nella situazione in cui si trova entrambe le scelte implicano una sconfitta e credo che tutti prima o poi ci confrontiamo con un dilemma simile. Nel corso della storia, Julie emerge come un’eroina dei giorni nostri, facendo luce sulle pressioni e le ingiustizie nascoste che stanno plasmando il nostro tempo. Come Antigone, Julie osa dire “no”. In un mondo che la spinge a parlare, lei tace, costringendo il mondo ad ascoltare davvero.
“Per lo sport alla base del film, ho scelto il tennis perché lo ritengo una forma di meditazione. – spiega Leonardo van Dijl – I giocatori devono essere estremamente concentrati e focalizzarsi esclusivamente sulla palla. Anche gli avversari in un certo senso passano in secondo piano, perché la sola cosa che conta è cosa farà quella palla. Normalmente, nei film lo sport è raccontato in modo tossico o con personaggi così ambiziosi che vengono poi puniti per questo. Io invece volevo fare esattamente l’opposto, volevo che il tennis fosse per Julie l’unica cosa che la riconnette con sé stessa e con il mondo.
Leonardo van Dijl rivela cosa Julie può insegnarci
Il regista conclude poi affermando che: “Julie mi ha insegnato che tutti portiamo del silenzio in noi e che in questo mondo ci sono molte più cose che ci uniscono di quelle che ci dividono. Eppure ci perdiamo in questi discorsi, c’è troppa polarizzazione. Dovremmo smetterla di pensare in termini di protagonista e antagonista e pensare più al senso di comunità. Il film vuole però trasmettere anche un senso di speranza. Credo che oggi il mondo sia un luogo molto oscuro e deprimente. Molte cose orribili accadono ogni giorno e quindi in un certo senso abbiamo bisogno più che mai di storie di speranza. Il che è un po’ triste, il fatto che ne abbiamo così bisogno. Ci dice quanto poca ne troviamo nella quotidianità”.
Oggi Prime Video ha svelato il trailer ufficiale di My Lady Jane, una nuova rocambolesca serie romantasy ambientata in una versione alt-fantasy dell’epoca Tudor. La serie debutterà con tutti gli otto episodi giovedì 27 giugno, in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
Ispirata all’omonimo romanzo best-seller, My Lady Jane è una radicale rivisitazione della storia reale inglese, in cui il figlio di re Enrico VIII, Edoardo, non muore di tubercolosi, Lady Jane Grey non viene decapitata e con lei si salva anche quella canaglia di suo marito Guildford. Al centro di questa nuova serie in costume, troviamo la brillante e testarda Jane, inaspettatamente incoronata regina da un giorno all’altro, che si ritrova a essere il bersaglio di perfidi nemici che vogliono la sua corona (e la sua testa…). My Lady Jane è un racconto epico di amore e avventura.
Il cast è guidato da Emily Bader, alla sua prima prova come attrice, nel ruolo della protagonista Jane Grey. Al suo fianco Edward Bluemel (Killing Eve) nel ruolo di Guildford Dudley, mentre Jordan Peters (Pirates) interpreta Re Edoardo. Dominic Cooper (Preacher) figura nel ruolo di Lord Seymour, Anna Chancellor (Pennyworth) in quello di Lady Frances Grey, madre di Jane e Rob Brydon (The Trip) è Lord Dudley, padre di Guildford. Jim Broadbent (Il ritratto del duca), invece, è il Duca di Leicester, zio di Jane. Henry Ashton (Creation Stories: l’uomo che scoprì gli Oasis) è Stan, fratello di Guildford, mentre Isabella Brownson (Napoleon) e Robyn Betteridge (La ruota del tempo) interpretano le sorelle di Jane. Kate O’Flynn (Landscapers – Un crimine quasi perfetto) e Abbie Hern (Enola Holmes 2) sono le sorelle del re, rispettivamente la principessa Mary e la principessa Bess. Nel cast anche Máiréad Tyers (Extraordinary), Joe Klocek (Chi è senza peccato – The Dry) e Michael Workeye (This is Going to Hurt).
1 di 5
La creatrice Gemma Burgess (autrice della trilogia Brooklyn Girls) e Meredith Glynn (The Boys) sono co-showrunner ed executive producer. Laurie MacDonald (Men In Black, Il gladiatore) e Sarah Bradshaw (La mummia e A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight, di prossima uscita per HBO) sono executive producers delle serie. Jamie Babbit ha diretto cinque degli otto episodi e figura, inoltre, come executive producer e direttore di produzione.
Crimes of the Future, l’ultimo film del regista, è stato presentato al Concorso 2022. La storia inizia a trattare le mutazioni biologiche del corpo, con l’invenzione di un metodo rivoluzionario che va oltre le possibilità precedenti. In The Shrouds, David Cronenberg si spinge oltre e utilizza il cinema per contestare la morte stessa.
Il cinema strano e mostruoso di David Cronenberg ha affascinato il pubblico fin dal 1969, quando uscì il suo primo lungometraggio Stereo. Dopo il successo mondiale de La mosca, il canadese – che nel 1996 ha vinto il Premio speciale della giuria per Crash – ha continuato a esplorare i meccanismi fisici, scientifici e psicologici della condizione umana. The Shrouds è una nuova esplorazione metafisica del processo di lutto e delle domande che torturano coloro che si lasciano alle spalle.
Il cinquantenne Karsh è un affermato uomo d’affari. Inconsolabile dopo la morte della moglie, inventa GraveTech: un sistema rivoluzionario e controverso che permette ai vivi di connettersi con i propri cari defunti all’interno dei loro sudari. Una notte vengono profanate diverse tombe, tra cui quella della moglie. Karsh si mette sulle tracce dei responsabili.
“È un progetto estremamente personale per me. Chi mi conosce sa quali parti sono autobiografiche“. – David Cronenberg
David Cronenberg ha iniziato a scrivere questo film in omaggio alla moglie, scomparsa sette anni fa. In questo film incredibilmente personale, il regista sogna una connessione che perdura anche dopo la morte, installata nelle coperture mortuarie dei defunti. Questi sudari digitali permettono ai vivi di guardare i corpi in decomposizione nelle loro tombe. Nella loro terza collaborazione dopo Eastern Promises e A Dangerous Method, Vincent Cassel interpreta un inquietante doppio del regista. Diane Kruger entra per la prima volta nel mondo di Cronenberg, assumendo i ruoli di due sorelle e di un avatar.
Non c’è niente di meglio di una bella commedia divertente per mettersi di buon umore, risollevare l’animo e ridere come si deve, magari in compagnia. È da sempre uno dei generi più amati e più prodotti nell’industria cinematografica, dalle commedie classiche a quelle demenziali, fino a commedie che si presentano arricchiete di elementi provenienti da altri generi. Per scoprire tutti i titoli migliori per una visione spensierata e spassosa, ecco alcune commedie divertenti da vedere assolutamente.
Commedie divertenti da vedere
Nella storia del cinema, ci sono stati geni del genere comico, registi e attori che hanno portato sul grande schermo alcune delle migliori commedie divertenti di sempre. Ecco due commedie brillanti che sono diventati film iconici e che hanno influenzato il cinema a venire, diretti dai maestri: Billy Wilder e i fratelli Cohen. Cosa hanno in comune? Milionari e malintesi. Ma oltre a queste ce ne sono anche altre, proposte qui di seguito:
A qualcuno piace caldo, Billy Wilder (1959). Dopo aver assistito ad un omicidio della mafia, i due musicisti squattrinati Joe e Jerry organizzano alla bell’e meglio un piano per scappare da Chicago. Travestiti da donne, si uniscono ad un complesso jazz tutto al femminile diretto in Florida. Mentre Joe alterna il travestimento femminile a quello da miliardario per conquistare la sensuale cantante Zucchero, Jerry si ritrova oggetto del desiderio di un miliardario reale. Le cose diventano complicate ed esilaranti.
Il grande Lebowski, Joel e Ethan Coen (1998). Jeff Lebowski, chiamato “il Drugo”, è un tizio fannullone che dorme, fuma marijuana e gioca a bowling. Il caso vuole che abbia lo stesso nome di un miliardario, e la sua vita viene disturbata da due scagnozzi di un magnate del porno, che gli chiedono di pagare i debiti della moglie. Quando si accorgono del malintedo, in tutta risposta, fanno pipì sul tappeto del Drugo. Le cose degenereranno. Un cult.
Tutti pazzi per Mary (1998). Dopo averla persa di vista per anni, il goffo e impacciato Ted, decide di ritrovare la donna della sua vita, Mary. Quel che Ted non sa, però, è che la concorrenza è numerosa e spietata. Ben Stiller, Cameron Diaz eMatt Dillon recitano in questa popolarissima commedia diretta dagli esperti del genere Peter e Bobby Farrelly.
American Pie (1999). Jim, Kevin, Paul e Chris sono quattro amici che stanno per diplomarsi al liceo e sono ossessionati dalla loro verginità. Dopo un’altra festa passata in bianco, decidono di stringere un patto di reciproco aiuto al fine di fare sesso prima della fine dell’anno scolastico. L’ultima occasione è la festa a casa di Stifler in riva al lago, dove tutti si recano dopo il ballo di fine anno. Commedia campione d’incassi nonché primo capitolo di una lunga saga, American Pie è un film tanto divertente quanto scorretto, dissacrante ed emozionante.
Mrs. Doubtfire (1993). Divorziato dalla moglie e impossibilitato a vedere i propri figli, un uomo decide di travestirsi da domestica per stare vicino a loro. Toccante film interpretato da Robin Williams, nei panni di uno dei padri migliori mai visti sul grande schermo. Si affronta qui il tema del divorzio e della genitorialità in una chiave divertente, che sa però trasmettere anche forti emozioni e grandi riflessioni.
Scemo & più scemo(1994). Due amici disoccupati, Lloyd e Harry, si trovano coinvolti in una avventura demenziale originata da una valigetta smarrita piena di dollari. Jim Carreye Jeff Daniels recitano da protagonisti in questa popolarissima commedia anni ’90, un titolo che ha poi consacrato Carrey come re della commedia demenziale (e non solo) statunitense.
Il professore matto (1996). Il professor Sherman Klump è considerato da tutti il migliore del campus. Il suo unico problema è l’esagerata obesità. Per risolvere la questione inventa una formula che gli consente di perdere peso. Eddie Murphy si sdoppia per interpretare più personaggi di questo iconico film, tanto dissacrante quanto divertente, con scene e battute entrate nell’immaginario collettivo.
Le amiche della sposa, film del 2011 di Paul Feig. Annie è una donna sola e la sua vita è un disastro. Quando viene a sapere che la sua migliore amica Lillian si sposa, Annie è la damigella d’onore e si impegna affinché tutto venga eseguito secondo i piani.
Dio esiste e vive a Bruxelles, film del 2015. Dio sembra aver creato l’umanità soltanto per gioco e desiderio di sfogare le proprie frustrazioni. Questi vive in un piccolo appartamento a Bruxelles assieme alla figlia Ea che maltratta regolarmente. La giovane, stanca dei continui suprusi, decide di scappare e seguire l’esempio del fratello maggiore, Gesù.
Frankenstein Junior, film del 1974 di Mel Brooks. Il nipote del leggendario Frankenstein eredita il castello di famiglia e ripete l’esperimento del nonno creando un uomo da pezzi di cadavere. Con protagonista Gene Wilder, questo film è uno dei grandi capolavori della comicità demenziale, con battute, gag e scene ancora iconiche e memorabili a distanza di quasi cinquant’anni.
Commedie romantiche divertenti
Cosa c’è di meglio di una combinazione di umorismo e romanticismo? Ecco alcune commedie che fondono tali elementi per dar vita a storie tanto divertenti quanto capaci di scaldare il cuore. Tra i titoli qui riportati, si ritrovano titoli divenuti autentici cult di questo genere, a cui tutte le commedie romantiche a venire si sono ispirati.
Love Actually, Richard Curtis (2003). Nove storie d’amore si intrecciano e raccontano delle difficoltà, delle complessità, e delle bellezze dell’amore. Dal Primo Ministro che si innamora di una ragazza dolcissima che lavora per lui, ad una graphic designer la cui vita relazionale è complicata da un fratello di cui prendersi cura, ad un uomo sposato che si prende una cotta per la segretaria. Il giusto equilibrio tra grandi risate e sentimenti.
Mia moglie per finta, Dennis Dugan (2011). Il chirurgo estetico Danny Maccabee ha il cuore spezzato, ma finge di essere sposato in modo da potersi godere delle notti di divertimento senza impegno. Ma quando incontra Palmer, la ragazza dei suoi sogni, lei gli resiste. Anziché rivelarle la verità, Danny chiederà alla sua assistente Katherine di fingere di essere sua moglie. Anziché risolvere i problemi, il suo coinvolgimento complicherà le cose.
Harry, ti presento Sally… (1989). La relazione tra Harry e Sally, conosciutisi casualmente ai tempi dell’università durante un viaggio terribile per entrambi, si evolve nel corso degli anni, sebbene l’uomo sia convinto che non possa esistere amicizia tra un uomo e una donna. Una delle più note commedie romantiche della storia del cinema, magnificamente interpretata da Billy Cristal e Meg Ryan.
Pretty Woman(1990). Dietro l’aspetto affascinante e una solida fama di rubacuori, Edward Lewis nasconde un’abilità straordinaria e senza scrupoli nel campo della finanza. La sua specialità è comprare aziende dissestate, risanarle e rivenderle a caro prezzo. Una sera, a Hollywood, conosce casualmente Vivian Ward, una prostituta. Lei ha bisogno di soldi e lui di una donna che lo accompagni nei suoi pranzi di lavoro. Per i due è l’inizio di un’inaspettata storia d’amore. Richard Gere e Julia Roberts recitano in questo film che non ha bisogno di presentazioni. Semplicemente un grande classico.
Insonnia d’amore(1993). Jonah ricorre a un programma radiofonico per trovare una compagna al padre, vedovo inconsolabile. Nell’ascoltare la trasmissione, una giornalista si commuove e gli scrive una lettera. Tom Hankse Meg Ryanrecitano per Nora Ephron in una delle commedie romantiche più iconiche degli anni ’90, che ha il merito di aver contribuito a rendere grande questo genere nel corso del decennio.
Qualcosa è cambiato (1997). Una cameriera di New York City, un pittore gay e un cane aiutano uno scrittore misantropo e ossessivo compulsivo a raggiungere un compromesso con se stesso. Film premiato agli Oscar, Qualcosa è cambiato è un’atipico racconto d’amore, con un Jack Nicholson straordinario nei panni di un uomo cinico che si apre piano piano a dei sentimenti nei confronti di una donna, interpretata da Helen Hunt.
C’è posta per te (1998). John e Kathleen sono rivali in affari: lui è proprietario di una catena di negozi di libri, lei di una piccola libreria per bambini. I due intrecciano una relazione su un sito di incontri al quale sono iscritti mantenendo l’anonimato. Tom Hanks e Meg Ryan tornano a recitare insieme per Nora Ephron in quest’altro grande classico del cinema romantico anni ’90. Una sceneggiatura brillante guida due attori in stato di grazia.
Notting Hill (1999). A Notting Hill il timido William è proprietario di un negozietto di libri dove un giorno entra Anna, diva di Hollywood, e tra i due scatta il colpo di fulmine. Julia Robertse Hugh Grant sono i protagonisti di un’altra delle più celebri e amate commedie romantiche degli anni Novanta. Un film dove l’amore supera ogni differenza.
Commedie americane divertenti
La commedia americana è famosa per i toni demenziali e le situazioni bizzarre ed esilaranti. I titoli proposti qui di seguito sono solo alcuni dei migliori esempi a riguardo, tra storie strampalate, attori in stato di grazie e, naturalmente, gag e scene al massimo grado di comicità.
Parto col folle, Todd Phillips (2010). Peter Higman (Robert Downey Jr) diventerà presto padre. Il suo obiettivo è quello di prendere un aereo per casa da Atalanta in modo di essere a casa in tempo per il parto, ma l’incontro casuale con l’aspirante attore Ethan, tutto va all’aria. L’unica soluzione è mettersi in viaggio con lui (e un cane).
Una notte da Leoni, film del (2009) di Tood Phillips. Arrivato a Las Vegas per festeggiare l’addio al celibato del loro amico Doug, durante la notte il gruppetto si dà alla pazza gioia prendendo una sbornia colossale. Al risveglio, però, qualcosa non va.
The Interview, Seth Rogen e Evan Goldberg (2014). Una star della televisione, Dave Skylark, e il suo produttore Aaron Rapoport riescono ad ottenere un’intervista con il dittatore nord coreano Kim Jong Un, che è un grande fan dello show. Ma quando si mettono in viaggio, vengono contattati dalla CIA, che li recluta per ucciderlo.
Due single a nozze, film del 2005 con Owen Wilson. John e Jeremy, due mediatori legali e amici per la pelle non più giovanissimi, partecipano ai matrimoni senza essere invitati con lo scopo di mangiare gratuitamente e conquistare giovani donne. Durante la cerimonia della figlia del segretario del tesoro, però, qualcosa va storto.
Ti presento i miei, film del 2001 con Ben Stiller e Robert De Niro. Greg Focker, infermiere di Chicago, vuole chiedere la sua ragazza in sposa, tuttavia, quando scopre che secondo la tradizione di famiglia di Pam, deve rivolgersi a suo padre per chiedergli il permesso, decide di partire per parlare con lui. L’uomo è costretto ad affrontare molti imprevisti durante il viaggio e, una volta giunto a casa Byrnes, Jack avanza delle critiche nei suoi confronti riguardo le differenze tra lui e la sua famiglia.
Una settimana da Dio, film del 2003 con Jim Carrey. Dio dona per una settimana i suoi poteri ad un reporter televisivo che, a causa di una giornata sfortunata, se la prende con il padreterno. È questo un titolo ormai di cult, omaggiato e citato innumerevoli volte e certamente tra i titoli più divertenti nella carriera di Carrey.
L’aereo più pazzo del mondo, film del 1080 con Leslie Nielsen. L’ex pilota Ted Striker ha paura di volare, dopo la sua esperienza in un’imprecisata guerra. Pur di riconquistare la sua ex ragazza Elaine ora impiegata come hostess, decide di imbarcarsi in un volo per Chicago dove ella presta servizio. Improvvisamente, equipaggio e passeggeri, un vero caleidoscopio di macchiette e stereotipi, accusano gravi sintomi di intossicazione alimentare, in seguito ad un pasto servito in volo.
Commedie francesi divertenti
Giù al nord, Dany Boon (2008). Philippe e la moglie Julie vogliono trasferirsi sulla costa sud della Francia, e lui chiede un trasferimento. Ma viene mandato nel freddo Nord, a dirigere l’ufficio postale di una piccola cittadina. Quando chiede informazioni sul luogo, gli viene detto di freddo polare, miseria, ignoranza, antipatia e di un bizzarro dialetto locale. Molto francese ed esilarante.
Il piccolo Nicolas e i suoi genitori, Laurent Tirard (2009). Nicolas è un bambino felice, con due genitori fantastici e tanti amici. Un giorno scopre che durante la notte è nato il fratellino di un amico, e che da quel giorno i genitori non gli badano più come una volta. Temendo che anche sua madre sia incinta, Nicolas e gli amici cercano di guadagnare 500 franchi per ingaggiare un gangster che uccida il neonato. Adattato da un famosissimo fumetto per bambini, ha dei giovanissimi attori straordinari e una serie di gag esilaranti.
La Belle Epoque (2019). Il cinico fumettista Victor si imbatte in un imprenditore che, grazie a bizzarri artifici, permette ai suoi clienti di tornare indietro nel tempo. Victor sceglie quindi di rivivere la settimana in cui, quaranta anni prima, incontrò il grande amore. Il regista Nicolas Bedos realizza una delle commedie francesi più divertenti e profondamente romantiche degli ultimi anni. Un film travolgente che regala innumerevoli emozioni.
Se cercate altre commedie francesi, entrambi i film hanno un seguito che non vi deluderà. Danny Boone è una risorsa di film divertentissimi. Vale la pena anche dare un’occhiata a film come Romantici Anonimi, La famiglia Bélier e Molière in bicicletta, o gli adattamenti di Asterix e Oberlix. La Francia ha prodotto tantissime commedie divertenti che dovete assolutamente scoprire.
Commedie italiane divertenti
Di commedia in Italia se ne è fatta e se ne fa tanta. La qualità non è proprio costante, ma abbiamo dei personaggi e commedie dal gusto tutto italiano: Diego Abatantuono, Fantozzi, Verdone, Aldo Giovanni e Giacomo, Checco Zalone e Massimo Troisi. Ecco alcune delle commedie divertenti italiane migliori di sempre:
Ricomincio da tre, con Massimo Troisi (1981). Gaetano è un ragazzo napoletano che vive con la sua famiglia. È stanco del provincialismo della propria famiglia e del proprio lavoro alienante, e dedice di fare l’autostop fino a Firenze, dove conosce una bellissima ragazza di nome Marta.
Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca), cult del 1970 di Ettore Scola. Un muratore già sposato e una fioraia si incontrano e innamorano durante una manifestazione. La donna, però, non riesce a resistere al fascino di un pizzaiolo.
Non ci resta che piangere, film del 1984 di Massimo Troisi e Roberto Benigni. Un maestro elementare e un bidello si ritrovano, per uno strano scherzo del caso, nel 1492. Decidono di recarsi a Palos, in Andalusia, per fermare Cristoforo Colombo e impedirgli di scoprire le Americhe.
Il piccolo diavolo, film del 1988 di Roberto Benigni con un divertente Walter Matthau. Maurice è un sacerdote americano che vive a Roma. Quando compie un esorcismo su una donna, scopre che il demone è un magro e spiritoso uomo di nome Giuditta, che sceglie di stare con il prelato invece di tornare all’inferno.
Le comiche, film del 1990 di Neri Parenti. Due comici in un film escono dallo schermo di una sala cinematografica in cerca di scampo. Ma nella vita reale, le loro imprese sono ancora più pericolose e sono costretti a scappare dagli emissari della mafia.
Tre uomini e una gamba, di Aldo Giovanni, Giacomo e Massimo Venier (1997). Tre amici devono viaggiare da Milano a Gallipoli per il matrimonio di uno di loro, Giacomo. Il padre della sposa, che è anche il capo di Aldo e Giovanni, è un ricco e volgare uomo d’affari che gli chiede di consegnargli una preziosissima scultura, una gamba di legno con la guale i tre dovranno viaggiare.
Quo vado, film del 2016 con Checco Zalone. Un uomo che vive ancora con la famiglia, per timore dell’indipendenza, viene costretto a cambiare la propria vita e doversi adattare ad ogni lavoro, anche i più improbabili e pericolosi.
Benvenuti al Sud, film del 2010 con Claudio Bisio. Alberto Colombo, un direttore delle Poste che vive in un paesino della Brianza, viene trasferito a guidare l’ufficio postale del piccolo paese di Castellabate in seguito ad una richiesta andata non propriamente a buon fine. L’uomo, inizialmente perplesso dalla situazione, viene accolto a braccia aperte dal postino Mattia e dai colleghi, iniziando ad apprezzare le bellezze e le abitudini del piccolo centro campano.
Commedie divertenti su Netflix
Ella Enchanted – Il magico mondo di Ella, basato sull’omonimo romanzo di Gail Carson Levine del 1997. Interpretato da Anne Hathaway e Hugh Dancy, il film è una satira del genere fiabesco. Il film è una coproduzione tra società degli Stati Uniti, dell’Irlanda e del Regno Unito. Il film ha ricevuto recensioni per lo più contrastanti ed è stato pesantemente criticato per le modifiche apportate al materiale di partenza e per l’aggiunta di nuovi personaggi. Levine ha dichiarato che il film è “così diverso dal libro che è difficile confrontarli” e ha suggerito di “considerare il film come un atto creativo separato”.
Chef – La ricetta Perfetta, diretto, scritto, co-prodotto e interpretato da Jon Favreau nei panni di uno chef famoso che, dopo un alterco pubblico con un critico gastronomico, perde il lavoro in un famoso ristorante di Los Angeles e inizia a gestire un food truck con il figlio piccolo. Il film è interpretato da Sofía Vergara, John Leguizamo, Scarlett Johansson, Oliver Platt, Bobby Cannavale e Dustin Hoffman, oltre a Robert Downey Jr. in un ruolo cameo.
New In Town – Una single in Carriera, film commedia-drammatico romantico diretto da Jonas Elmer, con Renée Zellweger, Harry Connick Jr. e Siobhan Fallon Hogan. È stato girato a Winnipeg e Selkirk, Manitoba, Canada, e a Los Angeles e South Beach, Miami, Florida. Lucy Hill, consulente di alto livello che ama il suo stile di vita di lusso a Miami, viene inviata a New Ulm, nel Minnesota, per supervisionare la ristrutturazione di un impianto di produzione alimentare. La fabbrica deve aggiungere l’automazione giapponese e ridurre il personale di almeno il 50%.
Appartamento per… 3, Sam e Kunal fingono di essere una coppia omosessuale per ottenere un appartamento. Entrambi si innamorano di Neha, la loro
Il tesoro dell’africa, Il tesoro dell’Africa (Beat the Devil) è un film del 1953 diretto da John Huston, con protagonisti Humphrey Bogart, J. Mentre aspettano di imbarcarsi per l’Africa per mettere le mani su un giacimento di uranio, Billy e sua moglie Maria incontrano i coniugi Harry e Guendalina. Nel corso della traversata, scoppiano dei litigi che fanno precipitare la situazione.
Film commedie divertenti recenti
La commedia al cinema non manca mai ed ogni anno arrivano sul grande schermo (o sulle piattaforme streaming) film particolarmente divertenti da non lasciarsi sfuggire. Guardare i classici della commedia permette di ritrovare personaggi, storie e situazioni che già si sa per certo provocheranno risate ed emozioni positive, ma è bello anche poter scoprire qualcosa di nuovo, di più recente e di altrettanto divertente. Ecco allora le migliori commedie divertenti recenti!
Commedie divertenti del 2024
Deadpool & Wolverine (IN USCITA) Film del 2024 co-scritto, diretto e co-prodotto da Shawn Levy. Basato sui personaggi di Deadpool e Wolverine di Marvel Comics, è il 34º film del Marvel Cinematic Universe, nonché sequel del film Deadpool 2, appartenente alla serie di film X-Men.
The Fall Guy – Film d’azione americano diretto da David Leitch e scritto da Drew Pearce, liberamente basato sull’omonima serie televisiva degli anni Ottanta. La trama segue uno stuntman (Ryan Gosling) che lavora al film d’azione di debutto alla regia della sua ex fidanzata (Emily Blunt), per poi trovarsi coinvolto in una cospirazione che riguarda il protagonista del film (Aaron Taylor-Johnson). Nel cast figurano anche Hannah Waddingham, Teresa Palmer, Stephanie Hsu e Winston Duke.
Drive-Away Dolls di Ethan Coen – Alla ricerca di un nuovo inizio, due amiche intraprendono un viaggio in auto verso Tallahassee, in Florida. Tuttavia, le cose si mettono subito male quando incrociano un gruppo di criminali lungo la strada.
Ricky Stanicky – Film commedia americano co-scritto e diretto da Peter Farrelly. Il film è interpretato da Zac Efron, Jermaine Fowler, Andrew Santino, Lex Scott Davis, Anja Savcic, Jeff Ross, William H. Macy e John Cena. La storia è incentrata su un gruppo di amici che creano un falso personaggio di nome Ricky Stanicky come capro espiatorio per le loro marachelle e alla fine sono costretti ad assumere un attore per fingersi Ricky quando le loro famiglie mettono in dubbio la sua esistenza. Ricky Stanicky è stato distribuito negli Stati Uniti da Amazon MGM Studios attraverso il servizio di streaming Prime Video il 7 marzo 2024.
Suncoast – Film drammatico americano sull’adolescenza scritto e diretto da Laura Chinn, al suo debutto come regista. Il film è interpretato da Laura Linney, Nico Parker e Woody Harrelson. La sceneggiatura del film, scritta dalla Chinn e basata sulla sua esperienza di vita dei primi anni 2000, è stata inclusa nella Black List 2020. Una storia semi-autobiografica di una giovane donna che affronta la grave malattia del fratello e stringe un’insolita amicizia con un eccentrico attivista.
Un Altro Ferragosto – Un altro ferragosto è un film italiano del 2024 diretto da Paolo Virzì. La pellicola funge da sequel del film Ferie d’agosto del 1996.
50 km all’ora con Fabio De Luigi e Stefano Accorsi. Il timido Rocco e il chiassoso Guido sono fratelli ma non si parlano da quando il primo ha lasciato casa per girare il mondo sulle navi da crociera. La morte del padre Corrado li costringe però a riunirsi per soddisfare le sue ultime volontà.
Un Mondo a Parte scritto e diretto da Riccardo Milani con Virginia Raffaele e Antonio Albanese – Dopo 40 anni di insegnamento nella giungla romana, riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico: una scuola composta da un’unica pluriclasse, con bambini dai 7 ai 10 anni, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. Grazie all’aiuto della vicepreside Agnese e dei bambini, supera la sua inadeguatezza metropolitana e diventa uno di loro. Quando tutto sembra andare per il meglio però, arriva la notizia che la scuola, per mancanza di iscrizioni, a giugno chiuderà. Inizia così una corsa contro il tempo per evitarne la chiusura in qualsiasi modo
Commedie divertenti del 2023
Fidanzata in affitto (2023), di Gene Stupnitsky. Sul punto di perdere la sua casa d’infanzia, una donna disperata accetta di frequentare l’impacciato e introverso figlio diciannovenne di una ricca coppia prima che lui parta per l’università. La sfida, però, si rivela più ardua del previsto. Ad interpretare la protagonista vi è la premio OscarJennifer Lawrence, alle prese con una commedia demenziale tutta costruita sulle sue grandi capacità comiche.
The Honeymoon – Come ti rovino il viaggio di nozze (2023), di Dean Craig. Una coppia di novelli sposi sta per intraprendere l’agonata e romantica luna di miele a Venezia. Quando però il viaggio viene interrotto dal migliore amico dello sposo, la perfetta vacanza da innamorati assume dei connotati disastrosi. Il film, con protagonista la candidata all’Oscar Maria Bakalova, è una delle più divertenti commedie dell’anno, con diverse location veneziane.
You People (2023), di Kenya Barris. Una coppia di sposi e le loro famiglie affrontano l’amore moderno tra scontri culturali, aspettative della società e differenze generazionali. Il film è una commedia costruita a partire da uno spunto classico e proprio di film come il celebre Indovina chi viene a cena, interpretato da Jonah Hill ed Eddie Murphy. Uno spasso continuo durante il quale si può anche riflettere sulle tematiche proposte.
Commedie divertenti del 2022
The Lost City (2022), di Adam e Aaron Nee. La scrittrice solitaria Loretta Sage scrive di luoghi esotici nei suoi famosi romanzi d’avventura con un bellissimo modello di copertina, Alan. Mentre è in tournée per promuovere il suo nuovo libro, viene rapita da un eccentrico miliardario. Sarà a quel punto che Alan tenterà di dimostrarsi un vero eroe andando in suo soccorso. Commedia d’avventura con protagonisti Sandra Bullocke Channing Tatum, è stata questa una delle più apprezzate del suo anno.
Glass Onion (2022), di Ryan Johnson. L’egocentrico multimilardiario Miles Bron, proprietario della Alpha Industries, invita i suoi amici a una fuga sulla sua isola greca privata. Quando qualcuno viene trovato morto, l’investigatore Benoit Blanc si occupa del caso. Il sequel di Cena con delitto presenta agli spettatori un nuovo intrigante caso da risolvere, condito ovviamente da situazioni particolarmente divertenti.
Cut! Zombie contro zombie (2022) di Michel Hazanavicious. Una piccola troupe cinematografica tenta di girare un film horror sugli zombie con un budget limitato. Tuttavia, incontrano più di qualche difficoltà tecnica quando dei veri zombie iniziano improvvisamente ad attaccarli. Tra le più divertenti commedie dell’anno, questo film francese rifacimento dell’omonimo film giapponese è un’interrotta serie di trovate comiche estremamente intelligenti, che regalano continue risate.
Commedie divertenti del 2021
Don’t Look Up (2021), di Adam McKay. Una coppia di astronomi si accorge dell’esistenza di un meteorite in rotta di collisione con la Terra. I due scienziati cercano di avvertire tutti sulla Terra che il meteorite distruggerà il pianeta in sei mesi, ma si scontreranno con situazioni impensabili, che metteranno in serio pericolo la sopravvivenza dell’umanità. Il film satirico di McKay con un cast straordinario composto daLeonardo DiCaprio,Jennifer Lawrence, Cate Blanchett, Meryl Streep,Jonah Hill e molti altri mette alla berlina il genere umano e la sua incapacità di far fronte comune alle situazioni di pericolo.
Il principe cerca figlio (2021), di CraigBrewer. Nel regno di Zamunda, un veggente rivela al principe Akeem che a New York, nel Queens, vive Lavelle Junson, suo figlio maschio illegittimo, del tutto ignaro del proprio lignaggio reale. Eddie Murphy recita in questo sequel di Il principe cerca moglie dando vita a nuove pazze avventure del principe Akeem. Un film imperdibile interpretato da uno dei più grandi attori comici di sempre.
Licorice Pizza (2021), di Paul Thomas Anderson. La storia di Alana Kane e Gary Valentine, che crescono e si innamorano nella San Fernando Valley del 1973, in California. Il film segue i loro primi passi esitanti sulla via dell’amore. Anderson realizza una commedia sofisticata incentrata su di un amore che nasce in un contesto particolarmente fervido e splendente. Il film regala non solo grandi emozioni ma anche momento estremamente divertenti, che confermano il talento di Anderson anche con i toni più leggeri.
Commedie divertenti del 2020
Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani(2020) di MaxBarbakow. Bloccato a un matrimonio a Palm Springs, Nyles incontra Sarah, damigella d’onore e pecora nera della famiglia. Dopo essere stata salvata da un brindisi disastroso, Sarah inizia ad essere attratta da Nyles. Si tratta di una delle commedie più divertenti del suo anno, che ripropone il concetto di loop temporale affrontandolo in modi nuovi ed estremamente comici.
Borat – Seguito di film(2020), di Jason Woliner. Borat è appena uscito di prigione, dove stava scontando una condanna per aver gettato vergogna sul suo paese. Il kazako decide di tornare in America con la figlia quindicenne per portare un regalo a Donald Trump. Il film è il sequel tanto atteso del Borat del 2006, con protagonista il più celebre dei personaggi di Sacha Baron Cohen alle prese con nuove dissacranti avventure.
Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga (2020), di David Dobkin. Gli aspiranti musicisti Lars e Sigrit hanno un’occasione unica: potranno rappresentare il loro paese nella gara canora più importante del mondo dimostrando che vale sempre la pena lottare per i propri sogni. Divertente commedia ambientata nel contesto del popolare Eurovision Song Contest, è questa una storia di sogni, amore e tanta comicità, disponibile su Netflix.
Commedie divertenti del 2019
Cena con delitto – Knives Out(2019) di RyanJohnson. Un investigatore si reca in una lussureggiante tenuta per interrogare gli eccentrici parenti di un patriarca morto durante le celebrazioni del suo ottantacinquesimo compleanno. Risolvere il caso sarà però tutt’altro che semplice. Interpretato daDaniel Craig, Ana de Armas, Chris Evans, Jamie Lee Curtis,Michael Shannon e molti altri, il film è una divertente commedia con un caso di omicidio da risolvere, sostenuto da una sceneggiatura brillante candidata all’Oscar.
Non succede, ma se succede… (2019), di Jonathan Levine. Charlotte Field, una donna influente candidata alla presidenza degli Stati Uniti, ha la pessima idea di assumere Fred Flarsky, un giornalista disoccupato e irresponsabile a cui moltissimi anni prima ha fatto da tata. Seth Rogen e Charlize Theron sono i protagonisti assoluti di questa pazza commedia, tra le più divertenti del suo anno. La Theron, in particolare, si conferma un’attrice capace di dar vita a personaggi estremamente divertenti.
La rivincita delle sfigate, di Olivia Wilde (2019). L’attrice Olivia Wilde debutta alla regia con una delle più acclamate commedie dell’anno, che mischia racconto adolescenziale e commedia di stampo indipendente, raccontando i tentativi di scalata al successo delle due amiche Molly e Amy. Le due, prossime al terminare il liceo, decidono di godersi al meglio questi ultimi momenti, desiderose di recuperare il tempo perso sui libri.
Non è romantico?, di Todd Strauss-Schulson (2019). Con protagonista la vulcanica Rebel Wilson,il film si è affermato come una delle commedie più apprezzate dell’anno, ottenendo ottimi riscontri di pubblico e critica. Al centro della vicenda vi è Natalie, giovane architetto convinta che il romanticismo sia una piaga da evitare a tutti i costi. Quando però, in seguito ad un incidente, la sua vita assume le caratteristiche di una commedia romantica, la ragazza imparerà piano piano ad abbandonarsi ad esso, scoprendo che l’amore può essere un’infinita gioia.