Nicolas Cage ha chiarito che, in Renfield,
il suo Dracula non avrà tanto tempo sullo schermo
quanto immaginato. La commedia horror si concentra sul fedele
servitore di Dracula, Renfield (Nicholas
Hoult), alla ricerca di una vita al di fuori del
controllo del suo padrone dopo anni di servitù non apprezzata e
forzata. Dopo essersi ritrovato a New Orleans, Renfield incontra
Rebecca Quincy (Awkwafina),
un vigile urbano di cui si innamora perdutamente. Sebbene Dracula
sia il cattivo nel film, eserciterà il ruolo di villain
principalmente dall’ombra, poiché non avrà molto tempo sullo
schermo.
In un’intervista con Collider,
Nicolas Cage ha rivelato che Dracula
non avrà molto tempo sullo schermo in Renfield,
poiché il film dovrebbe riguardare il suo lacché piuttosto che
Dracula stesso. Tuttavia, Cage ha rassicurato che Dracula ha
abbastanza screening time per avere un impatto sulla storia e sui
personaggi.
“Dal momento che il film non
parla davvero di me, di Dracula, non ho molto tempo sullo schermo.
È davvero il film di Nick Hoult, e parla di Renfield. Non ho avuto
il tempo per scavare davvero in profondità nel pathos di Dracula in
sé. Non è quello. Ma ho avuto abbastanza tempo per essere in grado
di provare a sviluppare uno stile pop-art per il personaggio che,
si spera, sarà un bel contributo per gli altri interpreti che lo
hanno incarnato nel corso degli anni e che hanno offerto la loro
interpretazione di questo personaggio leggendario sia nella
letteratura che nel cinema.”
Nel romanzo classico di Bram
Stoker, RM Renfield
è stato presentato come uno dei detenuti del dottor Seward prima
che la sua storia passata rivelasse che era in realtà l’avvocato di
Dracula e il predecessore di Jonathan Harker. Fatto impazzire dal
malvagio Conte, Renfield
divenne il suo accolito volontario, credendo che un giorno gli
sarebbe stato dato il dono della vita eterna.
Il personaggio è apparso nella
maggior parte degli adattamenti del racconto ed è stato
interpretato da artisti del calibro di Dwight Frye
nel Dracula del 1931 e
Tom Waits nella versione del
1992 di Francis Ford Coppola. In Dracula Morto e
Contento di Mel Brooks, Renfield p
interpretato da Peter MacNicol.
Secondo quanto riferito, il set
cinematografico di Megalopolis,
prossimo film di Francis Ford Coppola, sta
affrontando turbolenze negli ultimi aggiornamenti riguardanti la
produzione. Il film è mega un progetto che da anni appassiona e
interessa Coppola, regista meglio conosciuto per la trilogia de
Il Padrino. Finanziato dallo stesso regista per un
ingente budget di 120 milioni di dollari, Megalopolis è
anche il primo progetto per cui Coppola firma la regia da Twixt del
2011, criticato dalla critica. Le riprese sono iniziate nel
novembre 2022 ad Atlanta e originariamente dovevano concludersi a
marzo.
Secondo The Hollywood
Reporter, il set di Megalopolis di
Coppola è precipitato nel caos, con il futuro della sua produzione
ora poco chiaro. Più di recente, la scenografa Beth
Mickle e il supervisore alla direzione artistica
David Scott hanno lasciato il progetto, seguiti da
altri membri del team. Attualmente a metà delle riprese, una fonte
ha affermato che Megalopolis non ha più un
dipartimento artistico; Francis Ford Coppola sta
assumendo nuovo personale questa settimana. Ecco la dichiarazione
di un dirigente di produzione: “Non
c’è una buona risposta qui. [Coppola] spenderà molti più soldi di
quanto intendesse. Puoi immaginare quanto ha già investito. Ormai
sarebbe un boccone molto amaro non finirlo.”
Il dramma sul set sta iniziando ad
assomigliare a quello di Apocalypse Now, che ben
si conosce. I 238 giorni di riprese sono stati segnati da disastri
su disastri: la sostituzione dell’attore protagonista
Harvey Keitel con Martin Sheen,
il successivo attacco di cuore di Sheen, la costruzione di set
nella giungla filippina e la loro ricostruzione dopo il tifone Olga
e varie altre complicazioni hanno reso il set di Apocalypse
Now involontariamente leggendario. Anche gli sforzi di
post-produzione hanno richiesto quasi due anni e il budget totale è
salito a 30 milioni di dollari, una cifra significativa all’epoca.
I costi di budget imprevisti, le modifiche al cast e alla troupe e
i perni nello sviluppo della produzione si stanno ripetendo tutti
nel set di Megalopolis, che oltre a non avere un
dipartimento artistico ora, ha anche perso il suo team di effetti
visivi a dicembre.
Dopo l’uscita di quel
nuovo epico trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, altri promo
art per il trequel hanno trovato la loro strada online. Il primo
offre un altro sguardo a Kang il Conquistatore e
dire che i Marvel Studios hanno azzeccato
l’aspetto live-action del cattivo sembra un eufemismo.
Jonathan Majors sembra formidabile come il
grande cattivo della Multiverse Saga, e quello che avrebbe
potuto essere un aspetto sciocco per Kang sembra essere uno dei
migliori personaggi/costumi del MCU.
Il punto di discussione più
importante qui potrebbe essere la conferma che Cassie Lang avrà
davvero dei superpoteri che cambiano le dimensioni nel prossimo
film di Ant-Man. C’era da
aspettarselo, ma fino ad ora era altrettanto probabile che la
figlia di Scott indossasse quel vestito viola solo per proteggerla
nel Regno Quantico. Non siamo sicuri se stia diminuendo o
crescendo il ruolo, ma attualmente Cassie dell’MCU sembra più
propensa ad adottare il suo personaggio. Dai un’occhiata a questa
nuova art
Il nuovo film Marvel Studios
Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il
via alla Fase 5 del Marvel Cinematic
Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane,
distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura
presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora:
Kang il Conquistatore.
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi
Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton
Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard,
p.g.a.,Ant-Man
and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da
Jonathan Majors nel ruolo di Kang,
David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di
Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz
e Bill Murray in quello di Lord Krylar.
Una delle scene
post-crediti di Eternals presentava il debutto
nell’MCU di Harry Styles(Dunkirk, My
Policeman) nei panni di Eros, alias Starfox, che
cercava Thena, Makkari e Druig per far loro sapere come
rintracciare i loro compagni di squadra scomparsi.Il
coinvolgimento della megastar pop ha attirato molta attenzione per
il film dei Marvel Studios (anche se non ha fatto
molto per la sua performance al botteghino), e perché gli
aggiornamenti ufficiali sui piani futuri per il personaggio (e il
franchise in generale) sono stati praticamente inesistente, si è
speculato molto sul fatto che la sua introduzione potesse essere
stata un esempio di “casting acrobatico”.
Lo stesso Harry Styles ha messo in dubbio il suo
potenziale ritorno, e la star diMs.
MarvelIman
Vellani si è recentemente chiesta se il cantante fosse
stato coinvolto “solo per il gusto di farlo“. Ecco la sua
dichiarazione:“Ohhh, mi
sento così strano a riguardo! Non lo so. È strano. Mi chiedo, mi
chiedo davvero se andranno avanti e faranno qualcosa con il
personaggio, o se l’hanno solo preso in giro per il gusto di
farlo”, ha dichiarato l’attrice in
un’intervista. “Perché so che Chloe Zhao è una
grande fan di Harry Styles. Ma poi hai tutto il fandom di
Harry Styles nel fandom dell’MCU, quanto
sarebbe caotico?”
Ora, il produttore
Nate Moore ha confermato che vedremo di nuovo
Starfox nell’MCU, ma non ha specificato se sarà in
un sequel di Eternals o in qualche
altro progetto. “Non abbiamo scelto Harry per un tag, ci
sono più storie da raccontare con [Eros]”, ha rivelato
Moore aDeadline. “È
un personaggio complicato, ma davvero divertente. E penso che,
avendo incontrato Harry Styles, sia affascinante come vorresti che
fosse. E penso che non ci sia limite a quanto sarà bravo quel
personaggio una volta che lo riporteremo indietro.”
Sarebbe stato molto strano se
la Marvel avesse scelto Styles per un’apparizione “one and done”,
ma è comprensibile che alcuni abbiano messo in dubbio i piani dello
studio per il personaggio che va avanti.Dove pensate
che apparirà Starfox dopo? Lasciaci un commento in
basso.
La star di A Man Called
Otto, Tom Hanks, rivela se ha intenzione di
ritirarsi dalla recitazione. L’amato attore ha avuto il suo Big
Break con Splash – Una sirena a Manhattan del
1984, che lo ha portato a partecipare a una serie di commedie
acclamate dalla critica, tra cui Casa, dolce
casa?, Big e Ragazze
Vincenti. Alla fine si è trasformato in attore drammatico,
con
Filadelfia,Forrest Gump, Salvate il soldato
Ryan e Cast Away, consolidandosi come uno degli
attori più affermati e ammirati di sempre, nella sua carriera di
quattro decenni. Con Hanks che ora si avvicina ai 70 anni, hanno
iniziato a sorgere domande su quando intende lasciarsi alle spalle
la sua professione.
Durante una recente intervista con
Variety alla premiere di New York del suo nuovo film A
Man Called Otto, a Tom Hanks è stato chiesto se avesse intenzione
di ritirarsi. L’amato attore ha messo in dubbio la prospettiva,
dicendo che non vuole ritirarsi.
“No, non ho alcun desiderio [di
andare in pensione]. Non lavoro per il bisogno di lavorare. Sono in
una posizione molto fortunata. Deve essere favoloso. Rita e io ne
parliamo sempre, e ci diciamo che ci sono solo due ragioni per
andare a lavorare: sarà bello o sarà divertente. E se non è nessuno
di questi, rimango a casa fino alle calende greche. Non ho bisogno
di fare niente.”
Tom Hanks è anche trai protagonisti di
Elvis di Baz Luhrmann, uno
dei film protagonisti della stagione dei premi, nonostante la sua
interpretazione del
Colonnello Parker non stia, per il momento, guadagnando
nomination.
Hildur Guðnadóttir,
compositrice di Joker:
Folie à Deux, rivela che ha
appena iniziato a lavorare alla musica per il prossimo film di Todd
Phillips, che, come anticipato, sarà un film musicale. Il primo
film, Joker,
diretto da Phillips, è uscito nel 2019 e presentava il classico
cattivo di Batman (interpretato da
Joaquin Phoenix) in un thriller psicologico molto
cupo. Nuovo tipo di storia di origine per DC, Joker
ha seguito il comico in difficoltà Arthur Fleck mentre discendeva
in una grave malattia mentale e alla fine diventava un criminale
omicida. Il film ha incassato 1,074 miliardi di dollari in tutto il
mondo, diventando così il film R-rated con il maggior incasso della
storia. Sebbene Joker doveva essere un film
autonomo, il successo del film ha portato all’annuncio di un sequel
nel maggio 2021. Nel giugno 2022 è stato rivelato che il film
sequel si sarebbe intitolato Joker:
Folie à Deux.
In un’intervista con
Variety,Hildur Guðnadóttir ha offerto un
aggiornamento della produzione di Joker:
Folie à Deux. La compositrice premio Oscar del
film del 2019 ha rivelato di aver appena iniziato a lavorare sul
set musicale da includere nel sequel. Sebbene sia stato confermato
che Joker:
Folie à Deux sarebbe stato un musical,
Guðnadóttir non ha rivelato se sta lavorando alla colonna sonora
classica o se è coinvolta nella scrittura dei numeri musicali del
film.
Grazie al suo lavoro con
Joker,Hildur
Guðnadóttir è stata la prima compositrice donna a
vincere un Oscar di categoria e adesso è in corsa nella
stagione dei premi in pieno svolgimento con il suo lavoro a
Tàr e Women Talking.
I dettagli della trama sono ancora
per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si
svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi
“elementi musicali”.
Rumors recenti inoltre hanno anche suggerito che la
versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di
quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge
interamente dal suo punto di vista.
Todd Phillips ha scritto il film e lo
dirigerà. In Joker:
Folie à Deux
Joaquin Phoenix e
Zazie Beetz riprenderanno i rispettivi ruoli di
Arthur Fleck e Sophie Dummond,
mentre c’è grande curiosità per quella che sarà l’Harley
Quinn di Lady Gaga. Recentemente abbiamo appreso che
anche Brendan Gleeson, Catherine Keener e
Jacob Lofland si sono uniti al cast.
Joker:
Folie à Deux uscirà il 4 ottobre 2024.
Tuttavia nonostante il successo,
Colin Farrell non ha dimenticato quello che secondo lui è stato il
punto più basso della sua carriera, ovvero l’interpretazione di
Alessandro Magno in Alexander di Oliver
Stone. L’attore irlandese ha raccontato la sua esperienza
nella realizzazione del film. In un’intervista con THR, Farrell ha
iniziato a riflettere sulla completa e totale vergogna che gli ha
portato Alexander, e sul perché ha lasciato una tale macchia nella
sua mente e nella sua carriera.
“L’aspettativa è una cosa
pericolosa. Sono successe un sacco di cose con Alexander. La cosa
più significativa sono state due o trecento persone che hanno
viaggiato per il mondo per sei mesi per raccontare questa storia e
portarla in vita, ed era una storia che Oliver Stone aveva sognato
da quando era al college, così grandiosa com’era, globale com’era,
politica com’era, elettrizzante com’era e violenta com’era ed
essenziale com’era – era davvero personale. Era davvero personale,
e lo era anche per me. Quando dico “aspettative”, mi riferisco al
fatto che avevamo tutti i nostri smoking pronti. Non sto
scherzando. C’era alcuni dei ragazzi, sì, che dicevano “Bene,
ragazzi, andiamo agli Oscar. Questa è una cosa sicura”, perché
avevamo Oliver Stone. Avevamo una storia di quella portata. Avevamo
una sceneggiatura che era davvero commovente e davvero, in un certo
senso, semplicemente brillante e così forte, e poi è venuto fuori
quel film, onestamente, e non credo di essermelo meritato. Voglio
solo essere chiaro. E potrei averlo fatto, non dico di no. Poi però
sono uscite le recensioni – eravamo a Toronto – e ricordo che mia
sorella Claudine ha detto “Oh dio”. Non sono buone’. E Danica, che
è qui oggi, disse “Non va davvero bene”. Mentre chiedo “Cosa vuoi
dire, non va bene”. vado su Rotten Tomatoes. Le recensioni erano
una pioggia di Alexander il noioso, e ho pensato ‘Cosa posso fare?’
Mi sono vergognata così tanto”.
Paradossalmente, dopo il film
peggiore della sua carriera, Colin Farrell ha avuto modo di
partecipare a The New World di Terrence Malick che è uno dei
migliori della sua carriera, e quindi, per quanto deludente e
umiliante, l’accoglienza riservata ad Alexander è stato un picco
negativo che ha trovato subito la strada per la risalita. E addesso
Colin corre verso gli Oscar.
Divenuta una star mondiale grazie
alla serie Stranger Things, l’attrice Sadie
Sink è oggi un’attrice estremamente richiesta, sia per
progetti televisivi che cinematografici. Nonostante la giovane età,
ha infatti dimostrato di possedere un talento con pochi eguali tra
i suoi coetanei e oltre ad essere diventata la vera stella della
serie Netflix vanta tra le mani numerosi progetti di rilievo da qui
al futuro. Ci si possono dunque aspettare grandi cose da lei, che
sempre più sarà una delle nuove protagoniste di Hollywood.
Ecco 10 cose che non sai di Sadie Sink.
Sadie Sink: i suoi film e le serie TV
1. È diventata famosa grazie
ad alcune serie TV. All’inizio della sua carriera
l’attrice ha preso parte ad alcuni episodi di serie come The
Americans (2013), Blue Bloods (2014) e, in modo più
continuo, ad American Odyssey (2015). La svolta arriva
però grazie a Stranger Things
(2017-in corso), la serie Netflix dove recita nei panni di Max
accanto agli attori Millie Bobby
Brown, Finn Wolfhard,
David Harbour e
Winona Ryder.
Grazie a questa serie l’attrice si afferma come una vera e propria
celebrità, ottenendo fama mondiale.
3. Ha recitato anche in un
celebre cortometraggio. il 12 novembre 2021 è stato
pubblicato All Too Well: The Short Film, un cortometraggio
di 15 minuti scritto e diretto dalla cantante Taylor
Swift. Esso prende il nome dal suo brano omonimo e ne
mette in scena i contenuti, fungendo da video musicale per la
versione estesa di dieci minuti. Sadie Sink e l’attore
Dylan O’Brien sono stati scelti per interpretare
la coppia presente nel cortometraggio, mentre la cantante stessa
prende parte al filmato interpretando la versione più adulta del
personaggio di Sadie Sink.
Sadie Sink recita da quando era molto piccola
4. Ha iniziato a recitare
sin da giovanissima. Al contrario della sua famiglia, che
era orientata allo sport, Sink si interessò sin da piccola alle
arti dello spettacolo. Ha iniziato a recitare in un teatro di
comunità vicino a Houston, con una produzione di The Best
Christmas Pageant Ever all’età di sette anni. Ha in seguito
fatto un provino e ottenuto la parte del ruolo principale in una
produzione teatrale locale di Il giardino segreto. Dopo
questa esperienza, la giovane ha deciso di intraprendere
ulteriormente la carriera di attrice, fino a farla diventare la sua
professione.
Sadie Sink in Stranger Things
5. Ha raccontato una bugia
durante uno dei provini per la serie. Quello di Max è un
personaggio che, da quando ha fatto il suo ingresso nella seconda
stagione, è divenuto sempre più importante nella serie. La giovane
è inoltre spesso accompagna dal suo skateboard o dai rollerblade,
con cui si sposta. Nel corso di uno dei provini sostenuti,
l’attrice ha mentito sul fatto di saper andare su di essi. Così,
pur di ottenere il ruolo, si è impagnata per imparare a non cadere
e a spostarsi con naturalezza, cosa che poi è riuscita ad
ottenere.
6. Andava molto d’accordo
con un suo collega. Nella serie Max è la sorella di Billy,
il violento ragazzo interpretato da DacreMontgomery. Nella serie i due, pur volendosi
bene, hanno un rapporto estremamente conflittuale, che li porta
facilmente a sfociare nella violenza. Nella realtà, l’attrice ha
raccontato di essere andata da subito molto d’accordo con il
collega, tanto da considerarlo un vero e proprio amico. I due hanno
dovuto dunque trovare dei modi per far nascere una sincera tensione
tra di loro e permettere così di rendere più credibile il difficile
rapporto dei loro personaggi.
Sadie Sink presente The Whale a Venezia
7. Ha incantato il
Lido. Nel corso dell’ultima edizione della Mostra
internazionale d’arte cinematografica di Venezia, l’attrice ha
avuto modo di sfilare sul red carpet per prendere parte
all’anteprima mondiale del film The Whale, dove si
racconta di un uomo estremamente obeso e in fin di vita che cerca
di riallacciare i rapporti con la sua unica figlia, interpretata
appunto dalla Sink. La bellezza dell’attrice, unita all’abito
sfoggiato, hanno incantato il lido, e una volta di più la Sink si è
confermata capace di catalizzre su di sé tutte le attenzioni.
Sadie Sink ha un fidanzato?
8. È molto
riservata. Proprio perché costantemente sotto i riflettori
della celebrità, l’attrice ci tiene a mantenere alcuni aspetti
della propria vita privati. Tra questi vi è la sfera sentimentale,
di cui ad oggi si sa poco o nulla. La Sink non ha infatti mai
rivelato ufficialmente il proprio status, mantenendo il riserbo a
riguardo. Nel corso del 2022 si è però fatta insistente la voce
secondo cui si starebbe frequentando con Patrick
Alwyn. Questi è il fratello di Joe Alwyn,
il fidanzato di Taylor Swift, con cui l’attrice ha collaborato per
il cortometraggio All Too Well. Naturalmente, anche su
tale voce non ci sono conferme ufficiali.
Sadie Sink è su Instagram
9.È
presente sul social network. L’attrice è presente sul
social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito
da ben 25,6 milioni di persone e dove attualmente si possono
ritrovare circa 100 post. Questi sono principalmente immagini
relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro
le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma
non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha
preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque
rimanere aggiornati su tutte le sue novità.
Sadie Sink: età e altezza dell’attrice
10. Sadie Sink è nata il 16 aprile del 2002 a Brenham,
Texas, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1,59
metri.
Angela Bassett
ha conquistato il Golden Globes 2023 per la migliore
interpretazione femminile da non protagonista in un film. L’attrice
ha vinto per Black Panther: Wakanda Forever in cui ha interpretato
la Regina Ramonda, si tratta del primo Golden Globes per il
Marvel Cinematic Universe, come ha
sottolineato la stessa attrice in fase di discorso di
ringraziamento.
“Con questo premio abbiamo fatto
la storia” ha detto Angela Bassett,
prima di dedicare il premio a tutti i fan della Marvel.
La season awards si apre
ufficialmente con i Golden Globes 2023 e di seguito ecco tutti i
vincitori. The Fabelmans e Gli Spiriti dell’Isola si sono divisi il
podio, tra drama e comedy, con il film di Steven
Spielberg che porta a casa anche il premio alla regia e
quello di Martin McDonagh che vince per attore
(Colin
Farrell) e sceneggiatura.
Sul versante dedicato alle serie tv,
Abbott Elementary vince ben tre premi, mentre
resta a bocca asciutta The Crown, mentre House of the Dragon si porta a casa il premio per la
migliore serie drama. Successo anche per The White Lotus:
Sicily, che oltre a vincere per la migliore miniserie,
incorona anche Jennifer Coolidge.
Ecco le foto dal red carpet dei
Golden Globes 2023, in cui sembra che i trend
si siano capovolti, con moltissime donne in nero e molti degli
ospiti uomini in completo colorato! Sfoglia la gallery:
Più volte nei film di genere
thriller è possibile imbattersi in tematiche riguardanti l’abuso di
potere e la manipolazione della verità. Questo sembra infatti
essere il genere prediletto per dar vita a storie controverse, dove
si espongono anche i lati peggiori delle società più civilizzate.
Tra i titoli più interessanti del nuovo millennio a riguardo vi è
Under Suspicion, thriller del 2000
diretto dal regista Stephen Hopkins, celebre
per film di vario genere come Lost in Space, I segni del
malee Race – Il colore della
vittoria. Se con questi passava dalla fantascienza
all’horror e al biografico, con il film qui approfondito si dedica
invece ad un teso gioco di sospetti e indagini intorno ad un
brutale omicidio.
Il film non è basato su di una
sceneggiatura originale, bensì sul romanzo Stato di Fermo,
pubblicato nel 1977 e scritto da John Wainwright,
autore di numerosi polizieschi e noir. Di questo era già stato
realizzato un film francese nel 1981, intitolato Guardato a
vista e diretto da Claude Miller. Per quanto
vi siano alcune differenze tra questo e la nuova trasposizione del
2000, come ad esempio il mestiere del protagonista, i due film
seguono in modo piuttosto fedele il romanzo. Si delinea così una
vicenda particolarmente complessa, che svela una volta di più
quanto possa essere fragile la giustizia.
Presentato fuori concorso al
Festival di Cannes, Under Suspicion si avvale di un cast
di grandi interpreti, tra cui alcuni premi Oscar. Grazie a loro il
film ha acquistato un fascino che lo rende ancora oggi un titolo
particolarmente appetibile per gli amanti del genere. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Under Suspicion: la trama
del film
Ambientato a Porto Rico, durante i
festeggiamenti del carnevale, il film si apre sul ritrovamento dei
cadaveri di due ragazzine. Secondo i primi esami autoptici le
giovani vittime sarebbero state vittime di violenze sessuali prima
di essere uccise. A guidare le indagini è il capitano
Victor Benezet, che da subito inizia a nutrire
seri sospetti nei confronti di Henry Hearst, sua
vecchia conoscenza e facoltoso avvocato specializzato in materie
fiscali. Intenzionato a far crollare definitivamente Hearst per
costringerlo a confessare, Victor lo trattiene in centrale per
un’intera notte. Nel tentativo di farlo confessare, Benezet si
avvarrà anche dell’aiuto di Chantal, moglie di
Henry, la quale nutre un particolare odio nei confronti del
marito.
Under Suspicion: il cast
del film
Ad interpretare i principali
protagonisti del film si ritrovano interpreti particolarmente
celebri di provenienza internazionale. In particolare, nei panni
del protagonista, l’avvocato Henry Hearst, si ritrova il due volte
premio Oscar Gene Hackman.
Attore di metodo, questi si è calato con grande cura nel ruolo,
costruendo il personaggio attraverso una profonda ricerca
psicologica. Accanto a lui, invece, nei panni del capitano di
polizia Victor Benezet vi è il premio Oscar Morgan Freeman.
Questi, che aveva già lavorato con Hackman in Gli spietati
ebbe la possibilità di sfoggiare una grande chimica di coppia con
il collega, che arricchisce il film di tensione.
Nei panni di Chantal Hearst, la
moglie di Henry, si ritrova invece l’italiana Monica
Bellucci. Per lei si è trattata della seconda
esperienza in un film in lingua inglese, avendo già avuto una parte
nel film del 1992 Dracula di Bram Stoker. Grazie al ruolo
qui svolto ha ottenuto ulteriore popolarità anche negli Stati
Uniti, dove è poi tornata a lavorare in seguito. Nel film è poi
presente l’attore Thomas Jane, recentemente visto
nella serie The Expanse, nei panni del detective Felix
Owens. Luis Caballero è Paco Rodgriguez, amante di
Chantal, mentre Isabel Algaze interpreta Camille,
la nipote tredicenne di Henry. Miguel Angel
Suarez, infine, è presente nei panni del soprintendente di
Victor.
Under Suspicion: la
spiegazione del finale, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Nel seguente paragrafo si fornirà
una spiegazione del finale del film, perciò per
chi non desidera ricevere spoiler a riguardo si
consiglia di andare direttamente al passo successivo.
Il finale di Under
Suspicion non è complesso, ma può lasciare disorientati per
una serie di dettagli. In prossimità di questo si vede infatti
Henry pronto a confessare l’omicidio delle due bambine. Proprio
quando sembra sul punto di cedere, però, viene arrestato il vero
assassino, portando di fatto a dimostrare la sua innocenza. Viene
spontaneo chiedersi come mai il personaggio stesse per confessare
qualcosa che non aveva commesso. Per comprendere ciò, è necessario
sapere che il titolo originale del romanzo da cui il film è tratto
è Brainwash, ovvero lavaggio del cervello. Ed è questo che
avviene per tutto il film. Il protagonista viene abbindolato da una
serie di tecniche di interrogatorio che lo portano a dubitare
persino di sé stesso. Arrivato al finale, confessare gli sembra
dunque l’unico modo per potersi tirare “fuori” da quella situazione
e dalla sua infelice vita emotiva e famigliare.
Per poter guardare e approfondire il
film e i suoi significati, è possibile fruirne grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Under
Suspicion è infatti disponibile nei cataloghi di
Rai Play e Now
TV. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 10 gennaio alle ore 21:10
sul canale Rai Movie.
Sono arrivate le nomination della
Cinema Audio Society per i suoi CAS Awards 2023,
che celebrano l’eccellenza nel missaggio audio per film e TV. In
lizza per la statuetta Motion Picture: Live Action ci sono i team
di mixaggio del suono dietro i due film di maggior incasso del 2022
– Avatar: La
Via dell’Acqua e Top
Gun: Maverick – insieme a Niente di nuovo sul fronte Occidentale,
Elvis e The Batman.
MOTION PICTURES: LIVE ACTION
Niente di nuovo sul fronte Occidentale Production
Mixer: Viktor Prášil
Re-Recording Mixer: Lars Ginzel
Re-Recording Mixer: Stefan Korte
Scoring Mixer: Daniel Kresco
ADR Mixer: Jan Meyerdierks
Foley Mixer: Hanse Warns
Avatar: The Way of
Water Production Mixer: Julian Howarth
Re-Recording Mixer: Christopher Boyes
Re-Recording Mixer: Gary Summers
Re-Recording Mixer: Michael Hedges
Scoring Mixer: Simon Rhodes
ADR Mixer: Bill Higley
Foley Mixer: Tavish Grade
Elvis Production Mixer: David Lee
Re-Recording Mixer: Andy Nelson
Re-Recording Mixer: Michael Keller
Re-Recording Mixer: Wayne Pashley
Scoring Mixer: Geoff Foster
ADR Mixer: Tami Treadwell
Foley Mixer: Amy Barber
The Batman Production Mixer: Stuart Wilson
Re-Recording Mixer: Andy Nelson
Re-Recording Mixer: William Files
Scoring Mixer: Kirsty Whalley
ADR Mixer: Ryan D. Young
Foley Mixer: Darrin Mann
Production Mixer: Mark Weingarten
Re-Recording Mixer: Chris Burdon
Re-Recording Mixer: Mark Taylor
Scoring Mixer: Al Clay
Scoring Mixer: Stephen Lipson
Foley Mixer: Blake Collins
MOTION PICTURES: ANIMATED
Guillermo del Toro’s Pinocchio Re-Recording
Mixer: Jon Taylor
Re-Recording Mixer: Frank Montaño
Scoring Mixer: Peter Cobbin
Foley Mixer: Tavish Grade
Lightyear Original Dialogue Mixer: Paul
McGrath
Re-Recording Mixer: Stephen Urata
Re-Recording Mixer: Ren Klyce
Scoring Mixer: Warren Brown
Foley Mixer: Scott Curtis
Minions: The Rise of Gru Re-Recording Mixer:
Tim Nielsen
Re-Recording Mixer: Steve Slanec
Scoring Mixer: Alan Meyerson
Foley Mixer: Jason Butler
Puss in Boots: The Last Wish Original Dialogue
Mixer: Ken Gombos
Re-Recording Mixer: Julian Slater
Re-Recording Mixer: Greg P. Russell
Scoring Mixer: Alan Meyerson
Foley Mixer: Ryan Squires
Turning Red Original Dialogue Mixer: Vince
Caro
Re-Recording Mixer: Stephen Urata
Re-Recording Mixer: Ren Klyce
Scoring Mixer: Chris Fogel
Foley Mixer: Scott Curtis
MOTION PICTURES — DOCUMENTARY
Good Night Oppy Re-Recording Mixer: Mark
Mangini
Scoring Mixer: Greg Hayes
Hallelujah: Leonard Cohen, A Journey, A Song
Re-Recording Mixer: Bob Edwards
Re-Recording Mixer: Scott R. Lewis
Louis Armstrong’s Black and Blues Re-Recording
Mixer: Leslie Shatz
Scoring Mixer: Louis Schultz
Moonage Daydream Re-Recording Mixer: Paul
Massey
Re-Recording Mixer: David Giammarco
ADR Mixer: Jens Rosenlund Petersen
The Volcano: Rescue from Whakaari Re-Recording
Mixer: Joe Milner
Scoring Mixer: Jacob Johnston
Foley Mixer: Kevin Carvalho
NON-THEATRICAL MOTION PICTURES OR LIMITED
SERIES
Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story E8
Lionel Production Mixer: Amanda Beggs
Re-Recording Mixer: Laura Wiest
Re-Recording Mixer: Joe Barnett
Re-Recording Mixer: Jamie Hardt
ADR Mixer: Judah Getz
Foley Mixer: Jacob McNaughton
Guillermo Del Toro’s Cabinet of Curiosities, E3 The
Autopsy Production Mixer: Rob Beal
Re-Recording Mixer: Paul Shubat
Re-Recording Mixer: Michael Woroniuk
Moon Knight, E6 Gods and Monsters Production
Mixer: Tamás Csaba
Re-Recording Mixer: Bonnie Wild
Re-Recording Mixer: Scott R. Lewis
Scoring Mixer: Scott Michael Smith
ADR Mixer: Doc Kane
Foley Mixer: Jack Cucci
Obi-Wan Kenobi E6 Part 1 Production Mixer:
Julian Howarth
Re-Recording Mixer: Bonnie Wild
Re-Recording Mixer: Danielle Dupre
Re-Recording Mixer: Scott R. Lewis
ADR Mixer: Doc Kane
Foley Mixer: Jason Butler
Prey Production Mixer: Ron Osiowy
Re-Recording Mixer: Craig Henighan
Re-Recording Mixer: Chris Terhune
Re-Recording Mixer: Joel Dougherty
Scoring Mixer: Frank Wolf
ADR Mixer: Jamison Rabbe
Foley Mixer: Connor Nagy
TELEVISION SERIES: ONE HOUR
Better Call Saul S6:E13 Saul Gone Production
Mixer: Phillip W. Palmer
Re-Recording Mixer: Larry Benjamin
Re-Recording Mixer: Kevin Valentine
ADR Mixer: Chris Navarro
Foley Mixer: Stacey Michaels
Ozark S4:E14 A Hard Way To Go Production
Mixer: Akira Fukasawa
Re-Recording Mixer: Larry Benjamin
Re-Recording Mixer: Kevin Valentine
Scoring Mixer: Phil McGowan
Foley Mixer: Amy Barber
Severance S1:E9 The We We Are Production
Mixer: Bryan Dembinski
Re-Recording Mixer: Bob Chefalas
Scoring Mixer: Chris Fogel
Foley Mixer: George A. Lara
Stranger Things S4:E7 Chapter Seven: The Massacre at
Hawkins Lab Production Mixer: Michael P. Clark
Re-Recording Mixer: Mark Paterson
Re-Recording Mixer: William Files
Re-Recording Mixer: Craig Henighan
Scoring Mixer: Hector Carlos Ramirez
ADR Mixer: Jeffery Roy
Foley Mixer: Peter Persaud
The White Lotus S2:E1 Ciao Production Mixer:
Angelo Bonanni
Re-Recording Mixer: Christian P. Minkler
Re-Recording Mixer: Ryan Collins
ADR Mixer: Debra R. Winsberg
Foley Mixer: Michael Head
TELEVISION SERIES: HALF HOUR
Barry S3:E8 Starting Now Production Mixer:
Scott Harber
Re-Recording Mixer: Elmo Ponsdomenech
Re-Recording Mixer: Teddy Salas
Re-Recording Mixer: Sean Heissinger
Scoring Mixer: David Wingo
ADR Mixer: Howard London
Foley Mixer: Darrin Mann
Only Murders in the Building S2:E5 The Tell
Production Mixer: Joseph White Jr.
Re-Recording Mixer: Penny Harold
Re-Recording Mixer: Andrew Garrett Lange
Scoring Mixer: Alan Demoss
ADR Mixer: Chris Navarro
Foley Mixer: Erika Koski
She-Hulk: Attorney at Law S1:E9 Whose Show Is
This? Production Mixer: Marcus Petruska
Re-Recording Mixer: Pete Horner
Re-Recording Mixer: Karol Urban
Scoring Mixer: Alvin Wee
ADR Mixer: Doc Kane
Foley Mixer: Jason Butler
The Bear S1:E7 Review Production Mixer: Scott
D. Smith
Re-Recording Mixer: Steve Giammaria
ADR Mixer: Patrick Christensen
Foley Mixer: Ryan Collison
Foley Mixer: Connor Nagy
What We Do in the Shadows S4:E7 Pine Barrens
Production Mixer: Rob Beal
Re-Recording Mixer: Sam Ejnes
Re-Recording Mixer: Diego Gat
Re-Recording Mixer: Marc Fishman
Foley Mixer: Stacey Michaels
TELEVISION NON-FICTION, VARIETY or MUSIC – SERIES or
SPECIALS
Carole King & James Taylor: Just Call Out My
Name Production Mixer: Danny Kortchmar
Re-Recording Mixer: Gary A. Rizzo
Formula 1: Drive to Survive S4:E9 Gloves Are
Off Re-Recording Mixer: Nick Fry
Re-Recording Mixer: Steve Speed
George Carlin’s American Dream E1 Part 1
Production Mixer: Paul Graff
Re-Recording Mixer: Earl Martin
Re-Recording Mixer: Jason Gaya
Lucy and Desi Production Mixer: Sabi Tulok
Re-Recording Mixer: Patrick Spain
Re-Recording Mixer: John W. Rampey
Scoring Mixer: Scott Sheppard
Obi-Wan Kenobi: A Jedi’s Return Production
Mixer: Richard Hays
Re-Recording Mixer: Danielle Dupre
Scoring Mixer: Scott Michael Smith
STUDENT RECOGNITION AWARD FINALISTS
Chelsea
Rae Adams
Colette Grob
María Clara Calle Jiménez
Sophia L. White
Timo Nelson
Ecco di seguito tutti i nominati
agli Motion Picture Sound Editors Golden Reel Awards
2023, i premi del sindacato degli ingegneri del suono che
lavorano nell’industria hollywoodiana. Mai come in questo caso, le
categorie per questa gilda sono estremamente specifica e variegate,
a sottolineare l’importanza e la varietà del lavoro svolto dal
suono nell’intrattenimento audiovisivo.
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Broadcast Animation
“Jurassic World: Camp Cretaceous: The Last Stand”
– DreamWorks Animation: Supervising Sound Editors: Rob McIntyre,
D.J. Lynch, Sound Designer: Evan Dockter, Sound Effects Editor:
Adam Cioffi, Dialogue Editor: Anna Adams, Foley Editor: Aran
Tanchum, Foley Artist: Vincent Guisetti.
“Love, Death & Robots: In Vaulted Halls Entombed”
– Netflix: Supervising Sound Editor: Brad North MPSE, Foley Editor:
Antony Zeller MPSE, Foley Artists: Zane Bruce, Lindsay Pepper.
“Tales of The Jedi: The Sith Lord” – Disney:
Supervising Sound Editors: David W. Collins, Matthew Wood, Sound
Effects Editors: Kevin Bolen, Michael Brinkman, Foley Supervisor:
Frank Rinella, Foley Artists: Margie O’Malley, Andrea Gard, Sean
England.
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Broadcast Long Form Dialogue /
ADR
“Better Call Saul: Saul Gone” – AMC: Supervising
Sound Editors: Nick Forshager MPSE, Kathryn Madsen MPSE, Dialogue
Editor: Jane Boegel
“The Crown: Gunpowder” – Netflix: Supervising
Sound Editor: Lee Walpole MPSE Supervising Dialogue Editor: Iain
Eyre Supervising ADR Editing: Matt Mewett
“The Lord of the Rings: The Rings of Power: Udûn”
Amazon: Supervising Sound Editors: Robby Stambler MPSE,
Damian Del Borrello MPSE, Dialogue / ADR Supervisor: Stefanie Ng,
Dialogue Editors: Ailene Roberts MPSE, Ray Beentjes, ADR Group
Editor: Gareth Van Niekirk.
“Severance: The We We Are” Apple
TV+: Supervising Sound Editor: Jacob Ribicoff MPSE
ADR Editor: David Briggs, Dialogue Editor: Gregg Swiatlowski.
“Stranger Things: Chapter Seven: The Massacre at Hawkins
Lab” – Netflix: Supervising Sound Editors: William Files
MPSE, Craig Henighan MPSE, Dialogue / ADR Supervisor: Ryan Cole
MPSE, Dialogue Editors: Korey Pereira MPSE, Jill Purdy MPSE,
David Butler, Polly McKinnon, Rob Chen.
Outstanding Achievement in Sound Editing – Broadcast Long Form
Effects / Foley
“Andor:
Reckoning” – Disney: Supervising Sound Editors: David Acord, Margit
Pfeiffer,
Sound Effects Editor: J.R. Grubbs, Foley Editor: Shaun Farley MPSE,
Foley Artists: John Roesch MPSE, Shelley Roden MPSE, Sound
Designer: David Acord
“Better
Call Saul: Carrot and Stick” – AMC: Supervising Sound Editors: Nick
Forshager MPSE, Kathryn Madsen MPSE, Sound Effects Editors: Matt
Temple, Marc Glassman MPSE,
Foley Artists: Gregg Barbanell MPSE, Alex Ullrich
“Gaslit: Year of the Rat” – Starz: Co-Supervising Sound Editors:
Kevin W. Buchholz, Stefani Feldman MPSE, Sound Effects Editors: Dan
Kremer MPSE, Adam Parrish King, Foley Editors: Sam Munoz, Jordan
Aldinger, Foley Artists: Jacob McNaughton, Noel Vought.
“The
Lord of the Rings: The Rings of Power Udûn” – Amazon,
nSupervising Sound Editors: Damian Del Borrello MPSE, Robby
Stambler MPSE, Sound Designer: Paula Fairfield MPSE
Sound Editors: James Miller, Chris Terhune, Gareth Van Niekerk,
Ryan A. Sullivan, Goeun, Everett MPSE, Foley Editor: Richard Wills,
Jonathan Bruce, Amy Barber, Foley Artist: Jonathan Bruce
“Stranger Things: Chapter Seven: The Massacre at Hawkins Lab” –
Netflix: Supervising Sound Editors: William Files MPSE, Craig
Henighan MPSE, Sound Editors: Angelo Palazzo, MPSE, Ken McGill,
Katie Halliday, Lee Gilmore MPSE, David Grimaldi, Chris Bonis,
Foley Artist: Steve Baine
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Broadcast Short Form
Barry:
“710N” – HBO: Supervising Sound Editors: Sean Heissinger, Matthew
E. Taylor, Sound Designer: Rickley W. Dumm MPSE, Sound Editors:
Deron Street, Candice Brunello, Charles Campagna, Dialogue Editor:
John Creed MPSE, Supervising Foley Editor: Clay Weber MPSE, Foley
Editor: Darrin Mann, Foley Artists: Alyson Dee Moore MPSE, Chris
Moriana.
“The
Bear: Review” – FX: Supervising Sound Editor: Steve “Major”
Giammaria, Sound Effects Editor: Jonathan Fuhrer, Dialogue Editor:
Evan Benjamin, Foley Editor: Annie Taylor, Foley Artist: Leslie
Bloome.
“Only
Murders in the Building: Framed” – Hulu: Supervising Sound Editors:
Mathew Waters, Danika Wikke MPSE, Supervising Dialogue Editor:
Borja Sau, Sound Effects Editor: Eric Offin, Foley Editor: Arno
Stephanian MPSE, Foley Artists: Sanaa Kelley MPSE, Adam
DeCoster.
“She
Hulk: Ribbit and Rip It” – Disney: Supervising Sound Editor: Mac
Smit, Sound Designer: Steve Bissinger Sound Effects Editors: Tim
Farrell, Goeun Everett MPSE, Dialogue / ADR Supervisor: Vanessa
Lapato, Dialogue Editor: Ryan Cota MPSE, Foley Supervisor: Joel
Raabe, Foley Editor: Ian Chase, Foley Artists: Sean England, Andrea
Gard, Conforming Editor: Kim B. Christensen.
“Wild
Babies: Big Families” – Netflix: Supervising Sound Editor: Matt
Coster, Sound Effects Editors: Matt Coster, Ben Wood, Sound
Designers: Matt Coster, Ben Wood, Foley Editors: Matt Coster, Ben
Wood.
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Feature Animation
“DC
League of Super-Pets” – Warner Bros. Animation: Supervising
Sound Editors: Bill R. Dean MPSE, Ando Johnson,Sound Designer:
Erick Ocampo, Sound Effects Editors: Chris Battaglia MPSE, Kip
Smedley, Supervising Dialogue Editor: Stephanie Brown, Dialogue
Editor: Chase Keehn, Supervising Foley Editor: Jessie Pariseau,
Foley Editor: Bruce Tanis MPSE, Foley Artists: Alyson Dee Moore
MPSE, Christopher Moriana.
“Guillermo del Toro’s Pinocchio” – Netflix: Supervising Sound
Editor: Scott Martin Gershin MPSE, Sound Effects Editors: Masanobu
“Tomi” Tomita, Andrew Vernon MPSE, Dan Gamache MPSE, Dialogue
Editor: Dan Gamache MPSE, Foley Artists: Dan O’Connell, John Cucci
MPSE.
“Lightyear” – Disney Animation: Supervising Sound Editor: Coya
Elliott, Sound Designer: Ren Klyce, Sound Effects Editors: Kimberly
Patrick, Jonathon Stevens, Benjamin A. Burtt, Dialogue Editor:
Cheryl Nardi, Foley Editors: James Spencer, Dee Selby, Foley
Artists: Shelley Roden MPSE, John Roesch MPSE.
“Puss
in Boots: The Last Wish” – DreamWorks Animation: Supervising Sound
Editors: Jason W. Jennings, Julian Slater MPSE, Sound Designer: Tim
Walston MPSE, Sound Effects Editor: Ken McGill, Dialogue Editor:
Mia Stewart MPSE, Supervising Foley Editor: Paul Pirola.
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Feature Documentary
“Good
Night Oppy” – Amazon: Supervising Sound Editor: Mark Mangini MPSE,
Supervising Dialogue Editor: Dave Bach, Sound Designers: Tim
Walston MPSE, Dave Whitehead MPSE, Mark Mangini MPSE.
“Louis
Armstrong’s Black and Blues” – Apple TV+: Supervising Sound Editor:
Leslie Shatz, Sound Designer: Leslie Shatz, Supervising Dialogue
Editor: Jon Flores.
“Moonage Daydream” – Neon: Supervising Sound Editor: Nina
Hartstone, Sound Designers: Samir Foco, James Shirley, Sound
Editor: Louise Burton MPSE.
“The
Territory” – National Geographic: Supervising Sound Editors: Rune
Klausen, Peter Albrechtsen MPSE, Sound Designers: Rune Klausen,
Peter Albrechtsen MPSE, Sound Effects Editors: Mikkel Nielsen, Tim
Nielsen, Dialogue Editors: Sebastian Vaskio, Guilherme Tortolo
Magrin, Foley Editor: Pietu Korhonen, Foley Artist: Heikki Kossi,
MPSE.
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Foreign Language Feature
“All
Quiet on the Western Front” – Netflix:
Supervising Sound Editor: Frank Kruse
Sound
Designer: Markus Stemler,
Supervising Dialogue Editor: Alexander Buck,
Supervising ADR Editors: Benjamin Hörbe, Alexander Buck,
ADR
Editors: Thomas Kalbér, Moritz Hoffmeister,
Foley
Editor: Kuen Il Song,
Foley
Artists: Carsten Richter, Daniel Weis.
“Argentina, 1985” – Amazon:
Supervising Sound Editor: Santiago Fumagalli,
Sound
Effects Editors: Juan Ignacio Giobio, Nahuel De Camillis,
Dialogue Editor: Ignacio Seligra,
Foley
Editor: Nicolás Mannara,
Foley
Artist: Diego Marcone,
Music
Editor: Stephen M. Davis.
“Bardo,
False Chronicle of a Handful of Truths” – Netflix:
Supervising Sound Editors: Martín Hernández, Nicolas Becker,
Foley
Editors: Oscar Victoria, Pietu Korhonen, Alan Romero,
Foley
Artists: Heikki Kossi MPSE, Alan Romero.
“EO” –
Janus Films:
Supervising Sound Editor: Radoslaw Ochnio MPSE,
Sound
Designer: Radoslaw Ochnio MPSE,
Sound Editor: Marta Weronika Weronska,
Foley Editor: Suraj Bardia MPSE.
“The Quiet Girl” – Break Out Pictures:
Supervising Sound Editor: Steve Fanagan MPSE
Sound Designer: Steve Fanagan MPSE
Sound Effects Editor: Steve Fanagan MPSE
Dialogue Editor: Louise Burton MPSE
ADR Editor: Louise Burton MPSE
Foley Editor: Steve Fanagan MPSE
Foley Artist: Caoimhe Doyle
“Triangle of Sadness” -Imperative Entertainment:
Sound
Editors: Andreas Franck MPSE, Bent Holm MPSE, Gustav Landbecker,
Johannes
Dekko,
Claes Lundberg, Benny Persson, Daniel Lindvik, Alexander Wunsch,
Erik Watland
Sound
Designers: Andreas Franck MPSE, Bent Holm MPSE
Foley
Artists: Claes Lunderberg, Ulf Olausson
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Feature Dialogue / ADR
“The
Banshees of Inisherin” – Searchlight Pictures
Supervising Sound Editor: Joakim Sundström
Supervising ADR Editing: Simon Chase
Supervising Foley Editor: Rebecca Glover
Foley Artist: Julien Naudin
“The
Batman” – Warner Bros. Pictures
Supervising Sound Editors: Douglas Murray MPSE, William Files
MPSE
Dialogue Editor: Jacob Riehle
ADR Editors: Bobbi Banks MPSE, David V. Butler
“Elvis”
– Warner Bros. Pictures
Supervising Sound Editor: Wayne Pashley MPSE
Supervising Dialogue Editor: Derryn Pasquill
ADR Supervisor: Libby Villa
Dialogue Editors: Nick Breslin, Marisa Marsionis, Lauren
Ligovich
“Empire
of Light” – Searchlight Pictures
Supervising Sound Editors: Oliver Tarney MPSE, Rachael Tate
MPSE
“Top
Gun: Maverick” – Paramount
Supervising Sound Editors: Bjørn Ole Schroeder, James Mather, Al
Nelson
Dialogue Editor: Chris Gridley
Dialogue Editors: Simon Chase, Matthew Hartman, Michael Maroussas,
Gwendolyn Yates Whittle MPSE
ADR Editor: Gwendolyn Yates Whittle MPSE
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Feature Effects / Foley
Foley
Artists: John Roesch MPSE, Shelley Roden MPSE
“Prey”
– Hulu
Supervising Sound Editors: Chris Terhune, Will Files MPSE
Sound
Designer: James Miller
Sound
Effects Editors: Christopher Bonis, Diego Perez MPSE, Lee Gilmore
MPSE
Supervising Dialogue Editor: Jessie Anne Spence MPSE
Dialogue Editors: David Bach, Korey Pereira MPSE
Supervising Foley Editor: Annie Taylor
Foley
Editors: Nick Seaman, Roni Pillischer
Foley
Artists: Leslie Bloome, Shaun Brennan
“Weird:
The Al Yankovic Story” – Roku
Supervising Sound Editor: Anthony Vanchure
Sound
Designer: Mike James Gallagher
Foley
Artists: Sanaa Kelley MPSE, Iris Dutour, Luke Kelley
“Women
of the Movement” – ABC
Supervising Sound Editor: Bobbi Banks MPSE
Sound
Effects Editor: Nancy MacCleod
Dialogue Editor: Fred Stahly
Foley
Artist: Sanaa Kelly MPSE
Outstanding
Achievement in Music Editing – Broadcast Long Form
“The L
Word: Generation Q: Questions for the Universe” Showtime
Supervising Music Editor: Sharyn Gersh MPSE
“The
Lord of the Rings: The Rings of Power: Alloyed” Amazon
Music Editors: Jason Smith, Michael Baber
“Severance: The We We Are” Apple TV+
Music Editors: Missy Cohen MPSE, Sam Zeines
Scoring Editor: Felipe Pacheco
“Stranger Things: Chapter Nine: The Piggyback” Netflix
Music Editors: Lena Glikson, David Klotz
“Wednesday: A Murder of Woes” Netflix
Music Editor: Michael T. Ryan MPSE
“The
White Lotus S2: Bull Elephants” HBO
Supervising Music Editor: Mikael Sandgren
Outstanding
Achievement in Music Editing – Broadcast Short Form
Love,
Death & Robots: “Night of the Mini Dead”
Netflix
Music Editor: Jeff Charbonneau
“Pitch
Perfect: Bumper in Berlin: Torschlusspanik”
NBC Universal
Music Editor: Andres Locsey
“Russian Doll: Matryoshka”
NBC Universal
Music Editor: Georgie Ramsland
“She-Hulk: Attorney at Law: Is This Not Real Magic?”
Disney / Marvel
Supervising Music Editor: Anele Onyekwere
Music Editors: Mary Parker, Leah Dennis, Zak Millman
Outstanding
Achievement in Music Editing – Documentary
“Louis
Armstrong’s Black and Blues”
Apple TV+
Music Editors: Louie Schultz MPSE, Jordan Wiggins, Alex
Carr-Engler
“Moonage Daydream”
Neon
Supervising Music Editor: John Warhurst
Music Editor: Brett Morgan
“My
Life as a Rolling Stone: Mick Jagger”
EpiX
Supervising Music Editors: Ben Newth, Nick Ashe
“The
Way Down: Revelations”
HBO Max
Supervising Music Editor: Richard David Brown MPSE
Outstanding
Achievement in Music Editing – Feature Motion Picture
“Elvis”
Warner Bros.
Supervising Music Editor: Jamieson Shaw MPSE
Music Editor: Evan McHugh
Scoring Editor: Chris Barrett
A24
Music Editors: Dean Menta, Luke Wilder, Katherine Gordon Miller
“Guillermo del Toro’s Pinocchio”
Netflix
Music Editors: Lewis Morison, Eric Caudieux
Scoring Editor: Chris Barret
“Tár”
Focus Features
Supervising Music Editor: Gerard McCann MPSE
“Whitney Houston: I Wanna Dance with Somebody”
TriStar Pictures
Supervising Music Editor: John Warhurst
Supervising Sound Editor: Nina Hartstone
Music Editors: James Shirley, Victor Chaga
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Game Dialogue / ADR
“Call
of Duty: Modern Warfare II”
Infinity Ward
Audio Director: Stephen Miller
Audio Dialogue Lead: David Natale
Supervising Sound Editors: Charles Deenen, Nick Martin
Sr. Lead Audio Designer: Dave Rowe MPSE
Sr. Lead Technical Audio Designer: Tim Stasica
Expert Audio Designer: Chris Egert
Dialogue Editors: Darrell Tung, Mark Camperell CAS MPSE, Kerri
Shak, Alex Knickerbocker, Ryan Ongaro, Amanda McDonnell, Charlie
Gondak, Robert Weiss, Lenny Bedford, Joseph Mott, Josh Taylor,
Michael Jukes, Josh Polhill, Cassie White, Myon Sample
Expert Dialogue Designer: Michael Spina
Sound Editors: Landen Belardes, Alexander Ephraim MPSE
“God of
War Ragnarök”
Sony
Audio Director: Frank Favre
Supervising Dialogue Editor: Jodie Kupsco
Dialogue Designers: Heather Plunkard, Kevin McClelland, Tyler Held,
Bianca Salinas, Dedrick Sarzaba, Jaime Marcelo, Ana Paola Velasquez
Barrera, Andrea Contino, Briana Villarreal, Damian O’Sullivan,
Monet Gardiner, Seira McCarthy, Shannon Deane, Katelyn Limber
Dialogue Editors: Kyle Richards, Declan Knapp, Caanan Nathaniel,
Dale Curtis, Edward Towers, Paul James, Brad Rees, Helen Miles,
James Doyle, James Battley
“Horizon Forbidden West”
Sony
Dialogue Director: Jochen Willemsen
Dialogue Designer: Erik Schuring
Dialogue Editors: Juan Manuel Delfin, Vincent van Rooijen, Nick van
Noort, Sander Houtman, Nick Gratwick
“Immortality”
Half Mermaid
Audio Directors: Kevin Senzaki MPSE, Priscilla Snow
Dialogue Editor: Diana Cha
Outstanding
Achievement in Music Editing – Game Music
“Call
of Duty: Modern Warfare II”
Infinity Ward
Audio Lead: Stephen Miller
Music Director: JD Mayer
Sr. Lead Audio Designer: Dave Rowe MPSE
Sr. Lead Technical Audio Designer: Tim Stasica
Expert Audio Designer: Chris Egert
Music Editors: Sam Marshall, Raheem Frederick, Nicole Yazmin
“God of
War Ragnarök”
Sony
Audio Directors: Peter Scaturro, Keith Leary
Supervising Music Editor: Sonia Coronado
Music Editors: Yuen Man Chung Kelvin, Glen Andrew Brown, Rob
Goodson, Bill Hemstapat, Adam Kallibjian, Collin Lewis, Kory
McMaster, Monty Mudd, Kye Sebastian Voce
“Horizon Forbidden West”
Sony
Audio Director: Bastian Seelbach
Music Supervisor: Lucas van Tol
Music Integration: Bastiaan van Bentum
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Game Effects / Foley
“Call
of Duty: Modern Warfare II”
Infinity Ward
Audio Directors: Stephen Miller, Ian Mika, Jonathan Gosselin
Audio Lead: David Natale
Supervising Sound Editors: Adam Boyd MPSE, Bryan O. Watkins,
Charles Deenen, Nick Martin
Sr. Lead Audio Designers: Dave Rowe MPSE, Jeremiah Sypult
Sr. Lead Technical Audio Designer: Tim Stasica
Principal Sound Designer: Stuart Provine
Principal Audio Designer: Nicolas Tremblay
Expert Audio Designer: Chris Egert
Studio Audio Designer: Darren Blondin
Lead Sound Designer: John Drelick
Sr. Sound Designers: Brian Bibbo, Chris Staples, Corina Bello, Jake
Harley, Lee Staples, Tim Schlie, Doug Prior
Sr. Audio Designer: Mathieu Denis
Sr. Technical Audio Designer: Robert Rice
Sr. Associate Audio Designer: Darrell Tung
Associate Technical Sound Designer: Elise Tankiewic
Associate Audio Designers: Jordan Ruhala, Victor Arias, Jim Lecroy,
Steven Carroll
Audio Designer: Rudy Duro
Sound Designers: Alexander Ephraim MPSE, James Evans, Josh Moore,
Matt Hall, Chris Terhun, Nick Interlandi, Tory Bader, Michael
Krystek, Nick Martin
Sound Editors: Michael Spina, Landen Belardes, Russel Topal MPSE,
Igor Comes, Rashaad Wiggins, Jim Schaefer, John Joseph Thomas,
Mitchell Osias, Myon Sample
Supervising Foley Artist: Gary Hecker MPSE
Foley Editor: Randy Singer
Foley Artist: Michael Broomberg
“Destiny 2: The Witch Queen”
Axis Studios
Senior Audio Lead: Evan Buehler
Audio Lead: Skye Lewin MPSE
Supervising Sound Editors: Bryen Hensley MPSE, Adam Boyd MPSE,
Braden Parkes
Sound Designers: Juan Uribe, Noah Sitrin, Paxson Helgesen, Keith
Sjoquist, Zach Thomas, AJ Novak, Eric Moen, Jon Persson, Stosh
Tuszynski
Foley Editors: Alvaro Vela, Lexie Guthan
Foley Artists: Transparent Sound, Katie Waters
“God of
War Ragnarök”
Sony
Audio Director: Frank Favre
Senior Audio Artists: Jeremy Rogers MPSE, Michael Kent, Alex
Previty, Beau Anthony Jimenez, Bryan Higa, Justin E. Bell, Nick
Tomassetti, Stephen Schappler, Aaron Sanchez, Ash Read, Dennis
Bestafka, Derrick Espino, Jeshua Whitaker, Lewis Everest, Noburo
Masuda, Tsubasa Ito, Samuel Justice, Csaba Wagner, Ben Minto, Chris
Sweetman
Audio Artists: Andres Herrera, Chris Kokkinos MPSE, Danny Barboza,
Danny Hey, Kei Matsuo MPSE, Koji Niikura, Lewis Barn, Maria Rascon,
Presley Hynes, Prin Keerasuntonpong, Robert Castro, Satsuki Sato,
TJ Schauer, Harry Cohen MPSE, Luke Hatton, Michael Leaning, Barney
Oram, Zachary Quarles MPSE, Stefan Rutherford, Paul Stoughton, Joe
Thom, Graham Donnelly, David Farmer MPSE, Eilam Hoffman, Jason W.
Jennings, Bryan Jerden, Fred Pearson, Stephano Sanchinelli, Thomas
C. Brewer MPSE, Tim Walston MPSE
Technical Sound Designers: Sean LaValle, Cameron Sonju, Daniel
Ramos, Enoch Choi, Gavin Booth, Roy Lancaster, Charles Dworetz,
Bradley Gurwin, Mallorie Lesher, Dave St. Jean, Klaudia Schaffer,
Aaron Cendan, Ashton Faydenko, Jessie Chang, Skylar Chen
Audio Programmer: Stepan Boev
Foley Editors: Blake Collins, Jeff Gross, Alex Robson
Foley Artists: Joanna Fang, Dawn Fintor, Alicia Stevenson
“Horizon Forbidden West”
Sony
Audio Director: Bastian Seelbach
Senior Audio Artists: Anton Woldhek, Pinar Temiz, Lewis James,
Arjen Schut, Ramon Kerstens, Casey Slocum, Dennis Bestafka, Safar
Bake, Jon Rook, Justin E. Bell, Aaron Sanchez, Eilam Hoffman,
George Vlad, Ash Read
Audio Artists: Lovisa Bergdahl, Jacopo Consonni, Gijs Driesenaar,
Robert Castro, Andres Herrera, Maria Rascon, TJ Schauer, David
Goll, Lewis Everest, Lewis Barn, Fabio Liutina, Robert Kellough
MPSE, Graham Donnelly, David Whitehead MPSE, Michelle Child, Tobias
Poppe, Jonathan Howe
Audio Programmer: Andreas Varga
Technical Sound Designers: Nick van Kleef, Ruben Bergshoeff, Ben
Pantelis
Foley Editors: Graham Donnelly, Mark Bailey, Shane Rees, Mauricio
Nicoli, Emmanuel Gayosso, Tim McCann
Foley Artists: Blake Collins, Joanna Fang, Rustam Gimadiyev, Bogdan
Zavarzin, David C Hughes, Stephano Sanchinelli, Jesse Barden,
Alexis Mondragon, Patrick Lee, Wen Du
Outstanding
Achievement in Sound Editing – Student Film (Verna Fields
Award)
“Ascent”
National Film & Television School
Supervising Sound Editor: Guldem Masa
“Brutal”
National Film & Television School
Supervising Sound Editor: Dan Hibbert
Enemy Alien
Australian Film Television and Radio School
Supervising Sound Editor: Jonathan Mendolicchio
“Entertain Me”
Amsterdam University of the Arts
Supervising Sound Editor: Sam Titshof
“Key of
See”
Savannah College of Art and Design
Supervising Sound Editor: Manuel Simon
Foley Artists: Conor Van Slyke, George Allan
“Spring
Roll Dream”
National Film & Television School
Supervising Sound Editor: Carlos Eligio San Juan Juanchi
“This
is Your Captain Speaking”
Amsterdam University of the Arts
Supervising Sound Editor: Zoé Beekes
Dialogue Editor: Felicia Koolhoven
Sound Effects Editor: Teun Beumer
“Whiteboy”
National Film & Television School
Supervising Sound Editor: Oliver Mapp
Riccardo Milani torna in sala con una commedia
dai toni dolci e affettuosi, Grazie
ragazzi, portandosi dietro per la quarta volta il suo
Antonio Albanese, in un ruolo più toccante e
profondo che mai. La pellicola è l’adattamento del film francese
Un Triomphe di Emmanuel Courcol, con una sceneggiatura
scritta a quattro mani dallo stesso regista insieme a
Michele Astori. La storia pone l’accento
sull’importanza del teatro come luogo di libertà e di salvezza,
specie se utilizzato in un contesto sociale complicato come può
essere il carcere.
Il film cerca di puntare una luce su
quei settori – come quelli culturali – lasciati in balia del
disinteressamento politico, ma che se sostenuti e promossi a dovere
possono trasformarsi in un supporto essenziale per la comunità.
Grazie ragazzi è distribuito da Vision
Distribution, e arriverà nelle sale cinematografiche dal 12
gennaio, per poi approdare per qualche mese sulla
piattaforma streaming Prime
Video.
Grazie ragazzi, la trama
Di fronte alla mancanza di offerte
di lavoro, Antonio (Antonio Albanese), attore
appassionato ma spesso disoccupato, accetta un lavoro offertogli da
un vecchio amico e collega, assai più smaliziato di lui, come
insegnante di un laboratorio teatrale all’interno di un istituto
penitenziario. All’inizio titubante, scopre del talento
nell’improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la
passione e la voglia di fare teatro, al punto da convincere la
severa direttrice del carcere a valicare le mura della prigione e
mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando
Godot” su un vero palcoscenico teatrale.
Giorno dopo giorno i detenuti si
arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare
scoprendo il potere liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare
uno scopo e una speranza oltre l’attesa. Così quando arriva il
definitivo via libera, inizia un tour trionfale.
Una dolce commedia italiana
Quando al cinema arrivano prodotti
nostrani il cui genere è la commedia, storcere il naso non è una
reazione strana. Nel panorama cinematografico italiano, dove le
commedie costituiscono il prodotto principale offerto, rendendo
saturo un mercato già in difficoltà, essere scettici è lecito.
Eppure, a volte, arriva un regista in grado di aprire una finestra
più conturbante delle solite in cui, seppur a dominare è il genere
della commedia, l’opera risulta ben riuscita. Le ragioni risiedono
nella sua struttura compositiva che, oltre a essere studiata per il
grande pubblico, si pone l’obiettivo di apparire corposa
nella materia trattata, delineando un messaggio di
spicco.
Sembra questa l’idea con cui Milani
ci presenta il suo Grazie ragazzi, una pellicola
in cui sceneggiatura e immagini hanno lo stesso peso e lo stesso
spazio nel piano della messinscena, fatta di equilibri
semplici ma efficaci. Operare con semplicità qui diventa
un escamotage per mettere in luce la potenza del contenuto
proposto, il quale non esige toni forbiti e montaggi particolari
per risultare appetibile, quanto piuttosto di una forma basilare ma
autentica per mostrarsi nella sua essenza più pura. Seppur la
durata dilati in maniera eccessiva gli eventi, Grazie
ragazzi con il suo ritmo incalzante e coinvolgente, regala
al pubblico un’opera dignitosa e sincera, conscia
del carico che si porta sulle spalle e sicura di dove vuole
arrivare.
Il teatro: una forma d’arte
salvifica
La scrittura di Grazie
ragazzi pone al centro della sua trama un
ringraziamento speciale al teatro, una forma
d’arte al servizio di tutti, anche dei discriminati e dei
criminali, che in essa cercano e trovano rifugio. Il teatro è
potente, liberatorio, salvifico e nel film ci viene restituito
nella sua accezione più vera e universale. I personaggi qui
tracciati sono dei detenuti che hanno perso il sapore della vita e,
al tempo stesso, hanno smarrito loro stessi.
Come essi stessi dicono, la loro
quotidianità è colma di attese infinite: il pasto, il colloquio,
l’ora d’aria ma soprattutto il giorno della libertà. Ecco perché il
dramma teatrale Aspettando Godot di Beckett non è una
scelta casuale: proprio come Estragone e Vladimiro che aspettano
Godot, i ragazzi aspettando con ansia la loro libertà, fra
dibattiti, insicurezze e grandi speranze. E non è forse questo il
teatro? Un palcoscenico in cui fingere diventa,
paradossalmente, l’unico accesso al proprio Io
reale, dando così un senso alla vita.
Albanese veste i panni di un attore
deluso dalla sua carriera, che cerca di riscattarsi facendo
diventare il suo spettacolo un veicolo di sfogo per quei ragazzi
costretti – seppur per colpa loro – ad una condizione sociale
limitante e frustrante, proprio come la sua. Il teatro, per questi,
diventa l’unica strada percorribile per essere “liberi di
volare”, come dice la canzone di Vasco
Rossi e, in qualche modo, perdonarsi.
Un teatro, quello sullo schermo, che
sembra elogiare il metodo Stanislavskij, la cui
base sta proprio nell’approfondire la psicologia del personaggio in
scena e, al tempo stesso, ricercare l’affinità fra il suo mondo
interiore e quello dell’attore. Il processo che si mette in moto in
Damiano, Mignolo, Aziz, Diego e Radu costituisce la cifra dominante
di Grazie ragazzi: tramite la connessione creatasi fra loro e i
personaggi che rappresentano, riescono a trovare una voce, a
riscattarsi e soprattutto a credere ancora in loro stessi.
In conclusione Grazie
ragazzi diventa una bella parabola sulla vita, sul teatro
e sulle sue verità. Un inno a questa forma d’arte liberatoria e a
tutta la cultura in generale, spesso svalorizzata e dimenticata, ma
la cui potenza, come il cinema, è talmente forte da poter
rivoluzionare il mondo. Un’arte che andrebbe incentivata e
usata per alleviare, come una medicina, le
sofferenze degli uomini.
Titanic, il film di James Cameron tornerà il 9 febbraio nelle sale
italiane in occasione del 25° anniversario. Per celebrare il suo
25° anniversario, una versione rimasterizzata
di Titanic, il film di James Cameron vincitore di 11
Academy Award, tornerà nelle sale cinematografiche in 3D. Con un
cast guidato dai vincitori del premio Oscar Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, il film è un’epica storia
d’amore ricca di azione ambientata nello sfortunato viaggio
inaugurale dell’inaffondabile”
Titanic, all’epoca il più grande oggetto in movimento mai
costruito.
Titanic
ha vinto un record di 11 Academy Award, tra cui miglior film,
miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior
scenografia, migliori costumi, miglior colonna sonora originale,
miglior canzone originale, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro
e migliori effetti speciali. Alla sua prima uscita, nel 1997, il
film è diventato il campione d’incassi mondiale numero 1 di tutti i
tempi ed è attualmente il terzo film di maggior incasso a livello
mondiale.
Paramount Pictures e 20th
Century Studios presentano una produzione Lightstorm
Entertainment, Titanic, con Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates,
Frances Fisher, Bernard Hill, Jonathan Hyde, Danny Nucci, Gloria
Stuart, David Warner, Victor Garber e Bill
Paxton. Scritto e diretto da James Cameron, il film è
stato prodotto da Cameron e Jon Landau, mentre Rae Sanchini è la
produttrice esecutiva.
Il titolo di Beau Is
Afraid sembra davvero sintetizzare appieno la
premessa, almeno a giudicare dal primo trailer ufficiale diffuso.
Il film A24 è l’ultimo del regista di Midsommar e Hereditary
Ari Aster e vede Joaquin Phoenix nei panni di un ragazzo
stressato che intraprende “un’odissea epica per tornare a casa da
sua madre”.
Apparentemente, questa odissea implica
viaggiare attraverso un mondo fantastico di papercraft e incontrare
versioni di se stesso di vari periodi di tempo. Per far capire
quest’ultimo punto, il film presenta una
versione estremamente invecchiata di Joaquin Phoenix che è decisamente inquietante,
anche se Beau Is Afraid non sembra essere così
terrificante come il precedente lavoro di Aster. Tuttavia potrebbe
essere solo il primo trailer, però.
Se ciò non bastasse, il film presenta anche un cast di supporto di
primossimo piano , tra cui Nathan Lane, Amy Ryan, Parker
Posey e Patti LuPone.
L’uscita nelle sale è prevista negli USA per il 21
aprile.
Arriva su Sky un’ambiziosa
docu-serie targata Sky Original Predators che
racconta la storia di cinque predatori provenienti da tutto il
pianeta che affrontano l’ultima prova di sopravvivenza in un mondo
in rapida evoluzione. L’ambiente intorno a loro cambia, e cambia
anche il modo in cui influisce sulle loro vite e sui territori
selvaggi in cui regnano. PREDATORS, inesclusiva su Sky Nature da venerdì 13 gennaio alle 21.15 e
in streaming solo su NOW, disponibile on demand, propone
un nuovo approccio innovativo di narrazione con l’aiuto di
tecnologie di ultima generazione, fornendo una visione coinvolgente
e spesso emotiva del mondo dei predatori, senza mai disturbare gli
animali.
Le vite di ciascuno di questi
superpredatori viene seguita passo passo per capire come possano
sopravvivere in un mondo più imprevedibile che mai.
Ghepardi, leoni, orsi polari, puma
e cani selvatici, si scontrano con altri predatori e tra loro per
mantenere il loro dominio. In un paesaggio in continuo mutamento,
sono alle prese con molteplici responsabilità. Sono cacciatori,
genitori premurosi e incredibili sopravvissuti che devono adattarsi
velocemente nel tentativo di sopravvivere. Devono superare nuove
sfide e cogliere nuove opportunità a ogni passo. La posta in gioco
non è mia stata così alta.
SINOSSI DEGLI
EPISODI
Venerdì 13 gennaio, EP.1 I
GHEPARDI – Nelle pianure meridionali del Serengeti
africano, una famigerata coppia di ghepardi, Luka e Kovu, dovrà
sfruttare il proprio cameratismo per sopravvivere mentre gli
avversari si avvicinano minacciando il loro sostentamento. La loro
sfida è assicurarsi una nuova casa mentre incombono la siccità e le
sue conseguenze.
Venerdì 20 gennaio, EP.2
GLI ORSI POLARI – Nell’estremo nord del Canada subartico,
gli orsi polari della Baia di Hudson fanno i conti con l’impatto
del riscaldamento dei mari e cercano nuove opportunità mentre
combattono la fame in uno degli ambienti più estremi della
terra.
Venerdì 27 gennaio, EP.3 I
LEONI – Nel delta dell’Okavango una famiglia di leonesse
si affida alle esemplari abilità di caccia della loro sorella
Nikki, mentre per mantenere il controllo sul loro territorio si
scontrano con un astuto branco rivale. Ad aumentare la pressione
l’incombere dell’inondazione annuale che restringe il loro campo
d’azione.
Venerdì 3 febbraio, EP.4 I
PUMA – In Sud America, all’ombra delle spettacolari cime
montuose della Patagonia, un leggendario esemplare femmina di puma
cerca di allevare i suoi cuccioli in un mondo sempre più
competitivo. Mentre insegna loro le abilità di cui hanno bisogno
per sopravvivere, i cuccioli dovranno capire chi è amico e chi
nemico mentre si spostano in un territorio vasto e accidentato.
Venerdì 10 febbraio, EP.5 I
LICAONI – Sulle rive del fiume Zambezi, in Africa, un
giovane cucciolo di licaone fa i conti con la vita nel branco e con
l’aumento dei predatori. È l’anno più pericoloso della sua vita.
Costantemente sotto pressione, dovrà imparare in fretta poiché la
sua famiglia rischia di dover abbandonare la propria casa.
I dati del 2022,
rilasciati a fine dicembre, parlano di risultati migliori rispetto
a quelli dell’anno precedente (+ 81% box office / + 80%
presenze), tuttavia ancora sotto la soglia delle auspicate 50
milioni di presenze, con una distanza dal triennio precedente che
vale circa la metà dei biglietti. La stagione natalizia ha dato
però risultati molto positivi, con uno scostamento dagli anni
pre-covid del 30%, che inducono a un relativo ottimismo rispetto
all’atteggiamento del pubblico: trainati dal successo di “Avatar:
la via dell’acqua”, che non ha deluso le aspettative e
dimostra che l’amore del pubblico per il grande schermo è ancora
vivo e va coltivato, sono diversi i film che hanno funzionato, di
cinematografia nazionale e non.
Le analisi e le
comparazioni rese disponibili da Cinetel consentono agli
operatori della filiera cinematografica di interrogarsi su quali
azioni intraprendere e quali strumenti utilizzare perché lo
spettacolo cinematografico torni a essere un’esperienza
indispensabile nella vita delle persone.
Cinetel,
strumento prezioso nel day by day per gli addetti ai lavori,
ha nello stesso periodo lavorato per sviluppare nuovi servizi e
potenziare la diffusione e la condivisione delle dinamiche del
settore, sia verso i professionisti dell’industria che verso i
media, affinché si possa coltivare nell’opinione pubblica un
approccio più consapevole e si possano portare avanti azioni sempre
più mirate e incisive.
I
COMMENTI
MarioLorini, Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti
Cinema (ANEC), dichiara: “I dati presentati oggi forniscono
indicazioni molto importanti, segnano una inversione e un più
deciso segnale di ritorno del pubblico. Tutto ciò dimostra che ci
attende un grande lavoro, una vera sfida, forse decisiva, nell’anno
appena iniziato per continuare sulla ripresa e sul ritorno a numeri
sostenibili. Essenziale e strategico in questo contesto il ruolo
che Cinetel ha intrapreso e che svilupperà a servizio del mercato.
Sul fronte delle azioni che l’Associazione porterà avanti, insieme
alle altre componenti e in stretto rapporto con il Ministero della
Cultura, le principali priorità sono: chiudere sul tema delle
window, stabilizzare il tax credit sui costi di
funzionamento e quello sugli investimenti per i cinema, insieme
agli incentivi che verranno messi sulle spese di lancio dei film;
lavorare fin da subito sull’utilizzo delle risorse per la
promozione del cinema italiano, cercare la miglior qualità delle
opere destinate alla sala, una distribuzione ancora più dinamica e
ben composta per tutto l’anno, le campagne promozionali e in
particolare il progetto sull’estate, mettendo al centro il
valore e l’esclusiva esperienza di un film su grande schermo”.
Luigi
Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori
Cinematografici di ANICA e Direttore di 01 Distribution, aggiunge:
“Dopo due anni di assoluta sofferenza, finalmente possiamo
commentare numeri positivi, anche se ancora lontani da quelli che
il mercato generava pre-pandemia. Ora bisognerà continuare a
lavorare insieme per recuperare il terreno perso e riportare il
box officetheatrical al centro della nostra industria. Il 2023 si
presenta come un anno ricco sia di grandi titoli internazionali che
nazionali e la proposta complessiva di prodotto sarà variegata e
coprirà tutti i segmenti di mercato e di pubblico; pertanto, le
aspettative di tutti noi sono molto alte e ci aspettiamo un 2023 in
fortissima crescita rispetto al 2022”.
Simone
Gialdini, Presidente CINETEL e Direttore Generale ANEC,
afferma: “Il mercato cinematografico nel 2022 registra
un’inversione di tendenza rispetto al precedente tornando a
crescere, seppur ancora distante dai numeri eccezionali del 2019,
registrando un riavvicinamento graduale del pubblico al grande
schermo. Hanno pesato purtroppo le penalizzazioni dei primi mesi
dell’anno, tradizionalmente i più importanti dal punto di vista del
box office, e un
autunno orfano dei grandi blockbuster internazionali. Guardiamo, di
contro, con positività ad un inizio anno ben superiore al 2022 e ai
listini forti dei mesi primavera-estate”.
Prosegue
Davide Novelli, Amministratore Delegato CINETEL e
Distribution Director di Vision Distribution sui nuovi progetti
Cinetel, tra cui CinExpert, messo a punto grazie al lavoro di
sviluppo e adattamento alla realtà italiana di un prototipo nato in
Francia, presentato da Massimo Proietti, Deputy Managing
Director di Universal: “La discontinuità creata dall’emergenza
Covid, ancor più accentuata in Italia dal concomitante problema
storico dell’estate cinematografica, ha creato una pausa di oltre
due anni nelle abitudini degli spettatori. Abitudini che possiamo
ristabilire attraverso scelte politiche, produttive e distributive
puntuali e adeguate alla realtà che stiamo vivendo: per questo
Cinetel ha utilizzato questa pausa per creare un set di strumenti,
di metriche ed informazioni volte a generare efficienze nelle
decisioni di tutti gli attori della filiera, per riportare
l’esperienza cinematografica al valore culturale e industriale che
le compete”.
CINETEL
CINETEL è la
società di capitali, partecipata pariteticamente da ANEC
(Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e ANICA Servizi,
che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze
delle sale cinematografiche in Italia. Sono abbonate a CINETEL
centinaia di imprese italiane e internazionali della filiera
cinematografica e audiovisiva. Ogni giorno CINETEL produce e invia
più di 100 tipologie diverse di report, elabora analisi “ad-hoc”
per distributori, esercenti, produttori e istituzioni e trasmette
il mercato del cinema in diretta ogni sera, dalle 22.00 alle 5.00
del mattino. Tutto ciò consente a Cinetel di essere un operatore
tecnico specializzato, unico a livello internazionale per
l’ampiezza delle rilevazioni sul mercato e per l’ineccepibile
metodologia di raccolta e analisi dei dati, che vanta l’assenza di
intermediari e si qualifica come fonte primaria per tutti gli
interessati al mercato cinematografico.
Per sviluppare
la propria vocazione al servizio degli analisti e degli studiosi,
nel corso del 2023 CINETEL lancerà una serie di nuovi prodotti e
servizi, mirati a rispondere alle esigenze sempre più sofisticate
che emergono dalla trasformazione del mercato audiovisivo. I primi
due progetti, CINETELPRO e CINEXPERT, verranno
rilasciati già nel mese di gennaio. CINETELPRO è il nuovo
gestionale pensato per i distributori per l’interrogazione
dell’intera base dati di CINETEL. Il nuovo portale permette una
capacità di esplorazione e incrocio dei dati unica per un’analisi
approfondita, puntuale e al passo con le sempre più complesse
esigenze degli operatori del mercato.
Il monitoraggio
settimanale di CINEXPERT ha lo scopo invece di profilare nel
dettaglio chi frequenta le sale e che cosa sceglie per la visione
in sala, anche in relazione alle variabili storiche del momento.
Per la sua realizzazione sono state utilizzate le metodologie di
rilevazione e di analisi più accreditate a livello internazionale,
anche attraverso il coinvolgimento di importanti operatori
stranieri. L’obiettivo è fornire un’analisi del mercato completa,
integrando le informazioni quantitative sul numero di spettatori
con dati qualitativi.
A partire dal
mese di gennaio 2023 – dopo la revisione dei tariffari adottata già
nel 2022, che ha portato a centinaia di nuovi abbonamenti nel mondo
dell’esercizio – saranno infine introdotte ulteriori formule
agevolate di abbonamento per i distributori, i produttori, le
istituzioni e i media. I nuovi progetti sono stati resi possibili
grazie alla collaborazione con ANEC, ANICA,
Cinecittà, Audimovie, ErgoResearch
eBitTime e a una struttura snella ed efficiente coordinata
dall’Head of Operations Giorgio Bigoni.
L’andamento generale dell’anno
2022
Nell’anno 2022 al box office italiano si sono incassati €
306.622.567 per un numero di presenze in sala pari a
44.535.891;
Rispetto al 2021, quando i cinema hanno riaperto a partire dal
26 aprile, si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze
rispettivamente dell’81% e del 79,6%
Rispetto invece alla media del periodo 2017-2019 si tratta più
in generale di un calo del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle
presenze;
Ancora importanti nel 2022 gli effetti dell’emergenza COVID con
le disposizioni emanate a fine 2021 al diffondersi delle nuove
varianti del virus che hanno imposto il divieto di vendita di cibo
e bevande in sala sino a marzo e l’obbligo delle mascherine fino al
15 giugno;
Rimane significativa la quota del box office della produzione
italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2022 ha registrato una
percentuale pari al 19,7% degli incassi e al 21,2% delle presenze
corrispondenti ad un incasso di 60.3 milioni di € e a 9.4 milioni
di presenze. Si tratta di una quota vicina a quella del 2021 (21,5%
degli incassi, 22,5% delle presenze) ed in linea con la media del
periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% % delle
presenze);
E’ invece rispettivamente del 58,5% e del 56,1% la quota di
incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di circa
179.2 milioni di € e 24.9 milioni di presenze. Si tratta anche in
questo caso di un dato in % vicino al 2021 (57,9% degli incassi,
56,8% delle presenze) ma inferiore alla media del periodo 2017-2019
che registrava il 62,6% degli incassi e il 61,8% delle presenze del
totale mercato
Il numero di titoli distribuiti e
la tipologia
Nel 2022 sono stati distribuiti in
sala 498 nuovi film di prima programmazione (+141 rispetto al 2021,
-43 rispetto alla media del periodo 2017-2019) di cui 251 di
produzione o co-produzione italiana (+95 rispetto al 2021; +30
rispetto alla media 2017-2019) per una quota del 50,4% sul totale
(43,7% nel 2021; 40,9% nella media del periodo 2017-2019);
8 titoli nel 2021 sono usciti
anche in 3D (18.8mln di €; 6,1% dell’incasso totale del mercato,
1.9mln di biglietti venduti, 4,4% delle presenze). Si tratta del
più importante risultato ottenuto da questo formato dal 2015 ed è
stato ottenuto in particolare grazie alla re-release del primo
“Avatar” e all’uscita in sala a dicembre di “Avatar – la via
dell’acqua”. Nel 2021 uscirono 11 titoli (0,6% degli incassi, 0,5%
delle presenze) mentre nel periodo 2017-2019 ne sono usciti in
media 30 ogni anno (l’1,6% dell’incasso totale e l’1,2% delle
presenze);
Oltre ai film di nuova uscita sono
stati distribuiti in sala anche 126 nuovi contenuti complementari
(eventi, edizioni speciali, riedizioni; +45 rispetto al 2021; +36
rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un incasso di
11milioni di € (il 3,6% del box office totale del mercato; il 4,3%
nel 2021; del 2,3% la media di periodo 2017-2019) e 1.4 milioni di
presenze (il 3,2% del totale);
Nel complesso sono quindi usciti
in sala 624 nuovi titoli. Si tratta di 186 titoli in più rispetto
al 2021 e di 7 in meno rispetto alla media 2017-2019;
Analizzando più nel dettaglio i
valori registrati al box office dai titoli, nel 2022 1 film ha
registrato un incasso superiore ai 20mln di € (il 9% dell’incasso
totale del mercato), 5 titoli hanno registrato un incasso tra i 10
e i 20mln (il 20%), 8 film tra i 5 e i 10mln (il 17%), 7 titoli tra
i 3 e i 5mln (l’8%) e 43 tra 1 e 3mln di € (il 26%). Nel complesso
64 titoli hanno incassato più di 1mln di € (l’81% del box office
complessivo);
Nel periodo tra il 2017 e il 2019
(quando è uscito all’incirca lo stesso numero di nuovi titoli
distribuiti in sala del 2022) 124 titoli incassavano in media
annualmente più di 1mln di € (60 titoli in più rispetto al 2022,
l’86% dell’incasso totale). Tra questi, sempre rispetto alla media
del triennio, 74 raggiungevano un incasso tra 1 e 3mln di € (31 in
più), 21 tra i 3 e i 5mln (+14), 18 titoli tra i 5 e i 10mln (+10),
10 tra i 10 e i 20mln (+5) e 2 registravano un incasso superiore ai
20mln (+1);
La fascia d’incasso con la
maggiore differenza negativa nel confronto con il periodo 2017-2019
è quella dei film con un box office tra i 3 e i 5 mln di €
(-68%);
La quota del cinema italiano e
delle altre cinematografie
Come già anticipato, l’incasso totale del cinema italiano
(incluse le co-produzioni) in sala durante l’anno 2022 è stato di €
60.336.150 (19,7% del totale box office; +66% rispetto al 2021;
-50,6% rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un numero di
presenze pari a 9.423.102 (il 21,2% del numero totale dei biglietti
venduti; +68,9% rispetto al 2021; -51,2% rispetto alla media
2017-2019);
Il cinema statunitense, primo per nazionalità nel 2022, ha
invece incassato in totale € 179.273.304 (il 58,5% del box office;
+82,7% rispetto al 2021; -51,6% rispetto alla media 2017-2019) per
un numero di presenze pari a 24.983.217 (il 56,1% del numero totale
di biglietti venduti; +77,4% rispetto al 2021; -56% rispetto alla
media 2017-2019);
Seguono, dopo quello italiano e americano, il cinema britannico
(34 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 11,1%;
12,2% nel 2021; 8,9% la quota media 2017-2019), la produzione
francese (8.6 milioni di € incassati al box office; quota mercato:
2,8%; 1,6% nel 2021; 3,6% la quota media 2017-2019) e quella
australiana (6 milioni di € incassati al box office; quota mercato:
2%; 0,4% nel 2021; 0,6% la quota media nel periodo 2017-2019);
Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2022 (e
il 13° assoluto) è stato registrato da “La stranezza” con un box
office di 5.4 milioni di € (il 9% del totale della produzione
italiana) e 840mila presenze seguito da “Il grande giorno” (4.3mln;
606mila presenze), “Me contro Te il film – persi nel tempo”
(3.5mln; 531mila presenze), “Belli ciao” (3mln; 436mila presenze) e
“Il colibrì” (2.9mln);
I primi 10 titoli di produzione nazionale hanno incassato in
totale al box office 30.3mln di € (il 9,9% dell’incasso totale e il
50,3% della quota del box office nazionale). I primi 15 titoli
hanno incassato invece 38.3mln di € (il 12,5% dell’incasso totale e
il 63,6% della quota del box office nazionale);
Il primo incasso assoluto è stato ottenuto da “Avatar – la via
dell’acqua” (27.5mln di €; 3.1mln di presenze),seguito da “Minions
2” (14.7mln di €; 2.1mln di presenze), “Doctor Strange nel
multiverso della follia” (13.6mln di €; 1.8mln di presenze), “Top
Gun: Maverick” (13.1mln di €; 1.7mln di presenze) e “Thor: Love and
Thunder” (10.8mln di €; 1.4mln di presenze);
I primi 10 incassi assoluti al box office hanno corrisposto
121.4mln di € (il 39,6% del box office; nel 2021 il 43,3%). I primi
15 titoli hanno invece incassato nel complesso 147.5mln di € (il
48,1% del box office; nel 2021 il 52,4%);
In generale, tra i primi dieci incassi otto sono di nazionalità
statunitense e due britannica.
L’andamento durante l’anno
L’andamento mensile del 2022 è
stato fortemente condizionato nella prima parte dell’anno
dall’emergenza sanitaria che oltre ad imporre restrizioni alla
presenza in sala (il divieto di vendita di cibo e bevande sino a
marzo, l’obbligo di mascherine fino al 15 giugno) ha determinato lo
slittamento delle uscite di diversi titoli sia in Italia che nel
resto del mondo;
I primi mesi dell’anno,
tradizionalmente i più importanti in termini di box office (in
media nel periodo 2017-2019 il primo trimestre corrispondeva più
del 32% degli incassi annuali), sono stati i più colpiti: il mese
di gennaio ha registrato solamente l’8,5% degli incassi del 2022
mentre il mese di febbraio il 6,1%. Rispetto alla media del periodo
2017-2019 si tratta del 68,2% e del 68,3% in meno degli incassi, in
assoluto i due risultati a confronto peggiori dell’anno;
A partire dal mese di maggio, con
il ritorno in sala dei grandi titoli internazionali, il box office
ha ripreso a crescere e a ridurre le distanze con i valori medi dei
periodi registrando incassi inferiori del 33% (a maggio), del 14,3%
(a giugno) e del 17,3% (a luglio);
Più ampia la forbice negativa ad
agosto (-41,1%) per via soprattutto del peso sulla media del dato
del 2019 quando il mese registrava il suo miglior risultato di
sempre;
A partire dal mese di settembre
l’anno è stato invece condizionato dalla minor offerta di prodotto
internazionale che ha fortemente ridimensionato il contributo al
box office del cinema statunitense, solo in parte compensato dalla
maggior offerta di cinema italiano;
Si tratta di una caratteristica
dell’offerta che ha influenzato non solo l’Italia ma tutti i
mercati mondiali e che ha determinato valori a confronto in
negativo ovunque anche con il 2021 quando ad esempio in Italia tra
settembre e novembre quattro titoli incassavano più di 7 milioni di
€ (“Eternals”, No time to die”, “Dune” e “Venom: la furia di
Carnage”), una cifra superata quest’anno solamente da “Black
Panther: Wakanda Forever”;
Le difficoltà del mercato in
autunno sono evidenti, sempre rispetto al 2021, anche nel risultato
a confronto tra i secondi semestri dei due diversi anni (lo scorso
anno i cinema hanno potuto riaprire solamente da fine aprile) che
vedono il 2022 crescere del 6,2% in incassi e del 5,6% in
presenze;
A settembre e ottobre di
quest’anno il cinema statunitense ha registrato differenze negative
del 60,8% e del 68,9% con la media del periodo 2017-2019;
Nel mese di dicembre, grazie
soprattutto all’uscita di “Avatar – la via dell’acqua”, ha ridotto
invece notevolmente la differenza con un risultato inferiore
solamente del 9%;
Gerard Butler torna al cinema
nell’adrenalinico action movie The
Plane, questa volta nei panni di un coraggioso
pilota che per salvare i suoi passeggeri da una violenta tempesta,
effettua un rischioso atterraggio d’emergenza su una remota isola
delle Filippine. I superstiti dovranno però affrontare una nuova
minaccia: degli spregiudicati guerriglieri indipendentisti che
vivono in quelle terre.
Il gruppo viene infatti rapito e
sarà compito del comandante Brodie Torrance proteggere i
sopravvissuti presi in ostaggio e portarli in salvo. Ad affiancarlo
in questa missione impossibile, troverà un ex Marine (Mike
Colter, il celebre ‘Luke
Cage’ dell’Universo Marvel) in arresto che era a bordo
dell’aereo scortato dall’FBI. A dirigerli, il regista francese
Jean-François Richet, Premio César per il dittico
con protagonista Vincent Cassel, Nemico pubblico N. 1 –
L’istinto di morte e Nemico pubblico N. 1 –
L’ora della fuga. Nel cast anche Daniella
Pineda (Jurassic
World – Il dominio), Yoson
An (Mulan)
e Tony
Goldwyn (Divergent, Scandal).
The
Plane arriverà nelle sale italiane a partire dal
25 gennaio 2023 distribuito
da Lucky Red e Universal
Pictures International Italy.
La trama del film
Durante una violenta tempesta, il
comandante Brodie Torrance (Gerard Butler) salva i suoi passeggeri
con un atterraggio di emergenza. L’aereo plana però su un’isola
devastata dalla guerra e per il gruppo, preso in ostaggio da
pericolosi ribelli, è l’inizio di un vero e proprio incubo. L’unica
persona su cui Torrance potrà contare è Louis Gaspare (Mike
Colter), un uomo accusato di omicidio che l’FBI stava trasportando
sul suo volo. Riuscirà il nostro capitano a portare in salvo i
passeggeri e fuggire dall’isola?
Arriva nelle sale italiane come
evento speciale, il prossimo 23-24-25 gennaio con Wanted
Cinema, il film Audition, il celebre horror
giapponese che torna in sala per la prima volta dal debutto nel
1999 in una nuova versione restaurata. Diretto da Takashi
Miike e basato sul romanzo di Ryu Murakami, è considerato uno
dei migliori film del regista, che l’ha consacrato in tutto il
mondo come autore di culto per gli amanti dell’horror e i
cinefili in generale.
Audition narra la
storia di Shigeharu Aoyama (Ryo Ishibashi), produttore
cinematografico giapponese di mezz’età, vedovo da sette anni. Su
consiglio di un amico, decide di trovare una nuova moglie (Eihi
Shiina) con un sotterfugio: una finta audizione per trovare la
protagonista di un film, in realtà la donna ideale per lui. Ritiene
di averla trovata quando si imbatte in Asami Yamasaki (Eihi
Shiina), una giovane donna dolce e un po’ misteriosa, della quale
si innamora immediatamente iniziando una relazione con lei.
L’astuto gioco diventa presto una bomba ad orologeria e il sogno
d’amore si trasforma in un incubo inimmaginabile. La donna-ragno
protagonista del film – tanto seducente quanto terrificante –
sconvolse e sconvolge ancora gli spettatori di tutto il mondo.
“Volevo fare un film che gli
spettatori si sarebbero pentiti di aver visto”, ha dichiarato il
regista, che ha concepito il film come una storia d’amore contorta
e beffarda. A chi gli chiede se la visione di Audition possa
essere pericolosa per gli spettatori più impressionabili, Takashi
Miike risponde: “Il mio film è pericoloso, ma sempre meno di quanto
possa diventarlo un essere umano”. Uscito per la prima volta nel
1999, Audition diventò il fenomeno del festival di
Rotterdam di quell’anno, conferendogli una visibilità
internazionale senza precedenti.
TAKASHI MIIKE è nato nel 1960. Si è
formato come assistente di Shohei Imamura su Ze-Gen, il signore
dei bordelli (1987) e Black Rain(1989). Come
Kiyoshi Kurosawa, le sue prime opere appartengono al V-cinema,
direttamente distribuito in Video club. Nei film di yakuza Dead
or Alive (1999), Ichi The Killer (2001), o Gozu
(2003), Miike non si tira indietro di fronte alle gore, alle
situazioni assurde e alle sequenze erotiche senza tabù. Non rientra
in registro preciso e può anche spaziare dalla commedia nera come
Visitor Q (2001), ispirata alTeorema di Pasolini, al
film drammatico ricco di poesia con The Bird People in China
(1998), girare Zebraman (2004), una commedia stravagante su
un supereroe o The Great Yokai War (2005), un film per
bambini.
Negli anni 2010, Miike ha
rivisitato il genere del chan-bara (film di spada) con 13
assassini (2010) e Hara-Kiri – Death of a Samurai
(2011), selezionato al Festival di Cannes, remake in 3D dal
classico di Masaki Kobayashi. Superbamente realizzati, questi film
di samurai riscoprono la ferocia e l’eleganza dei loro
predecessori. Il suo ultimo capolavoro è L’immortale (2017)
il cui eroe, un guerriero immortale, deve uccidere un migliaio di
uomini corrotti per espiare i suoi crimini passati e trovare
pace.
Audition è
l’adattamento di un romanzo di Ryu Murakami, reso famoso da Coin
Locker Babies (1980) che ha fatto molto per la scoperta della
nuova letteratura giapponese. Non va comunque confuso con
l’altro Murakami, Haruki, la cui immaginazione è molto meno
eccitata. La sceneggiatura è di Daisuke Tengan, figlio maggiore di
Shohei Imamura. Per inciso, è stato con Imamura che
Miike si è formato come assistente alla regia in Il mezzano
(1987) e Pioggia nera (1989). Non c’è dubbio che il
cinema molto fisico di Miike e la sua assenza di tabù abbiano un
legame con quello dell’autore di La Vendetta è mia (1979)
Audition– Edizione restaurata tornerà in sala
come evento il prossimo 23-24-25 gennaio grazie a WANTED
Cinema.
Uscirà al cinema il 26
gennaio, per celebrare il “Il Giorno
della Memoria”, Terezin,
film che racconta un lato inedito della vita vissuta dai deportati
ebrei nei primi anni ’40, all’interno del campo di detenzione di
Theresienstadt, detto ghetto di Terezin. Tra di loro soprattutto
artisti e creativi , molti compositori, pittori, poeti, scultori,
scrittori: il cuore e l’anima della cultura centro europea di
quegli anni. La storia, che si focalizza sul clarinettista Antonio
e un gruppo di musicisti, descrive la forza dell’arte in situazioni
estreme, raccontando come l’uomo sia profondamente capace di negare
se stesso e allo stesso tempo, proprio grazie all’arte, in grado di
compiere assoluti prodigi.
Dietro la macchina da presa, al suo
esordio, c’è Gabriele Guidi che dirige un cast
internazionale composto da Mauro
Conte (Una
questione privata,
Sulla mia pelle), l’attrice slovacca Dominika
Moravkova, Alessio
Boni, Cesare
Bocci, Antonia
Liskova, Jan
Revai, Bořek
Slezáček e Marián Mitaš. Il
film è una coproduzione internazionale di Minerva
Pictures con Rai Cinema,
insieme alla ceca Three Brothers
Production.
La trama del film
In Terezin
Antonio, clarinettista italiano e Martina, violinista cecoslovacca,
si innamorano a Praga durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942
vengono deportati a Terezin dove la loro storia si intreccia con le
incredibili vicende dei tanti artisti e intellettuali rinchiusi nel
ghetto. Eccellenze umane ed artistiche del centro Europa che,
durante la guerra, realizzarono centinaia di produzioni musicali –
ancora oggi rappresentate ed uniche al mondo – riuscendo a far
divenire l’arte uno strumento di sopravvivenza per migliaia di
persone segregate.
I Golden Globes 2023 si preparano a tornare in
tv la notte del 10 gennaio e molte testate americane, tra cui
Variety, si sono
preparate per la cerimonia stilando un elenco dei film e delle
serie tv con maggiori possibilità di vittoria nelle singole
categorie.
Tra i film,
The Banshees of Inisherin di Martin
McDonagh ha ricevuto il maggior numero di nomination
(otto), tra cui quella per il miglior film commedia/musicale. La
pellicola con Colin Farrell protagonista si scontrerà
direttamente con Everything Everywhere All at Once, che ha
ottenuto il secondo maggior numero di nomination (sei). Il film
drammatico più nominato dell’anno è stato invece The
Fabelmans di Steven Spielberg che,
con le sue cinque nomination, potrebbe andare ad aggiudicarsi la
statuetta per la miglior regia. Tra i programmi televisivi, la
serie comedy della ABC
Abbott Elementary ha fatto da apripista, anch’essa con
cinque nomination. Analizziamo dunque assieme i pronostici per la
notte dei Golden Globes 2023.
CINEMA
1Migliore attrice non protagonista in
una serie tv (commedia o drammatica)
Secondo voci di corridoio, i Golden
Globes potrebbero voler ripetere il momento in cui
Sheryl Lee Ralph ha smosso le montagne degli Emmy
quando ha ottenuto la sua vittoria. Tuttavia, la principessa
Diana di Elizabeth Debicki in
The Crown 5 sembra essere pronta per salire
sul palco, soprattutto se si considera che due anni fa avevano
premiato Emma Corrin come attrice televisiva
(drammatica) sempre per il suo ruolo nella serie tv
Netflix.
Amazon Studios ha finalmente pubblicato
il trailer ufficiale di Carnival Row 2,
l’imminente seconda e ultima stagione del dramma fantasy Carnival Row, più di tre anni dopo il rinnovo
dello show. La serie uscirà il 17 febbraio su
Prime Video. Il trailer della seconda stagione
di Carnival Row continua a evidenziare la
crescente tensione tra gli umani e le creature mitiche, mentre gli
esseri soprannaturali combattono per la loro sopravvivenza contro
l’ingiusta oppressione degli umani.
Carnival Row è una serie fantasy-noir ambientata in
una città neo-vittoriana chiamata Burgue. Creature mitiche in fuga
dalla loro patria devastata dalla guerra si sono radunate in città
e crescono le tensioni tra i cittadini e la crescente popolazione
immigrata. La crescente popolazione di esseri soprannaturali lotta
per convivere con gli umani: è proibito vivere, amare o volare con
libertà. Dai un’occhiata al trailer ufficiale della
seconda stagione di Carnival
Row:
In un mondo fantastico in cui umani e creature si scontrano, la
seconda stagione di Carnival
Row
riprende con l’ex ispettore Rycroft Philostrate aka Philo
(Orlando
Bloom) impegnato in un’indagine su una serie di
omicidi raccapriccianti che alimentano tensioni
sociali. Vignette Stonemoss (Cara
Delevingne) ei Black Raven tramano vendetta per
l’ingiusta oppressione inflitta dai leader umani di The Burgue,
Jonah Breakspear (Arty Froushan) e Sophie Longerbane (Caroline
Ford). Tourmaline (Karla Crome) eredita poteri soprannaturali che
compromettono il suo destino e il futuro di The Row. E, dopo essere
fuggita da The Burgue e dal suo vendicativo fratello Ezra (Andrew
Gower), Imogen Spurnrose (Tamzin Merchant) e il suo partner Agreus
Astrayon (David Gyasi) devono affrontare una nuova società radicale
che sconvolge i loro piani. Con umani e fate divisi e la libertà in
gioco,
Carnival Row.
La serie Carnival
Row è guidata da
Orlando Bloom nei panni di Rycroft
Philostrate e
Cara Delevingne nei panni di Vignette
Stonemoss. Nel cast anche David Gyasi nei
panni di Agreus Astrayton, Tamzin Merchant nei
panni di Imogen Spurnrose, Arty Froushan
nei panni di Jonah Breakspear, Simon
McBurney nei panni di Runyan Millworthy,
Andrew Gower nei panni di Ezra Spurnrose,
Karla Crome nei panni di Tourmaline
Larou, Jay Ali nei panni di Kaine e
Joanne Whalley nei panni di Leonora.
Carnival
Row proviene da Legendary Television. È stato
creato da Travis Beacham e René Echevarria. I
produttori esecutivi sono Beacham, Bloom, Delevingne, Brad
Van Arragon, Sarah Byrd, Jim Dunn, Sam Ernst e
Wesley Strick. La prima stagione
di Carnival Row è disponibile in
streaming su Amazon Prime.
Inizio settimana sono
iniziate a circolare voci secondo cui il regista diDeadpool e Terminator:
Dark Fate, Tim Miller, aveva
rivelato l’incarico di regista di Eli Roth nel
prossimo film di Borderlands. Ora, Deadlineha condiviso alcuni dettagli aggiuntivi su ciò che sta
realmente accadendo al film. EliRoth, i cui crediti alla regia includono
successi horror comeHostel e The
Green Inferno, farà il suo debutto d’azione ad
alto budget con questo adattamento per videogioco.
Tuttavia, ora ha ceduto le
redini del film Borderlands
al suo amico Tim Miller, per le due settimane di
riprese che restano. Mentre si ipotizzava che EliRoth fosse stato licenziato, oggi il noto sito
americano rivela che in realtà il regista deve rispettare alcuni
impegni presi e iniziare a lavorare sul suo prossimo film
horrorThanksgiving, quindi
sembra si tratti solo di un caso di problemi di programmazione
piuttosto che di qualcosa di nefasto!
Deadline
ribadisce che Roth non è stato licenziato e che si è trattato di
un“passaggio amichevole del
testimone”. Le riprese in corso sono “solo”
dei reshoot aggiuntiva che orami fanno parte di una normale
programmazione per un film a grande budget, e il brusio che
circonda Borderlands rimane
positivo. Come sempre, non possiamo fare a meno di chiederci
se ci sia qualcosa di più rispetto alle informazioni rivelate, ma
in ogni caso sarò improbabile che verrà a galla, dunque non resta
che aspettare la fine delle riprese e i crediti ufficiali del
film.
Eli Roth, ad esempio, non ha
molta esperienza nei film d’azione, mentre Miller è una specie di
esperto in quel campo. Questo tipo di cose sono accadute in passato
anche per altri film ad alto budget, come ad esempio per ifilm
come Harley Quinn: Birds of
Prey, dove il regista diJohn WickChad
Stahelski è stato arruolato per prendere il timone di
alcune scene d’azione data l’inesperienza di Cathy
Yan, quindi è probabile che sia anche questo il
caso.
Borderlands, cosa sappiamo sul film!
Indipendentemente da ciò,
inBorderlands,
Lilith (Cate
Blanchett), un famigerato fuorilegge con un passato
misterioso, torna con riluttanza sul suo pianeta natale di
Pandora per trovare la figlia scomparsa del più
potente SOB dell’universo, Atlas (Edgar
Ramirez).
Lilith forma un’alleanza con
una squadra inaspettata: Roland (Kevin
Hart), un ex mercenario d’élite, ora alla disperata
ricerca di redenzione; Tiny Tina (Ariana
Greenblatt), una selvaggia demolitrice
pre-adolescente; Krieg (Florian Munteanu),
protettore muscoloso e retoricamente sfidato di Tina; Tannis
(Jamie
Lee Curtis), lo scienziato con una debole presa sulla
sanità mentale; e Claptrap (Jack
Black), un robot persistentemente saggio.
Come Aquaman
e il regno perduto, i piani originali prevedevano
che Shazam! Furia
degli Dei sarebbe uscito alla fine dello scorso
anno. Tutto è cambiato quando la Warner Bros. si è
resa conto di non avere abbastanza soldi per lanciare il film in
seguito agli aumenti dei costi della ristrutturazione in atto, e
mentre la prossima avventura di Arthur Curry arriverà ora il giorno
di Natale del prossimo anno incontreremo la famiglia Shazam tra un
paio di mesi.
Ora potremmo chiederci quando il
prossimo trailer di Shazam! Furia
degli Dei sarà rilasciato. Bene, più o meno
nello stesso periodo in cui è caduta l’ultima anteprima di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il
regista David F. Sandberg ha confermato che una
nuova anteprima per il suo adattamento DC Comics arriverà alla fine
di gennaio. Anche se non abbiamo una data specifica,
supponiamo che verrà rilasciato in concomitanza con l’uscita
trequel di Ant-Man in modo che possa essere
proiettato davanti al film dei Marvel Studios nei cinema.
Il suo predecessore è stato un
successo critico e si è comportato bene al botteghino, ma da allora
sono passati quattro anni e anche i fan occasionali sanno che il
tempo del DCEU è quasi scaduto. Ciò potrebbe
ridurre l’interesse per Shazam! Furia
degli Dei, quindi speriamo che questo trailer riesca a
venderlo come assolutamente da vedere. Dai un’occhiata più da
vicino alla presa in giro del trailer di Sandberg qui sotto.
Shazam! Furia
degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy
Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“,
si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto,
Shazam.
Il cast del sequel include
Zachary Levi nei panni di Shazam,
Asher Angel nei panni di Billy Batson,
Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman,
Adam Brody nei panni del supereroe Freddy,
Ross Butler nei panni del supereroe Eugene,
Meagan Good nei panni del supereroe Darla,
DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro,
Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary
Bromfield/la supereroina Mary.Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago,
mentre Rachel Zegler,
Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come
cattivi appena creati. Shazam! Furia
degli Deiuscirà il 17 marzo 2023. Il
film è prodotto da Peter Safran.
Di recente Pedro Pascal ha rivelato che stava cercando
spingere Nicolas Cage ad accettare un ruolo nel mondo
di Star
Wars, ma il leggendario attore ha rivelato il reale
motivo del perché non ha mai accettato un ruolo in carriera e non
ha intenzione di unirsi adesso allo storico franchise. Parlando con
Yahoo Entertainment in una recente intervista, Nicolas Cage ha riconosciuto che Pascal – che ha recitato insieme a Cage in The Unbearable Weight of
Massive Talent (in Italia Il talento di Mr. C) – aveva
cercato di convincerlo a entrare in una serie di Star
Wars, ma l’attore non era affatto interessato.
“No è la risposta“, ha
detto Cage. “E non sono davvero giù. Sono un Trekkie,
amico. Sono su Star
Trek … sono sull’Enterprise. È lì che mi
muovo.” Nicolas Cage ha continuato spiegando la
nuova rivelazione, dicendo che è cresciuto guardando
William Shatner recitare nella serie e lodando la
versione più recente della serie nei film di JJ Abrams, inclusa la svolta di Chris Pine nei panni di James T. Kirk.
“Sono cresciuto guardando [William] Shatner“, ha detto
Cage. “Pensavo che Pine fosse fantastico nei
film. Penso che i film siano eccezionali. Mi piacciono i
[messaggi] politici e sociologici. Per me, cos’è veramente la
fantascienza e perché è un genere così importante è che puoi
davvero dire quello che vuoi, come ti senti. Lo metti su un
pianeta diverso, lo metti in un tempo diverso o in futuro, e senza
che le persone ti saltino addosso, puoi davvero esprimere i tuoi
pensieri come Orwell o chiunque altro nel formato
fantascientifico. E Star Trek
l’ha davvero abbracciato.”
Alla fine, Nicolas Cage ha detto che non era della ”
famiglia di Star
Wars“, ma invece in quella di Star
Trek, e anche se potrebbe non apparire presto in una
galassia molto, molto lontana, forse potrebbe assicurarsi un posto
in un progetto di Star Trek in futuro. Di seguito
il video dell’intervista:
Nicolas Cage
does not want to be in The Mandalorian or the Star
Wars universe (sorry, Pedro Pascal).
“I’m a Trekkie. That’s where I roll…
I’m not in the Star Wars family. I’m in the Star Trek family.”
pic.twitter.com/958e7picw4
Netflix
ha diffuso il trailer ufficiale di You –
Stagione 4 – Parte 1. L’attesa
quarta stagione di You che
sarà divisa in due parti uscirà in streaming su Netflix
il 9 febbraio 2022. Tratta dal bestseller di Caroline Kepnes
“Tu”. “Cosa faresti per amore?” Quando il brillante gestore di una
libreria incontra un’aspirante scrittrice, la sua risposta è
chiara: per amore farebbe di tutto. Usando Internet e i social
media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi della
ragazza e avvicinarsi a lei, la sua cotta irresistibile e goffa
diventa un’ossessione e lentamente decide di rimuovere qualsiasi
ostacolo, e persona, tra lui e il suo oggetto del desiderio.
La quarta stagione
di You si
divide in due parti: Parte 1 – 9 febbraio 2023 (episodi 401-405)
Parte 2 – 9 marzo 2023 (episodi 406-410). Sviluppata da Sera Gamble
e Greg Berlanti con Sera Gamble come showrunner, la serie vede
produttori esecutivi Greg Berlanti, Sera Gamble, Gina Girolamo,
Leslie Morgenstein, Sarah Schechter e Michael Foley. Nel cast
protagonisti sono Penn Badgley, Tati Gabrielle, Charlotte
Ritchie, Lukas Gage, Ed Speleers.
Netflix ha rilasciato il trailer
ufficiale di True
Spirit, l’imminente dramma di formazione
basato sull’ispirante viaggio nella vita reale di come
l’adolescente australiana Jessica Watson è
diventata la persona più giovane del mondo a navigare per il mondo
in solitaria.
Il trailer
di True Spirit vede la
star di
TitansTeagan
Croft nei panni di Jessica Watson, che affronta
la pericolosa sfida di navigare per il mondo da sola all’età di 16
anni. Il video evidenzia il suo coraggio e le lotte che dovrà
affrontare mentre è in mare, incluso il tentativo di superare la
sua dislessia durante la lettura di una mappa. Mostra anche
come i suoi genitori e il suo mentore l’hanno sostenuta. La serie
debutterà in streaming su Netflix il 3 febbraio 2023.Dai un’occhiata al trailer ufficiale
di True Spirit qui
sotto:
La trama di True
Spirit
True
Spirit è diretto da Sarah
Spillane da una sceneggiatura che ha scritto insieme a
Rebecca Banner e Cathy Randall. Il film è interpretato da
Teagan Croft, Cliff Curtis, Bridget Webb, Vivien Turner,
Stacy Clausen, Todd Lasance, con Josh Lawson e Anna
Paquin.
Quando la tenace giovane velista
Jessica Watson (Teagan Croft) decide di diventare
la persona più giovane a fare il giro del mondo in solitaria in
barca a vela, molti dubitano che ce la possa fare. Con il sostegno
dell’allenatore e mentore Ben Bryant (Cliff
Curtis) e dei suoi genitori (Josh Lawson
e l’attrice premio Oscar Anna Paquin), Jessica è determinata a
raggiungere un obiettivo che sembra impossibile: attraversare in
barca a vela alcune delle tratte oceaniche più pericolose al mondo
nell’arco di 210 giorni.
La regia di True
Spirit è di Sarah Spillane, la sceneggiatura di Sarah
Spillane, Rebecca Banner e Cathy Randall, mentre la produzione è
affidata a Debra Martin Chase, Susan Cartsonis e Andrew Fraser.
Bridget Webb, Vivien Turner, Stacy Clausen e
Todd Lasance sono tra gli interpreti di questa
incredibile storia vera di perseveranza e successi che dimostra
come anche i sogni più grandi possano essere realizzati.
Amanda Seyfried è
una delle attrici che farà ancora molta strada nella storia del
cinema. Ha sempre dimostrato di avere un talento innato per la
recitazione e per il canto e, nonostante il suo successo, non si è
mai montata la testa. Sempre umile, con quel viso da bambina, con i
suoi occhi azzurri e la sua chioma bionda ha fatto innamorare il
pubblico di mezzo mondo. Da Mamma Mia! a First Reformed, il successo continua ad avanzare, così
come la sua bravura.
Ecco, allora, dieci cose
che non sapevate di Amanda Seyfried.
Amanda Seyfried: i suoi film
film
1. Amanda Seyfried: i film
e la carriera. Il debutto cinematografico della Seyfried
risale al 2004, quando partecipa alla commedia Mean Girls.
Successivamente reciterà in Alpha Dog (2006),
Solstice (2008) e all’adattamento cinematografico di
Mamma Mia!, in cui
interpreta Sophie, la figlia di Donna, interpretata da Meryl Streep.
In seguito, ha lavorato in film come Jennifer’s Body
(2008), Chloe – Tra seduzione e inganno (2009), Letters to Juliet
(2010), Dear John (2010), Cappuccetto rosso
sangue (2011) e In Time (2011). Ritorna
al musical con Les Misérables nel
2012, e interpreta poi la pornodiva Linda Lovelace in Lovelace (2013), per
poi lavorare in Un milione di modi per morire
nel West (2014), Giovani si diventa
(2015), Pan – Viaggio sull’isola che non c’è (2015) e Padri e Figlie (2015). Tra i suoi film più recenti si
annoverano First Reformed (2017), Mamma Mia! Ci risiamo (2018), Anon (2018),
Ve ne dovevate andare (2020), Mank (2020) e L’apparenza delle cose
(2021).
AMANDA SEYFRIED as Valerie in Warner Bros. Pictures’ fantasy
thriller “RED RIDING HOOD,” a Warner Bros. Pictures
release.
2. Ha recitato anche per la
televisione. La carriera dell’attrice è però iniziata in
televisione, dove dal 2000 al 2001 ha recitato nella soap
opera Così gira il mondo. Successivamente è apparsa
anche in serie come La valle dei
pini (2002-2003), Veronica
Mars (2004-2006), Dr. House (2005),
Wildfire (2006) e Big Love (2006-2011). Nel 2015,
Amanda Seyfriend si è aggiudicata una parte molto importante nella
terza stagione di Twin Peaks, quella di Rebecca Burnett.
La Seyfried ha invece ora terminato le riprese della serie The
Dropout, dove recita nel ruolo di Elizabeth Holmes.
Amanda Seyfried, il 2020 e gli
Oscar
3. È stata candidata al
prestigioso premio. Il 2020 è stato un anno
particolarmente importante per la Seyfried. Oltre ad essere
diventata mamma per la seconda volta, ha infatti recitato nel film
Mank, interprentando l’attrice Marion Davies. Grazie a
questo ruolo la Seyfried ha ottenuto alcune delle migliori
recensioni della sua carriera, vincendo anche diversi premi. Ha poi
guadagnato anche la sua prima candidatura al premio Oscar come
miglior attrice non protagonista. Pur non vincendo il premio, si è
rilanciata come una delle grandi interpreti della sua
generazione.
Amanda Seyfried è hot
4. Amanda Seyfried non ha
problemi ha girare scene di nudo. L’attrice americana ha
ammesso che, per lei, le scene di sesso sono liberatorie. Nel
girare il film Lovelace, in cui interpreta la pornodiva
Linda Lovelace, la Seyfried ha ammesso di sentirsi libera e di
essersi divertita mentre girava le scene hot, senza avere nessun
problema di vergogna o di pudore: “Crescendo mi hanno fatto
sentire il nudo come qualcosa di sbagliato perché veniva sempre
censurato nei film, ma perché continuiamo a coprire noi
stessi?”.
Amanda Seyfried in In
Time
5. Per il film si è
esercitata nella corsa con i tacchi. Nel film
fantascientifico In Time, l’attrice interpreta la figlia
dei due ricchi Weis, Sylvia. Pur essendo la co-protagonista, la
Seyfried compare in scena soltanto a mezz’ora dall’inizio del film.
L’attrice ha ricordato con entusiasmo il set di questo film,
raccontando però di aver avuto molta difficoltà nel recitare in
questo, poiché erano per lei previste diverse scene di corsa sui
tacchi. Per poter riuscire in queste, ha dunque dovuto esercitarsi
a lungo per evitare di farsi male.
Amanda Seyfried in Mamma Mia!
6. Amanda Seyfried si è
fatta conoscere anche grazie alla sua voce. Amanda ha
sempre coltivato la passione per il canto, seguendo delle lezioni
già quando era bambina. Passione che poi è diventata parte
integrante ed importante del suo lavoro. Infatti, è stato grazie
all’enorme successo di Mamma Mia! che l’attrice è
diventata famosa in tutto il mondo, mostrando tutte le sue qualità
di attrice e cantante. È proprio lei a cantare i tanti brani degli
ABBA previsti per il suo personaggio, senza essere dunque ricorsa
ad alcuna sostituta.
Amanda Seyfried è su
Instagram
7. Amanda Seyfried è
utilizzatrice di social. L’attrice americana ha un profilo
Instagram seguito da più di 5,1 milioni di persone: una cifra mica
da ridere. L’attrice non è ossessionata dall’utilizzo del social,
ma è comunque molto attiva. Le foto la ritraggono sempre
protagonista di momenti lavorativi ma anche, e soprattutto, dei
momenti quotidiani che desidera condividere con i suoi fan.
Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su di lei e sulle sue
attività.
Amanda Seyfried: il marito e i
figli
8. Amanda Seyfried ha avuto
dei fidanzati da invidia. L’attrice americana è sposata
dal 2017 con il collega Thomas Sadoski, conosciuto
nel 2015 sul set di The Way We Get By e pare che tra i due
sia stato colpo di fulmine. Ma Amanda ha dei precedenti da invidia:
in passato, infatti, Amanda è stata fidanzata con Justin
Long e, ancora prima, con Ryan Philippe e
Dominic Cooper, quest’ultimo conosciuto sul set di
Mamma Mia!.
9. Amanda Seyfried è una
mamma a tempo pieno. Nel marzo del 2017, la Seyfried ha
dato alla luce la sua prima figlia, avuta dall’oggi marito Thomas
Sadoski. Da quel momento l’attrice ha parzialmente diradato le sue
partecipazioni cinematografiche per stare accanto alla piccola di
casa. Nel settembre del 2020, invece, è nato Thomas, secondo figlio
della coppia.
Amanda Seyfried: età e altezza dell’attrice
10. Amanda Seyfried è
piccoletta. L’attrice, nata il 3 dicembre del 1985, non è
di certo una donnona, ma si sa che il vino buono sta nella botte
piccola. Alta 1 metro e 59 centimetri, la sua grazia innata non è
passata comunque inosservata ed è riuscita a tenere testa a tutti i
suoi colleghi. Se poi si aggiunge che ha gli occhi come il color
del cielo e i capelli biondi come il grano, ci si rende conto che
la sua bellezza è totale.