Linda Manz,
l’attrice vista in I giorni del cielo e
Out of the Blue, è morta all’età di 58
anni. Secondo la famiglia dell’attrice, Manz è morta di
polmonite, complicazione di un cancro ai polmoni.
Il suo ruolo più importante è stato
quello di Linda ne I Giorni del Cielo di Terrence Malick, del
1978. Il regista l’ha scelta quando aveva solo 15 anni e ha
ampliato il suo ruolo dopo essere rimasto colpito dalla sua abilità
nell’improvvisazione.
Gli altri film di Manz includono
The Wanderers (1979) di Philip
Kaufman, il film cult di Dennis Hopper Out of the
Blue (1980) e Gummo (1997), diretto da
Harmony Korine. Ha anche avuto un piccolo
ruolo nel thriller di David Fincher The Game lo
stesso anno di Gummo.
Scrivendo su una pagina GoFundMe
allestita per il suo funerale, il figlio Michael Guthrie ha
scritto: “Linda era una moglie amorevole, una mamma premurosa,
una nonna meravigliosa e una grande amica amata da molti”.
Arriva da
Film Stories la notizia che la BBFC, la British Board of Film
Classification, ossia l’organizzazione legalmente responsabile
della classificazione dei film nel Regno Unito, ha richiesto la
rimozione di alcuni secondi di Tenet,
il film di Christopher Nolan che arriverà in diverse
sale a livello internazionale (Italia compresa) a partire dal
prossimo 26 agosto.
La richiesta, che è stata accolta, è
stata avanzata per assegnare alla pellicola un visto censura di
12A: nel Regno Unito, è una dicitura che indica che un film che non
può essere visto dai bambini di età inferiore ai dodici anni, a
meno che non siano accompagnati. Durante una prima fase di
valutazione per capire quale fosse il visto censura più adeguato da
assegnare alla pellicola, la commissione aveva assegnato al film un
divieto ai minori di 15 anni.
A quel punto, la Warner Bros. si
sarebbe mobilitata per cercare di capire quali modifiche apportare
per cercare di abbassare il visto censura. Come riportato dalla
fonte: “Durante la post-produzione, la distribuzione ha
richiesto e ottenuto una consulenza su come ottenere la
classificazione desiderata. Dopo i suggerimenti, sono state
apportate alcune modifiche prima di una nuova
valutazione.”
Il sito riporta che la sequenza
rimossa, della durata di circa 9 secondi, prevedeva un momento in
cui “un uomo prende a calci una donna”. Il visto 12A
permetterà al film di essere visto anche dai bambini al di sotto
dei dodici anni, a patto che siano accompagnati da un adulto.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival annuncia che il Premio
Amazing Birdmen 2020 andrà ai fratelli Damiano e
Fabio D’innocenzo. Il premio è stato ideato in
collaborazione con il portale Birdmen Magazine, per la prima volta
media partner del festival del cortometraggio, in programma dal
2 all’11 ottobre in edizione ibrida, in streaming
su MyMovies.it e dal vivo alla Sala San Luigi e all’Auditorium
Intesa San Paolo di Forlì.
Damiano e Fabio
D’innocenzo, in quanto gemelli sono nati entrambi a Roma
il 14 luglio del 1988. A Tor Bella Monaca, precisazione non da
poco, perché il racconto della periferia disagiata romana in cui
sono cresciuti li ha fatti conoscere al mondo con appena due film
all’attivo, La terra dell’abbastanza e
Favolacce. Entrambi sono stati presentati al
Festival di Berlino, il primo nel 2018 nella sezione Panorama, il
successivo nel 2020 nel concorso internazionale aggiudicandosi il
premio per la migliore sceneggiatura. Le due opere hanno ricevuto
critiche eccellenti e rivelato il talento di una coppia di autori
di grande spessore. I fratelli D’Innocenzo hanno raccontato con
crudo realismo, rinchiudendola in un inquietante globo di neve e
disperazione, una società critica, un tumore in seno all’ipotetica
culla dell’occidente che ha generato, alimentato e poi ignorato una
sperequazione socio-culturale ghettizzante e degradata.
Damiano e Fabio D’innocenzo l’hanno
guardata negli occhi, prima con quelli di Mirko e Manolo,
protagonisti de La terra dell’abbastanza, che
sfruttano un tragico incidente per intraprendere la strada più
rapida verso il denaro e il rispetto, per poi tornare alla realtà
nel modo più drammatico. E poi con quelli dei bambini di Favolacce,
film che intreccia generi e suggestioni, da Pasolini a Truffaut
passando per Stephen King, istantanea di un microcosmo in cui il
concetto di valore è associato solo al denaro e allo status sociale
che ne deriva, una comunità inevitabilmente senza futuro.
Un mondo che i gemelli raccontano
con le immagini, ma anche con le parole, quelle scritte in Mia
madre è un’arma, la loro prima raccolta di poesie scritte a
quattro mani, edite nell’estate 2020 da La Nave di Teseo, versi
sciolti che danno una ulteriore prospettiva sul mondo di questi due
giovani artisti che hanno ancora tanto da raccontare. Il primo
Amazing Birdmen Award non poteva trovare mani
migliori in cui atterrare. Il premio sarà assegnato nel corso delle
due serate di Anteprima Sedicicorto, il 14 e 15 settembre all’Arena
Musei San Domenico.
Sedicicorto Forlì International Film
Festival 2020 si terrà dal 2 all’11 ottobre ed è realizzato
con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission
Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo –
Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la sponsorship di
Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini Abbigliamento e Cantine
DreiDonà, con il patrocinio del Parlamento Europeo e
FEDIC.
Come tutti sappiamo, anche la
produzione di The
Batman, l’attesissimo cinecomic di Matt
Reeves, è stata bruscamente interrotta a causa della
pandemia di Coronavirus. Ora che alcuni dei più grandi blockbuster
sono ufficialmente tornati in produzione – come Jurassic
World: Dominion, Matrix 4 e
Mission:
Impossible 7 -, è tempo di tornare sul set anche per la
nuova iterazione delle avventure del Cavaliere Oscuro.
Anche se notizie certe verranno
certamente sviscerate in occasione del panel dedicato al film
durante l’atteso DC FanDome del prossimo sabato (a cui
parteciperanno sia Reeves che il cast del film e dove,
probabilmente, verranno svelate anche le primissime immagini), è
stato l’attore Alex Ferns ad anticipare quando
ripartirà la produzione.
Ferns, già visto nell’acclamata
serie Chernobyl
nei panni di Glukhov, interpreterà il commissario Pete Sagave, il
capo di Jim Gordon (Jeffrey
Wright), personaggio inventato appositamente per il
film di Matt Reeves. Attraverso il suo profilo
Twitter ufficiale, l’attore ha confermato che le riprese di
The
Batman ripartiranno ufficialmente tra due
settimane: “Inizieremo a girare nuovamente tra due settimane.
Grazie a Dio. Stanno per succedere un sacco di cose
entusiasmanti!!! Ne sono grato!”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Il regista di The
New Mutants, Josh Boone, è tornato a
parlare del fatto che nel suo spin-off della saga degli X-Men
avrebbe voluto introdurre il personaggio di
Warlock. A quanto pare, il mutante appartenente
alla razza aliena Tecnarchi – sicuramente uno dei personaggi
più amati dai fan dei fumetti -, era stato inserito nelle prime
bozze della sceneggiatura, con Boone che aveva anche pensato al
possibile attore che avrebbe potuto interpretarlo.
In una recente intervista con
Nerdist, infatti, Boone ha rivelato di aver parlato del film e
della possibilità di interpretare Warlock con Sacha Baron Cohen, l’attore e comico
britannico, noto per Ali-G, Borat e Les
Misérables. Come spiegato dal regista, il personaggio sarebbe
stato realizzato interamente attraverso l’impiego della computer
grafica, e Cohen avrebbe dovuto prestare allo stesso soltanto la
sua voce.
Nell’idea iniziale di Josh
Boone, Warlock sarebbe dovuto essere una sorta di Gollum,
con la performance di Sacha Baron Cohen paragonabile più o meno al
lavoro svolto da Andy Serkis nella celebre trilogia de Il
Signore degli Anelli. Alla fine, a causa di alcuni vincoli
legati al budget, il regista è stato costretto a scegliere quale
personaggio lasciare nel film tra Warlock e il malvagio Demon Bear,
optando alla fine – come ben sappiamo – per quest’ultimo.
Al momento non sappiamo se The
New Mutants avrà un sequel oppure no, ma considerata
la travagliata produzione del film, è altamente improbabile, a meno
che non si riveli un successo al botteghino. Negli Stati Uniti il
cinecomic arriverà il prossimo 28 agosto, mentre in Italia uscirà a
partire dal 2 Settembre. Di recente, i 20th
Century Studios hanno pubblicato un nuovo video promozionale
del film in cui i protagonisti presentano i rispettivi
personaggi:
The
New Mutants è un thriller con sfumature horror,
originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di
giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano
ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti
e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di
fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto
da Boone e Knate Lee, il film vede nel
cast la presenza di Maisie
Williams, Anya
Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu
Hunt e Henry Zaga.
Captain
Marvel è stato uno dei più grandi successi dei
Marvel Studios: con un budget di 175 milioni
di dollari, il film ha raggiunto un incasso globale di oltre un
miliardo di dollari. Un sequel del cinecomic con protagonista il
premio Oscar Brie Larson era assolutamente scontato.
Ancora non si conoscono i dettagli
sulla trama (pare – ma ovviamente non è stato ancora confermato –
che il film sarà un adattamento di “Secret
Invasion” e che introdurrà il personaggio di
Ms. Marvel nel MCU), ma di recente abbiamo appreso
che sarà Nia DaCosta, regista di
Candyman, a dirigere il sequel.
Adesso, in una recente intervista
con
NME, Ben Mendelsohn, che nel primo film ha
interpretato il ruolo di Talos, ha parlato dei piani originali in
merito alla morte del suo personaggio. L’attore australiano ha
infatti rivelato che nella prima versione della sceneggiatura che è
stata sottoposta alla sua attenzione, “Talos sarebbe dovuto
morire intorno alla pagina 60 della sceneggiatura, ma alla fine è
sopravvissuto, quindi vuol dire che qualcosa di buono l’ha
fatta.”
Mendelsohn ha concluso la breve
discussione in merito al suo personaggio affermando: “Se quel
mutaforma dovesse in qualche modo alzare nuovamente la sua brutta
testa, farò del mio meglio per esserci”. Le parole dell’attore
fanno chiaramente intendere che lo stesso sarebbe entusiasta di
tornare ad interpretare il personaggio, com’è stato evidente anche
dal cameo di Talos nella scena post-credit di
Spider-Man: Far From Home.
Tutto ciò che sappiamo sul sequel
di Captain Marvel
Captain
Marvel 2, il sequel del cinecomic con
protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto
pare, i Marvel Studios sarebbero
interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista
donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque
coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e
destinate a Disney+.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel diCaptain
Marvel arriverà nelle sale l’8 Luglio 2022.
Di recente è stato annunciato che
Noah Centineo, noto per Sierra Burgess
è una sfigata e Tutte le volte che ho scritto ti
amo (entrambi disponibili su Netflix), reciterà nell’attesissimo Black
Adam al fianco di Dwayne
Johnson nei panni di Atom Smasher. Adesso, un
nuovo report suggerisce che la Warner Bros. avrebbe messo gli occhi
su un noto attore per la parte di un altro membro chiave della
Justice Society of America.
Stando infatti a quanto riportato da
The
Illuminerdi, la major vorrebbe Alexander Skarsgard(True Blood, The
Legend of Tarzan, Big Little Lies), per il ruolo di Carter
Hall, meglio conosciuto come Hawkman. Non ci sono ancora trattative
tra l’attore e lo studio, ma stando alla fonte Skarsgard sarebbe il
favorito della WB per la parte.
A quanto pare, però, sembra che lo
studio abbia già pensato ad un possibile sostituto qualora Alexander Skarsgard non fosse interessato a
recitare nel cinecomic: sempre secondo la fonte, pare che la WB
abbia considerato per il ruolo anche Sam Heughan,
attore scozzese noto per il ruolo di Jamie Fraser nella serie
Outlander.
Inizialmente, le riprese
di Black
Adam sarebbero dovute partire il mese scorso, ma la
pandemia di Covid-19 ha reso la cosa di fatto impossibile. Ad ogni
modo, sembra che la produzione non subirà un ritardo
particolarmente significativo: di recente “The Rock” ha affermato
che la produzione potrebbe partire tra Agosto e Settembre, anche se
le ultime voci parlano di un inizio delle riprese fissato per i
primi mesi del 2021.
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Black
Adam, affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra(Orphan, Paradise Beach – Dentro
l’incubo), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021. Il
progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per
dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi
scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone
con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi
anni duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato
a Black
Adam“, aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”
È da tempo che ci vocifera che
Kraven il Cacciatore sarà l’antagonsita principale
di Spider-Man 3, il nuovo film Sony/Marvel che vedrà ancora una volta
Tom Holland nei panni del simpatico
arrampicamuri. In attesa dell’arrivo del film nelle sale (previsto
per Natale 2021), ecco tutto ciò che bisogna sapere sul personaggio
creato da Stan Lee (testi) e Steve Ditko (disegni), in
vista di un suo eventuale debutto nell’Universo Cinematografico
Marvel…
È stato un membro degli Avengers
Nel 1959 Nick Fury assemblò
un team di Vendicatori composto da Kraven, Dominic Fortune,
Sabretooth, Namora e altri eroi dell’universo Marvel. Il team venne assemblato
per combattere degli ex nazisti: sebbene Kraven non sia
propriamente un eroe, nel suo passato pare abbia compiuto anche del
bene.
La parte più interessante di questa
run è stato vedere Kraven scontrarsi con Sabretooth, anche se un
nuovo faccia a faccia potrebbe non accadere dopo quanto accaduto a
Victor Creed in “House of X”). Nell’universo cinematografico
Marvel, potremmo scoprire che
Kraven è stato al servizio dello SHIELD, dal momento che sappiamo
che non ha mai lavorato al fianco degli eroi più potenti della
Terra.
Si è unito ad un altro team
La differenza sostanziale è
che questa squadra non era neanche lontanamente eroica come quella
assemblata da Fury! Dopo una serie di umilianti sconfitte contro
Spider-Man, Kraven venne avvicinato dal Dottor Octopus e gli fu
data l’opportunità di unirsi ai Sinistri Sei. Kraven accettò,
impostando una serie di trappole per Spidey a Central Park, prima
di essere sconfitto – di nuovo – per mano dei suoi più grandi
nemici.
Dopo tali avvenimenti, aveva
praticamente chiuso con i Sinistri Sei, ed è giusto affermare che
non è mai stato uno dei membri più attivi della squadra. Tuttavia,
è innegabile che sia stato uno dei membri fondatori di questo
formidabile gruppo.
Una versione diversa in Ultimate Marvel
La serie “Ultimate
Spider-Man” di Brian Michael Bendis e Mark Bagley ha reinventato
molti dei personaggi classici dell’universo dell’Uomo Ragno e
Kraven è stato uno di questi. In questo nuovo mondo, Kraven era una
star dei reality che si era costruito una reputazione catturando
alcuni dei predatori più pericolosi del pianeta.
Tuttavia, con la
sua fama che iniziò lentamente a scemare, arrivò a New York City
per cercare di sconfiggere Spider-Man. Nonostante somigliasse
esattamente alla sua controparte in Earth-616, questo “nuovo”
Kraven non aveva superpoteri e finì per essere eliminato con un
solo pugno dal simpatico arrampicamuri. Successivamente, è stato
sottoposto ad alcuni esperimenti che gli hanno donato le abilità
necessarie a rivaleggiare contro Spidey, assumendo la tipica forma
animalesca.
Spider-Man non è mai stato il suo unico bersaglio
Sebbene Kraven il
Cacciatore sia uno dei nemici di Spider-Man, nel corso della sua
storia ha preso di mira anche una serie di altri eroi dell’universo
Marvel degni di nota. Tra loro ci
sono Black Panther, Tigra e Daredevil, e una volta ha anche fatto
squadra con Mister Sinister per affrontare gli X-Men, dimostrando
di amare la caccia al di là di chi o cosa possa essere
l’obiettivo.
C’è stato
addirittura uno scontro con Hulk dove Kraven ha distratto il
Gigante di Giada con un bazooka in pieno viso prima di
intrappolarlo in una rete di adamantio. Il regista di Black
Panther, Ryan Coogler, avrebbe voluto che Kraven fosse uno
dei cattivi del suo film: se Kraven sta per fare davvero il suo
debutto nel MCU, nulla esclude che possa
prendere di mira anche T’Challa.
Una famiglia davvero contorta
La famiglia Kravinoff è
particolarmente numerosa, con una moglie, Sasha, una figlia, Ana, e
tre figli (tutti hanno tentato di seguire le orme del padre ad un
certo punto). Il suo fratellastro è in realtà il Camaleonte, il
primo nemico che Spider-Man ha affrontato nei fumetti.
Hanno un rapporto di amore/odio, ma
sono decisamente uniti in merito all’odio che nutrono nei confronti
dell’Uomo Ragno. Mentre i figli maschi hanno tutti fallito, Ana, la
più giovane, ha dato prova delle sue abilità in diverse occasioni.
È stata determinante nel processo che ha riportato Kraven dalla
morte e ha dimostrato di essere una formidabile cacciatrice, degno
di suo padre, spingendo ogni volta Spidey oltre i limiti.
Ha sacrificato la sua stessa vita
Nella saga “L’ultima caccia
di Kraven” di J.M. DeMatteis e Mike Zeck, Kraven ha finalmente
sconfitto Spider-Man, dimostrando a se stesso di essere il
migliore. Dopo aver drogato e seppellito Peter Parker (in quel
momento, in realtà, eravamo stati indotti a credere che avesse
sparato e ucciso l’eroe), ha assunto il ruolo di Spider-Man nel
tentativo di dimostrare che era anche il più grande eroe di
tutti.
Capace di sconfiggere Vermin – un
nemico che il vero Spidey non poteva sconfiggere – Kraven si sentì
finalmente soddisfatto. Proprio per questo, prese il fucile che
aveva usato per sconfiggere l’Uomo Ragno e si sparò, provocandosi
la morte. È stato un momento scioccante e al tempo stesso
incredibile, che in seguito ha portato Spider-Man a riemergere
dalla tomba da solo. Tuttavia, dopo questo scambio, lui e Kraven
vennero uniti da una sorta di legame mistico, che venne poi
approfondito nella storia “Grim Hunt”.
Non può essere ucciso
La famiglia di Kraven
desiderava ardentemente riportare il patriarca in vita e scoprì che
sacrificare l’Uomo Ragno in una cerimonia alquanto contorta li
avrebbe permesso di raggiungere il loro obiettivo. Quando il clone
di Peter Parker, Kaine, ha preso il posto di suo “fratello”, Kraven
è stato finalmente riportato in vita, ma si trattava di una “non
vita” che il cacciatore non ha mai voluto.
Si scopre, infatti,
che non aveva alcun desiderio di tornare dal mondo dei morti dopo
essersi sparato, fermamente convinto che la sua scomparsa e la
sconfitta di Spider-Man fossero il suo “capolavoro”. Adesso, non
può più morire, a meno che non sia Spider-Man a commettere l’atto…
cosa che sappiamo non accadrà mai.
I piani della Sony per il personaggio
I titoli di coda di The Amazing Spider-Man 2 avevano rivelato che la Sony
Pictures intendeva far debuttare la propria versione dei Sinistri
Sei sul grande schermo, una squadra che si sarebbe riunita in
The Amazing Spider-Man 3 o nel
tanto chiacchierato film diretto da Drew Goddard. Nessuno dei due
film è mai stato realizzato, ma il Sony Hack avrebbe poi rivelato
che lo studio aveva preso in considerazione un adattamento de
“L’ultima caccia di Kraven”.
Tuttavia, proprio come c’era stato
un film su Mysterio in lavorazione prima che il cattivo facesse il
suo debutto in Spider-Man:
Far From Home, è probabile che Kraven apparirà per la
prima volta in Spider-Man 3. Supponendo che il personaggio
non muoia alla fine del nuovo film, ci sono buone probabilità che
sarò poi il protagonista di un nuovo stand-alone.
Calypso
Sasha Kravinoff è un
personaggio abbastanza interessante, ma un interesse amoroso molto
più avvincente per Kraven nel corso degli anni è stata una donna
enigmatica conosciuta come Calypso. Questa bellissima guerriera usa
una combinazione di magia voodoo e varie altre abilità mistiche per
aiutare Kraven nelle sue battaglie contro Spidey, alcune delle
quali sono decisamente oscure (ad esempio, è specializzata nella
negromanzia, l’abilità di comunicare con i morti).
Il suo odio per l’arrampicapuri è
estremamente potente e, dopo la morte del suo amante, ha usato i
suoi poteri per ammaliare Lizard, riuscendo quasi ad uccidere
Spider-Man.
Quali sono i poteri di Kraven?
Sergei Nikolaevich
Kravinoff era un immigrato russo portato negli Stati Uniti da
bambino e addestrato fin dall’infanzia da un uomo chiamato Gregor:
non ci volle molto prima che diventasse un cacciatore esperto.
Preferendo catturare le sue prede a mani nude piuttosto che usare
le pistole, ha preso di mira Spider-Man dopo essersi stufato della
sua vita, usando un siero mistico per aumentare la sua forza e
velocità.
Tutto questo rallenta drasticamente
il suo invecchiamento e gli dà istinti che lo rendono all’altezza
di Spidey. Anche senza ciò, comunque, è formidabile grazie alle
armi a sua disposizione, alle sue capacità di combattimento e ai
legami con la magia.
Dopo la conferma che sia David Arquette che Courntey Cox torneranno nell’annunciato
Scream
5, arriva adesso da
Deadline la notizia della prima new entry all’interno del cast
del nuovo capitolo della celebre saga horror.
Si tratta di Melissa
Barrera, attrice e cantante messicana nota al grande
pubblico per aver preso parte al cast di In the Heights –
Sognando a New York, film basato sull’omonimo musical
di Lin-Manuel Miranda e Quiara Alegría Hudes. In
Scream
5 la Barrera pare avrà un ruolo chiave, anche se i
dettagli sul suo personaggio non sono ancora stati svelati.
David Arquette tornerà nei panni dello
sceriffo Linus “Lenny” Riley, mentre Courntey Cox sarà ancora una volta la
giornalista Gale Weathers: entrambi gli attori – che nella vita
reale sono stati sposati per circa 10 anni – sono apparsi in tutti
e quattro i film della saga. Anche Neve Campbell dovrebbe tornare nel nuovo film
nei panni di Sidney Prescott, nonostante il suo ritorno non sia
ancora stato ufficialmente confermato.
Scream 5 sarà
diretto da Matt
Bettinelli-Olpin e Tyler
Gillett, registi del film Finché
morte non ci separi. La sceneggiatura porterà la firma di
James Vanderbilt e Guy
Busick, che aveva già sceneggiato Finché
morte non ci separi.Kevin Williamson,
che ha scritto e prodotto i film originali del defunto regista
Wes Craven, sarà coinvolto in veste di
produttore.
Paramount e Spyglass Media stanno
sostenendo il film, che dovrebbe essere girato entro la fine
dell’anno in North Carolina, seguendo i protocolli di sicurezza
Covid ormai standard. In seguito all’annuncio del casting della
Barrera, è stato diffuso online un bellissimo fan poster realizzato
da Creepy
Duck Design che potete ammirare di seguito:
Esce al cinema il 19 agosto
Onward – Oltre la Magia. In occasione della
presentazione a Roma del nuovo film Disney Pixar,
ecco l’intervista al regista Dan Scanlon, che ha
parlato di magia, di vivere secondo il proprio potenziale e di
quello che gli piace da spettatore.
Diretto da Dan Scanlon e prodotto da
Kori Rae, la squadra creativa che ha realizzato Monsters
University, Onward – Oltre la Magia
include tra le voci italiane Sabrina Ferilli (Laurel Lightfoot),
Fabio Volo (Wilden Lightfoot), Favij (spiritello), Raul Cremona
(apprendista stregone) e David Parenzo (cameriere).
Quando due fratelli elfi
adolescenti, Ian e Barley Lightfoot, hanno l’inaspettata
opportunità di trascorrere un giorno in più con il loro defunto
padre, si imbarcano in una straordinaria avventura a bordo
dell’epico furgone di Barley, Ginevra. Come ogni impresa che si
rispetti, la loro avventura è ricca di incantesimi magici, mappe
misteriose, ostacoli insormontabili e scoperte incredibili. Ma
quando la coraggiosa mamma dei ragazzi, Laurel, si accorge che i
suoi figli sono scomparsi, si allea con la Manticora, una ex
guerriera in parte leone, in parte pipistrello e in parte
scorpione, e inizia a cercarli. Nonostante le pericolose
maledizioni, questo singolo magico giorno potrebbe significare
molto più di quanto avessero mai immaginato.
È stato diffuso il primo teaser
trailer di Space Jam 2, che come sappiamo si
intitolerà Space Jam: A New
Legacye vedrà protagonista LeBron
James.
Questi invece dovrebbero essere i personaggi del sequel:
Dom, uno dei
figli di LeBron, giovane promessa del basket, preferisce giocare
per divertimento che per ambizione. Ha un talento speciale per i
videogiochi e cerca disperatamente di trovare un legame con suo
dare al di là della pallacanestro.
Malik, il
direttore commerciale di LeBron, il suo migliore amico e braccio
destro. I due sono cresciuti insieme nello stesso quartiere e si
conoscono da quando erano bambini.
Darius, il figlio
maggiore di LeBron e un giocatore di pallacanestro. Protettivo,
nonostante i caratteri diversi, verso il fratellino Dom, molto
vicino a suo padre mentre sogna di diventare un giorno un suo
compagno di squadra.
Xosha, la figlia
più giovane di LeBron, oltre che il suo pupillo. Adora stare sul
campo e studiare le statistiche di gioco di suo padre.
Vi ricordiamo che pellicola vanterà
la produzione di Ryan Coogler, regista
di Black
Panther, Creed e Fruitvale
Station, e uscirà nelle sale il il 16 Luglio
2021. Nell’originale del 1996, Bugs Bunny arruolava il
campione di basket americano Michael
Jordan e altre superstar dell’NBA per sfidare sul
campo l’alieno Swackhammer e riconquistare la sua libertà e quella
degli amici.
Per decenni, i fan dei fumetti
hanno chiesto a gran voce un adattamento fedele dedicato ai
Fantastici
Quattro, la prima grande famiglia della Marvel. Dal primo film certamente
non memorabile del 2005 al sequel del 2007 ancora più bistrattato,
fino al problematico reboot del 2015, la storia dei Fantastici
Quattro a Hollywood non si può dire sia stata delle più
fortunate.
La Fox ha certamente sbagliato con
il franchise: ecco perché, quando a Marzo del 2019 i diritti
cinematografici di quei personaggi sono ufficialmente passati alla
Casa di Topolino, i fan hanno iniziato a sperare in un nuovo
adattamento che potesse rendere giustizia ai personaggi grazie al
loro ingresso nel MCU. Nonostante, però, i
Marvel Studios detengano nuovamente i
diritti sui personaggi da oltre un anno, i loro piani in merito
all’introduzione dei Fantastici Quattro nell’universo condiviso non
sono ancora stati svelati, portando i fan a credere che Reed
Richards & company non debutteranno al cinema fino alla Fase 5.
I
Fantastici Quattro stanno finalmente arrivando nell’Universo
Cinematografico Marvel? Secondo Charles Murphy di
MurphyMultiverse.com (via
The Direct), di recente la Disney avrebbe registrato due nuove
società di produzione, la Solve Everything
Productions e la Grass-Fed Productions.
Il nome della prima compagnia suggerirebbe un legame con la prima
grande famiglia Marvel. Come si evince
dall’immagine di seguito, “Solve Everything” ha un legame diretto
con i fumetti e con il personaggio di Mister Fantastic.
Il nome della casa di produzione
Solve Everything richiamerebbe i fumetti, ossia
l’omonima run di Jonathan Hickman in cui
Reed Richards costruisce un congegno che gli
permette di osservare il Multiverso. Per adesso si tratta di una
mera speculazione, ma ciò potrebbe indicare che i Marvel Studios abbiano finalmente
iniziato a lavorare sull’introduzione degli iconici personaggi
creati da Stan Lee e Jack Kirby
nel loro universo.
Netflix ha diffuso il primo teaser ufficiale di
Enola Holmes, il nuovo film che sarà distribuito
dalla piattaforma a settembre, con protagonista Millie Bobby Brown (Stranger Things) nei panni della
sorella minore di Sherlock Holmes. Nel cast del film, oltre a
Brown, anche Henry Cavill, Sam Claflin e
Helena Bonham Carter nei panni della nuova
famiglia Holmes.
Le ultime due incarnazioni di
Sherlock Holmes, tra cinema e tv, sono state quelle di
Robert Downey Jr. per la Warner Bros, nei film
diretti da Guy Ritchie, e di Benedict
Cumberbatch, per la BBC, nell’adattamento seriale che lo
ha visto al fianco di Martin Freeman / John
Watson.
Il film sarà ambientato nel 1880 e
seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in
cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo
16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al
centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi
conseguenze sul corso della politica e della sua storia.
La fonte principale del film saranno
i sei romanzi Young Adult della serie “The
Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy
Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina
di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag,
Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche
Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e
Helena Bonham Carter (in quelli della madre di
Enola).
Enola Holmes segnerà la seconda
esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha
debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di
Michael Dougherty e sequel del film del 2014 Godzilla.
Tutto pronto per la riapertura dei
The Space Cinema, programmata in due fasi: un
primo gruppo di multisala ha già riaperto venerdì 14
agosto, mentre mercoledì 19 agosto
sancirà la ripresa totale delle attività del circuito.
I cinema che riapriranno dal
19 agosto sono: Vimercate (MB),
Firenze, Terni, Roma
Moderno, Cerro Maggiore (MI),
Genova, Guidonia (RM),
Lamezia (CZ), Limena (PD),
Livorno, Nola (NA),
Quartucciu (CA), Roma Parco de
Medici, Rozzano (MI),
Surbo (LE) e Torino.
Una riapertura attesa per mesi da
milioni di appassionati del grande schermo sparsi per l’Italia,
dopo un lockdown che non è riuscito, infatti, a scalfire la
passione degli italiani per la sala
cinematografica, come confermato dalla recente
ricerca condotta dall’agenzia di entertainment
marketing QMI, secondo cui il 37% degli
spettatori ha messo il cinema al primo posto tra le attività da
riprendere dopo lo stop causato dalla diffusione del
Covid-19.
A questo proposito, il circuito si
è già impegnato nel mettere a punto tutti i protocolli di
sicurezza (già operativi nei 4 cinema aperti da giugno),
nel formare adeguatamente il personale per garantire il
distanziamento sociale. Tutti gli ambienti del cinema
vengono regolarmente igienizzati e le sale sono pulite al
termine di ogni spettacolo. Agli spettatori viene chiesto
di indossare la mascherina in tutti gli ambienti del cinema, ad
esclusione della sala, dove possono godersi il film consumando,
come sempre, i loro popcorn. È possibile acquistare il biglietto
anche online, modalità raccomandata da The
Space Cinema, per assicurarsi il posto in sala nel
rispetto delle disposizioni di
sicurezza. Il nuovo sistema di assegnazione dei
posti garantirà il rispetto della distanza tra le persone o i
gruppi di persone (come le famiglie o i congiunti).
L’offerta estiva di The
Space Cinema riparte con una programmazione ricca e
variegata, che va incontro ai gusti di tutti, con film per bambini
e per tutta la famiglia, film d’autore, animazione e capolavori del
passato tra cui, per il ciclo Back on The Big
Screen, Shining e Arancia Meccanica
di Stanley Kubrick. Non mancheranno nemmeno le nuove uscite: il
19 agosto arriva Onward,
il nuovo film d’animazione targato Disney-Pixar,
mentre il 26 agosto è un giorno che tutti i fan di
Christopher Nolan hanno già cerchiato sull’agenda, il
giorno in cui uscirà Tenet,
in anteprima rispetto agli USA; dove invece è stata rimandata
l’uscita.
Dune
di Frank Herbert è considerato uno dei romanzi di
fantascienza più importanti della storia della letteratura. Non
stupisce, quindi, che il materiale originale sia stato adattato
diverse volte sia al cinema che in televisione. Di recente Kyle MacLachlan, star della trasposizione
cinematografica del 1984 diretta da David Lynch, è tornato a parlare del franchise
in riferimento all’uscita nelle sale del nuovo adattamento ad opera
di Denis Villenueve, che arriverà al cinema il
prossimo Dicembre.
Intervistato da
IndieWire, MacLachlan ha espresso tutta la sua passione nei
confronti della saga, dichiarando però che un romanzo come Dune dovrebbe
essere trasposto in una serie tv e non in un nuovo film:
“Vorrei fare pressioni per la realizzazione di tre o più film,
perché il romanzo ha il potenziale per aprirsi a quel tipo di
narrazione”, ha spiegato l’attore. “Nella mia mente, ho
sempre pensato che sarebbe stato meglio affrontare il romanzo
seguendo un modello alla Game of Thrones, dove hai una serie, delle
stagioni, almeno 10 o 12 parti. Si potrebbe davvero sviscerare il
romanzo dall’inizio alla fine.”
Il primo adattamento di Dune
del 1984 venne stroncato dalla critica e si rivelò un flop al
botteghino. L’insuccesso di quel film viene attribuito da Kyle MacLachlan a quanto sia difficile
realizzare un adattamento del romanzo originale, persino per un
cineasta come David Lynch, abituato da sempre a spingersi
oltre i limiti.
Kyle MacLachlan su Dune: “È un
vero e proprio puzzle”
“C’è una sorta di misticismo che
pervade il romanzo originale e che è molto difficile catturare in
un film”, ha sottolineato l’attore. “Inoltre, c’è questa
storia lineare piena zeppa di personaggi che sono davvero ben
scritti. Sono persone che hanno personalità sconfinate e vorresti
passare del tempo con ognuna di loro. E questo potrebbe finire per
consumare il tempo che hai a disposizione per raccontare la storia.
È un vero e proprio puzzle. Ci sono troppi elementi che devi
provare a far combaciare. Ci sono così tante
relazioni tra i personaggi che sono importanti da conoscere e
comprendere. Maneggiare le storie di ciascuno di essi in modo che
il pubblico possa ricordarle tutte è quasi
impossibile.”
All’inizio dell’estate, i fan della
DC hanno ricevuto una notizia decisamente scioccante: Michael Keaton è in trattative per tornare nei
panni di Batman per la prima volta in vent’anni
nell’attesissimo The
Flash. L’ultima volta che abbiamo visto Keaton nei
panni del Crociato di Gotham è stato in Batman – Il ritorno del 1992, ad oggi una delle
pellicole dedicate al vigilante più amate di sempre.
Insieme a Keaton, nel film di
Tim Burton hanno recitato anche
Christopher Walken nei panni di Max Schreck,
Michelle Pfeiffer nei panni di Catwoman e
Danny DeVito in quelli di Pinguino. Adesso, in una
recente intervista con
ComicBook, è stato proprio DeVito – in occasione della
promozione del film L’unico e insuperabile Ivan – a commentare il
possibile ritorno dello stimato collega nei panni del Cavaliere
Oscuro. DeVito ha spiegato di essere entusiasta all’idea di vedere
nuovamente il suo vecchio amico nell’universo DC, dichiarando
quanto segue:
“Penso che sia fantastico. Penso
che quella di Batman sia una serie fantastica e penso anche che sia
una storia meravigliosa, piena di divertimento e di energia. Ho
amato interpretare Oswald Cobblepot e, naturalmente, amo Tim
Burton. Abbiamo fatto quattro, o forse cinque film insieme. Non
vedo l’ora che se ne esca con il suo nuovo progetto, sperando sia
un film che ci permetterà di lavorare ancora insieme.”
Dopo
Batman – Il ritorno,Danny DeVito e
Michael Keaton hanno lavorato nuovamente
insieme, diretti sempre da
Tim Burton, in Dumbo,
adattamento live action del classico d’animazione del 1941, uscito
nelle nostre sale a Marzo dello scorso anno.
The Flash con Ezra Miller al cinema nel 2022
Ricordiamo che The
Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film
sarà diretto da Andy Muschietti, regista
di IT e IT
– Capitolo Due.Ezra
Miller tornerà a vestire i panni del Velocista
Scarlatto dopo un cameo in Batman
v Superman: Dawn of Justice e Justice
League. Il film dovrebbe essere ispirato
alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff
Johns e disegnata da Andy Kubert.
Amazon Prime Video ha annunciato che
Jensen Ackles (Supernatural) si unirà
al cast della serie di successo The
Boys per la
terza stagione. La notizia del casting è stata data da
Ackles via social. Ackles interpreterà Soldier Boy – il Supereroe
originale. Dopo aver combattuto nella Seconda Guerra Mondiale,
Soldier Boy è diventato la prima super celebrità e un pilastro
della cultura americana per decenni.
Lo showrunner e produttore
esecutivo diThe
Boys Eric Kripke ha dichiarato: “Quand’ero
bambino, avevo un sogno folle e impossibile: offrire a Jensen
Ackles un lavoro retribuito. Sono felice di poter dire che il sogno
si è avverato. Jensen è un attore straordinario e una persona
ancora migliore, profuma di biscotti al cioccolato caldi e lo
considero come un fratello. Nei panni di Soldier Boy, il primissimo
Supereroe, porterà al personaggio tanto umorismo, pathos e
pericolo. Non vedo l’ora di tornare sul set con lui e portare un
po’ di Supernatural in The
Boys “.
Un post condiviso da Jensen Ackles
(@jensenackles) in data:
La terza stagione di The
Boysè stata annunciata durante
il panel del SDCC il 23 luglio scorso. La seconda stagione
debutterà venerdì 4 settembre, con nuovi episodi disponibili
settimanalmente fino al 9 ottobre.
Questa seconda
stagione di The
Boys ancora più forte e folle vede i Boys in fuga
dalla legge, con i Supes a dargli la caccia, mentre cercano
disperatamente di riunirsi e combattere la Vought. Hughie (Jack
Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko
(Karen Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa
nuova normalità, mentre Butcher (Karl Urban) sembra introvabile.
Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve trovare il suo nuovo
ruolo nei Seven ora che Homelander (Antony Starr) punta ad
acquisirne il controllo completo. Il suo potere è minacciato
dall’arrivo nel team di Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe
esperta di social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta,
la minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che
prova a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della
nazione.
Tra i Supes dei Sette si annoverano
anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T.
Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell).
Nel cast della seconda stagione si vedranno anche Claudia Doumit,
Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel VanSanten,
Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e Giancarlo Esposito, che
ritorna nel ruolo del capo della Vought, Stan Edgar.
Basato sul fumetto best-seller del
New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The
Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric
Kripke (Supernatural), anche autore ed executive producer
della serie. Al suo fianco, gli executive producer Seth Rogen
(Preacher), Evan Goldberg (Preacher), James
Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz
(Prison Break) e Pavun Shetty (New Girl) di
Original Film, come anche Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Rebecca
Sonnenshine, Ken Levin e Jason Netter. Ennis e Robertson
sono anche co-executive producer con Michael Saltzman.
La seconda stagione di The
Boys debutterà con i primi tre episodi venerdì 4
settembre, nuovi episodi saranno disponibili ogni venerdì fino
all’epico finale di stagione il 9 Ottobre. Gli otto episodi della
serie Amazon Original saranno disponibili in esclusiva su Prime
Video in più di 240 paesi e sono prodotti da Amazon Studios e Sony
Pictures Television Studios in collaborazione con Point Grey
Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.
JENSEN
ACKLES:
Jensen Ackles è attualmente
protagonista della serie più longeva della
CW, Supernatural, giunta alla sua quindicesima
stagione. Ackles interpreta Dean Winchester, il rude ragazzaccio
che fa squadra con suo fratello minore per trovare il padre
scomparso e combattere maligne forze soprannaturali.
Nel 2009, Ackles ha recitato con
Jaime King in My Bloody Valentine 3D, remake del film
del 1981 diretto da Patrick Lussier, interpretando Tom, un uomo di
principi che torna a casa sua ad Harmony, Missouri, 10 anni dopo
che 22 persone sono state uccise nella notte di San Valentino.
Inoltre, ha recitato in Devour di David Winkler
per la Sony Pictures e nella commedia romantica indipendente di
David Mackay, Ten Inch Hero.
I suoi precedenti ruoli televisivi
includono il personaggio di Jason Teague
in Smallville della WB, Alec / X5-494
in Dark Angel della Fox e CJ
in Dawson¹s Creek della WB. Inoltre, ha recitato
nella miniserie Blonde, al fianco di Patrick
Dempsey e Poppy Montgomery.
Ackles ha iniziato la sua carriera
di attore nel 1997 nel ruolo acclamato dalla critica di Eric Roman
Brady, in Days of our Lives, per il quale ha ricevuto
tre nomination ai Daytime Emmy e ha vinto il Soap Opera Digest
Award come Miglior Esordiente Maschile nel 1998.
Insieme a sua moglie Danneel,
Jensen è attivo nella sensibilizzazione e nella raccolta di fondi
per varie cause sociali. Hanno collaborato con e sono parte del
consiglio di amministrazione dell’organizzazione di beneficenza
fondata dalla co-protagonista di Jensen
in Supernatural, Misha Collins, Random Acts – che
mira a cambiare il mondo diffondendo positività nelle comunità di
tutto il mondo. Gli Ackles hanno recentemente collaborato con
Random Acts per creare una nuova iniziativa allo scopo di
rivoluzionare l’istruzione delle scuole superiori nel 2020
attraverso la fornitura di laptop nei villaggi del Nicaragua
nell’era del Covid-19 e creare la possibilità di istruzione
virtuale. Gli Ackles sono anche forti sostenitori di Creative
Action, un’organizzazione non profit per lo sviluppo artistico
giovanile che fornisce programmi di apprendimento creativo per i
giovani del Texas centrale. Supportano anche OutYouth,
un’organizzazione che fornisce uno spazio protetto per tutti gli
orientamenti sessuali e le identità di genere e The Birthday Party
Project, un’organizzazione che organizza feste di compleanno per
bambini che vivono in rifugi per senzatetto. Infine, gli Ackles
finanziano un fondo basato sui suggerimenti dei donatori, che
indirizza i finanziamenti ad altre organizzazioni di beneficenza in
base agli interessi e alle necessità individuate.
Nel corso del tempo, canali
d’intrattenimento per ragazzi come Disney Channel
e Nickelodeon hanno contribuito al successo di
tantissimi attori e attrici ormai famosi. Da Zendaya a Cole
Sprouse, senza dimenticare le gemelle
Olsen, Zac
Efron o Selena
Gomez, tutti hanno fatto carriera grazie ai programmi
tv per adolescenti. Tra questi giovani talenti c’è anche
Jace Norman, lanciato da Nickelodeon e diventato
una star internazionale.
Scopriamo quindi insieme
tutto quello che c’è da sapere su Jace Norman oggi
e sul suo passato nella famiglia di
Nickelodeon.
Jace Norman biografia
10. Nato il 21
marzo del 2000 a Corrales, in New Mexico, Jace Norman si
trasferisce all’età di soli 8 anni, con la famiglia, nella
California del Sud. Sin da bambino si interessa al cinema e pian
piano allo recitazione, che per Jace è inizialmente solo una
valvola di sfogo.
9. Soffrendo di
dislessia, Jace ha sempre avuto difficoltà a
scuola, sia nell’apprendere che nelle relazioni interpersonali.
Alle scuole medie, infatti, è spesso vittima di
bullismo proprio a causa della sua condizione. Ma
la dislessia e i bulli non gli hanno impedito di realizzare il
sogno di diventare un attore.
8. Sempre
sostenuto e incoraggiato dalla famiglia, Jace comincia a fare i
primi esperimenti davanti alla macchina da presa. Insieme a suo
fratello Xander, Jace inizia a girare e caricare
dei video sul suo canale Youtube, brevi filmati sulla
sua quotidianità e sulla sua vita di attore alle prime armi.
Jace Norman e Xander
Norman sono sempre stati molto uniti ed è forse grazie
anche al sostegno del fratello che Jace è riuscito a sfondare.
7. A soli
12 anni riesce a trovare un agente che lo
rappresenti e nel 2012 fa il suo debutto nel mondo dello spettacolo
come guest star in un episodio della serie Jessie
di Disney Channel.
La serie racconta la storia di
Jessie (Debby Ryan), una ragazza di appena
diciotto anni che vive in una zona sperduta del Texas. Un giorno
Jessie decide di trasferirsi a New York per poter intraprender la
carriera d’attrice ma lì trova lavoro come tata di una famiglia
molto ricca, i Ross, che vivono in una grande casa con tanto di
maggiordomo. Jessie quindi comincia il suo nuovo lavoro ma nel
frattempo fa di tutto per realizzare il suo sogno.
Jace Norman film e serie tv
6. Dopo il suo
debutto a Disney Channel, la carriera di
Jace Norman prende il volo. Nel 2013, solo un anno
più tardi, infatti, viene scelto per interpretare il ruolo del
protagonista della serie Nickelodeon dal titolo
Henry Danger.
Andata in onda dal 2014 al 2020,
Henry Danger è una sitcom che racconta la storia di Henry Hart
(Jace Norman), un adolescente come tanti che vive
e studia nella città di Swellview. Alla ricerca di un lavoro dopo
la scuola, Henry si reca al negozio Junk ‘N’ Stuff dove crede di
poter guadagnare facendo il commesso. Ma il ragazzo si trova in
quello che sembra essere il quartier generale di un supereroe; qui
incontra Capitan Man (Cooper Barnes) che lo assume
come suo assistente supereore con il nome di Kid Danger. Henry
dovrà mantenere il segreto sulla sua identità e su quella di
Capitan Man e dovrà aiutare il suo ‘capo’ a sconfiggere il
crimine.
Creata da Dan
Schneider per Nickelodeon, la serie
Henry Danger ha avuto un enorme successo e Jace
Norman ha interpretato Kid ‘Henry’ Danger per ben 5
stagioni e 128 episodi.
5.
Contemporaneamente al suo lavoro sul set di Henry Danger, Jace si
dedica anche ad altri progetti, sempre firmati Nickelodeon, come i
film per la tv Adam & Adam (2015), Il Mio
Amico è Una Bestia (2016), Il Mio Amico è Una
Bestia 2 (2017), Jeremy Senza Freni
(2018) e Un Detective alla Bixler High (2019).
Jace Norman a Nickelodeon
4. Tra i progetti
più recenti di Jace Norman oggi troviamo Un Detective alla
Bixler High, un film per ragazzi di
Nickeloden, andato in onda nel 2019.
Il film racconta la storia di
Xander Dewitt (Jace Norman), un ragazzino curioso
e abile investigatore. Quando un giorno suo padre scompare, sua
madre lo manda a vivere dal nonno per evitare che si cacci nei guai
nel tentativo di ritrovarlo. Ma grazie al nonno, un investigatore
in pensione, e ad una giovane giornalista investigativa, riuscirà a
racimolare importanti indizi per ritrovare suo padre.
3. Dopo aver
partecipato dal 2018 al 2019 ad alcuni episodi della serie
Game Shakers, Jace continua la sua scalata
nell’universo Nickelodeon e nel 2020 diventa co-produttore della
serie Danger Force.
La sitcom, nata come sequel della
famosa serie Henry Danger, racconta ancora una
volta delle vicende di Capitan Man che ha arruolato una nuova crew
di supereroi in miniatura. Della squadra di aiutanti mascherati
chiamata Danger Force, fanno parte cinque elementi, Schwoz, Chapa,
Miles, Mika e Bose.
Tutti loro aiuteranno Capitan Man a combattere i criminali e ad
assicurarli alla giustizia.
Jace Norman, passa
quindi da attore a co-produttore insieme a Cooper
Barnes, ma si concede una piccola apparizione come guest
star nel settimo episodio della prima stagione.
Jace Norman è su Instagram
2. Nonostante la
sua carriera come videomaker su Youtube – interrotta
nel 2018 – e quella di attore per Nickelodeon, non si conosce molto
della vita privata di Jace Norman. L’attore è infatti un persona
molto riservata e forse ancora troppo giovane per entrare
prepotentemente nel mondo del gossip. Jace ama i social,
soprattutto Instragram,
che usa per restare sempre connesso con tutti i suoi fan e
condividere piccoli stralci della sua vita quotidiana. Dai suoi
post si intuisce il suo amore per la natura e gli animali e il suo
grande attaccamento verso la sua famiglia, sempre presente nella
sua vita.
1. Purtroppo
non sappiamo se Jace Norman è fidanzato al
momento. Dopo la sua breve storia con Isabella
Moner nel 2016 – sua collega a Nickelodeon -, Jace non
ha più menzionato nessun’altra fidanzata.
La Warner Bros. ha chiesto di
trattenere il 63% degli incassi di Tenet nel
mercato statunitense. Dopo essere stato rimandato più e più volte a
causa della pandemia di Covid-19, l’ultimo attesissimo film di
Christopher Nolan farà finalmente il suo
debutto nelle sale di tutto il mondo a breve.
A livello internazionale (Italia
compresa), Tenet arriverà
al cinema il prossimo 26 Agosto, mentre negli Stati Uniti uscirà in
alcune città selezionate (le meno colpite dall’emergenza sanitaria)
a partire dal 3 Settembre. I proprietari dei cinema di tutto il
mondo aspettano l’uscita di Tenet da diverso tempo ormai, nella speranza che
il nuovo film di Nolan possa riportare il pubblico in sala e
rappresentare una spinta in positivo per uno dei settori
maggiormente colpiti dalla pandemia.
Adesso, stando a quanto riportato da
IndieWire, la Warner Bros. ha reso nota alle sale, attraverso
una comunicazione ufficiale, di voler trattere il 63% degli incassi
di Tenet nel
mercato statunitense. Si tratta di una cifra significativa, che in
una situazione di “normalità” non risulterebbe così insolita: in
genere, la divisione tra sala e studio è più vicina ad un 50/50
alla fine della corsa di un film, con lo studio che percepisce una
percentuale nettamente superiore durante i primissimi weekend di
programmazione.
La grande scommessa del successo di
Tenet al botteghino
Dal punto di vista della Warner
Bros., la decisione appare comprensibile. Il budget di produzione
di Tenet si
aggira intorno ai 200 milioni di dollari: solo per raggiungere il
pareggio, il film dovrà guadagnare una cifra considerevole. Con la
riapertura delle sale, sono stati varati tutta una serie di
protocolli sanitari che includo anche la disponibilità limitata dei
posti. Molte sale limiteranno la loro capienza del 30% circa, cosa
che ovviamente avrà un impatto sugli incassi.
La Warner Bros. sta cercando di
recuperare i soldi che andranno perso attraverso le vendite dei
biglietti: ai proprietari dei cinema, purtroppo, non resta altra
scelta che accettare queste condizioni. Gli esercenti, purtroppo,
si trovano in una posizione tutt’altro che facile dopo il lockdown
e non possono far leva su nulla per cercare di negoziare un accordo
più equo per i cinema.
Tuttavia, sarà interessante vedere
quanto questa scelta aiuterà la WB a lungo termine. Inoltre, resta
da capire quante persone si sentiranno davvero al sicuro tornando
al cinema, poiché la pandemia rimane ancora oggi una questione
molto seria.
Laurence Fishburne ha confermato che non gli è
stato chiesto di tornare nell’attesissimo Matrix
4. Nella trilogia originale, l’attore ha interpretato
il ruolo di Morpheus, mentore del Neo interpretato da
Keanu Reeves e leader enigmatico della
resistenza. Il personaggio, anche grazie alla performance di
Fishburne, è diventato una vera e propria icona della pop culture:
lo stesso Morpheus è, insieme a Neo, uno dei personaggi più amati
della saga.
In Matrix
Revolutions, il capitolo finale della trilogia originale,
abbiamo visto Morpheus festeggiare dopo che le macchine si sono
ritirate dal loro attacco a Sion. Quando è stato annunciato il cast
di Matrix
4, l’assenza di Fishburne è subito balzata all’attenzione:
considerata l’importanza del personaggio nella trilogia originale e
visto il ritorno nel nuovo capitolo sia di Reeves che di
Carrie-Ann Moss, l’assenza di Morpheus nel quarto film
della saga ha subito messo in allarme il fandom: cosa è successo al
personaggio? È stato Fishburne a non voler tornare?
Adesso, in una recente intervista
con il New York Magazine (via
The Wrap), è stato lo stesso Laurence Fishburne a chiarire in merito alla
sua assenza in Matrix
4, dichiarando che non gli è mai stato chiesto di
prendere parte al film che sarà diretto da Lana Wachowski: “Non
sono stato invitato”, ha dichiarato l’attore. “Forse la
cosa mi permetterà di scrivere un’altra commedia teatrale. Auguro
loro ogni bene. Spero sia fantastico.”
Come verrà spiegata l’assenza di
Morpheus in Matrix 4?
La conferma che Fishburne non farà
parte del cast del nuovo Matrix pone alcune domande piuttosto interessanti.
Secondo una recente teoria, il personaggio di Morpheus sarebbe
stato ucciso in “The Matrix Online”, un gioco di ruolo che dovrebbe
far parte del canone ufficiale del franchise. Fin dal suo incipit,
il gioco è stato progettato come un mezzo per continuare la storia
di Matrix dopo la conclusione della trilogia originale. Ad oggi non
sappiamo se Matrix
4 sarà collegato o meno alla storia dell’MMORPG:
tuttavia, l’assenza di Morpheus potrebbe servire come indicatore
del fatto che la trama di “The Matrix Online” potrebbe
effettivamente essere canonica.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile
2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
Il laboratorio su Exegol di
Palpatine in
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è stato creato
da antichi alieni e, probabilmente, la sua realizzazione è
anteriore allo stesso Impero Sith. La galassia credeva che
l’Imperatore Palpatine fosse stato ucciso nel corso della Battaglia
di Endor alla fine de
Il Ritorno dello Jedi, ma ne L’Ascesa di Skywalker hanno scoperto di essersi
sbagliati.
Darth Sidious aveva in qualche modo
sconfitto la morte, il suo spirito viveva all’interno di un
corpo/clone sull’antico pianeta deserto Exegol,
nascosto nelle profondità delle Regioni Ignote. Exegol è un pianeta
di cui la mitologia di Star
Wars sta a poco a poco rivelando la storia. Secondo il
romanzo basato su
Episodio IX, un tempo Exegol era un tempio fertile che è
stato poi rovinato dai Sith.
Adesso, grazie alla pubblicazione
“Dark Legends” di George Mann, che raccoglie tutta una serie di
affascinanti leggende riguardanti la galassia, sono emersi
ulteriori dettagli sul pianeta in cui Palpatine si
è nascosto per tutto questo tempo. Nello specifico, è una storia
presenta all’interno della raccolta, e intitolata “A Life
Immortal”, a descrivere il pianeta e i suoi laboratori segreti in
maniera piuttosto accurata.
“A Life Immortal” è la storia di uno
dei primi Sith, conosciuto come Darth Noctyss, un
temibile Signore che ha cercato di conquistare la galassia, ma
consumato dalla sua ossessione nei confronti dell’idea di vita
eterna. A lungo Darth Noctyss ha cercato il segreto
dell’immortalità, fino a quando le sue ricerche non lo hanno
condotto su Exegol. Nel libro si legge: “Exegol è un luogo
degradato. La sua atmosfera è carica di violente tempeste
elettriche e la sua superficie è devastata dagli scavi effettuati
dai Sith. Nelle profondità del pianeta, tuttavia, Noctyss ha
trovato prove del crollo di una cittadella con imponenti statue da
tempo deserta… o almeno, così pensava.”
La genesi del laboratorio di
Palpatine su Exegol in Star Wars IX
Palpatine si insediò nella stessa
struttura millenni dopo: nel libro viene specificato che non sono
stati i Sith a costruire quel luogo, ma soltanto che lo hanno
scoperto. Ne fecero un nuovo luogo in cui poter agire nell’ombra,
costruendo monumenti ai più grandi Signori dei Sith, ma non furono
loro i primi a costruirlo.
Sembra che il complesso laboratorio
sepolto nelle profondità di Exegol sia stato costruito da un antico
Sith, vale a dire Darth Sanguis, il primo Signore
dei Sith a viaggiare su Exegol per sconfiggere la morte. Sanguis ha
imparato un rituale sinistro che gli avrebbe garantito
l’immortalità, ma che al tempo stesso è stato trasformato in una
creatura contorta, simile a Gollum.
Ignaro dei rischi, Darth Noctyss
ripeté i rituali di Darth Sanguis e prese il suo posto come Gollum
su Exegol. In base a quanto spiegato nel romanzo, è possibile che i
cloni di Snoke ad opera di Palpatine fossero basati su vecchi
esperimenti che ha scoperto quando ha scoperto da solo Exegol.
Lucasfilm e il
regista J.J.
Abrams uniscono ancora una volta le forze per
condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia
lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran,
con Ian McDiarmid e Billy
Dee Williams.
Arriva il 19 agosto al cinema Onward – Oltre la
Magia, la nuova magica storia Disney Pixar. In occasione
della presentazione del film a Roma, abbiamo incontrato i
doppiatori italiani Sabrina Ferilli, Raul Cremona, Favij,
Fabio Volo e David Parenzo.
Diretto da Dan Scanlon e prodotto da
Kori Rae, la squadra creativa che ha realizzato Monsters
University, Onward – Oltre la Magia
include tra le voci italiane Sabrina Ferilli (Laurel Lightfoot),
Fabio Volo (Wilden Lightfoot), Favij (spiritello), Raul Cremona
(apprendista stregone) e David Parenzo (cameriere).
Quando due fratelli elfi
adolescenti, Ian e Barley Lightfoot, hanno l’inaspettata
opportunità di trascorrere un giorno in più con il loro defunto
padre, si imbarcano in una straordinaria avventura a bordo
dell’epico furgone di Barley, Ginevra. Come ogni impresa che si
rispetti, la loro avventura è ricca di incantesimi magici, mappe
misteriose, ostacoli insormontabili e scoperte incredibili. Ma
quando la coraggiosa mamma dei ragazzi, Laurel, si accorge che i
suoi figli sono scomparsi, si allea con la Manticora, una ex
guerriera in parte leone, in parte pipistrello e in parte
scorpione, e inizia a cercarli. Nonostante le pericolose
maledizioni, questo singolo magico giorno potrebbe significare
molto più di quanto avessero mai immaginato.
Come sappiamo, Jurassic
World: Dominion è stato uno dei primissimi blockbuster
di Hollywood a tornare in produzione dopo il lungo stop causato dal
lockdown in seguito all’emergenza Coronavirus. Naturalmente, per
farlo, la Universal Pictures ha dovuto implementare sul set tutta
una serie di rigidi protocolli sanitari per permettere ai
membri coinvolti nella realizzazione del film di poter lavorare in
sicurezza.
Adesso, stando a quanto riportato
dal
New York Times, per garantire la sicurezza necessaria allo
svolgimento delle riprese del sesto attesissimo capitolo della
celebre saga dedicata ai dinosauri, la major ha speso ben 9 milioni
di dollari: secondo quanto apprendiamo dalla fonte, parte del
budget è stato impiegato per affittare un intero hotel per la
durata di ben 20 settimane e anche per acquistare 18.000
tamponi.
La troupe del film, composta da
oltre 750 persone, è stata divisa in due gruppi: chi è parte
“essenziale” delle riprese e del lavoro sul set viene sottoposto al
test per il Covid-19 almeno tre volte a settimana. Inoltre, sono
stati installati e messi a disposizione di cast e troupe oltre 150
disinfettanti per le mani. Ancora, i set vengono sanificati ogni
giorno con una sorta di nebbia antivirale.
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Le riprese di Matrix
4 sono state ufficialmente ripristinate ormai da
qualche settimana agli studi Babelsberg di Berlino. Adesso, in una
recente intervista con l’Associated Press in
occasione della promozione del film Bill & Ted Face the
Music,
Keanu Reeves ha aggiornato sulla produzione del
film e sul ritorno sul set dopo il lungo lockdown dovuto al
Coronavirus.
“È incredibile. È un onore poter
essere tornati al lavoro”, ha spiegato Reeves parlando della
produzione del nuovo capitolo della saga fantascientifica.
“Sono a Berlino, come potete sentire dalle sirene in
sottofondo. Sapete, sono in corso dei protocolli molto ragionati ed
efficaci. Il ritmo delle riprese non ha subito un particolare
impatto o è stato interrotto.”
“Sapete, penso che tutte le
persone coinvolte amino questo progetto”, ha continuato a
spiegare l’attore. “Se mai dovesse capitarvi una situazione
dove sarebbe necessario capire come trovare una soluzione, sappiate
che le persone che lavorano nello show business sono le migliori.
Sappiamo come far sì che le cose vengano fatte. Siamo pieni di
inventiva e reagiamo prontamente alle difficoltà. Siamo una
squadra. Quel modo di lavorare come ai vecchi tempi, del tipo:
‘Mettiamo insieme uno spettacolo! Abbiamo gli oggetti di scena,
abbiamo delle cose, facciamo partire la baracca!” è senza dubbio
più vivo che mai sul set del nuovo Matrix.”
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile
2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
Probabilmente non ci sarebbe mai
stato alcun MCU senza Tony Stark, ossia
Iron Man. È
stato il primo eroe a debuttare nel franchise, e la performance di
Robert Downey Jr. ha trasformato l’oscuro personaggio in una
vera e propria icona. Il primo Iron Man ha dimostrato che un universo cinematografico
condiviso basato sui personaggi dei fumetti Marvel avrebbe potrebbe funzionare.
Dall’inizio fino alla sua morte in Avengers:
Endgame,Iron Man è stato una
parte centrale del MCU. È stato un viaggio incredibile
e l’arco narrativo del personaggio, rimasto costantemente popolare,
è stato davvero affascinante. Sebbene il suo viaggio nel MCU sia terminato, è comunque
elettrizzante fare un passo indietro e vedere fin dove è arrivato
Tony Stark.
Dongiovanni
All’inizio, Tony è stato
presentato come il tipico playboy ricco che frequentava una ragazza
diversa ogni sera. Ciò si è legato con la natura arrogante del
personaggio, ma ripensando a quei primi film, forse la cosa è
risultata un tantino scomoda.
Così, il MCU ha saggiamente scelto di
allontanare Tony dal percorso di donnaiolo prima della fine della
Fase 1. Quel tipo di personaggio risulterebbero molto meno
simpatico oggi come oggi. Inoltre, la sua relazione con Pepper ha
salvato Tony dall’apparire come un’idiota
raccapricciante.
I suoi genitori
I genitori hanno svolto un
ruolo significativo nel percorso di molti degli eroi del MCU. La cosa è apparsa ancora più
importante in relazione al personaggio di Tony Stark. Il padre di
Tony incombe sul personaggio in molti dei film dell’universo
condiviso e il suo rapporto con il figlio è sempre stato
difficile.
Più tardi i fan faranno la
conoscenza di sua madre, a cui Tony sembra essere stato molto più
vicino: il dolore per la verità sulla morte dei suoi genitori ha
portato Tony ad intraprendere un sentiero oscuro. Uno dei momenti
più significativi arriva quando Tony torna nel passato e incontra
suo padre. La conversazione tra i due chiude la loro relazione e
alla fine convince Tony a compiere l’ultimo sacrificio.
La sua colpa
Il senso di colpa ha
giocato un ruolo fondamentale nel viaggio di Tony Stark come eroe.
Quando scopre che le armi che ha fabbricato vengono usate per
ferire persone innocenti, la cosa lo spinge a diventare una persona
migliore.
Tuttavia, presto l’arroganza di
Tony diventa ancora una volta la parte dominante della sua
personalità e lo stesso iniziare a vedere Iron Man come il più
grande protettore del mondo. Dopo Avengers:
Age of Ultron, Tony è ancora una volta sopraffatto dal
senso di colpa per il danno che i Vendicatori hanno causato. La sua
angoscia per la morte di Peter Parker lo spinge ad unirsi di nuovo
ai suoi compagnia e a salvare ancora una volta la situazione.
L’incoscienza
Una delle cose che rendono
Tony un eroe così amato è certamente la sua impavidità. Tuttavia,
questa qualità può anche essere vista come una delle sue peggiori
qualità, perché in più di un’occasione lo ha messo nei guai. Tony
non è una persona a cui piace pianificare con anticipo, cosa che
spesso ha portato al disastro.
Rimane forte e molto concentrato,
ma col tempo Tony imparerà a domare il suo carattere. È il più
grande sostenitore della supervisione degli Avengers e quando viene
fuori l’idea del viaggio nel tempo, Tony è riluttante a tornare
alla vita da eroe ora che ha una famiglia.
La relazione con Cap
Nell’intera Saga
dell’Infinito, è chiaro che Iron Man e Captain America sono i due
eroi centrali della storia. Il rapporto tra questi due è stato uno
degli elementi più affascinanti del franchise.
Quando si
incontrano per la prima volta, non passa molto tempo prima che si
ritrovino a doversi scontare. Alla fine scoprono il rispetto l’uno
per l’altro prima di scontrarsi nuovamente in Captain
America: Civil War. La loro riappacificazione rende
Avengers:
Endgame ancora più emozionante.
La sua armatura
In Iron Man, Tony Stark costruisce la prima
armatura in una grotta, che usa per sfuggire alla prigionia. Mentre
il suo viaggio prosegue, il nostro eroe continua ad aggiornare la
sua armatura ogni volta per affrontare le nuove minacce che si
presentano.
È interessante notare che questo
diventerà una specie di ossessione per lui. Tony vede queste tute
come l’unica protezione contro il grande nemico che sente che sta
arrivando e perciò le potenzia e le evolve continuamente, per
assicurarsi che sia pronto a tutto.
Il reattore ad arco
Anche il reattore ad arco
al centro del petto di Tony è stato un aspetto significativo del
suo personaggio. È stato inserito per la prima volta come un modo
per impedire alle schegge di rimanere fuori dal suo cuore, ma lo
usa anche per alimentare le sue armature.
Con una mossa alquanto bizzarra,
Iron Man 3 suggerisce che il reattore ad arco non era
davvero necessario per il cuore di Tony poiché lo stesso ha
semplicemente rimosso la scheggia. Il reattore ha in realtà lo
scopo di avvicinare lo spettatore ancora di più al viaggio
dell’eroe, ma sembra che in realtà rubi al personaggio qualcosa di
importante.
Una minaccia molto più grande
Nonostante il suo ego e il
suo comportamento sgargiante, Tony Stark era un eroe molto più
radicato in confronto agli altri Vendicatori. Quindi, quando si
trova a proteggere New York da un’invasione aliena, l’evento lo
cambia. Viene esposto ad un universo molto più grande e questo lo
spaventa
Partendo da
The Avengers, il percorso di Tony nel MCU è tutto incentrato sulla sua
preparazione per ciò che sta arrivando. A volte questo ha portato
ad alcuni errori piuttosto grossi, ma alla fine Tony aveva ragione
perché Thanos si è rivelato la minaccia che stava aspettando da
tutta una vita.
Tony e Pepper
Tony Stark non sarebbe
quello che è senza Pepper Potts. Ci viene presentata come la sua
segretaria, ma gestisce praticamente tutta la vita del “miliardario
playboy filantropo”. Quando la loro relazione si concretizza in una
vera storia d’amore, appare chiaro che Pepper è ciò di cui Tony
aveva bisogno fin dall’inizio.
Guida la sua evoluzione in tutto il
MCU e lo rende una persona
migliore. Pepper è la sua bussola morale e se non fosse per la
famiglia che hanno costruito insieme, Tony poteva non essere
destinato a diventare l’eroe che compie l’ultimo sacrificio per
salvare la situazione.
Essere un eroe
Una volta che Tony ha capito la sua
responsabilità nei confronti del mondo, ha sempre cercato di fare
la cosa giusta e di salvare quante più vite possibile. Tuttavia, a
volte la sua ricerca di essere “l’eroe più grande di tutti” lo ha
spinto a diventare… una minaccia. Ha creato molti dei suoi stessi
nemici e ha anche cercato di uccidere Bucky.
La sua morte in Avengers:
Endgame ha dimostrato che, nonostante tutti i suoi
errori, Tony è ancora l’eroe di cui abbiamo bisogno. Era colui che
era disposto a dare la sua vita per salvare l’universo, adempiendo
la missione che stava cercando di portare a termine da così tanto
tempo.
A sorpresa arriva il primo trailer
di Me contro Te: Il mistero della scuola incantata
il sequel del film di enorme successo Me contro Te – Il
film: La vendetta del Signor S con protagonisti i youtuber
Sofia Scalia e Luigi Calagna.
Jamie Foxx ha spiegato i motivi che lo hanno
spinto ad accettare di recitare nel reboot di
Spawn, il film che sarà diretto da Todd
McFarlane, creatore del personaggio dei fumetti creato nel
1992 e protagonista di una delle più longeve serie della casa
editrice Image Comics.
Era da tempo che Todd
McFarlane voleva realizzare un film vietato ai minori su
Spawn, soprattutto dopo il fallimentare live action del 1997. Dopo
anni di speculazione, nel 2018 è stato annunciato che sarebbe stato
il premio Oscar Jamie Foxx ad interpretare il killer
professionista Al Simmons. Successivamente, venne annunciato che
Jason
Blum della Blumhouse avrebbe prodotto il film, e che
McFarlane, oltre a curare la regia, si sarebbe occupato anche della
sceneggiatura.
Adesso, in una recente intervista
con
Yahoo in occasione della promozione del film
Project Power, Foxx ha spiegato i motivi che lo hanno
spinto ad accettare il ruolo di Spawn/Al Simmons, tirando in ballo
anche il successo di Black
Panther: “Ho sorpreso Todd McFarlane”, ha
spiegato Foxx. “Gli ho detto: ‘Fratello, so che un giorno
realizzerai questo film, e spero che mi terrai a mente.’ Ciò che
Black Panther ha fatto è stato renderci consapevoli che film del
genere sono necessari, e che è arrivato il momento. E poi Spawn è
un personaggio veramente interessante. Molte teste verranno messe
insieme per portare al pubblico qualcosa di speciale. Fate
attenzione!”
Il nuovo film dedicato
a Spawn avrà come protagonista il premio
Oscar Jamie
Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo. Del cast
dovrebbe far parte anche Jeremy
Renner nei panni di Twitch
Williams. Greg Nicotero, truccatore
di The Walking
Dead, si occuperà del trucco e degli effetti
speciali. Il film sarà prodotto da Jason
Blum e dalla sua Blumhouse Productions.
Questo fine settimana, Ben Affleck ha
festeggiato il suo compleanno. Per celebrare l’avvenimento,
Zack
Snyder, regista di
Batman v Superman: Dawn of Justice, ha condiviso online –
via Vero – un nuovo scatto
dell’attore nei panni del Crociato di Gotham. Lo scatto ci mostra
l’eroe al fianco della Batmobile in tutta la sua gloria: si tratta
quasi sicuramente di un’immagine che è stata scattata ai tempi in
cui venne ufficialmente annunciato il casting dell’attore.
Sfortunatamente, il destino di
Affleck nei panni dell’Uomo Pipistrello non sarebbe stato
particolarmente fortunato, dal momento che dopo la travagliatissima
produzione di Justice
League e anche a causa di alcuni problemi
personali, l’attore avrebbe deciso di rinunciare allo stand-alone
dedicato all’Uomo Pipistrello che avrebbe dovuto scrivere, dirigere
e interpretare, e che sarebbe poi diventato il film The
Batman che arriverà nelle sale il prossimo anno.
Sempre in relazione al gruppo di
supereroi al centro di Justice
League, Zack
Snyder ha anche condiviso un nuovo scatto che anticipa
il panel dedicato alla Snyder Cut che si terrà in occasione del
prossimo DC FanDome il 22 agosto, condividendo
un’intrigante inquadratura di Villa Wayne prima che diventasse la
Sala della Giustizia. L’immagine non anticipa molto su cosa
dovremmo effettivamente aspettarci dalla versione del cinecomic di
Snyder, ma al tempo stesso potrebbe aver confermato che in qualche
modo torneremo a casa di Batman.
Alla fine
della lotta contro Steppenwolf, Bruce Banner/Batman (Ben Affleck) e Diana Prince/Wonder Woman (Gal Gadot) cercano di dare ufficialmente
corpo alla Justice League, cercando di stabilire una
base. Dopo anni di abbandono, Bruce decise di aprire Villa Wayne e
di farne il loro quartier generale, trasformandola ufficialmente
nella versione della Sala di Giustizia del DCEU. In base al post
condiviso da Snyder, i fan potrebbero vedere qualcosa in relazione
a Villa Wayne nella
Snyder Cut.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
George Miller,
regista di Mad Max: Fury Road, pensa che sia possibile
che Furiosa
sia diventata un tiranno dopo gli eventi narrati nel film. Uscito
nel 2015, Fury Road è diventato in pochissimo tempo uno dei film
più apprezzati dell’ultimo decennio. Gran parte del successo del
film deriva anche dall’incredibile personaggio di Furiosa,
che presto avrà un suo
spin-off al quale però non parteciperà Charlize Theron.
Indubbiamente, Furiosa
è uno dei personaggi più belli che Theron abbia mai interpretato, e
anche uno dei più importanti, come rivelato di recente dalla stessa
attrice. Nei giorni scorsi George Miller ha
partecipato al panel di Josh Horowitz dedicato ai cinque anni
dall’uscita di Fury Road, in occasione della versione online del
New York Comic Con. Il regista ha svelato alcuni
aneddoti sul film, parlando della possibilità che, alla fine,
Furiosa si
sarebbe trasformata nella stessa cosa contro cui ha combattuto in
maniera così diligente durante tutto il suo arco narrativo.
“Ci ho pensato spesso. Ci sono
due possibili strade da percorrere”, ha spiegato il regista.
“Una è puramente utopica, e non è neanche una storia
interessante… davvero. In qualche modo ho immaginato che avrebbe
rilasciato l’acqua”. La seconda ipotesi, invece, si basa sulle
teorie dei miti e degli eroi dell’autore Joseph Cambell:
“Campbell sostiene che, di solito, l’eroe di oggi diventa il
tiranno di domani. L’eroe è l’agente del cambiamento.
Sostanzialmente, rinuncia all’interesse personale per un bene
comune. Secondo Campbell, l’eroe si innamora troppo di ciò che ha
costruito o salvato. E diventa un fortino. Diventa l’ortodossia.
Sviluppa il dogma, e sostanzialmente si ritrova a proteggerlo. È
ciò che succede abitualmente.”
Furiosa
è diventata un tiranno dopo la fine di Mad Max: Fury Road?
George Miller
crede che Furiosasia
un personaggio troppo intelligente per passare al lato oscuro.
Nelle sue osservazioni il regista sottolinea i modi in cui le
storie tendono a favorire il dramma e il conflitto, in particolare
nel mondo della televisione e del cinema; probabilmente, non
sarebbe eccitante per il pubblico assistere a scene incentrate su
una Furiosa
che gestisce in maniera adeguata le sue responsabilità di
leadership. D’altra parte, in base a ciò che viene rappresentato in
Mad Max: Fury Road, potrebbe sembrare un
tradimento vedere la protagonista del film soccombere ai suoi
peggiori impulsi.
In Fury Road il personaggio di Furiosa
è concentrato esclusivamente sulla ricerca della redenzione per la
sua precedente affiliazione con Immortan Joe. La svolta che Miller
immagina per Furiosa
si sarebbe probabilmente scontrata con l’opposizione dei fan.
Da quando Robert Pattinson è stato annunciato come
nuovo interprete di Bruce Wayne nell’attesissimo The
Batman di Matt
Reeves (l’attore raccoglierà l’eredità di Ben Affleck, ultima incarnazione
cinematografica dell’eroe), i fan si sono sempre chiesti in che
modo il cinecomic avrebbe gestito una versione così giovane
dell’iconico vigilante.
In seguito, è stato rivelato che
The
Batman avrebbe esplorato il secondo anno
dell’eroe nei panni del Cavaliere Oscuro. Adesso, il
co-sceneggiatore del film ha posto nuovamente l’attenzione
sull’argomento, rivelando nuovi dettagli sul modo in cui la storia
del film di Reeves si legherà alla figura di un Batman molto più
giovane rispetto alle precedenti iterazioni.
In una recente intervista con
Den of Geek, il co-sceneggiatore di The
Batman, Mattson Tomlin, ha parlato della storia del
film, rivelando che è “difficile parlarne, perché vuoi che
siano le immagini a parlare al posto tuo”. Lo
sceneggiatore ha comunque sviscerato alcuni interessanti dettagli,
parlando dello stato del Bruce Wayne di Robert Pattinson, rivelando che si tratterà
dei “suoi primi giorni in qualità di vigilante” e che
“sarà una versione più giovane rispetto a quelle che abbiamo
visto in passato.”
Come The Batman esplorerà il lato
“umano” di Bruce Wayne
Il co-sceneggiatore del film ha poi
aggiunto che per Matt
Reeves“tutto parte dall’emozione, e che non
è mai soltanto qualcosa legato all’azione”. Tomlin ha poi
aggiunto che si è sempre trattato di catturare l’anima del
personaggio, sottolineando in che modo Batman verrà esaminato nel
film in qualità di persona e non soltanto di eroe: “Penso che il film guarderà davvero Batman come qualcuno che ha
affrontato i suoi traumi. Tutte le sue azioni sono una diretta
conseguenza di ciò che ha dovuto superare, perché si è sempre
rifiutato di fuggire dal suo passato. Questo film poggia su questi
elementi in un modo molto divertente e oserei dire anche
sorprendente.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.