Dalle profondità
più estreme ai luoghi più freddi della Terra. Bear Grylls ci
accompagna alla scoperta dei luoghi più impervi e ostili presenti
in natura.
Bear
Grills: la legge del più forte è una serie in 6 episodi,
in onda su National Geographic (Sky, 403) dal 28 aprilela domenica alle 20.55 che ci porterà nei luoghi più estremi
del nostro pianeta mostrandoci gli straordinari modi in cui gli
animali si sono adattati alle avversità per sopravvivere.
Il nostro pianeta
è cambiato più negli ultimi 40 anni che in qualsiasi altro periodo
della sua storia. Gli animali che popolano gli ambienti più ostili
della Terra si sono dovuti adattare ai cambiamenti in un vero e
proprio battito di ciglia in termini evolutivi. La loro sfida è una
sola: adattarsi o morire.
Sono state diffuse nuove immagini
ufficiali da Il Re
Leone, il nuovo film Disney che ripropone in
animazione computerizzata il classico d’animazione del 1994.
Il progetto rientra nel programma
della Casa di Topolino di rifare in live action tutti i suoi
classici d’animazione, ma mentre con film come La Bella e
la Bestia o Cenerentola, non si sono
avuti questi problemi di concetto, con un film in cui tutti i
protagonisti sono degli animali, resta da capire dove si trova la
ripresa dal vero (live action, appunto) e dove sia invece
l’animazione.
Ecco di seguito le immagini:
1 di 6
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, il film è stato
realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata
utilizzare per portare alla luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast de Il Re
Leone figurano Donald Glover,
nel ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy Eichner
doppieranno
Pumba e Timon. Nel cast
anche John Kani, visto in Civil War, che darà
voce a Rafiki e Alfre
Woodard, che
sarà Sarabi. Chiwetel
Ejiofor sarà Scar.
Josh Brolin è al
cinema con Avengers: Endgame. L’attore, già
protagonista del bellissimo Infinity War nei panni
di Thanos, torna in questo film che fronteggiare i
Vendicatori, decisi, appunto, a vendicarsi di ciò che lui ha
compiuto nel capitolo precedente del Marvel Cinematic
Universe.
Parlando con Variety durante
la premiere di Hollywood di Endgame, è stato chiesto a Brolin per
quanti film ha firmato con Marvel, visto che lo studio è noto per i
suoi contratti multi-film con i protagonisti dei suoi franchise.
L’attore prima ha risposto in maniera scherzosa e poi ha spiegato
che la Marvel gli ha fatto firmare per i suoi film, contratto per
contratto, senza un accordo multi film, ma andando da lui ogni
volta con un nuovo contratto, di film in film:
“10. Per i prossimi 10 anni, ne
faccio uno ogni anno, a proposito, Kevin Feige hai sentito? No, sono a contratto per
un film per volta, quindi vedremo cosa succede dopo questo
film – ha rivelato, per poi aggiungere – È un personaggio
che si è dimostrato interessante e nessuno pensava che si potesse
simpatizzare per lui. Si è trasformato in un personaggio
multidimensionale e nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe
accaduto”, ha spiegato.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Con Avengers: Endgame al cinema, è
normale che molti fan del MCU dell’ultima ora vadano ad
informarsi in rete di chi siano i protagonisti principali del film:
Thanos, Iron Man, Captain America sono dei trend topic
del motore di ricerca, in questo momento.
Ma cosa accade se si cerca
Thanos su Google? La schermata che vi apparirà è
questa, più o meno:
Niente di nuovo, se non fosse per
quel guantino disegnato in alto, una riproduzione in piccolo del
Guanto dell’Infinito. Provate a cliccarci sopra e… divertitevi!
L’easter egg di Google, oltre a
essere una simpatica strizzata d’occhio al film evento dell’anno, è
anche una precisa indicazione di quanto sia importante da un punto
di vista della cultura popolare il film dei Marvel Studios.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
È stato diffuso il nuovo trailer
italiano di Men In Black:
International, il quarto capitolo del franchise degli
uomini in nero con Chris Hemsworth e Tess
Thompson nei panni dei protagonisti.
Men In Black:
International, annunciato lo scorso anno, vedrà
tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e
proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e
aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che
si sono incontrati per la prima volta sul set di Thor: Ragnarok, in cui interpretavano
il protagonista Thor e la new entry
del MCUValchiria, stanno adesso affollando i social
network con foto e video dal backstage del film che li vede di
nuovo in coppia.
Tessa e
Chris rimpiazzeranno Will
Smithe Tommy Lee
Jones come protagonisti della storia, mentre nel film
tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O.
Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il
franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e
non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.
“Gli Uomini in Nero hanno
sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa
nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi:
una talpa nell’organizzazione Men in Black.
“
Tempo fa, durante un Q&A con i
fan, i registi avevano scherzato sul loro possibile addio al mondo
dei cinecomic spiegando che l’unico modo per farli tornare nel
business sarebbe stato affidargli un film su Secret
Wars, basato sulla trama di uno dei fumetti più amati dai
lettori. Tuttavia le ultime parole riportate da Game Radar sembrano
suggerire che non ci sia l’intenzione di tornare dietro la macchina
da presa per i Marvel Studios:
“È il nostro Endgame, almeno per
ora“, ha spiegato Anthony. “Adesso non abbiamo nessun
piano per realizzare altri film Marvel, ma sicuramente potrebbe
arrivare in futuro la possibilità. D’altronde il rapporto di lavoro
che ci lega allo studio è meraviglioso e ci lega la grande passione
per quello che stanno facendo“.
“Penso che ci prenderemo una
pausa” ha raccontato Joe al recente CinemaCon, “Adoriamo
la Marvel, Kevin Feige, Lou DeEsposito, Victoria Alonso e
Trin Tranh, che ha prodotto gli ultimi due nostri film. Questa è
davvero come una famiglia per noi, ma abbiamo girato quattro film
in sei anni e mezzo, e abbiamo bisogno di un po’ di
vacanza“.
“Amiamo la Marvel, abbiamo
vissuto insieme un’esperienza incredibile. È per questo che abbiamo
realizzato quattro film in sei anni con loro. Sono come una
famiglia per noi. E penso che facciano un ottimo lavoro nel
separare “chiesa e stato”, dove noi siamo concentrati sui nostri
progetti e qualcun altro su altri. Lavoreremmo con loro in
qualsiasi modo perché riteniamo sia importante, così come nella
vita quotidiana, avere al proprio fianco persone di qualità…in
questo senso i Marvel Studios sono il massimo“.
Dunque è un addio al franchise, o un
arrivederci? Rivedremo i Russo firmare un altro cinecomic delle
prossime Fasi del MCU?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo
lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per
annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
AVENGERS: ENDGAME
Avengers:
Endgame è arrivato finalmente nelle sale di tutto il
mondo consegnando al pubblico il capitolo conclusivo della
Infinity Saga, tra colpi di scena, emozione e
senso di nostalgia per quei personaggi che (forse) non rivedremo
mai più al cinema.
E per quanto riguarda i
cameo, i fratelli Russo sembrano essersi
sbizzarriti. Ecco di seguito quelli che vi potrebbero esservi
sfuggiti:
Ken Jeong e Yvette Nicole
Brown
Quasi tutti gli attori di
Community, la serie alla quale hanno lavorato
Anthony e Joe Russo come produttori, sono apparsi nei film Marvel Studios diretti dal duo, e
questa volta i fortunati sono Ken Jeong e
Yvette Nicole Brown.
La Brown interpreta una funzionaria
della base dell’esercito americano negli anni Settanta, dove Steve
Rogers e Tony Stark si recano per recuperare il Tesseract, mentre
Jeong è una guardia di sicurezza che sorveglia i garage dove è
parcheggiato il furgone di Scott Lang (intrappolato dentro il Regno
Quantico).
Jim Starlin e Stan Lee
L’autore di Infinity Gauntlet,
Jim Starlin, compare nella scena del gruppo di
supporto condotto da Steve Rogers per i sopravvissuti allo
schiocco, e recita anche un paio di battute.
Per quanto riguarda Stan
Lee, il suo ultimo cameo arriva durante la sequenza
ambientata negli anni ’70, e lo vediamo a bordo di una macchina in
compagnia di una bellissima giovane donna.
Joe Russo
Joe Russo, come nei
precedenti film del MCU diretti insieme a Anthony, compare in un
altro cameo recitando nella scena del gruppo di sostegno in cui
parla di un appuntamento con un uomo (il primo personaggio
dichiaratamente gay dell’universo condiviso, hanno spiegato i
registi).
Maximiliano Hernandez
Durante la riproposizione della
celebre scena dell’ascensore, Jasper Sitwell
(Maximiliano Hernandez) torna e si rifiuta di dare a Captain
America la valigetta che contiene la gemma della Mente, e quando
sembra che il piano stia fallendo, Steve si sporge verso gli agenti
dell’Hydra sotto copertura e sussurra “Hail Hydra“.
Frank Grillo
Frank Grillo aveva
spoilerato il suo ritorno in Avengers:
Endgame tempo fa, e di fatto lo vediamo nella sequenza
ambientata dopo la battaglia di New York con lo S.H.I.E.L.D. che
prendono in custodia Loki.
Ma nella parte di Rumlow c’è Jack
Rollins, con i Russo che offrono una versione molto diversa della
classica scena dell’ascensore di Captain America:
The Winter Soldier.
James D’Arcy
Torniamo agli anni Settanta, con
Howard Stark che sta per congedarsi da Tony e lo
vediamo rivolgersi al suo autista Edwin Jarvis
(James D’Arcy) sottolineando come l’uomo che ha appena lasciato gli
sembra estremamente familiare.
John Slattery
Steve Rogers e Tony Stark tornano
indietro negli anni ’70 per trovare il Tesseract ed è qui che Iron
Man incontra suo padre Howard (John Slattery),
senza rivelargli la sua vera identità, ma instaurando una toccante
conversazione sul diventare genitori. Così facendo sembra che il
risentimento di Tony contro di lui sia finalmente una cosa del
passato.
Taika Waititi
La coppia comica di Thor:
Ragnarok formata da Korg e Miek torna
in Avengers:
Endgame e scopriamo che dopo lo schiocco i due hanno
vissuto nella Nuova Asgard insieme a Thor e
Valchiria trascorrendo le loro giornate giocando a
Fortnite.
Ty Simpkins
Dopo averlo visto in Iron
Man 3, Harley Keener (Ty Simpkins)
ritorna a sorpresa in Avengers:
Endgame con un piccolo cameo durante il funerale di
Tony Stark alla fine del film.
Quell’incontro con l’eroe ha
chiaramente avuto un impatto enorme sulla sua vita ed possiamo
ipotizzare che i due siano rimasti in contatto nel corso degli
anni.
Tilda Swinton
Quando i Vendicatori tornano alla
Battaglia di New York del 2012, Hulk cerca di
rintracciare Doctor
Strange imbattendosi però nell’Antico
(visto che all’epoca Strange era soltanto un chirurgo di fama
mondiale).
Così lo stregone, interpretato da
Tilda Swinton, consapevole del destino
e degli eventi futuri, cede e consegna la gemma del tempo a Bruce
Banner.
Natalie Portman
Terminiamo questa carrellata di
volti noti con Natalie
Portman, che torna nei panni di Jane
Foster in una delle scene ambientate durante gli eventi di
Thor: The Dark
World.
L’attrice non ha battute, ma ciò non
toglie che non sia stato bello rivederla in azione (e magari nel
futuro del MCU potrebbe esserci una possibilità per Jane…).
Sulle pagine del prossimo numero di
Entertainment Weekly c’è anche l’intervista del magazine a Tom
Holland e Jon Watts, rispettivamente
protagonista e regista di Spider-Man: Far
From Home, sequel di Homecoming che
poterà fuori dai confini americani Peter Parker e i suoi compagni
di scuola per un viaggio nelle maggiori capitali europee (fra cui
anche Venezia). Al suo fianco troverà Nick Fury, Maria Hill e un
nuovo alleato, Mysterio, il
personaggio interpretato da Jake
Gyllenhaal.
“Se Tony Stark aveva funzionato
come una sorta di mentore nel precedente film, pensavamo fosse
interessante far giocare a Mysterio il ruolo dello
zio figo” ha raccontato Watts. Dunque questo sembra confermare
che non sarà l’antagonista di Peter, ma un aiuto nella lotta contro
gli Elementali.
“Se andate a rileggere ogni
intervista che ho fatto prima di questo film, quando mi chiedevano
qual era l’attore con cui avrei voluto lavorare, rispondevo sempre
Jake Gyllenhaal” confessa Holland. “E quando ho scoperto
che l’avremmo fatto davvero, ero al settimo cielo, ma anche
nervoso. Per fortuna Jake si è rivelato molto più di quanto mi
aspettassi“.
Sul tono di Far From
Home, l’ambientazione e i segreti relativi alla missione
in giro per l’Europa con un misterioso costume nero, il regista
spiega che questo sarà più una spy story che un’avventura
adolescenziale: “Abbiamo girato tantissime scene che sembravano
uscite da The Bourne Identity o da qualche emozionante pellicola
action di viaggi […] Peter è pronto per una vacanza all’inizio di
questo film, ma sembra che il mondo gli stia dicendo che deve
crescere, mentre lui vuole ancora essere un bambino e
divertirsi‘”.
Qui sotto potete dare uno sguardo alle due immagini ufficiali
diffuse da EW.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider. vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.
La produzione di Bond
25 ha annunciato in diretta streaming le prime
novità riguardo al cast e al trama del film che vedrà
Daniel Craig tornare nei panni
dell’agente 007. La diretta è stata trasmessa su Youtube dalla
tenuta giamaicana Goldeneye, che fu di Ian
Fleming, creatore del personaggio letterario.
A presiedere l’evento, il regista
Cary Fukunaga, in compagnia di alcuni membri del
cast. Il regista ha svelato alcuni elementi della
trama: “Quando il film inizierà, Bond non sarà in servizio
attivo. È qui, in Giamaica, si è ritirato e vuole godersi la vita.
In questo luogo ha trovato una sorta di casa spirituale, ed è da
qui che partirà il suo nuovo viaggio. Abbiamo delle grandi cose in
serbo per lui.“
Oltre a Craig, sono stati
confermati Ralph Fiennes nel ruolo di M,
Lea Seydoux in quello di Madeleine Swann,
Naomie Harris in quello di Moneypenny, Ben
Whishaw nei panni di Q, Rory Kinear in
quelli di Tanner e Jeffrey Wright in quelli di Felix
Leiter. Tra le new entry invece si annoverano Dali
Benssalah, Billy Magnussen, Ana De Armas, David Dencik, Lashana
Lynch e Rami Malek.
Malek, che interpreterà il villain
come volevano i primi rumors in merito al suo coinvolgimento nel
film, ha dichiarato: “Molto prestoraggiungerò la
produzione e inizierò le riprese del film, per mettere i bastoni
fra le ruote a James
Bond nel corso del suo 25esimo film. Non vedo l’ora di
incontrarvi tutti…“
Anche se non è stato annunciato il
titolo, la produttrice Barbara Broccoli ha dichiarato che le
riprese del film si svolgeranno non solo in Giamaica, ma anche in
Norvegia, a Londra e in Italia. La sceneggiatura invece è stata
firmata da Neil Purvis, Robert Wade, Scott Burns e
Phoebe Waller-Bridge, che si è unita alla squadra
sotto richiesta di Craig in persona.
Nell’anno in cui un film prodotto e
distribuito da Netflix, Roma
di Alfonso Cuaron, ha vinto ben tre prestigiosi
premi Oscar (Miglior Titolo Straniero, Miglior Regia, Miglior
Fotografia), le discussioni sul riconoscimento ad opere che non
escono in sala ma che sono destinate soltanto al piccolo schermo ha
scatenato una serie di polemiche accompagnate dalle dichiarazioni
di figure importanti della scena hollywoodiana. Come quelle di
Steven Spielberg, che di recente ha
pubblicamente contestato le dieci nomination a Roma spiegando che
un film realizzato per la tv non può concorrere agli Oscar.
La bagarre fra Spielberg
e Netflix arriva ad un nuovo punto di incontro grazie al
regista, che in un’intervista con il New York Times ha chiarito una
volta per tutte la sua opinione in merito, sottolineando come le
sue parole siano state ingigantite dai media:
“Voglio che le persone trovino
il loro intrattenimento in qualsiasi forma o modo che si adatti a
loro. Grande schermo, piccolo schermo: ciò che conta davvero per me
è una grande storia e tutti dovrebbero avere accesso a grandi
storie. Tuttavia, credo che le persone debbano avere l’opportunità
di lasciare le loro case e andare in un posto dove possono sedersi
in compagnia degli altri per avere un’esperienza condivisa,
piangere insieme, ridere insieme, avere paura insieme.
Quell’esperienza che, quando finisce, potrebbe farli sentire po’
meno estranei. Voglio vedere la sopravvivenza dei cinema. Voglio
che l’esperienza cinematografica rimanga rilevante nella nostra
cultura.“
Dunque è chiara la posizione del
regista. Le sue lamentele non erano rivolte direttamente a Netflix
e alla produzione di film destinati alla visione casalinga, quanto
invece alle varie catene di distribuzione che hanno impedito al
colosso dello streaming mondiale di mostrare nei cinema i suoi film
originali a causa dei novanta giorni esclusivi.
Decisamente un modo intelligente per
affrontare la questione e offrire un punto di vista ragionato,
oltre che sincero, da un personaggio che ha cuore le sorti della
settima arte e segue da vicino lo sviluppo di un sistema in
continua evoluzione.
Avengers: Endgame li mostrerà
ancora una volta, per l’ultima volta, schierati in battaglia, uno
accanto all’altro, per porre rimedio a ciò che è accaduto in
Infinity War.
Gli Original Six, così come li
chiamano i fan dei Marvel Studios, hanno partecipato a una
particolare attività ricreativa, una gara di MCU
pictionary, ovvero una partita al popolare gioco di società a
tema Marvel Cinematic Universe. A guidare il
gioco, Anthony e Joe Russo.
L’occasione è Avengers: EndgameS! Ecco di
seguito il video:
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo
lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per
annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Come riportato poche ore fa
dall’Hollywood Reporter, James Wan e Gary
Dauberman sono ufficialmente al lavoro sull’adattamento
del romanzo di Stephen King Le notti di Salem per
New Line Cinema. I due avevano già collaborato come regista,
sceneggiatore e produttore del franchise horror di
Conjuring, e lo stesso Dauberman si occuperà dello
script del film.
Pubblicato nel 1975, il libro
originale segue le vicende di Ben Mears, uno scrittore di successo
cresciuto nell’immaginaria cittadina di Jerusalem’s Lot che vi fa
ritorno venticinque anni dopo. Qui diventa amico dell’insegnante di
liceo Matt Burke e inizia una relazione sentimentale con Susan
Norton, una giovane laureata, mentre lavora alla stesura di un
testo dedicato alla ‘Casa Marsten’, una magione abbandonata che da
piccolo gli aveva causato terribili incubi.
Vi ricordiamo che questo non è il
primo adattamento de Le notti di Salem, portato
sul piccolo schermo grazie alla miniserie del 1979 a cui seguì la
seconda parte nel 1987. Rob Lowe è poi stato protagonista di un
altro remake più recente realizzato da TNT nel 2004.
Dauberman non è
nuovo al genere, avendo sceneggiato molti dei film dell’universo di
Conjuring, come i tre capitoli di Annabelle (di
cui ha diretto il terzo), The Nun, IT di Cary
Fukunaga e La
Lorona, ora nelle nostre sale.
L’ultimo film da regista di Wan è
Aquaman, uno dei più
grandi successi economici della stagione 2018, capace di superare
quota 1 miliardo in tutto il mondo. Già annunciato il sequel con
Jason Momoa e uno spin-off dedicato ai
Trench, le creature marine viste nel cinecomic DC, ma non è ancora
confermato il ritorno di Wan dietro la macchina da presa.
Le notti di Salem arriva al cinema,
con la produzione di James Wan
L’Academy of Motion Picture
Arts and Sciences non cambierà le regole di ammissibilità
per gli Oscar, nonostante la speculazione secondo
cui le società di streaming potrebbero subire un giro di vite sulle
loro pratiche di distribuzione quando intendono candidare i loro
film ai premi di cinema.
Durante la riunione del consiglio di
martedì si è votato per mantenere lo status quo, in cui ogni
lungometraggio può essere considerato per l’Oscar purché sia stato
programmato nei cinema almeno sette giorni, con tre proiezioni
pubbliche al giorno, a Los Angeles. I film possono raggiungere
piattaforme di distribuzione alternative come Netflix o Amazon Prime a partire dal primo
giorno di programmazione ed essere idonei.
“Sosteniamo l’esperienza in sala
come parte integrante dell’arte cinematografica, e questo ha pesato
molto sulle nostre discussioni”, ha detto il presidente
dell’Academy John Bailey in una nota. “Le nostre regole
attualmente richiedono una proiezione cinematografica e consentono
ad un’ampia selezione di film di presentarsi per la considerazione
agli Oscar”.
Bailey ha aggiunto che il consiglio
“studierà ulteriormente i profondi cambiamenti che si
verificano nel nostro settore”. Non diversamente dal
cambiamento che ha ispirato voci sul fatto che la riunione del
consiglio dirigente dell’Academy avrebbe avuto l’effetto di un
terremoto sull’establishment cinematografico.
Le piattaforme di streaming sono
sempre più affollate di cineasti di serie A alla disperata ricerca
di libertà creativa, che a loro volta vogliono distributori che
abbracciano il lavoro sperimentale. È il caso di
Roma di Alfonso Cuaron, un film
in lingua spagnola girato interamente in bianco e nero, che
quest’anno ha vinto tre Oscar, tra cui quello alla migliore regia.
Finanziato e distribuito da Netflix, il film ha ricevuto
un’esclusiva distribuzione cinematografica di tre settimane prima
che fosse disponibile sul servizio di streaming. Questa mossa non
ha placato le catene cinematografiche nazionali (AMC, Regal,
CineMark), che in genere richiedono 90 giorni di esclusività prima
che i film si trasferiscano all’home entertainment.
Dopo l’assegnazione degli Oscar di
quest’anno, IndieWire ha riferito che Steven Spielberg era preoccupato di
preservare l’atto di andare al cinema e ha segnalato che avrebbe
chiesto al consiglio (nel quale occupa un posto, nella sezione
dedicata ai registi) di rivedere il regolamento per i film che non
offrono uscite significative nelle sale.
Hollywood è rimasta in preda al
panico per le potenziali conseguenze – soprattutto considerando gli
sforzi fatti da Netflix e Amazon lo scorso anno per rafforzare i
loro team e attirare i migliori talenti degli studios. Tutto
per niente, sembrerebbe. La regola rimane invariata.
L’Academy si è occupata anche di
altri affari, durante la stessa seduta. Un cambiamento
significativo arriva nella categoria per il miglior film in lingua
straniera, premio che quest’anno è andata a Roma.
La categoria è stata rinominata, e ora sarà conosciuta come miglior
lungometraggio internazionale (best International Feature
Film).
“Abbiamo notato che il
riferimento a film stranieri (Foreign, in originale, ndr) è
obsoleto all’interno della comunità cinematografica globale”,
hanno dichiarato Larry Karaszewski e Diane Weyermann, co-presidenti
del Comitato per il film… straniero. “Riteniamo che
l’International Feature Film rappresenti meglio questa categoria e
promuova una visione positiva e inclusiva del cinema e dell’arte
del cinema come esperienza universale”.
Men In Black:
International annunciato lo scorso anno, vedrà tornare
sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e proteggono la
Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e aiutando a
integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che si sono
incontrati per la prima volta sul set di Thor:
Ragnarok, in cui interpretavano il
protagonista Thor e la new entry
del MCUValchiria,
stanno adesso affollando i social network con foto e video dal
backstage del film che li vede di nuovo in coppia.
Tessa e
Chris rimpiazzeranno Will
Smith e Tommy Lee
Jones come protagonisti della storia, mentre nel film
tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O.
Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il
franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e
non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.
“Gli Uomini in Nero hanno
sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa
nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi:
una talpa nell’organizzazione Men in Black.
“
Continuano i lavori in vista
dell’inizio delle riprese di The
Suicide Squad, film che segna il riavvio del franchise
inaugurato nel 2016 dal cinecomic di David Ayer e
ora affidato a James
Gunn. Proprio il regista ha condiviso su Instagram un
primissimo sguardo dietro le quinte del film con uno dei suoi
storyboard.
Chi segue Gunn saprà che è solito
utilizzare i social come mezzo di comunicazione preferito e
diffusione di contenuti esclusivi sui progetti a cui è legato, come
quando durante la produzione di Guardiani della Galassia
aveva regalato ai fan tantissime immagini e aneddoti. Questa
attività sui social media è un modo per creare entusiasmo e
aumentare le aspettative, sicuramente riuscito visto i
risultati.
Ancora Gunn nei giorni scorsi aveva
svelato sul suo profilo Instagram quella che dovrebbe essere la
vera ispirazione del film, ovvero la serie scritta da Ostrander,
già importante influenza del precedente Suicide
Squad di David Ayer, che
presenta la versione definitiva della moderna task force in
collaborazione con gli sceneggiatori Kim Yale, Karl Kesel, Luke
McDonnell e Tom Mandrake. È in questa run che Barbara Gordon
diventa Oracle, e in cui i membri della squadra si creano la
reputazione di supercriminali.
Per quanto riguarda The
Suicide Squad, è stato confermato il ritorno nel cast
di Viola Davis (che interpreterà di
nuovo Amanda Waller) insieme a Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo
di Rick Flag (il leader della task force), così
come Jai
Courtney sarà ancora Captain Boomerang
e Margot Robbie Harley Quinn, anche
solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità del reboot,
Variety fa sapere che Idris
Elba, contrariamente alle notizie delle ultime
settimane, non sostituirà Will
Smith per interpretare Deadshot ma che la
produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per
ora ignoto) all’attore.
Sempre sul reboot Justin Kroll di
Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili,
che Dave Bautista non parteciperà al progetto come
ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo
piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del
cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista
nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si
tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher
Smith.
Secondo quanto riferito nelle
ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà
molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il
riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da
introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali
dei fumetti a cui si ispira.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
AVENGERS: ENDGAME
Come annunciato nelle scorse
settimane durante la presentazione ufficiale di Disney+,
i Marvel Studios porteranno sulla
piattaforma streaming diverse serie dedicate a personaggi già
introdotti nel MCU, e tra queste ci sarà anche quella su
Scarlet Witch e Visione
intitolata WandaVision.
Jac Schaeffer, già
sceneggiatrice di Captain
Marvel e dello standalone di Vedova
Nera, tornerà a lavorare per Kevin Feige e co. nella duplice veste di
screenwriter e showrunner, mentre sono attesi nei rispettivi ruoli
di Wanda Maximoff e dell’androide Visione Elizabeth
Olsen e Paul Bettany. Non abbiamo altri
dettagli sul progetto, ma è del tutto ipotizzabile un ritorno in
azione dei due eroi dopo gli eventi di Avengers:
Endgame.
Proprio in relazione a Endgame e
agli esiti del capitolo conclusivo della Infinity Saga, c’è da dire
che il film, almeno a livello temporale, sembra aver compromesso la
continuità della trama e un’ambientazione successiva è altamente
improbabile. Questo perché Visione – ucciso da Thanos in Infinity War – non figura
tra i personaggi riportati in vita dai Vendicatori, al contrario di
Wanda, “resuscitata” dopo lo schiocco.
Un’idea generale però potrebbe
averla fornita la stessa Elizabeth Olsen sul red carpet di
Endgame, spiegando che la serie prenderà spunto da “molti altri
fumetti” e che sarà ambientata negli anni ’50, o almeno avrà
un’estetica anni ’50.
È evidente che un’affermazione del
genere faccia pensare subito ad un viaggio indietro nel tempo,
ipotesi contemplata da diversi capitoli del MCU, e sia Visione che
Scarlet Witch hanno avuto nei fumetti il potere dell’alterazione
della realtà finora inutilizzati al cinema. Oppure la Olsen si
riferiva semplicemente al look dello show, senza rivelare
troppo?
L’universo cinematografico dei
Marvel Studios si prepara ad allargare
ulteriormente i propri confini sbarcando sulla piattaforma streming
di Disney
+ a partire dal prossimo anno con alcuni prodotti
originali, come annunciato ieri durante il lancio del servizio.
Sul palco dell’evento è salito
Kevin Feige, spiegando come “Il MCU
post-Endgame sarà estremamente diverso e focalizzato sui legami tra
Disney+ e il nostro futuro” e
annunciando le serie dedicate a Scarlet Witch e
Visione, Falcon & Winter Soldier, Loki e
Occhio di Falco.
Sembra interessante che, finalmente,
dopo anni e anni di corse fuori dalla sala a fine film Marvel, il pubblico abbia
finalmente imparato a rimanere seduto e aspettare la scena, o le
scene, post-credits del film.
Sono oltre dieci anni, ormai, che i
Marvel Sudios regalano al pubblico un bonus, una
scena che possa raccontare loro un pezzetto di ciò che verrà dopo,
e sono oltre dieci anni che questa tradizione non rientra nelle
abitudini del pubblico.
Tuttavia, le statistiche realizzate
in merito ad Avengers: Endgame, riportano che
sarà la quasi totalità del pubblico a rimanere seduto in sala, per
aspettare la scena che potrebbe annunciare qualcosa in più del
futuro dei Marvel Studios, magari un riferimento
ai Mutanti o ai Fantastici Quattro.
Cosa avete fatto/farete voi, alla
fine del film? Rimarrete seduti, aspettando la scena post
credits?
Il film è arrivato ieri nelle sale
italiane e arriverà domani in tutto il mondo, si profila uno degli
incassi più alti dell’anno, e potrebbe addirittura ambire a salire
sul podio dei più alti incassi della storia, arrivando a scalzare
Avengers: Infinity War dal
terzo gradino del podio e insidiando potenzialmente anche il saldo
secondo posto di Titanic.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo
lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per
annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Perfetti
sconosciuti è uno di quei film che ridato vitalità al
cinema italiano, incassando cifre stellari e vendendo i diritti in
tutto il mondo.
Il tema è molto semplice ed attuale
e, in qualche modo riguarda un po’ tutti noi: chi avrebbe davvero
il coraggio di mettere il telefono sul tavolo e rivelare ogni
chiamata o messaggio in arrivo?
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Perfetti sconosciuti.
Perfetti sconosciuti film
1. Il gioco dei cellulari
doveva durare solo una scena. Secondo il regista
Paolo Genovese, il fatto di poter raccontare la
vita segreta delle persone è sempre stato un argomento che lo
affascinava, ma non riusciva a trovare un’idea originale. Eppure,
dal gioco dei cellulari sul tavolo, che inizialmente sarebbe dovuto
durate solo una scena, è nato tutto il
film, sviluppandolo attorno ad una semplice domanda: e se il
telefono diventare il protagonista assoluto del film?
2. Il film ha
un’impostazione di tipo teatrale. Questo particolare è
dovuto al fatto di essere girato all’interno di un unico ambiente,
ma senza dover portare alla memoria il teatro. Piuttosto, lo scopo
era quello di includere maggiormente gli spettatori all’interno
della storia: secondo lo stesso regista “Volevamo che lo spettatore
si sentisse come a tavola con tutti i protagonisti”.
3. Il film ha avuto
numerosi remake. Dopo il successo del film sul suolo
italiano, successivamente in molti hanno acquistato i diritti,
tanto da dare vita a tanti remake realizzati in diversi stati.
Basti pensare che in Grecia è stato realizzato Teleioi
ksenoi, in Spagna Perfectos desconocidos diretto da Alex de la
Iglesia, in Francia Le Jeu, in Sud Corea
Intimate Strangers, in Cina Kill Mobile e in
Turchia Cebimdeki Yabanci, prodotto da Ferzan Ozpetek.
Perfetti sconosciuti: spiegazione
del finale
4. Il finale del film è
negativo. Lo scopo del film non è quello di dare un senso
di rassicurazione ma, anzi, di darne un effetto negativo in cui
tutte le coppie scoppiano. Secondo
Genovese “Il far finire il film nel modo in cui finisce lo
trovo molto più amaro, ma sicramente più coinvolgere, perché
permette al pubblico di immedesimarsi di più. Il finale
tradizionalmente negativo fa sentire i problemi lontani, quello che
abbiamo girato, invece, ti rende partecipe e ti coinvolge. Ti mette
di fronte alla realtà”.
Perfetti sconosciuti trama e
cast
5. I ruoli sono stati
scritti pensando agli attori. Quando si parla di
sceneggiature, per la maggior parte i ruoli vengono scritti prima
che vengano scelti gli attori e poi, in caso, possono essere
perfezionati alle loro qualità e fisiciità. Raramente viene
realizzato un film da zero pensando prima agli attori e poi
scrivendone i personaggi e questo è quello che è successo a
Perfetti Sconosciuti. Durante la sessione di
brainstorming, prima di scrivere completamente la sceneggiatura, si
è preferito pensare chi avrebbe potuto interpretare chi, scegliendo
attori che sembravano incarnare esattamente il tipo di personaggio
che poi hanno interpretato.
6. Da una cena innocente ad
un gioco al massacro. Perfetti sconosciuti inizia con lo
start dato ad un gioco apparentemente innocente e tutto da ridere:
mettere sul tavolo il proprio cellulare, accettando di leggere
tutto ciò che arriva in entrata, sms e chat di vario genere, e di
ascoltare pubblicamente delle telefonate. Ma ciò che sembrava solo
un modo di divertirsi, diventa in breve tempo fonte di tensione e
specchio dei problemi sia dei personaggi rappresentati, sia della
società odierna. Insomma, Perfetti sconosciuti si fa portatori dei
problemi di oggi, di vite che sembrano normale e che, invece,
celano diversi segreti affidati a quelle scatole nere che hanno
stravolto il modo di vivere e di relazionarsi l’uno con
l’altro.
Perfetti sconosciuti trailer
7. Difficile non
innamorarsi del film sin dal trailer. Il trailer è una
delle parti più significative quando si deve promuovere un film. E,
dal momento che si parla di Perfetti sconosciuti, diventa difficile
non essere già interessati alla trama e alle vicende che potrebbero
nascere.
Perfetti sconosciuti frasi
8. Perfetti sconosciuti
generatore di nuove citazioni. Non sono tanti i film
recenti che sono riusciti a rimanere nella memoria collettiva con i
propri dialoghi: eppure, questo film ci è riuscito, tanto da essere
citato più volte, soprattutto in contesti simili a quelli presenti
nel film. Ecco, allora, qualche frase:
Ognuno di noi ha tre vite: una
pubblica, una privata e una segreta.
Lele: Steve Jobs.
Rocco: Ma n’era morto?
Lele: E se invece era vivo chiamava mi moglie?
Cosimo: Comunque io con le mie ex
non mi sento eh!
Lele: Te credo, te vogliono vedere tutte morto!
Questi cosi qua ci stanno
rovinando l’esistenza, ci stanno portando via il privato!
Ok allora facciamo un gioco,
mettiamo qua tutti i nostri cellulari. Per la durata della
cena…messaggi, Whatsapp, telefonate, leggiamo e ascoltiamo insieme,
tanto noi non abbiamo segreti, no?
Qua dentro ci abbiamo messo tutto!
Questo qua ormai è diventata la scatola nera della nostra
vita!
Però una cosa importante l’ho
imparata. – Cosa? – Saper disinnescare. – Cioè? – Non trasformare
ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia
debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio. Le uniche
coppie che vedo durare sono quelle dove uno dei due, non importa
chi, riesce a fare un passo indietro. E invece sta un passo
avanti.
Perfetti sconosciuti:
curiosità
9. Il film non rientra in
un genere preciso. Una volta dopo aver visto tutto il
film, ci si rende conto che, in effetti, diventa difficile poter
dare un’etichetta, cioè far rientrare il lungometraggio in un
genere specifico. In questo film, però, c’è una grande influenza di
Ettore Scola, dalla commedia drammatica, e
cioè il dramma come essenza stessa della commedia, dalla risata al
romanticismo.
10. L’idea di fare questo
film è venuta da un evento accaduto ad un amico di
Genovese. Sembra che dietro alla realizzazione di Perfetti
sconosciuti esista una storia vera. Pare, infatti, che un amico del
regista Paolo Genovese restò vittima di un incidente e che la
moglie, una volta andata in ospedale e recupato il telefono del
marito, scoprì tutti i suoi segreti.
Perfetti sconosciuti streaming
Grazie alle tante diverse piattaforme legali e digitali
disponibili in rete, è possibile vedere e/o rivedere
Perfetti sconosciuti su Rakuten tv, Tim Vision, Chili e
Infinity.
COMICON inaugura
domani, giovedì 25 aprile, alla Mostra d’Oltremare di
Napoli, la XXI edizione del festival con Gipi Magister e
protagonista di mostre ed eventi. Il primo giorno parte con I
Bastardi di Pizzofalcone Day, una giornata di appuntamenti per
l’uscita della trasposizione a fumetti delle avventure di Maurizio
de Giovanni, e si continua con gli incontri in compagnia di
Dave McKean, Patrizio Oliva, Anna Trieste, Milo
Manara per finire con l’anteprima di Pet Sematary
e una preview del documentario Stephen King: Maestro
dell’Horror, e il panel con i Manetti Bros.
che, insieme a Mario Gomboli, sveleranno le prime informazioni sul
film Diabolik. Il Magister Gipi incontrerà il pubblico
insieme a Maicol e Mirco, Giacomo Nanni, Enrico Pantani, Roberta
Scomparsa, Zuzu, protagonisti della Mostra Gipi presenta:
MNPSZ.
I Bastardi di Pizzofalcone Day
Una giornata speciale in occasione
dell’uscita del fumetto, firmato Sergio Bonelli Editore, ispirato
alle avventure di Maurizio de Giovanni, che svelerà per la prima
volta i “volti” dei protagonisti della serie.
Street Art: dalle 11:00 alle
17:00. Cinque sagome dei personaggi della serie a fumetti
appariranno in vari luoghi di Napoli.
Performance di disegno live:
dalle 11:00 alle 17:00. Allo stand di Scuola Italiana di Comix, di
COMICON, Fabiana Fiengo, co-autrice della serie a fumetti e gli
altri disegnatori (Carmelo Zagaria, Mario Schiano, Valeria Burzo,
Vincenzo Puglia) interpreteranno i personaggi della serie,
alternandosi ai disegni lungo tutta la giornata.
Presentazione: dalle 15:00
alle 16:00, Sala Italia, Teatro Mediterraneo della Mostra
d’Oltremare. Il momento ufficiale, alla presenza di tutti gli
autori e dell’attore che interpreta il commissario nella serie tv
per RaiUno. Con: Maurizio de Giovanni, Michele Masiero, Fabiana
Fiengo, Paolo Terracciano, Claudio Falco e Massimiliano Gallo.
Di pugni e di calci. I grandi colpi sportivi,
disegnabili, Sala Andrea Pazienza ore 13:00
In occasione della mostra The
Art of Pugni, un dialogo speciale tra il campione di pugilato
Patrizio Oliva, la giornalista sportiva Anna Trieste e due
fumettisti autori di graphic novel ricchi di pugni e di calci, da
“Maradona” e “Pugni” a “Una Brutta Storia”. Con: Anna Trieste,
Patrizio Oliva, Paolo Castaldi, Spugna.
Le prime anticipazioni del film
Diabolik, Auditorium, ore 14:00
Manetti bros. e il Direttore
Generale di Astorina Mario Gomboli svelano le prime anticipazioni
esclusive sul film Diabolik. Per festeggiare l’evento, i
primi cento partecipanti al panel riceveranno in omaggio la
riedizione dell’introvabile albo Diabolik: Colpo alla
Rai.
Gipi presenta: cinque talenti del nuovo fumetto
italiano, Sala Dino De Matteo, ore
15:00
I protagonisti della mostra “Gipi
presenta: MNPSZ”, cinque autori selezionati dal Magister tra i suoi
fumettisti favoriti, si confrontano sulle loro differenti visioni
del fumetto. Con: Maicol e Mirco, Giacomo Nanni, Enrico Pantani,
Roberta Scomparsa, Zuzu.
Pet Sematary e Stephen
King: Maestro dell’Horror, Auditorium ore 15:30
Pet Sematary, tra i film
più attesi dell’anno, basato sull’omonimo romanzo e best seller
internazionale di Stephen King, arriva in anteprima nazionale a
COMICON. In apertura della proiezione, una preview del documentario
Stephen King: Maestro dell’horror. Introducono: Manetti
bros. e Tito Faraci.
Epoxy. La vignetta (sexy) più copiata di
sempre, Sala Andrea Pazienza ore 16:00
Nella storia del fumetto, l’eroina
sexy Epoxy, di Paul Cuvelier, ha stabilito un record: una sua
vignetta è stata copiata decine di volte. Lo racconta lo storico
autore della scoperta Bernard Joubert, accompagnato dalla
testimonianza di Milo Manara, per ritornare sugli anni del boom del
fumetto erotico italiano ed europeo. Con: Bernard Joubert e Milo
Manara.
Worldbuilders. Immaginare mondi con: Dave
McKean, Sala Andrea Pazienza ore 18:00
Un viaggio nei mondi immaginati e
visualizzati da Dave McKean, attraverso le sue idee, le ricerche e
le tecniche utilizzate nel costruire i propri mondi immaginari.
Con: Dave McKean. Modera: Matteo Stefanelli.
Dal 24 aprile in sala,
Avengers: Endgame è un film che
farà la storia, ultimo capitolo della Infinity
Saga e resa dei conti dei Vendicatori rispetto all’operato
di Thanos. Di seguito, ecco alcune dichiarazioni di
Scarlett Johansson e
Chris Hemsworth in occasione della
premiere di Londra del film Marvel Studios diretto dai
Fratelli Russo.
[brid video=”407331″ player=”15690″ title=”Avengers Endgame il
red carpet londinese”]
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Anche se non è presente
nell’ultima
stagione di Game of Thrones, Sean
Bean rimane nei cuori di molti fan, non solo ovviamente
per aver interpretato Ned Stark. Negli ultimi anni
è diventata una vera e propria icona pop per la sua inclinazione ad
interpretare personaggi che prima o poi tireranno le cuoia.
A questo proposito è stato
interpellato da WIRED in una fantastica intervista nel quale legge
e risponde a tutte le domande più ricercate e strampalate che i fan
fanno sul suo conto. Nel video l’attore risponde a quesiti come in
quali film è morto Sean Bean? Cosa pensa Sean di
Game of Thrones? Perché Ned Stark è così
onorevole? Sean risponde a tutte queste domande e molto altro!
Officine UBU annuncia
l’arrivo nei cinema italiani a partire dal 30 maggio di
Quel Giorno d’Estate, scritto e diretto da
Mikhaël Hers e interpretato da Vincent
Lacoste, Stacy Martin, Ophelia
Kolb, Greta Scacchi e, per la prima volta sul
grande schermo, la giovanissima Isaure Multrier.
Presentato alla Mostra
Internazionale del Cinema di Venezia nella sezione
Orizzonti, il film narra con tatto e delicatezza la storia
di David, un giovane che si ritrova a occuparsi della nipotina
Amanda dopo la morte della sorella a seguito di un attentato
terroristico a Parigi. David e la piccola Amanda dovranno
affrontare un percorso di rinascita per ristabilire l’equilibrio
spezzato dall’evento che ha sconvolto le loro vite. Il film dipinge
un ritratto della gioventù parigina di oggi, questa inafferrabile
“generazione Bataclan” che è stata oggetto di numerosi dibattiti
dopo gli attentati del 13 novembre 2015.
In Quel Giorno
d’Estate Mikhaël Hers tratta, con un approccio
universale ed equilibrato, questioni essenziali sull’esistenza
umana, toccando temi come la perdita, il dolore, le relazioni
sociali, la famiglia e l’amicizia. QUEL GIORNO
D’ESTATE sarà distribuito nei cinema a partire
dal 30 maggio da Officine UBU.
David vive a Parigi, dove sbarca
il lunario con piccoli lavoretti occasionali. L’unico contatto
familiare è rappresentato dallo stretto legame con la sorella
Sandrine e la nipotina di 7 anni Amanda, cresciuta senza un padre.
Durante l’estate David incontra Lena, appena trasferitasi a Parigi,
e tra i due nasce presto un amore. Quando tutto sembra andare per
il meglio le loro vite vengono sconvolte da un attacco terroristico
nel cuore di Parigi, nel quale Sandrine perde la vita. Oltre a
dover affrontare lo shock e il dolore della perdita, David deve ora
prendersi cura della giovane nipote Amanda e trovare, insieme a
Lena, una nuova serenità per ricominciare, insieme, a
vivere.
Notorious ha
diffuso il trailer italiano di Arrivederci
Professore, il nuovo film con protagonista
Johnny Depp e in arrivo al cinema dal 20 Giugno.
Diretto da Wayne
RobertsArrivederci Professore vede
protagonisti anche Zoey Deutch, Rosemarie DeWitt, Danny Huston,
Ron Livingston. Il film è prodotto da Greg Shapiro, Braden
Aftergood, Brian Kavanaugh-Jones.
Arrivederci Professore, la trama
In Arrivederci
Professore quando Richard, professore universitario di
mezz’età, scopre di avere un cancro allo stadio terminale, decide
di rivoluzionare la sua vita e godersi a pieno il tempo che gli
rimane. La sua complicata relazione sentimentale e la sua poco
soddisfacente vita lavorativa subiscono così un cambiamento brusco
e repentino. Inaspettatamente l’avvicinarsi della sua morte aiuterà
chi gli sta vicino a ritrovare la gioia di vivere.
Ralph
Spacca Internet arriva in home video con tantissimi
contenuti extra che accompagnano i fan dietro le quinte,
all’interno dei Walt Disney Animation Studios, per esplorare come i
creators del film abbiano realizzato il coloratissimo universo di
Internet per il grande schermo (dai simpatico video coi gattini al
pericolosamente intenso gioco online Slaughter Race fino ai
personaggi oscuri che popolano il Dark Web). Gli extra rivelano
inoltre tutti gli Easter egg – riferimenti ad altri film Disney –
nascosti qua e là lungo il film mentre il regista presenta alcune
scene tagliate e rimaste finora inedite.
Il film Disney Ralph
Spacca Internet, arrivato nelle sale italiane il 1°
gennaio 2019 dopo il grandissimo successo negli Stati Uniti, ha
subito conquistato il pubblico registrando un incasso di 7
milioni di Euro e dominando il box office già nella prima
settimana di programmazione. L’attesissimo sequel del
lungometraggio animato candidato all’Oscar Ralph
Spaccatuttouscito nel 2012, porta il
protagonista a vivere innumerevoli avventure all’interno del mondo
del web.
In Ralph Spacca Internet, lasciatala sala giochi
di Litwak, location del primo film, l’avventura si sposta nel
grande, inesplorato ed elettrizzante mondo di Internet, che
potrebbe anche non resistere al tocco non proprio leggero di Ralph.
Insieme alla sua compagna di avventure Vanellope von Schweetz,
Ralph dovrà rischiare tutto viaggiando per il World Wide Web alla
ricerca di un pezzo di ricambio necessario a salvare “Sugar Rush”,
il videogioco di Vanellope. Finiti in una situazione fuori dalla
loro portata, Ralph e Vanellope dovranno fare affidamento sui
cittadini di Internet per trovare la giusta direzione.
Ralph Spacca Internet, in
streaming
Ralph Spacca
Internet è disponibile dal 24 aprile su tutte le
piattaforme digitali (iTunes, Google
Play, Chili, Rakuten
e TimVision) e in DVD
e Blu-ray nei migliori negozi fisici e online dall’8
maggio.
Diretto da Rich
Moore e Phil Johnston e
prodotto da Clark Spencer, Ralph
Spacca Internet vanta nella versione italiana un voice
cast d’eccezione. Presenti infatti le voci della cantante e
conduttrice televisiva Serena Rossi, che
torna a interpretare la principessa Anna di Frozen
– Il Regno di Ghiaccio, e dell’attrice e cantante
italiana Serena Autieri, che torna a
interpretare sua sorella, la regina Elsa.
L’attrice Nicoletta Romanoff è la
principessa Aurora de La Bella Addormentata nel
Bosco, mentre la principessa Mélusine
Ruspoli è la voce italiana di Jasmine
di Aladdin. Nel voice cast italiano
anche Fabio Rovazzi, voce di tre stormtrooper
dall’universo di Star
Wars, e il rugbista ex-capitano della Nazionale
Italiana Sergio Parisse, che dopo la sua
performance in Ralph Spaccatutto torna a dare
voce al personaggio di Street Fighter, Zangief.
Mentre al blogger informatico Salvatore
Aranzulla spetta il compito di dare vita a un pop-up
e i
creator LaSabri e Favij sono
due videogamer di nome Tiffany e Jimmy. Infine, la
cantautrice Francesca
Michielin interpreta “Il mio posto è Slaughter Race”,
versione italiana del brano “In This Place”, da lei stessa adattato
per i titoli di coda del film.
Ralph Spacca
Internet sarà disponibile dall’8 maggio in diversi
formati: in DVD, Blu-ray, in versione cofanetto insieme al primo
capitolo Ralph Spaccatutto (sia DVD che
Blu-ray), e in edizione Steelbook.
BONUS
FEATURES:
Ralph Spacca
Internet Blu-ray & Digital:
Come abbiamo spaccato Internet – Un’occhiata dietro
le quinte, all’interno dei Walt Disney Animation Studios, per
vedere meglio come i creators del film abbiano adattato per il
grande schermo una realtà quotidianamente sotto gli occhi di tutti
come quella di internet riuscendo però a raccontarla in modo
completamente inedito e sorprendente. Il team creativo del
lungometraggio rivela le fonti di ispirazione per la trama e come
abbiano sviluppato la narrazione per renderla indimenticabile anche
al cinema anche tramite lo sviluppo di personaggi come Knowsmore e
Double Dan. In questo contenuto extra si scoprirà anche quanto
tempo ci sia voluto per realizzare la scena dell’inseguimento tra
macchine nel gioco Slaughter Race e tanto altro ancora.
A caccia di Easter Egg – Un tour per andare alla
ricerca degli innumerevoli easter egg, inside joke e riferimenti
nascosti agli altri film Disney sparsi qua e là all’interno del
lungometraggio.
Le musiche di Ralph Spacca Internet– Uno
sguardo alle musiche del film alla presenza di ospiti speciali come
gli Imagine Dragons, Julia Michaels, Alan Menken, Sarah Silverman e
tantissimi altri.
Scene eliminate– Cinque scene eliminate introdotte dal
commenti dei registi Rich Moore e Phil Johnston. Le scene includono
In Internet, Opposti, Inferno Domestico, La truffa, Reclutare la
nonna.
I gatti di BuzzzTube – Molti video sono stati
realizzati dai creators di Ralph Spacca Internet appositamente per
il film con l’obiettivo di riproporre il vastissimo mondo di
internet. Ce ne sono tantissimi che hanno per protagonisti…i
gatti! Qui una meravigliosa compilation BuzzzTube piena di
divertentissimi gattini.
Video Musicali – “Zero” degli Imagine Dragons e “In
This Place” di Julia Michaels.
Ralph Spacca Internet
In esclusiva per le
piattaforme Digitali:
Piccoli piloti – A scuola
di Slaughter Race – Allacciate le cinture e accompagnate
gli artisti della Walt Disney Animation al loro corso intensivo di
guida a Slaughter Race.
Il successo del Marvel Cinematic Universe dipende
da molti fattori: la visione dei registi, la bontà delle
sceneggiature, l’impianto produttivo e, ovviamente, dal
coinvolgimento di attori perfetti per i ruoli che interpretano
sullo schermo. Tuttavia, come rivelato dalla direttrice del casting
Sarah Finn durante la premiere di Avengers:
Endgame, uno di loro non era affatto intenzionato ad
entrare nel MCU:
“Tutti i processi i casting sono
stati impegnativi a modo loro, ma probabilmente quello di
Guardiani della Galassia è
stato uno dei più complicati. James
Gunn è stato molto generoso, perché io continuavo a
insistere sul fatto che Chris
Pratt era il ragazzo giusto per la parte di Star-Lord,
ma Chris non voleva quella parte e si è rifiutato di fare un
provino […]” ha spiegato la finn sul purple carpet
domenica.
[…]Alla fine l’ho
convinto a sostenere un’audizione, James non voleva vederlo e tutto
si è trasformato in una sfida. Poi quando li ho visti insieme ero
davvero felice, ed è stato onestamente uno di quei momenti
cruciali del casting in cui capisci di aver trovato la persona che
cercavi. È lì che James si è voltato verso di me e dopo dieci
secondi mi ha detto ‘è lui‘”
Oggi non riusciremmo ad immaginare
nessun altro attore nei panni di Peter Quill, ma forse, all’epoca
della progettazione del film la star della sit-com
Parks and Recreation non rientrava
nell’idea generale di Gunn per il personaggio. Fortunatamente il
regista ha accettato di incontrare Pratt e il franchise si è
rivelato un assoluto trionfo.
La decisione di riassumere
Gunn – allontanato dalla regia del film a luglio a
causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo
Twitter in merito a temi molto delicati tra cui stupro e pedofilia
– è stata varata negli uffici della casa di Topolino in seguito a
diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel
Studios.
A quanto pare, subito dopo il
licenziamento, è stato il presidente degli Walt Disney
Studios, Alan Horn, ad incontrare direttamente Gunn per
discutere della situazione e, convinto dalle scuse dell’accusato e
dal modo in cui stava gestendo la situazione, avrebbe scelto di
riportarlo al timone del progetto.
Nelle scorse settimane è stato
confermato che l’ultimo cameo di Stan
Lee nel MCU sarà quello presente in
Avengers:
Endgame, ma dall’intervista concessa a Entertainment
Weekly abbiamo appreso che i Marvel Studios stanno lavorando ad un
montaggio che riunirà i dietro le quinte di tutte le scene che il
fumettista ha interpretato nell’universo condiviso, dal primo
Iron Man fino ad oggi.
Insomma, un modo intelligente e
particolarmente sentito per rendere omaggio ad una figura
imprenscindibile della storia Marvel:
“Abbiamo messo insieme un video.
Non l’abbiamo mai fatto prima, un dietro le quinte di ogni
cameo.” ha raccontato Feige nella round table con il cast di
Avengers. “Tutto il materiale tagliato, i b-roll, le scene
girate e mai utilizzate. La sua scomparsa è stata molto emozionante
per tutti noi, ma improvvisamente ogni ricordo mi è tornato in
mente proprio mentre lo guardavo.“
Possibile allora che questo
montaggio finisca nell’edizione homevideo di Avengers: Endgame? Sarebbe un
gradito regalo ai fan e alla memoria dello stesso Lee, ma staremo a
vedere.
Durante la promozione di Captain
Marvel, Feige aveva rivelato che Stan
Lee era riuscito a girare altri due cameo prima della sua
scomparsa lo scorso novembre, ma non era chiaro se tra questi era
compresa la scena inclusa in Avengers:
Endgame o se il presidente dei Marvel Studios si
riferisse a del materiale extra destinato a Spider-Man: Far
From Home (il prossimo capitolo del MCU in uscita a
luglio).
Ora però le parole di Joe
Russo, arrivato in India per partecipare ad un evento con
i fan, sembrano confermare l’ipotesi che il cameo di Lee nel film
sarà anche l’ultimo del fumettista (almeno da vivo) nel Marvel
Cinematic Universe:
“Credo che il suo ultimo cameo
sia in Endgame. Non ricordo se ci fosse abbastanza materiale per
un’altra scena in Spider-Man: Far From Home…“
Sappiamo che Lee era solito filmare
più scene contemporaneamente, quindi è probabile che sia rimasto
del footage utile da utilizzare in Far From Home,
sequel sulle avventure in Europa di Peter Parker, oppure è
altrettanto possibile che – esattamente come accaduto in Captain
Marvel – i produttori abbiano deciso di inserire un omaggio
simbolico con una forma diversa dal cameo.
Il 24 aprile arriva nelle sale
italiane Avengers: Endgame, il film numero
22 del Marvel Cinematic Universe
che giunge dopo 11 anni da Iron Man, che per la
prima volta ha portato i Vendicatori al cinema.
In principio era Peter
Jackson, che con Il Signore degli Anelli
ha adattato al cinema uno dei più grandi romanzi del ‘900. Poi è
arrivata la Warner Bros, che nel corso di circa un decennio ha
portato al cinema i sette romanzi di Harry Potter
producendo otto film. Infine, Marvel Studios e
Kevin Feige hanno tentato quello che sembrava
impossibile: portare al cinema un lungo arco narrativo con un
numero di personaggi elevato, storie che si intrecciano, percorsi
individuali e soprattutto una forte trama orizzontale che tenesse
tutto insieme.
Le trame, sciogliendo i nodi, riunendo i personaggi
Avengers: Endgame
parte dai presupposti dei 21 film precedenti, basandosi sulle
fondamenta di Infinity War e
chiudendo tutte le trame, sciogliendo i nodi, riunendo i personaggi
e, una volta per tutte, mettendo davvero la parola fine ad una
saga.
Il paragone con Il signore
degli anelli e con Harry Potter è però parziale, visto che in
quei casi si tratta di trasposizioni di opere narrative coese e
isolate, mentre i Marvel Studios si sono cimentati in un
adattamento che ha trasformato sia il mondo del fumetto che quello
del cinema, isolando un solo percorso narrativo e integrandolo con
decenni e decenni di storia, personaggi e avvenimenti.
Affidandosi a tutti i protagonisti
presentati dal 2008 ad oggi, Avengers: Endgame non
solo racconta l’atto finale della lotta per le Gemme
dell’Infinito, ma chiude, qualche volta dolorosamente,
qualche volta con grande emozione, tutte le storie dei Vendicatori
originali, seminando indizi per il futuro di questo universo
condiviso, ma concentrandosi sul presente.
La trama di Avengers: Endgame
Una scena del film Avengers: Endgame
Dopo Infinity War,
che rappresenta il punto più alto della narrazione nel
MCU, Endgame torna a raccontarsi
con l’umorismo che ha caratterizzato il tono di tutto il progetto
Marvel Studios, in alcuni momenti spezzando la drammaticità delle
circostanze, oltre a sacrificare sull’altare della risata facile
alcuni sviluppi dei personaggi (su tutti Thor e Hulk/Banner) che
avrebbero meritato più cura.
Nonostante questa aspetto,
Endgame riesce finalmente, nell’ambito del MCU, a
raccontare l’epica degli eroi Marvel nella loro lotta contro il
male, in un una scena finale che permette il coinvolgimento totale
dello spettatore, la partecipazione alla fatica, alla battaglia,
alla sofferenza e alla gloria, un vero inno al coraggio,
accanto ai raggi repulsori di Iron Man, protetti dallo
scudo di Cap e brandendo l’arma di Thor.
Siamo molto lontani dal senso di
sacrificio e ineluttabilità di Infinity War, dalla
sua perfezione drammaturgica e registica, dalla bellezza del suo
concept e dalla precisione della sua scrittura, tuttavia
Endgame mette in campo l’eredità dell’universo
condiviso, ripercorre tutte le tappe che hanno contribuito a
fondarlo.
In questa ottica, in barba alla
potenza di Captain Marvel, all’intelligenza di
Tony Stark e al coraggio di Steve Rogers, il vero deus ex machina
della storia rimane ancora una volta Kevin
Feige, l’assoluto vincitore di una sfida lunghissima,
che non solo ha portato gli eroi a fronteggiare
Thanos per la risoluzione del conflitto, ma che, ancora prima,
li ha tirati fuori dalle pagine, dagli scaffali polverosi, dalle
mani di ragazzini nerd, qualche volta presi in giro proprio perché
amanti di uomini di latta e super soldati.
La rivoluzione culturale che grazie
a Kevin Feige viviamo adesso è la più
grande eredità della Infinity Saga, e
Avengers: Endgame ne è l’ultimo glorioso capitolo,
che, al netto del fan service e dei semi che deposita per il futuro
del franchise (la misteriosa Fase 4), entusiasmerà
non solo quei ragazzini nerd, ora adulti, ma tutta una nuova serie
di appassionati e potenziali lettori.
Oltre al merito cinematografico e
produttivo, il Marvel Cinematic Universe ha
impresso il suo marchio nella narrazione al cinema e nel tessuto
della cultura popolare della società contemporanea. Un lavoro che
sembrava impossibile anche per la squadra di eroi più potenti della
Terra, un risultato che è nato da un grande azzardo e da una
impavida scommessa vinta.
In attesa di una nuova, avvincente
Fase del Marvel Cinematic Universe, quello che
rimane allo spettatore alla fine di Avengers:
Endgame è la consapevolezza di essere stati testimoni
e protagonisti di una grande avventura, il cui valore reale si
ripercuote sull’industria e sul linguaggio del cinema.
Secondo quanto riportato da
Variety, Leonardo
DiCaprio sarebbe in trattative per ottenere un ruolo
da protagonista nel nuovo film di Guillermo del
Toro, Nightmare Alley, co-sceneggiato dal
regista premio oscar insieme a Kim Morgan.
La pellicola sarà un adattamento
del romanzo omonimo di William Lindsay Gresham dal quale è già
stato tratta la pellicola del 1947 con Tyrone Power nei panni di un
ambizioso e giovane truffatore che stringe un’alleanza con una
psichiatra femmina ancora più corrotta di lui. Prima i due si
godono il successo rovinando le persone a livello mentale, poi i
tradimenti tra di loro rischiano di compromettere un delicato
equilibrio.
Le riprese partiranno in autunno e
non sono stati ancora annunciati gli altri membri del cast.
Per quanto riguarda DiCaprio, lo
rivedremo presto al cinema nel nuovo e attesissimo lavoro di
Quentin Tarantino, C’era una volta a
Hollywood al fianco di Brad
Pitt e Margot
Robbie, e prossimamente tornerà a recitare per
Martin Scorsese in Killers Of The
Flower Moon, anche questo tratto da un romanzo (uscito nel
2017 con la firma di David Grann, giornalista del New Yorker).
Su Once Upon a Time in
Hollywood, Tarantino ha spiegato che non si
focalizzerà unicamente sugli omicidi ad opera della comune di
Charles Manson, ma più in generale sulla vita e la cultura
americana alla fine degli anni ’60. Sappiamo inoltre che
Margot Robbie interpreterà
Sharon Tate, probabile vicina di casa di Rick
(DiCaprio).
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth,
Kurt
Russelle Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles
Manson.
Questa la sinossi ufficiale:
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Warner Bros. Pictures ha diffuso il
trailer finale di Godzilla: King of the Monsters,
terzo capitolo del franchise inauguarto da Godzilla nel 2015 e
proseguito con Kong: Skull
Island che vedrà protagonista l’epico scontro tra
i mostri Rodan, Mothra e King Ghidorah.
In gioco c’è il destino dell’intero
pianeta, e un posto per un’ unica creatura alpha. Chi vincerà la
battaglia? Chi riuscirà a controllare un intero esercito di Titani?
Forse il film porrà le basi del futuro duello fra Godzilla e King
Kong (il prossimo capitolo della serie)?
Godzilla: King of Monsters è stato diretto
da Michael Dougherty e vede nel
cast Millie Bobby
Brown (Stranger
Things), Vera Farmiga. Bradley
Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson
Jr., Ken
Watanabe e Sally Hawkins.
Dopo il successo globale di
Godzilla e Kong: Skull Island
arriva nelle sale il prossimo capitolo dell’universo
cinematografico nato dalla collaborazione di Warner Bros. Pictures
e Legendary Pictures. Il film racconterà l’epico scontro tra
Godzilla e alcuni dei mostri più popolari nella storia della
cultura pop e seguirà gli eroici sforzi dell’agenzia
cripto-zoologica Monarch di combattere questa batteria di mostri
giganteschi.
Al momento sappiamo che
nel 2020 uscirà il terzo capitolo del
franchise (Godzilla vs King Kong) che
vedrà Godzilla e King
Kong scontrarsi a muso duro per la prima volta sul
grande schermo.
La fine è parte del viaggio, dice
Tony Stark in una scena significativa di Avengers:
Endgame. E se quel viaggio lo si affronta insieme, non
importa dove si è diretti ma solo la motivazione, il senso di
comunità, i legami che dureranno per sempre.
Sono questi i temi riportati in
questo bellissimo e commovente video tributo agli eroi del Marvel Cinematic Universe, montato
sulle note struggenti di “Outro” degli M83, che ripercorre la
storia del franchise attraverso i momenti migliori: quelli in cui
Vendicatori, amici, famiglie, si sono stretti in un ultimo
abbraccio.
E in vista di Endgame, ogni scena
assume un sapore diverso, dolce e amaro. Buona visione.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo
lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per
annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.