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Mother Mary: Hunter Schafer si unisce al cast del film di David Lowery

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Mother Mary, il prossimo film del regista David Lowery (Sir Gawain e il Cavaliere Verde, Peter Pan e Wendy) ha aggiunto un’altra grande star al proprio cast. L’attrice di Euphoria Hunter Schafer ha infatti concluso un accordo per recitare nel film prodotto dalla A24. Si unisce dunque ai già annunciati protagonisti Anne Hathaway e Michaela Coel. Scritto e diretto da Lowery, Mother Mary è ad ora descritto semplicemente come un epico melodramma pop che segue una musicista (Hathaway) e la sua relazione con un’iconica stilista (Coel). Si ritiene che Schafer interpreterà Hilda, l’assistente del designer di Coel, Sam.

Lowery, Toby Halbrooks e James M. Johnston produrranno insieme a Jeanie Igoe di Homebird Productions e Jonas Katzenstein, Maximilian Leo e Jonathan Saubach della Augenschein Filmproduktion di Colonia. La colonna sonora del film avrà invece brani originali scritti da Jack Antonoff e Charli XCX. Ad ora non sono però noti maggiori dettagli sul film, come ad esempio la data di inizio delle riprese o quando avverrà la sua uscita in sala. Al momento il progetto sarebbe ancora in fase di casting, con il set che potrebbe idealmente svolgersi nei prossimi mesi.

Il progetto sarà in ogni caso un’ottima occasione per la Schafer per affermarsi sempre di più anche sul grande schermo. Oltre ad essere nota per aver interpretato il ruolo di Jules Vaughn in Euphoria della HBO, distinguendosi poi per il doppiaggio del film d’animazione Belle. Attualmente è attesa nell’imminente Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, che rappresenterà il suo debutto sul grande schermo e dove interpreterà Tigris Snow. La sua attività da interprete continua dunque a farsi sempre più intensa e il suo ingresso nel cast di Mother Mary è il segno concreto di ciò.

Fonte: ComicBook

L’uomo dei ghiacci 2 acquisito da Prime Video, Liam Neeson tornerà

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Prime Video acquisterà i diritti pre-internazionali di L’uomo dei ghiacci 2 un sequel del film d’azione di successo L’uomo dei ghiacci – The Ice Road. E’ quanto ha annunciato un recente rapporto di Deadline. Il sequel, intitolato L’uomo dei ghiacci 2: Road To The Sky, vedrà Liam Neeson tornare a recitare nel film. Secondo il rapporto di Deadline, non è stato concluso alcun accordo ufficiale, ma le loro fonti affermano che Amazon è estremamente vicina all’acquisizione dei diritti del film nel mercato internazionale al di fuori della Germania.

Di cosa parlerà L’uomo dei ghiacci 2?

Il sequel vedrà Liam Neeson riprendere il ruolo del pilota di strade ghiacciate Mike McCann, che sta viaggiando in Nepal per onorare l’ultimo desiderio del suo defunto fratello di spargere le sue ceneri sul Monte. “Mentre si trovano su un affollato autobus turistico che attraversa il terreno mortale di 12.000 piedi della famigerata Road to the Sky, McCann e la sua guida alpina incontrano un gruppo di mercenari nepalesi e devono combattere non solo per salvare se stessi e il loro carico, ma anche gli abitanti dei villaggi locali”, si legge nella sinossi del film. Insieme a Neeson, anche lo sceneggiatore e regista Jonathan Hensleigh tornerà nel film. Il film originale era interpretato da Neeson, Benjamin Walker, Amber Midthunder, Marcus Thomas, Laurence Fishburne e molti altri, ma non è chiaro se qualcuno tornerà per il sequel.

Nest – Rimani al sicuro: recensione dell’apocalisse claustrofobica

E’ la Blu Yoshimi di Piuma e Il sol dell’Avvenire la protagonista femminile del film d’esordio di Mattia Temponi, Nest – Rimani al sicuro, un’opera prima vista a Trieste al TSFF 2021 e che solo da giovedì 25 maggio arriva nelle sale italiane – distribuito da Minerva Pictures – prima di arrivare a giugno sulle migliori piattaforme digitali (Chili, Rakuten, Google Play, Prime Video e Apple TV). Un thriller psicologico molto attuale nel quale l’attrice è affiancata da Luciano Cáceres in un lungo confronto tra loro e con noi stessi.

L’apocalisse da dietro una porta

La fuga di Sara è stata inutile, è stata morsa. Ora è sdraiata sul letto in un ‘Nest’, un moderno rifugio nel quale Ivan le spiega di doverla tenere in quarantena. Lei, una ragazza di 18 anni problematica proveniente da una buona famiglia borghese, Lui, un volontario dall’aspetto anonimo e innocuo, ma che nasconde un passato oscuro. Lì dentro i due sono al sicuro e protetti dal mondo esterno, mentre fuori imperversa una epidemia che trasforma le persone in bestie feroci e irrazionali. Apparentemente nel luogo più sicuro della terra, presto dovranno affrontare insieme il fatto che la ragazza è stata infettata e si sta lentamente trasformando in uno dei mostri dai quali cercando di difendersi. Invece di eliminarla, però, Ivan decide di provare a curarla, senza sapere se riusciranno ad avere una possibilità di salvezza. Ma verità e finzione sono in bilico in una spirale di manipolazione e inganni.

Nest – Rimani al sicuro – Chi controlla il controllore?

Che fosse in partenza un film di zombi o se sia figlio della pandemia poco importa, tanto le premesse sarebbero simili, tra loro e a quelle di altri del genere (tra gli ultimi il 10 Cloverfield Lane del 2016). Più ancora delle cause del contagio o dei rischi che comporta, tutto si concentra sul rapporto tra i due protagonisti, al contempo vittime e carnefici in una situazione che gioca – si fa per dire – con il vissuto recente di gran parte della popolazione mondiale. E con paure altrettanto diffuse e universali.

Nest - Rimani al sicuro blu yoshimiUn’attenzione importante, trattandosi di una coproduzione italo-argentina (prodotta da Alba Produzioni e 3C Films Group) con ambizioni internazionali. Che l’ambientazione claustrofobica e il generico riferimento a protocolli e Apocalisse assecondano. Sono molti gli elementi lasciati nell’indefinito, non approfonditi o spiegati, forse anche oltre il consigliabile, vista la scelta – di concentrare l’attenzione sui personaggi piuttosto che sul contesto – ripagata in una prima parte nella quale la costruzione del rapporto tra i due costretti funziona e pone le basi per il successivo alternarsi dei due al centro della scena.

Tra esercizi di manipolazione, seduzione, proposte esplicite, minacce e terrorismo psicologico, Blu Yoshimi e Luciano Cáceres continuano a mettere in discussione le reciproche sicurezze, ma sia le singole fasi che si succedono sia le caratterizzazioni di entrambi appaiono incompiute. E in generale poco convincenti, nel loro continuo sfidare la sospensione dell’incredulità dello spettatore, pronto ad accettare le incomprensibili caratteristiche del virus e le incoerenti regole del “supereroe” del rifugio per andare avanti.

Un peccato, perché tanto le premesse quanto l’idea di caratterizzazione e del gioco di ruolo tra i due non erano affatto banali, e non avrebbero avuto bisogno di una serie di luoghi comuni che invece di rinnovare il genere ne indeboliscono la carica di tensione. Ma soprattutto di uno sviluppo dei due personaggi che ne estremizzasse i tratti, senza preoccuparsi di coerenza e dialoghi a sostegno. I testi, in generale, sembrano più adatti a un impianto teatrale, come si intrecciassero due monologhi contrapposti più che mettere in scena la condivisione di un dramma. Che procede per accumulo – di minacce e sottintesi, confessioni e presunti colpi di scena, aspettative e stereotipi (soprattutto relativi al femminile, oggetto di una forma d’amore tossico) – e conseguenti spiegoni, quando magari avrebbe funzionato limitarsi all’essenziale per rendere più penetrante la comunque interessante riflessione alla base, sulle nostre “contemporaneità” e “alienazione”.

Hijack: trailer della serie Apple TV+ con Idris Elba

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Hijack: trailer della serie Apple TV+ con Idris Elba

Apple TV+ ha rilasciato il trailer di “Hijack”, una serie thriller in sette episodi interpretata e prodotta esecutivamente dal vincitore del SAG Award e candidato all’Emmy Award Idris Elba (“Luther”). Creata da George Kay (“Lupin”, “Criminal”) e Jim Field Smith (“Criminal” “Truth Seekers”), il primo sceneggiatore e il secondo regista principale della serie, “Hijack” è interpretata anche dal vincitore dell’Emmy Award e del NAACP Image Award Archie Panjabi (“The Good Wife”, “Snowpiercer”, “Blindspot”). “Hijack” farà il suo debutto mondiale su Apple TV+ con i primi due episodi mercoledì 28 giugno, seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì fino al 2 agosto.

Hijack è stato prodotto da 60Forty Films, la società di produzione fondata dai produttori esecutivi vincitori dell’Emmy Award Jamie Laurenson e Hakan Kousetta (“Slow Horses“, “Il serpente dell’Essex“) nell’ambito del suo accordo con Apple TV+, insieme a George Kay e alla società di produzione di Jim FIeld Smith, Idiotlamp Productions, segna anche la prima serie dell’accordo tra Idris Elba e la sua Green Door Pictures e Apple TV+. George Kay e Jim Field Smith sono entrambi produttori esecutivi insieme a Elba, Jamie Laurenson, Hakan Kousetta e Kris Thykier.

Deadpool 3: Halle Berry comparirà nel film nei panni di Tempesta?

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Con le riprese di Deadpool 3 ufficialmente in corso, iniziano a circolare sempre più teorie circa ciò che avverrà nel film. Una nuova teoria suggerisce ora che la premio Oscar Halle Berry potrebbe prendere parte al film tornando dunque nei panni di Tempesta. Le speculazioni a riguardo hanno preso piede da quando l’attrice ha recentemente condiviso su Twitter una propria foto e ai fan non ci è voluto molto per notare che la Berry sfoggia dei capelli color argento, tipici di quando ha interpretato Tempesta nei precedenti film degli X-Men.

Al momento nulla conferma che il cambio di look dell’attrice sia dovuto ad una sua partecipazione a Deadpool 3, ma il tempismo è certamente sospetto e questa non sarebbe la prima volta che il taglio di capelli di un attore rivela quache dettaglio su un film di supereroi. Considerata la presenza di Hugh Jackman che torna ad interpretare Wolverine, non è dunque da escludere che anche qualche altro X-Men di quelli presenti nella prima trilogia cinematografica faccia la propria comparsa nel film e chi meglio di Tempesta? Solo il tempo però ci dirà se tale rumor si rivelarà fondato o meno.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3 non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine di tornare e potenzialmente viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura. Deadpool 3 uscirà il 8 novembre 2024.

Il film, oltre a presentare naturalmente Ryan Reynolds di nuovo nei panni di Deadpool, vanterà anche il tanto atteso team-up tra l’irriverente protagonista e Wolverine, con Hugh Jackman che uscirà dal suo pensionamento da supereroe per riprendere il suo ruolo iconico degli X-Men. Anche Emma Corrin e Matthew Macfadyen si sono uniti al cast in ruoli ancora non del tutto resi noti, anche se la Corrin dovrebbe interpretare uno dei villain del film. La pellicola sarà il primo film della serie di film di Deadpool ad essere distribuito dopo l’acquisizione da parte della Disney della 20th Century Fox.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno ha la durata più lunga del franchise

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I fan di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno possono prepararsi a vedere molta azione nel nuovo film, poiché questo sarà il più lungo della saga! Tramite Twitter, è stato riferito che Dead Reckoning Parte Uno avrà infatti una durata di 2 ore e 45 minuti. Un minutaggio che batte ampiamente Mission: Impossible – Fallout del 2018, che durava 2 ore e 28 minuti. Inoltre, questo settimo film di Mission: Impossible durerà quasi un’ora in più rispetto al film originale del 1996, che dura 1 ora e 50 minuti.

In Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’intera umanità. Con il destino del mondo e il suo futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

Non resta dunque che attendere l’uscita di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, fissata in Italia al 12 luglio di quest’anno, per poter assistere con i propri occhi alle spericolate e spettacolari avventure che il film offrirà. Ricordiamo inoltre che altri membri del cast includono Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby e Henry Czerny, insieme ai nuovi arrivati in franchising, tra cui Esai Morales, Shea Whigham, Cary Elwes e le già citate Hayley Atwell e Pom Klemetieff. A dirigere il film vi sarà invece ancora una volta il regista Christopher McQuarrie.

Arriva in esclusiva su Sky A Good Person

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Arriva in esclusiva su Sky A Good Person

Arriva in esclusiva su Sky A Good Person, film targato Sky Original scritto e diretto dal candidato al Golden Globe Zach Braff, dal 30 maggio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Scritto e diretto dal regista e attore Zach Braff, al suo quarto film dietro la macchina da presa, A Good Person porta sullo schermo le complessità etiche ed emotive della vita umana, in un delicato racconto che parla di fallimenti, ma anche di redenzione e perdono. Protagonista è la candidata all’ Oscar Florence Pugh, attrice britannica tra le più entusiasmanti della sua generazione, assieme alla leggenda della recitazione e premio Oscar Morgan Freeman. Con loro nel cast anche Molly Shannon, Chinaza Uche, Celeste O’Connor. La fotografia è curata dal premio Oscar® Mauro Fiore. Il film è prodotto da Killer Films, Elevation Films, Zach Braff e Florence Pugh. 

La trama di A Good Person

Allison (Florence Pugh) è una giovane donna che ha davanti un futuro radioso: ha un fidanzato meraviglioso, una carriera fiorente, una famiglia e degli amici che la sostengono. Ma il suo mondo va in mille pezzi quando sopravvive a un terribile incidente ed esce dalla clinica con una dipendenza da oppioidi e un dolore irrisolto. Negli anni successivi, sarà l’improbabile amicizia che stringe con l’aspirante suocero (Morgan Freeman) a darle la possibilità di rimettersi in sesto e andare avanti con la sua vita. 

Alice Rohrwacher e Nanni Moretti a Cannes: “Il pubblico delle sale è sempre meno”

Alice Rohrwacher e Nanni Moretti, italiani in concorso al Festival di Cannes 2023 (insieme a Marco Bellocchio), hanno colto l’occasione del palcoscenico importante su cui sono saliti per parlare della situazione delle sale in Italia.

Sebbene l’Italia sia sempre stata un pit-stop per Hollywood, non è mai stato un mercato così vivace come Regno Unito, Germania o Francia. A maggior ragione in estate, quando storicamente le città, dove si trovano le sale, si svuotano e le persone vanno al mare.

Uscendo dalla pandemia, c’è stata una significativa chiusura delle finestre cinematografiche e dei cinema proprio; infatti 500 sale cinematografiche sono andate perse nel 2022 due anni dopo la chiusura di 3,6 mila sale. Il botteghino lo scorso anno ha totalizzato 328 milioni di dollari con 44,5 milioni di spettatori, vicino a un calo del 50% rispetto ai livelli del 2017-2019.

In occasione di un’intervista con Deadline, Alice Rohrwacher e Nanni Moretti hanno parlato dello stato del cinema italiano. Proprio ne Il Sol dell’Avvenire, Moretti critica Netflix e la formula algoritmica di tutte le piattaforme. Alice Rohrwacher presenta invece La Chimera.

Moretti sente personalmente il dolore: “Sono 32 anni che possiedo un cinema e so benissimo che il pubblico è sempre meno presente in sala”, eppure, nonostante le cattive notizie, Moretti ritiene che il cinema si “Conserverà intatto. È potere, è energia, è forza.” “Secondo me le piattaforme (di streaming) vanno bene per le serie, ma i film vanno bene per il cinema”, aggiunge Moretti.

“Siamo in un momento in cui allo spettatore va bene essere solo piuttosto che con altre persone dopo questa pademia”, riflette Rohrwacher. “(Per) le persone, è molto meglio vedere (un) film in un’esperienza collettiva. Faccio film perché mi fido dell’esperienza collettiva. Forse questo è il motivo principale per cui giro un film. Come parte del pubblico, non come regista, per me è molto importante andare in un posto, con persone che non conosco e guardare tutti insieme la stessa storia e sentire questo punto di vista su questa storia tutti insieme, e scambiare le sensazioni con le persone.” “Il cinema riunisce le persone”. Conclude Alice Rohrwacher.

Deadpool 3: a Ryan Reynolds è vietata ogni forma di improvvisazione per motivi legali

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Stando ad alcune fonti, le riprese di Deadpool 3 sono ufficialmente iniziate, ma ecco arrivare subito una notizia che non farà piacere ai fan del personaggio interpretato da Ryan Reynolds. All’attore, infatti, sarebbe stato impedito di improvvisare nuove battute durante le riprese, discostandosi dunque da quelle presenti in sceneggiatura. Mentre a Reynolds piacerebbe sicuramente inventare battute creative se non anche ciniche o ironiche su Deadpool che si unisce all’MCU, legalmente non può farlo.

Come riportato da Collider, l’inizio delle riprese di Deadpool 3 si svolgerà proprio durante lo sciopero degli sceneggiatori della Writers Guild of America, cosa che avrà un grande impatto sul film. Con la WGA in sciopero per chiedere migliori condizioni di lavoro per gli scrittori di Hollywood, si può fare solo una quantità minima di lavoro sui copioni. Secondo l’accordo WGA del 2020, produttori e registi possono apportare “piccoli aggiustamenti casuali al dialogo o alla narrazione prima o durante il periodo delle riprese principali“. Tuttavia, ciò non si applica alla star del franchising Ryan Reynolds.

Come osserva The Hollywood Reporter, in base alle regole dello sciopero WGA del 2023, in quanto Reynolds è uno degli sceneggiatori di Deadpool 3, egli non è autorizzato ad apportare modifiche alla sceneggiatura del film con lo sciopero in corso. Poiché l’attore è noto per aver inventato molti tipi diversi di battute durante le riprese, con Deadpool 3 dovrà fare a meno di questo aspetto chiave dei due film precedenti del franchise, per il tempo in cui la produzione del film sarà in essere durante lo sciopero della WGA. L’improvvisazione di Reynolds per il personaggio è una parte importante dei film di Deadpool, quindi resta da vedere quanto la situazione influenzerà in tal senso Deadpool 3.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3 non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine di tornare e potenzialmente viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura. Deadpool 3 uscirà il 8 novembre 2024.

Il film, oltre a presentare naturalmente Ryan Reynolds di nuovo nei panni di Deadpool, vanterà anche il tanto atteso team-up tra l’irriverente protagonista e Wolverine, con Hugh Jackman che uscirà dal suo pensionamento da supereroe per riprendere il suo ruolo iconico degli X-Men. Anche Emma Corrin e Matthew Macfadyen si sono uniti al cast in ruoli ancora non del tutto resi noti, anche se la Corrin dovrebbe interpretare uno dei villain del film. La pellicola sarà il primo film della serie di film di Deadpool ad essere distribuito dopo l’acquisizione da parte della Disney della 20th Century Fox.

Futurama: l’undicesima stagione in arrivo su Disney+

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Futurama: l’undicesima stagione in arrivo su Disney+

Disney+ ha annunciato che l’undicesima stagione di Futurama, l’amata serie animata per adulti di Matt Groening e David X. Cohen, debutterà in Italia lunedì 24 luglio solo sulla piattaforma streaming, con nuovi episodi ogni settimana.

Dopo una breve pausa di dieci anni, Futurama è uscito trionfalmente dalla capsula criogenica, con il cast originale al completo e lo spirito satirico intatto. I 10 episodi inediti dell’undicesima stagione sono adatti a tutti: i nuovi spettatori infatti potranno iniziare la serie da qui, mentre i fan di lunga data avranno le risposte che aspettavano da un decennio, tra cui gli sviluppi dell’epica storia d’amore tra Fry e Leela, il misterioso contenuto della lettiera di Nibbler, la storia segreta del malvagio Babbo Natale Robot e la sorte dei girini di Kif e Amy. Nel frattempo c’è una nuova pandemia in città, mentre la troupe esplora il futuro dei vaccini, dei bitcoin, della cancel culture e della TV in streaming.

Futurama ha debuttato nel 1999 e si è rapidamente guadagnato un seguito di fedelissimi e il plauso della critica, tra cui due Emmy come Outstanding Animated Program. Nonostante l’ambientazione in un futuro lontano, la serie è famosa per il suo commento satirico sulla vita presente. La serie segue Phillip J. Fry (Billy West nella versione originale), un ragazzo che consegna pizze a New York, che si congela accidentalmente nel 1999 e viene scongelato nell’anno 3000. In questa sorprendente “nuova” New York, fa amicizia con il robot bevitore Bender (John DiMaggio nella versione originale) e si innamora della ciclope Leela (Katey Sagal nella versione originale). Il trio trova lavoro presso la Planet Express Delivery Company, fondata dallo schivo discendente di Fry, il professor Hubert Farnsworth. Insieme al contabile Hermes Conrad, all’assistente Amy Wong e all’aragosta aliena Dottor John Zoidberg, intraprendono emozionanti avventure che li portano in ogni angolo dell’universo. Dopo la prima messa in onda su Fox Broadcasting Network negli Stati Uniti, si è assistito a una serie di cancellazioni e resurrezioni. Quattro uscite in DVD di successo nel 2007-2009 hanno portato alla rinascita dello show su Comedy Central negli Stati Uniti dal 2010 al 2013. Poi, dopo un breve congelamento di dieci anni nella camera criogenica, Futurama è riemerso trionfalmente con un totale di 20 episodi commissionati che debutteranno nel 2023.

La stagione, composta da 10 episodi, è interpretata nella versione originale da John DiMaggio, Billy West, Katey Sagal, Tress MacNeille, Maurice LaMarche, Lauren Tom, Phil LaMarr e David Herman. Futurama è prodotta da 20th Television Animation, parte dei Disney Television Studios, con l’animazione realizzata dai Rough Draft Studios. Futurama è creata da Matt Groening e sviluppata da Groening e David X. Cohen. Tra i produttori esecutivi figurano Groening, Cohen, Ken Keller e Claudia Katz.

Terminator 7: James Cameron sta lavorando ad un nuovo film della saga

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Una sceneggiatura per un nuovo film di Terminator è in fase di scrittura, secondo James Cameron, ideatore della saga. Per Total Film, lo sceneggiatore e regista dei primi due film di Terminator nonché del franchise Avatar ha spiegato come la crescita dell’intelligenza artificiale lo abbia influenzato nella scrittura di un nuovo film della serie. Cameron ha dunque rivelato che sta scrivendo un nuovo progetto Terminator, ma sta aspettando che l’intelligenza artificiale si sviluppi adeguatamente prima di portare avanti il progetto. Non ha però specificato se il nuovo film, ad ora noto come Terminator 7 sarà un altro sequel o un riavvio completo del franchise.

Questa non è la prima volta che Cameron anticipa una nuova storia di Terminator. Al momento dell’uscita di Avatar: La via dell’acqua, Cameron ha detto al podcast Smartless che era in discussioni attive per rivisitare il franchise di Terminator con l’AI come fonte di ispirazione. “Se dovessi fare un altro film di Terminator e magari provare a lanciare di nuovo quel franchise, che è in discussione, ma nulla è stato deciso, farei molto di più sul lato dell’intelligenza artificiale rispetto ai robot cattivi impazziti“, ha detto in quell’occasione Cameron. D’altronde, l’intelligenza artificiale è diventata un elemento di discussione molto caldo nell’ultimo anno con l’ascesa di strumenti come ChatGPT.

Sembra dunque che Cameron abbia molto potenziale da cui attingere e probabilmente ha ragione sul fatto che diventerà sempre più interessante man mano che tutto ciò si svilupperà ulteriormente. La notizia è dunque particolarmente entusiasmante, anche se l’ultimo capitolo della saga, Terminator: Destino Oscuro si è rivelato un flop tale da mettere in discussione il futuro di essa. Se un Terminator 7 dovesse tuttavia prendere vita, potrebbe comunque volerci un po’ di tempo prima di vederlo in sala, stando all’intenzione di Cameron di aspettare i giusti sviluppi riguardo le AI. Il regista, noto per la sua pazienza nell’attendere le giuste tempistiche tecnologiche e culturali, potrebbe infatti cullare il progetto a lungo prima di ritenere maturi i tempi per la sua realizzazione.

Prima di andare via, intervista ai protagonisti del film

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Prima di andare via, intervista ai protagonisti del film

Ecco la nostra intervista a Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera, i protagonisti di Prima di Andare via, il nuovo film Prime Video disponibile in piattaforma dal 26 maggio 2023.

Prima di andare via – la trama

Luca è un ragazzo che la vita, un po’, la subisce. Ha un migliore amico da tenere sotto controllo, un esame difficile da superare e un’ex ragazza che gioca con lui come il gatto col topo. Ma la sua vita gli piace così com’è e quando scopre di avere un male incurabile il mondo gli crolla addosso. Può la malattia cambiare la vita di una persona in meglio? Sì, se incontri Giulia, che si trova nelle tue stesse condizioni. Grazie a lei, Luca capirà che è giunto il momento di prendere in mano quello che resta della propria esistenza.

Prima di andare via: recensione del film con Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera

Star Trek: Strange New Worlds, trailer della seconda stagione in arrivo su Paramount+

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Paramount+ presenta il trailer ufficiale dell’attesissima seconda stagione della serie originale, acclamata dalla critica Star Trek: Strange New Worlds. È inoltre disponibile la locandina ufficiale della seconda stagione.

La seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds sarà trasmessa in anteprima giovedì 15 giugno su Paramount+ in Italia, oltre che negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia, America Latina, Brasile, Francia, Germania, Svizzera, Austria e successivamente in Corea del Sud. Dopo la prima, i nuovi episodi della stagione in 10 episodi verranno trasmessi ogni giovedì.

Inoltre, il trailer svela un first look dell’episodio speciale crossover annunciato in precedenza, che vedrà la partecipazione di Tawny Newsome di Star Trek: Lower Decks nel ruolo di Beckett Mariner e di Jack Quaid nel ruolo di Brad Boimler in forma live-action a bordo della U.S.S. Enterprise. L’episodio, che sarà anche animato, è stato diretto dall’attore e regista di “Star Trek: The Next Generation” e Star Trek: Picard Jonathan Frakes.

La trama della seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds

Nella seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds, l’equipaggio dell’U.S.S. Enterprise, sotto il comando del Capitano Christopher Pike, affronta sfide sempre più pericolose, esplora territori inesplorati e incontra nuove vite e civiltà. L’equipaggio intraprenderà anche viaggi personali che continueranno a mettere alla prova la loro determinazione e a ridefinire i loro destini. Affrontando amici e nemici sia nuovi che familiari, le loro avventure si svolgeranno in modi sorprendenti mai visti prima in nessuna serie di “Star Trek”.

La serie è interpretata da Anson Mount nel ruolo di Christopher Pike, Rebecca Romijn nel ruolo di Una Chin-Riley, Ethan Peck nel ruolo di Spock, Jess Bush nel ruolo di Christine Chapel, Christina Chong nel ruolo di La’An Noonien-Singh, Celia Rose Gooding nel ruolo di Nyota Uhura, Melissa Navia nel ruolo di Erica Ortegas e Babs Olusanmokun nel ruolo di Joseph M’Benga. La seconda stagione vede anche il ritorno della special guest star Paul Wesley nel ruolo di James T. Kirk e la nuova aggiunta Carol Kane nel ruolo ricorrente di Pelia.

La seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds è prodotta da CBS Studios, Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Akiva Goldsman e Henry Alonso Myers sono i co-showrunner. Alex Kurtzman, Akiva Goldsman, Jenny Lumet, Henry Alonso Myers, Aaron Baiers, Heather Kadin, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry e Trevor Roth sono i produttori esecutivi.

La prima stagione di Star Trek: Strange New Worlds è attualmente disponibile in streaming in esclusiva su Paramount+ in Italia, oltre che negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in America Latina, Australia, Corea del Sud, Francia, Germania, Svizzera e Austria. Va in onda su CTV Sci-Fi Channel di Bell Media e in streaming su Crave in Canada e su SkyShowtime nei Paesi nordici, nei Paesi Bassi, in Spagna, in Portogallo e nell’Europa centrale e orientale. La serie è distribuita da Paramount Global Content Distribution.

I Wonder Pictures le acquisizioni di altri sei film al Festival di Cannes

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I Wonder Pictures annuncia le acquisizioni di altri sei film presentati in anteprima in questi giorni alla 76esima edizione del Festival di Cannes, una lista di titoli tra fiction e non fiction che include due candidati alla Palma d’Oro e alcuni dei film più sorprendenti delle altre sezioni, che si vanno ad aggiungere ai sei titoli già annunciati nei giorni scorsi.

Tra i film in concorso, sarà distribuita da I Wonder Pictures la nuova attesissima opera di Jonathan Glazer (Under the Skin), The Zone of Interest, liberamente ispirata all’omonimo romanzo dello scrittore britannico Martin Amis, recentemente venuto a mancare. Un uomo e sua moglie tentano di costruire una vita da sogno e una quotidianità perfetta, fatta di cose semplici e momenti di tenerezza. Ma l’uomo in questione è Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la casetta con giardino in cui la famiglia vuole passare la propria vita insieme è situata a poche centinaia di metri dalle mura del campo di concentramento…

In corsa per la Palma d’oro anche Four Daughters di Kaouther Ben Hania. Tunisia: un giorno, due delle quattro figlie di Olfa scompaiono senza lasciare traccia. Per riempire quell’improvviso e inspiegabile vuoto, la regista invita due attrici professioniste a unirsi alla famiglia della donna interpretando le due ragazze sparite, mescolando così realtà e finzione e disvelando progressivamente la storia di una famiglia colpita dalla tragedia e dall’ignoto.

Arriverà in Italia con I Wonder Pictures anche il film di apertura della sezione Un Certain Regard The Animal Kingdom, opera seconda di Thomas Cailley dopo il celebrato The Fighters – Addestramento di vita. In un mondo affetto da misteriose mutazioni che trasformano alcuni esseri umani in animali, François tenta di ritrovare sua moglie – scomparsa dopo aver manifestato i sintomi della mutazione – con l’aiuto del figlio sedicenne, Emile. L’impresa cambierà per sempre le vite di entrambi. Nel cast: Romain Duris, Paul Kircher e Adèle Exarchopoulos.

Sempre da Un Certain Regard, AUGURE è il primo lungometraggio diretto da Baloji (rapper, mc e artista hip hop belga di origini congolesi), un film corale che segue le vicende di quattro persone accusate di stregoneria nell’Africa contemporanea. Nonostante le rispettive sfortune, i quattro troveranno il modo di aiutarsi e guidarsi l’un l’altro e sottrarsi al proprio destino.

Dalla Quinzaine des Cinéastes, THE SWEET EAST di Sean Price Williams mette in scena il disordine mentale, sociale e politico degli odierni Stati Uniti trasfigurandoli in una sorta di variazione di Alice nel Paese delle meraviglie. La studentessa liceale Lilian scappa durante una gita scolastica e si imbarca in un viaggio nella pancia dell’America, tra estremismi e follia, suprematismo bianco e islam radicale, tra neo-punk e avanguardia woke. Un film picaresco e anarchico illuminato dalla straordinaria interpretazione della stella emergente Talia Ryder.

Dalla Semain de la Critique, arriva invece l’accorato e commovente AMA GLORIA di Marie Amachoukeli. Cléo ha sei anni e vuole un bene sconfinato alla sua tata, Gloria. Quando Gloria deve tornare nel suo paese d’origine, Capo Verde, per prendersi cura dei suoi figli, le due dovranno riuscire a passare nel migliore dei modi l’ultima estate insieme.

Queste sei nuove acquisizioni si aggiungono agli altri titoli I Wonder Pictures presentati a Cannes e già annunciati nei giorni scorsi: in Selezione Ufficiale, Le Retour di Catherine Corsini (in concorso), L’Abbé Pierre – Une vie de combats di Frédéric Tellier  e, nella sezione Special Screenings, Robot Dreams di Paolo Berger; i nuovi film di Martin Provost, Bonnard, Pierre et Marthe (Cannes Premières), e Michel Gondry, The Book of Solutions (Quinzaine des Cinéastes); alla Semaine de la Critique, Vincent Must Die di Stephan Castang.

The Flash: una nuova clip mostra maggiori dettagli della Batcaverna

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Come noto, Michael Keaton tornerà ad indossare il costume di Batman dopo 31 anni da Batman – Il ritorno, prendendo parte al film The Flash. Una nuova clip del film (che può essere vista a questo link) permette ora ai fan di avere maggiori dettagli sulla Batcaverna, ma anche sull’iconica Batmobile. In questa clip, le due versioni di Barry Allen di Ezra Miller si fanno infatti strada attraverso una Batcaverna che sembra essere stata inutilizzabile per anni. Qui, coperta da un telo impolverato trovano anche la Batmobile originale vista nel film del 1989 e del 1992. Abbastanza presto, i due vengono accolti poi proprio dal Bruce Wayne di Keaton, che informa i due di essere disposto ad aiutarli a trovare Superman.

Viene così introdotta la presenza di Superman nel film, anche se non è specificato in che misura l’Uomo d’Acciaio apparirà in The Flash. Recentemente il regista Andy Muschietti ha rivelato che Nicolas Cage farà un’apparizione cameo nel film nei panni di Superman. Potrebbe essere questo il Superman che i due Flash e Batman andranno ricercando, come potrebbe essere invece un’altra variante del personaggio. Per scoprirlo non resta che attendere il 15 giugno, quando il film sarà in sala, ma nel mentre grazie a questa clip si può ammirare la Batcaverna in tutto il suo splendore, così come ci era stata presentata nei primi due film dedicati al cavaliere oscuro.

The Flash: la trama e il cast del film

In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

Festival di Cannes: foto dal red carpet di L’Ete Dernier (Last Summer)

In Last Summer, Catherine Breillat racconta l’amore tra un avvocato e suo genero di 17 anni. Incarnato da Léa Drucker e Samuel Kirscher, il film è un’ode alla bellezza incandescente dell’adolescenza. Ecco tutte le foto sulla croisette al Festival di Cannes dove il cast e alcuni ospiti internazionali hanno accompagnato il film per la prima:

Cosa ti ha sedotto in Dronnigen  (2019), il lungometraggio danese di May el-Toukhy di cui Last Summer è il remake?

Sono rimasto sbalordito da una sequenza totalmente vertiginosa in cui uno dei personaggi sta mentendo. È una scena da antologia che illustra perfettamente la famosa citazione di Jean Cocteau: “Sono una bugia che dice sempre la verità”. Proprio per aver avuto l’opportunità di dirigerlo, ho avuto un’incredibile opportunità di realizzare questo lungometraggio che affronta anche tutti i temi che mi sono cari. La menzogna, il moralismo… Last Summer è la sintesi di tutto il mio lavoro.

Come ti sei appropriato di questa storia?

Interamente! Il lungometraggio danese è molto crudo e questo mi ha un po’ destabilizzato perché ho scoperto che non esplorava quello che, secondo me, è il cuore del soggetto: l’adolescenza assoluta. Quello che mi interessava era la bellezza incandescente dell’adolescenza che irriga questa storia. Ho voluto filmare questa ribellione e questo dolore permanente che a volte gli adolescenti portano dentro di sé.

Esaminate incessantemente l’intimità dei vostri personaggi…

Questo è ciò che chiamo ultra-intimità. Ogni regista ha una firma e, da parte mia, mi piace l’espressionismo. Il cinema è l’arte dell’inquadratura e la mia ossessione è che lo spettatore sia affascinato da ogni immagine. Mi occupo anche di iscrivere visivamente i miei film in una presunta lentezza. Il ritmo è un elemento importante da domare affinché il cinema non sia nella realtà, ma nella verità.

Toy Story 5: Tim Allen offre aggiornamenti sul film Pixar

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Toy Story 5: Tim Allen offre aggiornamenti sul film Pixar

Toy Story 3 è stato a lungo considerato dai fan come una conclusione perfetta per il franchise di Toy Story, il che ha reso il pubblico confuso quando la Disney e Pixar hanno annunciato lo sviluppo di Toy Story 4. Questo non ha infatti soddisfatto tutti, dividendo gli spettatori in chi ritiene che abbia concluso ulteriormente le avventure dello sceriffo Woody e chi invece ritiene che non fosse necessario tale capitolo in più. Quando nel febbraio di quest’anno è stato annunciato che un Toy Story 5 è in lavorazione, i fan sono rimasti ancor più perplessi. Per cercare di sciogliere i dubbi, è ora intervenuto l’attore Tim Allen, voce di Buzz Lightyear nella versione in lingua originale.

Toy Story 5 era stato programmato un po’ di tempo fa, ma non si riusciva ad andare avanti con lo sviluppo. Poi la Disney l’ha annunciato ufficialmente circa due mesi fa“, ha dichiarato Allen in un’intervista a Daily Mail. “Nel tempo ho stretto amicizia con tutte le persone di Toy Story, in particolare Tom Hanks [voce di Woody]. Quindi, per questo, sono fortunato ad avere questi amici nella mia vita. Amo quel personaggio. Amo quella storia. Quindi aspetto sempre una nuova sceneggiatura.” Quando poi la sceneggiatura del quinto film ha iniziato a prendere forma, Allen si è detto soddisfatto di essa, dichiarando che “se non poteva essere fatto davvero bene, so che nessuno avrebbe voluto farlo”.

L’attore non ha dunque fornito dettagli circa la storia o un’ipotetica data di uscita, ancora non rivelata. La sensazione è che potrebbe volerci ancora un po’ di tempo prima di poter vedere questo Toy Story 5 nelle sale. Per quanto i precedenti due film abbiano concluso le linee narrative del franchise, dati i loro incassi sopra il miliardo di dollari non deve sorprendere che la Disney voglia realizzare un quinto film, dato anche il momento difficile a livello economico in cui si trova attualmente. Allen ha cercato di rassicurare i fan circa la bontà dell’operazione e la validità della storia, ma non resta che attendere maggiori informazioni che possano fare ulteriore luce su questo atteso progetto.

Festival di Cannes: Wim Wenders presenta Perfect Days

Festival di Cannes: Wim Wenders presenta Perfect Days

Palma d’Oro con Paris, Texas nel 1984, Premio per la miglior regia nel 1987 con Les Ailes du Désir, Gran Premio della Giuria nel 1993 con So Far, So Close, e oggi Perfect Days, sesto film in selezione al Festival di Cannes per il regista Wim Wenders, con la storia di un uomo che pulisce i bagni nella città di Tokyo, portato dall’attore Koji Yakusho (Hirayama). Tutte le foto del regista e del cast che accompagnano sulla croisette:

Il film è ambientato a Tokyo, anni dopo le riprese di Tokyo-Ga (1985): perché Tokyo e tu ti sei ispirato a Yasujiro Ozu in Perfect Days ?

L’idea è nata a Tokyo e non avrebbe potuto essere realizzata da nessun’altra parte. Mi piace che una storia e il luogo in cui si svolge siano necessariamente legati. Abbiamo girato Perfect Dayss 60 anni dopo che Ozu aveva realizzato il suo ultimo film, Autumn Afternoon, a Tokyo. E non è un caso che il nostro eroe si chiami Hirayama

Cosa ha ispirato in te il soggetto del film? Da un lato il senso acuto del “servizio” e del “bene comune” in Giappone, dall’altro la bellezza architettonica di questi servizi igienici pubblici. Sono rimasto stupito di come i “bagni” possano entrare a far parte della cultura quotidiana, e non solo una necessità quasi imbarazzante.

Consideri questo film come uno dei tuoi più poetici? La “poesia” non è qualcosa che puoi desiderare in un film, ma piuttosto una bella scoperta, un dono che ricevi come regista, dagli attori, dai luoghi, dalla luce, da tutto ciò che deve essere messo insieme per formare qualcosa come ” poesia in movimento”.

The Movie Critic: Quentin Tarantino fornisce i primi dettagli sulla storia

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Quentin Tarantino ha rivelato alcuni nuovi dettagli interessanti su The Movie Critic, il suo decimo e apparentemente ultimo film. Nel corso della sua illustre carriera, l’autore ha scritto e diretto nove lungometraggi, secondo i suoi calcoli, l’ultimo dei quali è stato C’era una volta a… Hollywood, e ha ora intenzione di ritirarsi dalla regia dopo il suo decimo. Questo decimo e ultimo film, intitolato appunto The Movie Critic, è stato rivelato lo scorso marzo e poiché è ambientato nel 1977, inizialmente si ipotizzava che il suo soggetto sarebbe stata la leggendaria critica cinematografica Pauline Kael. Tarantino ha però smentito quella teoria sul film, dicendo che è invece basato su un critico maschio realmente esistito ma sconosciuto.

Ora, in una nuova intervista con Deadline, Tarantino continua ha dunque rivelato nuovi dettagli su ciò che vagamente verrà raccontato in The Movie Critic. Uno dei primi lavori di Tarantino da adolescente è stato quello di caricare riviste in un distributore automatico e così ha scoperto che una di queste “aveva una pagina dedicata ai film davvero interessante“. “The Movie Critic è basato su un ragazzo realmente esistito, ma non è mai stato veramente famoso, e scriveva recensioni di film per un giornale porno. Tutte le altre cose erano troppo sdolcinate per essere lette, ma poi c’era questa rivista che aveva una pagina di film davvero interessante”, ha spiegato Tarantino.

“Ha scritto di film mainstream ed è stato il critico di seconda serie. Penso che sia stato un ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue recensioni erano un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che potrebbe essere Travis Bickle se fosse stato un critico cinematografico”, ha poi aggiunto. “Ma lui era molto divertente e molto scortese. Ha imprecato. Ha usato insulti razzisti. Ma la sua merda era davvero divertente. Era maleducato come l’inferno. Ha scritto come se avesse 55 anni, ma era solo nella sua prima metà degli anni ’30. Morì verso la fine dei trent’anni. Non è stato chiaro per un po’, ma ora ho fatto qualche ricerca in più e penso che si trattasse di complicazioni dovute all’alcolismo“.

Tarantino non ha rivelato il nome del critico sconosciuto o della rivista pornografica per cui ha scritto, ma in The Movie Critic, la rivista fittizia si chiamerà “The Popstar Pages“. Sembra che il film potrebbe essere piuttosto audace se non anche controverso e sulla base del fatto che il critico è morto verso la fine dei suoi trent’anni per complicazioni dovute all’alcolismo, questo potrebbe anche dare al decimo e ultimo film di Tarantino una sfumatura tragica. Non si sa molto della sua vera storia, anche se Tarantino ha rivelato che non sarà una storia di vendetta, rompendo dunque una tradizione di lunga data per il regista, ovvero da Jackie Brown del 1997.

Nessuno è stato ancora scritturato in The Movie Critic, anche se Tarantino ha riconosciuto che alcuni dei suoi frequenti collaboratori come Leonardo DiCaprio e Brad Pitt sono troppo vecchi per interpretare la parte principale, che ha circa 35 anni. Invece, ha in programma di scritturare un nuovo protagonista con cui non ha mai lavorato prima, e ha già in mente qualcuno che secondo lui farebbe un ottimo lavoro, ma si è detto ancora indeciso. Tarantino ha anche escluso con riluttanza la possibilità di scegliere un attore britannico per la parte. Le riprese dovrebbero iniziare il prossimo autunno e a quel punto si potranno idealmente avere ulteriori informazioni riguardo al film.

Martin Scorsese sarà ospite della Casa del Cinema

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Martin Scorsese sarà ospite della Casa del Cinema

Martin Scorsese, uno dei più grandi registi della storia della settima arte, sarà ospite della Casa del Cinema. Lo annunciano Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Paola Malanga, Direttrice Artistica, con Francesca Via, Direttrice Generale.

Il maestro statunitense sarà protagonista di un incontro con il pubblico che si terrà a partire dalle ore 21 presso il Teatro Ettore Scola, la grande arena all’aperto immersa nel parco di Villa Borghese. L’evento, che sarà a ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili, avrà luogo in occasione della proiezione di Mean Streets, uno dei capolavori firmati dal cineasta, e si svolgerà grazie alla collaborazione con i Soci Fondatori della Fondazione Cinema per Roma: Roma Capitale, Regione Lazio, Cinecittà (in rappresentanza del Ministero della Cultura), Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma, Fondazione Musica per Roma e con il sostegno della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.

Nel corso della serata, Scorsese presenterà agli spettatori la rassegna “Carta bianca”, che si svolgerà alla Casa del Cinema fino al prossimo 4 giugno in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Il programma, curato proprio dal maestro, ospiterà cinque coppie di film: a un titolo della sua straordinaria filmografia, Scorsese ha abbinato un’opera che ha costituito, per il suo lavoro, una fonte d’ispirazione. Queste le coppie di film proposte dal cineasta: Who’s That Knocking At My Door di Martin ScorseseShadows di John Cassavetes (29 maggio); Mean Streets di Martin ScorsesePrima della Rivoluzione di Bernardo Bertolucci (30 maggio); The Color of Money di Martin ScorseseIl sorpasso di Dino Risi (31 maggio); Goodfellas di Martin ScorseseOcean’s Eleven di Lewis Milestone (1° giugno); Cape Fear di Martin Scorsese e The Night of the Hunter di Charles Laughton (2 giugno). Le giornate del 3 e del 4 giugno ospiteranno sei repliche dei film in programma. La seconda parte di “Carta Bianca” a Martin Scorsese si terrà alla Casa del Cinema nel mese di settembre.

La giornata del 30 maggio sarà completamente dedicata a Martin Scorsese: a partire dalle ore 11, le due sale principali della Casa del Cinema (Cinecittà e Fellini) ospiteranno la proiezione dell’incontro riservato, organizzato in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, che il regista terrà il giorno precedente, lunedì 29 maggio, con gli studenti del CSC – Scuola Nazionale di Cinema. L’accesso alle sale della Casa del Cinema sarà gratuito previo ritiro coupon a partire da trenta minuti prima dell’inizio della proiezione.

Venerdì 2 giugno, Martin Scorsese sarà a Bologna, ospite della Cineteca: il regista statunitense incontrerà il pubblico venerdì 2 giugno al Cinema Arlecchino (via delle Lame, 59/a), in occasione della proiezione del suo Goodfellas – Quei bravi ragazzi, abbinata, per scelta dello stesso Scorsese, a quella di Colpo grosso, il primo Ocean’s Eleven, realizzato nel 1960 da Lewis Milestone. Questo il programma della giornata di venerdì 2 giugno al Cinema Arlecchino: alle ore 17, proiezione di Ocean’s Eleven (Colpo grosso); alle ore 20, proiezione di Goodfellas – Quei bravi ragazzi, presentata da Martin Scorsese. Il biglietto unico per entrambe le proiezioni è di 15 euro (intero) e 12 euro (ridotto).

48 ore: trama, cast e curiosità sul film con Eddie Murphy

48 ore: trama, cast e curiosità sul film con Eddie Murphy

Prima di diventare celebre a livello internazionale grazie ad acclamati film come Una poltrona per due, Beverly Hills Cop e Il principe cerca moglie, Eddie Murphy si è guadagnato un proprio posto nel mondo del cinema debuttando come protagonista di 48 ore, film di genere poliziesco ricco di comicità diretto nel 1982 da Walter Hill (principalmente noto per aver diretto il cult I guerrieri della notte). Da Hill scritto insieme a Roger Spottiswoode e Steven E. de Souza, il film è noto per aver dato grande risalto al buddy cop movie, quei film che vedono due personaggi caratterialmente molto diversi tra loro costretti a collaborare per un unico fine.

Appartengono a questo filone anche titoli come Arma Letale o Bad Boys, ma 48 ore fu uno dei primi a definire le regole di questa tipologia di narrazione, rendendola celebre anche al di fuori degli Stati Uniti. Prima di arrivare al risultato che oggi ammiriamo, furono però necessarie numerose riscritture, necessarie a coniugare tanto le scene prettamente d’azione con i momenti più comici e spensierati. Il risultato fu infine un successo straordinario, con circa 80 milioni di dollari guadagnati a fronte di un budget di appena 12.

Ancora oggi 48 ore è un film particolarmente significativo all’interno del suo genere, che non manca di sorprendere spettatori di ogni età, specialmente quanti sono cresciuti seguendo queste coppie cinematografiche. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

48 ore: la trama del film

La vicenda del film si apre sull’evasione di galera dei detenuti Albert Ganz e Billy Bear. Arrivati a San Francisco, i due si dedicano subito a ricercare la refurtiva di vecchio colpo, nascosta in un luogo segreto di cui solo il loro ex compare Luther è a conoscenza. Mentre attendono che quest’ultimo recuperi il malloppo, Ganz e Bear aspettano pazienti in un albergo, finendo però con l’imbattersi in tre agenti di polizia, tra cui vi è anche Jack Cates. Riconoscendo i due evasi, i poliziotti danno inizio ad una sparatoria nel quale però a perire sono propri i due colleghi di Jack. Desiderosi di fare loro giustizia, Jack decide di farsi assegnare il caso, consapevole di avere bisogno di un nuovo alleato.

La persona ideale risulta essere Reggie Hammond, anche lui ex membro della banda di Ganz e Bear, attualmente in carcere per scontare una pena di quattro anni. Con la promessa di consegnargli i soldi rubati, l’agente convince Reggie ad aiutarlo: il poliziotto ottiene dunque un rilascio di 48 ore per il detenuto, durante le quali cercherà di ritrovare e arrestare i due fuggitivi. Le differenze caratteriali tra i due, però, saranno particolarmente difficili da superare. Jack e Reggie dovranno quindi prima di tutto imparare ad andare d’accordo se vogliono riuscire a trovare i due criminali e consegnarli alla giustizia.

48 ore cast

48 ore: il cast del film

Dopo aver valutato vari interpreti, ad ottenere il ruolo di Reggie Hammond fu l’attore Eddie Murphy, che all’epoca non aveva nessuna esperienza pregressa al cinema. Egli era infatti divenuto celebre prevalentemente grazie al suo lavoro nello show Saturday Night Live. Quando gli fu comunicato che aveva ottenuto il ruolo, Murphy chiese però che il nome del personaggio venisse cambiato da Willie Biggs a Reggie Hammond, poiché riteneva che Willie fosse un nome troppo stereotipato per un personaggio di colore. Murphy ebbe poi grande libertà di improvvisazione sul set e fu solo al termine delle riprese che scoprì che i produttori avevano quasi pensato di licenziarlo non ritenendolo sufficientemente divertente.

Nel ruolo del poliziotto Jack Cates vi è invece l’attore candidato all’Oscar Nick Nolte. Anche per lui questo fu uno dei primi ruoli importanti della sua carriera, per il quale venne pagato un milione di dollari. Per prepararsi alla parte, inoltre, egli condusse diverse interviste con veri poliziotti, al fine di imparare i trucchi del mestiere. Nel ruolo del criminali Albert Ganz, Billy Bear e Luther vi sono invece gli attori James RemarSonny Ladham e David Patrick Kelly. L’attrice Annette O’Toole interpreta invece Elaine. Originariamente, tale personaggio compariva in molte più scene, tra cui alcune di nudo. Queste vennero poi tagliate in fase di montaggio.

48 ore: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film, a distanza di 8 anni è stato realizzato il suo sequel ufficiale: Ancora 48 ore. Nuovamente diretto da Hill e con Murphy e Nolte di nuovo nei loro rispettivi ruoli, il film vede coinvolti Reggie e Jack in un nuovo caso da risolvere. A differenza del precedente, però, in questo caso e Murphy ad essere indicato come protagonista primario e anche la sua paga aumentò dai 450 mila dollari del primo film ai 7 milioni di questo, complice anche l’accresciuta popolarità al cinema guadagnata nel corso degli anni Ottanta. Anche questo sequel si affermò come un grande successo, con oltre 150 milioni di dollari incassi a fronte di un budget di 50.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. 48 ore è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Diablo IV: il “terrificante” trailer live-action diretto da Chloé Zhao

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Blizzard Entertainment via Variety ha rilasciato un nuovo trailer live-action per Diablo IV prima del suo debutto il 6 giugno, diretto dal premio Oscar “Nomadland Chloé Zhao Il trailer, intitolato “Saviors Wanted” e co-diretto da Kiku Ohe e offre al pubblico un primo assaggio di ciò che accadrà nel quarto capitolo della serie di giochi di ruolo. Il trailer di Zhao cattura l’inquietante essenza cinematografica di Diablo IV, afflitto da conflitti, paura e totale distruzione.

 

GUARDA il TRAILER CLICCANDO QUI

“Saviors Wanted” mette in mostra il mondo oscuro di Sanctuary, una terra afflitta da mostri atroci e battaglie combattute da High Heavens e Burning Hells. “Con una storia avvincente che intreccia emozione e umanità nei personaggi del gioco, il film promozionale porta gli spettatori in un viaggio di distruzione per mano di Lilith, la Beata Madre determinata a regnare su Sanctuary ancora una volta.”

Durante il trailer, i personaggi che vivono all’interno del Santuario fanno suppliche agghiaccianti direttamente, chiedendo aiuto al pubblico e chiedendo aiuto dall’ira di Lilith. “Lavorando con Blizzard, abbiamo avuto la meravigliosa opportunità di dare vita al mondo oscuro, emozionante e fantasioso di Diablo IV“, ha commentato la regista Zhao. “I fan di Diablo sono molto appassionati e molti seguono il gioco da oltre due decenni. Vogliamo fare la cosa giusta per i fan, onorare le ricche tradizioni del gioco e la viscerale costruzione del mondo evocando le forti emozioni che i giocatori provano mentre si immergono nel gioco.

Diablo IV offrirà il gioco multipiattaforma su PC Windows, Xbox Series X | S, Xbox One, PlayStation 5, PlayStation 4, oltre alla modalità cooperativa sul divano su console al momento del lancio.

Barbie: il main trailer del film di Greta Gerwig

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Barbie: il main trailer del film di Greta Gerwig

E’ stato diffuso un nuovo trailer di Barbie, il film scritto (a quattro mani con Noah Baumbach) e diretto da Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling nei panni dei protagonisti.

Oltre a Margot Robbie e Ryan Gosling nei panni di Barbie e Ken ci saranno infatti anche America Ferrera, Kate McKinnon, Michael Cera, Ariana Greenblatt, Issa Rae, Rhea Perlman e Will FerrellFanno poi parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne, Emma Mackey, Hari Nef, Alexandra Shipp, Kingsley Ben-Adi, Simu Liu, Ncuti Gatwa, Scott Evans, Jamie Demetriou, Connor Swindells, Sharon Rooney, Nicola Coughlan, Ritu Arya e il premio Oscar Helen Mirren. Il film, diretto da Greta Gerwig e da lei scritto insieme a Noah Baumbach arriverà in sala dal 21 luglio.

Citadel: Prime Video rinnova la serie per la seconda stagione

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Citadel: Prime Video rinnova la serie per la seconda stagione

Prime Video ha annunciato oggi che la serie di successo globale Citadel (leggi la recensione) sarà rinnovata per una seconda stagione, con Joe Russo alla regia di tutti gli episodi e l’executive producer David Weil nuovamente nel ruolo di showrunner. Lo spy thriller – interpretato da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, e con Lesley Manville e Stanley Tucci – continua a godere di uno straordinario successo in tutti i Paesi del mondo, tra cui l’India, l’Italia, il Brasile, il Sudafrica, il Regno Unito e gli Stati Uniti. È la seconda nuova serie originale più vista di Prime Video al di fuori degli Stati Uniti, e la quarta più vista in tutto il mondo. Tutti gli episodi della prima stagione di Citadelsaranno disponibili per gli spettatori di Prime Video da venerdì 26 maggio.

Con tutti gli episodi della prima stagione di Citadel disponibili per il binge watching, il primo episodio sarà reso disponibile anche per coloro che non dispongono di un abbonamento Prime. Al di fuori degli Stati Uniti, il primo episodio di Citadel sarà disponibile senza abbonamento Prime su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo da venerdì 26 maggio a domenica 28 maggio.

Citadel è un fenomeno veramente globale”, ha detto Jennifer Salke, head of Amazon e MGM Studios. “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare un nuovo franchise basato su un’idea originale che avrebbe fatto crescere il pubblico internazionale di Prime Video. Questo show ha attirato su Prime Video un numero enorme di nuovi spettatori da molte parti del mondo. L’enorme pubblico globale di questo debutto è una testimonianza della straordinaria visione di Joe e Anthony Russo, dell’incredibile talento di Richard Madden, Priyanka Chopra Jonas, Lesley Manville e Stanley Tucci, e del lavoro instancabile dei team creativi, del cast e della troupe. Alla luce dello straordinario numero di clienti che hanno apprezzato questo show, non solo siamo entusiasti di rendere disponibile il primo episodio di Citadel a livello globale senza abbonamento, ma siamo inoltre felici di confermare che la serie tornerà per una seconda stagione.”

“AGBO è entusiasta di entrare in questa prossima fase dello spyverse con Jen, Vernon e l’intero team di Amazon”, hanno detto i produttori esecutivi Anthony e Joe Russo. “L’innovativo storytelling di Citadel ha aperto la strada ad un’incredibile collaborazione mondiale con menti creative davanti e dietro la macchina da presa.”

La passion de Dodin Bouffant, recensione del film con Juliette Binoche – Cannes 76

Molto atteso dal pubblico francese, che non vedeva Juliette Binoche e Benoît Magimel insieme dai tempi di I figli del secolo (quando iniziò la loro relazione, conclusasi nel 2003), rischia una ingiusta sordina quel La passion de Dodin Bouffant che segna un altro dei grandi ritorni di questo Festival di Cannes 2023. A distanza di più di cinque anni dall’ultimo Éternité e oltre dieci dal precedente Norwegian Wood, infatti, è un piacere registrare la presenza del Trn Anh Hùng di Il profumo della papaya verde, vincitore del Leone d’oro 1995 con Cyclo. Per altro in un film nel quale la cucina è sovrana, più della coppia di protagonisti.

In cucina con Juliette e Benoît

Francia, 1885, il famoso gastronomo Dodin Bouffant passa le sue giornate cucinando, studiando menu e condividendo la sua passione con una ristretta cerchia di amici, i pochi in grado di capirlo ed apprezzare la sua arte fino in fondo. Ad aiutarlo, da venti anni, la bravissima Eugénie, cuoca in grado di trasformare in perfette preparazioni le creazioni del suo genio e vera anima della casa, della quale tiene in ordine l’orto e gestisce la cucina. Un ruolo fondamentale, che la donna assolve con passione e che la rende indispensabile al buongustaio, con il quale rapporto professionale e personale si sono andati mescolando, negli anni, fino a far nascere un sentimento dalla reciproca ammirazione. Tuttavia, Eugénie non è sicura se legarsi a Dodin, che in un momento particolare della loro vita si dimostra pronto a mettersi al suo servizio e cucinare per lei.

The Pot au Feu, un bollito d’altri tempi

Sono pochi i film che iniziano con il primo piano di un sedano rapa, ma forse l’originalità di questo gradito ritorno del regista della Trilogia Vietnamita sta tutta in questo incipit. Nel quale colpisce subito lo stile della ex pasticcera di Chocolat qui in versione contadina, elegantissima con il suo cappello di paglia portato sulle ventitrè. Una grazia che la sua Eugénie mette in tutto quello che fa, anche mentre danza tra pentole e fuochi nell’esercizio delle sue funzioni, come vediamo nella lunghissima scena – quasi mezz’ora – che introduce la storia e il suo rapporto con il personaggio creato dallo scrittore svizzero Marcel Rouff nel romanzo del 1920 “La vie et la Passion de Dodin-Bouffant, Gourmet (The Passionate Epicure)” e ispirato alla figura del francese Jean Anthelme Brillat-Savarin.

Una eleganza affettata, forse, ma certo coerente con il contesto in cui ci si muove (non solo per la scelta di un castello dell’Anjou come location principale) e nel quale vivono tutti i protagonisti, molto lontani da noi e dal nostro quotidiano proprio per questa loro appartenenza a una sorta di casta di gourmet che a un film in costume ambientato alla fine del XIX secolo. Difficile partecipare emotivamente alla storia, d’altronde, concentrata in gran parte sulle splendide e affascinanti preparazioni culinarie che vediamo riprese con attenzione, ritmo e gusto dei dettagli. Forse anche troppo, visto che in alcuni casi la verosimiglianza cede il passo al piacere per la composizione artistica con delle nature morte piuttosto ingiustificate (di lattughe risparmiate o carni alla mercé di insetti e intemperie) sullo sfondo dell’azione che vediamo svolgersi.

Ricette e immagini da stella Michelin

Ma sono dettagli, appunto, e secondari. Ché arricchiscono le tante sequenze nelle quali il movimento sovrasta il dialogo, e piatti, ricette, tempi di cottura, impiattamenti e i meravigliosi colori di questi veri e propri affreschi culinari (realizzati grazie anche alla consulenza dello chef Pierre Gagnaire, 14 stelle Michelin) almeno fino a quando non interviene un nuovo elemento a modificare il rapporto tra i due cuochi e la direzione del film. Che dall’amore per il cibo – assolutamente mai abbandonato, anche perché strumentale a questo secondo livello – passa a rappresentare il particolarissimo sentimento che lega Dodin ed Eugénie. A quanto pare sono due le passioni del cosiddetto “Napoleone della gastronomia“, che il regista aspettava di raccontare almeno dal 2017.

Un tempo molto ampio che in qualche modo corrisponde alla ‘cottura a fuoco lento’ dello spettatore, avvolto dai colori caldi della fotografia di Jonathan Ricquebourg, interrotti solo dall’alternanza di buio e luce didascalicamente utilizzata a rappresentare gli stati d’animo del padrone di casa. Il Pot-au-feu stesso (dal titolo internazionale del film), d’altronde, è un bollito contadino tipico del nord della Francia nel quale manzo e verdure vengono cotti a bassa temperatura per ore, emblematico del valore che il regista da alla memoria, le radici e le stagioni, della vita prima di tutto. Temi toccanti, importanti, che fanno solo da corollario a un lungo carnevale ‘for foodies’ e alla digressione drammatica più che romantica, che poco spazio lascia anche a una ironia che solo si intuisce in alcune battute della donna. Una figura troppo subordinata, se osservata con una sensibilità più moderna e rispettosa di spazi e diritti, e che non sembra riuscire ad rendere l’importanza datale in origine in questa celebrazione del mangiare e del vivere bene.

MCU: 23 tra film e serie tv in arrivo nel 2023 (e oltre)

MCU: 23 tra film e serie tv in arrivo nel 2023 (e oltre)

In soli due anni, i Marvel Studios hanno rilasciato 17 film e titoli in streaming nella Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, il primo atto di quella che il capo dello studio Kevin Feige ha battezzato la Saga del Multiverso. L’improvvisa esplosione di contenuti Marvel è il risultato diretto del lancio di Disney+ che ha anche accelerato drasticamente il ritmo della narrazione del franchise. La Fase 5 del MCU inaugurata nel 2023 con Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha lasciato molto perplesso il pubblico che solo con il recente Guardiani della Galassia Vol. 3 ha visto un miglioramento.

All’orizzonte ci sono anche i sequel di Captain America, con il regista Julius Onah, e di Deadpool, con le star Ryan Reynolds e Hugh Jackman e il regista Shawn Levy, nonché i tanto attesi reboot di Blade, con l’attore Mahershala Ali, e di Fantastic Four, con il regista Matt Shakman. Su Disney+ vedremo gli adattamenti di uno spinoff di WandaVision con Kathryn Hahn, un revival della serie Daredevil di Netflix e uno show di Wonder Man con Yahya Abdul-Mateen II. Sono in fase di sviluppo anche altri titoli, tra cui uno show ambientato nel Regno di Wakanda e un secondo spin-off di WandaVision con la Visione di Paul Bettany.

Secret Invasion – 21 giugno 2023

Secret Invasion MCU

Samuel L. Jackson, Ben Mendelson, Cobie Smulders, Martin Freeman e Don Cheadle torneranno per dare vita alla storia dei fumetti del 2008, che racconta di un gruppo di Skrull mutaforma che si sono infiltrati sulla Terra e hanno (presumibilmente) sostituito molti amati supereroi. Appariranno anche Emilia Clarke, Olivia Colman e Kingsley Ben-Adir, che sarà il cattivo principale – lo Skrull che sta organizzando l’invasione. Kyle Bradstreet ha creato la serie e Thomas Bezucha e Ali Selim sono alla regia.

Il legame con il MCU non è chiaro. Al di là degli attori che stanno già tornando nella serie, Feige ha dichiarato che questo è l’evento crossover più ambizioso del MCU dopo i film degli Avengers, quindi ci si aspettano apparizioni di personaggi di altri titoli del franchise.

Loki 2 – 6 ottobre 2023

Loki 2 MCU

Nel finale della prima stagione di Loki, Tom Hiddleston e la sua controparte femminile – e primo vero amore – Sylvie (Sophia Di Martino) affrontano la misteriosa mente dietro l’Autorità per le Variazioni Temporali, un uomo noto come Colui che Rimane (Jonathan Majors). Alla fine, Sylvie frattura la linea temporale nel multiverso uccidendo il cattivo. Loki viene rimbalzato in un’altra realtà, in cui il suo amico della TVA, Mobius (Owen Wilson), non lo riconosce nemmeno.

Nelle scene post-credit di Ant-Man and the Wasp: Quantumania i personaggi di Loki e Mobius sono indaffarati a scoprire nuove versioni di Kang. La produzione della seconda stagione vede Eric Martin, sceneggiatore della prima stagione, che scriverà tutti gli episodi e Justin Benson e Aaron Moorhead, registi di Moon Knight, che dirigeranno la maggior parte degli episodi.

The Marvels – 10 novembre 2023

The Marvels

Nia DaCosta dirigerà il sequel del film. Il nuovo titolo, tuttavia, chiarisce che non si tratterà solo di una storia su Carol Danvers, ma di una piccola avventura di squadra tutta al femminile. Megan McDonnell ha scritto la sceneggiatura. La star di Ms. Marvel, Iman Vellani, sarà co-protagonista del progetto nel ruolo di Kamala Khan.

Teyonah Parris interpreterà l’adulta Monica Rambeau, che si è trasformata in una supereroina durante la serie WandaVision, che si è conclusa con l’invito degli Skrull ad andare nello spazio.

Echo – 29 novembre 2023

Echo MCU

Alaqua Cox sarà la protagonista di questa serie spin-off di Hawkeye nei panni di Maya Lopez, una supereroina nativa americana sorda in grado di copiare perfettamente i suoi avversari in battaglia. Lo show è la prima serie di supereroi standalone su un personaggio nativo americano. Il cast comprende Zahn McClarnon che riprende il ruolo del padre di Maya, e Graham Greene, Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs e Cody Lightning.

Per la prima volta per la Marvel, tutti e sei gli episodi della serie saranno trasmessi in contemporanea. Nella serie Maya incontrerà il suo vecchio capo, Kingpin (Vincent D’Onofrio), che ha creato qualche problema prima in Daredevil e poi in Hawkeye. Con Matt Murdock apparso in Spider-Man: No Way Home e in She-Hulk: Attorney at Law, è probabile che possa apparire anche in questa serie. Inoltre, nei fumetti Marvel, Echo ha incrociato le strade di Moon Knight e degli Avengers e ha partecipato alla storyline Secret Invasion, quindi potrebbe finire in diverse serie del MCU.

Captain America: New World Order – 3 maggio 2024

Captain America New World Order

Malcolm Spellman, sceneggiatore di The Falcon and the Winter Soldier, e Dalan Musson, scrittore dello staff, stanno scrivendo la sceneggiatura che continuerà la storia di Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo che questi ha finalmente preso lo scudo di Capitan America nel finale dello show, sfoggiando un nuovo costume rosso-bianco-blu – e ali di falco – per gentile concessione del Wakanda.

Julius Onah dirige il film, che vede Sam combattere senza il supporto degli Avengers, sciolti dopo Endgame. Tornano dalla serie anche Carl Lumbly nel ruolo di Isaiah Bradley, alias il primo supersoldato nero e Danny Ramirez nel ruolo di Joaquín Torres, che eredita da Sam il soprannome di Falcon. Shira Haas si unisce al cast nel ruolo di Ruth Bat-Seraph, alias Sabra. Nei fumetti, Sabra è una mutante che lavora come agente del Mossad israeliano, ma un portavoce della Marvel ha dichiarato a Variety che i registi stanno adottando “un nuovo approccio” al personaggio.

Thunderbolts – 26 luglio 2024

Thunderbolts

Risposta del MCU alla Suicide Squad della DC, Thunderbolts è una squadra di antieroi – o di cattivi riformati – che si formano inizialmente per fare causare scompiglio ma poi decidono di cercare di rimediare ai loro errori. Jake Schreier dirigerà da una sceneggiatura di Eric Pearson. Il team comprenderà Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes, Florence Pugh nel ruolo di Yelena Belova, David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker, Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr, Olga Kurylenko nel ruolo di Taskmaster e Julia Louis-Dreyfus nel ruolo di Valentina Allegra de Fontaine.

Tutti questi personaggi portano con sé un bagaglio di esperienze precedenti, che senza dubbio influiranno su ciò che accadrà in Thunderbolts. Con Captain America: New World Order nelle sale solo due mesi prima, ci si aspetta che Sam Wilson possa avere un qualche ruolo qui. Anche il personaggio interpretato da Daniel Brühl è importante nei Thunderbolts nei fumetti, è facile immaginare che possa comparire anche lui.

Blade – 6 settembre 2024

Blade

Quando stava girando la serie Marvel Luke Cage per Netflix, Mahershala Ali ha fatto sapere ai Marvel Studios di voler recitare in un remake di Blade, il franchise di supereroi interpretato per la prima volta da Wesley Snipes (e accreditato da molti per aver aperto la strada alla rinascita del cinema dei supereroi). Stacy Osei-Kuffour è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura.

Yann Demange dirigerà il film, sostituendo il regista Bassam Tariq che ha abbandonato il progetto nel settembre 2022, due mesi prima dell’inizio delle riprese. La Disney ha poi spostato Blade dal 2023 al 2024. Ali ha fatto un cameo solo audio in una delle scene post-credits di Eternals con il Dane Whitman di Kit Harington.

Deadpool 3 – 8 novembre 2024

Deadpool 3

Mentre i film della Fox sugli X-Men si sono ufficialmente conclusi con i due flop di Dark Phoenix e The New Mutants prima della vendita alla Disney, i due spin-off di Deadpool rimangono quelli di maggior successo finanziario mai realizzati, con un guadagno complessivo di 1,57 miliardi di dollari.

E infatti solo a settembre 2022 arriva la notizia che Deadpool e Wolverine (con Hugh Jackman che torna nel ruolo) è già in produzione con le riprese in atto. Al momento, le storie di Deadpool e Wolverine non hanno nessuna correlazione con il franchise del MCU ma con l’introduzione del multiverso tutto potrebbe cambiare.

Ironheart – 2024

Ironheart MCU

Dominique Thorne interpreterà Riri Williams, che nei fumetti è un prodigio dell’ingegneria che sviluppa una propria supertuta simile a quella di Iron Man di Tony Stark. La sceneggiatrice Chinaka Hodge sarà la responsabile della scrittura. Sam Bailey e Angela Barnes si divideranno i compiti di regia, mentre Proximity – la casa di produzione co-fondata dal regista di Black Panther Ryan Coogler – produrrà insieme ai Marvel Studios.

Anthony Ramos interpreta Parker Robbins, alias The Hood, che inizia come un alleato di Riri ma finisce per diventare un antagonista. Il cast comprende anche Lyric Ross, Manny Montana, Alden Ehrenreich e Shea Couleé. Williams è apparsa per la prima volta nel 2022 in Black Panther: Wakanda Forever, mentre Jim Rash riprenderà il suo ruolo di Preside del MIT da Captain America: Civil War.

Agatha: Coven of Chaos – 2024

Agatha Coven of Chaos

Kathryn Hahn sarà la protagonista di questa serie spin-off di WandaVision su Agatha Harkness. La sceneggiatrice di WandaVision, Jac Schaeffer, scriverà e produrrà la serie, nell’ambito del suo accordo globale con i Marvel Studios e la 20th Television. In linea con l’interpretazione della Hahn, il nuovo show – inizialmente intitolato House of Harkness sarà una dark comedy. Joe Locke avrà un ruolo non specificato, mentre Emma Caulfield Ford riprenderà il ruolo di Dottie da WandaVision.

Il legame di Agatha con Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) sembra offrire ampie possibilità narrative, soprattutto perché l’ultima volta che abbiamo visto Agatha era stata intrappolata da Wanda nel suo personaggio di Agnes, la vicina ficcanaso. Schaeffer sta anche sviluppando un secondo spin-off di WandaVision incentrato sulla Visione di Paul Bettany.

Daredevil: Born Again – 2024

Daredevil Born Again

Dopo che Daredevil ha lasciato Netflix nel 2018, Matt Murdock (Charlie Cox) è tornato nell’ombra quando lo streamer ha tagliato i ponti con la Marvel in vista del debutto di Disney+. Murdock è riapparso come avvocato di Peter Parker in Spider-Man: No Way Home nel 2021 – e la sua nemesi, Kingpin (Vincent D’Onofrio), è riemersa lo stesso mese come cattivo principale in Hawkeye. Nel maggio del 2022, Variety ha riportato che Matt Corman e Chris Ord hanno firmato per scrivere e produrre esecutivamente una nuova serie che si svilupperà in 18 episodi nella prima stagione – il triplo del numero abituale per una serie drammatica nel MCU.

In Hawkeye abbiamo appreso che Clint Barton (Jeremy Renner) e soprattutto Maya Lopez (Alaqua Cox) hanno avuto una relazione complicata con Kingpin, quindi entrambi i personaggi potrebbero essere presenti nella serie. Anche la nascente relazione di Matt con Jennifer Walters (Tatiana Maslany).

Fantastici 4 – 14 febbraio 2024

Fantastici Quattro

Quando la Disney ha acquistato la 20th Century Fox, i fan MCU hanno capito subito che ciò avrebbe significato che gli X-Men e i Fantastici Quattro – i due franchise classici della Marvel che fino ad allora erano esistiti al di fuori del MCU – si sarebbero finalmente riuniti.

Matt Shakman dirigerà il film. Subentra a Jon Watts, regista di Spider-Man, che era stato inizialmente annunciato da Feige nel dicembre 2020, ma si era tirato indietro dal progetto nell’aprile 2022, citando la stanchezza da cinema di supereroi. Nei fumetti i Fantastici Quattro hanno un ruolo fondamentale nella serie Secret Wars.

Avengers: La Dinastia Kang – 2 maggio 2025

Avengers La dinastia Kang

Allo stesso modo in cui Avengers: Infinity War ha portato a Avengers: Endgame, la Fase 6 del MCU – e la Saga del Multiverso – si concluderà con due film sugli Avengers. La regia è affidata a Destin Daniel Cretton ma al momento non è stato annunciato alcun casting.

Data la crescente importanza del personaggio di Jonathan Majors nel franchise, La Dinastia Kang potrebbe esplorare la lotta tra i buoni e le versioni di Kang nel multiverso. Più volte nei film si è oltrepassata questa linea e la Saga del Multiverso serve proprio a questo.

Avengers: Secret Wars – 1 maggio 2026

Avengers Secret Wars

Nel 2015, la Marvel Comics ha pubblicato una miniserie intitolata Secret Wars, in cui un’incursione tra l’universo Marvel principale (Terra-616) e l’universo Ultimate Marvel (Terra-1610) ha causato la distruzione di entrambi. In seguito, molte varianti dei personaggi MCU si ritrovano a vivere su un pianeta post-apocalittico chiamato Battleworld.

Come l’MCU arriverà a questo punto (se questa è davvero la trama del film) rimane un mistero, dal momento che diversi protagonisti della storia dei fumetti – tra cui i Fantastici Quattro e il loro nemico mortale Victor von Doom – non sono ancora apparsi nell’MCU. Michael Waldron scriverà la sceneggiatura.

Wonder Man – inedita

Wonder Man MCU

Cosa succederebbe se si perdesse contro Tony Stark, non come supercattivo, ma come uomo d’affari? Simon Williams lo sa bene: nei fumetti, è il figlio di un capitano d’industria la cui azienda cede sotto la pressione delle Stark Industries. Simon si rivolge quindi al Barone Zemo, che lo trasforma nel supereroe noto come Wonder Man.

Il regista di Shang-Chi Destin Daniel Cretton sta sviluppando la serie insieme allo sceneggiatore Andrew Guest, nell’ambito dell’accordo generale di Cretton con i Marvel Studios e Onyx Collective. Cretton potrebbe anche dirigere. Yahya Abdul-Mateen II interpreterà Williams.

Armor Wars – inedita

Armor Wars

Nei fumetti, la trama di Armor Wars descriveva l’orrore di Tony Stark quando la sua tecnologia Iron Man finiva nelle mani sbagliate. Con la morte di Stark nel MCU, il protagonista di questo adattamento sarà il James Rhodes di Don Cheadle. Yassir Lester  sarà lo sceneggiatore.

Originariamente sviluppato come serie Disney+, i Marvel Studios hanno annunciato nel settembre 2022 che Armor Wars diventerà un lungometraggio.

What If…? 2 – inedita

What If 2 MCU

Come ha dichiarato lo sceneggiatore A.C. Bradley a Variety, i fan possono aspettarsi che le storyline della prima continuino nella seconda stagione, che rimane ancora inedita. Tra le altre realtà alternative della seconda stagione ci sarà un episodio ambientato tra cavalieri medievali nel 1602; i personaggi di Shang-Chi che combattono contro Odino e gli Asgardiani; e Tony Stark che si unisce a Valchiria in un episodio dambientato sul pianeta Sakaar di Thor: Ragnarok.

Bradley è stato chiaro sul fatto che la serie esista all’interno del canone del MCU come parte del multiverso. Il modo in cui questo funzionerà è incerto; anche se una versione di Captain Carter è apparsa in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, non era la stessa versione vista in What If…?

X-Men ’97 – inedita

X-Men 97

La Marvel sta pensando a una rivisitazione dell’iconica serie degli anni ’90 sugli X-Men. Andata in onda per cinque stagioni dal 1992 al 1997 è considerata da molti il motivo per cui la Fox ha deciso di realizzare un film in live-action sugli X-Men. La serie continuerà la storia della serie originale, concentrandosi sui mutanti Rogue, Bestia, Gambit, Jean Grey, Wolverine, Tempesta, Jubilee e Ciclope; saranno guidati da Magneto, che sfoggia capelli lunghi e un abito viola. Nel finale della serie originale, il Prof. Charles Xavier è costretto a lasciare la Terra per curarsi dopo un attacco paralizzante.

Gli X-Men saranno affiancati da Cable, Bishop, Forge, Morph e Nightcrawler e si scontreranno con il Club Infernale con Emma Frost e Sebastian Shaw. Appariranno anche Mr. Sinister e Bolivar Trask.

Spider-Man: Freshman Year – inedita

Spider-Man freshman year

A differenza del look morbido e moderno di What If…?, questa serie animata si rifarà alle origini fumettistiche di Peter Parker, che inizia il suo viaggio per diventare Spider-Man. Questa versione della vita di Peter vedrà la presenza di un gruppo di nuovi personaggi, tra cui Nico Minoru, della squadra Runaways; una nuova cotta che non è Mary Jane o Gwen Stacey; Amadeus Cho, che diventa un nuovo Hulk nei fumetti; uno studente di scambio Wakandiano; e Harry Osborn, con il padre di Harry, Norman, che funge da mentore di Peter. Almeno all’inizio.

Charlie Cox doppierà il ruolo di Daredevil e apparirà anche Doctor Strange (anche se non è chiaro se Benedict Cumberbatch doppierà quel ruolo). Paul F. Tompkins darà voce a un nuovo personaggio chiamato Bentley Witman. I primi materiali di stampa indicavano che questo show sarebbe un prequel della storyline di Tom Holland nel MCU, ma i dettagli svelati al San Diego Comic-Con 2022 hanno svelato il contrario.

Marvel Zombies – inedita

Marvel Zombies

Un’apocalisse di zombie fa sì che la maggior parte dei Vendicatori si trasformi in non morti superpotenti e divoratori di carne. Il titolo deriva dalla miniserie a fumetti del 2005-2006 scritta da Robert Kirkman, creatore di The Walking Dead, e disegnata da Sean Phillips; quei fumetti erano già stati liberamente adattati in un episodio della prima stagione di “What If…?”.

Questa serie presenterà versioni zombie di Clint Barton, Capitan Marvel, Capitan America, l’Abominio de L’incredibile Hulk e Shang-Chi Ghost di Ant-Man and the Wasp, Scarlet Witch, Okoye di Black Panther e Ikaris di Eternals. Ad affrontarli ci saranno Yelena Belova e Red Guardian (insieme a una squadra di Vedove) di Black Widow. Il regista di What If…? Bryan Andrews dirige anche questa serie, mentre Zeb Wells è il capo sceneggiatore e produttore esecutivo.

Una serie ambientata in Wakanda – inedita

Wakanda MCU

Nel febbraio 2021, la Disney ha annunciato che il regista di Black Panther Ryan Coogler stava sviluppando una serie per Disney+ ambientata nel Regno di Wakanda, la nazione africana che ospita la Pantera Nera e la sua famiglia reale. La serie fa parte di un accordo televisivo pluriennale tra la casa di produzione di Coogler, Proximity Media, e la Walt Disney Company.

Il progetto Wakanda non ha ancora ricevuto l’ordine di diventare una serie completa, ma in una dichiarazione che annunciava l’accordo, Coogler ha lasciato intendere che non si tratta dell’unica serie basata sul MCU che Proximity sta sviluppando per Disney+.

Nova – inedita

Nova MCU

Lo scrittore di Moon Knight Sabir Pirzada sta sviluppando un progetto basato su Nova, il supereroe intergalattico legato ai Nova Corps della Marvel Comics. Non è chiaro se questo progetto sarà una serie per Disney+ o un lungometraggio.

Anche se i Nova Corps erano una parte centrale di Guardiani della Galassia del 2014 – e in Avengers: Infinity War del 2018, Thanos ha devastato Nova Prime per assicurarsi una delle Pietre dell’Infinito.

Vision Quest – inedita

Vision Quest MCU

Il secondo spin-off di WandaVision dopo Agatha: Coven of Chaos. Questa serie avrebbe seguito le imprese di Visione, la riproduzione fisica priva di emozioni del personaggio di Paul Bettany del MCU. Una serie a fumetti Marvel degli anni ’80 ha lo stesso titolo dello show, ma i suoi eventi sono stati ampiamente coperti in “WandaVision”; si ritiene che la serie seguirà invece il nuovo Visione mentre tenta di recuperare i suoi ricordi.

Jac Schaefer, creatore e sceneggiatore capo di WandaVision e Agatha, è a capo anche di questa serie e Paul Bettany tornerà nel ruolo. La trama non è chiara ma se c’è qualcosa che può far risorgere Wanda Maximoff da sotto le macerie della Wundagore Mountain, è il ritorno di Visione. Inoltre, la serie di fumetti Vision Quest faceva parte del titolo West Coast Avengers, quindi gli eventi di Avengers: La dinastia Kang e Avengers: Secret Wars potrebbero essere presi in considerazione, a seconda della rapidità con cui lo show entrerà in produzione.

Festival di Cannes 2023: foto dal red carpet di Il Sol dell’avvenire

Ieri sera è stato il giorno di Nanni Moretti, secondo italiano in concorso dopo Bellocchio, al Festival di Cannes 2023, con Il Sol dell’Avvenire. Con lui, sul tappeto rosso della croisette, il suo cast, che si è lasciato andare in una danza che replica non solo una bellissima scena del film, ma un ballo divenuto iconico grazie a Franco Battiato, sulle note di Voglio vederti danzare.

Sul tappeto rosso c’erano: Nanni Moretti, Margherita Buy, Barbora Bobulova, Valentina Romani, Blu Yoshimi, Elena Lietti.

MerPeople, la recensione della docuserie su Netflix

MerPeople, la recensione della docuserie su Netflix

Nel 1989, la Disney regala a tutto il mondo una storia intramontabile: La Sirenetta. Da allora, intere generazioni di bambine, ma anche di bambini, hanno sognato di poterlo essere. Cosa? Una sirena, ovviamente. Eppure la magia, ad un certo punto, ha dovuto retrocedere per dare il passo alla realtà, in cui queste affascinanti creature marine non esistono. O forse sì. Netflix porta in catalogo MerPeople, nuova docu-serie che racconta una storia affascinante, nella quale magia e realtà si mescolano, incanalandosi in alcune figure dalla grande fascinazione e appeal: le sirene professioniste.

I quattro episodi, incentrati ognuno su un aspetto di questo business, sono diretti da Chyntia Wade, la quale attraverso questo racconto getta una luce su un mondo sfaccettato, strabiliante e faticoso. Fatto di persone che sacrificano tutta la loro vita per poter svolgere questo lavoro, e che ci credono talmente tanto da andare contro qualsiasi cosa, anche la famiglia. MerPeople arriva in piattaforma proprio al momento giusto, considerata l’uscita del nuovo remake in live action Disney: La Sirenetta, appunto.

MerPeople, la trama

Il documentario ruota attorno a cinque principali storie: Eric Ducharme, ragazzo omosessuale e con la sindrome di Tourette, fondatore dell’azienda Mertailor, lavoratrice di code da sirena personalizzate; Morgana Alba, fondatrice del Circus Siren Pod, Sparkles, artista che cerca di seguire la strada della sirena professionista, affrontando ostacoli, delusioni e sconfitte; Ché Monique, fondatrice di The Society of Fat Mermaids; Blixunami, una persona non binaria che sfoggia tutta la sua vena artistica nelle performance, nel trucco e nella sua coda coloratissima. Ognuno di loro racconta la propria storia, le difficoltà affrontate una volta intrapresa la professione, analizzando il background che li ha spinti, poi, ad essere sirene. A lavorare in un mondo in cui appartengono, mentre il contorno non li accetta.

Nuotare, nuotare, nuotare!

Fra le tante proposte Netflix fin’ora disponibili, MerPeople è di sicuro una di quelle più interessanti, insieme alla docuserie Volo MH370, seppur abbiano tagli e toni diversi. La scelta di far conoscere questa industria – da circa 500mila dollari – in continua espansione non può che considerarsi furba proprio per la sua tematica attrattiva, ma anche – quasi – promozionale per il settore di cui si parla. Perché per quanto siano tante le persone che (negli Stati Uniti) siano spinte dal desiderio di essere una sirena a tutti gli effetti, la verità è che questo mondo non è ancora conosciuto a molti e, come sottolineano alcune intervistate, offre poco lavoro. Quel poco per, forse, riuscire a pagare le bollette. Ma a volte neanche quello.

L’universo delle sirene professioniste è comunque molto vasto, e Chyntia Wade lo sciorina da diverse prospettive: gli artisti, i fondatori di club professionali e i fabbricanti delle bellissime code con cui i performer nuotano in diverse acque: piscine, vasche e addirittura l’oceano. Ognuno di loro regala un punto di vista diverso, nel quale si ritrovano le difficoltà affrontate durante il percorso, i background familiari complessi, ma anche i pensieri comuni, fra questi l’amore verso le sirene e verso un’arte – definita tale da molti – riuscita a scaldare il cuore di tanti bambini, perché capace di non interrompere la magia sprigionata dal mito, continuando a far sognare a occhi aperti.

Essere sirene è difficile, ma non impossibile

Essere guardati con pregiudizio e non andare oltre l’apparenza è però uno dei problemi che il mondo delle sirene professioniste deve subire, poiché visto – ma solo da alcuni – con distacco e scetticismo. Ma come dimostrano alcuni artisti, fra questi la sirena Sparkles che ha una storia in primo piano all’interno di MerPeople, è un lavoro che richiede anni di preparazione per le immersioni subacquee. Si va incontro a tutto una volta intrapresa la “carriera”: infezioni, PH delle piscine sbagliati che provocano danni agli occhi, minuti in apnea, esibizioni difficili, ipotermia. Lo ribadisce anche Morgana Alba, fondatrice del Circus Siren Pod (sirene professioniste d’élite): le performance sott’acqua a volte sono persino pericolose. Ogni artista deve affrontare un ostacolo nel momento in cui non è più in superficie, nel suo habitat naturale, e spesso si ritrova a dover nuotare con altre specie marine, squali compresi.

Ma per restituire al pubblico la giusta emozione, travolgendolo nell’atmosfera suggestiva e nella mitologia delle creature che rappresentano, i professionisti devono far sembrare tutto reale, anche nei movimenti che devono essere sinuosi e mai forzati. Mantenendo poi un’espressione distesa e carismatica, nonostante magari l’acqua sia fredda. Essere sirene richiede concentrazione, connessione con il proprio corpo e con lo spettatore, sfide con se stessi. Ma, come dimostra il fondatore di Mertailor, una delle aziende più grosse di produzione di code, Eric Ducharme, diventa anche dimensione salvifica, luogo di pace, estensione del proprio io, e terapia – o medicina – delle malattie. Come la sua, la sindrome di Tourette, che lo stesso Ducharme è riuscito a gestire solo stando a contatto con l’acqua e facendo quello che amava più di ogni altra cosa: la sirena.

L’intento di Chyntia Wade, percepitosi in tutto il prodotto, è dunque quello di far vivere fra le quattro pareti dell’inquadratura una magia immortale, sospinta da sempre dalla bellezza che questa mitologia, antichissima, sprigiona. E portare all’attenzione una comunità in cui molte persone si ritrovano, sentendosi nel posto giusto, a fare la cosa giusta, con i colleghi che arrivano a considerare famiglia. Seppur alcune storie di MerPeople, rispetto ad altre, scorrano troppo veloci e alcune si frammentino un po’ troppo spesso riducendo la fluidità della narrazione, il risultato risulta comunque discreto e convince. A essere altalenante è invece il montaggio, definito nelle scene sott’acqua, e disorientante invece nel passaggio da una storia all’altra a causa delle brusche interruzioni. A trapelare però, più che l’intreccio e la messa in scena a volte poco curata, è la sua anima pura, con la conferma che spesso sono le professioni apparentemente inutili, ad essere le più significative nell’impatto che hanno sia su se stessi, che sull’altro. Basta guardare oltre, in profondità.

C’era una volta a Hollywood, ecco perché Margot Robbie ha i piedi sporchi nella scena del cinema

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Margot Robbie spiega perché i suoi piedi erano sporchi nella scena di C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino che la vede protagonista, in cui l’attrice, che interpreta Sharon Tate, va in sala a guardarsi sul grande schermo.

Se una scena dell’ode a Hollywood di Tarantino, ambientata nel 1969, cattura la pura gioia di andare al cinema, è proprio il momento in cui Sharon Tate di Robbie entra in un cinema per guardarsi sullo schermo, e Robbie viene vista mentre guarda con gioia le scene del vero in cui recita Tate in uno dei suoi (purtroppo) pochi film. Oltre a catturare l’essenza dolce e innocente della versione di Tarantino di Tate, la scena offre al regista la possibilità di indulgere in uno dei suoi feticci cinematografici preferiti, mentre i piedi nudi notevolmente sporchi di Margot Robbie vengono visti appoggiati allo schienale di una poltroncina del cinema, mentre lei sorride guardando il film.

Il feticismo cinematografico dei piedi di Tarantino ovviamente è saltato fuori molte volte prima di C’era una volta a Hollywood, ma la scena con Margot Robbie in sala sembrava dare un elemento ulteriore aggiungendo lo sporco. In una nuova intervista con Vogue, Robbie ha parlato del suo contributo al catalogo delle famose inquadrature di piedi di Tarantino, e ha spiegato come mai i suoi piedi erano nudi e non lavati.

“Il mio personaggio entra in un cinema per vedere se stessa sul grande schermo e si toglie gli stivali, alza i piedi e si sistema per guardare il film. Ma i miei piedi erano sporchi perché stavo camminando scalza sul set. Sono rimasti sporchi nel film perché Quentin ha detto: “No. Non pulirli”. Un assistente del set è corso per pulirmeli e lui ha detto: “No, è vero, tienilo”.”

La storia di C’era una volta a Hollywood si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso… Sharon Tate (Margot Robbie).

Nel cast del film Leonardo DiCaprioBrad Pitt e Margot Robbie al fianco di Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Quentin Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Nanni Moretti contro gli streamer a Cannes 76, ha detto che i registi “si inchinano alle piattaforme”

Nonostante Il sol dell’avvenire sia nelle sale italiane da settimane, è arrivato oggi il suo grande giorno al Festival di Cannes 76, dove Nanni Moretti ha presentato in Concorso il suo ultimo film, apprezzatissimo in casa.

In Italia si conosce molto bene l’approccio ironico di Moretti alla vita e al mondo del cinema che popola da anni, e nemmeno alla stampa estera è sfuggita la scena del film, visibile già nel trailer, in cui il suo alter ego del film si confronta con dei responsabili di Netflix, in una conversazione folle su sceneggiature e tempi di coinvolgimento dello spettatore nella storia.

In occasione della conferenza stampa si Il sol dell’avvenire, Nanni Moretti ha spiegato che in quell’occasione non si stava limitando a punzecchiare specificatamente Netflix, ma stava puntando il dito contro tutti gli streamer e contro la loro invasione del cinema. “C’è questo fenomeno che mi crea dispiacere: un certo numero di registi e sceneggiatori si limitano a lasciare il posto alle piattaforme, si inchinano alle piattaforme”, ha detto Moretti. “Per quanto mi riguarda, penso che dovremmo continuare a sentirci coinvolti emotivamente, psicologicamente ed economicamente vis a vis con il cinema”, ha proseguito il regista.

“Quando ho un film che mi viene in mente; non penso al tredicenne in Pennsylvania che guarda il suo telefono mentre prende la metropolitana”, ha detto Moretti riguardo al suo pubblico previsto. “Quando penso di fare un film, lo faccio per le sale cinematografiche dove gli spettatori vengono a vedere immagini più grandi e continuo a scrivere sceneggiature e fare film pensando alle sale cinematografiche”.

Moretti ha affermato di aver originariamente concepito una parte della sceneggiatura diversi anni fa, incentrandola sempre sui moti ungheresi del 1956. “Non siamo riusciti a scrivere la sceneggiatura, quindi ho rinunciato a quell’idea”, ha detto. Tuttavia, quando è tornato in contatto con lo sceneggiatore, ha cercato di esplorare la vita e tutte le nevrosi di quel regista che invece stava girando un film sulle vicende del ’56.

Il sol dell’avvenire, recensione del film di Nanni Moretti

Protagonisti Nanni Moretti,  Margherita Buy, Silvio Orlando, Mathieu Amalric, Barbora Bobulova. Tra i temi del film ci sono il cinema, il circo, gli anni ’50.

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