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Venom: La furia di Carnage, l’approccio di Woody Harrelson a Cletus Kasady

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La prima volta che abbiamo incontrato il personaggio di Cletus Kasady è stato nella scena post-credit di Venom. Ora, il personaggio interpretato da Woody Harrelson si prepara a fare il suo ingresso trionfale nell’attesissimo Venom: La furia di Carnage, dopo finalmente vedremo in azione il suo alter ego.

Come lo stesso titolo del sequel preannuncia, nel nuovo film Kasady avrà un ruolo decisamente chiave. Grazie ai vari trailer, abbiamo visto che all’inizio il serial killer si troverà nel braccio della morte. Quando verrà poi intervistato da Eddie, tramite un processo che per ovvie ragioni non è ancora stato svelato, si legherà ad un simbionte rosso noto come Carange. I due fuggiranno dalla prigione e inizieranno a scatenare il caos, con Eddie e Venom che saranno costretti a farsi avanti per cercare di fermarli.

I fan di Carnage sono entusiasti di vedere finalmente l’iconico personaggio sul grande schermo, e di certo Woody Harrelson è consapevole della responsabilità che un ruolo così amato comporta. Parlando con Collider, il celebre attore ha parlato di come si è preparato per calarsi al meglio nei panni del serial killer/simbionte, cercando di mettere da parte il pensiero dell’enorme fanbase e di concentrarsi esclusivamente sul ruolo.

“Se avessi pensato alla grande fanbase della Marvel, di certo sarebbe stato molto difficile per me”, ha spiegato Harrelson. “Quindi mi sono approcciato al personaggio come, in generale, farei con qualsiasi altro ruolo, anche se sono consapevole che avere a che fare con una proprietà Marvel alza inevitabilmente la posta in gioco. È stato bello leggere tutti quei vecchi fumetti e cercare di capire cose gli fosse capitato di così orribile durante la sua infanzia al punto da spingerlo a diventare uno squilibrato, un serial killer. È stato molto utile.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

 
 

The Batman: Robert Pattinson anticipa grandi sorprese al DC FanDome

The Batman

Il prossimo 16 ottobre si terrà la seconda edizione del DC FanDome, il grande evento targato DC e dedicato a tutti i progetti della Warner Bros. in arrivo. È stato già confermato che in occasione dell’evento – che si terrà online – verranno presentate le prime immagini ufficiali di Black Adam e The Flash, ma anche uno sguardo al dietro le quinte dei sequel di Aquaman e Shazam!.

Ovviamente, uno dei grandi protagonisti dell’evento sarà anche The Batman, l’attesissimo film di Matt Reeves che vedrà Robert Pattinson nei panni dell’iconico uomo pipistrello, posticipato di quasi un anno a causa della pandemia di Covid-19. Durante l’evento dovrebbe essere mostrato ai fan il nuovo trailer ufficiale del film, ma a quanto pare ci saranno tantissime altre sorprese.

Parlando con Variety, infatti, è stato proprio Pattinson a dichiarare: “Io e Zoë Kravitz abbiamo fatto delle cose. Sarà qualcosa di piccolo, ma estremamente divertente. Ci sono un sacco di piccole sorprese in arrivo. Ho da poco visto un po’ del film ed è veramente. Davvero molto fico.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

No Time to Die, la recensione del film con Daniel Craig

No Time to Die recensione film
Credit: Nicola Dove.© 2021 DANJAQ, LLC AND MGM. ALL RIGHTS RESERVED.

L’attesa è finita. Dopo tanti rinvii, arriva finalmente nelle sale, No Time to Die, nuovo capitolo della saga di James Bond, l’ultimo che vede Daniel Craig nei panni dell’agente segreto più famoso al mondo. A quindici anni dal suo esordio nel ruolo con Casino Royale, l’attore lascia il personaggio che lo ha reso famoso presso il grande pubblico, e lo fa in grande stile. 

No Time to Die: la trama

In No Time to Die Bond, Daniel Craig, vorrebbe solo godersi la pensione da ex agente segreto, in compagnia di Madeleine, Léa Seydoux, ma non è così facile. Il rivale di sempre, Blofeld, Christoph Waltz, non ha rinunciato all’idea di ucciderlo e gli tende una trappola. Scampato, Bond sospetta che Madeleine l’abbia tradito, la lascia e decide di rientrare in gioco. Anche perchè l’MI6 e Mallory, Ralph Fiennes, avranno ancora bisogno di lui. Cinque anni dopo, infatti, da un laboratorio segreto inglese viene rubata una nuova arma potentissima, che in mani sbagliate può distruggere milioni di vite. Nel dare la caccia allo scienziato russo corrotto che può portarlo a chi ha commissionato il furto, Bond ritroverà il suo vecchio amico Felix Leiter, Jeffrey Wright, agente della CIA. Passerà per Cuba, dove si farà aiutare dalla bella e capace Paloma, Ana De Armas, ma conoscerà anche lo 007 Nomi, Lashana Lynch, la donna che ha ormai preso il suo posto e con cui dovrà collaborare. C’è però anche un altro nemico da sconfiggere, Lyutsifer Safin, Rami Malek, desideroso di vendicarsi con Blofeld e con la Spectre e ideatore di un diabolico piano criminale che minaccia tutti. Bond si ritroverà faccia a faccia con Blofeld, avrà a che fare ancora con Madeleine e con una novità inaspettata. Riuscirà a portare a termine la sua missione con successo anche stavolta? 

No Time to Die film recensione
Credit: Nicola Dove.© 2021 DANJAQ, LLC AND MGM. ALL RIGHTS RESERVED.

Scenari mozzafiato, spettacolarità e azione

E’ stato un lungo viaggio”, dice Daniel Craig, nella breve clip che precede l’inizio della pellicola, riferendosi evidentemente non solo ai ritardi che hanno posticipato l’uscita del film, ma anche alla sua lunga militanza nel ruolo di Bond, che qui si conclude. E sottolinea l’importanza dell’arrivo del film sul grande schermo, “il luogo a cui appartiene”.

Non si può dargli torto. No Time to Die è indubbiamente bello scenicamente, dai panorami mozzafiato di Matera e Gravina di Puglia, alla spettacolarità delle scene in cui dominano ghiaccio, fuoco e acqua. Chi poi ama la spettacolarità dell’azione, non resterà deluso: inseguimenti, sparatorie, scontri, fughe rocambolesche, assieme alle armi mirabolanti da sempre in dotazione a Bond, non mancano. Aspetti questi, che avrebbero risentito molto di una fruizione in un luogo diverso dalla sala, togliendo al film gran parte del suo fascino.

Tra gli elementi d’indubbio impatto va poi citata la colonna sonora, con il tema principale del film interpretato ottimamente da Billie Eilish.

Una sceneggiatura ipertrofica e un villain che non convince per un (troppo) lungo addio

Il problema di questo No Time to Die, 25esimo episodio della saga di James Bond è l’ipertrofia. Dentro, c’è troppo. Più la narrazione procede, più si ha l’impressione che il regista – anche sceneggiatore con Neal Purvis, Robert Wade e Phoebe Waller-Bridge – per l’ultima interpretazione di Craig nei panni di Bond abbia voluto strafare e accompagnare gli spettatori in un lunghissimo addio. No time to die conta almeno quattro location e quattro intrecci, con risvolti non sempre chiari. Poi c’è la sfera personale, che acquisisce un’importanza mai avuta prima, alla quale si dà spazio con un Bond a tratti perfino romantico. Ciò comporta una durata fuori dal comune, che sfiora le tre ore e finisce per risultare eccessiva.

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Credit: Nicola Dove.© 2021 DANJAQ, LLC AND MGM. ALL RIGHTS RESERVED.

Altra nota stonata, Rami Malek, scialbo e inespressivo, che non riesce a far suo il ruolo del villain ed è l’unico, grosso neo in un cast con nomi eccellenti. Al fianco di Craig troviamo Ralph Fiennes e Christoph Waltz, assieme a tre figure femminili cui viene dato ampio spazio e che affiancano il protagonista con grinta e carattere: Léa Seydoux, Lashana Lynch e Ana De Armas, senza dimenticare Naomie Harris, che veste di nuovo i panni di Miss Moneypenny. 

Gli elementi sopra citati forse non disturberanno più di tanto chi voleva godersi fino all’ultima goccia il Bond di Daniel Craig, tra i più amati dal pubblico, ma obiettivamente non rendono un buon servigio al film. Il 25esimo episodio della saga di Bond, No time to die, è in sala da giovedì 30 settembre, distribuito da Universal Pictures.

No Time to Die opinioni
Credit: Nicola Dove.© 2021 DANJAQ, LLC AND MGM. ALL RIGHTS RESERVED.
 
 

Il Gladiatore 2, Ridley Scott: “Pronto a partire dopo il film su Napoleone”

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È da tempo ormai che si parla di un possibile sequel de Il Gladiatore, celebre film di Ridley Scott che vedeva contrapporsi il gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore Joaquin Phoenix. Essendo il personaggio di Massimo Decimo Meridio morto alla fine della pellicola originale, in molti hanno cominciato a chiedere in che modo l’ipotetico sequel avrebbe fatto i conti con il destino dell’iconico personaggio.

Le ultime news in merito al sequel risalgono al 2018, quando Scott aveva dichiarato che sarebbe tornato dietro la macchina da presa e che stava lavorando alla sceneggiatura con Peter Craig (ad oggi, però, non sappiamo se sarà ancora lui ad occuparsi dello script). La storia dovrebbe raccontare di Lucio, il figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000: sarà ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo.

Ora, in una recente intervista con Empire in occasione della promozione di The Last Duel, Ridley Scott è tornato sulla questione, rivelando di essere intenzionato a girare il sequel de Il Gladiatore subito dopo Kitbag, il biopic su Napoleone Bonaparte che avrà come protagonista il premio Oscar Joaquin Phoenix. “Sto già facendo scrivere la sceneggiatura del sequel del Gladiatore, proprio ora”, ha confermato il regista. “Quando avrò concluso i lavori sul film dedicato a Napoleone, il Gladiatore sarà pronto a partire.”

Per quanto riguarda Kitbag, il film si concentrerà sulle origini di Napoleone e sul suo rapporto instabile con sua moglie Giuseppina. Nel cast ci sarà anche Jodie Comer, che ha già lavorato con Scott nel sopracitato The Last Duel, in arrivo nelle sale italiane dal 14 ottobre dopo essere stato presentato, Fuori Concorso, alla 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

 
 

Luigi Calagna: 10 cose che non sai su di lui

Luigi Calagna Me contro Te

Meglio noto come il Luì dei Me contro Te, Luigi Calagna è oggi una vera e propria celebrità, diviso tra il mondo di YouTube, il cinema, la televisione e numerose altre attività nel mondo dello spettacolo. Sempre di più il duo di cui fa parte è una solida certezza nel mondo dell’intrattenimento, capace come pochi di far presa sulle fasce più giovani degli spettatori.

Ecco 10 cose che non sai di Luigi Calagna.

Luigi Calagna: i suoi film e l’attività su YouTube

10. È diventato celebre grazie al canale YouTube. La fonte principale della fama dei Me contro Te è il loro canale YouTube, aperto nel 2014. Caricando qui i loro video, il duo ha formato un proprio riconoscibilissimo stile, guadagnando nel giro di pochi anni un numero di iscritti attualmente pari a 5,12 milioni. Nei loro video, pubblicati con grande frequenza, i due sono soliti dar vita ai contenuti più disparati, pensati, anche nel linguaggio, per intrattenere un pubblico di bambini.

2. Hanno recitato in alcuni film per il cinema. Il 17 gennaio del 2020 è uscito in sala il lungometraggio Me contro Te – Il film: La vendetta del Signor S. Scritto dagli stessi Calagna e Scalia, il film è stato prodotto dalla Warner Bros., in collaborazione con la Me Contro Te Production. La trama ruota intorno alla celebre coppia, che si trova a dover fronteggiare il malvagio e misterioso Signor S., il quale aspira a diventare il padrone del Mondo. Nel 2021 è invece uscito un nuovo film del duo, intitolato Me contro Te – Il film: Il mistero della scuola incantata. Il 1° settembre 2021 hanno poi annunciato il terzo ed ultimo capitolo della trilogia, Me contro Te – Il film: Persi nel tempo, il quale uscirà in sala il 1° gennaio del 2022.

3. La TV ha contribuito al successo. Dopo aver ottenuto un buon successo su YouTube, i Me contro Te sono stati assunti come protagonisti della serie Like Me, distribuita su Disney Channel, e pressocché adattata ai personaggi di Luì e Sofì. I due hanno in seguito svolto il ruolo di conduttori per il game show Disney Challenge Show – Me contro Te, dove diversi bambini venivano sfidati attraverso diverse prove da superare. Queste significative incursioni televisive hanno contribuito all’ulteriore popolarità della coppia.

Luigi Calagna film

Luigi Calagna e i Me contro Te

4. È noto per le canzoni del duo. Uno degli ambiti in cui i Me contro Te hanno ottenuto molto consenso è quello legato alla musica. Con i loro video hanno infatti diffuso diverse canzoni da loro composte ed eseguite, arrivando, nel febbraio del 2020, a pubblicare il loro primo album, intitolato Il Fantadisco dei Me contro Te, posizionatosi per due settimane al primo posto in classifica, vincendo poi un disco d’oro e uno di platino. Dall’album è stato estratto il singolo Me con te, divenuto una vera e propria hit.

5. Possiede un sito di merchandising. Una delle maggiori fonti di guadagno per il duo è il sito “mecontroteshop.it“. Qui sono infatti disponibili per l’acquisto una vasta gamma di prodotti legati al marchio dei Me contro Te. È infatti possibile trovare dai libri ai dischi, dalle magliette alle felpe e fino agli zaini. Sul sito si possono poi ritrovare tutte le informazioni per quanto riguarda l’acquisto e la consegna.

Luigi Calagna e Sofia Scalia

6. Sono fidanzati nella realtà. Come noto, Luigi Calagna e Sofia Scalia sono una coppia anche al di fuori delle loro attività nel mondo dello spettacolo. A quanto pare, i due si sono conosciuti nel 2012 grazie al cugino di lei, amico di Lugi. Hanno poi frequentato insieme la facoltà di Scienze della Comunicazione. In seguito, i due hanno poi tramutato la loro comune passione nel loro lavoro, dando vita alla Me contro Te Srl.

7. La Chimica li ha avvicinati. Dopo essersi conosciuti, ad unire ancor di più i due ci ha pensato la materia scolastica “chimica”. Luigi, che all’epoca frequentava la facoltà di Farmacia, ha infatti aiutato Sofia a migliorare i propri voti in questa. In seguito, lui ha lasciato la facoltà iscrivendosi nella medesima di Sofia. A quel punto, però, la chimica di coppia tra i due era diventata così forte da renderli inseparabili.

Luigi Calagna Sofia Scalia

Luigi Calagna è su Instagram

8. Ha un account personale. Luigi Calagna è presente su Instagram con un proprio account verificato il cui nome è semplicemente @luigi.calagna. All’interno di questo vanta attualmente e556 mila follower, ed è solito pubblicare post di vario genere. Questi ad oggi sono più di 100 e spaziano da momenti di svago in compagna di amici o della sua famiglia sino alla promozione dei suoi progetti cinematografici e televisivi. Seguendo il suo profilo, dunque, si potrà essere sempre aggiornati sulle sue attività.

9. È presente anche sul profilo dei Me contro Te. Oltre al profilo personale di Luigi, è possibile trovare su Instagram anche l’account ufficiale dei Me contro Te, seguito ad oggi da 1,5 milioni di persone. In questo, con oltre 1.600 post, il duo è solito condividere fotografie inerenti alle loro attività, dai viaggi ai progetti realizzati e in via di realizzazione. Tutti i loro fan non possono dunque non seguire tale account, rimanendo informati su tutto ciò che riguarda i Me contro Te.

Luigi Calagna: età e luogo di nascita

10. Luigi Calagna è nato a Palermo, in Sicilia, il 6 dicembre del 1992 ed ha oggi 28 anni.

 
 

WarnerMedia: il CEO riflette sulla distribuzione “day and date”

Wonder Woman 1984

La decisione di WarnerMedia di distribuire l’intero catalogo dei film della Warner Bros. attesi per il 2021 in contemporanea nelle sale e in streaming su HBO Max, è qualcosa che ha fatto molto discutere e subito numerosi contraccolpi anche da parte di numerosi registi, che pubblicamente hanno criticato la strategia della major.

Basti pensare a Christopher Nolan (Tenet) e Denis Villeneuve (Dune), mentre di recente la regista Patty Jenkins ha definito l’uscita congiunta di Wonder Woman 1984 “un’esperienza straziante”. Ora, anche Jason Kilar, CEO di WarnerMedia, ha ammesso i suoi dubbi in merito alla decisione presa, riconoscendo che probabilmente ci sarebbe dovuto essere un maggiore dialogo tra lo studio e i registi coinvolti.

“Sarò il primo a dirlo, e me ne assumo la piena responsabilità. Col senno di poi, avremmo dovuto prenderci più tempo per avere quelle 170 conversazioni necessarie – è questo è il numero di partecipanti alle pellicole del nostro listino del 2021”, ha ammesso Kilar durante la Code Conference di Vox Media (via The Hollywood Reporter). Abbiamo cercato di fare tutto in un lasso di tempo estremamente compresso, meno di una settimana, perché eravamo consapevoli che ci sarebbe stata una fuga di notizie e tutti avrebbero inevitabilmente detto la loro circa quello che avremmo o non avremmo dovuto fare.”

“Abbiamo detto dall’inizio che avremmo trattato ogni singolo film come un blockbuster, dal punto di vista economico, per i partecipanti, che saremmo stati onesti e generosi, che avremmo fatto la cosa giusta”, ha aggiunto. “La buona notizia è che l’abbiamo fatto, abbiamo lavorato veramente sodo per farlo. Ora siamo in un momento favorevole”.

 
 

Nicola Guaglianone: intervista allo sceneggiatore di Freaks Out

Ecco un estratto di una nostra chiacchierata con lo sceneggiatore Nicola Guaglianone, che ha firmato lo script dell’attesissimo Freaks Out, di Gabriele Mainetti, e che aveva messo la sua firma anche sulla sceneggiatura di Lo chiamavano Jeeg Robot, primo film del regista romano. Tra ispirazioni e futuro, ecco cosa ci ha raccontato Guaglianone.

 
 

Get Lost – Perditi nelle grandi storie, il cinema fa bene alla mente e al corpo

The Space Cinema

Get Lost: perdersi nell’esperienza di un film al cinema e ritrovarsi migliorati nello spirito e nel corpo. Viaggiare lontano con la mente e con la fantasia comodamente seduti sulla propria poltrona, circondati dal suono, a luci spente e di fronte al grande schermo. Una sfida e una missione contro il multitasking, la vita always on fatta di continue distrazioni davanti a display e monitor, tra notifiche, squilli e chat. L’invito a disconnettersi dal mondo e tuffarsi nella magia della sala arriva da The Space Cinema, circuito presente in Italia con 36 multiplex, che lancia oggi il suo film manifesto, creato da Joint Agency London, in collaborazione con Ridley Scott, che appare anche nel film, diretto da suo figlio Jake.

“Get Lost mostra quanto sia prezioso sapersi perdere in una grande storia – commenta Francesco Grandinetti, General Manager di The Space CinemaÈ una fuga dalla routine che arricchisce la quotidianità. Alcune storie sono pensate per essere viste in un solo modo: al cinema, per permettere davvero a chi le guarda di immergersi completamente nei suoni e nelle immagini. Ogni energia, ogni attenzione e ogni investimento di The Space va in questa direzione: arricchire e rendere uniche quelle poche ore fuori dal mondo, lontani dalla realtà. Un messaggio che oggi è ancora più importante che in passato.   

E oltre la magia, c’è anche la scienza a confermare i benefici fisici, mentali ed emotivi dell’esperienza cinematografica in sala. A dirlo è l’University College of London, che ha pubblicato i risultati della ricerca commissionata da Vue International (gruppo proprietario del circuito The Space Cinema) per esplorare cosa succede al corpo e alla mente durante la visione di un film al cinema.

La ricerca suggerisce tre elementi specifici e particolarmente distintivi dell’esperienza cinematografica: l’attività focalizzata, la socialità condivisa e l’elemento culturale.

“Esperienze culturali come andare al cinema offrono al nostro cervello l’opportunità di dedicare la nostra completa attenzione per periodi di tempo prolungati – ha commentato il Dr Joseph Devlin, Professore di Neuroscienze Cognitive all’UCL – Al cinema nello specifico, non c’è altro da fare se non immergersi. La nostra capacità di mantenere la concentrazione e l’attenzione gioca un ruolo fondamentale nella costruzione della nostra resilienza mentale, perché la risoluzione dei problemi richiede in genere uno sforzo concentrato per superare gli ostacoli, e questo ci rende più produttivi. Le attività con un focus sociale condiviso, d’altra parte, aumentano la nostra creatività, le prestazioni di squadra e il legame con gli altri, ed è stato anche dimostrato che riducono i sentimenti di solitudine e depressione.”

Allo studio, condotto dalla Facoltà di Psicologia Sperimentale dell’Università londinese, ha partecipato un gruppo di volontari che ha preso parte alla proiezione di un film della durata di due ore indossando dei sensori biometrici, con i quali i ricercatori sono stati in grado di misurare un notevole aumento della frequenza cardiaca dei partecipanti durante la visione: un ritmo 

equivalente a un’attività cardio leggera. Il monitoraggio ha rilevato anche un progressivo allineamento dei battiti degli spettatori, quasi fino a sovrapporsi per andare all’unisono. I test sulla cute hanno mostrato inoltre che in alcuni momenti più coinvolgenti nella trama si è innescato un aumento dei livelli di eccitazione emotiva.

“Uno dei sintomi della nostra cultura, fissata con lo smartphone, è che ci stiamo sempre più ritirando in esperienze solitarie sui nostri dispositivi. Non sorprende quindi che la solitudine sia una sensazione sempre più frequente in tutte le fasce d’età, specialmente in questi ultimi tempi – aggiunge Tanya Goodin, fondatrice di Time to Log Off e autrice del libro Off – Siamo diventati più connessi che mai e il multitasking è diventato la norma. Anche se spesso pensiamo che sia produttivo, tutte le prove dimostrano che in realtà questa attitudine rallenta le prestazioni del cervello e abbassa il QI. Per anni gli psicologi hanno conosciuto gli effetti positivi dell’essere completamente immersi in un’esperienza o in uno ‘stato di flusso’. È riposante e rigenerante per il nostro cervello iperstimolato, esattamente come perdersi in un film sul grande schermo.”

“Tra il destreggiarsi tra più dispositivi e il vivere in un mondo in cui non siamo quasi mai offline, spegnere tutto non è mai stato così importante – ha concluso Tim Richards, CEO di Vue International – Il cinema è uno degli ultimi posti in cui ci si può davvero perdere, e questa ricerca conferma che non è solo un modo di dire, ma che gli effetti benefici sono persino misurabili scientificamente.” 

Get Lost è stato proiettato ufficialmente per la prima volta martedì 28 settembre in occasione dell’anteprima italiana di No Time To Die, al The Space Cinema Moderno di Roma, da poco ristrutturato e rinnovato e, sempre dal 28 Settembre, è on air anche su tutti i canali social di The Space Cinema, che lo proietterà in tutte le sale a partire da Giovedì 30 settembre.

 
 

Watermark – L’acqua è il bene più prezioso, dal 14 ottobre al cinema

Dopo aver ricevuto il plauso della critica e ottenuto oltre 50.000 spettatori nei cinema italiani con ANTROPOCENE – L’EPOCA UMANA, che indagava l’impatto dell’uomo sul pianeta attraverso straordinarie immagini, Fondazione Stensen e Valmyn sono lieti di portare nei cinema anche il secondo capitolo della colossale opera sull’ambiente realizzata da Jennifer Baichwal ed Edward Burtynsky: Watermark – L’acqua è il bene più prezioso, uno straordinario documentario fotografico sul fondamentale ruolo che l’acqua ricopre nella formazione e nello sviluppo dei Popoli.

L’acqua costituisce oltre il 70% del pianeta e del nostro corpo, attorno a lei sono nate la società e la tecnologia e si sono sviluppate le grandi civiltà. Probabilmente per il suo controllo combatteremo le guerre del futuro. Watermark – L’acqua è il bene più prezioso è un ritratto di grande attualità, che restituisce un quadro visivamente affascinante della complessità della situazione attuale, che spazia dalle gigantesche infrastrutture costruite dall’uomo ai sempre più numerosi disastri ambientali (esondazioni, allagamenti, erosione delle coste…), dagli sprechi del mondo ricco fino all’ingegno storico di conservazione e mantenimento di un bene così prezioso per la vita.

Il percorso dei registi porta lo spettatore tra le enormi fattorie galleggianti al largo della costa cinese del Fujian, al cantiere di Xiluodu, la più grande diga ad arco al mondo, nel delta del deserto dove si arena il possente fiume Colorado, tra le concerie di cuoio di Dhaka. Ma anche agli Open di Surf di Huntington Beach negli Stati Uniti e al Kumbh Mela ad Allahabad, dove si radunano 30 milioni di persone per immergersi tutte insieme nel sacro Gange. Ulteriori immagini accompagnano gli scienziati che estraggono carote di ghiaccio dalle profondità del sottosuolo della Groenlandia e tra coloro che esplorano l’incontaminato spartiacque della Columbia Britannica settentrionale.

Questi sono solo alcuni degli straordinari luoghi filmati e raccontati nel documentario WATERMARK – L’acqua è il bene più prezioso, in arrivo nei cinema italiani a partire dal 14 ottobre in occasione della Giornata Mondiale dell’Educazione Ambientale.

 
 

MiC, Uffizi e Lucca Comics & Games insieme nel segno del fumetto

Lucca Comics

Le premesse sono state gettate nel 2020, quando Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, ha partecipato a Lucca ChanGes, l’edizione segnata dalla pandemia di Lucca Comics & Games. Oggi il Ministero della Cultura, le Gallerie degli Uffizi e Lucca Comics & Games si alleano in nome del fumetto, partendo dall’iniziativa ministeriale Fumetti nei Musei, che proprio il festival lucchese, nel 2018, premiò come migliore iniziativa editoriale.

52 autoritratti di alcuni tra i più brillanti fumettisti della scena italiana entrano nella collezione delle Gallerie degli Uffizi. Le opere – realizzate con tecniche, formati e stili diversi – saranno presentate a Lucca Comics & Games 2021 dall’8 ottobre al 1 novembre nell’ambito della mostra “Fumetti nei musei | Gli autoritratti degli Uffizi” a cura di Mattia Morandi e Chiara Palmieri. La mostra – dedicata a Tuono Pettinato, fumettista recentemente scomparso e autore per Fumetti nei Musei dell’albo ambientato alla Galleria dell’Accademia di Firenze – è una delle iniziative previste dal protocollo d’intesa siglato dalle Gallerie degli Uffizi e da Lucca Crea per favorire lo sviluppo e la promozione del fumetto in Italia e all’estero. L’intesa prevede, inoltre, la partecipazione degli Uffizi e del Ministero della Cultura alla designazione del Maestro del Fumetto di Lucca Comics & Games nell’ambito dei Lucca Comics Awards e l’ingresso, ogni anno, dell’autoritratto del vincitore nella collezione degli autoritratti del museo fiorentino. L’accordo avrà durata biennale e sarà rinnovabile: nel suo ambito potranno essere intraprese iniziative condivise di svariate tipologie: oltre alle esposizioni anche eventi, produzioni culturali, partnership creative, didattiche, di natura scientifica e molto altro ancora.

Le opere che andranno in mostra a Lucca sono state generosamente donate dagli artisti che hanno partecipato a Fumetti nei Musei, il progetto ideato dal Ministero della Cultura e realizzato in collaborazione con la casa editrice Coconino Press – Fandango.

Dalla ‘A’ di ALTAN alla ‘Z’ di ZUZU, il nuovo nucleo di autoritratti, che spazia tra numerosi linguaggi e diverse generazioni, sarà un vero e proprio atlante del fumetto italiano contemporaneo che arricchirà la collezione di autoritratti delle Gallerie degli Uffizi, notoriamente la più ricca e prestigiosa al mondo: queste opere verranno esposte nelle nuove sale dedicate agli autoritratti che apriranno nei prossimi mesi al primo piano del museo vasariano.

Grazie alle artiste e agli artisti per questa importante donazione che rappresenta un’ulteriore evoluzione di un percorso di valorizzazione del fumetto contemporaneo che nasce attorno all’ambizioso progetto Fumetti nei Musei. Questo nuovo fondo è una novità importante per il panorama artistico contemporaneo italiano: gli Uffizi divengono così uno dei primi musei di arte classica a scommettere sulla vitalità e la forza creativa della nona arte”, dichiara il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

“Con questa inedita, innovativa alleanza tra gli Uffizi e Lucca Comics, una delle manifestazioni del fumetto più importanti al mondo, l’obiettivo è ribadire un concetto chiave: la cultura è pop e deve raggiungere con efficacia quante più persone possibili. L’accordo che presentiamo oggi è il primo del suo genere al mondo: sono convinto che darà vita a grandi risultati e farà da apripista a tanti altri ‘crossover’ fruttiferi di idee, creatività e spunti per il futuro”, commenta il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

Grande soddisfazione per la collaborazione è espressa anche dalla Presidente di Lucca Crea, Francesca Fazzi, a cui fanno eco le parole del Direttore Generale Emanuele Vietina:
“Anche l’edizione più difficile di Lucca Comics & Games ha generato frutti entusiasmanti. La presenza di Eike Schmidt sul palco del Teatro del Giglio ha segnato l’avvio di una collaborazione, che oggi si concretizza in un’iniziativa che porterà, ogni anno, il Maestro del Fumetto incoronato a Lucca all’interno delle Gallerie degli Uffizi. È un grande riconoscimento per il Festival e per tutto il fumetto italiano”

Fumetti nei Musei è un progetto ideato dall’Ufficio Stampa e Comunicazione del Ministero della Cultura, realizzato in collaborazione con la casa editrice Coconino Press – Fandango e con il supporto di Ales S.p.A. La collana editoriale, nata per avvicinare i ragazzi al mondo museale, è composta da 51 storie a fumetti che raccontano la contemporaneità di 51 musei italiani. Gli albi sono anche distribuiti in omaggio ai ragazzi che partecipano ai laboratori e alle attività educative dei musei coinvolti. Nel 2018 Fumetti nei Musei ha vinto il premio ‘Gran Guinigi’ nell’ambito dei Lucca Comics Awards come migliore iniziativa editoriale dell’anno con queste motivazioni: “Un’operazione che raccoglie i migliori nuovi talenti della scena italiana con un’impeccabile veste editoriale. Un prodotto di altissimo livello che sposa le intenzioni educative all’amore per la narrativa sequenziale”. Nel corso degli anni, Fumetti nei Musei è stato protagonista di numerose esposizioni: le tavole originali sono attualmente in mostra nel Santuario dell’Ercole Vincitore di Villa d’Este a Tivoli. Fumetti nei Musei è stato presentato nei principali saloni del libro italiani e nei festival del fumetto, ed è stato al centro, nel 2020, della Settimana della Lingua Italiana nel mondo organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. Tutte le informazioni sul sito www.fumettineimusei.it

I Lucca Comics Awards sono i premi dedicati al fumetto di Lucca Comics & Games, i principali in Italia. L’obiettivo dei Lucca Comics Awards è premiare le migliori opere a fumetti e i loro autori, indipendentemente da nazionalità, formato editoriale e modalità di distribuzione. Nell’ambito dei Lucca Comics Awards il riconoscimento principale è quello dedicato al Maestro del Fumetto, che avrà, ogni anno, l’opportunità di realizzare un autoritratto per le Gallerie degli Uffizi.

 
 

Me Contro Te: il nuovo film dal 5 ottobre su tutte le piattaforme

Me contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola Incantata

Warner Bros. Pictures presenta una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me Contro Te, Me Contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola Incantata.

Me Contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola Incantata, la trama

SINOSSI – Una bellissima scuola sta per riaprire dopo molti anni e Luì e Sofì (Me contro Te) sono gli ospiti d’eccezione della festa di inaugurazione, ad attenderli lì il loro amico Pongo. La scuola potrebbe però nascondere un mistero e, ancora una volta, i Me contro Te dovranno affrontare con coraggio il malefico Signor S e cercare di sabotare i suoi perfidi piani nel nome dell’amicizia. Nella scuola, per la prima volta, Luì e Sofì potrebbero venire a conoscenza di un importante segreto sul loro passato. Una nuova “magica” avventura per Luì e Sofì, in un mondo tutto fatato, con tante sorprese e divertimento per i loro piccoli fan e tutte le famiglie.

Da un soggetto di Luigi Calagna e Sofia Scalia, Me Contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola Incantata è scritto da Emanuela Canonico, Andrea Boin, Luigi Calagna e Sofia Scalia. Il film è diretto da Gianluca Leuzzi.

La fotografia del film è di Davide Crippa, il montaggio di Davide Cerfeda, la scenografia di Mario Torre e i costumi di Tecla Turiaco. Le musiche originali del film sono di Stefano Della Casa. Me contro Te Il Film – Il Mistero della Scuola Incantata è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me Contro Te.

Il film sarà disponibile dal 5 Ottobre per l’acquisto e noleggio su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.

Me contro Te – il film: Il mistero della scuola incantata, trailer ufficiale

 
 

Cry Macho – Ritorno a casa: trailer del nuovo film Clint Eastwood

Dalla Warner Bros. Pictures, è in arrivo il nuovo intenso film drammatico del regista/produttore Clint Eastwood, Cry Macho – Ritorno a casa.

Clint Eastwood è anche protagonista del film, nel ruolo di Mike Milo, ex stella del rodeo e ora allevatore di cavalli in declino, che nel 1979 accettò l’incarico di un ex boss di riportare a casa il figlio dal Messico. Costretto a percorrere strade secondarie nel loro viaggio verso il Texas, l’improbabile coppia affronta un viaggio inaspettatamente arduo, durante il quale l’allevatore di cavalli, ormai stanco di tutto, trova dei legami imprevisti oltre che il suo senso di riscatto.

Del film fanno parte anche Eduardo Minett nel ruolo del ragazzo, Rafo, al suo debutto cinematografico, Natalia Traven (“Collateral Damage”, “Soulmates” per la TV) in quello di Marta, Dwight Yoakam (“Logan Lucky”, “Sling Blade”) interpreta l’ex impiegato di Mike, Howard Polk. Il cast include inoltre Fernanda Urrejola (“Blue Miracle”, “Narcos: Mexico” per Netflix) nel ruolo di Leta e Horacio Garcia-Rojas (“Narcos: Mexico” per Netflix, “La querida del Centauro” per la TV) in quello di Aurelio.

Il premio Oscar Clint Eastwood, ha diretto il film da una sceneggiatura di Nick Schenk e N. Richard Nash, ispirata al romanzo di Nash. Eastwood, Albert S. Ruddy, Tim Moore e Jessica Meier sono i produttori del film, con David M. Bernstein come produttore esecutivo. Il team dietro la macchina da presa include il direttore della fotografia nominato ai premi BAFTA, Ben Davis (“Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”, “Captain Marvel”), lo scenografo Ron Reiss (arredatore in, “Richard Jewell” e “The Mule”), il montatore premio Oscar Joel Cox (“Unforgiven”), che ha editato moltissimi film del regista, il montatore David Cox (“Den of Thieves”, assistente al montaggio in “Richard Jewell” e “The Mule”), e la costumista, sua collaboratrice di lungo corso, Deborah Hopper. Le musiche sono di Mark Mancina (“Oceania”). La Warner Bros. Pictures presenta una produzione Malpaso/Albert S. Ruddy, “Cry Macho – Ritorno a casa”. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. L’uscita nelle sale italiane è prevista per il 2 dicembre 2021.

 
 

The Harder They Fall: trailer del film Western Netflix

Guarda il trailer ufficiale di The Harder They Fall, l’attesto western originale Netflix in arrivo quest’anno. In questo western, il fuorilegge Nat Love (Jonathan Majors) viene a sapere che il suo nemico Rufus Buck (Idris Elba) sta per essere rilasciato di prigione e riunisce la gang per rintracciarlo e vendicarsi.

Diretto da Jeymes Samuel con la sceneggiatura di Samuel e Boaz Yakin e prodotto da Shawn Carter, James Lassiter, Lawrence Bender e Jeymes Samuel, The Harder They Fall vanta una colonna sonora irresistibile e un cast stellare mozzafiato, in cui brillano Jonathan Majors, Zazie Beetz, Delroy Lindo, LaKeith Stanfield, Danielle Deadwyler, Edi Gathegi, R.J. Cyler, Damon Wayans Jr., Deon Cole, Regina King Idris Elba. Mai come in questo caso, la vendetta è un piatto da servire freddo!

 
 

James McAvoy sugli X-Men nel MCU: “Da fan, sono entusiasta”

james mcavoy

Di recente, James McAvoy ha parlato della possibilità di tornare ad interpretare Charles Xavier nel MCU, argomento che è stato nuovamente toccato dall’attore in un’intervista con ComicBook. È probabile che non lo rivedremo mai più nei panni del Professor X, ma se dovesse mai accadere, per McAvoy tutto dovrebbe sempre dipendere dalla sceneggiatura.

“Ogni volta che mi viene offerta una buona sceneggiatura, sono sempre entusiasta, quindi sarebbe lo stesso anche con Charles, nonostante senta di avergli regalato un degno finale. Ho avuto la possibilità di esplorare alcuni aspetti davvero validi della sua storia e della sua personalità, soprattutto con i primi due film degli X-Men che ho fatto”, ha dichiarato. “Se il mio tempo è davvero finito, posso ritenermi comunque soddisfatto per quello che ho fatto. Se dovesse arrivare una buona sceneggiatura e se mi vorranno di nuovo a bordo, io sarò disponibile. Ma ribadisco: la storia dovrebbe essere davvero valida.”

Parlando invece dell’introduzione dei mutanti nel Marvel Cinematic Universe, McAvoy ha invece dichiarato: “Alla Marvel sono persone intelligenti. Sono davvero bravi a mettere insieme le loro cose. Sanno come incastrare tutto, anche se questo vuol dire non coinvolgere più gli attori del passato. In fin dei conti, potrebbe essere una completa rivisitazione. Da fan, sarei entusiasta allo stesso modo, soprattutto di scoprire cosa accadrà. Se dovessimo essere coinvolti, sarebbe bello, ma non so cosa abbiano in mente. Da fan sono entusiasta di vedere qualunque cosa faranno.”

Finora, non c’è stata ancora nessuna conferma ufficiale su quando e come gli X-Men saranno incorporati nel celebre franchise di successo, nonostante Kevin Feige abbia menzionato brevemente il franchise quando ha annunciato la lista dei titoli della Fase 4 al SDCC 2019. È probabile che i Marvel Studios vogliano andarci con i piedi di piombo in merito ai loro piani sui mutanti, il che ha senso considerando la sfilza di progetti già confermati.

 
 

Aspettando No Time to Die: i migliori momenti di Daniel Craig nei panni di Bond

No Time to Die sarà l’ultimo film di Daniel Craig nei panni di James Bond. Sebbene all’inizio il casting dell’attore fosse stato accolto con scetticismo, negli anni Craig si è dimostrato all’altezza dell’iconico ruolo, tant’è che ad oggi è considerato da molti il ​​miglior 007. In attesa di vederlo per l’ultima volta nei panni dell’agente segreto più amato del grande schermo, ripercorriamo insieme i migliori momenti di Craig nei panni di Bond, da Casino Royale del 2006 a Spectre del 2015.

1Lo status di 007 (Casino Royale)

Casino Royale mostra Bond nella sua prima missione come agente 00, ma la scena più memorabile del film mostra proprio come ha raggiunto questo status. Bond rintraccia un uomo che ha venduto segreti del governo al miglior offerente.

La scena si alterna con immagini di Bond che affronta con calma quest’uomo e altre in cui uccide il suo contatto. È l’introduzione perfetta alla versione di Bond di Craig, poiché lo vediamo come l’assassino soave e freddo, nonché un uomo che non ha paura di sporcarsi le mani.

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Squid Game: trama, cast, episodi e streaming

squid game simboli

Squid Game è la nuova serie survival Originale Netflix coreana scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk. La serie di nove episodi, con Lee Jung-jae , Park Hae-soo e Wi Ha-joon , racconta la storia di un gruppo di 456 persone che sono invitate a rischiare la vita in un misterioso gioco di sopravvivenza con un patrimonio di 45,6 miliardi di ( US $ 38,7 milioni).

Squid Game: quando esce e dove vederla in streaming

Squid Game in streaming sarà disponibile dal 17 settembre 2021 su Netflix.

Squid Game: trama e cast

Un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara?

In Squid Game protagonisti sono Lee Jung-jae come Seong Gi-hun (n. 456). Autista e dipendente dal gioco d’azzardo, vive con sua madre e lotta per sostenere finanziariamente sua figlia. Partecipa al Gioco per saldare i suoi numerosi debiti. Park Hae-soo come Cho Sang-woo (n. 218). Il capo del team di investimento in una società di titoli, era un junior di Gi-hun, ed era uno studente dotato che è entrato alla Seoul National University , ma ora è ricercato dalla polizia per aver rubato denaro ai suoi clienti. Oh Yeong-su come Oh Il-nam (n. 001). Un uomo anziano con un tumore al cervello che preferisce giocare al Gioco piuttosto che aspettare di morire all’esterno. HoYeon Jung come Kang Sae-byeok (n. 067). Un disertore nordcoreano che entra nel Gioco per pagare un intermediario in grado di trovare e recuperare i suoi familiari sopravvissuti dal paese. Heo Sung-tae come Jang Deok-su (n. 101). Un gangster che entra nel Gioco per saldare i suoi enormi debiti di gioco. Anupam Tripathi come Abdul Ali (n. 199).Un lavoratore straniero dal Pakistan che entra nel Gioco per provvedere alla sua giovane famiglia dopo che il suo datore di lavoro si è rifiutato di pagarlo per mesi. Kim Joo-ryoung come Han Mi-nyeo (n. 212). Una donna misteriosa e manipolatrice che afferma di essere una povera madre single. 

Gli episodi della prima stagione Squid Game

  • Stagione 1, episodio 1: Sperando di vincere soldi facili, un Gi-hun al verde e disperato accetta di prendere parte a un gioco enigmatico. Non molto tempo dopo il primo round, si verificano orrori imprevisti.
  • Stagione 1, episodio 2: Diviso se continuare o uscire, il gruppo tiene un voto. Ma le loro realtà nel mondo esterno potrebbero rivelarsi spietate quanto il gioco.
  • Stagione 1, episodio 3:  Alcuni giocatori entrano nel turno successivo – che promette dosi uguali di dolce e mortale – con vantaggi nascosti. Nel frattempo, Jun-ho si intrufola dentro.
  • Stagione 1, episodio 4: Quando si formano alleanze tra i giocatori, nessuno è al sicuro nel dormitorio dopo lo spegnimento delle luci. Il terzo gioco sfida la squadra di Gi Hun a pensare in modo strategico.
  • Stagione 1, episodio 5: Gi-hun e la sua squadra, a turno, fanno la guardia per tutta la notte. Gli uomini mascherati incontrano problemi con i loro co-cospiratori.
  • Stagione 1, episodio 6: I giocatori si accoppiano per la quarta partita. Gi-hun è alle prese con un dilemma morale, Sang-woo sceglie l’autoconservazione e Sae-byeok condivide la sua storia non raccontata.
  • Stagione 1, episodio 7: Il leader mascherato accoglie gli ospiti VIP nella struttura per una visione in prima fila dello spettacolo. Nel quinto gioco, alcuni giocatori crollano sotto pressione.
  • Stagione 1, episodio 8: In vista dell’ultimo turno, sfiducia e disgusto sono profondi tra i finalisti. Jun-ho scappa, determinato a svelare gli sporchi segreti del gioco.
  • Stagione 1, episodio 9: Il round finale presenta un’altra prova crudele ma questa volta come andrà a finire dipende da un solo giocatore. Il creatore del gioco esce dall’ombra.
 
 

No Time to Die: le foto della premiere a Londra

No Time to Die premiere
Photo by Jeff Spicer/Getty Images for EON Productions, Metro-Goldwyn-Mayer Studios, and Universal Pictures)

Si è tenuta nella serata di ieri la world premiere dell’atteso No Time to Die, il nuovo capitolo del franchise di 007 che vede protagonista Daniel Craig nei panni dell’iconico agente speciale James Bond. Alla premiere tenutasi alla Royal Albert Hall a Londra, presenti oltre al protagonista tutto il cast: Léa Seydoux, Naomie Harris , Ben Whishaw, Rory Kinnear, Rami Malek e Ana de Armase ovviamente immancabilmente la famiglia reale. Di seguito alcune foto per gentile concessione di Universal Pictures.

No Time to Die, atteso nelle sale italiane il 30 settembre 2021, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Léa Seydoux (Madeleine Swann), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wrigh (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch Ana de Armas.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

 
 

Venom: Tom Hardy commenta le critiche negative al primo film

venom

Le prime reazioni a Venom: La furia di Carnage sono state abbastanza positive finora. Tuttavia, le cose sono andate in maniera leggermente diversa quando il primo film con protagonista Tom Hardy venne distribuito nel 2018.

Il film detiene un punteggio su Rotten Tomatoes pari al 30% e ora è stato proprio Hardy ad affrontare la questione in una recente intervista con CinemaBlend. Alla domanda sull’accoglienza negativa riservata al primo film, l’interprete di Eddie Brock ha sottolineato che Venom è stato un successo molto più grande in termini di reazione dei fan, cosa difficile da contestare in quanto il film è stato, effettivamente, un grande successo al botteghino.

“Penso che quando fai qualcosa che ti sta a cuore, vuoi sempre cercare di portare a casa il risultato”, ha spiegato Hardy. “Purtroppo i critici non l’hanno apprezzato. Anzi, ci hanno letteralmente massacrato. Il pubblico, invece, è andato a vederlo in massa. Tutto ciò è stato bellissimo. È stato come vedere qualcuno considerato un perdente che, piano piano, viene apprezzato e considerato per ciò che realmente è.”

“Così abbiamo telefonato subito a Tom Rothman della Sony e gli abbiamo detto: ‘Guarda, possiamo provare a buttare giù una bozza per il secondo film, perché davvero non vediamo l’ora di prendere ciò che abbiamo imparato grazie al primo e metterlo nel secondo, provando a spingerci oltre'”, ha concluso l’attore.

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

 
 

Shang-Chi: il personaggio di Wenwu ha ancora un futuro nel MCU?

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli film

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è stato un grande successo al botteghino e la dinamica tra l’eroe eponimo e suo padre Wenwu si è rivelata uno dei elementi più interessanti, nonché essenziali, della storia. Il leader dei Dieci Anelli ha fatto sentire la sua presenza nel Marvel Cinematic Universe in grande stile, nonostante alla fine sia morto per proteggere il figlio dal Divoratore di Anime.

L’attore Tony Leung ha regalato una performance incredibile nel film: è un vero peccato che la sua corsa nei panni del “Mandarino” sia già giunta al termine. E se i piani dei Marvel Studios fossero diversi? Se Leung avesse davvero la possibilità di tornare nei panni del personaggio? Il giornalista Jeff Yang, che ha lavorato come consulente culturale durante le riprese di Shang-Chi, è stato ospite all’interno del podcast They Call Us Bruce (via Murphy’s Multiverse) e ha condiviso alcuni suoi pensieri sul film della Fase 4.

È stato proprio durante quella parte della conversazione che Yang ha lasciato intendere che potrebbe ancora esserci un futuro per Wenwu nel MCU. “Dato che avevano a disposizione un attore come Tony Leung, speravo che rendessero più chiaro il fatto che ci saranno altri posti del MCU in cui lo ritroveremo”, ha anticipato. “Meglio non dire altro e lasciare le cose come stanno.”

Non ci aspettiamo che Wenwu resusciti dopo gli eventi di Shang-Chi, ma considerando il fatto che il personaggio esiste da migliaia di anni, ci sono molti altri progetti in cui potrebbe effettivamente tornare. Uno di questi è sicuramente Eternals, ma solo il tempo ci dirà se sarà davvero così.

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

 
 

The Great 2 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

The Great 2

The Great 2 è la seconda stagione della serie The Great creata da Tony McNamara e liberamente ispirato l’ascesa al potere di Caterina la Grande, imperatrice di tutte le Russie.

The Great 2: quando esce e dove vederla in streaming

La seconda stagione di The Great  sarà presentata in anteprima il 19 novembre 2021 negli USA, su HULU. The Great 2 in streaming sarà disponibile su Starzplay.

The Great 2

The Great 2: trama e cast

The Great è un dramma satirico e comico sull’ascesa di Caterina la Grande da estranea alla sovrana più longeva nella storia della Russia. La serie è romanzata e ritrae Caterina nella sua giovinezza e il matrimonio con l’imperatore Pietro III concentrandosi sulla trama per uccidere il marito depravato e pericoloso.

Protagonisti di The Great 2 sono Elle Fanning come Caterina la Grande, Nicholas Hoult come Pietro III di Russia, Phoebe Fox come Marial, Sacha Dhawan come Conte Orlo, Charity Wakefield come Georgina Dymova, Gwilym Lee come Grigor Dymov, Adam Godley come arcivescovo “Archie”, Douglas Hodge come Generale Velementov, Belinda Bromilow come zia Elizabeth, Bayo Gbadamosi come Arkady, Florence Keith-Roach come Tatyana, Danusia Samal come Lady Antonia Svenska e Sebastian de Souza come Leo Voronsky.

The Great è creato e scritto da Tony McNamara che ne è anche il produttore esecutivo, gli altri produttori esecutivi sono Marian Macgowan, Josh Kesselman e Ron West della Thruline, Brittany Kahan Ward della Echo Lake, Doug Mankoff e Andrew Spaulding, Elle Fanning, Mark Winemaker e Matt Shakman. Il progetto è prodotto dalla Civic Center Media in associazione con MRC Television.

Nei ruoli ricorrenti troviamo anche Louis Hynes come Vlad Freddie Fox come re Hugo di Svezia Jamie Demetriou nel ruolo del dottor Chekov Christophe Tek come Tartar Nick Charlie Price come Ivan Alistair Green come Conte Smolny Abraham Popoola come Alexei Rostov James Smith come Conte Gorky Stewart Scudamore come Tolsten Phill Webster come guardia di palazzo Adam Darlington come capo cameriere Dustin Demri-Burns nel ruolo di Voltaire Christianne Oliveira come contessa Belanova.

The Great 2

Gli episodi di The Great 2

Gli episodi della seconda stagione non sono stati resi noti ancora.

 
 

Spawn: ecco perché il reboot non sarà una storia di origini

Il reboot cinematografico di Spawn ad opera di Todd McFarlane è ormai in sviluppo da molto tempo. Nel corso degli anni il fumettista canadese ha mostrato una certa ostinata determinazione a voler far decollare a tutti i costi il progetto, assicurandosi non soltanto il coinvolgimento della Blumhouse di Jason Blum alla produzione, ma anche quello del premio Oscar Jamie Foxx in qualità di protagonista.

Era da un po’ che non avevamo aggiornati sul film, e adesso è stato proprio McFarlane a parlare del progetto in una recente intervista con CBR. Stando a quanto rivelato dal fumettista, che sarà coinvolto nel riavvio di Spawn in qualità di regista, il film non sarà una storia di origini, dal momento che quel tipo di approccio è stato già impiegato dall’adattamento del 1997 con protagonista Michael Jai White. McFarlane, infatti, vuole che il reboot sia molto diverso e, soprattutto, rivelando per il pubblico di oggi.

“Per il mio film, non volevo adattare la storia delle origini raccontata nei primi numeri del fumetto”, ha spiegato. “Abbiamo cercato diversi sceneggiatori che potessero dare vita a qualcosa di molto diverso, senza però spiegare loro nulla di quello che volevamo. Sfortunatamente, l’80-90% di questi sceneggiatori si è adagiato ed è caduto nella trappola di raccontare una storia di origini. Ma la verità è che abbiamo già visto quel film… È uscito più di 20 anni fa. Questo reboot deve invece essere interessante e rivelante per il mondo di oggi, sia in termini di cinema che di contenuti social.”

Il nuovo film dedicato a Spawn avrà come protagonista il premio Oscar Jamie Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo. Del cast dovrebbe far parte anche Jeremy Renner nei panni di Twitch Williams. Greg Nicotero, truccatore di The Walking Dead, si occuperà del trucco e degli effetti speciali. Il film sarà prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse Productions.

 
 

La Brea 1×02: promo e trama dall’episodio

La Brea serie tv 2021

Il network americano NBC ha diffuso il promo e la trama di La Brea 1×02, il secondo episodio della nuova serie tv La Brea.

In La Brea 1×02 che si intitolerà  “Day Two” Con la vita di Josh in pericolo, Eve attraversa il pericoloso deserto fino alla radura per salvarlo. Nel disperato tentativo di avviare una missione di salvataggio, Gavin e Izzy lavorano per dimostrare che ci sono sopravvissuti vivi all’interno della dolina mentre gli agenti del governo seguono ogni loro mossa.

La Brea 1×02

La Brea è la nuova serie tv drammatica americana creata da David Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli eventi, che cerca di tornare insieme.

Protagonisti di La Brea sono Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris e  Jack Martin come Josh Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris, Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan Mirchandaney come Scott, Lily Santiago come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily, Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel Parker.

 
 

Will Smith sollevato dall’assenza di Deadshot in The Suicide Squad

Will Smith è stato uno dei membri del cast di Suicide Squad di David Ayer a non fare ritorno in The Suicide Squad di James Gunn. Purtroppo, all’epoca della produzione, gli impegni dell’attore non gli hanno permesso di tornare a vestire i panni di Deadshot.

Quando Idris Elba venne annunciato nel cast, in molti pensavano che l’attore avrebbe interpretato proprio il ruolo di Deadshot, andando così a sostituire Smith. Tuttavia, in seguito è stato confermato che la star della serie Luther avrebbe interpretato un personaggio totalmente diverso, ossia Bloodsport.

Ora, in un recente video realizzato per GQ, Will Smith ha risposto al tweet di un fan che gli chiedeva perché non fosse tornato nei panni di Deadshot per The Suicide Squad. A quel punto Smith ha chiesto al produttore del film: “Hanno omesso Deadshot dalla storia, giusto?”, cosa che il produttore ha confermato. Sollevato, l’attore ha risposto: “Ottimo, così potrò tornare.”

Deadshot è stato uno degli aspetti più apprezzati del primo Suicide Squad, anche grazie al carismatico ritratto di Smith del classico cattivo DC. Per via della lungimiranza dei produttori di The Suicide Squad, l’attore ha ora la possibilità di riprendere il ruolo in futuro, anche se non è ancora stato confermato per nessuno dei prossimi progetti targati Warner Bros.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

 
 

No Time to Die: le prime recensioni elogiano “l’ultima volta” di Daniel Craig

no time to die

Si è tenuta ieri la premiere mondiale di No Time to Die, l’ultimo capitolo della saga di Bond in cui Daniel Craig interpreterà l’iconico agente 007. Dopo quasi due anni di attesa – il film è stato posticipato numerose volte a causa della pandemia di Covid-19 -, No Time to Die è finalmente pronto a fare il suo debutto nelle sale a partire dal 30 settembre.

In seguito alla premiere, sono arrivate online anche le primissime recensioni del film, tutte estremamente positive. In particolare, la stampa ha elogiato la performance di Craig e la nuova direzione narrativa presa dal film. Potete leggere alcuni estratti di seguito:

Peter Bradshaw, The Guardian: “No Time To Die è sorprendente, esoticamente consapevole, divertente e sicuro di sé. Soprattutto, è grande: grande azione, grandi risate, grandi acrobazie. E nonostante tutto, sembra che si svolga nel mondo reale, un enorme spazio aperto che tutti noi desideriamo.”

Pete Hammond, Deadline: “Fukunaga mette in scena tanti bei inseguimenti, esplosioni, acrobazie, con un finale lungo un’ora sull’isolata fortezza di Safin. Ma c’è anche tanta enfasi sui personaggi questa volta, sui loro conflitti e sulle loro complessità.”

Ian Sandwell, Digital Spy: “Probabilmente, soltanto ulteriori visioni decideranno il destino di No Time to Die nella classifica dei film di Bond, soprattutto perché ci sono alcuni momenti che potrebbero dividere il fandom. Come esperienza, tuttavia, offre tutto lo spettacolo che ti aspetteresti da un film di 007, getta alcune sorprese lungo la strada e si chiude in modo divertente, toccante e audace per Daniel Craig.”

Jason Solomons, TheWrap: “No Time To Die è la migliore incarnazione da parte di Daniel Craig di un ruolo così iconico, un’iterazione che vede Bond viaggiare in spazi emotivi in ​​cui il personaggio non è mai stato prima, almeno da Al servizio segreto di Sua Maestà o in alcuni passaggi dei libri di Ian Fleming. Percepisci tutte le ferite sul corpo e sul viso di Craig, tutta la tensione su Bond di dover salvare il mondo un’ultima volta (di nuovo), ma anche tutta l’allettante libertà di qualcuno che si avvicina al fine di un lungo viaggio.”

Alistair Harkness, The Scotsman: “Sin dall’inizio dei pre-crediti, questo 25esimo episodio, più e più volte posticipato, ti offre tutto ciò che desideri da un film di Bond, in un modo che non hai mai visto prima. L’azione è folle ma sempre radicata, i richiami alla mitologia di Bond sono divertenti ma risuonano qesta volta ad un livello più profondo, e la posta in gioco emozionale è potentissima.”

Tutto quello che sappiamo su No Time to Die

No Time to Die, atteso nelle sale italiane il 30 settembre 2021, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Léa Seydoux (Madeleine Swann), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wrigh (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch Ana de Armas.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

 
 

Tom Hardy spiega l’origine della voce di Bane ne Il cavaliere oscuro

A breve rivedremo Tom Hardy nei panni di Eddie Brock nell’attesissimo sequel Venom: La furia di Carnage. Prima di entrare a far parte dell’universo di Spider-Man targato Sony, però, l’attore aveva già fatto il suo debutto nel mondo dei supereroi grazie al terzo film della trilogia de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, in cui aveva interpretato il ruolo di Bane, uno dei più celebri nemici di Batman.

Una delle caratteristiche che hanno sempre distinto il lavoro di Hardy è il modo in cui l’attore è capace di usare la sua voce. In una recente intervista con Wired, il diretto interessato ha parlato proprio del processo che lo ha condotto a scegliere quale voce avrebbe dovuto avere il suo Bane, discutendo anche del tentativo di aggirare eventuali obiezioni nei confronti di un attore bianco che interpretava un personaggio che nei fumetti ha origini latine.

“Credo che Nolan abbia fatto una scelta fantastica”, ha spiegato Hardy. “Nei fumetti, Bane è la quintessenza del Latinx. Io non lo sono. Così mi sono documentato e sono incappato in quest’uomo di nome Bartley Gorman, che si proclamò il re degli zingari. Era un pugile a mani nude. Mostrai quello che avevo trovato su di lui a Chris. Potevamo inseguire una sorta di percorso alla Darth Vader, quindi impiegare una voce da cattivo con un tono riconoscibile, oppure potevamo ispirarci a Gorman. Ed è quello che abbiamo fatto, perché volevamo considerare le origini di Bane. Dissi a Chris che potevamo pentircene e che alla fine doveva essere una sua scelta, ma lui era d’accordo. E alla fine l’abbiamo fatto, rendendo il tutto molto più fluido.”

Il Bane di Tom Hardy ha raggiunto un impatto a livello culturale assai elevato, sebbene la natura di tale impatto sia stata diversa da quella raggiunta, ad esempio, dal Joker di Heat Ledger. Bane è diventato in poco tempo un’icona nel mondo del web e la performance di Hardy – al di là del rispetto dovuto – è stata spesso fonte di umorismo e di ispirazione per meme assai divertenti. Proprio per questo, Christopher Nolan pensa che l’attore non abbia ancora ottenuto il giusto riconoscimento per la sua interpretazione.

 
 

La leggenda del pianista sull’oceano: tutte le curiosità sul film

La leggenda del pianista sull'oceano film

Dopo aver vinto il premio Oscar con il film Nuovo Cinema Paradiso ed essersi confermato narratore dal fascino internazionale con Una pura formalità, Giuseppe Tornatore si è poi cimentato nel suo primo lungometraggio in lingua inglese, l’acclamato La leggenda del pianista sull’oceano. Uscito nel 1998, il film è stato scritto dallo stesso Tornatore, il quale si basò sul celebre monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco. Il risultato è un film che nelle sue due ore e quaranta di durata porta lo spettatore tanto ad imbattersi in un personaggio memorabile quanto in un epoca ormai scomparsa per sempre.

L’intero film, come noto, è ambientato all’interno del transatlantico Virginian, ispirato dai modelli simili RMS Lusitania e RMS Mauretania. All’interno di questo ambiente si sussegue un via vai di personaggi e storie che arricchiscono il film di quanto accade nel corso del Novecento, fino a raccontare la finitezza dell’essere umano in un mondo sempre più vasto e caotico, che di limiti sembra non possederne più. La leggenda del pianista sull’oceano si presenta dunque tanto come un racconto distaccato di un epoca quanto come la riflessione sull’evoluzione e le derive dell’animo.

Acclamato a livello internazionale, La leggenda del pianista sull’oceano è ancora oggi uno dei film più amati di Tornatore, ricco di sentimenti, passioni e dolori, di musica e coraggio. Un racconto sempre attuale e capace di emozionare. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La leggenda del pianista sull’oceano: la trama del film

Protagonista del film è Danny Boodman T. D. Lemon Novecento, il quale viene ritrovato da neonato a bordo di un transatlantico dal macchinista Danny Boodman. L’uomo decide di prendere il bambino con sé, facendolo crescere sulla nave e istruendolo come gli è possibile. Con il passare degli anni Novecento cresce divenendo la mascotte dell’equipaggio, benvoluto da tutti. Quando però il padre adottivo muore in seguito ad un incidente, egli si trova a doversi completamente reinventare. È così che, scoperto un pianoforte, si dimostra un vero talento per quello strumento. Novecento diventa così il pianista ufficiale della nave, la quale però è ormai prossima alla demolizione. Un evento che costringerà Novecento a prendere sofferte decisioni.

La leggenda del pianista sull’oceano: il cast del film

Ad interpretare il personaggio protagonista, Novecento, vi è il noto attore americano Tim Roth, ricordato per film come Le iene e Rob Roy. Egli si disse entusiasta di poter dar assumere tale ruolo, benché non sapesse assolutamente suonare il pianoforte. Roth si esercitò per sei mesi solo per poter fingere di saperlo suonare, mentre le mani che si vedono nel film non sono le sue. Nel ruolo del padre adottivo Danny Boodman vi è l’attore Bill Nunn, mentre Max Tooney, amico di Novecento, è interpretato da Pruitt Taylor Vince. Altri personaggi di rilievo sono quelli della ragazza amata dal protagonista, interpretata da Mélanie Thierry e il dottor Klauserman, interpretato da Heathcote Williams. Clarence Williams III dà infine vita al pianista Jelly Roll Morton.

La leggenda del pianista sull'oceano colonna sonora

La leggenda del pianista sull’oceano: la colonna sonora e i premi vinti

Come per i precedenti film di Tornatore, anche La leggenda del pianista sull’oceano vanta una colonna sonora composta da Ennio Morricone, il quale ha impiegato quasi un anno solo per la stesura. Questa si compone di circa trenta brani, ma nella seconda edizione CD pubblicata nel 1999 per il mercato internazionale se ne contano appena 21. Vi si possono però ritrovare temi portanti del film come The Legend of The Pianist on The Ocean, Playing Love e Lost Boys Calling. Proprio per questa colonna sonora Morricone si aggiudicò il Golden Globe, il secondo di tre insieme a quello vinto per Mission e per The Hateful Eight.

Oltre a questo prestigioso riconoscimento, il film di Tornatore ha poi vinto numerosi altri prestigiosi premi a livello internazionale. Si annoverano in particolare sei David di Donatello, tra cui quello per la miglior regia, e sei Nastri d’argento. Il direttore della fotografia Lajos Koltai è stato premiato agli European Film Awards, mentre ai Ciak d’oro sono stati ottenuti i premi per il miglior film, la miglior regia, la miglior scenografia e i migliori costumi. La leggenda del pianista sull’oceano ha poi ottenuto candidature anche ai Satellite Awards ed è stato presentato al Toronto International Film Festival, dove ha concorso per il Premio del Pubblico.

La leggenda del pianista sull’oceano: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La leggenda del pianista sull’oceano è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Infinity, Apple iTunes, Tim Visio, Amazon Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 28 settembre alle ore 21:00 sul canale Cine 34.

Fonte: IMDb

 
 

Hotel Artemis: trama, cast e curiosità sul film

Affermatosi come sceneggiatore di film d’azione quali Iron Man 3, Mission: Impossible – Rogue Nation e Fast & Furious – Hobbs & Shaw, Drew Pearce ha nel 2018 debuttato dietro la macchina da presa con il film Hotel Artemis, opera a metà tra il thriller distopico e il puro genere action. Da Pearce anche scritto e prodotto, questo lungometraggio è una caotica esplosione di violenza, sangue, scontri e personaggi dalle storie profondamente diverse destinati a incontrarsi e scontrarsi fino all’ultimo. Un’opera di genere, dunque, che parte da un contesto problematico per concentrarsi poi su un progressivo deterioramento dei rapporti tra i personaggi coinvolti.

Quello di Pearce potrebbe dunque essere visto anche come un B-Movie particolarmente ricco di dettagli, specialmente per quanto riguarda la scenografia. Pur se con diversi difetti, specialmente per quanto riguarda la sceneggiatura, Hotel Artemis si è affermato come un titolo da non perdere se si è amanti del caos e di situazioni al limite, dove ogni evento ne provoca altri sempre più esplosivi e pericolosi. Al momento della sua uscita in sala, tuttavia, il film finì con l’essere un cocente flop, con un incasso di appena 13 milioni di dollari a fronte di un budget di 15.

Piano piano ha però guadagnato un proprio pubblico di appassionati, attratti tanto dal ricco cast di interpreti presenti quanto dalla costruzione delle imprevedibili vicende. Pur con i suoi difetti, è certamente un film da riscoprire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hotel Artemis: la trama del film

Il film si svolge durante un mercoledì notte del 2028. Le strade del centro di Los Angeles sono tutte bloccate da tafferugli e manifestazioni. Le forze di polizia della città stanno respingendo violentemente i manifestanti che si sono tinti di blu per perorare la loro unica richiesta: acqua pulita. Il governo degli Stati Uniti ha infatti approvato una legge sulla privatizzazione dell’acqua, rendendo di fatto questa un bene di lusso che in pochi possono permettersi. In tutto questo inferno, si aggirano quattro uomini, con i volti coperti da maschere a teschio, che hanno appena fallito un colpo in banca finendo in uno scontro a fuoco con la polizia.

Feriti e senza altre opzioni, l’unica speranza per loro di sopravvivere è raggiungere prima possibile uno stabile di 13 piani, in art déco, dalla logora facciata, un tempo un prestigioso Hotel ma adesso un luogo sicuro che nasconde nell’attico un ospedale all’avanguardia. Questo Pronto Soccorso è molto esclusivo, riservato ai soli criminali, l’iscrizione si paga in anticipo e tutte le regole della casa devono essere seguite alla lettera. A gestire la struttura è una donna di nome Jean Thomas, conosciuta da tutti come l’Infermiera. Lei pensa sempre e solo ad una cosa, ovvero all’Hotel Artemis. Con l’arrivo dei nuovi ospiti, questo inizia a farsi particolarmente affollato e le tensioni non tarderanno ad esplodere.

Hotel Artemis cast

Hotel Artemis: il cast del film

Ad interpretare l’autoritaria Jean Thomas vi è la due volte premio Oscar Jodie Foster. L’attrice è tornata con questo film alla recitazione dopo una pausa di cinque anni, con la sua ultima interpretazione datata 2013 per il film Elysium. Nel corso di questo periodo la Foster si è infatti dedicata maggiormente alla regia con il film Money Monster – L’altra faccia del denaro e con gli episodi 4×02 della serie Black Mirror e 1×08 della serie Loop. Accanto a lei, in Hotel Artemis, vi sono gli attori Sterling K. Brown e Brian Tyree Henry nei panni dei rapinatori Waikiki e Honolulu, i cui veri nomi sono in realtà Sherman e Lev.

L’ex wrestler e ora attore Dave Bautista, visto in film come Guardiani della Galassia, Blade Runner 2049 e Dune, interpreta Everest, il forzuto assistente di Jean Thomas. L’attrice Sofia Boutella, vista anche in Kingsman – Secret Service, La mummia e Atomica bionda, è invece la letale assassina Nice. A lei è anche dedicata la scena presente a metà dei titoli di coda. Il celebre attore Jeff Goldblum interpreta il boss malavitoso Orian Franklin, detto Re Lupo, mentre Charlie Day è il trafficante d’armi Acapulco. L’attore Zachary Quinto, celebre per aver interpretato Spock nei nuovi film di Star Trek, è Crosby Franklin, figlio di Orian. In ultimo, Jenny Slate è Morgan Daniels, agente di polizia con legami inaspettati a Jean.

Hotel Artemis: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Hotel Artemis è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 28 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

Venom: 10 cose sul simbionte che solo i fan dei fumetti conoscono

Venom 2

Venom tornerà sul grande schermo in Venom: La furia di Carnage e i fan della Marvel sanno bene quanto ancora ci sia da esplorare in merito all’iconico personaggio. Con la prospettiva di più sequel e la possibilità che il personaggio appaia nel MCU grazie al Multiverso, le storie a fumetti potrebbero contenere la chiave del futuro sul grande schermo del simbionte.

1Le origini Ultimate

I fan dei fumetti probabilmente hanno trovato l’origine di Venom nel film della Sony alquanto familiare. La linea “Ultimate Comics” dei primi anni 2000 ha reinventato Venom come risultato di un esperimento scientifico, un po’ come il film, tralasciando l’origine aliena dei fumetti.

I genitori di Peter Parker hanno avuto un ruolo chiave nella creazione del simbionte, che intendevano creare per benefici medici. Alla fine, l’esperimento fallì e il simbionte Venom si unì a Eddie Brock, che in Terra-1610 era inizialmente un caro amico di Peter Parker.

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Hugh Jackman nuovo James Bond? Daniel Craig: “Dovrà passare sul mio cadavere”

daniel craig

Prima che Daniel Craig venisse scelto per il ruolo di James Bond a partire da Casino Royale del 2006, tra i numerosi attori che vennero considerati per il ruolo, pare ci fosse anche Hugh Jackman.

Ora che Craig si prepara a dire addio all’iconico agente segreto con l’uscita dell’attesissimo No Time to Die, sembra che Jackman si stia divertendo molto a sentire di nuovo il suo nome collegato al personaggio, soprattutto se a parlarne è l’attuale 007 ancora in carica.

Nella giornata di ieri, infatti, attraverso il suo account Instagram ufficiale, Hugh Jackman ha condiviso un estratto da una recente intervista di Daniel Craig in occasione della promozione del 25esimo capitolo della saga di Bond. Quando la conduttrice Lorraine Kelly ha parlato della ricerca del nuovo 007 e ha iniziato a tirare in ballo proprio l’attore australiano, Craig l’ha interrotta e ha ironizzato sul fatto che l’interprete di Wolverine non avrebbe mai accettato la parte.

“Non interpreterà Bond”, ha detto Craig, provocando la risata di Kelly. “Deve passare sul mio cadavere”, ha aggiunto l’attore britannico con un sorriso. Nel condividere la clip, Jackman ha scritto: “Beh… questo ucciderà definitivamente quel rumor! Daniel, amico mio, sarai sempre 007 per me.”

Nel corso degli anni, Hugh Jackman non ha mai nascosto il suo interesse per il ruolo di James Bond, rivelando addirittura di essere stato considerato per la parte dopo l’addio di Pierce Brosnan, prima che Daniel Craig venisse ingaggiato ufficialmente.

“Avevo ricevuto una telefonata dal mio agente. Mi disse: ‘Stanno pensando a te per Bond, saresti interessato?'”, dichiarò Jackman alla British Press Association nel 2011. “All’epoca non lo ero. Stavo per girare X-Men 2 e Wolverine era già diventato una parte fondamentale della mia vita. Non volevo interpretare due personaggi così iconici contemporaneamente.”

 
 

Italia’s Got Talent 2021, al via la nuova edizione, ecco la giuria

Italia's Got Talent 2021

C’è aria di novità a Italia’s Got Talent, con la nuova edizione che approda su Sky Uno e in streaming su NOW da gennaio con una irresistibile new entry in giuria: al tavolo dei giudici, con i confermatissimi Federica Pellegrini, Mara Maionchi e Frank Matano, ci sarà infatti Elio. Nello show prodotto da Fremantle per Sky, la ricerca dei migliori talenti del nostro Paese sarà guidata ancora dalla travolgente Lodovica Comello, alla conduzione per il sesto anno consecutivo.

Salda al timone nel viaggio della nuova edizione, e sempre pronta a incitare i concorrenti nel backstage, ci sarà Lodovica Comello, trascinante padrona di casa a IGT.

In giuria quattro personalità tanto diverse tra loro ma capaci di coniugare estro e ingegno, che nella nuova edizione di Italia’s Got Talent torneranno a dare la caccia ai migliori talenti a partire da ottobre, quando a Cinecittà prenderanno il via le Audizioni.

La giuria

Elio, cantante, musicista e scrittore, con gli Elio e Le Storie Tese ha pubblicato dieci dischi in studio, ma nel corso degli anni è diventato anche un amatissimo personaggio al quale il fiuto per il talento di sicuro non manca. Al suo fianco il grande ritorno di Federica Pellegrini, la “Divina”, plurimedagliata e campionessa olimpica, reduce da Tokyo 2020 dove ha raggiunto il record storico della quinta finale olimpica consecutiva nei 200 stile libero; l’amatissima, vera icona dell’industria discografica e della TV italiana Mara Maionchi; e, per la settima edizione consecutiva, Frank Matano, comico e attore irresistibile, pronto a provocare ancora i colleghi al tavolo e a far ridere il pubblico col suo umorismo nonsense.

Elio dichiara: «Sono felicissimo di entrare nella famiglia di Italia’s Got Talent. Non vedo l’ora di sedermi al tavolo dei giudici, il più lontano possibile da Frank Matano, di usare il Golden Buzzer totalmente a caso, di insegnare il dialetto milanese a Federica, di tornare al fianco di Mara Maionchi per rubarle i segreti del mestiere e tutti i soldi. Sarò apparentemente amichevole ma in realtà sono qui per stracciare i miei avversari perché per me nella vita contano solo il danaro e la vittoria».

Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming di Sky Italia, afferma: «Nella valigia di Italia’s Got Talent, quest’anno, mettiamo un po’ di novità: diamo il benvenuto in squadra a Elio, un talento versatile e irresistibile, già nostro compagno di viaggio in altre avventure, che sa mettere la sua inconfondibile firma in tutto quello che fa. E ringraziamo Joe Bastianich, straordinario giudice per due stagioni di Italia’s Got Talent e che continuerà a far parte della famiglia Sky con nuovi progetti. Con Elio, diamo il bentornato a Federica, Mara, Frank e alla padrona di casa Lodovica, che hanno saputo fare di Italia’s Got Talent uno show tra i più amati dal pubblico, capace di riunire davanti alla tv tutta la famiglia in grandi serate di intrattenimento puro.

Italia’s Got Talent è tra i flagship show più distintivi e coerenti con la nostra offerta di intrattenimento Sky e come tale affiancherà i nostri titoli più identitari come X Factor, MasterChef Italia e il neo arrivato Pechino Express, solo per citarne alcuni. Una ridefinizione della nostra strategia editoriale che punterà alla soddisfazione degli abbonati con i grandi show in pay tv, mentre nuovi format e l’ingresso di nuovi volti accendono la programmazione free to air di TV8. Il viaggio di Italia’s Got Talent può iniziare, mettiamoci comodi: ci sarà da divertirsi»

Gabriele Immirzi, Chief Executive Officer di Fremantle, dice: «Siamo felici di dare il benvenuto a Elio nella grande famiglia di Italia’s Got Talent, un format in cui la sua passione per i talenti più estrosi e per i personaggi più bizzarri potranno certamente trovare terreno fertile. Colgo l’occasione per ringraziare Joe Bastianich per la passione e l’entusiasmo con cui ha partecipato al programma negli ultimi due anni e a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per i progetti futuri.

Vedere Lodovica per il sesto anno consecutivo guidare la grande macchina di IGT con sempre maggiore confidenza e sicurezza ci rende orgogliosi di aver creato una squadra coesa ed efficace. Saranno 9 puntate di sano e puro divertimento».