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#iorestoinSALA: il cinema e le sale ripartono dalla rete

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#iorestoinSALA: il cinema e le sale ripartono dalla rete

Il 26 ottobre 2020 è la data che ha segnato la chiusura di tutti i cinema italiani. Questa nuova interruzione, dettata dall’ultimo Dpcm, segna anche l’inizio di un nuovo assetto per il mondo dell’esercizio cinematografico.

Se gli investimenti fatti per trasformare le sale in luoghi sicuri; il rigoroso rispetto dei nuovi protocolli imposti dall’emergenza sanitaria; gli sforzi intrapresi per rimettersi in gioco e scommettere su un futuro (sempre incerto) appaiano oggi più che mai sensati e necessari, il presente impone un ulteriore sforzo di consapevolezza e un ulteriore imperativo di resistenza.

Ecco perché il cinema di qualità non si ferma e riparte immediatamente dalla rete. Ed ecco perché torna in scena #iorestoinSALA, il circuito nazionale di sale cinematografiche di qualità, che raggruppa ora più di 40 cinema del territorio italiano.

Il progetto, lanciato lo scorso maggio grazie alla collaborazione tra un gruppo di esercenti e un gruppo di distributori, è ora nuovamente ai blocchi di partenza: sabato 31 ottobre sarà operativo online, con un ricco calendario di prime visioni, anteprime, eventi, live streaming e incontri digitali con i filmmaker, per non privare il nostro Paese del proprio immaginario collettivo e della possibilità di varcare i confini del quotidiano.

Il compito di aprire le danze su www.iorestoinsala.it, il 31 ottobre, spetta a Cosa sarà di Francesco Bruni, seguito da Nomad: in cammino con Bruce Chatwin di Werner Herzog. Il 2 novembre, a 45 anni esatti dalla morte del poeta, sarà quindi la volta di In un futuro aprile – Il giovane Pasolini di Francesco Costabile e Federico Savonitto. Sarà invece disponibile dal 5 novembre Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli.

Protagonisti collegati in diretta streaming dalle stanze virtuali di Zoom saranno sabato 31 ottobre alle 20.30 Francesco Bruni moderato da Gian Luca Farinelli, per introdurre Cosa sarà, e lunedì 2 novembre alle 20.30 Francesco Costabile e Federico Savonitto per presentare In un futuro aprile.

Se in marzo i cinema di #iorestoinSALA avevano immaginato e tracciato  insieme il nuovo orizzonte web per le sale italiane di qualità, ora gli stessi cinema sono certi di intraprendere quella che non sarà più solo una avventura estemporanea ma una autentica rivoluzione, uno scenario possibile e proseguibile oggi e nell’immediato futuro.
La proposta si rinnova, dunque, mantenendo saldo l’obiettivo primario: difendere la cultura del cinema in sala anche attraverso il web. E rinsaldare così il rapporto con la comunità di spettatori anche – e soprattutto – in un periodo in cui viene negata la possibilità dell’esperienza di arricchimento culturale e sociale “sul grande schermo”.

Alla luce di questo, il carattere interattivo di #iorestoinSALA sarà potenziato rispetto al progetto iniziale: in occasione degli incontri in streaming con gli autori, gli spettatori potranno infatti interagire, ponendo domande e commentando in diretta. Si andrà così a creare non solo un network tra spettatori accomunati dalla passione per il cinema e dalla stessa esperienza di fruizione – come accade all’interno di una sala cinematografica – ma anche un canale diretto di comunicazione con i protagonisti.

Dal 31 ottobre in poi #iorestoinSALA permetterà, quindi, ai cinema, anche in una prossima e tanto desiderata situazione di normalità, di proporre percorsi tematici, rassegne e live stream e di completare sul web la proposta del grande schermo. Una coesistenza pacifica e complementare.

DOVE?
Per lo spettatore abituato a frequentare il cinema della propria città o del proprio quartiere, non cambierà nulla! Lo spettatore acquisterà il biglietto dal sito internet della sua sala cinematografica di riferimento e riceverà quindi un codice e un link per accedere alla sala virtuale. Dal primo click sono 48 le ore a disposizione per completare la visione.  

QUANTO?
I prezzi dei biglietti sono calibrati in base alle tariffe esistenti sulla rete e vanno, cioè, da un minimo di
€ 3,00 ad un massimo di € 7,90.
La prevendita avrà inizio sabato 31 ottobre

Per info:
www.iorestoinsala.it

The Mandalorian: il video recap della prima stagione

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The Mandalorian: il video recap della prima stagione

In attesa della premiere di questo venerdì della seconda stagione di The Mandalorian, oggi Disney+ ha offerto ai fan uno special look alla prima stagione con un nuovo video riassuntivo.

Nella seconda stagione The Mandalorian, il Mandaloriano e il Bambino continuano il loro viaggio, affrontando nemici e radunando alleati mentre si fanno strada attraverso una galassia pericolosa nell’era tumultuosa dopo il crollo dell’Impero Galattico. The Mandalorian è interpretata da Pedro Pascal, insieme alle guest star Gina Carano, Carl Weathers e Giancarlo Esposito. I registi della nuova stagione sono Jon Favreau, Dave Filoni, Bryce Dallas Howard, Rick Famuyiwa, Carl Weathers, Peyton Reed e Robert Rodriguez. Lo showrunner Jon Favreau è il produttore esecutivo insieme a Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson, con Karen Gilchrist e Carrie Beck nel ruolo di co-produttrici esecutive. La nuova stagione parte venerdì 30 ottobre in streaming solo su Disney+.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare The Mandalorian e altre produzioni originali

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv live action The Mandalorian basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Prime Video: le novità di novembre 2020

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Prime Video: le novità di novembre 2020

Manca poco all’inizio del mese di novembre 2020, questo anno che si sta rivelando particolarmente dure, ed ecco tutte le novità di Prime Video, per superare queste ore difficili. Tra le novità il docufilm su Tiziano Ferro, The Courier e Il talento del calabrone. Di seguito tutte le uscite.

FERRO

ferroFERRO è un intenso e potente viaggio nella vita privata e professionale di Tiziano Ferro, uno dei più famosi cantanti italiani contemporanei. Il film offrirà ai clienti Prime uno sguardo unico sulla storia e le passioni, la vita quotidiana e il lavoro di un artista amato in Italia e in tutto il mondo.

Ambientato tra Italia e Stati Uniti, FERRO accompagnerà il pubblico in un percorso che permetterà a tutti di conoscere la persona dietro i riflettori, mostrando gli alti e bassi e le sfide dal punto di vista dell’artista dopo vent’anni di carriera. Gli spettatori avranno la possibilità di sperimentare il mondo di Tiziano Ferro, da sempre entusiasta di riuscire ad emozionare i fan con la sua straordinaria capacità di comunicare, in un viaggio commovente e delicato, guardando ai suoi successi, alle cadute, alle lacrime e ai sorrisi. Il documentario sarà anche raccontato dalle persone a lui più care, da coloro che lavorano con lui, rivelando aspetti sconosciuti della sua vita, tra cui filmati inediti mai visti prima. Da un’idea di Tiziano Ferro, FERRO è prodotto da Banijay Italia, diretto da Beppe Tufarulo e scritto da Federico Giunta e  Beppe Tufarulo.  Produttori esecutivi Marcello Mereu e Nicole Plaidit; direttore della fotografia Johan Florez.

The Courier – Dal 1 novembre in esclusiva su Prime Video – Versione originale, sottotitolata e doppiata

The Courier film 2020The Courier è un action-thriller che si dipana in tempo reale in cui i due protagonisti sono sotto attacco e devono lottare senza sosta per riuscire a sopravvivere. Il premio Oscar Gary Oldman (The Dark Knight franchise) è un violento boss criminale che vuole uccidere Nick, l’unica persona che possa testimoniare contro di lui e porre fine alla sua carriera di malavitoso. Assume quindi una misteriosa motociclista (Olga Kurylenko, Quantum of Solace) come corriere per consegnare una bomba-gas che uccida Nick. Dopo aver salvato Nick da morte certa, lui e “il corriere” dovranno vedersela con i killer spietati ingaggiati dal boss.

IL TALENTO DEL CALABRONE: dal 18 novembre in esclusiva su Prime Video

Il talento del CalabroneMilano. Steph (Lorenzo Richelmy) è un giovane DJ radiofonico sulla cresta dell’onda, molto popolare sui social media. Ogni sera conduce un programma radiofonico con un forte seguito durante il quale riceve chiamate dai fan. Una sera, una telefonata, però, lo raggela: uno sconosciuto (Sergio Castellitto) dal sangue freddo annuncia in diretta di volersi togliere la vita, facendosi esplodere nel centro della città. Steph cerca di gestire la situazione: l’attentatore minaccia di farsi esplodere se il DJ non lo intratterrà in diretta. L’uomo, che si fa chiamare Carlo, sfida Steph in un duello di resistenza mentale. Nel frattempo, il nucleo investigativo dei Carabinieri guidato dalla risoluta Tenente Colonnello Rosa Amedei (Anna Foglietta) si mette sulle tracce del terrorista e scopre che il piano dell’uomo è molto più complesso di quanto lui stesso voglia mostrare: è l’atto di un uomo dotato di un’intelligenza superiore, capace di mettere in scacco un’intera città con una sola, semplice telefonata.

FORCE OF NATURE: Dal 23 novembre in esclusiva su Prime Video – Versione originale, sottotitolata e doppiata

Mel Gibson (Bravehart, Mad Max, Apocalypto) è protagonista di questo action-thriller che si sviluppa nel corso di un uragano di categoria 5. Mentre il poliziotto Cardillo (Emile Hirsch, Into The Wild) si affretta ad evacuare un palazzo, incontra la dottoressa Troy (Kate Bosworth, Superman Returns) e suo padre Ray (Gibson), un poliziotto in pensione. Nello stesso momento una gang di ladri si intrufola per derubare un appartamento. I tre dovranno unire le forze per combattere i criminali e mettersi in salvo prima che la città sia sommersa dall’acqua.

UNCLE FRANK – Dal 25 novembre in esclusiva su Prime Video Versione originale, sottotitolata e doppiata

uncle frank

1973, la giovane Beth Bledsoe (Sophia Lillis) lascia la sua cittadina di campagna nel sud degli Stati Uniti per studiare alla New York University dove l’amato zio Frank (Paul Bettany) è un riverito professore universitario. Presto scopre che Frank è gay e vive con il compagno Walid “Wally” Nadeem (Peter Macdissi), con il quale ha una relazione tenuta segreta da anni. Dopo la morte improvvisa del padre, Frank è obbligato a tornare con Beth dalla famiglia per il funerale, sebbene riluttante, e si ritrova ad affrontare un trauma che ha cercato di tenere lontano per tutta la sua vita adulta. L’autore e regista Alan Ball dirige questo road movie sincero e divertente che va dagli ambienti bohemien della New York post-Stonewall alla ruralità del South Carolina seguendo il doloroso viaggio di Frank attraverso l’accettazione e il perdono. Nel cast anche Stephen Root, Margo Martindale, Steve Zahn, Judy Greer e Lois Smith.

ALEX RIDER

Quando Alex Rider scopre che suo zio Ian non è morto in un incidente d’auto, come gli era stato raccontato, ma è stato ucciso in servizio come spia per il governo britannico, tutta la sua vita da normale adolescente cambia. Alex viene avvicinato da Alan Blunt, capo di una misteriosa branca dell’MI6 conosciuta con il nome di “The Department”, che gli rivela che è stato inconsapevolmente allenato sin dall’infanzia a destreggiarsi nel pericoloso mondo dello spionaggio. Spinto ad aiutare l’indagine sulla morte dello zio, per capire come questa sia connessa all’omicidio di due miliardari di alto profilo, Alex, riluttante, assume una nuova identità e sotto copertura inizia a frequentare un lontano collegio chiamato Point Blanc. Isolato sopra il limite delle nevi perenni delle Alpi francesi, il Point Blanc promette di riportare gli irrequieti figli delle famiglie più ricche sulla retta via. Ma, scavando più a fondo, Alex scopre che gli studenti sono in realtà pedine dell’inquietante piano ideato dal misterioso Doctor Greif. Per impedirgli di portarlo a termine, Alex sarà disposto anche a rischiare la propria vita. Alex Rider è basata su “Point Blanc”, secondo volume della serie di libri Alex Rider scritta da Anthony Horowitz, e annovera nel cast Otto Farrant nel ruolo di Alex Rider, Brenock O’Connor, nei panni del suo amico Tom e Stephen Dillane nel ruolo di Alan Blunt.

THE PACK: Dal 20 novembre in esclusiva su Prime Video Versione originale, sottotitolata

The Pack è la nuova serie non-fiction internazionale che celebra il profondo legame tra i cani e i loro amici umani. Condotta dalla sciatrice medaglia d’oro Lindsey Vonn, la sportiva statunitense che ha vinto più premi nella storia dello sci, con la co-conduttrice canina Lucy, The Pack vede 12 squadre composte da cani e rispettivi padroni in un’epica avventura intorno al mondo.

In palio per la coppia vincente c’è la cospicua somma di 750.000 dollari, di cui $500.000 andranno ai vincitori e $250.000 ad una charity per animali a loro scelta. Inoltre, durante le riprese The Pack ha donato $250.000 dollari a diverse charity e rifugi per animali in ogni paese visitato, per ricompensare i cani e chi li ama in tutto il mondo. Per vincere il montepremi, le squadre dovranno contare sulla comprensione reciproca, capendo la forza e la debolezza del compagno di avventure per dimostrare chi ha il legame più forte all’interno del branco. In ogni tappa, ogni cane con il suo umano dovranno affrontare prove divertenti ed emozionanti, ideate con l’aiuto di un team di validi veterinari ed esperti di cani certificati che accompagneranno il gruppo nel loro viaggio coinvolgente, per assicurarsi che l’esperienza proceda in maniera positiva per tutti.

Motherland: Fort Salem, Dal 20 novembre in esclusiva su Prime Video Versione originale, sottotitolata e doppiata

Motherland: Fort Salem, la nuova serie in 10 episodi di un’ora dagli executive producer Will Ferrell, Adam McKay e Kevin Messick, creata da Eliot Laurence (Claws), è ambientata in America in un presente alternativo. Da tre secoli le streghe hanno ottenuto la fine della loro persecuzione grazie a un accordo con il governo degli Stati Uniti che prevede il loro impegno a combattere per difendere il paese in caso di attacchi. Motherland: Fort Salem segue tre ragazze dall’addestramento di base in “combattimento magico” fino al dislocamento sul campo, invertendo i tradizionali ruoli di genere e potere e mettendo le donne in prima linea: Raelle (Taylor Hickson, Deadly Class) è una recluta riluttante con problemi a riconoscere l’autorità e la cui madre è deceduta in servizio; Tally (Jessica Sutton, The Kissing Booth) è una ragazza gentile, determinata e curiosa che si è arruolata nonostante la disapprovazione della madre; Abigail (Ashley Nicole Williams) è una strega intelligente dedicata e coraggiosa discendente di una stirpe di alto rango della società militare delle streghe.

Le Streghe, recensione del film con Anne Hathaway

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Le Streghe, recensione del film con Anne Hathaway

Era già stato annunciato che avrebbe saltato la sala per finire in piattaforma, e il Dpcm del 25 ottobre ha sancito la lungimiranza, in tempi in certi, della decisione della Warner Bros, che ha distribuito, a partire da oggi, 28 ottobre, direttamente on demand, Le Streghe, il nuovo film di Robert Zemeckis che si cimenta con l’adattamento della fiaba di Roald Dahl.

Anne Hathaway superstar

Naturalmente chi ha la memoria lunga sa che questa non è la prima volta che il testo di Dahl arriva al cinema. Era il 1990 e Nicolas Roeg dirigeva Chi ha paura delle streghe? che è diventato poi un piccolo cult soprattutto grazie ad Angelica Huston, a cui venne affidato il ruolo di Strega Suprema. Se il film di trenta anni fa ruotava tutto intorno all’interpretazione della Huston e al tocco visionario e barocco di Roeg, che si prese diverse licenze poetiche rispetto al testo originale, Zemeckis gioca in sicurezza, aderendo perfettamente alla fiaba e affidandosi ad una protagonista accentratrice come Anne Hathaway.

La sua Strega Suprema è bizzarra, eccentrica, ma anche spaventosa e a tratti caricaturale. Hathaway è continuamente in over-acting, adottando un accento nord europeo e facendo un lavoro di dizione che contribuisce a fare del suo personaggio un oggetto davvero insolito. Sicuramente carismatica, questa strega è anche bizzarra e allo stesso tempo spaventosa.

Le StregheRobert Zemeckis invece si limita a servire la storia, che fila dritta verso un finale già scritto (ovviamente) senza guizzi particolari e allo stesso tempo senza arenarsi mai. Soprattutto l’utilizzo della computer grafica che è sempre funzionale al racconto e non diventa mai protagonista per puro sfoggio spettacolare di pixel e immagini mirabolanti.

Le Streghe esistono!

Al fianco della Strega Suprema, Zemeckis dirige Stanley Tucci, che torna a fare da spalla ad Hathaway dopo Il Diavolo Veste Prada, e il premio Oscar Octavia Spencer,entrambi solidissimi e a differenza dell’antagonista molto equilibrati nella loro interpretazione. Il regista sposta la storia dall’Inghilterra all’Alabama, nella fine degli anni Sessanta, e trasforma la nonna e il nipote protagonisti in afroamericani, senza che però questo abbia un vero e proprio significato nella storia.

Quello che però Zemeckis riesce a restituire con grande vigore è l’essenza stessa della fiaba, i suoi colori e le atmosfere spaventose ma sempre a misura di bambino, consegnando allo spettatore tutta la magia del racconto originale e ricordando a tutti, grandi e piccoli, una semplice verità che in molti sottovalutano: le Streghe esistono!

Ferro: il trailer del documentario su Tiziano Ferro

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Ferro: il trailer del documentario su Tiziano Ferro

Il documentario Amazon Original di produzione italiana FERRO è un intenso e potente viaggio nella vita privata e professionale di Tiziano Ferro, uno dei più famosi cantanti italiani contemporanei. FERRO offrirà uno sguardo unico sulla storia e le passioni, la vita quotidiana e il lavoro di un artista amato in Italia e in tutto il mondo, e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 6 novembre 2020.

Ambientato tra Italia e Stati Uniti, FERRO accompagnerà il pubblico in un percorso che permetterà a tutti di conoscere la persona dietro i riflettori, mostrando gli alti e bassi e le sfide dal punto di vista dell’artista dopo vent’anni di carriera. Gli spettatori avranno la possibilità di sperimentare il mondo di Tiziano Ferro, da sempre entusiasta di riuscire ad emozionare i fan con la sua straordinaria capacità di comunicare, in un viaggio commovente e delicato, guardando ai suoi successi, alle cadute, alle lacrime e ai sorrisi. Il documentario sarà anche raccontato dalle persone a lui più care, da coloro che lavorano con lui, rivelando aspetti sconosciuti della sua vita, tra cui filmati inediti mai visti prima.

Da un’idea di Tiziano Ferro, FERRO è prodotto da Banijay Italia, diretto da Beppe Tufarulo e scritto da Federico Giunta e Beppe Tufarulo. Produttori esecutivi Marcello Mereu e Nicole Plaidit; direttore della fotografia Johan Florez.

Deadpool 3: 10 personaggi che vorremmo vedere nell’eventuale threequel

Deadpool 3 dovrebbe essere in lavorazione ai Marvel Studios (anche se ancora non esiste alcuna conferma in merito!), ma quali personaggi dovrebbero essere presi in considerazione per il threequel atteso ormai da tempo? ComicBookMovie na ha scelti 10 che potrebbero rubare la scena insieme al Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds.

T-Ray

T-Ray è un cattivo che molti fan si aspettavano di vedere già nel primo film in solitaria di Deadpool, soprattutto perché la storia che questi due personaggi condividono, oltre ad essere davvero affascinante, si lega alle origini del mercenario. T-Ray afferma di essere il “vero” Wade Wilson, e che “Jack” (che tutti conosciamo come Wade Wilson/Deadpool) ha in realtà rubato la sua identità e ucciso sua moglie mentre era in fuga dal progetto Arma X.

Deadpool, d’altra parte, crede che T-Ray sia “Jack” e il fatto che entrambi siano completamente pazzi significa che nessuno dei due ha mai avuto una risposta definitiva alle sue presunte teorie. Questo sarebbe un modo divertente per i Marvel Studios di reinventare la storia delle origini di Deadpool. Ci sono un sacco di cose che il threequel potrebbe fare con un cattivo formidabile come T-Ray, dotato di una super forza e della capacità di fare di tutto: dal teletrasporto all’emissione di esplosioni di energia.

Siryn

Deadpool ha avuto diversi interessi amorosi nel corso degli anni, anche se Siryn rimane uno dei preferiti dai fan per molteplici ragioni. La figlia di Banshee (che potreste ricordare grazie a X-Men: L’inizio), è un mutante incredibilmente potente, dotato di un urlo sonico. Siryn ha incontrato Wade Wilson durante una battaglia con Black Tom Cassidy e Fenomeno, e si è rapidamente infatuato di lei, arrivando a dormire sotto la finestra della sua camera nella X-Mansion.

Questo perché gli ha mostrato gentilezza quando gli altri lo hanno rifiutato, e mentre la loro relazione si è sviluppata, Siryn è riuscita a calmare un po’ Deadpool e a convincerlo a fare del bene. Un cambiamento nel team creativo del fumetto ha purtroppo significato che la loro storia d’amore appena sbocciata non è mai stata completamente esplorata, quindi sarebbe estremamente soddisfacente vedere il threequel di Deadpool che approfondisce la loro storia d’amore.

Evil Deadpool

Nonostante abbiano abbracciato i fumetti in molti modi, i film di Deadpool della Fox erano decisamente radicati nella realtà. Nel MCU, è facile immaginare che i fan vogliano che si rappresentino gli elementi più stravaganti del personaggio, e quindi non c’è motivo per cui Evil Deadpool non potrebbe fare la sua apparizione nell’universo condiviso. Wade Wilson può guarire praticamente da qualsiasi cosa e nel corso degli anni ha perso tutto, dalla testa ad ognuno dei suoi arti, quindi un cattivo psicotico che raccoglie tutti quei pezzi e li tiene nel suo frigorifero non ha esattamente scioccato il Mercenario Chiacchierone.

Dopo che Deadpool ha gettato parti del suo corpo in un cassonetto, è stato creato Evil Deadpool, uno psicopatico affamato di sangue il cui obiettivo era uccidere tutti coloro con cui era entrato in contatto. Vedere il personaggio sul grande schermo sarebbe molto divertente; inoltre, si adatterebbe alla perfezione al tono bizzarro di questo franchise.

Bob, Agente dell’HYDRA

I Marvel Studios detengono i diritti della malvagia organizzazione HYDRA, e questo significa che Bob era off-limits per Fox. I Marvel Studios possono cambiare le cose e la dinamica tra lui e Deadpool è qualcosa che dovrebbe essere assolutamente raccontato sul grande schermo ad un certo punto. Bob era solo un ragazzo normale senza un lavoro che si è unito all’Hydra per il generoso pacchetto di salari e benefici, e quando Deadpool ha invaso la struttura in cui lavorava, ha deciso di catturarlo.

La loro relazione è certamente bizzarra: Wade in realtà vede Bob come una sorta di “animale domestico”, anche se provano a coltivare un’amicizia al di là delle apparenze. Non porterebbe molto a Deadpool 3, in tutta onestà, ma il fatto che Bob abbia anche un ruolo minore potrebbe garantire la giusta dose di divertimento al film.

Domino

Zazie Beetz è stata fantastica nei panni di Domino in Deadpool 2, ma Fox ha soltanto scalfito la superficie in merito al suo personaggio. Ora, i Marvel Studios possono regalare uno sguardo approfondito, rendendola un personaggio principale in Deadpool 3 ed esplorando i suoi incredibili poteri.

La cosa grandiosa di Domino è che può continuare a far parte di un numero qualsiasi di franchise, con la sua storia di mercenaria che apre le porte ad eventuali apparizioni in tutto il Marvel Cinematic Universe. Sembra che i Marvel Studios possano divertirsi molto con l’eroina, che non è necessariamente qualcuno che deve essere limitato ad un film che ruota attorno ai mutanti. Potrebbe facilmente tenere testa in un film in solitaria!

Morte

Ci sono due personaggi che hanno una relazione con Morte: Deadpool e Thanos. Quest’ultimo non ha mai avuto modo di esplorarla negli ultimi due film degli Avengers, e per quanto sarebbe pazzo vedere il Mercenario Chiacchierone interagire con quel personaggio, non c’è dubbio che dovrebbe essere utilizzata in qualche modo nel prossimo film. Poiché Deadpool non può morire, la Morte è innamorata di lui e Wade cerca di perdere il suo fattore di guarigione in modo che possa finalmente stare con lei.

Ci sono state discussioni nel corso degli anni sul fatto che Morte sia un frutto sia dell’immaginazione di Deadpool che di Thanos, ma in ogni caso, un personaggio che cerca di liberarsi del suo fattore di guarigione in modo da poter finalmente morire e sfuggire alla sua esistenza sfregiata potrebbe creare materiale sorprendentemente potente sullo schermo.

Spider-Man

Con un po ‘di fortuna, il piano è che Marvel Studios e Sony Pictures continuino a lavorare insieme per molti anni a venire, mantenendo lo Spider-Man di Tom Holland nell’Universo Cinematografico Marvel. Un accoppiamento tra i due personaggi sarebbe pazzesco in un ipotetico Deadpool 3.

Quando threequel diventerà realtà, sarà passato molto tempo dall’uscita di Deadpool 2, quindi inserire Spidey nel nuovo film potrebbe generare un enorme interesse. Ci sono tonnellate di fumetti da cui Kevin Feige e il tuo team possono trarre ispirazione, e Sony sarebbe probabilmente felice della spinta che una collaborazione con Deadpool darebbe al franchise in solitaria di Spider-Man.

Ajax

Si tratta di un cattivo che ha già avuto un ruolo da protagonista nel film di Deadpool del 2016. Tuttavia, la versione del personaggio che abbiamo incontrato era una versione molto precoce di Ajax, e non quella più nota a molti fan dei fumetti. Dopo una prima battaglia con il Mercenario Chiacchierone, Ajax ritorno diversi anni dopo con alcuni seri miglioramenti per ottenere la sua vendetta.

Questo sarebbe un modo intelligente per rivisitare la storia del franchise e il ritorno di Ajax potrebbe fungere da cattivo secondario insieme magari ad un altro dei cattivi elencati in precedenza. La passione di Ed Skrein per il personaggio è emersa fortemente anche nelle interviste, quindi sarebbe anche bello vedere l’attore avere un’altra possibilità per esplorarlo ulteriormente, questa volta nel MCU.

Cable

Oltre alla Domino di Zazie Beetz, anche la versione di Deadpool 2 di Cable dovrebbe tornare in Deadpool 3. Ora che i Marvel Studios hanno introdotto l’idea del viaggio nel tempo, ha perfettamente senso per questo mutante che viaggia nel tempo faccia sentire la sua presenza nel tentativo di impedire che il suo futuro post-apocalittico accada.

Josh Brolin ha dichiarato che non gli è piaciuto molto lavorare con la Fox, ma il ritorno al MCU sarebbe senza dubbio interessante per l’attore, che sembrava inoltre andare molto d’accordo con Ryan Reynolds. Come Domino, anche Cable è un personaggio che può far sentire la sua presenza in più film del franchise.

Wolverine

È stato straziante che il Wolverine di Hugh Jackman non sia mai riuscito a condividere lo schermo con il Deadpool di Ryan Reynolds, e con l’addio dell’attore dopo Logan, probabilmente non lo vedremo mai nel MCU. C’è una possibilità che Kevin Feige possa convincerlo a tornare, ma è inutile metterci troppe speranze!

Un nuovo Wolverine arriverà nell’Universo Cinematografico Marvel prima o poi, e usare Deadpool 3 per introdurlo non sarebbe una cattiva idea. Volano sempre scintille quando Logan incontra Wade Wilson: questa squadra renderebbe Deadpool 3 un evento davvero imperdibile.

Cosa Sarà di Francesco Bruni on demand dal 31 ottobre

Cosa Sarà di Francesco Bruni on demand dal 31 ottobre

In seguito all’ultimo DPCM, che ha decretato la chiusura delle sale cinematografiche, Palomar, Vision Distribution e il regista Francesco Bruni hanno preso la decisione di rendere disponibile Cosa Sarà sulle piattaforme on demand a partire dal 31 ottobre. Il film, scritto e diretto da Francesco Bruni, è stato appena presentato come evento di chiusura alla Festa del Cinema di Roma ed è uscito nelle sale solo per poche ore.

Il regista Francesco Bruni  dichiara a riguardo:
“Quella di Cosa Sarà è una storia travagliata. La sua uscita era inizialmente prevista a marzo, ma per cause di forza maggiore è stata rimandata all’autunno. Dopo mesi di attesa, durante i quali l’uscita in streaming non è stata presa in considerazione per una volontà condivisa con Palomar e Vision, Cosa Sarà è approdato alla Festa del Cinema di Roma, dove ha ricevuto un’accoglienza così calda e affettuosa da emozionarmi profondamente. Purtroppo ancora una volta questo mio film si scontra con la pandemia e i cinema sono stati nuovamente chiusi. 
Sono comprensibilmente dispiaciuto ma anche orgoglioso di aver mantenuto la parola data a molti amici esercenti, sia pur per poche ore; tuttavia sono convinto che sia arrivato il momento che
Cosa Sarà veda la luce e vada incontro al suo pubblico. 
Resta in me forte il desiderio di accompagnarlo al cinema, appena sarà possibile, perché solo quando potrò incontrare personalmente gli spettatori delle sale sentirò che il film avrà raggiunto il suo scopo.”

“Cosa Sarà di Francesco Bruni è un film importante, sono orgoglioso di averlo prodotto”, dichiara Carlo Degli Esposti. “È un film importante per la leggerezza con cui ci insegna a far tesoro delle complicanze della vita e a trasformarle in forza. Dentro ai personaggi scritti e diretti da Bruni ci si ritrova e si ritrova il mondo intorno a noi. Hanno chiuso i cinema ma non vogliamo chiudere il percorso con il pubblico augurandoci di poter tornare molto presto in sala, vis a vis! ” – conclude il produttore di Palomar.

Cosa sarà, recensione del film di Francesco Bruni #RFF15

“Vision è orgogliosa di aver prodotto insieme a Palomar questo bellissimo film di Francesco Bruni”, commenta così Massimiliano Orfei, COO di Vision Distribution. “Proprio nel momento drammatico che stiamo tutti vivendo, Cosa sarà ci ricorda, con un sorriso lieve, che le difficoltà che incontriamo, anche quelle più dure da accettare, possono e devono essere fonte di consapevolezza di quanto è preziosa la vita.
Siamo ovviamente dispiaciuti di non poter proseguire il percorso nelle sale che avevamo appena cominciato, ma faremo in modo che già nei prossimi giorni il film possa raggiungere il pubblico a casa e riscuotere il successo che merita, in attesa di poter tornare ad essere visto nel suo luogo di elezione, il grande schermo delle sale cinematografiche”.

Il film sarà disponibile sulle seguenti piattaforme: SKY PRIMAFILA, APPLE TV, CHILI, GOOGLE PLAY, INFINITY, TIMVISION, RAKUTEN TV, THE FILM CLUB, CG DIGITAL, MIOCINEMA, IO RESTO IN SALA

The Suicide Squad: perché ci saranno due diversi team?

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The Suicide Squad: perché ci saranno due diversi team?

Empire Magazine ha diffuso online due nuove immagini esclusive di The Suicide Squad che presentano due iterazioni separate della Task Foxe X. Adesso, un nuovo report di Screen Rant ha provato a fare luce sul perché dell’esistenza, nel cinecomic di James Gunn, di due diversi team.

Il film di Gunn non sarà in alcun modo collegato alla pellicola di David Ayer del 2016, fatta eccezione per il ritorno di alcuni personaggi già apparsi in precedenza, come Harley Quinn (Margot Robbie), Captain Boomerang (Jai Courtney), Deadshot (Joel Kinnaman) e Amanda Waller (Viola Davis). Il resto dell’eclettico cast include – tra gli altri – John Cena, Idris Elba, Peter Capaldi e anche Nathan Fillion.

La storia di The Suicide Squad – com’era prevedibile – è ancora oggi avvolta nel mistero. Traendo ispirazione dai grintosi film di guerra degli anni ’70, il team – almeno all’apparenza – è stato incaricato di aiutare i rivoluzionari sudamericani, guidati da Sol Soria (Alice Braga). Questo sforzo li metterebbe contro un dittatore spietato di nome Silvio Luna (Juan Diego Botto). Tuttavia, alcune recenti voci hanno suggerito che la minaccia principale del film sarà molto più pericolosa e, soprattutto, ultraterrena. Se fosse davvero così, ecco spiegato perché le immagini esclusive di Empire di mostrano un gruppo letteralmente diviso in due.

La prima immagine include Harley Quinn, Captain Boomerang e Rick Flag. Accanto a loro, si possono vedere alcuni nuovi membri, come Javelin (Flula Borg), Mongal (Mayling Ng), Savant (Michael Rooker), TDK (Nathan Fillion) e Blackguard (Pete Davidson). La foto sembrava essere stata scattata sull’aereo da cui (come visto anche nel video mostrato in esclusiva al DC FanDome) i supercriminali si tufferanno successivamente.

Altri personaggi confermati per The Suicide Squad – Polka-Dot Man (David Dastmalchian), Peacemaker (John Cena), Bloodsport (Idris Elba) e Ratcatcher 2 (Daniela Melchior) – non sono in alcun modo presenti nello scatto, ma appaiono invece nella seconda immagine. La probabile ragione di tale separazione è che Harley e il resto della banda formeranno una sorta di “team Alpha” che, non rendendosi conto della reale entità del pericolo, viene rapidamente eliminato (o forse catturato) dalla vera minaccia del film, ossia Starro, che dovrebbe essere il cattivo principale di The Suicide Squad. Gli altri personaggi sarebbe così il “piano B” di Amanda Waller (Viola Davis), una squadra che verrà inviata per capire cosa è andato storto.

Harley Quinn ancora una volta centrale in The Suicide Squad?

Tale mossa si adatterebbe al tono che James Gunn ha apparentemente scelto per The Suicide Squad, con un gruppo alla ricerca di un’unità perduta, un punto fermo all’interno della narrazione dei film di guerra e di fantascienza. Inoltre, la cosa spiegherebbe anche perché è la Task Force X, piuttosto che la Justice League, a dover affrontare una minaccia così potente: entrambi i gruppi sarebbero stati costretti ad affrontare la situazione per il bene della propria sopravvivenza. Inoltre, la mossa potrebbe anche giustificare l’apparente cambio di costume di Harley Quinn a metà missione.

Sull’aereo, infatti, la Mattacchiona indossa un tipo di abbigliamento molto più tattico. Nel frattempo, come visto anche grazie alle prime immagini ufficiali, Harley è stata vista combattere in un altro vestito. Il cambiamento potrebbe essere dovuto all’essere stata costretta ad adottare un aspetto più tradizionalmente femminile dopo essere stata catturata da Silvio Luna o essere stata sottoposta al lavaggio del cervello da parte di Starro. Se dovesse essere davvero così, non solo si eleverebbe il livello di malvagità dell’antagonista (o degli antagonisti), ma si sottolineerebbe ancora di più la forza del carattere di Harley, forse capace questa volta di liberarsi – finalmente – dal controllo mentale degli altri.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Le streghe, il film con Anne Hathaway in arrivo in on demand

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Le streghe, il film con Anne Hathaway in arrivo in on demand

Preparatevi a festeggiare la notte di Halloween con Le streghe, il film fantasy diretto dal regista premio Oscar Robert Zemeckis (“Forrest Gump”, “Ritorno al futuro”) e tratto dall’amato racconto di Roald Dahl, in arrivo in Italia in esclusiva digitale da mercoledì 28 ottobre, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.

In occasione dell’arrivo in Italia della pellicola, che vede tra i produttori anche Guillermo del Toro e Alfonso Cuaron, sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia sono già disponibili 10 minuti in anteprima del film:

Le streghe è interpretato dalle attrici premi Oscar Anne Hathaway (“Les Misérables”, “Il Diavolo veste Prada”, “Ocean’s 8”) e Octavia Spencer (“The Help”, “La forma dell’acqua – The Shape of Water”), dal candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di “Hunger Games”, “Amabili resti”), con Kristin Chenoweth (le serie TV “Glee” e “BoJack Horseman”) e il pluripremiato comico leggendario Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (“Atlanta” in TV), al fianco di Codie-Lei Eastick (“Holmes & Watson”).

Rivisitando per un pubblico moderno l’amato racconto di Roald Dahl, edito in Italia da Salani editore nella prestigiosa collana Gl’Istrici, la visione innovativa de “Le streghe” di Zemeckis, narra la storia commovente e ricca di humor nero di un giovane orfano (Bruno) che, alla fine del 1967, va a vivere con la sua adorata nonna (Spencer) a Demopolis, una cittadina rurale dell’Alabama. Il ragazzo e sua nonna si imbattono in alcune streghe apparentemente glamour ma completamente diaboliche, così la nonna saggiamente decide di portare il nostro giovane eroe in una sfarzosa località balneare. Purtroppo arrivano esattamente nello stesso momento in cui la Strega Suprema (Hathaway) ha riunito la sua congrega di fattucchiere di tutto il mondo -sotto copertura- per portare a termine i suoi piani malefici.

Con un libro venduto ogni 2,5 secondi per un totale di oltre 300 milioni di copie vendute, tradotto in 41 diverse lingue nel mondo, il racconto di Roald Dahl rimane uno dei testi di riferimento per i ragazzi di tutte le generazioni.

La sceneggiatura di Le streghe, basata sul libro di Roald Dahl, è di Robert Zemeckis e Kenya Barris (la serie TV “black-ish“, “Shaft”) e il premio Oscar Guillermo del Toro (“La forma dell’acqua – The Shape of Water”). Il film è prodotto dallo stessoZemeckis, al fianco di Jack Rapke, del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è diJacqueline Levine, Marianne Jenkins, Michael Siegel, Gideon Simeloff e Cate Adams.

La squadra creativa di Zemeckis che ha lavorato dietro le quinte, include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman, i montatori Jeremiah O’Driscoll e Ryan Chan, la costumista candidata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”) e il compositore nominato all’Oscar Alan Silvestri (“Polar Express”, “Forrest Gump”). Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Image Movers / Necropia / Esperanto Filmoj, un film di Robert Zemeckis, Le streghe.

Torino Film Festival 38: si svolgerà interamente on line

Torino Film Festival 38: si svolgerà interamente on line

Era stata annunciata come un’edizione ibrida, e invece anche il Torino Film Festival 38 deve arrendersi all’emergenza sanitaria mondiale e fare retro marcia. Questo non vuol dire che si rinuncerà del tutto al cinema all’ombra della Mole, perché, come viene comunicato dai canali ufficiali del Festival, l’edizione numero 38 si farà completamente on line.

IL #TFF38 VA ONLINE

La prossima edizione del Torino Film Festival #TFF38 doveva essere ibrida e prevedeva, oltre all’online, anche di andare in sala come ogni Festival di Cinema dovrebbe poter fare.

Purtroppo la situazione non ce lo permette e in questo momento stiamo lavorando per una versione SOLO ONLINE ricca e sperimentale.

La nostra idea non è semplicemente trasferire il TFF su piattaforma ma stiamo lavorando per creare un vero palinsesto, un programma articolato che per tutta la durata del Festival (20-28 novembre) possa dare al pubblico una possibilità innovativa di fruizione e di partecipazione …. in attesa che le sale cinematografiche riaprano.

Vi chiediamo ancora un po’ di pazienza! Al più presto pubblicheremo tutte le info utili per poter seguire il programma del #TFF38

Tomb Raider: la MGM rimuove il sequel dal proprio calendario

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Tomb Raider: la MGM rimuove il sequel dal proprio calendario

Di recente, Polygon ha incontrato il regista di Rebecca, Ben Wheatley, per discutere del suo nuovo film Netflix (che non ha purtroppo ricevuto le risposte più calorose da parte della critica). Naturalmente, durante l’intervista è stato anche affrontato l’argomento relativo al sequel di Tomb Raider, con Wheatley che ha spiegato che al momento la situazione è più difficile del previsto a causa dell’emergenza Covid.

Nonostante non abbiamo sviscerato dettagli succulenti sul futuro di Lara Croft al cinema, Wheatley ha comunque parlato di quanto sia diventato sempre più difficile riuscire a realizzare un ottimo film tratto da un videogame. “I videogiochi hanno difficoltà ad avere successo al cinema perché non nascono per il cinema”, ha dichiarato. “L’ingrediente segreto è l’interazione, qualcosa che si cerca di catturare dai videogiochi e di inserire sempre più anche nei film. Questo gioco di rimandi… è li che risiede il problema, ed ecco perché oggi come oggi è davvero difficile fare un adattamento tratto da un videogioco che abbia successo.”

Tuttavia, pare che Wheatley avrà un bel po’ di tempo a disposizione per provare a realizzare un adattamento che funzioni realmente, dal momento che, come riportato da The Wrap, il sequel di Tomb Raider è stato ufficialmente rimosso dal calendario delle uscite della MGM, nonostante solo qualche settimana fa la protagonista Alicia Vikander aveva rivelato che le riprese del film sarebbero potute partire già l’anno prossimo.

Il sequel è stato annunciato per la prima volta nel 2019, anche se era chiaro ormai da un po’ che non avrebbe rispettato la data di uscita inizialmente fissata per il 19 marzo 2021. Secondo alcune recenti voci, pare che la MGM stia perdendo circa 1 milione di dollari al mese a causa del rinvio di No Time to Die, quindi è probabile che il sequel di Tomb Raider non sia più una priorità per lo studio.

Cosa sappiamo del sequel di Tomb Raider

Il sequel di Tomb Raider sarà diretto da Ben Wheatley. La sceneggiatura del secondo capitolo è stata affidata a Amy Jump, nota per la sua collaborazione di lunga data con il regista e partner, con il quale ha co-scritto la pellicola d’azione Free Fire (che vedeva nel cast Brie LarsonCillian Murphy e Armie Hammer), Kill List, A Field In England, SightseerseHigh-Rise.

In merito al sequel, ad oggi sappiamo davvero poco riguardo la direzione della trama delle prossime avventure di Lara Croft al cinema. Di certo lo sguardo femminile della Jump e l’esperienza maturata nel campo del genere action fanno sperare in un progetto entusiasmante, e quanto pare le idee hanno già convinto la Vikander.

Vi ricordiamo che il film del 2018 si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il ritorno della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity che si è infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia lasciatole in eredità dal padre.

Parasite è stato “influenzato” da Mad Max: Fury Road

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Parasite è stato “influenzato” da Mad Max: Fury Road

Il regista Bong Joon-ho ha rivelato un’interessante connessione tra il suo film premio Oscar Parasite e l’acclamato Mad Max: Fury Road. Parasite, uscito alla fine dell’anno scorso, ha letteralmente fatto la storia agli Oscar del 2020. Ha infatti vinto l’ambita statuetta sia come miglior film straniero sia come miglior film, diventando così il primo lungometraggio non in lingua inglese a trionfare nella principale categoria. Joon-ho ha anche portato a casa il premio come miglior regista.

Mad Max: Fury Road, diretto da George Miller, è uscito nel 2015. Interpretato da Tom Hardy e Charlize Theron, è stato nominato come miglior film agli Oscar. Nonostante non sia riuscito a portare a casa l’ambito premio, il film è diventato in breve tempo un instant cult ed è considerato da molti uno dei più grandi film d’azione di tutti i tempi. Lo stesso Joon-ho ha reso noto il suo amore per il film, etichettandolo come uno dei suoi film preferiti di tutti i tempi. I due film sono stati anche rilasciati in una versione in bianco e nero dopo le rispettive (ed acclamate) uscite in sala.

Stando a quanto riportato da Indiewire, il legame tra i due film è ancora più profondo dell’amore di Joon-ho per il capolavoro di Miller. Nel commento audio all’edizione Criterion di Parasite, infatti, Joon-ho ha rivelato che Mad Max: Fury Road ha ispirato il suo lavoro su Parasite in alcuni modi davvero specifici. In particolare, il ritmo del film è stata la principale fonte di ispirazione per Joon-ho: Fury Road è stato costruito come un lungo inseguimento in auto che sembra sfrecciare attraverso i fili della trama, mentre i personaggi si combattono a vicenda in cima a veicoli che vagano per il deserto. Anche se si tratta di qualcosa di notevolmente diverso dai toni di Parasite, Joon-ho è comunque riuscito a trovare ispirazione da quel tipo di messa in scena.

“Quel film non si ferma mai. Tutte le informazioni di base in Fury Road appaiono abbastanza naturali. La telecamera è sempre in movimento, ma le informazioni vengono spiegate attraverso l’azione. È stato piuttosto stimolante per me.”

Cosa hanno davvero in comune Parasite e Mad Max: Fury Road?

Sulla carta, i due film non hanno quasi nulla in comune. Mad Max: Fury Road è uno spettacolo veicolare carico di effetti. Parasite, d’altra parte, è un miscuglio di generi, che comprende dramma familiare, umorismo nero e colpi di scena da thriller/horror. Tuttavia, la connessione tra i due ha un senso. Il ritmo di Parasite è vivace come il film d’azione diretto da Miller. Il film cambia genere in un attimo e con estremo aplomb. Mentre Fury Road rimane confinato saldamente nel genere d’azione, allo stesso modo la sua trama scorre ad  un ritmo quasi forsennato, svelando colpi di scena mentre le dinamiche e le situazioni infuriano attorno ai personaggi.

I due film hanno più in comune di quanto si possa pensare. Entrambi hanno cambiato il modo in cui guardiamo al cinema. Molti usano Fury Road come punto di riferimento per valutare la qualità dei film d’azione in un mondo post-Furiosa. Anche Parasite ha infranto le barriere, aprendo un nuovo tipo di pubblico al cinema internazionale e vincendo come miglior film agli Oscar (la prima volta per un film non in lingua inglese). Presto il film verrà traslato in una miniserie da HBO, progetto in cui Joon-ho sarà direttamente coinvolto in qualità di produttore. Parallelamente, anche Fury Road ha un prequel in lavorazione, incentrato sull’ormai iconico personaggio di Furiosa. Questo curioso dettaglio appena rivelato su Parasite aggiunge un altro livello interessante ad un film già complesso, che i fan del cinema adoreranno sicuramente.

Thor: Love and Thunder, Christian Bale in Australia per le riprese

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Christian Bale è arrivato in Australia per iniziare le riprese di Thor: Love and Thunder. Inizialmente, la produzione dell’attesissimo film dei Marvel Studios sarebbe dovuta partire quest’estate, ma quei piani sono ovviamente cambiati in seguito allo scoppio della pandemia di Coronavirus. Dopo un lungo ritardo, il progetto sta finalmente tornando in pista, e stando a quanto dichiarato di recente da Chris Hemsworth, le riprese inizieranno ufficialmente a gennaio 2021. In vista dell’inizio della produzione, anche Natalie Portman è recentemente atterrata in Australia.

Portman è uno dei tanti veterani del Marvel Cinematic Universe che torneranno per il film di Taika Waititi, anche se il quarto capitolo dedicato al Dio del Tuono annovera una new entry davvero notevole, ossia il premio Oscar Christian Bale, che interpreterà il villain principale del film, anche se al momento non sappiamo ancora di quale personaggi si tratti. I fan sono ansioni di saperne di più sul suo coinvolgimento dell’attore nel progetto, e mentre si attendono nuovi dettagli ufficiali, pare che Bale sia pronto a raggiungere ai suoi colleghi del cast in Australia. 

L’utente di YouTube KobieThatcher (via Screen Rant) ha infatti condiviso online un breve video che ci mostra  Christian Bale in arrivo a Sydney, presumibilmente per le riprese di Thor: Love and Thunder. Naturalmente, ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di poter dare uno sguardo alle prime immagini dal set del film, dal momento che la produzione non inizierà prima di tre mesi. Detto questo, vedere Bale arrivare in Australia probabilmente susciterà nuove speculazioni e teorie sul suo ruolo nel film.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Good Doctor 4×01: tre clip dall’episodio

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The Good Doctor 4×01: tre clip dall’episodio

Il network americano ABC dopo le foto e le anticipazioni ha diffuso tre clip di The Good Doctor 4×01, il primo episodio dell’attesissima quarta stagione di The Good Doctor.

Le guest star di The Good Doctor 4×01 sono Beau Garrett nei panni di Jessica Preston, Ricky He nei panni di Kellan Park, Sheila Kelley nei panni di Debbie Wexler, Karin Konoval nei panni dell’infermiera Petringa, Jennifer Birmingham Lee nei panni di Mia, Elfina Luk nei panni dell’infermiera Villanueva, Lochlyn Munro nei panni di Martin Cross, Carly Pope nei panni di Lily Cross e Arlen Aguayo-Stewart nel ruolo di Ambar Estrada. “Frontline Part 1” è stato scritto da David Shore e Liz Friedman e diretto da Mike Listo.

The Good Doctor 4×01

The Good Doctor 4 è la quarta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. In The Good Doctor 4 Il dottor Shaun Murphy, un giovane chirurgo con autismo e sindrome del savant, continua a usare i suoi straordinari doni medici presso l’unità chirurgica del St. Bonaventure Hospital. Man mano che le sue amicizie si approfondiscono, Shaun continua ad affrontare il mondo degli appuntamenti e delle relazioni romantiche e lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima, navigando nel suo ambiente per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento di chirurgo salverà vite. La serie vede nel cast Freddie Highmore nei panni del dottor Shaun Murphy, Antonia Thomas nei panni della dottoressa Claire Browne, Hill Harper nei panni del dottor Marcus Andrews, Richard Schiff nei panni del dottor Aaron Glassman, Christina Chang nei pann

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever.

Grey’s Anatomy 17×01: anticipazioni dal primo episodio

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Grey’s Anatomy 17×01: anticipazioni dal primo episodio

Il network americano della ABC ha diffuso le anticipazioni di Grey’s Anatomy 17×01, il primo atteso episodio della diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 17×01 che si intitolerà “All Tomorrow’s Parties” nel bel mezzo dei primi giorni della pandemia COVID-19, il Grey Sloan Memorial e le vite dei suoi chirurghi sono state sconvolte. La premiere della stagione 17 riprende un mese dopo l’inizio della pandemia, ed è tutto a portata di mano quando Meredith, Bailey e il resto dei medici di Grey Sloan si trovano in prima linea in una nuova era. Nel frattempo, un incendio involontariamente scoppiato ha costretto i primi soccorritori della Stazione 19 a portare i pazienti in ospedale per il trattamento durante la season premiere di Grey’s Anatomy 17 che debutterà giovedì 12 novembre sulla ABC.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grey’s Anatomy e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Grey’s Anatomy 17×01

La diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà giovedì 12 novembre 2020.  In Grey’s Anatomy 17 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy 17 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

Rami Malek: “Interpretare Safin non è stato psicologicamente facile”

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In una nuova intervista concessa a GQ, l’attore premio Oscar Rami Malek ha parlato di No Time to Die e del ruolo del misterioso villain Safin che interpreterà nella 25esima avventura di James Bond che purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria, è stata posticipata ad aprile del prossimo anno.

Parlando con la celebre rivista, il protagonista di Bohemian Rhapsody ha fornito ulteriori dettagli sul criptico Safin, che lui stesso ha definito un cattivo tanto inquietante quanto snervante, sottolineando quanto sia stato psicologicamente impegnativo interpretare un personaggio del genere. “Quando penso a Safin penso a qualcuno che è meticoloso ma al tempo steso misurato. C’è qualcosa in questo che è davvero snervante e inquietante”, ha dichiarato. “È qualcuno che spesso ti dà la sensazione di essere osservato… e anche questo è abbastanza inquietante. Ti chiede di mettere in dubbio ciò che pensi sia giusto, ciò che pensi sia sbagliato e la tua interpretazione di entrambe le cose.”

“Penso che il pubblico inizierà a farsi domande su cosa sia il male. Trovo che Safin sia affascinante perché riesce a staccarsi dall’empatia per eseguire meticolosamente la sua volontà. È così che ho iniziato a farmi travolgere psicologicamente dalla sua persona. È spietato e questo potrebbe essere – forse rischiando di rivelare troppo! – il risultato di qualcosa che gli è successo, ma è anche qualcosa che attinge al lato più analitico della sua personalità. Penso che il fatto che possa ancora trovare un modo per giustificare la propria malvagità sia qualcosa di pietrificante e, dal punto di vista psicologico, qualcosa su cui non è stato facile lavorare.”

Stando a quanto emerso nel corso dell’intervista, Safin è un ex assassino e terrorista della SPECTRE. Questa è la prima volta che viene confermata la connessione di Safin con l’organizzazione segreta. “Ecco cosa sappiamo finora di Safin: è un ex assassino della SPECTRE e una figura potente nel mondo del terrorismo.”

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Justice League Snyder Cut: Zack Snyder conferma le riprese aggiuntive

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Il regista Zack Snyder ha confermato che sono attualmente in corso le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League. A diversi mesi di distanza dall’annuncio ufficiale della release della versione originale del cinecomic DC uscito al cinema nel 2016, Snyder è tornato sul set per ultimare i lavori sulla tanto clamorosa versione originale del progetto.

Gli ultimi report affermano che Ben Affleck (Batman), Ray Fisher (Cyborg) e Amber Heard (Mera) torneranno sul set per girare nuove scene, insieme a Jared Leto e Joe Manganiello, che riprenderanno rispettivamente i ruoli di Joker e Deathstroke. La travagliata produzione di Justice League è stata oggetto di accese discussioni per anni. Anche dopo che è stata confermata l’uscita su HBO Max della Snyder Cut, si continua a parlare del film a causa delle pesanti dichiarazioni di Ray Fisher circa l’ambiente tossico creato dal regista Joss Whedon durante la post-produzione della versione cinematografica.

Ad oggi non sappiamo da che parte stia la verità, dal momento che la Warner Bros. è ancora impegnata in un’indagine alquanto scrupolosa sulle accuse mosse dall’attore ai danni del regista. Nel frattempo, mentre l’uscita della versione di Justice League ad opera di Zack Snyder si avvicina sempre più, il regista e i membri necessari del cast stanno lavorando a delle nuove riprese per arricchire ulteriormente la visione originale del travagliatissimo cinecomic.

Attraverso il suo account Twitter ufficiale, Snyder ha condiviso l’immagine di un ciak che conferma che le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League sono attualmente in corso. Potete ammirare l’immagine di seguito:

Il budget per le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League

Le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League dovrebbero avere luogo questo mese e durare soltanto per una settimana. Nonostante la breve durata, il budget sarà comunque elevato: pare infatti che saranno necessari 70 milioni di dollari per girare il nuovo materiale. Le riprese aggiuntive coinvolgeranno Ben Affleck (Batman), Henry Cavill (Superman), Gal Gadot (Wonder Woman) e probabilmente anche Ray Fisher (Cyborg). Al momento non sappiamo se anche Jason Momoa (Aquaman) e/o Ezra Miller (Flash) saranno coinvolti nei reshoot.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Shaft, il film con Samuel L. Jackson su Infinity Premiere

Shaft, il film con Samuel L. Jackson su Infinity Premiere

Già disponibile in 4K, arriverà su Infinity Premiere dal 30 ottobre al 5 novembre il film diretto da Tim Story, Shaft, in cui tre generazioni della famiglia Shaft uniscono le forze.

Samuel L. Jackson torna a interpretare lo sfrontato detective nel quinto film della serie cinematografica in cui entra in azione insieme a suo figlio, interpretato da Jessie T. Usher, e a suo padre, interpretato da Richard Roundtree, che ha vestito i panni del detective nei primi tre film della saga negli anni Settanta.

Nel film, quando il suo migliore amico muore in circostanze sospette, l’agente dell’FBI J.J. Shaft chiede aiuto al padre che lo aveva abbandonato 25 anni prima: lo sfrontato detective John Shaft, che scoprirà che suo figlio non gli somiglia affatto.

Chicago Fire 9×01: foto dall’episodio

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Chicago Fire 9×01: foto dall’episodio

Il network americano NBC dopo le anticipazioni ha diffuso le foto di Chicago Fire 9×01, il primo episodio dell’attesa nona stagione di Chicago Fire.

Chicago Fire 9×01

Chicago Fire 9 è la nona stagione di Chicago Fire, la serie creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf per la NBC.

Nel cast di Chicago Fire 9 ritorneranno i personaggi Matthew Casey (stagione 1-in corso), interpretato da Jesse Spencer, Tenente del Camion 81. Quando non è di turno, lavora nel suo business di costruzione. Nella prima stagione è fidanzato con la tirocinante di medicina Hallie Thomas ma successivamente la ragazza lo lascia. Torna alla fine della stagione nel quale i due riprendono la relazione, fino a quando Hallie non rimane uccisa nell’incendio della clinica in cui lavorava. Nella seconda stagione si fidanza ufficialmente con Gabriela Dawson. Diventerà consigliere del quartiere, sotto incoraggiamento di Dawson.

Kelly Severide (stagione 1-in corso), interpretato da Taylor Kinney, tenente della Squadra di Soccorso 3. Ha vissuto insieme a Leslie Shay, sua migliore amica. È un “don Giovanni”. Nella prima stagione soffre di dolori alla spalla, che terrà sotto controllo prendendo antidolorifici senza prescrizioni. Soltanto alla fine della stagione si deciderà ad affrontare il problema e a farsi operare. Nella terza stagione si sposa a Las Vegas, ma dopo pochi mesi di relazione i due si lasciano; nonostante questo, la donna, aiuta Kelly a superare il trauma pe la morte di Shay. Nella quinta stagione, Kelly si metterà in testa di aiutare una donna malata di leucemia, facendo di tutto per donare il suo midollo osseo. Gabriela Dawson (stagione 1-in corso), interpretata da Monica Raymund, paramedico nell’Ambulanza 61 e amica di Leslie Shay. Successivamente seguirà il corso per diventare vigile del fuoco. Ha una relazione con Peter Mills nella prima stagione. Nella seconda stagione si fidanza con Matthew Casey di cui successivamente rimarrà incinta, ma nella quarta stagione perde il bambino. Successivamente prenderà in affido un bambino salvato da un incendio, Louie.

Comandante Wallace Boden (stagione 1-in corso), interpretato da Eamonn Walker, è il Comandante della Caserma 51. È molto autorevole e ha la mano ferma, ma è sempre in prima linea quando si tratta di difendere i suoi uomini. È divorziato e ha un figliastro che non vede da anni. Nella seconda stagione si sposa con Donna Robins da cui poi avrà un figlio, Terrence. Ha avuto una relazione con la madre di Peter Mills.Christopher Herrmann (stagione 1-in corso), interpretato da David Eigenberg, Vigile del fuoco del Camion 81. È sposato e ha 5 figli. Insieme a Dawson e Otis ha un locale, il Molly’s. Brian “Otis” Zvonecek (stagione 1-in corso), interpretato da Yuri Sardarov Vigile del fuoco del Camion 81. Ha avuto una relazione con la sorellastra di Kelly Severide. Ha abitato con Leslie Shay e Kelly Severide. Joe Cruz (stagione 1-in corso), interpretato da Joe Minoso, Vigile del fuoco del Camion 81. Ha avuto una relazione con Zoya, la cugina di Otis, arrivando anche a chiederle di sposarlo ma lei lo lascia tornando in Russia. È coinquilino di Otis e ha avuto una relazione con Sylvie Brett. Randy “Mouch” McHolland (stagione 1-in corso), interpretato da Christian Stolte, Vigile del fuoco del Camion 81. Si sposerà con il sergente Trudy Platt di Chicago P.D..

Letitia Wright sul film dedicato alla A-Force: “È solo questione di tempo”

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Letitia Wright, interprete di Shuri nel MCU, crede che prima o poi i Marvel Studios realizzeranno un film dedicato agli Avengers tutto al femminile. Durante i primi anni, una delle critiche più comuni che venivano mosse all’universo condiviso era proprio la mancanza di supereroi femminili. Nonostante l’importanza del personaggio di Vedova Nera all’interno del franchise, il primo film in solitaria con protagonista una donna è arrivato soltanto nel 2019, con l’uscita di Captain Marvel.

Diversi supereroi femminili sono stati introdotti durante la Saga dell’Infinito, e alla fine tutte si sono riunite nella memorabile battaglia finale di Avengers: Endgame. Proprio quel momento ha riacceso le discussioni su un ipotetico film sugli Avengers al femminile. Attrici come Scarlett Johansson e Brie Larson hanno già espresso la loro circa tale possibilità, ma ad oggi i Marvel Studios non hanno ancora annunciato nulla di ufficiale al riguardo. Con così tanto interesse nei confronti del potenziale film, anche un’altra star del MCU è piuttosto fiduciosa che il film verrà realizzato prima o poi.

Letitia Wright ha fatto il suo debutto nel MCU nel 2018 nei panni di Shuri in Black Panther ed stata protagonista anche dell’ormai celebre scena tutta al femminile vista nell’atto finale di Avengers: Endgame. In una nuova intervista con Yahoo, a Wright è stato chiesto della possibilità che la Marvel realizzi in futuro il tanto agognato film dedicato alla A-Force. Stando alle parole della Wright, sembra che la Casa delle Idee sia intenzionata a rendere il progetto una realtà; si tratta solo di una questione di tempo…

“Non credo che sia qualcosa per la quale dobbiamo più lottare”, ha spiegato Letitia Wright. “Victoria Alonso crede fortemente nel progetto, così come Kevin Feige. È solo questione di tempo prima che lo facciano.”

Il team A-Force “perfetto” secondo Letitia Wright

Sulla base della risposta di Wright, sembra che Victoria Alonso, produttrice di Avengers: Endgame ed vice-presidente esecutivo della produzione dei Marvel Studios, sia particolarmente concentrata nel realizzare un film sugli Avengers tutto al femminile. Inoltre, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige è sempre stato un grande sostenitore delle eroine sul grande schermo e della possibilità di dare loro un maggior spazio, che si tratti di film in solitaria o di gruppo. Quando a Wright è stato chiesto chi avrebbe voluto vedere al suo fianco nell’ipotetico film, l’attrice ha menzionato personaggi del calibro di Valkyria, Captain Marvel, Okoye e Nakia.

The Midnight Sky: trailer del film diretto e con George Clooney

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The Midnight Sky: trailer del film diretto e con George Clooney

Netflix dopo le foto ufficiali ha diffuso il trailer di The Midnight Sky, l’atteso nuovo film diretto e interpretato da George Clooney in arrivo sulla piattaforma streaming.

Basato sul libro di Lily Brooks-Dalton, adattato per il cinema da Mark L. Smith The Midnight Sky debutterà in streaming su Netflix nel dicembre del 2020.  La pellicola racconta uno scegnario post-apocalittico e segue Augustine (George Clooney), uno scienziato solitario nell’Artide che cerca di impedire a Sully (Felicity Jones) e ai suoi colleghi astronauti di rientrare sulla Terra, colpita da una misteriosa catastrofe globale. Clooney dirige l’adattamento dell’acclamato romanzo di Lily Brooks-Dalton La distanza tra le stelle, e lo interpreta a fianco di David Oyelowo, Kyle Chandler, Demián Bichir e Tiffany Boone.

Alberto Barbera rinnovato l’incarico di direttore artistico della Mostra di Venezia

La Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha rinnovato il contratto dell’attuale direttore artistico Alberto Barbera. La Biennale di Venezia ha annunciato oggi che il Consiglio di Amministrazione ha rinnovato Barbera, il cui titolo ufficiale è Direttore della Sezione Cinema.

La Biennale ha annunciato oggi i nuovi direttori di ogni sua sezione e, mentre sono stati sostituiti i direttori di musica, danza e teatro, Barbera tornerà per un terzo mandato consecutivo e un quarto mandato assoluto alla direzione del festival. Il suo primo mandato risale al triennio 1999-2001, tornando al Lido nel 2011.

Il festival del prossimo anno si svolgerà dall’1 all’11 settembre.

Barbera ha fatto molto per rafforzare la posizione del festival cinematografico più antico del mondo negli ultimi anni, attirando al Lido i grandi studi cinematografici e artisti di fama mondiale. Proprio quest’anno, Barbera e la sua organizzazione hanno permesso lo svolgimento in presenza del festival, l’unico di caratura internazionale che si è svolto da febbraio ad oggi. La manifestazione si è svolta con successo e senza intoppi.

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Cosa sarà: recensione del film di Francesco Bruni #RFF15

Cosa sarà: recensione del film di Francesco Bruni #RFF15

Così si chiude la Festa del Cinema di Roma 2020, con la presentazione del quarto lavoro da regista di Francesco Bruni, Cosa sarà. Sceneggiatore tra gli altri di Paolo Virzì, cui lo lega un lungo sodalizio artistico e umano, Bruni firma in proprio commedie francamente divertenti, ma anche acute e non prive di un certo disincanto, in cui l’elemento fondante attorno a cui ruota tutto sono i rapporti umani, in special modo quelli familiari, tra mariti e mogli e ancor più tra genitori e figli. Non per niente, le sue commedie realistiche, un po’ strampalate e fresche hanno spesso lanciato giovani talenti. È stato così con il suo esordio Scialla!, che lanciò Filippo Scicchitano, come con Tutto quello che vuoi, che fece emergere Andrea Carpenzano. Oggi è la volta di Fotinì Peluso, che interpreta ottimamente Adele, la figlia del protagonista. La sfida è difficile, poiché si tratta di far ridere o sorridere del dramma di un uomo ancora giovane gravemente malato e della sua paura di non farcela.

La trama di Cosa sarà

Bruno Salvati, Kim Rossi Stuart, è un regista di commedie quasi sconosciuto. Si è separato dalla moglie Anna, Lorenza Indovina. Facendo dei controlli dopo un banale incidente, scopre di avere la leucemia. L’unica speranza di guarigione è un trapianto di cellule staminali. Inizia così il suo percorso da paziente, guidato da una competente e pragmatica ematologa, Raffaella Lebboroni,  alla ricerca di un donatore compatibile. Inizia però, anche un viaggio che lo porterà, ancor prima che tra le corsie dell’ospedale, alla scoperta di un segreto di famiglia e alla ricerca, assieme ai figli Adele, Fotinì Peluso, e Tito, Tancredi Galli e al padre Umberto, Giuseppe Pambieri, di una persona che può essere la sua unica speranza. Questo percorso lo porterà anche a ripensare sé stesso e i suoi rapporti familiari.

Finché c’è vita c’è speranza, e ironia

E’ lo stesso Francesco Bruni a spiegare come in questo film – era già accaduto nei precedenti – vi sia un contenuto autobiografico, opportunamente arricchito e rivisitato. Soggetto e sceneggiatura sono del regista, la seconda in collaborazione con Kim Rossi Stuart. Dunque si tratta di una storia molto personale, dolorosa e delicata. Si percepiva che lo fosse. Ecco forse perché Bruni ha sentito il bisogno di tornare nella Livorno in cui è cresciuto per raccontarne almeno una parte. Per molti versi, dunque, è lui il Bruno Salvati della storia, che parla della malattia che lo ha colpito e dalla quale è guarito – si è salvato, appunto, nomen omen – e di come questa si possa rivelare un’opportunità per ricominciare, per cambiare.

Il film rispetta in pieno lo stile di Bruni riuscendo ad essere al tempo stesso divertente e amaro, poetico e drammatico, doloroso, realistico, ma anche movimentato e perfino buffo. Del tutto assente la retorica, come da sana abitudine del regista. Non si scade mai nel melodramma, ma si stempera, si alleggerisce con la situazione comica. Kim Rossi Stuart è convincente nei diversi registri richiesti dal film, bravissimo nel drammatico, ma non meno efficace nella commedia.

Cosa Sarà film 2020
Foto di Paolo Ciriello

Bruni fa di Salvati un personaggio che, come altri nei suoi film, non è il padre che vorrebbe essere, un uomo anche fragile, che non nasconde la paura, ma che attraverso quest’esperienza trova il coraggio e il modo di cambiare, di scrollarsi di dosso un’immagine di sé che forse non gli corrisponde più e comincia a dare maggiore ascolto a chi gli sta intorno. Il sottofinale è emblematico di questo cambiamento. Il cast ha anche una presenza femminile importante: brave Lorenza Indovina, Barbara Ronchi nel ruolo di Fiorella, Raffaella Lebboroni e la già citata Fotinì Peluso. Scelte perfette sono due brani della colonna sonora: Perfect day, che crea un ossimoro emozionante in uno dei momenti forse più dolorosi del film, e I will survive.

Cosa sarà è anche un sentito omaggio a Mattia Torre, regista e autore di Boris e La linea verticale, prematuramente scomparso. In alcune scene del film, come quella del dibattito mancato, si ritrova proprio un po’ della sua impronta, quell’umorismo graffiante e dissacrante, quel voler far ridere a tutti i costi anche della morte, quel trattare con umorismo qualsiasi cosa succeda nella vita perché comunque, finché si è vivi e lo si può raccontare, se ne può sorridere. In Cosa sarà l’ironia, il riso amaro non esita a trasformarsi in franca risata. Così come il regista non rinuncia a punteggiare il film di una pungente ironia sul mondo del cinema, complice anche un cameo di Ninni Bruschetta (Boris e La linea verticale),  nel ruolo del produttore cinematografico.

Il quarto lavoro da regista di Francesco Bruni è dunque una sorta di lungo flirt con la morte, al termine del quale non si esce incupiti o avviliti o tristi, ma col sorriso sulle labbra di chi dice: è andata bene! Il funambolo che cammina sulla ringhiera del balcone è Salvati, ma è anche il regista, che pur non cadendo per fortuna, né in questa vicenda umana, né registicamente, riuscendo a tenere il film in equilibrio tra commedia e dramma, ha ben presente però che c’è chi cade. Restituisce però anche la consapevolezza che il funambolo può essere ciascuno di noi, in qualsiasi momento, e che non sempre va tutto bene.

Cosa sarà avrebbe dovuto iniziare il suo percorso in sala dal 24 ottobre. La nuova chiusura imposta dall’ultimo Dpcm costringe ora a trovare altre strade di fruizione, che si spera non penalizzino troppo un lavoro che merita la visione.

Ostia Criminale, la recensione del film di Daniele Autieri e Stefano Pistolini #RFF15

Da Romanzo criminale a Suburra, dopo un particolare fiorire di libri inchiesta e di cronache giudiziarie, sembrava che il tema del sottobosco malavitoso della Capitale fosse stato sufficientemente sviscerato. Purtroppo l’attualità degli ultimi anni ha confermato ancora una volta – e nel modo peggiore – come la fantasia sia in grado di superare la realtà. Che evidentemente molti lati oscuri da svelare. Come tenta di fare il documentario Ostia Criminale – La mafia a Roma di Daniele Autieri e Stefano Pistolini, presentato tra gli Eventi Speciali della Festa di Roma 2020 (dal 26 ottobre su Dplay Plus e successivamente in tv nel ciclo Nove Racconta).

Il Romanzo criminale di Ostia

La tesi di fondo è quella – come si legge nelle note di regia – secondo la quale Mafia e il suo canone hanno risalito la penisola fino a Ostia, il mare di Roma, e qui hanno messo radici, servendosi di potenti famiglie criminali e dei collaudati meccanismi di usura, spaccio e sottomissione della città “normale”. Negli anni grandi operazioni delle forze dell’ordine si sono impegnate per contrastare il fenomeno, ma la guerra ancora non è vinta. Ammesso che questa guerra si possa vincere, tanto più in un momento nel quale le difficoltà economiche promettono di favorire ulteriormente gli affari della criminalità organizzata.

Ma nello sviluppo del film non c’è una vera e propria dialettica, visto che le testimonianze che vediamo alternarsi sullo schermo non rivelano nulla di particolarmente nuovo, puntando semplicemente a raccogliere il materiale utile a confermare l’ipotesi di partenza. Non poco, purtroppo, stando a quel che si sente raccontare dai tanti intervistati, scelti tra forze dell’ordine, professionisti, mondo giuridico, informazione e società civile, oltre ovviamente a cittadini del Lido in questione, nel X Municipio di Roma, definito “la più grande realtà territoriale mai sciolta per Mafia del nostro paese”.

Dalla Banda della Magliana ai clan

Abbiamo ancora tutti negli occhi la testata di Roberto Spada al giornalista che gli chiedeva dell’appoggio dei post fascisti di CasaPound alla famiglia che controlla Ostia, a ogni livello, ma le radici del Male da quelle parti sono ben più profonde. Risalgono agli anni della tristemente nota Banda della Magliana e successivi, agli omicidi dei boss locali del 2011 e all’arrivo degli Spada, ultimi eredi di quelli che avevano deciso di “prendersi Roma”, come romanzato con successo sul grande e piccolo schermo.

ostia criminaleLa narrazione procede per capitoli tematici, portandoci avanti e indietro negli ultimi dieci anni attraverso le parole del Capo della Squadra Mobile di Roma e dei vertici dei Carabinieri di Ostia che ci descrivono i sopralluoghi nella centrale dello spaccio di Piazza Gasparri, nelle Case Popolari di Ostia Ponente dove vivono gli Spada, all’Idroscalo e fino ai Garage di Ostia Nuova. La ‘Nuova Alba’ del 2013, la ‘Apogeo’, con il sequestro di beni per 19 milioni, e la ‘Eclissi’, con gli arresti di personaggi chiave della famiglia, nel 2018 fino alla ‘Ultima spiaggia’ del 2019 sono le operazioni chiave in questa cronologia… speriamo non le ultime.

Il ricordo di quei momenti si affianca alle analisi del giornalista Paolo Mondani e le voci contrapposte del magistrato ed ex Delegato del Sindaco Alfonso Sabella e di Mario Giraldi, legale delle famiglie Fasciani e Spada, sostenitore della loro “autorevolezza” e della differenza tra “Pentitismo” e “Infamità”… Ma soprattutto alle storie vere di proprietari di bar, tabaccai, edicolanti vessati e costretti ad abbandonare le attività, un necessario tuffo nella realtà, faticosamente riconoscibile ai meno informati in tanta (e tanto) fredda cronaca.

Mafia e corruzione, un male antico

L’illegalità come regola, un sistema mafioso a tutti gli effetti che coinvolge ogni livello della comunità rendendo tutti pedine e insieme complici, anche solo per paura. Un potere assoluto al quale non sembra possibile porre rimedio, solo assistere al suo perpetrarsi con nuovi protagonisti. Almeno a sentire le conclusioni del lavoro dei due registi e dei rappresentanti delle istituzioni. L’impotenza di fronte alla ‘Malavita del Mare’ ha molti responsabili, ma – per usare le parole di uno dei cittadini interpellati – “La Mafia di Ostia ci sarà sempre”. Come dimostra la guerra ancora in corso, combattuta a colpi di pistola nelle strade, e che loschi intermediari (come il ‘Diabolik’ Piscitelli ucciso nell’agosto del 2019 al Parco degli Acquedotti, su una panchina dove ancora qualcuno porta fiori) stanno cercando di risolvere a favore di ‘Ndrangheta e Camorra.

Eppure di questa “Università della Mafia” non si fa che raccontare quanto già letto sui giornali, una operazione utile alla memoria e interessante per chi avesse perso le tappe più importanti, ma che non rende l’operazione né unica né imprescindibile. In compenso – e forse per reazione – quasi ci si sorprende a incantarsi nelle pause più cinematografiche per lo scorrere delle immagini di palazzi e strade vuote alternate a splendide spiagge deserte, panorami ripresi dall’alto che mostrano il biancheggiare di un mare sommerso di luce, ma inesorabilmente e simbolicamente muto.

Il processo ai Chicago 7: svelato un collegamento con Forrest Gump

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Gli amanti di Forrest Gump di Robert Zemeckis potrebbero aver riconosciuto ne Il processo ai Chicago 7, l’ultimo film di Aaron Sorkin disponibile su Netflix, un volto noto, ossia quello di Abbie Hoffman. Il personaggio in questione appare in entrambi i film, al centro di proteste in entrambi i casi, dal momento che il film di Zemeckis del 1994 offre a grandi linee un sguardo abbastanza esteso sul gran parte della storia americana.

Interpretato nel film Netflix di Sorkin da Sacha Baron Cohen, Hoffman è stato uno degli imputati nel processo alla fine degli anni ’60 contro un gruppo di leader protestanti verso la guerra del Vietnam, che furono perseguiti dopo che una manifestazione avvenuta al di fuori della Convenzione Nazionale Democratica del 1968 si trasformò in un sommossa. Ne Il processo ai Chicago 7, Baron Cohen riesce a catturare quel difficile equilibrio tra sincerità ed umorismo tipico della personalità di Hoffman. Dato il suo lavoro in film del calibro di Borat, non sorprende che Baron Cohen riesca a fare sue le buffonate comiche che Hoffman ha portato al processo, e al tempo stesso di brillare durante i momenti più seri del film, come quando Hoffman viene chiamato a testimoniare durante il processo.

In Forrest Gump, Abbie Hoffman è interpretato da Richard D’Alessandro e incontra il personaggio del titolo interpretato da Tom Hanks durante una manifestazione per la pace tenutasi davanti al Lincoln Memorial a Washington DC. Mentre Hoffman incita la folla, invita Gump sul palco a fare un discorso, ma proprio mentre cerca di parlare, il suo microfono viene staccato da un sabotatore. Sulla base della cronologia del film e della vita reale, si può stimare che questo incontro tra Forrest Gump e Abbie Hoffman sia avvenuto alla fine del 1968, dopo le proteste alla Convenzione Nazionale Democratica, ma prima che Hoffman venisse incriminato e sottoposto al conseguente processo.

Justice League Snyder Cut, teoria: quale sarà il ruolo del Joker?

Jared Leto tornerà nel DCEU nei panni del malvagio Joker in occasione della Snyder Cut di Justice League. L’attore sarà coinvolto nelle riprese aggiuntive, ma attorno al suo ruolo nel progetto vige ancora il più fitto mistero. L’attore non compare nell’universo cinematografico DC della Warner Bros. dal 2016, quando ha debuttato per la prima volta con la sua versione dell’acerrimo nemico di Batman in Suicide Squad. Nel film diretto da David Ayer, i fan hanno seguito Joker e la sua relazione con Harley Quinn. Dopo la sua prima apparizione, sembrava che la versione di Leto del Clown Principe del Crimine sarebbe continuata su larga scala. La Warner Bros. stava inizialmente sviluppando non solo un film per lui e Harley, ma anche un film in solitaria.

Mentre il DCEU ha cambiato rotta dopo il flop di Justice League del 2017, così hanno fatto i piani per il Joker di Jared Leto. Nel frattempo, è stato realizzato lo standalone con Joaquin Phoenix, che gli è valso perfino un Oscar come miglior attore, mentre Margot Robbie ha ripreso il ruolo di Harley in Birds of Prey, con la sua relazione con il Joker che è stata interrotta dopo che lui ha rotto con lei (qualcosa che nel film è stato soltanto accennato). Sembrava che Leto avesse chiuso con il DCEU, soprattutto dopo il casting nell’attore nei panni di Michael Morbius in Morbius della Sony Pictures, ma a quanto pare Zack Snyder ha dei piani per la sua iterazione dell’iconico villain nel suo montaggio di 4 ore che arriverà su HBO Max il prossimo anno.

Secondo quanto riferito, Leto prenderà parte alle riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League. Oltre a non sapere quanto grande o piccola sarà la sua parte, quale sarà davvero il ruolo di Joker nel taglio originale del cinecomic? La Snyder Cut, che durerà ben 4 ore e che dovrebbe essere rilasciata su HBO Max sotto forma di miniserie, arriverà ad un certo punto nel 2021; una data precisa non è stata ancora ufficializzata. Fino a quando il prossimo trailer non uscirà o fino a quando Snyder non deciderà di stuzzicare i fan in merito al ruolo di Joker attraverso i social media, ci vorrà un po’ prima che si capisca cosa farà davvero Leto nel film. Tuttavia, sulla base dell’easter egg del Joker presente nel trailer della Snyder Cut, ci sono alcuni potenziali ruoli che potrebbe assumere nel nuovo taglio, come evidenziato da un nuovo report di Screen Rant.

Joker sta lavorando con Batman

Batman v Superman: Dawn of Justice ci ha permesso di dare uno sguardo all’ormai celebre sequenza dell’incubo in cui, nel futuro, Bruce Wayne guida una sorta di resistenza contro il regime di Superman. Al momento non è noto cosa sia successo agli altri personaggi DC che sono apparsi nel DCEU in questo futuro. Tuttavia, un indizio importante viene suggerito dalla presenza, in quella scena, di una delle carte del Joker. Data la loro lunga storia come rivali storici, ci sarebbero davvero pochissimi casi in cui Batman, consapevolmente, avrebbe sfoggiato un’arma che ha qualcosa a che fare con il Joker. Ma in questo futuro apocalittico, non sarebbe escluso per il Cavaliere Oscuro lavorare insieme al ridente supercriminale. 

È possibile che a un certo punto di questa timeline, eroi e cattivi abbiano dovuto mettere da parte le loro divergenze per unirsi contro una minaccia comune. Se qualcuno come Superman si schiera contro il mondo, avrebbe senso per Batman dover fare affidamento su personaggi come Joker. Anche se considerato quanto imprevedibile un personaggio come il Clown Principe del Crimine, non sarebbe scioccante se la loro relazione fosse particolarmente complicata. Probabilmente, uo psicotico come Joker si renderebbe conto che non può causare il caos nel mondo se non c’è un mondo in cui vivere. Ecco perché è possibile che Justice League possa vedere Batman e Joker dalla stessa parte per una volta.

Harley Quinn è morta nella timeline dell’incubo

Birds of PreyAl momento, la Harley Quinn di Margot Robbie non è stata annunciata come parte della Snyder Cut di Justice League. Con l’ultima aggiunta del Joker di Leto, forse verrà rivelato in seguito che ci sarà anche la Mattacchiona. E se ci fosse una ragione specifica, e soprattutto emotiva, dietro la presenza del Joker nel taglio di Snyder? Analogamente a come Clark ha perso Lois (e ha come tale evento ha condizionato la sua trasformazione futura), è del tutto plausibile che il Joker sia rimasto gravemente colpito da una potenziale perdita di Harley. Anche se al momento di Birds of Prey erano separati, Harley e Joker sono noti per essere costantemente presenti nella mitologia.

Nonostante la storia d’amore tra Joker e Harley sia tossica, in particolare nel modo in cui Joker tratta la sua ex psicologa, non si può negare che il villain abbia il suo modo contorto di amarla, o più precisamente di “possederla”. Non importa quanto indipendente pensi di essere, Joker ha sempre avuto bisogno di Harley nella sua vita e nella sua carriera da criminal. Se la Terra dovesse essere conquistata da forze aliene e lui dovesse perdere la donna che ama per colpa di altri, allora Joker avrebbe sicuramente qualcosa per cui cercare vendetta.

Apokolips ha il Joker sotto il suo controllo

È possibile che il clown maniacale stia effettivamente lavorando per il regime di Superman e/o per le forze di Apokolips. Comunque venga raffigurato nella Snyder Cut, sarà interessante vedere dove si trovano tutti i giocatori DCEU in questa sequenza temporale e da che parte stanno. Nel caso del Joker, non sarebbe assurdo se avesse effettivamente servito Superman o Apokolips, in cambio di continuare a provocare il caos nel mondo. Proprio a causa della sua natura da psicotica, Joker potrebbe aver preso in considerazione l’idea di lavorare per i governanti della Terra come piccolo prezzo da pagare.

Ancora, potrebbe essere che in realtà il Joker di Leto è sotto il loro controllo, e che quindi non li stia servendo volontariamente. Con cattivi come DeSaad e Darkseid coinvolti in Justice League, il lavaggio del cervello e la corruzione della mente di uno specifico personaggio diventano una reale conseguenza poiché fa parte dei loro metodi su Apokolips. Sarebbe interessante vedere il Joker lavorare per una delle forze più potenti dell’intero universo DC, mentre lui e Batman cercano ancora di farsi la guerra. Sarebbe anche una svolta scioccante se Joker cadesse sotto il loro controllo mentre cerca di difendere la Terra come parte della resistenza di Bruce.

Il Joker muore per salvare Batman

Al momento non è chiaro quante nuove riprese Zack Snyder aggiungerà per l’iterazione in uscita nel 2021 del suo Justice League. Ma il ritorno del Joker di Leto per un enorme progetto DC come questo significa che probabilmente l’attore avrà più di un semplice cameo. Con il ritorno di altri cattivi DC come il Deathstroke di Joe Manganiello, è possibile che altri personaggi del DCEU si stiano imbarcando nel progetto. Dato che è molto probabile che Joker e Batman esistano contemporaneamente nella timeline dell’incubo, non è da escludere che il più grande nemico di Bruce sia disposto a prendere una pallottola per lui.

Sarebbe già una svolta in sé il fatto che lavorano insieme, ma sarebbe uno shock ancora più grande se Joker morisse per il bene di Batman. Non solo sarebbe qualcosa che non è mai stato visto nella dinamica tra Batman e Joker al cinema, ma dimostrerebbe quanto siano diventate folli le cose. In nessun modo questo redimerebbe Joker dopo le vite che ha preso ed eliminato, ma sarebbe un’aggiunta inedita alla sua storia cinematografica. Inoltre, questo potrebbe spiegare anche l’easter egg visto nel primo trailer della Snyder Cut. Solo il tempo ci dirà quanto del Joker di Leto ci sarà nella Snyder Cut di Justice League, ma si spera che alcuni indizi verranno prima o poi forniti nei prossimi mesi.

MCU: quando Iron Man ha scoperto l’esistenza delle Gemme dell’Infinito

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Un nuovo report di Screen Rant spiega quando Tony Stark ha scoperto dell’esistenza delle Gemme dell’Infinito nel MCU. I Marvel Studios avevano anticipato l’esistenza dei cristalli elementali sin dalla Fase 1 con le Gemme della Mente e dello Spazio in The Avengers. Ma è stato solo più tardi, quando siamo entrati nel vivo della Saga dell’Infinito, che gli eroi hanno realizzato il loro reale impatto collettivo.

Ci sono state diverse scene espositive nel MCU che spiegavano cosa sono le Gemma dell’Infinito e perché possono essere pericolose se finiscono nelle mani sbagliate. Tuttavia, è stato soltanto in Avengers: Infinity War e, ancora di più, in Avengers: Endgame, che le Gemme sono diventate l’obiettivo principale. Nonostante i cristalli elementali non esistano più nell’universo principale della Saga dell’Infinito, continuano ad essere rivelate nuove informazioni su di esse, come ad esempio quando Iron Man ne è venuto a conoscenza per la prima volta.

Il libro di recente pubblicazione The Wakanda Files contiene un estratto dal diario personale di Tony che descrive nel dettaglio la sua reazione dopo aver appreso delle Gemme dell’Infinito. In esso, ha menzionato Thor che parlava delle Gemme, inclusa la Gemma della Mente sulla fronte di Visione, molto probabilmente riferendosi alla loro ultima conversazione alla fine di Avengers: Age of Ultron.

“Aspetta. Sto davvero seppellendo il comando qui. Thor ha menzionato sei Gemme dell’Infinito al centro di un vortice che causò la distruzione della Terra. E una di loro sta apparentemente abbagliando la fronte di Visione. Possiamo parlarne per un secondo? Gemme dell’Infinito?”

Iron Man e l’esperienza diretta della potenza delle Gemme dell’Infinito

Sfortunatamente, The Wakanda Files non rivela cosa ha fatto Tony con quelle informazioni, anche se data la sua natura curiosa, è probabile che abbia cercato di esaminare di più le gemme elementali. Il problema è che, probabilmente, c’è una letteratura molto limitata su di esse, considerando che sono essenzialmente oggetti mistici. In Infinity War, Wong ha avuto bisogno di spiegare le loro origini e le loro funzioni sia a Tony che a Bruce Banner mentre si preparavano per l’arrivo di Thanos. È lecito presumere, quindi, che Tony non sia mai andato troppo lontano con i suoi possibili sforzi per conoscere meglio le Gemme dell’Infinito. Vale anche la pena sottolineare che negli anni precedenti l’arrivo del Titano Pazzo, si era occupato anche di questioni personali e professionali. 

Dopo gli eventi di Infinity War, tuttavia, in cui ha avuto un’esperienza diretta di quanto siano potenti le gemme, Tony potrebbe aver continuato a esplorare la composizione delle Gemme dell’Infinito che alla fine lo hanno aiutato a creare il Guanto dell’Infinito secondario in Endgame. Detto questo, molto probabilmente sapeva di avere pochissime possibilità di sopravvivere mettendo in atto lo schiocco. Sebbene le sei Gemme dell’Infinito non esistano più nella realtà principale, c’è sempre la possibilità per loro di giocare un ruolo chiave nelle trame delle successive Fasi del MCU, mentre i Marvel Studios si preparano ad affrontare il Multiverso.

L’incredibile storia dell’Isola Delle Rose: trailer del film Netflix di Sydney Sibilia

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di L’incredibile storia dell’Isola Delle Rose, il nuovo film originale Netflix diretto da Sydney Sibilia con protagonista Elio Germano. Nel cast anche Matilda De Angelis, Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti, François Cluzet, Tom Wlaschiha, Leonardo Lidi, Alberto Astorri, Violetta Zironi, Leonardo Santini.

Scritto da Sydney Sibilia, Francesca Manieri L’incredibile storia dell’Isola Delle Rose è prodotto da Matteo Rovere per la sua Groenlandia il film debutterà su Netflix il 9 dicembre.

L’incredibile storia dell’Isola Delle Rose, la trama

La storia dello stato indipendente denominato “L’Isola delle Rose”. Lo stato fu costituito dall’ingegnere Giorgio Rosa nel 1968 al largo della costa riminese, costruito su una piattaforma fuori dalle acque territoriali, con l’esperanto come lingua ufficiale. Le autorità italiane non la presero bene perché la micronazione fu vista come un espediente per non pagare le tasse sui ricavi ottenuti grazie all’arrivo di numerosi turisti e curiosi. Fu disposto una sorta di blocco navale intorno all’Isola delle Rose e dopo varie controversie lo stato italiano ordinò alle forze di polizia di far saltare in aria la piattaforma nel febbraio del 1969. La Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose non fu mai riconosciuta da alcuno stato del mondo nel suo breve periodo di vita. La valuta scelta era il Mill ma non vennero mai prodotte banconote e monete ma solamente alcune emissioni di francobolli, uno di questi mostrava la cartina dell’Italia con in evidenza la posizione in cui si trovava la piattaforma.

Titans 3: le prime foto di Red Hood

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Titans 3: le prime foto di Red Hood

Cresce l’attesa per il debutto di Titans 3, l’annunciata terza stagione della serie Titans, ed oggi la DC ha diffuso le prime due foto ufficiali di Red Hood:

  Titans, ed oggi la DC ha diffuso le prime due foto ufficiali di Red Hood:

Titans 3 Titans 3

Titans 3

Titans 3 sarà la terza stagione della serie Titans prodotta dalla DC Entertainmet e  creata da Akiva Goldsman, Geoff Johns, e Greg Berlanti. Titans vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns, Greg Berlanti e Sarah Schechter. 

In Titans 3 protagonisti sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick” Grayson / Robin, Anna Diop come Koriand’r / Starfire, Teagan Croft nei panni di Rachel Roth / Raven e Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan / Beast Boy.  Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan Ritchson nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka Kelly come Dawn Granger / Dove, Lindsey Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno Bichir come Niles Caulder / Chief, Joshua Orpin nei panni di Superboy e Esai Morales come Slade Wilson aka Deathstroke.

Nella serie tv Dick Grayson emerge dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di fumetti di sempre. La prima stagione Titans ha debuttato nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Universe, gestito da Warner Bros. Digital Networks.

Thor: Love and Thunder, ci sarà spazio anche per Surtur?

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Thor: Love and Thunder, ci sarà spazio anche per Surtur?

L’attore Clancy Brown ha ammesso che sarebbe disposto a tornare nei panni di Surtur, il nemico del Dio del Tuono visto in Thor: Ragnarok del 2017. Il film di Taika Waititi, che ha dato nuova linfa vitale alla storia dell’eroe interpretato da Chris Hemsworth, seguiva Thor mentre cercava di fuggirare dal pianeta Sakaar per salvare Asgard dalla sorella maggiore, la perfida e temibile Hela, interpretata dal premio Oscar Cate Blanchett.

Thor affronta molte minacce durante il film, incluso il demone ardente Surtur, il sovrano di Muspelheim, il regno del fuoco. Anche se Thor viene imprigionato da Surtur all’inizio del film, l’eroe è in grado di liberarsi e sconfiggere la creatura. Tuttavia, Surtur viene successivamente resuscitato da Loki (Tom Hiddleston) per sconfiggere Hela. Mentre Surtur finisce per avviare Ragnarok e distruggere Asgard, gli alleati di Thor riescono in anticipo ad evacuare in sicurezza la popolazione.

In un’intervista con ComicBook, Clancy Brown ha rivelato che sarebbe interessato a tornare ad interpretare Surtur. Brown ha spiegato che il suo ruolo era per lo più limitato ad una voce fuori campo e che ha firmato soltanto per apparire in Thor: Ragnarok. Proprio per questo, ha affermato che sarebbe pronto a tornare se la Marvel lo contattasse, anche se non considera la questione “un grosso problema”… 

“Era praticamente un personaggio che ho solo doppiato”, ha spiegato Brown. “Quindi, voglio dire, lo rifarei volentieri, perché sarebbe stato un mo-cap, una voce, e sarebbe stato divertente, ma non mi hanno fatto formare un accordo per più film o cose del genere. Se mi chiamano e possiamo raggiungere un accordo, lo farei. Se mi chiamano e non vogliono pagarmi, non lo farò! Voglio dire, non è un grosso problema. Comunque Surtur non è un vero personaggio per me.”

C’è la possibilità che Surtur possa fare un’apparizione in Thor: Love and Thunder?

Sebbene non ci siano state conferme ufficiali da parte della Marvel, c’è la possibilità che Surtur possa fare un’apparizione in Thor: Love and Thunder. Il prossimo film dedicato al Dio del Tuono dovrebbe uscire a febbraio 2022 e vedrà il ritorno di molti volti noti, tra cui la Jane Foster di Natalie Portman. Sebbene non si sappia molto sulla trama del film, è plausibile che possa esserci un’opportunità per Surtur di tornare, soprattutto considerando l’importante ruolo del demone nella mitologia asgardiana.

Se Surtur ha davvero un ruolo in Thor: Love and Thunder, sarà interessante vedere come il film rappresenterà il personaggio basato sul gigante della mitologia norrena, che è stato profetizzato per porre fine all’intero cosmo. Considerato ciò, sarebbe bello vederlo assumere il ruolo di antagonista centrale nel prossimo film di Taika Waititi. Tutto sommato, Thor: Ragnarok è stato un clamoroso successo che ha mostrato un lato diverso e molto più divertente di Thor. Forse, anche le potenziali versioni future di Surtur mostreranno un cattivo dalle infinite sfumature…

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

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