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Justice League: confermato Darkseid nella Snyder Cut

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Justice League: confermato Darkseid nella Snyder Cut

Dopo l’annuncio sull’imminente arrivo della Snyder Cut di Justice League, cominciano a susseguirsi report e notizia in merito a cosa aspettarci dalla visione originale di Zack Snyder del tormentato film del 2017. Ebbene dopo l’annuncio ufficiale e il report sul costo di produzione che l’operazione avrà, nei giorni scorsi il The Hollywood Reporter ha rivelato un lungo approfondimento sull’operazione.

La cosiddetta Justice League Snyder Cut non è un’operazione isolata, anzi è stata una scelta ben precisa da parte della Warner Bros che come sappiamo ha deciso finalmente di giocarsi le sue carte nella cosiddetta guerra dello streaming. Infatti, dopo anni di incertezze lo studios ha rotto gli indugi e deciso di utilizzare il brand HBO, ormai diventato sinonimo di grandi serie di qualità, per lanciare negli USA HBO MAX, il servizio streaming che farà capo a tutto l’inventario WarnerMedia. Non a caso lo studios ha da tempo avviato una politica di revival, come quello su Friends, e non è un caso che i rinnovi in Europa della programmazione della famosa sit-com sono a scadenza ben precisa.

Il lancio di HBO Max è imminente e anche senza la pandemia di Coronavirus che distrugge le economie di tutto il mondo, e probabile che molte persone non potranno permettersi  una miriade di abbonamento che ad oggi conta quello di Netflix, Amazon Prime, Apple TV, Starsplay, Nowtv, Disney Plus. Tuttavia WarnerMedia crede ancora che saranno in grado di convincere la gente a sborsare soldi per un altro servizio. Con oltre 10.000 ore di contenuti in allestimento che saranno resi disponibili grazie a loro profondo catalogo di film e programmi TV, con altri da aggiungere dopo il lancio, HBO Max è senza dubbio un’offerta allettante. La domanda per noi italiani sarà un’altra, vedremo mai il servizio anche in Italia? probabilmente ci toccherà aspettare come accaduto per Netflix

Cosa c’entra la concorrenza sulle piattaforme streaming e la Justice League Snyder Cut?

Ma cosa c’entra tutto questo con la Justice League Snyder Cut vi starete chiedendo voi? ebbene centra e come perché un brand come quello della DC e supereroi del calibro di Batman, Superman e Wonder Woman hanno una grande presa nel pubblico americano e non solo, dunque è probabile che il film è parte di una precisa strategia di prodotto che accompagnerà l’avvento della nuova piattaforma. Ad oggi sappiamo che arriverà sulla piattaforma nel 2021 e includerà una tonnellata di contenuti inediti che non abbiamo visto nel taglio dato al film da Joss Whedon. Cosa, esattamente, vedremo, non possiamo ancora dirlo, ma grazie a THR, sappiamo che vedremo Darkseid, il famoso supervillain dell’universo DC. 

L’iconico cattivo della DC apparirà nel taglio inedito della Snyder Cut e mentre non è chiaro quanto grande sarà il suo ruolo, possiamo immaginare che sarà coinvolto in modo sostanziale nell’arco narrativo originale del film, soprattutto grazie a tutto il materiale pubblicato sul personaggio dal regista in forma di di storyboard, scene tratte da scene cancellate. Quel che certo è che Zack aveva grandi, grandi piani per il personaggio e sarà affascinante scoprire come sarà la sua visione originale.

Vi ricordiamo che la Justice League Snyder Cut uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO MAX che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA, o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss WhedonNel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Francesco Di Leva: 10 cose che non sai sull’attore

Francesco Di Leva: 10 cose che non sai sull’attore

Distintosi tra cinema, televisione e teatro, Francesco Di Leva è oggi uno dei più promettenti interpreti italiani. Attore brillante e in grado di assumere ruoli molto diversi tra loro, ha dato prova nel corso degli anni di saper scegliere i progetti più adatti a sé, arricchendoli con la propria presenza e il proprio carisma. Apprezzato dalla critica, l’attore è oggi uno dei nomi più richiesti per il cinema nazionale.

Ecco 10 cose che non sai di Francesco Di Leva.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Francesco Di Leva Gomorra

Francesco Di Leva: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Tra i primi ruoli ricoperti dall’attore per il cinema vi è quello nel film erotico La donna lupo (1999). Successivamente recitò per titoli come Pater familias (2003), Mater Natura (2005), Noi credevamo (2008) e Una vita tranquilla (2010), con Toni Servillo. Successivamente, grazie alla notorietà raggiunta, prende parte a film come Milionari (2014), La stoffa dei sogni (2014), con Sergio Rubini, Natale col boss (2015), Caccia al tesoro (2017), Metti la nonna in freezer (2018), con Miriam Leone, e Bob & Marys – Criminali a domicilio (2018), con Rocco Papaleo. Nel 2019 è protagonista del film Il sindaco del rione Sanità.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. All’inizio della sua carriera, Di Leva ha preso parte a titoli televisivi come il film Un nuovo giorno (1999) e le serie La squadra (2003), R.I.S. – Delitti imperfetti (2006), Crimini (2006) e Squadra antimafia – Palermo oggi (2010). Nel 2013 diventa celebre grazie al suo ruolo nella serie Il clan dei camorristi, dove recita accanto a Stefano Accorsi.

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Negli ultimi anni l’attore ha attirato su di sé le attenzioni della critica e dell’industria, che lo ha in particolare apprezzato nei suoi ruoli per i film Una vita tranquilla e Il sindaco del rione Sanità. Per questi, è infatti stato candidato rispettivamente come miglior attore non protagonista e miglior attore protagonista ai David di Donatello, nel 2011 e nel 2020.

Francesco Di Leva è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network con un profilo seguito da 13,7 mila persone. All’interno di questo, Di Leva è solito condividere prevalentemente immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, sia attraverso articoli sia attraverso interviste rilasciate. Non mancano però anche immagini della sua quotidianità.

Francesco Di Leva: ha una moglie?

6. È molto riservato. Della vita privata dell’attore si sa poco e nulla. Di Leva è più interessato a dar vita a discorsi sul proprio mestiere che sulla sua sfera sentimentale. Neanche dai suoi profili social è possibile determinare se abbia o meno una moglie.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Francesco Di Leva Il sindaco del rione Sanità

Francesco Di Leva a teatro con Gomorra

5. Ha recitato nello spettacolo teatrale tratto dal romanzo. Nel 2007, l’attore è protagonista dell’adattamento teatrale del libro di Saviano, divenuto in seguito un film e una serie TV. Lo spettacolo, realizzato con il Teatro Stabile di Napoli, permise a Di Leva di ottenere grande visibilità a livello nazionale, e contribuendo alla maggior offerta di ruoli al cinema e in televisione.

Francesco Di Leva in Il clan dei camorristi

4. Era attratto dalla negatività del personaggio. Nella serie Il clan dei camorristi, l’attore ha ricoperto il ruolo dello spietato Ciccio Capuano. Nel parlare del personaggio, Di Leva ha affermato di essere da subito rimasto affascinato dalla sua malvagità. Per l’attore si tratte del classico “fascino del male”, e desideroso di comprenderne i meccanismi accettò il ruolo.

3. Ha studiato a lungo per il ruolo. Per poter dar vita ad un realistico ritratto del personaggio, l’attore si è concentrato sul ricostruire le fasi di quella che può essere realmente la vita di un boss malavitoso. In particolare, Di Leva ha puntato tutto sull’imprevedibilità di Capuano, elemento che lo rende tanto pericoloso.

Francesco Di Leva è Il sindaco del rione Sanità

2. Prova sentimenti contrastanti per il personaggio. Di Leva ha raccontato di essersi trovato davanti ad una grande sfida nell’interpretare Antionio Barracano, protagonista del film. In quanto attore, un ruolo del genere è per lui un’occasione magnifica, ma come uomo lo disprezza fortemente. Per lui è stato dunque complesso non giudicare il personaggio, ma limitarsi a dargli vita in modo oggettivo.

Francesco Di Leva: età e altezza

1. Francesco Di Leva è nato a Napoli, Italia, il 4 settembre 1978. L’attore è alto complessivamente 172 centimetri.

Fonte: IMDb

Joel McHale: 10 cose che non sai sull’attore

Joel McHale: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre protagonista di una delle più note sit-com degli ultimi anni, Joel McHale ha negli consolidato la propria notorietà recitando in noti titoli tanto per la televisione quanto per il cinema. Ancora oggi l’attore non manca di reinventarsi continuamente di ruolo in ruolo, ottenendo la benevolenza della sua numerosa schiera di fan.

Ecco 10 cose che non sai di Joel McHale.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Joel McHale moglie

Joel McHale: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore esordisce con un piccolo ruolo nel film Spider-Man 2 (2004), per poi ottenere maggior notorietà grazie a titoli come The Informant! (2009), con Matt Damon, Un anno da leoni (2011), Ted (2012), con Mark Wahlberg, Insieme per forza (2014), Liberaci dal male (2014) e Natale con i tuoi (2014), dove recita accanto a Robin Williams. Di recente ha invece recitato in Assassination Nation (2018), Game Over, Man! (2018) e Pupazzi senza gloria (2018), con Melissa McCarthy. Nel 2020 è invece tra i protagonisti del thriller Becky.

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. A conferire grande popolarità all’attore, è la serie Community, dove recita dal 2009 al 2015 nel ruolo di Jeff Winger, recitando accanto all’attore Donald Glover. Terminata la serie, l’attore prende parte ad alcune puntate di noti titoli come X-Files (2016-2018), Santa Clarita Diet (2018-2019), The Rookie (2019) e Black-ish (2020). Nello stesso 2020 recita nel ruolo di Starman nella serie Stargirl.

8. Si è distinto come doppiatore. Nel corso della sua carriera, McHale ha inoltre preso parte in qualità di doppiatore ad alcune celebri serie televisive animate, come anche ad alcuni lungometraggi per il cinema. Tra i primi si annoverano titoli come Robot Chicken (2007-2009), Phineas e Ferb (2011), Randy – Un Ninja in classe (2013-2015), BoJack Horseman (2015) e Rick and Morty (2017). Ha invece prestato la propria voce per i film Boog & Elliot 2 (2008) e Tappo – Cucciolo in un mare di guai (2019).

Joel McHale in Tiger King

7. Ha partecipato ad un episodio della serie. Nell’ottavo episodio della celebre docu serie Tiger King, distribuita su Netflix, l’attore è presente nel ruolo di sé stesso. Qui, in veste di conduttore, si occupa di intervistare alcuni dei protagonisti della serie, domandando loro in che modo sia cambiata la loro vita da quando hanno partecipato a tale programma.

Joel McHale: chi è sua moglie

6. Si è sposato prima di diventare famoso. Nel 1996, quando la sua carriera da attore doveva ancora prendere il via, McHale si è sposato con Sarah Williams, dando con lei vita a due figli, nati nel 2005 e nel 2008. La coppia vive ben lontana dalla mondanità, impegnandosi per avere una vita famigliare del tutto normale e più privata.

Parte delle cose che non sai sul film

Joel McHale Community

Joel McHale in Spider-Man 2

5. Ha avuto un cameo nel film. Ancora poco noto, l’attore compare con un piccolo ruolo in Spider-Man 2. È infatti riconoscibile nei panni di un impiegato nella banca dove avviene poi lo scontro tra l’uomo ragno e il Dottor Octopus. Il suo cameo è rimasto noto per essere particolarmente divertente, merito anche dell’espressività dell’attore.

Joel McHale in Ted

4. Ha recitato nel film comico. In Ted, storia di un dissacrante orso di peluche che prende vita, l’attore ha ricoperto il ruolo di Rex. Questi è lo squallido capo del personaggio interpretato dall’attrice Mila Kunis. Nel raffigurare tale personaggio, l’attore ha affermato di essersi potuto sbizzarrire a dar vita allo scorretto umorismo pensato dal regista Seth MacFarlane.

Joel McHale in Community

3. È il protagonista della serie. In Community, la sit-comedy che l’ha reso celebre, l’attore ricopre il ruolo del cinico avvocato Jeff Winger, a cui viene revocato il permesso di esercitare la sua professione in seguito alla scoperta che la sua laurea è falsa. Essendo il protagonista, l’attore è comparso in tutti i 110 episodi che compongono la serie.

2. È convinto che si farà il film tratto dalla serie. In una recente intervista, l’attore ha parlato del rinnovato interesse nei confronti di un ipotetico film su Community. Stando a quanto dichiarato, ora più che mai sembrerebbero esserci ottime possibilità che il progetto venga realizzato, riunendo il cast di attori a cinque anni dalla fine dell’apprezzata sit-com.

Joel McHale: età e altezza

1. Joel McHale è nato a Roma, in Italia, il 20 novembre 1971. L’attore è alto complessivamente 193 centimetri.

Fonte: IMDb

John David Washington: 10 cose che non sai sull’attore

John David Washington: 10 cose che non sai sull’attore

Sono bastati pochi film perché l’attore John David Washington si affermasse come uno dei nomi di punta del momento. Già protagonista di acclamati titoli, l’interprete ha dimostrato di possedere carisma e versatilità, elementi che gli hanno fatto guadagnare l’attenzione tanto della critica quanto dei principali autori di Hollywood, che subito l’hanno voluto nei propri film.

Ecco 10 cose che non sai di John David Washington.

Parte delle cose che non sai sull’attore

John David Washington padre

John David Washington: i suoi film e le serie TV

10. È protagonista di celebri lungometraggi. Ancora bambino, l’attore debutta sul grande schermo con un cameo nel film Malcolm X (1992). Cresciuto, Washington si dedica poi attivamente alla recitazione, recitando in titoli come Love Beats Rhymes (2017), Monsters and Men (2018) e All Rise (2018). La consacrazione arriva però grazie al ruolo da protagonista in BlackKklansman (2018), dove recita accanto ad Adam Driver. Nello stesso anno ha un ruolo anche in Old Man & the Gun, con Robert Redford. L’attore è ora atteso come protagonista del nuovo film di Christopher Nolan, Tenet (2020), dove reciterà con Robert Pattinson.

9. Ha recitato in una nota serie TV. Nel 2015 l’attore viene scelto per ricoprire uno dei ruoli principali nella serie Ballers, composta da cinque stagioni e andata in onda fino al 2019. Protagonista è l’attore Dwayne Johnson, nel ruolo di un giocatore di football in pensione che diventa ora manager finanziario di altri giocatori. Tra questi, vi è proprio il personaggio ricoperto da Washington.

8. Ha prodotto un film. Prima di debuttare come attore, Washington si è cimentato nel ruolo di produttore per il film Codice Genesi, film post apocalittico con protagonisti gli attori Denzel Washington e Gary Oldman. Attualmente, si tratta dell’unico caso fino ad ora in cui l’attore ha ricoperto tali vesti, ma ha più volte dichiarato che è questa un’attività che non esclude di riprendere in futuro.

John David Washington è su Instagram

7. Ha un account privato. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 326 mila persone. Contrariamente a quanto i personaggi pubblici fanno, Washington ha reso privato il proprio account, impedendo per tanto di vedere i post da lui pubblicati. Per poterlo fare, è necessario inviare la richiesta di poter seguire l’account, attendendo la conferma a riguardo.

John David Washington e il football

6. È stato un promettente giocatore. Prima di diventare un attore, Washington aveva intrapreso una carriera nel football professionistico. Iniziò nel 2006 facendo parte della squadra St. Louis Rams, dove giocò per un anno. In seguito, si trasferì nella tedesca Rhein Fire, ma il meglio di sé lo diede come membro, dal 2009 al 2012, dei Sacramento Mountain Lions. Quando nel 2012 la lega in cui giocava chiuse i battenti, Washington rinunciò a tale sport.

Parte delle cose che non sai sull’attore

John David Washington Tenet

John David Washington ha un celebre padre

5. È figlio di un due volte premio Oscar. Come il cognome potrà suggerire, John David è figlio di Denzel Washington. Fu proprio recitando accanto al padre nel film Malcolm X che l’attore ebbe il suo primo ruolo. Il cinema li ha poi riuniti con il film Codice Genesi, di cui John David era produttore. Oggi, questi sembra destinato a poter ricoprire una carriera ricca di successi come quella del padre.

John David Washington in Ballers

4. Con la serie ha unito le sue due passioni. Per l’attore la serie Ballers è stata un vero e proprio trampolino di lancio, e gli ha inoltre permesso di unire la sua passione per la recitazione con quella per il football. Avendo infatti per anni praticato tale sport, Washington è stato avvantaggiato nel risultare credibile ed estremamente preciso nel riprodurre le meccaniche di tale gioco.

John David Washington recita in Tenet

3. È il protagonista del film. Ormai particolarmente richiesto, l’attore sarà protagonista del film Tenet, previsto per l’estate del 2020. Come ogni film di Nolan che si rispetti, l’attore ha dichiarato di non essere autorizzato a rilasciare alcuna dichiarazione riguardo il film, e che l’unica cosa che può affermare è di non aver mai visto nulla di simile prima. Dal poco che si può intuire dal trailer, il tema sarà quello della reversibilità del tempo.

John David Washington non ha una fidanzata

2. È single. Durante alcune cerimone di gala, l’attore si è presentato in compagnia di sua madre. Ciò ha spinto molti a chiedersi se nella vita privata di Washington via sia una persona speciale, e sembra che attualmente egli sia single. Tuttavia, l’attore si è dimostrato molto riservato, e pertanto non è possibile essere certi di tale ipotesi.

John David Washington: età e altezza

1. John David Washington è nato a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 28 luglio 1984. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

L’amore bugiardo – Gone Girl: 10 cose che non sai sul film

L’amore bugiardo – Gone Girl: 10 cose che non sai sul film

Ad oggi, L’amore bugiardo – Gone Girl è l’ultimo film uscito al cinema del regista David Fincher. Maestro del thriller, anche in questo caso l’autore di The Social Network costruisce un intricato gioco di inganni e sospetti, con il quale riesce a tenere lo spettatore con il fiato per oltre due ore e venti. Interpretato dagli attori Ben Affleck e Rosamund Pike, il film si è affermato come uno dei più acclamati del 2014.

Ecco 10 cose che non sai di L’amore bugiardo – Gone Girl.

Parte delle cose che non sai sul film

L'amore bugiardo finale

L’amore bugiardo – Gone Girl: la trama del film

10. È basato su di un’inspiegabile scomparsa. Protagonista del film è Nick Dunne, il quale rientrando in casa il giorno del suo quinto anniversario scopre che sua moglie, Amy, è scomparsa. Avvertire le autorità, ben presto queste iniziano a sospettare che il colpevole sia proprio lo stesso Dunne, e una serie di indizi non fanno che confermare tale ipotesi. La verità, tuttavia, è molto più complessa del previsto.

L’amore bugiardo – Gone Girl è tratto da un libro

9. È la trasposizione di un noto romanzo. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo thriller pubblicato nel 2012 da Gillian Flynn. Dato l’ottimo successo, questo venne da subito selezionato per un adattamento. Per la sua realizzazione, venne ingaggiata la stessa Flynn, che si occupo di scrivere la sceneggiatura dal film, debuttando così in tale ruolo.

L’amore bugiardo – Gone Girl è disponibile in streaming

8. È presente sulle principali piattaforme. Per chi desidera vedere, o rivedere il film, sarà possibile farlo grazie alla sua presenza su alcune delle più note piattaforme di streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano Rakuten TV, Chili, Infinity e Tim Vision. In base a quale di queste si utilizzerà, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.

L’amore bugiardo: il finale del film

7. La vittima è in realtà il carnefice. Fino alla metà del film, lo spettatore segue le indagini che incriminano il protagonista maschile come maggior indiziato della scomparsa della moglie. Esattamente a metà dell’opera, tuttavia, scopriamo che è la stessa Amy ad aver inscenato la propria scomparsa, desiderosa di fuggire dal marito e anzi facendolo diventare il principale sospettato.

6. Il film ha un finale aperto. Dopo aver rivisto nel marito ciò che la fece innamorare di lui, Amy decide di tornare a casa. Per non destare sospetti, fingerà di essere stata rapita da un suo spasimante, poi ucciso nel tentativo di fuga. Nick scoprirà però la verità, ma per non peggiorare le cose accetterà di vivere con quel segreto, consapevole però dell’ambiguità che lo unisce a sua moglie.

Parte delle cose che non sai sul film

L'amore bugiardo cast

L’amore bugiardo – Gone Girl: il cast del film

5. Il regista ha scelto Affleck per una sua qualità. Fincher ha raccontato che al momento del casting per il ruolo maschile si imbatté in alcune foto di Ben Affleck. Ritrovando in ognuna di queste un suo enigmatico sorriso, il regista pensò che fosse l’attore giusto per dar vita al misterioso Nick Dunne, affidandogli pertanto il ruolo.

4. Rosamund Pike è diventata celebre grazie a questo film. L’attrice Rosamund Pike venne scelta da Fincher poiché, come Affleck, possiede una qualità che la rende enigmatica. Secondo il regista, infatti, è impossibile stabilire con esattezza l’età dell’attrice, che può sembrare allo stesso tempo una ragazza come anche una donna adulta. Grazie al ruolo di Amy, la Pike ottenne una nomination all’Oscar, e divenne da quel momento particolarmente celebre.

3. Vi recita anche un noto attore televisivo. All’interno del film, con un ruolo di rilievo, è presente anche l’attore Neil Patrick Harris. Noto per essere stato Barney in How I Met Your Mother, l’attore interpreta qui Desi Collings, vecchio spasimante di Amy. Sarà proprio lui ad accoglierla nella sua casa, cadendo vittima della trappola archittettata dalla donna.

L’amore bugiardo: film simili

2. Rientra un ampio filone di thriller. Maestro del thriller, Fincher ha realizzato diversi altri che, anche solo per la tensione generata, ricordano L’amore bugiardo. Tra questi vi sono Seven (1995), con Brad Pitt, Zodiac (2007), con Jake Gyllenhaal, e Millennium (2011), con Rooney Mara. Tra gli altri titoli simili si possono citare anche La ragazza del treno (2016), Widows (2018) e Animali notturni (2016).

L’amore bugiardo: le frasi migliori del film

1. È ricco di frasi divenute cult. Riportate nel film, vi sono molte delle frasi più iconiche del romanzo. Grazie al successo della pellicola, questa sono poi diventate particolarmente celebri, ricordate e citate in più occasioni. Ecco alcune delle frasi migliori del film:

“Quando penso a mia moglie, penso sempre alla sua testa.
Immagino di aprirle quel cranio perfetto e srotolarle il cervello in cerca di risposte alle domande principali di ogni matrimonio. ‘A cosa pensi?’ ‘Come ti senti’ ‘Che cosa ci siamo fatti?'” (Nick Dunne)

“Nick amava la ragazza che fingevo di essere: la “strafica”. Gli uomini dicono sempre cosi, no? Il complimento assoluto. “…è una strafica!”. La “strafica” è sexy, la “strafica” è divertente, la “strafica” non si arrabbia mai col suo uomo, si limita a sorridere, rammaricata e amorevole, e poi gli offre la bocca da scopare.” (Amy Dunne)

“Sì, io ti amo ma siamo riusciti solo ad odiarci e a dominarci a vicenda facendoci molto male!” – “Si chiama matrimonio!” (Nick e Amy Dunne)

Fonte: IMDb

Tenet: la sinossi del film e il nome del… Protagonista

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Tenet: la sinossi del film e il nome del… Protagonista

Secondo la sua sinossi ufficiale, il personaggio principale di Tenet si chiamerà, letteralmente, Protagonista. Nonostante le continue preoccupazioni in merito alla possibilità che i cinema possano non riaprire in sicurezza quest’estate dopo i blocchi del coronavirus, il nuovo film di Christopher Nolan rimane sulla buona strada per un’uscita a metà luglio. Per garantire che il film sia effettivamente redditizio, secondo quanto riferito Warner Bros. ha bisogno di circa l’80% dei cinema di tutto il mondo di nuovo operativi (in particolare, quelli nei principali mercati come New York e California).

Ma, rendendosi conto della possibilità che ciò non sia fattibile, lo studio ha evitato di menzionare la data di uscita di Tenet nel recente trailer. Intanto, però, si sta sciogliendo leggermente la segretezza intorno al film e alla sua trama che si promette essere complicata. Oltre a diffondere una manciata di nuovi spot televisivi, WB ha finalmente fatto uscire il trailer integrale di Tenet (dopo averlo presentato in anteprima su Fortnite), rivelando di più sulla sua trama. Il trailer è stato accompagnato da una nuova sinossi che, semmai, solleva più domande sul film di quante ne risponda.

La prima sinossi di Tenet

John David Washington è il nuovo protagonista nel nuovo film di fantascienza, Tenet, di Christopher Nolan Armato di una sola parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista viaggia attraverso un crepuscolare mondo di spionaggio internazionale per una missione che si svolgerà in qualcosa al di là del tempo reale. Non viaggio nel tempo. Inversione.

Protagonisti di Tenet oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Il team creativo dietro le quinte di Nolan comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, la costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è composta da Ludwig Göransson. Tenet è stato girato in location in sette Paesi diversi. Warner Bros. Pictures presenta Syncopy Production, un film di Christopher Nolan, Tenet. Warner Bros. Pictures distribuisce il film in tutto il mondo il 17 luglio 2020.

Le cose che non ti ho detto, il trailer del film

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Le cose che non ti ho detto, il trailer del film

Ecco il trailer di Le cose che non ti ho detto, il nuovo film di William Nicholson, con Annette Bening, Bill Nighy e Josh O’ Connor.

LE COSE CHE NON TI HO DETTO, secondo lungometraggio del regista e sceneggiatore William Nicholson, sarà disponibile dal 29 maggio (distribuito da Vision Distribution e Cloud 9) sulle maggiori piattaforme digitali: SKY PRIMAFILA PREMIERE –APPLE TV –  CHILI – GOOGLE PLAY – INFINITY – TIMVISION – RAKUTEN TV – CG ENTERTAINMENT.

LE COSE CHE NON TI HO DETTO è un racconto intimo ed emozionante basato su una vicenda autobiografica del regista. In questo film si racconta in modo diretto e senza falsi sentimentalismi la separazione tra due genitori e l’impatto emotivo che questo evento scatena sui componenti della famiglia. È una storia di dolore e separazione, ma anche di crescita e di consapevolezza, una storia in cui ci possiamo riconoscere, perché appartiene a molti di noi.

Il cast vanta la presenza di Annette Bening, quattro volte candidata al Premio OscarÒ: e vincitrice di due Golden Globe per “La diva Julia – Being Julia” e “I ragazzi stanno bene”, l’attore inglese Bill Nighy (Love Actually – L’amore davvero, I Pirati dei Caraibi, Harry Potter e i Doni della Morte), e Josh O’ Connor (La terra di Dio, The Program).

SINOSSI

Grace (Annette Bening) ed Edward (Bill Nighy), sposati da 29 anni, vivono una vita tranquilla nella città costiera di Seaford, Inghilterra, in una casa piena di libri e oggetti accumulati. Quando il figlio Jamie (Josh O’Connor) va a trovarli per il fine settimana, Edward lo informa che ha deciso di lasciare sua madre Grace. Grace non accetta la decisione di Edward e cade in una depressione profonda. Sarà Jamie attraverso la sua vicinanza a risvegliare in lei l’attitudine alla felicità e a una nuova possibilità di vita. In questa storia non ci sono cattivi ma solo persone reali, che hanno vissuto per troppo tempo trascinando dietro di sé vecchi errori e ora ne stanno pagando le conseguenze. Non ci sono risposte immediate né percorsi semplici che portino ad una soluzione. Un marito, una moglie e il loro figlio sono costretti ad affrontare verità dure, e ripartendo da quelle verità, sono costretti a plasmare nuovamente le loro vite.

The Lighthouse, recensione del film con Robert Pattinson

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The Lighthouse, recensione del film con Robert Pattinson

Osannato a Cannes 2019, dove è stato presentato nella selezione ufficiale della Quinzaine des Réalisateurs, già circondato dall’aura di film culto ed erede del successo di critica e pubblico dell’opera prima The VVitch, che ha messo al centro dell’attenzione cinefila l’esordiente Robert Eggers, The Lighthouse è finalmente disponibile per l’acquisto e il noleggio su Amazon Prime Video.

L’uscita on demand aggira l’ostacolo delle sale chiuse per la pandemia di COVID-19 in corso e fa entrare direttamente nelle case degli appassionati cinefili, l’opera seconda di uno dei registi che negli ultimi anni ha promesso di rinnovare il volto del cinema di genere horror, contaminandolo con le atmosfere folkloristico religiose del New England di metà ‘600.

The Lighthouse, la storia

Con The VVitch, The Lighthouse trova un’assonanza nella contaminazione dei generi e nella location. La storia è infatti ambientata a largo delle coste del New England, su un’isola deserta che ospita soltanto un faro e delle colonie di gabbiani. La storia segue Ephraim Winslow (Robert Pattinson), un giovane che si reca su quell’isola per fare da assistente al vecchio guardiano del faro, Thomas Wake (Willem Dafoe).

Accolto in maniera brusca dal burbero Wake, Winslow si renderà presto conto che la vita al faro è ben più dura di quella che si immaginava e il comportamento bizzarro del vecchio non sarà certo d’aiuto. Gli impedisce di avere accesso alla lanterna del faro, che invece lui va ogni sera a venerare, completamente nudo, minaccia di mandarlo via dall’isola senza paga, perché inadeguato, tenta in ogni modo di rendere la sua vita difficile, con storie di leggende marinaresche oscure.

Abusi, fatica, fame, alcol renderanno Winslow vittima di allucinazioni e deliri, fino allo scontro inevitabile con il vecchio Wake, quasi fosse lui stesso un mostro marino da sconfiggere per ottenere la salvezza e la ricompensa.

Come hanno fatto Ari Aster e Jordan Peele, altri due giovani autori che si sono distinti negli ultimi anni nella scena del cinema di genere horror con le loro opere prime (rispettivamente Hereditary e Get Out), anche Eggers ha esordito con un film più “sicuro”, il citato The VVitch, per poi alzare di molto la posta con un secondo lavoro più ambizioso e di difficile lettura, come accaduto con Midsommar e Us.

Murnau, Lovecraft e i riferimenti di The Lighthouse

The Lighthouse è infatti un film contraddittorio, che nonostante la reiterazione di situazioni sgradevoli, sottopone lo spettatore anche ad una continua esposizione alla bellezza delle sue immagini. Sia l’aspect ratio (1.19:1) che la fotografia (bianco e nero molto contrastato) richiamano alla memoria il cinema degli anni ’20 e ’30 e lo stile di Dreyer, senza il suo misticismo ma fortemente evocato soprattutto nell’uso del primo piano, e di Murnau, con M – Il Mostro di Dusseldorf che diventa il primo evidente riferimento visivo di Eggers. Dopotutto non è nuova la passione del regista per Murnau, tanto che nei suoi prossimi progetti c’è un remake di Nosferatu il vampiro.

Non solo i riferimenti visivi sono ricchi e alti, anche quelli letterari sono moltissimi e di facile rintracciabilità in The Lighthouse, a partire dai miti marinareschi, ma anche dalla letteratura d’avventura dell’Ottocento, con particolare predilezione per l’opera di Melville, ma con numerose evocazioni della mitologia greca antica, oltre al mito di Cthulhu e alla letteratura lovecraftiana in generale.

La natura letteraria di The Lighthouse, così bene rintracciata nei riferimenti tematici e visivi, si rispecchia anche nella stesura dei dialoghi, pochi e declamati con voce stentorea, quasi che i due protagonisti fossero i principali attori di un dramma da palcoscenico. Questa sensazione viene a mancare nella seconda parte del film, quando l’aspetto allucinatorio delle immagini oniriche che si susseguono, sovrapponendosi alla realtà, prendono il sopravvento e saturano lo spettatore.

Un’opera divertente da “leggere”

Eggers si serve del genere horror per provare a penetrare nelle menti dei suoi protagonisti, tuttavia resta in superficie e alla fine si affida più al potere di annichilimento delle immagini e all’affollamento di significati che esse portano che ad un vero e proprio viaggio dentro la testa dei protagonisti, i quali nel finale come eroi della mitologia si incontrano con il loro fato, predetto da visioni e maledizioni.

The Lighthouse ha tutte e carte in regola per doppiare il successo di The VVitch, affascinando critici e pubblico, ma lascia anche insinuare il dubbio che forse il cinema di Robert Eggers, per quanto ricercato, sia comunque ancora acerbo e troppo superficiale. E per un regista pieno di talento all’opera seconda è un difetto cui il tempo porrà rimedio.

Spie Sotto Copertura finalmente in blu-ray e dvd

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Spie Sotto Copertura finalmente in blu-ray e dvd

Will Smith e Tom Holland sono le voci protagoniste di questo esilarante Spie Sotto Copertura,  film d’animazione 20th Century Studios. L’agente super segreto Lance Sterling e il giovane scienziato Walter Beckett sono due personalità quasi agli antipodi. Lance è calmo, gentile e impeccabile, Walter nulla di tutto ciò. Un evento fortuito unirà i due improbabili eroi che dovranno imparare a contare l’uno sull’altro per la più importante delle missioni: salvare il pianeta.

Il brivido irresistibile di Spie Sotto Copertura è ora disponibile nelle case dei fan in Blu-Ray e DVD. Il formato Blu-Ray include tanti contenuti extra, tra cui varie featurette sulla realizzazione del film e due fantastici videoclip musicali. I bonus comprendono anche la possibilità di guardare il film in “Modalità Spia Super Segreta”, un approfondimento che trasporterà gli spettatori all’interno del film per svelarne curiosità, Easter Eggs e retroscena.

Spie Sotto Copertura Contenuti extra:

  • Guarda il film in Modalità Spia Super Segreta
  • Infiltriamoci nei Blue Sky Studios
  • Guida top secret ai gadget
  • Videoclip “Then There Were Two”
  • Videoclip “Freak of Nature”
  • Creare la colonna Sonora “Then There Were Two”
  • Creare la colonna Sonora “Freak of Nature”
  • Galleria

Zenimation, la nuova serie di corti arriva su Disney+

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Zenimation, la nuova serie di corti arriva su Disney+

Disney+ e Walt Disney Animation Studios lanciano oggi Zenimation, la nuova serie in 10 episodi che farà immergere lo spettatore nel paesaggio sonoro di corti animati.

Stacca la spina, rilassati e rinfresca i tuoi sensi per un momento di mindfullness con Zenimation, dei Walt Disney Animation Studios, un’esperienza di paesaggio sonoro animato. Che si tratti della piccola Vaiana che viene chiamata dall’oceano, di Anna e Kristoff che camminano attraverso una foresta ghiacciata, o di Baymax e Hiro Hamada che sorvolano San Fransokyo, queste scene iconiche diventano un’esperienza uditiva unica con i suoni delle onde dell’oceano, di una foresta ghiacciata e del librarsi in volo. Zenimation rende omaggio agli artisti dell’immagine e del suono che hanno fatto la storia dei film dei Walt Disney Animation Studios. Tutti gli episodi di Zenimation sono disponibili da oggi su Disney+.

Justice League Snyder Cut: ecco quanto costerà alla WB

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Justice League Snyder Cut: ecco quanto costerà alla WB

Dopo due anni, migliaia di fan di tutto il mondo hanno assistito all’esaudirsi delle loro preghiere questo mercoledì, quando è stata annunciata finalmente la Snyder Cut del controverso film Justice League. Dunque dopo petizioni, campagne promozionali, i fan otterranno finalmente ciò che hanno sempre invocato. Tuttavia molti di loro ora si chiedono cosa aspettarsi. Ebbene la risposta è che la Justice League Snyder Cut non sarà un semplice ri-montaggio del film ma assumerà le sembianze di una vera e propria “piccola produzione”.

Infatti, secondo quanto riferito da alcune fonti autorevoli, Warner Bros. allocherà un budget dai 20 ai 30 milioni di dollari per permettere a Zack Snyder di completare la sua visione della Justice League. Questo includerà il riassemblaggio del lavoro originale in post-produzione e l’operazione coinvolgerà tutta la troupe originale per girare, tagliare e rifinire o aggiungere nuovi effetti visivi. Secondo THR, una parte di questo budget sarà dedicato anche a far tornare sul set alcune star e ripristinare così la narrazione originale del film, che come molti di voi sapranno, è stata stravolta dall’ingresso di Joss Whedon.

Il cast originale ritornerà davvero per ultimare la Justice League Snyder cut?

Purtroppo attualmente non è del tutto chiaro cosa questo voglia dire “far tornare le star” e  se c’è realmente la possibilità che le star del film possano tornare per aiutare Zack Snyder a mettere insieme la sua versioneCome dice THR, alcuni attori effettivamente potrebbero essere coinvolti ma riferisce che torneranno per “registrare dialoghi aggiuntivi”. Quindi si parla di vere riprese e non c’è nessun riferimento al fatto che nuove riprese potrebbero effettivamente aver luogo. Dunque è più probabile che gli attori si limiteranno a fornire “ADR extra” (registrazione aggiuntiva del dialogo).

Inoltre non sappiamo nemmeno quali membri del cast potrebbe essere necessario far tornare. Dei sei attori principali, tre di loro stanno ancora lavorando al DCEU. Gal Gadot presto dovrebbe ritornare al cinema con Wonder Woman 1984, Jason Momoa riprenderà il ruolo di Arthur Curry in Aquaman 2  e, allo stato attuale, Ezra Miller reciterà  nel  film in pre-produzione The Flash. Nonostante questo, sarebbe bello vedere del nuovo materiale del Superman di Henry Cavill o del Cyborg di Ray Fisher, partecipazioni il cui futuro all’interno del DCUniverse è stato più volte messo in dubbio negli ultimi mesi.  Nonostante questo, la cosa che sembra chiara è che la Warner Bros è totalmente impegnata a consentire a Zack Snyder di finire la sua versione del film dopo che il regista è stato costretto a lasciare la produzione a causa della tragedia personale.

Vi ricordiamo che la Justice League Snyder Cut uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO MAX che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA, o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Dopo il matrimonio: dal 30 maggio su Mio Cinema

Dopo il matrimonio: dal 30 maggio su Mio Cinema

Dal 30 maggio arriva su MioCinema.it e su Sky Primafila Dopo il matrimonio scritto e diretto da Bart Freundlich. Il film è interpretato da due grandi attrici, il premio Oscar Julianne Moore e la quattro volte candidata all’Oscar Michelle Williams, due donne a confronto in una storia emozionante e coinvolgente.

Sinossi

Dopo il matrimonio è il racconto potente di un grande amore, quello che lega due donne ad uno stesso uomo, quello che ogni madre prova nei confronti della propria figlia. Un viaggio improvviso è destinato a cambiare le sorti di tutti i protagonisti della storia. Due donne e due mondi diversi a confronto, l’una manager newyorkese di successo, l’altra un’idealista alla ricerca di fondi per l’orfanotrofio di cui si occupa in India, un mistero da svelare che fa da filo conduttore. Interpretato da due attrici in stato di grazia, Michelle Williams (quattro volte candidata all’Oscar) e Julianne Moore (premio Oscar per Still Alice), il film parla di perdita e rinascita, di passato e futuro, della forza di non arrendersi anche quando la vita sembra renderlo impossibile.

Dangerous Lies, recensione del film con Camila Mendes

Dangerous Lies, recensione del film con Camila Mendes

Diretto dal regista Michael M. ScottAmarsi ancora, Una tata magica, Best Friends – arriva su Netflix dal 30 aprile un nuovo prodotto originale della piattaforma streaming. Dangerous Lies è un thriller in tema di denaro, occasioni e salate contropartite.

Katie, Camila Mendes, lavora come badante presso la lussuosa casa di un tranquillo pensionato, Leonard, Elliot Gould, con cui ha instaurato un buon rapporto. È sposata con Adam, Jessie T. Usher, che non trova lavoro, e le spese cominciano ad essere troppe. Katie si confida con Leonard, che vorrebbe aiutarla. Pochi giorni dopo l’anziano muore e lascia la sua casa a Katie. Da questo momento una serie di personaggi iniziano a gravitare attorno alla  coppia e alla casa, che nasconde segreti inaspettati, mentre le indagini sulla morte di Leonard procedono a cura della detective Chesler, Sasha Alexander, che inizia ad avere dei sospetti e invita Katie a guardarsi anche da chi le è più vicino.

Dangerous Lies, una sceneggiatura che sa sorprendere

Dangerous lies può contare sulla sceneggiatura di David Golden, grazie alla quale lo spettatore, che si crede vicino alla verità, resta più di una volta sorpreso. Man mano che si procede nel racconto ci si rende conto che tutti i personaggi hanno le loro ombre e a loro modo tutti contribuiscono al mistero, hanno i loro piccoli o grandi segreti. Inoltre, si pone inevitabilmente una domanda: davanti a un’inaspettata fortuna – denaro, una lussuosa villa –  alla possibilità insomma di sistemarsi e risolvere in un colpo solo tutti i propri problemi, cosa si dovrebbe fare? Farsi tentare, anche a rischio che tutta questa buona sorte presenti prima o poi un inevitabile conto, come accade ai protagonisti, o passare la mano? Lo spettatore è spinto a mettersi nei panni della giovane coppia e la vicenda coinvolge al punto giusto, riuscendo a mantenere viva l’attenzione. La pecca sta, semmai, nel fatto che un paio di interrogativi alla fine restino aperti, ma d’altro canto, può avere un suo fascino. Anche il finale mantiene una certa ambiguità.

L’ambientazione all’interno di una grande villa che ha mille spazi e che ben si presta a nasconde, è molto appropriata e contribuisce a creare suspense: i vari piani, la soffitta, il capanno, le pareti che nascondono porte di accesso segreto. Anche le musiche di James Jandrisch contribuiscono a creare la giusta atmosfera.

I protagonisti di Dangerous Lies

Camila Mendes ha qui la sua occasione di cimentarsi con il genere thriller e con un film per tutti, dopo la serie tv che l’ha lanciata, Riverdale, dove recitava accanto a KJ Apa, e due commedie romantiche dirette prettamente a un pubblico di adolescenti, The New Romantic e The Perfect Date. La sfrutta piuttosto bene, dando corpo al personaggio forse più limpido del film, ma con alcune sfumature inaspettate.

Jessie T. Usher dopo essere stato diretto da Roland Emmerich in Independence Day – Rigenerazione, aver recitato al fianco di Samuel L. Jackson in Shaft (2019) e più recentemente in The Banker, è un coprotagonista efficace in un ruolo che con luci e ombre gli consente di mettere alla prova le sue capacità attoriali.

La partecipazione di Elliot Gould – diretto nella sua lunga e fortunata carriera da registi del calibro di  Ingmar Bergman, Robert Altman e Steven Soderbergh ma anche Dino Risi – che è sempre un piacere rivedere sul grande schermo, impreziosisce il tutto. Nel cast anche Jamie Chung e Cam Gigandet.

Dangerous lies non è certo un capolavoro del thriller, ma un buon prodotto made in Usa per gli amanti del genere, adatto per trascorrere una serata casalinga, comodamente seduti sul divano.

Horror: 10 film in cui è il villain a sopravvivere

Horror: 10 film in cui è il villain a sopravvivere

In un tipico film horror, c’è quasi sempre una vittima o un gruppo di amici che riesce a sopravvivere all’omicida mascherato di turno. Quasi sempre, appunto. Spesso, infatti, può capitare che sia il famigerato killer a trionfare.

C’è sempre un modo per riuscire a far sopravvivere il cattivo, in modo da poterlo “resuscitare” per un eventuale sequel, o semplicemente perché il regista di quel film non ama il lieto fine e vuole che sia il male ad avere la meglio sul bene. Non che sia una pratica comunque nei film dell’orrore, ma spesso succede. Ecco di seguito 10 horror in cui è il cattivo ad avere la meglio e a sopravvivere:

Freddy Vs. Jason

Sebbene la scomparsa di Freddy in questo film parecchio confusionario sia molto ambigua, è chiaro che Jason è il personaggio che riesce a sopravvivere in Freddy Vs. Jason, inquietante crossover del 2003, diretto da Ronny Yu

Se i personaggi delle vittime adolescenti risultano davvero insopportabili, è innegabile quanto lo scontro tra i due iconici antagonisti sia parecchio divertente. E ammettiamolo: può non essere memorabile una scena in cui Jason emerge dall’acqua e raccoglie la testa mozzata di Freddy?

Psycho

Anche se Norman Bates non è propriamente un “vincitore” nel classico di Alfred Hitchcock, riesce comunque a sopravvive e a continuare con la sua vita. Nei minuti finali di Psycho vediamo Norman – ormai totalmente schiavo della personalità di sua madre – abbandonarsi al monologo interiore della stessa, con uno sguardo ed un sorriso inquietanti che hanno segnato l’immaginario di più generazioni cinefile.

Norman – interpretato da un magnifico e magnetico Anthony Perkins – è ancora uno squilibrato e lo “spirito” di sua madre ha ancora il controllo sulla sua fragile personalità. Forse non tutti sanno che il film ha avuto ben due sequel, usciti nel 1983 e nel 1986, e con al centro sempre il personaggio di Norman. 

Halloween

Michael Myers è probabilmente uno degli antagonisti più iconici del grande schermo, nonché un invincibile per antonomasia, soprattutto se consideriamo quanti sequel del primo iconico Halloween di John Carpenter sono stati realizzati.

Alla fine del film del 1978, il personaggio di Loomis arriva in tempo e spara sei colpi a Michael, che cade dal balcone e rimane a terra apparentemente morto. Loomis si affaccia dal balcone per rivedere il killer, ma Michael è scomparso…

The Witch

The Witch di Robert Eggers è un horror molto diverso rispetto alle tradizionali produzione di genere che siamo abituati a vedere, in cui le paure non vengono generate dai classici e abusati jumpscare, ma riguardano il tessuto narrativo e ciò che si decide – con estrema intelligenza – di mostrare e non allo spettatore, cogliendolo spesso di sorpresa.

L’ambiguità è uno degli elementi chiave del film, soprattutto perché lo spettatore non riesce subito a capire da dove provenga il male che sembra affliggere tutti i personaggi della storia. E sarà proprio quel male, alla fine, ad avere la meglio, come esemplificato nella bellissima, inquietante ed euforica sequenza finale…

Hell Fest

Per gli amanti dell’horror hardcore, Hell Fest del 2018 ha rappresentato una sorta di ritorno al passato. Nel film, che richiama palesemente il ben più noto Il tunnel dell’orrore di Tobe Hooper del 1981, un gruppo di adolescenti viene preso di mira, all’interno di un parco a tema horror, da uno spietato serial killer mascherato.

L’aspetto più interessante del film è rappresentato proprio dal finale: il pericoloso assassino non viene catturato e torna a casa da quella che sembra essere la sua famiglia, come se nulla fosse accaduto. Un finale forse non convenzionale, ma sicuramente agghiacciante.

Saw – L’enigmista

Prima di generare una sconfinata legione di sequel, Saw – L’enigmista è stato sempre riconosciuto come un horror unico nel suo genere, anche piuttosto crudo. L’orrore non proveniva da un mostro o da un uomo mascherato, ma piuttosto dalle trappole diaboliche partorite dalle mente contorta di John Kramer.

Lo stesso Jigsaw, nel film, è presente insieme alle vittime praticamente per tutta la durata della pellicola, senza che lo spettatore riesca mai ad accorgersene. Tuttavia, come sia riuscito a fingersi morto così a lungo davanti alle sue “pedine”, rimane ancora un mistero… 

Il presagio

Sicuramente tra i film più inquietanti presenti in questa lista, Il presagio è probabilmente l’horror a tema demoni e dintorni più iconico dopo L’esorcista. Il film uscì nel 1976 per la regia di Richard Donner, che due anni dopo avrebbe diretto Superman con Christopher Reeve.

Al centro della storia un bambino di nome Damien che, dopo una serie di spaventosi e inspiegabili avvenimenti, si scopre l’Anticristo. Il film generà ben due sequel: il secondo, uscito 1981, ha visto Sam Neill nei panni di un Damien ormai cresciuto, divenuto Presidente delle industrie di famiglia.

The Wicker Man

Riconosciuto universalmente come uno dei film horror più spaventosi di sempre, The Wicker Man di Robin Hardy, uscito nel 1973, racconta la storia di un detective determinato a scoprire la verità dietro la misteriosa scomparsa di una bambina.

La morte è probabilmente collegata ad un’isola sinistra e piena di inquietanti personaggi, tra cui troneggia un incomparabile Christopher Lee. Lo spettatore si aspetta che la bambina venga ritrovata, ma il finale del film rivela ben più di una sorpresa, sulla scia dei rituali celtici praticati dagli abitanti dell’isola.

Il silenzio degli innocenti

Anche se tecnicamente non è il cattivo principale di questo autentico capolavoro (vincitore dei cinque premi Oscar più importanti) del compianto Jonathan Demme, alla fine de Il silenzio degli innocenti Hannibal Lecter riesce a fuggire alle autorità e alla giustizia, trovando una località segreta dove nascondersi. 

Nonostante il suo comportamento da gentiluomo e la sua raffinatezza, Lecter – interpretato da un mastodontico Anthony Hopkins – segue la strada intrapresa già da altri personaggi della cinematografia horror, pronto anche a lui a fare ritorno nel sequel realizzato nel 2001 e nel prequel uscito nel 2002. 

Quella casa nel bosco

Considerato da molti come un vera e propria lettera d’amore al genere horror, Quella casa del bosco si deve alla fervida immaginazione di Joss Whedon, che ha curato soggetto e sceneggiatura del film insieme al regista Drew Goddard.

Alla fine del film, gli unici due sopravvissuti dell’originario gruppo di amici al centro della storia, scopre che gli orrori che li hanno perseguitati da quando hanno messo piede nella remota casa nel bosco è opera di una grande cripta chiamata “Il Tempio” che opera a livello globale attraverso una serie di brutali “rituali”.

Fonte: Screen Rant

X-Men: 10 attori che hanno quasi interpretato un villain della saga

Da Patrick Stewart a Hugh Jackman, passando per Ian McKellen e Halle Berry, la saga cinematografica di X-Men ha visto alternarsi sul grande schermo alcune delle star più affascinanti e talentuose di Hollywood. Eppure, la maggior parte degli attori che abbiamo visto nei vari film, non sono sempre stati la primissima scelta dei produttori.

Spesso è molto più facile convincere un attore di serie A ad interpretare un villain piuttosto che un eroe, dal momento che la vita cinematografica di quest’ultimo potrebbe richiedere un impegno maggiore rispetto al cattivo di turno, che generalmente viene eliminato – sempre narrativamente parlando – durante l’arco narrativo di un solo film. Di seguito abbiamo raccolto 10 attori che hanno quasi ottenuto il ruolo di un villain nella saga dedicata ai celebri mutanti:

John Hurt – Magneto (X-Men, 2000)

Prima che Ian McKellen venisse scelto per interpretare Magneto nel primo film sugli X-Men del 2000 (l’attore era già stato diretto da Bryan Singer nell’adattamento de L’allievo di Stephen King), il compianto John Hurt e Terence Stamp (Priscilla – La regina del deserto) vennero considerati per la parte.

All’epoca i produttori considerarono anche l’attore britannico David Hemblen, che in precedenza aveva prestato la sua voce al personaggio di Magneto nella serie animata Insuperabili X-Men.

Bryan Cranston – Sebastian Shaw (X-Men: L’inizio, 2011)

Il principale villain di X-Men: L’inizio doveva, in origine, essere Sinistro, personaggio che avrebbe avuto sempre le fattezze di Kevin Bacon. Le cose vennero poi cambiate e l’antagonista divenne Sebastian Shaw (questo spiega anche perché nella parte finale del film, Shaw mostra dei poteri che ricordano molto quelli di Nathaniel Essex).

Prima del casting di Bacon, la parte venne offerta a Bryan Cranston e anche a Colin Firth. In quel momento Cranston aveva appena raggiunto il massimo della popolarità grazie alla serie Breaking Bad e dovette rinunciare alla parte a causa dei suoi impegni col film Drive di Nicolas Winding Refn.

Angelina Jolie – Vuk (X-Men: Dark Phoenix, 2019)

Lo scorso anno, lo storico produttore del franchise di X-Men, Simon Kinberg, ha fatto il suo debutto alla regia con X-Men: Dark Phoenix, capitolo finale della saga dedicata ai mutanti della Marvel sotto l’egida della 20th Century Fox. Il film, nonostante il budget di 200 milioni di dollari, si è purtroppo rivelato un flop, ed è stato accolto negativamente tanto dalla critica quanto dal pubblico.

Nel film Jessica Chastain interpreta l’antagonista principale della storia, Vuk, personaggio creato appositamente per il film ma anche uno degli elementi della trama che hanno ricevuto le critiche maggiori. Prima del casting della Chastain, Kinberg aveva considerato il premio Oscar Angelina Jolie per la parte.

David Harbour – Blob (X-Men le origini – Wolverine, 2009)

Quando X-Men le origini – Wolverine, il primo spin-off della saga dedicato al mutante dagli artigli d’adamantio, era ancora in pre-produzione, David Harbour sostenne il provino per la parte di Blob. Stranamente, l’attore di Stranger Things – che vedremo prossimamente nell’atteso Black Widow, film che inaugurerà la Fase 4 del MCU – non venne ritenuto idoneo per il ruolo.

All’epoca, infatti, i produttori lo considerarono in sovrappeso per le scene che avrebbero dovuto mostrare Frederick J. Dukes prima che diventasse il “Fenomeno da baraccone”. Il ruolo è andato poi all’attore Kevin Durand.

Lucy Liu – Mystica (X-Men, 2000)

Nella prima trilogia di X-Men, quella realizzata tra il 2000 e il 2006, Rebecca Romijn si è rivelata la scelta perfetta per interpretare il personaggio di Raven Darkhölme. All’inizio, però, il ruolo era stato pensato per un’altra attrice.

Sia Lucy Liu (Charlie’s Angels, Kill Bill) e Jeri Ryan (Star Trek: Voyager) vennero considerate per la parte prima del casting della Romijn. Nella quadrilogia prequel, quella realizzata dal 2011 al 2019, la versione più giovane di Mystica è stata interpretata dal premio Oscar Jennifer Lawrence.

Eddie Redmayne – Magneto (X-Men: L’inizio, 2011)

Prima che Michael Fassbender venisse ingaggiato per il ruolo del giovane Magneto in X-Men: L’inizio, diversi attori più o meni celebri hanno cercato di ottenere la parte: tra questi figurano Frank Dillane, Andrew Garfield, Jack Huston, Aaron Taylor-Johnson e il futuro premio Oscar Eddie Redmayne.

Sia Andrew Garfield che Aaron Taylor-Johnson hanno poi interpretato due differenti personaggi dei fumetti Marvel. Garfield ha interpretato l’Uomo Ragno nei due film di The Amazing Spider-Man, mentre Taylor-Johnson ha interpretato Quicksilver in Avengers: Age of Ultron.

Idris Elba – Apocalisse (X-Men: Apocalisse, 2016)

La sceneggiatura originale di X-Men: Apocalisse s’intitolava X-Men: Age of Apocalypse, ma il titolo è stato poi cambiato per evitare “confusione” con Avengers: Age of Ultron. Il ruolo del villain del titolo venne affidato a Oscar Isaac, ma l’attore guatemalteco naturalizzato statunitense non fu la prima scelta dei produttori.

Prima che la parte venisse offerta ad Isaac, infatti, sia Idris Elba che Tom Hardy vennero considerato per il ruolo di En Sabah Nur. Alla fine, Hardy ottene la parte di un altro villain dei fumetti Marvel, ossia Venom.

Michael C. Hall – William Stryker (X-Men le origini – Wolverine, 2009)

Per X-Men le origini – Wolverine, c’era bisogno di un recasting per il personaggio di William Stryker, dal momento che il film racconta di eventi precedenti alla trilogia originale di X-Men. In X-Men 2, il deciso persecutore della razza dei mutanti è stato interpretato da Brian Cox, mentre in X-Men: Giorni di un futuro passato e X-Men: Apocalisse ha avuto il volto di Josh Helman.

In X-Men le origini – Wolverine viene interpretato da Danny Huston, ma prima del suo casting, venne considerato per la parte Michael C. Hall, star di Six Feet Under e Dexter

Brad Pitt – Cable (Deadpool 2, 2018)

Nella scena dopo i titoli di coda di Deadpool, il Mercenario Chiacchierone esce fuori da una camera in accappatoio e si rivolge agli spettatori intimandoli a lasciare la sala; aggiunge che ci sarà un sequel con Cable e fantastica sull’eventuale attore che lo interpreterà. Quando venne il momento di scegliere l’interprete del personaggio, i produttori considerarono Brad Pitt per la parte.

Il ruolo venne offerto anche a Liam Neeson, ma questi rifiutò. Prima del casting di Josh Brolin, altri attori come David Harbour, Viggo Mortensen e Michael Shannon vennero presi in considerazione. L’ironia della sorte ha poi voluto che lo stesso Pitt apparisse brevemente in Deadpool 2, nei panni di un mutante invisibile.

Christopher Lee – Magneto (X-Men, 2000)

Non ci sono dubbi che Ian McKellen si sia rivelato la scelta migliore per il ruolo di Magneto, ma anche altri leggendari attori hanno “rischiato” di soffiare la parte all’illustre collega. Oltre a John Hurt e Terence Stamp, anche il grande Christopher Lee venne considerato per il ruolo di Erik Lehnsherr.

Lee avrebbe poi interpretato un altro villain in un altro franchise ancora più celebre, dal momento che George Lucas lo scelse per il ruolo del Conte Dooku nel secondo e nel terzo episodio della trilogia prequel di Star Wars.

Fonte: Screen Rant

James Gunn rivela qual è il suo film di supereroi preferito

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James Gunn rivela qual è il suo film di supereroi preferito

James Gunn ha svelato qual è il suo film di supereroi preferito e, sorprendentemente, non si tratta di Guardiani della Galassia. L’amatissimo regista e sceneggiatore americano – da sempre molto attivo sui social – sta partecipando in questi giorni alla “30-Day Movie Challenge” via Twitter, che consiste nell’elencare 30 film del cuore, uno per ogni giorno del mese e in base alle descrizioni presenti nell’infografica alla base della sfida.

Arrivato al decimo giorno, Gunn ha dovuto condividere un’immagine del suo cinecomic preferito e, con enorme sorpresa, ha rivelato che si tratta di Spider-Man: Un Nuovo Universo, primo film d’animazione con protagonista l’Uomo Ragno, nonché debutto cinematografico del personaggio di Miles Morales. Il decimo giorno della “challenge”, infatti, chiedeva proprio ai partecipanti di nominare il proprio film di supereroi preferito e Gunn, ancora una volta, è riuscito a spiazzare i suoi fan con la sua risposta.

Ad ogni modo, non dovrebbe sorprendere – nonostante James Gunn abbia diretto ben due cinecomics (tre se consideriamo anche l’attesissimo The Suicide Squad) – che il regista ami in maniera particolare Spider-Man: Un Nuovo Universo, dal momento che si tratta di uno dei prodotti supereroistici più apprezzati dell’ultimo decennio, lodato soprattutto per l’animazione, la storia e l’umorismo, vincitore anche del premio Oscar al miglior film d’animazione.

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Per quanto riguarda i prossimi impegni di James Gunn, il regista e sceneggiatore è attualmente impegnato con la post-produzione di The Suicide Squad, il nuovo cinecomic che riporterà sul grande schermo la Squadra Suicida della DC Comics. Parallelamente, il regista è anche al lavoro sulla sceneggiatura di Guardiani della Galassia Vol. 3, che al momento non ha ancora una data di uscita.

Avatar 2: la produzione ripartirà la prossima settimana

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Avatar 2: la produzione ripartirà la prossima settimana

Attraverso un nuovo post condiviso via Instagram (che include una nuova immagine dal backstage del film), il produttore Jon Landau ha annunciato che le riprese di Avatar 2 riprenderanno ufficialmente in Nuova Zelanda a partire dalla prossima settimana, grazie all’attenuarsi dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Nello scatto che ha accompagnato la lieta notizia, è possibile vedere due nuovi mezzi che saranno presenti nei sequel: la Matador, un’imbarcazione di comando ad alta velocità, e il Picador, un motoscafo. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, Landau ha spiegato che non vede l’ora di poter mostrare ai fan “altro materiale”.

Secondo le norme stabilite dalla New Zealand Film Commission per continuare a garantire la sicurezza anche sui set, ogni produzione che tornerà attiva dovrà registrarsi sul portale ScreenSafe in modo da poter comunicare al Ministero della Sanità il tracciamento e il conseguente monitoraggio dei contatti presenti che verrà eseguito tramite l’agenzia governativa WorkSafe.

LEGGI ANCHE – Avatar 2: anche Kate Winslet nella prima foto del cast sul set

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Suicide Squad: la Director’s Cut potrebbe non arrivare mai

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Suicide Squad: la Director’s Cut potrebbe non arrivare mai

In seguito all’annuncio della release della Snyder Cut di Justice League su HBO Max il prossimo anno, in molti hanno iniziato a speculare sul fatto che anche Suicide Squad di David Ayer potesse ricevere lo stesso trattamento, soprattutto dopo un tweet decisamente “sospetto” condiviso dallo stesso regista a poche ore dall’annuncio che la versione del cinecomic DC ad opera di Zack Snyder sarebbe finalmente uscita.

Ebbene, a quanto pare si trattava di un tweet completamente isolato, non collegato ad una possibile uscita di una Director’s Cut di Suicide Squad. A spegnere qualsiasi tipo di entusiasmo è stato proprio Ayer, che sempre su Twitter ha ammesso che “spera” di poter un giorno far vedere al mondo il suo taglio sul film con Margot Robbie, ma al tempo stesso ha spiegato: “Semplicemente, non dipende da me. Adoro la Warner Bros. È sempre stata una sorta di ‘casa’ per me. Rispetto e sostengo a pieno l’incredibile percorso che il DCEU ha intrapreso sotto la loro gestione. Per quanto riguarda il ‘mia’ versione di Suicide Squad, potrebbe restare soltanto una voce… per sempre. E andrebbe bene anche così.”

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A proposito di Suicide SquadDavid Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

The Batman: Jeffrey Wright anticipa una nuova evoluzione del personaggio

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Durante una recente intervista riportata da THR, Jeffrey Wright ha svelato nuovi dettagli su The Batman, l’attesissimo cinecomic DC che sarà diretto da Matt Reeves, la cui produzione è al momento bloccata a causa dell’emergenza Covid-19. Nel film, la star della serie Westworld intepreterà James Gordon, anche se al momento non sappiamo se Jim sarà già il Commissario che tutti conosciamo o se farà parte della Polizia di Gotham con un grado diverso.

“Come per qualsiasi altro film, anche per The Batman stiamo lavorando tutti insieme per cercare di creare la giusta atmosfera, la giusta ambientazione, il giusto tono”, ha spiegato Wright. “Si tratterà della prossima evoluzione di un universo che è stato creato nel lontano 1939. Si tratterà della prossima evoluzione di Gotham. Anche se non siamo sul set, sto continuando a lavorare da lontano con Matt e vengo costantemente aggiornato su ciò che sta facendo anche Robert Pattinson. Stiamo cercando di creare qualcosa che rispecchi l’universo di Batman ma che al tempo stesso sia anche nostro.”

Dalle parole di Wright, sembra che Reeves si stia impegnando in maniera particolare per cercare di realizzare un film che omaggi la tradizione ma che al tempo stesso sia in grado di raccontare una storia completamente nuova per toni e intenzioni. A tal proposito, Wright ha parlato della prima volta che lesse della Batmobile nelle sceneggiatura, ricordando quanto segue: “Quando ho letto la parte della sceneggiatura sulla Batmobile ricordo di aver pensato ‘Sì, è proprio lei!’. Bruce Wayne ha creato l’auto più tosta e muscolare che si possa immaginare, ma è radicata a Gotham. È radicata in America.”

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Spider-Man: ufficiale lo spin-off dedicato a Jackpot

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Spider-Man: ufficiale lo spin-off dedicato a Jackpot

A meno di 24 ore dalla notizia di un possibile film dedicato a Madame Web, apprendiamo grazie a Deadline che la Sony Pictures ha messo ufficialmente in cantiere un nuovo spin-off di Spider-Man dedicato a Jackpot, personaggio dell’Universo dell’Uomo Ragno forse non così popolare.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Marc Guggenheim, noto per essere il produttore esecutivo dell’Arrowverse. Secondo le prime indiscrezioni, il film dovrebbe essere basato sulla prima incarnazione di Jackpot nei fumetti, quindi sull’alter ego di Sara Ehret, creata da Dan Slott e Phil Jimenez, una ragazza con poteri ottenuti tramite un esperimento genetico andato male.

In attesa di nuovi dettagli sul progetto, ricordiamo che tra i prossimi spin-off di Spider-Man in cantiere figurano anche film dedicati a Silk, Nightwatch e Kraven il Cacciatore. I prossimi titoli ad arrivare al cinema, invece, saranno Morbius e Venom: Let There Be Carnage, entrambi posticipati al 2021 a causa dell’emergenza Covid-19.

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Per quanto riguarda invece la trilogia sull’Uomo Ragno con protagonista Tom Holland, appena i set cinematografici saranno di nuovo agibili dovrebbero partire ufficialmente le riprese di Spider-Man 3, la cui data di uscita è al momento fissata per il 5 novembre 2021.

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno.

Tenet: nuovo affascinante trailer del film di Christopher Nolan

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Tenet: nuovo affascinante trailer del film di Christopher Nolan

La Warner Bros ha diffuso un nuovo trailer ufficiale di Tenet, l’atteso nuovo film dell’acclamato Christopher Nolan, che vedrà protagonisti John David Washington  e Robert Pattinson.

Il nuovo trailer nella grande tradizione dei trailer di Christopher Nolan come accaduto con  InceptionInterstellar e persino The Dark Knight, non rivela del tutto cosa sta accadendo nel film ma in qualche modo ci affascina. Nota importante! Il trailer termina semplicemente con “venire al cinema”, che una volta per tutte sembra suggerire che Tenet non si atterrà alla data di uscita del 17 luglio. Di seguito il trailer in lingua originale:

Tenet, il film

Protagonisti del film oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 17 luglio 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Notte prima degli esami: 10 cose che non sai sul film

Notte prima degli esami: 10 cose che non sai sul film

Distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel 2006, il film Notte prima degli esami è l’opera prima del regista Fausto Brizzi. Divenuto un cult generazionale, il lungometraggio è il ritratto di una gioventù allo sbaraglio, spaventata dal futuro incombente e non ancora pronta ad assumersi le responsabilità che il crescere comporta. Apprezzato da critica e pubblico, il film è stato uno dei maggiori successi degli anni, lanciando nel panorama nazionale i suoi giovani protagonisti.

Ecco 10 cose che non sai di Notte prima degli esami.

Parte delle cose che non sai sul film

Notte prima degli esami canzoni

Notte prima degli esami: la trama del film

10. Racconta di un delicato momento di passaggio. Ambientato nel giugno del 1989, il film segue le vicende di Luca Molinari e dei suoi amici, tutti alle prese con l’incombente maturità classica. Tra severi professori e ripassi disperati di letteratura greca, si avvicendano le loro vite segnate da amori, tradimenti e paure. Arrivati al giorno dell’esame, i giovani protagonisti affronteranno la prova consapevoli di averne già superate di ben più complesse durante il percorso che li ha condotti lì.

9. Il film è ispirato all’omonima canzone. La storia del film prende il proprio spunto dalla celebre canzone omonima di Antonello Venditti. Poiché in questa non si narra una vera e propria vicenda, quanto più delle suggestive immagini, il regista Brizzi ha cercato di riprodurre l’atmosfera sognante che la canzone mette in moto.

Notte prima degli esami: dove vedere il film in streaming

8. È presente sulle principali piattaforme. Per chi desidera vedere, o rivedere, Notte prima degli esami, è possibile farlo affidandosi ad alcune tra più ricche piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano infatti Netflix, Chili, Rakuten TV e Tim Vision. In base a quale di queste si sceglie, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film per poterlo rivedere in tranquillità.

Notte prima degli esami: le canzoni presenti nel film

7. Ha un colonna sonora ricca di grandi classici. Oltre a contenere nella propria colonna sonora la canzone da cui prende ispirazione, il film vanta una serie di grandi classici, particolarmente apprezzati nel connubio con le sue immagini. Tra questi si annoverano Don’t Stop Me Now, dei Queen, Cosa resterà degli anni ’80, di Raf, Noi I ragazzi di oggi, di Luis Miguel, The Final Countdown, degli Europe, e Eye of the Tiger, dei Survivor.

Notte prima degli esami: film simili

6. È un film a suo modo unico. Se da una parte è difficile ritrovare film simili a Notte prima degli esami, in particolare per via della sua storia specifica, dall’altra è possibile accostarlo per tematiche ad altri noti, o meno, lungometraggi. Tra questi si annoverano i film Bianca come il latte, rossa come il sangue (2013), The Breakfast Club (1985), Santa Maradona (2001), con Stefano Accorsi, e Come tu mi vuoi (2007).

Parte delle cose che non sai sul film

Notte prima degli esami streaming

Notte prima degli esami – Oggi

5. Esiste una seconda versione del film. L’anno successivo, Brizzi realizza una seconda versione del film, con un cast pressoché identico e l’aggiunta dell’attrice Carolina Crescentini. La storia viene però ambientata, come suggerisce l'”oggi” nel titolo, al periodo presente, ed in particolare in concomitanza con i mondiali di calcio che videro trionfare la squadra italiana. Anche in questo caso, il film segue le vicende di Luca e dei suoi amici in procinto di sostenere la maturità.

Notte prima degli esami: gli attori del film

4. Ha reso celebre Nicolas Vaporidis. Protagonista del film, nel ruolo di Luca Molinari, è l’attore Nicolas Vaporidis, all’epoca ancora alle prime armi. Il successo straordinario di Notte prima degli esami gli permise da quel momento di diventare uno degli interpreti più richiesti del momento, ottenendo ruoli da protagonista in diversi film.

3. Nel cast c’è un noto attore e scrittore. Uno dei personaggi principali del film è il professor Antonio Martinelli, temuto docente di letteratura che darà del film da torcere al giovane protagonista. A dargli vita, fu chiamato l’attore e scrittore Giorgio Faletti, che per la sua interpretazione ottenne numerosi riconoscimenti, come la candidatura da attore non protagonista ai David di Donatello.

2. Nel ruolo della protagonista femminile vi è un’attrice oggi celebre. A recitare la parte di Claudia Martinelli, figlia del professore e desiderio amoroso di Molinari, vi è l’attrice Cristiana Capotondi. All’epoca anche lei poco nota, divenne grazie al film una delle più apprezzate interpreti della sua generazione, particolarmente attiva ancora oggi. Per il ruolo, venne inoltre nominata ai David di Donatello come miglior attrice protagonista.

Notte prima degli esami: le frasi più belle del film

1. È ricco di frasi divenute celebre. All’interno della pellicola sono contenute alcune battute divenute vere e proprie massime di vita. Le frasi e i dialoghi scritti in sceneggiatura da Brizzi hanno così certamente contribuito al successo del film. Ecco alcune delle frasi migliori del film:

“L’importante non è quello che trovi alla fine di una corsa… L’importante è quello che provi mentre corri.” (prof. Martinelli)

“Quando l’ultimo giorno di scuola, dell’ultimo anno di liceo suona la campanella dell’ultima ora, tu sei convinto che quello sia l’ultimo secondo della tua adolescenza. Senti il bisogno di sottolineare l’evento con una frase storica tipo: “Che la forza sia con noi” oppure “Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!”.” (Luca Molinari)

“Quella notte è andata così, non ho baciato Claudia e non c’è stato il lieto fine. Eppure, me la ricorderò sempre perché era una notte speciale. Ma io la magia di quella notte, come spesso succede nella vita, non l’ho più ritrovata.” (Luca Molinari)

“Vedi Molinari quando una cosa ti interessa veramente, devi correre e andartela a prendere. Io quando mi sono innamorato di mia moglie ho viaggiato tutta la notte in macchina per venire a Roma a dirglielo, e due giorni dopo, ho dato l’ultimo esame all’università, e ho pure preso 30.” (prof. Martinelli)

Fonte: IMDb

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

Se qualche volta, guardando un film, ci sembra di vedere somiglianze trai vari attori, potrebbe trattarsi di uno di quei casi, non troppo rari, in cui un attore interpreta più d un ruolo.

Spesso si tratta uno dei due è un ruolo marginale, qualche volta il trucco e il parrucco (quando non la CGI) aiutano a mascherare il doppio ruolo, altre volte capita che al contrario l’uso dello stesso attore per due ruoli diversi sia così sfacciato da sfiorare la parodia.

Il sito BrightSide ha raccolto una serie di immagini che mostrano attori in ruoli differenti, a volte più di due, nello stesso film. Eccoli di seguito!

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

1. Michael J. Fox — Marty McFly e Marlene McFly, Ritorno al Futuro Parte II (1989)

2. Jason Isaacs — Mr. Darling e Capitan Uncino, Peter Pan (2003)

3. Jonathan Hyde — Sam Parrish e Van Pelt, Jumanji (1995)

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

4. Dick Van Dyke — Bert e Mr. Dawes Sr., Mary Poppins (1964)

5. Warwick Davis — Unci Unci e Professor Filius Vitious, Harry Potter Saga (2001-2011)

6. Ben Stiller — Larry Daley e Laaa, Notte al museo – Il segreto del faraone (2014)

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

7. Ben Mendelsohn — Keller e Talos, Captain Marvel (2019)

8. James Remar — Ace Speck e Butch Pooch, Django Unchained (2012)

9. Eddie Murphy è il Principe Akeem, Clarence, Randy Watson e Saul in Il Principe cerca moglie (1988)

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

10. Arsenio Hall — Semmi, Morris, una ragazza in un bar e il Reverendo Brown in Il Principe cerca moglie (1988)

11. Michelle Williams — Annie e Glinda, Oz the Great and Powerful (2013)

12. Margaret Hamilton — Miss Almira Gulch e La Strega Cattiva dell’Ovest, Il Mago di Oz (1939)

Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso film

13. Dean-Charles Chapman — Martyn Lannister e Tommen Baratheon, Game of Thrones (2011-2019)

14. Ryan Reynolds — Deadpool e la voce di Fenomeno, Deadpool 2 (2018)

15. Benedict Cumberbatch — Dr. Stephen Strange e Dormammu, Doctor Strange (2016)

Waiting for the Barbarians: distribuito negli USA da Samuel Goldwyn Films

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La società americana di produzione cinematografica Samuel Goldwyn Films ha annunciato di avere acquisito i diritti nordamericani per il film di Ciro Guerra, Waiting for the Barbarians da AMBI, il sales agent internazionale che aveva acquisito dalla Iervolino Entertainment i diritti di vendita del film per la distribuzione internazionale.

Il film è interpretato dal Premio Oscar Mark Rylance (Il Ponte delle Spie), dal candidato all’Oscar Johnny Depp (Pirati dei Caraibi, La Fabbrica di Cioccolato, Animali Fantastici e dove trovarli), Robert Pattinson (Twilight e nuovo interprete di Batman), Gana Bayarsaikhan (Ex Machina) e Greta Scacchi (La ragazza nella nebbia).

Waiting for the Barbarians, in pieno trend con altre major come Warner Bros e Universal, uscirà su piattaforme on demand e digitali via cavo a partire da agosto 2020.

Un magistrato, amministratore di un isolato avamposto di frontiera al confine di un impero senza nome, aspetta con impazienza la tranquillità della pensione, fino all’arrivo del Colonnello Joll. Incaricato di riferire sulle attività dei “barbari” e sulla sicurezza al confine, Joll conduce una serie di spietati interrogatori. Il trattamento dei “barbari” per mano del colonnello e la tortura di una giovane donna “barbara” spingono il magistrato a una crisi di coscienza che lo porterà a compiere un atto di ribellione donchisciottesco.

Waiting for the barbarians, recensione del film con Johnny Depp

Il film è ricco di momenti potenti e commoventi interpretati da Mark, Johny, Robert e Gana. La fo-tografia è bellissima e il regista Ciro Guerra crea un mondo che ci spinge a guardare più in pro-fondità dentro noi stessi e porta a chiederci: “Cosa farei io?”.

Waiting for the Barbarians è diretto da Ciro Guerra e scritto dall’autore vincitore del premio No-bel J.M. Coetzee, che ha adattato la sceneggiatura del romanzo omonimo. Il vincitore del premio Oscar Chris Menges è il direttore della fotografia.

I produttori del film sono Andrea Iervolino, Monika Bacardi, Michael Fitzgerald, Olga Segura. I produttori esecutivi sono Sir Martin Franklin, Cristina Gallego, Danielle Maloni, Deborah Dobson Bach e Penelope Glass.

Andrea Iervolino, Presidente e Fondatore di Iervolino Entertainment, produttore del film, ha commentato: “Siamo molto felici che questo film, da noi prodotto, di nazionalità italiana, vedrà presto la luce nel mercato US grazie alla distribuzione della major americana Samuel Goldwyn. E’ stato un progetto fortemente voluto, con un regista e un cast eccezionali, che dà prestigio al nostro cinema e segue i punti cardine del nostro business model. Questo progetto conferma la direzione del percorso qualitativo che la nostra società sta intraprendendo, dalla partecipazione al Festival del Cinema di Venezia, a quello di Deauville, al London Film Festival al Film Festival di Zurigo”.

“Samuel Goldwyn Films è orgogliosa di portare questo film al pubblico”, ha affermato Peter Goldwyn, Presidente di Samuel Goldwyn Films. “È stato un grande onore lavorare con questo cast meraviglioso e questo gruppo appassionato che ha portato il capolavoro di J.M. Coetzee sullo schermo. È una storia senza tempo che parla di ar-gomenti appartenenti al mondo d’oggi e noi siamo molto felici ed entusiasti di averlo finalmente portato al pubblico negli Stati Uniti attraverso questa collaborazione con la Samuel Goldwyn”, ha dichiarato il regista Ciro Guerra.

Mission: Impossible 7, Nicholas Hoult sostituito da Esai Morales

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Esai Morales sostituirà Nicholas Hoult nei panni dell’antagonista in Mission: Impossible 7, con Tom Cruise. A confermarlo è Paramount Pictures e Skydance Media.

Hoult, il cui esatto ruolo nel film era sconosciuto, ha dovuto lasciare il film a causa di problemi di schedule, dovuto allo slittamento delle riprese del film, causa pandemia. Il settimo capitolo del franchise ha chiusi i set a marzo e, anche se non è chiaro quando le riprese saranno in grado di riprendere, la produzione ha già trovato in Esai Morales il sostituto per Hoult.

I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai MoralesTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

Mission: Impossible 7 e Mission: Impossible 8 verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Fonte: Variety

Thor: Ragnarok, l’intera lista di gladiatori del Contest of Champions

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Una delle scene più divertenti di Thor: Ragnarok è sicuramente l’incontro di Thor e Hulk nell’arena di Sakaar. I due eroi si scontrano nel corso del Contest of Champions, indetto dal Granmaestro e che negli anni precedenti ha sempre visto Hulk trionfare, tanto che è diventato un vero e proprio idolo del pianeta.

Sappiamo che, insieme al Dio del Tuono e al Gigante di Giada, anche Miek e Korg facevano parte della lista di gladiatori disposti a partecipare alla gara, ma adesso Andy Park, grazie ad un concept inedito, ci mostra l’intero roster di gladiatori!

Eccolo di seguito:

Thor Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.

La trama di Thor Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

Snowpiercer, recensione della serie Netflix con Jennifer Connelly

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Lo Snowpiercer è un treno di mille e uno vagoni che corre, ininterrottamente, su un binario che percorre tutto il globo terracqueo. Corre in un mondo morto, ricoperto dal gelo, e custodisce dentro di sé quello che resta dell’umanità.

Una bellissima sequenza animata racconta cosa è accaduto alla Terra: il riscaldamento globale ha reso impossibile la vita, gli scienziati hanno quindi cercato un modo artificiale di raffreddarla, ma questo è sfuggito loro di mano, lasciando il Pianeta attanagliato dal gelo. Il misterioso  Mr. Wilford ha però trovato una soluzione provvisoria, per permettere alla vita di continuare: un lungo treno/arca, per sopravvivere al disastro.

Snowpiercer, serie basata sul film di Bong Joon-ho

Snowpiercer, nuova serie Netflix che approderà dal 25 maggio sulla piattaforma streaming con i primi due episodi, per poi continuare con un episodio a settimana, è basata sull’omonimo film del 2013 di Bong Joon-ho, a sua volta ispirato alla graphic novel francese Le Transperceneige. L’incipit realizzato in animazione si trasforma rapidamente un un’accessa sequenza di scontro, in cui gli ultimi, i derelitti, quelli che non possono permettersi nemmeno un biglietto di terza classe, provano a salire sul treno al momento della partenza, andando ad occupare “il Fondo”, il vagone dei clandestini.

La storia segue la linea tracciata dal film del regista sudcoreano in maniera fedele, salvo poi impiantarci sopra una detective story che meglio si sposa con la natura seriale del progetto. Infatti, proprio nel Fondo si trova Andre Layton (Daveed DiggsBlack-ish), unico detective a bordo del treno, che viene convocato per risolvere un omicidio efferato in terza classe. Layton scoprirà presto che si tratta di un serial killer e lo andrà a cercare addirittura nella prima classe.

Accanto a Diggs, che interpreta l’eroe buono e integerrimo di questa storia, una sorta di corrispettivo di Chris Evans nel film di Bong, c’è Jennifer Connelly, nei panni di un leader duro e inflessibile, ma dentro di sé riluttante al comando e a prendere le decisioni necessarie a garantire l’ordine sul treno.

Proprio l’ordine è la parola… d’ordine di Mr. Wilford, la cui portavoce, Melanie Cavill (la Connelly appunto), cerca di mantenere a ogni costo. Ogni pianta, ogni animale, ogni essere umano di prima, seconda, terza classe o addirittura del Fondo, fa parte di un complesso e delicatissimo equilibrio che permette alla vita nello Snowpiercer di prosperare. E chiaramente l’ordine ha un prezzo che chi occupa la prima classe non è certo propenso a pagare.

Il contesto sci-fi, quindi, così come accadeva nelle opere originali, accoglie anche una forma di contestazione sociale, che nel caso della serie fa da sfondo alla vicenda investigativa, almeno nella prima parte dello show. Questa scelta, comprensibile data la natura seriale del prodotto, finisce però per banalizzare un linguaggio, anche visivo, che avrebbe permesso una sperimentazione intrigante.

Snowpiercer

Jennifer Connelly è il cuore di Snowpiercer

Vero e proprio pilastro su cui è costruita l’intera storia, Jennifer Connelly è una perfetta leader, non un vero e proprio villain ma più un’eroina oscura, un personaggio sfaccettato che sotto un’apparenza di algido controllo nasconde dubbi, paure, incertezze, una umanità a stento tenuta sotto controllo.

La serie è stata sviluppata dal network generalista TNT, insieme a Netflix, e nonostante questo, alcune scelte si abbandonano ad una crudeltà visiva e narrativa che lascia sorpresi quegli spettatori che invece si aspettavano un prodotto più “cauto”.

Diluendo e lasciando sullo sfondo la trama del film del 2013, pur restituendone lo spirito, Snowpiercer si concentra principalmente sulla detective story, rinunciando ad un po’ di audacia nel linguaggio, per sposare una struttura più consona a una serie tradizionale. Nonostante questo si rivela un prodotto che tende la mano allo spettatore e riesce a farlo salire a bordo.

Linda Caridi: 10 cose che non sai sull’attrice

Linda Caridi: 10 cose che non sai sull’attrice

Felice scoperta degli ultimi anni, l’attrice Linda Caridi è divenuta in breve una delle più promettenti interpreti del panorama cinematografico e televisivo nazionale. Grazie ai suoi ruoli ha saputo dar prova di grande generosità e talento, che la critica non ha mancato di riconoscere. Ora che ha raggiunto una maggiore popolarità, per l’attrice si attendono sempre più ruoli di rilievo.

Ecco 10 cose che non sai di Linda Caridi.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Linda Caridi Ricordi

Linda Caridi: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi italiani. L’attrice debutta al cinema come protagonista del film Antonia. (2015), dando vita alla poetessa Antonia Pozzi. Successivamente, recita in Nome di donna (2018), con Cristiana Capotondi, mentre ottiene grande successo per il suo ruolo di Ricordi? (2018), recitando accanto all’attore Luca Marinelli. Nello stesso anno è poi protagonista del film Mamma + Mamma. Prossimamente reciterà nel film Supereroi, accanto agli attori Alessandro Borghi e Jasmine Trinca.

9. Ha preso parte a prodotti televisivi. La Caridi debutta invece sul piccolo schermo con il film Lea (2015), dove interpreta la figlia della protagonista. È poi Felicetta Vitale in Felicia Impastato (2016) e Ofelia nella serie Donne (2016). Nel 2019 recita invece nella miniserie Storia di Nilde, accanto all’attrice Anna Foglietta.

8. Ha partecipato al doppiaggio di un noto film. Tra gli altri progetti recenti a cui l’attrice ha partecipato si annovera il film d’animazione italiano La famosa invasione degli orsi in Sicilia (2019). Presentato al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, il film si avvale delle voci di attori come Toni Servillo e Antonio Albanese. Qui, l’attrice ha dato voce al personaggio di Almerina.

Linda Caridi ai David di Donatello

7. È stata nominata al noto premio. Grazie alla sua delicata interpretazione nel film Ricordi?, l’attrice è stata particolarmente lodata dalla critica. Ha così ricevuto la sua prima nomination ai David di Donatello, nella categoria per la miglior attrice protagonista. Pur non riportando la vittoria, l’attrice ha potuto così ottenere un ennesimo riconoscimento in un anno ricco di successi.

Linda Caridi è su Instagram

6. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da oltre tremila persone. All’interno di questo è solita prevalentemente condividere immagini tratte dai progetti a cui prende parte, contribuendo così alla loro promozione. Non mancano poi anche foto realizzate per riviste o eventi di gala.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Linda Caridi Instagram

Linda Caridi in Ricordi?

5. Affrontare il ruolo è stata una vera sfida. Per l’attrice, recitare nel film di Valerio Mieli, interamente basato sul concetto dei ricordi, è stata una vera e propria sfida. Si è infatti trovata non solo a dover interpretare il suo personaggio, ma anche a doverlo interpretare dal punto di vista del suo co-protagonista. Per riuscirci, la Caridi ha passato molto tempo a studiare e a fare prove insieme a Marinelli, per trovare il modo in cui i loro due personaggi si influenzavano a vicenda.

4. Si è identificata molto con il suo personaggio. Per l’attrice, comprendere il suo personaggio non è invece stato troppo complesso. Ha infatti affermato di essersi riconosciuta molto nel processo che porta dalla spensieratezza al duro confronto con la realtà. Poiché è un’esperienza universale, per la Caridi è stato facile ritrovarsi in questo arco evolutivo.

Linda Caridi: la sua vita privata

3. È estremamente riservata. L’attrice si è dimostrata particolarmente restìa a condividere dettagli sulla propria vita privata. Nonostante sia presente sui social, e l’attenzione mediatica nei suoi confronti sia notevolmente cresciuta nell’ultimo periodo, resta ancora impossibile stabilire se la Caridi abbia o meno una relazione sentimentale.

Linda Caridi: la sua agenzia

2. È rappresentata da una nota agenzia. Alle spalle dell’attrice, vi è l’agenzia Moviement, da anni impegnata nella promozione dei propri artisti. Questa ha negli anni supportato l’attrice candidandola ad importanti provini, il più dei quali l’hanno portata ad interpretare i ruoli per cui oggi è famosa. Nella scheda dedicata alla Caridi, presente sul sito ufficiale, è possibile ritrovare tutte le informazioni di lei, dall’istruzione ai lavori svolti.

Linda Caridi: età e altezza

1. Linda Caridi è nata a Milano, Italia, il 12 settembre 1988. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

The Old Guard: trailer del film con Charlize Theron e Luca Marinelli

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di The Old Guard, il nuovo film Originale Netflix con Charlize Theron (Atomica Bionda) e il nostro Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot). Diretto da Gina Prince-Bythewood e scritto da Greg Rucka, il film uscirà il 20 Luglio su piattaforma streaming ed è basato sulla serie di graphic novel di Greg Rucka e illustrata da Leandro Fernandez.

Oltre ai due protagonisti nel cast di The Old Guard anche Kiki Layne, Marwan Kenzari, Harry Melling, Van Veronica Ngo, con Matthias Schoenaerts e Chiwetel Ejiofor. Il film è prodotto da David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Charlize Theron, AJ Dix, Beth Kono, Marc Evans.

The Old Guard, la trama

Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina Prince-Bythewood (LOVE & BASKETBALL, BEYOND THE LIGHTS – TROVA LA TUA VOCE), The Old Guard racconta una storia cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come vivere per sempre non sia così semplice.

Little Fires Everywhere: la recensione della nuova serie Amazon Prime Video

Terminata l’avventura di Big Little Lies, l’attrice premio Oscar Reese Witherspoon ha trovato il suo nuovo progetto da interprete e produttrice. Si tratta di Little Fires Everywhere, trasposizione dall’omonimo romanzo di Celeste Ng. Inizialmente distribuita nei soli Stati Uniti, la serie è stata accolta talmente bene da ottenere poi un rilascio a livello internazionale, arrivando, a partire dal 22 maggio, sulla piattaforma Amazon Prime Video. Composta da otto episodi, questa esplora una serie di tematiche, dalla maternità al peso dell’identità, intrecciate tra loro da una notevole dose di mistero e suspence.

La storia narrata è ambientata nella metà degli anni Novanta, e segue le vicende della famiglia Richardson, prototipo del nucleo famigliare apparentemente perfetto, e in particolare di Elena (Reese Witherspoon). La vita di questi viene lentamente sconvolta dall’arrivo di Mia Warren (Kerry Washington) e sua figlia, duo nomade ora stabilitosi regolarmente in una villa di proprietà dei Richardson.

Le due famiglie entrano così in contatto, intrecciandosi sempre di più tra i figli che stringono amicizia e un rapporto sempre più confidenziale che nasce tra le due madri. Eppure, c’è qualcosa di cui Elena non è convinta, iniziando a sospettare che Mia nasconda segreti che potrebbero rivoluzionare la vita di quel contesto lindo e immacolato.

Little Fires Everywhere semina indizi ovunque

La serie si apre con una premessa: qualcuno ha dato fuoco alla bellissima villa della famiglia Richardson. Una breve anticipazione di quello che sarà probabilmente solo la conseguenza di una serie di misteri legatisi tra loro. Addentrandosi nella storia, infatti, si inizia a comprendere come l’evento mostrato possa in realtà avere ben poca importanza, poiché molta di più ne avrà il perché si è arrivati a quel punto. Nei primi tre episodi potuti vedere in anteprima, infatti, si gettano le basi per quello che sembra essere un castello di carte pronto a crollare.

Lo spettatore è portato ad individuare una serie di indizi seminati, proprio come i tanti piccoli fuochi del titolo, senza però avere ancora, ovviamente, le chiavi d’accesso al mistero, ma comprendendo che questo potrà rivelarsi più intricato di quanto si potrebbe pensare. A questo proposito, l’episodio pilota, diretto da Lynn Shelton, comprende in sé tutte quelle che si intuiscono essere le costanti della miniserie, e che già dai successivi episodi iniziano ad essere sviscerate.

In particolare, quello della maternità risulta essere il nucleo su cui si fonda la storia. Madri perfette, madri incasinate, madri che vorrebbero essere tali e madri che lo sono diventate inaspettatamente. Vi sono varie declinazioni di tale figura, e si può immaginare che questa sarà al centro del conflitto principale. La più emblematica, a tal proposito, risulta essere Mia Warren. Che questa nasconda un traumatico passato è ben presto evidente, come mostrano alcuni brevi e criptici flashback. Il suo è certamente il mistero da svelare per poter risalire a quello dell’incendio visto nell’episodio pilota.

Little Fires Everywhere

Il fascino del mistero

Nel costruire questa intricata rete di indizi e segreti, Little Fires Everywhere non manca di farlo con una grande gusto per la messa in scena. Si evidenzia così la sensazione che dietro a tale ricerca formale, caratterizzata dall’ordine e dalla delicatezza nel raccontare personaggi ed eventi, si nascondano brutture il più possibile taciute. Il mistero messo in gioco, anche si rivelasse essere di portata inferiore alle aspettative, viene tenuto vivo grazie a piccoli gesti, battute e immagini, e riesce pertanto a generare quella curiosità necessaria alla riuscita della serie.

Si avverte quella tensione pronta ad esplodere all’improvviso, e lentamente tutti i personaggi sembrano legarsi tra loro nel grande ingranaggio della storia. Allo spettatore risulta allora sempre più difficile distinguere tra bianco e nero. Tale atmosfera è infine sostenuta dalle due protagoniste, l’una l’antitesi dell’altra. La Witherspoon e la Washington non solo vantano il carisma necessario per questa storia, ma anche una chimica di coppia che da subito promette memorabili scene insieme.

Con Little Fires Everywhere si viene introdotti in un contesto certamente esplorato innumerevoli volte, al cinema come in televisione. Ma in particolare nella riscrittura accattivante delle tematiche centrali, la serie trova il suo punto di forza. Bastano i primi tre episodi per diventare complici o vittime del mistero, di cui una volta comprese le premesse si vuole andare a fondo, fino alla bruciante verità.

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