Catherine Fox
potrebbe aver ammorbidito la sua posizione su diverse questioni
dopo il cliffhanger della
stagione 20 di Grey’s
Anatomy, ma questo non significa che sia
disposta a lasciar perdere tutto e niente. Vuole ancora una parte
della ricerca sull’Alzheimer ed è disposta a fare qualsiasi cosa,
anche se la sua salute sta peggiorando. L’episodio
2 della di Grey’s Anatomy 21, “Take Me to
Church”, vede Catherine ammorbidirsi su un’altra questione, mentre
la Bailey cerca di riavere il suo lavoro e la sua salute si
deteriora in seguito a una scoperta. Secondo la trama ufficiale,
Blue affronta il suo passato mentre Winston, Richard e Lucas
trascorrono una giornata fuori dall’ospedale. Anche un nuovo volto
si unisce al cast.
“Meredith e Catherine continuano
a non essere d’accordo e Meredith si confida con la Bailey per
avere supporto.Richard, Winston e Lucas trascorrono la
giornata fuori dall’ospedale e Blue affronta una relazione del
passato.Levi incontra il nuovo cappellano
dell’ospedale”.
Il promo anticipa gli archi
narrativi dell’episodio, mentre la Bailey chiede di riavere il suo
lavoro. Catherine non rende mai le cose facili a nessuno, tantomeno
alla Bailey, che secondo lei ha un senso di presunzione
esagerato. Catherine le chiede di fissare un appuntamento, cosa
che la Bailey non prende bene ma che non fa trasparire. Nel
frattempo, l’ex fidanzata di Blue è tornata al Grey Sloan e questa
volta cerca delle risposte. “Non posso andarmene da qui finché non
saprò tutta la nostra storia”, gli dice. Non è l’argomento
preferito di Blue. Quando Teddy e Owen tornano dalla loro settimana
di pausa, Teddy viene a sapere che è stata retrocessa e non è più
capo, nonostante le sia stato ridato il lavoro. Meredith e
Amelia collaborano alla salute di Catherine e, quando fanno una
TAC, scoprono che il suo cancro è più esteso di quanto si potesse
prevedere. “Il suo fegato è coperto di tumori”, dice Amelia.
Il nuovo cappellano del Grey Sloan
arriva nella stagione 21 di Grey’s Anatomy
Dopo l’imminente uscita di
Jake Borellida Grey’s Anatomy, è
stato rivelato che lo show avrebbe introdotto un nuovo personaggio
gay per sostituire Schmitt. Il ruolo di James è stato affidato a
Michael Thomas Grant. Egli “si unisce al Grey
Sloan come cappellano episcopale apertamente gay. Ha un posto
speciale nel cuore per i suoi pazienti più giovani, e il suo
calore, la sua formazione e la sua spiritualità lo rendono a suo
agio e sicuro in ogni situazione. Nella sua vita personale, James
si trova a un bivio in cui si apre all’amore e a grandi slanci di
fede”. Il personaggio debutterà in “Take Me to Church”.
È stato riferito che DC
Studios e Warner Bros. Picture Animation stanno
sviluppando un nuovo film d’animazione innovativo intitolato
Dynamic Duo, che sarà incentrato sui popolari
discepoli di Batman, i Robin Dick Grayson e Jason Todd.
Secondo una breve sinossi, il film
segue “i primi giorni di Dick Grayson e Jason Todd, alias i
Robin. Il duo si fa chiamare Dynamic Duo. Sono ladri orfani,
migliori amici che condividono sogni di una vita migliore, ma la
loro amicizia sarà messa alla prova da visioni contrastanti di un
futuro da cui nascerà un nuovo Dynamic Duo”.
Arthur Mintz sarà
il regista del progetto, mentre Matthew Aldrich
(Lightyear; Coco) ha sceneggiato il
lungometraggio. L’animazione sarà realizzata da un nuovo studio
chiamato Swaybox, guidato da Mintz e dalla moglie
Theresa Andersson.
Dynamic Duo sarà un film
d’animazione realizzato da Swaybox
Swaybox utilizza
una tecnologia chiamata “Momo Animation”, descritta come un
incrocio tra animazione CGI, elementi pratici di stop-motion e
performance live-action in tempo reale. Il risultato è una
narrazione che si dice sia visivamente mozzafiato, dinamicamente
espressiva e più umana.
James
Gunn e Peter Safran saranno
produttori per DC Studios, mentre Matt Reeves è a
bordo con il suo studio 6th & Idaho. Andersson e Michael Uslan di
Swaybox sono anche impegnati in ruoli di produzione.
Il co-responsabile dei DC
Studios James Gunn ha confermato la notizia su Instagram, esprimendo il suo entusiasmo per il
progetto, “Sono al settimo cielo nell’annunciare il nuovo film
DC Studios/Warner Bros Pictures Animation che ha dato il via libera
per i cinema, DYNAMIC DUO, la storia di Robin… o dovrei dire dei
Robin, come Dick Grayson e Jason Todd. Il primo lungometraggio
della visionaria Swaybox, un mix di animazione, burattini e CGI,
una sceneggiatura del meraviglioso e talentuoso Matt Aldrich,
prodotto con i nostri partner di Matt Reeves’ 6th e Idaho. È
qualcosa di speciale”.
Nonostante il coinvolgimento di
Reeves, il film non è ambientato nello stesso universo di The
Batman and The
Penguin. Tuttavia, resta da vedere se si
svolgerà o meno all’interno del DC
Universe, che verrà lanciato più avanti quest’anno con
Creature
Commandos, poiché Gunn deve ancora confermare, anche
se immaginiamo che a breve arriverà una sorta di chiarimento.
Daniel Day-Lewis, ampiamente considerato uno
dei più grandi attori della sua generazione, sta uscendo dal
pensionamento dopo sette anni lontano dal grande schermo. Sarà
infatti protagonista del prossimo film di Focus Features e Plan B
“Anemone”, che segna il debutto alla regia di suo
figlio, Ronan Day-Lewis.
Daniel Day-Lewis e
Ronan Day-Lewis hanno co-scritto il film,
descritto come un’esplorazione delle intricate relazioni tra padri,
figli e fratelli, nonché delle “dinamiche dei legami
familiari“. Daniel Day-Lewis guiderà il cast
di “Anemone” insieme a Sean Bean, Samantha
Morton, Samuel Bottomley e Safia
Oakley-Green.
“Non potremmo essere più
entusiasti di collaborare con un brillante artista visivo come
Ronan Day-Lewis per il suo primo lungometraggio insieme a Daniel
Day-Lewis come suo collaboratore creativo”, ha affermato il
presidente di Focus Features Peter Kujawski in una
dichiarazione. “Hanno scritto una sceneggiatura davvero
eccezionale e non vediamo l’ora di portare la loro visione
condivisa al pubblico insieme al team di Plan B”.
“Anemone” riunisce
Daniel Day-Lewis con Focus Features, lo studio
dietro Il Filo Nascosto, il suo ultimo film del 2017.
Universal distribuirà il film a livello internazionale. In
“Anemone”,Ben Fordesman (“Love
Lies Bleeding”) sarà il direttore della fotografia, con
Jane Petrie (“The
Crown”) che si occuperà della costumista e Chris
Oddy (“Zone of Interest”) come production designer.
Ronan Day-Lewis, 26 anni, è un
pittore la cui prima mostra personale internazionale aprirà il 2
ottobre a Hong Kong prima di fare tappa a New York City e Los
Angeles. Suo padre è l’unico artista ad aver mai vinto tre Oscar
come miglior attore. Daniel Day-Lewis è stato
premiato per “Lincoln”
di Steven Spielberg, “Il
Petroliere” di Paul Thomas Anderson e
“Il mio piede sinistro” di Jim
Sheridan. Ha anche ricevuto nomination per “Gangs
of New York” e “Nel nome del padre“.
Daniel Day-Lewis
ha annunciato che avrebbe smesso di recitare nel 2017 prima
dell’uscita di Il Filo Nascosto, anche se non ha
fornito una ragione per il suo ritiro. “È immensamente grato a
tutti i suoi collaboratori e al pubblico nel corso di questi
anni”, ha affermato un portavoce dell’attore in una
dichiarazione. “Questa è una decisione privata e né lui né i
suoi rappresentanti rilasceranno ulteriori commenti su questo
argomento”.
L’attore ha poi riflettuto sulla sua
decisione di annunciare pubblicamente il suo ritiro, dicendo alla
rivista W che “prima di realizzare [‘Il Filo
Nascosto‘], non sapevo che avrei smesso di recitare”.
Parte del motivo per cui ha rilasciato una dichiarazione sulla
questione era per assumersi le proprie responsabilità.
“Sapevo che era insolito
rilasciare una dichiarazione”, ha detto Daniel
Day-Lewis. “Ma volevo tracciare una linea. Non volevo
essere risucchiato in un altro progetto. Per tutta la vita ho
continuato a ripetere che avrei dovuto smettere di recitare, e non
so perché questa volta è stato diverso, ma l’impulso di smettere ha
preso piede in me, ed è diventato una compulsione. Era qualcosa che
dovevo fare.”
Daniel Day-Lewis ha
partecipato ai National Board of Review Awards all’inizio di
quest’anno e si è riunito con il suo regista di “Gangs of
New York” Martin Scorsese, che ha
alimentato le voci su una possibile rinuncia dell’attore al ritiro
per una futura collaborazione tra loro.
“Abbiamo fatto due film insieme
ed è una delle esperienze più belle della mia vita“, ha detto
Scorsese mentre accettava il premio come miglior regista per
“Killers of the Flower
Moon“. “Forse c’è tempo per un altro. Forse! È il
migliore.” Speriamo!
Daniel Day-Lewis è
uno degli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema
grazie alle sue diverse ed incisive interpretazioni. L’attore ha
sempre dimostrato di riuscire a scegliere i film giusti che
valorizzassero la sua carriera, tanto da aggiudicarsi tre Oscar
come Miglior attore protagonista (per Il mio piede
sinistro, Il petroliere e Lincoln) e
altrettante nomination (per Nel nome del padre, Gangs
of New York e Il filo nascosto).
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Daniel Day-Lewis.
Daniel Day-Lewis: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attore è iniziata nel 1971, quando
debutta nel film Domenica, maledetta domenica, sebbene non
venga accreditato. In seguito, è apparso con un cameo in Gandhi (1982), per poi
ottenere maggiore spazio in Il Bounty (1984) e My
Beautiful Laundrette – Lavanderia a gettone (1985). Il grande
successo arriva grazie a Camera con vista (1985), seguito
da Nanou (1986), L’insostenibile leggerezza
dell’essere (1988), Un gentleman a New
York (1988) e Il mio piede sinistro (1989). In
seguito, ha partecipato a film come L’ultimo dei Mohicani
(1992), L’età dell’innocenza
(1993), Nel nome del padre (1993), La seduzione del
male (1996), The Boxer (1997), Gangs of New
York (2002) e La storia di Jack & Rose (2005). Tra i
suoi ultimi film vi sono Il petroliere (2007),
Nine (2009), Lincoln (2012) e
Il filo nascosto
(2017).
2. Ha recitato in alcune
serie TV e a teatro. L’attore non ha lavorato solo per il
grande schermo, ma all’inizio della sua carriera si è prestato
anche ad alcune serie televisive come Eddie Shoestring,
detective privato (1980), BBC2 Playhouse (1982),
Frost in May (1982), Play of the
Month (1983), My Brother Jonathan (1985) e
Screen Two (1986). Ha inoltre recitato nei film Thank
You, P.G. Wodehouse (1981) e Artemis 81 (1981). Tra
gli anni Settanta e Ottanta ha inoltre recitato molto a teatro,
salvo poi abbandonare sia questo sia la TV una volta ottenuto
successo al cinema.
Daniel Day-Lewis: chi è sua
moglie
3. È sposato da diversi
anni. L’attore si sposato nel 1996 con Rebecca
Miller, figlia del drammaturgo Arthur
Miller. I due si erano conosciuti sul set de La
seduzione del male e dalla loro unione sono nati i figlia
Ronan Cal (1998) e Cashel Blake
(2002). Prima di convolare a nozze con la sua attuale moglie,
l’attore era però stato fidanzato con l’attrice francese
Isabelle Adjani per sei anni, dal 1989 al 1995.
Appena dopo la separazione, l’attore divenne padre di
Gabriel Kane, nato nel 1995, riconoscendo il
bambino come proprio figlio.
Daniel Day-Lewis in Il
petroliere
5. Ha studiato a lungo i
veri cercatori di petrolio. Quando gli fu proposto il
film Il petroliere, Day-Lewis accettò di ricoprire la
parte ancor prima di leggere la sceneggiatura completa, in quanto
era un grande fan del regista Paul Thomas
Anderson. Noto per le sue meticolose ricerche sui
personaggi che interpreta, l’attore iniziò a quel punto a condurre
una serie di ricerche sui cercatori di petrolio dell’epoca.
Inoltre, lavorò approfonditamente sulla propria voce, ascoltando
registrazioni di personalità dell’epoca in cui il film è
ambientato. Così facendo sì poté calare in modo più convincente nel
personaggio, dando vita ad una delle interpretazioni più acclamate
di sempre.
Daniel Day-Lewis in Gangs of New York
6. Si è rotto il naso sul
set. Nel film di Martin ScorseseGangs of New York, l’attore interpreta il crudele William
Cutting, detto “Bill il Macellaio”, capo indiscusso della malavita
del quartiere Five Points di New York. Un noto aneddoto relativo
all’attore è quello che lo vide ruppersi il naso in seguito ad uno
scontro divenuto fin troppo realistico, avvenuto durante le
riprese, con Leonardo
DiCaprio. Nonostante l’infortunio e il dolore,
Day-Lewis continuò a recitare, utilizzando quanto accaduto per
caratterizzare ulteriormente il personaggio.
Daniel Day-Lewis in Il filo
nascosto
7. Ha guardato vecchie
sfilate. Per prepararsi al film, l’attore ha visionato
diversi filmati d’archivio delle sfilate degli anni ’40 e ’50, ha
studiato i designer più famosi, consultato il curatore della moda e
dei tessuti al Victoria and Albert Museum di Londra e l’apprendista
di Marc Happell, capo del dipartimento costumi del
New York City Ballet. Inoltre, ha anche imparato a cucire, facendo
pratica con sua moglie Rebecca, cercando di ricreare un tubino di
Balenciaga ispirato ad un’uniforme scolastica.
Daniel Day-Lewis ha lavorato a
Firenze e parla italiano
8. Ha svolto l’attività di
calzolaio. Dal 1997 al 2001, l’attore scappò dal mondo
dello star system, rifiutando per quattro anni qualsiasi proposta
lavorativa. Nel 1999 l’attore, che si trovava a Firenze grazie a
degli amici, si innamorò di una bottega che faceva scarpe a mano e
su misura, tanto da chiedere ai proprietari,
Cristina e Stefano Bemer, di
poter diventare il loro apprendista. L’attore ha lavorato con
dedizione per otto ore al giorno nei dieci mesi a cavallo tra il
1999 e il 2000, tornando al lavoro di attore solo grazie a
Martin Scorsese che ci mise ben due giorni (più
l’aiuto della moglie dell’attore) per convincerlo a tornare a
recitare.
Daniel Day-Lewis, il suo ritiro e il ritorno
9. Si è ritirato dalle
scene. Daniel Day-Lewis è sempre stato una persona
estremamente riservata e tutt’altro che dedita alla mondaneità
tipica del suo mestiere. In più occasioni egli ha infatti
dimostrato grande piacere nel ritirarsi a vita privata e svolgere
anche attività particolarmente modeste. Il suo ultimo film, Il
filo nascosto, risale al 2017 e già mentre era impegnato nelle
riprese di quello l’attore aveva comunicato il suo desiderio di
ritirarsi definitivamente dal mondo della recitazione, promessa che
ad oggi continua a mantenere. Non si hanno notizie su cosa faccia
dunque oggi l’attore, che potrebbe essersi impegnato in qualunque
tipo di attività.
Arriva alla fine del 2024
la notizia che l’attore ha deciso di tornare a recitare per
Anemone, l’esordio alla regia di suo figlio
Ronan.
Daniel Day-Lewis: età e
altezza
10. Daniel Day-Lewis è nato
il 29 aprile del 1957a Greenwich,
Londra. La sua altezza complessiva corrisponde a 187
centimetri.
Il recente trailer finale di
Venom:
The Last Dance della Sony Pictures ha rivelato che il
terzo capitolo avrebbe introdotto il malvagio
Knull, e da allora i fan hanno iniziato a speculare su chi
avrebbe potuto interpretare il ruolo.
Una voce insistente sosteneva che
l’ex attore di The Walking DeadNorman Reedus fosse stato scelto per il ruolo
di Knull, ma ora potremmo sapere quale attore darà effettivamente
vita al potente Dio dei simbionti. Si tratta di qualcosa che lo
studio potrebbe tentare di tenere nascosto fino a quando il film
non sarà nelle sale, quindi seguono possibili
spoiler.
Serkis, che ha diretto
Venom: La furia di Carnage, “dovrebbe
riprendere il ruolo in futuri progetti Sony/Marvel, il che significa che
potremmo vedere molto di più di Knull”. Ciò si sposa con le
precedenti voci secondo cui Knull sarà il cattivo principale di
Spider-Man 4, con Venom (Tom
Hardy) che unisce le forze con Peter Parker (Tom
Holland) per combattere la minaccia potenzialmente
mortale.
Tutto quello che c’è da sapere su
Venom: The Last Dance
In Venom: The
Last Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom,
uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo
film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da
entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è
costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il
sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.
Il film è interpretato da
Tom Hardy,
Chiwetel Ejiofor,
Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e
Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da
lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è
prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom
Hardy e Hutch Parker.
Venom:The
Last Dance uscirà nelle sale il 24 ottobre.
Un filone di film particolarmente
apprezzato è quello noto come “men vs. nature”, di cui uno
dei massimi capolavori è proprio Lo squalo di Steven Spielberg. Da questo titolo ad oggi
sono stati realizzati innumerevoli film di questa tipologia, ogni
volta con animali diversi pronti a mettere a dura prova l’esistenza
umana. Titoli come Crawl – Intrappolati (2019), Rogue – Missione ad alto rischio (2020), Endangered Species – Caccia mortale (2021) o il
recente Beast (2022)
sono solo alcuni esempi a riguardo. Tra tutti, quello dotato di
maggior epicità è però senza dubbio Shark – Il primo
squalo, film del 2018 con protagonista il più colossale
degli squali.
In lingua originale il film è noto
come The Meg, titolo che si spiega in quanto il
film è l’adattamento di un romanzo di Steve Alten
del 1997, pubblicato in Italia da Mondadori, primo di una serie che
conta al momento ben sei sequel che s’intitola MEG. Titolo
che si riferisce a Megalodon, versione breve di Carcharocles
megalodon, un reale antenato dello squalo bianco vissuto nei mari
più di due milioni di anni fa e successivamente estinto, capace di
raggiungere i 18 metri di lunghezza e le 30 tonnellate di peso, e
con denti affilatissimi e lunghi 18-20 centimetri l’uno.
Impensabile che tale creatura non
arrivasse anche al cinema, omaggiando un grande classico come
Lo squalo seppur in
modo molto più fracassone e “trash”. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Shark – Il primo squalo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Jason Statham, Cliff Curtis, Bingbing Li, Page Kennedy e Ruby Rose
in Shark – Il primo squalo. Cortesia di Warner Bros.
La trama e il cast di Shark – Il primo
squalo
Il film inizia con un sommergibile
oceanico – parte di un programma internazionale di osservazione
sottomarina – che viene attaccato da un’imponente creatura che si
riteneva estinta e che ora giace sul fondo della fossa più profonda
del Pacifico con il suo equipaggio intrappolato all’interno. Il
tempo stringe, l’esperto di salvataggi subacquei Jonas
Taylor viene incaricato da un visionario oceanografo
cinese, contro il volere della figlia Suyin, di
salvare l’equipaggio – e l’oceano stesso – da questa inarrestabile
minaccia.
Si tratta di uno squalo preistorico
di quasi 23 metri conosciuto come Megalodon. Quello che nessuno
avrebbe potuto immaginare era che, anni prima, Taylor si era già
trovato faccia a faccia con quella terrificante creatura. E ora, in
squadra con Suyin, deve affrontare le sue paure e mettere a rischio
la propria vita per salvare l’equipaggio intrappolato laggiù e
ritrovarsi ancora una volta di fronte al più grande predatore di
tutti i tempi.
Nel cast del film si ritrova
l’attore Jason Statham, grande icona del cinema
d’azione dei nostri giorni, nel ruolo di Jonas Taylor. Li
Bingbing è Suyin Zhang, mentre Rainn
Wilson è Jack Morris. L’attrice
Ruby Rosericopre il ruolo di Jaxx Herd mentre
Winston Chao è il dott. Minway Zhang.
Completano il cast Cliff Curtis nel ruolo di
James ‘Mac’ Mackreides, Page Kennedy in
quello di D. J., Jessica McNamee in quello di
Lori e Ólafur Darri Ólafsson nel ruolo del
personaggio indicato semplicemente come “The Wall”.
Cortesia di Warner Bros.
Il sequel Shark 2 – L’abisso
Dato il buon successo del film, nel
2023 è stato realizzato il sequel di Shark
2 – L’abisso. Come il film precedente, segue un gruppo
di scienziati che devono superare i megalodonti quando
un’operazione mineraria malvagia minaccia la loro missione e li
costringe a una battaglia ad alto rischio per la sopravvivenza. Nel
luglio 2023, Wheatley ha dichiarato che ci sono state discussioni
interne su un potenziale terzo capitolo, ma che tutto dipendeva dal
successo del secondo film. Ad oggi, tuttavia, non ci sono
indicazioni riguardo la realizzazione di un terzo capitolo.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Shark
– Il primo squalo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Netflixe Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 1
ottobre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Nel corso della sua lunga e gloriosa
carriera Sylvester Stallone è divenuto principalmente
conosciuto per l’interpretazione di due tra i più iconici
personaggi della storia del cinema, il pugile Rocky Balboa e il
reduce della guerra del Vietnam John Rambo, protagonisti di due
popolari saghe cinematografiche iniziate con le pellicole
Rocky (1976) e Rambo (1982). Negli ultimi anni si
è però divertito a sperimentare anche con diverse tipologie di
personaggi, tra cui spicca il supereroe protagonista di
Samaritan (qui
la recensione).
Diretto da Julius Avery (regista
anche di Overlord e L’esorcista del
Papa) e scritto da Bragi F. Schut., questo
film è descritto come una visione grintosa e oscura dei film di
supereroi, con una storia precedentemente adattata nelle graphic
novel di Mythos Comics da Schut, Marc Olivent e
Renzo Podesta. In questa pellicola Stallone assume
il ruolo di un vecchio e stanco supereroe, richiamato però ad una
nuova e forse ultima battaglia.
Un ruolo a suo modo inedito, che ha
però permesso all’attore di farsi nuovamente notare per la sua
prestanza fisica. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune
delle principali curiosità relative a Samaritan.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al
suo sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è il
tredicenne Sam Cleary convinto che il suo
misterioso e solitario vicino JoeSmith sia in realtà un leggendario supereroe in
incognito. Vent’anni prima, il vigilante con superpoteri di Granite
City, Samaritan, era stato dichiarato morto dopo
una battaglia contro il suo rivale, Nemesis, in un
magazzino andato a fuoco. In molti credono che Samaritan sia morto
nell’incendio ma altri in città, come Sam, sperano che sia ancora
vivo. Con l’aumentare delle azioni criminali e la città sull’orlo
del caos, Sam decide di convincere il suo vicino a uscire allo
scoperto per salvarli dalla rovina.
Ad interpretare il ruolo di Joe
Smith vi è, come anticipato, Sylvester Stallone. Accanto a lui, nel ruolo
del giovane Sam Cleary vi è invece Javon “Wanna”
Walton. Attore noto soprattutto per aver interpretato
Ashtray in Euphoria
e per aver lavorato nella serie televisiva The Umbrella Academy. Egli è però
anche un pugile e questo film è la prima volta che in un film
vediamo il background pugilistico di Javon ‘Wanna’ Walton. L’attore
Pilou Asbæk – noto per il ruolo di Euron
Greyjoy nella serie televisiva Il Trono di
Spade – ricopre qui il ruolo di Cyrus alias Nemesi II.
Completano il cast Dascha
Polanco nel ruolo di Tiffany Cleary, Moisés
Arias nel ruolo di Reza e Martin
Starr in quello di Albert Casier. Ci sono
Sophia Tatum nel ruolo di Sil, Jared
Odrick nel Farshad e Michael Aaron
Milligan nel ruolo di Tonno. Henry G.
Sanders e Shameik
Moore interpreta invece Arthur e Devin Holloway.
Samaritan ha numerosi personaggi interpretati da
attori truccati per dare l’impressione di essere pesantemente
tatuati. Sylvester Stallone, che in realtà è tatuato
sul petto e sulla parte superiore delle braccia, si trucca per
interpretare un personaggio non tatuato.
Come anticipato, il film è tratto da
un fumetto omonimo ideato e scritto da Bragi F. Schut, anche
sceneggiatore del film. Come da lui chiarito, egli aveva in realtà
scritto la sceneggiatura prima di adattare la storia nel fumetto
poi pubblicato da Mythos Comics. Quest’ultiimo è dunque stata
un’opera derivativa ma che per prima ha permesso di far conoscere
la storia di Samaritan. Dato il buon riscontro ottenuto dal
fumetto, Schut è poi riuscito ad ottenere il via libera anche per
il film.
Samaritan 2, il sequel si farà!
Come noto, un sequel di
Samaritan del 2022 è in lavorazione
presso gli Amazon MGM Studios con il ritorno di
Sylvester Stallone come protagonista del film. A darne
conferma è stato il noto sito americano The Hollywood
Reporter. Anche lo sceneggiatore Bragi F.
Schut, tornerà per scrivere il sequel, mentre non è chiaro
se il regista Julius Avery tornerà nel suo ruolo.
Il sequel è stato confermato in virtù del fatto che il film è stato
un successo a sorpresa, affermandosi come titolo numero uno su
Prime
Video per tre settimane consecutive dopo la sua
uscita.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Samaritan grazie alla sua presenza su una delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nel catalogo di Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 1 ottobre alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Cosa saresti disposto a fare per
salvare la persona che ami? Da questo quesito è partito il regista
Paul Haggis, reduce dall’Oscar vinto nel 2006 per
il film Crash – Contatto fisico, per dar vita al suo nuovo
film. Questo si intitola The Next Three Days
(qui la recensione), ed è
arrivato al cinema nel 2010, raccontando una storia ricca di
passioni, tradimenti e verità nascoste, con colpi di scena pronti a
sorprendere continuamente lo spettatore. Tale storia è il frutto di
un riadattamento di quella già raccontata nel film francese
Pour elle, di Fred Cavayé,
facendo dunque del film di Haggis un vero e proprio remake.
Imbattutosi nella pellicola
francese, il regista premio Oscar rimase affascinato dalla forza
dei sentimenti in essa manifestati. Nel dar vita alla sua versione,
però, decise di apportare alcune piccole ma importanti modifiche.
La prima di queste è relativa al personaggio della protagonista
femminile, la cui reale colpevolezza di omicidio viene lasciata
maggiormente nel dubbio. In secondo luogo, Haggis si è concentrato
sul rendere particolarmente credibili le azioni del regista,
cercando di ispirarsi a cosa avrebbe fatto lui in quella
situazione.
Accolto con modesto successo, il
film è arrivato a guadagnare circa 67 milioni di dollari a livello
globale. In particolare, però, The Next Three Days
si è affermato come un buon thriller capace di dar vita ad un
protagonista e una vicenda alla quale viene facile affezionarsi.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Russell Crowe e Ty Simpkins in The Next Three Days. Foto di Phil
Caruso
La trama di The Next Three Days
Protagonista del film è John
Brennan, professore al college e sposato con la bella
Lara Brennan. La vita dei due viene
improvvisamente stravolta nel momento in cui la donna si ritrova
accusa di aver ucciso il proprio capo. Le prove sono tutte contro
di lei, e per ciò viene bruscamente condannata all’ergastolo. John
si ritrova così a doversi occupare del figlio appena nato,
manifestando però ostinatamente la convinzione sull’innocenza della
moglie. Per tre anni cercherà dunque di farla scagionare, senza
però riuscire a trovare gli elementi necessari a dimostrare quanto
solo lui sembra pensare.
Dopo l’ennesima chiusura del caso,
John si rende conto di non avere molte alternative. Decide allora
di prendere una decisione drastica, che non pensava sarebbe mai
arrivato a considerare. Per evitare che la sua vita e quella della
famiglia si sgretoli inesorabilmente, organizza l’evasione dal
carcere della moglie. Del tutto inesperto a riguardo, inizia a
progettare il piano nel modo più meticoloso possibile. Nonostante
ciò, si troverà di fronte a numerosi ostacoli durante il percorso,
ed egli per primo dovrà scoprire se sua moglie è davvero innocente
o meno.
Il cast di attore
Il regista ha dichiarato di non
scrivere mai pensando già a quali attori daranno vita ai ruoli. Per
John Brennan, però, era certo di voler affidare la parte a Russell Crowe.
L’attore, inizialmente, non era certo di voler accettare un nuovo
ruolo, stanco dai molti lavori svolti in quel periodo.
Appassionatosi alla sceneggiatura, però, si disse ben disposto a
prendere parte al progetto. Per comprendere meglio il personaggio,
diede vita a lunghe conversazioni con Haggis, il quale gli illustrò
nel dettaglio i sentimenti che animano Brennan. Accanto a lui, è
poi presente l’attore Brian Dennehy nei panni di
George Brennan. Questi decise di accettare la parte poiché
affascinato dal poter recitare senza avvalersi di troppe
battute.
Ad interpretare la moglie del
protagonista, Lara Brennan, vi è invece l’attrice Elizabeth
Banks, che per il ruolo ha incontrato diversi veri
carcerati e guardie, apprendendo da loro i segreti della vita in
prigione. Ha poi deciso di farsi rinchiudere in una cella, non
sopportando però di starvi più di cinque minuti. La paura provata è
stata poi il sentimento attraverso cui ha costruito il proprio
personaggio. Sono poi presenti gli attori come Lennie
James nei panni del tenente Nabulsi e Jason Beghe in
quelli del detective Quinn. Olivia Wilde è
presente nel ruolo di Nicole, mentre Moran Atias dà
vita a Erit. Ty Simpkins interpreta il figlio dei
protagonisti, Luke, mentre Liam Neeson è
presente con un cameo nei panni del carcerato Damon Pennington.
Elizabeth Banks in The Next Three Days. Foto di Phil
Caruso
Il film è tratto da una storia vera?
La vicenda narrata nel film sembra
proprio una di quelle che, per quanto assurde, possono accadere
nella realtà. Secondo Courthouse News Service, un servizio di
informazione americano per avvocati e giornalisti, il film francese
Pour Elle è effettivamente basato sulla storia
vera di una donna francese condannata per aver ucciso il suo capo.
Tuttavia, non ci sono altre risorse che confermino che il film
francese da cui è stato tratto The Next Three Days
sia tratto una storia vera. Di conseguenza, anche lo stesso film
con protagonista Russell
Crowe si può ritenere non basato su reali
vicende.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire di
The Next Three Days grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple iTunes, Infinity+, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 01 ottobre alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
All’inizio del mese è
circolata la voce che Josh Brolin fosse in trattative per
interpretare Hal Jordan nella prossima serie HBO Lanterns,
e i giornali hanno apparentemente confermato la notizia iniziale
quando è stato annunciato che Kyle Chandler (Friday
Night Lights, Catch 22) aveva ottenuto la parte.
Brolin – che non è nuovo a ruoli di
supereroi avendo interpretato in precedenza Thanos, Cable e
Jonah Hex – ha ora confermato di essere in trattative per il
ruolo. La star di Dune Parte
Due ha rifiutato di entrare nei dettagli, lodando
invece l’uomo che vestirà i panni del veterano eroe con gli anelli
nella serie del DCU.
“Sapete una cosa?Lanterna Verde non ha funzionato, ma va bene così
”, ha detto Brolin a ComicBook.com quando gli è stato chiesto se
avesse rifiutato il ruolo perché era in attesa di un personaggio DC
migliore. “Sta funzionando.Chi sarà, Kyle
Chandler?Lo adoro come attore, penso che sia
meraviglioso, in realtà.E, sai, vedremo cosa
succederà in futuro”.
Si dice che i DC Studios abbiano
contattato diverse altre star di prima grandezza per la parte di
Jordan, ma si ritiene che il ruolo sia stato “contaminato” dal
famoso film su Lanterna Verde con
Ryan Reynolds. Non abbiamo idea se questo sia
vero, ma di certo spiegherebbe perché star del calibro di
Brolin, Chris Pine e Ewan McGregor abbiano
evidentemente rifiutato l’opportunità.
Il casting è attualmente in corso
per la ricerca di un attore che interpreti John Stewart: si ritiene
che Aaron Pierre e Stephan James siano i favoriti.
Lanterns “segue la nuova
recluta John Stewart e la leggenda delle Lanterne Hal Jordan, due
poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre
mentre indagano su un omicidio nel cuore
dell’America”.
Il creatore di
Lost e Watchmen
, vincitore di un Emmy Award, Damon Lindelof, sta lavorando alla
sceneggiatura del pilot insieme a Chris Mundy, showrunner di
Ozark, e a King.
Si dice che siano a bordo anche Justin Britt-Gibson, Breannah
Gibson e Vanessa Baden Kelly.
La serie Lanterns
segue due personaggi centrali dell’Universo DC: la nuova recluta
John Stewart e il veterano Hal Jordan. La storia
vede i nostri poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro
mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore
dell’America, una premessa molto intrigante che promette una
miscela di avventure cosmiche e lavoro investigativo concreto, e
qualcosa di nettamente diverso dalla norma DC.
James Gunn e Peter Safran,
Co-Presidenti e Co-CEO dei DC Studios, hanno dichiarato: “Siamo
entusiasti di portare questo titolo fondamentale della DC alla HBO
con Chris, Damon e Tom al timone. John Stewart e Hal Jordan sono
due dei personaggi più avvincenti della DC e Lanterns li porta in
vita in una storia poliziesca originale che è una parte
fondamentale delDCUunificato
che lanceremo la prossima estate con Superman”.
Il creatore di Lost e
Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon
Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura dell’episodio
pilota insieme allo showrunner di OzarkChris
Mundy e all’acclamato scrittore di fumetti Tom
King. Si dice che anche Justin
Britt-Gibson, Breannah Gibson e
Vanessa Baden Kelly siano a bordo (anche se la
notizia non è ancora stata confermata). La produzione di Lanterns
dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il
che potrebbe portare la serie a un’uscita nel 2026.
Lanterns non ha ancora una data di debutto confermata.
I Nova Corps sono stati introdotti
per la prima volta in Guardiani della Galassia e una nuova
indiscrezione sostiene che due dei membri più importanti della
forza di pace intergalattica torneranno nella prossima serie
NovaDisney+.
Secondo MTTSH,
sia
Glenn Close che
John C. Reilly riprenderanno i rispettivi ruoli di
Nova Prime Rael e Rhomann Dey. Si ritiene che questi personaggi,
insieme al resto del Corpo, siano stati distrutti da Thanos poco
prima degli eventi di Avengers:Infinity
War, ma è logico che alcuni di loro siano
sopravvissuti all’attacco. D’altra parte, c’è sempre la possibilità
che appaiano solo nei flashback.
La conferma che i Marvel Studios stavano progettando di
introdurre Nova nel Marvel Cinematic Universe è
arrivata per la prima volta nel 2022 e da allora ci sono state
notizie contrastanti sul mezzo di comunicazione per cui il progetto
era stato sviluppato.
Cosa sappiamo sulla serie tv su
Nova?
Il responsabile dei Marvel Studios per lo streaming, la
televisione e l’animazione, Brad Winderbaum, ha recentemente
confermato che Nova si sta effettivamente
dirigendo verso il piccolo schermo e ha condiviso alcuni intriganti
aggiornamenti sui piani dello studio per l’eroe spaziale… o sarebbe
meglio dire gli eroi?
Parlando al podcast di Phase
Zero, Winderbaum ha descritto la serie Nova come un
“incredibile pezzo d’insieme con un grande cast di personaggi”,
forse indicando che sia Richard Rider che Sam Alexander saranno
presenti. Ha anche detto che la serie avrà “sfumature” sia di
Star Trek che di Battlestar
Galactica.
Ecco cosa ha detto Feige
sull’introduzione di Nova nel MCU nel 2021. “Il tempo è
relativo, giusto?”, ha detto il boss dei Marvel Studios. “Credo di
aver parlato di Doctor Strange otto anni prima che uscisse
quel film.Quindi, ‘potenziale immediato’ è
relativo.Ma è chiaro che non ci stiamo tirando
indietro di fronte alla fine cosmica della narrazione, proprio nel
punto più delicato dei Nova Corps e di Nova stesso”.
Sam Alexander è apparso per la
prima volta nel one-shot Marvel Point One nel
novembre 2011, prima di diventare protagonista di una serie tutta
sua a partire dal febbraio 2013. L’adolescente dell’Arizona ha
ereditato l’elmo Nova dal padre scomparso e ha assunto
ufficialmente il ruolo dopo essere stato addestrato da Gamora e
Rocket Raccoon, membri dei Guardiani della Galassia.
Voci precedenti hanno affermato che
Ryan Gosling (Barbie, Blade Runner 2049) potrebbe
essere in lizza per il ruolo di protagonista di Nova (si ritiene
che abbia discusso con Feige di un possibile ingresso nel MCU, ma una serie Disney+ potrebbe essere un po’
eccessiva), e abbiamo anche sentito che si sta cercando un “giovane
protagonista”. Se la notizia fosse esatta, ciò suggerirebbe
ulteriormente la presenza di Rider e Alexander.
Il fratello di Chris Hemsworth, star di
Thor, ha due stagioni per dimostrare cosa
è in grado di fare nel ruolo del personaggio più amato dai fan e
molto da dimostrare, visto che l’interpretazione di Cavill della
creazione di Andrzej Sapkowski è ancora molto amata dai fan.
Dopo aver rilasciato una breve dichiarazione al momento
dell’ingaggio, Hemsworth ha approfondito come è stato interpretare
il personaggio in un’intervista a Live with Kelly &
Mark.
Ammettendo di non aver mai guardato la serie di Netflix né letto
i libri quando è stato chiamato, Hemsworth ha rivelato di
aver giocato a The
Witcher 3: Wild Hunt, che ha definito – a ragione –
“uno dei migliori videogiochi di tutti i
tempi”.
“Non avevo visto la serie televisiva.E
non avevo letto i libri.Ma ho giocato al
videogioco tipo dieci anni fa o giù di lì ”, ha spiegato
l’attore. “Ed è ancora oggi uno dei migliori videogiochi di
tutti i tempi.E Netflix è venuta da me quasi due
anni fa e mi ha detto che volevano che entrassi in scena e
prendessi il comando”.
“Ero davvero eccitato all’idea di assumere quel
personaggio perché ero un fan del videogioco.Ma
ho detto: “Lasciatemi guardare la serie TV, dare un’occhiata ai
libri e approfondire”.
“Ho girato [la serie] negli ultimi nove mesi ”,
ha continuato Hemsworth. “Siamo stati [in Galles] per due
settimane.La prima settimana c’era un sole
splendido, un cielo azzurro.E poi la seconda
settimana è stata una specie di stagione dei tornado”.
Cosa c’è da sapere sulla quarta
stagione di The Witcher
L’attore si unisce a Liam Hemsworth,
Anya Chalotra,
Freya Allan, Joey Batey, Sharlto Copley, James Purefoy e Danny
Woodburn in quella che sarà la penultima stagione dello
show (recentemente abbiamo saputo che la serie si concluderà con la
quinta stagione).
Dopo gli scioccanti eventi che
hanno sconvolto il Continente e che hanno chiuso la terza stagione,
la nuova stagione segue Geralt, Yennefer e Ciri che si
trovano a dover attraversare il Continente devastato dalla guerra e
i suoi numerosi demoni, separati l’uno dall’altro. Se riusciranno
ad abbracciare e guidare i gruppi di disadattati in cui si trovano,
avranno la possibilità di sopravvivere al battesimo del fuoco e di
ritrovarsi.
“Come fan del Witcher, sono al
settimo cielo per l’opportunità di interpretare Geralt di
Rivia”, ha dichiarato Hemsworth poco dopo essere stato scelto
come nuovo protagonista dello show. “Henry
Cavill è stato un Geralt incredibile, e sono onorato che mi
passi le redini e mi permetta di imbracciare le lame del Lupo
Bianco per il prossimo capitolo della sua avventura“.
“Henry,
sono un tuo fan da anni e sono stato ispirato da ciò che hai
portato a questo amato personaggio. Avrò anche degli stivali grandi
da riempire, ma sono davvero entusiasta di entrare nel mondo di
The
Witcher“. Non abbiamo una data di debutto confermata, ma
la serie The
Witcher dovrebbe tornare su Netflix
nel 2025.
Oklahoma, anni ‘30. La casa della
famiglia Bellum si trova in una valle desolata e arida dove nuvole
di polvere bloccano la luce del sole. Margaret (Sarah
Paulson) e le sue due figlie, Rose (Amiah Miller) e Ollie
(Alona Jane Robbins), si occupano della loro povera fattoria mentre
il marito di Margaret è partito per cercare lavoro. Mentre lottano
per sopravvivere al severo ambiente causato dal Dust Bowl, arriva
un misterioso straniero (Ebon Moss-Bachrach) che minaccia tutto ciò
che conoscono e amano. La minaccia è sempre più vicina?
FLY, dal 5 ottobre 2024
Il documentario originale National
Geographic Per stare sull’orlo di un precipizio e lanciare il
proprio corpo nel vento, bisogna essere disposti a perdere tutto:
l’amore della propria vita o la vita che ami. Nel corso di sette
anni, FLY segue tre coppie del mondo del BASE jumping, che
rischiano tutto per l’emozione di sentirsi veramente vivi.
Road Diary: Bruce Springsteen and
The E Street Band, dal 25 Ottobre 2024
Bruce Springsteen e la E Street
Band offrono uno sguardo approfondito sulla creazione delle
leggendarie performance live della band, con filmati delle prove e
momenti speciali del backstage, oltre alle dichiarazioni dello
stesso Springsteen.
Le serie tv in uscita su Disney+ a
Ottobre 2024
Máquina: il pugile dal 9 ottobre
2024
La serie originale in streaming con
tutti gli episodi Dopo una sconfitta devastante, Esteban “La
Máquina” Osuna (Gael
García Bernal) si trova a un punto morto della sua carriera da
pugile. Fortunatamente per lui, il suo manager e migliore amico
Andy Lujan (Diego Luna) è determinato a riportarlo in vetta. Ma
quando un’efferata organizzazione si ripresenta, la posta in gioco
di questa rivincita diventa una questione di vita o di morte.
Mentre lotta per la rimonta, Esteban deve infatti destreggiarsi tra
i suoi demoni personali e proteggere la sua famiglia, compresa l’ex
moglie Irasema (Eiza
González), una giornalista che si trova in rotta di collisione
con il lato oscuro del mondo della boxe.
Rivals, dal 18 ottobre 2024
Ambientata nell’Inghilterra del
1986, Rivals è l’adattamento del secondo libro della raccolta
Rutshire Chronicles di Jilly Cooper, che segue Rupert
Campbell-Black, noto libertino e fantino da ostacoli. Prima di
abbandonare la carriera politica, Rupert unisce le forze con il suo
nuovo vicino di casa, Declan O’Hara, per rovesciare lo
spregiudicato magnate della televisione locale Lord Tony
Baddingham, facendo un’offerta per il suo franchise televisivo
indipendente con sede a Cotswolds. Ma i piani di Rupert e Declan
vengono sconvolti da una storia d’amore che sboccia tra il
donnaiolo Rupert e l’innocente figlia di Declan, Taggie O’Hara; da
un triangolo amoroso tra Rupert, Tony e il suo braccio destro, la
brillante produttrice americana Cameron Cook; e dal rapporto
burrascoso di Declan con la moglie, l’affascinante attrice Maud.
Nell’ingannevole mondo della televisione, dove ogni uomo e ogni
donna compete per i propri interessi, può davvero sbocciare il vero
amore?
La nuova serie originale italiana
Disney+ Avetrana è un paese bruciato
dal sole nella periferia pugliese, a ridosso del mare. È il 26
agosto del 2010 quando Sarah, una giovane ragazza di 15 anni,
scompare. Tutto il paese è in subbuglio, soprattutto la cugina,
Sabrina, che nella sua casa di via Deledda, proprio quel
pomeriggio, l’aspettava per andare al mare. Sembra una fuga
innocente, ma non lo è. Perché, mentre tutti la cercano, Sarah è
già stata inghiottita nel nulla. La troveranno in fondo a un
pozzo.
I Maghi di Waverly: Ritorno a
Waverly Place, 30 ottobre 204
Billie, una giovane e potente maga
al centro di una misteriosa profezia, viene mandata a vivere nel
mondo dei mortali con l’unico insegnante di magia che può aiutarla
a controllare i suoi poteri: Justin Russo.
Warner Bros. ha
rilasciato il primo trailer di Giurato numero 2
(fino ad oggi conosciuto come Juror #2), il nuovo film
diretto da Clint Eastwood. Insieme al trailer
arriva anche la conferma che il film sarà nelle sale italiane dal
14 novembre.
Scritto da Jonathan
Abrams, il film segue Justin Kemp (Nicholas
Hoult) che, mentre presta servizio come giurato in un
processo per omicidio di alto profilo, si trova alle prese con un
grave dilemma morale – che potrebbe usare per influenzare il
verdetto della giuria e potenzialmente condannare o liberare
l’assassino accusato. Juror No. 2 è interpretato
anche dalla candidata all’Oscar Toni Collette
(”Hereditary“),
dal premio Oscar J.K. Simmons (”Whiplash“),
oltre che da Zoey Deutch, Chris Messina, Gabriel Basso,
Leslie Bibb e Kiefer Sutherland.
Alcuni rumor fino ad oggi circolati
in rete hanno suggerito che questo potrebbe essere il film
conclusivo della carriera di Eastwood. Non è certo se
Giurato numero 2 sarà davvero il progetto
finale del regista e sebbene da alcuni isia etichettato come tale,
Eastwood non ha dichiarato personalmente le sue intenzioni riguardo
al ritiro. Tuttavia, con il quattro volte vincitore dell’Oscar che
ha compiuto 94 anni ed ha oltre 5 decenni sulla sedia da regista, è
possibile che questo possa davvero essere il suo ultimo film.
Naturalmente, ci auguriamo di poter continuare a gioire della sua
maestria ancora molto a lungo.
Apple TV+
ha presentato oggi il trailer di Before, il
thriller psicologico prodotto e interpretato dal pluripremiato
attore, comico e regista Billy Crystal. La serie
limitata farà il suo debutto su Apple
TV+ il 25 ottobre con i primi due episodi dei dieci totali,
seguiti da nuovi episodi ogni venerdì fino al 20 dicembre.
Oltre a Crystal, la serie mystery
dalle atmosfere soprannaturali è interpretata dalla pluripremiata
agli Emmy e ai Tony Award Judith Light, da Jacobi Jupe, dalla
candidata agli Emmy Rosie Perez, dalla candidata ai Tony Award
Maria Dizzia e da Ava Lalezarzadeh.
https://youtu.be/3nTpJo4Cm6E
In Before
Crystal interpreta Eli, uno psichiatra infantile che, dopo aver
recentemente perso la moglie Lynn (Light), incontra Noah (Jupe), un
ragazzo problematico, che sembra avere un legame inquietante con il
passato di Eli. Mentre Eli cerca di aiutare Noah, il loro
misterioso legame si approfondisce.
Prodotta dai Paramount Television
Studios, la serie limitata è creata da Sarah Thorp che è
showrunner, sceneggiatrice e produttrice esecutiva. Crystal è
produttore esecutivo insieme al premio Oscar Eric Roth, al regista
del pilot Adam Bernstein e al direttore di
produzione Jet Wilkinson.
Celebre per aver recitato in alcune
popolari commedie cinematografiche, ma anche per essere apparsa in
ruoli di rilievo in numerose serie TV, l’attrice Kristen
Bell vanta una carriera di tutto rispetto, che l’ha
portata continuamente a distinguersi. La Bell ha infatti, nel corso
della sua carriera, ricoperto diversi ruoli, trovando in più
occasioni il favore della critica e del pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Kristen Bell.
I suoi film e le serie TV in cui ha
recitato Kristen Bell
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema recitando nel
film Amori & segreti. Successivamente partecipa ai film
People are Dead (2002), Spartan (2004),
Deepwater (2005), Pulse (2006) e Non mi
scaricare (2008), con cui raggiunge una buona popolarità. In
seguito recita dunque in celebri commedie come L’isola delle
coppie (2009), e nei film La fontana dell’amore
(2010), Burlesque (2010), Qualcosa di
straordinario (2012), Stuck in Love (2012), Comic
Movie (2013) e Veronica Mars – Il film. Recita
inoltre nei film Bad Moms – Mamme
molto cattive (2016), Bad Moms 2 – Mamme molto più
cattive (2017), Tale padre (2018), Queenpins – Le
regine dei coupon (2021) e Invitati per forza
(2022).
2. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. L’attrice diventa celebre grazie alla
serie Veronica Mars, dove interpreta proprio il ruolo
della protagonista e che ricoprirà dal 2004 al 2019. Recita inoltre
nelle serie Heroes (2007-2009), House of Lies
(2012-2016), Gossip Girl (2012), Parks and
Recreation (2013-2014) e The Good Place (2016-2020).
Nel 2022 è la protagonista di La donna nella casa di fronte
alla ragazza dalla finestra, mentre nel 2024 recita accanto ad
Adam Brody nella serie Nobody Wants This.
3. È nota come
doppiatrice. La Bell si è negli anni distinta anche per il
doppiaggio di celebri film d’animazione come Astro Boy
(2009) e Frozen – Il regno di
ghiaccio, dove presta la sua voce ad Anna. Tra gli altri
doppiaggi celebri si hanno quelli di Zootropolis
(2016), Ralph spacca
Internet (2018), Teen Titans Go! Il film (2018) e
nuovamente del personaggio Anna in Frozen II – Il
segreto di Arendelle (2019). Nel 2023 dà voce a Janet nel
film d’animazione PAW
Patrol – Il super film.
Kristen Bell e Adam Brody nella
serie Netflix Nobody Wants This
4. Ha ottenuto il ruolo dopo
una conversazione con l’autrice. Erin Foster ha scritto la
versione iniziale dell’episodio pilota con l’intenzione di
interpretare lei stessa il ruolo principale. Tuttavia, le sue
priorità sono cambiate quando ha deciso di diventare madre ed è a
quel punto che si è presentata l’attrice Kristen
Bell, alla quale Foster ha detto che si sarebbe sentita
onorata se fosse stata lei ad assumere il ruolo. La Bell ha poi
accettato la parte e la Foster ha finito per dare alla luce la sua
prima figlia durante lo sciopero degli sceneggiatori dello scorso
anno.
Kristen Bell in Gossip
Girl
5. Appare solo nell’ultimo
episodio. Nella popolare serie Gossip Girl, gli
attori Blake Lively, Leighton
Meester e Penn Badgley sono gli unici membri del cast ad
apparire in ogni episodio. A loro si può aggiungere anche
Kristen Bell, che però si sente in ogni episodio,
essendo la voce narrante. Ha però partecipato all’ultimo episodio
comparendo in scena interpretando se stessa.
Kristen Bell è la doppiatrice di
Frozen
6. Ha amato molto il finale
del sequel. Nel 2019 è possibile sentire nuovamente la
voce dell’attrice attraverso il personaggio di Anna nel film
Frozen II – Il
segreto di Arendelle. L’attrice ha dichiarato che quando
ha letto per la prima volta il finale del film, è rimasta
entusiasta da quanto era stato scritto, pensando che fosse una
perfetta conclusione per l’arco narrativo del proprio
personaggio.
7. È sposata. Nel
2007 l’attrice intraprende una frequentazione con l’attore
Dax Shepard. I due hanno dichiarato che non si
sarebbero sposati finché negli Stati Uniti non sarebbe stato
riconosciuto il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel
giugno del 2013, la Corte Suprema rende costituzionale una legge a
riguardo e a quel punto i due attori si sono sposati nell’ottobre
di quell’anno, dopo aver avuto una bambina di nome Lincoln a marzo.
Nel dicembre del 2014 invece nasce la seconda figlia, Delta Bell
Shepard, annunciata dalla coppia tramite i rispettivi profili
Twitter.
Kristen Bell è ricorsa alla chirurgia estetica?
8. La sua nuova serie ha
sollevato dubbi ariguardo. L’attrice
Kristen Bell ha fatto sì che i fan si chiedessero se si fosse
sottoposta a un intervento di chirurgia plastica sul viso dopo la
sua recente apparizione in Nobody Wants This di Netflix.
Nella serie, la Bell appare giovane come non mai, sfoggiando una
pelle quasi impeccabile che viene da pensare abbia subito qualche
intervento. Secondo i commenti rilasciati in passato dalla star,
però, il suo aspetto giovanile è naturale al 100%, grazie a uno
stile di vita sano e a una regolare cura del viso.
Kristen Bell è su Instagram
9. Ha un account
personale. È presente sul social network. L’attrice è
presente sul social network Instagram, con un proprio profilo
verificato seguito da ben 16 milioni di persone e dove attualmente
si possono ritrovare oltre 1500 post. Questi sono principalmente
immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti
il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro
confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi
a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può
dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.
L’età e l’altezza di Kristen
Bell
10. Kristen Bell è nata a
Huntington Woods,nel Michigan, Stati Uniti, il 18
luglio 1980. L’attrice è alta complessivamente 155
centimetri.
Ideata dall’attrice e
sceneggiatrice Erin Foster (The
O.C.,
Una mamma per amica), Nobody wants this
è la nuova serie romantica targata Netflix. Formata da una sola stagione di 10 episodi,
ognuno da circa trenta minuti, la serie presenta in maniera
interessante le tradizioni e la sacralità della religione ebraica,
parallelamente a una storia d’amore tutt’altro che convenzionale.
Nel cast si ritrovano diverse figure già note nel panorama
cinematografico internazionale: i due protagonisti Joanne e Noah
sono interpretati rispettivamente dall’americana Kristen
Bell (Bad
moms) e dall’affascinante
Adam Brody (Una
donna promettente, The O.C.). L’attrice Justine
Lupe (La
ragazza più fortunata del mondo, Succession) è
nel ruolo di Morgan, sorella di Joanne.
Nobody wants this: un amore
proibito
Joanne è una giovane senza filtri,
estroversa e con una particolare inclinazione verso situazioni
tossiche e inusuali quando si tratta di ragazzi. Non riesce a
trovare la persona giusta con cui avere una vera relazione stabile,
finché non incontra Noah. Attraente rabbino, lui riuscirà a
conquistare il cuore di Joanne, ma l’amore tra i due sembra essere
impossibile. Joanne non viene accettata dalla famiglia ebrea di
Noah, ed il fantasma delle relazioni passate irrompe continuamente
nelle vicende.
Rebecca, ex fidanzata di Noah,
cerca, con l’aiuto di tutta la famiglia, di allontanarlo da Joanne
per farlo ritornare da lei. Ma fin dove si spingerà Rebecca per
riconquistare il suo amato? Noah e Joanne, così diversi eppure così
innamorati, riusciranno a trovare il modo di stare insieme?
L’elemento più rappresentativo
della serie è certamente l’ebraismo in tutte le sue sfumature. Dai
primi episodi l’idea che Noah sia un rabbino viene presentata in
chiave più ironica, quasi paradossale: nella cultura di massa un
rabbino sembra essere una persona molto più seriosa e altera di un
giovane affascinante come Noah. All’inizio delle vicende viene
quindi chiaro il confronto con un’altra serie, disponibile su
Prime, con un intreccio amoroso simile: si tratta di Fleabag. In
Fleabag infatti la protagonista si innamora nella seconda stagione
di un prete, interpretato da
Andrew Scott. Il concept della storia d’amore
impossibile con un uomo di religione sembra quindi essere un po’
ripetuto in Nobody wants this.
Andando avanti con gli episodi, la
serie si distanzia molto dalla profondità emotiva di Fleabag:
l’amore tra Joanne e Noah non è tanto ostacolato da questioni
religiose (i rabbini possono avere relazioni e sposarsi a
differenza dei preti cristiani), quanto più dai pregiudizi
delle persone che li circondano. Joanne viene vista solo come una
Shiksa, termine hyddish dispregiativo per indicare le
donne non-ebree, e non viene accettata dalla famiglia per la sua
stessa esuberanza e apertura di mente.
Momenti di comicità
Nobody wants this
non è solamente una melensa storia d’amore: presenta in se tanti
elementi comici e ironici che alleggeriscono le vicende. Il
personaggio che rappresenta maggiormente la verve comica della
serie è Sasha, fratello di Noah. Sasha viene continuamente
comandato dalla moglie, molto gelosa, che gli impedisce di avere
amiche. Un momento molto ironico è la scena in cui Sasha, dopo aver
fumato della marjuana, si ritrova visibilmente strafatto a dover
aiutare la figlia Miriam, pre-adolescente, a risolvere una
questione di cuore.
Altro elemento comico per i fan
della sit-com
Two Broke girls è il cameo di Ryan Hansen (Candy
Andy) come uno degli ex amanti o amici con benefici di
Joanne. Si tratta di un breve momento in cui Joanne, in crisi con
se stessa, contatta il ragazzo per sentirsi dire se è una brava
persona.
Nobody wants this
crea automaticamente un parallelismo tra due stili di vita
differenti. Da un lato, Joanne è una giovane donna indipendente,
con poca fede in alcuna religione, autonoma finanziariamente e
emotivamente; basa la sia vita sulla distruzione dei taboo, è
effettivamente ciò che fa nel suo podcast, parlando di sesso e
sessualità. Joanne ha paura di impegnarsi seriamente in una
relazione proprio per la paura di perdere se stessa, di divenire
emotivamente dipendente dal proprio partner.
Dall’altro lato, Noah è più
introverso, ha necessariamente una mentalità un po’ più ristretta
rispetto a Joanne; essendo un rabbino, la religione ebraica ha una
grande importanza per lui e, dalla sicurezza e trepidazione che
trasmette nel parlare delle tradizioni giudaiche, emerge la sua
sincera fede.
Due mondi, due persone
apparentemente opposte riescono a trovare il modo di stare insieme
imparando l’uno dall’altra. Nobody wants this si
rivela essere una serie scorrevole e piacevole da vedere, pur
marciando sempre sul solito prodotto della storia d’amore
impossibile.
Adam Brody è uno di
quegli attori che ha fatto la storia del grande e del piccolo
schermo grazie alle sue intense interpretazioni. L’attore, che fa
questo lavoro sin da ragazzo, ha dimostrato sin da subito di avere
un gran talento per la recitazione, entrando nel cuore dei suoi
spettatori con la sua simpatia, le sue abilità e il suo viso acqua
e sapone.
Ecco dieci cose da sapere su
Adam Brody.
I film e le serie TV di Adam Brody
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera cinematografica dell’attore è iniziata
nel 1999, quando appare sul grande schermo in Atti di
violenza, per poi apparire in film come American Pie 2 (2001), The Ring (2002),
Grind (2003), Mr. & Mrs. Smith
(2005), Thank You for Smoking (2005) e The Ten – I
dieci comandamenti come non li avete mai visti (2007). In
seguito, ha recitato in Il bacio che aspettavo (2007),
Death in Love (2008), Jennifer’s Body (2009),
The Romantics (2010), Poliziotti fuori – Due sbirri a
piede libero (2010), Scream 4 (2011),
Scusa, mi piace tuo padre (2011),Cercasi amore per la fine del
mondo (2012), Benvenuti nella giungla (2013),
L’amore in valigia (2013), Life Partners (2014),
La guerra dei sessi (2014), Yoga Horses – Guerriere
per sbaglio (2016), Big Bear (2017), Isabelle –
L’ultima vocazione (2018), Shazam! (2019),
Finchè morte non ci
separi (2019), Jay e Silent Bob – Ritorno a
Hollywood (2019), Una donna promettente
(2020), Detective in erba (2020), Shazam! Furia
degli Dei (2023) e American Fiction
(2023).
2. Ha recitato in molte
serie. Oltre a prestare la propria attività lavorativa per
il cinema, l’attore ha lavorato in molti progetti destinati al
piccolo schermo. Infatti, è apparso in serie come The Amanda
Show (2000), Giudice Amy (2001), Smallville (2002),
The Sausage Factory (2001-2002), Una mamma per amica
(2002-2003) e The O.C. (2003-2007). In seguito, ha preso
parte a serie come House of Lies (2013), Burning
Love (2013), The League (2013-2014), Billy &
Billie (2015-2016), StartUp (2016-2018), The Race
– Corsa mortale (2019), Single Parents (2019),
Mrs. America (2020), Fleishman a pezzi (2022) e
Nobody Wants This (2024).
3. È anche doppiatore,
sceneggiatore e produttore. Nel corso della sua carriera,
l’attore ha avuto la possibilità di sperimentare ambiti diversi dai
soliti. Infatti, in quanto doppiatore, ha prestato la propria voce
per la serie Good Vibes (2011). In quanto produttore,
invece, ha partecipato alla realizzazione del corto Home
Security (2003), da lui anche sceneggiato, e della serie
StartUp.
Adam Brody recita nella serie
Netflix Nobody Wants This
4. Ha studiato molto per la
parte. Nella serie Nobody Wants This l’attore
interpreta Noah, un rabbino progressista che si innamora della
speaker radiofonica Joanne. Per tale ruolo, l’attore ha raccontato:
“La mia preparazione ha incluso un’indagine approfondita sulla
storia della Shoah, su Israele e sul suo rapporto con la Palestina,
fino a risalire alle origini del popolo ebraico. È una minoranza
che è rimasta senza nazione per innumerevoli anni e più andavo
avanti, più capivo che, nonostante noi ebrei non possiamo essere
sempre in un tempio, possiamo fare lo stesso lo Shabbat“.
Adam Brody in The
O.C.
5. La prima volta ha
improvvisato. Quando l’attore ha interpretato per la prima
volta il ruolo di Seth Cohen, ha deciso di improvvisare tutto. Ciò
non andava bene, però, per lo sceneggiatore , che non avrebbe più
voluto vederlo. Tuttavia, dopo aver fatto altri provini, lo
richiamarono per un’altra audizione per lo stesso ruolo,
ritenendolo perfetto.
Adam Brody e Rachel Bilson
6. Ha avuto una relazione
con la collega. Dal 2003 al 2006 Brody è stato
sentimentalmente legato all’attrice Rachel Bilson.
I due si sono conosciuti sul set della serie The O.C.,
dove lui interpretava Seth Cohen e lei era invece Summer Roberts.
Parallelamente alla relazione tra i loro personaggi, i due attori
si sono dunque frequentati anche nella vita reale, fino a quando
hanno deciso di separarsi senza fornire però alcun chiarimento
ufficiale in merito a ciò.
Adam Brody e la moglie Leighton Meester e i figli
7. Sono sposati da qualche
anno. L’attore e la collega Leighton
Meester si sono conosciuti tra il 2011 e il 2012 e
hanno annunciato il fidanzamento qualche mese prima del matrimonio
effettivo, avvenuto nel febbraio del 2014. Dall’unione con la
moglie, l’attore è diventato padre per la prima volta di una
bambina il 4 agosto del 2015, dal nome Arlo Day.
Nel settembre 2020 annunciano invece la nascita del secondogenito,
di cui però non è ancora stato rivelato il nome.
Rachel Zegler e Adam Brody in Shazam! Furia degli Dei. Cortesia di
Warner Bros.
La religione di Adam Brody
8. Non si considera una
persona religiosa. Nonostante sia di origini ebraiche,
Brody non ha praticato molto durante la sua vita, come ha ammesso
ad Entertainment Weekly: “ho fatto il bar mitzvah, ma è stata
l’ultima volta che sono stato in una sinagoga”. La serie
Nobody Wants This, dove interpreta un rabbino, lo ha però
portato a confrontarsi nuovamente con tale religione e a rimanere
molto colpito dall’approccio insolito con cui si affronta questo
argomento, rendendo Noah “un rabbino moderno di Los Angeles,
disinvolto e per nulla predicatorio“.
Adam Brody non è su Instagram
9. Non ha nessun profilo
ufficiale. Tra gli attori che risultano non essere
presenti su nessun tipo di social, c’è anche Adam Brody. Pare,
infatti, che non abbia aperto nessun account social solo per
pigrizia di doverlo aprire e di mantenerlo attivo. Allo stesso
tempo, però, l’attore è noto per la sua volontà di mantere il più
totale riserbo sulla sua vita privata. I suoi fan possono però
rivolgersi ad alcuni profili a lui dedicati, con foto e
notizie.
L’età e l’altezza di Adam
Brody
10. Adam Brody è nato il 15
dicembre del 1979 a San Diego, in California. La sua
altezza complessiva corrisponde a 180 centimetri.
Prime
Video ha svelato una clip in anteprima di
Citadel: Diana, l’attesissima nuova serie italiana
dal mondo di “Citadel”,
prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios,
con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo.
Protagonista della nuova serie di spionaggio è Matilda De Angelis affiancata da un cast
internazionale che include Lorenzo Cervasio, Maurizio
Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana Faggiano, Daniele
Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro.
Tutti i sei episodi Citadel: Diana debutteranno in
esclusiva su Prime Video in tutto il mondo il prossimo 10
ottobre.
Citadel: Diana è diretta da Arnaldo
Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il
ruolo di head writer, ed ha scritto la serie con Ilaria Bernardini,
Gianluca Bernardini, Laura Colella e Giordana Mari. Prodotta da
Cattleya (Gomorra, ZeroZeroZero)— parte di ITV Studios— con Amazon
MGM Studios, e con il sostegno del Ministero della Cultura –
Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, la serie ha per showrunner
ed executive producer Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive
producers, Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed
Emanuele Savoini. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot,
Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters) sono executive producer
di Citadel: Diana e di tutte le serie nel mondo di
Citadel. Midnight Radio è executive producer.
Presentato alla Festa del
Cinema di Roma 2021, E noi come stronzi rimanemmo a guardare, terza
regia di Pif sta avendo una seconda vita in
streaming su Netflix, dove sta scalando la Top 10. Il film, con
protagonisti Fabio De Luigi, Ilenia Pastorelli, Valeria
Solarino e lo stesso PIF, è una commedia
satirica con elementi fantascientifici che esasperano alcune
caratteristiche della nostra società.
Arturo è
un manager rampante che, senza sospettarlo,
introduce l’algoritmo che lo renderà superfluo nella sua azienda.
Perde così in un solo colpo fidanzata, posto di lavoro e
amici. Per non rimanere anche senza un tetto si adatterà a lavorare
come rider per FUUBER, una grande multinazionale, colosso della
tecnologia. L’unica consolazione alla sua solitudine è Stella, un
ologramma nato da una app sviluppata dalla stessa FUUBER. Ma dopo
la prima settimana di prova gratuita, quando Arturo è ormai legato
alla figura di Stella, lui non può permettersi di rinnovare
l’abbonamento. Arturo si troverà così costretto a darsi da
fare per ritrovare l’amore e la libertà, ammesso che esistano
davvero…
In un mondo in continua evoluzione
con le Intelligenze Artificiali che minacciano ogni giorno il
lavoro delle persone (o almeno così teme chi non è consapevole dei
consensi che lascia in rete ogni giorni, leggere di seguito!), il
film di Pif diventa uno spaventoso specchio di una società che
impigrita dalla tecnologia, delega sempre di più il senso delle
cose, facendo decidere ad altri per lui.
Da un punto di vista del suo dialogo
con la storia del cinema, il film di Pif è interessante anche se
derivativo, posizionandosi in mezzo ad una serie di influenze più o
meno recenti che ne caratterizzano la struttura e verso i quali
l’autore ha un debito enorme. Titoli con Her, Tutta la vita
davanti, o anche nella loro forma più dura Ladri di Biciclette o
Sorry We Missed You sono predecessori illustri di un discorso
sull’alienazione che in questo caso il regista ha scelto di
raccontare con ironia e sarcasmo, consapevole che nella “commedia
all’italiana” non c’è niente di davvero “leggero”. Come suggerisce
anche il monologo finale del film…
Il monologo finale di E noi
come stronzi rimanemmo a guardare
Mi fanno quasi tenerezza.
Pensano di essersi liberati di noi.
Ma noi sappiamo quale compagnia
aerea sceglieranno per tornare a casa, quale tariffa, quale posto.
Sappiamo già chi contatteranno una volta tornati nel loro Paese. Se
lo faranno con un messaggio o con una chiamata. Sappiamo di cosa
hanno bisogno per essere felici e per essere tristi. Sappiamo per
chi voteranno perché conosciamo tutte le loro paure. E se non le
hanno, sappiamo come procurargliele. Sappiamo anche che lavoro
cercheranno.
Noi sappiamo e sapremo sempre
tutto di loro. Il passato, il presente e il futuro.
Sai chi ci ha dato il permesso
di accedere a questi dati? Voi.
Non siamo ladri. Prima di
entrare nella vostra vita, abbiamo bussato. Vi abbiamo chiesto se
volevate condividerla con noi. Avete scelto di metterla nelle
nostre mani. Grazie a voi abbiamo costruito un impero. Siamo
diventati miliardari. E secondo voi abbiamo voglia di
fermarci?
Netflix
ha recentemente aggiunto al suo catalogo un film polacco dal titolo
Il Divorzio, che è salito subito in Top 10. Il
film segue il viaggio assurdamente complicato di Jacek e Malgosia,
una coppia separata che cerca di ottenere un divorzio sancito dalla
chiesa. Il film esplora come le scelte personali siano influenzate
dalle aspettative sociali e religiose e dalle sfide del voltare
pagina.
Con una narrazione arguta e
umoristica, il film polacco di 90 minuti
scava nella natura invadente delle istituzioni religiose,
evidenziando come la rigida aderenza della chiesa alla sacralità
del matrimonio complichi le decisioni individuali. Mentre l’ex
coppia affronta la richiesta della chiesa di prove e
giustificazioni del loro passato, la storia adotta un approccio
spensierato, veloce e comico per esplorare le dinamiche familiari.
Evidenzia anche come le persone che lottano per un cambiamento nel
privato possano rimanere intrappolate da pressioni istituzionali e
aspettative sociali, che spesso le rendono cieche rispetto ai
propri obiettivi.
Sebbene possa offendere
alcuni credenti, il film ritrae la battaglia in corso tra
prospettive secolari e relazioni moderne, offrendo una rinfrescante
interpretazione delle sfide dell’amore e dell’impegno.
La trama del film Netflix Il
Divorzio
La scena iniziale del film rivela
che Jacek e Malgosia si sono sposati molti anni fa, quando avevano
entrambi 20 anni. Hanno anche una figlia che frequenta l’università
di nome Ilona. Tuttavia, dopo la separazione, i due individui sono
andati avanti con le loro vite. Malgosia, un direttore d’orchestra
presso il club per bambini della scuola, è felicemente sposata con
Andyzej, un tassista, e la coppia ha una figlia, Ala.
Jacek, d’altra parte, è fidanzato,
ma ha bisogno dell’approvazione della chiesa per il suo divorzio
prima che le nozze possano procedere. Quando Malgosia partecipa al
funerale della madre di Jacek, Jacek chiede un favore alla sua ex
moglie: collaborare con lui per annullare il loro matrimonio agli
occhi della chiesa. Malgosia non vede alcun problema nell’accettare
di aiutare con i documenti finché non si rende conto che la chiesa
non è così accomodante quando si tratta di annullare
l’istituzione del matrimonio per motivi religiosi.
Come va il primo impatto di Jacek e Malgosia con la
Chiesa?
Dopo aver presentato documenti che contengono una serie di domande
personali riguardanti il loro matrimonio e la loro relazione
personale, Malgosia è sorpresa di apprendere che la chiesa l’ha
convocata per un interrogatorio. Dopo aver incontrato un prete e il
suo assistente molto religioso, si rende conto che la strada per
ottenere l’approvazione del divorzio non sarà così facile. Quando
trova una vecchia conoscenza come testimone di Jacek che blatera su
cosa pensa del matrimonio della coppia, Malgosia afferma frustrata
di ritirare la richiesta di divorzio con Jacek.
Perché la chiesa non sanziona
semplicemente il divorzio della coppia?
Il giorno seguente, il prete e il
suo assistente vanno a trovare Malgosia sul posto di lavoro per
informarla che una dichiarazione di nullità del
loro matrimonio richiederà una sentenza del Vaticano. Per questo,
la coppia dovrà fornire prove di problemi all’interno del loro
matrimonio, che è la base della richiesta. Il motivo di
questa prova è che la chiesa crede nell’istituzione del
matrimonio. Dal momento che Jacek e Malgosia si sono
sposati in una chiesa secondo i sacri termini del matrimonio, è
fondamentale che aderiscano a tali termini.
Tuttavia, poiché non vivono più
secondo tali principi e stanno facendo ciò che desiderano, la
chiesa ora li sta processando per rendere conto del perché stanno
facendo un simile passo dopo aver inizialmente scelto di sposarsi
di fronte a un’istituzione. In sostanza, si chiede perché le
persone facciano certe cose in primo luogo quando non ci credono
più.
Come sta affrontando Malgosia la
sua vita attuale?
Mentre affronta la questione del
divorzio, si scopre che la famiglia di Malgosia ha bisogno di lei.
Dopo sette anni di esibizioni con la madre nell’orchestra, che le
hanno fatto guadagnare spesso ingaggi in giro per la città, Ala ha
improvvisamente deciso di smettere.
Nel frattempo, la sua relazione con
Andyzej inizia a mostrare segni di tensione, mentre Malgosia è
sempre più distratta dallo stress di gestire il suo capo, la
chiesa, e dal tentativo di districarsi dai problemi che Jacek ha
causato nei suoi sforzi per garantire un nuovo inizio. Pensa che
Jacek sia sempre stato immaturo e non si sia mai preso le
responsabilità delle sue azioni, e anche questa volta sembra che
sia lei a sopportare un peso maggiore di lui.
Come cercano Malgosia e Jacek di
manipolare la chiesa?
Dal momento che Malgosia e Jacek
hanno avuto la figlia, Ilona, fuori dal matrimonio, il che è
considerato un atto empio dalla chiesa, il duo escogita un modo per
mentire e presentare Jacek come una persona problematica che ha
spinto Malgosia a lasciare il matrimonio. Tuttavia, la chiesa non
accetta scuse e chiede prove a sostegno delle loro affermazioni.
Padre Tomasz manda persino l’ex coppia da un avvocato, ma non li
aiuta molto a causa della sua lealtà alla chiesa stessa.
Nel frattempo, il duo contatta un
altro vecchio amico che era uno degli ospiti ubriachi al loro
matrimonio ma che nel frattempo è diventato sobrio. Cercano di
corromperlo con una notevole somma di denaro per mentire di fronte
alla chiesa, chiedendogli di dire che Jacek era un ubriacone e non
sapeva leggere correttamente i suoi voti.
Come si sbrogliano le dinamiche
familiari?
Sulla via del ritorno, Jacek si
lascia andare alla malinconia dei vecchi tempi. Tuttavia, Malgosia
gli ricorda che non sono più le stesse persone; entrambi vivono
vite drasticamente diverse con altri partner. Più tardi, alla cena
di famiglia, quando la fidanzata di Jacek esprime la sua ansia per
i documenti del divorzio, Andyzej e Jacek hanno un piccolo
battibecco dopo che Jacek menziona di essere un padre devoto per
Ilona.
Andrzej sottolinea come Jacek sia
stato assente per la maggior parte della vita di Ilona. Dopo aver
visto Ilona e il suo fidanzato, Malgosia decide di passare la notte
a festeggiare con la sua “prima famiglia”, che include Jacek.
Questa scelta sconvolge Andyzej, che è già frustrato per il rifiuto
della sua borsa di studio e si sente incapace di parlarne con
Malgosia perché è preoccupata per altri problemi.
Più tardi, il capo di Malgosia
scopre che diversi membri della band sono assenti dalle prove dopo
aver appreso che dovranno esibirsi per un ministro locale che vuole
riaprire in modo cerimoniale una stazione già funzionante. Poiché
anche Ala ha lasciato la band, Malgosia parla con sua figlia della
sua decisione. Chiede se Ala ha lasciato la band per dispetto o se
vuole davvero intraprendere una strada diversa.
La spiegazione del finale de Il
Divorzio
La fase finale del processo della
chiesa viene alla luce e Malgosia e Jacek vengono nuovamente
convocati insieme di fronte a un prete del Vaticano tramite una
chiamata via Zoom. Questa volta, la chiesa fa comparire il prete
che ha officiato il loro matrimonio. Durante l’interrogatorio, il
prete dà una risposta vaga, suggerendo che Jacek non era ubriaco il
giorno delle loro nozze e che sembravano una coppia follemente
innamorata.
Tuttavia, Malgosia interroga il
prete, chiedendogli se si ricordava di aver battezzato la loro
figlia, Ilona. Quando lui risponde di sì, lei lo chiama in causa
davanti a tutti, rivelando che Ilona in realtà è stata battezzata
in una chiesa diversa, più vicina alla casa della famiglia di
Jacek. Questa rivelazione mette i preti in una posizione
imbarazzante e chiedono più tempo per giungere a una
conclusione.
Frustrato, Jacek interrompe,
pronunciando un discorso emozionante. Ammette di essere stanco
delle bugie e delle storie inventate solo per ottenere un semplice
divorzio per un matrimonio che non esiste più. Confessa di essere
stato immaturo e ingenuo quando si sono sposati a 20 anni e dice
che la decisione è stata in gran parte dovuta alla
pressione della chiesa dopo che avevano avuto un figlio prima del
matrimonio.
Esprime quanto sia ingiusto mettere
dei giovani in una posizione così difficile. Jacek ammette anche di
non essere stato lì per Malgosia e le augura il meglio per la sua
vita attuale, che include una bella famiglia. Spera anche di avere
la stessa felicità con la sua fidanzata. Conclude il discorso
dicendo che questo processo è stato estenuante per tutti i soggetti
coinvolti. Il prete in chiesa ascolta in silenzio e lo perdona.
Tuttavia, il prete del Vaticano, ignaro della maggior parte di ciò
che è stato detto, non risponde: il suo schermo si è bloccato a
causa di una scarsa connessione Internet durante la chiamata
Zoom.
La chiesa approva il divorzio di
Jacek e Malgosia?
Il Divorzio film 2024 – Cortesia Netflix
Mentre l’ex coppia attende la
decisione della chiesa, vediamo Malgosia chiudere i suoi legami con
Jacek, indipendentemente dall’esito. Riesce anche a radunare i suoi
studenti per il concerto, dove scopre che anche sua figlia, Ala, ha
deciso di unirsi a loro. La squadra riesce ad arrivare alla
stazione per l’esibizione. Sulla via del ritorno, Malgosia si scusa
con suo marito, Andyzej, riconoscendo che è stato incredibilmente
premuroso, comprensivo e paziente con lei per tutto quel periodo.
Ammette che è stato sbagliato da parte sua non esserci per lui
quando aveva bisogno di lei. I due si riconciliano e finiscono per
pomiciare in macchina.
Il finale di Il
Divorzio ci rivela che la chiesa accetta finalmente la
richiesta di divorzio di Jacek e Malgosia, annullando la sacralità
del loro matrimonio. Vediamo Jacek sposare la sua fidanzata nella
stessa chiesa, con Malgosia e la sua famiglia come testimoni,
mentre padre Tomasz celebra il secondo matrimonio di Jacek.
Wicked,
uno dei musical più amati e più longevi degli ultimi vent’anni,
finalmente, fa il suo atteso debutto sul grande schermo a novembre,
presentandosi come un evento cinematografico spettacolare e simbolo
di una generazione. Wicked, la storia inedita delle streghe di Oz,
vede la pluripremiata Cynthia Erivo
(Harriet, The Color Purple di Broadway),
vincitrice di Emmy, Grammy e Tony, nel ruolo di Elphaba, una
giovane donna incompresa a causa della sua insolita pelle verde,
ancora ignara del suo vero potere. Accanto a lei, Ariana
Grande, vincitrice di Grammy e superstar mondiale,
pluripremiata col disco di platino, interpreta Glinda, una giovane
donna popolare, adornata dal privilegio e dall’ambizione, ancora
alla ricerca della sua vera essenza.
Le due si incontrano come
studentesse all’Università di Shiz nella fantastica Terra di Oz
dove stringono un’amicizia improbabile ma profonda. Dopo un
incontro con il Meraviglioso Mago di Oz, la loro amicizia giunge a
una svolta e le loro vite prendono strade molto diverse. La sete di
popolarità di Glinda la porta ad essere sedotta dal potere, mentre
la determinazione di Elphaba di rimanere fedele a sé stessa e agli
altri avrà conseguenze inaspettate e scioccanti sul suo futuro. Le
loro straordinarie avventure a Oz le porteranno infine a compiere i
loro destini come Glinda la Buona e la Strega Cattiva
dell’Ovest.
Il cast completo di Wicked
Il film vanta anche la
presenza di Michelle Yeoh, vincitrice di un premio
Oscar®, nel ruolo della regale preside dell’Università di Shiz,
Madame Morrible; Jonathan Bailey (Bridgerton, Compagni di Viaggio) nel ruolo di
Fiyero, un principe arrogante e spensierato; Ethan
Slater, candidato al Tony (Spongebob Squarepants di
Broadway, Fosse/Verdon) nel ruolo di Boq, un generoso studente
Munchkin; Marissa Bode al suo debutto
cinematografico nel ruolo di Nessarose, la sorella prediletta di
Elphaba; e l’icona della cultura pop Jeff Goldblum nel ruolo del leggendario
Mago di Oz.
Il cast include Pfannee e
ShenShen, due astuti compatrioti di Glinda interpretati dal
candidato all’Emmy Bowen Yang (Saturday Night Live) e da Bronwyn
James (Harlots), e un nuovo personaggio creato per il film, la
Signorina Coddle, interpretata dalla candidata al Tony Keala Settle
(The Greatest Showman).
Jon M. Chu alla regia di Wicked
Diretto dal rinomato
regista Jon M. Chu (Crazy & Rich, Sognando a New
York – In the Heights), Wicked è il primo capitolo di un
entusiasmante evento culturale. L’arrivo al cinema della seconda
parte di Wicked è previsto per novembre 2025.
Wicked è prodotto da Marc
Platt (La La Land, La
Sirenetta), i cui film, spettacoli televisivi e produzioni
teatrali hanno ottenuto complessivamente 46 candidature agli
Oscar®, 58 candidature agli Emmy e 36 candidature ai Tony, insieme
a David Stone, plurivincitore del Tony (Kimberly Akimbo, Next to
Normal), con il quale Platt ha prodotto il blockbuster del musical
teatrale Wicked. I produttori esecutivi sono David Nicksay, Stephen
Schwartz e Jared LeBoff.
Basato sul bestseller di
Gregory Maguire, Wicked è adattato per lo schermo dalla
sceneggiatrice Winnie Holzman, e dal leggendario compositore e
paroliere vincitore di Grammy e Oscar® Stephen Schwartz. Il musical
teatrale di Broadway è prodotto da Universal Stage Productions,
Marc Platt, l’Araca Group, Jon B. Platt e David Stone
Caos, crudeltà e conflitti
pericolosi tornano su Netflix con il
secondo capitolo del terrificante e intenso k-drama La Creatura
di Gyeongseong (titolo originale Gyeongseong
Creature). La serie, scritta da Kang
Eun-kyung, nota per il successo di Dr. Romantic,
Kang Chi e The Beginning, e diretta da
Chung Dong-yoon, regista di Hot Stove League, ha
debuttato lo scorso dicembre (qui la recensione della stagione
1) conquistando l’attenzione del pubblico e della critica
internazionale.
Dopo una prima stagione avvincente,
ambientata nel 1945 all’inizio dell’era coloniale giapponese,
la seconda farà un significativo passo avanti,
arrivando ai giorni nostri e proseguendo con coraggio la narrazione
di una storia misteriosa ed emozionante, che
intreccia onore, amore e sopravvivenza.
Dove eravamo rimasti nella
prima stagione di La Creatura di Gyeongseong?
In una Seoul antica, piegata
dall’occupazione coloniale giapponese, il ricco Jang Tae-sang
(Park Seo-joon), proprietario del più grande banco
dei pegni della città, la House of Golden Treasure, è sull’orlo del
tracollo finanziario e minacciato dal commissario di polizia
giapponese Ishikawa. Tae-sang si ritrova così costretto a indagare
sulla scomparsa della giovane amante di quest’ultimo, Myeong-ja. Il
caso si rivela subito complicato, spingendolo a collaborare con la
coraggiosa Yoon Chae-ok (Han So-hee) e suo padre,
Jung-won (Cho Han-cheul), esperti nel rintracciare
persone scomparse, vive o morte. Le indagini li portano a
infiltrarsi nel misterioso e oscuro ospedale di Ongseong, dove
scoprono l’esistenza di un reparto sotterraneo in cui terribili
esperimenti biologici trasformano gli uomini in mostruose creature.
Il tutto è reso possibile da un minuscolo verme, il Najin, capace
di infettare gli umani e unirsi ai loro cervelli, fino a
mutare il loro corpo e annullare la loro anima. Tra
numerose vittime, pochi superstiti e mostri irriconoscibili,
Chae-ok ritrova però sua madre, scomparsa dieci anni prima e ormai
trasformata in una creatura orribile e sanguinaria.
Quando Tae-sang e Chae-ok si rendono
conto che dietro tutto ciò c’è la meschina e potente Lady Maeda
(Claudia Kim), la loro missione diventa ancora più
personale e complicata. Non c’è alternativa: l’ospedale
deve essere distrutto e gli ultimi superstiti, tra cui la
gravida Myeong-ja, devono essere salvati.
Tae-sang, Jung-won e i loro alleati elaborano così un piano per
infiltrarsi nuovamente nell’edificio, salvare Chae-ok, rapita dagli
scagnozzi di Lady Maeda, e porre fine a quelle atroci esperienze
disumane. Nonostante i numerosi ostacoli e minacce, il piano sembra
riuscire: l’ospedale viene abbattuto e le vittime messe in salvo,
ma Tae-sang non riesce a salvare Chae-ok, destinata a
morire per mano di sua madre… o almeno così potrebbe
sembrare.
Da period drama allegorico
a un adrenalinico thriller poliziesco
La prima stagione de La Creatura
di Gyeongseong ha trasportato il pubblico nella suggestiva
capitale della Corea del Sud alla fine della Seconda Guerra
Mondiale. Attraverso una fiaba dark, intensa e
ricca di pathos, la serie è riuscita a esplorare temi
universali e profondi, come l’avidità umana e la
sua capacità di corrompere l’animo, l’insensata crudeltà
della guerra che distrugge non solo vite, ma anche identità e
comunità. Al centro della narrazione si trova anche il
concetto di famiglia, che non è solo quella di
sangue, ma può essere rappresentata dalle persone che scegliamo di
avere accanto, sottolineando l’importanza dei legami affettivi e il
coraggio dell’affidarsi l’uno all’altro. Temi che, uniti alla
rappresentazione di un periodo storico complesso e tutt’ora
doloroso, hanno dato vita a una trama densa di emozioni e
riflessioni, che ha coinvolto e incantato lo spettatore
ben oltre i confini della semplice narrazione fantastica e
storica.
La seconda stagione, invece,
sembra prendere una piega differente. La narrazione si
sposta avanti nel tempo di ottant’anni, trasportando i
protagonisti, Tae-sang (ora noto come Jang Ho-jae) e Chae-ok, in
un futuro in cui la loro lotta per la sopravvivenza non è
ancora conclusa. Grazie al Najin, la misteriosa entità con
cui convivono in segreto, i due sono ancora vivi e costretti a
fronteggiare, ancora una volta, la minaccia di Lady Maeda e la sua
spietata schiera di seguaci e creature mostruose. Il contesto
storico, che aveva caratterizzato la prima stagione, cede ora il
passo a un’ambientazione più contemporanea e
familiare, dove emergono nuovi personaggi, tra cui Seung
Jo (interpretato da Bae Hyun Sung), il figlio
sopravvissuto di Myeong-ja, e l’impenetrabile Capitano Kuroko
(Lee Moo-saeng).
Sebbene quindi la narrazione
conservi i toni cupi e orrorifici tipici del primo capitolo, la
serie evolve in un thriller poliziesco con sfumature
fantascientifiche, ampliando l’universo narrativo e
spingendo i protagonisti a confrontarsi non solo con forze
sovrannaturali, ma anche con nuove dinamiche sociali e umane.
La creatura di Gyeongseong tra forza opposte: Vendetta
e Amore
In questa nuova dimensione di
mistero e azione spettacolare, dove gli episodi sono stati ridotti
da 10 a 7, i temi diventano più intimi e
personali, con la vendetta e il destino che assumono un
ruolo centrale nella trama. Il filo invisibile che unisce Tae-sang
e Chae-ok diventa ancora più presente e rilevante, conferendo alla
narrazione quella sottotrama romantica
imprescindibile per qualsiasi grande k-drama. Il profondo legame
tra i due protagonisti, alimentato dal desiderio – tanto dei
personaggi quanto degli spettatori – di un lieto fine, li guida
così attraverso gli anni e oltre i ricordi perduti. È proprio
questo amore che, in questi nuovi episodi, li spinge a ritrovarsi,
nonostante il tempo e le difficoltà, e a combattere contro
il potere oscuro di Lady Maeda e i suoi pericolosi piani legati al
Najin.
Da un lato, c’è questo grande amore
che rappresenta non solo una speranza di redenzione, ma anche la
forza che permette loro di andare avanti. Dall’altro, emerge un
desiderio altrettanto potente, ma distruttivo: la vendetta.
Lady Maeda, infatti, non agisce solo per sete di
potere, ma sembra mossa dal desiderio di punire Tae-sang e Chae-ok,
cercando di separarli ancora una volta, persino in questa vita. Le
sue azioni crudeli appaiono come un attacco personale, volto a
distruggere qualsiasi possibilità di felicità per i due
protagonisti, rendendo però a tratti il suo personaggio
quasi una forzatura.
Kang Eun-kyung e Chung Dong-yoon
regalano al pubblico una seconda stagione audace,
inaspettata e differente. Oltre a un cast sempre
eccezionale – con in vetta Park Seo-joon e Han So-hee che formano
una coppia straordinaria –, la scrittura e la regia si rivelano
emozionanti, rendendo chiari e incisivi i salti temporali e i
flashback che spiegano, episodio dopo episodio, ciò che precede
questo nuovo incontro. Tuttavia, questa stagione non riesce a
eguagliare la prima. Se da un lato la bellezza di questi episodi
supera le aspettative, talvolta ciniche, del pubblico; dall’altro
si discosta così tanto per temi e narrazione dalla prima stagione
da sembrare quasi uno spin-off, piuttosto che una
continuazione del prodotto che ha incantato gli spettatori
all’inizio dell’anno. Il cambio di ambientazione e il rafforzamento
della tematica amorosa centrale hanno, quindi, modificato
parzialmente la natura del drama, che fino a questo
momento si distingueva nel vasto catalogo di Netflix per la sua
attenta cura nel presentare un period drama sofisticato e
dalle nobili intenzioni di riflessione.
Nonostante queste “criticità”,
inclusa la debolezza degli antagonisti principali, che risultano
meno convincenti rispetto a quelli del primo capitolo, la
seconda stagione de La Creatura di Gyeongseong si
conferma tra le migliori serie disponibili sulla popolare
piattaforma di streaming. E dunque, con l’ultima scena post-credit
che lascia il pubblico col fiato sospeso, l’interrogativo sorge
spontaneo: Netflix avrà il coraggio di resistere alla
tentazione di realizzare una terza – non necessaria –
stagione?
Si è detto molto sul
ruolo di Spider-Man nel MCU mentre ci addentriamo nella
Multiverse Saga e, se le recenti indiscrezioni sono attendibili,
Tom Hollandsarà una parte importante di
questo franchise per molto tempo. Spider-Man 4 è
all’orizzonte così come Avengers:
Doomsday, Avengers:
Secret Wars e la tanto attesa Mutant Saga.
Ma quali sono le
possibilità più interessanti per Peter Parker nel MCU? Grazie a CBM, di seguito vi illustriamo
quali sono le circostanze, i contesti e soprattutto i costumi che
la centralità dell’Uomo Ragno nel MCU può regalarci.
Alla guida degli
Avengers
Peter Parker ha trovato un
nuovo senso di responsabilità in
Spider-Man: No Way Home e, dopo le sue esperienze al
fianco degli Eroi più potenti della Terra, ha guidato con successo
i suoi compagni Spider-Men in battaglia.
L’arrampicamuri che mette
insieme la squadra in un mondo senza gli Avengers
sembra un passo avanti per il personaggio, in particolare ora che è
più grande e si sta affermando come supereroe (e non è più sotto
l’ombra di Iron Man).
Chiunque siano i membri
del prossimo schieramento dei Vendicatori, non vediamo l’ora di
vedere la sua dinamica con la squadra… soprattutto ora che non
sanno più chi c’è sotto la maschera!
Il costume nero
Indipendentemente dal fatto
che il Venom di Tom Hardy finisca
per essere presente in Spider-Man 4, possiamo
sicuramente essere tutti d’accordo che è tempo che Peter Parker
indossi il costume alieno. Considerando quello che ha passato, il
lanciatore di ragnatele potrebbe facilmente imboccare una strada
più oscura e il simbionte che gli sussurra all’orecchio può
risultare seducente. Anche se questo costume finisse solo in
Avengers: Secret Wars, le ramificazioni
che ciò avrebbe per il futuro sarebbero enormi.
Per cominciare, i
Marvel Studios possono introdurre il loro
Venom e forse anche tenere Peter nel costume prima
di Spider-Man 5 per un avere un adattamento
alternativo rispetto a quello che ha fatto Sam Raimi con Spider-Man
3.
In questo momento, alla
luce del finale di No Way Home, sembra che Spider-Man 4 sia
destinato a raccontare un eroe che fa squadra con Daredevil, mentre
insieme abbattono il sindaco di New York City, Wilson Fisk (alias
il Kingpin del crimine). E potrebbe essere una buona notizia per
l’eroe.
La seconda stagione di
Daredevil: Born Again deve
uscire prima che questo team-up abbia luogo e non c’è modo che
diventi realtà prima di luglio 2026. Quindi, questa storia potrebbe
essere raccontata dopo Avengers: Secret Wars. Il
Kingpin può ancora essere un problema e, a quel punto, Spidey
potrebbe essersi liberato del Multiverso. Nel frattempo potrebbe
anche incontrare i Fantastici Quattro…
Un supereroe
multiversale
Spider-Man: Homecoming ha
raccontato una storia di “vicinato amichevole”, ma da allora Peter
Parker è cresciuto ben oltre il Queens. Ha combattuto mostri
oltreoceano, ha viaggiato nello spazio insieme agli Avengers e si è
diretto verso il Multiverso della Follia. Tra
Spider-Man: No Way Home e il franchise di
Spider-Verse, la Sony Pictures sa che c’è una grande fascinazione
per vedere l’eroe in quell’ambientazione.
Di conseguenza, potrebbe
essere che in futuro Spidey di Tom Holland si
imbarchi principalmente in avventure legate al Multiverso. Ha
funzionato bene per il personaggio nei fumetti e, se si traduce
nella condivisione dello schermo con Spider-Man 2099, Spider-Gwen e
Miles Morales, dovremmo davvero lamentarci?
L’essere àncora
Se le voci e le teorie sono
vere, Spider-Man è l'”essere àncora” del MCU. Sappiamo da Deadpool e
Wolverine che, quando uno di loro muore, è una cattiva
notizia per un universo, quindi questo
lo rende il personaggio più importante nei prossimi film di
Avengers e suggerisce che uno, se non entrambi, di
questi sarà costruito attorno a Spider-Man.
Il precedente scontro di
Peter con il Multiverso e le sue Varianti è destinato a entrare in
gioco e il fatto che sia stato lanciato un incantesimo che ha fatto
dimenticare al mondo di lui è un altro punto della trama che
sicuramente vedremo rivisitato. Fondamentale, se un’Incursione sta
per abbattersi sulla Terra-616, il nuovo status quo di Spider-Man
lo mette in rotta di collisione con…
Doom
Spider-Man e Doctor
Doom si sono incrociati molte volte nel corso degli anni,
ma non hanno una storia leggendaria. Tuttavia, l’MCU sembra destinato a cambiare le
cose dando a Victor Von Doom il volto dell’amato mentore di
Peter Parker, Tony Stark. Robert Downey Jr. interpreterà
Victor piuttosto che un malvagio Iron Man, ma deve
esserci un legame trai due e i Marvel Studios possono sfruttarla
per raccontare una bella storia.
Cosa succede quando la
tua figura paterna torna dal mondo dei morti nei panni di un
malvagio criminale determinato a governare il Multiverso? Avrà una
sua storia con Peter o Spider-Man sarà colui che dovrà uccidere per
distruggere la Terra-616?
Joker: Folie
à deuxvede
Arthur Fleck internato ad Arkham, in attesa di processo
per i suoi crimini, visti sul grande schermo nel film del 2019.
Alle prese con la sua doppia identità Arthur non solo si imbatte
nel vero amore, ma scopre anche la musica che ha sempre avuto
dentro di sé. Questa è la sinossi originale del film, breve e per
certi versi criptica, nella misura in cui sembra promettere
qualcosa di molto diverso rispetto a quello che il film
racconta.
La prima precisazione da
fare è che Joker: Folie à Deux è un musical vero e proprio,
di quelli in cui i protagonisti cominciano a cantare nel mezzo
dell’azione e tutto diventa come in un sogno, con tanto di balletto
annesso. La prospettiva è sicuramente straniante ma coraggiosa da
parte di Phillips che dopo aver confezionato un film che è piaciuto
a tantissimi, spettatori e critici, cambia completamente obbiettivo
e si mette di nuovo in gioco.
Joker: Folie à deux formalmente gemello al
precedente
Da un punto di vista
formale, Joker: Folie à Deux è un film gemello rispetto al
suo predecessore: lo stile è freddo e plumbeo, distaccato, eppure
appassionato nella messa in scena di queste creature interrotte e
spezzate. Quello che viene meno, e forse è il più grande peccato
del film, è che in questo caso non abbiamo più quell’anima forte e
ferita che ci aveva fatto simpatizzare con il protagonista e che
aveva indagato le ragioni della sua follia. Non c’è la Gotham
gonfia di odio, la società scostante e priva di compassione, non
c’è nessun contesto sociale in cui inserire questo personaggio.
Solo delle guardie carcerarie gratuitamente crudeli che sembrano
svolgere pigramente il loro ruolo di contrappunto.
Anche il rapporto con
Harley Quinn è estremamente sfuggente e
inedito rispetto a quello che ci hanno abituato fumetti, film e
cartoni animati. In questo racconto oscuro, è la Quinn di Gaga ad
avere il ruolo di potere, nella coppia. Lei, con prepotenza si
inserisce nella vita pigra di Arthur e gli dà la speranza: dopo
averla incontrata lui non si sente più solo, ed è
quello che serve, quello che conta per salvarsi. Ma Harley non ama
Arthur, ama Joker. E in questo film ci rendiamo conto, con un
finale spiazzante e anticlimatico, che Arthur Fleck non è
Joker più di quanto non sia sano di mente. Non c’è uno
sdoppiamento in lui, quello che abbiamo visto nel primo film è solo
uno sfogo violento che, di fronte alla possibilità concreta
dell’amore, si ridimensiona. Dopotutto il primo film lo diceva con
grande eleganza: sarebbe bastato un gesto di comprensione e
affetto.
Joaquin Phoenix e
Lady Gaga dimostrano grande complicità e chimica,
sullo schermo, e sono molto credibili nei panni degli amanti
disturbati, tuttavia non godono della migliore delle sceneggiature
e persino le musiche e canzoni originali composte apposta per il
film si rivelano deboli e ripetitive. Joker: Folie à
Deux manca di anima e, nonostante la forma e le performance, è
una mancanza troppo grande per essere nascosta dietro al cerone da
clown.
Nickel Boys, diretto da RaMell Ross (“Hale
County This Morning, This Evening”), è il film di
apertura, fuori concorso, della ventiduesima edizione di
Alice nella città (16-27 ottobre), la sezione autonoma e
parallela della Festa del cinema di Roma, dedicata ai giovani, agli
esordi e alla scoperta del talento, diretta da Fabia Bettini
e Gianluca Giannelli.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Colson Whitehead, vincitore del Premio Pulitzer nel
2019 e adattato per il grande schermo dallo stesso regista con
Joslyn Barnes, “Nickel Boy” è stato acclamatodalla
critica internazionale ai festival di Telluride e New
York, da “The Hollywood Reporter” a “Screen Daily”, “Vanity
Fair”, “The Guardian”, “Indiewire”, e “Variety” lo colloca
nell’elenco dei titoli che potrebbero guadagnarsi un posto nella
corsa all’Oscar 2025 insieme ad altri tre film in programma ad
Alice nella città, “The Outrun” di Nora Fingscheidt, “Blitz” di
Steve McQueen, entrambi con Saoirse Ronan, e “A Real Pain” di Jesse
Eisenberg.
“Nickel Boy” è un’esplorazione visionaria, coraggiosa e
affascinante del trauma e della storia americana all’epoca delle
leggi Jim Crow sulla segregazione razziale ed è incentrato sulla
vicenda di due adolescenti afroamericani in un barbaro riformatorio
minorile della Florida. 1960, Tallahassee. Il sogno universitario
di Elwood Curtis (Ethan Herisse) si infrange lungo un’autostrada a
due corsie. A causa di un innocente passo falso, Elwood viene
condannato all’inferno della Nickel Academy. Lì incontra Jack
Turner (Brandon Wilson) con il quale stringe un’alleanza: Turner
dispensa consigli fondamentali per la sopravvivenza all’interno del
violento carcere minorile, mentre Elwood si aggrappa alla sua
visione ottimistica del mondo per sopravvivere. Sullo sfondo del
nascente movimento per i diritti civili, l’esistenza dei due
adolescenti sembra lontana dall’oratoria del reverendo Martin
Luther King. Nonostante la brutalità della Nickel, Elwood si sforza
di mantenere la sua umanità, risvegliando una nuova visione della
vita del suo compagno di cella. Interpretato magistralmente da Aunjanue
Ellis-Taylor, Ethan Herisse, Brandon Wilson, Hamish Linklater e
Daveed Diggs, il film è arricchito dalla fotografia di
Jomo Fray (“All Dirt Roads Taste of Salt”) e dal montaggio
di Nicholas Monsour (“NOPE”). Prodotto da Dede Gardner,
Jeremy Kleiner, David Levine, Joslyn Barnes, è una produzione
Plan B Entertainment, Anonymous Content, Louverture Films e
uscirà nei cinema statunitensi il 25 ottobre distribuito da
Orion Pictures e Amazon MGM Studios. In Italia sarà
disponibile su Prime
Video.
“Nickel Boys è un film che fa fare un balzo in avanti alla
rappresentazione cinematografica della crudele realtà del razzismo
– dichiarano Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, direttori
artistici di Alice nella città – RaMell Ross condivide con chi
guarda la bellezza del margine, l’emozione del confine, la
trasgressività del limite dei ragazzi protagonisti dell’omonimo
romanzo del due volte premio Pulitzer Colson Whitehead. Per questo
siamo onorati di aprire il festival con ‘Nickel Boys’, un’opera
intensa nello spirito e audace nel linguaggio visivo che conferma
lo status di artista visionario del suo autore, che persevera nel
tentativo di catturare il buio della storia americana, affinché non
si ripeta all’infinito”.
RaMell Ross è un artista, fotografo, regista, scrittore e
documentarista. Si è laureato in Sociologia e Inglese alla
Georgetown University e successivamente ha conseguito un Master
(MFA) in fotografia presso la Rhode Island School of Design. Il suo
documentario sperimentale “Hale County This Morning, This Evening”,
sulla vita dei neri nella contea di Hale, in Alabama, è stato
presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2018. Al
festival gli è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria per
la Visione Creativa. Il film ha vinto un Peabody Award e nel 2019 è
stato candidato all’Oscar per il miglior film documentario e per il
Primetime Emmy Award per meriti eccezionali nel cinema
documentario. Le sue fotografie sono presenti in varie collezioni
pubbliche e private come il Museum for Modern Art, il Virginia
Museum of Fine Arts e l’High Museum.
Il sequel animato Inside
Out 2 continua a riscuotere grande successo dopo
il suo recente debutto su Disney+. Dopo aver dominato il
botteghino come uno dei film che ha incassato di più in assoluto,
il film è diventato un successo immediato in streaming.
Secondo
ComicBook.com, Inside Out 2 ha ottenuto 30,5
milioni di visualizzazioni su Disney+ nei primi cinque
giorni di disponibilità. Si tratta della seconda più
grande apertura per un film in sala su Disney+ nella storia della piattaforma
di streaming, dopo solo Encanto del 2021. In particolare,
Inside Out 2 ha stabilito il record di film Disney+ più visto in Europa, Medio
Oriente, Africa e America Latina.
Durante la sua permanenza nelle sale, Inside Out 2 è diventato il film d’animazione di
maggior incasso di tutti i tempi. Attualmente è il film con i
maggiori incassi dell’anno e il sequel è anche l’ottavo film con i
maggiori incassi di sempre. Il film ha guadagnato 653 milioni di
dollari a livello nazionale, con un incasso globale di circa 1,687
miliardi di dollari. La cosa ancora più bella è che il film, oltre
agli alti guadagni al botteghino, ha ottenuto un’ottima
accoglienza, con un punteggio del 90% su Rotten Tomatoes.
La sinossi ufficiale di Inside
Out 2 recita: “ Inside Out 2 della Disney e della
Pixar torna alla mente dell’adolescente Riley, appena laureata,
proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito
per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove
Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo
gestiscono un’operazione di successo, non sanno come sentirsi
quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola”.
La Dream Productions avrà gli
stessi livelli di successo?
La notizia che il film ha ottenuto
grandi numeri su Disney+ fa ben sperare per la prossima
serie spinoff. Chiamata Dream Productions, la serie dovrebbe debuttare l’11
dicembre 2024. Dream Productions immagina il team creativo
al lavoro nella mente di Riley per realizzare i sogni che fa di
notte. La serie, scritta e diretta da Mike Jones, vedrà la
partecipazione di molti degli stessi doppiatori dei film di
Inside Out che riprenderanno i loro ruoli.
“La serie è incentrata sullo studio
all’interno della mente di Riley, dove i sogni si avverano davvero,
ogni notte, in tempo e con il budget previsto”, si legge nella
sinossi ufficiale. “Riley sta crescendo e quando i suoi ricordi
hanno bisogno di un’ulteriore elaborazione, Joy e il resto delle
Core Emotions li inviano alla Dream Productions. L’acclamata
regista Paula Persimmon si trova ad affrontare un incubo: Cercare
di creare il prossimo sogno di successo dopo essere stata messa in
coppia con Xeni, una compiaciuta regista di sogni ad occhi aperti
che vuole fare il salto di qualità nel mondo dei sogni
notturni”.
Dopo il successo del suo film
horror Longlegs, Maika Monroe ha ottenuto il suo prossimo ruolo
da protagonista. Sarà la protagonista di un remake di un film che
fece scalpore quando uscì nel 1992.
Secondo
THR, la Monroe è stata scritturata per un ruolo importante nel
prossimo remake di La mano sulla culla (The Hand That Rocks the
Cradle) dei 20th Century Studios. Il remake sarà diretto da
Michelle Garza Cervera (Huesara), mentre
il film sarà prodotto da Ted Field della Radar Pictures insieme a
Michael Schaefer e Mike Larocca della Department M. Micah Bloomberg
(Homecoming, Sanctuary)
ha scritto la sceneggiatura del remake.
Secondo quanto riferito, la Monroe,
che è stata la prima scelta per la parte, interpreterà una tata che
diventa decisa a sostituire la moglie di una famiglia dopo essersi
affezionata al marito e ai figli. Nel film originale, diretto da
Curtis Hanson, Rebecca De Mornay interpretava la
tata, raffigurata come una vedova che si rivolge alla famiglia dopo
lo strazio della perdita del proprio figlio. Annabella
Sciorra interpretava la matriarca della famiglia, mentre
Matt McCoy interpretava il marito. Nel cast anche
Ernie Hudson,
Julianne Moore e John de Lancie.
“Credo diaver
lavorato troppo”, ha dichiarato la Monroe a THR. “Ero in
questa fase in cui volevo accettare ogni lavoro, e sentivo che era
quello che dovevo fare. Ho fatto circa sette film uno dietro
l’altro, e non sono state tutte grandi esperienze. Alcune buone,
altre cattive. È un lavoro molto strano e un’industria molto
strana, e ci può essere un’oscurità intorno. Quindi mi trovavo in
uno stato mentale in cui pensavo: “Non mi sento più bene”. E quindi
avevo bisogno di staccare la spina per un attimo”.
Maika Monroe è un’amata regina
dell’urlo
La Monroe, affermata scream queen,
è diventata famosa grazie al suo ruolo nel film horror di successo
It Follows. È apparsa anche in film come Independence Day:Resurgence, Greta,
Tau, Watcher e God Is a Bullet. Più di
recente, ha impressionato per il ruolo di co-protagonista con
Nicolas Cage
in Longlegs. La Monroe ha raccontato che quel ruolo
l’ha quasi spinta ad abbandonare la recitazione, visto che a quel
punto lavorava senza sosta passando da un progetto all’altro.
The Hand That Rocks the
Cradle è un film che è stato rifatto in passato, con un altro
tentativo che non è andato a buon fine. Nel 1993 è stata realizzata
una versione indiana, Khal-Naaikaa. Nel 2014 è stato
annunciato che il film sarebbe stato rifatto con un nuovo
adattamento da ABC Family con lo scrittore di Supernatural
Daniel Loflin. Anche Ted Field, uno dei produttori del film
originale, era coinvolto. Il progetto si è arenato prima di
arrivare alla produzione. Non è ancora stata annunciata una data di
uscita per il prossimo remake di The Hand That Rocks the
Cradle.
Il Joker di
Joaquin Phoenix ha un partner sia romantico che
criminale nel nuovo film
Joker:Folie À Deux. Il
film introduce
Lady Gaga come nuova incarnazione di Harley Quinn,
anche se il regista Todd Phillips suggerisce ai fan di non sperare
che il personaggio ottenga un film spinoff tutto suo.
Secondo Variety, al
regista e alle star del sequel di Joker sono
state poste delle domande durante il red carpet della prima del
film a Hollywood. A Phillips è stato chiesto se volesse sviluppare
un film autonomo per la “Lee” di Gaga, come viene chiamata la sua
versione di Harleen Quinzel nel film. Il regista ha suggerito che
questa non era una strada che voleva percorrere, ritenendo che il
sequel di Joker sia già un film autonomo sotto molti
aspetti rispetto al primo film.
“Per me, ho sempre pensato che
questi due film esistano come una cosa a sé stante”, ha detto. “E
no. So che si sta cercando di ottenere la cosa successiva, ma non
voglio entrare nel merito”.
La stessa domanda è stata posta a
Lawrence Sher, il direttore della fotografia di entrambi i film di
Joker. Pur sottolineando come la decisione spetti in
ultima istanza allo studio, la sua risposta è stata un po’ più
ottimista rispetto a quanto detto da Phillips sull’idea. Il
direttore della fotografia ha dichiarato: “Wow. È una
domanda da fare alla Warner Bros, sì, devi chiederlo a
loro”. Quando gli è stato chiesto se fosse già in calendario,
Sher ha aggiunto: “Non saprei dire, anche se lo
fosse!”.
“La voce alta, l’accento, il
masticare le gomme e tutte quelle cose impertinenti che ci sono nei
fumetti, le abbiamo eliminate”, aveva detto Phillips in
un’intervista a Variety a proposito di ciò che rendeva questa
versione di Harleen Quinzel diversa dai precedenti adattamenti,
come quelli interpretati da Margot Robbie nel DCEU e da Kaley Cuoco
in Harley Quinn. “ Volevamo che si inserisse in questo
mondo di Gotham che abbiamo creato dal primo film”.
Tutto quello che c’è da sapere su
Joker: Folie à Deux
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno
di Joaquin
Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel
presenterà nuovi arrivati Brendan
Gleeson,Catherine
Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey.
Nel cast c’è anche Lady
Gaga che darà vita a Harley
Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti,
ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà
ad Arkham Asylum e conterrà
significativi “elementi musicali”.
Come ormai noto, la versione di
Gaga di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto
originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi
interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un
successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di
oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con
il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da
numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden
Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna
sonora.
Il mese si sta concludendo con una
nota positiva per i fan di White
Collar, poiché è emerso un
nuovo aggiornamento sul revival della serie. In particolare, è
stato confermato che l’agente speciale dell’FBI
Clinton Jones, interpretato da Sharif
Atkins nel corso delle sei stagioni del police
procedural, farà parte del reboot, anche se i dettagli rimangono
poco chiari. Atkins lo ha rivelato a TVLine meno di una settimana dopo che il creatore
Jeff Eastin ha rilasciato un importante aggiornamento
sulla nuova serie, compreso il suo presunto titolo,
White Collar:Renaissance, e quello dell’episodio
pilota “Masquerade”.
Di recente, Atkins ha detto del
coinvolgimento del suo personaggio nella prossima serie di White Collar: “Ho parlato
con [il creatore] Jeff Eastin un po’ qua e là, e sì, Jones è ancora
nel mondo”. Pur non avendo rivelato altro, l’attore ha
commentato la sceneggiatura dello show, lasciando intendere che
Jones ha ottenuto una promozione. Ha proseguito:
“Sono curioso di sapere cosa sta
facendo Jones in questi giorni.Quale dipartimento
dirige?Quale squadra sta guidando?È davvero
eccitante.Ho sentito dire che la sceneggiatura è di
altissimo livello.Rende omaggio, in modo splendido, al
compianto Willie Garson e riprende il discorso da
dove era stato interrotto in termini di arguzia, eccitazione e
relazioni.Io stesso non vedo l’ora di vederlo”.
L’attore di
ER ha poi riflettuto sulla serie
originale di White Collar, descrivendo l’esperienza
vissuta nello show per più di mezzo decennio come “un bel momento”.
Ha aggiunto: “C’è qualcosa di speciale nel lavorare in una città
come New York. È qualcosa che ti lega davvero e l’esperienza, per
tutti noi, è qualcosa che, sicuramente, non dimenticheremo
mai”.
L’originale White Collar è stato un successo per un motivo
preciso
Creata da Eastin, la serie
originale White Collar ha come protagonisti Tim
DeKay nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI Peter Burke
e
Matt Bomer in quello di Neal Caffrey, un
affascinante e poliedrico truffatore che lavora sia come
informatore di Burke che come consulente dell’FBI. La
serie ha debuttato su USA Network il 23 ottobre 2009 ed è
durata sei stagioni, concludendosi il 18 dicembre 2014.
Al fianco di DeKay e Bomer in
White Collar recitavano Willie Garson nel
ruolo del migliore amico truffatore di Neal, Mozzie,
Tiffani Thiessen nel ruolo della moglie di Peter,
Elizabeth, Marsha Thomason nel ruolo dell’agente
speciale dell’FBI Diana Berrigan e Atkins nel ruolo dell’agente
speciale dell’FBI Clinton Jones. Inoltre, Hilarie
Burton ha interpretato l’interesse amoroso di Neal,
l’investigatrice assicurativa Sara Ellis, mentre Diahann
Carroll ha vestito i panni di June Ellington, una ricca
vedova con cui Neal fa amicizia e con cui finisce per convivere.
White Collar:Renaissance è ancora in
lavorazione, mentre la serie originale è in streaming su
Netflix.
In vista del suo debutto sullo
streamer, Netflix
ha regalato ai fan un’eccitante sorpresa: la
terza stagione di Heartstopper
è infatti a pochi giorni di distanza. È stato pubblicato un nuovo
sneak peek dello show, con i primi minuti dell’imminente primo
episodio. Lo sneak peek mostra in anteprima la lotta di Charlie
(Joe Locke), che sta cercando di capire
come dichiarare il suo amore al fidanzato Nick (Kit
Connor).
In quello che probabilmente si
svolgerà pochi giorni dopo il finale della seconda stagione,
l’anteprima inizia con Charlie che si esercita su come
dichiarare il suo amore al suo ragazzo. Tuttavia, si sente in ansia
perché non vuole che Nick glielo dica per obbligo. Sua sorella,
Tori (Jenny Walser), cerca di convincere il
fratello a dirglielo comunque, perché crede che Nick provi la
stessa cosa. L’anteprima si conclude quando Nick arriva a casa
Spring per prendere Charlie, con un piccolo scarabocchio magico
Heartstopper che appare dalla parte di Charlie.
La creatrice dello show,
Alice Oseman, ha parlato dell’aggiunta di
Tori durante le prime scene del primo episodio della terza
stagione, spiegando che il personaggio della Walser avrà un ruolo
chiave nella prossima puntata di Heartstopper. La Oseman ha anticipato che Tori avrà un
ruolo più importante nella prossima stagione, soprattutto quando
sosterrà Charlie per quanto riguarda la sua salute
mentale.
La terza stagione di Heartstopper
esplorerà temi molto più oscuri
It’s time to say “I love you” to a very
special sneak peek of Heartstopper Season 3.
La terza stagione
diHeartstopper sarà caratterizzata da otto nuovi episodi
che continueranno la storia d’amore di Nick e Charlie. Tuttavia, a
differenza delle stagioni precedenti, ci sarà un cambiamento di
tono, poiché lo show affronterà temi più maturi. In una
dichiarazione rilasciata tramite un articolo
di Netflix Tudum, la Oseman ha condiviso la sua eccitazione
nel vedere questi personaggi maturare e crescere, il che significa
che affronteranno alcuni argomenti pesanti. Alcuni di questi sono
di speranza, come l’università e le loro ambizioni future, ma altri
si addentrano in argomenti come la salute mentale e il sesso.
L’ultimo trailer della
terza stagione ha mostrato molti momenti di vulnerabilità
che i nostri personaggi dovranno affrontare, tra cui le varie lotte
che ogni coppia dovrà affrontare nell’intimità e il dolce
promemoria che tutti sono lì per l’altro quando ne hanno più
bisogno. Il cast della terza stagione vedrà il ritorno del cast
principale dello show, oltre a una manciata di nuovi talenti che si
uniranno alla formazione, tra cui Jonathan Bailey di Bridgerton, Hayley
Atwell di Capitan
America e Eddie Marsan di
Deadpool 2. La terza stagione di
Heartstopper arriverà su Netflix il 3 ottobre 2024. Nel frattempo,
è possibile vedere in streaming tutti gli episodi delle stagioni 1
e 2 sulla piattaforma di streaming.