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Grey’s Anatomy 21: un nuovo personaggio debutta nella clip del prossimo episodio

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Catherine Fox potrebbe aver ammorbidito la sua posizione su diverse questioni dopo il cliffhanger della stagione 20 di Grey’s Anatomy, ma questo non significa che sia disposta a lasciar perdere tutto e niente. Vuole ancora una parte della ricerca sull’Alzheimer ed è disposta a fare qualsiasi cosa, anche se la sua salute sta peggiorando. L’episodio 2 della di Grey’s Anatomy 21, “Take Me to Church”, vede Catherine ammorbidirsi su un’altra questione, mentre la Bailey cerca di riavere il suo lavoro e la sua salute si deteriora in seguito a una scoperta. Secondo la trama ufficiale, Blue affronta il suo passato mentre Winston, Richard e Lucas trascorrono una giornata fuori dall’ospedale. Anche un nuovo volto si unisce al cast.

“Meredith e Catherine continuano a non essere d’accordo e Meredith si confida con la Bailey per avere supporto. Richard, Winston e Lucas trascorrono la giornata fuori dall’ospedale e Blue affronta una relazione del passato. Levi incontra il nuovo cappellano dell’ospedale”.

Il promo anticipa gli archi narrativi dell’episodio, mentre la Bailey chiede di riavere il suo lavoro. Catherine non rende mai le cose facili a nessuno, tantomeno alla Bailey, che secondo lei ha un senso di presunzione esagerato. Catherine le chiede di fissare un appuntamento, cosa che la Bailey non prende bene ma che non fa trasparire. Nel frattempo, l’ex fidanzata di Blue è tornata al Grey Sloan e questa volta cerca delle risposte. “Non posso andarmene da qui finché non saprò tutta la nostra storia”, gli dice. Non è l’argomento preferito di Blue. Quando Teddy e Owen tornano dalla loro settimana di pausa, Teddy viene a sapere che è stata retrocessa e non è più capo, nonostante le sia stato ridato il lavoro. Meredith e Amelia collaborano alla salute di Catherine e, quando fanno una TAC, scoprono che il suo cancro è più esteso di quanto si potesse prevedere. “Il suo fegato è coperto di tumori”, dice Amelia.

Il nuovo cappellano del Grey Sloan arriva nella stagione 21 di Grey’s Anatomy

Dopo l’imminente uscita di Jake Borellida Grey’s Anatomy, è stato rivelato che lo show avrebbe introdotto un nuovo personaggio gay per sostituire Schmitt. Il ruolo di James è stato affidato a Michael Thomas Grant. Egli “si unisce al Grey Sloan come cappellano episcopale apertamente gay. Ha un posto speciale nel cuore per i suoi pazienti più giovani, e il suo calore, la sua formazione e la sua spiritualità lo rendono a suo agio e sicuro in ogni situazione. Nella sua vita personale, James si trova a un bivio in cui si apre all’amore e a grandi slanci di fede”. Il personaggio debutterà in “Take Me to Church”.

Dynamic Duo: annunciato il film d’animazione che racconterà di Dick Grayson e Jason Todd

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È stato riferito che DC Studios e Warner Bros. Picture Animation stanno sviluppando un nuovo film d’animazione innovativo intitolato Dynamic Duo, che sarà incentrato sui popolari discepoli di Batman, i Robin Dick Grayson e Jason Todd.

Secondo una breve sinossi, il film segue “i primi giorni di Dick Grayson e Jason Todd, alias i Robin. Il duo si fa chiamare Dynamic Duo. Sono ladri orfani, migliori amici che condividono sogni di una vita migliore, ma la loro amicizia sarà messa alla prova da visioni contrastanti di un futuro da cui nascerà un nuovo Dynamic Duo”.

Arthur Mintz sarà il regista del progetto, mentre Matthew Aldrich (Lightyear; Coco) ha sceneggiato il lungometraggio. L’animazione sarà realizzata da un nuovo studio chiamato Swaybox, guidato da Mintz e dalla moglie Theresa Andersson.

Dynamic Duo sarà un film d’animazione realizzato da Swaybox

Swaybox utilizza una tecnologia chiamata “Momo Animation”, descritta come un incrocio tra animazione CGI, elementi pratici di stop-motion e performance live-action in tempo reale. Il risultato è una narrazione che si dice sia visivamente mozzafiato, dinamicamente espressiva e più umana.

James Gunn e Peter Safran saranno produttori per DC Studios, mentre Matt Reeves è a bordo con il suo studio 6th & Idaho. Andersson e Michael Uslan di Swaybox sono anche impegnati in ruoli di produzione.

Il co-responsabile dei DC Studios James Gunn ha confermato la notizia su Instagram, esprimendo il suo entusiasmo per il progetto, “Sono al settimo cielo nell’annunciare il nuovo film DC Studios/Warner Bros Pictures Animation che ha dato il via libera per i cinema, DYNAMIC DUO, la storia di Robin… o dovrei dire dei Robin, come Dick Grayson e Jason Todd. Il primo lungometraggio della visionaria Swaybox, un mix di animazione, burattini e CGI, una sceneggiatura del meraviglioso e talentuoso Matt Aldrich, prodotto con i nostri partner di Matt Reeves’ 6th e Idaho. È qualcosa di speciale”.

Nonostante il coinvolgimento di Reeves, il film non è ambientato nello stesso universo di The Batman and The Penguin. Tuttavia, resta da vedere se si svolgerà o meno all’interno del DC Universe, che verrà lanciato più avanti quest’anno con Creature Commandos, poiché Gunn deve ancora confermare, anche se immaginiamo che a breve arriverà una sorta di chiarimento.

Dynamic Duo è l’ultimo di una lunga serie di progetti DC in arrivo nel 2024 e oltre, che si uniranno a Superman, Supergirl: Woman of Tomorrow, The Authority, The Brave and the Bold, Swamp Thing, Teen Titans, il film senza titolo Bane e Deathstroke, Creature Commandos, Peacemaker S2, Lanterns, Waller, Paradise Lost, Booster Gold e una serie senza titolo su Blue Beetle.

Daniel Day-Lewis torna a recitare in Anemone, diretto da Ronan Day-Lewis

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Daniel Day-Lewis, ampiamente considerato uno dei più grandi attori della sua generazione, sta uscendo dal pensionamento dopo sette anni lontano dal grande schermo. Sarà infatti protagonista del prossimo film di Focus Features e Plan B “Anemone”, che segna il debutto alla regia di suo figlio, Ronan Day-Lewis.

Daniel Day-Lewis e Ronan Day-Lewis hanno co-scritto il film, descritto come un’esplorazione delle intricate relazioni tra padri, figli e fratelli, nonché delle “dinamiche dei legami familiari“. Daniel Day-Lewis guiderà il cast di “Anemone” insieme a Sean Bean, Samantha Morton, Samuel Bottomley e Safia Oakley-Green.

Daniel Day-Lewis torna a recitare per il figlio Ronan

“Non potremmo essere più entusiasti di collaborare con un brillante artista visivo come Ronan Day-Lewis per il suo primo lungometraggio insieme a Daniel Day-Lewis come suo collaboratore creativo”, ha affermato il presidente di Focus Features Peter Kujawski in una dichiarazione. “Hanno scritto una sceneggiatura davvero eccezionale e non vediamo l’ora di portare la loro visione condivisa al pubblico insieme al team di Plan B”.

Anemone” riunisce Daniel Day-Lewis con Focus Features, lo studio dietro Il Filo Nascosto, il suo ultimo film del 2017. Universal distribuirà il film a livello internazionale. In “Anemone”, Ben Fordesman (“Love Lies Bleeding”) sarà il direttore della fotografia, con Jane Petrie (“The Crown”) che si occuperà della costumista e Chris Oddy (“Zone of Interest”) come production designer.

Ronan Day-Lewis, 26 anni, è un pittore la cui prima mostra personale internazionale aprirà il 2 ottobre a Hong Kong prima di fare tappa a New York City e Los Angeles. Suo padre è l’unico artista ad aver mai vinto tre Oscar come miglior attore. Daniel Day-Lewis è stato premiato per “Lincoln” di Steven Spielberg, “Il Petroliere” di Paul Thomas Anderson e “Il mio piede sinistro” di Jim Sheridan. Ha anche ricevuto nomination per “Gangs of New York” e “Nel nome del padre“.

daniel day-lewisDaniel Day-Lewis ha annunciato che avrebbe smesso di recitare nel 2017 prima dell’uscita di Il Filo Nascosto, anche se non ha fornito una ragione per il suo ritiro. “È immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e al pubblico nel corso di questi anni”, ha affermato un portavoce dell’attore in una dichiarazione. “Questa è una decisione privata e né lui né i suoi rappresentanti rilasceranno ulteriori commenti su questo argomento”.

L’attore ha poi riflettuto sulla sua decisione di annunciare pubblicamente il suo ritiro, dicendo alla rivista W che “prima di realizzare [‘Il Filo Nascosto‘], non sapevo che avrei smesso di recitare”. Parte del motivo per cui ha rilasciato una dichiarazione sulla questione era per assumersi le proprie responsabilità.

“Sapevo che era insolito rilasciare una dichiarazione”, ha detto Daniel Day-Lewis. “Ma volevo tracciare una linea. Non volevo essere risucchiato in un altro progetto. Per tutta la vita ho continuato a ripetere che avrei dovuto smettere di recitare, e non so perché questa volta è stato diverso, ma l’impulso di smettere ha preso piede in me, ed è diventato una compulsione. Era qualcosa che dovevo fare.”

Daniel Day-Lewis ha partecipato ai National Board of Review Awards all’inizio di quest’anno e si è riunito con il suo regista di “Gangs of New YorkMartin Scorsese, che ha alimentato le voci su una possibile rinuncia dell’attore al ritiro per una futura collaborazione tra loro.

Abbiamo fatto due film insieme ed è una delle esperienze più belle della mia vita“, ha detto Scorsese mentre accettava il premio come miglior regista per “Killers of the Flower Moon“. “Forse c’è tempo per un altro. Forse! È il migliore.” Speriamo!

Daniel Day-Lewis: 10 cose che forse non sai sull’attore

Daniel Day-Lewis: 10 cose che forse non sai sull’attore

Daniel Day-Lewis è uno degli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema grazie alle sue diverse ed incisive interpretazioni. L’attore ha sempre dimostrato di riuscire a scegliere i film giusti che valorizzassero la sua carriera, tanto da aggiudicarsi tre Oscar come Miglior attore protagonista (per Il mio piede sinistro, Il petroliere e Lincoln) e altrettante nomination (per Nel nome del padre, Gangs of New York e Il filo nascosto).

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Daniel Day-Lewis.

Daniel Day-Lewis: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attore è iniziata nel 1971, quando debutta nel film Domenica, maledetta domenica, sebbene non venga accreditato. In seguito, è apparso con un cameo in Gandhi (1982), per poi ottenere maggiore spazio in Il Bounty (1984) e My Beautiful Laundrette – Lavanderia a gettone (1985). Il grande successo arriva grazie a Camera con vista (1985), seguito da Nanou (1986), L’insostenibile leggerezza dell’essere (1988), Un gentleman a New York (1988) e Il mio piede sinistro (1989). In seguito, ha partecipato a film come L’ultimo dei Mohicani (1992), L’età dell’innocenza (1993), Nel nome del padre (1993), La seduzione del male (1996), The Boxer (1997), Gangs of New York (2002) e La storia di Jack & Rose (2005). Tra i suoi ultimi film vi sono Il petroliere (2007), Nine (2009), Lincoln (2012) e Il filo nascosto (2017).

2. Ha recitato in alcune serie TV e a teatro. L’attore non ha lavorato solo per il grande schermo, ma all’inizio della sua carriera si è prestato anche ad alcune serie televisive come Eddie Shoestring, detective privato (1980), BBC2 Playhouse (1982), Frost in May (1982), Play of the Month (1983), My Brother Jonathan (1985) e Screen Two (1986). Ha inoltre recitato nei film Thank You, P.G. Wodehouse (1981) e Artemis 81 (1981). Tra gli anni Settanta e Ottanta ha inoltre recitato molto a teatro, salvo poi abbandonare sia questo sia la TV una volta ottenuto successo al cinema.

Daniel Day-Lewis: chi è sua moglie

3. È sposato da diversi anni. L’attore si sposato nel 1996 con Rebecca Miller, figlia del drammaturgo Arthur Miller. I due si erano conosciuti sul set de La seduzione del male e dalla loro unione sono nati i figlia Ronan Cal (1998) e Cashel Blake (2002). Prima di convolare a nozze con la sua attuale moglie, l’attore era però stato fidanzato con l’attrice francese Isabelle Adjani per sei anni, dal 1989 al 1995. Appena dopo la separazione, l’attore divenne padre di Gabriel Kane, nato nel 1995, riconoscendo il bambino come proprio figlio.

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Daniel Day-Lewis in Il petroliere

5. Ha studiato a lungo i veri cercatori di petrolio. Quando gli fu proposto il film Il petroliere, Day-Lewis accettò di ricoprire la parte ancor prima di leggere la sceneggiatura completa, in quanto era un grande fan del regista Paul Thomas Anderson. Noto per le sue meticolose ricerche sui personaggi che interpreta, l’attore iniziò a quel punto a condurre una serie di ricerche sui cercatori di petrolio dell’epoca. Inoltre, lavorò approfonditamente sulla propria voce, ascoltando registrazioni di personalità dell’epoca in cui il film è ambientato. Così facendo sì poté calare in modo più convincente nel personaggio, dando vita ad una delle interpretazioni più acclamate di sempre.

Daniel Day-Lewis in Gangs of New York

6. Si è rotto il naso sul set. Nel film di Martin Scorsese Gangs of New York, l’attore interpreta il crudele William Cutting, detto “Bill il Macellaio”, capo indiscusso della malavita del quartiere Five Points di New York. Un noto aneddoto relativo all’attore è quello che lo vide ruppersi il naso in seguito ad uno scontro divenuto fin troppo realistico, avvenuto durante le riprese, con Leonardo DiCaprio. Nonostante l’infortunio e il dolore, Day-Lewis continuò a recitare, utilizzando quanto accaduto per caratterizzare ulteriormente il personaggio.

Daniel Day-Lewis in Il filo nascosto

7. Ha guardato vecchie sfilate. Per prepararsi al film, l’attore ha visionato diversi filmati d’archivio delle sfilate degli anni ’40 e ’50, ha studiato i designer più famosi, consultato il curatore della moda e dei tessuti al Victoria and Albert Museum di Londra e l’apprendista di Marc Happell, capo del dipartimento costumi del New York City Ballet. Inoltre, ha anche imparato a cucire, facendo pratica con sua moglie Rebecca, cercando di ricreare un tubino di Balenciaga ispirato ad un’uniforme scolastica.

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Daniel Day-Lewis ha lavorato a Firenze e parla italiano

8. Ha svolto l’attività di calzolaio. Dal 1997 al 2001, l’attore scappò dal mondo dello star system, rifiutando per quattro anni qualsiasi proposta lavorativa. Nel 1999 l’attore, che si trovava a Firenze grazie a degli amici, si innamorò di una bottega che faceva scarpe a mano e su misura, tanto da chiedere ai proprietari, Cristina e Stefano Bemer, di poter diventare il loro apprendista. L’attore ha lavorato con dedizione per otto ore al giorno nei dieci mesi a cavallo tra il 1999 e il 2000, tornando al lavoro di attore solo grazie a Martin Scorsese che ci mise ben due giorni (più l’aiuto della moglie dell’attore) per convincerlo a tornare a recitare.

Daniel Day-Lewis, il suo ritiro e il ritorno

9. Si è ritirato dalle scene. Daniel Day-Lewis è sempre stato una persona estremamente riservata e tutt’altro che dedita alla mondaneità tipica del suo mestiere. In più occasioni egli ha infatti dimostrato grande piacere nel ritirarsi a vita privata e svolgere anche attività particolarmente modeste. Il suo ultimo film, Il filo nascosto, risale al 2017 e già mentre era impegnato nelle riprese di quello l’attore aveva comunicato il suo desiderio di ritirarsi definitivamente dal mondo della recitazione, promessa che ad oggi continua a mantenere. Non si hanno notizie su cosa faccia dunque oggi l’attore, che potrebbe essersi impegnato in qualunque tipo di attività.

Arriva alla fine del 2024 la notizia che l’attore ha deciso di tornare a recitare per Anemone, l’esordio alla regia di suo figlio Ronan.

Daniel Day-Lewis: età e altezza

10. Daniel Day-Lewis è nato il 29 aprile del 1957 a Greenwich, Londra. La sua altezza complessiva corrisponde a 187 centimetri.

Fonti: IMDb, The Telegraph

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Shark – Il primo squalo: dal cast al sequel, tutte le curiosità sul film

Un filone di film particolarmente apprezzato è quello noto come “men vs. nature”, di cui uno dei massimi capolavori è proprio Lo squalo di Steven Spielberg. Da questo titolo ad oggi sono stati realizzati innumerevoli film di questa tipologia, ogni volta con animali diversi pronti a mettere a dura prova l’esistenza umana. Titoli come Crawl – Intrappolati (2019), Rogue – Missione ad alto rischio (2020), Endangered Species – Caccia mortale (2021) o il recente Beast (2022) sono solo alcuni esempi a riguardo. Tra tutti, quello dotato di maggior epicità è però senza dubbio Shark – Il primo squalo, film del 2018 con protagonista il più colossale degli squali.

In lingua originale il film è noto come The Meg, titolo che si spiega in quanto il film è l’adattamento di un romanzo di Steve Alten del 1997, pubblicato in Italia da Mondadori, primo di una serie che conta al momento ben sei sequel che s’intitola MEG. Titolo che si riferisce a Megalodon, versione breve di Carcharocles megalodon, un reale antenato dello squalo bianco vissuto nei mari più di due milioni di anni fa e successivamente estinto, capace di raggiungere i 18 metri di lunghezza e le 30 tonnellate di peso, e con denti affilatissimi e lunghi 18-20 centimetri l’uno.

Impensabile che tale creatura non arrivasse anche al cinema, omaggiando un grande classico come Lo squalo seppur in modo molto più fracassone e “trash”. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Shark – Il primo squalo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Jason Statham, Cliff Curtis, Bingbing Li, Page Kennedy e Ruby Rose in Shark - Il primo squalo
Jason Statham, Cliff Curtis, Bingbing Li, Page Kennedy e Ruby Rose in Shark – Il primo squalo. Cortesia di Warner Bros.

La trama e il cast di Shark – Il primo squalo

Il film inizia con un sommergibile oceanico – parte di un programma internazionale di osservazione sottomarina – che viene attaccato da un’imponente creatura che si riteneva estinta e che ora giace sul fondo della fossa più profonda del Pacifico con il suo equipaggio intrappolato all’interno. Il tempo stringe, l’esperto di salvataggi subacquei Jonas Taylor viene incaricato da un visionario oceanografo cinese, contro il volere della figlia Suyin, di salvare l’equipaggio – e l’oceano stesso – da questa inarrestabile minaccia.

Si tratta di uno squalo preistorico di quasi 23 metri conosciuto come Megalodon. Quello che nessuno avrebbe potuto immaginare era che, anni prima, Taylor si era già trovato faccia a faccia con quella terrificante creatura. E ora, in squadra con Suyin, deve affrontare le sue paure e mettere a rischio la propria vita per salvare l’equipaggio intrappolato laggiù e ritrovarsi ancora una volta di fronte al più grande predatore di tutti i tempi.

Nel cast del film si ritrova l’attore Jason Statham, grande icona del cinema d’azione dei nostri giorni, nel ruolo di Jonas Taylor. Li Bingbing è Suyin Zhang, mentre Rainn Wilson è Jack Morris. L’attrice Ruby Rose ricopre il ruolo di Jaxx Herd mentre Winston Chao è il dott. Minway Zhang. Completano il cast Cliff Curtis nel ruolo di James ‘Mac’ Mackreides, Page Kennedy in quello di D. J., Jessica McNamee in quello di Lori e Ólafur Darri Ólafsson nel ruolo del personaggio indicato semplicemente come “The Wall”.

Jason Statham Shark - Il primo squalo
Cortesia di Warner Bros.

Il sequel Shark 2 – L’abisso

Dato il buon successo del film, nel 2023 è stato realizzato il sequel di Shark 2 – L’abisso. Come il film precedente, segue un gruppo di scienziati che devono superare i megalodonti quando un’operazione mineraria malvagia minaccia la loro missione e li costringe a una battaglia ad alto rischio per la sopravvivenza. Nel luglio 2023, Wheatley ha dichiarato che ci sono state discussioni interne su un potenziale terzo capitolo, ma che tutto dipendeva dal successo del secondo film. Ad oggi, tuttavia, non ci sono indicazioni riguardo la realizzazione di un terzo capitolo.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Shark – Il primo squalo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 1 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Samaritan: dal cast al fumetto da cui è tratto, tutte le curiosità sul film

Nel corso della sua lunga e gloriosa carriera Sylvester Stallone è divenuto principalmente conosciuto per l’interpretazione di due tra i più iconici personaggi della storia del cinema, il pugile Rocky Balboa e il reduce della guerra del Vietnam John Rambo, protagonisti di due popolari saghe cinematografiche iniziate con le pellicole Rocky (1976) e Rambo (1982). Negli ultimi anni si è però divertito a sperimentare anche con diverse tipologie di personaggi, tra cui spicca il supereroe protagonista di Samaritan (qui la recensione).

Diretto da Julius Avery (regista anche di Overlord L’esorcista del Papa) e scritto da Bragi F. Schut., questo film è descritto come una visione grintosa e oscura dei film di supereroi, con una storia precedentemente adattata nelle graphic novel di Mythos Comics da Schut, Marc Olivent e Renzo Podesta. In questa pellicola Stallone assume il ruolo di un vecchio e stanco supereroe, richiamato però ad una nuova e forse ultima battaglia.

Un ruolo a suo modo inedito, che ha però permesso all’attore di farsi nuovamente notare per la sua prestanza fisica. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Samaritan. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Pilou Asbæk e Moises Arias in Samaritan
Pilou Asbæk e Moises Arias in Samaritan. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures/Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2022 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

La trama e il cast di Samaritan

Protagonista del film è il tredicenne Sam Cleary convinto che il suo misterioso e solitario vicino Joe Smith sia in realtà un leggendario supereroe in incognito. Vent’anni prima, il vigilante con superpoteri di Granite City, Samaritan, era stato dichiarato morto dopo una battaglia contro il suo rivale, Nemesis, in un magazzino andato a fuoco. In molti credono che Samaritan sia morto nell’incendio ma altri in città, come Sam, sperano che sia ancora vivo. Con l’aumentare delle azioni criminali e la città sull’orlo del caos, Sam decide di convincere il suo vicino a uscire allo scoperto per salvarli dalla rovina.

Ad interpretare il ruolo di Joe Smith vi è, come anticipato, Sylvester Stallone. Accanto a lui, nel ruolo del giovane Sam Cleary vi è invece Javon “Wanna” Walton. Attore noto soprattutto per aver interpretato Ashtray in Euphoria e per aver lavorato nella serie televisiva The Umbrella Academy. Egli è però anche un pugile e questo film è la prima volta che in un film vediamo il background pugilistico di Javon ‘Wanna’ Walton. L’attore Pilou Asbæk – noto per il ruolo di Euron Greyjoy nella serie televisiva Il Trono di Spade ricopre qui il ruolo di Cyrus alias Nemesi II.

Completano il cast Dascha Polanco nel ruolo di Tiffany Cleary, Moisés Arias nel ruolo di Reza e Martin Starr in quello di Albert Casier. Ci sono Sophia Tatum nel ruolo di Sil, Jared Odrick nel Farshad e Michael Aaron Milligan nel ruolo di Tonno. Henry G. Sanders Shameik Moore interpreta invece Arthur e Devin Holloway. Samaritan ha numerosi personaggi interpretati da attori truccati per dare l’impressione di essere pesantemente tatuati. Sylvester Stallone, che in realtà è tatuato sul petto e sulla parte superiore delle braccia, si trucca per interpretare un personaggio non tatuato.

Sylvester Stallone, Julius Avery e Pilou Asbæk in Samaritan
Sylvester Stallone, Julius Avery e Pilou Asbæk in Samaritan. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures/Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2022 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Il fumetto da cui è tratto

Come anticipato, il film è tratto da un fumetto omonimo ideato e scritto da Bragi F. Schut, anche sceneggiatore del film. Come da lui chiarito, egli aveva in realtà scritto la sceneggiatura prima di adattare la storia nel fumetto poi pubblicato da Mythos Comics. Quest’ultiimo è dunque stata un’opera derivativa ma che per prima ha permesso di far conoscere la storia di Samaritan. Dato il buon riscontro ottenuto dal fumetto, Schut è poi riuscito ad ottenere il via libera anche per il film.

Samaritan 2, il sequel si farà!

Come noto, un sequel di Samaritan del 2022 è in lavorazione presso gli Amazon MGM Studios con il ritorno di Sylvester Stallone come protagonista del film. A darne conferma è stato il noto sito americano The Hollywood Reporter. Anche lo sceneggiatore Bragi F. Schut, tornerà per scrivere il sequel, mentre non è chiaro se il regista Julius Avery tornerà nel suo ruolo. Il sequel è stato confermato in virtù del fatto che il film è stato un successo a sorpresa, affermandosi come titolo numero uno su Prime Video per tre settimane consecutive dopo la sua uscita.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Samaritan grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 1 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Next Three Days: dal cast alla storia vera, le curiosità sul film con Russell Crowe

Cosa saresti disposto a fare per salvare la persona che ami? Da questo quesito è partito il regista Paul Haggis, reduce dall’Oscar vinto nel 2006 per il film Crash – Contatto fisico, per dar vita al suo nuovo film. Questo si intitola The Next Three Days (qui la recensione), ed è arrivato al cinema nel 2010, raccontando una storia ricca di passioni, tradimenti e verità nascoste, con colpi di scena pronti a sorprendere continuamente lo spettatore. Tale storia è il frutto di un riadattamento di quella già raccontata nel film francese Pour elle, di Fred Cavayé, facendo dunque del film di Haggis un vero e proprio remake.

Imbattutosi nella pellicola francese, il regista premio Oscar rimase affascinato dalla forza dei sentimenti in essa manifestati. Nel dar vita alla sua versione, però, decise di apportare alcune piccole ma importanti modifiche. La prima di queste è relativa al personaggio della protagonista femminile, la cui reale colpevolezza di omicidio viene lasciata maggiormente nel dubbio. In secondo luogo, Haggis si è concentrato sul rendere particolarmente credibili le azioni del regista, cercando di ispirarsi a cosa avrebbe fatto lui in quella situazione.

Accolto con modesto successo, il film è arrivato a guadagnare circa 67 milioni di dollari a livello globale. In particolare, però, The Next Three Days si è affermato come un buon thriller capace di dar vita ad un protagonista e una vicenda alla quale viene facile affezionarsi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Russell Crowe e Ty Simpkins in The Next Three Days
Russell Crowe e Ty Simpkins in The Next Three Days. Foto di Phil Caruso

La trama di The Next Three Days

Protagonista del film è John Brennan, professore al college e sposato con la bella Lara Brennan. La vita dei due viene improvvisamente stravolta nel momento in cui la donna si ritrova accusa di aver ucciso il proprio capo. Le prove sono tutte contro di lei, e per ciò viene bruscamente condannata all’ergastolo. John si ritrova così a doversi occupare del figlio appena nato, manifestando però ostinatamente la convinzione sull’innocenza della moglie. Per tre anni cercherà dunque di farla scagionare, senza però riuscire a trovare gli elementi necessari a dimostrare quanto solo lui sembra pensare.

Dopo l’ennesima chiusura del caso, John si rende conto di non avere molte alternative. Decide allora di prendere una decisione drastica, che non pensava sarebbe mai arrivato a considerare. Per evitare che la sua vita e quella della famiglia si sgretoli inesorabilmente, organizza l’evasione dal carcere della moglie. Del tutto inesperto a riguardo, inizia a progettare il piano nel modo più meticoloso possibile. Nonostante ciò, si troverà di fronte a numerosi ostacoli durante il percorso, ed egli per primo dovrà scoprire se sua moglie è davvero innocente o meno.

 

Il cast di attore

Il regista ha dichiarato di non scrivere mai pensando già a quali attori daranno vita ai ruoli. Per John Brennan, però, era certo di voler affidare la parte a Russell Crowe. L’attore, inizialmente, non era certo di voler accettare un nuovo ruolo, stanco dai molti lavori svolti in quel periodo. Appassionatosi alla sceneggiatura, però, si disse ben disposto a prendere parte al progetto. Per comprendere meglio il personaggio, diede vita a lunghe conversazioni con Haggis, il quale gli illustrò nel dettaglio i sentimenti che animano Brennan. Accanto a lui, è poi presente l’attore Brian Dennehy nei panni di George Brennan. Questi decise di accettare la parte poiché affascinato dal poter recitare senza avvalersi di troppe battute.

Ad interpretare la moglie del protagonista, Lara Brennan, vi è invece l’attrice Elizabeth Banks, che per il ruolo ha incontrato diversi veri carcerati e guardie, apprendendo da loro i segreti della vita in prigione. Ha poi deciso di farsi rinchiudere in una cella, non sopportando però di starvi più di cinque minuti. La paura provata è stata poi il sentimento attraverso cui ha costruito il proprio personaggio. Sono poi presenti gli attori come Lennie James nei panni del tenente Nabulsi e Jason Beghe in quelli del detective Quinn. Olivia Wilde è presente nel ruolo di Nicole, mentre Moran Atias dà vita a Erit. Ty Simpkins interpreta il figlio dei protagonisti, Luke, mentre Liam Neeson è presente con un cameo nei panni del carcerato Damon Pennington.

Elizabeth Banks in The Next Three Days
Elizabeth Banks in The Next Three Days. Foto di Phil Caruso

Il film è tratto da una storia vera?

La vicenda narrata nel film sembra proprio una di quelle che, per quanto assurde, possono accadere nella realtà. Secondo Courthouse News Service, un servizio di informazione americano per avvocati e giornalisti, il film francese Pour Elle è effettivamente basato sulla storia vera di una donna francese condannata per aver ucciso il suo capo. Tuttavia, non ci sono altre risorse che confermino che il film francese da cui è stato tratto The Next Three Days sia tratto una storia vera. Di conseguenza, anche lo stesso film con protagonista Russell Crowe si può ritenere non basato su reali vicende.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Next Three Days grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Infinity+, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 01 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Lanterns: Josh Brolin conferma i colloqui per Hal Jordan – “Vedremo cosa succederà lungo la linea”.

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All’inizio del mese è circolata la voce che Josh Brolin fosse in trattative per interpretare Hal Jordan nella prossima serie HBO Lanterns, e i giornali hanno apparentemente confermato la notizia iniziale quando è stato annunciato che Kyle Chandler (Friday Night Lights, Catch 22) aveva ottenuto la parte.

Brolin – che non è nuovo a ruoli di supereroi avendo interpretato in precedenza Thanos, Cable e Jonah Hex – ha ora confermato di essere in trattative per il ruolo. La star di Dune Parte Due ha rifiutato di entrare nei dettagli, lodando invece l’uomo che vestirà i panni del veterano eroe con gli anelli nella serie del DCU.

“Sapete una cosa? Lanterna Verde non ha funzionato, ma va bene così ”, ha detto Brolin a ComicBook.com quando gli è stato chiesto se avesse rifiutato il ruolo perché era in attesa di un personaggio DC migliore. “Sta funzionando. Chi sarà, Kyle Chandler? Lo adoro come attore, penso che sia meraviglioso, in realtà. E, sai, vedremo cosa succederà in futuro”.

Si dice che i DC Studios abbiano contattato diverse altre star di prima grandezza per la parte di Jordan, ma si ritiene che il ruolo sia stato “contaminato” dal famoso film su Lanterna Verde con Ryan Reynolds. Non abbiamo idea se questo sia vero, ma di certo spiegherebbe perché star del calibro di Brolin, Chris Pine e Ewan McGregor abbiano evidentemente rifiutato l’opportunità.

Il casting è attualmente in corso per la ricerca di un attore che interpreti John Stewart: si ritiene che Aaron Pierre e Stephan James siano i favoriti.

Lanterns “segue la nuova recluta John Stewart e la leggenda delle Lanterne Hal Jordan, due poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore dell’America”.

Il creatore di Lost e Watchmen , vincitore di un Emmy Award, Damon Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura del pilot insieme a Chris Mundy, showrunner di Ozark, e a King. Si dice che siano a bordo anche Justin Britt-Gibson, Breannah Gibson e Vanessa Baden Kelly.

Josh Brolin Dave Bautista
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

CORRELATE:

Cosa sappiamo di Lanterns?

La serie Lanterns segue due personaggi centrali dell’Universo DC: la nuova recluta John Stewart e il veterano Hal Jordan. La storia vede i nostri poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore dell’America, una premessa molto intrigante che promette una miscela di avventure cosmiche e lavoro investigativo concreto, e qualcosa di nettamente diverso dalla norma DC.

James Gunn e Peter Safran, Co-Presidenti e Co-CEO dei DC Studios, hanno dichiarato: “Siamo entusiasti di portare questo titolo fondamentale della DC alla HBO con Chris, Damon e Tom al timone. John Stewart e Hal Jordan sono due dei personaggi più avvincenti della DC e Lanterns li porta in vita in una storia poliziesca originale che è una parte fondamentale del DCU unificato che lanceremo la prossima estate con Superman”.

Il creatore di Lost e Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura dell’episodio pilota insieme allo showrunner di Ozark Chris Mundy e all’acclamato scrittore di fumetti Tom King. Si dice che anche Justin Britt-Gibson, Breannah Gibson e Vanessa Baden Kelly siano a bordo (anche se la notizia non è ancora stata confermata). La produzione di Lanterns dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il che potrebbe portare la serie a un’uscita nel 2026. Lanterns non ha ancora una data di debutto confermata.

NOVA: si dice che Glenn Close e John C. Reilly riprenderanno i ruoli di GOTG per la serie Disney+

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I Nova Corps sono stati introdotti per la prima volta in Guardiani della Galassia e una nuova indiscrezione sostiene che due dei membri più importanti della forza di pace intergalattica torneranno nella prossima serie Nova Disney+.

Secondo MTTSH, sia Glenn Close che John C. Reilly riprenderanno i rispettivi ruoli di Nova Prime Rael e Rhomann Dey. Si ritiene che questi personaggi, insieme al resto del Corpo, siano stati distrutti da Thanos poco prima degli eventi di Avengers: Infinity War, ma è logico che alcuni di loro siano sopravvissuti all’attacco. D’altra parte, c’è sempre la possibilità che appaiano solo nei flashback.

La conferma che i Marvel Studios stavano progettando di introdurre Nova nel Marvel Cinematic Universe è arrivata per la prima volta nel 2022 e da allora ci sono state notizie contrastanti sul mezzo di comunicazione per cui il progetto era stato sviluppato.

Cosa sappiamo sulla serie tv su Nova? 

Il responsabile dei Marvel Studios per lo streaming, la televisione e l’animazione, Brad Winderbaum, ha recentemente confermato che Nova si sta effettivamente dirigendo verso il piccolo schermo e ha condiviso alcuni intriganti aggiornamenti sui piani dello studio per l’eroe spaziale… o sarebbe meglio dire gli eroi?

Parlando al podcast di Phase Zero, Winderbaum ha descritto la serie Nova come un “incredibile pezzo d’insieme con un grande cast di personaggi”, forse indicando che sia Richard Rider che Sam Alexander saranno presenti. Ha anche detto che la serie avrà “sfumature” sia di Star Trek che di Battlestar Galactica.

Ecco cosa ha detto Feige sull’introduzione di Nova nel MCU nel 2021. “Il tempo è relativo, giusto?”, ha detto il boss dei Marvel Studios. “Credo di aver parlato di Doctor Strange otto anni prima che uscisse quel film. Quindi, ‘potenziale immediato’ è relativo. Ma è chiaro che non ci stiamo tirando indietro di fronte alla fine cosmica della narrazione, proprio nel punto più delicato dei Nova Corps e di Nova stesso”.

Sam Alexander è apparso per la prima volta nel one-shot Marvel Point One nel novembre 2011, prima di diventare protagonista di una serie tutta sua a partire dal febbraio 2013. L’adolescente dell’Arizona ha ereditato l’elmo Nova dal padre scomparso e ha assunto ufficialmente il ruolo dopo essere stato addestrato da Gamora e Rocket Raccoon, membri dei Guardiani della Galassia.

Voci precedenti hanno affermato che Ryan Gosling (Barbie, Blade Runner 2049) potrebbe essere in lizza per il ruolo di protagonista di Nova (si ritiene che abbia discusso con Feige di un possibile ingresso nel MCU, ma una serie Disney+ potrebbe essere un po’ eccessiva), e abbiamo anche sentito che si sta cercando un “giovane protagonista”. Se la notizia fosse esatta, ciò suggerirebbe ulteriormente la presenza di Rider e Alexander.

The Witcher: Liam Hemsworth rivela perché era entusiasta di interpretare Geralt di Rivia

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Quando The Witcher arriverà su Netflix con la sua quarta e penultima stagione, sarà un nuovo attore a interpretare Geralt di Rivia. Come sicuramente saprete, Henry Cavill, star di Man of Steel, ha lasciato la serie poco dopo la terza stagione e Liam Hemsworth, star di The Hunger Games, è stato subito annunciato come suo sostituto.

Il fratello di Chris Hemsworth, star di Thor, ha due stagioni per dimostrare cosa è in grado di fare nel ruolo del personaggio più amato dai fan e molto da dimostrare, visto che l’interpretazione di Cavill della creazione di Andrzej Sapkowski è ancora molto amata dai fan.

Dopo aver rilasciato una breve dichiarazione al momento dell’ingaggio, Hemsworth ha approfondito come è stato interpretare il personaggio in un’intervista a Live with Kelly & Mark.

Ammettendo di non aver mai guardato la serie di Netflix né letto i libri quando è stato chiamato, Hemsworth ha rivelato di aver giocato a The Witcher 3: Wild Hunt, che ha definito – a ragione – “uno dei migliori videogiochi di tutti i tempi”.

“Non avevo visto la serie televisiva. E non avevo letto i libri. Ma ho giocato al videogioco tipo dieci anni fa o giù di lì ”, ha spiegato l’attore. “Ed è ancora oggi uno dei migliori videogiochi di tutti i tempi. E Netflix è venuta da me quasi due anni fa e mi ha detto che volevano che entrassi in scena e prendessi il comando”.

“Ero davvero eccitato all’idea di assumere quel personaggio perché ero un fan del videogioco. Ma ho detto: “Lasciatemi guardare la serie TV, dare un’occhiata ai libri e approfondire”.

Ho girato [la serie] negli ultimi nove mesi ”, ha continuato Hemsworth. “Siamo stati [in Galles] per due settimane. La prima settimana c’era un sole splendido, un cielo azzurro. E poi la seconda settimana è stata una specie di stagione dei tornado”.

Cosa c’è da sapere sulla quarta stagione di The Witcher

L’attore si unisce a Liam Hemsworth, Anya Chalotra, Freya Allan, Joey Batey, Sharlto Copley, James Purefoy e Danny Woodburn in quella che sarà la penultima stagione dello show (recentemente abbiamo saputo che la serie si concluderà con la quinta stagione).

Dopo gli scioccanti eventi che hanno sconvolto il Continente e che hanno chiuso la terza stagione, la nuova stagione segue Geralt, Yennefer e Ciri che si trovano a dover attraversare il Continente devastato dalla guerra e i suoi numerosi demoni, separati l’uno dall’altro. Se riusciranno ad abbracciare e guidare i gruppi di disadattati in cui si trovano, avranno la possibilità di sopravvivere al battesimo del fuoco e di ritrovarsi.

Come fan del Witcher, sono al settimo cielo per l’opportunità di interpretare Geralt di Rivia”, ha dichiarato Hemsworth poco dopo essere stato scelto come nuovo protagonista dello show. “Henry Cavill è stato un Geralt incredibile, e sono onorato che mi passi le redini e mi permetta di imbracciare le lame del Lupo Bianco per il prossimo capitolo della sua avventura“.

Henry, sono un tuo fan da anni e sono stato ispirato da ciò che hai portato a questo amato personaggio. Avrò anche degli stivali grandi da riempire, ma sono davvero entusiasta di entrare nel mondo di The Witcher“. Non abbiamo una data di debutto confermata, ma la serie The Witcher dovrebbe tornare su Netflix nel 2025.

Disney+: tutte le uscite di ottobre 2024

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Disney+: tutte le uscite di ottobre 2024

Ecco tutto le uscite di film e serie tv in arrivo durante il mese di Ottobre 2024 su Disney+, la piattaforma streaming della casa di Topolino.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

I film in uscita su Disney+ a Ottobre 2024

Hold Your Breath, dal 03 Ottobre 2024

Oklahoma, anni ‘30. La casa della famiglia Bellum si trova in una valle desolata e arida dove nuvole di polvere bloccano la luce del sole. Margaret (Sarah Paulson) e le sue due figlie, Rose (Amiah Miller) e Ollie (Alona Jane Robbins), si occupano della loro povera fattoria mentre il marito di Margaret è partito per cercare lavoro. Mentre lottano per sopravvivere al severo ambiente causato dal Dust Bowl, arriva un misterioso straniero (Ebon Moss-Bachrach) che minaccia tutto ciò che conoscono e amano. La minaccia è sempre più vicina?

FLY, dal 5 ottobre 2024

Il documentario originale National Geographic Per stare sull’orlo di un precipizio e lanciare il proprio corpo nel vento, bisogna essere disposti a perdere tutto: l’amore della propria vita o la vita che ami. Nel corso di sette anni, FLY segue tre coppie del mondo del BASE jumping, che rischiano tutto per l’emozione di sentirsi veramente vivi.

 

Road Diary: Bruce Springsteen and The E Street Band, dal 25 Ottobre 2024

Bruce Springsteen e la E Street Band offrono uno sguardo approfondito sulla creazione delle leggendarie performance live della band, con filmati delle prove e momenti speciali del backstage, oltre alle dichiarazioni dello stesso Springsteen.

Le serie tv in uscita su Disney+ a Ottobre 2024

Máquina: il pugile dal 9 ottobre 2024

La serie originale in streaming con tutti gli episodi Dopo una sconfitta devastante, Esteban “La Máquina” Osuna (Gael García Bernal) si trova a un punto morto della sua carriera da pugile. Fortunatamente per lui, il suo manager e migliore amico Andy Lujan (Diego Luna) è determinato a riportarlo in vetta. Ma quando un’efferata organizzazione si ripresenta, la posta in gioco di questa rivincita diventa una questione di vita o di morte. Mentre lotta per la rimonta, Esteban deve infatti destreggiarsi tra i suoi demoni personali e proteggere la sua famiglia, compresa l’ex moglie Irasema (Eiza González), una giornalista che si trova in rotta di collisione con il lato oscuro del mondo della boxe.

Rivals, dal 18 ottobre 2024

Ambientata nell’Inghilterra del 1986, Rivals è l’adattamento del secondo libro della raccolta Rutshire Chronicles di Jilly Cooper, che segue Rupert Campbell-Black, noto libertino e fantino da ostacoli. Prima di abbandonare la carriera politica, Rupert unisce le forze con il suo nuovo vicino di casa, Declan O’Hara, per rovesciare lo spregiudicato magnate della televisione locale Lord Tony Baddingham, facendo un’offerta per il suo franchise televisivo indipendente con sede a Cotswolds. Ma i piani di Rupert e Declan vengono sconvolti da una storia d’amore che sboccia tra il donnaiolo Rupert e l’innocente figlia di Declan, Taggie O’Hara; da un triangolo amoroso tra Rupert, Tony e il suo braccio destro, la brillante produttrice americana Cameron Cook; e dal rapporto burrascoso di Declan con la moglie, l’affascinante attrice Maud. Nell’ingannevole mondo della televisione, dove ogni uomo e ogni donna compete per i propri interessi, può davvero sbocciare il vero amore?

Avetrana – Qui non è Hollywood, 24 Ottobre 2024

https://www.youtube.com/watch?v=vUkAd4avO-4&ab_channel=DisneyIT

La nuova serie originale italiana Disney+ Avetrana è un paese bruciato dal sole nella periferia pugliese, a ridosso del mare. È il 26 agosto del 2010 quando Sarah, una giovane ragazza di 15 anni, scompare. Tutto il paese è in subbuglio, soprattutto la cugina, Sabrina, che nella sua casa di via Deledda, proprio quel pomeriggio, l’aspettava per andare al mare. Sembra una fuga innocente, ma non lo è. Perché, mentre tutti la cercano, Sarah è già stata inghiottita nel nulla. La troveranno in fondo a un pozzo.

I Maghi di Waverly: Ritorno a Waverly Place, 30 ottobre 204

Billie, una giovane e potente maga al centro di una misteriosa profezia, viene mandata a vivere nel mondo dei mortali con l’unico insegnante di magia che può aiutarla a controllare i suoi poteri: Justin Russo.

Giurato numero 2: il primo trailer ufficiale del film di Clint Eastwood

Warner Bros. ha rilasciato il primo trailer di Giurato numero 2 (fino ad oggi conosciuto come Juror #2), il nuovo film diretto da Clint Eastwood. Insieme al trailer arriva anche la conferma che il film sarà nelle sale italiane dal 14 novembre.

Scritto da Jonathan Abrams, il film segue Justin Kemp (Nicholas Hoult) che, mentre presta servizio come giurato in un processo per omicidio di alto profilo, si trova alle prese con un grave dilemma morale – che potrebbe usare per influenzare il verdetto della giuria e potenzialmente condannare o liberare l’assassino accusato. Juror No. 2 è interpretato anche dalla candidata all’Oscar Toni Collette (”Hereditary“), dal premio Oscar J.K. Simmons (”Whiplash“), oltre che da Zoey Deutch, Chris Messina, Gabriel Basso, Leslie Bibb e Kiefer Sutherland.

Alcuni rumor fino ad oggi circolati in rete hanno suggerito che questo potrebbe essere il film conclusivo della carriera di Eastwood. Non è certo se Giurato numero 2 sarà davvero il  progetto finale del regista e sebbene da alcuni isia etichettato come tale, Eastwood non ha dichiarato personalmente le sue intenzioni riguardo al ritiro. Tuttavia, con il quattro volte vincitore dell’Oscar che ha compiuto 94 anni ed ha oltre 5 decenni sulla sedia da regista, è possibile che questo possa davvero essere il suo ultimo film. Naturalmente, ci auguriamo di poter continuare a gioire della sua maestria ancora molto a lungo.

Before: trailer del nuovo thriller psicologico con Billy Crystal

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Before: trailer del nuovo thriller psicologico con Billy Crystal

Apple TV+ ha presentato oggi il trailer di Before, il thriller psicologico prodotto e interpretato dal pluripremiato attore, comico e regista Billy Crystal. La serie limitata farà il suo debutto su Apple TV+ il 25 ottobre con i primi due episodi dei dieci totali, seguiti da nuovi episodi ogni venerdì fino al 20 dicembre.

Oltre a Crystal, la serie mystery dalle atmosfere soprannaturali è interpretata dalla pluripremiata agli Emmy e ai Tony Award Judith Light, da Jacobi Jupe, dalla candidata agli Emmy Rosie Perez, dalla candidata ai Tony Award Maria Dizzia e da Ava Lalezarzadeh.

https://youtu.be/3nTpJo4Cm6E

In  Before Crystal interpreta Eli, uno psichiatra infantile che, dopo aver recentemente perso la moglie Lynn (Light), incontra Noah (Jupe), un ragazzo problematico, che sembra avere un legame inquietante con il passato di Eli. Mentre Eli cerca di aiutare Noah, il loro misterioso legame si approfondisce.

Prodotta dai Paramount Television Studios, la serie limitata è creata da Sarah Thorp che è showrunner, sceneggiatrice e produttrice esecutiva. Crystal è produttore esecutivo insieme al premio Oscar Eric Roth, al regista del pilot Adam Bernstein e al direttore di produzione Jet Wilkinson.

Kristen Bell: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Kristen Bell: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Celebre per aver recitato in alcune popolari commedie cinematografiche, ma anche per essere apparsa in ruoli di rilievo in numerose serie TV, l’attrice Kristen Bell vanta una carriera di tutto rispetto, che l’ha portata continuamente a distinguersi. La Bell ha infatti, nel corso della sua carriera, ricoperto diversi ruoli, trovando in più occasioni il favore della critica e del pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Kristen Bell.

I suoi film e le serie TV in cui ha recitato Kristen Bell

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema recitando nel film Amori & segreti. Successivamente partecipa ai film People are Dead (2002), Spartan (2004), Deepwater (2005), Pulse (2006) e Non mi scaricare (2008), con cui raggiunge una buona popolarità. In seguito recita dunque in celebri commedie come L’isola delle coppie (2009), e nei film La fontana dell’amore (2010), Burlesque (2010), Qualcosa di straordinario (2012), Stuck in Love (2012), Comic Movie (2013) e Veronica Mars – Il film. Recita inoltre nei film Bad Moms – Mamme molto cattive (2016), Bad Moms 2 – Mamme molto più cattive (2017), Tale padre (2018), Queenpins – Le regine dei coupon (2021) e Invitati per forza (2022).

2. È celebre per i suoi ruoli televisivi. L’attrice diventa celebre grazie alla serie Veronica Mars, dove interpreta proprio il ruolo della protagonista e che ricoprirà dal 2004 al 2019. Recita inoltre nelle serie Heroes (2007-2009), House of Lies (2012-2016), Gossip Girl (2012), Parks and Recreation (2013-2014) e The Good Place (2016-2020). Nel 2022 è la protagonista di La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra, mentre nel 2024 recita accanto ad Adam Brody nella serie Nobody Wants This.

 

3. È nota come doppiatrice. La Bell si è negli anni distinta anche per il doppiaggio di celebri film d’animazione come Astro Boy (2009) e Frozen – Il regno di ghiaccio, dove presta la sua voce ad Anna. Tra gli altri doppiaggi celebri si hanno quelli di Zootropolis (2016), Ralph spacca Internet (2018), Teen Titans Go! Il film (2018) e nuovamente del personaggio Anna in Frozen II – Il segreto di Arendelle (2019). Nel 2023 dà voce a Janet nel film d’animazione PAW Patrol – Il super film.

Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This
Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This. Foto di /ADAM ROSE/NETFLIX – © 2024 Netflix, Inc.

Kristen Bell e Adam Brody nella serie Netflix Nobody Wants This

4. Ha ottenuto il ruolo dopo una conversazione con l’autrice. Erin Foster ha scritto la versione iniziale dell’episodio pilota con l’intenzione di interpretare lei stessa il ruolo principale. Tuttavia, le sue priorità sono cambiate quando ha deciso di diventare madre ed è a quel punto che si è presentata l’attrice Kristen Bell, alla quale Foster ha detto che si sarebbe sentita onorata se fosse stata lei ad assumere il ruolo. La Bell ha poi accettato la parte e la Foster ha finito per dare alla luce la sua prima figlia durante lo sciopero degli sceneggiatori dello scorso anno.

Kristen Bell in Gossip Girl

5. Appare solo nell’ultimo episodio. Nella popolare serie Gossip Girl, gli attori Blake Lively, Leighton Meester e Penn Badgley sono gli unici membri del cast ad apparire in ogni episodio. A loro si può aggiungere anche Kristen Bell, che però si sente in ogni episodio, essendo la voce narrante. Ha però partecipato all’ultimo episodio comparendo in scena interpretando se stessa.

Kristen Bell è la doppiatrice di Frozen

6. Ha amato molto il finale del sequel. Nel 2019 è possibile sentire nuovamente la voce dell’attrice attraverso il personaggio di Anna nel film Frozen II – Il segreto di Arendelle. L’attrice ha dichiarato che quando ha letto per la prima volta il finale del film, è rimasta entusiasta da quanto era stato scritto, pensando che fosse una perfetta conclusione per l’arco narrativo del proprio personaggio.

Kristen Bell e Mary Holland in La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra
Kristen Bell e Mary Holland in La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra. Foto di COLLEEN E. HAYES/NETFLIX/COLLEEN E. HAYES/NETFLIX – © 2021 Netflix, Inc.

Kristen Bell ha un marito e dei figli

7. È sposata. Nel 2007 l’attrice intraprende una frequentazione con l’attore Dax Shepard. I due hanno dichiarato che non si sarebbero sposati finché negli Stati Uniti non sarebbe stato riconosciuto il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel giugno del 2013, la Corte Suprema rende costituzionale una legge a riguardo e a quel punto i due attori si sono sposati nell’ottobre di quell’anno, dopo aver avuto una bambina di nome Lincoln a marzo. Nel dicembre del 2014 invece nasce la seconda figlia, Delta Bell Shepard, annunciata dalla coppia tramite i rispettivi profili Twitter.

Kristen Bell è ricorsa alla chirurgia estetica?

8. La sua nuova serie ha sollevato dubbi a riguardo. L’attrice Kristen Bell ha fatto sì che i fan si chiedessero se si fosse sottoposta a un intervento di chirurgia plastica sul viso dopo la sua recente apparizione in Nobody Wants This di Netflix. Nella serie, la Bell appare giovane come non mai, sfoggiando una pelle quasi impeccabile che viene da pensare abbia subito qualche intervento. Secondo i commenti rilasciati in passato dalla star, però, il suo aspetto giovanile è naturale al 100%, grazie a uno stile di vita sano e a una regolare cura del viso.

Kristen Bell è su Instagram

9. Ha un account personale. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 16 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre 1500 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

L’età e l’altezza di Kristen Bell

10. Kristen Bell è nata a Huntington Woods, nel Michigan, Stati Uniti, il 18 luglio 1980. L’attrice è alta complessivamente 155 centimetri.

Fonte: IMDb, EW, Instagram

Nobody wants this: recensione della nuova serie Netflix

Nobody wants this: recensione della nuova serie Netflix

Ideata dall’attrice e sceneggiatrice Erin Foster (The O.C., Una  mamma per amica), Nobody wants this è la nuova serie romantica targata Netflix. Formata da una sola stagione di 10 episodi, ognuno da circa trenta minuti, la serie presenta in maniera interessante le tradizioni e la sacralità della religione ebraica, parallelamente a una storia d’amore tutt’altro che convenzionale. Nel cast si ritrovano diverse figure già note nel panorama cinematografico internazionale: i due protagonisti Joanne e Noah sono interpretati rispettivamente dall’americana Kristen Bell (Bad moms) e dall’affascinante Adam Brody (Una donna promettente, The O.C.). L’attrice Justine Lupe (La ragazza più fortunata del mondo, Succession) è nel ruolo di Morgan, sorella di Joanne.

Nobody wants this: un amore proibito

Joanne è una giovane senza filtri, estroversa e con una particolare inclinazione verso situazioni tossiche e inusuali quando si tratta di ragazzi. Non riesce a trovare la persona giusta con cui avere una vera relazione stabile, finché non incontra Noah. Attraente rabbino, lui riuscirà a conquistare il cuore di Joanne, ma l’amore tra i due sembra essere impossibile. Joanne non viene accettata dalla famiglia ebrea di Noah, ed il fantasma delle relazioni passate irrompe continuamente nelle vicende.

Rebecca, ex fidanzata di Noah, cerca, con l’aiuto di tutta la famiglia, di allontanarlo da Joanne per farlo ritornare da lei. Ma fin dove si spingerà Rebecca per riconquistare il suo amato? Noah e Joanne, così diversi eppure così innamorati, riusciranno a trovare il modo di stare insieme?

Nobody Wants This
NETFLIX – © 2024 Netflix, Inc.

Nobody wants this: dentro il giudaismo

L’elemento più rappresentativo della serie è certamente l’ebraismo in tutte le sue sfumature. Dai primi episodi l’idea che Noah sia un rabbino viene presentata in chiave più ironica, quasi paradossale: nella cultura di massa un rabbino sembra essere una persona molto più seriosa e altera di un giovane affascinante come Noah. All’inizio delle vicende viene quindi chiaro il confronto con un’altra serie, disponibile  su Prime, con un intreccio amoroso simile: si tratta di Fleabag. In Fleabag infatti la protagonista si innamora nella seconda stagione di un prete, interpretato da Andrew Scott. Il concept della storia d’amore impossibile con un uomo di religione sembra quindi essere un po’ ripetuto in Nobody wants this.

Andando avanti con gli episodi, la serie si  distanzia molto dalla profondità emotiva di Fleabag: l’amore tra Joanne e Noah non è tanto ostacolato da questioni religiose (i rabbini possono avere relazioni e sposarsi a differenza dei preti cristiani), quanto più dai pregiudizi  delle persone che li circondano. Joanne viene vista solo come una Shiksa, termine hyddish dispregiativo per indicare le donne non-ebree, e non viene accettata dalla famiglia per la sua stessa esuberanza e apertura di mente.

Momenti di comicità

Nobody wants this non è solamente una melensa storia d’amore: presenta in se tanti elementi comici e ironici che alleggeriscono le vicende. Il personaggio che rappresenta maggiormente la verve comica della serie è Sasha, fratello di Noah. Sasha viene continuamente comandato dalla moglie, molto gelosa, che gli impedisce di avere amiche. Un momento molto ironico è la scena in cui Sasha, dopo aver fumato della marjuana, si ritrova visibilmente strafatto a dover aiutare la figlia Miriam, pre-adolescente, a risolvere una questione di cuore.

Altro elemento comico per i fan della sit-com Two Broke girls è il cameo di Ryan Hansen (Candy Andy) come uno degli ex amanti o amici con benefici di Joanne. Si tratta di un breve momento in cui Joanne, in crisi con se stessa, contatta il ragazzo per sentirsi dire se è una brava persona.

NETFLIX – © 2024 Netflix, Inc.

Due mondi a confronto

Nobody wants this crea automaticamente un parallelismo tra due stili di vita differenti. Da un lato, Joanne è una giovane donna indipendente, con poca fede in alcuna religione, autonoma finanziariamente e emotivamente; basa la sia vita sulla distruzione dei taboo, è effettivamente ciò che fa nel suo podcast, parlando di sesso e sessualità. Joanne ha paura di impegnarsi seriamente in una relazione proprio per la paura di perdere se stessa, di divenire emotivamente dipendente dal proprio partner.

Dall’altro lato, Noah è più introverso, ha necessariamente una mentalità un po’ più ristretta rispetto a Joanne; essendo un rabbino, la religione ebraica ha una grande importanza per lui e, dalla sicurezza e trepidazione che trasmette nel parlare delle tradizioni giudaiche, emerge la sua sincera fede.

Due mondi, due persone apparentemente opposte riescono a trovare il modo di stare insieme imparando l’uno dall’altra. Nobody wants this si rivela essere una serie scorrevole e piacevole da vedere, pur marciando sempre sul solito prodotto della storia d’amore impossibile.

Adam Brody: 10 cose che forse non sai sull’attore

Adam Brody: 10 cose che forse non sai sull’attore

Adam Brody è uno di quegli attori che ha fatto la storia del grande e del piccolo schermo grazie alle sue intense interpretazioni. L’attore, che fa questo lavoro sin da ragazzo, ha dimostrato sin da subito di avere un gran talento per la recitazione, entrando nel cuore dei suoi spettatori con la sua simpatia, le sue abilità e il suo viso acqua e sapone.

Ecco dieci cose da sapere su Adam Brody.

I film e le serie TV di Adam Brody

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attore è iniziata nel 1999, quando appare sul grande schermo in Atti di violenza, per poi apparire in film come American Pie 2 (2001), The Ring (2002), Grind (2003), Mr. & Mrs. Smith (2005), Thank You for Smoking (2005) e The Ten – I dieci comandamenti come non li avete mai visti (2007). In seguito, ha recitato in Il bacio che aspettavo (2007), Death in Love (2008), Jennifer’s Body (2009), The Romantics (2010), Poliziotti fuori – Due sbirri a piede libero (2010), Scream 4 (2011), Scusa, mi piace tuo padre (2011), Cercasi amore per la fine del mondo (2012), Benvenuti nella giungla (2013), L’amore in valigia (2013), Life Partners (2014), La guerra dei sessi (2014), Yoga Horses – Guerriere per sbaglio (2016), Big Bear (2017), Isabelle – L’ultima vocazione (2018), Shazam! (2019), Finchè morte non ci separi (2019), Jay e Silent Bob – Ritorno a Hollywood (2019), Una donna promettente (2020), Detective in erba (2020), Shazam! Furia degli Dei (2023) e American Fiction (2023).

2. Ha recitato in molte serie. Oltre a prestare la propria attività lavorativa per il cinema, l’attore ha lavorato in molti progetti destinati al piccolo schermo. Infatti, è apparso in serie come The Amanda Show (2000), Giudice Amy (2001), Smallville (2002), The Sausage Factory (2001-2002), Una mamma per amica (2002-2003) e The O.C. (2003-2007). In seguito, ha preso parte a serie come House of Lies (2013), Burning Love (2013), The League (2013-2014), Billy & Billie (2015-2016), StartUp (2016-2018), The Race – Corsa mortale (2019), Single Parents (2019), Mrs. America (2020), Fleishman a pezzi (2022) e Nobody Wants This (2024).

3. È anche doppiatore, sceneggiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, l’attore ha avuto la possibilità di sperimentare ambiti diversi dai soliti. Infatti, in quanto doppiatore, ha prestato la propria voce per la serie Good Vibes (2011). In quanto produttore, invece, ha partecipato alla realizzazione del corto Home Security (2003), da lui anche sceneggiato, e della serie StartUp.

Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This
Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This. Foto di /ADAM ROSE/NETFLIX – © 2024 Netflix, Inc.

Adam Brody recita nella serie Netflix Nobody Wants This

4. Ha studiato molto per la parte. Nella serie Nobody Wants This l’attore interpreta Noah, un rabbino progressista che si innamora della speaker radiofonica Joanne. Per tale ruolo, l’attore ha raccontato: “La mia preparazione ha incluso un’indagine approfondita sulla storia della Shoah, su Israele e sul suo rapporto con la Palestina, fino a risalire alle origini del popolo ebraico. È una minoranza che è rimasta senza nazione per innumerevoli anni e più andavo avanti, più capivo che, nonostante noi ebrei non possiamo essere sempre in un tempio, possiamo fare lo stesso lo Shabbat“.

Adam Brody in The O.C.

5. La prima volta ha improvvisato. Quando l’attore ha interpretato per la prima volta il ruolo di Seth Cohen, ha deciso di improvvisare tutto. Ciò non andava bene, però, per lo sceneggiatore , che non avrebbe più voluto vederlo. Tuttavia, dopo aver fatto altri provini, lo richiamarono per un’altra audizione per lo stesso ruolo, ritenendolo perfetto.

Adam Brody e Rachel Bilson

6. Ha avuto una relazione con la collega. Dal 2003 al 2006 Brody è stato sentimentalmente legato all’attrice Rachel Bilson. I due si sono conosciuti sul set della serie The O.C., dove lui interpretava Seth Cohen e lei era invece Summer Roberts. Parallelamente alla relazione tra i loro personaggi, i due attori si sono dunque frequentati anche nella vita reale, fino a quando hanno deciso di separarsi senza fornire però alcun chiarimento ufficiale in merito a ciò.

Adam Brody e la moglie Leighton Meester e i figli

7. Sono sposati da qualche anno. L’attore e la collega Leighton Meester si sono conosciuti tra il 2011 e il 2012 e hanno annunciato il fidanzamento qualche mese prima del matrimonio effettivo, avvenuto nel febbraio del 2014. Dall’unione con la moglie, l’attore è diventato padre per la prima volta di una bambina il 4 agosto del 2015, dal nome Arlo Day. Nel settembre 2020 annunciano invece la nascita del secondogenito, di cui però non è ancora stato rivelato il nome.

Rachel Zegler e Adam Brody in Shazam! Furia degli Dei
Rachel Zegler e Adam Brody in Shazam! Furia degli Dei. Cortesia di Warner Bros.

La religione di Adam Brody

8. Non si considera una persona religiosa. Nonostante sia di origini ebraiche, Brody non ha praticato molto durante la sua vita, come ha ammesso ad Entertainment Weekly: “ho fatto il bar mitzvah, ma è stata l’ultima volta che sono stato in una sinagoga”. La serie Nobody Wants This, dove interpreta un rabbino, lo ha però portato a confrontarsi nuovamente con tale religione e a rimanere molto colpito dall’approccio insolito con cui si affronta questo argomento, rendendo Noah “un rabbino moderno di Los Angeles, disinvolto e per nulla predicatorio“.

Adam Brody non è su Instagram

9. Non ha nessun profilo ufficiale. Tra gli attori che risultano non essere presenti su nessun tipo di social, c’è anche Adam Brody. Pare, infatti, che non abbia aperto nessun account social solo per pigrizia di doverlo aprire e di mantenerlo attivo. Allo stesso tempo, però, l’attore è noto per la sua volontà di mantere il più totale riserbo sulla sua vita privata. I suoi fan possono però rivolgersi ad alcuni profili a lui dedicati, con foto e notizie.

L’età e l’altezza di Adam Brody

10. Adam Brody è nato il 15 dicembre del 1979 a San Diego, in California. La sua altezza complessiva corrisponde a 180 centimetri.

Fonti: IMDb, The Famous People

Citadel: Diana, una clip in anteprima con Matilda De Angelis

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Citadel: Diana, una clip in anteprima con Matilda De Angelis

Prime Video ha svelato una clip in anteprima di Citadel: Diana, l’attesissima nuova serie italiana dal mondo di “Citadel”, prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo. Protagonista della nuova serie di spionaggio è Matilda De Angelis affiancata da un cast internazionale che include Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana Faggiano, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro. Tutti i sei episodi Citadel: Diana debutteranno in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo il prossimo 10 ottobre.

Guarda il trailer di Citadel: Diana

Citadel: Diana è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la serie con Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella e Giordana Mari. Prodotta da Cattleya (Gomorra, ZeroZeroZero)— parte di ITV Studios— con Amazon MGM Studios, e con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, la serie ha per showrunner ed executive producer Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive producers, Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele Savoini. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters) sono executive producer di Citadel: Diana e di tutte le serie nel mondo di Citadel. Midnight Radio è executive producer.

E noi come stronzi rimanemmo a guardare: il film

E noi come stronzi rimanemmo a guardare: il film

Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021, E noi come stronzi rimanemmo a guardare, terza regia di Pif sta avendo una seconda vita in streaming su Netflix, dove sta scalando la Top 10. Il film, con protagonisti Fabio De Luigi, Ilenia Pastorelli, Valeria Solarino e lo stesso PIF, è una commedia satirica con elementi fantascientifici che esasperano alcune caratteristiche della nostra società.

La trama di E noi come stronzi rimanemmo a guardare

Arturo è un manager rampante che, senza sospettarlo, introduce l’algoritmo che lo renderà superfluo nella sua azienda. Perde così in un solo colpo fidanzata, posto di lavoro e amici. Per non rimanere anche senza un tetto si adatterà a lavorare come rider per FUUBER, una grande multinazionale, colosso della tecnologia. L’unica consolazione alla sua solitudine è Stella, un ologramma nato da una app sviluppata dalla stessa FUUBER. Ma dopo la prima settimana di prova gratuita, quando Arturo è ormai legato alla figura di Stella, lui non può permettersi di rinnovare l’abbonamento.  Arturo si troverà così costretto a darsi da fare per ritrovare l’amore e la libertà, ammesso che esistano davvero…

Il significato di E noi come stronzi rimanemmo a guardare

In un mondo in continua evoluzione con le Intelligenze Artificiali che minacciano ogni giorno il lavoro delle persone (o almeno così teme chi non è consapevole dei consensi che lascia in rete ogni giorni, leggere di seguito!), il film di Pif diventa uno spaventoso specchio di una società che impigrita dalla tecnologia, delega sempre di più il senso delle cose, facendo decidere ad altri per lui.

Da un punto di vista del suo dialogo con la storia del cinema, il film di Pif è interessante anche se derivativo, posizionandosi in mezzo ad una serie di influenze più o meno recenti che ne caratterizzano la struttura e verso i quali l’autore ha un debito enorme. Titoli con Her, Tutta la vita davanti, o anche nella loro forma più dura Ladri di Biciclette o Sorry We Missed You sono predecessori illustri di un discorso sull’alienazione che in questo caso il regista ha scelto di raccontare con ironia e sarcasmo, consapevole che nella “commedia all’italiana” non c’è niente di davvero “leggero”. Come suggerisce anche il monologo finale del film…

Il monologo finale di E noi come stronzi rimanemmo a guardare

Mi fanno quasi tenerezza. Pensano di essersi liberati di noi.

Ma noi sappiamo quale compagnia aerea sceglieranno per tornare a casa, quale tariffa, quale posto. Sappiamo già chi contatteranno una volta tornati nel loro Paese. Se lo faranno con un messaggio o con una chiamata. Sappiamo di cosa hanno bisogno per essere felici e per essere tristi. Sappiamo per chi voteranno perché conosciamo tutte le loro paure. E se non le hanno, sappiamo come procurargliele. Sappiamo anche che lavoro cercheranno.

Noi sappiamo e sapremo sempre tutto di loro. Il passato, il presente e il futuro.

Sai chi ci ha dato il permesso di accedere a questi dati? Voi.

Non siamo ladri. Prima di entrare nella vostra vita, abbiamo bussato. Vi abbiamo chiesto se volevate condividerla con noi. Avete scelto di metterla nelle nostre mani. Grazie a voi abbiamo costruito un impero. Siamo diventati miliardari. E secondo voi abbiamo voglia di fermarci?

Il Divorzio: la spiegazione del finale del film Netflix

Il Divorzio: la spiegazione del finale del film Netflix

Netflix ha recentemente aggiunto al suo catalogo un film polacco dal titolo Il Divorzio, che è salito subito in Top 10. Il film segue il viaggio assurdamente complicato di Jacek e Malgosia, una coppia separata che cerca di ottenere un divorzio sancito dalla chiesa. Il film esplora come le scelte personali siano influenzate dalle aspettative sociali e religiose e dalle sfide del voltare pagina.

Con una narrazione arguta e umoristica, il film polacco di 90 minuti scava nella natura invadente delle istituzioni religiose, evidenziando come la rigida aderenza della chiesa alla sacralità del matrimonio complichi le decisioni individuali. Mentre l’ex coppia affronta la richiesta della chiesa di prove e giustificazioni del loro passato, la storia adotta un approccio spensierato, veloce e comico per esplorare le dinamiche familiari. Evidenzia anche come le persone che lottano per un cambiamento nel privato possano rimanere intrappolate da pressioni istituzionali e aspettative sociali, che spesso le rendono cieche rispetto ai propri obiettivi.

Sebbene possa offendere alcuni credenti, il film ritrae la battaglia in corso tra prospettive secolari e relazioni moderne, offrendo una rinfrescante interpretazione delle sfide dell’amore e dell’impegno.

La trama del film Netflix Il Divorzio

La scena iniziale del film rivela che Jacek e Malgosia si sono sposati molti anni fa, quando avevano entrambi 20 anni. Hanno anche una figlia che frequenta l’università di nome Ilona. Tuttavia, dopo la separazione, i due individui sono andati avanti con le loro vite. Malgosia, un direttore d’orchestra presso il club per bambini della scuola, è felicemente sposata con Andyzej, un tassista, e la coppia ha una figlia, Ala.

Jacek, d’altra parte, è fidanzato, ma ha bisogno dell’approvazione della chiesa per il suo divorzio prima che le nozze possano procedere. Quando Malgosia partecipa al funerale della madre di Jacek, Jacek chiede un favore alla sua ex moglie: collaborare con lui per annullare il loro matrimonio agli occhi della chiesa. Malgosia non vede alcun problema nell’accettare di aiutare con i documenti finché non si rende conto che la chiesa non è così accomodante quando si tratta di annullare l’istituzione del matrimonio per motivi religiosi.

Come va il primo impatto di Jacek e Malgosia con la Chiesa?

Dopo aver presentato documenti che contengono una serie di domande personali riguardanti il ​​loro matrimonio e la loro relazione personale, Malgosia è sorpresa di apprendere che la chiesa l’ha convocata per un interrogatorio. Dopo aver incontrato un prete e il suo assistente molto religioso, si rende conto che la strada per ottenere l’approvazione del divorzio non sarà così facile. Quando trova una vecchia conoscenza come testimone di Jacek che blatera su cosa pensa del matrimonio della coppia, Malgosia afferma frustrata di ritirare la richiesta di divorzio con Jacek.

Perché la chiesa non sanziona semplicemente il divorzio della coppia?

il divorzio
Il Divorzio film 2024 – Cortesia Netflix

Il giorno seguente, il prete e il suo assistente vanno a trovare Malgosia sul posto di lavoro per informarla che una dichiarazione di nullità del loro matrimonio richiederà una sentenza del Vaticano. Per questo, la coppia dovrà fornire prove di problemi all’interno del loro matrimonio, che è la base della richiesta. Il motivo di questa prova è che la chiesa crede nell’istituzione del matrimonio. Dal momento che Jacek e Malgosia si sono sposati in una chiesa secondo i sacri termini del matrimonio, è fondamentale che aderiscano a tali termini.

Tuttavia, poiché non vivono più secondo tali principi e stanno facendo ciò che desiderano, la chiesa ora li sta processando per rendere conto del perché stanno facendo un simile passo dopo aver inizialmente scelto di sposarsi di fronte a un’istituzione. In sostanza, si chiede perché le persone facciano certe cose in primo luogo quando non ci credono più.

Come sta affrontando Malgosia la sua vita attuale?

Mentre affronta la questione del divorzio, si scopre che la famiglia di Malgosia ha bisogno di lei. Dopo sette anni di esibizioni con la madre nell’orchestra, che le hanno fatto guadagnare spesso ingaggi in giro per la città, Ala ha improvvisamente deciso di smettere.

Nel frattempo, la sua relazione con Andyzej inizia a mostrare segni di tensione, mentre Malgosia è sempre più distratta dallo stress di gestire il suo capo, la chiesa, e dal tentativo di districarsi dai problemi che Jacek ha causato nei suoi sforzi per garantire un nuovo inizio. Pensa che Jacek sia sempre stato immaturo e non si sia mai preso le responsabilità delle sue azioni, e anche questa volta sembra che sia lei a sopportare un peso maggiore di lui.

Come cercano Malgosia e Jacek di manipolare la chiesa?

Dal momento che Malgosia e Jacek hanno avuto la figlia, Ilona, fuori dal matrimonio, il che è considerato un atto empio dalla chiesa, il duo escogita un modo per mentire e presentare Jacek come una persona problematica che ha spinto Malgosia a lasciare il matrimonio. Tuttavia, la chiesa non accetta scuse e chiede prove a sostegno delle loro affermazioni. Padre Tomasz manda persino l’ex coppia da un avvocato, ma non li aiuta molto a causa della sua lealtà alla chiesa stessa.

Nel frattempo, il duo contatta un altro vecchio amico che era uno degli ospiti ubriachi al loro matrimonio ma che nel frattempo è diventato sobrio. Cercano di corromperlo con una notevole somma di denaro per mentire di fronte alla chiesa, chiedendogli di dire che Jacek era un ubriacone e non sapeva leggere correttamente i suoi voti.

Come si sbrogliano le dinamiche familiari?

Sulla via del ritorno, Jacek si lascia andare alla malinconia dei vecchi tempi. Tuttavia, Malgosia gli ricorda che non sono più le stesse persone; entrambi vivono vite drasticamente diverse con altri partner. Più tardi, alla cena di famiglia, quando la fidanzata di Jacek esprime la sua ansia per i documenti del divorzio, Andyzej e Jacek hanno un piccolo battibecco dopo che Jacek menziona di essere un padre devoto per Ilona.

Andrzej sottolinea come Jacek sia stato assente per la maggior parte della vita di Ilona. Dopo aver visto Ilona e il suo fidanzato, Malgosia decide di passare la notte a festeggiare con la sua “prima famiglia”, che include Jacek. Questa scelta sconvolge Andyzej, che è già frustrato per il rifiuto della sua borsa di studio e si sente incapace di parlarne con Malgosia perché è preoccupata per altri problemi.

Più tardi, il capo di Malgosia scopre che diversi membri della band sono assenti dalle prove dopo aver appreso che dovranno esibirsi per un ministro locale che vuole riaprire in modo cerimoniale una stazione già funzionante. Poiché anche Ala ha lasciato la band, Malgosia parla con sua figlia della sua decisione. Chiede se Ala ha lasciato la band per dispetto o se vuole davvero intraprendere una strada diversa.

La spiegazione del finale de Il Divorzio

La fase finale del processo della chiesa viene alla luce e Malgosia e Jacek vengono nuovamente convocati insieme di fronte a un prete del Vaticano tramite una chiamata via Zoom. Questa volta, la chiesa fa comparire il prete che ha officiato il loro matrimonio. Durante l’interrogatorio, il prete dà una risposta vaga, suggerendo che Jacek non era ubriaco il giorno delle loro nozze e che sembravano una coppia follemente innamorata.

Tuttavia, Malgosia interroga il prete, chiedendogli se si ricordava di aver battezzato la loro figlia, Ilona. Quando lui risponde di sì, lei lo chiama in causa davanti a tutti, rivelando che Ilona in realtà è stata battezzata in una chiesa diversa, più vicina alla casa della famiglia di Jacek. Questa rivelazione mette i preti in una posizione imbarazzante e chiedono più tempo per giungere a una conclusione.

Frustrato, Jacek interrompe, pronunciando un discorso emozionante. Ammette di essere stanco delle bugie e delle storie inventate solo per ottenere un semplice divorzio per un matrimonio che non esiste più. Confessa di essere stato immaturo e ingenuo quando si sono sposati a 20 anni e dice che la decisione è stata in gran parte dovuta alla pressione della chiesa dopo che avevano avuto un figlio prima del matrimonio.

Esprime quanto sia ingiusto mettere dei giovani in una posizione così difficile. Jacek ammette anche di non essere stato lì per Malgosia e le augura il meglio per la sua vita attuale, che include una bella famiglia. Spera anche di avere la stessa felicità con la sua fidanzata. Conclude il discorso dicendo che questo processo è stato estenuante per tutti i soggetti coinvolti. Il prete in chiesa ascolta in silenzio e lo perdona. Tuttavia, il prete del Vaticano, ignaro della maggior parte di ciò che è stato detto, non risponde: il suo schermo si è bloccato a causa di una scarsa connessione Internet durante la chiamata Zoom.

La chiesa approva il divorzio di Jacek e Malgosia?

Il Divorzio
Il Divorzio film 2024 – Cortesia Netflix

Mentre l’ex coppia attende la decisione della chiesa, vediamo Malgosia chiudere i suoi legami con Jacek, indipendentemente dall’esito. Riesce anche a radunare i suoi studenti per il concerto, dove scopre che anche sua figlia, Ala, ha deciso di unirsi a loro. La squadra riesce ad arrivare alla stazione per l’esibizione. Sulla via del ritorno, Malgosia si scusa con suo marito, Andyzej, riconoscendo che è stato incredibilmente premuroso, comprensivo e paziente con lei per tutto quel periodo. Ammette che è stato sbagliato da parte sua non esserci per lui quando aveva bisogno di lei. I due si riconciliano e finiscono per pomiciare in macchina.

Il finale di Il Divorzio ci rivela che la chiesa accetta finalmente la richiesta di divorzio di Jacek e Malgosia, annullando la sacralità del loro matrimonio. Vediamo Jacek sposare la sua fidanzata nella stessa chiesa, con Malgosia e la sua famiglia come testimoni, mentre padre Tomasz celebra il secondo matrimonio di Jacek.

Wicked: la magia prende vita nel nuovo video dal set!

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Wicked: la magia prende vita nel nuovo video dal set!

Wicked, uno dei musical più amati e più longevi degli ultimi vent’anni, finalmente, fa il suo atteso debutto sul grande schermo a novembre, presentandosi come un evento cinematografico spettacolare e simbolo di una generazione. Wicked, la storia inedita delle streghe di Oz, vede la pluripremiata Cynthia Erivo (Harriet, The Color Purple di Broadway), vincitrice di Emmy, Grammy e Tony, nel ruolo di Elphaba, una giovane donna incompresa a causa della sua insolita pelle verde, ancora ignara del suo vero potere. Accanto a lei, Ariana Grande, vincitrice di Grammy e superstar mondiale, pluripremiata col disco di platino, interpreta Glinda, una giovane donna popolare, adornata dal privilegio e dall’ambizione, ancora alla ricerca della sua vera essenza.

Le due si incontrano come studentesse all’Università di Shiz nella fantastica Terra di Oz dove stringono un’amicizia improbabile ma profonda. Dopo un incontro con il Meraviglioso Mago di Oz, la loro amicizia giunge a una svolta e le loro vite prendono strade molto diverse. La sete di popolarità di Glinda la porta ad essere sedotta dal potere, mentre la determinazione di Elphaba di rimanere fedele a sé stessa e agli altri avrà conseguenze inaspettate e scioccanti sul suo futuro. Le loro straordinarie avventure a Oz le porteranno infine a compiere i loro destini come Glinda la Buona e la Strega Cattiva dell’Ovest.

Il cast completo di Wicked

Il film vanta anche la presenza di Michelle Yeoh, vincitrice di un premio Oscar®, nel ruolo della regale preside dell’Università di Shiz, Madame Morrible; Jonathan Bailey (Bridgerton, Compagni di Viaggio) nel ruolo di Fiyero, un principe arrogante e spensierato; Ethan Slater, candidato al Tony (Spongebob Squarepants di Broadway, Fosse/Verdon) nel ruolo di Boq, un generoso studente Munchkin; Marissa Bode al suo debutto cinematografico nel ruolo di Nessarose, la sorella prediletta di Elphaba; e l’icona della cultura pop Jeff Goldblum nel ruolo del leggendario Mago di Oz.

Il cast include Pfannee e ShenShen, due astuti compatrioti di Glinda interpretati dal candidato all’Emmy Bowen Yang (Saturday Night Live) e da Bronwyn James (Harlots), e un nuovo personaggio creato per il film, la Signorina Coddle, interpretata dalla candidata al Tony Keala Settle (The Greatest Showman).

Jon M. Chu alla regia di Wicked

Diretto dal rinomato regista Jon M. Chu (Crazy & Rich, Sognando a New York – In the Heights), Wicked è il primo capitolo di un entusiasmante evento culturale. L’arrivo al cinema della seconda parte di Wicked è previsto per novembre 2025.

Wicked è prodotto da Marc Platt (La La Land, La Sirenetta), i cui film, spettacoli televisivi e produzioni teatrali hanno ottenuto complessivamente 46 candidature agli Oscar®, 58 candidature agli Emmy e 36 candidature ai Tony, insieme a David Stone, plurivincitore del Tony (Kimberly Akimbo, Next to Normal), con il quale Platt ha prodotto il blockbuster del musical teatrale Wicked. I produttori esecutivi sono David Nicksay, Stephen Schwartz e Jared LeBoff.

Basato sul bestseller di Gregory Maguire, Wicked è adattato per lo schermo dalla sceneggiatrice Winnie Holzman, e dal leggendario compositore e paroliere vincitore di Grammy e Oscar® Stephen Schwartz. Il musical teatrale di Broadway è prodotto da Universal Stage Productions, Marc Platt, l’Araca Group, Jon B. Platt e David Stone

La Creatura di Gyeongseong 2: la recensione del k-drama di Netflix

Caos, crudeltà e conflitti pericolosi tornano su Netflix con il secondo capitolo del terrificante e intenso k-drama La Creatura di Gyeongseong (titolo originale Gyeongseong Creature). La serie, scritta da Kang Eun-kyung, nota per il successo di Dr. Romantic, Kang Chi e The Beginning, e diretta da Chung Dong-yoon, regista di Hot Stove League, ha debuttato lo scorso dicembre (qui la recensione della stagione 1) conquistando l’attenzione del pubblico e della critica internazionale.

Dopo una prima stagione avvincente, ambientata nel 1945 all’inizio dell’era coloniale giapponese, la seconda farà un significativo passo avanti, arrivando ai giorni nostri e proseguendo con coraggio la narrazione di una storia misteriosa ed emozionante, che intreccia onore, amore e sopravvivenza.

Dove eravamo rimasti nella prima stagione di La Creatura di Gyeongseong?

In una Seoul antica, piegata dall’occupazione coloniale giapponese, il ricco Jang Tae-sang (Park Seo-joon), proprietario del più grande banco dei pegni della città, la House of Golden Treasure, è sull’orlo del tracollo finanziario e minacciato dal commissario di polizia giapponese Ishikawa. Tae-sang si ritrova così costretto a indagare sulla scomparsa della giovane amante di quest’ultimo, Myeong-ja. Il caso si rivela subito complicato, spingendolo a collaborare con la coraggiosa Yoon Chae-ok (Han So-hee) e suo padre, Jung-won (Cho Han-cheul), esperti nel rintracciare persone scomparse, vive o morte. Le indagini li portano a infiltrarsi nel misterioso e oscuro ospedale di Ongseong, dove scoprono l’esistenza di un reparto sotterraneo in cui terribili esperimenti biologici trasformano gli uomini in mostruose creature. Il tutto è reso possibile da un minuscolo verme, il Najin, capace di infettare gli umani e unirsi ai loro cervelli, fino a mutare il loro corpo e annullare la loro anima. Tra numerose vittime, pochi superstiti e mostri irriconoscibili, Chae-ok ritrova però sua madre, scomparsa dieci anni prima e ormai trasformata in una creatura orribile e sanguinaria.

Quando Tae-sang e Chae-ok si rendono conto che dietro tutto ciò c’è la meschina e potente Lady Maeda (Claudia Kim), la loro missione diventa ancora più personale e complicata. Non c’è alternativa: l’ospedale deve essere distrutto e gli ultimi superstiti, tra cui la gravida Myeong-ja, devono essere salvati. Tae-sang, Jung-won e i loro alleati elaborano così un piano per infiltrarsi nuovamente nell’edificio, salvare Chae-ok, rapita dagli scagnozzi di Lady Maeda, e porre fine a quelle atroci esperienze disumane. Nonostante i numerosi ostacoli e minacce, il piano sembra riuscire: l’ospedale viene abbattuto e le vittime messe in salvo, ma Tae-sang non riesce a salvare Chae-ok, destinata a morire per mano di sua madre… o almeno così potrebbe sembrare.

La Creatura di Gyeongseong 2 | In foto Han So-hee interpreta Yoon Chae-ok in Gyeongseong Creature S2. Cr. Lim Hyo Sun Netflix © 2024.

Da period drama allegorico a un adrenalinico thriller poliziesco

La prima stagione de La Creatura di Gyeongseong ha trasportato il pubblico nella suggestiva capitale della Corea del Sud alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una fiaba dark, intensa e ricca di pathos, la serie è riuscita a esplorare temi universali e profondi, come l’avidità umana e la sua capacità di corrompere l’animo, l’insensata crudeltà della guerra che distrugge non solo vite, ma anche identità e comunità. Al centro della narrazione si trova anche il concetto di famiglia, che non è solo quella di sangue, ma può essere rappresentata dalle persone che scegliamo di avere accanto, sottolineando l’importanza dei legami affettivi e il coraggio dell’affidarsi l’uno all’altro. Temi che, uniti alla rappresentazione di un periodo storico complesso e tutt’ora doloroso, hanno dato vita a una trama densa di emozioni e riflessioni, che ha coinvolto e incantato lo spettatore ben oltre i confini della semplice narrazione fantastica e storica.

La seconda stagione, invece, sembra prendere una piega differente. La narrazione si sposta avanti nel tempo di ottant’anni, trasportando i protagonisti, Tae-sang (ora noto come Jang Ho-jae) e Chae-ok, in un futuro in cui la loro lotta per la sopravvivenza non è ancora conclusa. Grazie al Najin, la misteriosa entità con cui convivono in segreto, i due sono ancora vivi e costretti a fronteggiare, ancora una volta, la minaccia di Lady Maeda e la sua spietata schiera di seguaci e creature mostruose. Il contesto storico, che aveva caratterizzato la prima stagione, cede ora il passo a un’ambientazione più contemporanea e familiare, dove emergono nuovi personaggi, tra cui Seung Jo (interpretato da Bae Hyun Sung), il figlio sopravvissuto di Myeong-ja, e l’impenetrabile Capitano Kuroko (Lee Moo-saeng).

La Creatura di Gyeongseong 2 | In foto l’attore Bae Hyeon-seong nei panni del ribelle Seung-jo. Cr. Lim Hyo Sun Netflix © 2024.

Sebbene quindi la narrazione conservi i toni cupi e orrorifici tipici del primo capitolo, la serie evolve in un thriller poliziesco con sfumature fantascientifiche, ampliando l’universo narrativo e spingendo i protagonisti a confrontarsi non solo con forze sovrannaturali, ma anche con nuove dinamiche sociali e umane.

La creatura di Gyeongseong tra forza opposte: Vendetta e Amore

In questa nuova dimensione di mistero e azione spettacolare, dove gli episodi sono stati ridotti da 10 a 7, i temi diventano più intimi e personali, con la vendetta e il destino che assumono un ruolo centrale nella trama. Il filo invisibile che unisce Tae-sang e Chae-ok diventa ancora più presente e rilevante, conferendo alla narrazione quella sottotrama romantica imprescindibile per qualsiasi grande k-drama. Il profondo legame tra i due protagonisti, alimentato dal desiderio – tanto dei personaggi quanto degli spettatori – di un lieto fine, li guida così attraverso gli anni e oltre i ricordi perduti. È proprio questo amore che, in questi nuovi episodi, li spinge a ritrovarsi, nonostante il tempo e le difficoltà, e a combattere contro il potere oscuro di Lady Maeda e i suoi pericolosi piani legati al Najin.

Da un lato, c’è questo grande amore che rappresenta non solo una speranza di redenzione, ma anche la forza che permette loro di andare avanti. Dall’altro, emerge un desiderio altrettanto potente, ma distruttivo: la vendetta. Lady Maeda, infatti, non agisce solo per sete di potere, ma sembra mossa dal desiderio di punire Tae-sang e Chae-ok, cercando di separarli ancora una volta, persino in questa vita. Le sue azioni crudeli appaiono come un attacco personale, volto a distruggere qualsiasi possibilità di felicità per i due protagonisti, rendendo però a tratti il suo personaggio quasi una forzatura.

La Creatura di Gyeongseong | In foto (da sinistra a destra) gli attori protagonisti Han So-hee (Yoon Chae-ok) e Park Seo-jun (Jang Ho-jae). Cr. Lim Hyo Sun Netflix © 2024.

Una seconda stagione che si spera sia conclusiva

Kang Eun-kyung e Chung Dong-yoon regalano al pubblico una seconda stagione audace, inaspettata e differente. Oltre a un cast sempre eccezionale – con in vetta Park Seo-joon e Han So-hee che formano una coppia straordinaria –, la scrittura e la regia si rivelano emozionanti, rendendo chiari e incisivi i salti temporali e i flashback che spiegano, episodio dopo episodio, ciò che precede questo nuovo incontro. Tuttavia, questa stagione non riesce a eguagliare la prima. Se da un lato la bellezza di questi episodi supera le aspettative, talvolta ciniche, del pubblico; dall’altro si discosta così tanto per temi e narrazione dalla prima stagione da sembrare quasi uno spin-off, piuttosto che una continuazione del prodotto che ha incantato gli spettatori all’inizio dell’anno. Il cambio di ambientazione e il rafforzamento della tematica amorosa centrale hanno, quindi, modificato parzialmente la natura del drama, che fino a questo momento si distingueva nel vasto catalogo di Netflix per la sua attenta cura nel presentare un period drama sofisticato e dalle nobili intenzioni di riflessione.

Nonostante queste “criticità”, inclusa la debolezza degli antagonisti principali, che risultano meno convincenti rispetto a quelli del primo capitolo, la seconda stagione de La Creatura di Gyeongseong si conferma tra le migliori serie disponibili sulla popolare piattaforma di streaming. E dunque, con l’ultima scena post-credit che lascia il pubblico col fiato sospeso, l’interrogativo sorge spontaneo: Netflix avrà il coraggio di resistere alla tentazione di realizzare una terza – non necessaria – stagione?

Spider-Man: le 6 possibilità più entusiasmanti per Tom Holland nel futuro del MCU

Si è detto molto sul ruolo di Spider-Man nel MCU mentre ci addentriamo nella Multiverse Saga e, se le recenti indiscrezioni sono attendibili, Tom Holland sarà una parte importante di questo franchise per molto tempo. Spider-Man 4 è all’orizzonte così come Avengers: Doomsday, Avengers: Secret Wars e la tanto attesa Mutant Saga.

Ma quali sono le possibilità più interessanti per Peter Parker nel MCU? Grazie a CBM, di seguito vi illustriamo quali sono le circostanze, i contesti e soprattutto i costumi che la centralità dell’Uomo Ragno nel MCU può regalarci.

Alla guida degli Avengers

The AvengersPeter Parker ha trovato un nuovo senso di responsabilità in Spider-Man: No Way Home e, dopo le sue esperienze al fianco degli Eroi più potenti della Terra, ha guidato con successo i suoi compagni Spider-Men in battaglia.

L’arrampicamuri che mette insieme la squadra in un mondo senza gli Avengers sembra un passo avanti per il personaggio, in particolare ora che è più grande e si sta affermando come supereroe (e non è più sotto l’ombra di Iron Man).

Chiunque siano i membri del prossimo schieramento dei Vendicatori, non vediamo l’ora di vedere la sua dinamica con la squadra… soprattutto ora che non sanno più chi c’è sotto la maschera!

Il costume nero

venomIndipendentemente dal fatto che il Venom di Tom Hardy finisca per essere presente in Spider-Man 4, possiamo sicuramente essere tutti d’accordo che è tempo che Peter Parker indossi il costume alieno. Considerando quello che ha passato, il lanciatore di ragnatele potrebbe facilmente imboccare una strada più oscura e il simbionte che gli sussurra all’orecchio può risultare seducente. Anche se questo costume finisse solo in Avengers: Secret Wars, le ramificazioni che ciò avrebbe per il futuro sarebbero enormi.

Per cominciare, i Marvel Studios possono introdurre il loro Venom e forse anche tenere Peter nel costume prima di Spider-Man 5 per un avere un adattamento alternativo rispetto a quello che ha fatto Sam Raimi con Spider-Man 3.

Un’avventura “street”

Spider-Man 4
© Sony Pictures

In questo momento, alla luce del finale di No Way Home, sembra che Spider-Man 4 sia destinato a raccontare un eroe che fa squadra con Daredevil, mentre insieme abbattono il sindaco di New York City, Wilson Fisk (alias il Kingpin del crimine). E potrebbe essere una buona notizia per l’eroe.

La seconda stagione di Daredevil: Born Again deve uscire prima che questo team-up abbia luogo e non c’è modo che diventi realtà prima di luglio 2026. Quindi, questa storia potrebbe essere raccontata dopo Avengers: Secret Wars. Il Kingpin può ancora essere un problema e, a quel punto, Spidey potrebbe essersi liberato del Multiverso. Nel frattempo potrebbe anche incontrare i Fantastici Quattro…

Un supereroe multiversale

Spider-Man: Homecoming ha raccontato una storia di “vicinato amichevole”, ma da allora Peter Parker è cresciuto ben oltre il Queens. Ha combattuto mostri oltreoceano, ha viaggiato nello spazio insieme agli Avengers e si è diretto verso il Multiverso della Follia. Tra Spider-Man: No Way Home e il franchise di Spider-Verse, la Sony Pictures sa che c’è una grande fascinazione per vedere l’eroe in quell’ambientazione.

Di conseguenza, potrebbe essere che in futuro Spidey di Tom Holland si imbarchi principalmente in avventure legate al Multiverso. Ha funzionato bene per il personaggio nei fumetti e, se si traduce nella condivisione dello schermo con Spider-Man 2099, Spider-Gwen e Miles Morales, dovremmo davvero lamentarci?

L’essere àncora

Spider-Man 4Se le voci e le teorie sono vere, Spider-Man è l'”essere àncora” del MCU. Sappiamo da Deadpool e Wolverine che, quando uno di loro muore, è una cattiva notizia per un universo, quindi questo lo rende il personaggio più importante nei prossimi film di Avengers e suggerisce che uno, se non entrambi, di questi sarà costruito attorno a Spider-Man.

Il precedente scontro di Peter con il Multiverso e le sue Varianti è destinato a entrare in gioco e il fatto che sia stato lanciato un incantesimo che ha fatto dimenticare al mondo di lui è un altro punto della trama che sicuramente vedremo rivisitato. Fondamentale, se un’Incursione sta per abbattersi sulla Terra-616, il nuovo status quo di Spider-Man lo mette in rotta di collisione con…

Doom

doctor doom mcuSpider-Man e Doctor Doom si sono incrociati molte volte nel corso degli anni, ma non hanno una storia leggendaria. Tuttavia, l’MCU sembra destinato a cambiare le cose dando a Victor Von Doom il volto dell’amato mentore di Peter Parker, Tony Stark. Robert Downey Jr. interpreterà Victor piuttosto che un malvagio Iron Man, ma deve esserci un legame trai due e i Marvel Studios possono sfruttarla per raccontare una bella storia.

Cosa succede quando la tua figura paterna torna dal mondo dei morti nei panni di un malvagio criminale determinato a governare il Multiverso? Avrà una sua storia con Peter o Spider-Man sarà colui che dovrà uccidere per distruggere la Terra-616?

Joker: Folie à Deux, recensione del film di Todd Phillips

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Joker: Folie à Deux, recensione del film di Todd Phillips

Dopo il travolgente successo del primo film, con tanto di corsa agli Oscar e premio al Miglior attore per Joaquin Phoenix, Todd Phillips torna a raccontare le tragedie di Arthur Fleck, con Joker: Folie à Deux, presentato in Concorso all’81° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. A Phoenix che torna nei panni lisi e stinti di Fleck, si unisce Lady Gaga che interpreta una nuova versione di Harley Quinn.

La trama di Joker: Folie à deux

Joaquin Phoenix e Brendan Gleeson in Joker: Folie à Deux
Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Joker: Folie à deux vede Arthur Fleck internato ad Arkham, in attesa di processo per i suoi crimini, visti sul grande schermo nel film del 2019. Alle prese con la sua doppia identità Arthur non solo si imbatte nel vero amore, ma scopre anche la musica che ha sempre avuto dentro di sé. Questa è la sinossi originale del film, breve e per certi versi criptica, nella misura in cui sembra promettere qualcosa di molto diverso rispetto a quello che il film racconta.

La prima precisazione da fare è che Joker: Folie à Deux è un musical vero e proprio, di quelli in cui i protagonisti cominciano a cantare nel mezzo dell’azione e tutto diventa come in un sogno, con tanto di balletto annesso. La prospettiva è sicuramente straniante ma coraggiosa da parte di Phillips che dopo aver confezionato un film che è piaciuto a tantissimi, spettatori e critici, cambia completamente obbiettivo e si mette di nuovo in gioco.

Joker: Folie à deux formalmente gemello al precedente

Joaquin Phoenix e Lady Gaga Joker: Folie à Deux
Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Da un punto di vista formale, Joker: Folie à Deux è un film gemello rispetto al suo predecessore: lo stile è freddo e plumbeo, distaccato, eppure appassionato nella messa in scena di queste creature interrotte e spezzate. Quello che viene meno, e forse è il più grande peccato del film, è che in questo caso non abbiamo più quell’anima forte e ferita che ci aveva fatto simpatizzare con il protagonista e che aveva indagato le ragioni della sua follia. Non c’è la Gotham gonfia di odio, la società scostante e priva di compassione, non c’è nessun contesto sociale in cui inserire questo personaggio. Solo delle guardie carcerarie gratuitamente crudeli che sembrano svolgere pigramente il loro ruolo di contrappunto.

Anche il rapporto con Harley Quinn è estremamente sfuggente e inedito rispetto a quello che ci hanno abituato fumetti, film e cartoni animati. In questo racconto oscuro, è la Quinn di Gaga ad avere il ruolo di potere, nella coppia. Lei, con prepotenza si inserisce nella vita pigra di Arthur e gli dà la speranza: dopo averla incontrata lui non si sente più solo, ed è quello che serve, quello che conta per salvarsi. Ma Harley non ama Arthur, ama Joker. E in questo film ci rendiamo conto, con un finale spiazzante e anticlimatico, che Arthur Fleck non è Joker più di quanto non sia sano di mente. Non c’è uno sdoppiamento in lui, quello che abbiamo visto nel primo film è solo uno sfogo violento che, di fronte alla possibilità concreta dell’amore, si ridimensiona. Dopotutto il primo film lo diceva con grande eleganza: sarebbe bastato un gesto di comprensione e affetto.

Una coppia folle

Joker: Folie à Deux
Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Joaquin Phoenix e Lady Gaga dimostrano grande complicità e chimica, sullo schermo, e sono molto credibili nei panni degli amanti disturbati, tuttavia non godono della migliore delle sceneggiature e persino le musiche e canzoni originali composte apposta per il film si rivelano deboli e ripetitive. Joker: Folie à Deux manca di anima e, nonostante la forma e le performance, è una mancanza troppo grande per essere nascosta dietro al cerone da clown.

Nickel Boys film d’apertura della ventiduesima edizione di Alice nella città

Nickel Boys, diretto da RaMell Ross (“Hale County This Morning, This Evening”), è il film di apertura, fuori concorso, della ventiduesima edizione di Alice nella città (16-27 ottobre), la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma, dedicata ai giovani, agli esordi e alla scoperta del talento, diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.

Tratto dall’omonimo romanzo di Colson Whitehead, vincitore del Premio Pulitzer nel 2019 e adattato per il grande schermo dallo stesso regista con Joslyn Barnes, “Nickel Boy” è stato acclamato dalla critica internazionale ai festival di Telluride e New York, da “The Hollywood Reporter” a “Screen Daily”, “Vanity Fair”, “The Guardian”, “Indiewire”, e “Variety” lo colloca nell’elenco dei titoli che potrebbero guadagnarsi un posto nella corsa all’Oscar 2025 insieme ad altri tre film in programma ad Alice nella città, “The Outrun” di Nora Fingscheidt, “Blitz” di Steve McQueen, entrambi con Saoirse Ronan, e “A Real Pain” di Jesse Eisenberg.

“Nickel Boy” è un’esplorazione visionaria, coraggiosa e affascinante del trauma e della storia americana all’epoca delle leggi Jim Crow sulla segregazione razziale ed è incentrato sulla vicenda di due adolescenti afroamericani in un barbaro riformatorio minorile della Florida. 1960, Tallahassee. Il sogno universitario di Elwood Curtis (Ethan Herisse) si infrange lungo un’autostrada a due corsie. A causa di un innocente passo falso, Elwood viene condannato all’inferno della Nickel Academy. Lì incontra Jack Turner (Brandon Wilson) con il quale stringe un’alleanza: Turner dispensa consigli fondamentali per la sopravvivenza all’interno del violento carcere minorile, mentre Elwood si aggrappa alla sua visione ottimistica del mondo per sopravvivere. Sullo sfondo del nascente movimento per i diritti civili, l’esistenza dei due adolescenti sembra lontana dall’oratoria del reverendo Martin Luther King. Nonostante la brutalità della Nickel, Elwood si sforza di mantenere la sua umanità, risvegliando una nuova visione della vita del suo compagno di cella.

Interpretato magistralmente da Aunjanue Ellis-Taylor, Ethan Herisse, Brandon Wilson, Hamish Linklater e Daveed Diggs, il film è arricchito dalla fotografia di Jomo Fray (“All Dirt Roads Taste of Salt”) e dal montaggio di Nicholas Monsour (“NOPE”). Prodotto da Dede Gardner, Jeremy Kleiner, David Levine, Joslyn Barnes, è una produzione Plan B Entertainment, Anonymous Content, Louverture Films e uscirà nei cinema statunitensi il 25 ottobre distribuito da Orion Pictures e Amazon MGM Studios. In Italia sarà disponibile su Prime Video.

“Nickel Boys è un film che fa fare un balzo in avanti alla rappresentazione cinematografica della crudele realtà del razzismo – dichiarano Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, direttori artistici di Alice nella città – RaMell Ross condivide con chi guarda la bellezza del margine, l’emozione del confine, la trasgressività del limite dei ragazzi protagonisti dell’omonimo romanzo del due volte premio Pulitzer Colson Whitehead. Per questo siamo onorati di aprire il festival con ‘Nickel Boys’, un’opera intensa nello spirito e audace nel linguaggio visivo che conferma lo status di artista visionario del suo autore, che persevera nel tentativo di catturare il buio della storia americana, affinché non si ripeta all’infinito”.

RaMell Ross è un artista, fotografo, regista, scrittore e documentarista. Si è laureato in Sociologia e Inglese alla Georgetown University e successivamente ha conseguito un Master (MFA) in fotografia presso la Rhode Island School of Design. Il suo documentario sperimentale “Hale County This Morning, This Evening”, sulla vita dei neri nella contea di Hale, in Alabama, è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2018. Al festival gli è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria per la Visione Creativa. Il film ha vinto un Peabody Award e nel 2019 è stato candidato all’Oscar per il miglior film documentario e per il Primetime Emmy Award per meriti eccezionali nel cinema documentario. Le sue fotografie sono presenti in varie collezioni pubbliche e private come il Museum for Modern Art, il Virginia Museum of Fine Arts e l’High Museum.

Inside Out 2 in streaming raggiunge enormi risultati al debutto su Disney+

Il sequel animato Inside Out 2 continua a riscuotere grande successo dopo il suo recente debutto su Disney+. Dopo aver dominato il botteghino come uno dei film che ha incassato di più in assoluto, il film è diventato un successo immediato in streaming.

Secondo ComicBook.com, Inside Out 2 ha ottenuto 30,5 milioni di visualizzazioni su Disney+ nei primi cinque giorni di disponibilità. Si tratta della seconda più grande apertura per un film in sala su Disney+ nella storia della piattaforma di streaming, dopo solo Encanto del 2021. In particolare, Inside Out 2 ha stabilito il record di film Disney+ più visto in Europa, Medio Oriente, Africa e America Latina.

Durante la sua permanenza nelle sale, Inside Out 2 è diventato il film d’animazione di maggior incasso di tutti i tempi. Attualmente è il film con i maggiori incassi dell’anno e il sequel è anche l’ottavo film con i maggiori incassi di sempre. Il film ha guadagnato 653 milioni di dollari a livello nazionale, con un incasso globale di circa 1,687 miliardi di dollari. La cosa ancora più bella è che il film, oltre agli alti guadagni al botteghino, ha ottenuto un’ottima accoglienza, con un punteggio del 90% su Rotten Tomatoes.

La sinossi ufficiale di Inside Out 2 recita: “ Inside Out 2 della Disney e della Pixar torna alla mente dell’adolescente Riley, appena laureata, proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo, non sanno come sentirsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola”.

La Dream Productions avrà gli stessi livelli di successo?

La notizia che il film ha ottenuto grandi numeri su Disney+ fa ben sperare per la prossima serie spinoff. Chiamata Dream Productions, la serie dovrebbe debuttare l’11 dicembre 2024. Dream Productions immagina il team creativo al lavoro nella mente di Riley per realizzare i sogni che fa di notte. La serie, scritta e diretta da Mike Jones, vedrà la partecipazione di molti degli stessi doppiatori dei film di Inside Out che riprenderanno i loro ruoli.

“La serie è incentrata sullo studio all’interno della mente di Riley, dove i sogni si avverano davvero, ogni notte, in tempo e con il budget previsto”, si legge nella sinossi ufficiale. “Riley sta crescendo e quando i suoi ricordi hanno bisogno di un’ulteriore elaborazione, Joy e il resto delle Core Emotions li inviano alla Dream Productions. L’acclamata regista Paula Persimmon si trova ad affrontare un incubo: Cercare di creare il prossimo sogno di successo dopo essere stata messa in coppia con Xeni, una compiaciuta regista di sogni ad occhi aperti che vuole fare il salto di qualità nel mondo dei sogni notturni”.

Maika Monroe protagonista del remake di un acclamato thriller del 1992

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Dopo il successo del suo film horror Longlegs, Maika Monroe ha ottenuto il suo prossimo ruolo da protagonista. Sarà la protagonista di un remake di un film che fece scalpore quando uscì nel 1992.

Secondo THR, la Monroe è stata scritturata per un ruolo importante nel prossimo remake di La mano sulla culla (The Hand That Rocks the Cradle) dei 20th Century Studios. Il remake sarà diretto da Michelle Garza Cervera (Huesara), mentre il film sarà prodotto da Ted Field della Radar Pictures insieme a Michael Schaefer e Mike Larocca della Department M. Micah Bloomberg (Homecoming, Sanctuary) ha scritto la sceneggiatura del remake.

Secondo quanto riferito, la Monroe, che è stata la prima scelta per la parte, interpreterà una tata che diventa decisa a sostituire la moglie di una famiglia dopo essersi affezionata al marito e ai figli. Nel film originale, diretto da Curtis Hanson, Rebecca De Mornay interpretava la tata, raffigurata come una vedova che si rivolge alla famiglia dopo lo strazio della perdita del proprio figlio. Annabella Sciorra interpretava la matriarca della famiglia, mentre Matt McCoy interpretava il marito. Nel cast anche Ernie Hudson, Julianne Moore e John de Lancie.

Credo di aver lavorato troppo”, ha dichiarato la Monroe a THR. “Ero in questa fase in cui volevo accettare ogni lavoro, e sentivo che era quello che dovevo fare. Ho fatto circa sette film uno dietro l’altro, e non sono state tutte grandi esperienze. Alcune buone, altre cattive. È un lavoro molto strano e un’industria molto strana, e ci può essere un’oscurità intorno. Quindi mi trovavo in uno stato mentale in cui pensavo: “Non mi sento più bene”. E quindi avevo bisogno di staccare la spina per un attimo”.

Maika Monroe è un’amata regina dell’urlo

La Monroe, affermata scream queen, è diventata famosa grazie al suo ruolo nel film horror di successo It Follows. È apparsa anche in film come Independence Day: Resurgence, Greta, Tau, Watcher e God Is a Bullet. Più di recente, ha impressionato per il ruolo di co-protagonista con Nicolas Cage in Longlegs. La Monroe ha raccontato che quel ruolo l’ha quasi spinta ad abbandonare la recitazione, visto che a quel punto lavorava senza sosta passando da un progetto all’altro.

The Hand That Rocks the Cradle è un film che è stato rifatto in passato, con un altro tentativo che non è andato a buon fine. Nel 1993 è stata realizzata una versione indiana, Khal-Naaikaa. Nel 2014 è stato annunciato che il film sarebbe stato rifatto con un nuovo adattamento da ABC Family con lo scrittore di Supernatural Daniel Loflin. Anche Ted Field, uno dei produttori del film originale, era coinvolto. Il progetto si è arenato prima di arrivare alla produzione. Non è ancora stata annunciata una data di uscita per il prossimo remake di The Hand That Rocks the Cradle.

Joker: Folie À Deux, Todd Phillips commenta il possibile film standalone per la Harley Quinn di Lady Gaga

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Il Joker di Joaquin Phoenix ha un partner sia romantico che criminale nel nuovo film Joker: Folie À Deux. Il film introduce Lady Gaga come nuova incarnazione di Harley Quinn, anche se il regista Todd Phillips suggerisce ai fan di non sperare che il personaggio ottenga un film spinoff tutto suo.

Secondo Variety, al regista e alle star del sequel di Joker sono state poste delle domande durante il red carpet della prima del film a Hollywood. A Phillips è stato chiesto se volesse sviluppare un film autonomo per la “Lee” di Gaga, come viene chiamata la sua versione di Harleen Quinzel nel film. Il regista ha suggerito che questa non era una strada che voleva percorrere, ritenendo che il sequel di Joker sia già un film autonomo sotto molti aspetti rispetto al primo film.

“Per me, ho sempre pensato che questi due film esistano come una cosa a sé stante”, ha detto. “E no. So che si sta cercando di ottenere la cosa successiva, ma non voglio entrare nel merito”.

La stessa domanda è stata posta a Lawrence Sher, il direttore della fotografia di entrambi i film di Joker. Pur sottolineando come la decisione spetti in ultima istanza allo studio, la sua risposta è stata un po’ più ottimista rispetto a quanto detto da Phillips sull’idea. Il direttore della fotografia ha dichiarato: “Wow. È una domanda da fare alla Warner Bros, sì, devi chiederlo a loro”. Quando gli è stato chiesto se fosse già in calendario, Sher ha aggiunto: “Non saprei dire, anche se lo fosse!”.

La versione di Lady Gaga di Harley Quinn è unica

Joker: Folie à Deux Lady Gaga
Fonte: Todd Philipps su Instagram © Warner Bros Discovery

“La voce alta, l’accento, il masticare le gomme e tutte quelle cose impertinenti che ci sono nei fumetti, le abbiamo eliminate”, aveva detto Phillips in un’intervista a Variety a proposito di ciò che rendeva questa versione di Harleen Quinzel diversa dai precedenti adattamenti, come quelli interpretati da Margot Robbie nel DCEU e da Kaley Cuoco in Harley Quinn. “ Volevamo che si inserisse in questo mondo di Gotham che abbiamo creato dal primo film”.

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Tutto quello che c’è da sapere su Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Come ormai noto, la versione di Gaga di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

White Collar: il reboot riceve un aggiornamento emozionante da Sharif Atkins

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Il mese si sta concludendo con una nota positiva per i fan di White Collar, poiché è emerso un nuovo aggiornamento sul revival della serie. In particolare, è stato confermato che l’agente speciale dell’FBI Clinton Jones, interpretato da Sharif Atkins nel corso delle sei stagioni del police procedural, farà parte del reboot, anche se i dettagli rimangono poco chiari. Atkins lo ha rivelato a TVLine meno di una settimana dopo che il creatore Jeff Eastin ha rilasciato un importante aggiornamento sulla nuova serie, compreso il suo presunto titolo, White Collar: Renaissance, e quello dell’episodio pilota “Masquerade”.

Di recente, Atkins ha detto del coinvolgimento del suo personaggio nella prossima serie di White Collar: “Ho parlato con [il creatore] Jeff Eastin un po’ qua e là, e sì, Jones è ancora nel mondo”. Pur non avendo rivelato altro, l’attore ha commentato la sceneggiatura dello show, lasciando intendere che Jones ha ottenuto una promozione. Ha proseguito:

“Sono curioso di sapere cosa sta facendo Jones in questi giorni. Quale dipartimento dirige? Quale squadra sta guidando? È davvero eccitante. Ho sentito dire che la sceneggiatura è di altissimo livello. Rende omaggio, in modo splendido, al compianto Willie Garson e riprende il discorso da dove era stato interrotto in termini di arguzia, eccitazione e relazioni. Io stesso non vedo l’ora di vederlo”.

L’attore di ER ha poi riflettuto sulla serie originale di White Collar, descrivendo l’esperienza vissuta nello show per più di mezzo decennio come “un bel momento”. Ha aggiunto: “C’è qualcosa di speciale nel lavorare in una città come New York. È qualcosa che ti lega davvero e l’esperienza, per tutti noi, è qualcosa che, sicuramente, non dimenticheremo mai”.

L’originale White Collar è stato un successo per un motivo preciso

Creata da Eastin, la serie originale White Collar ha come protagonisti Tim DeKay nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI Peter Burke e Matt Bomer in quello di Neal Caffrey, un affascinante e poliedrico truffatore che lavora sia come informatore di Burke che come consulente dell’FBI. La serie ha debuttato su USA Network il 23 ottobre 2009 ed è durata sei stagioni, concludendosi il 18 dicembre 2014.

Al fianco di DeKay e Bomer in White Collar recitavano Willie Garson nel ruolo del migliore amico truffatore di Neal, Mozzie, Tiffani Thiessen nel ruolo della moglie di Peter, Elizabeth, Marsha Thomason nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI Diana Berrigan e Atkins nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI Clinton Jones. Inoltre, Hilarie Burton ha interpretato l’interesse amoroso di Neal, l’investigatrice assicurativa Sara Ellis, mentre Diahann Carroll ha vestito i panni di June Ellington, una ricca vedova con cui Neal fa amicizia e con cui finisce per convivere. White Collar: Renaissance è ancora in lavorazione, mentre la serie originale è in streaming su Netflix.

Heartstopper 3: Charlie lotta per esprimere i suoi sentimenti nella nuova clip

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In vista del suo debutto sullo streamer, Netflix ha regalato ai fan un’eccitante sorpresa: la terza stagione di Heartstopper è infatti a pochi giorni di distanza. È stato pubblicato un nuovo sneak peek dello show, con i primi minuti dell’imminente primo episodio. Lo sneak peek mostra in anteprima la lotta di Charlie (Joe Locke), che sta cercando di capire come dichiarare il suo amore al fidanzato Nick (Kit Connor).

In quello che probabilmente si svolgerà pochi giorni dopo il finale della seconda stagione, l’anteprima inizia con Charlie che si esercita su come dichiarare il suo amore al suo ragazzo. Tuttavia, si sente in ansia perché non vuole che Nick glielo dica per obbligo. Sua sorella, Tori (Jenny Walser), cerca di convincere il fratello a dirglielo comunque, perché crede che Nick provi la stessa cosa. L’anteprima si conclude quando Nick arriva a casa Spring per prendere Charlie, con un piccolo scarabocchio magico Heartstopper che appare dalla parte di Charlie.

La creatrice dello show, Alice Oseman, ha parlato dell’aggiunta di Tori durante le prime scene del primo episodio della terza stagione, spiegando che il personaggio della Walser avrà un ruolo chiave nella prossima puntata di Heartstopper. La Oseman ha anticipato che Tori avrà un ruolo più importante nella prossima stagione, soprattutto quando sosterrà Charlie per quanto riguarda la sua salute mentale.

La terza stagione di Heartstopper esplorerà temi molto più oscuri

La terza stagione diHeartstopper sarà caratterizzata da otto nuovi episodi che continueranno la storia d’amore di Nick e Charlie. Tuttavia, a differenza delle stagioni precedenti, ci sarà un cambiamento di tono, poiché lo show affronterà temi più maturi. In una dichiarazione rilasciata tramite un articolo di Netflix Tudum, la Oseman ha condiviso la sua eccitazione nel vedere questi personaggi maturare e crescere, il che significa che affronteranno alcuni argomenti pesanti. Alcuni di questi sono di speranza, come l’università e le loro ambizioni future, ma altri si addentrano in argomenti come la salute mentale e il sesso.

L’ultimo trailer della terza stagione ha mostrato molti momenti di vulnerabilità che i nostri personaggi dovranno affrontare, tra cui le varie lotte che ogni coppia dovrà affrontare nell’intimità e il dolce promemoria che tutti sono lì per l’altro quando ne hanno più bisogno. Il cast della terza stagione vedrà il ritorno del cast principale dello show, oltre a una manciata di nuovi talenti che si uniranno alla formazione, tra cui Jonathan Bailey di Bridgerton, Hayley Atwell di Capitan America e Eddie Marsan di Deadpool 2. La terza stagione di Heartstopper arriverà su Netflix il 3 ottobre 2024. Nel frattempo, è possibile vedere in streaming tutti gli episodi delle stagioni 1 e 2 sulla piattaforma di streaming.

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