L’ultimo film in cui Daniel Craig vestirà i panni di James
Bond, No Time to
Die, è stato ufficialmente
posticipato da aprile a novembre a causa dell’emergenza
Coronavirus, ma ciò
sembra non aver “debellato” la volontà dell’attore britannico di
continuare a vestire i panni dell’iconico agente segreto, come si
evince dal nuovo promo della prossima puntata del Saturday
Night Live, in cui Craig figurerà in qualità di
conduttore.
Nel promo della puntata che andrà in
onda il prossimo 7 marzo, diffuso attraverso il canale YouTube
ufficiale del SNL, vediamo l’attore commentare in maniera
decisamente entusiasmante il suo coinvolgimento nello show. Le
immagini dell’intervista a Daniel Craig, però, si sovrappongono a quelle
– chiaramente ironiche – in cui l’attore non riesce a smetterla di
pensare e agire come l’iconico personaggio che interpreta sul
grande schermo anche fuori dal set.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe
Waller-Bridge per “ravvivare” lo script
di Bond
25 sotto speciale richiesta di Craig, grande
fan di FleabageKilling Eve, le due serie
prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna
Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Anche se non si conosce ancora
molto della trama di Guardiani
della Galassia Vol. 3, il regista James
Gunn ha confermato cosa non vedremo sicuramente nel
film: i momenti esilaranti tra Star-Lord (Chris
Pratt) e Thor (Chris
Hemsworth). Il film non ha ancora una data di uscita
ufficiale, ma i fan sono fermamente convinti che il progetto sia
ancora una priorità dei Marvel Studios. A ciò si aggiunge il fatto che
le riprese di
The Suicide Squad sono ufficialmente
terminate, quindi è probabile che adesso Gunn avrà più tempo a
disposizione per dedicarsi nuovamente alla terza avventura dei
Guardiani.
Le scene di Avengers: Infinity
War ed Endgame in cui
abbiamo visto Star-Lord e Thor insieme, hanno dato vita ad alcuni
momenti estremamente divertenti, e sembra proprio che i fan del
MCU ne vogliano vedere ancora.
Tuttavia, è stato lo stesso
James Gunn a rivelare via Instagram che non ci
sarà alcun “momento esilarante” tra i due personaggi in GOTG
Vol.3. Dopo aver ricevuto una serie di richieste da parte dei
fan in merito all’inclusione di maggiori scene che avrebbero
esaltato in maniera ironica il rapporto tra Peter Quill e il Dio
del Tuono, Gunn ha semplicemente replicato che la cosa “non
accadrà”.
Potete vedere la risposta del regista nelle sue IG stories di
seguito:
Naturalmente, c’è ancora una
possibilità che Thor non appaia affatto in GOTG Vol. 3. La
scorsa estate, è stato ufficialmente annunciato che il Dio del
Tuono sarebbe stato il protagonista di un quarto film in solitaria,
Thor: Love and
Thunder, che arriverà nelle sale prima di
Vol. 3. Di recente, è stato chiesto a Pratt della possibile inclusione di
Thor in Vol. 3, e l’attore ha rifiutato di confermare
se il Dio del Tuono si unirà ufficialmente ai Guardiani nella loro
prossima avventura.
Scritto e diretto da James
Gunn, Guardiani della Galassia Vol.
3 non ha ancora una data di uscita
ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a
Febbraio 2021.
Ben
Affleck sta partecipando alla promozione del suo
ultimo film, The Way Back, in cui
interpreta un ex giocatore di basket che ha la possibilità di
ritrovare la retta via quando gli viene offerto il posto di
allenatore nella squadra del liceo dove lui giocava da ragazzo.
Il film, che vede Affleck recitare
di nuovo per Gavin O’Connor dopo la loro prima
collaborazione in The
Accountant, sembra stare molto a cuore all’attore
che torna sotto i riflettori dopo un periodo particolarmente buio
della sua vita personale. L’alcolismo, il divorzio e il fallimento
del progetto Warner Bros sui personaggi DC che lo vedeva coinvolto
nei panni di Batman hanno sicuramente contribuito a incupire i suoi
ultimi anni, ma adesso sembra arrivato il momento per Ben di fare
ammenda e di avere un’altra occasione con la vita e con il
cinema.
Ben
Affleck è stato ospite da Jimmy
Kimmel per parlare del suo film, e nel corso
dell’intervista ha anche parlato del film di Ridley Scott in cui è
impegnato adesso. Si tratta di The Last Duel, in cui recita di
nuovo accanto a Matt Damon, amico e collaboratore da oltre
trent’anni, e ad Adam
Driver, fresco di nomination all’Oscar per Storia di
un Matrimonio.
Proprio su Driver si è concentrata
la sua attenzione, quando ha raccontato al suo ospite che, durante
le riprese del film ha insistito tanto affinché il giorno del
compleanno di suo figlio, il terzo avuto con l’ex moglie Jennifer Garner (i due hanno anche due
bambine più grandi), lui fosse libero da impegni di set.
Antefatto: il caso
vuole che il bimbo (Samuel, 8 anni) sia consapevole che mamma e
papà recitano per lavorare, ma nelle parole di Affleck, il bambino
è altrettanto consapevole che invece Star
Wars, e tutto quello che c’è dentro, è reale. Quando
Affleck ha avuto la conferma che avrebbe recitato accanto a
Adam
Driver, non si è fatto sfuggire l’occasione di dire al
figlio che avrebbe recitato con Kylo Ren, mandando il bambino in
tilt!
Tornando al giorno del compleanno
del piccolo Samuel, papà Ben riesce ad arrivare in tempo per la
festa, ma il corriere non riesce a consegnare il regalo e questo
potrebbe essere compromettente per un bimbo di 8 anni! Ma è
intervenuto Adam
Driver, che sapendo della passione di Sam per
Star Wars, ha fatto inviare a Ben
Affleck, gadget autografati e un video personalizzato,
tutto per lui.
Inutile raccontare la gioia del
bambino. Affleck ha pubblicamente ringraziato Driver, che grazie ad
un piccolo gesto di gentilezza ha reso Ben il papà migliore del
mondo, un eroe agli occhi del figlio. Di seguito il video del
racconto di Affleck da Jimmy Kimmel (7:38):
La Disney ha finalmente trovato il
regista dell’annunciato Hocus Pocus 2,
sequel della commedia fantastica – divenuta negli anni un vero e
proprio cult – uscita nel lontano 1993. Il sequel sarà destinato a
Disney+,
la piattaforma di streaming della Casa di Topolino che in Italia
farà il suo debutto a partire dal prossimo 24 marzo.
A dirigere il nuovo film dedicato
alle avventure delle iconiche sorelle Sanderson – come riportato da
Variety –
sarà Adam Shankman, regista di Prima o poi mi
sposo, I passi dell’amore e Hairspray – Grasso è
bello. La fonte riporta inoltre che Bette Midler,
Kathy Najimy e Sarah Jessica
Parker – le protagoniste del film originale – non sono
ancora ufficialmente coinvolte nel sequel (a
differenza di quanto riportato in precedenza), ma che i piani
sono ancora quelli di coinvolgerle e di farle tornare nei panni
delle tre streghe.
Al momento non sappiamo neanche se
gli altri membri del cast originale – come ad esempio Thora
Birch (American Beauty) – torneranno nel sequel. La
sceneggiatura del nuovo film porterà la firma di Jen D’Angelo
(Workaholics).
L’originale Hocus
Pocus uscì nelle sale nel 1993 diretto da
Kenny Ortega, e raccontava le vicende delle tre
sorelle Sanderson e del rapimento della piccola Emily Binx, a cui
le streghe volevano succhiare la linfa vitale per ridiventare di
nuovo giovani. Trecento anni dopo, nella notte di Halloween, il
giovane Max, la sua sorellina Dani e la loro amica Allison si
intrufolano nella casa delle tre streghe, divenuta ora un
museo…
Vi ricordiamo che il 12 novembre
verrà ufficialmente lanciato il nuovo servizio di
streaming Disney+,
che come saprete offrirà all’utente la possibilità di accedere a
contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa di
Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta
collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti
i titoli di
Disney, Pixar, Marvel
Studios, Lucasfilm e National
Geographic.
Nella giornata di ieri è arrivata
come un fulmine a ciel sereno la
notizia che l’uscita di No Time
to Die, il nuovo capitolo della saga di 007, è
stata posticipata di ben 7 mesi a causa dell’emergenza Coronavirus. In un
momento in cui l’industria cinematografica è costretta a
fronteggiare una situazione forse senza precedenti (vedi le
numerose uscite al cinema posticipate e il caso delle riprese di
Mission
Impossible), sono adesso in molti a temere che
anche l’arrivo in sala di altri titoli molti attesi nei prossimi
mesi possa subire variazioni: si “teme” in particolare per le
uscite di Black Widow, il nuovo
cinecomic Marvel con Scarlett
Johansson, e Fast and Furious
9, il nuovo capitolo della celebre saga action
con Vin
Diesel.
Adesso, a fare chiarezza sulla
situazione, arriva un nuovo report di Deadline secondo il
quale né la Disney né la Universal avrebbero intenzione di
posticipare le uscite previste per il prossimo maggio di
Black Widow e di Fast
and Furious 9. Resta quindi confermato – al momento –
che il cinecomic dedicato a Vedova Nera arriverà nelle sale
americane il 1 maggio (in Italia uscirà il 29 aprile), mentre il
nono capitolo della saga con protagonista Domic Toretto uscirà
nelle sale americane il 22 maggio (in Italia uscirà il giorno
prima, il 21).
E sempre a proposito della Casa di
Topolino, un altro report – questa volta di Variety – fa sapere
che neanche l’uscita dell’atteso live action di Mulan è a
rischio: il film resta confermato per il prossimo 27 marzo nelle
sale americane (in Italia uscirà il giorno prima, il 26).
La regia di Black Widow è
stata affidata a Cate Shortland, seconda
donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Cathy Yan, la
regista di Birds of
Prey, ha rivelato i dettagli sul sizzle
reel che mostrò alla Warner Bros. prima di ottenere ufficialmente
l’incarico di dirigere il cinecomic con Margot
Robbie. Per chi non lo sapesse, il “sizzle reel” è una
sorta di video montaggio che serve ai registi per presentare ad una
distribuzione le proprie idee e la propria visione in merito ad un
determinato progetto.
In una recente intervista con
The New Yorker, la
Yan ha spiegato che, dopo aver incontrato la Warner e discusso in
merito alla possibilità di dirigere il film, realizzò un “sizzle
reel” che aveva come sottofondo un remix casareccio di
“Diamond’s Are a Girl’s Best Friend” e che
“raggruppava il peggio dell’odierna femminilità”.
“C’erano scene dal programma The
Bachelor, la pubblicità dei diamanti De Beers, Kim Kardashian con
il volto di un vampiro, le giornaliste di Fox che parlavano delle
donne, Trump che diceva ‘Grab ‘em by the p*ssy’. Dopo aver mostrato
il video, c’è stato soltanto un lungo silenzio.”
Quelle clip erano state scelte
perché, in base alla sua visione, la regista voleva che il film
spingesse in qualche modo “le spettatrici o le ragazze in
generale a voler distruggere il patriarcato”. Indubbiamente,
la visione della Yan è riuscita ad avere un impatto generale su
tutto l’arco narrativo del film, dal momento che la storia segue
proprio Harley Quinn e le sue
nuove compagne di viaggio (le future “Birds of Prey”) che
combattono contro gli uomini più pericolosi di Gotham City.
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, è uscito
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan
McGregorinterpreta invece uno dei due principali
villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.”
Continuano ad emergere online
dettagli inediti su Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker grazie al romanzo che verrà
pubblicato negli Stati Uniti a partire dal prossimo 17 marzo.
L’ultima rivelazione sul film riguarda le parole che Kylo Ren
(Adam
Driver) dice a Rey (Daisy
Ridley) prima di morire.
Alla fine del film di J.J.
Abrams, Kylo e Rey uniscono le forze per tentare di
sconfiggere l’Imperatore Palpatine (Ian
McDiarmid), tornato sotto forma di
“clone” dopo la sua apparente sconfitta alla fine de
Il Ritorno dello
Jedi.
Dopo il ritorno di Kylo Ren al Lato
Chiaro della Forza, Ben riesce a malapena a porgere il suo ultimo
saluto Rey, dal momento che lo vediamo morire poco dopo la fine
della battaglia contro Il Signore Oscuro dei Sith (prima di
scomparire nella Forza, Rey bacia Kylo, ma quel bacio non è mai
stato inteso come “romantico”, bensì come un segno di
“gratitudine”).
Adesso, il romanzo basato su
L’Ascesa di
Skywalker dello scrittore Rae Carson (via CBR) rivela quali
sono state le ultime parole che Kylo ha detto alla ragazza:
“Una voce le arrivò attraverso
la Forza, chiara e forte. ‘Sarò sempre con te’, disse Ben” –
questo è ciò che si legge grazie ad un estratto dal libro. In quel
preciso momento, Rey ricevette una risposta che le fece riprovare
un sentimento a lei già noto: “Lei sorrise. Lasciò che la
verità la travolse. ‘Nessuno se n’è mai andato davvero’,
sussurrò.”
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams
e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
James
Gunn, regista dell’atteso The Suicide
Squad, ha spiegato i motivi
che lo hanno spinto a fare maggiore ricorso agli effetti pratici
piuttosto che alla CGI durante la lavorazione del sequel/reboot.
In una serie di
Tweet, Gunn ha infatti spiegato perché ha preferito utilizzare
gli effetti pratici piuttosto che la CGI, come aveva già
preannunciato – sempre via Twitter – circa un mese fa.
Gunn ha spiegato che durante la
lavorazione del film ha fatto ricorso all’utilizzo di effetti
pratici ogni volta che ha potuto, come ad esempio “i più grandi
e i più bei set costruiti dalla scenografa Beth Mickle che lui
abbia mai visto”. Gunn ha inoltre elogiato il lavoro di gran
parte della troupe del film, dal costuminsta Judianna Makovsky al
coordinatore pirotecnico Dan Sudick.
Ciononostante, Gunn ha voluto
comunque specificare di non essere assolutamente contro l’impiego
della CGI, spiegando: “Sarò per sempre grato agli artisti della
CGI che hanno lavorato ai miei film. Si tratta soltanto di non fare
affidamento sulla post-produzione per del lavoro che dovrebbe
essere fatto durante la produzione.” Di seguito i tweet
originali di James Gunn:
Secondo le ultime indiscrezioni,
Nathan
Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy,
che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la
capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere
guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità.
Altri nomi circolati nelle ultime
settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano
che Sean Gunn potrebbe vestire i panni
di Weasel e Flula Borg quelli di
Javelin; Pete Davidson potrebbe
interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker
Savant.
Arrivano dal regista in persona
Matt Reeves le prime foto ufficiale della
Batmobile che vedremo in The
Batman, l’attesissimo nuovo capitolo dell’Uomo
Pipistrello al cinema. Le immagini sono anche degne di nota in
quanto sono la prima foto ufficiale anche del costume che
indosserà Robert Pattinson nel film. Da quello che
possiamo vedere l’aspetto è un allontanamento piuttosto radicale
dalle precedenti uscite cinematografiche di Batman, e anche questa
trasposizione avrà un veicoli completamente personalizzato.
1 di 3
CREDIT: MATT REEVES /
WARNER BRO
Il design della Batmobile è
in linea con
le prime foto diffuse
della Batcycle che avevamo visto a febbraio, grazie ad
una serie di foto non autorizzate di un servizio fotografico fatto
rubandole dal set del filmin Scozia. In
quegli scatti, uno stuntman nel Batsuit guidava una moto piuttosto
semplice con alcuni modesti spunti di design.Pubblicando queste foto via Twitter Matt
Reeves ci sta dicendo che vuole assolutamente prendere il
controllo sui primi sguardi al suo prossimo adattamento e già a
metà Febbraio
aveva pubblicato il video con
Pattinson che indossa il costume.
HN Entertainment ha suggerito che
le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios
di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
MGM,
Universal hanno comunicato che il nuovo film del
franchise di James
Bond, No Time
to Die è stata rinviata al 12 novembre 2020. Il
film verrà
rilasciato nel Regno Unito il 12 Novembre, 2020, seguiranno le
altre date internazionali tra cui il lancio USA il 25 novembre,
2020. In Italia il film uscirà il 12 Novembre 2020.
MGM, Universal e i
produttori di Bond, Michael G Wilson e Barbara
Broccoli, hanno annunciato oggi, dopo un’attenta
valutazione e attraverso l’analisi del mercato cinematografico
globale, che l’uscita di NO TIME TO
DIE sarà posticipata al Novembre 2020. Con ogni
probabilità la decisione è stata prese anche in considerazione del
fatto che l’emergenza del Coronavirus sta lentamente coinvolgendo
gran parte dell’Europa.
In NO TIME TO
DIE, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo
essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene
però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico
ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per
liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più
insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso
villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Dai geniali creatori del film
premio Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo arriva il nuovo
film
d’animazioneSuperconnessi, prodotto
da Sony Pictures Animation e distribuito
da Warner Bros. Entertainment Italia.
Il
film si sofferma sull’importanza delle ‘connessioni’
umane, in un mondo in cui la tecnologia sta prendendo il
sopravvento. Il film è diretto da Mike Rianda (Gravity Falls) e
prodotto da Phil Lord e Christopher Miller, autori
del film Premio Oscar Spider-Man: Un nuovo universo. Distribuito da
Warner Bros. Entertainment Italia, il film sarà nelle sale italiane
nell’autunno 2020.
In Superconnessi,
quando la giovane Katie Mitchell, una ragazza molto creativa, viene
ammessa alla scuola di cinema dei suoi sogni, suo padre Rick,
grande amante della natura, decide che sarà l’intera famiglia ad
accompagnarla in un viaggio attraverso il paese. A loro si uniranno
la madre Linda, ottimista di natura, l’eccentrico fratellino Aaron
e il loro carlino paffuto Monchi. Ma il loro viaggio è interrotto
da un’improvvisa rivolta tecnologica: i dispositivi amati e
utilizzati in tutto il mondo, dagli smartphone agli
elettrodomestici fino a una nuova e innovativa linea di personal
robot, decidono che è il momento di prendere il sopravvento. Con
l’aiuto di due amichevoli robot malfunzionanti, la famiglia
Mitchell dovrà superare i suoi problemi e iniziare a collaborare
per salvare loro stessi e il resto del mondo.
La serie WandaVision è stata confermata
nell’aprile del 2019, insieme a The Falcon and the Winter
Soldier, Loki, What If …?e
Hawkeye. . La serie
sarà composta da sei episodi della durata di un’ora ciascuno. Uno
degli aspetti più intriganti di WandaVision è che la
serie, nonostante sarà ambientata dopo gli eventi di Avengers:
Endgame, coinvolgerà un’ambientazione tipica
degli anni ’50. Al momento non è ancora chiaro quanto della storia
sarà ambientato negli anni ’50 e quali personaggi saranno coinvolti
in quell’epoca. Sarà sicuramente un nuovo territorio per Scarlet
Witch e Visione, due personaggi del MCU che non hanno avuto la
possibilità di viaggiare nel tempo durante Endgame.
WandaVision vedrà anche il coinvolgimento di un personaggio da
Captain Marvel e
sarà collegata al sequel di Doctor Strange.
Una serie incentrata esclusivamente
su Scarlet Witch e Visione affronterà inevitabilmente le
conseguenze di Avengers: Infinity War,
che ha visto la coppia morire in diversi modi per mano di Thanos.
In che modo i due personaggi riusciranno a riprendere le loro vite
e la loro relazione sarà una delle cose più interessante da
scoprire. Sarà anche interessante assistere allo sviluppo dei loro
personaggi e quali nuove avventure si troveranno a dover
affrontare.
Il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany
Elizabeth Olsen e
Paul Bettany
torneranno ufficialmente nei panni di Scarlet Witch e Visione in
WandaVision. La
conferma del loro ritorno è arrivata nell’aprile 2019, quando la
Marvel ha annunciato le prime 5
serie tv destinate a Disney+. Inoltre, è stato confermato
che la Olsen continuerà ad interpretare Scarlet Witch in altri film
del MCU. A secondo del modo in cui
Visione verrà riportato in vita, anche Bettany potrebbe continuare
ad interpretare il personaggio sul grande schermo, nelle Fasi 4 e 5
dell’Universo Cinematografico Marvel.
Bettany è stato parte del MCU fin dall’inizio della Fase 1,
iniziata con Iron Man del
2008. Inizialmente, Visione era la voce di Jarvis, il sistema di
intelligenza artificiale creato da Tony Stark. Ha continuato ad
apparirà in qualità di Jarvis fino ad Avengers: Age of
Ultron del 2015, quando si è trasformato in Visione dopo
che Tony e Bruce Banner hanno aggiornato l’intelligenza
artificiale, trasformandola in una forma umana e regalandole la
vita grazie alla Gemma della Mente, rendendolo così una formidabile
arma tecnologica da usare contro Ultron. La prima apparizione della
Olsen nel MCU risale invece ad una scene
post-credit di Captain America: The
Winter Soldier, che anticipava l’arrivo di Scarlet Witch e
di suo fratello, Quicksilver. I due personaggi sono stati poi
ufficialmente introdotti in Age of Ultron. Scarlet Witch e
Visione si sono innamorati durante Captain America: Civil
War, dopo che a Visione venne affidato il compito di
sorvegliare su Wanda nel quartier generale dei Vendicatori. La
coppia ha sviluppato un rapporto amorevole e protettivo, cosa che
per i fan ha reso ancora più difficile la visione di Avengers: Infinity
War, quando è diventato chiaro che Thanos sarebbe
tornato per reclamare la Gemma della Mente di Visione.
Come verrà affrontato il ritorno di Visione
WandaVision dovrà fare i conti
con la morte di Visione in Avengers: Infinity War,
dal momento che Paul Bettany è stato
confermato nel cast della serie. Nella timeline del MCU, Visione è stato ucciso da
Thanos: ciò a permesso al Titano Pazzo di strappare la Gemma della
Mente dalla sua fronte. Dal momento che Vision è morto prima dello
“schiocco della dita” di Thanos alla fine di Infinity War,
la sua morte dovrebbe essere considerata permanente, a differenza
di quella di Scarlet, che è “scomparsa” proprio in seguito allo
“schiocco” ed è per questo ritornata alla fine di Avengers:
Endgame. Dal momento che WandaVision
sarà ambientato dopo gli eventi di Endgame, il ritorno di Visione
complicherà ulteriormente la timeline del MCU, e sarà sicuramente uno dei
punti nevralgici della storia al centro della serie.
Al momento il modo esatto in cui
Visione tornerà in WandaVision è avvolto nel mistero. In
occasione del Comic-Con di San Diego dello scorso anno, Kevin Feige aveva
anticipato che la serie sarà qualcosa che i Marvel Studios non hanno mai fatto prima e che
sarà piena di strani elementi e di sorprese. In base alle parole
del boss della Casa delle Idee, dunque, potrebbero esserci
tantissimi modi in cui Visione potrebbe essere riportato in via.
Considerando che i poteri di Scarlet Witch derivano da una delle
Gemme dell’Infinito, potrebbe essere che Wanda decida di riportare
in vita Visione da sola. Un’altra possibilità sarebbe quella di
riportare in vita Visione da un altro universo, un’opzione non
totalmente assurda dal momento che Scarlet Witch si alleerà con
Doctor Strange e probabilmente entrerà nel
Multiverso insieme a lui.
Il coinvolgimento di Monica Rambeau
Monica Rambeau sarà presente in
WandaVision, ed il
personaggio sarà interpretato da Teyonah Parris (Se la strada potesse
parlare). Il casting della giovane attrice è stato confermato
durante il Comic-Con di San Diego del 2019. In base al
coinvolgimento della Parris e al fatto che WandaVision
sarà ambientato dopo Endgame, è probabile che nella serie
vedremo una versione adulta di Monica. È probabile che parte
della sua storia verrà rivelata per colmare il vuoto tra gli eventi
del Captain Marvel,
dove il personaggio è stato introdotto per la prima volta (come la
figlia undicenne di Maria Rambeau), e l’attuale linea temporale del
MCU. L’apparizione di Monica in
WandaVision potrebbe essere solo la prima del personaggio
durante le Fase 4 e 5. La cosa ha una sua logica, dal momento che
Captain Marvel 2
farà parte della Fase 5 del MCU, e la versione del personaggio
che vedremo nella serie con la Olsen e Bettany potrebbe
tranquillamente essere incluso nel sequel.
Nei fumetti, Monica diventa una
supereroina dopo essere stata bombardata da un’energia
extra-adimensionale proveniente da un’arma distruttiva di energia
prodotta da uno scienziato criminale. L’incidente accade mentre
Monica lavora come luogotenente nella pattuglia del porto di New
Orleans, facendo così della ragazza un comune essere umano che
viene trasformato in un supereroe, qualcosa di molto comune nei
fumetti. Ha assunto l’identità di Captain Marvel dai media, ma nel corso della
storia editoriale ha assunto diverse altre identità, tra cui Photon
e Spectrum. I poteri di Monica includono velocità, forza,
invisibilità e volo sovrumani, nonché la capacità di attraversare
qualsiasi oggetto ed emettere esplosioni di energia; può anche
trasformarsi in qualsiasi energia all’interno dello spettro
elettromagnetico. Data la sua trasformazione, è anche
funzionalmente immortale e non sembra invecchiare o sperimentare
fisicamente i vari effetti dell’invecchiamento.
I personaggi di Darcy Lewis e Jimmy Woo
Oltre a Monica Rambeau, in WandaVision vedremo anche i
personaggi di Darcy Lewis e Jimmy Woo. Kat Dennings ha interpretato
Darcy in Thor e Thor: The Dark
World, mentre Randall Park ha interpretato l’agente
dell’FBI in
Ant-Man and the Wasp.
Al momento non sappiamo in che modo i due personaggi saranno
collegati con la storia raccontata in WandaVision.
I collegamenti con Doctor Strange 2
Scarlet Witch apparirà in Doctor Strange in the Multiverse of
Madness. La cosa è stata confermata durante il Comic-Con
di San Diego dello scorso anno, anche se non sono mai stati
rivelati dettagli sul modo in cui Wanda sarà coinvolta nelle nuove
avventure di Stephen Strange. È stato anche confermato che gli
eventi di WandaVision saranno
strettamente connessi a quelli di Doctor Strange
2, ma anche in questo caso non sono stati forniti
dettagli.
Anche se i dettagli sulle
connessioni tra WandaVision e Doctor Strange 2
restano per ora non ufficializzati, non è molto difficile
immaginare in che modo le due proprietà possa essere collegate.
Scarlet Witch ha degli incredibili poteri, talmente grandi da poter
mettere fuori gioco nemici come Thanos. Sfortunatamente, il
personaggio non ha ancora avuto il giusto tempo sul grande schermo
per poter sviluppare e mostrare a pieno questi poteri, soprattutto
al di fuori di una battaglia. Ecco perché l’idea di vederla in
azione al fianco di Doctor Strange, il maestro delle arti mistiche,
offrirà uno sviluppo tanto divertente quanto necessario al
personaggio di Scarlet Witch.
Inoltre, ha senso che
WandaVision e Doctor Strange 2 siano connessi,
considerando che in quest’ultimo si esplorerà il Multiverso.
Sebbene non ancora confermato, è difficile non chiedersi se
l’ambientazione anni ’50 di WandaVision non abbia qualcosa
a che fare proprio con Doctor Strange e il Multiverso. Potrebbe lo
Stregone Supremo aprire una porta nel passato in un altro universo
per la coppia? Ancora, questo fa sorgere una domanda fondamentale:
gli eventi di WandaVision e Doctor Strange 2
stanno accadendo contemporaneamente o in modo lineare? Entrambe
potrebbero essere due valide opzioni per legate tra loro le due
proprietà.
La data di uscita
WandaVision dovrebbe debuttare
su Disney+ a dicembre di quest’anno, anche
una precisa data di uscita non è stata ancora confermato. In
origine, la serie avrebbe dovuto debuttare nella primavera del
2021, in concomitanza con l’arrivo nelle sale di Doctor Strange
2, previsto per maggio dello stesso anno. La nuova release di
WandaVision conferma che si sarà ancora più divario tra le
due proprietà. WandaVision è una delle cinque serie
Marvel che debutteranno su Disney+ entro un anno, e che saranno
direttamente collegate ai film del MCU. Nel caso di
WandaVision, la connessione sarà con il sequel di
Doctor Strange. Le altre serie Marvel che debutteranno su Disney+ a partire da quest’anno saranno
The Falcon and the Winter
Soldier, Loki, What If …? e Hawkeye.
Il trailer ufficiale
Durante il SuperBowl del 2020,
Disney+ ha rilasciato un trailer
“combo” con le primissime immagini ufficiali delle serie Marvel, tra cui ovviamente anche
WandaVision. Le
immagini della serie sono disseminate lungo tutto il filmato, e
sembrano confermare che nella serie vedremo i gemelli di Scarlet e
Vision. Le immagini confermato inoltre che, al di là
dell’ambientazione da sit-com anni ’50, altri celebri classici
della tv americana verranno omaggiati nello show.
Divenuto celebre in particolare per
diversi ruoli ricoperti negli anni Novanta, l’attore Sam
Neill è oggi un volto particolarmente riconoscibile,
legato in particolare ai film di Jurassic Park, di cui era
protagonista. Distintosi per la sua versatilità, Neill ha negli
anni continuato a rinnovarsi prendendo parte a progetti sempre
diversi. Ciò gli ha permesso di continuare a godere degli
apprezzamenti della critica e del pubblico.
Parte – Le cose che non sai di Sam
Neill.
Sam Neill: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Dopo aver recitato in Unica regola
vincere (1977), l’attore ha acquisito una buona notorietà,
accresciuta grazie a titoli come La mia brillante carriera
(1979), Conflitto finale (1981), Possession
(1981), Il sangue degli altri (1984), Un grido nella
notte (1988) e Ore 10: calma piatta (1989). A partire
dagli anni Novante ottiene il vero successo grazie ai film
Caccia a Ottobre Rosso (1990), Fino alla fine del
mondo (1991), Avventure di un uomo invisibile (1992),
Jurassic Park (1993), dove recita insieme a Laura
Dern e Jeff
Goldblum, Lezioni di piano (1993), Il
seme della follia (1995), Forgotten Silver (1995),
Punto di non ritorno (1997), L’uomo che sussurrava ai
cavalli (1998) e L’uomo bicentenario (1999). Con il
nuovo millennio la sua presenza si dirada, prendendo parte a pochi
titoli come Jurassic Park III (2001),
Le verità negate (2006), Deaybreakers – L’ultimo
vampiro (2009), Escape Plan – Fuga dall’inferno (2013), La grande
passione (2014), Selvaggi in fuga (2016) e L’uomo sul
treno (2018). Nel 2021 riprenderà il ruolo di Alan Grant
in Jurassic World: Dominion.
2. Ha partecipato a
produzioni televisive. Nel corso degli anni l’attore si è
distinto anche per la sua partecipazione a note serie TV. Tra
queste si annoverano I Sullivans (1980), La
rivoluzione francese (1989), Merlino (1998), Il
triangolo delle bermuda (2005), I Tudors (2007),
Crusoe (2008-2010), Happy Town (2010),
Alcatraz (2012), Peaky Blinders (2013) e
Dieci piccoli indiani (2015). Ha inoltre recitato nei film
televisivi Delitto di fede (1988), Fever – Ultimo
desiderio: uccidi! (1991), A sangue freddo (1996), e
Framed – La trappola (2002).
3. Ha iniziato la sua
carriera dirigendo documentari. Cresciuto in Nuova
Zelanda, prima di diventare un noto attore Neill ha intrapreso il
proprio percorso artistico come regista e montatore di documentari
per la National Film Unit della Nuova Zelanda. Tra questi si
annoverano On the Road with Red Mole (1977), Architect
Athfield (1977) e Surf Sail (1978).
Sam Neill, James Cook e il suo
nuovo tatuaggio
4. Si è fatto fare un
tatuaggio durante un viaggio. Durante le riprese della
serie documentaria The Pacific: In the Wake of Captain Cook
with Sam Neill (2018), l’attore ripecorre la rotta che il
celebre capitano tracciò circa 250 anni prima. Attraversando il
Pacifico, l’attore ha così avuto modo di entrare in contatto con
luoghi e popolazioni sconosciute. Presso una di queste, l’attore ha
acconsentito a farsi fare il suo primo tatuaggio, così da potersi
sentire ulteriormente parte della comunità.
Sam Neill è Merlino
5. Ha interpretato il
celebre mago. Nella miniserie del 1998 Neill ricopre il
ruolo di Merlino, all’interno di una storia che si discosta dalle
tradizionali leggende. In due episodi da un’ora e mezza l’uno,
viene infatti raccontata la storia del mago, dal suo rapporto con
la magia alle grandi prove e dolorose rinunce che tale potere
comporta. La serie contribuì alla fama di Neill in Italia, venendo
vista da oltre sei milioni di spettatori.
Parte – Le cose che non sai di Sam
Neill.
Sam Neill in Thor: Ragnarok
6. Ha un cameo nel film
Marvel. Anche se non
accreditato, l’attore è comparso nel film Thor:
Ragnarok, diretto da Taika
Waititi, partecipando alla scena dello spettacolo
teatrale all’inizio del film. Qui, infatti, è l’attore che
interpreta il ruolo di Odino, sotto gli occhi della popolazione di
Asgard e di Loki. L’attore fu chiamato a ricoprire il ruolo da
Waititi stesso, con cui aveva già collaborato in precedenza per il
film Selvaggi in fuga.
Sam Neill in Jurassic Park
7. Si è infortunato alla
mano durante le riprese. Durante la scena in cui per
distrarre il Tirannosauro l’attore utilizza un fumogeno, Neill ha
riportato diverse bruciature per via di alcune scintille finitegli
sulla mano. La cosa ha comportato lo stop delle riprese finché non
fosse stato garantito che nulla di grave era avvenuto.
8. Non era la prima scelta
per il ruolo. Per la parte del dottor Alan Grant,
protagonista del film, erano stati inizialmente considerati gli
attori Harrison Ford,
Kurt Russell
e William Hurt. Ford, tuttavia, rifiutò non
ritenendosi adeguato per la parte, Russell per mancati accordi sul
compenso, e Hurt disse di no senza neanche leggere la
sceneggiatura. Il ruolo fu a quel punto offerto a Neill, che
accettò.
9. Si è sottoposto a lunghe
sessioni di riprese. Le riprese del film hanno richiesto
grande pazienza all’attore, che ha dovuto girare per diverse volte
le stesse inquadrature. Per via della mancanza concreta dei
dinosauri sul set, Neill dovette infatti guardare con stupore il
nulla davanti a sé, mentre il regista Steven Spielberg riprendeva da più
angolazioni la cosa.
Sam Neill: età e altezza
10. Sam Neill è nato a
Omagh, nell’Irlanda del Nord, il 14 settembre 1947.
L’attore è alto complessivamente 182 centimetri.
La line up di True
Colours presentata all’EFM ha destato un
grande interesse tra i buyer internazionali presenti a Berlino.
La società di vendite estere ha
iniziato con successo le prevendite del nuovo film di Sergio
Castellitto, Il
Materiale emotivo (A Bookshop in Paris), dramma
romantico con protagonista la candidata agli Oscar Bérénice Bejo (The Artist). Il film,
attualmente in post produzione, è stato venduto in Taiwan (Andrews
Film), in Polonia (Aurora), Benelux (Paradiso), Ex Yugoslavia
(Stars Media), Svezia (Studio S Entertainment), Finlandia (Future
Film), Danimarca (Another World) e Israele (Nachshon).
Ottimo risultato anche per
Supereroi
(Superheroes), nuovo film di Paolo Genovese, che ha
trovato distribuzione in tutta la penisola scandinava: Norvegia
(Finalgo), Svezia (Studio S), Finlandia (Future Film), Danimarca
(Another World). Il film, anch’esso in post produzione, sarà
inoltre distribuito in Benelux (Arti Film), Polonia (Aurora Film),
Israele (Nachshon), Russia, CSI e Paesi Baltici (Provzglyad),
Ungheria (Cinenuovo) ed Ex Yugoslavia (Star Media).
Tra i titoli proiettati in
anteprima al mercato, True Colours ha siglato
accordi di distribuzione per La dea fortuna
(The Goddess Of Fortune) di Ferzan Ozptek nei seguenti
paesi: Spagna (Karma Film), Australia (Palace), Benelux (Arti Film)
e Poland (Aurora). Altri accordi ancora sono in via di
definizione.
Il primo
Natale (Once Upon A Time… in Bethlehem) di Ficarra &
Picone sarà distribuito in Germania da Smart Media, territorio che
si aggiunge ai già confermati accordi siglati per la distribuzione
in Australia (Palace), Russia e CSI (Pilotkino), Ungheria (RTL).
Negoziazioni sono in dirittura d’arrivo anche per il territorio
della Spagna.
Cambio tutto
(Say It Loud) di Guido Chiesa ha trovato distribuzione in
Australia (Palace) e sono in corso trattative per i paesi
dell’Europa dell’Est. Il distributore giapponese Pflug ha invece
acquistato In the
trap di Alessio Liguori e Il ragazzo invisibile – seconda generazione(The Invisible Boy – Second Generation) di
Gabriele Salvatores, mentre Paradiso ha acquisito per il Benelux
anche The Nest – il Nido di Roberto De Feo.
Per concludere, nuove vendite sono
state assicurate per Il
Sindaco del rione Sanità (The Mayor of Rione Sanità)
di Mario Martone e La
Befana vien di notte (The Legend of the Christmas
Witch) di Michele Soavi.
Ben
Affleck ha confermato che il suo film basato sulla
truffa ai danni di McDonald’s è ancora in fase di
sviluppo. Il film sarà basato su un articolo del Daily Beast che,
nel 2018, ha raccontato di come un ex poliziotto sia riuscito a
truccare il gioco “Monopoli di McDonald’s” (una promozione delle
vendite della catena in collaborazione con Hasbro, attiva in
Americada oltre trent’anni), rubando alla celebre catena di fast
food più di 24 milioni di dollari.
Intervistato da Collider in occasione
della promozione del suo nuovo film Tornare a
Vincere, Affleck ha spiegato che ci sono stati alcuni
rallentamenti nello sviluppo del film a causa dell’acquisizione
della Fox da parte della Disney, ma che una nuova bozza della
sceneggiatura è stata appena completata:
“Abbiamo una
nuova bozza ed è veramente buona. Hollywood è un posto strano,
perché la persona che gestiva lo studio quando hanno comprato la
sceneggiatura, ha appena lasciato quella posizione. E lo studio che
stava per fare il film è stato acquistato da un altro studio.
Quindi ci sono questi momenti in cui le cose devono sistemarsi, e
ti ritrovi a pensare: ‘È ancora una priorità o sono davvero
interessati a diversi tipi di film?. E non sono sicuro che tipo di
priorità abbia il film adesso. Posso dire che ci piace davvero.
Stiamo ancora sviluppando la sceneggiatura”.
Ben
Affleck dovrebbe occuparsi della regia del film,
mentre Matt
Damon dovrebbe figurare nei panni del protagonista.
Ricordiamo che i due attori sono attualmente impegnati sul set di
The Last
Duel, il nuovo film di Ridley
Scott.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Affleck in collaborazione con Rhett Reese
e Paul Wernick, noti soprattutto per aver lavorato
ai film di Deadpool con
Ryan Reynolds.
Secondo capitolo di una trilogia
sull’adolescenza iniziata nel 2014 con
Frastuono,
L’Apprendistato di Davide Maldi – Gran
premio della giuria al Torino Film Festival nella sezione
Italiana.doc – è un film documentario che racconta la
formazione di un gruppo di quattordicenni presso un prestigioso
collegio alberghiero. Il protagonista Luca
Tufano e i suoi compagni Mario Burlone, Lorenzo Campani,
Enrico Colombini e Christian Dellamora, interpretano sé stessi
nelle loro attività quotidiane e si muovono nel contesto della
scuola, in cui si svolge tutta la loro esistenza, in una vera e
propria full immersion.
L’apprendistato
come rito di passaggio
Davide Maldi – fumettista,
illustratore e storyboard artist per il cinema, regista
dal 2007 – guarda all’adolescenza e ai suoi cambiamenti con un
approccio antropologico. L’apprendistatoè
per il regista la versione moderna degli antichi riti di passaggio,
un’iniziazione che traghetta l’adolescente verso l’età
adulta, fatta di regole e responsabilità. L’apprendistato
rappresenta il primo vero confronto dell’adolescente con il mondo
adulto in una fase molto delicata della vita, in cui la personalità
e il carattere si stanno ancora forgiando ed egli sta prendendo
pian piano coscienza di ciò che è e che vorrà essere. Il film è
scritto a quattro mani con Micol Roubini.
L’intento del regista è duplice: da una parte l’osservazione della
realtà, filmare la quotidianità dei ragazzi all’interno della
scuola, il rapporto tra loro e quello coi docenti. Dall’altra, la
narrazione dal proprio punto di vista. E’ questa la parte più
interessante del lavoro. Il parallelismo apprendistato-rito di
passaggio è reso attraverso i suoni – le musiche sono di
Freddie Murphy e Chiara Lee,
mentre il suono è curato dallo stesso regista, come la fotografia.
Un ritmo incalzante di percussioni accompagna il protagonista nei
momenti più significativi del suo percorso all’interno della
scuola, evocando i riti tribali.
La contrapposizione
natura – società ne L’apprendistato
Allo stesso modo, sono i suoni a
sottolineare lo stretto legame del ragazzo con la natura, unica
dimensione nella quale è vissuto fino a quel momento: il verso di
mucche e capre che abitualmente accudisce, il loro respiro, come il
suo, simbolo dei ritmi naturali, sono protagonisti della sequenza
iniziale, nel buio della notte. A tutto ciò si contrappone
l’ambiente razionalmente regolato e austero della scuola. Qui i
suoni sono quelli della voce dell’insegnante che impartisce regole
e insegna i princìpi guida della ristorazione, da imparare a
memoria; del vetro che tintinna, dei bicchieri da pulire, o da
tenere in equilibrio su un vassoio, delle formule di cortesia da
rivolgere ai clienti. Gli animali sono morti, pronti per essere
cucinati, ad uso e consumo dell’uomo, o impagliati in una stanza
della scuola, dove Luca Tufano – sguardo indomito
o svagato, mente rivolta al mondo che ha lasciato, ciuffo ribelle,
buon interprete delle inquietudini adolescenziali – va spesso a
contemplarli. L’opposto della la natura viva e pulsante che il
ragazzo conosce e sperimenta nei boschi, di quella fusione con essa
che gli dà piacere e gioia. È proprio questo ad innescare il
conflitto con la scuola e le sue regole, ma pian piano Luca
cercherà e troverà una mediazione che gli consenta di diventare un
bravo cameriere, conservando la propria indole e la propria
passione per la natura.
Peccato che il ritmo del film sia
davvero molto lento. L’approccio registico basato su lunghi
silenzi, immagini e suoni, se da una parte trova alcune soluzioni
felici, come quando il regista si concentra sullo sguardo assente
del protagonista, sulla sua figura scomposta, o ad esempio nella
scena della caccia, dall’altra rende a tratti faticosa la visione.
Inoltre, la nuova veste del racconto di formazione e della
dicotomia natura-società, che Maldi propone in chiave
socio-antropologica ne L’apprendistato, non basta a
ravvivare tematiche ampiamente trattate sul grande schermo e a
rendere coinvolgente la ripetitiva routine della vita
scolastica.
Prodotto da Invisibile
Film, L’Altauro di Davide Maldi e Micol
Roubini, Red House, distribuito da
Movieday e Slingshot Films,
L’apprendistato arriva in sala dall’8
marzo.
Dopo la notizia del casting
di Antonio
Banderas (di recente candidato agli Oscar 2020 per
Dolor y Gloria)
e la conferma che sarà Ruben
Fletcher (Venom) ad occuparsi della regia del
film, sembra che finalmente, dopo anni e anni di travagliatissimo
sviluppo, la produzione dell’adattamento di Unchartedad
opera di Sony Pictures sia finalmente pronta a
partire.
In una recente intervista con
Collider in occasione
della promozione del film Spenser Confidential,Mark
Wahlberg ha avuto modo di parlare brevemente di
Uncharted,
confermando che il film sarà una storia di origini e che le riprese
partiranno entro poche settimane. A proposito della sceneggiatura,
invece, la star della saga di Transformers
ha azzardato un paragone con Indiana
Jones. Queste le dichiarazioni di Wahlberg:
“Inizierò a girare tra circa
due settimane. È davvero eccitante perché, senza svelare troppo
della trama, sarà più una storia di origini. Incontreremo questi
personaggi, e vedremo come Nathan è diventato Nathan. Come lui e
Sully si incontrano e cercano non soltanto di superarsi a vicenda,
ma anche come si uniscono per agire insieme e come si sviluppa la
loro relazione. Sarà davvero forte. È la prima volta che sono in un
film che è un film. Quando ho letto la sceneggiatura, mi sono
sentito come se stessi leggendo Indiana Jones o Il Caso Thomas
Crown. Ci saranno questi fantastici elementi tipici dei film di
rapina e dei film d’avventura di cui non ho mai fatto
parte.”
In Uncharted,
Tom
Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark
Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti
sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare
l’eroe del titolo anni fa quando David O.
Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli
anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come
una origin story.
La sceneggiatura dlel film è stata
firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà
le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili
mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà
la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
Proprio grazie al tour promozionale
della pellicola, le due star – che proprio grazie ai rispettivi
ruoli di Star Lord e Peter Parker nel MCU hanno raggiunto la fama
internazionale – si sono ritrovate a trascorrere parecchio tempo
insieme. Ecco perché Chris Pratt ha deciso di dedicare proprio
all’amicizia con il collega Tom
Holland un tenero post condiviso via Instagram.
Nella didascalia che accompagna due
bellissimi scatti promozionali degli attori, Pratt ha scritto:
“Non posso dire abbastanza cose positive del mio amico Tom
Holland, davvero. È gentile, affascinante, bello. È un fantastico
ballerino, potrebbe davvero salvare il mondo in una competizione di
ballo. È un talento incredibile, ma cosa ancora più importante è
una persona veramente buona. Umile, cortese e bravo a golf. In
pratica, lo odio! Sapete? È come dire… quando è troppo, è
troppo!”
In realtà, la bellissima amicizia
tra Chris Pratt e Tom
Holland sembra essere nata da prima della loro
collaborazione per Onward. Come
rivelato di recente da
Holland, infatti, Pratt è stato il collega del MCU che gli è stato più vicino
durante la momentanea fine dell’accordo tra Sony e
Disney:
“Sono stati tutti d’aiuto.
Davvero, tutti. Soltanto che io e Chris Pratt eravamo insieme
dietro le quinte prima di essere chiamati sul palco del D23 per
promuovere Onward. Gli avevo appena detto della notizia. Lui non
l’aveva ancora saputo. Continuava a ripetere: ‘No, non accadrà.
Troveranno una soluzione. E anche se non ci riusciranno, le cose
andranno alla grande per te. Starai bene’.”
Ispirato ad alcune esperienze
personali vissute dal regista insieme a suo fratello,
Onward – Oltre la
Magia racconta la storia di due fratelli: Ian e
Barkley, elfi adolescenti, lanciano un incantesimo nel giorno del
sedicesimo compleanno di Ian per fare apparire magicamente il loro
padre (o almeno metà di lui) fino alle sue distintive calze viola.
I due si imbarcheranno poi in una straordinaria avventura per
scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.
Tra Aquaman e
Game of Thrones, Jason
Momoa è diventato una superstar. Prima che riprenda il
tridente per Aquaman
2, sembra che Momoa sia destinato ad un altro
progetto di grande interesse. Secondo Discussing Film,
infatti, Jason
Momoa avrà un ruolo importante in
Little Nemo in Slumberland (Little Nemo),
un film in uscita per Cherin Entertainment e Netflix. Il film, che sarà diretto da Francis
Lawrence, dovrebbe entrare in produzione quest’estate,
quando Momoa avrà completato le riprese della seconda stagione di
See, per Apple tv +.
Il film, basato sul fumetto e
sull’omonimo film, segue una ragazza di nome Nema, che, con l’aiuto
di una gigantesca creatura mostruosa, si reca in un mistico mondo
da sogno alla ricerca del padre scomparso. Momoa interpreterà la
creatura, il cui nome è Flip, ed è descritta come “una creatura
alta nove piedi che è metà uomo, metà bestia, ha pelo ispido e
lunghe zanne ricurve”. Ci si aspetta che la creatura venga
creata usando la CGI, e secondo quanto riferito il film avrà un
budget piuttosto alto.
La filmografia di Lawrence include
Costantino, gli ultimi tre film di Hunger
Games, Io sono Legend e
Red Sparrow. In
precedenza, Lawrence ha diretto Jason
Momoa proprio in See.
La produzione di Little
Nemo a Slumberland probabilmente non avrà alcun
effetto su Aquaman
2, poiché Jason
Momoa in precedenza aveva detto che il film era molto
lontano dall’avvio della produzione.
Midnight Factory, etichetta
di Koch Media Italia dedicata interamente al genere
horror, annuncia che Gretel e
Hansel uscirà nelle sale italiane il 2 Aprile
2020.
Dai produttori di Insidious e
Sinister, il film in
arrivo è un’inquietante ritratto in chiave horror della classica
fiaba dei fratelli Grimm, diretto da Oz Perkins.
Sophia Lillis,
che ricordiamo tutti per il ruolo di Beverly nell’ultimo
IT, interpreta magistralmente il ruolo
dell’impavida eroina femminile Gretel, accanto al giovane
Sam Leaky – che veste i panni del fratellino
Hansel. Il film presenta la classica favola più conosciuta di
tutti i tempi con un linguaggio e una messinscena che parla a un
pubblico giovane amante del genere, e non solo.
Gretel e Hansel, la trama
Tanto tempo fa, in una terra lontana e maledetta devastata dalla
guerra, la giovane Gretel e il suo fratellino Hansel sono costretti
dalla loro famiglia ad allontanarsi da casa per partire alla
ricerca di cibo e lavoro. Nonostante l’aiuto di un nobile
cacciatore, i due fratelli finiscono per perdersi in un bosco
fitto e oscuro.
Dopo tanto girovagare Gretel e Hansel si imbattono in una
misteriosa casa isolata, abitata da una vecchietta apparentemente
gentile, credendo così di aver trovato finalmente un rifugio
sicuro. Ma inspiegabili banchetti senza limiti nonostante la
carestia, incomprensibili, spaventose stranezze e inquietanti
mormorii di bambini provenienti dalla casa, fanno sorgere in Gretel
l’orribile dubbio che la vecchia padrona di casa nasconda
segreti raccapriccianti.
Riuscirà Gretel a proteggere suo fratello minore o cederà alle
tentazioni che sorgono in lei? Qualcosa di mostruoso emergerà da
questa oscura reinterpretazione della fiaba classica dei fratelli
Grimm.
Harrison
Ford è noto al grande pubblico non solo per aver
interpretato alcuni dei personaggi più iconici della storia del
cinema, ma anche per aver recitato alcune memorabili battute, come
ad esempio “Non ho ucciso mia moglie.” ne Il
Fuggitivo,“Lo so.” ne L’Impero
Colpisce Ancora e “Nazisti… io la odio questa
gente.” in Indiana Jones.
Adesso, in un recente speciale di
BuzzFeed (via
ComicBook) realizzato
in occasione della promozione de Il Richiamo della
Foresta, un fan ha chiesto a Ford quale fosse la sua
battuta preferita dai tanti film interpretati nel corso della sua
incredibile carriera. Senza pensarci troppo su, l’attore ha
risposto che si tratta dell’iconica battuta di Indiana
Jones: “Non sono gli anni, sono i chilometri” da
I Predatori dell’Arca Perduta.
Potete vedere la scena del film in cui Indy pronuncia la battuta
di seguito:
A proposito di Indiana
Jones 5, di recente Ford ha dichiarato: “Non
voglio dare al pubblico quello che vogliono vedere. Voglio dare
loro qualcosa che non si aspettano. Sono abituati ad una certa
delusione quando rivisiti una saga o un franchise. In questo senso,
i film Marvel sono uno spettacolare
esempio di un modo di lavorare in senso contrario. Hanno sbancato!
Ecco perché non faremo un altro Indiana Jones a meno che non saremo
in grado di fare lo stesso. Vogliamo davvero che sia il migliore.
Dobbiamo ancora risolvere alcuni problemi di pianificazione e
alcune cose legate alla sceneggiatura, ma siamo determinati a
sistemare tutto prima di iniziare a girare.”
Arriva da
Deadline la notizia di un nuovo ingresso nel cast di
The
Witcher 2, l’annunciata seconda stagione della
serie originaleNetflixThe
Witcher. Si tratta dell’attore Kim Bodnia.
Bodnia
interpreterà Vesemir, un’affascinante reliquia del witcher Golden
Age. È il più vecchio e più esperto Witcher della serie,
nonché una figura paterna di Geralt (Cavill). Come uno dei
sopravvissuti al massacro di Kaer Morhen, un massacro ossessionante
che ha quasi sterminato i Witcher, è ferocemente protettivo nei
confronti dei pochi rimasti, che vede come una comunità in via di
estinzione che può trovare gloria su “il Sentiero” uccidendo i
mostri.
In The Witcher 2
confermati
Henry Cavill (Mission:
Impossible – Fallout, Justice League) nel ruolo di Geralt di
Rivia, Anya Chalotra (Agatha Christie – La serie
infernale, Wanderlust) nel ruolo di Yennefer e
Freya Allan (La guerra dei mondi, Into The
Badlands) nel ruolo di Ciri e Joey Batey (Knightfall,
Strike) nel ruolo del personaggio più amato dai fan:
Jaskier.
Si uniranno al cast per la seconda
stagione di The
WitcherYasen Atour (Young
Wallander) che interpreterà Coen, Agnes Bjorn
(Monster) nel ruolo di Vereena, Paul
Bullion (Peaky Blinders) che interpreterà
Lambert, Thue Ersted Rasmussen (Fast and
Furious 9) nel ruolo di Eskel, Aisha Fabienne
Ross (The Danish Girl) nel ruolo di Lydia,
Kristofer Hivju (Il Trono di
Spade) che interpreterà Nivellen e Mecia
Simson, nel ruolo di Francesca.
La serie The
Witcher sarà diretta da Stephen
Surjik (The Umbrella Academy) per gli
episodi 02×01 e 02×02, Sarah O’Gorman
(Cursed) per gli episodi 02×03 e 02×04, Ed
Bazalgette (The Last Kingdom) per gli episodi 02×05 e
02×08 e Geeta V. Patel (Meet The Patels)
per gli episodi 02×06 e 02×07.
Riconfermati inoltre nei propri
ruoli MyAnna Buring (Kill List) Tissaia,
Tom Canton (Good Karma Hospital)
Filavandrel, Lilly Cooper (Peterloo)
Murta, Jeremy Crawford (Titans) Yarpin
Zigrin, Eamon Farren (Twin Peaks) Cahir,
Mahesh Jadu (Marco Polo) Vilgefortz,
Terence Maynard (Maledetto) Artorius,
Lars Mikkelson (House of Cards)
Stregobor, Mimi Ndiweni (Black Earth
Rising)Fringilla Vigo, Royce Pierreson
(Judy) Istredd, Wilson Radjou-Pujalte
(Hunter Street)Dara, Anna
Shaffer(Harry Potter)Triss Merigold,
Therica Wilson Read (Young Wallander)
Sabrina.
La showrunner e produttrice
esecutive di The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich,
ha dichiarato: «Anche per la seconda stagione è stato mantenuto
un altissimo livello artistico del cast. Sophie Holland e il suo
team hanno nuovamente selezionato i migliori attori per incarnare
questi personaggi, siamo entusiasti di vedere queste nuove storie
prendere vita sotto la direzione di registi tanto
affermati.»
The Witcher 2: trama
The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga
bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino.
Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per
trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si
dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo destino si intreccerà
poi con quello di una potente strega e una giovane principessa con
un pericoloso segreto. I tre si ritroveranno ad attraversare
insieme un mondo sempre più instabile
La Sony Pictures
Animation, reduce dal premio Oscar per Spider-Man:
Un Nuovo Universo, ha diffuso il trailer di
Connected, il suo nuovo film d’animazione
prodotto da Chris Miller e Phil
Lord, la coppia artefice del successo del film su
Miles Morales.
I protagonisti del film sono i
membri della famiglia Mitchell in un’avventura originale che
ripropone l’ironia e l’umorismo tipico della coppia. Nel film,
Katie Mitchell (doppiata da Abbi Jacobson) è
pronta per partire per il college, ma nel tentativo di migliorare
la loro relazione prima che se ne vada, suo padre Rick annulla il
suo biglietto aereo e decide di portarla al college con tutta la
famiglia, organizzando un viaggio in macchina con conseguenze
inaspettate.
Connected
è diretto da Mike Rianda e co-diretto da
Jeff Rowe, ed è prodotto da Will Allegra e
Louis Koo. Il film è prodotto da Phil Lord,
Christopher Miller e Kurt Albrecht, e vede come
protagonisti Abbi Jacobson, Danny McBride, Maya Rudolph,
Mike Rianda, Eric Andre, Alivia Colman.
È dal debutto di
Dredd nel 2012 che i fan chiedono a gran
voce un sequel che veda nuovamente Karl Urban
interpretare l’omonimo personaggio dei fumetti creato da John
Wagner e Carlos Ezquerra. Adesso, in occasione di una
recente apparizione alla convention del C2E2 di Chicago, la star di
The Boys ha
ribadito il suo interesse nel tornare ancora una volta nei panni
del Giudice.
Il futuro del personaggio è ancora
incerto: non ci sono piani ufficiali per un eventuale sequel; pare
invece che sia in sviluppo una serie tv. Anche se Urban non dovesse
essere coinvolto, l’attore ha ammesso di amare a tal punto il
personaggio che qualsiasi nuova iterazione dello stesso sarebbe ben
accetta. Interpellato da un fan a proposito di un ipotetico sequel
(via ComicBook), Urban ha
spiegato:
“Ascolta, mi piacerebbe davvero
farlo. Credo di essere un disco rotto ormai, lo ripeto sempre. Ma
non so se accadrà davvero. Penso che la Rebellion, che detiene i
diritti su Dredd, stia sviluppando qualcosa col titolo ‘Mega-City
One’. Sarebbe molto bello vedere qualcosa in più di Dredd, con o
senza di me. Sono un grandissimo fan del personaggio e so che
esistono storie veramente fantastiche. Mi piacerebbe vederle. E
sono certo che un giorno accadrà. È soltanto una questione di
tempo.”
Dredd – Il Giudice
dell’Apocalisse è uscito nelle sale cinematografiche
statunitensi il 21 settembre 2012, mentre in Italia la pellicola è
rimasta inedita fino alla distribuzione diretta per il mercato home
video a partire dal 28 agosto 2019. Il film è stato accolto molto
positivamente dalla critica e dai fan, nonostante al box office – a
fronte di un budget di 50 milioni di dollari – ne abbia guadagnati
soltanto 41 milioni.
Di seguito la sinossi ufficiale del film:
“America del futuro, la
metropoli Mega City è invasa dal caos e dalla criminalità. Le forze
dell’ordine, i Giudici, possiedono 3 poteri: arrestare, giudicare e
giustiziare. Dredd (Karl Urban) è il giudice supremo chiamato a
risolvere l’ultimo dei tanti problemi che flagella la città: una
droga pericolosa che fa vivere la realtà ad una frazione della sua
velocità normale, la “Slo-Mo”. Durante l’addestramento del giudice
Anderson (Olivia Thirlby) i due vengono a conoscenza di un delitto
in un quartiere dove i colleghi non osano minimamente entrare, una
cittadella costruita su 200 piani d’altezza sotto il controllo
della signora della droga Ma-Ma (Lena Headey) e del suo spietato
clan. Mentre il numero dei caduti aumenta Dredd e Anderson si
trovano senza via d’uscita ed in lotta contro le probabilità di una
loro sopravvivenza.”
Non solo Hugh
Jackman (leggi qui), anche
Ryan
Reynolds ha commemorato i tre anni dall’uscita in sala
di Logan. Ma,
tanto il tributo dell’attore australiano è stato sentito e
commosso, quanto buffo e divertito, alla maniera di
Deadpool, è stato quello del suo collega
e amico canadese.
Su Instagram, Reynolds ha condiviso un mini
video da Deadpool
2 in cui si inquadra il carillon di un Wolverine
impalato, a citarne la morte nel film di James
Mangold.
Reynolds e Jackman sono stati
indissolubilmente legati dalla loro apparizione insieme in X-Men le
Origini: Wolverine. La bromance che hanno cercato
da allora ha portato a molti scambi ironici sui social media o nei
film di Deadpool. Ad esempio, Reynolds ha
sempre desiderato che accadesse un crossover Deadpool / Wolverine
(uno migliore di quello visto in X-Men le Origini:
Wolverine).
La morte quasi rituale di Wolverine
in Logan sembra aver chiuso le porte a
qualsiasi futura apparizione di Jackman come personaggio in
progetti futuri, mentre, come accennato, si parla già di un
sistituto. Per quello che riguarda invece il personaggio di
Deadpool, si tratta dell’unico che la Disney ha promesso di non
“reebottare” dopo la fusione con Fox.
Alcuni giorni fa vi abbiamo
riportato la notizia secondo la
quale il romanzo basato su Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker (in arrivo negli Stati
Uniti prossimamente) confermerebbe che il
Palpatine che abbiamo visto sul grande schermo nel
film di J.J. Abrams era in realtà un clone del
“vero” Signore Oscuro dei Sith.
Adesso, come rivelato dal
supervisore agli effetti visivi Roger Guyett in una recente
intervista con Cinefex (via
Comicbook), Abrams
aveva intenzione di introdurre la versione “clone” dell’Imperatore
già ne Il Risveglio
della Forza, primo episodio della trilogia sequel
e settimo dell’intera saga.
“Ian McDiarmid è stato una parte
importantissima dei film originali. J.J. voleva riportarlo in
Episodio VII per rivelare che Palpatine non era stato completamente
distrutto. Aveva creato un suo clone e, con l’aiuto dei lealisti
Sith, si ricostruì in uno stato frammentato e instabile. Quando
Kylo lo incontra, Palpatine non è ancora completamente formato, si
affida a tubi e macchinari, muovendosi in questo laboratorio Sith
grazie ad un meccanismo progettato da Kevin Jenkins. Ha lo spirito
dei Sith, ma è intrappolato all’interno di un corpo che è
incompleto.”
Parallelamente alle rivelazioni di
Guyett, è emerso che anche in una prima versione della
sceneggiatura di Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker doveva essere rivelato che
Palpatine era in realtà un clone. A parlarne, come
riportato da @senatesidious (via
ScreenRant), è stato
proprio Ian
McDiarmid (lo storico interprete dell’Imperatore)
durante una recente apparizione alla convention del C2E2 di
Chicago:
“Ad un certo punto, nella
sceneggiatura c’era scritto – in quella prima scena, con Adam
[Driver, che interpreta Kylo Ren] quando dice, ‘Sei un clone’. E io
dicevo, in quella prima versione dello script, che non esiste più:
‘Più di un clone. Meno di un uomo’.”
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e
Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin
sono i produttori esecutivi.
A riprese ormai avviate, continua a
crescere il cast di The Batman,
l’atteso cinecomic DC diretto da Matt
Reeves che vedrà Robert Pattinson nei panni del Crociato
di Gotham. Un nuovo report di AV
Club, infatti, suggerisce che i gemelli
Max e Charlie Carver si sono
ufficialmente uniti al cast del film in due ruoli misteriosi.
I gemelli Max e Charlie Carver sono
noti al pubblico per aver recitato insieme in serie tv di successo
quali Desperate Housewives,Teen Wolf e
The Leftovers. La presenza dei gemelli Carver nel
film ha già dato il via ad una serie di speculazioni circa i
personaggi che i due fratelli potrebbero interpretare nel film di
Reeves: la tesi più accreditata è che il personaggio interpretato
da Peter
Sarsgaard, il procuratore Gil Colson, si rivelerà
essere il pericolosissimo Due Facce; i gemelli Carver potrebbe
dunque interpretare i suoi scagnozzi, Max e Min. Altre ipotesi
suggeriscono che i due attori possano interpretare o i Wonder Twins
o i Trigger Twins.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Nelle settimane da paura di
contagio da coronavirus, anche il mondo delle
presentazioni alla stampa dei film si organizza e fa sorridere se
si pensa che Ultras, il film esordio di
Francesco Lettieri, è stato presentato alla stampa
in conferenza streaming e verrà distribuito su Netflix, quindi sempre in streaming, a partire dal 20
marzo, segnando l’inizio di una collaborazione tra Indigo e il
gigante dello streaming.
Ultras prima co-produzione Indigo
Netflix
A parlarne è Nicola
Giuliano, produttore, che ha raccontato così il
coinvolgimento di Netflix nella produzione del film: “Ci hanno
chiesto cosa stavamo sviluppando e noi eravamo al lavoro su questa
sceneggiatura di Peppe Fiore e Francesco Lettieri. Appena hanno
finito di leggerla l’hanno immediatamente apprezzata, e hanno
deciso di finanziare il film – ha raccontato Giuliano – In
un momento in cui, in Italia, esordire non è proprio semplice,
questo ha permesso a noi e a Francesco di fare il film che voleva,
il che è l’obbiettivo primario di un produttore, secondo me. Avevo
notato i suoi video e la prima sensazione sull’argomento di cui
parlava la storia è stata respingente, devo dire, ma qui dentro c’è
una storia che ha alcuni aspetti straordinari, quasi miracolosi,
perché può coniugare un racconto assolutamente realistico con il
passo dell’epica, la drammaturgia di un racconto classico.
C’è poi un grande amore per tutti i personaggi del
film, anche per chi compie gesti riprovevoli ma è pur
sempre un essere umano. È una cosa rara nel cinema italiano. Sono
molto contento del film e credo che la fruizione di
Netflix.”
Non un film sulla tifoseria ma
sulla fede
Francesco Lettieri,
noto soprattutto per la sua carriera di regista di videoclip, ha
dichiarato: “Ad un certo punto della mia carriera di regista di
videoclip mi sono sentito pronto a scrivere un film insieme
a Peppe Fiore. Ci siamo messi a cercare una storia ed è uscito
fuori un vecchio soggetto per un video per Calcutta mai realizzato,
ambientato nel mondo degli ultras, con questo Moicano che viveva
una storia d’amore a distanza con la sua squadra del cuore, essendo
soggetto a Daspo. A differenza di altre grandi città, i tifo
di Napoli si concentra su un’unica squadra, poi rappresenta la
sfida del meridione contro le grandi corazzate del nord, c’è quindi
nella tifoseria calcistica si concentrano tante altre spinte ed
energie. Il tifo è cambiato dagli anni ’80 ai 2000. Era più
folkloritstico e colorato, ora è cupo e combattuto, vive una grande
crisi con la violenza e gli scontri che per fortuna sono sempre più
rari. Il tema calcistico però non era al centro del nostro
interesse, noi ci concentriamo più sui sentimenti di appartenenza a
una tribù, sul senso della fede.”
Ultras è una storia universale
A sottolineare questo aspetto è lo
sceneggiatore Peppe Fiore, che spiega: “Non sono tifoso, non
vado mai allo stadio e non conosco il calcio. Mi interessava
l’universalità nella cornice del movimento ultras, perché per
quello che riguarda il calcio in senso stretto, sono un analfabeta.
Ma dentro questo argomento ci ho trovato in nuce i temi
classici che Francesco ha già raccontato nei videoclip, un modo di
raccontare i sentimenti, con cui negli anni ha creato la sua
tipicità: immagini autoriali al servizio di una storia d’argomento
popolare che parlasse a tutti. Nel film c’è l’epica e il
romanticismo. Nella figura di questo cinquantenne ultras con Daspo
c’era la vena di malinconia che attraversa il cinema di Francesco
che prima di essere un regista è un grande narratore. La cosa molto
bella e speciale di questo esordio di Francesco è che ci fossero,
all’interno una storia spettacolare, con una componente visiva
importante, tutta una serie di temi di relazioni e sentimenti che
appartengono al suo mondo narrativo.”
Ultras
arriverà al cinema, in una uscita evento, per tre giorni, il 9, 10
e 11 marzo, mentre a partire dal 20 marzo sarà disponibile su
Netflix. Diretto da Francesco Lettieri, il film è
basato su una sceneggiatura firmata da Lettieri stesso con
Peppe Fiore e vede protagonisti Aniello
Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore
Pelliccia, Antonia Truppo. Musiche di
Liberato. Ultras è una
produzione Indigofilm, un film originale Netflix in associazione
con Mediaset.
Ultras, la sinossi
Napoli. A quasi cinquant’anni
Sandro è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras con cui
ha passato tutta la vita allo stadio: una vita di violenza,
scontri, passioni e valori incrollabili. Ma ora che un Daspo gli
impedisce di avvicinarsi alla curva, quei valori iniziano a
vacillare. Sandro sente per la prima volta il bisogno di una vita
normale, di una relazione, magari anche di una famiglia. E ha
incontrato Terry che è bellissima e non ha paura di
niente.
Angelo ha sedici anni e
considera gli Apache la sua famiglia, Sandro la sua guida, la
persona che ha preso il posto di suo fratello Sasà, morto
anni prima durante gli scontri di una trasferta. ULTRAS è la storia
della loro amicizia, di una fede e di un amore scanditi dalle
ultime settimane di un campionato di calcio. E dell’inevitabile
incontro di entrambi con il proprio destino.
Il 3 marzo 2017 arriva in sala
Logan, di
James Mangold, e Hugh
Jackman, interprete che si trova a vestire per
l’ultima volta i panni di Wolverine, ha celebrato sui suoi canali social l’anniversario
postando un servizio fotografico che lo vede interpretare il
mutante con gli artigli di adamantio.
“Tre anni fa, in questa
giornata, Logan usciva in sala. Grazie per molti (intendo davvero
MOLTI) anni di sudore, pollo al vapore e il ruolo di una
vita.”
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Per quanto riguarda il personaggio
di Wolverine, gli ultimi rumors
riferiscono che sarebbe Henry Cavill il prescelto ad indossare
gli artigli ereditandoli da Hugh Jackman,
comparendo in Captain Marvel 2. Ma la notizia non
ha trovato ancora conferma ufficiale.
Per quanto riguarda Logan, invece,
si tratta sicuramente del migliore adattamento dedicato al singolo
personaggio e in generale il miglior film sugli
X-Men mai visto al cinema. Il film ha debuttato al
Festival di Berlino ed è stato nominato agli Oscar per la migliore
sceneggiatura adattata, primo cinecomic a raggiungere tale livello
di riconoscimento dall’industria.
Per quello che riguarda invece
Hugh
Jackman, il personaggio di Wolverine gli ha regalato
la fama internazionale imperitura, il successo e sicuramente la
visibilità che lo ha portato ad interpretare molti dei suoi ruolo
più importanti, nel corso della sua carriera, sempre divisa tra
cinema e musical.
La prossima volta che vedremo
Wolverine al cinema, sarà sicuramente nel Marvel Cinematic Universe e sarà
sicuramente con un altro volto. Certo, sarà difficile per i fan
imparare ad accettare un altro attore nei panni del mutante
canadese, ma se un attore alto e bello è riuscito ad entrare nei
cuori degli spettatori interpretando un personaggio che dovrebbe
essere, su carta, basso brutto e sgradevole, chiunque può tentare
l’impresa di sostituire Hugh Jackman.
Dopo aver annunciato l’inizio delle
riprese di Stranger Things 4, l’attesaquarta stagione di Stranger
Things e confermato il ritorno di David Harbour nel ruolo di Jim Hopper,
Netflix
rilascia oggi un nuovo video, realizzato sul set durante la lettura
del copione da Finn Wolfhard (Mike), che conferma
nel cast anche il ritorno di Brett Gelman (Murray
Baumann) e Priah Ferguson (Erica Sinclair).
Nel video, realizzato dal giovane
attore, vengono inoltre inquadrati tutti i protagonisti della
serie, dai più giovani come Millie Bobby Brown (Undici), Gaten
Matarazzo (Dustin), Caleb McLaughlin
(Lucas), Noah Schnapp (Will) e Sadie
Sink (Max), ai più grandi Natalia Dyer
(Nancy), Charlie Heaton (Jonathan) e Joe
Keery (Steve), fino ad arrivare agli adulti come
Cara Buono (Karen), David Harbour(Jim Hopper), Winona Ryder (Joyce) e ai registi, i
fratelli Duffer.
Stranger
Things è la serie
originale Netflix creata dai Duffer Brothers e
prodotta da Monkey Massacre Productions & 21 Laps Entertainment. I
Duffer Brothers sono produttori esecutivi della serie con Shawn
Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment e Iain Paterson.
La quarta stagione
diStranger
Things è stata annunciata a settembre 2019. I
fratelli Duffer hanno detto che Stranger Things probabilmente
finirà dopo la sua quarta o quinta stagione.
In Stranger Things 4 torneranno i protagonisti
Winona Ryder nel ruolo di Joyce Byers, madre
di Will e Jonathan Byers. David Harbour nel ruolo di Jim Hopper, capo
del dipartimento di polizia di Hawkins. Finn
Wolfhard nel ruolo di Mike Wheeler, figlio di mezzo di
Karen e Ted Wheeler, fratello di Nancy e Holly e uno dei tre amici
di Will Byers. Millie Bobby Brown nel ruolo di Eleven / Jane
Hopper (“El”), una ragazza con abilità psicocinetiche e un
vocabolario limitato. Gaten Matarazzo nel ruolo di
Dustin Henderson, uno degli amici di Will. Caleb
McLaughlin nel ruolo di Lucas Sinclair, uno degli amici di
Will. Natalia Dyer nei panni di Nancy Wheeler, figlia di Karen e
Ted e sorella maggiore di Mike e Holly. Charlie Heaton nel ruolo di
Jonathan Byers, fratello maggiore di Will Byers e figlio di Joyce
Byers.