Prime Video ha
svelato il trailer di No Activity – Niente da
segnalare, la nuova esilarante serie-comedy Original
italiana in sei episodi tutti da ridere, disponibile in esclusiva
dal 18 gennaio 2024, che vedrà protagonisti
Luca Zingaretti,
Rocco Papaleo, Carla Signoris, Emanuela
Fanelli, Fabio Balsamo e Alessandro
Tiberi. Completano il cast: Maccio
Capatonda, Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo
Ferrario, Sara Lazzaro, Marcella Bella, Lorella
Cuccarini, con Francesco Pannofino e
con Diego Abatantuono.
Due criminali in attesa di un carico
importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il
blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi.
Ma il carico non arriva e tutti sono costretti ad un’attesa
estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Nel
frattempo… “No Activity – Niente da segnalare”!
Diretta da Valerio Vestoso, scritta
da Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di
Santi e Pietro Seghetti, la serie è un adattamento del
format australiano No Activity creato da Jungle
Entertainment ed è prodotta da Amazon MGM Studios e Groenlandia
(una società del Gruppo Banijay).
Una
rivisitazione contemporanea delle
giudicesse raccontate attraverso un’installazione
audiovisiva e una pubblicazione d’artista. È l’esito del progetto
di residenza artistica Giudicesse 2030, che è
stato presentato sabato 16 dicembre in
Sardegna a Sant’Antioco presso la sala mostre della
Biblioteca Comunale.
Il progetto, promosso
dalla Società Umanitaria di Carbonia e
realizzato in collaborazione con le
associazioni Terras e U-BOOT
Lab, è nato per raccontare in chiave contemporanea le
figure delle giudicesse e il loro ruolo
nello sviluppo della storia della Sardegna, e ha dato vita ad una
residenza d’artista condotta dal duo
multidisciplinare STUDIOLANDA.
Nel periodo della residenza,
tenutasi a Sant’Antioco dal 4 al 16 dicembre, il lavoro di
STUDIOLANDA si è focalizzato sull’incontro
nonché sulla raccolta di testimonianze della comunità
locale, intrecciando l’approfondimento
sulle fonti bibliografiche, storiche e
iconografiche, e la ricerca sui filmati amatoriali in
pellicola, digitalizzati attraverso il progetto regionale di
raccolta di cinema di famiglia “La Tua Memoria è la Nostra
Storia” e conservati nell’archivio del Centro Servizi
Culturali Carbonia della Società Umanitaria. Un lavoro che ha visto
il coinvolgimento attivo della comunità, attraverso un laboratorio
con i bambini, interviste, incontri informali e letture
condivise.
Quello tracciato durante la
residenza è un percorso che intende ri-significare questa figura
simbolica nell’età contemporanea, realizzato a partire dalle storie
di diverse incarnazioni moderne – una pescatrice, una
biologa, una pedagogista, una cavallerizza, un’archivista.
L’esito finale è un’installazione audiovisiva e una
pubblicazione d’artista che intreccia le diverse
fonti facendone un racconto corale, a partire
dall’assenza di immagini dell’epoca giudicale per arrivare al
ritratto di una giudicessa multiforme e atemporale, che ha
attraversato la storia per arrivare ai giorni nostri
come specchio della figura femminile nella
società.
Dopo la prima presentazione a
Sant’Antioco, in Sardegna, l’esito della residenza potrà essere
declinato e presentato in forme diverse: all’interno di festival e
nelle sale cinematografiche come opera audiovisiva, e in forma
installativa all’interno di spazi dedicati all’arte e alla cultura
contemporanea.
Spiegano Giorgia
Cadeddu e Vittoria
Soddu: «Per rendere visibile la
stratificazione e varietà dei materiali raccolti e delle iniziative
realizzate nelle due settimane di residenza a Sant’Antioco abbiamo
scelto di utilizzare i due linguaggi che caratterizzano la nostra
pratica artistica: la grafica e il montaggio audiovisivo. La bozza
di un libro d’artista in grande formato diventa uno storyboard che
affianca l’installazione proiettata su tre schermi, dove si
intersecano immagini e voci, proponendo una narrazione che
suggerisce connessioni tematiche e visive tra le diverse fonti
utilizzate.Siamo partite dalle vite romanzate tra storia
e leggenda delle Giudicesse di Sardegna, personaggi lontani da noi
nel tempo, che acquisiscono oggi una valenza simbolica al di là del
giudizio sulla verità storica del loro operato, attraverso un
riposizionamento della loro figura che, nella sua frammentarietà,
diventa unitaria – La Giudicessa – con uno sguardo verso il
futuro.Frammentaria perché partendo dalla certezza
attuale di non disporre di alcuna immagine dell’epoca giudicale che
le ritragga, le nostre eroine da figure senza volto si sono
moltiplicate in una miriade potenzialmente infinita di corpi e
voci, attraverso fotogrammi sfocati, riprese effimere nelle
immagini di cinema di famiglia dei fondi conservati presso la
Fabbrica del Cinema del Centro Servizi Culturali Carbonia della
Società Umanitaria. La Giudicessa è diventata un simbolo
re-immaginato in un laboratorio per bambini ospitato dal Museo
Diffuso all’ex Montegranatico, riletto dalle voci dell’associazione
della Terza Età e re-significato nelle esperienze lavorative di
figure femminili che riflettono sull’importanza della trasmissione
di un sapere, della tutela dell’ambiente e del rapporto con
l’elemento naturale nella vita quotidiana».
Aggiunge Maria Pina
Usai, U-BOOT Lab, curatrice del
progetto: «Il ritratto che emerge da questa
narrazione condivisa, contemporaneamente intima e corale, è
quello di una giudicessa che attraversa il tempo
e connette le generazioni, si stacca dalla figura cristallizzata
delle singole eccellenze rievocate storicamente e viene ridefinita
nel ruolo di una donna profondamente contemporanea, che nel
rapporto di cura con il contesto in cui vive, attraverso il proprio
lavoro, aderisce istintivamente e senza mediazioni alla
realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030».
«Con questa restituzione –
dice Moreno Pilloni, direttore del CSC
Carbonia della Società Umanitaria – chiudiamo un percorso
che è stato realizzato attraverso il coinvolgimento attivo della
comunità. Crediamo sia un bel modo di fare cultura e rapportarsi a
un territorio nell’ottica di una crescita condivisa e
partecipata». Paolo Serra, direttore
della Società Umanitaria in Sardegna, aggiunge: «questa
residenza ci consegna come esito un’opera visuale che crediamo
possa e debba avere una vita ben oltre il territorio sardo e possa
essere fruita tanto presso gli spazi artistici che nelle sale
cinema».
Al fine di consentire la più ampia
partecipazione, rilevanza sostanziale hanno avuto all’interno del
progetto gli aspetti legati a inclusione e accessibilità ampliata,
curati da Marina Fanari, U-BOOT Lab, garantiti
attraverso l’interpretariato in Lingua dei Segni Italiana e la
sottotitolazione in tempo reale. La serata di presentazione, che ha
rappresentato un momento di condivisione e scambio con la comunità,
è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Sant’Antioco,
Ottovolante Sulcis e Museodiffuso.exe.
Dopo aver entusiasmato la critica al
Toronto International Film Festival, il debutto satirico alla regia
di Cord Jefferson, American
Fiction sta infiammando le sale americane e si sta
posizionando saldamente trai titoli di punta della chiusura della
stagione.
American Fiction segue Monk
(Jeffrey
Wright) profondamente frustrato dalla mancanza di
attenzione verso i suoi romanzi mentre l’establishment continua a
gravitare verso libri e intrattenimento “neri” che si appoggiano
pesantemente su stereotipi offensivi come la droga, i padri
fannulloni, i rapper e la gente del quartiere. Il suo agente lo
implora di prendersi un po’ di tempo libero per stare con la sua
famiglia. Quando decide di sedersi di nuovo a scrivere, sceglie di
prendere in giro l’establishment con un vero e proprio libro “nero”
che capitalizza questi deplorevoli stereotipi. Le cose vanno male
quando diventa un bestseller e lui e il suo agente vengono elogiati
per aver scritto qualcosa di così “nero”.
Empire Magazine ha
condiviso una nuova immagine di Ghostbusters:
Minaccia glaciale che mostra Bill
Murray di nuovo nel luogo che ha visto nascere la leggenda
del Dr. Peter Venkman. Si tratta proprio di quella caserma dei
pompieri che nel film del 1984 diventa il quartier generale degli
Acchiappafantasmi.
Il nuovo film del franchise torna
infatti a New York, che ancora una volta sarà minacciata da una
presenza demoniaca pronta a distruggere la città. La nuova
immagine mostra Murray sul set di Ghostbusters:
Minaccia glaciale mentre parla con Paul
Rudd, che torna a interpretare Gary Grooberson nel sequel
del prossimo anno. Il personaggio è stato introdotto durante gli
eventi di Ghostbusters:
Legacy, e nella storia è un fan della squadra
originale e si sentiva grato per l’opportunità di aiutare la
famiglia di Egon con il mistero della loro casa infestata. Due
generazioni di eroi lavoreranno insieme in un sequel che introdurrà
nuovi antagonisti, dopo che il capitolo precedente aveva visto la
giovane squadra combattere contro Gozer.
Paul Rudd torna
alla guida del nuovo gruppo di acchiappafantasmi per combattere
questo gelido nemico. McKenna Grace, Finn
Wolfhard e Carrie Coon riprenderanno
i ruoli già interrpetati nel precedente film per questa nuova
avventura, insieme però a nuovi arrivati quali Kumail
Nanjiani, Patton
Oswalt, James
Acaster ed Emily Alyn
Lind. Ghostbusters:
Minaccia
glacialeè diretto
da Gil Kenan e si baserà su una
sceneggiatura che ha scritto insieme a Jason
Reitman. “È un onore assoluto prendere in mano lo
zaino protonico e passare dietro la macchina da presa per il
prossimo capitolo della saga“, ha detto Kenan in una
dichiarazione quando è stato annunciato come regista.
Come noto, il film doveva
inizialmente arrivare in sala il 20 dicembre 2023,
ma per via degli scioperi verificatisi negli ultimi mesi, con
quello degli attori che ancora è in corso, la Sony ha deciso di rimandare il
film, insieme ad altri suoi titoli quali Kraven
ilcacciatore e Spider-Man: Beyond the
Spider-Verse. Ora, Ghostbuster: Minaccia
glaciale è previsto in sala per il 29 marzo
2024, ovvero il fine settimana di Pasqua del prossimo
anno. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni su
questo nuovo film, potendo intanto guardare il suo primo trailer
finalmente svelato.
Kevin e Dan
Hageman, i produttori di Star Trek
Prodigy che arriverà su Netflix a breve, hanno fornito un criptico
aggiornamento su
Scary Stories to Tell in the Dark 2, dicendo che c’è
ancora
speranza per il franchise ma non possono dire esattamente cosa
sta succedendo.
Durante l’intervista con Maggie Lovitt di
Collider, il duo ha rivelato di non poter “parlare in modo
definitivo al riguardo del progetto” e ha menzionato conversazioni
a “singhiozzo” che non sono state agevolate dallo sciopero della
WGA e del SAG-AFTRA, i quali hanno costretto tutta Hollywood a
ricalcolare e riprogrammare ogni produzione.
Mentre Kevin sembrava più disposto a
rivelare cosa stava uscendo allo scoperto, Dan era più enfatico nel
mantenere nascosti eventuali sviluppi. Dopo che Dan ha dichiarato
che “non possono dire nulla“, Kevin ha rapidamente
concluso: “Tutto quello che sto dicendo è che stiamo discutendo
su come mantenere vivo questo franchise. Stiamo combattendo una
buona battaglia per difendere questo progetto, quindi speriamo che
un giorno lo vedremo.”
Qualunque sia la forma che il
franchise sta prendendo, il progetto è in lavorazione da un bel
po’. Anche nel 2022, Lovitt ha cercato di ottenere alcune
informazioni su Scary Stories to Tell in the Dark
2 e, in quell’occasione, Kevin ha rivelato che ne stavano
“discutendo” con il regista André Øvredal, che ha
diretto il primo capitolo. Ha anche rivelato che stavano
“lavorando attivamente su una sceneggiatura” e la
Paramount ne era al corrente.
Considerando che la conversazione
precedente ha avuto luogo all’inizio del 2022 e lo sciopero della
WGA è iniziato solo all’inizio del 2023, è possibile che il team
abbia fatto reali progressi nello sviluppo delle storie che
avrebbero trattato in Scary Stories to Tell in the Dark
2.
Dall’America questa notte sono
arrivate due notizie molto importanti per il futuro del
MCU: il verdetto di colpevolezza di Jonathan Majors,
attore che ha interpretato Colui che Rimane e Kang il Conquistatore
rispettivamente in Loki e
Ant-Man and The Wasp: Quantumania e su cui basava il
futuro della Fase 5 e 6 del MCU. Alla notizia del
verdetto, quasi due ore dopo, è arrivata un’altra notizia: il
licenziamento ufficiale dell’attore da parte della Disney/Marvel e quindi da tutta la saga
del MCU. Adesso che la notizia è
ufficiale si pensa ovviamente a un recast dell’attore per salvare
il più possibile della trama dei prossimi film, soprattutto gli
ultimi due, Avengers: Secret War e Avengers: La
dinastia dei Kang. Questi dieci attori potrebbero sostituire
Jonathan
Majors.
John Boyega è stato
protagonista della commedia fantascientifica britannica Attack the
Block di Joe Cornish nel 2011, in cui ha interpretato il leader di
una gang di adolescenti, ma è forse meglio conosciuto come FN-2187,
alias Finn, nei sequel di Star Wars, a partire da Il
risveglio della Forza del 2015. I ruoli successivi in
Detroit, Small Axe e The Woman King
hanno dimostrato che l’attore ha la capacità di affrontare un ruolo
impegnativo come quello di Kang il Conquistatore
nel MCU. Tuttavia, nel corso di
un’intervista rilasciata a Men’s Health nel 2022, Boyega ha
dichiarato che un ruolo nel MCU “non è nella sua visione
attuale”, poiché vuole continuare a ricoprire ruoli più ricchi di
sfumature.
Will Smith
Nonostante Will Smith sia stato al centro delle polemiche
dopo la cerimonia di premiazione degli Oscar del 2022, il suo
status di attore tra i più acclamati della sua generazione lo
rendono una star incredibilmente desiderabile. I Marvel Studios non hanno mai
rinunciato ad ingaggiare attori dal passato discutibile. Ha
dimostrato un’incredibile versatilità nel corso della sua carriera
lunga quasi quattro decenni, il che lo renderebbe un candidato
perfetto per Kang il Conquistatore nel MCU, soprattutto perché si
è già cimentato in ruoli da supereroe in Hancock e Suicide Squad.
Chukwudi Iwuji
L’attore nigeriano e britannico
Chukwudi Iwuji ha già assunto un ruolo di spicco
nel MCU come l’Alto Evoluzionario in
Guardiani della Galassia Vol. 3. Dopo il suo debutto
nel franchise, sono sorte teorie secondo cui l’Alto Evoluzionario
potrebbe essere una variante di Kang il Conquistatore, il che
potrebbe portare Iwuji a sostituire Majors nel ruolo di Kang nel
futuro. La sua esperienza nel teatro classico si adatta
perfettamente al personaggio.
John David Washington
John David Washington ha seguito le orme dei
genitori passando alla recitazione dopo una carriera da giocatore
professionista di football, e il suo primo ruolo principale è stato
quello di Ricky Jerret in Ballers della HBO nel 2015. Da allora,
Washington ha ampliato notevolmente il suo repertorio ed è
diventato una delle star più ambite di Hollywood, con ruoli in
BlaKkKlansman, Tenet e Malcolm & Marie che lo hanno
portato alla celebrità. John David Washington è un nome
incredibilmente popolare nel cinema moderno, quindi un ruolo nel
MCU potrebbe essere dietro l’angolo
per l’attore, che potrebbe essere in grado di eguagliare lo
stoicismo, la forza e il misticismo di Kang il
Conquistatore nel MCU.
Yahya Abdul-Mateen II
Dopo aver debuttato come attore
professionista in The Get Down del 2016 nel ruolo di Clarence
“Cadillac” Caldwell, Yahya Abdul-Mateen II ha
affrontato molti ruoli impegnativi in diversi progetti. Forse
meglio conosciuto come David Kane, alias Manta, in Aquaman del 2018 e nel suo imminente sequel, e come
Morpheus in Matrix Resurrections del 2022, Abdul-Mateen ha già
esperienza in grandi franchise cinematografici, e si appresta a
entrare nel MCU come Simon Williams,
alias Wonder Man, nella serie Wonder Man dei Marvel Studios.
Lakeith Stanfield
Lakeith Stanfield è
diventato un attore che gli spettatori associano a storie di alta
qualità, in particolare con il suo ruolo candidato all’Oscar in
Judas and the Black Messiah e un ruolo da protagonista
nella serie di successo di FX, Atlanta. Ha un’enorme
esperienza nell’interpretare ruoli molto umani, che potrebbero
conferire a Kang il Conquistatore una maggiore relatività e
simpatia. Questo potrebbe essere un ottimo modo per facilitare la
transizione del recasting del MCU.
Star del palcoscenico e dello
schermo, Jeffrey Wright ha già un ruolo nel MCU come voce dell’Osservatore di
What If…?, anche se, trattandosi di un ruolo solo
vocale, è possibile che possa interpretare anche un personaggio del
MCU live-action. La voce memorabile
di Wright, l’esperienza nel ruolo del sinistro ma amabile Bernard
in Westworld e i suoi precedenti ruoli in progetti d’azione come i
franchise di James
Bond e Hunger Games lo rendono perfetto per il potente ruolo di
Kang il Conquistatore. Jeffrey Wright è un attore
molto apprezzato che si adatterebbe perfettamente al ruolo del
cattivo.
Caleb McLaughlin
Caleb McLaughlin ha
avuto diversi ruoli in vari progetti, ma è conosciuto soprattutto
come Lucas Sinclair in
Stranger Things di Netflix. Gli spettatori lo hanno visto crescere fino
a diventare un attore in grado di assumere il ruolo di un
Kang il Conquistatore più giovane. Dal debutto di
Kang nel MCU, si sospetta che verrà
introdotta una sua variante giovane, che diventerà il supereroe
Iron Lad, e McLaughlin potrebbe essere il candidato perfetto per
interpretare questa versione.
Regé-Jean Page
Regé-Jean Page è conosciuto principalmente per
il suo ruolo in Bridgerton di Netflix ma i ruoli successivi in
The Gray Man e Dungeons and Dragons: Honor Among
Thieves hanno dimostrato che ha la versatilità e la presenza per
affrontare un ruolo enorme come quello di Kang il Conquistatore nel
MCU. I Marvel Studios hanno regolarmente
assunto astri nascenti e li hanno portati a una fama immensa,
quindi Page potrebbe ricevere lo stesso trattamento se venisse
portato a bordo come nuova versione di Kang.
L’attrice britannica Gugu Mbatha-Raw
ha debuttato come giudice della TVA Ravonna Renslayer nella prima
stagione di Loki, e il suo legame con Colui che resta è stato
ulteriormente stabilito nella seconda stagione. Molti hanno
teorizzato che potrebbe essere rivelata come una variante di Kang
il Conquistatore, cosa che, se vera, potrebbe vedere Mbatha-Raw
assumere il ruolo nelle future Fasi del MCU.
Torna con una nuova avventura il teenager supereroe
Billy Batson, alias Shazam, protagonista dell’irriverente
blockbuster targato DC Comics Shazam! Furia degli
Dei (recensione),
in prima tv su Sky venerdì 22dicembre alle 21.15 su Sky
Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su
Sky il film sarà disponibile on demand anche in
4K.
Il film Shazam! Furia degli
Dei, sequel di Shazam! vede ancora David F. Sandberg
alla regia. Con lui tornano anche i protagonisti Zachary Levi, nel ruolo di Shazam, Asher Angel,
che torna ad interpretare Billy Batson. A loro si uniscono le new
entry Rachel Zegler, Lucy Liu e Helen Mirren.
Il film è scritto da Henry Gayden e Chris Morgan; Il
personaggio di ‘Shazam!’ è stato creato da Bill Parker e
C.C. Beck e basato sui personaggi DC. Il film è stato
distribuito nelle sale cinematografiche italiane da Warner Bros.
Pictures.
La trama di Shazam! Furia degli Dei
SHAZAM! FURIA DEGLI
DÈI dà seguito alla storia di Billy Batson, un teenager al
quale basta pronunciare la parola magica “SHAZAM!” per trasformarsi
nel Supereroe e suo alter ego adulto Shazam. Dotati dei poteri
degli dei, Billy Batson e gli altri membri della famiglia adottiva
con cui vive stanno ancora imparando a destreggiarsi tra la vita
adolescenziale e quella di supereroi adulti. Si ritroveranno però a
fronteggiare le Figlie di Atlante, un vendicativo trio di antiche
divinità giunte sulla Terra alla ricerca della magia che è stata
loro rubata molto tempo fa. Così Billy, alias Shazam, e la sua
famiglia, torneranno in azione per salvare i loro superpoteri, le
loro vite e il destino del mondo.
America Ferrera riceverà l’ottavo
SeeHer Award alla 29esima edizione dei Critics
Choice Awards, ha annunciato la Critics Choice Association.
Riceverà l’onorificenza all’evento del 14 gennaio 2024, che sarà
ospitato da Chelsea Handler.
Il premio SeeHer viene assegnato a
una donna che “sostiene l’uguaglianza di genere, ritrae i
personaggi con autenticità, sfida gli stereotipi e oltrepassa i
confini”, si legge nel comunicato. SeeHer, movimento globale
leader per una rappresentazione accurata delle donne e delle
ragazze nei media, comprende operatori di marketing, organizzazioni
mediatiche e influencer del settore impegnati a creare pubblicità e
media privi di pregiudizi di genere.
Anche se quest’anno l’ha vista
partecipare a Barbie e
Dumb Money, America Ferrera è nota soprattutto per i suoi
ruoli in Ugly Betty, Real Women Have
Curves, The Sisterhood of the Traveling
Pants e la serie disponibile su Netflix, Superstore. Attrice,
regista e produttrice pluripremiata, Ferrera ha ricevuto un Emmy,
uno Screen Actors Guild Award e un ALMA e un Imagen Awards per la
sua interpretazione in Ugly Betty.
Per quanto riguarda il suo lavoro
nell’attivismo, Ferrera ha lanciato “Poderistas” nel 2020 con altre
nove donne, tra cui Eva Longoria Bastón e
Christy Haubegger. Una comunità di stile di vita
digitale e senza scopo di lucro, “Poderistas” ha lo scopo di
informare, affermare e ispirare i latini a trasformare le loro
vite, comunità e nazione sfruttando il loro potenziale. Insieme al
marito Ryan Piers Williams e all’amico
Wilmer Valderrama, America Ferrera ha anche co-fondato “Harness”,
una comunità di artisti, influencer e leader di base che utilizzano
l’arte e la narrazione per creare un mondo più equo.
Inoltre, Ferrera ha parlato in
numerosi eventi importanti come TED, DNC e March for Our Lives. È
stata relatrice di apertura e presidente del Comitato degli artisti
per la marcia delle donne a Washington nel 2017. I precedenti
destinatari del SeeHer Award includono Viola Davis, Gal Gadot, Claire Foy, Kristen Bell, Zendaya,
Halle Berry e Janelle Monáe.
In questo periodo natalizio,
Patrick Dempsey è molto grato per le sue 11 stagioni
in Grey’s
Anatomy. L’attore è stato ospite lunedì a Good Morning
America per promuovere il suo nuovo film Ferrari
e per parlare della sua ultima designazione come uomo più sexy
vivente del 2023 di PEOPLE, quando si è soffermato sull’impatto che
la lunga serie Grey’s
Anatomy ha avuto sia sui fan della serie che
sulla sua vita.
“Grey’s Anatomy ha davvero ispirato tante
persone a intraprendere la professione medica e mi ha dato la
possibilità di fare il film sulla Ferrari
e di avere [il titolo di uomo più sexy del mondo]“, ha detto.
“Credo che questo sia stato il dono più grande che ho ricevuto
da quella serie: essere in grado di fare qualcosa di positivo e di
dare qualcosa in cambio“.
Per
Patrick Dempsey, quel “qualcosa di positivo” è anche
il Dempsey Center, che ha fondato nel suo stato natale, il
Maine, nel 2008, dopo aver assistito al viaggio
doloroso che la madre ha dovuto affrontare con il cancro alle
ovaie. Secondo il sito web dell’organizzazione, il Dempsey Center
“fornisce cure oncologiche personalizzate e complete a costo
zero” e si propone di essere “uno spazio in cui chi è
colpito dal cancro possa trovare sollievo, conforto e
risorse“.
Su GMA Monday,
Patrick Dempsey ha dichiarato: “Non trattiamo
la malattia, ma la persona in modo olistico con un’assistenza
completa. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere tutti coloro
che sono stati colpiti nello Stato del Maine e di diffondere la
voce che questo è ciò che dovete fare per integrare gli approcci
tradizionali alla lotta contro il cancro, e che dovrebbe essere una
cura standardizzata“.
Ha continuato: “Spendiamo così
tanto tempo ed energia nella ricerca e nello sviluppo di farmaci
importanti, ma ci dimentichiamo di curare l’essere umano. Non solo
il paziente, ma anche la famiglia e tutti coloro che lo circondano
e che sono stati colpiti“.
In Ferrari,
l’attore
Patrick Dempsey interpreta il pilota italiano
Piero Taruffi accanto ad Adam Driver, che interpreta il boss
dell’impero automobilistico Enzo Ferrari, oltre a
Penélope Cruz,
Shailene Woodley, e Giuseppe Festinese. Il film
diretto da Michael Mann arriverà nelle sale il 25
dicembre. Per saperne di più su
Patrick Dempsey, guardate l’intervista a GMA nel video
qui sotto.
Wonka
è da poco approdato nelle nostre sale, pronto a invadere con la sua
magia e dolcezza il periodo natalizio. Un comfort movie dal cuore
puro e tenero, volto proprio a coccolarci nelle feste e regalarci
un meritato sorriso. Diretto da Paul King, il film
si discosta dai suoi predecessori, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart
con Gene Wilder, e La fabbrica di cioccolato di
Tim Burton con Johnny Depp, puntando i riflettori su un Willy
Wonka
più giovane e sognatore, dagli occhi pieni di incanto e desideri,
interpretato da un brillante Timothée Chalamet. Un prequel musical, dunque,
che pur non attingendo a piene mani dal romanzo per bambini di
Roal Dahl come gli altri due, presenta tantissimi
Easter Eggs e riferimenti, tutti da scoprire.
Il bastone di Willy
Wonka
Chi dimenticherà mai
la divertente quanto rappresentativa entrata in scena del Willy
Wonka interpretato da Gene Wilder? Quando si aprono i cancelli
della fabbrica, il cioccolataio avanza verso la folla trepidante
con un bastone che, ad un certo punto si incastra, lasciandolo
sprovvisto di un aiuto. Wonka continua a camminare senza fino a
che, accortosi della mancanza del supporto, fa finta di cedere con
le gambe, ma poco prima di toccare terra si esibisce in una bella
capriola. Il Wonka di Timothee Chalamet, pur
ricordandoci la scena, non fa lo stesso: ha sempre un bastone, ma
questo rimane in piedi e il cioccolataio prosegue nel suo cammino,
senza fingere né di cadere né di zoppicare.
Le frasi
sbagliate
Se molti hanno a
cuore il personaggio di Wonka è soprattutto merito della resa che
gli ha dato l’indimenticabile Gene Wilder. Il cioccolataio
interpretato dall’attore è un tipo eccentrico, sempre in bilico fra
esuberanza e sprazzi di malinconia. È dal Wonka di
Wilder che provengono alcune delle citazioni più famose, basti
pensare a tutte le volte in cui il personaggio, preso dall’euforia,
sbagliava le frasi dicendo cose del tipo “abbiamo così tanto
tempo e così poco da vedere”, per poi correggersi
nell’immediato. Anche il Wonka di Chalamet fa lo stesso quando dice
“giù le orecchie e sù la voce”, ma quando si rende conto
di aver sbagliato, rettifica dicendo “Non è così,
inverti!”.
Quando Wonka viene
ingannato da Bleacher per alloggiare nell’ostello della signora
Scrubbitt, questa dà al ragazzo un contratto da firmare per poter
rimanere per la notte e pagarla il giorno dopo. Il contratto è
infinitamente lungo e le lettere sono molto piccole e Wonka, non
sapendo leggere, non si accorge di ciò che in realtà c’è davvero
scritto, ritrovandosi l’indomani imprigionato. In Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, il Wonka di
Wilder fa firmare ai bambini un contratto in cui le scritte in
piccolo indicano che non avrebbero potuto vincere il premio se
avessero rubato le sue invenzioni, cosa che alla fine fanno tutti,
compreso Charlie.
Il lavatoio della
signora Scrubbitt
Continuando con le
clausole del contratto della signora Scrubbitt, possiamo dire che
queste non solo descrivevano in dettaglio tutte le cose che Wonka
avrebbe dovuto pagare, ma anche che, per pagare i suoi debiti,
doveva lavorare nella sua lavanderia insieme ad altri ospiti
truffati. In Willy Wonka e la fabbrica di
cioccolato, la madre di Charlie Bucket lavora in una
lavanderia, dove Charlie va a trovarla, di tanto in tanto
aiutandola, confidandole che il suo più grande desiderio è di
trovare uno dei Biglietti d’Oro.
Ad un certo punto,
in Wonka, il cioccolataio racconta a Noodle dei suoi viaggi in giro
per il mondo, spiegando di aver visitato Mumbai e poi la Baviera.
Nel romanzo di Dahl e nel film di Tim Burton, Willy Wonka accetta
di costruire un palazzo di cioccolato per il principe indiano
Pondicherry, seppur il primo avesse avvertito il secondo che non
avrebbe retto. Poco dopo vediamo chiaramente le conseguenze di
quanto Wonka aveva predetto: il castello si scioglie a causa delle
temperature troppo alte, ma il cioccolataio non lo ricostruirà mai
per via dei suoi impegni di lavoro.
I nemici di
Wonka
La creatività e il
genio di Wonka sono qualcosa di affascinante, come i suoi dolciumi,
e per questo attirano l’attenzione di tutti, compresa quella dei
produttori di caramelle rivali, i quali hanno come unico scopo
(causa l’invidia) rubargli le magiche ricette. Sono Arthur
Slugworth, Prodnose e
Fickelgruber, personaggi che compaiono nel romanzo
di Roal Dahl, con il primo menzionato nel film del 1971, dove si
vedono le sue caramelle e quelle di Fickelgruber al Bill’s Candy
Shop. Nella versione di
Tim Burton, invece, i tre fanno una brevissima apparizione
quando Nonno Joe racconta a Charlie delle spie che rubavano gli
ingredienti dalla fabbrica di Wonka, motivo per cui il cioccolataio
decise di chiuderla al pubblico per diversi lunghi anni.
Scorta di
cioccolato per sempre!
In
Wonka, il cioccolataio promette alla sua
nuova amica Noodle che, se lo aiuterà, riceverà una fornitura a
vita dei suoi cioccolatini. Una promessa per niente sconosciuta al
pubblico, poiché già presente nelle sue versioni precedenti. Sia il
Wonka di Gene Wilder che quello di Johnny Depp, quando hanno l’idea
dei Biglietti d’Oro, promettono ai fortunati bambini che li
trovano, di ricevere per sempre una scorta delle sue prelibatezze.
Qualcosa che alla fine ottiene Charlie diventando – come da piano –
erede della fabbrica.
“Buona
giornata, signore!”
Di Willy Wonka e la fabbrica di
cioccolato ricordiamo tutti una scena in particolare, che
ci segnò quando la vedemmo per la prima volta. È collocata nel
finale, quando Nonno Joe e Charlie entrano nella stanza di Wonka,
dove tutte le cose sono a metà, per chiedergli spiegazioni sulla
fornitura di cioccolato per il bambino. In quel momento il
cioccolataio, dopo aver scoperto che hanno bevuto la bevanda
frizzante, è molto arrabbiato, e pronuncia una delle sue più famose
frasi: “Buona giornata signore!“. La stessa battuta è
stata inserita in Wonka, ma non è il cioccolataio a pronunciarla,
bensì Lofty, l’Umpa Lumpa. Egli si congeda educatamente da Wonka
con “Buona giornata, signore!“, senza però la medesima
rabbia.
Nella terra degli
Umpa Lumpa
In
Wonka seguiamo il cioccolataio nelle sue
svariate imprese e nella realizzazione del suo sogno. In
contemporanea facciamo la conoscenza dell’Umpa Lumpa Lofty, che
vediamo seguire Wonka per anni e rubargli il cioccolato. Più
avanti, quando Wonka lo cattura, scopriremo il perché: quando il
cioccolataio viaggiava nella terra degli Umpa Lumpa, prese i loro
semi di cacao mettendo nei guai Lofty, che avrebbe dovuto fare la
guardia. Un rimando più che esplicito ai viaggi del Wonka di
Johnny Depp, che Burton stesso
ci mostra nel suo film. Il maestro del cioccolato, infatti, si reca
nella terra degli Umpa Lumpa alla ricerca di nuovi sapori per le
sue caramelle, ma invece di limitarsi a prendere gli ingredienti
necessari, fa un accordo con loro, portandoli poi a lavorare nella
sua fabbrica.
La canzone degli
Umpa Lumpa
Molti sono rimasti
sorpresi nello scoprire che Wonka fosse un musical. Per la natura
del suo genere di riferimento il film è costellato di canzoni,
molte delle quali originali, tranne un paio che sono tratte dalla
pellicola del 1971. Una di queste è la famosa, oltre che iconica,
canzone “Oompa Loompa”. È Lofty ad intonarla quando
racconta a Willy del debito che ha con la sua gente e del motivo
per cui lo segue da anni. La melodia ritorna poi nella scena
post-credits, usata per rivelare cosa è successo a Noddle e al
resto degli amici del cioccolataio.
Le caramelle che
fanno crescere i capelli
Quando Wonka apre
finalmente il suo magico negozio di caramelle, tutta la gioia e la
felicità provata scompaiono nel momento in cui alcuni clienti
iniziano ad avere degli effetti collaterali. Scopriremo poi in
seguito che i cioccolatini sono stati contaminati dalla signora
Scrubbitt e Bleacher con il sudore dello yeti, causando una
crescita eccessiva dei capelli e lo scolorimento della pelle. Ne
La fabbrica di
cioccolato, Willy Wonka spiega ai bambini e ai loro
genitori che una delle sue ultime invenzioni si è ritorta contro di
lui e ha causato una crescita eccessiva dei capelli, con un Umpa
Lumpa che se ne va in giro ricoperto di tantissimi peli.
Wonka e Noodle
annegati nel cioccolato
A frenare
l’immaginazione di Wonka, come capiamo sin dal trailer, è
un’associazione che non vede di buon occhio le invenzioni del
ragazzo, e si chiama il Cartello di Cioccolato. Nel terzo atto del
film, questi infatti cattura sia Wonka che Noodle, costringendoli a
entrare nel caveau dove custodiscono le riserve di cioccolato per
annegarli dentro. La scena in cui Wonka e Noodle nuotano nel
cioccolato cercando di salvarsi, ricorda quanto accaduto ad
Augustus Gloop nel libro e nei film precedenti, quando cade nel
fiume cioccolatoso mentre stanno facendo il tour della fabbrica per
poi essere risucchiato in un tubo.
Gli effetti
collaterali degli Hoverchocs
La prima caramella
di Wonka ad essere mostrata nel film sono gli “hoverchocs”, dei
cioccolatini che fanno volare chi li mangia e che, per tornare a
terra, devono scoreggiare. Essi ricordano le bibite frizzanti
create dal Wonka di Wilder, che vengono provate nella
divertentissima scena con Nonno Joe e Charlie. I due, per evitare
un incontro fatale con la ventola del soffitto, capiscono che
l’unico modo per salvarsi è emettere numerosi rutti, che li
spingono verso terra. Una sequenza memorabile!
Sia in Willy
Wonka e la fabbrica di cioccolato che in La fabbrica di
cioccolato, il pubblico – e i visitatori dell’azienda – sono
messi al corrente della commestibilità delle decorazioni. Dentro
tutto si può mangiare e bere, persino l’erba. Seppur in
Wonka la fabbrica ancora non esista, il
primo negozio del cioccolataio ha la stessa idea di decorazione
commestibile, che diventa la chiave del rapido e breve successo del
negozio.
Il primo biglietto d’oro di Willy
Wonka
Nel corso del film
Wonka dice che l’amore per il cioccolato è qualcosa che gli ha
trasmesso la madre, ed è proprio per lei che decide di aprire poi
il suo primo negozio di caramelle. Dopo essere scomparsa, Wonka
conserva l’ultima tavoletta di cioccolato che la madre aveva
preparato e, alla fine, la scarta e trova un biglietto d’oro con un
messaggio di sua madre, in cui dice che il cioccolato è meglio
condividerlo. Questa scena conferisce ai biglietti d’oro
del concorso di Willy Wonka un significato più profondo ed
emotivo, in quanto il cioccolataio ricorda le parole di
sua madre e, in un certo senso, omaggiandola, la fa continuare a
vivere negli altri, nelle sue opere d’arte e nei suoi successi.
Secondo Deadline,
Max ha ufficialmente deciso di non rinnovare il
drama marziale Warrior
per una quarta stagione. La cancellazione arriva dopo quattro mesi
dalla conclusione della terza stagione di 10
episodi della serie diretta da Andrew Koji.
Inoltre, è stato confermato che
Netflix ha ufficialmente acquisito i diritti
di streaming non esclusivi per tutte e tre le stagioni di Warrior,
il cui debutto è previsto per febbraio 2024. Il sito fa notare che
c’è la possibilità che lo streamer dia il via libera anche alla
quarta stagione della serie, a seconda delle sue performance di
audience sullo streamer.
Cosa sappiamo su Warrior?
Basato sugli scritti della leggenda
delle arti marziali Bruce Lee, questo dramma
poliziesco grintoso e ricco di azione è stato creato e prodotto da
Jonathan Tropper. La storia è ambientata durante
le brutali guerre Tong della Chinatown di San Francisco alla fine
del XIX secolo. Segue Ah Sahm, un prodigio delle arti marziali che
emigra dalla Cina a San Francisco in circostanze misteriose.
La serie è interpretata da
Andrew Koji, Kieran Bew, Celine Buckens, Olivia Cheng,
Dianne Doan, Dean Jagger, Langley Kirkwood, Maria-Elena Laas, Hoon
Lee, Christian McKay, Dustin Nguyen, Miranda Raison, Chen Tang, Joe
Taslim, Jason Tobin, Joanna Vanderham, Tom Weston-Jones e Perry
Yung. La serie è stato prodotto anche da Justin
Lin, Danielle Woodrow, Andre Schneider, Shannon Lee, Brad Kane,
Richard Sharkey, Kenneth Lin, Evan Endicott e Josh
Stoddard.
L’iconico attore George Clooney ha scherzato sulla possibilità
di tornare a vestire i panni di Batman dopo il cameo in
The
Flash, a seguito alla sua difficile interpretazione
del Crociato Coperto della DC in Batman & Robin
del 1997.
Alla prima di The
Boys in the Boat – il biopic sportivo diretto da
George Clooney – l’attore e regista è
stato interrogato da Entertainment Tonight sulla possibilità di
apparire come Bruce Wayne in The
Flash, e ha scherzato sull’accoglienza negativa
ricevuta dalla critica per la sua interpretazione dell’eroe in
Batman & Robin.
“Beh, ho pensato… c’è stato un
tale clamore per il mio ritorno come Batman… c’è stato un
clamore“, ha scherzato Clooney. “In realtà ho detto: “Dove
sono i miei capezzoli di gomma?”. E loro: “Possiamo farlo senza
capezzoli di gomma?”. E io: “Beh, non è proprio il mio Batman,
no?“”.
A George Clooney è stato poi chiesto se
sarebbe stato convinto a tornare nel ruolo di Bruce Wayne/Batman,
cosa che lui ha comicamente negato. “Non credo che ci siano
abbastanza droghe al mondo perché io possa tornare di nuovo“,
ha dichiarato.
Batman & Robin è
uscito per la prima volta nelle sale il 20 giugno 1997. È stato
diretto da Joel Schumacher e interpretato da
Arnold Schwarzenegger, George Clooney, Chris O’Donnell, Uma
Thurman, Alicia Silverstone, Michael Gough, Pat Hingle e Elle
Macpherson. Il film è stato accolto da recensioni di fuoco
da parte della critica e dei fan ed è considerato uno dei peggiori
film di supereroi di tutti i tempi.
Timothée Chalamet reduce dalle fatiche di
Wonka
sarà protagonista di un misterioso progetto sul
ping-pong.
Parlando con Josh
Horowitz in un video caricato sulla pagina YouTube di MTV,
Timothée Chalamet ha parlato brevemente
di alcuni dei suoi prossimi progetti. Dopo
aver menzionato il biopic su Bob Dylan diretto
da James Mangold, Timothée Chalamet ha detto di essere
impegnato in un altro progetto di cui “non può dire
molto“.
Quando gli è stato chiesto un
suggerimento, Chalamet ha risposto: “È un ping-pong. Posso
dirlo“. Horowitz ha poi chiesto se si trattasse di un reboot
di Balls of Fury o qualcosa del genere, al che
Chalamet ha risposto: “No, no, no, no. Qualcosa di molto
diverso. Molto diverso“. Ulteriori dettagli non sono ancora
stati resi noti.
In quali altri film recenti recita
Timothée Chalamet?
Timothée Chalamet è attualmente nelle
sale cinematografiche con Wonka.
Diretto da Paul King, regista di Paddington, il
film vede Chalamet nei panni di un giovane Willy Wonka che viaggia in Europa e inizia a farsi un
nome come cioccolataio e inventore di fama mondiale.
Il già citato biopic su Bob
Dylan, intitolato A Complete Unknown, era stato
inizialmente annunciato per il 2020. La produzione ha subito
diversi ritardi a causa della pandemia COVID-19, dell’impegno di
Mangold nella regia di Indiana Jones e il quadrante del destino
(2023) e dello sciopero della Screen Actors Guild-American
Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA); tuttavia,
nell’intervista con Horowitz, Timothée Chalamet ha dichiarato che sia
A Complete Unknown che il progetto di ping-pong
sono “in dirittura d’arrivo”. La Searchlight Pictures distribuirà
il film.
Mentre FBI: Most Wanted si prepara a
un’altra stagione con FBI: Most Wanted 5, è stato
rivelato un esclusivo first-look della
quinta stagione, con un nuovo volto che si unisce
alla squadra. L’attrice di Shooter e The Final DestinationShantel
VanSanten è recentemente passata dalla serie principale
FBI a FBI: Most Wanted, dove
riprenderà il ruolo dell’agente speciale Nina Chase.
L’attrice si unirà al cast dopo
l’uscita di Alexa Davalos dalla serie. In
precedenza, la Davalos ha interpretato l’agente
speciale Kristin Gaines per due stagioni.
Oltre a suggerire l’inclusione di
VanSanten nella serie, le immagini appena rilasciate (via TVLine)
includono anche un fotogramma del Remy Scott di Dylan McDermott che si riunisce con il nipote
Corey (JD Martin), scomparso da tempo. Potete vedere le foto qui
sotto:
La sinossi ufficiale di
FBI: Most Wanted recita: “FBI: Most Wanted è
un dramma ad alta tensione che si concentra sulla Fugitive Task
Force, un’unità d’élite che insegue e cattura senza sosta i
famigerati criminali presenti nella lista dei più ricercati del
Bureau. Il nuovo affascinante ma formidabile leader della squadra è
l’Agente Speciale Supervisore Remy Scott, che ha iniziato la sua
carriera nell’ufficio dell’FBI di New York prima di scalare i
ranghi del Bureau a Philadelphia e Las Vegas“.
Il cast di FBI: Most
Wanted comprende anche Roxy Sternberg, Keisha
Castle-Hughes e Edwin Hodge.
Prodotto da Wolf Entertainment e
Universal Television, FBI: Most Wanted nasce dai
produttori esecutivi David Hudgins, Ken Girotti, Terry
Miller, McDermott, Arthur W. Forney, Peter Jankowski e da
uno dei produttori più rappresentativi dell’industria televisiva,
Dick Wolf. Wolf è l’artefice di alcuni degli show
di maggior successo, tra cui Law & Order, Bury My Heart at
Wounded Knee e le tre serie di One Chicago. FBI:
Most Wanted Stagione 5 debutta il 13 febbraio 2024.
Il co-CEO dei DC
StudiosJames Gunn ha parlato dei suoi pensieri sui
numerosi costumi di Superman dopo aver ricevuto
richiesta di notizia da parte di numerosi fan per la sua versione
in Superman:
Legacy.
Sul suo account Threads, James Gunn ha ricevuto da un fan la richiesta
di non avere i bauli all’esterno del costume di Superman nel suo
prossimo film. Questo ha spinto il regista a parlare della passione
dei fan per la presenza o l’eliminazione dei richiami gialli sui
fianchi.
“Non credereste mai alla
quantità di suppliche e arrabbiature che ricevo basate su bauli o
non bauli“, ha dichiarato Gunn. “Per me non è l’aspetto
più importante di Superman o della sua storia. Ma ci sono così
tanti sentimenti forti!“.
Ha poi approfondito il suo pensiero
sul costume di Superman e sulle sue numerose
varianti, osservando che ritiene che quasi tutti i costumi siano
validi.
“Questo potrebbe essere un
punto di vista estremo”, ha spiegato. “Il costume è cambiato in
moltissimi modi nel corso degli anni. Sono tutte (o per lo più
tutte) versioni valide di Superman, con o senza costume, con o
senza S gialla sul mantello, con o senza nero intorno alla S, con o
senza triglia, e così via“.
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman:
Legacy, scritto e diretto
da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto
che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il
primo metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David
Corenswet e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois
Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della
lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio
2025.
La Disney ha pubblicato un nuovo
trailer di Echo,
che anticipa la serie che i Marvel Studios promettono essere la
più intensa di sempre.
Il nuovo trailer sottolinea ancora
una volta il carattere maturo della serie in arrivo e anticipa
alcuni dei combattimenti più brutali che saranno presenti nello
show. Il trailer anticipa anche l’attesissimo ritorno di
Dardevil, che sembra apparire in almeno alcune
scene della serie.
La serie che debutterà il 10
gennaio 2024, composta da cinque episodi, racconta la storia di
Maya Lopez (Alaqua Cox), inseguita dall’impero criminale
di Wilson Fisk (Vincent
D’Onofrio). Quando il suo viaggio la riporta a casa,
Maya deve confrontarsi con la propria famiglia e la sua eredità.
Tutti e cinque gli episodi saranno disponibili in streaming il 10
gennaio, segnando così la prima volta in cui una serie targata
Marvel Studios debutta con tutti
gli episodi al momento del lancio.
Echo è interpretata anche da
Chaske Spencer (Wild Indian, The
English), Graham Greene (1883, Goliath),
Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon,
Stumptown), Devery Jacobs
(Reservation Dogs di FX, American Gods), Zahn
McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs di FX),
Cody Lightning (Hey, Viktor!, Four Sheets to the Wind) e
Vincent D’Onofrio (Hawkeye, Godfather of Harlem).
Gli episodi della serie sono
diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie
(Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Stephen
Broussard, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Victoria Alonso,
Richie Palmer, Jason Gavin (Blackfeet), Marion Dayre e Sydney
Freeland. I co-produttori esecutivi sono Jennifer L. Booth e Amy
Rardin.
Ricordiamo che Echo sarà un sequel
spin-off di Hawkeye, la serie TV
dedicata ad Occhio di Falco che per prima ha introdotto il
personaggio di Maya Lopez nel Marvel Cinematic Universe, ma allo
stesso tempo sarà anche un prequel di
Daredevil: Born Again, l’attesissima serie tv che
racconterà le nuove avventure di Matt Murdock e Wilson Fisk e che,
nonostante alcune problematiche produttive, è attualmente in
lavorazione in casa Marvel Studios. Nel cast di
Echo si ritrovano anche
Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Cody
Lightning, Graham Greene e Zahn
McClarnon.
La AMC ha diffuso
un nuovo teaser trailer di Monsieur Spade, la
miniserie poliziesca di prossima uscita con protagonista il
vincitore del Golden Globe Clive Owen nei panni del leggendario
detective.
Il video mette in evidenza il
prossimo caso di Monsieur Spade, che coinvolge un
misterioso ragazzo ricercato da potenti organizzazioni tra cui la
CIA e il Vaticano. Il detective americano deve ritardare il suo
pensionamento in Francia per risolvere il caso. Il debutto della
serie è previsto per il 14 gennaio su AMC e AMC+. In Italia la
serie non ha una collocazione ma potrebbe debuttare su Prime Video.
Cosa sappiamo su Monsieur Spade?
Descritto come un sofisticato
poliziesco, Monsieur Spade è creato, scritto e
prodotto dai vincitori dell’Emmy Scott Frank e Tom
Fontana, basato sul famigerato protagonista del romanzo
classico del 1930 dello scrittore americano Dashiell
Hammett, The Maltese Falcon. Insieme a Clive Owen ci sono l’emergente Cara
Bossom (Radioactive), Denis Ménochet
(Bastardi senza gloria), Louise Bourgoin (The
Romanoffs), Chiara Mastroianni (In una notte
magica), Stanley Weber (Outlander),
Matthew Beard (The Imitation Game),
Jonathan Zaccaï (Robin Hood) e Rebecca
Root (Il gambetto della regina).
“L’anno è il 1963 e il
leggendario detective Sam Spade (Clive
Owen) si sta godendo la pensione nel sud della
Francia“, si legge nella sinossi. “A differenza dei suoi
giorni come investigatore privato a San Francisco, la vita di Spade
a Bozouls è pacifica e tranquilla. Ma il presunto ritorno del
suo vecchio avversario cambierà tutto. Sei amate suore sono
state brutalmente assassinate nel convento locale. Mentre la
città è in lutto, emergono segreti e si intrecciano nuove piste.
Spade scopre che gli omicidi sono in qualche modo collegati a un
bambino misterioso che si ritiene possieda grandi poteri.
I produttori esecutivi sono
Clive Owen, Barry Levinson, Teddy
Schwarzman, Michael Heimler, Caroline Benjo, Barbara Letellier,
Simon Arnal, Carole Scotta, Carlo Martinelli e David Helpern. È
prodotto da Black Bear e Haut et Court TV.
La produttrice Kristie
Macosko Krieger ha fornito un aggiornamento sul prossimo
film di Steven SpielbergBullitt che
vedrà protagonista Bradley Cooper.
Parlando con GamesRadar+ durante il
press tour per Maestro di Bradley Cooper, Macosko Krieger ha parlato
dello stato attuale del film di Steven Spielberg.
“Lo sto producendo. Steven
[Spielberg] e Josh Singer, che sta scrivendo la sceneggiatura,
stanno lavorando alla storia“, ha detto. “Spero che avremo
presto una sceneggiatura, perché lo sciopero degli sceneggiatori ci
ha fatto rimanere un po’ indietro. Ma ci stanno lavorando – non
posso dirvi se sarà il prossimo film che faremo, perché a questo
punto non lo so. Penso che sarà un film estremamente
divertente“.
Cos’altro sappiamo del film di
Steven Spielberg Bullitt?
Nel febbraio del 2022, Deadline ha
dato la notizia che Steven Spielberg avrebbe diretto e prodotto un
nuovo film su Bullitt. Uscito nel 1968, Bullitt è
un noto thriller d’azione interpretato da Steve
McQueen; tuttavia, il film di Steven Spielberg non sarà un remake
diretto e viene piuttosto descritto come una “nuova idea
incentrata sul personaggio” del tenente Frank Bullitt.
“Il senatore Walter Chalmers
(Robert Vaughn) punta a incastrare il boss della mafia Pete Ross
(Vic Tayback) con l’aiuto della testimonianza del fratello testa
calda del criminale, Johnny (Pat Renella), che si trova in custodia
protettiva a San Francisco sotto la sorveglianza del tenente di
polizia Frank Bullitt (Steve McQueen)“, si legge nella sinossi
del film del 1968. “Quando una coppia di sicari della mafia
entra in scena, Bullitt segue le loro tracce in un labirinto di
complicazioni e doppi giochi. Questo thriller include uno dei più
famosi inseguimenti d’auto mai girati“.
Deadline ha confermato che uno
spin-off del Mercoledì
con protagonista Zio Fester Addams è in fase di
sviluppo presso Netflix.
Il 17 dicembre 2023, Bloomberg ha riportato che Netflix
stava discutendo i piani per uno spin-off del mercoledì incentrato
sul personaggio di Zio Fester, che nella serie del 2022 è
interpretato da Fred Armisen.
Deadline ha ora
confermato che la serie spin-off è in “fase iniziale di sviluppo”
presso Netflix
da parte di MGM Television, anche se ulteriori dettagli rimangono
al momento segreti.
Creata da Alfred Gough e
Miles Millar,
Mercoledì ha debuttato su Netflix nel novembre 2022. Con Jenna Ortega nel ruolo del personaggio
principale, la serie è prodotta e diretta da Tim Burton. Gwendoline Christie, Riki
Lindhome, Jamie McShane, Hunter Doohan, Percy Hynes White ed Emma
Myers hanno recitato nella prima stagione di Mercoledì.
“La serie racconta gli anni
della protagonista come studentessa della peculiare Nevermore
Academy, mentre cerca di padroneggiare le sue emergenti capacità
psichiche“, si legge nella sinossi, “e allo stesso tempo
di sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizza la città
locale e di risolvere il mistero soprannaturale che ha coinvolto i
suoi genitori 25 anni prima – il tutto mentre naviga nelle sue
nuove e intricate relazioni con lo strano e variegato corpo
studentesco“.
La seconda stagione di Mercoledì
è in fase di sviluppo presso Netflix
Anche una seconda stagione di
Mercoledì
è attualmente in fase di sviluppo. Secondo un rapporto di Deadline
del novembre 2023, la nuova stagione dovrebbe iniziare la
produzione a fine aprile 2024.
“Un personaggio come Mercoledì,
che è così amato e così leggendario, non volevo assolutamente
sbagliare. Quindi cerco di avere il maggior numero di conversazioni
possibili“, ha detto Jenna Ortega in precedenza della prossima
stagione parlando con Elle Fanning a “Actors on Actors” di Variety.
“Sul set, con gli sceneggiatori e Tim [Burton], ci riunivamo
tutti insieme e decidevamo: “Ok, cosa funziona e cosa no?”. Era
naturalmente già molto collaborativo. Quindi, in preparazione di
una seconda stagione, volevamo anticipare i tempi e assicurarci di
poter iniziare le conversazioni prima”, ha continuato l’attrice. “E
sono così curiosa. Voglio vedere gli abiti, i nuovi personaggi che
arriveranno, i copioni, e sono stati così gentili da permettermi di
indossare il cappello da produttore“.
Pochi minuti dopo la notizia
che Jonathan Majorsè
stato giudicato colpevole di
aggressione, arriva la conferma che i Marvel Studios hanno ufficialmente deciso di
interrompere i rapporti con l’attore, scelto per interpretare
Kang il Conquistatore nel
MCU, dove doveva essere il villain
principale della The Multiverse Saga. A
riportare la notizia è Variety, confermando dunque
quanto da tempo si sospettava, ovvero che i Marvel Studios attendevano il
verdetto per poter stabilire come regolarsi nei confronti di
Majors. La notizia, per quanto prevedibile, scuote ora ancor
più profondamente il già precario stato attuale del Marvel Cinematic Universe.
Kang doveva essere il grande cattivo
da qui al 2027 ma ora il suo ruolo è incerto. Bisognerà ora
attendere per scoprire se i Marvel Studios intenderanno
optare per un recasting del
personaggio o se, in modo più drastico, abbandonarlo del tutto e trovare un
nuovo grande villain. Considerando quanto ad oggi introdotto
tra la serie Loki e il film Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, è difficile immaginare in che modo si
potrebbe mettere da parte l’intera narrazione dedicata a Kang. Non
resta dunque che attendere maggiori notizie a riguardo ma è a
questo punto certo che Majors non riprenderà più il ruolo ed è
fuori dai futuri progetti Marvel.
Cosa è accaduto tra Jonathan Majors e Grace Jabbari?
La notte dell’incidente, Jabbari ha
testimoniato che lei e Jonathan Majors erano andati a cena e ad uno
spettacolo teatrale a Brooklyn. Durante il viaggio di ritorno a
Manhattan, seduti uno accanto all’altro nel retro di un’auto
privata, Jabbari ha detto di aver notato un messaggio di testo sul
suo telefono da un’altra donna che diceva: “Vorrei baciarti in
questo momento“. Ha detto di aver preso il telefono dalle mani
di Jonathan Majors per vedere chi aveva inviato il messaggio. Lei
sostiene che Jonathan Majors le abbia “tirato” e
“torto” il braccio per recuperare il dispositivo. Ha anche
descritto di aver sentito “un duro colpo” sulla testa.
Dopo aver recuperato il telefono,
Jonathan Majors ha ordinato al conducente di fermare l’auto. Majors
è uscito dal veicolo e Jabbari ha detto di aver tentato di seguire
l’attore. Alla giuria è stato mostrato un video di sorveglianza in
cui Majors sembra spingere Jabbari all’interno dell’automobile.
Come ha testimoniato la Jabbari,
Majors passò la notte in un hotel e lei andò in un bar di Manhattan
con persone che aveva conosciuto quella sera perché “non voleva
stare da sola“. Secondo l’accusa, il giorno successivo la
Jabbari è stata portata in ospedale con “lievi ferite alla
testa e al collo“. Gli avvocati difensori di Jonathan Majors
hanno affermato che è stata Grace Jabbari ad aggredire Majors, e
“non il contrario”.
La sera dell’incidente, la donna ha
dichiarato che “il dolore [fisico] non era percepito. Ero
consapevole del dolore nel mio corpo, ma non avevo registrato
nulla. Sono una ballerina. Ho ballato con una costola
rotta“.
Ha aggiunto: “Pensavo solo con
il cuore all’infedeltà. Quella mattina stavamo parlando di quando
ci saremmo sposati e dei nomi dei nostri [futuri] figli“.
Mentre la Jabbari rilasciava la sua lunga testimonianza, Jonathan
Majors, 34 anni, sedeva al tavolo della difesa presso il tribunale
penale di New York. Portava con sé una Bibbia mentre entrava in
aula con la sua attuale fidanzata Meagan Good, che ha assistito a
tutti i giorni del processo.
Martedì scorso, la Jabbari ha
raccontato gli alti e bassi della sua relazione di due anni con
Jonathan Majors. Ha raccontato che l’ex coppia si è incontrata
nell’agosto 2021 sul set londinese del film Marvel “Ant-Man and the Wasp:
Quantumania“, dove Majors aveva un ruolo chiave come attore e
Jabbari lavorava come allenatore di movimento. Jabbari, ballerina
professionista e residente nel Regno Unito, ha descritto le prime
fasi della loro relazione come “incredibili“.
Si attendeva da giorni il
verdetto sul processo legato all’attore Jonathan Majors e alla fine è arrivato. Nella
giornata di oggi una giuria di Manhattan ha infatti dichiarato
Majors colpevole di due reati di molestie e
aggressione, mentre lo ha assolto per altri due capi d’accusa.
L’attore – divenuto celebre nel corso degli ultimi due anni per
essere stato scelto come interprete di Kang il Conquistatore nel MCU – è dunque stato dichiarato non
colpevole per un’accusa di aggressione intenzionale di terzo grado
e una di molestie aggravate di secondo grado.
Come riportato da Variety, il giudice
Michael Gaffey ha ora fissato la data della
sentenza al 6 febbraio. Majors rischierebbe fino a un anno di
carcere. Il verdetto arriva a conclusione di un lungo processo
durante il quale sono state esaminate le diverse prove presentate a
favore e contro l’attore, che era stato arrestato a Marzodopo aver presumibilmente
aggreditoGrace Jabbari, una coreografa
conosciuta sul set di Ant-Man and the Wasp:
Quantumania. Stando a quanto riportato, Majors avrebbe
colpito la donna dopo che quest’ultima gli aveva preso il cellulare
insospettita da un possibile tradimento dell’attore.
L’avvocato difensore di Majors,
Priya Chaudhry, ha invece sostenuto che è stata
Jabbari ad aggredire Majors nel veicolo quella notte e non il
contrario. La difesa ha anche sostenuto che Jabbari ha inventato le
accuse per vendicarsi di Majors dopo la loro rottura. Nella sua
arringa finale, Chaudhry ha definito Jabbari una “bugiarda” che
“manipola la realtà”. Secondo Chaudhry, inoltre, è stato Majors e
non Jabbari, a chiamare il 911 la mattina dopo, preoccupato per lo
stato mentale della donna. La giuria, tuttavia, deve aver valutato
come non convincenti le prove presentate in difesa dell’attore,
giudicandolo dunque colpevole di due di quattro capi d’accusa.
Non resta ora che attendere maggiori
risvolti nella vicenda, in attesa della sentenza. Il verdetto di
colpevolezza, però, potrebbe già di per sé essere un duro colpo per
l’attore, che facilmente potrebbe vedersi privato del ruolo di
Kang il Conquistatore. Da mesi
si vocifera che i Marvel Studios starebbero considerando
possibile piani alternativi per le prossime fasi della MultiverseSaga. Kang è infatti pensato per essere il
villain principale di essa ma con i problemi giudiziari di Majors
la cosa è stata resa ora incerta. Difficile dire se i Marvel Studios preferiranno
accantonare totalmente quanto
riguarda Kang o se più semplicemente opteranno per un recasting.
Anche in questo caso, non resta che attendere ulteriori
notizie.
Arriva su Rai 1
l’adattamento televisivo di una delle più popolari e amate commedie
teatrali di Eduardo De Filippo, ovvero Napoli
milionaria!, scritta dal celebre drammaturgo nei
primi mesi del 1945, in un’Italia ancora teatro di guerra. A
dirigere ora questo nuovo adattamento (il terzo per la televisione)
vi è Luca Miniero, regista di film come
Benvenuti al Sud,
Un boss in salotto e Sono
tornato. Il film fa parte de La collection De
Filippo, un ambizioso progetto di trasposizione filmica
dei capolavori teatrali di De Filippo che impegna la Rai nel suo
ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e
rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.
Della collezione fanno parte al
momento Natale in Casa Cupiello,
Sabato, Domenica e Lunedì,
Filumena Marturano e Io non
ti pago. Per quanto riguarda Napoli
milionaria!, si tratta di un’opera perfettamente calata nel
contesto storico in cui è stata scritta eppure fortemente attuale
ancora oggi, sia per il suo parlare di una guerra che non finisce
mai davvero, sia per il suo riflettere sulla potenza del denaro e
la sua capacità di corrompere le anime. Questa nuova versione
televisiva pone dunque l’accento anche e sopratutto su questa
eterna attualità dell’opera, che mette in guardia sul non
considerar finiti prima che lo siano davvero i conflitti che
viviamo.
Il film diretto da Miniero permette
dunque di far conoscere anche alle nuove generazioni la commedia di
De Filippo e la sua bellezza, grazie ad un’adattamento che ne
rinnova il fascino, i temi e i valori. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale e
dell’opera. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Napoli milionaria!
Protagonisti del film sono
Gennaro Jovine, sua moglie Amalia
e i loro tre figli. L’uomo, ex tranviere, è costretto a fare il
finto morto per coprire i traffici della moglie che si arrangia con
la borsa nera in combutta con Errico
Settebellizze. La famiglia cerca così di sopravvivere alla
miseria in cui è piombata la città nel suo ultimo anno di guerra.
Parallelamente al terminare dei conflitti e al ritorno della
prosperità, Gennaro viene però rapito dai tedeschi in ritirata,
sperendo a lungo nel nulla. Quando inaspettatamente ritorna, la sua
famiglia si è dissolta e “perduta” nelle false promesse della
ricchezza.
Amalia è infatti divenuta una donna
ricca in società con Settebellizze, innamorato di lei, e tratta con
crudeltà spietata coloro che le si rivolgono per acquistare beni di
prima necessità. Amedeo, il figlio più grande è
diventato un ladro di pneumatici, mentre Maria
Rosaria la figlia maggiore è incinta di un soldato
americano che l’ha poi abbandonata. Sarà l’improvvisa malattia di
Rituccia, la figlia più piccola, a costringere
tutti a fare i conti con quello che sono diventati. Gennaro
inizierà allora a tentare di ricostruire l’identità onesta della
sua famiglia nella speranza di far aprire gli occhi ad Amalia su
ciò che la circonda.
Il cast di Napoli milionaria! e le location del
film
Ad interpretare il protagonista
maschile, Gennaro, vi è l’attore Massimiliano
Gallo, anche noto per il ruolo di Luigi Palma ne I
Bastardi di Pizzofalcone e di Pietro De Ruggeri in Imma
Tataranni – Sostituto procuratore. Proprio la protagonista di
quest’ultima fiction, Vanessa Scalera, è qui
presente invece nel ruolo di Amalia Jovine. Ad interpretare i tre
figli dei due vi sono invece Vincenzo Nemolato per
Amedeo, Carolina Rapillo per Maria Rosaria e
Andrea Solimena per il ruolo della piccola
Rituccia. L’attore Michele Venitucci, invece,
interpreta ErricoSettebellizze.
Per quanto riguarda le location, invece, il film è stato realizzato
nel suo ambiente “testuale”, ovvero un vicolo nel cuore di Forcella
a Napoli.
Il significato dell’opera di De
Filippo, Napoli milionaria!
Quella scritta da De Filippo è
dunque una storia famigliare, con protagonisti che si trovano a
gestire una situazione più complessa del previsto come quella della
fine della guerra e gli sconvolgimenti sociali che ne seguirono. Da
un periodo di oppressione e miseria si passa infatti ad un momento
di maggior respiro ma dove si è ancora privi di una vera e propria
direzione. Ed è così che ognuno dei membri perde la retta via,
mentre Gennaro, che ha patito la prigionia e non può dimenticarla,
sembra essere l’unico a ricordare i valori dell’onestà, che
cercherà a quel punto di insegnare nuovamente ai propri cari.
Nel finale della commedia, la
famiglia sembra dunque tornare sui propri passi ma, proprio come
l’Italia e il suo popolo – di cui gli Jovine si fanno in certo
senso rappresentanti, c’è ancora molta strada da fare per ritrovare
quell’equilibrio sociale, morale e umano spazzato via dalla guerra
e dalla miseria. Come affermato da Gennaro nelle ultime battute,
“adda passà ‘a nuttata”, ovvero bisogna ancora aspettare
prima di vedere la luce. Una battuta divenuta estremamente
popolare, che De Filippo scrisse – così come l’intera opera –
pensando alla sua Napoli martoriata prima dal conflitto e poi dalla
miseria, che egli considerava un’altra vera e propria guerra.
Il trailer di Napoli
milionaria! e dove vedere il film in streaming e in TV
Napoli
milionaria! verrà trasmesso in televisione
lunedì 18 dicembre alle ore 21:25
sul canale Rai 1. Successivamente, per un breve
periodo di tempo sarà dunque disponibile anche sulla piattaforma
RaiPlay, consentendo a chi non ha potuto vederlo
durante la messa in onda televisiva di recuperarlo anche in
streaming. Di seguito, invece, ecco il trailer ufficiale del
film:
Dopo il successo del
primo capitolo, uscito lo scorso aprile, sta per arrivare in
sala I tre moschettieri: Milady, sequel
del colossale adattamento cinematografico, basato sul capolavoro
della letteratura francese di Alexandre Dumas. I riflettori in
questo film sono puntati sull’enigmatica figura di Milady de Winter
e i suoi intrighi di corte. A darle il volto è
Eva Green. Al suo fianco, Vincent Cassel riprenderà il
ruolo di Athos e Louis Garrel quello di Re
Luigi XIII, sempre diretti da Martin Bourboulon
(Eiffel, Papa ou Maman e Papa ou Maman
2). Nei panni dell’iconico D’Artagnan ritroviamo
François Civil(Wolf Call), affiancato da
Romain Duris nei panni di Aramis e Pio
Marmaï in quelli di Porthos, mentre Vicky
Krieps e Lyna Khoudri torneranno
rispettivamente nei ruoli della regina consorte Anna d’Austria e di
Constance.
I tre moschettieri:
Milady sarà distribuito in Italia da
Notorious Pictures a partire dal 14
febbraio 2024.
I tre moschettieri:
Milady – la trama
Constance viene rapita sotto gli
occhi di D’Artagnan. In una frenetica ricerca per salvarla, il
giovane moschettiere è costretto a unire le sue forze con quelle
della misteriosa Milady de Winter. Mentre il Re è in balia del
cardinale Richelieu, D’Artagnan e i Moschettieri sono l’ultimo
baluardo prima del caos. Ma, con la Francia che rischia di essere
messa a ferro e fuoco, il destino li porterà davanti a una scelta:
sacrificheranno coloro che amano per portare a termine la loro
missione?
Il ritorno di Hayden Christensen nell’universo di Star Wars
con Obi-Wan
Kenobi e Ahsoka
è stato un successo per tutti. È stato un successo per i fan,
felici di rivedere l’attore di Anakin Skywalker diventato Darth Vader. Ed è stata una vittoria anche per
Christensen, che si è sentito rinvigorito dal suo
ritorno con la spada laser.
L’attore di Star
Wars si è seduto al podcast Dagobah Dispatch di
EW per parlare del suo viaggio di ritorno in una galassia
molto, molto lontana, spiegando che era come “un ragazzino
euforico” quando ha letto per la prima volta il copione
dell’episodio 5 per Ahsoka,
che reintroduceva Anakin nel Mondo tra i Mondi. Ora, nella seconda
parte della nostra discussione, Hayden Christensen spiega com’è stato lavorare
a un progetto di Star Wars
senza George Lucas, come sia diverso essere nel
franchise a 40 anni rispetto a quando ha firmato per la prima volta
da adolescente, com’è tornare indietro e guardare se stesso nei
film prequel e se vuole continuare a interpretare il Signore Oscuro
dei Sith.
In merito al ritorno in Star
Wars senza George Lucas:“All’inizio mi sembrava di tradirlo un po’. [Ma ora è un
periodo diverso per Star
Wars e penso che sia davvero eccitante che ci sia questo
periodo in cui ci sono altri narratori che arrivano e danno il loro
contributo all’universo. Ma, naturalmente, tutto torna al creatore,
e George Lucas è molto presente nella mente di tutti noi quando
prendiamo una decisione e vogliamo fare cose di cui lui sarebbe
sicuramente felice.
In merito alla
collaborazione con Dave Filoni per Ahsoka o con Deborah Chow per Obi-Wan
Kenobi: “Onestamente, ho sempre seguito il
loro esempio. Entrambi sono narratori molto intelligenti, sanno
davvero quello che fanno. E in questo caso, lavorare con Dave
Filoni è stata un’esperienza davvero stimolante, perché lui conosce
il mondo così bene, ed è tutto frutto del tempo trascorso con
George Lucas. E si ha la sensazione di questo. Sembrava che la
proverbiale torcia fosse stata tramandata. Quindi ogni giorno sul
set con Dave era davvero emozionante e stimolante, non solo per me,
ma per tutti. Si vede l’effetto che ha sul resto del cast e della
troupe, e questo è un aspetto importante che conta molto.”
In merito ad un possibile ritorno
per colmare il vuoto tra gli eventi prequel e le serie “Mi
piacerebbe fare di più e mi piacerebbe continuare con Star
Wars e vedremo. Non so cosa riserva il futuro e se si
presentasse un’opportunità del genere, sarò lì con un grande
sorriso sul viso. E se così non fosse, mi sento davvero grato di
essere tornato e di aver potuto svolgere il lavoro che ho svolto in
entrambi Obi-Wan e Ahsoka.“
C’è ancora domaniè il Film
dell’anno dei Nastri d’Argento: con questa notizia il
Direttivo dei Giornalisti Cinematografici chiude una stagione
straordinaria per i film #soloalcinema, festeggiando il
valore eccezionale di un successo el’exploit
sorprendente diPaola Cortellesi che ha conquistato il
pubblico e la stampa a tempo di record, con un consenso che
continua ad aumentare di giorno in giorno, accendendo inoltre un
prezioso dibattito di attualità che va oltre il senso e l’effetto
di un film speciale. “Anticipare questa decisione è il modo
migliore per esprimere i nostri auguri al cinema italiano” spiega
la Presidente Laura Delli Colli a nome del Direttivo Nazionale.
E si legge nella
motivazione del ‘Nastro dell’anno’: “L’esordio di Paola Cortellesi
dietro la macchina da presa, oltre i titoli che saranno votati a
Maggio, ha già dimostrato di meritare una particolare
sottolineatura di eccellenza con un riconoscimento che premia –
oltre il clamoroso risultato degli incassi – l’originalità e il
valore di un film che continua a far parlare un Paese. C’è
ancora domani ha dimostrato fin dal debutto una vera e propria
svolta non solo nel rapporto col pubblico, ma anche nella capacità
di leggere nella storia di una donna di ieri temi che toccano un
nervo scoperto nella società e nella tragica quotidianità di un
tempo che per le donne non sembra aver cancellato violenza di
genere né discriminazione”.
Il Nastro
dell’anno, come tradizione, andrà alla regista, anche co-autrice
del soggetto e della sceneggiatura e protagonista del film. Con
Paola Cortellesi Nastri d’Argento al cast dei
protagonisti – con Valerio Mastandrea,
Romana Maggiora Vergano, Emanuela
Fanelli, Giorgio Colangeli e
Vinicio Marchioni – ai co-sceneggiatori
Furio Andreotti e Giulia Calenda,
ai produttori Mario Gianani e Lorenzo
Gangarossa. E come ogni anno, nella serata dei Nastri
d’Argento sarà premiata anche la creatività dell’intera
squadra di talento che ha lavorato, nel segno della qualità, per un
grande risultato collettivo.
“Sono felice che il
Nastro d’Argento per il “Film dell’anno” sia stato assegnato a
C’è ancora domani– sottolinea
Paola Cortellesi – ringrazio la Presidente Laura Delli Colli
e il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per
questo prestigioso riconoscimento che, oltre a me, celebra tutta la
squadra artistica e tecnica e riconosce il valore di ogni singolo
contributo. Un Nastro che dedico a tutte le persone che mi hanno
dato fiducia sin dal primo giorno e che hanno lavorato al mio
fianco con passione e gentilezza”.
C’è
ancora domani è un film di Paola Cortellesi, una
produzione WILDSIDE, società del gruppo
Fremantle e VISION DISTRIBUTION,
società del gruppo Sky, in collaborazione con
Sky, in collaborazione con Netflix, prodotto da Mario
Gianani e Lorenzo Gangarossa. Nel cast
artistico e tecnico Davide Leone per la
fotografia, Valentina Mariani al montaggio,
Lele Marchitelli autore delle musiche originali,
Paola Comencini per la scenografia,
Fiorella Cicolini per l’arredamento,
Alberto Moretti per i costumi, Filippo
Porcari e Federica Ripani per il suono in
presa diretta. Casting Laura Muccino e
Sara Casani. Nel cast anche Francesco
Centorame, Lele Vannoli, Paola
Tiziana Cruciani, Yonv Joseph,
Alessia Barela. In considerazione del contributo
particolare richiesto dall’ambientazione del film, si ricordano –
anche se le categorie non sono comprese tra le professionalità
previste dal voto dei Nastri d’Argento – il trucco di
Ermanno Spera e l’hair styling di Teresa
Di Serio.
Willem
Dafoepuò sembrare da solo nella prima foto
ufficiale che lo ritrae in un’esclusiva di
EW del film horror Nosferatu,
ma lo scrittore e regista Robert Eggers ha
rivelato che la scena, che coinvolge una tomba circondata dalle
fiamme, ha visto l’attore lavorare con molte comparse.
“Quella sequenza, oltre ad
avere fiamme vere, aveva 2.000 topi veri“, dice il regista,
che ora ha lavorato con Willem Dafoe in tre
progetti: The
Lighthouse del 2019, The
Northman del 2022 e questo nuovo film in uscita il
prossimo anno. “Il che è stato impegnativo ma anche
divertente“.
Willem
Dafoe interpreta un cacciatore di vampiri di nome
Professor Albin Eberhart Von Franz nel film di
Eggers, girato a Praga e tratto dal classico dell’orrore del 1922
del regista F.W. Murnau. Quel film era a sua volta
un adattamento non ufficiale del romanzo Dracula di Bram
Stoker ed è stato precedentemente rifatto da
Werner Herzog come Nosferatu
il vampiro del 1979. Mentre il personaggio del film di Murnau su
cui Eggers ha basato il professore di Willem
Dafoe è lontano dall’azione, il regista ha rivelato di
aver dato molto più spazio al personaggio di Von Franz per renderlo
un “folle cacciatore di vampiri“, un personaggio che,
dice, “ho sempre amato e a cui mi sono affezionato“.
See an exclusive first look at Willem Dafoe
as a ‘crazy vampire hunter’ in Robert Eggers’ ‘Nosferatu.’ https://t.co/OYC4Glm50V
Robert Eggers
descrive il suo racconto d’epoca, ambientato sia in Transilvania
che in Germania, come una storia che riguarda “una donna
perseguitata che viene tormentata da un terrificante vampiro“.
Il vampiro si chiama Conte Orlok ed è interpretato
da Bill Skarsgård, il cui fratello Alexander ha
interpretato il vichingo protagonista in The
Northman. Bill è noto soprattutto per aver interpretato,
sotto tanto trucco, il clown-mostro Pennywise nei film di It. Robert
Eggers ha rivelato che l’attore svedese si è sottoposto a
un makeover ancora più estremo per la sua interpretazione di
Orlok.
“A parte gli occhi, è difficile
riconoscere Bill“, dice il regista. “Sto cercando di non
svelare troppo, ma Bill si trasforma totalmente in qualcosa di
veramente unico”. Eggers lascia intendere che l’attore ha
lavorato con un allenatore d’opera per abbassare la sua voce di
un’ottava. “La gente penserà che si tratta di una manomissione
digitale, ma lui si è impegnato”, continua il regista.
“Sono super eccitato di vedere cosa pensa il pubblico del Conte
Orlok di Bill Skarsgård“.
L’eroina del film, Ellen
Hutter, è interpretata dalla star di The
IdolLily-Rose Depp, mentre Nicholas Hoult della serie televisiva
The Great e della commedia vampiresca
Renfield di quest’anno interpreta il marito
Thomas. “Per molti versi, lui è la damigella in pericolo in
questa storia“, dice Eggers del ruolo di Nicholas Hoult. “La cosa principale che lo
rende diverso dalle altre versioni di Nosferatu
è che si concentra molto di più sul personaggio di Lily-Rose,
Ellen“.
Lily-Rose Depp as Ellen Hutter in ‘Nosferatu’. Credi foto: FOCUS
FEATURES
Eggers ha scelto Aaron Taylor-Johnson e l’attrice di The CrownEmma Corrin per
interpretare un’altra coppia, Friedrich e Anna Harding. Il
regista dice che Friedrich è amico di Hutter nel
Nosferatu originale, ma in questo film è molto più
delineato. “Nella versione di Murnau è con la sorella Ruth, ma
qui ha la moglie e la loro relazione è molto più complessa e parte
integrante della storia“, spiega Eggers.
Secondo Bloomberg, Netflix
sta attualmente sviluppando diversi spin-off televisivi basati
sulle “proprietà intellettuali esistenti” dello streamer.
Uno dei progetti include un potenziale adattamento a serie del
franchise cinematografico del thriller d’azione guidato da Chris Hemsworth, Extraction.
Questa rivelazione giunge dopo oltre sei mesi dal debutto di
Extraction
2.
Inoltre, il noto sito ha confermato
che lo streamer sta pianificando due spin-off di Peaky Blinders, basati sul dramma poliziesco
d’epoca della BBC, che ha concluso le sue sei stagioni lo scorso
aprile 2022. Il primo progetto si svolgerà a metà del XX secolo,
dopo diversi decenni dall’ultima stagione della serie originale
guidata da Cillian Murphy. Il secondo, invece, sarà un
prequel incentrato sulla matriarca di Shelby Polly Gray,
interpretata dalla compianta Helen McCrory. L’attrice di Harry
Potter ha interpretato per l’ultima volta il
personaggio preferito dai fan durante la quinta
stagione.
Di cosa parla Peaky Blinders?
Creata e scritta da Steven
Knight,Peaky Blinders è ambientata nelle strade senza
legge di Birmingham e segue l’evoluzione del leader Tommy Shelby
(Cillian
Murphy) da signore del crimine di strada a legittimo
uomo d’affari e membro del Parlamento. La serie è interpretata
anche da Paul Anderson nel ruolo di Arthur Shelby,
Sophie Rundle nel ruolo di Ada Thorne,
Finn Cole nel ruolo di Michael Gray, Tom Hardy nel ruolo di Alfie, Anya Taylor-Joy nel ruolo di Gina Gray,
Brian Gleeson nel ruolo di Jimmy McCavern,
Neil Maskell nel ruolo di Winston Churchill,
Sam Claflin nel ruolo di Oswald Mosley e altri
ancora.
Prima della conclusione della sesta
stagione, Steven Knight aveva
già rivelato l’intenzione di realizzare un film su Peaky Blinders, che avrebbe potenzialmente
continuato il futuro di Thomas Shelby. In un’altra intervista,
Knight ha anche parlato del futuro del franchise di Peaky Blinders,
accennando alla possibilità di creare degli spin-off.
“Siamo in fase di sviluppo”, ha
detto Knight a proposito dell’attuale progresso del film. “È
un’idea completamente formata e ha un inizio, una parte centrale e
una fine. E penso che sarà una degna conclusione della storia
raccontata finora, ma da essa nasceranno cose che non chiamo
spinoff, ma altri show televisivi che spero ne nasceranno e che
continueranno a raccontare la storia di questa parte della società
e di questa famiglia”.
Arkham, la serie spin-off sviluppata da
Matt Reeves, si svolgerà nel nuovo
Universo DC invece che nel mondo di The
Batman.
Deadline ha riportato la notizia, apparsa
sull’account Threads del co-CEO dei DC StudiosJames Gunn. Quando gli è stato chiesto a quali
altri progetti DC sta lavorando il regista di The
BatmanMatt Reeves, Gunn ha
rivelato che il regista sta “producendo Arkham come serie del
DCU“. Alla domanda specifica se la serie
Arkham fosse nella continuità del DCU, Gunn ha confermato ulteriormente
l’informazione.
“Sì”, ha dichiarato il co-CEO. “Amiamo Matt come regista e
produttore, quindi produrrà storie sia all’interno del suo universo
di The
Batman che all’interno del DCU“.
Anche se la serie Arkham sembrava originariamente destinata a
svolgersi nel mondo di The Batman,
Gunn ha dichiarato su Threads che lo show “non è stato
trasformato” in un progetto DCU.
“È stato uno dei primi progetti che abbiamo acquisito quando
io e Peter siamo saliti a bordo“, ha dichiarato James Gunn, che lo scorso ottobre è diventato
co-CEO e co-presidente dei DC Studios insieme a Safran. “Non so
quali permutazioni abbia subito prima di allora“.
A quale altra serie DC sta lavorando Matt Reeves?
Oltre alla serie
Arkham, Matt Reeves è produttore
esecutivo della prossima serie Max The
Penguin, incentrata sul personaggio principale di
Colin Farrell.
Ambientata nel mondo di The
Batman del 2022,The
Penguin si concentrerà sul passato di Oswald Cobblepot
e mostrerà la sua ascesa al potere nello squallido sottobosco di
Gotham, piuttosto che ritrarlo come un boss affermato. Colin Farrell sarà affiancato da
Rhenzy Feliz, Cristin Milioti, Michael Zegen, Michael
Kelly, Shohreh Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Clancy Brown, James
Madio, Scott Cohen, Francois Chau, Carmen Ejogo e
David H. Holmes.
Il film 20th Century
Studios The
Creator (recensione),
l’epico thriller d’azione diretto da Gareth Edwards che è arrivato
il 28 settembre nelle sale italiane, debutterà il 17 gennaio su
Disney+.
Il film, interpretato da
John David Washington,
Gemma Chan, Ken Watanabe, Sturgill Simpson,
l’esordiente Madeleine Yuna Voyles e Allison
Janney, è ambientato in una guerra futura tra la razza
umana e le forze dell’intelligenza artificiale, Joshua
(Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la
scomparsa della moglie (Chan), viene reclutato per dare la caccia e
uccidere il Creatore, l’inafferrabile architetto dell’avanzata IA
che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine
alla guerra… e all’umanità stessa. Joshua e la sua squadra di
agenti d’élite oltrepassano le linee nemiche nel cuore oscuro del
territorio occupato dall’IA solo per scoprire che l’arma
apocalittica che è stato incaricato di distruggere è un’IA con le
sembianze di una bambina (Voyles). Il film è diretto da Gareth
Edwards, con una sceneggiatura di Gareth Edwards e Chris Weitz da
un soggetto di Gareth Edwards. Il film è prodotto da Gareth
Edwards, p.g.a., Kiri Hart, Jim Spencer, p.g.a. e Arnon Milchan,
mentre Yariv Milchan, Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Nick Meyer
e Zev Foreman sono i produttori esecutivi.
Disponibili il Trailer e le nuove
immagini di Dieci
Minuti, il film diretto da Maria Sole
Tognazzi (Viaggio Sola, Io e Lei, la serie
Petra), prodotto da Indiana Production e Vision
Distribution, in collaborazione con Sky e in collaborazione con
Netflix.
Dieci
Minuti ha come protagoniste Barbara Ronchi,
Fotinì Peluso e
Margherita Buy.
Con loro Alessandro Tedeschi, Anna Ferruzzo, Marcello
Mazzarella, Mattia Garaci, Matteo Cecchi e con la
partecipazione di Barbara Chichiarelli.
Soggetto e sceneggiatura sono di Francesca
Archibugi e Maria Sole Tognazzi, e il
film, prodotto da Marco Cohen, Benedetto Habib, Fabrizio
Donvito e Daniel Campos Pavoncelli, è
liberamente ispirato al romanzo Per Dieci Minuti di
Chiara Gamberale (edito da Feltrinelli).
Dieci Minuti sarà nei cinema dal 25
gennaio distribuito da Vision
Distribution.
La trama di Dieci
Minuti
Dieci
Minuti al giorno possono cambiare il corso della
giornata. Dieci minuti facendo qualcosa di completamente nuovo,
possono cambiare il corso di una vita. Questo è quello che scoprirà
Bianca nel pieno di una crisi esistenziale. Nuovi incontri, la
scoperta di legami speciali e l’ascolto di chi ci ha sempre voluto
bene. A volte basta poco per ricominciare e questo film ce lo
insegna, attraverso un racconto caldo e appassionante di
rinascita.