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Chris Hemsworth rivela per quanto tempo interpreterà Thor nel MCU

Chris Hemsworth 2022

In una precedente intervista nel 2020, Chris Hemsworth ha rivelato di non vedere Thor: Love and Thunder come il suo film in pensione nei panni del Dio del tuono. Ora, in una recente intervista con AP, all’attore è stato chiesto ancora una volta del futuro del suo Marvel Cinematic Universe in vista dell’imminente uscita del prossimo sequel di Thor di Taika Waititi. La star del blockbuster australiano ha continuato a confermare il suo impegno per il MCU, rivelando che vuole continuare a interpretare Thor fino a quando lo studio e i fan non diranno diversamente.

“Adoro l’esperienza e l’ho amata dal primo giorno”, ha detto Chris Hemsworth. “Ogni volta che mi è stato chiesto di tornare ho detto ‘Assolutamente andiamo.’ Sono stato fortunato ad avere diversi registi, sceneggiatori e un cast che hanno anche iniettato storie ed energia diverse nei film. Fino a quando il pubblico, i fan, gli dei Marvel non diranno: “No, ne abbiamo abbastanza”, allora continuerò a presentarmi. Lo adoro. È un bel divertimento.”

 

Thor: Love and Thunder, il film

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Fuori in 60 secondi: dal cast alle auto, tutte le curiosità sul film

Fuori in 60 secondi cast
Nicolas Cage in Fuori in 60 secondi © 2000 - Touchstone Pictures

Nel corso della sua lunga e prolifica carriera l’attore Nicolas Cage si è distinto anche per diversi adrenalinici action movie, tra cui si ricordano in particolare The Rock, Con Air e Face/Off – Due facce di un assassino. Un altro suo popolare lungometraggio, sempre appartenente a questo genere, è Fuori in 60 secondi. Diretto nel 2000 da Dominic Sena, regista anche di Whiteout – Incubo bianco e L’ultimo dei templari, il film è ambientato nel corso di una sola notte, durante la quale il protagonista è chiamato a compiere un’impresa impossibile per salvare la vita di suo fratello.

Il film, scritto da Scott Rosenberg, è il remake di Rollercar – Sessanta secondi e vai!, pellicola cult del 1974 più volte omaggiata anche dal premio Oscar Quentin Tarantino. La crescente popolarità di questo film spinse il produttore Jerry Bruckheimer a volerne realizzare una nuova versione, che si discosta però molto dall’originale. Mentre questo era incentrato sugli inseguimenti in città e sull’azione, dedicando davvero poco tempo alle parti dialogate, il remake invece concentra molto l’attenzione sui preparativi per il “grande furto” e indaga più a fondo nei rapporti umani fra i personaggi della storia.

Nonostante lo scarso favore da parte della critica cinematografica, il film ha ottenuto un buon successo di pubblico, dimostrandosi un titolo in grado di offrire del sano intrattenimento tra grandi scene d’azione e sentimenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle automobili utilizzate. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Fuori in 60 secondi spiegazione finale

La trama di Fuori in 60 secondi

Protagonista del film è Randall “Memphis” Raines, leggendario ladro di automobili, noto per impiegare solamente 60 secondi per disattivare l’antifurto di qualsiasi vettura. Ormai ritiratosi però dal mercato delle auto rubate, egli cerca ora di condurre una vita tranquilla e lontana da guai. A ritrascinarlo in quella vita frenetica, però, ci pensa il fratello Kip Raines, il quale è a sua volta un aspirante ladro d’auto, privo però del talento del fratello. Questi ha commesso l’errore di aver promesso al gangster Raymond Calitri di rubare per lui ben cinquante auto di lusso. Quando però fallisce nel suo obiettivo, Kip viene fatto rapire dal criminale.

Sarà a questo punto che Randall si vedrà costretto ad entrare nella faccenda, nel tentativo di salvare il fratello. Per far sì che Raymond liberi Kip e consideri annullato il suo debito, Randall deve ora rubare le cinquanta automobili in una sola notte. L’impresa è quantomai complessa, ma il celebre ladro può contare sull’aiuto del suo vecchio mentore Otto Halliwell, sull’istruttore di guida Donny Astricky, sul becchino muto Sphynx e, in particolare, su Sara “Sway” Wayland, l’ex fidanzata di Randall, di professione meccanico. Con la polizia alle calcagna, ha per Randall l’ultima missione, la più importante di sempre, che lo porterà anche a confrontarsi con l’unica auto che non è mai riuscito a rubare.

Il cast di attori e le auto del film

Come anticipato, ad interpretare il protagonista del film vi è l’attore Nicolas Cage. Particolarmente affascinato dal progetto, egli ha eseguito la maggior parte delle acrobazie di guida previste. Ha inoltre frequentato la Bondurant Driving School a Phoenix, in Arizona, e la Bobby Ore Stunt Driving School in preparazione per il film. Gli piaceva così tanto la scuola di guida per auto da corsa che ha continuato a praticarla come hobby anche dopo che le riprese erano state completate. Accanto a lui, nei panni del fratello Kip vi è invece l’attore Giovanni Ribisi, il quale a sua volta si è addestrato nella guida di auto sportive.

Fuori in 60 secondi auto

Il film vanta poi un cast di comprimari di tutto rispetto, da Angelina Jolie nei panni di Sara Wayland al premio Oscar Robert Duvall in quelli di Otto Halliwell. La Jolie accettò di recitare in Fuori in 60 secondi in quanto grande appassionata di auto. Duvall, invece, ha lavorato con un tecnico professionista per prepararsi al suo ruolo. Nel film sono poi presenti Christopher Eccleston nel ruolo del criminale Raymond Calitri, Delroy Lindo in quelli del detective Roland Castlebeck e Timothy Olyphant per il ruolo del detective Drycoff. Completano il cast gli attori Will Patton nei panni di Atley Jackson, Chi McBride in quelli di Donny Astricky e Vinnie Jones in quelli di Sphinx.

Nel film, grandi protagoniste sono le auto. Per completare l’elenco delle cinquanta vetture da rubare, sono stati scelti modelli che vanno dal 1957 al 2000. Fra le auto presenti nel film, oltre alla Ford Shelby Mustang GT500 del 1967, l’auto mai rubata dal protagonista, si possono citare la Ferrari 275 GTB, la Ferrari F355, la Ferrari 550 Maranello, la Jaguar XJ220, la Ford Thunderbird, la Cadillac Eldorado e l’Escalade, la Lamborghini Diablo, svariate Porsche, Corvette e auto d’epoca. Ad ogni auto nel film, inoltre, viene associato un nome di donna.

Il trailer di Fuori in 60 secondi e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Fuori in 60 secondi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 4 luglio alle ore 21:35 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

 
 

Comic-Con ’22: 8 nuovi film e serie TV che i Marvel Studios dovrebbero annunciare

In questa articolo condividiamo alcuni dei progetti di casa Marvel per il grande e piccolo schermo che ci piacerebbe vedere ufficializzati al Comic-Con. Alcuni di questi si dice siano in lavorazione, mentre altri crediamo che riceveranno finalmente il via libera dagli studios. Non mancano poi film e spettacoli televisivi che riteniamo sia giunto il momento di realizzare, con protagonisti personaggi che meritano le luci della ribalta.

1Wolverine

Come la ciliegina su una coppa di gelato, dopo aver fatto impazzire la Hall H del Comic-Con di San Diego con le notizie sugli X-Men, perché non presentare un altro fantastico prodotto? Stiamo ovviamente parlando di un progetto su Wolverine.

I Marvel Studios lo hanno fatto con Blade e hanno portato Mahershala Ali sul palco per concludere la loro presentazione, quindi presentare al mondo il nuovo Logan potrebbe facilmente far scoppiare internet. Anche in questo caso, lo studio non dovrebbe necessariamente impegnarsi nel rivelarne la data di uscita o il regista, ma rendere noti i propri piani per il mutante artigliato sarebbe sicuramente gradito. La Fox ci ha regalato un paio di film da solista con Wolverine, ma il MCU può rendere giustizia alla sua storia sia sul grande schermo che nel corso di una serie Disney+.

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Al via domani l’XI edizione di Ciné – Giornate di Cinema

Ciné - Giornate di Cinema

Prende il via domani, martedì 5 luglio, l’XI edizione di Ciné – Giornate di Cinema, la manifestazione estiva di networking e di aggiornamento professionale dell’industria cinematografica, promossa da ANICA in collaborazione con ANEC, prodotta e organizzata da Cineventi con la direzione di Remigio Truocchio, sostenuta dal Mic, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Riccione. Un’edizione importante, in un momento particolare per l’intero comparto cinematografico, dove oltre alle convention non mancheranno momenti di incontro e confronto.

Il programma della giornata di martedì 5 si apre proprio con il convengo realizzato a cura di Box Office, in collaborazione con ANICA ed ANEC, dal titolo Equilibrio tra sale e piattaforme: è possibile? Moderato dal responsabile di Box Office Vito Sinopoli.  (ore 15.00, sala Polissena). Si osserverà il modo in cui sono cambiate le strategie di lancio, la catena del valore, lo sfruttamento delle window, l’analisi della redditività e la destinazione finale dei film in uno scenario audiovisivo radicalmente diverso, con gli interventi di Alessandro Araimo (General Manager Italy, Spain and Portugal di Warner Bros. Discovery), Francesco Grandinetti (General Manager The Space Cinema), Luigi Lonigro (Presidente unione editori e distributori ANICA e Direttore 01 Distribution), Mario Lorini (Presidente Anec), Federica Lucisano (AD IIF e Lucisano Media Group e vicepresidente unione produttori Anica), Andrea Occhipinti (Presidente Lucky Red) e Massimiliano Orfei (AD Vision Distribution).

Ulteriore momento di approfondimento sarà il convegno a cura di Cinetel, in collaborazione con Ergo research e Vertigo research, che verterà sul tema Chi è lo spettatore cinematografico? L’esperienza di Cinexpert in Francia e Italia (ore 17.00, Sala Polissena). Ad inaugurare le convention delle distribuzioni, nella giornata di martedì 5, sarà quella Universal Pictures (ore 18.20, sala Concordia). La convention sarà preceduta dall’inaugurazione della manifestazione (ore 18.00, sala Concordia), alla presenza di: Lucia Borgonzoni (Sottosegretario di Stato per la cultura), Benedetto Habib (Presidente Produttori ANICA), Luigi Lonigro (Presidente unione editori e distributori ANICA), Mario Lorini (Presidente ANEC) e Daniela Angelini (Sindaco di Riccione).

La serata di martedì proporrà invece due imperdibili appuntamenti per il pubblico con il programma di Ciné in Città. L’arena in piazzale Ceccarini ospiterà la proiezione speciale di Sciuscià (ore 21.15), capolavoro neorealista di Vittorio De Sica in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con The Film Foundation di Martin Scorsese. Nell’occasione il pubblico dell’arena incontrerà il regista Gianni Amelio che introdurrà il film e presenterà al pubblico il suo Passatempo, cortometraggio del 2019 interpretato da Renato Carpentieri. Il programma della giornata di chiude con l’anteprima di Tuesday Club (ore 22.00 al Cinepalace), storia di una donna che vede a 40 anni sua vita completamente stravolta: una commedia svedese diretta da Annika Appelin che arriverà in sala grazie a Wanted Cinema. Per la proiezione di Tuesday Club è necessario prenotarsi gratuitamente tramite il link disponibile nell’agenda di Ciné in città, sul sito www.cinegiornate.it

Il programma di Ciné proseguirà fino a venerdì 8 luglio con convention, anteprime, talk e incontri con tanti ospiti, trac cui Paolo Virzì, Donato Carrisi, Paolo Ruffini, Nina Zilli, Claudio Casisa e Annandrea Vitrano ovvero I Soldi Spicci, Manetti bros., Marco Bellocchio, Manlio Castagna e Antonio Cabrini. Ciné è promosso da Anica, in collaborazione con Anec e con Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello, prodotta ed organizzata da Cineventi con la direzione di Remigio Truocchio, con il sostegno di Mic, Regione Emilia Romagna, Emilia-Romagna Film Commission e Comune di Riccione, oltre che dai Main sponsor Lino Sonego e Cinemeccanica e dallo sponsor Coldwell Banker. 

 
 

I Wonder Pictures annuncia lo Sci-FI Morning con Benedict Cumberbatch

I Wonder Pictures

I Wonder Pictures è felice di annunciare l’acquisizione per la distribuzione italiana di Morning, il nuovo film di Justin Kurzel, secondo film del visionario regista australiano che entra a far parte del listino della distribuzione. Il primo, che arriverà presto nelle sale, è Nitram, presentato in concorso al Festival di Cannes 2021, dove ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile grazie all’eccezionale performance di Caleb Landry-Jones.

Justin Kurzel è uno dei principali cineasti del nuovo cinema australiano. Il suo film d’esordio, Snowtown, vinse due premi alla Semaine de la Critique del 2011, imponendolo come uno dei talenti più interessanti del panorama internazionale. Nel 2015 torna a Cannes, ma questa in volta in concorso, con la sua personalissima visione del Macbeth di William Shakespeare con protagonisti Michael Fassbender e Marion Cotillard. Nel 2019 torna a raccontare una storia della sua Australia in The Kelly Gang, epopea dalle atmosfere western anche questa con un cast d’eccezione, da Charlie Hunnam a George Mackay, fino a Russell Crowe.

Morning è un racconto distopico tratto da una sceneggiatura originale di Sam Steiner. In una società del futuro è stata inventata una pillola che toglie alle persone la necessità di dormire. Per vivere appieno questa vita di 24 ore nelle ore notturne splende un sole artificiale. Un infinito giorno fatto di lavoro e di una vita difficile da considerare tale, una condizione alienante che le giovani generazioni non sono più disposte a sopportare, soprattutto perché voglio riappropriarsi di qualcosa che non hanno mai provato: sognare.

Protagonisti di Morning sono il candidato al premio Oscar Benedict Cumberbatch e la vincitrice dell’Academy Award Laura Dern, affiancati da un gruppo di giovani talenti del futuro, a partire da Noah Jupe, già visto nel dittico di A Quiet Place.

 
 

Wonder: White Bird, trailer del film con Helen Mirren

Arriverà distribuito da Notorious Pictures nelle sale italiane il prossimo Novembre Wonder: White Bird, l’attesissimo spin-off del celebre Wonder che in Italia ha incassato oltre 12mln di box office. Nel cast Helen Mirren, Gillian Anderson, Bryce Gheisar.

La trama di Wonder: White

La magia di Wonder torna ad emozionarci con un nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio, Wonder: White Bird. Dopo gli eventi di Wonder, il bullo Julian è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel nuovo istituto. Sentendolo in difficoltà, la nonna lo sorprende, gli fa visita da Parigi e gli racconta la storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Di quanto può essere forte il potere della gentilezza.

 
 

Avatar: La via dell’Acqua, nuove foto mostrano il personaggio di Sigourney Weaver

Avatar: La via dell'Acqua

Empire Magazine ha dato seguito alla rivelazione di Kate Winslet, presentando la copertina per gli abbonati del loro ultimo numero insieme a una nuova foto di Avatar: la via dell’acqua di James Cameron, l’atteso sequel del film campione di incassi Avatar. Ebbene con il nuovo numero il noto sito ha svelato  le prime immagini del nuovo personaggio interpretato da Sigourney Weaver!

Quando è stato annunciato per la prima volta che l’icona star di Alien sarebbe tornata per questo sequel, i fan hanno subito pensato che avrebbe potuto interpretato la defunta Grace Augustine tramite un flashback, o che la coscienza del buon dottore sarebbe in qualche modo resuscitata in un nuovo corpo. Ebbene, a quanto pare, Weaver in realtà sta interpretando la figlia adottiva di Jake e Neytiri, Kiri! E’ stata la stessa star ha rivelare ad Empire di essere stati arruolati per interpretare un personaggio molto più giovane:

“Penso che tutti ricordiamo come ci sentivamo da adolescenti. Ho subito detto certo che lo faccio. Ricordo quando avevo 11 anni. Sentivo fortemente che Kiri si sarebbe sentito a disagio per la maggior parte del tempo. Sta cercando di comprendere chi è. Ero entusiasta di ricevere quella sfida da Jim”. Dai una prima occhiata a Kiri sull’ultima copertina riservata agli abbonati di Empire e una nuova immagine qui sotto.

 

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

 
 

Taika Waititi non è sicuro che il suo film di Star Wars si farà!

Taika Waititi
Taika Waititi sul set di Thor: Love and Thunder - Gentile concessione di Walt Disney Pictures Italia

Il futuro del franchise di Star Wars rimane ancora avvolto nel mistero. Al momento sappiamo ben poco su quello che la Lucasfilm ha intenzione di fare nel prossimo futuro e le poche certezze che avevamo si sono dissolte negli ultimi giorni.  Ormai sul franchise regna un’incertezza costante acutizzata anche dagli annunci fatti e poi cancellati come le nuove trilogie di Star Wars di Rian Johnson, David Benioff e Dan Weiss, che non si sono mai concretizzate. Per non parlare del film Rogue Squadron di Patty Jenkins che si è schiantato e bruciato senza alcuna spiegazione. Alla celebrazione di Star Wars, Kennedy ha confermato che il film di Taika Waititi ambientato in questa galassia lontana, molto lontano sarebbe dovuto uscire nel 2023, ma nei mesi successivi è diventato chiaro che il film non sarebbe potuto uscire per quella data. 

Ebbene oggi nuovi dubbi sono arrivati dal diretto interessato, il regista Taika Waititi, che durante il tour di promozione di Thor: Love and Thunder, ha affermato in numerose occasioni che sta ancora cercando di decifrare la storia e ora nell’ultima ha addirittura messo in dubbio il progetto: “Sto cercando di scrivere l’idea di ‘Star Wars‘ in questo momento”, ha detto Waititi al New York Post . “Devo vedere come va, perché una volta inviato, ciò potrebbe determinare quando verrà prodotto ese verrà prodotto, anche”. Abbiamo visto Kennedy scontrarsi con diversi registi (vedi: Phil Lord e Chris Miller), quindi se la sua visione non corrisponde a quella della Lucasfilm, c’è la possibilità che anche questo progetto non diventi realtà. Quindi bisogna aspettare e vedere

Allo stato attuale, il futuro di Star Wars sul grande schermo rimane incerto come sempre. Per qualsiasi motivo, Lucasfilm sembra avere difficoltà a raccontare le storie nei cinema. Meno difficoltà ha avuto quando si è trattato di serie tv per Disney+c ome testimoniano i recenti successi come The Mandalorian e Obi-Wan Kenobi

Anche se è sicuramente un peccato che non ci stiamo godendo questo franchise sugli schermi più grandi, c’è molto da aspettarsi sulla piattaforma di streaming dato che AndorThe Mandalorian 3, AhsokaThe Acolyte e Skeleton Crew sono tutti prodotti in arrivo. Continua a seguirci per gli aggiornamenti sul futuro del franchise di Star Wars!

 
 

E buonanotte: recensione del film di Massimo Cappelli

E buonanotte recensione film

Massimo Cappelli dirige E buonanotte – Storia del ragazzo senza sonno, lungometraggio tratto dall’omonimo libro di Daniele Doesn’t Matter. Il film, distribuito da Minerva Pictures, è già uscito nelle sale italiane ad aprile ed è ora disponibile a pagamento su Prime Video. Vediamo nel dettaglio la trama e il cast di E buonanotte.

La trama di E buonanotte

e buonanotteLuca (Niccolò Ferrero) ha una teoria: se in media passiamo otto ore della nostra giornata a dormire e viviamo per circa ottant’anni, essenzialmente ”sprechiamo” 27 anni dormendo. Non disposto a rinunciare a così tanto tempo, Luca decide di smettere di dormire: dopo i primi giorni difficili, il ragazzo non sente più la necessità di chiudere gli occhi. Pur avendo a disposizione un sacco di tempo, Luca realizza però di non riuscire ad usarlo per fare qualcosa di realmente produttivo: passa le giornate a giocare alla Playstation e vorrebbe tutte le notti fare festa in discoteca. L’unica persona che potrebbe aiutare Luca sembra essere Roberta (Nina Pons), la classica brava ragazza che fa tantissime attività e non sembra sprecare tempo. Un po’ per interesse un po’ per gioco, Luca decide di investire tutte le sue giornate (e nottate) per cercare di conquistare Roberta. Riuscirà nella sua impresa o, letteralmente, si stancherà prima?

Un susseguirsi di eventi senza tregua

Forse paragonare E buonanotte ad un’opera di Joyce è eccessivo, ma l’inarrestabilità sfiancante che guida la narrazione ricorda molto l’Ulisse o Finnegans Wake. Purtroppo, solo per gli aspetti negativi. Il film è ricco di eventi, di voci, di momenti e personaggi che si mescolano troppo velocemente sullo schermo. La narrazione riproduce bene il punto di vista del personaggio principale: Luca è un ragazzo iperattivo, incapace di fermarsi, di non fare nulla. In seguito alla perdita della madre, sembra temere di rimanere solo con i suoi pensieri. Forse è proprio questo che fa desiderare a Luca di non dormire più. La soluzione però non è efficace: il ragazzo non riesce a concentrarsi su nulla, pur avendo a disposizione tutto il tempo del mondo.

E come manca la bussola a Luca, al film manca un principio ordinatore. Lo spettatore osserva le vicende da un punto di vista troppo caotico e confusionario e percepisce tutta la fatica di dare un senso alle immagini che si susseguono sulla scena. Inoltre, le linee narrative e le relazioni che Luca intrattiene sono davvero numerose: c’è Roberta, ci sono gli amici, c’è il padre di Luca e la sua compagna, c’è la madre defunta, ci sono i malavitosi, c’è una comunità di poveri e addirittura una maga. Il materiale è troppo per un’ora e mezza di film.

Una corsa contro il tempo (perduto)

In E buonanotte non mancano i riferimenti letterari. Dopo Joyce anche Proust e Alla ricerca del tempo perduto. Luca, come lo scrittore francese, ha paura di perdere tempo e, proprio per questo motivo, non riesce a godersi nemmeno un momento. Il film ha ambizioni alte e, sia a livello di trama che di significato profondo, si propone come un’opera di un certo spessore. Purtroppo, la resa finale non è convincente: oltre alla confusione delle scene, anche la recitazione degli attori principali non lascia il segno. Non mancano gli aneddoti simpatici e i momenti più riflessivi, ma in generale E buonanotte non è un film godibile o memorabile.

 
 

Thor: Love and Thunder, i Marvel Studios condividono un nuovo spot “spoileroso”

Thor: Love and Thunder chris hemsworth

Finalmente, è la settimana di Thor: Love and Thunder e mentre il conto alla rovescia si avvicina allo zero, i Marvel Studios hanno rilasciato un nuovo spot TV ricco di azione per il film in arrivo in sala diretto da Taika Waititi, che anticipa l’epica resa dei conti tra Thor (Chris Hemsworth) e Gorr (Christian Bale).

Dopo aver visto il film – la nostra recensione arriva oggi! – ti avvertiamo ora che lo spot televisivo rivela in malo modo il nuova arma che il nostro amato Dio del Tuono brandirà per combattere il nuovo cattivo God Butcher, ma non preoccupatevi troppo, perché il nuovo contributo video riesce a nascondere molti dei divertenti segreti del film, quindi sentitevi liberi di guardare mentre ti prepari per il prossimo fine settimana!

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

The Flash: la Warner Bros rivela il destino del film dopo le nuove accuse a Ezra Miller

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The Flash ha avuto una strada molto travagliata verso il grande schermo. Il film, diretto dal regista di It Andy Muscietti, uscirà nel giugno 2023 ed è stato posticipato rispetto alla data originale di novembre 2022. Poco tempo dopo la sua uscita è stata messa in discussione negli ultimi mesi a causa dei problemi legali legati alla star principale, Ezra Miller, oggetto di molteplici accuse preoccupanti. Tuttavia, oggi è il noto sito americano Deadline a confermare che lo studio stava valutando diverse opzioni per il film, incluso la possibilità di un’uscita ridotta in sala e un rilascio su HBO MAX, che avrebbe rappresentato una notevole perdita economica. Ebbene il sito rivela che il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zazlav, ha finalmente rotto gli indugi e preso una decisione in merito.

Deadline ha riferito nel giugno 2022 che lo studio stava valutando diverse opzioni per il destino di The Flash, che includevano la sua uscita nelle sale come previsto (senza molta promozione) e il suo rilascio su HBO Max (affrontando una notevole perdita monetaria). L’articolo menzionava che il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zazlav, avrebbe dovuto prendere una decisione presto e ora abbiamo un aggiornamento. In un rapporto di Variety che descrive nel dettaglio le nuove accuse contro Miller, il sito ha affermato che la Warner Bros. intende mantenere The Flash nella sua attuale versione del 2023:  “[Non è] chiaro se [Miller] continuerà a recitare come Scarlet Speedster in progetti futuri, ma La Warner Bros. è ancora impegnata a far uscire nelle sale The Flash, con un budget di 200 milioni di dollari,  nel giugno 2023″.

Variety ha ribadito che l’avventura standalone di Barry Allen è stata un’operazione molto costosa (Deadline  ha fissato il budget del film a $200 milioni), il che rende impossibile per lo studios pianificarlo solo su HBO Max, annullarne l’uscita o addirittura tornare in produzione con un’altra star. Secondo quanto riferito, quest’ultimo particolare è reso impossibile dal fato che Miller è “praticamente in ogni scena”. 

Vale la pena ribadire che il rapporto sottolinea anche che  nel giugno 2022 che  The Flash  era stato “straordinariamente ben accolto” dal pubblico nelle proiezioni di prova, il che potrebbe teoricamente essere un ulteriore fattore motivante per la Warner Bros. per mantenere il progetto sul grande schermo.  Per quanto riguarda l’attore, le fonti di Variety hanno affermato che Miller “spera” di parlare delle accuse contro di lui in futuro, ad oggi si sta prendendo del tempo per “concentrarsi sulla propria salute e guarigione nei prossimi mesi”. Indipendentemente dal destino finale del film,  Deadline ha dichiarato che Ezra Miller  non fa parte dei piani della Warner Bros per il DC Film Universe dopo The Flash. L’uscita di Flash è prevista per il 23 giugno 2023.

Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

 
 

Taron Egerton rivela di aver incontrato i Marvel Studios per interpretare un’iconico personaggio!

Taron Egerton

Taron Egerton è uno dei giovani attori più interessanti ad Hollywood e si è fatto notare per le sue performance in Kingsman e soprattutto per aver interpretato Elton John in Rocketman. Ebbene l’attore è stato anche spesso accostato dai fan del Marvel Cinematic Universe come potenziale erede di Hugh Jackman nei panni di Wolverine. Tuttavia l’attore ha spesso smentito le voci secondo cui sarebbe stato schierato per interpretare l’iconico mutante nel Marvel Cinematic Universe. Ma da allora sembra che ci siano stati degli sviluppi molto interessanti.

Infatti,  mentre parlava al New York Times della sua nuova serie drammatica per Apple TV+ Black Bird, a Taron Egerton è stato chiesto ancora una volta delle possibilità di indossare gli artigli caratteristici di Logan, e questa volta l’attore ha rivelato di aver incontrato i dirigenti dei Marvel Studios, incluso Kevin Feige, sulla possibilità di firmare per interpretare il personaggio.

“Non credo che sarebbe sbagliato dirlo”, ha risposto l’attore gallese quando gli è stato chiesto se avesse avuto discussioni ufficiali per l’ingaggio sul ruolo. “Sarei eccitato, ma sarei anche preoccupato, perché Hugh è così associato al ruolo che mi chiedo se sarebbe molto difficile per qualcun altro farlo”. “Se tutto va bene, se dovesse succedere, spero mi diano una possibilità”, ha aggiunto.

Che futuro per i mutanti nel Marvel Cinematic Universe?

Sembra che Taron Egerton abbia contattato lo stesso Feige per vedere a che punto sono le cose con il processo di casting. Sappiamo che i Marvel Studios stanno pianificando una sorta di riavvio di X-Men, ma non abbiamo avuto aggiornamenti concreti dall’acquisizione della Fox da parte della Disney nel 2019. Girava voce che un progetto intitolato “The Mutants” fosse in sviluppo l’anno scorso, ma il rapporto sembrava essere stato smentito dagli addetti ai lavori vicini allo studios poco dopo.

Considerato il talento dell’attore molto concorderebbero con noi sul fatto che Taron Egerton rappresenterebbe una scelta solida per interpretare Wolverine se Feige decidesse di scegliere un attore più giovane per il ruolo del vecchio LOGAN, ma fino ad allora dobbiamo solo aspettare di capire quale strada intraprenderà lo studios. Magari chissà qualcosa verrà annunciata durante il San Diego Comic Con, dunque rimanete sintonizzati con noi per scoprire tutti gli aggiornamenti sul Marvel Cinematic Universe.

 
 

Stranger Things 4, Volume 2: la spiegazione del finale. Cosa è successo a Hawkins?

Il finale del secondo volume della quarta stagione di Stranger Things non solo è il più crudo che la serie abbia mai avuto, ma sembra anche ribaltare completamente lo status quo del prodotto. Ecco un resoconto completo di tutto ciò che è accaduto in questo episodio e cosa potrebbe significare per la quinta stagione di Stranger Things.

Nel corso della quarta stagione di Stranger Things, viene rivelato che il piano di Vecna è quello di creare un numero sufficiente di porte d’accesso al Sottosopra per permettergli di raggiungere la Terra, sopraffarla e distruggerla completamente. In momenti diversi, tutti i personaggi principali finiscono per venirne a conoscenza e ognuno di loro escogita un proprio piano per combattere Vecna e riuscire a salvare il mondo. Alla fine, Vecna viene sconfitto, ma i nostri protagonisti non sono riusciti a mettere fine ai suoi piani e Hawkins finisce nel fuoco incrociato.

1Vecna ha vinto? Hawkins è diventato il Sottosopra?

Stranger Things Vecna

Per come sono andate a finire le cose nella stagione 4 di Stranger Things, sarebbe abbastanza facile dedurre che Vecna abbia vinto, ma tecnicamente non è così. L’obiettivo di Vecna era far sì che il Sottosopra arrivasse a Hawkins e la sovrastasse completamente. Come già detto, grazie alla morte solo temporanea di Max, non è stato in grado di portare il Sottosopra sulla Terra. Tuttavia, sembra che il Sottosopra stia fuoriuscendo dal portale creato da Vecna e, basandoci su ciò che le spore del Sottosopra stanno facendo alla vegetazione nel finale della quarta stagione di Stranger Things, è probabile che il Sottosopra stia invadendo Hawkins e il resto del mondo gradualmente, invece che tutto in una volta, come previsto da Vecna.

Tutto questo, ovviamente, dà una chiara impostazione alla quinta stagione di Stranger Things. Le spore del Sottosopra probabilmente infetteranno tutti e tutto ciò con cui entreranno in contatto, uccidendolo lentamente, con un raggio d’azione che aumenterà gradualmente nel tempo. La gente di Hawkins dovrà cercare di capire come chiudere il portale e allo stesso tempo combattere le malattie causate dalle spore. A complicare il tutto ci sarebbe il fatto che, secondo Will, Vecna non è morto, quindi è destinato a riemergere a un certo punto e probabilmente cercherà di aprire completamente il portale per permettere al Sottosopra di invadere del tutto Hawkins e distruggere il mondo. Questo, ovviamente, costringerebbe Undici e tutti gli altri a sconfiggere il Vecna di Stranger Things una volta per tutte e, dato che questi è stato rivelato essere la mente dietro a tutto ciò che è accaduto nella serie, la sua sconfitta porrebbe fine alla minaccia del Sottosopra una volta per tutte. Secondo quanto riferito, la quinta stagione di Stranger Things sarà l’ultima, quindi una conclusione del genere sarebbe un modo più che appropriato per chiudere definitivamente la serie.

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x Film Fest 2022: tutti i vincitori dell’edizione numero 68

Taormina Filmfest Francis Ford Coppola

È Boiling Point di Philip Barantini il miglior film della 68ma edizione del Taormina Film Fest che vince anche la miglior regia conquistando gli ambiti Cariddi d’Oro e d’Argento. Un film cucinato con ottimi ingredienti: Stephen Graham interpreta Andy, un capo chef in un ristorante di lusso che lo vede combattere con problemi sia personali che economici e avere una notte piuttosto burrascosa dove sarà costretto ad affrontare la sua squadra e gestire la pressione del giorno più impegnativo dell’anno, l’apertura del suo nuovo locale. Il film, girato in un unico piano sequenza, ha ottenuto quattro candidature ai BAFTA, undici candidature e quattro premi ai British Independent.

Boiling Point è una produzione britannica di Ascendant Films e Burton Fox Films, in coproduzione con Three Little Birds, Matriarch Productions, Alpine Films, White Hot Productions, Insight Media Fund, Urban Way e Bromantics. Il film arriverà in Italia a settembre come primo film di Arthouse, il nuovo progetto editoriale dedicato al cinema d’essai di I Wonder Pictures e Valmyn.

Maschera di Polifemo alla migliore attrice Danica Curcic, intensa protagonista di Baby Pyramid di Cecilie McNair. Una straordinaria interpretazione in un film che tratta un tema spinoso come quello della procreazione assistita. L’attrice continua a rivelare una straordinaria capacità di restituire tutta la complessità emotiva e l’autenticità del suo personaggio.

Maschera di Polifemo anche per Stephen Graham – diventato uno dei migliori attori britannici –  protagonista di Boiling Point ed eccellente attore capace di restituire al pubblico l’angoscia, lo stress, la fretta e l’ansia delle moderne dinamiche lavorative.

Con la sua straordinaria voce, Noemi apre la cerimonia di premiazione con una performance da brividi piano e voce: la cantante romana interpreterà Glicine presentata all’ultimo Festival di Sanremo e la cover di (You Make Me Feel Like) A Natural Woman di Aretha Franklin.

Oltre ai premi legati al concorso, il Festival celebra Premi Oscar e miti del cinema internazionale con il Taormina Award già consegnato nella serata di apertura a Francis Ford Coppola e che questa sera riceverà sul palco del Teatro Antico anche Giuseppe Tornatore: il suo Ennio pluripremiato e osannato dalla critica, sarà preceduto dall’esibizione musicale dell’Orchestra a Plettro Città di Taormina che eseguirà alcuni celebri brani del Maestro Morricone. Sul palco del Teatro Antico il violinista e compositore candidato al Golden Globe Carlo Siliotto che regalerà al pubblico il suo ricordo del grande Ennio Morricone.

Carismatiche e affascinanti, le splendide protagoniste del cinema che si alterneranno sul palco saranno la modella Mădălina Ghenea, l’attrice Elena Lietti e l’attrice e regista siciliana Stefania Spampinato vincitrice del ‘Premio Wella’ di questa edizione.

La giuria composta dai critici cinematografici Pedro Armocida, Alessandro Cuk, Michela Greco, consegnerà il ‘Premio della Critica Italiana – SNCCI’ del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani a Boiling point. E ancora ‘Premio della Giuria Popolare’ a Io e Spotty di Cosimo Gomez – una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella, Manetti Bros., Pier Giorgio Bellocchio, nelle sale dal 7 luglio e distribuito da Adler Entertainment – con menzione speciale per la protagonista femminile del film Michela De Rossi. ‘Taormina Arte Award’ a Ninni Panzera per la professionalità, l’impegno e la passione nei trentacinque anni di lavoro alla Fondazione Taormina Arte, ‘Premio Videobank’ alle maestranze dello spettacolo e ‘Premio Etna Comics’ a Davide Vigore per il cortometraggio Dream.

Questa sera viene inoltre consegnato il premio ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo al film Piccolo Corpo di Laura Samani: ritira il premio lo sceneggiatore del film Marco Borromei. Questo film testimonia un cinema capace di celebrare il territorio e la bellezza del nord est del nostro Paese.

“Premi Oscar, identità femminile, scoperta di nuovi talenti, musica, documentari e animazione: Taormina Film Fest celebra tutto il cinema per tutti, riportando al Teatro Antico il grande pubblico. Una sfida vinta nella condivisione e in sinergia con il territorio: una città affacciata sul mondo, un festival aperto al futuro” – dichiarano i Direttori Artistici del Festival Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia.

Ancora un ringraziamento al supporto prezioso dei partner istituzionali, i media partner e gli sponsor di quest’anno. Rai Movie trasmetterà lo speciale dedicato a quest’edizione mercoledì 6 luglio alle 22.35. Un ringraziamento va anche al Maestro orafo Michele Affidato che ha realizzato i premi.

I Cariddi d’Oro, d’Argento e le Maschere di Polifemo sono stati assegnati dalla giuria presieduta dalla regista candidata all’Oscar Cristina Comencini e composta da Noemi, Marco Borromei, Massimiliano Gallo e Aleem Khan. 

TUTTI I PREMI del TAORMINA FILM FEST 2022

  • CARIDDI D’ORO – MIGLIOR FILM

BOILING POINT di PHILIP BARANTINI

  • CARIDDI D’ARGENTO – MIGLIORE REGIA

PHILIP BARANTINI per BOILING POINT

  • MASCHERA DI POLIFEMO – MIGLIORE ATTRICE

DANICA CURCIC per BABY PYRAMID

  • MASCHERA DI POLIFEMO – MIGLIOR ATTORE

STEPHEN GRAHAM per BOILING POINT

  • TAORMINA AWARDS

FRANCIS FORD COPPOLA

GIUSEPPE TORNATORE

  • TAORMINA EXCELLENCE AWARDS

CAST, CREW e PRODUZIONE di TELL IT LIKE A WOMAN

 
 

Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana: trama e cast del film con John Travolta

Pelham 123 film

Adrenalinico film d’azione, Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana è uno degli ultimi film diretti da Tony Scott (Top Gun, Una vita al massimo) prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2012. Al centro della trama vi è un pericoloso sequestro di persona, che si svolge all’interno della metropolitana di New York. Da qui si sviluppa un film ricco di tensione e colpi di scena, con personaggi particolarmente accattivanti e ambienti claustrofobici. Merito del successo del film va anche alla sceneggiatura scritta da Brian Helgeland, noto per aver vinto l’Oscar con il film L.A. Confidential.

Uscito al cinema nel 2009, il film è un nuovo adattamento del romanzo thriller Il colpo della metropolitana, scritto da Morton Freedgood sotto lo pseudonimo di John Godey. L’opera era già stata portata al cinema nel 1974 con un film riportante lo stesso titolo del libro, e in seguito in televisione nel 1998 con un lungometraggio chiamato allo stesso modo. Per dare un’attrattiva unica alla sua versione, Scott si è avvalso della presenza di alcuni celebri attori, vera fonte di interesse del film. Diverse modifiche e aggiornamenti dell’opera sono inoltre stati necessari in fase di scrittura, al fine di rendere più credibile il film.

Al momento della sua uscita in sala, il film venne accolto da pareri contrastanti da parte della critica. Riuscì tuttavia ad affermarsi come un discreto successo al box office, dove arrivò a guadagnare circa 150 milioni di dollari a fronte però di un budget di 100. A distanza di anni, Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana è certamente un film da riscoprire, capace di fornire grande intrattenimento e suspence. Diverse sono le curiosità legate al titolo, molte delle quali relative al cast di attori protagonisti. Continuando nella lettura sarà possibile scoprire le principali di queste, come anche dove è possibile vedere in streaming il film.

Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana: la trama del film

La storia ha inizio nella metropolitana di New York, dove una banda di criminali si impossessa di un vagone del convoglio Pelham 123, con all’interno 18 ostaggi. A capo della banda vi è Ryder, ex manager caduto in rovina e finito in carcere per truffa. Egli manda un messaggio diretto al sindaco di New York, chiedendo una somma di denaro pari a 10 milioni di dollari entro un’ora. Se il suo desiderio verrà esaudito, nessuno si farà male e gli ostaggi verranno rilasciati incolumi. Per ogni minuto di ritardo, però, una persona verrà uccisa. La situazione è quantomai critica, e il tempo a disposizione scorre rapidamente. A dialogare con Ryder vi è Walter Garber. Questi è addetto allo smistamento dei treni, ma per un’ora si ritrova suo malgrado ad essere il negoziatore. Dopo un’iniziale smarrimento, questi capirà che la sua conoscenza del sistema della metropolitana sarà l’unico modo in cui potrà sconfiggere il criminale prima che sia troppo tardi.

Pelham 123 cast

Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana: il cast del film

Per dar vita al film, Scott si è avvalso della partecipazione di noti attori di cinema e televisione, affidando loro i principali ruoli da protagonisti. Per il ruolo del criminale Ryder, il regista ha fortemente richiesto la presenza di John Travolta. Affermatosi negli ultimi anni grazie ad alcuni ruoli da villain, il celebre attore accettò con piacere di partecipare. Per potersi calare nel personaggio, iniziò da subito a lavorare sul look del proprio personaggio, cercando sia di rimanere fedele a come viene descritto nel libro sia di assegnarvi delle originalità. Al momento della promozione del film, tuttavia, Travolta decise di non partecipare a questa a causa della recente scomparsa di suo figlio. L’attore decise infatti di ritirarsi momentaneamente dalle scene per elaborare il lutto.

Accanto a lui, nel ruolo del negoziatore Walter Garber vi è invece il due volte premio Oscar Denzel Washington. Per il personaggio, egli seguì dei corsi incentrati sulla sicurezza nelle metropolitane. Per l’attore si trattava inoltre della quarta collaborazione con il regista dopo Allarme rosso, Man on Fire e Déja vu. Nel ruolo del sindaco di New York si ritrova invece l’attore James Gandolfini, divenuto celebre grazie al personaggio di Tony Soprano nella serie I Soprano. John Turturro, recentemente visto in Jesus Rolls – Quintana è tornato!, recita invece nella parte di Vincent Camonetti, detective della polizia di New York incaricato di occuparsi del caso. Il portoricano Luis Guzman, celebre caratterista di Hollywood, dà invece vita a Phil Ramos, ex conducente della metropolitana ora entrato a far parte della banda criminale di Ryder.

Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana: le differenze con il libro

Come accennato in apertura, nel realizzare una versione contemporanea del film, furono necessarie diverse modifiche rispetto al libro di Freedgood, pubblicato nel 1973. La prima cosa resasi necessaria, nello spostare l’ambientazione ai nostri giorni, fu quella di riscrivere alcune delle principali dinamiche, così da poter introdurre l’utilizzo della moderna tecnologia come cellulari, laptop, e sistemi di tracciamento. Nel riscrivere la storia dell’attentato, gli sceneggiatori dovettero inoltre tenere in considerazione che la New York in cui si svolgono gli eventi è una città che ha visto accadere il crollo delle Torri Gemelle l’11 settembre del 2001, con tutte le implicazioni psicologiche che ne conseguono.

Anche per i personaggi principali si sono operate alcune modifiche. Nel libro, Ryder è descritto come una persona dall’aspetto anonimo e dal temperamento pacato e calcolatore. Nel film, invece, il personaggio sfoggia un classico look da galeotto, con tatuaggi e capigliatura che spingono verso tale immaginario. Egli è inoltre particolarmente irascibile e impulsivo, pronto ad uccidere senza pietà degli innocenti. Una sostanziale differenza è anche quella relativa alla somma di denaro da lui richiesta. Nel libro questa è di un milione di dollari. Oggi tale cifra sarebbe particolarmente innocua, e perciò si è optato per 10 milioni di dollari. Anche il personaggio di Walter Garber subisce una sostanziale modifica. Questi passa infatti dall’essere un detective di polizia a un dipendente del servizio metropolitano.

Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana è infatti presente su Rakuten TV, Google Play, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per sabato 2 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

Stranger Things 4 – Volume 2: recensione della serie Netflix

Stranger Things 4 - Volume 2 recensione
Courtesy of Netflix

La spoiler-fobia che, a torto o a ragione non sta a noi giudicare, attanaglia il pubblico moderno impone una precisazione: questa recensione di Stranger Things 4 – Volume 2 non contiene rivelazioni sulla trama, spoiler o anticipazioni di alcun tipo, se non quello che già si è visto nelle stagioni precedenti e nel Volume 1.

Stranger Things 4 – Volume 2, dove eravamo rimasti?

La prima parte del quarto ciclo delle avventure di Undici e i suoi amici di Hawkins si era conclusa con una grande rivelazione. Vecna, il mostro primordiale che regna nel Sottosopra, altri non è che Henry, la cavia numero 001 del laboratorio del Dottor Martin Brenner (Matthew Modine), il “papa”che Undici ha così tanto amato e odiato nel corso di queste quattro stagioni. Questa rivelazione mette tutti di fronte all’ineluttabile missione che va compiuta: distruggerlo una volta per tutte e mettere fine al terrore che da troppo tempo sparge su Hawkins. Come ricorderemo dalla prima parte di stagione, i nostri eroi sono separati: Hopper e Joyce, con Murray e il loro nuovo amico russo Dmitri, sono ancora bloccati in Unione Sovietica, dove si troveranno ad affrontare una minaccia familiare; Will, Mike e Jonathan, in compagnia dello strambo Argyle sono alla ricerca di Undici che è ancora ospite/ostaggio di Brenner e del Dottor Owens, il quale sembra l’unico a credere in lei e nelle sue capacità. Bloccati a Hawkins, il gruppo formato da Steve, Robin, Nancy, Lucas, Max, Dustin, Erica e dalla bizzarra new entry Eddie, cerca di far fronte alla minaccia nella migliore delle maniere possibile.

Vecna è il mostro della depressione?

I Duffer Brothers si sono davvero spesi e spremuti per offrire al pubblico una quarta stagione completa, complessa e che potesse essere un eccellente trampolino per la quinta e ultima stagione della serie divenuta ormai culto. Lo sforzo li ha ripagati in parte perché sicuramente siamo davanti a un punto di svolta dell’intera serie, è cresciuto lo scope dell’intero racconto e l’universo narrativo si è ampliato, sia geograficamente che emotivamente. I ragazzini che combattevano contro il Demogorgone sono cresciuti e ora i loro avversari sono ben altri, più pericolosi, più spaventosi e in parte anche formati dalle loro stesse paure e insicurezze. In particolare, Vecna si consolida non solo come una forma di male primigeneo, ma anche come una metafora della depressione. Tutto ciò che di noi non ci piace, che ci affligge, che in qualche modo ci fa sentiere sbagliati e da cui cerchiamo di fuggire ci insegue senza sosta, fino a prenderci e a farci sprofondare e (nella versione più estrema della metafora) a toglierci la vita.

Ma c’è un rimedio: nel caso di Max è Running Up that Hill, in quello di Will era Should I Stay or Should I Go, insomma, nella diegesi narrativa è la musica a toglierci dallo stato di trance e a farci riconnettere con noi stessi, ma, dentro la metafora, potrebbe trattarsi dell’arte, della bellezza, degli amici che ti mettono le cuffiette sulle orecchie per tirarti fuori dalla brutta situazione che stai vivendo. Letta sotto questo punto di vista, Stranger Things 4 – Volume 2 è la rappresentazione per immagini di uno degli spettri più spaventosi che la gioventù, ma tutta l’umanità in generale, si trova ad affrontare.

Grandi attori crescono? Si e No

È meraviglioso vedere crescere sullo schermo i giovani interpreti di questa serie, in particolare per quelli che, abbandonate le paffute fattezze bambinesche e entrati di prepotenza dentro l’adolescenza, mostrano un vero talento nella recitazione, come Sadie Sink, in particolare, o i bravissimi Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin, nei panni, rispettivamente, di Max, Dustin e Lucas. Un po’ meno riuscito si è rivelato il casting degli altri ex giovanissimi, su tutti Millie Bobby Brown e Noah Schnapp (Undici e Will), che faticano a rimanere credibili, mentre Finn Wolfhard (Mike) ha la faccia giusta ma sembra fuori posto, fuori parte, non esattamente il “cuore” del gruppo, come lo definisce Will. Pollice in su invece per tutto il resto del cast, con menzione d’onore per David Harbour (Hopper) e Joe Keery (Steve), i veri eroi di cui questo mondo ha bisogno per continuare a sognare.

La serie dei Fratelli Duffer, in tutta la sua poderosa dimostrazione di forza, è produttivamente parlando uno degli esempi più virtuosi della televisione recente. Lo streamer della grande N rossa ha affidato le chiavi del suo palazzo alla coppia creativa, ed è stato premiato da un successo senza precedenti, che si ripete ad ogni stagione ed è difficile lasciare andare. Tanto che quella che per impostazione e costruzione della storia del Volume 1, sembrava a tutti gli effetti un capitolo definitivo, invece non lo è. Si continua, a questo punto per chiudere tutte le porte (tutti i Gate, come direbbero i nostri giovani eroi) lasciate aperte in questo ciclo.

Anche la divisione in due Volumi così disomogenei (il primo di 7 puntate, il secondo di sole 2), con episodi dalla durata spropositata che sembrarono giovare al ritmo del racconto sono scelte che lasciano più di una perplessità e che si spera non saranno replicate per la stagione conclusiva. L’impressione è che si tenti ancora una volta troppo di assecondare un trend e una esigenza produttiva piuttosto che un naturale e organico sviluppo della storia, e questo non è mai un bene.

Stranger Things 4 – Volume 2 come Infinity War

Stranger Things 4 – Volume 2 rappresenta l’Infinity War della serie, per dirla utilizzando una metafora mutuata al Marvel Cinematic Universe. Il quinto ciclo, di cui sappiamo ancora poco, se non che rappresenterà un salto temporale in avanti, sarà l’Endgame, la fine dei giochi. Per Vecna. Per Hawkins. Per i nostri ragazzi.

 
 

The Princess, recensione del film con Joey King

the princess recensione

In un periodo di fermento civile, in cui si lotta per la parità di genere, nemmeno le principesse sono più tenute a essere “solo” principesse. È quello che racconta The Princess, il nuovo film originale Hulu, disponibile dal 1° luglio su Disney+. Il film con protagonista una scatenata Joey King è una versione al femminile di John Wick, forse un pizzico più violenta e con delle coreografie di scontri corpo a corpo da manuale.

The Princess, la trama

La storia è molto semplice e ci viene raccontata in medias res. La principessa è distesa addormentata su un letto, in una torre del castello, vestita con un sontuoso abito da sposa. Delle guardie irrompono e fanno per svegliarla perché è giunta l’ora delle nozze. A sorpresa, la fanciulla di sveglia e comincia a picchiare duro, ma così duro che per le guardie c’è poco da fare, rimangono uccisi, non solo dalle straordinarie doti di combattimento della principessa, ma forse anche dalla sorpresa di doversi scontrare così duramente con lei (che è un po’ la sensazione che coglie anche lo spettatore). Fuori dalla torre, la fanciulla dovrà fare di tutto per sventare un colpo di stato da parte del terribile Julius (Dominic Cooper), che ha preso prigioniero il re, la regina e la figlia minore. L’uomo aveva intenzione di sposare la figlia maggiore e diventare così re, ma le cose sono andate diversamente e ora tenta di prendere il potere con la forza. Tuttavia non sa che la giovane donna che lo ha rifiutato non è solo indipendente e caparbia, ma è anche una guerriera provetta, che non esiterà a sporcarsi le mani (e il suo bel vestito) per rimettere suo padre sul trono.

Diretto dal vietnamita Le-Van Kiet, The Princess è un oggetto particolare, perché abbraccia tutta la mitologia della vendetta, delle arti marziali, della violenza, mette insieme i pezzi in una storia semplice, ambientata nel presente e punteggiata di flashback che danno contesto e indirizzano le motivazioni dei personaggi, e trasforma il protagonista solitamente uomo in una principessa. 

La principessa che si fece guerriera

Gli occhioni grandi e i lineamenti delicati di Joey King sono perfetti sul volto di questa donna che colpisce, ferisce, uccide e sanguina, proprio come un eroe del cinema orientale, e si muove come uno di loro, descrivendo danze macabre e foriere di morte intorno a chi la ostacola. 

The Princess rinnova ai tempi che corrono un genere e lo fa con misura e gusto, senza trascendere mai nel didascalico, senza mai fare il passo più lungo per dimostrare qualcosa che non si vede già da quello che viene raccontato sullo schermo. Dopo il convincente Furie, Le-Van Kiet si conferma un vero talento nel gestire l’azione con la struttura narrativa a flashback, senza mai far perdere mordente alla storia. 

Sembra che King sia nata per questo ruolo, che incarna con grande naturalezza al prezzo, ci scommettiamo, di enorme sforzo e studio di coreografie e gesti. Un po’ meno riuscito il ruolo di Dominic Cooper che, nella parte del cattivo, risulta irrimediabilmente una macchietta. Con lui anche la messa in scena povera rende il film meno accattivante per un pubblico smaliziato ed esigente. Ma non è il caso di sottilizzarsi troppo sulla recitazione dei personaggi, dal momento che la bellezza del film è la sua anima vendicativa, il suo prendersi sul serio nell’essere esattamente dove vorrebbe e dovrebbe essere. Certo, è difficile accettare che per farsi prendere sul serio una donna debba tagliare la testa al mostro, letteralmente, ma in tempi duri bisogna giocare duro, e The Princess lo fa benissimo.

 
 

Elvis: quanto è autentico il film sul cantante?

elvis film 2022

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Elvis

Nove anni dopo Il grande Gatsby, Baz Luhrmann torna al cinema con un nuovo film stravagante. Questa volta al centro del suo racconto c’è Elvis Presley, la celebre icona del rock and roll, simbolo di un intero panorama musicale e culturale. L’assurda vita del personaggio viene raccontata in prima persona dal Colonnello Tom Parker (Tom Hanks) attraverso una narrazione estremamente soggettiva e surrealista, quasi allucinogena.

Nel biopic, Elvis Presley (Austin Butler) compie un’ascesa incredibile nell’industria musicale, generando adorazione e indignazione in egual misura. Se da un lato il pubblico giovane ama il cantante ed il suo stile, dall’altro i conservatori – e addirittura il governo – disapprovano la musica provocante e progressista della star. Elvis conosce il successo grazie a Tom Parker, ma per tutta la sua carriera ha un rapporto incredibilmente teso e conflittuale con il colonnello. Luhrmann con il suo film vuole porre luce sul fatto che Parker abbia approfittato della fama di Elvis e ritrae il personaggio di Tom Hanks come un vero cattivo. Per fare ciò però, il regista semplifica notevolmente la relazione tra il protagonista e Parker, andando a sacrificare il realismo storico.

Considerando lo stile registico di Luhrmann, non è quindi facile comprendere cosa ci sia di reale in Elvis e cosa invece sia stato reinventato. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

1Quanto è accurato Elvis?

Colonnello Tom Parker Elvis-Presley Big Mama Thornton in Elvis

In conclusione, quanto è accurato Elvis? Non possiamo dire che si tratti di un documentario. Il film di Luhrmann è più interessato a ricordare l’energia e la vitalità delle prestazioni della stella del rock ‘n roll piuttosto che snocciolare i fatti della sua vita. Tuttavia, anche se a volte la verità risulta contorta, il film non è completamente staccato dalla realtà. Parker è notoriamente colui che ha permesso a Elvis di esplodere, ma è anche colui che ha tratto più vantaggi dal suo successo. Insomma, il biopic di Luhrmann contiene abbastanza verità da renderlo un film avvincente a livello sia artistico che storico.

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Valchiria: 15 cose che solo i fan dei fumetti sanno sul personaggio

La Valchiria del Marvel Cinematic Universe non è la stessa che i fan dei fumetti Marvel conoscono. Entrambi i personaggi provengono dallo stesso luogo, sono ex guerriere di Asgard passate a operare sulla Terra, ma la loro origin story è molto diversa e il loro character design differisce completamente.

Love and Thunder riporterà il personaggio di Valchiria nel Marvel Cinematic Universe, dato che questa versione del personaggio aiuterà Thor nella sua battaglia contro Gorr il Macellatore di Dei. L’aspetto interessante è che farà squadra con Jane Foster, che ha assunto il ruolo di Mighty Thor e nei fumetti è lei stessa una Valchiria. Con il nuovo film che mostra Valchiria in possesso di poteri che non aveva mai rivelato nelle sue precedenti apparizioni, è interessante che almeno uno di questi venga prelevato direttamente dai fumetti, che si tratti della versione di Jane, Runa o della Valchiria originale, Brunnhilde.

1Knull ha intrappolato Runa per secoli

La storia di Runa è stata raccontata in The Mighty Valkyrie, dove si è scoperto che aveva a che fare con uno dei nemici più potenti della Marvel Comics: Knull, dio delle tenebre, nonché essere che ha creato i simbionti. Nel crossover King in Black ha quasi conquistato la Terra, sconfiggendo quasi tutti gli eroi e cadendo solo quando Venom ricevette l’aiuto divino.

Knull ha anche dei precedenti con Runa, la nuova valchiria della Marvel Comics basata sul personaggio di Tessa Thompson dei film di Thor. Quando la Valchiria di Jane Foster ha cercato di mettere insieme una squadra per combattere Knull, Runa non ne ha voluto sapere. Questo perché Runa stava trasportando l’anima della sua amata Alta attraverso il Regno di Mezzo quando Knull attaccò e la intrappoò all’interno del corpo di un Celestiale non morto per millenni, così a lungo da farle dimenticare chi fosse.

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Corro da te con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone su SKY e NOW

corro da te recensione film

Arriva in prima tv su Sky Corro da te, commedia brillante e divertente che con un tocco delicato racconta il tema della disabilità, in onda lunedì 4 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Un film di Riccardo Milani – remake del film francese Tutti in piedi – che, dopo il grande successo di Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, torna dietro la macchina da presa per dirigere Pierfrancesco Favino e Miriam Leone. Con loro nel cast Pietro Sermonti, Vanessa Scalera, Pilar Fogliati, Andrea Pennacchi, Carlo De Ruggieri, Giulio Base, con l’amichevole partecipazione di Piera Degli Esposti e con la partecipazione straordinaria di Michele Placido.

Corro da te è prodotto da Wildside e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e in collaborazione con Prime Video. È scritto da Furio Andreotti, Giulia Calenda e Riccardo Milani

La trama

Bello, sportivo, single incallito e seduttore seriale, Gianni è un quasi cinquantenne in carriera a capo di un importante brand di scarpe da running che vanta tra i suoi testimonial i più grandi atleti del momento. Disposto a tutto pur di conquistare la giovane donna di turno, per una serie di circostanze arriva a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle – questa volta puntando tutto sulla pietà, per lui l’unico sentimento che è possibile provare nei confronti di un disabile. Ma quando incontra Chiara, una donna solare e dinamica, musicista per lavoro e tennista per passione nonostante l’incidente che l’ha resa paraplegica, inizia a provare per lei tutt’altro tipo di sentimenti. Attraverso lei e i suoi amici, sportivi e vitali almeno quanto lei, Gianni non potrà far altro che cambiare prospettiva su molte cose: la vita, l’amore, la disabilità in sé. Imparerà che l’unico vero handicap è l’assenza di forza d’animo, per ritrovarsi infine totalmente cambiato sia come uomo che come businessman.

CORRO DA TE – Lunedì 4 luglio in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Uno e in streaming su NOW, anche disponibile on demand.

 
 

Shin Ultraman: è Hideaki Anno a dare vita con la mo-cap a Ultraman!

shin ultraman

L’account Twitter ufficiale del lungometraggio live action Shin Ultraman di Shinji Higuchi e Hideaki Anno ha pubblicato un breve video making-of incentrato sulla parte degli VFX dedicata alla motion capture.

Nel video si vede un attore performare i movimenti per la versione in CGI di Ultraman e non è specificato chi sia, tuttavia, chi ne conosce la fisionomia, può riconoscere senza problemi il volto di Hideaki Anno dietro alla maschera della motion capture!

 

In questo modo Anno torna a interpretare il personaggio a cui aveva già prestato il suo corpo 40 anni fa, quando era ancora studente, nel film amatoriale Return of Ultraman (1983) della famosa Daicon Films, film che aveva prodotto con la sua banda di compagni (gli stessi che hanno realizzato Daicon 3 e Daicon 4, e gli stessi con cui in seguito avrebbe fondato lo studio Gainax).

Dopo 40 anni, ha firmato il lungometraggio ufficiale Shin Ultraman (con il suo amico Higuchi), in cui lui stesso ha riprodotto alcuni dei movimenti del protagonista!

Fonte

 
 

Io e Spotty: il trailer del nuovo film di Cosimo Gomez

Ecco il trailer di Io e Spotty, il nuovo film di Cosimo Gomez con protagonisti Filippo Scotti Michela De Rossi. Presentato in concorso al Taormina Film Fest, con grande successo di critica e pubblico, il film uscirà nelle sale il 7 luglio distribuito da Adler Entertainment.

Io e Spotty è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella, Manetti bros., Pier Giorgio Bellocchio.

Io e Spotty, la trama

L’amore è quel delicato processo attraverso il quale ti accompagno all’incontro con te stesso” Antoine de Saint-Exupèry

Matteo ha ventisette anni ed è lead-animator presso un’importante società che produce cartoon per bambini. È un ragazzo introverso, ama la solitudine, parla pochissimo ed è diffidente al punto da risultare scontroso. Nel suo mondo solitario, ogni sera, quando torna dal lavoro, indossa una tuta di pelo, una maschera, e gioca a essere un cane di nome Spotty. Al contrario di quello che accade nella vita reale, in quelle vesti, in quel gioco infantile, Matteo sembra raggiungere una condizione di libertà, di felicità. Ma qualcosa manca nella sua vita e un giorno decide di mettere online un annuncio di ricerca per una dog sitter, per Spotty ovviamente! Risponde Eva, studentessa fuori sede di venticinque anni. Eva conduce una vita caotica, frequenta con scarsi risultati l’università, vive solo storie d’amore improbabili e perde un lavoretto dietro l’altro. Superato l’imbarazzo iniziale, con il passare dei giorni, tra Eva e Spotty comincia a sorpresa a instaurarsi una relazione speciale, unica, non priva di sfide, che porterà anche Eva e Matteo, due anime alla ricerca di sé stesse, a incontrarsi.

 
 

MCU: 10 battute capaci di cambiare il mood di una scena

MCU Evan Peters in WandaVision and Dave Bautista in Avengers Infinity War

Dal primo Iron Man fino alla recente serie Ms. Marvel, l’MCU si è distinto per la leggiadria e per i momenti goliardici. Come anche nei fumetti, i supereroi del franchise sono potenti, ma ciò che li contraddistingue veramente è lo spiccato senso dell’umorismo. Le battute incalzanti – e a volte taglienti – dei personaggi positivi sono ciò che ha permesso all’audience di affezionarsi agli eroi. E, in fatto di comicità, i cattivi non sono avversari inferiori. Va detto però che nell’MCU non è mancato qualche scivolone: vediamo dieci battute che sono state in grado di cambiare (in peggio) il tono dell’azione.

1Wandavision e il problema di Ralph Bohner

Evan Peters Quicksilver Wandavision

Nella serie Disney+ WandaVision, è apparso Evan Peters, colui che ha interpretato il personaggio di Quicksilver nei film X-Men della Fox. I fan dell’MCU credevano che, grazie a Peters, sarebbe entrata in campo la questione multiversale, ma hanno dovuto ricredersi. La serie ha infatti rivelato che in realtà Peters non era il fratello di Wanda, bensì un abitante di Westview chiamato Ralph Bohner. Il pubblico è rimasto davvero deluso.

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Captain Marvel incontra il nuovo Captain America in un video!

Brie-Larson-Captain-Marvel-MCU

In un nuovo video pubblicato da un utente di nome emu su YouTube, Captain Marvel di Brie Larson saluta Captain America di Anthony Mackie. Il breve video è stato mostrato come parte di Avengers: Quantum Encounter, una sezione della nuova nave da crociera Disney Wish.

Sebbene Mackie abbia già interagito con Larson nei panni di Falcon, il video mostra in particolare Captain Marvel che si riferisce a lui come “Cap”, consolidando ulteriormente il nuovo ruolo di Mackie dopo The Falcon and the Winter Soldier. Special guest del video, anche la nuova arrivata Iman Vellani, nei panni di Ms. Marvel/Kamala Khan.

Vedremo Anthony Mackie nei panni di Captain America in Captain America 4, già annunciato, mentre sia Brie Larson che Iman Vellani torneranno alle rispettive eroine in The Marvels. Intanto, su Disney+, sono disponibili nuovi episodi di Ms. Marvel ogni mercoledì.

 
 

Barbie: l’insolita richiesta di Eva Mendes a Ryan Gosling

barbie Ryan Gosling Eva Mendes

Durante una recente discussione su The Talk, l’attrice Eva Mendes ha confessato di aver chiesto dal set di Barbie un oggetto di scena molto particolare. Mendes, che nella vita privata è legata a Ryan Gosling da diversi anni e con il quale ha due figli, ha rivelato la sua strana richiesta al compagno.

“Beh, prima di tutto, ho visto la foto e la quattordicenne in me era tipo, ‘Ahhh.’ È una foto divertente, e sta cercando di essere divertente, quindi ha funzionato a tutti i livelli. Quando l’ho vista, quando me l’ha inviata dal lavoro, ho pensato: “Posso avere quella biancheria intima per favore? Per favore, non ho mai chiesto per qualsiasi cosa,'”

“Quindi, comunque, ce l’ho. Lo indosso proprio ora.”

Diretto da Greta Gerwig, che ha co-firmato la sceneggiatura con Noah Baumbach, il film è attualmente in fase di produzione, per una collaborazione tra la Mattel Film e Warner Bros.

I piani per adattare la storia di Barbie per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono andate a gonfie vele.

Barbie presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero essere un grande incentivo per il pubblico. Oltre a Margot Robbie, il film vede protagonista anche Ryan Gosling che interpreta Ken, con Kate McKinnon, Alexandra Shipp, America Ferrera, Simu Liu, Hari Nef e Will Ferrell a completare il cast principale.

 
 

Christopher Walken si unisce al dibattito sui Film Marvel

Christopher Walken

In una nuova intervista con The Sydney Morning Herald per promuovere la sua ultima serie, The Outlaws, Christopher Walken si unisce al dibattito in corso sui film Marvel. L’attore spiega che, con gli enormi budget per i film MCU, si potrebbero realizzare una dozzina di film più piccoli. Walken parla anche dello stato dell’industria cinematografica più in generale, lamentando che i film più piccoli non hanno più un posto nelle sale cinematografiche e che solo i grandi film riescono ad arrivare in sala.

Nessuno mi ha chiesto di fare una Marvel! Ma penso che sia un peccato che con un budget di 200 milioni di dollari, con cui si fa un solo film Marvel, si potrebbero fare una dozzina di film più piccoli. E poi è un peccato che se fai un film ora, è improbabile che venga visto in un [cinema] a meno che non sia uno di quei grandi blockbuster. È più probabile che i film più piccoli vadano direttamente sul piccolo schermo.

Sebbene non sia proprio lusinghiera nei confronti della Marvel, la posizione di Christopher Walken è di generica insoddisfazione per lo stato dell’industria, la cui trasformazione è stata certamente accelerata dalla pandemia, ma che aveva già da tempo dato segnali che indicavano lo streaming come prossima frontiera.

 
 

100 Domeniche: concluse le riprese del nuovo film di Antonio Albanese

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Foto di Claudio Iannone

Sono terminate le riprese di 100 Domeniche, il nuovo film di Antonio Albanese scritta da Antonio Albanese e Piero Guerrera. Il film è stato girato a Lecco e dintorni e le riprese hanno avuto una durata di 7 settimane ed è prodotto da Palomar e Leo in collaborazione con Vision Distribution, sarà distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

Nel cast di 100 Domeniche oltre ad Antonio Albanese ci sono Liliana Bottone, Sandra Ceccarelli, Bebo Storti, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani e con la partecipazione straordinaria di Giulia Lazzarini. 

L’attore ha così commentato la fine delle riprese: “Con la fine delle riprese di “100 Domeniche” si conclude un’esperienza umana e professionale che ricorderò per sempre. Un gruppo di lavoro bello e coeso, che ha sposato un progetto condividendone le motivazioni più profonde. Una grande compagnia di attori al servizio di un’idea. Una comunità – che conosco bene, essendoci nato e cresciuto – che ci ha regalato un appoggio incondizionato, discreto e felice. Raccontare quella provincia, i suoi sogni, le sue ambizioni, quella straordinaria coesione sociale e umana, è la realizzazione di un sogno che accarezzavo da parecchio tempo.”

La trama del film

Antonio, ex operaio di un cantiere nautico, conduce una vita mite e tranquilla: gioca a bocce con gli amici, si prende cura della madre anziana, ha una ex moglie con cui è in ottimi rapporti ed Emilia, la sua unica e amatissima figlia. Quando Emilia un giorno gli annuncia che ha deciso di sposarsi, Antonio è colmo di gioia, può finalmente coronare il suo sogno regalandole il ricevimento che insieme hanno sempre sognato potendo contare sui risparmi di una vita. La banca di cui è da sempre cliente sembra però nascondere qualcosa, i dipendenti sono all’improvviso sfuggenti e il direttore cambia inspiegabilmente di continuo.  L’impresa di pagare il matrimonio di sua figlia si rivelerà sempre più ardua e Antonio scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni.

 
 

Dune 2: posticipata di un mese la data d’uscita

Dune 2

Con la produzione che dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno, l’uscita di Dune 2 è stata posticipata a novembre 2023. Il film di fantascienza in uscita vedrà Denis Villeneuve adattare la seconda metà del romanzo epico di Frank Herbert.

Dune 2 vedrà il ritorno di gran parte del cast originale, con diverse new entry, a partire dalla star di Elvis Austin Butler, Florence Pugh di Black Widow, Christopher Walken e Léa Seydoux. La produzione di Dune 2 inizierà entro la fine dell’anno, anche se sembra che alcuni piani stiano cambiando per il film.

Mentre il cast continua a crescere, la Warner Bros. ha posticipato l’uscita di Dune 2 a novembre 2023. Il sequel di fantascienza era originariamente fissato per una data di uscita a ottobre 2023, anche se lo studio ha deciso di rimandarlo di un mese. Al momento, la Warner Bros. non si è fatta avanti con una spiegazione per il ritardo della distribuzione.

Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast di Florence Pugh, Christopher Walken, Austin Butler, Léa Seydoux.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

 
 

Warner Bros rinnova il suo sostegno a JK Rowling in una nuova dichiarazione

Warner Bros

In occasione dell’inaugurazione di una nuova parte del tour degli studi Warner Bros. a Londra, Tom Felton ha parlato con Sky News dell’esperienza. Durante l’incontro, il giornalista che ha intervistato la star è stato interrotto nel momento in cui ha chiesto a Felton di commentare le controversie intorno a J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter e sceneggiatrice del franchise di Animali Fantastici.

I pubblicisti dietro l’intervista hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermavano che l’autrice non era più collegata alla Warner Bros. o a Felton. In risposta a questo articolo, però, la Warner Bros. ha rilasciato una dichiarazione a Variety in difesa di Rowling, spiegando che la loro relazione è in corso. In questa dichiarazione si legge:

“La Warner Bros. ha goduto di una partnership creativa, produttiva e appagante con J.K. Rowling negli ultimi 20 anni. È una delle narratrici più abili al mondo e siamo orgogliosi di essere lo studio che dà vita alla sua visione, ai suoi personaggi e alle sue storie ora e per i decenni a venire. Lunedì è stata rilasciata una dichiarazione da un’agenzia di media di terze parti che sembrava contraria a questa opinione. La dichiarazione era del tutto sbagliata e la Warner Bros. Studio Tour London si rammarica che sia successo in occasione di un evento mediatico quel giorno.”

Non sappiamo come si evolveranno le cose in merito a questa faccenda, ma è chiaro che la Warner Bros non vuole cedere una collaborazione così potenzialmente fruttuosa, nonostante i risultati poco entusiasmanti degli ultimi progetti (leggi Animali Fantastici: I Segreti di Silente).

 
 

Lena Headey citata in giudizio dal suo agente per una scena tagliata di Thor: Love and Thunder

Lena Headey

La star di Game of Thrones Lena Headey è stata citata in giudizio dal suo agente dopo che il suo cameo in Thor: Love and Thunder è stato tagliato. Il film di Taika Waititi include alcuni delle aggiunte di serie A del MCU, con Russell Crowe che ha un piccolo ruolo nei panni di Zeus e Christian Bale che si unisce al MCU nel ruolo del villain Gorr il Macellatore di Dei.

I Marvel Studios cercano sempre di trovare grandi nomi che si uniscano al MCU in ogni momento, come indicano Oscar Isaac ed Ethan Hawke in Moon Knight, Hailee Steinfeld in Hawkeye, Angelina Jolie in Eternals e altri ancora. Uno dei franchise con cui la Marvel ha cercato di fondersi è proprio quello de Il trono di Spade, e negli anni abbiamo visto Peter Dinklage nei panni di Eitri, Kit Harington e Richard Madden in Eternals, nei ruoli di Dane Whitman e Icaris, Emilia Clarke che vedremo nella serie Secret Invasion.

Ora è stato rivelato che Lena Headey sarebbe dovuta essere la successiva a passare da Westeros al MCU secondo un report di Variety. La rivista rivela che Lena Headey è stata citata in giudizio per 1,5 milioni di dollari dalla sua ex agenzia britannica Troika per commissioni non pagate. Thor: Love and Thunder è tra i progetti elencati tra quelli che, secondo l’agenzia, non sono stati compensati. Tuttavia, Variety osserva che il ruolo di Lena Headey in Thor: Love and Thunder è stato tagliato. La difesa dell’ex star di Game of Thrones afferma che Taika Waititi l’ha avvicinata direttamente di persona per il cameo, senza dover passare dall’agenzia, e che quindi per quel titolo non era previsto compenso per gli agenti.

Questo è il primo report che collega ufficialmente Lena Headey a Thor: Love and Thunder. Non è chiaro quale ruolo avrebbe interpretato nel film o perché è stato tagliato. Tuttavia, ulteriori notizie sul film indicano che il cameo di Lena Headey non è l’unico che Taika Waititi ha tagliato durante il montaggio. Christian Bale ha rivelato di aver girato scene con Peter Dinklage e Jeff Goldblum, ma anche i cameo di Eitri e Granmaestro sono stati tagliati da Thor: Love and Thunder.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.