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I pinguini di Madagascar: trama, personaggi e curiosità sul film

I pinguini di Madagascar film

Una delle più memorabili saghe cinematografiche d’animazione degli ultimi anni è quella di Madagascar. Composta da tre film principali, uno spin-off e diverse serie televisive animate, questa è uno dei titoli di punta del celebre studio DreamWorks Animation. Dal 2005, anno di distribuzione del primo film, questa è diventata infatti una notevole fonte di guadagno, capace di attrarre un pubblico di bambini e adulti. Merito di ciò è la grande comicità intrinseca alle storie narrate, come anche i personaggi e alcune sequenze rimaste nell’immaginario comune. Dopo la conclusione della trilogia principale, nel 2014 è arrivato al cinema lo spin-off I pinguini di Madagascar (qui la recensione).

Diretto da Eric Darnell e Simon J. Smith, il film ha così finalmente raccontato le origini dei celebri e simpatici pinguini, divenuti sempre più popolari grazie alla loro ricorrenza nella trilogia di Madagascar. Da tempo i fan attendevano di poter assistere ad un lungometraggio in cui questi potessero essere i protagonisti assoluti, portando in primo piano tutte le loro incredibili avventure di carattere spionistico. Con un budget di 132 milioni, questo è infatti arrivato a guadagnarne oltre 373 in tutto il mondo, ricevendo anche una buona accoglienza di critica.

Tra tanta comicità e grande sequenze d’azione, I pinguini di Madagascar non ha così deluso le attese nei confronti dei personaggi, oggi divenuti parte della cultura popolare. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, ai personaggi al cast di doppiatori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I pinguini di Madagascar: la trama del film

Divenuti estremamente popolari e apprezzati con la trilogia principale della saga, i quattro pinguini hanno infine ottenuto una storia tutta per loro. Qui si narrano le origini di Skipper, Kowalski, Rico e Soldato. Cresciuti in Antartide, questi decidono di abbandonare quel luogo in cerca di un posto più stimolante dove abitare. Anni dopo, successivamente agli eventi di Madagascar 3, i quattro sono continuamente in cerca di avventure. L’occasione si presenta nel momento in cui vengono rapiti e portati a Venezia nel covo del dottor Octavius Tentacoli. Qui i quattro scopriranno che questi non è altro che un grosso polpo travestito da umano con un piano malefico.

Il suo intento è infatti quello di trasformare i pinguini in mostri grazie ad un siero speciale. Ciò si rivelerà in seguito essere un piano di vendetta, poiché da sempre il polpo considera i pinguini come suoi nemici primari, per motivi che i quattro scopriranno ben presto a loro spese. Fortunatamente, riescono ad evadere dalle grinfie del cefalopode, e si ritroveranno reclutati dall’organizzazione Vento del Nord, guidata dall’agente Segreto, che si occupa di difendere gli animali in difficoltà. Con l’aiuto di questa, i pinguini dovranno sventare i piani del malefico polpo, salvando la situazione ancora una volta.

I pinguini di Madagascar cast

I pinguini di Madagascar: i personaggi e i doppiatori del film

A dare voce ai quattro celebri pinguini vi sono gli stessi doppiatori che li avevano già interpretati per la trilogia di Madagascar. Tom McGrath, anche regista dei film principali della saga, è la voce di Skipper, mentre Christopher Knights è Soldato. Chris Miller, regista di Shrek Terzo, dà voce al pinguino Kowalski. Conrad Vernon è invece Rico. Ad interpretare l’agente Segreto, che diverrà alleato dei Pinguini, vi è invece Benedict Cumberbatch. Il noto attore si è trovato qui a doppiare il suo primo film d’animazione ed ha inoltre raccontato di aver riscontrato una certa difficoltà a pronunciare la parola “penguin”.

Il celebre attore John Malkovich, invece, è la voce del dottor Octavius Tentacoli. Anche per lui si è trattata del suo primo doppiaggio per un film d’animazione. A convincerlo ad accettare, in particolare, è stata l’idea di poter vedere la propria voce su di una piovra. Nel film sono poi presenti le voci degli attori Peter Stormare per il personaggio di Caporale e Ken Jeong per quello di miccia. Il celebre documentarista Werner Herzog è invece la voce narrante del film. In italiano, le voci dei pinguini sono di Luigi Ferraro, Franco Mannella e Gerolamo Alchieri.

I pinguini di Madagascar: la serie TV, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di sbarcare al cinema, tuttavia, i quattro celebri pinguini erano già stati protagonisti di una serie TV interamente dedicata a loro. Anch’essa si chiama I pinguini di Madagascar, ma non vi sono connessioni narrative con il film. Andata in onda dal 2008 al 2015 con un totale di 149 episodi, questa racconta eventi che si svolgono dopo Madagascar 2 ma un anno prima di Madagascar 3 – Ricercati in Europa. Divisa in tre stagioni, la serie segue i pinguini, qui membri di un’unità militare supertecnologica che si dedica a missioni più o meno improbabili, dalla protezione degli altri animali dello zoo di Central Park, al rimediare ai pericoli provocati da malfunzionamenti delle invenzioni dello scienziato del gruppo.

Prima di vedere la serie, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I pinguini di Madagascar è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 22 maggio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

https://www.youtube.com/watch?v=sZum09Lavrs

Fonte: IMDb

 
 

Dwayne Johnson dà la voce a Krypto in DC League of Super-Pets

krypto

La Warner Bros è al lavoro su un film che racconterà la DC League of Super-Pets e il primo nome del cast di voci chiamate a doppiare i super-animali dei fumetti è quello di Dwayne Johnson che presterà la sua voce a Krypto il supercane.

Basato su una varietà di personaggi introdotti durante i fumetti DC, il film sarà incentrato sul cane superpotente di Superman che si allea con Streaky il Supergatto per combattere il crimine mentre l’Uomo d’Acciaio è in vacanza. Sebbene Krypto e Streaky abbiano fatto apparizioni dal vivo in vari programmi TV, la DC League of Super-Pets segnerà il loro debutto cinematografico.

Lo sviluppo del progetto animato è stato annunciato per la prima volta a metà del 2018 con il co-sceneggiatore di The LEGO Batman Movie, Jared Stern, che è stato scelto per scrivere e co-dirigere il progetto. Sam Levine si è unito al progetto l’anno successivo, e firmerà la co-regia, in quello che sarà il suo debutto dietro alla macchina da presa. L’uscita del film è prevista per il maggio 2022.

Il film segnerà la seconda collaborazione di Dwayne Johnson con Warner Bros nell’universo dei supereroi, visto il suo impegno nel film su Black Adam, in cui interpreta il protagonista.

 
 

Luther: a settembre al via le riprese del film con Idris Elba

Le riprese del tanto atteso film su Luther, basato sulla serie della BBC con protagonista Idris Elba, inizieranno a settembre. La serie britannica, creata da Neil Cross, è stata presentata per la prima volta nel 2010 ed ha avuto grande successo nel corso delle sue cinque stagioni. Luther segue Elba nei panni dell’ispettore capo detective della Serious Crime Unit delle forze di polizia del Regno Unito, che mette la sua vita personale a rischio per il suo lavoro.

In un’intervista con Variety, Elba ha rivelato che l’adattamento cinematografico di Luther entrerà in fase di produzione effettiva a settembre. Elba, che è anche un produttore esecutivo del film, ha espresso la sua eccitazione. I fan della serie adorano sia le trame intelligenti che l’oscurità, un’oscurità a cui il personaggio di Idris Elba cerca di soccombere. L’attore ha ricevuto un premio dalla Royal Television Society e due Golden Globe per il suo lavoro come detective John Luther.

Sebbene molti siano entusiasti per il film, la serie è stata presa di mira per avere un protagonista nero senza che questo rappresentasse una raffigurazione della sua cultura e della sua eredità. Il film è attualmente una produzione congiunta tra 20th Century Fox, BBC e Chernin Entertainment Production. Tra i produttori esecutivi ci sono anche Peter Chernin, Julie Gardner, Katherine Pope e Jane Tranter — Tranter e Gardner dirigono anche la società di produzione, Bad Wolf.

Possiamo immaginare che il film, oltre a riproporre le atmosfere della serie, possa in qualche modo dare più visibilità alla cultura black del suo protagonista.

 
 

Il Fantasma dell’Opera, in lavorazione Phantom, una nuova versione in chiave moderna

il fantasma dell'opera

È in fase di sviluppo un film basato sul popolare romanzo e musical Il Fantasma dell’Opera, destinato a diventare un moderno thriller psicologico. Il romanzo di Gaston Leroux, Le Fantome de L’Opera, ha ispirato il famoso spettacolo di Broadway. È diventata un’opera ampiamente conosciuta e amata, resa popolare dai suoi numeri musicali spettacolari, personaggi memorabili e romanticismo tragico. Si è trasformato in un film live action nel 2004 con Emmy Rossum e Gerard Butler che ha ottenuto due nomination all’Oscar.

Ora Deadline riporta che è in fase di sviluppo un altro film basato sul libro. Questo nuovo film si chiamerà Phantom e sarà una versione modernizzata della storia ambientata nella scena musicale contemporanea di Londra. Si dice che il film sarà un thriller psicologico allo stesso modo di Black Swan e Misery ed esplorerà la relazione romantica e distruttiva originariamente rappresentata nel romanzo di Leroux. Con questa versione della storia, l’obiettivo non è quello di romanticizzare la relazione, ma di abbracciarne la suspense e l’orrore.

 
 

Disney+ tutte le novità di Giugno 2021

luca film 2021

Sta per arrivare l’estate e anche su Disney+ è ora di abbracciare la nuova stagione. Ecco tutte le uscite di Giugno 2021, tra i titoli di maggiore interesse vi segnaliamo Luca, il nuovo film d’animazione Disney Pixar ambientato nella nostra Liguria e la serie Marvel Studios LOKI che vede Tom Hiddleston riprendere i panni del famigerato fratellastro di Thor. Di seguito tutte le novità:

1SUMMER CAMP: La terza stagione in streaming dal 4 giugno

Dopo aver acquistato dai fratelli Ross il campeggio Kikiwaka per un dollaro, Lou si sta adattando ai suoi nuovi doveri di direttrice del campeggio con il suo solito entusiasmo sopra le righe ed è felice di riunirsi con i campeggiatori Destiny, Finn e Matteo, che sono tornati per un’altra estate emozionante piena di divertimento e amicizia. Lou accoglie anche alcuni volti nuovi, tra cui il consigliere Noah, un ottimista ed entusiasta attore di Hollywood; Ava, una tenace consigliera proveniente dalla grande città e Gwen, una nuova eccentrica campeggiatrice che ha trascorso tutta la sua vita “fuori dal mondo”.

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Zack Snyder dalla parte di Scorsese nella polemica contro i film di supereroi

wonder woman

Il regista di Justice League, Zack Snyder, ha espresso la sua opinione sui commenti controversi di Martin Scorsese che condannano i film di supereroi. Nell’ottobre del 2019, mentre promuoveva The Irishman, il leggendario regista Martin Scorsese fece alcune osservazioni controverse sui film di supereroi, in particolare quelli dell’MCU.

Il regista di Quei Bravi Ragazzi ha dichiarato che quei film non sono cinema, ma che sono la cosa più vicina ai “parchi a tema” per la sala. Ha ammesso di aver provato a guardarli ma non ci è riuscito, affermando che i film di supereroi falliscono nel tentativo di trasmettere complesse esperienze psicologiche ed emotive della condizione umana. Queste affermazioni sono diventate controverse, innescando un ampio dibattito all’interno dell’intera industria cinematografica su ciò che costituisce un film e cosa no. Molte celebrità si sono pronunciate sull’argomento, sia a favore che contro le affermazioni di Scorsese.

Ora, in una sessione di domande e risposte con colleghi e fan per The Guardian, il regista Zack Snyder ha condiviso i suoi pensieri in merito, rivelandosi in linea con quanto dichiarato da Scorsese. Snyder ha definito Scorsese un “genio” e i suoi commenti “giusti”.

Qual è la tua risposta alle critiche di Martin Scorsese (e di altri) sui film di supereroi?

Oh, è giusto. Martin Scorsese è un genio. Se sei davvero bravo in qualcosa, commentare quel mondo è completamente nei tuoi diritti. E non diminuisce il mio rispetto per lui. Sono certo che non stesse parlando dei miei film [ride]. Potrebbe essere stato, ma mi piace pensare che non lo fosse. Parlava degli altri.

Zack Snyder è impegnato nella promozione di Army of the Dead, il suo nuovo film Netflix, con protagonista Dave Bautista, disponibile sulla piattaforma dal 21 maggio.

 
 

Ant-Man And The Wasp: Quantumania, le riprese al via a luglio

michael douglas

Stando a quanto ha dichiarato Michael Douglas, Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà girato a luglio a Londra. Dopo il successo oltre ogni aspettativa dei primi due film, la Marvel non ha esitato a mettere in cantiere il terzo film su Scott Lang, dato anche l’immenso potenziale da sviluppare alla luce dell’esplorazione del Regno Quantico.

Douglas ha confermato a Deadline l’inizio delle riprese di Ant-Man and the Wasp: Quantumania a luglio a Londra. Ha spiegato che con i suoi co-protagonisti e gli “incredibili effetti speciali in corso e gli schermi verdi” l’esperienza è stata molto diversa dalle altre produzioni in cui era stato. Lui che è un attore leggendario di grossa caratura, non era affatto abituato ad essere solo un pezzetto piccolo di un puzzle più grande, ma si è divertito perché “non aveva mai fatto film con effetti speciali prima”.

La sua dichiarazione completa è la seguente, che è una risposta a quale fosse stato il set più divertente sul quale avesse mai lavorato: “Probabilmente i film di Ant-Man. Sei solo una piccola parte, ma hai tutti gli incredibili effetti speciali e gli schermi verdi. E passi metà del tempo a mettere puntini sul tuo viso. È un tipo di filmmaking completamente diverso. Non ho mai fatto film con effetti speciali prima, né alcun tipo di green screen. Paul Rudd è stato meraviglioso, Evangeline [Lilly] è stata fantastica, e con loro tutti gli altri co-protagonisti. È stato molto divertente. Torneremo insieme a luglio per le riprese di Ant-Man and the Wasp: Quantumania“.

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

 
 

Henry Cavill in trattative per il reboot di Highlander

Henry Cavill

Dopo Superman e Geralt di Rivia, Henry Cavill è pronto a indossare un altro mantello leggendario, dal momento che è entrato in trattative per il ruolo da protagonista nel reboot di Highlander.

Lo scorso anno, Chad Stahelski, regista della saga di John Wick, ha avuto modo di aggiornare in merito all’annunciato reboot di Highlander, il film del 1986 diretto da Russell Mulcahy e interpretato da Christopher Lambert e Sean Connery.

“Siamo entrati in piena fase di sviluppo con Highlander. Stiamo ritoccando le sceneggiature… scrivendo, lavorando alla concettualizzazione delle sequenze, pensando a come fare tutto ciò che abbiamo intenzione di fare. Probabilmente abbiamo più cose da fare di persona, ma diciamo che questa situazione non ha in alcun modo rallentato il processo di sviluppo del film”, aveva spiegato Chad Stahelski.

Henry Cavill dovrebbe aver concluso la sua avventura con il personaggio di Superman, mentre sappiamo che ha concluso le riprese della seconda stagione di The Witcher per Netflix. Sembra plausibile che sia ora alla ricerca di un altro ruolo importante per il grande schermo.

 
 

Peter Rabbit 2: un birbante in fuga, trailer ufficiale del sequel

Sony Pictures ha diffuso il trailer di Peter Rabbit 2: un birbante in fuga, l’atteso sequel dei film britannico di successo su Peter Rabbit. L’amabile canaglia è tornata. Bea, Thomas e i conigli sono ora una famiglia ma Peter, nonostante i suoi sforzi, non riesce a togliersi di dosso la sua reputazione di birbante. La vita fuori dal giardino lo aspetta e una fuga in città lo catapulterà in un mondo ricco di sorprese e avventure dove il suo carattere dispettoso verrà messo alla prova. Dovrà scegliere che tipo di coniglio vorrà diventare da grande.

 
 

Everybody’s Talking About Jamie: trailer del nuovo film in arrivo su Prime

Amazon Prime Video ha diffuso il trailer di Everybody’s Talking About Jamie, l’attesissimo adattamento del pluripremiato musical di grande successo del West End, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 17 settembre 2021 in oltre 240 paesi e territori in tutto il mondo. Il film, prodotto da New Regency, Film4 e Warp Films, vede l’attore-rivelazione Max Harwood impersonare Jamie New, insieme a Sarah Lancashire, Lauren Patel, Shobna Gulati, Ralph Ineson, Adeel Akhtar, Samuel Bottomley, con Sharon Horgan e Richard E. Grant.

Everybody’s Talking About Jamie sarà disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video dal 17 settembre 2021

Everybody’s Talking About Jamie è diventato velocemente uno dei musical più amati degli ultimi anni,” ha commentato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “La storia di Jamie è una di quelle che hanno impatto su tutte le generazioni – perché tratta di amore incondizionato e sappiamo che il nostro pubblico internazionale si innamorerà di Jamie e della sua capacità di superare le difficoltà per trovare il proprio sé autentico. Siamo entusiasti di condividere questa storia gioiosa e ricca d’ispirazione con il mondo.

Il regista Jonathan Butterell ha aggiunto “Sono entusiasta che il nostro film – una storia sul trovare il proprio posto nel mondo con gioia, orgoglio e accettazione – potrà essere vista in tutto il mondo con la Amazon Family. Uniamoci per celebrare insieme la gloriosa e favolosa unicità di ciascuno di noi

La colonna sonora del film include alcune hit musicali come ‘And You Don’t Even Know It’, ‘The Wall In My Head’ e ‘Everybody’s Talking About Jamie’, oltre che all’esclusivo nuovo brano ‘This Was Me’, interpretato da Holly Johnson, cantante dei Frankie Goes to Hollywood.

Everybody’s Talking About Jamie riunisce i creatori dello spettacolo teatrale nel loro lungometraggio di debutto, con Jonathan Butterell alla regia, sceneggiatura e testi delle canzoni firmati da Tom MacRae, e le canzoni di Dan Gillespie Sells. Le musiche sono composte da Sells e Anne Dudley. Mark Herbert, p.g.a., Peter Carlton, p.g.a., e Arnon Milchan sono i produttori, con Yariv Milchan, Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Daniel Battsek, Ollie Madden, Peter Balm, Niall Shamma e Jes Wilkins come executive producers.

Il musical originale Everybody’s Talking About Jamie è diventato rapidamente uno dei musical più amati degli ultimi anni. Dopo il debutto al Crucible Theatre di Sheffield, si è spostato all’Apollo Theatre di Londra, divenendo un successo immediato di pubblico e critica, ricevendo recensioni estatiche e raccogliendo cinque nomination ai premi Olivier. Lo show è stato anche insignito del premio come Best Musical Production agli UK Theatre Awards, con il protagonista John McCrea premiato come Best Musical Performer. Lo spettacolo teatrale ha gioiosamente riaperto il 20 maggio all’Apollo Theatre – primo musical del West End a tornare in scena – prima di iniziare il tour inglese in 24 città inglesi, partendo da Manchester a settembre 2021, per proseguire con Tokyo nel 2021, Los Angeles nel gennaio 2022 e l’Australia sempre nel 2022.

 
 

A Classic Horror Story: il teaser trailer del film italiano Netflix

Netflix Italia ha diffuso il trailer di A Classic Horror Story, il nuovo film Originale Netflix italiano di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, una classica storia dell’orrore, come suggerisce il titolo, un omaggio alla tradizione di genere italiana che, partendo da riferimenti classici, arriva a creare qualcosa di completamente nuovo.  Il nuovo film Netflix, prodotto da Colorado Film, sarà disponibile dal 14 luglio 2021.  Protagonisti sono Matilda Lutz, Francesco Russo, Peppino Mazzotta, Yulia Sobol, Will Merrick, Alida Baldari Calabria e Cristina Donadio.

 
 

MCU: 10 casting alternativi per il Multiverso di Doctor Strange 2

Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia Doctor Strange 2: nel Multiverso della Pazzia

Come tutti i fan sapranno, nel corso degli anni a numerosissimi attori celebri sono stati offerti dei ruoli nel MCU. Ora, con l’arrivo del sequel di Doctor Strange, nulla vieterebbe al regista di Sam Raimi di introdurre – grazie al Multiverso – alcune versioni alternative dei personaggi più amati dell’universo condiviso, magari chiamando ad interpretarle proprio gli attori che, in origine, erano stati pensati per quel determinato ruolo. Ecco quindi che Screen Rant ha ipotizzato 10 casting alternativi per gli universi che verranno esplorati in Doctor Strange in the Multiverse of Madness:

1Timothy Olyphant – Iron Man

È curioso sapere che lo stesso giorno in cui Robert Downey Jr. sostenne il provino per Tony Stark, anche Timothy Olyphant lo fece. Olyphant ha recitato in commedie, horror, film d’azione, drammi e molto altro ancora. Inoltre, non è estraneo ai cameo o alle apparizioni a sorpresa, come dimostrato nella serie The Mandalorian.

Timothy Olyphant è un attore che merita un ruolo importante nel MCU e probabilmente avrebbe potuto onorare il mantello di Iron Man proprio come ha fatto Robert Downey Jr.

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Army of The Dead: l’incontro con il cast

Army of the Dead
ARMY OF THE DEAD (L to R) ZACK SNYDER (DIRECTOR, PRODUCER, WRITER) in ARMY OF THE DEAD. Cr. CLAY ENOS/NETFLIX © 2021

Dopo l’impresa compiuta riuscendo finalmente a realizzare la sua Snyder Cut di Justice League, Zack Snyder torna ad un progetto originale, questa volta su “piccolo”schermo, per un film targato Netflix: Army of the Dead.

Immaginate un mondo dove Las Vegas, che già di per sé è una città singolare, sia la residenza di un gruppo di super intelligenti e evoluti zombie. Dentro ad una città circondata da un muro (vi ricorda qualcosa?) allo scopo di contenerli, questi zombie 2.0 vivono indisturbati fino a quando uno sgangherato gruppo di coraggiosi uccisori di zombie non si reca nella red zone per recuperare un bottino multimilionario custodito all’interno del caveau di un casinò abbandonato. Questo sbilenco gruppo di eroi riuscirà nell’impresa? Una cosa è certa, il gioco vale la candela, tigre zombie compresa.

Seduto come in un’inquadratura di uno dei suoi film, Zack Snyder dà il benvenuto all’incontro stampa di Army of The Dead che comprende un incredibile cast: Dave Bautista, Ella Purnell, Omari Hardwick, Matthias Schweighöfer, Ana de la Reguera, Nora Arnezeder, Tig Notaro, Garret Dillahunt, Theo Rossi, Raul Castilo, Samantha Win, Huma S. Qureshi, Hiroyuki Sanada e Richard Cetrone.

Ogni personaggio è contraddistinto da una caratteristica e ognuno di loro, pre-apocalisse zombie, aveva una mansione, o un lavoro completamente differente, un po’ come tutti coloro che si sono dovuti reinventare causa Covid.

Cambiare è inevitabile? “Ognuno si è dovuto abituare ad una nuova normalità – spiega Nora Arnezeder – per esempio il mio personaggio nel film è una solitaria che impara come stare in gruppo e lavorare insieme, ma soprattutto scopre cos’è la solidarietà e l’umanità nel suo percorso e credo sia ciò che è successo a molte persone durante la pandemia.”

E se per la bionda Lily nel film cambiare è inevitabile, per Omari Hardwick, la star di Power, il cinema prende spunto dalla realtà “ognuno di noi ha un destino e un percorso scritto per una ragione e credo sia un po’ profetico e ironico che Zack sia riuscito a portare alla vita un film come questo dove l’arte imita la vita, e a volte, come in questo caso, in un certo senso la precede.”

Parola al protagonista di Army of the Dead, Dave Bautista

Profetico, geniale, un gran comunicatore in grado di mettere insieme in armonia un variegato numero di attori, così viene descritto Zack Snyder dai protagonisti del suo film, soprattutto dal leader Dave Bautista, che, per la prima volta nella sua carriera di attore, offre davvero una performance che non si basa affatto solo sulla presenza scenica e sul fisico: “La prima volta che ho letto la sceneggiatura ho pensato che fosse davvero una storia di redenzione, il che mi ha sorpreso, perché pensavo che Scott, il mio personaggio, fosse il classico eroe d’azione, ma quando ho visto che non era così ma che aveva moltissime sfumature, un passato e tanta sofferenza, ho pensato che avesse molta anima – dice l’ex wrestler – Zack mi ha dato molta libertà nell’esprimermi, volevo dare spessore a questo personaggio, ovviamente fisicamente lo rispecchio già, credo sia interessante la vulnerabilità che è stata data al mio Scott, in questo modo le persone fanno il tifo per lui, soprattutto quando si trova nelle situazioni più difficili. C’è un bellissimo risvolto familiare, è un film stratificato, non è la classica pellicola sugli zombie, ci sono moltissime emozioni e questo per me rende la storia interessante e unica.”

È ormai noto come Snyder abbia una fascinazione per la mitologia greca, anche in Army of The Dead non si è lasciato sfuggire l’occasione e il suo zombie alpha infatti, prende spunto proprio dal Dio Zeus, ma da dove viene questa passione? “Sono un grande fan di Joseph Campbell e il suo “potere del mito”, il modo in cui troviamo spesso noi stessi nel mito e come il mito stesso in molte cose sia lo strumento per decodificare il mondo. C’è una ragione sul perché le storie vengono raccontate nel tempo nelle differenti culture, credo sia un modo per ricordare noi stessi, per me l’aspetto mitologico di questo Zeus è per descriverlo come una sorta di padre di questa specie è l’Adamo di questo nuovo mondo, un leader, e quando vede la statua di Zeus è come se vedesse sé stesso, lì realizza che ha bisogno di un mantello.”

Il film arriverà su Netflix il 21 maggio. Preparatevi a un’esplosione di divertimento pop e fluo, che però non trascura un sotto testo di critica alla società americana e alla sua gestione, antieroi problematici che scappano dai loro problemi e zombie per i quali fare il tifo, innamorati e molto più umani di quello che si può pensare. Tra tigri zombie e Las Vegas distrutta, Zack Snyder ci regala un film stratificato, come i suoi personaggi, che vivono in un mondo molto simile al nostro e lottano per redimersi, nessuno vuole essere un eroe, per fortuna!

 
 

Tom Hiddleston sull’imitazione di Loki da parte di Chris Evans in Thor: The Dark World

thor the dark world

Thor: the Dark World è arrivato in sala sulla scia di The Avengers, film che ha contribuito non solo a trasformare il MCU nel longevo e remunerativo franchise che conosciamo oggi, ma anche ad aumentare la popolarità del Loki di Tom Hiddleston.

Thor: The Dark World è stato accolto in maniera contrastante da parte della critica, e ad oggi è innegabilmente uno dei film meno amati dell’intero MCU. Tuttavia, proprio in relazione al personaggio di Loki, in quel film è presente una scena decisamente memorabile. Si tratta del momento in cui Thor libera Loki dalla sua prigione: mentre camminano lungo il palazzo asgardiano, Loki cerca di far irritrare Thor cambiando di continuo forma e assumendo l’identità di vari personaggi, tra cui quella di Steve Rogers.

Quel breve momento vede Chris Evans nei panni di Captain America (ovviamente non è il vero Cap, ma sempre Loki sotto mentite spoglie): la scena è stata ripetuta di nuovo in Avengers: Endgame, quando Loki si trasforma ancora una volta in Steve all’indomani della battaglia di New York.

In occasione della promozione di Loki, la serie che debutterà il 9 maggio su Disney+, Tom Hiddleston ha ricordato alcuni dei suoi momenti preferiti del MCU in un’intervista con EW. Ovviamente, ha fatto riferimento anche a quella scena di Thor: the Dark World, in cui l’attore ha indossato brevemente l’abito di Cap per uno screen test.

“Quello è stato un momento molto strano e surreale, tuttavia piacevole. Ho avuto modo di capire qual è la sensazione – qualunque essa sia – che si prova a indossare quel vestito. È una cosa che capita una volta nella vita. Ho dovuto imitare Chris, ma anche Chris ha dovuto imitare me… e lo ha fatto in maniera brillante.”

 
 

Loki: nuova featurette con Tom Hiddleston

LOKI

In occasione dell’imminente debutto su Disney+, Tom Hiddleston ha regalato ai fan un breve riassunto di 30 secondi della storia di LOKI all’interno del Marvel Cinematic Universe, attraverso una nuova appassionante featurette. La serie originale Marvel Studios Loki arriverà da mercoledì 9 giugno in esclusiva su Disney+.

LOKI segue le vicende del dio dell’Inganno quando esce dall’ombra di suo fratello, in una nuova serie che si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista, insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Kate Herron è la regista, mentre Michael Waldron è il capo sceneggiatore.

LOKI, la serie tv

La trama di LOKI si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è fuggito nel 2012 grazie al Tesseract. Come rivelato dall’attore stesso, il Loki della linea temporale principale è stato ucciso da Thanos in Avengers: Infinity War, ma quando Iron Man, Capitan America e Ant-Man si recano nel 2012 per recuperare il Tesseract, involontariamente fanno fuggire il Loki che era appena stato sconfitto dagli Avengers.

Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista, insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Kate Herron è la regista, mentre Michael Waldron è il capo sceneggiatore.

 
 

The Flash: la produzione stuzzica i fan con le sedie dei due Bruce Wayne

Le riprese di The Flash sono ufficialmente partite ormai da diverse settimane. Nelle ultime ore, il regista Andy Muschietti e la produttrice Barbara Muschietti si sono divertiti a stuzzicare i fan in merito al coinvolgimento del personaggio di Batman nel film.

Come sappiamo ormai da tempo, infatti, in The Flash appariranno sia la versione di Batman ad opera di Michael Keaton (quella dei film diretti da Tim Burton nel 1989 e nel 1992) sia quella ad opera di Ben Affleck (apparsa in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League, entrambi diretti da Zack Snyder).

Ora, Andy Muschietti e Barbara Muschietti hanno condiviso sui rispettivi profili Instagram le sedie dei due Bruce Wayne, quelle che gli attori possono utilizzare per sedersi durante le pause fra le riprese. Chiaramente, nessuno ha rivelato a quale dei due attori appartengono le sedute, che sono contrassegnate da due colori differenti. Potete vedere le immagini di seguito:

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 4 novembre 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Non ci sarà invece Billy Crudup, che aveva interpretato Henry Allen (il padre di Barry) in Justice League: l’attore verrà sostituito nella parte da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

 
 

Elizabeth Olsen su Doctor Strange 2: “Non vedo l’ora di vedere la reazione dei fan”

Elizabeth Olsen

La serie WandaVision si è concluca con Wanda Maximoff che è ufficialmente diventata Scarlet Witch, un essere ancora più potente dello stesso Stregone Supremo. Wanda e Stephen, ovviamente, si incontreranno in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, film che promette di essere una parte fondamentale del viaggio di Scarlet nel MCU.

In una recente intervista con Explica, Elizabeth Olsen ha parlato di come vede il ruolo di Wanda ora, anticipando alcuni importanti sviluppi nel sequel di Doctor Strange. “Ho trascorso gli ultimi 7 anni della mia vita a interpretare questo personaggio. È cresciuta e cambiata con me”, ha detto l’attrice. “Ma è stato solo con WandaVision, e chiaramente anche con Doctor Strange in the Multiverse of Madness, che ho avvertito questa sensazione di proprietà e di licenza creativa nei suoi confronti.”

Olsen ha poi anticipato alcuni sviluppi entusiasmanti nel sequel di Doctor Strange per tutti coloro che hanno già seguito la storia del suo personaggio grazie alla serie Disney+. “Ogni film Marvel è unico e questo sorprenderà sicuramente i fan. Non vedo l’ora di vedere la loro reazione, soprattutto quando si tratterà della parte di WandaVision.”

È probabile che Elizabeth Olsen si riferisca a Scarlet Witch che si fa strada attraverso il Multiverso nel tentativo di rintracciare i suoi figli, Billy e Tommy. Anche se sono stati spazzati via quando la maledizione su Westview è cessata, durante la scena post-credits dell’episodio finale abbiamo sentito le loro voci invocare aiuto mentre Wanda esplorava il Darkhold, a dimostrazione che potrebbero essere ancora vivi da qualche parte…

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo), Tilda Swinton (Antico) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Kevin Bacon ribadisce di voler apparire in Guardiani della Galassia Vol. 3

kevin bacon

Nel primo Guardiani della Galassia, Star-Lord (Chris Pratt) racconta a Gamora (Zoe Saldana) di un grande “eroe” della Terra di nome Kevin Bacon che ha insegnato a un’intera città ad apprezzare il potere della danza. Chiaramente, il riferimento era al film Footloose del 1984, che Peter Quill – come abbiamo poi scoperto in Avengers: Infinity War – considera “il più grande film di tutti i tempi”.

Da quel momento, i fan hanno sempre voluto che Bacon apparisse nel franchise e, a quanto pare, anche l’attore di X-Men: L’inizio approva l’idea. Durante un’intervista con Esquire, a Bacon è stato chiesto proprio dell’eventualità di un cameo nel prossimo Guardiani della Galassia Vol. 3. “Ascolta, mi piace l’idea. Mi piacerebbe farne parte ”, ha risposto l’attore, prima di rivelare che, in realtà, quando è andato a vedere il primo film, non era a conoscenza di quella menzione speciale.

“Quando ho visto il primo Guardiani della Galassia, sono andato a vederlo senza sapere che in qualche modo si parlava anche di me… Era di pomeriggio, ero a New York, sulla 67esima. Stavo andando al cinema da solo, come faccio spesso. E all’improvviso mi sono ritrovato a pensare: ‘Santo cielo. Stanno parlando di me. Ragazzi, avete capito?’.”

La natura talmente surreale e assurda dei film dei Guardiani della Galassia potrebbe tranquillamente “giustificare” un effettivo cameo di Kevin Bacon. Dopotutto, James Gunn ha fatto sì che David Hasselhoff – un altro degli idoli d’infanzia di Quill – apparisse in Guardiani della Galassia Vol. 2. La domanda è: i fan preferirebbero vedere Bacon nei panni di sé stesso o nei panni di un personaggio dei fumetti?

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

 
 

Emily Blunt è stanca delle domande su Sue Storm: “Il mio supereroe è Mary Poppins”

Emily Blunt

I fan del MCU vorrebbero vedere Emily Blunt nei panni di Sue Storm nel reboot dei Fantastici Quattro, ma proprio di recente l’attrice ha ribadito di non essere interessata a prendere parte ad un film di supereroi. Tuttavia, sembra che la questione stia iniziando ad irritare la diretta interessata. Il motivo ve lo spieghiamo di seguito…

L’attrice è attualmente impegnata con la promozione di A Quiet Place II, il sequel del thriller/horror diretto da John Krasinski (nella vita sposato proprio con Blunt), e durante un’intervista con CinePop le è stato chiesto ancora una volta della questione Fantastici Quattro. L’attrice ha prima ironizzato dicendo di aver già interpretato un supereroe – “Mary Poppins è un supereroe. Questo è il mio supereroe. L’ho già fatto”, in riferimento al film Il ritorno di Mary Poppins – e ha poi spiegato che non esiste un personaggio dei fumetti che le piacerebbe interpretare, lasciando intendere non solo di non essere una grande appassionata, ma ribadendo ancora una volta di non essere intenzionata a prendere parte ad un cinecomic: “Non lo so. Non sono un’esperta. Lascio che siano i fan a scegliere nei panni di quale personaggio mi vorrebbero vedere. Davvero, non ne so molto al riguardo.”

Tuttavia, in un’altra intervista in cui le hanno nuovamente chiesto di Sue Storm, Blunt è apparsa leggermente più irritata, rispondendo a tono alla persona che le aveva posto l’ennesima domanda sui Fantastici Quattro: “Sei la terza persona ad essere entrata. È la terza intervista che faccio da oggi e ognuno di voi me l’ha chiesto”. Potete vedere l’estratto dall’intervista cliccando qui.

In passato Emily Blunt si era così espressa in merito ai Fantastici Quattro e al ruolo di Sue Storm: “Si tratta semplicemente di un fantacasting. Non ho mai ricevuto una telefonata in merito. Sono soltanto persone che dicono: ‘Non sarebbe fantastico?’. Non che sia al di sotto delle mie possibilità. Amo Iron Man e quando mi hanno offerto il ruolo di Vedova Nera ero ossessionata da Iron Man. Volevo lavorare con Robert Downey Jr., sarebbe stato fantastico… ma non so se i film di supereroi fanno per me. Non sono nelle mie corde. Non mi piacciono. Davvero.”

Cosa sappiamo del reboot Marvel sui Fantastici Quattro

Il film dei Fantastici Quattro ambientato nel MCU è stato ufficialmente annunciato durante lo scorso Investor Day 2020 di Disney. Al momento i dettagli sul film sono scarsi: sappiamo soltanto che la pellicola sarà diretta da Jon Watts, regista di Spider-Man: HomecomingSpider-Man: Far From Home e di Spider-Man 3, attualmente in fase di produzione. Al momento non è stato ancora designato chi si occuperà ufficialmente di scrivere il reboot.

 
 

Sebastian Stan ha saputo del ruolo di Bucky il giorno del Pesce d’aprile

Bucky Barnes

Dal suo debutto in Captain America: Il primo vendicatore, nessuno avrebbe potuto prevedere la popolarità che avrebbe raggiunto il personaggio di Bucky Barnes né tantomeno il ruolo chiave che avrebbe giocato nel futuro del MCU.

In una recente intervista con Variety, Sebastian Stan ha rivelato come ha scoperto di aver ottenuto la parte del Soldato d’Inverno: “Era il primo di aprile, il giorno del Pesce d’aprile. Ero sul set a lavorare su qualcosa e mi ha chiamato un numero sconosciuto. Di solito non rispondo mai ai numeri sconosciuti. Ho continuato a girare e poi, un’ora dopo o forse due, ho ascoltato la segreteria telefonica… e c’è un messaggio di Kevin Feige, il capo della Marvel. Diceva: ‘Ehi, stiamo cercando di contattarti. Voglio solo farti sapere che ci piacerebbe che interpretassi James ‘Bucky’ Barnes. Ci piacerebbe avere te. Richiamami’. Fu molto disinvolto.”

Stan ha fatto il suo debutto nel MCU in Captain America: Il primo vendicatore del 2011, nei panni del migliore amico di Steve Rogers. I due hanno combattuto fianco a fianco durante la Seconda Guerra Mondiale, con Bucky che sembrava essere morto in battaglia. Chiaramente, i fan dei fumetti sapevano che Bucky era destinato a tornare, soprattutto quando è stato annunciato il sequel del film, ossia Captain America: The Winter Soldier.

Da allora, Bucky ha svolto un ruolo fondamentale nella storia di Steve Rogers, apparendo anche in Captain America: Civil War, Black Panther, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Di recente, Bucky ha finalmente ottenuto un ruolo da protagonista in The Falcon and the Winter Soldier, la seconda serie originale dei Marvel Studios destinata a Disney+, che ha approfondito – tra le altre cose – gli effetti traumatici del passato di Bucky come Soldato d’Inverno.

 
 

Tom Hiddleston svela cosa ama di Loki e riassume la sua storia nel MCU in 30 secondi

La serie Loki con Tom Hiddleston è ormai alle porte. Il terzo show ambientato nel MCU debutterà sulla piattaforma di streaming il prossimo 9 giugno e vedrà l’attore britannico nei panni del Dio dell’Inganno, interpretato per la prima volta in The Avengers del 2012.

Sappiamo che nella serie Hiddleston interpreterà una versione alternativa di Loki, dal momento che il personaggio è ufficialmente morto per mano di Thanos in Avengers: Infinity War (la versione che vedremo nello show sarà quella apparsa in Avengers: Endgame, durante un viaggio nel tempo dei Vendicatori, in cui Loki è riuscito a fuggire con il Tesseract).

Secondo quanto rivelato da EW, la regista di Loki Kate Herron aveva organizzato un seminario, intitolato “Loki School”, in modo che il team creativo potesse conoscere il personaggio direttamente attraverso le parole di Hiddleston, che durante l’incontro aveva raccontato nel dettaglio della sua esperienza nel MCU. In quell’occasione, Owen Wilson, che interpreta Mobius nella serie, ha chiesto a Hiddleston cosa ama di più dell’interpretazione di Loki. La sua risposta è stata la seguente:

“Penso che sia perché ha un range veramente ampio. Ricordo di avergli detto questo: sugli 88 tasti del piano, è capace di suonare i tasti luminosi all’inizio. Può essere spiritoso, leggero, dopotutto è il Dio dell’Inganno, ma può anche scendere dall’altra parte e suonare i tasti pesanti. E laggiù può suonare degli accordi davvero profondi, che parlano di dolore, tradimento, perdita, cuore spezzato, gelosia e orgoglio.”

Nel frattempo, Marvel Entertainment ha diffuso online una nuova featurette dedicata a Loki in cui è proprio Tom Hiddleston a riassumere in appena 30 secondi la storia del Dio dell’Inganno nel MCU. Potete ammirarla di seguito:

 
 

Grey’s Anatomy 17×16: promo e trama dall’episodio

Grey's Anatomy

Il network americano della ABC ha diffuso promo e trama di Grey’s Anatomy 17×16, il sedicesimo episodio della diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 17×16 che si intitolerà  “I’m Still Standing” Levi viene accettato nella sperimentazione del vaccino. Nel frattempo, Amelia e Owen curano un paziente in un incidente d’auto, e Hayes e Jo incontrano il tutore legale di Luna in un nuovo episodio di “Grey’s Anatomy” che andrà in onda giovedì 27 Maggio su ABC.  Guest star di Grey’s Anatomy 17×16 è Kyle Harris nel ruolo del Dr. Mason Post. Grey’s Anatomy 17 in streaming è disponibile su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grey’s Anatomy e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Grey’s Anatomy 17×16

La diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà giovedì 12 novembre 2020.  In Grey’s Anatomy 17 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy 17 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television. Grey’s Anatomy 17 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes. Betsy Beers, Mark Gordon, Krista Vernoff, Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

 
 

Il buio nell’anima: trama, cast e curiosità sul film con Jodie Foster

Il buio nell'anima film

Nel ruolo del giustiziere in cerca di vendetta si è solitamente abituati a vedere personaggi maschili. Da Bruce Willis in Il giustiziere della notte a Liam Neeson in Io vi troverò. Ecco perché nel momento in cui a ricoprire tale ruolo è una donna il progetto acquisisce un certo fascino da novità in più. Specialmente se l’attrice protagonista è una carismatica personalità come Jodie Foster. La premio Oscar è infatti stata interprete nel 2007 del thriller Il buio nell’anima, che la vede intenta a cercare vendetta per un torto subito. Un’opera cruda e dura che a suo modo riflette una volta di più sulla fragilità umana.

Diretto dal premio Oscar Neil Jordan, celebre per i film La moglie del soldato e Intervista col vampiro, Il buio nell’anima non è infatti solo un classico revenge movie, bensì un vero e proprio thriller psicologico. Si scava a fondo nella mente e nell’animo della protagonista, donna qualunque costretta da sé stessa ad azioni impensabili. Attraverso una serie di azioni altrettanto criminose lei va ricercando giustizia, se mai questa sia possibile da ottenere. Tra dubbi, fragilità e istinti primordiali si sviluppa così una vicenda particolarmente tesa, che spinge lo spettatore a mettersi nei panni della protagonista, chiedendosi cosa avrebbe fatto al suo posto.

Accolto in sordina al momento della sua uscita, il film ottenne un successo inferiore rispetto a quello che avrebbe meritato. Si tratta infatti di un’opera che dimostra come questo non sia un genere esclusivo del maschile, contenendo al suo interno una serie di elementi che contribuiscono a renderla ancor più unica. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il buio nell’anima: la trama del film

La vicenda del film si svolge nella città di New York, dove Erica Bain è una conduttrice radiofonica di successo, conduttrice del programma “Street Walk”, dove manda in onda i rumori della città per farne scoprire la loro bellezza, che il più delle volte passa inosservata. Un po’ per lavoro un po’ per piacere, Erica è dunque solita fare lunghe passeggiate, alla ricerca di ogni angolo della città da cui poter essere ispirata. Il più delle volte accanto a lei vi è anche il suo amato fidanzato David, con il quale progetta di sposarsi molto presto. I loro sogni d’amore e la pace della donna verranno però spezzati proprio durante una passeggiata a Central Park.

Aggrediti da una banda di balordi, Erica finisce in coma per il trauma riportato, mentre David muore. Guarita dalle ferite del corpo, ma non da quelle dell’anima, Erica inizia a prendere consapevolezza di quanto accaduto. Profondamente sconvolta, sente nascere in lei un forte desiderio di vendetta che la spingerà a voler fare giustizia tanto per sé quanto per chi non riceve la giusta protezione. Procuratasi una pistola, diventa dunque una vigilante, attirando però l’attenzione del detective Sean Mercer. Mentre quest’ultimo è sulle sue tracce, Erica dovrà capire se ciò che sta facendo è giusto o se si sta trasformando a sua volta in un mostro.

Il buio nell'anima cast

Il buio nell’anima: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo della protagonista vi è l’attrice premio Oscar Jodie Foster, la quale da subito si disse interessata ad un personaggio femminile che invece di diventare una vittima decide di esternare la propria rabbia. Per il film ha ricevuto un compenso di 15 milioni di dollari, il più alto da lei ottenuto nel corso della sua lunga carriera. L’attrice contribuì poi molto alla riscrittura del personaggio, suggerendo per lei di essere una speaker radiofonica invece che una semplice giornalista. L’abitudine di Erica di registrare i suoni della città è altrettanto stata un’idea della Foster, che per prepararsi ha fatto lunghe passeggiate per New York al fine di calarsi meglio nella mentalità del personaggio e nell’ambiente circostante.

Allo stesso tempo, l’attrice ha approfondito gli effetti del disturbo da stress post traumatico, riportandoli nella propria interpretazione. Questa, particolarmente intensa, le ha fatto ottenere una nomination ai Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico. Accanto a lei, nei panni del fidanzato David vi è l’attore Naveen Andrews. Sono poi presenti le attrici Mary Steenburgen nei panni di Carol e Zoë Kravitz in quelli di Chloe. Terrence Howard è invece il detective Sean Mercer, un ruolo per cui si è preparato avendo come consulente personale il veterano della sezione omicidi di New York Neil Carter.

Il buio nell’anima: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il buio nell’anima è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 20 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

 
 

Il Divin Codino: Roberto Baggio a confronto con se stesso nel film Netflix

Il Divin Codino film 2021

È stato uno dei calciatori più amati d’Italia, ha portato con onore e fierezza la maglia azzurra, insieme a quella della Juventus e di altre squadre del campionato di Serie A, ma la sua carriera, seppure gloriosa, sembra ruotare ancora oggi intorno ad un solo rigore sbagliato. Lui è Roberto Baggio e quel rigore è quello calciato al Brasile nella notte dell’esteta del ’94 quando l’Italia perse la finale della Coppa del Mondo di Calcio. 

Il Divin Codino, nuovo film Netflix in collaborazione con Mediaset, racconta il Baggio uomo e sembra far ruotare tutta la sua storia intorno a quell’unico rigore calciato alto in un’intera carriera. Non perché fosse rappresentativo di un fallimento, ma perché la carriera e Robi è sempre stata caratterizzata da sfide, e infatti il claim del film recita “E’ come ti rialzi che ti rende un campione”. E Baggio ne sa molto di rialzarsi e riprendere a lottare. Ma come mai anche dopo tanti anni quel rigore sbagliato continua a pesare? 

“Quel rigore non si cancella”

“Il discorso del rigore non sarà mai archiviato – spiega Roberto Baggio, in collegamento Zoom per la presentazione del film – il Mondiale era il mio sogno calcistico e non posso metterlo da parte, perché sono stato io a dare il colpo di grazia a quella finale. L’ho vissuto malissimo perché l’ho rincorso e sognato di vincerlo per milioni di notti, poi la realtà è stata quella a cui non avevo mai pensato. E’ un errore che non cancelli”.

A dare corpo e voce a Roberto Baggio nel film diretto da Letizia Lamartire è Andrea Arcangeli che lavora bene sulla mimesi fisica e che ha confessato: “E’ un ruolo che ti ricopre di responsabilità, ci si sente più pesanti di 100 chili, pensi che nessuno possa fare Baggio, ero scettico, invece c’era molto coinvolgimento emotivo sul progetto e mi sono fatto trascinare. Ho lavorato sulla fisicità, sull’accento, abbiamo dovuto muoverci dentro a certi paletti per dare credibilità alla sua vita, altrimenti sarebbe stata un’imitazione. Ho messo del mio e rubato qualcosa da Roberto, che è stato fondamentale. Lui stesso mi ha scaricato della responsabilità di interpretarlo, mi ha solo detto, viviti questa esperienza, vivi l’occasione. Baggio è stato la chiave per farmi capire cosa prendere di questa esperienza”.

E sembra che il diretto interessato sia stato molto felice dell’interpretazione di Arcangeli: “Credo che Andrea abbia fatto questo percorso con grande passione e sono grato alla produzione per aver fatto un lavoro incredibile che mi rende felice. Io e mia moglie (nel film interpretata da Valentina Bellè) abbiamo cercato di dare loro il maggior supporto possibile, raccontando in maniera semplice la nostra vita. Anche se non dovrei essere io a giudicarlo, mi sembra molto reale, racconta di episodi successi davvero, che hanno fatto parte della mia vita. Abbiamo anche trascorso dei giorni insieme per farci conoscere, diverse volte siamo stati anche sul set e leggevo loro le battute del copione”.

Il Divin Codino  la sfida è il karma di Baggio

Più che la carriera sportiva per club, Il Divin Codino rappresenta le tappe della vita di Roberto Baggio attraverso il calcio, e principalmente la sua storia d’amore con la maglia azzurra, come spiega la regista, una storia d’amore che scandisce tutti e tre gli atti del film. Ma la cosa che sembra essere stata una costante nell’esperienza calcistica di Baggio è la sfortuna, gli infortuni alla vigilia di momenti importanti. Baggio, da buddista convinto, parla di karma: “Il mio karma è dover combattere ogni volta che mi avvicino a qualcosa che desidero, all’inizio era difficile, poi il buddismo mi ha aperto il mondo, questa è la missione di questa mia vita e lo faccio con serenità. E’ una difficoltà, è sempre stato così, una volta mi pesava, oggi combatto”.

Ma Roberto Baggio non è solo impegno, lavoro e dedizione, è anche un uomo garbato e simpatico, che ha condiviso con il pubblico la nascita della sua pettinatura storica, che dà anche il titolo al film: “E’ nato per gioco, durante i mondiali del ’94 in USA. In hotel c’era una cameriera di colore con delle treccine molto belle e parlando con lei, mi propose di farle anche io. Così ha iniziato a farmi le treccine. Quando mi sono cresciuti i capelli, per non avere impiccio durante le partite, li ho legati”.

Il Divin Codino arriva su Netflix a partire dal 26 maggio.

 
 

Il cattivo poeta: intervista ai protagonisti

Il regista Gianluca Jodice e i protagonisti Francesco Patané e Sergio Castellitto raccontano Il cattivo poeta, il film sugli ultimi anni della vita di D’Annunzio, in sala dal 20 maggio.

Il cattivo poeta, la recensione

Il film racconta l’inverno della vita del grande poeta e il tramonto di una nazione intera alle porte della seconda guerra mondiale. Un biopic su una delle figure chiave della storia moderna, ma poco raccontata dal nostro cinema.

IL CATTIVO POETA è prodotto da Matteo Rovere e Andrea Paris, una coproduzione italo francese Ascent Film e Bathysphere con Rai Cinema. Nel cast, tra gli altri, Francesco PatanèTommaso Ragno e Clotilde Courau.

 
 

Il cattivo poeta, recensione del film con Sergio Castellitto

Il Cattivo Poeta

Un Nosferatu dentro al suo mausoleo-castello, così Gianluca Jodice definisce il suo D’Annunzio, alla fine della sua vita, di fronte ai suoi fantasmi e alle sue disillusioni, il cattivo poeta condannato all’oblio dal trentennio fascista e ora raccontato per la prima volta al cinema, da oggi in sala.

La recensione de Il cattivo poeta non può esulare dalla precisazione che si tratta di un’opera prima, un biopic prodotto da Matteo Rovere e Andrea Paris e che si fa carico di raccontare gli ultimi due anni di una personalità che si studia a scuola na della quale la Storia ha consegnato un’immagine viziata, specialmente rispetto all’ascesa del fascismo in Italia.

La trama de Il cattivo poeta

Ambientato tra il 1936 e il 1938, Il cattivo poeta coglie D’Annunzio in esilio volontario nel suo Vittoriale, la monumentale residenza che si costruì intorno a memoria della sua turbolenta e vivacissima vita, dopo l’esito disastroso dell’impresa di Fiume. Simpatizzante della prima ora del fascismo, il Vate si allontana molto presto dagli intenti di Mussolini, vedendo sotto una pessima luce l’alleanza con quel “nibelungo che si trucca come Charlot”. Proprio per questa sua serpeggiante dissidenza, il regime decide di inviare al Vittoriale Giovanni Comini, giovane federale neo eletto a Brescia e fedelissimo agli ideali dei partito, che sposa nella speranza di un’Italia migliore per tutti i suoi abitanti. Una fede cieca e ingenua, la sua, ma spinta dalle migliori intenzioni. L’incontro tra D’Annunzio e Comini è il cuore del film. 

Jodice firma anche la sceneggiatura, compiendo un lavoro certosino di ricostruzione filologica, che si basa su lettere, diari e testimonianze scritte di quelli che hanno vissuto gli eventi in prima persona. Questa ricerca così puntuale ha portato alla realizzazione di una sceneggiatura rigorosa che è la partitura su cui attori e regista stesso danzano all’interno di recinti definiti che lasciano però spazio alle interpretazioni e agli sguardi. 

Un Castellitto monumentale

Sergio Castellitto e la sua interpretazione efficace e asciutta è il blocco di granito intorno al quale si costruisce tutto il film e al quale si appoggia anche Francesco Patané, vera e propria rivelazione del film. Il suo Giovanni Comini restituisce tutta la giovinezza, la bellezza, le speranze e l’ingenuità di un idealista che riesce ad affacciarsi al mondo con l’animo aperto e accogliente. Ed è proprio questa caratteristica del federale che lo renderà ricettivo al dissenso d’annunziano. La sua purezza lo guiderà verso l’accoglienza di ciò che è giusto e di ciò che è bello, portandolo, poco per volta, a discostarsi dagli ideali che tanto amava. A pochi mesi dalla morte del Vate venne infatti allontanato dal partito fascista.

L’incontro trai due protagonisti non è solo ideologico e politico, ma anche esistenziale: un giovane che ha davanti “più futuro che passato” irrompe in un mausoleo, un monumento ad una vita passata, un sito archeologico in cui è un pesce fuor d’acqua e di scontra con un vecchio, di quelli che “amano solo la loro sopravvivenza”, che non può non essere invidioso di quella giovinezza, ma che in parte la guarda anche con tenerezza e affetto, perché rappresenta quella fase della vita in cui l’entusiasmo fagocita anche il lume della ragione, prima che la guerra si riveli brutta per com’è. Comini diventa il Jonathan Harker che si fa benignamente vampirizzare dal vecchio, misterioso e affascinante Dracula, pur senza soccombere alle sue lusinghe ma, al contrario del personaggio di Stoker, attingendo da lui nuova energia vitale per cambiare il proprio destino.

il cattivo poeta recensione

Ottimo esordio per Gianluca Jodice

La regia di Gianluca Jodice è come la sua scrittura, asciutta ed efficace, capace di cogliere i momenti senza fronzoli, alla ricerca di una riabilitazione della figura di D’Annunzio, o almeno di un riscatto per quell’impegno pubblico storicamente condannato, ma che seppe prendere le distanze da Mussolini e dalla sua politica estera, quel Mussolini che nel film è poco più di una figurina, un ometto tronfio e grassoccio che resta sempre in silenzio e di profilo, molto più minaccioso e presenta nella sua raffigurazione che nella sua stessa presenza fisica. 

Ne Il cattivo poeta un ruolo importantissimo è rivestito dalla scenografia, prima di tutto perché è principalmente reale, il film è stato girato al Vittoriale, quindi nei luoghi reali di D’Annunzio, ma anche perché la fedeltà linguistica del film trova risposta nella fedeltà scenica, nel fatto che ogni ambiente, ogni oggetto d’arredo è, tutt’oggi, una manifestazione di una volontà e di una personalità fortissime, invadenti ed esuberanti, un testamento che si associa alla mole di opere meravigliose e terribili che il vizioso e nonostante questo illustre Vate ci ha tramandato.

Il cattivo poeta è un biopic sontuoso nella ricostruzione, filologico rispetto allo spirito d’annunziano, nella scelta degli interpreti e delle loro misurate e vibranti performance, nella regia essenziale e sapiente, sebbene d’esordio, nelle scenografie fotografate da Daniele Ciprì, spoglie terrene di una personalità senza tempo.

 
 

Comedians: il poster del film di Gabriele Salvatores

COMEDIANS film

Comedians, il nuovo film scritto e diretto dal Premio Oscar Gabriele Savatores, prodotto da Indiana Production con Rai Cinema con il sostegno del MiC, esce nelle sale cinematografiche di tutta Italia da giovedì 10 giugno distribuito da 01Distribution. Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità. Il film è fedelmente tratto dalla celebre pièce teatrale di Trevor Griffiths, opera premiatissima alla fine degli anni Settanta.

Ecco il poster di Comedians

Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità?

Nel cast di Comedians la coppia comica Ale e Franz, Natalino Balasso, Marco Bonadei, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa e con la partecipazione straordinaria di Christian De Sica.

Ha detto Gabriele Salvatores, intervenuto con un videomessaggio alle Giornate Professionali di Cinema “Reload”: “Stavo preparando le valigie perché dovevo partire… quando ho ricevuto una bellissima proposta da Paolo del Brocco, Luigi Lonigro e Indiana Production, una di quelle proposte che come si dice in un film famoso: ‘non si possono assolutamente rifiutare’. Come tutti voi ho la voglia e la speranza di ritornare il prima possibile in sala a vedere i film sul grande schermo. Per me le sale sono l’anima del cinema ed ecco perché sono molto felice di mettere a disposizione delle sale, del pubblico e del progetto di ripartenza, giustamente tanto sostenuto dal Ministro Franceschini, il mio ultimo film, girato in piena pandemia. Il film si chiama Comedians, comici. Ci recitano Christian De Sica, Ale e Franz, Natalino Balasso e altri attori bravissimi che presto diventeranno famosi, anche se ora non li conoscete. Vi comunico con gioia quindi, che il mio film sarà in sala da giovedì 10 giugno e spero vi terrà compagnia per tutta l’estate. Sono molto, molto felice. Buon cinema a tutti, e buona visione.”

Marco Cohen (Indiana Production) dichiara: “Quando girammo questo film in piena pandemia, pensavo quanto fosse grande il privilegio di riuscire a lavorare e di mantenere il lavoro anche in periodi così terribili.

 
 

Cruel Peter: recensione del film di Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia

Cruel Peter recensione

Dopo il successo di Fairy Tale, Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia provano a bissare con il nuovo horror Cruel Peter, prodotto da Armosia, Taadaaa Entertainment, Makinarium, Smart Brands Group e Rai Cinema, in collaborazione con Regione Siciliana, Sicilia Film Commission, Regione Lazio e Voltage Pictures. Quest’ultima ha curato la vendita internazionale. Il film infatti è stato acquistato in più di 60 paesi. Dal 21 maggio arriva in esclusiva su RaiPlay.

La trama di Cruel Peter

Messina, 1908. Peter Hoffmann, Aran Bevan, è un bambino di tredici anni, unico erede di una ricchissima famiglia inglese, che vive solo con la madre da quando il padre è morto. Peter è un bambino viziato, cui la madre perdona anche gli atti più crudeli. Egli, infatti, ama giocare con un rasoio, sevizia gli animali, maltratta coetanei e servitù della villa in cui vive. La sua figura è inquietante e nessuno osa ribellarsi. Finché un giorno il ragazzo non uccide il cane del figlio del giardiniere, Alfredo, Christian Roberto. Questi decide di vendicarsi, chiudendo Peter in una cassa.

Cruel Peter cimitero di messinaNel 2019, l’archeologo londinese Norman Nash, Henry Douthwaite, arriva con sua figlia, una tredicenne di nome Liz, Zoe Nochi, orfana di madre, a Messina per fare delle valutazioni sul restauro del cimitero inglese, situato all’interno del Cimitero Monumentale della città. A seguito di alcuni scavi, l’archeologo rinviene una lapide lignea con un’iscrizione che riguarda la scomparsa di Peter, avvenuta tre giorni prima del terremoto del 1908. Cercando di ricostruire l’accaduto, desterà fantasmi sopiti. Anche perché sua figlia Liz, che non riesce a rassegnarsi alla morte della madre, cercherà di mettersi in contatto col suo spirito. Ma evocare gli spiriti è sempre un rischio. 

Messina da (ri)scoprire grazie a Peter il crudele

Come nel precedente Fairy Tale, Malgarini e Bisceglia con Cruel Peter tracciano la loro fiaba gotica attraverso un filo che lega passato e presente, con un forte radicamento al territorio italiano e alla sua storia. Sia esso quello pontino, come appunto nel caso del film del 2012, che ripercorreva gli anni del fascismo, o piuttosto quello siciliano, di Messina appunto, colpito agli inizi del secolo dalla ferita del terremoto del 1908. Ecco che l’ambiente diventa l’altro vero protagonista del film e i registi invitano a scoprirlo o riscoprirlo, mettendolo in luce, paradossalmente, con le loro atmosfere oscure. Le vedute panoramiche della città, seppure con luci plumbee e colori desaturati dalla fotografia di Duccio Cimatti, sono davvero suggestive, come anche le sequenze girate all’interno del Cimitero Monumentale, con le statue che diventano veri e propri soggetti espressivi nel film, mentre i protagonisti camminano tra le lapidi. Lo stesso accade con il bosco, altro elemento, stavolta naturale, che contribuisce a creare l’atmosfera di suspense e mistero.

Un horror classico, curato e con un respiro internazionale

L’inizio di Cruel Peter è già eloquente in quanto a meticolosità nel creare le ambientazioni, cura della scenografia, di Marta Marrone, e delle musiche, di Luca Balboni. Si comincia infatti con una sequenza in quasi bianco/nero, con un bambino che intona una filastrocca. La sua voce angelica e soave contrasta con le immagini di memorie inquetanti dell’inizio del secolo scorso: vecchie foto, calpestate da uno scarabeo di passaggio, La Domenica del Corriere, un uccello morto con un chiodo conficcato in testa, vecchi ritagli di giornale sul terremoto di Messina del 1908, un barattolo con api morte e una bambola rotta. È chiaro, insomma, che i registi utilizzano in modo disinvolto ed assai efficace il linguaggio del genere horror, trasportando istantaneamente lo spettatore al tempo e al luogo che intendono raccontare e incuriosendolo con una fitta aura di mistero.

Si prosegue con la sfarzosa villa degli Hoffman e i costumi altrettanto curati di Renzo Iemmolo, mentre si comincia a conoscere il protagonista, i cui atti suscitano angoscia e disgusto. Gli effetti speciali integrati e gli effetti visivi vfx sono di Leonardo Cruciano e Nicola Sganga. Aran Bevan nel ruolo di Peter riesce ad essere inquietante.

Il mondo di Liz e del padre archeologo sembra essere diverso, sebbene la ragazzina abbia una passione per tutto ciò che è oscuro, cimiteri compresi. Appena arrivano a Messina però, la veduta di una città oscura, grigia, dice che presto le cose cambieranno.

Nella prima parte del film la sceneggiatura di Christian Bisceglia è sicuramente più avvincente, incuriosisce lo spettatore con l’intricata vicenda della famiglia Hoffmann e glie la fa ricostruire pian piano, fino a svelare un mistero a lungo nascosto. Nella seconda, invece, che riguarda più da vicino la piccola Liz, l’evocazione degli spiriti e tutto ciò che ne conseguirà, lo script è meno intrigante, ma risponde pienamente agli stilemi del genere, con possessioni, esorcismi e tutto ciò che appartiene al repertorio più classico dell’horror. Malgarini e Bisceglia gestiscono comunque il lavoro con abilità, anche grazie alla scelta di un buon cast. Zoe Nochi si cala con aderenza nella parte, ma accanto a lei e ad Henry Douthwaite vi sono anche Katia Greco, nel ruolo di Bianca, che assieme alla nonna Emma, Aurora Quattrocchi, cercheranno di aiutare Norman e sua figlia. Mentre Claudio Castrogiovanni, nel ruolo di Calarco, appare e scompare al cimitero.

Cruel Peter è un buon film di genere dal forte legame con il territorio, che spinge alla scoperta di tesori italiani nascosti. 

 
 

La Cordigliera dei Sogni di Patricio Guzmán dal 10 giugno al cinema

La Cordigliera dei Sogni

I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, in collaborazione con Fil Rouge Media, annunciano l’uscita nelle sale cinematografiche de La Cordigliera dei Sogni del maestro cileno Patricio Guzmán. Dopo gli acclamati Nostalgia della luce e La memoria dell’acqua arriva sul grande schermo giovedì 10 giugno l’opera che chiude la trilogia dedicata al Cile, terra natia del regista che, con il suo sguardo, ne ha svelato l’anima più profonda e nascosta.

La Cordigliera dei sogni è stato presentato al Festival di Cannes con grande riscontro di pubblico e critica. Assolute protagoniste le alte cime della Cordigliera, cariche di una moltitudine di significati simbolici, spesso contraddittori, stratificati come la roccia. Per il regista cileno, che ha lasciato la sua terra dopo il colpo di Stato del ’73 e non è mai tornato a viverci, La Cordigliera dei sogni è un viaggio nel suo passato, un ritorno nostalgico e a tratti onirico nel cuore della sua terra.  La poesia visiva del paesaggio si sovrappone alle testimonianze dei cittadini cileni, che rivivono i loro ricordi della dittatura di Pinochet: le voci umane si fondono con quella silente della roccia, in un commovente grido di avvertimento alle nuove generazioni, affinché non si rassegnino e non smettano di sperare nel futuro.

Il film – dichiara Guzmán – continua ad occuparsi del conflitto tra uomo, cosmo e natura. Ma queste montagne immense, che sono il cuore del progetto, sono diventate per me metafora dell’immutabile, di ciò che abbiamo lasciato e di ciò che continua a vivere con noi quando pensiamo che sia tutto perduto. Immergermi nella Cordigliera mi consente di nuotare nei miei ricordi. Quando scruto le ripide vette o mi tuffo nelle profonde valli, inizio un viaggio introspettivo che rivela parzialmente i segreti della mia anima cilena.

La Cordigliera dei sogni di Patricio Guzmán sarà nelle sale italiane da giovedì 10 giugno con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

 
 

Spider-Man: 10 buchi di trama nella trilogia di Sam Raimi

Spider-Man 2 film sam raimi

La trilogia di Spider-Man di Sam Raimi è una delle più amate da parte dei fan (nonostante il terzo capitolo non ricevette la medesima accoglienza dei primi due, tant’è che la Sony decise di cancellare il già programmato quarto film). Tuttavia, esistono alcuni buchi di trama che forse non avete mai notato. Screen Rant ne ha raccolti 10.

1Gli studenti non si sono resi conto di chi era Spider-Man

Quando Peter inizia a sentire gli effetti del morso di ragno, mette in scena un vero show nella sua scuola. Lancia accidentalmente un vassoio al bullo di turno, Flash Thompson, durante la prima vera esposizione della sua ragnatela, di fronte all’intera scuola. Tutti nella caffetteria vedono il vassoio collegato a Peter con una ragnatela, mentre il ragazzo esce dalla stessa.

In seguito, Flash affronta Peter in una lotta che l’apparentemente debole Parker è in grado di vincere con estrema facilità. La grande folla di studenti non si interroga mai su come sia in grado di farlo. Quando Spider-Man si fa vivo, poco dopo che Peter si è laureato, si potrebbe pensare che almeno uno studente realizzerebbe che Peter e Spider-Man sono la stessa persona… ma a quanto pare, non è così.

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