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Jack Black entra nel cast del live-action su Minecraft

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Jack Black entra nel cast del live-action su Minecraft

Dopo il suo grande successo per il doppiaggio di Bowser in The Super Mario Bros della Universal e Illumination, Jack Black è pronto per imbarcarsi in un’altra avventura dal potenziale molto alto, Minecraft. Secondo quanto riferito da Deadline, Black sarebbe stato scelto per il prossimo adattamento live-action dal videogioco, prodotto da Warner Bros.

Black ha anche confermato il casting sui social media con una foto che anticipa il suo coinvolgimento nel film. I dettagli sul personaggio di Black, come quasi tutto il resto che riguarda il film in uscita, rimangono sotto silenzio, per ora.

È stato precedentemente riferito che le riprese del film sarebbero iniziate nell’agosto 2023, ma soltanto adesso sembra che la macchina sia pronta a partire. Anche se i dettagli sono scarsi, Minecraft seguirà l’Ender Dragon mentre “si avvia su un percorso di distruzione, spingendo una ragazza e il suo gruppo di improbabili avventurieri a partire per salvare l’Overworld”, secondo la logline di Warner Bros. Il film sarà basato sulla popolare serie di videogiochi dello studio svedese Mojang, che consente ai giocatori di costruire un mondo tridimensionale combattendo nemici e creando oggetti.

I dettagli della trama del film live-action su Minecraft non sono ancora stati resi noti. Oltre a Jack Black, il film è interpretato anche da Jason Momoa, Emma Myers (Mercoledì), Danielle Brooks e Sebastian Eugene Hansen. La regia è affidata a Jared Hess, regista di Nacho Libre e Napoleon Dynamite.

Un film su Minecraft è in fase di sviluppo da diversi anni presso la Warner Bros. Shawn Levy di Free Guy e Deadpool 3 era stato incaricato di dirigere una sceneggiatura scritta da Kieran Mulroney e Michele Mulroney, ma i tre hanno abbandonato il progetto nel dicembre 2014.

Rob McElhenney di It’s Always Sunny in Philadelphia è stato chiamato a sostituire Levy nel 2015, ma anche lui ha lasciato il film qualche anno dopo. Peter Sollett ha poi lasciato il progetto prima che Hess venisse ufficialmente assunto nell’aprile del 2022.

Sebbene l’inizio delle riprese fosse previsto per quest’estate, la produzione del film di Minecraft è stata ritardata a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Con la fine dello sciopero la lavorazione del film dovrebbe iniziare in Nuova Zelanda entro la fine del mese.

Hayao Miyazaki: 10 cose che non sai sul regista

Hayao Miyazaki: 10 cose che non sai sul regista

Hayao Miyazaki non è solo l’esponente dell’animazione giapponese più conosciuto all’estero, ma è anche considerato uno dei più influenti animatori della storia del cinema e secondo molti il più grande regista d’animazione vivente. Riconoscimenti che si è guadagnato grazie ad una carriera cinquantennale, durante la quale ha realizzato lungometraggi e opere di vario tipo oggi ritenute tra le massime espressioni delle potenzialità dell’animazione. Mescolando temi come l’infanzia, l’amore, la politica, il volo e l’ambientalismo agli elementi propri del folclore giapponese, ha infatti dato vita ad opere universali in grado di emozionare intere generazioni di spettatori. Miyazaki è dunque considerato un vero e proprio genio di tale arte.

Ecco dieci cose che non sai su Hayao Miyazaki.

Hayao Miyazaki: i film anime e i manga da lui realizzati

1. I film da lui diretti. Nel 1979 Miyazaki realizza il suo primo film, Lupin III – Il castello di Cagliostro, seguito poi nel 1985 da Nausicä della valle del vento. Successivamente realizza Il castello nel cielo (1986), Il mio vicino Totoro (1988) e Kiki – Consegne a domicilio (1989). Negli anni Novanta, poi, uscirono Porco Rosso (1992) e Principessa Mononoke (1997). Gli anni Duemila, infine, sono stati segnati da La città incantata (2001), Il castello errante di Howl (2004) e Ponyo sulla scogliera (2008). Nel 2013 esce Si alza il vento, che Miyazaki definisce il suo ultimo film. A dieci anni di distanza, tuttavia, torna alla regia di un lungometraggio con Il ragazzo e l’airone.

2. Ha realizzato anche diversi manga. Oltre ad aver diretto questi film, Miyazaki si è cimentato anche nella realizzazione di diversi manga, buona parte dei quali pubblicati ben prima di diventare un regista cinematografico. Questi sono Nagagutsu o haita neko (1969), Sabaku no tami (1969-1970), Dōbutsu takarajima (1971) e Nausicaä della Valle del vento (1982-1994), da cui ha poi tratto l’omonimo film. In seguito ha realizzato Il viaggio di Shuna (1983), pubblicato per la prima volta in Italia nell’ottobre 2023 da Bao Publishing. Ha poi partecipato alla raccolta antologica dal titolo Miyazaki Hayao no Zassō nōto (1984-1994). Gli ultimi manga da lui realizzati sono Hikōtei jidai (1989), da cui ha poi tratto Porco rosso, Hansu no Kikan (1994), Otto Carius: Doromamire no Tora (1998-99) e Kaze tachinu (2009), da cui ha poi tratto Si alza il vento.

Hayao Miyazaki e gli aeroplani

3. Hayao Miyazaki è ossessionato dagli aereoplani sin da quando era bambino. Gli appassionati dello Studio Ghibli sapranno bene di cosa stiamo parlando. I fan occasionali, invece, avranno notato la presenza ricorrente di aereoplani, motori, treni, voli, che costituiscono parte del fascino incredibile dei suoi film. Alcuni dei film di Miyazaki hanno a che fare direttamente con l’aviazione e la tecnologia, come Porco Rosso Si alza il vento. Alcuni, invece, hanno a che fare con magici animali volanti, oggetti volanti, o con il volo, come Kiki – Consegne a domicilioLa città incantataIl mio vicino Totoro. Tutto ciò ha a che fare con una passione di Miyazaki lunga una vita, e con il fatto che il padre fosse il direttore della Miyazaki Airplane, che, durante la Seconda Guerra Mondiale, costruiva timoni per gli aerei da combattimento.

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Una scena di La città incantata

Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli

4. È tra i fondatori del noto studio di animazione. Nel 1985, a Tokyo, Hayao Miyazaki, insieme a Isao Takahata, Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma, fonda lo Studio Ghibli, grazie al quale sono stati realizzati e prodotti tutti i film di Miyazaki ma anche quelli di altri registi. Fu Hayao Miyazaki, appassionato di aviazione, a scegliere il nome dello studio: infatti “Ghibli” era il soprannome del Caproni Ca.309, aereo della Regia Aeronautica concepito per operare in Nordafrica con l’aviazione coloniale. Miyazaki voleva così indicare l’entusiasmo e la determinazione nel creare qualcosa di nuovo e sensazionale nel mondo dell’animazione giapponese. Per quanto riguarda il logo, esso raffigura Ō-Totoro di profilo con Chibi-Totoro poggiato sulla testa, tracciato con una sottile linea bianca su uno sfondo blu.

5. Miyazaki è un capo rispettato e temuto. Dopo decenni allo Studio Ghibli, il regista sa bene di essere un leader e di doversi comportare come tale. Quando c’è bisogno di prendere decisioni, è lui che ha potere. A quanto pare, lo staff dello Studio Ghibli porta molto rispetto nei suoi confronti. Nelle interviste, gli animatori hanno raccontato di avere la possibiltà di parlare direttamente con lui nel caso abbiano delle domande, e che sia lui, normalmente, ad aiutarli nel trovare la soluzione. Ma, anche qui, ci sono dei limiti. A quanto pare, può essere molto brusco: sembra che, durante una conversazione con lo staff sul doppiatore del personaggio principale di Si alza il vento, abbia scartato l’intera lista del direttore del casting, per poi decidere per la propria, inaspettata alternativa.

Hayao Miyazaki ha vinto un Oscar

6. Ha ricevuto il premio Oscar. A consacrare a livello mondiale Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli ci ha pensato il film La città incantata. Indicato come uno dei migliori film di sempre, non solo del genere d’animazione, questo ha infatti portato il regista giapponese a vincere numerosi premi in ogni parte del globo. Vinse infatti l’Orso d’oro al Festival di Berlino e il premio Oscar al miglior film d’animazione ed è ancora oggi l’unico anime ad essere riuscito in ciò. In seguito, nel 2014, l’Academy Awards decise di assegnargli un Oscar onorario per la sua carriera. Ciò ha fatto di Miyazaki il primo regista di anime a ricevere tale riconoscimento e il quarto regista nell’ambito dell’animazione.

Il ragazzo e l'airone recensione
Una scena di Il ragazzo e l’airone

 

Hayao Miyazaki e La città incantata

7. Il film non è stato realizzato a partire da una sceneggiatura. Pur avendo una trama ricca di personaggi ben sviluppati, La città incantata non è stato realizzato con una sceneggiatura. I film di Hayao Miyazaki, in generale, non hanno mai avuto una sceneggiatura durante la loro produzione. “Non ho la storia finita e pronta quando iniziamo a lavorare su un film“, ha detto il regista a Midnight Eye. “Di solito non ne ho il tempo. Quindi, la storia si sviluppa quando inizio a disegnare gli storyboard. La produzione inizia presto, mentre gli storyboard sono ancora in fase di sviluppo“. Miyazaki non sa dove andrà a parare la trama e lascia che accada in modo organico. “Non sono io a fare il film. Il film si fa da solo e io non ho altra scelta che seguirlo“.

Hayao Miyazaki e il suo nuovo film: Il ragazzo e l’airone

8. Ha richiesto una lunga lavorazione. Dopo Si alza il vento, Miyazaki disse di ritenere conclusa la propria esperienza come regista. Nel 2016, tuttavia, decise di realizzare un nuovo e forse ultimo progetto, da lasciare come regalo al proprio nipotino. Iniziò così a lavorare su Il ragazzo e l’airone, pur non avendo ottenuto il completo via libera dello Studio Ghibli. La lavorazione ha però richiesto più tempo del previsto. Nel dicembre 2019 è infatti stato annunciato che il film era completo al 15% dopo tre anni e mezzo di lavoro. Il produttore Toshio Suzuki ha spiegato che Miyazaki, in passato, era in grado di dirigere dai sette ai dieci minuti di animazione al mese, mentre ora avevano programmato cinque minuti di animazione al mese o circa un’ora all’anno per il film. Tuttavia, Miyazaki stava dirigendo solo un minuto di animazione al mese. Nel 2023 il film è infine stato completato e distribuito in tutto il mondo.

Hayao Miyazaki e il figlio Goro Miyazaki

9. Goro Miyazaki è il figlio di Hayao Miyazaki. Hayao ha un figlio di nome Goro Miyazaki, che non solo fa a sua volta l’animatore, ma anche il progettista di giardini e di sedi di istituzioni pubbliche. Inizialmente, Goro non voleva serguire le orme del padre, e si laureò in Agricoltura e Scienze Forestali, dirigendo la progettazione del monumentale parco a tema dello Studio Ghibli. Alla fine, però, è stato convinto a lavorare prima per il Museo Ghibli e poi per lo Studio Ghibli. A quel punto ha cominciato a fare il regista a tutti gli effetti, dirigendo i film I racconti di Terramare La collina dei papaveri, i quali lo hanno reso un valido erede della tradizione del padre.

Hayao Miyazaki: ecco quanti anni ha il regista

10. Hayao Miyazaki è nato il 5 gennaio del 1941, a Tokyo. Egli ha dunque oggi 83 anni anni. Un età che gli ha fatto temere di non riuscire a portare a termine il suo nuovo film, Il ragazzo e l’airone, ma fortunatamente Miyazaki ha smentito sé stesso riuscendo a completare e dirigere per intero il lungometraggio.

Fonti: IMDb, Vice, Mental Floss, Taste of Cinema

Blumhouse-Atomic Monster: la fusione è completa

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Blumhouse-Atomic Monster: la fusione è completa

Nel corso del 2023 ha tenuto banco la questione della fusione Blumhouse-Atomic Monster e ora, all’inizio del 2024, si hanno finalmente aggiornamenti in merito alla notizia che interesserà moltissimo agli appassionati di horror. Le case di produzione di successo rispettivamente di Jason Blum e James Wan hanno adesso completato la loro tanto attesa fusione, stando a quello che si apprende dall’account X di Blum. Le prime voci riguardo a una unione tra le due realtà erano cominciate a circolare nel novembre 2022.

“Il nostro accordo è…. Fatto. @blumhouse e #AtomicMonster hanno ufficialmente unito le forze”, ha scritto il produttore su X, in un messaggio accompagnato da un reel che mostra le librerie di entrambe le società. “Le principali case di produzione dell’orrore sono ora sotto lo stesso tetto.”

La notizia della fusione arriva poco prima dell’uscita di Night Swim, il film horror soprannaturale che segna il debutto alla regia di Bryce McGuire e prodotto da entrambe le società. Con Wyatt Russell e Kerry Condon, il film uscirà nei cinema USA con Universal Pictures il 5 gennaio. Precedentemente i due colossi avevano collaborato al film horror di successo M3GAN dello scorso anno.

Grazie alla fusione, le società continueranno a operare come etichette separate, mantenendo ciascuna la propria autonomia creativa e identità di marchio. Si prevede che l’alleanza aumenterà la loro produzione combinata, con Atomic Monster che utilizzerà l’infrastruttura esistente di Blumhouse per ampliare le sue attività in film, TV e nuove aree di contenuti, come quelle legate al gaming. In futuro, Atomic Monster beneficerà anche dell’accordo first-look con Universal Pictures che Blumhouse ha attualmente, dal momento che il suo accordo equivalente con Warner Bros è scaduto.

Blumhouse è conosciuta dal punto di vista cinematografico per franchise horror come Paranormal Activity, The Purge, Halloween, The Exorcist e Black Phone, tra molti altri. Atomic Monster, nel frattempo, è famosa per aver lavorato su serie di film come The Conjuring, Insidious e Saw, mentre ha in cantiere la realizzazione della serie su Dylan Dog con Bonelli Entertainment.

Ecco l’annuncio su X di Blum:

Steven Yeun non è più coinvolto nel progetto Marvel Thunderbolts

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Steven Yeun non è più coinvolto nel progetto Marvel Thunderbolts

Steven Yeun non è più coinvolto nel prossimo film della Marvel Thunderbolts, come riporta Variety. La Marvel non ha mai ufficialmente dato conferma il casting di Yeun, riportato per la prima volta a febbraio e che avrebbe visto l’attore nei panni di Sentry, ma non è chiaro se il cambiamento della notizia mai confermata sia dettato da un ripensamento in merito al personaggio.

Basato sui fumetti Marvel, “Thunderbolts” riunirà i mondi di “Ant-Man and the Wasp“, “The Falcon e The Winter Soldier“, “Black Widow” e l’imminente “Captain America: Brave New World” mettendo insieme una serie di personaggio che vengono dai singoli film, tutti in qualche modo che camminano sulla linea grigia tra l’essere il cattivo e l’essere invece un eroe.

Steven Yeun è stato nominato ai Golden Globe per la serie limitata Netflix Beef, in cui recita accanto a Ali Wong. All’orizzonte, per lui, un ruolo nel nuovo film di Bong Joon Ho, il thriller sci-fi Mickey 17, al fianco di Robert Pattinson.

Se la Disney non sposta ulteriormente le date di uscita, Thunderbolts sarà presentato in anteprima nelle sale il 25 luglio 2025, tra Fantastic Four (2 maggio 2025) e Blade (7 novembre 2025). Avengers 5 (1 maggio 2026) e Avengers: Secret Wars (7 maggio 2027) segnano la conclusione della Fase 6 della Saga del Multiverso.

Il roster di Thunderbolts è attualmente composto da Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier (Sebastian Stan), John Walker/ US Agent (Wyatt Russell), Sentry (Steven Yeun) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Secondo quanto abbiamo appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry. Inoltre, Ayo Edebiri ha un ruolo nel film non ancora rivelato e dovrebbe apparire anche Thunderbolt Ross di Harrison Ford.

Puffin Rock – Il Film: recensione del film per famiglie

Puffin Rock – Il Film: recensione del film per famiglie

Le dolci e tenere pulcinelle di mare Oona e Baba e i loro amici Rudy e Vera debuttano al cinema con una nuova commovente avventura raccontata in Puffin Rock – Il Film (Titolo originale Puffin Rock and the New Friends). La pellicola d’animazione per famiglie diretta da Jeremy Purcell – e tratta dalla pluripremiata serie Netflix per bambini creata da Tomm Moore, Lily Bernard e Paul Young – uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 4 gennaio 2024, distribuito da Adler Entertainment.

Puffin Rock – Il Film Trama

“È un’altra splendida mattina sull’isola delle pulcinelle di mare…” dice l’iconica voce dell’attore Chris O’Dowd, narratore anche dell’originaria celebre serie TV Netflix. Sulla graziosa e pittoresca isola irlandese di Puffin Rock, Oona vive felicemente insieme alla sua famiglia di pulcinelle, trascorrendo i suoi giorni a giocare con l’adorabile e irresistibile fratellino Baba e i suoi simpatici amici Rudy e Vera.

Un giorno Oona e Baba accolgono con entusiasmo tre nuovi abitanti dell’isola: le due giovani pulcinelle di mare Isabelle e Phoenix, fuggite da una pericolosa tempesta che ha spazzato via la loro casa, e la timida lontra Marvin, arenata sulle coste di Puffin Rock dopo essersi persa in mare. Ma l’equilibrio dell’isola viene improvvisamente compromesso: l’ultimo prezioso uovo di pulcinella è stato rapito e, come se non bastasse, ora la minacciosa tempesta sta avanzando verso la loro isola. Mentre cercano dunque di prepararsi all’imminente maltempo, presto tutta la comunità si ritrova a dover indagare sull’ovetto scomparso e a salvarlo prima che sia troppo tardi. È così che con solidarietà, affetto e determinazione, gli isolani di Puffin Rock si uniscono per scoprire il colpevole e mettere al sicuro il piccolo, affrontando i pericoli della natura e proteggendosi l’un l’altro, proprio come farebbe una grande famiglia.

“Riusciranno i coraggiosi abitanti di Puffin Rock a salvare il piccolo uovo?”

Puffin Rock – Il Film. In foto Oona, Baba, Isabelle, Phoenix.

Amici pulcinelle, amici per le penne!

È evidente quanto lo studio cinematografico di film d’animazione Cartoon Saloon (soprannominato lo “Studio Ghibli irlandese”), affiancato dal pluripremiato studio creativo Dog Ears, si sia impegnato molto per realizzare questo lungometraggio per grandi e piccini. Infatti, con una buona dose di dolcezza, avventura e ottimismo, Puffin Rock – Il Film rielabora la bellezza della serie – già prodotto di punta nel vasto catalogo Netflix dedicato ai bambini under 10 – per donare alle famiglie una nuova arricchente esperienza, quella della sala cinematografica.

Come afferma la Penguin Books, che ha partecipato alla realizzazione della pellicola, la vita a Puffin Rock è un viaggio educativo affettuoso e divertente, che mostra sia la meraviglia della natura irlandese che la ricchezza della gentilezza e dell’aiuto reciproco. Attraverso una deliziosa e artistica animazione che li differisce dai comuni prodotti animati per bambini, le avventure di Oona e Baba celebrano l’amore per la natura selvaggia, il valore dell’amicizia e della famiglia, l’importanza dell’appartenenza e del coraggio.

Nel film di Jeremy Purcell, sceneggiato da Sara Daddy, Oona non è più la principale protagonista come accade nella serie televisiva: a Oona si affianca e contrappone ora la tanto diffidente quanto buona e dolce Isabelle, la giovane pulcinella di mare che deve accettare a malincuore un nuovo inizio, una nuova vita. Ma nonostante Isabelle abbia nostalgia di casa, la timida pulcinella – con l’aiuto dei suoi nuovi e travolgenti amici – farà riflettere il pubblico su cosa rende un luogo “casa” e al suo profondo significato: un posto, cioè, sicuro, talvolta caotico e affollato, dove affetto, amore, rispetto e protezione sono alla base di tutto.

Con la sua disarmante essenzialità, adatta a un pubblico di età prescolare, il vivace e colorato Puffin Rock – Il Film è, in conclusione, un’emozionante e commovente avventura per famiglie che, proprio come l’originaria serie tv del 2016, tanto ha da insegnare ai più piccoli e tanto ha da ricordare ai più grandi.

Wonder: le differenze tra il libro e il film con Jacob Tremblay

Wonder: le differenze tra il libro e il film con Jacob Tremblay

Il giovanissimo Jacob Tremblay, già protagonista del film Room, interpreta il piccolo August “Auggie” Pullman nel film Wonder (qui la recensione), diretto nel 2017 da Stephen Chbosky, già autore di Noi siamo infinito, e tratto dall’omonimo romanzo di R. J. Palacio. La pellicola affronta il delicato tema dell’inserimento sociale di un bambino affetto da una deformazione craniofacciale, e vede nel cast anche due noti attori come Julia Roberts e Owen Wilson, che ricoprono il ruolo dei due genitori di Auggie.

L’idea per il romanzo nacque a partire da un’esperienza personale della Palacio. Questa ha infatti raccontato di essersi trovata al parco in compagnia dei suoi figli, e di essersi imbattuta in una bambina affetta dalla sindrome di Treacher Collins. La scrittrice ricordò di essersi allontanata rapidamente da questa, temendo che i suoi figli potessero fare dei commenti spiacevoli. Sentitasi profondamente turbata per il suo comportamento, da lei stessa giudicato insensibile, decise di scrivere un romanzo dedicandolo a chi soffre di tale malattia.

Il libro, pubblicato nel 2012, ottenne una buona accoglienza al momento della sua uscita, e la critica lodò la leggerezza e la sincerità con cui la scrittrice parla di valori tanto importanti. Divenuto in breve tempo un caso editoriale, i diritti furono rapidamente acquistati dalla Lionsgate, che decise di trarne un film. Costato appena 20 milioni di dollari, Wonder si rivelò un grandissimo successo, incassando oltre 132 milioni negli Stati Uniti, ed un totale di 305 milioni di dollari a livello globale.

Wonder: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Auggie (Jacob Tremblay), bambino affetto dalla Sindrome di Treacher che si ritrova in procinto di frequentare la quinta elementare in una scuola pubblica locale. Avendo sino a quel momento studiato in casa, per lui è la prima volta in cui si trova a doversi relazionare con dei coetanei. Nonostante le preoccupazioni di sua madre Isabel (Julia Roberts ) e di suo padre Nate (Owen Wilson), il giovane cerca con fierezza e dignità di farsi strada in quel mondo apparentemente ostile. Il suo gran cuore finirà così con l’unire tutte le persone intorno a lui, desiderose di sostenerlo nelle tappe della sua vita. Affrontando anche momenti difficili, il bambino finirà con l’insegnare a tutti cosa vuol dire essere umani e speciali.

Come anticipato in apertura, a ricoprire il ruolo del giovane Auggie è l’attore Jacob Tremblay. Questi era diventato estremamente popolare grazie alla sua interpretazione nel film del 2015 Room, dove recitava a stretto contatto con l’attrice Brie Larson. La studios lo ritenne perfetto per la parte, che gli assegnò senza bisogno di grandi provini. Per comprendere e interpretare al meglio il ruolo, il giovane attore decise di recarsi insieme alla sua famiglia presso il Children’s Craniofacial Association, dove ebbe modo di conoscere e passare diverso tempo insieme ad alcuni bambini affetti dalla stessa sindrome del suo personaggio, divenendo inoltre loro amico. Per assumere i panni di Auggie fu inoltre fondamentale il trucco prostetico. Questo richiedeva all’incirca un’ora e mezza per essere applicato sul volto dell’attore.

Importanti sono inoltre i ruoli svolti dagli attori Julia Roberts e Owen Wilson. I due, che si ritrovano qui a lavorare insieme per la prima volta, ricoprono il ruolo dei due genitori del bambino protagonista. Wilson, dopo aver letto la sceneggiatura, dichiarò infatti di essere rimasto colpito dalle tematiche e dai valori narrati, ed essere stato definitivamente convinto di voler prendere parte al progetto per via della presenza della Roberts, con cui desiderava lavorare da tempo. L’attrice era invece già legata al progetto, a cui aveva richiesto di poter partecipare essendo una fan del romanzo, che aveva letto insieme alla sua famiglia.

Wonder cast

Wonder: le differenze tra il libro e il film

Nell’assegnare il compito di adattare in sceneggiatura il romanzo della Palacio, lo studios fu particolarmente attento affinché si rispettasse quanto narrato nell’opera letteraria. La trasposizione cinematografica è infatti particolarmente fedele al libro, e ripropone grossomodo tutti i personaggi principali come anche gli eventi più significativi. Come il racconto scritto, anche quello del film è narrato da Auggie, che conduce così lo spettatore all’interno della sua storia. La pellicola rispetta poi la presenza dei vari punti di vista, come quello della famiglia del bambino e dei suoi amici. Inoltre, rispetto al romanzo, il personaggio della madre, Isabel, viene ulteriormente approfondito, dando così modo di sviluppare un legame con il figlio particolarmente coinvolgente.

Ovviamente, per poter condensare il racconto nelle quasi due ore di film, si è reso necessario tralasciare alcuni eventi, come anche determinati personaggi, tra cui alcuni degli amici che il piccolo Auggie conosce all’interno dell’ambiente scolastico. In modo più evidente, però, viene ridotto il numero dei narratori. Nel romanzo, sono infatti presenti delle sezioni raccontate da personaggi terziari, che offrono ulteriori punti di vista al racconto, ma che non hanno trovato posto all’interno del film. Ciò però non ha influito sulla narrazione, la quale segue il suo percorso in modo pressoché inalterato.

Ulteriore differenza è quella relativa alla sindrome che affligge Auggie. Nel romanzo, infatti, le descrizioni dell’autrice riguardo l’aspetto del bambino sono più severe, lasciando intendere che la malattia abbia conferito un aspetto sgradevole, dietro al quale però si nasconde un grande animo. Nel film, sia per esigenze di trucco che per ciò che è possibile o meno mostrare in un film per famiglie, i tratti somatici sono invece stati addolciti. Ciò ha portato Auggie ad assumere un aspetto certamente fuori dalla norma, ma non particolarmente sgradito. Gli autori del film si sono poi giustificati affermando che la sindrome può colpire in modi diversi e con risultati altrettanto differenti, e che questa è la versione del personaggio che avevano possibilità di ricreare.

Wonder film

Lo spin-off di Wonder: Wonder – White Bird

Il 4 gennaio 2023 esce al cinema il film Wonder – White Bird, spin-off di Wonder, dove in seguito agli eventi del film del 2017, il bullo Julian è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel nuovo istituto. Avvertenendo le sue difficoltà e desiderando cambiare in meglio il suo animo, la nonna lo sorprende facendogli visita da Parigi e inizia a raccontargli la storia della sua infanzia, di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Gli racconta dunque di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita e di quanto può essere forte il potere della gentilezza.

Wonder – White Bird, adattamento cinematografico del romanzo a fumetti di R. J. Palacio A Wonder Story – Il libro di Julian, viene infatti definito “un film edificante su come un atto di gentilezza possa vivere per sempre“. Ad interpretare la nonna in questione vi è la premio Oscar Helen Mirren, mentre Julian è interpetato da Bryce Gheisar. Diretto da Marc Forster (Neverland), Wonder – White Bird vanta poi la presenza nel cast degli attori Gillian Anderson (Sex Education) nel ruolo di Vivienne, madre di Julian, Ariella Glaser (Radioactive) nel ruolo della giovane Sara e Orlando Schwerdt (True History of the Kelly Gang) nel ruolo di Julien.

Wonder: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Wonder è infatti presente su Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now, Prime Video e Netflix. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, 10 cose da aspettarsi dalla director’s cut di Zack Snyder

Quando pensiamo a Zack Snyder, una delle prime parole che affiorano alla mente è: director’s cut. Il regista di L’uomo d’acciaio e Justice League è infatti piuttosto famoso per le versioni estese dei propri film, dove esplora meglio determinati aspetti invece ridotti nella versione cinematografica. Il suo nuovo film Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui la nostra recensione) è l’ennesima conferma di ciò. Snyder ha fra l’altro detto a più riprese che la versione estesa del film è stato un processo creativo e produttivo intenzionale, in accordo con Netflix, per poter restituire al suo pubblico due fantasie uniche ma diverse dello stesso abito. L’extended version di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco conterrà così più sequenze di violenza e sesso, oltre a fornirci qualche dettaglio maggiore sull’universo immaginato da Snyder. Per cui, cosa dobbiamo aspettarci esattamente?

Meno retroscena di quanto si pensi

Rebel Moon Parte 1 Figlia del fuoco

 

In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco Zack Snyder ci introduce una serie di personaggi all’apparenza accattivanti, ma in realtà solo Kora, il main charachter, vanta realmente una backstory seria, che desta un minimo di curiosità. Se ci si aspetta che la versione estesa fornirà uno sguardo molto più approfondito anche sugli altri personaggi come il Generale Titus o Nemesis, considerata l’ora in più di durata, questo non avverrà con tutti, in quanto il regista ha già rivelato che la maggior parte dei retroscena sarà svelata in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, che arriverà su Netflix il 19 aprile 2024.

Un maggiore world-building

Rebel Moon - Parte 1- Figlia del fuoco
Clay Enos/Netflix

La versione estesa di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco avrà indubbiamente anche una costruzione del mondo generato da Zack Snyder molto più ampia. Questo deriva principalmente dal fatto che essendo la durata del film più lunga, c’è ovviamente modo di approfondire la storia e inserire dialoghi, oltre a condividere più dettagli su questo universo debitore a Star Wars. Ciò significa che, pur non dovendosi aspettare utleriori rivelazioni importanti sulla narrazione, si avrà un quadro più generale e completo su ciò che si trova in questa galassia ideata dal regista.

Più scene di sesso

Rebel Moon
REBEL MOON: Staz Nair as Tarak in Rebel Moon. Cr. Chris Strother/Netflix © 2023

Nella versione attualmente disponibile di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco sono notoriamente state tagliate molte scene di sesso, per poterlo far essere un film PG-13. All’inizio, infatti, Sindri raduna il villaggio in un capannone per spronarlo a fare l’amore, poiché aiuta il raccolto a crescere. Nel romanzo, su cui il regista ha lavorato per diverso tempo per fornire più dettagli sulla storia destinata a essere una saga, questo momento è molto più esplicito. Lo dovrebbe essere anche la sequenza in cui Atticus Noble si fa avvolgere da alcuni strani tentacoli, i quali si stringono attorno al suo busto e al suo collo. Se assomiglierà al romanzo, anche questo inserto si preannuncia molto più esplicito di quel che è stato ad oggi mostrato.

La sequenza d’apertura di Rebel Moon sarà diversa

Ed Skrein

Secondo quanto affermato in precedenza da Zack Snyder, la versione estesa avrà un’apertura diversa e incentrata tutta su Ed Skrein, ossia l’attore che interpreta Atticus Noble. Nella scena citata dovremmo vedere, come è raccontato nella novellizzazione, l’Ammiraglio Noble e l’Imperium atterrare sul pianeta Toa nella loro caccia ai fratelli Bloodaxe. Quando incontrano l’opposizione di Re Heron, Noble bombarda il pianeta dallo spazio, riducendolo in gran parte in macerie, prima di lanciare una forza d’invasione e affrontare personalmente la famiglia reale. Queste immagini sono volte ad anticipare la brutalità di Noble e presentano i soldati dell’Imperium e il loro modello di dominazione.

Più violenza

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 Ray Fisher è Bloodaxe in Rebel Moon. Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco la violenza è sì presente in alcune sequenze, ma non ai livelli della versione estesa, che essendo per l’appunto vietata ai minori mostrerà più immagini brutali, e una parte di essa deriverà da alcune sequenze aggiuntive inerenti a battaglie e combattimenti esclusi dal taglio PG-13. In realtà anche la violenza già accennata nel taglio PG-13 si preannuncia più brutale, con ferite, sangue ed elementi gore molto più espliciti.

Più informazioni su Jimmy

Rebel Moon Parte 1 Figlia del fuoco film

Nel primo atto di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, quando Noble approda su Veldt, facciamo la conoscenza di Jimmy, un robot di cui ci viene accennato il passato come soldato al fianco del re caduto. Dopo alcune brevi parentesi iniziali, Jimmy scompare dalla storia quando Kora e Gunnar partono alla ricerca di alleati ribelli, salvo poi tornare nel finale nel quale lo si vede indossare un copricapo di corna, un mantello e un bastone.

La versione estesa del film andrà ad approfondire l’arco narrativo – ed evolutivo – del personaggio, spiegandoci ciò che gli accade, e che è presente nella novellizzazione. Dopo l’interazione con Sam, Jimmy è infatti spinto a difenderla nella battaglia del granaio, rendendosi conto di poter agire al di fuori della sua programmazione. Parte così per una ricerca, finché non trova l’astronave precipitata di Kora. Dopo averla riparata, il robot si veste con nuovi abiti e un copricapo di corna, il quale simboleggia la natura organica del Veldt.

Molta più preparazione al sequel di Rebel Moon – Parte 1

Sofia Boutella

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, come dichiara lo stesso titolo, racconta solo la prima metà della storia pensata da Zack Snyder, tanto che una seconda parte arriverà su Netflix questo aprile. Ciò significa che gran parte del finale serve principalmente per preparare il sequel, o se vogliamo il secondo capitolo del racconto incentrato su Kora e la sua squadra di ribelli. La durata aggiuntiva della versione estesa perciò ha il compito di approfondire alcune sottotrame, per contribuire alla creazione di alcuni personaggi secondari per Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice.

L’importanza di alcuni personaggi secondari

Rebel Moon - Parte 1 Figlia del fuoco

Come dicevamo all’inizio, Zack Snyder ci introduce molti personaggi in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, i quali sono a supporto o dell’intera storia oppure della protagonista Kora. Nella versione ora fruibile, alcuni di loro passano però in secondo piano, mentre nella director’s cut capiamo essere più importanti di quanto sembri dall’attuale montaggio, oltre ad avere un ruolo più incisivo nel sequel, come da programma del regista. Fra questi spicca Aris, il giovane soldato dell’Imperium che si oppone a Markus per difendere Jimmy, e in seguito affronta gli altri soldati nel granaio per difendere Sam. Lui è in realtà il figlio di Re Heron, dettaglio che verrà chiarito con la sequenza di apertura alternativa.

Più pianeti e luoghi da conoscere

Doona Bae
Doona Bae come Nemesis in Rebel Moon – Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

Nel film conosciamo tanti pianeti e località grazie alla missione intrapresa da Kora. Il primo è quello dove lei vive, Veldt, ma nel momento in cui la protagonista si sposta per cercare il Generale Titus, l’universo pensato da Snyder si palesa ed espande. Se quindi già la versione PG-13 è ricca di pianeti e luoghi da esplorare, la versione estesa ne conterrà ancor di più, come ad esempio il pianeta Toa, che fa parte dell’apertura alternativa incentrata su Noble e Re Heron. C’è da considerare anche il viaggio di Jimmy che include altri scorci del Veldt, tra cui la foresta e la cascata, dove è nascosta la nave precipitata di Kora.

Nella versione estesa di Rebel Moon Snyder decostruisce i tropi di genere

REBEL MOON: Cr. Courtesy of Netflix © 2023
REBEL MOON: Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Che la versione estesa di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco sarebbe stata molto più estrema e carica di violenza non è una novità. Snyder lo ha ripetuto più volte nel corso del tempo, affermando addirittura che la director’s cut del film sarebbe quasi un universo differente. La versione PG-13 già gioca con i tropi di genere, ma quella estesa sembra si spingerà ancora oltre per decostruire gli elementi di genere di Rebel Moon in un modo che Snyder stesso ha definito “verhoeveniano”, dal nome del regista di Robocop Paul Verhoeven, tanto da paragonare la sua director’s cut alla natura satirica del film menzionato. Inoltre, se la versione PG-13 è un’avventura sci-fi/fantasy abbastanza “semplice”, quella vietata ai minori potrebbe andare oltre i confini di ciò che il pubblico si aspetta dalle numerose ispirazioni sci-fi/fantasy che sono alla base del lungometraggio.

Berlino: la spiegazione del finale della serie Netflix

Berlino: la spiegazione del finale della serie Netflix

Il finale della prima stagione di Berlino (qui la nostra recensione), disponibile su Netflix, ha proposto diversi grandi piani per rapine per la squadra di rapinatori protagonista, ma anche necessarie conclusioni per le molteplici storie d’amore. L’episodio 8 propone infine una sorta di conclusione per questa serie, spin-off de La casa di carta, incentrata su Berlino, il personaggio interpretato da Pedro Alonso. Come sempre, non mancano scenari volutamente inverosimili, momenti oltraggiosi e agganci per una possibile seconda stagione. Si rende quindi necessaria una spiegazione del finale della serie Netflix.

Il viaggio di Roi e Cameron verso la fuga

Berlino serie tv Netflix spin-off la casa di carta

Il finale di Berlino si apre con Roi e Cameron circondati dalla polizia. I due fuggono attraverso comodi tunnel sotterranei e lasciano alcuni oggetti all’interno fingendo di essere ancora lì. Sierra (uno strano cameo) si accorge però che non c’è nessuno all’interno e trova il tunnel. Sfuggendo alla polizia, Roi e Cameron si nascondono furtivamente sotto un telo di plastica sopra un camion. La polizia ispeziona il camion, ma i due riescono a non destare sospetti. Roi e Cameron riescono dunque a fuggire in Spagna, fuori dalla vista delle autorità di polizia. Roi racconta poi a Cameron della sua infanzia travagliata con il padre, mostrando quanto si sia innamorato di lei.

Il padre gli ha infatti bruciato le nocche per insegnargli l’autocontrollo, motivo per cui indossa dei guanti per nasconderle. La sua vita travagliata lo ha portato a Berlino. Dopo aver raccontato questa storia, Roi e Cameron inizialmente prendono strade diverse anche se si guardano frustrati mentre si allontanano l’uno dall’altra. Cameron finalmente si ferma e si guarda indietro. Corre dietro a Roi e lo bacia, confermando la forza del loro legame.

Lo sforzo eroico di Bruce per salvare Keila e la successiva fuga

Berlino recensione Netflix
BEGONA VARGAS è CAMERON, JULIO PEñA è ROI, TRISTáN ULLOA è DAMIáN, PEDRO ALONSO è BERLINO, JOEL SANCHEZ è BRUCE, MICHELLE JENNER è KEILA nell’episodio di Berlino. Cr. TAMARA ARRANZ/NETFLIX © 2023

In modo sensazionale, Bruce usa l’auto della polizia per attraversare l’ospedale e salvare Keila, che era stata morsa da un serpente velenoso nell’episodio precedente. Bruce e Keila nascondono poi i poliziotti in ostaggio su una barca e li addormentano. Keila mette in acqua l’auto della polizia per rimuovere le prove e poi fuggono su un motoscafo. Anche Bruce e Keila scappano in Spagna. Keila ringrazia Bruce per averla salvata e rivela di essersi innamorato di lei. Keila si abbandona ai suoi sentimenti e i due si baciano.

La fuga di Damian e Berlino

Berlino trama cast

Camile controlla la stanza d’albergo di Berlino e si rende conto che il ladro è sempre stato lui, non suo marito. Prima che la situazione peggiori, Damian e Berlino ripuliscono però la stanza e distruggono tutte le prove che li coinvolgono nel furto. Nel frattempo, Racquel (interpretata da Itziar Ituño, altro volto noto de La casa di carta) scopre che il signor Polignac è stato spiato dall’altra parte della strada come parte della rapina. Racquel e Sierra controllano allora l’hotel, mentre Berlino chiama Keila e le chiede di cancellare i filmati delle telecamere a circuito chiuso delle ultime tre ore in hotel.

Camile si rende allora conto che entrambi gli uomini della sua vita l’hanno ingannata: suo marito ha avuto una relazione e un figlio con un’altra donna, e crede che Berlino l’abbia usata per compiere il colpo. Berlino e Damian attraversano il paese in bicicletta per fuggire. Sono gli ultimi ad arrivare al nascondiglio concordato con gli altri. Il resto della squadra è lì. È un momento di estasi per tutti loro, che sono riusciti a mettere a segno un colpo ambizioso.

Camile tenta di ricattare Berlino

Berlino spiegazione finale

 

Cinque mesi dopo, Berlino ha un appuntamento con una donna a Madrid. Ammette che sta lottando per superare una relazione fallita. Camile, che lo ha spiato, affronta finalmente Berlino a casa sua. È evidente che Berlino ha condiviso troppo della sua vita, perché lei sapeva dove si trovava. Camile ammette di volerlo rivedere. Ha una cimice addosso e Susie è fuori a registrare l’intera conversazione: intendono usare la registrazione per minacciarlo. Camile dice a Berlino che sa che è lui il ladro.

Berlino ammette apertamente di aver compiuto il furto e rivela il suo vero nome, Andres. Spiega che si è innamorato di lei mentre incastrava il marito. Camile lo bacia ma poi si ferma, va in bagno e si toglie il microfono. Più tardi, Camile torna a casa di Berlino con Susie e chiede il 40% del suo bottino, altrimenti consegnerà le prove alla polizia. Sconfitto Berlino, alla fine dell’episodio, Berlino dice a Damian che devono pianificare un altro colpo. Una conclusione che apre perfettamente alla realizzazione di una seconda stagione con cui continuare a raccontare le avventure di Berlino.

Non ti pago: tutto quello che c’è da sapere sul film con Sergio Castellitto

Dopo aver diretto per la televisione i film Natale in casa Cupiello e Sabato, domenica e lunedì, il regista Edoardo De Angelis (recentemente tornato anche al cinema con l’epico Comandante), ha nel 2021 concluso la sua trilogia dedicata alle opere di Eduardo De Filippo con Non ti pago, sempre con Sergio Castellitto come protagonista. Anche questo film fa dunque parte de La collection De Filippo, un ambizioso progetto di trasposizione filmica dei capolavori teatrali di De Filippo che impegna la Rai nel suo ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.

Della collezione fanno parte al momento i già citati Natale in Casa Cupiello, Sabato, Domenica e Lunedì, ma anche Filumena Marturano e Napoli milionaria!. Da oggi, anche se a distanza di tre anni dalla sua realizzazione, si unisce al gruppo anche Non ti pago. Come già raccontato nei primi due titoli di questa collezione, anche in Non ti pago si propone lo sfaldarsi dei legami tradizionali e la loro sempre più faticosa ricomposizione all’irrompere delle mutazioni sociali ed economiche che attraversano la società italiana a partire dal dopo guerra. Un tema presente però anche in Napoli milionaria!.

Non ti pago, opera scritta da De Filippo nel 1940 e portata poi anche al cinema nel 1942, mostra dunque con questo nuovo adattamento televisivo la sua eterna attualità, riconfermando una volta di più il valore delle opere del grande De Filippo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Non ti pago

Protagonista della vicenda è Ferdinando Quagliuolo, che dal padre Saverio ha ereditato un banco lotto, che sogna ora di sbancare con una vincita straordinaria. Per questo motivo passa intere nottate sui tetti, affiancato dal fido Aglietiello, cercando di svelare gli arcani che si celano nella composizione e nella combinazione fumogena delle nuvole, nella speranza di ricevere i numeri giusti da giocare. Finalmente il giorno dell’estrazione arriva, ma a beneficiarne è Mario Bertolini, il suo giovane e già fortunatissimo impiegato, segretamente fidanzato con sua figlia Stella. A dargli i numeri vincenti è stato proprio Don Saverio che gli è comparso in sogno chiamandolo “Piccerì”.

Ferdinando è roso dall’invidia e, quando il giovane gli consegna il biglietto per fargli vedere che non sta mentendo, se ne impossessa perchè quel biglietto è suo di diritto: il padre, infatti, ha dato in sogno i numeri vincenti a Bertolini, è vero, ma solo perché questi abita nella vecchia casa di Quagliuolo. Il povero don Saverio, non sapendo del trasloco del figlio, era convinto di trovare nella camera da letto proprio lui, Ferdinando. Tant’è vero che lo ha chiamato: “Piccerì”. Ha da qui inizio inizio uno scontro tra i due che li porterà ad appellarsi tanto alle leggi terrene quanto a quelle divine pur di stabilire il legittimo proprietario della somma vinta.

Non ti pago film

Il cast e i personaggi di Non ti pago

Ad interpretare Ferdinando Quagliuolo vi è il già citato Sergio Castellitto, che torna dunque a cimentarsi con un ruolo da protagonista in un’opera di De Filippo. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Concetta vi è l’attrice Maria Pia Calzone, mentre Giovanni Ludeno interpreta il figlio Aglietiello e Pina Turco la figlia Stella. Ad interpretare l’amante di quest’ultima, nonché il possessore del biglietto vincente, Mario Bertolini, vi è l’attore Gianluca Di Gennaro, visto anche in Lo chiamavano Jeeg Robot, Gramigna e Cobra non è. Angela Fontana, protagonista di Indivisibili, interpreta Margherita, mentre Maurizio Casagrande è don Raffaele Console. Giovanni Esposito, invece, interpreta l’avvocato Lorenzo Strumillo.

Non ti pago: dove vedere il film in streaming e in TV

Non ti pago verrà trasmesso in televisione martedì 2 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1. Successivamente, per un breve periodo di tempo sarà dunque disponibile anche sulla piattaforma RaiPlay, consentendo a chi non ha potuto vederlo durante la messa in onda televisiva di recuperarlo anche in streaming.

L’afide e la formica: trama, cast e significato del film con Giuseppe Fiorello

Ogni anno in Italia vengono realizzati film incentrati su personaggi diversi da quelli che si è abiutati a vedere nelle opere più blasonate. Giovani smarriti, adulti ancora in cerca della propria identità, stranieri impegnati nel difficile processo di immigrazione. I film loro dedicati raccontano una parte di popolazione italiana troppo spesso dimenticata ma che esiste ed è parte integrante della colorata varietà che caratterizza questo paese. Tra i titoli più recenti si possono citare Una sterminata domenica, Giulia e Princess. Tra questi rientra anche L’afide e la formica, opera prima di Mario Vitale.

Come spesso accade a questi titoli, anche L’afide e la formica è passato grossomodo in sordina nelle sale italiane, schiacciato da titoli più grossi e pubblicizzati. Si tratta però di un toccante racconto incentrato su due diversità che si incontrano per riconoscersi come simili nel dolore e nella voglia di riscattarsi. L’afide e la formica è dunque un esordio da non perdere, pluripremiato e da molti indicato come la migliore opera prima del suo anno, per la capacità di affrontare il tema dell’integrazione e della collaborazione tra culture diverse con grande sensibilità.

Grazie ora al suo passaggio televisivo, è dunque un film da non perdere, che oltre a raccontare una bella storia offre uno sguardo su realta che, come già detto, non sempre trovano spazio a sufficienza sul grande schermo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al significato del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

L'afide e la formica Cristina Parku

La trama di L’afide e la formica

Protagonista del film è Fatima, una ragazza di 16 anni nata in Calabria da genitori mussulmani e dunque costretta ad indossare il velo previsto dalla sua cultura. Ora che è in piena adolescenza, Fatima vive però tutti i conflitti e le emozioni tipiche della sua età, sentendosi tuttavia fuori posto rispetto ai suoi coetanei. Questo finché un giorno l’insegnante di educazione fisica, Michele Scimone, propone ai suoi studenti di iscriversi alla maratona di Sant’Antonio. Agli occhi di Fatima è la prima vera opportunità da cogliere, ma per l’insegnante, tormentato da un passato irrisolto, il velo che Fatima indossa è motivo di pregiudizio. Il loro sarà l’inizio di un rapporto che li cambierà, con la corsa che riuscirà a renderli entrambi liberi.

Il cast di L’afide e la formica e le location del film

Ad interpretare Fatima vi è l’attrice Cristina Parku, qui al suo primo ruolo in un film ma vista poi anche nelle serie Petra e Sei donne: Il mistero di Leila. Accanto a lei, nel ruolo dell’insegnante Michele Scimone vi è invece l’attore Giuseppe Fiorello, volto noto del piccolo schermo che nel 2023 ha debuttato anche come regista del film Stranizza d’amuri. Ad interpretare la sua ex moglie Anna, nel film, vi è invece l’attrice Valentina Lodovini, vista nei film 10 giorni senza mamma e Cambio tutto!. L’attore Alessio Praticò di Il mio nome è Vendetta, interpreta Nicola, mentre Anna Maria De Luca è Concetta.

Per quanto riguarda i luoghi dove è stato girato il film, essi sono da ritrovarsi tutti nella città calabrese Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Il regista, nato proprio in questo comune, ha raccontato di averlo scelto per poter raccontare una storia legata alla sua terra diversa rispetto alla narrazione stereotipata a cui si è abituati, allargando inoltre il discorso ai nuovi cittadini italiani, ovvero gli immigrati di seconda generazione. Per L’afide e la formica, Lamezia Terme è dunque stato il luogo giusto dove ambientare le vicende di Fatima e dar voce al suo senso di smarrimento, come anche alla sua ricerca del proprio posto nel mondo.

L'afide e la formica Cristina Parku Giuseppe Fiorello

L’afide e la formica: il significato del titolo e del film

L’afide e la formica può sembrare un titolo piuttostro strano da dare ad un racconto di formazione, di redenzione e in generale incentrato sui legami umani. Si tratta però di un titolo estremamente appropriato a ciò che vuole raccontare il film. Quello tra le formiche e gli afidi è infatti un rapporto particolarmente importante, che permette alle prime di ottenere grazie ai secondi il fabbisogno di zuccheri grazie alla melata, mentre gli afidi traggono vantaggio dalle formiche perché queste li difendono dai predatori e parassiti. È poi il film stesso a fornire una spiegazione a questo titolo.

I due protagonisti, parlando proprio dell’afide e la formica, prendono l’esempio di simbiosi in natura di questi due insetti per descrivere il loro rapporto. Il film racconta infatti di due personaggi che si scambiano emozioni, che entrano in contatto l’uno con l’altro aiutandosi vicendevolmente. Pur se inizialmente concentrati solo sulle rispettive differenze, Fatima e Michele impareranno a superare insieme gli ostacoli che la vita presenta loro, trovando forza l’uno nell’altro per difendersi e reagire, raggiungendo così i rispettivi obiettivi di vita.

Il trailer di L’afide e la formica e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di L’afide e la formica grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Box office: il 2024 si apre con Succede anche nelle migliori famiglie in testa

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Il 2024 si preannuncia dal primo giorno un anno ricco di  grande cinema! Sono tante le novità che attendo il pubblico nelle sale, in questi giorni come nei prossimi mesi. Nello scorso fine settimana, tra un cenone e un pranzo di Capodanno, molti italiani hanno scelto l’intrattenimento cinematografico. Il film in testa al box office è Succede anche nelle migliori famiglie: la commedia italiana scritta, diretta e interpretata da Alessandro Siani incassa nel suo primo week end €942.401.

Al secondo posto nella classifica si trova Il ragazzo e l’airone, nuovo attesissimo film dello studio Ghibli, scritto e diretto Hayao Miyazaki. La pellicola di animazione, approdata nelle sale solo l’uno gennaio, ha già incassato €837.278: l’attesa per un nuovo film del regista dopo Si alza il vento del 2013 ha riportato tutti gli appassionati nei cinema!

Terzo classificato è Wish, un altro film di animazione, ideato e prodotto dalla Walt Disney per festeggiare il centenario degli studios. Wish incassa nel fine settimana di Capodanno €596.321, a fronte di un totale che supera i 5 milioni e mezzo dalla sua uscita il 21 dicembre.

Box office: il resto della classifica

Quarto e quinto classificato sono rispettivamente Wonka, pellicola prequel sul noto personaggio di Willy Wonka, e Come può uno scoglio, commedia con il duo comico Pio e Amedeo. Wonka incassa €594.762 a fronte di un totale di 10 milioni e mezzo di euro dal suo arrivo nei cinema il 14 dicembre, mentre Come può uno scoglio incassa €548. 962 nel week end e quasi 2 milioni di euro dall’uscita nelle sale il 28 dicembre. Al sesto posto si stabilisce Aquaman e il regno perduto, sequel di Aquaman, con Jason Momoa: la pellicola incassa €349.097 a fronte di un totale che sfiora i 4 milioni di euro dalla sua uscita il 20 dicembre.

Al settimo e ottavo posto ritroviamo C’è ancora domani, pellicola campione d’incassi in Italia del 2023, e Santocielo, commedia con il duo comico Ficarra e Picone. C’è ancora domani incassa nel week end €324.904 e in totale supera i 33 milioni di euro, mentre Santocielo raggiunge un incasso di €247.630, sfiorando i 5 milioni dal suo arrivo nelle sale il 14 dicembre.

Ultimi due classificati sono One life, nuovo dramma con Anthony Hopkins, e Ferrari, pellicola biografica con Adam Driver. One life incassa €155.301 mentre Ferrari raggiunge un guadagno di €130.278 a fronte di un totale di 3 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale il 7 dicembre.

Criminal Record, recensione della serie Apple TV+

Criminal Record, recensione della serie Apple TV+

La serialità britannica ha ormai consolidato una tradizione prestigiosa di show che adoperano il thriller poliziesco per raccontare le contraddizioni e i problemi dell’odierna società del Regno Unito. Criminal Record, targata Apple TV+ si inserisce in questa “famiglia” rispettando in pieno le regole che il pubblico ormai conosce e apprezza: la serie (qui il trailer) sceglie infatti di confrontarsi col sistema giudiziario, in particolare con lo stato della polizia londinese, sfruttando in pieno le regole del genere.

Criminal Record, la trama

Protagonisti sono infatti due poliziotti schierati l’una contro l’altro. Nelle sue indagini su un caso di violenza domestica finito in maniera tragica il detective June Lenker (Cush Jumbo) si trova a incrociare il proprio percorso con un vecchio caso di omicidio per cui un uomo è stato condannato e si trova in carcere da ormai svariati anni. Quando la donna inizia a ritenere il detenuto innocente, ecco che deve fronteggiare il muro di omertà e depistazion innalzato dall’anziano detective Daniel Hegarty (Peter Capaldi), uno dei poliziotti più potenti e stimati della città che però nasconde anche più di qualche scheletro nel proprio armadio…

Criminal Record parte in maniera precisa, stringata: la narrazione è senza fronzoli, i personaggi sono delineati prima di tutto attraverso le loro azioni – e in maniera ancor più convincente attraverso i loro silenzi – la messa in scena possiede quel verismo scarno che tanto ben si sposa con determinati quartieri della Londra meno conosciuta e maggiormente “urbana”. La sequenza finale del pilot è poi un momento di televisione tesissimo, drammatico, che cattura lo spettatore anche grazie alla prova nerboruta e insieme vulnerabile di Jumbo.

Meccanismi sin troppo classici

Cush Jumbo in Criminal Record
Cortesia di APPLE TV+

Per almeno un paio di episodi Criminal Record è un drama/thriller che mantiene le proprie promesse con efficacia e senso dello spettacolo volto alla funzionalità. Dal terzo episodio in poi però la serie inizia a perdere evidentemente di efficacia dal momento che si poggia in maniera fin troppo classica sui meccanismi della detection, allungati in maniera a tratti addirittura esasperante. Ecco allora che all’azione si sostituiscono dialoghi che in molte scene sembrano interminabili, i quali portano a colpi di scena che producono altre lunghissime scene di dialogo.

In questo modo Criminal Record sperpera del tutto o quasi quanto di buono era riuscita a creare nelle prime puntate quanto e tensione e lavoro sul genere, condito con la giusta dose di azione. Senza che negli episodi centrali nulla o quasi succeda veramente, ecco che anche la faida tra i due personaggi principali si dilunga inutilmente fino a perdere di credibilità. In particolar modo la figura di Hagerty diventa sempre più monolitica e meno complessa, quando invece il primo episodio di aveva regalato un anziano investigatore malinconico e tormentato dal proprio passato.

I due protagonisti

Peter Capaldi in virtù delle sue enormi capacità di attore drammatico riesce a conferire al personaggio comunque un interesse accettabile, ma uno sviluppo meglio concertato lo avrebbe potuto rendere davvero difficile da dimenticare per chi ama questo tipo di serie TV. Un compito decisamente più semplice spetta invece a Jumbo, in quanto la sua June Lenker diventa una figura in chiaroscuro piuttosto complessa, non scontata soprattutto nel modo in cui gestisce vita privata e dimensione professionale non certo facilissima, sia a livello fisico che in particolar modo psicologico.

Criminal Record non può certamente essere considerata una serie TV che fallisce il compito assegnato, ma allo stesso tempo non riesce neppure a distinguersi a causa di una dilatazione narrativa che sperpera quanto di efficace proposto nei primi, avvincenti episodi. Un format con un numero minore di puntate sarebbe stato molto probabilmente più consono a una storia che intende raccontare in filigrana i problemi della polizia britannica nel fronteggiare la criminalità urbana, rivelando la necessità di un cambiamento sostanziale nell’approccio. Il risultato si fa troppo altalenante per convincere pienamente, ma il messaggio dietro la confezione di genere rimane importante e degno di considerazione.

Criminal Record Peter Capaldi e Cush Kumbo
Cortesia di APPLE TV+

Captain America: Brave New World, i toys confermano un enorme spoiler dal film

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I Marvel Studios hanno recentemente posticipato l’uscita di Captain America: Brave New World di un anno intero, quasi certamente a causa delle riprese pianificate che dovrebbero apportare cambiamenti radicali alla storia e alle scene d’azione. Ormai da anni circolano voci secondo cui “Thunderbolt” Ross finirà per diventare Red Hulk. Anche se non sappiamo come o perché ciò accada, il fatto che The Leader faccia parte di questo film offre alcuni indizi. Per quanto riguarda come se la caverà Sam Wilson contro un avversario così potente, invece una ipotesi vale l’altra.

Fortunatamente, il nuovo Capitan America avrà un po’ di aiuto e la descrizione di un prossimo set LEGO non solo conferma la presenza di Red Hulk in Brave New World, ma rivela che Sam sarà affiancato sia dal nuovo Falcon che da Sabra quando combatterà questo temibile nemico.

Durante la promozione di Indiana Jones e il quadrante del destino la scorsa estate, l’idea di interpretare Red Hulk è stata presentata a Harrison Ford che ha risposto dicendo: “Cos’è Red Hulk?” Fingendo apparentemente confusione, l’iconico attore si è poi rivolto alla co-protagonista Phoebe Waller-Bridge per rimproverarla per non sapere di più sul personaggio e ha concluso dicendo che Red Hulk “potrebbe o non potrebbe” fare la sua apparizione.

Da allora, sono state riportate voci che vorrebbero la battaglia finale del film svolgersi davanti alla Casa Bianca, ponendo una drammatica fine al periodo di Ross come presidente. Si prevede, tuttavia, che sopravviva agli eventi di questo film e probabilmente ritornerà nel progetto di World War Hulk di cui si parla da tempo.

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Die Hard: in arrivo un prequel sul giovane John McClane – rumor

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Die Hard: in arrivo un prequel sul giovane John McClane – rumor

Lo scooper Daniel Richtman ha riferito che presso i 20th Century Studios è in sviluppo un nuovo film di Die Hard. Secondo il report, si tratterebbe di un prequel che seguirà le vicende di un giovane John McClane, il personaggio iconico che è passato alla storia del cinema con il volto di Bruce Willis. Si tratta di una voce non confermata che però sembra sposarsi bene con le tendenze di Hollywood che attinge a PI di grande successo e le re-immagina.

C’è stato un periodo in cui un progetto legato a Die Hard prevedeva sia un prequel che un sequel, con John McClane impegnato in una nuova missione nel presente, mentre la sua storia si intrecciava con il suo passato.

Con il titolo provvisorio di McClane, il progetto era ancora in fase di sviluppo quando la 20th Century è stata acquisita dalla Disney nel 2019. Successivamente è stato scartato, e anche il ritiro di Bruce Willis in seguito alla diagnosi di demenza frontotemporale ha sembrato mettere fine a ogni possibilità di un altro sequel, e anche al film in stile Il Padrino parte 2, ambientato in due linee temporali.

Un nuovo prequel molto probabilmente eliminerebbe l’idea di presentare versioni attuali dei personaggi di Die Hard, quindi se le voci sono vere e viene realizzato un nuovo film, potrebbe essere più simile alla graphic novel Die Hard: Year One. Pubblicata tra il 2009 e il 2010, la serie era ambientata nel 1976 e seguiva un giovane John McClane nei panni di un poliziotto alle prime armi a New York.

La popolarità del film originale continua a durare, tanto che il film è stato di recente ridistribuito nelle sale. Uscito nel 1988, il celebre film d’azione ha avuto quattro sequel: Die Hard 2 del 1990, Die Hard – Duri a Morire del 1995, Live Free or Die Hard del 2007 e A Good Day to Die Hard del 2013.

Nostalgia: le location del film con Pierfrancesco Favino

Nostalgia: le location del film con Pierfrancesco Favino

Il regista Mario Martone ha dedicato alla sua Napoli diversi film, dal suo esordio Morte di un matematico napoletano fino al recente Il sindaco del rione Sanità, tratto dall’omonima opera di Eduardo De Filippo. Nel 2022 è poi tornato proprio nei luoghi di quel rione per girarvi Nostalgia (qui la recensione), un dramma tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea dove la città e le sue sfumature diventano protagonista imprescindibile, che accompagna il personaggio interpretato da Pierfrancesco Favino in una riscoperta nostalgica di quei luoghi, della loro meraviglia ma anche della loro pericolosità.

In Nostalgia, infatti, Napoli e il rione Sanità hanno un ruolo importantissimo, con il regista che ha scelto le location anche in base all’evoluzione che il protagonista ha nel corso del racconto. È così che si portano sullo schermo ambienti talvolta ritratti con pregiudizio o eccessiva severità, capaci di sfoggiare una serie di colori, profumi e sapori unici, in cui lo spettatore ha modo di imbattersi nel corso dell’intero film. Certo, non manca anche la raffigurazione di quegli ambienti più oscuri, malavitosi, che fanno del capoluogo campano un luogo tanto affascinante quanto temibile.

Da poco divenuto disponibile anche su Netflix, Nostalgia è un film che evoca dunque tutto ciò e che tra pregi e difetti porta ad innamorarsi delle bellezze di Napoli, ma anche a riflettere sul valore e la pericolosità di un sentimento quale la nostalgia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, scoprendo poi i luoghi in cui si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nostalgia film 2022
Pierfrancesco Favino e Francesco Di Leva, foto di Mario Spada

La trama e il cast di attori di Nostalgia

Protagonista del film è Felice, il quale dopo quarant’anni di assenza torna nella sua Napoli per rincontrare sua madre ma anche riscoprire i luoghi e i codici del quartiere in cui è cresciuto, il Rione Sanità. Qui però Felice deve fare anche i conti con un passato doloroso, nel quale figura anche Oreste, suo compagno di bravate ora divenuto ricercato e temuto boss malavitoso. Felice vorrebbe rincontrarlo, recuperare il tempo perso e forse anche far riemergere l’umanità dell’amico, ma troppo tempo sembra essere passato e la nostalgia potrebbe rivelarsi pericolosa.

Ad interpretare Felice vi è l’attore Pierfrancesco Favino, cimentatosi in una prova d’attore che gli ha richiesto di acquisire un accento egiziano, luogo dove il protagonista è fuggito, per poi gradualmente “sporcare” quel modo di parlare con un ritorno della cadenza napoletana fino a quel momento dimenticata. Accanto a lui, nel ruolo dell’ex amico Oreste vi è invece l’attore Tommaso Ragno, mentre Francesco Di Leva è don Luigi Rega, parroco del rione che si batte contro la criminalità. L’attrice Aurora Quattrocchi interpreta Teresa, madre di Felice, mentre l’attrice marocchina Sofia Essaïdi è la moglie del protagonista.

Nostalgia Pierfrancesco Favino

Le location di Nostalgia: ecco dove è stato girato il film

Fedele all’omonimo romanzo da cui è tratto, Nostalgia è ambientato a Napoli, e più precisamente nel rione Sanità. Innanzitutto, a Vascio di Via Cristallini 133 si trova l’abitazione di Teresa, la madre del protagonista dove egli si reca a inizio film. Nel Centro Direzionale, invece, si trova l’Holiday Inn dove Felice soggiorna non appena arrivato a Napoli. Uno dei luoghi più belli e riconoscibili nel film è invece la Porta di San Gennaro, la più antica porta della città di Napoli, con il suo affresco di Mattia Preti offerto alla città per la fine della peste. Questa si può ammirare alle spalle di Felice mentre entra nel rione Sanità.

Nel rione, Felice percorre Via Vergini, nel cuore della Sanità, e attraversa le bancarelle del famoso mercato del Borgo dei Vergini per raggiungere la casa della madre. Il murales di Totò e Peppino che si nota nel film si trova invece a Piazza Sanità, dove il protagonista passa prima di entrare nella Basilica di Santa Maria alla Sanità. È in essa che il protagonista conosce don Luigi e sempre qui prende parte al funerale della madre. Tra le numerose passeggiate che Felice poi compie, alla ricerca di una nuova casa, c’è Salita Capodimonte, dove si trova anche la scalinata ellittica del settecentesco Palazzo De’ Liguoro-Santoro, dove abita Oreste.

Sempre a Capodimonte, Felice ricorda di avere partecipato a una gara clandestina di motociclette conclusasi con un giro intorno al Tondo di Capodimonte. Altri affascinanti luoghi dove egli si reca, grazie alla guida di una ragazza conosciuta, sono invece le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso. Viene mostrato poi anche il Cimitero delle Fontanelle, luogo di culto e di macabro fascino allo stesso tempo, in cui si concentrano leggende e racconti miracolosi. Qui Felice apprende del famoso “culto delle anime pezzentelle” e decide di adottare un teschio dell’ossario per ingraziarsi le anime del Purgatorio ed avere la loro protezione.

Il trailer di Nostalgia e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Nostalgia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Infinity+, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Doctor Octopus e Mysterio saranno i prossimi stand alone della SONY?

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La Sony sembra determinata a portare avanti il suo personale Marvel Universe, continuando a portare sullo schermo i personaggi legati a Spider-Man. Sebbene sia Venom che Morbius avrebbero giovato di un confronto con l’Uomo Ragno prima di un film da solisti, sembra chiaro perché la Sony abbia voluto cominciare da loro con le suo storie di cattivi Marvel. Nonostante i risultati infelici.

Sembra che anche Madame Web e Kraven il Cacciatore non arrivino con i migliori degli auspici, soprattutto a giudicare da quello che il pubblico lascia pensare. Tuttavia, la Sony non accenna a rallentare la sua marcia. Nuovi rumors vorrebbero infatti in produzione due nuovi film con protagonisti super villain di Spider-Man: Doctor Octopus e Mysterio.

Secondo i report, i due film solo per i personaggi Otto Octavius e Quentin Beck non solo sono in sviluppo, ma prevederanno anche un recasting degli attori che, come sappiamo, sono già comparsi al cinema nei ruoli. Rispettivamente Alfred Molina e Jake Gyllenhaal. Addirittura per il ruolo di Doc Ock ci sarebbe già un nome: Hugh Dancy.

Il buon senso vorrebbe che questi progetti confluissero poi in I Sinistri Sei, come era stato seminato in Morbius, dove Avvoltoio propone al protagonista di unirsi a lui. Dopotutto dal momento che entrambi i personaggi sono stati raccontati alle loro origini dai film precedenti, che senso avrebbe riproporli scollegati da una più ampia e ambiziosa pianificazione?

Avengers 5: ecco un potenziale sostituto per Jonathan Majors nel ruolo di Kang

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Mentre il futuro di Kang nell’universo cinematografico Marvel rimane poco chiaro, è emerso un favorito per sostituire Jonathan Majors. In precedenza, Kang era interpretato da Majors che avrebbe dovuto interpretare il personaggio almeno fino a Avengers: The Kang Dynasty.

Dopo che Jonathan Majors è stato dichiarato colpevole da una giuria di aggressione e molestie nei confronti di un ex fidanzata, è stato licenziato dal suo ruolo di Kang. Non è ancora noto se i Marvel Studios ricasteranno il ruolo con un nuovo attore che interpreterà Kang, ma secondo lo scooper del film Daniel Richtman, l’acclamato attore Colman Domingo è stato considerato come potenziale sostituto di Majors nei panni di Kang.

Si tratta di un rumor non verificato e per ora è meglio prendere la notizia con le pinze. Detto questo, il rumor sta rapidamente attirando l’attenzione mentre i fan discutono di Domingo nel ruolo. L’attore è meglio conosciuto dai fan del franchise di The Walking Dead in cui ricopre il ruolo di Victor Strand nella prima serie spin-off, Fear the Walking Dead. Ha anche impressionato la critica con il suo acclamato ruolo nel film Netflix Rustin, che è valso a Domingo una candidatura ai Golden Globe. Domingo ha anche vinto un Primetime Emmy Award per il suo ruolo da ospite nella serie di successo della HBO Euphoria. Lo vedremo presto ne Il colore viola, e ha anche recentemente doppiato i film Transformers: Rise of the Beasts e Ruby Gillman, Teenage Kraken.

Il potenziale casting di Domingo potrà avvenire solo se i dirigenti dei Marvel Studios decideranno di non eliminare il personaggio di Kang dal MCU. È possibile che il personaggio venga scartato, come suggerito da alcuni report, in favore della sua sostituzione con un altro supercriminale nei film degli Avengers. Il problema è che molte domande rimarrebbero senza risposta se la storia di Kang non venisse sviluppata ulteriormente, specialmente dopo gli eventi della seconda stagione di Loki. Comunque sia, è stato riferito che Avengers: The Kang Dynasty viene ora chiamato internamente alla Marvel semplicemente come Avengers 5, quindi è possibile che il personaggio possa tornare per concludere la sua storia pur limitando la sua presenza rispetto ai piani originali.

John Williams ritratta le sue dichiarazioni sul ritiro dalla composizione cinematografica

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A 91 anni, John Williams, compositore delle decine iconiche di Star Wars, Indiana Jones, Harry Potter e molto altro, ritratta i suoi precedenti commenti sul suo pensionamento. La carriera del leggendario compositore si estende per sette decenni, che lo hanno portato a collaborare spesso con i grandi del settore come Steven Spielberg per film quali Lo Squalo, Jurassic Park, E.T. il extra-terrestre, fino all’ultimo The Fablemans. Dopo una carriera illustre, Williams ha accennato al ritiro dalle colonne sonore cinematografiche nel 2022, affermando che Indiana Jones e il quadrante del destino sarebbero stato il suo ultimo.

Tuttavia, all’inizio del 2023 aveva già rettificato la sua dichiarazione, dicendo che aveva in programma di “restare per un po’” e ora ha chiarito la sua posizione rispetto al ritiro dalla composizione cinematografica. Durante un’intervista con The Times via Deadline, John Williams ha ritrattato i suoi precedenti commenti sul ritiro, affermando che “tutto è possibile” e “non vorrebbe escludere nulla”. Le discriminanti per farlo tornare a comporre dovrebbero essere un forte interesse per il progetto e una compatibilità di tempistiche:

“Se arrivasse un film a cui sono molto interessato, con un programma a cui posso far fronte, allora non vorrei escludere nulla. Tutto è possibile. Tutto è davanti a noi. Solo i nostri limiti ci trattengono. Oppure, per dirla più semplicemente: mi piace tenere una mente aperta.”

Con il franchise di Star Wars ancora in sviluppo e la serie di Harry Potter all’orizzonte, ci sarebbero molti progetti a cui John Williams è già legato e che potrebbe scegliere di portare avanti, ma resta da vedere cosa e come gli verrà proposto.

Star Wars: New Jedi Order, “Creeremo qualcosa di molto speciale” dichiara la regista

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Sharmeen Obaid-Chinoy, regista di Star Wars: New Jedi Order (titolo provvisorio), fornisce un aggiornamento sul suo prossimo impegno, cosa che lascia intuire che l’entrata in produzione del film è imminente. Dopo che immaginavamo tutti che il personaggio di Daisy Ridley, Rey, avesse già detto tutto in merito al franchise con Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, è stato confermato che sarebbe tornata in un nuovo film originale, ambientato 15 anni dopo la fine di Episodio IX, che vedrà Rey tentare di costruire, come suggerisce il titolo, un nuovo ordine Jedi.

Ora, Sharmeen Obaid-Chinoy, regista di Star Wars: New Jedi Order, anticipa qualcosa sul progetto nel corso di un’intervista alla CNN. Mentre non rivela troppi dettagli sul film, il suo commento suggerisce che la produzione potrebbe iniziare presto. “Sono molto entusiasta del progetto perché sento che ciò che stiamo per creare è qualcosa di molto speciale. E ora siamo nel 2024, ed è giunto il momento che una donna si faccia avanti per modellare una storia in una galassia lontana lontana.”

L’unico vero indizio nel commento di Obaid-Chinoy che la produzione inizierà presto è il suo uso della frase “stiamo per”. È interessante notare che il commento della regista coincide con le recenti voci che affermano che la produzione su Star Wars: New Jedi Order inizierà nella primavera del 2024. Ovviamente, le osservazioni di Obaid-Chinoy danno credito a queste affermazioni.

In un’intervista con IGN il mese scorso, il presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy ha preso in giro che Star Wars: New Jedi Order vedrà i Jedi in “scompiglio“, con Rey che tenta di mantenere la promessa fatta a Luke mentre ricostruisce l’ordine.

Mentre Star Wars: New Jedi Order non ha una data di uscita, gli slot aperti nel calendario di distribuzione della Disney suggeriscono che potrebbe arrivare già dal 19 dicembre 2025. Se la produzione iniziasse effettivamente nei prossimi mesi, è possibile che il sequel potrebbe occupare questa data. Altri slot liberi includono il 17 dicembre 2027 e il 21 dicembre 2029, ma, dato che non c’è stato un film nel franchise dal divisivo Star Wars: l’Ascesa di Skywalker del 2019, la data del 2025 sembra quella più probabile per la Disney.

Mentre le informazioni sul film rimangono molto scarse, Daisy Ridley ha anticipato in un’intervista con Collider che la storia pianificata non è “quello che mi aspettavo“, anche se non aveva ancora letto una vera sceneggiatura. Ora è passato più di un mese da questi commenti, ed è possibile che da allora le sia stata inviata una sceneggiatura.

Vacanze di Natale batte tutti al botteghino. Sua la media copia più alta in Italia

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Dopo 40 anni Vacanze di Natale batte tutti al botteghino con la media copia più alta d’Italia e quasi 500.000 euro d’incasso in un solo giorno. Ieri, sabato 30 dicembre, in tantissime sale si è registrato il sold out per la commedia cult di Natale firmata da Carlo Vanzina, prodotta dalla Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis e distribuita nelle sale, in versione restaurata e rimasterizzata, da Nexo Digital a 40 anni dall’uscita al cinema del film. I cinema si sono riempiti di appassionati che hanno accolto l’invito a scegliere un dress code rigorosamente ispirato agli anni Ottanta e che hanno cantato, ballato e recitato a memoria le battute più celebri del film.

Così, per accontentare i tanti fan che non sono riusciti a rivederlo, VACANZE DI NATALE in versione restaurata e rimasterizzata tornerà nelle sale solo per un altro giorno il prossimo 6 gennaio. L’elenco delle sale e i biglietti in prevendita saranno a breve disponibili su nexodigital.it.

Uscito al cinema nel dicembre del 1983, “Vacanze di natale riconquista il grande schermo per una giornata unica: il VACANZE DI NATALE DAY è infatti uno speciale appuntamento nelle sale pensato per radunare tutti i fan che ne conoscono a memoria le battute e le scene più esilaranti e che ne ricordano perfettamente la colonna sonora in cui sono presenti alcuni dei brani più celebri di tutti gli anni Ottanta.

Celebrando al cinema i 40 anni di un film che ha fatto ridere e divertire intere generazioni, l’appuntamento al cinema è anche il momento per rivivere un rito che per molti anni ha accompagnato i tradizionali festeggiamenti natalizi italiani: andare al cinema in compagnia di amici e familiari per vedere un film tutti insieme.

Vacanze di Natale” diretto nel 1983 da Carlo Vanzina, scritto insieme a suo fratelloEnrico, è una commedia cult, patrimonio dell’immaginario del nostro Paese. Ambientata a Cortina d’Ampezzo e ritmata da una colonna sonora che ha fatto epoca, fotografa con umorismo e leggerezza l’Italia di allora avvalendosi di un cast memorabile: Jerry Calà, Christian De Sica, Claudio Amendola, Stefania Sandrelli, Karina Huff, Guido Nicheli, Riccardo Garrone, Mario Brega, Marilù Tolo, Antonellina Interlenghi, Moana Pozzi e tantissimi altri divertenti interpreti della commedia italiana. Gli arricchiti e i periferici romani, gli sbruffoni milanesi, i pianobar, le cene di Natale, le piste innevate, le gare di sci, le comitive giovanili, le battute fulminanti, fanno di questo film un piccolo romanzo generazionale su come eravamo. E forse su come vorremmo ancora essere.

The Miracle Club: dal 4 gennaio al cinema il film con Maggie Smith

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The Miracle Club, il film di Thaddeus O’ Sullivancon un leggendario trio di attrici di diversa generazione – i premi Oscar Maggie Smith e Kathy Bates, e la candidata all’Oscar Laura Linney – dopo l’anteprima al Tribeca Film Festival, arriva in sala in Italia il 4 gennaio distribuito da Europictures.

Un altro bellissimo ruolo per tre attrici straordinarie, affiancate da un cast di prim’ordine di cui fanno parte Agnes O’Casey, il candidato all’Oscar Stephen Rea e Mark O’Halloran.

Ambientato nel 1967, The Miracle Club segue la storia di tre amiche, Lily (Maggie Smith), Eileen (Kathy Bates) e Dolly (Agnes O’Casey). Da Ballygar, una comunità operaia della periferia di Dublino che marcia al proprio ritmo, radicata in tradizioni di lealtà, fede e unione, sognano di vincere un pellegrinaggio alla città sacra di Lourdes per assaporare la libertà e sfuggire alla routine della vita domestica. Poco prima del viaggio, la loro vecchia amica Chrissie (Laura Linney) arriva a Ballygar per il funerale della madre, dopo un lungo esilio negli Stati Uniti. Il suo ritorno riapre vecchie ferite e le quattro devranno confrontarsi con il loro passato, anche quando viaggiano alla ricerca di un miracolo.

Jeremy Renner torna sul set a un anno dall’incidente

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Jeremy Renner torna sul set a un anno dall’incidente

Ad appena un anno di distanza dall’incidente che gli è quasi costato la vita, Jeremy Renner è pronto a tornare a l lavoro su un set cinematografico. L’attore ha infatti rivelato di essere già al lavoro sul set di Mayor of Kingstown, per le riprese della terza stagione.

Renner fu coinvolto in un incidente quasi fatale il 1 ° gennaio 2023, dopo aver salvato suo nipote dall’essere travolto da uno spazzaneve. L’attore e star della Marvel è stato investito dal suo gatto delle nevi, che pesa oltre sei tonnellate, costringendolo in ospedale con un trauma toracico e lesioni ortopediche.

Mentre Renner continua la riabilitazione completa, ha commentato con Andy Cohen e Anderson Cooper durante il loro speciale di Capodanno della CNN la sua terapia fisica, parlando anche del suo lavoro e del suo prossimo album.

“Abbiamo molto da festeggiare quest’anno”, ha detto Renner. “Sono così benedetto e avevo così tante cose per cui vivere. Ho una famiglia gigante, una figlia di 10 anni. Avrei deluso e incasinato molte vite se fossi passato a miglior vita. Ho molto per cui combattere. Il recupero è una strada a senso unico nella mia mente. Lavoro ancora duramente ogni giorno.” Quando gli è stato chiesto del suo coinvolgimento nella terza stagione di Mayor of Kingstown, Renner ha risposto: “È stato un anno meravigliosamente impegnativo”, ha detto. “Penso di essere pronto e penso di essere abbastanza forte. Torno esattamente tra una settimana.”

L’attore di Hawkeye è tornato in pubblico con l’uso di un bastone alla premiere mondiale della sua serie Disney+Rennervations” lo scorso aprile, dopo aver tenuto i fan costantemente aggiornati sul stato di salute tramite i social. Molte star hanno espresso la loro vicinanza e il loro supporto a Jeremy Renner nel corso di quest’anno. In particolare Scarlett Johansson e Chris Evans hanno anche fatto visita all’attore in ospedale.

Chewbacca: 10 fatti su Chewbe che non hanno senso

Chewbacca: 10 fatti su Chewbe che non hanno senso

L’universo di Star Wars è immenso: in tanti hanno contribuito, ha preso forma in diversi media, ed è quindi inevitabile che ci sia qualche incoerenza. Ad esempio, per quanto riguarda l’amato Chewbacca. Il wookiee è coraggioso, feroce, e abbracciabile, e soprattutto uno dei personaggi fondamentali del cast originale. Ma, a differenza di molti altri, non ha è mai diventato davvero un personaggio compiuto, a 360°. È sempre un po’ lì, segue gli amici e li aiuta, provvede ai rinforzi, e occasionalmente pilota il Falcon per una fuga dell’ultimo minuto. Non tutto quello che riguarda Chewbacca è stato pensato nei dettagli, e ci sono alcuni fatti riguardanti il personaggio che non hanno molto senso. Tipo il fatto che ha una moglie che guarda programmi di cucina. Cose così.

Chewbacca non ha mai nulla da ridere sulle idee stupide di Han

Chewbacca e Han SoloHan Solo sopravvive sempre per un pelo, sia per gran colpi di fortuna, sia per un’innata abilità di tirarsi fuori dalle situazioni pericolose. Con un po’ di furbizia e un po’ di fascino, e con la convinzione che tutto si risolverà, in un modo o nell’altro, sembra che riesca sempre a cavarsela. Ma succede che, a volte, le idee di Han non siano proprio geniali. Ma cosa ne pensa il suo compagno d’avventure?

Perché Chewbacca non ha mai nulla da ridire sul fatto che la maggior parte delle volte le idee di Han sono stupide? Sembra che le opinioni di Chewbecca a volte vengano un po’ messe da parte dal personaggio, forse perché, dopotutto, gli deve la propria vita, dato che Han l’ha salvato dall’Impero. Ma sicuramente, Chewbecca lo sapeva che scaricare il carico di Jabba alla vista dello Star Destroyer, o che nascondersi nella gola di un verme spaziale non erano esattamente idee geniali.

Han e il compagno sopravvivono sempre, spesso per un pelo, e sicuramente rischiano troppo molto più dello stretto necessario. Dopotutto, Chewbe potrebbe avere alcune alternative e consigli, dato che è, su Kashyyyk, un guerreiro senza paura con una certa conoscenza di strategie e tattiche di combattimento.

Non ha ricevuto una medaglia alla fine di Una Nuova Speranza

Chewbacca e Carrie FisherDopo la fine della Battaglia di Yavin e la distruzione della Morte Nera, l’Alleanza Ribelle si riunisce nella hall di ciò che era una volta il Tempio Jedi e tiene una bellissima cerimonia. La Principessa Leila premia Luke Skywalker e Han Solo, di due uomini responsabili della riuscita della missione, con medaglie al coraggio. Il fatto è che Chewbe era lì con Han, Leila, a pilotare il Falcon e altro.

I fan e gli spettatori attenti hanno avuto molto da ridire su questa svista da parte della pincipessa: George Lucas ha spiegato che, al tempo, gli wookiee non davano particolarmente importanza alle medaglie, ma, nel romanzo ispirato a Una Nuova Speranza, Chewbacca felicemente riceve la propria medaglia. Inoltre, nel fumetto del 1980 The Day After the Death Star, Leila consegna la medaglia al Chewbecca. Quindi, cosa è successo nel film? A quanto pare, la risposta è semplice: la Principessa Leila è troppo bassa per mettere la medaglia al collo del wookiee. Ma tutto è stato sistemato nel 1997, agli MTV Movie Awards, quando Carrie Fisher ha conferito il “Lifetime Achievement Award” all’attore Peter Mayhew, con la stessa forma della medaglia che Chewbe avrebbe dovuto ricevere alla fine di Una Nuova Speranza. Meglio tardi che mai.

Sua moglie guarda programmi di cucina

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Uno dei momenti più bizzarri dell’episodio speciale Star Wars Holiday Special del 1978, è quando vediamo la moglie di Chewbe, Malla, guardare un programma di cucina con evidente frustrazione, cercando di ricreare la ricetta mostrata. Sullo schermo, una signorina con quattro braccia dall’abbigliamento curioso spiega come preparare qualcosa che sembra, più o meno, carne schiacciata. George Lucas ha spiegato più di una volta che gli wookiee sono creature per niente materialiste, e per questo la rabbia di Malla per una cosa tanto banale ci sembra un po’ assurda. È un normale piatto wookiee? O Malla sta cercando di fare qualcosa di nuovo? Vuole fare una sopresa a Chewbe, per quando torna a casa? Ma anche ciò non ha senso, perché a quel punto, lei non ha avuto notizie di Chewbe per settimane. Per quello che ne sa, potrebbe essere morto. Ma se ne sta lì, sull’orlo del rompere la televisione a mazzate, perché la sua cucina non è all’altezza di quella del programma. Possiamo solo concludere che la funzione della scena è dare un pizzico di accessibiltà ai wookiee, rendendolì più umani.

Sa rimettere insieme i pezzi di C3PO come fosse Lego

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Nell’Impero colpisce ancora, mentre i grandi parlano, C-3PO si allontana e finisce in una sorta di officina galattica, dove i droidi vengono fatti a pezzetti per pezzi di ricambio, e C-3PO diventa la loro nuova vittima. Quando ritorna a Han, Leia, e Chewbecca in una scatola, è proprio Chewbe che lo rimette in sieme pezzo per pezzo, un po’ come se stesse giocando con i Lego. È vero anche che gli monta la testa al contrario, ma Chewbe sa perfettamente come risistemare il droide protocollare come se fosse l’unca cosa che ha fatto nei suoi 200 anni di vita. È senza dubbio un meccanico con una certa abilità, dato che il Falcon è per lo più mantenuto in uno stato semifunzionale, ma con una certa goffaggine. Inoltre, le zue zampe giganti non hanno la destrezza per lavorare con le parti delicate di un droide e il livello di concentrazione necessario per rimetterlo insieme sembra andare oltre alle capacità dell’impaziente wookiee.

Chewbecca indossa sempre una bandoliera. Sempre.

Chewbecca indossa sempre una bandoliera. Sempre.Sappiamo che il pelo di Chewbe lo copre decentemente. È coperto come si deve esattamente nei punti in cui serve, e la sua specie non ama particolarmente i capi d’abbigliamento. L’unico “capo” del quale Chewbecca non sembra capace di fare a meno, però, è la bandoliera. Questa contiene cartucce delle dimensioni di pacchetti di sigarette per la propria arma preferita, che però impugna solo per la metà del tempo e che sparisce man mano la saga progredisce.

Sarà stato che avere Chewbecca completamente spoglio era un po’ troppo per i censori del tempo, e che un accessorio che più o meno si avvicina ad una forma di abbigliamento fosse necessario. Il fatto è che non indossa nemmeno niente che gli permetta di portare l’arma con sé, il che darebbe un senso alla bandoler. Ma sta di fatto che l’ha sempre con sé. Ma proprio sempre sempre.

Chewbecca non si veste mai

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È stato descirtto, in modo particolarmente azzeccato, come un “tappeto con le gambe” dalla Principessa Leila. Il commento, in particolare, si riferisce al fatto che i tappeti non indossano mai dei vestiti, così come Chewbe. Il fatto è che, perché Chewbe dovrebbe pensare di aver bisogno di vestiti, quando viene da una società come quella wookiee che non considera la nudità come una cosa moralmente discutibile? Inoltre, il pelo copre tutto ciò che è necessario coprire. Su Kashyyyk, inoltre, tutti i wookies sono nudi e non si interessano né ai vestiti né alla moda. Nel 1977, all’uscita di Una Nuova Speranza, i produttori si sono chiesti se la nudità di Chewbe non fosse un po’ troppo per il pubblico del tempo (ovvero, per i censori del tempo).

Sì, il costume era fatto di un misto di pelo di capra e di yak, era lungo e morbido e copriva tutto lo wookiee, ma era evidente che, insomma, Chewbe se ne andava in giro nudo. Nelle prime bozze, in realtà, indossava una sorta di armatura, ma si decise di liberarsene perché George Lucas la reputò un look “troppo fantasy”.

Non gli dispiace avere Porg dappertutto sul Falcon

Non gli dispiace avere Porg dappertutto sul FalconTutti hanno amato i momenti dell’ultimo film dedicati alle esilaranti interazioni tra Chewbe e i Porg, le piccole pulcinelle di mare galattiche neurotiche che funzionano a meraviglia in compagnia dello wookie dall’umore nero. Le creature, inoltre, diedero modo ai creatori del film di avere a che fare con le reali pulcinelle di mare che continuavano ad interferire con le riprese di Star Wars sulle Isole Skellig. Comprensibilmente, il primo istinto di Chewbe è di mangiarne uno, la gli occhioni hanno la meglio su di lui e decide di risparmiarlo. Poco più in là nel film, i Porg hanno letteralmente invaso il Falcon, distruggono i sedili, fanno casino con i controlli e, probabilmente, fanno la cacca dappertutto.

Quando Chewbe e Rey tornano indietro per incontrare il resto della Resistenza, parecchi Porg hanno oramai fatto il nido nei corridoi del Falcon. Uno di loro è addirittura in prima linea durante la battaglia finale, lanciando un urlo di guerra quando Chewe comincia una manovra d’attacco. Alla fine della battaglia, c’è un porg seduto sulla testa di R2. Tutto ciò vuol dire che il Falcon sta diventando la casa dei piccoli animali, ma non ha senso che a Chewbe stia bene, considerando la quantità di danni che le piccole bestie infliggono alla nave, e considerando che ora passa la maggior parte del suo tempo a cacciarli dalla console.

Rey lo capisce

Rey lo capisceFino all’arrivo di Rey, Han Solo è l’unica persona in Star Wars (oltre a C-3PO che però non conta, perché conosce olter 6 milioni di forme di comunicazione) che sia in grado di capire cosa dice Chewbe. Infatti, quando Solo era un ragazzino su Corellia, finisce con un gruppo di pirati dello spazio. Tra questi, il cuoco gli insegna le basi del linguaggio wookiee: nonostante sembri soltanto una serie di grugni e ringhi, è in realtà un linguaggio molto complesso che è difficile da capire per chiunque non sia uno wookie. Gli umanoidi non sono in grado di replicare il linguaggio, e Han stesso può solo rispondere in Galattico base.

Ma perché Rey lo capisce? Le attività di Rey e la sua vita giustificherebbero, in realtà, il fatto che sia venuta in contatto con una grande varietà di specie. Ma da quello che vediamo ne Il risveglio della Forza, Rey non ama fare conversazione: prende quello che serve, e se ne va. Vive in realtà una vita solitaria, senza particolare interesse nelle conversazioni o nel farsi nuovi amici, come vediamo dalle sue prime reazioni alla presenza di BB-8 e Finn.

Chewbacca Ha solamente un’espressione facciale

Chewbacca Ha solamente un'espressione facciale

Non importa cosa gli stia succedendo attorno: l’espressione di Chewbacca è per lo più immobile, e al pubblico non resta che intuire dall sua “voce” i suoi stati emotivi. Nella trilogia originale di Star Warsil costume del wookiee disegnato da Start Freeborn era fatto di peli di capra e yak, ed era particolarmente caldo e pesante, e rendeva difficile muoversi, oltre a nascondere le espressioni facciali dell’attore.

L’unica cosa visibile era, chiaramente, gli occhi dell’attore, e Chewbe poteva aprire la bocca. Con questo dilemma da affrontare, l’attore Peter Mayhew si recò allo zoo di Londra per studiare i movimenti e le abitudini dei primati, e si mise addirittura a studiare le “riprese” dell’Uomo delle nevi. Sapeva che gli wookiee assomigliano abbastanza agli uomini, ma voleva che il personaggio fosse una sorta di gigante buono della foresta. Fu attraverso le movenze del personaggio che l’attore fu in grado di dare vita a Chewbe.

Chewbacca Accetta facilmente Rey come assistente sul Falcon

Chewbacca
Joonas Suotamo is Chewbacca, Oscar Isaac is Poe Dameron, Daisy Ridley is Rey and John Boyega is Finn in STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER

Non ci vuole molto tempo perché Han si metta a dare consigli a Rey, e addirittura le offra il lavoro di assistente a bordo del Millennium Falcon, suggerendo inoltre che Chewbacca avrebbe apprezzato l’idea. Il fatto è che, durante tutta la saga di Star Wars, era Chewbe ad essere stato descritto più volte come co-pilota/assistente sul Millennium Falcon. La proposta di Han, quindi, non è il massimo della gentilezza o della gratitudine nei confronti del wookiee. Inoltre, dopo la morte di Han, è proprio Rey a prendere il comando della nave, lasciando Chewbacca al ruolo di co-pilota. Sembra improbabile che Chewbe permetta ad una tizia che conosce appena di prendere il comando, a meno che sia a conoscenza di qualcosa che noi non sappiamo ancora…

Fonte: CBR:com

L’Impero colpisce ancora: 10 dettagli che nessuno ha notato

L’Impero colpisce ancora: 10 dettagli che nessuno ha notato

Uscito nelle sale nel 1980, L’impero colpisce ancora è il secondo capitolo della prima trilogia di Star Wars e riprende la narrazione tre anni dopo gli eventi di Episodio IV – Una nuova speranza. Solo riguardandolo però emergono alcuni dettagli che forse, dopo una sola visione, potrebbero esserci sfuggiti… Ma di cosa parliamo? Leggete qui sotto:

I titoli di testa de L’Impero colpisce ancora

I titoli di testa de L'Impero colpisce ancoraOgni episodio della saga di Star Wars inizia con una sequenza di titoli di testa a scorrimento che serve a introdurre eventi e personaggi coinvolti nella storia, oltre a contestualizzare il film rispetto a quelli che l’hanno preceduto. E se osservate bene i titoli in L’impero colpisce ancora, noterete un piccolo dettaglio…

Episodio V è infatti il primo del franchise ad avere anche il titolo ufficiale nella schermata, perché all’epoca i dirigenti dello studio chiesero a Lucas di inserire altri riferimenti per non confondere troppo gli spettatori.

L’attacco alla base Echo

L'attacco alla base EchoIn una versione alternativa della sceneggiatura del film, diversi wampas attaccavano la base di Echo insieme agli snowtroopers imperiali, ma a causa di vincoli di bilancio e di una produzione già difficile, niente di ciò è avvenuto. In quella scena sarebbe stato coinvolto anche Mark Hamill insieme ad uno stuntman.

Ciò non significa che nella versione finale non ci siano stati dei riferimenti all’attacco dei Wampa, perché se ci fate caso, sulle pareti del corridoio ci sono dei segnali riguardanti proprio le creature.

Il Millennium Falcon a grandezza naturale

Il Millennium Falcon a grandezza naturaleLa planimetria della base Echo è enorme, e lo dimostra il fatto che il Millennium Falcon può essere parcheggiato comodamente in tutta la sua maestosità. Nessuno sa che la versione a grandezza naturale della nave di Han Solo non era mai stata costruita fino a Episodio V, dove compare in una scena.

Cliff Calven

Cliff CalvenI fan più attenti avranno riconosciuto nella base di Echo i caratteristici baffi di John Ratzenberger, aka Cliff Calven, uno dei più celebri doppiatori della Pixar che nel film rimprovera verbalmente un indignato Han Solo. Il personaggio avverte Han dei rischi del pianeta quando le temperature scendono sotto lo zero: “Allora ci vediamo all’inferno!

Luke in stop-motion

Luke in stop-motionDurante la Battaglia di Hoth Luke Skywalker usa il suo cavo magnetico per collegarsi alla parte inferiore di un AT-AT, ma ad effettuare l’acrobazia non è l’attore ma una figura in stop-motion. Lo stesso procedimento è stato adottato per i Tauntaun su Hoth e gli Wampa.

Gli attori apparsi negli altri film di George Lucas

Due attori comparsi in Episodio V hanno recitato in un altro film di George Lucas, Indiana Jones e l’ultima crociata: parliamo di Julian Glover e Walter Donovan, interpreti dell’ammiraglio Ozzel, Adolf Hitler, generale Veers e uno dei cattivi del Santo Graal.

Asteroidi, scarpe e patate

Asteroidi, scarpe e patateUn campo di asteroidi diventa la trappola perfetta per salvare il Millennium Falcon e distruggere la flotta imperiale dopo la battaglia di Hoth: Han Solo pilota abilmente la nave mentre i caccia stellari si frantumano andando incontro a rocce, scarpe e…patate! Questi e altri oggetti sono stati filmati per la scena dal team del film.

Le manette di Han Solo

Le manette di Han SoloQuando Han Solo viene condotto nella camera di congelamento per essere immerso nella carbonite, le guardie legano le sue mani con delle manette imperiali. Si tratta infatti di una procedura standard per tutti i prigionieri, soprattutto criminali pericolosi e imprevedibili come Han.

Molti discutono ancora sull’idea che il personaggio sia fuggito o meno dalla presa dei polsini prima di iniziare il processo, ma in realtà è stato rivelato che sono gli Ugnaugh a legarlo con bracciali di carbonite nella parte superiore delle braccia.

Boba Fett smascherato

Boba Fett smascheratoL’identità di Boba Fett è rimasta avvolta nel mistero per anni, rivelando che è solo uno dei più famosi cacciatori di taglie della galassia. Il suo attore però – Jeremy Bulloch – compare in carne e ossa nei panni della guardia incaricata di portare la principessa Leia e Chewbacca alla nave di Darth Vader.

Lando pupazzo in L’Impero colpisce ancora

Lando pupazzoQuando Leia sente il segnale di soccorso “telepatico” di Luke mentre fugge da Cloud City con Chewie e Lando, ordina ai piloti di cambiare rotta, ed è allora che Chewie apre un portello per raccogliere l’eroe con Lando che esce per recuperarlo.

Ma invece dell’attore – Billy Dee Williams –  dalla nave esce una sua miniatura versione pupazzo fatta di cartapesta per ingannare il pubblico!

Leggi anche – Star Wars: tutti i riferimenti alla mitologia e alla religione nella saga

Fonte: Screenrant

Jane Foster: tutto quello che c’è da sapere sulla “nuova” Thor

Jane Foster: tutto quello che c’è da sapere sulla “nuova” Thor

Come già annunciato nei mesi scorsi, in Thor: Love And Thunder – quarto capitolo del franchise – non vedremo semplicemente una versione al femminile di Thor ma Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor, nome della celebre run scritta da Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al posto del Dio del Tuono. Ma cosa sappiamo del personaggio che sarà interpretato da Natalie Portman? Ecco qualche curiosità relativa ai fumetti originali:

Un Mjolnir “diverso” per Jane Foster

Un Mjolnir "diverso" per Jane FosterQuando Jane Foster impugna il Mjolnir, la scritta incisa sul martello cambia le parole originali che recitavano “Chiunque detenga questo martello, se è degno, avrà il potere di Thor”. Da lì si passò a “Chiunque detenga questo martello, se sarà degna, avrà il potere di Thor.” e una volta conclusa la run di Jane, la scritta cambiò un’ultima volta con la desinenza neutra.

Non ha avuto tempo per “allenarsi”

La Jane dei fumetti che impugna il Mjolnir anche per contrastare i Giganti di ghiaccio, entra in battaglia senza avere il tempo di adattarsi al martello e viceversa, o comunque priva di un allenamento che le consentisse di avere più confidenza con l’arma. Fortunatamente gli eventi ci raccontano un esito positivo e le due parti hanno funzionato al meglio.

Jane Foster a rifiuto l’aiuto di Thor

Jane Foster a rifiuto l'aiuto di ThorCome molti fan sapranno, Jane Foster stava morendo di cancro prima dell’intervento di Thor e soprattutto prima di appropriarsi del Mjolnir. Sfortunatamente però, l’eroina ha peggiorato la sua condizione cancellando gli effetti della chemioterapia ogni volta che sollevava il martello. Thor aveva cercato disperatamente di convincerla a guarire grazie alla magia asgardiana, ma sapendo benissimo che tutta la magia ha un costo e non voleva pagare quel prezzo, Jane rifiutò.

La madre di Jane Foster

Thor Love & Thunder Jane Foster MCUNon tutti sanno che Jane Foster ha perso sua madre quando era molto giovane, e precisamente quando aveva nove anni. La donna morì al termine di una malattia lenta e dolorosa, e per tutto il tempo Jane si sentì impotente nel vederlo accadere; questo orribile momento della sua vita, unito alla perdita perdita, divenne praticamente la forza trainante del suo percorso privato come dottoressa e supereorina.

Gli appuntamenti mancati di Jane Foster

Gli appuntamenti mancati di Jane FosterCi sono un paio di ragioni aggravanti nella malattia di Jane e del fatto che crebbe così rapidamente: la prima è l’utilizzo del Mjolnir, che pur sradicando la chemio dal suo sangue, non ha potuto fare nulla per le cellule cancerose all’interno; l’altra è da attribuire al comportamento di Jane, che continuava a saltare le sedute di chemioterapia.

Donna del congresso

Tra le tante mansioni svolte da Jane Foster c’è anche quella di deputata del congresso, non sulla Terra ma per la Terra nel Congresso dei Mondi in cui sostenne fortemente il pianeta d’origine e tutti i suoi abitanti. Ha continuato a farlo mentre lottava con la sua salute cercando di mantenere segreta la sua identità di Thor.

I segreti di Jane Foster

Jane Foster non è esattamente la più brava a mantenere segreti, come quando ha ingannato la maggior parte dei suoi amici e della sua famiglia rivelando la verità quando lo riteneva opportuno, forse perché mai avrebbe pensato che gli altri considerassero una supereroina una malata terminale…

Leggi anche – Thor: Love And Thunder, 10 teorie sul ruolo del Dio del Tuono

Fonte: CBR

George R.R. Martin dice di avere in cantiere 3 serie animate su Game of Thrones

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Ispirato da una recente proiezione della serie animata di NetflixBlue Eye Samurai“, il creatore di “Game of ThronesGeorge R. R. Martin ha scritto un nuovo post sul suo blog elogiando il lavoro di Amber Noizumi e Michael Green. E mentre era in vena di condivisioni, Martin ha deciso di dare notizie sulle sue stesse aspirazioni di animazione.

Blue Eye Samurai è una cosa tutta sua, ed è magnifica“, ha scritto Martin. “Anche se di solito non guardate l’animazione, provatelo. È fantastico. Se vi piace il mio materiale, credo che lo adorerete”.

Lo scrittore si è poi soffermato sul suo lavoro attuale. “Si dà il caso che io e la HBO abbiamo i nostri progetti di animazione, ambientati nel mondo di ‘Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song Of Ice & Fire)’. Nessuno di essi ha ancora ottenuto il via libera, ma credo che siamo vicini a fare il passo successivo con un paio di essi“.

Su quali progetti lavora George R.R. Martin ?

Il padre di Westeros ha rivelato che in precedenza aveva quattro progetti di serie animate in fase di sviluppo con la HBO. Variety ha dato la notizia della serie animata di “Game of Thrones” già nel 2021, e Martin si è spinto oltre rivelando che erano state create diverse writers room, sceneggiature e bozze, ma purtroppo due dei quattro progetti sono stati “accantonati“, come ha detto Martin.

Mentre continua a lavorare sui due progetti animati rimanenti, Martin ha anche dato la notizia che anche la serie Sea Snake, annunciata in precedenza, passerà ad un prodotto di animazione.

Abbiamo spostato ‘Nine Voyages’, la nostra serie sui leggendari viaggi del Serpente di Mare, dal live action all’animazione. Una mossa che appoggio pienamente. I vincoli di budget avrebbero probabilmente reso proibitiva una versione in live action, visto che metà della serie si svolge in mare e che è necessario creare un porto diverso ogni settimana, da Driftmark a Lys, alle Isole Basilisco, a Volantis, a Qarth, a… e così via. C’è un mondo intero là fuori. E abbiamo molte più possibilità di mostrarlo con l’animazione. Quindi ora abbiamo tre progetti di animazione in corso“.

I nomi e le trame delle misteriose due serie animate rimangono ancora segreti. Da anni si parla di numerosi progetti di spin.off di “Game of Thrones“, da “Fondo delle pulci” alla serie “10.000 navi”. Lo scorso aprile, abbiamo dato la notizia che un prequel sulla conquista di Westeros da parte di Aegon I Targaryen era in fase di sviluppo e che la serie “A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight“. Se una di queste trame possa essere il suddetto show animato di cui parla Martin, solo il tempo ce lo dirà.

Il 2023 delle Fiction RAI

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Il 2023 delle Fiction RAI

Il 2023 è stato un anno che ha consolidato ancora una volta il grande successo e la fidelizzazione per la fiction Rai. I numeri ottenuti confermano il primato sia nell’offerta generalista, con la top ten per ascolto medio occupata solo da titoli Rai, sia nel consumo on line sulla piattaforma Rai Play.

Risultati raggiunti grazie a un’equazione virtuosa tra quantità e qualità del prodotto. È su questa base, infatti, che i telespettatori hanno ribadito il patto di fiducia con il grande racconto popolare del servizio pubblico, capace di restituire la ricchezza e la complessità di un Paese e di interpretarne i problemi, le attese, i valori profondi e le contraddizioni sempre con il coraggio fiducioso e positivo verso il domani.

Sul fronte degli ascolti lineari, la seconda stagione di “Le indagini di Lolita Lobosco” si conferma il titolo più visto con una media di ascolto di oltre 5.292.000 telespettatori e 28.6% di share. Seguono “Fiori sopra l’inferno” (4.767.000 di telespettatori e 25% di share) e la terza stagione di “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” (4.483.000 telespettatori e 26,4% di share).

Ai brillanti dati del prime time si aggiungono quelli della fascia pomeridiana, il cui presidio viene mantenuto grazie alla serie daily “Il Paradiso delle Signore“, che ha ottenuto un ascolto medio di oltre 1.7 milioni di telespettatori e il 19.7% di share.   Anche sulla piattaforma Rai Play, la fiction è il genere più visto. “Mare fuori 3” si colloca in prima posizione con oltre 72 milioni ore di Tempo Totale Speso. La serie, che ha ottenuto una Total Audience di oltre 6 milioni di ascoltatori, si è contraddistinta anche per lo straordinario primato sul VOD a 28 giorni con 4.099.000 ascoltatori medi.

Il 2023 degli incassi al cinema in Italia, +62% incassi e +59% presenze

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In un mercato post-pandemico tornato per il primo anno alla normalità i cinema hanno registrato nel 2023 un incasso complessivo di circa 495 milioni di € per un numero di presenze pari a circa 70.5 milioni di biglietti venduti.

Si tratta di un risultato superiore al 2022 (+62% incassi e +59% presenze) e di un decremento del 16% degli incassi e del 23% delle presenze circa rispetto alla media del triennio 2017-2019. Un recupero importante visto che al 31/12 del 2022 la differenza negativa con la media pre-pandemica era del 48% in incassi e del 51% in biglietti venduti.
Da sottolineare il fondamentale recupero nella stagione estiva, tradizionalmente considerata quella più debole dal punto di vista dei risultati: da maggio ad agosto, grazie all’importante offerta e anche alle attività di comunicazione e promozione realizzate, il periodo ha registrato ininterrottamente valori superiori al triennio 2017-2019 permettendo al secondo quadrimestre di segnare il miglior risultato di sempre al box office in termini di incasso. Nel complesso l’anno ha registrato 5 mesi su 12 con valori superiori ai dati pre-pandemici.

Di nuovo significativa, più in generale, la produzione italiana grazie al film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e a diversi altri risultati conseguiti, che torna ad avvicinarsi ai valori dello scorso decennio. Le produzioni italiane, incluse le co-produzioni, hanno registrato un incasso di oltre 120 milioni di € per un numero di ingressi pari a circa 18 milioni di biglietti venduti ed una quota sul totale delle presenze di circa il 26%. Si tratta di un valore non solo superiore alla media del triennio 2017-2019 (21%) ma vicino alla media dell’intero decennio 2010-2019 (26,9%). Nella Top3 dei film di produzione italiana, oltre al film di Paola Cortellesi ci sono anche “Me contro Te Il Film – Missione giungla” (4.8 milioni di € d’incasso) e “Tre di troppo” (4.7 milioni di € d’incasso).

I tre film che in generale hanno registrato il migliore risultato di incasso al box office sono stati “C’è ancora domani” (quasi 33 milioni di € d’incasso), “Barbie” (32.1 milioni di € d’incasso) e “Oppenheimer” (27.9 milioni di € d’incasso). I dati e le analisi complete verranno diffuse e commentate nel corso della conferenza stampa “2023: che spettacolo di Cinema!” che si terrà il prossimo 10 GENNAIO 2024 alle ore 11.00 presso il Cinema Barberini (sala 5) – Piazza Barberini 24/26, Roma.

Di seguito la TOP 10 degli incassi nella stagione cinematografica

  1. C’è ancora domani, incasso: €32.959.528, presenze 4.839.820;
  2. Oppenheimer, incasso: € 27.990.461, presenze 3.748.968;
  3. Barbieincasso: € 12.921.737, presenze 1.822.896;
  4. Wonka, incasso: € 9.919.659, presenze 1.319.090;
  5. Assassinio a Venezia, incasso: € 8.675.124, presenze 1.459.057;
  6. Napoleon, incasso: € 7.775.616, presenze 1.040.796;
  7. The Nun 2, incasso: € 6.634.401, presenze 960.620;
  8. Hunger Games – La ballata dell’usignolo … incasso: € 5.579.200, presenze736.746;
  9. Five Nights at Freddy’s, incasso: € 5.350.205, presenze 673.476;
  10. Shark 2 – L’Abisso, incasso: € 5.287.858, presenze 687.817;

Helen Mirren: una regina in continua trasformazione, al cinema dal 4 gennaio con Wonder: White Bird

Da tutti considerata la Regina del grande schermo, grazie alla sua magistrale interpretazione di Elisabetta II in The Queen di Stephen Frears che le valse il premio Oscar nel 2007, Helen Mirren è forse l’esempio più brillante e vincente di come una carriera già di grande successo possa essere in continuo rinnovamento e esplorazione di nuovi territori.

Vantando già collaborazioni con alcuni dei più grandi registi contemporanei (Greenaway, Altman, Sellers, Brass trai tanti), Mirren ha dimostrato negli ultimi anni come questa si possa trasformare nel tempo, adattandosi non solo al mercato corrente ma anche alle nuove forme di comunicazione e spettacolo, tracimando nel mondo della moda e della musica. In attesa di vederla Wonder: White Bird, al cinema dal 4 gennaio grazie a Notorious Pictures, ecco le evoluzioni e le rivoluzioni nella carriera di Helen Mirren negli ultimi anni.

Wonder: White Bird

Helen Mirren Wonder: White Bird

A partire dal 4 gennaio, grazie a Notorious Pictures, vedremo Halen Mirren in Wonder: White Bird, uno spin off del film del 2026 con Jacob Tremblay e Julia Roberts, in cui seguiamo la storia di Julian (Bryce Gheisar), il bullo di Wonder che, dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola per come aveva trattato Auggie Pullman (Tremblay), cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara (Helen Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea (interpretata da Ariella Glaser) nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.

Un confort movie, in cui ogni divismo e virtuosismo vengono messi da parte in nome di una storia che mostra la strada della gentilezza come potente mezzo per cambiare il mondo. Helen Mirren conferma in questo piccolo grande ruolo il suo sconfinato talento, mettendosi al servizio del personaggio e facendo brillare la sua Sara.

Fast and Furious Saga

helen mirren Helen Mirren

È il 2017 quando Magdalene “Queenie” Ellmanson-Shaw fa il suo ingresso trionfale nella saga di Fast and Furious. La matriarca Shaw esordisce nel franchise nell’ottavo episodio, chiedendo a Toretto di salvare suo figlio Deckard da Cipher. Il finale del film la vede in prigione, dalla quale però evade nello spin-off Hobbs & Shaw, facendo saltare in aria la sua cella, grazie a un amorevole regalo dei suoi figli. La ritroviamo poi brevemente nel nono capitolo del franchise.

Dimostrando grande duttilità e amore per l’action, Helen Mirren si immerge anima e corpo in una saga chiassosa e divertente da guardare e, a detta sua, da interpretare. Non è certo un territorio inesplorato per Mirren, che già con RED nel 2010, e con il suo sequel di tre anni dopo, aveva dimostrato attitudine verso il genere. Ma il suo tuffarsi completamente e con dedizione in una serie così riconosciuta e amata è indice di volersi mettere in gioco, con la grande ironia e sensualità, doti che da sempre ne caratterizzano la presenza e le scelte.

Count on Me

Il cinema ha uno schermo troppo grande per Dame Helen Mirren che non disdegna di calpestare territori che non le sono consueti pur di esercitare il suo talento nella recitazione. Deve essere stata questa sfida a convincerla a sconfinare nel campo della musica, a supporto di Kendrick Lamar, che, nel video di Count on Me, la fa calare nei panni della psicologa alla quale snocciola la sua confessione/seduta che costituisce appunto il brano.

Sebbene il fuoco del video siano ovviamente parole e note del rapper statunitense, la nostra Dama compare continuamente a schermo, in un intenso piano d’ascolto in cui dimostra che, nonostante il bianco e nero, il look discreto e per nulla appariscente, il suo solo volto, incorniciato dai capelli raccolti, riesce ad essere intenso e comunicativo, mettendo da parte glamour e vanità.

Shazam! La furia degli Dei

Shazam! La furia degli DeiMai far arrabbiare una divinità. Quando questa creatura sovrumana ha anche il titolo di Dame allora c’è da preoccuparsi. Lo sa bene Shazam l’eroe (sfortunato!) della DC Comics che è arrivato al cinema con il volto di Zachary Levi. Ma cosa c’entra un cinecomic con una div(in)a del cinema? Ebbene, dopo l’esperienza nel blockbuster con Fast and Furious, Helen Mirren ha detto di sì anche agli adattamenti dai fumetti, dimostrando ancora una volta non solo spirito di sfida, principalmente con se stessa, e capacità di uscire dalla propria zona di conforto, ma anche grande divertimento nel farlo.

Poco importa se il film non è stato un grande successo per il pubblico, la sua Hespera è un personaggio dal grande carisma, che ruba la scena alle sue co-star, con buona pace delle sue “sorelle”, Lucy Liu e Rachel Zegler. Una volta che anche il cinecomic è stato conquistato dalla sua grazia e forza, a Helen Mirren non resta che sconfinare di nuovo… verso la passerella!

La sfilata per L’Oreal Paris

Abbiamo già accennato all’esuberanza, sensualità e intelligenza di Dame Helen Mirren. Tutte doti che non sono per niente scontate in un’attrice, e che risplendono fulgide in occasione della sfilata di L’Oreal Paris. Il terzo show annuale del marchio, durante la Fashion Week di Parigi, ha visto Mirren sfilare in compagnia di illustri colleghe, volti noti del panorama dell’intrattenimento.

Nel corso della sfilata notiamo Eva Longoria, Andie McDowell, Amber Heard, Camila Cabello, ma nessuna, per quanto avvenente e sicura di sé, eguaglia lo spirito di Helen Mirren che, scalza e spettinata, solca la passerella a grandi balzi, prendendosi la scena. Un’immagine senza tempo, forte e leggiadra allo stesso tempo, lontana dallo stereotipo della diva inarrivabile e allo stesso tempo con un’aura sovrumana di bellezza.

Rivedremo Helen Mirren in Wonder: White Bird, al cinema dal 4 gennaio con Notoriuos Pictures.

I film più attesi del 2024

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I film più attesi del 2024

Il 2023 è stato per il cinema un anno che, tra alti e bassi, ha regalato agli spettatori di tutto il mondo alcuni titoli e momenti che rimarranno indelebili anche negli anni a venire. Dal fenomeno Barbenheimer che ha visto protagonisti Barbie e Oppenheimer, fino al ritorno in sala di Martin Scorsese con Killers of the Flower Moon; dagli scottanti flop al box office di cinecomic come Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Shazam! Furia degli Dei e The Marvels e fino al trionfo di film italiani come Rapito, Il Sol dell’Avvenire, Comandante, Io Capitano e, soprattutto, C’è ancora domani. Il 2023 è però stato anche l’anno degli scioperi degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood, evento che ha fatto slittare di diversi mesi l’uscita di numerosi film ma ha anche permesso alle categorie interessate di ottenere maggiori sicurezze lavorative. Reduci da tutto ciò, scopriamo ora quelli che sono i film più attesi del 2024, tra grandi blockbuster fino a lungometraggi d’autore molto attesi.

Il ragazzo e l’airone – 1 gennaio

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)

Il 2024 inizia con Il ragazzo e l’airone (qui la recensione), il nuovo film di Hayao Miyazaki, prodotto dal leggendario Studio Ghibli e distribuito in Italia da Lucky Red. Si racconta qui la storia di Mahito, un ragazzo di 12 anni che, spinto dal desiderio di rivedere sua madre, si avventura in un regno abitato dai vivi e dai morti. Un luogo fantastico dove la morte finisce e la vita trova un nuovo inizio. Una storia sul mistero della vita e la creazione, un omaggio all’amicizia, direttamente dalla mente del maestro Miyazaki.

The Zone of Interest – 18 gennaio

The Zone of Interest - La Zona d’interesse

The Zone of Interest (qui la recensione) è il nuovo film diretto da Jonathan Glazer con Sandra Hüller, Christian Friedel, Ralph Herforth, Max Beck, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen e Lilli Falk. La storia è quella di un uomo, sua moglie e i figli che trascorrono le proprie giornate in modo apparentemente normale, tra il lavoro d’ufficio di lui, i tè con le amiche di lei e le scampagnate nella natura con i figli. Ma l’uomo in questione è Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la curata villetta con giardino della famiglia si trova esattamente di fianco al muro del campo, da cui provengono grida di dolore e disperazione. Il film è dunque un’opera imprescindibile sulla perdita dell’umanità e sulla banalità del male, premiato con il Grand Prix a Cannes 2023.

The Holdovers – 18 gennaio

The Holdovers lezioni di vita recensione

The Holdovers – Lezioni di vita (qui la recensione) è il film diretto da Alexander Payne con Paul Giamatti, Dominic Sessa e Da’Vine Joy Randolph. La storia è quella di uno scontroso professore di una scuola privata del New England, che rimane nel campus durante le vacanze di Natale per sorvegliare gli studenti che non possono tornare a casa.  Alla fine stringe un improbabile legame con uno di loro, un ragazzo strambo e problematico e con la cuoca della scuola, il cui figlio risulta di recente disperso in Vietnam.

Povere creature! – 25 gennaio

Povere Creature (Poor Things)
Emma Stone and Mark Ruffalo in POOR THINGS. Photo by Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 20th Century Studios All Rights Reserved.

Povere Creature! (qui la recensione) è il nuovo film di Yorgos Lanthimos con Emma Stone, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Mark Ruffalo, Jerrod Carmichael, Christopher Abbott, Margaret Qualley, Suzy bemba e Kathryn Hunter. Protagonista del film è Bella Baxter, una bellissima giovane che dopo essere deceduta viene riportata in vita con il cervello di un neonato. Tratto da un romanzo ispirato al classico della letteratura gotica di Mary Shelly, Frankenstein o il moderno Prometeo, il film vedrà Bella andare in giro per il mondo in cerca di avventure con cui esplorare sé stessa e quanti intorno a sé. Il film, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, ha vinto il prestigioso Leone d’Oro.

The Iron Claw – 1 febbraio

The Iron Claw recensione

The Warrior – The Iron Claw è il film diretto da Sean Durkin con Zac Efron, Jeremy Allen White, Lily James, Maura Tierney, Harris Dickinson, Holt McCallany, Aaron Dean Eisenberg e Michael Harney. In esso si racconta la vera storia degli inseparabili fratelli Von Erich, che hanno fatto la storia nel mondo del wrestling professionistico nei primi anni ’80. Attraverso la tragedia e il trionfo, all’ombra del loro prepotente padre e allenatore, i fratelli cercano un’immortalità straordinaria sul più grande palcoscenico dello sport.

Madame Web – 14 febbraio

Madame Web

Madame Web è il film diretto da S.J. Clarkson con Dakota Johnson, Emma Roberts, Sydney Sweeney, Isabela Merced, Adam Scott e Celeste O’Connor. Si tratta di uno spin-off dello Spider-Man Universe della Sony, incentrato su un mutante chiaroveggente di nome Madame Web. Nel film, Dopo aver acquisito poteri di chiaroveggenza in seguito ad un incidente quasi mortale, la protagonista Cassandra Webb è dunque costretta a confrontarsi con il suo passato mentre cerca di sopravvivere ad un uomo misterioso insieme a tre giovani donne dalle potenti capacità.

Past Lives – 14 febbraio

Past Lives film 2023

Past Lives (qui la recensione) è il film del 2023 diretto da Celine Song con Greta Lee e Teo Yoo. I due attori interpretano due amici d’infanzia raccontati nel corso di 24 anni, mentre contemplano la natura del loro rapporto mentre si allontanano, vivono vite diverse, si riavvicinano e di nuovo si allontanano, in attesa di ritrovarsi ancora. La trama è semi-autobiografica e ispirata a eventi reali della vita di Song.

Dune: Parte 2 – 28 febbraio

Dune: Parte Due film Warner Bros.
Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

Dune: Parte Due è il film diretto da Denis Villeneuve con Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Dave BautistaZendaya, Javier Bardem, Austin Butler, Florence Pugh, Léa Seydoux. Sequel del film del 2021, Dune: Parte Due esplora il mitico viaggio di Paul Atreides che si unisce a Chani e ai Fremen sul sentiero della vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, Paul intraprende una missione per impedire un terribile futuro che solo lui è in grado di prevedere.

Estranei – 29 febbraio

Estranei film 2024

Estranei (qui la recensione) è il film del 2024 diretto da Andrew Haigh con Andrew Scott, Paul Mescal, Jamie Bell e Claire Foy. La trama ha per protagonista Adam, che quando ha un incontro casuale con un misterioso vicino di casa, Harry, spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Mentre si sviluppa una relazione tra i due, Adam è ossessionato dai ricordi del passato e si ritrova attratto nella città di periferia in cui è cresciuto e nella casa d’infanzia in cui i suoi genitori sembrano vivere, proprio come il giorno della loro morte, 30 anni prima.

Race for Glory – Audi vs Lancia – 29 febbraio

Race for Glory: Audi vs Lancia

Race for Glory: Audi vs Lancia è il film del 2024 diretto da Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio, Daniel Brühl, Volker Bruch, Katie Clarkson-Hill, Axel Gallois, Giulio Brizzi e Jacopo Rampini. Il film ripercorrere i fatti realmente accaduti ai Mondiali di Rally del 1983, raccontando la storica rivalità tra l’imbattibile squadra tedesca dell’Audi guidata da Roland Gumpert (Daniel Brühl) e quella italiana della Lancia con a capo Cesare Fiorio (Riccardo Scamarcio). Fiorio che parte in netto svantaggio di fronte alla potenza e alla perfezione meccanica tedesca, non si lascerà scoraggiare e tirerà fuori tutta l’astuzia e l’intuizione italiana per escogitare un piano vincente.

Kung Fu Panda 4 – 21 marzo

Kung Fu Panda 4

Kung Fu Panda 4 è il quarto film della saga, con le voci in lingua originale di Jack Black, Viola Davis, Awkwafina, Dustin Hoffman James Hong, Bryan Cranston, Ian McShane, e Ke Huy Quan. Dopo aver sfidato la morte in tre incredibili avventure sconfiggendo nemici di fama mondiale con il suo straordinario coraggio e le sue pazzesche abilità nelle arti marziali, Po, il Guerriero Dragone, è ora chiamato a ricoprire il compito di capo spirituale della Valle della Pace. Prima però, deve cercare di addestrare al più presto un nuovo Guerriero Dragone, confrontandosi anche con una nuova e terribile minaccia.

Ghostbusters: Minaccia glaciale – 28 marzo

Ghostbusters - Minaccia Glaciale

Ghostbusters: Minaccia Glaciale è il nuovo film del franchise, diretto da Gil Kenan con Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon, Bill Murray, Paul Rudd, Dan Aykroyd e Sigourney Weaver. Questo sequel di Ghostbusters: Legacy seguirà di nuovo la famiglia Spengler che lascia ora l’Oklahoma per recarsi all’originale sede operativa dei Ghostbusters, a New York. Lì, incontrano gli Acchiappafantasmi originali e si ritroveranno a dover “arrestare” una forza malvagia chiamata Death Chill.

Mickey 17 – 29 marzo (USA)

Mickey 17 film 2024

Mickey 17 è il nuovo film di Bong Joon-ho dopo Parasite, con protagonisti Robert Pattinson, Naomi Ackie, Toni Collette, Steven Yeun e Mark Ruffalo. Si tratta dell’adattamento cinematografico del romanzo Mickey7, scritto da Edward Ashton. Mickey Barnes è un impiegato usa e getta, un “sacrificabile” della sua azienda, mandato in avanscoperta sul pianeta ghiacciato Niflheim per la futura colonizzazione. Ogni volta che una replica di Mickey muore, viene rigenerato un nuovo clone, attraverso una stampante 3D, che contiene i suoi ricordi intatti.

Godzilla e Kong: Il nuovo impero – 12 aprile

Godzilla e Kong - Il nuovo Impero

Godzilla e Kong – Il nuovo Impero è  il film diretto da Adam Wingard con Rebecca Hall, Brian Tyree Henry e Kaylee Hottle. Questo nuovo capitolo dà seguito allo scontro esplosivo di Godzilla vs. Kong con un’avventura dinamica tutta nuova, mettendo il possente Kong e l’indomito Godzilla contro una colossale minaccia nascosta nel nostro mondo, che sfida la loro stessa esistenza… e la nostra. Il nuovo epico film approfondirà ulteriormente le storie di questi Titani, la loro origine e i misteri di Skull Island e oltre, svelando la mitica battaglia che contribuì a forgiare questi esseri straordinari, legandoli per sempre al destino dell’umanità.

Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice – 19 aprile

Rebel Moon - Parte 2- La Sfregiatrice

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è il sequel di Figlia del fuoco, anch’esso diretto da Zack Snyder e con Sofia Boutella,Djimon Hounsou, Ed Skrein, Ray Fisher, Jena Malone, Charlie Hunnam, Cary Elwes e Anthony Hopkins. Questa seconda parte porterà avanti quanto introdotto dal primo film, con la misteriosa straniera Kora che diventa l’unica speranza di sopravvivenza contro un nascente impero dittatoriale che minaccia la libertà in tutto l’universo. Ora che ha riunito un gruppo di guerrieri, Kora può però puntare ad ottenere una significativa vittoria nei confronti di questi agenti del male.

Challengers – 25 aprile

Challengers film 2023

Challengers è il film diretto da Luca Guadagnino con Zendaya, Mike Faist e Josh O’Connor. Protagonista del racconto è Tashi Duncan, un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Sposata con un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte, la strategia di Tashi per la redenzione del marito prende una piega sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai rovinato Patrick, un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la tensione sale, Tashi dovrà chiedersi quale è il prezzo della vittoria.

Civil War – 26 aprile

Civil War film 2024

Civil War è il film diretto da Alex Garland con Kirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee Spaeny, Karl Glusman, Sonoya Mizuno, Jonica T. Gibbs e Jess Matney. I dettagli sulla trama sono ancora sconosciuti, ma da alcune fonti Civil War è descritto come “un road movie e un film di guerra con elementi satirici” e “un gioco sparatutto elevato“. Garland ha dichiarato al The Telegraph che Civil War è “ambientato in un punto indeterminato del futuro, abbastanza avanti da permettermi di aggiungere l’idea alla base del film al nostro presente“.

IF – Gli amici immaginari – 16 maggio

IF - Gli amici immaginari John Krasinski Ryan Reynolds

IF – Gli amici immaginari  è il nuovo film diretto da John Krasinski con Ryan Reynolds, John Krasinski, Steve Carell, Phoebe Waller-Bridge, Fiona Shaw, Alan Kim, Cailey Fleming, Bobby Moynihan, Louis Gossett Jr., Matt Damon, Jon Stewart, Emily Blunt, Sam Rockwell, Richard Jenkins, Maya Rudolph, Awkwafina, Christopher Meloni, Sebastian Maniscalco e Vince Vaughn. Il film è l’incredibile e magica storia di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli amici immaginari di tutte le persone. Grazie a questo suo insolito superpotere, si imbarcherà in una magica avventura per ricongiungere gli IF dimenticati con i loro bambini.

Il Regno del Pianeta delle Scimmie – 24 maggio

Il Regno del Pianeta delle Scimmie film 2024
Concept ufficiale del film Kingdom of the Planet of the Apes – © 20 Century Studios

Il Regno del Pianeta delle Scimmie è il film diretto da Wes Ball con William H. Macy, Owen Teague, Freya Allan, Dichen Lachman e Peter Macon. Quarto capitolo della serie reboot, questo film è ambientato diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce però il suo impero, una giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.

Furiosa: A Mad Max Saga – 24 maggio

Furiosa: A Mad Max Saga

Furiosa: A Mad Max Saga è il film diretto da George Miller con Anya Taylor-Joy, Chris Hemsworth e Yahya Abdul-Mateen II, spin-off/prequel di Mad Max: Fury Road. In questo film, mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Ballerina – 6 giugno

Ballerina keanu Reeves

Ballerina è il film diretto da Len Wiseman con Ana De Armas, Keanu Reeves, Anjelica Huston,  Norman Reedus, Ian McShane, Lance Reddick, Gabriel Byrne e Catalina Sandino Moreno. Si tratta dello spin-off della saga di John Wick e si concentra su una giovane assassina che cerca vendetta contro le persone che hanno ucciso la sua famiglia. Ad oggi, non vi sono ancora immagini ufficiali né un trailer, ma sappiamo che il film arriverà in sala nel giugno del 2024.

Inside Out 2 – 14 giugno

Inside Out 2 film 2024

Inside Out 2 è il film diretto da Kelsey Mann con le voci originali di Maya Hawke, Amy Poehler, Phyllis Smith, Lewis Black e Tony Hale. Il film Pixar ci riporta nella mente dell’adolescente Riley proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti gestiscono da tempo un’attività di successo, non sanno come comportarsi quando arriva Ansia, la quale sembra però non essere la sola nuova arrivata.

Deadpool 3 – 26 giugno

Deadpool 3 Wolverine

Deadpool 3 sarà l’unico lungometraggio Marvel ad arrivare in sala nel 2024, diretto da Shawn Levy e con protagonisti Ryan Reynolds e Hugh Jackman. Ad oggi non si hanno dettagli riguardo la trama, anche se si dice che il film ruoterà intorno al viaggio multiversale di Deadpool e Wolverine per cercare di preservare l’integrità del loro universo.  Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige aveva precedentemente assicurato ai fan che Deadpool 3 rimarrà un film con classificazione R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con la suddetta valutazione matura. Nel film, inoltre, ci si aspetta di ritrovare numerosi personaggi già visti nell’universo cinematografico Marvel della Fox.

Beetlejuice 2 – 6 settembre

Beetlejuice 2 film 2024

Beetlejuice 2 è il film del 2024 diretto da Tim Burton con Michael Keaton, Winona Ryder, Jenna Ortega, Justin Theroux, Willem Dafoe e Monica Bellucci. Sequel del film Beetlejuice – Spiritello porcello, che ha rappresentato un primo grande successo nella carriera di Burton, il film è ancora avvolto nel mistero per quanto riguarda la trama. Il regista ha però assicurato che per questo nuovo lavoro tornerà a cimentarsi con effetti speciali pratici, con l’obiettivo di riscoprire il gusto e l’amore per il cinema. Si tratta dunque di un titolo molto atteso, che potrebbe dar vita ad un nuova fase nella carriera del regista dopo una serie di film non da tutti apprezzati.

Joker: Folie à Deux – 4 ottobre

Joker: Folie à Deux

Sequel del pluripremiato Joker, Joker: Folie à Deux è il nuovo film diretto da Todd Phillips con Joaquin Phoenix, Lady GagaBrendan Gleeson, Catherine Keener, Harry Lawtey e Mike Houston. Ad oggi non si hanno dettagli sulla trama, anche se sappiamo che il film introdurrà Herley Quinn, la quale intraprenderà una qualche avventura con il già conosciuto Joker, in un film che come noto presenterà anche diversi momenti musicali.

Il gladiatore 2 – 22 novembre

Il Gladiatore 2

Il Gladiatore 2 è il film diretto da Ridley Scott con Paul MescalConnie NielsenJoseph Quinn, Pedro Pascal, Fred Hechinger e Denzel Washington. Sequel del film Il Gladiatore, questo nuovo lungometraggio vedrà Mescal interpretare Lucius, il figlio dell’amante di Massimo, Lucilla, che cresce al tempo di Gela, co-imperatore romano dal 209 al 211, prima col padre e poi col fratello. È possibile immaginare che tra Lucius e Gela possa generarsi uno scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film.

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim – 13 dicembre

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim
Via Variety, Per gentile concessione di Warner Bros. Pictures

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim è il film del 2024 di Kenji Kamiyama scritto da Phoebe Gittins e Arty Papageorgiou, dalla sceneggiatura di Jeffrey Addiss e Will Matthews. Ambientato circa due secoli prima degli eventi de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli di JRR Tolkien, il film La guerra dei Rohirrim esplorerà le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione de Il fosso di Helm, la roccaforte già vista nel film Il Signore degli Anelli: Le due torri di Peter Jackson.

Nosferatu – 25 dicembre (USA)

Nosferatu Lily-Rose Depp
Lily-Rose Depp as Ellen Hutter in ‘Nosferatu’. Credi foto: FOCUS FEATURES

Nosferatu è il film diretto da Robert Eggers con Willem Dafoe, Lily Rose-Depp, Bill Skarsgård, Nicholas Hoult e Emma Corrin. “Nella nuova rivisitazione, il film è una storia gotica di ossessione tra una giovane donna perseguitata nella Germania del 19° secolo e l’antico vampiro della Transilvania che la perseguita, portando con sé un orrore indicibile“, si legge nella sinossi del film ad oggi rilasciata, verso il quale c’è grandissima attesa.

Alien: Romulus – (ancora senza data di uscita)

Alien: Romulus film 2024

Alien: Romulus è il film diretto da Fede Alvarez con Cailee Spaeny, David Jonsson, Archie Renaux, Spike Fearn, Aileen Wu e Isabela Merced. Il film, facente parte della serie di film immensamente popolare e duratura, avrà per protagonisti un gruppo di giovani in un ambiente spaziale che li costringerà a confrontarsi con la forma di vita più terrificante dell’universo. Ancora senza data di uscita né particolari indicazioni sulla sua collocazione all’interno della saga, il film si ripropone in ogni caso di riportare in auge il franchise e il suo temibile Xenomorfo.

The Shrouds – (ancora senza data di uscita)

The Shrouds film 2024

The Shrouds è il nuovo film diretto da David Cronenberg con Sandrine Holt, Diane Kruger, Guy Pearce e Vincent Cassel. Protagonista del film è Karsh, un uomo d’affari innovativo e vedovo in lutto, costruisce un dispositivo che consente a lui e ai suoi clienti di osservare la decomposizione dei propri cari defunti in tempo reale. Quando però Karsh è pronto a debuttare nel mercato internazionale, diverse tombe nel suo cimitero, inclusa quella di sua moglie, vengono vandalizzate e quasi distrutte. Mentre lotta per scoprire i motivi dietro l’attacco e chi ha causato questo caos, la ricerca lo spinge a rivalutare i suoi affari, il matrimonio e la fedeltà alla memoria della sua defunta moglie, portandolo a nuovi inizi”.

Priscilla – (ancora senza data di uscita)

Priscilla (2023)

Priscilla (qui la recensione) è il film diretto da Sofia Coppola con Jacob Elordi, Cailee Spaeny, Emily Mitchell, Jorja Cadence, Tim Post, Ari Cohen e Josette Halpert. Il film, basato sul libro di memorie bestseller del 1985 di Priscilla Presley, ripercorre la storia d’amore tra Priscilla e il celebre Elvis Presley. Per la sua interpretazione della protagonista, Spaeny ha vinto la Coppa Volpi come Miglior attrice.

Parthenope – (ancora senza data di uscita)

Parthenope
Parthenope di Paolo Sorrentino – Foto Credit Hollywood Authentic/ Greg Williams

Parthenope è il film diretto da Paolo Sorrentino con Dario Aita,Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli eAlfonso Santagata. Il film racconta, con le parole del regista “la vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena, né un mito. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti“.