Vera e propria leggenda, Christopher Lee è stato un attore da record. Nella sua lunghissima carriera ha infatti recitato in oltre 280 film, prendendo parte ad alcune delle saghe di maggior successo della storia. Pur non ricevendo mai veri e propri riconoscimenti da parte dell’industria hollywoodiana, Lee è tutt’oggi uno dei nomi più citati, grazie anche ai suoi iconici personaggi che vanno dal vampiro Dracula allo stregone Saruman. Ecco 10 cose che non sai di Christopher Lee.
Parte delle cose che non sai sull’attore

Christopher Lee: la sua filmografia
10. Ha recitato in numerosi lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo nel 1948 con il film Il mistero degli specchi, ma diventa celebre grazie al personaggio di Dracula in Dracula il vampiro (1958), che avrebbe poi interpretato in altri undici film. Tra i suoi ruoli più degni di nota vi sono quelli per i film The Wicker Man (1973), Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro (1974), e Jinnah (1998). Nel 2001 ottiene nuova fama grazie al ruolo di Saruman in Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, per poi riprendere il ruolo anche in Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002) e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003). Con questi film ha modo di recitare accanto a Ian McKellen e Viggo Mortensen. Negli stessi anni ricopre anche il ruolo del Conte Dooku in Star Wars II – L’attacco dei cloni (2002) e Star Wars III – La vendetta dei Sith (2005), con Ewan McGregor. Successivamente prende parte anche a film come La fabbrica di cioccolato (2005), con Johnny Depp, Hugo Cabret (2011), Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato (2012) e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate (2014).
9. È stato anche doppiatore. Nel corso della sua lunga carriera Lee ha svolto anche attività di doppiaggio, ricoprendo più volte tale ruolo. In particolare lo si ricorda per la sua collaborazione con il regista Tim Burton, per il quale ha dato voce al personaggio del Pastore Galswells in La sposa cadavere (2005) e al Ciciarampa in Alice in Wonderland (2010), con Mia Wasikowska. Ha poi dato nuovamente voce al personaggio del Conte Dooku nel film Star Wars: The Clone Wars (2008). Numerosi i doppiaggio anche di videogiochi, in particolare per quelli legati al mondo di Il Signore degli anelli, dove ha dato voce al personaggio di Saruman.
Christopher Lee è Dracula
8. Nel primo film aveva solo un piccolo ruolo. Con Dracula il vampiro, del 1958, Lee si impone come nuova icona del cinema horror. Pur interpretando il vampiro del titolo, però, l’attore compare nel film soltanto per circa sette minuti, ed ha un totale di sedici battute. Tuttavia, la sua interpretazione risultò talmente apprezzata da spingere i produttori a realizzare una lunga serie di film, dove Lee ottenne maggior spazio nel ruolo di Dracula.
7. Aveva un rapporto conflittuale con il personaggio. Nonostante il ruolo gli abbia regalato fama mondiale, Lee non ha mai nascosto di non apprezzarlo particolarmente. In diverse occasioni l’attore si è rifiutato di parlare di Dracula, come anche di autografare oggetti ad esso legato. Secondo le voci più insistenti, l’interprete non avrebbe mai particolarmente apprezzato i film realizzati, visti più come una fonte di guadagno, e l’idea di essere ricordato per questi gli è indigesta.
6. Aveva problemi con le lenti a contatto. Per dar vita al personaggio di Dracula, l’attore indossava delle speciali lenti che modificavano l’aspetto delle pupille. Tuttavia, queste risultarono un notevole impedimento all’attore, il quale non riusciva quasi a vedere nulla. In diverse occasioni necessitò infatti di una guida sul set, affinché gli indicasse la posizione degli altri attori e della macchina da presa.
Parte delle cose che non sai sull’attore

Christopher Lee in Il Signore degli Anelli
5. È l’unico membro del cast ad aver conosciuto l’autore dei romanzi. Per motivi anagrafici, l’attore è l’unico membro del cast della trilogia ad aver personalmente incontrato J. R. R. Tolkien, autore del romanzo da cui sono tratti i film. Anche per via di questo suo incontro, egli fu il primo ad entrare a far parte del cast, poiché il regista Peter Jackson desiderava avvere nel film qualcuno che avesse avuto contatti con l’autore.
4. È un profondo conoscitore dell’opera. Lee si è da sempre dichiarato un grandissimo appassionato de Il Signore degli Anelli, a tal punto da aver letto l’intero romanzo una volta all’anno sin dalla sua data di pubblicazione. Proprio per via della sua conoscenza dell’opera, Lee veniva più volte interpellato per quanto riguardava la ricostruzione di costumi, trucco e ambienti.
Christopher Lee in Star Wars
3. Considera il suo ruolo nella saga simile a quello di Saruman. In diverse occasioni l’attore ha affermato di essersi sorpreso nel trovarsi ad interpretare negli stessi anni due ruoli molto simili. A sua detta, infatti, il Conte Dooku di Star Wars presenta diverse somiglianze con Saruman. Entrambi appartenevano alla fazione dei cosiddetti “buoni”, ma la loro natura viene poi corrotta portandoli a diventare spietati antagonisti.
2. Convinse il regista a modificare una scena del personaggio. Nel terzo film, La vendetta dei Sith, l’attore compare soltanto in alcune scene. Tra queste vi è quella in cui il suo personaggio viene ucciso da Anakin Skywalker. Originariamente, il Conte Dooku implorava al Jedi di risparmiargli la vita. Tuttavia Lee convinse il regista George Lucas a rimuovere tale aspetto, poiché riteneva che il suo personaggio non si sarebbe mai abbassato ad implorare il suo nemico.
Christopher Lee: età, altezza e morte
1. Christopher Lee è nato a Londra, Inghilterra, il 27 maggio del 1922, ed è deceduto il 7 giugno del 2015, all’età di 93 anni. L’attore era alto complessivamente 193 centimetri.
Fonte: IMDb

Sia prima che dopo la trilogia di Peter Jackson,
Prima de Il Signore degli Anelli era un giovane interprete che si accontentava di piccoli ruoli in film indipendenti, partecipando anche a progetti di una certa fortuna, come Carlito’s Way o lo Psycho di Gus Van Sant.
Prima di approdare a Tolkien, Rhys-Davis era già famoso per aver partecipato a I predatori dell’Arca Perduta, tuttavia nessun altro personaggio successivo gli ha più dato la notorietà di Gimli figlio di Gloin.
Di tutto il cast de Il Signore degli Anelli, il membro più illustre era senza dubbio Sir Christopher Lee. L’attore, che in vita conobbe Tolkien, che amava il romanzo e pare lo leggesse una volta all’anno, sperava di poter interpretare Gandalf, quando arrivò la chiamata di Jackson. Ma si sa, amante degli horror classici, il regista desiderava la classe del suo Dracula per dare vita alla sua versione dello stregone corrotto dal male.
Già Magneto nell’anno precedente all’uscita de Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, McKellen era già conosciuto agli amanti del cinema impegnato e a quelli del teatro, dove ha lavorato (e ancora lavora) tantissimo. Pagando il prezzo del suo coming – out precoce, quando non era ancora troppo accettato che un attore di successo fosse omosessuale,
Aveva già stregato il mondo con la sua potente Elizabeth nel 1998, guadagnando una nomination agli Oscar. Quindi, quando arriva sul set, per il ruolo della meravigliosa e terribile regina Galadriel, Cate era già un’attrice di prima fascia. Il ruolo le calza a pennello, e lo porta con grande fierezza e bellezza sullo schermo.
Per tutti è stata “la figlia di Steven Tyler”, prima che Peter Jackson la scegliesse per interpretare la principessa elfica innamorata del mortale Aragorn. Prima de La Compagnia dell’Anello, Liv era stata la protagonista femminile di Armageddon di Michael Bay, ma il personaggio che più di tutti l’ha consegnata alla fama mondiale e all’imperituro affetto dei fan è proprio quello di Arwen Undomiel.
Se non è Elrond, signore di uomini ed elfi, è l’Agente Smith. La carriera di
Pochi attori possono vantare un esordio di maggior successo di
Il ruolo di
Come Christopher Lee, anche Ian Holm approda al ruolo affidatogli da Jackson con una carriera ricchissima alle spalle.
Ha sicuramente catturato la simpatia degli spettatori ma non troppo quella di registi e produttori.
Come Dominic Monaghan, anche Billy Boyd non ha avuto molto successo dopo il ruolo di Pipino ne Il Signore degli Anelli. Ha partecipato a diversi film e serie tv, ma sembra che la nuova possibilità di successo sia arrivata soltanto di recente, grazie al casting in
Per qualcuno indovinare soltanto due ruoli in una carriera potrebbe non essere abbastanza, ma se questi due ruoli ti garantiscono la notorietà eterna, allora potrebbero anche essere sufficienti. Parliamo di Sean Astin che, prima di diventare il caro Sam, era stato il piccolo, pestifero e asmatico Mikey Walsh, a caccia del tesoro di Willy l’Orbo ne I Goonies.
Il caso di
La prima differenza sostanziale che incontriamo durante la visione de La Compagnia dell’Anello riguarda la contrazione temporale. Nel romanzo, che come il film si apre con la Festa a Lungo Attesa, la fuga di Bilbo dalla Contea è seguita da numerosi anni in cui Frodo tiene nascosto l’oggetto oscuro a Casa Baggins. Infatti, cosa che nel film passa inosservata, la festa di compleanno di Bilbo è in realtà una doppia festa: il vecchio Hobbit compie 111 anni, un’età considerevole per uno della sua specie, mentre Frodo, il nipote, ne compie 33, età in cui gli hobbit diventano maggiorenni e nel caso del giovane Baggins, entra anche in possesso della sua eredità, Anello compreso.
Il viaggio che conduce gli hobbit dalla Contea alla locanda del Puledro Impennato, nel libro, dura circa quattro capitoli. Questo perché nel romanzo i quattro scavezzacollo subiscono una deviazione. Frodo, Sam, Merry e Pipino vengono “rapiti” dal Vecchio Salice e finiscono prigionieri sotto i Tumulilande. Da qui vengono salvati da Tom Bombadil, una creatura dei boschi vecchia quanto Arda.
Saruman è un personaggio largamente incompreso, la cui fine, nella trilogia cinematografica, è stata pesantemente modificata per esigenze che comunque restano comprensibili in termini di economia del racconto.
Nel film vediamo chiaramente che i frammenti di Narsil, la prodigiosa spada di Isildur che taglio il dito dell’Anello a Sauron, sono custoditi a Gran Burrone. Qui Boromir, ammirandoli, si ferisce, sorprendendosi che dopo tutto quel tempo quei frammenti di spada siano ancora taglienti. Sempre in quella sede, vediamo sia Aragorn che Arwen ammirarli.
La sequenza delle miniere di Moria è sicuramente molto suggestiva e una delle più belle del primo film. Come sappiamo, sia nel libro che nel romanzo, la Compagnia tenta di attraversare il varco del Caradhras, ma invano, visto che la tempesta di neve e l’intervento ostile di Saruman fanno deviare i Nove Viandanti verso le miniere.
Sia nel romanzo che nel film gli Uruk-Hai sono una presenza massiccia e minacciosa, tuttavia trovano il loro spazio più ampio ne Le Due Torri, con la battaglia del Fosso di Helm. Naturalmente le cose sono differenti nel film. Nel film La Compagnia dell’Anello, Gandalf stesso racconta che Saruman sta incrociando goblin e esseri umani, generando creature oscene ai quali affiderà il compito di catturare i Mezzuomini. Assistiamo allo scontro con gli Uruk-Hai guidati da Lurtz, vediamo il leader dei mostri uccidere Boromir e li vediamo rapire Merry e Pipino.
Le Due Torri ha perso sia il capitolo iniziale che quello finale, nel senso che il capitolo con cui si apre, Il funerale di Boromir, è stato spostato alla fine de La Compagnia dell’Anello, mentre i capitoli con cui si chiude, La Tana di Shelob, è stato invece messo all’inizio de Il Ritorno del Re. Questo perché il secondo filmd ella trilogia è tutto dedicato all’enorme e spettacolarissima battaglia del Fosse di Helm.






























