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Richard Jewell, dal 30 aprile disponibile in digitale

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Richard Jewell, il film diretto da Clint Eastwood e basato su fatti realmente accaduti, la storia di ciò che può accadere quando quel che viene riportato oscura la verità, a partire dal 30 aprile sarà disponibile per l’acquisto in digitale (anche in 4K UHD)* su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Dal 14 maggio sarà inoltre disponibile anche per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.

In occasione dell’uscita digitale del film, i primi 10 minuti di “Richard Jewell” sono già disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia a questo link.

Tra i contenuti extra spiccano uno speciale dietro le quinte, con la ricostruzione del Centennial Park e di tutte le scene diventate nel tempo tristemente iconiche, interviste con il cast e il regista Clint Eastwood, un focus dedicato alla ricostruzione dei fatti del 1996 e al perchè Richard Jewell sia un uomo che merita di essere onorato e ricordato.

Richard Jewell, la recensione del film di Clint Eastwood

IL FILM

“C’è una bomba al Centennial Park. Avete solo trenta minuti di tempo”. Il mondo viene così a conoscenza di Richard Jewell, una guardia di sicurezza che riferisce di aver trovato il dispositivo dell’attentato dinamitardo di Atlanta del 1996. Il suo tempestivo intervento salva numerose vite, rendendolo un eroe. Ma in pochi giorni, l’aspirante alle forze dell’ordine diventa il sospettato numero uno dell’FBI, diffamato sia dalla stampa che dalla popolazione, assistendo al crollo della sua vita. Rivoltosi all’avvocato indipendente e contro il sistema Watson Bryant, Jewell professa con fermezza la sua innocenza. Ma Bryant scopre di doversi scontrare con i poteri combinati dell’FBI, del GBI e dell’APD per scagionare il suo cliente, e tenta di impedire a Richard di fidarsi delle stesse persone che cercano di distruggerlo.

Il film è interpretato dai premi Oscar Sam Rockwell (“Tre manifesti a Ebbing, Missouri”) nei panni di Watson Bryant, e Kathy Bates (“Misery non deve morire”, “American Horror Story” in TV) in quelli di Bobi, la madre di Richard; mentre Jon Hamm (“Baby Driver – Il genio della fuga”) è l’investigatore capo dell’FBI; Olivia Wilde (“La vita in un attimo”) ritrae Kathy Scruggs la giornalista dell’ Atlanta Journal-Constitution, e Paul Walter Hauser (“Tonya”) interpreta Richard Jewell.

Il premio Oscar Eastwood ha diretto il film da una sceneggiatura del candidato all’Oscar Billy Ray (“Captain Phillips – Attacco in mare aperto”), basata sull’articolo di Vanity Fair “American Nightmare — The Ballad of Richard Jewell” di Marie Brenner. Eastwood ha anche prodotto il film con la sua Malpaso, insieme a Tim Moore, Jessica Meier, Kevin Misher, Leonardo DiCaprio, Jennifer Davisson e Jonah Hill.

Il team creativo di Eastwood comprende il direttore della fotografia Yves Bélanger e lo scenografo Kevin Ishioka, insieme alla sua consueta costumista Deborah Hopper e al montatore premio Oscar Joel Cox (“Gli spietati”), che nel corso degli anni ha collaborato con Eastwood su numerosi progetti. Musiche di Arturo Sandoval, lo stesso compositore di “Il corriere – The Mule” del 2018. Warner Bros. Pictures presenta una produzione Malpaso, Appian Way / Misher Films / 75 Year Plan Plan Production, “Richard Jewell”, già disponibile per il preordine:

Apple TV App*: https://apple.co/2ygkX4N

Google Play*: https://bit.ly/2UFF57N

YouTube*: https://youtu.be/wcWNYBxQXzw

Chili: https://bit.ly/2UM3KYy

*Disponibile anche in 4K UHD sui dispositivi abilitati

CONTENUTI EXTRA

  • THE MAKING OF RICHARD JEWELL – Il regista Clint Eastwood e il suo incredibile cast raccontano come questa intrigante storia abbia finalmente visto la luce, arrivando sul grande schermo.
  • THE REAL STORY OF RICHARD JEWELL – Cast e filmmakers rivivono gli eventi del 1996, raccontando la straziante storia di Richard Jewell, e il perchè Richard sia un uomo che merita di essere onorato e ricordato.

Distribuzione in tempo di pandemia: il nuovo orizzonte di Hollywood si affaccia in casa

La distribuzione in VOD di Trolls World Tour da parte della Universal ha generato dei risultati che hanno condotto ad una riflessione molto interessante sulla distribuzione cinematografica in questi mesi di chiusura della filiera cinematografica.

Lo scorso mese, a causa della chiusura mondiale delle sale cinematografiche, la Comcast Corp. CMCSA, che rappresenta il 2,83% dei dirigenti della Universal Pictures, ha preso una decisione che sembrava controversa, ma che si è rivelata una scelta giusta.

Lo studio aveva in corso una massiccia campagna di marketing per l’uscita in sala di Trolls World Tour, sequel del film d’animazione del 2016, prevista per il 10 aprile. La scommessa Universal è stata quella di non posticipare l’uscita del film, ma di rendere disponibile il film in VOD. Negli USA, il film è stato messo a noleggio al costo di 19,99 dollari su Apple TV di Apple Inc.

A tre settimane dal lancio, Trolls World Tour ha guadagnato quasi 100 milioni di dollari in noleggi. Con 5 milioni di noleggi, il film distribuito in digitale ha guadagnato, in tre settimane, più di quanto Trolls ha incassato in 5 mesi in sala. Questi numeri hanno convinto i dirigenti della Universal che le uscite digitali possono essere una strategia vincente e possono ridurre l’impatto negativo della chiusura delle sale nel corso della pandemia.

Distribuzione in tempo di pandemia, un nuovo modello

Per anni, gli studi hanno discusso dell’importanza di avere un film in sala per almeno due mesi prima che lo stesso potesse essere diffuso in visione domestica, con la vendita degli Home Video o il film reso disponibile in VOD, tutto mentre le piattaforme come Netflix stavano lentamente ma inesorabilmente conquistando il mercato dell’intrattenimento domestico.

Con i cinema chiusi, gli studi sono costretti a sperimentare nuove modalità di fruizione per lo spettatore, reinventandosi in questo modo l’ultimo anello della catena produttiva cinematografica, ovvero la visione da parte dello spettatore.

Per Jeff Shell, capo della NBCUniversal, la campagna per sperimentare il mercato digitale noto come video premium on demand o PVOD è sempre stata un obiettivo di primaria importanza, prima che si scatenasse la pandemia.

“I risultati di Trolls World Tour hanno superato le nostre aspettative e dimostrato la fattibilità di PVOD – ha affermato Shell – Non appena i cinema riapriranno, prevediamo di distribuire i film in entrambi i formati”.

Per gli Studios, la prospettiva è particolarmente allettante perché per il canone di noleggio o per l’acquisto digitale, trattengono circa l’80%, rispetto a circa il 50% delle vendite al botteghino. Finora la Universal ha realizzato oltre 77 milioni di dollari di entrate dal Trolls World Tour. Ciò significa che il film ha generato circa 95 milioni di dollari in canoni di locazione da quasi cinque milioni di clienti dalla sua data d’uscita (stando a quanto riporta una fonte interna).

Se si fosse trattato di una distribuzione cinematografica, per guadagnare la stessa cifra, l’incasso al botteghino sarebbe dovuto essere di circa 154 milioni, che è la cifra intorno alla quale si aggira l’incasso finale di Trolls. Il film del 2016 ha incassato 153,7 milioni, dei quali 77 milioni sono andati alla Universal e il resto alle sale.

Gli Studios traggono maggiore profitto dalla distribuzione VOD

Secondo il WSJ c’è anche da considerare un ulteriore elemento. Non si sa infatti se la strategia di noleggio a 20 dollari influenzerà le vendite future di DVD e i download digitali di Trolls World Tour. I ricercatori della Universal hanno stabilito che il 51% delle persone che hanno noleggiato il sequel ha dichiarato di aver “sicuramente” visto il film nelle sale, e circa un quinto ha affermato di noleggiare raramente o mai film dai servizi digitali. Il titolo ha stabilito record digitali su piattaforme gestite da Amazon.com Inc., dal servizio Xfinity di Apple e Comcast.

Il film ha inoltre beneficiato di un mercato quasi privo di concorrenza, dal momento che gli studi hanno rinviato la maggior parte delle uscite e le famiglie rimaste in quarantena obbligata cercano prodotti da guardare in compagnia. La Universal dice che implementerà la stessa strategia anche per la distribuzione di The King of Staten Island, una nuova commedia diretta da Judd Apatow che sarebbe dovuta arrivare nelle sale USA il 19 giugno.

A marzo, Universal ha distribuito altri quattro film su piattaforme digitali per il noleggio da 20 dollari, sempre a sale chiuse: L’Uomo Invisibile, The Hunt, Emma e Never Rarely Sometimes Always. Questi quattro film hanno generato in totale circa 60 milioni di dollari in noleggi fino ad oggi, con un guadagno per Universal di circa 48 milioni di dollari.

L'uomo invisibilePrima della chiusura dei cinema, il film con il maggior incasso tra quei titoli, il reboot del classico horror L’Uomo invisibile, aveva raccolto circa 64 milioni negli Stati Uniti e in Canada. Gli altri tre film avevano incassato 16 milioni. Le loro prestazioni digitali sono l’equivalente di 96 milioni di dollari traslati in incassi al botteghino.

I blockbuster restano fedeli alla sala

Certo è che per titoli di grandissimo richiamo come il nuovo capitolo di Fast and Furious, per esempio, una diffusa uscita in sala rimane troppo redditizia per trasformarla in uscita PVOD. Infatti, Universal (così come molti studi concorrenti) ha posticipato l’uscita dei titoli più importanti e di maggiore richiamo per il pubblico da sala, in attesa della riapertura degli esercizi cinematografici.

Nel frattempo, sembra che la Universal abbia comunque dettato quello che potrebbe diventare un trend. Infatti la Warner Bros di AT&T Inc ha annunciato che il suo prossimo film d’animazione, molto simile a Trolls World Tour per target, ovvero Scoob!, andrà direttamente in digitale, nel giorno in cui era stata programmata la sua uscita in sala, il 15 maggio prossimo, con noleggio a 19,99 e acquisto a 49,99 dollari.

La Warner sta integrando questo tipo di distribuzione inserendo nella sua offerta anche la promozione del suo canale HBO Max, che è offerto in abbonamento a 14,99 dollari al mese, e sul quale sarà disponibile il film in streaming. Stessa sorte toccherà a An American Pickle di Seth Rogen, che doveva arrivare in sala distribuito da Sony Pictures Entertainment entro la fine del 2020.

Per quanto riguarda invece la Disney, che ha già una piattaforma lanciata e attiva in quasi tutto il mondo, Disney+, ha deciso di distribuire direttamente in quella sede il suo Artemis Fowl, con la speranza di attirare altri abbonati a 6,99 dollari al mese.

Un progetto che prosegue da 5 anni

L’operazione di portare il cinema direttamente nelle case, saltando la filiera dell’esercizio cinematografico, è un’operazione che Jeff Shell ha portato avanti a partire dal 2015, quando è arrivato a Hollywwod. La sua opera si è comunque confrontata con un elemento di fondamentale importanza nella produzione e distribuzione, proprio la sala, e quindi la finestra di esclusiva di 75 giorni non è mai stata scalfita.

Tuttavia, la pandemia in corso ha finalmente spianato la strada a tali cambiamenti. Quando la Universal ha annunciato il suo piano di uscita per Trolls World Tour a marzo, gli esercenti hanno accusato lo studio di approfittare della situazione mondiale per far finalmente progredire il piano che era nel cassetto da ormai 5 anni.

Chiaramente quando la situazione sanitaria si normalizzerà, sembra normale che le sale riapriranno e che anche il mercato tornerà a prediligere la sala con la finestra di esclusiva di 75 giorni. “Un numero limitato di eccezioni non crea davvero un modello di business solido” ha infatti dichiarato John Fithian, amministratore delegato della National Association of Theatre Owners. Resta il fatto che l’esempio della Universal rappresenta un’apertura verso un nuovo sistema di sfruttamento del prodotto cinematografico che amplia il ventaglio di mercato per determinati prodotti e anche per un determinato tipo di pubblico.

Fonte: WSJ

Cinema e liceo: 10 titoli nostalgici da vedere

Gli anni del liceo sono un ricordo nostalgico per chiunque, e nonostante le difficoltà adolescenziali intrise in quel periodo della nostra vita, è innegabile quanto fascino si nasconda in quel periodo, tant’è che innumerevoli sono stati i film che hanno raccontato quel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, andando a toccare nel profondo i ricordi (belli e meno belli) di ognuno di noi.

Sono davvero tanti gli high school movies che sono stati realizzati, e spesso c’è davvero l’imbarazzo della scelta quando si ha voglia di una serata all’insegna della nostalgia e dei ricordi. In tal senso, Netflix e altre piattaforma di streaming offreno una vasta gamma di film tra cui scegliere. Di seguito abbiamo raccolto 10 film ambientati durante gli anni del liceo che vi consigliamo di vedere:

Breakfast Club (1985)

Breakfast Club di John Hughes è uno dei capisaldi della commedia adolescenziale americana. Il film racconta la storia di cinque adolescenti che vengono obbligati a trascorre un intero sabato in detenzione: dopo gli screzi iniziali, scopriranno in realtà di avere molte cose in comune, nonostante le loro vite così diverse al di fuori dei corridoi liceali.

“Don’t You (Forget About Me)” dei Simple Minds, tema portante della colonna sonora, è stata ai vertici della classifica rock di Billboard per sedici settimane, mantenendo il primo posto per tre settimane. Un film ancora oggi attualissimo, nonostante risalga a ben 35 anni fa. 

Noi siamo infinito (2012)

Noi siamo infinito è la storia di un ragazzo di nome Charlie che grazie all’amicizia con Sam e Patrick riesce a vincere la sua timidezza e a prendere maggiore consapevolezza di se stesso. Il film mette al centro della storia le relazioni umane, affrontando al tempo stesso tematiche molto importanti con estrema delicatezza. I

l film è basato sul libro omonimo scritto da Stephen Chbosky, che del film è anche il regista. È interpretato da Logan Lerman, Emma Watson ed Ezra Miller. Il film si avvale anche della presenza di Paul Rudd e di una colonna sonora straordinaria.

La vita è un sogno (1993)

La vita è un sogno è ambientato ad Austin (Texas) nel 1976, durante la notte che precede l’ultimo giorno di scuola. Nell’arco di un’intera giornata si snodano le vicende parallele di Mitch Kramer e Sabrina Davis, due matricole studentesche del Liceo che subiscono vessazioni tipiche da “rituale d’iniziazione” da parte degli studenti più anziani.

Il film, diretto da Richard Linklater, ha una colonna sonora pazzesca e un cast pieno di zeppo di attori che all’epoca erano poco conosciuti, inclusi Matthew McConaughey, Ben Affleck e Milla Jovovich. Nel 2016 il regista realizzò Tutti voglio qualcosa, vero e proprio sequel spirituale del film.

Lady Bird (2017)

A Sacramento, nel 2002, un’adolescente volitiva che si fa chiamare “Lady Bird” cerca di superare indenne il suo ultimo anno di liceo. Lady Bird ruota attorno ai rapporti tra la protagonista e la sua migliore amica, sua madre, suo padre e – naturalmente – quello più conflittuale di tutti: il rapporto con se stessi.

Per il suo debutto alla regia, Greta Gerwig si affida ad una regia efficace e ad una scrittura superba, entrambe supportate dalla bravura della protagonista Saoirse Ronan e dell’intero cast di supporto, che include anche Laurie Metcalf e Timothée Chalamet.

L’attimo fuggente (1989)

Ambientato in un collegio per soli uomini, L’attimo fuggente di Peter Weir è un film dotato di una bellezza e – al tempo stesso – di una tragicità sconvolgenti. Il compianto Robin Williams interpreta il professor John Keating, un insegnante di inglese colto e solidale con i suoi studenti. Instilla in loro l’amore per la parola scritta, in particolare per la poesia, tanto da spingerli a creare un club notturno segreto in cui si cimentano nella lettura di opere di grandi autori. È così che questi giovani ragazzi, attraverso la cultura e il nutrimento tanto della mente quanto dello spirito, scoprono se stessi e l’importanza dei proprio desideri.

Una pazza giornata di vacanza (1986)

Ancora un film diretto dal grande John Hughes, ricco di citazioni e scene memorabili. Una pazza giornata di vacanza racconta quel periodo della vita agli occhi di un adolescente, il futuro ormai imminente sembra essere davvero troppo grande per affrontarlo. È così che il protagonista Ferris Bueller (Matthew Broderick) si finge malato in modo da poter saltare la scuola. Trascorrerà una pazza ed indimenticabile giornata per le strade di Chicago… naturalmente, il Ferris che ritroveremo alla fine del film sarà un ragazzo molto diverso.

Suxbad – Tre menti sopra il pelo (2007)

Michael Cera, Jonah Hill e Christopher Mintz-Plasse nel ruolo di tre adolescenti che tentano di perdere la verginità prima della fine delle scuole superiori. Diretto da Greg Mottola e scritto da Seth Rogen e Evan Goldberg, Suxbad – Tre menti sopra il pelo è uno dei coming-of-age di maggior successo dello scorso decennio, proprio grazie alla capacità di descrivere l’universo degli adolescenti in maniera divertente e a dir poco esilarante.

La rivincita delle sfigate (2019)

Da molti etichettato come la versione femminile di Suxbad – Tre menti sopra il pelo, La rivincita delle sfigate, debutto alla regia di Olivia Wilde, è uno dei coming-of-age più acclamati della passata stagione cinematografica, e forse anche dell’ultimo decennio.

Raccontato da una prospettiva selvaggia, originale e moderna, il fiolm è una commedia senza filtri sul rapporto tra due migliori amiche durante gli anni del liceo e quei legami destinati a durare per tutta la vita. Catturando lo spirito dei nostri tempi, il film si è imposto in breve tempo come la storia di formazione per eccellenza dedicate alle prossime generazioni.

Mean Girls (2004)

Mean Girls di Mark Waters è un pezzo di storia delle recente commedia americana. Basato sul libro “Queen Bees & Wannabees” di Rosalind Wisenman, negli anni il film è divenuto un piccolo cult non solo per via dei suoi iconici personaggi (su tutti la perfida Regina King interpretata da Rachel McAdams), ma anche grazie alla spumeggiante colonna sonora.

Costato appena 17 milioni di dollari, il film ne incassò ben 130 in tutto il mondo, diventando il film della carriera di Lindsay Lohan ad aver guadagnato di più. Mean Girls ha ispirato un musical, un videogame e anche il videoclip della canzone “Thank U, Next” di Ariana Grande.

Easy A (2010)

Easy A, diretto da Will Gluck e interpretato da Emma Stone, è ispirato parzialmente al romanzo “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne. Il film segue la storia di Olive, un’adolescente che per sfuggire a un fine settimana di campeggio con la migliore amica e i suoi genitori, inventa una scusa dicendo di aver perso la verginità con un ragazzo.

La bugia diventa così argomento di discussione per tutto il liceo e l’inizio di un circolo vizioso; e se da una parte i ragazzi la pagano per proteggere la propria reputazione, quella di Olive viene a poco a poco distrutta.

Fonte: ScreenRant

The Suicide Squad: Michael Rosenbaum doveva apparire nel film

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Michael Rosenbum è conosciuto soprattutto per aver interpretato Lex Luthor nella serie Smallville. Nel 2017, l’attore ha fatto il suo debutto nel MCU interpretando Martinex in Guardiani della Galassia Vol. 2 di James Gunn. Adesso, in una recente intervista con ComicBook, l’attore ha rivelato di aver rifiutato un ruolo in The Suicide Squad, diretto sempre da Gunn.

“Ci sono andato molto vicino”, ha spiegato l’attore. “Avrei dovuto essere nel film, ma sfortunatamente ho subito un intervento chirurgico al collo e non avrei più potuto interpretare quello specifico personaggio. Non potevo perché la parte richiedeva un grande lavoro fisico e in quel momento non potevo sforzare il collo. Però sì, avrei dovuto avere un ruolo nel film.”

Michael Rosenbum ha poi aggiunto: “Ovviamente non posso rivelare di quale ruolo si tratta. Posso solo dire che James è sempre gentile e gli sono veramente grato per avermi teso una mano in quel momento. È sempre bello quando i tuoi amici ti pensano, così com’è sempre bello sapere di essere stati considerati la persona giusta per un determinato ruolo.”

LEGGI ANCHE – The Suicide Squad: quale sarà il rating del film?

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris ElbaMichael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità.

Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Pulp Fiction: i dettagli sul prequel mai realizzato

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Forse non tutti sanno che Pulp Fiction, il cult di Quentin Tarantino uscito nel 1994, avrebbe dovuto avere un prequel. È quanto rivelato di recente da Michael Madsen, attore feticcio del regista, in una recente intervista con The Hollywood Reporter, in cui ha sviscerato i dettagli sul progetto mai realizzato.

Il prequel avrebbe dovuto avere come protoagonisti Mr. Blonde/Vic Vega, il personaggio intepretato da Michael Madsen nel film Le iene, e Vincent Vega, il personaggio interpretato da John Travolta in Pulp Fiction: nell’universo tarantiniano, infatti, i due personaggi sono fratelli.

A proposito del film mai realizzato, Madsen ha spiegato: “Dovevano trovarci ad Amsterdam. Il film iniziava con noi che uscivamo di prigione in due stati diversi e finivamo per ritrovarci in un club di Amsterdam”. In effetti in Pulp Fiction, il personaggio di Vincent spiega di essere appena tornato a Los Angeles dopo essere stato nella città europea.

Il prequel avrebbe quindi svelato che Vic e Vincent sono in realtà fratelli: “Era piuttosto complicato, ma quando Quentin inizia a parlarti di un’idea, diventa poi davvero facile stargli dietro”, ha aggiunto Madsen.

LEGGI ANCHE – Pulp Fiction: Tarantino rivela le origini dello Storpio

Pulp Fiction è uno dei film cult di Quentin Tarantino, anzi, dell’intera storia del cinema. Scritto e diretto dal regista americano nel 1994, vinse (nello stesso anno) la Palma d’oro al Festival di Cannes e un Oscar alla Miglior Sceneggiatura Originale del 1995.

Hollywood: recensione della nuova serie di Ryan Murphy

Raccontare oggi la Hollywood del secondo dopoguerra. È questo l’intento che Ryan Murphy, insieme al fidato Ian Brennan, sembra essersi proposto con la miniserie intitolata proprio Hollywood, e disponibile su Netflix a partire dal 1° maggio. La sua versione sembra in realtà essere una sorta di “come sarebbe dovuta andare” ambientata in un mondo più politicamente corretto del nostro, dove il celebre ostracismo nei confronti della diversità è ben più mitigato. Le buone intenzioni di Murphy, tuttavia, si trasformano in un discorso ridondante che perde la sincerità di cui avrebbe dovuto essere caratterizzato.

Protagonisti della storia qui narrata sono un gruppo di ragazzi il cui sogno è entrare a far parte del magico mondo del cinema, incarnato nella sfarzosa Hollywood. Tra questi vi sono gli aspiranti attori Jack Castello (David Corenswet), Camille Washington (Laura Harrier), Claire Wood (Samara Weaving) e Rock Hudson (Jake Picking), lo sceneggiatore Archie Coleman (Jeremy Pope) e il regista Raymond Ainsley (Darren Criss). Per raggiungere i loro obiettivi, tuttavia, si troveranno a scontrarsi con una serie di diktat, espressione di un’industria poco aperta alle novità.

Hollywood: il racconto di un’industria

Con la serie di Murphy e Brennan ci si addentra all’interno dell’industria cinematografica più florida del mondo. Il periodo poi, quello del secondo dopoguerra, vede il dominio dei grandi studios, che in quegli anni più che mai realizzavano film con una perizia e una manodopera inimitabile. Ma se è vero che non è tutto oro quel che luccica, in mezzo a cotanto lusso e vitalità non mancherà di rivelarsi anche la Hollywood degli scandali taciuti, dei party a base di sesso e droga, e delle maschere indossate per conformarsi alla massa. I due autori scelgono pertanto di lanciare da subito il messaggio che vede l’industria del cinema in stretto rapporto con quella della prostituzione.

Prostituzione letterale o metaforica, che a suo modo si renderà necessaria per ognuno dei protagonisti nel momento in cui vorranno inseguire le proprie ambizioni. In ognuno dei sette episodi di cui è composta la serie dilaga il marcio, ma questo è messo in scena, per contrasto, tenendo sempre fede allo sfarzo dell’epoca. Sotto tale aspetto, Hollywood è una serie che per ricostruzione storica, dai costumi alle scenografie, riempie gli occhi. E, insieme ai virtuosi movimenti di macchina, che sembrano replicare quelli divenuti celebri proprio in quegli anni, tali elementi riescono complessivamente a rendere piacevole la visione.

All’interno di tale ricostruzione, ogni episodio sembra incarnare uno dei vari aspetti che compongono la realizzazione di un film. Dall’approvazione dei produttori ai primi casting, dalle riprese alle strategie distributive, fino a giungere ai riscontri di critica e pubblico. In ultimo, non può ovviamente mancare la ricezione che Hollywood stessa manifesta nei confronti del film realizzato dai giovani protagonisti. Nel giungere alla sua conclusione, tuttavia, la serie svela il suo più grande e fastidioso problema: una trattazione eccessivamente marcata di nobili tematiche, le quali finiscono così per perdere il loro valore.

Hollywood recensione

Se la sceneggiatura scritta da Murphy e Brennan si apre con un buon primo episodio, strutturato secondo le classiche regole per l’introduzione degli spettatori al mondo narrativo di cui si parla, con il proseguire delle puntate qualcosa sembra tuttavia spezzarsi. Si arriva infatti a ritrovare sempre più forzature ed eccessive semplificazioni, che spezzano il bisogno di sincerità richiesto delle tematiche principali. Raccontare di differenze etniche e sessuali nella Hollywood dell’epoca, costruendo un parallelo con la non troppo diversa situazione attuale, è notoriamente un compito delicato.

Nella serie si riscontra invece, man mano che ci si avvicina sempre di più al finale, una fin troppo evidente forma di autocompiacimento. Murphy in particolare, dati anche i precedenti titoli della sua carriera, ha dimostrato in più occasioni di essere legato a tali tematiche, ma qui sembra lasciarsi prendere la mano nella sua voglia di conferirvi un prestigio di cui in realtà non hanno bisogno. Diverse scene, a tal proposito, appaiono superflue ed eccessivamente didascaliche, ripetendo allo spettatore cose che gli sono già state dette poco prima.

Benché rimanga grossomodo un prodotto piacevole, arricchito da alcuni brillanti personaggi (il viscido Henry Willson di Jim Parsons su tutti) e dialoghi, Hollywood finisce con il diventare una sorta di manifesto di propaganda, forse utile nel contribuire ad un ulteriore dibattito sulle problematiche trattate, ma senza aggiungervi reale valore. Tutto viene sbattuto esplicitamente in faccia allo spettatore, mentre è noto che le opere che più riescono ad imporsi nelle coscienze sono quelle che sanno essere più discrete nel dialogo con il pubblico.

Guardiani della Galassia: Sylvester Stallone potrebbe tornare in futuro

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In Guardiani della Galassia Vol. 2 sono stati introdotti i Guardiani 3000, il team di Ravagers capitato da Stakar Agord (Sylvester Stallone) e composto da Aleta Agord (Michelle Yeoh), Charlie-27 (Ving Rhames) e Martinex (Michael Rosenbaum). Quest’ultimo, in una recente intervista con ComicBook, ha parlato proprio della possibilità di ritrovare tutti i personaggi nell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3.

Rosenbaum ha parlato del futuro di Martinex e degli altri suoi compagni sul grande schermo, spiegando quanto segue: “Penso che i piani di James Gunn siano quelli di farci tornare, ma al momento non conosco i dettagli. Penso che sia nei suoi piani da sempre… probabilmente li vedrete in una scena post-credit. Perché riportare indietro Sylvester Stallone soltanto per dargli una piccola parte? In un certo senso vuoi sapere cosa sta facendo… voglio dire, è impossibile che non si abbia voglia di scoprirlo.”

In seguito alle dichiarazioni di Michael Rosenbaum, James Gunn è intervenuto personalmente su Twitter per specificare che il ritorno dei Guardiani originali è sicuramente nei suoi piani, ma non è detto che accadrà per forza in GOTG Vol. 3.

LEGGI ANCHE – Guardiani della Galassia Vol. 3: confermata una morte nel film

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.

Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Netflix entra in Anica

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Netflix ha presentato la sua richiesta di iscrizione all’ANICA: è il passo naturale nell’ambito del costante dialogo che si è svolto negli ultimi mesi, a partire dall’incontro a Roma lo scorso anno tra il fondatore della piattaforma streaming Reed Hastings e il Presidente dell’Associazione Francesco Rutelli.

I rappresentanti di Netflix parteciperanno dunque a partire da oggi all’attività dell’ANICA, al Consiglio Cinema, Audiovisivo e  Digitale e ai suoi  Comitati impegnati in questa fase di grande trasformazione dell’ecosistema Cine-audiovisivo. Particolare impegno sarà dedicato alla condivisione di proposte per migliorare ulteriormente la regolamentazione in Italia, nell’interesse di creatività, produzioni e occupazione. Questi obiettivi devono accomunare la filiera in tutte le sue componenti, dagli autori all’esercizio.

Netflix intensificherà in questo modo il dialogo già intrapreso con le industrie cinematografiche ed audiovisive, estendendolo tanto alle tradizionali componenti ANICA (Produzione, Distribuzione, Industrie Tecniche) quanto alle nuove componenti (piattaforme, digitale, canali tematici) per film, serie, animazione, documentari per la crescita complessiva della filiera in Italia.

Now You See Me 3: ingaggiato lo sceneggiatore di American Hustle

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Si torna a parlare di Now You See Me 3, terzo capitolo del franchise dedicato ai “maghi del crimine”, inaugurato nel 2013 con il film di Louis Leterrier. Come riportato da Screen Rant, la Lionsgate è tornata ufficialmente a lavoro sullo sviluppo del nuovo film, ingaggiando Eric Warren Singer (sceneggiatore di American Hustle) per lo script.

Lo studio ha anche confermato che il ritorno di tutti i membri del cast originale potrebbe non essere confermato, e che nel terzo capitolo ci potrebbero essere personaggi totalmente nuovi: “Lo sguardo moderno di Singer catturerà il divertimento, la magia e lo spirito dei film originale, introducendo nuovi personaggi e dando al tempo stesso al cast originale l’opportunità di riprendere i loro ruoli.”

Nathan Kahane, Presidente della Lionsgate, ha così parlato di Now You See Me 3 e del coinvolgimento di Eric Warren Singer: “Eric è da sempre affascinato dalla raffinata arte dell’inganno e dell’illusione in tutte le sue forme. È venuto da noi con una grande storia che porta la mitologia di Now You See Me e spinge la storia de I Quattro Cavalieri ad un livello completamente nuovo. Ci sarà il ritorno del cast principale, ma ci saranno anche nuovi personaggi. Il franchise di Now You See Me è stato creato per cercare di sorprendere il pubblico. Qualunque grande mago lo sa: non puoi continuare a proporre sempre gli stessi trucchi. Ed Eric e il suo team di illusionisti hanno davvero un asso nella manica per questo nuovo film.”

LEGGI ANCHE – Now You See Me – I maghi del crimine: recensione film

Now You See Me – I maghi del crimine vedeva nel cast Mark Ruffalo, Morgan Freeman, Jesse EisenbergIsla Fisher, Mélanie Laurent, Michael Caine, Dave Franco e Woody Harrelson. Nel 2016 è stato realizzato un sequel diretto da John M. Chu, che ha visto nel cast l’ingresso di Daniel Radcliffe, Lizzy Caplan e Jay Chou. Secondo le prime indiscrezioni, John M. Chu dovrebbe occuparsi anche della regia del terzo film.

Hugh Laurie: 10 cose che non sai sull’attore

Il volto di Hugh Laurie è uno dei più celebri della televisione, affermatosi grazie all’iconico personaggio del dr. House. L’attore vanta però una lunga carriera, ricca di titoli popolari e ruoli particolarmente apprezzati da critica e pubblico. Negli anni Laurie ha inoltre dimostrato di sapersi svincolare dal ruolo che l’ha reso celebre, distinguendosi per altre grandi interpretazioni. Ecco 10 cose che non sai di Hugh Laurie.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Hugh Laurie Instagram

Hugh Laurie: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Plenty (1985), con Meryl Streep, per poi ottenere particolare notorietà grazie al ruolo di Gaspare nel film La carica dei 101 (1996), con Glenn Close. Negli anni si distingue poi grazie anche alle pellicole Spice Girls – Il film (1997), La maschera di ferro (1998), Stuart Little – Un topolino in gamba (1999), Stuart Little 2 (2002), La notte non aspetta (2008), con Keanu Reeves, Scusa, mi piace tuo padre (2011), Tomorrowland (2015), Holmes & Watson – 2 de menti al servizio della regina (2018), con Will Ferrell e John C. Reilly, e The Personal History of David Copperfield (2019), con Dev Patel.

9. È stato protagonista di una celebre serie TV. Dopo essersi fatto notare sul piccolo schermo in serie come The Black Adder (1986-1989), A Bit of Fry and Laurie (1987-1995) e Fortysomething (2003), l’attore diventa popolare con il suo ruolo in Dr. House (2004-2012), dove recita nel ruolo del medico del titolo. Tra gli attori con cui condivide la scena vi è Jesse Spencer. Terminata la serie Laurie ottiene ruoli di rilievo anche in Veep – Vicepresidente incompetente (2015-2019), The Night Manager (2016), Chance (2016-2017), Catch-22 (2019) e Avenue 5 (2020).

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Il ruolo del dr. House, divenuto tra i personaggi più celebri e amati della televisione, l’attore ha ottenuto alcuni tra i principali riconoscimenti della sua carriera. È stato infatti nominato per ben sei volte ai Golden Globe come miglior attore in una serie drammatica, vincendo il premio in due occasioni. Vanta poi sette nomination agli Emmy Awards nella medesima categoria, dove non ha però mai riportato la vittoria.

Hugh Laurie: chi è sua moglie

7. È molto riservato sulla propria vita privata. Dal 1989 l’attore è sposato con l’architetto Joanna Green, con cui ha avuto tre figli, nati rispettivamente nel 1988, nel 1991 e 1993. La vita privata dell’attore è tenuta particolarmente riservata, e pochi sono i dettagli rilasciati a riguardo.

Hugh Laurie non è su Instagram

6. Non è presente sul social network. Laurie ha affermato di non possedere un profilo su Instagram, non sentendosi attratto dal suo funzionamento. È però possibile ritrovare sul social diverse fan page a lui dedicate, la più popolare delle quali vanta 52,9 mila persone. All’interno di questa vengono condivise curiosità e aggiornamenti riguardanti l’attore.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Hugh Laurie Dr House

Hugh Laurie in Dr. House

5. Non credeva che House fosse il protagonista. Quando gli fu proposta la sceneggiatura della serie, Laurie era convinto che il protagonista fosse il personaggio di Wilson. L’attore non riusciva infatti a credere che House potesse essere il centro della serie, dato il suo carattere scontroso e la sua dipendenza da farmaci. Un personaggio apparentemente tanto controverso non era solito ottenere ruoli di particolare rilievo in televisione.

4. Ha dato vita ad un insolito provino. Per presentarsi per il ruolo del protagonista, Laurie registrò un video provino dal bagno dell’hotel in cui alloggiava. L’attore in quel momento si trovava infatti in Namibia, per le riprese di un film. Dichiarò in seguito di aver registrato il video in bagno poiché era l’unica stanza con sufficiente illuminazione.

3. È stato uno degli attori più pagati della televisione. Laurie è stato uno dei primi attori televisivi a raggiungere uno status pari alle grandi celebrità di Hollywood. Il suo stipendio crebbe enormemente negli anni, passando gradualmente dai cinquanta mila dollari per episodio della prima stagione ai settecento mila dell’ottava. Questo ha reso Laurie uno degli attori più pagati nella storia della televisione.

Hugh Laurie in Stuart Little

2. Era il padre della famiglia protagonista nel film. Tra i ruoli che più hanno reso celebre Laurie presso il grande pubblico vi è quello di Fredrick Little, padre della famiglia che accoglie con sé il piccolo topolino Stuart, doppiato in lingua originale dall’attore Michael J. Fox. Apprezzato nel suo ruolo, Laurie venne ricontattato anche per tornare nel sequel del 2002.

Hugh Laurie: età e altezza

1. Hugh Laurie è nato a Oxford, Inghilterra, l’11 giugno del 1959. L’attore è alto complessivamente 190 centimetri.

Fonte: IMDb

 

X-Men: Dark Phoenix è il più grande flop del 2019

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X-Men: Dark Phoenix di Simon Kinberg ha ufficialmente chiuso la saga degli X-Men sotto l’egida dei 20th Century Studios, prima dell’acquisizione dello studio da parte della Disney. Sfortunatamente, il film è stato accolto in maniera negativa dalla critica e si è anche rivelato un flop al botteghino.

In seguito all’uscita del film in sala, era stato stimato che Dark Phoenix avrebbe fatto perdere alla Fox tra i 100 e 200 milioni di dollari, ed oggi un nuovo report di Deadline conferma quanto siano state ingenti per lo studio le perdite economiche a causa del flop del film con Sophie Turner.

Stando alla fonte, Dark Phoenix ha generato una perdita di 133 milioni di dollari, risultando al primo posto della classifica dei film che hanno generato più perdite per gli studios nel corso del 2019. Al secondo posto troviamo Terminator: Destino oscuro (122.6 milioni di dollari), seguito da Cats (113. 6 milioni) e Gemini Man (111.1 milioni).

LEGGI ANCHE – X-Men: Dark Phoenix, recensione del film con Sophie Turner

X-Men: Dark Phoenix è stato l’ultimo capitolo della saga dedicata ai celebri mutanti che hanno popolato i fumetti Marvel, scritto e diretto da Simon Kinberg e intepretato da Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain.

Il film è la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica Fenice Nera. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

Prime Video Store: Amazon lancia il servizio per il noleggio dei film

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Amazon Prime Video annuncia la disponibilità in Italia del Prime Video Store, che darà ai clienti la possibilità di noleggiare o acquistare nuovi titoli tra film appena usciti, grandi classici di Hollywood e i più amati dal pubblico. Questa nuova funzione si aggiunge all’ampia selezione di serie e film esclusivi, già disponibili su Prime Video gratuitamente con l’abbonamento ad Amazon Prime, tra cui le produzioni Amazon Original Tom Clancy’s Jack Ryan, The Boys, The Marvelous Mrs. Maisel, Star Trek: Picard, The Aeronauts e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo.
I film disponibili per il noleggio o l’acquisto nel Prime Video Store provengono dai principali studios americani come Disney, Warner Bros., NBCUniversal, Sony, Paramount, Lionsgate. Tra essi Sonic – Il Film, Joker, Jumanji: Next Level sono disponibili a partire da ora, oltre a titoli italiani di Rai Cinema e Medusa Film come Pinocchio e 10 giorni senza mamma. Tutti i clienti Amazon possono noleggiare o acquistare i contenuti del Prime Video Store online su primevideo.com o tramite l’app di Prime Video disponibile su Smart TV, dispositivi mobili Android, console di gioco l’Amazon Fire TV Stick.
“I nostri clienti negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania e in Giappone hanno apprezzato l’ampia selezione di nuovi film disponibili per il noleggio o l’acquisto, e siamo molto felici di poter annunciare la disponibilità di questa funzione anche in Italia, Francia, Spagna, Canada e Australia”, ha affermato Mike Hopkins, SVP Amazon Prime Video & Amazon Studios. “Prime Video Store porta ai nostri clienti le ultime uscite e i grandi successi dalle migliori case di produzione, locali e americane, oltre alla vasta scelta di contenuti già disponibile su Prime Video attraverso l’abbonamento ad Amazon Prime”. 
Il Prime Video Store si aggiunge alla selezione di grande intrattenimento già disponibile su Prime Video, inclusa senza costi aggiuntivi nell’abbonamento Amazon Prime, ora arricchita con le uscite più recenti da noleggiare o acquistare attraverso lo Store, sul sito primevideo.com e sulle app Prime Video disponibili su vari dispositivi. I clienti possono cercare e guardare i film attraverso la nuova sezione “Store” nel menù di navigazione sul web, su Smart TV e dispositivi Android. Su iOS è possibile guardare i contenuti precedentemente acquistati o noleggiati nella sezione ‘I miei video’.

Thor: Love and Thunder, Taika Waititi felice di avere più tempo per lo script

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Nei giorni scorsi, i Marvel Studios hanno annunciato la nuova data di uscita di Thor: Love and Thunder, che a differenza di molti altri titoli che hanno subito spostamenti anche di diversi mesi, dopo il primo posticipo al 18 febbraio 2022, adesso si è assestato all’11 febbraio 2022, una settimana prima dell’uscita prevista.

Adesso, in una nuova intervista con Total Film, il regista Taika Waititi ha dichiarato di essere grato alla Marvel per aver posticipato il film (all’epoca del suo annuncio, l’uscita del film era stata fissata per il 5 novembre 2021), e questo perché la nuova release al 2022 gli concederà il tempo necessario per lavorare insieme a Jennifer Kaytin Robinson alla sceneggiatura. Il regista ha non ha potuto rivelare alcun dettaglio sulla storia, ma ha confermato di essere ancora a lavoro sullo script, spiegando:

“Stiamo ancora scrivendo Love and Thunder. Penso che sia fantastico avere la possibilità di continuare a scrivere, perché sono certo che alla fine avremo uno script davvero incredibile. Quando si scrive, è fondamentale avere il tempo necessario a disposizione per far sì che la tua storia funzioni al meglio, perché dopo le cose si fanno sempre più complicate. L’industria cinematografica è un settore in cui tutti si lamentano di non avere mai abbastanza tempo. Adesso ne abbiamo a disposizione veramente tanto, quindi lo useremo a nostro vantaggio.”

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Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Irrfan Khan: morto l’attore di Vita di Pi e The Millionaire

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Irrfan Khan, vera e propria star di Bollywood e noto in tutto il mondo per la sua partecipazione a diversi film di fama internazionale, tra cui Vita di Pi, Inferno e Jurassic World, si è spento all’età di 53 anni.

Khan aveva ricevuto una diagnosi di un tumore endocrino nel 2018 ed era a Londra per sottoporsi a un trattamento intensivo. Si era ripreso abbastanza da tornare a recitare e ultimare le riprese di quello che si è rivelato essere il suo ultimo film, Angrezi Medium, la cui uscita, prevista per Marzo, è stata rimandata a causa della pandemia da coronavirus. Martedì è stato spostato in terapia intensiva all’ospedale Kokilaben di Mumbai a causa di una infezione al colon.

Dopo una breve carriera in tv, Irrfan Khan ha fatto il suo debutto al cinema con un cameo nel 1988 nel film nominato agli Oscar Salaam Bombay, di Mira Nair, salvo poi tornare alla tv per 10 anni. Si è fatto conoscere in tutto il mondo con The Warrior, del 2001 di Asif Kapadia, vincitore del BAFTA,

La sua notorietà è esplosa nel 2004, quando ha interpretato Macbeth in Magbool di Vishal Bharadwaj e il villain in Haasil di Tigmanshu Dhulia. Nel 2011 ha interpretato un soldato che diventa bandito in Paan Singh Tomar di Dhulia, che gli ha fatto vincere il National Award in India, come migliore attore.

A livello internazionale, le interpretazioni più famose di Kahn comprendono The Millionaire, Vita di Pi, Il destino nel nome, Jurassic WorldThe Amazing Spider-Man e Inferno. Nel 2017 ha partecipato al film The Song of Scorpions, presentato al Festival di Locarno.

Fonte: Variety

Anne Hathaway credeva di dover interpretare Harley Quinn

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All’epoca della promozione de Il cavaliere oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan, il premio Oscar Anne Hathaway rivelò che quando venne provinata per il ruolo di Catwoman, non aveva in realtà capito che il personaggio fosse quello di Selina Kyle: l’attrice spiegò infatti che mentre leggeva il copione durante il suo primo incontro con Nolan, credeva che si trattasse di un ruolo totalmente diverso.

Anche se all’epoca la Hathaway non rivelò il nome del personaggio che credeva dovesse interpretare, le sue dichiarazioni lasciarono pensare che si trattasse di Harley Quinn. Adesso, in un nuovo speciale della BBC Radio 1, è stata la stessa attrice a confermare la cosa, spiegando quanto segue:

“Mi sono presentata al primo incontro con Christopher con indosso questo adorabile top in stile Vivian Westwood, davvero bello, sartoriale, pieno di strisce… E indossava delle ballerine che ricordavano molto il Joker. Ricordo che continuava a sorridere a Chris in modo alquanto bizzarro, come credevo avrebbe fatto Harley Quinn… E dopo più di un’ora, mi dice: ‘Sono sicuro che saprai già che stiamo parlando di Catwoman’. In quel preciso momento ho iniziato a cambiare atteggiamento e ad odiare tutto ciò indossavo.”

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Prossimamente vedremo Anne Hathaway in The Witches di Robert Zemeckis, nuovo adattamento cinematografico della celebre fiaba per bambini di Roald Dahl. Tra i progetti in cantiere dell’attrice figura anche il remake americano del film Doppio sospetto di Olivier Masset-Depasse, in cui reciterà al fianco di Jessica Chastain.

Per quanto riguarda Catwoman, la prossima incarnazione cinematografica dell’iconico personaggio sarà quella di Zoe Kravitz in The Batman, l’attesissimo cinecomic di Matt Reeves in cui Robert Pattinson interpreterà il Crociato di Gotham.

Oscar 2021, novità: candidabili anche i film usciti in streaming

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A causa dell’attuale situazione mondiale, e in seguito alla chiusura dei cinema, l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences si è riunita per prendere una decisione molto importante in vista della prossima edizione degli Oscar: l’organizzazione ha infatti votato per includere nei film candidabili anche i titoli che hanno saltato (o che salteranno) la sala cinematografica e che sono arrivati (o arriveranno) direttamente in streaming.

Con le sale cinematografiche di tutto il mondo chiuse per cercare di arginare la diffusione del Coronavirus, molti film sono stati posticipati al 2021, mentre altri sono arrivati direttamente sulle varie piattaforme VOD. Per questo motivo, in molti hanno iniziato a chiedersi quale sarebbe stato il futuro di una cerimonia come quella degli Oscar, che a causa delle regole stabilite dall’Academy in termini di qualificazione, può contare per le sue candidature esclusivamente sui film arrivati in sala.

Se in passato film come Roma o The Irishman sono stati tra i grandi protagonisti della notte delle stelle, è stato perché il colosso dello streaming si era assicurato un passaggio – limitato, ma pur sempre conforme alle regole dell’Academy – dei film nelle sale cinematografiche prima della distribuzione online. La questione non ha fatto altro che alimentare tutta una serie di polemiche nei confronti dell’organizzazione professionale, spesso tacciata di non voler abbracciare le attuali e sempre più diversificate modalità di fruizione di un prodotto cinematografico. Adesso però, sembra che l’Academy sia stata messa alle strette…

In un comunicato ufficiale diramato attraverso il sito ufficiale degli Oscar, l’Academy ha rivelato che soltanto per quest’anno, proprio a causa della pandemia di Covid-19, i film che hanno debuttato direttamente in streaming, senza quindi passare per la sala cinematografica, verranno considerati per le votazioni insieme ai titoli che sono usciti (o che usciranno) in sala. Nel comunicato ufficiale di legge:

Fino a nuovo avviso, e solo per la 93esima edizione degli Academy Awards, i film che avevano una distribuzione cinematografica pianificata e che invece sono stati resi disponibili per lo streaming commerciale su un servizio VOD, possono qualificarsi nella categoria Miglior film e nelle altre categorie, purché vengano rispettati i seguenti parametri:

  • Il film dovrà essere reso disponibile sul sito di streaming riservato ai membri dell’Academy entro 60 giorni dalla sua uscita in VOD; 
  • Il film dovrà soddisfare tutti gli altri requisiti di ammissibilità.”

L’Academy ha inoltre ufficializzato che, a partire dalla prossima edizione, le categorie Sound Mixing (Missaggio Sonoro) e Sound Editing (Montaggio Sonoro) verranno assemblate in un’unica categoria dedicata al suono.

Scarlett Johansson sull’essere stata la seconda scelta della Marvel

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È dal lontano 2010, quando il personaggio di Vedova Nera ha fatto il suo debutto in Iron Man 2, che Scarlett Johansson è entrata a far parte della grande famiglia Marvel. Non tutti ricordano, però, che l’attrice non è stata la prima scelta degli studios per il ruolo di Natasha Romanoff.

Prima che la Johansson venisse ufficialmente ingaggiata, infatti, la parte di Black Widow era stata offerta a Emily Blunt (Edge of Tomorrow, A Quiet Place), che si vide costretta a rinunciare al ruolo a causa di altri impegni lavorativi. Adesso, in una recente intervista con Parade, l’attrice candidata all’Oscar per Storia di un matrimonio e JoJo Rabbit ha ricordato il suo primo incontro con Jon Favreau (regista di Iron Man 2) e il fatto di aver ottenuto la parte a causa della rinuncia della Blunt.

“La chiamata migliore che puoi ricevere è quella che arriva dopo che vieni scartato per un determinato ruolo e poi riesci ad ottenere la parte”, ha spiegato la Johansson. “Apprezzi il tutto ancora di più. Fondamentalmente, ho costruito una carriera sul fatto di essere sempre stata una seconda scelta.”

Per quanto sia difficile immaginare un’altra attrice nei panni di Vedova Nera, all’epoca c’erano tantissimi fan che sostenevano il possibile casting di Emily Blunt, e c’è chi ancora oggi vorrebbe vederla entrare a far parte del MCU. Di recente è emerso che l’attrice ha avuto un incontro con la Marvel per discutere di un ruolo top secret in uno dei prossimi film della Casa delle Idee. Sarà davvero così?

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A proposito di Scarlett Johansson, ricordiamo che l’attrice tornerà nei panni di Vedova Nera in Black Widow, il film in solitaria su Natasha Romanoff, diretto da Cate Shortland e interpretato anche da Florence Pugh, David Harbour e il premio Oscar Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 6 novembre 2020.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Giorgio Marchesi: 10 cose che non sai sull’attore

Noto attore del panorama cinematografico italiano, Giorgio Marchesi ha negli anni costruito la propria carriera dividendosi tra cinema e televisione, e partecipando ad alcuni tra i titoli di maggior successo in entrambi gli ambiti. Ancora oggi non manca di ricoprire ruoli di rilievo, dimostrandosi particolarmente prolifico e attento nella scelta dei suoi ruoli. Ecco 10 cose che non sai di Giorgio Marchesi.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Giorgio Marchesi moglie

Giorgio Marchesi: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film La spettatrice (2004), per poi recitare in film internazionali come Los Borgia (2006) e Mission: Impossible III (2006), di J. J. Abrams con Tom Cruise. Negli anni successivi ottiene ruoli di rilievo anche nelle pellicole Mine Vaganti (2010), con Riccardo Scamarcio e Carolina Crescentini, Magnifica presenza (2012), con Elio Germano, ACAB – All Cops Are Bastards (2012), con Pierfrancesco Favino e Romanzo di una strage (2012), con Valerio Mastandrea. Il suo ultimo ruolo al cinema è stato quello del padre della protagonista nel film Un bacio (2016).

9. Ha preso parte a note produzioni televisive. Marchesi si è in particolare distinto per la sua partecipazione a film e serie per il piccolo schermo. In particolare, si forma recitando in Un posto tranquillo 2 (2005), La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2007), con Sarah Felberbaum, e Un medico in famiglia, dove dal 2011 al 2016 recita nel ruolo di Marco Levi accanto a Claudia Pandolfi. Negli anni successivi è po in Una grande famiglia (2012-2015), con Alessandro Gassmann, La strada dritta (2014), Bracialetti rossi 3 (2016), L’allieva 2 (2018), con Alessandra Mastronardi, La stagione della caccia (2019), Oltre la soglia (2019) e I Medici (2019).

Giorgio Marchesi: ha una moglie?

8. Non è sposato. Marchesi è noto per la sua attività teatrale. Grazie allo spettacolo Le relazioni pericolose (2004), conosce l’attrice Simonetta Solder, con la quale intraprenderà da subito una relazione. Negli anni la coppia si è dimostrata particolarmente unita, senza il bisogno di dar vita ad un matrimonio. Dalla coppia sono poi nati i due figli dell’attore.

Giorgio Marchesi è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 105 mila persone. All’interno di questo è solito condividere molte sue foto, il più delle quali scattate in momenti di svago o per lavoro. Non mancano infatti anche immagini e video con i quali Marchesi promuove il suo lavoro da interprete.

Giorgio Marchesi in Braccialetti rossi

6. Ha avuto un ruolo nella serie. Marchesi ha avuto la possibilità di recitare nella terza stagione della fortunata serie intitolata Braccialetti rossi. Qui ha interpretato il ruolo di Piero Baratti, burbero ma talentuoso chirurgo con l’indole del playboy. Per costruire il proprio personaggio, l’attore ha ammesso di essersi ispirato al celebre Dr. House.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Giorgio Marchesi braccialetti rossi

Giorgio Marchesi in Mine Vaganti

5. Ha recitato nella versione teatrale del film. Dopo aver ricoperto un piccolo ruolo nel film del 2010, nel 2020 l’attore partecipa alla trasposizione teatrale di Mine Vaganti, per la regia sempre di Ferzan Ozpetek. Qui, contrariamente al lungometraggio, Marchesi ricopre il ruolo di Antonio Cantone, uno dei protagonisti, che nel film era invece interpretato da Alessandro Preziosi.

Giorgio Marchesi in I Medici

4. Ha avuto un ruolo chiave nell’ultima stagione. Nel 2019 l’attore ha recitato nell’acclamata serie I Medici nel ruolo di Giacomo Spinelli, rivale di Lorenzo il Magnifico. Per prepararsi al ruolo Marchesi ha raccontato di aver svolto molte ricerche storiche su Spinelli, approfondendo in particolare la concezione della politica nella Firenze del Quattrocento.

3. Ha recitato in inglese. Per un attore italiano non capita tutti i giorni di avere l’occasione di poter recitare in lingua inglese. Per via del cast internazionale della serie, Marchesi si è trovato dinanzi a tale sfida. Ha tuttavia dichiarato di non esserne stato spaventato, trovando anzi l’opportunità particolarmente stimolante. Recitare in inglese gli ha permesso di sperimentare nuovi modi di lavorare e aggiungere difficoltà al proprio mestiere.

Giorgio Marchesi in Mission: Impossible III

2. Ha avuto un cameo nel film. Ancora alle prime esperienze, l’attore ha modo di partecipare al prestigioso set internazionale del film Mission: Impossible III. Dato che alcune scene sono state ambientate in Italia, e più di preciso nei pressi di Città del Vaticano, Marchesi ha avuto modo di comparire brevemente nel film nei panni di uno dei poliziotti in cui si imbatte il protagonista.

Giorgio Marchesi: età e altezza

1. Giorgio Marchesi è nato a Bergamo, Italia, il 23 febbraio 1974. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Premi David di Donatello 2020: Il primo Natale si aggiudica il David dello Spettatore

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Il primo Natale, diretto e interpretato da Salvo Ficarra e Valentino Picone, si aggiudica il David dello Spettatore della 65ᵃ edizione dei Premi David di Donatello. Lo comunica Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato il prossimo 8 maggio nell’ambito della 65ᵃ edizione dei Premi David di Donatello, l’evento sarà trasmesso in diretta in prima serata su RAI 1 e sarà condotto da Carlo Conti.

L’importante riconoscimento, introdotto nella scorsa edizione dei David di Donatello, premia il film più visto dal pubblico nei cinema italiani, sottolinea il primato della visione in sala e celebra opere e autori che hanno fortemente contribuito al successo industriale e popolare dell’intera filiera cinema.

Il primo Natale ha collezionato il maggior numero di spettatori fra i film usciti in sala entro il 31 dicembre 2019: sulla base dei dati forniti da Cinetel e calcolati entro la fine di febbraio 2020, Il primo Natale ha totalizzato 2.363.303 spettatori.

“Un premio alla miglior commedia di qualità, genere fondativo del nostro cinema” sottolinea la Presidente Detassis. “Il primo Natale, viaggio nel tempo nella Palestina all’epoca della nascita di Gesù, conferma l’impegno e l’originalità dell’approccio al cinema del duo Ficarra & Picone. Un lavoro creativo, il loro, che guarda ai modelli alti della commedia italiana, coniugando passione per il racconto, interpreti inusuali, comicità mai ovvia e valorizzazione produttiva e artistica di tutte le professioni del set”.

Fra i riconoscimenti già annunciati della 65ᵃ edizione dei Premi David di Donatello, quello al Miglior film straniero, Parasite di Bong Joon Ho, e quello al Miglior cortometraggio, Inverno di Giulio Mastromauro.

I 10 migliori cinecomics vietati ai minori, secondo IMDb

Mentre i fan continuano a discutere su quale supereroe del MCU meriterebbe un film vietato ai minori, spesso il pubblico dimentica che – al di là dell’Universo Cinematografico Marvel – esistono tantissimi film dedicati al mondo dei fumetti (cinecomics) che sono stati vietati ai minori. Ecco di seguito 10 film tratti dai fumetti – elencati in base al punteggio ottenuto su IMDb – che sono stati vietati ai minori:

Constantine (2005)

Constantine (2005)

Keanu Reeves dimostra ancora una volta di essere un attore eccezionale, destinato ad interpretare quasi sempre personaggi iconici. Non tutti conoscono Costantine di Francis Lawrence, ma quelli che l’hanno visto lo considerano uno dei migliori film tratti da un fumetto mai realizzati, nonostante alcuni evidenti difetti.

John Constantine, il protagonista della storia, è un detective dell’occulto che ha il potere di comunicare sia con angeli che con demoni, che quasi sempre si manifestano a lui nella loro reale forma. Tormentato da un tentativo di suicidio in età adolescenziale, Constantine cerca la redenzione compiendo rituali di esorcismo.

Blade (1998)

Blade (1998)

Prima di X-Men o di Spider-Man, i fumetti Marvel erano già arrivati al cinema grazie alla trilogia di Blade interpretata da Wesley Snipes. Di recente la Marvel è tornata in possesso dei diritti di sfruttamento cinematografico del personaggio, annunciando un nuovo film collegato al MCU che avrà come protagonista Mahershala Ali.

Blade, conosciuto anche come “Il Diurno”, è un ibrido nato dalla relazione tra un vampiro ed una umana: il suo compito è quello di dare la caccia ai vampiri e proteggere gli esseri umani dai loro potenziali attacchi.

Il corvo (1994)

Il corvo (1994)

Uno degli aspetti che sicuramente hanno reso Il corvo di Alex Proyas così famoso è il fatto che si tratti dell’ultima apparizione cinematografica di Brandon Lee, unico figlio di Bruce Lee, morto proprio sul set del film – a riprese ancora in corso – a causa di un colpo di pistola sparato per errore. Dopo la tragica scomparsa dell’attore, la produzione è andata avanti ricorrendo all’utilizzo di controfigure ed effetti visivi.

La storia del film segue Eric Draven, un musicista rock che viene brutalmente assassinato insieme alla sua fidanzata. Eric riesce a tornare dal mondo dei morti e prepara la sua vendetta… 

Kick-Ass (2010)

Kick-Ass (2010)Prima che Deadpool sovvertisse le regole non scritte del genere supereroistico con il suo umorismo dissacrante, c’è stato anche Kick-Ass (che ha avuto anche un sequel, parecchio sottovalutato). Piccola curiosità: Aaron Taylor-Johnson (che ha interpretato Quicksilver nel MCU) ed Evan Peters (che ha interpretato lo stesso personaggio nei film della saga di X-Men) hanno recitato entrambi in questa pellicola.

La storia si svolge in un mondo in cui i supereroi esistono soltanto nelle pagine dei fumetti. Un normale adolescente, Dave Lizewski, continua a chiedersi perché nessuno sia mai riuscito a diventato un supereroe nella vita reale, considerando l’elevato tasso di criminalità nel mondo. Decide quindi di ergersi lui stesso a supereroe, ma le cose – ovviamente – non saranno così facile come pensa…

Watchmen (2009)

Watchmen (2009)Come tanti film divenuti cult, Watchmen è ammirato da alcuni e disprezzato da altri. Ciò che è innegabile è che il film di Zack Snyder è visivamente sbalorditivo e ricco di tematiche affascinanti. Ambientato in una realtà distopica alternativa nel 1985, durante la Guerra Fredda, il film segue un gruppo di supereroi in pensione che indagano sull’omicidio di uno dei loro amici.

Birdman (2014)

Birdman (2014)

Chi ha detto che un film sui supereroi non ha mai vinto l’Oscar per il miglior film? Sebbene Birdman sia propriamente una commedia nera, in qualche modo è un anche film di supereroi decisamente originale. Ha inoltre un cast meraviglioso che include Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Zach Galifianakis, Naomi Watts e tanti altri.

Il protagonista è un attore di Hollywood sul viale del tramonto, Riggan Thomson, famoso per aver interpretato il supereroe Birdman. Mentre prepara uno spettacolo di Broadway, continua ad essere ossessionato dalla gloria del passato…

Deadpool 2 (2018)

Deadpool 2 (2018)

Dopo il successo di Deadpool del 2016, era chiaro a tutti che ci sarebbe stato un sequel. E anche se si è rivelato essere ancora più estremo dell’originale, fino all’arrivo di Joker di Todd Phillips, Deadpool 2 era il cinecomic vietato ai minori ad aver incassato di più nella storia.

Nel film, il Mercenario Chiacchierone decide di formare la cosiddetta X-Force che mira a proteggere un potente mutante adolescente da Cable, il soldato capace di viaggiare nel tempo, il quale sostiene che il bambino sia molto pericoloso…

Deadpool (2016)

Deadpool (2016)

Parlando dell’originale, Ryan Reynolds ha sicuramente infranto una serie di regole con il primo Deadpool, incluso rompere la quarta parete. Con così tanti film di supereroi simili che arrivano in sala ogni anno, il film di Tim Miller è stata davvero una boccata d’aria fresca.

Wade Wilson si mette alla ricerca della persona che gli ha donato le sue abilità da mutante, ma che gli ha anche inflitto tutte quelle terribili cicatrici sul corpo. Allo stesso tempo, ha bisogno di salvare la sua ragazza dal cattivo di turno…

Logan (2017)

Logan (2017)Chi avrebbe mai pensato che ci sarebbe mai stato un film che avrebbe cambiato il genere supereroistico, mescolando le atmosfere del dramma e del western come ha fatto quel bellissimo film che risponde al nome di Logan? Molti fan lo considerano ancora oggi il miglior film degli X-Men mai realizzato.

I mutanti sono scomparsi dalla Terra; Logan e Charles Xavier sono entrambi molto vecchi e si nascondono. Inaspettatamente, sono costretti di nuovo alla fuga quando si ritrovano a dover proteggere una giovane mutante di nome Laura, legata alla vita e al passato di Wolverine… 

V per Vendetta (2005)

V per Vendetta (2005)Il motivo per cui V per Vendetta è così apprezzato è il fatto che, essenzialmente, si tratta di un thriller politico ambientato in un’Inghilterra distopica, ad alto tasso action. Inoltre, il film ha contribuito a rilanciare la carriera di Natalie Portman dopo il suo ruolo nella trilogia prequel di Star Wars.

Con Hugo Weaving al fianco dell’attrice, il film di James McTigue racconta la storia di Evey, una giovane donna della classe operaia, e di V, un vigilante anarchico mascherato che vuole innescare una rivoluzione attraverso una serie di attacchi terroristici.

Fonte: Screen Rant

Chris Evans e Robert Downey Jr.: i video dell’ultimo giorno sul set di Endgame

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I registi Anthony e Joe Russo hanno condiviso attraverso il loro profilo Twitter ufficiale dei bellissimi video che immortalano l’ultimo giorno di Chris Evans e Robert Downey Jr. sul set di Avengers: Endgame, il cinecomic Marvel campione d’incassi che ha decretato la fine delle avventure di Iron Man e Captain America sul grande schermo.

Oltre ai due video che ritraggono gli ultimi giorni sul set di Robert Downey Jr. e Chris Evans, i fratelli Russo hanno anche condiviso un video legato ad un ricordo estremamente personale: la prima proiezione pubblica di Avengers: Endgame a cui hanno assistito insieme ad una platea di fan ed appassionati a dir poco entusiasta.

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Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

Daisy Ridley: arriva il primo ruolo post Star Wars

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Le avventure di Rey nella saga di Star Wars si sono ufficialmente concluse con l’uscita de L’Ascesa di Skywalker. L’attrice che interpreta il personaggio, Daisy Ridley, ha raggiunto la fama internazionale proprio grazie al ruolo della protagonista nella trilogia sequel della celebre saga fantascientifica.

Tra Il Risveglio della Forza, Gli Ultimi Jedi e L’Ascesa di Skywalker, Daisy Ridley è apparsa anche in Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh e in Ophelia di Claire McCarthy. Adesso, come apprendiamo da Deadline, è arrivato per l’attrice il primo ruolo da protagonista post saga di Star Wars. 

Daisy Ridley è infatti in trattative per recitare in The Ice Beneath Her, crime/thriller basato sul bestseller dell’autrice svedese Camilla Grebe, uscito nel 2015. Per quanto riguarda la storia, il film seguirà un investigatore e un profiler mentre indagano su un caso che coinvolge una donna che è stata trovata decapitata nella casa di un noto uomo d’affari.

Il film sarà diretto e prodotto dal trio Radio Silence (Finché morte non ci separi) e sceneggiato da Caitlin Parrish (Supergirl). La STX ha acquistato i diritti per la distribuzione del film.

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Ricordiamo che tra i prossimi progetti di Daisy Ridley figura anche Chaos Walking, adattamento del primo libro della trilogia scritta da Patrick Ness, rivolta a un pubblico Young Adult, in cui l’attrice reciterà al fianco di Tom Holland. Il film dovrebbe arrivare nelle sale il prossimo anno.

Avengers: Endgame, il fan poster che immagina il cast alternativo

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In occasione dell’anniversario di Avengers: Endgame (è trascorso ufficialmente un anno dall’uscita del film nelle sale), l’artista Apexform ha realizzato un fan poster dedicato al cinecomic campione d’incassi di Anthony e Joe Russo che, al posto degli attori del MCU, immagina tutti quei volti che sono stati ad un passo dall’ottenere un ruolo nell’universo condiviso.

Ecco perché nel poster vediamo Tom Cruise nei panni di Tony Stark, John Krasinski nei panni di Steve Rogers e Daniel Craig in quelli di Thor. Nel poster appaiono anche Emily Blunt come Black Widow, Joaquin Phoenix come Doctor Strange, Michael B. Jordan come Falcon (l’attore ha poi preso parte a Black Panther) e Timothée Chalamet come Spider-Man. Ancora, Amanda Seyfried come Gamora e Zachary Levi come Star-Lord. Potete ammirare il poster di seguito:

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Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

James Gunn ha letto tutti i fumetti di Suicide Squad per il film

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Le riprese di The Suicide Squad si erano concluse prima che venisse dichiarato lo stato di pandemia in relazione al Covid-19. Da allora, James Gunn – costretto alla reclusione come il resto del mondo – ha dichiarato di continuare a lavorare al film, occupandosi della post-produzione da remoto.

Al momento la data di uscita del film è ancora fissata per il prossimo 6 agosto 2021, e questo proprio grazie al fatto che le riprese si erano concluse prima della pandemia. In attesa di capire quando ci sarà la possibilità di dare uno sguardo ai primi materiali ufficiali del film, è stato lo stesso James Gunn a parlare via Twitter del suo approccio a The Suicide Squad, rivelando di aver letto tutti i fumetti della DC dedicati all’organizzazione segreta e che avevano come protagonisti i personaggi che appariranno nel suo film. Il regista e sceneggiatore ha spiegato:

“Ho letto tutti i fumetti che potevo e che riguardavano i personaggi di cui stavo scrivendo. Ad esempio, ho letto ogni singolo fumetto contenente tutte le iterazioni di #TheSuicideSquad e probabilmente l’85% di tutto ciò in cui è mai stata presente #HarleyQuinn fino al momento delle riprese.”

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Il cast ufficiale comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris ElbaMichael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità.

Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Sebastian Stan vuole essere Dracula nel reboot Blumhouse

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Lo scorso marzo abbiamo appreso la notizia che la Blumhouse Production di Jason Blum ha ufficialmente messo in cantiere un nuovo adattamento cinematografico dedicato al personaggio di Dracula. Adesso, apprendiamo che un volto noto dell’Universo Cinematografico Marvel vorrebbe interpretare il celebre Conte nel film: stiamo parlando di Sebastian Stan, interprete di Bucky Barnes.

A confermare la cosa è stato lo stesso attore in una recente intervista con THR. Il nuovo film sarà diretto da Karyn Kusama, regista statunitense nota per aver diretto AEon Flux con Charlize TheronJennifer’s Body con Megan Fox e Destroyer con Nicole Kidman. La Kusama e Stan hanno già lavorato insieme, proprio in Destroyer: l’attore ha rivelato di essersi già sentito con la regista e di averle chiesto del progetto. Di seguito le sue dichiarazioni complete:

“Le ho già scritto una mail in merito al film. Le ho detto: ‘Lo sai che vengo dalla Romania, giusto?’. E lei mi ha risposto: ‘Sì, lo so. Ma è ancora presto. E poi c’è la pandemia… se tutto va bene, ci rivedremo tra quattro anni’.”

Il nuovo film sarà una versione in chiave “moderna” dell’iconica storia del celebre Conte della letteratura: come già accaduto per L’Uomo Invisibile, anche il nuovo Dracula punterà ad un budget moderato. Matt Manfredi e Phil Hay, che avevano già lavorato con la Kusama al sopracitato Destroyer, si occuperanno della sceneggiatura. La storia sarà ambientata ai giorni nostri. Di recente la Kusama si è occupata della regia di alcuni episodi della miniserie HBO The Outsider, basata sull’omonimo romanzo di Stephen King.

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A voi piacerebbe vedere Sebastian Stan nei panni di Dracula? Ricordiamo che prossimamente vedremo l’attore tornare nei panni di Bucky Barnes in The Falcon and the Winter Soldier, la nuova serie Marvel che dovrebbe debuttare ad agosto su Disney+.

I Goonies: la reunion con il cast del film al completo

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Il cast de I Goonies si è riunito a 35 anni dall’uscita del film cult di Richard Donner nelle sale. Il tutto è avvenuto in occasione di “Reunited Apart”, la nuova webserie di Josh Gad (la voce di Olaf nella versione originale di Frozen) lanciata attraverso il suo canale YouTube. La reunion ha avuto luogo per uno scopo benefico: sostenere il “Center For Disaster Philanthropy”, un’associazione che si occupa di aiutare le famiglie o tutti coloro che sono stati colpiti economicamente dalla pandemia di Covid-19.

Alla reunion hanno partecipato i membri del cast (Sean Astin, Josh Brolin, Martha Plimpton, Kerri Green, Jeff Cohen, Corey Feldman, Jonathan Ke Quan, Joe Pantaliano e Robert Davi), il regista Richard Donner, lo sceneggiatore Chris Columbus, e perfino Steven Spielberg (autore del soggetto del film) e Cyndi Lauper (interprete del brano portante della colonna sonora, “The Goonies ‘R’ Good Enough).

Durante la reunion, i membri del cast si sono anche divertiti ad interpretare nuovamente le loro scene preferite dal film. Potete vedere il video completo della reunion di seguito:

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A dicembre dello scorso anno, I Goonies è tornato nelle sale italiane in occasione del suo 35° anniversario. Il film racconta di una banda di piccoli eroi lanciata in un’avventurosa ricerca ricca di imprevisti che superano la più fervida immaginazione.

Seguendo una misteriosa mappa del tesoro fino a giungere in uno spettacolare regno sotterraneo pieno di passaggi tortuosi, trappole esplosive e vecchie navi pirata colme di dobloni d’oro, i ragazzi cercano di sfuggire a una famiglia di goffi e cattivi soggetti e a un mostro gentile con una faccia tale da far intenerire solo sua madre.

Un’avventura per tutta la famiglia, dall’inizio alla fine delle innumerevoli peripezie, I Goonies sono un tesoro cinematografico ricco di azione mozzafiato, suspense e spettacolari effetti speciali.

Becoming: la mia storia, il documentario su Michelle Obama in arrivo su Netflix

Becoming è uno sguardo intimo nella vita dell’ex First Lady Michelle Obama durante un momento di profondo cambiamento, non solo a livello personale, ma anche per il paese per il quale lei e suo marito hanno reso un servizio di grande impatto per otto anni, all’interno della Casa Bianca. Il film offre uno sguardo raro e ravvicinato sulla sua vita, portando gli spettatori dietro le quinte mentre Michelle Obama fa un tour in 34 città che mette in luce il potere della comunità di colmare le nostre differenze e lo spirito di connessione che ne deriva quando condividiamo le nostre storie apertamente e onestamente.

Diretto da: Nadia Hallgren, il film è prodotto da Katy Chevigny, Marilyn Ness e Lauren Cioffi
Co – produttore è Maureen A. Ryan, mentre i produttori esecutivi sono Priya Swaminathan, Tonia Davis.

Becoming: la mia storia: trailer ufficiale

Una nota di Michelle Obama:

Sono entusiasta di informarvi che il 6 maggio Netflix renderà disponibile Becoming, un film documentario diretto da Nadia Hallgren che racconta la mia vita e le esperienze che ho vissuto durante il tour dopo l’uscita del mio libro. Quei mesi che ho trascorso viaggiando – incontrando persone nelle città di tutto il mondo – mi hanno fatto capire che ciò che abbiamo in comune è profondo e reale. In grandi e piccoli gruppi, di giovani e anziani, unici e uniti, ci siamo incontrati e abbiamo condiviso storie, riempiendo quegli spazi con le nostre gioie, preoccupazioni e sogni. Abbiamo elaborato il passato e immaginato un futuro migliore. Parlando dell’idea del “diventare” (Becoming), molti hanno osato raccontare ad alta voce le proprie speranze.

Mi porto dentro quei ricordi preziosi e quel senso di connessione ora più che mai, mentre lottiamo insieme per resistere a questa pandemia, mentre ci prendiamo cura dei nostri cari, ci volgiamo alle nostre comunità e proviamo a tenere il passo con il lavoro e la scuola mentre affrontiamo enormi perdite, confusione e incertezza. In questi giorni è difficile sentirsi radicati o pieni di speranza, ma spero che come me troverete gioia e un po’ di tregua in ciò che Nadia ha fatto. Perché è un talento raro, una persona la cui intelligenza e compassione per gli altri si manifesta in ogni fotogramma che gira. Ancora più importante, è una persona che capisce il significato e il potere della comunità, e il suo lavoro è magicamente in grado di descriverlo.

Come molti di voi sanno, sono una persona che ama abbracciare. In tutta la mia vita, l’ho considerato il gesto più naturale e uniformante che un essere umano possa fare verso un altro – il modo più semplice per dire: “Sono qui per te”. E questa è una delle parti più difficili della nostra nuova realtà: le cose che una volta sembravano semplici – andare a trovare un amico, sedersi con qualcuno che sta soffrendo, abbracciare uno sconosciuto – ora non sono affatto semplici.

Ma io sono qui per voi. E so che voi ci siete gli uni per gli altri. Anche se non possiamo più raccogliere o nutrire in sicurezza l’energia dei gruppi, anche se molti di noi vivono con il dolore, la solitudine e la paura, dobbiamo rimanere aperti e in grado di metterci nei panni degli altri. L’empatia è la nostra linfa vitale. È ciò che ci porterà dall’altra parte. Usiamola per reindirizzare la nostra attenzione verso ciò che conta di più, riconsiderare le nostre priorità e trovare modi per rendere il mondo migliore. Anche in tempi difficili, forse soprattutto in tempi difficili, le nostre storie aiutano a cementare i nostri valori e a rafforzare le nostre connessioni. La loro condivisione ci mostra la strada da percorrere. Vi voglio bene  e mi mancate tutti.

Shang-Chi: ecco Simu Liu e Awkwafina sul set

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Prima dell’esplosione della pandemia di Covid-19, erano in corso in Australia le riprese di del nuovo film dei Marvel Studios Shang-Chi and the Legend of the Ten RingsLe riprese sono state momentaneamente interrotte nel rispetto delle norme relative al distanziamento sociale, ma nelle ultime ore è spuntato online un video che risale proprio a quei pochi giorni di riprese che hanno avuto luogo.

Nel video, diffuso online su Twitter (via ComicBookMovie), è possibile vedere Simu Liu (che interpreterà il protagonista) e la vincitrice del Golden Globe Awkwafina (il cui ruolo non è ancora stato svelato). Dal video emerge che i personaggi di Liu e di Awkawafina dovrebbero essere alleati, almeno per buona parte della storia.

Secondo le prime indiscrezioni sulla trama (ovviamente non confermate), nel film Shang-Chi prende parte ad una serie di combattimenti sotterranei che lo porteranno ad essere riconosciuto come il “maestro delle arti marziali”; per tale motivo, il Mandarino lo costringerà a prendere parte ad un torneo per cercare di entrare in possesso dei Dieci Anelli a cui il titolo fa riferimento. Potete vedere il video dal set cliccando sullo screenshot di seguito:

LEGGI ANCHE – Shang-Chi: il regista condivide una foto del cast

L’uscita nelle sale di Shang-Chi and The Legend Of The Ten Rings è fissata al 12 febbraio 2021. Il personaggio ha esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio eviterà del tutto.

Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (di ecente è uscito il suo ultimo lavoro Il Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie FoxxBrie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Doom e Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

The Prestige: 10 cose che non sai sul film

Ogni film del regista Christopher Nolan è un vero e proprio evento cinematografico. Circondati dal mistero, dalle teorie sulla trama e dall’attesa incondizionata dei fan, le opere dell’autore britannico ne hanno dimostrato le abilità narrative, permettendogli di affermarsi come uno dei nomi di punta del nuovo panorama cinematografico mondiale. Il suo quinto film, The Prestige, non ha fatto eccezione, ed è anzi considerato da molti il suo film più bello. Ecco 10 cose che non sai di The Prestige.

Parte delle cose che non sai sul film

The Prestige cast

The Prestige: la trama del film

10. È ambientato nel mondo degli illusionisti. La storia del film ha luogo nella Londra d’epoca vittoriana, dove due illusionisti, Robert Angier e Alfred Borden, un tempo grandi amici, sono divisi da una profonda rivalità. I due si sfidano continuamente in spettacoli sempre più al limite del possibile, finché la loro rivalità non diventa una vera e propria ossessione. Nel desiderio di provare la propria superiorità, arriveranno a mettere in gioco la proprio vita.

The Prestige: il cast del film

9. Hugh Jackman fu la prima scelta per il ruolo. Per dar volto a Robert Angier, Nolan pensò da subito all’attore australiano Hugh Jackman, persuaso dal suo fascino innato, simile a quello del personaggio. Non appena lesse la sceneggiatura, Jackman accettò subito la parte, affascinato dalla sua complessità, e per prepararsi al meglio passò un lungo periodo a studiare la storia dell’illusionismo dai primi anni del XX secolo.

8. È il secondo film di Nolan con Christian Bale. Durante il set del film Batman Begins, l’attore Christian Bale sentì parlare del progetto e se ne interessò, chiedendo di poter leggere la sceneggiatura. Rimastone affascinato, convinse Nolan ad assegnargli il ruolo di Alfred Borden. Per poter dar vita ai trucchi richiesti, l’attore si allenò a lungo con alcuni consulenti, tra cui il noto mago Ricky Jay.

7. Vanta nel cast una nota star della musica. All’interno del film vi è anche il personaggio dello scienziato Nikola Tesla. Per questa parte, la produzione desiderava avere un attore al di fuori degli schemi, che potesse affascinare il pubblico con il suo carisma. Grazie all’insistenza di Nolan, il ruolo venne affidato a David Bowie, noto prevalentemente per il suo contributo al mondo della musica. Questi decise di accettare la parte, persuaso dal regista, suo grande fan.

The Prestige è tratto da un romanzo

6. Il film è tratto da un celebre romanzo. Nei primi anni del 2000 a Nolan fu dato da leggere il romanzo The Prestige, di Christopher Priest, con la richiesta di farlo diventare un film. All’epoca ancora poco conosciuto, il regista decise di accettare la sfida, ritrovando nel romanzo molti temi a lui cari. Lavorò alla sceneggiatura con suo fratello Jonathan nel corso degli anni, per arrivare poi a realizzarlo solo nel 2006, quando si sentì sicuro delle competenze tecniche acquisite.

Parte delle cose che non sai sul film

The Prestige romanzo

The Prestige è in Streaming

5. È possibile vederlo in streaming. Il film è oggi presente su alcune delle principali piattaforme di streaming presenti in Italia. Chi desidera vederlo o rivederlo, potrà infatti farlo noleggiandolo o acquistandolo su Apple iTunes, Google Play Movies, Microsoft Store, Chili o Rakuten TV. Pagando il prezzo richiesto, sarà così possibile accedere in modo semplice e sicuro al film, vedendolo in ottima qualità.

The Prestige: film simili

4. Esistono molti film di questo genere. The Prestige è considerato il più alto esempio recente di film incentrato sulla figura dell’illusionista. Negli ultimi anni però diversi film si sono cimentati con il tema della magia, a partire da Now You See Me – I maghi del crimine (2013) e Now You See Me 2 (2016), con Woody Harrelson, Jesse Eisenberg Isla Fisher e Focus – Niente è come sembra (2015), con Will Smith e Margot Robbie.

3. Condivide una strana coincidenza con altri due film. Nel 2006 quello di Nolan non fu l’unico film ambientato nel mondo dell’illusionismo ad uscire al cinema. Arrivarono in sala anche The Illusionist, con Edward Norton e Scoop, il quale aveva tra i protagonisti lo stesso Hugh Jackman. I tre film si fecero un imprevista concorrenza, ma fu quello di Nolan a prevalere in quanto a consensi critici e guadagno al botteghino.

The Prestige: la recensioni del film

2. Ha ricevuto grandi lodi dalla critica. Al momento del suo rilascio, il film venne accolto in modo particolarmente positivo dalla critica, che elogiò nuovamente il talento di Nolan. Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film vanta un punteggio del 75% di gradimento su un totale di circa 200 recensioni. In generale, The Prestige è stato lodato per l’utilizzo innovativo delle tematiche, i risvolti narrativi imprevisti e le grandi interpretazioni del cast di protagonisti.

The Prestige: le frasi più belle del film

1. È ricco di frasi divenute iconiche. All’interno del film non sono solo i trucchi di magia presenti a dettare stupore, ma anche alcune delle frasi recitate dai personaggi protagonisti. Molte di queste sono con il tempo diventate particolarmente note.

La scienza non funziona mai come ci si aspetta: è questo il suo lato più affascinante. (Nikola Tesla)

L’uomo va al di là di ciò che può afferrare (Robert Angier)

Ora state cercando il segreto ma non lo troverete, perché in realtà non state guardando davvero. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. (Cutter)

Non dirlo mai a nessuno. Ti pregheranno di svelare il segreto, ma appena glielo dirai, non conterai più niente. Sono stato chiaro? Niente. Il segreto non fa colpo su nessuno. Il trucco che c’è dietro invece è ciò che conta. (Alfred Borden)

Fonte: IMDb

Elijah Wood: 10 cose che non sai sull’attore

Attore particolarmente versatile, Elijah Wood viene tuttavia ricordato per un unico grande ruolo, che gli ha regalato la fama eterna all’interno dell’industria: si tratta del giovane Frodo della trilogia di Il Signore degli Anelli. Grazie a tale personaggio ha potuto imporre il suo come uno dei volti di punta, ottenendo il plauso generale di critica e pubblico. Negli anni, però, Wood ha saputo più volte reinventarsi, distinguendosi per la sua partecipazione ad altri grandi successi, in particolare all’interno del circuito di film indipendenti. Ecco 10 cose che non sai su Elijah Wood.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Elijah Wood Il Signore degli Anelli

Elijah Wood: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con un piccolo ruolo nel film Ritorno al futuro – Parte II (1989), per poi acquisire popolarità grazie a titoli come Il grande volo (1991), Genitori cercasi (1994) e Deep Impact (1998). La fama mondiale arriva però grazie a Il Signore degli Anelli La Compagnia dell’Anello (2001) e ai sequel Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002) e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003). In questi film ha modo di recitare accanto agli attori Ian McKellen, Viggo Mortensen Orlando Bloom. In seguito, ha partecipato ad altri noti film come Eternal Sunshine of the Spotless Mind (2004), con Jim Carrey, Sin City (2005), Ogni cosa è illuminata (2005), di Liev Schreiber, Maniac (2012), Il ricatto (2014), The Last Witch Hunter (2015), con Vin Diesel, e I Don’t Feel at Home in This World Anymore (2017).

9. Ha presto parte a celebri produzioni televisive. Di recente Wood si è dedicato in particolare a recitare per il piccolo schermo, ed è stato in particolare protagonista della fortunata sitcom Wilfred, dove ha ricoperto il ruolo di Ryan Newman dal 2011 al 2014. In seguito ha invece recitato in Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica (2016-2017), nel ruolo di Todd Brotzman. Nel 2019 è invece apparso come guest star in alcuni episodi della sesta stagione della serie Drunk History.

8. È apprezzato come doppiatore. Nel corso della sua carriera Wood si è distinto anche per la sua attività di doppiaggio. In particolare, è ricordato per essere stato la voce del pinguino protagonista di Happy Feet (2006) ed Happy Feet 2 (2011). Ha poi doppiato il perogsonaggio principale del film d’animazione 9 (2009), mentre in seguito è stato tra i doppiatori di Si alza il vento (2013), e delle serie animate TRON: Uprising (2012-2013), Over the Garden Wall (2014) e Star Wars: Resistance (2018-2020).

Elijah Wood: chi è sua moglie

7. È molto riservato sulla sua vita sentimentale. Nel tempo Wood si è dimostrato particolarmente attento a non condividere particolari dettagli circa la sua vita privata. Tuttavia, dal 2017 è risaputa la sua relazione con la produttrice Matte-Marie Kongsved, conosciuta grazie al film I Don’t Feel at Home in This World Anymore. Di recente sono circolate alcune voci secondo cui la coppia si sarebbe sposata in gran segreto e che sono in attesa del primo figlio. I due non hanno però ancora confermato né smentito tali dichiarazioni.

Elijah Wood in Ritorno al futuro

6. Ha avuto una piccola parte nel celebre film. Il primo ruolo cinematografico dell’attore risale al 1989, con il film Ritorno al futuro – Parte II. Qui Wood interpreta il ragazzino con la maglietta rossa che guarda il protagonista, Michael J. Fox, giocare ad un videogioco nel futuro. All’epoca di questa sua prima partecipazione ad un film l’attore aveva appena otto anni.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Elijah Wood altezza

Elijah Wood in Il Signore degli Anelli

5. Sono stati utilizzati dei trucchi per farlo risultare più basso. Interpretando un Hobbit, era necessario che Wood apparisse particolarmente più basso rispetto agli altri attori presenti sul set. Per riuscire in ciò, sono stati utilizzati diversi trucchi, dal far posizionare l’attore in modo strategico per la corretta illusione ottica al dotare gli altri interpreti di rialzi fisici affinché apparissero più alti.

4. È stato aiutato nell’interazione con un personaggio. Nel corso della trilogia l’attore condivide molte scene con il personaggio di Gollum. Poiché questi sarebbe stato realizzato tramite CGI, il regista Peter Jackson chiese all’attore Andy Serkis di recitare fisicamente la parte sul set, così da aiutare Wood nell’interazione con il personaggio.

3. Ha sfoggiato una sua abilità. Nel terzo film della trilogia, il personaggio di Frodo si scontra con il terribile Shelob. Per la scena dove viene ridotto in stato comatoso, intrappolato nella ragnatela del mostro, l’attore mette in pratica una sua nota abilità. Wood è infatti capace di rimanere fisso per lungo tempo con lo sguardo senza mai sbattere le ciglia. Ciò è tornato particolarmente utile per tale specifico momento.

Elijah Wood in Sin City

2. Il suo volto è stato modificato per il film. All’interno del film Sin City l’attore ricopre il ruolo di Kevin, un serial killer cannibale privo dell’uso della parola. Per rendere il personaggio ancor più disturbante per il pubblico, all’attore furono cambiati alcuni connotati in post-produzione. In particolare il suo mento venne pesantemente modificato per risultare meno comune.

Elijah Wood: età e altezza

1. Elijah Wood è nato a Cedar Rapids, Iowa, Stati Uniti, il 28 gennaio del 1981. L’attore è alto complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb