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Prime Video annuncia la serie The Girlfriend, diretta e interpretata da Robin Wright

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Prime Video ha annunciato oggi, in vista degli Upfront del 14 maggio, l’arrivo della serie The Girlfriend. La vincitrice del Golden Globe, Robin Wright (House of Cards – Gli intrighi del potere) è coinvolta come regista e interprete. Inoltre, saranno protagonisti della serie Olivia Cooke (House of the Dragon, Sound of Metal), Laurie Davidson (Mary e George) e Waleed Zuaiter (Gangs of London). La serie è basata sull’omonimo romanzo di Michelle Frances. The Girlfriend sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Laura (Wright) non ha bisogno di nulla. Ha una carriera brillante, un marito amorevole, Howard (Zuaiter), e, soprattutto, ha Daniel (Davidson), il suo unico prezioso figlio. Ma la vita apparentemente perfetta di Laura viene spazzata via quando Daniel porta a casa Cherry (Cooke), la ragazza che scombina tutti gli equilibri. Dopo un primo sgradevole incontro, Laura è convinta che Cherry non è chi dice di essere. Nessun altro però pare vedere quello che lei ha notato, e si rifiuta di stare a guardare mentre Daniel viene ingannato. Farà di tutto per proteggerlo. Mentre le cose continuano a peggiorare, la domanda è: è Cherry ad essere un’arrivista o Laura ad essere paranoica e possessiva? La verità è una questione di prospettiva…

The Girlfriend è un dramma familiare pieno di suspense che racconta della rottura di un legame tra madre e figlio, attraverso temi facilmente riconoscibili come l’amore, l’avidità e il potere”, ha spiegato Vernon Sanders, head of television, Amazon MGM Studios. “Questa serie si rifà alla nostra Pan-English strategy curata da Rola Bauer e siamo entusiasti di lavorare con Imaginarium e Robin Wright nell’adattamento dell’avvincente storia di Michelle Frances destinata ai nostri clienti Prime Video di tutto il mondo.”

“Robin Wright e Olivia Cooke sono un abbinamento perfetto per questo aggrovigliato thriller contorto, e Imaginarium è entusiasta di avere al suo fianco un partner come Amazon MGM Studios”, ha detto Jonathan Cavendish, Imaginarium.

“Sono felice di dirigere ed essere tra gli interpreti di questo thriller psicologico estremamente delizioso, pieno di colpi di scena e sorprendenti svolte dei personaggi, e di lavorare con questi attori di talento, Olivia e Laurie, e un cast e una troupe sorprendenti…sono molto entusiasta!” ha detto Robin Wright.

“Avere Robin Wright come protagonista e regista va oltre i miei sogni più sfrenati”, ha dichiarato Michelle Frances, autrice del romanzo. “Lei è la perfetta ‘Laura’ e non vedo l’ora di vederla vestire sullo schermo i suoi panni”.

La serie è prodotta da Imaginarium Productions e Amazon MGM Studios. Il produttore della serie è Caroline Norris. La serie è prodotta da Jonathan Cavendish, Robin Wright, Will Tennant, Phil Robertson, John Zois, Dave Clarke, Gabbie Asher e Michelle Frances, e scritta da Gabbie Asher e Naomi Sheldon, gli episodi sono scritti da Marek Horn, Ava Wong Davies, Isis Davis, e Helen Kingston.

Anthony Hopkins diventerà il compositore Handel in The King of Covent Garden

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Anthony Hopkins si incarica di interpretare un’altra figura iconica della Storia, questa volta dal mondo della musica. Il leggendario interprete di teatro e cinema, due volte premio Oscar, interpreterà il ruolo di George Frideric Handel in The King of Covent Garden, ambientato durante il periodo in cui il famoso compositore d’opera lavorò al suo capolavoro corale Messiah. Embankment Films ha lanciato le prevendite globali del progetto, la cui uscita è prevista per la fine dell’autunno 2025.

Andrew Levitas (Minimata) dirigerà The King of Covent Garden da una sceneggiatura di Tim Slover, con i realizzatori che presentano il film come “una celebrazione potente e maestosa del genio che infrange tutte le regole per creare un inno che ispiri l’immaginazione popolare di un pubblico globale”. Dan Lupovitz (“Death Defying Acts”, “Simpatico”) e Kevan Van Thompson (“Ballerina”, “Jojo Rabbit”) produrranno il film.

La mezzosoprano operistico Katherine Jenkins si unisce a Peter Touche (“Military Wives”, “Blinded by the Light”) come produttore esecutivo, aggiungendo la sua performance musicale, conoscenza e influenza alla produzione e al marketing del film.

“La narrazione è incentrata su una coppia improbabile, che si incontra nei rispettivi momenti più bassi e insieme crea un magnifico ‘suono per il popolo’ mai sentito prima: il capolavoro rivoluzionario ‘Messiah’”, ha detto Levitas. “La scrittura di Tim Slover è popolata da un’appassionata esperienza di vita reale in tutti i suoi colori, creando una storia umana avvincente con una sorprendente rilevanza contemporanea, connettività umana universale ed elevazione spirituale”.

The King of Covent Garden riunisce Anthony Hopkins con Embankment, che ha sostenuto e venduto The Father – Nulla è come sembra di Florian Zeller, per il quale l’attore ha vinto il suo secondo Oscar nel 2021.

Hotspot – Amore Senza Rete: il trailer ufficiale

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Hotspot – Amore Senza Rete: il trailer ufficiale

Dopo essere stato presentato come proiezione speciale nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città, sta per arrivare in sala HOTSPOT – Amore Senza Rete, diretto da Giulio Manfredonia (Si può fare, Qualunquemente, Rocco Schiavone). Questa brillante commedia romantica è interpretata da Francesco Arca (Allacciate le cinture, Gli idoli delle donne, Resta con me) e Denise Tantucci (Tre piani, Io e mio fratello) ed è scritta a quattro mani da Roberto Proia (Come non detto, trilogia Sul più bello, Backstage – Dietro le quinte) e Mauro Graiani (Poli opposti, Copperman). Nel cast anche Erasmo Genzini (Che Dio ci aiuti), Anna Lucia Pierro (I bastardi di Pizzofalcone, Mina Settembre), Carlo G. Gabardini (L’ombra di Caravaggio, Quasi orfano), Peppe Servillo e Rosalia Porcaro.

HOTSPOT – Amore Senza Rete segna la prima co-produzione tra Sony Pictures International Productions e Eagle Pictures e sarà distribuito da Eagle Pictures a partire dal 6 giugno 2024.

HOTSPOT – Amore Senza Rete, la trama

Tina è una giovane ballerina che sogna di farsi strada nel mondo della danza. Mentre sta aspettando il suo volo all’aeroporto di Londra, si accorge che la candidatura per un’audizione molto importante per il Teatro San Carlo di Napoli sta per scadere e ha 20 minuti di tempo per inviare la mail. La connessione Wi-Fi dell’aeroporto non funziona e ha finito i giga. Tina, disperata, nota l’hotspot attivo dell’iPhone di un certo Pietro. Presa dal panico, si guarda intorno e urla il suo nome per individuarlo. L’uomo, sorpreso, decide di condividere la sua password con lei. Tina è salva. Qualche settimana dopo, le arriva una notifica sul telefono: il suo Wi-Fi si è collegato di nuovo all’hotspot di Pietro. Un evento fortuito o un segno del destino?

Leonardo da Vinci: Andrew Haigh alla regia di un film per Universal

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La Universal Pictures ha trovato il regista per il suo film ad alta priorità su Leonardo da Vinci. Il regista di Estranei, Andrew Haigh, ha firmato per dirigere e adattare l’acclamata biografia dell’uomo del Rinascimento di Walter Isaacson.

Basato su migliaia di pagine dei taccuini di Leonardo da Vinci e sulle nuove scoperte sulla sua vita e sul suo lavoro, il libro di Isaacson è diventato una delle proprietà letterarie più gettonate quando è arrivato sul mercato nel 2017. All’epoca, la Universal fu superata dall’offerta della Paramount, che per anni sviluppò il progetto con Leonardo DiCaprio prima di dare una svolta. La Universal lo ha ripreso poi l’anno scorso.

Haigh è un pluripremiato sceneggiatore-regista britannico, il cui film acclamato dalla critica del 2023 Estranei di Searchlight Pictures ha ricevuto sei nomination ai BAFTA, tra cui quello per il miglior regista e la migliore sceneggiatura adattata per Haigh. Estranei ha ottenuto anche tre nomination agli Independent Spirit Awards.

Il film su Da Vinci segna il secondo adattamento della Universal di un libro di Isaacson. Lo studio ha anche portato sul grande schermo la biografia di Steve Jobs con Danny Boyle al timone, nel 2011.

Meryl Streep Palma d’Oro e ospite d’onore a Cannes 2024

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Meryl Streep Palma d’Oro e ospite d’onore a Cannes 2024

Meryl Streep sarà l’ospite d’onore della cerimonia di apertura del 77° Festival di Cannes che si svolgerà sul palco del Grand Théâtre Lumière martedì 14 maggio. Figura celebre del cinema, l’attrice americana darà il via la prossima edizione che si concluderà sabato 25 maggio con la consegna dei premi da parte della Presidente della Giuria, Greta Gerwig.

Dopo Jeanne Moreau, Marco Bellocchio, Catherine Deneuve, Jean-Pierre Léaud, Jane Fonda, Agnès Varda, Forest Whitaker e Jodie Foster, Meryl Streep riceverà la Palma d’oro onoraria del Festival. 35 anni dopo aver vinto il premio come migliore attrice per Evil Angels, la sua unica apparizione a Cannes fino ad oggi, Meryl Streep farà il suo tanto atteso ritorno sulla Croisette.

“Sono immensamente onorata di ricevere la notizia di questo prestigioso premio. Vincere un premio a Cannes, per la comunità internazionale degli artisti, ha sempre rappresentato il traguardo più alto nell’arte del cinema. Stare all’ombra di coloro che sono stati precedentemente onorati mi rende umile e emozionata in egual misura. Non vedo l’ora di venire in Francia per ringraziare tutti di persona questo maggio!” Ha affermato Meryl Streep.

“Abbiamo tutti qualcosa in noi di Meryl Streep!” Iris Knobloch e Thierry Frémaux hanno detto: “Abbiamo tutti qualcosa in noi di Kramer contro Kramer, La scelta di Sophie, La mia Africa, I ponti di Madison County, Il diavolo veste Prada e Mamma Mia perché ha attraversato quasi 50 anni di cinema e ha incarnato innumerevoli capolavori, Meryl Streep fa parte del nostro immaginario collettivo, del nostro condiviso amore per il cinema.”

One Piece compie 25 anni! Il 5 maggio i festeggiamenti per Monkey D. Luffy a Milano

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Toei Animation è lieta di annunciare che Monkey D. Luffy si prepara a fare il suo ingresso in Europa per festeggiare il suo compleanno in grande stile e con tutti i suoi numerosi fan. Appuntamento per il grande giorno domenica 5 maggio!

In questa occasione, enormi gonfiabili di One Piece occuperanno simultaneamente le seguenti principali città d’Europa:

  • Milano, Italia – Piazza Gae Aulenti
  • Berlino, Germania – Alexa Mall
  • Londra, Inghilterra – Outernet, Now Trending
  • Madrid, Spagna – Principe Pio
  • Parigi, Francia – Hôtel de la Marine

Oltre ai giganteschi gonfiabili, ad attendere sul posto fan e curiosi ci saranno molte sorprese esclusive da scoprire in ogni città, come un pop-up store a Milano, un’esperienza video immersiva a Londra, una location altamente simbolica a Parigi e tante chicche da trovare a Berlino e Madrid. I fan potranno scattare il loro miglior selfie il 5 maggio e inviarlo a www.luffybirthday2024.com o condividerlo utilizzando l’hashtag #LuffyBirthday2024 su Instagram! La loro foto sarà pubblicata sul sito insieme a quella di molti altri fan di One Piece in tutta Europa. Anche chi non potrà essere presente potrà seguire i festeggiamenti in contemporanea nei diversi paesi su www.luffybirthday2024.com.

Come anticipato, in Italia i festeggiamenti avranno luogo a Milano in Piazza Gae Aulenti, dove farà la sua spettacolare apparizione un gigantesco gonfiabile. Oltre a questo, i fan potranno vivere nel capoluogo meneghino un’esperienza unica presso l’originale ed esclusivo pop-up shop ispirato alla filosofia dei Mugiwara Store del Giappone con una tematizzazione realizzata ad hoc per l’Italia. Il pop-up shop avrà sede nella vicina e modaiola Corso Como e sarà aperto dal 5 al 19 maggio, in uno spazio di oltre 300 mq suddiviso in aree tematiche per un percorso di esperienze coinvolgenti.

Per la prima volta in Italia, una best selection di prodotti licenziati in Europa e una corposa ed esclusiva selezione di prodotti portati da Toei Animation in Limited Edition saranno disponibili all’acquisto per tutti i fan della saga. All’interno del pop-up shop si potranno trovare prodotti e gadget inediti, postazioni per divertenti photo opportunity, la tradizionale lotteria in cui saranno messi in palio tutti i giorni numerosi gadget provenienti dal mondo One Piece e molto altro. Tra i partner che saranno presenti all’evento anche i fidati amici di Banpresto, con una vasta selezione di prodotti all’interno dello shop e nell’area Ichibankuji, Funko, e Lucca Comics & Games ancora una volta insieme a Toei Animation Europe per celebrare One Piece e accompagnarci alla grande festa conclusiva che avrà luogo a Lucca (30 ottobre – 3 novembre). Un’occasione unica e imperdibile – e senza precedenti in Italia – per celebrare insieme il compleanno del nostro pirata preferito e festeggiare un grande traguardo per One Piece!

One Piece narra le avventure di Monkey D. Luffy e del suo vivace equipaggio. Accompagnato dai suoi fedeli compagni, il suo obiettivo è diventare il Re dei Pirati e trovare lo One Piece, l’epico tesoro nascosto dal leggendario Re dei Pirati Gol.D.Roger. Al centro di questa storia c’è il tema dell’amicizia, mentre vediamo i personaggi vivere emozionanti avventure e crescere ed evolversi in versioni sempre migliori di sé stessi superando mille difficoltà e sfide. La Ciurma di Cappello di Paglia riesce a superare ogni ostacolo rimanendo unita e, naturalmente, non dimenticando mai di divertirsi lungo il cammino!

Di seguito una galleria di immagini esclusive svelate per la prima volta.

One Piece è diventato un fenomeno globale nel corso degli anni e vanta una serie di prestigiosi primati e numeri da capogiro che testimoniano come negli anni sia diventato un vero e proprio universo retto dalla incrollabile passione di tantissimi fan in tutto il mondo.

Di seguito alcuni traguardi raggiunti dalla saga:

  • One Piece è la serie manga numero 1 più venduta al mondo
  • Oltre 510 milioni di copie di manga vendute in tutto il mondo
  • 108 volumi pubblicati dal 1997
  • One Piece detiene il Guinness World Record per il maggior numero di copie pubblicate per una singola serie di libri scritti da un solo autore
  • L’anime celebra quest’anno il suo 25º anniversario
  • Sono 1100 gli episodi pubblicati a un ritmo di uno a settimana dal 1999
  • La serie è stata premiata come “Miglior Serie in Corso” ai Crunchyroll Anime Awards 2023
  • Numerose collaborazioni con marchi di tutto il mondo: Burger King, Puma, Monnaie de Paris, Havaianas, Célio, Vans, Seiko, Lush…

Ma non finisce qui… Unisciti alla ciurma, ne vedremo delle belle! Appuntamento domenica 5 maggio per festeggiare insieme i 25 anni dell’anime One Piece e celebrare alla grande il compleanno di Monkey D. Luffy!

Kristen Stewart e Oscar Isaac in Flesh of the Gods un “thriller edonistico sui vampiri”

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Kristen Stewart e Oscar Isaac si uniscono per recitare nel prossimo progetto di Panos Cosmatos, meglio conosciuto per aver inzuppato Nicolas Cage nel sangue e nella vodka nell’action-horror “Mandy”.

Flesh of the Gods, presentato a Cannes con WME Independent, CAA Media Finance e XYZ Films, è stato scritto da Andrew Kevin Walker (“Se7en”, “The Killer”) da una storia che ha ideato con Cosmatos e prodotto da Adam McKay e Betsy Koch di Hyperobject Industries. Isaac e Gena Konstantinakos producono anche per Mad Gene Media, la società di produzione che Isaac ha fondato con sua moglie Elvira Lind.

Flesh of the Gods è ambientato nella “scintillante Los Angeles degli anni ’80”, dove la coppia sposata Raoul (Oscar Isaac) e Alex (Kristen Stewart) ogni sera scende dal suo lussuoso appartamento in un grattacielo e si dirige nell’elettrico regno notturno della città. Quando incontrano una figura misteriosa ed enigmatica conosciuta come Nameless e la sua cabala festaiola, la coppia viene sedotta in un mondo affascinante e surreale di edonismo, emozioni e violenza. “Come la stessa Los Angeles, ‘Flesh of the Gods’ abita il regno liminale tra fantasia e incubo”, ha detto Cosmatos. “Sia propulsivo che ipnotico, ‘Flesh’ ti porterà in un viaggio di gioia nel cuore scintillante dell’inferno.”

McKay ha aggiunto: “Questo regista, questo scrittore, questi attori incredibili, i vampiri, il punk anni ’80, uno stile e un atteggiamento da chilometri… questo è il film che vi presentiamo oggi. Pensiamo che sia selvaggiamente commerciale e selvaggiamente artistico. La nostra ambizione è quella di realizzare un film che si estenda attraverso la cultura popolare, la moda, la musica e il cinema. Riesci a capire quanto sono emozionato?” Flesh of the Gods, le cui riprese saranno effettuate entro la fine dell’anno, segna la terza collaborazione tra Cosmatos e XYZ.

Paul Walter Hauser nel remake di Una pallottola spuntata

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Paul Walter Hauser nel remake di Una pallottola spuntata

La carriera di Paul Walter Hauser ha definitivamente preso il volo. Il talentuosissimo attore che lavorerà per la New Line nel film biografico su Chris Farley in cui reciterà per la regia di Josh Gad, l’attore ha firmato per il reboot senza titolo di Una pallottola spuntata in lavorazione alla Paramount Pictures.

Hauser si unisce a un ensemble che comprende anche Liam Neeson e Pamela Anderson. Assumerà il ruolo del Capitano Ed, interpretato in Una pallottola spuntata da George Kennedy.

Akiva Schaffer dirige e produce la commedia, la cui uscita nelle sale è prevista per il 18 luglio 2025. Dan Gregor e Doug Mand hanno scritto la bozza della sceneggiatura insieme a Schaffer, con il quale hanno collaborato al film vincitore dell’Emmy Chip ‘n Dale: Rescue Ranger. Seth MacFarlane e Erica Huggins produrranno tramite Fuzzy Door, con Daniel M. Stillman che fungerà anche da EP.

Dopo aver vinto Emmy, Critics Choice e Golden Globe per il suo inquietante ruolo nel ruolo del serial killer Larry Hall nel film poliziesco della Apple Black Bird, Paul Walter Hauser è stato visto di recente anche nella seconda stagione della commedia di successo della Apple The Afterparty di Lord & Miller.

Quello che non so di te: dal libro al cast, tutto quello che c’è da sapere sul film

Quello che non so di te cast

Il libro da cui è tratto il film

Come anticipato, il film è tratto da un libro pubblicato nel 2011, There You’ll Find Me, scritto da Jenny B. Jones, autrice vincitrice di diversi premi letterari e nota per i suoi romanzi di genere sentimentale e mistery. È nota in particolare per le serie The Charmed Life, Sugar Creek e Enchanted Event. There You’ll Find Me è invece, ad oggi, un libro a sé, appartenente – come un po’ tutti i romanzi di Jones – al genere Young Adult, cui solitamente appartengono tutti quei libri destinati a un pubblico adolescente, più o meno dai 12 ai 18 anni di età e nei quali si affrontano le sfide dei giovani, motivo per cui questi libri vengono spesso classificati anche come romanzi di formazione.

La trama e il cast di Quello che non so di te

Protagonista del film è Finley Sinclair, un’aspirante violinista, che dopo un’audizione non andata a buon fine presso un prestigioso conservatorio di New York, parte per studiare in Irlanda, dove farà un incontro inaspettato. Mentre è su un volo diretto nell’Isola di Smeraldo per trascorrere un semestre di studi in un villaggio sulla costa irlandese, la ragazza conosce Beckett Rush, giovane star del cinema, impegnato a girare alcune scene del suo nuovo film fantasy di ambientazione medievale.

Nonostante la fama di Beckett come rubacuori, tra i due nasce una storia d’amore, nella quale Finley sarà spinta dall’attore a lasciar andare via il nervosismo che tanto la contraddistingue e viversi la vita. Dal canto suo, la violinista aiuterà Beckett a fare i conti con il suo futuro e con quello che vuole veramente. Il loro amore, però, vivrà giorni duri quando il mondo dello spettacolo, a cui appartiene il ragazzo, inizierà a fare sempre più pressioni sulla coppia e a frapporsi tra loro, portando Finley a chiedersi se sia veramente pronta a rischiare la sua tranquilla vita per amore.

Quello che non so di te location

Ad interpretare Finley Sinclair vi è l’attrice Rose Reid, divenuta celebre proprio grazie a questo ruolo. Per poterlo interpretare, si è sottoposta a tre mesi di allenamento con il violino, arrivando a poter eseguire i brani che le si vedono suonare nel film. Accanto a lei, nel ruolo di Beckett Rush vi è invece Jedidiah Goodacre, noto per aver interpretato Dorian Gray in Le terrificanti avventure di Sabrina. Completano il cast Katherine McNamara nel ruolo di Taylor Risdale, Patrick Bergin in quelli di Seamus e Saoirse-Monica Jackson in quello di Emma Callaghan. La premio Oscar Vanessa Redgrave interpreta invece Cathleen Sweeney.

Le location dove è stato girato il film

Per quanto riguarda i luoghi dove si sono svolte le riprese del film, questi si possono ritrovare in IrlandaQuello che non so di te è infatti stato girato a Dublino ma anche nee dintorni, come nella Contea di Claire, zona dell’Irlanda che offre panorami e paesaggi unici al mondo e di notevole bellezza, la Contea di Offaly, il cui paesaggio è in gran parte pianeggiante ed è ben noto per le sue vaste estensioni di brughiere e paludi, e la Contea di Kildare. Il “set del villaggio” del film è stato invecce allestito nella splendida cittadina di Carlingford. Tra le altre location si annoverano però anche le statunitensi New York, Los Angeles e Nashville, in Tennessee.

Il trailer di Quello che non so di te e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Quello che non so di te grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Goole Play, Apple TV, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 2 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Goldrake U: il secondo trailer della serie disponibile a luglio 2024

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Manga Productions, azienda leader nel settore dei contenuti in Arabia Saudita, presenta il secondo trailer per la nuova serie anime “Goldrake U”, che torna sugli schermi dopo 40 anni dalla messa in onda della serie originale. Molti dettagli interessanti sono stati rivelati, tra cui l’apparizione di varie scene ambientate in Arabia Saudita, in Francia e in Italia. Sono stati inoltre rivelati i nuovi disegni dei personaggi e delle Saucer Beasts, insieme alla data di trasmissione ufficiale: luglio 2024.

Il secondo trailer è stato lanciato in quattro lingue: arabo, francese, italiano e inglese sul canale YouTube di Manga Productions, ed è ora disponibile sui social media ufficiali internazionali di “Goldrake U”.

Dr. Essam Bukhary, CEO di Manga Productions, ha commentato questo lancio attraverso i suoi social media, dicendo: “Noi di Manga Productions, in collaborazione con i nostri partner in Giappone, siamo lieti di presentare il personaggio di UFO Goldrake alle generazioni future in un modo nuovo ed emozionante, attraverso la distribuzione e la commercializzazione di questo lavoro al pubblico globale. Speriamo che “Goldrake U”, nella sua nuova versione, ispiri gli eroi di domani in tutto il mondo.”

Nel 2022 era stata annunciata una partnership strategica tra Dynamic Planning e Manga Productions per la licenza di “Goldrake”, al fine di utilizzarlo in prodotti e personaggi per eventi di intrattenimento in tutto il mondo, escluso il Giappone. Questa collaborazione ha portato alla presentazione della statua del personaggio di “Goldrake” nella città di Riyad (Arabia Saudita), registrata nel Guinness dei primati come la più grande statua di metallo di un personaggio immaginario nel mondo, con i suoi 33 metri di altezza. Il primo teaser della serie è stato lanciato all’AkibaDaisuki Festival di Tokyo nell’agosto 2023, e il primo video promozionale è stato rilasciato nel dicembre dello stesso anno. Lo scorso anno, Manga Productions ha inoltre rilasciato il gioco “UFO Robot Grendizer: La festa dei lupi” in Medio Oriente e Nord Africa, in collaborazione con la società francese Microids.

Secondo il trailer ufficiale inglese lanciato sul canale YouTube di Manga Productions, la nuova serie è basata su “UFO Robot Grendizer” di Go Nagai. Il secondo video promozionale presenta lo staff di “Goldrake U”, supervisionato dal Direttore Mitsuo Fukuda, con la Composizione della Serie e la Sceneggiatura di Ichiro Okouchi e lo script di Tatsuhito Higuchi. Il design dei personaggi è curato da Yoshiyuki Sadamoto, mentre Mari Araki è responsabile per il Design dei personaggi secondari. Il design meccanico è realizzato da Wataru Inata, AF_KURO e Junichi Akutsu (Astrays), con la collaborazione di Pinakes, Tomoyuki Aoki, Zenseava e Masato Yoshinaga. Tra gli illustratori principali: Hiroyuki Taiga, Takashi Hashimoto, Masahiro Yamane e Toru Yoshida. I direttori artistici sono Hiroshi Kato e Hirofumi Sakagami (Totonyan), mentre Tomoe Yoshimura gestisce il Design del Colore e Atsushi Usuta (Nexus) si occupa della fotografia. Yukio Nagasaki è Direttore del suono, con Effetti sonori di Toshiya Wada e Maki Takuma (Swara Pro). La colonna sonora è composta da Kohei Tanaka, la Produzione musicale è curata da PONY CANYON e la Produzione di animazione è curata da GAINA.

Casa del Cinema festeggia un anno dalla riapertura, con Ferzan Özpetek e Matteo Garrone

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Il 5 maggio dello scorso anno, la Casa del Cinema riapriva al pubblico dopo una serie di interventi di ristrutturazione e con una nuova gestione, affidata alla Fondazione Cinema per Roma, l’ente che dalla sua nascita realizza la Festa del Cinema. Per festeggiare la ricorrenza, tutti i film e gli incontri in programma nel prossimo weekend (sabato 4 e domenica 5) saranno a ingresso gratuito. Negli stessi giorni, Ferzan Özpetek e Matteo Garrone incontreranno il pubblico per presentare i loro “film del cuore”, mentre venerdì 10 maggio sarà la volta di Valeria Golino.

Si inizierà sabato 4 in compagnia di Özpetek che ha scelto per gli spettatori Narciso nero di Michael Powell ed Emeric Pressburger (ore 18), sontuoso mélo sensuale e spirituale, tra i film preferiti di Martin Scorsese e Francis Ford Coppola, e Il segno di Venere, terzo film di Dino Risi, scritto insieme a Ennio Flaiano, Edoardo Anton e l’acida penna di Franca Valeri (ore 20). Il cineasta incontrerà gli spettatori prima della proiezione del film di Risi.

Il giorno successivo, la Casa del Cinema ospiterà Matteo Garrone che ha selezionato L’Atalante di Jean Vigo (ore 18), uno dei massimi capolavori di ogni epoca, e  di Federico Fellini (ore 20), pietra di paragone per qualsiasi film successivo sulla fatica del cinema. Garrone incontrerà il pubblico in occasione di questa seconda proiezione. Nella stessa giornata, il grande regista romano sarà celebrato con una delle sue opere più amate, Pinocchio, che sarà proiettato nell’ambito della rassegna “Forever Kids” a partire dalle ore 11.

Venerdì 10 maggio alle ore 20, Valeria Golino sarà alla Casa del Cinema per presentare Todo modo di Elio Petri, film lucido e profetico che lambisce molte delle questioni aperte del secondo Novecento italiano. Nel pomeriggio, alle ore 16, si terrà Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese: adattando il libro di David Grann “Gli assassini della terra rossa”, il maestro statunitense mescola gangster movie e romance, insopprimibile cinismo e tenerezza in un’epopea quieta e malinconica che vede protagonisti Robert De Niro, Leonardo DiCaprio e Lily Gladstone.

COME PARTECIPARE

  • 4-5 maggio: ingresso gratuito previo ritiro coupon (a partire da 30 minuti prima dell’evento)
  • 10 maggio: ingresso 5 euro 

Viola come il mare 2 da venerdì 3 maggio in onda

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Viola come il mare 2 da venerdì 3 maggio in onda

Viola come il mare, una coproduzione RTI-Lux Vide, società del gruppo Fremantle, che andrà in onda su Canale 5 a partire da domani, venerdì 3 maggio, mentre le altre cinque puntate saranno trasmesse al giovedì sera. Lo stesso giorno saranno disponibili su Mediaset Infinity le ultime tre puntate della seconda stagione.

Ritornano le avventure di Viola Vitale (Francesca Chillemi), divisa tra i casi di cronaca nera e la continua ricerca di suo padre.  A spalleggiarla, ancora una volta, ci sarà Francesco Demir (Can Yaman) impegnato, a sua volta, a fare i conti con il proprio passato, ma anche con il proprio presente.

Coprodotta da Rti e Lux Vide, società del Gruppo Fremantle e diretta da Alexis Sweet e Laszlo Barbo, Viola come il mare, è liberamente adattata dal romanzo di Simona Tanzini Conosci l’estate?. Nel cast al fianco di Francesca Chillemi, nel ruolo di Viola Vitale, e Can Yaman, in quello di Francesco Demir, troviamo Ninni Bruschetta, Giovanni Scifoni, Giovanni Nasta, Chiara Tron, Lorenzo Scalzo, Alice Arcuri, Virginia Diop, Valeria Milillo, Kyshan Wilson, Jonis Bascir.

La seconda stagione di Viola Come il mare

Viola come il Mare torna con una seconda stagione dopo che la precedente, andata in onda in prima serata su Canale 5, si è rivelata uno dei più grandi successi televisivi del 2022.
Liberamente adattata dal romanzo di Simona Tanzini “Conosci l’estate”, la serie è un procedural che potremmo definire light crime, che mescola insieme elementi di commedia a casi verticali polizieschi.

Al centro c’è VIOLA VITALE, ex Miss Italia che lavora come giornalista a Sicilia WebNews, una piccola ma agguerrita redazione di un giornale online di Palermo, che in questa seconda stagione vedremo rinnovarsi e accogliere nuovi personaggi.

Tra questi troveremo il nuovo editore Leonardo Piazza, che si rivelerà quasi un mentore per Viola, e la guiderà attraverso un percorso di riscoperta professionale e personale. Al suo fianco ci sarà anche la nuova direttrice Vita Stabili, una donna determinata, indipendente, che sa quello che vuole e che finirà inevitabilmente per scontrarsi con Viola. Con loro vedremo perfino due nuovi giornalisti, Raffaele e Maryam, che animeranno la redazione come non abbiamo mai visto prima. Il tutto naturalmente insieme all’insostituibile Tamara, che rimarrà sempre al fianco di Viola e la seguirà in ogni caso, in ogni servizio di cui dovrà occuparsi… sempre con la sua tipica poca voglia di fare.
Ma le novità non finiscono qui, perché Viola non dovrà più occuparsi di cronaca nera in senso stretto: il suo nuovo compito sarà quello di realizzare un podcast che parta proprio dalla cronaca per raccontare le storie umane che vi si celano dietro.

Per farlo, Viola continuerà a collaborare con FRANCESCO DEMIR, vicino di casa e affascinante Ispettore di polizia, sempre affiancato dal suo fedele assistente Turi, che non manca mai di mettere alla prova la sua pazienza. La professionalità e l’intuito di Francesco sono fondamentali per risolvere i casi che lui e Viola si ritrovano ad affrontare insieme. Ma l’Ispettore, già dalla prima stagione, fa affidamento anche su una capacità “speciale” di Viola… un “superpotere” che le permette di “vedere” le emozioni degli altri: la sinestesia.
Grazie alla sinestesia, Viola riesce ad associare i colori che vede nelle persone che ha di fronte con l’emozione che stanno provando. Una capacità grazie a cui potrà continuare ad aiutare Demir nelle indagini.

Il rapporto tra Viola e Francesco, però, non si consuma soltanto a livello professionale: come vicini di casa, con gli appartamenti attigui e un ampio terrazzo in comune, i due si ritrovano a condividere i loro spazi personali, fatti anche di intimità e confidenze.
Come abbiamo visto nella prima stagione, l’attrazione tra Viola e Francesco è ormai inevitabile… Ma hanno dovuto imparare entrambi a tenerla a bada, perché si scontra con la loro visione di ciò che dovrebbe essere una relazione sentimentale: per lui solo puro divertimento, mentre per lei qualcosa di assoluto e di profondo, destinato a durare per sempre.

Ed è proprio con questo dilemma che li abbiamo lasciati, alla fine della prima stagione: due come loro possono provare davvero a stare insieme? Se Viola si sentiva pronta a iniziare qualcosa di serio con Francesco, infatti, quest’ultimo forse non lo è mai stato. E l’ha dimostrato molto chiaramente, scappando a gambe levate ancora prima che riuscissero ad avere il loro primo appuntamento ufficiale.

Viola c’è rimasta male ma, guardandolo allontanarsi dall’alto del suo terrazzo, ha capito che forse è stato meglio così. Se Francesco fosse rimasto, se le avesse dichiarato il suo amore, avrebbe dovuto rivelargli il suo segreto: Viola è malata di una grave malattia degenerativa, che riduce sensibilmente la sua aspettativa di vita. La stessa malattia per cui sta cercando incessantemente il padre che non ha mai conosciuto, con la speranza di trovare anche una cura.

Si può chiedere ad un uomo di amarti per sempre, se sai che morirai?
Forse no. Ed è per questo che Viola è convinta: Francesco non dovrà mai saperlo.
E adesso la ritroviamo così: in pace con se stessa e soprattutto con lui.
Viola ha proprio un’altra luce negli occhi, all’inizio di questa seconda stagione… non le importa più dello sgarbo che le ha fatto Francesco. È pronta a ricominciare con leggerezza e positività. E soprattutto… in amicizia.

Ma sarà vero? Due come loro potranno mai essere soltanto amici?

Di sicuro Francesco non lo pensa, e glielo dice chiaro e tondo… A giudicare dalla reazione scomposta di Viola, però, anche lei ha qualche dubbio.

Ma scuote la testa e va avanti. Cerca di non pensarci… di non pensare affatto: e così Viola inizia a nuotare, ogni mattina, libera da tutto. O quasi… perché in spiaggia finirà per incontrare Matteo Ferrara, un uomo allegro e profondo, con un fascino tutto suo.
Non ci vorrà molto prima che entrino in confidenza e inizino a incontrarsi più spesso.
Ma se già questo potrebbe bastare ad alimentare la gelosia di Francesco, immaginiamoci la sua reazione quando scoprirà che il nuovo amico di Viola è pure il nuovo PM!

Inutile dire che tra di loro non correrà buon sangue: un rapporto conflittuale che si consumerà dentro e fuori dal lavoro, con Viola al centro. Un lavoro in cui la posta in gioco per Francesco sarà dunque più alta. Non solo per la presenza del nuovo PM, però, ma anche per via di un’indagine che aprirà la seconda stagione e che lo vedrà coinvolto in prima persona: sua madre, Sonia, torna a Palermo e rimane vittima di un misterioso incidente, che la lascia in pericolo di vita.

Cos’è successo? E perché era tornata a Palermo?

Queste sono due delle domande che si farà Francesco. Ma alla seconda, Viola sa già come rispondere…

C’è una cosa che Viola tiene nascosta all’Ispettore, infatti, ed è quello che la madre di lui, Sonia, le aveva confessato appena prima di ripartire da Palermo: l’uomo con cui Francesco è cresciuto non è il suo vero padre!

È proprio Sonia che, sul finale della prima stagione, aveva telefonato a Viola per annunciare il suo imminente ritorno per parlare con il figlio, e dirgli finalmente la verità.
Mentre era al telefono con lei, però, abbiamo visto Sonia stringere tra le mani la stessa foto che ha anche Viola: la foto dell’uomo che ha scoperto essere suo padre, Pietro Martino.
Possibile che Viola e Demir siano… fratellastri?!

Questa sarà una delle grandi domande che apriranno la seconda stagione, ma non sarà l’unica: cos’è successo veramente a Sonia, e perché proprio ora che aveva deciso di dire la verità a suo figlio?

Francesco non potrà fare altro che indagare, per scoprire la verità su sua madre e… mettersi sulle tracce del suo vero padre.

Zack Snyder svela finalmente come sarebbe finito l’arco del Superman di Henry Cavill

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Uno dei grandi “what if” di Hollywood negli ultimi anni è stato il Superman di Henry Cavill. Apparso per la prima volta nel 2013 in L’uomo d’acciaio di Zack Snyder, la versione dell’attore dell’amato eroe dei fumetti ha avuto molti intoppi durante il suo mandato a causa della natura divisiva del precedente DCEU. Henry Cavill e Zack Snyder non sono mai riusciti a portare a termine la loro storia di Superman, ma ora il regista di Rebel Moon ha rivelato come la sua saga DC avrebbe concluso l’arco narrativo del personaggio.

In un video con GQ in cui riflette sulla sua carriera, Zack Snyder ha rivelato che si sarebbe basato sul finale della sua versione di Justice League. “Avrebbe dovuto soccombere all’Anti-vita, essere distrutto, riportare l’orologio indietro e poi avere la sua occasione per questa battaglia contro Darkseid“. E ha concluso dicendo: “Se volete… questo avrebbe concluso la sua trilogia e nel diventare questo guardiano e, in un certo senso, lo avrebbe riportato alla sua umanità“. Tutto questo è stato accennato in Justice League e Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder, con i flash forward di una Terra distrutta dall’apocalisse e gestita da Darkseid e un Superman sottoposto a lavaggio del cervello come suo braccio destro. Il famoso cattivo della DC è apparso anche nella sua versione di Justice League.

Il futuro di Superman è luminoso sotto la guida di James Gunn

Superman Henry Cavill
Fonte: Henry Cavill instagram

Sebbene Henry Cavill abbia recitato in tre film nei panni di Superman (con due tagli in Justice League), non si è mai sentito in grado di svettare nel ruolo. Molti sosterranno che ciò è dovuto alla rivisitazione in chiave dark del materiale di partenza da parte di Zack Snyder, ma non c’è mai stato abbastanza Henry Cavill nel DCEU. Dei 15 film di questo sfortunato universo, Superman è stato protagonista solo in uno di essi e ha condiviso lo schermo con personaggi come Batman e Wonder Woman sia in Batman v Superman: Dawn of Justice che in Justice League. C’è stato un piccolo barlume di speranza quando Henry Cavill è apparso nei titoli di coda di Black Adam. Tuttavia, quello è stato l’inizio della fine per il DCEU. Mesi dopo il video in cui l’attore annunciava il suo ritorno nei panni di Superman, James Gunn e Peter Safran sono stati assunti a capo dei nuovi DC Studios della Warner Brothers.

James Gunn, che ha scritto e sta dirigendo il nuovo Superman, alla fine ha deciso che il futuro migliore per il personaggio era quello di riavviare completamente l’universo. Questo significava scegliere un altro attore. Il nuovo Superman è David Corenswet di Pearl. Sarebbe stato bello vedere Henry Cavill continuare a ricoprire il ruolo, ma tutte e tre le parti sembrano essere altrettanto adatte al cambiamento. Henry Cavill ha in programma alcuni grandi progetti, come il reboot di Highlander, Snyder sta lavorando duramente alla costruzione del suo nuovo franchise fantascientifico Rebel Moon e all’universo in continua crescita di Army of the Dead, e tutto ciò che riguarda la nuova direzione del DCU di James Gunn sembra ottimo finora.

Superman di James Gunn  uscirà nelle sale l’11 luglio 2025. Mentre i fan della DC aspettano la nuova forma del DCU, possono ricordare quello che avrebbe potuto essere guardando in streaming la trilogia di Justice League di Snyder. È inoltre possibile vedere in streaming l’ultimo film di Snyder, Rebel Moon Lo Scargiver, su Netflix.

BATMAN: le apparizioni di Ben Affleck nel DCEU classificate dalla peggiore alla migliore

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Quando si è saputo che Ben Affleck era stato scritturato per interpretare il Cavaliere Oscuro in Batman v Superman: Dawn of Justice, la reazione non è stata molto positiva.

L’attore e regista avrebbe poi recitato in cinque film del DC Extended Universe, e definirli controversi sarebbe un eufemismo. Sebbene Ben Affleck abbia dimostrato che i suoi detrattori si sbagliavano, a volte gli è stato affidato del materiale su cui lavorare piuttosto scadente, che in alcuni casi ha finito per uccidere il suo amore per Batman.

Da allora, Robert Pattinson ha assunto il ruolo di Bruce Wayne in The Batman e i DC Studios hanno in programma di ingaggiare un nuovo Crociato incappucciato per The Brave and the Bold. Il tempo di ABen Affleck  come eroe è terminato, ma come si collocano le sue apparizioni nel DCEU secondo Rotten Tomatoes?

In questo articolo, stiliamo una classifica delle apparizioni sul grande schermo dell’attore nei panni di Batman secondo l’aggregatore di recensioni, ma fidatevi di noi quando vi diciamo che potreste rimanere sorpresi dal confronto che ne viene fuori! Prima di addentrarci in questa classifica, vale la pena ricordare i film di Batfleck che non sono diventati realtà. Per cominciare, dopo Justice League, Ben Affleck avrebbe dovuto dirigere e interpretare The Batman. La trama avrebbe dovuto essere incentrata sulla caccia a Batman da parte di Deathstroke, ma una miriade di motivi ha portato l’attore a decidere di non voler fare il film.

Qualche anno dopo, la Warner Bros. lo tentò nuovamente per un ruolo cameo in The Flash. Il film avrebbe dovuto concludersi con uno stinger che gettava le basi per Crisi sulle Terre Infinite, ma il crossover – e il cameo di Affleck in Aquaman e il Regno Perduto – sono stati cancellati dai DC Studios. Di conseguenza, il periodo in cui Ben Affleck ha indossato il mantello e il cappuccio è terminato anni prima di quanto originariamente previsto. Non sapremo mai se questi film sarebbero andati meglio di questi…

Suicide Squad

suicide squad

  • Punteggio: 26%.
  • Marcio o fresco: Marcio

Consenso della critica: Suicide Squad vanta un cast di talento e un po’ più di umorismo rispetto ai precedenti sforzi del DCEU, ma non bastano a salvare il deludente risultato finale da una trama confusa, da personaggi poco scritti e da una regia raffazzonata.

Quando le foto del set di Suicide Squad hanno iniziato a circolare online, mostrando Batman apparentemente in lotta con Joker e Harley Quinn, i fan hanno iniziato a perdere la testa. Dopo tutto, era come vedere finalmente i fumetti prendere vita.

La “lotta” si è rivelata una delusione, con il Cavaliere Oscuro che non ha mai condiviso lo schermo con il Clown Principe del Crimine. E no, non crediamo che l'”Ayer Cut” di David Ayer possa migliorare questo cameo in gran parte privo di scopo. In compenso, l’acceso confronto di Bruce Wayne con Amanda Waller in una scena a metà dei titoli di coda è stato relativamente memorabile. Affleck ha dato il meglio di sé.

Batman v Superman: Dawn of Justice

Batman v Superman: Dawn of Justice

  • Punteggio: 29%.
  • Marcio o fresco: Marcio

Consenso della critica: Batman v Superman: Dawn of Justice soffoca una storia potenzialmente potente – e alcuni dei supereroi più iconici d’America – in un tetro vortice di azione guidata dagli effetti.

Batman v Superman: Dawn of Justice non è così brutto come alcuni vorrebbero far credere. Zack Snyder ha indubbiamente preso alcune decisioni creative discutibili, tra le quali spicca il fatto che il Crociato incappucciato abbia ucciso i suoi nemici.

Mettendo da parte questo aspetto per un momento, il Batman di Ben Affleck era probabilmente più intimidatorio e formidabile di tutti i suoi predecessori. Un duro in grado di affrontare Superman uno contro uno, l’attore ha indubbiamente dimostrato che tutti i suoi detrattori si sbagliavano con questa poderosa interpretazione. In definitiva, avrebbe meritato un film migliore, ma questo Batman era difficile da non amare.

Justice League

justice league

  • Punteggio: 40%
  • Marcio o fresco: Marcio

Consenso della critica: Justice League supera un certo numero di film della DC, ma il suo unico limite non è sufficiente per eliminare l’estetica torbida, i personaggi esili e l’azione caotica che continuano ad affliggere il franchise.

Joss Whedon non è riuscito a “sistemare” Justice League, ma ha apportato alcuni miglioramenti. Tuttavia, questi non si sono estesi a Batman. Anche se non ci sono stati molti cambiamenti, Bruce che deride Wonder Woman per la morte di Steve Trevor è stato un momento brutti e su cui il regista ha decisamente toppato.

Poi, c’è il fatto che Batman era un totale imbranato, che faceva battute e battute a raffica in un modo che avrebbe potuto funzionare per Tony Stark, ma che si è rivelato poco adatto a questa icona della DC Comics.

Il lavoro di Ben Affleck qui mancava di sottigliezza ed è stato il lavoro su Justice League che, secondo quanto riferito, lo ha portato ad abbandonare il ruolo e a scartare The Batman. Sì, ha odiato così tanto questa esperienza.

The Flash

ben affleck the flash

  • Punteggio: 63%.
  • Marcio o fresco: Fresco

Consenso della critica: The Flash è divertente, dal ritmo incalzante e nel complesso si colloca tra i migliori film DC degli ultimi anni.

The Flash apparteneva più al Batman di Michael Keaton che a quello di Affleck, ma l’attore ha comunque fatto un cameo memorabile. Solo che è stato memorabile per quelle che si sarebbero rivelate tutte le ragioni sbagliate.

In qualche modo, Andy Muschietti ha convinto l’attore a tornare per un ruolo da non protagonista in The Flash, che vedeva il Cavaliere Oscuro combattere il crimine in pieno giorno e fare battute con The Flash e Wonder Woman che ci hanno fatto rabbrividire nel 2017.

Possiamo solo supporre che Ben Affleck si stesse preparando per cose più grandi e migliori con il film Crisi sulle Terre Infinite, ormai fallito. Il costume era terribile, le scene d’azione non erano molto meglio e gli effetti visivi sono tra i peggiori del genere. Questo film può essere annoverato tra le “migliori” apparizioni di Ben Affleck nel DCEU, ma non illudetevi: è quasi certamente il peggiore.

Zack Snyder’s Justice League

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  • Punteggio: 72%.
  • Marcio o fresco: Fresco

Consenso della critica: Zack Snyder’s Justice League è all’altezza del suo titolo, con un taglio ampio che si espande per adattarsi alla visione del regista e che dovrebbe soddisfare i fan che lo hanno voluto. Zack Snyder’s Justice League è stato un miglioramento rispetto alla versione di Whedon, soprattutto per quanto riguarda Batman.

Le battute smielate sono state eliminate e l’interpretazione di Ben Affleck è stata notevolmente migliorata. Il film è sembrato comunque un passo indietro rispetto a quanto visto in Batman v Superman; tuttavia, almeno Batman si è sentito di nuovo Batman e non un aspirante MCU.

Anche se la tuta di Batman indossata nella battaglia finale non era ai massimi livelli, Ben Affleck ha fatto del suo meglio con il materiale che aveva a disposizione e i ripetuti accenni di Snyder alla storia d’amore tra Bruce Wayne e Diana Prince sono stati accolti con favore, per la maggior parte. Per quanto riguarda i contenuti extra girati per la Zack Snyder’s Justice League, è stato fantastico vedere che Ben Affleck era disposto a gettare le basi per dei sequel che all’epoca erano almeno in parte possibili.

9-1-1: la settima stagione dal 29 maggio su Disney+

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9-1-1: la settima stagione dal 29 maggio su Disney+

Disney+ ha annunciato che la settima stagione della serie drama di successo 9-1-1 debutterà il 29 maggio sulla piattaforma streaming in Italia. Prodotta da 20th Television in associazione con Ryan Murphy Television e Brad Falchuk Teley-Vision, la serie continuerà a esplorare il mondo dei primi soccorritori – tra cui agenti di polizia, vigili del fuoco e centralinisti – che si trovano a dover affrontare le situazioni più spaventose, scioccanti e strazianti.

Nell’episodio che apre la stagione, “Abbandonare la nave“, Athena e Bobby partono per la loro luna di miele in crociera ma, quando il dovere chiama, la loro vacanza viene rimandata. Nel frattempo, un jet da caccia intrappola un civile mentre una coppia rimane bloccata a causa di un incidente insolito.

La serie è interpretata da Angela Bassett (Athena Grant), Peter Krause (Bobby Nash), Jennifer Love Hewitt (Maddie Buckley), Oliver Stark (Evan “Buck” Buckley), Kenneth Choi (Howie “Chimney” Han), Aisha Hinds (Henrietta “Hen” Wilson), Ryan Guzman (Eddie Diaz) e Gavin McHugh (Christopher Diaz).
 
9-1-1 è stata creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear. Angela Bassett, Peter Krause, John J. Gray, Brad Buecker, Kristen Reidel, Juan Carlos Coto e Lyndsey Beaulieu sono anche produttori esecutivi. Minear è anche showrunner.

I 10 episodi della settima stagione arriveranno in streaming su Disney+ in Italia a cadenza settimanale.

La vita che volevi: la nuova serie italiana Netflix con Vittoria Schisano

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Dal 29 Maggio sarà disponibile solo su Netflix, La vita che volevi, la nuova serie prodotta da Banijay Studios Italy, creata e diretta da Ivan Cotroneo con Vittoria Schisano, nel ruolo della protagonista Gloria. Nel cast anche Giuseppe Zeno (Sergio), Pina Turco (Marina), Alessio Lapice (Pietro) e Nicola Bello (Andrea), oltre Bianca Nappi, Francesco Pellegrino e Bellarch.

La vita che volevi  è una storia di legami, amicizia e scoperta, che racconta della felicità che crediamo di volere (programmata, ordinata, semplice) ma anche di quella che ci sorprende, che scombina la vita. È ciò che accade a Gloria, la protagonista, e che risuona poi in tutti i personaggi della storia.

La serie, creata e scritta da Ivan Cotroneo e da Monica Rametta è diretta dallo stesso Cotroneo. La produzione è a cura di Massimo Del Frate, Head of Drama per Banijay Studios Italy.

La serie, in 6 episodi, è ambientata tra Lecce, il Salento e Napoli.

La trama di La vita che volevi

Gloria, la protagonista de LA VITA CHE VOLEVI, è convinta di aver trovato la felicità a Lecce, dove ha fondato una piccola agenzia turistica e trovato l’amore con Ernesto ma, un giorno, la sua vita viene sconvolta dall’arrivo di Marina, sua amica ai tempi dell’università a Napoli, prima che Gloria iniziasse il suo percorso di transizione.

Marina porta con sé Andrea e Arianna, i figli avuti da due diverse relazioni, ed è incinta di un terzo, il cui padre è Pietro, un giovane dal carattere passionale e forse anche pericoloso.

Gloria preferirebbe non riallacciare i rapporti con Marina, lei le ricorda una parte della sua vita che vorrebbe dimenticare. Marina nasconde però molti segreti e presto in scena arriverà anche Sergio, il padre di Arianna, un uomo tutto d’un pezzo fin da subito molto diffidente nei confronti di Gloria. Per lei, è giunto il momento di fare i conti con “la vita che voleva”, il suo passato e il suo futuro, per scoprire che la felicità a volte arriva in forme inaspettate e che l’amore è l’unica forza capace di rendere la vita degna di essere vissuta.

Captain America: Brave New World, nuove immagini rivelano l’inedito elmetto di Sam Wilson

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Mancano nove mesi all’arrivo nelle sale di Captain America: Brave New World e nell’attesa vengono ora fornite nuove immagini promozionali che rivelano che Sam Wilson indosserà un elmetto nel film. Considerando quanto fosse perfetta la tuta di Sam in The Falcon and The Winter Soldier, i fan sono rimasti delusi dal fatto che l’eroe indosserà ora gli occhiali di Falcon con la vecchia tuta di Steve Rogers. Questo copricapo rappresenta ora un’altra grande novità e non sembra molto diverso dal casco di Ant-Man. Tuttavia, vediamo un tubo di respirazione che suggerisce che Sam potrebbe indossarlo durante una battaglia ad alta quota.

C’è anche un accenno alla “A” di Capitan America sul casco, anche se è relativamente sottile.

https://twitter.com/MarvelNewsFilms/status/1785777183518060651?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1785777183518060651%7Ctwgr%5E9741041582003450fc00748a6be065c3f2daf7d6%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fcaptain-america%2Fcaptain-america-new-world-order%2Fcaptain-america-brave-new-world-promo-art-reveals-sam-wilsons-new-ant-man-style-helmet-a210755

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“. “Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

George Miller offre aggiornamenti sui film del franchise di Mad Max dopo Furiosa

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Il franchise di Mad Max è diventato un gigante nel mondo del cinema, portando gli spettatori in una corsa selvaggia attraverso un mondo post-apocalittico. Alla fine di questo mese, arriverà finalmente un nuovo capitolo: Furiosa: A Mad Max Saga, un nuovo prequel incentrato sulle origini dell’Imperatrice Furiosa (Anya Taylor-Joy). In una recente intervista con Entertainment Weekly, George Miller, ideatore del franchise, ha anticipato che in Furiosa ci sarà un breve cameo di Max Rockatansky e della sua iconica auto, l’Interceptor, per ricordare al pubblico la cronologia del franchise.

Nel fare ciò che abbiamo fatto nella preparazione di Mad Max: Fury Road, abbiamo anche scritto cosa è successo a Max nell’anno precedente a quello in cui lo incontriamo [in quel film]“, ha rivelato Miller. “E mentre ci avviciniamo alla fine di questo film, la cronologia… In pratica, dovevamo capire che Mad Max era in agguato da qualche parte perché sappiamo cosa è successo. Gli sceneggiatori sanno cosa è successo a Mad Max nell’anno precedente, e abbiamo un’intera storia che vorrei fare prima o poi, se ne avrò l’occasione“.

Sembra dunque che Miller abbia altro in serbo per questa saga. Mentre c’è chi si aspetta un sequel di Mad Max: Fury Road, per ora sembra che il regista sia intenzionato ad esplorare aspetti precedenti agli eventi di quel film uscito ormai 9 anni fa. Non resta dunque che attendere di scoprire in che modo Furiosa: A Mad Max Saga verrà accolto per poter provare ad immaginare il futuro del franchise. Se il film si affermasse come un grande successo, c’è da aspettarsi che un nuovo capitolo potrebbe essere realizzato in tempi più brevi, riportando Max Rockatansky al centro della saga.

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Furiosa: A Mad Max Saga, quello che sappiamo sul film

In Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Taylor-Joy ha rivelato che il film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre a Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il 24 maggio 2024.

Alien: Romulus, una nuova foto mostra lo spaventoso Xenomorfo

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Alien: Romulus, una nuova foto mostra lo spaventoso Xenomorfo

Gli ultimi due film del franchise di Alien, Prometheus e Alien: Covenant, hanno iniziato a espandere il mondo della serie per esplorare diversi tipi di terrore, ma il prossimo Alien: Romulus del regista Fede Álvarez riporterà la saga alle sue origini, concentrandosi sul mostruoso xenomorfo. Con il film che arriverà nelle sale quest’estate, USA Today ha svelato un nuovo look dell’iconica creatura e, sebbene la foto non fornisca molte informazioni sulla trama dello spinoff, l’immagine serve a ricordare quanto tale alieno sarà inquietante. Qui di seguito, ecco la nuova foto di Alien: Romulus:

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

Il Cavaliere Oscuro: per Jonathan Nolan realizzare un nuovo capitolo “sarebbe un sogno”

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Jonathan Nolan ha scritto Il Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno insieme al fratello Christopher Nolan (dopo aver contribuito a Batman Begins), ma da allora si è concentrato su progetti per il piccolo schermo come Westworld e Fallout. Christopher ha dichiarato in più occasioni di aver chiuso con Batman, mentre Christian Bale ha giurato di tornare solo se il regista lo farà. Di conseguenza, abbiamo accettato che questa trilogia si sia conclusa nel 2012 e che venga lasciata in pace.

Tuttavia, in una nuova intervista, Jonathan ha chiarito che sarebbe disposto a tornare nel mondo di Batman… anche se suo fratello avrebbe bisogno di essere convinto. “Sarebbe un sogno“, ha detto. “Quel periodo ha rappresentato circa 10 anni della mia vita, da quando ho ricevuto la chiamata per lavorare a Batman Begins nel 2003 fino alla realizzazione di Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno nel 2012, ed è stato epico“.

La possibilità di lavorare con Christian, Heath, Morgan Freeman, Michael Caine e lo straordinario cast di quei film“, ha continuato Nolan. “Una sorta di icona americana. Quindi, se avessi la possibilità di tornare indietro e lavorarci di nuovo – assolutamente“. Sarebbe certamente una bella idea, ma con il reboot del DCU da parte dei DC Studios e due franchise di Batman – The Batman di Matt Reeves e The Brave and the Bold di Andy Muschietti – che riporteranno Batman sul grande schermo, probabilmente non c’è posto per un revival di alcun tipo per il franchise dei due Nolan.

Il Cavaliere Oscuro: Jonathan Nolan rivela che l’Enigmista è stato preso in considerazione e perché non è apparso

Chris era indeciso se farne un altro“, ha detto Jonathan a proposito di come è nato Il Cavaliere Oscuro. “Penso che non volesse diventare un regista di film di supereroi. Era molto orgoglioso di ‘Batman Begins’, ma per me era come se avessimo costruito questa fantastica auto sportiva e io gli dicessi: ‘Facciamoci un giro. Non vuoi farne un’altra?“.

Abbiamo passato un’ora a raccontare la storia delle origini, ed è fantastico, ma è come se ci chiedessimo: “Cosa possiamo fare di più con questo?”. Possiamo prendere gli stessi personaggi e spostarci leggermente in un genere diverso? Possiamo passare da un film d’avventura a un film poliziesco, a un film sulla mafia, e portarci dentro quella sensazione?“.

The Mandalorian & Grogu: le riprese inizieranno questo mese

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The Mandalorian & Grogu: le riprese inizieranno questo mese

The Mandalorian & Grogu sarà il primo film di Star Wars a uscire nelle sale cinematografiche dopo L’ascesa di Skywalker del 2019, arrivando sul grande schermo il 22 maggio 2026. Ora, Making Star Wars ha invece condiviso un aggiornamento sulle riprese: “Alcune fonti riportano che le riprese di The Mandalorian & Grogu saranno effettivamente in corso a maggio“, spiegano. “A maggio ci saranno delle riprese. Non si dice che sia il 1° maggio, non si dice che sia il 31 maggio, ma è da qualche parte nel corso di questo mese che si girerà per quel film specifico“. L’ultima volta era stato riportato che le riprese sarebbero iniziate a metà giugno, quindi sembra che i lavori inizieranno prima del previsto.

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The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

The Mandalorian & Grogu inizierà la produzione entro quest’estate a Los Angeles. Jon Favreau è produttore esecutivo insieme a Filoni e Kennedy, che ha descritto la “nuova storia” come “perfetta per il grande schermo”. Con Pedro Pascal nel ruolo del cacciatore di taglie con l’elmetto Din Djarin, The Mandalorian ha segnato la prima serie televisiva di Star Wars in live-action quando è stata lanciata su Disney+ nel novembre 2019. Nel 2023 è andata in onda la terza stagione, che si è conclusa con l’insediamento di Din e Grogu – il suo apprendista mandaloriano e figlio adottivo – sul pianeta Nevarro, un tempo privo di vegetazione.

È lì che Din diventa un sicario della neonata Nuova Repubblica, stringendo un patto con il Capitano Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee), ranger di Adelphi, per dare la caccia ai resti imperiali ancora fedeli all’Impero caduto. “Sono entusiasta di quello che stiamo facendo in questo momento, ma il film, credo, sarà grandioso“, ha dichiarato recentemente Filoni, sceneggiatore, regista e produttore di The Mandalorian, a ET. “Con Jon al timone, sarà fantastico, e lui ha studiato così bene Star Wars ora, quindi ha una grande stenografia e amo collaborare con lui. Sono entusiasta di condividere il futuro di quello che stiamo facendo“.

Josh Brolin sull’assenza di Cable in Deadpool & Wolverine: “La Marvel è un labirinto complesso”

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Il Cable di Josh Brolin è stato introdotto in Deadpool 2 e, dopo essere stato inizialmente un antagonista di Wade Wilson, il guerriero che viaggia nel tempo si è unito al protagonista e ai suoi alleati. È stata la tecnologia del futuro di Cable a permettere a Deadpool di viaggiare indietro nel tempo e impedire che Vanessa (Morena Baccarin) e i membri della X-Force venissero uccisi, quindi si è generalmente ipotizzato un ritorno del personaggio quando i Marvel Studios hanno annunciato che un terzo film, Deadpool & Wolverine, era in fase di sviluppo.

Anche se c’è sempre la possibilità che Cable – e la Domino di Zazie Beetz – appaiano in Deadpool & Wolverine, i loro ritorni non sono stati riportati dai giornali o dai vari scoop online che hanno fatto trapelare con precisione molti degli altri camei. Parlando con Brolin della seconda stagione di Outer Range di Prime Video, The Playlist ha ora scherzato sul fatto che, dal momento che è stato inserito nel cast di Deadpool & Wolverine su IMDb, deve essere presente nel film.

 Josh Brolin è dunque stato al gioco per poi spiegare quanto sia complicato comprendere i piani della Marvel: “Sono nel film? Sìììì! Volevo tanto partecipare a quel film. L’universo Marvel è un labirinto più complesso di quando lo sarà mai Outer Range, amico mio. E non saprò mai dove andrà a parare, o a proposito di cosa, o in cosa sono coinvolto e in cosa non lo sia. Cable è stato molto divertente. Mi è piaciuto interpretare quel ruolo. È stato molto divertente”.

Sembra dunque che la menzione dell’attore nel cast del film sia un mero errore. Ma Brolin sembra assolutamente disposto a riprendere i panni di Cable, per cui non è escluso che lo si possa rivedere in futuro nel Marvel Cinematic Universe, magari proprio accanto a Deadpool e Wolverine. “Di Hugh [Jackman] sono assolutamente innamorato“, ha aggiunto Josh Brolin. “Non so quanti anni abbia ora – ha 56, 57 anni? Voglio dire, sul serio, quel tipo non invecchia. Quindi, sì. Sono un suo grande fan“. Sarebbe un trio niente male per un film Marvel.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Presunto innocente: teaser della nuova serie con Jake Gyllenhaal

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Presunto innocente: teaser della nuova serie con Jake Gyllenhaal

Apple TV+ ha svelato il teaser di Presunto innocente, la nuova serie limitata di otto episodi interpretata e prodotta da Jake Gyllenhaal e ideata da David E. Kelley e dal produttore esecutivo J.J. Abrams.

Completano il cast Ruth Negga, Bill Camp, OT Fagbenle, Chase Infiniti, Elizabeth Marvel, Nana Mensah, Renate Reinsve, Peter Sarsgaard e Kingston Rumi Southwick.

https://youtu.be/imJgAa2NeTg

Presunto innocente in streaming

Presunto innocente farà il suo debutto il 12 giugno con i primi due episodi seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì, fino al 24 luglio.

Presunto innocente in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

La trama di Presunto innocente

Basata sull’omonimo bestseller del New York Times di Scott Turow, la serie accompagna gli spettatori in un viaggio avvincente attraverso l’orribile omicidio che sconvolge l’ufficio del procuratore di Chicago, quando il vice procuratore capo Rusty Sabich (interpretato da Jake Gyllenhaal) viene sospettato del crimine. La serie esplora l’ossessione, il sesso, la politica, il potere e i limiti dell’amore, mentre l’accusato lotta per tenere insieme la sua famiglia e il suo matrimonio.

La serie Presunto innocente è prodotta da Bad Robot Productions e David E. Kelley Productions in associazione con Warner Bros. Television, con cui Bad Robot ha un accordo globale. Abrams e Rachel Rusch Rich producono esecutivamente per Bad Robot. Kelley è showrunner e produttore esecutivo della David E. Kelley Productions insieme a Matthew Tinker. Anche Dustin Thomason, Sharr White e Gyllenhaal sono produttori esecutivi. Turow e Miki Johnson sono co-produttori esecutivi. Anne Sewitsky è produttrice esecutiva e dirige i primi due episodi e l’ottavo. Il regista Greg Yaitanes, vincitore di un Emmy, è produttore esecutivo e dirige gli episodi dal terzo al settimo.

Il coraggio di Blanche: recensione del film di Valérie Donzelli

Il coraggio di Blanche: recensione del film di Valérie Donzelli

Il coraggio di Blanche è un film francese diretto nel 2023 da Valérie Donzelli. La regista è più conosciuta in Italia come interprete del film La guerra è dichiarata, candidato agli Oscar come miglior film straniero nel 2012. Il titolo originale della pellicola è L’amour et les forêts, come il romanzo di Eric Reinhardt a cui la sceneggiatura è liberamente ispirata e proprio per questo premiato come miglior adattamento cinematografico ai premi César 2024. L’amore e i boschi: una dicotomia che è un peccato perdere nella traduzione (ma sappiamo che la storia degli adattamenti di titoli in lingua straniera in italiano non è tra le più felici, basti pensare al caso di Se mi lasci ti cancello). Da una parte l’amore, dall’altra le foreste, in un’immagine che raccoglie un intero racconto. Se ci troviamo a vagare nei boschi, fisici o psicologici che siano, siamo soli: l’amore è rimasto altrove e il nostro io più profondo con lui.

Il coraggio di Blanche: una storia universale e singolare

Quando si affronta un film sulla violenza di genere sembra sempre di averlo già visto. Perché solo due sono i finali possibili per le donne che ne sono vittime, ritrovarsi o perdersi del tutto, e perché la storia si snoda sempre, inevitabilmente, attraverso una serie di fasi che vanno dall’innamoramento, all’allontanamento dai propri cari, all’insinuarsi dei primi dubbi della coscienza inascoltati dall’anima che vuole amare, all’emergere inequivocabile della violenza. Dalla fiaba all’incubo, senza una sosta di coscienza alle varie stazioni, senza passare dal via.

Eppure non tutto è già stato visto, non tutto è già stato vissuto e il cinema rivendica il diritto di raccontare una storia universale in maniera singolare: in questo caso alla maniera di Blanche, la protagonista, interpretata da Virginie Efira, anzi: doppiamente interpretato da Virginie Efira che presta il volto anche alla sorella gemella di Blanche, Rose. Non è un caso che si scelga di inserire nella sceneggiatura questo particolare: i legami fra gemelli omozigoti sono tra i più forti e indissolubili eppure l’incontro con Grégoire Lamoureux (Melvil Poupaud) riesce a insinuarsi anche in questa relazione e ad allargare sempre più la distanza tra le due sorelle. I nomi dei protagonisti svelano un gioco di parole che sembra sottolineare come sia necessario fare attenzione alle apparenze: ‘l’amoureux’ significa infatti ‘l’innamorato’, mentre il cognome di Blanche, ‘renard’, significa ‘volpe’, ma i ruoli fanno presto a capovolgersi. O forse la piccola volpe non ha voluto vedere né sentire? ‘L’amavo fino alle lacrime che le facevo versare’ recita l’uomo nella prima notte d’amore. Gli abbracci, i sussurri, il contesto: tutto sembra perfetto finché arrivano esili segnali che solo l’ispessimento della ripetizione nel tempo rende visibili.

Il coraggio di Blanche Virginie Efira
LAMOUR-ET-LES-FORETS-©-2023-RECTANGLE-PRODUCTIONS-FRANCE-2-CINEMA-LES-FILMS-DE-FRANCOISE

Blanche non è libera nemmeno di annunciare alla sorella gemella la felicità di una gravidanza, senza accorgersi che il mondo dell’uomo di cui si è innamorata si sta richiudendo attorno a lei senza via di scampo. Come le brezze leggere che si avvertono nelle stanze dalle finestre chiuse senza capire da dove siano entrate, così Blanche avverte dubbi e sensazioni a cui non riesce a dare un nome e va avanti, fino a quando si accorge che ogni fibra del suo corpo è satura di un sentimento ineludibile che non è più l’amore, quanto lo smarrimento di chi si trova a vagare nella foresta perché ha smarrito la strada.

Il coraggio di riconoscersi come vittima

In una delle scene di violenza più feroci del film Blanche scorre le mani sui dorsi dei libri quasi a chiedere difesa a tutta la poesia e la letteratura di cui si è nutrita e che l’hanno resa una donna autonoma, capace di comprendere il mondo e le sue sfumature. Eppure né la sua educazione, né il suo lavoro, niente di tutto quello che ha saputo costruire nella vita sono bastate a tenerla lontano dall’orrore che sta vivendo.

A trasmetterle la consapevolezza che si stava abbandonando all’amore più che al suo portatore e che adesso ne è vittima. Vittima: una parola che le donne che subiscono violenza, soprattutto quella psicologica, fanno fatica a pronunciare, attribuirsi, perché vengono invece sempre accusate di essere colpevoli dell’infelicità dell’uomo che non sanno amare abbastanza. Abbastanza: un’altra parola importante che arriva come una liberazione quando qualcuno, qualcosa, dentro di noi, forse può arrivare a salvarci. Il coraggio forse, con l’augurio che tutte possano trovare il coraggio di Blanche.

L’Esorcista del Papa: il sequel con Russell Crowe è ora ufficiale!

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Sembra proprio che Russell Crowe avrà a che fare con gli esorcismi ancora per un po’. Dopo averlo visto nel trailer di L’Esorcismo – Ultimo atto, arriva ora la conferma che l’attore riprenderà il ruolo di padre Gabriele Amorth nel sequel di L’esorcista del Papa (i due franchise non sono collegati tra loro. Il film horror del 2023 ha infatti ottenuto un buon successo economico e ha raccolto una schiera di fan che già da mesi chiedono a gran voce un sequel. Voci sulla realizzazione di un secondo capitolo circolavano già da tempo, visto anche il finale aperto del film, e finalmente è arrivata la conferma che il sequel si farà!

Il produttore Jeff Katz è intervenuto mercoledì sui social media per dire a tutti i fan de L’esorcista del Papa che la loro pazienza è stata ripagata. Ha informato i suoi follower di aver ricevuto ufficialmente la chiamata per andare avanti con il prossimo film del franchise. “Amorth Nation – Ho appena ricevuto la chiamata. È UFFICIALMENTE IN CORSO“, ha scritto Katz nel post. “Grazie ai fantastici fan de [L’esorcista del Papa]. Siete stati voi a rendere possibile tutto questo. Fate il pieno alla vostra Lambretta e preparatevi a cavalcarla“.

https://twitter.com/PodKatz/status/1785827304213745886?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1785827304213745886%7Ctwgr%5Efb0c3291e3551dbe67b5a19b5c8119a87879be43%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Fhorror%2Fnews%2Fthe-popes-exorcist-sequel-confirmed-producer-russell-crowe%2F

In una risposta a un suggerimento di un fan sul titolo del prossimo sequel, Katz ha rivelato la speranza che il franchise mantenga lo stesso sistema di denominazione dei film de Il Pianeta delle Scimmie. “Personalmente vorrei che il titolo fosse sullo stile di “Il pianeta delle scimmie”, in modo da avere cose come “Pregate per l’esorcista del PapaoIl Paradiso aiuti l’esorcista del Papa” e cose simili“, ha scritto il produttore. “Ma questo è solo un mio pensiero“.

L’esorcista del Papa: la trama e il cast del film

Diretto da Julius Avery con Russell Crowe, Daniel Zovatto, Alex Essoe e Franco Nero nel ruolo del Papa, il film (qui la recensione) racconta la storia di Padre Amorth che, indagando sulla terrificante possessione di un ragazzo in Spagna, finirà per scoprire una cospirazione secolare che il Vaticano ha disperatamente cercato di tenere nascosta. Cospirazione che sta però ora tornando alla luce attraverso la nuova manifestazione di spaventosi demoni, uno dei quali ha preso possesso proprio del corpo del ragazzo su cui Amorth è stato chiamato a compiere un esorcismo. Per riuscire però nel compito di scacciare quell’essere maligno, Amorth avrà bisogno di condurre approfondite ricerche.

Daniel Radcliffe replica alla posizione anti-trans di J.K. Rowling: “Mi rende molto triste”

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La star di “Harry Potter Daniel Radcliffe si apre nuovamente sui continui commenti di J.K. Rowling contro le donne trans, dicendo che “mi rende davvero triste“. In una nuova intervista rilasciata all’Atlantic, Radcliffe ha dichiarato di non aver più avuto contatti diretti con la Rowling dopo i suoi tweet del giugno 2020, criticati da molti come anti-trans. “Mi rende davvero triste, in definitiva“, ha detto a proposito della situazione. “Perché guardo alla persona che ho conosciuto, ai tempi in cui ci siamo incontrati, ai libri che ha scritto e al mondo che ha creato, e tutto questo è per me così profondamente empatico“.

Ho lavorato con il Trevor Project per 12 anni e mi sarebbe sembrato, non so, un’immensa codardia non dire qualcosa“, ha detto Radcliffe all’Atlantic. “Volevo cercare di aiutare le persone che erano state colpite negativamente dai commenti. E dire che se quelle sono le opinioni di Jo, allora non sono le opinioni di tutti coloro che sono associati al franchise di ‘Potter‘”. Radcliffe ha poi riconosciuto che “Harry Potter” “non sarebbe esistito senza” la Rowling, “quindi niente nella mia vita sarebbe probabilmente accaduto nel modo in cui è senza quella persona“. Ma, ha continuato, “questo non significa che devi le cose in cui credi veramente a qualcun altro per tutta la vita“.

J.K. Rowling, autrice di Harry Potter, risponde a Daniel Radcliffe ed Emma Watson sul sostegno ai diritti delle persone trans

La nuova dichiarazione di Daniel Radcliffe in merito arriva dopo che, il mese scorso, la Rowling ha risposto a un utente su X affermando di aspettarsi delle scuse da Radcliffe e Emma Watson, anche lei dichiaratasi distante da quanto espresso dalla scrittrice. All’epoca, Radcliffe decise di rilasciare una dichiarazione attraverso il Trevor Project – un’associazione di beneficenza LGBTQ a cui era associato da tempo. Quando gli è ora stata chiesta una nuova risposta a quanto dichiarato dalla Rowling, Radcliffe si è limitato a dire: “Continuerò a sostenere i diritti di tutte le persone LGBTQ e non ho altri commenti da fare“.

La star di Shōgun Anna Sawai ha dovuto rinunciare al ruolo di Katana in Suicide Squad

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Shōgun, il dramma storico di FX acclamato dalla critica, ha concluso la scorsa settimana il suo ciclo di 10 episodi e Anna Sawai è stata universalmente elogiata per la sua interpretazione della tragica Toda Mariko. Tra le voci di nomination agli Emmy, la star vista anche Monarch: Legacy of Monsters sarà ora sicuramente sommersa di offerte cinematografiche e non ci sarebbe da sorprendersi se prima o poi le venisse proposto un ruolo da supereroe.

Sawai ha dunque parlato della sua carriera e del suo potenziale trasferimento a Hollywood a THR, rivelando che la sua grande occasione sarebbe potuta arrivare molto prima, ma l’impegno con la sua band J-Pop, le FAKY, l’ha costretta a perdere l’occasione di fare il provino per il ruolo di Katana in Suicide Squad del 2016. “Dopo la formazione – più anni di formazione – o sei fortunato e ti unisci a un gruppo, o debutti come cantante solista, o te ne vai“, ha spiegato Sawai.

Mi sono detta: “Questa è la mia occasione!”. Poi sono andata dal mio manager e mi ha detto: ‘Non puoi fare l’audizione’. In pratica mi hanno detto che se fossi stata via per più di un mese, le ragazze [gli altri membri delle FAKY] non avrebbero avuto nulla da fare. Sembrava che mi stessero davvero vincolando e, a causa del mio contratto, non potevo andarmene fino al momento in cui me ne sono effettivamente andata [nel 2018]“.

Naturalmente, non è detto che la Sawai avrebbe effettivamente ottenuto la parte, e anche se l’avesse ottenuta, potrebbe non aver fatto molto per il suo status. Katana è stata infine interpretata da Karen Fukuhara, star di The Boys, e sebbene abbia fatto un buon lavoro, il personaggio non era esattamente posizionato per essere un punto di riferimento, tant’è che Fukuhara ha poi ottenuto una buona popolarità solo grazie alla serie di Prime Video.

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Shōgun avrà una seconda stagione?

Nonostante l’amore diffuso che lo show ha ricevuto negli ultimi mesi, la risposta al rinnovo o meno di Shōgun per una seconda stagione sembra un secco no. Questo è supportato dai recenti commenti dei creatori dello show, Rachel Kondo e Justin Marks, che hanno entrambi ribadito che lo show è sempre stato pensato come una serie limitata a una sola stagione. Kondo e Marks sembrano più che soddisfatti del punto in cui la serie è stata lasciata, e lo ribadiscono ulteriormente nella dichiarazione che segue:

Abbiamo portato la storia alla fine del libro e abbiamo messo un punto alla fine della frase. Amiamo il modo in cui finisce il libro; è stata una delle ragioni per cui entrambi sapevamo di volerlo fare, e abbiamo concluso esattamente in quel punto. In passato mi è capitato di assistere a episodi come questo, in cui si costruisce un’intera fabbrica che produce solo 10 auto e chiude i battenti. È una rottura. Uno dei nostri produttori ha scritto un manuale di istruzioni di quasi 900 pagine su come realizzare questo show, lungo quasi quanto il libro Shogun. C’era dentro tutta questa conoscenza infrastrutturale. Spero solo che qualcun altro, magari un amico, abbia bisogno di un manuale di produzione sul Giappone feudale, così potrò dire: “Ecco, usa questo libro. Ti farà risparmiare 11 mesi‘”.

È chiaro che Rachel Kondo e Justin Marks tengono in grande considerazione il romanzo originale di James Clavell e hanno voluto raccontare la storia nel modo più accurato possibile, aggiornandola per il pubblico moderno. Hanno certamente ragione sul fatto che il libro originale ha un finale potente e chiaro, quindi ha senso che Kondo e Marks non vogliano stravolgerlo troppo. Terminare una serie nel suo momento migliore e abbandonarla finché si è in vantaggio ha certamente i suoi vantaggi. Dopotutto, Shōgun è stato ripetutamente paragonato a Game of Thrones, uno show che ha infamemente cercato di adattare materiale al di là dei libri, con una conclusione disastrosa.

M3GAN 2.0: la star di Ahsoka Ivanna Sakhno entra nel cast

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M3GAN 2.0: la star di Ahsoka Ivanna Sakhno entra nel cast

C’è grande attesa per il sequel di M3GAN (qui la recensione), dopo che il film horror fantascientifico acclamato dalla critica ha ottenuto ottimi risultati al botteghino. Questo secondo film dedicato alla ultraprotettiva bambola, intitolato M3GAN 2.0, è ufficialmente in fase di sviluppo, ma ancora poco o nulla sappiamo a riguardo. Deadline riporta però ora che la star di Ahsoka Ivanna Sakhno si è unita al cast. Non sono stati forniti dettagli sul suo personaggio, ma si parla di un “ruolo importante“. Sakhno si unisce dunque alle star del film originale Allison Williams e Violet McGraw.

Sakhno ha interpretato la mercenaria Shin Hati, sensibile alla Forza, nella serie Disney+ di Star Wars e dovrebbe riprendere il ruolo anche nella seconda stagione. Prima di rivedere Sakhno nella galassia lontana lontana, però, è dunque probabile che faccia prima la sua comparsa nell’universo di M3GAN 2.0, la cui uscita in sala – inizialmente prevista per il 17 gennaio 2025 – è ora stata fissata al 16 maggio 2025. Mentre dunque continuano i preparativi per il film, si attende di sapere quale ruolo l’attrice avrà all’interno di questo sequel.

M3GAN 2.0: cosa sappiamo del film

M3GAN vede Williams (Girls, Get Out) nei panni di Gemma, una brillante robotica di un’azienda di giocattoli che utilizza l’intelligenza artificiale per sviluppare una bambola a grandezza naturale programmata per essere la più grande compagna di un bambino e la più grande alleata di un genitore. Dopo aver ottenuto inaspettatamente la custodia della nipote orfana, Gemma chiede l’aiuto del prototipo M3GAN, ma, come ci si potrebbe aspettare, le cose non vanno esattamente secondo i piani.

Il film si conclude con Gemma e Cady che riescono a distruggere la forma fisica di M3GAN, ma non si può tenere a bada una buona bambola assassina troppo a lungo, ed è fortemente implicito che la coscienza dell’I.A. sia stata trasferita nel dispositivo smart home Alexa di Gemma. Akela Cooper, autrice del primo film, si occuperà nuovamente della sceneggiatura insieme a Gerard Johnstone, che tornerà anche alla regia. Ulteriori dettagli sulla trama di M3GAN 2.0 sono ancora sconosciuti, anche se il produttore James Wan ha dichiarato che il sequel esplorerà ulteriormente l’universo delle AI.

Robert Downey Jr. respinge le critiche di Chris Hemsworth a Thor: “È il più complesso degli Avengers”

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Robert Downey Jr. non accetta le lamentele di Chris Hemsworth su Thor nel Marvel Cinematic Universe. Nell’ambito di una recente intervista a Vanity Fair, la star di Thor ha infatti rivelato di essersi sentito frustrato nell’interpretare l’eroe asgardiano in quattro film standalone e in diversi altri film degli “Avengers“. “A volte mi sentivo come una guardia di sicurezza per la squadra“, ha ammesso Hemsworth. “Leggevo le battute degli altri e pensavo: ‘Oh, loro hanno cose molto più fighe. Si divertono di più. Cosa sta facendo il mio personaggio?”. Si trattava sempre di dire: ‘Hai la parrucca. Hai i muscoli. Hai il costume. Dov’è l’illuminazione?”. Sì, faccio parte di questa grande cosa, ma probabilmente sono abbastanza sostituibile“.

Downey ha però respinto la frustrazione di Hemsworth, dichiarando alla rivista: “Prima di tutto, Thor come personaggio è stato molto difficile da adattare – un sacco di limitazioni implicite – ma lui e Ken Branagh hanno capito come trascenderlo, renderlo in qualche modo relazionabile ma simile a un dio”. “Hemsworth è, a mio parere, la psiche più complessa di tutti gli Avengers“, ha aggiunto Downey. “Ha arguzia e gravitas, ma anche tanta moderazione, fuoco e dolcezza“. Downey ha poi elogiato Hemsworth e l’arco delle sue performance nei film MarvelThor: Ragnarok“, “Avengers: Infinity War” e “Avengers Endgame” come “una formidabile tripletta“.

Robert Downey Jr. e Chris Hemsworth torneranno nel MCU?

Sebbene la Marvel non abbia ancora confermato il ritorno dell’Iron Man di Robert Downey Jr. e del Thor di Chris Hemsworth, entrambi gli attori hanno espresso interesse a rimettere i loro costumi da supereroi per il grande schermo. Hemsworth vuole dare ai fan della Marvel il film su Thor che meritano, dopo aver fallito con “Thor: Love and Thunder” del 2022 (“Mi sono fatto prendere dall’improvvisazione e dalla stravaganza, e sono diventato la parodia di me stesso“, ha detto l’attore). Downey, nel frattempo, il mese scorso ha dichiarato alla rivista Esquire che sarebbe sicuramente disposto a interpretare nuovamente Iron Man, anche se non tutti sembrano ben disposti ad un ritorno del personaggio.

La stranezza: la storia vera e il significato dietro il film

La stranezza: la storia vera e il significato dietro il film

Roberto Andò è uno di quei registi che negli ultimi anni ha regalato al cinema italiano film in grado di suscitare domande e riflessioni, spesso attraverso l’utilizzo di generi diversi. Da Viva la libertà a Le confessioni, da Una storia senza nome e fino Il bambino nascosto. Con quello che ad oggi è il suo ultimo film, La stranezza (qui la recensione) si è poi riconfermato come uno dei più interessanti registi attivi oggi in Italia. Distribuito nel 2022, il film porta a riscoprire la figura di Luigi Pirandello attraverso una storia che, nel pieno dell’intenzione celebrativa dell’autore premio Nonel, si muove tra realtà e finzione, divertendo ma anche sollevando importanti riflessioni sulla natura umana.

Candidato a ben 14 David di Donatello (vincendo poi quelli per Miglior sceneggiatura originale, Miglior produttore, Miglior costumista e Miglior scenografo), il film ha dunque presentato una serie di elementi che hanno subito attirato l’attenzione della critica e del pubblico, facendo registrare incassi superiori ai 5 milioni di euro. Si tratta dunque di uno dei maggiori successi per un film italiano negli ultimi anni, favorito anche da un crescente passaparola che ha permesso di rendere tale pellicola sempre più popolare. Indubbiamente la presenza dei tre principali protagonisti, Toni Servillo e il duo Ficarra e Picone ha aiutato in tal senso.

Grazie ora al suo passaggio televisivo, è dunque questo un titolo da non perdere, meritevole anzi di più visioni affinché si possano cogliere le sue numerose sfumature che tanto ci dicono dell’arte cinematografica e teatrale quanto dell’essere umano e della vita. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La stranezza. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La stranezza cast Ficarra e Picone

La trama e il cast di La stranezza

Nel 1920, Luigi Pirandello torna per motivi personali in Sicilia e all’arrivo a Girgenti apprende della morte dell’amata balia Maria Stella. Al funerale incontra due becchini, Nofrio e Bastiano, esseri singolari che per diletto praticano anche il teatro. Sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini, Pirandello decide di spiarne le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa: La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu. Durante lo spettacolo, però, accade un evento imprevisto che costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione. Per Pirandello, presente tra il pubblico, sarà la scintilla che darà forma a quella stranezza che aveva in mente da un po’.

Leggi anche: La stranezza, la recensione del film con cui (ri)scoprire Pirandello

Ad interpretare Luigi Pirandello vi è l’attore Toni Servillo, mentre Sebastiano “Bastiano” Vella e Onofrio “Nofrio” Principato sono interpretati rispettivamente dal duo comico Salvatore Ficarra e Valentino Picone. I due sono poi stati candidati insieme come Miglior attore protagonista ai David di Donatello. Fanno poi parte del cast l’attrice Giulia Andò nel ruolo di Santina Vella, sorella di Sebastiano e amante di Onofrio, mentre l’attore Rosario Lisma è Mimmo Casà e Aurora Quattrocchi è la balia Maria Stella. L’attrice Donatella Finocchiaro interpreta invece Maria Antonietta, mentre Luigi Lo Cascio è il capocomico e Renato Carpentieri fa una breve comparsa nel ruolo dello scrittore Giovanni Verga.

La storia vera e il significato del film

Nel pieno rispetto della poetica pirandelliana, dove verità e finzione si mescolano continuamente, anche il film presenta una combinazione di vicende e personaggi realmente esistiti e altri invece pura invenzione degli sceneggiatori Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso. La stranezza propone dunque un ipotetico antefatto all’ideazione di Sei Personaggi in cerca d’autore, inscenando la vicenda di due personaggi in realtà mai esistiti: i becchini appassionati di teatro Nofrio e Bastiano. Questi personaggi servono infatti al film unicamente come presenza che scatena l’intuizione in Pirandello di quel qualcosa a cui non riusciva a dare forma.

Nel corso del film, l’autore premio Nobel è infatti quasi un personaggio secondario, più spettatore che non attivamente coinvolto nelle vicende. Egli si limita ad osservare le loro vicende teatrali, trovando ispirazione in esse per quella serie di tematiche che gli interessava affrontare e che confluiranno poi in Sei Personaggi in cerca d’autore. Se dunque gli elementi biografici di Pirandello sono ispirati alla realtà, dal suo ritorno in Sicilia per il compleanno di Giovanni Verga fino agli accenni riguardanti la salute di sua moglie Maria Antonietta Portulano. Dal momento in cui incontra Nofrio e Bastiano, però, subentra la finzione.

La stranezza trama film

Sarà dunque osservando le situazioni di vita quotidiana che i due becchini teatranti portano in scena, con i loro paradossi, contraddizioni e quelle maschere indossate per rispettare certe convenzioni, che Pirandello sviluppa l’idea per Sei Personaggi in cerca d’autore. Opera che, come mostrato nel finale del film, verrà poi accolta in modo contrastante al momento della sua prima il 9 maggio del 1921 al Teatro Valle. Il pubblico presente in sala scatenò infatti una vera e propria rivolta nei confronti di Pirandello, accusandolo di averli ingannati con una farsa. Nel 1923 l’opera diverrà però uno dei maggiori successi di Pirandello e lo porterà a ricevere il Premio Nobel nel 1934.

Per quanto riguarda Nofrio e Bastiano, invece, il finale del film solleva dubbi non sulla loro reale esistenza, che sappiamo non trovare conferme nella realtà, bensì sulla loro effettiva presenza nelle vicende del film. Quando nel finale Pirandello chiede all’assistente di scena se i biglietti per i due becchini siano stati ritirati, questi gli dice di non aver mai ricevuto disposizione di invitare nessuno che corrispondesse a quei nomi, lasciando il grande autore in preda ai dubbi. Anche Nofrio e Bastiano sono dunque personaggi inventati dalla mente di Pirandello? Possibile che l’autore abbia immaginato tutte le vicende dei film, assistendo dunque ad un mero manifestarsi dei fantasmi della sua mente?

Sono domande che si pongono anche gli spettatori di una rappresentazione dei Sei personaggi in cerca d’autore. Cos’è vero e che cos’è falso? Dove inizia la persona e dove il personaggio? Nel sollevare tali domande mentre racconta la finta genesi della vera opera, La stranezza si dimostra dunque intenzionato a replicare a sua volta gli espedienti del testo di Pirandello, suscitando medesime domande e riflessioni sulla natura umana e i confini tra persona e personaggio. Il film, dunque, ci racconta della celebre opera non in modo lineare ma ricorrendo a quel teatro nel teatro e a quella frammentazione della linea temporale teorizzata da Pirandello, per il quale la vita non segue un corso lineare.

Il trailer di La stranezza e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La stranezza grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 1° maggio alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

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