Home Blog Pagina 324

Deadpool 3: Taylor Swift sarà Dazzler? Il commento del regista

0
Deadpool 3: Taylor Swift sarà Dazzler? Il commento del regista

Night Swim: trailer italiano del thriller soprannaturale di Blumhouse

0

La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer del nuovo thriller soprannatura Night Swim, il nuovo film dai produttori di M3GAN Atomic Monster e Blumhouse, i produttori di M3GAN.

Tratto dall’acclamato cortometraggio del 2014 di Rod Blackhurst e Bryce McGuire, il film Night Swim vede come protagonista Wyatt Russell (The Falcon and the Winter Soldier) nei panni di Ray Waller, un ex giocatore di baseball della Major League costretto al ritiro anticipato a causa di una malattia degenerativa, che si trasferisce in una nuova casa insieme alla premurosa moglie Eve (la candidata all’Oscar Kerry Condon, Gli spiriti dell’isola), alla figlia adolescente Izzy (Amélie Hoeferle, dal nuovo film dell’autunno Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente) e al figlio Elliot (Gavin Warren, Fear the Walking Dead).

Sperando segretamente, contro ogni previsione, di tornare a giocare a livello professionistico, Ray convince Eve che la splendente piscina nel giardino sul retro della nuova casa sarà un vero spasso per i bambini e una buona terapia fisica per lui. Ma un oscuro segreto nel passato della casa scatenerà una forza maligna che trascinerà la famiglia negli abissi di un terrore profondissimo.

Night Swim è scritto e diretto da Bryce McGuire (autore del prossimo film in uscita Baghead) ed è prodotto da James Wan, regista di Saw, Insidious e The Conjuring, e da Jason Blum, produttore di Halloween, The Black Phone e L’uomo invisibile. Il film vede come produttori esecutivi Michael Clear e Judson Scott della Wan’s Atomic Monster e Ryan Turek della Blum’s Blumhouse.

Gargoyles: il live action è in produzione per Disney+ con James Wan alla produzione

0

Dopo molti anni di voci in merito al progetto in sviluppo, sembra che l’adattamento in live-action dedicato a Gargoyles potrebbe finalmente trovare la sua strada per entrare fattivamente in produzione, grazie a Disney+ e James Wan.

Variety ha confermato che il servizio di streaming sta lavorando con lo sceneggiatore Gary Dauberman e la Atomic Monster di James Wan per sviluppare una versione live-action dell’amata serie animata. Dauberman dovrebbe essere lo sceneggiatore e produttore esecutivo con James Wan che ricoprirebbe anche il ruolo di produttore esecutivo, con alle spalle Disney Branded Television.

L’attuale logline del progetto recita: “Basato sulla serie animata Disney classica, Golia è l’ultimo di un’eroica razza di guerrieri gargoyle che un tempo vivevano tra gli umani. Libero da una maledizione secolare che lo aveva trasformato in pietra, Golia lotta per risolvere il mistero del suo passato mentre veglia sulla moderna New York insieme alla detective della polizia Elisa Maza.”

Gargoyles è stato creato da Greg Weisman e prodotto dalla Walt Disney Television Animation. Nonostante fosse una serie Disney, la serie era nota per i toni più oscuri. Nella serie, una specie notturna conosciuta con il nome di gargoyle, durante il giorno è di pietra, ma si anima di notte. Quando un clan di gargoyle che viveva in Scozia alla fine del X secolo viene tradito e maledetto da un incantesimo, non riesce a liberarsi dal suo sonno di pietra se non mille anni dopo, nella moderna New York, grazie all’intervento di un ricco industriale di nome David Xanatos. Decidono così di eleggere New York a loro nuova casa e giurano di proteggerla.

Knives Out 3: Rian Johnson confessa un aggiornamento promettente

0
Knives Out 3: Rian Johnson confessa un aggiornamento promettente

Siamo più che pronti a tuffarci nel prossimo mistero esagerato che il detective Benoit Blanc (Daniel Craig) risolverà, e il regista e sceneggiatore Rian Johnson (Star Wars: Gli ultimi Jedi) ha fornito finalmente un aggiornamento sul terzo capitolo davvero promettente! In un’intervista con il sito The Wrap, il regista ha parlato del ritmo con cui sta lavorando su Knives Out 3 e ha ammesso che deve darsi una mossa.

Proprio come in Knives Out Glass Onion, Johnson troverà un intricato mistero da risolvere per il suo personaggio principale e coinvolgerà sicuramente una colorata lista di personaggi che si tradurrà in un cast costellato di stelle. È ancora presto per conoscere i dettagli del trequel, ma una scommessa sicura sarebbe quella di presumere che Johnson metterà ancora una volta Blanc in uno scenario completamente diverso. E a quanto pare la location e l’ambientazione è già stata decisa:

“Sta arrivando. Ovviamente non ho potuto lavorare durante lo sciopero, e ora che è finito mi sto tuffando a tutta forza, e così sta arrivando. Ho la premessa, ho l’ambientazione, ho il film nella mia testa. È solo questione di scrivere quella dannata cosa.

Knives Out 3 è in lavorazione da anni

I due sequel di Knives Out sono stati ordinati subito da Netflix dopo che il primo capitolo è diventato un successo a sorpresa nelle sale di tutto il mondo. Uno dei motivi è che Johnson ha giocato con la struttura del giallo rivelando come la vittima ha raggiunto la fine proprio all’inizio del film. Quindi, il regista ha poi chiesto al suo detective di indagare sull’omicidio estremamente esagerato di un miliardario all’interno di un’isola privata – il che fa sorgere la domanda: come potrà mai superare se stesso?

Inoltre, non sappiamo chi sarà il protagonista di Knives Out 3, ad eccezione del protagonista Daniel Craig. Si prevede che Johnson effettuerà una revisione completa del cast, come è comune con le serie di gialli. Non ci sarebbe però da stupirsi se Janelle Monáe (Il diritto di contare) o Ana de Armas (Ballerina) tornassero, visto che le due attrici hanno interpretato personaggi che si sono avvicinati a Benoit Blanc negli episodi precedenti.

Dal momento che Johnson ammette che sta ancora cercando di capire cosa sarà la sceneggiatura, potrebbe passare un po’ di tempo prima di avere ulteriori notizie ed è sicuro dire che nessun membro del cast sarà annunciato fino alla fine dello sciopero del SAG- AFTRA. Ma il fatto che il regista si stia “immergendo con tutta la sua forza” suggerisce che Netflix potrebbe puntare a un’uscita nel 2024. Quindi per ora possiamo solo aspettare e rivedere i due film precedenti.

10 grandi film horror in cui nessuno muore

10 grandi film horror in cui nessuno muore

Il conto alla rovescia per Halloween è iniziato, e questo significa che è tempo di abbuffarsi di quanti più film horror possibile. Per l’occasione però in questa top 10 non troverete massacri, fiumi di sangue o morti agghiaccianti ma pellicole con sequenze terrificanti ben pensate e basate sulle paure umane e tanta suspense da cardiopalma.

Quindi, tirate fuori i popcorn e i tanti  gustosi e appetitosi dolcetti fatti in casa, e preparatevi a vivere i dieci più grandi film spaventosi dove però nessuno alla fine muore.

Ecco i 10 film horror dove non muore nessuno

Signs

Signs castQuesta classifica si apre con Signs dove vediamo nel cast anche un giovane Joaquin Phoenix. L’attore Premio Oscar poi tornerà a lavorare con il regista M. Night Shyamalan per The Village. Il protagonista però di questa pellicola del 2002 è interpretato da Mel Gibson che recita il ruolo di Graham Hess, un pastore protestante e proprietario terriero in Pennsylvania. Lo stile di Shyamalan, sospeso fra mistero e paradosso, si colora in questo film di una spiccata tinta horror e che affronta il mistero dei cerchi del grano, che nel suo lungometraggio sono in realtà dei messaggi da decifrare mandati da una specie aliena estremamente ostile e feroce.

The Blair Witch Project

The Blair Witch ProjectCostato appena 60 mila dollari The Blair Witch Project dopo ben venti anni dall’uscita è ancora uno degli esempi più riusciti di come si può realizzare un film spaventoso ma con pochi mezzi e senza nomi famosi. La storia racconta di tre amici Heather, Mike e Josh, che raggiungono Blair, una cittadina americana nel Maryland, dove con l’attrezzatura necessaria realizzano una serie di interviste agli abitanti locali e si inoltrano nei boschi per non tornare mai più. Di loro viene ritrovato solo il girato che, una volta visionato, rivela il terribile destino in cui i tre sono andati incontro. È interessante notare che, dove la maggior parte dei film horror sfrutterebbe la morte, la parte più spaventosa di The Blair Witch Project è quando invece uno dei protagonisti riappare in uno scantinato abbandonato.

L’evocazione – The Conjuring 

i coniugi Warren in The ConjuringL’evocazione – The Conjuring è il primo capitolo della saga cinematografica horror omonima, diretto da James Wan, ha come protagonisti Vera Farmiga e Patrick Wilson, nei rispettivi ruoli di Lorraine e Ed Warren. La pellicola, ispirata a fatti realmente accaduti, è ambientata nel 1971, è forse il più spaventoso e offre una serie di eventi spaventosi che minano i cliché e le aspettative dell’horror classico ma scegliendo di non uccidere nessun personaggio di questo film pieno di possessioni e presenze demoniache.

Poltergeist – Demoniache presenze 

Potrebbe essere sorprendente sapere che il famigerato Poltergeist è classificato come PG, film per tutti, nonostante possiede alcune delle scene horror più celebri. Questa pellicola rimane quindi il perfetto “Spooky Movie” per tutta la famiglia. Diretto da Tobe Hooper e scritto da Steven Spielberg, questo lungometraggio è basato su una storia vera ed è pieno di autentiche paure accettabili per il pubblico più giovane. La trama riguarda una famiglia che vive in periferia e che la loro casa è posseduta da uno spirito maligno che rapisce poi la loro bambina.

The Others

The Others è un film di Alejandro Amenábar liberamente tratto da Il giro di vite di Henry James, romanzo che ha ispirato anche la serie The Haunting Of Bly Manor. Nicole Kidman è Grace Stewart una donna che vive sull’isola di Jersey, in Inghilterra e deve affrontare la malattia rara che ha colpito i suoi figli Anne e Nicholas, che li costringe a vivere in una perpetua oscurità e non devono mai esporsi al sole. Questa pellicola gioca tutta sull’effetto sorpresa e riesce a spaventare lo spettatore soprattutto grazie alla costruzione di un senso di attesa costante, con le inquadrature che sono piene di un senso di pericolo nascosto ma tangibile.

Babadook

Questo film della regista Jennifer Kent è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2014 ed uno spaventoso horror che ha stregato anche il maestro Stephen King. Dopo aver scoperto un libro di fiabe pop-up intitolato Mister Babadook, una madre single in lutto e suo figlio si ritrovano perseguitati da un demone malvaggio. La tensione diventa straziante man mano che il mostro uscito dalle pagine appare alla mamma e il suo bambino. Il finale è alquanto controverso dove si mostra che la creatura Babadook è  rinchiuso nel seminterrato.

Pesce d’aprile

La trama di questa commedia nera segue un gruppo di studenti universitari in vacanza durante il fine settimana del primo di aprile su un’isola, nella quale si infiltra un aggressore sconosciuto. Ben presto ognuno di loro diventa vittima di un killer sconosciuto e ucciso in modi sempre più brutali. Pesce d’aprile si distingue da tutti i titoli di questa lista per il fatto che continua a utilizzare una serie di scene d’omicidi, piuttosto che trasmettere un tono inquietante e una tensione generale. Tranne che, ovviamente, nessuna di queste morti è reale.

Annabelle 3

Annabelle-3-film-castAnnabelle 3 è il sesto film in assoluto nell’universo di The Conjuring. Mentre i precedenti due film di Annabelle presentavano scene di morte, questo prende spunto dal primissimo film The Conjuring, citato prima e si concentra invece sulla creazione di un tono spaventoso e di una tensione generale La protagonista ovviamente è la bambola posseduta rinchiusa in una teca di vetro sacra nella stanza degli artefatti dei demonologi Ed e Lorraine Warren.

Freaks

Freaks è decisamente la pellicola più vecchia di questa lista di film horror visto che risale al 1932. Il film è ambientato in un circo dove si esibiscono i cosiddetti freaks, fenomeni da baraccone affetti da gravi malformazioni fisiche. Tra gli artisti figura l’attraente trapezista Cleopatra la quale seduce un nano di nome Hans tra l’amarezza e la preoccupazione della fidanzata di quest’ultimo, Frida, a sua volta affetta da nanismo armonico. Questo lungometraggio in bianco e nero del secolo è diretto da Tod Browning noto per la trasposizione di Dracula del 1931 con Bela Lugosi nei panni del conte vampiro.

1408

1408 è basato sull’omonimo racconto del “Re del terrore” Stephen King e descrive la vicenda di un investigatore del paranormale che rimane intrappolato nella leggendaria stanza 1408 dell’Hotel Dolphin a New York. La trama diventa lentamente sempre più inquietante, sfruttando appieno l’horror psicologico per trasmettere il suo tono terrificante. Interpretato da John Cusack e Samuel L. Jackson, è stato molto apprezzato per le loro interpretazioni e per il crescente senso di paura e reclusione. Rimane quindi un perfetto esempio di come l’horror non richieda secchiate di sangue o intricate scene di morte per essere davvero terrificante.




The Wager: Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio ancora insieme!

0
The Wager: Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio ancora insieme!

L’anno scorso è stato annunciato che Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio avrebbero collaborato ancora una volta nello straziante dramma The Wager. Il film rappresenterà la settima volta in cui il duo lavorerà insieme, oltre ovviamente all’imminente Killers of the Flower Moon, che uscirà nelle sale questa settimana.

Ora, in una nuova intervista con The Times di Londra, Martin Scorsese ha confermato che girerà The Wager come suo prossimo progetto. Il film sembra essere diventato la massima priorità tra i progetti pianificati di Scorsese, che includono un film biografico su Jerry Garcia con Jonah Hill, un film biografico su Teddy Roosevelt con DiCaprio, un adattamento del romanzo di Marilynne Robinson “Home” e il suo film precedentemente annunciato su Gesù.

Per The Wager il regista Martin Scorsese lavorerà  nuovamente insieme a Apple Original Films, che è basato sull’ottavo romanzo di David Grann, bestseller del New York Times, The Wager: A Tale of Shipwreck, Mutiny and Murder. Apple sosterrà dunque ancora il leggendario regista di Killers of the Flower Moon.

Di cosa parlerà The Wager?

The Wager” “La scommessa” è una storia storica ambientata all’inizio degli anni Quaranta del Settecento, su un gruppo di 30 uomini che arrivano in Brasile tramite una barca improvvisata. Questi uomini sono affamati ed emaciati e sono sopravvissuti a un viaggio molto pericoloso. Affermano di essere i resti dell’equipaggio di una nave britannica chiamata Wager, alla quale fu ordinato di seguire una nave da guerra spagnola che trasportava un prezioso tesoro noto come “il premio di tutti gli oceani”. Mentre inseguiva il tesoro, la Wager si schiantò su un’isola deserta vicino alla Patagonia, lasciando l’equipaggio bloccato e in difficoltà nel trovare cibo e riparo. Riuscirono a costruire una zattera e navigarono per oltre 2.500 miglia attraverso mari in tempesta per più di tre mesi prima di essere celebrati come eroi quando raggiunsero il Brasile.

Sei mesi dopo, un’altra barca scassata, ancora più danneggiata della prima, arriva sulle coste del Cile. I tre sopravvissuti che lo accompagnano raccontano una storia diversa e più oscura su ciò che è accaduto su quell’isola. Accusano i primi 30 sopravvissuti di ribellarsi alla leadership della nave. Queste accuse portano a una disputa mortale che rivela il caos e il conflitto che si sono verificati tra l’equipaggio mentre erano bloccati sull’isola. Alla fine, l’Ammiragliato, che è come la leadership della Marina britannica, decide di indire un processo per scoprire la verità e coloro che saranno giudicati colpevoli potrebbero essere giustiziati tramite impiccagione. Killers of the Flower Moon uscirà il 19 ottobre. 

Box office: L’esorcista-il credente ancora primo

0
Box office: L’esorcista-il credente ancora primo

L’esorcista- il credente mantiene per la seconda settimana di fila il primo posto nella classifica Box office. Il film, sesto capitolo della serie cinematografica ed unico sequel con l’attrice dell’originale del 73 Ellen Burstyn, incassa €195.485 nel solo week end, a fronte di un totale che supera i 2 milioni di euro dalla sua uscita il 5 ottobre.

Secondo classificato è L’ultima volta che siamo stati bambini, pellicola italiana e debutto in regia del noto attore Claudio Bisio. Il film raggiunge un incasso di €181.164 nel fine settimana, su un totale che si avvicina al mezzo milione dal suo arrivo nelle sale il 12 ottobre.

Al terzo posto troviamo Dogman, dramma diretto da Besson presentato in concorso al festival del cinema di Venezia. La pellicola incassa nel suo primo week end nei cinema italiani €176.484 e quasi mezzo milione dalla sua uscita il 12 ottobre.

Box office: il resto della classifica

Quarto e quinto classificato sono Taylor Swift-The eras tour, film concerto della tappa a Los Angeles della cantante del momento, e Assassinio a Venezia, terza pellicola della serie cinematografica basata sui racconti di Agatha Christie. Taylor Swift- the eras tour incassa €170.686 mentre Assassinio a Venezia raggiunge un guadagno di €142.631 a fronte di un totale di quasi 8 milioni di euro dalla sua prima uscita il 14 settembre.

Al sesto e settimo posto ritroviamo rispettivamente Paw Patrol: il super film, cartone animato sequel di Paw Patrol: il film del 2021, e Volevo un figlio maschio, commedia italiana con Enrico Brignano.  Paw Patrol incassa la box office del fine settimana €135.730, mentre Volevo un figlio maschio raggiunge un guadagno di €92.629. Si mantiene all’ottava posizione Io Capitano, pellicola di Matteo Garrone basata su tematiche attuali e presentata al festival del cinema di Venezia e vincitrice di un Leone d’argento. Io Capitano incassa €73.581 a fronte di un totale di più di 3 milioni dalla sua uscita il 7 settembre.

Ultimi due classificati sono Talk to me, horror diretto dai fratelli Philippou, e Nata per te, dramma italiano. Talk to me incassa €72.324, a fronte di un totale di quasi 2 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale il 28 settembre, mentre Nata per te raggiunge un guadagno di €72.211

300 – L’alba di un impero: trama, cast e curiosità sul film

300 – L’alba di un impero: trama, cast e curiosità sul film

Celebre trasposizione dell’omonima graphic novel di Frank Miller, il film 300 diretto da Zack Snyder nel 2007 è diventato in breve un vero e proprio cult per gli appassionati del genere. Il regista, infatti, ha qui portato a nuovi livelli la tecnica del chroma key, utilizzata per riprodurre le immagini dell’originale fumetto. Dato l’enorme successo del film, i produttori rivelarono la volontà di dar vita ad un sequel. Intitolato 300 – L’alba di un impero (qui la recensione), e diretto da Noam Murro, questo è infine uscito al cinema nel 2014. Al suo interno si raccontano eventi contemporanei alla battaglia delle Termopili, che offrono così un ulteriore punto di vista sull’epica guerra tra greci e persiani.

Data la conclusione del primo capitolo, Snyder non si aspettava che si potesse realizzare un sequel di questo. L’opportunità è arrivata nel momento in cui Miller ha deciso di scrivere un nuovo fumetto basato su un diverso episodio dello stesso contesto. Entusiasta della cosa, Snyder ha così approvato la lavorazione di questo nuovo film, rinunciando però alla regia in favore di L’uomo d’acciaio. La storia qui narrata prende dunque vita a partire dal fumetto Xerxes, dove si racconta l’ascesa del re Serse da uomo a divinità in terra. Egli però non è il protagonista, ma pur rimanendo sullo sfondo rimane un elemento chiave per lo sviluppo e la comprensione del lungometraggio.

Accolto con grande attesa, 300 – L’alba di un impero ha raggiunto un guadagno complessivo di oltre 337 milioni di dollari a livello mondiale, ricevendo lodi per l’apparato visivo, le scene d’azione e l’interpretazione della protagonista femminile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

300 – L’alba di un impero: la trama del film

Mentre il guerriero Spartano Leonida conduce i suoi 300 uomini contro l’esercito persiano, il generale greco Temistocle tenta allo stesso modo di opporsi all’invasione di Serse, ora più Dio che uomo. A guidare l’immenso esercito di questi vi è la temibile Artemisia, letale e vendicativa comandante della Marina, la quale tenterà in tutti i modi di portare Temistocle dalla sua parte, con le buone o le cattive maniere. Affascinata dal genio militare dell’uomo, la guerriera dimostra infatti grande interesse nell’averlo al suo fianco. Seppur tentato, dinanzi alla sofferenza della sua gente Temistocle capirà però di non poter cedere, e che è quanto mai necessario respingere l’invasore attraverso l’unità dell’intero popolo greco.

300 - L'alba di un impero cast

300 – L’alba di un impero: il cast del film

Nel film 300 – L’alba di un impero, l’attore Sullivan Stapleton ricopre il ruolo di Temistocle, politico e militare ateniese realmente vissuto tra il 530 e il 459 a.C. Il personaggio viene in particolare raffigurato nel corso della dura guerra che contrappose la Grecia alla Persia, guidata dal re Serse. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, all’attore è stato chiesto di perdere circa dieci chili di grasso e muscoli, poiché dando vita ad un ateniese era necessario che risultasse più asciutto fisicamente. Gli ateniesi erano infatti notoriamente più esili rispetto agli spartani da un punto di vista fisico. Stapleton ha comunque dovuto esercitarsi per sfoggiare addominali scolpiti, richiesti per la parte. Gli attori Jack O’Connell e Hans Matheson interpretano invece Callisto ed Eschilo, guerrieri di Temistocle.

Per il ruolo di Artemisia, l’unica attrice considerata fu Eva Green, la quale decise di accettare affascinata dalla forza del personaggio. Questo le permetteva infatti di soddisfare il suo sogno di recitare nei panni di un eroina in un film action. Per interpretare la guerriera, ovviamente, si è dovuta sottoporre ad un allenamento intensivo, durante il quale si è esercitata anche nell’uso della spada. Rodrigo Santoro ha invece ricoperto nuovamente i panni di Serse. L’attore ha dichiarato che riprendere tale ruolo si è rivelata una grande sfida, poiché ha richiesto un duro allenamento e l’adeguarsi agli effetti speciali e al trucco richiesti per la rappresentazione del personaggio. Lena Headey, infine, riprende i panni della Regina Gorgo, mentre Callan Mulvey è il guerriero Scyllias.

300 – L’alba di un impero: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il buon successo del film, Snyder si è dichiarato interessato a dar vita ad almeno un terzo capitolo di quella che diverrebbe così a tutti gli effetti una trilogia. Inizialmente, le intenzioni sembravano quelle di basare il nuovo film su un’altra grande battaglia della storia come la Rivoluzione americana della fine del Settecento o la Battaglia di Alamo degli inizi dell’Ottocento. Successivamente, però, Snyder ha affermato di essere tornato sui suoi passi, e di star lavorando al progetto per un film su Alessandro Magno. Un racconto dunque più vicino al contesto dell’antica Grecia, e che avrebbe rappresentato la giusta conclusione della trilogia di 300. Attualmente, però, non si hanno ulteriori notizie in merito.

In attesa di poter vedere ulteriori sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. 300 – L’alba di un impero è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. In alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 16 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Charlie’s Angels: tutte le curiosità sul film con Kristen Stewart

Considerata una delle serie televisive più importanti degli anni Settanta e Ottanta, Charlie’s Angels si è in particolar modo affermata per il suo aver inserito personaggi femminili in un genere per lo più caratterizzato da protagonisti maschili. Ad anni di distanza dalla sua conclusione, nel 2000, è arrivato al cinema il primo film dedicato a tale franchise, intitolato naturalmente Charlie’s Angels (qui un approfondimento). Protagoniste di questo erano Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu, le quali hanno poi ripreso il ruolo anche nel sequel del 2003 Charlie’s Angels – Più che mai. Dopo anni di speculazioni sul futuro del franchise, nel 2019 è arrivato al cinema un nuovo film, intitolato semplicemente Charlie’s Angels.

Diretto da Elizabeth Banks, anche nota per aver interpretato Effie Trinket nella saga di Hunger Games, questo nuovo film non è però un reboot quanto un vero e proprio seguito degli eventi narrati nella serie TV e nei due film dei primi anni Duemila. Una nuova generazione di Angeli, dunque, chiamati a risolvere situazioni di grave crisi globale. L’obiettivo era inoltre quello di proporre un film d’azione con protagoniste donne che smentisse gli stereotipi su tale tipologia di pellicole. Sfortunatamente, però, questo Charlie’s Angels si è affermato come uno dei maggiori flop del suo anno, incassando appena 73 milioni di dollari.

A lungo si è discusso sulle motivazioni che potrebbero spiegare tale insuccesso, ma al di là di queste e altre speculazioni riscoprire il film potrebbe non essere poi un errore. In Charlie’s Angels si possono infatti ritrovare sia notevoli sequenze d’azione quanto anche colpi di scena e interpretazioni da non sottovalutare. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Charlie’s Angels: la trama e il cast del film

L’agenzia investigativa Townsend si è espansa a livello internazionale, ingaggiando come spie le donne più intelligenti e impavide del mondo e formando diversi team di “Angeli”. Un giorno si rivolge a loro un ingegnere informatico, Elena Houghlin, capo programmatore di una tecnologia in grado di rivoluzionario il settore energetico, ma che potrebbe diventare un’arma così pericolosa da mettere seriamente a rischio l’intero pianeta. Il delicato affare viene affidato a Bosley che incarica la maga dei travestimenti Sabina e l’ex MI6 Jane di scendere in azione e recuperare l’arma prima che finisca nelle mani sbagliate. Viene arruolata per la missione anche la stessa Elena, presto addestrata al lavoro sul campo.

Per dar vita ai nuovi Angeli, i produttori hanno affermato di aver contattato attrici del calibro di Lupita Nyong’o, Emma Stone, Margot Robbie e Jennifer Lawrence. Queste hanno però rifiutato per via di altri impegni e così ad interpretare Sabina, Jane ed Elena sono infine state scelte Kristen Stewart, Ella Balinska e Naomi Scott. Per prepararsi al ruolo, le tre hanno naturalmente rivisto sia la serie che i precedenti film, entrando dunque maggiormente in connessione con le dinamiche del racconto. La Balinska, in particolare, si è poi distinta per aver interpretato personalmente la maggior parte degli stunt previsti per il suo personaggio, senza ricorrere a controfigure.

Nel film recita poi anche la stessa Banks, nei panni di Rebekah “Bosley”. Come spiegato nel corso del lungometraggio, il suo personaggio è la prima Bosley donna, nonché la prima ex Angelo a ricoprire tale ruolo. Patrick Stewart, invece, è John Bosley, il primo ed originale assistente di Charlie. L’attore ha sostituito in tale ruolo Bill Murray, che aveva interpretato Bosley nel film del 2000 ma che si era poi detto non interessato a riprendere il ruolo. Completano il cast gli attori Djimon Hounsou nei panni di Edgar “Bosley” Dessange e Sam Claflin in quelli di Alexander Brok, assistente di Elena.

Charlies-angels-cast

Charlie’s Angels: la colonna sonora del film

Di particolare importanza è la colonna sonora del film, che vanta brani come How It’s Done, cantata da Kash DollKim PetrasAlma Stefflon Don, Bad to You, cantata da Ariana Grande, Normani e Niki Minaj. La Grande, anche produttrice della colonna sonora, esegue anche i brani Nobody, How I Look on You e Got Her Own. Il brano lanciato come singolo della colonna sonora è però Don’t Call Me Angel, cantato dalla Grande insieme a Miley Cyrus e Lana Del Rey. Tre popolari cantanti che si configurano come il corrispettivo degli Angeli protagoniste del film. Un altro importante brano, lanciato anch’esso come singolo, è Pantera, della cantante brasiliana Anitta.

Charlie’s Angels: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Charlie’s Angels grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 16 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

The Foreigner: tutte le curiosità sul film con Jackie Chan

The Foreigner: tutte le curiosità sul film con Jackie Chan

Affermatosi come uno dei più famosi attori di action movie orientali, Jackie Chan ha nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense. Dopo aver mostrato ciò in film comici come Rush Hour Pallottole cinesi, nel 2017 ha però preso parte ad un cupo e violento thriller d’azione dal titolo The Foreigner.

A dirigerlo vi è Martin Campbell, regista di film come GoldenEye, La maschera di Zorro e Casino Royale, ma anche dello sfortunato Lanterna verde. The Foreigner è proprio il primo film di Campbell sei anni dopo quel cinecomic, con il regista che torna dunque qui ad occuparsi del genere che più sembra appartenergli, un thriller d’azione che non si risparmia in esplosioni e dinamiche guidate dal puro istinto dei personaggi protagonisti. Basato sul romanzo The Chinamen, di Stephen Leather, il film è infatti ascrivibile al cosiddetto revenge movie, con il protagonista che va in cerca di vendetta dopo aver subito l’ennesimo irreparabile torto.

Per tutti gli appassionati del genere è dunque un titolo da non perdere, anche solo per la presenza di un Jackie Chan mai così serio, vendicativo e spietato, che colpisce i suoi nemici senza risparmiarsi ma anzi infliggendo quanto più dolore possibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di The Foreigner

La vicenda si svolge a Londra, dove vive Quan Ngoc Minh, un uomo tranquillo e riservato, con un passato nelle forze speciali durante la guerra in Vietnam. Dopo aver perso moglie e due figlie durante la fuga dal Vietnam, Quan si è rifugiato a Londra con la figlia Fan, ora adolescente, e ha aperto un ristorante cinese. Un giorno, però, Fan muore in un attentato dinamitardo rivendicato da un’organizzazione chiamata “Nuova IRA”. Deluso dall’atteggiamento omertoso di Scotland Yard sull’atto terroristico, Quan decide di cercare personalmente gli attentatori per vendicare la figlia. La sua indagine lo porta al vice primo ministro dell’Irlanda del Nord Liam Hennessy, ex militante dell’IRA.

L’uomo però si professa estraneo ai fatti e quando tutti i tentativi di convincerlo a denunciare i responsabili dell’attacco non hanno successo, Quan inizia allora una campagna d’intimidazione usando le tecniche da guerriglia che ben conosce. Ma anche il governo britannico comincia a fare pressioni su Hennessy per avere i nomi dei terroristi. Essendo effettivamente all’oscuro di chi abbia piazzato le bombe, Hennessy contatta i suoi vecchi compagni dell’IRA per aiutarlo a scoprire i traditori in mezzo a loro. E mentre Quan si addentra in un oscuro mondo di mercenari, rivoluzionari e politici corrotti, Hennessy deve trovare un modo per affrontare l’incessante assalto di quell’uomo in cerca di vendetta.

The Foreigner Pierce Brosnan

Il cast di The Foreigner

Ad interpretare Quan Ngoc Minh vi è l’iconico attore e artista marziale Jackie Chan, il quale oltre ad interpretare personalmente tutte le scene più complesse, gli scontri e le varie acrobazie che gli si vede eseguire nel film, ha anche cantato la canzone presente nei titoli di coda, “A Common Man“. Nel ruolo di sua figlia Fan si ritrova invece Katie Leung, attrice scozzese di origini cinesi, nota per il ruolo di Cho Chang nei film della serie di Harry Potter. Sono poi presenti gli attori Orla Brady nel ruolo di Mary Hennessy, Lia Williams in quelli di Katherine Davies e Michael McElhatton come Jim Kavanagh. L’attore Rory Fleck Byrne ricopre invece il ruolo di Sean Morrison.

Ad interpretare Liam Hennessy, invece, vi è il noto attore Pierce Brosnan. Tale personaggio è basato sui politici nordirlandesi Gerry Adams e Martin McGuinness. Adams, attivamente coinvolto nel movimento repubblicano irlandese, negò di essere stato membro dell’I.R.A., anche se in seguito divenne il leader del Sinn Féin, il ramo politico dell’IRA. Hennessy mostra anche una somiglianza fisica con Adams, ma quest’ultimo non è mai stato vice primo ministro per l’Irlanda del Nord. Quella posizione è stata però ricoperta da Martin McGuinness. In questo film, Hennessey descrive un suo precedente soprannome, “Macellaio del Bogside”, riferendosi al proprio passato terroristico. Martin McGuinness era conosciuto proprio come “Macellaio del Bogside”.

The Foreigner Jackie Chan

The Foreigner, tratto da un libro, è una storia vera?

Come già accennato, il film è tratto dal romanzo The Chinaman di Stephen Leather, pubblicato nel 1992, ovvero cinque anni prima del cessate il fuoco dell’IRA con le forze britanniche nell’Irlanda del Nord. Il racconto di Leather fu ispirato proprio dalle turbolente vicende che sconvolsero il paese in quegli anni, e dunque presenta diversi riferimenti a quel reale contesto, ma nel proporre la storia di Nguyen Ngoc Minh (questo il nome del protagonista del libro) non si basa su un reale desiderio di vendetta di qualcuno ferito dagli attentati dell’IRA. Tutta questa parte del racconto è infatti frutto dell’immaginazione dello scrittore e di conseguenza anche ciò che si vede a tal riguardo nel film è da considerarsi come tale.

Tuttavia, The Foreigner e le sue riprese hanno a suo modo influito nella realtà. Nel febbraio 2016, ovvero in un periodo in cui gli attentati terroristici erano particolarmente frequenti, sono state presentate due segnalazioni alla polizia metropolitana di Londra riguardo un possibile attacco di questo tipo, effettuato sul ponte di Lambeth. Ciò è avvenuto perché a molti cittadini locali non era stato comunicato che li si sarebbero svolte le riprese del film, che prevedevano in quel momento un’esplosione acrobatica controllata effettuata su un autobus a due piani. Gli effetti speciali dell’esplosione, però, furono così realistici che si scatenò un vero e proprio panico di massa, con cittadini e turisti che credettero davvero di essere al centro di un attentato.

Il trailer di The Foreigner e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Foreigner grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 16 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Matthew Vaughn conferma il reboot di Kick-Ass

0
Matthew Vaughn conferma il reboot di Kick-Ass

Durante il New York Comic il regista Matthew Vaughn oltre a svelare un retroscena su X-Men: Conflitto finale ha confermato anche che Kick-Ass, il film che lo ho ha reso famoso in tutto il mondo avrà un reboot.

Kick-Ass ha in un certo senso cambiato la percezione della gente di cosa fosse un film di supereroi in quel momento. Quindi lo faremo di nuovo. Quindi non si tratta di nessuno dei personaggi dell’altro Kick-Ass”, ha detto. “Ci piacerebbe riportarli indietro dopo il riavvio. Questo riavvio sta prendendo una direzione di cui non posso parlare adesso. Ma è divertente.

Vaughn in seguito ha parlato e visto in anteprima una clip di Argylle, il suo prossimo thriller di spionaggio con Henry CavillSam RockwellBryce Dallas HowardBryan Cranston, Catherine O’Hara, John Cena e altri, a un certo punto definendo il processo di rottura un po’ “strano“.

È stato un periodo strano perché quando il libro di Argylle è arrivato [come] manoscritto, c’era tutta questa strana merda online che diceva che non era reale. È un vero libro, ma non sono riuscito a trovarne uno“, ha ricordato. “Quando si tratta di una nuova IP, non molte persone saranno disturbate, ma gli studi cinematografici stanno imparando ora che forse voi ragazzi, il pubblico, volete film originali.” Ha anche rivelato che il trailer del film contiene solo filmati dei primi 28 minuti del film e che “anche quello che vedi nel film non è proprio lo stesso del trailer“.

In Argylle, Elly Conway è un’autrice solitaria di una serie di romanzi di spionaggio best-seller, la cui idea di felicità è una notte a casa con il suo computer e il suo gatto, Alfie.” si legge  sulla sinossi. “Ma quando le trame dei libri di fantasia di Elly, incentrati sull’agente segreto Argylle e sulla sua missione di svelare un sindacato di spionaggio globale, iniziano a rispecchiare le azioni segrete di un’organizzazione di spionaggio nella vita reale, le serate tranquille a casa diventano un ricordo del passatoAccompagnata da Aiden (Rockwell), una spia allergica ai gatti, Elly (portando Alfie nel suo zaino) corre attraverso il mondo per stare un passo avanti agli assassini mentre il confine tra il mondo immaginario di Elly e quello reale inizia a confondersi.

The Crown: le prime immagini della prima parte della sesta e ultima stagione

0

Netflix svela le nuove immagini inedite della prima parte della sesta e ultima stagione di The Crown, che sarà disponibile su Netflix in due parti: la prima (episodi 1-4) il 16 novembre 2023 e la seconda (episodi 5-10) il 14 dicembre 2023. La prima parte della nuova stagione descrive gli albori della relazione tra la Principessa Diana e Dodi Al Fayed prima che un fatidico viaggio in macchina abbia conseguenze tragiche.

Parlando del suo ruolo da protagonista in questa stagione, Elizabeth Debicki (la Principessa Diana) dice: “Penso che sia una sfida davvero unica come attrice, ritrarre quei giorni. Mi fidavo davvero del progetto che Peter ha creato a livello emotivo. È la sua interpretazione e credo che per me avesse un senso. Perché, ovviamente, è tragico e devastante e non potremo mai sapere fino in fondo come sono andate le cose.”

The Crown Elizabeth Debicki
Daniel Escale © Netflix / LeftBank
The Crown stagione 6
Daniel Escale © Netflix / LeftBank

Sia Dominic West (il Principe Carlo) che Imelda Staunton (la Regina Elisabetta II) hanno affrontato il proprio personaggio in questa stagione con facilità e comprensione.

Imelda Staunton dice: “Convivo con lei da molto tempo, quindi, semmai, questa volta mi sono sentita più a mio agio. Adoro la sua immobilità e la sua capacità di non lasciarsi sconvolgere da tutto ciò che è accaduto intorno a lei, per tutta la sua vita.”

The Crown stagione 6 Imelda Staunton
Keith Bernstein © Netflix / LeftBank

Dominic West dice a proposito del Principe Carlo: “Credo che provi vera tristezza e vera compassione e la cosa fantastica di The Crown è che ti dà la possibilità di vedere questi personaggi pubblici nella sfera privata. Sospetto che in privato Carlo sia piuttosto emotivo, io l’ho interpretato così… Penso, anzi spero, che il risultato dimostri sensibilità mantenendo un certo equilibrio. Ho parlato con molte persone che lo hanno incontrato. Lui ne ha conosciute tantissime, probabilmente più di chiunque altro tranne la Regina e il Principe Filippo. Quasi tutti hanno cose estremamente cordiali e gentili da dire su di lui.”

The Crown stagione 6 Dominic West

Salim Daw è entusiasta di interpretare Mohamed Al Fayed: “Adoro questo personaggio. Lo amo tantissimo e mi diverto a interpretarlo. In questa stagione, è così umano e ricco di sfaccettature. A volte è duro, molto duro, altre divertente, come un bambino – con suo figlio a volte è molto severo, ma ha tantissimo amore per lui e il pubblico se ne accorgerà.”

E Khalid Abdalla riguardo al ruolo di Dodi Al Fayed, dice: “È stato un onore essere stato coinvolto in questo progetto, far parte di The Crown e interpretare Dodi.”

The Crown 6 Khalid Abdalla
Daniel Escale © Netflix / LeftBank

La trama della sesta stagione di The Crown

Una relazione sboccia tra la Principessa Diana e Dodi Fayed prima del tragico incidente. Il principe William cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College dopo la morte di sua madre mentre la monarchia deve cavalcare l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo d’Oro, la Regina riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale tra William e Kate.

Da quando è arrivata su Netflix nel 2016, la serie The Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni (con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri ancora.

The Holdovers – Lezioni di vita: trailer del film con Paul Giamatti

0

Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer di The Holdovers – Lezioni di vita, il nuovo film diretto dal regista candidato all’Oscar Alexander Payne.

Dall’acclamato regista Alexander Payne, The Holdovers – Lezioni di vita racconta la storia di uno scontroso professore (Paul Giamatti) di una scuola privata del New England, che rimane nel campus durante le vacanze di Natale per sorvegliare gli studenti che non possono tornare a casa.  Alla fine stringe un improbabile legame con uno di loro, un ragazzo strambo e problematico (l’attore emergente Dominic Sessa), e con la cuoca della scuola, il cui figlio risulta di recente disperso in Vietnam (Da’Vine Joy Randolph).

Amazing – Fabio De Luigi: trailer del nuovo One Prank Show comedy italiano in arrivo su Prime Video

0

Prime Video ha svelato oggi il trailer r di Amazing – Fabio De Luigi il nuovo “One Prank Show“ comedy italiano che vede protagonista l’attore comico Fabio De Luigi alle prese con una serata molto speciale: ha ricevuto un premio alla carriera, ma è così schivo che ne farebbe a meno, evitando celebrazioni per lui imbarazzanti. Suo malgrado si ritrova in un lussuoso hotel protagonista di una notte in cui scoprirà, insieme agli spettatori, che il premio è un espediente per un viaggio comico e onirico tra amici prestigiosi e sorprese inaspettate, fino al palco e alla meritata statuetta.

Con la partecipazione, tra gli altri, di Virginia Raffaele, Elio, Diego Abatantuono, Marco Mengoni. Amazing – Fabio De Luigi è diretto da Alessio Muzi e scritto da Giovanni Todescan, con Ugo Ripamonti, Paolo Cananzi, Fabio De Luigi, Leonardo Parata, Marco Curti. Prodotto da Fremantle Italia, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo a partire dal prossimo 3 novembre 2023. Amazing – Fabio De Luigi  è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

Amazing – Fabio De Luigi si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Everybody Loves DiamondsThe Bad GuyPrismaBang Bang BabyGianluca Vacchi: Mucho MásLaura Pausini – Piacere di conoscertiThe Ferragnez – La serie S1 e S2The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing: JuventusAnni da caneDinner Club S1 e S2Vita da CarloFERROCelebrity Hunted – Caccia all’uomo S1S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1S2 e S3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereCitadelJack Ryan di Tom ClancyUn matrimonio esplosivoSamaritanTredici ViteThe Tender BarA proposito dei RicardoLa guerra di domaniReacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono le serie Gigolò per casoAntoniaNo Activity – Niente da segnalareSul più bello – La serie, gli show Karaoke Night – Talenti Senza VergognaLOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, i film Elf MeIl migliore dei mondiPensati Sexy, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di MonterossiPrismaSono LilloProva Prova Sa Sa Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Notorious Pictures annuncia lo sviluppo del film su Nicola Calipari

0

Notorious Pictures annuncia lo sviluppo del lungometraggio dal titolo provvisorio Nicola Calipari – IL NIBBIO, un progetto ambizioso che racconterà i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005 che hanno visto morire Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, che ha sacrificato la propria vita per salvare quella di Giuliana Sgrena, la giornalista de il manifesto rapita in Iraq da una cellula terrorista.

Il progetto nasce dalla volontà di celebrare il ventesimo anniversario della morte di Nicola Calipari che ricade nel 2025 e vede la stretta collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nicola Calipari non è soltanto un eroe, è anche l’uomo che, responsabile del Sismi delle operazioni in Iraq, nei primi anni Duemila è riuscito a cambiare radicalmente il modo di operare dei Servizi Segreti italiani, affermando una linea strategica che mettesse sempre al primo posto la difesa della vita e il perseguimento della pace. Da un soggetto di Davide Cosco, Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori, la sceneggiatura è stata affidata allo stesso Petraglia, un autore che da sempre volge una particolare attenzione al racconto del reale e della storia italiana.

La presenza di Sandro Petraglia, Vincitore di cinque David di Donatello, tra i suoi lavori più noti Bianca, Il portaborse, Il Ladro di Bambini, La meglio gioventù, L’ombra di Caravaggio, Suburra, conferma l’autorevolezza e l’ambizione del progetto. L’intento è quello di restituire un ritratto di Nicola Calipari ad ampio spettro, che, pur concentrando il racconto nel mese del rapimento Sgrena, sia capace di valorizzarne l’importanza nella storia dei Servizi Segreti italiani, senza trascurare la dimensione privata di uomo, marito e padre.

Wish: annunciati i doppiatori italiani del nuovo film di Natale di Disney

0

The Walt Disney Company festeggia oggi 100 anni di storie magiche, celebrando gli amati personaggi, le avventure sul grande schermo, le esperienze indimenticabili, i fan e gli storyteller che hanno reso tutto questo possibile. In occasione di questo anniversario, Disney Italia annuncia le voci italiane del nuovo film di Natale Wish: la cantautrice Gaia presta la propria voce alla brillante sognatrice Asha; il conduttore Amadeus interpreta l’adorabile capretta di Asha, Valentino; e l’attore Michele Riondino presta la propria voce nei dialoghi al potente Re Magnifico. Wish, il nuovo lungometraggio Walt Disney Animation Studios, che rende omaggio all’eredità Disney, arriverà il 21 dicembre nelle sale italiane con sette canzoni originali scritte dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia Michaels e dal produttore/autore/musicista vincitore del Grammy Benjamin Rice.

Gaia è Asha, una brillante sognatrice che tiene molto alla sua famiglia e alla sua comunità. Si occupa di accogliere i visitatori a Rosas, un’isola fantastica situata al largo della penisola iberica, e il suo è uno dei primi volti che le persone vedono quando arrivano sull’isola, piene di speranze e sogni.

Amadeus è Valentino, una capretta saccente e sicura di sé che segue Asha ovunque vada. Questo adorabile piccoletto in pigiama potrebbe insegnare agli umani un paio di cose sulla perseveranza… quando Star gli dà magicamente il potere della parola.

Michele Riondino è Re Magnifico, la persona più potente del regno di Rosas, dove i desideri diventano realtà. Le persone vengono da tutto il mondo per offrire i propri desideri a Magnifico, un re affascinante e sicuro di sé che promette di esaudire i loro sogni più profondi… un giorno. Soltanto lui può decidere quali desideri si avvereranno e quando.

Il cast di voci della versione italiana del film include anche Marco Manca, che interpreta le canzoni di Re Magnifico; Ilaria De Rosa (Amaya); Carlo Valli (Sabino); Beatrice Caggiula (Sakina); Vittoria Bartolomei (Dahlia); Alex Polidori (Gabo); Silvia Alfonzetti (Hal); Federico Campaiola (Simon); Lorenzo D‘Agata (Safi); Gabriele Patriarca (Dario); e Monica Volpe (Bazeema).

La colonna sonora originale di Wish sarà disponibile dal 17 novembre su tutte le piattaforme digitali.

WISH, il film

Il film Walt Disney Animation Studios Wish accoglie il pubblico nel magico regno di Rosas, dove la brillante sognatrice Asha esprime un desiderio così potente da essere accolto da una forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata energia chiamata Star. Insieme, Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.

Il film è diretto dal regista premio Oscar Chris Buck (Frozen – Il regno di ghiaccioFrozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn (Raya e l’ultimo drago), e prodotto da Peter Del Vecho (Frozen – Il regno di ghiaccioFrozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones (Encanto). Jennifer Lee (Frozen – Il regno di ghiaccioFrozen 2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice esecutiva, oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison Moore (Notte stellataManhunt). Le canzoni originali sono firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia Michaels e dal produttore/autore/musicista vincitore del Grammy Benjamin Rice, mentre la colonna sonora è composta da Dave Metzger.

Killers of the Flower Moon: la storia vera dietro il film di Martin Scorsese al cinema dal 19 ottobre

Dopo l’anteprima in pompa magna al Festival di Cannes 2023, dove è stato accolto con consensi unanimemente positivi, Killers of the Flower Moon, il nuovo film di Martin Scorsese, distribuito da 01Distribution arriverà nelle sale italiane dal 19 ottobre ed il biglietto è già acquistabile in prevendita.

Sicuramente, Killers of the Flower Moon, diretto da uno dei più grandi registi di tutti i tempi e con alla guida del cast un duo stellare (Leonardo DiCaprio e Robert De Niro), si preannuncia un frontrunner per la prossima stagione dei premi, ma quello che sembra ancora più interessante della 26° pellicola diretta da Scorsese è che la sanguinosa storia che racconta è basata sul bestseller di David Grann, Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI, a sua volta bastato su una storia vera. Nel film, infatti, si racconta di una serie di omicidi di ricchi Osage (tribù indiana che viveva tra il Missouri e l’Arkansas) avvenuti nei primi anni ’20, dopo che importanti giacimenti di petrolio furono scoperti nella loro terra.

Nel film, DiCaprio compare nel ruolo di Ernest Burkhart, il marito di una donna nativa americana di nome Mollie Burkhart (Lily Gladstone), la cui famiglia ha avuto un ruolo chiave nella storia degli Osage. Robert De Niro interpreta il ruolo di William Hale, un ricco e influente allevatore della contea e zio di Burkhart, mentre Jesse Plemons compare nel ruolo di Tom White, l’agente dell’appena nata FBI inviato sul posto a indagare sugli omicidi. Ecco alcuni elementi della storia vera che racconta Killers of the Flower Moon che abbiamo scoperto grazie al report di Katie Rife di EW.

La nazione Osage

La nazione Osage
Cortesia di 01 Distribution & RaiCinema

Originariamente situate nelle valli dei fiumi Ohio e Mississippi, la nazione Osage (o Wahzhazhe, come si chiamano loro stessi) subì lo sfollamento forzato dei nativi americani da parte del governo degli Stati Uniti nel 19° secolo. Così, gli Osage si stabilirono nel “territorio indiano”, nell’attuale Oklahoma. La loro gente acquistò legalmente la terra della riserva, il che rese più difficile per il governo degli Stati Uniti imporre un sistema di “ripartizione”, in base al quale la terra dei nativi veniva spartita e ceduta ai coloni bianchi. Nel 1906, il capo più importante degli Osage, James Bigheart, insieme a un avvocato sangue misto di nome John Palmer, negoziò un accordo con il governo degli Stati Uniti concedendo a ciascun membro degli Osage un diritto, o una quota, nel fondo minerario della tribù. I diritti sui diritti umani non potevano essere acquistati o venduti, ma solo ereditati. Ciò divenne estremamente importante solo pochi anni dopo, quando furono scoperti giacimenti petroliferi sotto la terra di Osage.

Poiché gran parte dei profitti derivanti dalle successive trivellazioni appartenevano legalmente alla tribù, all’inizio degli anni ’20 i membri erano le persone con il livello di ricchezza pro capite più alta del mondo. Ciò attirò decine di truffatori e uomini d’affari corrotti, i quali speravano di ottenere una parte della ricchezza degli Osage legalmente, attraverso il sistema di “tutela” che affidava ai bianchi la responsabilità delle fortune degli Osage, o illegalmente, attraverso l’omicidio e il furto.

Gli anni Venti di Killers of the Flower Moon

Gli anni 20 killers-of-the-flower-moon
Cortesia di 01 Distribution & RaiCinema

Nel 1921, due membri degli Osage, Anna Brown e Charles Whitehorn, furono assassinati a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro in circostanze molto simili. Entrambi erano stati uccisi e i loro corpi erano stati abbandonati in zone rurali isolate. Poco dopo, un altro uomo Osage, Henry Roan (cugino di Anna), fu scoperto morto al volante della sua macchina. Gli avevano sparato alla nuca.

Ventiquattro persone furono uccise in quello che la tribù cominciò a chiamare il “Regno del Terrore”. Alcune vittime, come la star del rodeo di Osage William Stepson, furono avvelenate. Altri semplicemente svanirono o furono uccisi. Tutte le vittime erano ricchi nativi americani, tranne due: un petroliere bianco di nome Barney McBride, che era un alleato di Osage, e un avvocato di nome W. W. Vaughan. Poco prima della sua morte, Vaughan chiamò l’ufficio dello sceriffo della contea di Osage, dicendo che aveva informazioni importanti che avrebbero potuto aiutare a risolvere gli omicidi e che sarebbe arrivato da Oklahoma City con il prossimo treno. Tuttavia non riuscì mai ad arrivare.

Il libro Killers of the Flower Moon parla di Mollie Burkhart, una donna Osage che perse la madre e tre sorelle in circostanze misteriose. Una delle sue sorelle, Minnie, e sua madre, Lizzie, si indebolirono misteriosamente entrambe e alla fine morirono. I medici parlarono di “particolari malattie da deperimento” non meglio identificate. Un’altra sorella, la citata Anna Brown, fu vittima dell’omicidio che diede il via al “Regno del Terrore”. Ma è stata la morte della terza sorella di Mollie, Rita Smith, del marito di Rita, Bill, e della loro domestica, Nettie Brookshire, in un’esplosione nella loro casa a Fairfax, Oklahoma, che ha portato l’Osage Tribal Council a fare appello al Dipartimento di Giustizia. Si scoprì solo dopo che negli omicidi erano implicati il marito di Mollie (un uomo bianco di nome Ernest Burkhart), suo fratello Bryan, e il loro zio, William Hale.

L’indagine dell’FBI

indagine FBI killers of the flower moon
Cortesia di 01 Distribution & RaiCinema

All’indomani della morte della sorella Anna, Mollie Burkhart ha assunto investigatori privati per trovare i suoi assassini. Quattro anni dopo, erano stati fatti pochi progressi. Poi, nell’estate del 1925, J. Edgar Hoover – capo di una nuovissima agenzia governativa allora denominata Bureau of Investigation (che in seguito sarebbe diventata l’FBI) – chiamò uno dei suoi agenti a Washington, DC.

L’agente era Tom White, che venne messo da Hoover a capo dell’ufficio sul campo di Oklahoma City, una regione senza legge considerata l’ultimo avamposto del selvaggio West. Lì White riunì una squadra che includeva John Burger, un investigatore esperto ben noto nella contea di Osage, oltre a diversi agenti sotto copertura.

Nel corso dei mesi successivi, White e la sua squadra scoprirono le prove che William Hale non solo si era avvicinato a diversi criminali locali offrendosi di pagarli per l’omicidio di Anna Brown, ma aveva anche assunto più persone per costruire e far esplodere la bomba che aveva ucciso Rita e Bill Smith. Ernest Burkhart aveva contribuito a organizzare l’esplosione contro sua cognata e suo marito, mentre suo fratello Bryan aveva assistito all’omicidio di Anna. Anche Mollie avrebbe dovuto essere a casa di Rita e Bill la notte in cui morirono, ma all’ultimo minuto aveva cambiato idea, il che significa che suo marito aveva intenzione di uccidere anche lei.

Il processo in Killers of the Flower Moon

Il 4 gennaio 1926, William Hale ed Ernest Burkhart furono arrestati per gli omicidi di Bill e Rita Smith e Nettie Brookshire. Burkhart confessò il suo ruolo nel complotto e identificò un uomo di nome John Ramsey come il ” grilletto ” che sparò a Henry Roan.

Il 12 marzo 1926 si tenne un’udienza preliminare a Pawhuska, Okla. Temendo per la sua vita, Ernest ritirò la sua dichiarazione e alla fine testimoniò contro suo zio. Il primo processo di Hale e Ramsey per l’omicidio di Henry Roan si concluse con un giudizio sospeso, ma entrambi gli uomini furono giudicati colpevoli di omicidio di primo grado in un nuovo processo.

Hale avrebbe poi scontato 18 anni a Leavenworth, una prigione federale nel Kansas, il cui direttore era nientemeno che lo stesso Tom White. Fu rilasciato sulla parola nel 1947, così come John Ramsey. Burkhart fu rilasciato nel 1937, ma tornò in prigione dopo aver rapinato una banca e trascorse i suoi ultimi anni vivendo in una roulotte con suo fratello Bryan. Mollie divorziò da Ernest durante il processo, si risposò nel 1928 e morì nel 1937 all’età di 50 anni.

Domande senza risposta di Killers of the Flower Moon

Mentre scriveva Killers of the Flower Moon, il giornalista David Grann si è recato in Oklahoma per incontrare i membri della Osage Nation, tra cui la nipote di Ernest e Mollie, Margie Burkhart. Mentre era lì, interviste e archivi hanno portato alla luce prove di morti più misteriose nella contea di Osage su cui non si era mai indagato.

La ricerca di Grann lo portò a concludere che l’uccisione sistematica degli Osage per i loro diritti sul petrolio era “una vasta operazione criminale che stava raccogliendo milioni e milioni di dollari” attraverso frodi assicurative, appropriazione indebita e persone non Osage che uccidevano i loro coniugi Osage per denaro. William Hale ed Ernest Burkhart avevano pagato per i loro crimini, ma “ogni elemento della società era complice di questo sistema omicida”. E la maggior parte dei carnefici era riuscita a farla franca, scappando con milioni di dollari in ricchezza Osage. La storia è dunque complicata e non ancora del tutto alla luce del sole, e non c’è da stupirsi se l’occhio di Martin Scorsese è rimasto sedotto da questa storia tanto dal volerla raccontare al cinema!

Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese

Killers of the Flower Moon

Martin Scorsese, il suo cast e la troupe hanno trascorso molto tempo con gli storici di Osage e i leader della tribù durante lo sviluppo dell’adattamento cinematografico di Killers of the Flower Moon. Secondo quanto riferito, Scorsese e il suo co-sceneggiatore Eric Roth hanno riscritto la sceneggiatura dopo questi incontri, cambiando il fulcro della storia e spostandolo dalla formazione dell’FBI alla cultura e alle esperienze del popolo Osage. In una conferenza stampa successiva alla première mondiale del film, l’attuale leader della nazione Osage, Chief Standing Bear, ha descritto Killers of the Flower Moon come una storia sulla fiducia – tra Mollie e suo marito, così come tra gli Osage e il mondo esterno – e il “profondo tradimento” di quella fiducia. “La mia gente ha sofferto molto e fino ad oggi questi effetti sono con noi”, ha detto. “Ma posso dire, a nome degli Osage, che Martin Scorsese e il suo team hanno ripristinato quella ferita, e sappiamo che la fiducia non verrà tradita.”

I Marvel Studios sono rimasti “scossi” dalla risposta negativa ad Ant-Man and the Wasp: Quantumania

0

Ant-Man and The Wasp: Quantumania (recensione) avrebbe dovuto dare il via alla Fase 5 in grande stile, introducendo Kang il Conquistatore e rivelando finalmente i segreti del Regno Quantico.

Anche se il film ha in ogni caso fatto quanto previsto al meno dal punto di vista narrativo, non ha mantenuto le aspettative né dello studio né dei fan che hanno alla fine risposto negativamente al film e in gran parte sono rimasti delusi del finale per alcuni definito “bizzarro”. Sappiamo che il finale è stato girato subito prima che il trequel arrivasse nei cinema e, col senno di poi, affidare una storia così importante a un regista che in precedenza aveva lavorato su prodotto differenti forse è stato un errore di valutazione.

L’autrice di MCU: The Reign of Marvel Studios, Joanna Robinson, è recentemente apparsa sul podcast di The Watch e ha condiviso alcune informazioni interne su come i Marvel Studios hanno reagito alla risposta negativa della critica e dei fan all’ultima avventura di Ant-Man. “[Marvel Studios] è consapevole di ciò che sta accadendo al loro marchio”, ha rivelato la Robinson. “Quello che ho capito, avendo parlato con alcune persone, è che ‘Quantumania‘ li ha davvero scossi, e sono sicuro che ‘Secret Invasion‘ li ha scossi ulteriormente, ma ‘Quantumania’ li ha davvero scossi perché sentivano di avere qualcosa di buono. Perché loro tutti internamente pensavano: ‘Tutti lo adoreranno.'” “E poi l’hanno lanciato il film e la gente non lo ha fatto. E poi hanno detto, ‘Oh no, il nostro barometro interno non è più in sintonia con ciò che la gente vuole.’ Con “Quantumania” dicevano “Abbiamo fatto uscire un pezzo forte”. E poi non è così che si sentivano molte persone.”

I Marvel Studios stanno attualmente producendo così tanti film e programmi TV che forse non dovremmo essere sorpresi dal fatto che alcuni fallimenti stiano iniziando a diventare più frequenti. Nel caso di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, posizionare l’azione davanti a uno schermo VFX gigante ha fatto sì che la storia raccontata sembrasse un po’ piatta e senz’anima. È anche difficile capire perché abbiano introdotto la variante Kang il Conquistatore – che, di diritto, avrebbe dovuto essere il grande cattivo della Saga del Multiverso – solo per vederlo sconfitto da Ant-Man e alla fine ucciso.

Sembra che stiano imparando da questi errori, però, ecco perché si pensa che scrittore del film, Jeff Loveness non stia più lavorando su Avengers: The Kang Dynasty .  I Marvel Studios possono, e probabilmente lo faranno, riprendersi da Ant-Man and The Wasp: Quantumania, ma in questo quadro è facile comprendere perché di recente vi abbiamo rivelato perché una serie come Daredevil: Born Again sia stata riportata in sviluppo per riscriverne alcune parti e riprendere a girare in un secondo momento.

I 10 film di fantascienza più profetici di sempre, secondo Reddit

Spesso in grado di offrire al pubblico intriganti rappresentazioni di impressionanti progressi e dispositivi tecnologici, forme di vita extraterrestri, viaggi interstellari e nel tempo, il genere della fantascienza è ben noto e apprezzato nell’industria cinematografica. I film di questa categoria ricorrono spesso a una concettualizzazione futuristica, che affascina le menti degli spettatori con trame innegabilmente accattivanti. Film come Interstellar e Her richiamano l’attenzione su scenari prossimi al futuro che potrebbero benissimo essere i nostri: vediamo insieme quali sono i 10 film di fantascienza più profetici di sempre, secondo Reddit.

Gattaca (1997)

GattacaGattaca vede Ethan Hawke e Uma Thurman nei ruoli principali. Racconta la storia di un uomo che è stato concepito in modo naturale e quindi ha dovuto affrontare limitazioni genetiche rispetto alle sue controparti geneticamente potenziate. Tuttavia, non lascia che i suoi difetti lo frenino e si sforza di perseguire il suo sogno di diventare un astronauta. “Sento che siamo solo a uno o due decenni di distanza da Gattaca“, ha detto ASDF0716 quando l’OP ha chiesto quali film di fantascienza saranno ricordati come i più visionari. Il film di Andrew Niccol è un’interessante visione del nostro potenziale futuro, con una luce particolare sui problemi di identità che potrebbero verificarsi in un mondo che ha normalizzato i metodi di parto artificiale.

District 9 (2009)

District 9Considerato uno dei migliori film di fantascienza a basso costo, con un budget di produzione di 30 milioni di dollari e un incasso totale di 210 milioni di dollari in tutto il mondo, District 9 è un avvincente found footage di Neill Blomkamp che illustra una razza extraterrestre costretta a vivere in condizioni simili a quelle di una baraccopoli sulla Terra. Esplorando i temi dell’umanità e della segregazione sociale e facendo luce sull’ingiustizia con cui l’umanità tratta chi è diverso, District 9 è sicuramente un film stimolante che offre spunti di riflessione. “Uno dei migliori film che spesso viene dimenticato“, ha scritto Crendrink quando futterecker ha citato il film in una discussione.

Elysium (2013)

Elysium film Matt DamonAmbientato nell’anno 2154, Elysium offre al pubblico un’intrigante rappresentazione di due classi sociali distinte: i ricchi, che vivono in una stazione spaziale piena di risorse chiamata Elysium, e i poveri, che si trovano costretti ad abitare una Terra esausta. Nel frattempo, un uomo (Matt Damon) intraprende un’ardua missione che potrebbe portare l’uguaglianza tra i due mondi polarizzati. Un buon numero di persone ha citato il film di fantascienza come uno dei più profetici grazie alla sua rappresentazione di un pianeta logoro e della disuguaglianza sociale. “Abbiamo già dei miliardari che corrono per vedere chi arriva per primo nello spazio invece di fare qualcosa di utile per tutti“, ha detto cptnamr7. “L’élite brucerà assolutamente il pianeta per profitto e se ne andrà“.

Snowpiercer (2013)

Basato sulla graphic novel francese “Le Transperceneige” di Jacques Lob, Benjamin Legrand e Jean-Marc Rochette, Snowpiercer è un film convincente ambientato nel 2031 dove, 17 anni dopo un tentativo di fermare il cambiamento climatico, un’iniezione di aerosol si è ritorta contro e ha accidentalmente creato una nuova era glaciale. A causa di ciò, l’umanità è costretta a vivere in un treno autonomo. Il film di fantascienza di Bong Joon-ho è indubbiamente un interessante ammonimento sull’uso della tecnologia umana e sulle conseguenze che ne derivano, oltre a mettere in luce i cambiamenti climatici e a fornire al pubblico una satira sociale. “Sento che Snowpiercer finirà per essere qualcosa di vicino alla realtà. Forse non in senso letterale, ma credo che i nostri sforzi per risolvere il cambiamento climatico con più tecnologia ci porteranno alla rovina“, ha scritto un account ora cancellato.

Interstellar (2014)

InterstellarDiretto da Christopher Nolan, l’eccezionale Interstellar ha come protagonista Matthew McConaughey in uno dei suoi ruoli migliori e racconta la storia di un ex-astronauta che viene incaricato di guidare una rischiosa missione intergalattica attraverso un wormhole per trovare una nuova casa al genere umano prima che la mancanza di risorse provochi l’estinzione. Come molti altri film di questa lista, Interstellar affronta i temi dell’esplorazione umana e descrive le conseguenze dannose delle nostre azioni. “La previsione di Interstellar di un’altra catasta di polvere è probabilmente la più accurata”, ha ammesso ChocolateBunny. “Visti tutti i terribili avvertimenti sul cambiamento climatico che tutti ignorano“.

Don’t Look Up (2021)

Don't Look Up recensione film WGA Awards 2022Quando si parla di cambiamenti climatici, Don’t Look Up merita sicuramente un cenno per la sua allegoria ben realizzata sull’argomento. Nel film, due astronomi di basso livello (Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence) cercano di avvertire l’umanità dell’avvicinarsi di una cometa che distruggerà il mondo. Tuttavia, nessuno sembra ascoltare. Il film di Adam McKay è stato comprensibilmente scelto da Reverandglass come film di fantascienza più preveggente, in quanto presenta un commento provocatorio che sottolinea il fatto che la società ignora attivamente gli esiti letali della propria autodistruzione, che, in questo caso, sarebbe l’emergenza climatica.

Sorry To Bother You (2018)

sorry to bother youCombinando elementi di commedia, dramma, fantasia e fantascienza, il film surrealista di Boots Riley Sorry to Bother You è ambientato in una versione alternativa di Oakland, dove il televenditore Cassius Green (Lakeith Stanfield) si ritrova in uno strano universo dopo aver trovato una chiave magica. “Si tratta solo marginalmente di fantascienza, ma credo che Sorry To Bother You verrà considerato come la quintessenza della satira dell’era Amazon“, ha spiegato mikevago. “Ho ancora la speranza che quel film (la parte del “contratto a vita”, non quella del cavallo) non sia la fine che faremo, ma di certo sembra che sia la direzione in cui siamo diretti“. Senza dubbio, questa satira assurda che commenta le dinamiche di potere tra le classi sociali, i bianchi e i POC rimarrà nella mente del pubblico.

Her (2013)

joaquin phoenixDiretto da Spike Jonze e interpretato dal bravissimo Joaquin Phoenix, la trama di Her segue un uomo solo e con il cuore spezzato che sviluppa una strana e improbabile relazione con un’intelligenza artificiale, a cui dà voce Scarlett Johansson. Anche se Her è un film sull’amore e sulla solitudine, il suo messaggio profondo sul progresso tecnologico, in particolare sull’intelligenza artificiale, è sicuramente avvincente. Sulla piattaforma, NoMoassNeverWas sottolinea una scena futuristica particolarmente d’impatto in cui il protagonista “si guarda intorno e tutti parlano con le loro AI“.

I figli degli uomini (2006)

I Figli degli UominiÈ impossibile stilare una lista del genere e non includere I figli degli uomini. Il film, diretto da Alfonso Cuarón, è ambientato nel 2027 e descrive un mondo caotico in cui le donne non riescono a concepire. Un ex attivista accetta di aiutare a trasportare una donna miracolosamente incinta in un santuario situato in mare. Questo acclamato film post-apocalittico è spesso lodato per il modo in cui inscena i temi della sopravvivenza, della speranza e della fede. Tuttavia, “ritrae un futuro in cui la xenofobia è in aumento. La disuguaglianza continua a crescere tra i ricchi e i poveri. La depressione economica ha devastato il mondo. So che è uscito nel 2007“, ha scritto TheCosmicFailure.

Blade Runner 2049 (2017)

Ana de Armas Blade RunnerBlade Runner 2049, uscito nel 2017, è il sequel del film originale con protagonista Harrison Ford. Questa volta il ruolo di protagonista è affidato a Ryan Gosling. Il film è ambientato trent’anni dopo gli eventi del film originale, dove l’agente della polizia di Los Angeles “K” scopre un segreto a lungo sepolto che potrebbe gettare nel caos la società rimanente. Concentrandosi sulla decadenza dell’ambiente, con la rappresentazione di una società distopica incredibilmente costruita, il film di Denis Villeneuve è sicuramente indimenticabile. “L’umanità diventa meno umana. Nel corso del film vediamo che gli esseri umani sono meno sociali e anche meno empatici“, ha commentato un utente. “San Diego diventa una discarica perché stiamo esaurendo lo spazio per la nostra spazzatura“.

Arcbound: Tom Hardy e Scott Snyder insieme per la serie di fantascienza!

0

L’attore di Venom Tom Hardy e lo sceneggiatore di fumetti Scott Snyder stanno unendo le forze per una nuova serie a Fumetto di proprietà che si intitolerà Arcbound. La storia di fantascienza è ambientata in un futuro lontano, dove la Terra è una landa desolata e l’umanità ha raggiunto le stelle. La popolazione umana è governata da un governo sostenuto dalle multinazionali il cui potere si basa su una fonte di energia chiamata Kronium. Il primo numero della serie di 12 numeri del fumetto uscirà a marzo.

Altri creativi coinvolti nella serie includono lo scrittore Frank Tieri e l’artista Ryan Smallman. Altri artisti che lavoreranno alle copertine saranno Ryan Ottley, Clay Mann, Tyler Kirkham e Dan Panosian. Riguardo al progetto, Snyder ha dichiarato: ” Arcbound si distingue non solo per il concetto originale e la narrativa, ma anche per il team che gli sta dando vita. Frank è uno dei migliori narratori che conosca. Il suo talento fantasioso è sorprendente, ma è è anche un incredibile strutturalista. Lo stile di Ryan è così dinamico, così pieno di energia e passione. E Tom è stato responsabile di dare vita ad alcuni dei miei personaggi preferiti sullo schermo: è una vera forza creativa. “

Tom Hardy ha aggiunto: “La tela è illimitata, una vasta distesa per esplorare la condizione umana, la profondità dei personaggi e i regni sconfinati, tutti limitati solo dalla nostra immaginazione collettiva. È un onore avere l’opportunità di lavorare al fianco di leggende del settore come Scott, Frank , e Ryan nel contribuire a dare vita all’universo di Arcbound. Hanno creato un mondo epico che è tanto emozionante da esplorare per coloro che amano i fumetti quanto lo è per coloro che li creano“.

Il team creativo sta attualmente cercando di collaborare con un editore per lanciare il fumetto il prossimo anno. Tuttavia, il team creativo sarà al New York City questo fine settimana, per promuovere le edizioni ashcan.  I primi 12 numeri sono stati descritti come la prima stagione di Arcboun, suggerendo che il progetto è solo la punta dell’iceberg per altre storie e spin-off a venire.

Arcbound fumetto

Nightmare Before Christmas: trent’anni fa nasceva la favola dark di Tim Burton

“Ho dentro me che cosa non so, un vuoto che non capirò. Lontano da quel mondo che ho, c’è un sogno che spiegarmi non so”, cantava Jack Skellington al chiaro di una pallida luna, nella notte, sulla punta di una collina dentro un cimitero. Una scena iconica, proprio come il personaggio che ne è protagonista, passati alla storia in Nightmare Before Christmas, film firmato Tim Burton e diretto nel lontano 1993 da Henry Selick.

Per celebrare il trentennale di una pellicola diventata nel tempo uno dei più grandi successi dell’animazione, non si poteva che iniziare da una sequenza nella quale si condensano alcuni dei temi portanti del cinema di Burton: il sentirsi incompresi, l’essere freak… i cimiteri, che per il regista sono uno dei suoi luoghi di pace.

Ma Nightmare Before Christmas è prima di ogni cosa un cult indiscusso, un classico, fruito da intere generazioni che ancora oggi amano e si appassionano al Re delle zucche e a Halloweentown. Perché la sua storia e il suo main character Jack, non solo sono i protagonisti perfetti per un’ideale serata a tema Halloween, ma rappresentano anche, per il cinema, l’irrompere di un immaginario fresco e originale e, per Tim Burton, l’espressione totale della sua personalità e creatività, esplosa in un’opera che è riuscita a costruire un mondo inedito e stravagante in cui immergersi e da cui attingere.

Fra poesia e tecnica: la nascita del film

Nella mente di Tim Burton, Nightmare Before Christmas nasce subito dopo Vincent, cortometraggio del 1982 realizzato in stop motion. “L’idea di partenza di Nightmare ha molto a che vedere con gli special televisivi come Rudolph e il Grinch”, racconta il regista nel suo libro Burton racconta Burton, all’epoca rapito dalla tecnica a passo uno. Per qualche tempo, però, il progetto rimase una bozza, un pensiero; Burton aveva cominciato a lavorarci quando ancora era alla Disney e la scelta, al tempo, era se farne proprio uno special stagionale oppure un cartone animato. Entrambe soluzioni che però a lui non piacevano affatto. Alla fine, Burton riuscì a stipulare un accordo con gli Studios della Casa di Topolino nel 1990, e così un anno dopo iniziò la sua produzione sotto la regia di Henry Selick, al quale aveva passato il testimone poiché impegnato con Batman – Il ritorno.

Nightmare Before Christmas, nato da una poesia dello stesso regista che a sua volta si ispira a un’altra di Clement Clarke Moore, doveva però essere in stop-motion. Una tecnica d’animazione a cui Burton è molto affezionato e che ha sicuramente contribuito al successo del film.

Una delle difficoltà maggiori riscontrate nella creazione proveniva però dai suoi personaggi, a cui bisognava dare espressioni credibili nonostante molti di questi fossero senza occhi, come Jack, a dir poco bizzarri. Nonostante questo, la stop motion era l’opzione migliore affinché il lavoro fosse il più vicino possibile a come era stato pensato. “Con questo tipo di personaggi e immagini”, dice ancora Burton, “non potevamo usare altro che l’animazione a passo uno. Ricordo che ogni inquadratura, ogni singola ripresa, corrispondeva a una piccola botta di energia. (…) È stato lì che ho capito che se l’avessimo girato con degli attori in carne e ossa o se ne avessimo fatto un cartone animato non sarebbe stata la stessa cosa. L’animazione a passo uno possiede un’energia che nessun’altra tecnica può dare”.

Jack Skellington e il romantico filosofeggiare

Oltre all’aspetto puramente tecnico e al percorso evolutivo del film, a rendere così iconico Nightmare Before Christmas, ma anche così importante, è il suo protagonista, Jack, un freak, chiaramente un alter ego animato di Tim Burton. Il regista di Burbank si è sempre sentito un outsider sin da quando era piccolo; un diverso, un incompreso, avvolto da una costante malinconia, come lui stesso ha raccontato parlando della sua infanzia. Con Nightmare Before Christmas non è la prima volta che porta in scena personaggi che si sentono smarriti, di fronte al bivio dell’esistenza, diversi o in crisi. Fra gli esempi più emblematici abbiamo Edward mani di forbice, Victor, il Cappellaio Matto o la più recente Mercoledì. Ciò che però rende speciale Jack Skellington è il suo romantico filosofeggiare sull’esistenza, il suo enunciare i propri desideri e sogni come un poeta, nonostante non sappia quali essi siano, e il voler trovare spiegazione a qualcosa che una spiegazione non ha, come l’essenza del Natale.

Tutto questo nasconde nel sottotesto un pensiero sui misteri della vita, sulla misticità delle cose, sull’ignoto, sul ciò che non si potrà mai conoscere a pieno, gli elementi che più affascinano lo stesso Burton. Inoltre, proprio come accade con Guillermo del Toro, il regista si sente vicino ai mostri perché pensa che la loro identità non sia davvero capita. Averne paura è la prova di come spesso ci si lasci influenzare solo dall’idea che si ha di qualcosa o qualcuno che non è come noi, pur non rispecchiandone la realtà, e ci invita ad andare oltre l’apparenza per arrivare al vero cuore delle cose (o delle persone). Questi, come dice lui stesso, “venivano considerati orripilanti e cattivi, anche se non lo erano. E lo stesso succede nella vita. La gente spesso viene percepita come non è. Una situazione nella quale mi ero trovato anch’io e non mi era piaciuta per niente. E poi ho sempre amato quei personaggi incompresi ma pieni di passione e sentimenti. Jack è simile a molti di quei personaggi della letteratura classica che sono bruciati da una passione, dal desiderio di fare qualcosa che gli altri non capiscono.”

L’immortalità di Nightmare Before Christmas

Tim Burton ha perciò arricchito la sua filmografia con una storia immortale, che custodisce al suo interno dei messaggi incisivi, che sottolineano come Nightmare Before Christmas sia, sì, un fenomeno della cultura pop e – oramai – un brand, ma soprattutto un film abbastanza denso, con un grande cuore, in grado di dialogare con ogni tipo di spettatore. Ed è forse questo uno dei motivi per cui è diventato un cult, anche se all’inizio non ha avuto un’accoglienza tale da far pensare che lo sarebbe stato (quando debuttò guadagnò solo 50 milioni di dollari, per poi arrivare a 91 milioni successivamente).

Si è spesso discusso su quali fossero le colonne tematiche portanti della pellicola, e addirittura quale fosse la sua natura: un film su Halloween o sul Natale? Nightmare Before Christmas è innanzitutto un film sul valore delle festività, che si susseguono secondo uno specifico rito di passaggio. Nel raccontare il momento a cavallo tra le due Feste, Burton ci parla delle differenti culture che dominano la nostra società, delle loro bellezze, delle usanze, del loro essere speciali per ognuno di noi, e per ognuno in modo differente. Ci parla di come le percepiamo, perché queste festività aiutano a “darti un senso di luogo”, di appartenenza, in un certo senso anche di libertà.

La magia di Nightmare Before Christmas, mentre mescola Halloween con il Natale, sta proprio qui. E Halloween è la chiave perfetta per decodificarne le tematiche, in quanto è “il momento in cui tutte le regole vengono sospese e puoi diventare quel che ti pare. È la fantasia a dettare le regole. È una festa spaventosa, ma in modo divertente. Nessuno cerca di spaventare gli altri. Piuttosto di divertirli con la propria mostruosità” (leggi unicità), e questo, quindi, è anche “il succo di Nightmare”. Provando a diventare Babbo Natale, Jack capisce infine che ciò che lega le due feste è il loro scopo finale: quello dell’unione trai diversi, che siano giocattoli, zucche o ragnetti. E l’operazione meticolosa sui personaggi di Nightmare Before Christmas, la cura dei modellini, la loro forte plasticità ed espressività, combinata alla colonna sonora memorabile di Danny Elfman che ne enfatizza le atmosfere contribuiscono a renderlo il cult senza tempo che oggi si ama ancora guardare. E che ricorda, più di ogni altra cosa, quanto sia essenziale abbracciare le nostre stranezze, perché sono quelle che ci rendono unici.

X-Men: Conflitto finale, Vaughn ha abbandonato il film dopo aver scoperto una sceneggiatura falsa per “ingannare” Halle Berry

0

Prima che Brett Ratner firmasse per dirigere X-Men 3, conosciuto poi con il titolo di X-Men: Conflitto finale, Matthew Vaughn era stato ingaggiato per dirigere il film per la 20th Century Fox.

Matthew Vaughn, che anni dopo avrebbe poi diretto X-Men: L’inizio, ha parlato in termini vaghi di essersi allontanato dal film in passato, ma durante un’apparizione al Comic-Con di New York di questo fine settimana (tramite THR) , il regista di Kick-Ass ha rivelato finalmente il motivo piuttosto scioccante per cui alla fine ha deciso di abbandonare il progetto.

“Sono entrato nell’ufficio di un dirigente e ho visto una sceneggiatura di X3 e ho subito capito che era molto più corposa. Ho pensato: “Che diavolo è questa bozza?”. Lui mi ha detto “Non preoccuparti” e io ho risposto “No, no”. Sono il regista. Sono preoccupato per questa bozza,’” ha ricordato Vaughn. “Non me lo ha voluto dire, quindi l’ho presa senza permesso – è stato come un momento folle – ho aperto la prima pagina e diceva: ‘Africa’. Tempesta. Bambini che muoiono senza acqua. Crea un temporale e salva tutti questi bambini.’”

Matthew Vaughn ha chiarito  che secondo lui era una “idea davvero interessante”, senza inizialmente rendersi conto che i “poteri forti” non avevano intenzione di inserire effettivamente la scena nel film finale, e l’avevano semplicemente aggiunta alla sceneggiatura nel tentativo di “ingannare ” Halle Berry ad accettare di riprendere il ruolo di Ororo Munroe.

“[Ho detto,] ‘Cos’è questo?’ [Hanno detto:] ‘Oh, è la sceneggiatura di Halle Berry. Ho detto: “OK, perché non ha ancora firmato?”. “Ma questo è quello che vuole che sia, e una volta che avrà firmato, la getteremo nella spazzatura”, ha continuato il regista, raccontando la risposta del dirigente senza nome. “Ero tipo, ‘Wow, farete questo a un’attrice premio Oscar che interpreta Tempesta? Allora io mi chiamo fuori.’ Quindi a quel punto ho abbandonato il progetto”.

All’epoca Vaughn aveva diretto un solo lungometraggio, Layer Cake, ed era molto entusiasta di ricevere un’offerta da studios così importanti, prima di rendersi conto che non avrebbe avuto molto controllo sul film. “Ero preoccupato di provare a mettermi nei panni di Bryan Singer, ed è stato un sogno diventato realtà. Ho realizzato lo storyboard del film. La fine del film non era il film che avrei realizzato. La sequenza del Golden Gate era l’inizio dell’atto Due, e avevamo questa folle sequenza d’azione per Washington… ma ero ingenuo.”

Matthew Vaughn ha aggiunto che gli è stato fatto il discorso “Non lavorerai mai più in questa città” dopo aver abbandonato X-Men 3, e “in un certo senso ci credeva” allora. “L’uomo che ha detto che non avrebbe mai più lavorato in questa città, ha guardato Kick-Ass e mi ha richiamato e mi ha detto: ‘Sai una cosa, non intendevo dire questo quando l’ho detto’.”

Hulk: il film da solista è finalmente in sviluppo presso i Marvel Studios?

0

Nonostante sia stato un punto fermo del Marvel Cinematic Universe nel corso degli anni, le questioni relative ai diritti che circondano Bruce Banner/The Hulk hanno sempre reso altamente improbabile la prospettiva di un altro film da solista su HULK. HULK del 2003 e L’incredibile Hulk del 2008 sono stati distribuiti dalla Universal Pictures, che è riuscita a mantenere i diritti sul personaggio dopo l’acquisizione della Marvel da parte della Disney.

Ciò significava che se Kevin Feige e co. avessero voluto sviluppare un nuovo film di Hulk, questa pellicola sarebbe dovuta essere lanciata da Universal. Tuttavia, all’inizio di quest’anno, un report ha rivelato che i Marvel Studios potrebbero aver riacquistato tutti i diritti sul gigante verde, e una nuova voce ora ha rivelato che un film di Hulk sia addirittura in lavorazione. Potrebbe essere questo il film di World War Hulk di cui abbiamo sentito parlare un paio di anni fa?

Mark Ruffalo ha già espresso interesse nell’esplorare questa storia sullo schermo e World War Hulk sarebbe un evento epico da cui attingere. Naturalmente, è altamente improbabile che questo progetto sia un adattamento diretto del fumetto, ma la premessa di base – un Hulk infuriato in cerca di vendetta sugli eroi più potenti della Terra – ha molto potenziale.

Hulk/Banner è apparso nella scena post-crediti di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli e ha avuto un ruolo significativo anche in She-Hulk: Attorney At Law. Nel finale di stagione della serie Disney+, Hulk è apparso con suo figlio, Skaar, il che potrebbe dare più credito alle voci sulla World War Hulk.

Probabilmente non arriverà un annuncio ufficiale relativo a qualsiasi potenziale progetto solista di Hulk nell’immediato, ma con la maggior parte degli attori titolari e Avengers originali che abbandonando i rispettivi ruoli, sembra probabile che i Marvel Studios abbiano grandi piani in atto per Mark Ruffalo che affronta l’iconico eroe mentre ci dirigiamo verso Avengers: The Kang Dynasty e Secret Wars. Qualunque cosa lo studio possa avere in serbo per il Golia Verde, molti fan sperano di vedere Banner lasciarsi alle spalle “Smart Hulk” e liberare il mostro.

Lisa Frankenstein: rivelata l’uscita della commedia horror con Cole Sprouse e Kathryn Newton

0

Focus Features ha finalmente fissato la data di uscita di Lisa Frankenstein, il prossimo film che segnerà il debutto alla regia di Zelda Williams con Cole Sprouse e Kathryn Newton. La commedia horror debutterà nelle sale USA il 9 febbraio 2024.

L’uscita nelle sale attualmente non contrappone il film a un concorrente diretto al botteghino. Tuttavia, debutterà nello stesso mese di altri film di alto profilo come la commedia d’azione di Matthew Vaughn ArgylleImaginary di Blumhouse, Madame Web di Sony Pictures e il film biografico Bob Marley: One Love di Paramount Pictures.

Cosa aspettarsi da Lisa Frankenstein?

Il film parla di un’adolescente incompresa e della sua cotta al liceo, che sembra essere un bel cadavere“, si legge nella sinossi. “Dopo che una serie di circostanze giocosamente orribili lo riportano in vita, i due intraprendono un viaggio “omicida” per trovare l’amore, la felicità… e alcune parti del corpo mancanti lungo la strada”.

Descritta come una “storia d’amore rabbiosa”, Lisa Frankenstein  è diretta da Zelda Williams  e si basa su una sceneggiatura scritta dal premio Oscar Diablo Cody. Oltre a Cole Sprouse e Kathryn Newton nel cast ci sono anche Carla Cugino (The Haunting of Hill House), Liza Soberano (Alone/Together), Joe Chrest (Stranger Things) e Henry Eikenberry (The Crowded Room).

Lisa Frankenstein è prodotto da Cody e Mason Novick, con Jeff Lampert come produttore esecutivo e il vicepresidente di produzione e sviluppo di Focus Features, Michelle Momplaisir come dirigente creativo.

Tutti tranne te: posticipata l’uscita della commedia vietata con Sydney Sweeney

0

La data di uscita di Tutti tranne te (Everyone But You) per la prossima commedia R-rated con protagonista Sydney Sweeney è stata leggermente posticipata. A darne notizia è il noto sito americano Deadline che ha riferito che la data di uscita del film è stata posticipata di una settimana.

Tutti tranne te (Everyone But You) uscirà negli USA ora nelle sale venerdì 22 dicembre invece della data di uscita originale di venerdì 15 dicembre.  Il sito rileva che questa nuova data di uscita consente alla commedia romantica di “giocarsi le sue carte durante il fine settimana di quattro giorni di Natale“. In Italia il film uscirà il 25 Gennaio 2024.

Tutti tranne te (Everyone But You) è diretto da Will Gluck e si basa su una storia di Ilana Wolpert. Nel cast Sydney Sweeney, Glen Powell, Alexandra Shipp, GaTa, Hadley Robinson, Michelle Hurd,  Dermot Mulroney, Darren Barnet e Rachel Griffiths.

Il film è stato scritto da Wolpert e Gluck ed è prodotto da Gluck, Joe Roth e Jeff Kirschenbaum. I produttori esecutivi sono Alyssa Altman, Jacqueline Monetta, Catherine Bishop, Natalie Sellers, Charlie Corwin, Sidney Kimmel, Mark O’Connor, Sweeney e Jonathan Davino.

Di cosa parla Everyone But You?

Nella commedia Everyone But You, Bea (Sydney Sweeney) e Ben (Glen Powell) sembrano la coppia perfetta, ma dopo uno straordinario primo appuntamento accade qualcosa che trasforma la loro focosa attrazione in ghiaccio, finché non si ritrovano inaspettatamente ricongiunti insieme per un matrimonio in Australia”, si legge nella sinossi del film. “Quindi fanno quello che farebbero due adulti maturi: fingono di essere una coppia”.

Nightmare Before Christmas: il regista parla di un possibile prequel?

0

Il co-regista di Nightmare Before Christmas, Henry Selick, ha un’idea per un seguito del film che scavi nel passato della storia originale ideata e diretta insieme a Tim Burton. Selick, che ha diretto la visione di Tim Burton 30 anni fa, e ha diretto un altro gioiello dello stop-motion come Coraline del 2009, ha detto alla rivista People che crede che un prequel potrebbe essere la strada migliore se mai si dovesse realizzare un altro film. 

Non che Selick abbia molte speranze che Tim Burton abbia voglia di tornare a farlo. Perché? Bene, perché Selick ritiene che Nightmare Before Christmas sia “un film perfetto [che] è uscito nel momento perfetto, solo per diventare qualcosa di molto più grande nel corso degli anni“.

Penso che Tim [Burton], in particolare, pensi, perché scherzare con tutto ciò? Certamente non ha bisogno di guadagnare di più da un sequel. Ha avuto tanti altri successi e finora nessuno ha avuto una grande idea per un seguito. E penso ancora che sia Tim a decidere. Non credo ci sia alcuna idea che possa convincerlo”. Il regista ha continuato a parlare di un potenziale sequel rifiutando l’idea e riflettendo piuttosto sul un potenziale prequel: “Potrebbe esserci una storia più interessante su come Jack è diventato il re di Halloween Town“.

Non è un’idea particolarmente rivoluzionaria, e se Burton è contrario al ritorno a quel mondo come suggerisce Selick, sembra improbabile che possa decollare un’idea prequel. Ma considerata la carriera attuale Tim Burton sembra aver ritrovato un po’ della sua vecchia scintilla ha acconsentito a girare il sequel di un’altra delle sue prime creazioni, Beetlejuice 2, quindi forse questo potrebbe riaccendere il desiderio di tornare ad Halloween Town. Nello stesso articolo, lo stesso Jack Skellington Chris Sarandon afferma che “sarebbe lì tra un minuto” per qualsiasi  idea di un possibile nuovo film.

Tim Burton è tornato a lavorare con la tecnica della stop motion con La sposa cadavere nel 2005 e in Frankenweenie del 2012. Selick ha rivelato che si riunirà con Burton su un progetto diverso. Se fosse il progetto giusto per il quale entrambi nutrivamo una passione, nessun problema. Mi piacerebbe lavorare di nuovo con lui”, dice Selick, che ha avuto Burton come produttore per il suo adattamento di James e la pesca gigante. Nightmare Before Christmas festeggia quest’anno il suo 30° anniversario ed è disponibile su Disney+.

Martin Scorsese: 10 cose che non sai sul regista

Martin Scorsese: 10 cose che non sai sul regista

Il regista Martin Scorsese è tra i più celebri e rispettati autori della storia del cinema, nonché personalità poliedrica e tra i maggiori esperti della settima arte in tutte le sue forme. Dai primi film realizzati negli anni Sessanta, quando contribuì alla rivoluzione della New Hollywood, fino a quelli più recenti, Scorsese continua a dimostrare un talento irraggiungibile, in costante evoluzione, che lo colloca insindacabilmente tra quei grandi maestri che hanno contribuito al prestigio dell’arte da loro adoperata.

Ecco 10 cose che non sai di Martin Scorsese.

Martin Scorsese: la sua filmografia

1. Ha diretto alcuni tra i più celebri film della storia. Il primo film realizzato da Scorsese risale al 1967, ed è Chi sa bussando alla mia porta. Negli anni successivi si affermerà poi grazie a pellicole come America 1929 – Sterminateli senza pietà (1972), Mean Streets (1973), Alice non abita più qui (1974), Taxi Driver (1976), con Robert De Niro, New York, New York (1977), Toro Scatenato (1980), Re per una notte (1983), Fuori orario (1985), Il colore dei soldi (1986), L’ultima tentazione di Cristo (1988), con Willem Dafoe, Quei bravi ragazzi (1990), con Joe Pesci, Cape Fear (1991), L’età dell’innocenza (1993), con Daniel Day-Lewis, Casinò (1995), Al di là della vita (1999), Gangs of New York (2002), The Aviator (2004), con Leonardo DiCaprio, The Departed (2006), con Jack Nicholson, Shutter Island (2010), Hugo Cabret (2011), The Wolf of Wall Street (2013), Silence (2016), con Andrew Garfield, e The Irishman (2019), con Al Pacino. Nel 2023 porta al cinema Killers of the Flower Moon.

2. È un affermato produttore. Da sempre all’attività di regista Scorsese lega quella di produttore esecutivo, ricoprendo tale ruolo spesso per piccoli film indipendenti. Oltre ad aver prodotto molti dei suoi film, egli ha infatti sostenuto titoli come Cose nostre – Malavita (2013), Bleed (2016), Free Fire (2016), Before the Flood (2016), A Ciambra (2017), Edison – L’uomo che illuminò il mondo (2017), con Benedict Cumberbatch, Lazzaro felice (2018), The Souvenir (2019), Diamanti grezzi (2019), con Adam SandlerShirley (2020), Pieces of a Woman (2020), Il collezionista di carte (2021), Maestro (2023) e Pet Shop Days (2023). È stato inoltre produttore esecutivo delle serie Boardwalk Empire: L’impero del crimine (2010-2014) e Vinyl (2016).

3. È stato anche attore. Scorsese è uno dei quei registi a cui piace fare dei cameo nei propri film. Tra i più celebri vi sono quelli in Taxi Driver, Fuori orario, L’età dell’innocenza, Gangs of New York e Hugo Cabret. Ma nel corso degli anni non ha mancato di interpretare veri e propri ruoli in film come Il pap’occhio (1980), Round Midnight (1986), Sogni (1990), dove ricopre dà corpo a Vincent Van Gogh, Quiz Show (1994), di Robert Redford, Cerca e distruggi (1995) e La dea del successo (1999).

Martin Scorsese dirige Taxi Driver

4. Ha avuto un duro scontro con i produttori. Taxi Driver è il film che ha reso celebre Scorsese a livello mondiale. Eppure non tutti erano pronti a credere in tale progetto, e tra questi vi erano i dirigenti della Columbia Pictures. Al regista furono infatti imposti una serie di tagli, per eliminare alcune scene giudicate troppo violente. Secondo alcune leggende, Scorsese minacciò di uccidersi se lo avessero costretto a rimontare il film, mentre un altra versione prevede che si presentò dai produttori con una pistola, intimandoli di non ritoccare il film. Quale che sia la verità, alla fine le due parti raggiunsero un accordo comune.

5. Non era previsto il suo ruolo nel film. All’interno del film Scorsese compie un iconico cameo, dando vita ad un controverso passeggero del taxi guidato dal protagonista. Questi, in particolare, racconta i propri desideri di vendetta sulla moglie, la quale lo tradiva. Originariamente però, il ruolo avrebbe dovuto essere ricoperto da un attore professionista, ma poiché questi si infortunò dovette rinunciare. Scorsese ricevette allora da De Niro consigli di recitazione su come affrontare la parte.

Martin Scorse dirige Casinò

6. Ha inserito un preciso “easter egg” nel film. Casinò si presenta come un adattamento di una storia vera, dove non si menziona mai il vero casinò coinvolto nelle vicende, ovvero lo Stardust. Martin Scorsese, tuttavia, vi fa comunque riferimento attraverso la colonna sonora, in cui la canzone “Stardust” si può ascoltare per ben tre volte diverse. Una versione strumentale viene suonata durante il matrimonio di Ace e Ginger, e una versione vocale si sente durante la scena in cui Remo chiede a Marino se Nicky e Ginger stanno facendo sesso. Infine, il brano si può ascoltare durante la fine dei titoli di coda.

Martin Scorsese e il suo nuovo film: Killers of the Flower Moon

7. Ha desiderato a lungo realizzare questo film. Il nuovo film di Scorsese, Killers of the Flower Moon, racconta dell’indagine svolta un’ondata di omicidi di ricchi nativi all’inizio degli anni ’20 nella contea di Osage, in Oklahoma. Gli omicidi sono avvenuti dopo che grandi giacimenti petroliferi furono scoperti sotto la terra del popolo Osage e per i quali furono concessi in tribunale i diritti sui profitti. Tutto ciò viene raccontato nell’omonimo libro di David Grann, dopo aver letto il quale Scorsese ha subito deisderato trarne un film. Per farlo, il regista ha trascorso diverso tempo a contatto con la comunità Osage affinché gli concedessero la loro benedizione e lo aiutassero a realizzare il film.

Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio

8. Ha stretto un sodalizio artistico con il noto attore. In occasione del casting per Gangs of New York, Scorsese conosce Leonardo DiCaprio, con il quale intraprende da quel momento un fortunato sodalizio artistico. I due si sono poi riuniti per lavorare insieme a The Aviator,The Departed, Shutter Island e The Wolf of Wall Street e per il cortometraggio The Audition. Nel 2023 tornano infine a lavorare insieme per Killers of the Flower Moon. Per i film di Scorsese, DiCaprio è stato candidato all’Oscar in due occasioni e l’attore ha sempre dichiarato di aver raggiunto una sintonia tale con Scorsese per cui si capiscono al minimo accenno.

Martin Scorsese e le sue origini italiane

9. Ha dedicato un documentario alle proprie origini. Il cognome originario della famiglia del regista era “Scozzese”, poi modificato in “Scorsese” per un errore di trascrizione in alcuni documenti. Figlio di Luciano Charles Scorsese e di Catherine Cappa, il regista ha, come si intuisce, delle origini italiane. I suoi nonni, sia paterni che materni, erano immigrati italiani originari rispettivamente di Polizzi Generosa e di Ciminna (entrambi comuni della provincia di Palermo), giunti negli Stati Uniti agli inizi del XX secolo. A queste sue origini e alla vita come italoamericani, Scorsese ha dedicato un documentario nel 1974 dal titolo, appunto, Italoamericani.

Martin Scorsese: chi è la sua coniuge

10. È sposato con una produttrice. Nel corso della sua vita, Scorsese si è sposato cinque volte e tra le sue mogli vi è anche l’attrice italiana Isabella Rossellini, a cui il regista è stato legato dal 1979 al 1982. Dal 1999, invece, è sposato con la produttrice Helen Morris da cui ha avuto, nello stesso anno, la figlia Francesca. Ad ogni modo, Scorsese mantiene un certo riserbo sulla propria vita privata, anche se grazie all’account Instagram della figlia si possono ogni tanto vedere alcuni momenti della loro vita quotidiana tra le mura domestiche.

Fonte: IMDb

Verna: chi è il personaggio de La caduta della casa degli Usher?

Verna: chi è il personaggio de La caduta della casa degli Usher?

Di tutte le domande che emergono durante la visione di La caduta della casa degli Usher (qui la recensione), la nuova miniserie Netflix di Mike Flanagan, poche sono pressanti e snervanti come quella riguardo l’identità di Verna. Interpretato da Carla Gugino, una delle attrici ricorrenti nelle opere di Flanagan, il personaggio appare nel primissimo episodio dello show, sia assistendo da lontano al funerale dei bambini Usher, sia presentandosi ai giovani Madeline (Willa Fitzgerald) e Roderick Usher (Zack Gilford) come un’amica. È chiaro fin dall’inizio che la sua presenza rappresenta qualcosa di inquietante per la famiglia titolare, ma la serie costruisce un grande mistero su chi sia e cosa stia cercando esattamente.

Chi è Verna e qual è il suo ruolo?

La caduta della casa degli Ushern Verna Carla Gugino

Diventa ben presto chiaro che Verna è in cerca della vita degli eredi di Roderick Usher (Bruce Greenwood). Poiché sappiamo dal titolo e dai trailer che La caduta della casa Usher vede la scomparsa di tutti i membri della potente famiglia dietro l’impero farmaceutico, non è difficile immaginare che Verna abbia un ruolo centrale nelle morti. che verranno. Ma resta la domanda sul perché reclami tali vite. La sua è una vendetta contro Roderick Usher? È una sorta di entità soprannaturale? La morte dei bambini Usher ha qualcosa a che fare con ciò che disse a Madeline e Roderick in quella fatidica notte tra il 1979 e il 1980?

A tutte queste domande viene fornita una risposta alla fine di La caduta della casa degli Usher, anche se non tutte le risposte fugano ogni dubbio. Verna sembra avere una particolare preferenza per le persone crudeli e potenti, ma scopriamo non essere in cerca di vendetta e anche se diventa chiaro dagli episodi finali della serie che Verna è ben lontana dall’essere un’umana, la serie non ci dice mai in modo preciso cosa sia. Lei è il Corvo, ovviamente, un riferimento alla poesia più famosa di Edgar Allan Poe: può trasformarsi in un corvo, e il suo nome è un anagramma della parola corvo (raven, in inglese). Ma, nel mondo de La caduta della casa Usher, cos’è questa entità conosciuta come il corvo? È qui che iniziamo ad addentrarci in un territorio nebuloso.

Verna stringe un accordo con Roderick e Madeline in La caduta della casa Usher

Carla Gugino Verna La caduta della casa degli Usher

Verna incontra per la prima volta Roderick e Madeline Usher quando stanno cercando un posto dove nascondersi e costruirsi un alibi dopo aver ucciso il loro allora capo, Rufus Griswold (Michael Trucco), negli ultimi spasmi del 1979. Fuggendo dal parti aziendale di capodanno organizzato da Fortunato, i fratelli entrano in un bar in cui Verna lavora come barista. Non sanno che il bar non è nemmeno un luogo reale, ma si è creato proprio per accoglierli, e che usciranno dalle sue porte con la vita completamente cambiata.

Dopo che l’orologio segna le 12, gli altri avventori del bar lasciano la scena e Verna lascia il suo posto dietro il bancone per un’interessante e inquietante conversazione con gli Usher. Affascinata dalla loro ambizione e dalla loro mancanza di scrupoli, chiede loro cosa farebbero per realizzare la vita che credono sia loro per diritto di nascita. Mentre dichiarano di non avere limiti di sorta, la conversazione prende una piega particolarmente bizzarra. Verna rivela loro che sa che hanno appena ucciso qualcuno e promette loro una vita priva di ripercussioni da questo o da qualsiasi altro crimine che potrebbero commettere in futuro.

Offre dunque loro anche tutto ciò che hanno sempre desiderato, tutto il denaro e tutto il potere che è stato loro negato quando il padre, ex amministratore delegato di Fortunato, si è rifiutato di riconoscerli come suoi figli. Ma c’è un però. L’offerta di Verna sarà valida finché Madeline e Roderick saranno disposti a sacrificare qualcosa come garanzia. E ciò che vuole non è negoziabile: quando moriranno, la loro stirpe dovrà morire con loro e dunque non aavranno eredi per portare avanti la loro eredità. Madeline è un po’ sorpresa e, infatti, dopo aver lasciato il bar, si procura una spirale per assicurarsi di non avere figli.

Roderick, al contrario, non batte ciglio prima di accettare le condizioni di Verna, nonostante abbia già due figli. La sua logica è che una vita breve e piena di lusso è migliore di una lunga vissuta negli stenti. Pertanto, non batte ciglio prima di generare altri quattro figli oltre a Frederick (Henry Thomas) e Tamerlano (Samantha Sloyan). È difficile sapere quanto Roderick abbia effettivamente preso a cuore le parole di Verna. Lui stesso dice a Madeline (Mary McDonnell) che non sa in cosa credere dopo che lasciano il bar e si voltano per non vedere altro che un edificio vuoto ricoperto di compensato e adornato con i graffiti di un corvo.

Verna, tuttavia, intendeva davvero quello che ha detto, e poiché a Roderick viene diagnosticata la demenza vascolare e gli vengono concessi solo pochi anni di vita nell’episodio 2, l’entità arriva realmente a raccogliere quanto pattuito. Questo è il motivo per cui Verna è presente nell’avvenire della morte di tutti i figli Usher (e dell’unico nipote), strappandoli personalmente uno per uno alla vita: non ha infatti fatto altro che mantenere la propria parola e reclamare la sua parte dell’accordo.

Verna è il Corvo, ma cosa significa esattamente?

Verna La caduta della casa degli Usher

C’è una parola che abbiamo usato nel paragrafo precedente che è della massima importanza quando parliamo di Verna: raccogliere. Come un corvo, Verna ama collezionare oggetti, più specificamente oggetti luccicanti, non nel senso che emettano letteralmente una luminosità naturale, ma in quanto preziosi per le persone che li possiedono. Quindi, Verna colleziona vite, le vite delle persone care che stipulano un contratto con lei. Raccoglie anche oggetti importanti dalle persone che uccide, come evidenziato dalla scena finale di La caduta della casa degli Usher, in cui Verna decora le tombe degli Usher con alcune delle loro cose più preziose, dagli zaffiri di Madeline alla maglia del cuore di Victorine (T ‘Nia Miller).

Verna, però, non è un corvo qualsiasi, è il Corvo, il minaccioso uccello di sventura e oscurità che, come già detto, dà il nome alla poesia di Poe. Ma ciò cosa comporta? Innanzitutto, Verna è un’entità immortale. Se non la Morte stessa, come dice Madeline, è almeno qualcuno che ha il controllo completo sulla morte. Ciò è dimostrato dalle fotografie che mostrano Verna fianco a fianco con persone potenti già all’inizio del XX secolo e dal fatto che non può essere uccisa: sia Madeline che Arthur Pym (Mark Hamill) cercano di eliminare Verna in modi diversi senza mai riuscirci.

La propensione di Verna a frequentare persone ricche e potenti può anche essere attribuita alla sua natura corvida. Dopotutto, a causa del loro amore per tutte le cose luccicanti, si ritiene che anche i corvi abbiano una predilezione per gli oggetti che gli umani considerano preziosi. Non c’è quindi da stupirsi che Verna cerchi di allargare la sua collezione di anime andando dove ci sono i soldi. Ma per Verna non è solo questione di ricchezza. Le piace anche la giustizia poetica. Ancora e ancora, chiarisce ai bambini Usher che non devono morire di una morte orribile. Se fossero persone migliori, sarebbero potuti morire tutti tranquilli nei loro letti. Cerca dunque di dare una via d’uscita a Prospero e confessa persino di aver esagerato un po’ con la morte di Federico a causa della sua straordinaria crudeltà verso sua moglie.

La più grande prova del tipo di giustizia di Verna, tuttavia, è la sua cura per Lenore (Kyliegh Curran), un’adolescente onesta e amorevole a cui viene effettivamente permesso di andarsene all’istante, senza un briciolo di dolore. E, alla fine, quando arriva il momento di rimettere a posto gli oggetti che ha raccolto, Verna non ha nulla per la tomba di Lenore, offrendole invece un dono sotto forma di una delle sue piume legata a una rosa bianca. Questo è anche un riferimento a Il corvo” di Poe, poiché, nella poesia, l’uccello minaccioso appare dopo la morte di una “fanciulla santa che gli angeli chiamano Lenore” e il narratore chiede all’uccello di “non lasciare alcuna piuma nera come un gettone“. Verna, però, non dà ascolto a questa richiesta.

Gen V: nuovo trailer anticipa quello che sta per accadere nei prossimi episodi

0

È stato rivelato un nuovissimo trailer di Gen V (recensione) per l’ultimo spin-off di The Boys di Amazon Studios che anticipa cosa aspettarsi negli episodi rimanenti. Il nuovo contributo arriva a due settimane dal debutto della serie di supereroi ambientata al college sulla piattaforma Prime Video.

Il video promette momenti più caotici per il cast principale della Gen V, mentre si avvicinano alla scoperta della verità sulla misteriosa struttura nascosta della Godolkin University chiamata The Woods. I primi cinque episodi sono ora disponibili per lo streaming su Prime Video. Nuovi episodi escono ogni venerdì.

Tutto quello che c’è da sapere su Gen V

Ambientato nel mondo diabolico di The Boys, Gen V espande l’universo della Godolkin University, il prestigioso college per soli supereroi dove gli studenti si esercitano per diventare una nuova generazione di eroi, preferibilmente con sponsorizzazioni lucrative. Non tutti, però, scelgono la strada della corruzione. Oltre al classico caos universitario, oltre alla ricerca della propria identità e alle feste, questi ragazzi si troveranno ad affrontare situazioni letteralmente esplosive. Mentre si contendono popolarità e buoni voti, è chiaro che la posta in gioco è molto più alta quando sono coinvolti dei super poteri. Quando il gruppo di giovani dai poteri soprannaturali scopre che qualcosa di più grande e sinistro sta succedendo a scuola, saranno messi alla prova: sceglieranno di diventare gli eroi o i cattivi delle loro storie?

Il cast della serie include Jaz Sinclair, Chance Perdomo, Lizze Broadway, Shelley Conn, Maddie Phillips, London Thor, Derek Luh, Asa Germann, Patrick Schwarzenegger, Sean Patrick Thomas e Marco Pigossi. In Gen V vedremo anche Clancy Brown e Jason Ritter nel ruolo di guest star, oltre alla partecipazione straordinaria di Jessie T. Usher, Colby Minifie, Claudia Doumit e P.J. Byrne negli stessi ruoli che interpretano in The Boys.

Michele Fazekas e Tara Butters sono showrunner ed executive producer della serie. Eric Kripke, Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Ori Marmur, Pavun Shetty, Ken Levin, Jason Netter, Garth Ennis, Darick Robertson, Craig Rosenberg, Nelson Cragg, Zak Schwartz, Erica Rosbe e Michaela Starr sono executive producer anche dello spinoff della serie. Nel ruolo di co-executive producer troviamo Brant Englestein, Sarah Carbiener, Lisa Kussner, Gabriel Garcia, Aisha Porter-Christie, Judalina Neira e Loreli Alanís. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Point Grey Pictures e Original Film.

Ahsoka: Hayden Christensen ringrazia i fan di Star Wars

0
Ahsoka: Hayden Christensen ringrazia i fan di Star Wars

Più di una settimana dopo che Star Wars: Ahsoka (recensione) ha concluso la sua prima stagione di 8 episodi, Lucasfilm ha pubblicato un nuovissimo video per l’ultima serie di Star Wars. Nella clip, Hayden Christensen ricorda quanto fosse elettrizzato quando ha ricevuto la chiamata per entrare a far parte della serie con protagonista Rosario Dawson. Hayden Christensen ha anche ringraziato i fan per l’enorme supporto e feedback che gli hanno dato da quando è tornato nel franchise di fantascienza.

È stato davvero notevole il sostegno che ho sentito da parte dei fan“, ha detto. “È stato semplicemente fantastico, voglio dire, è difficile per me definirlo davvero a parole. Significa molto, ed è il motivo per cui sono tornato in Star Wars e ho fatto di più con questo personaggio, ed è stata davvero una cosa speciale”. Guarda il video di Ahsoka qui sotto:

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Star Wars (@starwars)

Tutto quello che sappiamo su Ahsoka

Ambientata dopo la caduta dell’Impero, Star Wars: Ahsoka segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano mentre indaga su una minaccia nascente in una galassia ormai vulnerabile.Oltre a Rosario Dawson nei panni della protagonista, Ahsoka è interpretata da Natasha Liu Bordizzo nel ruolo di Sabine Wren e Mary Elizabeth Winstead in quello di Hera Syndulla, Ray Stevenson nei panni di Baylan Skoll, Ivanna Sakhno in quelli Shin Hati; Diana Lee Inosanto è Morgan Elsbeth, David Tennant interpreta Huyang, Lars Mikkelsen è il Grand’ammiraglio Thrawn ed Eman Esfandi interpreta Ezra Bridger.

Ahsoka è la prossima serie Disney+ che ha come protagonista Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in esilio che un tempo era l’apprendista di Anakin prima che lui si rivolgesse al lato oscuro e diventasse Darth Vader. La serie sarà presentata in anteprima ad agosto, ha confermato la Disney durante l’evento.

Kathleen Kennedy e Jon Favreau hanno elogiato lo showrunner di Ahsoka Dave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di graffiti che è apparso per la prima volta in Star Wars Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che interpreterà Hera Syndulla di Rebels.