È stato svelato il cast di attori
del nuovo film di Ron Howard, dal
titolo Origin of Species. A recitare
in esso saranno la candidata all’Oscar Ana De Armas
(No Time To Die), il candidata all’Oscar Jude Law
(Sherlock Holmes), il candidato al Golden Globe Daniel Brühl
(Rush) e la vincitrice dell’Oscar Alicia Vikander
(Tomb Raider). I quattro interpreti sarebbero infatti
nelle ultime fasi di trattative per unirsi al film, che potrà
dunque contare su volti estremamente popolari in vista della sua
realizzazione e successiva distribuzione.
Scritto da Noah Pink, già
sceneggiatore di Tetris, il film sembra essere basato su
due diversi resoconti della stessa storia vera e viene descritto
come “un racconto cupamente comico di omicidio e sopravvivenza,
ambientato attorno a un gruppo di personaggi eclettici che
abbandonano la civiltà per le Galapagos. Stanno tutti cercando la
risposta a quella domanda sempre pressante che ci affligge tutti:
qual è il senso della vita.” Da questa breve e vaga sinossi
sembra dunque che il nuovo progetto di Howard si muoverà su più
generi o più probabilmente sui toni della commedia nera.
Per il momento questo è tutto quello
che sappiamo su Origin of Species, che avrà come
produttori Brian Grazer e Karen
Lunder di Imagine. Tale cast basta però per far già
diventare il progetto un titolo particolarmente atteso e dal grande
potenziale. Howard, premio Oscar per A beautiful mind, ha
dunque trovato il suo nuovo progetto da regista, reduce dalla
calorosa accoglienza di Tredici vite, il suo
film del 2022 basato sulla storia reale dell’incidente di Tham
Luang. Si attendono ora ulteriori notizie su Origin of
Species, che verrà presentato al mercato dei film di
Cannes.
Dopo soli 10 giorni dal suo
debutto nelle sale di tutto il mondo,Guardiani della Galassia
Vol. 3 ha già superato il
precedente trequel della
Fase 5 dei Marvel
Studios, Ant-Man
and the Wasp: Quantumania.
L’avventura che non ha convinto tutti dell’MCU diretto da Peyton
Reed ha fermato la sua corsa al box office appena sotto la soglia
dei 500 milioni di dollari con un incasso totale di 475,4 milioni
di dollari, ma il terzo e ultimo capitolo della serie sugli A-holes
intergalattici targati James Gunn ha incassato 60,5 milioni di
dollari nel corso del suo secondo fine settimana negli Stati Uniti,
portando il totale globale a 528 dollari milioni.
Questo risultato rende il canto del
cigno nell’MCU di
James Gunn il film a fumetti con il maggior incasso
dell’anno e, con un calo del 49% nel secondo fine settimana, il
titolo con una maggiore resa dei Marvel Studios da
Black Panther del 2018 e il quarto
miglior di tutti i tempi per l’intero
MCU. Guardiani
della Galassia Vol. 3 è arrivato leggermente
al di sotto delle stime BO domestiche quando ha debuttato, ma le
ottime recensioni (è all’82% su Rotten Tomatoes) e il passaparola
positivo hanno chiaramente giovato all’ultimo capitolo della
trilogia. Il film dovrà presto affrontare la concorrenza, tuttavia,
con Fast
X e La
sirenetta della Disney che sono proprio dietro
l’angolo.
Guardiani della Galassia Vol. 3 si conclude
con una scena molto emozionante, allegra ma allo stesso tempo
malinconica, con in sottofondo una canzone dei Florence &
The Machine, “Dog Days Are Over”, e la cantante
della band, Florence Welch, ha reagito a quel
momento in maniera molto emozionata.
Guardiani della Galassia Vol. 3 segna la fine
della trilogia del team nell’MCU. Mentre il regista James
Gunn e alcuni attori lasceranno il Marvel Cinematic
Universe con il film, Guardiani della Galassia Vol. 3 non è stata
una faccenda triste ma una celebrazione. Il film si conclude in
bellezza con una canzone di Florence & The Machine
perfettamente selezionata.
Su TikTok, @indiemixtape ha
condiviso la reazione di Florence Welch al momento
in cui si sente “Dog Days Are Over” di Florence & The
Machine. Si può vedere il cantante emozionarsi per l’uso della
canzone nel finale del film. La scena con “Dog Days Are
Over” è stata molto importante per il film, poiché è arrivata
dopo che la squadra ha battuto l’Alto Evoluzionario e ha deciso di
sciogliersi. La canzone è stata usata per un momento celebrativo
del viaggio dei Guardiani, con i personaggi che prendono strade
diverse e si mettono a ballare al ritmo del brano su
Ovunque.
Guardiani della Galassia Vol. 3 si conclude
con una scena molto emozionante, allegra ma allo stesso tempo
malinconica, con in sottofondo una canzone dei Florence &
The Machine, “Dog Days Are Over”, e la cantante
della band, Florence Welch, ha reagito a quel
momento in maniera molto emozionata.
Guardiani della Galassia Vol. 3 segna la fine
della trilogia del team nell’MCU. Mentre il regista James
Gunn e alcuni attori lasceranno il Marvel Cinematic
Universe con il film, Guardiani della Galassia Vol. 3 non è stata
una faccenda triste ma una celebrazione. Il film si conclude in
bellezza con una canzone di Florence & The Machine
perfettamente selezionata.
Su TikTok, @indiemixtape ha
condiviso la reazione di Florence Welch al momento
in cui si sente “Dog Days Are Over” di Florence & The
Machine. Si può vedere il cantante emozionarsi per l’uso della
canzone nel finale del film. La scena con “Dog Days Are
Over” è stata molto importante per il film, poiché è arrivata
dopo che la squadra ha battuto l’Alto Evoluzionario e ha deciso di
sciogliersi. La canzone è stata usata per un momento celebrativo
del viaggio dei Guardiani, con i personaggi che prendono strade
diverse e si mettono a ballare al ritmo del brano su
Ovunque.
La Lionsgate ha appena annunciato
l’acquisizione dei diritti di distribuzione del film
Flight Risk, che segnerà il ritorno
dietro la macchina da presa del premio Oscar Mel Gibson.
Protagonista sarà l’attore Mark Wahlberg
nei panni di un pilota che trasporta un pericoloso criminale a un
processo imminente. Sebbene la sinossi del film sia scarsa, la nota
passione per il cinema d’azione sia di Gibson che di Wahlberg sono
più che sufficienti per lasciar immaginare che anche questo
Flight Risk si collocherà in quel genere, con diversi
ostacoli che potrebbero frapporsi tra il protagonista e la sua
meta.
Gibson torna così alla regia dopo
La battaglia di Hacksaw
Ridge nel 2016, film candidato all’Oscar che raccontava la
storia di Desmond Doss, vincitore della medaglia d’onore della
seconda guerra mondiale. Flight Risk sarà per lui il sesto
film da regista, avendo debuttato in tale ruolo nel 1993 con
L’uomo senza volto per poi realizzare Breaveheart – Cuore
impavido (1995), La passione di Cristo
(2004), Apocalypto (2006) e il film bellico poc’anzi
citato. Il nuovo lungometraggio, inoltre, porterà avanti il
rapporto di Gibson con la Lionsgate, in quanto produttrice anche
del precedente film dell’attore e regista.
Riguardo all’imminente
collaborazione tra Wahlberg e Gibson, Joe Drake,
presidente del Lionsgate Motion Picture Group. ha dichiarato di
essere particolarmente elettrizzato all’idea di cosa queste due
star del cinema d’azione potranno realizzare insieme. La
Davis Entertainment sta producendo il film insieme
a Gibson e Bruce Davey, entrambi produttori
attraverso la loro Icon Productions. La Lionsgate
presenterà inoltre il progetto al mercato di Cannes, ma non è stata
ancora annunciata una data di uscita né quando avranno inizio le
riprese del film. Si attendono pertanto ulteriori aggiornamenti a
riguardo.
Il direttore creativo esecutivo di
Lucasfilm, Dave Filoni, ha parlato
ulteriormente dell’antagonista Thrawn che apparirà
nell’imminente nuova serie in arrivo Star
Wars: Ahsoka, suggerendo che avrà la serie darà
l’opportunità al personaggio di avere un ruolo più ampio come
cattivo nell’universo di Star
Wars. Nel numero estivo di Empire , a Filoni
è stato chiesto se vedeva Thrawn – interpretato in Ahsoka
da Lars Mikkelsen – come il “grande cattivo” di questa era
della Nuova Repubblica. Lo ha confermato e ha
suggerito il carattere e l’origine di Thrawn, descrivendo ciò che
lo rende diverso da personaggi come Darth
Vader.
“Sicuramente, ai miei
occhi. Quando Timothy Zahn ha scritto ‘Heir To The Empire’,
Thrawn è diventato questo cattivo molto iconico, perché era diverso
da qualsiasi cosa avessimo visto prima“, ha spiegato
Filoni. “Non era un altro cattivo con l’elmo
e la spada laser, sai? C’è molta attrazione per creare
personaggi che siano simili a Vader, perché è così
iconico.“Ma l’audacia che ha avuto Tim è
stata quella di creare qualcuno che non fosse così, che non avesse
quelle capacità, ma potesse combattere in un modo
diverso. Nelle parole “Guerre stellari“, la parte
“guerra” – lui è un grande ammiraglio, un leader, uno stratega
militare, un archetipo di Moriarty, qualcuno che ti supererà, ti
supererà le strategie – che risuonava davvero. È un giocatore
fondamentale in questo periodo di tempo. Siamo fortunati ad
avere quel personaggio e fortunati ad avere Lars [Mikkelsen] che lo
interpreta”.
Diversi progetti di Star
Wars sono attualmente all’orizzonte, tra cui la
serie Disney+Ahsoka, The
Acolytee Skeleton
Crew. Per quanto riguarda i giochi,
Star Wars Jedi: Survivor è stato
recentemente rilasciato, mentre Star
Wars: Hunters, Star Wars: Eclipse e un remake di
Star Wars: Knights of the Old Republic sono tutti
all’orizzonte.
Ahsoka
è la prossima serie Disney+ che ha come
protagonista Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in
esilio che un tempo era l’apprendista di Anakin prima che lui si
rivolgesse al lato oscuro e diventasse
Darth Vader. La serie sarà presentata in anteprima ad
agosto, ha confermato la Disney durante l’evento.
Kathleen Kennedy e Jon
Favreau hanno elogiato lo showrunner di AhsokaDave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da
Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta
Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di
graffiti che è apparso per la prima volta in Star Wars
Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata
Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che
interpreterà Hera Syndulla di Rebels.
A fare competizione al film MarvelFantastici Quatto per
il titolo di “casting più seguito del momento” c’è il film della DC
Superman:
Legacy. Ora che il processo per scegliere chi
reciterà nel primo film del nuovo DC
Universe è iniziato, sono molte le indiscrezioni che arrivano a
riguardo sui possibili candidati ai ruoli principali. Notizie che
fanno ovviamente fremere i fan, in attesa di conferme ufficiali. Un
nuovo rapporto sembra ora suggerire i probabili nomi in lizza per i
ruoli di Clark Kent e Lois Lane,
di fatto stringendo il cerchio delle possibilità e permettendo di
immaginare che volto potrebbero avere tali celebri personaggi.
Secondo The Hollywood Reporter, l’attore
di PearlDavid Corenswet è ora uno dei
principali contendenti per interpretare il nuovo Clark Kent, alias
Superman, dell’universo DC. Sembrano invece sfumare le possibilità
dell’attore di EuphoriaJacob Elordi, che
precedenti indicazioni riferivano come il principale candidato al
ruolo. Sembra invece ora che egli non sia mai effettivamente
entrato in corsa per la parte. Sempre più insistente è invece il
rumor che vorrebbe ora Nicolas Hoult come
potenziale favorito al ruolo, ma anche in questo caso non vi sono
ancora certezze. Per quanto riguarda la giornalista del Daily
Planet Lois Lane, l’attrice di Sex EducationEmma
Mackey sarebbe, sempre stando ai rumor, la
principale candidata.
Oltre a lei sarebbero però in lizza
anche la star di The Marvelous Mrs. MaiselRachel
Brosnahan, l’attrice di BridgertonPhoebe Dynevor e la star di Finché morte non
ci separiSamara Weaving sarebbero tutte
contendenti ufficiali per il ruolo. Tuttavia, non è ancora certo se
tali interpreti verranno effettivamente sottoposte a provino. Dal
canto suo, tramite Twitter, James Gunn ha
fatto sapere che “per tutti voi che lo chiedete, non
commenterei mai chi fa o meno l’audizione per un ruolo. Sono solo
affari dell’attore e non è qualcosa che renderei pubblico a meno
che non lo facciano prima loro. Al momento, dunque, sembra che
i DC Studios siano ben lontani dal prendere una decisione e
potrebbe volerci ancora molto prima di sapere chi sarà
effettivamente scelto per Superman:Legacy.
For all of you asking, I would never comment
on who is or isn’t AUDITIONING for a role. That’s the actor’s
business only & isn’t something I’d make public unless they did it
first after the fact (like @GlennHowerton
or @ZacharyLevi
having auditioned for Star-Lord & being top…
In un’intervista con Entertainment Weekly, l’attore
Mads Mikkelsen ha fornito ai fan maggiori
indicazioni sul suo ruolo Indiana Jones e il Quadrante del
Destino, dove interpreta Jürgen
Voller, ex scienziato nazista operante ora alla NASA,
nonché principale antagonista di questa nuova avventura. Mikkelsen
ci ha tenuto a specificare però che Voller si distingue dai
precedenti nemici nazisti del celebre archeologo, per via della
volontà di porre rimedio agli errori di Adolf Hitler: “Bene, se
credi in una certa ideologia, ovviamente, agirai affinché
quell’ideologia trionfi, giusto? Ma questo può presentarsi in molte
forme“, ha spiegato l’attore.
“Penso che fosse in disaccordo
con Hitler su molte cose. E le sue idee potrebbero anche essere una
versione migliore di quelle di Hitler, ma comunque, un uomo che
decide che tutto non è mai una buona soluzione“. Porre rimedio
sì, ma solo per poter riuscire lì dove Hitler ha fallito, cosa che
dunque farebbe di Voller un uomo particolarmente temibile nei suoi
intenti. Mikkelsen ha poi rivelato anche che il personaggio di
Voller sarà introdotto con una scena negli anni ’40, quando “è
un uomo molto, molto appassionato del suo lavoro, della scienza
dietro ciò che sta facendo, e meno dell’ideologia per cui lo sta
facendo.“
Inoltre, il suo arco narrativo nel
film avrà un parallelo molto stretto con Indy, poiché entrambi gli
uomini iniziano come ambiziosi sognatori nella loro giovinezza,
arrivando però agli anni ’60, quando Il Quadrante del
Destino è ambientato, ritrovandosi mentalmente bloccati nel
passato pur mantenendo “la passione per quell’unico obiettivo
nella vita“. “Penso che la passione per quello che fa e la
passione per quello che sta cercando sia qualcosa in cui posso
identificarmi“, ha detto Mikkelsen. “Ma che aspetto ha per
lui un posto migliore? È qui che diventa complicato“. Non
resta dunque che attendere l’uscita in sala del film, il 28
giugno, per scoprire le reali intenzioni del
personaggio.
Indiana Jones e il Quadrante del Destino,
Insieme a
Harrison Ford, il cast del film include
Phoebe Waller-Bridge (Fleabag),
Antonio Banderas (Dolor y gloria),
John Rhys-Davies (I predatori dell’arca
perduta), Toby Jones (Jurassic World – Il
regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan –
The Wolverine), Ethann Isidore
(Mortale) e
Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di
Silente). Il film vedrà Indy intento a scoprire un artefatto
che può apparentemente riavvolgere e manipolare il tempo,
particolarmente ambito da un ex nazista ora scienziato presso la
Nasa, dove si sta intanto progettando lo sbarco sulla luna.
Diretto da James
Mangold (Le Mans ‘66 – La grande
sfida, Logan – The Wolverine) e con una
sceneggiatura scritta da Jez Butterworth &
John-Henry Butterworth e David
Koepp e James Mangold, basata sui
personaggi creati da George Lucas e Philip
Kaufman, il film è prodotto da Kathleen
Kennedy, Frank Marshall e Simon
Emanuel, mentre Steven Spielberg e George
Lucas sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è
composta ancora una volta da John Williams, che ha
firmato le musiche di ogni avventura di Indiana
Jones a partire dall’originale I predatori
dell’arca perduta nel 1981.
Le nuove foto dal set
di Daredevil:
Born Again hanno confermato e suggerito maggiori
dettagli sulla trama di cui avevamo
sentito parlare e incentrata su Kingpin nella prossima serie
Disney+. Le foto mostrano il
personaggio di Wilson Fisk/Kingpin interpretato
dall’attore
Vincent D’Onofrio nel suo costume sul
set. Vale la pena notare che parte del suo vestito è una
spilla con la bandiera degli Stati Uniti, anticipando ulteriormente
la trama della campagna del sindaco del personaggio che
è apparsa
in altre foto dal set all’inizio di quest’anno.
Kingpin è già diventato il sindaco
di New York City nei fumetti, con Matt Murdock/Daredevil
che all’epoca è diventato il suo vice sindaco e ha tentato di
abbatterlo dall’interno. Nel materiale originale,
Fisk ha preso una posizione dura contro vigilantes come
Spider-Man e Daredevil come sindaco, anche se non
è confermato se questo aspetto della storia verrà veramente
adattato. Dai un’occhiata alle foto del set di Daredevil: Born
Again qui sotto :
Daredevil:
Born Again è descritto come un revival di 18 episodi
della serie Netflix originale, andata in onda per tre
stagioni. Vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e
Vincent D’Onofrio mentre riprendono i rispettivi ruoli
di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.
Entrambi i personaggi hanno fatto il loro debutto nel
Marvel Cinematic Universe
nel 2021, con Kingpin come guest star nella serie Disney+Hawkeye e
Matt Murdock che è apparso brevemente in Spider-Man:
No Way Home. Cox ha anche recentemente recitato
in due episodi di She-Hulk:
Attorney at Law, dove ha avuto modo di mostrare un
nuovo lato dell’eroe.
Jon Bernthal tornerà nei panni di Frank
Castle/The Punisher. E’ molto probabile che non vedremo nulla della
serie fino al Comic-Con del prossimo anno, anche se abbiamo la
sensazione vedremo molte foto dal set di New York che ci permetterò
di avere piccole anteprime della serie! Cox è chiaramente impegnato
a interpretare un nuovo Daredevil per
l’MCU e, se si devono credere alle voci recenti,
potrebbe andare direttamente da Born
Again a Spider-Man
4.Daredevil:
Born Again debutterà su Disney+ nel 2024.
Atteso in sala dal 18
maggio, Fast X sembra possa vantare un ulteriore
star nel suo cast, oltre alle tante già ufficiali. Il sito The Wrap ha infatti rivelato che
il film in uscita dovrebbe presentare il ritorno del Luke Hobbs di
Dwayne Johnson,
nonostante l’attore avesse rinunciato anni fa al franchise. Johnson
sembra faccia parte di in una scena post-crediti di Fast
X, il primo di una nuova trilogia di Fast & Furious
che chiuderà ufficialmente la serie. Il suo cameo dovrebbe dunque
anticipare un ritorno da protagonista nei prossimi capitoli. Un
ritorno decisamente non scontato il suo, dato con Vin
Diesel, star del franchise, ci sono stati ripetutamente
scontri durante la realizzazione dei film.
Nel giugno del 2021, Diesel aveva
infatti affermato che la faida tra lui e Johnson è iniziata a causa
del suo approccio a voler migliorare la recitazione di
quest’ultimo. Johnson in seguito ha risposto alle domande sui
commenti di Diesel, sostenendo che lo avevano fatto ridere e
confermando che non sarebbe tornato per nessun film futuro della
serie. Più tardi quello stesso anno, Diesel ha supplicato
pubblicamente Johnson di riprendere il suo ruolo per il nuovo film,
citando i suoi figli e la scomparsa del compianto Paul Walker.
“Lo dico per amore… ma devi presentarti, non lasciare il
franchise inattivo, hai un ruolo molto importante da
svolgere“, aveva detto l’attore.
Johnson aveva però ulteriormente
fatto sapere che non avrebbe più partecipato, ma le sue
dichiarazioni potrebbero essere smentite se il suo cameo si
rivelasse confermato. D’altronde, sin dalla sua comparsa in
Fast & Furious 5, Hobbs è diventato un personaggio sempre
più importante, che ha avuto anche un proprio spin-off da
protagonista con Hobbs &Shaw. In vista dell’effettiva
conclusione della saga, un suo ritorno era dunque auspicato da
tutti i fan e sembra che il loro desiderio sia stato esaudito.
Resta ora da capire se però la presenza dell’attore in Fast
X anticiperà davvero il suo ritorno anche nei prossimi film o
se si limiterà ad essere un semplice cameo.
Fast X, la trama e il cast del nuovo film della saga
di Fast & Furious
Fast
X è diretto dal regista di
TransporterLouis Leterrier, che ha raccolto il
timone dopo che Justin Lin ha improvvisamente abbandonato il
progetto a causa di divergenze creative. Il film è scritto da
Justin Lin e Dan Mazeau, con Justin Lin ancora impegnato come
produttore del film.
La fine della corsa ha inizio.
Fast
X, il decimo film della
saga di Fast & Furious, dà il via ai capitoli
finali di uno dei più leggendari e popolari franchise
cinematografici, giunto al suo terzo decennio e ancora sostenuto
dallo stesso cast e dagli stessi personaggi degli esordi. Nel corso
di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto
(Vin
Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia,
coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro
cammino. Ora si trovano di fronte all’avversario più letale che
abbiano mai affrontato: una minaccia terribile che emerge dalle
ombre del passato, alimentata dalla vendetta, determinata a
disperdere la famiglia e a distruggere per sempre tutto e tutti i
suoi cari.
In Fast & Furious 5 del
2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato il famigerato boss della
droga brasiliano Hernan Reyes e distrutto il suo impero su un ponte
di Rio De Janeiro. Quello che non sapevano è che il figlio di
Reyes, Dante (Jason
Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto
questo e ha passato gli ultimi 12 anni a elaborare un piano per far
pagare a Dom il prezzo più alto. Il complotto di Dante spingerà la
famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile
a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Si stringeranno nuove
alleanze e torneranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom
scopre che suo figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry,
Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di
Dante.
Uno degli attori di Guardiani della Galassia Vol.
3 sarebbe stato preso in considerazione per il
ruolo del cattivo DC Lex Luthor in Superman:
Legacy, regia di James Gunn. Su
Twitter, Justin Kroll di Deadline, rispondendo alle notizie su chi
sta sostenendo il provino per interpretare Superman e Lois Lane nel
film, ha affermato che: “una cosa non menzionata, mentre
stavano accettando candidature per il ruolo di Lex Luthor, fonti mi
dicono che Gunn ha parlato con uno dei suoi Guardiani per la parte.
Probabilmente non accadrà, ma sicuramente ci sono state discussioni
a riguardo durante il press tour di Guardiani della Galassia Vol.
3″.
Pur non rivelando chi avrebbe avuto
questo tipo di conversazioni, i fan hanno subito indicato Dave Bautista
come il più quotato. L’attore, che interpreta Drax il Distruttore
nella trilogia cinematografica dei Guardiani della
Galassia, aveva precedentemente espresso interesse per il
ruolo di Lex Luthor. Dopo aver visto un fancast di sé stesso nei
panni del nuovo Luthor del DC
Universe, Bautista ha commentato la cosa con “davvero
interessante“. L’attore ha detto poi: “Potrei fare una
telefonata a James e vedere se hanno in mente qualcuno, ma questo è
più allettante per me a questo punto della mia vita e della mia
carriera che interpretare Bane“.
Un altro rapporto afferma invece che
degli attori di colore sono stati presi in considerazione per
interpretare Lex Luthor Superman: Legacy, mentre
secondo altre fonti sarebbe l’attore di X-MenNicholas Hoult
è un altro possibile candidato per Lex Luthor, anche se questi
sarebbe in lizza anche per il ruolo di Superman. C’è dunque ancora
molta confusione intorno al casting di Superman: Legacy e i dubbi non
si scioglieranno finché non verranno fornite notizie ufficiali.
Gunn, infatti, ha affermato che non rivelerà mai per primo chi è
stato scelto per il film, deciso a tenere nel più stretto riserbo
la cosa il più a lungo possibile.
One thing not mentioned, while they have
been taking submissions for the Lex Luthor role, sources tell me
Gunn has been talking to one of his Guardians for the part. Sounds
like its probably not happening but there certainly were
discussions during GOTG 3 press tour
Diversi remake live-action di film
classici del Rinascimento Disney sono attualmente in fase di
sviluppo, anche se almeno uno di loro, Il gobbo di
Notre Dame, si troverebbe in uno stato di limbo a
causa di quello che è stato suggerito essere un importante problema
della storia. Il compositore Alan Menken, che ha
lavorato a film d’animazione come La
sirenetta, ha recentemente parlato con ComicBook.com e ha offerto uno
sfortunato aggiornamento su tale progetto. Egli ha infatti
dichiarato: “È difficile, perché il film Il gobbo di Notre
Dame, la storia del gobbo, coinvolge molti problemi reali e che
sono problemi importanti e dovrebbero essere esplorati
adeguatamente per poterne discutere“.
Menken ha poi continuando
soostenendo che “deve esserci un accordo su come affrontare
questi problemi. Del tipo, possiamo fare il film senza il brano
‘Hellfire’? Non credo… Quindi si trova in uno stato di limbo in
questo momento“. Nel 2019 era stato annunciato che l’attore
Josh Gad avrebbe prodotto il film live-action di
Il gobbo di Notre Dame, con la possibilità di riservarsi
anche il ruolo del protagonista, ma su tale progetto non ci sono
stati aggiornamenti da oltre due anni ormai. Stando a quanto ora
riferito dal compositore, il motivo sarebbero elementi della storia
difficilmente adattabili tanto in live-action quanto per i tempi
odierni.
Il film d’animazione del 1996 tocca
infatti temi come il genocidio, il razzismo, la lussuria e altro
ancora, Iguadagnandosi la reputazione di uno dei film d’animazione
più oscuri della Disney. Basato sul romanzo di Victor
Hugo del 1831, questo è incentrato sul campanaro
Quasimodo, adottato con riluttanza dal giudice Claude Frollo e
tenuto nascosto tra le mura della cattedrale di Notre Dame. Questo
finché non incontra Esmeralda, una ballerina rom braccata da
Frollo, per la quale Quasimodo deciderà di esporsi come mai prima.
Alla sua uscita in sala, ci furono addirittura lamentele sul fatto
che il film non fosse propriamente adatto ai bambini.
La sirenetta, il nuovo
remake in live action della Disney
Nell’attesa di scoprire se un
adattamento di Il gobbo di Notre-Dame verrà mai
realizzato, ricordiamo che il prossimo live-action della Disney ad
arrivare in sala, dal 25 maggio, sarà
La sirenetta. Il film è interpretato
dalla cantante e attrice Halle Bailey
(grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah
Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo
del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno
di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art
Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di
Sir Grimsby; con il vincitore del premio Oscar® Javier Bardem (Non
è un paese per vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due
volte candidata all’Academy Award® Melissa McCarthy
(Copia originale, Le amiche della sposa) nel ruolo di
Ursula.
La Sirenetta è
diretto dal candidato all’Oscar® Rob Marshall
(Chicago, Il Ritorno di Mary Poppins), con una
sceneggiatura del due volte candidato all’Oscar David Magee
(Vita di Pi, Neverland – Un sogno per la
vita). Le musiche delle canzoni sono composte dal
pluripremiato agli Academy Award® Alan Menken (La Bella e la
Bestia, Aladdin), con i testi di Howard Ashman e i nuovi
testi del tre volte vincitore del Tony Award® Lin-Manuel
Miranda. Il film è prodotto dal due volte vincitore dell’Emmy® Marc
Platt (Jesus Christ Superstar Live in Concert, Grease:
Live!), da Lin-Manuel Miranda, dal due volte vincitore
dell’Emmy John DeLuca (Tony Bennett: An American Classic)
e da Rob Marshall, mentre Jeffrey Silver (Il Re Leone) è
il produttore esecutivo.
Un viaggio nello spazio, così
Crater arriva su Disney+ dal 12 maggio. Un film di fantascienza
che ha come protagonisti Isaiah Russell-Bailey,
Mckenna Grace, Billy Barratt, Orson
Hong, Thomas Boyce e Scott Mescudi ed è
diretto da Kyle Patrick Alvarez. Una storia, anche, di
rivalsa: la prima sceneggiatura del film è stata inizialmente
rifiutata nel 2015, ma nel novembre 2017 è stata acquistata e la
produzione ha preso il via nel 2021.
Dal primo annuncio del trailer di
Crater si poteva dare uno sguardo anche a quella
che sarebbe stata la trama. Ambientato nell’anno 2257,
Caleb (Isaiah Russel-Bailey) è nato e cresciuto in
una colonia mineraria lunare da qualche parte nella galassia. La
Luna è stata l’unica cosa che ha conosciuto in tutta la sua vita.
Suo padre, Michael, gli raccontava sempre storie
sul desiderio di esplorare il mondo esterno, in particolare un
luogo: un cratere tanto caro ai genitori. Sfortunatamente, suo
padre è morto prima che lui potesse scoprire cosa c’è realmente
lì.
Crater, la trama
Le ultime volontà del padre di
Caleb: trasferire il figlio su
Omega, un pianeta ideale, lontano anni luce dove
sarà poi affidato a una nuova famiglia e dove potrà vivere lontano
dalla colonia. Prima di partire, per esaudire l’ultimo desiderio
del padre, lui e i suoi tre migliori amici, Dylan
(Billy Barratt), Borney (Orson Hong) e
Marcus (Orson Boyce), e una nuova arrivata dalla
Terra, Addison (Mckenna Grace), dirottano un rover
per un’ultima avventura in un viaggio alla scoperta del misterioso
cratere, per vedere con i suoi occhi il luogo in cui i suoi
genitori sono stati davvero felici.
Un road movie ma nello spazio quello
che Kyle Patrick Alvarez ha diretto e che ci porta
nel cuore della luna. Siamo accompagnati dal gruppo di giovani
adolescenti che hanno un unico desiderio, riuscire a vedere il
colore del cielo. Per nulla scontato: sono nati e cresciuti nello
spazio ma paradossalmente in un mondo chiuso, una colonia sulla
Luna. Quello che vogliono placare è la loro sete di scoperta e
poterne parlare alle generazioni future. La loro avventura non
prevede grandi combattimenti o sconfiggere un cattivo, il loro
viaggio dell’eroe è racchiuso nella crescita e nel
prendere consapevolezza che dopo questo viaggio niente sarà più
come prima.
Una scena di Crater
Vedere il cielo
La storia si svolge nell’arco di 72
ore nelle quali i protagonisti di Crater celebrano
l’amicizia e l’amore. Questo merito dei suoi antenati: il film di
Disney+ prende ispirazioni da grandi cult del
cinema come, per esempio, Stand By Me o I Goonies con anche un tocco di Stranger Things. La libertà di vedere il cielo
e la spensieratezza di non dover sottostare agli ordini dei
genitori: in quelle 72 ore possono essere liberi di vivere
un’avventura, di ballare, di sbagliare. La libertà di sbagliare che
dovrebbero avere i ragazzi della loro età e che dentro la colonia
non è così ben vista.
Ovviamente il film si prende anche i
suoi momenti di denuncia, per esempio sappiamo in maniera non
proprio esplicita che le persone più ricche possono permettersi di
andare su Omega in qualsiasi momento mentre i più poveri lavorano
nelle miniere e impiegano la loro vita per permettere ai figli un
futuro migliore, come il padre di Caleb.
Crater si immagina, inoltre, questo pianeta Terra
completamente invaso dalla natura che lascia con il fiato in
sospeso i protagonisti all’arrivo al cratere.
Dopo il precipitoso e rocambolesco
finale di Crater ci sentiamo anche noi sospesi,
senza gravità. L’unico momento di vera suspence è affidato ai
momenti finali, forse un po’ troppo drammatici per un film per
ragazzi, dove Dylan, Borney e Marcuse Addison e
Caleb incappano in una pioggia di meteoriti che
crea qualche scompiglio alla squadra. Stremati e senza forze sono
costretti a tenere il casco dell’ossigeno (un meteorite ha rotto il
vetro del rover) e la loro battaglia sarà proprio contro il tempo.
Riusciranno a salvarsi, i soccorsi arriveranno giusto in tempo e al
suo risveglio Caleb apprenda la notizia: non si
trova più nella Luna.
Una scena di Crater
L’arrivo su Omega
Il ragazzo ha viaggiato verso
Omega, sono ormai passati 75 anni ma grazie a una
segreteria telefonica super avanzata riuscirà a recuperare i
messaggi dei suoi amici. Una volta l’anno Dylan
manda i suoi messaggi al migliore amico, lo saluta e lo aggiorna
sulla sua vita e su quelli degli amici. Ben presto scopriamo che
Dylan e Addison si sono sposati e hanno avuto dei
figli, ma non solo. Grazie a quel viaggio, a quella terra e al
cielo che hanno visto attraverso un ologramma, sono riusciti a
cambiare il modo di amministrare la colonia, sono diventati gli
artefici del loro destino.
Le avventure di Caleb però non sono
finite qui, un finale che lascia (forse) intendere un ritorno per
il personaggio interpretato da Isaiah
Russel-Bailey che su Omega trova il
fratellino di Addison e lo prende con sé, come un
fratello minore, cercando insieme di costruire un nuovo viaggio
nello spazio.
Disponibile dal 12 maggio su
Disney+,
Crater è il nuovo film originale della
piattaforma della Casa di Topolino che vede protagonista una banda
scalmanata di giovani avventurieri, in un futuro in cui gli uomini
colonizzeranno la Luna.
Crater è la storia
di Caleb Channing, cresciuto su una colonia mineraria lunare e in
procinto di essere trasferito definitivamente su un idilliaco
pianeta lontano in seguito alla morte del padre. Ma prima di
partire, per esaudire il suo ultimo desiderio, lui e i suoi tre
migliori amici, Dylan, Borney e Marcus, e una nuova arrivata dalla
Terra, Addison, dirottano un rover per un’ultima avventura in un
viaggio alla scoperta di un misterioso cratere.
Abbiamo incontrato i protagonisti
del film in occasione della global press conference e hanno
raccontato la loro esperienza in questo film che sembra un
I Goonies contemporaneo, ambientato nello
spazio.
Il protagonista, Isaiah
Russell-Bailey, ha raccontato: “Abbiamo fatto,
tutti insieme, sei settimane di preparazione per poterci muovere
bene in questa tuta spaziale e anche l’addestramento per le
acrobazie dell’imbracatura. Ad esempio, per quattro di quelle
settimane, abbiamo lavorato con il team di Legacy per aiutare a
costruire le nostre tute spaziali, per assicurarci che sembrino
tute spaziali reali e funzionali e il più realistiche possibile.
Inoltre, nelle ultime due settimane, abbiamo lavorato con Dave
McCumber e il suo team di stunt che ci ha aiutati a sembrare veri
astronauti e ad esibirci come veri astronauti in condizioni di
bassa gravità. E la maggior parte di questo era in realtà un lavoro
di imbracatura. E si sono assicurati che la nostra passeggiata
nello spazio fosse il più realistica possibile (…) Caleb è un
personaggio molto intelligente, gentile e premuroso. È molto in
sintonia con le sue emozioni. È anche un leader nato e gli piace
far sentire i suoi amici importanti e ascoltati.”
Crater recensione
Trai volti più famosi del film c’è
sicuramente quello di Mckenna Grace, che abbiamo visto già in molti
film di alto profilo, oltre che in Ghostbusters:
Legacy. Ecco cosa ha detto del suo personaggio:
“Interpreto Addison. Si unisce al viaggio un po’ in ritardo. Ha
i codici per il rover, e questo è il suo principale problema. Ma mi
sembra che sia piuttosto intelligente. Penso che in un certo senso
si prenda cura di questi ragazzi che conosce da poco. È una persona
molto logica e fa affidamento sulla matematica, sui
numeri.”
Billy Barratt
interpreta Dylan: “Penso che sia sempre proteso e concentrato
sui suoi amici, è di quelle persone che fa piacere avere accanto, e
non sono tutti così. Lui vuole che l’impresa di Cale abbia successo
e vuole che i suoi amici siano felici. Si prende cura di tutti
loro. Lui e Addison all’inizio non si connettono, ma durante il
viaggio, in qualche modo fanno amicizia e hanno una connessione più
profonda. E poi, iniziano tutti a diventare amici. Penso che in
questo film di formazione ci sia molta dolcezza nel modo in cui
tutti si connettono.”
Thomas Boyce,
interprete di Marcus, racconta di essere molto diverso dal suo
personaggio: “Marcus è molto semplice e altruista, non parla
molto, ma diventa davvero il cuore e l’anima del gruppo.
Vorrei essere altruista come lui.” Mentre Orson
Hong, il più giovane del cast, interpreta Borney:
“Sento che da parte mia è stato necessario poco lavoro di
immedesimazione, perché Borney mi assomiglia. Non è stato difficile
entrare nella modalità del personaggio. Mi sento molto tranquillo
in merito a come è venuto fuori.”
Diretto da Kyle Patrick
Alvarez,Crater, film originale Disney+, interpretato
da Isaiah Russell-Bailey, Mckenna Grace, Billy Barratt,
Orson Hong, Thomas Boyce e Scott Mescudi,
ha debuttato il 12 maggio.
Nel 1995 il
film Jumanji ha incantato grandi e piccoli
grazie ad una storia ricca di avventura ed elementi fantastici,
basata sull’omonimo racconto del 1981 di Chris Van
Allsburg. Il film con protagonista Robin
Williams è così diventato un vero e proprio cult,
e a distanza di anni ha infine visto realizzare un proseguimento
alla sua storia con il sequel Jumanji
– Benvenuti nella Giungla. Vero e
proprio seguito dell’originale, pur con un cast totalmente diverso
e una storia ambientata a distanza di diverso tempo dalla
precedente, questo ha ottenuto un succeso strepitoso, che ha
portato alla realizzazione di Jumanji: The Next
Level (qui la recensione).
Diretto anch’esso da Jake
Kasdan, il film porta avanti il racconto dei nuovi
protagonisti introdotti nel precedente film, dando vita a nuove
avventure all’interno del mondo di Jumanji. Entrano dunque a far
parte di questo sequel nuovi scenari, nuove dinamiche di gioco e,
soprattutto, nuovi personaggi. Alternandosi dunque tra novità ed
elementi classici di quella che è ora una vera e propria saga
cinematografica, Jumanji: The Next Level ha potuto
ottenere come il suo predecessore ottimi riscontri sia in termini
di box office che di critica. Un successo che ha subito spinto
verso la realizzazione di un ulteriore lungometraggio.
Per gli appassionati di
Jumanji e in particolare delle novità apportate da
Benvenuti nella giungla, questo The Next Level è
un titolo da non perdere, capace di offrire molte risate,
intrattenimento e, in particolare, emozioni forti.Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al suo sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Jumanji: The Next Level, la trama del film
Determinato a rimettere in sesto il
gioco di Jumanji, Spencer ha tenuto con sé alcuni
pezzi all’insaputa dei suoi amici. Mentre tenta di riparare il
videogioco nel seminterrato di suo nonno, egli viene però
nuovamente risucchiato in Jumanji e quando
Bethany, Fridge e
Martha giungono sul posto, è ormai troppo tardi:
il gioco è iniziato. I suoi amici si imbarcano dunque in una nuova
avventura per tentare di salvarlo, ma non saranno soli questa
volta. Sentendo un gran frastuono proveniente dal seminterrato, il
nonno di Spencer, Eddie, e il suo amico di
Milo (Danny Glover) scendono a vedere cosa sta
accadendo e vengono inconsapevolmente catapultati anche loro in
Jumanji.
Quello che viene a formarsi è quindi
un gruppo decisamente mal assortito e i tre ragazzi dovranno fare i
conti non solo con la scomparsa del loro amico, ma anche con un
livello del gioco mai esplorato, fatto di zone impervie, e con i
due pensionati finiti nel videogame. I ragazzi conoscono però ormai
le regole e attraverso i loro avatar dovranno sfruttare tutte le
proprie capacità pur di salvare la situazione, evitando che
qualcosa di brutto possa accadere loro o alla stessa Jumanji. Il
minaccioso Jurgen il Bruto, infatti, si presenterà
come un nemico particolarmente pericoloso, intento ad entrare in
possesso di qualcosa che può riscrivere le sorti del mondo.
Jumanji: The Next Level, il cast di attori del
film
Ad interpreare Spencer, Bethany,
Fridge e Martha si ritrovano gli attori Alex
Wolff, Madison Iseman, Ser’Darius
Blain e Morgan Turner. Nei panni dei loro
avatar nel gioco tornano invece Dwayne
Johnson nei panni del dottor Smolder Bravestone,
Kevin
Hart in quelli di Franklin Finbar, Karen
Gillan, nota anche per il ruolo di Nebula nel
Marvel Cinematic
Universe, in quelli guerriera Ruby Roundhouse e l’attore
Jack Black, che dà vita a Shelly Oberon.
Accanto a loro torna anche Nick Jonas nei panni di
Jefferson “Idrovolante” McDonough, il quale è l’avatar di Alex
Vreeke, interpretato nuovamente da Colin Hanks,
figlio del celebre Tom Hanks. Altro ritorno è
quello di Rhys Darby nei panni del personaggio
guida Nigel.
Fanno il loro ingresso nel film
l’attrice Awkwafina nei panni di Ming fleetfoot,
un nuovo personaggio con le abilità di un ladro. Di particolare
importanza è la presenza di due veterani come Danny DeVito e
Danny Glover, interpreti di Eddie Gilpin e del suo
amico Milo. I due attori si sono detti entusiasti di poter recitare
insieme nel film, essendo trascorsi decenni dall’ultima volta in
cui ciò è avvenuto. L’attore Rory McCann, celebre
per essere stato Sandor Clegane nella serie HBO Il Trono di
Spade, interpreta qui il personaggio Jurgen il Bruto,
principale antagonista del film.
Jumanji: The Next Level,
il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Parallelamente all’uscita del film,
Dwayne Johnson ha rivelato in un’intervista che il cattivo Jurgen
il Bruto è in realtà un avatar di un personaggio sconosciuto, che
sarà probabilmente esplorato in un potenziale sequel. Tale atteso
nuovo lungometraggio è infine stato confermato nel marzo del 2020,
visti anche i risultati economici di The Next Level.
Kasdan, che tornerà come regista, ha affermato che i personaggi dei
precedenti due film torneranno anche per il terzo e che la
sceneggiatura è attualmente in fase di scrittura. Ancora non è noto
quando inizieranno le riprese del film, ma la data di uscita in
sala è già fissata al 13 dicembre 2024.
In attesa di questo sequel, è
possibile fruire di Jumanji: The Next
Level grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e
Netflix. Su quest’ultima piattaforma occupa
attualmente la posizione numer 6 della Top 10 dei film
più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Un appuntamento speciale quello
svoltosi venerdì 12 maggio a Roma, che ha visto le stare
dell’atteso film Fast X arrivare
nella capitale per presentare il nuovo capitolo della saga
di Fast & Furious e salutare i fan. Spostatisi tra il
Cinema Barberini, il The Space Moderno di Piazza della Repubblica e
il Colosseo, gli attori Vin
Diesel, Michelle Rodriguez,
Brie Larson,
Charlize Theron, Sung Kang,
Scott Eastwood,Jordana
Brewster,
Nathalie Emmanuel,
Tyrese Gibson, Rita Moreno e Alan
Ritchson hanno dunque avuto modo di introdurre quello che
sarà il primo capitolo della conclusione ufficiale della saga. Di
seguito, ecco le foto delle’evento svoltosi in prossimità del
Colosseo, lì dove proprio alcune scene del film sono state
girate.
Fast X, la trama e il cast del nuovo film della saga
di Fast & Furious
Fast
X uscirà nelle sale il 18 maggio 2023
ed è diretto dal regista di TransporterLouis Leterrier, che
ha raccolto il timone dopo che Justin Lin ha improvvisamente
abbandonato il progetto a causa di divergenze creative. Il film è
scritto da Justin Lin e Dan Mazeau, con Justin Lin ancora impegnato
come produttore del film.
La fine della corsa ha inizio.
Fast
X, il decimo film della
saga di Fast & Furious, dà il via ai capitoli
finali di uno dei più leggendari e popolari franchise
cinematografici, giunto al suo terzo decennio e ancora sostenuto
dallo stesso cast e dagli stessi personaggi degli esordi. Nel corso
di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto
(Vin
Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia,
coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro
cammino. Ora si trovano di fronte all’avversario più letale che
abbiano mai affrontato: una minaccia terribile che emerge dalle
ombre del passato, alimentata dalla vendetta, determinata a
disperdere la famiglia e a distruggere per sempre tutto e tutti i
suoi cari.
In Fast & Furious 5 del
2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato il famigerato boss della
droga brasiliano Hernan Reyes e distrutto il suo impero su un ponte
di Rio De Janeiro. Quello che non sapevano è che il figlio di
Reyes, Dante (Jason
Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto
questo e ha passato gli ultimi 12 anni a elaborare un piano per far
pagare a Dom il prezzo più alto. Il complotto di Dante spingerà la
famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile
a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Si stringeranno nuove
alleanze e torneranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom
scopre che suo figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry,
Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di
Dante.
La star di Fast X Vin
Diesel anticipa che il decimo film della saga di Fast &
Furious, in arrivo al cinema dal 18 maggio,
darà il via a una trilogia finale. Parlando con Variety, infatti, Diesel ha
confermato che Fast X non sarà più la prima di due parti
del finale. Piuttosto che essere Fast & Furious 11 a
concludere la serie, ci penserà un dodicesimo film a svolgere tale
ruolo. “Entrando nella realizzazione di questo film, lo studio
ha chiesto se potesse essere un film in due parti“, ha detto
Diesel. “E dopo che lo studio ha visto questo, hanno detto:
‘Potreste fare il finale, una trilogia?‘”
A sostegno di questa notizia è
arrivata anche l’attrice Michelle
Rodriguez, dicendo: “Sono tre atti in ogni
storia“, apparentemente ribadendo dunque l’affermazione di
Diesel di una trilogia invece di un dittico. Quando però a Diesel è
stato chiesto se stesse confermando un dodicesimo film di Fast
& Furious, tuttavia, l’attore ha risposto all’intervistatore:
“Mi metterai nei guai qui“. È probabile che un terzo
capitolo possa dipendere da come andrà Fast X al box
office. Se questo dovesse affermarsi come un buon successo
economico, come già accaduto ai precedenti capitoli, un terzo film
di quella che a questo punto diventerebbe una trilogia si farebbe
più probabile.
Fast X, la trama e il cast del nuovo film della saga
di Fast & Furious
La fine della corsa ha inizio.
Fast
X, il decimo film della
saga di Fast & Furious, dà il via ai capitoli
finali di uno dei più leggendari e popolari franchise
cinematografici, giunto al suo terzo decennio e ancora sostenuto
dallo stesso cast e dagli stessi personaggi degli esordi. Nel corso
di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto
(Vin
Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia,
coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro
cammino. Ora si trovano di fronte all’avversario più letale che
abbiano mai affrontato: una minaccia terribile che emerge dalle
ombre del passato, alimentata dalla vendetta, determinata a
disperdere la famiglia e a distruggere per sempre tutto e tutti i
suoi cari.
In Fast & Furious 5 del
2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato il famigerato boss della
droga brasiliano Hernan Reyes e distrutto il suo impero su un ponte
di Rio De Janeiro. Quello che non sapevano è che il figlio di
Reyes, Dante (Jason
Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto
questo e ha passato gli ultimi 12 anni a elaborare un piano per far
pagare a Dom il prezzo più alto. Il complotto di Dante spingerà la
famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile
a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Si stringeranno nuove
alleanze e torneranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom
scopre che suo figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry,
Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di
Dante.
A circa un mese dall’uscita al
cinema (il 16 giugno) di The Flash, atteso ultimo
film del DCEU (al quale poi si sostituirà il DCU di James Gunn e
Peter Safran), è stata ora rivelata la sua durata
ufficiale. Questa è di 2 ore e 24 minuti, cosa che
lo rende il terzo capitolo più lungo del franchise fino ad oggi.
Solo Wonder Woman 1984 (2 ore e 31 minuti) e Batman v
Superman: Dawn of Justice (2 ore e 32 minuti) vantano
proiezioni più estese di The Flash. Rapporti precedenti
affermavano che il primo film da solista di Flash sarebbe durato 2
ore e 30 minuti, ma è possibile che il film sia stato tagliato
durante il processo di montaggio.
The Flash: la trama e il cast del film
In The
Flashi mondi si incontreranno quando Barry
userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e
cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare
la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane
intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In
definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al
futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la
sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per
resettare l’universo?
Fanno parte del cast di The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v
Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod,
Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione –
The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”,
“Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey
Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”,
“Sweetheart”), Antje Traue (“King of
Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
Proprio poche ore dopo l’annuncio
che Monica Bellucci sarà
nel cast di Beetlejuice
2 nei panni della moglie dello spiritello che dà
il titolo al film, un nuovo attore è stato ora annunciato come
parte del cast. Si tratta di Willem Dafoe
che, stando al The Hollywood Reporter,
interpreterà un personaggio esistente nell’aldilà come agente delle
forze dell’ordine. Resta da vedere se si tratterà di un cameo o di
una parte più significativa all’interno del racconto. Dafoe si
unisce così ad un ricco cast che oltre alla Bellucci include anche
JennaOrtega, Justin Theroux
e i gli attori del film originale del 1988 Michael Keaton,
Winona Ryder e
Catherine O’Hara.
Beetlejuice 2, ricordiamo,
è stato recentemente annunciato con una data di uscita al 6
settembre 2024, basato su una sceneggiatura di
Alfred Gough e Miles Millar,
creatori di Mercoledì. A dirigere
il film vi sarà Tim Burton, già
regista di Beetlejuice – Spiritello
porcello, mentre Danny
Elfman si occupera nuovamente della colonna sonora.
Per quanto riguarda la trama, al momento non ci sono dettagli a
riguardo. Si riporta però che le riprese avrebbero ufficialmente
avuto inizio, pertanto non dovrebbe passare molto prima che si
possano ricevere maggiori aggiornamenti su tale atteso
progetto.
Beetlejuice 2, un sequel a lungo atteso
L’originale Beetlejuice, si
concentrava sul personaggio fantasma del titolo che viene assunto
da altri due fantasmi scontenti della famiglia che ha occupato la
casa in cui abitano, è stato come noto un grande successo,
generando anche uno spettacolo teatrale e una serie animata, ma i
fan aspettano da decenni che venga realizzato un sequel canonico.
Inizialmente si pensò di sviluppare un sequel che avrebbe dovuto
essere intitolato Beetlejuice Goes Hawaiian. Il
progettò passò però in secondo piano quando Burton si interessò ad
altre sceneggiature. Messo da parte, soltanto nel 2011 si è tornato
a parlare di un sequel di Beetlejuice.
Della riscrittura della
sceneggiatura si è poi occupato Seth
Grahame-Smith, già sceneggiatore per Burton
di Dark Shadows. Benché
Keaton e la Ryder si fossero detti disposti a riprendere i loro
ruoli, Burton si è dichiarato in più occasione non convinto del
progetto e ciò ha portato a continui ritardi. Tuttavia, nel 2022
Burton ha offerto positivi aggiornamenti sul sequel, lasciando
intendere che il tempo per Beetlejuice 2 si stava avvicinando,
dicendo: “Sto lavorando su idee e cose, ma è tutto molto
presto. Vedremo come va. Com’è per una risposta senza
risposta“. Nell’aprile 2023, infine, il film è stato
annunciato ufficialmente.
L’attore Jason
Statham è unanimemente considerato una delle grandi icone
del cinema d’azione. Negli anni si è infatti affermato grazie a
titoli come Crank, Parker, Safe, Blitz, Death Race e il recente
Hobbs & Shaw. A dare
origine alla sua fama è però stato in particolare il film del 2002
The Transporter, dove
dà vita ad esperto nel trasporto di pacchi supersegreti, dai
contenuti talvolta compromettenti. Dato il buon successo di questo
film, nel 2005 è arrivato al cinema il suo
sequel, Transporter – Extreme,
nuovamente diretto dal regista francese Louis
Leterrier, con alla sceneggiatura Robert Mark
Kamen e il celebre Luc Besson, autore di
film come Lucy o
Anna.
Come nel primo, anche all’interno di
questo secondo capitolo si ritrovano tutte le caratteristiche per
cui Statham e la saga sono poi diventati celebri. Dagli spericolati
inseguimenti ai combattimenti coreograficamente spettacolari, da
un’inaspettata comicità alla presenza non scontata di certi
sentimenti. Con un budget di circa 32 milioni di dollari,
Transporter – Extreme è arrivato a guadagnarne più del
doppio in sala, arrivando ad un risultato complessivo di circa 89
milioni. Un simile successo ha naturalmente spinto gli autori a
realizzare ulteriori risvolti della saga, ormai apprezzata da tutti
gli amanti del genere d’azione.
Per tutti gli appassionati di tale
genere, Transporter – Extreme è ancora oggi una pellicola
imprescindibile, ricca di suspence e colpi di scena. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ai suoi sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Transporter – Extreme: la
trama del film
L’ex agente delle Forze Speciali
Frank Martin è pronto a nuove avventure, le quali
non mancano grazie al suo lavoro di trasporto di pacchi segreti di
grande valore. Stavolta, però, egli si ritrova a dover eseguire un
compito ben diverso. Gli viene infatti affidato il piccolo
Jack, figlio di sei anni della facoltosa famiglia
Billings, a cui deve fare da autista privato mentre i suoi genitori
svolgono i loro impegni. Il padre, Jefferson, è
infatti un indaffarato ministro del Governo degli Stati Uniti, in
prima linea contro il traffico di droga. Durante i loro giri, Frank
inizia a sviluppare una naturale sintonia con il bambino, ma la
loro tranquillità viene interrotta nel momento in cui questi viene
rapito.
Per Frank ha dunque inizio una vera
e propria indagine, che lo porterà ad imbattersi nel terrorista
colombiano Gianni Chellini e la sua fidanzata
psicopatica Lola. I due, contro ogni previsione,
rilasciano però il bambino in seguito al pagamento di un piccolo
riscatto. Frank sospetta però che ci sia qualcosa di losco dietro,
e che a Jack sia stato fatto qualcosa di grave. Continuando a
svolgere le proprie ricerche su Chellini, arriverà infatti ad
imbattersi in un’organizzazione per il contrabbando di droga, la
quale ha sviluppato un sistema particolarmente ingegnoso e letale
per diffondere il proprio prodotto. Ancora una volta, spetterà a
Frank salvare la situazione.
Transporter – Extreme: il
cast del film
Come giù anticipato, ad interpretare
il protagonista vi è nuovamente l’attore Jason Statham.
Noto per la grande preparazione fisica che dedica ad ogni ruolo,
questi decise di allenarsi a lungo prima delle riprese al fine di
poter eseguire la maggior parte delle scene più complesse, senza
dover ricorrere a controfigure. Allo stesso modo, è lui in persona
ad eseguire le spericolate acrobazie al volante presenti nel film.
Per recitare nel film, però, egli si trovò a dover anche imparare
attività a lui nuove. In particolare, si è cimentato nella pratica
di particolari arti marziali, poi sfoggiate nel film.
Particolarmente soddisfatto del risultato, Statham ha in seguito
dichiarato di considerare questo secondo il suo film preferito
dell’intera sega.
L’unico attore del primo film, oltre
a Statham, a riprendere il proprio ruolo è François
Berléand, che ricopre ancora una volta i panni del
detective Tarconi. Il giovane Hunter Clary è
invece l’interprete di Jack Billings. Questo ha rappresentato il
suo debutto cinematografico, e l’attore è oggi noto anche grazie a
titoli come The Nine e il demenziali 3ciento – Chi
l’ha duro… la vince!. Di particolare rilievo è la presenza nel
cast di Alessandro
Gassmann, che dà qui vita ad un ruolo per lui inedito,
ovvero quello dello spietato Gianni Chellini. Nei panni di Lola, la
compagna di Chellini, vi è invece la modella Kate
Nauta. Amber Valletta, supermodella
statunitense, è presente nei panni di Audrey Billings, madre di
Jack. A dar volto al padre Jeffrey vi è infine Matthew
Modine, celebre per essere stato il soldato Joker in
Full Metal Jacket.
The Transporter – Extreme:
i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Dato il buon successo ottenuto anche
da questo secondo film, i produttori decisero di dar vita ad un
altro sequel. Nel 2008 è così arrivato in sala Transporter 3. Anche questo
vanta naturalmente come protagonista l’attore Statham, mentre
diverso è il regista. Ad assumere il ruolo è infatti
Olivier Megaton, celebre per aver diretto anche il
film Colombiana. Nel 2015, invece, è stato realizzato un
reboot del primo film. Intitolato The Trasporter Legacy,
questo vede per protagonista l’attore Ed Skrein. Dal
2012 al 2014 è inoltre andata in onda una serie televisiva dedicata
alla saga, intitolata Transporter: The Series, dove ad
interpretare il protagonista è stato Chris
Vance.
Prima di vedere tale sequel, è
possibile fruire di Transporter: Extreme
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di venerdì 12
maggio alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Quest’estate, Christopher Nolan scenderà dal Monte Olimpo
dei registi per offrire al pubblico un altro film imperdibile. Il
dodicesimo film di Nolan, Oppenheimer,
segnerà un cambio di ritmo per la sua filmografia. Per la prima
volta, infatti, il regista si cimenta con il genere del biopic,
adattando per il cinema la vita di J. Robert
Oppenheimer, il fisico statunitense a capo del Progetto
Manhattan, che ha portato allo sviluppo della bomba atomica.
Potete scoprire di più su questo personaggio storico, sulla trama
del film e il cast del nuovo attesissimo film di Christopher Nolan
in questo articolo!
1Dove si sono svolte le
riprese?
La
pre-produzione di Oppenheimer
è iniziata nel gennaio 2022 in New Mexico e le riprese sono
iniziate un mese dopo. Le riprese sono terminate nel maggio
successivo.
Con la
Fase 5 del Marvel Cinematic
Universe in pieno svolgimento e Guardiani della Galassia Vol. 3 al cinema,
questo potrebbe essere il momento giusto per discutere di un
argomento che non viene spesso menzionato: le questioni in sospeso
che il franchise deve ancora affrontare. In particolare,
Comic Book Movie ha individuato 3 questioni del MCU rimaste
irrisolte e di cui, apparentemente, Kevin Feige e
compagnia sembrano aver dimenticato.
1Ant-Man: le particelle di Yellowjacket
e l’agente dell’Hydra che è scappato
Abbiamo lasciato questo punto per ultimo
perchè è una storyline che ha infastidito numerosi fan per come la
Marvel sembra ignorarla, nonostante
questa sia stata introdotta. Per chi non lo ricordasse, durante
l’episodio culminante Darren Cross aveva
intenzione di consegnare il prototipo di Yellowjacket e le
particelle all’ex capo della difesa dello SHIELD e agente
dell’HYDRA dichiarato Mitchell Carson. Tuttavia,
la rapina di Scott e Hank (e la
successiva distruzione della Pym Technologies) ha sventato il
tutto, anche se Carson è fuggito con le particelle di Yellowjacket
in mano. Nonostante Peyton Reed e Kevin
Feige avessero promesso che sarebbe stato dato un seguito
alla vicenda, in quasi 10 anni non abbiamo visto alcun
aggiornamento su cosa ne sia stato della formula instabile e del
suo proprietario. Inizialmente Reed aveva detto
che Carson sarebbe stato fermato da Scott e che le
particelle sarebbero state recuperate, ma questa idea è stata
riscritta. Dunque,
perché non è stato dato un seguito a questa
storia in Ant-Man and the Wasp? Quantumania non avrebbe
mai affrontato l’argomento (per ovvie ragioni, data l’introduzione
di Kang), quindi cosa sta succedendo? Perché
cambiare un punto della trama come questo se non era previsto un
seguito? Nessuno dei progetti futuri sembra indicare il ritorno di
Carson o delle particelle, quindi…..davvero Kevin
e Reed si sono dimenticati di questa storia? O è
stato cambiato qualcosa di cui non siamo a conoscenza? Preferiremmo
non aspettare tanto a lungo il ritorno di Betty Ross per poter
affrontare la questione!
Stando a quanto riportato da
Variety, nche la seconda
stagione di The Last of
Us sembra stia risentendo degli effetti
dell’attuale sciopero degli sceneggiatori. I preparativi per il
casting per la seconda stagione della serie HBO
di grande successo erano in corso fino all’inizio di questa
settimana, quando sono però stati sospeso, secondo alcune fonti
interne alla produzione. L’ipotesi è che le riprese della nuova
stagione siano ora spostate all’inizio del 2024, e non più
alla fine del 2023.
La mancanza di sceneggiature per la
seconda stagione non è affatto sorprendente, dato che il
co-creatore e showrunner della serie Craig Mazin è stato avvistato
in mezzo ai manifestanti nonché colleghi membri della Writers Guild
of America (WGA) negli ultimi giorni. Al momento, dunque, egli si
starebbe scrivendo o producendo alcun testo per la seconda
stagione, in linea con le linee guida dello sciopero WGA. Allo
stesso modo, Neil Druckmann, che ha co-creato la serie ed è stato
sceneggiatore e direttore creativo dei giochi, non starebbe
attualmente lavorando alla seconda stagione dello show in alcun
modo.
The Last of Us si unisce
dunque alle altre numerose produzioni televisive che
subiranno ritardi per via di questo sciopero, la cui durata è
incerta. Originariamente, la seconda stagione era prevista per la
fine del 2024 e l’inizio del 2025, ma con l’attuale stop,
considerando che la prima stagione ha richiesto circa 18 mesi per
essere completata, l’uscita della seconda stagione potrebbe
facilmente slittare a metà 2025. Naturalmente, il tutto
dipenderà appunto dalla durata di questo sciopero, che sembra
essere molto più serio e sentito di quello svoltosi nel 2007.
La serie tv The Last of
Us
The Last of Us racconta
una storia che si svolge vent’anni dopo la distruzione della
civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto, viene incaricato di far
uscire Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena
sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si
trasforma presto in un viaggio brutale e straziante, poiché i due
si troveranno a dover attraversare gli Stati Uniti insieme e a
dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.
Nel cast Pedro Pascal
nel ruolo di Joel e Bella Ramsey
nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna è
Tommy, Anna Torv
interpreta Tess, l’attrice britannica Nico Parker
è Sarah. Murray Bartlett veste i panni di Frank,
Nick Offerman quelli di Bill, Storm
Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene.
Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di
Perry, Lamar Johnson in quello di Henry,
Keivonn Woodard nel ruolo di Sam, Graham
Greene nel ruolo di Marlon, Elaine Miles
nel ruolo di Florence. E con Ashley Johnson e Troy
Baker.
The Last of Us è scritta
da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann (il videogioco
The Last Of Us) che ne sono anche i produttori esecutivi.
The Last Of Us è una co-produzione Sony Pictures
Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter
Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La serie è prodotta da
PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty
Dog.
Da sempre impegnato a portare al
cinema storie di carattere fantascientifico e catastrofico come
Independence Day,The Day After Tomorrow,2012 o il recente Moonfall, il regista
tedesco Roland Emmerich è oggi sinonimo per il
grande schermo di distruzione, invasione aliena o attacchi
terroristici. Nel corso della sua carriera si è però distinto anche
per altre tipologie di opere, tra cui spicca il bellico
Midway (qui la recensione), ispirato ad
aventi realmente avvenuti. Certo, anche in esso sono contenute
esplosioni e sequenze d’azione di grande impatto, ma si tratta di
elementi ben diversi da quelli a cui il regista ha abituato il suo
pubblico nel corso degli anni.
Il film era un progetto che Emmerich
desiderava realizzare da tempo, ma per via di problemi
nell’ottenere un sostegno finanziario ci vollero anni prima che
questo si concretizzasse. Nel dargli vita, Emmerich
dovettenaturalmente prendersi alcune licenze artistiche, ma si
assicurò di rimanere quanto più fedele possibile alla realtà degli
eventi. Gli storici e alcuni veterani di guerra si sono poi detti
stupiti dal risultato, indicando Midway come un’opera
estremamente realistica per quanto riguarda le battaglie navali e
su ciò che accadde in quel preciso conflitto bellico della Seconda
guerra mondiale.
La trama e il cast di
Midway
In Midway
si racconta la storia degli accadimenti militari che si sono svolti
nell’arco temporale dal 1941 al 1942 durante la Seconda Guerra
Mondiale. Dopo l’improvviso bombardamento della base americana a
Pearl Harbor, avvenuto nel ’41 da parte della Marina Imperiale
Giapponese, l’esercito degli Stati Uniti accusa sensibili perdite
in termini di mezzi e uomini, evento che alimenta la fierezza
dell’Impero Giapponese. La flotta americana organizza però una
controffensiva concretizzata per gradi ed episodi distinti – che
determineranno la cosiddetta Guerra del Pacifico – sotto il comando
dell’ammiraglio Chester Nimitz a cui era stato
affidato l’incarico proprio in conseguenza del disastro di Pearl
Harbor.
A recitare nel film si ritrovano
numero celebri attori, a partire da Woody Harrelson
nei panni dell’ammiraglio Chester Nimitz. Vi sono poi Ed Skrein nel
ruolo dell’aviatore Richard “Dick” Best, Patrick Wilson
nei panni di Edwin T. Layton e Luke Evans in quelli
dell’aviatore Wade McClusky. L’attore Aaron Eckhart
interpreta il generale Jimmy Doolittle, mentre Nick
Jonas è Bruno Gaido e Mandy Moore
Anne Best. Dennis Quaid
ricopre invece il ruolo di William Halsey, ammiraglio statunitense.
Completano poi il cast gli attori Mark Rolston nel
ruolo dell’ammiraglio Ernest King, Jake Weber in
quello dell’ammiraglio Raymond Spruance ed Etsushi
Toyokawa nei panni dell’ammiraglio Isoroku Yamamoto.
Midway: la vera storia su
cui si basa il film
La Battaglia di
Midway ha avuto inizio il 4 giugno del
1942, esattamente sette mesi dopo l’inizio delle ostilità
tra Stati Uniti e Giappone a seguito dell’attacco a Pearl
Harbor. In quell’attacco, l’esercito giapponese riuscì ad
arrecare fortissimi danni alle navi statunitensi, ma le portaerei
furono poste in salvo. Proprio questo dettagli si rivelò cruciale
al momento della Battaglia di Midway. Oltre a questo evento, il
Giappone mise a segno nel breve periodo una lunga sequenza di
attacchi agli avversari, dimostrandosi pressocché infallibile. In
realtà, i generali giapponesi sapevano che nel lungo periodo le
scarse risorse economiche del paese non avrebbero più potuto
sostenere il loro ruolo in guerra e pertanto dovevano ottenere
quanto prima quanti più risultati possibile.
Nel tentativo di schiacciare del
tutto gli Stati Uniti, il Giappone inviò la propria flotta ad
attaccare l’atollo di Midway, una sperduta isola
nel mezzo del Pacifico che rappresentava l’ultima difesa prima
delle Hawaii. L’obiettivo, con questo attacco, era quello di
attirare le portaerei fuori da Pearl Harbor così da poterle
distruggere definitivamente. Ciò avrebbe reso del tutto indifesa la
costa occidentale degli Stati Uniti, i quali avrebbero dovuto a
quel punto arrendersi. L’attacco, tuttavia, in quanto frettoloso si
rivelò mal pianificato e potendo gli Stati Uniti leggere molte
delle comunicazioni cifrate dei giapponesi, riuscirono ad attirare
il Giappone in una trappola anziché finire nella loro.
All’alba del 4 giugno, la flotta
giapponese lanciò la prima ondata di aerei contro la base di
Midway, riuscendo a danneggiare pesantemente la base, con la pista
di decollo che rimase però operativa. Al momento del secondo
attacco, che sarebbe dovuto essere decisivo, la flotta statunitense
aveva però individuato le posizioni delle portaerei giapponesi e
lanciando un centinaio di aerei ebbero modo di colpire i ponti di
volo dei nemici, su cui si trovavano velivoli, carburante, bombe e
altri armamenti. In breve, tre delle quattro portaerei furono
abbattute, con la quarta, chiamata Hiryu,
affondata poi nel pomeriggio.
Si concluse così la Battaglia delle
Midway, che vide distruggersi la parte migliore e più pericolosa
della flotta aeronavale giapponese. Il numero di velivoli e di
piloti persi in quell’attacco rese le loro due portaerei più
grandi, che non avevano partecipato alla battaglia, inutilizzabili.
Da quel momento, l’esercito giapponese subì una dura botta di
arresto, con gli Stati Uniti che invece iniziarono a riconquistare
quanto vinto dall’esercito giapponese nel corso dei mesi. Per il
resto della guerra, la flotta giapponese avrebbe subito solo
sconfitte, superata da quella statunitense non solo in numero ma
anche in tecnologie utilizzate.
Il trailer di Midway e
come vedere il film in streaming su Netflix o altrove
È possibile fruire di
Midway grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Tim Vision, Amazon Prime Video e
Netflix. Su quest’ultima piattaforma, il titolo è
attualmente al 5° posto nella Top 10 dei
film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Come noto, Venom 3 è ufficilamente in
fase di pre-produzione, pronto a portare nuovamente il simbionte
del titolo e il personaggio Eddie Brock, interpretato
da Tom
Hardy sul grande schermo dopo l’avventura di
Venom: La furia di
Carnage. Dopo Carnage, il titolo di lavorazione ora
emerso, “Orwell“, potrebbe aver suggerito
il nuovo cattivo con cui il celebre antieroe nemesi di Spider-Man
dovrà scontrarsi. Mentre alcuni fan sospettano che questo sia in
riferimento all’autore George Orwell, noto per
aver scritto romanzi come 1984 e La fattoria degli
animali, altri hanno sottolineato la connessione di questo
nome con i Marvel Comics.
Orwell Taylor è
infatti un personaggio che ha avuto un ruolo chiave nella serie di
fumetti del 1992 Venom: LethalProtector, in cui giura vendetta contro l’antieroe
titolare dopo che questi ha soffocato a morte suo figlio Hugh.
Lottando contro il dolore, Orwell recluta alcuni dei colleghi
dell’esercito in lutto di suo figlio e li veste con armature
tecnologiche estremamente potenti, battezzando il gruppo
The Jury e inviandolo in missione per abbattere
Eddie Brock. Al momento, però, né Sony né i Marvel Studios hanno
confermato tali teorie.
Venom 3, in ogni caso, dovrebbe continuare
in gran parte la storia dell’Eddie Brock di Hardy, che sta ancora
lottando per lavorare a fianco del simbionte, ormai diventato un
punto fermo della sua vita. Dopo la conclusione di Venom: La
furia di Carnage, il secondo film della trilogia attualmente
incompleta, Eddie è stato brevemente trascinato nel multiverso per
un cameo in Spider-Man: No Way Home, venendo però
riportato alla sua realtà durante una delle scene post-credits,
lasciando però una traccia del simbionte in quell’universo. Ad ora
sappiamo solo che Venom 3 sarà diretto da
Kelly Marcel, che sta anche scrivendo la
sceneggiatura.
Dal 12 al 14 maggio 2023 al
Mattatoio di Roma torna ARF! Festival, la festa di chi ama, legge,
scrive, disegna e respira fumetti. Tre giorni di Storie, Segni
& Disegni, un’immersione totale nel Fumetto al centro di
Testaccio, quartiere-simbolo del fermento creativo della Capitale,
grazie all’ARFist Alley per incontrare decine di
stelle del fumetto internazionale (Pepe Larraz,
Otto Schmidt, il Collettivo
Moleste, Werther Dell’Edera,
Rita Petruccioli, solo per citarne alcune), alla
Job ARF!, luogo d’incontro tra case editrici e
aspiranti professionisti, alla Self ARF!
interamente dedicata all’editoria indipendente, all’ARF!
Kids, un’area per laboratori creativi di qualità, incontri
con libri e letture, sotto la guida dei migliori talenti
dell’editoria per l’infanzia del panorama italiano.
Immancabile, poi, la Sala
TALK, motore pulsante nonché vero e proprio “marchio di
fabbrica” di ARF!, che sarà animata anche quest’anno dai grandi del
Fumetto internazionale, editori, autori e autrici indipendenti e
personalità dal mondo del cinema e della musica. Il primo incontro
di venerdì, apertura ufficiale del festival, vedrà protagonista
Zerocalcare, che risponderà alle domande di una
sala interamente composta da ragazzi under 14. A seguire la
presentazione in anteprima assoluta del video animato
Detectiv Scott–X & Pandoro realizzato da
Gigaciao (Sio, Giacomo Bevilacqua, Dado e
Fraffrog) per la Centrale del Latte di Roma, nuovo partner della
manifestazione.
Il ricco programma vedrà inoltre,
tra gli altri, Lillo, Caparezza,Ivan
Silvestrini, Raiz e Giacomo Giorgio di Mare
Fuori, Luana Belsito,Shintaro Kago,Pera
Toons, Dado di Gicaciao,Will McPhail, Zuzu, Gipi,
Barbara Baraldi, LRNZ,Nicoletta Baldari (autrice del manifesto di
ARF!2023), Valerio Lundini, Greg, oltre alle
Lectio Magistralis tenute da tre Master del
fumetto d’autore Igort, Lorenzo
Mattotti e Francesca
Ghermandi (qui il
programma dei talk).
La grande novità di ARF! 9 è
ilBOOKSHOW®, lo spazio espositivo di
oltre 500mq (in collaborazione con la libreria Giufà) dove sarà
possibile trovare una nutrita rappresentanza delle maggiori case
editrici di fumetto con le proprie novità e gli autori per sketch e
dediche.
Per la nona edizione di ARF! saranno
allestite 11 mostre in differenti spazi, di cui tre già in
corso: De Sagittis et Seminibus di
David Aja alla Sala Dalì di Piazza Navona e la
grande antologica dedicata a Sergio Toppi,
Geografie dell’Avventura a La
Vaccheria all’Eur, dove sono state allestite anche le
opere di VALO, la vincitrice del Premio Bartoli
2022.
Le altre 8 mostre, tutte in
esclusiva, saranno visitabili nell’intenso weekend di attività del
12,13 e 14 maggio, dalle 10 alle 20 presso
La Pelanda al Mattatoio.Nicoletta Baldari (autrice del manifesto di
ARF!2023) la fumettista, illustratrice e character designer, tra i
tanti personaggi, di Frozen, Gli Incredibili, Star
Wars, Spider-Man, Big Hero 6 presenterà
Caleidoscopio e lo spagnolo Pepe
Larraz disegnatore Marvel, sarà per la prima volta in
mostra in Italia con i pezzi assolutamente unici di
[RE]BUILDING HEROES. Altra anteprima
assoluta è l’esposizione delle tavole di
Lancillotto del maestro Lorenzo
Mattotti che verranno pubblicate a fine 2023 nel volume IV
della tetralogia Artù, Lancillotto e il Graal, de I Millenni di
Einaudi.
A Lillo, al secolo
Pasquale Petrolo, ospite speciale di questa edizione, ARF! dedica
anche una mostra dal titolo Lillo &
Friends in cui il celebre attore è protagonista con
tutti i suoi personaggi, nati dalla sua matita e da quelle di
colleghi fumettisti come Greg,
Michelangelo La Neve, Franco
Saudelli, Gabriele Dell’Otto,
Luca Usai, Lorenzo La Neve e Giancarlo
Caracuzzo. E ancora
Mattatoio, i segni
ruvidi, potentissimi, che scolpiscono il bianco e il nero nell’arte
di Werther Dell’Edera, un’occasione, anche questa
in prima assoluta, per poter ammirare dal vivo le sperimentazioni
pittoriche legate a Ultraman, Batman, Orfani, Dylan Dog, fino a
Something is Killing the Children e NO ENTRY — Vietato
l’Ingresso di Shintaro
Kago, Maestro del Manga e implacabile
indagatore dell’animo umano, tra body-horror, sensuali paranoie,
teneri gattini e altre frivole e romantiche atrocità.
Nell’Area Kids
Mafalda! un percorso espositivo che
racconta, in una selezione di oltre cento strisce, il mondo della
bambina argentina creata da Quino e per la sezione
Self ARF! il talento di Margherita Morotti,
artista, fumettista e illustratrice con Miraggi, Incubi
e Ossessioni, storie con un’ossessione per i dettagli
e le citazioni mistiche di culture diverse per una narrazione
sofisticata e punk allo stesso tempo.
Sin dalla sua prima edizione ARF! è
anche sinonimo di solidarietà: dopo Emergency, Cesvi, Dynamo Camp,
Amnesty International, UNHCR, Mediterranea Saving Humans e
l’Associazione antimafie daSud, quest’anno il partner solidale del
Festival sarà Medici senza
Frontiere.
ARF! nato nel 2015,
in pochi anni, da piccolo festival indipendente si è trasformato in
una delle manifestazioni nazionali di riferimento nel settore,
richiamando nell’ultima grande edizione oltre 15.000 visitatori tra
appassionati e curiosi, bambini, ragazzi e famiglie. Ideato e
organizzato da Daniele “Gud” Bonomo, Paolo
“Ottokin” Campana, Stefano “S3Keno”
Piccoli, Mauro Uzzeo e Fabrizio
Verrocchi, ARF! fa parte del RIFF
(Rete Italiana Festival Fumetto).
La nona edizioneè promossada Assessorato alla Cultura di Roma
Capitale e Azienda Speciale Palaexpocon il
sostegnodella Regione Lazio edella Centrale del Latte di Romae la
partnership di ATAC.
Il regista James Gunn ha
recentemente terminato di lavorare con i Marvel Studios con il film
Guardiani della Galassia Vol. 3 e ora sposterà la sua
attenzione sul suo suo nuovo ruolo da co-CEO dei DC Studios e in
particolare sul processo di casting in corso per Superman:
Legacy della DC, che scriverà e dirigerà. Il ruolo di Gunn in
DC lo pone dunque come la mente creativa dello studio, ma egli ha
ora spiegato in che modo il suo ruolo in questo nuovo universo
cinematografico sarà diverso dal lavoro che Kevin
Feige svolge alla Marvel.
Nel corso di un’intervista, nella
quale gli è stato chiesto se egli sia “il Kevin Feige della
DC“, Gunn ha dichiarato: “In realtà è un po’ diverso,
voglio dire… Numero uno, i DC Studios sono uno studio, quindi è un
po’ diverso. Peter Safran [co-CEO dei DC Studios] fa molto di
quello che fa Kevin Feige, ovverocose di stampo più
amministrativo/esecutivo. Quello che faccio io è invece
lavorare solo sul lato creativo delle cose, quindi mappare le
storie e gli aspetti artistici di questo universo narrativo. Kevin
alla Marvel si occupa di entrambi gli aspetti“.
La nuova posizione di Gunn alla DC,
relativamente dunque solo agli aspetti artistici, ha perfettamente
senso, in quanto si occupa di fare ciò per cui è meglio conosciuto,
ovvero creare mondi narrativi estesi con personaggi accattivanti.
Safran stava già lavorando come produttore nel vecchio DCEU, quindi
avere un dirigente lì per gestire la transizione e comandare il
lato amministrativo della DC sembra essere proprio ciò di cui Gunn
aveva bisogno. Gunn è dunque libero di concentrarsi sulla creazione
della storia generale del nuovo DC
Universe.
Il primo progetto di James Gunn sarà Superman:
Legacy
Dopo aver diffuso il primo trailer della sesta
stagione di Black Mirror, la serie
antologica che per questo sesto ciclo si rinnova e diventa, secondo
la logline, “la più imprevedibile, non classificabile e
inaspettata di sempre”, Netflix ha ora rivelato i titoli e le
trame dei cinque nuovi episodi in arrivo. La nuova stagione serie,
creata da Charlie Brooker nel 2011 e poi diventata
un’esclusiva Netflix nel 2016, arriverà sulla piattaforma a
giugno.
Nel video ora diffuso, i titoli
degli episodi sono intervallati da frammenti di dialoghi e immagini
degli episodi stessi, collegati tra loro in una matrice
caleidoscopica. I titoli dei nuovi episodi che sono stati
ufficialmente rivelati sono “Joan is
Awful“, “Loch Henry“,
“Beyond the Sea“, “Mazey
Day” e “Demon 79“. Tutti e
cinque questi nuovi episodi sfoggiano un’ampia varietà di premesse
che si adattano perfettamente all’etica di Black Mirror.
Ad esempio, “Joan is Awful” segue una giovane donna la cui
vita è stata trasformata in un dramma di prestigio con Salma
Hayek.
“Loch Henry” riporta invec
la serie alle sue radici britanniche seguendo una coppia scozzese
il cui documentario sulla natura scopre accidentalmente segreti
nascosti tra i locali. “Beyond the Sea” è invece
ambientato in un 1969 alternativo in cui la tragedia colpisce,
forse durante lo sbarco sulla luna. “Mazey Day” adotta poi
un approccio più personale in quanto segue una star perseguitata
dai paparazzi. Infine, “Demon 79” segue una donna
dell’Inghilterra settentrionale costretta a fare cose orribili per
prevenire una potenziale calamità. Qui di seguito, ecco il video
diffuso da Netflix.
Black Mirror 6: il cast della nuova stagione
Come sempre, la serie si
impreziosisce di grandi nomi nel cast, nomi che sono associati a
volti meno noti ma sempre capaci di grandi interpretazioni,
destinate a rimanere impresse nella memoria collettiva. Il cast dei
nuovi episodi comprende Aaron Paul, Anjana Vasan, Annie
Murphy, Auden Thornton, Ben Barnes, Clara Rugaard, Daniel Portman,
Danny Ramirez, David Shields, Himesh Patel, John Hannah, Josh Hartnett, Kate Mara, Michael Cera, Monica
Dolan, Myha’la Herrold, Paapa Essiedu, Rob Delaney, Rory Culkin,
Salma Hayek Pinault, Samuel
Blenkin e Zazie
Beetz.
L’attore Cillian Murphy
ha delle brutte notizie per i fan di Peaky
Blinders, divulgando un aggiornamento deludente
sullo sviluppo del film seguito della serie. Murphy, che ha
recitato nello show per tutta la durata delle sue sei stagioni nei
panni di Tommy Shelby, suggerisce ora che un film non arriverà
presto nei cinema. Dopo la conclusione della sesta e ultima
stagione dello show, i discorsi su un film sono iniziati quasi
immediatamente, con lo showrunner di Peaky Blinders Steven
Knight che ha confermato che un lungometraggio era in
lavorazione.
Tuttavia, nel corso di
un’intervista, Murphy ha ora messo in dubbio lo sviluppo del film.
L’attore ha infatti detto: “Se c’è una nuova storia, mi
piacerebbe farlo, ma deve avere senso.” Il dramma di successo,
trasmesso per la prima volta dalla BBC nel Regno Unito prima che i
diritti di distribuzione globale fossero acquisiti da Netflix, ha
ricevuto ampi consensi dalla critica e livello elevato fissato
dalla serie originale sembra essere una delle cause delle riserve
di Murphy, poiché ha continuato “Steve Knight ha scritto 36 ore
di televisione e siamo andati in alto. Sono davvero orgoglioso di
quest’ultima serie. Quindi, dovrebbe essere legittimo fare di
più”.
I commenti di Murphy contraddicono
però i precedenti commenti di Knight, che aveva affermato, l’ultima
volta nel luglio 2022. che una sceneggiatura per il film era
quasi completata. Knight aveva infatti detto: “Sì, lo sto
scrivendo proprio ora. Ho quasi finito di scriverlo e lo
gireremo“. Lo showrunner aveva anche detto: “Spero che
gireremo in… entro 18 mesi“. Tuttavia, dopo i suoi commenti,
Knight è stato ingaggiato per scrivere un film di Star
Wars incentrato sulla Rey di Daisy
Ridley, dunque le priorità di Knight potrebbero essere
attualmente cambiate. Non resta dunque che attendere per scoprire
se il film si realizzerà o meno e in che tempi.
La saga di Fast &
Furious continua a onorare l’eredità del defunto
attore Paul Walker
poiché nel nuovo film in uscita il 18 maggio, Fast X, ci
sarà anche un cameo della figlia, Meadow Walker.
Questa, che era una bambina quando Walker ha interpretato per la
prima volta Brian O’Conner in Fast and Furious del 2001,
ha infatti confermato la sua apparizione in Fast X
con un post su Instagram. La foto dietro le quinte ha mostrato la
ragazza che guarda indietro su un aereo, con la sua didascalia che
rivela quanto significhi per lei recitare nel film.
“Il primo Fast è uscito quando
avevo un anno!” scrive. “Sono cresciuta sul set guardando
mio padre, Vin, Jordana, Michelle, Chris e altri sui monitor.
Grazie a mio padre, sono nata nella famiglia Fast. Non posso
credere che ora potrò essere in un film anch’io. Con quelli che
sono stati in giro per vedermi crescere“. Ha aggiunto:
“Sono così felice di poter onorare l’eredità di mio padre e
condividerla con lui per sempre“.
L’inclusione della giovane in
Fast X è dunque un
altro inno a Walker, tragicamente e prematuramente morto in un
incidente automobilistico nel 2013, dopo aver lasciato un evento di
beneficenza. La morte di Walker è avvenuta durante le riprese di
Fast & Furious 7, con i suoi fratelli, Cody e Caleb, che
hanno poi lavorato al film come controfigure del loro defunto
fratello, terminado il resto delle sue scene. Fast X segnerà dunque il
debutto di Meadow a Hollywood, con la 24enne che ringrazia anche il
regista Louis Leterrier per la sua
“gentilezza, pazienza e supporto” durante tutto il
processo. “Sembra che tu abbia fatto parte della famiglia da
quando abbiamo iniziato, sono felice che sia solo l’inizio“,
ha scritto.
Fast X, la trama e il cast del nuovo film della
saga
La fine della corsa ha inizio.
Fast
X, il decimo film della
saga di Fast & Furious, dà il via ai capitoli
finali di uno dei più leggendari e popolari franchise
cinematografici, giunto al suo terzo decennio e ancora sostenuto
dallo stesso cast e dagli stessi personaggi degli esordi. Nel corso
di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto
(Vin
Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia,
coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro
cammino. Ora si trovano di fronte all’avversario più letale che
abbiano mai affrontato: una minaccia terribile che emerge dalle
ombre del passato, alimentata dalla vendetta, determinata a
disperdere la famiglia e a distruggere per sempre tutto e tutti i
suoi cari.
In Fast Five del 2011, Dom
e la sua squadra hanno eliminato il famigerato boss della droga
brasiliano Hernan Reyes e distrutto il suo impero su un ponte di
Rio De Janeiro. Quello che non sapevano è che il figlio di Reyes,
Dante (Jason
Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto
questo e ha passato gli ultimi 12 anni a elaborare un piano per far
pagare a Dom il prezzo più alto. Il complotto di Dante spingerà la
famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile
a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Si stringeranno nuove
alleanze e torneranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom
scopre che suo figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry,
Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di
Dante.
Quando si tratta di recitare, il
talento conta. Ma come ha detto Elle Fanning a
Josh Horowitz nel suo podcast “Happy Sad Confused“, c’è un
altro fattore che purtroppo a volte conta ancora di più. L’attrice
ha infatti rivelato di non essere stata presa in considerazione per
un ruolo in un film in franchise (non rivelando quale) perché i
suoi follower su Instagram non rappresentavano un numero abbastanza
grande secondo lo studio di produzione.
“Non ho ottenuto una parte una
volta per qualcosa di grosso perché – potrebbe non essere stato
solo questo motivo, ma questo è stato il feedback che ho sentito –
era perché non avevo abbastanza follower su Instagram in quel
momento“, ha affermato l’attrice. La Fanning, attualmente,
vanta su Instagram un totale di 6,2 milioni di follower. L’attrice
ha però anche affermato di non sentire la necessità di unirsi ad un
franchise, preferendo scegliere progetti più piccoli in cui poter
meglio esprimere sé stessa.
Negli ultimi anni Elle Fanning si è
infatti distinta in opere indipendenti o d’autore come The Neon Demon,La legge della notte, L’inganno, Mary Shelley – Un amore
immortale o Un giorno di pioggia a New
York, ma anche nei film della Disney Maleficent e Maleficent – Signora del
male. Franchise o no, la giovane attrice si è dunque
distinta negli anni come una delle interpreti più talentuose della
sua generazione, godendo anche di una forte popolarità. Se un
domani dovesse decidere di unirsi ad un franchise, i suoi follower
su Instagram non dovrebbero più essere un problema, pochi o tanti
che siano.
Alla Star Wars
Celebration, la Lucasfilm ha rivelato che Dave
Filoni dirigerà un film che riunirà molte delle storie
raccontate nelle serie TV della saga presenti su Disney+. Molto poco è stato rivelato
oltre a questo, ma con il Grandammiraglio Thrawn
destinato a fare la sua comparsa nella serie live action
Ahsoka, la teoria prevalente è che il
film di Filoreni sarà un libero adattamento de “L’Erede
dell’Impero”. Quella trilogia di romanzi dell’Universo Espanso
è stata scritta da Timothy Zahn ed è stata la
“trilogia sequel” originale nell’editoria, introducendo non solo
Thrawn, ma anche Mara Jade.
Durante una recente intervista con
Empire, Filoni ha ora apparentemente confermato che il
Grandammiraglio sarà il grande cattivo del film. “Sicuramente
lo sarà, nella mia visione“, ha risposto. “Quando Timothy
Zahn ha scritto ‘L’Erede dell’Impero’, Thrawn è diventato questo
cattivo molto iconico, perché era diverso da qualsiasi cosa
avessimo visto prima. Non era un altro cattivo con l’elmetto e
armato di spada laser, sai? C’è un sacco di attrazione per creare
personaggi che siano come Vader, perché è così iconico“.
“È un personaggio fondamentale
per questo periodo della storia“, ha detto Filoni del cattivo,
che è stato aggiunto all’attuale canone in Star
Wars Rebels. “Siamo fortunati ad avere quel
personaggio e fortunati ad avere Lars [Mikkelsen] che lo
interpreta“. Il regista ha poi continuava dicendo: “Voglio
assicurarmi di onorare le idee che aveva Tim, quindi voglio vedere
cosa c’è [nei suoi libri] per la storia. In The Bad Batch, in
realtà c’è un crossover con il libro Heir To The Empire nella base
militare di Tantiss. Quindi ci sono piccole cose lungo la strada
che ho costruito su diversi mezzi, tutte in preparazione per le
cose che verranno dopo“.
Star Wars, quello che sappiamo sul film di Dave
Filoni
Filoni, si potrebbe sostenere, ha
negli ultimi anni lavorato quasi quanto il creatore del franchising
George Lucas nel plasmare il nuovo l’universo di
Star Wars. Egli è il produttore e regista dietro il grande
successo The
Mandalorian e delle serie animate The
Clone Wars, Star Wars:
Rebels e Star Wars: The Bad
Batch. Il suo progetto di lungometraggio si
concentrerà ora sulla Nuova Repubblica e “chiuderà” le storie
interconnesse che vengono raccontate in queste serie, ma anche in
The Book of Boba Fette Ahsoka. Un
progetto dunque particolarmente ambizioso, nel quale confluiranno
più storie per un epico gran finale. Molto probabile dunque che tra
i protagonisti ritroveremo anche il Mandaloriano Din
Djarin di Pedro Pascal e il tenero
Grogu.
Filoni ha poi confermato che sarà
coinvolto nel processo di scrittura, anche se non può dire quando
inizieranno le riprese. Molte delle storie proposte nel corso degli
anni da Filoni troveranno dunque compimento con questo annunciato
film, attualmente ancora senza titolo. L’ambientazione, però,
sembra essere confermata per quel periodo di tempo che va da Il
ritorno dello Jedi a Il risveglio della forza, circa
trent’anni poco esplorati durante i quali la Nuova Repubblica ha
ristabilito la pace nella galassia, con le forze del male pronte
però a riprendere il potere con quello che poi si rivelerà essere
il Primo Ordine.