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Big Little Lies 2: teaser trailer

Big Little Lies - Piccole grandi bugie

Il canale americano HBO dopo le foto e la data di uscita ha diffuso il teaser di Big Little Lies 2, l’annunciata seconda stagione di Big Little Lies.

I primi episodi di Big Little Lies 2 debutteranno a Giugno del 2019. Big Little Lies 2 è prodotto da Nicole Kidman, Reese Witherspoon, David E. Kelley, Andrea Arnold, Jean-Marc Vallée, Bruna Papandrea, Per Saari, Gregg Fienberg, Nathan Ross e Liane Moriarty.

https://youtu.be/4VV8u766E7Q

In Big Little Lies 2 in superficie nella tranquilla località balneare di Monterey, in California, tutto sembra uguale. Le madri continuano a portare avanti le loro dote, i mariti sostengono, i bambini rimangono adorabili e le case sono altrettanto belle. Ma la notte della raccolta fondi della scuola ha cambiato tutto, lasciando la comunità in un equilibrio precario che continua a vacillare mentre i “Monterey Five” – ​​Madeline, Celeste, Jane, Renata e Bonnie – si uniscono per raccogliere i pezzi delle loro vite distrutte.

Creato e scritto da David E. Kelley su una storia di Kelley e Liane Moriarty, e basato sull’omonimo romanzo dell’autrice di best-seller Liane Moriarty, BIG LITTLE LIES 2 torna per la sua seconda stagione di sette episodi a giugno, esclusivamente su HBO. La nuova stagione esplora la malignità delle menzogne, la durabilità delle amicizie, la fragilità del matrimonio e, naturalmente, la feroce ferocia della sana genitorialità.

Tutti e sette gli episodi sono diretti e prodotti da Andrea Arnold (“Red Road”, “Fish Tank”, “Wuthering Heights”, “American Honey”, premio Oscar per “Wasp”), BIG LITTLE LIES  2 è stato scritto da David E. Kelley (“Goliath”, “Mr. Mercedes”, 11 volte vincitore di Emmy per “Picket Fences”, “LA Law”, “The Practice”, “Ally McBeal” e “Big Little Lies”).

In Big Little Lies 2 protagoniste sono Reese Witherspoon (premio Oscar, Golden Globe e SAG Award per “Walk the Line”; candidato Oscar, Golden Globe e SAG Award per “Wild”); Nicole Kidman (Emmy, Golden Globe e SAG Award per “Big Little Lies”, premio Oscar per “The Hours”, vincitore del Golden Globe per “To Die For”, “Moulin Rouge!” E “The Hours”); Shailene Woodley (vincitore dell’Independent Spirit Award, candidato al Golden Globe e al SAG Award per “The Descendants”; “Adrift”, “The Fault in Our Stars”); Laura Dern (candidata all’Oscar per “Wild” e “Rambling Rose”; vincitrice del Golden Globe per “Big Little Lies”, “Enlightened”, “Recount” e “Afterburn”; vincitore di Emmy per “Big Little Lies”); Zoë Kravitz (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Alta fedeltà”, “Mad Max: Fury Road”); Meryl Streep (21 nomination all’Oscar, tre volte premio Oscar, per “Kramer vs Kramer”, “Sophie’s Choice” e “The Iron Lady”, quattro volte vincitore del Golden Globe Award, per “The Iron Lady, “” Julie & Julia “,” Il diavolo veste Prada “e” Adattamento “, Emmy, Golden Globe e SAG Award per HBO” Angels in America “; Adam Scott (” Parchi e ricreazione “,” Black Mass “); James Tupper (“Men in Trees”, “Revenge”); Jeffrey Nordling (“Sully”, “Motive”) e Douglas Smith (“Big Love” della HBO; “The Bye Bye Man”).

 
 

The Mandalorian: le foto ufficiali dei personaggi dalla Star Wars Celebration

The Mandalorian

È stata ufficialmente presentata alla Star Wars Celebration di Chicago The Mandalorian, la serie spin-off disponibile il prossimo anno sulla piattaforma streaming Disney + scritta e prodotta da Jon Favreau, insieme ad alcuni membri del cast.

Come già anticipato nei mesi scorsi, lo show sarà ambientato cinque anni dopo gli eventi de Il Ritorno dello Jedi e prima dell’affermazione del Primo Ordine: “La storia inizia in modo divertente, ma progressivamente diventerà complicata, rivelando l’idea di un mondo all’alba della nuova Repubblica che ha preso il sopravvento“, ha spiegato Favreau al pubblico della Celebration. “Ci saranno le tracce dell’Impero, i sopravvissuti, e il caos che si impossessa della galassia.

Presenta sul palco Pedro Pascal, che nella serie interpreterà il protagonista – ancora senza nome – descritto come “un cacciatore di taglie e un pistolero solitario con un carattere morale discutibile che presto sarà raggiunto da Cara Dune, il personaggio di Gina Carano, che è una ex ribelle e membro degli Shock Trooper.” Anche l’attrice apostrofa l’eroina come “Un po’ solitaria, e per lei reintegrarsi nella società rappresenterà un problema“.

Accanto a questi due personaggi ci sarà anche un terzo membro di quella che sembra essere una squadra di mercenari, ovvero Grief Carga, interpretato sullo schermo da Carl Weathers. “È il capo di questa gilda di cacciatori di taglie“, spiega l’attore, “Sta cercando qualcuno che possa portare un prigioniero ad a un cliente che vale molto, ed è davvero prezioso. E indovinate chi troverà? Un cacciatore di taglie di nome Mandalorian…lo assolderà per fare ciò che deve essere fatto“.

Di seguito potete dare uno sguardo al cast e i relativi ruoli insieme al primo poster ufficiale.

The Mandalorian: Giancarlo Esposito e Werner Herzog entrano nel cast

Vi ricordiamo che The Mandalorian è scritta e prodotta dal produttore e attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come annunciato in precedenza, con Dave Filoni (Guerre stellari: Guerre dei cloni , Star Wars Rebels) a dirigere il primo episodio.  Gli altri registi coinvolti sono Deborah Chow (Jessica Jones), Rick Famuyiwa (Dope), Bryce Dallas Howard (Solemates) e Taika Waititi (Thor: Ragnarok ).

Riguardo a The Mandalorian: I Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.

Originalmente, la razza Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.

Fonte: CBM

 
 

Shazam!: ecco l’easter egg su Joker nascosto nel film

Shazam

Lo scorso Dicembre era stato Zachary Levi a spiegare in che modo Shazam! sarebbe stato legato agli altri capitoli del DCEU, rispondendo alla domanda di un fan su Twitter. Il film può funzionare da solo, ma vedrete un sacco di piccoli accenni, omaggi e easter eggs che vi divertiranno e che si riferiranno al DC Extended Universe, aveva scritto l’attore. Di fatto così è accaduto, ma uno di questi dettagli potrebbe esservi sfuggito…

A confermare la presenza dell’ennesimo easter egg è il regista David F. Sandberg, invitando gli spettatore a osservare meglio lo sfondo di una scena in particolare. E come potete notare nell’immagine qui sotto, alle spalle del supereroe compare il logo della ACE Chemicals, un nome che gli appassionati ricorderanno perché legato alla storyline di Gotham e Joker: è qui infatti che il clown principe del crimine cade in una vasca di soluzione chimica trasformandosi nel villain che conosciamo e che amiamo.

Questo riferimento compare nella scena in cui Freddy cerca di capire quanto siano estesi i nuovi poteri dell’amico Billy Batson. Ma non finisce qui: c’è un altro cenno all’universo DC nella location dove è stata girata la sequenza, ovvero la stazione di Hearn appena fuori Toronto che è lo stesso set utilizzato per i luoghi della ACE Chemicals durante le riprese di Suicide Squad.

E voi, ci avevate fatto caso? Che ne pensate?

Shazam!, recensione del film con Zachary Levi

CORRELATI:

Shazam! è nei nostri cinema dal 3 aprile. Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.

La Sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Shazam!, intervista a Zachary Levi e Mark Strong

Fonte: David F. Sandberg

 
 

Morta Bibi Andersson, la musa di Ingmar Bergman

Bibi Andersson

Si è spenta a 83 anni Bibi Andersson, l’attrice musa del grande Ingmar Bergman, protagonista di capisaldi del cinema mondiale come Persona e Il Settimo Sigillo. Esordisce a 15 anni con degli spot tv, girati proprio da Bergman, che poi l’ha coinvolta nei suoi progetti.

Nel corso della sua carriera, la Andersson ha lavorato con i più grandi registi all’epoca in attività, tra questi ricordiamo John Huston e Robert Altman, per un totale di oltre 90 film in carriera.

Ha debuttato sul grande schermo nel 1953 con Dumbom, di Nils Pope, nei panni di un’artista di circo, mentre due anni dopo Bergman la sceglierà per un ruolo secondario di Sorrisi di una notte d’estate. Sempre con Bergman ha lavorato in Il settimo sigillo, Il posto delle fragole e Alle soglie della vita, mentre nel 1966 è protagonista di Persona, al fianco di Liv Ullman.

Ha avuto due mariti, nel 1960 si è legata con Kjell Grede, mentre con Per Ahimark nel 1978. Nel 2009 fu colpita da apoplessia, cosa che le impediva di parlare.

 
 

A spasso con Willy, recensione del film di Eric Tosti

a spasso con willy

Esordio alla regia in solitaria di Eric Tosti, A spasso con Willy è una simpatica avventura spaziale, indirizzata ai più piccoli, che non manca di aspetti affascinanti che riescono a catturare anche l’attenzione dei più grandi.

Willy è figlio di due esploratori spaziali e il suo sogno è quello di seguire le orme dei genitori: scoprire e catalogare nuove specie animali in giro per la galassia. Giunti alla fine di una missione nello spazio, la famiglia è pronta a rientrare alla base, ma una tempesta di asteroidi li colpisce. Willy riesce a trovare rifugio in una capsula di salvataggio, ma per i genitori non c’è niente da fare: l’astronave esplode, mentre il bambino non può fare altro che guardare lo spettacolo da lontano. La capsula approda su un pianeta misterioso, dove Willy è completamente solo, con l’eccezione di Buck, robot tutto fare che ha il compito di proteggerlo e garantirne l’incolumità. I due, accompagnati da un simpatico animaletto che incontreranno sul pianeta ignoto, vivranno tantissime avventure, fino a giungere al felice epilogo della vicenda.

La caratteristica evidente di A Spasso con Willy è che si presenta come un prodotto per i più piccoli, un prodotto semplice ed efficace che cerca di portare emozione e sorrisi ai più piccoli, con una trama lineare e uno sviluppo scontato, ma non per questo noioso. Il design e i colori delle location, soprattutto il pianeta misterioso su cui Willy impara a prendersi cura di sé, sono accattivanti e le scenografie fondono la fantascienza e il fantasy più puro.

Il film è una semplice storia di maturazione, un rito di passaggio in cui il protagonista diventa un giovane uomo e affronta le difficoltà che gli si presentano, imparando a contare sulle sue forze ma anche a dare il giusto valore all’amicizia.

 
 

Ancora un giorno, recensione del film di Raúl de la Fuente e Damian Nenow

Ancora un giorno

È stato presentato in anteprima mondiale al festival di Cannes 2018, nell’ambito delle proiezioni speciali, ed ha vinto l’European Film Awards del 2018 per il miglior film d’animazione, oltre ad essere stato presentato nel concorso internazionale di Cartoons on the Bay 2019, dove è stato insignito della menzione speciale per la regia, Ancora un giorno (Another Day of Life), collaborazione tra il documentarista Raúl de la Fuente e il regista d’animazione Damian Nenow, arriva in sala il 24 aprile.

Il film racconta la storia del giornalista polacco Ryszard Kapuscinski, che nel 1975 partecipa in prima linea alla cronaca del processo di indipendenza dell’Angola. Mettendo a rischio la sua vita, Ricardo, come viene chiamato dai suoi amici in quei posti, decide di coprire la resistenza del fronte socialista, sostenuto dall’URSS e più avanti da Cuba, contro il fronte imperialista che usa il Sud Africa come forza d’invasione. Nel processo, il giornalista si trova a diventare custode insignito di raccontare delle storie importanti e potenti: quella della guerrigliera Carlota, del comandante Farrusco e di tutti quelli che sono disposti a dare il sangue e la vita per l’indipendenza.

Il film si caratterizza, oltre che per la potenza e l’importanza della testimonianza che offre sul conflitto in Angola, per la fusione di registri cinematografici che accosta le due anime dei filmmaker che firmano la regia: il documentario e l’animazione. Il risultato è un racconto che si scopre sia oggettivo, cronachistico, che emozionante e umano, in quanto mostra in maniera molto chiara il la dedizione di Kapuscinski e la volontà di ogni persona che incontra nel suo viaggio.

Le scene animate di fiction si alternano alle interviste ai protagonisti delle vicende narrate che sono ancora in vita, con lo stile animato semplice, costruito sulla motion capture, con linee di contorno spesse e colori piatti. A questi due blocchi di immagini principali, si uniscono anche immagini che ritraggono la vita reale in Angola oggi, con un formato video anche differente da quello delle intervista o da quello adottato dalle sequenze animate.

Il risultato di questo linguaggio composito è l’eterna attualizzazione di ciò che la cronaca potrebbe rendere passato e soltanto ricordo. In questo senso, Ancora un giorno è non solo un’opera d’arte, ma anche un’ottimo strumento informativo su una parte di storia che ha ancora strascichi, fa ancora male, ma che è perlopiù dimenticata dal mondo.

 
 

Dilili a Parigi, recensione del film di Michel Ocelot

dilili a parigi

Michel Ocelot, maestro dell’animazione francese, regista di Kirikù e di Azul e Aznar, torna al cinema, dal 24 aprile, con Dilili a Parigi, il suo nuovo lungometraggio che, per la prima volta nella sua filmografia, è ambientato nella sua città d’origine.

Presentato alla 23° edizione di Cartoons on the Bay e già vincitore del César come miglior film d’animazione, Dilili a Parigi è una storia di stupore, ricerca e curiosità, che sotto uno strato elegante che mette a proprio agio lo spettatore, nasconde temi spinosi e tremendamente attuali.

La storia racconta di Dilili, una bambina kanak, troppo bianca per la Nuova Caledonia e troppo nera per la Parigi della Belle Époque, che, in compagnia del suo amico Orel, si avventura in una città a caccia dei maschi maestri, un’associazione criminale che vuole sottomettere le donne e rapisce le ragazzine della città.

Il film si immerge nell’art déco e nello stile liberty di inizio ‘900, catapultando lo spettatore in colori incredibili, personaggi e costumi che si muovono sullo sfondo delle fotografie scattate dallo stesso Ocelot, per anni e anni, a spasso per Parigi.

La bellezza di Dilili a Parigi risiede nella capacità che ha di restituire lo stupore della piccola protagonista, non solo per le vicende fuori dall’ordinario che le capitano, ma per le piccole cose, per i dettagli, e l’entusiasmo di Dilili per la vita contagia anche lo spettatore. Inoltre, con questo film, Ocelot prosegue il suo discorso che sottolinea l’importanza della parità tra uomo e donna, tema che gli è molto caro visto che lo aveva introdotto già con Kirikù e la strega Karabà, e lo aveva perfezionato in Principi e Principesse, il film in cui rilegge in chiave femminista le fiabe tradizionali.

Non sorprende quindi che la protagonista eroina sia una giovane donna caparbia e brillante, portatrice quindi non solo dello stupore tipico di un bambino che scopre il mondo, ma anche di quella forza che risiede nelle donne.

Il viaggio di Dilili, per Ocelot, è anche un buon pretesto per raccontare la Belle Époque, la Parigi pullulante di menti eccezionali, brillanti artisti, scienziati, ricercatori, straordinari uomini e donne che hanno segnato la storia dell’umanità, contribuendo a formare e strutturare la cultura occidentale, l’antidoto alle brutture del mondo, secondo il regista.

 
 

Cartoons on the Bay: tutti i vincitori dell’edizione 2019

Cartoons on the Bay

Si è conclusa la 23° edizione del Cartoons on the Bay, il festival internazionale del crossmediale e della tv per ragazzi promosso da Rai e organizzato da Rai Com a Palazzo Carignano a Torino. Il podio vede vincitori Francia e Italia, con la Rai che porta a casa ben tre premi.

Ecco tutti i vincitori dei Pulcinella Award 2019:

Categoria Upper Preschool
Vince “Gigantosaurys” di Olivier Lelardoux per Cyber Group Studios (in collaborazione con Rai Ragazzi)

Tv Series Kids
Arthur and the children of the round table” di Jean-Luc Francois per Blue Spirit Productions

Interactive Media
Vince il videogioco ”Detroit: become human”

Live Action
Trionfa “Jams” di Alessandro Celli, prodotta da Rai Ragazzi e Stand by me

Tv Pilots
Freek Quartier” per Grid Animation

Tv Series Preschool
Becca’s Bunch” di Alan Shannon per Jam Media

Short Film
The Fox” di Sadegh Javadi per Iran-Documentary & Experimental Film Center

Animated Feature Film
“Mirai” di Mamoru Hosoda e prodotto da Studio Chizu srl

menzione speciale regia per il film polacco “Another day of life
menzione speciale colonna sonora per il film cinese “Fishboy
menzione speciale per l’animazione per l’estone “Captain Morten and the spider queen
menzione speciale anche per il film russo “Planet Humra

 
 

Cartoons on the Bay: tre premi Pulcinella a Rai Ragazzi

Cartoons on the Bay

Tre premi Pulcinella, il concorso internazionale del festival dell’animazione cross-mediale e della tv dei ragazzi Cartoons on the Bay che si è chiuso ieri a Torino, sono andati ad altrettante serie coprodotte da Rai Ragazzi.

Per la Giuria internazionale la miglior serie per ragazzi dell’anno è “Jams”, la serie di Rai Gulp che affronta il tema delle molestie ai minori.

“Jams”, una serie di 10 episodi coprodotta da Rai Ragazzi e Stand by Me, è la prima serie europea destinata ai ragazzi che parla di molestie sui minori. La serie, realizzata con il supporto di un team di specialisti, è dedicata alle ragazze e ai ragazzi di 9-13 anni, per aiutarli a comprendere i rischi delle molestie sessuali, rilevare quando qualcosa non va come dovrebbe, superare la vergogna e la solitudine e chiedere l’aiuto degli amici e l’intervento degli adulti. Attraverso la storia di Joy, una ragazzina di 11 anni e del suo gruppo di amici di prima media, Alice, Max e Stefano, la serie coinvolge, informa, sensibilizza su un soggetto drammatico ma con un racconto pieno di emozioni, umorismo, amicizia e musica. La sigla “Un istante di te” è interpretata da Ruggero Pasquarelli, giovane talento amatissimo dai ragazzi. Guest star, lo chef Alessandro Borghese nel ruolo di sé stesso.

Andata da poco in onda con successo su Rai Gulp, “Jams” ha aperto una campagna di sensibilizzazione (hashtag ufficiale #MeglioParlarne) che continua con le repliche, sui social e nelle scuole. Le prossime tappe del road tour in collaborazione con il Miur saranno il 29 aprile a Napoli, il 6 maggio a Roma e il 7 a Firenze.

La serie animata “Gigantosaurus”, che vedremo su Rai Yoyo, ha invece vinto il Pulcinella quale migliore serie prescolare. Sviluppata in 2D e CGI dallo studio francese Cyber Group per il Disney Channel e per Rai Yoyo, vede le avventure di quattro giovani amici dinosauri che crescono nel periodo Cretaceo fra nuovi vulcani che spuntano in continuazione, brachiosauri e enormi triceratopi che vagano liberi, piogge di meteoriti e un grande cattivo Gigantosauro che regna su tutto.

Vedremo prossimamente invece su Rai Gulp, la serie “Artù e i Bambini della Tavola Rotonda”, una commedia epica piena d’azione e di mistero con una banda di bambini impegnata a proteggere la magica spada Excalibur. La serie prodotta dalla Blue Spirit Productions in collaborazione con Rai Ragazzi, ha vinto il Premio per la migliore serie per bambini.

 
 

Cartoons on the Bay: annunciate le nuove produzioni di Rai Ragazzi

Cartoons on the Bay

Rai Ragazzi presenta a Cartoons on the Bay, nell’ultimo giorno del festival dedicato all’animazione e alla tv dei ragazzi, una ricca selezione di nuovi titoli di coproduzione.

Si tratta essenzialmente di cartoni animati per Rai Yoyo, il canale per bambini più seguito in Italia, mentre per Rai Gulp, che si rivolge ai ragazzi tra gli 8 e i 14 anni, l’offerta di animazione si accompagna a quella di nuove serie di fiction per ragazzi.

Un’offerta ampia e innovativa, che vede anche produzioni originali girate in studio, e che conferma il ruolo della Rai come leader italiano nella produzione di serie e programmi per bambini e ragazzi, nonché uno dei principali editori a livello europeo.

Live action per Rai Gulp

“Club 57” è il nuovissimo titolo che andrà in onda su Rai Gulp dal 15 aprile in prima serata (dal lunedì al venerdì alle ore 20,35) e subito dopo in tutto il mondo.

Dopo il successo di “Maggie e Bianca Fashion Friends”, la nuova serie live di Rainbow e Rai è una coproduzione internazionale con Nickelodeon, girata in Puglia e negli studi Viacom di Miami. Una serie con una forte ispirazione al musical e ai mitici anni ’50, per trasmettere ai ragazzi di oggi tutta l’energia di quegli anni, con un divertente e anche istruttivo confronto con la società di quando erano i loro nonni ad essere giovani. La passione per la scienza e soprattutto per la scoperta e l‘avventura proietterà nel passato i nostri protagonisti, che si ritroveranno di colpo sul palcoscenico di un famoso show televisivo, il Club 57.

Altre due produzioni originali di serie live andranno in onda su Rai Gulp dall’autunno: la coinvolgente “Cercami a Parigi”, ambientata all’Opera di Parigi, tra danza classica e rap contemporaneo, e l’attesa seconda stagione di “Penny on M.A.R.S.”. M.A.R.S. (Musical Arts Reiner School) è un prestigioso liceo musicale dove sono state ammesse la 14enne Penny e la sua amica del cuore Camilla che affronteranno nuove sfide in questa serie di nuovo girata in lingua inglese a Milano e dintorni, ma tutta italiana, prodotta in collaborazione con Disney Channel dalla 3zero2.

Musica e danza sono una chiave privilegiata per raccontare ai ragazzi storie e tematiche contemporanee di attualità. Ma l’offerta di Rai Gulp è più ampia.

Jams”, la prima serie per ragazzi che parla di molestie sui minori, ha aperto una campagna di sensibilizzazione che continua con le repliche, sui social e nelle scuole. Altri progetti sulla stessa linea sono in preparazione.

Nel contesto di una rinnovata collaborazione tra tv pubbliche europee, su Rai Gulp è appena arrivata (dall’8 aprile tutti i giorni alle ore 12.55 e alle 19.05) la serie “Jamie Johnson”, prodotta dalla BBC, nella quale un ragazzino di 11 anni, che vive per il calcio e ha il sogno di diventare un calciatore professionista, si trova ad affrontare gli ostacoli dello sport, della scuola, dell’adolescenza.

Nuovi Cartoni animati di produzione per Rai Yoyo e Rai Gulp

Numerosi i nuovissimi progetti in animazione coprodotti da Rai Ragazzi: “Klincus Corteccia”, “Alice &Lewis”, “Il piccolo lupo cattivo” e tanti altri.

Klincus Corteccia è un ragazzino orfano che vive in una città costruita sugli alberi, nato dalla penna dell’autore piemontese Alessandro Gatti e dalla matita dell’illustratore lombardo Matteo Piana. Già protagonista dell’omonima collana di libri edita da Mondadori, Klincus Corteccia avrà la sua versione animata in CGI (26 x 22’), destinata a Rai Gulp, grazie a Showlab di Torino e Grid Animation (già coproduttori della serie Rai “Yoyo” di cui è in arrivo la seconda stagione).

Moderna trasposizione di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, “Alice & Lewis” segue le avventure di una bambina di 6 anni che ha trovato una chiave magica in grado di aprire la porta verso un mondo parallelo: il Paese delle Meraviglie. Qui Alice ha conosciuto Lewis, un tenerissimo coniglietto. Nonostante la stramba e collerica Regina di Cuori che regna sul Paese delle Meraviglie, Alice ama andarci a giocare con Lewis e i suoi amici. D’altronde, quale bambino non ha mai sognato di visitarlo? 52 episodi da 11 minuti realizzati dall’italiana MoBo, (nuova società che riunisce lo Studio Bozzetto e Movimenti Production di Milano) in coproduzione con lo studio francese Blue Spirit Productions. La serie è per Rai Yoyo.

Il piccolo lupo cattivo” è un’altra coproduzione italo-francese tra la Maga Animation (Monza) e la parigina Xilam. Il giovane lupo di nome Lupin sogna di essere un eroe delle favole. Lupin è stufo del fatto che i lupi siano sempre i cattivi! Così, si intrufola nelle fiabe e assume le identità degli eroi, convinto di poter fare le cose altrettanto bene… Peccato che però vadano sempre storte, ma Lupin è disposto a imparare dai suoi errori. Una serie divertente e coinvolgente per Rai Yoyo.

Una nuova serie per Rai Gulp è Berry Bees, protagoniste tre ragazzine che conducono una vita apparentemente normale, almeno quando non sono impegnate a salvare il mondo per conto della B.I.A., un’agenzia segreta che le ha scelte per tutte quelle missioni in cui gli agenti adulti non possono intervenire. Prodotta da Atlantyca e liberamente tratta dall’omonima serie di libri pubblicata da Fabbri Editore, un cartoon a forte tasso di azione tra misteriosi criminali, cospirazioni e intrighi internazionali, dove non c’è spazio per la noia.

A questi titoli si aggiungono due progetti in produzione per Rai Yoyo particolarmente innovativi.

“Lampadino e Caramella”, il primo cartone animato, forse al mondo, accessibile a tutti i bambini. Venti episodi di cinque minuti ciascuno ideati da Animundi, lo studio di animazione romano che per tante stagioni ha divertito i bambini con “I Saurini”, in onda dal prossimo autunno. Grazie alla collaborazione di strutture specializzate nel sostegno alle diverse disabilità sensoriali, sono stati introdotti espedienti narrativi come una voce narrante, sottotitoli strutturati con specifiche codifiche, interpreti della lingua dei segni (LIS), una grafica e uno stile di animazione studiati per essere non invasivi. Tutti elementi che permettono anche ai bambini non udenti, non vedenti e affetti da autismo, di seguire le avventure dei piccoli protagonisti in un’ottica finalmente inclusiva.

“Giù dal Nido”, primo esperimento di produzione in animazione a 360 gradi di Rai Ragazzi, realizzato da L&C. Un progetto per i più piccoli con un duplice modo di fruizione: su Rai Yoyo sarà una deliziosa serie che ha per protagonista un uccellino blu che deve imparare a volare. In modalità non lineare invece, come Rai Play Yoyo, sarà fruibile anche a 360 gradi, un’innovativa tecnologia in cui è lo spettatore a decidere l’inquadratura. Il prodotto è straordinario: un video in cui lo spettatore diventa l’attore principale.

Dai fumetti alla tv

Insieme a tanti nuovi protagonisti non mancano i classici, che arrivano con nuovissime avventure. Come i 52 episodi di 11 minuti di Barbapapà La Nuova Serie”, una coproduzione internazionale di Rai Ragazzi realizzata dallo studio francese Normaal animation in collaborazione con Alice e Thomas Taylor, i figli della coppia di creatori Annette Tison et Talus Taylor. A vent’anni dall’ultima serie animata sulla celebre famiglia nata dai fumetti, “Barbapapà La Nuova Serie”, destinata a Rai Yoyo, porterà i valori dei personaggi, primo fra tutti quello dell’ecologia, ai bambini di oggi.

Inoltre, un progetto speciale. Una grande serie fantasy per Rai Gulp in coproduzione con Sergio Bonelli Editore.

Nasce dal romanzo a fumetti di Luca Enoch e Stefano Vietti il progetto per l’omonima serie tv animata “Dragonero” che, in attesa dell’inizio della produzione, è già diventata un fumetto per ragazzi con il titolo “Dragonero Adventures”, perché anche i più grandi eroi sono stati ragazzini. Un titolo di grande successo cresciuto nel tempo, dal mensile a fumetti, sia nella versione regolare che in quella per ragazzi, alla serie parallela “Senzanima” venduta in libreria. Il Varliedarto Ian Aranill, l’orco Gmor, l’elfa Sera e il loro immaginario mondo sono anche i protagonisti a Torino di una mostra dedicata, fino al 15 maggio al Centro Produzione Rai di via Verdi.

Cartoni di prossima programmazione

Nell’attesa, sono pronte per la messa in onda numerose serie animate prodotte con la collaborazione della struttura editoriale di Rai Ragazzi.

A quindici anni dalla prima serie, con una grafica rinnovata, una nuova avventura aspetta le Winx. Su Rai Yoyo dal 15 aprile in prima serata (alle ore 20,25 dalla domenica al venerdì) tornano le celebri fatine create da Iginio Straffi. Per l’ottava, nuovissima serie Rainbow di “Winx Club”, le magiche fate festeggiano il 15° anniversario dalla prima messa in onda – era il 28 gennaio del 2004 il debutto su Rai2 – con un nuovo look in 2D. Quindici anni di avventure, amicizia, coraggio, e successi nei quali le fatine hanno saputo evolversi e reinventarsi per stare al passo con i tempi (se non perfino anticiparli), fino a diventare un evergreen di portata internazionale. In questo ottavo capitolo della saga, tutte le stelle del cielo, una ad una, si stanno misteriosamente spegnendo, gettando nell’oscurità i vari mondi dell’Universo Magico: nessuno sa che dietro questa terribile minaccia si nasconde il ritorno di Valtor. Anche la stella che illumina e scalda il pianeta di Magix si sta spegnendo e le fate di Alfea sono preoccupate. Le Winx sono destinate a una nuova missione, più importante e delicata delle precedenti.

Anche il nuovo cartoon “Ricky Zoom” ha tutte le potenzialità per diventare un fenomeno globale. Dai creatori di “Peppa Pig”, una produzione di Rai Ragazzi con eOne e lo studio italiano Maga Animation, un’avvincente sfida tra motociclette in 52 episodi di 11 minuti in CGI, a settembre su Rai Yoyo. Un nuovo mondo a due ruote per i bambini in età prescolare che promuove l’amicizia e il lavoro di squadra alimentando l’immaginazione.

Nel cinquecentenario della morte inoltre, non poteva mancare una serie su Leonardo da Vinci. Ambientata nel 1467 a Firenze, “Leo da Vinci” racconta in 52 episodi di 13 minuti le avventure del giovane artista e scienziato toscano, che troviamo al lavoro come apprendista pittore nella bottega del maestro fiorentino Verrocchio, e dei suoi amici Lisa e Lollo. I tre dovranno fermare la più grande congiura mai ordita a Firenze contro i Medici. Una produzione internazionale del Gruppo Alcuni in co-produzione con Rai Ragazzi, Hr, Cosmos Maya, All Rights Entertainment con la regia di Sergio Manfio, di prossima programmazione su Rai Gulp.

In autunno su Rai Gulp arriverà anche lo strampalato e grottesco gruppo di amici di “OPS-Orrendi per sempre” (52 episodi da 12 minuti), una nuova serie dello Studio Campedelli con Movimenti Production e Cosmos Maya. Tutti noi, almeno una volta, abbiamo sognato di avere a fianco amici con cui ridere e scherzare, amici che ci aiutassero a superare ogni ostacolo. Albein, il protagonista di OPS, un bambino di 7 anni con l’intelligenza di un premio Nobel ma che non può camminare, questi amici li ha trovati: tre ragazzini fuori dal comune come Kripta, Macabro e Scossa. Insieme non si sentiranno mai più soli, perché ora sono gli ‘Orrendi per Sempre’, un gruppo unico e inseparabile, un po’ sopra le righe, ma con le stesse piccole grandi emozioni di tutti i bambini, e imparare a crescere non è mai stato così divertente.

Un nuovo avvincente cartoon dai creatori di “Extreme Football” e “Max & Maestro” è già pronto. Coinvolgenti gare di biglie magiche attendono i bambini su Rai Gulp a Pasqua: dal 19 aprile tutti i giorni alle ore 7,45, 11,35 e 16,40 la più grande competizione ha inizio. E’ “Marblegen”, una nuova serie action di 26 episodi da 22 minuti che porta a un livello decisamente superiore le classiche partite giocate sulla spiaggia.

All’interno invece di una fascia di prodotti pensati per favorire l’apprendimento dell’inglese da parte dei bambini più piccoli, Rai Yoyo presenteràFumbleland”. Un programma che narra le avventure di una classe di bambini alle prese con i fumbles (gli errori di ortografia) che essi generano a scuola. Ciascun episodio vede la folle e imprevedibile maestra Mrs Spelling (Teresa Pascarelli, autrice e protagonista) alle prese con un fumble diverso in ogni puntata.

Ma già dal 14 aprile tutti i giorni alle ore 17,25 arriverà “Dixi Simple Songs”, un cartoon musicale sia in italiano che in inglese – entrambe le serie anche in versione karaoke – con il tenero elefantino bianco creato da Andrea Zingoni (T-Rex Digimation). 13 episodi da 2 minuti in cui Dixi e i suoi amici affrontano avventure basate sui testi di note canzoni, arrangiate appositamente per conferire agli episodi le sonorità adeguate ai bambini in età prescolare.

Fra i cartoni di acquisto, inoltre, stanno per debuttare due prodotti di grande qualità su Rai Yoyo. Dal 15 aprile, tutti i giorni alle ore 18, dalla Russia arriva la serie animata in CGI “Leo e Tig”. La nuova “Masha & Orso” è ambientata nella taiga siberiana, dove due cuccioli diversissimi tra loro riescono a trovare un’intesa che fa la loro forza: Leo, un cucciolo curioso e instancabile di leopardo dell’Estremo Oriente e Tig un cucciolo timido e impacciato di tigre siberiana. Insieme esplorano il mondo che li circonda e ammirano le sue bellezze, sperimentandone i pericoli e imparando dalle vecchie leggende narrate da Mapa Pandiga, il grande saggio orso bruno.

Sempre dal 15 aprile, tutti i giorni alle ore 21.10, debutta anche un delizioso cartone francese: La Famiglia Volpitassi”, su un’accogliente famiglia di tassi – papà, due gemelli e una sorellina – dove arriva un giorno l’incantevole signora Volpe e la sua adorabile figlioletta, portando di nuovo la gioia e l’allegria. Ma avere nuovi fratelli porta anche un bel po’ di inevitabili cambiamenti…

Game show per bambini

Infine, dal 29 aprile su Rai Gulp alle 17,55 andrà in onda il game show “Rob-o-cod”, un format originale di 28 puntate di mezz’ora realizzato in collaborazione con il Crits (Centro ricerche innovazione tecnologica e sperimentazione Rai) sul “coding”. Di cosa si tratta? Il coding è il programma scolastico più alla moda per i bambini di oggi, che si estende ben oltre il laboratorio informatico per sostenere linee di giocattoli innovative, nuovi programmi TV e un’ampia varietà di offerte digitali per insegnare ai bambini i primi rudimenti del pensiero logico-computazionale.

Il rapporto con l’industria e i creativi

Nel segno dell’apertura anche a nuovi soggetti, presto sarà online un portale per la presentazione di nuovi progetti per ragazzi dove chiunque potrà presentare le proprie idee. Nel frattempo, Luca Milano, direttore di Rai Ragazzi, ha annunciato a Torino l’avvio di “call for proposal” per progetti specifici rivolta a studi di animazione e produttori.

La prima Call riguarda uno special a cartoni animati su un tema di valore sociale, coerente con le linee editoriali del servizio pubblico, rivolto ai ragazzi di età scolare. Le indicazioni operative verranno pubblicate la prossima settimana.

Una seconda Call riguarderà progetti di giovani autori sotto i 30 anni e verrà lanciata il prossimo mese.

Prodotti che abbiano la capacità di aiutare i bambini a crescere divertendosi, stimolando la fantasia, la curiosità, il gusto per il bello, per l’illustrazione, per la musica. Per avvicinare alla lettura, allo sport, promuovendo valori di tolleranza, di amicizia, di rispetto per la natura e per gli altri. Programmi che aiutino ad aver fiducia in sé stessi, non abbattersi di fronte alle difficoltà, saper cercare aiuto e aiutare quando serve. Quello che fanno da sempre tutti i prodotti Rai dai grandi o piccoli budget, declinati nelle più diverse tecniche di animazione o in live action, per coinvolgere anche un pubblico più ampio.

 
 

Michel Ocelot presenta la sua Dilili a Cartoons on the Bay

Michel Ocelot

Ospite d’onore e vincitore del Premio alla Carriera al Cartoons on the Bay 2019, Michel Ocelot ha presentato al festival dedicato all’animazione che si svolge a Torino il suo ultimo lungometraggio, Dilili a Parigi, una storia che racconta in maniera pura e originale la violenza sulle donne, filtrata dallo sguardo della giovane protagonista, Dililì, una bambina metà kanaki e metà francese che vive nella Parigi della Belle Époque.

Al regista abbiamo chiesto come mai ha scelto di raccontare di una setta maschilista che tenta di sottomettere le donne, un argomento che è estremamente attuale.

“È la cosa di cui si deve parlare oggi e sempre – ha risposto Ocelot – Il numero di donne e bambine uccise solo perché donne è superiore rispetto al numero di morti che fa una guerra. Questo accade in tutti i paesi, ed è un argomento che era necessario trattare.”

È la prima volta che ambienta un film a Parigi. Il tema è collegato alla storia della città e della Francia?

“Non ha nulla a che vedere con l’attualità, ma ho scelto la Belle Époque per diverse ragioni. Ho sempre cercato di raccontare luoghi interessanti in tutto il pianeta e alla fine ho scelto anche Parigi, dove vivo, e ho scelto la Belle Époque. Quello che mi piace di quest’epoca sono i vestiti delle donne! Per far sognare le persone ci vogliono gli abiti lunghi, immaginate Sarah Bernhardt con i pantaloncini!”

Ride divertito, il regista di Kirikù e la strega Karabà, ma poi approfondisce: “Oltre alle ragioni superficiali, ho capito che era quella che mi serviva perché mostra gli orrori peggiori commessi dall’uomo ma anche l’antidoto ad essi: la civiltà. In particolare, la civiltà occidentale che ritengo sia la migliore, fino ad oggi. Per Parigi, i primi 20 anni del ‘900 sono eccezionali e mi hanno dato l’opportunità di mostrarvi donne e uomini eccezionali che hanno fatto grandi cose per l’umanità, senza avere il bisogno di sopraffare gli altri. Perciò non è un ritratto utopico, ma storico. Ritengo che la cultura occidentale sia la migliore perché è aperta ad altri. Da quello che so, alla Sorbona la cattedra di arabo ed ebraico esiste dal quindicesimo secolo, Le mille e una notte sono stati scoperti da un professore francese di arabo, che aveva tradotto prima il Corano, e poi ha tradotto le famose fiabe orientali. Non tutte le civiltà sono in grado di aprirsi allo stesso modo. In questo risiede la grandezza di questa civiltà.”

Oggi abbiamo ancora questo fervore culturale, questo ‘antidoto’?

“La maggior parte di queste persone, all’epoca in cui ho ambientato il film, erano sconosciute. Lo stesso Picasso, il più importante pittore del ‘900, era ancora uno sconosciuto all’epoca. Venne scoperto da una donna americana che intuì il suo talento, e acquistò i suoi quadri.”

La scelta di una protagonista bambina e straniera offre la chiave di lettura del film: la realtà va scoperta con un doppio grado di stupore?

“Più che al buon selvaggio di Rousseau, preferisco pensare a Voltaire e a uno sguardo innocente che scopre la nostra realtà. E poiché volevo parlare in difesa di donne e ragazze, la protagonista non poteva che essere una donna!”

 
 

Star Wars: The Rise Of Skywalker, il teaser trailer nel dettaglio

star wars the rise of skywalker

Il primo teaser trailer di Star Wars: The Rise Of Skywalker – diffuso ieri dopo il panel alla Star Wars Celebration – non ha soltanto rivelato il titolo del film, l’ultimo della nuova trilogia, ma anche indirizzato i fan verso gli eventi che vedremo sul grande schermo il prossimo dicembre.

E in caso ve li foste persi, ecco di seguito tutti i dettagli più importanti:

1La pistola di Han

Star Wars

Un ulteriore dettaglio emerge osservando il costume di Rey e la fondina legata alla cintura che contiene la pistola di Han Solo. L’eroe sarà anche morto, ma la sua presenza è ancora viva nel franchise.

Inoltre questo potrebbe essere un indizio del fatto che Rey non è il tipico cavaliere jedi, ma una guerriera in grado di combattere sia con la spada laser che con altre armi solitamente disprezzare dall’ordine.

Correlato – Star Wars: The Rise Of Skywalker, cosa ci dicono le prime foto ufficiali

Fonte: ScreenRant

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Star Wars: The Rise Of Skywalker, il teaser rivela un importante spoiler su Rey?

star wars the rise of skywalker

Un’attenta analisi del primo teaser trailer di Star Wars: The Rise of Skywalker, presentato ieri durante la Star Wars Celebration di Chicago, potrebbe aver individuato un importante spoiler sulle misteriose origini di Rey. Ma come?

Se ricordate bene, in Episodio VII: Il Risveglio della Forza, avevamo visto brevemente la nave che ha lasciato la ragazza su Jakku (quella nella foto qui sotto) e che presentava due motori nella parte posteriore. Un modello simile compare anche nel teaser di Episodio IX, ma invece di dirigersi verso il deserto del pianeta citato sopra, sembra stia volando verso un luogo lussureggiante e avvolto nella nebbia.

Ora, sappiamo che in Gli Ultimi Jedi è stato Kylo Ren a spiegare a Rey che i suoi genitori non erano persone speciali, dimostrando così che l’eroina non è una discendente della della famiglia Skywalker, tuttavia non è stato ancora rivelato dalla nuova trilogia chi ha abbandonato Rey su Jakku o se Kylo le ha detto la verità sul suo passato…

È possibile allora che il teaser abbia anticipato il ritorno di questa nave? In un’altra scena troviamo Rey, Poe Dameron e Finn mentre osservano le rovine della Morte Nera ormai in decomposizione, e sebbene la loro posizione esatta non sia stata rivelata, è probabile che si tratti della seconda base distrutta sulla Luna boscosa di Endor in Il Ritorno dello Jedi. Se la teoria fosse fondata, allora quella nave si sta dirigendo proprio lì…

E se invece fosse la prima Morte Nera? Forse il relitto potrebbe trovarsi sulla quarta luna di Yavin, dove è nato Poe e menzionato durante il panel di The Rise of Skwalker alla Celebration di ieri, e inoltre conosciamo i genitori di Poe grazie alla miniserie Marvel Shattered Empire e sappiamo che la sua famiglia ha preso parte alla Battaglia di Endor.

Tutti questi indizi porteranno a scoprire le vere origini di Rey? Che ne pensate?

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Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: Comicbook

 
 

Elisabeth Moss sostituisce Johnny Depp in The Invisible Man

Universal Pictures e Blumhouse hanno finalmente trovato il sostituto di Johnny Depp per il ruolo di protagonista nel nuovo reboot di The Invisible Man, pellicola uscita nel 1933 e tratta dall’omonimo romanzo di H.G.Wells: sarà infatti Elisabeth Moss, star delle serie Mad Men e The Handmaid’s Tale e ora nelle sale con Noi di Jordan Peele, l’interprete principale del film affidato alla regia di Leigh Whannell.

Lo scorso gennaio, in concomitanza con l’annuncio del fallimento del progetto di universo condiviso e del proseguimento sulla strada dell’autonomia, era stato rivelato che Depp non sarebbe più apparso nel film. Un mese dopo il nome della Moss era entrato nella shortlist dei possibili candidati al ruolo.

Questa è la seconda collaborazione tra l’attrice e la Blumhouse, dopo l’acclamato horror politico di Peele che la vede nel cast insieme a Lupita Nyong’o e Winston Duke.

Come riportato da Variety nelle ultime settimane, The Invisible Man segna il primo passo di una strategia “editoriale” che riporterà sul grande schermo i mostri della Universal affidando le prossime produzioni solo a registi creativi con visioni uniche nel panorama sui personaggi classici.

Invisible Man – al via il reboot

Nel corso della storia del cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da raccontare”.

Questa affidata a Whannell sarà la sesta versione cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933, Il ritorno dell’uomo invisibile del 1940 con Vincent Price, La donna invisibile del 1940, L’agente invisibile del 1942 e La rivincita dell’uomo invisibile del 1943.

Fonte: EW

 
 

Star Wars: The Rise Of Skywalker, J.J. Abrams fa chiarezza sul titolo

star wars the rise of skywalker

Annunciato ieri durante l’evento della Star Wars Celebration, il titolo ufficiale di Episodio IX – Star Wars: The Rise Of Skywalker – ha subito generato una serie di domande relative al significato nascosto e a ciò che questi termini suggeriscono sulla trama del film.

Alcuni dubbi sono stati risolti da J.J. Abrams, che in un’intervista con ET ha spiegato le ragioni dietro questa scelta e ciò che possiamo aspettarci dall’ultimo atto della saga familiare:

Ci sembrava il titolo giusto per questo episodio. So che è provocatorio, e che vi pone davanti ad una serie di domande, ma credo che quando vedrete il film capirete cosa intende e cosa significa“.

Devo ammettere che nel processo di scelta dei titoli, questo è stato assalito da una responsabilità molto importante” ha continuato Abrams. “Non soltanto doveva segnare la fine di una trilogia, ma di una saga di nove film, e l’idea di dover incorporare le storie che sono venute prima, stranamente, è la storia del film […] Che si tratti dei peccati commessi dai loro genitori, o della saggezza che hanno acquisito, ci stiamo chiedendo se la nuova generazione sia all’altezza del compito. Possono resistere a tutto ciò che devono affrontare? In questo senso ho sentito la stessa pressione. Possiamo farlo? In fondo è una domanda che ci poniamo ogni giorno“.

E da quanto confermato nel teaser (la risata malefica alla fine non tradisce), The Rise Of Skywalker prevede il ritorno in scena dell’Imperatore Palpatine (interpretato ancora da Ian McDiarmid).

“Il film non riprende immediatamente dopo Episodio VIII. In realtà è passato un po’ di tempo“, ha confessato il regista al pubblico della Celebration. “Questo episodio sarà più un’avventura di gruppo che i personaggi intraprenderanno insieme. D’altronde una delle cose migliori su cui ho potuto lavorare è dare vita alla dinamica tra di loro, perché sono incredibili insieme, ed è qualcosa che sono entusiasta di farvi vedere.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, il primo teaser è online!

Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, cosa ci dicono le prime foto ufficiali

Fonte: ET

 
 

Tomb Raider: in sviluppo il sequel con Alicia Vikander

Tomb Raider

Come confermato nelle ultime ore da Deadline, MGM e Warner Bros sono ufficialmente al lavoro sul sequel di Tomb Raider, riavvio del franchise ispirato al videogioco del 2014 e che ha visto protagonista nei panni di una giovane Lara Croft il premio oscar Alicia Vikander.

La sceneggiatura del secondo capitolo è stata affidata a Amy Jump, nota per la sua collaborazione di lunga data con il regista e partner Ben Wheatley, con il quale ha co-scritto la pellicola d’azione Free Fire (che vedeva nel cast Brie Larson, Cillian Murphy e Armie Hammer), Kill List, A Field In England, Sightseers e High-Rise.

Ovviamente si tratta del primo vero aggiornamento sul sequel, di cui sappiamo davvero poco riguardo la direzione della trama e le prossime avventure di Lara Croft al cinema. Di certo lo sguardo femminile della Jump e l’esperienza maturata nel campo del genere action fanno sperare in un progetto entusiasmante, e quanto pare le idee hanno già convinto la Vikander.

Vi ricordiamo che il film del 2018 si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il ritorno della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity che si è infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia lasciatole in eredità dal padre.

Questa la sinossi del reboot:

“Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Tomb Raider, recensione del film con Alicia Vikander

Fonte: Deadline

 
 

Star Wars: The Rise Of Skywalker, cosa ci dicono le prime foto ufficiali

star wars the rise of skywalker

Sono stati presentati ieri durante la Star Wars Celebration di Chicago il titolo ufficiale di Episodio IX, Star Wars: The Rise Of Skywalker, e il primo teaser trailer del film che chiude la nuova trilogia e la saga familiare e che uscirà nelle sale a dicembre 2019.

Presenti sul palco della Wintrust Arena il regista J.J.Abrams, la direttrice generale della Lucasfilm Kathtleen KennedyAnthony DanielsBilly Dee WilliamsDaisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo. Insieme a loro sono state mostrate al pubblico una manciata di nuove foto ufficiali che sembrano suggerirci qualcosa sulla trama del film…

1Jannah

Uno dei nuovi personaggi del franchise è stato presentato ieri durante il panel di Star Wars: The Rise of Skywalker, ovvero Jannah, che sullo schermo è interpretata da Naomi Ackie.

Non sappiamo molto sulla misteriosa eroina, tranne alcuni indizi del suo look (unico e particolare rispetto agli altri), e ci sono già diverse teorie che ipotizzano un legame di parentela con Lando Calrissian (forse è sua figlia?) ma staremo a vedere…

Correlato – Star Wars: The Rise Of Skywalker, il primo teaser è online!

Fonte: Cinemablend

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Minnie: tutto quello che non sai sul personaggio Disney

minnie

Minnie è uno dei personaggi Disney più famosi in assoluto. Insieme agli altri suoi colleghi, e soprattutto con il fidanzato Topolino, ha fatto compagnia a milioni di bambini e ragazzini (ma anche di adulti) con le sue avventure.

Pur avendo 90 anni, Minnie non ha mai perso le sue energia, il suo spirito è rimasto sempre uguale, così come il suo carattere e le sue passioni.

Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere su Minnie.

Minnie Mouse

minnie

Minnie è da sempre conosciuta come la storica compagna di Topolino, ma di lei si dovrebbe sapere molto di più. Chiamata anche con il nome di Minni, Minnie o Minnie Mouse (il suo nome originale), si contraddistingue subito dagli altri personaggi Disney per il suo essere una sognatrice e una gran romanticona, per la sua allegria e determinazione.

È sensibile ai problemi sociali della sua città, la sempre cara Topolinia, ed è molto attenta al mondo della moda, che lei ama seguire (e tutti i suoi cambi di outfit nel corso degli anni non sono passati inosservati).

Tuttavia, durante i primi tempi della sua esistenza, Minnie era stata creata come contraltare di Topolino, sin dalla sua prima apparizione cinematografica in L’aereo impazzito (1928): insomma, per diverso tempo ha vissuto all’ombra del suo fidanzato, tanto da essere anche erroneamente chiamata Topolina.

Nel corso degli anni, però, a Minnie è stata riconosciuta una perfetta autonomia del personaggio, con i tratti del suo carattere delineati e anche un con background, datole da Floyd Gottfredson durante le strisce di Mickey Mouse (la sua prima apparizione nei fumetti risale nelle strisce di Lost in a desert island di Walt Disney, Ub Iwerks e Win Smith, pubblicate sui quotidiani americani nei primi mesi del 1930).

Se fisicamente Minnie risalta per la sua spiccata femminilità, date da lunghe ciglia, dagli abiti che indossa e dall’inseparabile rossetto sulle labbra, anagraficamente e genealogicamente il suo nome completo è Minerva Mouse, figlia di Marcus Mouse e sua moglie (della qualche non è conosciuto il nome), entrambi contadini per nulla benestanti e, anzi, con diversi debiti, perciò figlia anche del periodo della grande depressione americana. Tra i suoi parenti, i più conosciuti sono lo zio Mortimer e le nipotine Millie e Melody Mouse.

Minnie e Topolino

minnie

Minnie e Topolino sono insieme da più di 90 anni e la loro relazione non ha mai conosciuto crisi, tanto da essere diventata simbolo di amore eterno. I due, infatti, hanno debuttato insieme nel cortometraggio animato intitolato L’aereo impazzito, uscito nel maggio del 1928: in questo film, Topolino costruisce un aeroplano con materiali di fortuna, poiché il primo che aveva costruito era andato distrutto, e chiede a Minnie di fare con  lui il primo, in quando lei gli aveva regalato un ferro di cavallo portafortuna.

Una volta saliti sul veivolo, Topolino cerca di baciare Minnie più volte, fino a che, dopo averla gettata fuori dall’aereo e ripresa al volo per rubarle un bacio, la stessa Minnie si paracaduta con i suoi calzoncini, mentre Topolino perde il controllo del mezzo e si schianta contro un albero. Oltre a questo corto, i due sono apparsi insieme anche nei corti animati successivi, come Topolino gaucho e Steamboat Willie (entrambi del 1928).

Ma se all’inizio sembra che tra i due non ci sia una vera e propria relazione, lo status di coppia arriva con il corpo Le follie di Topolino (1929), in cui Topolino dedica a lei una canzone, stabilendo che i due siano fidanzati. Rispetto alla loro relazione, non è mai stato chiaro se i suoi siano solo fidanzati o se si siano sposati, dato che sia nei film animati che nei fumetti non si sono mai viste scene di matrimonio, o non sono mai state nemmeno menzionate.

Ebbene,  a ciò ha pensato lo stesso Walt Disney: pare, intatti, che in un’intervista da lui rilasciata nel 1933, abbia rivelato che i due topi più famosi del mondo non erano altro che una coppia sposata.

Minnie anni

A vederla non lo si direbbe, eppure Minnie, così come il suo fidanzato topolino, ha 90 anni tondi tondi. In questi anni non ha dato mai a vedere di essere invecchiata, soprattutto nello spirito che è rimasto quello della Minnie carina e civettuola.

Amante della moda, Minnie è diventata essa stessa un’icona, tanto da ispirare nuove collezione di abiti, borse e accessori in tutti questi anni che la separano dal suo esordio (soprattutto negli ultimi), diventando un personaggio di tendenza tra i più giovani e i meno giovani.

Sì, perché Minnie Mouse ha accompagnato tante generazioni, milioni di bambini in tutto il mondo che hanno riso con lei e insieme a lei si sono visti protagonisti di molte avventure. E finalmente, 90 dopo il suo debutto, questo personaggio ha avuto la soddisfazione di ricevere la sua preziosa stella sulla Walk of Fame di Hollywood.

Cartoni di Minnie

Dopo aver debuttato nel 1928 insieme a Topolino con L’aereo impazzito, Minnie continuerà ad apparire in altri cortometraggi animati insieme al suo fidanzato e, spesso e volentieri, apparendo anche come la protagonista contesa tra Topolino e Pietro Gambadilegno.

Tra i cartoni da ricordare vi sono The Barn Dance (o I due cavalieri di Minni, 1929), Le follie di Topolino (1929), Il treno di Topolino (1929), Topolino ballerino (1930), The Grocery Boy (1932) e Puppy Love (1933), per poi apparire sempre meno dalla metà degli anni ’30 in poi. In seguito, infatti, appare negli anni ’40 in film come The Little Whirlwind (1941), Pluto’s Sweater (1949) e negli anni ’50 in Pluto and the Gopher (1950) e Pluto’s Christmas Tree (1952).

Per tornare sullo schermo, Minnie dovrà aspettare 30 anni, quando riappare in Canto di Natale di Topolino (1983) e poi in Topolino e il cervello in fuga (1995), Topolino e la magia del Natale (1999), Il bianco Natale di Topolino – È festa in casa Disney (2001), Topolino e i Cattivi Disney (2002), Topolino, Paperino, Pippo: I tre moschettieri (2004) e Topolino: Strepitoso Natale! (2004).

Inoltre, Minni appare anche, con altri personaggi Disney, nelle serie televisive come Il club di Topolino, Mickey Mouse Works, House of Mouse – Il Topoclub e La casa di Topolino.

Fonti: IMDb, topolino, The Walt Disney Company

 
 

Star Wars: The Rise Of Skywalker, il primo teaser è online!

Dopo l’annuncio ufficiale del titolo, ecco arrivare direttamente dalla Star Wars Celebration di Chicago anche il primo teaser trailer di Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi Ackie, Joonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: Star Wars

 
 

Star Wars: The Rise Of Skywalker, ecco il titolo ufficiale di Episodio IX

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker

Come promesso, è stato annunciato durante la Star Wars Celebration di Chicago il titolo ufficiale di Episodio IX: il film che chiude la nuova trilogia e la saga degli Skywalker si chiamerà STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER e uscirà nelle sale a dicembre 2019.

Presenti sul palco della Wintrust Arena il regista J.J.Abrams, la direttrice generale della Lucasfilm Kathtleen Kennedy, Anthony Daniels, Billy Dee Williams, Daisy Ridley, Oscar Isaac, John Boyega, Kelly Marie Tran, Naomi Ackie e Joonas Suotamo.

Nel cast torneranno anche Adam Driver, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: Star Wars

 
 

Star Wars Celebration 2019, lo streaming del panel su Star Wars Episodio IX

Star Wars Celebration 2019

Guarda lo streaming del panel di Star Wars Episodio IX allo Star Wars Celebration 2019 che si tiene oggi. La presentazione inizierà alle 18:00:

EGGI ANCHE:

Star Wars: Episodio IX arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast torneranno Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo Billie Lourd insieme ai veterani del franchise Mark Hamill e Anthony Daniels. Le new entry sono invece Matt Smith, Naomi Ackie e Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: Episodio IX, per Oscar Isaac fara “impazzire” i fan

 
 

I figli del fiume giallo di Jia Zhangke è Film della Critica per il Sindacato dei Critici Italiani

Ash Is Purest White I figli del fiume giallo

I figli del fiume giallo di Jia Zhangke – già acclamato autore di Al di là delle montagne e del Leone D’Oro Still Life – è FILM DELLA CRITICA per IL SINDACATO DEI CRITICI ITALIANI con la seguente motivazione:

«L’ingresso della Cina nel XXI secolo raccontato attraverso gli occhi di una donna.  Il nuovo film di Jia Zhangke usa il melodramma e il film di gangster (la protagonista è la donna di un boss) per raccontare i rischi che il «progresso» causa al suo Paese, dove le domande delle persone non trovano risposte, gli anziani muoiono soli e persino le «leggi» della malavita si sgretolano. E lo fa mettendo a confronto un’eroina romantica e determinata con un mondo che sembra indifferente a ogni cambiamento». 

Presentato in Concorso all’ultimo Festival di Cannes, e passato poi al Torino Film Festival, “I figli del fiume giallo” racconta la storia di Qiao (interpretata da Zaho Tao), una ballerina  innamorata di un gangster, Bin (Liao Fan), che, trovandosi coinvolta  in un combattimento tra bande locali, per difenderlo spara un colpo di pistola. Per questo finirà cinque anni in carcere. Dopo il suo rilascio Qiao cercherà Bin per riprendere la sua vita con lui ma non tutto è rimasto come prima.

Scrive il regista: «Il film si apre in Cina all’inizio del XXI secolo e si chiude nel 2018. Ho sempre amato le storie che si sviluppano su un ampio arco temporale: il tempo detiene i segreti della vita, le storie e le esperienze. […] Oggi ho 48 anni di esperienza di vita e desidero utilizzarli per raccontare una storia d’amore ambientata nella Cina contemporanea che ha attraversato trasformazioni epiche e drammatiche. Mi fa sentire di aver vissuto tutto questo io stesso e di continuare a viverlo».

In sala dal 9 maggio, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.

 
 

Tony Stark promette che restituirà lo scudo a Cap

Robert Downey Jr. si è preso gioco di Captain America in merito al fatto di restituirgli il suo scodo in tempo per Avengers: Endgame. Nel ruolo di Tony Stark / Iron Man, l’attore ha dato il via al franchise del MCU nel 2008 con il film diretto da Jon Favreau. E nel corso degli anni, è diventato il poster boy per l’universo condiviso.

Nel corso delle storie e dei film, Stark ha attraversato alti e bassi, incluso il conflitto con lo Steve Rogers di Chris Evans in Captain America: Civil War in cui quest’ultimo ha lasciato lo scudo al figlio di Howard Stark. I due restano separati durante gli eventi di Avengers: Infinity War ma sappiamo che la tanto attesa reunion ci sarà in Endgame.

Endgame sarà il culmine della Infinity Saga del MCU, l’arco di 22 film iniziato più di dieci anni fa. I dettagli della trama sono stati tenuti segreti, ma con la riunione del nucleo dei sei Vendicatori originali arriva anche l’idea che questo potrebbe potenzialmente essere la loro ultima volta come una squadra, visto che alcuni di loro potrebbero non uscire vivi da Endgame.

Considerando che Stark e Cap sono due dei componenti della trinità dell’universo (l’altro è Thor), molti non vedono l’ora che i due seppelliscano l’ascia per un obiettivo specifico: sconfiggere Thanos e vendicare coloro che sono caduti dopo la Decimazione. Accanto alla loro inevitabile riunione c’è anche l’idea che Cap riacquisterà il suo scudo dopo averci rinunciato in Infinity War.

Ma adesso lo scudo è nelle mani di Stark, e Steve può riottenerlo solo se sarà lui a darglielo. Così, l’attore, sul suo account ufficiale Instagram, ha scherzato sul dare al soldato superstite il suo scudo mentre si trovava di fronte a una statua enorme che riproduce l’iconica arma di Cap.

Ecco come è andata!

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, un indizio nascosto nella prima clip ufficiale?

 
 

Cartoons on the Bay: inaugurata la Hall of fame con Bruno Bozzetto

Cartoons on the Bay mantiene le sue promesse, e se l’edizione del 2018 è servita da lancio per il progetto Hall of fame, quella del 2019 ha visto concretizzarsi il progetto con l’inaugurazione dello spazio virtuale dedicato alle personali dei più grandi maestri mondiali dell’animazione, sul modello delle walk of fame hollywoodiane.

Il primo grande maestro ospite di questa galleria virtuale è Bruno Bozzetto, scelta che l’organizzazione definisce un atto doveroso da parte di un Festival e che è stato apprezzato e condiviso da tutto il mondo dell’animazione.

Le sale Bruno Bozzetto della Hall of Fame di COTB, ricche di immagini, filmati e note biografiche del celebre creatore del “Signor Rossi,” sono state inaugurate il giorno di apertura di Cotb 2019, l’11 aprile, e sono accessibili da www.cartoonsbay.rai.it/bruno-bozzetto.

 
 

Cartoons on the Bay: Dragonero e Topolino in mostra

topolino Cartoons on the Bay

I settanta anni di Topolino e la storia editoriale di Dragonero sono in mostra al Centro produzione Rai, eventi imperdibili e apripista della 23° edizione del Cartoons on the Bay, che si svolge a Torino per il terzo anno consecutivo.

Le mostra fanno parte del programma pubblico della manifestazione dedicata all’animazione e sono state inaugurate l’11 aprile presso il Centro di produzione Rai (via Verdi 14 a; ingresso su via Verdi, angolo via Rossini), dove saranno visitabili fino al 15 maggio, con ingresso libero nei giorni del Festival (11-13 aprile), su prenotazione e solo per le scuole dal 15 aprile al 15 maggio.

La prima mostra è dedicata all’icona Disney, Topolino, che compie i suoi primi settanta anni. La mostra si intitola e ne celebra il compleanno concentrandosi sulla nascita e l’evoluzione grafica del personaggio, partendo dalle pubblicazioni periodiche originali dell’inizio del secolo scorso, fino alla produzione moderna, con la testata dell’anniversario, passando per tutta la produzione di cortometraggi dedicati a Topolino e alle sue avventure.

La mostra dedicata a Dragonero ha una natura differente, essendo diverso il materiale in questione. Si tratta infatti dell’ambiziosa iniziativa Bonelli che prevede un progetto cross-mediale che prevede graphic novel, lo sviluppo della serie a fumetti e di quella televisiva. In viaggio nell’immaginario e nell’immaginazione che i più giovani troveranno sicuramente stimolante.

 
 

Captain Marvel: 9 poteri da usare contro Thanos in Endgame

captain marvel

L’ultima risorsa dei Vendicatori per sconfiggere Thanos in Avengers: Endgame potrebbe essere Carol Danvers, il personaggio che abbiamo conosciuto lo scorso marzo in Captain Marvel interpretata da Brie Larson.

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Come sottolineato da Kevin Feige, si tratta della supereroina più forte dell’universo cinematografico, e questi che trovate qui sotto sono tutti i poteri che dovrebbe utilizzare contro il Titano Pazzo nel prossimo capitolo in uscita il 24 aprile:

1Forza

Uno dei poteri principali di Carol Danvers è, come avrete notato, la forza sovrumana. Ma questo dettaglio potrebbe confonderci: anche Captain America è potente, Thanos allo stesso modo, o Thor, tuttavia l’eroina sembra avere una marcia in più.

Come spiegato da Kevin Feige, “Captain Marvel è un personaggio diverso da ciò che abbiamo finora nel MCU. I suoi poteri sono fuori scala, è semplicemente il supereroe più forte del nostro universo.“. Thanos inizia a tremare…

Leggi anche – Captain Marvel: 7 cose che vorremmo vedere nel sequel

Fonte: ScreenRant

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Animazione e nuovi media, a Torino un nuovo Polo dell’Immagine

Cartoons on the Bay

Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte e l’Associazione CartoonItalia hanno approvato un protocollo d’intesa per avviare e sviluppare un nuovo “Polo dell’Immagine” dedicato al cinema di animazione, alla realtà virtuale e al settore del gaming: l’obiettivo è favorire il consolidamento del comparto locale e porre le basi per fare del Piemonte un territorio attrattivo per investimenti e per l’insediamento di nuovi operatori e imprese.

L’impegno dei tre enti è quindi quello di collaborare per dare vita ad un vero e proprio “distretto” e “hub creativo”: Film Commission Torino Piemonte – che dal 2018 ospita la sede del Corso di animazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, e uno spazio dedicato al co-working e al networking per le start-up degli ex studenti del corso – si renderà infatti disponibile ad accogliere presso la propria sede di Via Cagliari future iniziative e momenti di incontro organizzati del Polo.

Il documento sottoscritto prevede inoltre un lavoro specifico per favorire un dialogo con altri ambiti di intervento regionale, oltre che con analoghe strutture presenti in Italia e all’estero, nonché per individuare strumenti e forme di sostegno alle imprese (regionali, nazionali, comunitarie). L’obiettivo, condiviso dai sottoscrittori, è quindi quello di rafforzare il settore e far sì il Polo si configuri come una struttura al servizio degli operatori, caratterizzando sempre più Torino e il Piemonte come centri di riferimento a livello nazionale, ma non solo.

L’annuncio arriva nei giorni in cui Torino è capitale dell’animazione e dei nuovi media grazie alla 23° edizione di Cartoons on the Bay, festival promosso da Rai e organizzato da Rai Com, che si tiene per il terzo anno consecutivo nella città capoluogo.

Il protocollo, come sottolinea l’Assessora regionale alla Cultura e al Turismo, rappresenta un importante punto di partenza di un progetto che intende consolidare il comparto dell’animazione e del cross-mediale, che in Piemonte può vantare una storica vocazione d’eccellenza grazie alla presenza di numerose istituzioni e manifestazioni. Un’iniziativa che si somma ad altre che sono state messe in campo a supporto del mondo dell’animazione e grazie alla quale, come aggiunge l’Assessora regionale, si intende rendere un settore più competitivo, e allo stesso tempo fare del Piemonte un territorio attrattivo per professionisti e imprese creative.

Ancora una volta siamo orgogliosi di poter contribuire attivamente alla crescita di un comparto per il quale abbiamo costantemente lavorato nel corso degli ultimi anni in stretta sinergia con la Regione Pimonte. Il Presidente di Film Commission Torino Piemonte Paolo Damilano commenta così la firma del protocollo, aggiungendo che “il ruolo di FCTP si conferma quale facilitatore di processi che agevolano lo sviluppo delle eccellenze locali, attraverso strategici e concreti strumenti pensati per arricchire il sistema cinema locale”.

La presidente di Cartoon Italia, Anne-Sophie Vanhollebeke, dichiara: “Quando sono arrivata a Torino, 20 anni fa, sembrava di entrare del mondo dei cartoni animati, il centro era tappezzato di manifesti della ‘Gabbianella e il gatto’. Oggi sono proprio felice di aver aderito a questo protocollo d’intesa con una Regione che nel settore dell’animazione, dei videogiochi e della realtà virtuale è all’avanguardia a livello imprenditoriale, formativo e culturale. Il nostro grazie va all’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e alla Film Commission per il loro sostegno e per aver compreso le potenzialità del nostro settore”.

Dopo i primi firmatari, al progetto aderiranno altri enti e organismi interessati in diverse forme al settore. Al momento hanno manifestato il loro interesse: l’AESVI (Associazione Editori e Sviluppatori Videogiochi), il Dipartimento Animazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, il Politecnico di Torino, le OGR, il MEDIA Desk, il Centro di Produzione RAI di Torino e il Museo Nazionale del Cinema.

 
 

Johnny Depp insegnante senza regole nel trailer di The Professor

L’altalenante carriera di Johnny Depp sembra aver trovato, almeno negli ultimi cinque anni, un po’ di stabilità, e progetti come Black Mass, il franchise di Animali Fantastici e la dramedy The Professor (presentata lo scorso ottobre al Festival di Zurigo) ne sono la prova evidente.

Nel frattempo Saban Film ha diffuso il primo trailer ufficiale della pellicola scritta e diretta da Wayne Roberts (Katy Says Goodbye) dove l’attore interpreta un professore del college a cui viene diagnosticato un cancro terminale.

Insieme a Depp figurano nel cast anche Zoey Deutch, Rosemarie DeWitt, Danny Huston, e Ron Livingston. Vi ricordiamo che The Professor è atteso in sala il prossimo 17 Maggio.

Di seguito la sinossi:

Richard un docente universitario che, dopo aver scoperto di avere solo sei mesi di vita, decide di trasformarsi in un ribelle animale da festa. Tra lo shock di sua moglie e del preside della scuola, e per la gioia dei suoi studenti, Richard condurrà un’esilarante crociata contro l’autorità e l’ipocrisia del sistema.

Fonte: Saban Films

 
 

Avengers: Endgame, il nome delle nuove tute e i segreti del costume di Ronin

avengers endgame

In Avengers: Endgame, e per la prima volta nella storia del MCU, i Vendicatori indosseranno tutti la stessa divisa, quella bianca già anticipata dal merchandise e poi mostrata nei vari trailer ufficiali. Molti fan si sono chiesti se la divisa avesse un nome particolare e quale sia il suo vero scopo, e a tal proposito le parole del presidente dei Marvel Studios Kevin Feige potrebbero risolvere qualche dubbio:

I costumi sono chiaramente parte integrante della trama. Li chiamiamo team suits [costumi di squadra] e abbiamo deciso che sarebbero stati un elemento per differenziare Endgame dagli altri film.”

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Feige ha poi sottolineato che “Per quanto riguarda il motivo per cui questi costumi sono stati importanti per chi ha lavorato al film, posso dirvi che avevamo bisogno di rendere Endgame molto più che il semplice Infinity War II. Perché di fatto non lo è. Queste tute di squadra aggiungono qualcosa di fresco al racconto, come Occhio di Falco, Captain Marvel o Ant-Man. Questi personaggi non erano in Infinity War, Scott e Clint sono stati rivelati nel primo trailer e Carol Danvers nel successivo“.

Ronin: tutto quello che c’è da sapere sull’eroe di Avengers: Endgame

Tornando per un attimo a Ronin, il samurai vendicativo la cui identità sarà abbracciata da Clint dopo la scomparsa della moglie e dei figli a causa della Decimazione, l’action figure di Hot Toys ha rivelato qualche dettaglio interessante sul costume dell’eroe e sul misterioso dispositivo (un pulsante blu) già comparso sulla mano di Steve Rogers.

Se le teorie dovessero avverarsi – potrebbe essere questo il modo per viaggiare nel tempo o attraverso il Regno Quantico. Un oggetto molto simile era stato avvistato durante le riprese sugli attori e soprattutto nel terzo trailer del film, legato alla caviglia di Clint Barton nella sequenza ambientata in campagna con la sua famiglia.

Che ne pensate?

Avengers: Endgame, la descrizione dei primi minuti del film

Avengers: Endgame arriverà nelle sale il prossimo 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, un indizio nascosto nella prima clip ufficiale?

Fonte: CBM

 
 

Euphoria: teaser trailer della serie tv HBO

Euphoria

HBO ha diffuso il trailer e la data della premiere di Euphoria, la nuova serie drammatica con protagonista Zendaya.

I primi episodi di Euphoria debutteranno domenica 16 Giugno. Lo spettacolo segue un gruppo di studenti delle scuole superiori mentre navigano nella loro vita ricca di sesso, droghe, con problematiche legate all’identità, ai traumi, ai social media, all’amore e amicizia.

Zendaya è a capo di un cast che comprende anche Maude Apatow, Angus Cloud, Eric Dane, Alexa Demie, Jacob Elordi, Barbie Ferreira, Nika King, Storm Reid, Hunter Schafer, Algee Smith e Sydney Sweeney.

Euphoria è stata creata e scritta da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo. Altri produttori esecutivi includono Drake, Future the Prince, Ravi Nandan, Kevin Turen, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady, Gary Lennon e Jim Kleverweis. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sulla serie israeliana con lo stesso nome, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.