Taylor Wily, l’ex lottatore di sumo che ha
calcato le scene del reboot di “Hawaii
Five-0” e di progetti come “Forgetting Sarah
Marshall“, è morto giovedì a 56 anni. Non sono ancora state
rivelate le cause del decesso.
La notizia è stata confermata dall’emittente locale hawaiana
KITV e dai post su Instagram del produttore esecutivo di
“Hawaii Five-0” Peter M. Lenkov.
“Sono devastato. Con il cuore spezzato. Posterò alcuni
sentimenti dettagliati più tardi. È troppo difficile in questo
momento”, ha scritto il 20 giugno, accanto a una foto con Wily.
Lenkov ha seguito un altro post con un montaggio di foto e ha
scritto: “T, come ti ho detto molte volte, mi sono innamorato di te
alla prima audizione. Sei arrivata con un asciugamano in testa per
asciugare il sudore e io mi sono innamorata. Mi hai incantato
facendomi diventare una presenza fissa… nello show… e nella mia
vita. Eri una famiglia. E mi mancherai ogni giorno, fratello. PS:
quando abbiamo parlato la scorsa settimana, abbiamo riso di quanto
tu avessi ragione fin dal primo giorno. ‘Five-0’ era il lavoro dei
nostri sogni. E sono stato così fortunato a condividere quella
magia insieme“.
Taylor Wily è apparso in 171 episodi di “Hawaii
Five-0” come Kamekona Tupuola, e ha interpretato il ruolo in
episodi di altre serie reboot come “MacGyver”
e “Magnum
P.I.“.
Taylor Wily è nato Teila Tuli il 14 giugno 1968
a Honolulu, Hawaii. Prima di recitare, Wily ha gareggiato in
incontri di sumo, UFC e MMA, dove era noto per la sua struttura
intimidatoria di 450 libbre. A Wily sopravvivono la moglie Halona e
i due figli.
Jessica Alba torna sui nostri schermi per il
suo primo film dopo cinque anni nel nuovo action-thriller di
NetflixTrigger Warning.
Jessica Alba interpreta il commando delle
Forze Speciali Parker, che torna nella sua città natale di
Creation, Swann County, dopo la morte del padre Harry. Quest’ultimo
è morto in un crollo nella miniera locale e un biglietto trovato
dopo la sua morte indica che potrebbe trattarsi di un suicidio.
Parker, però, sa bene che non è
così e, mentre inizia a indagare sulla morte del padre, scopre un
importante traffico d’armi che potrebbe esserne la causa.
Ma chi ha ucciso Harry e perché?
Scaviamo nel finale ricco di azione di Trigger Warning (la
nostra recensione) per spiegare tutto.
Se non avete ancora visto il film,
vi consigliamo di leggere gli spoiler più importanti.
Spiegazione del finale Trigger
Warning: Chi ha ucciso il padre di Parker?
È chiaro fin da subito che la
famiglia Swann – il senatore Ezekiel Swann e i suoi due
figli Elvis e Jesse, che è sia lo sceriffo che l’ex fidanzato di
Parker – è un gruppo di persone sbagliate ed è collegata in qualche
modo alla morte di Harry.
Dopo aver indagato sulla miniera,
Parker scopre che il crollo è stato causato da una granata e, dopo
aver controllato i filmati di sicurezza della telecamera
all’ingresso della miniera, si accorge che Elvis usa spesso la
miniera. Si scopre che, con i suoi amici Beck e Mickey, Elvis
commercia armi rubate dal deposito dell’esercito.
Elvis ha concluso un nuovo
importante accordo con un terrorista ricercato, noto solo come
Ghost, per cinque giochi di ruolo, di cui sia Ezekiel che Jesse
sono a conoscenza. Ezekiel usa i fondi dell’affare per la sua
campagna di rielezione, mentre Jesse usa il suo potere di sceriffo
per coprire (un po’ a malincuore) il fratello.
Si scopre che Harry sapeva che
Elvis usava la sua miniera per traffici illegali di armi e aveva
deciso di farla saltare in aria. Jesse gli sparò alle spalle per
cercare di fermarlo, solo che Harry tirò la spoletta della granata
mentre stava morendo, causando il crollo.
Ghost, però, vuole ancora i suoi
RPG, quindi entra nella Creazione e costringe Elvis a ripulire la
miniera per ottenere ciò che Ghost ha pagato. Parker, con l’aiuto
del suo partner delle Forze Speciali Spider e dell’amico Mikey, si
reca nella miniera per fermare tutto.
Riesce a uccidere Elvis e Ghost,
oltre a una serie di altri terroristi, mentre Spider fa esplodere
la miniera per bloccarla di nuovo. Parker rintraccia Jesse
attraverso la miniera fino al deposito dell’esercito, ma Jesse,
tormentato dal senso di colpa per aver ucciso Harry, si fa
esplodere con una granata.
Tutto è bene quel che finisce bene,
ma potrebbe rimanere una domanda: Parker ha ucciso Ezekiel?
Parker ha ucciso Ezekiel in
Trigger Warning?
Prima di fare la parte di Rambo con
i terroristi nella miniera, Parker fa visita a Ezekiel per sapere
la verità sulla morte di suo padre. Lui insiste che non è stato lui
a uccidere Harry, ma non è così, almeno non direttamente.
Non riusciamo a vedere cosa succede
dopo, perché tagliamo su Parker che si allontana per attrezzarsi
prima di andare in miniera. Tutto ciò che dice a Mikey è che “l’ha
fatto parlare” e il destino di Ezekiel non è chiaro fino alle scene
finali di Trigger Warning.
Quattro settimane dopo gli eventi
della miniera, sentiamo un notiziario che parla della “morte della
famiglia Swann, ormai caduta in disgrazia”. Forse si trattava di
un’espressione metaforica, ma ha più senso che si riferisca al
fatto che Ezekiel, Elvis e Jesse sono tutti morti.
È probabile che Parker abbia ucciso
Ezekiel per vendicarsi della morte del padre perché, all’epoca, non
sapeva cosa avesse fatto Jesse e probabilmente credeva ancora che
Ezekiel mentisse spudoratamente.
Uno dei film più acclamati di A24,
Midsommar, è stato riproposto giovedì in oltre 300
sale IMAX nazionali, continuando la serie di riedizioni solo IMAX
di alcuni dei suoi titoli più significativi dal punto di vista
culturale. Il festival ha coinciso con il debutto dell’ultimo
successo di A24,
Civil War, ed è iniziato a marzo con
Ex Machina di Alex Garland. È proseguito ad
aprile con
Hereditary di Ari Aster e a maggio con Uncut Gems dei fratelli
Safdie.
Uscito originariamente nel 2019 e
anch’esso diretto da Aster,
Midsommar ha incassato 400.000 dollari giovedì in
circa 340 sale IMAX nazionali. Questo porta l’incasso totale del
film negli Stati Uniti a circa 28 milioni di dollari. Il film
horror ha concluso la sua corsa globale nelle sale con poco meno di
50 milioni di dollari, a fronte di un budget dichiarato di 9
milioni di dollari.
A titolo di confronto,
Hereditary ha guadagnato 400.000 dollari e Ex Machina ha
incassato 260.000 dollari nelle rispettive riedizioni di marzo e
aprile. Uncut Gems ha incassato 204.000 dollari in circa 325 sale a
maggio, il che significa che Aster rimane il più grande regista
interno dello studio, nonostante la grande sottoperformance del suo
ultimo film, Beau is Afraid. Uscito nel 2023, la commedia surreale
si è fermata a circa 11 milioni di dollari in tutto il mondo, a
fronte di un budget dichiarato di 35 milioni di dollari.
A24 sta per affermarsi come studio
hollywoodiano di media grandezza, aumentando i budget dopo un
decennio di produzione e distribuzione di piccoli film di genere.
Diretto da Garland, Civil War ha ottenuto il budget più alto di A24
– 50 milioni di dollari – e ha incassato circa 115 milioni di
dollari in tutto il mondo. È il secondo più grande successo di
tutti i tempi dello studio, dopo il premio Oscar Everything Everywhere All at Once.
Midsommar, invece, si colloca tra i 10 migliori
film di A24 di sempre.
Midsommar ha incassato quasi 50
milioni di dollari in tutto il mondo alla sua uscita originale
Jack Reynor e Florence Pugh in una scena di Midsommar – Il
Villaggio dei Dannati.
Interpretato da Florence Pugh nel ruolo di una giovane donna
in lutto, Midsommar è un horror a fuoco lento che
segue una coppia americana mentre viene risucchiata da una setta
omicida nella campagna svedese. Il film ha ricevuto ampi consensi
al momento dell’uscita, con elogi particolari per l’interpretazione
centrale della Pugh, per la stretta aderenza di Aster al tono
terrificante, per l’ossessionante colonna sonora di Bobby Krlic e
per la splendida fotografia di Pawel Pogorzelski.
Midsommar ha un punteggio “fresco” dell’83% sul
sito aggregatore Rotten Tomatoes. Nella sua recensione, Haleigh
Foutch di Collider l’ha descritto come “un’esperienza viscerale e
travolgente” che culmina in “un’impegnativa resa emotiva che non
offre risposte facili”.
Midsommar ha diviso il pubblico,
che gli ha assegnato un punteggio CinemaScore C+ piuttosto basso.
Il film era interpretato anche da William Jackson Harper, Vilhelm
Blomgren, Ellora Torchia, Archie Madekwe e Will Poulter. La
riedizione di Midsommar arriva dopo le numerose riedizioni di
quest’anno, tra cui Star
Wars: Episodio I – La minaccia fantasma e La mummia, e
più recentemente la trilogia originale del Signore degli
Anelli.
A una settimana dalla prima di
A
Quiet Place – Giorno 1, l’uomo che per primo era stato
chiamato a dirigere il film ha condiviso alcune schiette
informazioni sul suo abbandono. Durante un’intervista con The Wrap
per promuovere il suo prossimo film, The
Bikeriders, Jeff Nichols ha parlato
del motivo per cui ha dovuto abbandonare il progetto del prequel di
Quiet Place. Jeff Nichols era stato scelto per
dirigere A
Quiet Place – Giorno 1, ma ha poi lasciato il progetto
in modo amichevole nel 2021, solo un anno dopo aver firmato
inizialmente. Quando gli è stato chiesto di spiegare meglio la sua
uscita, Nichols ha risposto così:
“È difficile dirlo senza
sembrare pretenzioso, ma ho fatto abbastanza film a questo punto
della mia carriera, che se lo faccio, diventerà il mio film. E la
verità è che ‘Quiet Place’, questi sono i film di [John
Krasinski]“.
È raro che un creatore di Hollywood
parli così candidamente della sua uscita da un progetto, ma se
Nichols non ha avuto il pieno controllo creativo su Un posto
tranquillo: Day One, è difficile biasimarlo per aver lasciato che
fosse qualcun altro a dirigere il progetto. È anche difficile
biasimare
John Krasinski per non aver ceduto il pieno
controllo a qualcun altro, considerando che A Quiet Place è
diventato uno dei franchise horror di maggior successo degli ultimi
anni sotto la sua guida.
John Krasinski ha scritto, diretto e
interpretato i primi due film, ognuno dei quali ha incassato più di
290 milioni di dollari al botteghino mondiale. Dato che Krasinski
ha passato la torcia da regista a un altro cineasta per il terzo
capitolo, è logico che voglia mantenere un certo livello di input e
di controllo.
Basta dare un’occhiata alla
filmografia di Nichols per capire che nella sua carriera il regista
ha scelto di privilegiare la qualità rispetto alla quantità. Ha
debuttato nel 2007 con Shotgun Stories, il
thriller drammatico con Michael Shannon, e ha aspettato sei anni fino
al 2013 per seguirlo con Take Shelter, il dramma psicologico sul posto
di lavoro che lo ha visto riunirsi con Shannon e coinvolgere anche
Jessica Chastain.
Nichols ha poi lavorato con
Matthew McConaughey e Tye Sheridan per il dramma
adolescenziale Mud, per poi collaborare due volte con Joel Edgerton nel 2016 per Loving e Midnight
Special, quest’ultimo interpretato anche da Shannon, Kirsten Dunst
e Adam Driver. Per la sua ultima uscita con The Bikeriders, l’acclamato regista ha messo
insieme un altro ensemble di tutto rispetto, con Tom Hardy,
Austin Butler e Jodie Comer. Il nuovo film di Nichols,
Bikeriders, è ora nelle sale di tutto il mondo.
All’inizio della settimana,
Shawn Levy, regista di Deadpool &
Wolverine, ha parlato della pressione che deriva dal
dirigere un film che molti credono possa “salvare” il
Marvel Cinematic
Universe.
Anche se si potrebbe sostenere che
non ha bisogno di essere salvato, i Marvel Studios
hanno fatto alcuni passi falsi negli ultimi anni e, visto che si
parla tanto di “stanchezza
da supereroi“, hanno un disperato bisogno di una vittoria.
Si dà il caso che Wade Wilson e Logan potrebbero essere il duo che
lo farà.
In questo articolo esploreremo
perché l’unico film del MCU del 2024 potrebbe
davvero essere quello che salverà questo franchise. Dalle prime
proiezioni al botteghino ai camei per i fan, fino al suo posto
nella più ampia
Saga del Multiverso, Deadpool &
Wolverine sembra destinato a essere cruciale per il
continuo successo dei Marvel Studios.
Il Team-Up che stavamo
aspettando
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Questo team-up è stato sempre e
solo vociferato e accennato, quindi il fatto che la campagna di
marketing di Deadpool & Wolverine abbia messo
questi due personaggi in primo piano non farà altro che aumentare
l’entusiasmo. Dopo tutto, anche il fan Marvel più occasionale ha
sognato di vedere Jackman e Reynolds condividere
lo schermo nei panni di questi iconici personaggi.
Negli ultimi anni i Marvel
Studios hanno faticato a soddisfare i fan, con film come
The Marvels, Thor:
Love and Thunder e Secret
Invasion che hanno fatto cilecca. Deadpool &
Wolverine, tuttavia, può rimediare alla grande.
Deadpool & Wolverine sta già
battendo i record
Sebbene sia fondamentale che
Deadpool & Wolverine sia un buon film, i soldi
parlano e tutti i segnali indicano che questo trequel ne farà un
bel po’.
Il film ha già battuto diversi
record di vendita di biglietti, molti dei quali si riferiscono
specificamente ai film con classificazione R. Si temeva che la
classificazione più vecchia avrebbe danneggiato gli incassi;
invece, Il mercante con la bocca e Logan sono sulla buona strada
per battere i record stabiliti da Joker,
nominato agli Oscar nel 2019.
Mentre scriviamo, si parla di un
weekend di apertura nazionale che potrebbe oscillare tra i 200 e i
239 milioni di dollari. Questi sono i numeri pre-COVID e, con
un’uscita cinese day-and-date assicurata, scommettiamo su un
debutto globale di 500 milioni di dollari. In questo modo si
potrebbe sconfiggere la “stanchezza da supereroi”, eh?
Può sistemare il multiverso
I Marvel Studios
hanno fatto intuire per la prima volta l’esistenza del Multiverso
in Avengers:
Endgame con l’introduzione del viaggio nel tempo. Da
allora, la situazione non è stata delle migliori, con alcuni ottimi
film che ne hanno ripreso le premesse (Loki e
Spider-Man: No Way Home) e altri che hanno deluso le
aspettative.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia si
è rivelato un vero e proprio colpo di fortuna, e le “regole” sono
diventate sempre più convincenti. Perché alcune varianti hanno lo
stesso aspetto e altre no? Come funzionano le Incursioni? E dove
andrà a finire tutto questo?
Se da un lato Deadpool &
Wolverine deve mantenere i riflettori puntati sul duo
titolare, dall’altro i Marvel Studios hanno
l’opportunità di spiegare meglio il Muiltiverso e il suo
significato per il futuro del MCU.
Siamo tutti fan e abbiamo grandi
aspettative su ciò che il Multiverso significa per il MCU. Mentre
Avengers 5 e
Avengers:
Secret Wars saranno probabilmente i luoghi in cui
avremo i cammei più importanti, anche Deadpool e Wolverine possono
fare la loro parte.
Le versioni multiple di Doctor
Strange e di personaggi come Black Bolt e Mister Fantastic
sono una cosa; tuttavia, questo film può seguire le orme di
Spider-Man: No Way Home riportando gli
X-Men e persino i personaggi del franchise dei Fantastici
Quattro.
La 20th Century Fox ha fatto molti
passi falsi con le sue offerte Marvel, ma questi eroi e cattivi
rimangono iconici e amati. C’è un altro motivo per cui la loro
presenza qui sarà fondamentale per la saga del Multiverso…
Preparare il terreno per Avengers
5
È passato troppo tempo dall’ultima
volta che abbiamo visto i Vendicatori riuniti nel MCU, e qualsiasi
cosa i Marvel Studios avessero pianificato per questi film è
probabilmente cambiata in modo significativo negli ultimi anni.
Con
Kang il Conquistatore messo da parte, una storia multiversale
Avengers vs. X-Men sarebbe una premessa perfetta per
Avengers
5. Con i loro due mondi che si scontrano, le squadre
che si scontrano sono in grado di combattere. Con i due mondi che
si scontrano, le squadre che si fanno la guerra prima di un
inevitabile team-up è una prospettiva emozionante e
Deadpool & Wolverine possono trovarsi nel
mezzo.
The Marvels ha
gettato le basi per questo e, con un paio di scene post-credits,
Deadpool e Wolverine possono fare lo stesso. In questo modo,
Avengers 5 passerebbe da film
atteso a film che non vediamo l’ora di vedere!
Da quando il film d’animazione
Spider-Man: Into the Spider-Verse è arrivato nelle
sale nel 2019, si è diffusa la voce che la Sony Pictures potrebbe
sviluppare un film di Miles Morales in
live-action. L’anno scorso, l’ex capo dello studio Amy
Pascal ha confermato che c’erano dei progetti in
corso.
“Vedrete tutto“, ha detto
Pascal quando le è stato chiesto della prospettiva
che Miles passasse al live-action durante un’intervista sul
red-carpet. “Sta succedendo tutto“.
Non c’è nulla di particolarmente
concreto, ma le voci si sono susseguite e si diceva che la Sony
fosse interessata ad accelerare i tempi per la realizzazione di un
film su Morales dopo il grande successo del sequel di
Into the Spider-Verse,
Across the Spider-Verse. Ora, sembra che finalmente ci
sia un po’ di movimento sul progetto.
Secondo l’affidabile insider Jeff
Sneider nell’episodio di questa settimana di The Hot Mic, lo studio
è in procinto di selezionare un attore per interpretare Miles in
live action. Non menziona nessun potenziale concorrente per il
ruolo, ma se la notizia è esatta, è molto probabile che gli addetti
ai lavori si pronunceranno una volta che sarà emerso un
candidato.
La domanda è: Morales debutterà in
un film da solo o la Sony deciderà di introdurlo in uno dei
prossimi progetti SSU? Il fatto che il casting sia in corso solo
ora, prende in considerazione Venom: The
Last Dance e Kraven il
cacciatore sono fuori dal tavolo, quindi diremmo che la prima
ipotesi è più probabile.
Potremmo vedere il doppiatore di
Miles, Shameik Moore, riprendere il ruolo in
live-action? Ha sicuramente mostrato interesse, così come Hailee Steinfeld, che dà la voce a Gwen nei
film d’animazione.
“Questo è il lavoro dei miei
sogni, mi ci metto anche io”, ha detto la star di Occhio di Falco
durante una recente intervista. “Devo essere a mio agio! È un sogno
trovarsi in uno spazio così confortevole, ma anche creativo e
libero e semplicemente eccitante per chi ne fa parte“.
Chi vorreste vedere nel ruolo di
Miles Morales in un film live-action? I
n Spider-Man: Across the
Spider-Verse, dopo essersi riunito con Gwen Stacy,
l’amichevole Spider-Man di quartiere di Brooklyn viene catapultato
nel Multiverso, dove incontra una squadra di Spider-People
incaricata di proteggerne l’esistenza. Tuttavia, quando gli eroi si
scontrano su come gestire una nuova minaccia, Miles si ritrova
contro gli altri Ragni e deve ridefinire cosa significa essere un
eroe per poter salvare le persone che ama di più.
Il cast vocale comprende anche
Oscar Isaac, Jake Johnson, Issa Rae, Jason Schwartzman,
Daniel Kaluuya, Shea Whigham, Jorma Taccone, Luna Lauren Vélez e
Brian Tyree Henry.
Una delle più grandi star rimaste
nel MCU nell’era
post-Endgame ha appena fornito un nuovo succoso
aggiornamento sul prossimo grande film del team-up. Mentre parlava
con Netflix e ripercorreva tutti i ruoli che ha
interpretato nella sua carriera, Benedict Cumberbatch ha fornito anche
un’interessante informazione su Avengers 5.
Quando Benedict Cumberbatch è arrivato al punto della
sua carriera in cui è stato scritturato per il ruolo di Doctor
Strange, ha ricordato come inizialmente abbia dovuto rifiutare
il ruolo a causa di conflitti di programmazione, ma che alla fine
fortunatamente è andato tutto bene perché la Marvel voleva così
tanto che interpretasse Stephen Strange che era disposta a lavorare
intorno ai suoi impegni. Ripensando al passato e al futuro di
Doctor Strange, Benedict Cumberbatch ha detto: “Non è un caso
che il ruolo di Stephen Strange sia stato rifiutato a causa di
conflitti di programmazione:
“È stato un bel rapporto con
[la Marvel] da quando [sono stato scritturato]. Non vedo l’ora che
arrivi Avengers [5] l’anno prossimo, che sta preparando una
tempesta”.
A differenza dei fan dell’MCU,
sembra che Benedict Cumberbatch abbia un’idea di come
sarà Avengers
5. Gli aggiornamenti sullo sviluppo del film sono
stati un po’ oscuri da quando la Marvel ha licenziato Jonathan Majors, che avrebbe dovuto dirigere
il film (Avengers: Kang
Dynasty) nel ruolo di Kang.
Al momento non si sa se i Marvel
Studios decideranno di mantenere il ruolo di
Kang attraverso un recast o se si muoveranno in una direzione
diversa con un nuovo cattivo, ma qualunque cosa accada, è chiaro
che prenderà il via nel 2025. Nonostante le procedure di segretezza
della Marvel, recentemente descritte da Julia
Louis-Dreyfus, è possibile che, con l’avvicinarsi della
produzione, emergano ulteriori informazioni sui potenziali dettagli
della trama e sul casting.
Chi dirigerà Avengers 5?
Con l’inizio delle riprese di
Avengers 5 previsto per l’anno prossimo, secondo
Benedict Cumberbatch, il film avrà bisogno di
un regista al più presto, e recenti notizie hanno rivelato che la
Marvel ha messo gli occhi su qualcuno. Il regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli,
Daniel Destin Cretton, era stato inizialmente designato per la
regia, ma si è tirato indietro l’anno scorso.
Recentemente è emerso online che la
Marvel era interessata al regista di Deadpool &
Wolverine Shawn Levy per la regia di Avengers
5, e gli ha persino offerto il lavoro all’inizio
dell’anno, che ha dovuto rifiutare a causa di conflitti di
programmazione. Tuttavia, la Marvel ha lasciato l’offerta sul
tavolo e se Deadpool &
Wolverine sarà il successo finanziario che si prospetta, è
probabile che Levy finisca sulla sedia del regista di Avengers 5, mentre altri conflitti
passeranno in secondo piano. L’uscita di Avengers 5 è prevista tra
meno di due anni, il 1° maggio 2026. Restate sintonizzati su
Cinefilos per futuri aggiornamenti.
Leslye Headland ha
iniziato a lavorare a
The Acolyte nel 2019 e, con i primi quattro
episodi della serie ora su Disney+… beh, probabilmente
non è andata come la showrunner sperava.
Se per la Headland
prendere in mano il proprio progetto su Star
Wars rimane un sogno che si realizza, i fan
insoddisfatti lo hanno trasformato in un incubo con un grande
afflusso di recensioni negative (che secondo alcuni potrebbero
essere un segno di review-bombing). Poi, ci sono le critiche su
piccole decisioni creative che sono state trasformate in problemi
molto grandi.
Ciononostante, le recensioni della
critica e i numeri degli spettatori suggeriscono che
The Acolyte ( la
nostra recensione) è un successo.
Le sue presunte tematiche
LGBTQ+ sono state un problema per alcuni, così
come il fatto che Headland sia gay. La protagonista della serie,
Amandla Stenberg, è gay e non binaria, mentre
l’attore di Yord Fandar Charlie Barnett è
anch’egli gay. Infine, Rebecca Henderson, che
interpreta il Maestro Jedi Vernestra Rwoh, è sposata con
Headland.
Poco prima del lancio di
The Acolyte , i commenti di Headland e
Stenberg sul fatto che questo sia lo Star
Wars “più gay” sono diventati rapidamente virali e hanno
attirato le critiche di alcuni.
Parlando con The Hollywood
Reporter, Headland ha dichiarato: “Sono rimasto sorpreso dalla
domanda. Io e Amandla siamo scoppiate a ridere perché è la nostra
reazione immediata a questa domanda, ma ad essere sincera, non so
cosa significhi il termine ‘gay’ in questo senso. Non credo di aver
creato contenuti queer, con la Q maiuscola“.
“Onestamente, mi rattrista il
fatto che le persone pensino che se qualcosa fosse gay, sarebbe un
male”, ha aggiunto la Headland parlando del contraccolpo. “Mi
rattrista il fatto che un gruppo di persone su Internet voglia in
qualche modo smantellare quello che considero il pezzo d’arte più
importante che abbia mai realizzato“.
Un altro grande punto di
discussione è stata l’introduzione di Madre Aniseya (Jodie
Turner-Smith) e Madre Koril (Margarita
Levieva) nel terzo episodio di The Acolyte, le leader di una congrega che
sono state definite “streghe
lesbiche“. Non è una valutazione che Headland condivide
necessariamente.
Sulle streghe della forza di The Acolyte
“Sono in una società matriarcale. Come donna gay, sapevo che
si sarebbe letto che la loro sessualità è queer, ma non ci sono
nemmeno uomini nella loro comunità”, ha spiegato. “Quindi una
vicinanza tra loro due sarebbe stata naturale. Sembrava un’idea
dettata dalla trama. Direi che è davvero riduttivo chiamarle
lesbiche. Penso che significhi che non si sta prestando attenzione
a questa storia“.
“Sono orgogliosa di essere una
donna gay che ha compiuto questa impresa, e certamente, se il mio
contenuto viene definito queer, non voglio disconoscere qualsiasi
queerness sia presente nello show”, ha osservato la Headland,
chiarendo di non voler sminuire il modo in cui coloro che si
sentono rappresentati vedono quelle scene. “Sono orgogliosa di
creare qualcosa che ispiri le persone queer”.
Alla Star
Wars Celebration dello scorso aprile, è stato rivelato
che Daisy Ridley tornerà nella Galassia Molto,
Molto Lontana per un nuovo film di Star Wars
incentrato su Rey.
Ambientato 15 anni dopo gli eventi
de L’ascesa di Skywalker, ci aspettiamo che Rey
istituisca un nuovo Ordine
Jedi, mentre finalmente scopriremo com’è la Galassia dopo
che l’Impero/First Order (e l’Imperatore Palpatine) sono stati
finalmente sconfitti.
La regista di Ms. Marvel,
Sharmeen Obaid-Chinoy, ha recentemente parlato con
Sirius XM e ha spiegato: “Il cuore del film, per me, è Rey
Skywalker, Daisy Ridley e la sua storia, e portarla in un’avventura
in un’Accademia Jedi. E creare un mondo che sia una naturale coda
di paglia della storia che le abbiamo visto affrontare negli ultimi
tre episodi“.
“Ho avuto conversazioni con
J.J. Abrams, con George Lucas e, naturalmente, con Dave Filoni,
che è ormai una parte importante dell’universo di Star Wars,
parliamo molto spesso, con Kathleen Kennedy, Carrie Beck e Simon
Emanuel“, ha aggiunto il regista.
È una lista di nomi entusiasmante,
ma Obaid-Chinoy ha affrontato il lato tossico del
fandom di Star
Wars prima di girare un solo fotogramma. Il suo
ingaggio ha immediatamente suscitato rivendicazioni di “woke-ismo”
e c’è chi ha giurato di boicottare il film dopo che sono riemersi
commenti fatti in passato e tolti dal contesto per far sembrare che
avesse intenzione di “mettere a disagio gli uomini”.
Rey (Daisy Ridley) in STAR WARS: EPISODE IX
“La storia che mi interessa di
più è il viaggio di Rey come Jedi donna“, ha dichiarato
Obaid-Chinoy a
Variety in un’intervista separata. “È così che posso
portare al meglio le mie esperienze“.
“La cosa più bella di ‘Star
Wars’ è che tutti hanno un legame personale con esso”, aggiunge
l’attrice. “Tutti ne sono appassionati. E in tutto il fandom, le
persone hanno idee chiare su chi dovrebbe dirigere o su quali
dovrebbero essere le storie. Io sto solo soffocando quelle voci
finché non avrò finito“.
“Come narratore, mi concentro
sull’attirare nuovi spettatori al cinema e sul portare un senso di
nostalgia che piacerà ai vecchi fan della serie“.
Cosa sappiamo sul nuovo film di Star Wars con Daisy Ridley?
Questo ci sembra il miglior
approccio possibile e, in una notizia correlata, il merchandising
ufficiale di Star Wars
potrebbe aver rivelato il logo dell’Ordine Jedi di Rey. Resta da
vedere se questo verrà utilizzato nel film stesso, anche se noi
diremmo che è probabile. Questo film di Star
Wars, che si dice si intitolerà New
Jedi Order o A New Beginning, non ha ancora una
data di uscita confermata.
Jensen Ackles ha interpretato Soldier
Boy nella terza stagione di The
Boys, mentre Jeffrey Dean Morgan ha assunto il ruolo di
Joe Kessler nell’attuale quarta stagione dello show.
Entrambi gli attori sono stati
scritturati da Eric Kripke quando era showrunner
di Supernatural, lasciando Jared Padalecki l’unico dei protagonisti
originali dello show che non è ancora apparso in The
Boys. Con una sola stagione rimasta prima della fine
della serie, il tempo stringe per trovare un ruolo per la star di
Walker!
Parlando con Deadline, a Jared Padaleckiè stato
chiesto se fosse intenzionato a partecipare alla serie Prime Video e lui ha risposto: “La risposta è
sì”.
“Abbiamo parlato [di un ruolo].
In effetti, abbiamo parlato oggi”, ha confermato l’attore. “Penso
che a questo punto della mia vita di attore, voglio lavorare solo a
progetti a cui tengo davvero o con persone a cui tengo davvero, e
ovviamente io ed Eric siamo indelebilmente legati per
sempre“.
A rendere ancora più probabile un
ruolo nella quinta stagione per l’attore di Sam Winchester è il
fatto che Walker è stato bruscamente cancellato da The CW a maggio,
lasciandolo libero di assumere qualsiasi ruolo scelga nei mesi a
venire.
“Voglio dire, ha creato
Supernatural. Ha creato Sam Winchester. Ha creato Ruby [Genevieve
Padalecki], che ho finito per sposare e con cui ho messo su
famiglia”, ha continuato Padalecki. “Lo adoro. Adoro il suo
umorismo. Lo adoro come persona, la sua narrazione”.
“Quindi non vedo l’ora. Non
credo che riprenderà fino all’anno prossimo, ma sarò pronta quando
farà la telefonata. Gli dirò: “Ok, quando parto?“”.
Solo il tempo ci dirà chi Jared Padalecki interpreterà, anche se durante
il press junket per la quarta stagione di The Boys
all’inizio di questo mese, Kripke ha confermato di aver riflettuto
sull’idea di riunirsi con l’attore di Supernatural (all’ultimo
conteggio, quasi una dozzina di attori della serie si sono uniti
allo scrittore e produttore nell’universo di The
Boys).
“Siamo molto, molto all’inizio
della quinta stagione, quindi non ho ancora in mente un
personaggio”, ha ammesso. “Ma ci sto puntando e mi tengo in stretto
contatto con lui per sperare che i nostri programmi si
allineino“.
Di cosa parla la quarta stagione
di The Boys?
Nella quarta
stagione di The
Boys, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria
Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il muscoloso
pollice di
PATRIOTA, che sta consolidando il suo potere.
Butcher, con pochi mesi di vita, ha
perso il figlio di Becca e il suo posto di leader dei Ragazzi. Il
resto della squadra è stufo delle sue bugie. Con una posta in gioco
più alta che mai, devono trovare un modo per lavorare insieme e
salvare il mondo prima che sia troppo tardi.
La serie è interpretata da
Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T.
Usher, Laz Alonso,
Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie,
Claudia Doumit e Cameron Crovetti. La quarta stagione
accoglierà Susan Heyward, Valorie Curry e
Jeffrey Dean Morgan. I primi quattro episodi di
The
Boys sono ora disponibili in streaming su Prime
Video.
Il reboot del DCUSuperman
di James Gunn è attualmente in fase di
lavorazione a Cleveland, in Ohio, e finalmente abbiamo una nuova
immagine della star
David Corenswet che veste i panni dell’Uomo
d’Acciaio.
Sebbene David Corenswet stesso non sia ancora
stato avvistato sul set, le foto di alcuni ritagli di giornale del
Daily Planet rivelano l’attore in costume completo come
l’iconico supereroe della DC Comics.
Gli scatti non sono dei più nitidi,
ma ci danno un’occhiata sfocata alla nuova tuta (sembra che ci sia
la conferma dei bauli) e uno sguardo impressionante all’Uomo del
Domani che dimostra di essere davvero più potente di una
locomotiva.
Il testo di accompagnamento è
difficile da capire, ma alcuni fan con occhio d’aquila hanno
individuato un paio di intriganti uova di Pasqua, tra cui una
menzione di Anton Arcane.
Guardate le foto ai link
sottostanti e fateci sapere cosa ne pensate nella sezione
commenti.
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
Dopo il grande successo de I
Miserabili, il regista francese Ladj Ly torna
in sala con il suo secondo lungometraggio, Gli
indesiderabili(Bâtiment
5), portando ancora una volta sul grande schermo la
comunità periferica parigina.
Presentato in anteprima al
Toronto International Film Festival del 2023, Gli
Indesiderabili è legato a doppio filo, per
ambientazione, toni e tematiche sociali affrontate, a
I
Miserabili, film d’esordio di Ladj Ly candidato
all’Oscar per il miglior Film Internazionale, Premio della Giuria
al Festival di Cannes, Premio Miglior Rivelazione agli European
Film Awards, nonché vincitore di quattro Premi César (Premio del
pubblico, Miglior film, Migliore promessa maschile e Miglior
montaggio).
Se ne I
miserabili Ladj Ly metteva in scena il rapporto/scontro
tra la periferia e la polizia, conGli indesiderabili
continua il discorso politico sul difficile rapporto delle comunità
periferiche con le istituzioni, esplorando stavolta il tema
dell’edilizia abitativa sociale, portando l’attenzione sugli
sfratti imposti ai residenti dei quartieri popolari, vittime delle
riqualificazioni urbane.
Il titolo francese del film
Bâtiment 5 (Edificio 5) è un riferimento
personale alla palazzina in cui il regista stesso è cresciuto.
La trama del film
Haby, una giovane donna molto
impegnata nella vita della comunità, scopre che è stato varato un
progetto di riqualificazione del suo quartiere. Il progetto,
guidato a porte chiuse da Pierre Forges, un giovane medico messo a
fare il sindaco, prevede la demolizione dell’isolato dov’è
cresciuta Haby. Insieme agli abitanti del palazzo, la donna avvia
una feroce battaglia per evitare la distruzione dell’edificio
5…
Jessica Alba è tornata. Dopo diversi anni di assenza,
con una recente incurisone nella sua carriera televisiva della
serie L.A.’s Finest (terminata nel 2020), l’attrice si è
lanciata in un nuovo adrenalinico progetto. È Trigger
Warning, un
film – distribuito da Netflix
– con un pattern da revenge movie e le sfumature thriller, in cui
ritroviamo Alba nei panni di un ufficiale delle forze speciali,
richiamando alla memoria i suoi personaggi più iconici, rivestiti
dello stesso spirito guerriero della sua nuova antieroina.
Siamo lontani dagli avvincenti e
concitati Sin City, Machete o Dark Angel, ma la pellicola
diretta da Mouly Surya ci regala comunque una
protagonista – più che una storia – che sullo schermo funziona.
Per i nostalgici, questo è un
gradito come back sotto i riflettori per Jessica Alba, che
qualche anno fa aveva deciso di allontanarsi dal mondo del cinema,
per dedicarsi interamente alla sua azienda The Honest Company,
fondata in concomitanza della nascita della sua prima figlia Honor.
Ora, però, sembra che l’attrice abbia affidato il timone a Carla
Vernòn, e questo passaggio potrebbe segnare un vero ritorno in
pista per lei, iniziato proprio con Trigger Warning.
Trigger Warning, la trama
Parker, un ufficiale delle forze
speciali in missione, riceve una telefonata in cui la sua ex fiamma
Jesse, ora sceriffo, le comunica che il padre è venuto a mancare:
c’è stato un crollo nella miniera accanto al su bar, il Marias,
dove era solito recarsi. Tornata nella città natale per occuparsi
della faccenda e del funerale, alla donna viene sollevata l’ipotesi
di un tentato suicido del genitore.
A lei, però, i conti non tornano.
Possibile che era capace di arrivare a un gesto così estremo nel
suo posto preferito? Intanto, nella cittadina, il minaccioso
senatore Swann è in piena campagna elettorale e suo figlio Elvis,
una testa calda, sembra lavorare illecitamente con le armi e per di
più vicino alla miniera. Parker, a quel punto, è sovrastata dai
dubbi e le è impossibile credere sia all’incidente che al tentativo
del padre di togliersi la vita. La domanda, perciò, sorgerà
spontanea: chi lo ha ucciso?
Bentrovata Jessica Alba!
Che Jessica Alba abbia fatto
sognare tutti noi sin da quanto ha indossato i panni di Max Guevara
in Dark Angel nel lontano 2000 è un dato di fatto. C’è
stato il periodo di estasi per la sua sagace e sensuale Sue Storm
in I Fantastici 4, poi ci sono stati gli anni (prima 2006
e poi 2014) della impavida spogliarellista Nancy in Sin
City, fino a passare per la verace Sartana Rivera in
Machete e Gina Thorne in Mechanic:
Ressurection.
Tutti ruoli in cui
l’attrice ha potuto dimostrare quanto sia brava nei
combattimenti corpo a corpo, e quanto l’action sia pane
per i suoi denti. In questa carrellata si aggiunge anche la Parker
di Trigger Warning, una protagonista che le si
cuce addosso, e in cui lei ben si muove. Il film si erge
interamente sulle sue spalle e, in fondo, va avanti grazie a lei,
diventando ciò che di più funziona.
La storia, di per sé, manca di
incisività, si ferma sul generale non addentrandosi mai nelle
tematiche che affronta (come il lutto e il traffico illegale di
armi negli Stati Uniti), ed è spesso poco coraggiosa per essere
accattivante come dovrebbe. Ma Jessica Alba si dà da fare affinché
il lavoro dietro la produzione non vada del tutto perso, facendo sì
che ci sia, almeno, dell’intrattenimento. Sa come gestire le scene
d’azione, restituendoci delle convincenti coereografie in cui si
tuffa senza risparmiarsi, mettendo il suo corpo a servizio della
scena. Precisa, con il giusto piglio e aggressiva quando si tratta
di dare spettacolo con il coltello affilato, sua letal
weapon.
L’allenamento che lei stessa dice
di aver affrontato emerge, e non si può che apprezzarlo. Lo abbiamo
detto in apertura, lo ribadiamo, Trigger Warning non sarà
il revenge movie che ci aspettavamo, ma di certo una cosa l’ha
fatta: ci ha restituito una brava attrice che ci era
mancata.
Apple Original Films ha acquisito
The Wives, un film di genere giallo con
protagonista la premio Oscar Jennifer Lawrence, che sarà anche produttrice.
Al momenti i dettagli sulla trama del film sono tenuti nascosti, ma
è stato riportato da Variety che al centro di esso vi
è un misterioso omicidio per il quale è stato tratto ispirazione da
The Real Housewives, un reality statunitense in
cui in ogni puntata si documenta la vita personale e professionale
di un gruppo di donne benestanti residenti in una certa città o
regione geografica.
Il progetto sarà co-prodotto da
Apple Studio e A24, mentre tra i produttori aggiuntivi figurano
Justine Ciarrocchi per Excellent Cadaver della
Lawrence, e Jeremy O. Harris (Zola, Slave
Play) e Josh Godfrey (Manchester
by the Sea, Suspiria)
per bb². Michael Breslin e Patrick
Foley (Ratatouille: The TikTok Musical)
scriveranno la sceneggiatura. Il film è attualmente in fase di
sviluppo, quindi – come già detto – non si sa nulla né della trama
finale né di quando potrebbe essere girato.
Quanto è importante il suono nel
cinema
horror? Questo elemento invisibile eppure fondamentale è uno
dei pilastri del cinema, acquisendo un valore ancor più speciale
nel momento in cui bisogna generare uno spavento nello spettatore.
Il film del 2018 A Quiet Place – Un posto tranquillo
(qui la recensione) ha non solo
ribadito ciò, ma ha anche ricordato di quanto lo stesso silenzio
possa essere un elemento altrettanto spaventoso. Affermatosi come
un grande successo, questo è poi stato seguito nel 2021 dal sequel
A
Quiet Place II (qui
la recensione).
Anche questo secondo capitolo è
diretto da John Krasinski, il quale inizialmente non
riusciva a concepire una nuova storia per il sequel che gli era
stato richiesto e disse alla Paramount – lo studio che produce il
film – di trovare un altro scrittore e regista. Tuttavia, l’idea è
infine arrivata, permettendo a Krasinski di tornare sul set per
raccontare cosa è accaduto dopo gli eventi del precedente film.
Anche A
Quiet Place II si è poi affermato come un buon
successo, aprendo la strada ad ulteriori film di questo
franchise.
Dal 28 giugno arriverà infatti in
sala A
Quiet Place – Giorno 1, prequel/spin-off incentrato
sul primo giorno dell’invasione aliena. In vista di questo nuovo
capitolo, riscopriamo il film del 2021 e ciò che il suo finale
anticipa per il futuro. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a A
Quiet Place II. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Dopo gli eventi del primo film, gli
Abbot, rimasti ormai solamente in quattro –
Evelyn, Marcus,
Regan e il fratellino neonato – devono ancora una
volta lottare per la sopravvivenza in un mondo dove il rumore è
bandito, pena essere individuati e massacrati da creature aliene.
Questa volta usciranno fuori dai confini della loro casa per
tentare di trovare qualche altro essere umano vivo, ma durante il
loro cammino si renderanno conto che i temuti mostri non sono la
sola minaccia da cui stare alla larga.
Ad interpretare Evelyn Abbott vi è
nuovamente Emily Blunt, mentre Millicent
Simmonds e Noah Jupe sono rispettivamente
i figli Regan e Marcus. John Krasinski torna ad interpretare Lee
Abbott nell’incipit del film, ambientato prima degli eventi del
precedente film, in cui il suo personaggio si sacrifica nel finale.
Nuovo ingresso è invece quello del premio Oscar Cillian Murphy nei panni di Emmett, vecchio
amico di Lee. Infine, l’attore Djimon Hounsou interpreta un uomo senza nome
che gestisce una comunità umana su un’isola.
La spiegazione del finale
Nel corso del film Regan si separa
dalla famiglia per trovare la posizione della stazione radio che
trasmette una certa canzone a ripetizione. Preoccupata per la sua
sicurezza, Evelyn chiede a Emmett, vecchio amico di Lee, di
trovarla. I due riescono poi a raggiungere l’isola e provano un
breve senso di sicurezza, rendendosi conto che c’è vita dopo il
terrore e la costrizione in cui hanno vissuto per 474 giorni
dall’arrivo delle creature. Il personaggio di Djimon Hounsou spiega infatti che i mostri
hanno paura dell’acqua.
Naturalmente, il senso di euforia
suscitato dal loro arrivo si infrange quando Emmett si accorge che
una delle creature si è nascosta nella loro barca. La creatura esce
e inizia ad attaccare la popolazione dell’isola, uccidendo alcune
persone e distruggendo alcuni tetti. Il personaggio di Hounsou va a
prendere Regan ed Emmett nella sua auto, guidando intorno all’isola
per distrarre la creatura abbastanza a lungo da seguirla.
Mentre l’uomo sull’isola va incontro
alla morte per mano della creatura, Regan riesce a introdursi nella
stazione radio, attaccando il suo apparecchio acustico al microfono
e amplificando il feedback nel tentativo di fermare il mostro prima
di ucciderlo. Le azioni di Regan con la radio permettono poi a suo
fratello Marcus – bloccato in una vecchia caldaia con Evelyn e il
suo fratellino appena nato mentre l’ossigeno si esaurisce
lentamente – di prendere il comando, brandendo la radio come
un’arma contro la creatura che li attacca.
A
Quiet Place II è fortemente incentrato sulla
giustapposizione di queste due scene per evidenziare le azioni di
Regan e Marcus contro i due mostri mentre si preparano a prendere
il comando divenendo adulti a tutti gli effetti. La loro capacità
di superare la paura e di salvare la madre ferita e la ritrovata
figura paterna ne sancisce il successo e fa sembrare valide le
lotte che hanno affrontato per arrivare a questo momento. Le
importanti implicazioni di quanto avviene in questo sequel cambiano
inoltre le sorti del mondo.
Mentre nel primo film i personaggi
scoprivano che l’applicazione dell’apparecchio acustico di Regan a
un microfono amplificava il feedback e influenzava le creature al
punto da rivelare le parti vulnerabili della loro testa, il sequel
fa un ulteriore passo avanti. Con Regan ora in grado di amplificare
il feedback su scala più ampia, il mondo ha ora un’arma da usare
contro i mostri da quel momento in poi. Il finale prevede dunque
che Regan renda la stazione radiofonica un punto fermo nella lotta
contro le creature, che non sono ancora state sfidate su una scala
così grande.
Il trailer di A Quiet Place
II e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di A
Quiet Place II grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21
giugno alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Troppo spesso lo scrittore
Stephen King viene sbrigativamente classificato
come autore di opere
horror. Chi ha letto e conosce i suoi romanzi sa bene che
all’interno di essi sono racchiusi numerosi generi e tra quelli che
spiccano maggiormente vi è il coming of age. Romanzi e adattamenti cinematografici
come
Carrie – Lo sguardo di Satana,
It e soprattutto Stand by Me ne sono un chiaro esempio. A questi titoli
si può aggiungere anche il film del 2001 Cuori in
Atlantide, diretto da Scott
Hicks (regista anche di Ho cercato il tuo nome e Fallen).
Si tratta di un film tratto da un
racconto di King meno noto rispetto ad altri, dal titolo
Uomini bassi in soprabito giallo. Tra questo e la
sua trasposizione cinematografica vi sono però alcune differenze.
Lo sceneggiatore premio Oscar William Goldman –
che di King ha adattato anche Misery non deve morire e
L’acchiappasogni – si era preso parecchie libertà con il
materiale, per restringerne la portata e la focalizzazione. Sono
stati così eliminati alcuni riferimenti ad altre opere dello
scrittore, con cui questo suo racconto si interseca.
Ciò non ha però privato il racconto
di Cuori in Atlantide della sua bellezza e ancora
oggi è ricordato come uno dei più toccanti adattamenti di un’opera
di King. Ma proprio per via dei cambiamenti apportati, il finale e
il significato del film potrebbero risultare piuttosto oscuri agli
spettatori. In questo articolo, approfondiamo dunque tali aspetti
di Cuori in Atlantite, riportando anche dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alle principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è il
cinquantenne Bobby Garfield, costretto a tornare
nella sua città natia per partecipare ad un funerale. La permanenza
nei luoghi d’infanzia, catapulta Bobby nei vividi ricordi del suo
passato e in particolare a quando a undici anni conobbe il
misterioso Ted Brautigan, un anziano che si dice
dotato di poteri psichici. Tra i due nasce una profonda amicizia e
Bobby si vede investito di tutte le attenzioni che non ha mai
ricevuto dalla madre Liz. Ma ci sono aspetti di sé
che Ted non ha rivelato a Bobby, come il fatto di essere ricercato
da dei misteriosi uomini bassi in soprabito giallo.
Ad interpretare Bobby Garfield da
adulto vi è l’attore David Morse, mentre da
undicenne ha il volto di Anton Yelchin, noto per aver interpretato
Pavel Chekov nei nuovi film di Star
Trek. Ad interpretare Ted Brautigan, invece, vi è il due
volte premio Oscar Anthony Hopkins, il quale per
dar vita al suo personaggio ha rivelato di essersi ispirato a suo
nonno materno, il quale ha avuto una forte influenza nella sua
vita. La madre di Bobby, Liz, è interpretata da Hope
Davis mentre gli amici Carol e Sully sono interpretati da
Mika Boorem e Will Rothhaar.
La spiegazione del finale: chi sono
gli Uomini bassi in soprabito giallo?
Il film, come anticipato, è tratto
da un racconto del celebre scrittore Stephen King
intitolato proprio Uomini bassi in soprabito
giallo. Questo è contenuto nella raccolta del 1999
Cuori inAtlantide, che dà dunque
il titolo al film. In essa, come nell’adattamento cinematografico,
Ted afferma di essere dotato di poteri psichici che gli permettono
di leggere nella mente altrui e di essere per questo ricercato dai
misteriosi uomini bassi in soprabito giallo che danno il titolo al
racconto. Nel finale di questo, Bobby assiste proprio al momento in
cui Ted viene portato via da tali esseri.
Al ragazzo viene data la possibilità
di andare con loro, verso una destinazione sconosciuta, ma lui
decide di restare, pur disprezzandosi per la sua decisione di
abbandonare l’amico. Tuttavia, il racconto rivela infine che un
Bobby ora cresciuto ha ricevuto una busta da Ted piena di petali di
rose rosse, capendo così che l’amico è di nuovo libero dagli uomini
bassi. Similmente, nel finale del film Ted viene portato via ma
prima che ciò avvenga comunica a Bobby che non dimenticherà mai il
tempo trascorso insieme. Il ragazzo inizialmente incolpa la madre
per il rapimento dell’amico, ma in seguito accetta la cosa,
facendola coincidere con la fine della sua infanzia.
Ma chi sono gli Uomini bassi in
soprabito giallo e chi è davvero Ted Brautigan? Per capirlo, è
necessario sapere che il racconto di Stephen King
è strettamente legato a quella che è la sua magnus opus,
ovvero La Torre Nera. In questo grande racconto
composto da 8 libri, nel quale confluiscono a loro modo tutte le
storie composte da King, Ted Brautigan si scopre essere un
potentissimo frangitore, un potere che l’antagonista della saga, il
Re Rosso, intende sfruttare in modo da distruggere i Vettori e la
Torre Nera, rimodellando l’universo sotto il proprio dominio.
Per far ciò ha dunque bisogno di
Ted, che manda a far catturare dagli Uomini bassi in soprabito
giallo, ovvero dei soldati creati dalla fusione di diverse razze.
Questi personaggi sono infatti dotati di teste deformi di topo, con
denti che crescono in continuazione e vestono abiti pacchiani dai
colori sgargianti. Cuori in Atlantide appare
dunque più chiaro se posto in relazione con la più ampia opera di
King, mentre preso singolarmente come film offre invece un racconto
che al di là degli elementi fantasy parla di crescita e in
particolare del passaggio dall’infanzia all’età adulta, con tutta
la malinconia che ciò comporta.
Il trailer di Cuori in
Atlantide e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Cuori
in Atlantide grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple
TV, Google Play e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21
giugno alle ore 21:00 sul canale
Iris.
All’interno di tale lungometraggio –
girato nel 2014 ma distribuito solo nel 2017 – il rapimento è
infatti l’elemento scatenante di un forsennato inseguimento
stradale che restituisce una forte carica di adrenalina. Prieto ha
detto che le sequenze d’azione sono state ispirate da film degli
anni ’80 che lo hanno incoraggiato a implementare effetti pratici,
in modo che le reazioni degli attori potessero essere autentiche,
invece che in CGI.
Il risultato è dunque un titolo che
offre grande intrattenimento oltre a forti emozioni come paura e
amore. Per gli appassionati del genere, si tratta di un film da
recuperare. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a Kidnap.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ad altre curiosità. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Halle Berry in Kidnap. Foto di PETER IOVINO
La trama e il cast di Kidnap
Protagonista del film è
Karla Dyson, mamma divorziata che lavora come
cameriera in un piccolo caffè. Quando un giorno si reca al parco
con suo figlio di sei anni Frankie, in pochi
minuti l’impossibile accade e il piccolo viene rapito proprio sotto
gli occhi della donna. Nonostante il panico, Karla riesce però a
riconoscere un uomo e una donna che, con una manovra rapidissima,
caricano il piccolo nella loro macchina. Senza pensarci due volte
la giovane Karla entra nella sua auto e intraprende un forsennato
inseguimento con i rapitori.
Ad interpretare Karla Dyson vi è
l’attrice Halle Berry. Questo è il suo secondo film
incentrato su rapimento dopo
The Call. Per Kidnap, Berry si è
esercitata per poter eseguire alcune delle pericolose manovre
d’auto che le si vede effettuare. Accanto a lei, nel ruolo del
figlio Frankie vi è Sage Correa, mentre
Lew Temple e Chris McGinn
interpretano rispettivamente Terrence e Margo, i due rapitori.
Christopher Berry, invece, è un terzo rapinatore
senza nome. Completa il cast Jason Winston
George nel ruolo dell’ex marito di Karla, David.
La descrizione del finale del film
Verso il finale del film, dopo
essere risalita all’identità dei rapitori e alla loro abitazione
Karla viene a conoscenza di una sconcertante verità: quello di suo
figlio è stato solo l’ennesimo di una serie di rapimenti compiuti
da un’organizzazione criminale che tiene in ostaggio anche altri
bambini innocenti per dar vita ad un traffico di minorenni.
Intenzionata a fermare quell’orrore, Karla riesce da prima a
liberarsi di Terrence Vickey, il primo dei
rapinatori, e in seguito anche di sua moglie
Margo, che annega nel lago dietro l’abitazione dei
due.
Una volta tornata nella capanna per
liberare anche gli altri bambini, Karla si ritrova però faccia a
faccia con un uomo che dice di essere il vicino di casa dei Vickey.
Quest’ultimo tradisce tuttavia la sua identità nel momento in cui
menziona quanti bambini ci fossero nell’abitazione senza che glielo
dicesse e Karla. Capendo che si tratta di un complice, la donna lo
tramortisce con una pala. La polizia arriva poi sul posto e trae in
salvo i bambini, mentre i media ritraggono Karla come una
formidabile eroina, dato che le sue azioni hanno portato
all’arresto e allo scioglimento dell’organizzazione.
Halle Berry in Kidnap. Foto di PETER IOVINO
Kidnap è ispirato ad una storia vera?
Come rivelato dal regista
Louis Prieto, il film non è direttamente ispirato
ad una storia vera, ma si basa in ogni caso sui casi di rapimento
di minori e su ciò che è noto delle organizzazioni criminali dedite
al loro traffico. A partire da questi elementi reali è stato dunque
costruito un film che restituisce la paura di vivere una simile
situazione. A riguardo, Halle Berry ha dichiarato che, in quanto
madre, ha trovato le azioni del suo personaggio genuine e
rappresentative di un genitore amorevole, infondendo dunque la sua
Karla di sentimenti e timori profondamente reali e
comprensibili.
Il trailer di
Kidnap e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Seven grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Tim Vision, Apple
TV, Google Play e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21
giugno alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Lo showrunner di The
BoysEric Kripke spiega perché
Homelander (Antony
Starr) ritorna nel laboratorio dove è cresciuto da
bambino nell’episodio 4, della
quarta stagione“Wisdom of the Ages”. Sebbene la serie
di supereroi sia nota per le sue scene violente, l’ultimo episodio
della
quarta stagione di The
Boys è riuscito ad aumentare ulteriormente il livello
di brutalità mentre Homelander cede completamente
al suo lato sadico. Nell’episodio, il leader dei Sette si presenta
inaspettatamente al laboratorio dove è cresciuto come cavia da
esperimenti e inizia a torturare e uccidere il personale. Secondo
Kripke, però, c’è una ragione per il suo massacro apparentemente
immotivato e scioccante.
In un’intervista con TV Insider, Eric
Kripke ha parlato del ritorno di
Homelander al laboratorio nell’episodio 4. Lo
showrunner ha spiegato che Homelander crede che tutte le sue
debolezze e gli elementi umani del suo carattere abbiano avuto
origine nel laboratorio, quindi è tornato in quel posto nel
tentativo di “uccidere la parte umana che è in lui”. Sebbene le sue
azioni in laboratorio possano offrirgli un sollievo temporaneo,
alla fine non riesce a scrollarsi di dosso la sua umanità, che lo
sta facendo impazzire poiché è in conflitto con il suo odio per gli
umani. Ecco la dichiarazione completa di Kripke:
Il suo obbiettivo era di
affrontare finalmente i suoi sentimenti di vulnerabilità e umanità,
il suo bisogno di approvazione e amore, dal momento che secondo lui
nascevano dal periodo che aveva trascorso in quel luogo. Voleva
affrontare questa parte di sé per ucciderla. Ma ha avuto successo?
Probabilmente lui pensa di sì. Il problema di Homelander è che non
importa quanto cerchi di reprimere e uccidere la sua parte umana
per diventare un Dio, non sarà mai in grado di farlo e, per quanto
ne sia disgustato e la reprima, ha effettivamente emozioni umane, e
penso che sia questo che pian piano lo conduca alla pazzia. Odia
l’umanità pur facendone parte.
In questo episodio possiamo quindi
conoscere qualcosa in più sul passato di Homelander e sulla sua
infanzia e adolescenza traumatica. In parte, alla luce di quanto
scopriamo nell’episodio 4 di The Boys
4, possiamo essere un po’ più comprensivi verso il
pesonaggio, anche se resta assolutamente respingente.
Come precedentemente riportato, il
primo trailer del film Nosferatu
è stato mostrato nei cinema americani prima del film The
Bikeriders (qui
la recensione). Non era prevista una sua diffusione online, ma
naturalmente il filmato è comunque stato poi diffuso sul web, permettendo così anche a
chi non aveva la possibilità di vederlo in sala di poter comunque
vedere le prime immagini dell’atteso nuovo film di Robert
Eggers.
Da quello che si vede, il trailer
sembra essere abbastanza simile al filmato che ha debuttato durante
il CinemaCon ad aprile, ma con alcune riprese aggiuntive. Vediamo
la Ellen Sutter di Lily-Rose Depp pregare a lume di candela e
pronunciare le parole “vieni da me, vieni da me, ascolta la mia
chiamata“, intona prima che una mano si allunghi per
afferrarle il collo. Ellen chiede poi al personaggio di Willem Dafoe, il sostituto di Van Helsing, il
professor Albin Eberhart Von Franz, se il male “viene da dentro
di noi o da fuori“.
Da lì si susseguono inquadrature
lunatiche del castello del Conte, topi che si aggirano sui
ciottoli, abitanti del villaggio spaventati con pali di legno
pronti e Thomas Sutter (Nicholas
Hoult) e Friedrich Harding (Aaron
Taylor Johnson) agirarsi con un’aria adeguatamente
inquieta. Per quanto riguarda il vampiro di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, si intravede
solo una rapidissima occhiata del vampiro che affonda i suoi denti
nel collo di una sfortunata vittima, e un’altra mentre si gira
lentamente verso la telecamera.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Christian
De Sica e Carlo Verdone saranno insieme sul palco del Teatro Antico
nella grande serata dei
Nastri d’Argento che inaugura venerdì 12 luglio la 70ma
edizione del Taormina Film Festival diretto da Marco Müller, che
conclude con un evento speciale la 78ma edizione dei Nastri e apre
il Festival che dal 13 al 19 luglio vedrà protagonista il grande
cinema. Un omaggio a due vere e proprie icone della
commedia italiana, due artisti molto amati dal pubblico che si
ritroveranno insieme per festeggiare i 70 anni del cinema a
Taormina ma anche i primi 15 anni dei Nastri d’Argento che i
Giornalisti Cinematografici dal 2009 assegnano alla commedia.
Con De Sica
e Verdone riceveranno Nastri d’Argento e Premi speciali
altri popolarissimi protagonisti della commedia che anche in
quest’edizione è stata votata dai giornalisti cinematografici tra
le ‘cinquine’ dei candidati 2024 e, grazie all’invito del Festival,
saranno ospiti a Taormina per una grande festa tra memoria e
riconoscimenti dedicati alla lunga stagione dei Nastri d’Argento al
Teatro Antico. Sarà un’autentica maratona di aneddoti, immagini,
memoria e glamour in omaggio al Taormina Film Festival e a
conclusione di un’edizione che si prepara a
celebrareintanto a Roma, giovedì prossimo 27
Giugno – come tradizione nella grande arena del MAXXI
Museo nazionale delle arti del XXI secolo – i registi, i
protagonisti, gli sceneggiatori e i giovani interpreti della
stagione 2024 con l’intero cast artistico e tecnico del ‘Film
dell’anno’, C’è ancora domani di Paola
Cortellesi.
“L’incontro con il
pubblico di Taormina rinnova ogni volta per i Nastri d’Argento
l’emozione di serate indimenticabili con i più grandi protagonisti
del cinema italiano e spesso il debutto di tante giovani ‘scoperte’
che a Taormina hanno regalato di anno in anno momenti straordinari”
– dichiara a nome del direttivo Nazionale la Presidente Laura Delli
Colli. “Essere al Teatro Antico ancora una volta, proprio per
questo 70mo del cinema al Teatro Antico, dopo la bellissima serata
dedicata un anno fa a La stranezza, è il nostro modo di
dire buon compleanno al Festival con il quale abbiamo condiviso un
percorso importante. E saranno le risate, i ricordi e gli aneddoti
con qualche tuffo nel passato, grazie alle immagini che
accompagneranno i Premi, a siglare una serata due volte speciale
per la quale ringraziamo con la Direzione Artistica del Festival e
la Fondazione Taormina Arte Sicilia, l’Assessorato al Turismo dello
Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, la Sicilia Film
Commission e il Comune di Taormina”.
I Nastri e
la commedia, quindici anni di Premi
Ex, regia di Fausto
Brizzi poi Mine vaganti
di Ferzan Özpetek, Nessuno mi può
giudicare di Massimiliano Bruno
e poi Carlo Verdone, Maria Sole Tognazzi, i Manetti Bros., Edoardo
Leo, Paolo Genovese, Ficarra e Picone… È ricca di nomi d’oro
della commedia, specchio del costume di un Paese che per anni, nel
cinema, ha reso protagonista anche nel mondo un genere molto amato.
È questo il primo capitolo di un palmarès che ha visto protagonisti
candidati e premiati fra i quali ovviamente spicca il primato di
Carlo Verdone alla regia con molte partecipazioni di Christian De
Sica e, fino a quest’anno, spesso nel cinema, l’assenza di quella
commedia romantica che fa sorridere a Hollywood il pubblico ma
anche i produttori.
Nei mesi scorsi era stato rivelato
dalla Sony Pictures che tutti i film del franchise
di Spider-Man sarebbero tornati al cinema.
Inizialmente sembrava dover essere un’iniziativa legata unicamente
al territorio statunitense, ma ora sappiamo che gli otto film ad
oggi realizzati sull’Uomo Ragno saranno disponibili anche nelle
sale italiane dal 1° luglio. Sul proprio canale YouTube Sony Pictures Italia ha
infatti rilasciato un trailer per l’evento chiamato
#SpiderMondays,
abbinandovi anche il seguente calendario:
Il trailer presenta filmati tratti
dagli otto film con
Tobey Maguire,
Andrew Garfield e Tom Holland che interpretano il supereroe in
tre epoche diverse, ma anche tutti insieme in
No Way Home. Di seguito, ecco il trailer sottotitolato
in italiano rilasciato dalla Sony.
Tutto quello che sappiamo su Spider-Man 4
Mentre sarà dunque possibile
rivedere gli otto film al cinema, sembrano proseguire i lavori sul
quarto film dedicato all’Uomo Ragno con
Tom
Holland. Sembra che il piano sia quello di riportare
il personaggio alle sue radici, con una storia a livello della
strada che, secondo quanto riferito, vedrà Peter “seppellire
completamente la vita che aveva come Peter Parker e sostituirla con
il costume del supereroe, poiché è perseguitato dalla sua colpa
commessa in nel precedente film.”
Oltre a
Tom Holland,
Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Si
vocifera che Sydney Sweeney possa interpretare Gatta Nera,
mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in
considerazione come cattivi del film. Al momento, il ruolo di
Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social
media. Per quanto riguarda i dettagli della trama, di recente si è
parlato della possibilità che Peter Parker indossi la tuta aliena
introdotta per la prima volta alla fine di
No Way Home e che Venom appaia in qualche veste.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema gratis Amen di
Andrea Baroni con Grace Ambrose, Francesca
Carrain, Luigi Di Fiore, Paola Sambo, Valentina Filippeschi, Simone
Guarany, Silvia D’Amico.
Ecco le proiezioni disponibili:
TORINO – CINEMA ROMANO
Martedì 25 giugno – spettacolo delle h. 21,00
NAPOLI – CINEMA FILANGIERI
Venerdì 28 giugno – spettacolo delle h. 21,00
Ci sono a disposizione dei lettori
di Cinefilos 10 (dieci) biglietti da richiedere
inviando una email a [email protected] e da
ritirare direttamente alla biglietteria del cinema dando il proprio
cognome e nome.
I biglietti verranno
consegnati agli assegnatari fino ad esaurimento dei posti
disponibili in sala.
Amen, il trailer
Amen, la trama
In un casolare di campagna fermo nel
tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, di quelle
cristiane che seguono alla lettera le Scritture del Vecchio
Testamento. Le tre figlie non hanno mai abbandonato la proprietà
spinte da rispetto, dovere e sotto l’egida di un padre padrone e
una nonna dogmatica.
Vivono di poco: l’orto e i campi
permettono alla famiglia di sfamarsi e commerciare il minimo
durante il mercato paesano. Il padre, Armando, ha abituate tutte a
non chiedere più del dovuto. Sara, delle tre figlie, è la maggiore,
quella più legata agli studi religiosi e per questo mistica. In
armonia con la terra che coltiva e in contatto diretto con la sua
parte emozionale e spirituale, è la figlia preferita. Ester è la
più disinibita e reazionaria, vorrebbe vedere che c’è oltre la
vallata ed è alla continua ricerca della sfida.
L’educazione religiosa e sociale è
affidata a nonna Paolina, che guida la piccola Miriam e le due
sorelle in un Cammino stretto e difficile, prevedendo e augurandosi
la Salvezza per le nipoti.
Le lezioni sono infinte ed
estenuanti, le preghiere dolorose, le imposizioni non poche. Il
momento comune della Confessione è forse il più importante tra le
attività della giornata: la chiude e ne conserva gli aspetti per
cui fare ammenda. Le tre sorelle, infatti, sono costrette a
rivelare ogni loro azione e pensiero recondito.
Intanto da pochi giorni è arrivato
misteriosamente al casolare Primo, un altro nipote di Paolina.
Armando lo mal sopporta, teme per il contatto con le figlie e lo
utilizza nei lavori più duri. A lui non è concesso né di dormire in
casa, né di mangiare al tavolo con la famiglia. A causa di questo
innesto inizia un conflitto collerico ma silenzioso tra la madre e
il figlio: Paolina è convinta di poterlo redimere, Armando invece
vorrebbe usare il suo fucile e scacciarlo come normalmente fa con i
lupi. Nello stesso tempo, le ragazze, per la prima volta, scoprono
il viso e il corpo di un giovane maschio che, giorno dopo giorno,
osservano curiose. Le sensazioni e le decisioni che le tre sorelle
avranno e prenderanno su Primo, cambieranno per sempre la loro
vita.
Chiusura in grande
stile per la 60° edizione della
Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro grazie a un
premio speciale, alla presenza di Luca Guadagnino,
di tanti ospiti di fama internazionale e all’atteso momento delle
premiazioni.
La mattinata di
sabato 22 giugno si apre nei consueti spazi di Palazzo
Gradari, dalle ore 10.00, con due grandissimi ospiti della
Mostra, Brigid McCaffrey, regista e fotografa di Los Angeles
a cui il festival ha dedicato un focus particolare e, a seguire,
Júlio Bressane, regista tra i maggiori esponenti del cinema
brasiliano contemporaneo, nella giuria internazionale e alla Mostra
con tre film, di ritorno al Festival dopo 56 anni.
Al Teatro
Sperimentale, dalle 15.30, sarà possibile immergersi nel cinema
della McCaffrey con le proiezioni di Am/Pm, Sun Metal Shadow
Signs, Paradaise Spring, Castaic Lake e Bad Mama, who cares. A
seguire, sempre in sala Pasolini, ultimo appuntamento con l’omaggio
ad Adriano Aprà con la proiezione di Olimpia agli
amici. La Sala Grande invece, a partire dalle 15.00, sarà
teatro della proiezione di Una fiamma nel mio cuore di Alain
Tanner con l’attrice francese e membro della giuria internazionale
Myriam Mézières e, alle 17.30, dell’attesissimo incontro
moderato dal direttore Pedro Armocida con Luca Guadagnino,
in cui sarà presentata la monografia, la prima al mondo a lui
dedicata, edita nella collana Nuovocinema di Marsilio, a
cura di Simone Emiliani e Cecilia Ermini, Spettri del desiderio.
Il cinema e i film di Luca Guadagnino.
A seguire sarà
proiettato per la sezione Esordi corti italiani il corto
diretto da Valerio Pisano e Luca Grimaldi, Soleombre, alla
presenza dei registi. Il pomeriggio al Cinema Astra, dalle 15.30,
vedrà invece il saggio finale alla presenza dei giovani studenti
balcani del progettoNovi Bioskop Sarajevo in collaborazione
con Pesaro Capitale italiana della cultura e, dalle 17.30, le
proiezioni in collaborazione con il Busan Cinema Center, con
See the love di Jung Eun-joo, Homo Hundred Ballet di
Son Jung-mi e Picnic di Kim Yong-gyun.
La sera invece
spazio all’ultimo e scoppiettante appuntamento in Piazza. Dopo aver
accolto i grandi protagonisti per tutto l’arco del festival, Piazza
del Popolo sarà il luogo deputato alle premiazioni, con cerimonia
di rito, e ospiterà Luca Guadagnino che verrà premiato con
il Premio Pesaro Nuovo Cinema 60 prima di presentare al
pubblico l’ultimo suo lavoro Challengers, grande successo di
pubblico e critica.
La forza sovversiva,
ammaliante, rivoluzionaria e completamente destrutturata e
destrutturante delle nuove onde trova la sua patria a Pesaro nella
Mostra del Nuovo Cinema – ha dichiarato Guadagnino sul Premio –
Ricevere il premio della Sessantesima Edizione di una
rivoluzione che è costante e che continua a spezzare le griglie e
le gabbie soffocanti agli immaginari è naturalmente un onore
immenso. Il cinema è politico, ci hanno insegnato i Maestri delle
Nouvelle Vague e quindi prendo questo come un bellissimo premio
politico alla mia esperienza di cineasta che mai ha smesso di
guardare e di desiderare la prospettiva che è sempre stata al
centro dell’interesse del Nuovo Cinema di Pesaro.
Si spengono i
riflettori anche su La vela incantata – Cinema in Spiaggia,
organizzata con la collaborazione della Fondazione Centro
Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, location
suggestiva degli omaggi in 35mm a Mastroianni e Chiari con la
proiezione, alle 21.30, de La donna della domenica di Luigi
Comencini.
Qualche ora dopo che Paramount
Network ha rivelato la data di ritorno degli ultimi episodi di
Yellowstone,
Kevin Costner ha messo fine a tutte le
speculazioni sul suo possibile ritorno annunciando via social media
che, in realtà, non tornerà. Ha introdotto il suo video post su
Instagram dicendo: “Un aggiornamento per voi ragazzi. Ci
vediamo al cinema“. Ha poi aggiunto: “Voglio farvi sapere
che dopo questo lungo anno e mezzo di lavoro su Horizon e di tutte
le cose necessarie, e dopo aver pensato a Yellowstone, l’amata
serie che amo e che so che voi amate, mi sono appena reso conto che
non sarò in grado di continuare la quinta stagione né riprendere il
ruolo in futuro“.
“È stato qualcosa che mi ha
davvero cambiato. L’ho amata. E so che voi l’avete amata. Volevo
solo farvi sapere che non tornerò e che amo il rapporto che siamo
riusciti a sviluppare e che ci vedremo al cinema“. In
precedenza Kevin Costner si era detto disponibile a
tornare per gli ultimi episodi, dopo essersi allontanato dal
progetto per via del suo rigido programma di riprese per Horizon:
An American Saga. Sembra però che le parti non abbiano
trovato un accordo e dunque Yellowstone
dovrà concludersi senza il suo iconico protagonista.
Secondo la sinossi ufficiale del
film, Horizon:
An American Saga esplora il fascino del vecchio West e
come è stato conquistato – e perso – attraverso il sangue, il
sudore e le lacrime di molti. Attraversando i quattro anni della
Guerra Civile, dal 1861 al 1865, l’ambiziosa avventura
cinematografica di Costner condurrà il pubblico in un viaggio
emotivo attraverso un Paese in guerra con se stesso, vissuto
attraverso la lente di famiglie, amici e nemici che cercano di
scoprire cosa significhi veramente essere gli Stati Uniti
d’America.
Il film è attualmente composto da
due parti, e mentre la prima arriverà al cinema dal 4
luglio, Horizon: An
American Saga – Capitolo 2 sarà invece in sala dal 15
agosto. Oltre a Costner, il cast di Horizon:
An American Saga include Sienna Miller,
Sam
Worthington, Will Patton,
Thomas Haden Church, Luke Wilson,
Jena Malone, Dale Dickey,
Abbey Lee, Isabelle Fuhrman,
Jamie CampbellBower,
Michael Rooker
e Giovanni Ribisi. Attualmente Kevin Costner ha rivelato di aver già iniziato
le riprese del terzo capitolo della sua prevista saga in quattro
parti.
È stato confermato da Vanity Fair
che Batman: Caped Crusader debutterà su Prime Video il 1° agosto. Abbiamo anche appreso
che il cast della serie animata sarà guidato dalla star di Midnight MassHamish Linklater nel
ruolo del Cavaliere Oscuro. Ci sono però novità anche su altri
membri del cast, tra cui ritroviamo Jamie Chung
(Sucker
Punch) nel ruolo di Harley Quinn, Christina
Ricci (Mercoledì)
nel ruolo di Catwoman e Diedrich Bader (The
Drew Carey Show) nel ruolo di Harvey Dent.
La serie, il cui debutto era
previsto per Max prima di essere scaricata su Amazon, è prodotta da
Bruce Timm, Matt Reeves e
J. J. Abrams. Verrà lanciata con una prima
stagione di 10 episodi che si ispira alle prime avventure di Batman
nei fumetti. “C’erano alcune cose che avevo in mente all’inizio
degli anni ’90 per l’originale Batman: The Animated Series che non
sono riuscito a fare”, dice Timm. “Volevo fare questa
versione emotivamente incasinata di Batman, che è estremamente
distaccata e quasi disumana“.
Parlando dell’interpretazione
dell’iconico supereroe della DC Comics, Linklater rivela:
“Credo che sia dovuto al mio ricordo della voce di Kevin
Conroy. Quando ho rivisto le serie, mi sono reso conto che era
diversa, ma ce l’avevo in testa“. “Bruce Wayne è la
maschera. È l’identità segreta. È l’invenzione. Batman è il
personaggio vero e proprio, l’uomo vero“, aggiunge l’attore.
“È ambientato negli anni ’40, quindi ho pensato a come Batman
avrebbe cercato di farsi passare per un playboy mondano. Credo di
aver cercato di dondolare tra varie sfumature finché non sono
entrato in contatto con qualcosa“.
The names behind the heroes and villains of
Batman: Caped Crusader, premiering August 1 pic.twitter.com/pJ5ta1o7nI
Benvenuti a Gotham City, dove i
corrotti sono più numerosi dei buoni, i criminali imperversano
indisturbati e i cittadini rispettosi della legge vivono in un
costante stato di terrore. Forgiato dal fuoco della tragedia, il
ricco Bruce Wayne diventa qualcosa di più e, allo stesso tempo,
meno che umano: BATMAN. La sua crociata personale per la giustizia
attira alleati inaspettati all’interno del Dipartimento di Polizia
di Gotham City (GCPD) e del Gotham City Hall, ma le sue azioni
eroiche finisco per generare conseguenze letali e impreviste.
La serie è una rivisitazione della
mitologia di Batman attraverso lo sguardo visionario degli
executive producers J.J. Abrams, Matt Reeves e Bruce Timm. Basata
sui personaggi della DC, Batman: Caped Crusader è prodotta
dalla Warner Bros. Animation, dalla Bad Robot Productions di Abrams
e dalla 6th & Idaho di Reeves. Oltre ad Abrams, Reeves e Timm, tra
gli executive producers figurano anche Ed Brubaker, James Tucker,
Daniel Pipski, Rachel Rusch Rich e Sam Register.
Appena 24 ore dopo
che Deadpool &
Wolverine ha
completato la post-produzione ed è stato annunciato come
ufficialmente pronto per l’uscita, il film ha appena ricevuto un
altro emozionante aggiornamento. Nell’ultimo numero di Total Film, il regista di
Deadpool &
Wolverine, Shawn Levy, si è seduto
per parlare dell’ingresso di Deadpool nel MCU e di come funzionerebbe
provenendo dall’universo Fox. Levy ha anche parlato di dove
troveremo Wade Wilson all’inizio dell’unico film dell’MCU del 2024,
rivelando quando si svolge rispetto a Deadpool
2.
“Si svolge sei anni dopo
l’ultimo film. Si sta dimostrando inutile nella vendita di auto,
vende i farmaci per la pressione sanguigna di Blind Al per
guadagnare l’affitto e la sua amata Vanessa ha un nuovo
fidanzato“. Se Wade avesse saputo a cosa andava incontro
rubando il dispositivo per viaggiare nel tempo di Cable (Josh
Brolin) e tornando indietro nel tempo per salvare
Vanessa, avrebbe forse scelto di rimanere a casa. All’inizio del
film troveremo quindi un Deadpool che ha vissuto giorni
migliori.
Ma questo probabilmente fornirà solo
un sollievo comico in più quando arriverà il momento di indossare
di nuovo il costume rosso e nero e avventurarsi nel multiverso per
reclutare Wolverine (Hugh Jackman) e
altri alleati. Sono inoltre trascorsi sei anni dall’uscita di
Deadpool 2
nel 2018, il che renderà indubbiamente molto più facile tenere il
passo con la linea temporale per evitare un altro errore simile a
quello di Spider-Man:
Homecoming.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Tutto quello che sappiamo su
Deadpool & Wolverine
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 24 luglio
2024.
I Marvel Studios hanno dei pregressi
con i film d’epoca. Captain America: Il primo vendicatore del 2011 si
svolgeva sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale nel Marvel
Cinematic Universe degli anni ’40, e Captain
Marvel, ambientato negli anni ’90, era pieno di cenni
nostalgici al Game Boy, ai negozi Blockbuster e alle magliette
della band Nine Inch Nails. Ma il reboot di Bladedella
Marvel con protagonista Mahershala Ali annunciato per la prima volta
al San Diego Comic-Con nel 2019, doveva andare ancora più indietro
nel tempo: agli anni Venti.
Le voci secondo cui Bladesarebbe
stato ambientato in gran parte negli anni ’20, con scene che
abbracciano “più periodi temporali“, risalgono già al
2022. (Nei fumetti, il cacciatore mezzo umano e mezzo vampiro è
nato durante la Grande Depressione di Londra nel 1929). Secondo
The Hollywood Reporter, questa
nuova versione di Blade
si sarebbe dovuta svolgere proprio negli anni Venti, con la star di
MaXXXineMia Goth – che, a quanto pare,
è ancora legata al progetto – che interpreta Lilith, un’antica
dea demone-vampiro che “voleva il sangue della figlia di
Blade“.
Un nuovo rapporto ha però affermato
che la versione attuale di Bladesi
svolgerà nel presente del MCU, che ha introdotto il Blade di Ali –
anche se fuori dallo schermo, in un ruolo solo vocale – in una
scena post-credits di Eternals
del 2021. Anche in questo caso, continuano dunque ad arrivare
notizie contrastanti riguardo il progetto, su cui al momento
continuano dunque ad esserci grandi incertezze. Alle apparenti
certezze, però, si unisce ora il fatto che il film sembra non
essere più ambientato nel passato.
Mahershala Ali in una scena del film Alita – Angelo della
Battaglia
Blade, tutto
quello che sappiamo sul film
Del nuovo Bladee
si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del
personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole
che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il
personaggio era già stato raccontato al cinema con i film
Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad
interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes.
La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo
sembra aver messo d’accordo
tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello
estetico che di carisma.
Il personaggio di Ali, come noto, ha
già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui
compare anche l’attore Kit Harington e
la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in
Blade. Come noto, il film sta però affrontando
numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato
scontento delle prime versioni della sceneggiatura.
Sarebbe dunque stata attuata una
forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il
progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che
sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre
2025. Recentemente, inoltre, Yann Demange ha abbandonato la regia del film,
presumibilmente
per via di alcuni contrasti con Ali. Bladeè
dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.
I Marvel Studios si stanno
preparando a introdurre i Fantastici Quattro nel Marvel Cinematic Universe con
The Fantastic
Four, ma come noto gli amati personaggi della Prima
Famiglia Marvel hanno fatto il loro debutto sul grande schermo
quasi due decenni fa. Il film Fantastici 4 del 2005 è arrivato proprio all’inizio
del boom dei film a fumetti e occupa ancora un posto speciale nel
cuore di molti fan e anche il suo sequel Fantastici 4 e Silver Surfer è ancora ricordato con
grande affetto. Il cast principale di questi film sarà per sempre
legato ai loro personaggi e tra loro vi è Jessica Alba, che ha recitato in entrambi i
film nel ruolo di Sue Storm.
ComicBook ha recentemente
parlato con l’attrice in vista dell’uscita del suo nuovo film,
Trigger Warning (che debutta il 21 giugno su
Netflix), e le ha chiesto come sia ancora legata a
Sue e ai Fantastici Quattro 19 anni dopo. “Non c’è altro che un
bel ricordo“, ha detto Alba parlando del periodo in cui ha
interpretato Sue Storm. “Ho amato tantissimo interpretare quel
personaggio. Mi sento come se tutta la mia vita fosse iniziata, per
molti versi, in quel momento. Ho incontrato il mio compagno di
vita, stiamo ancora insieme e abbiamo tre figli. Tim Story, che ha
diretto il film, è ancora uno dei miei migliori amici.
“Festeggiamo il Capodanno
insieme. È stato fantastico e lei era un personaggio così forte,
stimolante e in anticipo sui tempi, direi, nel genere. E ancora non
si è mai vista una persona così materna e femminile, ma anche una
temibile badass. Non ho più visto questa combinazione. Quindi penso
che riempia ancora questo bellissimo spazio o vuoto nell’universo
Marvel“. Dati tutti questi elementi, c’è ovviamente molta
attesa per come la nuova Sue Storm verrà concepita e interpretata
dalla sua nuova interprete, Vanessa Kirby.
Jessica Alba nel ruolo di Sue Storm in Fantastici 4
The Fantastic
Four: quello che c’è da sapere sul film
Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025. Come al solito con la
Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The
Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati
in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello
spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino
a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al
momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato
del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto
delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però
anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una
realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che
l’attrice Julia Garner è stata scelta per
interpretare
Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che
sembrerebbe confermare anche quella di Galactus
come villain principale. Franklyn e
Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero
comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe
avere un semplice cameo nel finale.
Il reboot di Bladedella
Marvel continua a far parlare di
sé, con i fan curiosi e un po’ perplessi per il lungo percorso che
lo porterà a diventare realtà. Un nuovo rapporto di The Hollywood Reporter, che
ripercorre i vari cambiamenti dietro le quinte che Bladeha
subito nel corso di questi anni, rivela un po’ di informazioni su
chi è ancora attualmente coinvolto nel film oltre alla star
Mahershala Ali. Tra questi c’è la star di
Pearl e
MaxxxineMia Goth, che è stata scritturata per Bladel’anno
scorso e, a quanto pare, è ancora tra i protagonisti del film.
Il rapporto conferma le voci
secondo cui Goth sarebbe stata scritturata per interpretare la
regina dei vampiri Lilith, indicando che una
versione precedente della sceneggiatura del film era ambientata
negli anni ’20 e prevedeva che Lilith cercasse di rubare il sangue
della figlia di Blade. Il rapporto conferma anche che alcuni dei
membri del cast originariamente annunciati per Blade,
tra cui Aaron Pierre e Delroy
Lindo, non sono più coinvolti nel progetto.
Pierre ha confermato la sua
dipartita in un’intervista all’inizio dell’anno, mentre il
coinvolgimento di Lindo è rimasto un po’ più ambiguo, anche se da
allora si è unito al cast del
film sui vampiri di Ryan Coogler e Michael B. Jordan, attualmente senza titolo,
per la Warner Bros, il che porta a pensare che non sia più
disponibile per partecipare a Blade.
Per il momento, dunque, continuano ad esserci poche certezze e
tante incertezze sul progetto, sul quale si attendono maggiori
sviluppi.
Mia Goth in una scena di Pearl
Blade, tutto
quello che sappiamo sul film
Del nuovo Bladee
si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del
personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole
che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il
personaggio era già stato raccontato al cinema con i film
Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad
interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes.
La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo
sembra aver messo d’accordo
tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello
estetico che di carisma.
Il personaggio di Ali, come noto,
ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui
compare anche l’attore Kit Harington e
la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in
Blade. Come noto, il film sta però affrontando
numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato
scontento delle prime versioni della sceneggiatura.
Sarebbe dunque stata attuata una
forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il
progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che
sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre
2025. Recentemente, inoltre, Yann Demange ha abbandonato la regia del film,
presumibilmente
per via di alcuni contrasti con Ali. Bladeè
dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.
Il regista di uno dei
film di fantascienza più amati di sempre ha appena
rilasciato un nuovo interessante aggiornamento riguardo a un
potenziale sequel. Parlando con Total Film per promuovere la sua
prossima commedia d’azione The Instigators (con
Matt
Damon, Casey Affleck e Hong Chau), Doug
Liman ha rivelato che un sequel di
Edge of Tomorrow potrebbe non essere senza speranza. I
fan chiedono a gran voce un nuovo film di Edge of Tomorrow da quando è uscito il primo
film, ormai 10 anni fa, nel 2014, ma a parte qualche piccolo
aggiornamento qua e là, la situazione è rimasta per lo più
tranquilla. Tuttavia, Liman ha detto che se domani
la Warner Bros. gli chiedesse di parlarne, sarebbe tutt’altro che
la prima volta:
“Penso che probabilmente non ci
sia complimento migliore per un film di quello che la gente vuole
che ci sia un sequel. Road House – c’è una richiesta di un sequel.
Edge of Tomorrow, non c’è complimento migliore del fatto che la
Warner Bros. ne parli continuamente: ‘Vuoi fare un altro di
questi?“.
Anche se un secondo capitolo del
franchise di Edge of Tomorrow potrebbe funzionare
meglio come prequel, i fan della fantascienza accetteranno
qualsiasi cosa a questo punto. Tuttavia, una cosa è dire che un
film è amato e acclamato e che la gente ne vuole ancora, un’altra
cosa è dimostrarlo. Edge of Tomorrow ha
attualmente una valutazione del 91% da parte del pubblico e del 90%
da parte della critica su Rotten Tomatoes, il che lo rende il film
di Liman con la valutazione più alta. Il film ha avuto un budget di
178 milioni di dollari, ma questo non gli ha impedito di ottenere
un grande profitto al botteghino, guadagnando 370 milioni di
dollari in tutto il mondo che, se aggiustati per l’inflazione, sono
circa 490 milioni di dollari.
Tom Cruise è
orgoglioso del suo lavoro in Edge of Tomorrow.
Tom Cruise, un talento del cinema, ha recentemente
celebrato il decimo anniversario di Edge of Tomorrow, sottolineando
quanto si sia divertito sul set e ricordando il suo lavoro con
Liman, Christopher McQuarrie e Bill Paxton. È
buffo pensare a quanto Edge of Tomorrow sia stato un successo per
Tom Cruise, considerando che Brad
Pitt ha quasi interpretato il ruolo di protagonista nel film.
Il film è considerato uno dei migliori film di Cruise e la sua
interpretazione accanto alla co-protagonista Emily Blunt è davvero qualcosa da vedere.
Liman ha anche detto che tornare per un sequel sarebbe un’asticella
immensamente alta da saltare, con il rischio di danneggiare
l’eredità del primo film in caso di insuccesso, cosa che i sequel
hanno fatto troppe volte.
Edge of Tomorrow in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme: