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Milan Games Week & Cartoomics 2024, ecco il programma dal 22 al 24 novembre 2024

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Il countdown è partito. Ancora due settimane e prenderà il via la nuova e attesissima edizione di Milan Games Week & Cartoomics. Il programma finale della tre giorni si sta definitivamente completando, per un menù che soddisferà appieno anche i palati più esigenti dei tantissimi appassionati, attesi nell’ormai imprescindibile e storica location. Organizzata da Fiera Milano in collaborazione con Fandango Club Creators, MGWCMX sarà teatro di numerosissimi eventi, talk, panel, incontri con ospiti nazionali e internazionali e la presenza delle più importanti realtà che dominano la scena mondiale nel campo del videogioco, del fumetto, dei giochi, dei collezionabili, ma anche del cinema, delle serie tv e della musica. Un vero e proprio omaggio alla cultura pop, da sempre collante tra le diverse generazioni, che troverà sfogo tra gli stand e sui palchi dei padiglioni 9, 11, 13, 15 e presso l’Auditorium di Fiera Milano (Rho).

L’Auditorium, nello specifico, si vestirà a festa per omaggiare la settima arte grazie al Fantasticon Film Fest, la seconda edizione del festival dedicato al genere anime, fantasy e horror che anticipa l’apertura al 21 novembre con un evento speciale serale. Proiezioni di film, serie, anticipazioni e contenuti esclusivi si alterneranno alla presenza di ospiti italiani e internazionali e masterclass dedicate, per un programma sempre più radicato nell’universo pop selezionato da un comitato artistico d’eccellenza e guidato dal neo-direttore Pedro Armocida. Prima grande novità è l’inedita sezione competitiva dedicata ai corti di genere, che verranno proiettati nelle tre giornate di venerdì, sabato e domenica.

Fantasticon Film Fest

L’apertura del festival è accompagnata giovedì 21 novembre dalla prima di The Beast, in uscita al cinema lo stesso giorno con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, la nuova attesa opera del maestro Bertrand Bonello con protagonisti Léa Seydoux e George MacKay in un romance distopico liberamente ispirato al racconto La bestia nella giungla di Henry James.

Tra gli eventi imperdibili: l’anteprima italiana di Piece By Piece, in uscita il 5 dicembre con Universal Pictures international Italy, un film che invita lo spettatore a compiere un viaggio straordinario nella vita dell’icona pop Pharrell Williams, per scoprire l’evoluzione di una delle menti più innovative della musica raccontata attraverso la lente dell’animazione LEGO; l’evento speciale dedicato al mondo di One Piece, con la proiezione di One Piece Film: Red, in collaborazione con Anime Factory, etichetta di Plaion Pictures, e con la partecipazione di cosplayer e appassionati del franchise e un panel sull’incredibile fenomeno; l’anteprima dei primi due episodi in versione doppiata (il secondo in assoluta anteprima) di Goldrake U, in arrivo in prima visione assoluta dal 6 gennaio 2025 su Rai 2, reboot della serie animata degli anni Settanta “UFO Robot Goldrake”, basata sul manga creato da Go Nagai e alla presenza di Vince Tempera, autore della famosissima sigla del cartone animato originale; l’anteprima dei primi due episodi della nuova stagione di The Bad Guy, in arrivo dal 5 dicembre in esclusiva su Prime Video con Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi e Stefano Accorsi, diretta da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana che saranno anche protagonisti di una masterclass sulla creazione della serie. The Bad Guy-seconda stagione è una coproduzione Indigo Film e Amazon MGM Studios, in associazione con Fifth Season, Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con Rai Cinema. Grandi ospiti internazionali si alterneranno sul palco: in collaborazione con Dynit il noto Maestro di animazione Takahiro Yoshimatsu introdurrà un episodio dell’anime Hunter x Hunter a cui ha lavorato.Tante altre sorprese sono in arrivo, per la felicità di tutti coloro che prenderanno parte al Fantasticon Film Fest.

MGWCMX celebrerà i grandi artisti della musica pop e urban, che con le loro hit accendono ogni giorno il cuore dei loro giovani fan. A dirigere l’orchestra, anche quest’anno, sarà Radio 105, la radio ufficiale di Milan Games Week & Cartoomics, sempre pronta a far divertire tutti con i suoi talent, i suoi programmi di punta e tanta, tanta musica. Venerdì 22 si parte alle 12:00 in diretta radio e tv (sul canale 66 del digitale terrestre) con Daniele Battaglia e Camilla Ghini in “105 Take Away”, a seguire, dalle 14 alle 16, il gruppo dello Zoo di 105 con Marco Mazzoli, la mente che ha dato vita a uno dei programmi radiofonici più ascoltati di sempre.

Le due ore successive saranno sempre in diretta radio e tv con Fabiola e Dario Spada e il loro “105 Music & Cars”. Sabato 23 dalle 12:00 alle 14:00 la diretta dei programmi prenderà il via alle 12,00 con Bryan e “105 Open Club” e a seguire alle 14:00 con “105 Mindset” e Moko e alle 16:00 con “105 Village” e Camilla Ghini. Domenica 24 sarà di nuovo la volta di “105 Mindset” e “105 Village”. Nel corso della tre giorni, Bryan Ronzani sarà come sempre l’anima del Central Stage, conducendo i vari appuntamenti già dalle 10:00 e fino alle 20:00. Da segnare sul taccuino due appuntamenti con la grande musica italiana, sempre firmati Radio 105: sabato 23 e domenica 24 novembre alle 15:30 sul Central Stage si esibiranno, rispettivamente, i THE KOLORS e i COMA COSE, due formazioni musicali che con le loro hit hanno infiammato l’estate 2024.

Per uno show ancora più incredibile, arriva alla sua terza edizione Urban Show, l’ormai imperdibile festival musicale sui 3 giorni di fiera che porterá sul palco il meglio della scena rap e trap nazionale. Tra gli ospiti di quest’anno, per citare solo alcuni dei grandi ospiti con i quali avrete modo di cantare e ballare ai piedi del Central Stage di MGWCMX, il grande ritorno di Andry the Hitmaker, Ensi & Nerone e Bello Figo, accompagnati per la prima volta dalle new entry Lele Blade, Astro, DrefGold e tante altre sorprese. Restando in tema musica, sempre nel cuore della manifestazione, Warner Music Italy organizzerá, per tutti i fan, incontri e meet&greet con 3 famosissimi artisti, che avremo il piacere di comunicare nei prossimi giorni anche tramite le piattaforme social di MGWCMX.

Il Central Stage sarà il palcoscenico su cui si terranno gli appuntamenti che maggiormente infiammeranno la kermesse milanese. Collocato all’interno del padiglione 13, vedrà alternarsi tanti panel e ospiti del panorama eSport e del videogioco oltre ad ospitare, dalle 11:00 di venerdì, l’Opening Ceremony di MGWCMX. Per ognuna delle tre giornate saranno diversi i momenti in cui i grandi ospiti internazionali saliranno sul palco per momenti dedicati al mondo del videogame, permettendo ai fan di ascoltare dalla loro voce aneddoti imperdibili e tante curiosità. Venerdì mattina si approfondirà l’importanza della componente narrativa e il valore della performance attoriale all’interno dei videogiochi assieme ai quattro attori di Baldur’s Gate III: Neil Newbon, Devora Wilde, Jennifer English e Aliona Baranova. Sabato mattina, invece, sarà il turno di Shinji Mikami, inventore del capolavoro senza tempo Resident Evil, che dal Central Stage ripercorrerà la sua carriera assieme ai tanti fan che accorreranno numerosi. A seguire, torneranno i quattro attori di Baldur’s Gate III, che saranno a disposizione del pubblico per rispondere alle loro domande. Domenica mattina, infine, con Shinji Mikami si rifletterà sullo stato attuale dell’industria videoludica.

Oltre agli appuntamenti sul Central Stage già menzionati, grazie alla collaborazione con IIDEA, da venerdì a domenica ci saranno tre momenti Games in Italy con protagonisti tre studi di sviluppo di videogiochi italiani, per offrire una retrospettiva inedita di uno dei settori digitali più in fermento in Italia e nel mondo, che racconteranno in modo esclusivo il dietro le quinte delle loro ultime produzioni: venerdì alle 11:45 si terrà il panel Games in Italy: Untold Games – City 20, con Elisa Di Lorenzo (CEO e Co-Founder) e Matteo Sosso (Co-Founder e Game Director). Per l’occasione verrà approfondito lo sviluppo della visione creativa del gioco in Accesso Anticipato; sabato alle 10:30 sarà la volta di Stormind Games – A Quiet Place: The Road Ahead. Luca Esposito, Senior Narrative Designer, racconterà come trasformare in videogioco una IP di Hollywood; il trittico di appuntamenti si concluderà domenica alle 10:30 con Jyamma Games – Enotria: The Last Song, un dietro le quinte per approfondire la storia e lo sviluppo del soulslike italiano assieme a con Roberto Pavan (Gameplay Director) e Diego Zamprogno (Technical Director).

Durante la prima giornata di MGWCMX, sul Central Stage, sarà il tempo de “Il Torneo dei Campioni”, la finalissima della isybank University Master organizzata da 2WATCH. Un evento imperdibile che celebrerà il talento universitario in un’atmosfera unica: 4 sfidanti, 2 per il titolo Clash Royale e 2 per il titolo Rocket League, si sfideranno in due finali mozzafiato per aggiudicarsi l’ambito montepremi di 5.000€ in borse di studio. La giornata di sabato vedrà, invece, l’incontro di due realtà tra le più iconiche nella cultura pop mondiale.

Dalle 11:30 alle 12:15, infatti, i mattoncini LEGO® e il fenomeno videoludico di Fortnite saranno protagonisti di un evento unico! Sul palco, il designer LEGO Erik Jensen esplorerà i dettagli dello sviluppo dei set LEGO® Fortnite, le sfide di realizzazione e la collaborazione con Epic Games per arrivare a creare un continuum tra l’esperienza digitale e quella fisica. A fine giornata sarà poi il momento di fare il pieno di carboidrati e risate, con il team di Power Pizza Podcast. Lorro, Nick e Sio saliranno sul Central Stage con una carica di energia mai vista, per parlare di tutto ciò che appassiona il pubblico di Milan Games Week & Cartoomics: manga, fumetti, videogiochi, film e molto altro. Domenica gli eSports saranno grandi protagonisti con un evento imperdibile, che avvicinerà il mondo del Gaming alla cultura urban, in collaborazione con Novo Esports, che vedrà creator di punta come Pow3r, CiccioGamer e Marinoski. 

Tantissime anche le possibilità di giocare ai videogiochi del momento grazie alla Freeplay Area, attrezzata con circa 200 postazioni che le attribuiscono il titolo di più grande area mai realizzata in MGWCMX per giocare gratuitamente ai giochi più recenti, come Warhammer 40,000: Space Marine 2, Black Myth Wukong, Star Wars Outlaws, Metaphor: ReFantazio, Persona 3 Reload, Call of Duty: Black Ops 6, EA SPORTS FC™ 25, Tekken 5, Dragon Ball: Sparking! Zero, Silent Hill 2 Remake, Marvel’s Spider-Man 2, Resident Evil 4 Remake, Astro Bot, LEGO Horizon Adventures, Fortnite e Rocket League.

Lo spettacolo andrà in scena sul Gamestorm Stage, con una serie di tornei imperdibili. Venerdì si svolgerà l’ultimo round della MotoGP eSports World Championship Global Series. Durante l’evento gli 11 piloti si sfideranno nelle ultime 3 gare del campionato per decidere chi sarà il MotoGP eSport World Champion del 2024. Sabato si terranno, invece, due imperdibili appuntamenti a tema Fortnite. Si parte con 4Sided Air Action Vigorsol, il primo torneo di Fortnite su mappe creative. 4 Presidenti (Piz, Xiuder, Nezak, Rekins), 4 mappe ognuna con una modalità di gioco differente, un girone all’italiana con partite “in casa” e partite “fuori casa”. A seguire, dopo l’incredibile successo della passata edizione, torna in pompa magna la Gillette Bomber Cup. Per la prima volta nella storia del torneo, l’edizione 2024 apre le porte a tutti: dai giocatori amatoriali ai pro-player, chiunque avrà la possibilità di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della competizione. Il gran finale andrà in scena a MGWCMX e oltre a Piz e Xiuder, altri 6 talent si contenderanno la vittoria, ciascuno con la propria squadra. L’ultimo appuntamento sulGamestorm Stage di MGWCMX 2024 sarà Trinity powered by Plenitude, il primo format in Italia che mira a unire i creator di tutto l’ecosistema Riot Games coinvolgendo piú di 40 figure di rilievo delle community di League of Legends, Valorant e Teamfight Tactics.

Il Padiglione 11 ospita Electric Town,  dove – tra tecnologia, gadget e manga – si respira il profumo d’oriente; qui non può mancare una delle aziende nipponiche leader dell’intrattenimento interattivo, Nintendo. Grazie a un Nintendo Stage interamente dedicato, saranno davvero innumerevoli i momenti di gioco e di divertimento offerti dalla Grande N, che porterà sul palco i suoi titoli più celebri, giocati assieme a vere e proprie celebrità. Mario Kart, con Jeopard17; The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, con RoundTwo; Mario Party, con i Playerinside; Pokémon, con Cydonia e Pardini; Mario & Luigi: Fraternauti alla Carica, con Poro Michele e tanti altri. Sul palco ci sarà spazio anche per Let’s Sing 2025, il party game definitivo e un must per ogni fan del karaoke.

L’Hero Stage by eBay è lo spazio dedicato al mondo dei fumetti, dove ospiti nazionali e internazionali si alterneranno in incontri, panel e talk show. Dal workshop di disegno dal vivo della Scuola Internazionale di Comics agli appuntamenti con i grandi autori di fama mondiale come Simone di Meo, autore della locandina della manifestazione, che nella giornata di venerdì parlerà della sua mostra esclusiva per MGWCMX. A seguire Jason Aaron (Thor, The Avengers) e Pepe Larraz (House of X, X-Men) parleranno dell’importanza dei classici del fumetto moderno, mentre nella giornata di sabato saranno protagonisti di panel a loro dedicati.

Jason Aaron parlerà dei sue due progetti più recenti, come il rilancio editoriale delle Tartarughe Ninja e la collaborazione con Disney che lo ha visto realizzare la storia “Zio Paperone e il Decino dell’Infinito”, mentre Pepe Larraz porterà una retrospettiva sull’incredibile lavoro di worldbuilding dell’era di Krakoa degli X-Men. Dagli eroi Panini a Guru Guru e il Girotondo della Magia, con il suo ideatore Hiroyuki Etō che, grazie a J-Pop, racconterà sull’Hero Stage di eBay la genesi di un fumetto che ha avuto una storia travagliata in Italia, ma il cui anime ha segnato una generazione. Nella serata di sabato manga e videogiochi si incontreranno al panel Mangaludica: crossmedialità e influenze reciproche fra mondi di carta e mondi digitali, dove Star Comics approfondirà da vicino due adattamenti manga dedicati a Minecraft e Watch Dogs Tokyo in presenza di Nico., Marcy e The Mark, tre celebri content creator di Minecraft. Hiroyuki Etō tornerà sul palco anche la domenica con uno speciale showcase, così come l’autrice di “Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan morireiAuri Hirao, grazie a Saldapress.

Partner d’eccellenza di Milan Games Week & Cartoomics è l’Università IULM di Milano, che durante i tre giorni di eventi terràdiversi talk a cura dei suoi docenti, sul Multiverse Stage nel padiglione 11. Nelle giornate di venerdì e sabato salirà sul palco Takahiro Yoshimatsu, il maestro dell’animazione giapponese la cui influenza si è estesa fino a lavori su Dragon Ball Z: La Vendetta Divina, Hunter x Hunter: Phantom Rouge e Trigun: Badlands Rumble. Intervistato da Giorgia Vecchini, potrà condividere con gli appassionati i tanti aneddoti della sua lunga carriera. A chiusura della prima giornata di MGWCMX si svolgerà il primo evento imperdibile di K-Pop League Italia: uno spettacolo esplosivo, che continuerà anche nelle due giornate successive, con alcuni dei migliori performer italiani, tra cui Chiara Franchina, Doraroxi e l’energica N10SE CREW. Sabato 23 novembre tutti pronti a volare verso una Galassia Lontana Lontana, alla scoperta dei luoghi che hanno dato vita alla saga di Star Wars e al mistero dell’Arca Perduta di Indiana Jones! A raccontarlo sul Multiverse Stage ci saranno Roby Rani e l’EmpiRa Star Wars Fan Club.

Al termine di questo incontro si continuerà a viaggiare verso mondi fantastici: Bruce Heard, creatore di universi fantastici e scrittore di riferimento nel panorama dei giochi di ruolo, Nicola De Gobbis, esperto di giochi da tavolo e fondatore di Need Games, e Cristian “Zoltar” Bellomo, game designer e innovatore, daranno vita a un dialogo sulla creazione di mondi immaginari, sulle scelte narrative e sulle strategie di gioco, per esplorare come l’arte del raccontare storie possa trasformarsi in un’esperienza di gioco coinvolgente e appassionante. L’ultima giornata di Milan Games Week & Cartoomics sarà l’occasione per tornare a parlare di Baldur’s Gate III assieme a Neil Newbon, Devora Wilde, Jennifer English e Aliona Baranova, i quattro protagonisti del videogame eletto gioco dell’anno 2023 ai The Game Awards. Tanti talk e panel, ma non solo. Lo spirito e l’atmosfera pop di Milan Games Week & Cartoomics sarà arricchita da tanti momenti dedicati al coinvolgente e sempre appassionante mondo del cosplay! Durante ognuna delle tre giornate, infatti, sul Multiverse Stage ci saranno diverse sfilate, per permettere di dare sfogo al proprio estro creativo e vestire i panni dei propri personaggi preferiti. Il tutto culminerà con il Gran Cosplay Contest di domenica 24 novembre.

Insomma, gli appuntamenti da non perdere sono davvero tantissimi in questa edizione di Milan Games Week & Cartoomics, che come sempre si impegna per onorare e celebrare nel modo migliore tutte le diverse sfaccettature che compongono il fenomeno della Pop Culture, un movimento intergenerazionale che da sempre unisce e crea condivisione di valori, rendendoli eterni. Dal 22 al 24 novembre è, quindi, il momento per riunirsi, ritrovarsi e rendere ancora più grande questa community di appassionati.

Fallout: Macaulay Culkin si unisce alla seconda stagione della serie Prime Video

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La star di Mamma ho perso l’aereo, nonché icona degli anni Novanta, Macaulay Culkin si è unito al cast della seconda stagione di Fallout, la serie di Prime Video prodotta da Kilter Films, con un ruolo ricorrente, secondo quanto riferito da fonti di Deadline. Al momento non ci sono stati commenti ufficiali sul ruolo che l’attore andrà a ricoprire, ma si dice che Culkin interpreterà un personaggio di tipo “geniale e folle“.

Culkin è già in affari con Amazon, per cui di recente ha doppiato un personaggio della serie animata di Prime Video The Second Best Hospital in the Galaxy. Ha avuto anche un ruolo importante in American Horror Story: Double Feature di FX e ha recitato in un arco della serie The Righteous Gemstones della HBO. L’ingresso in Fallout rappresenta un nuovo importante traguardo, considerata anche la natura apparentemente importante del suo personaggio.

Cosa c’è da sapere su Fallout

Prodotta da Jonathan Nolan, Lisa Joy, Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner, Fallout è basata sulla serie di videogiochi di Bethesda Game Studios. La serie è ambientata duecento anni dopo l’apocalisse, quando alcuni gentili abitanti dei lussuosi rifugi antiatomici sono costretti a tornare nel paesaggio infernale irradiato che i loro antenati si sono lasciati alle spalle e vengono sconvolti dalla scoperta di un universo incredibilmente complesso, allegramente strano e altamente violento, oltre che da alcune tremente verità.

La prima stagione si concludeva infatti con la scoperta di Lucy sul ruolo avuto dal padre nell’esplosione atomica che ha cambiato per sempre il mondo, come anche che alcuni pochi eletti di quel periodo sono sopravvissuti fino a quell’orribile presente. Unitasi al Ghoul, in cerca della sua famiglia, i due sono ora diretti verso New Vegas, in cerca di maggiori risposte su quanto accaduto in passato.

La serie è interpretata da Ella Purnell nel ruolo di Lucy, Aaron Moten in quello di Maximus, Walton Goggins nel ruolo del Ghoul e da Kyle MacLachlan, Moisés Arias, Sarita Choudhury, Michael Emerson, Leslie Uggams, Frances Turner, Dave Register, Zach Cherry, Johnny Pemberton, Rodrigo Luzzi, Annabel O’Hagan e Xelia Mendes-Jones.

Fallout ha debuttato nella Top 3 dei titoli più visti di Prime Video e ha ottenuto 16 nomination agli Emmy per la sua prima stagione, tra cui Outstanding Drama Series. Athena Wickham di Kilter Films è anche produttrice esecutiva per Bethesda Game Studios e James Altman per Bethesda Softworks. Amazon MGM Studios e Kilter Films producono in associazione con Bethesda Game Studios e Bethesda Softworks.

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The Batman: il futuro di Joker nel franchise potrebbe essere stato svelato

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Il Joker di Barry Keoghan potrebbe avere l’ultima risata nella trilogia di The Batman. Dopo che l’attore di Eternals e Saltburn ha fatto un cameo nel film del 2022 – e una scena eliminata di cinque minuti che alla fine è stata diffusa online – il regista Matt Reeves ha insistito sul fatto che il breve cameo non stava preparando l’ingresso del personaggio in The Batman – Parte 2. “L’idea era più che altro quella di dire: ‘Se pensate che i problemi a Gotham spariranno, potete scordarvelo. Sono già qui”, ha detto Reeves a proposito della relazione nascente tra l’Enigmista incarcerato (Paul Dano) e il suo compagno di Arkham già incarcerato dal Cavaliere Oscuro (Robert Pattinson).

Non è una scena di Easter egg”, ha spiegato Reeves in un’intervista del 2022. “Non è una di quelle scene da titoli di coda Marvel o DC in cui si dice: “Ehi, ecco il prossimo film!”. In realtà, non ho idea di quando o se torneremo a quel personaggio nei film”. Secondo quanto ora riportato da Derek Faraci nel podcast Marvelvision, il Joker non sarà infatti presente in The Batman – Parte 2, ma sarà invece il cattivo principale di The Batman – Part 3. Il rapporto afferma inoltre che Keoghan riapparirà per la prima volta in una serie spin-off come The Penguin, ma non è chiaro se si tratterà di una serie incentrata su Joker o su un altro personaggio.

Così come The Penguin è il ponte tra The Batman e The Batman – Parte 2, questa serie di cui si vocifera potrebbe essere il collegamento tra il secondo e il terzo film di quella che Reeves chiama la Batman Epic Crime Saga. Ad oggi, tuttavia, non si hanno maggiori notizie a riguardo, ma se il progetto fosse questo sarebbe estremamente affascinante e scoprire in che modo Joker tornerà ad essere una minaccia per il Batman di Robert Pattinson è un risvolto certamente meritevole di un suo approfondimento. Non resta come sempre che attendere per scoprire se tutto ciò si concretizzerà.

Tutto quello che sappiamo su The Batman – Parte 2

The Batman – Parte 2 ha dovuto fare i conti con una serie di indiscrezioni sulla produzione. Di recente, Jame Gunn è dovuto intervenire per smentire le voci secondo cui Boyd Holbrook sarebbe stato scritturato per interpretare Harvey Dent/Due Facce. L’inizio delle riprese del sequel era previsto per il novembre 2023, con un’uscita prevista per l’ottobre 2025. Tuttavia, in seguito agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA del 2023, The Batman – Parte 2 è stato rinviato all’ottobre 2026. Le riprese del sequel inizieranno nei primi mesi del 2025.

Reeves spera che il suo prossimo film su Batman abbia lo stesso successo del primo. The Batman del 2022 ha avuto un’ottima performance al botteghino, incassando oltre 772 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo un ampio consenso da parte della critica. Queste recensioni entusiastiche sono state portate avanti nella stagione dei premi, visto che il film ha ottenuto quattro nomination agli Oscar. Nel frattempo, Reeves ha espanso il DC Elseworlds con la serie spin-off, The Penguin, con Colin Farrell nei panni del boss della mafia, accolta con grande entusiasmo.

Per The Batman – Parte 2, Farrell riprenderà certamente il suo ruolo di Pinguino, assetato di potere, mentre Pattinson tornerà nei panni di Bruce Wayne alias Batman, e Zoe Kravitz indosserà nuovamente il costume di Catwoman, sperando in una maggiore costruzione del personaggio. A parte questo, e il presunto coinvolgimento di Andy Serkis nel ruolo di Alfred, c’è molto in sospeso per quanto riguarda il casting del sequel, a partire dai villain ancora sconosciuti.

Per quanto riguarda le riprese, mentre Farrell è all’oscuro come tutti noi, Reeves ha recentemente condiviso alcune notizie promettenti sulla sceneggiatura del film, commentando: “Stiamo finendo, io e Mattson [ Tomlin ] ci lavoriamo ogni giorno. Ci stiamo avvicinando molto. Ne abbiamo già dato una buona parte alla DC e l’hanno letto. Sono molto entusiasti e stiamo cercando di preparare il film all’inizio dell’anno prossimo per poterlo girare l’anno prossimo. Siamo entusiasti. Ci stiamo avvicinando. È molto eccitante”.

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Agatha All Along: la showrunner svela i retroscena sul ritorno di Tommy Maximoff

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Nel penultimo episodio (qui la spiegazione) di Agatha All Along, Agatha Harkness, Billy Maximoff e Jennifer Kale raggiungono la fine della Strada delle Streghe. Quest’ultima riacquista i suoi poteri, mentre Billy – che ha inconsapevolmente creato la Strada con i suoi poteri da Scarlett Witch – riesce a trovare un nuovo corpo per Tommy Maximoff. Lo fa, naturalmente, con l’aiuto di Agatha, ma è inorridito dalla prospettiva che il suo incantesimo possa aver ucciso il ragazzo il cui corpo ora contiene l’anima di Tommy. Comunque sia, è chiaro che Billy non ha trovato al suo gemello una casa ideale.

Parlando con Entertainment Weekly, Jac Schaeffer, showrunner di Agatha All Along, ha ora parlato della resurrezione di Tommy e di come potrebbe essere rivisitata nelle storie future. “L’intenzione è che, sì, ha ottenuto quello che gli mancava, nel senso che è riuscito a mettere l’anima di Tommy nel corpo di quel giovane uomo che è stato vittima di uno scherzo adolescenziale”, ha spiegato. “Sapete come vanno queste cose, e vedremo nelle proprietà future se si atterranno a questa narrazione”.

Ci piaceva l’idea che Agatha si calasse pienamente nel suo ruolo di mentore, nel suo modo cattivo, cattivo, e che aiutasse Billy a sfruttare uno dei suoi più grandi poteri: riportare indietro suo fratello. È stata una cosa difficile da girare perché Tommy non era stato scritturato all’epoca e quindi abbiamo dovuto girarlo in modo oscuro”. Alla domanda se questo significhi che Tommy è stato scritturato ora, Schaeffer ha aggiunto: “Non so nulla. Non so letteralmente nulla. Al momento di girare Agatha All Along, non c’era nessun Tommy”.

Mostrare il ritorno di Tommy dalla morte senza l’intervento di un attore non è stata un’impresa facile e Schaeffer attribuisce al regista Gandja Monteiro e al direttore della fotografia Isiah Donte Lee il merito di aver trovato un modo per ritrarre comunque la scena sullo schermo. “Tutti nella stanza degli sceneggiatori hanno amato il fatto che ci fosse qualcosa di terrificante, che fosse una cosa fatta da Billy per amore, ma che Agatha fosse tutta unghie e cattiveria”, ha detto.

Resta da vedere quando e dove continuerà la storia di Agatha, Billy e Tommy, ma la showrunner di WandaVisionAgatha All Along afferma di essere all’oscuro di tutto. “Non posso parlare del passaggio diretto alla serie Vision”, ha dichiarato Schaeffer, ”ma credo che la gente debba aspettarsi di più da Billy e Agatha da qualche parte nel MCU. Non so cosa stia succedendo con quella serie, e gli auguro solo ogni bene. Amo profondamente Paul Bettany e non vedo l’ora di vedere cosa faranno”.

La nostra intervista alla showrunner di Agatha All Along

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The Fantastic Four: First Steps, il ruolo di John Malkovich potrebbe essere stato svelato

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Non molto tempo dopo l’annuncio del cast principale di The Fantastic Four: First Steps, al reboot dei Marvel Studios sono stati aggiunti diversi attori non protagonisti, ma i loro personaggi non sono stati resi noti e non sappiamo ancora chi interpreteranno. Saremmo molto sorpresi se Paul Walter Hauser non venisse scritturato per il ruolo del cattivo Uomo Talpa, e si ipotizza che Natasha Lyonne interpreterà Alicia Masters, l’amante di Ben Grimm, o darà la voce al robot H.E.R.B.I.E..

Per quanto riguarda John Malkovich, Charles Murphy di Murphy’s Multiverse ha ora riportato che il leggendario attore interpreterà uno dei più vecchi cattivi della squadra, Ivan Kragoff, alias il Fantasma Rosso. Nei fumetti, Kragoff era uno scienziato russo che tentava di replicare le condizioni che davano i poteri ai Fantastici Quattro. Dopo aver costruito una nave di ceramica, volò sulla luna con tre scimmie addestrate: Peotor l’orango, Miklho il gorilla e Igor il babbuino.

I raggi cosmici diedero a Kragoff e ai suoi alleati scimmieschi poteri incredibili: Peotor sviluppò il controllo del magnetismo, Miklho acquisì una forza maggiore e Igor divenne un mutaforma. Ivan stesso ha acquisito la capacità di diventare intangibile a piacimento, assumendo il soprannome di Fantasma Rosso. Si tratta dunque di un villain piuttosto importante, motivo per cui sarebbe strano vederlo in azione quando c’è già la minaccia di Galactus in giro. Gestirli entrambi potrebbe essere complicato e farli risultare sacrificati rispetto al loro potenziale.

Ad ogni modo, nell’attesa di scoprire se sarà davvero questo il personaggio interpretato da John Malkovich, qualche maggiore novità legata al film potrebbe arrivare dal D23 Brazil di questo fine settimana. Sembra improbabile poter vedere già un trailer di The Fantastic Four: First Steps, ma ci aspettiamo quantomeno un nuovo filmato che offra uno “sguardo speciale” a qualche prima scena o personaggio del film.

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

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Gambit: Ryan Reynolds rivela che i Marvel Studios sono “ossessionati” dalla versione di Channing Tatum

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Channing Tatum ha avuto l’opportunità di assumere il ruolo di Gambit in Deadpool & Wolverine, dopo aver inizialmente perso la possibilità di interpretare l’eroico mutante quando la Disney ha acquisito gli asset della 20th Century Fox e ha posto fine al franchise degli X-Men dello studio. Tatum ha dunque infine fatto il suo debutto nel MCU come Remy LeBeau nel Vuoto, unendosi a Elektra, Blade e X-23 come membri della Resistenza che Wade Wilson e Logan incontrano quando rimangono bloccati da Mister Paradox.

Una scena eliminata del film, rilasciata di recente, lasciava intendere che Gambit sarebbe arrivato sulla Terra-616 attraverso un “circolo di scintille Marvel”, ma non sappiamo ancora con certezza se Tatum riprenderà il suo ruolo. Durante una chiacchierata con il podcast Awardist di Entertainment Weekly, il co-protagonista Ryan Reynolds ha detto di non essere a conoscenza di piani concreti per il ritorno di Gambit, ma ha detto che lo studio è molto interessato al personaggio per come interpretato da Tatum.

Onestamente non so cosa succede a porte chiuse nelle sessioni di contabilità della Marvel, ma so che sono ossessionati da lui in quel ruolo”, ha detto Reynolds. “È un po’ la stessa situazione che ho vissuto io. Una volta che dimostri che funziona bene, è davvero quello di cui hanno bisogno. A volte hanno solo bisogno di vederlo in azione”. “E Channing è così singolare nel modo in cui interpreta quel personaggio”, ha aggiunto, “ma è anche così bello fisicamente, per il modo in cui si muove e per il modo in cui riesce a muovere i passi”.

I Marvel Studios potrebbero realizzare un film su Gambit?

Al momento non ci sono piani certi per un ritorno sul grande schermo di Gambit, ma in un’intervista rilasciata a Variety alla prima di Blink Twice, Channing Tatum ha risposto alla domanda se finalmente riuscirà a realizzare il suo desiderio di recitare in un film su Gambit. “Lo spero proprio“, ha detto. “Dalla tua bocca alle orecchie di Dio. Scrivilo nell’esistenza, amico mio. Ti prego“. Per quanto riguarda il fatto che abbia parlato con i Marvel Studios, Tatum ha aggiunto: “Certo che l’ho detto. Sono 10 anni che dico di volerlo. È nelle mani di Bob Iger e Kevin Feige. Io prego Dio“.

Anche se non siamo sicuri di quanto sia probabile uno spin-off su Gambit – in particolare con i Marvel Studios che stanno pianificando un reboot del franchise degli X-Men – saremmo scioccati se il mutante interpretato da Tatum non facesse parte della squadra quando inevitabilmente torneremo sulla Terra-100005 in Avengers: Doomsday o Avengers: Secret Wars.

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Nicholas Hoult sull’aver perso il ruolo di protagonista in The Batman: “È stato un colpo emotivo”

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Non è un segreto che la star di X-Men – Giorni di un futuro passato, Nicholas Hoult, sia arrivato agli ultimi due posti per The Batman, per poi perdere il ruolo di Bruce Wayne a favore di Robert Pattinson. Non dispiacetevi per lui, però, perché non è passato molto tempo prima che l’attore britannico ottenesse un ruolo da protagonista in Superman – e nel più ampio DCU, immaginiamo – nel ruolo di Lex Luthor, vicenda di cui l’attore ha da poco condiviso la sua reazione all’aver ottenuto quella parte.

Parlando con Josh Horowitz, Nicholas Hoult ha invece ora riflettuto sul fatto di aver perso l’occasione di interpretare il cavaliere oscuro e ha ammesso che non è stato facile avvicinarsi così tanto a un ruolo da sogno, per poi lasciarselo sfuggire proprio all’ultimo minuto. “Sì, certo, è un colpo emotivo perché la tua immaginazione non lo sa! [Sei consapevole a livello pratico”, spiega. “Ti viene da dire: ‘So che sto facendo un provino contro Rob’, e Rob è fantastico in quel film”.

Penso che sia stata la decisione giusta, ma anche che la prospettiva ti entusiasma: Matt è un regista fantastico, la sceneggiatura e tutto il resto mi hanno fatto pensare: “Sarà un film fantastico. Voglio farne parte, e un personaggio brillante“”. E aggiunge: “Quindi c’è ovviamente un periodo strano prima di arrivare all’accettazione e vedere il film e dire: ‘Oh sì, funziona, è stata la scelta giusta’. Devi passare attraverso il periodo del tipo: “Oh, cosa avrei potuto fare di diverso?”. Ovviamente devi affrontare tutte queste cose”.

Nicholas Hoult, a breve al cinema con Giurato numero 2, ha poi aggiunto che, oltre al peso emotivo di aver perso il ruolo, il fatto che il processo sia stato reso pubblico ha rappresentato un’altra sfida (e poi c’era la piccola questione di Pattinson che era diventato il chiaro favorito prima ancora di aver fatto il provino). “La maggior parte delle persone oggi non si preoccupa di queste cose, ma è strano perché si pensa “Oh…” e una cosa è avere i propri insuccessi, un’altra cosa è che vengano trasmessi pubblicamente, apparentemente a tutti”.

“Credo che questo aggiunga un elemento di drammaticità”, riconosce Hoult. “Mi ricordo che una settimana prima di fare il test di The Batman, stavo guidando in macchina, avevo la radio accesa e alla radio parlavano di come Rob sarebbe stato il nuovo Batman e io dicevo: ‘Beh, non è ancora confermato’. E io: ‘Faccio il provino il prossimo weekend, datemi una possibilità’”.

Robert Pattinson in The Batman (2022)
Robert Pattinson in The Batman © 2022 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn con David Corenswet e Nicholas Hoult

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

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Outer Banks: possibili spin-off in arrivo, mentre la serie Netflix si avvia verso l’ultima stagione

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La serie young adult d’azione e d’avventura di successo di Netflix, Outer Banks, è destinata a concludersi con l’imminente quinta stagione. Ma potrebbe non essere la fine dei Pogues. “Siamo eccitati per la quinta stagione e per altre storie in questo universo”, hanno infatti dichiarato i co-creatori/produttori esecutivi della serie Jonas Pate, Josh Pate e Shannon Burke durante un’intervista con Deadline in occasione dell’uscita della seconda parte della quarta stagione.

Non hanno voluto approfondire, ma hanno indicato che si stanno esplorando idee per potenziali serie spin-off e altre ramificazioni dell’universo. Secondo le fonti, al momento non ci sono progetti in cantiere, ma è logico che Netflix voglia cercare di estendere una delle sue serie di punta – cosa che ha già fatto con show come Stranger Things e Bridgerton e che sta esplorando per Virgin River.

Netflix ha in realtà già accennato ai suoi piani più grandi per Outer Banks, espandendo il marchio OBX in altre aree: videogiochi, con il gioco per cellulari Stories: Outer Banks, recentemente rilasciato; ed eventi dal vivo, con il festival annuale di musica per fan Pougelandia. Ci sono anche accordi di licenza per il merchandising di OBX con marchi come PacSun, Lottie London e Byrd. Non resta a questo punto che attendere di scoprire quali ulteriori sviluppi prenderà il franchise in futuro.

Outer Banks - Stagione 4

Di cosa parla Outer Banks?

La serie ruota attorno a un gruppo di adolescenti – i Pogues – provenienti dalla classe operaia di una comunità costiera della Carolina del Nord. Racconta la loro vita, la loro amicizia e le loro avventure a caccia di tesori.  Il cast della quarta stagione include Chase Stokes (John B.), Madelyn Cline (Sarah Cameron), Madison Bailey (Kiara), Jonathan Daviss (Pope), Rudy Pankow (JJ), Carlacia Grant (Cleo), Drew Starkey (Rafe), Austin North (Topper), Fiona Palomo (Sofia), J. Anthony Crane (Chandler Groff), Pollyanna McIntosh (Dalia), Brianna Brown (Hollis Robinson), Rigo Sanchez (Lightner), Mia Challis (Ruthie) e Cullen Moss (Shoupe).

LEGGI ANCHE: Outer Banks 4, Parte 1 spiegazione del finale: chi è il vero padre di JJ?

Cosa rivela il trailer della quarta stagione di Outer Banks

Gli sviluppi della storia sembravano promettenti nella prima metà della quarta stagione di Outer Banks. I Pogues avevano avviato una nuova attività, Poguelandia, ma la faida con i Kooks metteva a rischio questo senso di tranquillità. L’ultimo trailer conferma che le cose non stanno migliorando, con una riunione cittadina che si conclude con finestre distrutte. A causare il caos è JJ, che probabilmente è stato colpito dalla rivelazione della vera identità del suo padre biologico.

Mentre le loro fortune cambiano ancora una volta, i Pogues non hanno soldi e si ritrovano nel mirino dei killer. Cercano la Corona Blu, che si trova in Morroco, e il trailer presenta diverse scene in cui i personaggi sfidano il caldo per raggiungere il proverbiale oro. Anche Rafe è coinvolto, offrendosi di portare i Pogues in Nord Africa in cambio di un compenso. Ma nonostante alcuni scontri e pugni tra Rafe e JJ, la caccia al tesoro continua e i personaggi di Outer Banks si dirigono verso una nuova località.

Joker: Folie à Deux, il CEO di Warner Bros. Discovery riconosce i risultati “deludenti” del sequel

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La Warner Bros. doveva avere piena fiducia nel regista di Joker: Folie à Deux (qui la nostra recensione), Todd Phillips, dopo che il suo primo film era diventato il film vietato ai minori con i maggiori incassi di tutti i tempi (superato solo di recente da Deadpool e Wolverine), ma il sequel, che ha suscitato molte polemiche, non è riuscito ad eguagliare il successo del suo predecessore.

Lo studio sperava che Joker: Folie à Deux recuperasse almeno in parte i costi sostenuti quando è arrivato sulle piattaforme digitali alla fine del mese scorso, ma il film non ha avuto un grande impatto nemmeno lì ed è riuscito a raggiungere solo il quarto posto nelle classifiche di iTunes e Fandango. Sarebbe sciocco da parte dello studio anche solo tentare di dare un’immagine positiva a questa situazione, e – come riportato da Variety – l’amministratore delegato della Warner Bros. Discovery, David Zaslav ha ora riconosciuto che il film è stato “deludente”.

Anche in un’industria di successi e insuccessi, dobbiamo riconoscere che i nostri studios devono essere più coerenti”, ha dichiarato oggi Zaslav durante una conferenza con gli investitori. “Negli ultimi due anni abbiamo apportato dei cambiamenti all’interno dei nostri studi cinematografici per migliorare la governance dei semafori verdi e la gestione dei franchise, che rimangono punti focali anche in futuro. Si tratta di un’attività in cui la traduzione dei cambiamenti operativi in risultati richiede tempo, ma credo che vedremo questi cambiamenti strategici produrre risultati migliori nei prossimi anni”.

Zaslav ha poi sottolineato il successo della serie spin-off di The Batman della HBO, ovvero The Penguin. Storie come quella del Pinguino, in grado di plasmare la cultura, di suscitare conversazioni e di diventare un appuntamento fisso, vincono sempre nel tempo”. Phillips ha dichiarato in precedenza di non aver mai avuto intenzione di tornare per un terzo film, ma se c’erano piani provvisori per continuare il franchise con un film sulla “Lee Quinzel” di Lady Gaga o qualche altro spin-off, quasi certamente sono ora stati abbandonati.

Joker: Folie à Deux, la nostra video recensione

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Sherlock Holmes – Gioco di ombre: la spiegazione del finale

Sherlock Holmes – Gioco di ombre: la spiegazione del finale

Di tutti gli investigatori del cinema, nessuno è più amato e apprezzato di Sherlock Holmes. Nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, questi è più volte stato trasportato al cinema e in televisioni, incontrando ogni volta nuove chiavi di lettura e interpretazioni. Una delle più popolari e recenti è quella interpretata dall’attore Robert Downey Jr. nel film intitolato, appunto, Sherlock Holmes. Dato il successo di questo, nel 2011 viene portato al cinema il sequel intitolato Sherlock Holmes – Gioco di ombre (qui la recensione), nuovamente con Guy Ritchie regia e Downey Jr. come protagonista. Anche in questo caso, la storia è caratterizzata da una versione particolarmente moderna e accattivante del personaggio.

L’ispirazione per questa rilettura deriva dalla graphic novel pubblicata anni prima da Lionel Wigram, il quale aveva tentato di rivedere il celebre investigatore in chiave moderna con un atteggiamento da bohémien. La volontà era infatti quella di far acquisire nuovo fascino ad un personaggio immortale. Una rivisitazione che si dimostrò particolarmente apprezzata dal pubblico e dalla critica, e che permise di dar vita ad ulteriori sviluppi nel sequel. Per la storia, gli sceneggiatori si basarono molto sul racconto L’ultima avventura, introducendo in particolare il personaggio del professor Moriarty, la più grande nemesi di Sherlock Holmes.

Arrivato in sala, il film confermò il grande successo di questi nuovi adattamenti del personaggio. Con un budget maggiore rispetto al precedente film, Sherlock Holmes – Gioco di ombre riuscì ad incassare 545 milioni di dollari a livello globale. Tale risultato ha spinto da subito i produttori a mettere in cantiere un terzo film, ma la ricerca di una storia convincente ha finito con il ritardare di molto i tempi di produzione. Ora che sembra che il ritorno di Holmes sul grande schermo sia imminente, può essere consigliato recuperare il secondo film, scoprendo anche molte curiosità ad esso legate. Proseguendo nella lettura sarà possibile ritrovare queste, come anche le piattaforme dove è possibile vedere in streaming il film.

Jude Law, Stephen Fry, Noomi Rapace e Jack Laskey in Sherlock Holmes - Gioco di ombre
Jude Law, Stephen Fry, Noomi Rapace e Jack Laskey in Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Foto di Daniel Smith – © 2011 Warner Bros. Entertainment Inc. – – U.S., Canada, Bahamas & Bermuda

La trama di Sherlock Holmes – Gioco di ombre

La storia si apre nel 1891, dove un’imminente guerra tra Francia e Inghilterra sembra pronta a scuotere gli equilibri dell’intero continente. Causa di ciò sono una serie di atti terroristici che sembrano essere riconducibili ad alcuni gruppi nazionalisti. Il celebre investigatore Sherlock Holmes, però, è di tutt’altra idea, e ritrova dietro quanto sta accadendo lo zampino del professor Moriarty. Mentre indaga su questi e sui suoi possibili piani criminali, Holmes si ritrova però distratto dall’imminente matrimonio del suo inseparabile collega, il dottor Watson. È proprio durante l’addio al celibato di questi che l’investigatore ha finalmente l’occasione di incontrare Moriarty.

Questi promette grandi risvolti per il futuro, ma minaccia Holmes di uccidere Watson qualora tenti di impedire il realizzarsi di quanto ha in programma. Holmes non è però disposto a farsi da parte, e pur di impedire una guerra seguirà Moriarty fino a Parigi. Cercando di prevedere le sue mosse, e di incastrarlo una volta per tutte, l’investigatore capirà però suo malgrado di trovarsi contro il più pericoloso nemico mai incontrato. Nel momento in cui lo scontro diventerà personale, Holmes dovrà allora fare ricorso a tutta la propria astuzia per poter trionfare e ristabilire l’equilibrio e la pace.

 

Il cast di attori

L’attore Robert Downey Jr., celebre grazie al personaggio di Iron Man, era da subito stato il principale candidato per la parte di Sherlock Holmes. Al momento di lavorare fisicamente sul personaggio, l’attore decise di perdere diverso peso, desiderando dare un aspetto sciupato al suo Holmes. Allo stesso tempo però prese diverse lezioni di arti marziali, così da poter personalmente interpretare i diversi combattimenti corpo a corpo presenti nel film. La lettura dei libri incentrati su Holmes fu poi naturalmente la fonte prima di ispirazione.

Per il ruolo del dr. John Watson è nuovamente presente l’attore Jude Law. Questi è da sempre un fan dei romanzi di Doyle, e si dichiarò particolarmente interessato al ruolo e alla possibilità di lavorare con Downey. Ad interpretare il professor James Moriarty è invece l’attore Jared Harris, mentre l’attrice svedese Noomi Rapace è la zingara Simza. Stephen Fry dà vita a Mycroft Holmes, fratello maggiore di Sherlock, mentre Kelly Reilly interpreta invece Mary Morstan, moglie del dr. Watson.

Robert Downey Jr. e Jared Harris in Sherlock Holmes - Gioco di ombre
Robert Downey Jr. e Jared Harris in Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Foto di Courtesy of Warner Bros. – © 2011 Warner Bros. Entertainment Inc. 2011 Warner Bros. Entertainment Inc. – – U.S., Canada, Bahamas & Bermuda

La spiegazione del finale del film

La sequenza finale del film si svolge alle cascate di Reichenbach, un ritorno al classico racconto di L’ultima avventura, in cui l’autore Sir Arthur Conan Doyle fa precipitare il suo personaggio più famoso in una tomba d’acqua perché voleva davvero smettere di scrivere storie di Sherlock Holmes. L’alterco è drammatico: Holmes e Moriarty si scontrano nei rispettivi palazzi della mente, con l’eroe che si rende conto di non poter vincere in un combattimento leale. Privo di opzioni, Holmes avvolge il suo avversario in un abbraccio esi getta con nel baratro, presumibilmente verso la loro morte reciproca.

Ma, come Doyle stesso ha capito, non si guadagna molto a uccidere l’amato protagonista di una serie di storie in corso. Come nei libri, anche in Sherlock Holmes – Gioco di ombre la morte di Holmes è esagerata per ottenere un effetto drammatico. Non viene detto esplicitamente come sia sopravvissuto, ma nel libro L’avventura della casa vuota, i lettori apprendono che Holmes si era arrampicato per sopravvivere grazie all’uso del wrestling giapponese.

Gli ultimi momenti di Sherlock Holmes – Gioco di ombre mostrano dunque Holmes che lascia una scia di indizi semi-sociopatici al suo amico Dr. John Watson, che culmina nella scomoda consapevolezza che, grazie all’arte del camuffamento, l’amico potrebbe essere ancora vivo e si starebbe spacciando per qualcuno diverso da sé per non dare nell’occhio. Leggendo l’ultima pagina delle memorie di Watson, inoltre Holmes aggiunge un ammiccante punto interrogativo alla parola “Fine”, lasciando dunque aperta una possibilità sul proprio ritorno.

Il sequel di Sherlock Holmes – Gioco di ombre

Dato il grande successo che anche il secondo capitolo ottenne, i produttori iniziarono da subito ad ipotizzare un terzo capitolo. Dopo diversi rumor sui ritardi nella scrittura, nel 2016 venne confermato da Downey stesso che la sceneggiatura era quasi pronta. Il film, ancora senza titolo, pur presentando i medesimi attori, si avvarrà però di un diverso regista, ovvero Dexter Fletcher, già autore di Rocketman. Nel 2022 è stato infine confermato che è in corso la produzione del terzo film, assieme a due serie televisive per espandere il franchise. Downey Jr. ha infatti annunciato l’intenzione di espandere il mondo di Holmes sul modello del Marvel Cinematic Universe.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Nell’attesa dell’arrivo del nuovo film, per gli appassionati del film è possibile fruire del primo di questi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sherlock Holmes – Gioco di ombre è infatti disponibile nel catalogo di Tim Vision, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 7 novembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

La promessa dell’assassino: la spiegazione del finale del film con Viggo Mortensen

Considerato uno dei migliori film realizzati negli ultimi anni dal regista David Cronenberg, La promessa dell’assassino, uscito al cinema nel 2007, è un intricato thriller sul traffico sessuale e il mondo criminale. La storia è frutto di un’idea originale di Steven Knight, sceneggiatore noto per aver scritto numerosi film di grande successo, tra cui Locke. Si tratta di un film in puro stile Cronenberg, con una forte presenza della violenza e del corpo come strumento. Temi che si ritrovano condensati all’interno del protagonista Nikolai. Ad interpretarlo vi è l’attore Viggo Mortensen, che ha qui dato vita ad uno dei personaggi più memorabili della sua carriera e del cinema recente.

Ambientato a Londra, La promessa dell’assassino è anche il primo film del regista ad essere girato interamente al di fuori del Canada, suo paese natale. Ha infatti segnato una vera e propria svolta nella carriera del regista, che ha grazie a questo film conosciuto una popolarità ancor più grande di quella avuta fino a quel momento. Uscito in sala, il film arrivò infatti ad incassare un totale a livello globale di circa 56 milioni di dollari. Il titolo venne poi particolarmente apprezzato anche dalla critica, che ne lodò l’atmosfera, la sceneggiatura e le interpretazioni dei protagonisti.

L’apprezzamento nei confronti del film fu dunque da subito particolarmente entusiasta, e ciò portò la pellicola ad essere una dei principali partecipanti alla stagione dei premi cinematografici. Il riconoscimento più grande lo ottenne poi Mortensen, ricevendo la sua prima nomination all’Oscar come attore non protagonista. Sono molte le curiosità relative alla sua interpretazione, dalle ricerche svolte per il ruolo alle lunghe ore di trucco a cui si è sottoposto, ma in questo articolo approfondiamo in particolare il significato del finale.

Viggo Mortensen e Naomi Watts in La promessa dell'assassino
Viggo Mortensen e Naomi Watts in La promessa dell’assassino © 2007 Focus Features

La trama di La promessa dell’assassino

Protagonista del film è Nikolai, fedele autista di Semyon e Kirill, padre e figlio a capo di un’organizzazione criminale. Ma Nikolai non è poi così fedele come fa credere di essere, puntando a sostituirsi ai due per prendere il comando del gruppo. Le cose non vanno però come previsto per lui, che si ritrova a divenire un bersaglio. Grazie alla sua esperienza riesce però a salvarsi e rifugiarsi presso Anna, un’ostetrica in possesso di una neonata legata proprio a Semyon. Nikolai inizia così a riacquisire le proprie forze e giura vendetta, e la sua è una promessa da assassino.

 

Il cast di attori

Cronenberg, che aveva già lavorato con Viggo Mortensen in A History of Violence, volle nuovamente l’attore come protagonista nel ruolo di Nikolai. Per prepararsi alla sua parte, egli intraprese un lungo processo di studio e ricerca sul personaggio. Decise infatti di trascorre un periodo da solo in alcune zone della Russia, per imparare la lingua e gli usi delle località frequentate. Egli divenne inoltre un grande esperto della gang criminale Vory v Zakone, a cui si ispira quella del film. Grande particolare del suo personaggio, però, sono i numerosi tatuaggi sfoggiati. Questi sono in tutto 43, e richiesero più di quattro ore in sala trucco per essere applicati.

Nel film è poi presente Naomi Watts, nel ruolo dell’ostetrica Anna. Per poter risultare credibile in tali vesti, l’attrice decise di spendere diverso tempo in un ospedale, per assistere delle vere ostetriche nel loro lavoro e apprendere i segreti del mestiere. Nel film, in ruoli di grande rilievo, sono poi presenti anche gli attori Vincent Cassel e Armin Mueller-Stahl. Il primo interpreta il giovane Kirill, mentre il secondo è suo padre Semyon. Mueller-Stahl è noto in particolare grazie al film Shine, per cui venne nominato all’Oscar. Completano il cast Sinéad Cusack nel ruolo di Helen e Donald Sumpter in quello di Jurij.

Viggo Mortensen e Vincent Cassel in La promessa dell'assassino
Viggo Mortensen e Vincent Cassel in La promessa dell’assassino © 2007 Focus Features

La spiegazione del finale del film

Nel finale del film, Nikolai ed Anna riescono a salvare la neonata dalle grinfie di Semyon e Kirill. La donna decide così di prendersi cura della bimba, divenendo sua madre adottiva. Più controverso è invece il finale riservato a Nikolai. Questi aveva infatti intrapreso una vera e propria guerra contro il gruppo Vory v Zakone. Nell’ultima scena del film si scopre tuttavia come il suo obiettivo non fosse eliminare tale organizzazione, quando prenderne il potere, arrivando al vertice della sua gerarchia. Dopo aver eliminato Semyon, infatti, è ora egli a diventare il nuovo boss, e i tatuaggi che sfoggia sul suo corpo dimostrano la devozione a tale causa.

Per quanto egli abbia agito nel bene, salvando la neonata, Nikolai dimostra di non aver mai abbandonato la volontà di perseguire i propri controversi obiettivi, riuscendo infine a raggiungerli. Cronenberg invita così lo spettatore a confrontare la frenetica autodifesa di Nikolai in carne e ossa con la sua precedente esibizione di sé mentre viene giudicato dai vors, per vedere se diventerà un uomo e riceverà i tatuaggi a forma di stella che segnalano la trasformazione nella mafia russa – e che in seguito verranno usati per contrassegnarlo per l’esecuzione nella vasca da bagno.

Cronenberg si assicura di mostrare i tatuaggi che vengono impressi nella carne di Nikolai. I mafiosi, come le prostitute, portano le loro storie sul corpo. Il film si conclude così con una riflessione sulla repressione e sulla famiglia. L’inquadratura di Cronenberg nella scena finale chiarisce che Kirill è motivato dall’amore per Nikolai e che Nikolai sfrutta questa tensione erotica a suo vantaggio. È una sottotrama interessante in un film di mafia e rende un po’ più esplicito l’omoerotismo che caratterizza altre opere del genere. Anche l’interesse per la repressione è tipico di Cronenberg.

 

Cosa dobbiamo pensare della strana inquadratura familiare alla fine, quando Nikolai, che si è rivelato essere un poliziotto sotto copertura, stringe Anna, con il bambino della prostituta tra loro, prima che debbano separarsi? Cronenberg ci mostra la famiglia che avrebbe potuto essere, quella che una storia forse meno audace e una visione più convenzionale e meno dura avrebbero offerto. Allo stesso tempo, è un gesto che sottolinea l’importanza e la salute dell’unità umana ordinaria e fondamentale contro un mondo sotterraneo di fedeltà false o forzate, di sfruttamento umano e di legami di odio.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. La promessa dell’assassino è infatti presente su Tim Vision, Apple iTunes e Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per giovedì 7 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Pompei, la storia vera: quanto è storicamente accurato il film?

Pompei, la storia vera: quanto è storicamente accurato il film?

Nel 2014 Paul W.S. Anderson, meglio conosciuto per i film di Resident Evil, ha diretto il film storico-catastrofico Pompei (qui la recensione) e, pur proponendo molte cose vere sulla città romana congelata nel tempo dall’eruzione del Vesuvio, ne propone altre totalmente false. Come noto, il Vesuvio ha eruttato nel 79 a.C. e ha distrutto la città di Pompei, conservando però perfettamente i suoi cittadini nella cenere. Sin dalla riscoperta della città, avvenuta a partire dagli scavi del 1748, ci si è chiesto che tipo di vita dovessero condurre queste persone e cosa stessero facendo nel momento in cui la cenere le ha congelate per sempre.

La trama e il cast di Pompei

Il risultato di queste riflessioni, al cinema, è stato Pompei, con Kit Harrington (Jon Snow in Game of Thrones) nel ruolo del gladiatore celtico Milo che cerca di vendicarsi del generale romano (Kiefer Sutherland) che ha ucciso la sua famiglia, e Cassia (Emily Browning), l’aristocratica romana che non può fare a meno di amare. Il film segue i ritmi narrativi de Il Gladiatore di Ridley Scott e del Titanic di James Cameron fino al momento dell’esplosione del vulcano, spingendo alcuni spettatori a chiedersi se si tratti di un film storicamente accurato o del prodotto di un’eccessiva licenza creativa. Fortunatamente, grazie a diverse fonti, abbiamo la risposta a questa domanda.

La storia vera dietro Pompei

L’eruzione del Vesuvio

Nel film Pompei il Vesuvio non erutta dal nulla, ma include i terremoti e le scosse che fecero tremare la città nei giorni precedenti il grande evento. Quando alla fine eruttò, fece esplodere in aria una fragorosa nube di detriti alta 20 km e le conseguenti onde di flusso piroclastico, ancora più alte, coprirono le strade con una velocità di 700 km all’ora. Come mostra il film, i cittadini colpiti da queste onde sono stati ridotti in pochi secondi a cadaveri carbonizzati a 700 gradi Celsius, mentre le rocce incluse nelle onde hanno colpito edifici e case fino a farli crollare.

Kiefer Sutherland, Emily Browning, Sasha Roiz e Kit Harington in Pompei. Foto di Caitlin Cronenberg – © 2014 Constantin Film International GmbH and Impact Pictures (Pompeii) Inc. All rights reserved.

Nessuna palla di lava infuocata cadde sulle strade di Pompei

L’esplosione del Vesuvio fu però solo una parte del grande evento che lasciò Pompei in rovina, ma si verificò nell’arco di un’intera giornata. Ragion per cui il regista ha deciso di prendersi una licenza accelerando i tempi. Ha dunque incluso sfere di lava incandescente che cadono sulle strade della città come meteore, incendiando diverse strutture e rendendo più difficile la fuga del Milo e Cassia. Sebbene questo sia di grande impatto visivo e aumenti la tensione dell’evento, si tratta di un esempio di spettacolarità utilizzata per amplificare ciò che è già abbastanza orribile, anche se non si è verificato con la rapidità richiesta dalla trama.

Le fasi dell’eruzione, dai terremoti ai flussi piroclastici, sono corrette

Secondo Live Science, l’eruzione del Vesuvio avvenne in più fasi e, nonostante Pompei si affretti ad affrontare altri aspetti del film come la storia d’amore e la sottotrama della vendetta, si prende il tempo necessario per mostrare queste fasi nel dettaglio. Oltre ai terremoti che precedono l’eruzione, il film mostra infatti l’esplosione principale e le onde di flusso piroclastico che la trasformarono in un evento di 24 ore. Sebbene le onde si siano abbattute rapidamente sui cittadini, non hanno avuto la massa necessaria per incenerirli, ma li hanno ricoperti di uno spesso strato di cenere e detriti che li ha preservati in qualsiasi cosa stessero facendo al momento dell’impatto.

Nessun gigantesco tsunami ha spinto le navi a Pompei

L’esplosione del vulcano ebbe effetti sull’ambiente e sulla topografia circostanti, ma non fu l’evento di proporzioni colossali di cui si parla in Pompei. Nel film di Anderson, le navi romane non solo vengono sballottate nei pressi del porto, ma vengono attivamente verso la città, con una che viene effettivamente spinta lungo la via principale. Nella realtà, non ci sono prove che le navi siano state spinte in città, e lo tsunami che si verificò in seguito all’eruzione fu relativamente minore, ma i film di Paul W.S. Anderson sono noti per concentrarsi più sullo sfarzo del blockbuster che sull’autenticità.

Emily Browning e Kit Harington in Pompei
Emily Browning e Kit Harington in Pompei © 2014 – Constantin Film International GmbH and Impact Pictures (Pompeii) Inc. All rights reserved.

I cittadini sconvolti tentarono di fuggire dalla città

Uno degli aspetti più agghiaccianti della visita alla vera Pompei è vedere tutti i cittadini congelati in varie posizioni: alcuni come se fossero completamente sorpresi dall’eruzione, altri che svolgono compiti banali nelle loro case, altri ancora addormentati nei loro letti e molti in preda all’agonia e alla paura. Il personaggio di Atticus (Adewale Akinnuoye-Agbaje), compagno di gladiatori e amico di Milo in Pompei, è stato basato sulla figura di un uomo grande e ben costruito che si pensa sia di origine africana e che fu trovato mentre cercava di proteggersi dalle onde piroclastiche.

Non è esistito alcun senatore Quintas Corvus

Kiefer Sutherland interpreta il diabolico senatore Quintas Corvus, politico e generale romano, che diventa l’oggetto delle ire di Milo e fa da contrappunto alla sua storia d’amore con Cassia. Questo personaggio è fittizio e creato per il film per essere un altro ostacolo, ma non c’è nessun corpo di un senatore o di un generale romano incatenato alla sua biga come lui che corrisponda alla sua descrizione nelle rovine della città oggi e pertanto è da ritenersi completamente inventato.

I personaggi di Kit Harrington ed Emily Browning sono basati su “I due amanti”

Passeggiare tra le vere rovine di Pompei significa essere colti di sorpresa dalle vittime sul posto: madri che stringono i loro neonati, bambini rannicchiati nelle porte e intere famiglie uccise mentre pregano le divinità. Dei 2000 corpi scavati, uno dei calchi più tristi, chiamato “I due amanti”, consiste in due persone che si abbracciano mentre la cenere le travolge, e la storia d’amore di Milo e Cassia in Pompei, pur essendo opera di finzione, è stata creata a partire da quel livello di devozione.

Adewale Akinnuoye-Agbaje, Kit Harington e Emmanuel Kabongo in Pompei
Adewale Akinnuoye-Agbaje, Kit Harington e Emmanuel Kabongo in Pompei. Foto di Caitlin Cronenberg – © 2014 Constantin Film International GmbH and Impact Pictures (Pompeii) Inc. All rights reserved.

I gladiatori si capiscono

Persino Il Gladiatore era storicamente accurato solo per metà del tempo, ma Pompei non dedica abbastanza tempo allo sviluppo della sottotrama dei gladiatori da risultare efficace o da meritare un investimento emotivo. Dal momento in cui si incontrano, Milo è in qualche modo in grado di capire Atticus nonostante entrambi non condividano una lingua comune, e di fatto sono in grado di comunicare senza problemi con altri uomini portati via dalle loro terre d’origine e costretti ai combattimenti dei gladiatori. Il National Geographic ha già sfatato molti miti sui gladiatori, dal fatto che nove volte su dieci sopravvivevano ai loro incontri, al fatto che non erano tutti indigenti.

Il trailer del film e dove vederlo in streamin e in TV

È possibile fruire di Pompei grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, NowRai Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 7 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: Istituto di Geofisica, Live Science, National Geographic

Inspira, espira, uccidi: spiegazione del finale della serie Netflix

Netflix ha lanciato il 31 ottobre 2024 una nuova commedia-thriller tedesca, Inspira, espira, uccidi, divertente e avvincente al tempo stesso, che si presta a essere vista per Halloween. Basata sull’omonimo bestseller di Karsten Dusse, la premessa dello show è piuttosto unica. Segue Bjorn (Tom Schilling), un avvocato difensore, che inaspettatamente si dedica all’omicidio mentre cerca di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata attraverso lezioni di mindfulness.

La serie, composta da otto episodi, è ricca di elementi divertenti e allo stesso tempo oscuri, in quanto mostra il personaggio di Bjorn sviluppare gradualmente vari meccanismi di coping, tra cui l’omicidio, e farla franca. Oltre a Tom Schilling, la serie è interpretata anche da Emily Cox, Sascha Alexander Gersak, Michael Ihnow e altri. Martina Plura, Max Zähle e Boris Kunz hanno diretto la serie.Con tutti gli omicidi di alto profilo che Bjorn commette e che alla fine lo trasformano in una mente mafiosa, esploriamo ora il finale di Inspira, espira, uccidi e vediamo se viene catturato per le sue azioni.

Bjorn riesce a farla franca con gli omicidi alla fine di Inspira, espira, uccidi?

Bjorn, un avvocato mafioso, interpreta in Inspira, espira, uccidi un professionista che trova estremamente difficile bilanciare la sua vita personale con quella professionale.Il suo cliente, il leader mafioso Dragan, lo tiene estremamente occupato e lui trova difficile trovare il tempo per la moglie e la figlia, con un impatto negativo sulla sua vita familiare.Vedendolo in difficoltà, la moglie gli suggerisce di partecipare a un corso di mindfulness. Sebbene all’inizio sia scettico, alla fine accetta l’idea e si iscrive al corso. Per esempio, Bjorn si trasforma in un assassino che uccide Dragan, ma lo fa in modo consapevole e motivando le sue azioni. Poiché il corso di mindfulness gli ha insegnato che sua moglie e suo figlio sono la cosa più importante per lui e che non dovrebbe prestare attenzione ad altri aspetti della vita che lo allontanano da loro, decide di uccidere il suo cliente poiché il suo lavoro lo teneva costantemente lontano dalla sua famiglia.

Mantiene la calma anche quando viene interrogato dalla polizia e deve mentire, così come quando viene interrogato da un altro capo mafia. La nuova vita mentale gli conferisce la disinvoltura di uno psicopatico quando deve affrontare situazioni terribili come l’eliminazione di un cadavere. La parte migliore è che Bjorn riesce a farla franca con gli omicidi non di uno, ma di due capi mafia, Dragan e Boris. Si vede poi che gestisce entrambe le bande rivali con l’aiuto dei pollici mozzati dei capi mafia, che tiene nascosti in una scatola custodita al sicuro. Anche con due omicidi, l’ispettore di polizia Nicole non è riuscita a trovare alcuna prova concreta che lo colleghi direttamente a quei crimini.

Come si è trasformato Bjorn in un assassino in Inspira, espira, uccidi?

Inspira, espira, uccidi - la recensione
Tom Schilling in Inspira, espira, uccidi. Courtesy of Netflix 2024.

Bjorn si è trasformato in un assassino in qualche modo come un effetto collaterale delle sue lezioni di mindfulness. Tutto è iniziato perché un fine settimana che Bjorn avrebbe dovuto trascorrere con sua figlia Emily, riceve una telefonata da Dragan, che gli chiede di incontrarlo immediatamente. A Bjorn non piace l’idea di dover lavorare mentre è con sua figlia o che Emily incontri Dragan.

Tuttavia, non avendo scelta, si reca all’incontro con Dragan e lo nasconde nel bagagliaio della sua auto per portarlo con sé. Tuttavia, una volta raggiunta la casa sul lago dove Emily e Bjorn avrebbero dovuto trascorrere una serata tranquilla e serena, Bjorn decide di non tirare fuori Dragan dal bagagliaio della sua auto. Ricorda che al corso di mindfulness gli era stato insegnato ad essere presente e che, per essere presente con tutto se stesso a Emily, doveva lasciare Dragan lì. Il boss mafioso muore ovviamente nel bagagliaio per soffocamento. È così che Bjorn commette il suo primo omicidio, il tutto mantenendo una grande consapevolezza.

Björn uccide anche Boris in Inspira, espira, uccidi?

Inspira, espira, uccidi

Anche se Björn non si trasforma esattamente in un assassino psicopatico, finisce per uccidere un’altra persona. Poiché Boris stava facendo pressioni su Björn per fargli organizzare un incontro con Dragan, Björn escogita un piano elaborato per sbarazzarsi di questo problema: ingannando Boris e facendogli credere che la polizia ha delle prove contro di lui, consiglia a Boris di nascondersi e si offre di portarlo da Dragan.

Boris, non sapendo nulla dei piani di Björn accetta e, come ha fatto con Dragan, Björn fa entrare Boris nel suo bagagliaio mentre lui guida. Anche se Omicidio con prudenza non mostra con precisione come Boris viene ucciso, si può benissimo supporre che Björn abbia ucciso Boris nello stesso modo di Dragan, soffocandolo nel bagagliaio della sua auto. Con la polizia ancora all’oscuro dell’omicidio di Dragan e incapace di trovare qualcosa contro Björn, quest’ultimo dirige mentalmente le due bande rivali, tenendole letteralmente sotto il controllo del loro capo. Inspira, espira, uccidi è disponibile in streaming su Netflix.

Appuntamento a Natale, la spiegazione del finale

Appuntamento a Natale, la spiegazione del finale

Appuntamento a Natale (Meet Me Next Christmas) di Netflix include un emozionante triangolo amoroso che lascia gli spettatori indovinare fino alla fine chi sceglierà Layla. La commedia romantica di Netflix inizia con Layla che va all’aeroporto e il suo volo viene cancellato. Si reca nella lounge dove incontra un uomo di nome James. Dopo aver sviluppato un legame romantico, lui le propone di incontrarsi il prossimo Natale al concerto dei Pentatonix – tradizione annuale di Layla – se sono single.

Un anno dopo, Layla scopre che il suo ragazzo la tradisce e decide che è il destino. L’universo le dice di incontrare James al concerto dei Pentatonix, ma quell’anno non ha preso il biglietto perché il suo ragazzo voleva vedere Macklemore. Per avere aiuto, si rivolge a un personal concierge di nome Teddy, che deve renderla felice se vuole mantenere il suo lavoro. Il film natalizio di Netflix, smielato e quintessenziale, presenta numerosi ed esilaranti colpi di scena che faranno ridere il pubblico mentre osserva Layla arrivare alla decisione su quale uomo sia davvero destinato a lei.

Chi sceglie Layla tra Teddy e James in Incontriamoci il prossimo Natale

Con il passare del tempo, in Appuntamento a Natale, diventa evidente che Layla e Teddy provano qualcosa l’uno per l’altra. Tuttavia, questo la mette nella posizione di dover decidere se incontrare James al concerto o seguire Teddy. Oltre a scegliere tra i due uomini, la sua circostanza è anche una decisione tra il destino – a cui si è appoggiata per tutto il film – e la scelta – per la quale ha rimproverato Teddy in precedenza. Alla fine, capisce che i suoi sentimenti sono davvero per Teddy, nonostante abbia lottato per arrivare a James per tutto il tempo.

Fortunatamente, James non ha il cuore spezzato da questa decisione, perché nell’anno successivo alla loro interazione è andato avanti. Ha trovato una relazione con una donna adorabile che accompagna al concerto dei Pentatonix. La coppia fa il tifo per Layla quando lei corre sul palco dopo il grande gesto di Teddy, dimostrando che James è la persona genuina e gentile che Layla ricorda all’aeroporto. I due si trovano meglio con altre persone, il che è in linea con il tema generale della commedia romantica di Netflix, secondo cui la scelta può essere migliore del destino.

Il grande gesto di Teddy in Incontriamoci il prossimo Natale spiegato

Con l’aiuto dei Pentatonix, Teddy intende confessare i suoi sentimenti a Layla sul palco dello spettacolo dei Pentatonix dopo essersi esibito come Babbo Natale. Attraverso le loro conversazioni, Teddy scopre che Layla si appoggia al destino, ma ha anche un debole per i gesti eclatanti, le aperture romantiche e la vulnerabilità emotiva. Il suo piano include tutte queste cose. Quello che non prevede è il fatto di dover salire in cima alla scenografia per potersi calare sul palco.

Nonostante la sua paura dell’altezza in Appuntamento a Natale, Teddy sale in cima, ma va nel panico quando arriva il momento di scendere dal camino. Non riesce a scendere nello scivolo. Teddy perde il suo spunto musicale, così i Pentatonix fanno in modo che il pubblico lo inciti cantando e applaudendo l’intero gruppo. Alla fine, Teddy compie il passo e affronta le sue paure, un aspetto romantico della storia che Layla non vede mai, poiché non è nella stanza quando lui scende dal camino.

Come Layla ottiene il biglietto per i Pentatonix

Il conflitto centrale di Appuntamento a Natale è il fatto che Layla vuole andare al concerto dei Pentatonix per incontrare James, credendo che sia l’uomo dei suoi sogni. Sfortunatamente, i biglietti sono esauriti su tutti i siti web, il che la spinge a cercare un concierge personale, Teddy, per procurarsene uno. Purtroppo, l’impresa si rivela molto più difficile del previsto. Dopo aver provato con una biglietteria, siti web online, un bagarino su Craigslist e una coppia vagamente cultista, la situazione sembra senza speranza. Teddy arriva perfino a far esplodere i DM di Instagram dei Pentatonix, sperando che lo aiutino.

Tuttavia, Teddy scopre da suo cugino – il personaggio più divertente di Appuntamento a Natale – che possono avere due biglietti per il concerto se vincono lo Snow Ball, una gara annuale di lipsyncing. Dopo essere stati allenati da Jordy, i due si esibiscono in una fantastica performance con la canzone “Santa Baby” di Kiki Halliday e KOVAS. Purtroppo, si classificano al secondo posto nella gara di Snow Ball, perdendo i biglietti. Tuttavia, vincono perché si baciano e realizzano i sentimenti che provano l’uno per l’altra.

In un colpo di scena scioccante, i Pentatonix seguono la loro storia per tutto il tempo attraverso i DM di Teddy e decidono di dare a Layla l’unico biglietto rimasto per il concerto se Teddy accetta di giocare a Babbo Natale, progettando di fare da sensale per la coppia. Alla fine, questo singolo atto di gentilezza mette in moto il finale, che è altrettanto sdolcinato e adorabile.

L’incontro tra Teddy e Layla: ecco come si spiega

Appuntamento a Natale
© Netflix

All’inizio di Appuntamento a Natale, Layla va nella sala d’aspetto dopo che il suo volo è stato cancellato. Va a prendere una quiche dal buffet e un uomo la prende nello stesso momento. I due non si parlano per più di qualche istante, ma lui fa comunque colpo disegnando una faccina sorridente sulla quiche di lei con lo sriracha. Questa interazione viene presto oscurata nel film dall’incontro carino tra Layla e James.

Tuttavia, il momento diventa importante in seguito, poiché Layla conserva il bicchiere che lui ha fatto cadere accidentalmente nella sua borsa, un oggetto che per lei ha un valore sentimentale, poiché è il momento in cui ha conosciuto James. In definitiva, questo bicchiere aiuta Layla e Teddy a capire finalmente che si erano già incontrati.

Sebbene Layla pensi che l’incontro con James sia stato il destino, si potrebbe sostenere che Teddy abbia fatto cadere il bicchiere nella sua borsa come un atto dell’universo che li ha portati a stare insieme. Tanto più che, più avanti nel film, i due vivono il loro primo momento veramente romantico, quando cucinano insieme la crème brûlée in quegli stessi contenitori di vetro. In alternativa, se entrambi gli atti sono dovuti al destino, sembra più probabile che qualche forza cosmica abbia effettivamente causato nessuno dei due atti, ma che si tratti invece di semplici coincidenze che hanno avuto importanza perché Layla pensava che avessero importanza.

Il vero significato del finale di Appuntamento a Natale

Appuntamento a Natale è una classica storia d’amore natalizia in cui qualcuno pensa che il destino lo stia guidando verso una persona, ma in realtà finisce per innamorarsi di qualcun altro. Questo tema è stato ripetuto più volte, anche in numerosi film di Hallmark e alla fine di About Fate di Prime Video. Nel complesso, tutti questi film hanno lo stesso messaggio di fondo: le vite delle persone sono ciò che scelgono di fare e sono responsabili di trovare la felicità nelle relazioni.

In definitiva, non c’è stata una scelta sbagliata tra James e Teddy in Appuntamento a Natale, così come non c’è stata una scelta giusta tra la ragazza di James e Layla. Entrambi hanno dovuto scegliere una persona che portasse loro gioia, e tutto si riduce a trovarsi nel posto giusto al momento giusto con qualcuno che si inserisce nella loro vita.

Star Wars: in sviluppo una nuova trilogia scritta da Simon Kinberg, ex autore degli X-Men

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La Lucasfilm è pronta a tornare nella galassia lontana lontana con lo sviluppo di una nuova trilogia di Star Wars firmata da Simon Kinberg, ex autore dei film degli X-Men. Come riportato da Variety, Kinberg sta scrivendo e producendo il trio di film insieme al capo della Lucasfilm Kathleen Kennedy, dando così inizio una nuova serie dopo che Star Wars: L’ascesa di Skywalker del 2019 avrà concluso la “Saga di Skywalker”.

In passato, Kinberg ha scritto e prodotto diversi film di X-Men per la 20th Century Fox, tra cui X-Men – Conflitto finale del 2006, X-Men – L’inizio del 2011, X-Men – Giorni di un futuro passato del 2014, Deadpool del 2016 e Logan – The Wolverine del 2017, prima di debuttare alla regia con lo spinoff X-Men – Dark Phoenix del 2019. Ha però già avuto modo di cimentarsi con la saga di Star Wars, collaborando con Lucasfilm per la serie di Disney Channel Star Wars Rebels ed è stato consulente di J. J. Abrams per Star Wars: Il Risveglio della Forza del 2015.

Al momento, questo è tutto ciò che si sa su questa nuova annunciata trilogia, di cui il primo capitolo dovrebbe però essere il già da tempo confermato film con Daisy Ridley nuovamente nei panni di Rey. È dunque probabile che la storia a lei dedicata venga ulteriormente ampliata, con un’intera trilogia chiamata a farla evolvere come personaggio e condurla verso nuovi orizzonti della galassia lontana lontana. Non resta a questo punto che attendere maggiori novità a riguardo.

Nuovi film di Star Wars: tutti i film in arrivo e la data di uscita

La saga degli Skywalker si è conclusa, ma ci sono ancora molti film di Star Wars in arrivo. Lucasfilm ha iniziato ad annunciare ufficialmente i prossimi film alla Star Wars Celebration 2023, segnalando che Star Wars tornerà presto sui grandi schermi. Lo sviluppo è stato posticipato a causa degli scioperi degli sceneggiatori e degli attori, ma Lucasfilm ha comunque recentemente confermato che questi progetti sono ancora in lavorazione.

Al momento la Lucasfilm ha fissato tre date di uscita:

  • 22 maggio 2026
  • 18 dicembre 2026
  • 17 dicembre 2027

Solo la prima di queste è stata annunciata ufficialmente, quindi le altre date di uscita potrebbero cambiare. Con queste premesse, scopri a questo link tutti i progetti cinematografici della Lucasfilm per il prossimo decennio.

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Colin Farrell svela quanto sa di The Batman: Parte II

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Colin Farrell svela quanto sa di The Batman: Parte II

Con l’uscita del finale de The Penguin, prevista per il 10 novembre, si concluderà la prima serie a episodi tratta da The Batman di Matt Reeves. Con Colin Farrell nei panni del gangster titolare, noto a molti come Oz Cobb, la produzione ha messo sotto osservazione il famigerato cattivo di Gotham City dopo gli eventi del film del 2022 che ha introdotto Robert Pattinson nei panni del Crociato incappucciato.

Negli oltre due anni trascorsi da quando la cupa rivisitazione in chiave neo-noir dell’amato eroe DC è arrivata sugli schermi di tutto il mondo, i fan sono rimasti in trepidante attesa di ulteriori notizie su quando potranno aspettarsi il ritorno al cinema di Batman, Selina Kyle alias Catwoman (Zoë Kravitz) e il resto degli abitanti di Gotham.

Durante una recente chiacchierata con Collider sulla serie, Farrell è stato piuttosto aperto su tutto ciò che sapeva sull’atteso sequel che è in lavorazione da tempo. E quando si è trattato di stabilire chi fosse più informato, l’attore ha subito sottolineato di non sapere granché, dicendo: “Fratello, io non so nulla. So più o meno quanto te, forse meno perché tu parli con Matt più di me”.

Sembra che, oltre a Reeves, il principale punto di contatto di Farrell sia il produttore del film originale, Dylan Clark, che ha prodotto anche The Penguin e tornerà al suo posto per il sequel. Anche se non è ancora stato contattato per una data di inizio della produzione, l’attore di The Banshees of Inisherin ha dichiarato:

No, no, ma direi che probabilmente Dylan mi farà sapere molto presto. Potrei chiamare Dylan oggi stesso e chiedergli, suppongo, cosa abbiamo in mente, quando inizieremo le riprese e tutto il resto, ma per ora ne ho abbastanza di tutto questo. Ho bisogno di allontanarmi e di stare a casa, rilassarmi, guardare film e fare escursioni”.

Cosa sappiamo di The Batman: Parte II

Per cominciare, non solo Farrell riprenderà il suo ruolo di Pinguino, assetato di potere, in The Batman: Part II, ma Pattinson tornerà nei panni di Bruce Wayne alias Batman, mentre Kravitz indosserà il costume di Catwoman, sperando in una maggiore costruzione del personaggio in The Batman: Part II. A parte questo, e il presunto coinvolgimento di Andy Serkis nel ruolo di Alfred, c’è molto in sospeso per quanto riguarda il casting del sequel, con il co-leader dei DC Studios James Gunn che ha recentemente smentito le voci sul casting di Harvey Dent, alias Two Face. Per quanto riguarda le riprese, mentre Farrell è all’oscuro come tutti noi, Reeves ha recentemente condiviso alcune notizie promettenti sulla sceneggiatura del film, commentando:

“Stiamo finendo, io e Mattson [ Tomlin ] ci lavoriamo ogni giorno. Ci stiamo avvicinando molto. Ne abbiamo già dato una buona parte alla DC e l’hanno letto. Sono molto entusiasti e stiamo cercando di preparare il film all’inizio dell’anno prossimo per poterlo girare l’anno prossimo. Siamo entusiasti. Ci stiamo avvicinando. È molto eccitante”.

COPERTINA: Colin Farrell arriva alla première di Los Angeles di “Tredici vite”. Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

9-1-1 8: nuova clip con protagonista Eddie

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9-1-1 8: nuova clip con protagonista Eddie

Le confessioni sono cattoliche quanto i sacramenti e il Papa. Eddie è stato educato in modo cattolico e questo ha influenzato enormemente la sua vita e le sue decisioni. Con Christopher che vive in Texas con i nonni, Eddie si sente perso in 9-1-1 8. Per ritrovare il suo centro, deve affrontare le azioni che hanno portato alla sua situazione attuale.

In 9-1-1 8, Episodio 6, “Confessioni”, Eddie torna al suo passato e dà una possibilità alla confessione. Il titolo dell’episodio del 7 novembre, riportato di seguito, fa pensare a diversi salvataggi, ma un’anticipazione dell’episodio, diffusa da Decider, mostra la decisione di Eddie che senza dubbio influenzerà il modo in cui affronterà la prossima fase della sua vita.

Quando un bambino cade in un tubo e rimane intrappolato, il 118 deve fare affidamento su qualcosa di più delle proprie capacità per salvarlo. Nel frattempo, vecchie ferite si riaprono quando i membri del 118 corrono in aiuto di un uomo alle prese con un divorzio.

Eddie riflette sulle sue azioni passate in 9-1-1 8, Episodio 6

“Non so nemmeno da dove cominciare”, dice Eddie nel video qui sopra, che lo trova già nel box della confessione. Il prete, che ha già ascoltato le confessioni di Bobby in passato, valuta che la situazione è disastrosa se riporta Eddie ai riti cattolici. Eddie si apre sulle sue decisioni che hanno ferito Christopher, portando alla scelta radicale di Chris nella Stagione 7. “Ho anteposto il mio desiderio ai suoi bisogni”, confessa Eddie. Mentre la conversazione procede, il prete è scioccato da alcune cose che sta sentendo, nonostante dica che nulla lo sconvolge più.

“Ho traumatizzato mio figlio, padre. . . È tornato a casa e mi ha trovato con sua madre morta”, dice Eddie, e lo sguardo del prete la dice lunga. Lo si può quasi vedere mentre si fa un’immagine mentale di ciò che ha appena sentito. Eddie chiarisce subito, rivelando che sta parlando della situazione del doppelganger della stagione 7, in cui Eddie inizia a uscire con una donna identica alla defunta moglie di Eddie, Shannon (Devin Kelley).

Questo sneak peek rivela che Eddie sta lottando emotivamente con le bugie che ha detto in passato a coloro che gli vogliono bene. Lo showrunner Tim Minear ha detto che i baffi di Eddie sono una manifestazione di ciò che sta accadendo dentro di lui, e se ciò che ha appena confessato è il modo in cui vede il suo ruolo in quella situazione, è molto da portare. Resta da vedere se la confessione lo farà sentire meglio, ma è un passo positivo verso la guarigione.

Nicholas Hoult rivela la sua reazione sull’interpretare Lex Luthor in Superman

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Nicholas Hoult ha avuto una reazione sorprendente quando ha saputo che avrebbe interpretato Lex Luthor invece di Superman nel reboot cinematografico Superman di James Gunn. Anche se non c’è ancora un trailer del film, l’attesa è alta per l’Uomo d’Acciaio di David Corenswet, che sarà il primo film del nuovo Universo DC. Prima di essere scritturato per interpretare uno dei più grandi cattivi della DC, Hoult ha però dunque perso il ruolo di Clark Kent in favore di Corenswet. Tuttavia, sembra che il destino dell’attore sia sempre stato quello di interpretare Lex Luthor.

Nel podcast Happy Sad Confused, Nicholas Hoult ha spiegato perché ha riso dopo che gli è stato offerto il ruolo di Lex Luthor in Superman del 2025. Secondo l’attore, pur avendo fatto il primo provino per interpretare il ruolo di Superman del DCU e avendo persino avuto la possibilità di essere una delle poche star a fare il provino per il ruolo, Hoult ha sempre saputo che sarebbe stato più adatto a Lex Luthor. Quando ha effettivamente ricevuto l’offerta per quel ruolo, Hoult ha dunque riso, perché leggendo il copione ha capito che il suo ruolo perfetto nella storia del film era quello del cattivo.

È buffo, perché quando ho letto il copione per la prima volta, mi ricordo di averlo letto e c’era una piccola parte di me che pensava ‘Oh, penso che ti saresti divertito a interpretare Lex‘. E non ho detto nulla, ma quando James [Gunn] mi ha chiamato per interpretare Lex, ho fatto una specie di gracchiamento – credo sia il modo in cui lo descriverei. Non ho detto nulla. Credo che mi abbia detto: “Vogliamo che tu interpreti Lex” e io ho riso, perché credo che ci fosse qualcosa nel mio istinto, quando ho letto il copione per la prima volta, che mi ha fatto pensare: “Credo che questo sia il ruolo che dovrei interpretare in questa storia””.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn con David Corenswet e Nicholas Hoult

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

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Jack Black è Satana nelle prime immagini della commedia Dear Santa

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Bobby e Peter Farrelly hanno svelato il primo sguardo al loro nuovo film Dear Santa, iniziando con le immagini di Jack Black che interpreta Satana. Il film parla di un ragazzo che commette un errore di ortografia nella sua lettera a Babbo Natale, invitando inavvertitamente Satana a visitare la sua casa. Sebbene Black sia vestito con una pelliccia rossa e bianca, è abbastanza chiaro che non è l’allegro Santa Claus. Le prime immagini di Dear Santa sono state pubblicate da Entertainment Weekly, che ha parlato con i fratelli Farrelly di questo atteso progetto.

Black appare insolitamente sottotono, ma il suo costume lo compensa ampiamente. I colori sono giusti, ma la consistenza della pelliccia è più minacciosa e il suo costume è ricoperto di cinture e catene di cuoio. I Farrelly hanno rivelato che stavano lavorando a questa idea da circa 15 anni, ma avevano bisogno di tempo per darle forma. L’ultima volta che il duo ha lavorato insieme è stato nel 2014 per Scemo & + scemo 2. Di seguito, ecco le immagine diffuse da EW.

Cosa hanno detto i fratelli Farrelly di Dear Santa con Jack Black?

Bobby ha spiegato che hanno scelto Black per interpretare Satana perché volevano qualcuno che potesse sembrare “diabolico, ma in modo divertente”. Ha poi proseguito: “Jack è quel tipo di persona che con le sue sopracciglia inarcate, le sue facce e tutto il resto, ha sempre un po’ di malizia, ma è estremamente simpatico, e questo è Jack. Non abbiamo mai voluto farne un film dell’orrore o qualcosa del genere. Volevamo che fosse comico. Quindi è stato un gioco delicato interpretare questo personaggio iconico ma in modo che il pubblico potesse divertirsi. E Jack era il tipo perfetto”.

Secondo quanto riferito, Black è stato molto entusiasta di partecipare al film, dicendo a Bobby che “è nato per interpretare questo ruolo”. Il regista ha raccontato che Black ha preso l’iniziativa di inviare una sua foto con un costume fatto in casa, che ha finito per ispirare il look finale del film.

Il ruolo di protagonista va però a Robert Timothy Smith nel ruolo di Liam Turner, il ragazzo che ha evocato il male nella sua casa a Natale. Tra gli altri bambini, Jaden Carson Baker e Kai Cech, mentre gli adulti Brianne Howes, Hayes MacArthur e PJ Byrne completano il cast. Bobby ha poi parlato di Keegan-Michael Key, dicendo: “Keegan, ogni volta che puoi averlo in una commedia, è un fuoricampo. Ed ero così felice quando abbiamo avuto un ruolo per il quale pensavo che Keegan sarebbe stato perfetto. Keegan interpreta il terapista del ragazzo e, come sempre, è bravissimo, ha delle idee e mi diverte molto lavorare con lui”.

Dear Santa debutta lunedì 25 novembre su Paramount+.

Agatha All Along: la showrunner ha apparentemente rivelato l’identità del “padre” di Nicky

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Nel finale di Agatha All Along abbiamo appreso di più sul passato di Agatha Harkness e la verità su suo figlio Nicky (meglio conosciuto dai fan dei fumetti come Nicholas Scratch). Proprio quando Agatha stava per partorire, la Morte si è presentata per reclamare il bambino; tuttavia, la strega ha implorato più tempo e sembra che lo abbia ottenuto uccidendo streghe. L’unica notte in cui non lo fece, su richiesta di Nicky, la Morte venne a prenderlo e Agatha, vergognandosi delle sue azioni, passò centinaia di anni a uccidere i suoi compagni di magia sulla “Strada delle Streghe” per evitare di riunirsi al bambino.

Si è parlato molto di chi potrebbe essere il padre del bambino e, in una nuova intervista, la showrunner di Agatha All Along, Jac Schaeffer, ha lasciato intendere che Rio Vidal/Morte ha concepito il bambino con la protagonista dello show. “Dirò che quando stavamo facendo il casting a volte pensavamo: ‘Quel bambino assomiglia a Rio? Quel bambino assomiglia a Aubrey Plaza?“”, ha stuzzicato la sceneggiatrice e regista. “I fan e gli spettatori, sì, stanno sicuramente captando le nostre onde cerebrali”.

Schaeffer ha aggiunto: “Non avevo previsto che gli shippers sarebbero stati così ferventi. Non si può mai sapere come andrà a finire una cosa o se alla gente interesserà. La quantità di persone che si preoccupano è sbalorditiva per me. Spero che nel MCU ci sia un approfondimento della storia di Agatha e Rio”. Ciò è in linea con i commenti precedenti sul fatto che un uomo non è necessario per concepire un figlio di una strega e il fatto che “Rio” abbia dovuto portare il proprio figlio nell’aldilà aggiunge un’altra dimensione tragica alla sua storia d’amore passata con Agatha.

Ci sono molte storie che potrebbero essere raccontate con un Nicky adulto (soprattutto se è davvero un “Agente di Mefisto”). Tuttavia, come sottolinea Schaeffer, la maggior parte dei fan è desiderosa di saperne di più sul passato di Agatha e Morte… e di vedere Plaza riprendere il suo ruolo nel MCU il prima possibile. Come noto, dato il successo della serie, si sta già parlando di possibili ulteriori stagioni, il che renderebbe Agatha All Along la prima serie Marvel in live action dopo Loki ad ottenere questo onore.

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Ryan Reynolds conferma di aver “cercato di convincere” Nicolas Cage a tornare come Ghost Rider

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Prima ancora che le telecamere iniziassero a girare Deadpool & Wolverine, si vociferava che Nicolas Cage avrebbe ripreso il suo ruolo di Johnny Blaze/Ghost Rider, e in seguito abbiamo appreso che c’erano effettivamente dei piani iniziali per includere una versione del personaggio attraverso alcuni concept art rilasciati ufficialmente.

Le star Ryan Reynolds e Hugh Jackman si sono uniti al regista Shawn Levy nel podcast Awardist di Entertainment Weekly, e Reynolds ha confermato di aver contattato Cage per un eventuale ritorno nei panni dello Spirito della Vendetta.

“Erano le prime bozze. Avevamo delle versioni di quella [sequenza], ma poi, man mano che si è sviluppata, si è visto che… Stiamo cercando di fare il film in modo responsabile. Il budget è elevato. È il budget più alto di tutti i film di Deadpool, ma vuoi darti il massimo dei vincoli, il che credo faciliti il pensiero asimmetrico e la creatività. Se si ha troppo tempo o troppi soldi, di solito si uccide questo tipo di creatività. Quindi, sì, si riducono le cose”.

“Ma abbiamo parlato con Nic Cage”, ha continuato l’attore. “Abbiamo provato a prenderlo, ma era un no-go…. Mi sarebbe piaciuto molto”.

Nel film ci sono stati “camei” di molti altri attori, tra cui Jennifer Garner (Elektra), Wesley Snipes (Blade) e Channing Tatum, che ha avuto l’opportunità di interpretare Gambit dopo essere stato scritturato per la prima volta come eroe mutante durante l’era degli X-Men della 20th Century Fox.

“Per fortuna abbiamo ricevuto molti sì ”, ha aggiunto Levy. “Soprattutto perché Ryan li chiamava direttamente. Spesso faceva un’imboscata con FaceTime e li metteva alle strette”.

Resta da vedere se Nicolas Cage tornerà mai a vestire i panni di Ghost Rider, ma si vocifera che potrebbe comparire in Avengers: Secret Wars insieme ai personaggi degli X-Men e dei Fantastici Quattro della Fox.

What If…?: confermata la terza stagione con il debutto nel MCU di un “noto personaggio Marvel”

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Anche se la data di uscita non è ancora stata annunciata ufficialmente, la terza stagione di What If…? di Disney+ dovrebbe debuttare il 22 dicembre e ora abbiamo alcuni interessanti aggiornamenti grazie a Matt Chauncey della Marvel Animation, che ricopre il ruolo di Head of Story per le terze stagioni di What If…? e X-Men ’97.

Chauncey, che ha partecipato a un panel durante il LightBox Expo (via LaughingPlace.com), ha confermato che la terza stagione della serie animata antologica non solo introdurrà un altro nuovo personaggio creato appositamente per lo show (dopo Kahhori della seconda stagione), ma presenterà anche il “tanto atteso” debutto nel MCU di un “noto personaggio Marvel”.

Non sono stati fatti nomi, ma Chauncey ha rivelato di aver “ottenuto un casting da sogno” per il nuovo personaggio. Per quanto riguarda l’altro misterioso eroe o cattivo, un recente rumor ha affermato che Tempesta farà parte della terza stagione.

Sebbene la mutante preferita dai fan abbia già fatto numerose apparizioni in live-action e in animazione (la più recente in X-Men ’97), questo sarebbe tecnicamente il debutto di Ororo Munroe nel Marvel Cinematic Universe.

Tempesta non è stata confermata, ma un recente rumor ha affermato che la strega del tempo diventerà “degna” e brandirà il potente martello di Thor, Mjölnir.

Chauncey ha anche rivelato che la terza stagione includerà un episodio musicale ispirato alle commedie screwball della Hollywood degli anni Trenta. “È un’impresa enorme per l’animazione “, ha sottolineato, ”soprattutto per quanto riguarda la sfida di coordinare la danza e il movimento. Ma la Marvel si è impegnata al massimo e sarà spettacolare”.

Un personaggio di cui è stata confermata l’apparizione è la versione di Sam Wilson di Capitan America, che non vediamo dagli eventi di The Falcon and the Winter Soldier.

L’ex sceneggiatore A.C. Bradley ha recentemente rivelato che inizialmente lo show non poteva utilizzare Wilson, poiché all’epoca della stesura dei copioni non era ancora stato definito come Capitan America in The Falcon and the Winter Soldier.

“Non potevamo nemmeno fare il Capitan America di Sam Wilson perché non sapevamo quando sarebbe uscito”, ha spiegato Bradley. “Anche in questo caso, stavamo scrivendo la seconda stagione mentre le riprese di The Falcon e The Winter Soldier erano in pausa e le sceneggiature venivano riscritte a causa di altre cose. Non sappiamo quando andrà in onda qualcosa. Quindi, non potevamo toccarlo perché non ci è permesso introdurlo… Ha senso, prima si lascia vivere il personaggio nel live-action e poi si va a giocare nel multiverso”.

“La seconda stagione di ‘What If…?’ continua il viaggio mentre The Watcher guida gli spettatori attraverso il vasto multiverso, introducendo volti nuovi e familiari in tutto il MCU”, si legge nella sinossi della seconda stagione. “La serie mette in discussione, rivisita e stravolge i momenti classici del Marvel Cinematic con un incredibile cast vocale che include una serie di star che riprendono i loro ruoli iconici”.

Chris Evans: 10 cose che forse non sai sull’attore

Chris Evans: 10 cose che forse non sai sull’attore

Chris Evans è uno di quegli attori che ha saputo imporsi nel mondo del cinema, restando con i piedi per terra. Anche se è prevalentemente conosciuto per aver interpretato diverse volte Captain America, l’attore americano ha dato vita a tanti ruoli diversi, anche drammatici. Evans ha infatti una bella gavetta sulle spalle, fatta di tanti film che spaziano tra la commedia e il dramma, passando per i cinecomic. La sua carriera è un continuo terreno di sfide, come quella che ha affrontato quando ha diretto il suo primo film, Before We Go.

Ecco dieci cose da sapere su Chris Evans.

I film di Chris Evans

I film di Chris Evans da giovane

1. Chris Evans: i film e la carriera. Chris Evans debutta al cinema con The Newscomers (2000) e l’anno successivo si fa conoscere grazie a Non è un’altra stupida commedia americana. In seguito, Chris ha lavorato in Cellular (2004), I Fantastici 4 (2005), I Fantastici 4 e Silver Surfer (2007), Sunshine (2007), La notte non aspetta (2008), Push (2009), The Losers (2010), Scott Pilgrim vs. the World (2010) e nel 2011 debutta nei panni di Captain America con Captain America – Il primo Vendicatore (2011). Recita poi in The Avengers (2012), The Iceman (2012), Snowpiercer (2013), Captain America: The Winter Soldier (2014), Before We Go (2014), Avengers: Age of Ultron (2015), Captain America: Civil War (2016), Gifted – Il dono del talento (2017), Avengers: Infinity War (2018), Avengers: Endgame (2019) e Cena con delitto – Knives Out (2019).

Chris Evans film
Chris Evans in Cena con delitto – Knives Out

I suoi film di oggi

Dal 2020 ad oggi Evans ha recitato in diversi altri film, come Free Guy – Eroe per gioco e Don’t Look Up, entrambi del 2021, dove fa però solo dei cameo. È invece poi tra i protagonisti di The Gray Man (2022), insieme a Ryan Gosling, e in seguito recita in Ghosted (2023) e Pain Hustlers – Il business del dolore (2023), quest’ultimo ispirato ad una storia vera. Nel 2020 ha inoltre recitato nella miniserie da 8 episodi In difesa di Jacob.

Chris Evans e Dwayne “The Rock” Johnson insieme in un film del 2024

Nel 2024 Evans torna al cinema non solo con un cameo in Deadpool & Wolverine, ma anche come co-protagonista accanto a Dwayne Johnson di Uno Rosso, commedia fantasy natalizia che li vede costretti a collaborare per cercare di salvare Babbo Natale, interpretato dal premio Oscar J. K. Simmons.

2. È anche regista, produttore e doppiatore. Nel corso della sua carriera, Chris Evans non ha solo recitato davanti la cinepresa, ma è stato anche regista di un film, Before We Go, da lui anche interpretato e prodotto. Ha poi prodotto anche i film Playing It Cool (2024) e Ghosted (2023). Ha anche svolto l’attività di doppiatore, partecipando al doppiaggio dei film d’animazione TMNT (2007), Battaglia per la Terra 3D (2007), Lightyear – La vera storia di Buzz (2022) e Scott Pilgrim – La serie (2023).

Chris Evans è Captain America nel MCU

3. È stato convinto da Robert Downey Jr. ad accettare il ruolo. L’attore ha fatto sapere di aver declinato per ben tre volte la parte di Steve Rogers prima di accettarla. Ciò che più lo spaventata erano gli effetti che la fama avrebbe comportato e che avrebbero coinvolto maggiormente la sua vita privata. Tuttavia, Robert Downey Jr. lo ha convinto ad accettare facendolo riflettere sul fatto che in ogni caso avrebbe comunque potuto scegliere di interpretare qualsiasi altro ruolo in futuro. A quel punto, Evans ha dunque detto sì al supereroe.

Dwayne Johnson e Chris Evans in Uno Rosso
Dwayne Johnson e Chris Evans in Uno Rosso. Foto di Karen Neal/Karen Neal/Prime

Chris Evans è stato la Torcia Umana di I Fantastici 4

4. Ha improvvisato molte delle sue battute. Il ruolo che ha fatto diventare Evans una star è stato quello della Torcia Umana in I Fantastici 4. Un ruolo per il quale l’attore ha ricevuto una certa libertà di manovra, potendo improvvisare alcuni dei suoi dialoghi. Inoltre, il modello in CGI della Torcia Umana durante la sua fase di fiamma era basato proprio su Chris Evans nella sua uniforme dei Fantastici Quattro.

Chris Evans ha ripreso il ruolo di Johnny Storm alias Torcia Umana per Deadpool

Quasi vent’anni dopo la sua prima esperienza come Johnny Storm alias Torcia Umana, Evans ha avuto modo di riprendere il personaggio per quello che è probabilmente il cameo più entusiasmante di Deadpool & Wolverine. Inizialmente, viene fatto credere che egli sia una variante di Captain America, salvo poi rivelarsi essere proprio la Torcia Umana. Purtroppo per lui, non fa una bella fine. La sua partecipazione al film, tuttavia, è stata tenuta nascosta fino all’ultimo, evitando così possibili diffusioni di spoiler.

Chris Evans e Ana de Armas in Ghosted

5. Ha offerto lui il ruolo alla collega. Originariamente doveva essere Scarlett Johansson a recitare con Evans in Ghosted, cosa che li avrebbe così riuniti dopo aver già condiviso lo schermo insieme in oltre nove film (la maggior parte dei quali nel Marvel Cinematic Universe). La Johansson ha però dovuto rinunciare a causa di conflitti di programmazione. A quel punto, su suggerimento anche del regista, Evans ha offerto il ruolo ad Ana de Armas, con cui aveva già recitato in Cena con delitto – Knives Out (2019) e The Gray Man (2022).

 

Chris Evans e le sue fidanzate

6. Chris Evans è stato fidanzato con Jessica Biel. Nel corso della sua vita, Chris Evan ha avuto diverse fidanzate, la maggior parte delle quali famose. Una delle relazioni più importanti per lui è stata quella con la collega Jessica Biel, con la quale ha fatto coppia fissa dal 2001 al 2006, per poi dirsi addio: i due, comunque, si ricordano con molto affetto. Dal 2016 al 2018 è invece stato legato a Jenny Slate. Negli anni, tuttavia, ad Evans sono stati affibbiati diversi flirt e relazioni con Minka Kelly, ma anche con Gisele Bündchen e Kate Bosworth, senza contare Emmy Rossum, Lily Collins, Selena Gomez e Christina Ricci.

Chris Evans è su Instagram

7. Ha un account personale. A lungo Evans non è stato presente su Instagram, preferendogli Twitter. In seguito, tuttavia, egli si è deciso ad aprire anche un profilo sul social dedicato alle immagini. Ad oggi possiede la bellezza di 17,8 milioni di followers ma chi lo segue sa bene che l’attore non è solito usare il suo profilo per fare sfoggio della sua celebrità. Al contrario, Evans tende a condividere principalmente immagini del suo adorato cane. Di tanto in tanto, tuttavia, rilascia qualche post per annunciare suoi progetti futuri.

captain america iron Chris Evans
Robert Downey Jr. e Chris Evans in Avengers © 2012 – Marvel Studios

 

Chris Evans e la moglie Alba Baptista

8. Ha sposato una collega attrice. Dopo circa un anno dalle prime voci sulla loro relazione, il 9 settembre 2023 Chris Evans e l’attrice portoghese Alba Baptista si sono ufficialmente sposati con una cerimonia privata nella casa di Cape Cod, in Massachussetts, circondati da parenti e amici. Baptista, classe 1997, è nota per le telenovelas Jardins Proibidos, Jugo Duplo e A Impostora, ma anche per la serie televisiva Warrior Nun, che l’ha resa la prima attrice portoghese ad aver ottenuto un ruolo da protagonista in una serie di Netflix.

Chris Evans non ha figli

9. Non ha figli… per ora. Al momento l’attore non ha figli, ma è probabile che dato il suo stato sentimentale attuale decida di averne in futuro insieme alla moglie. D’altronde, in più occasioni Evans ha affermato che “È assolutamente qualcosa che voglio – una moglie, figli, costruire una famiglia“. Pertanto è molto probabile che un domani anche per lui arrivi l’occasione di diventare padre.

L’età e l’altezza di Chris Evans

10. Chris Evans è nato il 13 giugno 1981 a Boston, Massachusetts, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1,83 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, biography

Dwayne Johnson: 10 cose che forse non sai sull’attore

Dwayne Johnson: 10 cose che forse non sai sull’attore

Dwayne Johnson è uno di quegli attori che sembra sia sempre pronto per la prossima avventura e che abbia un aspetto da vero macho, ma sotto sotto è un gran tenerone e sa come divertirsi e divertire il suo pubblico. Tra i vari aspetti che contraddistinguono The Rock – questo il suo nome da lottatore di wrestling – da altri suoi colleghi, vi è sicuramente il fatto di essere sempre rimasto con i piedi per terra e di essere molto devono ai suoi fan che lo sostengono sempre.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Dwayne “The Rock” Johnson.

I film di Dwayne Johnson

1. Dwayne Johnson: i film e la carriera. Parallelamente alla sua carriera nella WWE, Dwayne Johnson è riuscito a dare vita ad un carriera nel mondo della recitazione non di poco conto. Esordisce nel mondo del cinema nel 2001 con La mummia – Il ritorno e Longshot. La sua carriera cinematografica continua poi con Il Re Scorpione (2002), Il tesoro dell’Amazzonia (2003), A testa alta (2004), Doom (2005), Cambio di gioco (2007), Agente Smart – Casino totale (2008) e L’Acchiappadenti (2010). Nel secondo decennio del Duemila lavora in Faster (2011), Fast & Furious 5 (2011), Viaggio nell’isola misteriosa (2012), Snitch – L’infiltrato (2013), G.I. Joe – La vendetta (2013), Pain & Gain – Muscoli e denaro (2013), Fast & Furious 6 (2013), Hercules: il guerriero (2014), San Andreas (2015), Fast & Furious 7 (2015), Una spia e mezzo (2016), Fast & Furious 8 (2017 e Baywatch (2017). Tra i suoi ultimi film vi sono Jumanji – Benvenuti nella giungla (2017), Rampage – Furia animale (2018), Skyscraper (2018), Fast & Furious: Hobbs & Shaw (2019), Jumanji: The Next Level (2019), Jungle Cruise (2021), Red Notice (2021) e Black Adam (2022).

I film 2024 di Dwayne Johnson

Nel 2024 Dwayne Johnson torna al cinema con Uno Rosso (qui la recensione), commedia natalizia che lo vede recitare accanto a Chris Evans con l’obiettivo di salvare il Babbo Natale interpretato da J. K. Simmons. Nel 2024 tornerà poi al cinema anche nelle vesti di doppiatore, riprendendo il ruolo di Maui in Oceania 2.

Dwayne Johnson e Chris Evans in Uno Rosso
Dwayne Johnson e Chris Evans in Uno Rosso. Foto di Karen Neal/Karen Neal/Prime

I film di Dwayne Johnson su Netflix

Su Netflix sono presenti numerosi dei film con Johnson protagonista. Si possono infatti ritrovare nel catalogo della piattaforma streaming i titoli Red Notice, Jumanji – Benvenuti nella giungla, Fast & Furious: Hobbs & Shaw, Una spia e mezzo, Il tesoro dell’Amazzonia, Faster, DC League of Super-Pets, Skyscraper, Fast & Furious 5, Fast & Furious 6, Fast & Furious 7,Fast & Furious 8, Black Adam, Pain & Gain – Muscoli e denaro, Baywatch e La mummia – Il ritorno. Sempre su Netflix è anche disponibile il realy show The Titan Game, condotto da Johnson.

I film in uscita di Dwayne Johnson

Ci sono molti progetti in arrivo per Dwayne Johnson, a partire da The Smashing Machine, dove interpreta il lottattore di MMA Mark Kerr. L’attore comparirà poi in Fast X: Parte 2, previsto per il 2026, il live action di Oceania dove interpreterà Maui, l’annunciato sequel di Jungle Cruise e quello di San Andreas, oltre al remake di Grosso guaio a Chinatown. A questi progetti se ne aggiungeranno sicuramente altri di grande rilievo.

2. Dwayne Johnson è anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, Dwayne Johnson ha ricoperto diversi mansione, tra cui anche quelle di doppiatore e produttore. Se come doppiatore ha prestato la propria voce per i film d’animazione Planet 51 (2009), Oceania (2016), DC League of Super-Pets (2022) e Oceania 2 (2024), come produttore si è occupato di molti dei suoi film, come Baywatch, Jumanji – Benvenuti nella giungla, Rampage – Furia animale, Una famiglia al tappeto (2019), Shazam! (2019), Jungle Cruise (2021) e Uno Rosso (2024), oltre che di serie comme Clash of the Corps (2016), Bro/Science/Life: The Series (2017), Lifeline (2017) e Ballers (2015-2018).

 

Dwayne Johnson in Fast & Furious

3. Hobbs era un ruolo inizialmente pensato per un altro attore. Tra i personaggi più celebri della filmografia di Johnson vi è sicuramente Luke Hobbs, entrato a far parte della saga di Fast & Furious a partire dal quinto film. Originariamente, però, il ruolo era stato pensato per Tommy Lee Jones. Secondo Vin Diesel, Dwayne Johnson è stato coinvolto grazie al suggerimento di una fan di nome Jan Kelly, che ha detto che le sarebbe piaciuto vedere i due lavorare insieme sullo schermo. Entusiasta della parte, Johnson ha aumentato la sua massa muscolare per risultare ancor più minaccioso.

fast and furious
Vin Diesel e Dwayne Johnson in Fast & Furious 5

Dwayne Johnson e Kevin Hart

4. Sono grandi amici. L’amicizia tra Johnson e Kevin Hart è cosa nota, tanto che quando quest’ultimo ebbe un problema di salute Johnson interruppe il suo viaggio di nozze per assisterlo. I due hanno poi in più occasioni dato vita a divertenti siparietti comici sui social o durante eventi live, ed hanno avuto modo di recitare in più occasioni insieme, a partire dai due Jumanji e fino a Una spia e mezzo.

La moglie e le figlie di Dwayne Johnson

5. Dwayne Johnson è sposato con Lauren Hashian. Dopo la fine del primo matrimonio con Dany Garcia (con cui ha avuto la figlia Simone Alexandra) nel 2007, Dwayne Johnson ha trovato quello che sembra essere davvero l’amore della sua vita, la cantautrice Lauren Hashian. I due sono uniti da molti anni e dalla loro unione idilliaca, che non sembra subire contraccolpi, sono nate due figlie: Jasmine Lia nel 2016 e Tiana Gia nell’aprile del 2018.

6. Sua figlia Simone ama il wrestling. La figlia Simone, avuta nel 2001 dal primo matrimonio, sembra aver già deciso di seguire le orme paterne. La giovane Johnson, infatti, pare che voglia diventare una wrestler, così come lo sono stati suo padre, suo nonno e anche il suo bisnonno. Nel 2020, infatti, ha firmato un contratto con la WWE, la stessa federazione dove Dwayne ha combattuto per anni, acquisendo il ringnome di Ava Raine e diventando così la prima wrestler “di quarta generazione” della storia della federazione.

Dwayne Johnson è su Instagram

7. Dwayne Johnson ha un profilo Instagram seguitissimo. Che Johnson sia un gran utilizzatore di Instagram è un fatto ormai appurato. Ma quello che non si sa è da quante persone sia seguito: ebbene, l’attore americano ha qualcosa come 395 milioni di follower, una cifra letteralmente da capogiro. Molto attivo sul sociale, con post che si dividono tra momenti cinematografici e sessioni di allenamento, sono molti i post dedicati alla sua famiglia e alle sue tre figlie.

Dwayne Johnson
Dwayne Johnson in Red Notice

Le origini di Dwayne Johnson

8. Ha origini samoane e canadesi. Johnson è figlio e nipote rispettivamente di Rocky Johnson e di Peter Maivia, entrambi wrestler e membri della famiglia Anoa’i, storica famiglia legata al mondo del wrestling e originaria delle Samoa Americane. Pertanto, anche Johnson possiede origini samoane e come riconoscimento per i meriti conseguiti in favore di tale popolazione, ha ricevuto il titolo nobiliare di “Seiuli” dal sovrano Malietoa Tanumafili II nel luglio 2004. Dal 2009 è inoltre cittadino canadese, in quanto il padre è nato in Canada.

Il patrimonio di Dwayne Johnson

9. The Rock è uno degli artisti più pagati del pianeta. Dwayne “The Rock” Johnson possiede un patrimonio netto di 800 milioni di dollari. In un anno tipico, guadagna almeno 100 milioni di dollari grazie alle sue varie attività cinematografiche e di sponsorizzazione. Nel 2013 ha guadagnato 43 milioni di dollari. Nel 2015 ha guadagnato 65 milioni di dollari. Tra giugno 2017 e giugno 2018, ne ha invece guadagnati 125 milioni, diventando di gran lunga l’attore più pagato del pianeta.

L’età, l’altezza e il peso di Dwayne Johnson

10. Dwayne Johnson è nato il 2 maggio 1972 a Hayward, California, Stati Uniti. L’attore è alto 1,96 metri, mentre il suo peso è di 118 chili, una cifra che ben giustifica il suo imponente e muscoloso fisico, messo in mostra non solo in occasione dei suoi incontri di wrestling ma anche nei film in cui recita.

Fonti: IMDb, biography, CelebrityNetWorth

Uno Rosso: recensione del film con Dwayne Johnson e Chris Evans

Uno Rosso: recensione del film con Dwayne Johnson e Chris Evans

Oggi, 7 dicembre 2024, arriva in sala un’esplosiva commedia d’azione natalizia che promette di scaldare le feste: Uno Rosso, film diretto e co-prodotto da Jake Kasdan, ci trasporta infatti in una elettrizzante avventura ai confini del Polo Nord. Un nuovo capitolo all’interno del personale universo d’avventura del regista, noto per aver diretto Jumanji – Benvenuti nella giungla e il suo sequel Jumanji: The Next Level.

La sceneggiatura, firmata da Chris Morgan, ci presenta un cast stellare guidato da Dwayne ‘The Rock’ Johnson e Chris Evans. Per la prima volta sullo stesso schermo, i due attori danno vita a un improbabile duo incaricato di salvare il Natale. Al loro fianco, un ricco ensemble di attori tra cui Lucy Liu, Kiernan Shipka, Bonnie Hunt e Wesley Kimmel. A interpretare il mitico Babbo Natale è invece J. K. Simmons, che dopo aver prestato la voce a Santa Clause nel film d’animazione Klaus, torna a vestire oggi gli stessi panni.

Prodotto da Amazon MGM Studios, Uno Rosso è distribuito da Prime Video.

La trama di Uno Rosso

Polo Nord. Vigilia di Natale. L’atmosfera festosa viene improvvisamente turbata da un evento sconvolgente: Babbo Natale è stato rapito. Conosciuto con il codename “Rosso”, il vecchio è sparito nel nulla a poche ore dalla notte della consegna dei doni. E per far fronte all’emergenza, viene attivata la Task Force dell’ELF, un’unità d’élite incaricata di proteggere il Polo Nord.

A guidare la missione di salvataggio è Callum Drift (Dwayne Johnson), un agente speciale dalla tempra d’acciaio e dalla grande esperienza in operazioni clandestine. Al suo fianco, con l’obiettivo di fornire aiuto esterno alla complicata operazione segreta, viene invece selezionato Jack O’Malley (Chris Evans), famigerato ladro, dotato di straordinarie abilità da segugio che gli consentono di rintracciare chiunque, ovunque si nasconda.

Insieme, Drift e O’Malley si imbarcheranno in un lungo viaggio in giro per il mondo e a contatto con l’ignoto. In una corsa contro il tempo che, tra indizi da scovare, ostacoli da superare e nemici da sconfiggere, li porterà a svelare l’oscuro complotto che minaccia di rovinare per sempre la festa più amata dai bambini. Riusciranno i due “eroi” a salvare Babbo Natale e a ripristinare la gioia nel mondo?

Chris Evans e Lucy Liu in Uno Rosso
Chris Evans e Lucy Liu in Uno Rosso. Courtesy of Prime – © Amazon Content Services LLC

 

Jake Kasdan e la poetica dello sgraffignare

Era chiaro fin dai tempi di Jumanji – Benvenuti nella giungla: Jake Kasdan è sempre stato un abile borseggiatore. Quasi come il Jack O’Malley di questo suo nuovo Uno Rosso, ingaggiato con urgenza per salvaguardare il Natale. O forse addirittura più scaltro, quasi chirurgico nelle sue scelte. E se nel caso del reboot/sequel del 2017 le principali reference erano da ricercarsi all’interno del filone videoludico/avventura modellato da Tron ed eredi fin dagli anni ’80 (passando per eXistenZ e similari, ma senza dimenticare l’influenza dell’allora neonato Jurassic World), per quest’ultimo progetto il regista rivolge invece lo sguardo altrove.

Indiscutibilmente conscio del materiale a disposizione e ben consapevole del target di un’opera di questo genere – inevitabilmente destinata a un pubblico per lo più composto da famiglie e giovani o giovanissimi – Kasdan decide infatti di pescare da buona parte dell’immaginario mainstream degli ultimi trent’anni. A partire dalla celebre serie di Santa Clause a cavallo tra anni ’90 e 2000 (da cui Uno Rosso trafuga soprattutto le atmosfere del Santa Clause è nei guai di Michael Lembeck) e arrivando a mescolare con discreta naturalezza diverse componenti dello spy e del buddy movie. Per quanto l’epicentro del terremoto narrativo del film rimanga innanzitutto il solito e insostituibile The Rock – ormai quasi feticcio di Kasdan.

Uno Rosso è The Rock

A fronte di un Chris Evans che, abbandonata la purezza del Captain America del MCU, torna qui a vestire i panni del “cattivo” ed affascinante cazzone (già sondati in occasione del primo Knives Out di Rian Johnson, nel 2019), l’ipertrofia muscolare di The Rock, estesa in questo caso anche al Babbo Natale dell’ottimo J. K. Simmons, rappresenta il restante 50% della coppia. La metà che tuttavia, forse inevitabilmente, finisce per catalizzare ogni attenzione.

Dwayne Johnson e Chris Evans in Uno Rosso
Dwayne Johnson e Chris Evans in Uno Rosso. Foto di Karen Neal/Karen Neal/Prime

 

Ti sembro umano?” domanda del resto il personaggio di Dwayne Johnson in uno dei rari momenti di respiro della missione. E nel quesito risiede probabilmente l’essenza di una delle icone più significative del cinema muscolare degli ultimi vent’anni. Quasi che, più che di organi, sangue e tessuti, l’indistruttibile corazza dell’attore sia più che altro frutto della fusione delle tensioni superomistiche dei tanti personaggi a cui ha prestato il corpo (dal Re Scorpione, a Luke Hobbs e Black Adam). E che dunque, memore del monologo del tarantiniano Bill – nel film che dal suo villain prende il nomeDwayne Johnson sia il vero alter ego di The Rock, e non il contrario.

Di certo per Kasdan il Natale è questione seria, anzi serissima. E merita di essere difeso dai migliori. Sebbene il film, per lo più commedia godibile e dalle buone trovate, si perda qua e là in un discorso fin troppo prolisso ed esteticamente traballante.

Netflix potrebbe garantire a Le Cronache di Narnia un’uscita nelle sale senza precedenti

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Dopo vari disaccordi di alto profilo e accordi falliti, Netflix potrebbe essere pronta a rompere con le strategie del passato e a dare all’adattamento cinematografico de Le Cronache di Narnia di Greta Gerwig un’uscita nelle sale più sostanziosa. Come noto, dopo aver acquisito i diritti completi della serie di romanzi fantasy di C.S. Lewis in un accordo senza precedenti nel 2018, la Gerwig ha ufficialmente firmato per scrivere e dirigere almeno due film della serie delle Cronache di Narnia dello streamer. Mentre Matthew Aldrich, autore di Coco, è stato coinvolto per contribuire alla stesura della bozza della serie, al momento non si sa quale romanzo Gerwig adatterà per primo.

Poiché Netflix non è riuscita ad assicurarsi i diritti per l’adattamento di Cime tempestose di Emerald Fennell e Margot Robbie dopo che la Warner Bros. aveva acquisito la produzione, Variety riporta che la situazione potrebbe aver portato un altro progetto molto atteso a riorganizzare la propria strategia di distribuzione. Le fonti suggeriscono che l’attuale status di Greta a Hollywood e la perdita di Cime tempestose abbiano dato alla regista la possibilità di chiedere un cambiamento nella distribuzione, aprendo al suo adattamento de Le Cronache di Narnia una distribuzione globale su 1800 schermi IMAX.

Sebbene ciò sia in linea con quanto riportato in passato, al momento non è chiaro quanto sarà lunga questa finestra nelle sale e quanto il pubblico dovrà aspettare per vedere il film sul servizio. In alcuni recenti commenti, l’amministratore delegato di Netflix Ted Saranados ha ribadito di non voler prolungare l’attesa per l’arrivo del film sul servizio, citando le preoccupazioni sulle preferenze del pubblico.

Che cosa potrebbe significare per il futuro di Netflix una strategia di distribuzione nelle sale cinematografiche?

Anche se la potenziale uscita nelle sale cinematografiche di Le Cronache di Narnia da parte di Netflix potrebbe essere senza precedenti, non si tratta di una discussione nata all’improvviso. Sebbene abbia ricevuto un’uscita limitata di una settimana nelle sale, Glass Onion: A Knives Out Mystery ha lasciato scontenti il regista Rian Johnson e il protagonista Daniel Craig. Secondo quanto riferito, l’attore ha avuto una discussione schietta con Sarandos dopo la prima, in cui ha criticato la decisione di limitare l’uscita nelle sale.

Con il successo al botteghino di Barbie 2023 della Gerwig, la regista ha dimostrato di essere un’autrice in grado di attirare il pubblico, tanto che una proiezione nelle sale dei suoi film potrebbe garantire un profitto. Inoltre, Johnson, Craig e altri registi che ancora spingono affinché lo streamer abbracci metodi di distribuzione più tradizionali all’interno delle loro strategie potrebbero sfruttare il suo potenziale successo per spingere il servizio a correre più rischi.

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James Gunn fornisce un aggiornamento sulla stagione 2 di Peacemaker

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James Gunn ha fornito un aggiornamento – tramite Threads – sulla seconda stagione di Peacemaker, rivelando che è ancora in fase di riprese. Gunn ha condiviso la notizia con una GIF scherzosa di una clip di I Griffin che sembra suggerire un certo “stress”. Difficile dire cosa manchi ancora da girare ma considerata l’uscita tra meno di un anno della stagione non dovrebbe ormai mancare molto al completamento delle riprese.

La seconda stagione di Peacemaker farà parte del prossimo DCU di Gunn e Peter Safran. John Cena riprenderà il suo ruolo di Christopher Smith insieme a Danielle Brooks nel ruolo di Leota Adebayo, Freddie Stroma nel ruolo di Adrian Chase/Vigilante, Jennifer Holland nel ruolo di Emilia Harcourt e Steve Agee nel ruolo di John Economos.

Inoltre, Frank Grillo interpreterà Rick Flag Sr. nella seconda stagione di Peacemaker, anche se prima doppierà una versione animata del personaggio in Creature Commandos, che debutterà il prossimo dicembre. Recentemente è stato anche annunciato che Sol Rodríguez interpreterà Sasha Bordeaux nella nuova stagione di Peacemaker, mentre David Denman di The Office è stato scritturato per un ruolo non rivelato.

Peacemaker, cosa sappiamo sulla seconda stagione

Peacemaker esplora la storia del personaggio che John Cena riprende all’indomani del film del 2021 del produttore esecutivo James Gunn, Suicide Squad – un uomo irresistibilmente vanaglorioso che crede nella pace ad ogni costo, non importa quante persone debba uccidere per ottenerla!”. I dettagli sulla trama della seconda stagione sono ancora per lo più nascosti, ma probabilmente ruoterà intorno al tentativo di Rick Flag Sr. di vendicarsi per l’uccisione da parte di Peacemaker di suo figlio Rick Jr. (Joel Kinnaman) avvenuta in The Suicide Squad.

Gunn, Peter Safran e Matt Miller sono i produttori esecutivi di Peacemaker. Anche il produttore esecutivo John Cena e il produttore consulente Stacy Littlejohn sono coinvolti nella produzione dello show. La serie, come già riportato, arriverà nella seconda metà del 2025, dopo l’uscita al cinema del Superman di James Gunn

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Knives Out 3: Daniel Craig spera che il sequel di Netflix arrivi nei cinema

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Non si può negare la comodità di un film emozionante che arriva su Netflix e che i fan di tutto il mondo possono vedere comodamente da casa, anche se un altro argomento innegabile è che non c’è niente di meglio che godersi un film al cinema. In questo senso, mentre Daniel Craig è entusiasta dell’imminente uscita di Knives Out 3 – ora noto come  Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery – su Netflix, sta anche incoraggiando la piattaforma a portare il film nelle sale nel senso più classico del termine. Il precedente capitolo di Netflix, Glass Onion – Knives Out, è infatti rimasto nelle sale solo per una settimana.

Craig spera che il prossimo film possa avere un’uscita più lunga nei cinema. “Lo sai che lo voglio”, ha ammesso Craig a Variety quando gli è stato chiesto se vuole che il sequel venga proiettato per più di una settimana. “Speriamo che Netflix lo faccia uscire un po’ e che la gente possa vederlo. Le persone con cui parlo – i fan, suppongo – vogliono solo prendere le loro famiglie e andare a vederlo al cinema. È l’unica cosa che vogliono fare. Speriamo di poter offrire loro questa esperienza”. Non resta dunque che attendere maggiori dettagli e scoprire se l’attore sarà riuscito nella sua opera di convincimento.

Daniel Craig furioso con Netflix

Un recente rapporto aveva già sottolineato che Daniel Craig e il regista Rian Johnson sarebbero scontenti di Netflix per la mancanza di un futuro nelle sale cinematografiche del franchise di Knives Out. La gestione dell’uscita di Glass Onion – Knives Out ha infatti causato divisioni tra i creativi e i vertici di Netflix. Secondo quanto riportato, né Johnson né Craig erano soddisfatti dell’uscita limitata di una settimana nelle sale cinematografiche nel dicembre 2021. L’attore ha sollevato il problema con Sarandos dopo aver assistito all’ovazione che il film ha ricevuto alla prima di Toronto, affermando che il loro sistema di distribuzione è completamente errato.

Tutto quello che sappiamo su Knives Out 3

Le riprese di Knives Out 3 si sono svolte nel corso dell’estate, il che permetterà di rispettare l’ancora generica uscita nel 2025. Non si sa molto dell’imminente terzo capitolo della serie di film gialli, ma Daniel Craig riprenderà il suo ruolo di detective privato Benoit Blanc. Il film sarà infatti un sequel diretto di ‘Knives Out’ del 2019 e ‘Glass Onion del 2022, pur presentando una vicenda a sé.

I primi due film, come noto, sono valsi allo sceneggiatore e regista Rian Johnson una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. C’è dunque da aspettarsi una nuova storia particolarmente avvincente e convincente. I dettagli della trama non sono ancora stati rivelati, ma Johnson e Craig hanno anticipato che si tratta del “caso più pericoloso di Blanc”.

Nel cast, ad oggi, sono confermati gli attori Daniel Craig, Kerry Washington, Josh O’Connor, Mila Kunis, Jeremy Renner, Cailee Spaeny, Glenn Close, Josh Brolin e Andrew Scott.

Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery debutterà su Netflix nel 2025.

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Kraven – Il Cacciatore potrebbe essere il film più lungo dell’universo Marvel/Sony

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Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, manca solo un altro grande film tratto da un fumetto, Kraven – Il Cacciatore della Sony Pictures, che arriverà nelle sale il 13 dicembre.

Lo scoop Daniel Richtman riporta che il film avrà una durata di 1 ora e 59 minuti. Se la notizia è esatta, Kraven sarebbe il film SSU più lungo in assoluto, subito dopo Madame Web, che dura 1 ora e 56 minuti.

Sembra che ci sia un po’ più di attesa per quest’ultimo spin-off di Spider-Man, se non altro perché il rating R potrebbe fornire qualche brivido viscerale. Le prime proiezioni in anteprima non avranno luogo prima di qualche settimana, ma per quello che vale, Richtman ha sentito dire che Kraven è “ok… meglio di Venom 3”.

I primi 8 minuti del film sono stati proiettati di recente durante il New York Comic-Con e la sequenza mostrava Kraven che perseguitava e uccideva diversi nemici in una prigione. Si è detto che la violenza è sorprendentemente raccapricciante ed è stata mostrata anche una seconda clip con “molteplici uccisioni molto brutali”, tra cui omicidi con trappole per orsi, asce e ceppi d’albero – che, a quanto si dice, spaccano qualcuno a metà -.

Cosa ha detto il regista su Kraven – Il Cacciatore

È un predatore apicale, la cima della catena alimentare“, ha detto la star Aaron Taylor-Johnson durante il panel. “Kraven è un cacciatore, non un bracconiere. Come ogni cacciatore sa, a volte è necessario abbattere il branco per mantenere l’ordine. Naturalmente, quando inizia ad applicarlo agli esseri umani, diventa una storia piuttosto oscura“.

“Non si tratta solo di Kraven. Abbiamo avuto l’opportunità di immergerci nei personaggi Marvel in un modo davvero fantastico“, ha aggiunto il regista J.C. Chandor. “Volevamo che lo spirito di questi personaggi fosse quello che i fan desiderano e che fosse portato sullo schermo in un modo nuovo… Abbiamo raggiunto un equilibrio tonale in cui io stesso, come narratore e come regista, conosco gli attori in ogni interpretazione, non stiamo rompendo la quarta parete. Crediamo in questa storia come se fosse realmente accaduta“.

Quando si entra in quei libri. È molto, molto intenso“, ha detto il regista a proposito del tanto discusso rating R del film. “Quando lo studio ci ha dato l’opportunità di vedere se volevamo fare questo film con un rating R, abbiamo risposto di sì“, ha detto. “È stata un’opportunità straordinaria. Da un lato ci ha aperto la strada a un genere di film Grindhouse molto intenso, dall’altro a un genere di personaggi altrettanto intensou“.

Kraven – Il Cacciatore: tutto quello che sappiamo sul film!

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home, Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Womandi Olivia Wilde. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven – Il Cacciatore e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno. Kraven – Il Cacciatore uscirà al cinema il 13 dicembre 2023 distribuito da Sony Pictures Italia e Warner Bros.

Kraven – Il Cacciatore sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson(Avengers: Age of Ultron) mentre assume il mantello del cattivo di Spider-Man, che è un immigrato russo di nome Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony, va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon, il fratellastro di Kraven; la candidata all’Oscar Ariana DeBose (West Side Story) nel ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di Kraven; Russell Crowe e Levi Miller in ruoli sconosciuti. Anche Christopher Abbott e Alessandro Nivola sono stati scelti come cattivi principali. Kraven – Il Cacciatore è diretto dal candidato all’Oscar J. C. Chandor (A Most Violent Year) da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk (The Equalizer), Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno producendo il progetto.

Avengers: Doomsday vedrà Scarlet Witch allearsi con Dottor Doom?

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Avengers: Doomsday vedrà Scarlet Witch allearsi con Dottor Doom?

Il mese scorso, c’erano voci online sul fatto che Avengers: Doomsday esplorava una potenziale storia d’amore tra il Dottor Doom di Robert Downey Jr. e la Scarlet Witch di Elizabeth Olsen. Ora, Beyond The Trailer afferma anche che vedremo questi due fare squadra nel film; il più grande nuovo dettaglio, però, è il fatto che Olsen tornerà a interpretare Wanda Maximoff di Terra-616, non una Variante.

Ciò significa che è sopravvissuta agli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ed è abbastanza facile vedere come la sua furia attraverso il Multiverso, che si è conclusa con la distruzione di ogni copia del Darkhold, potrebbe metterla sul radar di Destino.

I fan hanno respinto l’idea che Wanda fosse una cattiva, quindi Doom sta sicuramente manipolando Scarlet Witch o approfittando del suo stato confusionale. Qualunque sia il caso, questi film di Avengers potrebbero finire per preparare il terreno per la sua tanto vociferata uscita da solista.

Il canale afferma inoltre che i film di Scarlet Witch e Wiccan sono entrambi in fase di valutazione presso i Marvel Studios, mentre Young Avengers sembra sempre più probabile. Quanto ad Aubrey Plaza, ora si prevede che interpreterà Morte in più progetti cinematografici e televisivi. Con Billy Maximoff e Agatha Harkness a caccia di Tommy dopo Agatha All Along, scommetteremmo che saranno assenti da Doomsday.

La storia di Avengers: The Children’s Crusade per Avengers: Doomsday?

Nei fumetti, Avengers: The Children’s Crusade ha visto Wiccan e Speed ​​tentare di trovare la loro madre, Scarlet Witch. Sulla scia di House of M, aveva perso la memoria ed era stata finalmente trovata mentre viveva accanto a Victor nel Castello Fato di Latveria. Erano molto innamorati e legittimamente felici, ma quando Wanda riacquista la memoria, diventa subito chiaro che la loro relazione era – senza alcun gioco di parole – destinata al fallimento.

Da lì, è stato rivelato che Wanda è un Nexus Being, “un punto focale vivente per le energie mistiche della Terra”, e il tentativo di Doom di aiutarla a ottenere il potere di cui aveva bisogno per resuscitare i suoi figli è ciò che l’ha davvero portata a impazzire anni prima.

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, seguito da Avengers: Secret Wars il 7 maggio 2027. Entrambi i film saranno diretti da Joe Russo e Anthony Russo, che faranno anche il loro ritorno nell’MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

“Essere in grado di creare storie ed esplorare personaggi all’interno dell’universo Marvel ha realizzato un sogno di una vita e abbiamo scoperto un potente legame con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato. Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e l’intero team Marvel per portare questa epica avventura nella narrazione in luoghi nuovi e sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno affermato i fratelli Russo in una dichiarazione dopo il panel del SDCC.

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