Con i suoi film ha fatto sognare,
immergere in fantastiche storie e fatto vivere straordinarie
avventure influenzando intere generazioni e adesso è pronto a
tornare a stupirci con The
Fabelmans, l’ultimo lavoro diretto da Steven Spielberg: una dedica d’amore del
regista ai suoi genitori, alla sua infanzia e al mondo del
cinema. È possibile assistere alla proiezione in
anteprima di The
Fabelmans, sabato 17 dicembre e
domenica 18 dicembrein tutte le sale del
circuito; l’uscita ufficiale del film nelle sale italiane è
prevista per il prossimo 22 dicembre.
The
Fabelmans è il decimo titolo del programma
‘Da Non Perdere’: una selezione promossa
da The Space Cinema per il pubblico. I titoli più
premiati, più attesi, ma anche titoli inaspettati da vedere
assolutamente.
Nel film siamo in Arizona nel
1952 e Sammy Fabelman ha sei anni quando per la prima volta vede un
film al cinema. Dopo questa esperienza, il suo destino è scritto.
Questa è la storia della sua infanzia e adolescenza, vissute tra
segreti di famiglia e un’implacabile passione per la regia. Una
celebrazione della forza dell’arte, capace di mostrarci la verità
sull’altro e su noi stessi.
The Space
Cinema proporrà al pubblico una selezione di
titoli, in programmazione in tutti i cinema del
circuito. Per conoscere i
film ‘DaNon
Perdere’ basta visitare la sezione dedicata sul
sito The Space Cinema
Presentato in anteprima al Telluride
Film Festival il 2 settembre, L’amante di Lady
Chatterley è una pellicola drammatica e romantica diretta
dall’attrice e regista francese Laure de Clermont-Tonnerre. La
sceneggiatura, scritta da David Magee, è tratta dall’omonimo
romanzo di D. H. Lawrence. Nel cast ritroviamo
Emma Corrin (Diana Spencer nella quarta
stagione di The Crown) nel ruolo di Lady Connie Chatterley,
l’attore britannico Jack o’Connell nei panni di
Oliver Mellors, e Joely Richardson (Red
Sparrow,
The sandman). L’amante di Lady Chatterley
distribuito in streaming su Netflix non è l’unico adattamento cinematografico del
libro: l’impossibile storia d’amore di Connie ed Oliver è stata già
oggetto di diverse altre pellicole in passato, dalla versione del
1955 diretta dal francese Marc Allégret, fino alla più recente del
2015 diretta da Jed mercurio e con l’affascinante
Richard Madden (Rob Stark nella serie Il trono di
spade) nel ruolo di Mellors.
L’amante di Lady Chatterley: una
storia di amore e passione
Inghilterra, Prima guerra mondiale.
La giovane Connie Reid si unisce in matrimonio con il baronetto
Clifford Chatterley, poco prima che lui parta come soldato in
guerra. Per via delle ferite subite in campo di battaglia, Clifford
perde l’uso delle gambe. Con la fine del conflitto, i due si
trasferiscono a Wragby, piccolo villaggio nel Lincolnshire, dove la
famiglia di Clifford ha una grande magione. Qui sarà Connie
inizialmente a prendersi totalmente cura del marito invalido, tanto
da iniziare a risentirne molto fisicamente ed emotivamente.
Clifford sottolinea in più occasioni alla stessa Connie
l’importanza per la famiglia di produrre un erede: non
considerandosi in grado di poter avere figli per via della sua
disabilità, la invita anche ad avere rapporti con un altro uomo,
pur di avere un figlio, da poi riconoscere come frutto del loro
matrimonio. In una condizione di grande sconforto dovuto alla noia
della campagna ed alla quasi totale mancanza di amore o interesse
da parte di Clifford, Connie trova conforto tra le braccia di
Oliver Mellors, il guardiacaccia della tenuta. Quella che però
sembra iniziare come una pura attrazione fisica finirà per
tramutarsi in un’affiatata relazione tra i due amanti.
Lady Connie Chatterley davanti alla magione di Wragby
La scoperta della sessualità
L’amante di Lady
Chatterley è di per sé un film abbastanza esplicito dal
punto di vista sessuale; spesso, in altre pellicole, una presenza
persistente di scene di sesso può risultare in qualche modo noiosa
o fastidiosa. In questo caso, però, viene dato uno scopo ed un
significato ben preciso a queste scene. Connie, ingabbiata dal
marito, non riesce ad esprimere la propria sessualità liberamente,
viene anzi velatamente mortificata da Clifford per avere questi
desideri. Questo suo chiudersi e reprimere tutte le sue passioni la
porta a stare male, fino a crollare.
Mellors, invece, con il mero
rapporto fisico e poi con una relazione che diviene romantica, la
porta ad esprimere liberamente le proprie emozioni ed a darle un
amore pieno, sia dal punto di vista sentimentale che sessuale.
Questo nuovo stato di Connie viene presentato allo spettatore come
un qualcosa di sano, quasi primordiale: i rapporti tra Connie e
Mellors avvengono prevalentemente all’aperto, nella natura: la
persistenza di suoni naturali e le vedute di questi boschi fanno
sembrare la relazione dei due innamorati come un ritorno ad un
paradiso primordiale. Una scena che trasmette maggiormente questo
senso di libertà sessuale dei due è il momento in cui Mellors e
Connie, incuranti dei problemi derivanti dal loro stare insieme e
dalle regole sociali, danzano e corrono insieme nudi sotto la
pioggia.
La società moderna contro
l’amore
La naturalezza e semplicità
dell’amore di Connie e Mellors in L’amante di Lady
Chatterley finisce per confrontarsi con la realtà della
società. Un elemento che Clifford, dalla sua visione conservatrice,
spesso sottolinea a Connie è proprio la netta differenza di classe:
lui considera i minatori, come anche lo stesso Mellors, come esseri
inferiori, con cui ha in comune solo l’essere umano.
I pregiudizi ed il forte classismo
che contrasta l’amore dei due non provengono dal solo Clifford ma
dalla società in generale. Portando in grembo il frutto di quella
che era comunque una relazione fuori dal matrimonio, e con un uomo
di umili origini, Connie è costretta a rinunciare al suo status
sociale per stare con Mellors. La stessa signora Bolton,
infermiera di Clifford, sottolinea, parlando con le altre donne del
villaggio, la bontà e la purezza dei sacrifici di Connie per amore.
Connie ha preferito una vita umile ma colma d’amore, ad
un’esistenza di fasti ed indifferenza.
Sono emersi nuovi dettagli sul
misterioso cameo di Superman di Henry Cavill nel film The
Flash e quanto è stato pagato per questo. Il 2022 è
stato un anno emozionante per la Warner Bros. Discovery in merito
alle loro PI DC
Universe (precedentemente note come DCEU). Con il CEO
David Zaslav che ha ristrutturato la nuova
versione della società, i DC Studios sono stati recentemente
lanciati per sostituire la divisione DC Films, con James
Gunn e Peter Safran che hanno preso
il posto di Walter Hamada nella DCU. Sotto la loro
guida, stanno ora supervisionando TV, film e animazione,
soprattutto in relazione al DCU come universo in crescita.
Questa settimana ha continuato a
essere drammatica per i DC Studios poiché il futuro del Superman di
Henry Cavill era determinato, con lui che
ufficialmente non sarebbe tornato nonostante la sua apparizione in
Black
Adam. Mentre il film DC di
Dwayne Johnson è stato un grande ingresso per il
Superman di Cavill, secondo quanto riferito aveva anche girato un
cameo per il film The
Flash, che uscirà nel 2023.
Tuttavia, secondo Umberto
Gonzalez di The Wrap, la scena, che avrebbe visto lui
appare come Clark Kent, ora è stata cancellata. Secondo quanto
riferito, Cavill è stato anche pagato $ 250.000 dollari per
ciascuno dei suoi cameo DCU che ha filmato quest’anno. Cavill,
Warner Bros. Discovery e DC Studios devono ancora commentare il
report.
Nell’incertezza sulla natura del
ruolo del personaggio, James
Gunn ha spiegato se Adam Warlock sarà un amico o un
nemico in Guardiani
della Galassia Vol. 3. Nonostante sia chiaramente
raffigurato come un eroe nei fumetti Marvel, Adam
Warlock del MCU è stato creato da Ayesha durante la scena
post-crediti di Guardiani della Galassia Vol. 2
allo scopo di distruggere la squadra titolare. Nel terzo film, il
Gladiatore d’oro sarà adeguatamente presentato e interpretato da
Will Poulter. Il trailer di Guardiani
della Galassia Vol. 3 ha continuato a dipingere Adam
Warlock come un cattivo, portando a domande sul fatto che sarà
effettivamente un cattivo o se il suo ruolo rimarrà fedele ai
fumetti.
Durante una recente intervista con
EW, Gunn ha risposto alla
domanda se Adam Warlock sarà un eroe o un cattivo in
Guardiani della Galassia Vol. 3. Lo
sceneggiatore/regista dice che il Gladiatore d’oro è più un
supereroe tradizionale rispetto al gruppo disordinato di
avventurieri spaziali che incontrerà. L’incontro di Adam Warlock
con i Guardiani nel Vol. 3 creerà anche “un’interessante
giustapposizione con dove siamo stati finora“, dice Gunn.
Quindi non abbiamo una vera e propria risposta, ma degli elementi
su cui ragionare per orientarci e capire in che direzione andrà il
film.
In Guardiani
della Galassia Vol. 3, la nostra amata banda di
disadattati ha un aspetto un po’ diverso rispetto a quanto visto
fino a questo momento. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita
di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere
l’universo e proteggere uno di loro. Una missione che, se non
completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani
come li conosciamo.
Sebbene sia stato riferito
che i co-CEO dei DC StudiosJames Gunn e Peter Safran presenteranno
il loro piano ai capi della Warner Bros. Discovery
questa settimana, è chiaro che hanno già ricevuto il via libera su
una serie di progetti.Tra questi c’è un film
di Supermanscritto da James Gunn che servirà da riavvio per
Man of Steel nel nuovo DCU. Ciò significa che non ci sarà più Henry Cavill, ovviamente, ma chiunque
interpreti il giovane Clark Kent finirà per uscire con
Wonder Woman di
Gal Gadot e Aquaman di
Jason Momoa? beh secondo un insider probabilmente
no.
L’ insider
affidabile @MyTimeToShineH ha
recentemente twittato: “Nel caso in cui
non fosse [chiaro] ormai, se ne sono andati tutti. La fine di
The
Flash non avrà importanza in entrambi i casi. Lo Snyderverse è
ufficialmente morto”. Lo scooper avrebbe
continuato aggiungendo: “James
Gunn sta facendo un riavvio completo. Vuole una tabula
rasa”.
Questo era prevedibile e non
fa ben sperare per il resto di quegli attori del
DCEU. Wonder Woman
3 si è recentemente bloccato e ci
sono già state voci su Jason Momoa appenderà il personaggio di
Aquaman per Lobo, quindi un
vero e proprio riavvio del DCU è chiaramente il piano.
Sfortunatamente, ciò essenzialmente rende tutti i film DC del 2023
completamente obsoleti.
A meno che i DC
Studios non pianifichino di mantenere alcuni volti
familiari (il che creerebbe ancora confusione), la storia di Shazam
finirà presto, la follia multiversale diThe
Flash è irrilevante
e Aquaman
e il regno perdutoè solo un altro
film a fumetti. Il DCEU ha avuto una buona
corsa – è stato lanciato nel 2013 con Man
of Steel– ma non ha mai funzionato
del tutto. Un riavvio è un male necessario a questo punto, anche se
significa dire addio ad alcuni grandi attori, anche se da quello
che abbiamo appreso sull’annuncio di Gunn sull’addio di Cavill non
è detto che li perderemo del tutto!
Nonostante uno scambio affidabile
affermasse che i co-direttori DC Studios recentemente nominati
James Gunn e Peter Safran stavano
prendendo in considerazione l’idea di “inglobare” lo Batverse di
Matt Reeves nella DCU e rendere la versione del
personaggio di Robert Pattinson il nuovo Cavaliere
Oscuro del franchise, il regista dei Guardiani della Galassia
vol. 3 ha
da poco smentito il rapporto.
Per quanto ne sappiamo, sia
Ben Affleck che Michael Keaton dovrebbero ancora apparire come
le loro rispettive interpretazioni di Caped Crusader
in The
Flash, e prima del ripristino, c’erano rapporti
contrastanti su quale di loro sarebbe rimasto come Batman del DCEU
andando avanti.
Ovviamente, ora è altamente
improbabile che uno degli attori riprenda il ruolo a lungo termine,
ma ciò non significa che il DCU rimarrà a lungo
senza uno dei suoi capisaldi della DC Comics.
Sulla scia delle notizie su Pattinson, a James Gunn è stato chiesto dello stato di
Batman su Twitter e ha confermato che, sì, l’eroe meditabondo sarà
una “parte importante” del DCU.
Senza mettere le parole in bocca al
regista, questo sembrerebbe suggerire che cercherà un nuovo attore
per indossare il mantello e il cappuccio abbastanza
presto. Non abbiamo idea di quale Batman Gunn e co. stanno
attualmente preparando, ma presumiamo che non riciclerà
semplicemente la premessa di The
Batman ambientando la storia nella prima parte
della carriera del combattente del crimine, anche se è quello che
sta pianificando per Superman! Dove
si inserisce Wonder Woman? Nulla è stato reso
ufficiale, ma sembra che un annuncio riguardante il mandato di
Gal Gadot nel ruolo potrebbe essere
imminente.
Solo un giorno
dopo aver appeso ufficialmente il mantello di Superman per volere
dei DC Studios, Henry Cavill ha già ottenuto un progetto
futuro – ed è qualcosa di vicino e caro al cuore dell’attore
britannico. Jeff Sneider inizialmente ha
riferito di aver sentito che Amazon aveva acquisito
(o era vicino ad acquisire) i diritti del popolare gioco di
miniature Warhammer 40.000 e che
Henry Cavill potrebbe essere uno dei
protagonisti. Ora, THR ha confermato la
notizia.
Anche se sembra che il progetto sia
nelle primissime fasi di sviluppo, Henry Cavill è davvero in trattative per
recitare e produrre esecutivamente un adattamento in serie del
gioco fantasy di fantascienza. Henry Cavill è un appassionato giocatore e,
per coincidenza (supponiamo?), L’attore di Midnight Mass Rahul Kohli ha twittato
quanto segue dopo aver appreso che Cavill si era separato dall’Uomo
d’Acciaio.
Hey Henry,
fuck it, let’s make a Warhammer movie/limited series.
Il rapporto sottolinea che
Amazon non ha ancora concluso l’accordo, e anche se e quando lo
faranno, molto probabilmente questo non sarà il prossimo progetto
di Cavill.
Secondo la sinossi di THR,
Warhammer è ambientato 40.000 anni nel
futuro “dove le cose sono davvero oscure.
La civiltà umana ha smesso di progredire ed è in una guerra senza
fine con alieni ed esseri magici, con divinità e demoni che
figurano in un sistema di classi teologiche. Gli umani compongono
l’Imperium of Man, che è militarista. Una razza di androidi simili
a scheletri è conosciuta come Necron; c’è una razza elfica
conosciuta come Aeldari così come Orki; Tiranidi sono alieni
cattivi; e il T’au è un blu razza aliena dalla pelle che può
offrire qualche speranza.”
Un recente rapporto
di Variety ha suggerito
che i co-CEO dei DC Studios James
Gunn e Peter Safran avrebbero incluso il
Batman di Robert Pattinson nel loro nuovo DC
Universe. Tuttavia, Gunn si è rivolto ai social media per
smentire quelle voci. In una recente serie di tweet, Gunn ha
elogiato Adam B. Vary di Variety, ma ha affermato che la storia di
Variety era “completamente falsa“. La storia in
questione aveva rivelato che una fonte ben piazzata aveva affermato
che Gunn e Safran stavano “esplorando la possibilità” di
incorporare l’iterazione di Batman di Matt Reeves nel più ampio universo
DC.
There are few reporters I love more than
@adambvary
– truly a good guy – but in this case he needs to get a new source
as this is entirely untrue. https://t.co/a7cnbTfpSi
In un tweet successivo a quello di
James Gunn, il regista Matt
Reeves ha affrontato lui stesso il problema, osservando
che si sarebbe fidato di Gunn piuttosto che di chiunque altro,
confermando essenzialmente che non ci sono ancora mosse in
atto.
La prossima uscita del DC Universe
sarà Shazam! Furia
degli Dei, che uscirà il 17 marzo 2023. Sarà seguito
da The
Flash, con protagonista il travagliato Ezra Miller, Blue Beetle e
Aquaman e il
Regno Perduto. Il futuro in seguito è attualmente incerto
poiché Gunn e Safran decidono il loro piano decennale per il DCU e
chi ne sarà incluso.
A24 Films ha
diffuso il trailer ufficiale di Showing Up, la
commedia drammatica che vede protagonista
Michelle Williams e diretta da Kelly Reichardt.
Il video presenta Williams come artista che si sta preparando
per una grande mostra. È stato presentato in anteprima
mondiale al Festival di Cannes del 2022 e
dovrebbe arrivare nelle sale nella primavera del 2023.
“Showing
Up” è diretto da Kelly Reichardt da una
sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Raymond. Il film è
interpretato da Michelle Williams, Hong Chau, Maryann
Plunkett, John Magaro, André Benjamin, James Le Gros e Judd
Hirsch.
“Il film è un ritratto
particolareggiato del lavoro quotidiano e delle frustrazioni di uno
scultore in un’enclave di artisti a Portland”, si legge nella
sinossi (via New York Film
Festival). “Lizzy (Williams)
si sforza di dare gli ultimi ritocchi ai suoi ultimi pezzi per una
mostra in una galleria, destreggiandosi nel frattempo con il lavoro
amministrativo presso la scuola d’arte locale; affrontare
l’abbandono del suo padrone di casa ben intenzionato (un Hong Chau
divertente e ricco di sfumature), che è anche un artista
concettuale emergente; e tendendo al benessere emotivo della sua
famiglia sempre più frammentata.
Il film è prodotto da Neil
Kopp, Anish Savjani e Vincent Savino. Questo segna il quarto
film di Reichardt con Williams dopo aver lavorato insieme ai
drammi Wendy e
Lucy, Meek’s
Cutoff e Certain
Women .
Il noto videogame
Death Stranding di Kojima Productions era già molto
legato all’industria cinematografica, data la sua schiera di
talenti di Hollywood coinvolti nella lavorazione. Ebbene ora
abbiamo appreso che la Kojima Productions ha fatto un ulteriore
passo in quella direzione iniziando lo sviluppo di un film su Death
Stranding.
Secondo quanto riferisce Deadline,
Kojima Productions sta collaborando con gli
Hammerstone Studios di Alex Lebovici, uno studio
noto per aver prodotto Bill & Ted Face the Music e Barbarian.
Kojima Productions US e Allan Ungar saranno i produttori esecutivi.
Ungar non è estraneo al mondo dei videogiochi, poiché ha diretto un
breve film basato su Uncharted, con
Nathan Fillion nei panni di Nathan Drake.
La trama del film non è stata
ancora rivelata e nessun attore è associato al progetto. Tuttavia,
Deadline anticipa che il film introdurrà nuovi personaggi e nuovi
elementi nell’universo. Inoltre, al momento non ha scrittori o un
regista, ma la fonte ha rivelato che il progetto è un’assoluta
priorità. Anche Hideo Kojima, che afferma nella
sua biografia su Twitter che il suo corpo è composto per il 70% da
film, ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua
eccitazione. “Non potrei essere più entusiasta di questa nuova
partnership con Hammerstone Studios”, ha dichiarato Kojima. “Questo
è un momento cruciale per il franchise e non vedo davvero l’ora di
collaborare con loro per portare Death Stranding sul grande
schermo”.
Anche Lebovici è intervenuto,
aggiungendo che sarà un film “fondato” e una produzione “autentica”
di Kojima.“Siamo entusiasti e onorati di avere
l’opportunità di collaborare con il brillante e iconico Hideo
Kojima nel suo primo adattamento cinematografico”, ha
affermato. “A differenza di altri adattamenti di videogiochi
tentpole ad alto budget, questo sarà qualcosa di molto più intimo e
radicato. Il nostro obiettivo è ridefinire cosa potrebbe
essere un adattamento di un videogioco quando hai libertà creativa
e artistica. Questo film sarà un’autentica produzione di
‘Hideo Kojima’”.
In merito al sequel del
videogames dopoessere stato sulla bocca di tutti per
mesi , il titolo
provvisorio Death Stranding
2 è stato annunciato ai The Game
Awards e presentava un trailer con
Norman Reedus, Léa
Seydoux e Troy Baker. Anche
Metal Gear Solid di
Kojima verrà trasformato in un film, ma gli
aggiornamenti in merito sono stati piuttosto rari. Ma anche
con la mancanza di nuovi sviluppi ufficiali, Oscar Isaac, che
interpreterà Solid Snake, ha
recentemente affermato che “vogliono che
accada” ed è “fiducioso che si realizzi”.
Arrivato sul grande schermo nel
2013, il film La notte del giudizio
ha dato il via ad una delle più fortunate saghe cinematografiche
ambientate in una realtà distopica. Composta da cinque film e una
serie televisiva, la saga è stata ideata da
James DeMonaco, ed ha in breve ottenuto ottimi
riscontri di pubblico, tanto da giustificare la sua espansione. Nel
2016 è arrivato al cinema il terzo capitolo della saga. Si tratta
di La notte del giudizio – Election Year
(qui la recensione), ancora una
volta scritto e diretto da DeMonaco. Come il titolo lascia intuire,
si tratta di un film speciale, pensato appositamente in vista delle
elezioni del presidente degli Stati Uniti nel 2016.
Lo spunto ricorrente è però sempre
quello del periodo dello “Sfogo”. DeMonaco ha raccontato che
l’ispirazione gli venne in seguito ad un evento che capitò
realmente a lui e a sua moglie, i quali dopo un litigio con un
altro automobilista si trovarono ad immaginare un contesto dove,
una volta all’anno, potesse essere consentito commettere omicidi e
violenze. Rivisto oggi, questo Election Year risulta ancor
più inquietante, avendo prefigurato già molte delle rivolte
popolari verificatesi durante la presidenza Trump, tra cui la
tristemente nota e recente aggressione a Capitol Hill. Si tratta
dunque di un film ambientato nel futuro, ma con elementi già
attuali oggigiorno.
Dopo che il primo capitolo era
interamente ambientato all’interno dell’abitazione dei
protagonisti, con questo sequel il regista ha avuto modo di portare
lo spettatore direttamente nelle strade dove gli scontri avvengono.
Con questo nuovo capitolo, la violenza arriva fin dentro gli uffici
del governo. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La notte del giudizio – Election Year: la trama del
film
Ambientato nel 2037, quattordici
anni dopo il precedente capitolo, questo nuovo film vede nuovamente
come protagonista Leo Barnes, ora divenuto capo
della sicurezza della senatrice statunitense e candidata alle
elezioni presidenziali Charlie Roan, la quale,
memore del triste destino della sua famiglia, sterminata durante
uno Sfogo, si propone di abrogare la legge che lo permette. Nel
tentativo di evitare che ciò accada, la NFFA revoca la
regola che garantisce l’immunità ai funzionari governativi di
“livello 10”. Dopo un tradimento avvenuto all’interno
dell’élite di sicurezza capitanata da Barnes, quest’ultimo
deve proteggere la Roan contando solamente sulle proprie forze.
Per Barnes e la Roan ha dunque
inizio una lunga e difficile notte, dove sopravvivere fino al
mattino sarà quantomai essenziale. Se la candidata presidenziale
dovesse morire, la speranza di porre fine a quel massacro annuale
svanirà definitivamente. Ad aiutarli nel loro viaggio notturno vi
saranno però diversi sostenitori della Roan, tra cui Dante
Bishop, leader di una squadra di ribelli. In particolare,
il gruppo dovrà stare attento agli uomini di Edwige
Owens, rivale della Roan, intento a non avere oppositori
alle elezioni al fine di mantenere quel brutale status quo.
La notte del giudizio –
Election Year: il cast del film
Come già per il precedente film,
anche in questo il personaggio di Leo Barnes ha il volto di
Frank Grillo,
attore divenuto particolarmente noto proprio grazie a questi film.
Per costruire il personaggio, l’attore ha dichiarato di essersi
ispirato ai più celebri giustizieri interpretati da Clint Eastwood.
Inizialmente, però, non era certo che Grillo accettasse di
ricoprire nuovamente il ruolo, e ciò aveva portato ad immaginare
questo terzo capitolo come un prequel del primo film. Dopo che
l’attore acconsentì a tornare nei panni di Barnes, il film venne
dunque ripensato come sequel diretto del precedente. Nel film
sarebbe dovuto comparire nuovamente anche il personaggio di Eva
Sanchez, ma l’attrice Carmen Ejogo rifiutò
l’offerta preferendo dedicarsi ad altro.
Nel ruolo della senatrice e
candidata presidenziale Charlie Roan vi è invece l’attrice
Elizabeth Mitchell. Questa è celebre soprattutto
per aver interpretato Juliet Burke nella serie televisiva
Lost. L’attore Edwin Hodge torna invece
ad interpretare un personaggio già visto nella saga, ma il cui
nome, Dante Bishop, viene rivelato qui per la prima volta. Tra i
sostenitori della Roan si ritrovano anche Joe Dixon e Marcos Dali,
interpretati da Mykelti Williamson e
Joseph Julian Soria. Il politico Edwige Owens ha
il volto di KyleSecor, celebre
per la serie Homicide: Life on the Street. Tra i
partecipanti dello Sfogo si annoverano invece Batty
Gabriel nei panni di Laney Rucker e Terry
Serpico in quelli di Earl Danzinger.
La notte del giudizio –
Election Year, il trailer e dove vedere il film in streaming e
in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. La notte del giudizio
– Election Year è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 15
dicembre alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Batman è da sempre
uno dei supereroi dei fumetti più amati e celebrati, nonché uno dei
primi ad essere stato portato in televisione e al cinema. Sul
grande schermo, dopo i primi due film diretti da Tim Burton e
interpretati da Michael Keaton,
vi è tornato per la terza volta nel 1995 con un volto del tutto
nuovo. Interpretato ora da Val Kilmer, il
personaggio è stato infatti protagonista di Batman
Forever, film diretto nel 1995 da Joel
Schumacher. Questo nuovo capitolo, segnato dal cambio di
regista, ha rappresentato un approccio meno cupo e più commerciale,
che ancora oggi divide critica e pubblico.
Schumacher, in accordo con i
produttori, decise infatti di rivoluzionare il tono e il design del
mondo narrativo, riproponendo in parte elementi presenti nella
celebre serie degli anni Sessanta. Tra grandi ricostruzioni
scenografiche, effetti speciali e nuovi costumi per i protagonisti,
il film raggiunse il considerevole budget di 100 milioni di
dollari. Riuscì poi ad incassarne oltre 300 e a ricevere tre
nomination all’Oscar per la miglior fotografia, il miglior
montaggio sonoro e il miglior sonoro. Il film fu però un campanello
d’allarme per gli amanti del personaggio, che dopo questo film si
sarebbero trovati a dover digerire Batman & Robin.
Questo terzo capitolo, dunque,
rappresenta un momento di passaggio nella presenza di Batman al
cinema. Contendo però al suo interno una serie di elementi che, a
distanza di anni, vantanto un certo fascino. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori, ma anche al design dei costumi e
della batmobile e alla Schumacher
Cut. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Batman Forever: la trama del film
In questo nuovo film dedicato al
cavaliere oscuro, Batman si trova a dover
fronteggiare un nuovo pericoloso nemico, ovvero Due
Facce, la nuova identità criminale dell’ex procuratore
distrettuale Harvey Dent. L’uomo è convinto che la
causa della sua rovina sia proprio il supereroe mascherato e
ingaggia con lui un’accesa rivalità. Allo stesso tempo,
Edward Nygma, dipendente della Wayne Enterprises,
ha sviluppato un congengo in grado di manipolare le attività
cerebrali. Dopo averlo testato su di sé, sviluppa un intelligenza
straordinaria e perfidi obiettivi che lo portano a coalizzarsi con
Due Facce, assumendo l’identità di Enigmista.
Batman, trovandosi a dover combattere contro due pericolosi nemici,
potrà però contare sull’aiuto del giovane Richard “Dick”
Grayson.
Batman Forever: il cast del film
Ad interpretare Batman avrebbe
inizialmente dovuto esserci ancora una volta Keaton. Poco prima
delle riprese, però, l’attore si tirò indietro non apprezzando il
tono del nuovo film. Al suo posto venne allo contattato Val
Kilmer, il quale casualmente al momento della chiamata si
trovava in una grotta di pipistrelli in Africa. Il suo rapporto con
il regista, tuttavia, è stato particolarmente complesso e i due
arrivarono anche a non parlarsi per diverse settimane. A riprese
concluse, tuttavia, Schumacher spese parole di elogio per
l’interpretazione dell’attore. Per il ruolo di Dick Grayson alias
Robin furono presi in considerazione diversi noti attori emergenti,
tra cui Leonardo DiCaprio, ma il ruolo
venne infine affidato a Chris
O’Donnell.
Nel ruolo di Due Facce vi è invece
il premio Oscar Tommy Lee
Jones, il quale dichiarò di aver accettato il ruolo
poiché si trattava del personaggio preferito di suo figlio.
Jim Carrey,
invece, interpreta l’Enigmista, e contribuì enormemente
all’ideazione del costume e del look del personaggio. Come noto,
Carrey e Lee Jones non ebbero un buon rapporto durante il set, con
il secondo che rese noto in più occasioni il suo totale disprezzo
per il collega. Anche in questo terzo film vi è invece l’attore
Michael Gough nel ruolo di Alfred Pennyworth,
mentre la premio Oscar Nicole Kidman
interpreta la dottoressa Chase Meridian. Pat
Hingle ricopre il ruolo del commissario James Gordon,
mentre Drew Barrymore
e Debi Mazar sono Sugar e Spice, le assistenti di
Due Facce.
Batman Forever: il design
dei costumi e della Batmobile
In linea con il nuovo tono e look
del film, anche i costumi dei protagonisti vennero ridisegnati per
risultare più “cartooneschi” e maggiormente in linea con quelli dei
fumetti. I costumisti si trovarono così a dar vita a vesti più
colorate, cercando allo stesso tempo di realizzarle in modo che
potessero risultare più confortevoli durante le scene d’azione.
Particolarmente criticata, però, fu la decisione di aggiungere i
capezzoli al costume di gomma di Batman. Si tratta ancora oggi di
un dettaglio poco apprezzato dai fan. Il costume di Robin, invece,
non è il classico costume dei fumetti che indossava Dick Grayson,
ma si basa sul costume indossato dal terzo Robin, Tim Drake.
Per la nuova Batmobile venne
inizialmente contattato il noto designer di AlienH.R. Giger, ma le sue idee furono scartate perché
ritenute troppo eccentriche e sinistre, oltre che impossibili da
realizzare con la tecnologia dell’epoca. Invece, il veicolo
presente nelle pellicola fu disegnato da Barbara
Ling, e la realizzazione affidata all’azienda TransFX
Inc., qui al loro primo incarico importante. Furono costruiti
due modelli, uno per le scene statiche e l’altro per le riprese in
corsa. Poiché si trattava di un mezzo particolarmente delicato e
complesso da guidare, a manovrarlo nel film sono stati degli
stuntmen appositamente addestrati.
Batman Forever: la
Schumacher Cut, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Poco dopo la scomparsa di
Schumacher, avvenuta nel giugno del 2020, è iniziata a circolare la
voce circa l’esistenza di una Schumacher Cut,
ovvero una versione di Batman Forever della durata di 170
minuti. Questa sembra fosse uno dei primi montaggi realizzati del
film, sfoggiante un tono più dark e serioso rispetto alla versione
poi uscita al cinema. In breve, il desiderio di poter vedere questa
versione si è diffuso tra i fan, che hanno portato l’ashtag
#ReleaseTheSchumacherCut a
diventare virale su Twitter. Lo sceneggiatore e produttore del film
Akiva Goldsman ha affermato che, anche se
attualmente non vi sono piani a riguardo, il rilascio di questa
versione potrebbe effettivamente avvenire in futuro.
Nella speranza di poter un giorno
vedere la Schumacher Cut, è possibile fruire del film grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Batman Forever è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili,
Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Now. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì15 dicembre alle
ore 21:10 sul canale
TwentySeven.
Il dirigente di NetflixPeter Friedlander parla
della partenza di Henry Cavill da The
Witcher. Cavill ha recitato nella serie fantasy di
Netflix nei panni di Geralt di Rivia, un
cacciatore di mostri magicamente potenziato e witcher titolare il
cui destino è intrecciato con quello della principessa Cirilla.
Nel corso di due stagioni di
The
Witcher, la performance di Cavill è stata amata sia
dalla critica che dal pubblico, motivo per cui la notizia del suo
abbandono della serie è stata presa con grande sorpresa. Sappiamo
infatti che a partire dalla quarta stagione, Geralt avrà il volto
di Liam Hemsworth. Il ragionamento esatto dietro la partenza di
Cavill non è del tutto chiaro, anche se molti hanno creduto che
potesse essere collegato al suo ritorno come Superman nel DCU.
Alla luce delle notizie di questa mattina, in cui abbiamo appreso
che Henry Cavill non sarà più Superman per la Warner Bros, il
mistero sulla sua partenza dalla serie Netflix si infittisce.
Dopo più di un mese che Henry Cavill ha fatto l’annuncio, il dirigente
di Netflix Peter Friedlander sta affrontando
l’uscita dell’attore da The
Witcher. In un’ampia intervista con Variety, il capo
delle serie sceneggiate del servizio di streaming ha elogiato il
ritratto di Geralt di Cavill e ha spiegato perché lo spettacolo
fantasy andrà bene anche se il ruolo passerà a Liam
Hemsworth.
“Henry è un Geralt
straordinario e penso che Liam continuerà e sarà anche lui un
Geralt straordinario. C’è stata un’eredità di personaggi
straordinari e iconici in cui gli attori sono cambiati e siamo
estremamente ottimisti al riguardo. Continueremo a onorare l’IP, i
fan, la narrazione, fino in fondo.”
Apple
TV+ ha annunciato che Dear Edward, la
serie dramedy scritta e prodotta dal vincitore dell’Emmy
Jason Katims e interpretata dalla candidata
all’Emmy Connie Britton e dalla vincitrice del SAG
Award Taylor Schilling, farà il suo debutto il 3
febbraio con i primi tre episodi dei dieci totali, seguiti da un
nuovo episodio settimanale ogni venerdì, fino al 24 marzo.
Dear Edward è
scritto da Jason Katims, che è anche showrunner e produttore
esecutivo per conto di True Jack Productions insieme a Jeni Mulein.
Anche Ann Napolitano, l’autrice del romanzo da cui è adattata la
serie, è produttrice esecutiva insieme a Fisher Stevens (“Palmer”),
che dirigerà il primo episodio.
Adattato dall’omonimo
bestseller di Ann Napolitano, Dear Edward è una
storia emozionante, incoraggiante ed edificante sulla
sopravvivenza, la resilienza, i legami tra le persone e la disamina
di ciò che ci rende umani.
La serie di Apple Studios racconta
la storia di Edward Adler (interpretato da Colin O’Brien), un
ragazzino di 12 anni che sopravvive a un drammatico incidente aereo
di cui restano vittime tutti gli altri passeggeri del volo,
compresa la sua famiglia. Mentre Edward e altre persone in tutto il
mondo colpite dalla tragedia cercano di dare un senso alla vita
dopo l’incidente, si creano amicizie, nascono storie d’amore e si
formano comunità inaspettate. “Dear Edward” è interpretato dalla
candidata agli Emmy Connie Britton, dalla vincitrice del SAG Award
Taylor Schilling e dall’esordiente Colin O’Brien; a completare il
cast anche Amy Forsyth, Anna Uzele, Audrey Corsa, Brittany S. Hall,
Carter Hudson, Dario Ladani Sanchez, Douglas M. Griffin, Eva Ariel
Binder, Idris DeBrand, Ivan Shaw, Jenna Qureshi, Khloe Bruno e
Maxwell Jenkins.
Disney+ ha diffuso il trailer
ufficiale di Extraordinary, la nuova
serie originale comedy britannica che debutterà il 25 gennaio sulla
piattaforma streaming con tutti gli otto episodi.
Extraordinary: la trama e il cast
Extraordinary è ambientato in un mondo in
cui tutti sviluppano un potere al loro diciottesimo compleanno…
tutti tranne Jen, che sta per compiere 25 anni e sta ancora
aspettando di ottenere il suo. Non è nemmeno curiosa di sapere
quale potrebbe essere: supervelocità? Occhi laser? La capacità di
collegare una USB nel modo giusto ogni volta? Lo accetterà. Come un
bruco circondato da farfalle, Jen si sente incapace di andare
avanti, bloccata in un lavoro senza prospettive in un negozio di
articoli per le feste e che occasionalmente frequenta Luke, un
ragazzo singolare con l’irritante capacità di volare. Per fortuna,
Jen può contare su Carrie che le impedisce di crogiolarsi nella sua
autocommiserazione.
Inseparabili dai tempi della
scuola, il loro rapporto oscilla tra l’essere sorella, genitore e
una la spalla dell’altra. Insieme condividono un appartamento
nell’East London con Kash, il fidanzato storico di Carrie. Carrie
ha il potere di mettersi in contatto con i morti, ma sente di
essere stata messa in ombra dal suo stesso talento: a nessuno
interessa quello che ha da dire? Kash prende molto sul serio il suo
potere – la capacità di tornare indietro nel tempo – ma non
disdegna di usarlo per rimediare a piccoli imbarazzi o a momenti in
cui dice esattamente la cosa sbagliata a Carrie, da tempo
sofferente. Il quarto membro dell’appartamento è un gatto randagio,
rinominato Jizzlord dal gruppo, che nasconde un segreto
sorprendente: a quanto pare anche i gatti hanno più potere di
Jen.
Alla deriva in un mondo grande e confuso e armata solo di un po’
di speranza e di molta disperazione, Jen inizia il suo viaggio per
trovare il suo ipotetico superpotere. Ma nel farlo, potrebbe
scoprire la gioia di essere semplicemente ok.
Extraordinary, il
cast
Extraordinary è interpretato da un cast
di talenti britannici emergenti, tra cui Máiréad Tyers (Jen), Sofia
Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash) e Luke Rollason (Jizzlord).
Altri membri del cast sono Siobhan McSweeney (la mamma di Jen,
Mary), Robbie Gee (il patrigno di Jen, Ian), Safia Oakley-Green (la
sorellastra di Jen, Andy) e Ned Porteous (Luke).
Scritta dalla creatrice e sceneggiatrice della serie, Emma
Moran, un’autrice esordiente con una voce assolutamente distintiva,
e diretta da Toby McDonald (Ragdoll), Jennifer Sheridan
(Rules of the Game) e Nadira Amrani (On the
Edge), Extraordinary è una commedia fresca e
innovativa sull’essere giovani e sul trovare la propria strada in
un mondo confuso, quando tutto ciò che si può essere è
“ordinari”.
Sally Woodward Gentle, Lee Morris e Charles Dawson sono gli
executive producer di Extraordinary per Sid Gentle Films,
la casa di produzione vincitrice di BAFTA, Golden Globe, Emmy e
Peabody Award che ha realizzato Killing Eve. La serie è
prodotta da Charlie Palmer, mentre Johanna Devereaux, Vice
Presidente, Scripted Content, è executive producer per
Disney+.
Extraordinary è l’ultima serie originale Disney+ britannica in ordine di tempo a
essere lanciata sulla piattaforma, dopo la comedy romantica
d’azione Wedding Season e la docuserie David Beckham:
Squadre da Salvare, già disponibili in streaming.
Il 31 dicembre esce al cinema
L’ispettore Ottozampe e il Mistero dei
Misteri, film d’animazione che conquisterà i bimbi e le
loro famiglie. Una storia misteriosa, divertente e ricca di colpi
di scena, che appassionerà il pubblico dei più piccoli e non solo
grazie a una rete fatta di dialoghi scintillanti, giochi di parole
e tanto divertimento. Distribuito da Eagle Pictures,
L’ispettore Ottozampe e il Mistero dei
Misteri è diretto dal regista Julio Soto Gùrpide
(Deep – Un’avventura in fondo al mare).
La trama del film
L’ispettore
Ottozampe è un simpatico ma goffo ragnetto, che risolve
molti casi, ma combina sempre guai! Dopo essere stato espulso dalla
Polizia per aver distrutto un edifico, l’ispettore Ottozampe decide
di prendersi una lunga e meritata vacanza e si imbarca su un aereo
di lusso diretto a San Francisco. Ma il suo viaggio è disturbato
dalla scomparsa inaspettata di un ospite, il ricco medico Bugsy, in
luna di miele con la moglie e vedova nera Arabella. Ce la farà
l’ispettore Ottozampe a risolvere questo intricatissimo mistero? Lo
accompagneranno in questa incredibile avventura il suo assistente
Janey e una gang di bizzarri aiutanti.
Grazie
ragazzi è prodotto da Carlo Degli Esposti,
Nicola SerraMario Gianani, Lorenzo
Gangarossa in collaborazione con SKY in
collaborazione con PRIME VIDEO in collaborazione con
TEODORA FILM.
La trama del film
Di fronte alla mancanza di
offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso
disoccupato, accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e
collega, assai più smaliziato di lui, come insegnante di un
laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario.All’inizio titubante, scopre del talento nell’ improbabile
compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la
voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice
del carcere a valicare le mura della prigione e mettere in scena la
famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero
palcoscenico teatrale.
Giorno dopo giorno i detenuti
si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare
scoprendo il potere liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare
uno scopo e una speranza oltre l’attesa.
Così quando arriva il
definitivo via libera, inizia un tour trionfale.
LOL Xmas
Special: Chi ride è fuori, lo speciale natalizio
di LOL: Chi ride è fuori, arriva in esclusiva su Prime Video dalle 21:00 del 19 dicembre. Una
puntata unica che chiama a raccolta sei tra i protagonisti più
amati delle prime due edizioni, che rivivranno l’esperienza del
comedy-show in un’atmosfera tutta natalizia.
Fedez
torna nel suo ruolo di host e giudice, osservando dalla
control-room i concorrenti Mara Maionchi (per la
prima volta nel ruolo di concorrente di LOL), Frank Matano,
Maria Di Biase, Michela Giraud, Mago Forest e Lillo nel
teatro addobbato a festa.
Per l’edizione natalizia valgono, quindi, le stesse regole di
LOL: Chi ride è fuori, ma l’esperimento durerà 4 ore: alla
prima risata, il comico riceverà prima il cartellino giallo
dell’ammonizione e poi quello rosso dell’ espulsione dal gioco.
Ad aggiudicarsi il
montepremi finale di 100.000 euro, da devolvere a un ente benefico
a scelta del vincitore, chi riuscirà a non ridere fino alla fine.
Prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios, LOL Xmas
Special: Chi ride è fuori sarà disponibile in esclusiva su
Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo a partire
dalle ore 21:00 del 19 dicembre.
L’attrice Mia Goth
è una delle più interessanti interpreti della sua generazione oggi
in attività. Scelta per recitare in film di particolare prestigio,
la Goth ha poi piano piano compiuto scelte sempre più coraggiose,
partecipando a progetti sperimentali che le hanno permesso di
mettere in mostra tutto il suo talento. Con un volto difficilmente
dimenticabile e un’evidente voglia di mettersi in gioco, la Goth è
senza dubbio una delle personalità da tenere d’occhio da qui in
avanti.
Ecco 10 cose che non sai di Mia Goth.
Mia Goth: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in celebri
film. L’attrice esordisce al cinema nel 2013 con il film
Nymphomaniac – Vol.
II, per poi recitare in The Survivalist (2015),
Everest
(2015), La cura del benessere
(2016), Marrowbone (2017) e Suspiria (2018), con
Dakota Johnson.
Dopo quest’ultimo film, che le conferisce maggiore popolarità, la
Goth ha recitato in High Life (2018), Emma.
(2020), con Anya
Taylor-Joy, e Mayday (2021). Nel 2022 è tra
le protagoniste di X – A Sexy Horror
Story, dove interpreta due ruoli. Riprende poi uno di
questi nel sequel/prequel Pearl, uscito nello
stesso anno.
2. Ha scritto una
sceneggiatura. Insieme al regista Ti
West, che l’ha diretta in X – A Sexy Horror
Story, l’attrice ha poi scritto la sceneggiatura del film
Pearl, che la vede protagonista nei panni della Pearl del
titolo, una giovane con l’ambizione di diventare una stella del
cinema, il cui sogno si trasformerà però ben presto in un incubo.
Per la Goth si è trattata della prima esperienza come
sceneggiatrice, a conferma del fatto che tiene molto a questo
progetto e alla storia del suo personaggio.
3. È una moderna scream
queen.Scream queen, ovvero reginadell’urlo, è il termine con cui si identifica un’attrice
che lavora prevalentemente in film horror e la cui popolarità
deriva proprio dalle sue interpretazioni in tali opere. Celebri
scream queen sono Jamie Lee
Curtis, NeveCampbell e Sarah Michelle Gellar.
Con ben 5 film di questo genere all’attivo (Marrowbone, La cura
del benessere, Suspiria, X – A Sexy Horror Story, Pearl) e
altri 2 in arrivo (Infinity Pool e MaXXXine), la
Goth è ora considerata una vera e propria scream queen dei
nostri giorni.
Mia Goth in Suspiria
4. È una delle protagoniste
del film. In Suspiria, il film horror diretto da
Luca Guadagnino, l’attrice ricopre il ruolo di
Sara Simms, una delle ballerine della Markos Dance Company, che
stringe una forte amicizia con Susie Bannion, la nuova arrivata
nonché vera e propria protagonista del film. Nel corso di esso, ad
ogni modo, anche il personaggio della Goth si rivela
particolarmente importante. Interpretare Sara ha dunque permesso
all’attrice di farsi notare e guadagnare una maggiore popolarità. È
infatti stato questo film a dare una significativa svolta alla sua
carriera.
Mia Goth in X – A Sexy
Horror Story e Pearl
5. In X – A Sexy Horror
Story ha interpretato due personaggi. Nel film
slasher distribuito nel 2022, l’attrice interpreta sia la
protagonista che l’antagonista. La prima è Maxine, una giovane
aspirante attrice pornografica, mentre la seconda è invece l’anzia
e misteriosa Pearl. Mentre per interpretare Maxine la Goth appare
al naturale, per Pearl si è invece dovuta sottoporre a circa 10 ore
di trucco, necessarie per permetterle di poter assumere le
realistiche sembianze di una donna anziana. Nonostante si sia
trattata di un’esperienza fisicamente molto impegnativa, per
l’attrice si è trattato di uno dei set più stimolanti della sua
carriera.
6. Ha studiato molto per
costruire la storia di Pearl. Nel secondo capitolo della
trilogia, Pearl, l’attrice riprende i panni dell’anziana
donna vista in X – A Sexy Horror Story per raccontarne
però la giovinezza durante gli anni della Seconda guerra mondiale.
Collaborando alla sceneggiatura del film, la Goth si è preoccupata
di fare molte ricerche su quel periodo, costruendo così una
backstory che fosse in linea con quel periodo storico. Allo stesso
modo, si è preparata al ruolo riguardando i film Che fine ha
fatto Baby Jane? e Il mago di Oz.
Mia Goth e Shia LaBeouf
7. Ha una figlia con il noto
attore. L’attrice ha incontrato l’attore Shia LaBeouf
durante le riprese di Nymphomaniac – Vol. II. A distanza
di qualche anno, nell’ottobre del 2016, i due hanno dichiarato di
essersi sposati a Las Vegas. Due giorni dopo, in realtà, un
funzionario locale ha affermato che la coppia non era legalmente
sposata, ma che era invece stata celebrata una cerimonia di
impegno. Nel settembre 2018 è stato invece annunciato che la coppia
si era separata e aveva chiesto il divorzio. A sorpresa, però, nel
febbraio del 2022 hanno dichiarato di essere tornati insieme e di
aspettare una figlia, nata poi nel marzo del 2022 con il nome
Isabel.
Mia Goth non è su Instagram
8. Non è presente sul
celebre social. A differenza di molti suoi colleghi,
l’attrice ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social
network Instagram. La Goth ha infatti dichiarato di non apprezzare
particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne
interessata, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che
altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però
seguire alcune profili a lei dedicati, con foto e notizie sulle sue
attività da attrice.
Mia Goth, le sue sopracciglia
9. È nota anche per le sue
sopracciglia. La Goth, oltre che per il suo talento, è
resa nota anche dal suo viso, reso particolare dal fatto che le sue
sopracciglia risultano quasi invisibili. Sin dall’inizio della sua
carriera l’attrice è infatti solita sfoggiare delle sopracciglia
molto sottili e con un colorito molto pallido, che rendono
difficile distinguerle sul volto. Una caratteristicha che sembra
risaltare ancor di più gli occhi e modificare la fisionomia del
volto. La Goth ha raccontato di aver sempre avuto le sopracciglia
così come si possono vedere oggi e che inizialmente aveva
difficoltà a farsele piacere. Con il tempo, però, sembra aver
lanciato una vera e propria moda seguita da molti.
Mia Goth: età e altezza dell’attrice
10. Mia Goth è nata il 30
novembre del 1993 a Southwark, quartiere del borgo londinese
omonimo, nella zona centrale di Londra. L’attrice è alta
complessivamente 1,77 metri.
Natale a tutti i
costi è la nuova
commedia natalizia con Christian De Sica e Angela Finocchiaro, che superano le cinque
collaborazioni insieme. Il tema centrale è la famiglia formata da
Alessandra ed Emilio, figli di Carlo e Anna. Si tratta di un remake
di un film francese dal titolo Mes tres chers
enfants che il regista Giovanni Bognetti
ha adattato per il pubblico italiano. Più nello specifico il
viaggio di questo film attraversa le diverse tappe che compongono
il tema della separazione dal nido familiare, le conseguenze e
anche gli sbagli di determinate azioni.
Dopo venticinque anni,
Alessandra ed Emilio, decidono di
lasciare il nido familiare per andare a vivere in città lasciando i
genitori, Carlo e Anna,
finalmente soli. Natale a tutti i costi pone fortemente l’accento
sul tema della separazione tra genitori e figli. La sindrome del
nido vuoto è quella di cui soffre Anna,
interpretata da Angela Finocchiaro, che cerca
tutti gli espedienti per non far partire i figli verso la città.
Carlo, invece, interpretato da Christian
De Sica ne sembra quasi sollevato, non oppone resistenza e
cerca di essere di conforto per sua moglie Anna. Natale a
tutti i costi sarà disponibile solo su
Netflix a partire dal 19 dicembre.
Natale a tutti i costi, la
trama
I figli sono l’eredità che ogni
genitore lascia al mondo, ma in questo caso
Alessandra (interpretata da Dharma Mangia
Woods) ed Emilio (interpretato da
Claudio Colica) sono un’eredità difficile da
mantenere. I ragazzi nel giro di pochi mesi, presi dalla loro nuova
vita, limitano i rapporti con i genitori a qualche breve chiamata.
Disertano i funerali dei parenti, non si presentano più ai
compleanni e come ultima goccia, non trascorreranno il Natale
insieme alla loro famiglia. Inizia quindi il primo turning point di
Natale a tutti i costi: Carlo e
Anna, arrabbiati e disperati, decidono quindi di
mentire fingendo di aver ereditato sei milioni di euro da una
vecchia zia pur di riavere i loro figli.
Il confronto generazionale che si
viene a creare dà poi modo di approfondire i caratteri dei
protagonisti. Anna cerca disperatamente in
Alessandra non più una figlia ma un surrogato di
una migliore amica. Carlo, invece, proietta su
Emilio tutti i fallimenti della sua vita. Nei
primi sessanta minuti del film, infatti, i toni cupi e disastrosi
del film ci allontanano dal genere di commedia natalizia classica
alla quale siamo stati abituati con i cinepanettoni. Ma
Natale a tutti i costi è una commedia figlia del
suo tempo che, come la famiglia Della Fava, è morigerata e per
nulla appariscente.
La bugia bianca messa in atto da
Carlo e Anna sembra funzionare.
Spinti dalla speranza di poter avere la loro fetta di eredità per
realizzare i loro sogni, i figli si ripresentano magicamente,
assicurando persino di non potersi perdere il Natale in famiglia.
Natale a tutti i costi, appunto.
Genitori e figli
Dalla famiglia non si può scappare
o se cerchi di scappare la famiglia trova sempre un modo per
ritrovarti. Alessandra ed Emilio
portano il peso della colpa più grande del film: hanno abbandonato
il nido familiare. D’altra però i genitori non sono esonerati da
tutte le colpe. A loro va il demerito di non aver saputo, talvolta,
apprezzare i figli mettendoli davanti alle pressioni sociali alle
quali già sono sottoposti dalla vita.
Alessandra ha 26
anni ma già ha su di sé la pressione costante del fallimento: quei
soldi millantati dai genitori potrebbero farle comodo per seguire i
suoi sogni. Emilio, invece, rappresenta la figura
dello stagista sfruttato. Pur di entrare nelle grazie del suo capo
è costretto a non contraddirlo in nessun modo, neppure se riguarda
orari di lavoro inaccessibili. Carlo e
Anna non possono comprendere a pieno questo
disagio generazionale che i loro figli portano sul groppone.
Viceversa Alessandra ed Emilio
non riusciranno mai a toccare con mano il senso di sacrificio di
cui sono portatori i genitori.
Non è colpa di nessuno ma è colpa
di tutti, nello stesso identico modo. La bugia bianca congeniata
solo per poter avvicinare i figli si trasforma in una cosa molto
più grande. In un crescendo di episodi grotteschi,
Carlo e Anna diventano quasi
vittime della loro stessa bugia. I figli ormai li credono degli
avidi, il resto della famiglia inizia a porsi delle domande su
tutta questa fortunata ereditata da una vecchia zia. Ancora una
volta, pochi elementi della classica commedia italiana, ormai
vittima del politicamente corretto, che diventa
“scorretto” solo in poche occasioni. Al ruolo della nonna,
una intramontabile Fioretta Mari, sono riservati
quei pochi attimi di scorrettezza di Natale a tutti i
costi che neanche Christian De Sica è
riuscito a regalarci.
I soldi non danno la felicità
La bugia si protrae per tutto
l’arco narrativo di Natale a tutti i costi. Verso
la fine, però, quando sembra che tutto stia per essere rivelato
arriva il secondo turning point della pellicola. Come un gatto che
si morde la coda, la bugia diventa sempre più grande dove questa
volta a pesare di più sull’ago della bilancia sono i sentimenti.
Abbandonata l’idea dei soldi per un bene superiore i figli iniziano
a ricordare chi sono. Come svegliati da un lungo sonno, adesso
riescono ad assaporare quei momenti e quelle piccole cose dalle
quali sono fuggiti. Preparare la tavola con mamma e papà diventa un
privilegio, cenare tutti insieme a tavola un’occasione, le
videochiamate una opportunità. Anche dormire nel lettone con mamma
e papà dopo aver ricevuto una brutta notizia diventa un modo per
lasciarsi coccolare. Per ricevere quegli abbracci che da tempo
ormai rimanevano mozzati a metà.
Poi tutto cambia ancora una volta,
avviene il disvelamento della bugia e il dialogo generazione si
interrompe: “Pur di avere il vostro affetto bisognava
comprarvi”. Ancora una volta, alla nonna è affidata non solo
il lato più comico del film ma anche quello di narratore
onnisciente. Esprime l’opinione che tutto il pubblico guardando il
film avrebbe voluto esprimere a gran voce. Questo messaggio,
lanciato dalla nonna, diventa poi il messaggio principale del film
che conduce i figli a perdonare i genitori e viceversa perché
bisogna festeggiare il Natale a tutti i costi.
James Cameron è tornato con il sequel
di Avatar nelle sale cinematografiche. A più di
dieci anni dall’uscita del primo film, Avatar: La via dell’acqua riporta il pubblico
a Pandora con volti familiari come Jake Sully,
Neytiri e persino il villain colonnello
Quaritch, apparentemente morto nel primo film. In
realtà, Quaritch è solo uno dei tanti cattivi
iconici della filmografia Cameron, che spaziano dagli umani agli
extraterrestri, fino ai cyborg assassini: ripercorriamoli
assieme.
Piranha volanti (Piranha II: The
Spawning)
Parlando di Terminator 2: Il giorno del giudizio,
JamesCameron ha definito
scherzosamente il suo film d’esordio Piranha II: The
Spawning come “la più bella commedia horror sui pesci
assassini volanti mai realizzata”. Ricordiamo infatti che il sequel
ha aumentato la pericolosità dei piranha del primo film dotandoli
di ali. L’unico inconveniente della minaccia dei piranha nel
capitolo precedente era che, non appena i personaggi uscivano
dall’acqua, si trovavano automaticamente al sicuro. Se i piranha
possono volare, non è più così.
Caledon Hockley (Titanic)
Il cattivo di Titanic, uno dei film romantici più iconici
degli anni ’90, è tecnicamente l’iceberg che affonda la nave. Ma
l’iceberg non ha alcuna intenzione malvagia; è semplicemente seduto
nell’oceano, a farsi gli affari suoi, fino al momento dell’impatto.
Il vero antagonista del film potremmo dunque dire che sia
Caledon Hockley. James Cameron
traduce la storia del’amore impossibile del Romeo e Giulietta sui
ponti del Titanic, con la ricca e mondana Rose che
si innamora del plebeo Jack. Billy
Zane interpreta in modo esilarante il ruolo di
Caledon, il fidanzato geloso, possessivo e
ossessionato da se stesso di Rose, che cerca di uccidere Jack
mentre la nave sta affondando.
Carter Burke (Aliens – Scontro
finale)
Mentre la principale
forza antagonista di Aliens è, ovviamente, l’alieno, il furbo
Carter Burke rappresenta il villain umano. Burke
dà più valore al denaro e al potere che alle vite umane; la satira
pungente dell’insensibile élite aziendale incarnata da questo
personaggio è uno dei tanti aspetti di Aliens che ancora oggi
resiste. Burke è probabilmente ancora più insopportabile degli
stessi alieni!
Salim Abu Aziz (True Lies)
Se JamesCameron avesse diretto un film di James
Bond, questo potrebbe assomigliare a True Lies, il suo sottovalutato thriller di
spionaggio su un agente governativo che bilancia il suo lavoro di
spia con i doveri suburbani di marito e padre. Come la maggior
parte dei cattivi di Bond, il cattivo di True Lies è una caricatura fumettistica di una
sfrenata malvagità megalomane. Salim Abu Aziz è il
leader di una cellula terroristica estremista nota come “Jihad
cremisi”, ma non rappresenta solo una minaccia ideologica: rapendo
la moglie di Harry Tasker e successivamente sua
figlia, eleva il conflitto anche a livello personale.
T-800 (The Terminator)
Mentre il
T-800 è stato riprogrammato come eroe in tutti i
sequel, il primo film di Terminator lo ha reso il cattivo. Come
antagonista della coraggiosissima Sarah Connor, il
T-800 è un cattivo perfetto: è una macchina per uccidere
inarrestabile, decisa a impedire la nascita del leader della
resistenza John Connor. Potrebbe sembrare uno
scherzo di cattivo gusto dire che Arnold
Schwarzenegger ha dato la sua migliore interpretazione nei
panni di un robot privo di emozioni, ma l’attore fa davvero
funzionare questa premessa con un’interpretazione convincente di un
androide implacabile dal cuore freddo che si fa strada attraverso
ogni ostacolo.
Colonnello Miles Quaritch
(Avatar)
Il colonnello Miles
Quaritch è il burocrate militare dalla faccia severa
intenzionato a spazzare via la popolazione locale di Pandora in
Avatar. Egli incarna i temi imperialisti del
film e la sconfitta di Quaritch significa la sconfitta di tutti gli
altri umani colonizzatori; la fenomenale interpretazione di
Stephen Lang infonde un’energia simile a quella di
R. Lee Ermey in questo personaggio burbero e
amorale. Nonostante sia morto sullo schermo nel primo film di
Avatar, Quaritch ritorna nel sequel, grazie
alla tecnologia di scambio dei corpi e il personaggio potrebbe
avere un arco di redenzione in più film.
La regina (Aliens – Scontro
finale)
Quando
JamesCameron si è assunto
l’arduo compito di dare un seguito al capolavoro horror
fantascientifico di Ridley Scott, ha deciso di cambiare
genere con Aliens, passando all’azione; il film ha la
stessa intensità del suo predecessore, ma è un’opera
cinematografica molto più esplosiva ed emozionante. Questo sequel
presenta svariati mostri assetati di sangue che Ellen
Ripley è determinata a sconfiggere, ma il grande cattivo –
“La Regina” – è sorprendentemente simpatica. La
Regina ha infatti la stessa motivazione di Ripley: vuole
proteggere i suoi figli.
T-1000 (Terminator 2: Il giorno del
giudizio)
Sarah
Connor ha affrontato un Terminator più
elegante e avanzato nel sequel. Terminator 2: Il giorno del giudizio ha
riportato Arnold Schwarzenegger nei panni di un
T-800 riprogrammato e determinato a proteggere
Sarah e suo figlio John, mentre
Robert Patrick si è unito al cast nel ruolo del
T-1000, la cui struttura high-tech fatta di
“polilega mimetica” (metallo liquido, creato con effetti di
computer grafica all’avanguardia) gli permette di mutare forma. Non
solo il T-1000 è più veloce, più forte e più
resistente del T-800, ma può anche assumere le
sembianze di chiunque per ingannare i suoi bersagli.
Sarah ha quindi il suo bel da fare nel tentativo
di sconfiggere Skynet per la seconda volta.
Eddie Murphy riceverà il Cecil B.
DeMilleAward all’80° Golden Globe
Awards, la conferma arriva da Variety. Murphy, un precedente
vincitore dei Globes e sei volte candidato, ritirerà il premio alla
cerimonia di quest’anno, che andrà in onda in diretta martedì 10
gennaio 2023 dall’hotel Beverly Hilton.
Il Cecil B. DeMille
Award viene assegnato dal 1952; il premio viene
consegnato, dopo la scelta del consiglio di amministrazione
dell’HFPA, a “un individuo di talento per il suo eccezionale
contributo al mondo dell’intrattenimento”. Il vincitore di
quest’anno per l’equivalente televisivo, il Carol Burnett Award,
dovrebbe essere annunciato a breve.
L’anno scorso non è stato nominato
alcun destinatario per nessuno dei due premi, poiché i Globes sono
stati boicottati da talenti, media e creativi e non sono stati
trasmessi dalla NBC, sulla scia delle preoccupazioni sulla
diversità all’HFPA (che all’epoca non aveva membri neri ) e altre
questioni di responsabilità. Ma prima del 2022, negli ultimi anni i
premiati hanno incluso Jane Fonda (2021),
Tom Hanks (2020), Jeff Bridges
(2019), Oprah Winfrey (2018), Meryl
Streep (2017) e Denzel Washington
(2016).
Nel 2007, Eddie Murphy ha vinto il Globe, nella
categoria attore non protagonista, per aver interpretato il
cantante James Thunder in Dreamgirls. È stato
anche nominato per Il professore matto (1997),
Beverly Hills Cop (1985),
Una poltrona per due (1984) e
48 Ore. (1983).
“Siamo onorati di presentare il
Cecil B. DeMille Award di quest’anno all’iconico e molto stimato
Mr. Eddie Murphy”, ha dichiarato il presidente dell’HFPA,
Helen Hoehne. “Siamo entusiasti di celebrare
l’impatto duraturo sul cinema e sulla televisione che la sua
carriera – davanti e dietro la macchina da presa – ha avuto nel
corso dei decenni”.
Netflix ha
rilasciato il trailer ufficiale dell’imminente seconda stagione
dello storico dramma d’azione Vikings:
Valhalla. La serie di successo farà il
suo ritorno il 12 gennaio 2023.
Il trailer diVikings: Valhalla
– Stagione 2 presenta Leif, Frida e
Harald in fuga dai cacciatori di taglie dopo essere diventati
fuggitivi. Questo improvviso cambiamento li porta a
intraprendere viaggi individuali, dove troveranno l’opportunità di
ricostruire ciascuna delle loro eredità.Dai
un’occhiata al trailer ufficiale
di Vikings:
ValhallaStagione
2 qui sotto:
Vikings: Valhalla – stagione
2
In un passato di oltre mille anni
fa all’inizio dell’11° secolo, Vikings: Valhalla
narra le eroiche avventure di alcuni dei più famosi vichinghi mai
esistiti: il leggendario esploratore Leif Eriksson (Sam Corlett),
la sua impavida e tenace sorella Freydis Eriksdotter (Frida
Gustavsson) e l’ambizioso principe del Nord Harald Sigurdsson (Leo
Suter). La seconda stagione ritrova i nostri eroi poco dopo la
tragica caduta di Kattegat, un evento che ha infranto i loro sogni
e alterato i loro destini. Trovandosi improvvisamente fuggitivi in
Scandinavia, sono costretti a mettere alla prova le loro ambizioni
e il loro coraggio in mondi che vanno oltre i fiordi di
Kattegat.
La produzione esecutiva di Vikings:
Valhalla è affidata a Jeb Stuart, Morgan O’Sullivan, Michael Hirst,
Sheila Hockin, Steve Stark, James Flynn, John Weber, Sherry Marsh,
Alan Gasmer e Paul Buccieri. Vikings: Valhalla è tratta dalla serie
Vikings ideata da Michael Hirst.
Vikings:
Valhalla è ambientato più di cento
anni dopo la fine della serie originale ed è una nuova avventura
che fonde autenticità storica e dramma con un’azione grintosa e
coinvolgente. Le stagioni 1 e 2 provengono dallo showrunner e
produttore esecutivo Jeb Stuart, che tornerà anche per la terza
stagione.
Lo spin-off è interpretato da Sam Corlett nei panni di
Leif Eriksson, Frida Gustavsson nei panni di Freydis Eriksdotter,
Leo Suter nei panni di Harald Sigurdsson, Caroline Henderson nei
panni di Jark Haakon, Bradley Freegard nei panni di King Canute,
Jóhannes Haukur Jóhannesson nei panni di Olaf Haraldsson, Pollyanna
McIntosh nei panni di Ælfgifu di Northampton, Asbjørn Krogh nei
panni di Jarl Kare, David Oakes nei panni di Earl Godwin, Pääru Oja
nei panni di Arne Gormsson, Louis Davison nei panni del principe
Edmund e altri ancora.
Disney+ ha in serbo un
entusiasmante regalo per i fan: il film Walt Disney Animation
Studios Strange World – Un Mondo Misterioso
sarà disponibile sulla piattaforma streaming a partire dal 23
dicembre.
Strange World – Un Mondo Misterioso
segue una leggendaria famiglia di esploratori, i Clade, in un
inaspettato viaggio in una terra sconosciuta e pericolosa insieme a
un variegato equipaggio che comprende una specie di “blob” piccolo
e dispettoso di nome Splat; Legend, il cane di famiglia e una serie
di fameliche creature. Nella versione italiana di Strange World
– Un Mondo Misterioso, Marco Bocci e Francesco Pannofino
prestano le proprie voci rispettivamente a Searcher Clade, un padre
di famiglia che si trova fuori dal suo ambiente in una missione
imprevedibile, e all’incredibile esploratore e padre di Searcher,
Jaeger (interpretati rispettivamente da
Jake Gyllenhaal e
Dennis Quaid nella versione originale).
Il cast di voci della versione
italiana del film include anche Lorenzo Crisci nei panni del figlio
sedicenne di Searcher, Ethan, che desidera l’avventura
(interpretato da Jaboukie Young-White nella versione originale);
Lucy Campeti nel ruolo di Meridian Clade, pilota esperta e compagna
di Searcher in tutto e per tutto (interpretata da Gabrielle Union
nella versione originale) e Valentina Stredini nel ruolo di
Callisto Mal, coraggiosa leader di Avalonia che guida
l’esplorazione dello strano mondo (interpretata da Lucy Liu nella
versione originale). Diretto da Don Hall (il film vincitore del
premio Oscar® Big Hero 6, Raya e l’ultimo Drago),
co-diretto e scritto da Qui Nguyen (co-sceneggiatore di Raya e
l’ultimo Drago) e prodotto da Roy Conli (il film vincitore del
premio Oscar® Big Hero 6, Rapunzel – L’intreccio della
torre) Strange World – Un Mondo Misterioso è ora
disponibile al cinema.
Bergamo Film
Meeting, in occasione della sua 41ª edizione, in programma
dall’11 al 19 marzo 2023, dedica in anteprima nazionale una
retrospettiva a Jerzy Stuhr, eclettico e intenso attore di cinema e
teatro, interprete amatissimo da autori come Andrzej Wajda e
Krzysztof Kieślowski, oltre che sceneggiatore e regista di opere
raffinate e malinconiche. Con la retrospettiva su Jerzy Stuhr BFM
aggiunge un altro tassello alla proposta messa in campo per la
prossima edizione, di cui ha già annunciato la personale completa
dedicata all’animatrice ceca Michaela Pavlátová.
Al contempo il Festival, che entra
nella sua quinta decade, dà il via alla campagna Support BFM
2023per sostenere le attività che l’Associazione Bergamo Film
Meeting Onlus realizza durante tutto l’anno.
Jerzy Oskar Stuhr
Jerzy Oskar Stuhr nasce a Cracovia
il 18 aprile 1947. Dopo essersi laureato in letteratura polacca nel
1970 presso l’Università Jagellonian, studia all’Accademia di arti
drammatiche di Cracovia (Państwowa Wyższa Szkoła Teatralna).
Personalità eclettica, dotata di solide qualità drammatiche, è uno
degli attori più popolari e versatili del cinema polacco. Nel corso
della sua carriera ha lavorato anche come sceneggiatore, regista,
produttore e docente di arte drammatica. Interprete convincente
tanto nel registro comico quanto in quello tragico e patetico, a
partire dalla metà degli anni ’70 ha offerto il suo volto di uomo
qualunque a film di Krzysztof Zanussi, Andrzej Wajda, Agnieszka
Holland. Dal film La cicatrice (Blizna, 1976) inizia l’importante
collaborazione con Krzysztof Kieślowski, per il quale interpreta,
fra gli altri, Il cineamatore (Amator, 1979), Decalogo 10 (Dekalog,
dziesięć, 1989) e Tre colori – Film bianco (Trois couleurs: Blanc,
1994).
Parallelamente, sotto la regia di
Jerzy Jarocki e Andrzej Wajda, si cimenta a teatro con i classici
russi (Čechov, Gogol’, Dostoevskij) e con Shakespeare; intraprende
una fortunata carriera televisiva di comico e intrattenitore con
l’attore Bogusław Sobczuk; e come regista, insegnante di teatro e
attore, nel 1980 riceve il ruolo di Ambasciatore del teatro polacco
in Italia e in Europa da L’Atelier di Formia – Istituto
Internazionale di Ricerca sul Teatro Contemporaneo, diretto dal
regista Giovanni Pampiglione. Da questo momento consolida il
rapporto con la cultura italiana, attraverso l’incontro con artisti
del teatro e del cinema del nostro Paese come Adriana Asti, Paolo
Graziosi, Michele Placido e Nanni Moretti, lavorando al Piccolo di
Milano, allo Stabile di Genova e a quello di Trieste. «Tutto ciò lo
devo all’Atelier di Formia e a Giovanni Pampiglione, che all’epoca
mi invitò in questo magnifico posto… È stato il mio ingresso
personale in Europa, nell’Europa del teatro e dell’arte». (Jerzy
Stuhr, luglio 2005).
Esordisce con successo alla regia
teatrale nel 1985 con il monologo Il contrabbasso (Der Kontrabaß)
di Patrick Süskind, del quale è anche interprete. Nel corso degli
anni ’90 dirige poi diverse opere shakespeariane. Con Wajda e
Kieślowski collabora anche in qualità di assistente alla regia e il
suo debutto dietro la macchina da presa avviene nel 1995, con Spis
cudzołożnic, tratto da un romanzo di Jerzy Pilch. Nel 1997 firma la
sua seconda opera cinematografica, Storie d’amore (Historie
miłosne, 1997), dedicata a Kieślowski, morto l’anno precedente. Il
film, presentato in concorso alla Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, vince il
Premio FIPRESCI e altri riconoscimenti.
Ritorna a Venezia due anni dopo con
Sette giorni nella vita di un uomo (Tydzień z życia mężczyzny,
1999), che racconta la storia di sette casi di un magistrato. Il
successivo Il grande animale (Duże zwierzę, 2000), da una
sceneggiatura di Kieślowski, vince il premio speciale della giuria
al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary. Nel 2003
dirige Che tempo fa (Pogoda na jutro), la storia del
ricongiungimento di una famiglia, dopo la fuga dalle persecuzioni
del regime comunista, mentre, di nuovo a Venezia, nel 2005 gli
viene consegnato il Premio Robert Bresson alla carriera. Nel 2007 è
autore, regista e interprete di Korowód, un racconto morale che
inizia dalla risposta a una chiamata di un telefonino abbandonato
sul treno da uno sconosciuto.Con il ruolo di un produttore
cinematografico ne Il Caimano (2006), inizia il rapporto di
collaborazione e amicizia con Nanni Moretti che proseguirà interpretando
Marcin Raijski, portavoce della Santa Sede nel film del 2011
Habemus Papam, presentato lo stesso anno in concorso al
Festival di Cannes.
Jerzy Stuhr è tra i protagonisti dell’ultimo film di Moretti Il sol
dell’avvenire, in uscita il prossimo anno. In collaborazione con
l’Istituto Polacco di Roma.
I piani per il DC
Universe della DC Studios sta prendendo una svolta
molto interessante. Il noto sito americano Variety conferma che i
co-CEO
James Gunn e Peter Safran presenteranno la loro lista
di progetti lungo un arco temporale di 8-10 anni ai dirigenti della
Warner Bros. nei prossimi giorni. Composto da film, programmi TV e
videogiochi che sono tutti interconnessi, la svolta sembra un piano
decisamente ambizioso, e anche se siamo sicuri che il progetto si
evolverà una volta che lo studio avrà preso il sopravvento, la fase
iniziale sarà cruciale e metterà le basi per un futuro
luminoso.
Tuttavia, secondo il noto sito,
“Una fonte ben piazzata dice che Gunn e Safran stanno
esplorando la possibilità di incorporare l’iterazione di Batman del
regista Matt Reeves con l’attore Robert Pattinson nel loro universo più
ampio”. Sappiamo che il CEO di Warner Bros. Discovery,
David Zaslav, è desideroso di superare il concetto di avere più
versioni di Batman sullo schermo, e per quanto amiamo
Ben Affleck e
Michael Keaton, lo studios vuole dare la priorità al
Bruce Wayne di Robert Pattinson, che in effetti avrebbe
più senso. Anche se sappiamo che in quel film non c’era nulla che
suggerisse che non potesse far parte di un universo più ampio.
Vale la pena notare che il regista
di The
BatmanMatt Reeves non ha
mai detto di essere contrario a questa versione del Caped Crusader
che fa parte di un universo più grande; vuole solo che i suoi
film rimangano di natura autonoma. The Batman si è aperto a
recensioni estremamente positive e con una serie di spin-off per
piccoli schermi in lavorazione, dunque perché questo Batman non
dovrebbe far parte del DCU? Ora, dobbiamo solo sperare che Robert Pattinson sia d’accordo ad aderire ad
una nuova e rinnovata potenziale Justice League!
In altri rapporti, viene menzionato
che l’ex dirigente della DC Films Pam Adby ha
dovuto dire ad Aquaman e al regista di Lost
Kingdom, James Wan, di ridimensionare i suoi
piani di ripresa. Come mai? Il budget del sequel è già
salito a ben 205 milioni di dollari, quindi non c’è da
meravigliarsi se ci sono voci secondo cui Jason Momoa potrebbe cambiare ruolo
e lasciare Arthur Curry per interpretare LOBO nel
nuovo DCU.
Prime Video ha ordinato una serie a God
of War, basato sul famosissimo videogioco a tema mitologia
antica di PlayStation. Coprodotto da Sony Pictures Television e
Amazon Studios in associazione con PlayStation Productions,
God of War sarà presentato in anteprima su Prime
Video in più di 240 paesi e territori in tutto il mondo. La serie
era in lavorazione presso lo streamer da marzo, quando Deadline ha riferito in
esclusiva che Prime Video era in trattative per la proprietà.
Scritta da Mark
Fergus e Hawk Ostby (Iron Man,
Children of Men), con Rafe Judkins
(The Wheel of Time) come showrunner, la serie
segue Kratos, il dio della guerra, che, dopo essersi esiliato dal
suo passato intriso di sangue nell’antica Grecia, ripone le sue
armi per sempre nel regno nordico di Midgard. Quando la sua amata
moglie muore, Kratos parte per un pericoloso viaggio con il figlio,
con il quale sono estranei, per spargere le sue ceneri dalla vetta
più alta: l’ultimo desiderio di sua moglie. Kratos si rende presto
conto che il viaggio è un’epica ricerca sotto mentite spoglie, che
metterà alla prova i legami tra padre e figlio e costringerà Kratos
a combattere nuovi dei e mostri per il destino del mondo.
Il franchise God of
War del Santa Monica Studio di Sony comprende un totale di
sette giochi su quattro console PlayStation. La serie di giochi
d’azione è stata lanciata nel 2005 su PlayStation 2, con il primo
God of War. Al centro c’è l’ex guerriero spartano
Kratos e il suo pericoloso viaggio per vendicarsi di Ares, il dio
greco della guerra, dopo aver ucciso i suoi cari sotto l’influenza
della divinità. Dopo essere diventato lui stesso lo spietato dio
della guerra, Kratos si ritrova costantemente alla ricerca di
un’opportunità per cambiare il suo destino.
“God of War è un franchise
avvincente e basato sui personaggi che crediamo cattureranno i
nostri clienti di tutto il mondo tanto con i suoi mondi espansivi e
coinvolgenti quanto la sua ricca narrazione”, ha affermato
Vernon Sanders, capo della televisione globale di Amazon Studios.
“Siamo onorati di condividere l’avventura di esplorare la
mitologia di God of War in un modo così importante con Sony
Pictures Television, PlayStation Productions e Santa Monica
Studio”.
Judkins è produttore esecutivo
della serie con i candidati all’Oscar Fergus e Ostby e il direttore
creativo dello studio di Santa Monica Studio, Cory
Barlog. Altri produttori esecutivi includono Playstation
Productions Asad Qizilbash e Carter
Swan, Yumi Yang di Santa Monica Studio e
Roy Lee di Vertigo. Jeff Ketcham
di Santa Monica Studio fungerà da co-produttore esecutivo.
“Siamo così orgogliosi ed
entusiasti di lavorare con i nostri amici di Amazon Studios e i
nostri partner di PlayStation Productions per adattare questo
bellissimo e straziante gioco in una serie premium
live-action”, ha dichiarato Katherine Pope,
presidente di Sony Pictures Television Studios. Rafe, Mark e Hawk
stanno creando una serie emozionante che traccia un percorso
attraverso l’antico viaggio mitologico di Kratos.
Dopo diversi titoli su varie
console PlayStation, tra cui PS3 e PSP portatile, Santa Monica
Studio ha riavviato il franchise con il gioco del 2018 su
PlayStation 4. In esso, Kratos arriva nelle terre selvagge norrene
dove ha una seconda possibilità di paternità con suo figlio Atreo.
La puntata ha ottenuto una serie di riconoscimenti ai Game Awards
2018, tra cui Game of the Year.
“God of War è uno dei
videogiochi più premiati di PlayStation, quindi siamo entusiasti di
collaborare con Sony Pictures Television e Amazon Studios per
portare il nostro amato franchise ai fan e al nuovo pubblico in un
modo audace e autentico”, ha affermato Asad
Qizilbash, head delle produzioni PlayStation.
Questo è l’ultimo titolo per
PlayStation ad aver ottenuto una serie TV nell’ultimo anno o giù di
lì, unendosi a Twisted Metal, presso Peacock, con
Anthony Mackie come protagonista, e
The Last
of Us, con Pedro Pascal e Bella Ramsey, presso HBO.
Renaissance come
Rinascimento, uno sguardo sul cinema italiano che
dalla visione francese diventa obiettivo dichiarato: la produzione
cinematografica e audiovisiva. Come? Guardando all’Europa per
trovare nuove formule di integrazione nel mercato, un linguaggio
diretto che desti interesse nel pubblico ormai sopito, attaccato su
più fronti da prodotti scadenti e sedotto a corto raggio da
proposte ultra telefonate, prive di spunti e interessi
concreti.
Parliamoci chiaro, in Italia il
cinema ha raggiunto il fondo del barile. Salvo qualche caso raro,
tutt’oggi al ‘vaglio di studiosi’, la situazione è grave e nessuno
sembra avere la soluzione per emergere da questo pantano fatto di
sabbie mobili. Per non fare la fine di Artax, o quantomeno provare
a trovare spunti interessanti nel panorama indipendente dopo
l’esperienza con la società
Mad Rocket entertainment, insieme a Svevo
Moltrasio, autore e regista, ha deciso di dare vita a
Renaissance Produzioni, un modo alternativo di fare cinema che
partirà proprio dalla sua opera prima: GLI OSPITI, black comedy corale in produzione a Marzo
2023.
C’è una sottile linea che lega
questo progetto a quelli passati realizzati come executive producer
della
Mad Rocket entertainment che ha co-prodotto SHORTCUT e IN THE
TRAP (entrambi ora sul catalogo prime, dopo numerosi
festival e distribuzione internazionale), ovvero la ferrea volontà
di rinnovare il sistema cinema e dare uno scossone a quella
pigrizia ricettiva che ha allonato persone dalle sale e fatto
spegnere la tv a milioni di italiani. Possibile sia tutto qui la
proposta che riusciamo a dare? Certo non abbiamo l’arte magica
dalla nostra, ma per quanto riguarda Bracci conosce troppo bene
questa industria, fino al midollo ci dice, i suoi salotti, i suoi
accordi e le sue modalità di finanziamento.
Dopo aver sviluppato per Intesa On
Air la seconda stagione di UN SET CHIAMATO ITALIA, che segue la
prima uscita dell’altra rubrica podcast IL SISTEMA CINEMA
disponibili nelle piattaforme Google Podcast, Spotify e Apple
Podcast e racconta il nostro paese in maniera non convenzionale,
ovvero il legame del territorio con il cinema e la televisione, ora
anche questo progetto prende vita quale documentario in sviluppo
dal titolo ITALIA INSIDE. La finalità è quella di sostenere
l’industria del cinema come mezzo necessario di testimonianza e
tradizioni, riuscendo al contempo a valorizzare ambiente, economia
e infrastrutture.
Tante, dunque, le iniziative messe
in piedi per il futuro prossimo e le sfide da affrontare non
mancheranno per Simone, che però è abituato a mettersi in
gioco…perchè come cita un proverbio cinese “Se vuoi un anno di
prosperità fai crescere il grano, se vuoi cento anni di
prosperità fai crescere le persone”. E lui da sempre crede nel
talento e lo coltiva insieme agli altri.
IMDb non è così divisivo come
Rotten Tomatoes, ma svolge comunque un ruolo
interessante nel consentire agli spettatori di condividere i loro
pensieri sulle uscite recenti. Il review bombing è diventato
la norma, rendendo spesso difficile prendere troppo sul serio i
punteggi presenti sul sito. Inutile dire che siamo sicuri che
la seguente classifica genererà una serie di discussioni poiché
l’elenco di IMDb dei migliori film (e programmi TV) del 2022 porta
con se sicuramente una serie di sorprese.
Invece di utilizzare quei punteggi
degli utenti, questa classifica si basa invece sulle pagine
visualizzate più costantemente sul sito. Di conseguenza, la
classifica si basa più sulla popolarità che sui consensi, con solo
i film e i programmi TV che hanno ricevuto più di 200 milioni di
visite mensili. Di conseguenza, è meglio non dare troppa importanza
all’elenco, soprattutto perché Thor: Love and Thunder(6.3/10)
finisce per posizionarsi sopra Top
Gun: Maverick (8.4/10). Chiaramente, ha generato
molto più interesse, anche se nessuno dire che il film con Chris Hemsworth sia migliore di quello con
Tom Cruise, giusto?
Siamo, tuttavia contenti di vedere
che in cima c’è un film che ha riscosso anche un enorme consenso
sia di critica che di pubblico come The Batman di Matt
Revees. Il film è uscito a marzo e sembra che sia stato
ampiamente oscurato da allora nonostante sia una delle migliori
uscite dell’anno. Invece The Rock non sarà molto contento di
vedere che Black
Adam non è entrato nella Top 10, soprattutto
perché ai suoi occhi è stato un grande successo. Dai un’occhiata
alle due classifiche qui sotto.
Sony Pictures ha
condiviso il primo trailer di una nuova avventura fantascientifica
chiamata 65
e, il film presenterà infatti l’attore Adam Driver ( Star Wars:
Gli ultimi Jedi, White
Noise) che affronta dinosauri! Il filmato inizia
con l’astronauta interpretato da Driver, Mills, che fa un atterraggio di
fortuna su un pianeta sconosciuto e inesplorato… che risulta essere
la Terra 65 milioni di anni fa! “65 milioni di anni fa, la
terra preistorica ebbe un visitatore.”
Secondo la sinossi
aggiornata: “Ora, con una sola possibilità di
salvarsi, Mills (Driver)
e l’unico altro sopravvissuto, Koa (Ariana Greenblatt), devono
farsi strada attraverso un terreno sconosciuto pieno di pericolose
creature preistoriche in un’epica lotta per
sopravvivere.”
65 è
stato scritto e diretto dagli sceneggiatori di A
Quiet PlaceScott Beck e Bryan
Woods, che hanno anche prodotto con la loro neonata
società Beck/Woods, al fianco del regista e produttore di successo
Sam Raimi (Doctor
Strange Nel multiverso della follia). “Bryan e io ci
conosciamo da quando avevamo 11 anni”, ha rivelato Scott
Beck a EW. “Siamo
cresciuti insieme in Iowa, in una piccola città, e abbiamo avuto
questo fantasia di voler fare film, e nessun altro intorno a noi, a
11 anni, voleva fare film. È stato fortuito che ci siamo seduti al
stesso tavolo da pranzo.”