Prime Video ha deciso di ritardare l’uscita del
trailer della sua serie di spionaggio globale “Citadel”
a seguito di un incidente ferroviario in Grecia. Le
informazioni sulla nuova attesa serie non sono stati ancora resi
noti, ma settimana scorsa
abbiamo potuto dare primo sguardo alle star Priyanka Chopra Jonas e Richard Madden pronte a combattere in
quello che sembra essere un treno di lusso. Si ritiene che il
trailer, che avrebbe dovuto essere lanciato oggi, ritragga un
incidente ferroviario.
Comprensibilmente, Prime Video sarà cauto
nel lanciare il trailer dato che un devastante incidente
ferroviario in Grecia martedì notte ha finora ucciso almeno 36
persone, secondo la BBC. Il treno
passeggeri trasportava 350 persone quando si è scontrato con un
treno merci vicino alla città di Larissa, nel nord della
Grecia.
In una nota ai giornalisti mercoledì
mattina, Prime Video ha dichiarato: “In segno di rispetto per
la nostra comunità internazionale e a causa [delle] devastanti
ultime notizie dalla Grecia, continuiamo rispettosamente a
condividere il trailer ufficiale di ‘Citadel’“. Lo streamer ha
detto che condividerà una nuova data di lancio del trailer nei
prossimi giorni.
Prime Video scommette molto su
“Citadel” e lo posiziona come un evento televisivo
globale. Lo streamer sta lanciando uno spettacolo “mothership”
insieme a due serie considerate “satellite” in lingua locale
ambientate in India e in Italia. Prodotto esecutivo da AGBO dei
fratelli Russo e showrunner David Weil, Citadel è
interpretato anche da Stanley Tucci, Lesley Manville e una serie di
star internazionali come Varun Dhawan e Matilda De Angelis.
“Citadel” sarà presentato in anteprima il 28 aprile.
Questa serie epocale è prodotta da AGBO dei
Fratelli Russo e dallo showrunner David Weil, e
interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, con Stanley Tucci e Lesley
Manville. Citadel sarà
disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e
territori nel mondo.
La trama: Otto anni
fa, Citadel
è caduta. L’agenzia indipendente di spionaggio internazionale –
nata con lo scopo di difendere la sicurezza di tutte le persone – è
stata distrutta dagli agenti di Manticore, una potente associazione
che nell’ombra manipola il mondo. Con la caduta di Citadel,
tutti i ricordi degli agenti scelti Mason Kane (Richard Madden) e
Nadia Sinh (Priyanka Chopra Jonas) sono stati cancellati, ma loro
sono riusciti miracolosamente a salvarsi. Da allora sono rimasti
nascosti, costruendosi una nuova vita con nuove identità, entrambi
ignari del proprio passato. Fino alla notte in cui Mason viene
rintracciato dal suo ex collega di Citadel, Bernard Orlick (Stanley
Tucci), che ha disperatamente bisogno del suo aiuto per impedire a
Manticore di stabilire un nuovo ordine mondiale. Mason si mette
alla ricerca della sua ex collega Nadia, e le due spie
intraprendono una missione che li porta in giro per il mondo nel
tentativo di fermare Manticore, questo mentre devono fare i conti
con una relazione costruita su segreti, bugie e un amore pericoloso
ma senza tempo.
Richard Madden interpreta Mason Kane, al suo
fianco Priyanka Chopra Jonas veste i panni di Nadia
Sinh, Stanley Tucci quelli di Bernard Orlick,
Lesley Manville è Dahlia Archer, mentre
Osy Ikhile è Carter Spence, Ashleigh
Cummings è Abby Conroy, Roland Møller
impersona Anders Silje e Davik Silje, Caoilinn
Springall interpreta Hendrix Conroy, e ancora tanti altri.
Da Amazon Studios e AGBO dei Fratelli Russo, Citadel ha
come executive producer Anthony Russo, Joe Russo, Mike
Larocca, Angela Russo-Otstot e Scott Nemes per AGBO, con lo
showrunner e executive producer David Weil. Josh Appelbaum, André
Nemec, Jeff Pinkner e Scott Rosenberg sono executive producer per
Midnight Radio. Nel ruolo di executive producer ci sono anche
Newton Thomas Sigel e Patrick Moran.
Dopo l’evento di Campovolo dello
scorso giugno, che ha visto Ligabue tornare sul palco a distanza di
due anni dall’ultimo concerto a causa dell’emergenza sanitaria,
l’incredibile esperienza di quella serata arriva al cinema.
Ligabue. 30 anni in un giorno porta sul grande
schermo tutte le emozioni del live del 4 giugno 2022 alla presenza
di oltre 100.000 fan. Non un semplice film del concerto, ma il
racconto di una vera e propria festa a Campovolo, nella nuova RCF
Arena di Reggio Emilia, che celebra i 30 anni di carriera del
Liga.
I momenti di live, la sua
preparazione, i retroscena di quella incredibile giornata si
alternano alle parole di Ligabue che ripercorre la sua vita
professionale, dagli esordi fino ad oggi, e dei tanti amici che lo
hanno accompagnato in questo percorso.
Non mancano alcuni dei momenti
salienti della serata che hanno visto sul palco, accanto al
cantautore di Correggio, alcuni degli amici che hanno segnato la
sua vita su e giù da un palco: Elisa, Francesco De
Gregori, Eugenio Finardi, Loredana Bertè, Gazzelle, Mauro
Pagani.
Prodotto da Marco Belardi per Bamboo
Production in collaborazione con Claudio Maioli per Riservarossa e
Ferdinando Salzano per Friends & Partners, realizzato da
Eventidigitali con Crossmediafilms e diretto da Marco
Salom, Ligabue. 30 anni in un giorno arriverà in
sala per tre giornate esclusive il 20, 21, 22 marzo
2023 distribuito da Vision Distribution.
Sono attualmente in corso a
Gasperina (CZ), le riprese del film Runner, diretto
da Nicola Barnaba, con gli attori Matilde Gioli e
Francesco
Montanari. Nel cast accanto ai due protagonisti, anche
gli interpreti locali Ilenia Calabrese,
Saverio Malara, Vincenzo
Scuruchi. Prodotto da Camaleo con il sostegno
della Calabria Film Commission e
distribuito da Plaion Pictures, il film è un action
thriller con protagonista Lisa una giovane
di 25 anni con il
sogno del cinema da quando era bambina. Per lei il ruolo del runner
è un traguardo importante: è il suo arrivo nel mondo del cinema, ma
anche il punto di partenza per una fulgida carriera.
È finalmente su un set, intreccia
una relazione con Sonja, protagonista e star del
cinema. Cosa potrebbe volere di più dalla vita? Cosa potrebbe andare storto? Ma
l’attrice ha un passato oscuro che torna a cercarla nel momento più
impensato. Accusata dell’omicidio di Sonja, la ragazza è infatti
costretta a scappare. Per salvarsi la vita, dovrà trovare le prove
che la scagionino e permettano di condannare il vero assassino. Il
film si preannuncia dunque particolarmente adrenalinico e
claustrofobico, interamente ambientato in un albergo isolato dal
mondo e con fonti d’ispirazione film come “Die Hard” e “Trappola in alto
mare“.
Ed è proprio all’interno
dell’albergo dove si stanno svolgendo le riprese che ha avuto luogo
una prima conferenza stampa di presentazione del film, aperta dal
regista NicolaBarnaba con le
motivazioni che lo hanno spinto a realizzare questo film. “Io
sono cresciuto in provincia e il cinema era l’unica evasione
possibile dalla vita di tutti i giorni. – racconta il regista-
Mi riferisco principalmente ad un cinema d’intrattenimento che
va dai mostri degli anni Cinquanta fino ai grandi blockbuster
d’azione degli anni Ottanta, dai vari Arma Letale a Die Hard. Un
po’ dalla voglia di fare cinema, un po’ dalla voglia di ricostruire
questo tipo di avventure e sensazioni, ho iniziato ad ideare
Runner.”
Matilde Gioli in una scena del film Runner. Foto fornita
dall’ufficio stampa Echo.
Runner, un adrenalinico thriller sul cinema
“Ho trovato in Roberto Cipullo,
creative producer di Camaleo, un complice che ha deciso che questa
idea matta era il caso di provare a realizzarla, – ha
continuato poi Barnaba – dando così vita ad un omaggio a quei
film che sono ormai delle pietre miliari del cinema d’azione. Sono
poi stato fortunato a trovare altri due complici, Matilde Gioli e
Francesco Montanari, che si sono prestati con ironia e simpatia nel
cercare di dar vita a questo progetto”. La parola passa poi
proprio a Matilde Gioli, interprete di Lisa, la
quale esordisce affermando che “è sempre una gioia per
un’attrice donna ricevere la proposta di un ruolo principale.
– afferma l’attrice – La storia del film parla poi del
nostro settore, svolgendosi su un set e raccontandone dinamiche
reali.”
“Sono poi naturalmente stata
attratta dalla componente action del film. – racconta la Gioli
– Quando ho letto le cose che avrebbe dovuto fare Lisa mi sono
subito gasato e non ci ho pensato due volte ad accettare.
Dopodiché, l’idea di venire a girare in Calabria, una terra che non
conoscevo, mi ha entusiasmato perché trovo sempre bello scoprire
luoghi nuovi e devo dire di aver trovato qui un’accoglienza
incredibile. In ultimo, desideravo da tempo lavorare con Francesco,
che ha qui un ruolo da cattivo che gli viene proprio bene”.
Non può che prendere la parola lo stesso Montanari a questo punto,
affermando che “Sono stato un cattivo, sono stato un
cacciatore, ma non ero mai stato un cattivo cacciatore”.
Francesco Montanari in una scena del film Runner. Foto fornita
dall’ufficio stampa Echo.
L’importanza dei film di genere e
la nuova richiesta di contenuti
“Ho apprezzato da subito l’idea
di questo film perché va contro la convinzione che in Italia si
possano fare solo film drammatici o commedie. – spiega poi
Montanari – In Italia c’è questa convinzione che ogni paese
deve avere un proprio genere di riferimento e che porta un
prodotture a non rischiare, un regista ad avere un gusto ma a
nasconderlo e un attore a non avere il coraggio di cimentarsi con
qualcosa di nuovo. Dietro il genere, però, c’è sempre una storia di
relazioni umane. Poi è come la inquadri o come la scrivi che denota
un genere rispetto ad un altro. Quindi credo che questo pregiudizio
debba morire!”.
“A riguardo, io credo che la
voglia di intrattenimento sia sempre attuale. – afferma
Barnaba – Attuale e in crescita. Con le tante piattaforme
esistenti oggi c’è una grande richiesta di contenuti, che si
trasforma anche in maggiori possibilità di sperimentare. I film
d’azione, ovviamente, richiedono una certa calma e molto tempo,
elementi che di solito su un set mancano. Fortunatamente Matilde è
stata straordinaria da questo punto di vista, cimentandosi
personalmente e senza pensarci troppo anche con le scene più
pericolose”. “Dopo Matilde, c’è solo Tom Cruise!”,
afferma Montanari, concludendo la conferenza stampa.
Anche quest’anno Sky Cinema è la casa degli Oscar, con la
cerimonia di premiazione della 95ª edizione degli Academy
Awards che sarà in diretta su Sky e in streaming su
NOW.
Anche quest’anno Sky Cinema per
celebrare l’attesissimo appuntamento con la 95ª edizione degli
Academy Awards, dedica un intero canale al meglio della
cinematografia da Oscar. Per due settimane, da sabato 4 a
venerdì 17 marzo Sky Cinema Collection (canale 303) diventa Sky
Cinema Oscar, con oltre 100 titoli
premiati nelle precedenti edizioni, tra cui quattro dell’edizione
2022, e tre film in prima visione tra quelli in gara nel 2023. Una
programmazione che culminerà nella notte tra domenica 12 e
lunedì 13 marzodalle 23.15 con la
diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles proprio
degli Academy Awards: su Sky Cinema
Oscar, Sky Uno, in chiaro su TV8
e in streaming su NOW. Mentre
lunedì 13 marzo l’appuntamento sarà con IL
MEGLIO DELLA NOTTE DEGLI OSCAR 2023, alle
21.15 su Sky Cinema Oscar e
Sky Uno, in seconda serata su TV8
e in streaming su NOW. I film saranno disponibili
anche in streaming su NOW e on demand su Sky.
Da non perdere, lunedì 13 marzo, la
prima visione ELVIS (ore 21.15 su Sky Cinema Uno e ore 23.00
su Sky Cinema Oscar) il biopic musicale diretto da Baz
Luhrmann, interpretato da Austin Butler e Tom Hanks, e candidato a cinque statuette nel
2023: miglior film, miglior attore protagonista, miglior montaggio,
miglior scenografia e miglior fotografia. Mentre sabato 4 e giovedì
9 marzo arriveranno le prime visioni LIVING
(ore 21.15 su Sky Cinema Due e in seconda serata su Sky Cinema
Oscar) con Bill Nighy candidato come migliore attore e
Kazuo Ishiguro per la sceneggiatura non originale, e CLOSE (ore 21.15 su Sky Cinema Due e in
seconda serata su Sky Cinema Oscar), nominato agli Oscar 2023 come
miglior film internazionale.
Disponibili sul canale anche
quattro film premiati nell’edizione 2022: il
trionfatore dell’ultima edizione, CODA – I SEGNI DEL CUORE, remake del francese
La famiglia Bélier (tre statuette per miglior film, miglior attore
non protagonista e migliore sceneggiatura non originale); il biopic
con Will Smith sulle sorelle tenniste Venus e Serena Williams,
UNA FAMIGLIA VINCENTE – KING RICHARD (premiato
Will Smith come miglior attore protagonista);
la pellicola scritta e diretta da Kenneth Branagh BELFAST (Oscar per la miglior sceneggiatura
originale); il toccante road movie di Ryûsuke Hamaguchi DRIVE MY CAR (premiato come miglior film
internazionale).
Tra le altre pellicole premiate con
l’Oscar proposte sul canale, anche successi dell’ultimo decennio
come: il capolavoro bellico di Sam Mendes con
George MacKay1917 (premiato per
fotografia, effetti speciali, sonoro); il musical di Damien
Chazelle con Ryan Gosling ed Emma Stone LA LA LAND, vincitore di sei statuette: regia,
attrice protagonista, fotografia, scenografia, colonna sonora,
canzone originale; il thriller di Steven Spielberg scritto dai fratelli Coen
IL PONTE DELLE SPIE, interpretato da
Tom Hanks e Mark Rylance, quest’ultimo premiato
come miglior attore non protagonista; il western di Quentin
Tarantino con Christoph Waltz, Jamie Foxx e Leonardo DiCaprio
DJANGO UNCHAINED, insignito con le statuette per
il miglior attore non protagonista e la sceneggiatura originale;
l’action post-apocalittico con Tom Hardy e Charlize Theron, diretti
da George Miller, MAD MAX: FURY ROAD (premiato per
scenografia, montaggio, sonoro, montaggio sonoro, costumi, trucco);
il biopic su Alan Turing, interpretato da Benedict Cumberbatch,
THE IMITATION GAME , migliore sceneggiatura non
originale; e la pellicola di Martin Scorsese con Asa Butterfield e
Ben Kingsley HUGO CABRET , che ha ricevuto cinque
premi, per scenografia, fotografia, montaggio sonoro, sonoro e
effetti speciali.
Non mancheranno poi i film che
hanno fatto la storia del cinema e sono entrati nell’immaginario
collettivo. Tra questi: VIA COL VENTO,
AMARCORD, L’ULTIMO IMPERATORE,
CHINATOWN, IL CACCIATORE,
THE UNTOUCHABLES – GLI INTOCCABILI, LE
RELAZIONI PERICOLOSE, BRAVEHEART – CUORE
IMPAVIDO, CASA HOWARD, PULP
FICTION, AMERICAN BEAUTY, A
BEAUTIFUL MIND, NON È UN PAESE PER
VECCHI, IL LABIRINTO DEL FAUNO,
E.T. – L’EXTRA-TERRESTRE, SALVATE IL
SOLDATO RYAN, e, in occasione del 90° compleanno
di Michael Caine, che per questo ruolo ha vinto l’Oscar®
come miglior attore non protagonista, LE REGOLE DELLA CASA
DEL SIDRO.
Il grande cinema degli Oscar sarà
protagonista anche su TV8 e Cielo, con la prima
visione in chiaro del vincitore dell’ultima edizione, CODA
– I SEGNI DEL CUORE, domenica 12 marzo alle 21.20
su TV8; mentre su Cielo, all’interno del
ciclo UNA NOTTE DA OSCAR, domenica 12
marzo alle 21.15 sarà proposto UN ALTRO
GIRO, vincitore nel 2021 dell’Oscar® per il miglior film
in lingua straniera.
Dopo il successo della prima
stagione,
Salvo Ficarra e Valentino Picone
presentano a Roma
Incastrati 2, serie originale Netflix, che li vede nuovamente dietro la
macchina da presa, come registi, alla scrittura, insieme a
Leonardo Fasoli, Maddalena
Ravagli e Fabrizio Testini, e davanti
alla camera in qualità di protagonisti. Comicità e azione si
mescolano ad una satira trasversale che non risparmia nessuno,
innanzitutto la mafia.
Ficarra e Picone nel mondo delle
serie tv
Alla vigilia della conclusione della
prima serie televisiva di Ficarra e
Picone, Incastrati, la
cui seconda stagione uscirà contemporaneamente in tutto il
mondo, in 190 paesi, è lecito chiedere al duo comico siciliano di
tracciare un bilancio dell’esperienza. Salvo
Ficarra: “Incastrati nasce come un progetto in due
stagioni, la seconda delle quali sarebbe stata conclusiva. Per noi
la serialità è stata un modo per affrontare un’altra maniera di
stare in scena. Avere la possibilità di giocare con un tempo più
lungo, portare avanti i personaggi in una nuova forma. Era una cosa
che volevamo sperimentare. Ringraziamo Netflix per averci dato
questa possibilità.”. Valentino Picone:
“L’esperienza con la serialità è stata molto bella, però
comandano sempre le storie. Incastrati non poteva essere una storia
cinematografica. […] Nasce per il piccolo schermo. Magari
incontreremo una storia per cui vale la pena pensare alla
serialità. Noi vogliamo assolutamente ripetere l’esperienza perché
ci è piaciuto moltissimo, anche con Netflix perché ci siamo trovati
benissimo. Siamo in attesa che una storia ci caschi
addosso”.
L’ironia sulle serie tv in
Incastrati 2
Il fatto che l’esperienza di
Incastrati sia stata per Ficarra e Picone molto positiva, poi, non
ha impedito loro di ironizzare anche sui meccanismi della
serialità, sulla sua struttura, portando sulla scena una serie
nella serie. Nella prima stagione, The touch of the
killer, nella seconda, The look of the killer, di cui
il personaggio di Salvo è appassionato. Picone
commenta così la scelta: “Ci sembrava normale ironizzare con
una serie dentro la serie tv. […] Se c’è una cosa che a me
e a Salvo fa troppo ridere è quando fanno i prequel. […] Vedi
Breaking bad, che è bellissimo, è LA serie. Poi ti
fanno
Better call Saul, dove lui però invecchia, […]
lo ringiovaniscono. […] Noi abbiamo esasperato questo
aspetto in The look of the killer”.
Cinema e streaming possono
coesistere?
Ficarra è
ottimista: “Tutto si evolve. […] Io, da pubblico, vedo
tante cose in streaming, ma questo non mi impedisce di andare al
cinema quando sento che c’è un film che mi attrae. Penso che le due
cose possano assolutamente coesistere”. Prosegue poi
rimarcando la dimensione internazionale che è propria delle
piattaforme di streaming e quindi della serialità: “Ci
ritroviamo a vedere serie di altre nazioni: spagnole, coreane,
cinesi, francesi, conoscendo attori e realtà che non avremmo
conosciuto. La serialità ci permette di misurarci anche con un
mercato internazionale. Quando sentiamo che Incastrati deve uscire
in 190 paesi, c’è un piccolo brivido”.
Ficarra si dice sicuro che questa
coesistenza sia un fattore positivo e conferma l’amore per il
cinema, portatore di esperienze uniche: “Ci sono film che visti
in sala ti regalano un emozione enorme. Non credo nella morte della
sala, anzi credo che continuerà a vivere e in un brevissimo futuro
riprenderà centralità”. Ficarra e Picone sono, tra l’altro,
reduci dal grande successo del film La stranezza di
Roberto Andò, che Ficarra commenta
così: “Non eravamo soli, c’era un grandissimo attore,
Toni Servillo, un grandissimo regista come Roberto
Andò, una storia che secondo me era molto affascinante. È stato un
insieme di cose che ha coinvolto il pubblico. […] Ha
colpito l’immaginario e ha portato la gente al cinema. Siamo stati
molto contenti per noi, per le sale, perché venivano da un periodo
buio”. Conclude assicurando che li rivedremo al cinema a
Natale del 2023.
La maggiore e più ficcante ironia di
Incastrati, però, è sicuramente riservata
alla mafia, presa in giro in ogni modo possibile.
Picone commenta così questa scelta rinnovata:
“Prendere in giro la mafia è un dovere. Tra l’altro i mafiosi
non amano tanto essere presi in giro. Si prendono molto sul serio.
Abbiamo cominciato a farlo da Nati stanchi, il
nostro primo film. […] Ogni tanto mettiamo da parte
l’ironia e la affrontiamo un po’ più seriamente” Sui risultati
ottenuti oggi nella lotta alla mafia e sulla maggiore
consapevolezza maturata nella cittadinanza, dopo le stragi di
mafia, aggiunge: “Oggi però siamo andati avanti. […]
Chi fa il giornalista, chi come me fa l’attore, molti sono
diventati magistrati, siamo stati influenzati da quelle
stragi”. Poi, un’ultima considerazione: “Ci si deve
spaventare, però, quando la mafia non si vede. […] Il
diavolo non si presenta col forcone e con la coda. Dovete stare
attenti: ad avere accanto un mafioso, è un attimo”.
Ficarra stempera subito con una battuta: “Fra
l’altro, tutte le battute sulla mafia le scrive Picone, è di una
cattiveria!” A chi domanda qual è il più bel film sulla mafia
mai visto, risponde Picone: “Si deve ancora
fare. Perché attribuiamo ai mafiosi un’intelligenza che non hanno.
Il giorno in cui li rappresenteremo come sono, sarà più un
documentario che un film”.
L’arresto di Matteo Messina Denaro
e il dovere di non dimenticare
Dopo aver chiarito che la scrittura
e la realizzazione della serie sono avvenute prima della cattura
del boss, Ficarra commenta con una battuta la
lunga latitanza: “Dicevano: è latitante da trent’anni. Può
essere mai che è lì, dove lui abitava? Quindi lo cercavano in tutto
il mondo e si erano dimenticati di cercare lì”.
Picone si fa più serio: “Era la speranza di
tutti che prima o poi finisse questa latitanza. Noi ci abbiamo
giocato. […] Ci è piaciuto raccontare, sia in questa
seconda stagione che nella prima, una cosa importante. […] Non
dobbiamo dimenticare quello che è successo. […] Noi
cerchiamo di non far dimenticare. […] I ragazzi che sono
nati dopo le stragi non sanno quello che è successo. Anche una
serie tv può dare l’occasione di parlare dell’importanza di non
dimenticare”.
A sottolineare come l’idea di
affrontare l’argomento mafia sia arrivata proprio per questo
motivo, aggiunge: “Non avremmo mai messo la mafia nella serie,
se non avessimo avuto una cosa nuova, per il nostro percorso, da
dire, cioè di non dimenticare”. Nel ringraziare poi la Polizia
di Stato per il suo aiuto concreto durante la realizzazione della
serie, Ficarra aggiunge: “Abbiamo avuto anche
il piacere di ospitare in una scena […] la teca della
macchina della scorta di Falcone, […] che
ci è stata data – ringraziamo la signora Montinaro [vedova
dell’agente di scorta di Giovanni Falcone, Antonio Montinaro ndr.]
in particolare – per un omaggio a tutte le vittime cadute in
quegli agguati. Abbiamo poi citato un discorso di
Borsellino, […] ricordando così
entrambi”.
La Sicilia tra paura della mafia e
passi avanti
Se, dunque, è vero che anche a causa
delle stragi di mafia, molto è cambiato nella Sicilia di oggi, ci
si chiede se sussista ancora un clima di paura e omertà.
Picone risponde così: “E’ normale che ci sia
la paura, sarebbe strano il contrario. Non è connaturata al
territorio, dipende da come si manifesta la mafia”. Per quanto
riguarda l’omertà, invece: “Omertà è un termine antico. È
meglio dire solo paura. Quando un popolo vede che ci vuole tanto
per arrivare a dei risultati, quando vengono fuori processi che
dimostrano trattative […], la chiami omertà o paura? È
complicata da ragionare. Vivendo nel territorio in cui la mafia si
manifesta, a differenza di altri territori dove si manifesta
meno, […] è chiaro che si ha paura” . Conclude:
“non si può chiedere a tutti di essere degli eroi”,
rimarcando comunque i passi avanti fatti in questi anni.
Incastrati 2 e l’ironia sul
giornalismo sensazionalistico
Altro bersaglio dell’ironia di
Incastrati e Incastrati
2 è spesso il mondo del giornalismo e dei media.
Picone: “Quando costruiamo le storie tendiamo
a prendere in giro tutto, a partire da noi stessi. È chiaro che in
questo caso, anche il giornalismo. Come già ne L’ora
legale, anche qui c’è quella morbosità”. “La
morbosità della gente viene inseguita da alcuni giornalisti.
[…] Ad esempio non mi darò mai pace su come siamo stati capaci
a non interrompere lo show durante la pandemia. Non si è messa da
parte neanche in quel momento”.
Le protagoniste femminili di
Incastrati 2 e la loro esperienza sul set
Marianna di Martino presenta così il personaggio
di Agata: “In questa seconda stagione Agata è molto più
incastrata rispetto alla prima stagione. C’è un lato familiare che
era solo di coppia nella prima stagione, mentre qui entra in gioco
il figlio – Luca Morello interpreta
Robertino. […] Le cose si complicano su tutti i piani
della sua vita”. Del lavoro con Ficarra e Picone racconta:
“Abbiamo parlato tantissimo di mafia anche in
preparazione. […] Mi sono felicemente sorpresa di che
conoscitori della storia della mafia e dell’antimafia siano. Ho
imparato tantissimo e da catanese era una mia mancanza grave.
[…] Tutte le domande che avete fatto sulla mafia sono figlie di
quanto loro siano studiosi di questo argomento. Nulla è lasciato al
caso. Le puntate sono fitte di riferimenti. […] Di questo
sono stata estremamente felice”.
Anna Favella parla di Ester: “Avrà
un’evoluzione divertente e buffa rispetto alla prima stagione, in
cui […] con Salvo erano su due mondi diversi. È un
personaggio che mi ha insegnato tantissimo anche dal punto di vista
personale. Mi ha dato uno sguardo più ironico sulla realtà e sulle
relazioni. […] Mi ha insegnato ad apprezzare le
imperfezioni nelle relazioni, che sono ciò che caratterizza gli
esseri umani. In questo senso è stato catartico
interpretarla”. Sul lavoro con Ficarra e Picone afferma:
“Come Anna mi sono sentita parte della famiglia Ficarra-Picone.
Lavorare con loro è bellissimo […]. Ho visto l’entusiasmo
per il lavoro che fanno, per la sceneggiatura, […] la
professionalità, la dedizione, il perfezionismo, quasi maniacale a
volte […]. Vi è un’aspetto di grande devozione per questo
mestiere, che è contagiosa anche osservandoli. Fanno riaccendere
delle scintille che, per quel che mi riguarda, magari ogni tanti si
spengono”.
L’omaggio a Massimo Troisi
Anna Favella rivela
poi un particolare omaggio presente nella serie, in cui è coinvolto
il suo personaggio: “Mi hanno fatto un regalo bellissimo,
perché c’è un omaggio a un colosso, un maestro del cinema: Massimo
Troisi. È stato un momento che è nato così, come nascono le magie
nel cinema, che non puoi prevedere”. Valentino
Picone aggiunge: “C’è un’inquadratura che ha fatto
Troisi. Ci siamo divertiti a rifarla, perché era bellissima. Sono
quelle cose che fanno bene più a noi. Le fai perché dichiari un
amore”.
La seconda stagione di
Incastrati è disponibile su
Netflix dal 2 marzo.
Dopo la parentesi seriale La legge di Lidia Poet, Matteo Rovere
torna alla produzione per la sua Groenlandia con
Mixed by Erry, pellicola diretta dal
co-fondatore nonché amico Sydney Sibilia. Il
regista si riposiziona dietro la macchina da presa per raccontare
un’altra storia vera, quella di Enrico Frattasio.
A Napoli, dove è ambientato il film, è ancora leggenda. Nel resto
d’Italia è conosciuto come Mixed by Erry, il dj i
cui mixtape hanno accompagnato l’adolescenza di tantissimi ragazzi,
partenopei e non. A Enrico Frattasio è inoltre affiancato un fatto
di cronaca abbastanza famoso: negli anni ’80 è stato colui che ha
battezzato le musicassette contraffatte, diventando queste il primo
eclatante caso di pirateria musicale.
Ma se per le istituzioni
Mixed by Erry è un ragazzo che si è costruito un
business criminale da contrastare, per molti giovani – ora adulti –
è una figura legata al periodo della gioventù e della
spensieratezza. Nonostante le sue operazioni siano state illegali,
gli va comunque riconosciuto il merito di essere stato fra quelli
che hanno contribuito a far conoscere nel nostro Paese talenti
musicali che, magari, avrebbero faticato di più a raggiungere la
vetta del successo.
Per capire meglio lo stato d’animo
con cui molti affronteranno il film, riportiamo le parole di Sydney
Sibilia: “Quando ero piccolo, a Salerno, se volevi comprare
qualsiasi tipo di musica c’erano solo due scelte, o compravi una
compilation Mixed by Erry o compravi la copia pirata di una
compilation Mixed by Erry. Qualche anno dopo scopro che dietro
questa confusione c’era una storia bellissima e ho deciso di farci
un film.” Mixed by Erry è stato prodotto
in collaborazione con Netflix e Rai Cinema. Uscirà nelle sale
cinematografiche il 2 marzo.
Mixed by Erry, la trama
1991. Arrivato in carcere, Enrico
Frattasio (Luigi D’Oriano) è accolto con calore
dai carcerati, che lo trattano come se fosse un re. Alla domanda di
uno di loro “Io sto dentro da vent’anni, ma si può sapere chi
sei?”, torniamo nella Napoli del 1976. Enrico, Angelo
(Emanuele Palumbo) e Peppe (Giuseppe
Arena) aiutano il padre a imbottigliare del tè nelle
bottiglie di whisky vuote che vengono poi rivendute alla Stazione
di Piazza Garibaldi. Il mediano, per l’appunto Enrico, passa però
spesso le giornate in un negozio di dischi, con la musica nelle
orecchie, sognando di fare il dj.
Diventato adulto, Enrico inizia a
realizzare delle compilation che uso personale. Resosi conto del
successo che però hanno, decide di proporre a Peppe di lavorare
insieme per provare a venderle. Da qui nascerà l’impero di Mixed by
Erry, con l’apertura di decine di laboratori che porteranno
l’Italia ad avere a che fare con il primo caso di contraffazione di
musicassette, dopo il quale verrà istituita la Federazione contro
la pirateria musicale nel 1996.
Musica, sogni e passioni
Quante volte è capitato di
rifugiarsi nella musica? Le canzoni, in particolare, permettono di
evadere dalla realtà. A volte sembrano parlare di te, tanto che
alcune si trasformano nella colonna sonora della tua vita. La
musica diventa un’amica, ti segue come un’ombra finché di lei non
puoi farne a meno. In qualche modo detta il ritmo della tua
esistenza mentre affronti il mondo che, sotto al tuo
sguardo, si trasforma. Mixed by Erry usa l’impatto
che la musica ha nella nostra società come impalcatura per
costruire una storia basata sulle passioni. Sibilia, al suo quinto
film, vuole portare sul grande schermo un tema
universale, sentito da tutti, attraverso una storia molto
specifica: quella di un ragazzo che “voleva fare il dj” (lo
ripeterà spesso Enrico), e che per inseguire il suo sogno è finito
in galera. Perché quando si ha una passione e la si sente pulsare
continuamente nelle vene, come nel caso del protagonista, nessuno è
in grado di interromperti.
A volte però per inseguire un sogno
si diventa ciechi (pensiamo anche a Whiplash di Chazelle) e ci si
spinge al di là del limite consentito fino a bruciarsi le ali come
Icaro. È su questa scia che il regista orchestra l’intero film, con
il nostro Enrico sempre in bilico fra la gloria e la caduta, mentre
la sua società discografica diventa un impero. All’inizio Enrico,
come i fratelli con i quali lavora, è ignaro dell’illegalità delle
sue azioni, ma quando ne diventa consapevole non può più fermarsi.
È già oltre. Perché la musica, si troverà a dire, non si ferma mai.
E lui con lei. Anche di fronte alla contraffazione di ben
180 milioni di musicassette. Ma in fondo, a pensarci bene,
quando si vive per una passione, chi è davvero capace a fare
dietrofront?
La musica diventa così una delle
cifre dominanti di Mixed by Erry. Un tripudio di
canzoni accompagna i fratelli Frattasio nel loro percorso di
ascesa, e chi è nato negli anni ’80 si troverà a fare un bel tuffo
nel passato. In questo viaggio musicale, che scorre in parallelo
alla vera storia dei Frattasio, il film diviene egli stesso
una delle compilation realizzate da Enrico: i brani di
quegli anni diventano protagonisti a loro volta e inondano ogni
sequenza filmica dalla patina vintage. Sono quelli che hanno fatto
– e continuano a fare – la storia della musica nazionale ed estera,
e che ancora oggi sono cantati, dedicati e ballati. Ed è proprio
per questo che Mixed by Erry, al quale all’inizio si attribuisce
erroneamente un target specifico, è destinato a un pubblico
eterogeneo, poiché capace con la sua semplicità di abbracciare
tutte le generazioni e dialogare con loro.
Una storia di rivoluzione
Sfruttando queste tematiche,
Mixed by Erry si impegna anche ad essere un film
informativo, raccontando la storia della pirateria musicale in
Italia a cui è legato il passaggio dalla cassetta al compact disc
(CD). Non è un caso che per narrare questi due momenti storici
Sibilia si affidi al personaggio di Enrico Frattasio. Questo perché
il regista, proprio come ne L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, non si
accontenta della mera esposizione didascalica di un fatto di
cronaca italiana: vuole mostrarne l’atteggiamento
rivoluzionario (in questi specifici casi) che sta
alla base.
I personaggi che sceglie di
sciorinare sono infatti tutti in conflitto con le
istituzioni. Alcuni l’illegalità la sfiorano, altri invece
ci cadono dentro con tutte le scarpe. Ma quello che li accomuna, e
che ne caratterizza regia e vezzi, è il desiderio di cambiare il
mondo, di lasciare un segno, di rincorrere un’utopia, di essere
qualcuno che lotta per i propri ideali (L’incredibile
storia dell’Isola delle Rose), per la propria indipendenza
economica (Smetto
quando voglio) o, come dicevamo, per i propri sogni
(Mixed by Erry).
Sibilia firma anche la
sceneggiatura, scritta a quattro mani insieme ad Armando
Festa, regalando al suo affezionato pubblico un altro
prodotto frizzante, ritmico e dal taglio ironico. Spicca poi la
messa in scena curata al dettaglio, catturata dalla fotografia
pulita di Valerio Azzali, in una
ricostruzione fedele degli anni Ottanta e Novanta.
Un film, dunque, godibilissimo, volto a intrattenere e divertire,
ma che si lascia anche andare a momenti di nostalgia per i tempi
passati. Si nota la sfumatura personale del regista, dalle battute
in napoletano alle sfilate nel centro di Napoli per il Dio
Maradona. Un “ritorno al passato” che fa di Mixed by
Erry una pellicola dalla fattura semplice e genuina, che
chiude il suo sipario lasciandoci con questa consapevolezza.
C’è la possibilità che The
Marvels introduca alcuni personaggi chiave, che
cambieranno in un qualche modo il
MCU. Il
sequel di Captain Marvel fa parte dell’entusiasmante programma
del franchise per il 2023 e uscirà il 28 luglio. Mentre il primo
film ha ricevuto una risposta polarizzante nel 2019, The
Marvels è certamente uno dei progetti più attesi
in arrivo.
Significativamente, The
Marvels unirà la Captain Marvel di Carol
Danvers con Monica Rambeau nei panni di
Photon e Kamala Khan in quelli di Ms. Marvel. Il film risponderà finalmente al
mistero del braccialetto di Ms. Marvel e se questo ha davvero qualche
legame con Kang e/o Shang-Chi,
come è stato teorizzato. Come ogni altro film del
MCU, The
Marvels probabilmente segnerà una nuova tappa per la
Saga del Multiverso, con la forte probabilità
di introdurre nuovi, importanti personaggi per il
MCU.
Rogue
Quando si ipotizza chi
potrebbe essere il cattivo perfetto per un
nuovo film di Capitan Marvel, non c’è davvero opzione migliore
di Rogue. Anche se oggi è nota per essere
un’eroina e un membro degli X-Men, Rogue è stata
introdotta per la prima volta come cattiva nell’Avengers Annual #10
del 1981. Ha una storia significativa con Carol Danvers, avendo assorbito
permanentemente i suoi poteri dopo averla incontrata quando era
Ms. Marvel. Questo è un aspetto che non poteva
essere mostrato nei film della Fox sugli X-Men, ma
ora può essere analizzato nel
MCU.
L’introduzione di Rogue nel
MCU in The
Marvels sarebbe monumentale. Sarebbe l’ultima
mutante a comparire dopo Namor e Kamala Khan. Tuttavia, rispetto a loro, Rogue
sarebbe la più grande spinta verso la piena integrazione degli
X-Men. Si tratterebbe di uno sviluppo inaspettato
da parte di un film come The
Marvels, soprattutto perché potrebbero non esserci
ulteriori progressi su questo fronte fino a Deadpool
3, nella Fase 6. Purtroppo, anche se
sarebbe emozionante asisstere all’introduzione di Rogue così
presto, non sembra possibile, se non in una scena post-credit. In
definitiva, l’incrocio delle strade di Rogue e
Captain Marvel potrebbe essere rimandato a
Captain Marvel 3.
Nova
A differenza di
Rogue, l’introduzione di Nova è sicura e quindi ha maggiori possibilità
di debuttare in The
Marvels. È stato annunciato che una serie Nova
Disney+ è in lavorazione. Probabilmente
si tratta di uno dei film e degli show della Fase
6, attualmente non confermati. La serie è in arrivo da
tempo, visto che Guardiani della Galassia ha
introdotto i Nova Corps e Avengers: Infinity War ha descritto nel
dettaglio la decimazione di Xandar, un elemento
integrante delle sue origini eroiche. Poiché la serie è stata
annunciata, la sua inclusione in The
Marvels sarebbe più facile da apprezzare di quella di
Hercules in Thor: Love and Thunder, dato che nessuno sa
quando lo rivedrà.
Grazie alla sua lunga storia con le
minacce terrestri e interstellari, Nova può diventare uno dei principali eroi
insieme a Capitan Marvel nel
MCU. È interessante notare che la sua introduzione potrebbe
avvenire prima di quella di The
Marvels, per impostare il suo regno come uno degli
eroi cosmici di punta del franchise. Guardiani della Galassia Vol. 3 segna la fine
di quella squadra nel
MCU, quindi potrebbe introdurre Nova nei titoli di coda per
riempire il loro vuoto. In caso contrario, l’opzione migliore è
rappresentata da The
Marvels, che avrebbe senso nella storia dato il
rapporto di Xandar con i Kree,
che sono parte integrante della narrazione di Captain Marvel.
Genis-Vell & Phyla-Velll
Finora, il
MCU ha visto la presenza di tre dei sette Capitani Marvel – Carol Danvers, Mar-Vell e
Monica Rambeau – ma, dato il titolo di
The
Marvels, potrebbe introdurne altri due.
Genis-Vell e Phyla-Vell sono i
figli di Mar-Vell e sono rispettivamente il terzo
e il quarto personaggio a prendere il mantello. È interessante
notare che entrambi sono stati creati artificialmente da
Elysius, l’amante di Mar-Vell,
che a sua volta era una creazione artificiale simile a un
Eterno. Tutto ciò potrebbe far sì che i due eroi
svolgano un ruolo inaspettato in Eternals 2, in relazione a Starfox, qualora il
MCU volesse incrociare le narrazioni.
Sarebbe meglio che
Genis-Vell e Phyla-Vell venissero introdotti
insieme, ma possono comunque avere i loro archi narrativi
individuali nel
MCU. Phyla è in realtà un membro originale del
popolare roster moderno dei Guardiani della Galassia, quindi
potrebbe far parte della loro seconda generazione dopo Guardiani della Galassia Vol. 3 con
Nova e il suo amante, Moondragon.
Genis, invece, potrebbe fare squadra con Silver
Surfer o partecipare a un futuro team-up dei Thunderbolts.
È interessante notare che The
Marvels si sta già immergendo nella sua storia,
adattando il suo rapporto con Rick Jones e la Zona
Negativa a quello tra i tre protagonisti.
Blue Marvel
Un’opzione divertente
basata sul titolo del film è Blue Marvel. Avendo debuttato
solo nel 2008, Blue Marvel è meno conosciuto
degli altri, ma è comunque una perfetta controfigura per
l’introduzione post-credit di The
Marvels. Adam Brashear è stato attivo
negli anni ’60, quando un esperimento nella Zona Negativa lo ha dotato di una forza e di
poteri straordinari che solo personaggi come Capitan Marvel potevano eguagliare. È
significativo che le teorie sul fatto che il braccialetto di
Kamala sia uno dei Nega-Band
lo colleghino alla Zona Negativa. A questo proposito, quando il
trio omonimo si scambia di posto, forse uno di loro vi finisce
bloccato e incontra Blue Marvel nella stessa
situazione.
Il coinvolgimento della Zona Negativa creerebbe grandi problemi per
molti altri personaggi dell’MCU,
tra cui i Fantastici Quattro e
Nova. Come nei fumetti, potrebbe essere una
dimensione alternativa significativa da esplorare nel
MCU. L’introduzione di Blue Marvel potrebbe anche
favorire altre storyline. In particolare, il suo trattamento negli
anni ’60 – quando fu stabilito che il mondo non era “pronto” per un
supereroe nero, e quindi si ritirò – si allinea tragicamente con la
storia di Isaiah Bradley, come mostrato in
The Falcon e Winter Soldier. Può anche
contribuire alla creazione degli Ultimates, la
squadra che protegge la Terra dalle minacce cosmiche. Blue
Marvel è l’unico membro
mancante.
Noh-Varr
Sebbene Kamala
Khan non sia un membro dei Giovani Vendicatori nei fumetti, deve esserlo
nel
MCU, unendosi a personaggi come Kate Bishop, Cassie Lang, America Chavez, Billy e
Tommy quando saranno finalmente riportati in vita.
The
Marvels può continuare a promuovere l’agenda dei
Giovani Vendicatori del
MCU introducendo Noh-Varr, alias
Marvel Boy. È un candidato
perfetto e potrebbe essere il più sensato di tutti, poiché proviene
da un universo alternativo e quindi si adatterebbe perfettamente
alla narrazione multiversale. Inoltre, essendo un guardiamarina
Kree e il presunto coinvolgimento dell’Impero Kree
in The
Marvels, le sue possibilità sono relativamente
alte.
L’introduzione di
Noh-Varr sarebbe la grande spinta di cui il
MCU ha bisogno per realizzare finalmente il progetto dei
Giovani Vendicatori, che sembra essere
previsto durante o dopo la Saga del Multiverso. In alternativa,
Noh-Varr è un altro eroe che potrebbe far parte
dei nuovi Guardiani della Galassia come nei
fumetti. In ogni caso, come gli altri, Noh-Varr
può contribuire a creare vari team-up e divertenti storie
galattiche. Non resta che aspettare che The
Marvels li introduca e cambi il corso del
MCU.
La premiere della terza
stagione di The
Mandalorian ha rivelato dove si trova Cara Dune e
perché al momento non è più nell’orbita della storia di Mando. Dune
era interpretata da Gina Carano prima di
essere licenziata dalla Lucasfilm, “è stata reclutata dalle
forze speciali” dopo aver portato Moff Gideon secondo Greef
Karga. Per ora, sta combattendo conflitti che non vediamo come
parte degli sforzi della Nuova Repubblica per mantenere la pace
nella galassia.
“Cara è stata una parte
importante e continua come personaggio a far parte del mondo.
Doveva essere affrontato nella parte creativa e [Jon
Favreau] si è preso il tempo per pensarci“, ha
detto in precedenza a Deadline il produttore esecutivo Rick
Famuyiwa .(si apre in
una nuova scheda). “È stato qualcosa di cui si è
discusso perché sapevamo che avrebbe avuto un impatto sullo show,
ma allo stesso tempo, ciò che è stato al centro dello show sono i
due personaggi – Din Djarin e Grogu – quindi alla fine è sembrato
che un servizio di quello, e intorno ai Mandaloriani.”
Nella terza stagione continuano i
viaggi del Mandaloriano nella galassia di Star
Wars. Un tempo cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è
riunito a Grogu. Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per
allontanare la galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano
incontrerà vecchi alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu
continuano il loro viaggio insieme.
The
Mandalorian torna su Disney+ il 1° marzo. La serie è
interpretata da
Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily
Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto
episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel
Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e
Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed
executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i
co-executive producer.
Disney+ ha diffuso il trailer,
poster e data di uscita di Peter Pan &
Wendy, “una rivisitazione live-action del romanzo di JM Barrie
e del classico animato del 1953”.
Il regista e co-sceneggiatore David Lowery ha commentato
l’imminente adattamento. Il film debutterà il 28 aprile 2023 su
Disney+.Il regista/co-sceneggiatore David Lowery
ha dichiarato: “Nel realizzare Peter Pan & Wendy, ci
siamo proposti di creare un film che onorasse sia il testo
originale di J. M. Barrie che l’adattamento animato di Walt Disney.
Volevamo rinvigorire il nostro racconto con sincerità emotiva,
sentimenti profondi e un grande desiderio di avventura. Centinaia
di incredibili artisti hanno lavorato molti anni per portare questo
film sullo schermo e sono entusiasta che il pubblico possa vedere
il loro lavoro, intraprendere questo viaggio e riscoprire una
storia intramontabile da una nuova prospettiva”.
Peter Pan & Wendy, il
film
Peter Pan &
Wendy, la rivisitazione in live-action del romanzo di
J. M. Barrie e del classico d’animazione del 1953, debutterà il 28
aprile in esclusiva su Disney+. Sono disponibili il
teaser trailer e la key art del film originale diretto da
David Lowery (Pete’s
Dragon, The
Green Knight ) che farà vivere, come mai prima d’ora,
un’avventura senza tempo con gli amati personaggi.
Peter Pan &
Wendy racconta la storia di Wendy Darling, una giovane
ragazza che ha paura di lasciarsi alle spalle la sua casa
d’infanzia, che incontra Peter Pan, un ragazzo che si rifiuta di
crescere. Insieme ai suoi fratelli e a una fatina, Trilli, viaggia
con Peter verso il magico mondo dell’Isola che non c’è. Lì incontra
un malvagio pirata, Capitan Uncino, e intraprende un’avventura
emozionante e pericolosa che cambierà la sua vita per sempre. Il
film è interpretato da
Jude Law (Animali fantastici – I segreti di
Silente), Alexander Molony (The Reluctant Landlord),
Ever Anderson (Resident Evil: The Final Chapter), Yara
Shahidi (Grown-ish), Alyssa Wapanatâhk, Joshua Pickering
(A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe),
Jacobi Jupe, Molly Parker (House of Cards – Gli intrighi del
potere), Alan Tudyk (Rogue One: A Star Wars
Story) e Jim Gaffigan (The Jim Gaffigan Show).
Peter Pan & Wendy è diretto da David Lowery, da una
sceneggiatura di David Lowery & Toby Halbrooks (Sir Gawain e il
Cavaliere Verde) basata sul romanzo di J. M. Barrie e sul film
d’animazione Le avventure di Peter Pan. Il film è prodotto
da Jim Whitaker (Il drago invisibile), mentre Adam Borba
(Nelle Pieghe del Tempo), Thomas M. Hammel (Thor: Ragnarok) e Toby Halbrooks sono i
produttori esecutivi.
UCI Cinemas lancia un nuovo
concorso per il lancio di Creed
3, il terzo capitolo del franchise di successo,
con Michael B. Jordan al suo debutto alla regia, e
nel ruolo del protagonista Adonis Creed. Acquistando online il
biglietto per le proiezioni previste dal 2 al 12
marzo nelle multisala del Circuito e registrandolo sul
sito creed3.ucicinemas.it i fan del pugile potranno partecipare
all’estrazione di un viaggio a Los Angeles.
I fortunati vincitori avranno
l’opportunità di soggiornare per quattro notti in uno
splendido hotel nel cuore di Hollywood;
partecipare all’esclusivo Warner Bros. Studio Tour
Hollywood per uno sguardo inedito al dietro le scene dei
grandi blockbuster americani, tra oggetti di scena, costumi e set
cinematografici immediatamente riconoscibili e infine potranno
allenarsi proprio come il protagonista con due ore di
lezioni private e personalizzate di boxing.
Questo nuovo capitolo, distribuito
da Warner Bros. Pictures, vede un Adonis Creed che, dopo aver
dominato il mondo della boxe, ha avuto una brillante carriera e una
soddisfacente vita privata. Quando un amico d’infanzia ed ex
prodigio della boxe, Damian (Jonathan
Majors), si rifà vivo dopo aver scontato una lunga
pena in prigione, è ansioso di dimostrare che merita di salire sul
ring. L’incontro tra ex amici è più di un semplice combattimento.
Per regolare i conti, Adonis deve mettere in gioco il suo futuro
per combattere contro Damian, un lottatore che non ha nulla da
perdere.
Presentato all’ultima Festa del
Cinema di Roma, arriva su Sky il film inchiesta alla
ricerca della verità politica sull’omicidio di
PierPaoloPasolini in occasione dei
101 anni dalla nascita.
Liberamente ispirato al volume
“Pasolini, un omicidio politico” di Andrea Speranzoni e
Paolo Bolognesi, Pasolini, Cronologia di un delitto
politico, domenica 5 marzo alle 21.15 in esclusiva
su Sky Documentaries e in streaming solo su NOW, è un documentario
che traccia un itinerario dal 1960 al 1975 sulla vita del poeta,
artista, giornalista e agitatore culturale.
Il 2 novembre 1975, Pasolini viene
ucciso all’Idroscalo di Ostia. Il diciassettenne Pino Pelosi si
autoaccusa dell’omicidio: la “verità” viene diffusa da media e
stampa. Tutto fa pensare che Pasolini sia morto “di una morte
cercata”, una morte violenta nel mondo della prostituzione
omosessuale, derubricata a fatto di cronaca nera. Ma che fine hanno
fatto le testimonianze degli abitanti dell’Idroscalo? Come è
arrivata la deposizione di Pelosi all’Ansa, divenendo fin da subito
l’unica verità da divulgare? Nel film una molteplicità di voci,
testimonianze e punti di vista non sempre allineati, talvolta in
contraddizione, disegnano una trama articolata dai contorni
tutt’altro che definiti.
Tra gli altri: Carla
Benedetti, VincenzoCalia, Guido Calvi,
Roberto Chiesi, Furio Colombo,
Aldo Colonna, Antonio Cornacchia,
Goffredo Fofi, Giovanni
Giovannetti, Franco Grattarola,
David Grieco, Sergio Leoni,
Stefano Maccioni, Dacia Maraini,
Silvio Parrello, Claudia Pinelli,
Guido Salvini, Angelo Ventrone e
Simona Zecchi.
Sappiamo che Henry Cavill è fuori come Superman
e anche che un nuovo Batman sarà presto rivelato per il
nuovo DCU, ma i co-direttori dei DC Studios
James
Gunn e Peter Safran non hanno ancora fornito risposte
definitive riguardo ad altri progetti legati all’era di
SnyderVerse”. Ed uno di questi è SHAZAM! –
Nelle scorse settimane la star diShazam! Furia
degli Dei
Zachary Levi è sembrato molto fiducioso
sulla possibilità che il personaggio possa proseguire la sua storia
anche nel DCU anche se ha ammesso che il suo futuro
come Big Red Cheese era tutt’altro che certo. Ora, il regista del
sequel di DC Comics è intervenuto sulla questione.
A
David F. Sandberg è stato chiesto se “Shazam avrà un ruolo nel
futuro DCU” su Twitter, e sembra che il potenziale ci
sia – se Furia degli
Deisarà un successo al botteghino
abbastanza forte da renderlo indispensabile! “Sicuramente
non lo farà se la gente non va a vedere il film”, ha
risposto il regista. “Quello che mi è stato detto è
che non c’è nulla nei film di Shazam che contraddica i piani futuri
per DCU. Quindi c’è la possibilità di più Shazam e se
è quello che vuoi, la cosa migliore è andare a vedere il
film”.
Shazam! Furia
degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy
Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“,
si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto, Shazam.
Il cast del sequel include Zachary Levi nei panni di Shazam,
Asher Angel nei panni di Billy Batson,
Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman,
Adam Brody nei panni del supereroe Freddy,
Ross Butler nei panni del supereroe Eugene,
Meagan Good nei panni del supereroe Darla,
DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro,
Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary
Bromfield/la supereroina Mary. Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago,
mentre Rachel Zegler,
Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come
cattivi appena creati. Shazam! Furia
degli Dei uscirà il 17 marzo 2023. Il film è prodotto
da Peter Safran.
Rogue One: A Star Wars Storyè stata la
prima volta che Lucasfilm ha utilizzato la tecnologia
anti-invecchiamento per far apparire i personaggi come nella
trilogia originale, ma i risultati sono stati incostante.Il defunto Peter Cushing è stato resuscitato
come Grand Moff Tarkin, mentre anche la
Principessa Leia di Carrie Fisher è stata riportata al suo
aspettodi
Una nuova speranza. La Lucasfilm in seguito
ha provato a ripetersi quando Alden Ehrenreich è stato scelto per
subentrare a Harrison Ford in
Solo: A Star Wars Story ma, ancora una
volta, la risposta dei fan è stata tiepida.
Ora, una nuova voce molto interessante sta facendo il giro
online e rivela che, durante la celebrazione di
Star
Wars di aprile, Lucasfilm annuncerà una nuova serie di
cortometraggi Disney+ che potrebbero vedere
protagonisti Han, Luke e Leia.Ciò solleva molte
domande interessanti, incluso se davvero Harrison Ford e Mark Hamill torneranno per riprendere i
rispettivi ruoli e come verrà gestito il ritorno di Leia dopo la
morte della Fisher. La tecnologia sta compiendo passi da giganti ed
è interessante vedere lo stato dell’evoluzione tecnologica
nell’imminente Indiana
Jones e la ruota del destino, quindi la stessa
tecnologia potrebbe essere usata per riportare indietro Leia, ma
poi ci sarebbe una questione morale, se è lecito farlo.
Tuttavia non è detto che
questi corti saranno in live action, c’è sempre la possibilità che
questi cortometraggi vengano animati.La fonte di
questa voce è Shaun O’Rourke, un “professionista dai molti talenti
con oltre 20 anni di esperienza nell’industria cinematografica”. Ha
lavorato con aziende rinomate come HBO, CBS, Warner Bros., Disney,
Lionsgate, Blumhouse, Amazon Studios, Hulu e Netflix, quindi queste affermazioni hanno una loro
attendibilità. Inutile dire che siamo decisamente incuriositi
nel vedere se questi cortometraggi di Star
Wars saranno veramente realizzati e se avranno
successo e come Lucasfilm riuscirà a realizzarli. Hanno la
possibilità di colmare alcune grandi lacune nella storia di questa
galassia con questi potenziali corti. Non resta che vedere cosa
accadrà nel prossimo futuro!
Gotham
Knights sarà presentato in anteprima il 14 marzo
e la CW ha rilasciato un trailer completo per la sua ultima
(ultima?) serie basata su una proprietà DC Comics. Il promo vede il
futuro Due Facce, il procuratore distrettuale Harvey
Dent, fare visita a Wayne Manor per informare il figlio
adottivo di Bruce, Turner Hayes, che
Batman è stato ucciso (possiamo dare una rapida occhiata all’eroe
in smoking e maschera davvero stupida). Quando viene incastrato per
l’omicidio, Turner unisce le forze con un gruppo composto da
Bluebird, Cullen Rowe, Duela Dent e Carrie Kelly per
scoprire chi ha effettivamente ucciso suo padre.
Non siamo davvero sicuri di cosa
accadrà a questa serie tv dopo che la DC Studiso ha preso il
controllo di tutte le property targate DC COMICS, ma non è certo
che la serie possa finire dopo questa stagione, dato che al momento
non c’è nessun annuncio ufficiale! Guarda il trailer qui sotto:
https://youtu.be/kNkOLdhNXfw
La serie tv Gotham Knights
Gotham
Knights vedrà nel cast il ritorno di Fallon
Smythe (Grown-Ish) nei panni di Bluebird,
Tyler DiChiara (Relish) nei panni di suo
fratello Cullen Row, Olivia Rose Keegan (Days of our
Lives) nei panni di Duela Dent, Navia Robinson
(Raven’s Home) nei panni di Carrie
Kelley, Oscar Morgan (Trauma) nei panni
di Turner Hayes, Misha Collins (Supernatural)
nei panni di Harvey Dent e Anna Lore nei panni di Stephanie
Brown.
Sulla scia dell’omicidio di Bruce Wayne, il suo figlio adottivo
ribelle stringe un’improbabile alleanza con i figli dei nemici di
Batman quando vengono tutti incastrati per aver ucciso il Crociato
Incappucciato. E in quanto criminali più ricercati della città,
questa banda di disadattati rinnegati deve combattere per
riabilitare i propri nomi. Ma in una Gotham senza Cavaliere Oscuro
a proteggerla, la città diventa presto il posto più pericoloso che
sia mai stata. Tuttavia, la speranza viene dai luoghi più
inaspettati poiché questa squadra di fuggitivi diventerà la
sua prossima generazione di salvatori conosciuti come i Gotham
Knights.
Il noto sito americano Deadline ha
diffuso la prima foto ufficiale di Yara Shahidi
nei panni di Trilli per l’imminente adattamento cinematografico
live-action della Disney di Peter
Pan & Wendy. L’immagine mostra Shahidi vestita con uno
splendido abito verde, con ali delicate che spuntano dalla sua
schiena.
Yara Shahidi, la talentuosa giovane
attrice e attivista, è stata annunciata come protagonista
dell’imminente adattamento cinematografico live-action della Disney
di Peter Pan & Wendy. Shahidi
interpreterà il ruolo iconico di Trilli, la maliziosa e amata fata
che ha catturato il cuore del pubblico per generazioni.
Shahidi, che è
diventata famosa per il suo ruolo di Zoey Johnson nella
serie di successo “Black-ish“, è rapidamente
diventata una delle giovani star più ambite di
Hollywood. Oltre al suo lavoro di attrice, è nota anche per il
suo attivismo e difesa, in particolare nei settori della giustizia
sociale e dei diritti delle donne. È stata inserita nella
lista dei “30 Under 30” di Forbes ed è stata riconosciuta dalla
rivista Time come una delle persone più influenti al mondo.
Peter Pan &
Wendy è diretto da David Lowery, ed è solo l’ultimo di
una lunga serie di adattamenti della classica storia di Peter Pan e
i bambini perduti. La storia è stata raccontata innumerevoli volte
in film, spettacoli televisivi e produzioni teatrali, ma questo
nuovo adattamento live-action promette di portare una nuova ed
emozionante interpretazione dell’amata storia. Con Shahidi in
testa come Trilli, il pubblico può aspettarsi un film pieno di
magia, avventura e cuore.
Peter Pan & Wendy è stato diretto da David
Lowery (Pete’s
Dragon, The
Green Knight con Toby Halbrooks che
ha co-scritto l’adattamento con Lowery. Il film ci saranno anche
Jude Law nei panni di Capitan Uncino,
Alexander Molony nei panni di Peter Pan e
Ever Anderson nei panni di Wendy. Nel cast anche
Alyssa Wapanatâhk, Joshua Pickering, Jacobi Jupe, Molly Parker,
Alan Tudyk e Jim Gaffigan.
La scorsa settimana, è
arrivata la notizia che Steven Yeun (The
Walking Dead,
Nope,
Minari) si è unito al cast di Thunderbolts,
l’annunciato prossimo film targatoMarvel Studios e il suo ruolo
potrebbe ora essere stato rivelato.Nelle prime
indiscrezioni , si è parlato che che il suo personaggio sarebbe
stato una parte importante del film e un ruolo a suo modo “vitale”
per il Marvel Cinematic Universe in
futuro, il che ha portato ad alcune speculazione che potesse
interpretare “Sentry”.
Ora, nuovo rumors emersi online hanno affermato che Steven Yeun è stato effettivamente scelto per
interpretare proprio Sentry, un personaggio molto potente.
Vale la pena notare che Sentry deve ancora essere confermato
come un cattivo del film, quindi è prudente non faremo ancora
troppo affidamento su queste voci. Se Yeun interpretasse davvero
Robert Reynolds, sarebbe una scelta fuori dagli schemi, ma
il candidato all’Oscar ha sicuramente il talento per
farcela.
Anche se potrebbero essere
aggiunti altri personaggi, il roster di Thunderbolts
il cast è attualmente composto da Red Guardian (David
Harbour), Ghost (Hannah
John-Kamen), Yelena Belova (Florence
Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier
(Sebastian
Stan), John Walker/ Agente statunitense (Wyatt
Russell) e Taskmaster (Olga
Kurylenko). Secondo quanto abbiamo appreso lacontessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia
Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche
essere parzialmente responsabile della creazione di
Sentry.
Harrison Ford sostituirà
il defuntoWilliam Hurt nei panni di Thaddeus
“Thunderbolt” Ross, che potrebbe finire per trasformarsi in Red
Hulk. Nel cast sono stati annunciati anche
Ayo Edebiri,in un
ruolo ancora non stato rivelato. Thunderboltsuscirà
nelle sale il 26 luglio 2024.Jake Schreier
(Robot and Frank, Dave) dirigerà Thunderbolts,
che si baserà su una sceneggiatore scritta dallo
sceneggiatore diBlack WidowEric
Pearson.
Arriva da Deadline la notizia
che Prime Video e BBC stanno attualmente sviluppando
la seconda stagione dell’acclamato thriller di spionaggio The
Night Manager, le cui riprese dovrebbero iniziare
entro la fine dell’anno a Londra e in Sud America. Il veterano
del Marvel Cinematic UniverseTom Hiddleston ha firmato per riprendere il
ruolo principale di Jonathan Pine. Non è chiaro se
Tom Hiddleston sarà l’unico a tornare dalla
prima stagione.
La seconda stagione di The
Night Manager sarà ancora una volta scritto da
David Farr, che aveva anche lavorato alla prima
stagione. Ulteriori dettagli sulla trama e sui personaggi sono
ancora tenuti nascosti, ma secondo quanto riferito la prossima
puntata si svolgerà ai giorni nostri, dove Jonathan Pine
dovrà affrontare una nuova e più mortale sfida.
La
prima stagione, andata in onda su BBC One e AMC, è stata
interpretata anche da
Hugh Laurie,
Olivia Colman,
Elizabeth Debicki,
Tobias Menzies, David Harewood, Tom Hollander e
altri. Era incentrato su Jonathan Pine (Tom
Hiddleston) un manager notturno di un
lussuoso hotel del Cairo che viene reclutato dal manager di una
task force del Foreign Office per una missione di spionaggio.
La
prima stagione è stata ben accolta sia dalla critica che dal
pubblico, portandola a più di dieci nomination agli Emmy, tra cui
la vittoria della serie limitata per la regia eccezionale per il
lavoro di regista di Susanne Bier nella serie. Per la loro
interpretazione nella prima puntata, Hiddleston, Colman e Laurie
hanno ricevuto rispettivamente un Golden Globe Award come miglior
attore, attrice non protagonista e miglior attore non
protagonista.
Showtime ha annunciato che il
vincitore dell’Emmy Damian Lewis tornerà ufficialmente
in Billions dopo
essere uscito dalla serie drammatica di successo nel 2021. Lewis
riprenderà il ruolo del miliardario Bobby Axelrod durante la
seconda metà della prossima settima stagione, dove è previsto per
un’apparizione ricorrente in sei episodi. La produzione della
settima stagione di Billions è
attualmente in corso a New York.
Il suo ritorno arriva dopo che è
stato recentemente confermato che Showtime sta attualmente
sviluppando diversi spin-off basati su Billions
per l’imminente rebranding della rete premium in Paramount+
con Showtime. I creatori della serie
Brian Koppelman e David Levien stanno sviluppando
quattro potenziali
spin-off: Millions sui finanzieri
emergenti; Trilioni sugli
ultra-ricchi; e altri due spettacoli senza titolo che si
svolgeranno rispettivamente a Miami e Londra.
“Nella settima stagione, le
alleanze vengono capovolte“, si legge nel
logline. “Le vecchie ferite sono armate. Le lealtà
sono testate. Il tradimento assume proporzioni epiche. I
nemici diventano amici diffidenti. E torna Bobby Axelrod,
mentre la posta in gioco cresce da Wall Street al mondo“.
Billions è la serie
drammatica americana creata da Brian
Koppelman , David Levien e Andrew
Ross Sorkin. La serie è stata presentata in anteprima
suShowtime il 17 gennaio 2016 e
ha prodotto sei stagioni fino ad
oggi. La serie è ambientata principalmente a New York e
nel Connecticut. La serie racconta la storia
del gestore di hedge fund Bobby Axelrod (Damian
Lewis), mentre accumula ricchezza e potere nel mondo
dell’alta finanza. Le tattiche aggressive di Axelrod per
assicurarsi rendimenti elevati spesso sconfinano negli atti
illegali che il procuratore degli Stati Uniti Chuck
Rhoades (Paul
Giamatti) tenta di perseguire. Un grande cast
secondario di ensemble supporta gli archi narrativi della
serie.
La scorsa settimana agli
Academy of Motion Arts & Sciences Sci-Tech Awards,
Simu Liu che ha interpretato il supereroe
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci
Anelli ha anticipato il potenziale
ritorno del suo personaggio. Infatti l’attore parlando
con People, ha descritto
com’è stato sui film Marvel con così tanti attori e
attrici diversi. La star ha poi anticipato che potrebbe esserci
un’altra squadra di supereroi con il suo personaggio “prima” di
quanto i fan pensino.
“Sono un grande fan sia
dei personaggi che degli interpreti che li interpretano, quindi
qualsiasi collaborazione è un’opportunità per me di lavorare al
fianco di qualcuno che, a modo suo, sta rompendo le barriere e al
massimo della sua interpretazione, ha dichiarato
Liu. “Penso che sia ciò che mi entusiasma di più come
artista, [e] anche come fan. E chissà, potrebbero vedere
qualcosa prima di quanto pensi. Vedremo.”
Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli è stato
diretto da Destin Daniel Cretton e si basava su
una sceneggiatura che ha scritto insieme a Dave Callaham e Andrew
Lanham. Sebbene non ci sia stata alcuna parola ufficiale su un
sequel di Shang-Chio quando esattamente il personaggio riapparirà nell’universo
cinematografico Marvel, il suggerimento di Liu
suggerisce che la sua prossima apparizione potrebbe non essere
troppo lontana.
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
Leung nei panni del Mandarino,
e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un
“leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà
il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che
si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la
sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è
l’ipnosi.
Iniziata nel 1979, la saga di
Alien è oggi una delle più
affascinanti narrazioni sullo scontro tra l’essere umano e gli
alieni. Il primo film è ancora oggi considerato uno dei più
importanti horror di fantascienza di sempre e il suo sequel
Aliens – Scontro finale
è uno dei migliori secondi capitoli mai arrivati al cinema. Nel
corso degli anni la serie sembrava però aver perso il proprio
potenziale, almeno fino a quando nel 2012 è arrivato al cinema il
prequel Prometheus (qui la recensione). Ridley Scott,
regista del primo Alien, torna alla guida della saga,
prendendo nuovamente in mano la propria creatura per raccontarne le
origini.
Da tempo Scott desiderava esplorare
possibili storie ambientate prima degli eventi dell’Alien
del 1979. Una volta ripreso il controllo artistico della saga,
reduce dai non entusiasmanti Alien³ e Alien – Laclonazione, come anche dai due crossover Alien
vs.Predator, il regista decise dunque di realizzare
un prequel, il quale potesse però avere anche una propria
indipendenza rispetto al primo film. Scott ha infatti definito
Prometheus come dei “filamenti del DNA di
Alien“, seguendo dunque una storia separata, avvenuta
in un altro tempo, con nuovi personaggi, nuovi luoghi e nuove
creature, ma in ogni caso ambientata nello stesso universo.
Ha così avuto inizio una nuova fase
della saga, che tenta di andare alla scoperta delle origini della
vita umana, consapevole degli orrori che tale ricerca può evocare.
Candidato ai premi Oscar per i migliori effetti speciali,
Prometheus è un’opera che offre dunque grande spettacolo
visivo e un’affascinante filosofia di fondo. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Prometheus
Nell’anno 2089 gli archeologi
Elizabeth Shaw e Charlie Holloway
scoprono sulla parete di una grotta dei graffiti che mostrano una
mappa stellare dipinta. I due interpretano questa mappa come un
invito fatto dai precursori della vita sulla Terra, gli
“Ingegneri“. L’anziano Peter
Weyland, presidente della Weyland Corporation, finanzia il
progetto per costruzione dell’astronave Prometheus, con la
quale raggiungere il luogo indicato sulla mappa. Dopo anni di
viaggio, nel 2093 viene dunque raggiunta la luna LV-223 e i due
archeologi insieme al resto della squadra iniziano l’esplorazione
di quel luogo. Apparentemente disabitato, questo rivelerà però
orrori oltre ogni immaginazione.
Ad interpretare il ruolo di
Elizabeth Shaw vi è l’attrice Noomi Rapace,
voluta da Scott dopo averla vista e apprezzata in Uomini che
odiano le donne. Originariamente, in realtà, il ruolo era
stato inzialmente offerto a Charlize
Theron, la quale per via di altri impegni non poté
accettare. Liberatasi poi da questi, l’attrice acconsentì a
ricoprire un ruolo secondario pur di partecipare al film. La si
ritrova dunque ad interpretare Meredith Vickers, autorità di
controllo della missione. Per tale ruolo, l’attrice ha ricevuto
indicazioni di stare sempre negli angoli e di muoversi
furtivamente, così da accentuare la natura enigmatica del
personaggio. L’attore Logan Marshall-Green,
invece, interpreta il ruolo di Charlie Holloway, marito della
Shaw.
Sono poi presenti nel film gli
attori Idris Elba nei panni
del Capitano Janek, Sean Harris in quelli di
Fifield, Rafe Spall come Millburn e
Benedict Wong nei panni di Ravel. L’attore
Guy Pearce
ricopre invece il ruolo l’anziano Peter Weyland, per interpretare
il quale si è dovuto sottoporre ogni volta a cinque ore di trucco.
Infine, particolarmente importante è il personaggio di David 8,
l’androide interpretato da Michael
Fassbender. Per prepararsi a tale ruolo, l’attore ha
guardato film con personaggi androidi, come Blade Runner,
basando invece poi le movenze del personaggio su quelle del
tuffatore olimpico Greg Louganis.
Prometheus: il sequel del
film
Parlando di Prometheus,
Scott aveva anticipato che questo sarebbe stato solo il primo di
una serie di titoli che avrebbero esplorato le origini della saga
di Alien. A distanza di quattro anni, nel 2017, è dunque
arrivato al cinema un sequel intitolato non Prometheus 2, bensì Alien:
Covenant, a sottolinare il maggiore accostamento
tra questo secondo prequel e i film della saga principale. Diretto
anch’esso da Scott e interpretato oltre che da Fassbender anche da
KatherineWaterstone e Billy Crudup,
questo nuovo film esplora nuove vicende avvenute in seguito agli
eventi di Prometheus, introducendo nuovi elementi e anche
prime versioni di Xenomorfi.
Scott ha poi affermato che la sua
intenzione è quella di realizzare una tetralogia prequel,
prevedendo dunque almeno altri due sequel, l’ultimo dei quali
mostrerà eventi che si concludono poco prima dell’inizio di
Alien. Ad oggi, tuttavia, la lavorazione di questi due
film è stata travagliata e incerta. Il regista continua tuttavia a
sostenere che i due sequel sarebbero in fase di sviluppo e che
le riprese dovrebbero avere luogo
nel 2023. In attesa di conferme ufficiali, come anche di
indicazioni sul cast e sulla trama, non resta che riscoprire il
primo di questi prequel, ovvero Prometheus.
Il trailer di Prometheus e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Prometheus grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 28 febbraio alle ore
21:25 sul canale Nove.
Aprono oggi sul sito labottegadellasceneggiatura.premiosolinas.it
le iscrizioni alla seconda edizione de La Bottega della
Sceneggiatura– l’iniziativa di coaching di alto
livello, formazione attraverso la pratica e
accesso al lavoro dedicata ai giovani talenti della
sceneggiatura che desiderano sviluppare storie per le serie tv,
ideata e sviluppata da Premio Solinas e Netflix
con il supporto di Diversity.
Amore per le storie raccontate sullo
schermo e voglia di arricchire il panorama della serialità italiana
con nuova creatività, diversità di voci e punti di vista inclusivi,
intercettando persone appartenenti a gruppi sottorappresentati
con particolare attenzione a genere e identità di genere,
disabilità, etnia, orientamento sessuale e romantico: ecco
gli ingredienti di questa iniziativa di formazione alla scrittura
nell’ambito delle serie tv, che fa parte del Fondo Netflix per la creatività
inclusiva.
Il bando della seconda edizione de
La Bottega della Sceneggiatura
si rivolge a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, senza
distinzione di nazionalità con residenza o domicilio in Italia.
Quest’anno, sarà chiesto a chi partecipa di sviluppare
il
soggetto di serie e la scaletta
come progetti di scrittura da realizzare alla fine del
programma.
Rimane invariata la formula creata con successo lo scorso anno che
prevede
un
percorso a più fasi,
per approfondire e affinare le competenze nello storytelling
seriale mettendo i giovani talenti direttamente alla prova su
progetti di scrittura che concepiranno loro stessi, e
la presenza di una giuria e mentori d’eccezione
con nominativi del calibro diIsabella Aguilar, Laura Colella, Filippo Gravino, Michele
Pellegrini, Ludovica Rampoldi, Marco Raspanti, Re Salvador, Stefano
Sardo, Davide Serino, Eleonora Trucchi, Alice Urciuolo,
Francesco Cenni, Flaminia Gressi e Monica
Rametta.
Tra tutte le candidature pervenute – da oggi aperte sul sitolabottegadellasceneggiatura.premiosolinas.it
– sulla base della qualità dei materiali inviati e della
motivazione mostrata verranno selezionati fino ad un massimo di 20
Progetti Partecipanti che avranno accesso ad un primo
Laboratorio di Orientamento
(della durata di cinque giorni non full time), durante il quale
sarà possibile incontrare la giuria per presentare e approfondire i
materiali attraverso sessioni di confronto e scambio.
Al termine del Laboratorio di Orientamento, la giura, sulla scorta
dei nuovi materiali ricevuti, effettuerà un’ulteriore selezione:
fino ad un massimo di 10 Progetti Partecipanti riceveranno
una
Borsa di Studio del valore di 2,500€per
partecipare al
Laboratorio di Alta Formazione
(della durata di tre mesi non full time), che si comporrà
di:
sessioni di coaching condotte dalla giuria,
per lo sviluppo del soggetto di serie e della scaletta;
Masterclass con mentori e docenti
dell’iniziativa su storytelling seriale, scrittura dei personaggi,
struttura, scrittura del soggetto di serie e della scaletta,
tecniche della Writers’ Room.
Alla fine di questa ultima fase,
saranno analizzati i nuovi scritti (soggetto di serie e scaletta) e
verranno selezionati i due progetti finalisti: entrambi riceveranno
una proposta di collaborazione come
assistenti in una Writers’ Room di una serie in cui Netflix è coinvolta.
Inoltre, il Primo Progetto si aggiudicherà anche il
Premio La Bottega della Sceneggiatura di
6,000€.
Per partecipare a La Bottega
della Sceneggiatura è possibile inviare la propria candidatura
fino al 24 marzo 2023. Tutti i dettagli sui requisiti richiesti per
partecipare alla selezione e sui materiali da inviare sono
disponibili nel bando presente sul sito: labottegadellasceneggiatura.premiosolinas.it
. Tutte le informazioni generali sull’iniziativa sono disponibili
sul sito: labottegadellasceneggiatura.premiosolinas.it
.
Ecco il trailer di
Delta, il nuovo film di Michele
Vannucci, con protagonisti Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio e che è stato presentato in
anteprima mondiale alla 75esima edizione del Locarno Film
Festival (3-13 agosto 2022).
Prodotto da Matteo
Rovere (Groenlandia) e Giovanni Pompili
(Kino Produzioni) con Rai
Cinema, Delta racchiude tutta
la vitalità del nuovissimo cinema italiano. Un cinema fortemente
radicato e rappresentativo del territorio italiano – in questo caso
il delta del Po – e al contempo dal forte respiro internazionale.
Michele Vannucci, il cui esordio
con Il più grande sogno (2016),
candidato al David di Donatello come Miglior regista esordiente,
rivelò uno sguardo originale, si conferma
con Delta nome di primissimo piano. Quattro anni
e una serie TV dopo (Mental, 2020), Vannucci ritrova
Alessandro Borghi, protagonista del suo film.
Al fianco dell’attore romano (Non essere cattivo, Suburra,
Sulla mia pelle, Il primo re), un inedito Luigi Lo Cascio(I cento passi, La
meglio gioventù, Buongiorno, notte, Noi credevamo) che assieme
a Borghi dà vita a un intenso duello attoriale.
Delta, la trama
Il Delta del Po è il teatro
dello scontro tra bracconieri e pescatori. Osso (Luigi Lo Cascio)
vuole difendere il fiume dalla pesca indiscriminata della famiglia
Florian, in fuga dal Danubio. Insieme ai Florian c’č Elia
(Alessandro Borghi), che in quelle terre ci è nato. Travolti dalla
violenza cieca e dalla sete di vendetta, i due si affronteranno tra
le nebbie del Delta scoprendo la propria vera natura in un duello
che non prevede eroi.
Il viaggio di Scott
Lang nel Regno Quantico in
Ant-Man and the Wasp:
Quantumania apre una nuova era per il MCU, ma contiene anche diverse decisioni
discutibili e buchi di trama. I primi due film di Ant-Man hanno consacrato Scott Lang come un umile eroe di San
Francisco.
Ant-Man and the Wasp:
Quantumania porta in scena l’ambientazione psichedelica
del Regno Quantico, il potente cattivo principale
e le ispirazioni fantascientifiche molto più forti che richiedono
una maggiore sospensione dell’incredulità rispetto ai precedenti
episodi in solitaria di Ant-Man. Tuttavia, alcune parti della storia
non hanno senso dal punto di vista logico ma i futuri film
dell’MCU potrebbero aiutarci a
dare un senso a queste parti.
Perché Janet non ha avvertito la sua famiglia su Kang?
In Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, Janet Van Dyne (interpretata
da Michelle Pfeiffer) trascorre gran parte del
film accennando all’esistenza di Kang il
Conquistatore, ma quando le viene chiesto della potenziale
minaccia che attende lei e la sua famiglia, si rifiuta di
approfondire. Janet suggerisce ripetutamente che
sapere dell’esistenza di Kang (interpretato da
Jonathan Major) metterebbe in pericolo gli
eroi, anche dopo che questi hanno affrontato diverse situazioni
ravvicinate all’interno del Regno Quantico. Non sorprende che
Kang il Conquistatore e MODOK colgano di sorpresa la famiglia Lang e
che gli eroi debbano improvvisare per avere la meglio.
Un semplice avvertimento sui
possibili pericoli del Regno Quantico del MCU avrebbe evitato del tutto gli eventi di
Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Anche se
Janet Van Dyne fosse stata troppo turbata dalla
sua esperienza trentennale all’interno del Regno
Quantico, informare la sua famiglia sui suoi pericoli li
avrebbe aiutati a prendere decisioni migliori. E non appena avesse
saputo che il ricongiungimento con Kang era
imminente, un rapido resoconto delle sue capacità e intenzioni
sarebbe stato utile.
Quali erano le motivazioni di Kang prima di essere
esiliato?
Janet Van Dyne
spiega che Kang ha distrutto innumerevoli universi prima
di incontrarlo e il cattivo stesso esprime la sua intenzione di
fuggire dal Regno Quantico e vendicarsi delle
varianti di Kang che lo hanno esiliato. In Ant-Man and the
Wasp: Quantumania il desiderio di Kang di
riprendere la sua conquista multiversale è chiaro, non lo è la sua
motivazione personale.
Proprio come Thanos voleva dimostrare il suo punto di vista
sulla sovrappopolazione uccidendo metà dell’universo,
Kang deve avere una ragione intima per distruggere
gli universi. Purtroppo, Ant-Man and the Wasp:
Quantumania non rivela quale sia questa ragione, ritraendo
così Kang il Conquistatore come un cattivo che è
malvagio per il gusto di esserlo. Non è del tutto sicuro che ci sia
una motivazione dietro le sue azioni, Kang
effettivamente potrebbe essere un cattivo e basta.
La versione di Baskin-Robbins di Scott Lang nel Regno
Quantico
Il nucleo multiversale di
Kang divide Scott Lang in molteplici varianti di se
stesso, che derivano da ogni possibile decisione che potrebbe
prendere in quel momento. Questo dà un’interessante svolta al
concetto di varianti multiversali in Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, spiegando la loro possibile origine.
Tuttavia, una delle tante varianti
di Scott Lang che compaiono è quella che lavora
ancora da Baskin-Robbins. L’esistenza di questa
variante è in contrasto con la spiegazione fornita pochi minuti
prima, poiché il periodo di Scott Lang al Baskin-Robbins è avvenuto
tempo prima di Ant-Man and the Wasp: Quantumania e
non può essere stato creato dalle sue decisioni immediate.
Perché il tempo non è più un problema quando si visita il Regno
Quantico in Ant-Man and the Wasp: Quantumania?
Avengers: Endgame ha stabilito che il tempo
tra il Avengers: Endgame e la realtà non
procede allo stesso modo. Scott Lang ha vissuto
solo cinque ore nel periodo di cinque anni del
Blip, mentre Janet Van Dyne ha
vissuto tutti i 30 anni che ha trascorso intrappolata lì. La
sproporzione evidenziata in Ant-Man and the Wasp: Quantumania
dovrebbe essere uno dei maggiori pericoli del Regno
Quantico.
Tuttavia, smette di essere un
potenziale problema per la Famiglia delle Formiche, che arriva,
rovescia un impero, uccide apparentemente Kang il
Conquistatore e torna a casa senza problemi. Persino
Kang, che ha avuto il tempo di conquistare il
Regno Quantico, lo vediamo invecchiato alla stessa velocità che
avrebbe avuto se si fosse trovato nell’universo principale del
MCU.
Perché Kang ha reso così facile la sua sconfitta in Ant-Man and
the Wasp: Quantumania?
La costante riluttanza di
Kang a uccidere gli eroi è uno dei principali
problemi di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Nel
corso del film, Kang lascia ripetutamente un paio
di guardie a scortare Cassie, Janet e Scott senza
supervisione, il che provoca numerose fughe. Quando
Kang riesce a catturare gli eroi, non gli passa
per la testa di rimuovere le loro tute o di ordinare loro di
consegnare le armi Pym. E quando abbatte
Hank, Janet e Hope, non si assicura che siano morti o
completamente sottomessi.
Inoltre, Kang non
usa le sue potenti armi quando la situazione gli sfugge di mano.
Per un cattivo che ha distrutto interi universi e, secondo
Kang, ha ucciso da solo innumerevoli varianti dei
Vendicatori, è estremamente fuori dal personaggio
non neutralizzare la Ant-Family con le sue
esplosioni letali o con la sua tuta telecinetica. Inoltre,
Kang non cerca di usare il suo nucleo multiversale
non appena è in funzione, e la sua esitazione permette a
Hank Pym e MODOK di sferrare un
colpo critico e lasciarlo vulnerabile.
Come ha fatto Kang a uccidere Thor e a perdere contro
Ant-Man?
Il fallimento di
Kang nello sconfiggere la Famiglia delle
Formiche mette in discussione il suo vanto di aver ucciso
i Vendicatori. Kang ha tutte le
probabilità a suo favore durante Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, ma non riesce ad avere la meglio su due
Vendicatori riluttanti e confusi, un adolescente inesperto, una
coppia di anziani e un’orda di formiche.
La tecnologia ultra-avanzata di
Kang si rivela inutile nella battaglia finale e il
suo esercito di droidi si rivela incompetente. Con una sola vittima
tra i Combattenti per la Libertà, lo status di
Kang come variante più pericolosa mette in dubbio le capacità del
Consiglio di Kang.
Perché Kang ha tradito Ant-Man in Ant-Man and the Wasp:
Quantumania?
Kang il
Conquistatore afferma con fermezza il suo desiderio di
fuggire dal Regno Quantico a qualunque costo;
quindi, negoziare con Scott Lang sembra essere una
situazione vantaggiosa per tutte le parti coinvolte. Kang ricorre
rapidamente alle minacce invece di portare avanti una trattativa
pacifica.
Poi però il Conquistatore si rifiuta
di rinunciare a Cassie Lang e Janet Van Dyne
dopo aver già ricevuto la chiave per la sua fuga. Naturalmente,
questa decisione gli si ritorce contro e non solo la possibilità di
lasciare il Regno Quantico svanisce, ma Kang viene
anche spedito in volo nella sua stessa macchina e verso un destino
incerto sul finale di Ant-Man and the Wasp:
Quantumania.
Scott avrebbe dovuto sapere che c’è vita nel Regno
Quantico
I precedenti film di
Ant-Man e Avengers: Endgame
avevano rivelato che il Regno Quantico era una
dimensione per lo più vuota in cui il tempo, lo spazio e le leggi
della fisica non avevano senso. La sopravvivenza di Janet Van Dyne nel Regno
Quantico sembrava un miracolo, poiché la dimensione
microscopica doveva essere simile al vasto vuoto dello spazio
esterno. Eppure, in Ant-Man and the Wasp:
Quantumania i protagonisti trovano il Regno
Quantico pieno di vita.
Anche se i viaggi precedenti di
Ant-Man sono stati brevi, avrebbe dovuto vedere i
segni più elementari della vita, come l’equivalente di piante o
batteri del Regno Quantico. Secondo le precedenti
rappresentazioni del Regno Quantico, non c’erano orizzonte, terreno
o punti di riferimento geografici a bloccare la visuale di
Scott Lang, che avrebbe quindi potuto vedere le
forme di vita più elementari. L’improvvisa comparsa di un’intera
civiltà con centinaia di specie diverse di flora e fauna in
Ant-Man and the Wasp: Quantumania sembra troppo
brusca.
Chiunque abbia già visto Ant-Man and the Wasp:
Quantumania (leggi la
recensione) ha già fatto conoscenza con il MODOK del
MCU. Se nei fumetti il personaggio
è una creatura pericolosissima ma fondamentalmente buffo, nei film
queste caratteristiche si moltiplicano, principalmente in merito al
secondo aspetto.
MODOK interpretato da Corey
Stoll è buffo e comico, sicuramente letale, ma a questo
non viene data troppa importanza. Certo, è anche l’elemento peggio
realizzato nel film, tuttavia questo forse è argomento per altra
sede. Dicevamo, è principalmente un personaggio buffo, che nel film
racconta la sua genesi.
Proprio questa genesi, nella clip
che segue, è stata censurata: il piccolo fondoschiena del
personaggio è stato oscurato per lo spot andato in onda come sneak
peek esclusiva GMA. Eccolo di seguito:
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super
Eroi Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton
Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard,
p.g.a.,Ant-Man
and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da
Jonathan Majors nel ruolo di Kang,
David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di
Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz
e Bill Murray in quello di Lord Krylar.
C’è comprensibile attesa e
aspettativa per l’arrivo in sala di Spider-Man: Accross the Spider-verse, dal
momento che il primo film, Un Nuovo Universo, del
2018, ha sbalordito tutti e ha permesso a SONY di conquistare
numerosi premi e riconoscimenti e soprattutto un Premio
Oscar. Cosa ancora più importante, il film si è dimostrato
per concezione e realizzazione un passo importante per la
narrazione multiversale e per la tecnica dell’animazione. È quindi
comprensibile che il sequel sia un prodotto molto atteso.
Purtroppo, una nuova voce suggerisce
che il sequel ha affrontato alcuni problemi degni di nota in fase
di realizzazione. Questa notizia arriva da The Town
con Matthew Belloni (tramite Toonado.com), e l’ex giornalista
di Hollywood Reporter evidenzia un problema familiare.
“Beh, è costato molto di più del
primo [Into the Spider-Verse] perché hanno avuto un sacco di
problemi con questo, hanno scartato un sacco di roba e sono tornati
indietro – si tratta di Lord & Miller e, loro, in un certo senso,
scrivono mentre producono…”
L’approccio unico di Phil
Lord e Chris Miller alla regia ha causato problemi sul set
di Solo: A Star Wars Story,
spingendo Lucasfilm a sostituire il duo con Ron
Howard a metà della produzione. Sebbene non siano al
timone di Spider-Man: Across the Spider-Verse,
sono fortemente coinvolti nel processo creativo; tuttavia, non
siamo troppo preoccupati. Il film è stato ritardato, quindi è
probabile che la Sony Pictures e il team creativo abbiano
abbastanza tempo per risolvere eventuali problemi persistenti con
il ritorno sul grande schermo di Miles Morales.
Sony Pictures Animation ha
ingaggiato Joaquim Dos
Santos(Voltron: Legendary Defender, La leggenda
di Korra), il candidato all’Oscar Kemp
Powers(Soul) e Justin
K. Thompson(Piovono polpette) per
dirigere il film, utilizzando una sceneggiatura scritta
da Phil Lord e Chris
Miller (che tornano anche come produttori insieme a
Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione
con David Callaham(Shang-Chi
e La Leggenda dei Dieci Anelli, Wonder Woman
1984).
Non è stato ancora confermato, ma
sia Shameik Moore che la candidata
all’Oscar Hailee
Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare
rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero
ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro
voci nel primo film, tra cui Jake
Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez,
Zoë Kravitz, John Mulaney,
Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La
voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason
Schwartzman.
Plaion Pictures annuncia
MOVIEDOMEITALIA, un nuovo canale AVOD su YouTube
che offre gratuitamente la visione di soli film completi, che
va ad arricchire il panorama del mercato digitale
dell’intrattenimento in Italia. MOVIEDOME ITALIA è infatti un nuovo
canale di cinema su YouTube dove guardare legalmente film completi
in italiano per tutti i gusti, gratis e in HD, con un’ottima
qualità audio e video.
Da sempre attenta alle necessità
digitali delle nuove generazioni e tra i pionieri nell’ampliare la
propria gamma di diritti, Plaion Pictures ha scelto di
creare un canale su YouTube, tra i primi AVOD in Italia e
con una qualità audio e video in alta definizione. L’AVOD
(Advertising Video On Demand) rappresenta un’alternativa alle
piattaforme a sottoscrizione a pagamento che già permeano il
mercato, rendendo disponibile una ricca varietà di titoli
importanti in maniera totalmente gratuita.
A pochi giorni dal lancio,
MOVIEDOMEITALIA vanta già più di 9.000 iscritti, e
oltre 2 milioni di visualizzazioni e un’ampia offerta di film che
si rinnova settimanalmente. Il canale propone titoli al di
fuori dei classici circuiti, difficilmente reperibili altrove,
mettendo così a disposizione gratuitamente film introvabili, che
spaziano da un genere all’altro e con attori di grande appeal.
MOVIEDOME ITALIA si rivolge a un pubblico di spettatori che
predilige la fruizione digitale di contenuti, per poter guardare i
propri film preferiti ovunque, in qualsiasi momento e su qualsiasi
dispositivo.
Tra i titoli già disponibili si
segnalano la brillante commedia Bastardi Insensibili
con
James Franco,
Natalie Portman e Kate Mara, l’action Men of War
con Dolph Lundrgren, la spy-story Spooks – il
Bene supremo con
Kit Harington, la commedia cult Il
Vizietto con Ugo Tognazzi, il thriller Road to
Paloma con
Jason Momoa, il drama Picnic ad Hanging Rock di
Peter Weir, l’action adventure Vlad L’Impalatore,
e tanti altri ancora
A seguito dell’ottimo esito al box
office di apertura negli Stati Uniti di Cocainorso
(qui la nostra recensione), lo
studio della saga di Sharknado annuncia
Attack of the Meth Gator, che invece di un orso
strafatto di cocaina, racconterà le avventure di un alligatore
fatto di metanfetamina.
Liberamente ispirato a una storia
vera, Cocainorso segue l’orso del titolo che ingerisce un carico di
cocaina e va su tutte le furie nella foresta nazionale di
Chattahoochee-Oconee. La commedia horror diretta da
Elizabeth Banks ha fatto una strage nel suo
weekend di apertura, ottenendo recensioni generalmente positive e
incassando $ 23 milioni in più rispetto alle proiezioni
previste.
The Asylum, la
società di produzione a basso budget responsabile del franchise di
Sharknado, ha annunciato che distribuirà Attack of the Meth
Gator quest’estate, accompagnato da un poster del film. Di
fronte a una furia di domande sul fatto che questo progetto dal
suono ridicolo sia effettivamente reale, lo studio ha chiarito che
lo è.
È ovvio che se c’è una scena che ci ha
fatto piangere in “Top Gun: Maverick“,
è stata senza dubbio l’emozionante riunione tra Maverick
di Tom
Cruise e Iceman
diVal
Kilmer.Quest’ultimo non recitava
da anni dopo aver perso la capacità di parlare a causa di un
trattamento per il cancro alla gola che ha avuto nel 2014, ma
l’attore è tornato per una scena emozionante nel sequel di successo
“Top Gun“. Il momento è stato così potente
che nemmeno Tom Cruise è riuscito a trattenere le
lacrime.
“Voglio solo dire che è stato
piuttosto emozionante. Conosco Val da decenni“, ha detto
Tom Cruise durante una recente apparizione su “Jimmy
Kimmel Live”. “Per lui tornare e interpretare quel personaggio…
è un attore così potente che è diventato di nuovo quel personaggio
all’istante. Stai guardando Iceman. Stavo
piangendo. Mi sono emozionato”, ha confessato
Cruise. “È un attore così brillante e adoro il suo
lavoro“.
“Top Gun:
Maverick” è stato il secondo film a incassare oltre 1
miliardo di dollari al botteghino mondiale durante la pandemia,
dopo “Spider-Man:
No Way Home“. Con un incasso di 1,48 miliardi di
dollari, “Top Gun: Maverick” si è classificato come
l’undicesimo film di maggior incasso della storia in tutto il mondo
(dato senza tener conto dell’inflazione). Il film è il quinto
maggior incasso al botteghino USA con 718 milioni di
dollari.
Steven Spielberg è stato
recentemente ripreso alpranzo dei candidati agli
Oscar del 2023 mentre diceva a
Tom Cruise che ha salvato Hollywood con “Top Gun:
Maverick”. “Hai salvato il culo di Hollywood
e potresti aver salvato la distribuzione nelle sale”, ha detto
Spielberg alla sua star di “Minority Report” e “La Guerra dei
monti”. Il regista ha continuato: “Seriamente, ‘Top Gun:
Maverick‘ avrebbe potuto salvare l’intera industria
teatrale.” Top: Gun Maverick è candidato a
sei Oscar, incluso quello per il miglior film.
Il suo ritorno ha sollevato domande
sulla possibilità che anche altri personaggi degli show Marvel di Netflix, come Jessica Jones, entrino ufficialmente a far
parte del MCU e, dopo un paio
di dichiarazioni della stessa Ritter, le
speculazioni sul suo ritorno nei prossimi progetti del MCU sono
aumentate.
Secret Invasion
Secret
Invasion è una serie televisiva basata sull’omonima
storia a fumetti, che vedrà il ritorno di Nick Fury (Samuel
L. Jackson) e Maria Hill (Cobie
Smulders) dopo che Fury era stato visto viaggiare nello spazio
alla fine di Spider-Man: Far From Home; i due scopriranno
che gli Skrull si sono infiltrati in tutti gli
aspetti della vita sulla Terra. Secret Invasion riporterà anche
Talos (Ben Mendelsohn), alleato
di Fury e leader di una setta Skrull, oltre a
Everett K. Ross (Martin
Freeman) e Rhodey (Don
Cheadle), che aiuteranno Fury e Hill ad affrontare
l’invasione Skrull.
All’apparenza Secret Invasion potrebbe non avere nulla a che
fare con Jessica Jones; in reatà, nella seconda stagione di
Jessica Jones potrebbe esserci stato un tentativo di invasione
degli Skrull. Nel primo episodio della stagione,
Jessica sta ascoltando le storie di potenziali
clienti e uno di questi chiede il suo aiuto perché ci sono
“lucertole che indossano pelli umane e stanno prendendo il
controllo del governo”, con Jessica che non nasconde la sua incredulità e
il suo disagio. Sebbene all’epoca si capisse che la donna stesse
parlando di rettiliani, nella timeline del MCU gli Skrull erano
già tra gli umani sulla Terra, essendo arrivati negli anni ’90 come
si vede in Captain Marvel.
Echo
Echo è
una serie televisiva spinoff di
Hawkeye incentrata sul personaggio di Maya
Lopez, alias Echo (Alaqua
Cox). Dopo essere stata un’antagonista in
Hawkeye, dove era a capo della Tracksuit Mafia e dava
la caccia a Clint Barton (Jeremy
Renner) e Kate Bishop (Hailee
Steinfeld), Echo tornerà a guidare la sua serie TV da
solista, ambientata dopo gli eventi di
Hawkeye. Nello specifico, Echo torna nella sua città
natale in Oklahoma, dove è costretta a confrontarsi con il suo
passato, a riconnettersi con le sue radici native americane e ad
abbracciare la sua famiglia e la sua comunità.
Nella serie, D’Onofrio riprenderà il suo ruolo di Kingpin, dopo che in
Hawkeye è stato rivelato che non solo è lo zio
adottivo di Echo, ma anche colui che ha
pianificato l’omicidio di suo padre. La presenza di Kingpin può essere usata come collegamento per
portare Jessica Jones nel MCU, poiché continua
a espandere il suo impero sotterraneo e Daredevil potrebbe aver bisogno di un aiuto
extra per abbatterlo. Secondo quanto riferito,
Echo conterrà una sottotrama in cui Daredevil sarà alla ricerca di un ex alleato
che, secondo alcune fonti, non sarebbe altro che Jessica Jones.
Daredevil: Born Again
Dopo il suo ritorno a
sorpresa in Spider-Man: No Way Home e la sua apparizione
nella serie TV She-Hulk, Matt Murdock sta per tornare con una nuova
serie TV, opportunamente intitolata Daredevil:
Born Again. Questa nuova serie è stata descritta come
uno show completamente inedito e non come una quarta stagione della
serie TV di Netflix, quindi i dettagli della trama rimangono
sconosciuti.
Tuttavia, Jessica Jones e Daredevil hanno già lavorato
insieme in passato (nella serie Netflix The
Defenders) e, essendo entrambi dei vigilanti, Daredevil:
Born Again potrebbe vedere il ritorno di Jessica Jones, che unirà nuovamente le forze
con il personaggio di Cox per risolvere un nuovo mistero a New York
e fermare un paio di cattivi, tra cui Kingpin.
Spider-Man 4
Proprio come Matt
Murdock, Jessica Jones potrebbe baipassare le serie tv
del MCU e
fare il suo vero e proprio ritorno sul grande schermo; l’opzione
migiore, in questo caso, sarebbe Spider-Man 4. Anche se non ha ancora una data
di uscita né una collocazione confermata nella Fase 6, il progetto
Spider-Man 4 è confermato. Dopo gli eventi di
Spider-Man: No Way Home, Peter
Parker (Tom
Holland) è rimasto solo e ha ricominciato da zero,
poiché l’incantesimo finale lanciato dal Doctor Strange (Benedict
Cumberbatch) ha fatto sì che il mondo si dimenticasse
di lui.
Per questo motivo, Spider-Man 4 vedrà lo spara ragnatele come un
eroe di strada, il che rende possibile l’ingresso di personaggi
come Daredevil e Jessica Jones. Senza che nessuno si ricordi di
lui, Peter potrebbe aver bisogno di un aiuto in più in qualsiasi
problema in cui sarà coinvolto, e le abilità investigative e i
superpoteri di Jessica Jones potrebbero tornare utili a
Spider-Man.
Trattandosi di un’avventura
multiversale e con molti elementi fantasy, è difficile dire quale
potrebbe essere il ruolo di Jessica Jones o come potrebbe essere
introdotta, ma i suoi superpoteri possono sicuramente essere molto
utili.
Avengers: Secret Wars
Gli eventi di Avengers: The Kang Dynasty sfoceranno in
quelli di Avengers: Secret Wars, che, a giudicare dal
titolo, vedrà svolgersi incursioni e altro, mettendo così in
pericolo l’intero multiverso. Con gli universi che collassano e si
scontrano, Jessica Jones potrebbe ritrovarsi nel MCU, magari unendo
le forze con il suo vecchio compagno di squadra, Daredevil.
Come per The Kang Dynasty, non si sa quale potrebbe
essere il ruolo esatto di Jessica Jones in Secret Wars e come affronterebbe gli elementi
fantastici e multiversali della storia, poiché si tratterebbe di un
territorio completamente nuovo per lei.
Brendan Fraser ha spiegato il meccanismo che
gli ha permesso di interpretare bene l’iconico protagonista de
La Mummia, Rick O’Connell, ruolo che ha richiesto
all’attore di entrare in una certa mentalità per interpretarlo in
maniera credibile.
L’avventuriero protagonista di tutti
e tre i film della trilogia de La Mummia, Rick si
trova al centro di molti antichi conflitti, due originati
dall’Egitto e uno con legami con la Cina. Nonostante gli scenari a
volte terribili in cui si trova l’intrepido esploratore in ogni
film, riesce sempre a mantenere un’energia che dà valore al cuore
del film.
In un’intervista con il Los Angeles Times, Brendan Fraser parla della sua chiave per
poter interpretare Rick con quel livello di vigore avventuroso che
ha mostrato sullo schermo: “Rick O’Connell era un personaggio
nato da [sceneggiatore-regista] Stephen Sommers che lo aveva
pensato e scritto dopo aver visto tutti i film di cappa e spada
degli anni ’40, ’50 e ’60. Rick è qualcuno che ha una grande
quantità di energia dentro di sé. Non prende niente troppo sul
serio. Ma se interpreti Rick e non credi nelle circostanze in cui
si trova nei vari film, allora non lo farà nemmeno il tuo
pubblico.”
Questo per dire che seppure il ruolo
era leggero e action, richiedeva comunque una capacità di
immedesimazione che andava a costruire il legame con il pubblico,
che è poi la vera discriminante per il successo di un film e in
particolare di questo franchise così tanto amato.
Brendan Fraser è il frontrunner per la corsa
agli Oscar 2023 nella categoria Migliore attore protagonista, per
la sua interpretazione in
The Whale di Darren Aronofsky.