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Matrix Resurrections: il nuovo trailer italiano

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Matrix Resurrections: il nuovo trailer italiano

Matrix Resurrections, il nuovo trailer italiano del tanto atteso quarto film dell’iconico e innovativo franchise che ha ridefinito un genere. Diretto dalla regista visionaria Lana Wachowski, il nuovo film riunisce nuovamente le star Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss negli iconici ruoli di Neo e Trinity.

Il film è interpretato anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Lana Wachowski ha diretto il film da una sceneggiatura di Wachowski & David Mitchell & Aleksander Hemon, basato sui personaggi creati dai Wachowski. Il film è stato prodotto da Grant Hill, James McTeigue e Lana Wachowski. I produttori esecutivi sono Garrett Grant, Terry Needham, Michael Salven, Jesse Ehrman e Bruce Berman.

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer.

La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

West Side Story: Rita Moreno, Steven Spielberg e Tony Kushner raccontano il film

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Il prossimo 23 dicembre, arriva in sala West Side Story, la versione del classico musical del 1961 firmata da Steven Spielberg, che, per la prima volta nella sua lunga e premiata carriera, si cimenta con questo genere. A parlare del film, insieme al regista, sono intervenuti Tony Kushner, premiato drammaturgo e sceneggiatore per Spielberg già in Lincoln e Munich, e Rita Moreno, EGOT che nel 1961 interpretò Anita per Robert Wise.

Il primo pensiero, parlando di questo remake, va ovviamente a Stephen Sondheim, compositore e paroliere delle canzoni originali di West Side Story (’61), scomparso alla fine di novembre 2021, prima dell’uscita del film al quale aveva lavorato.

Il debito verso Stephen Sondheim

Sondheim aveva composto quelle canzoni a 24 anni e Steven Spielberg racconta che “era coinvolto nel film. Steve è stata prima persona che ho incontrato quando ho cercato di ottenere i diritti per realizzare la nostra versione di West Side Story. È stata la prima persona che ho incontrato e con cui mi sono seduto, l’ho incontrato a casa sua a New York City, di persona con i suoi cani. Ci eravamo già incontrati prima per Sweeney Todd, e poi ci siamo incrociati alla Casa Bianca, quando abbiamo ricevuto la medaglia presidenziale della Libertà, noi e Barbra Streisand. Eravamo una specie di coppia insieme, e ogni volta che lo incontravo, volevo parlargli di questo disperato desiderio che avevo di fare la mia versione di West Side Story, ma non riuscivo a cavarmi le parole di bocca. Abbiamo parlato di tutto tranne quello. Poi alla fine, ci sono riuscito. Steve era molto coinvolto nel film, ha commentato molto la sceneggiatura di Tony. E aveva delle idee, e Tony ha intavolato un dialogo con lui durante il processo di riscrittura. Ma non solo, Steve è stato coinvolto a più livelli, abbiamo pre-registrato tutto con gli interpreti alla sua presenza. E Steve è stato lì per tre settimane, cinque giorni alla settimana, ogni giorno seduto proprio accanto a me nello studio di registrazione.”

Non dev’essere stato semplice, anche per il sommo Spielberg, lavorare così a stretto contatto con il padre di quei testi e di quelle musiche, ma è anche vero che non è stato semplice per Sondheim assistere alla riscrittura di una storia che conosceva così bene, riscrittura soprattutto linguistica, dal momento che molti passaggi del film sono esclusivamente in spagnolo, senza i sottotitoli, in maniera del tutto intenzionale.

Lo vediamo nella scena in cui Bernardo cerca di convincere Maria a frequentare Chino, rivolgendosi a lei in spagnolo, e Anita interviene chiedendogli di parlare inglese, visto che sono in America.

Una questione linguistica importante

La scelta linguistica di Tony Kushner è stata consapevole e voleva veicolare il senso di appartenenza ma anche lo sforzo di rendersi parte di una Paese che, nonostante tutto, rappresenta una possibilità di vita migliore. “Proprio perché Anita corregge tutti, chiedendo loro di parlare in inglese, abbiamo pensato che i sottotitoli non fossero necessari, perché quello spagnolo non si doveva capire. Nella nostra idea, per accentuare la diversità di origine e etnia, lo spagnolo doveva coesistere con l’inglese in parti uguali. Si tratta di uno degli argomenti che abbiamo affrontato per primi, all’inizio del lavoro alla sceneggiatura.” E il risultato è eccellente, soprattutto data la bravura degli interpreti e soprattutto di Ariana DeBose.

Per Spielberg è stato come tornare sul set di E.T.

Sembra inoltre che per Steven Spielberg, lavorare a West Side Story sia stato un momento così intimo e gioioso che non viveva un’esperienza simile su un set dai tempi di E.T. L’Extraterrestre. “È stato il più delizioso – ha affermato il regista – come una situazione di famiglia che non avevo da quando ho girato E.T. Su quel set mi sentivo un padre per tutti quei bambini. E certamente, all’epoca non ero ancora padre nella vita reale, ma E.T. mi ha fatto venire voglia di essere un papà, così è nato il mio primo figlio, tre anni dopo aver diretto E.T. E questa è stata la seconda volta che ho avuto quel tipo di sensazione, di essere parte di una famiglia molto diversificata. E non ero al centro della famiglia, ero semplicemente una parte della famiglia.” Una famiglia che contava non solo tanti giovani di talento, ma anche una regina tra tutti, Rita Moreno, che torna in West Side Story ma non più nel ruolo di Anita, che le valse l’Oscar nel 1962, ma in quello di Valentina, un delicatissimo personaggio scritto apposta per lei da Kushner.

Le leggendaria Rita Moreno interpreta Valentina in West Side Story

“Mi piace molto il termine ‘passare il testimone’ – ha cominciato Moreno – è un ottimo modo per mettere la questione. Non è stato facile. Voglio dire, non dirò che non ero invidiosa, sarebbe solo una dannata bugia. Anche perché ho avuto una parte meravigliosa scritta per me, mi piaccio molto in questo film. E non dici cose del genere facilmente. Amo ogni scena in cui sono, amo quello che sto facendo, ma è stato difficile. È stato assolutamente inquietante, soprattutto fare la scena con Anita. E immagino che per lei fosse strano, ma vi posso garantire che è stato più strano per me. Ho continuato a guardarla, e ho avuto una grande difficoltà ad entrare nella scena. Perché quello che stavo davvero facendo in un certo senso era salvare Anita… salvare la vita di Anita da questi ragazzi che stavano per forse stuprarla. E il mio personaggio ha dovuto porre fine a tutto. Beh, è stato davvero molto molto strano fare questa scena, in particolare.”

Nonostante sia un remake moderno, che quindi porta con sé il beneficio di un linguaggio cinematografico contemporaneo, il West Side Story di Steven Spielberg è ambientato comunque negli anni ’60. Secondo Tony Kushner, la scelta è stata dettata ancora una volta dal linguaggio.

Una musica senza tempo

“La musica è senza tempo, non avevamo vincoli da quel punto di vista. Ogni volta che senti quei brani, è come se stessero accadendo ora, quindi non c’è niente di strano o antiquato. E Sondheim che era il più grande paroliere della storia, e uno dei più grandi compositori che abbiano mai lavorato, in qualsiasi lingua, era un maestro senza tempo nel senso che le sue intuizioni sul modo in cui le persone pensano e sentono sono sempre attuali. Tuttavia, essendo un grande drammaturgo e sceneggiatore, quello che dicono i suoi personaggi sembrano proprio parole uscite dalle bocche di ragazzini di quegli anni, è un linguaggio molto specifico. E la lingua delle canzoni è sicuramente la lingua che avresti sentito all’epoca, tranne per lo spagnolo che lì era assente. Sarebbe sembrato strano giustapporre quelle canzoni al 2021. Inoltre, quando abbiamo iniziato a parlare di fare questo film, era desiderio di Steven fare in modo che si sentisse forte l’epoca, si sentisse lo sporco, e così abbiamo deciso.”

Il risultato è strepitoso e il mondo potrà goderne a partire dal 23 dicembre, giorno in cui arriverà in sala West Side Story.

West Side Story, al cinema dal 23 dicembre

West Side Story, l’adattamento cinematografico del musical diretto dal vincitore dell’Academy Award® Steven Spielberg, arriverà il 23 dicembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Diretto dal vincitore dell’Academy Award® Steven Spielberg, da una sceneggiatura del vincitore del Premio Pulitzer e del Tony Award® Tony Kushner, West Side Story racconta la classica storia delle feroci rivalità e dei giovani amori nella New York del 1957. La rivisitazione dell’amato musical è interpretata da Ansel Elgort (Tony), Rachel Zegler (María), Ariana DeBose (Anita), David Alvarez (Bernardo), Mike Faist (Riff), Josh Andrés Rivera (Chino), Ana Isabelle (Rosalía), Corey Stoll (Tenente Schrank), Brian d’Arcy James (Agente Krupke) e Rita Moreno (nel ruolo di Valentina, proprietaria del negozio in cui lavora Tony). Moreno, una degli unici tre artisti ad aver vinto i premi Oscar®, Emmy®, GRAMMY®, Tony® e Peabody, è anche una dei produttori esecutivi del film.

La squadra creativa del film, che unisce il meglio di Broadway e Hollywood, include Tony Kushner, che è anche il produttore esecutivo; il vincitore del Tony Award® Justin Peck, che ha ideato le coreografie del film; il celebre direttore d’orchestra della Los Angeles Philharmonic e vincitore del GRAMMY Award® Gustavo Dudamel, che ha curato le registrazioni dell’iconica colonna sonora; il compositore e direttore d’orchestra candidato all’Academy Award® David Newman (Anastasia), che ha composto la colonna sonora; la compositrice vincitrice del Tony Award® Jeanine Tesori (Fun Home, Thoroughly Modern Millie), che ha supervisionato il cast per le parti cantate; e il music supervisor candidato al Grammy® Matt Sullivan (La Bella e la Bestia, Chicago), produttore esecutivo delle musiche del film. Il film è prodotto da Spielberg, dalla produttrice candidata all’Academy Award® Kristie Macosko Krieger e dal produttore vincitore del Tony Award® Kevin McCollum. West Side Story è l’adattamento cinematografico dello spettacolo di Broadway originale del 1957, con libretto di Arthur Laurents, musiche di Leonard Bernstein, testi di Stephen Sondheim, e ideato, diretto e coreografato da Jerome Robbins.

Mirko Trovato: 10 cose che non sai sull’attore

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Mirko Trovato: 10 cose che non sai sull’attore

Mirko Trovato è un giovane attore laziale che ha saputo conquistare una gran parte di pubblico. A soli vent’anni, Trovato ha alle spalle una gavetta fatta di qualche serie televisiva e di qualche film che lo hanno fatto conoscere al pubblico, conquistandolo letteralmente.

Trovato è un attore capace e versatile, in grado di interpretare ruoli diversi e di farsi comunque amare dagli spettatori. Ma più che un attore, Trovato è un ragazzo con la testa ben piantata sulle spalle, che conosce il suo pubblico e non fa per il niente il prezioso: infatti, cerca sempre di soddisfare tutti i suoi fan.

Ecco dieci cose da sapere su Mirko Trovato.

Mirko Trovato: film

1. È celebre grazie ad alcune serie. Mirko Trovato ha iniziato a recitare nel 2014, a soli 15 anni, nella serie che lo ha reso famoso: Braccialetti Rossi. In questa serie, Mirko ha interpretato, per tre stagioni, il ruolo di Davide. Nel 2015, Trovato ha recitato anche nella web serie intitolata Lontana da me: incentrata sulla vita degli adolescenti, anche questa serie è prodotta dalla Rai e da Palomar. Nel 2018, invece, il giovane attore ha partecipato a Baby, la serie italiana targata Netflix, dividendo il piccolo schermo con Benedetta Porcaroli, Claudia Pandolfi, Lorenzo Zurzolo e Alice Pagani.

2. Mirko Trovato sta conquistando il cinema. Nel 2017 Trovato esordisce al cinema, debuttando nel film Non c’è campo, diretto da Federico Moccia e con un cast che comprende Vanessa Incontrada e Gianmarco Tognazzi. In seguito ha recitato in Restiamo amici e Un nemico che ti vuole bene. Restiamo amici è un film Antonello Grimaldi, dove Trovato divide il grande schermo con Michele Riondino, Alessandro Roja, Violante Placido e Libero de Rienzo, interpretando il figlio adolescente di un pediatra vedovo sull’orlo della depressione. In Un nemico che ti vuole bene, invece, Trovato fa parte di un thriller con Diego Abatantuono, Antonio Folletto, Massimo Ghini, Sandra Milo, Roberto Ciufoli e Antonio Catania.

Mirko Trovato è su Instagram

3. Mirko Trovato ha un profilo Instagram ufficiale. Per la gioia dei suoi fan, anche Mirko Trovato ha un account Instagram ufficiale seguito da 668 mila persone. L’attore, classe 1999, ha una bacheca molto variegata, nella quale posta foto che lo ritraggono in momenti lavorativi ed eventi mondani, ma che, soprattutto, evidenziano la spensieratezza tipica dei suoi vent’anni.

Mirko Trovato in Braccialetti rossi

4. Non pensava sarebbe tornato per le stagioni successive. Come saprà chi ha seguito la serie Braccialetti rossi, al termine della prima stagione il personaggio interpretato da Trovato va incontro alla morte. Proprio per via di tale risvolto, l’attore non era certo di tornare anche per le stagioni successive. Gli sceneggiatori hanno però deciso di farlo comparire come spirito guida, permettendo così ad un personaggio molto amato di continuare ad apparire nella serie e ispirare quanti erano ancora vivi.

Mirko Trovato: età e altezza

5. Mirko Trovato è molto giovane. Mirko Trovato è un attore molto giovane, che ha visto la fortuna sorridergli quando aveva solo 15 anni. Facendo fronte alla sua biografia, Trovato è nato il 13 febbraio del 1999 a Pomezia, vicino a Roma, sotto il segno dell’Acquario.

6. Mirko Trovato non è un ragazzo particolarmente alto. Rispetto agli altri suoi colleghi coetanei, Mirko Trovato non è particolarmente alto: l’attore, infatti, è alto poco meno di 170 centimetri, ma occorre considerare il fatto che, avendo compiuto da poco i vent’anni, potrebbe ancora crescere di qualche centimetro.

mirko trovato

Mirko Trovato è fidanzato?

6. Mirko Trovato è fidanzato. Dall’estate 2018 Mirko Trovato  ha cominciato a frequentare la modella statunitense Jennifer Marino, ha un anno più grande di lui. La prima occasione ufficiale in cui sono stati visti insieme è stato L’Ischia Global Fest, a cui Mirko era invitato. Inutile dire che le sue giovani fan si siano disperate alla notizia e che sperino di poterlo un giorno conquistare. Nel settembre del 2020, tuttavia, i due hanno annunciato la rottura della relazione.

7. Mirko Trovato ha un buon rapporto con le sue fan. Sebbene le sue fan possano risultare piuttosto agguerrite e pronte a farsi avanti per poter strappare magari un appuntamento, il giovane attore ha rivelato, qualche hanno fa, quando si dichiarava single, di avere l’imbarazzo della scelta, proprio perché per lui tutte le ragazze sono a loro modo carine. Poco importa se si trova gruppi di dieci o venti persone sotto casa: con loro si presta a fotografie e autografi, e risponde anche alle lettere che gli arrivano. Tuttavia, in passato è stato costretto a cambiare numero di telefono per le continue chiamate, anche notturne, da parte di fan sfegatate che erano riuscite ad impossessarsi del suo numero.

Mirko Trovato in Baby

9. Mirko Trovato ha fatto parte del cast di Baby. Tra i vari membri del cast che ha dato vita alla serie Baby, c’è anche Mirko Trovato. In questa serie, Mirko recita la parte di Brando, uno dei ragazzi che la fanno da padrona al liceo Collodi, un ragazzo di buona famiglia che vuole avere sempre la situazione sotto il suo controllo.

10. Con Baby, Mirko Trovato è cresciuto come attore. Baby è una serie che ha voluto raccontare un’età della vita, il passaggio da adolescenti ad adulti, parlando d’amore, poiché ogni personaggio, anche quello di Trovato, cerca un amore in un mondo dove questo sentimento non esiste. Di fatto Trovato, pur non essendo il protagonista primario, è riuscito a dare un contributo deciso alla realizzazione di questa serie targata Netflix.

Fonti: famousbirthdays, oggi, fictiontravel

Spider-Man: No Way Home, boom di prevendite!

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Spider-Man: No Way Home, boom di prevendite!

Come già accaduto negli USA, anche nel nostro paese i fan si sono scatenati per riuscire a prenotare un biglietto per Spider-Man: No Way Home. Le prevendite, infatti, hanno aperto dalla mezzanotte del 6 dicembre e l’entusiasmo degli appassionati dell’amichevole Spider-Man di quartiere non si è fatto attendere registrando un vero e proprio record mai visto in Italia. In poco meno di 12 ore dall’apertura sono stati venduti infatti oltre 50.000 biglietti, un dato mai registrato nel nostro paese.

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland rivela una scena tagliata dal film

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One, chi è la variante Spider-Man 2099?

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Sony ha diffuso un first look per Spider-Man: Accross the Spider-verse, in cui, oltre a Miles e Gwen, vediamo anche una nuova variante del ragno nota come Spider-Man 2099 (che avevamo già visto nella scena post credits di Spider-Man: Un Nuovo Universo).

Il primo film ha rivelato la storia delle origini di Miles Morales mentre veniva coinvolto in un più grande multiverso di Spider-people, e ora non sorprende che il film abbia un sequel (due in realtà). Sembra inoltre che Miguel O’Hara, ovvero Spider-Man 2099, avrà un ruolo più importante da interpretare dopo la sua citata misteriosa apparizione nella scena post-credits.

Mentre nel primo film Miles Morales (Shameik Moore) ha combattuto per riportare i suoi nuovi alleati a casa nelle loro rispettive realtà, sembra che ci sarà una nuova avventura all’orizzonte con il ritorno di Spider-Gwen (Hailee Steinfeld). Facendo visita a Miles nella sua stanza, nel video proposto, sembra che Gwen stia cercando di riconnettersi con lui mentre ha bisogno del suo aiuto con qualche nuovo problema multiversale (nonostante Miles apparentemente sia a terra).

L’Uomo Ragno di Miles volerà presto attraverso il multiverso, lasciando per la prima volta la sua realtà. Ma dopo la prima parte del trailer, lo Spider-Man di Brooklyn viene sorprendentemente attaccato da un diverso Spider-Man, Spider-Man 2099, la nuova variante i cui obiettivi rimangono sconosciuti. Ma conosciamo meglio Mighuel O’Hara, ovvero il misterioso Spider-Man 2099 che vedremo presto in azione.

Spider-Man 2099, poteri e abilità

Nei fumetti Marvel, Miguel O’Hara, alias Spider-Man 2099, è stato creato nel 1992 da Peter David e Rick Leonardi. Raffigurato come l’Uomo Ragno di domani, questa variante che debutterà presto in Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One vive in una realtà ambientata nel 2099. Proteggendo la città di Nueva York, Miguel lavora per combattere contro una società corrotta conosciuta come Alchemax mentre continua a raccogliere sempre più consensi in città. Tuttavia, Alechemax è il luogo in cui Miguel ha ottenuto i suoi poteri quando i suoi geni sono stati fusi con la forza con il DNA di un ragno, rendendolo ragno al 50%.

Con artigli sui piedi e sulle mani, Miguel è in grado di attaccarsi e arrampicarsi sui muri proprio come farebbe un ragno. Ha anche sviluppato artigli più grandi sugli avambracci. Inoltre, le ragnatele di Spider-Man 2099 sono organiche e fuoriescono dai suoi polsi, non diversamente da quelle dello Spider-Man di Tobey Maguire dalla trilogia diretta da Sam Raimi. Ha anche delle zanne che gli permettono di paralizzare i suoi nemici con un veleno non letale.

Gli ultimi anni hanno visto lo Spider-Man 2099 di Miguel O’Hara diventare un personaggio importante negli eventi dello Spider-Verse Marvel, oltre a diventare un eroe dell’Era Eroica, l’era moderna dell’Universo Marvel. In quanto tale, ha senso che sia stato scelto per avere un ruolo significativo in Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One, forse diventando una variante primaria di Spider-Man che aiuta Miles Morales a navigare nel multiverso.

Oscar Isaac tornerà a doppiare Spider-Man 2099

Nella sua breve apparizione di Spider-Man: Un Nuovo Universo, non è stato rivelato molto su Spider-Man 2099, oltre al fatto che ha acquisito la capacità di saltare autonomamente attraverso il multiverso. Questo grazie agli sforzi di Lyla, la sua assistente personale olografica doppiata da Greta Lee. Nel frattempo, Spider-Man 2099 è stato doppiato da Oscar Isaac.

È stato confermato che Oscar Isaac riprenderà il suo ruolo di Miguel in Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One, che sarà sicuramente interessante poiché le origini di Spider-Man 2099 verranno probabilmente rivelate. Mentre la scena post-credits nel primo film è stata un’eccitante conferma dell’esistenza di Miguel nel multiverso, sarebbe bello vedere qualcosa in più di uno Spider-Man così dinamico. La scena finale, che potete rivedere qui, ha visto semplicemente Spider-Man 2099 saltare sulla Terra del cartone animato di Spider-Man del 1967, discutere con l’Uomo Ragno di quel mondo mentre ricreavano il popolare meme Internet “Spider-Man Pointing“.

Spider-Verse 2: perché Spider-Man 2099 attacca Miles Morales?

Spider-Man: Accross the Spiderverse – Part OneUno dei momenti più interessanti del first look di Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One non è solo che Miles si stia avventurando oltre la propria realtà, ma che viene rapidamente attaccato da Spider-Man 2099. Perché Miguel dovrebbe avere una rivalità con Miles? Forse si incontreranno nel film, prima di questa rissa a tensione già creata. È anche possibile che la conoscenza di Miguel del futuro possa vederlo tentare di impedire all’Uomo Ragno di Miles Morales di fare qualcosa che deve ancora fare, qualcosa che potrebbe avere conseguenze involontarie ma disastrose. Tuttavia, è molto probabile che la Alchemax fungerà da filo conduttore.

Non solo nel futuro Alchemax è incredibilmente corrotta ed è anche responsabile dei poteri di Miguel nei fumetti, ma è anche l’origine dei poteri di Miles, visto che anche lui è stato morso da un ragno della stessa società. Allo stesso modo, l’attuale Alechemax era la società che aveva assunto Oliva Octavius ​​come scienziato capo, e che stava lavorando con Kingpin per creare il Super Collider come mezzo per riportare la sua famiglia da un altro universo. Di conseguenza, Miles e Miguel hanno molto in comune, anche se potrebbe essere proprio questo che li motiva a essere in disaccordo.

In ogni caso, sarà interessante vedere cosa c’è in serbo per Spider-Man 2099/Miguel O’Hara, sia in questo film che nella Part Two, che funge da secondo capitolo di Across the Spider-Verse . Avere Oscar Isaac che si unisce ai sequel in quello che sembra essere un ruolo principale sarà sicuramente eccitante mentre verrà esplorato il multiverso. È anche probabile che Miles si riunirà con le Spider-People che abbiamo visto nel primo film: Spider-Gwen, Spider-Ham, Peter B. Parker e altri. Indipendentemente da ciò, Spider-Man 2099 è una delle varianti Spider più amate nei fumetti Marvel, quindi speriamo che abbia il debutto che merita in Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One.

Evangeline Lilly: 10 cose che non sai sull’attrice

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Evangeline Lilly: 10 cose che non sai sull’attrice

Evangeline Lilly è una di quelle attrici che ha fatto pochi film, ma tutti eccellenti. La sua è stata una lunga gavetta che, però, l’ha portata a realizzare film di indubbio successo, riuscendo a conquistare una grande fetta di pubblico.

La sua bravura, già apprezzata nella serie di Lost, ha cominciato ad essere apprezzata su larga scala grazie anche agli ultimi due capitoli della saga de Lo Hobbit e ai due film Marvel su Ant-Man. In ogni caso, l’attrice canadese è sicuramente da tenere d’occhio per il futuro.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Evangeline Lilly.

Evangeline Lilly: filmografia

 

1. Evangeline Lilly: i film e la carriera. Evangeline Lilly ha iniziato la sua carriera di attrice tra il 2002 e il 2003, quando cominciò ad appare in qualche film, come Ho rapito Sinatra (2003), Lizzie McGuire: da liceale a popstar (2003), Freddy vs. Jason (2003) e White Chicks (2004), in ruoli sostanzialmente minori, senza essere nemmeno accreditata. Successivamente la sua carriera comincia a decollare grazie a film come Afterwards (2008), The Hurt Locker (2009), Real Steel (2011), Lo Hobbit – La desolazione di Smaug (2013) e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate (2014). In seguito, l’attrice ha partecipato ai film Ant-Man (2015), Little Evil (2017), Ant-Man and the Wasp (2018), Avengers: Endgame (2019) e Confini e dipendenze (2021).

2. Evangeline Lilly ha lavorato in una serie tv di successo. Nel corso della sua carriera, ad Evangeline Lilly è capitato in diverse occasioni di recitare anche per la televisione, apparendo in alcuni episodi di serie quali Judgment Day (2002), Tru Calling (2003) e Smallville (2002-2004). Il grande successo arriva però grazie a Lost, dove dal 2004 al 2010 ricopre il ruolo di Kate Austen, recitando in circa 114 episodi. Sarà proprio per questa serie a farle ottenere i massimi onori e grande popolarità.

evangeline lilly

Evangeline Lilly e il nudo

3. Evangeline Lilly non ama girare scene di nudo. Nei vari film da lei svolti si nota come Evangeline Lilly goda di una carica sexy naturale, quasi innocente. Eppure, lei non apprezza girare scene di nudo nei suoi film, infatti, pur risultando prestante e con un fisico da invidia, non si vede mai troppo della sua pelle. A riguardo, recentemente, la Lilly ha ricordato un episodio molto spiacevole accaduto sul set di Lost. Durante la riprese della terza stagione, l’attrice si trovo costretta a girare una scena parzialmente nuda, sentendo di non avere nessuna scelta. Nonostante i tentativi di avere il controllo della scena da girare, la Lilly non ci riuscì.

Evangeline Lilly: età e altezza dell’attrice

4. Evangeline Lilly è piccoletta. L’attrice, nata il 3 agosto del 1979 a Fort Saskatchewan, in Canada, è alta 168 centimetri. Tuttavia, questa statura media non le ha causato problemi nell’interpretare tanti ruoli diversi che hanno lanciato la sua carriera.

Evangeline Lilly in Lost

5. Evangeline Lilly si è sentita come in un campo d’addestramento. Lost non è stata una serie facile, soprattutto dal punto di vista organizzativo e i personaggi non sono stati da meno. Il ruolo di Kate Austen, interpretato dalla Lilly, è un tipo molto dinamico e l’attrice ha dichiarato che essere sul set della serie sembrava come di essere in un campo di addestramento. Infatti, il suo personaggio si arrampica spesso sugli alberi (cosa che piace fare anche all’attrice).

Evangeline Lilly in Ant-Man

6. Il personaggio di Evangeline Lilly viene disintegrato dalla schiocco di Thanos. In Ant-Man and the Wasp, il personaggio dell’attrice canadese viene polverizzato dopo il temuto schiocco di dita di Thanos. Ma quando la Lilly ne aveva appreso la notizia, era rimasta di sasso, più che altro per il fatto che in questo film finalmente era diventata una supereroina e veniva già condannata a morte.

7. Evangeline Lilly è rimasta sconvolta dagli studi della Marvel. In un’intervista di qualche anno fa, la Lilly rivelò di essere rimasta sconvolta dai Marvel Studios: “Mi aspettavo di entrare in una grande macchina così perfettamnte oliata che qualsiasi proposta e nuova idea sarebbe stata considerata un fastidio. La Marvel invece non avrebbe potuto essere più diversa di fronte a tali aspettative. Sono stati collaborativi in un modo che mi ha fatta sentire come se stessi lavorando su un piccolo progetto indie. Voglio dire che era intimo e collaborativo. Ho avuto una meravigliosa esperienza.”.

evangeline lilly

Evangeline Lilly in Lo Hobbit

8. Evangeline Lilly ha lavorato a due capitoli de Lo Hobbit. Evangeline Lilly ha avuto la fortuna e l’onore di poter lavorare in due capitoli della trilogia de Lo Hobbit, ovvero in La desolazione di Smaug e in La battaglia delle cinque armate. L’attrice ha interpretato il ruolo dell’elfa Tauriel, uno di quelli su cui fantasticava sempre sin da quando era bambina. Tale personaggio, in realtà, è completamente assente nei romanzi di Tolkien, ed è stato appositamente scritto per questi film prequel.

9. Se non fosse stato per Lo Hobbit, Evangeline Lilly avrebbe smesso di recitare. Durante un’intervista, svoltasi in occasione dell’uscita di Ant-Man and the Wasp, la Lilly ha ammesso che se non fosse stato per Peter Jackson, a quest’ora avrebbe smesso di recitare. La scelta di continuare a fare l’attrice è maturata dopo il termine de La battaglia delle cinque armate: “Girare quei film è stato bellissimo, ho vissuto un anno in Nuova Zelanda e mi sono sentita parte di quella famiglia. Tutto ciò mi ha aiutato ad aprire gli occhi e a capire che si, questo lavoro può essere una gioia, e dipende soltanto dal modo in cui ci si avvicina“.

Evangeline Lilly è su Instagram

10. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo personale seguito da 2,1 milioni di persone. All’interno di questo, con oltre mille post, l’attrice è solita condividere immagini o video relativi al suo lavoro, con curiosità e dietro le quinte. Non mancano però anche post relativi alla sua vita privata, con eventi, luoghi visitati o momenti di svago insieme ad amici o famigliari. Seguendola, dunque, si potrà rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Fonti: IMDb, thefamouspeople, thehollywoodreporter

Cartoons on the Bay 2021, ecco i vincitori

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Cartoons on the Bay 2021, ecco i vincitori

A ricevere il Pulcinella Award per la categoria Preschool Tv Series è stato The Game Catchers (Rai Ragazzi, Studio Bozzetto), Nina & Olga (Rai Ragazzi, Enanimation, Mondo TV Producciones Canarias) ha vinto nella categoria Upper Preschool Tv Series, mentre Gigablaster (Gloob, Copa Studio, Estricnina Desenhos Animados) in Kids TV Series. Per Interactive Multimedia Works premiato Little Nightmares II (Tarsier Studios), per Live Action/Hybrid TV Series Whatsanna (KidsMe srl), per TV Series Pilots AquaTeam – Sea Adventure (Rai Radiotelevisione Italiana, GraFFiti Creative)per la categoria Short Films Mila (Rai Ragazzi, Pixel Cartoon, IbiscusMedia (USA) – Cinesite (Canada) – Aniventure (UK)).

Nella sezione Lungometraggi il premio per il Miglior film è stato assegnato a The WolfWalkers (Cartoon Saloon); Miglior regia a Trash (Al One srl); Miglior animazione ad Absolute Denial (Bridge Way Films, ABSOLUTE DENIAL FILMS LTD); Miglior sceneggiatura a Felix and the Treasure of Morgäa (10th Ave Productions); Miglior colonna sonora a Yaya & Lenny: The Walking Liberty (Mad Entertainment SPA, Rai Cinema SPA).

Ad aggiudicarsi il maggior numero di premi, con cinque Pulcinella Awards, l’Italia. Gli altri paesi vincitori sono Brasile, Irlanda e Svezia.

L’edizione 2021 di “Cartoons on the Bay” ha visto entrare nella Hall of fame del Festival Fusako Yusaki. L’UNICEF Award è stato invece allo svizzero Only a Child (Animundi s.r.l.).

Spencer: il trailer italiano del film di Pablo Larraìn

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Spencer: il trailer italiano del film di Pablo Larraìn

Ecco il trailer italiano di Spencer, il nuovo film di Pablo Larraín sulla vita della principessa Diana interpretata da Kristen Stewart. Nel cast anche Timothy Spall, Jack Farthing, Sean Harris, Sally Hawkins. Il film è stato presentato in Concorso a Venezia 78.

Lady Diana, Lady D. Un nome che è diventato un marchio e un simbolo. La storia di una principessa che era entrata nel cuore di una favola ma che l’aveva rifiutata, scegliendo di non diventare regina per non rinunciare a se stessa. Diana coraggiosa e ribelle. Diana che prende in mano il suo destino e rompe tutti gli schemi, rifiuta le liturgie soffocanti di un mondo che l’aveva imprigionata in un sogno fasullo e destruttura il mito della corona. Una donna generosa e amatissima, sofisticata e pop, coraggiosa e vulnerabile, che esce dalla corte reale ed entra nel mito per diventare icona universale ed emblema di modernità. Il matrimonio fra la Principessa Diana e il Principe Carlo è in crisi da tempo. Malgrado le voci di presunti flirt e di un imminente divorzio, si cerca di preservare la pace in vista delle festività natalizie, tradizionalmente trascorse dai reali nella proprietà di Sandringham. Sono giorni in cui si mangia, si beve, si spara e si va a caccia. E sono i giorni cruciali della scelta non più negoziabile. Perché Diana conosce le regole del gioco ma questa volta ha deciso. Quest’anno non sarà come gli altri e niente sarà più come prima.

SPENCER immagina ciò che potrebbe essere successo in quei pochi, fatidici giorni.

Spider-Man: Accross the Spider-verse – Part One: il first look in italiano

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Ecco la versione italiana del first look di Spider-Man: Accross the Spider-verse.

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 7 ottobre 2022 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere Spider-Man: Accross the Spider-verse, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, Wonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney e Kimiko Glenn.

MCU: dieci cose che solo i veri fan sanno sulla Battaglia di New York

Il primo episodio della nuova serie tv Hawkeye ha portato i fan indietro nel tempo al 2012, rivelando che Kate Bishop era presente alla Battaglia di New York. Questo grande evento del primo film degli Avengers è definibile cosmico, in ogni senso: è stata la conferma ufficiale per l’umanità dell’esistenza degli alieni nel MCU e ha inoltre innescato svariati effetti a catena nei successivi film e serie tv del MCU.

La Battaglia di New York si sta rivelando sempre più cruciale man mano che il franchise progredisce, con numerosi personaggi ed eventi secondari che vi si ricollegano direttamente: questo momento chiave nella storia del MCU diventerà sempre più importante con l’emergere di nuovi personaggi di New York City e con il potenziale ritorno di alcuni vecchi personaggi degli show Marvel di Netflix.

Il padre di Kate Bishop è morto

HawkeyeLa nuova serie di Hawkeye si apre con un flashback al 2012, quando la giovane Kate Bishop si trova in casa al momento dell’attacco; tuttavia, la morte di suo padre in battaglia la devastò personalmente. La morte di Derek non viene mostrata sullo schermo, lasciando un po’ di mistero sulle circostanze esatte dell’avvenimento ma, col senno di poi, possiamo dire che la battaglia si rivelerà formativa per Kate.

Dopo che la casa di Kate viene devastata dall’invasione dei Chitauri, una delle specie aliene più pericolose dell’Universo Marvel, si vede sopraggiungere Clint Barton che li combatte come Occhio di Falco: è proprio questo il momento in cui Kate deciderà di dedicarsi al tiro con l’arco, perseguendo le sue orme di eroe.

War Machine stava combattendo contro i Dieci Anelli

Non tutti gli eroi del MCU presero parte alla battaglia di New York: uno dei maggiori protagonisti della Fase 1, War Machine, era infatti assente perché impegnato in un’altra grande battaglia; stava combattendo l’organizzazione criminale dei Dieci Anelli a Hong Kong in quel momento, come mostrato in Iron Man 3 Prelude, un tie-in a fumetti del 2013.

I fan dei fumetti sanno che War Machine sarebbe stata una figura preziosissima nella lotta contro i Chitauri, ma egli era impegnato a combattere – da solo – i super armati Dieci Anelli, anche se torna in città in tempo per unirsi a tutti da Shwarma.

L’Antico ha difeso il Sanctum Santorum

Non è vero che i Vendicatori erano completamente privi di supporto nella Battaglia di New York; i fan del MCU sanno che, grazie al meccanismo del viaggio nel tempo di Avengers: Endgame, anche l’Antico ha partecipato alla battaglia. Tuttavia il suo ruolo, nonostante la sua grande padronanza delle arti magiche, è stato comunque limitato e sembra che si sia focalizzato principalmente sulla difesa del Sanctum Sanctorum dagli alieni.

Chiaramente l’Antico si sarebbe meritato un ruolo di maggior rilievo nella battaglia, ma è indubbio che la sua conoscenza del futuro tramite la Pietra del Tempo sembra aver giocato un ruolo cruciale nello svolgersi dell’attacco.

Ben Urich ha ricordato la battaglia in Daredevil

La Battaglia di New York ha avuto conseguenze importanti nella serie Marvel di Netflix, almeno nella sua fase iniziale, soprattutto grazie a Ben Ulrich, un importante personaggio di supporto nei fumetti di Daredevil e nell’omonima serie: egli ha conservato una copia incorniciata di un documento di cronaca che attesta il terribile attacco, come mostrato negli episodi iniziali di Daredevil.

Anche se il legame tra le serie MCU in streaming di Netflix e il MCU è stato un po’ confuso, i recenti eventi di Hawkeye sembrano suggerire che alcuni elementi introdotti nelle serie avranno una ripercussione nel MCU e potremmo assistere molto presto ad altre novità.

Hell’s Kitchen fu per la maggior parte distrutta

La battaglia di New York ebbe effetti devastanti, come attesta l’articolo di Ben Urich. Il quartiere di Hell’s Kitchen a Manhattan, che si trova sul lato ovest di Midtown nelle vicinanze della Stark Tower, venne effettivamente distrutto: questo ha avuto importanti ripercussioni per la serie Netflix Daredevil, che sembra verranno ulteriormente sviluppate nel MCU.

Hell’s Kitchen è stata in gran parte ricostruita dalla Union Allied Construction, una società gestita da Wilson Fisk, che i fan dei fumetti conoscono come Kingpin. Data la direzione intrapresa dalla serie Hawkeye, sembra che questo aspetto dello show di Netflix possa stabilizzarsi nel MCU.

La battaglia è durata quasi tre ore

Anche se la Battaglia di New York occupa effettivamente mezz’ora del minutaggio di Avengers, la battaglia vera e propria durò quasi tre ore. Questo lo sappiamo da una scena eliminata di Avengers: Endgame in cui Rocket Racoon rimprovera Vedova Nera alludendo al fatto che i Vendicatori hanno impiegato troppo tempo per sconfiggere i Chitauri.

In realtà, la lunghezza della battaglia è più che giustificata: i Chitauri e Loki erano concentrati sulla Stark Tower e Vendicatori hanno difeso la torre e la città praticamente da soli, con l’aiuto di qualche forza dell’ordine locale, ma è stato grazie alla loro miriade di abilità che hanno potuto fronteggiare gli alieni.

L’Avvoltoio risorge dalle sue ceneri

Una delle principali conseguenze della battaglia è stato l’insorgere di uno dei migliori villain di Spider-Man: l’Avvoltoio. Adrian Toomes beneficia direttamente della devastazione circostante, con la sua operazione di recupero che ripulisce gran parte dei detriti della città. Perde però la sua opportunità grazie a Damage Control, uno sforzo di recupero guidato dal governo e organizzato da Tony Stark.

L’Avvoltoio smercia anche tecnologia aliena illegale dispersa nella battaglio, oltre al fatto che tecnologia Chitauri gli ha permesso di costruirsi la sua tuta alata e di servirsi di un’ingente armeria da sfruttare in altre battaglie.

Problema di continuità visiva

Ci sono tante cose che non tornano riguardo allo svolgimento della Battaglia di New York; anche se il prologo di Hawkeye si è impegnato a ricreare la battaglia di Clint Barton contro i Chitauri su un tetto, il trattamento riservato alla Battaglia di New York nella serie è fallace in termini di continuità visiva.

Nel film Avengers, la lettera A è la prima a cadere dall’insegna Stark affissa all’esterno della Stark Tower, mentre in Hawkeye, quando una giovane Kate Bishop guarda la torre danneggiata circa all’inizio della battaglia, questa è ancora in piedi, ma manca la lettera R e non la A dall’insegna.

La scena da Shwarma è stata aggiunta all’ultimo minuto

La scena post-credit di Avengers è sicuramente tra le migliori dell’intero film: vediamo i Vendicatori che si stanno abbuffando da Shwarma dopo la battaglia e questa sequenza è stata in realtà un’aggiunta dell’ultimo minuto decisa dallo sceneggiatore e regista Joss Whedon.

La scena non era stata infatti ancora girata quando il film uscì in anteprima nel 2012 e, solo dopo la prima del film, gli attori si sono riuniti per girarla rapidamente. Tra l’altro, Chris Evans ha dovuto indossare una protesi al mento per nascondere la barba, che aveva fatto crescere in vista di un altro ruolo sul grande schermo per cui si stava preparando.

Miss Minutes ha dato a Loki la possibilità di vincere

La Battaglia di New York è stato un evento cruciale all’interno del MCU, così come fondamentale si è rivelato il suo istigatore: Loki. In una delle più grandi rivelazioni della serie tv Loki, la mascotte della TVA Miss Minutes offre a Loki la possibilità di vincere la battaglia: mentre Loki e Sylvie raggiungono il covo di Colui che Rimane, a Loki viene offerta un’opportunità dell’ultimo minuto per rimediare a uno dei suoi più grandi fallimenti.

L’offerta di Miss Minuti suggerisce che la Battaglia di New York rimane un evento malleabile nonostante sia fondamentale nella storia in evoluzione del MCU, e potrebbe essere rivisitata in futuro da Loki o altri personaggi.

L’Evento Nexus

Cioè che è ancora più rilevante è che la serie tv Loki ha eliminato del tutto la Battaglia di New York; in un certo senso, la variante di Loki che vediamo nella serie è stata generata dagli sforzi dei Vendicatori per viaggiare nel tempo e poter acquisire le Gemme dell’infinito. La Time Variance Authority considera la sua esistenza come un Evento Nexus in contrasto alla Timeline Sacra: possiamo dire quindi che la sua originale linea temporale è stata tagliata via.

L’intero ramo della realtà da cui il Loki che conoscevamo ha avuto origine è stato effettivamente disintegrato: non solo è stata cancellata ciascuna reminiscenza della Battaglia di New York, bensì l’intero universo: Loki non può più tornare indietro, ed è come se nulla di tutto ciò fosse mai accaduto.

The Batman: come evitare il “sovraffollamento”?

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The Batman: come evitare il “sovraffollamento”?

Nonostante il film includa molti personaggi antagonisti dell’Uomo Pipistrello, c’è un modo molto chiaro in cui la produzione di The Batman ha evitato il “sovraffollamento”. Il film d’esordio di Robert Pattinson nei panni del Cavaliere Oscuro è destinato a presentare al pubblico una serie di cattivi di Gotham City. Questi includono Catwoman (Zoe Kravitz), Penguin (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e una rivisitazione dell’Enigmista fatta da Matt Reeves su immagine del killer Zodiac, interpretato da Paul Dano.

Tuttavia, nonostante il grande cast di personaggi, The Batman presenterà quella che sembra essere una storia intima ambientata durante il secondo anno di Bruce Wayne come Guardiano di Gotham, un’ambientazione perfetta per la narrativa incentrata sul noir che Reeves ha promesso fin dall’inizio.

La sinossi ufficiale di The Batman rilasciata dalla Warner Bros rivela che il film mostrerà il disilluso e arrabbiato Batman di Pattinson che indaga su un inquietante mistero che ha terrorizzato Gotham. Questa sinossi sottolinea anche il comportamento violento di Batman e la presa di coscienza che non è migliore dei criminali che sta fermando. Il riassunto piuttosto dettagliato ha continuato a descrivere una serie di indizi che condurranno Batman attraverso il mondo sotterraneo di Gotham, dove affronterà la Catwoman di Selina Kyle e una galleria di ladri che si rifugiano nel ventre criminale della città. Questo indica un film che potenzialmente corre il rischio di essere molto sovraffollato.

Un film con quattro cattivi notevoli è ancora relativamente raro nel genere dei supereroi perché si ha spesso difficoltà a bilanciarne le trame. Questa difficoltà può essere evidenziata in film come Spider-Man 3, The Amazing Spider-Man 2 e Batman & Robin. Questi film hanno sofferto a causa del fatto che i loro cattivi erano sottosviluppati e messi sfruttati solo per aggiungere spettacolarità, sacrificandone la potenzialità narrativa.

Fortunatamente, Matt Reeves sembra aver capito come incorporare al meglio più cattivi. Usando questi personaggi in capacità minori e integrandoli nella missione principale del Cavaliere Oscuro, The Batman eviterà di sentirsi troppo sovraffollato. Potrebbe benissimo rivelarsi che ogni cattivo servirà ciascuno all’indagine di Batman in un modo unico, rendendolo parte di una trama più ampia piuttosto che avere il suo spazio nella storia principale, ma questo impedirebbe comunque al film di risultare sovraffollato.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Spider-Man: Accross the Spider-verse, ecco perché Oscar Isaac è tornato

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Il primo sguardo a Spider-Man: Accross the Spider-verse ci ha riproposto Spider-Man 2099, personaggio che compariva nella scena post-credits di Spider-Man: Un Nuovo Universo e che era doppiato da Oscar Isaac.

Per il seguito, in cui immaginiamo un ruolo più ampio per Spider-Man 2099, Oscar Isaac ha deciso di tornare, ma a una sola condizione. Secondo quanto dichiarato dai produttori del film, Phil Lord e Chris Miller, Isaac avrebbe detto sì solo a patto che il suo personaggio sarebbe stato divertente.

“Oscar Isaac aveva una sola condizione per dire di sì: ‘Non mi fate noioso’. Ha fatto di Miguel O’Hara un personaggio molto complesso, e sicuramente NON è noioso”.

Di seguito vi proponiamo la scena post credits del film in cui esordisce Miguel O’Hara/Spider-Man 2099/Oscar Isaac:

Spider-Man: Accross the Spiderverse – Part One arriverà il 7 ottobre 2022 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere il film, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn.

Spider-Man: No Way Home, ecco cosa ha convinto Willem Dafoe a tornare

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In una recente intervista sulla pagina YouTube ufficiale di Spider-Man, Willem Dafoe ha rivelato esattamente cosa è servito per convincerlo a tornare nel franchise  in occasione di Spider-Man: No Way Home, nei panni di Norman Osborne/Green Goblin. Secondo Dafoe, tutto si riduceva all’idea di partenza.

L’attore ha confessato che la sua reazione iniziale al ritorno è stata che era “piuttosto folle”, tuttavia ha continuato affermando che dopo aver parlato con il regista Jon Watts, ha pensato che l’idea “sembrava molto divertente”. L’attore ha concluso dicendo che ciò che lo ha davvero spinto a tornare nel ruolo è stato il fatto che ci sarebbe stata una nuova svolta nel suo personaggio. Non sarebbe stata solo una rivisitazione di ciò che è stato fatto nel film del 2002. Ecco cosa ha raccontato:

“Ma è davvero il pitch. E, come Jamie (Foxx, ndr), conosco la storia di Amy. Mi ha guidato attraverso di essa, e poi Jon, il regista, ha in un certo senso anticipato l’intera idea prima che leggessi la sceneggiatura e sembrava molto divertente e una buona soluzione. E poi, quando siamo andati più a fondo, mi piaceva l’idea di tornare a qualcosa di uguale ma allo stesso tempo diverso”.

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland rivela una scena tagliata dal film

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Morbius: Jared Leto anticipa una connessione “sinistra” con il multiverso

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Arriverà il 3 febbraio 2022 in sala ma si anticipa già uno dei film più interessanti dei prossimi mesi, fosse anche solo per l’inaspettato che sembra essere cifra stilistica del progetto: Morbius con Jared Leto avrà tante cose da dire al suo pubblico e sembra che sarà anche perfettamente messo in scia con l’apertura del multiverso!

L’attore premio Oscar ha infatti anticipato che Morbius avrà dei modi “sinistri” di svilupparsi all’interno di un universo appena “aperto”:

Morbius, la trama

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 3 febbraio 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Yellowjackets 1×05: promo e trama dall’episodio

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Yellowjackets 1×05: promo e trama dall’episodio

Il canale americano Showtime ha diffuso il promo e la trama  di Yellowjackets 1×05, il quarto episodio di Yellowjackets, l’annunciata nuova serie tv generazionale creata e prodotta da Ashley Lyle e Bart Nickerson per Showtime.

In Yellowjackets 1×05 che si intitolerà  “Blood Hive” Fuori nel deserto, le ragazze cavalcano l’onda cremisi e pianificano un pigiama party di arti oscure. Natalie e Misty addomesticano uno stallone. La notte di Halloween, Shauna festeggia come se fosse il 1996.

Yellowjackets 1×05

Yellowjackets racconta la storia di una squadra di calciatrici di talento liceale che diventano le sopravvissute a un incidente aereo nel deserto dell’Ontario. La serie racconta la loro discesa da una squadra complicata ma fiorente a clan in guerra e cannibali, mentre tiene traccia delle vite che hanno tentato di ricostruire quasi 25 anni dopo.

Nel cast di Yellowjackets protagonisti sono Sophie Nélisse nei panni di un’adolescente Shauna Sheridan – Melanie Lynskey interpreta una Shauna adulta. Jasmin Savoy Brown da adolescente Taissa – Tawny Cypress interpreta una Taissa adulta Sophie Thatcher come Natalie adolescente – Juliette Lewis interpreta una Natalie adulta. Sammi Hanratty come Misty adolescente  Christina Ricci interpreta una Misty adulta. Ella Purnell come Jackie, Steven Krueger come Ben Scott,  Amy Okuda come Cat Wheeler e Warren Kole da adulto Jeff Sadecki.

Adam Warlock: il creatore di Guardiani della Galassia commenta il casting di Will Poulter

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Jim Starlin, mente dalla quale sono nati i Guardiani della Galassia, ha commentato il casting di Will Poulter nei panni di Adam Warlock in Guardiani della Galassia Vol. 3.

L’attesissimo film è attualmente in produzione da molto prima della data di uscita di maggio 2023. James Gunn è stato reintegrato sulla sedia di regia dopo essere stato brevemente licenziato nel 2018 e porta con sé gran parte del suo cast originale di Guardiani della Galassia, inclusi quelli come Chris Pratt e Zoe Saldana. I dettagli della trama sono ancora tenuti nascosti, ma tutti i segnali indicano una conclusione emotiva della trilogia Marvel.

Guardiani della Galassia Vol. 3 sta suscitando entusiasmo anche perché introdurrà finalmente Adam Warlock nel MCU. Il personaggio dotato di poteri cosmici è stato anticipato per la prima volta in una delle varie scene dei titoli di coda di Guardiani della Galassia Vol. 2, e da allora i fan si sono chiesti se alla fine si sarebbe presentato di persona.

Dopo diversi mesi di dichiarazioni caute, James Gunn ha poi confermato che Will Poulter, visto in Detroit e The Revenant, sarà ufficialmente Warlock. Poulter è stato attento a non rivelare troppo sul suo ruolo in Guardiani della Galassia, tacendo anche sulla natura nemica o amica di Adam, nel film.

Starlin ha contribuito a creare i Guardiani della Galassia e uno dei più grandi cattivi Marvel di sempre, Thanos. Non ha creato Adam Warlock, ma ha fatto molto di espandere il personaggio. Pertanto, i fan si sono chiesti come si sente riguardo al casting di Poulter. Parlando di recente con THR, Starlin ha rivelato di avere una lista di film con Poulter che intende guardare nei prossimi mesi, dal momento che non ha ancora familiarità con il suo lavoro. Tuttavia, Starlin è fiducioso nella decisione del casting della Marvel, e infatti ha dichiarato:

“Non ho mai immaginato [Josh] Brolin come Thanos. Avevo in mente un paio di altri attori. Ma ora non riesco a immaginare nessuno tranne Brolin che interpreta Thanos. Sono stati bravi a scegliere i personaggi. Questo attore probabilmente si rivelerà bravo quanto gli altri”.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Ridley Scott manda a quel paese un giornalista che gli aveva fatto un complimento

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Ridley Scott ha riservato una risposta colorita per un giornalista che ha cercato di complimentarsi con il regista per l’accuratezza storica di The Last Duel definendolo più realistico dei precedenti film del regista.

The Last Duel è arrivato esclusivamente nei cinema dopo aver debuttato in festival cinematografici selezionati, con una prima mondiale a Venezia. Ha ottenuto recensioni generalmente positive, con molti che hanno elogiato l’approccio visivo di Ridley Scott al racconto medievale.

The Last Duel, recensione del film di Ridley Scott

Scott è noto per essere protettivo nei confronti dei suoi film e The Last Duel non fa eccezione. Il regista ha recentemente parlato con il giornalista russo Anton Vladimirovich Dolin di questo film, e quando Dolin ha cercato di complimentarsi, Scott è stato un po’ troppo schietto. Il giornalista ha iniziato a dire che The Last Duel è più realistico di alcuni dei precedenti film di Scott, in particolare citando Le Crociate e Robin Hood, con l’intenzione di fare un elogio al film. Ma la risposta di Scott è stata rapida e forse inaspettata: “Signore, vaffanculo. Vaffanculo. Grazie mille. Vaffanculo. Vai a farti fottere, signore. Avanti.”

Non basta dire a un padre che uno solo dei suoi figli è buono e bravo, a discapito degli altri, soprattutto se il padre in questione è molto protettivo! E ora Dolin lo sa bene.

Diretto da Ridley Scott, The Last Duel è un’appassionante storia di tradimento e vendetta che racconta la brutalità e l’oppressione femminile nella Francia del XIV secolo ed è uscito in Italia il 14 ottobre. Ora è disponibile su Disney+. Targato 20th Century Studios, il film storico vede protagonisti il vincitore dell’Oscar Matt Damon e il due volte candidato all’Academy Award Adam Driver nei panni di due uomini, entrambi nobili di nascita, che devono affrontarsi in un duello all’ultimo sangue per risolvere i propri rancori. The Last Duel vede nel cast anche la vincitrice dell’Emmy Jodie Comer e il vincitore di due Premi Oscar Ben Affleck.

Morbius: il poster ufficiale e una scena esclusiva dal film!

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Morbius: il poster ufficiale e una scena esclusiva dal film!

La SONY ha appena diffuso una scena esclusiva e il poster ufficiale per Morbius, il nuovo film con Jared Leto che porta sullo schermo uno dei personaggi più enigmatici dei fumetti Marvel. Ecco la scena:

Morbius – il poster ufficiale

Morbius, la trama

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 3 febbraio 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Tom Holland da Spider-Man a Fred Astaire

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Tom Holland da Spider-Man a Fred Astaire

Tom Holland metterà da parte per un po’ il costume da Spider-Man per indossare le scarpe da ballo. Il 25enne ha confermato ufficialmente che interpreterà il leggendario attore, ballerino e cantante Fred Astaire in un prossimo film biografico per Sony.

In un recente profilo per GQ, la produttrice nominata all’Oscar Amy Pascal ha anticipato che voleva Holland per la parte di Astaire per un progetto in cantiere allo studio, così come per un’altra trilogia di “film di Spider-Man”.

Ma durante un’intervista a un evento che promuove l’imminente Spider-Man: No Way Home, Holland ha confermato che entrerà nei panni dell’intrattenitore per il progetto, che è ancora nelle sue fasi iniziali.

“La sceneggiatura è arrivata una settimana fa – ha detto Tom Holland ai giornalisti – Non l’ho ancora letta; non me l’hanno data. (Amy Pascal) mi ha chiamato su FaceTime prima di mandarmela. Ero nella vasca da bagno… interpreterò Fred Astaire.”

La notizia che Holland interpreterà l’iconico cantante e ballerino non è una sorpresa, dato il suo background come artista. Holland ha iniziato la sua carriera di attore sui palcoscenici londinesi, interpretando il ruolo principale in Billy Elliot il Musical nel West End dal 2008 al 2010.

Il film con protagonista Tom Holland non è l’unico progetto su Fred Astaire in lavorazione al momento. Jamie Bell (che per coincidenza ha esordito al cinema proprio con il ruolo di Billy Elliot nel film candidato all’Oscar del 2000) interpreterà Astaire al fianco di Margaret Qualley, che invece sarà Ginger Rogers, in un film Amazon Studios e Automatik. Bell e Qualley compaiono anche trai produttori del film, che ripercorre la partnership del duo di ballerini.

Al momento, Tom Holland è impegnato nella promozione di Spider-Man: No Way Home, che arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre.

Daredevil: Kevin Feige conferma il ritorno di Charlie Cox

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Daredevil: Kevin Feige conferma il ritorno di Charlie Cox

Se n’è parlato tanto, tra congetture e supposizioni, ma adesso è proprio Kevin Feige che conferma, inequivocabilmente, che Charlie Cox sarà Daredevil anche nel MCU. Ovviamente senza sbilanciarsi troppo, il boss dei Marvel Studios ha confermato che l’attore tornerà a vestire la tuta dell’Uomo senza paura, ma senza specificare quando e come lo vedremo.

Ecco le sue parole: “Se doveste vedere Daredevil nei prossimi progetti, Charlie Cox, sì, sarà l’attore che interpreterà Daredevil. Dove lo vedremo, come lo vedremo, quando lo vedremo, resta da vedere”.

Charlie Cox sarà Daredevil nel MCU

Così come accaduto con Deadpool, ruolo che è saldamente nelle mani di Ryan Reynolds, anche Daredevil rimarrà con l’attore che è stato scelto per lui nelle produzioni extra MCU. Questo a testimoniare la bravura e la lungimiranza di Feige e della sua squadra, che ha l’intuito e il buon senso di mantenere ciò che ha funzionato, fuori dal suo controllo creativo, cambiando solo ciò che a suo parere va cambiato.

Ovviamente, questa dichiarazione, fatta alla vigilia dell’uscita di Spider-Man: No Way Home, assume un senso molto pesante, dal momento che si era già ipotizzato che almeno Matt Murdock (non Daredevil) sarebbe comparso nel film con Tom Holland. Ma ovviamente, se così fosse, Feige avrebbe voluto l’effetto wow in sala, per questo l’idea è da scartare.

Ad ogni modo siamo felici di poter che Charlie Cox è ufficialmente parte del MCU con il suo personaggio. Ricordiamo che il suo Daredevil ha esordito su Netflix nel 2015, riscontrando pareri unanimemente positivi. Ora aspettiamo di vedere in che modo entrerà a far parte dell’universo condiviso Marvel.

Marvel, film e serie tv in arrivo: tutte le novità

Marvel, film e serie tv in arrivo: tutte le novità

L’MCU ha un’abbondante offerta di film e programmi TV in arrivo nei prossimi anni, per adesso 28 annunciati e in varie fasi di lavorazione. Ecco tutti gli aggiornamenti dei prodotti Marvel Studios per la Fase 4 che guarda coraggiosamente verso il futuro.

Charlie Cox sarà Daredevil nel MCU

A confermarlo è lo stesso Kevin Feige, che ha dichiarato: “Se doveste vedere Daredevil nei prossimi progetti, Charlie Cox, sì, sarà l’attore che interpreterà Daredevil. Dove lo vedremo, come lo vedremo, quando lo vedremo, resta da vedere”.

Dopo il suo passaggio su Netflix, Cox è quindi pronto a indossare di nuovo il costume del Diavolo di Hell’s Kitchen per la gioia del fan!

Maria Hill tornerà in Secret Invasion

cobie smuldersCobie Smulders riprenderà il ruolo di Maria Hill in Secret Invasion, l’annunciata serie Marvel Studios in programma nel 2023. Cobie Smulders si riunirà al già annunciato ritorno di Nick Fury interpretato da Samuel L. Jackson in Secret Invasion della Marvel, riprendendo il ruolo di Maria Hill.

La serie sarà presentata in anteprima su Disney+ e vede la partecipazione anche di Ben Mendelsohn, che riprende il ruolo di Skrull Talos, Olivia Colman, Emilia Clarke, Kingsley Ben-Adir, Christopher McDonald e Killian Scott.

In Doctor Strange 2 esordisce Xochitl Gomez nei panni di America Chavez

Doctor Strange In The Multiverse of Madness darà un seguito a ciò che di bizzarro è accaduto in WandaVision e Loki, portando Scarlet Witch in un cast che include i ritornati Chiwetel Ejiofor nei panni di Mordo, Benedict Wong nei panni di Wong e Rachel McAdams nei panni di Christine Palmer.

La grande novità Marvel per il sequel di Doctor Strange è il casting di Xochitl Gomez come America Chavez. Nuova giovane vendicatrice per la Fase 4, Miss America è una supereroina con la consueta serie di poteri, oltre ad essere capace di viaggiare tra le dimensioni, che la rende la chiave per provare a gestire il caos che esploderà nell’universo nel film di Sam Raimi.

Il primo video di Ms. Marvel

ms. marvelGli aggiornamenti Marvel hanno confermato che Iman Vellani interpreterà Kamala Khan, alias Ms. Marvel, l’eroina adolescente pakistana ispirata da Carol Danvers. Abbiamo visto un breve filmato in cui è stato spiegato l’impatto del personaggio nel mondo dei fumetti e come mai è stata scelta Vellani, mostrando poi il personaggio di Kamala che idolatra letteralmente Carol.

L’aspetto del costume live-action di Ms. Marvel deve ancora essere rivelato dalle comunicazioni ufficiali Marvel, ma è stato intravisto nelle foto e nei concept art che sono già trapelate e sembra essere un adattamento relativamente fedele del suo vestito nei fumetti.

Captain Marvel 2 riporta Ms. Marvel e Monica Rambeau

eternals vs Captain MarvelCaptain Marvel 2 di Nia DaCosta riporta Brie Larson nei panni di Carol Danvers, ma questa volta non sarà sola. Come previsto, Ms. Marvel di Iman Vellani e Monica Rambeau adulta di Teyonah Parris (che ha debuttato in WandaVision) faranno parte del sequel.

Anche la data di uscita è stata modificata, posticipata dall’estate 2021 a novembre 2022.

In She-Hulk rivedremo Bruce Banner di Mark Ruffalo e Abominio di Tim Roth

she-hulkIl casting di Tatiana Maslany per il ruolo di Jennifer Walters aka She-Hulk è stato confermato, ma la grande notizia è che il legal drama Disney+ riporterà Mark Ruffalo nei panni del cugino di Walter, Bruce Banner, e Tim Roth nei panni di Abominio, visto in azione l’ultima volta nel 2008 L’incredibile Hulk e intravisto in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli.

Kevin Feige ha anche anticipato la possibilità che altri personaggi Marvel si uniscano allo show e, data l’ambientazione legale, sembra che Daredevil debba essere obbligatoriamente tra questi per inciso, si dice che Charlie Cox sia tra i vari nomi di Spider-Man: No Way Home dopo aver interpretato per la prima volta l’eroe su Netflix.

Oscar Isaac confermato nei panni di Moon Knight (e Ethan Hawke come cattivo)

Moon KnightSi diceva che Oscar Isaac era stato scelto per interpretare Marc Spector in Moon Knight già alla fine del 2020, ma la conferma è arrivata ufficialmente nel maggio 2021.

La serie Disney+ è attualmente prevista per la seconda metà del 2022 e sarà il limite più oscuro del MCU, basandosi sul violento personaggio dei fumetti. Nel cast c’è anche Ethan Hawke, che è stato scelto come il villain.

Annunciato la serie Secret Invasion con Nick Fury

Da quando gli Skrull sono stati introdotti nell’MCU in Captain Marvel, i fan hanno aspettato l’adattamento di Secret Invasion, la storia a fumetti in cui i mutaforma alieni verdi si infiltrano sulla Terra. Questo desiderio si sta finalmente avverando su Disney+ con la serie TV Secret Invasion, con Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury e Ben Mendelson nei panni di Talos.

Sebbene i dettagli della trama siano ancora pochissimi, Kevin Feige ha suggerito in precedenza che Secret Invasion coinvolgerà un gruppo di Skrull cattivi, il che ha senso dato che gli alieni erano in definitiva i buoni in Captain Marvel. Secret Invasion è stato ulteriormente anticipato dalle scene post-crediti di Spider-Man: Far From Home e WandaVision.

Serie TV su Ironheart con Dominique Thorne nei panni di Riri Williams

Primo di due show pseudo-sequel di Iron Man, Ironheart seguirà il genio adolescente Riri Williams mentre diventa l’erede della corona corazzata di Tony Stark.

Dominique Thorne è già stata scelta per il ruolo di Riri, personaggio introdotto nei Marvel Comics solo nel 2015, ma altri aggiornamenti Marvel su Ironheart rimangono scarsi per ora.

War Machine protagonista di Armor Wars

La seconda serie del MCU relativa a Iron Man su Disney+ è Armor Wars, con Don Cheadle nei panni di James Rhodes alias War Machine.

La descrizione fornita da Feige afferma che Armor Wars esplora “cosa succede quando la sua tecnologia [di Tony Stark] cade nelle mani sbagliate”, cosa che è capitata più volte nelle storie raccontate fino ad ora dal MCU.

Lo speciale delle feste dei Guardiani della Galassia

Dopo lo speciale natalizio LEGO Star Wars del 2020, la Marvel si affaccia ai festeggiamenti natalizi, e lo fa con James Gunn e i Guardiani della Galassia.

Lo speciale festivo dei Guardiani della Galassia sarà diretto da James Gunn per Disney+, girato in contemporanea con Guardiani della Galassia Vol. 3, e uscirà nell’inverno 2022 prima del trequel.

Guardiani della Galassia Vol. 3 ha una data di uscita nel 2023

guardiani della galassia vol. 3Dopo ripetuti ritardi dovuti al licenziamento/riassunzione di James Gunn e alla pandemia di COVID-19, Guardiani della Galassia Vol. 3 ha finalmente una data di uscita.

Il capitolo (probabilmente) conclusivo della trilogia di Gunn sarà presentato in anteprima il 5 maggio 2023, ben sei anni dopo Guardiani della Galassia Vol. 2 nel 2017.

Lo show televisivo I Am Groot riporta Baby Groot

Le notizie Marvel rivelano un’altra uscita relativa a Guardiani della Galassia su Disney+, questa volta una serie di cortometraggi.

I Am Groot ripensa al Baby Groot di Guardiani della Galassia Vol. 2, e vedrà il piccolo terrore di legno in una serie di disavventure.

Christian Bale è Gorr il Macellatore di Dei in Thor: Love & Thunder

christian baleL’ex Batman Christian Bale si unirà al MCU in Thor: Love & Thunder, ed è stato confermato che interpreterà il cattivo Gorr il Macellatore di Dei. Il nuovo film solista del MCU sul Dio del Tuono è già ricco di volti, con Chris Hemsworth affiancato dall’intero cast principale dei Guardiani della Galassia, Valkyrie di Tessa Thompson e Jane Foster di Natalie Portman nei panni di Mighty Thor.

Se l’adattamento, affidato ancora una volta a Taika Waititi, resterà fedele ai fumetti, Gorr sarà comunque una sfida considerevole per tutti questi eroi messi insieme, che siano essi dei, semi-dei o umani.

Ant-Man & The Wasp: Quantumania avrà una nuova Cassie Lang, il cattivo sarà Kang il Conquistatore

Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaAnt-Man 3 sarà alla grande, con un nuovo titolo che promette ancora più azione nel Regno Quantico: Ant-Man & The Wasp: Quantumania. Paul Rudd, Michael Douglas, Evangeline Lilly e Michelle Pfeiffer stanno tornando, insieme a Kathryn Newton nel ruolo di Cassie Lang (terza incarnazione del ruolo), che presumibilmente diventerà Stature.

Jonathan Majors, visto in Loki nei panni di Colui che Rimane, vestirà invece ufficialmente i pani di Kang il Conquistatore, che sarà il villain principale di queste terza avventura di Ant-Man e Wasp.

Black Panther 2 non sostituirà Chadwick Boseman

chadwick boseman Black Panther 2Dopo la tragica morte di Chadwick Boseman nell’agosto 2020, la Marvel non riproporrà il personaggio di T’Challa/Black Panther per il sequel in sviluppo.

Ryan Coogler torna a scrivere e dirigere Black Panther 2, che secondo Feige esplorerà il mondo del Wakanda, già splendidamente mostrato nel primo film.

Il film dei Fantastici Quattro dell’MCU in arrivo dal regista di Spider-Man

Fantastici QuattroDopo che la Disney ha acquisito la Fox nel 2019, la Marvel ora possiede i diritti di tutti i personaggi precedentemente venduti allo studio, e il primo film a esplorare quelle proprietà sarà Fantastici 4.

La prima famiglia della Marvel arriverà nel MCU in un film del regista Jon Watts, che ha già diretto tutti e tre i film di Spider-Man con protagonista Tom Holland (mentre l’attesa per No Way Home diventa febbrile).

Deadpool 3 è in sviluppo (interno al MCU)

I fan di Deadpool hanno avuto modo di godersi due film della Fox con Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, prima che lo studio fosse acquistato dalla Disney e il contingente di personaggi Marvel di Fox diventasse una parte del MCU (in potenza).

I fan si sono chiesti come l’approccio meno che adatto alle famiglie di Deadpool sarebbe stato gestito dalla Casa di Topolino, e le comunicazioni ufficiali della Marvel hanno trascurato di menzionare Deadpool 3 fino a gennaio 2021, quando Kevin Feige ha confermato un trequel con Reynolds ambientato all’interno della continuity MCU già esistente. L’abitudine di Deadpool di rompere la quarta parete rende un crossover più facile rispetto ad altre acquisizioni della Fox, ma rimangono aperte le domande sulla natura R-rated del film.

È in arrivo una nuova serie TV: Wakanda

I fan di Black Panther non vedevano l’ora di rivisitare Wakanda sul grande schermo, ma l’MCU tornerà ai climi africani anche su Disney+. Nel febbraio 2021, la Marvel ha svelato i piani per una nuovissima serie TV ambientata nel Wakanda, sviluppata dal regista di entrambi i film di Black Panther, Ryan Coogler.

Il progetto è senza titolo e data di uscita secondo gli ultimi aggiornamenti Marvel, ma i report suggeriscono che la Okoye di Danai Gurira potrebbe essere il fulcro narrativo dello show, la cui cosa non sorprende nessuno, dato che Gurira ha carisma sufficiente per portare sulle spalle un intero show e che lo ha già fatto con successo per la AMC con The Walking Dead.

Uno spin-off di Hawkeye è in sviluppo e si chiamerà Echo

Come accennato in precedenza, Alaqua Cox farà il suo debutto nel MCU come Echo nella serie Disney+ Hawkeye.

Secondo quanto riferito alla vigilia del debutto della serie con Jeremy Renner, la Marvel sta ora accarezzando l’idea di fare di Cox una delle sue nuove star, raccontando le sue avventure in una serie spin-off che è nel primissimo stadio di sviluppo.

Emilia Clarke, Olivia Colman e altri nel cast di Secret Invasion

Emilia Clarke 2021L’aprile 2021 ha visto il già impressionante cast di Secret Invasion ampliarsi con alcuni nomi davvero importanti, anche se per ora tutti in ruoli sconosciuti.

Ad unirsi alle avventure Skrull ci sono Emilia Clarke (la Daenerys Targaryen di Game of Thrones), la vincitrice dell’Oscar Olivia Colman e Kingsley Ben-Adir (Peaky Blinders, The OA). Altre nuove aggiunte includono Christopher McDonald e Killian Scott.

Russell Crowe interpreta Zeus in Thor: Love & Thunder

Il giorno sbagliato Russell CroweCon Hemsworth, Bale, Portman e Thompson già nel cast insieme alla banda dei Guardiani della Galassia, Thor: Love & Thunder aveva dalla sua una formazione molto forte, ma i nuovi aggiornamenti Marvel hanno svelato altri e più eccitanti nomi che si uniranno al Dio del Tuono.

Melissa McCarthy interpreterà “Hela” in un’altra scenetta teatrale (sul modello di quella in apertura di Thor: Ragnarok), con Matt Damon, Sam Neill e Luke Hemsworth che riprendono tutti le loro parti precedenti. Il casting più intrigante, tuttavia, è Russell Crowe, che interpreterà il dio greco Zeus. Nonostante eserciti un potere paragonabile a quello di Odino nei fumetti Marvel, Zeus dovrebbe fare solo un breve cameo in Thor: Love & Thunder.

Black Panther 2 e Captain Marvel 2 hanno nuovi titoli ufficiali

black panther: wakanda foreverNel maggio 2021, i nuovi aggiornamenti Marvel hanno confermato i titoli ufficiali sia per Black Panther 2 che per Captain Marvel 2.

Il primo uscirà con il titolo completo di Black Panther: Wakanda Forever, mentre il secondo si chiama The Marvels, un riferimento al triumvirato di supereroi formato da Carol Danvers, Kamala Khan e Monica Rambeau.

Jameela Jamil si unisce al cast di She-Hulk come Titania

Insieme a Tatiana Maslany, Mark Ruffalo e Tim Roth in She-Hulk di Disney+ c’è Jameela Jamil. L’ex DJ è diventata famosa come attrice in The Good Place e farà in modo che l’MCU si inchini a lei nel ruolo di Titania.

Nome utilizzato da diversi personaggi dei fumetti, Titania è più strettamente associato a Mary MacPherran, una giovane donna timida e senza pretese a cui sono stati concessi superpoteri tramite radiazioni, simili a quelli di Bruce Banner. Il personaggio di Titania si è sviluppato nel corso delle storie a fumetti come un feroce rivale di Jennifer Walters e apparentemente fungerà da cattivo principale di She-Hulk.

Gli strani dispositivi di Peter Parker in Spider-Man: No Way Home

Con Tom Holland che è rimasto insolitamente a denti stretti, è toccato al merchandising rivelarci dettagli cruciali sulla trama di Spider-Man: No Way Home. La selezione di action figure e giocattoli che uscirà in concomitanza con il film mostra Spidey che indossa spara-ragnatele potenziati dalla magia di Doctor Strange.

Presumibilmente, questi aiuti possono consentire all’arrampica-muri di lanciare le sue ragnatele tra le dimensioni, piuttosto che solo tra i grattacieli. Queste aggiunte all’arsenale di Peter supportano la teoria ampiamente accettata e caldeggiata secondo cui nel film saranno presenti più iterazioni di Spider-Man.

Michaela Coel reciterà in Wakanda Forever

Michaela CoelNon è ancora chiaro quale direzione prenderà Black Panther: Wakanda Forever dopo la tragica scomparsa di Chadwick Boseman. Torneranno i volti noti del primo film (inclusi Nakia, Okoye e Shuri), ma la prima grande novità aggiunta al cast è Michaela Coel di I May Destroy You.

Attualmente tra i favoriti per interpretare il Quattordicesimo Dottore di Doctor Who, si dice che Coel interpreterà Tempesta, impostando potenzialmente il futuro mutante del MCU. Nei fumetti sappiamo che il personaggio di Ororo per un certo tempo è stata la Regina del Wakanda, essendo spostata con T’Challa. In assenza di quest’ultimo sarà molto interessante scoprire quale potrebbe essere il suo ruolo.

Kang introdotto nel MCU prima di Ant-Man 3

La prima stagione di Loki aveva le impronte digitali di Kang il Conquistatore dappertutto. Jonathan Majors è arrivato prima del previsto, essendo stato precedentemente confermato per Ant-Man & The Wasp: Quantumania, anche se tecnicamente non stava interpretando Kang.

Loki ha introdotto Majors come Colui che Rimane, una variante di uno scienziato che ha creato la Sacra Linea del Tempo dopo che i suoi altri sé hanno iniziato a conquistare il multiverso. La decisione di Sylvie di uccidere il misterioso guardiano ha portato a numerose realtà alternative, divergenti dalla sacra linea, e anche, come confermato dalla nuova statua nel quartier generale di TVA, l’ascesa del vero e proprio Kang il Conquistatore.

Loki rinnovato per una seconda stagione

La narrativa di Loki continuerà sia attraverso Doctor Strange In The Multiverse of Madness che in Ant-Man & The Wasp: Quantumania, ma il Dio dell’Inganno avrà anche una seconda stagione tutta sua su Disney+.

Con WandaVision e Falcon & The Winter Soldier entrambi apparentemente limitati a una singola stagione, quella con protagonista Tom Hiddleston è la prima serie MCU/Disney+ a cui è stata concessa una seconda stagione di streaming.

Problemi legali e risoluzione tra Scarlett Johansson e Disney

In una vicenda in fieri che sembra diventare più disordinata di settimana in settimana, Scarlett Johansson ha intrapreso un’azione legale contro la Disney a causa dell’uscita congiunta di Black Widow al cinema e in streaming. La parte di Johansson afferma che all’attrice era stata promessa un’uscita regolare e cinematografica e che una parte dei suoi guadagni sarebbero stati legati alle prestazioni al botteghino.

La causa sostiene che la Disney abbia ignorato gli sforzi per rinegoziare i contratti sulla scia del COVID-19, ma con ogni parte che ha contraddetto apertamente l’altra, la situazione era, nelle sagge parole di Benedict Cumberbatch, “un po’ un casino”. Alla fine di settembre, è trapelata la notizia che entrambe le parti avevano raggiunto un accordo al di fuori del tribunale, con Johansson che avrebbe ottenuto 40 milioni di dollari a rate come risarcimento.

Bassam Tariq dirigerà Blade

Blade filmDa qualche parte all’orizzonte della Fase 4 del MCU c’è un reboot di Blade, con il titolo Daywalker che sarà interpretato da Mahershala Ali. Confermati inizialmente nel 2019, gli aggiornamenti ufficiali relativi a Blade sono stati più rari di un vampiro vegetariano, dal momento che in più di un anno è stato reso noto solo il nome della sceneggiatrice del film: Stacy Amma Osei-Kuffour.

Bassam Tariq è stato ora confermato come regista di Blade. Sebbene non sia ancora un nome familiare, Tariq ha recentemente guadagnato consensi con Mogul Mowgli che ha per protagonista Riz Ahmed.

Ironheart apparirà in Black Panther: Wakanda Forever

ironheart mitCome menzionato sopra, Dominique Thorne interpreterà Riri Williams/Ironheart nella sua serie su Disney+. Prima di ciò, tuttavia, verrà presentata in Black Panther: Wakanda Forever. Un annuncio dell’agosto 2021 ha confermato il coinvolgimento di Thorne nel film del 2022, con Riri Williams che frequenta il MIT come giovane prodigio.

La sua associazione con Black Panther potrebbe essere il programma Wakandan Outreach istituito alla fine del primo film. Frequentare la famosa scuola e associarsi con menti del calibro di Shuri potrebbe essere il modo in cui Riri costruisce la sua armatura di Ironheart, ponendo le basi per quella che sarà poi la vera e propria Ironheart nella serie Disney+.

Captain America 4 con Sam Wilson è ufficiale

Voci di Captain America 4 con Anthony Mackie nel ruolo di Sam Wilson sono emerse subito dopo la messa in onda del finale di The Falcon & The Winter Soldier, ma inizialmente senza nulla di ufficiale. Non era chiaro se la Marvel era pronta per portare sul grande schermo un altro Cap.

Nell’agosto 2021, tuttavia, è emersa la notizia della firma di Mackie e l’attore ha ricevuto le congratulazioni da parte del suo migliore amico sullo schermo, Sebastian Stan. Data di uscita, regista, trama, cast, titolo e praticamente tutto il resto rimangono al momento sconosciuti.

Il primo trailer di Spider-Man: No Way Home conferma Doc Ock, Green Goblin e altri

L’attesa per il trailer di Spider-Man: No Way Home ha raggiunto il culmine, mentre i fan si chiedevano quando (se mai) sarebbe arrivato il video. A seguito di alcuni leak, la Marvel ha ceduto e ha diffuso il primo assaggio ufficiale di Spider-Man: No Way Home. Gli imbrogli del multiverso iniziano quando Peter Parker chiede al Dottor Strange di lanciare un incantesimo per far dimenticare al mondo la sua identità segreta, ma Spidey interferisce con l’incantesimo e innesca un incidente interdimensionale.

Il trailer conferma Doctor Octopus di Alfred Molina e Green Goblin di Willem Dafoe dalla trilogia di Sam Raimi e fornisce brevi accenni a Electro, Sandman e Lizard di Jamie Foxx. Tobey Maguire e Andrew Garfield rimangono i grandi assenti dal trailer. Fortunatamente, la fuga di notizie non ha danneggiato il successo di Spider-Man: No Way Home, con il trailer che ha superato il record di visualizzazioni detenuto da Avengers: Endgame.

Shang-Chi dimostra che il botteghino non è morto

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli curiositàDopo l’uscita ibrida di Black Widow, la Marvel è tornata al vecchio modo di distribuire i film con Shang-Chi e La leggenda dei dieci anelli, saggiando le acque del botteghino con un lancio esclusivo per il cinema.

Shang-Chi ha battuto il record del weekend del Labor Day stabilito dal remake di Halloween di Rob Zombie. Sebbene il film resta inevitabilmente uno dei film del MCU con le prestazioni più basse nel catalogo della Marvel, l’incasso relativo è estremamente incoraggiante nelle circostanze attuali (pandemia) e anche le recensioni sono state piene di elogi.

Agatha Harkness protagonista di una serie tutta sua

Kathryn Hahn ha avuto un enorme successo nei panni di Agatha Harkness in WandaVision, illuminando Disney+ con il suo fascino ammaliante e il suo orecchiabile jingle.

Kevin Feige aveva già anticipato ulteriori informazioni su Agatha e, all’inizio di ottobre 2021, notizie che arrivavano dalla Marvel stessa hanno iniziato a sostenere che Hahn aveva firmato per uno spin-off Disney+, nonché per le future apparizioni cinematografiche del MCU. Jac Schaeffer, head writer di WandaVision, dovrebbe dirigere il progetto. Agatha: House of Harkness è stato confermato insieme a un nuovo logo nel Disney+ Day 2021.

Cambia la data d’uscita di Doctor Strange In The Multiverse Of Madness

Doctor Strange in the Multiverse of MadnessOttobre 2021 ha portato un’enorme serie di modifiche ai piani cinematografici della Marvel per il 2022 e il 2023. A dare il via alle uscite ritardate è Doctor Strange in the Multiverse of Madness, che si sposta dal 25 marzo 2022 al 6 maggio 2022, aprendo la stagione estiva del MCU.

Secondo Kevin Feige, questo ritardo non è dovuto alle preoccupazioni sulla performance al botteghino in era pandemica, ma a “cambiamenti di produzione”. Quella formulazione vaga potrebbe significare qualsiasi cosa, dal richiedere tempo aggiuntivo per le riprese e la post-produzione, alle restrizioni COVID che hanno un effetto a catena sulla programmazione. Il cambiamento significa che i fan devono sopportare un’attesa di 6 mesi tra Spider-Man: No Way Home (in arrivo il 15 dicembre 2021) e Doctor Strange 2.

Ritardata l’uscita di Thor: Love & Thunder

Thor: Love and ThunderOvviamente, quando un film Marvel “scivola”, di conseguenza, come un effetto domino, tutti gli altri vengono posticipati. Thor: Love & Thunder inizialmente occupava lo slot Disney del 6 maggio 2022, ma a causa del citato cambio di slot di Strange, Thor: Love & Thunder e si è invece stabilito nella posizione dell’8 luglio 2022.

Il regista, Taika Waititi, ha recentemente rivelato che la post-produzione si sarebbe conclusa nel febbraio 2022, ma ora avrà più tempo per perfezionare la lucentezza delle gloriose ciocche dorate di Chris Hemsworth.

Black Panther: Wakanda Forever ha una nuova data di uscita

Black Panther: Wakanda ForeverAnche Black Panther: Wakanda Forever ha visto posticipata la sua uscita, confermata per l’11 novembre 2022. Il sequel MCU di Ryan Coogler è attualmente nelle ultime fasi delle riprese ed era inizialmente previsto per l’8 luglio 2022, slot ora di Thor: Love & Thunder.

Questo cambia in qualche modo l’imminente battaglia tra Marvel e DC. In precedenza, The Marvels doveva affrontare il film del DCEU The Flash con Ezra Miller, Michael Keaton e Ben Affleck ma ora tocca a Black Panther 2. E, data la performance al box office di Black Panther nel 2018, la sfida per DC si fa più dura.

The Marvels ha una nuova data di uscita

The MarvelsE con Black Panther: Wakanda Forever che prende allontana Carol Danvers dall’ultimo slot della Marvel nel 2022, The Marvels uscirà ora nei cinema il 17 febbraio, inaugurando la lista di film di supereroi del MCU del 2023. Ciò significa che i fan devono aspettare più tempo prima che la storia di WandaVision di Monica Rambeau venga risolta, visto che la serie è andata in onda su Disney+ all’inizio del 2021.

Il ritardo dei Marvel potrebbe anche avere conseguenze per Secret Invasion e Ms. Marvel. I prossimi spettacoli Disney+ avrebbero dovuto arrivare nel 2022, ma i post-credits di WandaVision hanno suggerito che la Monica di Teyonah Parris potrebbe apparire in Secret Invasion, mentre Ms. Marvel vede Imam Vellani nei panni di Kamala Khan, e questo rende entrambe le serie potenzialmente dipendenti da Captain Marvel 2.

Ant-Man & The Wasp: Quantumania si sposta, GOTG3 resta

Ant-Man and the Wasp: QuantummaniaIl capitolo finale sugli spostamenti delle release date della Marvel vede Ant-Man & The Wasp: Quantumania lasciare il suo slot di febbraio e fare un breve viaggio attraverso il Regno Quantico per atterrare il 28 luglio 2023. A differenza degli altri cambiamenti, questo significa un cambiamento nella Fase 4 del MCU. Scott Lang scavalca Guardiani della Galassia Vol. 3, che ha mantenuto la data del 5 maggio 2023. Un film misterioso della fase 4 della Marvel si sposta quindi al 3 novembre 2023.

Ora i fan della Marvel devono affrontare un’attesa più lunga per avere qualche risposta in merito al Kang anticipato alla fine della serie di Loki, ma i ritardi potrebbero essere ancora più importanti per Guardiani della Galassia Vol. 3. Il trequel di James Gunn essendo l’unico film Marvel 2022/2023 a rimanere al suo posto suggerisce che il film avrà pochi legami con gli altri film dell’universo condiviso.

Venom: La Furia di Carnage collega l’MCU e il Sony Villain Universe

Venom: la Furia di CarnageIn precedenza, il MCU era separato dai prodotti Sony e, sebbene Morbius sia stato il primo a stuzzicare un collegamento riportando l’avvoltoio di Michael Keaton, Venom: La Furia di Carnage ha cementato l’accordo.

La sequenza post-crediti del sequel diretto da Andy Serkis vede l’Eddie Brock di Tom Hardy e il suo simbionte misteriosamente trasportati nel MCU in cui Tom Holland è un Spider-Man ricercato. Vedendo l’immagine sullo schermo di Spider-Man, Venom chiarisce subito la sua ostilità verso il personaggio, preparando un incontro trai due.

Will Poulter sarà Adam Warlock in Guardiani della Galassia 3

I fan del MCU stanno aspettando Adam Warlock da quando il famoso personaggio dei fumetti Marvel è stato anticipato in una delle tante scene post-credits di Guardiani della Galassia Vol. 2.

Il debutto di Adam Warlock, che era atteso in occasione del combattimento contro Thanos, è stato confermato invece per Guardiani della Galassia Vol. 3, e ad interpretato è stato chiamato Will Poulter. Famoso per Come ti spaccio la famiglia, Black Mirror: Bandersnatch e The Maze Runner, il casting di Poulter è stato ben accolto, nonostante sia probabilmente una scelta non ortodossa.

Il trailer di Morbius mescola tutti e 4 i mondi di Spider-Man

Sony ha rilasciato il primo trailer di Morbius nel gennaio 2020, ma il vampiro di Jared Leto è stato tenuto nella sua bara dalla pandemia. Dopo molto ritardo, un secondo trailer di Morbius è uscito nel novembre 2021, pieno di Easter Eggs che collegano l’MCU, la trilogia di Sam Raimi di Spider-Man, The Amazing Spider-Man e l’universo dei cattivi di Sony.

Il graffito “assassino” raffigura l’Uomo Ragno di Tobey Maguire, il logo OSCORP e il titolo di Rhino alludono ad Andrew Garfield, l’Avvoltoio di Michael Keaton è un personaggio del MCU e lo stesso Morbius fa riferimento direttamente a Venom. Resta da vedere il film metterà insieme questi riferimenti.

In Eternals Harry Styles debutta nei panni di Eros, il fratello di Thanos

Sebbene le notizie e le voci della Marvel abbiano rivelato in anticipo il casting di Harry Styles nel MCU, il segreto è ora svelato grazie a un poster ufficiale con l’ex cantante dei One Direction.

Una scena post-credits di Eternals unisce i membri del gruppo del titolo con Eros, un compagno degli Eterni con l’imbarazzante parentela con Thanos, suo fratello. La Marvel ha chiaramente grandi progetti per Styles ed Eros, forse in Eternals 2.

La produzione di Black Panther 2 è ferma fino all’inizio del 2022

Chadwick Boseman letitia wrightLe riprese di Black Panther: Wakanda Forever sono iniziate nel giugno 2021, ma Letitia Wright (l’attrice che interpreta Shuri nel MCU) ha subito un infortunio del quale non si conoscono i dettagli ma che la tiene lontana dal set da settembre 2021.

Ryan Coogler ha continuato a dirigere scene che non richiedevano la presenza di Wright, ma Black Panther 2 ha ora sospeso la produzione per aspettare il ritorno dell’attrice, che dovrebbe coincidere con gennaio 2022. Un altro ostacolo potrebbe presentarsi se Wright non è in grado di soddisfare i requisiti sullo stato di vaccinazione degli Stati Uniti per viaggiare dal Regno Unito ad Atlanta, dove sono in corso le riprese del film.

Il secondo trailer di Spider-Man: No Way Home rivela i cattivi di tutte le epoche

Un secondo trailer di Spider-Man: No Way Home, tanto atteso quanto il primo, è arrivato nel novembre 2021 e ha offerto scene più allettanti del mashup multiversale che sarà il film. Oltre al ritorno di Doc Ock di Alfred Molina, il secondo trailer di Spider-Man: No Way Home ha offerto uno sguardo più da vicino a Green Goblin di Willem Dafoe, Electro, Lizard, Sandman e quello che sembra un altro Goblin misterioso.

Doctor Strange ha confermato che tutti questi cattivi sono stati uccisi da Spider-Man nei loro universi, e si vede la MJ di Zendaya cadere in un modo stranamente simile a quello di Gwen Stacy (Emma Stone) in TASM2. Sebbene Tobey Maguire e Andrew Garfield si facciano notare nel trailer per la loro assenza, i fan hanno immediatamente evidenziato scene in cui i personaggi sembravano essere stati cancellati.

Primo sguardo a Tatiana Maslany e Mark Ruffalo in She-Hulk

Durante il Disney+ Day, la Casa di Topolino ha offerto tante novità e molti contenuti speciali, e il primo assaggio di She-Hulk è stato tra i momenti salienti. Il breve teaser unisce la Jennifer Walters di Tatiana Maslany e Bruce Banner di Mark Ruffalo, mentre quest’ultimo aiuta sua cugina ad acclimatarsi alla sua trasformazione verde.

Il filmato mostrava anche il duo che rompeva la quarta parete e anche un nuovo logo di She-Hulk che è stato presentato nel corso dell’evento. Purtroppo il video non è stato reso disponibile on-line.

Oscar Isaac brutale protagonista del teaser di Moon Knight

Il Disney+ Day ci ha anche mostrato il primo filmato di Oscar Isaac che picchiava i cattivi nella sua prossima serie Moon Knight. Il teaser lasciava pochi dubbi sul fatto che Moon Knight sarà la serie del MCU più cruda e incisiva di sempre.

Il filmato, che purtroppo non è disponibile in rete, offre allo stesso tempo un assaggio del costume di Isaac e un frammento del suo accento nei panni di Marc Spector.

Il first look di Ms. Marvel

L’ultimo di un trio di teaser MCU presentato al Disney+ Day appartiene a Ms. Marvel. Concentrandosi esattamente sulla Kamala Khan di Iman Vellani, la futura Ms. Marvel viene mostrata mentre partecipa a un evento per i fan degli Avengers vestita con il cosplay di Captain Marvel, confermando che la sua idolatria per Carol Danvers presente nei fumetti sarà un tratto distintivo anche nella serie.

Il filmato di Ms. Marvel del Disney+ Day rivela fugacemente i poteri del personaggio e fornisce anche un primo e parziale sguardo a quello che sarà il costume da supereroe di Kamala.

Nick Fury è più vecchio nell’immagine di Secret Invasion

Non è stato mai ancora mostrato nessun filmato per Secret Invasion, purtroppo, ma gli aggiornamenti Marvel del Disney+ Day hanno fornito una prima immagine ufficiale della serie in arrivo, rivelando un Nick Fury (Samuel L. Jackson) notevolmente più vecchio e senza benda sull’occhio.

L’aspetto ingrigito di Fury potrebbe indicare il salto temporale di Secret Invasion, ma potrebbe anche suggerire che l’ex direttore dello SHIELD è stato uno Skrull molto più a lungo di quanto credessero i fan dell’MCU

Nuovi loghi per molte serie Disney+

Per le altre serie MCU, il Disney + Day ha proposto alcuni loghi aggiornati. A parte la già citata immagine di She-Hulk, ci è stato proposto un nuovo logo per Ironheart che rende omaggio a Tony Stark con un rudimentale cuore di ferro nello stile del primo costume di Iron Man.

Il logo aggiornato di Secret Invasion incorpora la colorazione verde e viola associata agli Skrulls e gli annunci ufficiali per Echo e Agatha: House of Harkness sono arrivati ​​entrambi con un elegante branding.

Confermate le serie animate Spider-Man: Freshman Year e X-Men ’97

Sulla scia del successo della prima stagione di What If…?, gli aggiornamenti Marvel del Disney+ Day includevano una serie di annunci relativi a progetti animati. Spider-Man: Freshman Year è ambientato all’interno del MCU e segue lo Spider-Man di Tom Holland durante i suoi primi anni, essenzialmente un prequel del suo cameo in Captain America: Civil War. Jeff Trammel sarà il produttore esecutivo.

Non strettamente un’uscita legata al MCU, ma entusiasmante per i fan è X-Men ’97, che raccoglie il testimone del classico cartone animato degli anni ’90. In onda nel 2023 e supervisionato da Beau DeMayo, potrebbe avere anche la stessa sigla, quindi prepariamoci a canticchiare!

Marvel Zombie sarà uno spin-off di What If… ?

Il terzo nuovo progetto animato che si aggiunge al prossimo elenco di uscite Disney+ della Marvel è uno spin-off di What If…?: Marvel Zombie. Il quinto episodio di What If…? ha mostrato al pubblico l’apocalisse zombi della Marvel, in cui solo una manciata di eroi è rimasta intatta grazie alla missione nel Regno Quantico fallita di Ant-Man e Wasp.

Il potenziale in una serie completa era evidente, e la Marvel ovviamente era d’accordo, affidando l’intero progetto a Bryan Andrews che non solo dirigerà gli episodi ma sarà anche il titolare della produzione creativa.

Scarlett Johansson torna nel MCU con un ruolo misterioso

Scarlett Johansson
Foto di Luigi De Pompeis – ©Cinefilos.it

Come già spiegato, il rapporto di Scarlett Johansson con la Disney è stato teso negli ultimi tempi, a seguito dell’azione legale dell’attrice che in qualche modo ha giovato a tutta Hollywood, puntando il riflettore sulle distribuzioni in digitale per i film.

A detta di tutti, il problema di Johansson era con Topolino piuttosto che con Kevin Feige, quindi non sorprende del tutto che Feige abbia anticipato una futura collaborazione tra l’attrice che ha interpretato Natasha Romanov e i Marvel Studios. Il misterioso progetto Marvel di Johansson non vedrà il coinvolgimento di Natasha, però, e vedrà quasi sicuramente l’attrice seduta sulla sedia di regia.

Iron Man: le 10 differenze principali tra i film e i fumetti

Iron Man: le 10 differenze principali tra i film e i fumetti

Iron Man è diventato l’eroe più popolare e di successo di tutto il nuovo mondo MCU. Carismatico, estroverso, divertente ed eroico, prima di Capitan America: Guerra Civile non c’era un supereroe simile a lui. Senza Iron Man, l’Universo Cinematografico Marvel non sarebbe quello che è ora.

A creare il mito dell’eroe contribuiscono due mondi: quello dei fumetti e quello dei film. L’Iron Man sulla disegnato è diverso da quello animato per moltissimi aspetti. Robert Downey Jr. , nei panni di Tony Stark, ha contribuito a creare una nuova versione del personaggio, eliminando la maggior parte delle sue caratteristiche negative e sorvolando su ciò che ha sempre reso l’eroe problematico nella Marvel Comics. Vediamo ora insieme le 10 differenze principali tra i due mondi!

Nei fumetti, Iron Man è stato adottato

Iron Man è il figlio dell’industriale Howard Stark e di Maria Stark. Data la genialità dei due, Tony ha ereditato l’intelletto dei suoi genitori. L’eroe cresce con un risentimento nei confronti del padre, che spesso lo mette da parte per dedicarsi al suo lavoro completamente.

Le cose nei fumetti sono diverse: Tony non è figlio di Howard e Maria, ma viene adottato dalla coppia. Cresce comunque sviluppando una notevole intelligenza, affine a quella dei genitori. Inoltre, nella Marvel Comics Winter Soldier non uccide gli Stark e Howard vende la sua anima a Mephisto per il successo.

L’identità segreta di Iron Man

Alla fine del primo film dell’eroe, Tony Stark rivela di essere Iron Man svelando fin da subito la sua identità. Per quanto riguarda l’MCU, il pubblico ha saputo dagli inizi chi era il volto nascosto dietro a Iron Man.

Non è quello che succede nei fumetti: Tony tiene segreta la sua identità per molti anni, presentando Iron Man come la sua guardia del corpo. L’eroe non dice agli Avengers di essere Tony Stark: presenta l’uomo come il loro benefattore. Solo dopo anni viene rivelata l’identità.

Nei fumetti, Jarvis è un maggiordomo

Nella serie televisiva Agent Carter, Edwin Jarvis è il maggiordomo di Howard Stark. Alleato di Peggy Carter, la aiuta nelle missioni fin delle prime stagioni della serie. Diversamente, nell’odierno Mondo Cinematografico Marvel, JARVIS è l’intelligenza artificiale di Tony Stark.

Nei fumetti Edwin Jarvis è nuovamente un maggiordomo, ma in questo caso di Tony Stark e dell’Avengers Mansion, di cui si prende cura per diversi anni.

Ultron non è stato creato da Iron Man

Nel film Avengers: Age of Ultron, Tony Stark e Bruce Banner creano Ultron con la speranza che diventi uno scudo di difesa contro le minacce rivolte alla Terra. Al contrario, Ultron decide che la più grande minaccia per la Terra sono gli umani e prova a sterminarli.

La storia nei fumetti è poco diversa, ma non è l’eroe a generare Ultron: a crearlo è Hank Pym, un membro fondatore degli Avengers come Ant-Man. 

La vita amorosa di Tony Stark

Il Tony Stark dei primi due film, interpretato da Robert Downey Jr., è un playboy milionario e affascinante. Con il proseguire della saga, il sex symbol sembra mettere la testa apposto: sposa Pepper Potts. I due insieme hanno una figlia poco prima che l’eroe sacrifichi se stesso per salvare il mondo.

Non è così nei fumetti: Iron Man e Pepper Potts non sono mai stati destinati a stare insieme. In effetti, solo negli ultimi due anni, Tony ha frequentato diverse donne.

La serietà di Iron Man nei fumetti

Nei film, Iron Man è un supereroe sarcastico e divertente. Nonostante abbia i suoi momenti di serietà, come quando combatte in Capitan America: Guerra Civile, Iron Man è sempre pronto ad ironizzare su qualcuno e a fare uno scherzo esilarante e inappropriato.

Questo simpaticone non è sicuramente l’Iron Man dei fumetti. Nella Marvel Comics, l’eroe è tremendamente serio per la maggior parte del tempo. È cupo e tenebroso ed è spesso l’ultima persona in grado di comprendere una battuta.

Il demone nella bottigla

In Iron Man 2, la storia del “Demone in una bottiglia”, una delle migliori tra quelle della Marvel Comics, viene parzialmente ripresa. Parte consistente dei fumetti è infatti la lotta di Tony con i suoi problemi di alcolismo.

Se nel film Tony Stark non si spinge mai oltre il limite, nei fumetti invece, la battaglia con la dipendenza gli costa la sua azienda e lo costringe a smettere di essere un supereroe per parecchio tempo: nei fumetti del 2021 Tony combatte ancora le sue patologie, mentre nei film il tema è stato a malapena toccato.

Tante armature diverse

Nella MCU, Iron Man cerca costantemente di migliorare la sua armatura. Nonostante le innumerevoli versioni già in suo possesso, è sempre alla ricerca di un aggiornamento. Tuttavia, sono sempre solo versioni aggiornate, ad esclusione dell’Hulk Buster, unica armatura speciale.

All’opposto, nei fumetti ha diverse armature per usi diversi: alcune sono fatte per volare nello spazio, altre per andare sott’acqua. Tra le più particolari, l’armatura Extremis che può indossare con un solo pensiero.

Il (quasi) cattivo Iron Man

Se nel film Captain America: Civil War i piani di Iron Man per affrontare la Guerra Civile sono sempre guidati da buoni propositi e nella sfera del giusto, nei fumetti l’eroe si comporta in modo più discutibile.

Nella Marvel Comics, Tony fa un sacco di cose brutte durante la Guerra Civile: crea una prigione nella Zona Negativa e usa il DNA di Thor per creare un clone che possa uccidere Golia. Infine, fa uccidere Capitan America per poi capire che non ne valeva davvero la pena.

Gli Illuminati

In conclusione, Iron Man nei film è un eroe indiscutibilmente corretto. Nei fumetti invece appare sempre più ombroso, con sfumature di grigio. Tony Stark supera il limite quando si unisce a un’organizzazione super segreta conosciuta come Gli Illuminati.

Il gruppo, composto da Iron Man, Reed Richards, Namor, Black Blot, Black Panther, e il Professor X, fa il possibile per proteggere il mondo, in realtà peggiorando spesso le cose…

Nowhere Special – una storia d’amore, la recensione

Nowhere Special – una storia d’amore, la recensione

Nowhere Special è l’ultimo film di Uberto Pasolini e uscirà nelle nostre sale l’8 dicembre, ma era stato presentato l’anno scorso alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia per la sezione Orizzonti. Il regista non era nuovo a Venezia, perché aveva già presentato Still Life nel 2013, con il quale vinse il premio alla regia per quella stessa sezione.

La delicatezza è rimasta la sua cifra stilistica, soprattutto utilizzata con temi imponenti come la morte: vissuta da chi resta e chi se ne sta per andare.

Nowhere Special, la trama del film

In Nowhere Special c’è John (James Norton), padre single e senza famiglia d’origine, a cui restano pochi mesi di vita e che deve scegliere dei genitori adottivi per Michael, il suo bimbo di quattro anni (Daniel Lamont).

È deliziosa la tenerezza del personaggio che James Norton sa tirare fuori da sé, anche alla luce del suo curriculum di cattivi e personalità ambigue che ha interpretato nel corso degli anni (le serie Happy Valley e McMafia, o la pellicola L’apparenza delle cose). Il modo in cui sta accanto al piccolo Michael, e tutti i silenzi densi e ricolmi di sguardi, regalano una prova attoriale – anche per quanto riguarda il giovanissimo Daniel Lamont – di un livello davvero lodevole, considerando tra l’altro la capacità di guidare il piccolo.

Uberto Pasolini, poi, scrive e dirige tutta la storia sfruttando il pallido e umido sole di Belfast, con scene concise, ma piene ed essenziali nell’arrivare dritte al sodo della faccenda, serrata negli occhi scavati e malinconici di John che si rivolgono sempre con innamorata arrendevolezza al visetto paffuto di Michael.

L’innegabile bellezza dello stile narrativo del regista risiede nel suo saper fare trasudare prima di tutto dalla messa in scena ciò di cui vuole veramente parlare, e di conseguenza da quale angolazione farlo.

È chiaro che sia straziante tutto già da subito, non solo per la storia in sé – peraltro tratta da un fatto vero – ma anche per quello che inesorabilmente ne conseguirà: cosa mai potrà provare un padre di trentaquattro anni che sa che dovrà delegare la crescita di suo figlio a qualcun altro perché lui sta per morire?

NOWHERE SPECIAL film 2020Il centro infatti resta la piega che l’autore vuole far prendere all’oggetto che sta trattando che spinge lo spettatore a riflettere, sequenza dopo sequenza, sollevando tutto ad un livello superiore e facendo uso dei volti dei suoi splendidi attori. Perché quello che in fondo viene descritto non è solamente la bruttezza della morte, ma la perenne forza creatrice della vita, nonostante tutto.

La verità, dopotutto, è che nulla di quello che è nostro lo è realmente. Sembrerebbe una triste ovvietà, ma non lo è così tanto. Uberto Pasolini ama fluttuare in modo dolce su uno dei dolori più disperanti che esistano, così come su una delle paure più grandi, anzi, probabilmente la più grande in assoluto. Ma nel farlo riesce a spiegare l’aspetto più semplice che è condensato nella soluzione migliore a tutto quello che non possiamo controllare: la fiducia.

Quello che resta dopo la morte

Ciò che il regista racconta della morte è che non spazza via tutto con sé, anzi. Quello che resta è la parte più importante ed è su questo che si poggia il protagonista. Il senso prezioso della sua vita è quello che lascia al suo piccolo, e niente di più. È la sua eredità e la consapevolezza di quanto sia importante a dargli forza, perché sarà la stessa che riceverà Michael col suo ricordo, giorno dopo giorno. Solo il suo amore rimarrà, ed è descritto con sofferta chiarezza.

Pasolini è sostanzialmente un artista dal tocco fuori dall’ordinario, che riesce di nuovo ad affrontare un argomento complesso, non solo senza scadere nel melenso, ma dicendo il minor numero di parole possibili.

Diario di una Schiappa, la recensione del film Disney+

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Diario di una Schiappa, la recensione del film Disney+

Dopo milioni di copie vendute e quattro adattamenti in live action, Diario di una Schiappa approda all’animazione, con un primo lungometraggio a cartoni animati che sembra restituire ai personaggi e alle situazioni immaginate da Jeff Kinney la loro naturale collocazione. Nato come progetto a fumetti, infatti, la serie trova, in questo film disponibile dal 3 dicembre su Disney+, un adattamento fedele non solo nei fatti ma soprattutto nello spirito e nell’immediatezza dei tratti rappresentativi dei personaggi. 

La trama di Diario di una Schiappa

Greg Heffley, studente della scuola media dall’aspetto emaciato, ma con una grande immaginazione. Il ragazzino spera di diventare un giorno ricco e famoso e trascorre le sue giornate in compagni del suo migliore amico, Rowley Jefferson, che al contrario di lui si limita a vivere senza complicarsi l’esistenza. Nonostante Greg pianifichi i suoi ambiziosi progetti per realizzare il suo sogno, al momento il suo problema non è come ottenere successo e fama, ma come sfuggire ai bulli e vivere la scuola media nel miglior modo possibile. Tutto ciò che passa per la sua testa è raccolto nel suo diario, dove racconta cosa gli accade giorno dopo giorno. Tra eventi esilaranti e pensieri fuori dagli schemi, il giovane imparerà a vivere questi anni scolastici insieme ai suoi amici, ma soprattutto quanto sia importante nella vita lottare per le cose giuste.

Diretto da Swinton Scott, il film si avvale della collaborazione diretta di Kinney che si avvicina a questo progetto con la consapevolezza che sta mettendo se stesso, o quantomeno una parte di sé, in un racconto che per la prima volta dà concretezza “a tre dimensioni” ai suoi elementari eppure efficaci personaggi di carta.

Un pubblico ancora più vasto per le avventure di Greg

Se gli adattamenti in live action sono stati dei simpatici racconti che portavano a schermo una versione delle sue idee, con Diario di una Schiappa (2021), Kinney può considerare divenuti reali (per il cinema) Greg, Rowley e tutti quei vivaci personaggi nati dalla sua immaginazione. Naturalmente il linguaggio è estremamente semplice e il pubblico di riferimento giovane, come quello dei fumetti, dopotutto, tuttavia il film ha una forte presa e un’animazione accattivante, tutto proteso a soddisfare un pubblico che non è mai stato così vasto per Kinney. 

Se infatti i suoi libri sono a tutti gli effetti dei successi editoriali, una distribuzione così capillare come quella che si ottiene attraverso Disney+ è davvero la svolta per chi ha creato dei personaggi che, data la loro amabilità e la loro capacità di entrare in relazione con il pubblico, faranno prestissimo parte della vita di moltissimi bambini, molti di più di quelli che hanno letto le loro avventure. 

Il valore del tempo

Diario di una Schiappa ripropone con grande cuore e umorismo le avventure di Greg, che cerca di diventare grande contrastando la sua stessa natura di bambino, una lezione importante per tutti coloro che hanno fretta di crescere e che sarebbe bello invece imparassero a godersi la propria età, qualunque essa sia, in attesa che il tempo e l’esperienza facciano naturalmente la loro parte.

10 musicisti/attori che sono stati candidati agli Oscar

10 musicisti/attori che sono stati candidati agli Oscar

Anche se la transizione dall’esibizione sul palco al grande schermo potrebbe risultare naturale per un musicista, solo pochi sono riusciti a guadagnarsi il plauso della critica per le loro performance e premi prestigiosi come nomination agli Oscar.

Da Britney Spears a Keith Richards, molti musicisti hanno sperimentato la recitazione sul grande schermo; proprio grazie alla loro inclusione nel cast, molti film hanno attirato in massa il pubblico nelle sale, ma non sono stati necessariamente elogiati dalla critica: ci vuole veramente il ruolo perfetto per riuscire in performance memorabili, che stupiscano il pubblico. Vediamo assieme chi sono stati i 10 musicisti che hanno ricevuto una nomination agli Oscar per le loro interpretazioni da attori.

Frank Sinatra (1954, 1956)

Il primo viaggio di Frank Sinatra verso gli Oscar fu nel 1954 quando venne nominato per il suo ruolo di supporto nel dramma di guerra di Fred Zinnemann Da qui all’eternità. Nel film, Sinatra interpretava il soldato Angelo Maggio, un membro dell’esercito americano che assiste all’attacco a Pearl Harbour.

Sinatra consolidò ulteriormente la sua immagine da attore più avanti, quando venne nominato come migliore attore per la pellicola L’uomo dal braccio d’oro nel 1956: candidato in tre categorie, il film è incentrato su Frankie Machine, un tossicodipendente e detenuto che lotta per rimanere pulito dopo essere stato rilasciato dalla prigione.

Barbra Streisand (1969, 1974)

barbra streisand oscarCon molteplici Emmy, Grammy e Oscar vinti, oltre a un Tony, Barbra Streisand è una delle artiste più premiate di sempre a Hollywood. Dal palco allo schermo, la Streisand ha sempre stupito il pubblico con la sua grande voce e il suo grande cuore.

La sua prima nomination all’Oscar come migliore attrice è arrivata nel 1969 per la sua interpretazione di Franny Brice in Funny Girl. Il film segue la vita di Brice, una star del cinema e comica che vive a New York. Nel film, la Streisand si esibisce in diversi numeri musicali, tra i quali spicca “Don’t Rain On My Parade“, canzone che ha messo definitivamente in mostra la sua vocalità impressionante.

Diana Ross (1973)

diana ross oscarMeglio conosciuta come membro del gruppo canoro The Supremes, e per successi da solista come “Ain’t No Mountain High Enough“, il primo ruolo da attrice di Diana Ross fu nel 1972 in Lady Sings the Blues, performance che l’avrebbe portata a conseguire una nomination agli Oscar come miglior attrice.

Nel film, Ross ritrae l’iconica cantante jazz Billie Holiday: lo stimato critico Roger Ebert definì la sua interpretazione come una delle migliori dell’anno. Tuttavia, la Ross alla fine perse il premio a favore di un’altra grandissima attrice e cantante: Liza Minelli.

Cher (1983, 1987)

cher oscarQuando le fu offerto il primo ruolo importante al cinema, come operaia in un impianto di produzione di combustibile nucleare, Cher non era estranea all’occhio della telecamera. Dal 1971 al 1974 ha avuto il suo sketch show personale, The Sonny and Cher Comedy Hour, oltre a ruoli in un paio di film ed episodi televisivi.

In Silkwood di Mike Nichols, Cher recitava accanto al due volte premio Oscar Meryl Streep. Dopo la sua nomination, Cher è apparsa in altri 2 film candidati all’Oscar prima di ricevere la statuetta come miglior attrice per Moonstruck: il suo ruolo nel film è iconico e dinamico e nessuno ha mai più dato uno schiaffo in faccia a Nicholas Cage alla maniera iconica di Cher.

Queen Latifah (2003)

Prima di essere un’attrice, Queen Latifah è stata un’artista hip-hop e rap di successo; dall’inizio della sua carriera musicale alla fine degli anni Ottanta, Latifah ha pubblicato 7 album in studio e ha vinto 1 Grammy.

Nel 2003 ha recitato nella pellicola Chicago di Rob Marshall, basata sull’omonimo musical di Broadway. Per il suo ruolo della direttrice della prigione Matron Mama Morton, Latifah ha ricevuto una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista, perdendo alla fine contro la sua co-star Catherine Zeta-Jones. Anche se Latifah ha dimostrato le sue capacità recitative e vocali, ZetaJones ha sicuramente colpito nel segno in Chicago nel ruolo di Velma Kelly.

Will Smith (2002, 2007)

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© The Pursuit of Happyness / Columbia Pictures

La carriera di Will Smith è passata senza soluzione di continuità dalla radio alla televisione, al cinema. Dopo aver iniziato la sua carriera nel duo hip-hop DJ Jazzy Jeff & the Fresh Prince, Smith ha ottenuto un suo show televisivo (Willy il principe di Bel Air) prima di ottenere i ruoli cinematografici che lo avrebbero reso uno degli attori più richiesti di Hollywood.

Anche se la sua carriera ha avuto alti (Men in Black) e bassi (Focus), i suoi ruoli in Ali (2001) e La ricerca della felicità (2006), e le successive nomination, hanno dimostrato che Smith possiede davvero grandissime capacità attoriali.

Jennifer Hudson (2007)

jennifer-hudson-oscarLa storia della carriera di Jennifer Hudson è un misto di favola e vendetta: dopo essere stata cacciata da American Idol nel 2004, uno shock per molti spettatori, la Hudson si è ripresa con il suo primo ruolo da attrice nel musical Dreamgirls di Bill Condon. Nel film, che è basato sull’omonimo musical di Broadway, la Hudson interpreta Effie White, un membro del gruppo soul delle Dreamettes.

Non solo la Hudson ha tenuto testa musicalmente alla superstar del pop Beyoncé, ma ha anche regalato al pubblico una performance stellare che ha entusiasmato critici e spettatori. Il 25 febbraio 2007 è salita sul palco della 79esima edizione degli Academy Awards per ritirare il premio come miglior attrice non protagonista.

Mark Wahlberg (2007)

mark-wahlberg-the-departedMark Wahlberg, noto anche come Marky Mark, ha dato un’interpretazione eccezionale nel ruolo dello spregiudicato sergente maggiore Sean Dignam nel dramma criminale di Martin Scorsese The Departed. Anche se l’Oscar al migliore attore non protagonista quell’anno andò ad Alan Arkin, la performance di Wahlberg è sicuramente uno dei punti di forza del film.

Nominato per 5 Oscar in totale, The Departed se ne è portati a casa quattro: Miglior film, Miglior regista, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior montaggio. Dell’intero cast, che includeva i grandi attori Jack Nicholson e Leonardo DiCaprio, Wahlberg è stato l’unico attore a ricevere una nomination.

Mary J. Blige (2018)

Con ben 9 Grammy Awards vinti, Mary J. Blige ha guadagnato le sue prime nomination agli Oscar sia per la performance che per la colonna sonora del dramma storico Mudbound. Ambientato nel Mississippi dopo la seconda guerra mondiale, il film segue due soldati neri che affrontano pregiudizi e razzismo quando tornano a casa.

Nel 2018, Mudbound ha battuto diversi record agli Academy Awards: Blige è diventata la prima donna nera a ricevere più nomination agli Oscar in un anno, mentre Dee Rees è diventata la prima donna nera ad essere nominata per la migliore sceneggiatura non originale. Inoltre, anche la direttrice della fotografia del film, Rachel Morrison, è diventata la prima donna ad essere nominata per la migliore fotografia.

Lady Gaga (2019)

A Star Is BornNel 2019, Lady Gaga è stata nominata come migliore attrice protagonista nell’adattamento del musical A star is Born, diretto, scritto e interpretato da Bradley Cooper. Nel film, interpreta Ally, una musicista in difficoltà che inizia una relazione professionale e personale con un famoso cantante. Seppur Gaga non abbia trionfato come migliore attrice protagonista, si è portata a casa un Oscar per la miglior canzone originale, Shallow.

Con il grande fermento che circonda il suo ruolo di Patrizia Reggiani in House of Gucci di Ridley Scott, Gaga potrebbe ritrovarsi ancora una volta in lizza per la candidatura alla migliore attrice protagonista agli Oscar 2022.

Peacemaker: clip esclusiva dalla serie con John Cena

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Peacemaker: clip esclusiva dalla serie con John Cena

Dopo il trailer ecco una gustosissima clip di Peacemaker, l’attesa serie tv creata da James Gunn per il servizio di streaming.

Peacemaker, la serie tv

Peacemaker è la serie tv creata da James Gunn per il servizio di streaming HBO Max e si basa sull’omonimo personaggio della DC Comics. Lo show è la primaserie televisiva del DC Extended Universe (DCEU) e spin-off del film del 2021 The Suicide Squad. La serie tv è ambientata dopo gli eventi di The Suicide Squad (2021), ed esplora le origini di Peacemaker e le sue successive missioni.

In Peacemaker protagonisti sono John Cena come Christopher Smith / Peacemaker: un killer spietato che crede nel raggiungimento della pace ad ogni costo. Lo showrunner James Gunn ha descritto il personaggio come un “supereroe/supercattivo/[il] più grande coglione del mondo”. Steve Agee come John Economos: il direttore del penitenziario di Belle Reve e un aiutante di Amanda Waller. Danielle Brooks è Leota Adebayo. Gunn l’ha descritta come una co-protagonista della serie con una visione politica diversa da quella di Peacemaker.  Robert Patrick come Auggie Smith: il padre di Peacemaker.  Jennifer Holland come Emilia Harcourt: un agente della NSA che è un aiutante di Amanda Waller.  Freddie Stroma come Adrian Chase/Vigilante : un procuratore distrettuale e combattente del crimine che può guarire rapidamente dalle ferite.  Chukwudi Iwuji come Clemson Murn.

Spider-Man: Accross the Spider-verse, il first look del film con Miles Morales!

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Nella notte tra il 4 e il 5 dicembre, la SONY ha diffuso il primo emozionante first look di Spider-Man: Accross the Spider-verse, sequel dello strepitoso Spider-Man: into the Spider-verse, uscito da noi con il titolo di Spider-Man: Un Nuovo Universo e atteso vincitori del premio Oscar come miglior film d’animazione.

Nel breve filmato vediamo Spider-Gwen, sempre più cool, che fa visita a Miles Morales e lo trascina attraverso il multiverso!

Spider-Man: Accross the Spider-verse – first look

Il fatto che il first look sia uscito pochi giorni prima rispetto a Spider-Man: No Way Home, potrebbe avallare le teorie che vorrebbero una comparsa anche di Miles Morales nel film con Tom Holland.

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 7 ottobre 2022 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere il film, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, Wonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney e Kimiko Glenn.

Eddie the Eagle: la storia vera dietro il film con Taron Egerton

Eddie the Eagle: la storia vera dietro il film con Taron Egerton

Sono molti i casi in cui cinema e sport hanno incrociato il loro percorso, e il più delle volte è stato per raccontare le vite di alcuni dei più grandi atleti di sempre. Personalità che con le loro capacità hanno scritto pagine importanti della storia dello sport. Da Race – Il colore della vittoria a Tonya, si può ritrovare in quest’elenco anche il recente Eddie the Eagle – Il coraggio della follia, film diretto nel 2016 da Dexter Fletcher. La storia in questo narrata è quella di Eddie Edwards, il primo atleta a rappresentare il Regno Unito alle Olimpiadi nella disciplina del salto con gli sci. Una vicenda vera, qui affrontata con un misto di commedia e grandi sentimenti.

Prodotto dalla 20th Century Fox, il film celebra così tale episodio avvalendosi di grandi attori, location mozzafiato e una grande colonna sonora. Presentato al Sundance Film Festival, Eddie the Eagle ha guadagnato buone recensioni, per un promettente incasso in sala. Questo si è in realtà rivelato piuttosto modesto, con un risultato globale di circa 46 milioni a fronte di un budget di 23. Questo ha però ricevuto l’approvazione del vero Edwards, il quale si è dimostrato soddisfatto del risultato e dell’interpretazione data di lui.

Eddie the Eagle è oggi un film da riscoprire, il titolo giusto per una visione spensierata ma in cerca di buon intrattenimento. Prima di intraprendere questa, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative al film. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia di Edwards. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo, grazie a cui sarà possibile fruire del film.

Eddie the Eagle: la trama del film

La storia è quella di Eddie Edwards, il quale sin da bambino sogna di diventare un atleta olimpico. Nel corso della sua crescita si vedrà supportato dalla madre e osteggiato dal padre, arrivando infine a voler gareggiare ai Giochi olimpici invernali nella categoria del salto con gli sci. Il Regno Unito non partecipa a questa disciplina da oltre 60 anni, e Eddie vuole interrompere tale mancanza. Per riuscire nel suo intento, però, dovrà allenarsi duramente e acquisire capacità a lui ancora sconosciute. Ad aiutarlo ci sarà il battipista alcolizzato Bronson Peary, il quale era però un tempo una promessa di quello sport. Con i suoi incoraggiamenti e insegnamenti, Eddie si sentirà sempre più vicino al realizzare il suo sogno.

Eddie the Eagle storia vera

Eddie the Eagle: il cast del film

Per dar vita ad Eddie Edwards gli autori del film ricercarono un attore in grado di poter sostenere sia scene comiche che scene dal maggior impegno fisico. La scelta ricadde sul giovane Taron Egerton, il quale aveva già dimostrato tali capacità nel film Kingsman – Secret Service. Per dare vita al personaggio, egli dimostrò qui anche di essere un abile trasformista, acquisendo peso, modificando il proprio accento e sfoggiando tutte le particolarità fisiche del vero Edwards. Egli incontrò inoltre il vero sciatore, ricevendo da lui diversi consigli su come affrontare alcune delle scene più emotivamente complesse. Fondamentale per Egerton fu anche imparare realmente a sciare, così da poter personalmente interpretare alcune delle scene in cui tale attività è prevista.

Il personaggio di Bronson Peary ha invece il volto e il corpo di Hugh Jackman. Questi non è ispirato ad una persona realmente esistita, e così l’attore ebbe modo di costruire la personalità di Peary a proprio piacimento. Ad attrarlo fu proprio la possibilità di dar vita ad un personaggio cinico ed emotivamente complesso. Il premio Oscar Christopher Walken interpreta qui Warren Sharp, celebre campione e allenatore della disciplina qui trattata. Per l’occasione, egli si è sottoposto anche ad un ringiovanimento in CGI, dettaglio richiesto per alcune scene ambientate nel passato del personaggio. Jim Broadbent è presente nei panni di un commentatore della BBC, mentre Iris Berben dà vita a Petra, la donna che gestisce il bar del centro sportivo e che aiuterà Eddie nella sua impresa.

Eddie the Eagle: la vera storia dietro il film

Quando il vero Edwards fu informato della realizzazione di un film sulla sua storia, fu anche avvisato che questo avrebbe raccontato solo in minima parte la realtà degli eventi. La sua vera storia ha inizio nel momento in cui, per poter realizzare il suo sogno di competere alle Olimpiadi, decise di allenarsi nel salto con gli sci. Appassionato sciatore, egli sapeva infatti che tale disciplina gli avrebbe garantito una più facile qualificazione, dal momento che da oltre 60 anni non vi era nessun saltatore britannico in attività. Sfruttando i regolamenti del Comitato Olimpico Internazionale, che in quel periodo garantivano a ogni Paese la possibilità di iscrivere almeno un rappresentante in ogni gara, Edwards apprese i rudimenti della disciplina e si allenò per due anni, in vista dei giochi di Calgary del 1988.

Egli partiva però svantaggiato dal suo peso corporeo eccessivo, dalla mancanza di un sostegno economico e dalla sua grave ipermetropia, che lo costringeva ad indossare occhiali dotati di lenti molto spesse. Ottenuta la convocazione olimpica, egli poté prendere parte alla gara del trampolino normale K70, con mezzi ricevuti in dono dalle altre squadre gareggianti. Eddie realizzò due salti da 55 metri, classificandosi all’ultimo posto con un punteggio di 69,2. L’atleta prima di lui ottenne un punteggio di 140,4. Il suo caso destò però particolare curiosità, e la mancanza di successo nonostante avesse concretizzato il suo sogno commesse il pubblico di tutto il mondo. Fu in questa occasione che si guadagno il soprannome di “Eagle” (aquila). In seguito, però, le regole di qualificazione vennero inasprite, impedendo dunque che si presentassero degli emulatori.

Eddie the Eagle: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Eddie the Eagle è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 4 dicembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Dragon Trainer: libro, cast e personaggi del film d’animazione

Dragon Trainer: libro, cast e personaggi del film d’animazione

Acclamato primo capitolo di una trilogia d’animazione della DreamWorks Animation, Dragon Trainer ha negli anni conquistato generazioni di spettatori da tutto il mondo con le sua storia ricca di magia ed emozioni. Questo è poi diventato un vero e proprio franchise grazie a cortometraggi, serie televisive, fumetti, videogiochi e molto altro. Ciò a conferma di quanto, dal 2010 ad oggi, Dragon Trainer sia ormai entrato a far parte dell’immaginario comune, affermandosi come uno dei migliori prodotti d’animazione degli ultimi anni.

Il primo film venne tratto dal romanzo Come addestrare un drago, pubblicato nel 2003 da Cressida Cowell. Tuttavia, nell’approcciarsi alla sceneggiatura, i registi Chris Sanders e Dean DeBlois decisero di distaccarsi dalla trama originale per dare al film un tono più maturo. Diverse differenze sono così state apportate rispetto al testo di partenza, e queste si sono poi rivelate decisive per il grande successo del film. Molto apprezzato, infatti, è stato il processo di crescita che porta il protagonista dall’essere un recalcitrante guerriero ad un valoroso esperto di draghi.

Una volta terminato e svelato al mondo, il film ha ricevuto numerosi onori, tra cui anche la nomination come miglior film d’animazione al premio Oscar. Particolarmente entusiasti sono anche i pareri della critica, che hanno indicato  Dragon Trainer come uno dei film animati più entusiasmanti degli ultimi anni. Anche da un punto di vista del box office il film ha ottenuto ottimi riscontri, guadagnando complessivamente a livello mondiale oltre 494 milioni di dollari a fronte di un budget di 165. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile scoprire le principali curiosità relative al cast, ai personaggi e alle differenze con il romanzo da cui il film è tratto.

Dragon Trainer: la trama del film

Il film introduce lo spettatore alla storia dell’adolescente vichingo Hiccup. Questi vive sull’isola di Berk, dove si è stabilita una comunità di vichinghi. Qui, l’occupazione principale è combattere e uccidere i draghi che infestano il luogo. La gracilità e l’intelligenza del giovane, però, lo rendono un soggetto fuori dalla norma. Egli, infatti, mal si concilia con gli ideali della sua tribù e del suo capo, nonché padre, Stoick l’Immenso. Per questo motivo, il ragazzo viene spesso emarginato da tutti e ritenuto incapace di confrontarsi con i draghi.

Hiccup si ritrova tuttavia incluso nel “corso anti-drago”, insieme ad altri valorosi giovani vichinghi di nome Astrid, Moccicoso, Gambedipesce, e i due gemelli Testa Bruta e Testa di Tufo. Per Hiccup questa è l’occasione di dimostrare il suo valore, ma nell’incontro con un drago Furia Buia egli scoprirà un nuovo punto di vista sul mondo che lo circonda. Con il tempo, il giovane stringe una solida amicizia con il drago, arrivando a rinominarlo Sdentato e ad addestrarlo per essere cavalcato. Questo rapporto, però, se scoperto potrebbe causare numerosi guai ai due.

Dragon Trainer: il cast e i personaggi del film

Per dar voce ai personaggi presenti nella trilogia, la DreamWorks si è affidata negli anni ad alcuni tra gli attori più noti di Hollywood. A dar voce al personaggio di Hiccup, protagonista dei film, è l’attore Jay Baruchel, noto per aver recitato in Million Dollar Baby e Tropic Thunder. Grazie a tale trilogia, egli ha avuto modo di acquisire ulteriore popolarità. Accanto a lui, si sono susseguiti nomi come America Ferrera, che dà voce ad Astrid Hofferson, Gerard Butler, nei panni di Stoick L’Immenso, Jonah Hill, in quelli di Moccioso JorgensonT. J. Miller, per Testaditufo Thorston, David Tennant, per Stizzabifolco Jorgenson, e Kristen Wiig per Testabruta Thorston.

Nel film sono inoltre presenti una serie di diverse tipologie di draghi, ognuno con le proprie caratteristiche e la propria inimitabile personalità. Il principale di questi è Sdentato, appartenente alla specie nota come Furia Buia. Si tratta di un drago interamente di color nero, con grandi ali che gli conferiscono una grandissima velocità in volo. L’arma segreta di questi, però, è la potenza di fuoco, una miscela semisolida di ossigeno e acetilene che esplodendo provoca un impatto talmente forte da poter distruggere ogni cosa. Il drago Tempestosa, cavalcato da Astrid, è invece un Uncinato Mortale. Di indole aggressiva, questa tipologia sfoggia inconfondibili squame dai colori brillanti. Infine, particolarmente memorabile, è il drago antagonista, appartenente alla specie nota come Morte Rossa. Egli è il più mostruoso e gigantesco tra tutti i draghi, dotato di sei occhi e di una corazza indistruttibile.

Dragon Trainer cast

Dragon Trainer: le differenze tra il libro e il film

Come anticipato, diverse sono le trasformazioni operate nella storia originale. Questa era infatti stata giudicata troppo “dolce” e “capricciosa” dai due registi, che aspiravano invece a realizzare un’opera di formazione più matura. Di conseguenza, le caratteristiche dei personaggi sono state modificate per una resa più in linea con la nuova direzione del progetto. Anche il personaggio del drago Sdentato è stato completamente rivisto. Nel libro, infatti, esso è estremamente piccolo. Per il film, invece, le sue dimensioni sono state aumentate affinché Hiccup potesse cavalcarlo.

Infine, nel ricercare un tono più adulto, i registi decisero che i protagonisti non potevano rimanere illesi dalle battaglie intraprese. Ciò sarebbe infatti stato controproducente con quanto ricercato. Per questo motivo, in particolare il personaggio di Hiccup si ritrova gravemente ferito, richiedendo l’amputazione della sua gamba. Tale mancanza si sposava con quella del suo drago Sdentato, il quale era privo dell’ala posteriore. Dalle reciproche ferite i due riescono così a divenire l’uno la forza dell’altro, dando ulteriore forza al tema dell’amicizia.

Dragon Trainer: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del, o per chi deve ancora vederlo e desidera farlo, è possibile trovare Dragon Trainer su alcune delle principali piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano Netflix, Amazon Prime Video, Rakuten TV, Infinity, Microsoft Store, Google Play, Now Tv, Chili Cinema e Apple iTunes. Per usufruirne, in base alla piattaforma prescelta, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare semplicemente il singolo film. A questo punto sarà possibile vedere i film in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione sabato 4 dicembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

La Ruota del Tempo: la recensione degli episodi 4 e 5

La Ruota del Tempo: la recensione degli episodi 4 e 5

Se i primi tre episodi di La Ruota del Tempo avevano gettato le basi del racconto, con il quarto e il quinto si entra ora nel vivo dell’avventura. Intitolati Il Drago Rinato e Sangue chiama Sangue, questi da una parte sviluppano il percorso intrapreso dai personaggi e dall’altra approfondiscono la filosofia alla base della storia. Come noto, la serie è basata sull’imponente ciclo letterario ideato da Robert Jordan, scritto nel corso di vent’anni e completato da Brandon Sanderson in seguito alla scomparsa dello scrittore, avvenuta nel 2007. Si tratta di un corpus letterario composto da 14 romanzi, ognuno non inferiore alle 800 pagine, cosa che fa di questo uno dei maggiori racconti fantasy degli ultimi decenni.

Grazie allo showrunner Rafe Judkins La Ruota del Tempo ha infine ottenuto la sua trasposizione audiovisiva, con una prima stagione composta da 8 episodi ed una seconda già confermata e in fase di riprese. Questa prima, in particolare, si concentra sulla ricerca da parte di Moiraine Damordred (Rosamund Pike), strega appartenente alla potente organizzazione delle Aes Sedai, della reincarnazione del Drago Rinato, colui che potrà riportare l’ordine nell’Universo. Uno tra i giovani Rand al’Thor, Perrin, Mat, Egwene e Nynaeve sembra essere l’eletto, ma per scoprire chi dovranno tutti affrontare pericoli immani e attraversare prove imprevedibili.

Il viaggio verso la Torre Bianca continua

Al termine del terzo episodio i protagonisti di La Ruota del Tempo avevano raggiunto quel momento inevitabile che li vede separarsi e procedere attraverso percorsi diversi verso la medesima meta. La serie sta ancora gettando elementi per descriverci tanto loro quanto ciò di cui sono capaci. Allo stesso tempo, però, si ha la sensazione di aver già incontrato tutto quello che questa stagione ha da offrire in termini di personaggi e luoghi. Gli ideatori sembrano dunque concentrarsi da ora sul consolidare le caratteristiche distintive della serie, quegli elementi che possono permetterle di distinguersi da titoli similari come Il Trono di Spade e Il Signore degli Anelli.

Come già affermato nella recensione dei precedenti episodi, risulta di particolare fascino il concetto alla base di questo universo narrativo. Questa “ruota del tempo” che dona una circolarità al tutto, permettendo un continuo ritorno di ciò che è stato, con la possibilità di avere dunque infinite possibilità per ogni anima esistente. Nei nuovi episodi tale concetto viene ulteriormente approfondito, confermandosi come un dettaglio di particolare fascino che dona all’intera concezione della storia e dei personaggi un valore in più. Allo stesso tempo, impariamo meglio a conoscere l’ordine delle Aes Sedai, molto più variegato e controverso di quello che si poteva immaginare.

La Moraine Dramordred della Pike è una buona guida in ciò, attraverso la quale si impara a relazionarsi con le altre donne facenti parte di questo gruppo, le uniche ad avere il dono della magia. Ci si relaziona poi con i singoli ragazzi protagonisti, scoprendo di più sul loro passato e sui loro poteri ancora acerbi, mentre fa la sua comparsa anche il Falso Drago interpretato da Alvaro Morte (il professore de La casa di carta). Tante sono dunque le linee narrative da seguire e non tutte riescono ad ottenere il giusto spazio all’interno di questi nuovi episodi. La sensazione sembra dunque quella di una grande concentrazione di eventi senza però che questi riescano a compiersi al meglio.

La Ruota del Tempo Recensione

La Ruota del Tempo, ep. 4 e 5: la recensione

Nonostante i loro problemi di ritmo, questi nuovi episodi si affermano come grossomodo più avvincenti dei precedenti, mettendo in campo maggiori dinamiche e conflitti. Giunti ormai a poco più di metà stagione, c’è da aspettarsi che d’ora in avanti si galopperà verso un finale che necessariamente dovrà dirsi all’altezza. Occorre infatti fidelizzare lo spettatore, probabilmente ancora frastornato dalla tanta carne a fuoco ma certamente affascinato dalla filosofia di fondo e dagli straordinari ambienti mostrati. L’arrivo alla Torre Bianca, ad esempio, ha un profondo sapore tolkieniano, tanto per l’imponenza del luogo quanto per il fascino della scenografia.

Anche da un punto di vista emotivo questi due nuovi episodi regalo momenti particolarmente intensi, dalle confessioni di Perrin alla scoperta del legame che unisce le Aes Sedai ai loro custodi. Cresce dunque la voglia di vedere di più e questi due nuovi episodi soddisfano in parte tale desiderio. Manca ancora qualcosa per rendere memorabili la serie e le vicende raccontate, come ad esempio una maggior chiarezza nei confronti delle minacce, degli antagonisti e, in generale, di quanto sta tramando per distruggere il mondo. Dettagli che probabilmente arriveranno nei prossimi episodi e il cui mistero per il momento tiene viva la curiosità dello spettatore.

 

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