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Io sono Babbo Natale: trailer del film con Gigi Proietti e Marco Giallini

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Lucky Red ha diffuso il trailer ufficiale di Io sono Babbo Natale, l’atteso ultimo film con il compianto Gigi Proietti, più volte rimandato a causa della pandemia. Nel cast anche Marco Giallini. Il film sarà presentato in pre-apertura alla 16° edizione della Festa del Cinema di Roma

Ho scritto Io sono Babbo Natale pensando a Gigi Proietti e Marco Giallini. Perché nessuno come loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo stesso tempo così pieni di umanità.

Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai. Incontrarlo è stata una fortuna. Dirigerlo un onore. Parole che potrebbero sembrare retoriche, ma che acquistano ben altro valore alla luce di quello che era questa persona. E che è ancora, per tutti noi. Poter lavorare con lui è stato un grande “dono”. Forse Babbo Natale esiste davvero. Chissà.  Edoardo Falcone

Prodotto da Lucky Red, 3 Marys Entertainment con Rai Cinema, distribuito da Lucky Red.

Io sono Babbo Natale racconta la storia di Ettore (Marco Giallini) è un ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata. Non ha grandi prospettive se non quella di continuare la sua carriera da rapinatore. È così che si ritrova a casa di Nicola (Gigi Proietti), un simpatico signore che non possiede oggetti di valore ma ha una incredibile rivelazione da fare: “io sono Babbo Natale!”. Ma sarà davvero lui?

Shang-Chi: in origine, l’eroe doveva avere un fratello “mostruoso”

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Durante una recente intervista con Yahoo! Entertainment!, il regista Destin Daniel Cretton ha parlato di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, rivelando che inizialmente il personaggio di Xialing, la sorella dell’eroe eponimo interpretata da Meng’er Zhang, non era presente in sceneggiatura, e che al suo posto l’eroe del titolo avrebbe dovuto avere un fratello.

“Quando stavamo lavorando al film, c’è stato un momento in cui Shang-Chi aveva un fratello che era stato lasciato con il padre, e non una sorella”, ha spiegato Cretton. “Avevamo preso ispirazione dai fumetti per quel personaggio. Ad un certo punto doveva anche trasformarsi in un mostro.”

A proposito di questo “mostruoso” fratello, lo sceneggiatore Dave Callaham ha aggiunto: “All’inizio avevamo avuto delle idee veramente strane. Io e Destin eravamo pronti ad esplorare qualsiasi cosa, proprio perché si trattava di un film della Marvel. All’inizio nessuna idea era fuori discussione. La Marvel ci ha dato assoluta carta bianca. Poi, alla fine, quando abbiamo presentano certe idee, o erano troppo folli, o non potevamo realizzarle perché se ne stavano già occupando in relazione ad altri progetti. È normale che accada.

Callaham ha poi parlato del personaggio del Mandarino e del coinvolgimento di Trevor Slattery nella storia, dichiarando: “Sapevamo fin dall’inizio che ci sarebbe piaciuto coinvolgere il personaggio di Trevor nel film. Abbiamo sempre amato quel personaggio e, anche se per alcuni poteva sembrare azzardato o precoce, sapevamo che in relazione a quello che dovevamo raccontare del vero Mandarino, sarebbe stato assolutamente perfetto.”

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Spider-Man: No Way Home, il leak con Garfield è vero secondo due esperti di VFX

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Ancora non sappiamo con certezza se Tobey Maguire e Andrew Garfield saranno effettivamente presenti in Spider-Man: No Way Home. Quel che è certo è che il mondo del web continua a dibattere sull’eventuale presenza delle due ex incarnazioni cinematografiche dell’Uomo Ragno nell’attesissimo cinecomic.

Garfield ha più volte ribadito di non essere parte del film, nonostante sia anche trapelato online un presunto video dal set che lo vedeva protagonista (a proposito di quel video, l’attore ha dichiarato che si trattava “semplicemente” di Photoshop).

Ora, due esperti di effetti visivi, gli ormai noti Corridor Crew, hanno analizzato proprio quel leak di No Way Home attraverso un nuovo contenuto video e sono giunti alla conclusione che il filmato non è il risultato né di photoshop né un elaborato deepfake: secondo gli esperti, sarebbe assolutamente vero!

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

MCU: le 10 storyline migliori di sempre

MCU: le 10 storyline migliori di sempre

Data la natura interconnessa del MCU, ci sono infiniti archi narrativi che si estendono su più film. Inevitabilmente, quindi, alcune trame sono state messe da parte o addirittura eliminate, deludendo i fan; altre ancora hanno avuto modo di concludersi in maniera assolutamente degna. Ma quali sono le migliori storyline che i Marvel Studios ci hanno regalato fino ad oggi? Scopriamolo insieme grazie a Screen Rant:

Il padre segreto di Peter Quill

Il primo Guardiani della Galassia si apre con la scena della morte della madre di Peter Quill. Tuttavia, in quel film viene confermato che il personaggio ha anche un padre misterioso, ossia un essere cosmico sconosciuto di enorme potere.

Invece di continuare ad alimentare il mistero, nella prima scena di Guardiani della Galassia Vol. 2 viene subito rivelato che, in realtà, il padre di Peter Quill è Ego, il quale ha cercato di sfruttare suo figlio per conquistare l’universo. Il risultato finale è stata una grande avventura cosmica con al centro una storia molto personale.

La verità sul “Mandarino”

Sebbene molti fan fossero entusiasti all’idea di vedere l’iconico Mandarino in Iron Man 3, la rivelazione che si trattava soltanto di un attore ubriaco di nome Trevor Slattery ha deluso molti. Tuttavia, si è poi scoperto che la storia del personaggio nel MCU non era finita lì.

Dopo che è stata confermata l’esistenza del vero Mandarino nell’universo cinematografico, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli ha introdotto ufficialmente il personaggio attraverso la figura di Wenwu, leader dei Dieci Anelli e padre dell’eroe eponimo. Questa nuova interpretazione del Mandarino è risultata non solo migliore della controparte fumettistica, ma è stata anche accolta come uno dei migliori cattivi del MCU ad oggi.

Tony Stark che diventa il mentore di Peter Parker

Dal momento in cui Tony Stark è arrivato per reclutare Peter Parker in Captain America: Civil War, l’alchimia tra questi due personaggi è stata innegabile. Peter ammirava Tony come eroe, mentre Tony vedeva molto potenziale in Peter.

La relazione è cresciuta nel corso di un paio di film, ma è stato Avengers: Infinity War a renderlo questo duo il preferito dei fan. Assistere alla morte di Peter e alla reazione di Tony ha cementato il loro legame in maniera ancora più profonda, anche in seguito, quando Peter che ha portato avanti l’eredità di Tony dopo la sua morte.

La verità sui Custodi del Tempo

Nonostante molte teorie a proposito di WandaVision e The Falcon and the Winter Soldier non si siano rivelate corrette, i fan hanno continuato a speculare anche sui misteri di Loki. La più grande domanda a cui bisognava trovare una risposta, riguardava chi c’era veramente dietro la TVA.

Invece di un’altra risposta deludente, le risposte hanno avuto questa volta un impatto ancora maggiore di quanto i fan avessero previsto. Non solo attraverso Colui che rimane è stato anticipato l’arrivo di Kang the Conqueror, ma il Multiverso è stato definitivamente lacerato, cambiando per sempre il MCU.

Wanda e Visione

wandavisionNonostante accada anche nei fumetti, pochi fan pensavano che il MCU avrebbe proseguito con l’esplorazione della relazione romantica tra Wanda Maximoff e Visione. Il loro avvicinamento in Captain America: Civil War è stato molto intrigante, mentre il loro sacrificio in Avengers: Infinity War è stato alquanto straziante.

Tuttavia, ciò non è comunque riuscito a preparare i fan all’emozionante capitolo finale della loro storia d’amore in WandaVision. Questa serie tanto ambizioso quanto meravigliosamente bizzarra ha messo in primo piano due personaggi Marvel di supporto, dando alla loro relazione una degna conclusione.

Unire i Vendicatori

Non appena Nick Fury è emerso dall’ombra alla fine di Iron Man, l’idea di un film sugli Avengers ha iniziato a prendere sempre più piede nella mente dei fan. Da lì, il MCU è cresciuto attraverso ogni nuovo standalone che fungeva da elemento costitutivo verso qualcosa di più grande.

Anche se i fan non erano ancora sicuri che un tale evento crossover potesse avere successo, alla fine i Vendicatori ce l’hanno fatta. Vedere questi eroi riunirsi sullo schermo dopo essersi affermati nei loro rispettivi film in solitaria (anche se non tutti!), è stata un’impresa davvero impressionante che molti hanno cercato di replicare, senza però riuscirci.

Thanos alla ricerca delle Gemme dell’Infinito

Non appena l’arrivo di Thanos è stato anticipato alla fine di The Avengers, i fan hanno iniziato a bramare sempre più l’apparizione di uno dei cattivi più amati dei fumetti. Con un grado di eccitazione tale e, soprattutto, in continuo aumento, l’universo cinematografico ha iniziato ad introdurre le Gemme dell’Infinito e il motivo per cui Thanos sarebbe diventato la minaccia definitiva.

Per alcuni, l’introduzione graduale delle Gemme è stata noiosa: soprattutto, faceva sembra l’attesa di Thanos nell’ombra qualcosa di assai debole. Ma quando è arrivato Avengers: Infinity War, è diventato chiaro che nascondere il Titano Pazzo è stata la mossa giusta. Alla fine, si trattata di preparare il terreno, in maniera lenta e graduale, per il più grande evento MCU fino ad oggi.

Il legame fraterno di Thor e Loki

La fraterna rivalità tra Thor e Loki è ben consolidata nel primo film di Thor. Quando Thor è diventato un eroe, Loki è diventato il cattivo più popolare del MCU. Anche se sono stati considerati due nemici per la maggior parte del tempo, in molti hanno sempre sperato che, alla fine, Thor e Loki riuscissero a riconciliarsi.

La fiducia tra i due fratelli cresce gradualmente con il tempo, anche se Loki continua a dimostrare di essere il Dio dell’Inganno e Thor che diventa più saggio rispetto ai suoi trucchetti. Tuttavia, vederli finalmente uniti alla fine per poi dover affrontare una tragedia, è stata come una chiusura perfetta per il viaggio dei due personaggi.

La storia d’amore tra Steve e Peggy

Le sottotrame romantiche nel MCU sono sempre state un po’ incostanti. Alcune sembrano storie d’amore forzate, mentre altre sono comunque riuscite a colpire ed emozionare il pubblico. Forse, la più importante di queste storie è stata quella tra Steve Rogers e Peggy Carter.

Il loro legame è sembrato genuino e commovente in Captain America: Il primo Vendicatore ed è stato straziante vedere come il tempo li abbia tenuti separati. Ma quel legame è stato in qualche modo mantenuto vivo in tutto il MCU ed era giusto che il tempo fosse in grado di riunirli alla fine del viaggio di Steve.

La missione di Tony Stark

Dal momento che Tony Stark è l’eroe che ha lanciato il MCU, aveva senso che fosse al centro della più grande storia dell’universo condiviso. Non appena viene introdotto nel più vasto mondo popolato da alieni, dei e minacce ultraterrene che possono mettere fine al mondo, diventa ossessionato dal proteggerlo.

Quest’aspetto è stato esplorato in Iron Man e Avengers: Age of Ultron, ma quando appare Thanos, Tony sa immediatamente che si tratta della grande minaccia che aveva sempre temuto. La conclusione di questa storia cementa Iron Man come il più grande eroe del MCU, poiché è colui che sacrifica la sua vita per porre fine a questa minaccia.

The Italian Banker: recensione del film di Alessandro Rossetto

The Italian Banker: recensione del film di Alessandro Rossetto

The Italian banker, nuovo lungometraggio di Alessandro Rossetto (in concorso al Bif 2021) arriverà nelle sale italiane il 7 Ottobre 2021, distribuito da Parthénos. La pellicola è l’adattamento in chiave cinematografica dello spettacolo teatrale Una banca popolare di Romolo Bugaro, scrittore padovano specializzato in diritto aziendale. Si tratta del terzo lungometraggio di finzione per Rossetto, dopo una lunga gavetta nel documentario e le pellicole Piccola patria ed Effetto domino, che già presentano alcune delle tematiche indagate dal regista: l’anima del nord-est, nello specifico del sistema bancario veneto e la sua crisi, analizzata in maniera simbolica e antropologica.

I personaggi-funzione di The Italian Banker conducono una partita spettrale

In una maestosa villa veneta, esponenti dell’alta società veneta stanno partecipando a una festa esclusiva; tuttavia molti di loro si presentano come emblema di una borghesia in declino, decadente, dopo il crollo della Banca Popolare del Nordest. La colpa del crollo viene indiscutibilmente attribuita all’ex direttore della banca che, inaspettatamente, comparirà alla serata di gala, proponendo un’inedita versione dei fatti. Tra balli e coppe di champagne, verranno quindi indagate le frustrazioni e inquietudine dei personaggi principali, legate indissolubilmente a una situazione di disillusione collettiva.

I personaggi di The Italian Banker non sono altro che futili pedine vittime di un meccanismo economico irrefrenabile, fotografati nella loro inesauribile sete di denaro, fonte di un immobilismo venale che porta a un imbruttimento estetico ed etico del gusto della vita. La festa di The Italian banker è, in realtà finita, benché perpetrata nel tempo da chi non ha il coraggio di fare fronte alla propria ipocrita umanità.

Non c’è nessuna spinta verso una crescita umana e interiore in The Italian Banker, che fotografa una provincia italiana decaduta, un nord-est unicamente concentrato sul profitto e sulla ridondanza di un’ingordigia venale. Il cast, composto da Fabio Sartor, Sandra Toffolatti, Diego Ribon, Mirko Artuso, Davide Sportelli, e Valerio Mazzucato riesce a rendere in maniera ottimale la meschinità di questi personaggi, incastonati drammaticamente in una forma localistica e regionale soprattutto mentale.

Le angosce e contraddizioni dei personaggi-funzione sono scandagliate da Rossetto in una notte del giudizio dai toni manichei, marcati in primo luogo dalla fotografia in bianco e nero, che marca la simbologia spettrale dei personaggi. L’assetto narrativo presenta toni espressamente teatrali, forse enfatizzati forzatamente dal cast, lo stesso che era stato assemblato per la rappresentazione teatrale.

The Italian Banker
Davide Sportelli e Mirko Artuso in una scena del film

La messa in scena di The Italian Banker ricalca l’assetto teatrale dell’opera ed è funzionale allo svelamento di una trama volta alla caratterizzazione frammentata, incompleta e impoverita dei personaggi principali, costantemente in tensione tra un presente patinato e irraggiungibile e un passato remoto a cui non è più possibile appigliarsi. Le psicologie disgregate dei personaggi trovano il loro correlativo oggettivo in balli inconsistentemente fastosi, forma di dialogo implicita tra interlocutori impossibilitati a salvarsi.

The Italian Banker: un’unica location detta le leggi narrative

La drammaturgia bipartita di The Italian Banker scandisce nettamente il ritmo narrativo, pur dovendosi scontrare con scambi di dialogo e interlocuzioni che non riescono a scardinarsi dall’impianto teatrale, e dunque risultano meno incisivi dell’effettivo valore che avrebbero. La villa diventa campo di gioco, scacchiera geometrica dalla cui partita non viene risparmiato nessuno, proprio perché non si arriverà mai a una vera e propria risoluzione finale, lasciando ambe le parte in una condizione di inesauribile insussistenza.

Rossetto mette in atto una riflessione sul sistema bancario veneto e la sua crisi, trattata in maniera non convenzionale, osservando la vicenda dalla prospettiva dei signori della finanza in netto contrasto con la schiera dei beneficiati, che voltano repentinamente le spalle ai potenti ormai decaduti. Lo tsunami collettivo, schiantatosi su innumerevoli famiglie e aziende, viene esaminato in The Italian Banker da una prospettiva decadente, riflessa nella fotografia tagliente e biforcuta, tanto quanto la lingua di chi non cesserà di reclamare il proprio lignaggio prestigioso, nonostante il devastante tracollo finanziario.

Centro propulsore delle inquietudini dei protagonisti è l’ambiente stesso in cui la vicenda prende forma: un’unica location, una grande villa palladiana, diventa campo di gioco, scacchiera imparziale che sancirà la suddivisione in atti impliciti della pellicola. E’ una festa esclusiva, elitaria, che riunisce personaggi di spicco dell’aristocrazia veneta, nascosti dietro una patina di lusso istintuale, che continueranno a propinare incessantemente nelle conversazioni rubate da una macchina da presa invasiva.

La crisi dell’individuo ricalca quindi quella comunitaria in The Italian Banker, messa in luce dalla prospettiva spaziale, che alternativamente illumina e oscura i reietti protagonisti, dando vita a un teatro orrorifico marchiato da un’ironia pungente e amara. E’ il setting a dettare le leggi narrative, scardinando qualsiasi paradigma temporale per mettere in scena una ricerca plastica e materica di un microcosmo modellato tramite l’immagine cinematografica.

 

Eternals: la storia del film sarà divisa in due periodi temporali

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Manca esattamente un mese all’arrivo nelle sale italiane di Eternals, il nuovo film dei Marvel Studios che sarà disponibile al cinema dal prossimo 3 novembre.

Diretto da Chloé Zhao, il film si concentrerà su un gruppo di esseri immortali – gli Eterni del titolo – che hanno visto il mondo evolversi senza mai interferire. Tuttavia, quando una razza aliena conosciuta come i Devianti progetta di distruggere la Terra, il gruppo di eroi sarà costretto a riunirsi ancora una volta per fermarli.

Sappiamo che il film coprirà un arco temporale lungo 7000 anni e che introdurrà tantissimi nuovi personaggi, ma ora arriva una nuova interessantissima conferma a proposito della trama. La Disney, infatti, ha diffuso online una nuova sinossi ufficiale di Eternals (via CBM), rivelando che il film seguirà due storyline parallele, ognuna delle quali si svolgerà in due diversi periodi di tempo.

“La storia di Eternals si svolge in due periodi di tempo. Una trama è ambientata nel passato, quando gli Eterni operavano come una squadra formidabile e una stretta unità familiare. La seconda trama si svolge invece nel presente, quando il gruppo si è ormai fratturato e diviso, contento di vivere tra gli umani, nascondendosi in bella vista. La minaccia incombente dei Devianti, che spaventa ancora una volta l’esistenza dell’umanità, significa che gli Eterni dovranno mettere da parte le loro differenze e riorganizzarsi.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Venom: Andy Serkis ha già alcune idee per una possibile trilogia

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Venom: Andy Serkis ha già alcune idee per una possibile trilogia

Venom: La furia di Carnage è arrivato nelle sale americane lo scorso 1 ottobre, mentre in Italia uscirà soltanto il 14 dello stesso mese. In una recente intervista, il regista Andy Serkis ha lasciato intendere di avere già alcune idee per un eventuale terzo film con protagonista il Protettore Letale.

Parlando con CBR, Serkis ha discusso proprio della possibilità di dare vita ad una vera trilogia, parlando di come vorrebbe ampliare la storia del personaggio di Venom. “Non sono sicuro di poterne davvero parlare”, ha detto il regista. “Posso dire che mi sono divertito tanto a fare questo sequel. Se il pubblico lo amerà e allora ce ne sarà un altro… Io ci sono, ovviamente! Sarebbe incredibile poter realizzare un terzo film.”

Serkis ha poi aggiunto di essere consapevole che Tom Hardy e la sceneggiatrice Kelly Marcel hanno sempre concepito la storia di Venom come “una trilogia”. Lo stesso Hardy ha sempre supportato l’idea altri sequel: più volte, infatti, l’interprete di Eddie Brock ha spiegato che se il sequel avrà successo, allora ci sarà di certo un terzo capitolo.

Durante il weekend d’apertura, il film ha incassato 11,6 milioni di dollari al botteghino, anche se le recensioni da parte della critica sono state alquanto tiepide. “Bisogna solo vedere cosa accadrà”, ha concluso Serkis. “Ho già alcune idee su un possibile terzo film, ma di certo non mi sento così audace da poterle sviscerare in questo momento.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

The Guilty: tutte le curiosità sul film Netflix con Jake Gyllenhaal

Era uno dei titoli più attesi della stagione e quindi non c’è da meravigliarsi se The Guilty, con Jake Gyllenhaal, sia trai top trend di Netflix, piattaforma che lo ospita dal 24 settembre, data d’uscita del film. Interpretato da Gyllenhaal, il film è diretto da Antoine Fuqua, che di adrenalina se ne intende e che in questo film dirige un attore che spesso ha fatto scelte controcorrente e che si è costruito una carriera di ruoli, piccoli e grandi, sempre complessi.

Ma siete sicuri di sapere tutto quello che c’è da sapere sul film? Ecco qualche curiosità su The Guilty che troverete sicuramente interessante.

E’ un remake!

La pellicola è un remake americano del film danese The Guilty del 2018.

Antoine Fuqua ha diretto il film in remoto

Poiché qualcuno vicino al regista Antoine Fuqua è risultato positivo al Covid-19 pochi giorni prima dell’inizio delle riprese del film, ha dovuto isolarsi. Fuqua ha diretto l’intero film da un furgone dotato di monitor anziché dal palcoscenico con gli attori.

ANTOINE FUQUA Guilty set
GLEN WILSON/NETFLIX © 2021

Una produzione veloce

Il film è stato girato in soli 11 giorni nel mese di ottobre 2020 a causa della pandemia di COVID-19.

Antoine Fuqua e Jake Gyllenhaal al loro secondo film

The Guilty è la seconda collaborazione del regista Antoine Fuqua con l’attore Jake Gyllenhaal. I due avevano già collaborato insieme nel 2015 per il film Southpaw. Jake Gyllenhaal ha ottenuto il ruolo di protagonista al posto del rapper Eminem che è stato ritenuto non idoneo poco tempo dopo l’annuncio.

The Guilty curiosita film netflixSecondo remake di un film danese per Jake Gyllenhaal

The Guilty è il secondo remake di un film danese che l’attore Jake Gyllenhaal interpreta. Il dato è curioso. L’altro remake nel quale ha preso parte è la pellicola del 2009 Brothers.

Ethan Hawke presta la voce ad un personaggio

Nella versione originale del film Ethan Hawke presta la voce a Bill Miller. Il film è la quarta collaborazione tra l’attore e il regista Antoine Fuqua. I due hanno collaborato già in passato a Training Day (2001), Brooklyn’s Finest (2009) e I magnifici sette (2016).

Peter Sarsgaard, un volto familiare

La sorella di Jake Gyllenhaal, Maggie Gyllenhaal, è sposata con Peter Sarsgaard, che interpretava Henry Fisher.

Voci note

Trai doppiatori noti nella versione originale del film ci sono oltre a Peter Sarsgaard e Ethan Hawke , anche Adrian Martinez, Christina Vidal e Paul Dano.

Shang-Chi ha aiutato Scarlett Johansson nella battaglia contro Disney

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La causa intentata da Scarlett Johansson ai danni della Disney per via di Black Widow è di certo destinata a cambiare i rapporti tra lo studio e i suoi talent, nonostante alla fine le parti coinvolte siano riuscite a raggiungere un accordo.

A quanto pare, la performance al botteghino di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli potrebbe aver aiutato Johansson e il suo team a ricucire i rapporti con la multinazionale. Come riportato da ComicBook, infatti, secondo l’insider Matthew Belloni gli incassi del film sono serviti all’interprete di Vedova Nera nel MCU per far valere la sua posizione: Shang-Chi ha ottenuto un incasso assai maggiore di quello di Black Widow (nonostante il personaggio sia meno conosciuto), cosa avvenuta grazie al fatto che il film è stato distribuito esclusivamente nelle sale cinematografiche.

Ora che Scarlett Johansson e Disney hanno finalmente trovato un accordo, l’attrice tornerà a lavorare nuovamente con lo studio. È stato confermato, infatti, che Johansson sarà la protagonista di Tower of Terror (progetto annunciato ben prima dello scoppio della disputa legale), ispirato all’omonima attrazione presente nei parchi a tema Disney, a sua volta basata sull’idea della torre a caduta libera.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Star Wars: Chloé Zhao criptica sulla possibilità di dirigere un film della saga

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La regista premio Oscar Chloé Zhao non ha mai nascosto il suo amore per tutto ciò che riguarda Star Wars, ed è ormai da tempo che i fan si chiedono se un giorno sarà proprio a lei a guidare uno dei prossimi progetti legati al longevo franchise.

Durante un’intervista con Empire (via CBM) in occasione della promozione di Eternals, il nuovo film dei Marvel Studios, a Zhao è stato chiesto se fosse interessata a dirigere un film di Star Wars ora che ha sperimentato cosa significa lavorare ad una grande produzione grazie all’attesissimo blockbuster della Marvel.

La regista ha dato una risposta molto interessante: “Mmmmmm… Devo stare molto attenta a quello che dico (ride). Ad ogni modo, sì. Mi piacerebbe. È un mondo nei confronti del quale nutro tantissimo rispetto, perché è stato davvero una parte importante della mia vita”. L’esitazione iniziale della Zhao ha spinto molti a credere che la regista possa effettivamente aver discusso con Disney e Lucasfilm della possibilità di dirigere uno dei tanti progetti di Star Wars in cantiere. Sarà davvero così? Al momento è difficile avanzare ipotesi.

Ricordiamo che tra i prossimi progetti di Zhao figurano un nuovo adattamento del romanzo Dracula ad opera di Bram Stoker, una rivisitazione che abbraccerà tanto i toni del western quanto quelli della fantascienza. Tuttavia, dopo il suo annuncio a febbraio di quest’anno, sul film non ci sono stati più aggiornamenti.

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Damian Lewis lascia Billions dopo 5 stagioni

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Damian Lewis lascia Billions dopo 5 stagioni

Arriva da Deadline la conferma che l’attore Damian Lewis lascerà Billions dopo la fine della quinta stagione. Il produttore esecutivo Koppelman si è rivolto ai social media subito dopo la conclusione dell’episodio “No Direction Home” di Bob Dylan per lodare Lewis:

Già rinnovata per una sesta stagione, Billions è tornata per la seconda metà della quinta stagione, che era stata ritardata dalla chiusura della produzione legata alla pandemia, il 5 settembre. La quinta stagione ha visto compiersi l’ennesima battaglia tra Axelrod di Lewis e Chuck Rhodes di Giamatti per includere l’ex House of Cards star Stoll in quella che potremmo definire una sorta di trinità della finanza. Corey Stoll ora si unisce al dramma a tempo pieno poiché è stato promosso a personaggio regolare per la stagione 6. Nel cast le new entry anche Daniel Breaker, che ha interpretato l’astuto ma teso braccio destro di Prince, Scoter, negli ultimi due anni, che è diventato un personaggio regolare nella sesta stagione che debutterà il 23 gennaio 2022.

Billions 6

Billions 6 è la sesta stagione della serie Billions scritta da Brian Koppelman, David Levien, Andrew Ross Sorkin per Showtime.

In Billions 6 protagonisti ritorneranno i personaggi Charles “Chuck” Rhoades Jr. (stagione 1-in corso), interpretato da Paul Giamatti,  Robert “Bobby” Axelrod (stagione 1-in corso), interpretato da Corey Stoll, Wendy Rhoades (stagione 1-in corso), interpretata da Maggie Siff, Bryan Connerty (stagione 1-in corso), interpretato da Toby Leonard Moore, Mike “Wags” Wagner (stagione 1-in corso), interpretato da David Costabile, Kate Sacher (stagione 1-in corso), interpretata da Condola Rashād, Taylor Amber Mason (stagione 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretato da Asia Kate Dillon, Charles Rhoades Sr (stagione 3-in corso, ricorrente stagioni 1-2), interpretato da Jeffrey DeMunn, “Dollar” Bill Stearn (stagione 4-in corso, ricorrente stagioni 1-3), interpretato da Kelly AuCoin. La guest star della quinta stagione Julianna Margulies (The Good Wife) interpreta Catherine Brant, una professoressa di sociologia della Ivy League e autrice di bestseller.

Billions 6: trailer della sesta stagione

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Billions 6: trailer della sesta stagione

Il canale americano Showtime ha diffuso il trailer di Billions 6, l’attesa sesta stagione della serie tv Billions con protagonista Damian Lewis e Paul Giamatti.

Billions 6

Billions 6 è la sesta stagione della serie Billions scritta da Brian Koppelman, David Levien, Andrew Ross Sorkin per Showtime.

In Billions 6 protagonisti ritorneranno i personaggi Charles “Chuck” Rhoades Jr. (stagione 1-in corso), interpretato da Paul Giamatti, Robert “Bobby” Axelrod (stagione 1-in corso), interpretato da Damian Lewis, Wendy Rhoades (stagione 1-in corso), interpretata da Maggie Siff, Bryan Connerty (stagione 1-in corso), interpretato da Toby Leonard Moore, Mike “Wags” Wagner (stagione 1-in corso), interpretato da David Costabile, Kate Sacher (stagione 1-in corso), interpretata da Condola Rashād, Taylor Amber Mason (stagione 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretato da Asia Kate Dillon, Charles Rhoades Sr (stagione 3-in corso, ricorrente stagioni 1-2), interpretato da Jeffrey DeMunn, “Dollar” Bill Stearn (stagione 4-in corso, ricorrente stagioni 1-3), interpretato da Kelly AuCoin. La guest star della quinta stagione Julianna Margulies (The Good Wife) interpreta Catherine Brant, una professoressa di sociologia della Ivy League e autrice di bestseller.

James Gunn conferma un altro progetto DC dopo Peacemaker

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James Gunn conferma un altro progetto DC dopo Peacemaker

James Gunn ha confermato di essere al lavoro su un altro progetto targato DC, che arriverà dopo l’attesissimo Peacemaker, serie che debutterà all’inizio del 2022 e che racconterà cosa è successo all’eroe interpretato da John Cena dopo gli eventi al centro di The Suicide Squad.

Il regista e sceneggiatore ha confermato la cosa via Twitter, in risposta alla domanda di un fan, senza però specificare il tipo di progetto: non sappiamo, dunque, se sarà un nuovo film o una nuova serie. Gunn ha specificato che il progetto è ancora in fase di sviluppo iniziale e che lo stesso non verrà annunciato durante il prossimo DC FanDome, quindi è probabile che passerà ancora un po’ di tempo prima di avere notizie più dettagliate in merito.

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Gunn potrebbe non essere ancora pronto ad annunciare il suo prossimo progetto appartenente al DCEU, tuttavia nel corso degli ultimi mesi ha parlato spesso del suo interesse nei confronti di molte altre storie targate DC. Al di là di una possibile seconda stagione di Peacemaker o di un sequel di The Suicide Squad, Gunn ha più volte affermato che gli piacerebbe lavorare di nuovo con Margot Robbie su un progetto dedicato ad Harley Quinn. Ancora, potrebbe aver deciso di realizzare uno spin-off su altri personaggi della Task Force X, come ad esempio il Bloodsport di Idris Elba.

Ricordiamo che, al momento, James Gunn è tornato ad occuparsi dei suoi progetti con i Marvel Studios, ossia Guardiani della Galassia Vol. 3, al cinema nel 2023, e Guardiani della Galassia Holiday Special, in arrivo su Disney+ nel 2022.

Kate Siegel: 10 cose che non sai sull’attrice

Kate Siegel: 10 cose che non sai sull’attrice

Affermatasi come una delle attrici di opere horror più importanti di questi ultimi anni, Kate Siegel è oggi una vera e propria icona di questo genere. Al pari di altre celebri attrici di film e serie dell’orrore, la Siegel ha dimostrato di possedere un notevole carisma e la capacità di rendere memorabile ogni suo personaggio. Ora che è più popolare che mai, c’è da aspettarsi di vederla sempre più protagonista sia al cinema che in televisione, distinguendosi per le sue scelte coraggiose e brillanti in opere originali e mai scontate.

Ecco 10 cose che non sai di Kate Siegel.

Kate Siegel: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in diversi film horror. Il primo ruolo in un lungometraggio l’attrice lo ottiene per The Curse of the Black Dahlia, un horror distribuito direttamente per il mercato home-video nel 2007. Il primo grande successo per lei arriva quando interpreta Marisol Chavez nell’horror Oculus – Il riflesso del male (2013), dove recita accanto a Brenton Thawaites. In seguito continua a prendere parte ad altri noti film di questo genere come Il terrore del silenzio (2016), distribuito su Netflix, e in Ouija – L’origine del male (2016). Nel 2017 è invece tra i protagonisti del thriller Il gioco di Gerald, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. Tornerà poi al cinema nel 2021 con Hypnotic.

2. È nota anche per i suoi ruoli televisivi. La carriera in televisione della Siegel inizia nel 2009, quando recita in un episodio di Ghost Whisperer. Successivamente prende parte ad alcune puntate di titoli come Castle (2012), The Unknown (2012) e nella serie antologica The Hunting of Hill House (2018). È quest’ultima a conferirle ulteriore notorietà, grazie anche al già iconico personaggio di Theodora Crain. Nella seconda stagione, intitolata The Haunting of Bly Manor, recita in due episodi nei panni di Viola (2020). Nel 2021 torna su Netflix con la nuova miniserie horror Midnight Mass, dove interpreta Erin Greene. Attualmente è impegnata nelle riprese di The Time Traveler’s Wife.

3. Ha partecipato alla puntata di un noto podcast. Il The NoSleep Podcast condotto da David Cummings è ormai un appuntamento immancabile per gli appassionati di racconti horror. Dal 2011 in questo si possono ritrovare storie dell’orrore e di carattere paranormale più o meno ispirate ad eventi reali. Nel corso del tempo diverse celebrità hanno partecipato, interpretando unicamente con la propria voce i personaggi protagonisti della storia di turno. Tra queste vi è proprio la Siegel, la quale si può ritrovare nell’episodio Borrasca, il 25esimo della settima stagione.

Kate Siegel Mike Flanagan

Kate Siegel e Mike Flanagan

4. Ha recitato in numerosi progetti di suo marito. Dal 2016 l’attrice è sposata con Mike Flanagan, regista e sceneggiatore affermatosi come uno dei nuovi maggiori nomi per il genere horror. I due, infatti, si sono conosciuti sul set di Oculus – Il riflesso del male ed hanno poi collaborato anche per Il terrore del silenzio, Ouija – L’origine del male, Il gioco di Gerald e le serie The Haunting e Midnight Mass. La loro esperienza di lavoro insieme è andata sempre bene, con Flanagan che ha dichiarato che la gioia di lavorare con Kate è stata una delle ragioni per cui ha scelto di sposarla in primo luogo.

5. Hanno due figli. Dal matrimonio tra l’attrice e il regista sono poi nati due figli. Il primo, un maschio nato nel 2016, è Cody, mentre la seconda, una femmina nata nel 2018, è Theodora. Quest’ultima prende il nome dal personaggio omonimo della serie The Haunting of Hill House, interpretato dalla Siegel al momento della sua gravidanza. Proprio a causa di ciò, le riprese di alcuni episodi dello show si sono rivelate una sfida per l’attrice, che ha ammesso di aver dovuto spesso interrompere le riprese per riprendersi dalla nausea e dalla fatica.

Kate Siegel ha recitato in Ghost Whisperer

6. Ha recitato in un episodio della celebre serie. Sebbene sia meglio conosciuta per i sui lavori nel genere horror, la Siegel ha anche assunto diversi ruoli in serie televisive poliziesche. Il suo primo assaggio del piccolo schermo è arrivato nel 2009, quando ha debuttato come Cheryl in Ghost Whisperer, la serie drammatica soprannaturale che segue la vita della sussurratrice di fantasmi Melinda Gordon, interpretata da Jennifer Love Hewitt. L’episodio in cui compare è il dodicesimo della quarta stagione, intitolato This Joint’s Haunted.

Kate Siegel è davvero sorda in Hush?

7. Non è realmente sorda come il suo personaggio. In Il terrore del silenzio, titolo italiano di Hush, l’attrice interpreta una scrittrice  da poco divenuta sorda e ritiratasi in una casa nel bosco per condurre una vita solitaria e abituarsi alla sua nuova condizone. Qui, tuttavia, diventerà l’obiettivo di un omicida che non può sentire avvicinarsi. Il film, da lei sceneggiato insieme al marito Flanagan, che ne è anche regista, vede dunque l’attrice misurarsi con questa disabilità, la quale però nella realtà non è realmente sorda.

Kate Siegel instagram

Kate Siegel e i suoi guanti in The Haunting

8. I guanti sono il tratto distintivo del suo personaggio. In The Haunting of Hill House la Siegel interpreta Theodora, una sensitiva con la capacità di sapere tutto di quanti le sono intorno semplicemente toccandoli. Proprio per evitare di usare tale potere in modo continuo, il personaggio è solito indossare dei lunghi e vistosi guanti viola. Divenuti un simbolo immancabile di Theodora, la Siegel ha ammesso di essere rimasta particolarmente contenta di poterli indossare, trovandoli estremamente affascinanti e caratteristici.

Kate Siegel è su Instagram

9. Ha un account personale sul celebre social. L’attrice è presente su Instagram con un profilo verificato e attualmente seguito da 405 mila persone. All’interno di questo, con quasi 400 post, l’attrice è solita condividere i dietro le quinte dei suoi progetti cinematografici e televisivi, svelando così retroscena e curiosità. Oltre ai tanti post promozionali del suo lavoro, però, si ritrovano anche foto relative a momenti di svago, luoghi visitati, attività svolte da sola o in compagnia di amici o famigliari. Seguendo il suo profilo si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Kate Siegel: età e altezza dell’attrice

10. Kate Siegel è nata a Silver Spring, nel Maryland, Stati Uniti, il 9 agosto del 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimentri.

Fonte: IMDb

Queer Days – Giornate di Cinema Queer e Cultura Queer: annunciato il programma

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Annunciato il programma della seconda edizione del Festival Queer Days – Giornate di Cinema e Cultura Queer che si svolgerà dal 7 al 10 ottobre 2021 presso il Centro Giovani I Municipio a Roma e a Scena, spazio dedicato alle arti gestito dalla Regione Lazio.

La nuova edizione sarà dedicata all’intersezionalità delle lotte. Tra i temi centrali la comunità trans, i femminismi neri, l’universo del porno e dei sex workers. La manifestazione è organizzata dall’Associazione CineQueer, Zalib e Frocya.

Ad inaugurare la seconda edizione sarà il film vincitore del Queer Lion alla Mostra di Venezia 2020: The World To Come di Mona Fastvold. La storia racconta di due donne, Abigail e Tallie. Questa, donna estroversa e di straordinaria bellezza, si trasferisce con il marito Finney in una fattoria nelle vicinanze della casa di Abigail. Le due provano a stringere una relazione, riempiendo un vuoto nelle loro vite di cui non conoscevano l’esistenza.

Festival Queer Days – Giornate di Cinema e Cultura Queer, il programma

La selezione dei film prosegue con altri cinque titoli: La casa dell’amore di Luca Ferri, Cicada di Matthew Fifer e Kieran Mulcare, See you then di Mari Walker, No straight lines – The Rise of Queer Comics di Vivian Kleiman e il film di chiusura Breve historia del planeta verde di Santiago Loza.

Si aggiungono altri 27 titoli della selezione ufficiale dei cortometraggi della sezione Queer Short che si possono consultare qui https://bit.ly/3mchrO0.

Nel fuori concorso, invece, avremo il cortometraggio Dustin di Naïla Guiguet proveniente dal Frameline e Panteres di Èrika Sánchez proveniente dal Festival di Berlino.

Sempre nel fuori concorso anche un focus su Todd Verow con tre titoli: Have Mike Pence’s Dick in a Pickle Jar. Want to see it?, Covid Summer e Swimming to the End of the World.

  • Eventi collaterali:

Durante i quattro giorni di festival verrà dato spazio agli eventi collaterali; ne segnaliamo alcuni.

Ad aprire il 7 ottobre ci sarà la presentazione della mostra fotografica di Ludovico Andrea D’Auria dal titolo “Their Lights”, che ha per tema la fashion shooting e le battaglie LGBTQIA+, delineando un ritratto della comunità in Europa e in Italia.

Sempre nella giornata di apertura ci sarà lo spettacolo Cuoro in pillole di e con Gioia Salvatori.

Venerdì 8 ottobre ci sarà la passeggiata politico-performativa per attraversare collettivamente la città in collaborazione con DonneXStrada.

Sabato 9 ottobre è in programma l’incontro, a cura della rubrica giornalista Brave, con Francesco Angeli, Pietro Turano e Simone Alliva sul tema di come le persone provenienti da professioni diverse possono dar vita ad un attivismo comune. In serata ci sarà il concerto de Le No Choice.

Per domenica 10 ottobre, segnaliamo la presentazione del libro “The Coloring Drag vol.2” di Mattia Bau Vegni. Interverrà l’autore insieme a Valerio Bellini, Cristina Prenestina e Natascia Maesi. E’ un progetto sostenuto da Arcigay Firenze.

What If… ? una nuova retcon delle Fasi 2 e 3 nel finale di serie?

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La Marvel ha già provato a giocare con la sua precisa cronologia degli eventi, ma Ultron combatte i Guardiani della Galassia in What If…? opera una nuova retcon nella timeline dell’MCU. What If…? si svolge in universi alternativi, e le storie che racconta si basano su singole modifiche alla linea temporale. Ci si aspetterebbe che la linea temporale principale più ampia dell’MCU rimanga la stessa al di fuori di quegli eventi, quindi il cambiamento in questo universo non influenza il modo in cui l’MCU presenta la sua linea temporale principale.

Una retcon per What If… ?

L’episodio 8, intitolato “What If… Ultron Won?” (“E se Ultron avesse vinto?”), si apre con Ultron che distrugge la Terra e reclama le Gemme dell’Infinito da Thanos. Questo gli garantisce la consapevolezza che ci sono altri mondi pieni di vita che deve distruggere per stabilire la sua perversa versione di “pace nel nostro tempo”. Viene quindi visto attraversare il cosmo e distruggere punti di riferimento chiave da tutto il MCU, tra cui Asgard, Xandar e Ego, il pianeta vivente.

Ma in questo rapido montaggio si verifica un problema per la timeline originale del MCU quando What If…? mostra Ultron che distrugge Sovereign. Durante la distruzione, si vedono i Guardiani della Galassia impegnati in una battaglia che è avvenuta, nella timeline ufficiale, all’inizio del film della Fase 3 Guardiani della Galassia Vol.2. Ciò farebbe pensare che gli eventi di quel film siano avvenuti dopo quelli di Avengers: Age of Ultron e la creazione di Ultron avvenuta nell’estate del 2015. Tuttavia, James Gunn ha espressamente dichiarato che il secondo film si svolge solo pochi mesi dopo il primo il film dei Guardiani della Galassia, che faceva parte della Fase 2 e si svolge nell’estate del 2014. Poiché non può essere che siano vere entrambe queste dichiarazioni, dobbiamo pensare che la linea temporale in What If… ? sia stata spostata.

Un caso simile nell’episodio 3

What If…? ha precedentemente utilizzato la sua capacità di tornare agli eventi passati per chiarire i momenti confusi della timeline. Nell’episodio 3, “What If… The World Lost its Mightiest Heroes?”, la puntata si è aperta mostrando l’ordine degli eventi così come lo abbiamo visto per più film MCU, tra cui Iron Man 2, Thor e The Incredible Hulk. Mentre gli eventi di questi film erano tutti noti per aver avuto luogo entro un paio di settimane l’uno dall’altro, What If…? ha creato un nuovo ordine definitivo per guardare quei film. Tuttavia, la Marvel ora ha fatto l’esatto contrario confondendo le acque con Guardiani della Galassia Vol.2.

Anche se questo potrebbe sembrare un piccolo dettaglio per il MCU, è un aspetto sintomatico di un problema più grande con What If…?. La cronologia del MCU è diventata così complicata che è facile presentare gli eventi fuori ordine o in un modo che non sarebbe potuto accadere. Ciò accade in particolare con l’inizio di What If… ? episodio 8, quando, apparentemente dal nulla, Thanos appare con tutte le Gemme dell’Infinito. A questo punto nella linea temporale, non c’è modo che possa averli tutti, in particolare la Gemma dell’Anima, che richiede il prezzo che ben sappiamo per essere ottenuta. Vedere Thanos con tutte le Gemme apparire così, con tutte le Gemme eccetto quella della Mente, sembra un modo un po’ artificioso di portare avanti questa storia, che però immaginiamo avrà grandi ripercussioni sulla Fase 4.

What If… ? La serie ha reso Star Wars parte del MCU?

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What If… ? La serie ha reso Star Wars parte del MCU?

What If… ? della Marvel potrebbe aver appena confermato che Star Wars fa parte del multiverso dell’MCU. La serie animata Disney+, che immagina come l’Infinity Saga potrebbe essere cambiata se un elemento al suo interno fosse andato diversamente, si è conclusa. Mentre gli episodi precedenti della serie erano slegati da tutto ciò che accadeva e descrivevano eventi circoscritti ai trenta minuti della puntata, l’episodio 8 ha segnato la prima volta che lo show ha avuto una narrazione seriale continua, poiché si innestava esattamente dove si concludeva l’episodio numero 7, quello di Party Thor (Chris Hemsworth).

“What If… Ultron Won?” (“E se Ultron avesse vinto?”)

Intitolato “What If… Ultron Won?” (“E se Ultron avesse vinto?”), l’ultimo episodio della serie dei Marvel Studios ha utilizzato gli eventi di Avengers: Age of Ultron come punto di partenza per la sua storia. Come suggerito dal titolo, nella puntata si immagina un MCU in cui Ultron (Ross Marquand) è stato in grado di raggiungere il suo obiettivo di spazzare via tutta la vita sulla Terra, lasciando i Vendicatori sconfitti. Ma la serie lo ha ulteriormente potenziato, mostrando il cattivo che, dopo aver sconfitto Thanos in un attimo ed essersi impadronito delle Gemme dell’Infinito, percepisce l’estensione dell’universo e comincia a perlustrare la galassia per uccide tutti gli esseri viventi che incontra. Una volta portato a termine il suo piano, comincia a percepire un’ultima forma di vita rimasta: è l’Osservatore (Jeffrey Wright).

Inaspettatamente lo intercetta nella sua dimensione e lo affronta a suon di pugni in una delle lotte corpo a corpo più creative del MCU. La coppia si scontra attraversando diverse realtà, inclusa una linea temporale in cui Steve Rogers diventa effettivamente il Presidente degli Stati Uniti. Ad un certo punto durante la loro rissa, i due si trovano in quello che sembra essere Mustafar, con il castello di Darth Vader sullo sfondo. L’iconica location di Star Wars è apparsa in una manciata di progetti, quindi è abbastanza facile distinguerla anche in una breve inquadratura. Supponendo che questa sia stata una decisione creativa intenzionale dei Marvel Studios, questa scelta potrebbe essere il primo vero indizione che i due universi, quello di Star Wars e dello del MCU, siano lo stesso, oppure, in maniera molto più semplice, potrebbe essere che quello di Star Wars sia uno degli universi che compongono l’ormai confermato multiverso Marvel.

Ricordiamo anche che, dal momento che tutte e due i marchi sono sotto l’ombrello della Disney, potrebbe essere stato anche solo un riferimento intenzionale senza nessun significato preciso per il futuro, ma solo un omaggio per i fan.

Sabrina Ferilli: 10 cose che non sai sull’attrice

Sabrina Ferilli: 10 cose che non sai sull’attrice

Ci sono attrici che negli anni sono diventate simbolo di femminilità ed eccellenza italiana, amatissime dal pubblico. Una di queste è Sabrina Ferilli, conosciuta per la sua carriera d’attrice al cinema ma anche in televisione.

Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Sabrina Ferilli, la spumeggiante attrice romana tutta curve e sorrisi.

Sabrina Ferilli film

Sabrina Ferilli in Ferie d'Agosto
Sabrina Ferilli in Ferie d’Agosto

10. Nata a Roma il 28 giugno del 1964, Sabrina Ferilli ha sempre mostrato interesse per il mondo dello spettacolo tanto che dopo il liceo tenta di entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia della Capitale per studiare recitazione. Respinta dalla scuola, la giovane Ferilli non si arrende e comincia la sua carriera di attrice autonomamente, accettando ruoli secondari o semplici ‘comparsate’. Il suo primo ruolo al cinema glielo offre Franco Ferrini nel 1987 con il film Caramelle Da Uno Sconosciuto.

A cavallo tra gli anni ottanta e novanta, partecipa a numerosi produzioni cinematografiche come I Picari (1988) – diretto dal grande Mario Monicelli -, Il Frullo del Passero (1988), Il Volpone (1988), Rimini Rimini – Un Anno Dopo (1988), Night Club (1989), Americano Rosso (1991), Vietato ai Minori (1992), Diario di Un Vizio (1993), Il Giudice Ragazzino (1994) e La Bella Vita (1994).

9. Tra i tanti film girati da Sabrina Ferilli in quel periodo, La Bella Vita di Paolo Virzì resta senza dubbio il suo progetto più importante.

Sabrina Ferilli e Paolo Bigagli nel film La Bella Vita di Paolo Virzì
Sabrina Ferilli e Paolo Bigagli nel film La Bella Vita di Paolo Virzì

Il film, sceneggiato da Paolo Virzì e Francesco Bruni, racconta la storia di una coppia di giovani sposi, Mirella (Sabrina Ferilli) e Bruno (Paolo Bigagli), alle prese con le difficoltà della vita quotidiana. Lei è una cassiera del supermercato mentre lui è un operaio metalmeccanico; i problemi cominciano quando Bruno perde il lavoro a causa della crisi economica e cade in una profonda depressione.

8. Ma il sodalizio cinematografico con Virzì non si ferma con La Bella Vita. Solo due anni più tardi, infatti, la Ferilli si ritrova nuovamente sul set del regista livornese, tra i protagonisti di Ferie d’Agosto (1996). Nello stesso anno, inoltre, Sabrina lavora anche con Ricky Tognazzi nel suo film Vite Strozzate e con Alessandro Benvenuti nel film Ritorno a casa Gori.

Sabrina Ferilli nel film Il Signor Quindicipalle
Sabrina Ferilli nel film Il Signor Quindicipalle

7. Alla fine degli anni novanta la Ferilli partecipa al film Tu Ridi dei Fratelli Taiani dove recita al fianco di attori come Antonio Albanese, Luca Zingaretti e il grande Lello Arena. Dello stesso anno è anche il celebre film, forse uno dei più conosciuti della sua carriera, Il Signor Quindicipalle, diretto da Francesco Nuti.

Con l’inizio del nuovo millennio, le preferenze della Ferilli si spostano sempre più di frequente verso il genere della commedia d’intrattenimento. In questi anni lavora infatti con registi come Vincenzo Salemme con A Ruota Libera (2000), come Neri Parenti nei ‘cinepanettoni’ Christmas in Love (2004), Natale a New York (2006), Natale a Beverly Hills (2009) e Vacanze di Natale a Cortina (2011).

6. Nel 2008, Sabrina Ferilli torna sul set di Paolo Virzì e del suo nuovo film dal titolo Tutta La Vita Davanti.

Sabrina Ferilli in Tutta La Vita Davanti
Sabrina Ferilli in Tutta La Vita Davanti

Il film racconta la storia di Marta (Isabella Ragonese), una ragazza di venticinque anni, laureata con lode ma alla disperata ricerca di lavoro. Dopo aver provato di tutto, finalmente trova un impiego in un call center di una società di elettrodomestici, dove il suo compito è quello di vendere robot da cucina. Nonostante quel lavoro sia ben al di sotto delle sue capacità e dei suoi meriti, Marta riesce subito ad ambientarsi e ad entrare nelle grazie della sua responsabile, Daniela (Sabrina Ferilli).

Questo film, ennesimo successo di Virzì, è una commedia dal retrogusto un po’ amaro poiché dipinge un doloroso spaccato dell’Italia dei nostri giorni, una società in cui le nuove generazioni non riescono a trovare lavoro neanche dopo anni di studi.

Nel film Tutta La Vita Davanti, la Ferilli recita al fianco di attori come Massimo Ghini – suo compagno d’avventura in molti film -, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti ed Elio Germano.

Sabrina Ferilli ne La Grande Bellezza

Sabrina Ferilli in La grande bellezza
Sabrina Ferilli in La grande bellezza – Fonte: IMDB

5. Qualche anno più tardi b partecipa a uno dei film più chiacchierati degli ultimi anni nonché il più apprezzato dalla critica straniera. Stiamo parlando de La Grande Bellezza, film diretto da Paolo Sorrentino nel 2013, presentato al Festival di Cannes di quello stesso anno e vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero.

Il film racconta della bellezza di Roma e della sua vita segreta, fatta di feste mondane, eccessi e personaggi ai limiti del ‘Felliniano’. Da una parte abbiamo quella Roma dalla bellezza immortale e quasi accecante, che tutto il mondo ci invidia, e dall’altra i festini a base di alcol, droga, musica e donne in abiti succinti, tutte cose che invece preferiremmo dimenticare.

Nel film di Sorrentino, oltre a Sabrina Ferilli, ci sono anche il grande Toni Servillo, Carlo Verdone, Carlo Buccirosso, Giorgio Pasotti, Serena Grandi, Luca Marinelli e molti altri ancora.

4. Tra gli ultimi progetti cinematografici della Ferilli ricordiamo Io e Lei (2015), Forever Young (2016), Omicidio all’Italiana (2017), The Place (2017), Super Vacanze di Natale (2017) e Ricchi di Fantasia (2018).

Sabrina Ferilli nuda?

L’attrice romana non ha mai avuto problemi a spogliarsi. Infatti sono famose le scene in topples che ritraggono Sabrina Ferilli nuda per diversi film. Inoltre ha posato diverse volte nell’ardo della sua carriera per calendari di MAX.

E’ famosa anche per aver mostrato la sua sensualità come omaggio alla vittoria dello scudetto della Roma nel 2021.

https://youtu.be/Wx0E0JloVBM

Sabrina Ferilli serie tv e programmi televisivi

3. Parallelamente alla sua carriera cinematografica, la Ferilli si insinua anche sul piccolo schermo a partire dal 1986. Tra le sue tantissime apparizioni televisive, con film e serie tv, ricordiamo le più importanti come I ragazzi della 3ª C (1987), La casa dell’orco (1988), Una Storia Italiana (1992), Commesse (1999-2002), Le Ali della Vita (2000-2001), Rivoglio i miei figli (2004), Dalida (2005), Due imbroglioni e… mezzo! (2007-2010), Anna e i cinque (2008-2011), Baciamo le mani – Palermo New York 1958 (2013) e L’amore strappato (2019).

Sabrina Ferilli, Veronica Pivetti e Nancy Brilli in Commesse
Sabrina Ferilli, Veronica Pivetti e Nancy Brilli in Commesse

2. Negli anni, Sabrina Ferilli lavora anche come presentatrici oppure come opinionista in varie trasmissioni televisive come il celebre Festival di Sanremo (1996), Mai Dire Gol (1996-1997), La Bella e La Bestia (2002), Crozza Italia (2006-2008), Amici di Maria De Filippi (2013-2016) e come giurata nei programmi Amici Speciale (2020) Tú sí que vales (2019).

Sabrina Ferilli vita privata

1. Nonostante sia una delle attrici italiane più amate, Sabrina Ferilli ha sempre tentato di tenere la sua vita privata lontana dalle telecamere. Oltre, infatti, ai vari presunti flirt che le sono stati attribuiti durante gli anni dai giornali scandalistici, sappiamo davvero poco del privato della Ferilli.

Sabrina Ferilli in Dalida
Sabrina Ferilli in Dalida

Dopo aver divorziato nel 2005 dall’avvocato Andrea Perone, sei anni più tardi, nel 2011 Sabrina sposa Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Telecom Italia dal 2016. I due si sono conosciuti nel 2005 sul set della serie tv Dalida, quando Cattaneo era ancora direttore generale della Rai. Nonostante Cattaneo abbia già due figli, avuti dalla prima moglie, lui e la Ferilli non hanno avuto altri bambini.

Sabrina Ferilli età

Sabrina Ferilli ha 57 anni, infatti è nata il 28 giungo del 1964 ed è cresciuta a Fiano Romano, in provincia di Roma. Ha frequentato il liceo classico Orazio di Roma.

Fonte: Wiki, IMDBTheItalianTimes

Scott Pilgrim vs. The World: tutte le curiosità sul film

Scott Pilgrim vs. The World: tutte le curiosità sul film

Da molti definito come uno dei migliori adattamenti cinematografici mai realizzati di un fumetto, Scott Pilgrim vs The World (qui la recensione) è oggi un vero e proprio cult, che non manca di guadagnare sempre nuovi fan. Uscito al cinema nel 2010, questo è diretto da Edgar Wright, regista noto per film come L’alba dei morti dementi e Baby Driver, e al suo interno si coniugano tanto le invenzioni dell’opera letteraria quanto quelle del mezzo cinematografico. Il risultato è un’opera dirompente, elettrizzante e continuamente sorprendente.

Scritto da Wright insieme a Michael Bacall, questo è tratto dalla serie a fumetti Scott Pilgrim, scritta da Bryan Lee O’Malley e pubblicata dal 2004 al 2010. Entrato in contatto con il progetto, Wright decise di non dar vita ad un film che avesse in comune con il fumetto solo la storia. Egli voleva che Scott Pilgrim vs The World condividesse molto di più con il testo di O’Malley. In particolare, fonte di ispirazione fu il Diabolik di Mario Bava, opera in cui non si punta a rendere il tutto realistico quanto originale dal punto di vista della messa in scena.

Apprezzatissimo dalla critica, Scott Pilgrim vs The World si rivelò essere un flop al box office, salvo poi guadagnare maggiore notorietà con il passare degli anni. Ancora oggi è un film da riscoprire e rivalutare in ogni sua brillante invenzione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altre curiosità. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Scott Pilgrim vs. The World: la trama del film

Ambientato nella città di Toronto, il film ha per protagonista il ventitreenne Scott Pilgrim, bassista del gruppo garage rock dei Sex Bob-omb che frequenta la liceale Knives Chau. Grazie a questa sua nuova relazione, il ragazzo sembra stia riuscendo a dimenticare la sua ex, che ora canta invece in una band di successo. Tutto fila liscio, finché Scott non incontra la misteriosa roller-blader Ramona Flowers. La ragazza è venuta a Toronto da New York per trovare la pace e lasciarsi il passato alle spalle. Nessuno sa però cosa voglia dimenticare, finché Scott non s’innamora di lei.

Quando Scott si decide a chiederle di diventare la sua ragazza, scopre che la cosa non è affatto facile. Per poter conquistare la ragazza, infatti, deve prima sconfiggere la Lega dei Sette Malvagi Ex di Ramona, messa insieme da Gideon, l’ultima fiamma di lei. I sette ex faranno dunque di tutto per mettere Scott al tappeto, dimostrando a Ramona di come lui non sia assolutamente adatto a lei. Se Scott è dunque veramente innamorato, dovrà sconfiggerli prima che sia troppo tardi. Hanno così inizio una serie imprevedibile di disavventure e situazioni impossibili.

Scott Pilgrim vs. The World: il cast del film

Ad interpretare il simpatico protagonista Scott Pilgrim vi è l’attore Michael Cera, mentre Mark Webber, Alison Pill e Johnny Simmons sono Stephen Stills, Kim Pine e Neil Nordegraf, i membri della band Sex Bob-omb. Questi ultimi tre dovettero fare molta pratica prima di riuscire a suonare da soli i rispettivi strumenti, mentre Cera, noto anche come esperto bassista, dovette impegnarsi a sembrare meno bravo per non oscurare i colleghi. Nel ruolo di Knives Chau vi è poi l’attrice Ellen Wong, mentre Anna Kendrick è Stacey Pilgrim, la sorella minore di Scott. Nella realtà, la Kendrick ha tre anni in più a Cera.

Ramona Flowers è interpretata da Mary Elizabeth Winstead, mentre nel ruolo dei sette malvagi ex di lei si ritrovano diversi attori noti. Gideon è infatti interpretato da Jason Schwartzman, mentre Lucas Lee è Chris Evans. Todd Ingram ha il volto di Brandon Routh mentre Roxy Richter è Mae Whitman. Compaiono poi Kieran Culkin nel ruolo di Wallace Wells e Shota Saito e Keita Saito nei panni di Kyle e Ken Katayanagi. L’attrice premio Oscar Brie Larson, invece, è Natalie “Envy” Adams, la ex fidanzata di Scott. Grande fan di Wright, la Larson chiese di poter partecipare pur senza aver mai letto il fumetto di Scott Pilgrim.

Scott Pilgrim vs. The World cast

Scott Pilgrim vs. The World: il fumetto e il videogioco

Dato il grandissimo successo del fumetto di O’Malley, diversi studios di Hollywood si interessarono alla produzione di un adattamento cinematografico. L’autore di Scott Pilgrim era però scettico all’idea di una trasposizione. L’ingresso di Wright nel progetto lo portò però a cambiare opinione, vista la grande attenzione riposta dal regista nel dar vita ad un film molto fedele al testo di partenza. Wright, per esempio, inserì diversi effetti ed elementi visivi rimandanti proprio allo stile tipico dei fumetti. Per quanto riguarda il finale, invece, si dovette optare per un’idea originale, poiché il sesto ed ultimo volume della serie non era ancora pronto in quel momento.

Nell’agosto 2010 è stato poi anche distribuito tramite download per PlayStation 3 e Xbox il videogioco Scott Pilgrim vs The World: The Game, prodotto da Ubisoft e con una colonna sonora composta dal gruppo Anamanaguchi. Il videogioco ha ricevuto buone recensioni, portando i giocatori a dover affrontare numerose battaglie nell’arco di sette livelli, uno per ogni ex di Ramona. In seguito sono stati rilasciati dei pacchetti DLC, uno con Knives Chau come personaggio giocabile durante l’uscita dvd del film e in seguito con Wallace Wells come personaggio giocabile e modalità multiplayer online.

Scott Pilgrim vs The World: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Scott Pilgrim vs The World è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Amazon Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 1 ottobre alle ore 23:25 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

L’Arminuta: trailer del film di Giuseppe Bonito

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L’Arminuta: trailer del film di Giuseppe Bonito

Lucky Red è lieta di presentare il trailer de L’Arminuta, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo bestseller vincitore del Premio Campiello 2017 di Donatella Di Pietrantonio edito da Einaudi.

Diretto da Giuseppe Bonito, regista di Figli (vincitore del Nastro d’Argento come miglior commedia), il film porta sullo schermo la storia di una ragazzina di tredici anni costretta a lasciare la vita cui appartiene per ricongiungersi alla famiglia in cui è nata, passando da un mondo moderno e ricco ad una realtà rurale e ancora arcaica. Uno straniamento in cui l’Arminuta, ossia la ritornata, dovrà attraversare il senso di abbandono per arrivare a scoprire quello di appartenenza.

Una storia intensa e estrema che ha conquistato i lettori facendoli immedesimare in una ragazza che con rabbia e coraggio elabora dentro di sé il significato del rapporto genitori-figli, della maternità, dell’amore e dell’abbandono.

Il film, così come il romanzo, racconta un anno di vita di questa ragazzina alle soglie delladolescenza, un periodo che segnerà la sua vita per sempre, in cui sperimenterà il dolore e la durezza ma anche lamore, la dolcezza e la bellezza a tratti feroce che la vita riserva.

Mi piacerebbe che la narrazione restituisse soprattutto due cose: da un lato lo sguardo de lArminuta, che è testimone suo malgrado, e dallaltro il magma incandescente dei sentimenti laceranti che questa storia contiene.

LArminuta affronta una delle paure più profonde di ogni individuo, quella di perdere le persone dalle quali dipende la propria felicità ed è anche il racconto del contrasto tra il destino e la volontà dellessere umano.

Giuseppe Bonito

L’armitura, la trama del film

Tratto dal romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio Campiello 2017. Estate 1975. Una ragazzina di tredici anni viene restituita alla famiglia cui non sapeva di appartenere. All’improvviso perde tutto della sua vita precedente: una casa confortevole e l’affetto esclusivo riservato a chi è figlio unico venendo catapultata in un mondo estraneo.

Anni da cane: teaser trailer del film Amazon di Fabio Mollo

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Anni da cane: teaser trailer del film Amazon di Fabio Mollo

Amazon Prime Video ha diffuso il teaser trailer di Anni da cane diretto da Fabio Mollo e scritto da Mary Stella Brugiati e Alessandro Bosi. Prodotto da Notorious Pictures il film vede protagonisti Aurora Giovinazzo, Isabella Mottinelli, Federico Cesari, Luca Vannuccini, Marta Losito, Romana Maggiora Vergano, Paola Gioia Kaze Formisano, Sabrina Impacciatore e con una performance cameo di Achille Lauro.

La trama

Anni da cane racconta la storia di Stella, un’adolescente impacciata, cinica, piena di immaginazione e tormentata. Dopo un incidente in auto che le cambia la vita e in cui è coinvolto anche un cane, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei cani: uno ne vale sette, e ora che sta per compiere sedici anni, in realtà, è una centenaria. Per questa ragione, Stella crede che le rimanga poco tempo da vivere e decide di stilare una lista di tutte le cose che vuole fare prima di morire. Con l’aiuto dei suoi migliori amici, Nina e Giulio, la ragazza comincia così a vivere la sua vita al massimo, bruciando le tappe per paura di non avere tempo per fare tutte le esperienze. Ma l’incontro casuale con Matteo, un coetaneo timido e introverso, metterà tutto in discussione, stravolgendo totalmente la sua prospettiva.

Anni da cane si unirà alle migliaia di serie e film già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Amazon Original Dinner Club, LOL: Chi ride è fuori, FERRO e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1 e S2 ; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel  e i grandi successi comeJack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie Amazon Original di produzione italiana già annunciate sono Vita da Carlo, All or Nothing: Juventus, The Ferragnez – La serie, Bang Bang Baby, The Bad Guy, Everybody Loves Diamonds e Prisma.

‘Ndrangheta, World Wide Mafia, la nuova docuserie originale italiana Disney+

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Disney+ ha annunciato la docuserie originale italiana in quattro parti ‘Ndrangheta, World Wide Mafia. Prodotta da Disney, IBC Movie e Sunset Press e basata su eventi reali, questo nuovo progetto originale scritto e diretto da Jacques Charmelot e François Chayé racconta per la prima volta la storia dell’organizzazione criminale italiana sotto forma di docuserie. Insieme alla già annunciata serie locale The Good Mothers, questa nuova produzione italiana offrirà al pubblico un racconto completo, unico ed esclusivo sul fenomeno italiano della ‘Ndrangheta.

‘Ndrangheta, World Wide Mafia quando esce e dove vederla in streaming

‘Ndrangheta, World Wide Mafia uscirà nel 2022 su Disney+

‘Ndrangheta, World Wide Mafia, trama e cast

‘Ndrangheta, World Wide Mafia è una docuserie crime originale composta da quattro episodi che racconta la storia della guerra portata avanti dal procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri contro una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo, la ‘Ndrangheta. La segretissima organizzazione criminale italiana è una delle principali realtà a livello mondiale nel business della droga e del riciclaggio di denaro e si è infiltrata ovunque, dall’economia legale ai circoli politici. La docuserie racconterà anche lo storico maxi-processo aperto nel gennaio 2021 a Lamezia Terme, in Calabria, guidato da Gratteri contro più di 350 imputati: un processo le cui sorti avranno conseguenze anche sul traffico internazionale della droga.

Con un accesso non comune al lavoro investigativo condotto da Gratteri, dai suoi collaboratori e dalla sua squadra di sicurezza, questa docuserie racconta la lotta a tutto campo che si svolge in una delle regioni più povere d’Europa, la Calabria, nel sud Italia.  Gratteri in questi anni ha ricevuto molteplici minacce di morte e da più di trent’anni vive sotto scorta. Durante la serie gli spettatori scopriranno la sua storia personale e la realtà quotidiana della sua lotta, seguiranno il suo lavoro di “comandante in capo” di un’indagine che coinvolge servizi segreti, polizia, unità militari e forze speciali.

Il pubblico avrà modo di conoscere personaggi unici: quelli dalla parte della giustizia e quelli al servizio dei clan, contrapposti in uno scontro mortale che condanna la Calabria a una maledizione senza fine. ‘Ndrangheta, World Wide Mafia racconterà come una delle regioni più povere d’Europa abbia visto nascere e crescere un’organizzazione tentacolare, che ha corrotto la società e le istituzioni e renderà gli spettatori parte integrante dell’azione reale in un modo unico e senza precedenti, con riprese suggestive che nessuna troupe cinematografica ha mai realizzato prima d’ora.

‘Ndrangheta, World Wide Mafia sarà prodotta da Disney insieme alla società di produzione italiana IBC Movie e alla società di produzione francese Sunset Presse. Gli Executive Producer per IBC sono Francesca Andreoli e Maurizio Feverati. Gli Executive Producer per Sunset Presse sono Carlos Carvalho Da Silva, Stéphanie de Montvalon, David Tillier. La docuserie è diretta da Jacques Charmelot e François Chayé ed è scritta da Jacques Charmelot e François Chayé insieme a Giovanni Filippetto e Michela Gallio.

Sofia Scalia: 10 cose che non sai di lei

Sofia Scalia: 10 cose che non sai di lei

Meglio noto come la Sofì dei Me contro Te, Sofia Scalia è oggi una vera e propria celebrità, divisa tra il mondo di YouTube, il cinema, la televisione e numerose altre attività nel mondo dello spettacolo. Sempre di più il duo di cui fa parte è una solida certezza nel mondo dell’intrattenimento, capace come pochi di far presa sulle fasce più giovani degli spettatori.

Ecco 10 cose che non sai di Sofia Scalia.

Sofia Scalia: i suoi film e l’attività su YouTube

1. È diventata celebre grazie al canale YouTube. La fonte principale della fama dei Me contro Te è il loro canale YouTube, aperto nel 2014. Caricando qui i loro video, il duo ha formato un proprio riconoscibilissimo stile, guadagnando nel giro di pochi anni un numero di iscritti attualmente pari a 5,12 milioni. Nei loro video, pubblicati con grande frequenza, i due sono soliti dar vita ai contenuti più disparati, pensati, anche nel linguaggio, per intrattenere un pubblico di bambini.

2. Ha recitato in alcuni film per il cinema. Il 17 gennaio del 2020 è uscito in sala il lungometraggio Me contro Te – Il film: La vendetta del Signor S. Scritto dagli stessi Calagna e Scalia, il film è stato prodotto dalla Warner Bros., in collaborazione con la Me Contro Te Production. La trama ruota intorno alla celebre coppia, che si trova a dover fronteggiare il malvagio e misterioso Signor S., il quale aspira a diventare il padrone del Mondo. Nel 2021 è poi uscito il sequel, intitolato Me contro Te – Il film: Il mistero della scuola incantata. Il 1° settembre 2021 hanno poi annunciato il terzo ed ultimo capitolo della trilogia, Me contro Te – Il film: Persi nel tempo, il quale uscirà in sala il 1° gennaio del 2022.

3. La TV ha contribuito al successo. Dopo aver ottenuto un buon successo su YouTube, i Me contro Te sono stati assunti come protagonisti della serie Like Me, distribuita su Disney Channel, e pressocché adattata ai personaggi di Luì e Sofì. I due hanno in seguito svolto il ruolo di conduttori per il game show Disney Challenge Show – Me contro Te, dove diversi bambini venivano sfidati attraverso diverse prove da superare. Queste significative incursioni televisive hanno contribuito all’ulteriore popolarità della coppia.

Sofia Scalia film

Sofia Scalia è su Instagram

4. Ha un account personale. Sofia Scalia è presente su Instagram con un proprio account verificato il cui nome è semplicemente @sofi.scalia. All’interno di questo vanta attualmente 727 mila follower, ed è solita pubblicare post di vario genere. Questi ad oggi sono più di 270 e spaziano da momenti di svago in compagna di amici o della sua famiglia sino alla promozione dei suoi progetti cinematografici e televisivi. Seguendo il suo profilo, dunque, si potrà essere sempre aggiornati sulle sue attività.

5. È presente anche sul profilo dei Me contro Te. Oltre al profilo personale di Sofia, è possibile trovare su Instagram anche l’account ufficiale dei Me contro Te, seguito ad oggi da 1,5 milioni di persone. In questo, con oltre 1.600 post, il duo è solito condividere fotografie inerenti alle loro attività, dai viaggi ai progetti realizzati e in via di realizzazione. Tutti i loro fan non possono dunque non seguire tale account, rimanendo informati su tutto ciò che riguarda i Me contro Te.

Sofia Scalia e Luigi Calagna

6. Sono fidanzati nella realtà. Come noto, Sofia Scalia e Luigi Calagna sono una coppia anche al di fuori delle loro attività nel mondo dello spettacolo. A quanto pare, i due si sono conosciuti nel 2012 grazie al cugino di lei, amico di Luigi. Hanno poi frequentato insieme la facoltà di Scienze della Comunicazione. In seguito, i due hanno tramutato la loro comune passione nel loro lavoro, dando vita alla Me contro Te Srl.

7. La Chimica li ha avvicinati. Dopo essersi conosciuti, ad unire ancor di più i due ci ha pensato la materia scolastica “chimica”. Luigi, che all’epoca frequentava la facoltà di Farmacia, ha infatti aiutato Sofia a migliorare i propri voti in questa. In seguito, lui ha lasciato la facoltà iscrivendosi nella medesima di lei. A quel punto, però, la chimica di coppia tra i due era diventata così forte da renderli inseparabili.

Sofia Scalia età

Sofia Scalia e i Me contro Te

8. È nota anche per le canzoni del duo. Uno degli ambiti in cui i Me contro Te hanno ottenuto molto consenso è quello legato alla musica. Con i loro video hanno infatti diffuso diverse canzoni da loro composte ed eseguite, arrivando, nel febbraio del 2020, a pubblicare il loro primo album, intitolato Il Fantadisco dei Me contro Te, posizionatosi per due settimane al primo posto in classifica, vincendo poi un disco d’oro e uno di platino. Dall’album è stato estratto il singolo Me con te, divenuto una vera e propria hit.

9. Possiede anche altri canali. Quello di Sofia e Luigi è diventato un vero e proprio brand, che su YouTube si è esteso attraverso l’apertura di altri due canali collegati in modo indissolubile a quello principale. Si tratta di “Me contro Te Music”, seguito da 1,42 milioni di persone, all’interno del quale il duo pubblica i video relativi alle canzoni da loro composte ed eseguite. Vi è poi “Me contro Te Extra”, con un totale di 627 mila iscritti, dove si possono invece trovare altri contenuti, definiti appunto “extra”, relativi alla celebre coppia.

Sofia Scalia: età e luogo di nascita

10. Sofia Scalia è nata a Palermo, in Sicilia, il 14 maggio 1997, ed ha oggi 24 anni.

No Time to Die: Ben Whishaw vorrebbe un attore gay come nuovo 007

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No Time to Die, attualmente nelle sale italiane, è il film che segnerà l’ultima apparizione di Daniel Craig nei panni iconici di 007. I produttori del franchise hanno già chiarito che l’erede dell’attore britannico al ruolo verrà annunciato soltanto nel corso del 2022 e, ovviamente, tutti hanno un’opinione su chi dovrebbe raccogliere l’imponente eredità, incluso Ben Whishaw, interprete del personaggio di Q da Skyfall del 2012.

Durante una recente intervista con Just for Vanity, l’attore ha espresso le sue opinioni sul futuro della saga e sulla direzione che pensa dovrebbe prendere. “Se vogliono continuare a portare avanti il franchise e la storia di questo personaggio, potenzialmente si può esplorare e fare qualsiasi cosa. Non so esattamente che strada dovrebbero intraprendere, ma di sicuro dovrebbe essere qualcosa di estremamente radicale, qualcosa di veramente diverso. Viviamo in un’epoca diversa ora. Ci sarà sempre quella fetta di pubblico che spera che Bond non cambi mai. E da una parte è giusto, perché amano questi film da tantissimo tempo. Dall’altra, però, credo che si possano fare entrambe le cose. Onorare il personaggio e la tradizione, ma anche guardare al futuro, in avanti. Penso che bisogna farlo, se non Bond diventerà soltanto una specie di pezzo da museo.”

In un’altra intervista con Attidue, invece, Whishaw, dichiaratamente omesessuale, ha condiviso le sue speranze in merito al fatto che un attore gay possa essere scelto per il ruolo di 007 un giorno. “Credo davvero che dovremmo lavorare per un mondo in cui chiunque possa interpretare qualsiasi cosa. Sarebbe davvero elettrizzante se non fosse importante la sessualità di qualcuno per ottenere un ruolo del genere. Penso che sarebbe un grande passo avanti. Ma vedremo… Vedremo a che punto siamo. Sono stupito da quanto sia cambiato nel mondo dell’industria del cinema soltanto negli ultimi cinque o sei anni, quindi vedremo.”

A questo punto, Ben Whishaw ha fatto i nomi di due attori britannici apertamente gay che vorrebbe vedere nei panni di 007, ossia Luke Evans (La bella e la bestia) e Jonathan Bailey (Bridgerton): “Sono due attori che sembrano davvero adatti per la parte. Sarebbero entrambi un casting ideale. Sarebbe elettrizzante vedere almeno uno di loro nel ruolo.” 

In realtà, non molto tempo fa, proprio Evans aveva espresso il desiderio di interpretare Bond dopo Craig, dichiarando: “Interpretare 007 dopo Daniel Craig sarebbe un compito arduo per qualsiasi attore, ma al momento nessuno sa quali siano i piani. È un processo top secret, ma se mi venisse offerta la possibilità, cogliere l’occasione al volo, come penso farebbero molti attori al mio posto. Sarà un momento davvero emozionante l’annuncio del nuovo casting per la produzione di Bond e auguro buona fortuna a chiunque riesca ad ottenere la parte.”

Tutto quello che sappiamo su No Time to Die

No Time to Die, atteso nelle sale italiane il 30 settembre 2021, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Léa Seydoux (Madeleine Swann), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wrigh (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch Ana de Armas.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

What If…?: le più grandi domande che ci lascia l’episodio su Ultron

L’ottavo episodio di What If…? ha visto lo scontro tra l’Osservatore e Ultron, quest’ultimo alimentato dal potere delle Gemme dell’Infinito, anticipando un gran finale con alcuni divertenti crossover tra le realtà del MCU precedentemente mostrate. Come da tradizione, l’episodio pone una serie di interrogativi alquanto interessanti, soprattutto in merito alla vera natura e al vero equilibrio del potere nell’universo condiviso. Scopriamo grazie a Screen Rant quali sono i principali…

Ultron è davvero più forte di Thanos?

Dopo aver conquistato la Terra, nell’ottavo episodio di What If…? Ultron liquida Thanos in quattro e quattr’otto. Il Titano Pazzo è in possesso di cinque Gemme dell’Infinito durante lo scontro, rispetto all’unica che possiede Ultron, ma non ha ancora risposta all’attacco dell’intelligenza artificiale essendo stato rapidamente diviso in due da un’esplosione della Gemma della Mente.

Essendo stato dimostrato nel MCU che Thanos è potente e astuto – capace anche di sopravvivere ai colpi delle magiche armi asgardiane di Thor -, la sua morte improvvisa è più che scioccante. Sembrerebbe suggerire che Ultron sia semplicemente il cattivo più potente, ma è davvero così o ha semplicemente colto Thanos alla sprovvista?

La Gemma della Mente è davvero la più potente?

Una delle migliori spiegazioni di come Ultron sia in grado di sconfiggere Thanos così rapidamente potrebbe essere che la Gemma della Mente è più forte delle altre Gemme dell’Infinito. Gli eventi di film come Guardiani della Galassia e Doctor Strange – che mettono in evidenza altre gemme – sembrano demolire in modo significativo questa teoria. Tuttavia, non si può restare indifferenti di fronte ad un’esplosione laser che è capace di tagliare a metà il Titano Pazzo prima ancora che abbia la possibilità di parlare.

Una spiegazione potrebbe essere che la Gemma della Mente non è in realtà più forte: semplicemente, Ultron ha soltanto un controllo migliore su di essa, in quanto parte della sua essenza principale. Ad ogni modo, sembra che la Gemma della Mente sia molto più incredibile di quanto si pensasse in precedenza.

Perché l’Osservatore è così sorpreso da Ultron?

Nell’episodio, l’Osservatore dice che può vedere ogni cosa mai successa e tutto ciò che ancora deve accadere. Allora, com’è possibile che l’ascesa al potere di Ultron sia così scioccante per lui?

Non c’è nulla in Ultron che indichi che l’A.I. esiste oltre il normale piano di esistenza nel MCU. Inoltre, se il Multiverso è veramente infinito, devono esserci molte altre realtà in cui è riuscito ad acquisire le Gemme dell’Infinito… Tutte cose che l’Osservatore avrebbe dovuto vedere. Il finale di stagione potrebbe offrire alcuni chiarimenti in merito, ma in questo momento è difficile non percepire la sorpresa dell’Osservatore come qualcosa di diverso da un buco di trama.

In che modo Vedova Nera e Occhio di Falco sono sopravvissuti a Ultron?

Dopo che Ultron ha conquistato la Terra e si è trasferito su altri mondi, i suoi droni devono ancora vedersela con due sopravvissuti: Vedova Nera e Occhio di Falco. Ma come hanno fatto questi due, rispetto agli altri Vendicatori, ad uscirne vivi? Il fatto che lavorino da soli implica che nessun altro eroe del MCU è riuscito a superare l’attacco nucleare di Ultron.

Ma come hanno fatto a sopravvivere senza superpoteri quando personaggi come Hulk, Iron Man e Thor, chiaramente, non ci sono riusciti? È possibile che siano riusciti a rifugiarsi in una specie di bunker segreto dello S.H.I.E.L.D., ma allora perché non hanno cercato di salvare anche i loro amici? Niente di tutto sembra avere senso…

Perché Occhio di Falco ha un braccio robotico?

Sebbene Occhio di Falco sopravviva alla furia iniziale di Ultron sulla Terra, di certo non ne esce totalmente indenne. Infatti, Occhio di Falco ha ora un braccio robotico, il che significa che è rimasto gravemente ferito durante la battaglia contro Ultron.

L’ottavo episodio non offre alcun chiarimento sul perché Occhio di Falco abbia un braccio robotico, ma è probabile che il suo infortunio sia avvenuto durante la versione della sua realtà della Battaglia di Sokovia.

In che modo Ultron viaggia nel Multiverso?

Forse la più grande domanda lasciata in sospeso dall’episodio 8 di What If…? è come Ultron sia in grado di attraversare il Multiverso. Possiede tutte e sei le Gemme, che gli conferiscono un potere inimmaginabile, ma non più grande di quello che Thanos aveva alla fine di Infinity War.

Anzi, Thanos non ha mai mostrato alcun segno di maggiore consapevolezza dimensionale o la capacità di trascendere gli universi. È possibile che Ultron abbia acquisito il potere dopo aver impugnato le Gemme dell’Infinito per un lungo periodo di tempo, cosa che Thanos non ha mai fatto. Tuttavia, l’episodio non conferma in alcun modo questa teoria.

A chi ha fatto giuramento l’Osservatore?

L’Osservatore fa molteplici riferimenti al suo giuramento di non interferenza nell’episodio, qualcosa che è chiaramente molto importante per lui. Alla fine, però, rompe il giuramento e combatte personalmente contro Ultron, ma l’episodio non approfondisce quali conseguenze potrebbero esserci per il personaggio.

Sarebbe utile se il MCU rivelasse a chi esattamente l’Osservatore ha prestato giuramento, ma ciò non avviene. L’Osservatore dei fumetti, di nome Uatu, è solo uno di un’intera specie aliena, che vive secondo un codice di non interferenza. Ciò potrebbe essere vero anche nel MCU, ma per ora il retroscena dell’Osservatore rimane un mistero.

Cosa è successo alle altre Gemme dell’Infinito?

Nel loro duello, Ultron ha la meglio sull’Osservatore abbastanza facilmente, in gran parte a causa delle sei Gemme dell’Infinito a sua disposizione. Ma perché l’Osservatore non usa le Gemme dell’Infinito? Ogni realtà del Multiverso del MCU ha un proprio set di Gemme, quindi dovrebbe essere facile per l’Osservatore acquisirne alcune, nell’interesse di fermare il regno del terrore di Ultron.

Ha senso il motivo per cui non le aveva a portata di mano all’inizio del combattimento, poiché non era preparato al fatto che Ultron lo trovasse, ma ora che l’Osservatore ha un momento per riprendere fiato, potrebbe essere nel suo interesse cercare il suo set di Gemme dell’Infinito per la rivincita.

In che modo l’Osservatore sconfiggerà Ultron?

Con o senza le Gemme dell’Infinito, l’Osservatore avrà il suo bel da fare per cercare di sconfiggere Ultron. È già diventato un potente alleato della versione malvagia di Doctor Strange vista nel quarto episodio, mentre Vedova Nera sta ancora lavorando al suo piano di conquista dell’A.I. con Arnim Zola dell’HYDRA. Tuttavia, considerato il suo potere e un esercito così vasto a sua disposizione, probabilmente ci vorrà più di questo per abbattere l’Ultron potenziato dalle Gemme dell’Infinito.

Il promo del finale di stagione di What If…? ha anticipato un team-up ancora più grande tra gli eroi più potenti del Multiverso. Se ciò accadesse davvero, allora bisogna aspettarsi un finale davvero emozionante per la prima stagione della serie.

The Batman: Zoe Kravitz sulle aspettative dei fan e sul provino per Catwoman

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Tra i numerosi personaggi che appariranno nell’attesissimo The Batman, figura anche l’iconica Catwoman, che questa volta sarà interpretata da Zoe Kravitz, nota per essere apparsa nell’acclamata miniserie Big Little Lies e per aver recitato in Mad Max: Fury Road e nelle saghe di Divergent e Animali Fantastici. 

In una recente intervista con AnotherMag, l’attrice ha parlato della pressione e delle aspettative che gravitano attorno ad un progetto e ad un ruolo così imponenti, commentando anche l’approccio del regista Matt Reeves all’universo del Cavaliere Oscuro. “I fan sono irriducibili e proprio perché li rispetto davvero tanto, ho scelto di non pensare alle loro aspettative durante la realizzazione del film”, ha spiegato Kravitz. “Se mi fossi concentrata sul desiderio di piacere a tutti, e soprattutto ai fan, non avrei mai dato vita ad un personaggio reale. Matt ha scritto una storia veramente interessante, con personaggi e relazioni davvero complesse. Tutto quello che volevo fare era onorare quella storia.”

“A volte, quando si tratta di questi film così grandi, può sembrare che tu sia soltanto un burattino o una piccola parte di qualcosa di molto più grande”, ha aggiunto l’attrice. “La realtà è che questo sembrava un film indipendente per quanto cuore e anima avesse, e per quanto ragionamento ci fosse dietro ad ogni fase del processo e ad ogni scena. È stato davvero un lavoro di squadra. Matt è davvero preciso. Gli ci è voluto un intero anno per portarlo a termine a causa del Covid. Passare un anno intero della tua vita su un film è un molto impegnativo, soprattutto dal punto di vista fisico. Dovevo essere in una certa forma fisica, e c’era una pandemia in corso. Mi hanno infilato questa tuta, ogni giorno dalle 7 del mattino. Lavoravo in media 12 ore al giorno, poi tornavo a casa e mi allenavo. È stata un’esperienza molto, molto intensa, ma incredibile.”

Zoe Kravitz sulla Catwoman di The Batman: “Sapevo che doveva essere una persona reale”

Sempre nel corso della medesima intervista, Zoe Kravitz ha ricordato il provino per la parte di Catwoman e il suo approccio all’amatissimo personaggio. “Il mio agente mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Stanno facendo un nuovo film su Batman. C’è anche Catwoman. Sei nella lista delle attrici che stanno valutando’. Se non ricordo male, la prima cosa successa è stata che sono andata a Los Angeles e ho incontrato Matt Reeves. Ho letto la sceneggiatura e abbiamo parlato tanto. Voleva conoscere i miei pensieri a proposito del personaggio e capire se eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Quando si presentano queste grandi opportunità, questi ruoli così grandi, è straziante se vuoi ottenerli davvero e non ci riesci, perché ci metti davvero tanta energia.”

“Ho visto tutti i film precedenti, certo. Ho letto anche alcuni fumetti. Tuttavia, il mio obiettivo non era pensare a lei in quanto Catwoman, ma in quanto donna. Non volevo creare uno stereotipo o alimentare un feticismo. Sapevo che doveva essere una persona reale”, ha concluso.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Angelina Jolie aveva rifiutato un noto supereroe prima di Eternals

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Di recente, Kit Harington ha rivelato di aver rifiutato un ruolo in un film di supereroi molto prima di accettare di prendere parte a Eternals. A quanto pare, la stessa cosa è accaduta al premio Oscar Angelina Jolie.

Durante una recente intervista (via The Direct), l’attrice, che nell’attesissimo film di Chloé Zhao interpreterà Thena, ha rivelato di aver rifiutato il ruolo di un famoso supereroe in passato, senza però rivelare quale. Inoltre, ha anche spiegato perché ha deciso di accettare di prendere parte a Eternals.

“In generale, non sono proiettata verso i film di supereroi o di fantascienza. Non sono generi che mi interessa esplorare”, ha spiegato Angelina Jolie. “Tuttavia, sembrava che stesse accadendo qualcos’altro con questo film. È molto incentrato sui personaggi. Questi ragazzi non sono Spider-Man o Captain America o Hulk. Anche i fan più accaniti potrebbero non sapere chi sono gli Eterni. Presentarli tutti in una volta non è facile.”

In un’altra intervista con Total Film, invece, l’attrice non ha potuto rivelare nulla in merito al suo futuro nel franchise (“Non credo di poterne parlare”, ha detto), ma ha comunque deciso di condividere alcuni dettagli sui poteri del suo personaggio e di come si è preparata al ruolo. “Mi è stato conferito il potere di far apparire le armi direttamente nelle mie mani. Gran parte del mio allenamento è stato molto divertente, anche perché dovevo cercare di capire come riuscire a combattere in quel modo.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Ron – Un Amico Fuori Programma: trailer del film d’animazione

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Ron – Un Amico Fuori Programma: trailer del film d’animazione

Guarda il trailer di Ron – Un Amico Fuori Programma, la nuova avventura d’animazione, targata 20th Century Studios e Locksmith Animation, arriverà il 21 ottobre nelle sale italiane, distribuita da The Walt Disney Company Italia.

Ron – Un Amico Fuori Programma è la storia di Barney, un impacciato studente delle medie, e di Ron, il suo nuovo dispositivo tecnologico che cammina, parla, si connette e che dovrebbe essere il suo “migliore amico pronto all’uso”. Nell’era dei social media, gli esilaranti malfunzionamenti di Ron lanciano i due in un viaggio ricco di azione in cui il ragazzo e il robot fanno i conti con la meravigliosa confusione della vera amicizia.

Il film Ron – Un Amico Fuori Programma è diretto da Sarah Smith e dal veterano di Pixar Jean-Philippe Vine, e co-diretto da Octavio E. Rodriguez; la sceneggiatura è firmata da Peter Baynham & Smith. Il film è prodotto da Julie Lockhart, anche co-fondatrice di Locksmith, e da Lara Breay, mentre la presidente di Locksmith Elisabeth Murdoch, Smith e Baynham sono i produttori esecutivi.

What If…?: l’head writer risponde alle critiche sulle ripetute morti di Iron Man

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A.C. Bradley, creatore di What If…?, ha commentato le continue lamentale da parte dei fan in merito alle ripetute morti del personaggio di Iron Man all’interno della serie animata.

Tony Stark ha sempre avuto un ruolo di primo piano nello show, nonostante il suo destino sia stato alquanto disastroso in alcuni episodi. Stark è stato ucciso da Hank Pym nel terzo episodio (per avvelenamento), e poi di nuovo da Killmonger nel sesto episodio (per accoltellamento).

Nonostante Iron Man sia morto nella timeline del MCU a seguito degli eventi di Avengers: Endgame, i fan erano comunque entusiasti del suo ritorno in versione “animata”, ma purtroppo sono stati costretti a rivivere la morte del personaggio ancora una volta, in maniera ripetuta.

Ora, in una recente intervista con Entertainment Weekly, A.C. Bradley ha commentato le molte persone che, attraverso i social, si sono proclamate sconvolte per la morte di Stark. L’head writer ha specificato che si tratti di colpi di scena dai risvolti dark che appartengono al fascino intrinseco della serie, e che sono liberatori in termini di scrittura, proprio perché si tratta di avvenimenti che gli spettatori non vedrebbero mai sul grande schermo.

“L’aspetto più liberatorio di una serie come What If…? è stato proprio il poter scrivere cose che il pubblico non vedrà mai nei film, e ciò include anche la possibilità di uccidere i nostri eroi, porre fine al mondo, sfogarti in un certo senso”, ha spiegato Bradley. “Sono eccitato all’idea che le persone capiranno che le nostre scelte sono state consapevoli, che c’è un piano dietro molto più grande. Sono consapevole che molti degli episodi finiscono tragicamente, ma potrebbe esserci una ragione. Spero che la gente abbia comunque apprezzato il viaggio finora, e che il finale di stagione dia loro tutto ciò che abbiamo promesso.”

The Batman: Jeffrey Wright sull’essere il primo Jim Gordon di colore

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Nell’attesissimo The Batman ci sarà anche James Gordon, il ben noto commissario del Dipartimento di polizia di Gotham City, che per la prima volta sarà interpretato da un attore di colore, ossia Jeffrey Wright.

In una recente intervista con Haute Living, l’attore – attualmente nelle nostre sale con No Time to Die – ha avuto modo di riflettere proprio sul suo casting, sottolineando come il suo coinvolgimento non dovrebbe essere percepito come una novità, dal momento che la stessa tradizione di Batman è alquanto progressista.

“Se ci pensi, Batman e i personaggi di Gotham City sono creature fluide e in continua evoluzione”, ha spiegato Jeffrey Wright. “Non sarebbe corretto nei confronti di queste storie e della tradizione restare ancorati alla versione originale. Quando Shakespeare scriveva personaggi femminili, questi venivano poi interpretati da ragazzini. Dovremmo ancora oggi attenerci a quella tradizione solo perché all’epoca non c’erano alternative? È ridicolo. E poi, Gordon è un personaggio ricco di sfumature. È legato a Gotham City, a Batman, alla giustizia, alla corruzione… Nessuna di queste cose richiede che sia bianco.”

“Nella sua prima iterazione risalente al 1939, Gotham City è stata modellata su una metropoli americana molto simile a New York o Chicago. Nel 1939, New York era al 90% bianca. La struttura di potere nelle forze dell’ordine in quella città, in quel momento, non sarebbe stata comprensiva di qualcuno che mi potesse somigliarmi… Questo è un fatto storico”, ha aggiunto l’attore.

“Ma poiché queste storie si sono costantemente evolute nel corso dei decenni, non solo attraverso i fumetti ma anche attraverso i film, sono state reinterpretate da sceneggiatori, registi e attori per essere più vicine ai tempi. In questo momento, se dovessimo immaginare una Gotham City basata su una metropoli americana, pensarla come un luogo abitato solo da bianchi sarebbe piuttosto idiota. Sentirsi in debito con la realtà demografica dell’America urbana del 1939… A quale scopo?”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

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