Home Blog Pagina 950

Mad Max: Fury Road, ecco le prime scelte di Miller per i protagonisti

Mad Max: Fury Road

Mad Max: Fury Road di George Miller è considerato da molti un autentico capolavoro, ma il viaggio del film per arrivare ad un’effettiva realizzazione è stato davvero problematico, con il progetto che ha più volte rischiato di non vedere mai la luce.

Il film è arrivato nelle sale nel 2015, ma era da almeno 15 anni che Miller stava cercando di realizzare un nuovo capitolo della saga distopica. Quando Mel Gibson era ancora associato al progetto, e sarebbe dovuto tornare a vestire i panni di Max Rockatansky, pare che la Warner Bros. fosse interessata ad affidare il ruolo di Furiosa a Uma Thurman. Siamo orientativamente intorno al 2001, e la produzione fu costretta ad interrompersi dopo i tragici attentati dell’11 settembre.

Quando il progetto di un quarto Mad Max tornò nuovamente in pista, Miller si rese conto che Gibson era effettivamente troppo “maturo” per tornare nei panni del protagonista, e così iniziò a cercare un attore più giovane che potesse raccoglierne l’eredità. A quanto pare, una delle star del MCU era sul punto di ottenere la parte del Guerriero della Strada, prima che venisse ufficialmente scelto Tom Hardy: stiamo parlando di Jeremy Renner.

A rivelarlo è stata Zoe Kravitz, interprete di Toast la Sapiente in Fury Road, in una recente intervista (via CBM): “Ho fatto uno screen test con Jeremy Renner che leggeva la parte di Max quando ancora non avevano assunto Tom. Dovevamo misurare la nostra alchimia.”

Alla fine, i ruoli di Max Rockatansky e di Furiosa sono stati affidati rispettivamente ad Hardy e al premio Oscar Charlize Theron, che proprio di recente hanno parlato per la prima volta della faida che c’è stata tra loro sul set del film.

LEGGI ANCHE – Mad Max 5: Anya Taylor-Joy sarà una giovane Furiosa?

 
 

Russell Crowe nel cast del remake americano de Il Profeta

Russell Crowe il gladiatore

Il premio Oscar Russell Crowe, indimenticabile Massimo Decimo Meridio de Il gladiatore, visto più di recente al cinema in The Nice Guys, La mummia e Boy Erased – Vite cancellate, sarà tra i protagonisti del remake a stelle e strisce de Il Profeta, film del 2009 diretto dal regista e sceneggiatore francese Jacques Audiard.

L’adattamento americano ad opera della Paramount, il cui titolo ufficiale sarà American Son, porterà la firma di Dennis Lehane, celebre scrittore e sceneggiatore britannico, noto per i romanzi La morte non dimentica e L’isola della paura, da cui sono stati tratti rispettivamente i film Mystic River di Clint Eastwood e Shutter Island di Martin Scorsese.

Alla regia, invece, ci sarà Andrew Onwubolu, rapper statunitense attivo anche come attore, sceneggiatore e regista. Come apprendiamo da Variety, nel film Russell Crowe avrà il ruolo di uno spietato boss mafioso, probabilmente la parte interpretata da Niels Arestrup nell’originale francese.

Russell Crowe tra i protagonisti di American Son, remake USA del francese Il Profeta

Il Profeta di Jacques Audiard ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria del 62esimo Festival di Cannes, ben novePremi César 2010 (tra cui quello per il miglior film), ed è stato candidato come miglior film straniero ai Premi Oscar 2010.

Il film narra la prigionia del giovane beur Malik, dall’ingresso in carcere, solo e appena maggiorenne, all’uscita sei anni più tardi, che lo vedrà completamente trasformato in un affermato boss criminale. Al momento il giovane attore che interpreterà Malik nella versione USA (nel film di Audiard era interpretato da Tahar Rahim) non è ancora stato trovato.

 
 

Hulk: ecco il personaggio che potrebbe sconfiggerlo

L’Hulk dell’Universo Cinematografico Marvel è certamente uno degli eroi più potenti in circolazione, con un potere ed una forza che aumentano di pari passo alla crescita esponenziale e incontrollabile della sua rabbia. Eppure – anche se per molti è difficile immaginarlo -, il Gigante di Giada non è propriamente l’eroe più forte che esista tanto nei fumetto quanto sul grande schermo.

Ora che la Disney ha acquistato la Fox (oggi conosciuta come 20th Century Studios), ci sarà – forse – la possibilità di vedere uno scontro acceso tra il Vendicatore interpretato al cinema da Mark Ruffalo e un noto villain che potrebbe eguagliare Hulk in quanto a potenza: siamo parlando di Cain Marko, meglio conosciuto come Fenomeno. Il personaggio creato da Stan Lee e Jack Kirby ha fatto due apparizioni nella saga Fox dedicata agli X-Men: in X-Men – Conflitto finale del 2006, interpretato dall’attore Vinnie Jones, e io Deadpool 2, ricreato grazie all’animazione digitale e al contributo di Ryan Reynolds.

Tralasciando l’iterazione mostrata nel film di Bratt Rattner, è quella che abbiamo visto in Deadpool 2 che potrebbe dare del vero filo da torcere al nostro amato Hulk, dal momento che stiamo parlando di un antagonista letteralmente inarrestabile, soprattutto grazie alla sua armatura, che lo rende invulnerabile a qualsiasi colpo gli si possa infliggere.

Al momento non sappiamo se vedremo nuovamente il personaggio di Fenomeno sul grande schermo: uno scontro con Hulk sarebbe di certo interessante, quantomeno per stabilire se esiste davvero un modo in cui il Gigante Verde può battere il fratellastro di Charles Xavier. Un ipotetico scontro cinematografico tra i due potrebbe prendere spunto proprio dai fumetti: una volta, grazie ad una delle sue incarnazioni più potenti – ossia War Hulk -, Hulk è stato in grado di fermare fisicamente Fenomeno.

Ricordiamo che, dopo Avengers: Endgame, Mark Ruffalo dovrebbe tornare a vestire i panni di Hulk nell’annunciata serie dedicata a She-Hulk che debutterà prossimamente su Disney+.

LEGGI ANCHE – Mark Ruffalo spera ancora in una rivincita di Hulk contro Thanos

Fonte: CBR

 
 

Sandman: in attesa del live action, arriva l’audiolibro

Sandman

In attesa di nuovi aggiornamenti sull’annunciato adattamento live action di Sandman ad opera di Netflix, arriva la notizia che Audible, la multinazionale venditrice di programmi di intrattenimento audio distribuiti sul web, renderà disponibile i primi tre cicli narrativi della serie a fumetti (Preludi e notturni, Casa di bambole, Le terre del sogno) sotto forma di audiolibri.

Grazie a The Hollywood Reporter veniamo a conoscenza del prestigiosissimo cast di attori coinvolti nel progetto e che presteranno le loro voci ai personaggi della storia: James McAvoy sarà la voce di Sogno/Morfeo; Justin Vivian Bond sarà la voce di Desiderio; Kat Dennings presterà la voce a Morte; Miriam Margolyes presterà la voce a Disperazione; Michael Sheen sarà Lucifero ed Andy Serkis doppierà invece Matthew il Corvo.

Tra gli attori coinvolti nel progetto figurano anche Riz Ahmed (Corinthian), Taron Egerton (John Constantine), Samantha Morton (Urania Blackwell) e Bebe Neuwirthe (il Gatto Siamese). Al loro si aggiungo anche Arthur Darvill, William Hope e Josie Lawrence.

“Un cast di artisti davvero eccezionali darà vita a questo fenomeno culturale. Siamo onorati di lavorare a fianco di Neil Gaiman e DC per creare un adattamento davvero coinvolgente che sappiamo che i fan e gli ascoltatori adoreranno”, ha dichiarato in un comunicato ufficiale David Blum, caporedattore di Audible Originals.

La prima parte della versione Audible di Sandman debutterà in America il 15 luglio. Gaiman sarà coinvolto in qualità di narratore e di produttore esecutivo insieme al suo storico collaboratore Dirk Maggs.

LEGGI ANCHE – Sandman: lo sceneggiatore lascia il film, ecco perché

Sandman (The Sandman) è una serie a fumetti nata dalla penna di Neil Gaiman e pubblicata dalla DC Comics tra il 1989e il 1996. La serie è composta da 75 albi, divisi poi in  10 volumi, nel quale il protagonista è Sogno, la personificazione antropomorfa di tutti i sogni.

 
 

Mission Impossible 7: i primi dettagli sul ruolo di Hayley Atwell

Hayley Atwell

Il regista Christopher McQuarrie e l’attrice Hayley Atwell sono stati ospiti di un recente podcast di Light the Fuse dove, naturalmente, hanno discusso degli attesissimi nuovi capitoli della saga di Mission Impossible. McQuarrie e la Atwell hanno avuto la possibilità di svelare i primi dettagli sul ruolo che l’attrice interpreterà nei due nuovi film: la Atwell figura tra le new entry della saga, insieme ai colleghi Shea Whigham, Pom Klementieff e Nicholas Hoult.

A proposito del suo personaggio, Hayley Atwell ha rivelato: “C’è ambiguità… la cosa interessante che stiamo esplorando è la sua resistenza ad una determinata situazione in cui si trova. Come il suo viaggio ha iniziato e dove la porterà durante il film. È un viaggio che riguarda la sua storia, cosa le viene chiesto di fare e dove ciò probabilmente la condurrà.”

Il regista Christopher McQuarrie, invece, ha aggiunto: “Affinché Hayley potesse esistere in un franchise come questo, non potevamo permetterci di farla apparire per qualche minuto e affidarle soltanto poche battuta. Non poteva essere questo il modo. Non volevamo che Hayley fosse una ripetizione di qualche personaggio che magari i fan già conoscono. Cosa ci è rimasto da esplorare? Cosa può rendere davvero unico questo personaggio? Abbiamo scritto una scena basata proprio su quello che crediamo sia il vero tratto distintivo del personaggio, ed è anche la scena che Hayley ha letto la prima volta che ci siamo incontrati. Abbiamo scoperto un’attrice dotata di un’energia incredibile e di una grande alchimia con Tom Cruise. Non si tratta di una specifica atmosfera che si viene a creare, si tratta proprio di una vibrazione. La senti, la percepisci e ti ritrovi a pensare: ‘Non so cosa fare con questa persona’.”

LEGGI ANCHE – Mission Impossible 7 e 8: annunciate le nuove date di uscita

I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

I due film verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Nessun aggiornamento sul destino di August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da Henry Cavill e Alec Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono morti?

 
 

The New Mutants arriverà in sala: ecco la nuova data di uscita

the new mutants

Alla fine, The New Mutants arriverà nelle sale! Dopo essere stato rimandato per l’ennesima volta a causa della pandemia di Covid-19 (sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane lo scorso 3 aprile), il tredicesimo film della saga di X-Men diretto da Josh Boone – nonostante i rumor delle ultime settimane che parlavano di una release direttamente in streaming – farà finalmente il suo debutto in sala quest’estate, precisamente il prossimo 28 agosto.

A proposito dell’arrivo al cinema del film, apprendiamo da The Hollywood Reporter un aneddoto decisamente interessante: la fonte conferma, infatti, che la versione del film che arriverà nelle sale ad agosto sarà ‘in larga parte’ quella mostrata nel 2017 durante i test screening, con il lavoro sugli effetti visivi portato ovviamente a compimento.

Sempre la fonte riconferma, inoltre, che le tanto chiacchierate riprese aggiuntive del film – che sarebbero dovuto servire a cambiarne il tono e ad inserire nuovi personaggi – non hanno mai avuto luogo (cosa rivelata già da Boone in una vecchia intervista). Di seguito il nuovo poster ufficiale del film che segnala la nuova data di uscita americana:

LEGGI ANCHE – The New Mutants sarà il film più breve dell’universo X-Men

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

ll film è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

 
 

Clint Eastwood: 10 cose che non sai sull’attore e regista

Clint Eastwood Juror No. 2

Considerato l’ultimo dei grandi autori classici, Clint Eastwood è una vera e propria leggenda vivente. Con una lunghissima carriera alle spalle, divisa tra recitazione e regia, egli è oggi uno dei più prolifici uomini di cinema in circolazione, capace con ogni suo film di indagare tanto sulla natura umana quanto sul complesso rapporto con i media, la giustizia e lo Stato. Giunto alla soglia dei novant’anni, Eastwood non accenna a rallentare il ritmo, sempre pronto a lavorare su nuove e complesse storie.

Ecco 10 cose che non sai di Clint Eastwood.

2Parte delle cose che non sai sul regista

Clint Eastwood figli

Clint Eastwood è una canzone dei Gorillaz

5. Gli è stata dedicata una celebre canzone. Tra i brani più celebri della band Gorillaz, vi è senza dubbio Clint Eastwood. La canzone si apre come un vero e proprio omaggio al personaggio interpretato dal regista ne La Trilogia del Dollaro, i celebri film western che lo resero famoso. Nel testo, come anche nel videoclip, si possono infatti ritrovare riferimento al personaggio interpretato da Eastwood, tra cui la frase “I got sunshine in a bag“, la quale indicherebbe il denaro che lo Straniero senza nome porta con sé nella borsa.

Clint Eastwood: chi sono i suoi figli

4. I suoi figli hanno intrapreso carriere artistiche. Nel corso della sua lunga vita, Eastwood ha avuto diverse relazioni, che lo hanno fatto diventare padre in più occasioni. I primi due figli, Kyle, musicista, e Alison, attrice, sono nati rispettivamente nel 1968 e nel 1972. Da una relazione extraconiugale, nel 1986, ha invece avuto il figlio Scott Eastwood, oggi noto attore. Nel 1993 nasce invece la figlia Francesca, anche lei divenuta attrice, mentre nel 1996 diventa padre per l’ultima volta di Morgan Colette.

Clint Eastwood: il suo ultimo film

3. Aveva rinunciato al progetto. L’ultimo film per ora uscito in sala del regista è stato Richard Jewell, storia di un uomo che viene inizialmente acclamato come eroe per aver sventato un attacco terroristico, salvo poi essere accusato di esserne lui stesso l’autore. Il film era stato proposto a Eastwood nel 2016, ma egli aveva declinato l’offerta per dirigere invece 15:17 – Attacco al treno. Il progetto passò allora in mani diverse, senza però trovare sviluppi concreti. Nel 2018, Eastwood, ora libero da altri impegni, si dichiarò interessato e firmò per curarne la regia.

2. Non ha interrotto il lavoro neanche per un incendio. Impegnato nel montaggio del film, Eastwood non ha voluto interrompere il lavoro neanche nel momento in cui un pericoloso incendio era divampato nei pressi degli studi della Warner Bros. Le uniche parole del regista a riguardo sarebbero state “C’è un lavoro da finire”, confermando, nonostante l’età avanzata, il suo celebre carattere indomito e la grande passione verso la sua professione.

Clint Eastwood: età e altezza

1. Clint Eastwood è nato a San Francisco, in California, Stati Uniti, il 31 maggio 1930. L’attore è alto complessivamente 193 centimetri.

Fonte: IMDb

Successivo

Avatar 2: anche Kate Winslet nella prima foto del cast sul set

Avatar 2 - Film: trama, uscita, trailer e molto altro

Dopo aver dato uno sguardo alle riprese subacquee, ecco arrivare finalmente online – attraverso l’account Twitter della saga – la prima immagine ufficiale del cast di Avatar direttamente dal set dei sequel. Lo scatto ritrae i veterani Sam Worthington e Zoe Saldana insieme alle new entry Cliff Curtis e il premio Oscar Kate Winslet.

L’immagine ci mostra i quattro attori impegnati con le riprese subacquee attraverso la performance capture, come si evince dai volti ricoperti dai marcatori. Nella didascalia che ha accompagnato la foto, è possibile leggere una piccola curiosità: “La maggior parte del motion capture si è svolta in questa enorme vasca da 3.4000 metri cubi, costruita appositamente per i sequel”.

LEGGI ANCHE – Avatar: la produzione dei sequel si ferma per il Coronavirus

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

 
 

Harry Potter: qual è il membro più “fico” della famiglia Weasley?

La famiglia Weasley

La famiglia Weasley è sicuramente quella più amata nel mondo di Harry Potter. Sembra strano pensare che siano Purosangue, eppure lo sono eccome, anche se vogliono a tutti i costi vantare legami con i Babbani.

Sono rossi e un po’ scapestrati, tutti tranne mamma Molly, sono buoni e allegri, soprattutto sono la famiglia che Harry non ha mai conosciuto, e quindi anche la famiglia di lettori e spettatori.

Sebbene tutti, ognuno a suo modo, hanno provato di essere virtuosi e coraggiosi, qualcuno ha dimostrato di essere un po’ più goffo e noioso degli altri. Ecco quindi la Famiglia Weasley, dal più al meno noioso!

1Bill Weasley

Harry lo dice meglio di qualunque altra descrizione possibile, quando incontra per la prima volta il maggiore dei fratelli Weasley, in Harry Potter e il Calice di Fuoco: “Non c’era altra parola per lui, se non fico“. È uno spezza-incantesimi per la banca Gringott, professione che lo porta a viaggiare per il mondo per affrontare compiti eccitanti e pericolosi. È incredibilmente bello e sposa la donna più bella della serie, Fleur. Inoltre, è sopravvissuto a un attacco di lupo mannaro, riuscendo a scamparla con solo qualche cicatrice. Bill è il più simpatico della famiglia Weasley, e il vincitore totale di questa classifica.

Successivo

Animazione: i 10 film più fotorealistici

your name

I film d’animazione sono tendenzialmente apprezzati ed amati dal pubblico di tutte le età, non soltanto dagli spettatori più giovani ai quali sembrano essere destinati in maniera esclusiva. Il processo di realizzazione di un film animato – spesso certosino e assai scrupoloso – è affascinanti e complesso, ma spesso non è conosciuto  o compreso da tutti, nonostante gli innumerevoli capolavori che l’animazione è stato in grado di regalarci in tutti questi anni di storia del cinema.

L’evoluzione della tecnologia ha permesso la realizzazione di film animati le cui immagini fossero sempre più ricche di dettagli e più vicine che mai alla realtà. Di seguito abbiamo raccolto i 10 film d’animazione più belli di tutti i tempi, classificati in base ai più eccellenti livelli di fotorealismo:

1Il giardino delle parole

Il giardino delle parole è un film metodico e contemplativo, che affronta temi importanti come la solitudine e il senso di responsabilità. Ciò si riflette nel tono del film e nel suo aspetto visivo. Con diverse scene ambientate sotto la pioggia davvero impressionanti ambientate, il livello di dettaglio di questo film non ha davvero eguali. Inoltre, la stessa città in cui si svolge la storia è resa in una maniera davvero impressionante, dando allo spettatore la sensazione di un film che voglia travalicare i confini del fotorealismo. Il giardino delle parole è pura gioia per gli occhi; un’esperienza che tutti dovrebbero provare.

Fonte: ScreenRant

Successivo

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’ispirazione per la spada laser di Leia

Star wars: l'ascesa di skywalker

In Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Rey ha trovato un nuovo maestro per addestrarla sulle vie del Lato Chiaro: Leia Organa. Dopo la morte del generale, Rey si reca ad Ahch-To, dove il fantasma di forza di Luke Skywalker le consegna la spada laser di Leia. Il debutto di questa spada laser inedita è stato degno di nota in sé e per sé, soprattutto perché ci mostra una parte della storia di Leia che non conoscevamo ancora, ovvero il suo addestramento Jedi.

La spada, che Rey custodisce, ha un ruolo fondamentale in tutto il film, e soprattutto nel finale svolge la sua funzione più importante, come sa chi ha visto l’Episodio IX.

Ora, il concept artist Matthew Savage ha condiviso delle immagini che mostrano da vicino la spada laser di Leia, rivelando l’ispirazione alla base del suo particolare design.

“Sono stato fortunato ad essere una delle tante persone coinvolte nella progettazione della spada laser di Leia per L’Ascesa di Skywalker – ha scritto Savage – Il design inizia con un prototipo che poi viene fatto rimbalzare trai vari reparti fino a quando non viene finalizzato. L’area dell’emettitore è stata ispirata da una lampada Art Déco di Walter Von Nessen che ci ha suggerito J.J. (Abrams).”

Il cast di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

 
 

Maleficent – Signora del Male su Disney+ dal 29 maggio.

Maleficent 2: Signora del Male

Dopo il grande successo al box office italiano, il film Disney Maleficent – Signora del Male debutterà su Disney+ dal 29 maggio.

Lo scorso ottobre Roma ha ospitato Angelina Jolie, l’attrice vincitrice di un’Oscar e di tre Golden Globe, e Michelle Pfeiffer, l’attrice vincitrice di un Golden Globe, per presentare l’anteprima europea del film nella città eterna. Per l’occasione, le due attrici hanno sfilato lungo via della Conciliazione su un carpet di 90 metri in black&white, tra Castel Sant’Angelo e la Cupola di San Pietro, incantando i fan italiani.

Iscriviti a Disney+ per guardare Maleficent: Signora del Male e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Maleficent – Signora del Male vanta la presenza di un cast stellare come Angelina Jolie, Elle Fanning, Chiwetel Ejiofor, Sam Riley, Harris Dickinson, Ed Skrein, Imelda Staunton, Juno Temple, Lesley Manville e Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina Ingrith ed è diretto da Joachim Rønning. Basato su una storia di Linda Woolverton e scritto da Linda Woolverton e Noah Harpster & Micah Fitzerman-Blue, il film è prodotto da Joe Roth, Angelina Jolie e Duncan Henderson, mentre Matt Smith, Jeff Kirschenbaum e Mike Vieira sono i produttori esecutivi.

Nel film Disney Maleficent – Signora del Male, sequel del successo mondiale al box office del 2014, Malefica e Aurora devono affrontare la complessità dei legami famigliari quando le loro strade vengono separate da un matrimonio imminente, alleanze inaspettate e dall’ingresso di nuove forze oscure. Il tempo è stato gentile con Malefica e Aurora. Il loro rapporto, nato da un tradimento, dalla vendetta e infine dall’amore, è cresciuto ed è forte. Ciononostante c’è ancora dell’astio tra gli uomini e le creature magiche. Il matrimonio di Aurora con il Principe Filippo è motivo di festeggiamenti in tutto il Regno e nelle terre vicine poiché le nozze uniranno i due mondi. Un incontro inaspettato però darà vita a una nuova potente alleanza: Malefica e Aurora si ritroveranno sui fronti opposti di una Grande Guerra che metterà alla prova la loro lealtà e le porterà a chiedersi se potranno essere davvero una famiglia.

Maleficent – Signora del Male è uscito il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

 
 

L’hotel degli amori smarriti da 25 maggio sulle piattaforme digitali

L'hotel degli amori smarriti film 2020

Officine UBU ha annunciato che il film L‘hotel degli amori smarriti di Christophe Honoré, la cui uscita nei cinema lo scorso 20 febbraio era stata bruscamente interrotta a causa dell’emergenza Covid-19, sarà dal 25 maggio disponibile per la visione web on demand sulle principali piattaforme digitali.

L’hotel degli amori smarriti  arriva on demand dopo essere stato presentato con successo al 72° Festival di Cannes, dove la protagonista Chiara Mastroianni ha ottenuto il Premio per la Miglior Interpretazione nella sezione Un Certain Regard, e dopo essere stato designato FILM DELLA CRITICA dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, che lo ha definito una commedia sentimentale irresistibile e ironica, piena di spunti narrativi audaci, che si offre anche come una candida riflessione esistenziale. Trasportato dalla superba energia di Chiara Mastroianni, Christophe Honoré intreccia melodramma e favola fantastica sognando orizzonti sentimentali ed erotici tutti da sperimentare.

Officine UBU supporta il cinema anche in versione online e lo fa distribuendo il film L’hotel degli amori smarriti  dal 25 maggio sulle principali piattaforme digitali, tra cui MioCinema e #iorestoinSALA, entrambe fortemente volute e gestite dagli esercenti cinematografici colpiti dalla fase emergenziale che ha imposto la chiusura delle sale. MioCinema è la piattaforma di prossimità dedicata al cinema d’autore che aggiornerà ogni 15 giorni il suo catalogo, permettendone l’acquisto legato alla propria sala cinematografica “reale” e “di fiducia”, la quale avrà una percentuale (40%) del biglietto. La visione web replicherà per quanto possibile il posto in sala e gli utenti potranno interagire tramite chat (info al sito http://miocinema.it). #iorestoinSALA è la nuova iniziativa digitale nata dalla volontà comune di un gruppo di Esercenti cinematografici che gestiscono circa 70 strutture per un totale di circa 170 schermi e che – in attesa di poter tornare a riempire fisicamente le sale, hanno deciso di creare una soluzione on-line per soddisfare le necessità dei propri spettatori. La visione online di entrambe queste piattaforme verrà garantita dalla piattaforma nazionale Mymovies del gruppo GEDI, che raccoglierà i film nelle categorie “current o catalogo”. La visione web sarà affiancata da una serie di attività collaterali quali presentazioni, dibattiti e promozioni.

Dopo vent’anni di matrimonio, Richard scopre che Maria lo tradisce. Lei decide di lasciare il domicilio coniugale e di trasferirsi nell’hotel di fronte, dal quale avrà una vista privilegiata sul suo appartamento, su Richard e sul loro matrimonio. Nella stanza 212 Maria riceverà delle visite inattese dal suo passato, con le quali rivivrà i ricordi di amori sognati e perduti in una magica notte che le cambierà la vita.

 
 

Il diritto di opporsi arriva in digital

Il diritto di opporsi film 2019

Il diritto di opporsi, il dramma illuminante che porta sul grande schermo una delle storie più importanti del nostro tempo, con protagonisti Michael B. Jordan e i premi Oscar Jamie Foxx  e Brie Larson a partire dal 14 maggio sarà disponibile per l’acquisto in digitale (anche in 4K UHD*) su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Dal 28 maggio sarà inoltre disponibile anche per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.

In occasione dell’uscita digitale del film, i primi 10 minuti di Il diritto di opporsi sono già disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia. Tra i contenuti extra spiccano la riflessione di Michael B. Jordan e Bryan Stevenson sull’importanza di raccontare questa storia al pubblico di oggi, lo speciale dedicato alla Equal Justice Initiative, dai modesti inizi fino a diventare un protagonista del cambiamento capace di avere un impatto positivo su migliaia di persone, e oltre 15 minuti di scene inedite.

IL FILM

Il premiato regista Destin Daniel Cretton (“Il castello di vetro”, “Short Term 12”) ha diretto il film da una sceneggiatura che ha co-scritto, tratta dal pluripremiato best-seller di memorie ad opera di Bryan Stevenson.

Il diritto di opporsi si basa sulla vera storia, potente e stimolante, del giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno dell’attivista locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove dimostri la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui sia quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.

Fanno parte del cast principale anche Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, un detenuto che si trova nel braccio della morte in balia del proprio destino; Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in discussione; Rafe Spall (“La grande scommessa”) è Tommy Chapman, il procuratore distrettuale che si batte per la colpevolezza e la condanna di Walter; O’ Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”) nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan, e Karan Kendrick (“Il coraggio della verità”) nel ruolo della moglie di Walter, Minnie McMillian, che è sempre rimasta al fianco di suo marito.

Il film è prodotto dal due volte candidato all’Oscar® Gil Netter (“La vita di Pi”, “The Blind Side”), Asher Goldstein (“Short Term 12”) e Michael B. Jordan, mentre Bryan Stevenson, Mike Drake, Niija Kuykendall, Gabriel Hammond, Daniel Hammond, Scott Budnick, Jeff Skoll e Charles D. King sono i produttori esecutivi.

Cretton ha scritto la sceneggiatura con Andrew Lanham (“Il castello di vetro”), basata sul libro di Stevenson Just Mercy: A Story of Justice and Redemption (Fazi Editore). Pubblicato nel 2014 da Spiegel & Grau, il libro è stato per 180 settimane nella lista dei best seller del New York Times, e nel complesso è stato nominato uno dei migliori libri dell’anno da numerosi top outlets, tra cui TIMEMagazine. Per la sua opera, Stevenson si è aggiudicato inoltre la Andrew Carnegie Medal for Excellence, un NAACP Image Award e il Dayton Literary Peace Prize per la Nonfiction.

La squadra creativa che ha collaborato con Cretton dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Brett Pawlak, la scenografa Sharon Seymour, il montatore Nat Sanders e il compositore Joel P. West, che hanno tutti precedentemente collaborato con il regista in “Il castello di vetro”. Fa parte del gruppo anche la costumista Francine Jamison-Tanchuck (“Detroit”, “End of Justice – Nessuno è innocente”).

Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Endeavor Content/One Community/Participant Media/Macro, una produzione Gil Netter, una produzione Outlier Society: Il diritto di opporsi

CONTENUTI EXTRA

  • MAKING MERCY: Michael B. Jordan presenta la crew di professionisti che, davanti e dietro la camera, ha messo tutta la propria passione per onorare il racconto della storia di Bryan Stevenson sul grande schermo
  • THE EQUAL JUSTICE INITIATIVE: Bryan Stevenson e Michael B. Jordan raccontano la nascita e lo sviluppo della Equal Justice Initiative, dai suoi modesti inizi fino a diventare un potente protagonista del cambiamento, capace di avere un impatto positivo sulla vita di migliaia di persone, arrivando alla creazione del National Memorial for Peace and Justice
  • THIS MOMENT DESERVES: Michael B. Jordan discute insieme alla sua controparte fuori dallo schermo, il vero Bryan Stevenson, sulla storia de Il diritto di opporsi, sul perchè questo film sia importante per il pubblico di oggi e sul processo creativo e le ricerche svolte per adattare il libro al grande schermo
  • 15 MINUTI DI SCENE TAGLIATE

Il diritto di opporsi è già disponibile per il pre-order su:

 
 

Mad Max: Tom Hardy vs Charlize Theron, gli attori parlano dei retroscena

Mad Max: Fury Road

Mad Max: Fury Road di George Miller è stato uno degli ultimi film, arrivati in sala di recente, che ha davvero fatto innamorare gli amanti del cinema, dell’avventura e del grande schermo.

Il regista ha diretto Charlize Theron e Tom Hardy, nei panni di Furiosa e Max, facendo di loro due vere e proprie icone del cinema moderno, pur spingendo al limite i due attori. Sono state frequenti infatti le voci di liti e screzi sul set, soprattutto trai due protagonisti.

Adesso, in una lunga intervista concessa al New York Times, le due star hanno parlato nel dettaglio delle loro discussioni e di qual è stata la causa scatenante dei litigi sul set.

Theron ha dichiarato: “Ripensandoci non avevo capito realmente cosa deve aver provato Tom Hardy nel raccogliere l’eredità di Mel Gibson. Deve essere spaventoso! E credo che a causa della mia paura abbiamo alzato delle barriere per proteggerci invece che dirci ‘Questo è spaventoso per te e lo è anche per me. Cerchiamo di essere gentili tra di noi’. In un modo strano stavamo agendo come i nostri personaggi: tutto riguardava la sopravvivenza“.

Aggiungendo poi: “La cosa più forte che ci stava facendo portare avanti l’intera produzione era la paura. Ero incredibilmente spaventata perché non ho avevo mai fatto niente di simile. Credo che la cosa più difficile tra me e George fosse che lui aveva il film nella sua testa e io cercavo disperatamente di capirlo“.

Tom Hardy ha detto in merito: “Sotto molti punti di vista era troppo per me. La pressione su entrambi alle volte era troppa. Ciò di cui avevo bisogno era un partner con più esperienza rispetto a me. Ed è qualcosa che non si può fingere. Voglio pensare che ora che sono più vecchio e brutto sarei all’altezza della situazione“.

Hardy ha poi proseguito, spiegando che le riprese si svolgevano in pochissimo tempo, era un set molto veloce e gli attori dovevano fidarsi del regista ciecamente, ma spesso non sapevano in che modo avrebbe agito. Questo, ovviamente, generava tensione.

Stando a quanto hanno dichiarato anche Rosie Huntington-Whitley e Zoe Kravitz in merito ai difficili rapporti sul set del film, sembra opinione condivisa che la visione di Miller era così totale e completa che nessuno riusciva a stargli dietro, e in un film così impegnativo, anche fisicamente, deve essere un elemento che sicuramente aumenta la tensione.

Tuttavia, dal canto suo, anche George Miller ha sofferto molto queste riprese, tanto che la moglie ha dichiarato in passato: “Alla fine delle riprese, dopo sei mesi, era quasi a pezzi. Ero preoccupata per lui. Avreste dovuto vederlo alla fine delle riprese, era così magro“.

 
 

Jay e Silent Bob: i dettagli dietro il cameo di Carrie Fisher

jay e silent bob

Invece di un compenso economico, la compianta Carrie Fisher, la celeberrima Leia della saga di Star Wars, chiese qualcosa di molto particolare come “riconoscimento” per la sua apparizione nei panni di una suora in Jay & Silent Bob… Fermate Hollywood!, il film del 2001 scritto, diretto e prodotto da Kevin Smith.

A rivelarlo è stato lo stesso Smith via Twitter, durante un #QuarantineWatchParty dedicato proprio al film: “Carrie Fisher ha accettato di apparire in Fermate Hollywood! gratis”, si legge nel tweet del regista. “Ha soltanto richiesto che le comprassimo un paio di antiche sedie di castoro. Quando l’ho incontrata sul set le ho chiesto: ‘Perché le sedie?, e lei mi ha risposto: ‘Pensavo che il castoro potesse rappresentare una valuta ironica adeguata per essere nel tuo film’. L’amavo davvero tanto…”

Carrie Fisher ha raggiunto la fama internazionale grazie al ruolo della Principessa (poi Generale) Leia nella saga di Star Wars. La sua prima apparizione nel franchise risale al 1977, nel film Una Nuova Speranza. L’attrice è tragicamente scomparsa il 27 dicembre 2016, all’età di 60 anni. L’ultima volta che l’abbiamo vista nella celebre saga fantascientifica è stato lo scorso Dicembre, quando l’utilizzo di materiale d’archivio ha permesso che il personaggio di Leia fosse comunque presente ne L’Ascesa di Skywalker.

Jay & Silent Bob… Fermate Hollywood! raccontava una spassosissima avventura dei due personaggi più iconici del View Askewniverse ideato da Smith: nel film, i personaggi del titolo si recavano a Hollywood per impedire la realizzazione di un film. Anche Mark Hamill, interprete di Luke Skywalker nella saga di Star Wars e grande amico della Fisher, aveva un cameo nella pellicola.

Nel 2019 Kevin Smith ha realizzato Jay e Silent Bob – Ritorno a Hollywood, in cui sia lui che Jason Mewes sono tornati nei panni dei due protagonisti. Il film è uscito negli Stati Uniti direttamente in VOD.

 
 

The Mandalorian 2: Katee Sackhoff nel cast

The Mandalorian

Arriva da Deadline la notizia di un nuovo ingresso nel cast di The Mandalorian 2, poco dopo l’annuncio di Temuera Morrison. Secondo quanto apprendiamo dal noto sito Americano Katee Sackhoff è stato ingaggiato per la seconda stagione.

L’attrice che presta la voce a Bo-Katan Kryze in Star Wars: The Clone Wars e Star Wars Rebels interpreterà la versione live-action del personaggio in The Mandalorian 2. Bo-Katan ha fatto il suo debutto nella stagione 4 di Clone Wars, che ha appena avuto il suo finale di serie. Il personaggio è stato determinante in una trama persistente che ha coinvolto Darksaber in entrambe le trame di Clone Wars e Rebels.

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv live action The Mandalorian basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

 
 

Braccio di Ferro di Genndy Tartakovsky torna in sviluppo

È Animationmagazine.net a riportare in esclusiva che il regista Genndy Tartakovsky, conosciuto principalmente per aver diretto i tre film della saga animata di Hotel Transylvania, è tornato ad occuparsi dello sviluppo di un nuovo film d’animazione basato su Braccio di Ferro, il celeberrimo personaggio dei fumetti creato da Elzie Crisler Segar.

Genndy Tartakovsky aveva iniziato a lavorare al film nel lontano 2012, quando il progetto era nelle mani della Sony Pictures. Adesso il regista, sceneggiatore e animatore collaborerà con la King Features alla realizzazione del film. Tartakovsky aveva abbandonato l’idea di una pellicola animata dedicata a Popeye nel 2015, quando scelse di dedicarsi ad un altro progetto, il mai realizzato Can You Imagine?. All’epoca vennero anche diffuse online le primissime immagini del film animato:

Quando nel 2014 Tartakovsky annunciò di aver accantonato il progetto, il regista dichiarò quanto segue: “Avevamo realizzato davvero un bello screening, il test d’animazione era stato apprezzato da tutti… insomma, le reazioni sono state positive. Amavo quello che stavo facendo, la la Sony sta andando incontro a cambiamenti importanti e ad un certo punto non sapevo più se avevano intenzione di portare avanti il Braccio di Ferro che aveva in mente di fare. Quindi dovevo prendere una decisione. Non è mai facile lasciare un progetto, ma d’altronde si tratta anche di affari”.

All’epoca, la sceneggiatura del film era stata affidata a T.J. Fixman (Ratchet & Clank), incaricato di rimaneggiare lo script messo insieme da Jay Scherick e David Ronn. Al momento non ci sono ulteriori dettagli sulla nuova direzione che prenderà il redivivo progetto su Braccio di Ferro.

Genndy Tartakovsky torna al lavoro sul film d’animazione dedicato a Braccio di Ferro

Creato da E.C. Segar, Braccio di Ferro apparve per la prima volta nelle strisce a fumetti Thimble Theater nel 1929. Solo dopo divenne il protagonista di una striscia a fumetti tutta sua. Nel 1933 The Fleischers cominciò a lavorarci per realizzarne figure animate e nel 1940 arrivò in tv con i cartoni animati. Nel 1980 Braccio di Ferro divenne addirittura il protagonista di un film live action, diretto dal grande Robert Altman e interpretato dal compianto Robin Williams.

 
 

Tenet: chiarito un importante dettaglio sulla trama

tenet

Sulla trama di Tenet vige ancora il più assoluto mistero, e quasi sicuramente nulla verrà rivelato sulla storia del nuovo attesissimo film di Christopher Nolan fino a quando non arriverà il fatidico giorno del debutto in sala. I film di Nolan sono sempre stati avvolti da un’aura di segretezza, e la Warner Bros. non ha cambiato strategia neanche per l’ultima fatica dell’acclamato regista, che già promette di essere ancora più complessa dei precedenti Inception e Interstellar.

Adesso però, in una recente intervista con GQ, Robert Pattinson si è inaspettatamente sbottonato a proposito della trama, confermando che dettaglio sul film che – a questo punto – contraddice quanto spifferato dal web negli ultimi mesi. In base a ciò che sappiamo (e che abbiamo avuto modo di vedere grazie al primo trailer ufficiale), Tenet sarà ambientato nel mondo dello spionaggio internazionale, con i protagonisti che dovranno impegnarsi per evitare lo sviluppo di un evento catastrofico su scala mondiale.

A lungo si è parlato del fatto che nel film ci sarebbero stati anche dei viaggi nel tempo, ma è stato proprio Pattinson a rivelare che non sarà così. Il nuovo Batman cinematografico, infatti, non ha soltanto ribadito – al pari del collega Michael Caine – di non sapere effettivamente quale sia la trama del film, ma anche specificato che non ci sarà alcun viaggio nel tempo: “Il mio personaggio non è un viaggiatore del tempo. In realtà, non ci sono proprio viaggi nel tempo. È l’unica cosa che sono autorizzato a dire”, ha spiegato divertito Pattinson.

Anche se potrebbe non esserci un viaggio nel tempo nel senso più letterale del termine, è innegabile da quei pochi indizi sulla trama a nostra disposizione che, in un modo o nell’altro, Tenet giocherà molto a mescolare le coordinate spazio-temporali. Un libro interamente dedicato al backstage della pellicola – già disponibile per il pre-order su Amazon – ha anticipato che il film racconterà una “Guerra Fredda quantica”.

LEGGI ANCHE – Tenet: quale futuro per il film di Christopher Nolan in sala?

Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, vede protagonista John David Washington insieme a Robert Pattinson Elizabeth Debicki.

Con Tenet, i fan stanno pensando che la fine di Inception è stata reale, non si sia trattato di un sogno, e che ora vedremo la storia di quei bambini, espandendo così l’universo di Inception, consentendo anche l’esplorazione di nuovi temi e nuove storie. Come ipotizzato da The Hollywood Reporter, Tenet potrebbe rivelare che la tecnologia dei sogni sviluppata per i militari in Inception è andata ancora oltre, o è stata sviluppata in qualcosa di ancora più pericoloso, questa volta permettendo alle missioni di spionaggio di non funzionare nel regno dei sogni ma di attraversare tempo.

Forse gli eventi di Inception hanno avuto conseguenze terribili e impreviste, portando la prossima generazione a dover affrontare proprio quei cambiamenti.

È possibile, anzi probabile, che Tenet sia completamente scollegato da Inception. Una delle cose che rende così affascinante il film del 2012 è il finale ambiguo, dato che i fan possono decidere da soli se il ritorno a casa di Dom nella sua famiglia è reale o è un sogno. Se Tenet fosse davvero un sequel di Inception, potrebbe risolvere questa ambiguità. Ma per ora si tratta solo di congetture.

Protagonisti di Tenet oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso. Lo studio ha già fissato la data di uscita per il 17 luglio 2020. Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

 
 

Charlie Cox poteva essere Superman per Matthew Vaughn

charlie cox

Charlie Cox ha rischiato di interpretare Superman in un film DC mai realizzato e pensato, all’epoca, da Matthew Vaughn (che aveva diretto Cox in Stardust) e Mark Millar. Il regista americano e il fumettista scozzese hanno lavorato insieme diverse volte nel corso degli anni: Vaughn, infatti, ha portato al cinema diversi fumetti di Millar, come Kick-Ass e Kingsman.

Anni prima della realizzazione dei due film sopracitati, e prima ancora della nascita del DCEU, Matthew Vaughn e Mark Millar ebbero un’idea per rilanciare il personaggio di Superman al cinema. Non sappiamo fino a che punto dello sviluppo del progetto il duo si sia effettivamente spinto (Millar ha più volte dichiarato che non arrivarono mai a scrivere un vero pitch), ma sembra che nei loro intenti ci fosse la realizzazione di una vera e propria trilogia. Ovviamente, il progetto non ha mai visto la luce, dal momento che – come la storia ci insegna – l’eroe kryptoniano è tornato al cinema grazie ad un progetto totalmente differente, ossia L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder.

In una recente intervista con The Aspiring Kryptonian, Millar è tornato a parlare del film mai realizzato, rivelando che all’epoca Vaughn avrebbe voluto Charlie Cox (che in seguito sarebbe diventato il Daredevil della Marvel nell’omonima serie tv targata Netflix) per il ruolo di Superman: “Matthew aveva già lavorato con Charlie per Stardust, circa uno o due anni prima”, ha spiegato il fumettista. “Pensava ci fosse davvero qualcosa di attraente in merito a Charlie. Sapeva che la stazza di Charlie non si adattava alle tradizionali dimensioni di Superman, ma continuava a dire: ‘Assomiglia un po’ al Superman della Golden Age, quando è un po’ più simile ad un qualunque essere umano.”

LEGGI ANCHE – Daredevil in Spider-Man 3? Charlie Cox commenta i rumor

Tornando al presente, non sappiamo ancora se Henry CavillSuperman attualmente in carica – tornerà a vestire i panni del supereroe sul grande schermo. L’attore ha più volte dichiarato di non aver ancora chiuso con il personaggio, ma ad oggi i piani della Warner Bros. e della DC Films in merito al futuro cinematografico dell’Uomo d’Acciaio sono ancora avvolti nel mistero.

Ricordiamo che al momento Henry Cavill è la star della serie The Witcher disponibile su Netflix, in cui interpreta l’eroe Geralt di Rivia. Di recente è emerso che l’attore potrebbe interpretare un “mutante famoso” in Captain Marvel 2, ma per ora non esiste ancora una conferma ufficiale.

 
 

Robert Pattinson “sopravvissuto” al lockdown grazie a Batman

robert pattinson the batman

Robert Pattinson, star dell’attesissimo The Batman, ha rivelato che inizialmente non sapeva se accettare o meno il ruolo del Crociato di Gotham. Per qualsiasi attore di tratta di una grande responsabilità e, senza ombra di dubbio, di una parte che può segnare profondamente la carriera di un interprete (basti pensare a George Clooney, ancora oggi criticato per la sua incarnazione del Cavaliere Oscuro in Batman & Robin).

Robert Pattinson non è di certo estraneo a ruoli in grado di catalizzare l’attenzione a livello internazionale, basti pensare al personaggio di Edward Cullen interpretato nella saga di Twilight. Eppure, interpretare un personaggio come quello di Batman rappresenta una sfida ancora più grande, dal momento che si tratta di una parte che ha avuto già diverse iterazioni in passato, ognuna con risultati molto differenti.

In una recente intervista con GQ, Pattison ha parlato proprio del mondo in cui ha deciso di preparsi al suo debutto nei panni del Crociato di Gotham. Proprio come Clooney, l’attore era piuttosto scettico all’idea di accettare l’iconico ruolo nel film di Matt Reeves, ma invece di permettere alle paure e ai timori di prendere il sopravvento, l’attore ha scelto di concentrarsi sulla grande opportunità che gli era stata concessa e di prendere spunto da tutte le precedenti incarnazioni del personaggio:

“Pensavo che fosse divertente il fatto che si trattasse di un personaggio che era già stato portato tante e tanto volte sul grande schermo. Quindi, si è trattato di capire dove fosse il divario. Abbiamo visto così tante versioni di Batman che alla fine mi sono ritrovato di fronte ad una sorta di puzzle davvero soddisfacente, in cui c’era bisogno di inserire una nuova sfumatura. Pensavo: quale sarà il mio posto in tutto ciò? C’è qualcosa dentro di me che potrebbe aiutarmi ad interpretarlo al meglio? E poi… c’è tutto il discorso legato all’eredità del personaggio, che è un qualcosa che mi piace molto.”

Sappiamo che le riprese di The Batman sono state momentaneamente sospese a causa della pandemia di Covid-19. Sempre nella medesima intervista, Pattinson ha rivelato di essere in isolamento a Londra, nell’appartamento che la Warner Bros. ha affittato per lui e la sua ragazza, e ha parlato di come le sue giornate siano comunque focalizzate sulla preparazione al ruolo. Nello specifico, l’attore continua a tenersi in forma attraverso un programma alimentare che la major ha stabilito per lui: “Devo seguire un regime alimentare per Batman. Grazie a Dio. Altrimenti non so cosa avrei fatto.” 

LEGGI ANCHE – The Batman, Robert Pattinson: “Voglio spingermi oltre i limiti”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Star Wars, Mark Hamill: “La saga non ha più bisogno di Luke”

star wars Mark Hamill

Mark Hamill ha ripreso il ruolo di Luke Skywalker ne L’Ascesa di Skywalker, il terzo e ultimo capitolo della trilogia sequel di Star Wars. Uscito nelle sale di tutto il mondo lo scorso Dicembre (e disponibile dallo scorso 4 Maggio su Disney+), il film ha ufficialmente chiuso la “saga degli Skywalker”, iniziata nel lontano 1977 con il primissimo Una Nuova Speranza (in cui, ovviamente, recitava anche Hamill).

Sappiamo che nel futuro cinematografico della saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà diretto da Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok e JoJo Rabbit). In una recente intervista con Entertainment Weekly, Mark Hamill ha parlato della possibilità di tornare a vestire i panni di Luke Skywalker nella saga, e sembra proprio che quello sia ormai un capitolo definitivamente chiuso per l’attore:

“Non riesco proprio ad immaginare di poter tornare. Il mio personaggio ha avuto un inizio, un centro e una fine. Quei film mi hanno dato più di quanto potessi mai aspettarmi, ma non ho mai pensato di poter fare ritorno. Il mio addio è stato in Episodio IX, ed è stato un addio agrodolce. Amo tutte le persone che hanno lavorato alla saga e nutro un profondo affetto per George Lucas e per il personaggio che ha creato. Sono veramente grato per ciò che è riuscito a regalarmi e per la mia carriera, ma non voglio essere avido. Ci sono ancora tante grandi storie da raccontare e tanti grandi attori per raccontarle. Non hanno più bisogno di me.”

LEGGI ANCHE – Star Wars: i piani originali di George Lucas per i nove film

Dopo la conclusione della “saga degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa di Skywalker, la saga continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

 
 

Rosie Huntington-Whiteley: 10 cose che non sai sull’attrice

Rosie Huntington-Whiteley film

Rosie Huntington-Whiteley è oggi una delle più affermate modelle del momento, protagonista di numerose celebri campagne che l’hanno portata ad essere una vera e propria icona. Nel corso della sua carriera ha poi avuto modo di recitare anche in due film di grande successo, che le hanno permesso di mettere in mostra le proprie qualità da interprete.

Ecco 10 cose che non sai di Rosie Huntington-Whiteley.

2Parte delle cose che non sai sull’attrice

Rosie Huntington-Whiteley Mad Max

Rosie Huntington-Whiteley: il suo fisico

5. Fu vittima di bullismo. L’attrice ha raccontato di essere stata vittima di bullismo durante gli anni del liceo, attaccata per via del proprio fisico, giudicato acerbo. Ciò la spinse a prendere lezioni di judo, grazie al quale ha potuto irrobustirsi e sviluppare un fisico particolarmente curato.

4. Ha recitato in alcune note campagne pubblicitarie. Per la Mark & Spencer, nel 2013 la Huntington-Whiteley ha preso parte alle pubblicità ispirate alle favole di Alice nel Paese delle Meraviglie, Il mago di Oz e Aladino. Qui ha modo di recitare con l’attrice Helena Bonham Carter, nota proprio per aver interpretato la Regina di Cuori in Alice in Wonderland.

3. È una delle modelle più pagate al mondo. Grazie alla sua collaborazione con alcuni dei principali marchi di moda, come Valentino, Louis Vuitton, e Kenzo, la modella ha raggiunto compensi particolarmente elevanti, stabiliti tra i 9 e gli 11,5 milioni di dollari. Ciò le ha permesso di essere indicata dalla rivista Forbes come una delle modelle più pagate al mondo.

Rosie Huntington-Whiteley in Mad Max

2. Ha indossato una particolare protesi. Nel film Mad Max: Fury Road, l’attrice interpreta una delle “Cinque Mogli” destinate ad accoppiarsi con Immortan Joe per dare vita ad una nuova stirpe. Poiché nel film il suo personaggio è incinta, l’attrice ha dovuto indossare una speciale protesi che le conferisse il tipico “pancione”. Questo ha inoltre limitato i suoi movimenti, costringendola a lavorare sulla propria mobilità.

Rosie Huntington-Whiteley: età e altezza

1. Rosie Huntington-Whiteley è nata a Plymouth, in Inghilterra, il 18 aprile 1987. L’attrice e modella è alta complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Successivo

Batman v Superman: il film mai realizzato con Colin Farrell e Jude Law

Batman v Superman

Il regista e sceneggiatore Akiva Goldsman, in una recente intervista con Collider, ha parlato della versione mai realizzata di Batman v Superman che avrebbe dovuto vedere Colin Farrell nei panni del Crociato di Gotham e Jude Law in quelli dell’Uomo d’Acciaio, con Wolfgang Petersen impegnato dietro la macchina da presa. Il progetto, che risale agli inizi del 2000, non entrò mai in produzione e al suo posto la Warner Bros. decise di realizzare Troy, diretto sempre da Petersen e con protagonista Brad Pitt.

Akiva Goldsman è noto per aver curato le sceneggiature di Batman Forever e Batman & Robin, entrambi diretti da Joel Schumacher. Stando a quanto rivelato dallo stesso alla fonte, la versione mai realizzata di Batman v Superman era basata sulla collana antologica a fumetti “World’s Finest“. I toni del film erano oscuri e molti inquietanti, e la storia avrebbe incluso anche il funerale di Alfred e l’omicidio della moglie di Bruce per mano del Joker. A proposito della sceneggiatura del film, Goldsman ha spiegato:

“Ho scritto questa versione di Batman v Superman, intorno al 2001 o forse al 2002. Colin Farrell doveva interpretare Batman e Jude Law doveva interpretare Superman. Il regista Wolfgang Petersen avrebbe dovuto dirigere il film. Eravamo impegnati con la pre-produzione e sarebbe stata la cosa più dark che avreste mai visto. La storia partiva dal funerale di Alfred, con Bruce che si era innamorato e aveva rinunciato ad essere Batman. Il Joker aveva ucciso sua moglie, ma poi avremmo scoperto che era tutto una menzogna. Quella relazione era stata architettata dal Joker per distruggere Bruce. All’epoca c’era la possibilità di trasformare questo tipo di storie in una sceneggiatura, ma la verità è che forse il mondo non era pronto ad accoglierle. Ad ogni modo, credo che le aspettative sul progetto – sotto diversi punti di vista – non si stessero concretizzando nel modo in cui volevamo quando abbiamo scritto il film.”

Circa quindici anni dopo, precisamente nel 2016, Batman v Superman è finalmente arrivato sul grande schermo, come parte del DCEU: un progetto totalmente diverso da quello pensato da Goldsman, che ha visto Zack Snyder dietro la macchina da presa e Ben Affleck e Henry Cavill nei panni dei due eroi protagonisti, e che non ha mancato di dividere tanto la critica quanto il pubblico.

LEGGI ANCHE – Henry Cavill intimidito da Ben Affleck sul set di Batman v Superman

 
 

Sam Worthington: 10 cose che non sai sull’attore

Sam Worthington film

L’attore Sam Worthington si è reso noto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione ad alcuni dei maggiori blockbuster degli ultimi anni. In particolare, ha dimostrato una predilezione per i generi action e avventura, distinguendosi come l’eroe in grado di affrontare sfide titaniche. L’attore è ora atteso, nei prossimi anni, come protagonista dei sequel del film che lo resero celebre.

Ecco 10 cose che non sai di Sam Worthington.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Sam Worthington Avatar

Sam Worthington in Avatar

5. È il film che gli ha cambiato la vita. Worthington ha raccontato come prima di Avatar fosse solito vivere di stenti. L’attore si era infatti ridotto a vivere nella sua macchina, senza averi. Quando venne chiamato a sostenere un provino per il film, non gli venne rivelato nulla a riguardo, né il nome del regista né l’argomento della sceneggiatura. Worthington era inizialmente seccato, poiché temeva si sarebbe rivelata una perdita di tempo, salvo poi scoprire solo in seguito la portata del progetto.

4. È stato aiutato dal suo essere sconosciuto. Per il ruolo del protagonista, lo studios voleva nomi di attori già celebri, ma il regista James Cameron decise in modo irremovibile di affidare la parte a Worthington, poiché il suo essere sconosciuto lo rendeva perfetto affinché lo spettatore potesse immedesimarsi nelle sue avventure.

3. Ha avuto difficoltà a recitare con un accento diverso. Essendo cresciuto in Australia, l’attore sfoggia l’accento tipico della sua terra. In un’intervista, ha raccontato che per lui è stato più facile imparare la lingua dei Na’vi che riuscire a recitare con un corretto accento americano.

Sam Worthington in Avatar 2

2. Sarà nuovamente protagonista nel sequel. A più di dieci anni di distanza, Worthington è pronto a riprendere il ruolo che lo ha reso celebre in Avatar 2, primo dei quattro annunciati sequel dell’originale. L’attore, attualmente impegnato nelle riprese, ha raccontato di come la produzione di questo secondo film superi di gran lunga la portata del primo, lasciando immaginare un evento cinematografico senza precedenti.

Sam Worthington: età e altezza

1. Sam Worthington è nato a Godalming, in Inghilterra, il 2 agosto 1976. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Successivo

Gina Carano: 10 cose che non sai sull’attrice

Gina Carano film

Tra le più grintose attrici di Hollywood, Gina Carano si è costruita una fama da vera dura grazie alla sua partecipazione a film d’azione con grandi scene di combattimento. Prima di approdare alla recitazione, la Carano ha infatti avuto una carriera nel mondo delle arti marziali miste, che l’hanno aiutata a formare il fisico che oggi sfrutta per ricoprire i ruoli che le vengono offerti.

Ecco 10 cose che non sai di Gina Carano.

2Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gina Carano Deadpool

Gina Carano in Deadpool

5. Voleva indossare delle speciali lenti. Per ricoprire il ruolo della mutante Angel Dust, l’attrice propose di indossare delle lenti a contatto che conferissero ai suoi occhi un’iride di color giallo. Ciò le avrebbe permesso di assomigliare ulteriormente al personaggio dei fumetti. Tuttavia, l’addetto al trucco rifiutò tale richiesta, sostenendo che gli occhi gialli avrebbero ricordato i vampiri del film Twilight.

4. Aveva timore ad essere troppo aggressiva. Il protagonista Ryan Reynolds ha raccontato che nelle scene di combattimento tra i protagonisti la Carano manifestava più volte il timore di fare realmente male a qualcuno. Anche se colpito dalla sua gentilezza, l’attore dovette comunque chiederle di trattarlo con più aggressività, affinché il loro scontro potesse risultare più realistico.

3. Non aveva paura di farsi male. Se l’attrice manifestava timore per l’incolumità altrui, altrettanto non fece per sé stessa. Si rese infatti disponibile ad eseguire personale le scene di combattimento o le spericolate acrobazie, senza dover ricorrere a controfigure. A spaventarla, invece, erano i ragni in cui temeva di imbattersi nella scena dello scontro nella discarica.

Gina Carano in The Mandalorian

2. Ha imparato ad accettarsi grazie al suo ruolo nella serie. La Carano ha raccontato di aver pensato più volte di abbandonare la recitazione, sentendosi lontana e inadeguata rispetto all’attrice standard. Interpretando il personaggio di Cara Dunne in The Mandalorian, ha però iniziato a sentirsi sempre più legata a tale mestiere, comprendendosi e accettandosi per il tipo di attrice che è, e che può diventare.

Gina Carano: età e altezza

1. Gina Carano è nata a Dallas, in Texas, Stati Uniti, il 16 aprile 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Successivo

Kelly Reilly: 10 cose che non sai sull’attrice

Kelly Reilly film

Divisa tra cinema e televisione, l’attrice Kelly Reilly ha negli anni costruito la propria carriera recitando in alcuni celebri titoli, dando prova di versatilità e carisma. Attualmente impegnata sul piccolo schermo, la Reilly è oggi apprezzata per il suo ruolo di Beth Dutton nella serie Yellowstone, grazie alla quale ha ottenuto nuova popolarità.

Ecco 10 cose che non sai su Kelly Reilly.

2Parte delle cose che non sai sull’attrice

Kelly Reilly Yellowstone

Kelly Reilly in True Detective

5. Aveva sostenuto il provino per un altro ruolo. Per la seconda stagione della serie antologica True Detective, l’attrice aveva inizialmente sostenuto il provino per il personaggio della detective Antigone Bezzerides, andato poi all’attrice Rachel McAdams. Colpiti dalla performance della Reilly, però, i produttori decisero di assegnarle il ruolo di Jordan Semyon, rientrate sempre tra i personaggi principali della stagione.

Kelly Reilly in Britannia

4. Ha interpretato una guerriera. Nella prima stagione della serie Britannia, ambientata nel 43 d.C., durante la guerra tra l’esercito romano e i guerrieri della Britannia, l’attrice ha dato vita al personaggio di Kerra, figlia del re e disposta a guidare il proprio popolo in battaglia pur di salvare la propria terra.

3. Le ha permesso di sperimentare cose nuove. Assumere i panni della guerriera Kerra, ha permesso all’attrice, come da lei dichiarato, di cimentarsi in cose nuove, che mai prima nella sua carriera aveva avuto modo di fare. Tra questi vi sono i sanguinosi combattimenti, come anche la possibilità di recitare in lingue diverse da quella che le è propria.

Kelly Reilly in Yellowstone

2.Era attratta dalla forza del suo personaggio. Nell’assumere il ruolo di Beth Dutton, figlia del protagonista, la Reilly si è dichiarata particolarmente entusiasta nel poter dar vita ad un personaggio femminile caratterialmente così forte, come se ne vedono pochi. Tra i principali elementi che rendono Beth particolarmente predominante nel confronto con gli altri protagonisti vi è la sua acuta intelligenza.

Kelly Reilly: età e altezza

1. Kelly Reilly è nata a Surrey, in Inghilterra, il 18 luglio 1977. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Successivo

Favolacce, recensione del film dei fratelli D’Innocenzo

favolacce berlinale 2020

A due anni da La terra dell’abbastanza, i Fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo tornano a fare grande cinema con Favolacce, già presentato al Festival di Berlino 2020 e vincitore dell’Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura. Il film arriva on demand l’11 maggio, saltando l’uscita in sala prevista per il 16 aprile a causa dell’emergenza COVID-19.

I Fratelli D’Innocenzo nascondono in piena vista, proprio nel titolo, il primo indizio sulla storia che stanno per raccontarci: non sono fiabe, con principesse e magia, ma favole, parlano di animali, bestie e cuccioli. Inoltre, il dispregiativo indirizza ancora più precisamente lo sguardo dello spettatore. Assisteremo a storie brutte, sicuramente non edificanti, di animali.

La realtà non è molto diversa dalla premessa. La storia si apre con una voice over, quella di Max Tortora (già papà di uno dei due protagonisti de La terra dell’Abbastanza), racconta di aver trovato un diario di una bambina e ha deciso di continuare la storia che lei stava raccontando. Nelle parole dei D’Innocenzo, è quindi il racconto vero di una storia inventata.

Siamo a Spinaceto, nella periferia romana, ma non si tratta di quella periferia realistica di cemento che abbiamo visto nell’opera prima dei due registi. Siamo di fronte ad un margine della città completamente disancorato da luoghi reali e indicazioni geografiche. Siamo fuori al Grande Raccordo Anulare, ma potremmo essere anche in una campagna americana, con villette monofamiliari a schiera, atmosfera assolata e arsa dal sole dell’estate, nelle giornate lunghe e pigre.

Messa in scena impeccabile

La messa in scena, sempre impeccabile, racconta proprio di un luogo che potrebbe essere ovunque sulla Terra, ma anche nei sogni di qualcuno, un luogo sospeso dove le case possono sembrare quelle che vediamo nei film di Tim Burton, le persone quelle che raccontava il primo Pasolini, l’atmosfera quella magica e realistica, ma meno ruvida, di un film di Garrone, eppure Fabio e Damiano D’Innocenzo emergono con il loro occhio affettuoso e allo stesso tempo disincantato, raccontando di età, di famiglie, di realtà che irrompe nell’irrealtà nella scena di un primo rapporto sessuale, nella bellezza di una bambina con i pidocchi accanto ad una ragazza rimasta incinta, sfatta e trasandata, completamente abbandonata alla feccia che la circonda, immagine disperata di gioventù perduta.

Eppure non c’è mai condanna o giudizio, nell’occhio dei registi, solo, forse, una profonda compassione per l’abisso profondo in cui cercano di non affogare i grandi e la via di fuga che invece trovano i ragazzini, unica e sola, verso l’autodistruzione. Una compassione che finisce per mostrare dei bambini che nella loro purezza assurgono a eroi drammatici, di fronte ad una miserabile umanità, rappresentata dai loro genitori, che di contro sembra non smettere di sognare di evadere, senza mai fare i conti con ciò che succede davvero e provando a trascinare sul fondo anche la piccola innocente progenie.

Favolacce è un’opera di grandissima bellezza

FavolacceFavolacce è un’opera di grandissima bellezza, in cui i D’Innocenzo costruiscono ogni inquadratura con una cura certosina, disponendo nello spazio dello schermo un piccolo racconto per ogni frame, con un’eleganza formale frutto sicuramente di studio ma anche di talento e di una sensibilità che emerge in maniera cristallina nelle inquadrature affettuose e carezzevoli, sui protagonisti più piccoli.

E loro, tutti volti talmente belli da sembrare davvero usciti da una fiaba, sono invece gli attori principali delle favolacce che si intrecciano, in un racconto crudo e ordinario che riesce a mantenere la purezza di uno sguardo fanciullo che trova la sua via di fuga, la sua salvezza, in un finale brutale eppure, liberatorio.

Favolacce racconta storie di bestie e cuccioli, in un non luogo da cui si scappa soltanto scomparendo da quello spazio-tempo indefinito, oppure spostandosi più in là, quel poco che basta per mettersi a guardare la tv, traendo conforto dalle miserie degli altri.

 
 

Hamilton: il film sulla produzione di Broadway anticipa l’uscita

Hamilton film 2020 disney+

The Walt Disney Company, Lin-Manuel Miranda, Jeffrey Seller e Thomas Kail hanno annunciato che Disney+ anticiperà la premiere di Hamilton, la versione filmata della produzione originale di Broadway. Il musical teatrale che ha vinto 11 Tony Award, i GRAMMY Award, gli Olivier Award e il Premio Pulitzer arriverà nelle case di tutto il mondo dal 3 luglio 2020.   I produttori di Hamilton, il film della produzione originale di Broadway, includono Lin-Manuel Miranda, Jeffrey Seller e Thomas Kail, quest’ultimo sarà anche regista.

Il film è un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che trasporta il pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di vivere Hamilton.

«Nessun altro lavoro artistico nell’ultimo decennio ha avuto l’impatto culturale di Hamilton, una storia stimolante e accattivante raccontata ed eseguita in modo fortemente creativo. Alla luce delle straordinarie sfide che il nostro mondo sta affrontando, questa storia sulla leadership, la tenacia, la speranza, l’amore e il potere delle persone di unirsi contro le avversità è di grande impatto», ha affermato Robert A. Iger, Executive Chairman di The Walt Disney Company. «Siamo entusiasti di portare questo show su Disney+ alla vigilia del Giorno dell’Indipendenza e dobbiamo ringraziare il geniale Lin-Manuel Miranda e il team di Hamilton per averci permesso di farlo un anno prima di quanto previsto».

«Sono così orgoglioso di come Tommy Kail sia riuscito a portare sullo schermo Hamilton. Ha riservato a tutti coloro che guardano questo film un biglietto in prima fila», ha dichiarato Lin-Manuel Miranda. «Sono molto grato a Disney e Disney+ per aver re-immaginato e anticipato l’uscita al weekend del 4 luglio di quest’anno, alla luce di questa situazione in cui il mondo è sottosopra. Sono davvero grato a tutti i fan che l’hanno chiesto a gran voce e sono molto felice che sia stato possibile farlo. Sono davvero orgoglioso di questo show e non vedo l’ora che tutti possano vederlo».

Registrato al The Richard Rodgers Theatre di Broadway nel giugno del 2016 Hamilton annovera nel cast il vincitore del Tony Award Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Alexander Hamilton. Daveed Diggs interpreta Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson, mentre Renée Elise Goldsberry è Angelica Schuyler; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; il nominato ai Tony Award Christopher Jackson interpreta il ruolo di George Washington; Jonathan Groff è King George; Phillipa Soo è Eliza Hamilton e Jasmine Cephas Jones interpreta Peggy Schuyler/Maria Reynolds; Okieriete Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison e Anthony Ramos è John Laurens/Philip Hamilton.

Il cast include anche Carleigh Bettiol, Ariana DeBose, Hope Easterbrook, Sydney James Harcourt, Sasha Hutchings, Thayne Jasperson, Elizabeth Judd, Jon Rua, Austin Smith, Seth Stewart e Ephraim Sykes.

 
 

COme VIte Distanti: anche Alessandro Baricco e Milo Manara nel progetto Arf!

COme VIte Distanti

Anche Alessandro Baricco e Milo Manara si uniscono agli oltre 80 autori del Fumetto italiano nel progetto benefico COme Vite Distanti ideato e coordinato da ARF! il Festival del Fumetto di Roma in collaborazione con PressUp a sostegno della raccolta fondi per l’emergenza Coronavirus dell’INMI Lazzaro Spallanzani di Roma, al quale – grazie alle copie pre-ordinate del libro dallo scorso 25 marzo – sono già stati donati 50.000 euro.

Alessandro Baricco, scrittore, saggista, autore teatrale, critico musicale e fondatore della prestigiosa Scuola Holden di Torino, firmerà l’introduzione del volume. Non è certo un segreto la sua grande passione per i fumetti: da sempre affezionatissimo lettore di Tex così come dei paperi & topi della Walt Disney, le sue “incursioni” nella Nona Arte contano almeno un paio di precedenti illustri. Come la trasposizione a fumetti – splendida “parodia Disney” con protagonisti Topolino e Pippo – del suo La vera storia di Novecento adattata da Tito Faraci e disegnata da Giorgio Cavazzano; o ancora, sempre grazie ai testi di Faraci, l’adattamento di Senza Sangue (Feltrinelli Comics), diventata graphic novel con le matite di Francesco Ripoli.

COme VIte Distanti, il racconto collettivo in cui il protagonista è un “eroe mascherato” catapultato nelle vite – e nelle case – degli altri, vedrà tra i suoi autori anche Milo Manara, Maestro del fumetto amato in Italia e all’estero per la sensualità del suo segno, già protagonista della grande mostra «MACROMANARA» per ARF! Festival e COMICON nel 2017.

Manara opererà all’interno di COme VIte Distanti un inedito, esclusivo “collegamento” con una delle sue opere di maggior successo: Il profumo dell’invisibile (racconto del 1985, pubblicato in tutto il mondo) dove esordì il suo personaggio più celebre, la biondissima Miele.

IL PROGETTO COme VIte Distanti

“Di fronte al prezioso compito che quotidianamente svolgono medici e ricercatori scientifici, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, noi fumettisti ci sentiamo spesso piccoli e impotenti. D’altronde il nostro lavoro è raccontare storie, non salvare vite. Ci siamo chiesti, quindi, se esisteva un modo per contribuire a essere utili – presto e concretamente – all’intera comunità. “COme VIte Distanti” è la nostra risposta a questo bisogno. La risposta del Fumetto Italiano.” ARF! Festival del Fumetto

In un momento in cui tutta l’Italia è ferma, i migliori fumettisti italiani si mobilitano da casa, a sostegno della raccolta fondi dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e si uniscono per raccontare un’unica, grande storia. Ideatore e promotore dell’iniziativa è ARF! «Festival di Storie, Segni & Disegni», il Festival del Fumetto di Roma che seguirà, passo dopo passo, tutto il progetto, curandone il coordinamento editoriale, la comunicazione, la stampa del volume e il flusso delle donazioni.

COme VIte Distantiche sta prendendo vita sul sito e sui canali social di ARF! Festival con la pubblicazione di una tavola al giorno per diventare a fine maggio un libro cartonatoè già preordinabile on-line alla pagina www.arfestival.it/covid, così che l’INTERO RICAVO venga donato sin da subito, vista l’urgenza del momento, all’Ospedale Spallanzani.

Il gesto solidale di un intero ambito professionale, unito alla volontà di continuare a intrattenere con una lettura quotidiana gratuita, resterà per sempre una testimonianza di questo momento storico e sociale così umanamente intenso e surreale.