Mentre commentava su
Twitter (via
Screen Rant) gli innumerevoli ritardi che si sono verificati di
recente nelle produzioni cinematografiche a causa della pandemia di
Covid-19, Derrickson ha rivelato di aver posticipato di ben cinque
mesi l’inizio delle riprese del film in modo da permettere a
Cumberbatch di poter interpretare il ruolo dello Stregone Supremo.
Nel 2016, Derrickson ha dichiarato che Cumberbatch era l’unico
attore che venne preso in seria considerazione per la parte, quindi
erano tutti disposti ad aspettare che fosse disponibile. Il tweet
originale del regista è visibile di seguito:
Mentre il MCU si appresta ad entrare nella
Fase 4 (con l’uscita di Black
Widow), lo Stephen Strange di
Cumberbatch è pronto a giocare un ruolo chiave nel futuro
dell’universo condiviso. Esplorando il Multiverso nel sequel,
Strange potrà aprire il MCU a maggiori opportunità a
livello narrativo. Purtroppo, ciò avverrà sotto l’egida di un altro
regista e non di Derrickson, che ha deciso di abbandonare il
progetto per alcune differenze creative con la Marvel. Il regista Sam Raimi dovrebbe prendere il suo posto.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la
nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al
confronto con Dormammu. Nel film c’erano
anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware inEndgame.
Ezra Miller nella
bufera a causa di una sua reazione assolutamente fuori dalla grazia
di Dio con una fan, in Islanda. L’attore ha affrontato e aggredito
la ragazza, portandole le mani al collo e scuotendola
violentemente. La scena è stata ripresa in video e sta facendo il
giro della rete.
La scena sembra quasi parte di uno
scherzo, tuttavia è Variety che conferma che si è trattato di una
vera e proprio rissa in un bar di
Reykjavik, conclusasi con l’allontanamento di
Ezra Miller dal locale.
Nel brevissimo video, vediamo
l’attore che dice ad una ragazza: “Cosa vuoi? Vuoi litigare? È
quello che vuoi?”, e lei, credendo in uno scherzo, si prepara
a “lottare” con lui. Peccato che Miller poi procede con una
aggressione in piena regola, con le mani al collo dell’ignara
ragazza. Ne segue una rissa.
https://www.youtube.com/watch?v=u1rRhPi18Vg
Ricordiamo che Ezra
Miller è parte fondamentale del franchise di
Animali Fantastici, in cui interpreta il
misterioso ruolo di Aurelius Silente. L’attore è giunto alla notorietà con
il film di Lynne Ramsay del 2011, E ora parliamo
di Kevin, con una straordinaria Tilda Swinton.
Oltre al franchise magico, Miller è
anche il Flash cinematografico in carica,
nonostante il suo film da solista sia stato più volte rimandato per
problemi di produzione.
Zachary Levi, attraverso il suo account Instagram,
ha deciso di celebrare l’anniversario dell’uscita nelle sale di
Shazam!,
il cinecomic DC diretto da David F. Sandberg che lo ha visto protagonista
lo scorso anno nei panni del supereroe creato da C.C. Beck e Bill
Parker.
Per celebrare un anno dall’uscita
del film (uscito nelle sale americane il 5 aprile 2019), Levi ha
condiviso uno scatto che lo vede con il costume del personaggio,
spiegando – attraverso la didascalia che ha accompagnato l’immagine
– di non vedere l’ora di iniziare a girare il sequel.
Anche Levi, nel suo post, ha fatto
di nuovo riferimento all’emergenza, definendo la reclusione forzata
un’occasione per poter recuperare il primo film. Potete vedere il
post originale di seguito:
Shazam!è
uscito nelle sale ad aprile 2019. Nel cast Zachary
Levi, Asher Angel, Mark
Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian
Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta
Milans e Djimon
Hounsou.
Abbiamo tutti un supereroe dentro di
noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di
Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni
si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico
mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si
diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che
qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi!
Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole
testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un
bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per
combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Nuove immagini dal backstage di
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ci mostrano
ulteriori dettagli sulla scena della battaglia con le spada laser
di Luke (Mark
Hamill) e Leia (Carrie
Fisher). I fan sono rimasti molto sorpresi quando
hanno scoperto, grazie al film di J.J. Abrams, che c’è stato un tempo in cui
Luke ha iniziato ad addestrare Leia per diventare uno Jedi, anche
se la Principessa ha rinunciato dopo aver avuto una visione e
scoperto che il suo addestramento avrebbe portato alla morte del
figlio Ben.
Ciò è stato raccontato ne L’Ascesa di Skywalker attraverso un rapido flashback
che ci mostra un giovane Luke ed una giovane Leia intenti a
combattere. La CGI è stata utilizzata per ringiovanire Hamill
attraverso il de-aging e permettergli di interpretare
Luke; per quanto riguarda la Fisher, scomparsa tragicamente nel
2016, è stata figlia
Billie Lourd ad interpretare Leia (la Lourd ha preso parte alla
trilogia sequel nei panni del tenente Connix).
L’edizione home
video de L’Ascesa di Skywalker conterrà una speciale featurette
che ci mostrerà com’è stata realizzata la scena dell’addestramento
Jedi di Leia. Nel film la scena in sé è molto breve, ma in origine
doveva essere molto più lunga. Adesso, diverse immagini tratte
dalla featurette in questione ci mostrano ancora di più nel
dettaglio una delle scene più sorprendenti e nostalgiche del
film. Potete vedere le foto andando su Screen
Rant o cliccando sull’immagine di seguito:
Lucasfilm e il
regista J.J.
Abrams uniscono ancora una volta le forze per
condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia
lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam
Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle
Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da
J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e
Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.
Se non fosse intervenuto James Gunn e la Disney e i Marvel Studios avessero seguito soltanto le
loro idee, probabilmente non avremmo mai visto Dave Bautista interpretare Drax il Distruttore
in Guardiani della Galassia.Gran parte del successo della saga è riconducibile alla
chimica tra i suoi protagonisti, un eterogeneo gruppo di
disadattati che riescono a dare vita ad una vera e propria famiglia
alternativa.
È difficile
immaginare altri attori nei panni di personaggi come Star-Lord o
Gamora, ma di recente James Gunn ha rivelato su
Twitter (via
Screen Rant) che ha dovuto combattere a lungo per assicurarsi
che Dave Bautista avrebbe interpretato il ruolo di
Drax il Distruttore. Rispondendo alla domanda di un fan sulla
questione, Gunn ha dichiarato di aver dover combattere per
permettere a Bautista di ottenere la parte, ma che “è stata la
battaglia più degna che abbia mai combattuto”.
È probabile che,
all’epoca, la Marvel volesse un attore molto più
conosciuto di Bautista nei panni del personaggio: fino ad allora,
l’ex wrestler aveva recitato soltanto ne Il Re Scorpione 3 – La
battaglia finale, L’uomo con i pugni di ferro e
Riddick, sempre in ruoli da non protagonista.
Per quanto riguarda Guardiani della Galassia Vol. 3, il
film – scritto e diretto da James
Gunn – non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le
riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio
2021.
Il canale americano
FX dopo il
primo episodio ha diffuso le anticipazioni al secondo
episodio di What We Do In The Shadows 2, l’attesa
seconda stagione di What We
Do In The Shadows.
In What We Do In The Shadows 2×02 che si
intitolerà “Ghosts” I vampiri tengono una seduta per affrontare
un’infestazione di fantasmi, che porta a una più grande
infestazione di fantasmi. “Ghosts” è scritto da Paul Simms; diretto
da Kyle Newacheck.
What We Do In The Shadows 2×02
What We Do In The Shadows
2 è l’annunciata seconda stagione della serie
What We
Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il
canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e
Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten
Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per
centinaia di anni.
Nella seconda stagione di
What We
Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti
Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless,
un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato
dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di
Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja
e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo
di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey
Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di
Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson,
un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
Un video apparso online su
YouTube (e portato all’attenzione grazie a
IGN), ci mostra un test footage di Batman
Begins con Christian Bale che indossa il costume
dell’Uomo Pipistrettlo sfoggiato da Val Kilmer in Batman Forever. Bale ha interpretato
Bruce Wayne nella trilogia de Il cavaliere oscuro di
Christopher Nolan, costituita dai film Batman Begins, Il
cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il
ritorno; Kilmer, invece, ha sostituito
Michael Keaton nei panni del Crociato di Gotham in Batman
Forever del 1995, diretto da
Joel Schumacher.
Alcuni screen test della trilogia de
Il cavaliere oscuro sono stati
condivisi online e ci mostrano il provino di Bale per il ruolo di
Batman con l’attore premio Oscar che indossa la Batsuit di Kilmer
dal film di Schumacher. Nel video è possibile vedere anche il
provino di Cillian Murphy e di Eion
Bailey per lo stesso personaggio, insieme a tutta un’altra
serie di screen test per gli altri attori apparsi nella saga,
inclusa Anne Hathaway. Potete vedere il video di
seguito:
La trilogia del cavaliere
oscuro (The Dark Knight Trilogy) è una trilogia di
film diretta da
Christopher Nolan, con
protagonista Batman, supereroe della DC Comics.
La serie è stata un successo di critica e di botteghino. Mentre il
primo film ha incassato al botteghino quasi 375 milioni di dollari,
sia il secondo che il terzo film hanno guadagnato 1 miliardo di
dollari. Ad oggi, la trilogia è considerata non solo come una delle
migliori opere del genere supereroistico, ma anche come una delle
migliori trilogie della storia del cinema.
In seguito al fallimento al
botteghino e alla critica di Batman &
Robin (1997), la Warner Bros. ha aperto al riavvio
della serie di film. Il cast della trilogia comprende: Christian Bale, che interpreta Bruce
Wayne (Batman), Michael
Caine (Alfred Pennyworth), Gary
Oldman (James Gordon), Morgan
Freeman (Lucius Fox) e Cillian
Murphy, che ricopre il ruolo del Dr. Jonathan
Crane (Spaventapasseri).
Il canale americano
FX ha diffuso le anticipazioni al primo episodio
di What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda
stagione di What We
Do In The Shadows.
In What We Do In The
Shadows 2×01 che si intitolerà “Resurrection” La nuova
famiglia di Nadja e Laszlo pone problemi a un Guillermo sempre più
ansioso, e i vampiri ottengono i servizi di un negromante locale.
“Resurrection” è scritto da Marika Sawyer e diretto da Kyle
Newacheck
What We Do In The Shadows 2×01
What We Do In The Shadows
2 è l’annunciata seconda stagione della serie
What We
Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il
canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e
Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten
Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per
centinaia di anni.
Nella seconda stagione di
What We
Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti
Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless,
un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato
dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di
Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja
e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo
di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey
Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di
Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson,
un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
La regista Cathy Yan ha rivelato che amerebbe esplorare
la relazione tra Harley Quinn e Poison
Ivy in un’eventuale sequel di Birds of
Prey. Nei fumetti, i due iconici
personaggi sono protagonisti di una run sorprendente: alla fine,
diventano anche una coppia. Ecco perché molti fan non vedono l’ora
di vederle insieme sul grande schermo… e a quanto pare, non sono
gli unici.
In una recente intervista con
The Wrap, la Yan ha
parlato di un potenziale Birds of Prey 2,
rivelando: “Mi piacerebbe vedere Poison Ivy e, sicuramente, mi
piacerebbe vedere la relazione tra Harley Quinn e Poison Ivy”.
Al momento non sappiamo se la Warner ufficializzerà mai un sequel
del film – visti anche i risultati non proprio entusiasmanti
raggiunti al box office -, ma la Yan è convinta che il pubblico
voglia ancora vedere Harley in azione sul grande schermo:
“Penso che il pubblico non sia ancora pronto a dire addio ad
Harley Quinn, così come Margot Robbie non è ancora pronta a dire
addio ad Harley…”
Al momento sappiamo che Margot
Robbie tornerà a vestire i panni di Harley Quinn
in The Suicide Squad di James Gunn: è probabile che il destino della
Mattacchiona sul grande schermo verrà definito dopo l’uscita in
sala del reboot dedicato alla Squadra Suicida.
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, è uscito
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan
McGregorinterpreta invece uno dei due principali
villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.”
Prima dell’uscita nelle sale di
Avengers:
Endgame, i fan non facevo altro che chiedersi in
che modo i Marvel Studios avrebbe concluso il viaggio di
Steve Rogers sul grande schermo, dal momento che il contratto di
Chris Evans con lo studio sarebbe scaduto.
Per molto tempo si è parlato del
fatto che Steve sarebbe morto durante la battaglia finale contro
Thanos, ma il cinecomic di Anthony e Joe
Russo ha riservato all’iconico Vendicatore un’uscita di
scena molto più gloriosa… e commovente: Steve decide di viaggiare
nel tempo, tornare agli anni ’40 e poter finalmente vivere la sua
vita con Peggy Carter; ormai vecchio, ritorna momentaneamente nel
presente per cedere lo scudo di Cap e la sua eredità a Sam
Wilson.
Si tratta di un
finale particolarmente emozionante, che a quanto pare non ha
fatto commuovere soltanto i fan della Casa delle Idee. In una
recente intervista con
Esquire in occasione della promozione della serie
Defending Jacob, è stato lo stesso
Chris Evans a rivelare che durante la visione del
finale di Endgame,
sua madre è “scoppiata in lacrime”.
Ma c’è una ragione più profonda
dietro tale commozione: come rivelato dall’attore, infatti,
interpretare Cap da vecchio ha ricordato alla madre il padre
defunto. Come spiegato dalla fonte, il nonno paterno di Evans,
Andrew Capuano, era a capo del Dipartimento delle finanze del
Massachusetts. Se siete curiosi di sapere che aspetto avesse il
nonno di
Chris Evans, a quanto pare basterà rivedere il finale di
Endgame per farsi un’idea…
Ricordiamo che Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura
diretta da Anthony e Joe Russo
hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a
termine un esperimento produttivo senza pari.
Endgame ha ottenuto
un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi
record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia
del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici,
tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.
Penultimo film della saga magica
Warner Bros, Harry Potter e i Doni della Morte Parte
1 è forse un film incompleto, perché come sappiamo
rappresenta solo la prima parte di una unità narrativa che è
l’ultimo libro della serie firmata da J.K. Rowling.
Tuttavia è un film comunque molto
interessante e senza dubbio riserva sorprese e curiosità anche ai
fan più esperti. Ecco quello che non sai su Harry
Potter e i Doni della Morte Parte 1.
Quello che non sai su Harry Potter
e i Doni della Morte Parte 1
20. Girare
la scena dei sette Harry è stato molto complicato, Daniel Radcliffe si è dovuto “camuffare” sette
volte da se stesso, per così dire, e ci sono voluti novanta ciak
per completarla.
19. La scena che
vede Hermione nella sua casa ci mostra un chiaro riferimento al
romanzo che nel film è andato leggermente perduto. Nel film vediamo
la ragazza scendere per il te, ma lei, invece di unirsi a loro,
cancella loro la memoria di sé ed esce. Sentiamo i due genitori si
sentono indistintamente parlare dell’Australia. Nel libro, la
potente strega cancella la memoria di sé ai due e li incanta
affinché desiderino nient’altro che andare a vivere in Australia.
La scena inoltre ci porta per la prima volta nella camera babbana
di Hermione. Emma Watson, consultatasi con gli arredatori,
fece in modo che la camera contenesse più libri di quanti ce ne
erano stati messi all’inizio.
18. Secondo il
produttore David Heyman, la copia di lavorazione
di Harry Potter e i Doni della Morte era
lunga cinque ore e mezzo e il copione girato circa 500 pagine.
Questa situazione ha giustificato la divisione del film in due
parti. Questo è anche il primo dei film del franchise ad essere
stato prodotto anche da J.K. Rowling.
17. Sir
John Hurt ha ripreso il ruolo di Ollivander. Erano
nove anni che l’attore non riprendeva il suo ruolo, essendo apparso
nel primo film. La sua assenza dal franchise è la più lunga. A lui
fa seguito Toby Jones, che nella versione
originale dà voce a Dobby e che ricompare qui dopo otto anni di
assenza dal franchise.
16. Come nei suoi
film precedenti, Evanna Lynch ha realizzato il
look e gli abiti di Luna Lovegood, incluse le scarpe, i gioielli, i
vestiti e molti degli oggetti interni a casa Lovegood. L’attrice ha
anche lavorato in prima persona alle coreografie che mette in scena
nella scena del matrimonio di Bill e Fleur, all’inizio del
film.
Quello che non sai su Harry Potter e i Doni della Morte Parte
1
15.David Holmes, lo stunt double di Daniel
Radcliffe, si è seriamente infortunato sul set, durante
una scena di inseguimento nel bosco. Il giovane stuntman ha
riportato danni permanenti alla spina dorsale a causa di una brutta
caduta.
14. Il Dr. Francis
Nolan, un linguista, ha ideato il Serpentese per questo e per gli
altri film in cui lo sentiamo pronunciare.
13. Si tratta
dell’unico film del franchise in cui non compaiono Dame
Maggie Smith (Professoressa Minerva McGrannit),
Alfred Enoch (Dean Thomas) e David
Bradley (Argus Filch). Quest’ultimo è anche uno dei
diversi membri del cast che abbiamo visto ne Il Trono di
Spade, della HBO, nei panni di Walder Frey.
Michelle Fairley (Mrs. Granger) è stata Catelyn
Stark, Ralph Ineson (Amycus Carrow) ha
interpretato Dagmer Cleftjaw, Freddie Stroma
(Cormac Mclaggen) è stato Dickon Tarly, Natalia
Tena (Nymphadora Tonks) è stata invece la bruta Osha.
12. All’epoca
della produzione del film, era stato erroneamente riportato che
Daniel Radcliffe avrebbe avuto delle scene di nudo
che avrebbero fatto alzare il PG del film. La notizia si è poi
rivelata falsa. C’è una scena nel film in cui Ron crede di vedere
Harry e Hermione che si baciano e i due sembrano nudi. Tuttavia la
scena fu girata in modo tale che sia Daniel che
Emma Watson indossavano dei jeans, mentre Emma aveva
un top senza spalline. Il regista David Yates
dichiarò che sebbene era importante dare l’impressione che i due
fossero nudi, la nudità degli attori non era fondamentale nella
scena, che prevede l’utilizzo di molti visual effects.
11. Uno dei poster
nel cafè in cui si rifugiano Harry (Daniel
Radcliffe), Ron (Rupert
Grint) e Hermione (Emma
Watson) è quello di Equus, la famosa piece teatrale in
cui lo stesso Radcliffe è apparso nudo.
Quello che non sai su Harry Potter
e i Doni della Morte Parte 1
10.Harry Melling (Dudley Dursley) aveva perso così
tanto peso durante la sua pausa di un anno tra un film di
Harry Potter e l’altro che per le sue scene ha
dovuto indossare protesi facciali speciali. Il reparto trucco ha
impiegato quasi sei mesi per creare le protesi che sembrassero
abbastanza realistiche, ma alla fine, quasi tutte le sue scene sono
state tagliate.
9. Le scene con
Dobby e Kreacher sono state girate due volte. Prima i due elfi sono
stati interpretati fisicamente sul set dai rispettivi doppiatori,
in modo tale che gli altri attori, attrici e animatori avevano una
linea guida su cui lavorare. Poi la stessa scena è stata girata
senza i doppiatori, e qui il team di effetti visivi ha inserito i
personaggi in post produzione.
8. Il personaggio
di Unci Unci, il folletto della Gringott, è stato interpretato da
Verne Troyer in Harry Potter e la
Pietra Filosofale; questo casting ha fatto di lui uno
dei pochissimi attori americani a partecipare al franchise; ma la
sua voce è sempre stata di Warwick Davis. In
questo film, Davis interpreta Unci Unci e gli presta la voce. Davis
ha interpretato anche il Professor Vitious per tutto il
franchise.
7. Quando Harry,
Ron e Hermione vengono catturati nel bosco, la ragazza afferma di
chiamarsi Penelope Clearwater. Si tratta di un piccolo omaggio ai
romanzi, in cui sappiamo che quello è il nome di una ragazza di
Corvonero, fidanzata di Pearcy Weasley.
6. Le macchie di
sangue sulle mani di Hermione sono state eliminate dal trailer per
avere la possibilità di un PG-13 in fase di distribuzione.
Quello che non sai su Harry Potter
e i Doni della Morte Parte 1
5. Sir
John Hurt e Bill Nighy interpretano rispettivamente
Olivander e il Ministro della Magia. I due hanno entrambi
partecipato alla realizzazione de Il Signore degli Anelli del 1978.
Nighy doppiava Samvise Gamgee mentre Hurt era la voce di
Aragorn.
4. Sia M.
Night Shyamalan che Guillermo Del Toro
avevano espresso interesse a dirigere gli ultimi due adattamento
del franchise. La Warner però decise per il più “sicuro” Yates.
3. Miranda
Richardson (Rita Skeeter) e Helena Bonham Carter (Bellatrix LeStrange)
hanno interpretato entrambe la Regina di Cuori di Lewis Carroll.
Richardson in Alice nel paese delle
meraviglie (del 1999) e Carter in Alice
in Wonderland (2010) e Attraverso lo
Specchio (2016).
2. Quando il
ciondolo horcrux si apre, la prima cosa che ne esce sono dei ragni.
Si tratta della più grande paura di Ron, come sappiamo, ma è anche
la paura di Rupert Grint, per questo le espressioni di
terrore per l’attore non sono state difficili da replicare.
1.David
Ryall è il sesto attore di Harry Potter ad aver
interpretato Winston Churchill. Robert
Hardy, Michael Gambon, Timothy Spall, Brendan Gleeson e
Gary Oldman hanno interpretato lo statista
inglese. Inoltre, nella scena di Harry Potter in cui c’è Ryall,
vediamo anche Miranda Richardson, che ha interpretato la moglie di
Churchill.
Considerato uno degli attori svedesi
più popolari e di maggior talento degli ultimi decenni,
Stellan Skarsgård ha negli anni imposto il proprio
volto partecipando ad alcuni tra i più popolari film di Hollywood,
distinguendosi tanto in opere d’autore quanto in blockbuster. I
suoi ruoli sono spesso divenuti iconici, e tutt’oggi continua a
regalare grandi interpretazioni. Ecco 10 cose che non sai
di Stellan Skarsgård.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nei primi anni della sua carriera
l’attore ha recitato in numerose produzioni televisive svedesi,
mentre recentemente è tornato sul piccolo schermo per recitare
nella serie River (2015) e Chernbyl (2019),
acclamata produzione dove Skarsgård ricopre il ruolo di Boris
Šcerbina, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e capo
dell’Ufficio per il Combustibile e l’Energia.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Da sempre apprezzato per il suo talento,
Skarsgård ha nella sua carriera ricevuto diversi prestigiosi
riconoscimenti all’interno dell’industria cinematografica. Nel 2020
vince infatti il suo primo Golden Globe come miglior attore non
protagonista per serie Chernobyl, e per la stessa
categoria verrà nominato anche agli Emmy Awards e ai Satellite
Awards. Vanta inoltre tre candidature come miglior attore agli
European Film Awards.
Stellan Skarsgård: chi sono i suoi
figli
7. Ha diversi figli divenuti
attori. Dal suo primo matrimonio, l’attore dà alla luce
sei figli. Di questi, tre avrebbero seguito le orme del padre
divenendo attori. Si tratta di Alexander
Skarsgård, noto per il suo ruolo in Big Little
Lies,GustafSkarsgård,
celebre per aver recitato in Vikings, e Bill
Skarsgård, divenuto celebre per essere stato il pagliaccio
Pennywise in It – Capitolo uno e It – Capitolo
due.
6. Ha avuto altri
figli. Nel 2007 l’attore divorzia dalla prima moglie, con
cui era sposato dal 1975 e nel gennaio del 2009 contrae nuove nozze
con la produttrice Megan Everett. Da lei l’attore avrebbe
poi avuto altri due figli, nati rispettivamente nel 2009 e nel
2012, raggiungendo così un totale di otto figli.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Stellan Skarsgård in Pirati dei
Caraibi
5. Ha dovuto sottoporsi ad
ore di trucco. Nel 2006 l’attore raggiunge la fama
mondiale grazie al ruolo di Sputafuoco Bill Turner. Per ricoprire
tale parte, l’attore dovette sottoporsi a numerose ore di trucco
per dar vita alle sembianze deformi del personaggio. Inizialmente
si pensò di amplificare il trucco tramite la CGI, ma l’idea venne
abbandonata. Il suo è così stato l’unico personaggio ad indossare
del make-up all’interno dell’equipaggio dell’Olandese Volante.
Stellan Skarsgård in Mamma
mia!
4. Ha sorpreso la
regista. Nel film Mamma mia!, l’attore ricopre il
ruolo di Bill, uno dei possibili padri del personaggio interpretato
dall’attrice Amanda
Seyfried. Durante una scena, l’attore avrebbe dovuto
cucinare sulla barca del personaggio. Egli tuttavia sorprese la
regista indossando solo un grembiule, il quale però gli lasciava
scoperto il sedere. Quando si mostrò pronto per le riprese, la cosa
colse di sorpresa la troupe, il quale dovette interrompere le
riprese per via delle risate.
Stellan Skarsgård in Chernobyl
3. Ha accettato la parte per
il suo attivismo ambientale. Da anni l’attore è uno
strenuo difensore dell’ambiente, e in più occasioni ha espresso
duri giudizi su quelle attività umane che ne minano la
sostenibilità. Per questa sua vocazione, Skarsgård ha deciso di
ricoprire il ruolo offertogli nella serie, desiderando da tempo di
partecipare ad un progetto che ricordi la pericolosità di
catastrofi simili e spinga a ricercare fonti di energia alternative
e sostenibili.
2. I truccatori lo hanno
aiutato a vincere il Golden Globe. Nel suo ironico
discorso di ringraziamento per la vittoria del Golden Globe,
l’attore ci ha tenuto a ringraziare i suoi truccatori. Per recitare
nella serie, questi lo hanno fornito di un paio di
sopracciglia finte, elemento che a detta di Skarsgård gli ha
permesso di ottenere un volto più memorabile ed espressivo.
Stellan Skarsgård: età e
altezza
1.Stellan
Skarsgård è nato aGöteborg, in Svezia,
il 13 giugno 1951. L’attore è alto complessivamente 205
centimetri.
Nel corso della sua carriera
l’attore Frank Grillo ha recitato in celebri film
d’azione, dimostrando così la sua predilezione per tale genere. Tra
le sue partecipazioni più recenti si annoverano quelle all’interno
del Marvel Cinematic Universe, come
anche i ruoli ricoperti per alcune note serie TV. Ecco 10
cose che non sai di Frak Grillo.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. L’attore intraprende la propria
carriera recitando nel ruolo di Hart Jessup nella soap opera
Sentieri (1996-1999). Negli anni seguenti si fa notare
grazie ad alcuni piccoli ruoli in serie come Wasteland
(1999), The Shield (2002-2003), For the People
(2002-2003) e Blind Justice (2005). Diventa poi noto per
il ruolo di Nick Savrinn in Prison Break (2005-2006), per
poi continuare a recitare per il piccolo schermo in serie come
The Kill Point (2007), The Gates (2010),
Kingdom (2014-2017) e Billions (2020), recitando accanto agli attori
Paul Giamatti, Damian
Lewis e Maggie
Siff.
8. È anche
produttore. Nel corso degli anni Grillo non si è occupato
solo di recitazione, ma ha ricoperto anche il ruolo di produttore
in diverse occasioni. Tra i film da lui prodotti si annoverano
The Crash – Minaccia a Wall Street (2017),
L’autista (2017), El Chicano (2018), Into the
Ashes (2019), Point Blank: Conto alla rovescia
(2019), con Anthony
Mackie, e Quello che non ti uccide (2020),
con gli attori Mel Gibson, Naomi Watts
e Michelle
Yeoh.
Frank Grillo è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 302 mila persone. All’interno
di questo Grillo è solito condividere con i propri fan alcuni suoi
momenti quotidiani, da quelli svago a quelli passati ad allenare il
proprio fisico. Non mancano poi anche immagini promozionali dei
suoi progetti da interprete.
Frank Grillo: chi è sua moglie
6. Ha sposato una sua ex
collega. Sul set della soap opera Sentieri,
Grillo conosce l’attrice Wendy Moniz. Dopo un
periodo di frequentazione, i due decidono infine di sposarsi nel
2000. Dalla loro unione nasceranno due figli, rispettivamente nel
2004 e nel 2008. Particolarmente legato alla propria famiglia,
l’attore è solito spendere molto tempo con sua moglie e i figli,
come testimoniano le numerose foto presenti a riguardo sul suo
profilo Instagram.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Frank Grillo e la Marvel
5. Ha interpretato un
celebre villain. Per la Marvel, l’attore ha ricoperto il
ruolo di Brock Rumlow nel film Captain America: The Winter
Soldieri. Al termine di questo, il personaggio getta le basi
per assumere i panni di Crossbones. Questi è uno spietato sicario,
dotato di grande forza fisica ed esperienza nel combattimento corpo
a corpo.
4. Ha ripreso di recente il
suo ruolo. Grillo ha recentemente ripreso il ruolo di
Brock Rumlow nel film Avengers: Endgame. Egli compare
infatti nel segmento ambientato a New York nel 2012, e nel suo
breve cameo lo si vede interagire con Captain America,
replicando una scena già vista all’interno del MCU.
Frank Grillo in Prison Break
3. Ha avuto un ruolo di
rilievo nella prima stagione. All’interno della prima
stagione di Prison Break l’attore ricopre il ruolo di Nick
Savrinn, avvocato che aiuta Veronica Donovan nel dimostrare che
Lincoln Burrows non ha ucciso Terrence Steadman. Intromessosi in
una storia più grande di lui, Savrinn cercherà fino all’ultimo di
fare la cosa giusta, finendo però ucciso brutalmente.
Frank Grillo: il suo fisico
2. Si allena
costantemente. Negli anni l’attore ha ricoperto in più
occasioni ruoli in film d’azione. Per poter dunque affrontare tali
performance al meglio, Grillo è solito allenarsi diverse ore al
giorno, sfoggiando un fisico marmoreo. Sul suo profilo Instagram è
solito condividere con i propri fan alcuni momenti di tali
allenamenti, mostrando anche i suoi progressi.
Frank Grillo: età e altezza
1. Frank Grillo è nato a New
York, Stati Uniti, l’8 giugno 1965. L’attore è alto
complessivamente 179 centimetri.
La Universal
Pictures International Italy ha annunciato oggi Home
première del sequel del musical d’animazione della
DreamWorks Animation del 2016, Trolls
World Tour. A partire dal 10 aprile, potrete trovare
sul sito: www.trollsfilm.it
l’elenco delle piattaforme digitali su cui sarà possibile
noleggiare il film.
In questa nuova
avventura ritroviamo Poppy, la protagonista doppiata
da Francesca Michielin, una delle artiste più
complete ed interessanti del panorama attuale, al lavoro sul nuovo
album che uscirà in primavera. Poppy sarà accompagnata nella
sua avventura dall’inseparabile Branch, doppiato dal pluripremiato
cantante e chitarrista dei The
Kolors, Stash.
I nostri eroi
saranno catapultati ben oltre ciò che hanno conosciuto in passato,
Poppy e Branch scoprono di essere solo una delle sei tribù di Troll
sparse su sei terre diverse e che si esprimono attraverso sei
differenti tipi di musica: Funk, Country, Techno, Classica, Pop e
Rock. Il loro mondo sta quindi per diventare molto più grande e
molto più rumoroso. Ma, come membro della regalità hard-rock, la
Regina Barb che avrà l’inconfondibile voce
di Elodie, vuole distruggere tutti gli altri
tipi di musica per far sì che il rock regni sovrano. Con in gioco
il destino del mondo, Poppy e Branch, insieme ai loro amici tra cui
Mini Diamante doppiato dall’eclettico artista Sergio
Sylvestre, partono per visitare tutte le altre terre
e unire i Trolls in armonia contro Barb, che invece fa di
tutto per metterli in ombra.
Anche se molti fan di Harry Potter faticano a scindere gli attori
che compaiono nella serie dalle loro controparti “magiche”, i più
sanno benissimo che molti di loro hanno ricoperto ruoli altrettanto
incredibili durante la loro carriera.
Grazie a IMDb,
ScreenRant
ha stilato una classifica che segnala i migliori ruoli del cast del
franchise cinematografico basato sulla fortunata saga letteraria di
J.K. Rowling, al di fuori del Mondo
Magico…
Daniel Radcliffe
Il miglior ruolo del personaggio
principale della saga secondo IMDb è il suo cameo in
Extras.
Daniel Radcliffe è apparso nella sitcom britannica scritta e
interpreta da Ricky Gervais nel lontano 2006, quando era ancora
solo un bambino, nei panni di un teenager ossessionato dal sesso
che cerca di attirare chiunque sia possibile sul set.
Emma Watson
Anche se
Emma Watson potrebbe aver ricevuto negli anni maggiori consensi
per il suo attivismo politico rispetto alle sue doti interpretative
mostrate dopo la fine dell’esperienza con la saga di
Harry Potter, è comunque riuscita a prendere parte a film
molto acclamati (come il recentissimo Piccole
donne). Il suo ruolo più amato secondo IMDb risale proprio
al 2012, anno successivo alla conclusione del franchise sul
maghetto occhialuto, quello in Noi siamo infinito di Stephen Chbosky.
Rupert Grint
Nonostante il successo ottenuto
grazie al ruolo di Ron Weasley, la carriera di
Rupert Grint non è stata particolarmente brillante: oltre alla
saga di
Harry Potter, infatti, la filmografia dell’attore vanta
uno sparuto numero di altri ruoli, essenzialmente in commedie. La
sua apparizione in un episodio della serie Servant diretta
– tra gli altri – da M. Night Shyamalan è attualmente il suo ruolo
più apprezzato su IMDb.
Alan Rickman
Per i piccoli interpreti di
Harry Potter, il franchise ha trasformato le loro vite e
dato iniziato alle loro carriere (più o meno fortunate). Per gli
attori già navigati che hanno preso parte alla saga, invece, è
stato l’opportunità di interpretare personaggi iconici e far
breccia nel cuore di una fetta di pubblico più giovane. È il caso
ad esempio di
Alan Rickman, che prima di interpretare Severus Piton aveva già
una carriera incredibile alle spale. Il suo ruolo più amato secondo
IMDb è quello dello spietato antagonista in Trappola di
cristallo al fianco di Bruce Willis.
Robbie Coltrane
La vera spalla comica del franchise
è indubbiamente l’Hagrid di Robbie Coltrane. Molto prima che
entrasse a far parte della saga nata dalla mente di J.K. Rowling, però, Coltrane aveva già
conquistando il pubblico grazie alla serie tv Cracker,
dramma che ha visto l’attore interpretare Fitz, uno psicologo
criminale al servizio della polizia di Manchester, intento a
risolve una varietà di crimini. L’episodio della serie “To Be A
Somebody: Part 1” ha ottenuto su IMDB la media impressionante di
9,2.
Michael Gambon
Michael Gambon, la seconda
“incarnazione” di
Silente (in sostituzione del defunto Richard Harris), è un
attore con una lunghissima carriera alle spalle. Grazie al ruolo
del Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, la sua
filmografia si è espansa ulteriormente, nonostante quello nella
celebre saga resti – per ovvi motivi – uno dei suoi ruoli più
iconici. Tuttavia, un altro ruolo molto amato è quello ne
Il discorso del re, in cui interpreta Re Giorgio V.
Tom Felton
Pochi anni dopo aver detto addio al
suo eccellente ritratto di Draco Malfoy nella saga di
Harry Potter,
Tom Felton ha ottenuto un ruolo nella terza stagione della
popolare serie The
Flash. Ha interpretato il ruolo del dottor Alchemy, un
genio che possiede abilità come la telepatia e la psicocinesi.
L’episodio “I Know Who You Are” è stato valutato 9.0 su IMDb.
Ralph Fiennes
Ralph Fiennes è un altro attore che aveva già una carriera
sorprendente, prima ancora che la saga di Harry Potter nascesse. Uno dei suoi ruoli più iconici
è arrivato nel 1993, quando ha interpretato l’ufficiale nazista
Amon Göth in Schinderle’s List di Steven Spielberg, uno dei più grandi
capolavori della storia del cinema.
Maggie Smith
La carriera
di
Maggie Smith – vera e propria istituzione della settima arte –
è iniziata nel lontano 1956, e nel 1969 l’attrice aveva già dato
vita ad uno dei suoi ruoli più iconici. Stiamo parlando de La
strana voglia di Jean, in cui interpreta un’insegnante di
scuola media, apparentemente moderna e anticonvenzionale, ma che in
realtà nasconde una pericolosa fascinazione per i regimi totalitari
e le ideologie oscurantiste.
Helena Bonham Carter
Forse
penserete che, dato il grande successo del film e lo status di
cult raggiunto nel corso degli anni, Fight Club sia il titolo più amato della filmografia
di
Helena Bonham Carter. O magari uno dei tanti film realizzati
insieme all’ex compagno
Tim Burton. E invece no: si tratta dell’episodio “Aberfan”
della celebre serie tv The
Crown, in cui l’attrice interpreta la principessa
Margaret.
Gary Oldman
Conosciuto anche per la sua
meravigliosa carriera fatta di incredibili ruoli a teatro,
Gary Oldman non poteva che rendere la versione cinematografica
di Sirius Black un enorme successo. Ad oggi, il ruolo più amato
dell’attore stando a IMDb è quello di Jim Gordon nel
Il cavaliere oscuro, considerato il miglior film di
supereroi mai realizzato.
Warwick Davis
A
Warwick Davis sembra piaccia apparire nei franchise
cinematografici più famosi di sempre: sia in Harry Potter che in Star Wars lo vediamo tornare quasi regolarmente.
Il ritorno dello Jedi, il suo primo ruolo
cinematografico nonché la prima volta che lo abbiamo visto nei
panni di Wicket W. Warrick, detiene un punteggio pari a 8,3 su
IMDb.
Julie Walters
L’ultimo film della saga di
Harry Potter potrebbe essere su IMDb il più amato di
Julie Walters, ma giusto un gradino più su, proprio in cima alla
classifica, troviamo Paddington
2. Piccola curiosità: anche
Imelda Staunton (che interpreta la professoressa Umbridge in
Harry Potter) è presente in quel film in qualità di
doppiatrice.
Domhnall Gleeson
Uno degli attori più talentuosi
della sua generazione,
Domhnall Gleeson interpreta Bill Weasley nella saga di
Harry Potter, mentre suo padre Brendan interpreta Alastor
Moody. Entrambi hanno recitato in una serie di ruoli davvero
incredibili al di fuori del mondo magico, ma l’interpretazione più
apprezzate di Domhanall secondo IMDb è quella in uno episodio della
serie antologia Black Mirror in cui interpreta un ragazzo
che muore e che viene riportato in “vita”, sotto forma di androide,
dalla sua fidanzata, alla ricerca disperata di un modo per colmare
il vuoto e l’assenza.
Emma Thompson
È davvero difficile riuscire a dire
quale possa essere il ruolo miglior (o il più amato) di
Emma Thompson, considerato che ci troviamo di fronte ad
un’attrice che riesce praticamente ad essere credibile e
incredibile in qualsiasi ruolo interpreti. Eppure, secondo IMDb, il
suo ruolo favorito è quello ne Il nome del padre, grazie
al quale ottenne anche una nomination all’Oscar come migliore
attrice non protagonista.
Nella stessa settimana in cui ARF! il Festival
del Fumetto di Roma a causa dell’emergenza
Coronavirus annuncia la “sospensione in data da
destinarsi” della propria VI edizione programmata il prossimo
maggio – (perché, come sottolineano gli
organizzatori, «ARF! è una grande festa e aspetteremo il momento
giusto in cui la faremo tutti insieme. Più di prima. Più di
sempre.») – grazie alla copie
pre-ordinate del libro COme VIte
Distanti, a una decina di giorni dal lancio
dell’iniziativa ARF!, PressUP e tutte
le autrici e gli autori coinvolti hanno
donatoi primi 10.000 euro all’Ospedale
Spallanzani di Roma.
Partner fondamentale dell’intera iniziativa benefica è
proprioPressUP, tech company italiana che
offre l’eccellenza nel campo della stampa on-line, che
stamperà il libro a titolo gratuito: «Noi di PressUP
– ha dichiarato Vincenzo Cirimele, founder &
CEO – siamo davvero felici di partecipare
attivamente al progetto Come Vite Distanti ideato da ARF!, realtà
con la quale abbiamo stretto una splendida partnership nel corso
degli ultimi anni. Crediamo molto in questa iniziativa che ha
riunito i grandi del Fumetto per aiutare concretamente chi combatte
il Covid-19» .
Dopo l’apertura della danze ad opera
di Gipi (tav. 1) e le prime tavole
di Stefano Caselli (tav.
2), Giorgio Pontrelli (tav.
3), Gigi Cavenago (Tav.
4), Eleonora Antonioni (Tav.
5), Bruno Cannucciari (tav.
6), Giuseppe Palumbo (tav.
7), Francesco Guarnaccia (tav.
8), Stefano Simeone (tav.
9), Lorenza Di Sepio (tav.
10), Martoz (tav.
11), Giacomo Bevilacqua (tav.
12), Emiliano Mammucari (tav. 13), ai
già
annunciati Zerocalcare, Sio, Sara
Pichelli, Francesco
Artibani, Katja
Centomo, Laura
Scarpa, Werther
Dell’Edera, Rita
Petruccioli, Ratigher, LRNZ, Fumettibrutti, Mirka
Andolfo, e Davide
Toffolo e tantissimi altri, si sono aggiunte nel
frattempo le firme altrettanto prestigiose di Manuele
Fior, Zuzu, Maicol &
Mirko, Matteo
Scalera, Mario
Alberti e Silvio Camboni, che
pubblicano tutti regolarmente per le maggiori case editrici
italiane quali Sergio Bonelli Editore, Disney, Bao Publishing,
Coconino Press, Feltrinelli Comics. Oblomov, Tunué, Rizzoli Lizard,
Shockdom e Panini Comics, fino a grandi editori stranieri come
Marvel, DC Comics, Image,
Glénat.
Grazie ad una serie di immagini
esclusive dal backstage del film, possiamo dare uno sguardo a come
è stata costruita la gigantesca sala del trono di Palpatine in
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. Il
ritorno del malvagio Imperatore è stato al centro del principale
conflitto del film che ha ufficialmente chiuso la saga degli
Skywalker, uscito nelle sale a dicembre dello scorso anno. Le sale
del trono sembrano essere una componente chiave in molti film di
Star Wars, ma quella di Palpatine è di gran lunga la
migliore di tutte.
I fan sono rimasti sorpresi quando
hanno scoperto del ritorno di Palpatine grazie al
primo trailer ufficiale del film di J.J. Abrams, iniziandosi a chiedere come
l’Imperatore fosse sopravvissuto dopo la sua “apparente” morte ne
Il ritorno dello Jedi.
Il romanzo basato sul film ha approfondito il modo in cui il
Sith è riuscito a sopravvivere, spiegando che il Palpatine del nono
episodio è a tutti gli effetti un clone dell’originale.
Dal canto suo, il film è
assolutamente vago circa il suo ritorno, nonostante Palpatine abbia
avuto un suo scopo ben preciso, scopo giunto ad una drammatica
conclusione all’interno di una sala del trono a dir poco
monumentale, che avrebbe fatto sentire “a disagio” perfino un
villain della portata di
Darth Vader.
I fan di Star Wars possono adesso dare un’occhiata a queste
fantastiche immagini dal backstage del film che ci mostrano la
costruzione della gigantesca sala del trono di Palpatine. Le
immagini sono prese da una featurette inclusa nell’edizione home
video del film.
Potete vedere le foto andando su
Screen Rant o cliccando sull’immagine di seguito:
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill,
Adam Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan,
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto
da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley
e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.
Alcuni dettagli su una primissima
versione della sceneggiatura de Il Signore degli Anelli – Il ritorno del
re di Peter Jackson rivelano che, inizialmente, il
regista avrebbe voluto trasformare l’eroico hobbit Frodo
interpretato da Elijah Wod… in un assassino!
Grazie a WinterIsComing.net
sono infatti emersi online alcuni estratti dalla biografia di
Jackson del 2006 dal titolo “Peter Jackson: A Film-maker’s
Journey” che raccontato proprio delle intenzioni originali
del regista in merito al personaggio di Frodo. Come apprendiamo
dalla fonte, Jackson e il suo team creativo avevano inizialmente
pensato di imputare a Frodo la caduta di Gollum dal bordo del
precipizio nel Monte Fato, scena che sarebbe stata pensato come un
vero e proprio “omicidio”.
Nonostante avesse
effettivamente girato quel momento, Jackson nutriva molti dubbi
sulla svolta omicida di Frodo: ciò era in gran parte dovuto a
J.R.R. Tolkien, autore de
Il Signore degli Anelli. Il regista, infatti, credeva che
questo cambiamento “andasse contro tutto ciò che Tolkien voleva
che i suoi eroi facessero.”
Nel libro, Gollum
cade dal bordo del precipizio nel Monte Fato dopo aver morso il
dito di Frodo, riguadagnando l’Anello e celebrando la sua vittoria.
Tuttavia, Jackson ha avuto diversi problemi ad accettare quella
versione, perché in quel momento descritto nel libro, Frodo non è
presente. Per questo motivo, gli venne l’idea di far lottare Frodo
e Gollum per l’Anello, prima che Gollum cadesse
fatalmente.
Luca Guadagnino, regista dell’adattamento
cinematografico di Chiamami
col tuo nome, ha confermato che sia Timothée Chalamet che Armie Hammer torneranno per il sequel. Uscito
nel 2017, Chiamami Col Tuo Nome, basato sull’omonimo
romanzo di André Aciman, ha ottenuto un
grandissimo successo, conquistando anche quattro candidature agli
Oscar e trionfando nella categoria “miglior sceneggiatura non
originale”.
Il seguito di
Chiamami Col Tuo Nome sarà l’adattamento
cinematografico di “Cercami“, romanzo sequel
pubblicato sempre da Aciman lo scorso anno. In una recente
intervista con
La Repubblica (via Variety), è stato lo
stesso Guadagnino ad aggiornare brevemente sul nuovo film,
confermato che sia Chalamet che Hammer torneranno a vestire i panni
di Elio e Oliver, ma non solo: “Certamente. È stato un piacere
immenso lavorare con Timothée Chalamet, Armie Hammer, Michael
Stuhlbarg, Esther Garrel e tutti gli altri attori. Torneranno tutti
nel nuovo film.”, ha dichiarato il regista.
Guadagnino, però, ha anche rivelato
che i lavori sul sequel di
Chiamami Col Tuo Nome sono stati al momento
bloccati a causa della pandemia di Covid-19: “Prima del
Coronavirus, ho fatto un viaggio negli Stati Uniti per incontrare
uno sceneggiatore che amo moltissimo, di cui non voglio dire il
nome, per parlare della seconda parte. Sfortunatamente, abbiamo
dovuto mettere il film in pausa”.
Le parole di Guadagnino sembrano
confermare che James Ivory, che ha scritto la sceneggiatura
premio Oscar del primo film, non tornerà per il sequel. Il regista
ha assicurato che il sequel è ancora in fase di sviluppo, anche se
potrebbe trascorrere diverso tempo prima che la macchina produttiva
si rimetta di nuovo in circolo.
Tra i film più acclamati dello
scorso anno, nominato a quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Film e
Miglior Attore e tra i film a distribuzione limitata più visti al
mondo su Rotten Tomatoes del 2017, con un punteggio di circa
105,9%, Chiamami
Col Tuo Nome è arrivato in DVD e
Blu-ray il 6 giugno distribuito da Universal Pictures Home
Entertainment Italia.
Diretto da Luca
Guadagnino (A Bigger Splash) questo
dramma romantico vede protagonisti Armie
Hammer (The Social Network)
e Timothée
Chalamet (Lady Bird) in una storia
sensuale e sublime sul primo amore, basata sul best seller
di André Aciman. Chiamami col tuo
nome ha tra gli interpreti Michael
Stuhlbarg (La forma
dell’acqua) Amira Casar (Saint
Laurent) e Esther
Garrel (Camille redouble).
Figlio di un eminente
professore universitario specializzato nella cultura greco-romana
che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura
della tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo
di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire
il vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman
è il giovane Oliver, un ventiquattrenne statunitense
bello e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono
immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad
affacciarsi all’amore. Gli incontri tra i due giovani sono permeati
da un’intensità unica e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate
e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le
loro vite, nasce tra loro un desiderio travolgente e
irrefrenabile.
La giovanissima attrice
Eliza Scanlen si è affermata negli ultimi anni per
alcuni ruoli, sia cinematografici che televisivi, che le hanno
permesso di essere indicata come una delle promesse della sua
generazione. Ad oggi l’attrice, pur avendo una filmografia ancora
esigua, vanta importanti collaborazioni con noti registi o attori.
Ecco 10 cose che non sai di Eliza Scanlen.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Eliza Scanlen: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in un due
noti film recenti. L’esordio al cinema per l’attrice
avviene nel 2019, recitando in due acclamati film. È infatti la
protagonista del film Babyteeth,
dove condivide la scena con l’attore Ben
Mendelsohn. Il film è stato presentato alla Mostra de
l Cinema di Venezia, ottenendo buoni responsi di critica e
pubblico. Nello stesso anno ricopre il ruolo di Elizabeth March in
Piccole
donne, dove ha l’occasione di recitare accanto a
Saoirse Ronan,
Emma Watson,Florence Pugh,
Laura Dern, Timothée Chalamet,Meryl Streep
e Bob
Odenkirk. Tornerà poi al cinema nel 2020 con il film
The Devil All the Time, con Tom
Holland.
9. Ha preso parte a celebri
serie TV. L’attrice esordisce nel mondo della recitazione
con un piccolo ruolo nella serie A Class Act (2015),
mentre la notorietà arriva grazie al personaggio di Tabitha Ford in
Home and Away (2016). Nel 2018 si fa ulteriormente notare
recitando nella serie Sharp
Object, accanto alle attrici Amy
Adams e Sophia
Lillis.
8. Ha scritto e diretto un
cortometraggio. Nel 2020 l’attrice dimostra di essere
interessata anche a ricoprire altri ruoli all’interno della settima
arte. Debutta infatti alla regia di un cortometraggio,
Mukbang, da lei anche sceneggiato. Questo, della durata di
dieci minuti, racconta la storia di Mara, la quale vivrà un
insolita esperienza dopo aver scoperto un sito internet chiamato
Mukbang. È possibile trovare e vedere il cortometraggio sulla
piattaforma Vimeo.
Eliza Scanlen è su Instagram e
Twitter
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 50 mila persone. All’interno di
questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in
momenti di svago o ritraenti sue curiosità quotidiane. Non mancano
poi anche immagini promozionali dei suoi progetti da attrice o di
servizi fotografici da lei realizzati.
6. Non è presente su
Twitter. L’attrice non possiede alcun profilo sul social
network Twitter. La Scanlen è infatti attiva unicamente su
Instagram. È tuttavia possibile trovare alcune fan page che, anche
se recenti e quindi ancora poco ricche, tengono aggiornati i fan
dell’interprete su tutte le ultime notizie che la riguardano, da
quelle professionali a quelle non.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Eliza Scanlen si è rasata i
capelli
5. Si è tagliata i capelli
per un ruolo. Nel marzo del 2019 l’attrice ha attirato su
di sé le attenzioni dopo essere apparsa completamente rasata ad
alcuni eventi. La Scanlen si è infatti dovuta completamente
tagliare i capelli per assumere i panni di Milla Finlay,
adolescente malata di cancro protagonista del film
Babyteeth.
Eliza Scanlen in Sharp Object
4. Ha ricoperto un ruolo di
rilievo nella serie. Nella serie Sharp Object, a
metà tra il dramma e il giallo, l’attrice ha dato vita al
personaggio di Amma Crellin, sorellastra adolescente della
protagonista. Questa si presenta come una ragazza sempre in cerca
di guai, pronta a coinvolgere nelle proprie scorribande anche la
sorella adulta.
3. È stata da subito
intrigata dal ruolo. Parlando del suo personaggio,
l’attrice ha dichiarato di essersi interessata da subito
all’aspetto enigmatico che questo presentava. Interpretare Amma si
è infatti per lei rivelata una continua scoperta di un carattere
difficile, molto distante da quello della Scanlen.
Eliza Scanlen è Beth March in
Piccole donne
2. Suona davvero il
pianoforte nel film. Per ricoprire il personaggio di Beth
March, una delle quattro sorelle protagoniste di Piccole
donne, l’attrice ha dovuto imparare a suonare il piano,
abilità richiesta espressamente per la parte. La Scanlen si è così
esercitata per tre ore al giorno, arrivando infine a poter eseguire
personalmente i brani ascoltati nel film.
Eliza Scanlen: età e altezza
1. Eliza Scanlen è nata a
Sydney, in Australia, il 6 gennaio 1999. L’attrice è alta
complessivamente 162 centimetri.
Iron Man è sicuramente l’eroe più
amato del MCU nonché il Vendicatore la cui
storia ha ufficialmente inaugurato, 10 anni fa, l’Universo
Cinematografico Marvel. L’uscita nelle sale di
Avengers: Endgame ha segnato l’ultima apparizione
di
Robert Downey Jr. nei panni di Tony Stark: nella
battaglia finale, utilizza le Gemme dell’Infinito per far
dissolvere Thanos e il suo esercito, morendo devastato dal potere
di esse.
Nel poster condiviso via Instagram
da Meinerding, vengono celebrati i momenti più iconici di Tony
Stark all’interno del MCU. Oltre alle varie versioni
della sua potentissima armatura, vediamo anche i personaggi di
Thanos e Hulk. Nella didascalia che ha accompagnato la creazione,
Meinerding ha spiegato che il manifesto era stato creato in origine
per la D23 Expo dello scorso anno: adesso, l’artista lo ha
condiviso per celebrare il compleanno di Downey dello scorso 4
aprile.
Ricordiamo che Avengers:
Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno,
nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura
diretta da Anthony e Joe Russo
hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a
termine un esperimento produttivo senza pari.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande
schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James
Cameron.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris
Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict
Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman,
Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian
Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh
Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon
Favreau, Paul Rudd e Brie
Larson.
Negli ultimi anni Renato
Carpentieri si è affermato come uno degli interpreti più
interessanti del panorama cinematografico italiano. Si è infatti
distinto per aver partecipato ad alcuni celebri film, resi
memorabili anche dalla sua presenza. Carpentieri è infatti capace
come pochi di dar voce a personaggi tra lo differenti, ma tutti
profondamente umani.
Ecco 10 cose che non sai di
Renato Carpentieri.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Renato Carpentieri: i suoi film e
i programmi televisivi
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attore non ha mancato di recitare anche per il piccolo schermo,
comparendo in serie come Il fascino dell’insolito (1982),
Don Matteo (2002), La squadra (2005-2007), La
figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2007), con
Sarah
Felberbaum, e Solo (2016). Ha inoltre
recitato nei film televisivi A che punto è la notte
(1994), La casa bruciata (1998), La voce del
sangue (1999), Piccolo mondo antico (2001) e Il
Sindaco pescatore (2016), con Sergio
Castellitto.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Nel 2018 l’attore vince il premio come
miglior attore protagonista per il film La tenerezza. Per
Carpentieri si tratta della prima volta, essendo stato soltanto
nominato nel 1993 per Fiorile. Per lo stesso film ha
inoltre vinto il Nastro d’argento e il Ciak d’oro.
Renato Carpentieri: chi è sua
moglie
7. È molto
riservato. Spesso gli attori non gradiscono che la propria
vita privata finisca sotto i riflettori, e Carpentieri è uno di
questi. L’attore ha infatti sempre tenuto particolarmente riservata
la propria vita fuori dal set, non amando la mondanità. Per questo
ha inoltre sempre tenuto riservata l’identità della moglie nonché
della propria vita sentimentale.
Renato Carpentieri è anche
doppiatore
6. Ha partecipato al
doppiaggio di alcuni film. In un paio di occasioni
Carpentieri si è cimentato anche nel doppiaggio, prestando prima la
propria voce al personaggio di Luciano Cometa nel film d’animazione
L’arte della felicità (2013), mentre nel 2017 doppia il
personaggio del Commissario nel film Gatta
Cenerentola.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Renato Carpentieri in
Hammamet
5. Non si sa chi sia il suo
personaggio. In Hammamet, film incentrato
sulla figura di Bettino Craxi, Carpentieri ricopre un ruolo
indicato semplicemente come “il politico”. In molti si sono
interrogati circa quale politico sia stato la fonte d’ispirazione,
ma nessuna notizia è stata data in merito né dall’interprete né dal
regista. È probabile dunque che si tratti di un personaggio che
raccoglie in sé le caratteristiche della politica dell’epoca.
Renato Carpentieri in La
tenerezza
4. Attendeva questo film da
molto tempo. Carpentieri ha più volte collaborato
nell’arco della sua carriera con il regista Gianni
Amelio, ma mai con un ruolo da protagonista. Durante
alcune interviste ha infatti affermato di aver desiderato per molto
di poter fare un film da protagonista con l’amico regista,
dicendosi entusiasta di aver potuto infine realizzare tale
desiderio.
3. Si è affidato
completamente al regista. Per via del legame che unisce
Carpentieri ad Amelio, l’attore ha affermato di essersi
completamente affidato alle sue indicazioni e le sue riflessioni
sul personaggio protagonista, certo che seguendole avrebbe potuto
dar vita al personaggio richiesto e allo stesso tempo dar vita ad
un’ottima performance attoriale.
Renato Carpentieri a teatro
2. Ha lavorato molto in
teatro. Prima di diventare una attore cinematografico,
Carpentieri ha costruito una solida fama in ambito teatrale. Nel
corso degli anni ha infatti fondato una compagnia chiamata
Teatro dei Mutamenti, mentre tra le sue regie si
annoverano Maestri cercando (1977), Il nipote di
Rameau (1978), Storie di Ferdinando Galiani
(1981), Negli spazi oltre la luna – Stramberie di Gustavo
Modena (1983) e L’intervista (2017).
Renato Carpentieri: età e
altezza
1. Renato Carpentieri è
nato a Savignano Irpino, in Campania, il 2 aprile 1943.
L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.
L’attor Ed Harris è
uno dei più popolari interpreti dagli anni Ottanta ad oggi.
Distintosi attraverso i generi, e con ruoli sempre diversi, Harris
ha portato al cinema esseri umani fragili, talvolta spietati, ma
sempre alla ricerca di una propria affermazione. Apprezzato e
premiato dalla critica, a lui si devono alcuni dei ruoli più
celebri degli ultimi decenni. Ecco 10 cose che non sai di
Ed Harris.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Ed Harris: i suoi film e le serie
televisive
10. Ha recitato in un
celebre lungometraggio. L’attore esordisce al cinema con
una piccola parte in Coma profondo (1978), ma diventa
celebre grazie a Knightriders – I cavalieri (1980). Negli
anni seguenti accrescerà la propria fama recitando in film come
Le stagioni del cuore (1984), The Abyss (1989),
Il socio (1993), Apollo 13 (1995), con Tom
Hanks,The Rock (1996), The Truman
Show (1998), con Jim
Carrey,Pollock (2000), A Beautiful Mind
(2001), The Hours (2002), A History of Violence
(2005), con William
Hurt, Gone Baby Gone (2007), di Ben
Affleck e con Casey
Affleck, Appaloosa
(2008), The Way
Back(2010), Snowpiercer
(2013), di Bong
Joon-Ho, Run All Night (2015),
L’eccezione alla regola (2016), Madre! (2017),
con Jennifer
Lawrence e Michelle
Pfeiffer, Geostorm
(2017), Era mio figlio (2020) e Top Gun:
Maverick (2020), con Tom
Cruise.
9. Ha diretto dei
film. Nel corso della sua carriera Harris ha compiuto
anche il passaggio dietro la macchina da presa, firmando la regia
di due film. Il primo è il biografico Pollock, incentrato
sulla vita del celebre pittore dell’action painting. Il secondo,
arrivato a distanza di otto anni, è il western Appaloosa,
dove recita al fianco di attori come Viggo Mortensen,
Renée
Zellweger e Jeremy
Irons.
8. Ha recitato in una nota
serie televisiva. A partire dal 2016 Harris ricopre il
ruolo di William, detto “Uomo in Nero”, all’interno della serie
Westworld – Dove tutto è concesso. Qui recita accanto ad
attori come Evan Rachel
Wood e Jeffrey
Wright. Il suo personaggio si è distinto per il
mistero che lo avvolge, nonché per il suo carattere sadico.
Ed Harris: la sua vita privata
7. È sposato.
Durante le riprese del film Le stagioni del cuore, Harris
conosce l’attrice Amy Madigan, nota anche per il
suo ruolo nel film Due volte nella vita (1985). I due
si sposano nel 1983, e dalla loro unione nasce, nel 1993, l’unico
figlio della coppia. I due coniugi hanno poi lavorato insieme altre
volte, recitando nei film Pollock, Gone Baby Gone, L’eccezione
alla regola e Era mio figlio.
Ed Harris in Top Gun
6. Ha un ruolo nel
film. Nel 2020 l’attore tornerà al cinema recitando in
Top Gun: Maverik, sequel del noto film del 1986. Harris
reciterà al fianco di attori come Tom Cruise, Miles Teller, Val
Kimer, Jennifer
Connelly e Jon
Hamm. Ad oggi ancora non si sa nulla del personaggio
interpretato dall’attore, tenuto volutamente misterioso dalla
produzione.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Ed Harris in Pollock
5. Desiderava realizzare il
film da molto tempo. Harris nutre da sempre una grande
passione per il pittore Jackson Pollock, e il film
era da tempo tra i suoi progetti più voluti. Per realizzarlo,
decise di debuttare alla regia, cercando di mostrare tutti i
risvolti del processo creativo messo in atto dal pittore.
4. Ha dipinto
realmente. Per poter risultare più realistico e
comprendere meglio la tecnica artistica del pittore, Harris ha
realmente dipinto i quadri visti nel film, cercando di simulare
quanto più possibile la tecnica dell’action painting di cui Pollock
è il massimo esponente. Per farlo, l’attore si è avvalso della
presenza di alcuni esperti di storia dell’arte, il quale lo hanno
aiutato a progettare i dipinti da dover realizzare.
3. È stato nominato
all’Oscar. Il film è stato uno dei biopic sull’arte più
apprezzati dalla critica. Questo successo ha permesso ad Harris di
arrivare ad ottenere una nomination come miglior attore ai
prestigiosi premi Oscar nel 2001. La sua performance è infatti
stata particolarmente lodata, anche per via dell’impressionante
somiglianza fisica tra l’attore e il pittore.
Ed Harris e RoboCop
2. Non ha interpretato il
celebre poliziotto robot. Per diversi anni l’attore è
stato erroneamente considerato il protagonista del film
RoboCop, del 1987. Harris presenta infatti una notevole
somiglianza con il volto del personaggio mostrato nel film, ma
l’attore che in realtà ricopriva il ruolo era Peter
Weller, ed Harris non ha avuto alcun coinvolgimento nel
progetto.
Ed Harris: età e altezza
1. Ed Harris è nato a
Tenafly, New Jersey, Stati Uniti, il 28 novembre 1950.
L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.
Shane Black ha
raggiunto la notorietà negli anni Ottanta e Novanta scrivendo le
sceneggiature di alcuni dei film d’azione di maggior successo. In
breve, Black è diventato lo scrittore più pagato di Hollywood. La
sua passione per il cinema lo ha però spinto a ricoprire anche
altri ambiti, come la regia e la recitazione. Negli ultimi anni si
è nuovamente distinto per aver diretto film particolarmente
popolari. Ecco 10 cose che non sai di Shane
Black.
Parte delle cose che non sai sul
regista e sceneggiatore
Shane Black: i suoi film
10. Ha scritto celebri film
d’azione. La prima sceneggiatura firmata da Black è quella
di Arma letale (1987), con Mel
Gibson. Il film si rivela un grande successo, facendo
di Black una figura particolarmente richiesta ad Hollywood. Negli
anni seguenti scrive così le pellicole Scuola di mostri
(1987), Arma letale 2 (1989), L’ultimo boy scout
(1991), con Bruce
Willis, Last Action Hero (1993), con
Arnold Schwarzenegger, Spy (1996),
Kiss Kiss Bang Bang (2005), Iron Man 3
(2013), con Robert Downey
Jr. e Guy
Pierce, The Nice Guys
(2016), con Russell
Crowe e RyanGosling, e The Predator
(2018), con Jacob
Tremblay.
9. È anche regista.
Dopo un periodo di inattività, Black torna al cinema firmando la
regia del film Kiss Kiss Bang Bang, il suo esordio dietro
la macchina da presa. Successivamente viene chiamato a dirigere
anche Iron
Man 3, terzo capitolo della trilogia dedicata al supereroe
Marvel. Il film si rivela uno dei
più grandi incassi della storia. È in seguito il regista del buddy
movie The Nice Guys, mentre più di recente ha riportato al
cinema il celebre alieno protagonista di The Predator.
8. Ha lavorato anche come
attore. Nel corso della sua carriera Black si fatto notare
canche come interprete, con un’attività limitata però ai soli anni
Ottanta e Novanta. Ha infatti recitato inizialmente nel film
Dimensione terrore (1986), e in seguito in
Predator (1987), Sbirri oltre la vita (1988),
Caccia a Ottobre Rosso (1990), con Alec
Baldwin. Prende poi a parte a RoboCop 3
(1993), Qualcosa è
cambiato (1997), con Jack
Nicholson, ed ha un breve cameo in Hollywood
brucia (1998).
Shane Black è su Instagram e
Twitter
7. Ha un account
personale. Black è presente sul social network Instagram
con un proprio profilo, seguito da 10,1 mila persone. All’interno
di questo il regista e sceneggiatore è solito condividere
fotografie scattate sui set dei film da lui diretti, ma non mancano
anche diverse immagini promozionali dei suoi progetti.
Particolarmente presenti e ricorrenti, infine, sono anche le foto
che Black dedica al suo amato cane.
6. È presente anche su
Twitter. Il regista si è dimostrato ben più attivo su
Twitter, dove possiede un totale di 31,3 mila follower. Sul suo
profilo si possono trovare suoi tweet riguardanti i suoi progetti
cinematografici, ma non mancano anche suoi pensieri su questioni di
attualità o curiosità da lui ricondivise.
Parte delle cose che non sai sul
regista e sceneggiatore
Shane Black in Predator
5. È il primo personaggio a
morire. Nel 1987 l’attore viene chiamato a recitare nel
ruolo di Hawkins nel film Predator. All’epoca egli era
divenuto celebre come sceneggiatore, e i produttori volevano che
Black aiutasse anche nella riscrittura del film. Questi tuttavia si
rifiutò, affermando di essere stato ingaggiato come attore e non
altro. Per punizione, il suo personaggio venne fatto morire dopo
solo sette minuti dall’inizio del film.
4. Ha infine scritto e
diretto il nuovo film della saga. Per una strana ironia
della sorte, circa venti anni dopo Black avrebbe effettivamente
scritto il nuovo film dedicato al pericolo predatore. Inizialmente
il progetto doveva essere un reboot del film originale, ma Black si
impose per poter realizzare invece un sequel, poiché desiderava
continuare ad esplorare la mitologia dell’alieno.
Shane Black dirige Iron Man 3
3. Ha lavorato a lungo sul
personaggio del Mandarino. Chiamato a dirigere il terzo
film della trilogia di Iron Man, Black affermò di non essere sicuro
di voler inserire il personaggio del Mandarino all’interno del
film, per via degli stereotipi incarnati. Convintosi, decise però
di fare del personaggio la summa di tutte le paure globali legate
al tema del terrorismo. Il produttore Kevin Feige
affermò che si trattava di un’idea rischiosa, ma decise di
permettere a Black di proseguire con la sua idea.
Shane Black e il Natale
2. È ossessionato dal
periodo natalizio. Chi avrà visto alcuni dei film diretti
o sceneggiati da Black, si sarà accorto di un elemento ricorrente:
il periodo natalizio.
Interrogato a riguardo, il regista ha affermato che prima di tutto
tale colorato periodo gli permette di inserire uno sfondo festoso a
storie che non lo sono particolarmente. In secondo luogo
rappresenta per lui come un momento di pausa dalla vita quotidiana
in cui i personaggi hanno la possibilità di fare i conti con quanto
accaduto fino a quel momento.
Shane Black: età e altezza
1. Shane Black è nato a
Pittsburgh, in Pennsylvania, Stati Uniti, il 16 dicembre
1961. Il regista e sceneggiatore è alto complessivamente 180
centimetri.
Con una lunga carriera alle spalle,
l’attore Ben Kingsley è oggi uno dei più
apprezzati interpreti della sua generazione. Divenuto celebre
grazie al suo film di debutto, egli si è distinto negli anni per
aver partecipato ad alcuni celebri lungometraggi, arrivando a
conquistare il favore del pubblico e della critica. Ecco 10
cose che non sai di Ben Kingsley.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Ben Kingsley: i film in cui ha
recitato
10. Ha preso parte a celebri
lungometraggi. L’attore esordisce al cinema nel 1982 con
il film Gandhi, che gli permette di raggiungere da subito
una grande popolarità. Successivamente recita in celebri film come
Harem (1985), Bugsy (1990), Schindler’s
List (1993), con Liam
Neeson e Ralph
Fiennes, La dodicesima notte (1996), Sexy
Beast (2000), La casa di nebbia e sabbia (2003),
Oliver Twist (2005), Slevin – Patto criminale
(2006), con Bruce
Willis, Shutter
Island (2010), con Leonardo
DiCaprio, Prince of Persia – Le sabbie del
tempo (2010), Hugo Cabret
(2011), Il dittatore
(2012), con Sacha Baron
Cohen, Iron Man 3
(2013), Ender’s Game
(2013), Self/less
(2015), Autobahn – Fuori
controllo (2016), e Giochi di potere
(2018).
9. Si è distinto come
doppiatore. Kingsley ricopre per la prima volta il ruolo
di doppiatore nel momento in cui si presta come voce narrante del
film A.I. – Intelligenza artificiale. È poi noto per aver
doppiato il personaggio di Snatcher nel film d’animazione
Boxtrolls – Le scatole magiche (2014), mentre in
Dragonheart 3 – La maledizione dello stregone (2015) è la
voce del Drago, e più di recente ha doppiato la pantera Bagheera in
Il libro della
giungla (2016), diretto da Jon
Favreau.
8. Ha vinto un premio
Oscar. Kingsley è uno dei pochi interpreti ad aver vinto
un premio Oscar come miglior attore per il suo film di debutto.
Ricevette infatti la statuetta nel 1983 per Gandhi. Venne
poi nominato nel 1991 come miglior attore non protagonista per
Bugsy, e nel 2002 di nuovo nella stessa categoria per
Sexy Beast. La sua ultima candidatura risale al 2004,
nella categoria di miglior attore per La casa di nebbia e
sabbia.
Ben Kingsley: quanti figli ha
l’attore
7. Ha avuto più figli da
diversi matrimoni. Kingsley diventa padre per la prima
volta grazie al matrimonio avuto tra il 1966 e il 1972 con
l’attrice televisiva Angela Morant, da cui ebbe due figli.
Successivamente diventa di nuovo padre durante il matrimonio con la
regista teatrale Alison Sutcliffe, con il quale è stato sposato dal
1978 al 1992, dando vita ad altri due figli.
Ben Kingsley in Oliver Twist
6. È rimasto sempre nel
personaggio. Nel film Oliver Twist, l’attore
ricopre il ruolo di Fagin, il padrone del gruppo di orfani
ridottisi al vivere di piccoli furti. Per far si che i giovani
attori non si distraessero, Kingsley decise di rimanere nel
personaggio anche al di fuori delle riprese, con tutti i suoi
manierismi e il suo strano modo di muoversi e parlare. Ciò aiutò i
giovani protagonisti a sentirsi continuamente all’interno della
storia del film.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Ben Kingsley in Gandhi
5. Dimostrava
un’impressionante somiglianza con Gandhi. Quello di
Kingsley nel ruolo di Gandhi è da sempre indicato come una delle
maggiori somiglianze tra attore e personalità storica da lui
interpretata. Kingsley ricordava infatti così tanto il celebre
attivista da aver impressionato molti nativi indiani, il quale
pensavano si trattasse del fantasma del vero Gandhi.
4. Ha studiato molto per il
ruolo. Per prepararsi ad interpretare Gandhi, l’attore ha
speso molto tempo ad osservare vecchi filmati su di lui, per
poterne imitare le movenze. Inoltre per diverse settimane ha
praticato yoga e seguito una ferrea dieta che lo ha portato a
perdere diverso peso, arrivando così ad una maggior somiglianza
fisica con il noto attivista.
Ben Kingsley in Iron Man
3. Si credeva fosse il vero
villain. Per il capitolo conclusivo della trilogia
dedicata ad Iron Man, l’attore fu ingaggiato per ricoprire il ruolo
del Mandarino, celebre villain del supereroe. Dalle foto diffuse,
che lo vedevano vestito e acconciato come un terrorista, si pensò
dunque che fosse Kingsley a ricoprire il ruolo. Al momento
dell’uscita del film, invece, ci si accorse che si trattava di un
tranello, e il vero villain era interpretato da un altro
attore.
Ben Kingsley in Shutter Island
2. Ha recitato nel film di
Martin Scorsese. Nel thriller psicologico Shutter Island, l’attore ricopre il ruolo di John
Cawley, il primario dell’ospedale da cui sembra essere fuggito uno
dei pazienti. Egli si rivelerà fondamentale nell’aiutare i due
protagonisti in tale ricerca, conducendoli nei luoghi più oscuri
dell’isola e dei suoi abitanti.
Ben Kingsley: età e altezza
1. Ben Kingsley è nato a
Scarborough, Inghilterra, il 31 dicembre del 1943.
L’attore è alto complessivamente 173 centimetri.
Mark Hamill ha condiviso via
Twitter la sua commovente lettera di addio alla saga di
Star Wars che sarà inclusa
nell’esclusivo box set home video della “Saga degli
Skywalker“, contenente tutti gli episodi delle tre
iconiche trilogie cinematografiche. Indipendentemente dalle
critiche, L’Ascesa di Skywalker ha
segnato la fine di un’era per la celebre saga.
La storia di Luke Skywalker è
giunta al termine, con il destino degli Jedi affidato alle sorti di
Rey. Al di là di ciò che la saga di
Star Wars ci riserverà sul grande schermo, l’arco
narrativo di Luke e la sua ascesa da umile contadino a eroe della
rivoluzione e simbolo di speranza per una Galassia divisa, ha
inevitabilmente raggiunto la sua naturale conclusione.
Per celebrare la fine della storia
di Star Wars così come la conosciamo, la
Disney ha deciso di rilasciare “The Skywalker
Saga“, un enorme box set composto da tutti e nove i film
della saga principale, in un’unica edizione speciale. Oltre ad una
serie di contenuti extra ed immagini 4K all’avanguardia, l’enorme
box set include anche il tocco personalissimo di uno degli
interpreti più amati del franchise, ossia Mark Hamill.
Ogni copia del box set “The
Skywalker Saga” conterrà una lettera scritta dall’iconico
interprete di Luke Skywalker e indirizzata ai fan.
Nel breve messaggio, che l’attore ha condiviso anche via
Twitter, Hamill ha omaggiato Carrie Fisher e George Lucas, riportando così i fan ai
primissimi tempi della saga di
Star Wars. All’epoca, Hamill, la Fisher e Harrison Ford si preparavano a diventare i
protagonisti di un’avventura che – di lì a pochi anni – sarebbe
diventata la più grande mai raccontata al cinema.
Lucasfilm e
il regista J.J.
Abrams uniscono ancora una volta le forze per
condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia
lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam
Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J.
Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle
Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams
e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
I fratelli Anthony e Joe
Russo (Fratelli Russo) sono oggi particolarmente
popolari per il loro coinvolgimento all’interno del Marvel Cinematic Universe. Ben
prima di questo, però, si sono distinti per aver diretto, e ancor
di più prodotto, noti titoli per il cinema e la televisione. Ad
oggi, forti del loro successo, sono considerati registi di punta
all’interno del panorama cinematografico statunitense. Ecco
10 cose che non sai di Anthony e Joe Russo (Fratelli
Russo).
9. Sono degli affermati
produttori. Più che come registi, i due fratelli sono
particolarmente attivi nell’ambito della produzione. Negli anni
hanno infatti ricoperto tale ruolo per serie TV come Lax
(2004-2005), Happy Endings (2011-2012),
Community (2009-2014) e Animal Practice (2012).
Di recente sono invece stati i produttori dei film City of
Crime (2019), con Chadwick
Boseman, Extraction (2020), con Chris
Hemsworth, e Cherry (2020),
con Tom
Holland.
8. Hanno diretto anche
serie televisive. I Russo spaziano senza problemi dal
cinema alla televisione, affrontando sempre generi diversi. Per il
piccolo schermo sono noti principalmente per aver diretto numerosi
episodi delle serie Arrested Development (2003-2005) e
Community (2009-2012), come anche Happy
Endings (2011-2012) e Up all Night (2011-2012).
Anthony e Joe Russo sono su
Instagram
7. Hanno un profilo
condiviso. I due registi e produttori sono entrambi
presenti sul social network Instagram, dove vantano un totale di
2,8 milioni di follower. Qui i due sono soliti condividere immagini
promozionali dei loro progetti, sia che essi li vedano in qualità
di registi che di produttori. Non mancano poi numerose foto
scattate sui set a cui hanno lavorato, tra cui quelli Marvel.
Anthony e Joe Russo: il loro
patrimonio
6. Sono registi
particolarmente ricchi. Negli ultimi anni i due fratelli
hanno diretto quelli che si sono affermati come film campioni
d’incasso nella storia del cinema. Per questo, e per i numerosi
altri lavori svolti, i due vantano un patrimonio di circa 10
milioni di dolllari ciascuno. Tali cifre sono destinate ad
aumentare, dati i numerosi progetti in programma per i due.
Anthony e Joe Russo hanno origini
italiane
5. I loro genitori sono
originari del Bel Paese. I fratelli Russo sono nati e
cresciuti nel quartiere italiano di Cleveland, e come il loro
cognome suggerisce presentano profonde radici con l’Italia.
Entrambi i genitori sono infatti originari della penisola, con il
padre nato a Longi, in provincia di Messina, e la madre a Pescara,
in Abruzzo.
Anthony e Joe Russo dirigono gli
Avengers
4. Hanno diretto il film
con il maggior incasso della storia. Con il film
Avengers: Endgame i due registi
entrano nell’olimpo del box office. Il loro film arriva infatti a
guadagnare un miliardo di dollari dopo soli 5 giorni di
programmazione, e il 21 luglio 2019 viene confermato come il
maggior incasso nella storia del cinema, con un guadagno
complessivo di 2.797.800.564 miliardi di dollari.
3. Hanno insistito per
avere Spider-Man. I fratelli Russo hanno più volte
affermato di essere grandi fan del personaggio di Spider-Man, a tal
punto da chiedere a Kevin
Feige di tentare di ottenere i permessi per poterlo
inserire nei loro film. Dopo alcune contrattazioni con la Sony,
detentrice dei diritti, il celebre uomo ragno ha potuto fare il suo
ingresso nell’MCU grazie all’insistenza dei
Russo.
2. Hanno deciso di inserire
una frase diventata celebre. Durante una conversazione
informale con l’attore Downey Jr., questi raccontò ai Russo di come
una volta suo figlio gli disse “ti amo 3000”. Ai due registi la
frase piacque così tanto che decisero di inserirla nel film, e
proprio quell’espressione avrebbe poi ottenuto una grande successo
tra il pubblico.
Anthony e Joe Russo: l’età dei due
registi
1. I fratelli Anthony e Joe
Russo sono nati entrambi aCleveland, in
Ohio, Stati Uniti, rispettivamente il 3 febbraio 1970 e l’8 luglio
1971.
In una nuova intervista, Quentin Tarantino ha spiegato perché il suo
film dedicato a Luke Cage non ha mai
visto la luce. Negli ultimi anni, il personaggio dei fumetti
Marvel creato Roy
Thomas, George Tuska, Archie Goodwin e John
Romita Sr. è balzato all’attenzione del pubblico
mainstream grazie all’omonima
serie targata Netflix.
La fama del personaggio a livello
mondiale, però, sarebbe potuta esplodere già nel corso degli anni
’90 proprio grazie a Tarantino, che in seguito al successo de
Le Iene e Pulp Fiction aveva pensato di dirigere un film basato
proprio sul supereroe mercenario.
Adesso, in una recente intervista in
occasione del
podcast di Amy Schumer (via
Screen Rant), il regista ha spiegato i motivi che lo hanno
spinto a non realizzare più un film basato su “Luke Cage:
Hero for Hire“, serie a fumetti del 1972 che segnò il
debutto del personaggio.
Come spiegato da Tarantino, non si
trattò all’epoca di problemi con la Marvel, né di problemi di
produzione, ma bensì di una mera questione legata al casting: gli
amici appassionati di fumetti del regista, infatti, continuavano a
dirgli che il protagonista sarebbe dovuto essere Wesley Snipes – attore molto in voga negli
anni ’90 -, mentre Tarantino voleva affidare la parte a Laurence Fishburne:
“Tutti i miei amici continuavano
a dirmi: ‘No, no, no, amico. Deve essere Wesley Snipers’. E io
dicevo ogni volta: ‘Sentite, a me piace Wesley Snipes, ma voglio
dire… Laurence Fishburne è praticamente Marlon Brando. Penso che
‘Fish’ sia la persona giusta’.”
Tarantino ha rivelato che la sua
idea di un film dedicato a Luke Cage è nata tra la fine della
post-produzione de Le Iene e l’inizio della produzione di
Pulp Fiction. All’epoca,
Wesley Snipes era certamente più popolare di
Laurence Fishburne, nonostante quest’ultimo avesse già recitato
in film molto acclamati come Il colore viola e Boyz n
the hood. Tarantino ha ammesso di aver pensato a Fishburne per
il ruolo di Luke Cage dopo averlo visto recitare in King of New
York di Abel Ferrara del 1990.
Lo scorso weekend la Disney ha
finalmente annunciato la nuova data di uscita di
Black Widow,
che dal 1° maggio è stato ufficialmente posticipato al prossimo 6
novembre. Sappiamo che il film con Scarlett Johansson sarà ambientato tra gli
eventi di Captain America: Civil War e quelli di
Avengers: Infinity War: adesso, sappiamo anche
che il cinecomic rivelerà cosa ha fatto Natasha quando non
l’abbiamo vista negli altri film del MCU.
Nell’ultimo speciale di Total Film (via
Screen Rant) dedicato al film, Kevin Feige, il
boss dei Marvel Studios, ha anticipato nuovi dettagli a
proposito dell’affascinante backstory di Natasha che verrà
raccontata nel film, spiegando che “la storia di Natasha è
stata soltanto accennata negli altri film. Ci siamo approcciati ad
essa in un modo completamente inaspettato. Natasha ha sempre fatto
tanto, anche quando non l’abbiamo vista negli altri film del
MCU, e molte di queste cose
lasceranno davvero sorpreso il pubblico.”
Dalle parole di Feige sembra quindi
che il film permetterà ai fan di scoprire le gesta eroiche di
Natasha al di là delle avventure che hanno avuto luogo tra gli
eventi di Civil War e
Infinity War.
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of
Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno
anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà una
pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff
dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini.
Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di
sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di
spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che
diventasse un membro degli Avengers.
Mondo ha appena rilasciato la nuova
cover del vinile della colonna sonora di Avengers:
Endgame e si tratta di un disegno dal gusto
pittorico che rappresenta un grande omaggio a Captain America.
Il film è stato diretto da
Joe e Anthony Russo con la sceneggiatura di
Christopher Markus e Stephen McFeely. Il film ha
concluso l’arco narrativo di una storia durata 22 film del MCU che è iniziato nel 2008 con
Iron Man.
Incaricandosi di svolgere la sua
ultima missione dopo la sconfitta di Thanos (Josh
Brolin) e il sacrificio di Iron Man (Robert
Downey Jr.), Captain America (Chris
Evans) torna indietro nel tempo per restituire tutte e
sei le Gemme dell’Infinito usate nel corso della storia, proprio
come Smart Hulk (Mark
Ruffalo) promette all’Antico (Tilda
Swinton).
Ritorna quindi nel 2023, consegnando
a Sam Wilson (Anthony
Mackie) il suo scudo e passandogli effettivamente le
responsabilità e il titolo di Captain America. Lì, i fan hanno
appreso che dopo aver completato la sua missione, Steve si è
riunito con Peggy (Hayley
Atwell) e ha vissuto una vita piena con lei. Il
momento che svela questa celta, insolita per il personaggio di Cap,
è una delle scene più memorabili di Endgame ed è ora immortalata
nel magnifico Mondo Poster che fa da copertina al vinile.
La colonna sonora di Endgame è stata
distribuita in digitale lo stesso giorno in cui il film è uscito
nelle sale il 26 aprile 2019, a questa uscita ha fatto seguito la
distribuzione “fisica” il 24 maggio. Composta da Alan
Silvestri, contiene 35 brani. Silvestri è l’uomo dietro
l’ormai iconico tema dei Vendicatori, che ha debuttato per la prima
volta nel film The Avengers del 2012
diretto da Joss Whedon.
Fu sostituito da Brian
Tyler e Danny Elfman per
Avengers: Age of
Ultron, ma alla fine tornò a lavorare su
Avengers: Infinity War e
il suo sequel. Non sappiamo se il prossimo vinile di Mondo conterrà
tutte e 35 le composizioni di Silvestri o solo i 23 brani
selezionati dall’uscita fisica.