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Festa del Cinema di Roma: il programma della Casa del Cinema

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Dal 13 al 23 ottobre, la Festa del Cinema di Roma ospiterà, presso la Casa del Cinema, l’ampio programma di omaggi, restauri, documentari e incontri della sezione Storia del Cinema. Tutti gli eventi saranno a ingresso libero con priorità per gli accreditati della manifestazione.

Il programma si aprirà domani, giovedì 13 ottobre alle ore 15.30, con la proiezione di “Treni – Arrivi”, una raccolta di trenta minuti (la stessa durata dei programmi Lumière) delle più iconiche scene di “arrivi” della storia del cinema. La proiezione è organizzata in occasione della mostra “La memoria delle stazioni”, realizzata da Archivio Luce Cinecittà in collaborazione con Fondazione FS Italiane e curata dalla Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia. A chiusura del programma della Festa, sarà la volta delle più famose “partenze”.

Alle ore 16.45 si terranno i primi due episodi di The Last Movie Stars diretta da Ethan Hawke, docu-serie creata e prodotta da Emily Wachtel insieme a Adam Gibbs e Lisa Long Adler, con Martin Scorsese nel ruolo di produttore esecutivo: l’epica serie in sei parti celebra Paul Newman e Joanne Woodward, la loro lunga e appassionata storia d’amore e l’incredibile talento che li ha resi artisti amati in tutto il mondo. Newman e Woodward, protagonisti dell’immagine ufficiale della diciassettesima edizione della Festa del Cinema, saranno inoltre al centro di un’ampia retrospettiva di quindici film, a cura di Mario Sesti. Le opere in programma raccontano sia la loro carriera individuale che l’intreccio di cinema, amore, recitazione e regia che ha dato vita a pellicole di raffinata costruzione narrativa e di puro divertimento cinematografico: film che appartengono a quello che sembra un percorso di ricerca drammaturgica comune a entrambi e altri che sono semplicemente entrati nell’antologia dei classici. Il primo appuntamento è fissato per domani alle ore 19.30 con A Kiss Before Dying di Gerd Oswald.

Alle ore 21.30, il pubblico potrà assistere al film A Room with a View in omaggio al cinema di James Ivory, premio alla Carriera della diciassettesima edizione: la Festa proietterà inoltre Mr. & Mrs. Bridge, introdotto dallo stesso Ivory, Maurice The Remains of the Day. La Festa ospiterà anche altri omaggi in onore di alcuni amati protagonisti della settima arte. Jean-Luc Godard, recentemente scomparso, sarà ricordato con la proiezione di Une Femme mariée, scelto e presentato da Michel Hazanavicius, mentre Marisa Paredes, membro della Giuria Premio “Ugo Tognazzi” alla Miglior Commedia, sarà omaggiata con la proiezione di Tacones lejanos di Pedro Almodóvar, introdotto dall’attrice spagnola.

Il programma dei Restauri ospiterà una serie di proiezioni a partire da domenica 16 ottobre. Fra queste, Dopoguerra 1920 (episodio di Amori di mezzo secolo di Mario Chiari), I magliari di Francesco Rosi, A noi! di Umberto Paradisi e quelle precedute da incontri: La porta del cielo di Vittorio De Sica, presentato da Christian De Sica, Il ladro di bambini introdotto dal regista Gianni Amelio, L’anatra all’arancia di Luciano Salce, che vedrà la presenza di Ricky Tognazzi e Barbara Bouchet, e La Grande bouffe con Ricky Tognazzi.

Numerosi i documentari in anteprima alla Casa del Cinema a partire da domenica 16 ottobre. Argento Puro di Matteo Ceccarelli è la storia della produzione e del restauro de La porta del cielo, con la testimonianza di Christian De Sica, mentre C’era una volta il Cinema Azzurro Scipioni di Lorenzo Negri racconta vita, morte e rinascita del cinema fondato a Roma negli anni ’80 dal regista Silvano Agosti. Claudia di Franck Saint-Cast mette in scena una delle più famose interviste della storia del cinema, quello di Alberto Moravia a Claudia Cardinale; con L’estate di Joe, Liz e Richard, il regista Sergio Naitza torna sul set sardo di Boom, film di Joseph Losey, con Liz Taylor e Richard Burton, alla ricerca delle cause del flop al botteghino della pellicola. I magnifici 4 della risata di Mario Canale ricostruisce la stagione del nostro cinema che decretò l’enorme successo di Roberto Benigni, Francesco Nuti, Massimo Troisi e Carlo Verdone.

Due film approfondiscono il mistero della morte di Pier Paolo Pasolini secondo ottiche completamente diverse. Pasolini, cronologia di un delitto politico di Paolo Fiore Angelini ricostruisce, attraverso testimonianze e materiale d’archivio visivo, la vera vicenda dell’assassinio del grande artista, mentre Il sogno di una cosa di Leonardo Ferrari Carissimi racconta la teoria del pittore Giuseppe Zigaina sulla morte del suo amico Pasolini, come esito di un progetto artistico.

Steno di Raffaele Rago è un ritratto a più voci di Stefano Vanzina, in arte Steno, uno dei registi più prolifici del cinema italiano; I vestiti dei sogni di Luan Amelio omaggia la grande tradizione del costume cinematografico italiano e lo scomparso Piero Tosi; Virna Lisi – La donna che rinunciò a Hollywood di Fabrizio Corallo è un viaggio nella vita familiare e nella carriera di Virna Lisi, attraverso brani d’archivio e interviste inedite.

Alla Casa del Cinema saranno infine proiettati cinque folgoranti esordi di altrettanti registi per la sezione Absolute Beginners: La bella vita in versione director’s cut, presentato dal regista Paolo Virzì, Morte di un matematico napoletano, introdotto da Mario Martone, La Dernier combat di Luc Besson, Little Odessa di Luc Besson, My Beautiful Laundrette di Stephen Frears.

 
 

House of the Dragon: di quale malattia soffre re Viserys?

house of the dragon viserys

Nell’universo di Game of Thrones, la morte e la violenza sono una cosa certa. In effetti, ci aspettiamo di vedere i personaggi vivere una morte cruenta e raccapricciante come il famigerato Red Wedding, o anche il finale della prima stagione dello show originale, quando Ned Stark è stato accolto con una rapida e del tutto inaspettata decapitazione. House of the Dragon, tuttavia, è un allontanamento dal tono impostato per Game of Thrones. Piuttosto che intense scene di battaglia o cupe torture, House of the Dragon è più un’ustione lenta, incentrata sul dramma e sulle manovre basate sui personaggi. È una guerra di intelligence per l’abilità fisica.

Quella lenta bruciatura non è esemplificata meglio che nella desolante, estenuante morte di re Viserys I. Quando lo incontriamo per la prima volta nella premiere della serie, vediamo che soffre di uno strano disturbo, una malattia per cui la pelle si stacca e diventa scolorita. Alla fine, perde anche un occhio. Per tutta la prima stagione, mentre le tensioni nella sua famiglia crescono e vengono pianificati piani subdoli, il povero ingenuo Viserys è troppo impegnato a cercare di rimanere in vita piuttosto che affrontare tutti gli intrighi che lo circondano. Come spettatore, non puoi fare a meno di stare male per l’uomo che vive in un’epoca di medicina rudimentale. La morte sarebbe probabilmente una misericordia. Ma di quale malattia soffre il personaggio? è la domanda che tutti ci stiamo facendo. La risposta ufficiale, però, è arrivata dal suo interprete Paddy Considine che ha chiarito tutti i dubbi.

Ospite del podcast Game of Thrones West of Westeros di EW, Considine ha parlato apertamente delle condizioni di salute del suo personaggio rivelando non solo cosa causa la sua malattia ma anche che questa scelta degli sceneggiatori ha un forte significato metaforico. Ecco cosa ha detto: “Viserys soffre di una forma di lebbra. Il suo corpo si sta deteriorando, le sue ossa si stanno deteriorando. In realtà non è vecchio, anzi è piuttosto giovane. Ha solo, sfortunatamente, questa cosa che si è impadronita del suo corpo. Diventa una metafora dell’essere re, dello stress e della tensione che comporta questo compito, e delle conseguenze fisiche e mentali”

Secondo il CDC , la lebbra (nota anche come malattia di Hansen) è un’infezione causata da un batterio a crescita lenta. Colpisce i nervi, gli occhi e il naso. Nella nostra realtà non-drago, la malattia è facilmente curabile se colta presto. Per Viserys, tuttavia, che vive in un’epoca e in un luogo in cui anche il taglio cesareo è nuovo, probabilmente è stato un mistero agonizzante. I sintomi della lebbra includono gonfiore doloroso delle estremità, intorpidimento, paralisi, possibile cecità e altro ancora.

La lebbra è contagiosa?

Fortunatamente per Alicent, Rhaenyra, Daemon e tutti gli altri che si sono avvicinati a Viserys verso la fine, la lebbra non è contagiosa. Quindi non vedrai nessuno degli altri personaggi soffrire improvvisamente degli stessi disturbi.

 
 

Rocketman: cast, curiosità e la vera storia dietro il film su Elton John

Rocketman film

Ci sono cantanti e musicisti le cui vite spericolate e ricche di eccessi non potevano non diventare oggetto di celebrazione al cinema. Nel corso dei decenni, infatti, sono molti i titoli biografici dedicate alle leggende della musica. Da Ray per Ray Charles al più recente Bohemian Rapsody per Freddie Mercury e i Queen. Degno di particolari attenzioni è però anche Rocketman (qui la recensione), film del 2019 incentrato sul celebre Elton John, uno dei maggiori artisti del rock contemporaneo, vero e proprio innovatore del suo genere, nonché noto per la sua grande stravaganza. A dirigere il film è Dexter Fletcher, che si era già distinto per aver contribuito al completamento delle riprese del film su Mercury.

In particolare, il film si concentra sulla nascita del mito del cantante, sul suo successo e sul suo percorso di riabilitazione dalle sostanze stupefacenti. Nelle due ore del racconto si snodano così i principali eventi sulla sua vita fino agli anni Ottanta, dando vita ad un vero e proprio musical che esalta tanto il suo protagonista quanto i suoi brani più celebri. Merito del film è anche quello di approfondire diversi elementi della vita sentimentale del protagonista, e che non hanno mancato di dar vita a diverse polemiche, con censure in Russia e addirittura il bando totale in Egitto.

Accolto con grande favore di critica, Rocketman risulta dunque essere un’opera preziosa per comprendere Elton John, la sua musica e la sua anima. Un film da recuperare assolutamente, tanto per i suoi fan quanto per quanti ancora lo conoscono poco. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rocketman: la trama del film

La storia si apre nel 1983. Elton John è uno dei più celebri musicisti di tutto il mondo, i suoi brani spopolano ovunque e la sua vita è una continua sequenza di eccessi. Anche a causa di ciò, egli è profondamente depresso, insicuro su sé stesso e tendente all’abuso di stupefacenti. Desideroso di uscire da quella situazione, egli intraprende un percorso di riabilitazione che lo porterà a ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita. Dal rapporto con la severa madre Sheila Eileen a quello idilliaco con l’amico compositore Benie Taupin, dalla frequentazione della Royal Acdemy of Music alle esibizioni sui più ambiti palcoscenici del mondo. Attraverso tutto ciò, egli capirà di essere alla ricerca di una cosa e una cosa soltanto: l’amore.

Rocketman cast

Rocketman: il cast del film

A dar volto al celebre musicista britannico vi è uno degli attori più apprezzati dell’attuale panorama cinematografico internazionale. Si tratta di Taron Egerton. Per dar vita alla leggenda del rock, questi si è messo in gioco affrontando una notevole trasformazione fisica. Attraverso il trucco, questi ha infatti avuto la possibilità di cambiare alcuni dei suoi tratti somatici al fine di assomigliare di più al cantante. Lo stesso Elton John gli ha però suggerito di non imitarlo, ma di trovare una sua interpretazione del personaggio. Tale consiglio si è poi rivelato la chiave vincente, che ha permesso ad Egerton di arrivare ad ottenere importanti premi. L’attore, inoltre, esegue personalmente tutte le canzoni presenti nel film.

Accanto a lui, nei panni dell’amico fraterno Bernie Taupin vi è invece l’attore Jamie Bell. Per interpretare il celebre compositore, Bell ha avuto modo di incontrarlo personalmente, confrontandosi con lui sulla sua vita. L’attrice Bryce Dallas Howard, nonostante abbia solo 8 anni in più ad Egerton, interpreta Sheila Eileen, madre di Elton. Gemma Jones, caratterista del cinema britannico, ricopre invece il ruolo di Ivy, l’amorevole nonna del protagonista. L’attore Richard Madden, noto per aver interpretato Robb Stark nella serie Il Trono di Spade, è qui il manager John Reid, che seguirà Elton per parte della sua carriera, intrecciando con lui anche una relazione sentimentale.

Rocketman: le differenze tra il film e la vita di Elton John

Dar vita ad un biopic perfettamente fedele alla vita della personalità raccontata è difficile, e per quanto Rocketman cerchi di non stravolgere gli eventi della vita del cantante, alcuni cambiamenti si sono resi necessari a fini drammaturgici. Tra questi vi è l’origine del suo nome d’arte. “Elton John” deriva infatti dalla combinazione di due membri della prima band del cantante, diversamente a quanto viene invece detto nel film. Un’ulteriore differenza è poi quella relativa al primo brano composto da Elton insieme a Bernie Taupin. Nel film viene infatti indicato Border Song, mentre nella realtà si è trattato di Scarecrow. Sempre riguardo la loro collaborazione, i due iniziarono con il comporre brani per altri, e solo in seguito intrapresero un loro percorso artistico.

Sempre relativa al rapporto con Taupin è un’altra differenza presente nel film. La rottura tra il compositore e il protagonista infatti viene mostrata come una parentesi piuttosto ampia nella vita di entrambi. In realtà, i due rimasero separati soltanto per il tempo di due album. Una notevole differenza è invece quella relativa al rapporto del cantante con il manager John Reid. Nel film questi sembrano interprendere strade diverse già all’inizio degli anni Ottanta, mentre nella realtà continuarono a collaborare fino al 1998. Il film, inoltre, ruota intorno al periodo di riabilitazione di Elton dalle droghe e dall’alcol. Nel film questo viene datato intorno al 1983, ma è stato solo nel 1990 che il cantante decise di intraprendere tale percorso, senza disertare alcuno show.

Rocketman: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Rocketman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 12 ottobre alle ore 21:00 su Iris.

Fonte: IMDb, CinemaBlend

 
 

FALL: trailer del nuovo thriller, al cinema dal 27 ottobre

BIM ha diffuso il trailer di Fall, dai produttori del thriller 47 Metri, dal 27 ottobre arriva nei cinema Fall, il nuovo vertiginoso survival movie diretto dal regista Scott Mann (Heist, Final Score) con Grace Caroline Currey (Shazam!, Annabelle 2), Virginia Gardner (Runaways, Starfish) e Jeffrey Dean Morgan (The Walking Dead, Watchmen). Il film segue le vicende di due amiche che si avventurano nell’impresa impossibile di scalare un’altissima torre di trasmissione. Ma non tutto va come previsto e le due si ritrovano all’improvviso a lottare per sopravvivere.

FALL promette alta tensione, adrenalina e forti emozioni, lasciando lo spettatore con il fiato sospeso per tutta la sua durata. Con il fiato sospeso è rimasta anche la critica internazionale che ha confermato che il film “è un incubo assurdamente potente, che offre suspense in sala” (The Guardian) e ancora, che è “un film che vi farà aggrappare, con tutte le forze, alla vostra poltrona” (Variety).

La trama di Fall

Dopo la morte di Dan (Mason Gooding) durante un’arrampicata sulle Montagne Rocciose, la fidanzata Becky (Grace Caroline Currey) e l’amica Hunter (Virginia Gardner) decidono di scalare una torre di trasmissione alta più di 700 metri per spargere le sue ceneri dalla vetta. Ma una volta giunte in cima, si ritrovano bloccate senza alcuna possibilità di discesa. Attorno a loro c’è solo il deserto e non c’è modo di chiamare i soccorsi. L’unica scelta è lottare per la sopravvivenza, anche se tutto è contro di loro.
 
 

On the Line: trailer del thriller con Mel Gibson

Sono stati diffusi il poster e il trailer di On the Line, film Sky Original con protagonista Mel Gibson, che dal 31 ottobre sarà in esclusiva su Sky e NOW. Il film sarà alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K e alle 21.45 anche su Sky Cinema Suspence, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.

On the Line è un thriller incalzante diretto da Romuald Boulanger, in cui l’attore premio Oscar Mel Gibson interpreta il conduttore radiofonico di successo Elvis Cooney. Durante una diretta, la chiamata di un ascoltatore anonimo che minaccia di uccidere lui e la sua famiglia lo catapulterà in una lotta adrenalinica per la sopravvivenza. Nel cast con lui anche Kevin Dillon, Enrique Arce, William Moseley e Nadia Farès.

La trama del film On the Line

Il film racconta la storia di un conduttore radiofonico (Mel Gibson) alle prese con un ascoltatore anonimo, che minaccia di uccidere tutta la sua famiglia. L’unico modo che il conduttore ha per salvare le persone che ama è di mettere in atto un articolato gioco per la sopravvivenza. Nel corso di una sola notte, dovrà riuscire a scoprire l’identità del criminale che lo tiene sotto scacco e salvare i suoi cari.

 ON THE LINE uscirà Lunedì 31 ottobre in esclusiva alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

 
 

Spirited – Magia di Natale: teaser della commedia musicale con Will Ferrell e Ryan Reynolds

Oggi Apple Original Films ha presentato il teaser trailer dell’attesa commedia musicale natalizia Spirited – Magia di Natale, interpretata da Will Ferrell, Ryan Reynolds e Octavia Spencer.

Ogni vigilia di Natale, il Fantasma del Natale Presente (Will Ferrell) sceglie un’anima perduta da redimere attraverso la visita di tre spiriti. Ma questa volta ha scelto lo Scrooge sbagliato. Clint Briggs (Ryan Reynolds) stravolge le carte in tavola e il suo ospite fantasma si ritrova a riesaminare il proprio passato, presente e futuro. Per la prima volta, “A Christmas Carol” viene raccontato dal punto di vista dei fantasmi in questa esilarante rivisitazione musicale del classico racconto di Dickens.

Dal regista Sean Anders (“Daddy’s Home”, “Instant Family”), scritto da Sean Anders e John Morris, con canzoni originali dei Premi Oscar® Benj Pasek e Justin Paul (“La La Land”) e le coreografie di Chloe Arnold (“The Late Late Show with James Corden”), “Spirited – Magia di Natale” è una dolce e piccante delizia natalizia.

  • Regia: Sean Anders
  • Sceneggiatori: Sean Anders, John Morris
  • Cast:Will Ferrell, Ryan Reynolds, Octavia Spencer, Patrick Page, Sunita Mani, Joe Tippett, Marlow Barkley, Jen Tullock
  • Produttori: Sean Anders e John Morris attraverso Two Grown Men, David Koplan e George Dewey attraverso Maximum Effort Productions Will Ferrell e Jessica Elbaum attraverso Gloria Sanchez
  • Produttori esecutivi: Diana Pokorny, Benj Pasek e Justin Paul
 
 

Catherine Zeta-Jones: 10 cose che non sai sull’attrice

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Dagli anni Novanta ad oggi, l’attrice Catherine Zeta-Jones si è imposta come una delle grandi icone del cinema di Hollywood, partecipando a film di grande importanza e dando prova di un talento unico. Passando con naturalezza attraverso generi come il musical, il thriller, il film d’azione e la commedia, la Zeta-Jones ha conquistato numerosi traguardi. Oggi impegnata principalmente in prodotti televisivi, sta trovando con essi una seconda giovinezza, dimostrando di essere ancora un’attrice con tanto da dare.

Ecco 10 cose che non sai di Catherine Zeta-Jones.

Catherine Zeta-Jones: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice intraprende la sua carriera nel cinema recitando in Le mille e una notte (1990) e The Phantom – Il ritorno dell’uomo mascherato (1996). Il primo grande successo arriva grazie a La maschera di Zorro (1998), con Antonio Banderas. Da quel momento ha recitato in film di maggiori rilievo come Haunting – Presenze (1999), Alta fedeltà (2000), Traffic (2000), di Steven Soderbergh, Chicago (2002), Prima ti sposo poi ti rovino (2003), The Terminal (2004), Ocean’s Twelve (2004), con George Clooney, The Legend of Zorro (2005), Sapori e dissapori (2007), Una ragazza a Las Vegas (2012) e Rock of Ages (2012). Negli ultimi anni ha invece recitato in Quello che so sull’amore (2012), di Gabriele Muccino, Broken City (2013), Effetti collaterali (2013), Red 2 (2013) e L’esercito di papà (2016).

2. Ha recitato anche per diverse serie televisive. Oltre ai film per il cinema, l’attrice ha avuto modo di prendere parte anche a diverse serie TV, tra cui si annoverano Caterina di Russsia (1996), Titanic (1996), Feud (2017), Queen America (2018-2019) e Prodigal Son (2021). Nel 2022 è invece attesa in Mercoledì e Il mistero dei Templari – La serie, il cui arrivo è previsto per dicembre sulla piattaforma Disney+.

3. Ha vinto un Oscar. Nel 2003 l’attrice ha ricevuto la sua prima candidatura come miglior attrice non protagonista per il musical Chicago, dove interpreta la star dei nightclub Velma Kelly. Candidate insieme a lei vi erano anche Queen Latifah, sempre per Chicago, e le iconiche Kathy Bathes per A proposito di Schmidt, Julianne Moore per The Hours e Meryl Streep per Il ladro di orchidee. Alla fine fu proprio la Zeta-Jones a vincere, ottenendo così l’ambito premio che l’ha consacrata come una delle star di Hollywood.

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Catherine Zeta-Jones in Zorro

4. Ha interpretato un celebre personaggio nel film dedicato a Zorro. Il primo grande successo cinematografico dell’attrice è stato il film del 1998 La maschera di Zorro, dove interpreta Eléna Montero, la donna esperta spadaccina che persegue la giustizia in ogni sua forma. A volerla per tale parte fu il celebre regista Steven Spielberg, produttore esecutivo del film, che rimase particolarmente colpito dopo aver vista recitare nella miniserie Titanic. Raccomandatala al regista Martin Campbell, la Zeta-Jones sostenne dunque un provino, affermandosi come l’interprete ideale per il ruolo.

5. Ha interpretato il personaggio anche nel sequel. Nel 2005 è stato realizzato il sequel The Legend of Zorro, nel quale l’attrice torna ad interpretare Eléna Montero. Anche per questo film l’attrice si è preparata in modo tale da poter eseguire personalmente molte delle scene d’azione più complicate. La sua devozione e bravura l’hanno poi portata a ricevere una candidatura ai People’s Choice Award proprio nella categoria Attrice preferita in un film d’azione.

Catherine Zeta-Jones e il suo matrimonio con Michael Douglas

6. È sposata con il noto attore. Dal 18 novembre del 2000 l’attrice è sposata con il premio Oscar Michael Douglas, di 25 anni più grande di lei, conosciuto sul set del film Traffic. La coppia ha in seguito avuto due figli, Dylan Michael, nato nell’agosto del 2000, e Carys Zeta, nata nell’aprile del 2003. Dopo anni di stabilità, nel 2013 sono iniziate a circolare voci su una possibile separazione dei due attori, i quali hanno in seguito confermati di essersi presi del tempo per riflettere sul loro rapporto. Si sono infine riconciliati e tutt’oggi vivono insieme a New York.

Catherine Zeta-Jones è su Instagram

7. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 4.3 milioni di persone. All’interno di questo, con quasi duemila post, la Zeta-Jones è solita condividere immagini relative ai progetti a cui prende parte, sia mostrando curiosità e retroscena sia semplicemente sponsorizzando tali progetti. Non mancano però anche tante immagini dedicate a sue attività quotidiane, a momenti passati insieme alla famiglia e a riflessioni su tematiche d’attualità.

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Catherine Zeta-Jones: la sua malattia

8. Ha rivelato di avere una particolare malattia. In anni recenti l’attrice ha contribuito ad abbattere i tabù nei confronti delle malattie mentali, ammettendo di aver sofferto di depressione e di essere affetta da disturbo bipolare di tipo II. L’attrice ha raccontato di alternare momenti di ipomania a una mania depressiva persistente, che le sconvolge l’equilibrio cerebrale tanto da costringerla a repentini sbalzi di umore, che condizionano lei e chi le sta vicino. Dopo un lungo periodo di riabilitazione in ospedale, l’attrice sta ora imparando a controllare sempre più questo suo male, accettandolo e trovando la forza di parlarne.

Catherine Zeta-Jones: oggi

9. Lavora principalmente per la televisione. Negli ultimi anni l’attrice ha parzialmente diradato i propri impegni e il suo ultimo film per il cinema risale al 2016, ovvero L’esercito dei papà. Ciò non vuol però dire che abbia smesso di recitare, essendosi piuttosto concentrata sul partecipare a progetti seriali per la televisione o servizi streaming. Il prossimo titolo in cui la si potrà ritrovare tra i protagonisti è Mercoledì, l’attesa serie Netflix firmata da Tim Burton, dove interpreterà la celebre Morticia Addams.

Catherine Zeta-Jones: età, altezza, fisico e origini dell’attrice

10. Ha origini britanniche. Catherine Zeta-Jones è nata a Swansea, in Galles, il 25 settembre del 1969, da padre gallese e madre irlandese. L’attrice è alta complessivamente 1.71 metri e presenta un fisico particolarmente curato che le ha fatto guadagnare lo status di sex symbol. Ancora oggi è considerata una delle donne più belle del mondo.

Fonte: IMDb, Indipendent

 
 

Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi, la docu-serie Netflix

Netflix annuncia Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi, la docu-serie prodotta dalla pluripremiata società di produzione televisiva inglese RAW, disponibile il 20 ottobre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, una ragazza di 15 anni che viveva nella Città del Vaticano, è scomparsa in circostanze misteriose. Il caso, che ha colpito tutta Italia, è rimasto insoluto per 39 anni.

Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi racconta in modo dettagliato questa storia coinvolgente attraverso nuove interviste con la famiglia Orlandi e con testimoni che non avevano mai parlato prima. Nel corso dei 4 episodi, queste nuove voci dipingono l’immagine di un’oscura rete di segreti tenuti nascosti ad ogni costo. La serie è condotta dal fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, e dal giornalista italiano Andrea Purgatori, che ha seguito il caso sin dall’inizio.

La docu-serie è scritta e diretta da Mark Lewis (vincitore di un Emmy per la docu-serie Don’t F**k With Cats: Hunting an Internet Killer). Alla produzione Chiara Messineo, mentre Tom Barry e Dimitri Doganis sono i produttori esecutivi per RAW.

Mark Lewis e Chiara Messineo saranno sul palco del MIA (Mercato Internazionale Audiovisivo) il 13 ottobre alle h. 14.00 per discutere del processo di realizzazione della docu-serie e della sua prossima uscita.

Trailer di Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi

 
 

Citadel: Amazon annuncia il capitolo italiano con Matilda De Angelis

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Prime Video ha annunciato oggi che in Italia è ufficialmente iniziata la produzione del capitolo italiano dell’universo Citadel, l’innovativa serie-evento globale da Prime Video e AGBO dei fratelli Anthony e Joe Russo. Prime Video ha anche confermato che ad interpretare il ruolo della protagonista nella serie Original italiana – ancora senza titolo – sarà Matilda De Angelis (The Undoing), accanto al cast composto da Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Thekla Reuten, Julia Piaton, Filippo Nigro e Bernhard Schütz.

La nuova serie local Original di spionaggio, prima produzione locale nel franchise di Citadel, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Questa nuova avveniristica serie Original prodotta in Italia è diretta da Arnaldo Catinari (Suburra) e scritta da Alessandro Fabbri – che ricopre anche il ruolo di head writer -, Ilaria Bernardini, Laura Colella, Gianluca Bernardini, e Giordana Mari. Gina Gardini (Gomorra, Suburra, ZeroZeroZero) è la showrunner e produce la serie insieme a Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, e Giovanni Stabilini per Cattleya, la società di produzione di grandi successi internazionali acclamati dalla critica come Gomorra, Zero Zero Zero e Suburra.Emanuele Savoini è co-executive producer.

“Siamo molto felici che in Italia sia iniziata la produzione del capitolo italiano del pionieristico universo Citadel,” ha detto James Farrell, VP International, Amazon Studios. “Inoltre, siamo orgogliosi di dare il benvenuto in Prime Video a Matilda De Angelis e a tutto il cast di questo straordinario progetto. Lavorare con questi talenti e AGBO dei fratelli Russo è davvero entusiasmante”.

“Siamo entusiasti di collaborare con Cattleya e alcuni dei team produttivi e creativi più apprezzati in Italia per alzare l’asticella delle nostre produzioni locali con questo progetto avvincente e ambizioso. Ci emoziona sapere che l’Italia apre la strada con il primo Original locale nel visionario franchise da AGBO”, ha aggiunto Nicole Morganti, head of Italian Originals, Amazon Studios. “La serie Original italiana sarà un evento epico, e non vediamo l’ora di condividerlo con i nostri spettatori Prime Video in Italia e nel mondo”.

“Amazon e il franchise Citadel hanno dato ad AGBO la straordinaria opportunità di collaborare con i migliori talenti di tutto il mondo, e l’Italia non fa eccezione,” ha dichiarato Angela Russo-Otstot, president of creative di AGBO ed executive producer. “Da grandi fan di Cattleya quali siamo, ci è stato offerto un posto in prima fila sul loro lavoro e sulla loro leadership eccellenti, ed è stata una vera gioia. David Weil ed io siamo onorati di essere partner di Gina, Alessandro, di tutti gli sceneggiatori e del talentuoso cast di questa serie incredibile”.

Citadel è un progetto estremamente ambizioso e sfidante, e farne parte è un grande privilegio”, ha aggiunto Riccardo Tozzi, fondatore e presidente di Cattleya. “La serie italiana appartiene a un genere, l’azione-avventura-fantastica, che non è stato mai tentato in Italia e anche per noi è senza precedenti. Un universo affascinante, quello di Citadel, in cui il nostro racconto si inserisce con le proprie specificità creative e stilistiche. Siamo felici di fare questo viaggio insieme ad Amazon Studios e a tutti i talenti coinvolti: Citadel è energia nuova per noi e, crediamo, anche per la serialitá italiana”.

La serie è co-prodotta da Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Gina Gardini di Cattleya, e da Amazon Studios, con Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Ostot, Scott Nemes, e David Weil (Hunters) di AGBO a supervisionare la produzione dell’Original italiano e di tutte le serie nell’universo Citadel a livello internazionale. Josh Appelbaum, André Nemec, Jeff Pinkner e Scott Rosenberg sono executive producer per Midnight Radio dell’Original italiano e di tutte le serie nell’universo Citadel a livello internazionale.

Come già annunciato Priyanka Chopra Jonas (Quantico), Richard Madden (Bodyguard) e Stanley Tucci (The Hunger Games saga) fanno parte del cast della prima serie che sarà disponibile all’interno dell’universo Citadel, dalla AGBO dei fratelli Russo. Ulteriori produzioni Citadel in diverse lingue sono in lavorazione, inclusa la già confermata serie Original indiana sviluppata da Raj Nidimoru e Krishna D.K. (The Family Man).

L’attrice e cantante italiana Matilda De Angelis ha debuttato in televisione nel 2015 con la serie di successo Tutto può succedere. Di recente, ha recitato nella serie drama in costume Leonardo e si è affermata a livello internazionale nella limited television series di Susanne Bier The Undoing, accanto a Nicole Kidman e Hugh Grant. Per questo ruolo, Matilda ha vinto il Nastro d’Argento Grandi Serie per la performance internazionale dell’anno nel 2021. Nello stesso anno, ha vinto anche il suo primo David Di Donatello come Miglior Attrice Non Protagonista per il suo ruolo nel film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. In precedenza, Matilda è stata insignita del prestigioso European Film Promotion (EFP) Shooting Star (2018). Fra i progetti di prossima uscita anche i due lungometraggi Rapiniamo il Duce e Across The River and Into The Trees, diretto da Paula Ortiz.

La serie Original italiana dall’universo Citadel si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1 e Stagione 2, e LOL: Chi ride è fuori Stagione 1 e Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisele i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono Autumn Beat, The Bad Guy, Everybody Loves Diamonds, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 3 e The Ferragnez – La Serie Stagione 2.

 
 

Psycho: il montaggio della suspense realizzato da Hitchcock

Psycho, approfondimento film

Psycho, iconico film del maestro della suspense Alfred Hitchcock, è tornato nelle sale dal 10 al 12 ottobre, restaurato in 4k dalla Cineteca di Bologna. La pellicola, realizzata nel 1960, è considerata il prodotto più riuscito del regista, nonché quello con il maggiore successo commerciale.

La storia ruota attorno ad una donna, Marion Crane, interpretata da Janet Leigh, che dopo aver rubato un’ingente somma di denaro, finisce in un motel gestito da Norman Bates, un giovane dall’aspetto inquietante.

Se si pensa a Psycho, le sequenze di Marion nella doccia sono quelle che per prime affiorano alla mente, ancora prima di qualsiasi altro momento del film. L’impatto visivo scaturito da un montaggio esperto, ha fatto sì che quella scena diventasse “La Scena” del genere thriller per eccellenza. Ma come ha fatto il regista a creare un momento che è rimasto impresso nella storia del cinema hollywoodiano? Molti non sanno che l’ansia generata da quelle immagini e la forte suspense di cui sono pregne derivano dai famosi jump cut, tipici del cinema moderno, e altro non sono che un montaggio “a salti”.

Psycho, i falsi raccordi di Hitchcock

Il cineasta nei suoi lungometraggi gioca molto sull’attesa, elemento chiave delle sue rappresentazioni cinematografiche, che suscita una certa apprensione in chi fruisce. Per Hitchcock, l’elemento fondamentale che veicola la diegesi non è la sorpresa, era la suspense. Poiché era proprio questa che teneva gli occhi incollati allo schermo. Era lì che si giocava tutta la partita: lo spettatore sapeva cosa sarebbe successo a breve, e ne era angosciato.

Per sviluppare la scena della doccia in Psycho, momento emblematico dell’intero lungometraggio, Hitchcock prese “in prestito” da Godard – si fa per dire – proprio i falsi raccordi (jump cut). Il regista però operava nel periodo più florido del cinema classico, indi per cui il modo di rappresentare la scena attraverso questi “salti” strideva parecchio con il montaggio tipico del modello predominante dell’epoca, che era molto più pulito e ordinato. Ma a differenza del cineasta francese, che ne faceva uso per andare controcorrente, lui se ne servì per innescare il senso di inquietudine che i fotogrammi antecedenti l’omicidio dovevano trasmettere.

La famosa scena dell’omicidio di Psycho

La sequenza di Marion sotto la doccia ha due falsi raccordi: le inquadrature della donna sono veramente poco differenziate l’una dall’altra, e restituiscono quasi una sensazione di “spaesamento”, oltre che di estrema suspense. L’unico modo per provocarla era dare allo spettatore delle immagini estranee a quelle a cui il cinema classico lo aveva abituato. L’uso, in questo caso, del jump cut fu in grado di rilasciare tutta l’inquietudine necessaria per passare ai beat successivi.

Hitchcock in Psycho riuscì a ricorrere a questo particolare montaggio in maniera veramente eccezionale, preparando lo spettatore a quello che sarebbe accaduto di lì a poco: l’omicidio vero e proprio. Il tutto fu realizzato continuando con questo montaggio fuori dall’ordinario. La durata di ogni inquadratura mentre il delitto si consuma è, infatti, inferiore al secondo. Ciò che ne scaturì fu una frenetica successione di inquadrature spiazzanti, che portarono al tempo (ma anche adesso) ad un ricezione molto più forte delle immagini, provocando maggiore shock nello spettatore.

Nella storia del cinema, Psycho rappresenta un autentico labirinto di angoscia. La bravura di Alfred Hitchcock è stata proprio nel scandirlo grazie al suo straordinario lavoro fatto di un montaggio peculiare, minuzioso e prorompente. Un maestro del brivido degno di essere chiamato tale assieme al suo capolavoro immortale.

 
 

La Pellicola d’Oro alla Festa del Cinema di Roma, l’appuntamento

La Pellicola d’Oro

Mercoledì 19 ottobre ore 12:00 nell’ambito della Festa del Cinema di Roma presso lo spazio REGIONE LAZIO (Lazio Terra di Cinema) all’Auditorium Parco della Musica, La Pellicola d’Oro presenta le aziende artigianali del cinema italiano «Formazione giovanile».

Sono stati invitati: Miguel Gotor (Assessore alla Cultura del Comune di Roma), Claudia Pratelli (Assessore alle scuole Comune di Roma), Giovanna Pugliese (Uff. Cinema della Regione Lazio), Francesco Rutelli (Presidente Anica), Antonella Barbieri (Direttore  Generale APA). Hanno confermato: gli studenti del Cine TV Rossellini e del Liceo Artistico Alessandro Caravillani). Le aziende: Rancati, Tirelli, Scenarredo, l’Associazione AIAT-SFX Effetti Speciali del Set).

Durante l’evento saranno premiati:

  • Segretaria di Edizione Paola Bonelli per il film “I Fratelli de Filippo”  di Sergio Rubini.
  • Direttore di Produzione Carlo Traini per il film  “Il Cattivo Poeta”  di Gianluca Jodice.
  • Premio alla Carriera Angelo Cortese Pittore di Scena.

Il premio cinematografico è promosso ed organizzato dall’Ass.ne Culturale “Articolo 9 Cultura & Spettacolo” e dalla “S.A.S. Cinema” di cui il presidente è lo scenografo e regista Enzo De Camillis, sottolineando la collaborazione del: MiC Direzione Generale Cinema, , l’ANICA, l’APA, l’Ass.For. Cinema.

Ponendosi l’obiettivo di portare alla ribalta quei “mestieri” il cui ruolo è fondamentale per la realizzazione di un film ma che, allo stesso tempo, sono praticamente “sconosciuti” o non correttamente valutati dal pubblico.  Si ringraziano le Associazioni Professionali de l’APAI e dell’AIARSE.

 
 

Citadel: al via la produzione dell’episodio italiano con Matilda De Angelis

Amazon Prime Video

Prime Video ha annunciato oggi che in Italia è ufficialmente iniziata la produzione del capitolo italiano dell’universo Citadel, l’innovativa serie-evento globale da Prime Video e AGBO dei fratelli Anthony e Joe Russo. Prime Video ha anche confermato che ad interpretare il ruolo della protagonista nella serie Original italiana – ancora senza titolo – sarà Matilda De Angelis (The Undoing), accanto al cast composto da Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Thekla Reuten, Julia Piaton, Filippo Nigro e Bernhard Schütz. La nuova serie local Original di spionaggio, prima produzione locale nel franchise di Citadel, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Questa nuova avveniristica serie Original prodotta in Italia è diretta da Arnaldo Catinari(Suburra) e scritta da Alessandro Fabbri – che ricopre anche il ruolo di head writer -, Ilaria Bernardini, Laura Colella, Gianluca Bernardini, e Giordana Mari. Gina Gardini (Gomorra, Suburra, ZeroZeroZero) è la showrunner e produce la serie insieme a Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, e Giovanni Stabilini per Cattleya, la società di produzione di grandi successi internazionali acclamati dalla critica come Gomorra, Zero Zero Zero e Suburra.Emanuele Savoini è co-executive producer.

“Siamo molto felici che in Italia sia iniziata la produzione del capitolo italiano del pionieristico universo Citadel,” ha detto James Farrell, VP International, Amazon Studios. “Inoltre, siamo orgogliosi di dare il benvenuto in Prime Video a Matilda De Angelis e a tutto il cast di questo straordinario progetto. Lavorare con questi talenti e AGBO dei fratelli Russo è davvero entusiasmante”.

“Siamo entusiasti di collaborare con Cattleya e alcuni dei team produttivi e creativi più apprezzati in Italia per alzare l’asticella delle nostre produzioni locali con questo progetto avvincente e ambizioso. Ci emoziona sapere che l’Italia apre la strada con il primo Original locale nel visionario franchise da AGBO”, ha aggiunto Nicole Morganti, head of Italian Originals, Amazon Studios. “La serie Original italiana sarà un evento epico, e non vediamo l’ora di condividerlo con i nostri spettatori Prime Video in Italia e nel mondo”.

“Amazon e il franchise Citadel hanno dato ad AGBO la straordinaria opportunità di collaborare con i migliori talenti di tutto il mondo, e l’Italia non fa eccezione,” ha dichiarato Angela Russo-Otstot, president of creative di AGBO ed executive producer. “Da grandi fan di Cattleya quali siamo, ci è stato offerto un posto in prima fila sul loro lavoro e sulla loro leadership eccellenti, ed è stata una vera gioia. David Weil ed io siamo onorati di essere partner di Gina, Alessandro, di tutti gli sceneggiatori e del talentuoso cast di questa serie incredibile”.

Citadel è un progetto estremamente ambizioso e sfidante, e farne parte è un grande privilegio”, ha aggiunto Riccardo Tozzi, fondatore e presidente di Cattleya. “La serie italiana appartiene a un genere, l’azione-avventura-fantastica, che non è stato mai tentato in Italia e anche per noi è senza precedenti. Un universo affascinante, quello di Citadel, in cui il nostro racconto si inserisce con le proprie specificità creative e stilistiche. Siamo felici di fare questo viaggio insieme ad Amazon Studios e a tutti i talenti coinvolti: Citadel è energia nuova per noi e, crediamo, anche per la serialitá italiana”.

La serie è co-prodotta da Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Gina Gardini di Cattleya, e da Amazon Studios, con Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Ostot, Scott Nemes, e David Weil (Hunters) di AGBO a supervisionare la produzione dell’Original italiano e di tutte le serie nell’universo Citadel a livello internazionale. Josh Appelbaum, André Nemec, Jeff Pinkner e Scott Rosenberg sono executive producer per Midnight Radio dell’Original italiano e di tutte le serie nell’universo Citadel a livello internazionale.

Come già annunciato Priyanka Chopra Jonas (Quantico), Richard Madden (Bodyguard) e Stanley Tucci (The Hunger Games saga) fanno parte del cast della prima serie che sarà disponibile all’interno dell’universo Citadel, dalla AGBO dei fratelli Russo. Ulteriori produzioni Citadel in diverse lingue sono in lavorazione, inclusa la già confermata serie Original indiana sviluppata da Raj Nidimoru e Krishna D.K. (The Family Man).

L’attrice e cantante italiana Matilda De Angelis ha debuttato in televisione nel 2015 con la serie di successo Tutto può succedere. Di recente, ha recitato nella serie drama in costume Leonardo e si è affermata a livello internazionale nella limited television series di Susanne Bier The Undoing, accanto a Nicole Kidman e Hugh Grant. Per questo ruolo, Matilda ha vinto il Nastro d’Argento Grandi Serie per la performance internazionale dell’anno nel 2021. Nello stesso anno, ha vinto anche il suo primo David Di Donatello come Miglior Attrice Non Protagonista per il suo ruolo nel film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. In precedenza, Matilda è stata insignita del prestigioso European Film Promotion (EFP) Shooting Star (2018). Fra i progetti di prossima uscita anche i due lungometraggi Rapiniamo il Duce e Across The River and Into The Trees, diretto da Paula Ortiz.

La serie Original italiana dall’universo Citadel si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1 e Stagione 2, e LOL: Chi ride è fuori Stagione 1 e Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisele i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono Autumn Beat, The Bad Guy, Everybody Loves Diamonds, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 3 e The Ferragnez – La Serie Stagione 2.

I clienti Prime potranno vedere la serie Original italiana dall’universo Citadel tramite l’app Prime Video disponibile per Smart TV, dispositivi mobili, Fire TV, Fire TV stick, Fire tablet, Apple TV, console di gioco, Chromecast e Vodafone TV. Grazie all’app i clienti potranno scaricare gli episodi sui loro dispositivi mobili per la visione offline senza costi aggiuntivi all’abbonamento Prime al costo di €49,90/anno o €4,99/mese. I nuovi clienti possono registrarsi ad Amazon Prime e ottenere un periodo di prova gratuito su amazon.it/prime.

 
 

Boris 4 presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022

boris 4

BORIS 4, l’attesa serie cult comedy scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, sarà presentata in coproduzione dalla Festa del Cinema di Roma e da Alice nella città. Domenica 23 ottobre, gli accreditati della Festa potranno assistere ai primi due episodi della serie, mentre il pubblico avrà la possibilità di vederli in anteprima il giorno successivo: lunedì 24 il cast introdurrà la proiezione sia presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone che all’Auditorium Conciliazione.

BORIS 4 – guarda il trailer

Dopo tre stagioni e un film, scritte e dirette da Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, Boris torna sugli schermi per raccontare, ancora una volta, con un linguaggio satirico e fuori dagli schemi, il dietro le quinte del mondo del cinema e della televisione italiani. Sono passati più di dieci anni e tutto è cambiato. La morente tv generalista – con i suoi medici buoni e le paternali contro la droga – è ancora più morente e perfino René e i suoi amici ora lavorano per una Piattaforma globale. La serie che René deve girare stavolta è Vita di Gesù, da un’idea di Stanis La Rochelle. Che non solo vestirà i panni del protagonista, notoriamente morto a 33 anni quando lui ne ha 50, ma anche quelli di produttore, con la sua SNIP (So Not Italian Production). Stanis l’ha fondata con Corinna, che da qualche anno è anche sua moglie. La scrittura di Vita di Gesù è stata affidata ai soliti tre sceneggiatori. Coproduttore e organizzatore è Lopez, che, in pensione dalla Rete, si è reinventato produttore con la sua QQQ (Qualità, Qualità, Qualità). L’occasione da non lasciarsi sfuggire è che la Piattaforma europea più importante sta seriamente prendendo in considerazione il progetto ma, prima del via libera definitivo, serve l’approvazione delle sceneggiature (il “lock”) da parte dell’Algoritmo. Tutto sembra procedere bene ma cosa comporterà lavorare sotto questo nuovo padrone? René saprà approfittare della nuova occasione per girare una serie finalmente di qualità, ma soprattutto i nostri sapranno adattarsi al mondo che è cambiato così rapidamente?

Nel cast di BORIS 4, accanto ad alcune new entry, tornano tutti i gli amati interpreti delle passate stagioni: in ordine alfabetico, Luca Amorosino, Giulia Anchisi, Valerio Aprea, Massimiliano Bruno, Ninni Bruschetta, Raffaele Buranelli, Aurora Calabresi, Paolo Calabresi, Astrid Casali, Antonio Catania, Eugenia Costantini, Carolina Crescentini, Cecilia Dazzi, Massimo De Lorenzo, Giordano De Plano, Alberto Di Stasio, Caterina Guzzanti, Corrado Guzzanti, Angelica Leo, Andrea Lintozzi, Emma Lo Bianco, Jerri Mastrodomenico, Francesco Pannofino, Lucio Patanè, Cristina Pellegrino, Maurizio Pepe, Edoardo Pesce, Giuseppe Piromalli, Alessio Praticò, Karin Proia, Andrea Purgatori, Carlo De Ruggieri, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Giorgio Tirabassi e Nina Torresi.

BORIS 4 è una serie originale italiana ed è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle. La nuova stagione debutterà il 26 ottobre in esclusiva su Disney+ con tutti gli episodi.

 
 

A spasso col panda – Missione Bebè, trailer della nuova commedia per famiglie

Arriverà in sala dal 20 ottobre A spasso col panda – Missione Bebè, una nuova avventura dedicata al pubblico dei più piccoli e alle loro famiglie.

Diretta da Vasiliy Rovenskiy, già regista del primo capitolo di questa saga, A spasso col panda – Missione Bebè è destinato a far ridere di gusto gli spettatori grazie alle divertenti trovate di una stravagante compagnia di animali un po’ impacciati, chiamati a risolvere una nuova complicata missione.

È passato un po’ di tempo da quando l’orso Mic Mic e Oscar sono tornati dalla loro ultima e incredibile avventura. Ora il loro acerrimo nemico Vulture sta escogitando un nuovo piano diabolico per sabotare la consegna del cucciolo di Grizzly al suo avversario alle elezioni presidenziali americane; Mic Mic, Oscar, l’adolescente Panda e Cicogna si lanciano così in un’altra grande missione mentre cavalcano uno zeppelin per riportare Grizzly ai suoi legittimi genitori. Dovranno inoltre salvare le elezioni americane e l’intero continente dal vulcano in eruzione.

A spasso col panda – Missione Bebè, il poster

 
 

Vintage Collection: in home video con Universal le serie cult

vintage collection

In un mondo in cui siamo circondati da prodotti televisivi nuovi, ogni settimana, rimangono pochi capisaldi. Universal Pictures Home Entertainment ha deciso di riproporre queste serie tv, per molti versi storiche, per permettere di rivivere e riscoprire le storie che ci hanno emozionato per prime, e che ci accompagnano da sempre.

Con una prima wave uscita lo scorso giugno, sono stati presentati: L’Uomo da 6 milioni di dollari (stagioni 1-3), La Donna bionica (stagioni 1-3) e Supercar (stagioni 1-4). A partire dal 13 ottobre saranno invece disponibili, sempre in formato Dvd: Magnum P.I. (stagioni 1-8), A-Team (stagioni 1-5) e La Casa nella prateria (stagioni 1-8).

Con oltre 40 dischi per alcuni cofanetti, si tratta di una collana per veri collezionisti, con una creatività collezionabile che non aspetta altro che di essere aggiunta alla propria libreria. Rivivi i momenti più emozionanti di questi classici intramontabili, con le serie più cult e amate della tv, per pomeriggi o serate di perfetto relax in famiglia. 

LE SERIE TV DELLA VINTAGE COLLECTION

LA DONNA BIONICA

Unisciti alla vincitrice del premio Primetime Emmy® Lindsay Wagner in tutti e 58 gli episodi ricchi d’azione di questa completa serie iconica.

SUPERCAR

Preparati all’azione con la superstar David Hasselhoff e la sua super automobile KITT mentre combattono il crimine negli episodi ad alta carica esplosiva di Supercar. Nel nome della giustizia, hanno un’unica missione: sconfiggere il crimine.

L’UOMO DA 6 MILIONI DI DOLLARI

Il candidato al premio Golden Globe® Lee Majors è “meglio, più forte, più veloce” in questa imperdibile collezione che vi terrà inchiodati alla poltrona! Unisciti ad uno dei “24 più grandi eroi di sempre” mentre affronta missioni top-secret che hanno lasciato milioni di fan con il fiato sospeso.

MAGNUM P.I.

La serie cult degli anni ’80 con Tom Selleck protagonista poliziesco ambientato alle Hawaii fu prodotto per ben otto stagioni e conquistò milioni di telespettatori in tutto il mondo.
8 stagioni – 45 dischi

A-TEAM

Nel corso degli anni Ottanta la serie A-Team è stata uno dei titoli più popolari e amati del piccolo schermo. Mischiando commedia e azione, questa è oggi divenuta un vero e proprio classico.

5 stagioni – 27 dischi

LA CASA NELLA PRATERIA

Ispirata alla serie di romanzi di Laura Wilder., dove per la prima volta vengono trattati temi di rilevanza sociale come il razzismo, l’alcolismo, le droghe. Serie Vintage per eccellenza, sempre in classifica.

8 stagioni – 48 dischi

 
 

Piove: trailer e poster del nuovo film di Paolo Strippoli

Dopo aver vinto il premio per la Miglior Regia al Festival di Taormina 2021, con il film d’esordio A Classic Horror Story, Paolo Strippoli torna con Piove, un dramma-horror ambientato in una Roma costantemente sul punto di esplodere. 

Il film nasce dalla scrittura di Jacopo Del Giudice vincitore con Piove della 32° edizione del Premio Franco Solinas.

Da qualche giorno Roma è teatro di un evento singolare: quando piove condotti e tombini tracimano con una melma grigiastra ed esalano un vapore denso di cui non si conosce l’origine. Nessuno può immaginare che chiunque respiri questo misterioso vapore dovrà farà i conti con ciò che reprime, i suoi istinti più oscuri, la sua rabbia. Neanche la famiglia Morel.

Distribuito da Fandango Distribuzione, Piove arriverà al cinema il 10 novembre dopo il passaggio il 21 ottobre in concorso nella Sezione Panorama di ALICE NELLA CITTA’.

 
 

Sydney Sweeney sarà Barbarella per SONY Pictures

Sydney Sweeney

Sydney Sweeney ha trovato un altro progetto cinematografico da aggiungere alla sua lista, firmando un contratto con la SONY Pictures che la vedrà impegnata a interpretare Barbarella. A confermare la notizia c’è Variety e la stessa Sweeney con un post sui suoi account social.

Il film rimane in fase di sviluppo iniziale, senza regista, produttore o sceneggiatore che al momento sono collegati al film. L’attrice ha condiviso un’immagine dell’opera spaziale originale del 1968, con una didascalia: “è ora di salvare l’universo”.

Sweeney è diventata un’affiliata della SONY, dal momento che ora è impegnata nelle riprese di Madame Web, al fianco di Dakota Johnson. Lo studio ha anche ottenuto i diritti di “The Registration”, un adattamento dell’omonimo thriller di Madison Lawson. Brad Fuller sta producendo, mentre Sydney Sweeney sarà il protagonista.

Al di là dei progetti cinematografici, la stella di Sweeney è cresciuta grazie alle sue acclamate interpretazioni nella prima stagione della serie comica della HBO The White Lotus e Euphoria, entrambe riconosciute con due nomination agli Emmy.

Adattato dalla serie a fumetti dello scrittore e illustratore francese Jean-Claude Forest, l’originale “Barbarella” del 1968 vedeva Jane Fonda nel ruolo dell’omonima eroina che viaggiava nello spazio. Sebbene il film non sia stato un successo al botteghino all’epoca, ha guadagnato uno status di film cult nei decenni a seguire, diventando uno dei ruoli più rappresentativi dell’intera carriera di Fonda.

Sebbene nel corso degli anni siano stati elaborati diversi piani, per un sequel del film originale del regista Roger Vadim o per un riavvio della proprietà, nessuno è stato realizzato fino a questo momento.

 
 

Madame Web: anche Sydney Sweeney sul set – foto

Madame Web

Anche Sydney Sweeney è stata fotografata sul set di Madame Web insieme alla protagonista del film Dakota Johnson e Isabela MercelCeleste O’Connor. Le rirpese sono attualmente in corso a New York City.

Guarda le foto dal set di Madame Web

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscirà ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Nel cast di Madame Web sono stati confermati Dakota Johnson, Sydney Sweeney, Isabela Merced, Emma Roberts, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Mike Epps, Zosia Mamet e Adam Scott.

 
 

La ragazza della palude, la recensione del film di Oliva Newman

LA RAGAZZA DELLA PALUDE

Approda nelle sale italiane dal 13 ottobre La ragazza della palude, un lungometraggio a sfondo thriller firmato alla regia da Oliva Newman. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Delia Owens, ed è prodotto dalla Columbia Pictures, 3000 Pictures e Hello Sunshine.

La trasposizione cinematografica del famoso beststeller ha visto l’attrice Reese Witherspoon vestire i panni di produttrice della pellicola insieme a Lauren Neustadter, accompagnata dalle musiche della cantautrice Taylor Swift.

La ragazza della palude, trama

Anni ’50. Catherine Clarke, detta “Kya” (Daisy Edgar-Jones), è una bambina che vive con la sua famiglia in una palude del North Carolina. Quando la madre fugge dal padre violento, seguita dai suoi fratelli, Kya si ritrova costretta a convivere insieme ad un uomo di cui si impegna a non avere paura. Nel frattempo coltiva la sua passione per gli animali che vivono nella palude e che attraversa spesso con la sua barca a motore.

Quando anche il padre la abbandona, Kya impara a costruirsi da sola la sua vita in quella dimensione isolata da tutti. Crescendo intraprende due relazioni, una con il suo amico d’infanzia Tate (Taylor John Smith) e l’altra – successiva – con Chase Andrews (Harris Dickinson), quarterback che la inganna con false promesse. La morte di quest’ultimo però condanna Kya ad un processo lungo e tormentato, in cui tutti gli occhi della cittadina vicino sono puntati su di lei e la dichiarano colpevole di omicidio.

Il processo al pregiudizio di Olivia Newman

La ragazza della palude si apre con l’incidente scatenante – l’omicidio – che viene mostrato all’esordio del primo atto. Da qui ci si ritrova schiantati in maniera repentina nel processo contro Kya in tribunale, senza conoscere nulla della sua storia. Man mano che le sequenze compongono la trama, il montaggio non segue più l’aula ma la vita della giovane donna che deve essere giudicata. Il disorientamento iniziale porta lo spettatore nel profondo abisso della solitudine di Kya, un’emarginata figlia di una società superficiale e marcia, che altro non bada se non all’apparenza.

Partendo dalla sua infanzia fino all’età adulta, la macchina da presa punta il dito contro un mondo che invece di includere esclude, mettendo sul piatto tutto l’egoismo di cui spesso il genere umano si ciba. Immediatamente si assiste a un altro processo, che non è più quello per l’omicidio di Chase Andrews, bensì il processo all’indifferenza, al pregiudizio e all’ignoranza, atteggiamenti che diventano una costante nella vita di Kya, di cui però è vittima, derivanti da persone esterne che di lei conoscono solo l’aspetto fisico.

La rappresentazione di una società giudicante

L’arte – in questo caso rappresentata dal cinema – sbatte in faccia allo spettatore l’ignoranza di cui è circondato, e funge quasi da maestra per indirizzarlo verso la strada più tortuosa ma necessaria che è la conoscenza degli altri. Gli altri che sono il buio e la luce, il dolore e la gioia, quelle due famose facce della medaglia di cui bisogna avere un minimo di conoscenza prima di formulare opinioni, pensieri e giudizi.

La trama de La ragazza della palude si innalza così a rappresentazione della società, da sempre modellata nella forma dell’intolleranza verso il diverso, un tema caldo per cui ancora tanto si lotta e di cui non fa parte solo la diversità di genere o il colore della pelle, ma anche il riuscire o meno ad avere la capacità di integrarsi alle norme rispettando il conformismo. E chi non ne è capace, non solo è considerato inferiore, ma anche pericoloso.

Ecco quindi che ne La ragazza della palude ci si ritrova ad essere quel tipico voyeur ben rappresentato da Hitchcock in La finestra sul cortile; uno spettatore che mentre colloca i pezzi mancanti nel puzzle della vita – in questo caso – di Kya scoprendo a poco a poco la verità, è costretto ad osservare il processo contro di lei mostrato parallelamente, senza che possa intervenire. E rimane impotente, davanti all’urlo silenzioso e disperato di una donna che è solo l’espediente utile per non permettere a chi la giudica di farsi un esame di coscienza. Perché i veri assassini sono proprio le loro bocche giudicanti e i loro sguardi disprezzanti.

 
 

Shantaram: recensione della serie con Charlie Hunnam

Shantaram recensione

Dopo essere stato corteggiato quasi vent’anni dal grande schermo (Johnny Depp e Peter Weir tra gli altri hanno tentato di realizzarne un film, sviluppando dissidi creativi che hanno praticamente portato al ritiro del grande autore australiano) il libro-verità pubblicato da Gregory David Roberts arriva invece sulla piattaforma streaming APPLE TV+ sotto forma di miniserie. La vicenda racconta in Shantaram è appunto quella del reale rapinatore e tossicodipendente Lindsey (nome fasullo dello stesso scrittore) che, dopo essere stato condannato a diciannove anni di prigione, nel 1980 riesce ad evadere da una prigione australiana e scappare in India, dove comincia un percorso di redenzione rinascita spirituale.

Shantaram, un progetto a lungo desiderato

Dopo aver visto i primi episodi dello show che vede creatori Eric Wagner Singer e Steve Lightfoot, con quest’ultimo anche in veste di showrunner, dobbiamo purtroppo constatare che un’attesa tanto longeva ed estenuante non è stata premiata da un prodotto sufficientemente soddisfacente. Fin dalle prime scene si percepisce che in Shantaram c’è qualcosa che manca, ovvero il dramma. La messa in scena si presenta immediatamente come elegante, volta a catturare l’esotismo dell’ambientazione così come il fascino “maledetto” dei personaggi in scena,  e sotto il profilo squisitamente estetico il prodotto è confezionato con cura. Ma quanto a garantire allo spettatore empatia con personaggi, quanto a restituire il dramma o la tensione delle situazioni in cui protagonista e personaggi comprimari vanno a trovarsi, ecco che Shantaram dimostra enormi limiti.

Charlie Hunnam non delinea la figura di Lindsay

A partire dall’attore principale, un Charlie Hunnam che conta in maniera davvero eccessiva sulla prestanza fisica e sulla naturale presenza scenica per delineare la figura di Lindsay: a forza di pettorali in bella mostra e di sorrisi da simpatica canaglia, l’attore finisce per rendere monodimensionale una figura a livello psicologico potenzialmente molto profonda. E invece Lindsay percorre il proprio viaggio di accettazione degli errori commessi nel passato, di redenzione e rinascita spirituale in maniera superficiale, approssimativa, settata secondo un percorso a tappe quasi disconnesse tra loro invece che legate da una trama ben organizzata.

L’efficacia della serie è minata

Una volta che Shasntaram vede il proprio fulcro emotivo debilitato dalla mancanza di una narrazione precisa e da una prova d’attore vagamente supponente, ecco che l’efficacia della serie nella sua interessa viene minata, e i personaggi a supporto non riescono più di tanto a risollevare le sorti. Le sottotrame che riguardano gli intrighi politici e criminali che regolano la vita e gli affari di Bombay non sono abbastanza forti per catturare l’attenzione del pubblico. In questo modo la serie si avvia ben presto ad essere percepita come una sorta di cartolina esotica ed elegante: l’ambientazione temporale di inizio anni ‘80 inserisce Shantaram in quel filone di revival cinematografico e televisivo che sta sfruttando il decennio per prodotti fin troppo leccati, i quali non riescono del tutto a indagare le contraddizioni sociali e politiche di quegli anni. Di sicuro non ci riesce questo show patinato e in fin dei conti piuttosto anonimo.

Grande impegno di Apple Tv+

Apple TV + si sta impegnando più della altre piattaforme di streaming nella trasposizione di testi letterari in miniserie o serie che esplorano, indagano le pieghe della nostra contemporaneità. Ultimamente tale processo ha portato a risultati più che soddisfacenti (Black Bird) quando non addirittura notevoli (Five Days at Memorial). Nel caso di Shantaram invece il processo subisce un deciso arresto a livello artistico, consegnando allo spettatore un prodotto che lavora soltanto in superficie, non rivelandosi capace di andare in profondità.

Converrebbe capire se si è trattato della scelta di una storia forse “fuori tempo massimo” in quanto molte di questo genere ne sono già state raccontate e con risultati apprezzabili, oppure la necessaria creatività e lucidità sono venute a mancare in fase di trasposizione. Fatto sta che Shantaram manca il bersaglio, lasciando un senso di incompiutezza e di vacuità abbastanza difficili da ignorare.

 
 

Prigione 77, recensione del film con Miguel Herràn

Prigione 77

Presentato come film di apertura alla settantesima edizione del San Sebastiàn International Film Festival il 16 settembre, ed uscito in tutte le sale cinematografiche spagnole dal 23 settembre, Prigione 77 (titolo originale Modelo 77) è un film storico-drammatico spagnolo. Diretto da Alberto Rodrìguez, la pellicola ritrova nel cast figure affermate del cinema spagnolo ed internazionale, come Miguel Herràn, noto per il ruolo di Rio nella serie La casa di carta, e Javier Gutiérrez. La pellicola, tratta da una storia vera, presenta le vicende del Centro Penitenziario de Hombres de Barcelona, meglio noto come Carcere Modelo.

Prigione 77: una storia di lotta per la giustizia

Manuel, arrestato per appropriazione indebita ed in attesa di un processo, inizia da subito a provare sulla propria pelle le violenze e le ingiustizie perpetrate dalle guardie carcerarie nei confronti dei detenuti. L’anno è il 1976, ma anche dopo la morte del dittatore Francisco Franco, niente sembra essere cambiato nelle carceri spagnole. Costretti a dover scontare delle pene sproporzionate, in molti casi per crimini non provati in un equo processo, i prigionieri iniziano ad unirsi per portare il cambiamento. “Amnistia y libertard”: queste sono le richieste dei detenuti. Grazie alla Copel, un movimento creato dai detenuti con l’appoggio di alcuni avvocati ed ispirato al Groupe d’information sur les prisons francese, la realtà delle prigioni diventa nota a tutta la Spagna. Con la visibilità della stampa, i detenuti, guidati dallo stesso Manuel, manifestano e combattono per ottenere l’amnistia.

Prigione 77
Manuel insieme ad altro membri del COPEL nel cortile della prigione.

Tra realtà e finzione

Tre mesi dopo la morte del dittatore Francisco Franco, il Copel (comitato coordinatore dei prigionieri in lotta) denuncia le terribili condizioni delle carceri. La tematica fulcro di Prigione 77 è pienamente vera: tutto dall’uso della violenza e l’umiliazione praticamente dei detenuti, fino ai tentativi di evasione di massa, sono veri. Questo è probabilmente ciò che rende il film così tanto d’impatto per il pubblico: racconta un capitolo di storia poco noto, presenta le vicende di figure deboli nella società, emarginati.

Nella rappresentazione dei fatti non si risparmia niente al pubblico: questa pellicola è particolarmente esplicita e caratterizzata da una certa crudezza anche nelle scene di violenza. Allo stesso tempo, però, il film trasmette molto la speranza della lotta, e permette di riflettere su quanto ogni uomo sia effettivamente disposto a perdere ed a patire per un’idea, per la giustizia. Questo punto si nota in Prigione 77 nel discorso che Pino, uno dei detenuti più anziani, fa a Manuel: la speranza in una prigione migliore, in una Spagna migliore, gli restituisce la voglia di vivere e di combattere.

Altri fattori che divengono centrali nel film sono i gesti e le forme di manifestazione dei detenuti ribelli, da un lato, e delle forze di polizia dall’altro. I membri del COPEL arrivano a ferirsi anche gravemente per farsi ascoltare dal direttore del carcere, Manuel e Pino resistono a trattamenti sempre più violenti e inumani. La polizia penitenziaria invece li tratta come fossero animali: non rispettano gli accordi, li attaccano anche in tenuta anti sommossa, colpendoli ripetutamente ed in diverse occasioni con calci, pugni, manganellate. Un esempio di totale mancanza di rispetto delle guardie nei confronti dei detenuti è il rogo dei romanzi di Pino: dopo aver perquisito, o meglio dire messo totalmente a soqquadro la sua cella, i poliziotti penitenziari confiscano deliberatamente tutti i libri del carcerato e li bruciano nel cortile.

L’abuso della violenza da parte delle forze dell’ordine

Prigione 77 affronta una tematica che sfortunatamente si mantiene ancora attuale: si tratta dell’uso spesso eccessivo della forza da parte della polizia. Questo problema non riguarda solo paesi del terzo mondo o ordinamenti antidemocratici, ma molto spesso questo genere di comportamento è ben presente anche nei paesi democratici dell’occidente. Che si tratti delle carceri o delle piazze, la repressione delle forze armate risulta essere spesso eccessiva. Un esempio di violenza nelle prigioni è stato reso maggiormente noto di recente, all’Italia e al mondo, proprio tramite un altro film: ci si riferisce a Sulla mia pelle, film Netflix con Alessandro Borghi che racconta il caso Stefano Cucchi. Abbandonando il mondo del cinema e tornando alla realtà, quando si tratta di grandi manifestazioni, spesso le forze dell’ordine tendono a disperdere la folla anche in maniera violenta: le ultime notizie in Italia a riguardo risalgono a solo poche settimane fa, durante un comizio della politica Giorgia Meloni a Palermo, mentre a livello internazionale sono ormai giornaliere i video e le immagini della brutale repressione della polizia iraniana verso i manifestanti.

 
 

Anya Taylor-Joy al fianco di Miles Teller nel prossimo film d’azione The Gorge 

Anya Taylor-Joy
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Secondo Deadline , la vincitrice del Golden Globe Anya Taylor-Joy ha firmato per un ruolo da protagonista al fianco di Miles Teller nel prossimo film d’azione di Skydance,  The Gorge. Ulteriori dettagli sul suo personaggio sono ancora tenuti nascosti. Inoltre, Apple Original Films ha ufficialmente aderito al progetto e fungerà da distributore. 

Anya Taylor-Joy ha ottenuto il riconoscimento per la prima volta per il suo acclamato ruolo nel film di Robert Eggers del 2015 The Witch. I suoi altri crediti degni di nota includono film come SplitEmma e Last Night in Soho, oltre alle serie tv The Queen’s Gambit e Peaky Blinders. La vedremo presto nel prequel di Mad Max: Fury Road di George Miller, Furiosa, e presterà presterà  la sua voce alla Principessa Peach in The  Super Mario Bros. Movie.

The Gorge è descritta come una “storia d’amore ad alta azione e che piega i generi”. Il film sarà diretto e prodotto da Scott Derrickson, che ha anche recentemente riscosso successo al botteghino con il film horror The Black Phone. La sceneggiatura è scritta e prodotta da Zach Dean (The Tomorrow War), con Teller anche come produttore esecutivo. I produttori sono David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger per Skydance, insieme a C. Robert Cargill e Sherryl Clark per Crooked Highway. Adam Kolbrenner e Greg Goodman sono anche i produttori.

 
 

Marvel cambia i piani di uscita per 2 film MCU senza titolo

Marvel Studios

La Disney ha aggiornato il suo calendario di uscita martedì, spostando una litania delle date di uscita dei film. Oltre alle modifiche a BladeDeadpool 3 e Avengers: Secret Wars, la Disney ha anche spostato il suo programma di imminenti progetti Marvel sconosciuti e senza titolo.

In primo luogo, la Disney ha spostato la data di un film Marvel senza titolo precedentemente annunciato che doveva essere presentato in anteprima il 14 febbraio 2025. Invece, il film uscirà ora il 7 novembre 2025, questo è uno slittamento decisamente lungo, ma è anche una collocazione di primissimo piano sia per spettatori che per   risultati al botteghino seguendo lo storico delle uscite Marvel Studios al cinema. 

Altrove, la Disney ha completamente rimosso un progetto dal suo archivio, eliminando un film Marvel precedentemente annunciato che doveva uscire il 1 maggio 2026. Il cambiamento ora lascia i Marvel Studios con cinque film non annunciati invece dei sei originali, che usciranno tutti nel 2025 o nel 2026. Sebbene non ci siano informazioni concrete su quali saranno esattamente questi film, sappiamo che due nuovi Avengers i film, The Kang Dynasty e Secret Wars usciranno anche nel 2025 e nel 2026 e potrebbero potenzialmente inaugurare una nuova era per il MCU. Nel frattempo, i fan dovranno aspettare e vedere cosa ha in serbo il futuro per l’MCU man mano che verranno finalizzate altre date.

 
 

Dune: Parte 2, la Warner Bros anticipa l’uscita del film!

Dune: Parte 2

Buone notizie per i fan di Dune, perché è stato confermato che Dune: Parte 2 è stato anticipato, quindi cambia la data di uscita del film originariamente prevista per il 17 novembre 2023. La Warner Bros. Pictures ha annunciato oggi che la data di uscita di Dune: Parte 2 è stata anticipata di due settimane. Di conseguenza, l’attesissimo sequel uscirà ora il 3 novembre 2023. Non è una grande differenza per il film di Denis Villeneuve, ma considerando la frequenza con cui sono arrivati ​​i ritardi per i film di alto profilo è una ventata di freschezza.

Questo film successivo esplorerà il viaggio mitico di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi. “Di fronte a una scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, si sforza di prevenire un terribile futuro che solo lui può prevedere. L’anno scorso,  Dune  ha ottenuto il plauso della critica sia dai fan che dalla critica. All’inizio di quest’anno, ha anche collezionato ben 10 nomination agli Oscar. Ne ha vinti sei, tra cui la migliore colonna sonora originale, il miglior suono, il miglior montaggio di film, la migliore fotografia, la migliore scenografia e i migliori effetti visivi. Con la modifica della data di uscita, non sarà più presentato in anteprima contro  The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes e  If con John Krasinski e Ryan Reynolds.

Dune: Parte 2, il film

L’epopea sul grande schermo continua l’adattamento dell’acclamato bestseller di Frank Herbert con il ritorno delle star tra cui il candidato all’Oscar Timothée Chalamet (Chiamami col tuo nome), Zendaya (Spider-Man: No Way Home), Rebecca Ferguson (Mission: Impossible – Dead Reckoning), il premio Oscar Javier Bardem (No Country for Old Men, Being the Ricardos), il candidato all’Oscar Josh Brolin (Avengers: Endgame), Stellan Skarsgård (Avengers: Age of Ultron), Dave Bautista (Thor: Love and Thunder), il candidato all’Oscar Charlotte Rampling) e Stephen McKinley Henderson. Nel cast del sequel ci sono anche Austin Butler (Elvis, C’era una volta… a Hollywood) nei panni del famigerato Feyd Rautha e la leggenda dello schermo Christopher Walken (The Deer Hunter, Hairspray) nei panni dell’Imperatore. Florence Pugh (Black Widow, Piccole donne), Léa Seydoux (Crimes of the Future) e Souheila Yacoub (la serie No Man’s LandClimax) completano l’ampio cast.

Questo film esplorerà il viaggio mitico di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte a una scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, si sforza di prevenire un terribile futuro che solo lui può prevedere. Denis Villeneuve dirigerà Dune: Parte 2 da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts e basata sul romanzo di Herbert. Il film è prodotto da Villeneuve, Mary Parent, Cale Boyter, Tanya Lapointe e Patrick McCormick. I produttori esecutivi sono Josh Grode, Herbert W. Gains, Brian Herbert, Byron Merritt, Kim Herbert, Thomas Tull, Jon Spaihts, Richard P. Rubinstein e John Harrison, con Kevin J. Anderson in qualità di consulente creativo.

 
 

Red Sonja: prima foto di Matilda Lutz nei panni della guerriera

Red Sonja film 2023

Mentre la produzione di Red Sonja continua, è stata finalmente rivelata la prima foto ufficiale per il prossimo adattamento cinematografico live-action di Roy Thomas e Barry Windsor-Smith del personaggio dei fumetti di spada e stregoneria di Millennium Media. La foto di Red Sonja ci offre il nostro primo sguardo a Matilda Lutz nei panni della guerriera protagonista della storia, offrendo ai fan uno sguardo al suo costume. Lutz può anche essere visto indossare i caratteristici capelli rossi del personaggio mentre impugna una spada.

Red Sonja è stato diretto da MJ Bassett da una sceneggiatura co-scritta dal vincitore dell’Emmy Joey Soloway e Tasha Huo, con Soloway inizialmente incaricato di dirigere il progetto l’anno scorso. Insieme a Lutz nel cast troviamo anche gli attori visti in The Umbrella Academy, Robert Sheehan, Wallis Day (Krypton), Michael Bisping (xXx: Return of Xander Cage), Martyn Ford (F9: The Fast Saga), Eliza Matengu (Thor: Love and Thunder), Manal El-Feitury (Code Red) e Katrina Durden (Doctor Strange).

Red Sonja film 2023Red Sonja è un personaggio di spada e stregoneria creato da Robert E. Howard, dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Barry Windsor Smith per la Marvel Comics nel 1973. Il personaggio è descritto come focoso e abbastanza forte da andare in punta di piedi con Conan mentre rifiutava le sue avances. I suoi fumetti da solista vengono ancora pubblicati oggi tramite Dynamite Entertainment.

Il film Red Sonja è prodotto da Mark Canton (300, Power). Courtney Solomon (After) produrrà insieme a Christa Campbell e Lati Grobman per conto della Campbell Grobman Films. Altri produttori includono Andrea Sperling di Topple, Yariv Lerner di Millennium, Jeffrey Greenstein, Jonathan Younger, Les Weldon, Joe Gatta e Tanner Mobley. Avi Lerner, Boaz Davidson e Trevor Short, Dorothy Canton e Luke Lieberman di Millennium saranno i produttori esecutivi.

 
 

Dwayne Johnson rivela che un film con Black Adam e Superman è nei piani!

Dwayne Johnson

È diventato chiaro nelle ultime settimane che sta succedendo qualcosa con Superman di Henry Cavill nel DCEUTutti i segnali indicano che la star di Black Adam Dwayne Johnson ha tirato le fila alla Warner Bros. per riportare l’attore nei panni dell’Uomo d’Acciaio. Questo è qualcosa che aiuterà sicuramente sia questo film che tutto il franchise più ampio di cui ora fa parte, visto anche l’amore che i fan nutrono per L’Uomo d’Acciaio.

Dwayne Johnson ha spesso richiamato Superman mentre rispondeva alle domande durante il tour stampa per questo film DC. Tuttavia,  Cinema Blend gli ha chiesto apertamente se il suo piano fosse quello di costruire un film che contrappone Black Adam all’Uomo d’Acciaio. 

“Assolutamente”, ha confermato l’attore. “Questo è il punto centrale di quest’uomo. Grazie per averlo chiesto. E lo dico da tempo, c’è una nuova era nell’universo DC che sta per iniziare. E quello che intendevo con questo era l’introduzione di un personaggio nuovo di zecca. Non è un sequel, non un IP esistente. Era… sai, Black Adam! Due anni fa il mondo non aveva idea di chi fosse.” “Lo abbiamo fatto, ma non, sai, il resto della massa là fuori. Presentazione della JSA, che introduce quella nuova era dell’universo DC. Ma anche cosa intendevo veramente con ‘Questa è una nuova era nell’Universo DC, ‘sta ascoltando i fan. Ascolto i fan”, ha continuato Johnson.“E stiamo facendo del nostro meglio per dare ai fan quello che vogliono”.

“E forse, a volte lungo la strada – e l’ho affrontato nel wrestling professionistico – non puoi sempre dare loro quello che vuoi. Ma saprai sempre che ti stiamo ascoltando. E in questo caso, con quello che sto parlando, ho ascoltato e sono anni che voglio rivolgermi ai fan. Perché ho aspettato che qualcuno si facesse avanti e si rivolgesse ai fan e dicesse: “Ehi, ti sentiamo.”. Così alla fine, dopo molti mesi trasformati in molti anni, siamo finiti con quello a cui siamo finiti”, ha scherzato. “E l’intero obiettivo e l’intenzione ora sono verso questa nuova era, nuovo tempo. Ora costruiamo”.

Dwayne Johnson sta chiaramente scegliendo le sue parole con attenzione qui, ma siamo fiduciosi che Superman si farà sicuramente vedere in Black Adam. L’ex wrestler professionista che ha riportato Cavill all’ovile come vi abbiamo rivelato ieri in un report diffuso e ha senso quando condividono un pensiero e sta chiaramente cercando di dare ai fan ciò che vogliono dal DCEU. Questo film non avrebbe necessariamente sofferto senza l’Uomo di domani, ma Dwayne Johnson è abbastanza esperto da sapere che i fan sarebbero rimasti delusi. Si è parlato di una battaglia sul grande schermo tra questi personaggi da prima che Black Adam ottenesse il via libera, e tutti i segnali indicano che ora sta diventando una realtà. 

Black Adam, il film

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

 
 

Daredevil: Born Again, la star Charlie Cox si aspetta che lo show racconterà gli eventi chiave

Daredevil: Born Again serie tv 2024

I vari progetti dei Marvel Studios e della Marvel Television sono stati sviluppati in modo completamente indipendente l’uno dall’altro, anche se i primi avevano l’ultima parola quando si trattava di quali personaggi potevano essere utilizzati. MODOK è stato considerato off-limits per Agents of SHIELD, ad esempio, ma ora tutti i progetti sul grande e piccolo schermo passano attraverso Kevin Feige.

Con Darkhold reintrodotto in WandaVision ma gli stessi attori che interpretano Daredevil e The Kingpin nel MCU, i fan hanno molte domande sulla continuità.  L’attuale convinzione è che le storie della Marvel Television si siano svolte in una realtà separata, consentendo ai Marvel Studios di scegliere ciò che vogliono da quelle storie senza essere vincolati a quelle storie. Per quanto riguarda lo stesso Man Without Fear, Charlie Cox, sembra credere che Daredevil: Born Again sarà davvero una cosa a sé stante.

“Sono entusiasta di scoprire quali storie racconteranno in quel lungo periodo di tempo [tra Daredevil e Daredevil: Born Again]”, ha detto l’attore a Entertainment Tonight . “Tonalmente come sarà. Com’è diverso, com’è lo stesso. Sai, Kevin è stato molto chiaro sul fatto che fosse la stagione 1, non una stagione 4. È un affare completamente nuovo”. 

“E, in un certo senso, la cosa fantastica è che potenzialmente possiamo raccontare alcune delle storie più e più volte nello stesso modo in cui lo fanno nei fumetti, sai. Ogni tanto, ricominciano dal all’inizio del viaggio di Murdock da bambino e raccontano di nuovo l’intera storia delle origini. Quindi forse ce la faremo, non lo so”.

Quest’ultimo punto è molto interessante, in particolare se offre ai Marvel Studios l’opportunità di tornare indietro e ottenere personaggi come Elektra e Bullseye.  La storia del primo è stata gestita in modo disastroso in Daredevil e, con diciotto episodi in cui raccontare questa storia, c’è molto su questo eroe che Born Again potrà migliorare. Con la serie che non arriverà su Disney+ fino al 2024, probabilmente ci vorrà un po’ prima di scoprire cosa c’è in serbo per Matt Murdock nel MCU.

 
 

Licantropus, 8 mostri che vorremmo vedere nell’universo cinematografico Marvel

Forse Licantropus (Werewolf by Night) non è il prodotto più appariscente di Disney+, ma è comunque un capitolo importante per il mythos MCU. Si tratta di uno speciale di 50 minuti diretto da Michael Giacchino (il compositore che ha curato la colonna sonora di Up e Ratatouille) a metà tra l’action e l’horror che parla apertamente di vampiri, mostri e lupi mannari.

Con Licantropus (Werewolf by Night) vengono introdotti nell’MCU personaggi come Man-Thing ed Elsa Bloodstone. Inoltre, il programma pone le basi per un progetto che gira attorno alla Legione dei Mostri o a Midnight Suns. Licantropus (Werewolf by Night) è stato il primo, ma ci sono all’orizzonte altri TV special firmati MCU: proprio per questo motivo, abbiamo pensato a quali mostri del Marvel Universe sarebbero perfetti nel Marvel Cinematic Universe.

1Ghost Rider

clean mcu

Agents of S.H.I.E.L.D. non è perfetta, ma la serie ABC ha fatto un ottimo lavoro con il Ghost Rider di Robbie Reyes. I piani per una serie televisiva di Ghost Rider sono ora tutti nelle mani dei Marvel Studios.

Attori importanti e grandi nomi hanno espresso la volontà di interpretare questo anti-eroe. L’MCU potrebbe legare a Mefisto la storia d’origine di Ghost Rider. Inoltre, Johnny è un personaggio che potrebbe mostrarci un lato completamente nuovo e soprannaturale dell’MCU, quel mondo aperto recentemente da progetti come Moon Knight Werewolf by Night.

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Doctor Strange nel Multiverso della Follia: Benedict Cumberbatch rivela di aver riscritto le scene chiave sul set

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Benedict Cumberbatch è diventato rapidamente un pilastro del MCU, con Doctor Strange del 2016 che ha posto le basi per lo Stregone Supremo per far sentire la sua presenza nei franchise di The AvengersThor e Spider-Man. Più di recente, abbiamo visto l’eroe in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, un film che ha gettato le basi per Stephen per intraprendere una strada più oscura. 

Come la maggior parte dei film dei Marvel Studios, sappiamo che la produzione è stata alquanto caotica. Si ritiene che le riprese abbiano rimodellato parti significative del blockbuster, e si scopre oggi che Benedict Cumberbatch ha anche riscritto le scene chiave mentre era sul set.  “Devo scrivere alcune di quelle scene”, ha detto l’attore in un’intervista a Prestige quando gli è stato chiesto di interpretare tutte quelle varianti. “Ho suggerito che doveva diventare più oscuro a un certo punto. C’era una versione leggermente più sdolcinata a un certo punto e sono davvero felice del modo in cui si è evoluta. Sam Raimi era così pronto e Michael Waldron mi ha davvero supportato nella scrittura anche di queste scene”.

“Abbiamo trasformato quello che era un combattimento molto piccolo tra i due in una sorta di battaglia molto bizzarra e fantasiosa in quel momento”, ha detto Cumberbatch, presumibilmente riferendosi a quella battaglia finale tra gli Strani. “Era il modo in cui l’originale mi è stato presentato molto tempo fa, quando Scott Derrickson stava ancora lavorando con noi: Strange avrebbe incontrato le versioni di se stesso. Era qualcosa a cui volevo appoggiarmi”. Dopo aver preso in giro potenzialmente la riproduzione di più varianti in The Multiverse Saga, a Cumberbatch è stato chiesto se ora prova un senso di familiarità con Strange. La sua risposta è stata sì, anche se sembra che possa essersi scontrato con i Marvel Studios su come dovrebbe svolgersi la storia di questo personaggio. 

“È strano, a parte alcuni membri dell’equipaggio, penso di essere stata l’unica persona a continuare la storia e a salvaguardare Strange”, ha detto Cumberbatch,  “guidando il suo personaggio all’esistenza e talvolta anche educando le persone su un altro, il che è molto strano e ti da un senso di responsabilità perché sento ancora di avere molto altro da scoprire. C’è così tanta tradizione nei fumetti da portare nel MCU e questo è solo l’inizio per il suo personaggio”.

Non siamo sicuri di come decifrare questi commenti, sebbene ci siano vari modi per interpretarli. Cumberbatch è chiaramente felice del suo posto nell’MCU poiché ha parlato molto del futuro in questa intervista, quindi non c’è motivo di preoccuparsi che l’attore si allontani dal ruolo.

 
 

Black Adam: 5 incredibili mini clip dal film con Dwayne Johnson

black adam

Black Adam arriverà nei cinema tra meno di due settimane e le prime clip del film DC Comics sono state condivise online. Intitolate “Stop Killing People”, “Take the Lead”, “Fight, Now is Your Time” e “Hawkman/Black Adam Fight”, queste brevi anticipazioni mettono in evidenza alcuni dei momento più emozionanti del film d’azione che gli spettatori possono aspettarsi di vedere quando l’uomo in Black di Dwayne Johnson  si scontra con i membri della Justice Society.

Anche se c’è sicuramente un po’ di clamore per il debutto nel film di supereroi di Johnson, molti fan sembrano essere rimasti un po’ delusi da ciò che abbiamo visto finora da Black Adam. Riusciranno queste clip a portare a bordo qualche persona in più? Bene… Dateci un’occhiata e fateci sapere cosa ne pensate!

 

Black Adam, il film

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.