Arriverà nelle sale a Novembre 2019
Doctor
Sleep, adattamento cinematografico dell’omonimo
romanzo di Stephen King e sequel
di The
Shining(portato al cinema da Stanley
Kubrick nel 1980).
Ma cosa sappiamo del film e sui personaggi? Ecco di seguito
tutti i dettagli:
1Jacob Tremblay è il giovane Danny
Torrance?
Uno dei giovani attori più richiesti ad
Hollywood, Jacob Tremblay, interpreterà un
personaggio misterioso nel film, che molti ipotizzano si tratti del
Danny Torrance bambino durante le sequenze ambientate nel
passato.
Originariamente il progetto della
Warner Bros. su Shazam! aveva
ipotizzato l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi
Black
Adam, elemento poi escluso dalla sceneggiatura per
dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin
story. Come annunciato nelle scorse settimane, i piani per
portare al cinema uno standalone con Dwayne “The Rock”
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff
Johns dei primi anni Duemila.
Dell’assenza del villain in Shazam!
ha parlato il regista David F.
Sandberg spiegandone le ragioni: “All’inizio,
prima di salire a bordo, si stava considerando la possibilità di
fare un film del tipo Shazam vs Black Adam, ma credo che l’idea
migliore fosse concentrarsi solo su Shazam e dargli il giusto
spazio che meriterebbe anche Black Adam. Quindi questa decisione ci
ha dato la possibilità di avere più occasioni per il Dottor Sivana
come villain e di giocare un po’ di più con i suoi
poteri“.
“Quando ho avuto la
sceneggiatura, Black Adam non era nel film, e penso sia stata una
decisione molto intelligente presa da tutti i soggetti coinvolti,
incluso The Rock” ha dichiarato Zachary Levi.
“In un certo senso abbiamo conservato il piano di racconatre
due storie di origini, quella di Shazam e quella di
Sivana“.
Tempo fa era stato il produttore
Peter Safran a parlare di un possibile
coinvolgimento del personaggio nel film: “Pensare ad
un’apparizione di Black Adam è una fantasia, ma non abbiamo mai
discusso della possibilità di introdurlo in una scena post-credits
[…] È un antagonista perfetto, e la speranza è vedere un giorno
questi due colossi scontrarsi…ma non oggi“.
Nel cast Zachary Levi,
Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe
Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans,
Djimon Hounsou.
La Sinossi: Abbiamo tutti un
supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo
fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola –
SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi
nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora
bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella
versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente
farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X?
Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue
capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà
padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze
mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.
L’incursione di James McAvoy nel mondo dei cinefumetti è
arrivata nel 2011 con X-Men:
L’inizio, riavvio del franchise sui Mutanti Marvel che l’ha visto protagonista
nei panni del giovane Charles Xavier (futuro professor X), e
proseguita con X-Men: Giorni di
un futuro passato, X-Men:
Apocalisse e prossimamente con Dark
Phoenix. Senza però dimenticare la parentesi
supereroistica “atipica” di Split e Glass, i due capitoli
della trilogia di M. Night Shyamalan dove ha
interpretato Kevin Wendell Crumb aka L’Orda.
Dunque cosa manca al curriculum
dell’attore? Forse un ruolo in un film targato DC? L’ipotesi non
sarebbe così sbagliata dal momento che è stato lo stesso McAvoy a
confessare in una live su Instagram che gli piacerebbe giocare con
il personaggio dell’Enigmista.
“L’ho sempre amato quando ero
più piccolo. Sarebbe forte interpretarlo. Inoltre penso che la DC
abbia dei villain davvero validi“.
Al cinema il noto antagonista
dell’universo DC è stato adattato in Batman
Forever di Joel Schumacher grazie alla
performance di Jim Carrey e di recente nella serie
Gotham interpretato da Corey Michael
Smith (e interesse sentimentale di Pinguino).
Ovviamente il “ritorno”
dell’Enigmista non rientra nei programmi attuali della Warner Bros.
per quanto riguarda la nuova linea editoriale dell’universo
condiviso, ma nulla esclude che il villain possa ripresentarsi in
qualche cameo, magari iniziando con The
Batman di Matt Reeves ora in fase di
sviluppo. In tal caso ci sarebbe già un possibile candidato…
James McAvoy says he's down to join the
DC
universe as The Riddler if he's out as Professor X in the MCU —
‘I’ve always thought DC does really good bad guys’
Rivedremo presto l’attore in
Dark Phoenix, debutto alla regia
di Simon Kinberg che ha rivelato di aver
concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo
capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia
in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa
che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo
può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di
Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi
nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20
anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi
non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni
fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film
sui supereroi, e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era
davvero rivoluzionario.”
Manca ormai poco più di un mese
all’uscita di Avengers:
Endgame, il culmine narrativo della Infinity Saga e
ultimo atto della Fase 3 del MCU, nel quale rivedremo in azione
tutti i sei Vendicatori originali più altri personaggi come Nebula,
Ant-Man e Captain Marvel.
Ma quali sono le coppie di eroi che
vorremmo insieme, fianco a fianco, per combattere Thanos? Ecco 8
proposte:
1Captain Marvel e Thor
L’ultimo trailer di
Avengers:
Endgame ci ha mostrato l’incontro tra
Thor e Captain Marvel al quartier
generale dei Vendicatori, talmente iconico da restare subito
impresso e da spingerci a desiderare altri di quei momenti nel
film.
D’altronde stiamo parlando di due fra i più
potenti supereroi dell’universo, e di due personalità particolari
che insieme farebbero scintille. Soprattutto in vista del confronto
con Thanos e di un’epica battaglia finale…
Disponibile dal 20 marzo in Dvd,
Blu-ray, Blu-ray 3D, 4K Ultra HD e Digital HD con Universal
Pictures Home Entertainment Italia, Il
Grinch è uno dei cattivi più famosi della storia delle
fiabe e, di recente, anche del cinema grazie all’adattamento di
Ron Howard con Jim
Carrey, e ora grazie al film d’animazione con la voce
di Alessandro Gassman (Benedict
Cumberbatch nella versione originale).
Prodotto da Illumination e
Universal, arriva il film basato sull’amata fiaba del Dr. Seuss sul
cinico brontolone che intraprende una missione per rubare il
Natale, solo per poi sentire il suo cuore crescere di tre taglie in
più grazie ad amicizie inaspettate. Insomma un cattivo che ruba la
scena e conquista il pubblico, ma la storia del cinema è piena di
personaggi come lui, cattivi, qualche volta oscuri, ma con grande
carisma e appeal su tutto il pubblico. Eccone alcuni!
1Lo zingaro – Lo chiamavano Jeeg
Robot
Prodotto esclusivamente italiano, nato dalla
mentre di Gabriele Mainetti che ha diretto
Lo chiamavano Jeeg Robot, Lo zingaro di Luca
Marinelli non è una figura letteraria ma un personaggio
che grazie alla scrittura e soprattutto al suo interprete, è
entrato nel cuore degli spettatori, complice il look, il modo di
parlare e forse anche un eroe così sommesso e silenzioso che, prima
della resa dei conti, gli ha permesso di splendere così
tanto!
Il Grinch in Home Video dal 20
marzo
Disponibile dal 20 marzo in Home Video, la
nuova edizione casalinga de Il Grinch contiene
oltre 60 minuti di contenuti extra esclusivi, tra cui 3 mini film:
“Giorni da cani in inverno”, con protagonisti il Grinch ed il suo
fedele amico Max; “Yellow is the New Black” e “I piccoli aiutanti
di Babbo Natale”, entrambi con gli adorabili Minion. Include
inoltre incredibili featurette, un tutorial per imparare a
disegnare e molto di più.
Narrato nella sua versione originale dal
vincitore di Grammy Pharrell Williams, anche
nominato agli Oscar (in italiano, la voce narrante è di
Emiliano Coltorti), Il Grinch ha
come voce del famigerato protagonista il nominato agli Oscar
Benedict Cumberbatch (in italiano, Alessandro Gassman), che vive una vita
solitaria all’interno di una caverna sul monte Crumpit con la sola
compagnia del suo fedele cane Max.
L’incredibile cast originale vanta le voci di
Rashida Jones (Parks and recreation, I
Muppets) nei panni di Donna Chi Lou, Kenan
Thompson (Saturday Night Live) in quelli
di Bricklebaum, Cameron Seely (The
Greatest Showman) nei panni di Cindy Chi Lou e con la
presenza della leggendaria Angela Lansbury
(Anastasia, La bella e la bestia) nei panni del
sindaco di Chinonsò. Divertente, visivamente splendido e che scalda
il cuore, Il Grinch è l’occasione perfetta per
passare una serata in famiglia!
Per la prima volta in Italia, tutto
il mondo dell’industria cinematografica si unisce in modo compatto
per fare squadra e rilanciare il cinema come forma di
intrattenimento culturale per tutto l’anno. Le aziende di
distribuzione garantiranno la programmazione di grande cinema
spettacolare e di qualità da gennaio a dicembre, senza
interruzione, con le sale aperte 12 mesi l’anno. Le istituzioni
daranno un contributo per sostenere l’iniziativa. I David di
Donatello lanceranno la campagna dal palco della premiazione con il
supporto della Rai. Una grande campagna marketing punterà a
cambiare nello spettatore la percezione del cinema d’estate.
Tutto questo ha un
nome: MOVIEMENT.
«Cinema e audiovisivo si
trovano di fronte al più grande cambiamento di sempre.
Il progetto “MOVIEMENT”, voluto
in modo forte e unitario da tutti i protagonisti del nostro Cinema
e sostenuto con determinazione e convinzione dal Sottosegretario
Borgonzoni a nome del Governo, può e deve rappresentare la svolta
per vivere il Cinema e far vivere i cinema 12 mesi
all’anno» dichiara il Presidente dell’Anica, Francesco
Rutelli.
I distributori, dalle major agli
indipendenti, tutti gli esercenti, dalle sale d’essai ai multiplex,
i produttori, le istituzioni e i talent, si muovono per la prima
volta insieme e coordinati.
Il primo obiettivo è creare il
mercato estivo a partire dal 2019 con un piano triennale che
allinei l’Italia a tutto il resto del mondo con un cinema attivo 12
mesi l’anno.
«Il palinsesto dell’estate 2019
è il più importante di tutti i tempi e vedrà i grandi blockbuster
uscire finalmente day and date con i principali
territori europei, affiancati da titoli di grandi autori italiani
ed internazionali», dichiara Luigi Lonigro, Presidente
Distributori Anica.
Inoltre, migliorando la
distribuzione delle uscite, i calendari saranno meno ingolfati
durante i periodi di picco dell’anno e tutti i film potranno avere
una permanenza in sala più lunga, dando agli spettatori maggiori
possibilità di vederli. «Siamo solo all’inizio di questo
grande movimento che vedrà il cinema nelle sale protagonista tutto
l’anno». Così Carlo Bernaschi, Presidente Anem.
Ogni segmento del mondo
cinematografico ha messo in opera le proprie misure:
Distribuzione e
Produzione: hanno messo a punto un listino estivo mai
visto prima con Blockbuster americani, film di qualità italiani e
stranieri per soddisfare tutte le audience. «In un momento di grande trasformazione, noi produttori
crediamo nel cinema come espressione di crescita di tutta
la produzione audiovisiva, e nella sala come luogo di visione
collettiva, di formazione e di crescita sociale ed
urbana». Francesca Cima, Presidente Produttori Anica
Esercizio: tutte le sale saranno aperte
d’estate e hanno messo a disposizione, a partire dal Natale 2018,
spazi pubblicitari per comunicare l’iniziativa. «Aria nuova, coraggio e passione e tanta tanta voglia di
stupire. L’esercizio è pronto ad affrontare questa
sfida. Lo farà mettendo a disposizione le sue strutture con il
massimo coinvolgimento». Mario Lorini, Presidente
Anec.
Istituzioni: il
MIBAC mette a disposizione un fondo per supportare l’operazione.
Parte di questo sarà dedicato alla comunicazione al consumatore e
verrà gestito in maniera coordinata con l’industria. Il Mibac
sostiene MOVIEMENT perché può rappresentare una enorme opportunità
per la salvaguardia dell’arte e dell’industria cinematografica in
Italia. «Spesso termini come “svolta” o “rivoluzione” vengono
utilizzati a sproposito e in modo retorico nel descrivere un cambio
di passo nelle politiche pubbliche a sostegno del mercato e dei
cittadini fruitori di cinema in sala. In questo caso rivendico quei
termini per sottolineare la natura fortemente innovativa di
questo progetto, che il Ministero ha voluto sostenere non solo
economicamente ma svolgendo un ruolo di impulso e coordinamento con
un respiro lungo e in un’ottica di rilancio strutturale del consumo
in sala». Sen. Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato
per i Beni e le Attività Culturali
I David di
Donatello: sono parte attiva e promotrice dell’iniziativa,
grazie anche al grande supporto della Rai. Dal palco della
premiazione dei David di Donatello, il 27 marzo, sarà lanciata
l’iniziativa MOVIEMENT. A tutti gli ospiti verrà anche offerta la
spilletta MOVIEMENT. «Essere parte attiva di MOVIEMENT coincide perfettamente con la
vocazione del nuovo David di Donatello, che non si accontenta di
essere un premio ma, grazie all’azione di rinnovamento, vuole fare
squadra con tutti i protagonisti della filiera, partecipando al
processo creativo e industriale del nostro cinema». Piera
Detassis, Presidente Premi David di Donatello.
Talent: in tanti
si metteranno in gioco per supportare personalmente il messaggio
del cinema d’estate. Primo tra tutti PIF, venuto alla presentazione
di MOVIEMENT per contagiare gli spettatori e i
colleghi, perché “Al cinema si va tutto l’anno, anche
d’estate!”
Ma non basta tenere aperte le sale
e programmarci bellissimi film. Deve cambiare anche la percezione
dello spettatore, che non ha l’abitudine ad andare al cinema tutto
l’anno, e contribuire ad accrescere il legame tra spettatore e
sala.
Per questo il mondo del cinema ha
coinvolto attivamente i propri direttori marketing a lavorare ad un
vera e propria strategia di comunicazione per sensibilizzare gli
spettatori e creare fidelizzazione: da qui
nasce MOVIEMENT.
I primi passi sono stati:
La creazione di uno Spot di 60” di
lancio della operazione in programmazione tutti i cinema già dal 24
dicembre ’18, e uno Spot 15” di lancio iniziativa posizionato in
tutti gli owned media delle case di
distribuzione ed esercenti d’Italia da Gennaio 2019.
Realizzazione della
Campagna CinemaDays, il cinema a 3 euro
dall’1 al 4 aprile, preludio della promozione estiva.
Creazione della brand
image dell’operazione MOVIEMENT.
Ecco qui anticipati alcuni
dei top titles – tra gli oltre
60 titoli – che usciranno in sala da maggio ad agosto 2019:
dai grandi autori internazionali a quelli italiani, ai film
blockbuster, una offerta trasversale per tutti i gusti, che verrà
completata da altri titoli che saranno elencati sul
sito www.movie-ment.it.
Un programma che si andrà ad
arricchire soprattutto sul fronte della qualità, anche con altri
titoli italiani, dopo che sarà reso noto il programma del Festival
di Cannes:
Stanlio e
Ollio di Jon S. Baird, con Steve Coogan e John
C. Reilly (Lucky Red); I fratelli
Sisters di Jaques Audiard con Joaquin Phoenix e
John C. Reilly (Universal); Il grande
spirito di Sergio Rubini, con Sergio Rubini e
Rocco Papaleo (01 Distribution); Godzilla II: King
of the Monsters (Warner
Bros); Rocketman (20th Century
Fox); Beautiful Boy di Felix
Van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet (01
Distribution); Domino di Brian
De Palma, con Nikolaj Coster-Waldau (Eagle); X-Men
– Dark Phoenix (20th Century Fox
); Pets 2 – Vita da
animali (Universal
Pictures); Toy Story 4 (Walt
Disney); All Is
True di Kenneth Branagh, con Kenneth
Branagh, Judi Dench, Ian McKellen (Warner Bros
Italia); Annabelle 3 (Warner
Bros); The Golden Glove di
Fatih Akin (Bim); Spider-Man: Far From
Home (Warner Bros/Sony
Pictures); Men in Black:
International (Warner Bros/Sony
Pictures); Red Joan di Trevor
Nunn, con Judy Dench (Vision); Nureyev: the White
Crow di Ralph Fiennes (Eagle
Pictures); Greta di Neil
Jordan, con Isabelle Huppert (Videa); Il sole è
anche una stella (Warner
Bros); Submergence di Wim
Wenders, con Alicia Vikander e James McAvoy (Movies
Inspired); Fast & Furious – Hobbs &
Shaw (Universal Pictures); Il
Re Leone (Walt Disney); Il
signor Diavolo di Pupi Avati con Gabriel Lo
Giudice, Filippo Franchini (01 Distribution).
Dopo mesi di silenzio, si torna a
parlare di Sherlock
Holmes 3, il film che dovrebbe chiudere la trilogia di
Guy Ritchie con protagonisti Robert Downey
Jr. e Jude Law.
Le nuove indiscrezioni parlano di
uno spostamento geografico della nuova storia, che dalle strade di
Londra dovrebbe spostarsi nel Vecchio West. Uno spostamento
significativo che però potrebbe essere tutt’altro che attendibile,
visto che non si tratta di una informazione ufficiale ma solo di un
ruolo.
Sia Robert Downey
Jr. che Jude Law
dovrebbero tornare nei panni di Holmes e Watson, mentre non è
ancora sicuro il coinvolgimento di Ritchie, che però vedremo
quest’anno in sala con il live action di Aladdin per
Disney.
I due film precedenti, usciti nel
2009 e nel 2011, hanno incassato 524 e 545 milioni di dollari,
cifre che giustificano la volontà di provare a mandare avanti il
brand.
SHerlock Holmes 3 sarà prodotto da
Susan Downey, Joel
Silver e Lionel
Wigram, mentre Chris Brancato ha
firmato lo script. Il film dovrebbe arrivare in sala il 22 dicembre
2020, e non il 25, come precedentemente annunciato.
Mentre Robert Downey
Jr. sarà relativamente libero perché ha concluso il suo
contratto con la Marvel e Avengers:
Endgame sarà il suo ultimo film per MCU (almeno
sembra), Jude Law è all’inizio di una grande
avventura, visto che ha accettato il ruolo di Albus Silente nel
franchise di Animali
Fantastici che prevede altri tre film ad alto budget e
produzioni imponenti.
Restiamo in attesa di notizie più
chiare su questo progetto che sembra comunque molto atteso dai fan,
nonostante gli anni che ci separano dall’uscita del secondo
capitolo.
Nolan ha recentemente terminato la
sceneggiatura del film e la Warner Bros. ha scelto prontamente la
data d’uscita, 18 luglio 2020, una finestra che lo studio spesso
riserva al regista, come abbiamo visto di recente con
Dunkirk.
Il film è diventato uno dei più
attesi, nonostante non si sappia assolutamente nulla della storia.
Si era detto che il film sarebbe stato un incrocio tra
Inception e Intrigo
Internazionale, ma sembra che le fonti ufficiali stiano
smentendo questa informazione. Una nuova voce ha invece
descritto il film come un enorme, innovativo, action blockbuster,
che sarà nuovamente mostrato in Imax.
Nolan si occuperà anche della
produzione insieme alla sua compagna Emma Thomas.
La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno.
Dopo aver lavorato al fianco di
Dwayne Johnson in Ballers per la
HBO, Washington sta uscendo da un anno fantastico per il cinema, a
cominciare dal suo ruolo da protagonista in
BlacKkKlansman, che ha vinto la migliore
sceneggiatura non originale agli Oscar. Il ruolo gli è valso
recensioni entusiastiche, oltre a nomination ai Golden Globe e ai
SAG come miglior attore. John David Washington ha anche recitato in
The Old Man & the Gun e Monsters and
Men.
Per il momento sappiamo che il film
di Nolan vedrà coinvolto, ancora una volta, il direttore della
fotografia Hoyte Van Hoytema, dopo le precedenti
collaborazioni di Dunkirk e
Interstellar.
Terminator 6 ha ora un titolo
ufficiale: Terminator: Dark Fate. Il produttore
James Cameron ha comunicato che si trattava di un
titolo provvisorio, ma arriva adesso la conferma ufficiale.
Un’ulteriore conferma arriva da
The Wrap. Ma da dove
viene questo titolo e cosa può indicarci della trama del film? In
Terminator 2: Il Giorno del Giudizio, una
tormentata Sarah Connor incide la frase NO FATE su un tavolo di
legno prima di andare a cercare di uccidere Miles Dyson, uno dei
creatori di Skynet. Il figlio di Sarah, John, dice che la frase
deriva da qualcosa che Sarah ha detto in passato: “Non c’è
destino se non quello che facciamo per noi
stessi”. Questa è in realtà una citazione dal primo
Terminator, ma la scena è stata tagliata in fase
di montaggio. Forse il significato di Dark Fate sarà chiaro
solo dopo aver visto il film.
Il film “fingerà”
che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai
esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il
Giorno del Giudizio.
Nel cast del film
tornano Arnold
Schwarzenegger e Linda
Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis,
Diego Boneta e Gabriel
Luna.
Alla regia
di Terminator: Dark Fate è stato
confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel
del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni
dell’eroica Sarah Connor.
“Questa è una continuazione
della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta
che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato
Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile
nel nostro multi-verso.”
Wong Kar-Wai ha
annunciato che tornerà dietro la macchina da presa entro la fine
dell’anno o all’inizio del 2020 con il suo lungometraggio,
Blossoms. Secondo il quotidiano cinese
Ming Pao (tramite The Film Stage), il
film è basato sul romanzo di Jin Yucheng del 2013 e segue le vite
di tre residenti di Shanghai dalla fine della rivoluzione culturale
cinese negli anni ’60 verso gli anni ’90.
Blossoms è in sviluppo da diversi
anni, con Wong che ha lavorato alla sceneggiatura per almeno
quattro anni. Il regista ha dichiarato a IndieWire
nel 2017 che il film sarebbe stato più personale di qualsiasi altra
cosa che avesse fatto in precedenza.
“Shanghai è la mia città e
l’arco di tempo che descrive il libro è il periodo della mia
assenza perché sono andato a Hong Kong quando avevo 19 anni, nel
’63 – ha detto Wong – Non sono tornato a Shanghai fino
all’inizio degli anni ’90. Questa è la mia opportunità di
recuperare tutte le cose che mi sono perso.”
Ma la notizia ancora più grande
intorno all’inizio di questa produzione è che il film si legherà
tematicamente ai precedenti film di Wong, In the Mood for
Love e 2046. Parlando con la stampa, Wong
ha definito Blossoms come la terza parte di una
trilogia formata dai due titoli citati. La notizia potrebbe essere
fonte di confusione per alcuni fan del regista, in quanto quei due
titoli costituiscono già una trilogia informale con il film
drammatico del 1990, Days of Being Wild. Quanto
Blossoms sarà legato a In the mood for Love, lo
sapremo solo quando emergeranno più dettagli della produzione.
Wong Kar-Wai ha
detto a IndieWire che ha impiegato così tanto tempo a scrivere il
film a causa di quanto era importante per lui descrivere
l’invecchiamento. “Ho lavorato come architetto e storico,
perché devo restaurare e ricostruire la Chinatown di San Francisco
e parte di Shanghai, che non esiste più – ha detto – È
stato molto gratificante. È difficile, ma molto
interessante.”
Blossoms sarà il
primo lungometraggio di Wong Kar-Wai dal 2013,
anno in cui uscì The Grandmaster. Da allora, il
regista è stato associato a numerosi progetti, tra cui la serie
Amazon ancora in sviluppo Tong Wars e un biopic di
Gucci per Annapurna che non si è mai
concretizzato.
Poche ore fa abbiamo
annunciato la finalizzazione dell’accordo
Disney-Fox che entrerà in vigore dal mercoledì 20
marzo alle ore 12:02 a.m. Eastern Time.
A celebrare l’evento, arrivato dopo
oltre un anno di trattative e verifiche, è arrivato Ryan Reynolds, che ha
lasciato al “suo” Deadpool la parola. L’attore ha
condiviso su Twitter una foto del Mercenario Chiacchierone con un
cappellino con le orecchie di Mickey Mouse, chiuso dentro a uno
scuolabus della Disney.
La didascalia alla foto dice:
Feels like the first day of ‘Pool. Tradotto sarebbe:
Mi sento come il primo giorno di Pool. L’assonanza è
ovviamente con school-scuola, data la location della foto, uno
scuolabus. Il significato invece può essere vario: Pool vuol dire
letteralmente piscina o pozzanghera, ma anche gruppo oltre ad
essere ovviamente la contrazione di Deadpool.
Ecco la foto:
In merito al passaggio alla Disney,
si pensava che Deadpool non fosse un franchise adeguato da essere
realizzato presso la Casa di Topolino, ma Bob
Iger, CEO della Disney, è intervenuto sulla questione,
spiegando che “continueremo il franchise nello stesso modo in cui
l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”.
Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di
linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che
probabile stando alle sue parole.
La promessa, fa sapere Iger, è non
intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio
all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney
avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente sia
Deadpool che gli altri film R-rated (come Alien)
evitando di confondere lo spettatore.
Non sappiamo però cosa accadrà ad
altri progetti legati a Deadpool, come ad esempio
la X-Force, che doveva essere una sorta di
spin-off.
Netflix ha diffuso
oggi via twitter un nuovo teaser di Stranger Things
3, l’attesa terza stagione dell’acclamata serie di
successo Stranger
Things.
Vi ricordiamo che
Stranger Things 3 debutterà il
4 luglio 2019 in tutti i Paesi in cui il servizio
è attivo, e in questo primo giorno del 2019 ha diffuso un nuovo
contributo video.
Accanto ai vecchi amici della prime
due stagioni –
Millie Bobbie Brown, Finn Wolfhard, Caleb McLaughlin, Sadie
Sink, Gaten Matarazzo, Noah Schnapp, Dacre Montgomery, Charlie
Heaton, Natalia Dyer, Joe Keery, Cara Buono, Winona Ryder
e David Harbour – si sono aggiunti Maya
Hawke, Jake Busey e Cary Elwes.
I fratelli Duffer, insieme
all’intero cast, sono di nuovo all’opera per raccontare una nuova e
grande avventura.
Stranger Things 3, la trama
Stranger
Things è la serie TV originale Netflix creata dai
Duffer Brothers. La produzione esecutiva è curata dai
Duffer Brothers, Shawn Levy, Dan Cohen di 21 Laps,
e Iain Paterson.
Stranger Things 3
è la terza stagione della serie tv
Stranger Things creata da Matt e Ross
Duffer e prodotta da Camp Hero Productions e 21 Laps
Entertainment per la piattaforma di streaming Netflix.
Stranger Things 3
In Stranger
Things 3 ritorneranno i protagonisti Joyce Byers
(stagione 1-in corso), interpretata da Winona Ryder, Jim Hopper
(stagione 1-in corso), interpretato da David Harbour, Michael
“Mike” Wheeler (stagione 1-in corso), interpretato da Finn
Wolfhard, Undici” / Jane Ives / Jane Hopper (stagione 1-in
corso), interpretata da Millie Bobby Brown, Dustin Henderson
(stagione 1-in corso), interpretato da Gaten Matarazzo, Lucas
Sinclair (stagione 1-in corso), interpretato da Caleb McLaughlin,
Nancy Wheeler (stagione 1-in corso), interpretata da Natalia Dyer,
Jonathan Byers (stagione 1-in corso), interpretato da Charlie
Heaton, Karen Wheeler (stagione 1-in corso), interpretata da Cara
Buono, William “Will” Byers (ricorrente stagione 1, stagione
2-in corso), interpretato da Noah Schnapp, Maxine “Max” Mayfield /
“Madmax” (stagione 2-in corso), interpretata da Sadie Sink, Steve
Harrington (ricorrente stagione 1, stagione 2-in corso),
interpretato da Joe Keery, Billy Hargrove (stagione 2-in
corso), interpretato da Dacre Montgomery, Dr. Sam Owens (stagione
2-in corso), interpretato da Paul Reiser, Robin (stagione 3-in
corso), interpretata da Maya Hawke.
Si intitola
Hammamet il nuovo film di Gianni
Amelio con protagonista Pierfrancesco
Favino nei panni di Bettino Craxi. Il
film sarà un biopic dedicato alla vita e alla caduta di un uomo di
Stato italiano, una figura ispirata a Craxi.
Le prime immagini che mostra
ADNKronos in anteprima, mostrato Favino con il
trucco di scena, un risultato davvero notevole in quanto a
somiglianza, come si può notare nelle
foto (qui).
La trasformazione dell’attore romano
si deve a un processo di trucco e prostetica che è stato utilizzato
anche su Christian Bale in Vice – l’uomo
nell’ombra, per trasformare l’attore premio Oscar in
Dick Cheney.
Le due foto in cui vediamo
Pierfrancesco Favino rimandano a un momento
fondamentale della vita di Craxi, il momento prima di salire sul
palco per l’apertura del Congresso del Psi, svoltosi a Milano negli
ex locali dell’Ansaldo nel 1989.
Il film, tuttavia, non sarà una
biografia ufficiale, ma una ricostruzione con personaggi ispirati
alla realtà e altri di fantasia, in cui si riconosce la figura di
Craxi e in cui il racconto privato serve a illuminare quello
pubblico. Sembra si tratti dello stesso approccio che Paolo
Sorrentino ha utilizzato nei suoi ritratti cinematografici di
Giulio Andreotti (Il Divo) e
Silvio Berlusconi (Loro).
Nel cast di Gianni
Amelio, oltre a a Pierfrancesco Favino,
ci sono anche Renato Carpentieri, Claudia Gerini, Livia
Rossi, Luca Filippi.
Il titolo del film prende il nome
della città tunisina in cui Craxi si rifugiò e dove morì mentre
erano ancora in corso i procedimenti giudiziari nei suoi
confronti.
Ecco il primo trailer di
Lucy in the Sky, precedentemente intitolato
Pale Blue Dot, con protagonista Natalie
Portman. L’attrice interpreta un’astronauta della NASA, Lucy Cola, che torna sulla Terra dopo
una missione spaziale e che affronta dei drastici cambiamenti nella
sua vita a seguito di una relazione con un collega.
La storia è liberamente tratta da
fatti realmente accaduti nel 2007 al capitano Lisa Nowak che ebbe una
relazione con l’astronauta Bill Oefelein.
Successivamente Oefelein iniziò a
frequentare Colleen Shipman, scatenando le
ire della Nowak che, da Houston a Orlando, e munita
di coltello, una parrucca, uno spray al peperoncino, aveva
l’intenzione di aggredire la nuova fidanzata dell’ex nel
parcheggio dell’Orlando International Airport. In quel luogo, Lisa
ha finto di chiedere qualcosa alla donna, con lo scopo di farle
abbassare il finestrino per aggredirla.
V per Vendetta:
Natalie Portman tornerebbe volentieri nel sequel
Con Natalie
Portman, nel cast del film ci saranno anche Jon
Hamm, Zazie Beetz e Dan Stevens. A dirigere Noah
Hawley.
Ecco il primo full trailer di
Toy Story 4, il nuovo emozionante capitolo del
franchise che ha inaugurato la Pixar e che arriva al quarto
capitolo rinnovato e ricco di nuovi personaggi e novità, con una
storia tutta da scoprire.
Il nuovo film Disney•Pixar Toy Story
4, nelle sale italiane dal 27 giugno, vedrà il ritorno
di Bo Peep, l’amica di Woody, Buzz e della banda
di giocattoli. Diretto da Josh Cooley, prodotto da
Jonas Rivera e Mark Nielsen,
Toy Story 4 vedrà Woody e Buzz alle prese con un
viaggio in compagnia di vecchi e nuovi amici.
Trama:
Woody ha sempre saputo quale fosse
il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi
cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando
Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un
giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody
decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita. Ma
quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un
viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione,
che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep.
Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso
di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua porcellana.
Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli
sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo
è l’ultimo dei loro problemi.
È ufficiale! Sebbene inizialmente
fosse stato riferito che l’accordo Disney-Fox
sarebbe stato finalizzato entro la fine del 2018, abbiamo
recentemente ricevuto la notizia che tutto sarebbe stato risolto
entro la metà di marzo, e il 21st Century Fox ha
appena annunciato che l’acquisizione da parte della Disney è stata
ultimata.
21ST CENTURY FOX ANNOUNCES COMPLETION OF
DISTRIBUTION IN CONNECTION WITH DISNEY ACQUISITION: https://t.co/OHUJjX9w1k
Le implicazioni di questo accordo
sono di vasta portata e comprendono una serie di franchise
importanti, nonché ripercussioni sui diritti di molti film e saghe
anche in riferimento allo sfruttamento televisivo, ma ovviamente
l’attenzione di tutti è concentrata sulle conseguenze nel campo dei
cinecomic di una tale acquisizione.
I Marvel Studios, sotto
l’ombrello della Disney, avranno adesso libero accesso alle
proprietà che fino a poco fa erano Fox, ovvero parliamo degli
X-Men e dei Fantastici Quattro,
nonché di Deadpool.
Chiaramente avremo i primi dettagli
nel momento in cui Kevin Feige della
Marvel renderà pubblici i piani per la
Fase 4 del Marvel Cinematic
Universe, ma il Presidente della Disney Bob
Iger ha già confermato che la Casa di Topolino continuerà
a pubblicare film sotto i banner 20th Century Fox e Fox
Searchlight.
In particolare, sempre nell’ambito
dei cinecomic, sono previsti per quest’anno sia New
Mutants, che forse finirà in streaming, sia Dark
Phoenix, ultimo film “ufficiale” del franchise dei mutanti
Marvel così come era stato pensato in casa Fox.
Sono partite le riprese di Pinocchio,
il nuovo film di Matteo Garrone che, dopo Dogman,
torna in territorio fantastico, già esplorato con Il racconto dei racconti.
Il regista dirigerà Roberto
Benigni nei panni di Geppetto, Gigi
Proietti nel ruolo di Mangiafuoco, Massimo
Ceccherini e Rocco Papaleo che interpretano il gatto e la
volpe e il piccolo Federico Ielapi nel ruolo di
Pinocchio.
Pinocchio
una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da
Archimede con Rai Cinema e
Le Pacte, in associazione con Recorded
Picture Company. Le vendite internazionali sono curate da
HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia
da 01 Distribution e in Francia da Le
Pacte.
«È un onore essere di nuovo
accanto a Matteo Garrone, con il quale abbiamo lavorato sin dai
tempi di Gomorra – dichiara Jean Labadie di
Le Pacte –. Roberto Benigni è il miglior Geppetto che avremmo
mai potuto immaginare, in questo progetto che torna alle radici del
capolavoro di Collodi famoso in tutto il mondo».
«Sono entusiasta della
meravigliosa scelta di Benigni – dice Gabrielle
Stewart, Managing Director di HanWay –. Garrone è un
cineasta visionario che reinventauna delle storie più
famose del mondo, che affonda le sue radici ben più in profondità
del classico d’animazione Disney. Sarà un vero spettacolo
cinematografico, con un team tecnico internazionale d’eccezione e
una star molto speciale. L’autenticità di girare nei luoghi dove
Collodi ambientò il suo Pinocchio sarà qualcosa di mai
visto prima».
I personaggi e le creature
fantastiche saranno realizzati all’insegna di uno straordinario
realismo, combinando trucco prostetico ed effetti digitali grazie
al talento del due volte premio Oscar per il Miglior Trucco
Mark Coulier (Grand BudapestHotel,
The Iron Lady) e della VFX Supervisor Rachael
Penfold (The Revenant, CloudAtlas).
Dopo Leonardo DiCaprio
e Brad Pitt, anche a Margot Robbie è stato dedicato un poster di
Once Upon a Time in Hollywood. L’attrice sarà
Sharon Tate, nel film di Quentin
Tarantino, che arriverà quest’estate.
All’inizio della produzione, si
pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della
Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon
tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che
Taranino racconterà la storia di una star di una serie tv western
(DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).
Gli omicidi della famiglia Manson
saranno quindi parte del film, immaginiamo una parte importante, ma
non il centro della vicenda. Ecco di seguito il poster con
Margot Robbie nei panni dell’attrice che fu moglie
di Roman Polanski:
Le prime immagini del
film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la
costumista Arianne Phillips
(Kingsman) e la scenografa Barbara
Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano
davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969, quindi
sarà interessante vedere se ciò trasparirà anche dal teaser.
La
storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che
viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick
Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva
western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi
stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono
più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon
Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota Fanning, Nicholas
Hammond,Emile Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret
Qualley, Madisen Beaty e Victoria
Pedretti. Infine Damon Herriman sarà
Charles Manson.
Il film sarà anche
l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale
di Once
Upon a Time In Hollywood è fissata
al 9 agosto 2019.
Interpretare un supereroe è un
privilegio e una responsabilità, ma non è da trascurare il potere
che questa scelta esercita sul futuro professionale delle star.
Alcune di loro sono entrate nel meraviglioso mondo dei cinecomic
Marvel quando erano poco
più che sconosciuti, altri si sono risollevati dopo anni di
anonimato…
Ecco allora di seguito
8 perfetti esempi di attori la
cui carriera è cambiata dopo aver lavorato con i Marvel
Studios:
1Chris Pratt
“Sei ad un altro panino
dall’obesità...”, diceva Drax a Star-Lord in una delle sue
migliori battute. Ma questa è anche la storia personale di Chris
Pratt, comico conosciuto per il ruolo di Andy Dwyer
nella sit-com Parks and Recreation.
Nessuno, prima di vederlo nei panni di Peter
Quill in Guardiani della Galassia, pensava che
l’attore potesse interpretare un eroe con quel fisico, e invece
Pratt stupì tutti trasformandosi in un perfetto incrocio tra Han
Solo e Indiana Jones.
Ora, è una delle più grandi stelle di
Hollywood protagonista di franchise di successo come
Jurassic World e The LEGO
Movie.
Il nuovo numero di Empire dedicato
ad Avengers:
Endgame si è rivelata una fonte molto ghiotta di
curiosità sul film in uscita a fine aprile grazie alle
dichiarazioni – spoiler free – dei registi Anthony e Joe Russo, di
Kevin Feige e dei due sceneggiatori.
Per il secondo anno consecutivo
Netflix non sarà presente al Festival di
Cannes, dopo le polemiche della scorsa edizione e i
tentativi di riconciliazione tra il direttore artistico Thierry
Fremaux e il colosso dello streaming mondiale. Ma a
quanto pare, come riporta in esclusiva Variety, il problema non
deriverebbe dal rifiuto dell’organizzazione quanto invece dal fatto
che i film destinati alla croisette – The Irishman
di Martin Scorsese, The
Laundromat di Steven Soderbergh con
Meryl Streep, The King di
David Michôd con Timothee
Chalamet, Uncut Gems dei fratelli Safdie
e il progetto senza titolo di Noah Baumbach – non
sarebbero pronti per la croisette o comunque non terminati in tempo
per maggio.
Probabile dunque il loro arrivo alla
Mostra del Cinema di Venezia, che da diverso tempo sembra
approfittare dello stallo di Cannes accogliendo qualsiasi titolo
appetibile anche in vista premi, specialmente prodotto da Netflix
(vedi l’ultima edizione con Roma
di Alfonso Cuaron, The Other Side of the
Wind e La Ballata di
Buster Sgruggs di Joel e Ethan
Coen).
La buona notizia è che tra Cannes e Netflix
sono ancora in corso trattative e conversazioni amichevoli, di cui
una avvenuta a Los Angeles poco più di una settimana tra Ted
Sarandos, Scott Stuber e Thierry Fremaux. Sfortunatamente non
è stata ancora individuata una soluzione per
consentire ad un film originale di tornare a concorrere nella
line-up del concorso del Festival almeno quest’anno.
Vi ricordiamo che il primo
“approccio” di Netflix alla croisette risale al 2017, con Okja
e The Meyerowitz Stories inseriti nel concorso
ufficiale, scelta poco gradita dagli esercenti francesi e contrari
alla modalità di distribuzione “casalinga” opposta alla consueta
attesa di 36 mesi dopo l’uscita nelle sale cinematografiche.
La 72° edizione
del Festival di Cannes si svolgerà dal
14 al 25 maggio.
L’universo cinematografico Marvel, o
almeno quello che conoscevamo finora, inaugurato nel 2008 con
Iron Man, ha un nuovo nome ufficiale che riunisce
insieme le prime tre fasi (di cui Avengers:
Endgame sarà il culmine): The Infinity
Saga. A rivelarlo è stato il presidente dei Marvel StudiosKevin
Feige nell’intervista concessa a Empire per la copertina
dedicata all’ultimo titolo del MCU in uscita a fine aprile.
22 film, 11 franchise lanciati per
introdurre altrettanti supereroi dei fumetti al cinema, e poi le
serie tv (Agents of SHIELD, Agent
Carter, Inhumans), con l’esperimento di
Netflix di Daredevil, Jessica
Jones, Luke Cage e Iron
Fist e molto altro ancora rendono il progetto degli
studios una delle più grandi e memorabili imprese produttive e
creative della storia.
“Volevamo portare a termine una
serie di film in un modo che non era mai stato provato prima“,
ha spiegato Feige a Empire. “La saga di Harry Potter ha avuto
il suo finale perché c’era la conclusione dei libri, come anche il
Signore degli Anelli. Quindi abbiamo pensato, dopo ventidue film
realizzati, che non sarebbe stato male mettere un punto alla
trama“.
Prima di questo annuncio, i Marvel
Studios avevano raggruppato i cinecomic in tre fasi separate: la
Fase 1 andava da Iron Man fino a The
Avengers del 2012; la Fase 2 da Iron Man
3 ad Ant-Man; la Fase 3 da
Captain America: Civil War all’imminente
Avengers: Endgame.
Cosa accadrà all’universo condiviso
dopo l’uscita di Endgame è tutt’ora un mistero: sappiamo che i
prossimi titoli confermati sono Spider-Man: Far
From Home, Vedova Nera e il film
sugli Eterni, mentre in
sviluppo ci sono i sequel di Black
Panther e Doctor Strange.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Warner Bros. Pictures e Legendary
Entertainment hanno annunciato ieri l’inizio delle riprese di
Dune,
secondo adattamento del romanzo di Frank
Herbert (dopo quello del 1984 diretto da David
Lynch, che vedeva Kyle MacLachlan
nei panni del protagonista Paul Atreides) ora affidato alla regia
di Denis Villeneuve (Blade Runner
2049, Sicario,
Arrival).
“Percorso mitico e carico di
emozioni, Dune
racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato
nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che
dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per
assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre
forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo
esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una
merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità),
a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro
paura“.
Il candidato all’oscar Chalamet
interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta
Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua
concubina Lady Jessica. Più tardi nel racconto finirà ad Arrakis e
diventerà una figura simile al Messia per gli indigeni del pianeta
deserto, i Fremen. Lì incontrerà e si innamorerà di una guerriera
di nome Chani, e sarà costretto a scegliere tra l’amata e o
abbracciare il terrificante destino predetto nelle sue visioni.
Su Dune,
Villeneuve, reduce dal sequel di Blade Runner, ha
specificato nei mesi scorsi che il film non sarà un remake
dell’originale di Lynch ma una lettura personale del romanzo di
Frank Herbert. Il regista ha poi parlato dei
dettagli sulla lavorazione e della possibilità di
trasformare Dune in un franchise:
“Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dunee.
L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.
Questo invece il suo commento delle
scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il
film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò
al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi
ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il
massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi
registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento
aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo
proverò a fare il film dei miei sogni“.
Come riporta infatti l’Hollywood
Reporter, Florence Pugh sarebbe in trattative per
ottenere un ruolo nel film le cui riprese partiranno a giugno a
Londra con la regia dell’australiana Cate
Shortland (Somersault, Lore). A quanto pare la Pugh, nota
al grande pubblico per Lady Macbeth, dovrebbe
interpretare un’altra spia antagonista dell’eroina del titolo.
Prossimamente rivedremo l’attrice
britannica nel nuovo adattamento di Piccole
Donne scritto e diretto da Greta
Gerwig al fianco di Saoirse Ronan,
Emma Watson e Meryl Streep, e
nell’horror Midsommar, firmato dal regista di
Hereditary Ari Aster.
Per quanto riguarda Vedova Nera,
continua il casting da parte degli studios, che avrebbero
individuato in Andre Holland, visto nella
serie The Knick e in Moonlight
(premio oscar nel 2017) il perfetto villain. Si cerca inoltre una
figura maschile anziana e una donna per ruoli secondari legati tra
loro o al servizio del personaggio, e a tal proposito sono stati
citati i nomi di Rachel
Weisz, Sebastian
Koch e Alec Bladwin.
La nascita di Vedova Nera (alias
di Natasha Romanova) dipende dal KGB, un’organizzazione che la
spingerà a diventare il suo ultimo soldato: quando l’URSS cade a
pezzi, il governo cerca di uccidere l’agente segreto a New York,
dove lavora come freelance operativa. È lì che ritroveremo Natasha,
emigrata da quindici anni dopo la caduta dell’Unione
Sovietica.
Vedova Nera sarà a tutti gli effetti
un viaggio nel “passato” del MCU (come Captain
Marvel, ambientato in un’epoca mai esplorata
all’interno dell’universo condiviso). Lo
standalone riprenderà quindi le sorti
di Natasha Romanoff quindici anni dopo
la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti ed è evidente che
si piazzerà in un momento della timeline antecedente
a Iron Man 2.
Il canale americano FX ha diffuso
l’inedito teaser “Flying” di What We Do In The
Shadows, l’annunciato adattamento
serialeWhat We
Do In The Shadows dell’omonimo film
di Jemaine Clement e Taika Waititi.
What We Do in the
Shadows è uno sguardo in stile documentario sulle vite
quotidiane (o piuttosto notturne) di quattro vampiri che hanno
“vissuto” insieme per centinaia di anni. A Staten Island.
Il leader auto-nominato del gruppo
è “Nandor The Relentless” (Kayvan Novak), un grande guerriero e
conquistatore dell’impero ottomano, che ha preso il timone del
gruppo nonostante molte delle sue tattiche del Vecchio Mondo, il
che ha portato a ciò che alcuni potrebbero educatamente paragonare
ad un bupki. Poi c’è il vampiro britannico “Laszlo” (Matt
Berry) – un po’ un ladro e un dandy e un fop, si potrebbe
dire. È un amante del male e delle grandi serata, ma non tanto
quanto ama vedere Nandor fallire miseramente in ogni
tentativo. E poi c’è “Nadja” (Natasia Demetriou): la
seduttrice, la tentatrice, la vampira Bonnie al Clyde di
Laszlo.
Altro convivente nella famiglia dei
vampiri è “Guillermo” (Harvey Guillén), un succube di Nandor (alias
servitore/protettore durante le ore diurne), che non vuole altro
che diventare un vero vampiro proprio come il suo padrone. In
agguato c’è anche “Colin Robinson” (Mark Proksch), un vampiro
energico e coraggioso, camminatore di tutti i giorni – fa
feste sugli umani, ma non sul loro sangue. Trai personaggi inediti
c’è un nuovo amico di Nadja, “Jenna” (Beanie Feldstein), uno
studente di un vicino college.
Dopo una visita inaspettata dal
loro oscuro signore e leader, “Barone Afanas”, i vampiri vengono
richiamati all’ordine su quello che era il loro compito
inizialmente assegnatogli con il loro arrivo a Staten Island oltre
cento anni fa: il dominio totale e completo del Nuovo
Mondo. Ma qual è esattamente il modo migliore per ottenere il
dominio? La troupe cinematografica seguirà i vampiri
mentre si mettono in cammino per dare seguito a questa compito
assegnatoli.
Clement ha creato la serie che sarà
lunga 10 episodi. Clement, Waititi e Paul Simms sono produttori
esecutivi con Scott Rudin, Garrett Basch e Eli Bush.
What We
Do In The Shadows è prodotto da FX Productions e
vede la partecipazione di Matt Berry, Kayvan Novak, Natasia
Demetriou, Harvey Guillén e Mark Proksch, che hanno recitato nel
ruolo pilota prima di essere promosso a una serie regolare.
Basato sul romanzo
L’assassino più colto del mondo, di Simon
Winchester, Il professore e il pazzo
ripercorre i primi anni della realizzazione dell’Oxford English
Dictionary, mastodontica opera portata avanti a partire dal 1857.
Il film, diretto da P.B. Sherman, e interpretato
da Mel Gibson e Sean Penn, scava nella follia e nel genio di
due straordinari e ossessivi uomini che hanno cambiato per sempre
il corso della storia della letteratura.
Nel film seguiamo la storia del
professor James Murray (Mel
Gibson), che viene incaricato di compilare l’Oxford
English Dictionary. Per riuscire in tale impresa, Murray si
rivolgerà a tutti i popoli di lingua inglese. A dare un contributo
particolarmente significativo è il dottor W. C. Minor (Sean
Penn), il quale, affetto da schizofrenia, trascorre
parte della sua vita all’interno di un ospedale psichiatrico. Tra
lui e il professor Murray nascerà una profonda amicizia.
Benché si tratti di un’opera in
costume, ambientata nell’aristocratica Inghilterra dell’Ottocento,
sin dalle prime sequenze il film riesce a non cadere nelle trappole
del genere, evitandone la tipica ampollosità. Il regista affronta
la materia con una chiave particolarmente contemporanea, che si
svela attraverso la costruzione dei movimenti di macchina e della
fotografia. Tramite questi ci conduce costantemente attraverso
un’immagine ricorrente e simbolica, quella del passaggio
dall’oscurità alla luce.
Sherman ci conduce così all’interno
di un film che desidera mostrare l’attualità della sua storia, dove
il dizionario della lingua inglese a cui si lavora è visto come
l’antenato di Wikipedia e di ogni sito di informazione oggi
presente. Un vero e proprio passaggio verso la modernità dunque,
dal quale non può prescindere il racconto dell’amicizia tra il
professore e il pazzo che resero tutto ciò possibile.
La sceneggiatura, scritta da
Sherman e Todd Komarnicki si sposta infatti di continuo tra il
percorso storico del dizionario e l’amicizia dei due uomini, senza
però smarrire il suo obiettivo. Solamente verso il finale ci si
abbandona ad un tono melodrammatico che in parte fa regredire il
film. Tuttavia le interpretazioni dei due protagonisti, e in
particolare quella delicata e allo stesso tempo intensa di Mel Gibson, aiutano a tenere alto il livello
del film.
Sherman riesce inoltre a costruire
un buon ritmo per un film di questo genere, e dove anche verso la
sua metà si avverte un maggior rallentamento e appesantimento nella
narrazione, la cura dei dettagli e l’attenzione introspettiva
assunta nei confronti dei personaggi, favorisce la visione senza
grandi difficoltà. Maggior pregio di Il professore e il
pazzo è certamente quello di riuscire a illudere lo
spettatore di star guardando una storia potenzialmente ambientata
nella contemporaneità, dove a ricordarci della collocazione storica
sono quasi esclusivamente ambienti e costumi d’epoca.
ll Locarno Film
Festival rinvia la Retrospettiva su Blake
Edwards e anticipa quella del 2020, Black
Light, dedicata al cinema nero. Un’indagine sul cinema
nero internazionale del Novecento che toccherà geografie diverse
fra le quali l’Europa, il Nord America, i Caraibi, l’America del
Sud e altri paesi.
Il Locarno Film Festival ha deciso
di accogliere la richiesta della Blake Edwards
Estate, avanzata nelle ultime settimane dagli Stati Uniti, e
posticipare la Retrospettiva dedicata al genio della commedia,
anticipando quella inizialmente prevista in programma per
l’edizione 2020, intitolata Black Light e dedicata al cinema nero.
Per questa inedita evoluzione la Direzione artistica ha affidato la
nuova Retrospettiva a Greg de Cuir Jr, noto esperto del cinema nero
internazionale, mentre Roberto Turigliatto continuerà a occuparsi
delle Retrospettive per le edizioni seguenti.
Non si può parlare di una sola
Africa così come non si può parlare di un solo Black cinema. La
realtà è più complessa. La Retrospettiva di Locarno72 vuole
oltrepassare il concetto di Black in quanto identità o problema
sociale e indagare l’immaginario dei registi che hanno
reinterpretato questa questione – storica e politica – in diverse
epoche e diversi luoghi.
Strutturata come un’indagine
eclettica focalizzata principalmente sul ventesimo secolo, la
Retrospettiva Black Light presenterà autori di culto, Race
movies degli anni ’20 e ’30, capolavori pionieristici,
film emblematici della Blaxploitation degli anni
1970 e autori essenziali che hanno interpretato e rappresentato la
loro epoca politica.
Lili Hinstin, Direttrice artistica
del Locarno Film Festival: “Mi viene spesso fatta la domanda
sul genere all’interno di questo movimento straordinario che è il
#MeToo, tuttavia penso che la lotta contro la dominazione sociale
debba andare oltre il combattimento delle donne e includere tutte
le persone che non corrispondano alla supremazia del maschio bianco
eterosessuale. Il relativamente recente
(diciottesimo secolo) concetto di “razza” ne fa parte e
preesiste alla nascita e alla storia del cinema. Come gli artisti
abbiano sviluppato la questione nera attraverso i film durante il
ventesimo secolo, è ciò che il Locarno Film Festival vuole
chiedersi e indagare ”.
La Retrospettiva curata da Greg de
Cuir Jr sarà presentata in collaborazione con la Cinémathèque
suisse e sarà arricchita da una pubblicazione edita in inglese e
francese da Capricci.
La 72esima edizione del Locarno Film
Festival si terrà dal 7 al 17 agosto.
Mentre siamo in attesa del primo
trailer di Once Upon a Time in Hollywood, che
verrà proiettato in sala davanti a Noi di
Jordan Peele, ecco il primo poster del film di
Quentin Tarantino, che mostra in primo piano le
due superstar protagoniste del film: Leonardo
DiCaprio e Brad Pitt.
Inizialmente si pensava che
Once Upon a Time in Hollywood si sarebbe
focalizzato specificamente sugli omicidi di Manson, prima che
Tarantino spiegasse che il film tratta davvero di vita e cultura
durante la fine degli anni ’60 in generale. Sappiamo però che
Margot Robbie interpreterà un ruolo importante nel
film, ovvero quello di Sharon Tate, che sembra
sarà la vicina di casa di Rick (DiCaprio).
Le prime immagini del
film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la
costumista Arianne Phillips
(Kingsman) e la scenografa Barbara
Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano
davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969, quindi
sarà interessante vedere se ciò trasparirà anche dal teaser.
La storia
si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo
stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno
lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma
Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota Fanning, Nicholas
Hammond,Emile Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret
Qualley, Madisen Beaty e Victoria
Pedretti. Infine Damon Herriman sarà
Charles Manson.
Il film sarà anche
l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale
di Once
Upon a Time In Hollywood è fissata
al 9 agosto 2019.
Da special guest,
Deadpool si è infilato nel
terzo emozionante trailer di Avengers:
Endgame, e ovviamente a modo suo, ha lasciato il
segno. Eccolo alle prese con il tiro al bersaglio di Occhio di
Falco, con la sua “noiosa” “storia d’amore” con Vedova Nera, con
Cap e con Thor, a cui dà tutta la colpa per la vittoria di
Thanos.
Siete pronti a ridere al più non
posso? Ecco l’esilarante trailer di Endgame con
Deadpool, realizzato da Toptenfamous:
Con la fusione tra Disney e Fox,
potrebbe diventare plausibile che Deadpool incontri davvero i
personaggi del Marvel Cinematic Universe,
nonostante i produttori del film e lo stesso Feige abbiano più
volte chiarito che per il momento i franchise rimangono separati.
Prima di Deadpool, sono certamente i
Fantastici Quattro e gli X-Men
che Feige vuole vedere nel suo Universo Condiviso!
Attore feticcio e collaboratore
assiduo di Jason Reitman, J.K.
Simmons è comparso in tutti i film diretti dal regista
figlio d’arte (da Thank you for smoking a
Juno, fino al recente The Front Runner
– Il vizio del potere), ed è altamente probabile che
avrà un ruolo anche in Ghostbusters 3, terzo
capitolo della serie sugli acchiappafantasmi lanciata nel 1984.
Proprio Simmons ha accennato qualche
dettaglio sul progetto in un’intervista con ET, senza però rivelare
nulla della trama top secret:
“Jason me ne ha parlato, e so
che sarà esilarante, ovviamente, e brillante, e non vedo l’ora di
scoprire cosa riuscirà a fare con il franchise. È tutto ciò che
posso dirvi per ora, so tutto ma non ve lo racconterò.“
Della pellicola sappiamo
effettivamente poco o nulla, tranne il fatto che i personaggi
principali saranno due ragazzi e due ragazze di età compresa fra i
12 e i 13 anni e che gli attori originali potrebbero tornare nei
rispettivi ruoli dei due capitoli diretti da Ivan Reitman. Da
quanto riportato nelle scorse settimane da Variety invece,
Carrie Coon (Avengers: Infinity War;
Widows) e Finn
Wolfhard (Stranger Things; It: Capitolo 1 e
2) sono in trattative per unirsi al cast.
“Rust City” il titolo di lavorazione
di Ghostbusters 3. Le riprese inizieranno il
25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane.
“Ho sempre pensato a me stesso
come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a
visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan.”
ha raccontato Reitman. Questo è il prossimo capitolo della
serie originale. Non è un riavvio. Quello che è successo negli anni
’80 è accaduto negli anni ’80, e questo è ambientato nel
presente.”, ha raccontato Reitman a Entertainment Weekly.
Reitman ha firmato anche la
sceneggiatura insieme a Gil Kenan e conta di iniziare le riprese
nella seconda metà dell’anno, probabilmente nei mesi estivi. Fonti
attendibili spiegano che la trama seguirà gli eventi della
pellicola del 1984 e non avrà alcun collegamento con il reboot al
femminile del 2016 diretto da Paul
Feig con Melissa
McCarthy e Kristen Wiig.