Le Giornate degli
Autori – sezione indipendente promossa da ANAC e
100autori nell’ambito della Mostra d’arte cinematografica di
Venezia, in programma a Venezia dal 28 agosto al 7
settembre – svelano l’immagine che accompagnerà la 21a
edizione.
Dopo le opere artistiche firmate nel
2021 e nel 2022 rispettivamente da Rä di Martino e Anna
Franceschini, è ancora un’artista a dare vita al manifesto delle
Giornate degli Autori, questa volta con un’immagine realizzata
appositamente per l’edizione di quest’anno. Si tratta
dell’illustratrice e architetto Francesca
Gastone.
Appassionata da sempre a tutte le
forme d’arte, Francesca Gastone ha iniziato la sua carriera come
architetto in studi italiani e poi all’estero, prima a San Paolo in
Brasile e poi a Hong Kong. Tornata a Milano, si è specializzata in
illustrazione editoriale, collaborando con istituzioni, importanti
case editrici e testate giornalistiche come il Politecnico di
Milano, Mondadori, Electa, “L’Espresso”, “Jacobin Italia”, “La
Nuova Ecologia”, “Anorak Magazine”. La tecnica che predilige è il
collage: elementi analogici e fotografici convivono all’interno di
uno spazio i cui assi cardinali sono rappresentati
dall’architettura e dalla presenza umana. Attualmente si divide tra
il suo studio, Atelier Fyumi, situato nel mezzo del parco del
Ticino e lo spazio condiviso Bota Fogo, nel quartiere Isola di
Milano.
“I lavori che preferisco sono
quelli che non forniscono risposte certe ma innescano
domande”: una poetica che si sposa perfettamente con
l’immagine che Francesca Gastone ha realizzato per le Giornate
degli Autori 2024, raffigurante una ragazza in bilico su una corda
tesa nel nulla e sospesa su una vertiginosa metropoli
contemporanea. A farle compagnia degli aironi in volo, il pensiero
sospeso tra le nuvole e lo sguardo, interrogativo, rivolto
all’osservatore.
Giornate degli Autori: Francesca Gastone firma il manifesto
della 21° edizione
@ Francesca Gastone
“La nuova immagine delle
Giornate degli Autori è stata una sfida”,
dice Francesca Gastone, “Si porta
dentro il mondo intero, con le sue contraddizioni e le sue ombre,
ma anche il grande sommovimento di un cuore che disegna una nuova
strada, tra paura ed emozione, e gli occhi verso ciò che ancora
possiamo disegnare insieme. Grazie alla guida e alla capacità di
visione delle persone che hanno percorso con me questa strada, tra
confronto e fiducia. Per tutte le strade che ancora potremo
disegnare, che possano andare lontano.”
“Per il manifesto di
quest’anno”, dichiara Gaia Furrer,
direttrice artistica delle Giornate, “volevamo un’immagine
se possibile ancora più evocativa di quelle degli scorsi anni,
qualcosa in grado di cogliere la precarietà su cui poggia un mondo
lacerato da contrasti sempre più profondi. Grazie alla sensibilità
di Francesca Gastone e alla sua abilità di costruttrice di mondi,
siamo approdati a una bellissima rappresentazione che, oltre a
essere metafora della contemporaneità, ribadisce l’importanza
dell’atto creativo e della visione degli Autori per dipanare,
indagare, anticipare la complessità dell’epoca in cui
viviamo.”
È online il TEASER
TRAILER di Fino alla
fine, il nuovo film di Gabriele Muccino, al cinema dal 31 ottobre
2024. Il film scritto da Muccino con Paolo
Costella, è prodotto da Lotus Production,
una società Leone Film Group con Rai
Cinema, in associazione con Adler e con
Ela Film, e distribuito da 01
Distribution.
Gabriele Muccino torna sul grande
schermo con un film sorprendente che si svolge a
Palermo nell’arco di 24 ore,
durante le quali, la protagonista Sophie (l’attrice Elena
Kampouris) scoprirà che la vita non è altro che il
risultato delle scelte che facciamo. Una storia d’amore che
diventa un thriller adrenalinico che racconta come tutto
può cambiare in un attimo .
Oltre a Elena
Kampouris, Muccino dirige un cast
italiano e internazionale composto da: Saul Nanni,
Lorenzo Richelmy, Enrico Inserra, Francesco Garilli, Ruby
Kammer, Yan Tual, Mitch Salm, Grace Ambrose, Syama Rayner, Samuel
Kay.
Fino alla
fine, dal 31 ottobre #soloalcinema con 01
Distribution.
Fino alla fine, la
trama
“FINO ALLA FINE” racconta la storia
di Sophie, una giovane americana di vent’anni in vacanza a Palermo
con la sorella. Quando sta per tornare in California, nelle ultime
24 ore del suo soggiorno in Sicilia, incontra Giulio e il suo
gruppo di amici. Saranno proprio queste 24 ore a cambiare per
sempre il corso della sua vita. Sophie scoprirà che la vita è fatta
di scelte e quelle che farà la porteranno a camminare sull’orlo del
baratro, trasformando una semplice storia d’amore in una di
sopravvivenza, riscatto e pura adrenalina. Questo gruppo di
ventenni, ancora inesperti nel maneggiare la vita, scopriranno
quanto sia facile commettere errori.
In occasione della XIII
edizione di Ciné – Giornate di Cinema a Riccione,
Disney Italia ha presentato le novità in arrivo nelle sale
cinematografiche italiane nei prossimi mesi.
Sul palco l’amministratore delegato
di The Walt Disney Company Italia, Daniel Frigo.
Tra gli ospiti anche le voci italiane del film Deadpool & Wolverine: Francesco
Venditti, doppiatore italiano di Ryan Reynolds,
e Fabrizio Pucci, doppiatore italiano di Hugh
Jackman. Inoltre, per presentare il nuovo film Walt Disney
Animation Studios Oceania 2, Chiara
Grispo, che aveva prestato la propria voce a Vaiana nelle
canzoni del primo capitolo, ha interpretato il brano “Oltre
l’orizzonte”.
DEADPOOL & WOLVERINE | 24
LUGLIO 2024
Arriverà il 24
luglio nelle sale italiane l’atteso film Marvel StudiosDeadpool &
Wolverine, diretto da Shawn Levy e interpretato da Ryan
Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney,
Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.
Il film è prodotto da Kevin Feige,
Ryan Reynolds, Shawn Levy e Lauren Shuler Donner, mentre Louis
D’Esposito, Wendy Jacobson, Mary McLaglen, Josh McLaglen, Rhett
Reese, Paul Wernick, George Dewey e Simon Kinberg sono i produttori
esecutivi. Deadpool & Wolverine è scritto da
Ryan Reynolds & Rhett Reese & Paul Wernick & Zeb Wells & Shawn
Levy.
ALIEN: ROMULUS | 14 AGOSTO
2024
https://www.youtube.com/watch?v=PH09qnsZmbU
Il nuovo horror-thriller dal
produttore Ridley Scott e dal regista/sceneggiatore Fede Alvarez,
arriverà il 14 agosto nelle sale italiane.
Alien:
Romulusriporta alle origini il franchise di grande
successo Alien: rovistando nelle profondità di una
stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori
dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più
terrificante dell’universo.
Il film è interpretato da Cailee
Spaeny (Civil War), David Jonsson (Agatha Christie’s
Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa),
Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Il film è diretto da Fede
Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una
sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente
collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the
Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald
Shusett. Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto
i nuovi film della saga, Prometheuse Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo
strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien);
mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s
Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran
(Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori
esecutivi.
OCEANIA 2 | 27 NOVEMBRE
2024
Vaiana torna sul grande schermo nel
nuovo film Walt Disney Animation Studios Oceania
2 che arriverà il 27
novembre nelle sale italiane.
Il film riunisce Vaiana e Maui, dopo
tre anni, per un nuovo grande viaggio insieme a un gruppo di
improbabili navigatori. Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo
dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari
dell’Oceania e in acque pericolose e dimenticate per un’avventura
diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato.
Oceania
2è diretto da David Derrick Jr., Jason Hand e Dana
Ledoux Miller, e prodotto da Christina Chen e Yvett Merino, con le
musiche delle vincitrici del Grammy® Abigail Barlow ed Emily Bear,
del candidato al Grammy Opetaia Foa’i e del tre volte vincitore del
Grammy Mark Mancina.
MUFASA: IL RE LEONE | 19
DICEMBRE 2024
Mufasa:
Il Re Leone, in arrivo il 19 dicembre
nelle sale italiane, esplora l’improbabile ascesa dell’amato re
delle Terre del Branco.
Il film racconta, attraverso Rafiki,
la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia
di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro
caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la
storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a
quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una
stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno
straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio
destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano
insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.
Unendo tecniche cinematografiche
live-action con immagini fotorealistiche generate al
computer, Mufasa: Il Re Leone è diretto da Barry
Jenkins e prodotto da Adele Romanski & Mark Ceryak, mentre Peter
Tobyansen è il produttore esecutivo. Il pluripremiato compositore
Lin-Manuel Miranda firma le canzoni del film.
A REAL PAIN | GENNAIO
2025
A Real
Pain, il film Searchlight Pictures premiato al Sundance
Film Festival con il candidato all’Academy Award® Jesse Eisenberg e
il vincitore dell’Emmy® e del Golden Globe® Kieran Culkin, arriverà
a gennaio 2025 nelle sale italiane.
Il film segue David (Eisenberg) e
Benji (Culkin), due cugini non in sintonia tra loro, che si
ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna.
L’avventura prende una svolta quando le vecchie tensioni della
strana coppia riemergono sullo sfondo della loro storia
familiare.
Searchlight Pictures
presenta A Real Pain, scritto e diretto dal candidato
all’Academy Award® Jesse Eisenberg (The Social
Network, Benvenuti a Zombieland). Il film è interpretato
da Eisenberg insieme al vincitore dell’Emmy® e del Golden Globe®
Kieran Culkin (Succession, Scott Pilgrim vs. the
World). A completare il cast, il vincitore del BAFTA e
candidato all’Emmy® Will Sharpe (The White Lotus), la candidata al Golden
Globe® Jennifer Grey (Dirty Dancing), Kurt Egyiawan
(Beasts of No Nation), Liza Sadovy (A Small
Light) e Daniel Oreskes (Il caso Thomas Crown, Only
Murders in the Building). Il film è prodotto da Dave McCary
(Saturday Night Live, I Saw the TV Glow), Ali Herting
(Bodies Bodies Bodies, The Curse), Emma Stone
(Povere Creature!, Crudelia), Eisenberg, Jennifer
Semler (Theater Camp) ed Ewa Puszczyńska (La zona
d’interesse, Cold War).
Anticipazioni The Walt Disney
Company Italia per il 2025
Anche se potrebbe essere
un’esagerazione affermare che i fan sono entusiasti di
Venom: The Last Dance,
c’è sicuramente molta curiosità in merito al film che pare chiuderà
l’avventura di Tom Hardy nei
panni di Eddie Brock.
Dovremo aspettare e vedere quanto
impatto avrà Venom: The Last Dance sul più ampio
SSU (Spider-Man Universe di Sony), ma sembra che il trequel avrà
tutto il tempo per raccontare la sua storia. Secondo Feature First,
la durata del film è attualmente intorno alle 2 ore e 15-20 minuti
(135-140 minuti).
Il buon senso dice che questo
cambierà nei prossimi mesi, ma significa che Venom: The Last Dance sarà un po’ più
lungo sia di Venom (112
minuti) che di Venom: La furia di
Carnage (97 minuti). È davanti anche a
Morbius (104 minuti) e Madame Web
(116 minuti).
Tutto quello che sappiamo
su Venom: The Last Dance
Venom: The Last Dancesegue i successi
al botteghino consecutivi di Venom: La furia di
Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a
livello globale) e Venom
del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly
Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e
scriverà il trequel.
Tom Hardy ha
menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare
molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna
di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il
timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati
del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti
appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei
panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante
e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è
stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di
Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro
quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che
include
Morbius, Kraven Il
Cacciatore e Madame
Web, tra gli altri – potrebbe comparire in
Venom: The Last
Dance.
Personalità eclettica, Kevin
Costner è stato tra i più celebri attori degli anni
ottanta e novanta, distinguendosi in seguito anche come regista del
pluripremiato film Balla coi lupi. La carriera di Costner
si è costruita alternandosi tra film blockbuster e progetti più
indipendenti, a cui l’attore ha sempre saputo apportare la propria
professionalità ed esperienza, ottenendo indietro i riconoscimenti
della critica e l’apprezzamento del pubblico.
Kevin Costner: i suoi film da
attore, regista e produttore
2. È stato premiato come
regista. Costner esordisce alla regia nel 1990 con il film
Balla coi lupi, film da lui anche interpretato, che gli
permette di conoscere un grande successo vincendo inoltre numerosi
premi in tutto il mondo, tra cui il premio Oscar per la Miglior
regia. Successivamente realizzerà altri due film da regista,
L’uomo del giorno dopo e Terra di confine – Open
Range (2003). Dopo più di vent’anni, torna alla regia con
Horizon: An American Saga – Capitolo
1 e Horizon: An American Saga –
Capitolo 2.
4. Ha dovuto lasciare la
serie. Costner è stato il protagonista di Yellowstone, dove ha ricoperto il ruolo
di John Dutton, che con la sua famiglia possiede un grande ranch
nel Montana, minacciato continuamente da costruttori di terreni,
una riserva indiana e dal progetto per la realizzazione del più
grande parco nazionale americano. L’attore, tuttavia, in quanto
impegnato nella realizzazione di Horizon: An American Saga,
non ha preso parte agli ultimi episodi della stagione conclusiva,
di fatto lasciando per sempre la serie.
Kevin Costner dirige Horizon:
An American Saga – Capitolo 1
5. Ha investito soldi propri
nel progetto.Horizon: An American Saga è
un progetto che Kevin Costner desiderava realizzare da diversi
decenni. Egli commissionò la storia per la prima volta nel 1988, ma
non riuscì a convincere nessuno studio cinematografico a
realizzarla. Ci sono voluti quattro tentativi prima che il film
ottenesse il via libera. Per produrre il film, però, Costner ha
dovuto investire circa 38 milioni di dollari di tasca propria. Il
suo obiettivo, dopo aver realizzato anche il secondo capitolo, è
quello di realizzare anche il terzo e il quarto.
Kevin Costner ha interpretato Wyatt
Earp
6. Ha realizzato la sua
versione del celebre sceriffo. Kevin Costner era stato
originariamente coinvolto in
Tombstone, un altro film incentrato sulle vicende di Wyatt
Earp. Poiché la produzione voleva dare maggiore spazio ai
personaggi secondari, però, l’attore abbandonò il progetto per
realizzare una propria versione con la collaborazione del regista
Lawrence Kasdan, in cui l’enfasi si concentrava
invece tutta sul protagonista. Costner figura infatti tra i
produttori di Wyatt Earp.
Kevin Costner è stato Robin Hood
7. Gli fu proibito di
recitare con accento inglese. Per interpetare Robin Hood
in Robin Hood – Principe dei
ladri, Kevin Costner inizialmente voleva ricorrere ad un
accento inglese, salvo poi rinunciare alla cosa per via della
contrarietà del regista, con cui l’attore ebbe numerosi scontri per
via di divergenze creative. Costner, inoltre, sostiene che
all’inizio gli era stato chiesto di usare un accento e aveva
assunto un coach dialettale, ma che la cosa era stata interrotta (e
il coach era stato licenziato) quando l’accento non gli era
riuscito bene.
Kevin Costner: le sue mogli e i figli
8. Si è sposato più
volte. L’attore si è sposato per la prima volta nel 1978
con l’attrice Cindy Silva, sua compagna di
college. I due tuttavia divorziano nel 1994 a causa delle infedeltà
di lui. Nel 2004 si sposa una seconda volta con la modella
Christine Baumgartner, con cui si era fidanzato
già quattro anni prima. Nel maggio del 2023, tuttavia la coppia ha
annunciato di aver deciso di separarsi.
9. Ha numerosi
figli. Dal primo matrimonio, l’attore dà alla luce tre
figli, nati rispettivamente nel 1984, 1986 e nel 1988. Nel 1996 ha
un figlio con Bridget Rooney, con cui ha avuto una
breve relazione. Dal secondo matrimonio l’attore avrà invece altri
tre figli, nati nel 2007, 2009 e 2010, arrivando così ad avere un
totale di sette figli.
Kevin Costner: età e altezza
10. Kevin Costner è nato a
Lynwood, in California, Stati Uniti, il 18 gennaio 1955.
L’attore è alto complessivamente 1.85 metri.
L’attore è andato su Instagram oggi
per condividere uno scatto del Mercenario con la Bocca,
presentandolo in un modo tale che è chiaramente inteso a rendere
omaggio alla copertina “evermore”, acclamato album di Swift.
All’immagine, Reynolds ha accompagnato proprio la canzone
corrispondente.
Si tratta forse di una “conferma”
che
Swift ha un ruolo nel film? Non necessariamente, in quanto
potrebbe essere solo il modo giocoso dell’attore di far parlare i
fan (e noi giornalisti) e rendere omaggio alla sua amica nella vita
reale. Tuttavia, è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che
ci sarà molta delusione se Taylor Swift non si
presenterà brevemente in Deadpool & Wolverine, che si tratti di
Lady Deadpool, Dazzler o anche di se stessa.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Daredevil:
Born Again ha subito moltissimi cambiamenti da quando
è stato annunciato. Circa la metà della serie di 9 episodi era
stata girata, quando i Marvel Studios hanno deciso che quanto
realizzato non funzionava e che il team creativo aveva portato
L’Uomo Senza Paura nella direzione sbagliata.
Come sappiamo, è seguita poi una
massiccia revisione creativa; secondo quanto riferito, ha
comportato l’arruolamento di nuovi sceneggiatori e registi, il
ritorno di più membri del cast di Daredevil di Netflix, l’eliminazione di almeno un paio di
attori dal cast e l’apporto di modifiche radicali alla storia. Ora,
abbiamo appreso che anche le star di Daredevil: Born Again
Charlie Cox e
Vincent D’Onofrio hanno dato qualche contributo
nel rimodellare la serie.
“La Marvel è stata incredibilmente di
mentalità aperta, disposta a correggere la rotta e incredibilmente
solidale”, ha detto
Charlie Cox ai fan al Fan Expo Boston 2024
(tramite Popverse). “All’inizio,
stavamo provando qualcosa che fosse un po’ diverso, e molto
rapidamente sono stati in grado di identificare che l’idea forse
non funzionava come avrebbe potuto.” “Dove siamo adesso, penso di
poter dire a nome di entrambi che ci sentiamo molto felici”,
ha concluso l’attore.
Vincent D’Onofrio ha continuato spiegando che nessuno
dei due ha dimenticato quanto i fan tengano alla serie Netflix e si
è assicurato di portare quegli elementi tanto amati ai Marvel Studios, durante la
revisione. “La cosa migliore della situazione è quello che
Charlie ha appena detto sui capi della Marvel, e anche il fatto che
Charlie e io fossimo una squadra. Ci siamo semplicemente supportati
a vicenda in tutto ciò che l’altro voleva, sia che fossimo nella
scena o meno.”“Come squadra, Charlie e io abbiamo
considerato la storia e i fan. Letteralmente, non vi sto prendendo
per il culo. Ragazzi, vi abbiamo considerato costantemente e vi
abbiamo cresciuto costantemente.”
Wilson Fisk alias Kingpin in Daredevil
Quello che sappiamo di Daredevil: Born
Again
Lo sceneggiatore di The Punisher,
Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della
serie Daredevil:
Born Again, le cui riprese sono concluse da poco.
I dettagli specifici della trama
sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil:
Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil
(Charlie
Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi
Kingpin (Vincent
D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New
York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per
la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a
tale carica quando la storia prenderà il via.
I dettagli specifici della trama di
Daredevil:
Born Again non sono stati rivelati, ma possiamo
mettere insieme un’idea approssimativa dalle foto dal set e dalle
fughe di notizie sulla trama. Matt Murdock difenderà White Tiger in
tribunale, The Kingpin è il sindaco di New York City (e reprime i
vigilantes che odia così tanto), e The Punisher prende di mira i
poliziotti corrotti che hanno cooptato il suo logo.
Entrambi i personaggi hanno
debuttato nel Marvel Cinematic
Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie
Disney+Hawkeye e
Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche
guest-star in due episodi di
She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un
lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i
protagonisti della recente serie Echo. È stato recentemente
confermato che Daredevil: Born Again sarà
presentato in anteprima su Disney+ il prossimo marzo.
Nelle prossime settimane, i Marvel Studios terranno proiezioni per i fan
di Deadpool &
Wolverine in tutto il mondo. La prima di queste
si è appena svolta a Shanghai, in Cina, con i fan presenti che
hanno potuto godersi circa 36 minuti del film.
La risposta a ciò che è stato
mostrato è stata straordinariamente positiva: trai pregi più
evidenti, vengono citati l’umorismo, l’azione e la musica. Alcuni
hanno addirittura detto che Deadpool e Wolverine è
meglio di Avengers: Endgame.
Deadpool e
Wolverine è meglio di Avengers:
Endgame
Nonostante siano stati proiettati
solo poco più di 30 minuti di film (molti dei quali corrispondenti
a momenti già visti nei trailer promozionali, un po’ come accadde
per Spider-Man: No Way Home), alcuni spoiler
piuttosto consistenti hanno ora iniziato a fare il giro della rete.
QUesti spoiler sono stati tradotti dal cinese (in inglese)
per cui potrebbero non essere precisi o attendibili al 100%, ma, se
volete continuare, siete avvertiti. SEGUONO
SPOILER!
***SEGUONO IMPORTANTI
SPOILER***
Apparentemente, molte varianti di Wolverine erano presenti in
queste scene di apertura, inclusa una versione Zombie del mutante
artigliato. Si dice che il film abbia un “collegamento molto
violento” con il finale di Logan, anche se non è
stato fornito ulteriore contesto.
C’erano anche molte varianti di Deadpool, tra cui Lady
Deadpool. Nonostante le voci secondo cui la cantante Taylor
Swift sia sotto la maschera, diversi fan credono che sia
Blake Lively a interpretare la Mercenario con la
Bocca al femminile, stando alla voce.
Ecco il kicker: questa anticipazione di Deadpool e
Wolverine, secondo quanto riferito, termina con
Wolverine che affronta Hulk! Non sappiamo di quale variante del
Gigante di Giada si tratti, ma questo spiega perché così tanti
scooper hanno alluso alla sua comparsa negli ultimi giorni.
Le proiezioni arriveranno
prossimamente in Europa, quindi è probabile che presto avremo
descrizioni ancora più dettagliate. I Marvel Studios dovevano sapere che
ciò sarebbe accaduto e sicuramente presto riceveremo spot
televisivi spoiler e forse anche un trailer finale, con alcune di
queste rivelazioni.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Con la chiusura del DCEU e l’avvio
del DCU, era legittimo immaginare che lo SnyderVerse
fosse tramontato, ma Zack Snyder non molla. Al
regista è stato permesso di condividere la sua visione per
Justice League con il mondo nel 2021,
anche se alla fine questo ha visto il movimento
#ReleaseTheSnyderCut trasformarsi in #RestoreTheSnyderVerse con la
diffusione della cosiddetta
Zack Snyder’s Justice League.
Con la certezza che ciò non accadrà
mai, la campagna ha perso gran parte del suo slancio negli ultimi
mesi. Oggi, però, Snyder si è rivolto a Vero per
confermare che
Zack Snyder’s Justice League uscirà nelle sale. Prima
di emozionarci troppo, anticipiamo che potrebbe trattarsi di una
proiezione dei fan invece di un’uscita limitata o ampia,
probabilmente organizzata dal regista.
Tuttavia, la Warner Bros. potrebbe
anche cercare di recuperare alcune delle sue perdite visto il
successo che hanno avuto altre riedizioni quest’anno; La Sony
Pictures, ad esempio, ha incassato milioni rimettendo i film di
Spider-Man nelle sale all’inizio di questa estate
(e da noi con gli Spider-Monday). Tuttavia, ricordare agli
spettatori il DCEU così vicino al riavvio dei DC Studios sembra una
scelta strana.
Con questo in mente, torniamo a
pensare che questa notizia non è così enorme come sembra a prima
vista. Proiezione dei fan o no, ci saranno molti fan DC entusiasti
di vedere finalmente il film nei cinema dopo che è stato
distribuito originariamente soltanto in streaming.
Snyder, che è passato al franchise
Rebel Moon di Netflix, ha
sicuramente realizzato un film degno del grande schermo, quindi
dovremo aspettare e vedere cosa comporterà il suo annuncio quando
arriverà.
In Zack
Snyder’s Justice League, determinato a garantire che
il sacrificio finale di Superman (Henry Cavill)
non sia stato vano, Bruce Wayne (Ben Affleck)
allinea le forze con Diana Prince (Gal Gadot) per
reclutare una squadra di metaumani per proteggere il mondo da
un’invasione minaccia imminente di proporzioni catastrofiche. Il
compito si rivela più difficile di quanto Bruce immaginasse, poiché
ciascuna delle reclute deve affrontare i demoni del proprio passato
per trascendere ciò che le ha trattenute, permettendo loro di
unirsi, formando finalmente una lega di eroi senza precedenti.
Anche se ora Batman (Affleck),
Wonder Woman (Gadot), Aquaman (Jason Momoa), Cyborg
(Ray Fisher) e The
Flash (Ezra Miller) sono uniti, potrebbero
essere troppo tardi per salvare il pianeta da Steppenwolf, DeSaad e
Darkseid e dalle loro terribili intenzioni.
La sceneggiatura del film è di
Chris Terrio, una storia di Chris Terrio,
Zack Snyder e Will Beall, basata sui
personaggi della DC, Superman creato da Jerry
Siegel e Joe Shuster. I produttori del
film sono Charles Roven, Deborah Snyder, con i
produttori esecutivi Christopher Nolan, Emma Thomas, Wesley
Coller, Jim Rowe, Curtis Kanemoto, Chris Terrio e
Ben Affleck. La
Zack Snyder’s Justice League è disponibile per la
visione su piattaforme a noleggio su Apple
Tv+.
Dal suo folgorante esordio in
12 anni schiavo, che le ha fatto
vincere l’Oscar alla Miglior Attrice non Protagonista agli Oscar
del 2014, Lupita Nyong’o si è affermata come
un’attrice dotata di grande intensità, capace di passare con
naturalezza dal dramma al film d’azione, dai blockbuster a progetti
più piccoli e indipendenti. Ancora oggi, ruolo dopo ruolo, continua
a riconfermarsi come una delle interpreti più talentuose della sua
generazione.
2. Ha lavorato anche come
doppiatrice. Oltre ad aver recitato davanti la macchina da
presa, Nyong’o ha avuto modo di cimentarsi anche come doppiatrice.
Oltre ad aver dato voce al suo personaggio di Star
Wars Maz Katana nei film, l’ha interpretata anche per il
videogioco LEGO Star Wars: Il risveglio della
Forza(2016) e per la serie animata Star Wars:
Forces of Destiny (2017-2018). Ha poi dato voce a Raksha in
Il libro della giungla
(2016), ha partecipato al doppiaggio di alcuni episodi di serie
animate quali Super Sema (2021), Human Resources
(2022) e Big Mouth (2023) e ha doppiato Roz in Il
robot selvaggio (2024).
Lupita Nyong’o ha recitato nella
saga di Star Wars
3. Fa parte dell’universo di
Star Wars. Nel 2015, Lupita Nyong’o è entrata nel cast del
film della terza trilogia di Star Wars, ovvero Star Wars: il risveglio della forza, in cui interpreta
la pirata spaziale Maz Kanata, interpretata grazie alla motion
capture. Il suo personaggio viene ripreso anche in Star Wars: Gli ultimi Jedi del 2017, e presta la sua
voce, sempre per Maz Kanata, per le serie tv Star Wars Forces
of Destiny (2017-2018). Ha poi ripreso il ruolo anche per
Star Wars: L’ascesa diSkywalker, del 2019. Come rivelato dall’attrice, però,
molte delle sue scene sono state tagliate in fase di montaggio.
4. Lupita Nyong’o fa parte
del regno di Wakanda. Tra i ruoli più noti dell’attrice vi
è quello per il film Black
Panther, targato Marvel. In questo film Lupita
interpreta Nakia, una spia ai servizi del re di Wakanda, impegnata
spesso all’estero per osservare l’operato di nemici. L’attrice si è
detta da subito entusiasta di poter recitare nel progetto, che le
ha permesso di contribuire al racconto di una cultura africana da
cui lei stessa discende. Nyong’o, che ha anche origini messicane, è
stata anche ben felice di mostrare le sue capacità con la lingua
spagnola.
Lupita Nyong’o protagonista dell’horror Noi
5. Ha lavorato molto sulla
voce del suo personaggio. Lupita Nyong’o ha basato la voce
della controparte doppelgänger della protagonista Adelaide, Red, su
un disturbo neurologico chiamato disfonia spasmodica che provoca
spasmi involontari della laringe. È stata ispirata a farlo dopo
aver letto una riga nella sceneggiatura che affermava che
“Lei (Red) non usava la sua voce da molti anni.“.
Per interpretare il suo personaggio alter ego Red e le sue strane
maniere vocali, Lupita Nyong’o ha poi lavorato con uno specialista
otorinolaringoiatra, un terapista vocale e un insegnante di
dialetto.
Lupita Nyong’o premio Oscar per
12 anni schiavo
6. Ha stabilito alcuni
primati. Grazie a 12 anni
schiavo, Lupita Nyong’o è stata la 142esima attrice a
ricevere un Oscar e la tredicesima attrice a vincere come Miglior
Attrice non Protagonista in un film che ha vinto anche come Miglior
Film. Con la vittoria dell’Academy Award, Lupita è diventata la
prima Kenyota a vincere un Oscar e la prima attrice africana a
vincere come Miglior attrice non protagonista e la prima attrice
nativa messicana a vincere lo stesso premio.
Lupita Nyong’o e Joseph Quinn in A Quiet Place – Giorno
1
7. Ha lavorato ad un
linguaggio non verbale con il suo co-protagonista. Per il
film A
Quiet Place – Giorno 1 Lupita Nyong’o ha spiegato che la
parte più divertente ed emozionante è stata quella di scoprire come
comunicare messaggi senza parole, prima che anche il più piccolo
gesto del linguaggio del corpo potesse cambiare il contesto
dell’intera scena, per cui ogni scena richiedeva una grande
interiorizzazione. Per far ciò, ha lavorato a stretto contatto con
Joseph Quinn, così da essere sintonizzati
sulla reciproca comunicazione non verbale.
8. Ha una relazione con un
attore. La star di Black Panther ha sempre tenuto
la sua vita privata fuori dai riflettori e si sa dunque molto poco
della sua vita sentimentale. Tuttavia, negli ultimi mesi è stata
confermata la sua relazione con Joshua Jackson. Mentre festeggiavano il
41esimo compleanno dell’attrice, i due sono stati fotografati
mentre passeggiavano sulla spiaggia e sembravano più innamorati che
mai. Le foto hanno fatto in fretta il giro del web, rendendo dunque
nota la relazione tra i due.
Lupita Nyong’o è su Instagram
9. Lupita Nyong’o ha un
account Instagram seguitissimo. Lupita Nyong’o possiede un
profilo ufficiale Instagram da 11 milioni di follower. Tra i suoi
oltre 400 post, la maggior parte delle foto la ritraggono tra
shooting e campagne promozionali di cui lei fa parte. Oltre a
sponsorizzare e fare pubblicità ai suoi innumerevoli progetti,
Lupita Nyong’o trova anche lo spazio per promuovere campagne
sociali e per postare delle foto con qualche amica, come quelle con
Danai Gurira. Quasi del tutto assenti, invece,
foto di vita quotidiana e/o familiare che, probabilmente, vuole
mantenere privata.
Lupita Nyong’o: età e altezza dell’attrice
10. Lupita Nyong’o è nata a
Città del Messico, capitale del Messico, il 1° marzo del
1983. L’attrice è alta complessivamente 1.65 metri.
Finora, ogni stagione di
The
Boys ha presentato un episodio che si distingue
davvero per essere più oltraggioso, incasinato e decisamente
diabolico rispetto agli altri, e la puntata di questo giovedì,
giustamente intitolata “Dirty Business“, potrebbe essere
la prescelta.
Senza entrare negli spoiler (anche
se Prime
Video sembra abbastanza felice di rivelarne alcuni in questo
promo), l’episodio vede Hughie vestirsi con il costume di
Web-Weaver per infiltrarsi in una festa tenuta da Tek Knight’s – la
parodia di Batman introdotta in Gen V.
Se hai visto la recente serie
spin-off, saprai che Tek Knight ha delle… inclinazioni sessuali non
convenzionali, quindi probabilmente non ti sorprenderà apprendere
che le sue feste coinvolgono non solo bevande e finger food.
La trama della quarta stagione di
The Boys
Nella quarta
stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria
Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo
di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a
cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di
Becca sia il suo ruolo di leader dei The
Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie.
La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare
un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo
tardi.
Il cast diThe
Boys
vede protagonisti
Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T.
Usher, Laz Alonso,
Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie,
Claudia Doumit e Cameron Crovetti.
Si uniranno per la quarta stagione anche
Susan Heyward,
Valorie Curry
eJeffrey Dean Morgan.
The
Boys
è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times,
creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di
executive producer, e sviluppato dall’executive producer e
showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si
annoverano anche
Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun
Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter,
Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela
Starr. The
Boys
è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in
collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey
Pictures. E’ disponibile su Prime Video.
Approfittando dell’ultimo periodo di
riprese a Cleveland, abbiamo altri aggiornamenti dal set di
Superman! Questa volta, l’iconico supereroe della DC
Comics di David Corenswet viene mostrato mentre prende il volo per cercare di salvare un
civile che cade. Questo è infatti l’attore che esegue le sue
acrobazie per la scena e, a differenza di altre foto recenti,
sembra che il costume di Superman sia molto più rovinato qui.
In effetti, sembra sporco come la
versione vista nella controversa foto di James
Gunn, suggerendo che questa sequenza abbia luogo più
avanti nel film, quando Metropolis viene attaccata. Una donna
è stata fotografata mentre cadeva, presumibilmente in modo che le
due metà di questa scena potessero essere unite insieme in
post-produzione. Anche se ci sono state alcune speculazioni sul
fatto che si tratti di Isabela Merced, siamo abbastanza sicuri che
non sia Hawkgirl della DCU ad aver bisogno di essere salvata.
Sempre dalle foto dal set, è stato
rintracciabile un altro divertente Easter Egg per i fan della DC. A
Cleveland è stata avvistata la Stagg Enterprises, una compagnia
legata a Metamorpho, personaggio che sarà interpretato da
Anthony Carrigan in Superman. Ma
non è tutto! Sembra anche che Will Reeve, il
figlio della star di Superman: The MovieChristopher Reeve, avrà un cameo nel riavvio
di Gunn come giornalista televisivo.
È un attore e produttore che, negli
ultimi anni, ha lavorato come corrispondente per la ABC.
James Gunn è stato visto abbracciare Reeve dopo
aver girato queste scene e siamo sicuri che la sua presenza in
Superman sarà
un momento toccante.
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
A Family Affair
(qui
la recensione) di Netflix
è una commedia sentimentale (simile in teoria al film di Prime VideoThe Idea
of You, ma meno drammatica) che racconta di Zara, una
giovane assistente di produzione cinematografica che, con suo
grande orrore, scopre che sua madre Brooke va a letto con Chris
Cole, la prepotente ed egocentrica star del cinema che proprio lei
è incaricata di gestire. Diretto da Richard
LaGravenese e scritto da Carrie
Solomon, il film vede nei panni di questi tre personaggi
Zac Efron nel ruolo di Chris Cole, Nicole Kidman nel ruolo di Brooke Harwood e
Joey King nel ruolo di Zara Ford.
La vicenda ha inizio nel momento in
cui Zara capisce di averne abbastanza di Chris e delle sue manie,
arrivando a licenziarsi. L’attore si reca però a casa sua per
pregarla di riconsiderare la sua decisione. Tuttavia, è Brooke
l’unica a casa e, mentre aspetta il ritorno di Zara, Chris inizia a
conversare con lei, finendo però ben presto a strapparsi i vestiti
a vicenda. Zara li sorprende mentre fanno sesso e, nel corso di
A Family Affair, la giovane farà capire quanto sia
contraria alla relazione tra la madre e l’egocentrico Chris.
Tuttavia, dopo alcune prove e tribolazioni, Zara, Chris e Brooke
otterranno il loro lieto fine.
Naturalmente, la relazione tra Chris
e Brooke è considerata una cattiva idea perché Chris è il capo di
Zara e Brooke è sua madre. Ma è anche un po’ “scandalosa” per la
differenza di età tra i due. Tuttavia, il divario di età non è un
argomento significativo nel film, il che è rinfrescante rispetto al
modo in cui una donna più anziana che frequenta un uomo più giovane
viene tipicamente vista. Nonostante questi ostacoli, Chris e Brooke
si innamorano e trovano un modo per stare insieme. Cercano di
ignorare il loro legame, ma si rivela troppo forte.
Purtroppo, proprio quando in
A Family Affair Zara si sta rassegnando all’idea
che sua madre esca con il suo capo, trova gli orecchini che Chris
regala alle sue ragazze quando vuole lasciarle. Pensando al peggio,
Zara smaschera Chris e Brooke mette fine alla loro relazione.
Tuttavia, i due diventano infelici senza l’altro e Zara si rende
conto dell’errore commesso, organizzando il loro
ricongiungimento.
Zara porta dunque Chris in un
negozio di alimentari, mentre Leila costringe Brooke a procurarle
del cibo per aiutare la sua “demenza”. I due si incontrano e Zara
li lascia parlare. La coppia, dunque, si riappacifica e Zara
accende i “temporali artificiali” nella corsia delle verdure per
creare una certa atmosfera. Verso l’inizio del film, Chris si
confida con Zara su quanto gli manchi la vita quotidiana a causa
del suo status di celebrità, compresa la visione dei “temporali”.
Chris e Brooke ottengono così il loro lieto fine e il film si
conclude con loro due insieme innamorati e con l’approvazione di
Zara.
Perché Zara cambia idea sulla
relazione tra Chris e Brooke?
Il personaggio di Joey
King in A Family Affair è un po’
sprovveduto. Zara, che nel film ha solo 24 anni, inizialmente è
egoista e si rifiuta di considerare i sentimenti della madre nei
confronti di Chris (e viceversa). Tuttavia, dopo che la sua
migliore amica, Genie, le fa un esame di coscienza sul suo
comportamento, Zara si rende finalmente conto di aver sbagliato a
interferire con la relazione tra Chris e Brooke e ad opporsi
ostinatamente. Così, escogita un piano per farli tornare insieme e,
come già detto, funziona.
Come sua assistente, Zara ha un
posto in prima fila per vedere come Chris tratta le donne e teme
che possa spezzare il cuore di sua madre così come ha fatto con le
sue molte altre amanti. Inoltre, Zara sa quanto Chris possa essere
insopportabile (in parte a causa del suo tragico passato e del suo
stile di vita protetto).
Usa dunque la felicità della madre
come scusa per allontanare Chris e Brooke. Ma Zara non vuole
nemmeno che stiano insieme per il bene della sua stessa sanità
mentale. Alla fine, con l’aiuto di Genie e un po’ di riflessione su
se stessa, Zara si rende conto di quanto Chris e Brooke siano
felici e innamorati quando stanno insieme, ed è per questo che
progetta il loro ricongiungimento.
Dopo che Chris e Brooke hanno
riacceso la loro storia d’amore alla fine del film di Netflix
A Family Affair, la storia fa un salto in avanti
di un anno e sembra che tutti abbiano fatto progressi significativi
nella loro carriera. Zara ha fatto progressi nella casa di
produzione di Chris – ha persino un ufficio e un’assistente tutta
sua. Chris recita nel film drammatico “coming-of-queer” di
Stella (che Zara sta producendo). Infine, Brooke ha pubblicato un
altro libro, Second Time Around. Inoltre, Chris e Brooke
stanno ancora insieme e loro e Zara sono una piccola famiglia
felice che si ama molto.
Come il passato di Brooke con il
padre di Zara influenza la sua relazione con Chris
L’opposizione di Zara alla storia
d’amore tra Chris e Brooke gioca un ruolo importante nel tumulto di
Un affare di famiglia. Tuttavia, anche il precedente batticuore di
Brooke e la sua preoccupazione per la fine della relazione
ostacolano lei e Chris. Come gli spettatori sanno, il marito di
Brooke e padre di Zara, Charlie, è morto 11 anni prima. Tuttavia,
il pubblico (e Leila) apprendono verso il finale del film che
Charlie voleva divorziare prima di sapere di essere malato.
Brooke ha paura che Chris le spezzi
il cuore e che la loro relazione finisca, cosa che la ferirebbe
molto, a causa del suo passato con Charlie. Brooke dice persino a
Leila, interpretata dalla premio Oscar Kathy Bates in A Family
Affair, che non vuole avere bisogno di Chris a causa delle
sue paure. Ma come dice Leila, “la fine non è affar tuo“.
Non ha senso preoccuparsi del domani quando Brooke sa di amare
Chris oggi. Per fortuna, Brooke supera le sue riserve e si butta a
capofitto in una relazione con Chris.
Sebbene Chris dia spesso Zara per
scontata in A Family Affair, il suo panico ogni
volta che lei minaccia di licenziarsi mostra agli spettatori quanto
abbia davvero bisogno e si preoccupi per lei. Purtroppo, è
necessario il suo profondo legame con Brooke per fargli capire e
riconoscere il valore di Zara. Ma quando Chris si apre con sua
madre, mantiene la promessa fatta a Zara e la promuove a produttore
associato. Alla fine del film, Zara continua dunque a fare carriera
nella casa di produzione di Chris, trovando finalmente ciò che era
destinata a fare (una delle tante preoccupazioni di Zara nel
film).
La storia d’amore tra Chris e Brooke
è certamente una delle relazioni più importanti di A Family
Affair. Tuttavia, si potrebbe sostenere che le relazioni
separate di Zara con sua madre e il suo capo siano altrettanto (o
addirittura più) significative nel finale del film. Zara si rende
conto di aver raramente considerato i sentimenti di Brooke nel
corso della sua vita, e le due hanno una conversazione a cuore
aperto in cui sanano i loro problemi e rafforzano il loro
legame.
Nel frattempo, la dinamica di Chris
e Zara è sorprendentemente la più intrigante del film di Netflix.
Zara aiuta Chris a trovare una casa e Chris aiuta Zara a capire
cosa vuole fare e chi vuole essere. Nonostante i litigi e le
differenze, Chris e Zara si amano a modo loro. Ma nessuno deve
aspettarsi che Zara chiami Chris suo padre in tempi brevi
(probabilmente mai) dopo A Family Affair.
EW ha incontrato Ryan
Reynolds in occasione della promozione di
Deadpool &
Wolverine e ha scoperto di più sui suoi primi
piani per Deadpool 3. “Letteralmente, aveva un
budget di 5 o 6 milioni di dollari senza effetti speciali”,
spiega. “Era solo un viaggio in talkie-talkie con me e [il
personaggio di Karan Soni]
Dopinder e alcune delle cose che abbiamo raccolto e visto lungo
il percorso.”“Non doveva essere un film evento. Se
eravamo diretti al punto C, doveva portarci semplicemente al punto
B. Quello era il più strano. Mi piaceva. Pensavo che fosse
divertente.”
Quando la Disney acquisì la 20th
Century Fox, i piani cambiarono e Shawn Levy salì
a bordo del progetto per occuparsi della regia. “Non
volevamo che nessuno dei cameo o dei personaggi rappresentasse la
storia del film”, dice il regista del suo approccio a
Deadpool &
Wolverine. “Ma sono disseminati ovunque. Ci
sono molti personaggi. Internet è una delizia di voci sulla
moltitudine di cameo di personaggi presenti in questo film. Alcune
voci sono vere, altre sono decisamente fuori luogo.”“Wade
stesso è un fan. Senza rivelare nulla sui vari universi in cui
vivono i diversi personaggi. Poiché in qualche modo lui stesso è un
piccolo fanboy servile e chiacchierone, ciò consente al film di
richiamare e fare riferimento a un sacco di riferimenti Marvel profondi.”
Trai cameo confermati c’è
Aaron Stanford, l’attore che ha interpretato Pyro
in X2 e X-Men: Conflitto
finale. “Ero semplicemente molto felice di avere
anche un costume”, ammette. “Nei film originali degli
X-Men, Pyro viene davvero modificato in termini di costume. In X2,
iniziamo con Pyro nella Scuola per Mutanti Dotati di Xavier. La
squadra SWAT irrompe nel cuore della notte e dobbiamo fuggire.
Quindi per metà del film sono in pigiama.”
“Non ho mai avuto la bella tuta
tattica in pelle che indossano tutti gli X-Men”, ha continuato
Stanford. “E in X3, fondamentalmente indossavo semplicemente un
completo di Hot Topic. Quindi averlo con un vero e proprio costume
da supereroe, preso in realtà dai fumetti stessi, è stato molto
bello.”
E mentre le prime interviste
cominciano a farsi spazio in rete, Marvel continua la promozione con
nuovi spot tv per il film, che
mostrano ancora piccole scene inedite, in attesa del 26 luglio.
Quando il film arriverà in sala.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Mancano solo poche settimane
all’arrivo nei cinema di tutto il mondo di Deadpool &
Wolverine, e il trequel dei Marvel Studios è al centro
dell’ultima copertina digitale di Entertainment
Weekly.
Sono state distribuite anche alcune
foto (puoi
vederle qui) ed è in quelle che vediamo un’altra
variante: Lady Deathstrike! Il personaggio, che
abbiamo conosciuto in X2 si vede abbastanza chiaramente in piedi
dietro Cassandra Nova, ma non sembra essere interpretata dalla star
di X2 Kelly Hu. È possibile che si tratti di una
controfigura che verrà sostituita in post-produzione, ma il
Multiverso è un posto grande e c’è più di una Deathstrike in
giro.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Sono passati tre anni da quando,
con il film Il cieco che non voleva vedere
Titanic, il regista finlandese Teemu Nikki si è imposto a livello
internazionale quale nuova originale, acuta ma anche dissacrante
voce del cinema europeo. Egli torna ora con una nuova commedia nera
dal titolo La morte è un problema dei vivi,
presentata nella sezione Progressive Cinema della
Festa del Cinema di
Roma, e distribuita in sala dal 4 luglio 2024 da
I Wonder Pictures, con cui continua a parlare di
umanità declinandola sempre attraverso una personalissima lente
d’ingrandimento, tra assurdità, imprevisti della vita e quei
sentimenti da preservare in ogni modo possibile.
Perché se è vero che Nikki porta i
suoi spettatori in contesti aridi, cupi, dove sembra esserci ogni
possibilità tranne che la sincera risata, è anche vero che il
regista trova sempre il modo per ironizzare su tutte queste
brutture, mettendole alla berlina e mostrando attraverso ciò la
necessità di quei sentimenti e legami di cui si pensava di non
avere bisogno. La morte è un problema dei
vivi riflette allora sull’amicizia, il perdono, sulle
assurdità della vita e su come affrontarle giorno dopo giorno
invece di soccombervi amaramente.
La trama di La morte è un problema dei
vivi
Protagonisti del film sono
Risto (Pekka Strang) e
Arto (Jari Virman), i più
economici impresari di pompe funebri sul mercato, a cui nella vita
tutto è andato storto. Risto è un incallito giocatore d’azzardo che
a causa del suo vizio rischia di perdere famiglia e lavoro, mentre
Arto scopre, durante un controllo medico, di essere nato con l’85%
di cervello in meno rispetto alla media e questa rivelazione gli
crea il vuoto intorno. Nonostante ciò, i due decideranno di fare
squadra nella speranza di trovare una soluzione alle loro
esistenze, finendo però per accettare anche lavori a dir poco
particolari e non sempre pienamente legali.
Sventurati coloro che rimangono
La morte è un problema dei vivi. Lo
ripete continuamente Risto, il quale dimostra di sapere benissimo
che per chi se ne va non c’è più nulla di cui preoccuparsi, nessuna
necessità di guadagnare soldi per campare, nessun bisogno di
mantenere vivi i complicati rapporti di tutti i giorni. Tutto ciò
rimane prerogativa dei vivi, “costretti” a vagabondare ancora un
po’ su questa landa desolata e dolorosa che è la terra. In più, ai
vivi spetta il compito di occuparsi dei corpi dei morti, il
classico “lavoro sporco che qualcuno deve pur fare”. Il nuovo film
di Nikki riflette dunque su questa dinamica, mostrandoci tutte le
difficoltà che vivere comporta.
E le comporta soprattutto se si è
circondati da un contesto spietato, dove non ci si pone scrupoli
prima di danneggiare la reputazione di qualcuno o nel offrire a
poveri disperati la possibilità di giochi mortali in cambio di
denaro. Ma è poprio in questo contesto che si muovono Risto e Arto,
cercando di ambientarvisi ma non senza la paura di ciò che tale
adattamento può far perdere loro. E Risto quasi ci casca, col suo
vizio per il gioco che lo spinge in più occasioni a preferire la
sfida, il brivido, la possibile ricompensa, anziché gli affetti o,
in altre parole, il cuore.
Ma allora come sopravvivere in un
mondo come questo, dove ogni possibile interazione umana sembra
destinata a fallire e l’altruismo non è contemplato? Nikky sembra
avere la risposta, che potrà non risultare originale ma non ha
bisogno di esserlo, essendo sempre valida: i rapporti umani. Risto
e Arto sono due veri e propri outsider, allontanati e derisi, che
si riconoscono nella sventura e cercano di affrontarla insieme,
costruendo e fortificando così un legame umano che riconosceranno
infine essere ciò che di più prezioso hanno, da difendere contro
tutto e tutti.
Nel proporci ciò, il regista
confeziona dunque un racconto che si prende il suo tempo prima di
partire ma che quando lo fa sa come scaldare il cuore dello
spettatore. E ciò avviene grazie al suo rimanere sempre accanto ai
suoi personaggi, al raccontarceli nel modo più diretto e sincero
possibile, lasciandoli parlare in tutte le loro grazie e disgrazie.
Così facendo ci si interessa alle loro vicende, se ne ride in
quanto la risata è l’unica arma possibile contro certe situazioni
della vita. Una vita che per chi la vive può essere un problema, ma
dal quale possono emergere inaspettate gioie.
Un filone di film particolarmente
apprezzato è quello noto come “men vs. nature”, di cui uno
dei massimi capolavori è proprio Lo squalo di Steven Spielberg. Da questo titolo ad oggi
sono stati realizzati innumerevoli film di questa tipologia, ogni
volta con animali diversi pronti a mettere a dura prova l’esistenza
umana. Titoli come Prey – La caccia è aperta (2007),
Crawl – Intrappolati
(2019) o il recente Beast (2022)
sono solo alcuni esempi a riguardo. Tra essi si può ritrovare anche
Rogue – Missione ad alto rischio, del 2020.
Si tratta del primo di due film (il
secondo, uscito un anno dopo, è
Endangered Species – Caccia mortale) di questo genere
realizzati dalla regista M.J. Bassett. Da tempo appassionata
di tutela animale, Basset ha infatti utilizzato il thriller
d’azione non tanto per mostrare lo scontro tra umani e natura
selvaggia, quanto per richiamare l’attenzione sul problema del
commercio illegale di animali selvatici. Perfettamente calato nelle
dinamiche del cinema di genere, il film pone infatti i riflettori
sulla piaga del bracconaggio che affligge la fauna africana.
Configurandosi come un tesissimo
thriller che unisce l’azione avventurosa con i classici principi
del beast movie di sopravvivenza, è dunque questo un altro titolo
molto importante su questa tematica che dovrebbe stare a cuore a
tutti. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a Rogue – Missione ad alto
rischio. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Rogue –
Missione ad alto rischio
Protagonista del film è
Samantha O’Hara, un mercenario dal carattere
indurito dalle guerre. La donna è alla guida di una squadra di
soldati per portare a termine una delicata missione: salvare un
gruppo di ostaggi nelle remote terre dell’Africa. L’operazione,
però, non va come previsto e la squadra si ritrova bloccata
nell’impervio territorio, attaccata da una gang di ribelli. Non
dovranno fare i conti soltanto con i rivoltosi, ma anche con i re
della savana, famelici leoni pronti a sferrare attacchi nel loro
regno.
Il cast di attori
Grande protagonista del film nel
ruolo di Samantha “Sam” O’Hara è l’attrice Megan Fox, celebre per i film Transformers e Jennifer’s Body. Nonostante la
sua lunga carriera, quello in questo film è il primo ruolo da
protagonista in un lungometraggio d’azione per l’attrice. Accanto a
lei, nel ruolo di Joey Kasinski vi è l’attore Phillip
Winchester, mentre Kenneth Fok è Bo Yinn.
Sisanda Henna interpreta Pata, mentre
ISabelle Bassett è Tessa. Brandon
Auret interpreta Elijah Dekker, mentre Greg
Kriek è Mike Barasa. Jessica Sutton è
Asilia Wilson, obiettivo del gruppo, mentre Adam
Deacon interpreta il malvagio Zalaam.
La storia vera dietro il film
Come riportato nei titoli di coda
del film, “questa storia è una finzione“, non basata
dunque su alcuna storia vera in particolare. Tuttavia, si aggiunge
che “i fatti sono che nel 2019 c’erano più di 12.000 leoni
nelle ‘fattorie’ in Sudafrica. Sebbene sia legale, per lo più
vengono tenuti in condizioni spaventose prima di essere uccisi per
le loro pelli, ossa e altre parti del corpo per rifornire i mercati
della medicina tradizionale. I cuccioli vengono allevati e
utilizzati per gli zoo fino a quando non sono troppo grandi per
essere gestiti, prima di essere spediti al macello o utilizzati per
la caccia ‘in scatola’. È una vergogna e deve essere
fermata”.
Il finale del film: ecco come si
conclude Rogue – Missione ad alto rischio
Nel corso del film, dopo essere
rimasti bloccati in una fattoria abbandonata appartenuta a
bracconieri, il gruppo guidato da Sam deve attendere l’alba del
nuovo giorno prima di poter ricevere aiuto. Devono però riuscire a
sopravvivere all’attacco di una leonessa, che viene però messa in
fuga dall’arrivo dei terroristi. Durante la battaglia che segue,
Sam e Pata riescono a uccidere la maggior parte dei combattenti.
Asilia trova il coraggio di reagire e ne uccide uno, mentre Pata
affronta il comandante in seconda di Zalaam, Masakh, l’uomo che ha
giustiziato la sua famiglia.
Con l’aiuto di Sam, riesce a
vendicarsi. Pata è però troppo ferito per continuare e viene ucciso
dai terroristi. Zalaam cattura Tessa, ma Sam lo convince a
barattare la sua vita con Asilia, attirandolo nel fienile dove la
leonessa, tornata sul luogo, lo sta aspettando. Nel frattempo, Joey
trova una coppia di cuccioli di leone in un altro edificio. La
leonessa sbrana a morte Zalaam e poi si volta verso Sam, ma la
risparmia dopo aver sentito i cuccioli miagolare all’esterno.
Quando spunta l’alba, Sam, Joey e le due ragazze si dirigono verso
l’elicottero che sta arrivando per prelevarli mentre i leoni si
allontano verso la libertà.
Il trailer di Rogue –
Missione ad alto rischio e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire di Rogue
– Missione ad alto rischio grazie alla sua presenza su una
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nel catalogo di Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2
luglio alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Come sarebbe il mondo e la vita se
la moneta di scambio fosse il Tempo? Da questa premessa nasce il
film del 2011 In Time (qui la recensione), diretto da
Andrew Niccol. Affermato autore di
film fantascientifici come Gattaca – La porta
dell’universo e The Host, egli ha per il suo quarto lungometraggio
dato vita ad un contesto a suo modo distopico, dove per poter
vivere è letteralmente necessario possedere quanto più tempo
possibile. Si tratta dunque di una riflessione quanto mai
affascinante, che trova ovvi riscontri anche nel mondo
contemporaneo, sempre più diviso in classi sociali.
Lo stesso Niccol ha definito
In Time come un’opera derivata proprio da
Gattaca, tanto nel suo look retrofuturistico quanto per
nell’affrontare tematiche simili, il più delle quali incentrate
sulle disuguaglianze. Tutto ciò inizialmente sembrò essere un
plagio del racconto del 1965 “Pentiti Arlecchino!” disse l’uomo
del Tic-Tac, appartenente allo scrittore di fantascienza
Harlan Ellison. Dopo una breve disputa legale, si
evidenziò però come le due opere avessero solo vaghe somiglianze,
differendo però nel modo di affrontare le loro tematiche.
Il film riesce infatti a coniugare
intrattenimento a riflessioni più profonde e sempre più attuali,
che ancora oggi lo rendono un piccolo cult per quanto riguarda
questo genere di opere. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a In
Time. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Justin Timberlake in una scena di In Time
La trama di In
Time
La vicenda narrata nel film si
svolge nell’anno 2169, in un mondo profondamente diverso da quello
che era un tempo. Gli individui sono ora geneticamente programmati
per vivere fino all’età di 25 anni. Da quel momento in poi,
attraverso un chip installato nel braccio, parte per loro un conto
alla rovescia che permette di vivere solo un anno. Al termine di
questo timer sono infatti destinati a morire. L’unico modo per
allungare la durata della propria vita è quello di guadagnare del
tempo ulteriore. Questo è infatti divenuto l’unica valuta con cui
pagare o essere pagati.
In un mondo del genere, i ricchi
hanno naturalmente la possibilità di vivere per sempre, mentre i
poveri sono destinati ad una morte imminente. In questo contesto si
svolge la storia di Will Salas, venticinquenne da
tre anni, il quale tenta come tutti di guadagnare quanto più tempo
possibile per sé. In seguito all’incontro con un uomo di nome
Henry Hamilton, il giovane inizia però a
comprendere come la società sia volutamente divisa in classi sempre
più ferree. Per lui ha così inizio una vera e propria corsa contro
il tempo che lo porterà a cercare di sovvertire l’ordine
costituitosi.
Il cast del film
Protagonista del film nei panni di
Will Salas è l’attore e cantante Justin
Timberlake. Questi ha raccontato di aver accettato la
parte soltanto dopo diverse conversazioni avute con il regista.
Grazie a questi incontri ha infatti avuto modo di comprendere al
meglio l’ambientazione, le tematiche e i personaggi, rimanendone
affascinato. Nel ruolo di sua madre, nonostante nella realtà abbia
tre anni in meno a Timberlake, vi è l’attrice Olivia Wilde.
Questa compare però soltanto nei primi 20 minuti del film. Il ruolo
del centenario Henry Hamilton è invece affidato all’attore MattBomer.
Cillian Murphy
è invece Raymond Leon, capo della polizia. Vincent
Kertheiser, noto per la serie Mad Men, interpreta
il ricco Philippe Weis, mentre Bella Heathcote
è sua moglie Michele. Amanda Seyfried
interpreta invece la figlia dei due Weis, Sylvia. L’attrice era
l’unica ad avere realmente 25 anni al tempo delle riprese. È poi
presente l’attore Johnny Galecki, noto come
Leonard in The Big Bang Theory, che interpreta qui Borel,
amico del protagonista. Infine, Alex Pettyfer interpreta Fortis, leader di un
gruppo di ladri del tempo noti come Minutemen.
Nel finale del film, Will e Sylvia
escogitano un piano per colpire il cuore dell’impero di Philippe.
Travestito da una delle sue guardie, Will lo affronta,
costringendolo a rivelare l’ubicazione della sua capsula del tempo:
un nascondiglio contenente oltre un milione di anni di tempo che
Philippe ha egoisticamente accumulato per sé, negandolo a chi ne ha
disperatamente bisogno. Il loro obiettivo è chiaro: distribuire
l’enorme riserva di tempo alle masse oppresse e sofferenti.
Il film si conclude dunque con un
notiziario in cui si racconta che la gente è scesa in strada a
festeggiare la ritrovata abbondanza di tempo. Il sistema di
controllo accuratamente orchestrato da Philippe e dalla sua società
inizia a crollare quando un’eccedenza di tempo senza precedenti
inonda la società. Nel frattempo, Will e Sylvia continuano a
smantellare le strutture di potere esistenti, prendendo di mira le
banche e distribuendo il tempo a coloro ai quali è stato a lungo
negato.
Il milione di anni distribuito
scatena così un esodo dalla zona 12 a New Greenwich, sovvertendo
qualsiasi ordine stabilito e mandando nel caos il sistema, proprio
come Will voleva che accadesse. Lui e Sylvia, nell’ultima scena del
film, pianificano una rapina in una banca ancora più grande e si
apprestano ad entrare, divenendo dunque a tutti gli effetti dei
“Robin Hood del tempo”. La storia si conclude con una nota di
speranza, accennando al potenziale di un futuro più luminoso e più
equo.
Ma perché le élite hanno continuato
ad aumentare i prezzi? Le potenti élite del film riconoscono i
pericoli di una crescita demografica incontrollata in un mondo in
cui le persone cessano di invecchiare a 25 anni e possono
prolungare la propria vita all’infinito con una sufficiente
disponibilità di tempo. Per contrastare questo potenziale
sconvolgimento, i pochi privilegiati escogitano un sistema astuto e
sinistro. Essi gonfiano intenzionalmente i prezzi dei beni e dei
servizi essenziali.
Così facendo si assicurano che i
meno privilegiati, confinati in regioni impoverite, fatichino a
permettersi i beni di prima necessità per la sopravvivenza. Questa
manipolazione economica ha creato uno straziante paradosso:
l’elisir di prolungata giovinezza e vita, rappresentato dal tempo,
si trasforma in uno strumento di oppressione piuttosto che in un
lusso. Attraverso questo schema, le élite mantengono un flusso
continuo di morti tra la popolazione svantaggiata.
Questa sinistra strategia finisce
per sostenere l’ordine esistente, permettendo a pochi eletti come
Philippe di esercitare il potere sulle masse e di mantenere il loro
dominio per migliaia di anni. Questa spietata economia della
manipolazione del tempo mette in luce anche le estreme conseguenze
che coloro che hanno il controllo sono disposti a raggiungere per
mantenere la loro autorità e sopprimere qualsiasi minaccia alla
loro supremazia.
Il trailer di In
Time e dove vedere il film in streaming
È possibile fruire di In
Time grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti
disponibile nei cataloghi di Apple
TV+, Infinity+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 2 luglio alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Pochi autori della letteratura hanno
avuto successo al cinema tanto quanto Nicholas
Sparks. Celebre per le sue storie incentrate sull’amore
eterno e il destino, questi ha negli anni visto ben 11 dei suoi
romanzi trasposti sul grande schermo, e ognuno di questi film si è
poi rivelato un grande successo. Tra i più celebri si ricordano
Le pagine della nostra vita,The Last Song e Ho cercato il tuo nome. Tra questi si inserisce anche
La scelta – The Choice, diretto nel 2016 da
Ross Katz su sceneggiatura di Bryan
Sipe.
Come anticipato, si tratta anch’esso
dell’adattamento di uno dei romanzi di Sparks, La
scelta, pubblicato nel 2007. Per la precisione, è
l’undicesimo libro dell’acclamato scrittore a diventare un film, e
anche se è forse uno dei suoi lavori meno noti, la sua
trasposizione si è comunque rivelata un buon successo. Ciò è merito
naturalmente anche della capacità di Sparks di affrontare tematiche
universali come l’amore eterno e il destino, ripresentando questi
con storie sempre diverse ma sempre emotivamente potenti agli occhi
dei lettori o spettatori.
Per tutti gli appassionati di
Sparks, La scelta – The Choice è dunque un altro
imperdibile film tratto dalle sue opere, che non manca ancora oggi
di appassionare fino alle lacrime gli amanti del genere. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a La scelta – The Choice. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Travis Parker è un giovane veterinario convinto di
non essere destinato alle relazioni a lungo termine. Le sue
convinzioni decadono però nel momento in cui incontra Gabbi
Holland, un’affascinante pediatra con tutte le carte in
regola per fargli cambiare idea. Dopo un primo, burrascoso
incontro, pian piano i due si innamorano e capiscono di non poter
fare a meno l’uno dell’altra. Ad ostacolarli, però, ci sono le
rispettive vite e relazioni. Nulla però potrà far dimenticare loro
il sentimento ormai nato. La loro vita si complicherà ulteriormente
quando un drammatico e inaspettato evento si verificherà.
Il cast del film
Ad interpretare il ruolo di Travis
Shaw era stato inizialmente scelto l’attore Scott Eastwood, poi sostituito con
Benjamin Walker. Questo era diventato inizialmente
popolare grazie al suo ruolo da protagonista nel film La leggenda del cacciatore di vampiri, ottenendo poi
rinnovata popolarità proprio con La scelta – The
Choice. L’attrice Teresa Palmer, celebre per Point Break e La battaglia di Hacksaw Ridge, interpreta invece Gabbi
Holland. Vi è poi Alexandra Daddario, nota per la serie True
Detective e il film Baywatch,
qui nei panni di Monica, fidanzata di Travis. Tom
Welling, invece, è Ryan McCarthy, fidanzato di Gabbi.
La scelta – The Choice è ispirato ad una
storia vera?
Come confermato anche dallo stesso
Sparks, La scelta – The Choice non è ispirato ad
alcuna storia vera e il racconto proposto è dunque frutto della
fantasia dell’autore. Sparks, tuttavia, ha rivelato di essersi
ispirato a suo fratello – prima che si sposasse – per il
personaggio di Travis. La maggior fonte d’ispirazione, però, è
stato un precedente libro dello stesso Sparks, il celebre
The Notebook (in Italia noto come Le pagine
della nostra vita). Lo scrittore si è infatti basato sugli ostacoli che dividevano i due
protagonisti del romanzo per dar vita alla difficile storia
d’amore tra Travis e Gabbi.
Il finale nel film e nel libro
Il film e il libro di Sparks
presentano naturalmente alcune differenze, ma riguardo al finale si
è deciso di rimanere fedeli rispetto a quanto scritto da Sparks, in
quanto la conclusione da lui concepita ribadisce ulteriormente
tutti i temi alla base del racconto. Se dunque nel libro Travis
decide di correre il rischio e di trasferire Gabbi in un centro di
assistenza a lungo termine, dove tre mesi dopo si risveglia dal
coma e torna a vivere nella loro casa, allo stesso modo nel film il
protagonista sceglie la speranza e viene ripagato con il risveglio
della sua amata e della vita che ora possono trascorrere
insieme.
Il trailer di La scelta –
The Choice e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. La scelta – The
Choice è infatti disponibile nei cataloghi di
Apple
TV+, Prime Video e Now. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 2 luglio alle ore
21:20 su Canale 5.
Gli anni Novanta sono stati
particolarmente importanti per il genere
thriller, che ha durante questi visto riformulare i propri
canoni e i limiti versi cui spingersi sempre di più. Titoli come
Seven, Copycat, Il fuggitivo, Il cliente o Il rapporto Pelican
sono solo alcuni esempi delle tante declinazioni che questo genere
ha assunto nel tempo. Un altro celebre film di questo genere è
Il collezionista, diretto nel 1997 da Gary
Fleder e basato sull’omonimo romanzo poliziesco dello
scrittore statunitense James Patterson.
Si tratta del primo adattamento
cinematografico dei suoi romanzi dedicati al criminologo
Alex Cross, a cui seguiranno Nella morsa del
ragno, ed il prequel
Alex Cross – La memoria del killer. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Il collezionista. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Il
collezionista
Protagonista del film è Alex
Cross, psicologo e criminologo per conto della polizia,
che sta cercando da giorni sua nipote misteriosamente scomparsa.
Sebbene Hatflied, a capo delle indagini, e gli
agenti Nick e Davey, non siano
d’accordo con l’intromissione dell’uomo, ritenendolo inopportuno e
di intralcio, Alex va comunque con loro nel South Carolina, dove è
stata ricoverata una donna sopravvissuta a un maniaco conosciuto
come Casanova. La vittima si chiama Kate
McTiernan, una giovane dottoressa determinata e
coraggiosa.
La donna era stata rapita
all’interno del suo appartamento da un uomo detto “il
collezionista”, soprannominato così perché solito sequestrare e
collezionare bellissime donne. Riuscita a fuggire dal luogo in cui
egli tiene tutte le sue prede, Kate può ora essere fondamentale per
Alex per scoprire qualcosa di più su questo collezionista, che
ritiene responsabile anche della sparizione di sua nipote. La
coppia comincia a mettere insieme numerosi indizi, ma quello che
arrivano a scoprire li spiazzerà completamente, mettendoli entrambi
in grave pericolo.
Nel ruolo di Alex Cross vi è
l’attore Morgan Freeman, che ha ottenuto la parte dopo
che Denzel Washington vi ha rinunciato per via di
altri impegni. Ad interpretare Kate McTiernan vi è l’attrice
Ashley Judd, nota anche per i thriller
Colpevole d’innocenza e High Crimes – Crimini di Stato. L’attrice ha preso
lezioni di kick-boxing prima di girare il film e ha insistito per
fare molti dei suoi stunt. Completano il cast Cary
Elwes nel ruolo del detective Nick Ruskin, Alex
McArthur in quello del detective Davey Sikes, Brian Cox nel ruolo di Hatfield e Tony
Goldwyn in quello di Dr. William Rudolph.
La spiegazione del finale
Alex scopre, con l’aiuto del PDR,
che a Kate è stato somministrato un farmaco chiamato Sistol. Scopre
che un chirurgo plastico di nome Will Rudolph ha ordinato un sacco
di Sistol due anni fa. Ma la parte intrigante è che l’uso del
Sistol per la chirurgia plastica è vietato. Lui rivela di averlo
ordinato con l’intento di curare la leucemia. Ma, in un posto
piccolo, ordinare una quantità così grande di Sistol fa sì che Alex
dubiti ancora di più di Rudolph e si convince che sia lui stesso
Casanova o che possa condurli a Casanova.
Cominciano così a seguirlo senza
avvisare la polizia di Durham. Lo seguono fino ad un pub, dove
Rudolph viene visto parlare con una giovane donna. Nel modo in cui
si approccia a lei, Kate riconosce l’uomo con cui ha a sua volta
interagito e conferma che si tratta di Casanova. Rudolph, però,
riesce a sfuggire ai due, arrivando anche a ferire Alex. Per
quest’ultimo e Kate diventa allora vitale individuare il luogo dove
vengono tenute prigioniere le donne rapire.
Nel frattempo, Rudolph giunge
proprio in tale ambiente segreto, dove si scopre che però non è lui
Casanova, ma ne è il complice. I due iniziano a litigare e Casanova
spara un proiettile in direzione di Rudolph, anche se solo per
minacciarlo. Il suono viene però udito da Alex, trova davanti ad
uno degli ingressi che conducono alla grotta. Entratovi, riesce
finalmente a catturare Rudolph e a liberare le ragazze, anche se
Casanova riesce a sfuggirgli.
Alex può dunque riabbracciare sua
nipote e ora che tutto sembra quasi finito, Kate lo invita a casa
sua per cena. Nella sua stanza d’albergo, Alex trova però
improvvisamente delle somiglianze tra il messaggio scritto a mano
da Casanova e la firma del detective Nick Ruskin. Nel frattempo,
Nick è venuto a completare il suo cerchio uccidendo Kate. Scopriamo
così che Casanova è il detective Nick Ruskin. Kate non conosce la
sua vera identità e lo accoglie a casa.
Ben presto, però, capisce che Nick è
l’assassino, poiché inizia a parlare in modo molto simile al vero
Casanova. Proprio nel momento in cui Nick sta per far saltare in
aria l’appartamento sfruttando una fuga di gas, Alex arriva sul
luogo e gli spara usando una busta del latte in modo che lo scoppio
non faccia esplodere la casa. Alla fine, Casanova muore dunque tra
le mani di Alex mentre va ad abbracciare Kate, che sta ancora
tremando di paura per il suo secondo scontro con l’assassino.
Il trailer di Il
collezionista e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di Il
collezionista grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV,
Prime Video, Paramount+ e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.
La serie Blade Runner
2099 di Prime Video ha aggiunto nuovi membri al
suo cast. A Michelle Yeoh e Hunter Schafer si sono aggiunti
Dimitri Abold (“The Hunger Games: The Ballad of
Songbirds & Snakes”), Lewis Gribben (“Somewhere
Boy”), Katelyn Rose Downey (“The Nun II”) e
Daniel Rigby (“Renegade Nell”), in veste di
regolari per la serie. Johnny Harris (“A Gentleman
In Moscow”), Amy Lennox (“Only Child”),
Sheila Atim (“The Woman King”) e Matthew
Needham (“House of the Dragon”) sono stati invece
scelti per ruoli ricorrenti.
Amazon Studios e Alcon Entertainment
stanno sviluppando il progetto, con il regista del classico di
fantascienza originale, Sir Ridley
Scott,, a bordo come produttore esecutivo. Silka
Luisa (Shining Girls) sarà la showrunner.
“L’originale Blade
Runner, diretto da Ridley
Scott, è considerato uno dei più grandi e influenti
film di fantascienza di tutti i tempi, e
siamo entusiasti di presentareBlade
Runner 2099 ai nostri clienti globali
di Prime Video”, ha
dichiarato Vernon Sanders, responsabile di Amazon Studios per la
televisione globale, in una dichiarazione rilasciata al momento
dell’annuncio della serie. “Siamo onorati di poter presentare
questa continuazione del franchise di Blade Runner e siamo certi
che, grazie alla collaborazione con Ridley, Alcon Entertainment,
Scott Free Productions e la bravissima Silka Luisa, Blade Runner
2099 manterrà l’intelletto, i temi e lo spirito dei suoi
predecessori“.
I co-CEO e co-fondatori di Alcon Andrew Kosove e Broderick Johnson
hanno aggiunto: “Il
pubblico ha scoperto per la prima volta la brillante visione di
Ridley Scott per Blade Runner 40 anni fa e da allora è diventato
uno dei film di fantascienza più influenti di tutti i tempi. Il
seguito di Denis Villeneuve, Blade Runner 2049, è poi diventato uno
dei sequel meglio recensiti di tutti i tempi”.
Con un salto temporale così lungo
tra questa serie e Blade Runner
2049 di Denis Villeneuve, è altamente improbabile
che Harrison
Fordriprenda il ruolo di Rick
Deckard. Ryan
Gosling è una possibilità, anche se il suo
personaggio di replicante sembra essere morto nei momenti finali
del sequel del 2017.
Questo non significa che non possa
tornare, naturalmente, ma sembra molto più probabile che la serie
introduca un nuovo cast di personaggi con legami minori con i
film.
Il cinema d’azione negli ultimi anni
si è popolato di una nuova generazione di giustizieri, alcuni più
memorabili di altri, oggi considerati vere e proprie icone di
questo genere. Si annoverano in particolare il John Wick di
Keanu Reeves e il Robert McCall di Denzel Washington della trilogia di The Equalizer. Personaggi che rasentano
l’infallibilità, assassini estremamente letali e dotati di grande
carisma. Dal 2021, a loro si può accostare anche l’Hutch Mansell di
Bob Odenkirk, protagonista del film Io
sono nessuno, scritto da Derek Kolstad e basato su un’idea
dello stesso Odenkirk, spaventato dal proprio invecchiamento e
dalla sensazione di irrilevanza agli occhi dei suoi figli.
Ma ad aver ispirato il racconto c’è
anche il suo aver affrontato personalmente una violazione di
domicilio intrappolando i trasgressori nel seminterrato. Odenkirk
si è detto frustrato dal modo in cui le autorità avevano gestito la
situazione e aveva pensato a come avrebbe potuto prendere in mano
la situazione se “fosse stato un duro”. Da tutti questi sentimenti
è dunque nato Io sono
nessuno, che ha poi anche ricevuto la “benedizione” di
alcuni gangster russi. Il regista Ilya Naishuller
ha infatti sottoposto alcune idee di sceneggiatura a un “amico”
gangster russo, il quale ha confermato quanto tutto ciò che era
stato scritto fosse autentico e vicino alla realtà.
Io sono
nessuno è poi stato accolto molto positivamente dalla
critica e dal pubblico, i quali hanno elogiato le sequenze di
combattimento e le loro coreografie, ma anche la convincente
interpretazione dei protagonisti. Il risultato è dunque uno dei
film d’azione più riusciti degli ultimi anni. In questo articolo
approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ad altro ancora. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Hutch Mansell, un uomo oppresso, un marito che non
viene considerato e un papà sottovalutato. Insomma, quel tipo di
persona anonima che non si fa mai notare, un signor “nessuno”.
Quando poi una notte due ladri fanno irruzione nella sua casa in
periferia, l’uomo non fa nulla per difendere suo figlio adolescente
Blake e sua moglie Becca. Così
facendo Hutch delude e allontana ancora di più la sua famiglia.
Questo episodio scatenerà in Hutch una rabbia a lungo repressa,
facendogli scoprire abilità letali e portando alla luce oscuri
segreti per i quali nel corso degli anni l’uomo aveva a lungo
lottato per tenere nascosti. Hutch si troverà così ad andare contro
un pericoloso avversario che minaccia la sua famiglia.
Il cast del film
Ad interpretare Hutch Mansell vi è
l’attore Bob Odenkirk, anche noto per il ruolo di Saul
Goodman in Breaking Bad e Better
Call Saul. Per questo ruolo, Odenkirk ha iniziato ad
allenarsi ben due anni prima, con l’obiettivo di eseguire
personalmente tutte le acrobazie e le scene di combattimento.
Queste scene sono infatti state girate con inquadrature dal taglio
lungo, che permettono di dimostrare come quello in scena sia
davvero l’attore e non una sua controfigura. Nel ruolo di sua
moglie Becca, invece, vi è l’attrice Connie Nielsen, che ha rivelato di aver
accettato il ruolo relativamente ingrato della moglie solo perché
le piaceva l’idea di essere all’inizio di un potenziale
franchise.
Nel ruolo del figlio Black Mansell
vi è invece l’attore Gage Munroe, mentre il rapper
RZA interpreta Harry Mansell, fratello di Hutch. L’attore
Christopher Lloyd, noto per la trilogia
di Ritorno
al futuro, è invece David Mansell, il padre di Hutch.
Lloyd ha quasi dovuto rinunciare al film a causa della sindrome
dell’intestino irritabile. Completano poi il cast l’attore
Michael Ironside nel ruolo di Eddie Williams,
Colin Salmon nel ruolo del Barbiere, l’ex
responsabile governativo di Hutch e Billy
MacLellan in quello di Charlie Williams, figlio di Eddie e
cognato di Hutch.
Il sequel di Io sono
nessuno e il suo crossover con John Wick
Nel marzo 2021, l’attrice Connie Nielsen ha espresso il suo interesse a
riprendere il suo ruolo per un sequel. Nel giugno dello stesso
anno, è stato annunciato che Kolstad era in procinto di scrivere un
sequel e nel dicembre 2022 la produttrice Kelly
McCormick ha annunciato che il sequel è ufficialmente in
lavorazione, con le riprese principali previste per il 2024. Il
film vedrà il ritorno di Bob Odenkirk e della Nielsen, a cui si
affiancherà l’attrice Sharon Stone con un ruolo da villain. A
dirigere Io sono nessuno 2 ci sarà invece il
regista indonesiano Timo Tjahjanto, noto per i
suoi film horror e d’azione come May the Devil Take
You.
Nel marzo del 2021, inoltre, Kolstad
è stato interrogato sulla possibilità di un crossover tra il
franchise di John Wick, da lui ideato, e Io sono
nessuno. Sebbene i film siano distribuiti da società
diverse, Kolstad ha ammesso che sono coinvolti gli stessi studi di
produzione. Pur affermando che i franchise sono “molto diversi”,
vorrebbe che i collegamenti venissero fatti con piccoli ma
significativi easter eggs. Al regista Ilya Naishuller è stato
chiesto di questo potenziale crossover ed egli ha dichiarato:
“È tutto quello che dirò. Voglio dire, tutto è possibile. Sono
successe cose più strane, ma… sì“. Non è dunque escluso che in
futuro i due personaggi possano effettivamente incontrarsi.
Il trailer di Io sono
nessuno e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Io
sono nessuno grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Netflix, Google Play, Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Arriva al cinema il 4 luglio con
Movies Inspired Io e Sissi, il secondo
lungometraggio della regista tedesca Frauke
Fisterwarder, che presenta al pubblico un nuovo approccio
cinematografico alla figura dell’imperatrice Elisabetta di
Baviera. Per gli appassionati, Romy
Schneider ha reso popolare il personaggio sul grande
schermo negli anni Cinquanta e, più recentemente, abbiamo visto
Vicky Krieps interpretarla in Il Corsetto dell’Imperatrice di Marie
Kreutzer. Questa volta è Susanne Wolff a
dare vita a Sissi, ma la particolarità di questo film risiede nel
fatto che è raccontato dal punto di vista di un altro personaggio,
la sua dama di compagnia Irma, interpretata dalla
magnetica Sandra Hüller, candidata all’Oscar per
il suo ruolo in Anatomia di una caduta e protagonista anche di
un altro film della stagione dei premi, La zona d’interesse.
Io e Sissi, la trama
La contessa ungherese Irma
Sztáray (Hüller), 42 anni, ha una madre
prepotente e distante che la spinge verso la corte dell’imperatrice
Elisabetta d’Austria dopo aver rifiutato il
matrimonio e l’ingresso in convento. I requisiti per chi vuole
occupare un posto di primo piano vicino a Sissi
(Wolf) richiedono prove estreme, finché Irma non
viene inizialmente accettata nell’aristocratico comune riservato
alle donne sull’isola di Corfù alla fine del XIX secolo. È lì che
l’imperatrice, lontana dalla corte e sapendo che il marito
Francesco Giuseppe ha un’amante, dà libero sfogo alle sue libertà..
Catturata dalle idee moderne dell’imperatrice,
Irma diventerà sua fedele amica e il suo
principale sostegno di fronte alle soffocanti richieste della
nobiltà.
Una figura controversa che non smette di affascinare
In un certo senso, la figura
dell’imperatrice Elisabetta
d’Austria, meglio conosciuta come
Sissi, è un fenomeno pop inesauribile: nel corso
degli anni è stata protagonista di innumerevoli libri, opere
liriche e teatrali e, naturalmente, di film e serie televisive.
Ava Gardner l’ha portata in vita in
Mayerling (1968) e la modella
Cara Delevingne si è calata nei suoi panni nel
2014 per un cortometraggio promozionale di Chanel. Solo negli
ultimi tre anni, è stata oggetto di due lungometraggi e due film
per la televisione, la maggior parte dei quali progettati per
sfidare la concezione ufficiale che la cultura popolare ha di lei
come risultato della famosa trilogia di film per la TV in cui
l’attrice austriaca Romy Schneider ha recitato
negli anni Cinquanta. La principessa
Sissi (1955), Sissi – la
giovane imperatrice (1956) e Il destino
di Sissi (1957), in particolare, la ritraevano come
una versione in carne e ossa di una principessa Disney, sempre
vestita con abiti pastello e adorata universalmente; un’immagine,
tra l’altro, che la stessa Schneider cercò di infrangere agli
ordini di Luchino Visconti in
Ludwig (1973), interpretando una
Sissi profondamente tormentata.
Da quando si sposò a 16 anni con
Francesco Giuseppe I d’Austria fino a quando venne
assassinata a 60 anni da un anarchico italiano, Elisabetta mostrò
sempre il suo disappunto per le restrizioni imposte dalla vita di
corte degli Asburgo. Infatti, si ritirò dalla vita pubblica molto
precocemente, trascorrendo la maggior parte del suo tempo
viaggiando per il mondo ed evitanto accuratamente di farsi vedere
in pubblico. Si dice che in età matura, quando era costretta a
partecipare a cene ufficiali a Vienna, rimanesse seduta immobile
come una statua, senza aprire bocca per mangiare o parlare per
tutta la serata.
Solo alcuni dei seguenti fatti su di
lei sono provati: aveva un tatuaggio sulla spalla; beveva vino a
colazione e faceva ginnastica due o tre volte al giorno usando le
spalliere e gli anelli che teneva in camera. Scriveva poesie,
andava a cavallo e a caccia, leggeva Shakespeare, studiava il greco
classico e moderno e, per curare la pelle, faceva bagni caldi
nell’olio d’oliva e indossava maschere di pelle imbottite di carne
di vitello cruda; lottò contro la depressione per tutta l’età
adulta, perdendo la battaglia nel 1889 dopo
il suicidio del figlio, il principe ereditario Rodolfo. Tutte
queste particolarità biografiche, unite al suo rifiuto di farsi
fotografare dall’età di 30 anni – ne aveva 42 l’ultima volta che
posò per un quadro – hanno avvolto la sua figura in un alone di
mistero che, ovviamente, spiega perché, a distanza di tanti anni,
siamo ancora affascinati da questa figura.
La relazione tra Io e Sissi e Il Corsetto dell’Imperatrice
Per parlare di Io e
Sissi dovremmo parlare prima del film Il Corsetto dell’Imperatrice (2022), a cui è
accomunato da diverse somiglianze, senza dubbio non volute. Diretto
da Marie Kreutzer, la pellicola è ambienta intorno
al 40° compleanno di Elisabetta, nel 1877, arco di tempo scelto per
evidenziare il suo crescente distacco sia dal marito che dalle
responsabilità di palazzo. Impeccabilmente interpretata da
Vicky Krieps, questa versione di
Elisabetta si masturba in bagno, alza il dito
medio ai cortigiani, prende eroina per calmare i nervi e si rivolge
al marito a suon di insulti.
Io e Sissi si
distingue invece per l’attenzione dedicata alla contessa
Irma Sztáray, l’ultima dama di compagnia
dell’imperatrice. Attirata dalla promessa di amicizia, Irma
sottomette la propria volontà a quella dell’imperatrice
praticamente in tutto, frenando il suo abbondante appetito per
assecondare le restrizioni alimentari di Sissi e adottando e
imitando la sua estetica. Il film di Frauke
Fisterwarder ritrae Isabel come una
figura dal magnetismo quasi soprannaturale, che alla fine viene
soffocata dalla passione e dalla gelosia che ispira negli altri, ma
ciò che soprattutto lo distingue da Il Corsetto dell’Imperatrice è che si
tratta di un film assolutamente queer.
Per esplorare gli ultimi anni di
vita di Elisabetta, entrambi i film fanno uso di anacronismi sia
nella colonna sonora che nei costumi, entrambi si concentrano sulla
sua devozione all’esercizio fisico e ai trattamenti di bellezza
piuttosto che sui suoi disturbi alimentari, ed entrambi tracciano
chiari parallelismi tra Sissi e
Dianadel Galles, due donne
intrappolate in relazioni coniugali infelici, in un ambiente di
palazzo ostile, in un corpo che deve essere mantenuto perfetto e
nei capricci di un immaginario collettivo sempre pronto a
manipolare la sua immagine. Lo stesso vale per i costumi, disegnati
da Tanja Hausner in un modo lontano dal rigido
realismo storico: in contrasto con l’ostentata e scomoda moda
vittoriana, gli abiti raccontano la storia di una donna moderna,
all’avanguardia e in anticipo sui tempi. Niente corsetti, spazio ai
pantaloni: quelli indossati dalle protagoniste sono abiti in cui ci
si può muovere, agitare o sedere senza problemi, con cui si può
andare in giro senza preoccupazioni e più orientati verso gli anni
Sessanta e Settanta del secolo scorso.
Frauke
Finsterwalder traccia in Io e Sissi una
riflessione sulla causalità dell’amicizia, sull’asimmetria delle
relazioni e sul calcolo millimetrico dei comportamenti che le
sostengono. Sostenuto dalla turbolenta relazione tra l’imperatrice
Sisi e la contessa Irma, Io e Sissi non è né un
ritratto semplicistico di una donna potente e capricciosa, né un
racconto agiografico che divinizza l’imperatrice. Ciò che sembra
dirci, analogamente a Il corsetto dell’imperatrice, è che, sebbene
Elisabetta d’Austria non fosse affatto una persona
comune, parlare di lei significa parlare di tutte le donne, dei
danni e dei traumi che il patriarcato e lo sguardo maschile hanno
causato loro nel corso dei secoli, e della repressione,
dell’ageismo e della mancanza di autonomia a cui sono sottoposte
oggi come allora.
Beetlejuice Beetlejuice sarà
presentato in anteprima mondiale mercoledì 28 agosto 2024 nella
Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata
di apertura della 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Warner Bros. Pictures presenta Beetlejuice Beetlejuice che uscirà
nelle sale cinematografiche italiane il 5 settembre, distribuito da
Warner Bros. Pictures.
“Beetlejuice Beetlejuice è l’atteso
ritorno di uno dei personaggi più iconici del cinema di Tim Burton,
ma anche la felice conferma dello straordinario talento visionario
e della maestria realizzativa di uno dei più affascinanti autori
del suo tempo – dichiara il Direttore Alberto Barbera – La Biennale
di Venezia è onorata e fiera di poter ospitare la prima mondiale di
un’opera che è una sorprendente altalena di immaginazione creativa
e trascinante ritmo allucinatorio”.
Beetlejuice Beetlejuice aprirà Venezia 81
“Sono entusiasta – dichiara Tim
Burton – Significa molto per me avere la prima mondiale di questo
film alla Mostra di Venezia”.
Beetlejuice è tornato! Il regista
candidato all’Oscar® Tim Burton, e l’attore candidato all’Oscar®
Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice,
l’atteso sequel del pluripremiato Beetlejuice (1988). Keaton torna
nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar® Winona
Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di
Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara
(Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si
aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star
Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica
Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un
lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì,
Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato
all’Oscar® Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia
dell’eternità).
Tim Burton sul set di Beetlejuice Beetlejuice. Credit: Instagram di
Tim Burton
Dopo un’inaspettata tragedia
familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a
Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia
viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid,
scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale
per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che
stanno nascendo in entrambi i regni, è solo questione di tempo
prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il
demone dispettoso torni nuovamente per scatenare il suo caos.
Tim Burton, che ha creato un suo
genere personale, dirige il film da una sceneggiatura di Alfred
Gough & Miles Millar (Mercoledì), una storia di Gough & Millar e
Seth Grahame-Smith (LEGO® Batman – Il film) basata sui personaggi
creati da Michael McDowell e Larry Wilson. I produttori del film
sono Marc Toberoff, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Tommy Harper e
Tim Burton, con Sara Desmond, Katterli Frauenfelder, Gough, Millar,
Larry Wilson, Laurence Senelick e Brad Pitt alla produzione
esecutiva.
Tra i collaboratori di Burton dietro
le quinte figurano anche il direttore della fotografia Haris
Zambarloukos (Belfast, Assassinio sull’Orient
Express), lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore
Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar® Colleen
Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere
di Fleet Street, Il mistero di Sleepy Hollow), il premio Oscar®
supervisore creativo degli effetti speciali per le creature e del
trucco speciale FX Neal Scanlan (Sweeney Todd – Il diabolico
barbiere di Fleet Street, La fabbrica di cioccolato), il
supervisore agli effetti visivi, vincitore del BAFTA, Angus
Bickerton (House of the Dragon, Dark Shadows) e il compositore
candidato all’Oscar® Danny Elfman (Big Fish, Nightmare Before
Christmas, Batman), così come la truccatrice e parrucchiera
vincitrice dell’Oscar Christine Blundell (Topsy-Turvy –
Sottosopra).
Warner Bros.
Pictures presenta ‘Trap’, una
nuova esperienza nel mondo del regista M. Night
Shyamalan che vede protagonista Josh Hartnett e l’interpretazione della
stella nascente della musica, Saleka
Shyamalan.
La trama di
Trap
Un padre e la figlia adolescente
assistono ad un concerto pop ma ben presto si rendono conto di
essere al centro di un’oscura e sinistra vicenda.
Scritto e diretto
da M. Night Shyamalan, “Trap” è
interpretato da Josh Hartnett, Ariel Donoghue, Saleka
Shyamalan, Hayley Mills e Allison Pill.
Il film è prodotto da Ashwin Rajan, Marc Bienstock e M. Night
Shyamalan con Steven Schneider nel ruolo di produttore
esecutivo.
Il direttore della
fotografia è Sayombhu Mukdeeprom (“Chiamami col tuo nome”), la
scenografa è Debbie de Villa (“Ti odio, anzi no, ti amo!”).
Montaggio di Noëmi Preiswerk, musiche di Herdĭs Stefănsdŏttir
(“Bussa alla porta”). Il supervisore musicale è Susan Jacobs
(“Old”), la costumista è Caroline Duncan (“Old”). Casting di
Douglas Aibel (“Asteroid City”).
Warner Bros.
Pictures presenta una produzione Blinding Edge Pictures, un film di
M. Night Shyamalan: “Trap”. Il film sarà distribuito nelle sale
italiane il 7 agosto 2024 da Warner Bros. Pictures.
Durante il fine settimana, abbiamo
appreso che i Marvel Studios stavano prendendo in
considerazione l’idea di riportare Robert Downey Jr. nei panni di
Iron man per la scena post-crediti di Deadpool
e Wolverine. Per qualche ragione, non ha funzionato, anche
se ci aspettiamo comunque che l’attore venga preso in
considerazione nei prossimi film sugli
Avengers.
Con Avengers
5 e Avengers:
Secret Wars all’orizzonte, per non parlare di alcuni
grandi annunci al Comic-Con di San Diego di questo mese, abbiamo
iniziato a pensare ai modi in cui Tony Stark avrebbe potuto far sentire la sua presenza
nella saga del Multiverso. Eccone alcuni!
Un personaggio completamente
diverso
Robert Downey Jr. nel ruolo di Lewis Strauss in Oppenheimer.
Il presidente dei Marvel Studios, Kevin
Feige, è stato fermamente convinto che l’eroico sacrificio
di Tony in Avengers: Endgame non verrà
annullato. Come spiegheremo presto, il Multiverso fornisce dei modi
per aggirare questo problema, ma cosa accadrebbe se l’idea fosse
quella di dare a Robert Downey Jr. la possibilità di fare
qualcosa di completamente diverso?
Come nuovo personaggio, il vincitore
dell’Oscar può scrollarsi di dosso l’ombra di
Iron man e mostrare un lato completamente nuovo
di se stesso nell’MCU… Il nostro suggerimento?
Dottor Destino! Il volto del cattivo è nascosto e, data la
complicata relazione tra Kang, Doom, Iron Man e Reed Richards (che
sono stati tutti varianti di Kang o legati a lui in qualche modo in
passato), questa scelta potrebbe funzionare su diversi livelli.
Downey Jr. può affondare i denti in un ruolo da malvagio ed essere
il perfetto contraltare per la Prima Famiglia della Marvel, sia sulla Terra che su un
616 riavviato.
Viaggio nel tempo
Quando i Marvel Studios introdussero per la
prima volta il concetto di Multiverso, era molto meno complicato.
Essenzialmente, si riduceva a viaggi nel tempo e linee temporali
divergenti; ora, ci sono letteralmente innumerevoli realtà
alternative che sono simili a 616 o molto diverse. Per il possibile
ritorno di
Iron man, consigliamo di mantenere le cose semplici.
In alternativa, perché non tornare indietro nel tempo e strappare
Tony agli eventi di
Iron man?
Si tratterebbe di una “Variante”,
ovviamente, ma è divertente immaginare il Tony che abbiamo visto
rivelare la sua identità al mondo – e che non era un giocatore di
squadra – preso dalla sua linea temporale e gettato in un nuovo
gruppo di Vendicatori Multiversali. Sicuramente si scontrerebbe con
i suoi compagni eroi e ciò consentirebbe a Downey Jr. di rivisitare
l’Iron
man che ha interpretato per la prima volta nel
2008.
Il cattivo della saga del
Multiverso
Doctor Strange nel
Multiverso della Follia ci ha portato su una Terra
parallela e ci ha presentato gli Illuminati, un gruppo di eroi al
limite del malvagio che aveva ucciso Thanos e poi assassinato
Stephen Strange per aver messo a rischio la loro realtà.
Sfortunatamente, i Marvel Studios hanno raccontato
Terra-838 rendendola al limite del futuristico e, per ragioni che
ancora non sono chiare, vestendo tutti allo stesso modo.
A parte questo passo falso e la
realtà devastata da Scarlet Witch, possiamo ancora rivisitarla nei
prossimi film degli Avengers. La presenza di droni Ultron e una
sedia vuota nel quartier generale degli Illuminati suggeriscono che
potrebbe mancare qualcuno e pensiamo che sarebbe divertente essere
un
Iron man “superiore” che ora è in cerca di
vendetta.
Intelligenza artificiale
Tutti parlano di
Intelligenza Artificiale in questi giorni, ma i Marvel Studios erano in anticipo
con l’introduzione di personaggi come J.A.R.V.I.S. e Ultron. Alla
fine di Avengers: Endgame, un ologramma di
Tony dice addio a sua figlia in un momento emozionante. Tuttavia,
ha anche sicuramente lasciato la porta aperta a una versione
AI di
Iron man in grado di prendere il controllo di una
delle sue armature e “vivere” per combattere un altro giorno.
Ciò potrebbe essere spiegato dal
fatto che una copia della sua coscienza viene in qualche modo
salvata dalla sua armatura e, sebbene sarebbe solo un ritorno
temporaneo, è un modo per riportare indietro
Iron man che non sminuisce la sua morte. Si allinea
anche con i fumetti. Non è il modo più entusiasmante per facilitare
il ritorno dell’eroe e immaginiamo che Robert Downey
Jr. sia desideroso di scuotere un po’ le cose. Se i
Marvel Studios vogliono solo
riportare
Iron man sullo schermo, questo è il modo per
farlo.
L’Iron Man “OG” ritorna
In Deadpool & Wolverine, Hugh
Jackman tornerà nei panni di Wolverine senza annullare il
sacrificio del mutante in Logan. A parte il
nuovo costume, sembra in gran parte identico alla versione
precedente che abbiamo visto sullo schermo e ha anche perso i suoi
compagni X-Men in circostanze misteriose. Il Multiverso ha fornito
ai Marvel Studios un modo di
imbrogliare e lo stesso può valere per il ritorno di Robert
Downey Jr. nei panni di
Iron man.
Se Kevin Feige vuole rimontare i sei
Vendicatori originali, allora prendere una variante quasi identica
di Tony Stark dal flusso temporale gli dà la possibilità
di farlo senza annullare Endgame o confondere gli spettatori con
troppi imbrogli multiversali. Non è la possibilità più
entusiasmante, ma sarebbe semplice ed efficace.
The
Umbrella Academy tornerà per la sua quarta e ultima
stagione il mese prossimo, ma l’adattamento di Netflix
della serie di fumetti più venduta di Gerard Way non concluderà la
sua corsa senza controversie.
Rolling Stone ha pubblicato
un articolo in cui vengono messe in evidenza le accuse mosse contro
lo showrunner Steve Blackman, che è stato accusato
di “comportamento tossico, bullismo, manipolativo e di ritorsione”
da dodici persone tra sceneggiatori e personale di supporto in una
denuncia delle risorse umane presentata lo scorso anno.
Nell’articolo, Blackman è descritto
come uno “showrunner manipolatore e caotico” che ha
coltivato “un posto di lavoro tossico mettendo i membri dello
staff gli uni contro gli altri” e si è preso il merito del
lavoro che non ha prodotto. Lo showrunner è stato anche accusato di
fare commenti “sessisti, omofobici e transfobici”.
La Universal Content
Productions, di proprietà della NBC, ha avviato
un’indagine interna dopo la presentazione della denuncia e si dice
che Blackman sia stato trovato “più o meno pulito”
rispetto alla maggior parte delle accuse. Tuttavia, le 12 persone
interpellate da Rolling Stone negano tutto ciò.
Il rappresentante di Blackman ha
rilasciato la seguente dichiarazione: “Nel corso di sei anni e
quattro stagioni in cui ha supervisionato migliaia di persone tra
troupe, attori e sceneggiatori, Steve Blackman ha portato ‘The Umbrella Academy’ a diventare una
serie amata con fan devoti, con storie avvincenti e un team
dedicato che l’ha realizzata. Queste accuse da parte di una
manciata di dipendenti scontenti sono completamente false e
oltraggiose e non riflettono in alcun modo l’ambiente di lavoro
collaborativo, rispettoso e di successo che il signor Blackman ha
coltivato”.
In un’intervista con Tudum, lo
showrunner di The
Umbrella Academy Steve Blackman
ha anticipato alcuni eventi della quarta stagione e ha affrontato
la scena post-credits della terza stagione che fa da sfondo alla
nuova stagione. Ha dichiarato che nulla nella serie – compreso
“Sparrow” Ben (Justin H. Min) nella metropolitana – è fatto per
caso:
“Siamo chiari: quello è Sparrow
Ben. La domanda che dovreste porvi è: che cazzo ci fa su un treno
della metropolitana coreana a leggere un libro sulla ceramica?
Strano, vero? Certo che lo è! Questa è “The Umbrella Academy”. Come
ogni buon fan di “Umbrella” sa, nessun momento della serie esiste
in modo isolato. Tutto ciò che vediamo ha un significato. E questo
momento non fa eccezione. Ben ha un motivo per essere
lì…“.
Nel cast di The
Umbrella Academy figurano anche Elliot Page (Close To You) nel ruolo di Vanya,
Tom Hopper (Love in the Villa) nel ruolo di
Luther, Robert Sheehan (The Last Bus) nel ruolo di
Klaus e Aidan Gallagher (Nicky, Ricky, Dicky &
Dawn) nel ruolo di Five, David Castañeda nel ruolo
di Diego e Ritu Arya nel ruolo di Lila. La sinossi
ufficiale della stagione recita:
I fratelli Hargreeves si sono
dispersi dopo che la resa dei conti all’Hotel Oblivion ha portato a
un completo reset della loro linea temporale. Privati dei loro
poteri, ognuno di loro è stato lasciato a cavarsela da solo e a
trovare una nuova normalità, con gradi di successo molto diversi.
Tuttavia, le caratteristiche del loro nuovo mondo inquietante si
rivelano troppo difficili da ignorare a lungo. Il loro padre
Reginald, vivo e vegeto, è uscito dall’ombra ed è entrato
nell’occhio pubblico, supervisionando un potente e nefasto impero
commerciale. Una misteriosa associazione nota come i Custodi tiene
riunioni clandestine nella convinzione che la realtà in cui vivono
sia una menzogna e che stia per arrivare una grande resa dei conti.
Mentre queste nuove e strane forze cospirano intorno a loro, la
Umbrella Academy deve riunirsi un’ultima volta – rischiando di
sconvolgere la pace traballante che tutti hanno sopportato così
tanto per garantire – per mettere finalmente le cose a posto.
È propio il caso di dirlo, House
of the Dragon 2 ha inserito un
UOVO di pasqua, un Easter Egg su Daenerys
Targaryen nel terzo episodio andato in onda lo scorso
lunedì. Nel caso di Il mulino in Fiamme, l’uovo era effettivamente
un uovo, o meglio tre.
Nella scena in questione, Rhaenyra
Targaryen (Emma
D’Arcy) manda Rhaena (Phoebe
Campbell) nella Valle, e poi dovrebbe viaggiare attraverso
il Mare Stretto fino a Pentos. Rhaenyra dà anche a Rhaena quattro
uova di drago da portare a Pentos per custodirle. Nel pilot di
Il
Trono di Spade, Daenerys Targaryen (Emilia
Clarke) riceve un trio di uova di drago pietrificate come
regalo di nozze a Pentos. Tre delle uova nella scena di House
of the Dragon 2 sono dorate,
verdi e nere, proprio come quelle di Dany.
I fan naturalmente si sono chiesti:
tre di quelle uova che Rhaena sta trasportando sono le stesse che
hanno regalato a Dany per il suo matrimonio? Le stesse uova che si
sono schiuse in un trio di draghi, i draghi che hanno aiutato Dany
a conquistare Westeros e che l’hanno portata alla rovina? Sembra
proprio di sì.
House of the Dragon 2: confermato l’Easter Egg di
Daenerys!
La regista dell’episodio,
Geeta Vasant Patel, ha detto a Mashable: “Quelle sono le
uova di Daenerys. Tutti noi che lavoriamo a questo show siamo
grandi fan di Game of Thrones, quindi è stato molto emozionante
girare quella scena.” Dato che ci sono quattro uova, si
potrebbe supporre che una delle uova alla fine si schiuderà nel
drago di Rhaena, che ne è ancora sprovvista, ma questa è una
speculazione.
In un’intervista a Screen Rant, Patel ha anche
parlato di quella scena sorprendente in cui Rhaenyra torna di
nascosto ad Approdo del Re per avere un incontro segreto con
Alicent Hightower (Olivia
Cooke). Nota che Rhaenyra in realtà non era lì per
cercare di fare un accordo con Alicent.
“Rhaenyra era lì per chiedere:
‘Mio padre mi amava? Mi ha mentito?”, Ha detto. “Ed è
proprio questo il momento… Ti rendi conto che ci sarà una guerra
perché nessuno dei due è disposto a scendere a compromessi. Penso
che stia succedendo qualcosa di veramente profondo con Rhaenyra,
perché lei è una persona che in passato è scesa a compromessi. Ma
in questo momento, credo – e questo sono io come fan – ci sia un
ego che sta crescendo in lei.”
House of the Dragon stagione 2 è
disponibile su Sky e NOW (in contemporanea con gli Stati Uniti),
con un nuovo episodio a settimana.
I Marvel Studios hanno messo in fila
parecchi cameo per Deadpool
& Wolverine (alcuni dei quali già
conosciamo, altri saranno a sorpresa), ma se si crede a un rumor su
un nuovo personaggio, il pubblico potrebbe essere pronto ad
assistere a una battaglia che i fan hanno desideravo vedere in
live-action da molti anni.
Diversi scooper online hanno
lasciato indizi sui social media durante il fine settimana e MTTSH
ora afferma di sapere con certezza che Hulk apparirà nel film. Non
siamo sicuri se sarà Mark Ruffalo nei panni di
Bruce Banner e del suo alter ego furioso, o solo in forma CG nei
panni del Golia Verde, o un’altra interpretazione di Hulk (gli
elementi Multiversali lasciano spazio a numerose possibilità). Ma
se questo report è accurato, è probabilmente una scommessa sicura
che vedremo Wolverine contro Hulk ad un certo
punto del film.
Dopotutto, è difficile immaginare
Kevin Feige firmare per un cameo di Hulk e il
regista Shawn Levy non consegnare la merce
richiesta. D’altra parte, se Hugh
Jackman riprendesse il ruolo di Logan per altri
film (si vocifera su Avengers: Secret Wars), questa
battaglia potrebbe essere comunque vista in un altro momento…
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Wicked,
l’adattamento cinematografico della Universal dello spettacolo di
Broadway, arriverà nei cinema USA il 22 novembre, cinque giorni
prima del previsto. Originariamente avrebbe dovuto aprire il 27
novembre, lo stesso giorno di Oceania
2 della Disney. Nella sua nuova data di uscita,
Wicked
sta evitando astutamente una battaglia reale al botteghino contro
un altro film musicale che fa appello a uno stesso gruppo
demografico.
Ora, Wicked
ha evitato la concorrenza diretta ma avrà comunque qualche rivale.
Il film debutterà lo stesso giorno dell’epopea storica di Paramount
e Ridley Scott Il
Gladiatore II, anche se presumibilmente c’è molta meno
coincidenza di target, in questo caso.
Wicked
è prodotto da Marc Platt (La La Land, La
Sirenetta), i cui film, spettacoli televisivi e produzioni
teatrali hanno ottenuto complessivamente 46 candidature agli
Oscar®, 58 candidature agli Emmy e 36 candidature ai Tony, insieme
a David Stone, plurivincitore del Tony (Kimberly Akimbo, Next to
Normal), con il quale Platt ha prodotto il blockbuster del musical
teatrale Wicked. I produttori esecutivi sono David
Nicksay, Stephen Schwartz e Jared
LeBoff.
Wicked cambia data
d’uscita
Basato sul bestseller di Gregory
Maguire, Wicked
è adattato per lo schermo dalla sceneggiatrice Winnie Holzman, e
dal leggendario compositore e paroliere vincitore di Grammy e
Oscar® Stephen Schwartz. Il musical teatrale di Broadway è prodotto
da Universal Stage Productions, Marc Platt, l’Araca Group, Jon B.
Platt e David Stone.
Wicked, la storia inedita delle
streghe di Oz, vede la pluripremiata Cynthia Erivo
(Harriet, The Color Purple di Broadway), vincitrice di Emmy, Grammy
e Tony, nel ruolo di Elphaba, una giovane donna incompresa a causa
della sua insolita pelle verde, ancora ignara del suo vero potere.
Accanto a lei, Ariana Grande, vincitrice di Grammy
e superstar mondiale, pluripremiata col disco di platino,
interpreta Glinda, una giovane donna popolare, adornata dal
privilegio e dall’ambizione, ancora alla ricerca della sua vera
essenza.
Il film vanta anche la presenza di
Michelle Yeoh, vincitrice di un premio Oscar®, nel
ruolo della regale preside dell’Università di Shiz, Madame
Morrible; Jonathan Bailey (Bridgerton, Compagni di Viaggio) nel ruolo di
Fiyero, un principe arrogante e spensierato; Ethan
Slater, candidato al Tony (Spongebob Squarepants di
Broadway, Fosse/Verdon) nel ruolo di Boq, un generoso studente
Munchkin; Marissa Bode al suo debutto
cinematografico nel ruolo di Nessarose, la sorella prediletta di
Elphaba; e l’icona della cultura popJeff
Goldblum nel ruolo del leggendario Mago di Oz.