Home Blog Pagina 239

Inception: sogno o realtà? la spiegazione del finale

Inception: sogno o realtà? la spiegazione del finale

All’epoca dell’uscita di Inception, nel 2010, Christopher Nolan si era fatto conoscere per le sue capacità di lavorare sugli inganni della mente e costruire film strutturalmente complessi, grazie a pellicole come Memento, Insomnia e The Prestige, oltre ad aver già prodotto due terzi della sua famosa trilogia su Batman: Batman Begins, Il cavaliere oscuro, che si sarebbe conclusa con Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Ma è proprio con Inception che il regista britannico viene definitivamente consegnato alla fama mondiale.

Il film fu tra i più visti al mondo del 2010 e fece incetta di premi e nomination, guadagnando quattro Oscar per la miglior fotografia, il miglior sonoro e montaggio sonoro, per i migliori effetti speciali. Oggi, a 14 anni di distanza dall’uscita, la pellicola dà vita ancora ad accesi dibattiti, soprattutto inerenti a un finale spiazzante che chiunque abbia visto il film ha tentato di decifrare. Ma anche perché il film è capace di fondere sapientemente generi.

Qui si mescolano thriller, spionaggio, azione dramma e naturalmente fantascienza. Inception riesce ad essere perturbante scavando nei meccanismi della mente, rendendo labile il confine fra realtà e sogno. La sua analisi non si ferma sullo schermo, ma coinvolge lo spettatore, rendendolo letteralmente parte del meccanismo filmico.

Inception

La trama di Inception

Dom Cobb, Leonardo DiCaprio, è un estrattore. Il suo lavoro è carpire segreti dalla mente delle persone, entrando nei loro sogni attraverso il meccanismo del sogno condiviso. Viene ingaggiato da importanti aziende per fare spionaggio industriale ai danni dei loro concorrenti. Non può tornare a casa, negli Stati Uniti, perché è accusato di essere responsabile della morte della moglie Mal, Marion Cotillard, che lavorava con lui. Tuttavia, vuole a tutti i costi tornarvi per rivedere i suoi figli, che ora vivono con il suocero Miles, Michael Caine. Per questo, quando l’imprenditore giapponese Saito, Ken Watanabe, gli propone di scambiare il suo rientro in patria da uomo libero con una missione apparentemente impossibile, Cobb accetta.

Si tratta stavolta non di estrarre, bensì di impiantare un’idea nella mente di un concorrente di Saito, Robert Fischer, Cillian Murphy, così da convincerlo a smembrare e vendere l’azienda del padre, eliminando la concorrenza sgradita a Saito. Per compiere l’operazione, Cobb si affida a una squadra di amici fidati: il suo braccio destro, Arthur, Joseph Gordon-Levitt, Eames, Tom Hardy, che nel sogno può assumere diverse identità, Yusuf, Dileep Rao, il chimico che procura a Cobb il sedativo necessario per il sogno condiviso, e Ariadne, Ellen Page, l’architetto che dovrà ricreare in ogni particolare la realtà onirica in cui si muoveranno i partecipanti al sogno. Per arrivare al profondo della mente di Fischer, dove l’idea possa attecchire, il gruppo si imbarcherà in un viaggio onirico complesso e pieno di insidie, il cui rischio più grande è quello di non riuscire più a far ritorno nel mondo reale.

Inception, un lavoro più che decennale per una costruzione perfetta

Il punto di partenza, attorno a cui ruota tutto il film, è che un’idea sia il virus più letale e persistente che possa esistere. Una volta insinuata nella mente, una volta che essa ha avuto origine –  inception – attraverso l’innesto, non la lascia più, fino a diventare una vera e propria ossessione.

Il film ha una struttura a dir poco complessa. Qui il regista mostra tutta la sua perizia nel costruire universi paralleli e portare lo spettatore a a spasso in mondi onirici da lui creati e incastrati uno nell’altro come matrioske. Vi sono infatti tre livelli del subconscio, che si fa via via più profondo. Per accedere al primo occorre un sogno, per il secondo un sogno nel sogno e così via. Fino a raggiungere un livello così profondo da poter innestare in modo sicuro ed efficace un’idea al suo interno. Inoltre, in questi tre universi paralleli il tempo non è come lo conosciamo, ma si dilata man mano che si va in profondità.

Il gioco col tempo è una caratteristica del cinema di Nolan. Per questo ed altri elementi ricorrenti nei suoi lavori il regista stesso ha affermato di essere debitore ad autori come lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, nella cui narrativa ricorrono i concetti di doppio, labirinto e appunto una concezione non lineare del tempo. I diversi livelli spazio-temporali sono tenuti insieme, oltre che da una sicura regia, anche dall’efficace montaggio di Lee Smith.

Dell’ampio gioco di rimandi fanno parte i riferimenti al mito di Teseo e Arianna. Ariadne è il nome dell’architetto che costruisce le scenografie dei sogni, pensate come dei labirinti di cui solo gli estrattori conoscono le vie di fuga. Sarà lei ad affiancare Dom e a cercare di far sì che viaggiando nell’inconscio altrui non si perda nei meandri del proprio, come Teseo nel labirinto. Ariadne, infine, guiderà lo spettatore alla scoperta di questo universo, inizialmente nuovo anche per lei. Inoltre, La vie en rose, canzone scelta per sincronizzare i tempi dell’intero gruppo, rimanda a Marion Cotillard, protagonista dell’omonimo film sulla vita di Edith Piaf, e qui presente nel ruolo di Mal, la moglie di Cobb morta suicida, un’oscura presenza che vive nell’inconscio del protagonista.

Dal punto di vista visivo, poi, c’è l’aspetto architettonico, di costruzione vera e propria dei mondi onirici, cui contribuiscono in maniera fondamentale la fotografia di Wally Pfister, e gli effetti speciali di Chris Corbould, Paul J Franklin, Andrew Lockley e Peter Bebb, tutti vincitori del premio Oscar. Alcune delle architetture, immaginarie ma verosimili, che si vedono sullo schermo sembrano uscite direttamente dalla fantasia dell’incisore Maurits Cornelis Escher.

Nolan è il precisissimo e unico regista di questo mondo, la cui visione ha plasmato scrivendo anche soggetto e sceneggiatura. Il processo è stato lungo, il regista vi ha lavorato per più di dieci anni. La sua abilità è indubbia, poiché il meccanismo, ricco di incastri complessi, funziona perfettamente.

inception Il cerebralismo di Christopher Nolan

Il cerebralismo di Christopher Nolan

Unica pecca può essere l’eccessiva insistenza sul meccanismo del sogno nel sogno e l’articolazione dell’universo onirico eccessivamente cerebrale. Si potrebbe, cioè, obiettare che tutto questo confina pericolosamente con un esasperato ed eccessivamente razionale esercizio di stile. Riesce però a non esserlo perché avvince, tenendo lo spettatore incollato allo schermo per ben 2 ore 28 minuti, sebbene ci sia un po’ di ridondanza. Riesce anzi a rendere lo spettatore parte di quel meccanismo, insinuando in lui il dubbio che lo accompagnerà fino alla fine.

Fondamentale per la riuscita del film è la presenza di un ottimo cast, scelto benissimo dal regista, e la capacità che Nolan ha di dare a ognuno il giusto spazio, la giusta rilevanza. Ciascuno ha i suoi momenti, che interpreta al meglio, offrendo allo spettatore una buona varietà interna. In tal modo il film non grava unicamente sulle spalle del suo protagonista, Leonardo DiCaprio.

Il finale aperto di Inception

Si è dibattuto a lungo e ancora si dibatte su quella trottola che gira a fine film. Si poserà, dimostrando che la missione è riuscita e Cobb è tornato alla realtà o continuerà a girare, svelando che si trova in un ulteriore livello del sogno? È questo il dubbio che attanaglia lo spettatore, rendendolo a tutti gli effetti parte del gioco. Questa l’idea che si è insinuata nella sua mente e non lo lascia, neanche dopo la conclusione del film. Come interpretare dunque questo finale sibillino?

Stante la possibilità per lo spettatore di costruirsi il proprio finale, proprio grazie alla scelta registica di lasciarlo aperto, si può decidere di dare a Cobb il suo lieto fine reale, immaginando che la trottola si posi, oppure un lieto fine solo sognato, dunque se possibile, ancora più inquietante di quanto fin qui la pellicola ha mostrato, poiché prevede un allontanamento definitivo del protagonista dal mondo reale. Resta però una terza via, forse la più accattivante.

inception spiegazione finale

C’è infatti da notare che Cobb, pur estraendo la trottola, il totem che gli consente di verificare razionalmente se si trova in un sogno o nella realtà, smette di osservarne il moto nel momento in cui vede comparire all’orizzonte i propri figli. Dunque, non è più interessato a sapere la verità, se quello che sta vivendo è sogno o realtà. L’unica cosa che gli interessa è riabbracciare i suoi figli, poterli guardare di nuovo negli occhi. Quella è la realtà in cui vuole vivere ed è l’unica cosa che conta. Dunque, seppure si consideri la realtà come una propria percezione e non come qualcosa di oggettivo, ciò che conta è che per chi la vive, nel momento in cui la vive, sia reale. È forse questo che il regista vuole dirci. Tutto può essere reale, se lo vogliamo.

Inception poi, può anche essere visto come una grande metafora del cinema. In fondo, cos’è la settima arte se non la possibilità di rendere reali i sogni – o gli incubi – di costruire realtà parallele, tanto fittizie quanto reali, almeno per la durata della proiezione, e che possono avere delle conseguenze, lasciare delle tracce nelle vite degli spettatori una volta usciti dalla sala? Certo è che la pellicola fa riflettere sull’enorme potere della mente e sulla tentazione di lasciarsi affascinare da mondi virtuali dove tutto è possibile, coi relativi rischi. È forse per questo che a dieci anni di distanza dalla sua prima apparizione sul grande schermo, Inception ancora fa parlare di sé.

Il trailer di Inception e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Inception grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple Tv+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 26 giugno alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Inception: 10 cose da sapere sul film di Christopher Nolan

Inception: 10 cose da sapere sul film di Christopher Nolan

Il regista Christopher Nolan è oggi uno dei pochi registi impegnato nella realizzazione di veri e propri blockbuster d’autore, film tecnicamente e narrativamente ambiziosi attraverso cui porta avanti i suoi maggiori interessi tematici. Titoli come Il cavaliere oscuro, Interstellar o il recente Oppenheimer sono solo alcuni esempi di una filmografia costruita su opere tanto complesse quanto apprezzate. Uno dei film più amati di Nolan rimane però Inception (qui la recensione), uscito nel 2010, con cui Nolan esplora la malleabilità del tempo e il mondo onirico, dando vita ad un’opera ancora oggi oggetto di riflessioni e discussioni.

Ecco 10 cose da sapere su Inception!

La trama di Inception

1. Il film si muove tra sogno e realtà. Protagonista del film è Dominic Cobb, esperto nella tecnica dell’estrazione, che consiste nell’infiltrarsi nella vulnerabile mente di chi dorme per rubare informazioni preziose. Il magnate giapponese Saito assolda Cobb per fare però l’opposto, ovvero innestare nella mente del suo rivale in affari l’idea di disgregare il suo impero economico. Per Cobb è un’occasione irripetibile, poiché Saito gli offrirà in cambio l’opportunità di poter tornare dai suoi figli negli Stati Uniti, da dove è fuggito perché accusato dell’omicidio della moglie Mal. L’operazione, tuttavia, si rivelerà più rischiosa di quanto si potrebbe immaginare.

Le origini di Inception

2. L’idea per il film è nata circa dieci anni prima della sua realizzazione. Le origini di Inception sono da ritrovarsi nei primi anni Duemila, quando dopo aver lavorato a Memento Nolan si interessò sempre più ai sogni e al loro funzionamento. Ci sono voluti anni di studi e ragionamenti prima che il regista arrivasse alla versione definitiva della sceneggiatura, la quale aveva a questo punto assunto la forma di un film d’azione ambientato però in una dimensione mentale, che sfugge alle logiche della realtà. Il risultato è un film con cui Nolan stabilisce nuove vette nella sua ambizione di fornire grande intrattenimento misto a profonde riflessioni su temi che riguardano l’intera umanità.

Inception cast
Leonardo DiCaprio, Tom Berenger, Joseph Gordon-Levitt, Tom Hardy, Cillian Murphy, Elliot Page e Ken Watanabe in Inception. Foto di Stephen Vaughan – © 2010 Warner Bros. Entertainment, Inc.

Il cast del film, da Leonardo DiCaprio a Cillian Murphy

3. Leonardo DiCaprio ha contribuito alla sceneggiatura. Inception è noto per il suo cast composto da grandi stelle del cinema e capitanato da Leonardo DiCaprio nei panni di Dominic Cobb. L’attore si è preparato al ruolo studiando i sogni e le loro regole, così da poter risultare più credibile nella sua interpretazione. Ha infatti trascorso mesi insieme a Nolan a lavorare sulla sceneggiatura. Nolan ha dichiarato: “Ha dato dei contributi straordinari alla sceneggiatura e mi ha sfidato a renderla chiara pur seguendo la sua logica interna, rimanendo fedele all’essenza dei personaggi e alle regole che avevamo stabilito“.

4. È stato uno dei suoi primi ruoli “da adulta” per Elliot Page. In Inception, accanto a Leonardo DiCaprio, recita anche Elliot Page (precedentemente noto come Ellen Page) nel ruolo di Arianna, la giovane architetto a cui è affidato il ruolo di progettare gli scenari onirici. Nonostante all’epoca delle riprese l’attore avesse ormai 23 anni, quello di Arianna è stato uno dei primi personaggi adulti interpretati. Prima di esso, infatti, aveva interpretato quasi sempre ruoli di adolescenti, anche per via del suo viso che gli permetteva di dimostrare diversi anni in meno a quelli effettivamente posseduti.

5. Cillian Murphy ha continuato a recitare con il volto coperto. In Inception si ritrova anche Cillian Murphy, attore feticcio di Nolan, che interpreta qui Robert Michael Fischer, l’uomo nella cui mente deve introdursi Cobb. Dopo Batman Begins e Il cavaliere oscuro (dove indossa la maschera di Spaventapasseri) è questo il terzo film di Nolan in cinque anni in cui il personaggio di Murphy trascorre una parte significativa del tempo sullo schermo con un sacchetto di tela in testa. In seguito, Murphy ha ricevuto un trattamento simile anche in Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012), estendendo la cosa a sette anni.

Inception Leonardo DiCaprio Cillian Murphy
Leonardo DiCaprio e Cillian Murphy Inception. Foto di Stephen Vaughan – © 2010 Warner Bros. Entertainment, Inc.

6. Sono presenti diversi altri noti attori nel cast. Nel film, nel ruolo del braccio destro di Cobb, Arthur, vi è Joseph Gordon-Levitt, il quale ha eseguito personalmente la maggior parte delle acrobazie previste per il suo personaggio. L’attore Tom Hardy interpreta il falsario Eames, mentre Dileep Rao è l’anestesista Yusuf. L’attore Ken Watanabe ricopre invece il ruolo di Mr. Saito. Completano il cast Marion Cotillard nel ruolo di Mal, la defunta moglie di Cobb, e Michael Caine nel ruolo di Miles, suocero e mentore di Cobb.

La trottola di Inception

7. Il significato della trottola di Cobb. Nel film Inception, la trottola ha un significato molto importante, essa rappresenta il totem di Cobb, che egli utilizza per distinguere se si trova in un sogno o nella realtà. Quando questa viene fatta girare, continua a ruotare all’infinito nel sogno, ma si ferma nella realtà. Questa peculiarità è ciò che permette a Cobb di capire in quale dimensione si trova. Durante il film, la trottola diventa dunque un simbolo ricorrente che rappresenta la lotta di Cobb per distinguere dove si trovi ma allo stesso tempo diventa rappresentazione della sua ricerca della verità e della sua instabilità mentale ed emotiva.

I premi vinti da Inception

8. Ha vinto numerosi premi. Acclamato dalla critica e dal pubblico, Inception ha guadagnato ben 836 milioni di dollari in tutto il mondo, vincendo poi numerosi premi in occasioni come Satellite Awards, Saturn Awards, MTV Movie Awards, BAFTA Awards e Golden Globe. In particolare, però, si ricordano i quattro premi Oscar vinti dal film: Miglior fotografia, Migliori effetti speciali, Miglior sonoro, Miglior montaggio sonoro. Inception era candidato anche come Miglior film, Miglior sceneggiatura originale, Miglior scenografia e Miglior colonna sonora, ma non ha poi vinto in tali categorie.

Inception trottola
Leonardo DiCaprio in Inception. Foto di Stephen Vaughan – © 2010 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved

Il finale di Inception

9. Il finale è uno dei più ambigui di sempre. Chi ha già visto Inception sa che il finale rimane volutamente ambiguo riguardo il destino di Cobb. Il film si conclude prima che la trottola che egli fa girare nell’ultima scena possa chiarire se la sua riunione con i figli sia reale o solo un sogno. Nolan ha sempre ribadito che non ha senso interrogarsi sul finale e che ognuno può conferirgli il valore che preferisce. Se si vuole approfondire meglio l’argomento, però, ecco la nostra spiegazione del finale di Inception.

Il trailer di Inception e dove vedere il film in streaming e in TV

10. È possibile fruire di Inception grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple Tv+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 26 giugno alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

LEGGI ANCHE:

Pretty Little Liars: Summer School, la spiegazione del finale, Chi è Bloody Rose?

Dopo otto episodi ricchi di tensione, Pretty Little Liars: Summer School ha trasmesso il suo finale di stagione e con esso ha rivelato le risposte al mistero di Bloody Rose Waters. Nella prima stagione, intitolata Peccato originale, il mistero di “A” era stato risolto in modo piuttosto piacevole: avevamo scoperto l’identità dell’inafferrabile assassino e avevamo ottenuto la vendetta delle nostre bugiarde protagoniste. Ma la seconda stagione li ha visti affrontare una nuova minaccia: la scuola estiva e un altro killer mascherato di nome Bloody Rose.

Ambientata in un’allegra estate con gelaterie e piste di pattinaggio, Summer School ha regalato una serie di episodi spaventosi e intensi, lasciando il pubblico sul filo del rasoio ogni settimana con innumerevoli cliffhanger e grandi sorprese. Dopo il penultimo episodio, che si è concluso con Kelly Beasley (Mallory Bechtel) che galleggiava svogliatamente in piscina, il finale era già destinato a partire con una nota devastante. Cosa è successo esattamente nel finale di Pretty Little Liars: Summer School e chi arriverà alla terza stagione?

Kelly non è morta in Pretty Little Liars: Summer School

Dopo lo scioccante finale dell’episodio 7, che ha visto Faran (Zaria) scoprire il corpo senza vita di Kelly che galleggiava in piscina, i telespettatori erano pronti a dire addio al personaggio divisivo. Ma Faran non ha lasciato andare Kelly senza combattere, e l’ha trascinata dalla piscina sulla terraferma dove ha prontamente eseguito la rianimazione cardiopolmonare. All’inizio sembrava che non ci fossero speranze, ma alla fine Faran è riuscita a rianimare Kelly, permettendole di vedere un altro giorno.

Quando Faran e Kelly si riuniscono al resto delle bugiarde, Kelly si scusa per il suo coinvolgimento in Hell House e offre il suo aiuto per il mistero della Rosa Insanguinata. Questo inizia con il controllare sua madre per assicurarsi che non sia Bloody Rose e, considerando che sta ancora sbattendo sulla porta dell’armadio delle preghiere quando Kelly e le Liars arrivano, pensano che sia sicuro escluderla come sospettata. Questo pone di fatto fine all’arco narrativo di Kelly per la stagione (a parte la sua apparizione nel flash forward alla fine), ma gli spettatori possono respirare più tranquillamente sapendo che è miracolosamente sopravvissuta all’attacco di Bloody Rose.

Dopo che un telegiornale annuncia una rivolta nel penitenziario di Ravenswood, dove è detenuto Archie Waters, le Liars sono in stato di massima allerta. Si presume che “A” sia morto nella sommossa, ma la notizia sembra piuttosto sospetta e lascia le ragazze in apprensione. A metterle ancora più in allarme è il fatto che la madre di Tabby (Chandler Kinney) ha ricevuto un mazzo di rose rosse – che è il biglietto da visita di Bloody Rose, il che significa che rischia di cadere vittima dell’ignoto assassino. Sulla lista c’è anche la signora Langsberry (Carey Van Driest), la mamma di Chip (Carson Rowland). Tabby e Imogen (Bailee Madison) si recano a casa sua per capire se possa essere lei la Rosa Insanguinata, solo per scoprire che anche lei ha un mazzo di rose rosse, il che significa che l’assassino ha messo gli occhi anche su di lei. Questo cancella apparentemente la signora Langsberry dalla lista dei sospettati delle Liars, ma ci sono ancora alcuni sospetti nell’aria.

Noa (Maia Reficco) dice quello che ci siamo chiesti per tutta la stagione e accusa Johnny (Antonio Cipriano) e Christian (Noah A. Gerry) di essere dietro la maschera di Bloody Rose. Dopotutto, sono entrambi nuovi nel gruppo e Christian ha un’affinità con la creazione di maschere inquietanti, quindi non è così improbabile. Questo però offende Tabby e Imogen, che si muovono immediatamente per difendere i loro fidanzati, dando vita a un breve battibecco tra le amiche. Alla fine si rendono conto che è meglio prevenire che curare e decidono di indagare sui ragazzi. Imogen affronta Johnny dopo averlo visto sul suo telefono, ma non trova nulla e sembra escluderlo dai sospetti. Ma più tardi, quando va al freezer per prendere un’altra vaschetta di gelato, scopre diversi corpi infilati dietro le file di gelato. Questo le fa sospettare immediatamente di Johnny e si avvicina a lui con una chiave inglese, agitandola selvaggiamente mentre lui cerca di calmarla. Lui si avvicina troppo e Imogen gli sferra improvvisamente un duro colpo alla testa, facendogli perdere i sensi. Lo trascina nel freezer, mentre lui si sveglia lentamente e, nonostante cerchi debolmente di divincolarsi, è troppo confuso e Imogen lo chiude dentro.

Per Tabby le cose sono ancora più sospette dei corpi nel freezer. Si reca a casa di Christian, si intrufola nel seminterrato dove lui tiene la sua collezione di maschere e inizia a rovistare tra le sue cose. Trova riviste dell’orrore, oggetti di scena di film horror e un’abbondanza di maschere, ma quella che attira la sua attenzione è una maschera realistica della madre di Imogen, Davie (Carly Pope). Nell’episodio precedente abbiamo appreso che quando Imogen è stata attaccata da Bloody Rose, una volta riuscita a strappare le bende, ha visto il volto di sua madre. Questa rivelazione, tuttavia, dimostra che non si trattava della madre di Imogen – ma se è in possesso di Christian, sicuramente significa che lui c’entra qualcosa, giusto? Tabby non ha però la possibilità di condividere questa scoperta con le ragazze, perché, mentre sale le scale per andare da loro, subisce un’imboscata da Bloody Rose e cade dalle scale, perdendo i sensi e lasciandola in balia dell’assassino.

Spaghetti Spooky ha filmato gli omicidi della Rosa Insanguinata

Mentre Mouse (Malia Pyles) controlla il sito web di Spooky Spaghetti, scopre un trailer di qualcosa chiamato “The Reckoning”. Cliccandoci sopra, si rende conto che qualcuno su Spooky Spaghetti ha filmato gli omicidi di Bloody Rose e ne sta facendo un film. Informa le altre Liars e dice loro che il suo insegnante di informatica sta indagando per scoprire da dove è stato caricato il video. Quando riesce a rintracciare la fonte, però, dice che è stato caricato dall’Orpheum, dove lavorano Tabby e Christian.

Ancora una volta, Christian è in cima alla lista dei sospettati. Le Liars vanno al teatro e lo affrontano, ma lui è confuso quanto loro. Ha chiamato Tabby, ma lei non ha risposto, e per di più l’aria condizionata non funziona, lasciando il teatro un incubo umido e sudato. Mentre girano per il teatro, scoprono un biglietto di Bloody Rose che li indirizza alla sala 3 per uno spettacolo speciale. Lo spettacolo speciale in questione? Uno streaming in diretta di Tabby che viene affrontato da “A” e Bloody Rose.

L’identità di Bloody Rose viene rivelata in Pretty Little Liars: Summer School

identità di Bloody Rose viene rivelata in Pretty Little Liars- Summer School

Dopo essere caduta dalle scale, Tabby si sveglia e scopre di essere chiusa nella cabina di confessione della chiesa. Sulle pareti è scritto “CONFESSA I TUOI PECCATI!”. Ma Tabby non sa cosa significhi, perché non ha alcun peccato da confessare. Guardando dall’altra parte della cabina di confessione, scopre che la vera Rose Waters (Susan Barnes Walker) è morta. Riesce a uscire dalla cabina e lo spettacolo che la attende è qualcosa di simile a un incubo.

Ci sono maschere dappertutto, persino appese al soffitto, oltre a dipinti che sembrano raffigurare gli ultimi esami femminili di lei e della sua amica. Ma il suo incubo è tutt’altro che finito, perché “A” e Bloody Rose la stavano aspettando. Accompagnati da un gruppo di altre persone mascherate, “A” e Bloody Rose minacciano Tabby e Bloody Rose le dice ancora una volta di confessare i suoi peccati. Tabby non sa ancora cosa intenda, finché Bloody Rose non le dice di confessare ciò che ha fatto a suo figlio. All’improvviso Tabby capisce che Bloody Rose è in realtà la signora Langsberry e che sta cercando di ottenere giustizia per suo figlio Chip.

Per rendere la situazione ancora più scioccante, quando “A” si toglie la maschera, si rivela essere Wes (Derek Klena), il vecchio capo di Tabby e Christian all’Orpheum. Lui e la signora Langsberry hanno iniziato a legare dopo che lui ha ripulito l’armadietto di Chip e le ha portato le sue cose. Rivela inoltre a Tabby che in precedenza aveva pensato a un’idea per un film horror con Chip, in cui gli omicidi erano reali. The Reckoning è quell’idea che prende vita e Tabby sarà la sua ultima ragazza. È lui che ha messo la maschera in casa di Christian per incastrarlo, dopo che Bloody Rose l’aveva indossata durante Hell House.

Tabby è la final girl di Pretty Little Liars: Summer School

Tutti i tasselli iniziano a ricomporsi e “A” e Bloody Rose incoraggiano Tabby a confessare i suoi peccati sul livestream, ma Tabby non si tira indietro e dice la verità: Chip ha violentato lei e Imogen e non merita giustizia. Ma questa verità è qualcosa che né Wes né la signora Langsberry avevano intenzione di ammettere, e la dichiarazione di Tabby li fa esplodere. Wes dice ancora una volta a Tabby che lei sarà l’ultima ragazza del suo film e le mostra, come incentivo, un video in cui un gruppo di criminali mascherati si aggira fuori dalla casa di Tabby per osservare sua madre. Ma Tabby, lottando per rimanere impassibile, salta fuori dalla finestra della chiesa e corre verso la salvezza.

Dopo essere stata inseguita nel bosco dalle persone mascherate della chiesa, Tabby si imbatte in un’inquietante capanna, ma sovverte un importante tropo di final girl non avventurandosi all’interno. Tuttavia, apre la porta per far credere di essere entrata, il che spaventa Wes proprio come sperava. Alla fine Tabby lo segue, brandendo un forcone come arma, e lui inizia a schernirla, dicendo che non ha il coraggio di fargli nulla. Lei, però, gli dimostra che si sbaglia molto presto e la scena si interrompe all’esterno della baita, mentre Tabby pugnala Wes al petto con il forcone. Le ragazze la trovano poi nel bosco, ricoperta di sangue e profondamente sotto shock, mentre le sirene risuonano in lontananza. Il gruppo torna nella baita per assicurarsi che Wes sia davvero morto, ma, come in Scream, torna per un ultimo spavento, solo per essere prontamente preso a pugni da Imogen. Sentono poi dei colpi e delle grida soffocate e, quando aprono l’armadio, trovano la dottoressa Sullivan (Annabeth Gish) legata all’interno, sopravvissuta al suo stesso attacco.

Un flash forward prepara il terreno per la terza stagione di Pretty Little Liars

Dopo aver chiuso in modo efficace la storyline di Bloody Rose, un cartellino ci informa che sono passate due settimane e che le ragazze si sono riunite con la dottoressa Sullivan per un’altra seduta di terapia. Grazie a questa seduta, si chiudono alcune questioni in sospeso dell’episodio. Innanzitutto, Christian sta bene ed è riuscito a respingere gli Spooky Spaghetti che hanno cercato di attaccarli all’Orpheum. Johnny ha rotto con Imogen dopo la situazione del freezer, ma uno sguardo prolungato ci dice che la loro rottura potrebbe non essere così definitiva. Hanno anche ripetuto l’esame di chiave di volta e l’hanno superato, consentendo loro di passare al terzo anno. Dopo il riassunto, le Liars decidono che ora possono abbandonare le sedute di terapia con la dottoressa Sullivan, ma esprimono la loro gratitudine per l’aiuto che ha dato loro nel superare il loro anno traumatico. A proposito di questo, le Liars, compresa Kelly, si fanno tatuare sui polsi la scritta “F.G.E.”, che sta per “Final Girl Energy”, perché sono riuscite a sopravvivere ai terribili attacchi di “A” e Bloody Rose, quindi niente può più abbatterle, almeno così pensano.

L’episodio si conclude con due grandi momenti. Tabby racconta a Imogen la sua idea per il prossimo film e vediamo questa scena intervallata da una serie di vignette con un gruppo di ragazze che indossano maschere di plastica, simili a bambole, che ricordano le Liars. All’inizio sembra che questo sia solo un modo per dare vita all’idea di Tabby, che ne parla a Imogen, ma nei titoli di coda compaiono anche queste ragazze mascherate, lasciando intendere che questo gruppo potrebbe essere il nostro prossimo grande cattivo. Tuttavia, non sarebbe un finale di Pretty Little Liars se non si concludesse con un grande e sanguinoso colpo di scena e, purtroppo, è la dottoressa Sullivan a fornirlo. Prima della fine dell’episodio, passiamo nell’ufficio della dottoressa Sullivan mentre fa i bagagli per la notte e parla al telefono con il suo editore. Il suo libro si preannuncia un grande successo e ha solo bisogno dell’approvazione delle ragazze prima di poterlo pubblicare, dato che ha a che fare in parte con loro. Spiega che dovrebbe essere facile e che otterrà le loro firme il prima possibile, ma poi salta la corrente.

La dottoressa Sullivan riattacca il telefono e va ad indagare, pensando che si tratti di un paziente in cerca di aiuto dopo l’orario di lavoro, ma si trova davanti Archie Waters. La donna capisce subito cosa significa per lei e, come ultima possibilità di ottenere giustizia per suo figlio, prega Archie di dirle se è stato lui a ucciderlo. Vuole solo la conferma prima di morire, non vuole opporsi a lui, ha solo bisogno di sapere, perché l’ha perseguitata per tutti questi anni. Ma Archie non risponde alla sua domanda, non pronuncia nemmeno una parola, si limita a pugnalarla ripetutamente mentre passiamo ai titoli di coda, preparando noi e le Liars a un altro anno di sangue.

Harry Potter: HBO assume i registi di The Last of Us e Succession per dirigere la serie tv

0

La serie televisiva di Harry Potter della Warner Bros. ha trovato uno showrunner e, a dimostrazione dell’importanza della serie per la Warner, ha ingaggiato un peso massimo per supervisionare le sette stagioni che saranno adattate dai romanzi di J.K. Rowling. Dopo alcune speculazioni, è stato confermato che Francesca Gardiner e Mark Mylod saranno i capitani del teamc he ci porterà a Hogwarts nella serie, che andrà in onda su HBO e Max, e che la Gardiner porta con sé un curriculum impressionante, mentre Mylod non ha bisogno di presentazioni, essendo una delle forze chiave dietro Succession fin dal suo inizio. Gardiner sarà il capo sceneggiatore, mentre Mylod dirigerà la serie.

La Gardiner è stata recentemente coinvolta come produttrice esecutiva e scrittrice in serie come Killing Eve, His Dark Materials e, cosa forse più importante per la Warner, Succession, la serie HBO adorata dalla critica che ha concluso la scorsa stagione con una pioggia di premi sia per il team di sceneggiatori che per il cast. All’inizio di febbraio, Deadline aveva già suggerito che la Gardiner era considerata una delle favorite per la posizione, ma ora si è assicurata il posto a capotavola nella Sala Grande e ha la responsabilità di portare il mondo dei maghi a una nuova generazione. L’attrice ha il ruolo di showrunner, mentre Mylod sarà produttore esecutivo e regista di alcuni episodi.

La serie di Harry Potter sarà prodotta dalla Brontë Film and TV, sotto la guida dell’agente della Rowling e  Neil Blair dalla Warner Bros Television, insieme all’amministratore delegato della Brontë, Ruth Kenley-Letts, e a David Heyman, il produttore dei film originali, che sta attualmente discutendo per diventare produttore esecutivo, supervisioneranno la produzione.

Quando uscirà la serie di Harry Potter?

Il 23 febbraio, durante la conferenza stampa sugli utili del trimestre, l’amministratore delegato della Warner Bros. Discovery, David Zaslav, ha confermato l’intenzione di pubblicare la serie nel 2024 e ha lasciato intendere che la Rowling – armata di tutto il suo bagaglio transfobico – sarebbe stata una parte fondamentale degli sforzi creativi dello staff di produzione.

“Non siamo stati timidi nel descrivere la nostra eccitazione per Harry Potter. L’ultimo film è stato realizzato più di una dozzina di anni fa. Sono stato a Londra qualche settimana fa con Casey [ Bloys , amministratore delegato della HBO] e Channing [ Dungey , presidente della Warner Bros. Television] e abbiamo trascorso del tempo reale con JK e il suo team. Entrambe le parti sono entusiaste di riavviare questo franchise. Le nostre conversazioni sono state fantastiche e non potremmo essere più entusiasti di quello che ci aspetta. Non vediamo l’ora di condividere un decennio di nuove storie con i fan di tutto il mondo su Max. Puntiamo a un debutto nel 2026”.

 

Lanterns: Warner Bros dà il via libera alla serie, ecco tutti i dettagli!

0

HBO, Warner Bros. Television e DC Studios hanno annunciato una nuova entusiasmante aggiunta al rinato Universo DC con il via libera alla serie drammatica Lanterns. La serie, che ha ricevuto un ordine di otto episodi, è basata sull’iconico titolo DC Lanterna Verde, e la nuova avventura promette di portare una nuova interpretazione degli amati personaggi dei fumetti.

La serie segue due personaggi centrali dell’Universo DC: la nuova recluta John Stewart e il veterano Hal Jordan. La storia vede i nostri poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore dell’America, una premessa molto intrigante che promette una miscela di avventure cosmiche e lavoro investigativo concreto, e qualcosa di nettamente diverso dalla norma DC.

Chi sta producendo Lanterns?

Lanterns serie tv 2024

Lanterns vanta un’impressionante schiera di talenti creativi. Il candidato all’Emmy Chris Mundy, noto per il suo lavoro in True Detective: Night Country della HBO e Ozark, sarà showrunner e produttore esecutivo. A lui si aggiungono il vincitore di un Emmy Damon Lindelof, noto per il suo contributo a Watchmen e The Leftovers della HBO, e il vincitore dell’Eisner Award Tom King, acclamato per il suo lavoro su Mister Miracle e Supergirl. Mundy, Lindelof e King saranno co-sceneggiatori della serie e Lindelof e King assumeranno anche il ruolo di produttori esecutivi.

Casey Bloys, presidente e amministratore delegato di HBO e Max Content, ha espresso il suo entusiasmo per il progetto, affermando: “Siamo entusiasti di riunirci con Chris Mundy e Damon Lindelof e di collaborare con Tom per questa nuova versione di Lanterna Verde della DC. Come parte della visione di James e Peter per l’Universo DC, questa prima serie live-action segnerà una nuova entusiasmante era“.

Facendo eco a questo entusiasmo, James Gunn e Peter Safran, Co-Presidenti e Co-CEO dei DC Studios, hanno dichiarato:

Siamo entusiasti di portare questo titolo fondamentale della DC alla HBO con Chris, Damon e Tom al timone. John Stewart e Hal Jordan sono due dei personaggi più avvincenti della DC e Lanterns li porta in vita in una storia poliziesca originale che è una parte fondamentale del DCU unificato che lanceremo la prossima estate con Superman“.

Il mese scorso, Gunn aveva condiviso online i suoi pensieri sulla serie, dicendo: “Sì, è vero. La serie DCU Lanterns sta mettendo insieme un team di scrittori di prim’ordine, sulla base di una meravigliosa sceneggiatura pilota e della bibbia di Chris Mundy, Tom King e Damon Lindelof. Un caloroso benvenuto a Chris e @damonlindelof che si uniscono alla famiglia dei DC Studios (non è necessario dare il benvenuto al vecchio @tomking_tk, che è qui quasi dalla nascita).” Restate sintonizzati su CINEFILOS per ulteriori informazioni su Lanterns.

The Acolyte – episodio 5, recap: il Maestro viene smascherato

The Acolyte – episodio 5, recap: il Maestro viene smascherato

Abbiamo ufficialmente superato la metà del percorso di The Acolyte, ed è qui che inizia il divertimento, soprattutto se avete aspettato di vedere i Jedi confrontarsi con l’inquietante Maestro, anche se la battaglia tanto attesa non è stata priva di un numero di morti impressionante. Fin dall’inizio, la serie di Leslye Headland non ha avuto paura di colpire i Jedi che abbiamo imparato ad amare, e l’Episodio 5, scritto da Kor Adana e Cameron Squires e diretto da Alex Garcia Lopez, non è certo diverso.

“Night”, titolo appropriato dopo “Day” della scorsa settimana, si apre con Osha (Amandla Stenberg) e il suo adorabile droide PIP che si svegliano in quello che può essere descritto solo come un incubo vivente. Sdraiata nella polvere dove il Maestro l’ha gettata la settimana scorsa, una delle prime cose che Osha vede al suo risveglio è il corpo contorto di un Jedi morto, e questo è solo l’inizio degli orrori che la attendono.

Segue i suoni delle spade laser che si scontrano e scopre che la maggior parte dei Jedi arrivati su Khofar con loro sono stati uccisi durante la sua siesta improvvisata, e Yord (Charlie Barnett) sta per incontrare lo stesso destino. Fortunatamente (per ora), la sua vita viene salvata dalla prontezza di riflessi di Osha, anche se l’aver attirato l’attenzione del Maestro nella sua direzione è solo una breve tregua per i rimanenti Jedi.

Anche Mae (Stenberg) assiste inorridita dalla casa di Kelnacca (Joonas Suotamo) mentre il suo Maestro inizia a dare la caccia a sua sorella. Sol (Lee Jung-jae) è lì per salvare la situazione, ma Mae sembra avere dei piani propri quando prende la spada laser di Kelnacca e si dirige, presumibilmente, a dare una mano. Mentre Sol ordina a Yord e Osha di tornare alla nave su cui sono arrivati (un ordine che Yord esegue, nonostante il suo desiderio di rimanere a combattere), Mae affronta la coraggiosa padawan di Sol, Jecki (Dafne Keen), che vuole vedere Mae arrestata per i suoi crimini.

Chi è il “Maestro” in The Acolyte?

The Acolyte episodio 5 sith lord

Dopo quattro episodi in cui si è teorizzato su chi potesse essere “Il Maestro”, l’episodio 5 offre finalmente un colpo di scena che la maggior parte degli spettatori probabilmente aveva previsto. Ma prima della grande rivelazione nell’atto centrale dell’episodio, The Acolyte continua a provocare il pubblico con la risposta più ovvia. Mentre Sol e il Maestro si affrontano, il Maestro schernisce Sol: “Non ti ricordi di me?”.

In apparenza, sembra che il Maestro stia cercando di disarmare Sol, di fargli mettere in discussione i punti in cui le loro strade si sono incrociate in passato, e in un certo senso funziona. Sol sembra più che altro perplesso dal fatto che un maestro nasconda il proprio volto al suo allievo, ma il Maestro non tarda a ribattere. Dopotutto, Sol non sta forse nascondendo a Osha qualcosa su ciò che è realmente accaduto a Brendok? Una maschera non deve sempre essere una cosa letterale.

Dopo aver sconfitto Sol, il Maestro rintraccia Mae, dove è stata ammanettata da Jecki, e decide di usare la lealtà di Jecki come nuova lezione per Mae. Per essere una padawan, Jecki è all’altezza del Maestro. I due ingaggiano un’epica battaglia con la spada laser, la più bella dell’episodio, che include finte doppie lame e una dimostrazione di abilità davvero impressionante da parte di Jecki. Ma quando Mae si allontana nella foresta, il Maestro le punta contro, lasciando Jecki nella polvere. Quando il Maestro raggiunge Mae, si affretta a sottolineare che è “debole” e “deludente”, ma il suo assalto verbale viene interrotto da Sol e Jecki che intervengono per salvare Mae.

È qui che si consuma la tragedia. Mentre Sol e Jecki si lanciano all’attacco del Maestro, sembra che Jecki abbia ancora una volta la meglio. Dopo aver brutalmente strappato la maschera del Maestro dalla sua testa, quest’ultimo fa passare le sue spade laser attraverso Jecki, non una, ma ben tre volte, uccidendola nel fiore degli anni. Mentre il suo corpo cade sul pavimento della foresta, il Maestro si rivela essere Qimir (Manny Jacinto), che ora ha facilmente rivendicato il titolo di Sith più sexy della storia di Star Wars. Spiacente per Darth Vader, Kylo Ren e Darth Maul: la vostra striscia vincente è giunta al termine.

Sol è comprensibilmente sconvolta nel vedere la sua giovane padawan brutalmente uccisa dall’uomo strambo che ha lasciato andare su Olega. Qimir si prende gioco della morte di Jecki chiamandola “it”, ma non fa una piega alludendo al fatto che è colpa di Sol – e dei Jedi – aver portato una bambina in un combattimento come questo. Mentre Sol cerca di capire le motivazioni di Qimir, quest’ultimo tiene Mae sotto tiro con la spada laser, esprimendo un sentimento a cui mi era capitato di alludere dopo l’Episodio 3.

Sebbene le sue azioni possano essere quelle di un cattivo, Qimir dice a Sol che le sue motivazioni sono alimentate dal desiderio di esercitare il suo potere come meglio crede, senza che i Jedi interferiscano. Sarà interessante vedere se questo tema verrà ripreso nel corso di The Acolyte, poiché è un aspetto che caratterizza anche i romanzi dell’Alta Repubblica e il loro scontro con i Nihil. Qimir alla fine dice a Sol che i Jedi probabilmente si riferirebbero a lui come a un “Sith”, il che – mi spiace dirlo a voi nerd – non distrugge comunque il canone stabilito ne La minaccia fantasma. Pensate davvero che i Jedi lasceranno che qualcuno scopra l’esistenza dei Sith, quando non hanno nemmeno detto all’Alto Consiglio di Mae? Qimir si fa persino beffe di questa idea, dicendo che deve uccidere tutti quelli che lo hanno visto perché i Jedi dicono che non può esistere.

Nel corso dell’episodio, vediamo il Maestro-Qimir distruggere completamente i Jedi in combattimento. È rapido nell’usare la Forza per riunire i Jedi in modo da poter sferrare un colpo fatale due contro uno, e in qualche modo è in grado di deviare le loro spade laser con i suoi bracciali e il suo elmo. Abbiamo già visto in passato materiali in grado di resistere al calore di una spada laser, ma questo metallo fa molto di più di quanto sia mai stato mostrato fare dalla beskar. È molto più probabile che si tratti di cortosi, un materiale che può causare un cortocircuito alle spade laser. Introdotto per la prima volta nelle Leggende, questo materiale è apparso in storie canoniche più recenti, come Doctor Aphra.

Chi muore nell’episodio 5 di The Acolyte?

The Acolyte easter Eggs episodio 4

Altrove, nella foresta, Osha sente la voce della giovane Mae mentre sta iniziando il conflitto e capisce che il Maestro sta per uccidere tutti. Lei e Yord tornano di corsa a offrire assistenza, ignari che un’ulteriore tragedia sta per abbattersi su di loro. Yord si precipita, armato di spada laser e pronto a eliminare il nemico, ma Qimir devia senza sforzo il colpo e uccide Yord. C’è una certa ironica tragedia nel fatto che Yord, che è stato così nobile e rigido in questi primi cinque episodi, non abbia nemmeno avuto una morte nobile. Non è morto in un epico duello con la spada laser. Gli è stato spezzato il collo come un ramoscello.

Mae coglie un’altra opportunità per fuggire, ma Osha mette fine alla sua fuga colpendola con un’esplosione stordente. Sol e Qimir ingaggiano un altro combattimento, ma questa volta si tratta di un mix di combattimenti corpo a corpo, che è onestamente molto sexy per Star Wars, e Osha impedisce a Sol di uccidere Qimir. Mentre Sol punta la spada laser alla gola di Qimir, quest’ultimo semina nella mente di Osha dei dubbi sul suo ex maestro, alludendo a un’oscurità di Sol che lui non ha accettato.

Osha, tuttavia, non è pronta a risparmiare Qimir, ma ha in mente altri piani per eliminarlo. Con l’aiuto di PIP, attira a sé gli insetti giganti dell’ultimo episodio e questi portano via Qimir, scalciando e urlando. Si tratta di un momento incredibilmente divertente e del tutto in linea con il marchio Star Wars, che ci ricorda che questo franchise può essere deliziosamente divertente quando vuole, anche dopo aver ucciso due personaggi preferiti dai fan.

The Acolyte diventa una vera e propria “trappola per genitori” nell’episodio 5

Mentre Osha interroga Sol su cosa intendesse Qimir con “l’oscurità dentro di lui”, Mae si sveglia e punta il blaster su Sol, stordendolo e lasciando le sorelle a risolvere da sole le loro divergenze. Mae è convinta che alla sorella sia stato fatto il lavaggio del cervello, ma spera sempre di poterla deprogrammare e farle capire la verità. Le due si abbracciano, con Mae che implora la sorella di scegliere lei, ma Osha – come ha detto Sol nell’episodio 4 – non è pronta a lasciarsi alle spalle il trauma di ciò che le è accaduto da bambine. Osha vede ancora la sorella come la ragazzina che ha presumibilmente ucciso la loro famiglia e ha cercato di ucciderla. Quando l’abbraccio giunge al termine, Osha tenta di prendere in custodia la sorella, decisa a seguire i piani dei Jedi per arrestarla, ma Mae non ha intenzione di permettere che ciò accada.

Mae usa la Forza per mettere al tappeto la sorella e rubarle l’identità. In un colpo di scena che tutti avrebbero dovuto aspettarsi da una serie che presenta una coppia di gemelle identiche, Mae usa la spada laser di Yord per tagliarsi le trecce, in modo che siano della stessa lunghezza di quelle di Osha, e ruba i vestiti della sorella, prima di andare a cercare Sol, fingendo di essere la sua ex padawan. Sol sembra intuire che c’è qualcosa che non va, ma dopo tutto quello che hanno passato, è più interessato ad andarsene da Khofar. Tuttavia, sembra che Bazil, con il suo adorabile fiuto per le tracce, possa rendersi conto che è Mae quello con cui stanno viaggiando, non Osha.

Alla fine dell’episodio, si scopre che Qimir è sopravvissuto all’incontro con i mortali rolly-polly e trova Osha (che Mae ha vestito con i suoi abiti). Non è chiaro se egli sappia che la ragazza svenuta non è la sua infida accolita, ma di certo si crea un conflitto emozionante, dato che Mae e Osha si sono scambiate di posto e di padrone. Forse Osha si rivelerà l’accolita dei sogni di Qimir, visto che ha tanto odio e oscurità nel suo cuore.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle di Star Wars e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Here: Tom Hanks e Robin Wright di nuovo insieme nel trailer del film di Robert Zemeckis

0

Sony Pictures Entertainment ha diffuso il primo trailer di Here il nuovo film di Robert Zemeckis che riporta insieme sullo schermo Tom HanksRobin Wright, coppia indimenticabile di Forrest Gump.

Il film è una storia che copre gli eventi di un singolo punto di terra e dei suoi abitanti, dal passato fino al futuro. Il trailer dà un’idea abbastanza chiara di ciò che ci si può aspettare dal film.

Nel cast del film Tom Hanks, Robin Wright, Paul Bettany, e Kelly Reilly. La sceneggiatura è di Eric Roth e Zemeckis stesso e arriverà nei cinema USA il prossimo 15 novembre.

Here è il nuovo film che vede la collaborazione di Tom Hanks e Robert Zemeckis

Richard McGuire pubblicò originariamente Here come una storia di 6 pagine nel 1957. Oltre cinquant’anni dopo, la versione in graphic novel della storia fu pubblicata nel 2014 da Pantheon Books.

Here è la prima collaborazione di Zemeckis, Eric Roth e Tom Hanks da Forrest Gump del 1994 , per la quale hanno vinto tutti e tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, il miglior attore e la migliore sceneggiatura adattata. Zemeckis e Hanks hanno recentemente lavorato insieme al film fantasy musicale live-action/animazione CG di Disney+ Pinocchio .

Bridgerton 4 potrebbe avere come protagonista un personaggio chiave dei libri

0

Collider ha appreso che Netflix sta effettuando il casting per un nuovo ruolo chiave di Bridgerton 4, l’attesissima quarta stagione di Bridgerton. Descritto come un ruolo ricorrente importante, il bando di casting è alla ricerca di un’attrice che interpreti “Emily”, un personaggio di età compresa tra i 24 e i 30 anni, descritto come coraggioso, dalle infinite risorse e con problemi a fidarsi degli altri.

“Emily è stata scritturata come una donna dell’Asia orientale. Il ruolo comporterà nudità e scene di natura sessuale, il che suggerisce che “Emily” potrebbe essere un nuovo interesse amoroso per uno dei fratelli Bridgerton. La showrunner Jess Brownell ha recentemente confermato che la quarta stagione sarà attesa per due anni e che la produzione della nuova stagione inizierà a breve, il che significa che potrebbe passare un po’ di tempo prima di scoprire chi sia davvero “Emily”.

Le serie e i film più popolari, come Bridgerton, usano spesso parole in codice per tenere nascosti i casting per i ruoli più importanti. Questo in parte per evitare che trapelino spoiler su future linee di trama. Ad esempio, Star Wars: Gli ultimi Jedi ha utilizzato il nome in codice “Space Bear” quando Rian Johnson ha iniziato le riprese del suo film di Guerre stellari. Poiché c’è un precedente nell’uso di nomi in codice, possiamo dedurre che “Emily” è un nome provvisorio.

A proposito di Bridgerton, la serie Netflix utilizza il nome in codice della produzione “Vauxhall”, che è sempre stato un nome in codice intelligente per il suo collegamento ai Vauxhall Gardens. Nel 1700, i giardini di Vauxhall erano famosi per ospitare balli pubblici in maschera. Per i lettori dei libri di Bridgerton, c’è un ballo in maschera all’inizio di Un’offerta da un gentiluomo in cui Benedict Bridgerton, interpretato da Luke Thompson nella serie Netflix, si innamora a prima vista. Alla fine della terza stagione, il ballo in maschera viene prefigurato dopo che Eloise Bridgerton (Claudia Jessie) ne parla a un anno di distanza. Forse il nome in codice “Vauxhall” entrerà finalmente in gioco nella serie.

Il nuovo ruolo di Bridgerton potrebbe essere l’interesse amoroso di Benedict?

In base alla descrizione delle informazioni sul casting, tutti gli indizi sembrano suggerire che “Emily” potrebbe essere l’interesse amoroso principale del protagonista della prossima stagione, che si ipotizza possa essere Benedict Bridgerton. Se Benedict sarà il prossimo protagonista, si può ipotizzare che “Emily” possa essere il nome in codice del casting per Sophie Beckett, il suo interesse amoroso nella serie di libri di Bridgerton. La specificità di un’etnia dell’Asia orientale e la natura di un’importante parte ricorrente implicano che Bridgerton stia riprendendo ad accoppiare coppie di razza mista.

Bridgerton ha accoppiato quasi tutti i fratelli Bridgerton con persone di colore, come Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor) e Simon Hastings (Regé-Jean Page), Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey) e Kate Sharma (Simone Ashley), e Francesa Bridgerton (Hannah Dodd) e John Stirling (Victor Alli), così come la futura compagna di Francesca, Michaela Stirling (Masali Baduza). L’eccezione è rappresentata da Colin Bridgerton (Luke Newton) e Penelope Featherington (Nicola Coughlan) nella terza stagione.

Bridgerton 3 - parte 2 spiegazione finale

Va precisato che questa chiamata di casting per “Emily” non è una garanzia che si tratti dell’interesse amoroso di Benedict, Sophie Beckett. Potrebbe trattarsi di un personaggio completamente nuovo creato per l’adattamento di Netflix, così come Lord Debling (Sam Phillips) e Theo Sharpe (Callum Lynch) erano personaggi originali come pretendenti rispettivamente di Penelope ed Eloise.

Inoltre, dato che Benedict ha confermato di essere pansessuale, non c’è alcuna conferma che il suo interesse amoroso sarà femminile. Bridgerton ha sorpreso i suoi fan quando la serie ha introdotto Michaela Stirling, una versione genderbent del Michael Stirling dei libri; nella serie dei libri, Michael agisce come interesse amoroso per Francesca anni dopo la morte del marito John. Questo schema di modifica dell’interesse amoroso di un personaggio dei libri potrebbe continuare nella quarta stagione e oltre.

Come questo nuovo personaggio potrebbe continuare a espandere Bridgerton 4

Ciò che fa pensare che “Emily” possa essere Sophie Beckett è la descrizione del personaggio, che corrisponde a molte delle qualità di Sophie nei libri. In “Un’offerta da un gentiluomo”, Sophie è coraggiosa, intraprendente e, a volte, sfrontata quando Benedict la fa arrabbiare. È la versione Bridgerton di Cenerentola, una figlia bastarda di un conte maltrattata dalla matrigna che una notte esce di nascosto per partecipare al ballo in maschera dei Bridgerton. Dopo anni di abbandono, Sophie ha difficoltà a fidarsi delle persone ed è costretta a contare su se stessa. Travestita da “signora d’argento”, incontra Benedict e i due si innamorano a prima vista. I due si rincontrano poi in campagna, dove lui incontra Sophie così com’è, ma ancora molto presa dalla sua misteriosa dama d’argento.

Nelle ultime tre stagioni Bridgerton è stata elogiata per la sua inclusività nei confronti dei personaggi POC e LGBTQ+ che abitano questo mondo fittizio della Reggenza. Nonostante ciò, il mondo di Bridgerton è rimasto all’interno della bolla dell’alta società. Se “Emily” è davvero Sophie Beckett, allora potrebbe essere il personaggio che fornirà un commento prezioso sulle dinamiche di classe dal punto di vista della classe operaia. Inoltre, in Bridgerton non c’è mai stata un’attrice dell’Asia orientale in un ruolo importante; infatti, non c’è mai stata un’attrice dell’Asia orientale che abbia interpretato Cenerentola in un film o in una serie per il pubblico occidentale. Questa specifica chiamata di casting è la prova che le menti creative dietro Bridgerton stanno continuando a espandere la portata della serie per quanto riguarda la rappresentazione del genere regency romance.

L’attesa tra la terza e la quarta stagione di Bridgerton ha dato ai fan molto tempo per teorizzare e speculare. Possiamo aspettarci di ottenere maggiori risposte a breve, quando Bridgerton inizierà la produzione della quarta stagione. Mentre attendiamo la conferma del nuovo protagonista di Bridgerton 4 e di chi verrà scritturato per il ruolo di “Emily”, è lecito supporre che Bridgerton 4 si stia muovendo per dare alla prossima storia d’amore della stagione 4 lo stesso livello di cura e rappresentazione presente nelle stagioni precedenti. Restate sintonizzati su Cinefilos.it per gli ultimi aggiornamenti sulla quarta stagione di Bridgerton.

Tulsa King – stagione 2 dal 15 settembre con Sylvester Stallone

0
Tulsa King – stagione 2 dal 15 settembre con Sylvester Stallone

Paramount+ ha annunciato oggi che l’attesissima seconda stagione della serie originale di successo Tulsa King, con protagonista il candidato all’Oscar Sylvester Stallone, sarà disponibile da domenica 15 settembre. Paramount+ ha inoltre rilasciato il teaser in anteprima della nuova stagione.

Il candidato all’Oscar Taylor Sheridan, il candidato all’Oscar e scrittore Terence Winter e il regista plurinominato Craig Zisk sono i produttori esecutivi. Le riprese di Tulsa King si stanno attualmente svolgendo in Oklahoma e ad Atlanta. La serie è prodotta da MTV Entertainment Studios e 101 Studios in esclusiva per Paramount+.

La trama di Tulsa King

Nella seconda stagione, Dwight (Stallone) e la sua banda continuano a costruire e a difendere il loro impero in crescita a Tulsa, ma proprio quando riescono ad ingranare si rendono conto di non essere gli unici a volersi imporre. Con le minacce incombenti della mafia di Kansas City e di un potente uomo d’affari locale, Dwight deve lottare per tenere al sicuro la sua famiglia e il suo gruppo e allo stesso tempo occuparsi di tutti i suoi affari. Inoltre, ha ancora delle questioni in sospeso a New York da risolvere.

TULSA KING è interpretato da un cast stellare che comprende Martin Starr, Jay Will, Max Casella, Vincent Piazza, Tatiana Zappardino, Annabella Sciorra, Neal McDonough, Frank Grillo, Domenick Lombardozzi, Andrea Savage, Garrett Hedlund e Dana Delany.

Oltre a Taylor Sheridan, Terence Winter e Craig Zisk, TULSA KING è prodotto da David C. Glasser, Ron Burkle, Bob Yari, David Hutkin, Sylvester Stallone, Braden Aftergood e Keith Cox, ed è distribuito da Paramount Global Content Distribution.

TULSA KING fa parte della crescente library di contenuti originali di Sheridan su Paramount+ che comprende 1923, 1883, MAYOR OF KINGSTOWN, LAWMEN: BASS REEVES, l’imminente LANDMAN e la seconda stagione di LIONESS, attualmente in produzione.

Eternals: potremmo finalmente sapere quando li rivedremo nel MCU

0
Eternals: potremmo finalmente sapere quando li rivedremo nel MCU

I Marvel Studios non hanno ancora annunciato ufficialmente un sequel di Eternals, ma persistono voci secondo cui un secondo film è in fase di sviluppo, anche se, comprensibilmente, potrebbe non essere una priorità per lo studio in questo momento.

I sequel del MCU sono un evento regolare, ovviamente, ma Eternals è l’unico film dei Marvel Studios a scendere allo status di “marcio” sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, e l’epopea di supereroi che ha diviso il pubblico ha terminato la sua corsa negli Stati Uniti con una deludente cifra di 164,9 milioni di dollari, dandogli il il bottino nazionale più basso di qualsiasi film ambientato nel MCU a parte L’incredibile Hulk del 2008 ($ 134 milioni).

Tuttavia, il primo film ha lasciato alcuni “fili pendenti” nella trama che non sono ancora stati affrontati (quel gigantesco Celestiale che spunta dall’oceano, per esempio), ed è difficile immaginare che Kevin Feige possa semplicemente decidere di dimenticare questi personaggi.

Ora, Alex Perez di My Cosmic Circus riferisce che il sequel di Eternals è ancora in lavorazione, ma per il momento è stato messo da parte. Tuttavia, crede che tutti i personaggi – presumibilmente anche quelli del calibro di Ikaris e Ajak che erano stati apparentemente uccisi nel primo film – torneranno in futuro, e li vedremo prossimamente in forma animata nella prossima serie Marvel Zombies Disney+.

Ikaris-in-EternalsLa trama e il cast di Eternals

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre 2021 nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, i Devianti.

Il cast di Eternals comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Iscriviti a Disney+ per guardare tutti i prodotti Marvel Studios. Dove vuoi, quando vuoi.

From 3: trailer della terza stagione: l’inverno arriva in città!

0
From 3: trailer della terza stagione: l’inverno arriva in città!

Al Comic-Con di San Diego è stato rilasciato il primo trailer della terza stagione di From, che anticipa l’arrivo dell’inverno in città mentre nuovi misteri, sia interni che esterni, iniziano a prendere forma. La seconda stagione di From si è conclusa con la liberazione di Julie, Randall e Marielle dalla loro possessione, ma con gli abitanti della città che non sono riusciti a fuggire o a capire dove si trovano. Tuttavia, il mistero si è infittito quando il Ragazzo in Bianco ha spinto Tabitha fuori dal faro, facendola risvegliare in un ospedale fuori città.

Ora, MGM+ ha rilasciato il primo trailer della terza stagione di From al Comic-Con di San Diego, svelando i misteri e le difficoltà che ci aspettano nei prossimi episodi.

Il trailer mostra l’arrivo dell’inverno in città, mentre i personaggi lottano per la sopravvivenza, alle prese con i continui misteri della serie. Il filmato anticipa anche eventi terrificanti, tra cui morti importanti causate dalle creature e un telefono che squilla nella casa di Jim. Al di là della città, tuttavia, il mistero di Tabitha non è ancora finito, poiché scopre connessioni con il luogo al di là dei suoi confini.

Cosa dice il trailer della terza stagione di From sui nuovi episodi

Il nuovo trailer offre molte informazioni sulla terza stagione di From , mostrando alcune delle situazioni più pericolose per i suoi personaggi fino ad ora. L’attenzione si concentra soprattutto sulle misteriose creature umanoidi, che mettono alle strette personaggi come Julie e Boyd durante una notte particolarmente brutale. Nel frattempo, il cibo si sta esaurendo, poiché l’inverno è arrivato in città per la prima volta in assoluto. Con tanti cambiamenti, potrebbe essere una corsa contro il tempo per tutti trovare una via d’uscita, in modo da non essere massacrati o affamati.

La storia di Tabitha sembra lo scenario più probabile per la fuga di tutti, poiché scopre nuovi personaggi apparentemente legati alla città attraverso i dipinti che possiedono. Grazie alla sua nuova prospettiva esterna, potrebbe aiutare a salvare il cast di From prima che l’inverno possa lasciare il segno su di loro. Tuttavia, una fuga rapida non risponderà alle domande su come operano le creature o sulle visioni che persone come Jade hanno avuto. La loro sofferenza per trovare queste risposte richiederà probabilmente molto tempo.

Al di là dei misteri in sé, però, sembra che personaggi come Donna saranno sottoposti a un forte stress emotivo, mentre la città diventa ancora più spietata. Anche se non è chiaro quante nuove prove dovranno affrontare in futuro, la terza stagione di From sembra che metterà tutti alla prova mentre fanno del loro meglio per vivere e fuggire. Con il mistero più forte che mai, gli elementi di diversi filoni potrebbero iniziare a convergere nel corso dei nuovi episodi.

Daredevil: Born Again, una prima immagine dai regali alla troupe!

0

Ad aprile era arrivata la notizia che le riprese di Daredevil: Born Again erano terminato. La notizia ha fatto scalpore dato che i Marvel Studios hanno interrotto le riprese a metà lavorazione per licenziare il team creativo un affare più grande del solito perché le riprese erano iniziate originariamente all’inizio dell’anno scorso, solo per essere interrotte quando i Marvel Studios hanno deciso di licenziare il team creativo e revisionare una serie che apparentemente non funzionava.

Alcuni filmati e idee originali verranno inseriti nella nuova versione, anche se difficilmente sapremo come era stata pensata la precedente iterazione di questo seguito di Daredevil. Tuttavia, in base a ciò che abbiamo sentito, Foggy Nelson, Karen Page e Bullseye erano assenti, così come il costume dell’Uomo Senza Paura per gran parte del revival di 9 episodi.

Sembra che lo show stia ora andando nella giusta direzione, e mentre un’anteprima ufficiale di Daredevil: Born Again è senza dubbio ancora lontana mesi, è emerso on line un regalo alla troupe che vede l’ombra dell’Uomo Senza Paura incombere su New York.

È un’immagine unica che apparentemente rende omaggio al cattolicesimo di Daredevil con un fumo che somiglia ad un’aureola sospesa sopra la testa dell’eroe. Inutile dire che questa serie continuerà ad esplorare il tumulto interiore di Matt Murdock.

Cosa sappiamo su Daredevil: Born Again?

Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, le cui riprese sono concluse da poco.

I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.

Non è previsto che la serie Daredevil: Born Again si protragga per i 18 episodi inizialmente annunciati. Secondo una recente indiscrezione, la serie dovrebbe andare in onda per 9 (forse 6) episodi prima di fare una pausa a metà stagione. Daredevil: Born Again  non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma è ancora inserita nel calendario aggiornato della Disney per il 2024.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo.

Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, nuovo trailer del film con Scarlett Johansson

0

Eagle e Sony hanno diffuso un nuovo divertente trailer di Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna con Scarlett Johansson e Channing Tatum. Diretto da Greg Berlanti, il film è scritto da Rose Gilroy ed è basato sulla storia di Bill Kirstein e Keenan Flynn. I produttori sono Scarlett Johansson, Jonathan Lia, Keenan Flynn, Sarah Schechter e Robert J. Dohrmann è il produttore esecutivo.

Completano il cast Nick Dillenburg, Anna Garcia, Jim Rash, Noah Robbins, Colin Woodell, Christian Zuber, Donald Elise Watkins con Ray Romano e Woody Harrelson.
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna sarà al cinema dall’11 luglio distribuito da Eagle Pictures.

La trama del film Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna

Interpretato da Scarlett Johansson e Channing Tatum, Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna è un’intelligente ed emozionante commedia drammatica, ambientata nel contesto dello storico allunaggio NASA dell’Apollo 11. Assunta per rilanciare l’immagine pubblica della NASA, Kelly Jones (Johansson), ragazza prodigio del marketing, si scontrerà con Cole Davis (Tatum), direttore del programma di lancio,  creando scompiglio nel suo già difficile compito. Quando la Casa Bianca ritiene che la missione sia troppo importante per fallire, Kelly Jones viene incaricata di inscenare un finto sbarco sulla Luna come piano di riserva. A quel punto il conto alla rovescia inizia davvero.

Alien: Romulus, la resa dei conti tra lo Xenomorfo e Cailee Spaeny nel nuovo poster

0

Quando Sir Ridley Scott ha rimesso mano al franchise di Alien, i fan hanno gioito. Sfortunatamente, i suoi prequel – Prometheus e Alien: Covenant – erano poco ricchi di azione e horror e ricchi di temi fantascientifici profondi… che non hanno avuto la risonanza che il regista sperava.

L’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney ha visto i diritti del franchise passare di mano e ora quest’ultimo si amplierà con una serie TV dallo showrunner di Fargo Noah Hawley e un film, Alien: Romulus, diretto da Fede Alvarez. Ora, grazie a SFFGazette.com, abbiamo un nuovo teaser per Alien: Romulus (che puoi vedere qui) dopo che il film è stato pubblicizzato sulla copertina di una rivista di prossima uscita.

Gli Xenomorfi sono finalmente tornati e ora sono più terrificanti di quanto non fossero da molto tempo; per quelli di voi che se lo chiedono, nel poster si vede il personaggio di Cailee Spaeny, Rain, che fissa il mostro.

“È un talento straordinario”, ha recentemente detto Alvarez dell’attrice. “L’ho incontrata qualche anno fa, e in un certo senso è stata una totale coincidenza. È merito del suo talento, ma quando abbiamo iniziato a scrivere il film qualche anno fa, io e il mio co-sceneggiatore [Rodo Sayagues] avevamo già la sua foto sulla lavagna.”

“Abbiamo messo le foto dei volti sulla lavagna solo per avere un volto del personaggio a cui rivolgerci quando dice una battuta. ‘Come parlerebbe quella persona?’ Quindi abbiamo avuto la sua faccia sul tabellone fin dall’inizio, e dico sempre a Cailee: ‘Ho scritto questo film per te.'”

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Squid Game 2 al Lucca Comics & Games 2024

0
Squid Game 2 al Lucca Comics & Games 2024

Netflix sbarcherà a Lucca Comics & Games 2024 il 31 ottobre con un appuntamento imperdibile: Squid Game 2! Il creatore, scrittore e regista Hwang Dong-hyuk e i protagonisti Lee Jung-jae e Wi Ha-Jun saranno a Lucca per incontrare i fan e per svelare a tutto il mondo alcune novità dell’attesissima seconda stagione, che sarà disponibile solo su Netflix entro la fine del 2024.

Squid Game, la serie che ha avuto un successo senza paragoni su Netflix, rimanendo tutt’oggi la serie più popolare su Netflix dopo più di due anni dalla sua uscita, sta per fare il suo ritorno trionfale, e tutto il mondo è in fermento.

Oltre al suo enorme successo di pubblico, la serie ha fatto la storia vincendo 6 Emmy Awards tra cui Miglior Regia per Hwang Dong-hyuk e Miglior Attore Protagonista per Lee Jung-jae, oltre ad altri premi prestigiosi come il Gotham Award per la “Serie rivelazione” e un “AFI Honor nel 2021”.

Le prime immagini disponibili di questa seconda stagione mostrano Gi-hun mentre prende una decisione critica. Interpretato da Lee Jung-jae, che per il ruolo ha vinto come Attore Protagonista in una Serie Drammatica ai 74esimi Emmy®, Gi-hun abbandona i suoi piani di andare negli Stati Uniti dopo una telefonata misteriosa e si imbarca in una missione.

La nuova stagione accoglierà anche altri amati personaggi della prima stagione, come Front Man (Lee Byung-hun) e il Reclutatore (Gong Yoo). Oltre ai nuovi membri del cast Yim Si-wan, Kang Ha-neul e Park Gyu-young.

Il visionario regista Hwang Dong-hyuk ritorna alle redini del progetto. In seguito alla sua storica vittoria ai 74esimi Emmy, primo asiatico ad aggiudicarsi la Miglior Regia in una Serie Drammatica, Hwang riprende il suo ruolo di regista, scrittore e produttore. Insieme a un cast da sogno al suo fianco, le aspettative sono alte per il genio dietro al colosso Squid Game.

La storia di Squid Game

Squid Game ha sconvolto il mondo con la sua uscita nel 2021, diventando presto una delle serie più viste su Netflix a livello globale. Accumulando più di 1,65 miliardi di ore di visualizzazione da parte di più di 142 milioni di famiglie nei suoi primi 28 giorni, la serie ha raggiunto il posto #1 nella Top 10 di 94 Paesi.

Oltre al suo enorme successo di pubblico, la serie ha vinto premi prestigiosi ed è stata lodata per il suo fresco commento su una società moderna immersa in una spietata competitività, il tutto raccontato in contrasto con lo sfondo di nostalgici giochi da bambini, trasformando tutto ciò che è Squid Game – la sua arte, musica, estetica e i suoi giochi – in un fenomeno culturale globale.

Dettagli sulla serie

  • SCRITTORE/REGISTA: Hwang Dong-hyuk

  • PRODUTTORE ESECUTIVO: Kim Ji-yeon

  • PRODOTTA DA: Firstman Studio

  • CAST PRINCIPALE: Lee Jung-jae, Lee Byung-hun, Yim Si-wan, Kang Ha-neul, Wi Ha-jun, Park Gyu-young, Lee Jin-uk, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Kang Ae-sim, Lee David, Choi Seung-hyun, Roh Jae-won, Jo Yuri, Won Ji-an, Gong Yoo (special appearance)

  • PAESE: Corea del Sud

Uno rosso, il trailer ufficiale del film con Dwayne Johnson e Chris Evans

0

Da Amazon MGM Studio arriva il trailer ufficiale di Uno rosso, diretto da Jake Kasdan con protagonisti Dwayne Johnson e Chris Evans. Fanno parte del cast stellare anche Kiernan Shipka, Lucy Liu, Bonnie Hunt, Kristofer Hivju, Nick Kroll, Wesley Kimmel e J.K. Simmons. Da una storia di Hiram Garcia, la sceneggiatura del film è di Chris Morgan.

Prodotto da Hiram Garcia, p.g.a., Dwayne Johnson, p.g.a., Dany Garcia, Chris Morgan, p.g.a., Jake Kasdan p.g.a. e Melvin Mar, ‘UNO ROSSO’ sarà distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures a novembre.

Uno Rosso, il poster e le prime immagini

Uno Rosso, la trama

Dopo che Babbo Natale – nome in codice: UNO ROSSO – viene rapito, il capo della sicurezza del Polo Nord (Dwayne Johnson) deve fare squadra con il più famigerato cacciatore di taglie del mondo (Chris Evans) in una missione travolgente e ricca di azione per salvare il Natale.

“Non è Max. È HBO” – le serie WB di Lanterna Verde, Harry Potter, It e molte altre lasciano Max per HBO

0

“Non è Max. È HBO.” Variety parafrasa la famosa pubblicità per commentare la nuova politica di Casey Bloys, CEO di HBO e Max Content, che sta cambiando la definizione tra cosa sia uno “spettacolo HBO” e un “spettacolo Max”, spostando la maggior parte dei prossimi progetti IP Warner Bros. ad alto budget di Max sotto l’ombrello della HBO.

Ciò significa che la prossima serie tv Harry Potter, così come la serie prequel di It Welcome to Derry e l’adattamento di Lanterna Verde appena annunciato Lanterns ora saranno tutti marchiati come HBO Originals.

HBO e Max separano le loro identità creative

Si tratta di un cambiamento rispetto alla decisione più recente di inserire tutte le serie basate sulla proprietà intellettuale di Warner Bros. nel segmento Max, stabilita per la prima volta quando Bloys ha aggiunto la supervisione di Max nel 2020.

“Ci sentivamo come se dovessimo distinguere tra uno spettacolo della HBO e uno spettacolo di Max”, ha detto Bloys di questa distinzione iniziale. “L’idea di utilizzare la proprietà intellettuale della Warner Bros. come delineazione per Max sembrava giusta. Almeno questo ti dà una corsia libera. Ma quando abbiamo iniziato a produrre quegli spettacoli, stavamo usando gli stessi metodi, lo stesso tipo di pensiero, su come avremmo affrontato gli spettacoli della HBO. In molti casi, gli stessi talenti che ha lavorato negli spettacoli della HBO.

In Lanterns, ad esempio, gli sceneggiatori includono Chris Mundy, che ha lavorato a True Detective della HBO, e Damon Lindelof, la cui produzione HBO ha incluso The Leftovers e Watchmen. Anche il co-responsabile dei DC Studios, Peter Safran, ha descritto Lanterns come “un enorme evento di qualità HBO” che è “molto sulla scia di ‘True Detective'”.

“Ciò che abbiamo ottenuto sono serie di questa portata e scala che sembrano fantastici, e grandi narrazioni e talenti con cui abbiamo lavorato”, ha aggiunto Bloys. “L’idea della delineazione ha iniziato a sembrare inutile. Tipo, perché lo stiamo facendo? Chiamiamoli semplicemente per quello che sono: programmi HBO.”

Il cambiamento entrerà ufficialmente in vigore con il lancio le serie previste per il 2025. Ciò significa che “The Penguin” e “Dune: Prophecy”, entrambi presentati in anteprima entro la fine dell’anno, dovrebbero essere ancora chiamati Max Originals. Quegli spettacoli erano già stati venduti all’estero con l’etichetta Max – e anche la scorsa settimana, HBO ha inviato un teaser di “Penguin” che includeva ancora il marchio Max.

“Inizieremo nel 2025, anche se ‘The Penguin’ sarebbe ovvio come un originale HBO”, ha detto Bloys. “Sfortunatamente, il processo di concessione della licenza a livello internazionale è già iniziato.”

MaxSpiegando i tempi della decisione di riallineare la scuderia delle serie HBO e Max Originals, Bloys ha osservato che gli è diventato ancora più chiaro che questi grandi spettacoli avrebbero dovuto ottenere l’etichetta HBO mentre Max ha iniziato a sviluppare serie che sono più nella tradizione televisiva. Tra questo tipo di serie ci sono il medical drama The Pitt, con Noah Wyle, così come il thriller poliziesco Duster, di J.J. Abrams e LaToya Morgan, che rimangono entrambi la serie Max.

Matt Smith: 10 cose che forse non sai sull’attore

Matt Smith: 10 cose che forse non sai sull’attore

Nel corso degli anni l’attore Matt Smith ha saputo staccarsi dall’immagine che i suoi ruoli iconici gli avevano conferito per dimostrare di essere un attore completo, capace di destreggiarsi tra generi diversi e con diverse tipologie di personaggio. Oggi è un attore apprezzato, che specialmente negli ultimi progetti ha dimostrato una maturità artistica che gli ha permesso di ottenere le attenzioni di un pubblico particolarmente ampio.

Scopriamo qui di seguito 10 curiosità su di lui e il suo lavoro.

Matt Smith: i suoi film e le serie TV

1 I film. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 2008, quando prende parte al film In Bruges. La sua scena viene tuttavia eliminata dal montaggio finale. Questo non impedisce all’attore di continuare a costruirsi una sua notorietà, prendendo parte ai film Womb (2010), Lost River (2014), Terminator: Genisys (2015), con Emilia Clarke, PPZ – Pride + Prejudice + Zombies (2016), Charlie Says (2018), Paziente zero (2018), Star Wars: l’ascesa di Skywalker (2019), Official Secrets – Segreto di stato (2019), Ultima notte a Soho (2021), con Anya Taylor-Joy, The Forgiven (2021) e Morbius (2022).

2 Le serie TV. L’attore è probabilmente più noto per la sua carriera televisiva, essendo apparso in serie come Diario di una squillo perbene (2007), Le avventure di Sarah Jane (2010), e Doctor Who (2010-2014), dove diviene celebre interpretando l’Undicesimo Dottore. Successivamente prende parte alla serie The Crown (2016-2023) ricoprendo il ruolo del Principe Filippo nelle prime due stagioni, accanto all’attrice Claire Foy. Dal 2022 interpreta invece il principe Daemon Targaryen in House of the Dragon, recitando accanto a Emma D’Arcy, Olivia Cooke e Rhys Ifans.

 

Matt Smith è stato il Dottore in Doctor Who

3. È stato il Dottore più giovane di sempre. Quando fu scelto per interpretare il ruolo del Dottore nell’iconica serie Doctor Who – battendo numerosi altri attori tra cui Chiwetel Ejiofor – Smith aveva solo 26 anni, il che fece di lui il più giovane attore ad aver vestito i panni del personaggio. Smtih era infatti di tre anni più giovane di Peter Davison – scelto per il ruolo nel 1981 – al momento del suo casting.

Matt Smith Doctor Who
Matt Smith e Jenna Coleman in Doctor Who. Foto di ADRIAN ROGERS/BBC – © BBC WORLDWIDE

4. In pochi credevano in lui. Quando Smith venne scelto per il ruolo, la BBC si dimostrò cauta riguardo al suo ingaggio perché sentivano che un ventiseienne non poteva interpretare il Dottore nel modo giusto. Alcuni fan della serie, allo stesso modo, credevano che Smith fosse inesperto e troppo poco noto per il ruolo. Il produttore Steven Moffat, però, insistette per avere lui, rimasto particolarmente colpito dal suo provino. Alla fine Smith dimostrò le giuste qualità e il suo Dottore si è affermato come uno dei più apprezzati.

Matt Smith è Daemon Targaryen in House of the Dragon, prequel di Il Trono di Spade

5. Ha dimostrato di essere perfetto per il suo ruolo. Nella serie prequel di Il Trono di Spade, House of the Dragon, Smith interpreta il principe Daemon Targaryen. Inizialmente, i fan dei libri si erano opposti al casting dell’attore per tale personaggio, poiché ritenevano che Smith non fosse abbastanza carismatico per interpretare questo controverso principe. L’interpretazione dell’attore, tuttavia, ha dimostrato che i suoi critici si sbagliavano e ora è uno degli idoli dei fan della serie.

6. Ha ricevuto consigli da Emilia Clarke. Emilia Clarke ha interpretato Daenerys Targaryen nelle otto stagioni di Il Trono di Spade e prima delle riprese di House of the Dragon ha dato alcuni consigli a Smith, che interpreta un antenato di Daenerys. L’attrice, in particolare, ha avvisato il collega di tenersi pronto per il lungo processo necessario ad applicare la parrucca bionda tipica dei Targaryen. “Ne ho parlato con Emilia e lei mi ha detto: ‘Dio, devo passare un’ora e mezza ogni giorno a mettermi la parrucca, ed è stancante.’ Ma sembra davvero figo, quindi ne vale la pena“.

Matt Smith in The Crown

 

7. Si è allenato con un dialect coach per il suo ruolo. Nelle prime due stagioni di The Crown, Smith ha interpretato il principe Filippo. Pur essendo britannico, Smith si è comunque dovuto preparare al ruolo con un dialect coach, William Conacher, che ha in seguito raccontato di essersi trovato davanti ad una sfida particolare a Claire Foy e Matt Smith, dovendo insegnare loro la corretta pronuncia di termini semplici come “grazie” e “era”, affinché risultassero simili a come pronunciati dalla vera regina Elisabetta II e il principe Filippo.

House of the Dragon 2 episodio 2 Daemon Targaryen Matt Smith
Matt Smith in una scena della seconda stagione di House of the Dragon

Matti Smith non è su Instagram

7. Non possiede un profilo sul social network. L’attore ha in più occasioni dichiarato di non essere un grande fan dei social network, dove troppo spesso la vita privata si mescola con quella pubblica. Proprio per perseguire il desiderio di non condividere troppo di sé, Smith ha deciso di non possedere alcun account ufficiale sul social Instagram né su altri social. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie alle quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti.

Matt Smith non ha le sopracciglia?

8. Molti suoi fan si chiedono il perché di questo particolare dettaglio. Una delle curiosità non legate al lavoro di Smith che più spopola tra i suoi fan è l’assenza in lui di sopracciglia. Alcuni fan hanno teorizzato che l’attore potrebbe essere affetto da madarosi, che comporta appunto la perdita di ciglia e sopracciglia. Se anche fosse questa la risposta a questa sua particolarità, ciò non impedisce all’attore di distinguersi come un vero talento della recitazione.

Matt Smith e la fidanza Caroline Brady

9. È stato fidanzato con una nota attrice. L’attore è stato fidanzato dal 2014 al 2019 con l’attrice Lily James, con cui ha condiviso il set di PPZ – Pride + Prejudice + Zombie. Nel corso della loro relazione, i due si sono dimostrati molto riservati riguardo la loro vita privata, non condividendo particolari notizie né foto sui social network. I due si sono poi separati, rimanendo però in buoni rapporti. Dal 2021, invece, Smith sarebbe impegnato con l’imprenditrice Caroline Brady, anche se la cosa non è ancora stata da loro confermata.

Matt Smith: età e altezza dell’attore

10. Matt Smith è nato a Northampton, in Inghilterra, il 28 ottobre 1982. L’attore è alto complessivamente 1.82 metri.

Fonte: IMDb, HollywoodLife, Winteriscoming

Namor, nuove indiscrezioni su un possibile futuro per il personaggio nel MCU

0

Una complicata questione della gestione dei diritti di sfruttamento del personaggio ha impedito per molti anni ai Marvel Studios di introdurre Namor nell’universo cinematografico Marvel, ma l’antieroe sottomarino ha finalmente fatto il suo debutto in Black Panther: Wakanda Forever.

L’attore di Narcos Tenoch Huerta ha interpretato il personaggio, inizialmente nemico di Shuri (Letitia Wright), ma poi insperato alleato contro una minaccia esterna. L’anno scorso, Huerta è stato colpito dalle accuse di violenza sessuale da parte della sassofonista María Elena Ríos, che ha accusato l’attore di essere un “predatore sessuale” in una serie di tweet. La storia è stata ripresa e ampiamente diffusa online, e Huerta ha successivamente rilasciato una dichiarazione negando categoricamente le affermazioni di Rios e definendole “false e completamente infondate”.

“Circa un anno fa sono uscito con Elena per diversi mesi”, ha scritto Huerta. “È stato sempre del tutto consensuale, come innumerevoli altri possono attestare. E per tutto il tempo è stata una relazione amorevole, calorosa e di reciproco sostegno. Dopo la fine, però, Elena ha cominciato a travisare le nostre interazioni sia in privato che di fronte a gruppi di amici comuni”.

“Di conseguenza, alcuni mesi fa, ho incaricato un team legale di avviare le azioni appropriate per proteggere la mia reputazione e confutare queste accuse irresponsabili e false che possono causare grandi pregiudizi e danni”, ha continuato. “Anche se non sono affatto perfetto, so che queste accuse sono semplicemente false. E anche se lavorerò sempre per migliorarmi, devo contestare le affermazioni che sono allo stesso tempo false e offensive”.

Huerta ha poi abbandonato il suo progetto successivo, un film Netflix intitolato Fiesta en la Madriguera, poco dopo per “continuare il processo di ripristino della mia reputazione”, e da allora non abbiamo più avuto sue notizie.

Ora, Daniel Richtman riferisce che un progetto solista di Namor (non siamo sicuri se si tratti di un film o di una serie Disney+) è in lavorazione ai Marvel Studios. Non si parla di Huerta, ma c’è la possibilità che venga sostituito nel ruolo a seguito di queste accuse?

Jonathan Majors è stato licenziato dal ruolo di Kang, ma ciò è avvenuto dopo che l’attore è stato dichiarato colpevole di aggressione e, per quanto ne sappiamo, Tenoch Huerta non è mai stato nemmeno formalmente accusato. In ogni caso, se il report di Richtman è accurato, il progetto è probabilmente nelle primissime fasi di sviluppo.

Alla luce del fatto che è stato anche confermato che Namor è un mutante nel MCU, il personaggio avrebbe altri momenti e situazioni in cui potrebbe comparire dal momento che i Mutanti e gli X-Men in particolare sono il prossimo grande obbiettivo del Marvel Studios. Inoltre, la sua relazione con Sue Storm nei fumetti potrebbe renderlo un personaggio che plausibilmente avrebbe ragione di apparire anche in The Fantastic Four (al netto delle problematiche legate alla posizione del film sulla time line MCU).

Black Panther: Wakanda Forever film 2022Black Panther: Wakanda Forever, la trama

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda Forever, diretto da Ryan Coogler e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore, è ora disponibile al cinema.

The Acolyte: il teaser vede il maestro in azione

0
The Acolyte: il teaser vede il maestro in azione

Disney+ ha distribuito un teaser per il quinto episodio di The Acolyte, in cui sembra che potremmo avere altri flashback. L’episodio della scorsa settimana si è concluso con il misterioso “Maestro” che ha fatto sentire la sua presenza attaccando il gruppo di Jedi che era andato a Khofar nel tentativo di impedire a Mae di assassinare Kelnacca.

All’insaputa dei nostri eroi, Mae aveva già deciso di arrendersi allo Jedi Wookiee una volta scoperto che sua sorella gemella, Osha, era ancora viva, ma scopre che il suo capo del Lato Oscuro aveva già compiuto l’atto. Il Maestro scatena una potente esplosione di Forza.

Sembra che questo episodio riprenderà immediatamente dopo quel cliffhanger, ma sembra che avremo anche più flashback, poiché vediamo Kelnacca attaccare quello che sembra essere un altro Jedi con la sua spada laser. Forse il Wookiee stava cercando di impedire ciò che accadde alla congrega di Brendock? Ecco lo spot!

Il cast di Star Wars: The Acolyte: La Seguace

The Acolyte: La Seguace è scritto e prodotto esecutivamente da Leslye Headland (Russian Doll), che sarà anche showrunner. Insieme alla Stenberg ci sono Lee Jung-jae (Squid Game), Dafne Keen (His Dark Materials), Rebecca Henderson (Inventing Anna), Dean-Charles Chapman (1917), Carrie-Anne Moss (The Matrix), Manny Jacinto (The Good Place), Jodie Turner-Smith (After Yang), Charlie Barnett (Russian Doll) e l’ex stao della trilogia sequel di Star Wars, Joonas Suotama, che interpreta un nuovo personaggio sotto forma di maestro Jedi Wookiee.

Tutto quello che sappiamo su Star Wars: The Acolyte: La Seguace

The Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del franchise di Star Wars creata da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei principali film di Star Wars.

The Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

Superman: le nuove foto dal set ci mostrano Clark Kent… e non è quello che ci aspettavamo!

0

Le riprese di Superman a Cliveland continuano a far trapelare immagini dal set del film di James Gunn e sembra adesso che sia arrivato il turno di… Clark Kent! Siamo abituati al fatto che il look del ragazzone buono che viene da una fattoria del Kansas non sia estremamente cool, nonostante l’evidente prestanza fisica, tuttavia le foto che sono arrivate on line mostrano un David Corenswet con un aspetto davvero insolito.

In genere, l’Uomo d’Acciaio si traveste con un paio di occhiali e un leggero cambiamento nell’acconciatura; nel caso di Christopher Reeve, ad esempio, i suoi capelli elegantemente pettinati sono stati sostituiti con l’ormai iconico “ricciolo di Superman”.

GUARDA ANCHE – Superman incontra Lois Lane, e la giornalista indossa un costume noto ai fan del fumetto! Le foto dal set

Il regista James Gunn sembra essersi ispirato proprio a quel Superman, anche se a un livello un po’ più estremo. Come potete vedere di seguito, Clark della DCU ha una zazzera disordinata di capelli ricci per mascherarsi meglio. Con il fatto che gli copre gran parte della fronte, potrebbe essere più realistico che i suoi colleghi del Daily Bugle non riconoscano in lui Superman.

Non è esattamente quello che ci aspettavamo, ma suggerisce che Corenswet cambierà completamente la sua fisicità nei panni di Clark Kent, una decisione creativa presa in prestito da Reeve che nessun attore è stato in grado di replicare con successo da allora (anche se Brandon Routh ci ha provato in Superman Returns).

Da notare anche il fatto che Clark indossa occhiali rotondi che sembrano molto simili a quelli indossati dalla versione del reporter di Reeve.

Quali sono i progetti DCU più interessanti del momento?

James Gunn DCU 2023

Sebbene l’attesa per Superman sia appena cominciata, con il film attualmente in uscita l’11 luglio 2025, ci sono diversi progetti DC in arrivo che intrattengono i fan nel frattempo. Uno show poco conosciuto ma molto amato è My Adventures with Superman, attualmente in onda con la seconda stagione, che vede come protagonisti l’attore di The Boys Jack Quaid nel ruolo di Superman, Alice Lee in quello di Lois Lane e Ishmel Sahid in quello di Jimmy Olsen.

Nel corso dell’anno arriverà su Max anche la serie animata Creature Commandos, che ha messo in piedi un cast di tutto rispetto, tra cui Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller, Sean Gunn nel ruolo di G.I. Robot e Weasel, David Harbour nel ruolo di Eric Frankenstein e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag Sr. Grillo porterà il suo talento anche nel live-action, visto che Gunn ha recentemente annunciato che si scontrerà con il Christopher Smith di Cena nella seconda stagione di Peacemaker.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Hit Man: recensione del film di Richard Linklater

Hit Man: recensione del film di Richard Linklater

Con Hit Man, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, Richard Linklater firma un’altra commedia brillante pronta a consolidarsi come un vero e proprio cult. Rinnovando la collaborazione con l’esilarante Glen Powell – dopo la partecipazione a Tutti vogliono qualcosa – il regista della Before Trilogy propone una miscela frizzante di action comedy, meet cute e screwball, tutta costruita attorno al mito dell’hit man, elaborando al contempo una riflessione sulle maschere dietro cui ci nascondiamo e la tendenza dell’animo umano a migliorarsi sempre.

Hit Man: sicario per finta

Gary Johnson è il killer professionista più richiesto di New Orleans. Per i suoi clienti è come se fosse uscito da un film: il misterioso sicario da ingaggiare. Ma se lo si assolda per fare fuori un marito infedele o un boss violento, è bene stare in guardia, perché lui lavora per la polizia. Quando infrange il protocollo per aiutare una donna disperata che cerca di scappare da un fidanzato violento, si ritrova ad assumere una delle sue false identità: si innamorerà della donna e accarezzerà l’idea di diventare lui stesso un criminale.

Hit Man, una scena

Tutti vogliono sbarazzarsi di qualcosa: di questo, Gary Richards ne è pienamente consapevole. La filosofia e lo studio dei comportamenti umani sono il suo pane quotidiano, anche se è più bravo a impartirne i concetti che a metterli in atto. Tuttavia, la continua esposizione alle storie altrui, forse farà scattare anche in Gary il desiderio di agire e, ancor prima di cambiare, capire che persona è. L’urgenza conoscitiva del falso sicario verrà intercettata da un personaggio femminile fortissimo, Madison, interpretata dalla splendida Adria Arjona, che alzerà sempre più la posta in gioco per il protagonista, eccitandolo sessualmente e intellettualmente, mentendogli, innamorandosi dell’alter ego più cool di Gary.

Meet Cute o Meet Dead

Hit Man costruisce tutta la sua narrazione su due caposaldi tematici: invenzione e parodia per elaborare, come spesso in Linklater, una riflessione sul comportamento umano,  trasferendo questa ricerca di significato ad ogni reparto, senza mai farla risultare  stucchevole. La mitologia dell’hit man – figura sostanzialmente inventata dal cinema – spinge Gary a voler incarnare questa fantasia, non a distruggerne il significato.

Per Gary, fingere di essere un sicario, significa fare ricerca sul campo per quello che definisce “il lavoro che non mollerò mai“, le sue lezioni di filosofia all’università. I suoi alter ego, molto più interessanti rispetto a lui, diventano maschere da mettersi e togliersi a piacimento, senza mai essere giudicati perchè ci si presenta come in una posizione di potere, diventando depositario dei segreti più folli e privati di persone che ha incontrato da appena cinque minuti.

Con tempi comici perfetti, Hit Man è l’ennesima conferma del talento di uno dei registi contemporanei più apprezzati e riconosciuti. Il massimo controllo di Linklater sull’immagine e sulla narrazione permette a questa inedita comedia di svilupparsi senza mai scivolare, piuttosto soprendendoci di continuo. Se il potenziale di Glen Powell non era stato percepito ancora chiaramente da qualcuno, Hit Man lo consacrerà come grandissimo talento del cinema statunitense.

Solis – Trappola nello spazio: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Film fantascientifico scritto e diretto da Carl Strathie, Solis – Trappola nello spazio è incentrato sui tentativi di sopravvivenza di un singolo uomo, lanciato a tutta velocità verso una fine apparentemente inevitabile. Si tratta di una premessa che non può non far pensare a film come Gravity, Sopravvissuto – The Martian o Moon, in cui una singola persona è costretta a confrontarsi con un contesto quantomai ostile e letale quale è quello dello spazio o comunque di un pianeta con condizioni ben diverse da quelle terrestri.

Strathie, qui al suo primo lungometraggio dopo una serie di apprezzati e premiati cortometraggi, costruisce dunque un racconto che condensa in un’ora e mezza azione, tensione e claustrofobia, permettendo al protagonista di dar vita ad un vero e proprio one man show con cui tenere lo spettatore incollato alle proprie disavventure. Solis – Trappola nello spazio, purtroppo, non ha goduto di un’adeguata distribuzione ed è dunque passato grossomodo in sordina.

Ecco perché il suo passaggio televisivo è un’ottima occasione per riscoprire questo titolo che non mancherà di affascinare tutti gli appassionati di questo genere di racconti e opere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Solis – Trappola nello spazio. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Solis - Trappola nello spazio cast Steven Ogg
Steven Ogg in Solis – Trappola nello spazio. © Blue Fox Entertainment

La trama e il cast di Solis – Trappola nello spazio

Protagonista del film è l’astronauta Troy Holloway, che a seguito di un incidente nello spazio si risveglia in una capsula di salvataggio che scopre essere alla deriva verso il Sole: l’ossigeno scarseggia e ha solo novanta minuti prima che il calore trasformi la capsula in una trappola incandescente. L’unica speranza di salvezza per Holloway è il comandante Roberts, che si trova in contatto radio con lui e sta conducendo una missione di salvataggio. Insieme, dovranno trovare un modo per uscire da quella situazione.

Il film è essenzialmente interpretato da un attore che compare in scena e un’attrice presente solo a livello vocale. Nel ruolo di Troy Holloway si ritrova Steven Ogg, conosciuto principalmente per essere il doppiatore di Trevor Philips nel videogioco Grand Theft Auto V e per il ruolo di Simon in The Walking Dead. A dare voce al comandante Roberts vi è invece l’attrice Alice Lowe, nota soprattutto per il ruolo della dottoressa Haynes in Black Mirror: Bandersnatch.

Come finisce Solis – Trappola nello spazio? Ecco la spiegazione del finale

Nel corso del film, mentre Roberts tenta un salvataggio con l’Hathor 18, Holloway effettua le riparazioni alla sua capsula, riportando però diverse ferite. Nonostante ciò, il finestrino dell’abitacolo inizia a creparsi e l’astronauta comincia a perdere le speranze. Esorta Roberts a tornare indietro e a evitare quel tentativo di salvataggio per salvare invece la sua vita e quella dei suoi compagni di equipaggio. Lei, tuttavia, lo informa che ha ordini precisi dal Controllo di salvare almeno un membro dell’Aten 2024 DEC, la navicella di cui faceva parte Holloway.

Una scena di Solis – Trappola nello spazio. © Blue Fox Entertainment

Mentre la capsula si avvicina sempre di più al Sole, Holloway continua a fare riparazioni, tra cui una all’esterno della nave. Mentre i suoi livelli di ossigeno diminuiscono ed è prossimo a perdere conoscenza, esorta ancora una volta Roberts a tornare indietro a causa del rischio che entrambe le navi corrono per la vicinanza al Sole, ma lei si rifiuta di rinunciare. I due sono finalmente pronti per il contatto che potrebbe salvare la vita dell’astronauta, ma è a questo punto che Solis – Trappola nello spazio diventa ambiguo.

Holloway informa infatti il comandante Roberts che salterà dal finestrino della capsula e le chiede di lanciarsi verso di lui per afferarlo. L’astronauta si tuffa dunque contro il finestrino mandandolo in frantumi e gettandosi nello spazio aperto. Proprio in quel momento, però, i suoi livelli di ossigeno si esauriscono e il film termina senza che si abbia una risposta chiara su ciò che accade ad Holloway. L’opzione più probabile è che, a prescindere da sé Roberts riesce ad afferarlo o meno, egli muoia per mancanza d’aria.

Il trailer di Solis – Trappola nello spazio e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Solis – Trappola nello spazio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili CinemaGoogle Play, Apple TV, Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 25 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai Movie.

Run Hide Fight – Sotto assedio: la storia vera che ha ispirato il film

Una delle principali problematiche che affliggono gli Stati Uniti è quella della facilità di accesso ad armi da fuoco, cosa che rende tristemente frequenti episodi di sparatorie e conseguenti vittime. Troppo spesso, poi, episodi di questo tipo si verificano all’interno di istituti scolastici. Il tema è ampiamente dibattuto e anche il cinema ha cercato di unirsi al discorso con alcuni film su questo argomento. Tra questi vi è Run Hide Fight – Sotto assedio, scritto e diretto nel 2020 da .

Il titolo “Run Hide Fight” (Corri, nasconditi, combatti) si riferisce alla linea d’azione consigliata durante una sparatoria. Per prima cosa si deve scappare; se non si può scappare, ci si deve nascondere; e se non ci si può nascondere, si deve combattere l’aggressore. Come si può immaginare, il film porta dunque lo spettatore nel vivo di una di queste situazioni, per restituire tutta la paura, la tensione e l’orrore che si verificano in tali circostanze.

Il film, che presenta molte somiglianze con Die Hard – Trappola di cristallo (1988), è dunque un titolo da non perdere, dotato di azione, ritmo e lucido commento sociale. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Run Hide Fight – Sotto assedio. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Run Hide Fight - Sotto assedio trama
Una scena di Run Hide Fight – Sotto assedio. Foto di Darin Moran

La trama e il cast di Run Hide Fight – Sotto assedio

Protagonista del film è Zoe Hull, una ragazza di 17 anni, alla quale è morta recentemente la madre. Zoe non ha ancora superato la perdita del genitore e per di più è costretta a vivere con il rigido padre, con il quale ha un pessimo rapporto. L’unica persona su cui può contare è Lewis, il suo migliore amico, che è innamorato di lei. Zoe non vede l’ora di finire l’ultimo anno, lasciarsi il liceo alle spalle e iniziare una nuova vita al college, ma questo suo sogno rischia ora di andare in frantumi.

In quello che sembrava un giorno come un altro, un gruppo di studenti armati fa irruzione nell’istituto, sparando a chiunque capiti loro sotto tiro. Il tutto viene ripreso dal capobanda, Tristan, con una diretta streaming e quando rimangono pochi sopravvissuti i folli assassini decidono di farne degli ostaggi. Zoe, rimasta miracolosamente in vita, si serve delle tecniche di sopravvivenza insegnatele dal padre, un ex militare, per cercare di fuggire e salvare anche gli altri ostaggi. Il rischio di morire, però, è dietro l’angolo.

Ad interpretare Zoe Hull vi è l’attrice Isabel May, nota per il ruolo di Katie Cooper nella serie TV Alexa & Katie e per la serie 1883, di cui è una dei protagonisti. Accanto a lei, nel ruolo del padre Todd, vi è l’attore Thomas Jane, celebre per aver interpretato il protagonista nel film del 2004 The Punisher, mentre Radha Mitchell è Jennifer, madre di Zoe. Recitano poi nel film anche Olly Sholotan nel ruolo dell’amico Lewis e Eli Brown, celebre per la serie Gossip Girl, in quelli di Tristan, capobanda del gruppo di studenti armati.

Run Hide Fight - Sotto assedio cast
Britton Sear in Run Hide Fight – Sotto assedio. Foto di Danny Fulgencio ©

La storia vera a cui si ispira il film

Quando parliamo di storia vera, è bene sottolineare che Run Hide Fight – Sotto assedio non ripropone esplicitamente un preciso evento di questo tipo, ma si ispira liberamente alle tante tristi sparatorie di massa avvenute negli Stati Uniti all’interno di scuole e università e nelle quali hanno perso la vita numerosi studenti e docenti. Questo tipo di vicende è inoltre stato già brillantemente affrontato in film come Elephant e il documentario premiato agli Oscar Bowling for a Columbine.

Secondo alcuni studi, i fattori alla base delle sparatorie nelle scuole includono il facile accesso alle armi da fuoco, le disfunzioni familiari, la mancanza di supervisione da parte della famiglia e le malattie mentali, oltre a molti altri problemi psicologici. Tra i motivi principali degli aggressori vi sono: bullismo/persecuzione/minaccia (75%) e vendetta (61%), mentre il 54% ha riferito di avere numerosi motivi. Gli altri motivi includono il tentativo di risolvere un problema (34%), il suicidio o la depressione (27%) e la ricerca di attenzione o riconoscimento (24%).

Le sparatorie nelle scuole sono ad ogni modo un “fenomeno moderno” e sebbene negli Stati Uniti la tendenza più recente è stata quella di una diminuzione dopo i picchi degli anni ’90, allo stesso tempo la tendenza per questi attacchi è quella di una maggiore probabilità di essere premeditati ed eseguiti con un piano preciso in mente. Uno studio della Northeastern University ha rilevato che “all’inizio degli anni ’90 il numero di bambini uccisi nelle scuole era quattro volte superiore a quello attuale“.

Il trailer di Run Hide Fight – Sotto assedio e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Run Hide Fight – Sotto assedio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVGoogle Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 25 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Blade: Trinity, tutte le curiosità sul film con Wesley Snipes

Blade: Trinity, tutte le curiosità sul film con Wesley Snipes

Diversi anni prima che il Marvel Cinematic Universe diventasse una realtà consolidata, alcuni dei suoi supereroi già calcavano autonomamente il grande schermo. Tra questi si annoverano Spider-Man, i Fantastici 4 e Blade, arrivato al cinema per la prima volta nel 1998. Nel 2004 è invece stato il momento di Blade: Trinity, scritto e diretto dal noto David S. Goyer, e nuovamente affermatosi come un avvincente film di carattere horror, con il protagonista impegnato nello scontro con una potente e malvagia razza di vampiri.

Per il terzo film la regia venne affidata a Goyer, che era già stato lo sceneggiatore dei precedenti due capitoli. Il set si rivelò però particolarmente complesso, con l’attore protagonista che non apprezzando le scelte creative diede vita a diverse proteste, rifiutandosi di rigirare alcune scene e di comunicare con gli altri membri della troupe. Nonostante tali problemi il film presenta diversi elementi di interesse, tra cui l’introduzione del personaggio di Dracula.

Al momento della sua uscita in sala, anche questo sequel si dimostrò un grande successo ed è oggi ricordato come il film migliore della trilogia. Tale riscontro spinse infatti i produttori a realizzare un sequel, convincendo anche i Marvel Studios a dar vita ad altri film basati sui suoi supereroi. La trilogia di Blade fu dunque da questo punto di vista un precursore, che a suo modo contribuì a gettare le basi per il grande impero cinematografico che oggi tutti conosciamo.

Blade Trinity cast
Kris Kristofferson in Blade: Trinity. Foto di Diyah Pera – © 2004 New Line Cinema.

La trama di Blade: Trinity

Al centro della vicenda del terzo film c’è la ricerca da parte delle forze dell’ordine del cacciatore di vampiri Blade. Questi è infatti accusato di aver ucciso un umano “familiare”, ovvero soggiogato alla volontà di un vampiro. Arrestato, si ritrova coinvolto in un’operazione che comprende ben presto essere una messa in scena. Gli agenti che lo hanno preso in custodia, infatti, si rivelano a loro volta essere di “familiari”. Proprio quando sembra essere spacciato, Blade viene però salvato da Hannibal King e Abigail Whistler, la figlia del suo defunto mentore Abraham.

Da loro Blade apprende che è in atto un’operazione di riesumazione che potrebbe potenzialmente portare all’estinzione dell’umanità. Un gruppo di vampiri, capitanati dalla spietata Danica Talos, hanno infatti ritrovato nel deserto siriano l’antica tomba di Dracula, il primo della loro specie. Una volta riesumato, questi sarà in grado di condurre i vampiri verso il loro perfezionamento, permettendogli di poter sopravvivere al luce del sole e liberarsi delle debolezze che li limitano. Per Blade ha così inizio la caccia più importante della sua vita.

 

Il cast del film

L’attore Wesley Snipes torna per la terza volta nei panni del cacciatore di vampiri Blade. L’interprete si era affermato negli anni precedenti grazie a diversi titoli d’azione, dove sfoggiava le sue abilità con le arti marziali. Anche per questo sequel, dunque, egli richiese un tipo di azione tipica delle pellicole di Hong Kong, da lui molto amate. Nel film si ritrova poi nuovamente anche Kris Kristofferson, noto per i suoi numerosi film di successo, che recita nei panni del mentore di Blade, Abraham Whistler. Come avvenuto per i precedenti film, anche il terzo introduce una serie di nuovi personaggi.

I principali tra questi sono Hannibal King interpretato da Ryan Reynolds, e Abigail Whistler interpretata da Jessica Biel. Per poter interpretare il ruolo del cacciatore di vampiri, Reynolds dovette sottoporsi ad un duro allenamento fisico, che lo portò ad acquisire diversi chili di muscoli. La Biel, invece, sviluppo delle grandi qualità da arciere, arrivando perfino a colpire e distruggere una costosa macchina da presa. L’attore Dominic Purcell è invece Dracula, ruolo per cui ha sviluppato abilità da spadaccino. L’icona degli anni Novanta Parker Posey è invece la vampira Danica Talos.

Blade: Trinity sequel
Parker Posey e Dominic Purcell in Blade: Trinity. Foto di Diyah Pera – © 2004 New Line Cinema.

Blade Trinity: il finale alternativo e il reboot

La caccia nei confronti di Dracula ha infine un esito positivo per Blade e i suoi alleati. Il più potente dei vampiri viene distrutto e ridotto a pochi resti. Questi vengono prelevati dalle forze dell’ordine, le quali inizialmente li associano a Blade, salvo poi ricredersi e apprendere della reale minaccia dei vampiri. Rispetto al film esiste un finale alternativo, presente nella versione DVD, dove Dracula non è realmente morto. Al momento dell’autopsia su di lui, questi si risveglia e uccide brutalmente i medici presenti, salvo uno, il cui destino rimane in sospeso. Così facendo, si desiderava lasciare aperte le porte ad un nuovo scontro tra i due acerrimi nemici.

Ad oggi un nuovo film dedicato a Blade è effettivamente in programma, ma si tratta di un reboot. Ad interpretare il personaggio sarà ora il premio Oscar Mahershala Alì. Questo progetto, però, sin dal suo annuncio è stato tormentato da problemi di produzione, passando attraverso una serie di registi e scrittori. Si vocifera che Ali sia insodisfatto dalle prime versioni della sceneggiatura e che abbia richiesto approfondite riscritture. Ad oggi non è noto quando inizieranno le riprese, anche se dovrebbero avere luogo entro la fine dell’anno.

Il trailer di Blade: Trinity e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Blade: Trinity è infatti disponibile nel catalogo di Google Play, Apple TV Prime Video Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 25 giugno alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Caccia all’eredità: recensione del nuovo film Netflix

0
Caccia all’eredità: recensione del nuovo film Netflix

In un clima al confine con il paradossale, Caccia all’eredità (titolo originale Spadek) è una nuova pellicola comica dal retrogusto amaro diretta da Sylwester Jakimow. La commedia polacca, prodotta dagli Orphan Studio e distribuita in Italia da Netflix, racconta le bizzarre vicende della lotta tra eredi per l’ottenimento della cospicua eredità di un ricco zio.

Il cast è formato principalmente da figure poco note nel panorama cinematografico internazionale: Jan Peszek interpreta lo zio Wladyslaw Fortuna, mentre Adam Ferency (Cold war) è nel ruolo del fedele maggiordomo. Altri personaggi rilevanti sono interpretati  da Maciej Stuhr, Piotr Pacek e Joanna Trzepiecinska.

Caccia all’eredità: la corsa all’oro

Che cosa non farebbero le persone per denaro, vero?

Questa frase, che rappresenta l’intera essenza della storia, apre il film: lo zio Fortuna sembra venir sparato dal suo stesso maggiordomo e sembra essere deceduto. Tutti i nipoti, Dawid, Natalia e Karol, insieme ai rispettivi compagni e figli, vengono convocati nella imponente tenuta per l’apertura del testamento. Pur essendo a tutti gli effetti legati dal vincolo familiare, l’avidità porta tutti a fare di tutto pur di ottenere la propria ampia parte di eredità.

Dopo l’apertura di un finto testamento con cui lasciava tutto il proprio denaro alla creazione di un orfanotrofio, il signor Fortuna si presenta più vivo che mai, compiacendosi della riunione di famiglia dopo trent’anni. Ma l’eredità va pur sempre guadagnata e per accedervi tutti dovranno partecipare a un gioco organizzato appositamente dallo zio. Ma l’assenza dello stesso Fortuna e la presenza della polizia renderanno più che difficile trovare la soluzione ai tanti indovinelli. Solo un mistero resta irrisolto fino alla fine: l’omicidio di Wladyslaw Fortuna.

L’incredibile avidità umana

copyright przemo paczkowski

Tema focale di Caccia all’eredità è per l’appunto l’incolmabile sete di denaro che attanaglia ogni essere umano. Tale elemento viene presentato allo spettatore in maniera abbastanza ironica già dalle prime scene del film: dopo essersi incontrati tutti nuovamente nella stazione di servizio, Natalia, Karol e Zosia danno il via a una inutile gara automobilistica lungo le curve per raggiungere la magione Fortuna.

L’unico tra gli eredi a dimostrarsi più immune al fascino dei milioni è Dawid: fin dalla prima cena nella casa, mentre tutti pensano ai lussi che si potranno permettere grazie ai soldi dello zio, Dawid sottolinea come non sia il denaro a fare la felicità.

Subito dopo essersi mostrato nuovamente alla famiglia, lo zio Fortuna troverà la giusta occasione per parlare con tutti i suoi nipoti e consorti. Karol e Natalia colgono l’occasione per chiedere del denaro per saldare dei debiti una e trasferirsi comodamente in Portogallo l’altro. Fortuna concede alla nipote di darle i soldi necessari ad una condizione: che almeno ricordi il compleanno dello zio. Nel momento in cui la donna non riesce a ricordare neanche una semplice data, diviene chiaro come l’unico elemento che abbia riportato tutti in quella casa sia solo la sete di ricchezza.

Caccia all’eredità: un gioco di squadra

copyright przemo paczkowski

Il punto di svolta in Caccia all’eredità è il gioco a cui tutti sono invitati a partecipare per ottenere alla fine i tanti brevetti dello zio. Mentre all’inizio la strategia comune sembrava essere raggiungere il traguardo in maniera autonoma prima degli altri, alla fine i vari eredi sono costretti dagli indovinelli stessi alla collaborazione. Ed è proprio a questo punto che tutti i personaggi iniziano a conoscersi meglio a vicende: il legame familiare inizia a riaccendersi.

Durante la permanenza nella magione Fortuna Natalia, David, Karol e gli altri non avranno ottenuto i milioni, ma hanno trovato qualcosa di maggior valore: la loro famiglia.

Commedia da umorismo nero

In Caccia all’eredità è interessante come le scene canonicamente tragiche vengono ridicolizzate al punto di divenire quasi comiche; un esempio è proprio la morte, finta e poi vera dello zio. A questi momenti si alternano degli elementi pienamente ironici quali il momento in cui molti dei personaggi assumono delle caramelle sperimentali che li costringono a dire la verità e in parte la scena del combattimento finale contro i poliziotti (o presunti tali). Un personaggio del film che viene rappresentato praticamente come una caricatura è uno dei due poliziotti, il quale a mal a pena riesce a esprimersi correttamente.

Caccia all’eredità si rivela essere una commedia di ottimo intrattenimento, con un interessante messaggio sul valore del denaro e sull’importanza dei legami familiari.

The Fantastic Four: ecco quando cominceranno le riprese!

0
The Fantastic Four: ecco quando cominceranno le riprese!

Nelle ultime settimane è diventato ovvio che ci vorrà un miracolo affinché Blade rispetti la data di uscita pianificata per il 7 novembre 2025. La Disney ha anche confermato che verranno rilasciati solo tre film del MCU in un anno, il che significa che il 2025 apparterrà probabilmente a Captain America: Brave New World, Thunderbolts* e The Fantastic Four.

Le riprese di quest’ultimo non sono ancora iniziate, il che ha fatto temere ai fan che il riavvio possa slittare da luglio e prendere il posto di Blade a novembre. Ora, però, abbiamo un aggiornamento positivo dall’attore che interpreterà Johnny Storm/La Torcia Umana Joseph Quinn. “Non posso dire nulla, verranno a uccidere le persone a cui tengo”, ha esordito prima di aggiungere, “Il Gladiatore è finito, è fatto. È stata un’esperienza fantastica e alla fine stiamo per iniziare ‘The Fantastic Four‘ a luglio.”

Joseph Quinn nel MCU come Lupita Nyong’O, sua co-star di A Quiet Place – Giorno 1

Anche la sua co-protagonista di A Quiet Place – Giorno 1, Lupita Nyong’O (Black Panther), era presente e, quando a Quinn è stato chiesto se poteva unirsi a lui in The Fantastic Four, ha risposto: “Saremmo fortunati ad averla.” A questo proposito, Nyong’o ha scherzato: “Gli ho dato i 10 comandamenti della Marvel”.

Ho incontrato Ebon [Moss-Bachrach] molto brevemente, Vanessa Kirby con cui ho molti amici in comune”, ha detto recentemente Quinn dei suoi co-protagonisti. Conosce già Pedro Pascal perché hanno lavorato insieme a Il Gladiatore II di Ridley Scott, ma c’è un membro del cast, in particolare, con cui è entusiasta di condividere lo schermo: John Malkovich.

“È uno dei miei veterani”, ha riconosciuto, prima di rivelare in seguito che è stato presso i Marvel Studios per una prova costume e ha iniziato ad allenarsi per la sua trasformazione da supereroe nel rubacuori dei Fantastici Quattro.

“Sto mangiando cose e sollevando oggetti. Sto lavorando con qualcuno di eccezionale: se dovessi scegliere qualcuno come personal trainer, prenderesti lui, è un uomo rinoceronte”, ha osservato Quinn. “È molto bravo nel suo lavoro, mi fa fare le cose che non voglio fare. Non puoi pensare. Devi solo accettarlo.”

The Fantastic Four: quello che c’è da sapere sul film

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian Springer. Pedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear. Fanno parte del cast anche Julia Garner, Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus.

Al momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia Garner è stata scelta per interpretare Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che sembrerebbe confermare anche quella di Galactus come villain principale. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale.

LEGGI ANCHE:

Deadpool e Wolverine: ecco perché Logan non romperà la quarta parete nel film

0

Deadpool & Wolverine riuscirà a compiere l’impresa che tutti pensavano impossibile, ovvero mettere insieme, nello stesso film, il Mercenario Chiacchierone e il Mutante Artigliato. X-Men Origins: Wolverine ha offerto uno sguardo deludente a quello che sarebbe potuto essere per Ryan Reynolds e Hugh Jackman apparire insieme in un film Marvel. Tuttavia, Marvel Studios adesso hanno la possibilità di realizzare qualcosa di veramente emozionante.

A complicare le cose c’è Logan del 2017. In quel film, Jackman diede quello che sembrava essere un addio permanente al personaggio quando il fattore di guarigione ha ceduto all’avvelenamento da adamantio e ha perso lo scontro contro X-24.

Ci aspettiamo dunque che questo Wolverine sia una variante proveniente da altre parti del Multiverso, qualcosa a cui Ryan Reynolds e il regista Shawn Levy hanno alluso durante una recente intervista a Vanity Fair. “Inizialmente, avevamo un’idea molto vaga su come riportare Wolverine in modi che non necessariamente interagissero o interferissero con Logan e la sua eredità”, ha spiegato Reynolds. “So che Kevin, come Shawn, io e Hugh, eravamo tutti molto preoccupati per questo.”

“Avevamo davvero bisogno di proteggerlo e permetterci comunque di raccontare la storia di Wolverine più coinvolgente che potessimo mai immaginare, il che per noi è stato semplicemente un enorme privilegio snervante”.

Levy aggiunge: “L’eredità di Logan come film e come personaggio significa molto per Hugh, ovviamente, ma anche per Ryan, Kevin e me. C’è consapevolezza di quell’eredità anche all’interno del film? La risposta è sì. E questo è un altro modo per proteggerlo.”

Liberato dal dover legarsi a Logan, Deadpool & Wolverine può fare qualcosa di diverso con il personaggio del titolo. Tuttavia, ciò non includerà il fatto che lui rompa la quarta parete e si rivolga al pubblico, nello stile di Wade Wilson.

Deadpool & Wolverine multiversoWolverine non romperà la quarta parete

Anche se non ci aspettavamo necessariamente che Wolverine lo facesse, un video proiettato nei cinema in cui il duo dice al pubblico di mettere a tacere il cellulare ha portato a speculare che questo sarebbe potuto succede. Ma ecco cosa hanno spiegato Hugh Jackman, Ryan Reynolds e Levy:

Levy: Molti attori entrano in un film di Deadpool e dicono: “Fantastico, posso parlare con la telecamera e rompere la quarta parete”. Diciamo: “No, no, no”. In realtà qui esiste un sistema.’ E questo rende il tono di Deadpool unico per lui.

Ryan Reynolds: Ci sono delle regole. Regole molto specifiche. Diminuiresti la posta in gioco nel film se tutti, o anche chiunque altro, fossero consapevoli della quarta parete o di qualsiasi tipo di meta-aspetto. Deadpool è l’unico personaggio che ha questa capacità per farlo. Se tutti lo facessero, non investiresti più così tanto in quel personaggio. Vuoi davvero credere che il cattivo sia un cattivo. Vuoi davvero credere che anche il personaggio della tua costar sia vero. Deadpool può minarlo – e lo fa – perché non vuoi che il pubblico lo prenda sul serio.

Hugh Jackman: Ho fatto lo stesso errore il primo giorno. Ho dato il suggerimento ed è stato strano…

Ryan Reynolds: Mi sento sempre un vero stronzo quando cerco di spiegare: ho bisogno che le persone siano coinvolte il più umanamente possibile in ogni altro personaggio pur sapendo che solo Deadpool è il narratore inaffidabile.

Hugh Jackman: Ryan descrive magnificamente il cervello di Deadpool come una frittata mezza cotta. E quindi, qualunque cosa stia facendo – parlare con una telecamera, con Wolverine – è solo un altro strato di fastidiose stronzate che devo sopportare. Chissà cosa diavolo sta facendo? Ma è solo un’altra scusa per dargli un pugno in faccia.

Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 24 luglio 2024.

LEGGI ANCHE:

Giancarlo Esposito promette di non aver mai “usato il suo corpo” come in Captain America: Brave New World

0

Dopo essere stato scelto dai fan in diversi fanta-casting di supereroi/cattivi – incluso il Professor Charles Xavier – nel corso degli anni, abbiamo recentemente saputo che Giancarlo Esposito (Breaking Bad, The Boys, The Mandalorian) si era unito al Marvel Cinematic Universe in un ruolo non rivelato.

Giancarlo Esposito è riuscito a non vuotare il sacco mentre parlava con Deadline sul tappeto rosso della première mondiale di MaXXXine, ma si è riferito al suo personaggio in Captain America: Brave New World come un “tosto” e ha indicato che lo vedremo molto coinvolto fisicamente nell’azione, più di quanto non abbia fatto nei progetti precedenti.

“Quando mi vedrai nel MCU, vedrai un tipo tosto e ne sono entusiasta. Recitare significa usare ogni parte del tuo corpo, le tue emozioni, i tuoi sensi, i tuoi sentimenti per ritrarre qualcosa. Non mi hai davvero visto usare il mio corpo nel modo in cui lo userò. L’MCU è emozionante. Non posso dirti chi interpreto, ma sarai emozionato quando lo vedrai.”

Giancarlo EspositoDal momento che le foto dal set che lo ritraggono lo mostrano in tenuta tattica da combattimento, armato di pistole e coltelli, sembrava già chiaro che il suo personaggio sarebbe stato destinato a moltissima azione corpo a corpo.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

Tierra de mujeres – Intrecci di vite, recensione della serie Apple TV+ con Eva Longoria

0

Disponibile su Apple TV+ con tutti e sei gli episodi, Tierra de mujeres – Intrecci di vite è un simpatico e stuzzicante passatempo, una serie comfort con una brillante Eva Longoria che, come sempre, porta sul piccolo schermo charme ed eleganza da vendere. Già dal titolo si capisce che questa miniserie, basata dal romanzo di Sandra Barned, è incentrata su tre generazioni di donne tutte alle prese con un momento particolare della loro vita. Ci troviamo in Spagna e Gala (Eva Longoria), l’anziana madre Julia (Carmen Maura) e la figlia adolescente Kate (Victoria Bazua) devono fuggire via e imbarcarsi in una avventura che, inevitabilmente, cambierà il corso della loro vita.

Tierra de mujeres – Intrecci di vite, la recensione

Si dice che le colpe dei padri ricadano sui figli, ma nessuno dice mai che le colpe dei mariti ricadono sempre sulle mogli. È quello che succede a Gala in Tierra de mujeres – Intrecci di vite quando, felice di aver inaugurato il suo nuovo progetto, viene minacciata da dei sicari venuti a riscattare il debito miliardario del marito. Il personaggio di Eva Longoria ricorda moltissima la Gabrielle Salis di Desperate Housewives perché anche in questo caso, con carisma da vendere, non si lascia sopraffare dagli eventi ma trova sempre una soluzione. Organizza così un viaggio, che in realtà è una fuga, per scampare ai criminali che minacciano lei e la sua famiglia.

Il road movie, espediente usato per raccontare il presente ma anche il passato delle tre protagoniste, diventa così incalzante e man mano che ci avviciniamo alla fine degli episodi scopriamo attraverso diversi colpi di scena parti della vita di queste tre donne, diverse tra loro. Per esempio, una tappa del viaggio è la città di La Muga dove da piccola viveva Julia, la mamma di Gala. In questa tappa scopriamo in realtà che le donne non sono ben accette, anzi, per via della cattiva reputazione di Julia che si traduce in cattiva reputazione per tutta la famiglia. Non basta il fluente spagnolo sviscerato dalla Longoria per avvicinare la popolazione di La Muga, composta solo da donne per altro. Ma tra tutte queste donne c’è Amat (Santiago Cabrera) che Gala dovrà ingraziarsi perché proprietario della casa d’infanzia di Julia.

Una serie multigenere

Episode 1. Eva Longoria, Victoria Bazúa and Carmen Maura in “Land of Women,” premiering June 26, 2024 on Apple TV+.

Quando parliamo di multigenere ci riferiamo alle numerose corde che tocca Tierra de mujeres – Intrecci di vite: è una commedia, un crime, una serie drammatica. Forse questa mescolanza di generi la rende alle volte difficile da inquadrare ma non da guardare perché come abbiamo detto prima risulta anche un piacevole passatempo. Questa mescolanza di generi riflette anche le dinamiche relazionali tra le protagoniste: stiamo parlando di tre donne molto carismatiche di cui riassumere la vita e le peculiarità è difficile. Questo viaggio però così improvvisato quanto pazzo e imprevedibile serve da monito per tre le donne che hanno anche l’opportunità di consolidare il loro legame e scoprire aspetti nuovi del carattere. Alla fine, sono rimaste da sole, simbolo di una lotta stoica contro la figura maschile che le ha abbandonate. Il rapporto del trio è infatti uno dei punti forti della serie che dimentica quasi di caratterizzare i personaggi di contorno, incluso il villain di questa serie che appare piatto

Ciononostante, le interpretazioni magnetiche dello show (in particolare quella di Maura) e il suo splendido scenario sono abbastanza piacevoli da offrire agli spettatori un accogliente senso di evasione. Sebbene Tierra de mujeres – Intrecci di vite sarebbe stata migliore se avesse avuto una posta in gioco più alta, in particolare quando si tratta della costante paura di Gala di veder scoperto il suo nascondiglio, ottiene punti per la dinamica ben sviluppata tra il trio di protagonisti della serie. Mischiare molti generi, come abbiamo scritto, non è stata forse la scelta più giusta a questo tipo di trama che nel suo saper argomentare e filtrare le caratteristiche delle tre protagoniste è stata molto lineare. Le microtrame (che poi avrebbero dovuto essere principali dato il contesto in cui inizia la serie) hanno poca spinta e quel poco di crime e tensione che dovrebbero esserci sparisce in confronto al trio protagonista.

Episode 1. Carmen Maura in “Land of Women,” premiering June 26, 2024 on Apple TV+.
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità