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Daredevil: Born Again, Lou Taylor Pucci in un ruolo misterioso mentre viene svelato il nuovo logo

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Dopo i nuovi filmati dal set, oggi arrivano nuovi aggiornamenti su Daredevil: Born Again. Deadline riporta che Lou Taylor Pucci, noto soprattutto per il suo lavoro in Physical di Apple TV+, si è unito al cast di Daredevil: Born Again in un ruolo misterioso.

Il fatto che ci sia una certa segretezza su chi Pucci interpreterà suggerisce che potrebbe essere un personaggio dei fumetti; per ora si tratta di pura speculazione, anche se ci piacerebbe vedere un altro dei tanti cattivi dell’Uomo senza paura portato in vita nel revival di Daredevil dei Marvel Studios.

Vedremo, ma tra gli altri crediti di Pucci figurano film come Evil Dead e The Informers e serie televisive come American Horror Story e You di Netflix.

Sarà questa la scritta che vedremo sul petto dell’eroe?

Daredevil avrà un costume rosso, per lo più fedele ai fumetti, nella serie TV di Disney+, ma il logo mancante è un punto dolente per molti fan. Sembra inoltre che possiamo scordarci di vedere altre foto sul set di Daredevil: Born Again perché le riprese sono ormai terminate.

Naturalmente potrebbero esserci delle riprese, anche se saremmo sorpresi se fossero troppo estese dopo questa revisione creativa. Se siamo fortunati, questo potrebbe significare che la serie arriverà su Disney+ all’inizio del 2025 (la fine del 2024 sarebbe perfetta, ma forse è un po’ troppo ottimistica come previsione).

Alla domanda su cosa possono aspettarsi i fan da Daredevil: Born Again, Charlie Cox ha condiviso la sua convinzione che “questo personaggio funziona meglio quando è orientato verso un pubblico un po’ più maturo“. Tuttavia, l’attore ha avvertito: “Il mio istinto è che su Disney+ sarà dark, ma probabilmente non sarà così cruento“.

Direi a queste persone: l’abbiamo fatto“, ha aggiunto Cox. “Prendiamo le cose che hanno funzionato davvero, ma possiamo ampliarle? Possiamo rivolgerci a un pubblico un po’ più giovane senza perdere ciò che abbiamo imparato su ciò che funziona?”.

È interessante notare che tutti i segnali indicano che la serie sarà TV-MA e, nelle recenti foto del set, abbiamo visto molto sangue (non è una grande sorpresa che Jon Bernthal sia tornato nei panni del Punitore).

Cosa sappiamo su Daredevil: Born Again?

Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, sarebbe salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, ma la notizia non è ancora stata ufficializzata.

I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.

Non è previsto che la serie Daredevil: Born Again si protragga per i 18 episodi inizialmente annunciati. Secondo una recente indiscrezione, la serie dovrebbe andare in onda per 9 (forse 6) episodi prima di fare una pausa a metà stagione. Daredevil: Born Again  non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma è ancora inserita nel calendario aggiornato della Disney per il 2024.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo.

Captain America: The Winter Soldier, i Fratelli Russo celebrano il 10° anniversario con nuovi contenuti

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Ieri è stato il decimo anniversario di Captain America: The Winter Soldier, un film che ha cambiato il Marvel Cinematic Universe come lo conosciamo. Captain America: Il primo vendicatore è stato un’efficace introduzione per Steve Rogers, ma il sequel lo ha reso un super soldato e ha fatto conoscere il duo di registi, i fratelli Russo.

Dopo l’uscita del blockbuster del 2014, i due hanno poi diretto Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame prima di formare la loro casa di produzione, la AGBO.

Joe e Anthony Russo hanno ora pubblicato sulla loro pagina Instagram alcune foto e filmati inediti dal set di Captain America: The Winter Soldier. Vediamo la controfigura di Chris Evans in azione, il Triskelion sotto attacco,Robert Redford nei panni di Alexander Pierce e altro ancora.

I registi hanno anche condiviso alcuni spunti unici sulle riprese di questo film ricco di azione. “È il mio film Marvel preferito a cui ho partecipato. Non è solo per il film in sé, ma per l’esperienza“, ha detto recentemente Evans a proposito della lavorazione di Captain America: The Winter Soldier.

Nel primo film ero molto nervoso. Sai in cosa ti stai imbarcando e di conseguenza giochi in difesa e giochi per non perdere“. “Quando è arrivato ‘Winter Solider’, abbiamo giocato per vincere. Ed era il primo film con i fratelli Russo. Ci siamo presi più rischi e il personaggio sembrava più ricco. È stata una delle esperienze più soddisfacenti che ho avuto nella mia carriera alla Marvel“.

Ecco il post completo su Instagram dei fratelli Russo:

Sono passati ufficialmente 10 anni dall’uscita di Winter Soldier e dall’inizio del nostro periodo alla Marvel. Come vola il tempo…

Ed ecco alcuni vecchi appunti che abbiamo trovato e che descrivono come abbiamo girato la maggior parte dell’azione a mano in Winter Soldier: I 50 e i 75 mm funzionano meglio con un otturatore a 45 gradi. Il 75 consente di seguire momenti molto specifici.

Cattura di coltelli, ecc. Con il 75 si possono inseguire i personaggi nei primi piani e sottolineare le emozioni. Richiede una mano più ferma. Il 50 è il cavallo di battaglia. Riesce a trasmettere l’azione con un’energia viscerale e cinetica.

Ma per l’occhio è più facile seguirlo rispetto al 75. Tutto ciò che supera il 75 mm con un otturatore a 45 gradi è incoerente. Il 40 mm è la soluzione migliore se si vogliono includere entrambi gli attori nella stessa inquadratura.

 

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Un post condiviso da The Russo Brothers (@therussobrothers)

James Gunn smentisce le voci su Ultraman e Bizarro in SUPERMAN

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James Gunn smentisce le voci su Ultraman e Bizarro in SUPERMAN

In qualche modo si è diffusa la convinzione che un cattivo diverso da Lex Luthor avrebbe minacciato l’Uomo d’Acciaio nel film di Superman del regista James Gunn. Inizialmente, le voci online erano incentrate su Bizarro, prima che Ultraman diventasse l’antagonista “sicuro”.

L’indiscrezione sembra provenire dagli anonimi “scoopers” online Can we Get Some Toast e My Time To Shine. Anche Daniel Richtman si è unito al carrozzone, affermando che Ultraman sarebbe stato un cattivo nel film, pubblicandolo sul suo gruppo di abbonati a pagamento. Le voci sono circolate per qualche giorno, ma il co-presidente dei DC Studios e regista di Superman, James Gunn, è intervenuto su Threads per sfatare queste affermazioni (come fa spesso).

James Gunn ha scritto: “Il protagonista principale di Superman è, sorprendentemente, Superman. Il cattivo principale di Superman è, scioccamente, Lex Luthor. Non so da dove provengano tutte le voci che sostengono che si tratti di qualcosa di diverso da questo. Ci sono così tante storie che escono ogni giorno che è difficile gestirle, e ogni volta che butto giù qualcosa gli sto dando attenzione. Quindi, ripeto, non credete a nulla se non lo vedete QUI (e perché mai dovreste voler sapere tutto prima che il film esca?“.

Vale la pena di soffermarsi su questo punto per sottolineare che per ogni indiscrezione che viene fuori da questi “scoopers” senza volto su Twitter, le successive tre o quattro finiscono per essere sbagliate.

Superman, precedentemente intitolato Superman: Legacy, è attualmente in fase di riprese ad Atlanta, con riprese in Ohio all’orizzonte, in un sito che potrebbe essere utilizzato per la Hall of Justice.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

The Acolyte, la showrunner ammette che per Indara si è “ispirata a Trinity di Matrix”

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Molti di voi conosceranno la star di Jessica Jones Carrie-Anne Moss soprattutto per il suo ruolo di Trinity nei film di Matrix. Proprio grazie a quel personaggio iconico, molti fan di Star Wars sono entusiasti di vedere l’attrice approdare in una Galassia molto, molto lontana per la prossima serie Disney+, The Acolyte: La Seguace.

La Moss ha già combattuto come una Jedi sullo schermo e, con una spada laser in mano, sarà sicuramente ancora più tosta. Grazie a Empire Online, abbiamo un nuovo sguardo alla Maestra Jedi Indara, un personaggio che sembra destinato a portare la sua miscela unica di eccellenza nelle arti marziali nell’era dell’Alta Repubblica.

È molto ispirata a Trinity“, ha dichiarato la showrunner Leslye Headland, aggiungendo che il casting di Moss è stato un “gioco da ragazzi“. Personalmente volevo vedere qualcuno che avesse lo status più alto che si possa immaginare in un combattimento di Force-fu, qualcuno che entrasse in scena e che facesse subito pensare: “Oh, è il Jedi più potente nella stanza“. E questo è Trinity”, ha stuzzica Headland.

Cosa ha detto Carrie-Anne Moss su The Acolyte: La Seguace

Per Carrie-Anne Moss, la visione di Headland per The Acolyte: La Seguace è in definitiva ciò che l’ha convinta a interpretare un Maestro Jedi in una serie che vedrà il suo personaggio, e altri, indagare su quella che molti fan si aspettano essere la rinascita dei Sith.

Mi è capitato alcune volte nella mia carriera con alcune delle grandi cose che ho fatto – Memento, Matrix – di parlare con il regista e di dire: ‘Oh, hanno capito tutto‘”, dice l’attrice. “All’interno della mia anima e del mio spirito, interpretare questo Maestro Jedi e allenarmi per il combattimento è stata un’esperienza straordinaria”.

Una parte di me ha dimenticato quanto amo l’azione. La adoro. È difficile. Ma ero davvero entusiasta di poterlo fare e volevo farlo bene. ‘Datemi un’altra ripresa! Datemi un’altra ripresa!“”.

 

The Acolyte: La Seguace: la trama e il cast della serie

The Acolyte: La Seguace è interpretata da Amandla Stenberg, Lee Jung-jae, Manny Jacinto, Dafne Keen, Charlie Barnett, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson, Dean-Charles Chapman, Joonas Suotamo e Carrie-Anne Moss.

La sinossi ufficiale recita: “Un’indagine su una scioccante serie di crimini mette un rispettato Maestro Jedi (Lee) contro una pericolosa guerriera del suo passato (Stenberg). Mentre emergono altri indizi, i due percorrono un sentiero oscuro dove forze sinistre rivelano che tutto non è ciò che sembra“. La serie è ambientata durante l’era dell’Alta Repubblica della linea temporale di Star Wars, ovvero prima degli eventi dei film di Star Wars.

Mufasa: Il Re Leone, ecco le prime scene dell’annunciato prequel

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Dopo la prima immagine, oggi è emerso in rete un breve estratto video dell’attesissimo Mufasa: Il Re Leone, il sequel ibrido in live-action della versione del 2019 de Il Re Leone, che è stato diretto da Jon Favreau e ha guadagnato oltre 1,6 miliardi di dollari al box office mondiale. Nell’immagine si vede un giovane Mufasa in piedi su una scogliera.

Il filmato è stato mostrato agli investitori in occasione di una recente assemblea annuale degli azionisti all’inizio di questa settimana e ora ha iniziato a fare il giro dei social media.

Si tratta solo di pochi secondi, ma vediamo il giovane Mufasa che osserva il suo futuro regno prima che venga mostrato un leone più anziano accanto a Rafiki del Re Leone (John Kani dovrebbe riprendere il ruolo in questo prequel). La clip si conclude con il giovane Mufasa che salta in aria.

Aaron Pierre prenderà il posto dell’iconico James Earl Jones nel ruolo di Mufasa ed è fin troppo consapevole di avere un ruolo importante da riempire.

Beh, innanzitutto voglio riconoscere che James Earl Jones è una mia enorme ispirazione“, ha detto l’attore all’inizio di quest’anno. “Enormemente. E mi sento molto onorato di entrare in questo ruolo dopo di lui. Penso che la differenza fondamentale sarà che qui stiamo esplorando Mufasa in una veste diversa“.

Quando Sir James Earl Jones lo ha interpretato, questo è Mufasa nella sua piena capacità, nel suo ritmo, e penso che qui stiamo esplorando Mufasa prima di quel momento“, aggiunge Pierre. “Che aspetto ha questo giovane leone prima di diventare quello che conosciamo e di scoprire il suo ritmo, il modo in cui si comporta, il modo in cui si impegna con la sua comunità e i suoi cari? Credo che questa sia la cosa fondamentale. Sta scoprendo il suo ritmo“.

Siamo curiosi di vedere dove questo film porterà i personaggi che tutti conosciamo e amiamo de Il Re Leone, soprattutto perché Kelvin Harrison Jr. interpreterà Scar in un film che probabilmente servirà anche come storia di origine per il futuro assassino di Mufasa. Mufasa: Il Re Leone arriverà nelle sale il 20 dicembre di quest’anno.

 

Cosa sappiamo su Mufasa: Il Re Leone

Mufasa: Il Re Leone sarà diretto da Barry Jenkins, regista premio Oscar di Moonlight, da una sceneggiatura di Jeff Nathanson. Aaron Pierre darà la voce a Mufasa nel nuovo film, mentre Kelvin Harrison Jr. doppierà Scar, che presumibilmente sarà ancora una volta il cattivo del film. Non si sa molto del film, se non che si tratta della storia delle origini del padre di Simba. James Earl Jones, voce originale del Mufasa adulto, ha deciso di non tornare per il film.

Sono cresciuto con questi personaggi, significano molto per me“, ha spiegato Jenkins in un’intervista dello scorso anno. “I re non nascono tali. Devono diventare ciò che sono attraverso una serie di eventi con i quali molte persone possono immedesimarsi. Quindi, da questo punto di vista, si adatta molto bene a tutto il resto che ho fatto. Quindi non sento alcuna pressione, voglio solo fare un buon lavoro“.

“Penso che vedrete una tonnellata di volti familiari“, ha poi anticipato Barry Jenkins in un’intervista del 2022. “È un prequel, ma di nuovo, è un prequel nel senso che questi sono tutti gli stessi personaggi, ma vi stiamo raccontando come sono arrivati a essere quello che sono. Quindi stiamo letteralmente andando a ritroso. Stiamo tornando indietro nel tempo con molti di questi personaggi. Siamo anche nel presente, ma torniamo indietro per raccontare chi erano questi personaggi“.

Aspettatevi dei numeri musicali“, ha aggiunto il regista. “Numeri musicali davvero meravigliosi, direi“. Mufasa: Il Re Leone arriverà nelle sale il 20 dicembre di quest’anno.

28 anni dopo: Jodie Comer e Charlie Hunnam in trattativa per recitare in un sequel horror?

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All’inizio di quest’anno si è diffusa la notizia che il regista (Danny Boyle) e lo sceneggiatore (Alex Garland) del successo horror del 2002 28 anni dopo stanno unendo nuovamente le forze per un atteso sequel (e una potenziale trilogia), e forse ora sappiamo chi potrebbero essere gli attori ingaggiati per interpretare i ruoli principali.

Secondo l’affidabile insider Daniel Richtman, Jodie Comer (Killing Eve, Free Guy) e Charlie Hunnam (Rebel Moon, The Gentlemen) sono in trattative per recitare in 28 anni dopo.

Al momento non abbiamo ulteriori dettagli, ma se Jodie Comer e Charlie Hunnam dovessero firmare, probabilmente reciteranno accanto al recente premio Oscar Cillian Murphy, che ha lasciato intendere di voler riprendere il ruolo del protagonista del film originale, Jim.

28 anni dopo è stato un grande successo e ha già generato un seguito meno apprezzato (ma comunque degno di nota), 28 settimane dopo del 2007. Boyle e Garland erano coinvolti solo come produttori esecutivi in quel progetto, quindi molti fan vedranno sicuramente questo nuovo film come il primo vero sequel.

Boyle dovrebbe dirigere il primo capitolo, mentre Garland dovrebbe scrivere tutti e tre i film. Il budget per ogni film si aggira intorno ai 75 milioni di dollari.

Il primo film 28 giorni dopo

Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti “zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità spaventosa.

L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti interpretati da Naomie Harris e Brendan Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato interpretato da Christopher Eccleston.

Cosa sappiamo su 28 anni dopo? 

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo sono ancora sconosciuti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che verso l’horror vero e proprio.

Swamp Thing: lo showrunner della serie commenta il film di James Mangold

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In una nuova intervista con Multiverse of Color, allo showrunner di Swamp Thing (2019) Mark Verheiden è stato chiesto di condividere i suoi pensieri sul prossimo film su Swamp Thing che come sappiamo sarà diretto da James Mangold, che sarà ambientato nel DCU di James Gunn e Peter Safran.

Verheiden ha dichiarato che secondo lui Mangold “avrà una grande interpretazione” in riferimento al film Swamp Thing in uscita, aggiungendo che “si spera che questo dia il via a un po’ più di personaggi oscuri“.

Ha anche aggiunto: “I film DC dell’ultimo regime forse non sono andati bene come avrebbero sperato [e] con questa nuova versione, stanno parlando di incorporare personaggi più oscuri e [penso] che sarebbe fantastico“.

Mark Verheiden ha poi aggiunto che se mai avesse la possibilità di lavorare su un’altra property della DC Comics, gli piacerebbe fare una versione umoristica di Bizarro, in una sitcom di mezz’ora. Tuttavia, a questo punto della sua carriera, è più propenso a sviluppare idee originali.

Il discorso sul prossimo film di Swamp Thing inizia al minuto 42:00 del video qui sotto. Ma assicuratevi di ascoltare il video completo, perché Verheiden ha anche condiviso alcune idee su cosa avrebbe potuto trattare una seconda stagione dello show Swamp Thing.

La serie televisiva di Swamp Thing ha debuttato il 31 maggio 2019 ed era composta da 10 episodi. Il numero originale di episodi è stato ridotto da 13 a 10 perché la Warner Bros. stava cercando di consolidare i suoi piani di streaming. Il DC Universe sarebbe poi confluito nella HBO Max, che in seguito sarebbe stata abbreviata in Max.

È nata una campagna dei fan per salvare la serie, che alla fine ha portato alla messa in onda di Swamp Thing su The CW, ma non è stato generato abbastanza slancio per una seconda stagione.

La serie ha un indice di gradimento del 92% su Rotten Tomatoes su 39 recensioni. Più di recente, James Mangold ha condiviso il suo entusiasmo per il progetto, dichiarando: “Non appena ho saputo che James Gunn avrebbe preso in mano la DC, l’ho vista come un’opportunità da cogliere al volo“. Ha poi aggiunto che il film sarà ispirato a Frankenstein.

Ghosts 3×07: promo e trama dal settimo episodio

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Ghosts 3×07: promo e trama dal settimo episodio

Il network americano CBS ha diffuso promo e trama di Ghosts 3×07, il settimo inedito episodio della terza stagione di Ghosts.

In Ghosts 3×07 che si intitolerà “The Polterguest” Alberta si scontra con un poltergeist (Lamorne Morris) che si è legato a un ospite di Woodstone appena arrivato. Inoltre, Isaac e Nigel hanno feste di addio al celibato separate.

Tutto quello che sappiamo su Ghosts 3

Come spettacolo della CBS, Ghosts va in onda sulla rete e trasmette in streaming su Paramount +, che è anche il luogo in cui puoi recuperare gli episodi precedenti dello spettacolo.

Basato sulla commedia televisiva britannica originale Ghosts, creata da Mathew Baynton , Simon Farnaby , Martha Howe-Douglas , Jim Howick , Laurence Rickard e Ben Willbond per la BBC, la versione americana con lo stesso nome è stata sviluppata da Joe Port e Joe Wiseman per CBS Studios. Insieme a Port e Wiseman e ai creatori originali, Martha Howe-Douglas , Alison CarpenterDebra Hayward , Alison Owen e Angie Stephenson sono i produttori esecutivi. Jeff Cardoni tornerà a comporre le melodie da solletico delle costole della serie comica inquietante. La terza stagione di Ghosts è stata sviluppata da Joe vs Joe e CBS Studios, in collaborazione con Monumental Television, Them There, Lionsgate Television e BBC Studios America.

La stagione 3 di Ghosts dovrebbe riprendere esattamente da dove si era interrotta la stagione 2. I fantasmi si ritrovano nei guai quando decidono di ritrovare la persona che ha ucciso Alberta circa cento anni fa. Tutti sono scioccati nello scoprire che non è stato altro che il figlio di Hetty, che ha ucciso Alberta per stare con il suo ragazzo. Tuttavia, le cose peggiorano ulteriormente quando Hetty ammette di conoscere la verità da sempre, e questo inasprisce la sua relazione con Alberta. I due riescono a riconciliarsi dopo un acceso dibattito e una successiva punizione, ma ben presto un nuovo problema scuote Woodstone.

Walker 4×02: promo e trama dal secondo episodio

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Walker 4×02: promo e trama dal secondo episodio

The CW ha diffuso il promo e la trama di Walker 4×02, il secondo inedito episodio della quarta stagione della serie Walker che vedrà Jared Padalecki riprendere il ruolo iconico per questo nuovo ciclo di episodi.

In Walker 4×02 che si intitolerà “Maybe It’s Maybelline” Quando Maybelline (guest star Debra Mooney), una nonna ottantenne e testimone, ha bisogno di una custodia protettiva, Walker (Jared Padalecki), Cassie (Ashley Reyes) e Trey (Jeff Pierre) sono incaricati di tenere al sicuro l’acerba matriarca, e anche se Walker e la squadra decidono le partite, è la saggia anziana a tenere il conto. Cassie è alle prese con una decisione importante e chiede aiuto a Geri (Odette Annable) per fare dei cambiamenti.

Nel frattempo, Stella (Violet Brinson) vuole andare avanti ma continua a lottare con il suo dolore e Liam (Keegan Allen) cerca di aiutarla. Infine, August (Kale Culley) vuole partecipare a un programma di doposcuola e chiede a Bonham (Mitch Pileggi) di aiutarlo a convincere Walker a firmare il programma. Protagonista anche Molly Hagan. Steve Robin ha diretto l’episodio scritto da Aaren Carew.

Cosa sappiamo su Walker 4?

Sebbene siano stati rilasciati pochi dettagli sulla storia della stagione 4, il finale della stagione 3 di Walker preannuncia sicuramente alcune emozionanti avventure a venire. In particolare, questo include un caso che riguarda lo Sciacallo, un pericoloso assassino del passato di Walker. Cordell non ha mai effettivamente risolto il suo caso irrisolto che coinvolge lo Sciacallo, il che significa che ci sono sicuramente degli affari in sospeso per l’eroe dello show.

Verrà ulteriormente esplorata anche la relazione di Walker con Geri (Odette Annable), con quest’ultimo personaggio che ha fatto un ritorno a sorpresa nel finale. Per quanto riguarda il cast di Walker per la stagione 4, si prevede che la maggior parte degli attori principali ritorni, tra cui Molly Hagan, Violet Brinson, Cale Kulley, Coby Bell, Mitch Pileggi, Jeff Pierre e Ashley Reyes. È probabile che la nuova stagione veda anche diversi nuovi arrivati ​​unirsi al cast, anche se non sono stati ancora fatti grandi annunci a riguardo.

In termini di numero di episodi, si prevede che la stagione 4 di Walker presenterà un notevole cambiamento. Mentre le stagioni 1 e 3 erano composte da 18 episodi e la stagione 2 da 20, la stagione 4 sarà composta da soli 13 episodi. Non è chiaro, al momento, se la nuova stagione sarà l’ultima dello show, ma la società madre di The CW, Nexstar, ha fatto un netto allontanamento dai contenuti sceneggiati negli ultimi mesi. Anche se la stagione 4 di Walker potrebbe finire per essere l’ultima corsa dello show, si sta già preannunciando come un’entusiasmante stagione televisiva.

Shōgun 1×08: promo e trama dall’ottavo episodio

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Shōgun 1×08: promo e trama dall’ottavo episodio

Dopo il sesto episodio FX ha diffuso il promo e la trama di Shōgun 1×07, il settimo atteso episodio della nuova serie evento Shōgun (recensione) che ha debuttato su Disney+.

In che si intitolerà “The Abyss of Life” Il clan di Toranaga, sconfitto, si trasferisce a Edo e attende il suo destino.

Iscriviti a Disney+ per guardare Shōgun e le più belle storie Disney e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Di Cosa parla Shōgun?

La serie Shōgun si avvale di un acclamato cast giapponese, senza precedenti per una produzione americana, tra cui Tadanobu Asano nel ruolo di “Kashigi Yabushige”, un noto traditore e stretto alleato di Toranaga; Hiroto Kanai nei panni di “Kashigi Omi”, il giovane leader del villaggio di pescatori dove viene trovata la nave di Blackthorne; Takehiro Hira nel ruolo di “Ishido Kazunari”, un potente burocrate che è il principale rivale di Toranaga; Moeka Hoshi in quello di “Usami Fuji”, una vedova che deve trovare un nuovo scopo nel mezzo della guerra del suo signore; Tokuma Nishioka nel ruolo di “Toda Hiromatsu”, il generale fidato e il più caro amico di Toranaga;

Shinnosuke Abe nei panni di “Toda Hirokatsu” (“Buntaro”), il marito geloso di Mariko; Yuki Kura in quelli di “Yoshii Nagakado”, lo sfacciato figlio di Toranaga che ha un forte desiderio di mettersi in gioco; Yuka Kouri nel ruolo di “Kiku”, una cortigiana rinomata in tutto il Giappone per la sua abilità artistica e Fumi Nikaido nel ruolo di “Ochiba no Kata”, la venerata madre dell’erede che non si fermerà davanti a nulla pur di porre fine a Toranaga e alla sua minaccia al potere del figlio.

Shōgun è stata creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin Marks, con Marks in veste di showrunner e produttore esecutivo insieme a Michaela Clavell, Edward L. McDonnell, Michael De Luca e Kondo. La serie è prodotta da FX Productions.

The Good Doctor 7×06: promo e trama dal sesto episodio

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The Good Doctor 7×06: promo e trama dal sesto episodio

Il network americano ABC ha diffuso il promo e la trama di The Good Doctor 7×06, il sesto inedito episodio della settima e ultima stagione di The Good Doctor

In The Good Doctor 7×06 che si intitolerà “M.C.E.” La squadra deve affrontare un evento di massa che li costringe a mettere da parte le emozioni dopo una recente tragedia.

The Good Doctor, la serie tv

The Good Doctor, prodotto da ABC Signature e Sony Pictures Television Series, è interpretato da Freddie Highmore nel ruolo del dottor Shaun Murphy, Richard Schiff nel ruolo del dottor Aaron Glassman, Fiona Gubelmann nel ruolo della dottoressa Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del dottor Alex Park, Christina Chang nel ruolo della dottoressa Audrey Lim, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo, Bria Samoné Henderson nel ruolo della dottoressa Jordan Allen e Noah Galvin nel ruolo del dottor Asher Wolke. David Shore e Liz Friedman sono produttori esecutivi e co-showrunner. Daniel Dae Kim, Erin Gunn, Thomas L. Moran, David Hoselton, Peter Blake, Jessica Grasl, Garrett Lerner, Mike Listo, Freddie Highmore, Shawn Williamson, David Kim e Sebastian Lee sono anche produttori esecutivi.

Non potremmo essere più entusiasti che Chuku rientri nella famiglia di The Good Doctor e che il pubblico scopra cosa ha fatto il dottor Kalu da quando ha lasciato il St. Bon“, ha dichiarato Friedman quando Modu è tornato nella scorsa stagione.

Dopo la sua permanenza in The Good Doctor, Modu ha partecipato alle ultime due stagioni di The 100 della CW, l’ultima delle quali come series regular, ed è apparso in Captain Marvel. Recentemente è stato visto nella serie Amazon The Peripheral di Jonathan Nolan e Lisa Joy e ha recitato nel film The Origin.

Station 19 7×05: promo e trama dal quinto episodio

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Station 19 7×05: promo e trama dal quinto episodio

Il network americano ABC dopo la messa in onda del quarto episodio ha diffuso il promo e la trama di Station 19 7×05, il quinto inedito episodio di Station 19 7, l’annunciata settima e ultima stagione di Station 19, spin-off della serie di Shonda Rhimes Grey’s Anatomy.

In Station 19 7×05  “My Way” Andy Herrera si guadagna i gradi di capitano guidando senza paura la sua squadra durante un’emergenza di vita o di morte nel punto di riferimento più amato di Seattle; Vic lotta contro il burnout emotivo; Maya aiuta Carina a superare una notizia difficile.

Tutto quello che sappiamo su Station 19 7

Station 19 è lo spin-off di Grey’s Anatomy.  La fine di Station 19 solleva speculazioni sulla possibilità che George e Spampinato tornino in Grey’s Anatomy  la prossima stagione, se il medical drama verrà rinnovato per la stagione 21 come previsto. George era un series regular di Grey’s Anatomy prima di lasciarlo nel 2017 per contribuire alla conduzione dello spin-off Station 19. Dopo aver recitato in Grey’s Anatomy, Stefania Spampinato ha iniziato a recitare in Station 19 nella terza stagione prima di diventare series regular nella stagione successiva.

Ambientata a Seattle, la serie si concentra sulle vite degli uomini e delle donne della stazione dei vigili del fuoco 19 di Seattle. Ha come protagonisti Jaina Lee Ortiz, Jason George, Gray Damon, Barrett Doss, Alberto Frezza, Jay Hayden , Okieriete Onaodowan, Danielle Savre, Miguel Sandoval, Boris Kodjoe , Stefania Spampinato, Carlos Miranda, Josh Randall, Merle Dandridge e Pat Healy. McKee, Shonda Rhimes, Betsy Beers e Paris Barclay sono i produttori esecutivi della serie. È prodotto da Shondaland e ABC Signature, con McKee che funge da showrunner per le prime due stagioni, successivamente sostituito da Krista Vernoff a partire dalla terza stagione.

Grey’s Anatomy 20×05: promo e trama dal quinto episodio

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Grey’s Anatomy 20×05: promo e trama dal quinto episodio

Il network americano ABC dopo la messa in onda del quarto episodio ha diffuso il promo e la trama di Grey’s Anatomy 20×05, il quinto inedito episodio di Grey’s Anatomy 20, l’attesa ventesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 20×05 che si intitolerà “Never Felt So Alone” Al Grey Sloan è tutto pronto quando un gruppo di studenti di medicina viene ferito dal crollo di un pavimento durante la festa dei camici bianchi; Jo e Link sono costretti a parlare del futuro; Jules affronta Winston sul suo atteggiamento.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grey’s Anatomy e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Tutto quello che sappiamo su Grey’s Anatomy 20

La ventesima stagione di Grey’s Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.

Il drama è reduce da una 19a stagione di trasformazione, con il ritiro di Ellen Pompeo, l’uscita di Kelly McCreary e l’ingresso di cinque nuovi personaggi principali, interpretati da Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Alexis Floyd, Niko Terho e Midori Francis. La transizione ha avuto successo, con il ritorno di tutti e cinque i nuovi membri del cast in Grey’s Anatomy 20.

Creata da Shonda Rhimes, Grey’s Anatomy proviene dalla Shondaland di Shonda Rhimes e dalla ABC Signature, parte dei Disney Television Studios. Il cast di Grey’s Anatomy comprende Ellen Pompeo, Chandra Wilson, James Pickens Jr., Kevin McKidd, Kim Raver, Camilla Luddington, Caterina Scorsone, Kelly McCreary, Harry Shum Jr., Adelaide Kane, Midori Francis e Niko Terho.

La Disney aggiorna il calendario delle uscite, Toy Story 5 e The Mandalorian & Grogu fissati al 2026

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L’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha annunciato per la prima volta Toy Story 5 nel febbraio 2023 e finalmente è stato rivelato che il nuovo capitolo dell’amato franchise d’animazione della Disney arriverà nelle sale il 19 giugno 2026. La data di uscita di Toy Story 5 – come riportato da THR – fa parte di una serie di modifiche e aggiunte apportate al calendario delle uscite Disney, con lo studio che ha anche spostato di un anno il remake live-action di Oceania con Dwayne Johnson, previsto ora al 10 luglio 2026 (in precedenza era previsto per il 27 giugno 2025). La mossa dà così al remake un po’ di respiro in più rispetto al sequel d’animazione, Oceania 2, in uscita questo novembre.

Lo studio ha anche confermato che il film di Star Wars, The Mandalorian & Grogu, uscirà il 22 maggio 2026, come era stato ipotizzato. Il creatore di The Mandalorian, Jon Favreau, dirige questo film tratto dal suo show Disney+, mentre Pedro Pascal sarà il protagonista. Si tratta di un film particolarmente importante, in quanto la Lucasfilm riporta con questo titolo il franchise di Star Wars sul grande schermo per la prima volta dopo L’ascesa di Skywalker del 2019. Mentre il franchise ha prosperato su Disney+, i diversi tentativi effettuati di rilanciarlo come proprietà per il grande schermo sono ad oggi falliti durante lo sviluppo.

Sempre la Disney ha poi rivelato che il film con Jared Leto, Tron: Ares, debutterà il 10 ottobre 2025. Il film segue il classico cult del 1982 Tron e il suo sequel Tron: Legacy del 2010. Mentre i film precedenti erano incentrati su un personaggio che entrava in un computer, il nuovo capitolo si svolgerà per lo più nel mondo reale, mentre un’intelligenza artificiale sfugge ai suoi confini digitali. Infine, The Amateur della 20th Century, interpretato da Rami Malek e Rachel Brosnahan, è stato spostato dall’8 novembre 2024 all’11 aprile 2025.

The Apparition: la vera storia dietro il film horror

The Apparition: la vera storia dietro il film horror

Molto spesso i film di genere horror rielaborano eventi, leggende o teorie esistenti nella realtà per i propri racconti. Di particolare interesse di questo filone sono i lungometraggi incentrati su vicende paranormali, tra cui si annovera il recente The Apparition, film del 2012 scritto, diretto e prodotto da Todd Lincoln, qui al suo debutto cinematografico. Per l’occasione, egli si è cimentato nel dar vita ad un film che si anima a partire dal celebre e inquietante Philip Experiment, in cui si cercò di determinare la possibilità di comunicare con fantasmi immaginari attraverso alcuni elementi fittizzi su di essi.

Nonostante si ispiri a questo esprimento, il film finito ha dovuto affrontare pesanti accuse di plagio e di aver preso spunto da vari altri film horror, tra cui The Ring (1998), Pulse (2001), The Grudge (2002) e Paranormal Activity (2007), tutti basati sull’orrorifica manifestazione di fantasmi. In particolare, le numerose similitudini con Pulse, hanno spinto alcuni a ritenere che The Apparition potrebbe essere un remake non ufficiale e non dichiarato del celebre horror giapponese. Al di là di queste vicende, il film comunque non ottenne particolare fortuna al momento della sua uscita in sala.

Anzi, la ricezione inziale nei suoi confronti è stata piuttosto negativa. Nonostante i suoi difetti, però, negli anni è diventato un film particolarmente ricercato dagli amanti di questo filone, che ritrovano qui elementi horror di particolare fascino. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Apparition. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Apparition trama
Sebastian Stan in The Apparition. Foto di Stefan Erhard – © 2012 Dark Castle Holdings, LLC.

La trama e il cast di The Apparition

Protagonisti del film The Apparition sono un gruppo di amici, Patrick, Lydia, Ben e Greg, con interessi particolarmente diversi rispetto a quelli dei loro coetanei. Sono infatti affascinati dagli esperimenti relativi alla comunicazione con i fantasmi o le creature dell’aldilà. Una sera, i quattro decidono di ridare vita ad un esperimento durante il quale evocare lo spirito di un defunto. Il gruppo segue attentamente le indicazioni, ma il risultato non è quello che immaginavano. Ben presto, infatti, una spaventosa serie di fenomeni paranormali inizia a verificarsi e i quattro amici scoprono con orrore di aver risvegliato un’oscura entità dormiente che inizia a perseguitarli senza pietà.

Ad interpretare i protagonisti del film vi sono alcuni attori già particolarmente popolari e altri che lo sarebbero diventati solo qualche anno dopo questo titolo. Nei panni di Kelly, la ragazza di Ben, si ritrova dunque l’attrice Ashley Green, nota in particolare per essere stata la vampira Alice Cullen nella saga di Twilight. Il ragazzo di lei, Ben, ha invece il volto di Sebastian Stan. L’attore, all’epoca noto principalmente per essere stato Carter Baizen nella popolare serie Gossip Girl, è oggi particolarmente celebre per il ruolo di Bucky Barnes alias Winter Soldier nel Marvel Cinematic Universe.

Julianna Guill, attrice nota per essere stata tra i protagonisti del remake di Venerdì 13, interpreta qui Lydia. Altro noto attore presente nel film è Tom Felton, nei panni di Patrick. Questi è unanimemente ricordato per la sua interpretazione di Draco Malfoy in tutti i film della saga di Harry Potter. In ultimo, Luke Pasqualino interpreta Greg, anche lui facente parte del gruppo di ragazzi protagonisti. L’attore è in particolare noto per le serie Skins e The Musketeers, interpretando D’Artagnan in quest’ultima. Il cast è poi concluso dall’attore Rick Gomez nel ruolo di Mike.

La vera storia dietro il film

Il Philip Experiment è stato un esperimento di parapsicologia condotto nel 1972 a Toronto, Ontario, per determinare se i soggetti possono comunicare con fantasmi immaginari attraverso le aspettative della volontà umana. Questo fu condotto da una società di ricerca parapsicologica di Toronto guidata dal genetista matematico Dr. A.R. George Owen e supervisionata dallo psicologo Dr. Joel Whitton. L’obiettivo era quello di creare un personaggio fittizio attraverso una metodologia mirata e poi “tentare” di comunicare con esso attraverso una seduta spiritica. Il personaggio creato e concordato fu chiamato Philip Aylesford, indicato come Philip durante il test.

The Apparition cast
Tom Felton, Sebastian Stan e Ashley Greene in The Apparition. Foto di Stefan Erhard – © 2012 Dark Castle Holdings, LLC.

La sua storia fittizia coincideva in parte con eventi e luoghi reali, ma con molteplici contraddizioni ed errori. Nato nel 1624 in Inghilterra, ebbe una carriera militare precoce e fu nominato cavaliere all’età di sedici anni. Partecipò alla guerra civile inglese e divenne amico personale di Carlo II, lavorando per lui come spia. Phillip si sposò infelicemente con una donna di nome Dorothea e in seguito si innamorò di una ragazza rom che fu accusata di stregoneria e bruciata sul rogo. Disperato, Phillip si suicidò nel 1654 all’età di trent’anni.

Inizialmente, le sedute spiritiche non hanno prodotto nessun contatto, nessuna comunicazione e nessun fenomeno. Owen ha poi modificato le condizioni del test abbassando le luci e cambiando l’ambiente per imitare quello di una seduta spiritica più “tradizionale”. I partecipanti cominciarono a quel punto ad avvertire una presenza, vibrazioni del tavolo, brezze, echi inspiegabili e suoni che corrispondevano alle risposte alle domande sulla vita di Philip. A un certo punto il tavolo si è inclinato su una sola gamba e altre volte si è mosso nella stanza senza alcun contatto umano.

Sebbene audio, video e testimonianze documentino i fenomeni paranormali, Philip non è mai effettivamente apparso ai partecipanti. L’esperimento è stato poi criticato per la mancanza di controlli solidi e per i risultati ambigui dovuti all’inaffidabilità delle sedute spiritiche. Test ripetuti, che hanno creato personaggi fittizi chiamati “Lilith” e “Humphrey”, hanno dato risultati simili in circostanze analoghe ma sono sempre stati giudicati inconcludenti, portando a ritenere i fenomi avvertiti dai partecipanti come semplici effetti di isteria collettiva. Ad ogni modo, l’esperimento è stato fonte di ispirazione per The Apparition.

Il trailer di The Apparition e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Apparition è infatti disponibile nel catalogo di Prime Video e Apple TV. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 5 aprile alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Il cacciatore di giganti: tutte le curiosità sul film con Nicholas Hoult

Basato sulle celeberrime fiabe britanniche “Jack the Giant Killer” e “Jack e la pianta di fagioli“, il film del 2013 Il cacciatore di giganti ha portato sul grande schermo tale epica storia con un misto tra recitazione in live action e tramite motion capture, avvalendosi dunque di tecnologie all’avanguardia per offrire un’esperienza al pari di quella proposta da altri blockbuster di quel periodo, a partire da Avatar, da cui questo film riprende le tecniche per la realizzazione dei suoi personaggi non umani. Diretto da Bryan Singer, regista di I soliti sospetti, X-Men e Superman Returns, il film era in realtà in cantiere da molto tempo.

Lo sviluppo di Il cacciatore di giganti è infatti iniziato nel 2005, quando lo sceneggiatore Darren Lemke lanciò l’idea per la prima volta. D. J. Caruso venne assunto per dirigere il film nel gennaio 2009, ma nel settembre dello stesso anno è stato sostituito da Singer, che ha a quel punto assunto Christopher McQuarrie (regista degli ultimi film della saga di Mission: Impossible e Dan Studney per rielaborare la sceneggiatura. La riscrittura di McQuarrie incluse una storia più approfondita per i giganti e una spiegazione del loro rapporto con gli umani, che Singer considerò un “grande miglioramento“.

Il film venne dunque poi girato con quest’ultima versione della sceneggiatura, ma i tempi ristretti e il grande lavoro richiesto sugli effetti speciali portarono il progetto a vivere significativi momenti di crisi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Il cacciatore di giganti. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi giganti. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il cacciatore di giganti cast
Ewan McGregor, Nicholas Hoult e Eleanor Tomlinson in Il cacciatore di giganti. Credits: Daniel Smith – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures Funding, LLC.

La trama di Il cacciatore di giganti

Nel regno di Cloister governato dal saggio Re Brahmwell, premuroso padre della principessa Isabelle, vive Jack un contadino povero ma molto curioso e coraggioso. I due giovani, separati dall’appartenenza a ceti diversi, si incontreranno di nuovo quando, per una serie di assurde coincidenze, Isabelle verrà catapultata nel pericoloso mondo dei giganti da una pianta di fagioli magici cresciuta proprio nel giardino di Jack. Egli partirà allora con l’obiettivo di salvare la sua amica, potendo contare anche sull’aiuto delle guardie reali, capeggiate dal fido Elmont, dell’ambiguo Lord Roderick, arrogante consigliere del re e promesso sposo di Isabelle.

Il cast di attori e i giganti del film

Ad interpretare il protagonista Jack vi è l’attore Nicholas Hoult, noto per aver interpretato il mutante Bestia dal film X-Men – L’inizio in poi e per essere ora stato scelto per interpretare Lex Luthor nel Superman che arriverà in sala nel 2025. Accanto a lui, nel ruolo della principessa Isabelle, vi è l’attrice Eleanor Tomlinson, mentre Ewan McGregor è qui presente nel ruolo di Elmont. Completano il cast gli attori Ian McShane nel ruolo di re Brahmwell, Bill Nighy in quelli del generale Fallon e Stanley Tucci in quello di Lord Roderick. Quest’ultimo è l’unico attore del cast a non essere nato nel Regno Unito, ma è riuscito comunque a parlare con un ottimo accento inglese nel film.

La realizzazione dei giganti ha richiesto quattro fasi principali. Il primo passo è stato l’utilizzo della performance capture per catturare i movimenti del viso e del corpo degli attori e renderizzarli in un ambiente virtuale in tempo reale. La seconda fase ha previsto l’utilizzo della tecnologia Simulcam per aiutare i personaggi umani a interagire virtualmente con i giganti renderizzati in precedenza. La terza fase è stata una seconda ripresa di performance capture per regolare i movimenti dei giganti in modo che si adattassero perfettamente alle performance live-action. Si è infine passati alla rifinitura dell’animazione, della pelle, dei capelli, dei vestiti e della composizione delle inquadrature dei giganti.

Il cacciatore di giganti sequel
Courtesy of Warner Bros. Picture – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures Funding, LLC.

Il cacciatore di giganti 2: ci sarà un sequel?

Costato circa 200 milioni di dollari, Il cacciatore di giganti fu da subito ostacolato da una serie di problemi produttivi, che non lo posero sotto una buona luce. Gli stessi effetti speciali furono giudicati non del tutto ultimati, cosa che inficiò molto la credibilità del progetto. Giunto in sala, il film si affermò come uno dei peggiori flop del suo anno, arrivando ad un incasso globale di circa 197 milioni. Naturalmente, un simile risultato ha dunque annientato ogni possibilità di realizzare un sequel. Sebbene il film proponga un finale autoconclusivo, la scena finale apriva alla possibilità di un nuovo racconto ambientato nell’epoca contemporanea.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Il cacciatore di giganti grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 5 aprile alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Matilda De Angelis si unisce al cast di Dracula – A Love Tale

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Matilda De Angelis si unisce al cast di Dracula – A Love Tale

Dopo aver saputo che gli attori Caleb Landry Jones e Christoph Waltz reciteranno nel film Dracula – A Love Tale di Luc Besson, rispettivamente nel ruolo di Dracula e di un prete, arriva ora la notizia – tramite Deadline – che anche l’italiana Matilda De Angelis farà parte dell’ambizioso progetto, andando ad interpretare Maria, amica di Mina, che sarà invece interpretata dall’attrice Zoë Bleu. Si tratta dei ruoli interpretati rispettivamente da Sadie Frost e Winona Ryder nella versione di Francis Ford Coppola del 1992.

Si tratta dell’ennessimo progetto internazionale per Matilda De Angelis, dopo aver partecipato alla miniserie della HBO The Undoing e alla serie action-sci-fi di Amazon Citadel: Diana. L’attrice e modella americana emergente Zoë Bleu vanta invece crediti come The Institute, Signs Of Love e Gonzo Girl, ma Dracula – A Love Tale rappresenta il suo più grande progetto fino ad oggi. Besson, regista di Leon e del recente Dogman, è ora impegnato nella pre-produzione del film, che verrà girato il mese prossimo in Francia. Sono in corso altri casting.

Dracula – A Love Tale, quello che sappiamo sul film

Basato sull’iconico romanzo di Bram Stoker, il progetto vedrà il visionario cineasta Besson dare la sua personale interpretazione del classico vampiro condannato alla vita eterna. La versione di Besson sembra si configurerà fortemente come origin story che esplora la storia d’amore gotica tra il principe Vladimir e sua moglie, la cui perdita lo spinge ad abbandonare Dio e a diventare un vampiro. Il progetto ha un budget elevato per un film europeo, ma non si avvicina ai livelli di Valerian e la Città dei Mille Pianeti. Luc Besson Productions produce e EuropaCorp co-produce. La fonte di finanziamento non è ancora stata rivelata, ma il venditore Kinology, con sede a Parigi, si sta occupando delle vendite.

Thunderbolts*: Le foto del set rivelano un primo sguardo al nuovo costume di Ghost e un assaggio di Yelena Belova

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Le riprese di Thunderbolts* dei Marvel Studios sono in corso e oggi sono state diffuse in rete alcune foto del set, per la verità non molto belle. Immaginiamo che siano state condivise liberamente perché versioni ancora migliori sono state vendute ai soliti siti web dedicati alle celebrità, ma la galleria Instagram qui sotto contiene comunque alcuni significativi spunti di riflessione.

Per cominciare, possiamo vedere il nuovo costume da Ghost di Hannah John-Kamen e di certo non è più bianco! Il design è simile, ma ora sembra essere nero (o grigio scuro). Sfortunatamente, il suo casco non è stato avvistato. Yelena Belova. La Louis-Dreyfus riprende il suo ruolo di Valentina Allegra de Fontaine, il boss della CIA con motivazioni discutibili e un apparente desiderio di prendere il controllo di The Sentry, se quello che abbiamo sentito è esatto. Si pensa che Viswanathan sia il suo assistente.

Mi sono sentita sollevata“, ha detto John-Kamen nel 2022 quando le è stato chiesto come si è sentita a essere finalmente invitata a tornare nel MCU. “Mi sono detta: ‘Fantastico, posso tornare e capire di più su Ava e Ghost e su come lavorerà in una squadra‘”.

Per quanto riguarda l’attore di Red Guardian David Harbour (che non è ancora stato avvistato sul set di Thunderbolts*), ha aggiunto: “C’è un sacco di lavoro davvero eccitante su questo film. Penso anche che sia un film unico del MCU, nel senso che abbiamo un gruppo di disadattati, emarginati, perdenti e persone che non sono all’altezza del termine supereroe“.

Inoltre, tutti noi siamo interpreti molto interessanti – credo che il pubblico provi sentimenti complicati nei confronti di molti di noi – e credo che questo sia un aspetto fantastico“.

 

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Tutto quello che sappiamo su Thunderbolts

Durante il panel dei Marvel Studios al D23 2022, il presidente dei Marvel Studios  Kevin Feige  ha svelato il cast del prossimo film Thunderbolts, che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e antieroi. Comprende la Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah Jon-Kamen), US Agent (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow (Florence Pugh) e Il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Secondo quanto appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry.

Thunderbolts è attualmente previsto nelle sale il 2 maggio 2025. Harrison Ford – ammesso che sia presente – sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross. Il film sarà diretto da  Jake Schreier, la cui storia come regista non è estremamente ampia, avendo lavorato solo a Robot & Frank del 2012, Paper Towns del 2015 e alla versione filmata del 2021 di Chance the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour.

Argylle in streaming dal 12 Aprile su Apple TV+

Argylle in streaming dal 12 Aprile su Apple TV+

Apple Original Films ha annunciato oggi che Argylle (la recensione), la comedy romantica e d’azione di Matthew Vaughn, farà il suo debutto su Apple TV+ il 12 aprile.

In vista del debutto in streaming di Argylle, le superstar del K-pop THE BOYZ hanno reimmaginato “Electric Energy”, la hit di Ariana Debose tratta da Argylle. Il singolo, come l’intera colonna sonora del film, sono disponibili su tutte le piattaforme di streaming musicale. Originariamente scritta da Gary Barlow, Stuart Price, Matthew Vaughn e Lorne Balfe, la versione “Electric Energy (Reimagination)” dei THE BOYZ subisce una notevole trasformazione grazie alla produzione di Stuart Price in collaborazione con Lorne Balfe per Platoon.

Elly Conway, interpretata da Bryce Dallas Howard, è l’autrice solitaria e amante dei gatti di una serie di romanzi di spionaggio che hanno come protagonista Argylle (Henry Cavill), un agente segreto incredibilmente affascinante, in missione per smascherare un malvagio cartello di spie. Quando Elly, con l’aiuto della spia Aidan (Sam Rockwell), che odia i felini, scopre che la sua storia rispecchia le azioni di una vera organizzazione segreta, si scatena un pericoloso gioco del gatto e del topo. Per stare un passo avanti agli assassini del cartello e allo stesso tempo cercare di prevenire una crisi globale, questi due improbabili cospiratori, accompagnati dal gatto Alfie, vengono catapultati in un’avventura tutta loro.

Argylle è diretto da Matthew Vaughn da una sceneggiatura di Jason Fuchs e vede la partecipazione di un cast stellare che comprende Henry Cavill, Sam Rockwell, Bryce Dallas Howard, Bryan Cranston, Catherine O’Hara, John Cena, Dua Lipa, Ariana DeBose e Samuel L. Jackson. e Chip, il gatto della vita reale della top model Claudia Vaughn (nata Schiffer).

Una produzione Apple Studios in associazione con MARV, Argylle è diretto e prodotto dallo stesso Vaughn, e realizzato da Cloudy Productions con i collaboratori abituali di Vaughn, Adam Bohling e David Reid, oltre a Fuchs. Claudia Vaughn, Carlos Peres, Zygi Kamasa e Adam Fishbach sono i produttori esecutivi.

Girls State, il nuovo documentario da oggi su Apple TV+

Girls State, il nuovo documentario da oggi su Apple TV+

Un film Apple Original prodotto da Concordia Studio e Mile End Films di Davis Guggenheim, “Girls State” è diretto e prodotto da Jesse Moss e Amanda McBaine e prodotto esecutivamente da Nicole Stott, Jonathan Silberberg, Davis Guggenheim e Laurene Powell Jobs.

Che aspetto avrebbe la democrazia americana nelle mani di ragazze adolescenti? Una storia politica di crescita, un’emozionante re-immaginazione di ciò che significa governare, “Girls State” segue un gruppo di giovani leader femminili – provenienti da contesti molto diversi in tutto il Missouri – alle prese con un esperimento coinvolgente per costruire un governo dalle fondamenta.

Regia:                            Jesse Moss e Amanda McBaine

Produttori:                    Jesse Moss e Amanda McBaine

Produttori esecutivi:    Nicole Stott, Jonathan Silberberg, Davis Guggenheim e
Laurene Powell Jobs

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati con 479 vittorie e 2.135 nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e lo storico Oscar® come Miglior film a “CODA“.

Vogliamo che ci sia ancora un domani, il cinema italiano indipendente lancia proposte di riforma al Ministro della Cultura

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Come annunciato, la voce dell’industria cinematografica e audiovisiva indipendente si è fatta sentire: registi, sceneggiatori, agenti, attori, distributori, esportatori, festival, musicisti, produttori, tecnici. Tutti insieme – come non accadeva da tempo – per chiedere formalmente al Ministro Gennaro Sangiuliano, al Sottosegretario Lucia Borgonzoni e al Direttore Generale Nicola Borrelli di considerare urgentemente le proposte del Settore e promuovere un incontro a breve per attuare le necessarie riforme in tempi rapidi.

Il Settore necessita di certezze: delle regole, delle tempistiche e delle risorse.

Temi esposti con pacatezza e chiarezza, con lo scopo di continuare a tenere attivo il dialogo da tempo instaurato con le Istituzioni, ma con la ferma intenzione di correggere la narrazione a volte distorta che accompagna i temi caldi dei finanziamenti cinematografici.

9.000 le imprese del settore, la stragrande maggioranza delle quali PMI. 95.000 posti di lavoro diretti, 114.000 nelle filiere connesse. Numeri che testimoniano la grande dimensione del settore, che sviluppa un moltiplicatore economico di 3.54 di cui beneficia l’intera economia nazionale, oltre a creare e promuovere l’immagine del Paese nel mondo.

Oltre 1500 le persone presenti al Cinema Adriano e diverse centinaia collegate in diretta streaming, tra cui anche molti studenti desiderosi di approfondire e capire come poter fare del cinema il proprio obiettivo lavorativo.

Le proposte sono dunque sul tavolo e le associazioni a disposizione delle istituzioni, nella speranza di poter continuare a tenere alta la bandiera del cinema italiano.

ASSOCIAZIONI ADERENTI:

  • 100 AUTORI – Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva
  • ACMF – Associazione Compositori Musica per Film
  • AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema Agenti Spettacolo Associati
  • AGICI – Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti
  • AIC – Autori Italiani Cinema
  • AIR3 – Associazione Italiana Registi
  • AMC – Associazione Montaggio Cinematografico e Televisivo
  • ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici
  • ANICA – Unione Esportatori Internazionali Unefa
  • ANICA – Unione Produttori
  • APAI – Associazione del personale di produzione dell’audiovisivo italiano
  • ASA  – Agenti Spettacolo Associati
  • A.S.C. – Associazione Scenografi, Costumisti e Arredatori
  • ASIFA – Associazione Italiana Film d’Animazione Autori italiani Cinematografia
  • CARTOON Italia
  • CNA – Artigiani Imprenditori d’Italia | Cinema e Audiovisivo
  •  Collettivo Chiaroscuro
  • DOC.IT – Associazione Documentaristi Italiani
  • FIDAC – Federazione Italiana delle Associazioni Cineaudiovisive
  • LARA – Libera Associazione Rappresentanti di Artisti
  • RAAI – Registro Attrici Attori
  • UNITA
  • WGI – WRITERS GUILD ITALIA

Vite vendute: la spiegazione del finale del film Netflix

Vite vendute: la spiegazione del finale del film Netflix

Il film del 1953 dal titolo Vite vendute (in originale The Wages of Fears), diretto da Henri-Georges Clouzot è considerato un capolavoro della storia del cinema, ed una delle opere di maggiore tensione mai realizzate. Tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore francese Georges Arnaud, questo ha influenzato una lunga schiera di film successivi basati su premesse simili, ovvero con missioni suicide da far compiere a personaggi apparentemente senza nulla da perdere, nel bel mezzo di un deserto tanto vasto quanto ricco di pericoli. Nel 1977 è stato realizzato un remake statunitense diretto da William Friedkin (regista di Il braccio violento della legge e L’esorcista), mentre è di quest’anno un terzo adattamento realizzato ad opera di Netflix.

Anch’esso intitolato Vite vendute, è diretto dal regista francese Julien Leclercq, distintosi per i film Rapinatori, The Bouncer – L’infiltrato e La terra e il sangue. Questo nuovo film riporta dunque all’attenzione degli spettatori un racconto estremamente avvincente, dove grandi rischi si mescolano a profonde emozioni e la tensione è un continuo crescere fino all’esplosivo finale. Un titolo decisamente da non perdere, divenuto in breve tra i più visti del momento su Netflix. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Vite vendute. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale, ma anche ad alcune differenze con il film del 1953.

La trama di Vite vendute e il cast di attori

Un pozzo di petrolio prende fuoco in mezzo al deserto mettendo in pericolo le vite degli abitanti di un vicino campo profughi. La società che gestisce il pozzo invia alcuni esperti sul posto ma appare subito chiaro che per evitare la catastrofe l’unica soluzione è quella di far esplodere il pozzo con la nitroglicerina entro ventiquattr’ore. In cambio di un’ingente somma di denaro, la squadra composta dall’ex criminale Fred si metterà in viaggio per trasportare a bordo di due camion 200 chili di esplosivo a 800 chilometri di distanza. Una missione suicida, da compiere attraversando una zona controllata da ribelli armati e campi minati, prima che sia troppo tardi.

Vite vendute cast
Sofiane Zermani in Vite vendute. Credits: Reda Laaroussi/Netflix. © 2023 Netflix, Inc.

 

Ad interpretare il protagonista Fred vi è l’attore Franck Gastambide, visto anche in Il testimone misterioso e Asterix & Obelix – Il regno di mezzo. Accanto a lui, nel ruolo del fratello Alex, esperto di demolizioni, vi è l’attore Alban Lenoir, mentre Ana Girardot è Clara, una trasportatrice di vaccini per la World Wide Health, una ONG. Astrid Whettnall ricopre il ruolo di Anne Marchand, responsabile della sicurezza della compagnia petrolifera, mentre Sofiane Zermani è Gauthier, la sua guardia del corpo. Completano il cast Bakary Diombera nel ruolo di Djibril, compagno di squadra di Clara alla World Wide Health, Sarah Afchain nel ruolo di Assia, moglie di Alex e Alka Matewa nel ruolo di Alka, collega di Gauthier.

La spiegazione del finale del film e le differenze con l’originale

Lungo il percorso, dunque, i personaggi di Vite vendute si trovano a dover sopravvivere agli attacchi dei ribelli, ai colpi di un cecchino e a una miriade di altri pericoli prima di arrivare a destinazione. Solo Fred, suo fratello Alex e Clara, la dottoressa che ama Fred, ce la fanno. Purtroppo, ferito mortalmente, a Fred non resta che guidare lui stesso l’ultimo camion rimasto nel pozzo di petrolio, che esplode prontamente sigillando così il pozzo. Fred è il protagonista imperfetto del film, a capo del convoglio che trasporta gli esplosivi. I flashback a lui dedicati, inoltre, rivelano il suo senso di colpa nei confronti del fratello, da lui coinvolto in una rapina apparentemente sicura ma conclusasi con l’arresto di Alex e il suo allontanamento dalla sua famiglia, con la quale desidera ora farlo ricongiungere.

Marchand, rappresentante della società, e i suoi scagnozzi tengono ora sotto tiro la famiglia di Alex. Il loro tentativo di ricattarlo per indurlo a guidare fin dentro il pozzo viene però sventato da Fred, che spara a Marchand e ai suoi uomini da lontano e decide di compiere egli stesso l’eroico gesto di guidare il camion, poiché il pozzo è destinato a esplodere da un momento all’altro. Per Fred la missione non è però solo l’occasione per una redenzione personale, poiché sa che l’incendio del petrolio finirà per distruggere anche un villaggio vicino. Successivamente al suo sacrificio, il film si conclude dunque con le immagini degli abitanti del villaggio che esultano quando l’incendio viene spento, dimostrando che il sacrificio di Fred ha effettivamente salvato la situazione.

Vite vendute trama
Alban Lenoir e Franck Gastambide in Vite vendute. © 2023 Netflix, Inc.

Proprio come nella versione originale del 1953 e nel remake omonimo del 1977 di William Friedkin, anche in questo film la squadra deve necessariamente trasportare gli esplosivi con un camion. Gli spettatori più attenti potrebbero pensare che la compagnia petrolifera potrebbe più semplicemente trasportare la nitroglicerina su un elicottero, risparmiando tempo e denaro, ma viene sottolineato che trasportare gli esplosivi in elicottero è ancora più pericoloso in quanto la nitroglicerina è così imprevedibile che farla oscillare in un elicottero è probabilmente un rischio maggiore rispetto al semplice trasporto. C’è anche la possibilità che i banditi o i ribelli aprano il fuoco sull’elicottero, abbattendolo.

Il Vite vendute di Netflix sembrerebbe dunque riutilizzare le stesse dinamiche del film originale, ma i toni sono molto diversi. Ciò si nota soprattutto nei rispettivi finali. Nella versione del 1953, l’unico sopravvissuto, Mario, riceve la sua paga e, felicissimo di aver portato a termine una missione quasi impossibile, guida spericolatamente lungo una strada di montagna, fino a quanto non perde il controllo del mezzo e finisce fuori strada, morendo. Questo remake, invece, opta per una conclusione molto più aperta alla speranza. Fred muore, ma lo fa per salvare un villaggio e suo fratello Alex, che è libero di uscire di prigione e riunirsi alla sua famiglia.

Il trailer di Vite vendute e come vederlo in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Vite vendute unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 2° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Tutti Tranne Te in streaming a noleggio dal 9 Aprile

Tutti Tranne Te in streaming a noleggio dal 9 Aprile

Sony Pictures ha annunciato l’arrivo a noleggio di Tutti Tranne Te, la commedia di successo con protagonisti Sydney Sweeney e Glen Powell. I due attori hanno fatto innamorare il pubblico nei panni di Bea e Ben e hanno saputo riempire le sale con allegria, diventando viralissimi con l’ultima rom-com che li vede protagonisti.

L’ondata di entusiasmo che ha investito il web non pare scemare, quindi prepariamo le corde vocali e torniamo a cantare assieme la hit del momento, perché il film perfetto per la movie night del venerdì è arrivato a casa tua.

Tutti Tranne Te: quando esce in streaming? 

Tutti Tranne Te è disponibile a noleggio da soli 4,99 Euro dal 9 Aprile.

Il film in Italia sarà disponibile esclusivamente a pagamento per i prossimi mesi, e per chi sperava in un karaoke casalingo o di goderselo dal divano di casa propria in compagnia… abbiamo un’ottima notizia: TTutti Tranne Te non solo è già disponibile in acquisto sui principali store digitali, ma da martedì 9 Aprile diventerà disponibile anche a noleggio.

Anselm, il documentario di Wim Wenders dedicato ad Anselm Kiefer.

Arriva al cinema dal 30 aprile Anselm, il documentario di Wim Wenders dedicato ad Anselm Kiefer.

Presentato al Festival di Cannes tra le proiezioni speciali, questa esperienza cinematografica unica consente al pubblico di immergersi nel lavoro e nel percorso di vita dell’artista.

Il documentario rivela la fonte di ispirazione e il processo creativo di Kiefer esplorando la sua fascinazione per il mito e la storia. Il passato e il presente si intrecciano per propagare il confine tra cinema e pittura. Alla fine di oltre due anni di riprese in uno straordinario 3D, Wim Wenders realizza un ritratto unico di uno dei più grandi artisti contemporanei e ci permette di immergerci completamente nell’universo di Anselm Kiefer.

La trama di Anselm

Dopo il grande successo di Perfect Days, Wim Wenders torna al cinema con l’omaggio ad Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e importanti artisti del nostro tempo.

Girato in 3D e risoluzione 6K, il film racconta il percorso di vita del pittore e scultore tedesco, la sua visione, il suo stile rivoluzionario e il suo immenso lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della storia.

Wenders realizza un’esperienza cinematografica unica, che mette in luce il linguaggio di Kiefer, fortemente influenzato dalla poesia, la letteratura, la filosofia, la scienza, la mitologia e la religione. Per oltre due anni, il regista è tornato sulle tracce di Kiefer partendo dalla nativa Germania fino alla sua attuale casa in Francia, ripercorrendo le tappe di un viaggio dietro le quinte della sua arte.

Un nuovo incredibile ritratto d’artista dopo il lavoro fatto su Sebastião Salgado ne Il sale della Terra, Pina Bausch in Pina e Buena vista social club.

Sugar, recensione della serie Apple TV+ con Colin Farrell

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Sugar, recensione della serie Apple TV+ con Colin Farrell

Sugar è un nome insolito per una persona, soprattutto se questa persona è un misterioso detective specializzato nel ritrovare persone scomparse. Il suo è un mondo insolito, fatto di abiti eleganti, macchine d’epoca, grande tolleranza all’alcol e un segreto… Con queste premesse è difficile staccare gli occhi dalla nuova serie Apple TV+, creata da Mark Protosevich e diretta da Fernando Meirelles e Adam Arkin, con uno straordinario Colin Farrell one-man-show.

Sugar si presenta dal primo episodio come un viaggio affascinante dentro al genere noir che mentre viene reinventato e arricchito con elementi e morfemi contemporanei, si sviluppa con il suo stile raffinato e ricercato.

Sugar, la trama

Al centro della trama c’è John Sugar (Colin Farrell), un investigatore privato dal cuore d’oro, ma con un passato oscuro che continua a perseguitarlo. Le sue indagini lo conducono nei vicoli di una Los Angeles oscura, nei meandri dei segreti di famiglia dei potenti Siegel.

Senza dover ulteriormente approfondire gli accadimenti della serie, che si dipaneranno davanti agli occhi dello spettatore nel corso degli otto episodi (i primi due disponibili su Apple TV+ dal 5 aprile), Sugar sviluppa il suo racconto su due strade che come punto di contatto hanno ovviamente il protagonista. Il suo passato e la sua indagine si arricchiscono nel corso di tutto il racconto, regalando sempre un pezzettino in più di verità allo spettatore.

Sugar Colin Farrell
Colin Farrell in “Sugar”, disponibile dal 5 aprile 2024 su Apple TV+.

La suspance è dunque una componente molto importante di Sugar, ma altrettanto lo è la regia ricercata con cui Meirelles e Arkin mettono in scena gli eventi, costruendo un linguaggio cinematografico decisamente distintivo nel panorama contemporaneo e avvalendosi di un montaggio altrettanto caratteristico e specifico. Tagli, scavalcamenti sull’asse, inquadrature oblique sono solo alcuni dei piccoli accorgimenti che i registi scelgono di usare per creare il mondo di John Sugar, tutto mescolato a un continuo omaggio al noir con continue sovrapposizioni di spezzoni di film che hanno fatto la storia del genere. La ricchezza di riferimenti unita all’ambientazione contemporanea sollevano lo show dalle coordinate temporali e gli danno una parvenza di sospensione nello spazio che aumento il fascino e il mistero del protagonista.

Chi è John Sugar?

Sicuramente l’interpretazione di Colin Farrell è efficace, dal momento che pur mettendo in scena un personaggio glamour, riesce a modularne la coolness per farlo apparire costantemente fragile, dolce e altruista, pur risultando in più di una occasione letale. Un contrasto che costituisce il cuore del mistero intorno alla sua vera identità e che l’attore irlandese restituisce con grande convinzione. L’aspetto di maggiore interesse di Sugar è la sua appartenenza a un linguaggio preciso, il noir, che arricchisce, modificandone le caratteristiche, costruendo così un affresco intrigante e appassionante che traghetta il genere nella contemporaneità.

Harry Potter: Tom Felton offre un commovente consiglio al cast della serie reboot

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Tom Felton, che ha interpretato Draco Malfoy nella saga di Harry Potter, è recentemente stato intervistato da Collider e in quell’occasione ha fornito un prezioso e commovente consiglio a chi reciterà nell’annunciata serie reboot che adatterà per il piccolo schermo i sette libri scritti da J. K. Rowling. “Non sono sicuro di essere in grado di dare consigli a nessuno. Credo che l’attore di Lucius Malfoy, Jason Isaacs, sono abbastanza sicuro che uno dei suoi primi consigli sia stato: “Non accettare consigli da nessuno“.

Direi solo di fare più foto e di cercare di rubare più oggetti di scena possibile. Scherzo sull’ultimo punto, ma scattate più foto che potete, perché quando ne trovo una che non vedo da tempo, mi ricorda quanto ci stavamo divertendo. Tenendo presente che all’epoca non avevamo telefoni con fotocamera o cose del genere, quindi è un po’ più facile adesso“. Ad oggi ancora non sono stati forniti aggiornamenti riguardo il casting della serie e c’è ovviamente molta attesa e curiosità riguardo chi andrà ad interpretare personaggi tanto iconici.

Considerando che la serie dovrebbe durare almeno sette stagioni, una per ogni libro, si rivelerà essere un progetto particolarmente impegnativo per tutti i coinvolti, portandoli a passare molto tempo insieme e sostanzialmente a crescere insieme. Praticamente ciò che è accaduto a Tom Felton e ai suoi colleghi di set, da Daniel Radcliffe a Emma Watson e Rupert Grint, fino a tutti gli altri. Il consiglio dato ora dall’attore è dunque molto prezioso, poiché chi reciterà nella serie avrà indubbiamente numerosi momenti importanti da immortalare e portare per sempre con sé.

La serie tv “Harry Potter”: tutto ciò che sappiamo sul cast, l’uscita e altro ancora

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Fantastici Quattro: cosa ci anticipano i fumetti a cui il film sembra ispirarsi?

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Gli account social del film Fantastici Quattro hanno festeggiato il giorno 4-4 con un poster che offre un primo sguardo alla Torcia Umana. I vari post, tuttavia, presentano anche un link che rimanda ad una pagina con Herbie e un errore 404. Osservando bene, però, sul robottino si può notare un codice QR che conduce a un’altra pagina di The Future Foundation. In questo punto di approdo, vengono messi a disposizione dei fan alcuni fumetti legati ai Fantastici Quattro, che potrebbe dunque anticipare diversi elementi sui film.

I fumetti in questione sono: Fantastic Four #1, Fantastic Four #48-50 e Fantastic Four: Life Story #1. Queste scelte non sono affatto arbitrarie. Per prima cosa, c’è la storia definitiva delle origini degli eroi nel primo numero. Poi, c’è la famosa storia di Galactus di Jack Kirby e Stan Lee. Life Story #1, invece, rimescola leggermente questi elementi a beneficio di un pubblico moderno. Tutti questi elementi sono delle briciole di pane per capire dove i Marvel Studios potrebbero portare i Fantastici Quattro.

Ad esempio, in Fantastic Four #48, Silver Surfer fa la sua prima apparizione e convoca il grande antagonista Galactus direttamente alle porte della Terra. Quando Galactus sbarca sulla Terra nel numero successivo del fumetto, la Torcia Umana viene inviata in missione per evitare la morte dell’intero pianeta. Recupera l’Ultimate Nullifier dalla nave di Galactus e dà a Reed Richards il vantaggio di cui ha bisogno per far indietreggiare il Divoratore di Mondi dalla Terra. Si potrebbe dunque pensare che la Torcia Umana di Joseph Quinn potrebbe avere un ruolo più importante del previsto.

Fantastic Four: Life Story #1, invece, si basa sull’idea che i supereroi esistano in tempo reale, incontrando situazioni storiche simili al nostro mondo. Tuttavia, invecchiano nel tempo e si sviluppano lavorando con elementi della loro storia dei fumetti. La prima di Fantastici Quattro includeva alcuni elementi per far capire che il film si svolge negli anni Sessanta. Ma il fatto che le caratteristiche del periodo siano familiari non significa che tutto sarà uguale ai nostri anni Sessanta. C’è dunque un qualche mistero legato al dove e al quando i quattro protagonisti si trovano. Mistero che potrà essere probabilmente risolto solo con l’arrivo in sala del film.

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Fantastici Quattro: quello che c’è da sapere sul film

Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà Fantastici Quattro, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian Springer. Pedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Al momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia Garner è stata scelta per interpretare Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che sembrerebbe confermare anche quella di Galactus come villain principale. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale. Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025.

Michael J. Fox tornerebbe a recitare se “si presentasse qualcosa in cui inserire le mie realtà”

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Michael J. Fox, l’amato ed iconico Marty McFly di Ritorno al futuro, si dice pronto a prendere di nuovo in considerazione l’idea di recitare. Nonostante si sia allontanato dalla recitazione nel 2020, Fox – a cui è stato diagnosticato il morbo di Parkinson all’età di 29 anni nel 1991 – si apre ad un ritorno sulle scene se “qualcuno mi offrisse una parte e io la facessi e mi divertissi, sarebbe fantastico“, come da lui dichiarato in una nuova intervista a Entertainment Tonight. “Torneri a fare l’attore se si presentasse qualcosa in cui potrei inserire le mie realtà, le mie sfide, se riuscissi a trovare una soluzione“.

I miei obiettivi cambiano sempre. Il mio obiettivo più grande, credo, era quello di crescere una famiglia. Abbiamo quattro bambini fantastici, e questa è stata la cosa più importante“, ha detto Fox, che è sposato con la sua compagna Tracy Pollan dal 1988. “E poi c’è il lavoro che abbiamo fatto con la fondazione e il desiderio di raggiungere questi obiettivi“. Fox ha raccontato la sua decisione di smettere di recitare in un’intervista del 2023 a Empire. Ha raccontato di aver preso questa decisione dopo essere apparso in due episodi dello spinoff di The Good Wife, The Good Fight nel 2020 e di aver faticato a ricordare le sue battute.

Ho pensato a C’era una volta a… Hollywood. C’è una scena in cui il personaggio di Leonardo DiCaprio non ricorda più le sue battute. Torna nel suo camerino e si urla allo specchio. Una follia pazzesca“, ha raccontato Fox alla rivista. “Ho avuto un momento in cui mi sono guardato allo specchio e ho pensato: “Non me lo ricordo più”“. Michael J. Fox ha raccontato di essersi detto: “Beh, andiamo avanti“, e che alla fine la decisione “è stata pacifica“. Se però gli venisse offerto un ruolo con cui raccontare anche queste difficoltà, l’attore sembrerebbe dunque essere pronto a calcare nuovamente il grande o piccolo schermo, cosa che certamente renderebbe felici molti suoi fan.

Leggi anche: Michael J. Fox ritira il suo Premio Oscar alla Carriera: “Grazie, mi fate tremare!”

Star Wars: Tales of the Empire, trailer della prossima serie antologica animata

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È stato presentato il primo trailer di Star Wars: Tales of the Empire, che rivela una nuova serie di cortometraggi animati nello stile di Star Wars: Tales of the Jedi. La serie debutterà su Disney+ il 4 maggio, giorno conosciuto anche come Star Wars Day.

Viaggio nel temibile Impero Galattico attraverso gli occhi di due guerrieri su strade divergenti – la Nightsister Morgan Elsbeth e l’ex Jedi Barriss Offee“, si legge nella sinossi della serie. “Come la prima stagione dedicata ad Ahsoka Tano e al Conte Dooku, Tales of the Empire si concentra su eventi inediti della vita dei personaggi. Il trailer ci dice che scopriremo come una giovane Morgan Elsbeth naviga nel mondo imperiale in espansione verso un percorso di vendetta, mentre l’ex Jedi Barriss Offee fa ciò che deve per sopravvivere a una galassia in rapido cambiamento. Le scelte che faranno definiranno i loro destini”.

Tra i doppiatori originali che reciteranno nella serie ci saranno Diana Lee Inosanto nel ruolo di Morgan Elsbeth, Meredith Salenger nel ruolo di Barriss Offee, Rya Kihlstedt nel ruolo di Lyn, alias la Quarta Sorella, Wing T. Chao nel ruolo di Wing, Lars Mikkelsen nel ruolo di Thrawn, Jason Isaacs nel ruolo del Grande Inquisitore e Matthew Wood nel ruolo del Generale Grievous. La serie è stata creata da Dave Filoni, che ricopre anche il ruolo di regista supervisore e produttore esecutivo insieme ad Athena Yvette Portillo e Carrie Beck. Alex Spotswood è produttore senior, mentre Josh Rimes è produttore esecutivo.

La prima serie antologica, Tales of the Jedi, è uscita il 26 ottobre 2022. La serie Disney+ era composta da sei episodi, di cui tre incentrati sul Signore dei Sith Conte Dooku e gli altri tre sul viaggio di Ahsoka.

Chi ha recitato in Star Wars: Tales of the Jedi?

Animato in stile Clone Wars, Tales of the Jedi vede il ritorno di Qui-Gon Jinn, doppiato da Liam Neeson. Tra gli altri attori, Ashley Eckstein, Corey Burton, Janina Gavankar, T.C. Carson, Bryce Dallas Howard, Ian McDiarmid, Matt Lanter, Phil LaMarr, Clancy Brown e altri ancora. Kevin Kiner, che ha composto le musiche delle serie Clone Wars, Rebels e The Bad Batch, ha composto la colonna sonora della serie.

Denis Villeneuve in trattative per un film basato sul libro “Nuclear War”

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La Legendary Entertainment ha acquisito i diritti per un lungometraggio basato sul saggio della scrittrice Annie Jacobsen, Nuclear War: A Scenario, e – stanto a quanto riportato da DeadlineDenis Villeneuve sarebbe attualmente in trattive per assumere il ruolo di regista per tale progetto, che potrebbe eventualmente anche scrivere e produrre. Sarebbe coinvolta anche la sua partner di lunga data Tanya Lapointe. Uscito nelle librerie il mese scorso, il saggio esamina l’establishment militare nucleare.

Il libro esplora infatti lo scenario che potrebbe configurarsi in caso di guerra nucleare, basandosi su decine di nuove interviste esclusive con esperti militari e civili che hanno costruito le armi, sono stati a conoscenza dei piani di risposta e sono responsabili delle decisioni da prendere in merito. Si parla dunque di un nuovo progetto sulla pericolosità del nucleare, che farebbe dunque seguito all’Oppenheimer di Christopher Nolan recentemente premiato con sette premi Oscar.

Nuclear War, proporrebbe però un’agghiacciante storia di ammonimento sulla direzione che potrebbe prendere il mondo in un’epoca di volatilità politica e in cui troppi Paesi dispongono di capacità nucleari. Difficile ad oggi prevedere come tale saggio potrà essere adattato, ma di base si può immaginare che si scelga di ricostruire, a partire dalle testimonianze presenti nel volume, un racconto che permetta di toccare ed esplorare tutti i temi affrontati da Jacobsen.

Cosa ha in serbo il futuro per Denis Villeneuve?

Villeneuve ha recentemente dichiarato a The Hollywood Reporter che si sta destreggiando tra una serie di potenziali progetti, tra cui il lungometraggio Cleopatra, di cui si parla da tempo. Il regista ha dichiarato di non avere necessariamente fretta di iniziare a lavorare al suo previsto adattamento di Messia di Dune, il libro di Herbert del 1969 che fa seguito a Dune, e che i tempi del progetto dipenderanno dall’ottenimento della giusta sceneggiatura.

Attualmente ho quattro progetti in ballo“, ha dichiarato Villeneuve nell’intervista pubblicata il mese scorso. “Uno di questi è un progetto segreto di cui non posso parlare in questo momento, ma che deve vedere la luce abbastanza rapidamente. Quindi sarebbe una buona idea fare qualcosa tra un progetto e l’altro, prima di affrontare Dune – Parte Tre e Cleopatra. Tutti questi progetti sono ancora in fase di scrittura, quindi vedremo dove andranno, ma non ho alcun controllo su questo“.

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