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Ryan Gosling si esibisce in una versione natalizia di “I’m Just Ken”

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A pochi giorni dal Natale, Ryan Gosling e il produttore di Barbie: The Album” Mark Ronson hanno regalato ai fan una nuova versione natalizia del numero musicale “I’m Just Ken” del film. Ma non è tutto. Gosling ha pubblicato “Ken the EP”, che include tre nuove versioni del classico di “Barbie”: una versione natalizia (“Merry Kristmas Barbie”), una versione acustica (“In My Feelings Acoustic”) e una versione dance (“Purple Disco Machine Cover”).

Rispetto all’originale, la versione natalizia aggiornata ha un arrangiamento di batteria più amplificato e nuove voci di sottofondo distinte: “So, hey, world, check me out, I’m just Ken,” canta Gosling con gioia. Ecco il video:

Barbie” ha dominato le nomination per i Golden Globe Awards 2024 con 10 nomination, rendendo il film il secondo più nominato negli 81 anni di storia dello spettacolo, dopo a “Cabaret”. Gosling ha ottenuto una nomination come miglior attore non protagonista mentre “I’m Just Ken” è stata nominata come migliore canzone originale per un film.

James Wan, Sam Raimi e altri al lavoro su diversi adattamenti per videogiochi. C’è anche The Call of Cthulhu

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Come riportato da Deadline, la Stars Collective di Peter Luo, tra i cui membri figurano anche James Wan (regista di Saw, L’evocazione – The Conjuring e Aquaman e il Regno Perduto) e Sam Raimi (regista di La casa, Spider-Man e Doctor Strange nel Multiverso della Follia) sta collaborando con la società cinese Hana Investment e la società Starlight Media per un ambizioso “fondo crossmediale che investirà in fumetti, film, giochi, oggetti da collezione, beni di consumo, intelligenza artificiale e tecnologie del metaverso“. Le tre società hanno rivelato ora i primi dettagli di questo progetto, che prevede innanzitutto la volontà di creare videogiochi basati su IP cinematografiche di Stars Collective.

Le tre realtà stanno infatti collaborando con società di videogiochi, tra cui Tencent e DreamSky Technology, oltre a HYJZ e Forevernine, per sviluppare giochi basati sui seguenti progetti, alcuni dei quali sono già stati annunciati e altri sono stati rivelati ora per la prima volta:

  • Garfield, il film d’animazione con la voce di Chris Pratt
  • Every House is Haunted, di Sam Raimi e Roy Lee
  • The Burden, di James Wan e Sam Raimi
  • Hunting Season, di James Wan e Don Murphy
  • The Call of Cthulhu, Mass Extinction e GMO di James Wan
  • The Goxfather con Jon M. Chu
  • Memory Lost in Space, tratto dai romanzi di Tong Hua

Stars Collective è infatti produttore di tutti i film citati – la maggior parte dei quali è in fase di sviluppo – ad eccezione del prossimo Garfield della Sony, per il quale Stars Collective detiene una licenza esclusiva di merchandising di 25 anni in Cina. Raimi, Lee, Wan e Chu sono tutti presenti nei progetti come produttori ma ciò non significa che saranno anche i registi di questi film, qualora essi dovessero ricevere il via libera alla produzione. Oltre al non sapere quali di questi progetti sono effettivamente in fase di sviluppo, ad oggi non sono infatti stati fatti annunci ufficiali riguardo alla loro effettiva realizzazione né ad eventuali personalità coinvolte, se non appunto i loro produttori.

Wan, ad esempio, ha descritto The Call of Cthulhu come un suo “dream project” e lo starebbe sviluppando con gran riserbo da circa cinque anni. In nessun caso, però, viene indicato come regista del film. Per quanto riguarda gli altri due progetti a cui il suo nome è associato, GMO è descritto un thriller fantascientifico ambientato nel futuro, dove un farmaco di nuova invenzione risolve una carestia globale, ma i suoi effetti collaterali accelerano drasticamente il processo di invecchiamento. In Mass Extinction, gli esseri umani hanno perso la Terra a causa di un virus alieno e una squadra di ricerca e salvataggio viene inviata dalla Luna per fornire una cura che salvi la razza umana. Prima di idealmente diventare film, dunque, questi progetti saranno realizzati come videogiochi.

Stars Collective e Hana stanno però attingendo al loro fondo per sviluppare anche tre nuovi franchise di film originali sotto il brand Stars Collective, che saranno poi tutti adattati anche in videogiochi. Si tratta del franchise “Genius Crime“, di un universo “Kung Fu” e di un nuovo franchise horror con storie di fantasmi al femminile ispirate al folklore e alle leggende asiatiche. Nel primo film di quest’ultimo franchise, stando a quanto riportato, un’orfana vittima di bullismo al liceo si imbatte in una katana che sembra essere infestata dallo spirito vendicativo di una geisha, che non tarderà a causare spargimenti di sangue.

Peter Luo, CEO di Starlight Media e fondatore di Stars Collective, ha dichiarato: “Questa iniziativa segna un passo significativo nella fusione dei mondi del cinema e del videogioco, promettendo una gamma diversificata di opzioni di intrattenimento per il pubblico di tutto il mondo. Abbiamo un partner straordinario in Hana Investment per realizzare questa visione e accogliamo con piacere nuove relazioni con Tencent e altri per offrire nuove esperienze entusiasmanti“.

I co-CEO di Stars Collective, William Li e Nancy Xu, hanno poi aggiunto: “Ci sono enormi opportunità di estendere le storie al di là dei film, e i videogiochi hanno lo stesso peso in termini di ampio impatto e capacità di valorizzare le IP. Esaminando a fondo il portafoglio di proprietà intellettuale di Stars Collective, abbiamo visto un’opportunità naturale di connetterci con il pubblico attraverso i punti di contatto con cui si confronta di più per coltivare e far crescere la proprietà intellettuale, ed è per questo che stiamo impiegando i fondi in questo spazio insieme ai nostri partner di Hana.

Super Mario Bros – il film in arrivo su SKY e in streaming su NOW

Dopo gli incassi record in sala, arriva in prima tv su Sky Super Mario Bros – il film (recensione), blockbuster d’animazione di Nintendo e Illumination, con i due idraulici più famosi nella cultura popolare degli ultimi quarant’anni, martedì 26 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic, da una sceneggiatura di Matthew Fogel, nella versione italiana vede la partecipazione il doppiaggio di Claudio Santamaria, che presta la voce all’iconico personaggio di Mario. La versione in lingua originale vanta un cast di grandi star che interpretano gli iconici personaggi della cultura pop, tra cui Chris Pratt (saga di Jurassic World), Charlie Day (C’è sempre il sole a Philadelphia, The Lego Movie), Anya Taylor-Joy (Ultima notte a Soho, La regina degli scacchi), Keegan-Michael Key (Key & Peele), Seth Rogen (Cattivi vicini, An American Pickle), Jack Black (saga di Kung Fu Panda), Fred Armisen (Mercoledì, Portlandia).

La trama di Super Mario Bros – il film

Il film racconta la storia di due idraulici di Brooklyn che sono fratelli e migliori amici: Mario, quello coraggioso e pronto all’azione, e il perennemente ansioso Luigi, che preferirebbe non andare da nessuna parte. I due fratelli devono fare i conti con le difficoltà della loro azienda, ma presto saranno catapultati in un’avventura vorticosa nel Regno dei Funghi. Durante il loro viaggio incontreremo tanti personaggi familiari e adorabili, che alla fine uniranno le forze per sconfiggere il terribile Bowser, sempre assetato di potere. Super Mario Bros – il filmprende ciò che milioni di videogiocatori in tutto il mondo amano da trentacinque anni e lo potenzia fino a trasformarlo in una nuova esperienza cinematografica mozzafiato.

Super Mario Bros – il film in prima tv martedì 26 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.

Quattro amiche e un paio di jeans, la reunion dopo 20 anni alla premiere di Barbie

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Il cast di Quattro amiche e un paio di jeans si è riunito dopo 20 anni. Basato sul romanzo omonimo, Quattro amiche e un paio di jeans è una commedia di formazione del 2005 che racconta di un gruppo di quattro ragazze, migliori amiche, che rimangono in contatto tra loro attraverso un paio di jeans magici che si adattano miracolosamente a ciascuno dei loro corpi. Il film è diretto da Ken Kwapis e vede protagonisti Amber Tamblyn, America Ferrera, Blake Lively e Alexis Bledel nei panni delle quattro protagoniste. Il cast è poi tornato nel 2008 per un sequel.

Quasi 20 anni dopo l’uscita del primo film, il cast di Quattro amiche e un paio di jeans si è riunito in occasione di una proiezione speciale di Barbie. America Ferrera, co-protagonista del film di Greta Gerwig, ha pubblicato un breve video su Instagram in cui compare con Lively, Tamblyn e Bledel che si uniscono a lei per celebrare il suo successo.

La clip mostra il quartetto che scatta una serie di foto insieme. In sottofondo, Ferrera ha aggiunto l’audio del film. Sotto la didascalia del post, ha scritto: “La Sorellanza è arrivata tutta vestita di rosa per celebrare la mia interpretazione in Barbie ieri sera. Amo queste donne con tutto il cuore”.

Disney+: tutti i film e le serie tv in arrivo a Gennaio 2024

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Disney+: tutti i film e le serie tv in arrivo a Gennaio 2024

A fine mese come consuetudine vi svegliamo tutte le novità di film e serie tv in arrivo a Gennaio 2024 su Disney+. Se avete apprezzato A Murder at The End of The World di FX, non potrete perdervi Class of ‘09: una classe di agenti dell’FBI si trova ad affrontare immensi cambiamenti mentre il sistema giudiziario degli Stati Uniti viene alterato dall’IA. Tutti gli episodi della serie FX in streaming dal 3 gennaio.

Percy Jackson e gli dèi dell’Olimpo continua le sue avventure per tutto il mese di gennaio, culminando nel gran finale che sarà disponibile su Disney+ il 31 gennaio. Disney+ regalerà a tutti gli appassionati del genere true crime una collezione imperdibile a partire dal 3 gennaio 2024 con Betrayal: La doppia vita di mio marito. Si continua poi con Demoni e redentori – La storia di Christina Boyer il 10 gennaio, seguito da Il ladro di gioielli il 17 gennaio e da Never Let Him Go il 24 gennaio.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Dal 1° novembre, Disney+ ha introdotto il suo piano di abbonamento con pubblicità, insieme a due opzioni senza inserzioni pubblicitarie, offrendo ai clienti la flessibilità di scegliere il piano più adatto alle loro esigenze. Ora i clienti possono scegliere tra Standard con pubblicità a 5,99 € al mese, Standard a 8,99 € al mese o 89,90 € all’anno e Premium a 11,99 € al mese o 119,90 €all’anno*.

I film in uscita su Disney+ a Gennaio 2024

The Creator, dal 17 gennaio su Disney+

The Creator

Ambientato in una guerra futura tra la razza umana e le forze dell’intelligenza artificiale, In The Creator Joshua (Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie (Chan), viene reclutato per dare la caccia all’inafferrabile architetto dell’avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra… e all’umanità stessa.

Le serie tv in uscita su Disney+ a Gennaio 2024

ECHO, dal 10 Gennaio 2024

Echo Serie tv Marvel

I Marvel Studios presentano Echo, con protagonista Maya Lopez, inseguita dall’impero criminale di Wilson Fisk. Quando il viaggio la riporta a casa, deve affrontare la sua famiglia e la sua eredità.Tutti e cinque gli episodi della serie Marvel Studios in streaming dal 10 gennaio.

WELCOME TO WREXHAM, dal 10 gennaio

WELCOME TO WREXHAM seconda stagione

Rob McElhenney (C’è sempre il sole a Philadelphia) e Ryan Reynolds (Deadpool) sono alla guida della terza squadra di calcio professionistica più antica del mondo. Welcome to Wrexham è una docuserie che segue i sogni e le preoccupazioni di Wrexham, una città operaia nel Galles settentrionale, Regno Unito, mentre due star di Hollywood plasmano il futuro della storica squadra di calcio della città.

Da Hollywood al Galles, dal campo allo spogliatoio, dalla dirigenza al pub, Welcome to Wrexham segue la gestione di Rob e Ryan e i destini inestricabilmente legati di una squadra e di una città mentre cercano di fare la storia.

Cristóbal Balenciaga, dal 19 gennaio

Cristóbal Balenciaga serie tv disney

Cristóbal Balenciaga inizia quando lo stilista presenta la sua prima collezione di Haute Couture parigina nel 1937. Si è lasciato alle spalle una carriera di successo nei suoi atelier di Madrid e San Sebastian vestendo l’élite e l’aristocrazia spagnola. Tuttavia, i modelli che avevano fatto tendenza in Spagna non funzionano nell’impero della moda sofisticata di Parigi, dove Chanel, Dior e Givenchy sono il punto di riferimento dell’Haute Couture. Guidato dall’ossessione per il controllo in tutti gli aspetti della sua vita, Cristóbal Balenciaga definirà il suo stile e alla fine diventerà uno dei più importanti stilisti di tutti i tempi. Tutti gli episodi della serie originale spagnola Disney+ in streaming dal 19 gennaio.

A Bug’s Life – Megaminimondo, dal 24 gennaio

A Bug's Life - Megaminimondo

Ispirata al mondo di Disney e Pixar A Bug’s Life – Megaminimondo, la nuova serie originale Disney+ di National Geographic, A Real Bug’s Life – Megaminimondo, è un’incredibile avventura che si svolge in nove diversi mondi di microinsetti sparsi in tutto il pianeta, dove le forze della natura giocano su scala miniaturizzata e dove le minuscole creature si affidano a poteri incredibili e ad alleanze straordinarie per farcela ogni giorno. La posta in gioco è alta… anche se le creature sono straordinariamente piccole.

Grazie ai nuovi sviluppi della tecnologia di ripresa e al racconto della divertente e spiritosa guida di Awkwafina nella versione originale, il pubblico sarà in grado di seguire le incredibili storie dei piccoli eroi che vivono in mondi che vanno oltre l’immaginazione: da un ragno saltatore che cerca casa per le strade di New York al primo giorno di lavoro di un’ape dell’orchidea del Costa Rica che produce profumo! Ricca di nuovi e strabilianti personaggi, questa serie per famiglie dimostra che la vita di un insetto può essere fantastica come quella di un film d’animazione.

The Artfull Dodger, dal 17 gennaio

The Artfull Dodger

Nell’Australia del 1850, nella vivace colonia di Port Victory, Jack Dawkins è Dodger, le cui velocissime mani da borseggiatore si sono trasformate nelle abili mani di un chirurgo. Il passato di Dodger torna a perseguitarlo con l’arrivo di Fagin, che lo attira nuovamente nel mondo del crimine. Una minaccia più grande – per il cuore di Dodger – è Lady Belle, la figlia del Governatore, determinata a diventare il primo chirurgo donna della colonia. Dalle rapine agli interventi chirurgici in condizioni di vita e di morte, passando per la dura realtà del mondo criminale che si mescola con la borghesia e la nobiltà, questa è una storia di reinvenzione, tradimento, redenzione e di amore ricco di colpi di scena. Tutti gli episodi della prima stagione della serie originale in streaming dal 17 gennaio.

American Horror Stories, la terza stagione dal 24 gennaio

American Horror Stories

American Horror Stories è uno spin-off della pluripremiata serie antologica American Horror Story di Ryan Murphy e Brad Falchuk. American Horror Stories è una serie antologica che presenterà in ogni episodio una storia horror diversa.

The Gilded Age rinnovato per una terza stagione

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The Gilded Age rinnovato per una terza stagione

Dopo il successo del secondo ciclo, “The Gilded Age” tornerà per la terza stagione su HBO. “Siamo così orgogliosi di ciò che Julian Fellowes e la famiglia di “The Gilded Age” hanno raggiunto. Dai costumi alle scenografie e alle performance, lo spettacolo ha affascinato tante persone settimana dopo settimana. Insieme ai nostri partner della Universal Television, siamo entusiasti di continuare questa grande storia per la terza stagione”, ha affermato Francesca Orsi HBO Programming EVP e responsabile HBO Drama Series and Films.

Erin Underhill, presidente della Universal Television, aggiunge: “Ci sono ancora molte storie da raccontare in ‘The Gilded Age’. Siamo lieti che HBO offra ai fan un’altra stagione dell’incredibile narrazione di Julian Fellowes. Il cast e la troupe hanno messo così tanto cuore e anima nelle ultime due stagioni, e siamo così orgogliosi che tutto questo duro lavoro stia dando i suoi frutti con un’altra stagione… non vorrete perdervi quello che verrà dopo!”

Il cast della seconda stagione comprende Carrie Coon, Christine Baranski, Cynthia Nixon, Morgan Spector, Louisa Jacobson, Denée Benton, Ben Ahlers, Michael Cerveris, Kelley Curran, Taissa Farmiga, Jack Gilpin, Simon Jones, Sullivan Jones, Celia Keenan-Bolger, Debra Monk , Donna Murphy, Kristine Nielsen, Kelli O’Hara, Patrick Page, Harry Richardson, Taylor Richardson, Blake Ritson, Douglas Sills, Erin Wilhelmi, Nathan Lane, Audra McDonald, John Douglas Thompson, Ashlie Atkinson, Laura Benanti, Nicole Brydon Bloom, Christopher Denham, David Furr, Ward Horton, Matilda Lawler e Robert Sean Leonard.

Il creatore Julian Fellowes scrive e produce esecutivamente la serie insieme a Bob Greenblatt, Gareth Neame, David Crockett e Michael Engler, che ne è anche il regista. Sonja Warfield e Salli Richardson-Whitfield sono anche produttrici esecutive. “The Gilded Age” è coprodotto da HBO e Universal Television.

Creature Commandos: James Gunn rivela quando potremo vedere la serie animata

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Creature Commandos è uno dei progetti a fumetti più attesi del 2024, in quanto dara il via a una nuova era di adattamenti cinematografici e televisivi della DC Comics. I DC Studios, guidati da James Gunn e Peter Safran, presenteranno infatti Creature Commandos come il primo progetto dello studio all’interno del cosiddetto Capitolo 1: Gods and Monsters, il primo ciclo di narrazioni interconnesse dell’universo cinematografico DCU. In questa serie animata, faremo dunque la conoscenza del gruppo titolare, ma le missioni in cui saranno coinvolti non sono ancora noti, così come non lo è il ruolo che potranno avere anche nel futuro del DC Universe.

Il progetto si è ripetutamente scontrato per mesi con le voci di possibili ritardi, dovuti allo sciopero degli attori svoltosi tra luglio e novembre, ribadendo costantemente un’uscita nel 2024. Grazie alla disponibilità di Gunn a interagire con i fan sul social Threads, ora sappiamo che il progetto arriverà alla fine del 2024. Idealmente, data la natura del progetto, sarebbe logico che Creature Commandos uscisse intorno ad Halloween. Le voci dei doppiatori sono già state registrate quindi il progetto potrebbe trovarsi già in fase di post-produzione, eventualmente con alcune piccole integrazioni da fare nei prossimi mesi. Molto presto, però, potrebbe essere rivelato di più sul progetto.

Creature Commandos, come noto, ha come protagonisti Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag, Sr., Indira Varma nel ruolo della Sposa di Frankenstein, Zoë Chao nel ruolo di Nina Mazursky, David Harbour nel ruolo di Eric Frankenstein, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus, Sean Gunn nel ruolo di G.I. Robot e Weasel, Maria Bakalova nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Steve Agee nel ruolo di John Economos e Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. La serie vedrà Amanda Waller creare una squadra di agenti segreti a partire da questi prigionieri mostruosi. Gunn, come noto, ha scritto tutti gli episodi della prima stagione.

I Marvel Studios valutano la possibilità di un Avengers vs. X-Men in sostituzione di Kang

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Dopo il recente licenziamento di Jonathan Majors dal ruolo di Kang il Conquistatore del MCU e la risposta ampiamente tiepida dei fan alla Saga del Multiverso, si pensa che i Marvel Studios stiano ora cercando di capire dove andare a parare con i prossimi progetti. The Cosmic Circus, una fonte affidabile in materia, ha ora confermato le recenti notizie secondo cui i Marvel Studios starebbero lavorando a un film sui Giovani Vendicatori. Ieri sera abbiamo appreso che il film potrebbe essere lanciato prima di Avengers: Secret Wars e il sito ritiene che il film sarà incentrato su Kamala Khan, Kate Bishop, Cassie Lang, America Chavez, Billy Maximoff e Tommy Maximoff.

Tuttavia, sempre secondo la fonte, i Marvel Studios starebbero valutando anche la possibilità di aggiungere al mix Theodore Altman, Axl Heimdallson, RiRi Williams, Eli Bradley e Skaar. Sembrano però esserci piani più grandi in vista, con l’apparente intenzione di spostare tutta l’attenzione sui mutanti. Dopo l’introduzione avvenuta con The Marvels, sembra ora si voglia dare loro un ruolo più ampio nella Saga del Multiverso rispetto a quello originariamente previsto, stabilendoli “in modo più significativo sulla Terra-616 prima della conclusione della saga“.

Il sito riporta però anche che “alcune idee includono una serie sugli X-Men su Disney+, incentrata sulle storie individuali di diversi mutanti (come What If…?) o un film sugli X-Men sotto il marchio Marvel Studios prima di Avengers: Secret Wars“. Proprio riguardo quest’ultimo progetto, si suggerisce che potrebbe trattarsi di un film che vedrà gli X-Men scontrarsi con gli Avengers. Non è chiaro in quale punto del programma di uscita rientrerebbe questo progetto, anche se il sito sembra credere che ruoterebbe intorno alle versioni Terra-616 di ciascuna squadra anziché contrapporre i Vendicatori che conosciamo agli X-Men dell’universo Fox.

Ma che ne sarà dunque del grande cattivo di questa saga, Kang il Conquistatore? Come si ipotizzava, i Marvel Studios starebbero valutando il modo più appropriato per metterlo in secondo tempo, per farlo eventualmente tornare in scena solo a conclusione della Saga del Multiverso. Al momento non ci sono certezze riguardo la strada che si deciderà di percorrere a riguardo, ma sembra proprio che gli X-Men potrebbero rappresentare una valida alternativa in quanto a focus di questa saga. D’altronde, con la serie animata X-Men ’97, scopriremo molto di più su di loro.

I migliori film horror del 2023

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I migliori film horror del 2023

Il 2023 è stato un anno unico per l’horror, con film che vanno dal microbudget ai sequel hollywoodiani che hanno fatto notizia. L’elenco non tiene conto delle uscite in sala in Italia. Prima di rivelare i primi posti, ecco alcune menzioni d’onore:

Saw X: Pur essendo il decimo capitolo della lunga serie, Saw X adotta un approccio decisamente back-to-basics, tornando indietro nel tempo e rendendo protagonista il minaccioso killer di Jigsaw, John Kramer.

M3GAN: Nonostante la classificazione PG-13, la nuova bambola assassina preferita dagli americani si è rivelata un successo al botteghino e una visione divertente nelle sale.

Sick: Il creatore di “ScreamKevin Williamson ha co-sceneggiato questo film basso profilo, un mistero intimo che è stato perfetto per una collocazione in streaming.

The Wrath of Becky – tradotto da noi “L’ira di Becky”: questo divertente e violento film di genere ha come protagonista Lulu Wilson nei panni dell’assassina adolescente Becky, che prende di mira dei teppisti simili a Proud Boy nel sequel del primo film del 2020 che uccideva i neo-nazisti.

Birth/Rebirth

Birth:Rebirth

Un’ossessionante e straziante rivisitazione del racconto di Frankenstein: un medico che perde il controllo sulla realtà riporta in vita una bambina morta, ma la madre si rende lentamente conto che la sua bambina non è più la stessa. Con Judy Reyes nei panni del genitore affranto e disposto a tutto per la figlia e Marin Ireland in quelli della dottoressa che vuole a tutti i costi una svolta, il terrore e il dolore sono intensi. Ma la regista e co-sceneggiatrice Laura Moss è abile nel gestire più toni contemporaneamente, bilanciando la gioia della bambina risvegliata con il profondo disagio di sapere che le cose non vanno bene.

Bussano alla porta (Knock at the Cabin)

Bussano alla Porta Dave Bautista

Il pubblico può variare con M. Night Shyamalan a seconda del film, ma questo thriller apocalittico intimo beneficia di grandi idee e dell’occhio attento del regista. Il male è in agguato dietro ogni angolo: una piccola famiglia (interpretata magnificamente da Jonathan Groff, Ben Aldridge e Kristen Cui) vede la propria vacanza nei boschi interrotta da quattro sconosciuti disperati, che affermano che l’apocalisse avverrà a meno che uno dei membri della famiglia non ne uccida un altro. Dave Bautista si distingue nel ruolo di un insegnante gigante gentile che cerca di convincere la coppia usando il cervello contro i muscoli. Evento cerebrale con un finale controverso, Bussano alla porta (Knock at the Cabin) è l’opera di Shyamalan di maggior impatto degli ultimi anni.

Influencer

Influencer

Un gioiello sottovalutato, “Influencer” mette in scena la cultura dei social media in modo intelligente e sorprendente, con colpi di scena impossibili da prevedere. Emily Tennant interpreta Madison, una influencer che si reca in Thailandia per una vacanza pagata. Dire di più significherebbe rovinare i brutti scherzi, ma il film si mantiene sui binari grazie a una visione realistica della tecnologia e dell’economia degli influencer.

The Blackening

The Blackening

Una delizia per i fan dell’horror, “The Blackening” è una delle migliori commedie di genere dai tempi di “Scary Movie” del 2000. Ricco di personaggi stravaganti e di intelligenti rivisitazioni di tropi classici, “The Blackening” riesce a lanciare sullo schermo dozzine e dozzine di gag. Forse non tutte funzionano, ma il ritmo è sufficiente per far ridere il pubblico.

Scream VI

Scream VI

Uno dei capitoli più freschi della longeva serie slasher è il più recente, una grande sorpresa piena di grandi scenografie, cenni ai film precedenti e attori meravigliosi. Dopo “Scream” del 2022, in Scream VI le due sorelle protagoniste (Melissa Barrera e Jenna Ortega) si sono trasferite a New York City, solo per essere inseguite da un altro Ghostface. Il cast spacca, con alcuni graditi ritorni (Ortega, ora in modalità star del cinema; Hayden Panettiere, ex star di “Scream 4”) e nuovi attori (l’affascinante Josh Segarra di “The Other Two”; una Samara Weaving in forma smagliante; Dermot Mulroney, che recita in poltrona). È raro che un sesto capitolo di un franchise slasher riesca a far risveglare le pulsioni, ma alcune grandi scene e la costruzione della tensione che riprende la tradizione rendono la visione elettrizzante.

Brooklyn 45

Brooklyn 45 film horror

Il thriller storico sulla seduta spiritica di Ted Geoghegan è pieno di stile e di cuore, ben oltre quello che ci si aspetta da un film ambientato principalmente in una stanza. Un gruppo di veterani della Seconda Guerra Mondiale si riunisce subito dopo la fine del conflitto per consentire a un amico di contattare la moglie appena deceduta, ma quando iniziano ad accadere cose inquietanti si trovano di fronte a qualcosa di più di quanto si aspettino.

Nessuno ti salverà

Nessuno ti salverà Film 2023
Photo by Sam Lothridge. © 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

In Nessuno ti salverà Kaitlyn Dever è magnifica nel ruolo di Brynn, un’inquieta donna solitaria il cui mondo viene messo sottosopra quando gli alieni arrivano a casa sua. L’aspetto più interessante è che, a causa di un incidente traumatico del suo passato, è convinta che nessuno nella sua piccola città sarà disposto ad aiutarla a tenere a bada gli extraterrestri, anche se la fine del mondo è vicina. Un elemento impressionante del film è la sceneggiatura quasi priva di dialoghi, che accresce l’isolamento di Brynn a livelli insopportabili.

Deliver Us

Deliver Us

Quando una suora afferma di essere incinta per immacolata concezione e di aspettare due gemelli speciali, ovvero il Messia e l’Anticristo, non sorprende che il Vaticano voglia essere coinvolto. Questa selvaggia premessa è alla base di “Deliver Us” di Lee Roy Kunz e Cru Ennis, un film a basso costo splendidamente girato che si basa su immagini di fuoco e fiamme per creare inquietudine. Il viaggio di Padre Fox (interpretato da Kunz) e del suo esame di Suor Yulia (Maria Vera Ratti) oscilla costantemente tra sogno e realtà, tra metafore e letteralità. Offrendo immagini oltraggiose con splendide ambientazioni, luci e fotografia, “Deliver Us” è un consiglio unico per il pubblico che cerca qualcosa di esagerato e allo stesso tempo mortalmente serio.

In My Mother’s Skin

In My Mother's Skin
Photo : Courtesy of Zhao Wei Films, Epicmedia Productions Inc., and Volos Films

Una favola estremamente inquietante ambientata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, “In My Mother’s Skin” è un film filippino che racconta di una ragazzina di nome Tala (Felicity Kyle Napuli) che deve proteggere il fratellino Bayani (James Mavie Estrella) e la madre malata Ligaya (Beauty Gonzalez) quando il padre viene portato via perché potenzialmente in grado di nascondere l’oro ai soldati giapponesi. Mentre la famiglia inizia ad entrare in difficoltà con le scorte di cibo e risorse, una bellissima fata (Jasmine Curtis-Smith) inizia a offrire speranza, mentre il male si diffonde a Ligaya. “Skin” non reinventa nulla, ma fa un lavoro molto solido di mishmash di generi, mescolando i sogni oscuri di Guillermo del Toro e infondendoli con l’orrore della possessione e il gore inquietante.

Thanksgiving

THANKSGIVING

Uno slasher nella vena delle festività anni ’80 come “Il giorno di San Valentino” e “Pesce d’aprile”, Thanksgiving è il film che il superfan dell’horror Eli Roth sembrava destinato a dirigere. Roth si dirige verso la sua terra natale, il Massachusetts, per divertirsi un po’ in questo lungometraggio che riprende il suo finto trailer di “Grindhouse“. Un anno dopo la tragica fuga del venerdì nero, qualcuno sta uccidendo gli abitanti di Plymouth. Con le interpretazioni della final girl Nell Verlaque e di Patrick Dempsey nel ruolo dello sceriffo locale, questa storia sanguinosa azzecca tutti i riferimenti del genere con un chiaro amore per lo slasher.

Evil Dead Rise

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Il cruento tributo di Lee Cronin alla serie di Sam Raimi ha un sacco di Easter eggs per i fan, ma si basa tutto sul cambio di location, un appartamento in città (rispetto a una baita nel bosco) per dipingere su una tela diversa. Una giovane zia è bloccata in un grattacielo mentre sua sorella diventa un Deadite decisa a uccidere i suoi stessi figli, e c’è una massiccia quantità di viscere in ogni scena cruenta della pellicola. Lily Sullivan e Alyssa Sutherland sono davvero sorprendenti nel ruolo delle sorelle, la prima eroica e la seconda malvagia come l’inferno. Un’ottima storia conclusiva e un nuovo mostro che si aggiunge alla storia di “Dead” lasciano presagire un sesto film.

Infinity Pool

Infinity Pool

Tra il suo ruolo dirompente nell’ultima stagione di “Succession” e la sua interpretazione in “Infinity Pool“, Alexander Skarsgård ha trascorso il 2023 a sbeffeggiare brutalmente i ricchi. Diretto dal regista di “PossessorBrandon Cronenberg, James (Skarsgård) è uno scrittore di romanzi che si sposa con un ricco e inizia a godere dei baccanali violenti e sessuali praticati da coloro che soggiornano nella destinazione di vacanza Li Tolqa. Ma se l’1% si diverte troppo, viene clonato e ucciso per un prezzo, cosa che all’inizio sembra oscena a Foster, ma che poi lo eccita. Il film è una miscela di immagini psichedeliche e di angosciante brutalità, che ci permette di osservare James mentre si libera della sua umanità come di una seconda pelle. Mia Goth fa un eccellente lavoro di supporto nel ruolo di una turista apparentemente normale che presto si trasforma per abbracciare la follia e si porta via il film.

Beau ha paura

Beau ha paura

Un altro film che ha fatto discutere, l’ultimo film del regista di “Midsommar” Ari Aster analizza l’ansia con una lente così microscopica che per lunghi tratti è difficile respirare. Joaquin Phoenix interpreta il protagonista Beau, i cui nervi hanno la meglio su di lui mattina, mezzogiorno e sera. Vivendo in un quartiere fatiscente del prossimo futuro, questo film di tre ore è ricco di satira e commenti sociali. La trama ruota attorno ai viaggi di Beau, costantemente ostacolati, per andare a trovare la madre, che genera la maggior parte della sua ansia. Beau ha paura è stato una bomba costosa per A24, ma inevitabilmente troverà un pubblico di culto in streaming.

When Evil Lurks

When Evil Lurks

“When Evil Lurks” di Demián Rugna è uno dei film più cupi dell’anno, con elementi gore e sequenze shock che impediscono alla narrazione di non diventare troppo pesanti. Ezequiel Rodriguez e Demián Salomon sono due fratelli che accidentalmente scatenano nella campagna un demone in grado di possedere le persone e far loro compiere azioni terribili. Si assiste a molte scene inquietanti in cui esseri maligni e spietati fanno a pezzi le famiglie in un batter d’occhio. Alcune angoscianti violenze sui bambini e un personaggio affetto da autismo elevano l’intensità di questa coproduzione argentina che supera la produzione americana, ma per gli appassionati di storie più estreme, “When Evil Lurks” è imperdibile.

Talk to Me

Trai titolo horror di maggior incasso va menzionato certamente “Talk To Me” ha fatto parlare di sé durante l’estate. Con immagini inedite e gore scioccante, i fratelli gemelli Danny e Michael Philippou elevano lo stile sviluppato sul loro canale YouTube RackaRacka per raccontare la storia della lunatica adolescente Mia (un’impavida Sophie Wilde). Quando un gioco per comunicare con i morti dal gusto soprannaturale diventa un fenomeno virale, Mia cerca di entrare in contatto con la sua defunta madre, con risultati terrificanti. I fratelli Philippou mantengono tutto in bilico: Tutti i personaggi sono degni di attenzione, anche quelli fastidiosi; i luoghi di rifugio come gli ospedali e le feste ben illuminate diventano rapidamente insidiosi; e c’è una sensazione molto reale che questo è esattamente il modo in cui i giovani adolescenti stupidi si comporterebbero se potessero facilmente attraversare il velo ultra terreno della dimensione tra i vivi e i morti.

Skinamarink

Skinamarink

Il film più controverso dell’anno – e che difficilmente verrà scalzato da questo primo posto – è il primo lungometraggio di Kyle Edward Ball che cammina sul filo del rasoio tra narrazione e opera d’arte, ansia e tedio, fantasia e realtà. Girato nella sua casa d’infanzia per 15.000 dollari, Ball ricrea le paure della vita e della crescita meglio di quanto molti autori possano immaginare. Per coloro che sono disposti a sospendere i tempi di attenzione per immergersi in qualcosa di completamente nuovo, “Skinamarink” modificherà la percezione di ciò che accade di notte.

Superman: Legacy, diffusa una nuova sinossi in vista delle riprese

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Secondo quanto riportato in precedenza, le riprese di Superman: Legacy, diretto da James Gunn dovrebbero iniziare nel marzo del prossimo anno, ma ora Production List ha riportato una data più precisa, ovvero il 4 marzo, anche se Collider riporta invece che le riprese dovrebbero avere inizio a metà mese. In ogni caso, il periodo rimane quello e prorio in vista del primo ciak, è stata ora diffusa una nuova sinossi: “Superman, un reporter alle prime armi a Metropolis, intraprende un viaggio per riconciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent“.

Non si tratta di una sinossi particolarmente approfondita o rivelatrice, ma non c’è da stupirsi che i dettagli principali della trama siano stati tenuti nascosti per il momento. Quando le riprese avranno inizio e si entrerà nel vivo del progetto, ci si potrà dunque aspettare di ricevere maggiori dettagli, anche se è noto che Gunn mantiene sempre un certo grado di riservatezza intorno ai suoi progetti. In ogni caso, appare confermato che nonostante gli scioperi dei mesi scorsi, l’inizio delle riprese non è stato posticipato.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain “The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà invece Lex Luthor.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi, infatti, è confermato che Superman: Legacy rispetterà la data di uscita prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025.

Oscar 2024: annunciate le shortlist di 10 categorie

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Oscar 2024: annunciate le shortlist di 10 categorie

In vista della cerimonia degli Oscar 2024, che si svolgerà il 10 marzo 2024, sono ora state annunciate la short list di 10 categorie. Come si potrà notare, Barbie ha avuto il maggior numero di menzioni, cinque, tra cui il suono, tre canzoni originali e la colonna sonora originale. Il film è però assente nella short list della categoria trucco e nelle acconciature, dove ci si aspettava invece di ritrovarlo.

Tra gli altri film che hanno avuto un buon riscontro figurano Killers of the Flower Moon, con quattro menzioni complessive tra cui quella per la canzone originale e Sociedad de la nieve, che potrebbe invece affermarsi come frontrunner per la categoria Miglior film internazionale. Proprio in quest’ultima spicca però anche la presenza di Io capitano, il film di Matteo Garrone che, se dovesse rientrare nella cinquina definitiva andrà a rappresentare l’Italia agli Oscar.

Altri film particolarmente presenti sono Napoleon, Oppenheimer, Povere creature!, Maestro e The Zone of Interest. Come riportato anche da Variety, le nomination agli Oscar 2024 saranno ora annunciate il 23 gennaio e a quel punto scopriremo chi di questi finalisti è riuscito ad ottenere l’effettiva nomination agli Oscar. La cerimonia, il 10 marzo, verrà poi come sempre trasmessa in diretta su Sky.

Documentario

  • “American Symphony”
  • “Apolonia, Apolonia”
  • “Beyond Utopia”
  • “Bobi Wine: The People’s President”
  • “Desperate Souls, Dark City and the Legend of Midnight Cowboy”
  • “The Eternal Memory”
  • “Four Daughters”
  • “Going to Mars: The Nikki Giovanni Project”
  • “In the Rearview”
  • “Stamped from the Beginning”
  • “Still: A Michael J. Fox Movie”
  • “A Still Small Voice”
  • “32 Sounds”
  • “To Kill a Tiger”
  • 20 Days in Mariupol

Cortometraggio documentario

  • “The ABCs of Book Banning”
  • “The Barber of Little Rock”
  • “Bear”
  • “Between Earth & Sky”
  • “Black Girls Play: The Story of Hand Games”
  • “Camp Courage”
  • “Deciding Vote”
  • “How We Get Free”
  • “If Dreams Were Lightning: Rural Healthcare Crisis”
  • “Island in Between”
  • “The Last Repair Shop”
  • “Last Song from Kabul”
  • “Nǎi Nai & Wài Pó”
  • “Oasis”
  • “Wings of Dust”

Film internazionale

Makeup e Hairstyling

Sonoro

Colonna sonora originale

Canzone originale

  • “It Never Went Away” from “American Symphony”
  • “Dear Alien (Who Art In Heaven)” from “Asteroid City”
  • “Dance The Night” from “Barbie”
  • “I’m Just Ken” from “Barbie”
  • “What Was I Made For?” from “Barbie”
  • “Keep It Movin’” from “The Color Purple”
  • “Superpower (I)” from “The Color Purple”
  • “The Fire Inside” from “Flamin’ Hot”
  • “High Life” from “Flora and Son”
  • “Meet In The Middle” from “Flora and Son”
  • “Can’t Catch Me Now” from “The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes”
  • “Wahzhazhe (A Song For My People)” from “Killers of the Flower Moon”
  • “Quiet Eyes” from “Past Lives”
  • “Road To Freedom” from “Rustin”
  • “Am I Dreaming” from “Spider-Man: Across the Spider-Verse”

Cortometraggio animato

  • “Boom”
  • “Eeva”
  • “Humo (Smoke)”
  • “I’m Hip”
  • “A Kind of Testament”
  • “Koerkorter (Dog Apartment)”
  • “Letter to a Pig”
  • “Ninety-Five Senses”
  • “Once Upon a Studio”
  • “Our Uniform”
  • “Pachyderme”
  • “Pete”
  • “27”
  • “War Is Over! Inspired by the Music of John & Yoko”
  • “Wild Summon”

Cortometraggio live action

  • “The After”
  • “The Anne Frank Gift Shop”
  • “An Avocado Pit”
  • “Bienvenidos a Los Angeles”
  • “Dead Cat”
  • “Good Boy”
  • “Invincible”
  • “Invisible Border”
  • “Knight of Fortune”
  • “The One Note Man”
  • “Red, White and Blue”
  • “The Shepherd”
  • “Strange Way of Life”
  • The Wonderful Story of Henry Sugar

Effetti speciali

Un Natale spettacolare: trama, cast e la storia vera dietro il film

Con l’arrivo del Natale, i film e le serie ambientate in questo speciale momento dell’anno tornano ad essere scoperte da spettatori in cerca di quel calore e di quei sentimenti puri proprio di queste festività. Ecco allora che i cataloghi di piattaforme come Netflix, Prime Video e Disney+ si arricchiscono di film e serie che presentano la Vigilia di Natale o il Natale stesso come ambientazione. Anche la programmazione televisiva non è però da meno, proponendo diversi titoli, più o meno noti, appartenenti a tale filone. Ecco allora arrivare su Rai 2 il film Un Natale spettacolare, diretto da John Putch.

Il film è prodotto dalla Hallmark, che per chi non lo sapesse, è una produzione televisiva specializzata in particolare in pellicole di genere sentimentale, dove si raccontano dunque storie di personaggi che il più delle volte si trovano a compiere percorsi articolati e imprevedibili prima di cascare definitivamente l’uno nelle braccia dell’altro. Molti altri titoli della Hallmark, la maggior parte dei quali dedicati proprio al periodo natalizio, si possono ritrovare su Prime Video, ma grazie al passaggio in chiaro di Un Natale spettacolare (il cui titolo originale è A Holiday Spectacular) è possibile goderne senza particolari requisiti.

Per gli appassionati di questa tipologia di film, dunque, Un Natale spettacolare è un appuntamento imperdibile, sia per la sua dolce storia d’amore sia per il fascino che la capitale inglese vanta durante il periodo natalizio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Un Natale spettacolare

Il film ha inizio ai giorni nostri. L’anziana Maggie Bingham sta cercando di infondere coraggio a sua nipote Lucy, preoccupata perché deve affrontare il provino finale per ottenere una parte importante nel balletto de Lo Schiaccianoci. Decide così di condividere con lei i suoi ricordi di gioventù. Ci spostiamo allora nel 1958, dove la giovane Maggie è una ricca ragazza dell’alta società di Philadelphia, promessa sposa all’altrettanto ricco Maxwell. Il futuro pianificato dai suoi genitori le sta però stretto e Maggie sogna ben altro che un semplice matrimonio.

Da quando l’anno prima ha assistito a uno show delle Radio City Rockettes, uno degli spettacoli più popolari a Broadway in quel periodo, ha deciso che farà di tutto per entrare a far parte di quel corpo di ballo e partecipare allo show di Natale. Senza sperarci troppo, Maggie si sottopone dunque a un’audizione e, con sua grande sorpresa, ottiene una parte. Così, con l’aiuto della sua migliore amica Kitty, riesce a ingannare i suoi genitori e parte per la grande avventura newyorkese. Proprio durante il suo soggiorno nella nuova città, incontrerà l’amore vero in John, uno squattrinato fotografo. Gli imprevisti, però, non tarderanno ad arrivare.

Il cast di Un Natale spettacolare

Ad interpretare Maggie da giovane vi è l’attrice Ginna Claire Mason, mentre la Maggie anziana è interpretata da Ann-Margaret. Questa è stata una grande star del cinema e della canzone degli anni ’60 e ’70, candidata due volte all’Oscar nel 1972 per Conoscenza carnale, il film di Mike Nichols e nel 1976 per Tommy, il musical di Ken Russell, basato sull’omonimo degli Who. Nel film sono poi presente Derek Klena nel ruolo di John, Sara Gallo in quello di Sofia e Tiffany Denise Hobbs come Alice. Altri interpreti sono poi Ruth Gottschall nei panni di Rose, Torsten Johnson in quelli di Maxwell e Carolyn McCormick come Elisabeth Bingham. La nipote Lucy è invece intepretata da Elle Graper.

Un Natale spettacolare storia vera

Un Natale spettacolare, la vera storia dietro il film: chi sono le Rockettes?

Il film propone una storia originale non direttamente basata su una vicenda vera, ma un elemento è però effettivamente ispirato alla realtà, ovvero la presenza delle Rockettes. Queste, che esistono realmente e che sono tra le protagoniste di questo film, sono una compagnia americana di danza di precisione, fondata nel 1925 a St. Louis. Si esibiscono ininterrottamente dal 1932 al Radio City Music Hall di New York City. Fino al 2015 avevano anche una compagnia itinerante e in generale sono conosciute soprattutto per aver recitato nel Radio City Christmas Spectacular, uno spettacolo annuale di Natale, e per essersi esibite ogni anno dal 1957 alla Macy’s Thanksgiving Day Parade a New York.

Dal 1932, sono state più di 3.000 le ballerine che si sono esibite come Rockettes del New York Christmas Spectacular. A differenza da quello che si vede nel film, però, nel 1958, anno in cui è ambientato, le Rockettes non includevano ballerine di colore. La prima danzatrice afro-americana, Jennifer Jones, è entrata a far parte del copro di ballo solo alla fine degli anni ’80. Il film, dunque, le omaggia citandole apertamente, costruendo però intorno alla loro presenza una vicenda di fantasia incentrata sulla passione per la danza e l’importanza di credere nei propri sogni affinché essi si realizzino.

Il trailer di Un Natale spettacolare e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di giovedì 21 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Gli ultimi film di Dicembre: è il momento di Aquaman 2 e di Wish

Gli ultimi film di Dicembre: è il momento di Aquaman 2 e di Wish

È giunta l’ora del natale e questo appuntamento degli ultimi film di Dicembre racchiude i titoli giusti da guardare in sala durante le festività. Oggi infatti arriva, tra le tante novità, anche il film d’animazione Wish, il 62º classico Disney che celebra il 100º anniversario dei Walt Disney Animation Studios e parla proprio dei sogni che si possono esaudire grazie al potere di una stella. Ma tra Wonka e l’angelo Aristide di Santacielo, usciti sette giorni fa, si aggiunge anche il supereroe Aquaman al cinema in Italia già da ieri. Ma se siete alla ricerca di una storia vera e che vi emozioni One Life è forse il film più adatto per voi.

Vediamo insieme i film di Dicembre in sala di questa terza settimana del mese

Aquaman e il regno perduto

Aquaman e il Regno Perduto scena

Il primo titolo di quest’ultimi film di Dicembre è il secondo cinecomic dedicata interamente ad Aquaman ancora una volta interpretato da Jason Momoa. Dopo gli eventi della prima pellicola, Aquaman è diventato padre e sovrano del regno di Atlantide. Tuttavia, il malvagio Black Manta, è riuscito a trovare il Tridente Nero, un antica e potente reliquia atlantidea, e intende usarne l’oscuro potere per vendicare la morte di suo padre. Il metà Atlantideo e metà umano dovrà chiedere aiuto a suo fratello Orm per impedire al nemico di usare la magia nera del tridente per distruggere lui e tutto ciò che ama. Nel cast di Aquaman e il regno perduto, oltre a Momoa, ci sono anche Patrick Wilson, Yahya Abdul-Mateen II, Randall ParkAmber Heard e Nicole Kidman.

Foglie al Vento

Foglie al vento

Foglie al Vento è stato presentato in concorso al Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio della Giuria. Questa nuova opera di Aki Kaurismäki racconta la storia di due persone sole che si incontrano per caso una notte a Helsinki. Questa forse per loro è l’ultima occasione per trovare il primo, unico e definitivo amore della vita. Il percorso è però intralciato dall’alcolismo di lui, dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi cerca la propria felicità.

One Life

anthony hopkins one life

One Life è l’adattamento cinematografico della biografia If It’s Not Impossible… The Life of Sir Nicholas Winton scritta da Barbara Winton. Questo romanzo e poi film narra le vicende di Nicholas Winton, uno dei fautori dell’operazione Kindertransport che salvò circa diecimila bambini ebrei, prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, provenienti dalla Germania nazista e dai territori occupati. La pellicola attraverso flashback mostra il signor Winton prima di quell’impresa, avvenuta nel 1938, quando era un giovane agente di borsa interpretato da Johnny Flynn e poi nel il presente, dove ha il volto di Anthony Hopkins. Nel cast anche altri famosi attori come Helena Bonham Carter, Jonathan Pryce e Romola Garai.

Renaissance: a film by Beyoncé

Renaissance: A Film by Beyoncé

Renaissance: a film by Beyoncé accompagna gli spettatori in un esperienza attraverso il RENAISSANCE WORLD TOUR, il tour da record che ha toccato, con ben 56 spettacoli, 39 città di 12 paesi diversi in giro per il mondo. Dalla sua nascita allo show, che ha scelto come prima tappa la città di Stoccolma, in Svezia, fino al gran finale a Kansas City, nel Missouri. Un racconto sugli intenti, il lavoro, il coinvolgimento totale di Beyoncé in ogni aspetto della produzione, ma anche sulla sua mente creativa e sul proposito di creare la sua eredità artistica e di padroneggiare il suo mestiere da popstar.

Tutti a parte mio marito

Tutti a parte mio Marito film 2023

Tutti a parte mio marito è una commedia francese della regista francese di Caroline Vignal che torna a lavorare per la seconda volta cone Laure Calamy. L’attrice infatti è la protagonista Iris, una donna che sta vivendo un momento difficile con il marito con cui non fa più l’amore da ben 4 anni. Un giorno per caso ascolta il consiglio di una signora e si scrive ad un app d’incontri per coppie sposate. Iris quindi si farà travolgere dalla passione e da uomini affascinanti pronti a soddisfarla in tutti i sensi.

Wish

Wish Zootopia

Il lungometraggio d’animazione di Natale firmato Disney di quest’anno è Wish, ed è ambientato nell’isola di Rosas, il “regno dei desideri”. La protagonista di questa storia è Asha, una diciassettenne sveglia e determinata a ribellarsi al Re Magnifico per rendere, finalmente, libera la sua terra da un’oscurità che nessun altro riesce a sentire. Se nell’originale la giovane donna è doppiata dal Premio Oscar Ariana DeBose nel doppiaggio italiano invece troviamo la cantante Gaia. Ci sono anche altre voci note nella nostra versione, l’attore Michele Riondino è il Re cattivo di questa storia e invece la capretta Valentino è un inedito Amadeus.

Aquaman e il Regno Perduto: la descrizione della scena post-credits

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Dal 20 dicembre è finalmente in sala Aquaman e il Regno Perduto (qui la recensione), il film diretto da James Wan e con protagonisti Jason Momoa, Patrick Wilson, Yahya Abdul-Mateen II, Nicole Kidman e Amber Heard. A lungo rimandato, il sequel di Aquaman è ora dunque disponibile al pubblico e come noto conclude anche l’avventura del DC Extended Universe sul grande schermo. Proprio in vista di questo suo ruolo, sono a lungo circolate voci su quello che il film avrebbe o meno mostrato.

Sappiamo che fino ad un certo punto dello sviluppo doveva essere presente un cameo del Batman di Michael Keaton, poi sostituito dal Batman di Ben Affleck. Tale presenza è poi stata ufficialmente cancellata, ma è comunque rimasto il dubbio su cosa la scena post-credits avrebbe potuto presentare. È ora confermato che il film contiene una sola scena dopo i titoli di coda e di seguito se ne riporta la descrizione.

Aquaman e il Regno Perduto: la descrizione della scena post-credits

Nell’unica scena post-credits di Aquaman e il Regno Perduto, che di fatto è considerabile come l’ultima cosa che vedremo del DCEU, assistiamo all’Orm di Patrick Wilson mentre si gode la sua vita in superficie, dopo che Aquaman gli ha concesso di fuggire e darsi alla macchia per non dover tornare alla sua prigione. In tale scena, Orm si trova in una sorta di pub con vista mare e si concede finalmente il suo primo assaggio di cheesburger. Nel corso del film, infatti, vi è un momento in cui Aquaman prende in giro il fratellastro in quanto non ha idea di quanto possa essere buono il cibo degli umani.

Ecco allora che Orm pone rimedio a quella sua mancanza, gustandosi il suo panino. Tuttavia, quando sul tavolo vede passare una blatta, la afferra prontamente e la inserisce nel panino, lasciando intendere di trovare gustosa quell’aggiunta. Anche in questo caso, la gag fa riferimento a quanto avvenuto in precedenza nel film, con Aquaman che dopo aver canzonato il fratello gli suggerisce di mangiare una blatta, facendogli credere si tratti di un’altra gustosa pietanza umana. Si conclude dunque così il film e il DCEU, con una scena che non anticipa nessun risvolto futuro in quanto, come sappiamo, non ce ne sarà alcuno.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa torna di nuovo nei panni dell’eroe protagonista in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), cisono anche Patrick Wilson nei panni di Orm, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che è ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wan, ha scritto la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran sono co-produttori.

Raffa – docuserie: a Milano sarà possibile vivere un’esperienza unica

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Per celebrare il debutto su Disney+ di Raffa, la prima docuserie originale dedicata a Raffaella Carrà, che arriverà il 27 dicembre sulla piattaforma streaming, a Milano presso CityLife Shopping District sarà possibile vivere un’esperienza unica. Dal 22 dicembre al 7 gennaio (tranne le giornate del 25/12 e 01/01) si potrà infatti entrare in quella che all’apparenza sembrerà una semplice cabina telefonica, ma che in realtà sarà una vera e propria discoteca in miniatura. Ispirata a “Pronto Raffaella” questa speciale installazione sarà animata da musica, luci e colori e farà immergere tutti i fan nelle mitiche atmosfere del mondo di Raffaella Carrà.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Prodotta da Fremantle, Raffa è diretta da Daniele Luchetti e scritta da Cristiana Farina con Barbara Boncompagni, Carlo Altinier, Salvatore Coppolino e Salvo Guercio e ripercorre la straordinaria vita di una delle icone della cultura pop in tutto il mondo.

Chi è Raffaella Carrà? Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali?

Simbolo di libertà, regina della TV e icona LGBTQ+: Raffaella Carrà è un mito che supera ogni barriera, un’artista amata incondizionatamente dal pubblico internazionale per oltre 50 anni. Eppure Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Gelosissima del suo privato, era una donna che lottava per affermarsi in un mondo di uomini, che ha amato e sofferto come tutte e nella quale convivevano due anime, quella della diva Carrà e quella più vulnerabile di Raffaella Pelloni. La docuserie ripercorre la sua vita pubblica e privata, a partire dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, il flirt “da copertina” con Frank Sinatra, i grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, crisi e rinascite. Tutto raccontato attraverso le sue immagini più iconiche e quelle del suo archivio privato in esclusiva insieme a testimonianze inedite di chi l’ha conosciuta davvero.

Raffa – docuserie in 3 episodi da 1 ora – è prodotta da Gabriele Immirzi e Alessandro De Rita per Fremantle Italia. Regia di Daniele Luchetti. Scritta da Cristiana Farina con Barbara Boncompagni, Carlo Altinier, Salvatore Coppolino e Salvo Guercio.

Disney+ è disponibile a partire da 5,99 € al mese e offre contenuti in streaming per tutti. Film e serie TV esclusivi che spaziano tra un’ampia gamma di generi: azione-avventura, Sci-Fi, documentari, commedie e drama acclamati dalla critica. Il tutto insieme a titoli pluripremiati di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic. Tra le serie che hanno debuttato recentemente e sono disponibili in streaming in esclusiva su Disney+ ci sono The Kardashians, Ahsoka, Only Murders in the Building e The Bear.

Maestro: le differenze tra la storia vera e il film di e con Bradley Cooper

Maestro (qui la recensione) è approdato il 20 dicembre su Netflix, circa un mese dopo l’uscita del film in alcune sale statunitensi a novembre e dopo la presentazione in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2023. Diretto da Bradley Cooper – che è anche interprete, co-sceneggiatore e produttore del film – il film ripercorre la carriera di Bernstein come direttore d’orchestra a partire dal 1943 fino agli anni ’80. In realtà, il vero fulcro tematico è il rapporto di affetto eterno tra il direttore d’orchestra e Felicia Montealegre, interpretata da Carey Mulligan nel film. In questo articolo, analizziamo le differenze tra la storia vera di Leonard Bernstein e Felicia Montealegre, raccontata in Maestro.

La carriera di Leonard Bernstein è decollata dopo aver sostituito il direttore d’orchestra alla Carnegie Hall?

Maestro Bradley Cooper Leonard Bernstein
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

La risposta è sì: la vera storia dietro a Maestro conferma che quando il direttore d’orchestra previsto alla Carnegie Hall si ammalò prima di un’esibizione nel 1943, fu chiesto al direttore d’orchestra assistente, Leonard Bernstein, di sostituirlo all’ultimo minuto. A 25 anni, salì sul palco la sera stessa senza aver mai fatto alcuna prova con l’orchestra. La sua performance fu ipnotica e la sua carriera iniziò a decollare. Come nella vita privata, anche professionalmente Bernstein si trovò di fronte a un bivio.

Era appassionato sia di direzione d’orchestra che di composizione: la prima gli veniva naturale, mentre la seconda gli risultava terribilmente difficile. Tuttavia, considerava la composizione come l’attività creativa più vitale. Come compositore, il suo contributo più significativo è stato il successo di Broadway del 1957 West Side Story, successivamente adattato in due film, il più recente dei quali è l’adattamento del 2021 diretto da Steven Spielberg, che è stato anche produttore del film su Leonard Bernstein, appunto Maestro di Bradley Cooper.

Leonard Bernstein ha incontrato Felicia Montealegre a una festa?

Maestro Carey Mulligan
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Leonard e Felicia si sono incontrati la prima volta proprio a una festa nel 1946, come viene mostrato in Maestro. Le lettere che si sono scambiati in quegli anni indicano che l’inizio della loro storia non è stato proprio rose e fiori. Quell’estate, dopo essersi sentita ferita dal fatto che Bernstein non l’aveva salutata quando era partito per un viaggio a Londra, Felicia scrisse: “Vedi, caro, anche se so che sei terribilmente occupato e ‘confuso’, spero ancora a malincuore che ti ricorderai della mia esistenza senza che io te lo ricordi per sempre“.

Felicia era a conoscenza della bisessualità di Leonard Bernstein prima di sposarlo?

Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

All’epoca del loro matrimonio, nel 1951, Bernstein aveva già avuto una serie di relazioni e di rapporti sessuali con uomini, che risalivano a quando era studente ad Harvard. Fu allora che ebbe una relazione con il suo mentore, il direttore d’orchestra Dimitri Mitropoulos. Ebbe anche una relazione con il compositore Aaron Copland. Nel 1948, solo tre anni prima di sposare Felicia, ebbe una storia d’amore con un giovane soldato israeliano di nome Azariah Rapoport.

Non riesco a credere di aver trovato tutte le cose che desideravo riunite in una sola“, scrisse del periodo trascorso con Rapoport. “È un’esperienza incredibile, snervante, straziante e meravigliosa. Ha cambiato tutto“. Anche negli anni successivi al matrimonio del 1951 con l’attrice Felicia Montealegre, Bernstein ebbe molteplici relazioni sia con uomini che con donne. Continuò ad avere relazioni con uomini fino alla sua morte, avvenuta nel 1990.

L’omosessualità di Leonard Bernstein ha avuto ripercussioni sulla moglie Felicia?

Maestro recensione film
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Secondo Jamie, figlia di Leonard, nel 2018, nel libro di memorie Famous Father Girl: A Memoir of Growing Up Bernstein, la madre scrisse al padre poco dopo il loro matrimonio, dicendogli: “Sei omosessuale e potresti non cambiare mai – non ammetti la possibilità di una doppia vita, ma se la tua tranquillità, la tua salute, il tuo intero sistema nervoso dipendono da un certo modello sessuale cosa puoi fare? … Sono disposta ad accettarti così come sei senza fare la martire e sacrificarmi sull’altare di L.B.“. Tuttavia, nel suo libro di memorie, Jamie scrive che sua madre si è proprio sacrificata. “È così che mi sento“, ha detto alla CBS Sunday Morning. “Sento che le è costato tutto rimanere con lui. È stata davvero dura per lei e credo che in un certo senso abbia contribuito alla sua morte prematura“.

La lettera di Felicia a Leonard affermava anche che gli avrebbe permesso di fare ciò che voleva “senza sensi di colpa e confessioni“, un sentimento che emerge anche nel film Maestro. Scriveva: “Il nostro matrimonio non si basa sulla passione, ma sulla tenerezza e sul rispetto reciproco“. Il loro accordo dava a Leonard la libertà di fare ciò che voleva, ma finì per avere un impatto significativo sul loro matrimonio, soprattutto su Felicia, che morì di cancro ai polmoni nel 1978, all’età di 56 anni. Lei e Leonard erano sposati da 26 anni.

Leonard Bernstein ha lasciato la moglie Felicia per vivere con un uomo?

Maestro Bradley Cooper Matt Bomer
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Due anni prima della morte di Felicia, Bernstein decise di non nascondere più la sua omosessualità e lasciò la moglie per un periodo di tempo per vivere con un giovane studioso di musica di nome Tom Cothran, che aveva conosciuto e di cui si era innamorato nel 1971. A Felicia non andava particolarmente a genio Cothran, in parte perché Bernstein aveva affermato che Cothran era il suo migliore amico e non lei. Secondo la biografia, disse al marito che “sarebbe morto da vecchio amareggiato e solo“.

Fumatrice accanita per gran parte della sua vita, a Felicia fu diagnosticato un cancro ai polmoni non molto tempo dopo la loro separazione e Bernstein tornò a vivere con lei dopo aver saputo della sua malattia. Si prese cura di lei fino alla sua morte, avvenuta il 16 giugno 1978. In preda ai sensi di colpa, non riprese mai la relazione con Cothran, ma i due rimasero amici fino a quando Cothran morì di AIDS nel 1987. Nella sua biografia, Humphrey Burton ha scritto che il “senso di colpa” di Bernstein non lo abbandonò mai e che non si riprese mai dalla perdita di Felicia.

Felicia: il vero Maestro

Maestro film
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Sebbene molte delle conversazioni private di Maestro siano romanzate, comprese quelle tra Bernstein (Cooper) e sua moglie e le conversazioni con i vari uomini della sua vita, le linee generali di queste relazioni sono state comunque rispettate, così come alcuni dettagli minori. Fortunatamente, gli sceneggiatori di Maestro Bradley Cooper e Josh Singer hanno avuto a disposizione una serie di lettere personali di Bernstein che sono state pubblicate nell’antologia di 600 pagine del 2013 intitolata The Leonard Bernstein Letters, che comprende la corrispondenza con i suoi mentori, i suoi collaboratori, le celebrità e altre persone che gli erano vicine, tra cui la moglie Felicia. La sua vita pubblica come direttore d’orchestra e celebrità ha comportato una grande quantità di filmati dei suoi concerti, delle prove e delle interviste televisive. Nel film viene ricreata una memorabile intervista a Bernstein e alla moglie.

Ciò che viene efficacemente trasmesso in questo film su Leonard Bernstein è come la sua ispirazione a fare musica fosse direttamente legata alla libertà di essere se stesso nella sua vita personale. Questo aspetto è riassunto nel film quando Felicia (Carey Mulligan) gli dice: “Se non c’è nulla che canta in te, allora non puoi fare musica“. Maestro è un film scritto per rivolgersi a un pubblico più ampio e non specificamente agli aficionados di Bernstein. Riesce ad andare oltre i tabloid per offrire una visione della sua vita personale e di ciò che guidava la sua creatività anche se, forse, non riesce a cogliere la portata dei suoi successi musicali – ma questa non sembra essere la vera intenzione di Bradley Cooper.

A dispetto del titolo del film, è proprio Felicia a ergersi come il personaggio principale del film, nel suo ritratto di una donna che si confina volontariamente nell’orbita accattivante ma debilitante di un marito che non è in grado di amarla come lei ama lui e che le spezza costantemente il cuore. Questo non significa affatto che i due non si amassero, come hanno sottolineato parenti e amici: la storia di Maestro è proprio questa, quella di un amore eterno e impavido, fondato sul rispetto reciproco e sull’affetto inestimabile tra Leonard Bernstein e Felicia Montealegre.

Kang il Conquistatore: 10 punti deboli della presenza del villain di Jonathan Majors nel MCU

I Marvel Studios hanno presentato Kang il Conquistatore come l’antagonista principale della Saga del Multiverso, ma tirando le somme del nuovo villain nelle sue precedenti apparizioni nel MCU ci rendiamo conto che il personaggio fa acqua da tutte le parti. Dopo la conclusione della Saga dell’Infinito e la sconfitta di Thanos in Avengers: Endgame, il MCU ha introdotto Kang il Conquistatore come prossimo grande cattivo. Jonathan Majors ha interpretato diverse varianti di Kang il Conquistatore in Loki su Disney+ e Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ed era destinato ad avere un ruolo ancora più importante nel futuro del franchise prima della recente condanna per molestie, cosa che lo ha ora portato a perdere il ruolo. Rivedere le precedenti apparizioni del cattivo nel franchise live-action dei Marvel Studios, in continua espansione, fa ora emergere 10 punti deboli evidenti del personaggio.

Kang è uno sconfitto

Kang il Conquistatore

I Marvel Studios sono ormai a metà della Saga del Multiverso del MCU e Jonathan Majors è apparso come tre varianti principali di Kang il Conquistatore. Ognuna di queste varianti ha rappresentato un’enorme minaccia ma alla fine hanno tutte fallito la loro missione. Colui che Rimane di Loki voleva che Loki e Sylvie lo sostituissero, ma è stato ucciso da Sylvie e dato per morto. In Ant-Man and the Wasp: Quantumania è stato sconfitto dai protagonisti e l’ultima apparizione come Victor Timely lo ha visto “spaghettificato” più volte prima di tornare al suo vecchio aspetto.

Il Consiglio dei Kang ha un aspetto poco serio

Marvel Universe Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Oltre a introdurre ufficialmente Kang il Conquistatore, Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha anche fatto debuttare il Consiglio dei Kang del MCU, un gruppo che comprende potenzialmente infinite varianti di Kang con intenzioni nefaste. La scena post-credits di Quantumania mostrava migliaia di varianti di Kang che si teletrasportavano nell’arena del Consiglio, tutti interpretati da Jonathan Majors. In particolare Immortus, Rama-Tut e il Centurione Scarlatto, sono rappresentati quasi come una parodia, il che non fa pensare a Kang come a una minaccia particolarmente imponente nel futuro del MCU.

I momenti migliori di Kang sono avvenuti sul piccolo schermo

Kang il Conquistatore poteri varianti

La serie Loki dei Marvel Studios su Disney+ è quella che finora ha fatto di più con Kang il Conquistatore avendo introdotto due varianti principali del supercriminale nel corso delle due stagioni. Mentre le interpretazioni di Jonathan Majors di Colui che Rimane e Victor Timely sono state celebrate dai fan del MCU, gli spettatori più occasionali del franchise – quelli che magari guardano solo le uscite nelle sale – si saranno persi queste forti interpretazioni.

Molte varianti di Kang non saranno sviluppate nel MCU

Kang il Conquistatore poteri

Mancano pochi anni alla conclusione della Saga del Multiverso del MCU con Avengers: Secret Wars e già sappiamo non ci sarà abbastanza tempo per esplorare nel dettaglio ogni variante di Kang il Conquistatore. Dopo gli ultimi eventi che hanno coinvolto l’attore, Jonathan Mejors, ci sarà da chiedersi se esisterà ancora il personaggio di Kang. Resta dunque la sensazione che il meglio di questo personaggio difficilmente troverà spazio all’interno di questa nuova saga.

Kang è stato introdotto nel MCU troppo presto

Kang il Conquistatore fumetti

Kang il Conquistatore è stato rivelato fin da subito come il nuovo antagonista della Saga del Multiverso, ma non sulla scia di Thanos in Avengers: Endgame. Mentre quest’ultimo è stato presentato per diversi anni nella Saga dell’Infinito, con brevi apparizioni in The Avengers, Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron prima di rivelare i suoi piani in Avengers: Infinity War, Kang è stato introdotto immediatamente nella Saga del Multiverso. Questo ha diminuito il mistero che circondava il villain, togliendo un po’ di magia al personaggio.

Il vero piano di Kang non è ancora chiaro

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Jonathan Majors ha fatto diverse apparizioni nei panni di diverse varianti di Kang il Conquistatore, ma la maggior parte di esse non è stata in grado di spiegare effettivamente quali siano i suoi piani per il multiverso. A ogni nuova apparizione, vengono sollevate solo altre domande a cui i Marvel Studios non hanno ancora risposto. Il Kang il Conquistatore di Quantumania voleva fuggire dal Regno Quantico, ma i suoi obiettivi successivi non erano chiari, mentre l’apparente dominio del Consiglio dei Kang sul multiverso e l’esilio di Kang il Conquistatore non hanno fatto altro che aumentare la confusione.

Thanos è difficile da eguagliare

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La scelta di Kang dopo il popolare successo di Thanos è apparsa frettolosa. La forza di Thanos era un villain difficile da replicare e la terrificante minaccia che rappresentava costantemente sarebbe stata a sua volta difficile da eguagliare. Probabilmente Jonathan Majors non si è rivelato all’altezza di Josh Brolin nel ruolo di Thanos, poiché Kang il Conquistatore non si è dimostrato, stando a quanto potuto vedere, una minaccia all’altezza di Thanos.

Kang il Conquistatore è già morto

Kang il Conquistatore esiliato

Indipendentemente dal numero di varianti aggiuntive di Kang il Conquistatore introdotte nel MCU, si prevedeva che la variante del Conquistatore stesso sarebbe stata la minaccia principale per i Vendicatori del MCU nella Fase 6. Con il terzo film di Ant-Man abbiamo però avuto modo di scoprire che probabilmente non sarà così. Ci siano teorie che mettono in dubbio il ritorno del Conquistatore nel futuro del MCU e non ci sono notizie di un suo ritorno a breve, il che significa che i Marvel Studios hanno eliminato questa potente minaccia solo poco dopo averla introdotta.

I Marvel Studios potrebbero “allontanarsi” da Kang

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Recenti speculazioni hanno suggerito che i Marvel Studios potrebbero abbandonare del tutto Kang il Conquistatore, soprattutto dopo le recenti polemiche legate all’arresto di Jonathan Majors. L’intero team creativo di Avengers: The Kang Dynasty ha abbandonato il progetto e questo suggerisce una possibile rielaborazione totale del film, mettendo potenzialmente al centro un nuovo cattivo dei fumetti Marvel, con alcuni che sospettano possano essere il Dottor Destino o Galactus ad assumere questo ruolo.

Kang il Conquistatore è troppo legato a Jonathan Majors

Evidentemente, la cosa più difficile da contemplare quando si rivedono le apparizioni di Kang il Conquistatore è il fatto che la carriera di Jonathan Majors è stata avvolta da controversie, accuse di aggressione e una lunga indagine e processo. Majors è stato arrestato nel marzo 2023 con l’accusa di aggressione, strangolamento e molestie a seguito di una lite domestica. Il verdetto del processo di Majors arrivato in questi giorni conferma le accuse e l’attore potrebbe anche rischiare un anno di carcere. Tali notizie influiscono inevitabilmente sul vedere Majors nel ruolo di Kang. I Marvel Studios in seguito alla notizia hanno dunque comunicato il licenziamento dell’attore dal franchise. Adesso si pensa al recast, oppure al totale abbandono del personaggio.

Paola Cortellesi e Alessandro Siani i più letti trai talent dei film delle prossime feste

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Con l’anno che sta quasi per finire e il Natale alle porte è tempo dei film delle feste in un anno in cui il cinema ha ripreso ad essere un’esperienza cool, le sale sono tornate a riempirsi e il fenomeno C’è ancora domani di Paola Cortellesi con i quasi 31 milioni di incasso ha già superato i circa 28 milioni di Oppenheimer e rischia di diventare il primo incasso dell’anno davanti a Barbie e ai suoi oltre 32 milioni di box- office. Ci aspettano delle festività ricche di film per tutti i gusti e target: in attesa di capire a gennaio quali saranno i film più visti al cinema nelle prossime settimane, ecco i risultati di una peculiare analisi relativa ai titoli in programmazione nei giorni di festa e ai loro protagonisti per capire in che direzione si sta orientando ad oggi l’attenzione della rete (dato che il possibile successo di un film dipende anche da quanto il film stesso, il regista o il cast creino un interesse mediatico che potrebbe spingere all’acquisto del biglietto).

Per il mondo del web questo potrebbe essere il Natale di Alessandro Siani: secondo Taboola, piattaforma leader mondiale nell’offerta di raccomandazioni per l’open web, attiva nel consigliare e indirizzare gli utenti alla scoperta di contenuti di loro interesse, l’attore e regista napoletano è il talent più letto negli ultimi 90 giorni relativamente ai film che saranno protagonisti delle feste.

Taboola ha analizzato i dati sulle visualizzazioni delle pagine di tutti gli editori italiani con cui collabora per evidenziare che alla data del 19 dicembre nella sezione Arte e Intrattenimento il protagonista davanti e dietro la macchina da presa di Succede solo nelle migliori famiglie (in uscita il 1 gennaio) è stato letto 177.000 volte, quasi l’80% di volte in più di Pio & Amedeo (protagonisti di Come può uno scoglio, al cinema dal 28 dicembre, che sono stati letti 99.000 volte) e del risultato di Adagio di Stefano Sollima (che ha un risultato aggregato tra nome film, regista e cast di 90.000 visualizzazioni) e 2.8 volte in più di Ficarra e Picone (che totalizzano 64.000 visualizzazioni tra loro e il nome del loro film Santocielo uscito in sala da qualche giorno) e del duo Fabio De Luigi e Stefano Accorsi (che sono stati letti un totale di 65.000 volte e sono in uscita il 1 gennaio con 50 km all’ora), mentre Diego Abatantuono nel cast di Improvvisamente a Natale mi sposo  ha registrato 45.000 visualizzazioni.

Sul versante internazionale grande aspettativa per Ferrari di Michael Mann (già nelle sale da settimana scorsa) che grazie a un cast stellare totalizza 114.000 visualizzazioni, ma grande attesa anche per il nuovo capitolo Aquaman e il Regno Perduto il cui titolo è stato letto 63.000 volte (90.000 contando anche il nome di Jason Momoa), seguito da Wish della Disney letto 59.000 volte, e Wonka (visualizzato 29.000 volte ma numero che sale a 71.000 se considerato anche Timothée Chalamet).

Un campionato a parte invece è quello di Paola Cortellesi visualizzata ben 1.1 milioni di volte e la cui sua sorprendente opera prima C’è ancora domani è stata letta 118.000 volte, ma il suo film è ormai in testa alle classifiche da 8 settimane e questo giustifica il dominio della readership sui siti web. Ora non ci resta che aspettare il responso del pubblico.

La classifica dei talent e film italiani delle feste più letti negli ultimi 90 giorni nella categoria Arte e Intrattenimento – classifica delle visualizzazioni di pagine

  1. Paola Cortellesi + C’è ancora domani – 1.218.000
  2. Alessandro Siani – 177.000
  3. Pio & Amedeo – 99.000
  4. Adagio di Stefano Sollima (regista, cast e titolo) – 90.000
  5. Fabio De Luigi + Stefano Accorsi – 65.000
  6. Ficarra e Picone + Santocielo – 64.000
  7. Diego Abatantuono – 45.000

La classifica dei talent e film internazionali delle feste più letti negli ultimi 90 giorni nella categoria Art and Entertainment – classifica delle visualizzazioni di pagine

  1. Ferrari di Michael Mann (regista, cast e titolo) – 114.000
  2. Jason Momoa Aquaman e il Regno Perduto – 90.000
  3. Wonka + Chalamet – 71.000
  4. Wish – 59.000

One Life: la storia vera dietro il film con Anthony Hopkins

One Life: la storia vera dietro il film con Anthony Hopkins

Chi salva una vita, salva il mondo intero“, vi è scritto all’interno del Talmud, uno dei Testi Sacri dell’ebraismo, ed è questo un aforisma che per alcuni è divenuto una vera e propria missione. Sappiamo di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che salvò più di mille ebrei dallo sterminio, a cui Steven Spielberg ha dedicato il film premiato agli Oscar Schindler’s List. O ancora di Desmond Doss, obiettore di coscienza dell’esercito statunitense che salvò oltre 300 soldati, sulle cui gesta è basato il film di Mel Gibson La battaglia di Hacksaw Ridge. Un’altra personalità distintasi per simili atti di umanità è Nicholas Winton, protagonista ora del film One Life (qui la recensione), in uscita il 21 dicembre distribuito da Eagle Pictures e con protagonista il due volte premio Oscar Anthony Hopkins.

Proprio a quella frase presente nel Talmud si riferise il titolo, One Life , avendo Winton basato la propria intera esistenza sulla convinzione che salvare anche solo una vita in più voleva dire salvare l’intera umanità. Nel film, basato sul libro di Barbara Winton, If It’s Not Impossible… The Life of Sir Nicholas Winton, si racconta dunque la sua incredibile storia vera, sempre caratterizzata da un’umiltà sconfinata. Diretto da James Hawes, il film oltre a Hopkins vanta nel cast anche attori del calibro di Helena Bonham Carter nel ruolo della madre di Winton e Johnny Flynn in quelli del protagonista da giovane, ma anche Jonathan Pryce, Lena Olin, Alex Sharp e Ramola Garai.

La trama del film One Life

In One Life si racconta dunque la vita di Nicholas Winton, un agente di borsa britannico figlio di genitori ebrei tedeschi, che negli anni Trenta, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, salvò centinaia di bambini dallo sterminio nazista. Winton sviluppa infatti un piano di salvataggio, noto come Operazione Kindertransport (ovvero “trasporto di bambini“). Grazie a questa operazione, Winton riuscì a far scappare dal paese un totale di 669 bambini prima che i confini venissero chiusi definitivamente. Nel film, si ripercorre dunque tale vicenda e l’impatto avuto nella vita di Winton, il cui impegno umanitario divenne noto pubblicamente solo negli anni Ottanta, quando ebbe l’occasione di incontrare nuovamente gran parte dei bambini a cui salvò la vita.

La storia vera di Nicholas Winton dietro il film One Life

Nicholas George Wertheim, questo il suo nome di nascita, è nato a Londra, in Inghilterra, il 19 maggio 1909. Era il maggiore di tre figli i cui genitori, Rudolf e Barbara Wertheim, erano ebrei tedeschi che in seguito si convertirono al cristianesimo e cambiarono il loro cognome in Winton. Nicholas crebbe con mezzi considerevoli: suo padre era infatti un banchiere di successo che ospitava la famiglia in un palazzo di 20 stanze a West Hampstead, Londra. Dopo aver frequentato la Stowe School di Buckingham, Winton seguì le orme del padre e fece un apprendistato nel settore bancario internazionale. In seguito ha lavorato in banche di Londra, Berlino e Parigi. Nel 1931 torna però in Inghilterra e inizia la sua carriera di agente di cambio.

La sua tranquilla esistenza venne però scossa nel dicembre del 1938, quando Winton saltò la prevista vacanza sulla neve in Svizzera per andare a trovare un amico che lavorava con i rifugiati nella zona occidentale della Cecoslovacchia, nota come Sudeti, che era caduta sotto il controllo tedesco. Durante questa visita, Winton fu infatti testimone in prima persona della terribile situazione dei campi profughi del Paese, che erano pieni di famiglie ebree e di altri prigionieri politici. Sconvolto da ciò che vide e sapendo che era in corso uno sforzo per organizzare un’evacuazione di massa di bambini ebrei dall’Austria e dalla Germania verso l’Inghilterra, Winton decide di muoversi rapidamente per replicare un salvataggio simile anche in Cecoslovacchia.

L’organizzazione dell’operazione Kindertransport

Lavorando inizialmente senza l’autorizzazione del gruppo, utilizzò il nome di Comitato britannico per i rifugiati e iniziò a raccogliere le domande dei genitori cechi in un hotel di Praga. Ben presto migliaia di persone si misero in fila davanti al suo ufficio. Winton tornò quindi in Inghilterra per organizzare l’operazione, cercando genitori adottivi, ottenendo i permessi di ingresso e raccogliendo i fondi per coprire i costi di transito dei bambini. Qualsiasi costo non coperto da queste donazioni, Winton lo pagò di tasca sua. Il 14 marzo 1939, poche ore prima che Adolf Hitler e i nazisti tedeschi prendessero la Cecoslovacchia, il primo treno che trasportava i bambini salvati da Winton lasciò il Paese.

Nei cinque mesi successivi, Winton e la piccola squadra che aveva messo insieme organizzarono altri sette treni di evacuazione che ebbero successo. In tutto, 669 bambini riuscirono a mettersi in salvo. Tuttavia, un nono treno, che doveva partire il 1° settembre 1939 con altri 250 bambini, non partì mai. Quello stesso giorno, Hitler invase infatti la Polonia e chiuse tutte le frontiere sotto il controllo tedesco, scatenando la Seconda Guerra Mondiale e ponendo fine all’opera di salvataggio di Winton. Dopo la fine della guerra, i bambini cercarono notizie sui propri genitori e parenti, con cui avevano perduto ogni contatto. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, le loro famiglie di origine erano state sterminate nella Shoah.

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La tardiva scoperta delle sue gesta

Per mezzo secolo, Winton ha taciuto il lavoro svolto e le vite salvate durante i primi giorni di guerra. Nemmeno la moglie di lunga data, Grete Gjelstrup, che aveva sposato nel 1948 e da cui aveva avuto tre figli, ne sapeva nulla. Solo nel 1988, quando Gjelstrup si imbatté in un vecchio album pieno di lettere, foto e documenti di viaggio, gli sforzi del marito tornarono alla luce. Nonostante l’iniziale riluttanza di Winton a parlare della sua operazione di salvataggio, Gjelstrup, con il suo consenso, consegnò l’album a uno storico dell’Olocausto. Ben presto altri vennero a conoscenza della storia di Winton. Fu scritto un articolo di giornale su di lui, seguito da uno speciale della BBC. Winton venne a quel punto elogiato in tutto il mondo e arrivarono lettere di apprezzamento da parte di importanti capi di Stato.

Considerato “l’Oskar Schindler britannico”, Winton ricevette una risoluzione del Congresso americano e la cittadinanza onoraria di Praga, la più alta onorificenza della Repubblica Ceca. Gli sono poi state intitolate strade e sono state erette statue in suo onore. Nel 2003 la Regina Elisabetta II in persona lo ha nominato cavaliere e nel 2010 ha ricevuto la medaglia di Eroe dell’Olocausto. La celebrità ottenuta ha però permesso a Winton di ottenere ciò che gli stava veramente a cuore: la possibilità di incontrare molti di coloro che aveva salvato. Furono così organizzate diverse riunioni, in particolare il 1° settembre 2009, quando un treno speciale che ricordava i salvataggi partì da Praga per Londra con a bordo alcuni degli sfollati originali.

Come avvenuto sette decenni prima, l’ormai centenario Winton ha salutato i viaggiatori al loro arrivo a Londra. Nel corso di molte interviste, a Winton è stato chiesto il perché avesse deciso di fare quello che ha fatto. “C’è una differenza tra la bontà passiva e la bontà attiva, che è, a mio avviso, la donazione del proprio tempo e delle proprie energie per alleviare il dolore e la sofferenza. Si tratta di uscire, trovare e aiutare coloro che soffrono e sono in pericolo, e non solo di condurre una vita esemplare, in modo puramente passivo, senza fare nulla di male“, era solito dichiarare. Winton si è poi spento il 1° luglio 2015, all’età di 106, ma le sue azioni rimangono indelebili nella storia dell’umanità.

Red One: il film con Dwayne Johnson e Chris Evans ottiene una data di uscita

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La data di uscita di Red One, l’annunciato film natalizio con protagonisti Dwayne Johnson e Chris Evans, ha finalmente ottenuto una data di uscita, fissata al 15 novembre 2024. Questo progetto è stato descritto come un film di Natale d’azione e d’avventura che porterà gli spettatori a viaggiare per il mondo intero, ma la trama effettiva è ancora sconosciuta. Oltre ai due protagonisti poc’anzi citati, il film vanta un cast composto anche da Kiernan Shipka, Lucy Liu, Mary Elizabeth Ellis, J.K. Simmons, Nick Kroll e Kristofer Hivju.

Durante le riprese di Red One, che si sono svolte dall’ottobre 2022 al febbraio 2023, sono apparse online diverse foto del set in cui si parlava del Babbo Natale di J.K. Simmons e dell’inclusione del Krampus. Ci sono dunque molti misteri intorno a questo progetto, che già solo per gli attori presenti è già divenuto uno dei titoli più attesi del 2024. Come riportato dal The Hollywood Reporter, il film uscirà esclusivamente nelle sale cinematografiche per poi essere trasmesso in streaming su Prime Video in un secondo momento.

Con l’uscita nelle sale fissata al 15 novembre, il film Red One sembra puntare dunque a capitalizzare un periodo storicamente redditizio che precede, negli Stati Uniti, il Ringraziamento. Tuttavia, Red One dovrà affrontare la concorrenza di un altro film natalizio, The Best Christmas Pageant Ever, e del film sulla mafia con Robert De Niro, Alto Knights, entrambi in uscita il 15 novembre. Red One, stando a quanto riportato, avrebbe anche l’obiettivo di lanciare un franchise che reimmagini la mitologia delle feste, anche se ciò dipenderà dall’andamento del film nelle sale e su Prime Video durante le festività del 2024.

Dune: Parte Due, ecco la nuova serie di Funko Pop dedicata al film!

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Nel 2021 il film Dune di Denis Villeneuve con Timothée Chalamet ha ricevuto una serie apposita di Funko Pop e la cosa si ripete ora con Dune: Parte Due, a pochi mesi di distanza dall’uscita in sala dell’atteso sequel. Funko ha infatti presentato una nuova collezione ispirata al nuovo capitolo e ai suoi protagonisti. Sono infatti presenti Paul Atreides, Chiani, Gurney Halleck, Feyd Rautha e altri ancora. I preordini sono disponibili su Entertainment Earth e su Amazon. Nel dettaglio, ecco i Funko Pop disponibili:

  • Funko Pops Paul Atreides
  • Funko Pops – Gurney Halleck
  • Funko Pops – Chani
  • Funko Pops – Stilgar
  • Funko Pops – Feyd Rautha
  • Funko Pops – Principessa Irulan

Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune: Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune: Parte Due  uscirà nei cinema il 28 Febbraio 2024!

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune: Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Rebel Moon: Zack Snyder afferma che la Director’s Cut è “un film quasi completamente diverso”

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Stando a quanto dichiarato dal regista Zack Snyder, sembra proprio che la Director’s Cut di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco (qui la nostra recensione) sarà molto diversa da quella che arriverà su Netflix questo venerdì. La cosa non sorprende poi tanto, considerando che una delle maggiori lamentele mosse da chi ha visto in anteprima il film è che il montaggio di Figlia del Fuoco presenti un terzo atto disarticolato e al limite dell’incomprensibile, con tagli evidenti per consentire la classificazione PG-13. Ecco allora che Snyder afferma che la versione estesa con rating R sarà “un film quasi completamente diverso“.

Non si tratta di un ‘extended cut’ di questo film“, ha dichiarato il regista all’Associated Press in una nuova intervista. “È quasi un film diverso. È quasi un universo diverso quello in cui vive la versione vietata ai minori rispetto al film PG-13. Il motivo è che è una cosa molto filosofica girare un director’s cut di un film prima di finire la versione base“, ha proseguito Snyder. “Tutti i miei director’s cut esistono come risposta alle cose che mi è stato chiesto di togliere dalla versione teatrale, giusto? Con Rebel Moon, questa richiesta non è mai stata fatta. Sapevamo che sarebbe stato un film vietato ai minori. Nel mio cuore, ho sempre voluto che fosse classificato così”.

“Ma quando ti rendi conto delle dimensioni e dei costi di un film, dici: ‘Beh, non è responsabile al 100% avere questa richiesta’“. In molti si sono giustamente chiesti perché Snyder non abbia semplicemente rilasciato la sua versione preferita del film, ma Netflix voleva chiaramente che questa prima versione censurata raggiungesse il maggior numero di persone possibile.”Sono un buon partner, in questo senso“, ha aggiunto Snyder. “È stata un’idea di Netflix, che mi ha detto ‘E se ti dicessimo di fare quello che vuoi qui? Fate la versione PG-13 e poi datevi alla pazza gioia con l’altra versione. Non ci interessa’”.

La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Deadpool 3: una presunta sinossi anticipa un grande colpo di scena per Wade Wilson

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È ormai chiaro che Deadpool 3 è uno dei film più attesi del 2024, su cui però sappiamo ancora molto poco. Mentre continuano ad emergere rumor su chi sarà presente o meno nel terzo capitolo dedicato all’iconico supereroe Marvel, con addirittura Taylor Swift che potrebbe avere un ruolo nel film, manca ancora una vera e propria sinossi che dia maggiori informazioni su ciò che ci si deve aspettare. Quasi a voler porre rimedio a questa “mancanza”, lo scooper @CanWeGetToast ha ora condiviso quella che sarebbe una presunta sinossi per l’atteso progetto del MCU, la quale getta una nuova luce sul ruolo che Deadpool potrebbe avere in questo film.

Dopo aver affrontato alcune battute d’arresto professionali e aver attraversato una crisi di mezza età“, si legge, “Wade Wilson decide di mandare ufficialmente in pensione Deadpool e diventare un venditore di auto usate. Ma quando i suoi amici, la sua famiglia e il mondo intero si rivelano essere in pericolo, Deadpool dovrà far uscire dalla pensione le sue katane e reclutare un Wolverine riluttante e diffidente per combattere non solo per la loro sopravvivenza, ma in definitiva per la loro eredità“. Ad oggi, questa sinossi è però da prendere con le dovute precauzioni, non essendoci conferme ufficiali.

Chi c’è in Deadpool 3?

Deadpool 3 riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool 3 uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Ben Stiller torna al cinema da protagonista con Nutcrackers

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Ben Stiller torna al cinema da protagonista con Nutcrackers

Come riportato da Deadline, il vincitore dell’Emmy Ben Stiller, che non ricopre un ruolo da protagonista al cinema dal 2017, anno di Brad’s Status, ha ora trovato un nuovo progetto di cui essere il principale interprete. Si tratta di Nutcrackers, un nuovo film diretto da David Gordon Green (Halloween, L’esorcista – Il credente) attualmente in produzione in Ohio. Scritto da Leland Douglas (Il richiamo della foresta) e sviluppato dalla Rough House, Nutcrackers segue l’ossessionato dal lavoro Mike (Ben Stiller), che deve recarsi a malincuore nell’Ohio rurale per occuparsi dei suoi quattro sconclusionati nipoti dopo che i loro genitori sono morti in un incidente d’auto.

Quello che inizia come un viaggio di tre giorni per trovare un affido si trasforma però in settimane di caos nella vita della fattoria e nella consapevolezza che non è necessario che lui trovi loro una casa, ma che loro ne hanno trovata una per lui. Per Ben Stiller si prevede dunque un ritorno alla commedia dolceamara, dove a farla da padroni sono i sentimenti. Il suo è inoltre un ritorno più che gradito alla recitazione, avendo speso questi ultimi anni a dedicarsi – con successo – alla regia. Nel 2018 ha infatti diretto l’acclamata miniserie Escape at Dannemora, mentre del 2022 è Scissione, un acclamato thriller premiato agli Emmy.

L’attore non ha mai del tutto smesso di apparire sul grande schermo, avendo avuto piccoli ruoli o cameo in film come Hubie Halloween, Locked Down e Bros. Questo suo nuovo ruolo da protagonista sembra però essere particolarmente adatto alle sue corde e non resta dunque ora che attendere maggiori informazioni sul progetto, come anche delle prime foto o un trailer. Idealmente, Nutcrackers potrebbe uscire nel corso del 2024, così da eventualmente permettere poi a Green di tornare al lavoro sulla nuova trilogia di L’esorcista, il cui secondo capitolo L’esorcista – L’ingannatore è previsto per il 2025.

Tutti a parte mio marito: recensione della commedia con Laure Calamy

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Le vacanze natalizie per molti vogliono dire anche pomeriggi o serate al cinema e se siete alla ricerca di un film divertente e sfizioso Tutti a parte mio marito fa per voi. Questa commedia francese di Caroline Vignal però non è il tipico film per tutta la famiglia, anzi è decisamente indirizzato ad un pubblico femminile e giovane che conosce molto bene le relazioni attraverso Tinder. La protagonista Iris, interpretata dall’attrice Laure Calamy, dopo anni di matrimonio dove non si sente più desiderata da suo marito, l’attore Vincent Elbaz, si cerca un amante, anzi più di uno, ma soprattutto scoprirà i suoi desideri nascosti, il piacere per il sesso e anche per se stessa. 

La trama di Tutti a parte mio marito

Iris è una donna borghese con un bella casa in centro città che sta per compiere i fatidici 50 anni con una vita, almeno agli occhi di tutti quelli che la conoscono, apparentemente impeccabile. Infatti è sposata con Stephane, padre sempre presente e un bel l’uomo, da ben 16 anni, ed è madre di due figlie, una di 10 anni e l’altra adolescente quindicenne bravissima a scuola. Per concludere è anche soddisfatta nel personale e soprattutto nel lavoro, visto che è una dentista che possiede uno studio dentistico tutto suo, dove c’è sempre un flusso incessante di clienti che l’adorano. Un giorno, mentre è a scuola della figlia maggiore, una signora ascolta le sue confidenze personali ad un’amica che gli suggerisce di iscriversi a una chat di incontri per persone sposate.

La dottoressa, all’inizio forse più per curiosità, scarica l’applicazione “Deelove” e inizia a giocarci. Prima opta solo per guardare le foto di tutti gli uomini affascinanti disponibili poi prende coraggio e invita uno dei tanti. Il primo primo incontro, extra coniugale, si svolge in un bar e non va per niente bene, ma dal secondo invece Iris ingrana e inizia a divertirsi a letto con perfetti sconosciuti. Gli uomini che decide d’incontrare sono sempre maschi e “latin lover” affascinanti, ricchi, con un bell’appartamento ma anche propensi a performace sotto le lenzuale certe volte bizzarre ma mai niente che la dentista non voglia provare. Nel film spicca anche ben due volte, attraverso la figlia che va al liceo il concetto del consenso e con Iris che si rifiuta di praticare sadomaso con un tipo che si crede Mr Grey di Cinquanta sfumature di grigio.

La protagonista quindi si fa travolgere dall’adrenalina, tanto da far cambiare le visite dentistiche e le otturazioni, alla sua giovane e personale assistente Nuria, per incastrare più incontri eccitanti con amanti anche più giovani di lei. Alla fine però la donna, dopo aver finalmente ritrovato se stessa, tornerà sui suoi passi anche perché il marito inizierà a percepire che qualcosa è cambiato in lei, e forse, Cupido riuscirà a riaccendere la fiamma dell’amore e del sesso tra Iris e Stephane.

Laure Calamy è l’anima di Tutti a parte mio marito

Laure Calamy è conosciuta dal grande pubblico per il suo ruolo di Noémie la segretaria nella serie francese Chiami il mio agente! negli ultimi anni si sta facendo sempre più spazio nel cinema. Con il ruolo di Iris in Tutti a parte mio marito consolida il suo sodalizio artistico con Caroline Vignal, nato con la precedente commedia della regista intitolata Io, lui, lei e l’asino, con cui Calemy si è aggiudicata nel 2021 il suo primo César come migliore attrice.

Laure Calemy porta sul grande schermo un interpretazione spontanea e fresca, e che si cala perfettamente nella parte a lei affidata. All’inizio il suo personaggio è molto sobrio e alto borhese, inedito nella carriera dell’attrice francese, poi si trasforma prende in mano la sua femminilità e inizia anche a vestirsi più sexy e con colori sgargianti anche per mandare messaggi subliminali al marito che ha sposato.

Piovono uomini come nella canzone

Forse la scena che più racchiude lo spirito di questo film è decisamente quella in cui Iris, dopo un orgasmo, forse il migliore della sua esistenza almeno fino a quel momento, si mette letteralmente a ballare e cantare. In perfetto stile musical la protagonista elogia gli uomini e interpreta, in lingua francese, il pezzo musicale It’s Raining Men, sottotitolo del titolo di questa pellicola. Tutti a parte mio marito è una commedia che funziona grazie ad una protagonista totalmente a suo agio in qualsiasi scena, anche in quelle più intime, in grado di capire e finalmente ritrovare quello che pensava d’aver perso per sempre.

Adam Driver afferma che Megalopolis di Francis Ford Coppola è “selvaggio, fantasioso ed epico”

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Francis Ford Coppola è noto in tutto il mondo per aver realizzato alcuni dei più importanti capolavori cinematografici di tutti i tempi, dalla trilogia de Il padrino ad Apocalypse Now, passando per La conversazione e Dracula di Bram Stoker. Assente ora da più decennio dalla regia di un lungometraggio, Coppola si prepara a fare il suo atteso ritorno con Megalopolis, dramma fantascientifico con protagonista Adam Driver, che il regista sognava di realizzare sin dagli anni Ottanta. Nonostante una serie di contrattempi e difficoltà economiche, le riprese si sono ora finalmente concluse a marzo e il film è dunque in fase di post-produzione.

Parlando ora con Steve Weintraub di Collider, proprio Adam Driver ha rivelato ciò che secondo lui rende il film di un altro livello alle normali produzioni cinematografiche. “Il fatto che l’abbia finanziato lui stesso ha reso il processo di riprese una delle esperienze migliori, se non la migliore, che abbia mai avuto“, spiega Driver, che aggiunge: “Non c’erano conversazioni in eccesso, non c’erano persone che rubavano a Pietro per pagare Paolo“. Secondo l’attore, però, la libertà finanziaria è stato solo uno degli aspetti positivi.

Avendo finanziato di tasca propria il film, Coppola ha di conseguenza avuto un completo controllo artistico, potendo dunque compiere in libertà ogni scelta. “Sembrava che avesse il controllo del film che voleva fare e basta“, ha detto Driver, aggiungendo,“mi è sembrato di capire: ‘Oh, questo è il modo in cui i film dovrebbero essere’. E lui è la persona più generosa e filosofica che conosca. Ho adorato quel processo e realizzarlo con lui. Mi piace parlare con lui“. Driver ha poi fornito un’anticipazione su ciò che ci si può aspettare da Megalopolis. “Il film è selvaggio“, dice, “è così fantasioso, grande ed epico, ed è audace. Si prende un rischio e non potrei essere più entusiasta“.

Di cosa parla Megalopolis?

L’idea di Megalopolis è stata ispirata dalla seconda Congiura di Catilina. Tuttavia, il film sarà caratterizzato da un’ambientazione futuristica e sarà incentrato su un ambizioso architetto che cova l’idea innovativa di ricostruire New York City come un’utopia all’indomani di un disastro naturale che ha rovinato le infrastrutture della città. Il pubblico può aspettarsi immagini straordinarie poiché si dice che il film sia girato utilizzando una tecnologia rivoluzionaria che impiega nuove tecniche simili a quelle utilizzate per The Mandalorian.

Coppolla, che scrive e dirige il film, ha riunito un emozionante cast costellato di star per quello che potrebbe essere il suo canto del cigno. Oltre a Adam Driver, nel cast compaiono anche Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, Jon Voight, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Talia Shire, Shia LaBeouf, Jason Schwartzman, Grace Vanderwaal, Kathryn Hunter e James Remar. Ad oggi non si hanno però notizie sulla data di uscita del film, che potrebbe però arrivare in sala nel corso del 2024.

Mortal Kombat 2: una nuova immagine anticipa il ritorno di Scorpion

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Todd Garner, produttore di Mortal Kombat 2, ha annunciato il ritorno dello Scorpion di Hiroyuki Sanada nel sequel dell’adattamento videoludico del 2021. Diretto da Simon McQuoid, il prossimo film fantasy sulle arti marziali adatta la fase successiva di un torneo mortale tra Earthrealm e Outworld, con nuovi combattenti che si uniscono alla battaglia e tra questi vi è il leggendario Scorpion. In Mortal Kombat, Hanzo Hasashi/Scorpion è un assassino morto da tempo nel Giappone del XVII secolo, condannato all’infernale Netherrealm dopo il brutale omicidio della sua famiglia da parte di un clan rivale.

Ora, Garner ha offerto un piccolo assaggio del ritorno di Scorpion in Mortal Kombat 2 con una particolare foto di scena. Questa è infatti incentrata non sul personaggio bensì sul suo iconico kunai, con sullo sfondo quello che sembra essere uno schermo blu destinato probabilmente a mostrare un ambiente ultraterreno nel montaggio finale del film. Basta questo particolare ad annunciare il ritorno del personaggio, un ritorno la cui conferma i fan attendevano con grande trepidazione, essendo Scorpion uno dei personaggi più amati del franchise. Qui è possibile vedere la foto in questione.

Scorpion ha avuto un ruolo importante nel Mortal Kombat del 2021. Il film si apre infatti con Scorpion in vita mentre difende il clan Hasashi da Bi-Han e dai suoi assassini, cadendo però in battaglia mentre gli aggressori massacrano la maggior parte della sua famiglia. Bi-Han sopravvive e diventa Sub-Zero, ma il destino lo porta a scontrarsi con Cole Young  un lontano discendente di Scorpion. Nella battaglia finale di Mortal Kombat, Cole libera lo spirito vendicativo di Scorpion su Sub-Zero, permettendo al ninja non morto di uccidere il suo rivale e di riposare finalmente in pace.

Tuttavia, due nuove aggiunte al cast di Mortal Kombat 2 potrebbero dare allo spirito vendicativo un motivo per tornare nel sequel. Oltre alla conferma che Bi-Han stesso sarà resuscitato come Noob Saibot, Damon Herriman si è unito al film nel ruolo di Quan Chi, un importante cattivo di Mortal Kombat che ha contribuito all’eliminazione del clan di Scorpion e alla sua dannazione come spirito non-morto. Con il debutto di Quan Chi, il ritorno di Scorpion potrebbe dunque avvenire come servitore dello stregone, senza sapere il ruolo che ha avuto nell’omicidio della sua famiglia.

Tutto quello che c’è da sapere su Mortal Kombat 2

Mortal Kombat 2 è diretto da Simon McQuoid da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di Moon Knight Jeremy Slater. Il sequel vedrà il ritorno di Lewis Tan come Cole Young, Jessica McNamee come Sonya Blade, Josh Lawson come Kano, Tadanobu Asano come Lord Raiden, Mehcad Brooks come Jax, Ludi Lin come Liu Kang, Chin Han come Shang Tsung, Joe Taslim come Bi-Han e Sub-Zero, Hiroyuki Sanada nei panni di Hanzo Hasashi e Scorpion e Max Huang nei panni di Kung Lao.

Il sequel d’azione introdurrà anche una serie di nuovi personaggi oltre Johnny Cage, ovvero Adeline Rudolph (Resident Evil) nei panni di Kitana, Tati Gabrielle (You) nei panni di Jade, Martyn Ford (F9) nei panni dell’imperatore Shao Kahn, Damon Herriman di Mindhunter nei panni del demone di Netherrealm Quan Chi, Desmond Chiam (The Falcon and the Winter Soldier) nei panni del Re Edeniano Jerrod e Ana Thu Nguyen (Get Free) nei panni della Regina Sindel. Ulteriori dettagli sulla trama sono ancora tenuti nascosti. Il film è prodotto da James Wan, Michael Clear, Todd Garner e E. Bennet Walsh.

Warner Bros. Discovery e Paramount in trattative per una possibile fusione

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Variety ha confermato che Warner Bros. Discovery e Paramount Global stanno portando avanti una serie di colloqui con il fine di stabilire una possibile fusione tra le due società di media. L’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, si è infatti incontrato con l’amministratore delegato di Paramount Global, Bob Bakish, in una riunione a pranzo martedì a New York, discutendo propriio di questa possibilità. Zaslav ha anche parlato con Shari Redstone, la cui National Amusements Inc. possiede una quota di controllo della Paramount Global, in vista di una potenziale combinazione delle società.

I rappresentanti di Paramount Global e WBD non hanno per il momento voluto commentare la notizia e dunque per il momento non sono noti i termini di questa possibile fusione delle società. Lo stato delle trattative viene infatti descritto come molto preliminare. Di base, sappiamo che alla fine del terzo trimestre, Paramount Global ha registrato un debito a lungo termine di 15,6 miliardi di dollari, notevolmente inferiore a quello di WBD, il cui carico di debito sarebbe di 43,5 miliardi di dollari. Ma in termini di valore di mercato, Warner Bros. Discovery è il pesce più grosso, con una capitalizzazione di mercato di 28,4 miliardi di dollari alla chiusura delle contrattazioni del 20 dicembre, rispetto ai 10,3 miliardi di dollari di Paramount Global.

Alla luce di quanto emerso, sembrerebbe dunque che Warner Bros. Discovery e Paramount starebbero cercando di unire i loro asset, che comprendono TV, film, sport e streaming, per ottenere una maggiore raggio d’azione ed efficienza operativa. In particolare, le due società avrebbero interesse a combinare i loro servizi di streaming premium Max e Paramount+ per competere meglio con i rivali Netflix, Disney+ e Hulu. Per quanto riguarda i film, Warner Bros. Discovery acquisirebbe proprietà di alto livello da Paramount Pictures, tra cui franchise cinematografiche come Terminator, Transformers, Mission: Impossible, Scream e molti altri ancora. La scuderia Warner Bros. Pictures comprende invece film del DC Extended Universe, Harry Potter e Il Signore degli Anelli.

Una fusione WBD-Paramount Global dovrebbe inoltre anche unire le loro attività televisive. La linea via cavo di Warner Bros. Discovery comprende CNN, HBO, TNT, TBS, Discovery Channel, Cartoon Network, Food Network, HGTV, TLC e altri. Le reti di Paramount comprendono invece CBS, Comedy Central, MTV, Nickelodeon e BET. Paramount starebbe inoltre valutando di vendere potenzialmente BET Media (che comprende BET e VH1), e alcune operazioni legate allo streaming. Tra i potenziali compratori ci sono Byron Allen e un gruppo di investitori guidati da Scott Mills, CEO di BET. Non resta ora che attendere maggiori informazioni, per scoprire se e come procederanno queste trattative.

One life: recensione del film con Anthony Hopkins

One life: recensione del film con Anthony Hopkins

James Hawes con il suo One life chiude le proiezioni della sezione Alice nella città, alla Festa del Cinema di Roma. Noto regista di film per la tv e serie televisive – come Black Mirror e Slow Horses – Hawes propone stavolta, fuori concorso, un film destinato al grande schermo, che affronta una vicenda poco nota ma reale, riguardante il salvataggio di numerosi bambini ebrei, poco prima della scoppio del secondo conflitto mondiale. Il soggetto del lavoro è infatti tratto dalla biografia di Nicholas Winton – If it’s not impossible… The life of Sir Nicholas Winton. A Sir Anthony Hopkins il compito di interpretare il protagonista, alle prese con i ricordi del passato.

La storia di Nicholas Winton

Nicky, Anthony Hopkins, è un uomo anziano, vive con la moglie Grete, Lena Olin, in una casa inglese immersa nel verde. Sta per diventare nonno, ma qualcosa lo tormenta. Specie quando è solo, si ritrova a fare i conti con un passato doloroso. La mente torna allora al 1938. La Germania nazista ha annesso e occupato militarmente la regione cecoslovacca dei Sudeti. Migliaia di profughi, tra cui moltissimi bambini, in maggioranza ebrei, hanno trovato rifugio a Praga. C’è una vera e propria emergenza umanitaria. I campi sono totalmente inadeguati e molte persone rischiano di non sopravvivere al gelido inverno di Praga. In Inghilterra, Nicky – Nicholas Winton, Johnny Flynn – è un agente di borsa, ma di fronte a una simile tragedia non può stare a guardare. Parte per Praga e cerca in ogni modo di far uscire quanti più bambini ebrei possibile dal paese, affinché siano accolti in Inghilterra da famiglie inglesi. Incontra molti ostacoli e l’impresa sembra a volte impossibile. Al suo fianco ha però sua madre Babette, Helena Bonham Carter, e alcuni volontari inglesi a Praga: Doreen, Romola Garai e Trevor, Alex Sharp.

One life e il conflitto interiore del protagonista

Chi salva una vita, salva il mondo. È questo che si dice dei “giusti dell’umanità”, ovvero coloro che hanno messo a rischio sé stessi per aiutare gli ebrei durante il periodo nazista, salvandoli dallo sterminio. Anche una sola vita conta. È questo che il film sottolinea, ma è ciò che il suo protagonista sembra non vedere. Nicky appare invece ossessionato dal non aver fatto abbastanza. Quasi se ne vergogna. Il senso di colpa che, paradossalmente, si porta dietro, è quello che gli impedisce anche di fare pace col suo passato. Il regista si interessa a questo conflitto interiore, che Anthony Hopkins è abile nel rendere con aderenza e misura, senza eccessi, ma attraverso tante piccole sfumature, che assieme compongono un quadro intenso, dalla valenza profonda. Fragilità e forza coesistono in questo personaggio, così come non si rinuncia a qualche piccolo tocco di sobrio humour inglese.

Rifugiati, oggi come ieri, al di là del credo

Altro focus del film è quello che lega il passato all’oggi, sul tema dei rifugiati. Chi scappa da guerre e persecuzioni, appare chiaro in One life, merita di essere aiutato, ad ogni latitudine, oggi come ieri. Ciò vale anche trasversalmente rispetto al credo religioso. Alla luce dell’attualità, dei numerosi conflitti e della mole di persone che arrivano in Occidente in cerca di un futuro migliore, colpisce un’affermazione del protagonista, a cui si domanda perché si adoperi così tanto per questi bambini ebrei. Nicky risponde con una professione di agnosticismo, riaffermando il valore intrinseco della vita umana. Il parallelo col tempo presente, si estende anche ai paesi che sono chiamati ad accogliere. L’Inghilterra nel film ha un atteggiamento inizialmente ostile all’ipotesi dell’accoglienza, il che non può non far pensare all’atteggiamento di molti paesi occidentali verso i migranti di oggi. In questo senso, One life offre spunti di riflessione.

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Una buona ricostruzione storica

La ricostruzione storica del film appare accurata, anche le ambientazioni lo sono. A partire dalla fotografia di Zac Nicholson, fino alla scenografia e ai costumi. Si rendono bene sia il periodo immediatamente antecedente alla guerra, che la condizione delle famiglie rifugiate nei campi di Praga. Narrativamente, il materiale è ben organizzato e il racconto coeso. La maggior parte del film si svolge in flashback, ma le parti della vicenda che riguardano la vita di Nicky da anziano, hanno una loro precisa funzione e regalano alcuni dei momenti più emozionanti del film.

Il cast di One life

Ad accompagnare un ineccepibile Anthony Hopkins e Johnny Flynn – nel ruolo di Nicky da giovane – vi è un buon cast, che conta su Lena Olin, Romola Garai, Alex Sharp ed Helena Bonham Carter, perfetta nel ruolo della madre di Nicky. Hawes tratta un tema – il salvataggio di molti ebrei da parte di un solo uomo – affrontato in altri lavori anche di grande successo, su tutti, Schindler’s List. Portare di nuovo il pubblico ad interessarsi a una vicenda di questo tipo, dunque, non è semplice. Il regista ci riesce, accendendo i riflettori su una storia poco nota, che resta un esempio alto dei valori più profondi dell’essere umano ed ha ancora tanto da dire.

Maestro: recensione del film di e con Bradley Cooper

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Maestro: recensione del film di e con Bradley Cooper

Maestro è un’imponente e impavida storia d’amore che ripercorre la relazione durata una vita tra Leonard Bernstein e Felicia Montealegre Cohn Bernstein. Maestro non è solo una dichiarazione d’amore alla vita e all’arte, ma essenzialmente una rappresentazione emotivamente epica di famiglia e amore. Dopo A Star is Born, Bradley Cooper torna dietro la macchina da presa per questo inno alla vita di Bernstein, all’amore per il suo lavoro e per la sua famiglia. Ancora una volta una storia d’amore struggente e commovente che attraverso questo biopic di Netflix ci porta in un mondo fatto di musica. Il film sarà distribuito in alcuni cinema selezionati e sulla piattaforma dal 20 dicembre.

Maestro, la trama

Dopo il successo di A Star is Born del 2018, candidato a otto premi Oscar, Bradley Cooper torna alla macchina da presa e questa volta lo fa con un biopic su una delle personalità più irriverenti del mondo della musica e dello spettacolo: Leonard Bernstein interpretato da Cooper stesso. Ad affiancarlo Carey Mulligan (Una donna promettente), nei panni dell’acclamata attrice, artista e attivista Felicia Montealegre Cohn Bernstein. All’interno del film però non ci si concentra sui suoi maggiori successi o sulla loro realizzazione – si accenna solo brevemente a West Side Story – il fulcro sono i legami che hanno caratterizzato la vita di Bernstein e che hanno contribuito a renderlo uno dei direttori d’orchestra più acclamati. Non a caso West Side Story perché questo film ha tra i produttori Steven Spielberg che nel 2021 ha conquistato con un rifacimento del film.

Maestro Carey Mulligan
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Ci troviamo nei primi anni della sua carriera, in un flashback – in parte in bianco e nero soprattutto nella prima parte – che il personaggio di Bradley Cooper ha evocato per ricordare il periodo più florido della sua vita. In particolare, al rapporto con la moglie che proprio nella seconda parte del film diventa come una protagonista della pellicola, mettendo in secondo piano la figura del Cooper. Felicia Montealegre, una donna che ha fatto del suo nome un modo di comportarsi. Mai una parola fuori posto e sempre pronta a conquistare il marito con una risata. Il loro amore è stato sincero e ricambiato ma non è stato sempre felice.

La musica che cura e agita

Nella relazione da Leonard e Felicia però c’è sempre stato un terzo incomodo, anche più di uno. Le precedenti relazioni di Leonard, che nella pellicola non nasconde la sua omosessualità, e la musica. Tutte relazioni unite tra di loro, come un collante e che agitano e curano allo stesso tempo il cuore di Bernstein. Le interpretazioni di Cooper e di Mulligan non fanno altro che rendere la pellicola ancora più gradevole. Con l’utilizzo del trucco, Leonard Bernstein prende davvero vita nell’attore e regista che con questa interpretazione potrebbe essersi guadagnato una nomination per gli Oscar. Il personaggio così caotico ma fortemente ironico e teatrale rende bene sul grande schermo e la sua storia arriva al cuore dello spettatore.

Maestro Carey Mulligan, Bradley Cooper
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Nelle sue due ore complessive di durata, la vita di Bernstein prende diverse pieghe. Un uomo così caratterialmente ingombrante da occupare tutta la stanza che inevitabilmente mette in ombra la moglie – anche lei facente parte del mondo dello spettacolo. Ma capace di fare un passo indietro, mettere da parte la sua crisi interiore per restare al capezzale della moglie nel momento del bisogno. Infatti, anche il titolo, Maestro, è un vero e proprio atto di amore alla coppia. Ma senza tralasciare la fluidità di Lenny che lo rende a oggi un personaggio moderno. Sembra ambiguo e estroverso sia nelle relazioni che nella musica, in grado di conquistarti con uno sguardo o attraverso la direzione di uno dei suoi pezzi.

L’estate dentro di te

“Se non hai l’estate dentro di te, allora non puoi fare musica”. Sempre fonte di grande ispirazione per il marito, Felicia Montealegre lo ha accompagnato supportato ma anche protetto da tutto e da tutti. Una spalla e una compagna di vita su cui poter fare affidamento e su cui è concentrata la parte finale del film. La malattia che la consuma e che consuma anche Lenny che ancora una volta soffoca le grida all’interno di un cuscino. In seguito alla morte della moglie, il flashback è quasi finito e il racconto della storia della versione anziana del personaggio si perde e diventa fluido, come se senza di lei tutti i giorni fossero uguali.

Cooper si dimostra all’altezza della sua seconda regia implementandola di tecniche cinematografiche, il film però ha avuto una realizzazione corale ed è servito un importante sforzo di produzione da parte di tutta la troupe per realizzarlo. Il lavoro è servito a portare in scena un delle personalità più stravaganti che ha attraversato i decenni con la sua musica e che noi continueremo a cantare a ritmo di New York New York.

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