Captain America: Brave New World metterà il
Sam Wilson di Anthony Mackie al centro dell’attenzione come
nuovo Vendicatore a stelle e strisce del MCU. A differenza del suo
predecessore, Steve Rogers, Sam non ha superpoteri e
abbiamo visto quanto John Walker abbia faticato prima di
assumere il siero del Super Soldato.
Con il Leader e la Società dei
Serpenti pronti a prendere di mira Cap, Sam potrebbe trovarsi in
guai seri, soprattutto se le voci sulla trasformazione del Generale
(e futuro Presidente) “Thunderbolt”
Ross in RED Hulk fossero corrette.
Anche se non è ancora stato
confermato ufficialmente, abbiamo sentito parlare di questi piani
da fonti abbastanza affidabili da credere che il colosso dalla
pelle rossa farà il suo debutto nel MCU tra un paio d’anni;
naturalmente, il fatto che Harrison Ford sia stato avvistato sul set con
i pantaloni strappati dà un certo peso alle voci di un’apparizione
di Red Hulk!
Oggi, lo scooper @CanWeGetToast
sostiene di aver appreso nuovi dettagli sui piani di RED Hulk dei
Marvel Studios, tra cui una versione accurata
dei fumetti del cattivo che la maggior parte di noi non si
aspettava di vedere sullo schermo. Si dice che la rabbia di Ross
nei panni di Red Hulk lo vedrà esplodere in fiamme, proprio come il
personaggio faceva sulla pagina durante le sue prime
apparizioni.
In effetti, il calore che sprigiona
sarà così intenso da fondere le ali di vibranio di Cap! È chiaro
che il Presidente ha dei seri problemi di rabbia. Non sappiamo
ancora come questo Capitan America possa affrontare Hulk, ma è
probabile che il piano preveda che Sam acquisisca dei superpoteri
nel corso di Brave New World. L’anno prossimo si
svolgeranno delle riprese relativamente estese che si
concentreranno sull’azione, quindi è bene ricordare che i piani
potrebbero cambiare.
Quello che sappiamo sul film
Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the
Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson
(Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield
Paradox) ha descritto il film come un “thriller
paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader
(Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua
trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk
del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta la cattiva
Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi
al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già
fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora,
Captain America: Brave New World è indicato come uno
dei titoli più importanti della Fase 5.
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del cinema, ISCRIVITI alla nostra
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Il primo trailer di Rebel
Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è stato proiettato ieri
sera dopo il debutto su Netflix di
Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, e ora è stato diffuso
online insieme a un paio di foto promozionali.
“Tu sei tutto ciò che si
frappone tra noi e l’annientamento“. Dopo il debutto di
Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco ha debuttato ieri sera
su Netflix (qui potete leggere il finale in versione spoiler), lo
streamer ha pubblicato il primo trailer della seconda parte
dell’epopea sci-fi ispirata a Star
Wars di Zack Snyder, The Scargiver.
Il teaser mostra Kora e
gli altri sopravvissuti alla battaglia del primo film contro le
forze dell’Ammiraglio Noble che preparano gli abitanti del Veldt
all’imminente arrivo di tutta la potenza del Mondo Madre. Si
intravedono anche dei flashback dei giorni in cui il Generale Titus
era un soldato nemico prima che, come Kora, voltasse le spalle
all’Imperium.
Da Zack Snyder, il cineasta
di 300, L’uomo d’acciaio e Army
of the Dead arriva REBEL
MOON, un evento epico tra scienza e fantasy la cui
realizzazione ha richiesto decenni di lavoro. Gli eserciti del
tirannico Regent Balisarius minacciano un tranquillo insediamento
su una luna ai confini dell’universo. Qui la misteriosa straniera
Kora (Sofia
Boutella) diventa l’unica speranza di
sopravvivenza e riceve l’incarico di scovare abili combattenti per
affrontare con lei il compito impossibile di battersi contro un
avversario così potente. Kora raduna una manciata di guerrieri in
una piccola banda composta da reietti, ribelli, contadini e orfani
di guerra provenienti da numerosi pianeti e accomunati da tanta
voglia di redimersi e vendicarsi. Mentre l’ombra oscura di tutto un
impero incombe sulla luna che meno se l’aspetta, un nuovo esercito
di eroi prende forma.
Di cosa parla Rebel Moon
– Parte 1: Figlia del Fuoco
La sinossi di Rebel Moon – Parte
1: Figlia del Fuoco recita: dopo essersi
schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia
Boutella), una misteriosa straniera dal passato
enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di
agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di
salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra
Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble
(Ed
Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno
venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra
Coleman e Ray Fisher), leader
di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme
A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una
guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a
rischiare la propria vita per la gente di Vedt.
FX dopo
aver annunciato la data di uscita ha diffuso il teaser trailer
di Feud:
Capote vs. The Swans per il secondo capitolo
della serie drammatica antologica creata Ryan
Murphy. La miniserie di 8 episodi farà il suo debutto il
31 gennaio con i primi due episodi su FX. Tutti gli episodi,
incluso Director’s Cut, saranno disponibili negli USA per lo
streaming il giorno successivo su Hulu. In Italia Feud:
Capote vs. The Swans dovrebbe debuttare
su STAR, canale per adulti di Disney+
Ambientato negli anni ’70,
Feud:
Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di
Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love,
Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al
litigio tra Capote e le sei donne mondane che
originariamente lo consideravano un amico. Nel cast
Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley,
Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest,
Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill,
Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang”
Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne
Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley,
Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e
Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.
“L’acclamato scrittore Truman
Capote si circondò di un gruppo di donne d’élite della società –
donne ricche e glamour che definirono un’epoca passata dell’alta
società di New York – che soprannominò ‘i cigni.'” si legge
nella sinossi. “Bello e distinto, il gruppo comprendeva la
grande dame Barbara “Babe” Paley, Slim Keith, CZ Guest e Lee
Radziwill. Incantato e affascinato da questi decani, Capote si
ingraziò nelle loro vite, facendo amicizia con loro e diventando il
loro confidente, solo per tradirli alla fine scrivendo un libro di
fiction basato sulle loro vite, esponendo i loro segreti più intimi
al grande pubblico. Quando un estratto del libro Answered Prayers,
l’opera magnum progettata da Capote, fu pubblicato su Esquire,
distrusse di fatto il suo rapporto con i suoi cigni, che finirono
per bandirlo dall’alta società che tanto amava e lo mandò in una
spirale di autodistruzione da cui alla fine non si sarebbe mai più
ripreso.
Dopo il successo di critica di
Feud: Bette e Joan del 2017, il dramma antologico
ritorna finalmente con il suo secondo capitolo, ancora una volta
ispirato a un altro famoso dramma della vita reale. La serie è
prodotta da Watts, Ryan Murphy, Alexis Martin Woodall,
Baitz, Gus Van Sant, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Eric Kovtun e
Scott Robertson, con la regia di Van Sant, Max Winkler e Jennifer
Lynch.
Un giorno dopo la presentazione di
una denuncia contro di lui, l’attore Vin Diesel ha risposto alle accuse di aver
aggredito sessualmente un’ex assistente, negando le affermazioni.
Bryan Freedman, avvocato di Vin Diesel, ha rilasciato una dichiarazione
giovedì pomeriggio (via Variety), negando le accuse in termini
diretti.
“Voglio essere molto chiaro:
Vin Diesel nega categoricamente questa affermazione nella sua
interezza“, ha detto Freedman. “È la prima volta che sente
parlare di questa affermazione di oltre 13 anni fa, fatta da un
presunto dipendente di 9 giorni. Ci sono prove evidenti che
smentiscono completamente queste affermazioni
stravaganti“.
Di cosa è stato accusato Vin
Diesel?
Giovedì scorso, Asta
Jonasson, una donna che dice di aver lavorato per Vin Diesel per un breve periodo come sua
assistente più di 10 anni fa, ha affermato che l’attore l’ha
aggredita sessualmente in una stanza d’albergo dopo una notte di
festeggiamenti.
La causa sostiene che, una volta
entrata nella stanza di Vin Diesel , la Jonasson è stata afferrata da
Diesel e tirata sul suo letto. Vin Diesel avrebbe poi “intrappolato la
signora Jonasson in un abbraccio da orso mentre lei cercava
immediatamente di sfuggire alla sua presa e di scendere dal
letto“. Dopo essersi alzato, Vin Diesel l’ha seguita e le ha detto di non
lasciare la stanza, e poi ancora una volta “l’ha abbracciata
con la forza“.
“Vin
Diesel ha continuato a palpare il corpo della signora
Jonasson, compresi i suoi seni, e ha baciato con la forza la
signora Jonasson, che lo ha continuamente implorato di
fermarsi”, secondo la causa. “Vin Diesel ha ignorato le
sue suppliche e ha iniziato a baciare il petto e la clavicola della
signora Jonasson“.
Jonasson sostiene inoltre che, dopo
aver resistito alle avances di Diesel, la sua società di produzione
One Race Productions l’ha licenziata il giorno successivo.
La causa della Jonasson accusa
Vin Diesel anche di aggressione sessuale
e di inflizione intenzionale di stress emotivo. Per quanto riguarda
il motivo per cui si è fatta avanti ora, la causa rileva che il
movimento “#MeToo” e la legge californiana AB2777, che
consente di presentare denunce per cattiva condotta sessuale
indipendentemente dai termini di prescrizione, sono stati fattori
determinanti.
What If…?
2×01 apre il racconto con la storia di Nebula che si unisce ai Nova
Corps in un altro universo del MCU, concludendo
l’episodio con un’adeguata quantità di colpi di scena e camei del
MCU. Gli episodi della
seconda stagione di What
If…? seguono la premessa stabilita nella prima stagione,
ovvero l’esplorazione di vari personaggi del MCU come varianti di vite rese
possibili dal multiverso. Alcune di queste storie sono la
continuazione degli episodi della prima stagione, il che significa
che il cast di personaggi di What If…? stagione 2 ha alcuni volti
familiari.
Cosa succede nel finale di What
If…? 2×01
What
If…? 2×01 stabilisce rapidamente le motivazioni che
spingono Nebula a unirsi ai Nova Corps. Dopo essere
stata messa da parte da Ronan e Gamora, che hanno
cospirato per sconfiggere Thanos, Nebula viene accolta
da Nova Prime, interpretata da Glenn Close in
Guardiani della Galassia del
MCU. Nebula e Nova Prime instaurano
rapidamente un rapporto molto intimo madre-figlia, con la costante
lealtà di Nebula ai Nova Corps che deriva dalla fiducia
di Nova Prime nei suoi confronti. L’inizio dell’episodio stabilisce
che Nova Prime ha creato una barriera di scudi intorno a Xandar per
proteggerla dall’invasione di Ronan che non può essere disattivata
per 50 anni, causando la devoluzione di Xandar in una società senza
legge. Alla fine di What If…?
2×01 Nebula scopre che in realtà era Nova
Prime a voler ottenere questi piani, poiché la sua
decisione di chiudere il pianeta ha portato alla sua rovina. Nebula
recupera i piani con l’aiuto di Korg,
Groot, Miek e Howard il
Papero che gestiscono un bar e un casinò su
Xandar.
Chi ha ucciso Yondu?
Una domanda sul finale di
What
If…? 2×01 non trova mai una risposta esplicita: chi ha
ucciso Yondu? Anche se è facile dedurre cosa sia
successo all’ex membro dei Guardiani della Galassia. L’intero piano per
recuperare i codici dello scudo è stato messo a punto da Nova
Prime, che aveva bisogno di Nebula per ottenerli.
Di conseguenza, si può ipotizzare che Nova Prime abbia condotto
Yondu ai codici, lo abbia ucciso e abbia poi assegnato il caso a
Nebula, in modo che quest’ultima potesse ottenere i codici dello
scudo. Anche se non è stata direttamente Nova Prime a uccidere
Yondu, chiunque abbia compiuto l’omicidio ha
probabilmente seguito i suoi ordini.
Il tradimento di Nova Prime
Uno degli aspetti più forti del
MCU negli ultimi anni è
stata la rappresentazione di cattivi che compiono scelte malvagie
per un presunto bene superiore. Dalla decisione di Thanos di
sradicare metà di tutte le forme di vita per fermare la distruzione
ambientale dei pianeti alla formazione della TVA
da parte di Colui che Rimane per evitare le varianti di Kang il Conquistatore, il MCU ha approfondito le scelte
difficili dei suoi cattivi. La decisione di Nova Prime di tradire
Nebula e arrendersi a Ronan è incentrata sul desiderio di vedere
Xandar rifiorire. La sua precedente decisione di rinchiudere il
pianeta dietro uno scudo ha portato alla devoluzione della sua
società, e Prime sceglie di arrendersi a Ronan come mezzo per
vedere il suo pianeta tornare integro.
Il significato del giuramento dei
Nova Corps
È interessante notare che
What
If…? 2×01 fornisce maggiori informazioni sui Nova Corps
rispetto a qualsiasi altro progetto del MCU.
Il modo principale per raggiungere questo obiettivo è quello di
descrivere nel dettaglio il giuramento dei Nova Corps: “Cerca
la luce, sii la luce, non allontanarti mai dal suo cammino“.
Questo giuramento significa essenzialmente che i Nova Corps non
possono aggirare le regole per combattere per il bene. Soprattutto,
i Nova Corps devono incarnare la luce dell’universo, senza mai
allontanarsi da essa impiegando mezzi oscuri per raggiungere un
fine specifico.
Nebula è davvero immortale?
L’ultima domanda che emerge dal
finale di What If…?
2×01 è se Nebula sia immortale. I vari progetti del MCU
hanno dimostrato che Nebula è incredibilmente resistente,
sopravvivendo alla perdita degli arti e alle torture di
Thanos, oltre che a combattimenti e scontri
infiniti. What
If…? continua a esplorare la resistenza di Nebula in modo
ancora più approfondito, dimostrando potenzialmente che i
miglioramenti apportati da Thanos a
Nebula le hanno permesso di vivere particolarmente
a lungo.
Dopo la conferma che la terza stagione di Bridgerton
sarà incentrata sulla storia d’amore tra Colin Bridgerton e Penelope Featherington,
molti fan della serie originale sono rimasti delusi dal perché il
drama di Netflix ha deciso di discostarsi dalla cronologia
ufficiale dei libri di Julia Quinn.
Nella serie di libri, la terza
puntata, intitolata An Offer from a Gentlemen, ruotava
originariamente intorno alla storia d’amore del secondo fratello
maggiore dei Bridgerton,
Benedict. Tuttavia, nella terza stagione di Bridgerton,
il team creativo ha deciso di saltare il terzo libro a favore del
quarto volume, intitolata Romancing Mister Bridgerton.
Nel corso di una recente intervista
con EW, la showrunner Jess
Brownell ha finalmente spiegato il motivo del cambiamento
del libro, rivelando di aver spostato l’attenzione sulla storia di
Colin e Penelope a causa del tempo trascorso a costruirla.
“Abbiamo passato due stagioni a
conoscere Pen e Colin. Abbiamo osservato la cotta di Pen e abbiamo
visto quanto Colin sia ignaro della cosa“, ha detto la
showrunner. “È una dinamica che si può mettere in scena solo
per un certo periodo di tempo prima che qualcosa debba cambiare. Mi
è sembrato il momento giusto per approfondire quello che si è
creato tra loro. Per quanto riguarda Benedict, è un personaggio
così divertente e così amato dai fan che non vediamo l’ora di
giocare con lui ancora un po’ e di farlo divertire di più prima che
si stabilizzi“.
La trama di Bridgerton
3,
Penelope Featherington
(Nicola Coughlan) ha finalmente rinunciato alla
sua cotta di lunga data per Colin Bridgerton (Luke
Newton) dopo aver sentito i suoi commenti denigratori su
di lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha deciso che è ora di
trovare un marito, preferibilmente qualcuno che le dia abbastanza
indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady
Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa
della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope
di trovare un marito falliscono clamorosamente. Nel frattempo,
Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una
sfacciata spavalderia. Ma è scoraggiato nel rendersi conto che
Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era,
lo tratta con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua
amicizia, in questa stagione Colin si offre di fare da mentore a
Penelope per aiutarla a trovare un marito. Ma quando le sue lezioni
iniziano a funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i
suoi sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A
complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento
da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un
posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di
Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile
mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.
Informazioni su Bridgerton 3:
Numero episodi: 8
Location delle riprese: Londra, UK
Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom
Verica, Chris Van Dusen
Cast: Nicola Coughlan
(Penelope Featherington), Luke Newton (Colin Bridgerton), Claudia
Jesse (Eloise Bridgerton), Luke Thompson (Benedict Bridgerton),
Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Ruth
Gemmell (Violet Bridgerton), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley),
Simone Ashley (Kate Sharma), Jonathan Bailey (Anthony Bridgerton),
Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence
Featherington), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins
Imhangbe (Will Mondrich), Calam Lynch (Theo Sharpe), Will
Tilston(Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington),
Rupert Young (Jack), Julie Andrews (Lady Whistledown), Hugh Sachs
(Brimsley), Emma Naomi (Alice Mondrich), Kathryn Drysdale
(Genevieve Delacroix), Sam Phillips (Lord Debling)
Oltre alle due stagioni precedenti,
il franchise di Bridgerton ha visto di recente l’uscita di
La regina Carlotta: una storia di Bridgerton che ha
raccontato la giovinezza della regina che torna anche nella terza
stagione.
Il regista di Rebel
MoonZack Snyder ha spiegato la metafora
che sta dietro al bastone d’osso smussato dell’antagonista Atticus
Noble nel film space opera.
Parlando con ComingSoon,
Zack Snyder è stato interrogato sulla creazione
del bastone d’osso e sul suo funzionamento nelle scene di
combattimento. Il regista ha parlato di come il bastone d’osso
rappresenti l’Imperium e di come abbia elementi mitologici.
“Mi piace molto l’idea. Voglio
dire, non per dire che sia una metafora troppo pesante, ma che
l’Imperium è un corpo contundente“, ha spiegato Zack
Snyder. “Non sono chirurgici. Sono molto pesanti. Ho
pensato che questa mazza fosse un’arma divertente per Noble. Poi,
naturalmente, si basa su questa reliquia mitologica: molto tempo
fa, il piccolo Issa fu trasportato attraverso il deserto da questa
creatura che aveva un femore lunghissimo. Ecco cos’è quell’osso. È
quasi una storia in stile Giuseppe e Maria“.
“Ma ci siamo spinti in una
sorta di narrazione profonda, tanto che le armi erano basate su
elementi mitologici che non si conoscono nemmeno nel film, ma è
stato davvero divertente. Adoro quel bastone d’osso“.
Di cosa parla Rebel Moon – Parte 1: Figlia del
Fuoco
La sinossi di Rebel Moon – Parte
1: Figlia del Fuoco recita: dopo essersi schiantata su
una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia
Boutella), una misteriosa straniera dal passato
enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di
agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di
salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra
Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble
(Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo
hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra
Coleman e Ray Fisher), leader di un
agguerrito gruppo di ribelli.
Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa
sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti
pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.
Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e
riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta
voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie
Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon
Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona
Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak
(Staz Nair) e Milius (E. Duffy),
una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide
protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony
Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo
obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però
imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che
le truppe nemiche arrivino ad annientarli.
James Gunn ha rivelato ufficialmente la data
di inizio della produzione di Superman:
Legacy, confermando che le riprese
dell’attesissimo film inizieranno il prossimo anno.
In un recente messaggio sulla
piattaforma di social media Instagram Threads, James Gunn ha risposto a una notizia
sulla data di produzione e sul titolo del film. Sebbene
James Gunn abbia affermato che il logline non
era accurato, ha confermato che la produzione inizierà nel marzo
2024 e ha elogiato il team che sta dietro al film per averlo reso
possibile.
“Ma sì, giriamo a marzo“,
ha detto Legacy. “Sono grato che ogni giorno il nostro team di
produzione si sia fatto il culo per portare avanti le cose durante
gli scioperi. Le forze ci hanno spinto a fermarci molte volte – e
se lo avessimo fatto non saremmo mai arrivati a luglio
2025“.
Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul
film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto,
ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
María Gabriela De Faría sarà il villain “The
Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde
(Nathan
Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced),
Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho
(Anthony Carrigan). Nicholas Hoult
sarà invece Lex Luthor.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha
permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi,
infatti, è confermato che Superman:
Legacyrispetterà la data di uscita
prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025.
Secondo Toonado.com, Devery
Jacobs, star della serie tv
Reservation Dogs, è stato scelta far parte del cast
vocale di What If…?
stagione 2 di Disney+. every
Jacobs darà ufficialmente voce al ruolo di
Kahhori, una giovane donna nativa americana che sarà il
primo supereroe originale dei Marvel Studios creato per il Marvel Cinematic Universe.
Come Jacobs, anche Kahhori fa parte del popolo Mohawk.
Prima del casting di
Jacobs in What
If…? stagione 2, era già stato
confermato che la Jacobs era entrata a far parte della prossima
serie spinoff di Hawkeye,
Echo,
in cui interpreterà il ruolo dell’amica d’infanzia di Maya
Lopez, Bonnie. Al momento non è chiaro se
Kahhori e Bonnie siano gli stessi personaggi o se
la Jacobs sia destinata a interpretare due diversi personaggi del
MCU.
Kahhori sarà ufficialmente
introdotto in uno dei nove episodi di What If…?
Stagione 2, intitolato “E se… Kahhori rimodellasse il
mondo?“, scritto da Ryan Little. La storia si svolgerà in una
storia alternativa, in cui il Tesseract è stato scoperto dai membri
della tribù della Confederazione Haudenosaunee del XVII secolo
invece che dagli europei.
“Cosa accadrebbe se il
Tesseract cadesse sulla Terra e atterrasse nella sovrana
Confederazione Haudenosaunee prima della colonizzazione
dell’America?“, si legge nella logline dell’episodio
incentrato su Kahhori. “Il Tesseract assume una nuova vita e
una nuova mitologia, trasformando un lago in una porta verso le
stelle e portando Kahhori, una giovane donna Mohawk, a scoprire il
suo potere“.
What
If…? è stata ideata dallo sceneggiatore AC Bradley e
dal regista Bryan Andrew, entrambi produttori esecutivi. Mentre la
prima stagione ha coperto gli eventi della
Saga dell’Infinito, la seconda dovrebbe adattare storie e
personaggi della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.
La serie è guidata da
Jeffrey Wright come voce dell’Osservatore. La seconda
stagione avrà anche le voci delle star del MCU che ritornano, tra cui
Hayley Atwell,
Cate Blanchett,
Jon Favreau,
Elizabeth Olsen,
Josh Brolin, Benedict Cumberbatch, Kat Dennings, Michael
Douglas, Idris Elba, Karen Gillan, Seth Green, Frank Grillo, Jeff
Goldblum, Laurence Fishburne, Chris Hemsworth, Tom
Hiddleston e altri ancora.
Rebel
Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui
la nostra recensione) è appena sbarcato su Netflix,
introducendo al pubblico, e a tutti i sostenitori del cinema di
Zack Snyder, un nuovo universo
fantascientifico dal cui terreno fertile sbocciano numerose storie,
seppur molto derivative. Il filmsi è concluso con un cliffhanger, il quale farà da
ponte alla sua seconda parte che si preannuncia scoppiettante, in
arrivo sulla piattaforma streaming il 19 aprile
2024 con il titolo di
Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice. Al centro
del racconto Kora, interpretata da
Sofia Boutella, un’eroina in cerca di guerrieri che
possano aiutarla a difendere la sua nuova casa dalla tirannia
dell’Ammiraglio Atticus Noble e dal
Reggente Balisarius. In attesa di scoprire cosa il
regista ha in serbo per lei e la sua squadra nel secondo film,
analizziamo e spieghiamo il finale di questa prima parte, che
prepara alla grande battaglia che si svolgerà nel sequel.
Nel film il pubblico si imbatte in qualcosa di
inaspettato a livello di svolta del racconto: Kai, un killer
mercenario che aveva aiutato Kora all’inizio, tradisce la sua
squadra, vendendo questa all’ammiraglio Noble e all’Imperium. A
scontare il prezzo sono molti combattenti ribelli che in seguito
muoiono, anche se grazie al coraggio di Gunnar, molti membri della
squadra riescono a scappare. Ma perché avviene tutto questo?
Avrebbe avuto più senso per Kai non schierarsi, se proprio, e
lasciarli combattere da soli, piuttosto che fargli un torto del
genere, considerato che i ribelli, così come il popolo di Kai e lo
stesso pianeta, sono stati devastati dall’Imperium.
Ma ogni personaggio ha un rapporto diverso e
complesso con la vendetta, che in fondo è tematica centrale del
film. Facendo un passo indietro, ricordiamo le parole di Kai a
Kora, quando questi dice all’eroina che è stato proprio l’Imperium
a devastare il suo pianeta, quindi lui ha motivi sia per vendicarsi
che per stare dalla parte della giustizia, ma che poi il suo trauma
personale lo ha reso invece un nichilista. Dopo che l’Imperium ha
distrutto il suo mondo, Kai ne ha tratto un insegnamento, che può
essere la spiegazione al suo comportamento, ossia quello di “non
mettere mai piede dalla parte sbagliata della storia”.
In Rebel
Moon – Parte 1: figlia del fuoco facciamo la
conoscenza di Jimmy, l’ultimo membro di una razza di cavalieri
meccanici che ha servito sotto il re caduto, e che viene reclutato
da Kora. Dopo che quest’ultima combatte contro i soldati
dell’Imperium sul Veldt poco prima di andare a cercare gli altri
guerrieri, vediamo Jimmy rimanere indietro e non apparire più fino
alla fine del film, quando poi viene mostrato in un campo di grano
con un mantello e un elaborato copricapo di corna, senza alcuna
spiegazione.
Il richiamo alle corna di Jimmy è un’importante
preparazione per la seconda parte di Rebel Moon, in cui
egli avrà un arco narrativo più ampio, seppur alcuni
approfondimenti sul personaggio potranno già vedersi nella versione
estesa e vietata ai minori che dovrebbe arrivare più avanti.
Intanto, per quello che si è potuto vedere con il prodotto ora
disponibile su Netflix, la scena alla fine del film è solo
un’anticipazione di ciò che accadrà nella seconda parte.
Dopo che Kai tradisce la squadra e la vende
all’ammiraglio Noble e all’Imperium, Kora riesce comunque a
sconfiggerlo, facendolo cadere dalla piattaforma. Nonostante si
deduca che sia morto, Noble viene riportato a bordo della
dreadnought dell’Imperium, The King’s Gaze, dove viene collegato a
una macchina che alla fine lo riporta in vita. Ciò che realmente
accade non è chiaro, ma potrebbe essere che il dispositivo a cui
lui è collegato, oltre ad avere una tecnologia straordinariamente
avanzata, abbia anche qualche proprietà eterea o magari persino
extradimensionale.
Se infatti torniamo all’inizio di Rebel
Moon – Parte 1: figlia del fuoco, vediamo una
dreadnought dell’Imperium essere mostrata mentre attraversa un
portale di energia blu che assomiglia all’energia usata dalla
macchina per rianimare Noble. Dato che la stessa macchina trasporta
anche la mente di Nobel in una specie di altra dimensione dove
parla con Balisarius, potrebbe essere che le due tecnologie siano
in qualche modo collegate.
Con chi parla Noble sul lago ghiacciato?
Poc’anzi abbiamo ricordato la morte di Noble per
mano di Kora. Arrivati a questo punto, poco prima che questi venga
riportato in vita dalla super-macchina, viene trasportato su un
lago ghiacciato dove parla con il Reggente Balisarius. Il luogo
preciso dove questa conversazione avviene rimane sconosciuto, ma
non sembra essere una vera location, in quanto vediamo il corpo di
Noble privo di ferite e completamente vestito. Potrebbe dunque
essere qualsiasi cosa, anche una dimensione alternativa, ma ovunque
si trovi, Balisarius ha un certo livello di controllo su di esso,
soprattutto perché poi riesce anche a rimandare indietro Noble.
Il piano di ghiaccio potrebbe quindi avere molte
implicazioni, ma a livello funzionale potrebbe essere solo un mezzo
che l’Imperium usa per comunicare su lunghe distanze. L’apertura di
Rebel
Moon – Parte 1: figlia del fuoco mostra la
dreadnought attraversare un portale con un’energia simile, quindi è
probabile che ci sia una qualche relazione.
Preparazione alla seconda parte
Rebel
Moon – Parte 1: figlia del fuoco si conclude con
un cliffhanger, il quale arriva poco dopo il tradimento di Kai. Il
flashback sulle origini di Kora rivela che era una figura
importante nell’esercito dell’Imperium e scopriamo in ultimo che
per lei, Balisarius, era come un padre. A questo punto della
storia, nelle battute finali, quando l’identità di Kora viene
rivelata, Balisarius ordina a Noble di andare a recuperarla, ma
viva. La posta in gioco, da qui in poi, diventa ancora più alta,
poiché la conquista di Noble contro il villaggio agricolo di Veldt
è ora personale.
I combattenti superstiti reclutati da Kora, tra
cui figurano Gunnar, Nemesis, il generale Titus, Tarak e Milius,
tornano tutti a Veldt, dove anche Jimmy – che come dicevamo compare
poi alla conclusione del film – si unirà a loro. Considerato che la
narrazione di Rebel Moon è fortemente ispirata a I sette
samurai e Star
Wars, è (quasi) chiaro che gli abitanti del villaggio verranno
addestrati a difendersi da un contrattacco di Noble e dell’Imperium
nella sua
seconda parte in arrivo ad aprile 2024.
Il regista Steven Quale potrà non
essere noto ai più, ma vanta una carriera di tutto rispetto durante
la quale ha collaborato in più occasioni con il premio Oscar
James Cameron.
Per lui, infatti, è stato assistente di produzione e coordinatore
di film come The Abyss, Terminator e True Lies, assumendo
poi il ruolo di regista di seconda unità per i kolossal
Titanic e Avatar. Quale ha poi avuto
modo di debuttare anche la regia di suoi lungometraggi, tra cui si
ricordano Final Destination 5 e
Into the Storm. Ad oggi, il
suo ultimo lungometraggio diretto è Renegades – Commando
d’assalto, del 2017.
Si tratta di un solido thriller
d’azione scritto da Richard Wenk (sceneggiatore
anche di The Equalizer e
Kraven il cacciatore) e
Luc Besson (regista di Nikita e Dogman). I due, a loro
volta maestri di tale genere, hanno dunque concepito un racconto
poi portato in scena da Qaule che si ispira al film di guerra del
1970, I guerrieri con Clint Eastwood
e Donald
Sutherland, ma che ricorda molto anche la trama di
Three Kings, il film
del 1999 con George Clooney.
Ci si ritrova dunque al cospetto di un gruppo di soldati chiamati a
compiere una missione fuori dall’ordinario, andando contro le
regole per cercare di fare del bene a chi ne ha necessità.
Il merito di Quale sta nell’aver
dato volto a questo racconto, con un film ricco di tensione e colpi
di scena, che sa sfruttare al meglio il proprio cast di attori come
anche le location e gli effetti speciali richiesti. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Renegades – Commando
d’assalto
Nel 1995, durante la guerra in
Bosnia, una squadra di Navy Seals guidati da Matt
Barsen viene inviata in una missione di pace a Sarajevo
per alcuni compiti speciali, tra i quali individuare e catturare i
generali nemici responsabili di crimini di guerra. Un giorno uno di
loro viene a sapere da una cameriera del posto di un tesoro di
lingotti nascosto da molti anni sul fondo di un lago locale,
rinchiuso nella banca di una cittadina ormai sommersa. I partigiani
del dittatore Tito infatti avevano inondato il paese per impedire
che i nazisti riuscissero ad impadronirsi dell’oro proveniente
dalla Francia.
L’indisciplinato gruppo decide
allora di contravvenire agli ordini partendo per una spedizione non
autorizzata e votata al recupero del bottino. L’intenzione è
quantomai nobile: consegnare l’oro agli abitanti colpiti dalla
guerra. Le azioni sconsiderate ed eclatanti dei soldati porteranno
però non poco scompiglio tra le altre forze dell’ordine americane
presenti sul luogo e finiranno per attirare troppo l’attenzione.
Con la Marina alle calcagna e l’obiettivo di raggiungere il cuore
del territorio nemico, dove si trova il tesoro, il gruppo avrà
dunque a disposizione una sola notte e nessun errore per portare a
termine l’operazione.
Il cast di Renegades – Commando
d’assalto
Ad interpretare il protagonista,
Matt Barnes, vi è l’attore Sullivan
Stapleton, noto per aver interpretato il sergent
Damien Scott nella serie televisiva Strike Back, ma anche
per il ruolo di Temistocle nel film 300 – L’alba di un impero,
sequel di 300. Accanto a lui, si
ritrovano Charlie Bewley, noto per aver
interpretato il vampiro Demetri nella saga di Twilight,
nei panni di Stanton Baker, e Sylvia Hoeks, vista
nei film Blade Runner 2049 e
Millennium – Quello che non
uccide, qui nel ruolo di Lara Simic. L’attore
Joshua Henry interpreta invece Ben Moran.
Fanno poi parte del cast anche
Diarmaid Murtagh nel ruolo di Kurt Duffy e
Dimitri Leonidas in quelli di Jackson Porter. I
due sono accomunati dall’aver recitato entrambi nel film The Monuments Men, il
primo nel ruolo del capitano Harpen e il secondo nel ruolo del
soldato Sam Epstein. Recitano poi in
Renegades – Commando d’assalto anche gli attori
Clemens Schick nel ruolo di Dragoljub
Petrovic, Ewen Bremner in quello di Jim
Rainey e Slavko Sobin con il ruolo del leader
partigiano. Infine, fa parte del film anche il premio Oscar
J. K. Simmons,
con il ruolo dell’ammiraglio Jacob Levin.
Il trailer di Renegades –
Commando d’assalto e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di Renegades – Commando d’assalto grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV,
Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 22 dicembre alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
Dopo aver esordito con la commedia
poliziesca Affaire de famille (2008), il regista Claus Drexel ha con le
proprie opere successive raccontato il mondo visto da precisi
margini. Nel 2013 ha dunque realizzato quello che è ancora oggi il
suo film più apprezzato, il documentario Au Bord Du
Monde, dove si confronta con tre clochard seguendoli
nella loro vita di tutti i giorni. Nel 2018 ha poi realizzato un
documentario dal titolo America, dove incontra gli
abitanti di piccole cittadine dell’entroterra e li intervista
riguardo le elezioni presidenziali del 2016. Drexel continua però a
tornare con il pensiero ai protagonisti del suo primo documentario
ed è così che nasce Sotto le stelle di
Parigi.
Per questo suo nuovo film di
fiction, il regista si è infatti ispirato alle esperienze
raccontategli dai tre senza tetto incontrati per Au Bord Du
Monde, costruendo così un’ennesima storia che porti gli
spettatori a confrontarsi con il punto di vista di chi vive ai
margini, che sia per scelta propria o della società. Attraverso lo
sguardo della clochard protagonista di questo suo film, dunque,
Drexel ritrae una Parigi diversa da quella che siamo abituati a
vedere, a tratti più spaventosa e brutale, ma in altri anche più
poetica e romantica di ciò che spesso si riesce a cogliere.
Uscito in piena pandemia da
Covid-19, il film non ha trovato molte attenzioni ed ha finito con
il passare in sordina. Ecco allora che il suo passaggio televisivo
diventa l’occasione per riscoprirlo, specialmente in un periodo
dell’anno in cui si dovrebbe essere più propensi a fare del bene
verso i più bisognosi. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Sotto le stelle di Parigi
Protagonista del film è
Christine, una donna che ormai da diversi anni
conduce un’esistenza lontana da amici e familiari, tra i vicoli e i
ponti parigini. Christine è infatti una clochard che ha deciso di
porre una barriera tra lei e il mondo, così come tra lei e la sua
famiglia. Ora vive sotto un ponte, rintanata nel suo piccolo
rifugio, dove è circondata solo dai ricordi della sua vita
precedente. Una notte, però, qualcuno si presenta di fronte al suo
giaciglio, è un bambino di nome Suli di circa 8
anni. Non sa neanche una parola di francese, si è perso e non trova
più sua madre. Di lei conserva solo una foto, accompagnata da un
certificato di espulsione dalla Francia.
Christine, inizialmente, non ha idea
di come poter aiutare il bambino e cerca pertanto di liberarsene,
ma lui continua a seguirla, esprimendo la sua richiesta di aiuto
per ritrovare sua madre. Christine si troverà dunque costretta a
cedere e ad aiutare il piccolo prima che sia troppo tardi. Mentre
iniziano allora a cercare la donna, i due, vagando nella notte, tra
le strade e sotto le stelle di Parigi, avranno modo di conoscersi
meglio e sarà proprio Suli a dimostrare alla sua burbera aiutante
che c’è ancora un briciolo di umanità nel mondo e ancora qualcosa
in cui sperare.
Il cast di Sotto le stelle di Parigi
Ad interpretare Christine vi è
l’attrice Catherine Frot, celebre per la sua
partecipazione a commedie che, in modo dissacrante, criticano la
borghesia, tra cui La cena dei cretini (1998) e Una
relazione al femminile – La Nouvelle Ève (1999). Più di
recente ha invece recitato in film come La cuoca del presidente
(2012), Marguerite (2015),
Quello che so di lei
(2017) e La signora delle rose (2021).
Accanto a lei, in Sotto le stelle di Parigi, si ritrovano
l’esordiente Mahamadou Yaffa nel ruolo di Suli e
Dominique Frot in quelli della prostituta,
mentre Jean-Henri Compere è Patrick. Ad
interpretare la mamma di Suli vi è Richna Louvet,
mentre Farida Rahouadj è la dottoressa.
Il trailer di Sotto le stelle
di Parigi e dove vedere il trailer in streaming e in TV
È possibile fruire di
Sotto le stelle diParigi grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple TV e
PrimeVideo. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 22 dicembre alle ore
21:20 sul canale Rai 3.
Con il concludersi del 2023 e
l’uscita in sala di Aquaman e il RegnoPerduto, che porta a conclusione il
DC
Extended Universe, è ora stata confermata anche la
cancellazione di un altro film DC, a riprova che ogni progetto
inizialmente previsto per questo universo cinematografico non
avverrà più, così da lasciare il posto al nuovo DC
Universe di James Gunn e
Peter Safran. Il progetto in questione è
Zatanna e a confermare la sua
cancellazione è la regista Emerald Fennell, che
era stata assunta per scriverlo.
Durante una recente apparizione al podcast Happy Sad Confused, la Fennell ha infatti
dichiarato che “no, no, non si farà. Era qualcosa a cui stavo
lavorando prima di Una donna promettente”.
“Era il periodo in cui J.J. Abrams era appena arrivato
alla Warner Bros. e stava per riavviare il Dark Universe, e
volevano creare questa sorta di universo di cattivi oscuri o una
specie di universo di eroi e cattivi. Ho pensato che Abrams fosse
la persona giusta e che il suo team alla Bad Robot fosse molto
interessante e, dato che amo i generi di ogni tipo, ero decisamente
interessata. Pensavo: “Non conosco molto bene il genere dei
supereroi; non è un genere verso il quale gravito naturalmente,
quindi mi piacerebbe sapere come si fa a fare un film di supereroi,
per una come me che non ne sa molto e che non comprerebbe
necessariamente un biglietto per la prima volta”.
“Era una situazione di questo
tipo, e Zatanna era un personaggio davvero, davvero forte“, ha
dichiarato la regista. Come noto, dall’accordo tra Abrams e la
Warner Bros., che prevedeva innanzitutto la realizzazione di un
Justice LeagueDark, non è poi nato nulla. Zatanna è rimasto
in fase di sviluppo per anni, con Fennell che nel frattempo ha
realizzato il suo film di debutto, Una donna promettente,
vincendo grazie ad esso l’Oscar per la migliore sceneggiatura
originale, per poi passare al suo secondo lungometraggio,
Saltburn (qui la recensione), ora
disponibile su Prime Video. Non sappiamo ancora quale sarà il
prossimo progetto della Fennell, ma a questo punto non sarà di
certo Zatanna.
Saltburn è un sogno, una parentesi dorata nella
vita grigia e triste di Oliver. O almeno è questo quello che ci
immaginiamo, vedendo questo timido ma brillante studente gravitare
intorno alla luminosa stella di Felix, il ragazzo fortunato e
facoltoso che per misteriose ragioni prende Oliver sotto la sua
protezione e lo porta con sé nella tenuta di famiglia.
Per la sua seconda
regia, Emerald Fennell sceglie un racconto di potere
e ambizione, che nel mettere a nudo i desideri e le debolezze delle
persone, ai livelli più viscerali e oscuri concepibili dall’animo
umano, ha diversi punti di contatto con quel Promising
Young Woman (Una
donna promettente, da noi) che tre anni fa la
catapultò al centro dell’attenzione di Hollywood, non più soltanto
come raffinata interprete (è stata Camilla Parker Bowles di
The
Crown) ma anche come sceneggiatrice e filmmaker con le
idee molto chiare.
Saltburn, la trama
Con
Saltburn, Fennell si addentra nel mondo
universitario dei campus per ricchi e dotati giovani. Oliver Quick
(Barry
Keoghan) è un ragazzo di estrazione sociale umile, che
frequenta l’Università di Oxford soltanto grazie alla sua borsa di
studio per meriti accademici, fatica a trovare il suo posto
all’interno di un campus frequentato per lo più da ereditieri e
giovani privilegiati. Oliver è naturalmente affascinato dal mondo
aristocratico che lo circonda a scuola e comincia a sviluppare
un’amicizia molto intima con Felix Catton
(Jacob
Elordi), rampollo di una famiglia facoltosa e
suo compagno di corso. Questo rapporto diventa così stretto che il
ricco giovane decide di invitare Oliver a casa sua per l’estate,
nella tenuta di Saltburn. Un invito troppo
lusinghiero per essere rifiutato. Ma, una volta giunto nella
tenuta, il ragazzo si ritrova circondato da saloni sontuosi,
giardini con labirinti, nobili ed eccentrici familiari del suo
amico, un ambiente che costringerà Oliver a farsi delle domande su
chi è veramente e cosa vuole dalla vita.
Un parallelo tra Saltburn e Una donna promettente
È impossibile parlare di
Saltburn senza farne una lettura comparativa
rispetto a Una donna promettente. Nella sua prima regia,
Emerald Fennell aveva deciso di colpire
forte il suo spettatore, raccontando una storia cruda, nascosta
sotto strati di musica pop e colori pastello, una storia amara che
però aveva una forte spinta etica, un’aspirazione alta che rendeva
in qualche modo il racconto necessario, urgente. In
Saltburn, la regista e sceneggiatrice Premio Oscar
sceglie ancora la strada della violenza, non solo fisica, ma anche
emotiva e visiva, con grande e lucida cattiveria, senza risparmiare
momenti dal tocco gore, che mancano però di quella
tensione etica che aveva fatto di Una donna promettente un grande film.
Saltburn chiede dunque allo spettatore di
assistere al racconto di una discesa agli inferi, la genesi di un
supervillain, senza però ricevere in cambio uno spunto per una
riflessione costruttiva.
La luce (o la sua assenza) racconta
Anche l’aspetto estetico
del film
risente di questa scelta narrativa. Le inquadrature sono sempre
costruite in maniera ricercata, a caccia di una simmetria perfetta
o di una asimmetria disturbante, in cui la luce, o
l’assenza di essa in molte scene di interni, racconta più di quanto
non si veda a schermo. I volti spesso poco illuminati, le
stanze opprimenti, la luce che filtra attraverso le finestre, la
polvere che danza, ogni momento è buono per ricordare allo
spettatore che la storia che sta guardando ha una componente
oscura, malvagia, preponderante, e che bisogna aspettarsi solo il
peggio dalla prossima sequenza, dalla scena successiva. Questa
ricerca estetica raffinatissima è accompagnata da una scelta
musicale estremamente pop, e da un punto di vista della macchina da
presa che, pur rimanendo prevalentemente classico, non perde
l’occasione, quando possibile, di posizionarsi in punti inconsueti,
per sottolineare un momento, un incontro, uno sguardo, per
dettare ancora meglio il ritmo del racconto.
Due protagonisti
mozzafiato
Ma
tutti questi accorgimenti tecnici e registici sarebbero stati vani
se davanti all’obbiettivo non ci fossero stati proprio quei due
attori lì.
Jacob Elordi si conferma senza dubbio una star in
ascesa; dopo averlo apprezzato in Euphoria
e in attesa di vederlo nei panni di Elvis in Priscilla
di
Sofia Coppola, l’idolo delle adolescenti si prende,
letteralmente, tutto lo spazio del grande schermo, con la sua
presenza svettante e energica, naturalmente
affascinante. Gli fa da contraltare un Barry Keoghan straordinario; balzato
all’attenzione del pubblico nella scorsa stagione grazie a
Gli Spiriti dell’Isola, film per il quale ha
collezionato diversi riconoscimenti e una nomination agli Oscar,
l’interprete irlandese fa sfoggio di un carisma rimarchevole. Molto
più basso e tozzo rispetto a Felix/Elordi, il suo Oliver è uno
scrigno di sorprese, di toni, di inflessioni, un pozzo senza fondo
di pensieri insondabili che a poco a poco vengono portati in
superficie, fino alla scena finale in cui Keoghan splende
in tutta la sua bravura.
Consapevole del
linguaggio e del mezzo, Emerald Fennell dimostra di avere un’idea di
racconto precisa e coesa e di essere una voce importante nel
panorama cinematografico contemporaneo. Dopo un esordio folgorante,
con Saltburn dimostra che il cinema, anche quello
di grande impatto, non è per forza sempre “necessario” o
“edificante”, può essere anche gratuitamente cattivo e fine a se
stesso. Resta il dubbio, in questo senso, che questa forma di
racconto sia solo un’esercizio di stile, un divertissement
sadico, una richiesta di disimpegno da parte di filmmaker e
pubblico. Tuttavia l’arte non deve essere per forza etica o
educativa, qualche volta può anche soltanto scuotere e turbare lo
spettatore, come uno splendido pacco regalo pieno di orrori.
Peter Safran,
co-CEO dei DC Studios e produttore di Aquaman
e il Regno Perduto, ha confermato che proprio
questo film potrebbe essere l’ultima apparizione di Jason Momoa nei panni del leggendario
personaggio dei fumetti, ma ha anche aggiunto che ciò non significa
necessariamente che le due parti non lavoreranno più insieme. Come
riportato dal The Hollywood Reporter,
ntervenendo all’evento dedicato al sequel di Aquaman presso la boutique IWC Schaffhausen di
Beverly Hills, Safran ha infatti risposto a una domanda sul futuro
di Momoa presso i DC Studios, affermando che “Quando penso a
Jason in questo ruolo, è l’Aquaman definitivo“.
“Lo ha ridefinito. … È stato
davvero un viaggio di 11 o 12 anni per lui – molti spettatori non
si rendono conto che è stato scritturato così tanto tempo fa. Lo ha
ridefinito. Quando ha assunto questo ruolo era conosciuto come Khal
Drogo, e ora è davvero Aquaman“. Safran ha poi aggiunto che
spera che i fan “siano davvero presenti per sostenerlo [Momoa]
in questo viaggio. Se è la fine del viaggio, bene. Se continua, va
bene lo stesso, ma credo che abbia significato molto per lui. Il
modo in cui il regista James Wan ha realizzato questo secondo film,
sembra una storia completa quando si guardano i due film
insieme“.
Safran ha poi concluso affermando
che: “Vedremo cosa succederà con lui al di là di questo. So che
Jason troverà sempre una casa nella DC e alla Warner Bros. Infatti,
il suo prossimo film sarà Minecraft“.
Quest’ultimo progetto, basato sull’omonimo e popolarissimo
videogioco, avrà proprio
Jason Momoa come protagonista, con un ruolo però ancora non
meglio chiarito. L’uscita è fissata al 4 aprile
2025 e nel mentre si può dunque ritrovare l’attore sul
grande schermo, dal 20 dicembre, come protagonista
di Aquaman e il Regno Perduto,
capitolo conclusivo non solo della storia dedicata al personaggio
ma anche dell’intero DCEU.
Non essendo riuscito a sconfiggere
Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di
vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur
di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black
Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del
mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per
sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di
Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere
un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro
differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di
Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.
Jason Momoa torna di
nuovo nei panni dell’eroe protagonista in Aquaman e il
Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo
seguito, diretto ancora una volta da James
Wan(Insidious, The Conjuring), cisono
anche Patrick Wilson nei panni di Orm, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che è ancora una volta Re
Nereus, il padre di Mera, e ancora
Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black
Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del
primo film.David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, ha scritto la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran sono co-produttori.
La regista e sceneggiatrice premio
Oscar Emerald Fennell (Una donna promettente) ci regala
Saltburn,
una storia di privilegio e desiderio splendidamente perfida. Mentre
tenta faticosamente di trovare il suo posto all’Università di
Oxford, lo studente Oliver Quick (Barry
Keoghan) viene attratto nel mondo dell’affascinante e
aristocratico Felix Catton (Jacob
Elordi), che lo invita a Saltburn, l’eccentrica
tenuta di famiglia, per un’estate indimenticabile. Scritto e
diretto da Emerald Fennell Prodotto da Emerald Fennell, Margot
Robbie, Josey McNamara.
Prime Video offre ai clienti
un’ampia selezione di film, serie e contenuti sportivi, disponibili
in streaming su centinaia di dispositivi compatibili. Incluso con
Prime Video: film, serie, show e contenuti sportivi come le serie
All or Nothing e le dirette in esclusiva delle migliori partite del
mercoledì sera della UEFA Champions League, fino alla stagione
2026/27, le premiate produzioni Original e molti altri contenuti
esclusivi. Disponibili serie e film tra cui le produzioni premiate
agli Emmy The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big
Girls, la serie satirica sui supereroi The
Boys e grandi successi come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, Jack Ryan di Tom Clancy,
Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo,
La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, ma anche le
produzioni italiane Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo S1, S2 e S3,
LOL: Chi ride è fuori S1,S2 e S3, Bang Bang Baby, Laura Pausini –
Piacere di conoscerti, Dinner Club S1 e S2, The Ferragnez – La
serie S1 e S2, Prisma e The Bad Guy. I clienti Prime hanno anche
accesso a contenuti in licenza.
Secondo un nuovo report dell’insider
Jeff Sneider, il film Avengers: Secret
Wars avrebbe una durata di ben cinque
ore, così lunga che si starebbe pensando di dividere la
storia in due film. Ciò suggerisce dunque che alla data attualmente
prevista del 7 maggio 2027 potrebbe poi
aggiungersene una anche per il 2028 per la seconda parte del film.
Questo se, come riportato da alcuni rumor, il film precedentemente
intitolatoAvengers: The Kang
Dynasty non diventi la prima parte del racconto
di Secret
Wars. Il possibile abbandono della storyline di Kang il
Conquistatore sta, come noto, rimettendo totalmente in
discussione questi progetti.
Ad oggi, però, si tratta di rumor su
un film ancora non girato e i dati sulla sua durata sono frutto di
stime basate probabilmente sulle prime versioni della
sceneggiatura. Per quanto è molto probabile, data la natura del
progetto, che la sua durata possa essere considerevole, l’attuale
stato dei lavori non permette di poter avere particolari certezze a
riguardo. Per scoprire se davvero Secret
Wars verrà diviso in due e quindi si avranno un totale di
tre film Avengers tra il 2026 e il 2028, non resta che
attendere che i Marvel Studios ridefiniscano i loro piani
futuri e facciano annunci ufficiali a riguardo.
Quando uscirà Avengers: Secret Wars?
Originariamente previsto per il
2025, Avengers:
Secret Wars è stato posticipato al 2027 a causa dei
ritardi di produzione causati dagli scioperi di Hollywood. Dopo
Avengers:
The Kang Dynasty che debutterà nelle sale il 1° maggio 2026,
mentre l’altro film arriverà nelle sale il 7 maggio 2027. Entrambi
i film non hanno ancora un regista. Si tratta del sesto capitolo
della serie di film di successo Avengers. Dovrebbe
concludere la Fase 6 del Marvel Cinematic
Universe e la
Saga del Multiverso. I fan attendono da tempo la notizia di un
potenziale adattamento live-action dell’iconica serie di fumetti,
che vede vari eroi e cattivi Marvel essere
catturati da un’entità cosmica nota come Beyonder, dove
poi si scontrano su un pianeta chiamato
Battleworld.
ZackSnyder è attualmente impegnato nella promozione
del suo nuovo film di fantascienza su Netflix, Rebel
Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco (qui la nostra
recensione). È l’occasione per il regista di parlare sia delle
fonti di ispirazioni per questo film, sia delle sue altre passioni
cinematografiche. Proprio riguardo queste ultime, Snyder ha
rivelato di essere un fan della saga di James
Bond. Proprio mentre si cerca di dar forma al prossimo
progetto di questo amato franchise, Snyder ha suggerito una
possibile idea su cosa si potrebbe realizzare.
Per il regista, sarebbe infatti
interessante esplorare un James Bond più giovane, alle prese con le
prime missioni. “Sarebbe bello vedere un James Bond
ventenne“, ha detto Snyder a The Atlantic. “Le umili
radici da cui proviene. Qualunque sia il trauma giovanile che ti
rende capace di essere James Bond. Deve esserci qualcosada raccontare a riguardo“. Snyder sta puntando su un’idea
che potrebbe non essere la peggiore per riavvicinarsi a James
Bond.
Molti fan si sono infatti chiesti se
la versione di Bond donnaiolo e assassino incarnata da Daniel Craig negli ultimi sia da considerare
superata rispetto alla cultura moderna. Esplorare Bond in un
periodo più giovane ed emotivamente vulnerabile della sua vita
aggiungerebbe probabilmente una complessità al personaggio che
raramente si è vista prima. Detto questo, la storia di ciò che è
accaduto nella vita di Bond per renderlo freddo, calcolatore e
solitario sarebbe probabilmente un racconto noir particolarmente
cupo, che donerebbe al franchise un inedito tono che non tutti
potrebbero apprezzare.
Tra i ruoli in cui negli ultimi anni
Andy Serkis si è maggiormente distinto vi è
senza dubbio quello di Cesare, protagonista della trilogia reboot
di Il pianeta delle scimmie. Il terzo film, The War – Il Pianeta delle Scimmie, portava però a
conclusione il suo percorso, permettendo al suo personaggio di
morire in pace dopo aver condotto alla salvezza il suo popolo. Ecco
allora che non deve sorprendere la sua assenza nel nuovo film in
arrivo, Il Regno del Pianeta delle Scimmie,
diretto da Wes Ball.
È proprio il regista a chiarire ora
i motivi dell’assenza dell’attore, che non dovendo comparire in
carne ed ossa avrebbe eventualmente potuto comunque assumere un
altro ruolo grazie alla motion capture. Parlando con Empire Magazine, Ball ha però spiegato che: “Ne
abbiamo parlato, sicuramente. Tipo: “Potresti interpretare un altro
personaggio scimmiesco?”. Ci ho pensato a lungo, perché pensavo che
sarebbe stato fantastico“, ha detto il regista. E Matt Reeves
(regista del secondo e terzo capitolo della trilogia) diceva
sempre: “Andy è il miglior attore con cui abbia mai
lavorato“.
“È fin troppo iconico, in un
certo senso. Quindi abbiamo deciso che forse è meglio pensare a
film futuri in cui poterlo coinvolgere“. Ciò sembra dunque
suggerire che ci siano almeno dei piani provvisori per la comparsa
di Serkis, senza escludere che possa in qualche modo riprendere i
panni del Cesare protagonista dei film originali, magari con dei
flashback o come spirito guida. Considerando che Il Regno del Pianeta delle Scimmie è stato confermato
essere il primo film di una nuova
trilogia, c’è dunque la possibilità di far sì che, in
prossimità della conclusione del racconto, Cesare torni in scena
per vedere quanta strada hanno compiuto le sue scimmie.
Tutto quello che sappiamo su Il
Regno del Pianeta delle Scimmie
La sinossi ufficiale di
Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of
theApes) riporta:
“Alcuni gruppi di scimmie non hanno mai sentito parlare di
Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per
costruire imperi fiorenti.In questo scenario, un leader
delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la
tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan
essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la
libertà. Una giovane donna umana, intanto, diventa la chiave per la
ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti
suoi.”
Il regista Wes Ball dà nuova vita
all’epico franchise ambientato diverse generazioni dopo il regno di
Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in
armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un
nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una
giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a
mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare
scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli
umani.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto da Wes
Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da
Owen Teague (It), Freya
Allan (The
Witcher), Kevin Durand (Locke &
Key), Peter Macon (Shameless) e William H. Macy
(Fargo). La sceneggiatura è di Josh Friedman (La
guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver (Avatar: La
Via dell’Acqua) e Patrick Aison (Prey), basata sui
personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver. Il film è prodotto
da Wes Ball, Joe Hartwick Jr. (Maze Runner), Rick Jaffa,
Amanda Silver e Jason Reed (Mulan), mentre Peter Chernin
(trilogia de Il Pianeta delle Scimmie) e Jenno
Topping (Le Mans ’66 – La grande sfida) sono i produttori
esecutivi.
A pochi giorni dal Natale,
Ryan Gosling e il produttore di “Barbie: The Album”Mark Ronson
hanno regalato ai fan una nuova versione natalizia del numero
musicale “I’m Just Ken” del film. Ma non è tutto. Gosling ha
pubblicato “Ken the EP”, che include tre nuove versioni del
classico di “Barbie”:
una versione natalizia (“Merry Kristmas Barbie”),
una versione acustica (“In My Feelings Acoustic”)
e una versione dance (“Purple Disco Machine
Cover”).
Rispetto all’originale, la versione
natalizia aggiornata ha un arrangiamento di batteria più
amplificato e nuove voci di sottofondo distinte: “So, hey, world,
check me out, I’m just Ken,” canta Gosling con gioia. Ecco il
video:
“Barbie”
ha dominato le
nomination per i Golden Globe Awards 2024 con
10 nomination, rendendo il film il secondo più nominato negli 81
anni di storia dello spettacolo, dopo a “Cabaret”.
Gosling ha ottenuto una nomination come miglior attore non
protagonista mentre “I’m Just Ken” è stata
nominata come migliore canzone originale per un film.
Come riportato da Deadline, la Stars Collective di Peter
Luo, tra i cui membri figurano anche James Wan (regista di Saw, L’evocazione – The
Conjuring e Aquaman e il Regno
Perduto) e Sam Raimi (regista di La
casa,
Spider-Man e Doctor Strange nel Multiverso della Follia) sta
collaborando con la società cinese Hana Investment
e la società Starlight Media per un ambizioso
“fondo crossmediale che investirà in fumetti, film, giochi,
oggetti da collezione, beni di consumo, intelligenza artificiale e
tecnologie del metaverso“. Le tre società hanno rivelato ora i
primi dettagli di questo progetto, che prevede innanzitutto la
volontà di creare videogiochi basati su IP cinematografiche di
Stars Collective.
Le tre realtà stanno infatti
collaborando con società di videogiochi, tra cui
Tencent e DreamSky Technology,
oltre a HYJZ e Forevernine, per
sviluppare giochi basati sui seguenti progetti, alcuni dei quali
sono già stati annunciati e altri sono stati rivelati ora per la
prima volta:
The Call of Cthulhu, Mass Extinction e
GMO di James Wan
The Goxfather con Jon M. Chu
Memory Lost in Space, tratto dai romanzi di Tong
Hua
Stars Collective è infatti
produttore di tutti i film citati – la maggior parte dei quali è in
fase di sviluppo – ad eccezione del prossimo Garfield
della Sony, per il quale Stars Collective detiene una licenza
esclusiva di merchandising di 25 anni in Cina. Raimi, Lee, Wan e
Chu sono tutti presenti nei progetti come produttori ma ciò non
significa che saranno anche i registi di questi film, qualora essi
dovessero ricevere il via libera alla produzione. Oltre al non
sapere quali di questi progetti sono effettivamente in fase di
sviluppo, ad oggi non sono infatti stati fatti annunci ufficiali
riguardo alla loro effettiva realizzazione né ad eventuali
personalità coinvolte, se non appunto i loro produttori.
Wan, ad esempio, ha descritto
TheCall of
Cthulhu come un suo “dream project” e lo
starebbe sviluppando con gran riserbo da circa cinque anni. In
nessun caso, però, viene indicato come regista del film. Per quanto
riguarda gli altri due progetti a cui il suo nome è
associato, GMO è descritto un
thriller fantascientifico ambientato nel futuro, dove un farmaco di
nuova invenzione risolve una carestia globale, ma i suoi effetti
collaterali accelerano drasticamente il processo di invecchiamento.
In Mass Extinction, gli esseri umani
hanno perso la Terra a causa di un virus alieno e una squadra di
ricerca e salvataggio viene inviata dalla Luna per fornire una cura
che salvi la razza umana. Prima di idealmente diventare film,
dunque, questi progetti saranno realizzati come videogiochi.
Stars Collective e Hana stanno però
attingendo al loro fondo per sviluppare anche tre nuovi franchise
di film originali sotto il brand Stars Collective, che saranno poi
tutti adattati anche in videogiochi. Si tratta del franchise
“Genius Crime“, di un universo
“Kung Fu” e di un nuovo franchise horror
con storie di fantasmi al femminile ispirate al folklore e alle
leggende asiatiche. Nel primo film di quest’ultimo franchise,
stando a quanto riportato, un’orfana vittima di bullismo al liceo
si imbatte in una katana che sembra essere infestata dallo spirito
vendicativo di una geisha, che non tarderà a causare spargimenti di
sangue.
Peter Luo, CEO di
Starlight Media e fondatore di Stars Collective, ha dichiarato:
“Questa iniziativa segna un passo significativo nella fusione
dei mondi del cinema e del videogioco, promettendo una gamma
diversificata di opzioni di intrattenimento per il pubblico di
tutto il mondo. Abbiamo un partner straordinario in Hana Investment
per realizzare questa visione e accogliamo con piacere nuove
relazioni con Tencent e altri per offrire nuove esperienze
entusiasmanti“.
I co-CEO di Stars Collective,
William Li e Nancy Xu, hanno poi
aggiunto: “Ci sono enormi opportunità di estendere le storie al
di là dei film, e i videogiochi hanno lo stesso peso in termini di
ampio impatto e capacità di valorizzare le IP. Esaminando a fondo
il portafoglio di proprietà intellettuale di Stars Collective,
abbiamo visto un’opportunità naturale di connetterci con il
pubblico attraverso i punti di contatto con cui si confronta di più
per coltivare e far crescere la proprietà intellettuale, ed è per
questo che stiamo impiegando i fondi in questo spazio insieme ai
nostri partner di Hana.“
Dopo gli incassi record in sala,
arriva in prima tv su Sky Super Mario
Bros – il film (recensione),
blockbuster d’animazione di Nintendo e Illumination, con i due
idraulici più famosi nella cultura popolare degli ultimi
quarant’anni, martedì 26 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in
streaming su NOW
e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand
anche in 4K.
Diretto da Aaron Horvath e Michael
Jelenic, da una sceneggiatura di Matthew Fogel, nella versione
italiana vede la partecipazione il doppiaggio di
Claudio Santamaria, che presta la voce all’iconico
personaggio di Mario. La versione in lingua originale vanta un cast
di grandi star che interpretano gli iconici personaggi della
cultura pop, tra cui
Chris Pratt (saga di Jurassic World),
Charlie Day (C’è sempre il sole a Philadelphia,
The Lego Movie), Anya Taylor-Joy (Ultima notte a Soho, La
regina degli scacchi), Keegan-Michael Key
(Key & Peele), Seth Rogen (Cattivi vicini, An American
Pickle), Jack Black (saga di Kung Fu Panda), Fred
Armisen (Mercoledì, Portlandia).
La trama di Super Mario Bros – il
film
Il film racconta la storia di due
idraulici di Brooklyn che sono fratelli e migliori amici: Mario,
quello coraggioso e pronto all’azione, e il perennemente ansioso
Luigi, che preferirebbe non andare da nessuna parte. I due fratelli
devono fare i conti con le difficoltà della loro azienda, ma presto
saranno catapultati in un’avventura vorticosa nel Regno dei Funghi.
Durante il loro viaggio incontreremo tanti personaggi familiari e
adorabili, che alla fine uniranno le forze per sconfiggere il
terribile Bowser, sempre assetato di potere. Super Mario
Bros – il filmprende ciò che milioni di videogiocatori
in tutto il mondo amano da trentacinque anni e lo potenzia fino a
trasformarlo in una nuova esperienza cinematografica
mozzafiato.
Super Mario
Bros – il film in prima tv martedì 26 dicembre alle
21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on
demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i
clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio
opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.
Il cast di Quattro amiche e un paio di jeans si è riunito
dopo 20 anni. Basato sul romanzo omonimo, Quattro amiche e
un paio di jeans è una commedia di formazione del 2005 che
racconta di un gruppo di quattro ragazze, migliori amiche, che
rimangono in contatto tra loro attraverso un paio di jeans magici
che si adattano miracolosamente a ciascuno dei loro corpi. Il film
è diretto da Ken Kwapis e vede protagonisti
Amber Tamblyn,
America Ferrera,
Blake Lively e Alexis Bledel nei panni delle quattro
protagoniste. Il cast è poi tornato nel 2008 per un sequel.
Quasi 20 anni dopo l’uscita del
primo film, il cast di Quattro amiche e un paio di
jeans si è riunito in occasione di una proiezione speciale
di
Barbie. America Ferrera,
co-protagonista del film di Greta
Gerwig, ha pubblicato un breve video su Instagram in
cui compare con Lively, Tamblyn e Bledel che si uniscono a lei per
celebrare il suo successo.
La clip mostra il quartetto che
scatta una serie di foto insieme. In sottofondo, Ferrera ha
aggiunto l’audio del film. Sotto la didascalia del post, ha
scritto: “La Sorellanza è arrivata tutta vestita di rosa per
celebrare la mia interpretazione in Barbie ieri sera. Amo queste donne con tutto il
cuore”.
A fine mese come consuetudine vi
svegliamo tutte le novità di film e serie tv in arrivo a Gennaio
2024 su Disney+.
Se avete apprezzato A Murder at The End of The World di FX, non
potrete perdervi Class of ‘09: una classe di
agenti dell’FBI si
trova ad affrontare immensi cambiamenti mentre il sistema
giudiziario degli Stati Uniti viene alterato dall’IA. Tutti gli
episodi della serie FX in streaming dal 3 gennaio.
Percy Jackson e gli dèi dell’Olimpo continua
le sue avventure per tutto il mese di gennaio, culminando nel gran
finale che sarà disponibile su Disney+ il
31 gennaio. Disney+
regalerà a tutti gli appassionati del genere true crime una
collezione imperdibile a partire dal 3 gennaio 2024 con Betrayal:
La doppia vita di mio marito. Si continua poi con Demoni e
redentori – La storia di Christina Boyer il 10 gennaio, seguito da
Il ladro di gioielli il 17 gennaio e da Never Let Him
Go il 24 gennaio.
Dal 1° novembre, Disney+ ha introdotto il suo piano di
abbonamento con pubblicità, insieme a due opzioni senza inserzioni
pubblicitarie, offrendo ai clienti la flessibilità di scegliere il
piano più adatto alle loro esigenze. Ora i clienti possono
scegliere tra Standard con pubblicità a 5,99 € al mese, Standard a
8,99 € al mese o 89,90 € all’anno e Premium a 11,99 € al mese o
119,90 €all’anno*.
I film in uscita su Disney+ a
Gennaio 2024
The Creator, dal 17 gennaio su
Disney+
Ambientato in una guerra futura tra
la razza umana e le forze dell’intelligenza artificiale, In
The Creator Joshua (Washington), un ex agente delle forze
speciali in lutto per la scomparsa della moglie (Chan), viene
reclutato per dare la caccia all’inafferrabile architetto
dell’avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il
potere di porre fine alla guerra… e all’umanità stessa.
Le serie tv in uscita su Disney+ a
Gennaio 2024
ECHO, dal 10 Gennaio 2024
I Marvel Studios presentano Echo,
con protagonista Maya Lopez, inseguita dall’impero criminale di
Wilson Fisk. Quando il viaggio la riporta a casa, deve affrontare
la sua famiglia e la sua eredità.Tutti e cinque gli episodi della
serie Marvel Studios in streaming dal 10
gennaio.
WELCOME TO WREXHAM, dal 10
gennaio
Rob McElhenney (C’è sempre il sole a Philadelphia) e
Ryan Reynolds (Deadpool) sono alla guida della terza squadra di
calcio professionistica più antica del mondo. Welcome to Wrexham
è una docuserie che segue i sogni e le preoccupazioni di Wrexham,
una città operaia nel Galles settentrionale, Regno Unito, mentre
due star di Hollywood plasmano il futuro della storica squadra di
calcio della città.
Da Hollywood al Galles, dal campo allo spogliatoio, dalla
dirigenza al pub, Welcome to Wrexham segue la gestione di Rob e
Ryan e i destini inestricabilmente legati di una squadra e di una
città mentre cercano di fare la storia.
Cristóbal Balenciaga, dal 19
gennaio
Cristóbal Balenciaga inizia quando lo stilista presenta la sua
prima collezione di Haute Couture parigina nel 1937. Si è lasciato
alle spalle una carriera di successo nei suoi atelier di Madrid e
San Sebastian vestendo l’élite e l’aristocrazia spagnola. Tuttavia,
i modelli che avevano fatto tendenza in Spagna non funzionano
nell’impero della moda sofisticata di Parigi, dove Chanel, Dior e
Givenchy sono il punto di riferimento dell’Haute Couture. Guidato
dall’ossessione per il controllo in tutti gli aspetti della sua
vita, Cristóbal Balenciaga definirà il suo stile e alla fine
diventerà uno dei più importanti stilisti di tutti i tempi. Tutti
gli episodi della serie originale spagnola Disney+ in streaming dal 19
gennaio.
A Bug’s Life – Megaminimondo, dal
24 gennaio
Ispirata al mondo di Disney e Pixar
A Bug’s Life – Megaminimondo, la nuova serie originale Disney+ di National Geographic, A Real
Bug’s Life – Megaminimondo, è un’incredibile avventura che si
svolge in nove diversi mondi di microinsetti sparsi in tutto il
pianeta, dove le forze della natura giocano su scala miniaturizzata
e dove le minuscole creature si affidano a poteri incredibili e ad
alleanze straordinarie per farcela ogni giorno. La posta in gioco è
alta… anche se le creature sono straordinariamente piccole.
Grazie ai nuovi sviluppi della
tecnologia di ripresa e al racconto della divertente e spiritosa
guida di Awkwafina nella versione originale, il pubblico sarà in
grado di seguire le incredibili storie dei piccoli eroi che vivono
in mondi che vanno oltre l’immaginazione: da un ragno saltatore che
cerca casa per le strade di New York al primo giorno di lavoro di
un’ape dell’orchidea del Costa Rica che produce profumo! Ricca di
nuovi e strabilianti personaggi, questa serie per famiglie dimostra
che la vita di un insetto può essere fantastica come quella di un
film d’animazione.
The Artfull Dodger, dal 17
gennaio
Nell’Australia del 1850, nella
vivace colonia di Port Victory, Jack Dawkins è Dodger, le cui
velocissime mani da borseggiatore si sono trasformate nelle abili
mani di un chirurgo. Il passato di Dodger torna a perseguitarlo con
l’arrivo di Fagin, che lo attira nuovamente nel mondo del crimine.
Una minaccia più grande – per il cuore di Dodger – è Lady Belle, la
figlia del Governatore, determinata a diventare il primo chirurgo
donna della colonia. Dalle rapine agli interventi chirurgici in
condizioni di vita e di morte, passando per la dura realtà del
mondo criminale che si mescola con la borghesia e la nobiltà,
questa è una storia di reinvenzione, tradimento, redenzione e di
amore ricco di colpi di scena. Tutti gli episodi della prima
stagione della serie originale in streaming dal 17 gennaio.
American Horror Stories, la terza
stagione dal 24 gennaio
American Horror
Stories è uno spin-off della pluripremiata serie
antologica American Horror Story di Ryan Murphy e
Brad Falchuk. American Horror Stories è una serie
antologica che presenterà in ogni episodio una storia horror
diversa.
Dopo il successo del secondo ciclo, “The Gilded Age” tornerà per la terza
stagione su HBO. “Siamo così orgogliosi di ciò che Julian
Fellowes e la famiglia di “The Gilded Age” hanno raggiunto. Dai
costumi alle scenografie e alle performance, lo spettacolo ha
affascinato tante persone settimana dopo settimana. Insieme ai
nostri partner della Universal Television, siamo entusiasti di
continuare questa grande storia per la terza stagione”, ha
affermato Francesca Orsi HBO Programming EVP e
responsabile HBO Drama Series and Films.
Erin Underhill,
presidente della Universal Television, aggiunge: “Ci sono
ancora molte storie da raccontare in ‘The Gilded Age’. Siamo lieti
che HBO offra ai fan un’altra stagione dell’incredibile narrazione
di Julian Fellowes. Il cast e la troupe hanno messo così tanto
cuore e anima nelle ultime due stagioni, e siamo così orgogliosi
che tutto questo duro lavoro stia dando i suoi frutti con un’altra
stagione… non vorrete perdervi quello che verrà dopo!”
Il cast della seconda stagione
comprende Carrie Coon,Christine
Baranski, Cynthia Nixon, Morgan Spector, Louisa
Jacobson, Denée Benton, Ben Ahlers, Michael Cerveris, Kelley
Curran, Taissa Farmiga, Jack Gilpin, Simon Jones, Sullivan Jones,
Celia Keenan-Bolger, Debra Monk , Donna Murphy, Kristine Nielsen,
Kelli O’Hara, Patrick Page, Harry Richardson, Taylor Richardson,
Blake Ritson, Douglas Sills, Erin Wilhelmi, Nathan Lane, Audra
McDonald, John Douglas Thompson, Ashlie Atkinson, Laura Benanti,
Nicole Brydon Bloom, Christopher Denham, David Furr, Ward Horton,
Matilda Lawler e Robert Sean Leonard.
Il creatore Julian
Fellowes scrive e produce esecutivamente la serie insieme
a Bob Greenblatt, Gareth Neame, David Crockett e
Michael Engler, che ne è anche il regista.
Sonja Warfield e Salli
Richardson-Whitfield sono anche produttrici esecutive.
“The Gilded Age” è coprodotto da HBO e Universal Television.
Creature
Commandos è uno dei progetti a fumetti più attesi del
2024, in quanto dara il via a una nuova era di adattamenti
cinematografici e televisivi della DC Comics. I DC Studios, guidati
da James Gunn e
Peter Safran, presenteranno infatti Creature
Commandos come il primo progetto dello studio all’interno del
cosiddetto Capitolo 1: Gods and
Monsters, il primo ciclo di narrazioni
interconnesse dell’universo cinematografico DCU. In questa serie animata, faremo dunque la
conoscenza del gruppo titolare, ma le missioni in cui saranno
coinvolti non sono ancora noti, così come non lo è il ruolo che
potranno avere anche nel futuro del DC
Universe.
Il progetto si è ripetutamente
scontrato per mesi con le voci di possibili ritardi, dovuti allo
sciopero degli attori svoltosi tra luglio e novembre, ribadendo
costantemente un’uscita nel 2024. Grazie alla disponibilità di Gunn
a interagire con i fan sul social Threads, ora sappiamo che il progetto
arriverà alla fine del 2024. Idealmente, data la
natura del progetto, sarebbe logico che Creature Commandos
uscisse intorno ad Halloween. Le voci dei doppiatori sono già state
registrate quindi il progetto potrebbe trovarsi già in fase di
post-produzione, eventualmente con alcune piccole integrazioni da
fare nei prossimi mesi. Molto presto, però, potrebbe essere
rivelato di più sul progetto.
Creature Commandos, come
noto, ha come protagonisti Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag, Sr.,
Indira Varma nel ruolo della Sposa di
Frankenstein, Zoë Chao nel ruolo di Nina Mazursky,
David Harbour
nel ruolo di Eric Frankenstein, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus,
Sean Gunn nel
ruolo di G.I. Robot e Weasel, Maria Bakalova
nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Steve
Agee nel ruolo di John Economos e Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. La
serie vedrà Amanda Waller creare una squadra di agenti segreti a
partire da questi prigionieri mostruosi. Gunn, come noto, ha
scritto tutti gli episodi della prima stagione.
Dopo il recente licenziamento di Jonathan Majors
dal ruolo di Kang il Conquistatore del MCU e la risposta ampiamente
tiepida dei fan alla Saga del Multiverso, si pensa
che i Marvel Studios stiano ora cercando di capire
dove andare a parare con i prossimi progetti. The Cosmic Circus, una fonte
affidabile in materia, ha ora confermato le recenti notizie secondo
cui i Marvel Studios starebbero lavorando
a un film sui Giovani Vendicatori. Ieri sera
abbiamo appreso che il film potrebbe essere lanciato prima di
Avengers:
Secret Wars e il sito ritiene che il film sarà incentrato
su Kamala Khan, Kate Bishop, Cassie Lang, America Chavez, Billy
Maximoff e Tommy Maximoff.
Tuttavia, sempre secondo la fonte, i
Marvel Studios starebbero valutando
anche la possibilità di aggiungere al mix Theodore Altman, Axl
Heimdallson, RiRi Williams, Eli Bradley e Skaar. Sembrano però
esserci piani più grandi in vista, con l’apparente intenzione di
spostare tutta l’attenzione sui mutanti. Dopo l’introduzione
avvenuta con The
Marvels, sembra ora si voglia dare loro un ruolo più ampio
nella Saga del Multiverso rispetto a quello originariamente
previsto, stabilendoli “in modo più significativo sulla
Terra-616 prima della conclusione della saga“.
Il sito riporta però anche che
“alcune idee includono una serie sugli X-Men su Disney+, incentrata sulle storie
individuali di diversi mutanti (come What
If…?) o un film sugli X-Men sotto il marchio Marvel Studios prima di Avengers: Secret Wars“. Proprio
riguardo quest’ultimo progetto, si suggerisce che potrebbe
trattarsi di un film che vedrà gli X-Men scontrarsi con gli
Avengers. Non è chiaro in quale punto del programma di uscita
rientrerebbe questo progetto, anche se il sito sembra credere che
ruoterebbe intorno alle versioni Terra-616 di ciascuna squadra
anziché contrapporre i Vendicatori che conosciamo agli X-Men
dell’universo Fox.
Ma che ne sarà dunque del grande
cattivo di questa saga,
Kang il Conquistatore? Come si ipotizzava, i Marvel Studios starebbero valutando
il modo più appropriato per metterlo in secondo tempo, per farlo
eventualmente tornare in scena solo a conclusione della Saga del
Multiverso. Al momento non ci sono certezze riguardo la strada che
si deciderà di percorrere a riguardo, ma sembra proprio che gli
X-Men potrebbero rappresentare una valida alternativa in quanto a
focus di questa saga. D’altronde, con la serie animata X-Men’97, scopriremo molto di più su di
loro.
Il 2023 è stato un anno unico per
l’horror,
con film che vanno dal microbudget ai sequel hollywoodiani che
hanno fatto notizia. L’elenco non tiene conto delle uscite in sala
in Italia. Prima di rivelare i primi posti, ecco alcune menzioni
d’onore:
Saw X: Pur essendo
il decimo capitolo della lunga serie,
Saw X adotta un approccio decisamente back-to-basics, tornando
indietro nel tempo e rendendo protagonista il minaccioso killer di
Jigsaw, John Kramer.
M3GAN: Nonostante la classificazione
PG-13, la nuova bambola assassina preferita dagli americani si è
rivelata un successo al botteghino e una visione divertente nelle
sale.
Sick: Il
creatore di “Scream” Kevin Williamson ha
co-sceneggiato questo film basso profilo, un mistero intimo che è
stato perfetto per una collocazione in streaming.
The Wrath of Becky
– tradotto da noi “L’ira di Becky”: questo divertente e violento
film di genere ha come protagonista Lulu Wilson nei panni
dell’assassina adolescente Becky, che prende di mira dei teppisti
simili a Proud Boy nel sequel del primo film del 2020 che uccideva
i neo-nazisti.
Birth/Rebirth
Un’ossessionante e straziante
rivisitazione del racconto di Frankenstein: un medico che perde il
controllo sulla realtà riporta in vita una bambina morta, ma la
madre si rende lentamente conto che la sua bambina non è più la
stessa. Con Judy Reyes nei panni del genitore
affranto e disposto a tutto per la figlia e Marin Ireland in quelli
della dottoressa che vuole a tutti i costi una svolta, il terrore e
il dolore sono intensi. Ma la regista e co-sceneggiatrice Laura
Moss è abile nel gestire più toni contemporaneamente, bilanciando
la gioia della bambina risvegliata con il profondo disagio di
sapere che le cose non vanno bene.
Bussano alla porta (Knock at the
Cabin)
Il pubblico può variare con
M. Night Shyamalan a seconda del film, ma questo
thriller apocalittico intimo beneficia di grandi idee e dell’occhio
attento del regista. Il male è in agguato dietro ogni angolo: una
piccola famiglia (interpretata magnificamente da Jonathan Groff,
Ben Aldridge e Kristen Cui) vede la propria vacanza nei boschi
interrotta da quattro sconosciuti disperati, che affermano che
l’apocalisse avverrà a meno che uno dei membri della famiglia non
ne uccida un altro. Dave Bautista si distingue nel ruolo di un
insegnante gigante gentile che cerca di convincere la coppia usando
il cervello contro i muscoli. Evento cerebrale con un finale
controverso,
Bussano alla porta (Knock at the Cabin) è l’opera di
Shyamalan di maggior impatto degli ultimi anni.
Influencer
Un gioiello sottovalutato,
“Influencer” mette in scena la cultura dei social media in modo
intelligente e sorprendente, con colpi di scena impossibili da
prevedere. Emily Tennant interpreta Madison, una
influencer che si reca in Thailandia per una vacanza pagata. Dire
di più significherebbe rovinare i brutti scherzi, ma il film si
mantiene sui binari grazie a una visione realistica della
tecnologia e dell’economia degli influencer.
The Blackening
Una delizia per i fan dell’horror,
“The Blackening” è una delle migliori commedie di genere dai tempi
di “Scary Movie” del 2000. Ricco di personaggi stravaganti e di
intelligenti rivisitazioni di tropi classici, “The Blackening”
riesce a lanciare sullo schermo dozzine e dozzine di gag. Forse non
tutte funzionano, ma il ritmo è sufficiente per far ridere il
pubblico.
Scream VI
Uno dei capitoli più freschi della
longeva serie slasher è il più recente, una grande sorpresa piena
di grandi scenografie, cenni ai film precedenti e attori
meravigliosi. Dopo “Scream”
del 2022, in
Scream VI le due sorelle protagoniste (Melissa Barrera
e
Jenna Ortega) si sono trasferite a New York City, solo
per essere inseguite da un altro Ghostface. Il cast spacca, con
alcuni graditi ritorni (Ortega, ora in modalità star del cinema;
Hayden Panettiere, ex star di “Scream 4”) e nuovi attori
(l’affascinante Josh Segarra di “The Other Two”; una Samara Weaving
in forma smagliante; Dermot Mulroney, che recita in poltrona). È
raro che un sesto capitolo di un franchise slasher riesca a far
risveglare le pulsioni, ma alcune grandi scene e la costruzione
della tensione che riprende la tradizione rendono la visione
elettrizzante.
Brooklyn 45
Il thriller storico sulla seduta
spiritica di Ted Geoghegan è pieno di stile e di
cuore, ben oltre quello che ci si aspetta da un film ambientato
principalmente in una stanza. Un gruppo di veterani della Seconda
Guerra Mondiale si riunisce subito dopo la fine del conflitto per
consentire a un amico di contattare la moglie appena deceduta, ma
quando iniziano ad accadere cose inquietanti si trovano di fronte a
qualcosa di più di quanto si aspettino.
In
Nessuno ti salveràKaitlyn Dever è magnifica nel ruolo di Brynn,
un’inquieta donna solitaria il cui mondo viene messo sottosopra
quando gli alieni arrivano a casa sua. L’aspetto più interessante è
che, a causa di un incidente traumatico del suo passato, è convinta
che nessuno nella sua piccola città sarà disposto ad aiutarla a
tenere a bada gli extraterrestri, anche se la fine del mondo è
vicina. Un elemento impressionante del film è la sceneggiatura
quasi priva di dialoghi, che accresce l’isolamento di Brynn a
livelli insopportabili.
Deliver Us
Quando una suora afferma di essere
incinta per immacolata concezione e di aspettare due gemelli
speciali, ovvero il Messia e l’Anticristo, non sorprende che il
Vaticano voglia essere coinvolto. Questa selvaggia premessa è alla
base di “Deliver Us” di Lee Roy Kunz e Cru Ennis, un film a basso
costo splendidamente girato che si basa su immagini di fuoco e
fiamme per creare inquietudine. Il viaggio di Padre Fox
(interpretato da Kunz) e del suo esame di Suor Yulia (Maria Vera
Ratti) oscilla costantemente tra sogno e realtà, tra metafore e
letteralità. Offrendo immagini oltraggiose con splendide
ambientazioni, luci e fotografia, “Deliver Us” è un consiglio unico
per il pubblico che cerca qualcosa di esagerato e allo stesso tempo
mortalmente serio.
In My Mother’s Skin
Photo : Courtesy of Zhao Wei Films, Epicmedia Productions Inc., and
Volos Films
Una favola estremamente inquietante
ambientata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, “In My Mother’s
Skin” è un film filippino che racconta di una ragazzina di nome
Tala (Felicity Kyle Napuli) che deve proteggere il fratellino
Bayani (James Mavie Estrella) e la madre malata Ligaya (Beauty
Gonzalez) quando il padre viene portato via perché potenzialmente
in grado di nascondere l’oro ai soldati giapponesi. Mentre la
famiglia inizia ad entrare in difficoltà con le scorte di cibo e
risorse, una bellissima fata (Jasmine Curtis-Smith) inizia a
offrire speranza, mentre il male si diffonde a Ligaya. “Skin” non
reinventa nulla, ma fa un lavoro molto solido di mishmash di
generi, mescolando i sogni oscuri di Guillermo del
Toro e infondendoli con l’orrore della possessione e il
gore inquietante.
Thanksgiving
Uno slasher nella vena delle
festività anni ’80 come “Il giorno di San Valentino” e “Pesce
d’aprile”,
Thanksgiving è il film che il superfan dell’horror
Eli Roth sembrava destinato a dirigere. Roth si
dirige verso la sua terra natale, il Massachusetts, per divertirsi
un po’ in questo lungometraggio che riprende il suo finto trailer
di “Grindhouse“. Un anno dopo la tragica fuga del venerdì
nero, qualcuno sta uccidendo gli abitanti di Plymouth. Con le
interpretazioni della final girl Nell Verlaque e di Patrick Dempsey nel ruolo dello sceriffo
locale, questa storia sanguinosa azzecca tutti i riferimenti del
genere con un chiaro amore per lo slasher.
Evil Dead Rise
Il cruento tributo di Lee Cronin
alla serie di Sam Raimi ha un sacco di Easter eggs
per i fan, ma si basa tutto sul cambio di location, un appartamento
in città (rispetto a una baita nel bosco) per dipingere su una tela
diversa. Una giovane zia è bloccata in un grattacielo mentre sua
sorella diventa un Deadite decisa a uccidere i suoi stessi figli, e
c’è una massiccia quantità di viscere in ogni scena cruenta della
pellicola. Lily Sullivan e Alyssa Sutherland sono davvero
sorprendenti nel ruolo delle sorelle, la prima eroica e la seconda
malvagia come l’inferno. Un’ottima storia conclusiva e un nuovo
mostro che si aggiunge alla storia di “Dead” lasciano
presagire un sesto film.
Infinity Pool
Tra il suo ruolo dirompente
nell’ultima stagione di “Succession”
e la sua interpretazione in “Infinity
Pool“, Alexander Skarsgård ha trascorso il 2023 a
sbeffeggiare brutalmente i ricchi. Diretto dal regista di
“Possessor” Brandon Cronenberg, James
(Skarsgård) è uno scrittore di romanzi che si sposa con un ricco e
inizia a godere dei baccanali violenti e sessuali praticati da
coloro che soggiornano nella destinazione di vacanza Li Tolqa. Ma
se l’1% si diverte troppo, viene clonato e ucciso per un prezzo,
cosa che all’inizio sembra oscena a Foster, ma che poi lo eccita.
Il film è una miscela di immagini psichedeliche e di angosciante
brutalità, che ci permette di osservare James mentre si libera
della sua umanità come di una seconda pelle. Mia Goth fa un eccellente lavoro di supporto
nel ruolo di una turista apparentemente normale che presto si
trasforma per abbracciare la follia e si porta via il film.
Beau ha paura
Un altro film che ha fatto
discutere, l’ultimo film del regista di “Midsommar”
Ari Aster analizza l’ansia con una lente così microscopica che per
lunghi tratti è difficile respirare. Joaquin Phoenix interpreta il protagonista
Beau, i cui nervi hanno la meglio su di lui mattina, mezzogiorno e
sera. Vivendo in un quartiere fatiscente del prossimo futuro,
questo film di tre ore è ricco di satira e commenti sociali. La
trama ruota attorno ai viaggi di Beau, costantemente ostacolati,
per andare a trovare la madre, che genera la maggior parte della
sua ansia.
Beau ha paura è stato una bomba costosa per A24, ma
inevitabilmente troverà un pubblico di culto in streaming.
When Evil Lurks
“When Evil Lurks” di Demián Rugna è
uno dei film più cupi dell’anno, con elementi gore e sequenze shock
che impediscono alla narrazione di non diventare troppo pesanti.
Ezequiel Rodriguez e Demián Salomon sono due fratelli che
accidentalmente scatenano nella campagna un demone in grado di
possedere le persone e far loro compiere azioni terribili. Si
assiste a molte scene inquietanti in cui esseri maligni e spietati
fanno a pezzi le famiglie in un batter d’occhio. Alcune angoscianti
violenze sui bambini e un personaggio affetto da autismo elevano
l’intensità di questa coproduzione argentina che supera la
produzione americana, ma per gli appassionati di storie più
estreme, “When Evil Lurks” è imperdibile.
Talk to Me
Trai titolo horror di maggior
incasso va menzionato certamente “Talk
To Me” ha fatto parlare di sé durante l’estate. Con immagini
inedite e gore scioccante, i fratelli gemelli Danny e Michael
Philippou elevano lo stile sviluppato sul loro canale YouTube
RackaRacka per raccontare la storia della lunatica adolescente Mia
(un’impavida Sophie Wilde). Quando un gioco per
comunicare con i morti dal gusto soprannaturale diventa un fenomeno
virale, Mia cerca di entrare in contatto con la sua defunta madre,
con risultati terrificanti. I fratelli Philippou mantengono tutto
in bilico: Tutti i personaggi sono degni di attenzione, anche
quelli fastidiosi; i luoghi di rifugio come gli ospedali e le feste
ben illuminate diventano rapidamente insidiosi; e c’è una
sensazione molto reale che questo è esattamente il modo in cui i
giovani adolescenti stupidi si comporterebbero se potessero
facilmente attraversare il velo ultra terreno della dimensione tra
i vivi e i morti.
Skinamarink
Il film più controverso dell’anno –
e che difficilmente verrà scalzato da questo primo posto – è il
primo lungometraggio di Kyle Edward Ball che
cammina sul filo del rasoio tra narrazione e opera d’arte, ansia e
tedio, fantasia e realtà. Girato nella sua casa d’infanzia per
15.000 dollari, Ball ricrea le paure della vita e della
crescita meglio di quanto molti autori possano immaginare. Per
coloro che sono disposti a sospendere i tempi di attenzione per
immergersi in qualcosa di completamente nuovo, “Skinamarink”
modificherà la percezione di ciò che accade di notte.
Secondo quanto riportato in
precedenza, le riprese di Superman:
Legacy, diretto da James Gunn dovrebbero iniziare nel marzo del
prossimo anno, ma ora Production
List ha riportato una data più precisa, ovvero il 4
marzo, anche se Collider riporta invece che le riprese
dovrebbero avere inizio a metà mese. In ogni caso, il periodo
rimane quello e prorio in vista del primo ciak, è stata ora diffusa
una nuova sinossi: “Superman, un reporter alle prime armi a
Metropolis, intraprende un viaggio per riconciliare la sua eredità
kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent“.
Non si tratta di una sinossi
particolarmente approfondita o rivelatrice, ma non c’è da stupirsi
che i dettagli principali della trama siano stati tenuti nascosti
per il momento. Quando le riprese avranno inizio e si entrerà nel
vivo del progetto, ci si potrà dunque aspettare di ricevere
maggiori dettagli, anche se è noto che Gunn mantiene sempre un
certo grado di riservatezza intorno ai suoi progetti. In ogni caso,
appare confermato che nonostante gli scioperi dei mesi scorsi,
l’inizio delle riprese non è stato posticipato.
Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul
film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto,
ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
María Gabriela De Faría sarà il villain “The
Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde
(Nathan
Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced),
Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho
(Anthony Carrigan). Nicholas Hoult
sarà invece Lex Luthor.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha
permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi,
infatti, è confermato che Superman:
Legacyrispetterà la data di uscita
prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025.
In vista della cerimonia degli Oscar
2024, che si svolgerà il 10 marzo 2024, sono ora
state annunciate la short list di 10 categorie. Come si potrà
notare, Barbie ha avuto il maggior
numero di menzioni, cinque, tra cui il suono, tre canzoni originali
e la colonna sonora originale. Il film è però assente nella short
list della categoria trucco e nelle acconciature, dove ci si
aspettava invece di ritrovarlo.
Tra gli altri film che hanno avuto
un buon riscontro figurano Killers of the Flower Moon, con
quattro menzioni complessive tra cui quella per la canzone
originale e Sociedad de la nieve, che
potrebbe invece affermarsi come frontrunner per la categoria
Miglior film internazionale. Proprio in quest’ultima spicca però
anche la presenza di Io capitano, il film
di Matteo Garrone che, se dovesse rientrare nella
cinquina definitiva andrà a rappresentare l’Italia agli Oscar.
Altri film particolarmente presenti
sono Napoleon,
Oppenheimer,
Povere
creature!, Maestro e
The Zone of Interest. Come riportato anche da Variety, le nomination agli
Oscar 2024 saranno ora annunciate il 23 gennaio e
a quel punto scopriremo chi di questi finalisti è riuscito ad
ottenere l’effettiva nomination agli Oscar. La cerimonia, il 10
marzo, verrà poi come sempre trasmessa in diretta su Sky.
Documentario
“American Symphony”
“Apolonia, Apolonia”
“Beyond Utopia”
“Bobi Wine: The People’s President”
“Desperate Souls, Dark City and the Legend of Midnight
Cowboy”