Prima di
Barbie molte altre bambole e giocattoli
hanno preso vita, alcuni sono dolci e coccolosi, altri sono
decisamente terrificanti. Che si tratti di Woody e
Buzz che devono salvarsi a vicenda o di una
bambola posseduta che cerca la sua prossima vittima, l’introduzione
di oggetti ha creato un genere di film con discreto successo.
L’attesa relativa all’uscita di
Barbie indica che questo modo di fare i
film non è andato perduto. In particolare sono 13 i film passati e
attuali che hanno come protagonista una bambola o dei
giocattoli.
1Toy Story
Come M3GAN, i
giocattoli di Andy farebbero qualsiasi cosa per il loro padrone. In
Toy Story, molto più leggero rispetto ai
precedenti, i giocattoli rivelano cosa succede in assenza di umani.
Quando Woody e i suoi amici incontrano il nuovo regalo di
compleanno, è evidente che i giocattoli si sentono un po’
minacciati. Buzz Lightyear ha più gadget di un
coltellino svizzero. Alla fine, tutti collaborano per superare il
grande trasloco. Bo Peep (e la sua pecora), Mr. Potato, Ham, Rex e
Slinky si uniscono alle avventure dei cowboy e degli eroi spaziali.
A dimostrazione che i giocattoli dell’infanzia sono sempre di
tendenza, sono stati realizzati altri tre racconti su
Woody e la sua banda.
Il nuovo trailer di
Gran
Turismo: La storia di un sogno impossibile, il film
Sony Pictures diretto da Neill Blomkamp con
David Harbour e
Orlando Bloom. Tratto dalla celebre saga dei racing
game, il film si ispira alla storia vera di un giovane giocatore di
Gran Turismo, Jann Mardenborough, che, vincendo una serie di gare
competitive del videogioco, riesce a diventare un pilota
professionista nella realtà.
Nel cast oltre a
David Harbour (Stranger Things) e
Orlando Bloom (Il Signore degli Anelli),
Archie Madekwe (I Miserabili) nel ruolo del protagonista,
Darren Barnet (Non ho mai…), Djimon Hounsou (Blood
Diamond – Diamanti di sangue) e Geri Halliwell-Horner
(Spice Girls – Il film). Gran Turismo: La storia di un
sogno impossibile sarà dal 20 settembre solo al cinema
prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Nell’ultimo di un lungo elenco di
fallimenti del DCEU, è stato rivelato che lo studio aveva
intenzione di far agire il Batman di Michael Keaton come una specie di Nick Fury di
Samuel L. Jackson, una figura che sarebbe saltata
da un film all’altro, legando insieme la serie.
È innegabile che i due attori
condividano una presenza scenica simile, carismatica e autorevole,
e allo stesso modo i loro rispettivi personaggi fanno in modo che
sia loro compito conoscere gli affari di tutti gli altri,
rendendoli entrambi i migliori per essere onnipresenti, per così
dire. Purtroppo le date di rilascio mescolate, le riprese multiple
e i progetti accantonati hanno mandato a monte i piani dello
studio.
La rivelazione arriva da un nuovo
rapporto di The Hollywood Reporter, che ha
delineato la caotica produzione di Aquaman e il
regno perduto. Il rapporto afferma che l’ex capo dei
DC Studios Walter Hamada aveva deciso che il
personaggio agisse come “un anziano statista che potrebbe
apparire in vari film”, con Keaton che doveva apparire in
Batgirl,Aquaman
2 e The
Flash.
Uno degli scopi del personaggio di
Nick Fury nella Fase 1 del MCU era aiutare a stabilire un
universo condiviso per il pubblico, fungendo da filo conduttore tra
i film per stabilire una continuità cinematografica che era, fino a
quel momento, diversa da qualsiasi cosa fosse venuta prima. Mentre
il DCEU è andato avanti per circa un decennio, la
sua continuità è forse più incerta ora di quanto non sia mai stata
– e ha un disperato bisogno di un collegamento come quello che Fury
ha fornito al MCU. Tuttavia, con James Gunn e
Peter Safran, ora al timone dei DC Studios, sono
pronti a premere il pulsante di ripristino con l’imminente
Superman: Legacy, l’aggiunta di Michael Keaton come personaggio simile a Fury
sarebbe stata ridondante.
Michael Keaton ha indossato per la prima volta
il mantello di Batman nel film di Tim
Burton del 1989, che lo ha visto affrontare il Joker di
Jack Nicholson. Avrebbe ripreso il ruolo nel
sequel del 1992 Batman Il Ritorno, al fianco di
Michelle Pfeiffer e Danny DeVito
rispettivamente nei panni di Catwoman e Penguino. Sarebbero passati
altri 31 anni prima che Keaton si vestisse ancora una volta come
l’eroe, per tornare in The
Flash.
Dopo il successo di
The Undoing sempre per HBO,
la coppia formata dallo sceneggiatore David E.
Kelley e da Nicole Kidman (qui in veste di produttore
esecutivo) torna a collaborare con una miniserie che possiede molti
punti di contatto con lo show appena citato. Come il
precedenteLove and Death esplora ancora una
volta le pieghe oscure e sanguinose di un tessuto sociale soltanto
in apparenza stabile e armonico. In realtà il germe che conduce
alla disfatta dello stesso nasce proprio dall’istituzione primaria
della civiltà come lo conosciamo, ovvero la famiglia. Ispirata da
una storia vera, la miniserie racconta infatti la storia di Candy
Montgomery, moglie e madre che nel Texas del 1980 assassinò
barbaramente la moglie dell’uomo con cui aveva avuto una relazione
clandestina.
Rispetto a The
Undoing possiamo notare fin dal primo episodio una
definizione molto più precisa di ambientazione e personaggi. Dove
infatti la regista del precedente show Susanne
Bier aveva prediletto la forza della messa in scena
badando meno alla sua veridicità, nel caso di Love and
Death la regista Lesli Linka Glatter
procede in direzione esplicitamente opposta.
Love and Death, la
trama
La piccola e coesa
comunità che volge da teatro della vicenda viene tratteggiata con
minuzia di particolari, al fine di trovare quell’omogeneità di
visione necessaria per rendere ancor più credibili i fatti narrati.
Anche la progressione narrativa di Love and Death
evita quasi programmaticamente di arrivare al cuore del dramma
prediligendo al contrario un tono che spesso scivola nella commedia
di costume. D’altronde l’assurdità della vicenda, dei suoi sviluppi
e della conclusione si prestano perfettamente a un gioco di specchi
che consente alla regista e al cast di lavorare sulle pieghe
grottesche della miniserie con indubbia efficacia. Quello che alla
fine colpisce maggiormente di Love & Death è la pacata, serafica
compostezza con cui sia la comunità che gli stessi protagonisti
vivono il crimine atroce commesso da Candy Montgomery.
La Glatter si concentra
talmente sul voler evitare gli eccessi del melodramma che talvolta
forse pecca in senso opposto, non dotando ovvero lo sviluppo
narrativo della forza emotiva necessaria per dargli la spinta
finale. Le puntate dello show infatti arrivano a intrigare lo
spettatore, a irretirlo con il tono ondivago e leggermente folle
della messa in scena, ma mai del tutto a soggiogarne mente e cuore.
Il che non è chiaramente l’intento dei creatori e della regia, e
ancor meno del cast.
Foto : HBO Max
Elizabeth Olsen,
convincente protagonista
Elizabeth Olsen nel ruolo della Montgomery
offre infatti una prova molto convincente proprio perché
straniante, respingente. Il suo giocare con i lati frivoli di
questa figura femminile, i quali si accompagnano con una forza
d’animo ottusa, bigotta ma inarrestabile, le consente di mettere in
piedi scena dopo scena una performance notevole. Dopo gli anni
passati dentro l’universo Marvel in un ruolo che sembrava
averne definitivamente tarpato le ali artistiche, l’attrice sembra
aver ritrovato una parte di quella forza propositiva che aveva
dimostrato nel film che l’ha lanciata, ovvero il notevole La fuga
di Martha di Sean Durkin. Accanto a lei il sempre
efficace Jesse Plemons quando si tratta di dare
spessore dolceamaro a fuori di uomini senza qualità, a cui si
aggiungono altri caratteristi di sicuro affidamento come
Elizabeth Marvel,Lily Rabe,
Patrick Fugit e un Tom Pelphrey
che sale in cattedra nelle ultime puntate. Sono questi interpreti
il cuore pulsante di Love & Death, il motivo fondamentale per cui
merita una visione attenta e incuriosita.
Ci sono
prodotti televisivi a cui bisogna dare il tempo di “crescere”,
di comporre il proprio mosaico a livello di narrazione e messa in
scena per arrivare a produrre sul pubblico un effetto preciso e
voluto. Love and Death si prende il suo tempo per
farlo, forse anche un po’ troppo, ma è indubbio si tratti di
un’operazione che non va assolutamente incontro al grande pubblico
per ingraziarselo. Neppure vuole scuoterlo con eccessivi momenti ad
effetto o figure in chiaroscuro. Al contrario questa miniserie
preferisce insinuare con pazienza e lucidità un senso di disagio
che a tratti arriva a farci sorridere a denti stretti. Una qualità
che non dovrebbe mai essere sottovalutata.
Manodopera (Interdit
Aux Chiens Et Aux Italiens), lungometraggio d’animazione
scritto e diretto da Alain
Ughetto vincitore di numerosi premi, fra cui
Miglior Film di Animazione agli
European Film Awards 2022 e Premio della Giuria al Festival
International du Film d’Animation di Annecy 2022, presentato per la
prima volta alla 75° edizione del Locarno Film Festival e scelto
come film di chiusura del 40° Torino Film Festival, arriva nelle
sale italiane il 31 agosto distribuito
da Lucky Red. Una coproduzione internazionale
– sostenuta, tra gli altri, da Film Commission Torino Piemonte –
Piemonte Doc Film Fund, Ministero della Cultura – Direzione
Generale Cinema e Audiovisivo, Eurimages – che testimonia una
storia personale nel contesto dei grandi movimenti migratori dei
primi del ‘900. L’animazione in stop-motion si muove sulle musiche
originali del compositore, pianista, direttore d’orchestra e Premio
Oscar Nicola Piovani.
Manodopera, la trama
Piemonte, inizi del ‘900. La
speranza di una vita migliore spinge Luigi Ughetto e sua moglie
Cesira a varcare le Alpi e a trasferirsi con tutta la famiglia in
Francia. Il regista Alain Ughetto ripercorre la sua storia
familiare in un dialogo immaginario con la nonna. L’animazione in
stop-motion ripercorre la vita sofferta e romanzesca degli emigrati
italiani mettendo in scena un racconto fresco e poetico.
Ad inaugurare il Torino Film Festival venerdì 24 novembre, nel
segno del successo dell’edizione precedente, sarà una serata di
apertura nella prestigiosa cornice della Reggia di Venaria
trasmessa in diretta su Rai Radio 3 a partire dalle ore 19.00
nell’ambito del programma Hollywood Party. Una serata che unisce la
vocazione pop del festival allo spirito di ricerca che da sempre
contraddistingue la manifestazione, alla presenza di grandi ospiti
del mondo del cinema e dello spettacolo.
Dopo l’inaugurazione, sabato 25
novembre sarà presentato il primo film Fuori Concorso del TFF,
Un anno difficile, la nuova irresistibile
commedia dei registi di Quasi amici Olivier Nakache e Éric
Toledano, con Pio Marmaï, Jonathan Cohen e Noémie Merlant. Albert e
Bruno, due simpatici imbroglioni sempre al verde, nel tentativo di
scroccare un aperitivo si trovano coinvolti nelle attività di un
gruppo di eco-attivisti. Tra inganni, maldestri sotterfugi e
bislacche azioni di protesta, per i due amici sarà forse
l’occasione di redimersi e rimettere ordine nelle proprie vite. Il
film uscirà in Italia per I Wonder Pictures in collaborazione con
Unipol Biografilm Collection.
Madrina della 41ma edizione del TFF
sarà Catrinel Marlon, attrice ed ex modella con un
passato da atleta, nata in Romania e poi trasferitasi in Italia.
Dopo i suoi ruoli nel mondo del cinema e delle serie tv, tra cui
Tutti per uno – Uno per tutti di Giovanni Veronesi, La
Gomera di Corneliu Porombou e Loro chi? di Francesco
Miccichè e Fabio Bonifacci, Cartinel Marlon è recentemente passata
dietro la macchina con Girasoli, film d’esordio ispirato
ad una storia vera che ha toccato da vicino la regista e i suoi
familiari, scritto dalla stessa Marlon con Francesca Nozzolillo e
Heidrun Schleef e interpretato tra gli altri da Gaia Girace e
Monica Guerritore.
Tra gli appuntamenti del 41° Torino
Film Festival ci sarà anche una retrospettiva dedicata a
Sergio Citti, in occasione del novantesimo anno dalla
nascita, realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di
Cinematografia – Cineteca Nazionale. Un omaggio ad un maestro che
nella sua cinematografia ha fatto coesistere popolarità e ricerca,
come da sempre fa il Torino Film Festival.
La retrospettiva, curata da Stefano
Boni, Grazia Paganelli, Matteo Pollone e Caterina Taricano sarà
accompagnata da un convegno e da un volume edito dal Centro
Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale curato da
Matteo Pollone e Caterina Taricano.
La 20th Century
Studios ha diffuso il trailer e il poster di
Assassinio
a Venezia, il nuovo film diretto e interpretato da
Kenneth Branagh
nonché suo terzo lungometraggio dedicato al detective
Hercule Poirot dopo Assassinio sull’Orient
Express e Assassinio sul Nilo. Questo
inquietante nuovo thriller soprannaturale è ora basato sul romanzo
“Hallowe’en Party” di Agatha Christie ha
una data d’uscita nelle sale attualmente fissata al il 15
settembre 2023.
Per quanto riguarda la trama,
Assassinio
a Venezia è ambientato nella misteriosa Venezia
del secondo dopoguerra alla vigilia di Ognissanti, dove Hercule
Poirot, ormai in pensione e vivendo in un esilio autoimposto nella
città più affascinante del mondo, partecipa con riluttanza a una
seduta spiritica in un palazzo fatiscente e infestato. Quando uno
degli ospiti viene assassinato, il detective viene catapultato in
un sinistro mondo di ombre e segreti, costretto nuovamente a dover
risolvere il caso prima che qualcos altro di spiacevole possa
accadere.
Il film, come già riportato, è
diretto da Kenneth Branagh con una sceneggiatura del
candidato all’Oscar Michael Green
(Logan). I produttori sono Kenneth Branagh, Judy
Hofflund, Ridley Scott e Simon
Kinberg, con Louise Killin, James
Prichard e Mark Gordon come produttori
esecutivi. Un brillante ensemble interpreta un cast di personaggi
indimenticabili, tra cui Kenneth Branagh, Kyle Allen
(Rosaline), Camille Cottin (Call My
Agent), Jamie Dornan
(Belfast), Tina Fey (30 Rock),
Jude Hill (Belfast), Ali
Khan (6 Underground), Emma Laird
(Mayor of Kingstown), Kelly Reilly
(Yellowstone), Riccardo
Scamarcio (L’ombra di Caravaggio) e la
recente vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh
(Everything Everywhere All at Once).
Nonostante il terremoto che ha
scosso le stanze della Warner Bros, sembra che
Aquaman e il
regno perduto sia sopravvissuto allo
scossone e che uscirà comunque a fine di quest’anno, non senza una
o due modifiche significative per far rientrare il film dentro a un
nuovo canone.
Secondo un nuovo rapporto di
THR uno dei cambiamenti più recenti al film diretto da
James Wan è stato quello di annullare
completamente la partecipazione del Batman di Ben
Affleck al film.
L’Hollywood Reporter rivela che,
secondo le fonti, sono in corso dei cambiamenti in Aquaman e il
regno perduto– che ha
appena terminato il suo enorme
terzo round di riprese – perché il film deve riflettere lo
stato in continua evoluzione dell’Universo DC. Nel caso di Batman,
sia Affleck che Michael Keaton hanno preso parte e
ad un certo punto hanno filmato delle scene. Inizialmente, l’ex
capo della DC Films Walter Hamada voleva che il
Batman di Keaton fosse una presenza di tipo Nick Fury nel
franchise, che transitava tra i film, diventando una sorta di
mentore per altri supereroi, ma l’idea è stata poi definitivamente
bocciata quando lo studio ha annullato Batgirl.
Dopo che The Flash
non è riuscito a incassare bene al botteghino globale anche con più
Uomini Pipistrello al suo interno, sembra che l’ordine del giorno
sia rendere Aquaman e il Regno Perduto
completamente privo di Batman. Le fonti spiegano che il motivo alla
base di questa decisione è che i nuovi capi della DC James
Gunn e Peter Safran vogliono evitare di
presentare un universo condiviso prima che prenda completamente
forma, che è stato uno dei più grandi errori che il
DC
Extended Universe ha commesso in passato. Le fonti
hanno anche riferito che c’è una maggiore tendenza a rendere il
film con
Jason Momoa il più autonomo possibile, in modo da
tagliare qualsiasi riferimento a un universo condiviso che ormai
non esiste più in quella forma.
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in
Aquaman e il
regno perduto, sequel del film che ha rilanciato
in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo
seguito, diretto ancora una volta da James
Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno
anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta
Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.David Leslie Johnson-McGoldrick,
collaboratore ricorrente di Wan, scriverà la
sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter
Safran saranno co-produttori.
In occasione dell’uscita in sala
di Rheingold, il nuovo film di genere drammatico del
2022, diretto da Fatih Akin, con Emilio
Sakraya e Kardo Razzazi, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di
assistere gratuitamente al film.Rheingold esce al cinema il 27 luglio 2023, distribuito da
I Wonder Pictures.
Di seguito gli orari e i cinema di Roma e
Milano che partecipano all’evento durante il quale il film
verrà introdotto da Frankie hi-nrg mc.
Per prenotare il tuo invito
gratuito valido per 2 ingressi clicca qui (link) riceverai una e-mail di conferma invito fino
ad esaurimento posti.
Rheingold, la trama
Rheingold, è ambientato nel 2010 in Iraq e
racconta la storia di tre uomini, che dopo essere stati caricati su
di un camion, vengono portati in carcere, dove subiscono torture
brutali. I tre erano ricercati per aver compiuto il furto di un
carico d’oro in Germania.
Uno di loro, Giwar Hajabi noto
come Xatar (Emilio
Sakraya), ricorda come ha trascorso l’infanzia da curdo a
confine con l’Iraq e il successivo arresto dei genitori musicisti.
Una giovinezza vissuta tra Parigi, Bonn e Londra, durante la quale
è passato da piccolo criminale a grande spacciatore. Eppure, questi
duri anni non hanno mai scalfito la sua passione per la musica, in
particolare per il rap.
La vita condotta
tra illegalità, narcotraffico, amore ed emarginazione lo hanno
portato a compiere il furto d’oro per pagare i suoi debiti con il
cartello, dopo che un carico di droga è scomparso. Ma la storia di
Xatar non finisce qui, non dentro una prigione irachena…
Dall’inferno di una prigione irachena, a metà degli anni
Ottanta Giwar Hajabi arriva in Germania con la sua famiglia e
approda in fondo al mondo. In poco tempo, passa da piccolo
criminale a grande spacciatore, guadagnandosi il soprannome Xatar
(“pericoloso”). Fino a quando non perde un prezioso carico di
droga. Per saldare i suoi debiti con il cartello, Giwar progetta
così un leggendario furto d’oro…Il pluripremiato regista Fatih Akin
racconta la sensazionale storia vera del rapper curdo Xatar – dalla
guerra, al ghetto, fino alle vette della musica mondiale – in
un’opera travolgente che mescola film biografico, romanzo di
formazione e heist comedy, tra Romanzo
Criminale e il miglior Guy Ritchie. Con i testi delle
canzoni adattati da Frankie hi-nrg mc.
Nicolas Pariser
torna al cinema con il suo terzo lungometraggio, Il Mistero
del Profumo Verde (Le parfum vert), dopo
Le grand jeu (vincitore del Prix Louis-Delluc per
la migliore opera prima) e Alice et le maire, che
ha vinto il Label Europa Cinémas alla Quinzaine
des Réalisateurs e il César per la migliore
attrice per Anaïs Demoustier.
Passato ancora una volta per la
Quinzaine des Réalisateurs del 2022, il film è un omaggio
talmente ispirato al mondo dei fumetti di Hergé da
sembrare un adattamento. Ma non è nulla di tutto ciò, poiché questa
commedia spionistica ha avuto origine direttamente dalla mente del
regista, incrociando come vettori ispiratori gli albi di
Tintin e i film di Hitchcock.
Il Mistero del Profumo Verde, la
trama: intrigo internazionale
Dopo la morte (per avvelenamento) di
un attore nel bel mezzo di una rappresentazione teatrale della
Comédie-Française, l’attore Martin Rémi (Lacoste)
– che ha sentito le ultime parole del morto – viene seguito e
rapito da mafiosi che lo portano in un maniero isolato a
Rambouillet. Qui incontra un misterioso criminale che si perde a
parlare di una apparente e rinnovata politicizzazione della
gioventù, prima di liberarlo definitivamente nelle prime ore del
mattino dopo avergli somministrato un tranquillante. Una volta
tornato a Parigi, completamente confuso rispetto a ciò che gli è
accaduto nelle ultime ore, si reca in una libreria specializzata in
fumetti, avendo dedotto che il suo rapitore deve essere un
collezionista.
È lì che incontra Claire
Cahan (Kiberlain), un’autrice di fumetti in piena crisi
familiare, che decide di accompagnarlo nella sua ricerca di
risposte per sfuggire alle proprie preoccupazioni. Ricercato dalla
polizia e involontariamente coinvolto in un’operazione
internazionale, ma determinato a trovare Hartz (il
suo rapitore, capo dell’organizzazione Le Parfum Vert),
Martin si reca a Bruxelles con la sua nuova complice. Senza
comprendere realmente i dettagli di questa vasta macchinazione, i
due vengono infine catturati dai servizi segreti francesi, in
questo continuo inseguimento tra gatto e topo.
Tra dolce follia e (troppa) seriosità
Fortemente influenzato dai primi
fumetti di Hergé e dalla fase inglese del cinema
di Alfred Hitchcock, con Il Mistero del
Profumo Verde il regista ha voluto recuperare lo spirito
di questi due mondi, ancorandoli però al XXI secolo, attraverso una
cornice da commedia poliziesca e spionistica. La sceneggiatura,
scritta da lui stesso, è ricca di originalità e mistero: un
enigmatico omicidio alla Comédie-Française dà inizio a una caccia
all’uomo internazionale, da Bruxelles a Budapest.
Il Mistero del Profumo
Verde è indubbiamente un film affascinante, anche se non
riesce a convincere del tutto. Manca un vero equilibrio tra cinema
d’autore referenziale e narrazione efficace, obiettivo raggiunto da
Truffaut con Finalmente domenica! e
da PascalThomas con Due per
un delitto, due modelli di commedia poliziesca francese basati
su una coppia di dilettanti che conduce le indagini.
Nicolas Pariser immerge inizialmente lo spettatore
in un’adorabile e dolce follia, dove le risate e la meraviglia sono
potenzialmente ad ogni angolo. Ma l’iperterrita intenzione di
rendere ogni svolta di trama seriosa, ostacola purtroppo quella che
aveva tutte le carte in regola per essere una commedia
brillante.
Investigatori agli antipodi
La piacevole energia trasmessa dal
duo di investigatori formato da Vincent Lacoste/
Sandrine Kiberlain, che abbraccia pienamente i
codici del genere, è sicuramente uno degli aspetti più appaganti
del film. Purtroppo, man mano che la storia si dipana e il regista
si allontana dal suo incipit stravagante, il ritmo inizia ad
ingannarci e a disperdere la nostra attenzione, complice una trama
traballante che non riesce a decidere tra la sottotrama
sull’antisemitismo in Europa, il thriller spionistico e la commedia
sentimentale.
Sia da soli che in coppia, le loro
silhouette e le loro voci – spesso avvolte dal fascino di dialoghi
deliziosi – sono ideali per rappresentare questi due personaggi
fuori dal mondo. Lo spettatore si affeziona a loro fin dall’inizio
e li seguono man mano che procedono nell’indagine e scoprono la
grave cospirazione che minaccia il mondo, tratteggiando un racconto
che diventa principalmente un giallo, con una frase in codice che
potrebbe essere la chiave per risolverlo.
Il “profumo verde” in questione è un
misterioso strumento informatico che non è altro che un MacGuffin,
un pretesto per organizzare un lungo inseguimento in cui i nostri
due protagonisti giocano al gatto e al topo con i loro inseguitori.
Ma, poiché sia Martin che Claire
non hanno nulla da perdere, diventano ben presto i cacciatori
piuttosto che le prede, con un’ingenua incompetenza che diverte
molto e che sminuisce volutamente la posta in gioco: una svolta
interessantissima, forse la vera chiave che avrebbe svoltato il
film, qualora avesse deciso di proseguire sulla strada della
commedia quasi surreale.
Il pubblico ha accolto con grande la
data di uscita condivisa di Barbie e
Oppenheimer, creando poster e
magliette celebrando il crossover tra due film di genere molto
diverso. Questo accade oltreoceano perché in Italia si dovrà
aspettare ancora un altro mese per l’uscita del film di Christopher Nolan.
Questo evento non è il solo: nel
corso degli anni sono stati proiettati altri film nello stesso
giorno, di generi molto diversi tra loro, che sono stati una ottima
campagna di marketing per gli studi cinematografici concorrenti per
attirare un pubblico diverso.
1Prima di Barbie: Il
cavaliere oscuro e Mamma Mia!
Il Cavaliere Oscuro e Mamma Mia! sono usciti il 18 luglio
2008. Questo binomio dimostra che Christopher Nolan ha già combattuto la
battaglia tra Barbie e Oppenheimer, e 15 anni fa Nolan è
stato il vincitore. Il Cavaliere Oscuro ha guadagnato
oltre 1 miliardo di dollari in tutto il mondo, anche se Mamma Mia! ha comunque ottenuto il
suo successo finanziario incassando 694 milioni di
dollari.
Nel
2008, Nolan ha avuto il vantaggio di distribuire un film con una
proprietà intellettuale consolidata, un vantaggio che Greta Gerwig ha ora nel weekend di apertura di
Barbie e Oppenheimer. Come in questa battaglia
del 2008, però, Hollywood potrebbe scoprire che entrambi i film
ottengono comunque successo nei rispettivi mercati, soprattutto con
il numero di doppi film che il pubblico ha in programma, senza
dover scegliere tra due grandi registi.
L’attore Chadwick
Boseman è meglio noto per il ruolo di T’Challa, alias
Black Panther, all’interno del Marvel Cinematic Universe. Nel
corso della sua carriera, però, egli ha recitato anche in diversi
altri film come Get on Up – La storia di James Brown, Ma Rainey’s Black Bottom e
City of Crime (qui la recensione).
Quest’ultimo, uscito nel 2019, è un puro thriller poliziesco ricco
di tutti i migliori elementi del genere. Diretto da Brian
Kirk (noto per aver diretto serie come I Tudors e
Il Trono di Spade), il film vede Boseman nei panni di un
detective pronto a tutto pur di fare giustizia.
Si tratta di una delle ultime
interpretazioni del compianto attore, prematuramente scomparso nel
2020 dopo una lunga battaglia contro la malattia. Con questo cupo
film, Boseman ha dimostrato doti drammatiche particolarmente
valide, che lo confermano come un attore particolarmente capace e
adatto ad ogni tipologia di ruolo. Gli sceneggiatori Adam
Mervis e Matthew Michael Carnahan hanno
raccontato di essersi ispirati ai principali film di questo genere
per costruire il loro racconto, dando vita ad una forsennata caccia
agli assassini resa ancor più coinvolgente interpretazione del
protagonista.
Con il titolo originale di 21
Bridges, in riferimento agli accessi presenti per entrare a
Manhattan, il film è dunque un’opera da non perdere, tanto per gli
amanti del genere quanto per i fan di Boseman. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
City of Crime: la trama del film
Protagonista del film è il detective
della polizia di New York Andre Davis, il quale
viene convocato per dar vita ad una frenetica caccia all’uomo a
Manhattan. Egli deve infatti porsi sulle tracce di una coppia di
rapinatori ed ex veterani di guerra, Michael
Trujillo e Ray Jackson, che hanno ucciso
ben otto poliziotti durante una rapina. I due criminali avevano
infatti deciso di attuare un furto di cocaina, ma l’impresa si era
poi rivela più complicata del previsto e con l’arrivo degli agenti
il fuoco è stato aperto senza pietà contro di questi. Per evitare
che i due possano sfuggirgli e lasciare Manhattan, Davis fa una
richiesta molto particolare.
Insieme al partner Frankie
Burns e al capitano della polizia
McKenna, egli decide di far chiudere tutti i 21
ponti della città, di fatto lasciandosenza di fuga i due killer. La
frenetica caccia all’uomo, però, si dovrà necessariamente
concludere in un’unica notte, poicbé alle 5 del mattino i ponti
dovrano necessariamente essere riaperti. Prima che i due criminali
riescano a fuggire con nuove identità, Davis e Burns dovranno
dunque individuare i due killer, rendendosi però ben presto conto
di come questi non siano che una parte di una più cospirazione più
grande, la quale sembra ricadere proprio su di loro.
City of Crime: il cast del
film
Come anticipato, ad interpretare il
detective Andre Davis vi è l’attore Chadwick
Boseman. L’attore è venuto a conoscenza del progetto
durante una premier di Avengers: Infinity War.
I due registi Anthony e Joe Russo
gli proposero il film, ritenendolo perfetto per la parte. Boseman
ne rimase da subito affascinato, decidendo anche di svolgere il
ruolo di produttore per questo. Originariamente, Boseman aveva
inoltre dato la propria disponibilità anche per realizzare un
sequel, il quale lo avrebbe nuovamente visto come produttore e
interprete. Il risultato poco soddisfacente al box office di
City of Crime e la sua scomparsa hanno però cancellato
ogni piano a riguardo.
Accanto a lui, nel ruolo dell’agente
Frankie Burns vi è l’attrice Sienna Miller.
Questa ha raccontato di come Boseman le abbia donato parte del suo
salario per compensare alla disuguaglianza di compenso dato loro.
L’attore premio Oscar J. K. Simmons è
invece il capitano della polizia Matt McKenna. Sono poi presenti
gli attori Taylor Kitsch
nel ruolo del criminale Ray Jackson e Stephan
James in quelli di Michael Trujillo. Quest’ultimo attore è
meglio noto per aver interpretato Jesse Owens nel film Race. Completano poi il
cast Keith David nei panni del capitano Spencer,
Alexander Siddig in quelli di Adi e
Victoria Cartagena nel ruolo del sergente Yolanda
Bell.
City of Crime: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
City of Crime grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 19 luglio alle ore
23:40 sul canale Rai 3.
Uno dei più apprezzati thriller del 2020 è anche uno
dei meno generalmente noti. Si tratta di
Alone, film mai distribuito in Italia e
passato in sordina per via della pandemia da Covid-19. Diretto da
John Hyams, è questo un remake del film
svedeseFörsvunnen (2011)
diretto da Mattias Olsson (anche sceneggiatore di
questa nuova versione statunitense) ed Henrik JP
Åkesson. A rendere interessante Alone è il suo
mescolare il minimalismo della sua storia ad una costruzione della
tensione particolarmente solida. Il risultato è un film che con
poco riesce ad incutere profonda tensione nello spettatore.
Il merito è però anche di una
location selvaggia e oscura da cui possono emergere pericoli ad
ogni momento. La maggior parte del film si svolge infatti in una
foresta, luogo ideale per descrivere ulteriormente lo smarrimento
vissuto dalla protagonista. Alone può infatti essere
interpretato come il bisogno della protagonista di ritrovare la
strada in seguito ad una profonda crisi personale. Nel corso di
questa ricerca, deve imparare a fare i conti con la propria
solitudine e il suo doversi salvare solamente grazie alle proprie
forze. Tutto dunque mira a portare avanti questa tematica, in modo
particolarmente ben congeniato.
Per tutti gli appassionati del
genere, Alone è dunque un film da recuperare, che oltre a
profondi brividi regala anche emozioni di fondo particolarmente
valide. Attenzione però a non confonderlo con un altro film dallo
stesso titolo uscito nello stesso anno, incentrato però su
un’apocalisse zombie. Prima di intraprendere una visione del
thriller, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Alone
Il film racconta la storia di
Jessica, rimasta da poco vedova, che decide di
lasciare la città di Portland e trasferirsi altrove nel disperato
tentativo di far fronte al dolore dovuto alla sua perdita.
Desiderosa d’iniziare una nuova vita, la giovane si mette dunque in
macchina e inizia il suo viaggio, ma lungo i boschi del nord-ovest
americano qualcosa interrompe il suo cammino: finisce infatti nel
mirino di uno strano individuo, che inizia a seguire ogni suo
spostamento. Dopo averlo incrociato più volte, Jessica, sempre più
terrorizzata dall’ossessione che lo sconosciuto sembra nutrire nei
suoi confronti, decide di rivolgersi alla polizia, ma ormai è
troppo tardi.
Catturata e segregata in una capanna
da quell’uomo misterioso, farà di tutto per scappare dalle grinfie
del suo sequestratore. La fuga verso la libertà finirà però per
condurla inevitabilmente nel cuore della natura selvaggia. Sola e
spaventata, Jessica si trova a dover fare appello a tutta la sua
forza e la sua astuzia per sopravvivere ai pericoli della foresta.
Il tutto mentre il suo inseguitore, intenzionato a riappropriarsi a
ogni costo della sua preda, si avvicina sempre di più. Per Jessica,
sarà questo il momento in cui capirà di poter contare solo su sé
stessa per andare avanti.
Il cast di Alone
Ad interpretare Jessica,
protagonista del film, vi è l’attrice Jules
Willcox, già vista in piccoli ruoli nei film Under the Silver Lake e
On the Rocks, ma anche
nella serie Servant. Il set di
Alone per lei si è però rivelato una vera e propria sfida,
in quanto si è rotta un piede durante una delle prime scene
d’azione del film. Per terminare le riprese è dunque stata
necessaria la sua controfiguraMichelle
Damis. Altre scene, per cui era necessaria l’effettiva
presenza della Willcox, sono invece state girate mesi dopo, in
seguito alla sua completa guarigione.
L’attore Marc
Menchaca, noto per essere apparso in serie TV quali
Ozark, The
Sinner e The Outsider, interpreta invece il rapitore.
Per questo personaggio si decise che il suo modo di adescare le
proprie vittime sarebbe stato simile a quello del vero serial
killer Ted Bundy, ovvero fingere di
aver bisogno di assistenza con l’auto in panne per attirare le sue
prede. Nel film è poi presente l’attore Anthony
Heald, celebre per aver interpretato il dr. Frederick
Chilton nel film Il silenzio degli innocenti e Red Dragon. In
Alone, egli interpreta un uomo di nome Robert che si offre
di aiutare Jessica.
Il trailer di Alone e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Alone grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rai
Play e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 19 luglio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Mister Car e i
templari (il cui titolo originale è Pan
Samochodzik i Templariusze) è un recente lungometraggio
polacco d’avventura diretto da Antoni Nykowski
(Podroz, Zoe) con la sceneggiatura scritta dallo stesso
Nykowski insieme a Bartosz Sztybor (Cyberpunk:
Edgerunners, Semper Fidelis) e Zbigniew
Nienacki (il cui libro ha ispirato in particolare il
racconto del film). Arrivato direttamente su Netflix il 13 luglio
2023, in tutti i paesi in cui il servizio streaming è disponibile,
il film è dunque il nuovo rappresentante di quella ricerca da parte
dell’azienda di offrire spazio anche a contenuti provenienti da
cinematografie altrimenti poco conosciute.
Con Mister Car e i templari
si offre dunque un film davvero per tutti, grandi e piccoli, che
sotto diversi punti di vista ricorda i film della saga di Indiana Jones, ricchi
di avventura, elementi fantasy, tanto umorismo ma anche
concrete minacce. Il film è inoltre costruito per essere il primo
di una nuova serie basata sul personaggio protagonista e ci si può
dunque aspettare ulteriori sequel in futuro. Considerando che il
titolo è divenuto da subito uno dei più visti sulla piattaforma,
alla luce di questo successo diventa sempre più probabile che
Netflix possa autorizzare la realizzazione di ulteriori
capitoli.
Per gli amanti dei film d’avventura,
ed è in cerca di qualcosa di diverso dal classico film statunitense
di questo genere, Mister Car e i templari è un’ottima
alternativa, capace di offrire intrattenimento, risate e grande
gusto per lo spettacolo. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le modalità per
trovarlo e vederlo su Netflix.
La trama di Mister Car e i templari
Protagonista del film è
Tomasz, uno storico dell’arte chiamato dai suoi
amici il signor Samochodzik. Egli deve il suo soprannome a un
insolito veicolo ereditato dallo zio inventore. Questa vettura,
seppur brutta, ha la capacità di correre a una velocità di 280 km
orari e si rivela spesso utile nelle avventure in cui si caccia
Tomasz. Proprio a bordo di questo veicolo, egli è ora diretto in
Polonia, con l’obiettivo di indagare su una preziosa croce dei
Templari, che secondo la leggenda potrebbe condurre a un immenso
tesoro risalente addirittura ai tempi di Jacques de
Molay, gran maestro dell’ordine cavalleresco in seguito
condannato per eresia.
Egli non però è il solo sulle tracce
della croce e dovrà infatti vedersela sia con una sua acerrima
nemesi, lo spietato Adios, ma anche con altri
individui che hanno interesse a mettere le mani su quelle presunte,
immense, ricchezze. Tomasz, narcisista e abituato a lavorare da
solo, capirà che stavolta per riuscire nell’impresa dovrà
collaborare con una bella giornalista, con la figlia di un suo
collega ucciso in circostanze misteriose e con tre piccoli orfani
reduci da un campo scout, cercando di arrivare per primo al tesoro.
L’avventura è garantita.
Il cast di Mister Car e i templari
Mister Car e i templari
vede un cast composto da attori polacchi, per questo poco noto al
di fuori del loro paese d’origine. L’arrivo del film su Netflix è
però l’occasione per conoscerli meglio. Ritroviamo dunque
Mateusz Janicki (Marusarz. Tatrzanski orzel,
Pensjonat nad rozlewiskiem) nella parte di Tomasz, mentre
l’attrice Sandra Drzymalska (vista in Eo ma anche nel film
italiano Sole) ricopre il ruolo di Anka.
Maria Debska (Autumn Girl, Zabawa,
zabawa) interpreta Karen, mentre Olgierd
Blecharz (Jakos to bedzie, Zakochani po uszy) è
Sokole Oko. Jacek Baler(I
flagelli di Breslavia, Wataha) interpreta la nemesi del
protagonista, Adios, mentre l’attrice Anna Dymna
(Excentrycy) interpreta Lajma.
Il trailer di Mister Car e i
templari e come vedere il film su Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di Mister Car e i templari unicamente
grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix,
dove attualmente è al 4° posto della Top
10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per
vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla
piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo
di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità
video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti
nel catalogo.
Dopo il
posterPrime Video ha
svelato il poster ufficiale della seconda stagione della serie
Original La Ruota del Tempo, che sarà
disponibile in esclusiva dal 1° settembre sulla piattaforma in
oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Questo trailer esclusivo
mostra gli amati personaggi della serie alle prese con
la minaccia mortale della crescente oscurità e fornisce
un’anteprima su nuovi personaggi amati dai fan della saga
letteraria, come Elayne Trakand, Aviendha e Lady Suroth. Nel
trailer sono inclusi anche adrenaliniche battaglie e easter
egg che contengono oltre due minuti di scene sinora inedite.
La seconda stagione de La Ruota
del Tempo è basata sul secondo romanzo dell’epica saga
letteraria di Robert Jordan intitolato La grande
caccia, contiene elementi del terzo romanzo, Il drago
rinato, ed è stata girata in Repubblica Ceca, Marocco e
Italia. La serie è interpretata da RosamundPike (L’amore bugiardo – Gone
Girl, I Care a Lot) nel ruolo di Moiraine
Damodred, Daniel Henney (Criminal
Minds) come Lan Mandragoran, Zoë
Robins (Power Rangers Ninja Steel) nei panni
di Nynaeve al’Meara, Madeleine
Madden (Dora e la città perduta) come Egwene
al’Vere, Marcus
Rutherford (Obey) nel ruolo di Perrin
Aybara, Dónal Finn (SAS Rogue
Heroes) nei panni di Mat Cauthon e Ceara
Coveney (Il giovane Wallander) come Elayne
Trakand.
Il lancio del trailer segna il
ritorno dei #WOTWednesdays, che prevedono il rilascio settimanale
di materiali e news dedicati alla seconda stagione della serie,
fino al debutto il 1° settembre. La Ruota del Tempo
è basata sui romanzi best-seller di Robert Jordan
ed è una delle serie fantasy più popolari e durature di tutti
i tempi, con oltre 90 milioni di libri venduti. La seconda
stagione sarà disponibile in esclusiva dal 1° settembre su
Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo. La Ruota del Tempo è l’ultima novità per i
clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni
veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video,
con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o
€4,99/mese. La serie è co-prodotta da Amazon Studios e Sony
Pictures Television Studios.
In uno dei borghi più belli del
centro Italia si rinnova l’appuntamento annuale con il cinema sotto
le stelle. A Fara in Sabina dal 20 al 23 luglio si
svolgerà la quarta edizione del Fara Film Festival
(www.farafilmfestival.com), concorso internazionale di cinema, arte
e enogastronomia ideato da Riccardo Martini,
prodotto da Martini Eventi in collaborazione con
Alfiere Productions e diretto da Daniele
Urciuolo con Cinzia Sanna, con il patrocinio
delComune di Fara in Sabina, della Provincia di
Rieti e della Regione Lazio.
Ogni sera proiezioni in piazza
Garibaldi con i protagonisti del cinema italiano. In apertura il 20
luglio ci sarà il film “Il figlio più piccolo” dove il regista
Pupi Avati e l’attore Nicola Nocella – che per questo film nel 2010
ha vinto il Nastro d’argento come migliore attore esordiente – si
ritroveranno dopo tredici anni.
Pupi Avati sarà protagonista anche
nel pomeriggio alle 18.30 in piazza Duomo dell’evento “Il cinema
incontra le istituzioni”, alla presenza della Ministra per la
famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria
Roccella. Riccardo Martini, presidente Fara Film Festival;
Roberta Cuneo, Presidente Della Provincia Di Rieti; Lorenza Lei,
Responsabile Cinema per la Regione Lazio; Manuela Rinaldi,
Assessore ai lavori pubblici, alle politiche di ricostruzione, alla
viabilità e alle infrastrutture della Regione Lazio; Pasquale
Ciacciarelli, Assessore urbanistica, politiche abitative, case
popolari, politiche del mare della Regione Lazio; Anna Cinzia
Bonfrisco, Europarlamentare. Modera Mario Benedetto, giornalista de
“Il Tempo”.
Il 21 luglio invece sarà la volta
di un sentito omaggio al compianto attore e regista
Francesco Nuti, con la proiezione del film “Tutta
colpa del paradiso”, dove sarà presente l’attrice protagonista
Ornella Muti. Attesi anche Sergio Rubini per la proiezione del film “I
Fratelli De Filippo” (22 luglio) e Asia Argento
per il film “Incompresa” (23 luglio).
Tra gli ospiti annunciati anche
Ilenia Pastorelli, Denise Capezza, Dario Bandiera, Giuseppe
Pirozzi, Maurizio Rigatti, Elda Alvigni, Armando Pizzuti, Adamo
Dionisi, Chiara Baschetti, Selene Caramazza, Roberto Oliveri, Giada
Benedetti, Luce Cardinale, Antonella Salvucci, Susy Laude, Adelmo
Togliani e tanti altri. Le serate, condotte da
Renzo Di Falco e Claudia Tosoni, saranno
arricchite di momenti musicali, visione di cortometraggi e spot
fuori concorso.
Quartier generale sarà
Palazzo Martini in via della Repubblica, che
ospiterà masterclass, workshop e incontri istituzionali. Giovedì 20
luglio si partirà con il workshop di recitazione di Nicola Nocella
alle 9.30. Venerdì 21 luglio il workshop del regista Maurizio
Rigatti alle 9.30 e la masterclass di Ornella Muti alle 18.30. In
programma sabato 22 luglio il workshop dell’attrice Elda Alvigni,
seguito alle 18.30 dalla masterclass di Sergio Rubini. Nella
giornata di domenica 23 luglio si parte con il workshop di Armando
Pizzuti, si conclude alle 18.30 con la masterclass di Asia Argento.
Ogni giorno dalle 16 alle 18 le proiezioni delle opere in gara. Le
interviste saranno curate da Fabiola Dalla Chiara.
Il Festival dei cortometraggi,
guidato da Ilenia Cavaliere, sarà diviso in tre sezioni: Italia,
Mondo e Animazione, con un’attenzione alle tematiche sociali e
ambientali. Una Giuria di qualità – composta da Alessandro
Bonifazi, produttore; Massimiliano Mechelli, compositore; Paola
Sini, attrice e produttrice; Francesca Delise, sales; Aldo Iuliano
regista; Giuseppe Marco Albano, regista e autore – e una Giuria
popolare che decreteranno i vincitori del concorso.
Tra i riconoscimenti anche la
menzione speciale per la tematica sociale, il Premio Speciale Fara
Film Festival e il Premio Mujeres nel Cinema. Tra le novità per i
ragazzi dei workshop con professionisti come il casting
director Armando Pizzuti, l’attrice Elda Alvigini, il regista
Maurizio Rigatti e l’attore Nicola Nocella e dei panel con
le Istituzioni per parlare di cineturismo, ambiente e politiche
sociali.
“Non vediamo l’ora di
condividere con i residenti e i turisti che accorreranno a Fara in
Sabina questa nuova edizione del festival, sempre più glamour e
attraente, con ospiti d’eccezione come Ornella Muti, diva
indiscussa nel cinema italiano, il maestro Pupi Avati, Sergio
Rubini, Ilenia Pastorelli, con un focus anche sui giovani.
Ospiteremo alcuni talenti tra i quali Giuseppe Pirozzi in arte
Micciarella tra i protagonisti della serie di successo Rai Mare
Fuori e un’attrice e regista talentuosa e anticonformista come Asia
Argento. Non mancheranno le degustazioni e i momenti conviviali che
hanno contraddistinto il festival in questi anni. Ringrazio il
sindaco di Fara in Sabina Roberta Cuneo e la sua giunta per il
sostegno istituzionale”, ha dichiarato Riccardo Martini.
“Sarà un festival formativo e
promozionale – prosegue il direttore artistico Daniele
Urciuolo – perché abbiamo introdotto workshop e masterclass con
professionisti del settore come registi, casting director, acting
coach, e in più ospiteremo dei giovani videomaker provenienti da
varie regioni d’Italia che realizzeranno dei video ambientati nel
territorio della Sabina”.
Il Fara Film Festival è
realizzato grazie ai partner istituzionali Comune di Fara in
Sabina, Provincia di Rieti e Regione Lazio e gli Sponsor
Engineering 2K spa, In opera, Cogetras, MOVI.LOG., Car Camper,
Farmacia Passo Corese, Kare, Edilcasa immobiliare, Consorzio Sabina
DOP, Polimar srl, Sabina for Rome, Vita flex materassi, Casale Del
Giglio, G.Edi.S. srl, Caseificio Seggiano e Giovanni Pietro Deroma.
Il Festival è gemellato con Catania Film Fest, Milazzo Film
Festival, Picentia short film festival, Parliamo di donne di
Cantalupo in Sabina, Cineincontriamoci, E io ci sto – Il cinema
sotto le stelle, Milano Acting Lab, Mujeres nel Cinema e Fiera
Mondiale del Peperoncino – Rieti Cuore Piccante.
Sin dal suo debutto nell’ottobre
2021, Ghostsè
stato un successo a sorpresa tra i telespettatori della
CBS. Adattato dall’omonima commedia britannica, la serie tv ha
recentemente completato due stagioni ed è stato rinnovato per una
terza. La sit-com è rapidamente salita alla ribalta nelle sue
prime due stagioni, diventando una delle nuove commedie più viste
della CBS con una media di 7,76 milioni di persone per episodio. La
seconda stagione dello show ha visto un aumento degli spettatori,
con una media di oltre 9 milioni di spettatori ogni settimana sulla
TV lineare e oltre 11 milioni su tutte le piattaforme, secondo
CBS.
Probabilmente possiamo aspettarci
Ghosts
andrà avanti fino a quando la sua controparte britannica molto
popolare se i numeri di spettatori che la seguono rimarrà stabile.
La prossima terza stagione dovrebbe portare una nuova dose di
mistero nella famiglia Arondekar dopo il finale
mozzafiato della seconda stagione. La coppia principale
dello show Sam (interpretata da Rose
McIver ) e Jay (interpretata da Utkarsh
Ambudkar ) riescono a mantenere la Woodstone, tuttavia,
nei nuovi episodi potrebbero perdere qualcuno della loro famiglia
di fantasmi appena formata. Nel finale non viene rivelato agli
spettatori chi sia e questa informazione giocherà probabilmente un
ruolo importante nella trama della terza stagione.
Quindi, mentre aspettiamo che gli
Arondekar tornino e si uniscano alla coppia e alle loro apparizioni
di quartiere per portarci in un’altra avventura spettrale, ecco
tutto ciò che devi sapere sul cast, sulla trama e su tutto ciò che
è stato rivelato finora su Ghosts3.
Quando esce la terza stagione di
Ghosts?
Numerosi programmi TV e film sono
stati colpiti dagli scioperi WGA e SAG-AFTRA in corso ,
che hanno causato ritardi e cancellazioni delle loro date di
uscita. Anche la stagione 3 di Ghosts è stata
influenzata dall’improvvisa pausa, e quindi non c’è ancora una data
di uscita. La terza stagione di Ghosts era
originariamente programmata per andare in onda il giovedì alle
20:30 ET/PT nel programma dell’autunno 2023, ma da allora la
rete ha rivisto i propri piani.
Dove uscirà la terza stagione di
Ghosts?
Come spettacolo della
CBS, Ghosts va
in onda sulla rete e trasmette in streaming su
Paramount +, che è anche il luogo in cui puoi
recuperare gli episodi precedenti dello spettacolo.
Chi sta realizzando Ghosts 3?
Basato sulla commedia televisiva
britannica originale Ghosts,
creata da Mathew
Baynton , Simon
Farnaby , Martha
Howe-Douglas , Jim
Howick , Laurence
Rickard e Ben Willbond per
la BBC, la versione americana con lo stesso nome è stata sviluppata
da Joe Port e Joe
Wiseman per CBS Studios. Insieme a Port e
Wiseman e ai creatori originali, Martha
Howe-Douglas , Alison
Carpenter, Debra
Hayward , Alison
Owen e Angie
Stephenson sono i produttori
esecutivi. Jeff Cardoni tornerà a comporre le
melodie da solletico delle costole della serie comica inquietante.
La terza stagione di Ghosts è stata sviluppata da Joe
vs Joe e CBS Studios, in collaborazione con Monumental Television,
Them There, Lionsgate Television e BBC Studios America.
Ghosts 3: la trama
La stagione 3 di
Ghosts dovrebbe riprendere esattamente da dove si era
interrotta la stagione 2. I fantasmi si ritrovano nei guai
quando decidono di ritrovare la persona che ha ucciso
Alberta circa cento anni fa. Tutti sono scioccati nello
scoprire che non è stato altro che il figlio di Hetty, che ha
ucciso Alberta per stare con il suo ragazzo. Tuttavia, le cose
peggiorano ulteriormente quando Hetty ammette di conoscere la
verità da sempre, e questo inasprisce la sua relazione con
Alberta. I due riescono a riconciliarsi dopo un acceso
dibattito e una successiva punizione, ma ben presto un nuovo
problema scuote Woodstone.
Un nuovo erede, precedentemente
sconosciuto agli Arondekar, arriva sul posto e afferma che la
proprietà le appartiene. È supportata da una falsa prova del
DNA fornita da Dan ( PJ Byrne), l’avvocato
disonesto che rappresenta la tenuta della famiglia
Woodstone. Tuttavia, Sam e Jay riescono a strappare il
controllo della Woodstone dalle sue avide mani dopo aver scoperto
la vera identità dell’erede autoproclamato e visto le bugie di
Dan. Mentre la coppia tira un sospiro di sollievo dopo aver
salvato il loro prezioso B&B, vede una luce splendente uscire
dalla loro casa verso il cielo. È un’indicazione che uno dei
fantasmi è passato dall’altra parte, cioè si è riconciliato con la
propria colpa ed è stato in grado di passare
all’aldilà. Tuttavia, non viene rivelato chi sia (Jay spera
che sia Trevor) e il finale finisce proprio lì. L’identità di
chi è morto e cosa gli è successo sarà una parte importante della
trama di Ghosts 3.
Chi c’è nel cast della terza stagione di
Ghosts?
Ad eccezione di un attore di cui
non conosciamo ancora l’identità, la maggior parte del cast
originale della seconda stagione
di Ghosts tornerà. L’affascinante coppia
Samantha e Jay Arondekar, interpretati da Rose McIver e Utkarsh
Ambudkar, tornano come protagonisti dello spettacolo. Samantha
è una scrittrice freelance che ha vissuto un’esperienza di
pre-morte e da allora ha acquisito il potere di vedere i
fantasmi. Lo chef Jay, che è disoccupato, fa ogni sforzo per
mantenere sua moglie. Trevor Lefkowitz ( Asher
Grodman ), Pete Martino ( Richie
Moriarty ), Susan Montero ( Sheila
Carrasco ), Alberta Haynes ( Danielle
Pinnock ), Captain Isaac Higgintoot
( Brandon Scott Jones ), Hetty Woodstone
( Rebecca Wisocky), Sasappis
( Román Zaragoza ) e Thorfinn
( Devan Chandler Long ) sono tra i
fantasmi che Samantha può vedere nella loro nuova
casa. Analogamente alla seconda stagione, anche la terza
stagione 3 di Ghosts avrà un numero di attori ospiti che
verranno rivelati in seguito, quindi rimanete sintonizzati per
questi aggiornamenti!
Il regista Paul Schrader ha
definito Oppenheimer
il “film migliore e più importante di questo
secolo“. Schrader ha scritto film come
Taxi Driver e
Toro scatenatoe
ha diretto film come First Reformed e Il collezionista di carte. È considerato
uno dei registi e sceneggiatori più influenti della sua generazione
per la sua carriera cinematografica, ma prima di diventare regista
ha iniziato la sua carriera come critico cinematografico. Ancora
oggi, condivide regolarmente i suoi pensieri sui nuovi film in
arrivo su Facebook.
Di recente ha condiviso i suoi
pensieri sul nuovo thriller storico di Christopher Nolan, Oppenheimer, con Cillian Murphy nei panni del padre della bomba
atomica. “Il film migliore e più importante di questo
secolo“, ha commentato “Se vedi un film nei
cinema quest’anno dovrebbe essere Oppenheimer. Non sono una groupie
di Nolan, ma questa fa saltare le porte dai cardini.
Scritto e diretto
daChristopher Nolan,
Oppenheimer è un
thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico
nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve
rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è
interpretato da Cillian
Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e
da Emily
Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e
botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio
Oscar Matt
Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr.,
direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr.
interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione
statunitense per l’energia atomica. La candidata all’Oscar Florence
Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock,
Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward
Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber
e Josh Hartnett
interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest
Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore
dell’Oscar Rami
Malek e questo film vede Nolan riunirsi con
l’attore, scrittore e regista otto volte candidato
all’Oscar Kenneth
Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan
(Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan
Arnold (serie Halloween), David Krumholtz
(La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich
(Solo: A Star
Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere
Oscuro – Il ritorno). Il film è tratto dal libro vincitore
del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and
Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird
e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è
prodotto da Emma Thomas, Charles
Roven di Atlas Entertainment e Christopher
Nolan.
Oppenheimer è girato sia
in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include,
per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica
IMAX in bianco e nero. I film di Nolan, tra cui Tenet, Dunkirk, Interstellar, Inception e la
trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di
dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e
36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.
The Last of
Uscontinuerà per almeno tre stagioni, almeno
secondo quanto ha affermato il produttore esecutivo e showrunner
della serie di successo HBOCraig
Mazin. Infatti, l’autore durante
un’intervista conDeadline, ha
dichiarato: “Ci vorrà più di una stagione. C’è più
storia, quindi questo spettacolo non finirà con la seconda stagione
a meno che la gente non lo guardi e verremo
cancellati“.
Craig Mazin
che è noto per aver portato alla luce la serie di successo Chernobyl ha continuato, discutendo se lo
spettacolodella HBO sarebbe rimasto
fedele al materiale originale del
videogioco. “Salvo ciò, faremo alcune cose
esattamente come erano nel gioco. Faremo altre cose che sono
nel gioco e faremo alcune cose che sono nel gioco, ma le faremo in
modo diverso con il nostro metodo. Non importa se hai giocato
o meno. Sarai sorpreso mentre la stagione si
svolge. Abbiamo alcuni colpi di scena
interessanti”.
Tutto quello che sappiamo su The Last of Us
La serie drammatica di
successo The Last of
Us ha ottenuto
24 nomination per il 75esimo Primetime Emmy, incluso il suo
riconoscimento in categorie importanti come Miglior serie
drammatica, Miglior attore protagonista per la performance
di Pedro Pascal nei panni di Joel e Miglior
attrice protagonista per il ritratto di Ellie di Bella Ramsey. Anche le guest
star
Anna Torv, Melanie Lynskey, Nick Offerman, Murray Bartlett,
Storm Reid, Keivonn Montreal Woodard e Lamar Johnson sono
state nominate nelle rispettive categorie.
The Last of
Us, che è stata rinnovata per la seconda stagione a
gennaio, è prodotta esecutivamente e co-scritta da Mazin e dallo
scrittore di videogiochi originale Neil Druckmann, che è anche uno
dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in
associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi
sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e
Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.
In occasione dell’uscita in sala
di Rheingold, il nuovo film di genere drammatico del
2022, diretto da Fatih Akin, con Emilio
Sakraya e Kardo Razzazi, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di
assistere gratuitamente al film.Rheingold esce al cinema il 27 luglio 2023, distribuito da
I Wonder Pictures.
Roma
Uci Cinemas
Porta di Roma
6
Galleria
Comm Porta di Roma, Via Alberto Lionello, 201, 00139 Roma
RM
26-lug
21.00
Fiumicino
(RM)
Uci Cinemas
Parco Leonardo
15
Via Gian
Lorenzo Bernini, 20/22, 00054 Fiumicino RM
26-lug
20.30
Milano
Uci Cinemas
Bicocca
1
Via Chiese,
20126 Milano MI
26-lug
21.00
Genova
Uci Cinemas
Fiumara
1
Via Paolo
Mantovani, 16151 Genova GE
26-lug
20.30
Orio
(BG)
Uci Cinemas
Orio al Serio
2
Via
Portico, 71, 24050 Orio al Serio BG
26-lug
20.30
Moncalieri
(TO)
Uci cinemas
Moncaglieri
1
Via
Fortunato Postiglione, 2, 10024 Moncalieri TO
26-lug
20.30
Montano
Lucino (CO)
Uci Cinemas
Como
1
Via G.
Leopardi, 1/A, 22070 Montano Lucino CO
26-lug
20.30
Savignano
sul Rubicone (FC)
Uci Cinemas
Romagna
1
Piazza
Metropolis, 47039 Savignano sul Rubicone FC
26-lug
20.30
Molfetta
(BA)
Uci Cinemas
Molfetta
8
Via dei
Portuali, 12, 70056 Molfetta BA
26-lug
20.30
S.G.
Lupatoto (VR)
Uci Cinemas
Verona
4
Via Monte
Pastello, 37057 San Giovanni Lupatoto VR
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gratuito valido per 2 ingressi clicca qui (link) riceverai una e-mail di conferma invito fino
ad esaurimento posti.
Rheingold, la trama
Rheingold, è ambientato nel 2010 in Iraq e
racconta la storia di tre uomini, che dopo essere stati caricati su
di un camion, vengono portati in carcere, dove subiscono torture
brutali. I tre erano ricercati per aver compiuto il furto di un
carico d’oro in Germania.
Uno di loro, Giwar Hajabi noto
come Xatar (Emilio
Sakraya), ricorda come ha trascorso l’infanzia da curdo a
confine con l’Iraq e il successivo arresto dei genitori musicisti.
Una giovinezza vissuta tra Parigi, Bonn e Londra, durante la quale
è passato da piccolo criminale a grande spacciatore. Eppure, questi
duri anni non hanno mai scalfito la sua passione per la musica, in
particolare per il rap.
La vita condotta
tra illegalità, narcotraffico, amore ed emarginazione lo hanno
portato a compiere il furto d’oro per pagare i suoi debiti con il
cartello, dopo che un carico di droga è scomparso. Ma la storia di
Xatar non finisce qui, non dentro una prigione irachena…
Dall’inferno di una prigione irachena, a metà degli anni
Ottanta Giwar Hajabi arriva in Germania con la sua famiglia e
approda in fondo al mondo. In poco tempo, passa da piccolo
criminale a grande spacciatore, guadagnandosi il soprannome Xatar
(“pericoloso”). Fino a quando non perde un prezioso carico di
droga. Per saldare i suoi debiti con il cartello, Giwar progetta
così un leggendario furto d’oro…Il pluripremiato regista Fatih Akin
racconta la sensazionale storia vera del rapper curdo Xatar – dalla
guerra, al ghetto, fino alle vette della musica mondiale – in
un’opera travolgente che mescola film biografico, romanzo di
formazione e heist comedy, tra Romanzo
Criminale e il miglior Guy Ritchie. Con i testi delle
canzoni adattati da Frankie hi-nrg mc.
In vista del nuovo episodio, è
stata rivelata un’anteprima del prossimo penultimo episodio della
serie Secret
Invasion dei Marvel Studios. La clip
presenta G’iah di Emilia
Clarke che collabora con Priscilla di
Charlayne Woodard. Il video ricco di azione mostra
G’iah e Priscilla che affrontano individui armati che sono venuti a
casa di Fury. Questi soldati furono apparentemente inviati da
Gravik come ripercussione per entrambi i loro tradimenti.
Secret Invasion, tutto
quello che c’è da sapere sulla serie
Il primo episodio di
Secret Invasion è uscito il 21
giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di
sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio
2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin Freeman
e Don Cheadle, tutti che
riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic
Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati
da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman
nell’MCU. Basato sulla
serie di fumetti di Brian Michael Bendis,
Leinil Francis Yu, Mark Morales e
Laura Martin, Secret Invasion è prodotto
da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him
GoThomas Bezucha e Ali
Selim come registi. Basato sulla serie di fumetti di Brian
Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin,
Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di
Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi.
Questo non è un periodo tranquillo
per la Corona inglese e Andrew – le ombre di un
principe non aiuterà di certo Buckingham Palace. Questa
docu-serie, composta da due puntate di 90 minuti, racconta il
sexgate che ha scosso la Royal Family e ha
cambiato il destino del terzo genito della defunta Elisabetta
II. La miniserie di Crime+Investigation attraverso filmati d’epoca,
molte interviste inedite e il celebre faccia a faccia di Andrew
duca di York con la giornalista Emily Maitlis
svela la storia dietro allo scandalo sessuale che ha visto
protagonista l’ex “Altezza Reale” che da sempre nega il fatto.
Il
principe Andrew
Andrew le ombre di un
principe è un docu-serie incentrata su due narrazioni ben
diverse ma che portano però alla stessa conclusione. La prima è
quella della preparazione all’intervista di Newsnight della BBC e
la seconda, più classica, in cui si inizia con la nascita di Andrew
a Londra il 19 febbraio 1960. Il fratello minore dell’attuale Re
Carlo III, come tutti ormai sanno anche grazie alla celebre serie
di NetflixThe
Crown o i numerosi servizi dei telegiornali, era il
figlio preferito della Regina Elisabetta.
Il duca di York fin da bambino si è
sempre mostrato estroverso. Andrew non avendo un grande talento
nello studio ha puntato, fin dalla giovane età, alla carriera
militare. Dopo il diploma non si iscrisse all’università, ma alla
Britannia Royal Naval College a Dartmouth. Nel 1978 Andrew viene
arruolato nella Royal Navy e partecipa come ufficiale di marina
alla guerra di Falkland e ormai è sempre più consapevole d’essere
la riserva della famiglia reale.
Dopo la fase da militare la
docu-serie si sofferma molto sul passato da principe latin lover
detto “Andy” che faceva breccia nei cuori di tutte le donne che
incontrava o frequentava. Poi arriva la sua fase meno gossip da
pagine patinate ma da fidanzato e poi marito di Sarah Ferguson. Da
questo matrimonio, durato dal 1986 al 1996, sono nate le due
principesse Beatrice ed Eugenia. Da qui lui, ormai scapolo di
mezz’età, con la passione per le belle cose costose che però non si
addicono all’etichetta da figlio della Regina, inizia a frequentare
gente miliardaria che gli offre vacanze da sogno e soldi grazie al
suo prestigioso titolo regale.
Il
principe Andrew e le sue ombre
La prima puntata del documentario
cambia tono e inizia la parte più da cronaca nera d’inchiesta dove
si alterna Emily Maitlis e la produttrice di Newsnight e di come
Andrew ha conosciuto Jeffrey Epstein grazie all’amicizia in comune
con Ghislaine Maxwell. Grazie ad un intervento di Vicky Ward di
Vanity Fair che ancora prima del sexgate cercò di svelare chi era
veramente Epstein. La giornalista lo racconta come una sorta di
grande Gatsby ma della finanza americana che trasferiva
illegalmente i soldi in un paradiso fiscale. Un uomo da cui è
meglio stare lontani, che manipola la gente, che è lo stesso che
rivelano le sue stesse vittime che parlano, nel proseguire della
docuserie, dei raccapriccianti abusi e violenze sessuali subite.
L’episodio uno finisce con l’arresto di Epstein il 6 luglio 2019,
con l’accusa federale per traffico sessuale di minori in Florida e
New York. L’intervista di Andrew aNewsnight
La parte due di Andrew le
ombre di un principe inizia subito parlando del suicidio
in cella di Epstein il 10 agosto, neanche un mese dopo dalla sua
carcerazione. Da qui si alternano filmati del 2019 con i processi
delle donne abusate come quello di Virginia Giuffre, la ragazza
minorenne ai tempi dello scatto, della foto che incrimina il
principe e l’ormai sempre più vicina intervista di novembre di
Andrew. Il punto più alto ovviamente è Emily Maitlis, in una sala
del palazzo reale, fa domande al “Altezza Reale” sugli abusi
sessuali che ragazze minorenni hanno subito a Londra, sull’isola
privata sulle isole Vergini e nella casa newyorkese di Epstein.
L’intervento è così disastroso per
il duca di York che la giornalista appena finisce, come svela lei
stessa, scappa nella redazione del programma tv per paura che
qualcuno dell’ufficio stampa si accorga delle risposte e che
censuri o cancelli l’intera registrazione. Non succede e viene
mandata in onda, per Andrew da qui la sua vita cambia del tutto e
in peggio. La docu-serie si conclude nel 2022 con un accordo
stragiudiziale, soldi sborsati dalla famiglia reale inglese alla
vittima Virginia, e infine la Regina che revoca, al suo figlio
prediletto, i titoli regali.
Andrew – le ombre di un
principe è una miniserie che con l’uso del documentario
spiega uno degli scandali più gravi che ha compromesso la
reputazione della Corona inglese. Il punto più interessante è il
lavoro portato avanti dal team di Newsnight e tutta la storia
nascosta dietro l’intervista esplosiva del principe Andrew.
È uscito un nuovo lotto di immagini
dal prossimo film dei Marvel Studios, The
Marvels, che descrivono in dettaglio i nuovi costumi
che indosseranno i tre eroi. Le nuove immagini sono state
gentilmente concesse da Entertainment Weekly, che
ha condiviso una serie di nuove foto in anteprima del film in
uscita. Oltre a una manciata di scatti che includono personaggi
come Nick Fury (Samuel L. Jackson) e Dar-Benn
(Zawe Ashton), le immagini mostrano anche nuovi
costumi per Captain Marvel (Brie Larson), Ms.
Marvel (Iman Vellani) e Monica Rambeau.
(Teyonah Parris).
Nel film Marvel StudiosThe Marvels, Carol
Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria identità dai
tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza. Ma a
causa di conseguenze impreviste, Carol deve farsi carico del peso
di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in
un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi
poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City
Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli del capitano Monica
Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo
improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in
sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.
The Marvels, il sequel
del cinecomic Captain Marvel con protagonista la
premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan
McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata
serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel cast ci
saranno anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, vista anche nell’omonima serie TV su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Warner Bros ha diffuso una
nuovissima featurette di
Barbie,l’adattamento
live-action dell’iconica linea di giocattoli
Mattel, con il team creativo e il cast principale,
tra cui
Margot Robbie e
Ryan Gosling, che elogiano la visione della regista
Greta
Gerwig.
Il video mostra filmati
dietro le quinte che mettono in risalto i momenti divertenti di
Greta
Gerwig sul set. Secondo l’acclamata regista, il suo
adattamento parla di
Barbie che diventa umana: “Volevo dipingere con
pennellate grandi e belle e costruire questo mondo pazzo, e
renderlo divertente, reale e riconoscibile“, ha
detto. “Voglio solo che le persone si sentano
gioiose.”
Barbie, il cast del
film
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers:
Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa
Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre,
Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni,
Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la
leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa
(Sex Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya
(The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film sarà al cinema dal
20 luglio.
Paramount+ ha rivelato le prime foto
di Pet
Sematary: Bloodlines, il film prequel di Pet
Sematary basato sull’omonimo adattamento di Stephen King. Pet
Sematary: Bloodlines debutterà su
Paramount+ il 6 ottobre negli Stati Uniti, Canada,
America Latina e Brasile. Sarà presentato in anteprima il giorno
successivo in altri mercati internazionali il 7 ottobre, compreso
l’Italia. Le prime foto evidenziano il cast di Bloodlines, tra cui
David Duchovny, Henry Thomas ,
Isabella Star LaBlanc, Forrest Goodluck, Jackson White, Jack
Mulhern e Pam Grier. Paramount+ ha anche svelato
il poster ufficiale.
1 di 8
Cosa aspettarsi in Pet Sematary:
Bloodlines?
“Nel 1969, un giovane Jud
Crandall sogna di lasciarsi alle spalle la sua città natale di
Ludlow, nel Maine, ma presto scopre sinistri segreti sepolti al suo
interno ed è costretto ad affrontare un’oscura storia familiare che
lo terrà per sempre legato a Ludlow“, si legge nella sinossi
ufficiale. . “Unendosi insieme, Jud e i suoi amici
d’infanzia devono combattere un antico male che ha attanagliato
Ludlow sin dalla sua fondazione e, una volta dissotterrato, ha il
potere di distruggere tutto ciò che incontra. Basato
sul capitolo non raccontato di Pet Sematary, l’agghiacciante
romanzo di Stephen King, Pet Sematary: Bloodline è un terrificante
prequel e la storia non raccontata del perché a volte la morte è
meglio…”
Pet
Sematary: Bloodlines è diretto da Lindsey
Beer al suo debutto alla regia. Beer, meglio
conosciuto per aver scritto la sceneggiatura di Sierra
Burgess is a Loser, ha scritto Pet Sematary:
Bloodlines con Jeff Buhler. Lorenzo
di Bonaventura e Mark Vahradian sono i produttori del progetto.
Scritto da King , Pet Sematary è un romanzo horror del 1983 su un
cimitero che resuscita i morti. Il romanzo è stato adattato due
volte: un film del 1989 e un film del 2019.
Amazon Studios ha
rilasciato le foto ufficiali di Wilderness,
il suo prossimo thriller psicologico, con protagoniste
Jenna Coleman di The
Sandmane Oliver
Jackson-Cohen di The
Haunting of Hill House. Al momento, la data di uscita di
Prime
Video per Wilderness non è stata ancora annunciata, ma
dovrebbe debuttare entro la fine dell’anno.
Le foto ritraggono Coleman e
Jackson-Cohen come una coppia che intraprende un viaggio durante un
periodo difficile del loro matrimonio. Unendosi a loro nella
loro esplorazione della natura selvaggia c’è un’altra coppia
formata da Cara interpretata da Ashley Benson e Garth interpretato da
Eric Balfour.
1 di 6
“Wilderness segue la coppia
britannica Liv (Coleman) e Will (Jackson-Cohen) che sembrano avere
tutto: un matrimonio solido come una roccia; una
nuova vita affascinante a New York a migliaia di miglia dalla loro
città natale di provincia; e ancora abbastanza giovane da
sentire che tutta la loro vita è davanti a loro. Finché Liv
non viene a sapere della relazione di Will”, si legge nella
sinossi.“Il dramma è rapidamente seguito da un’altra forte
emozione: la rabbia.La vendetta è la sua unica opzione, e
quando Will propone un viaggio negli epici parchi nazionali
d’America per dare un nuovo inizio alla loro relazione, Liv sa come
ottenerlo… Wilderness è una storia d’amore contorta, dove una
vacanza da sogno e un presunto per sempre’ si trasforma rapidamente
in un incubo vivente.
Basata sull’omonimo romanzo di BE
Jones, la serie Wilderness è scritta e creata da
Marnie Dickens, con So Young Kim come regista. I
produttori esecutivi sono Kim ed Elizabeth
Kilgarriff, con Firebird Pictures che produce il
progetto.
La star di This Is
Us,Mandy
Mooreha
recentemente preso parte al picchetto dello
sciopero SAG-AFTRAe ha rivelato di aver ricevuto
alcuni assegni residui incredibilmente piccoli. Parlando
con The Hollywood
Reporter, Moore ha discusso di come la natura dei residui sia
cambiata quando lo streaming è diventato prevalente e di come abbia
ricevuto alcuni piccoli assegni residui.
Cosa ha detto
Mandy Moore sui residui di streaming di This Is Us?
“Il problema del
residuo è un problema enorme“, ha dichiarato Moore dal
picchetto. “Siamo in posizioni incredibilmente fortunate
come attori che lavorano essendo stati in spettacoli che hanno
avuto un enorme successo in un modo o nell’altro… ma molti attori
nella nostra posizione per anni prima di noi sono stati in grado di
vivere con i residui o almeno pagare i loro conti.” Per
quanto riguarda i residui di streaming di This Is
Us, Mandy Moore ha dichiarato di aver ricevuto
assegni per uno o due centesimi. “Stavo parlando con il
mio business manager che ha detto di aver ricevuto un residuo per
un centesimo e due centesimi“, ha
rivelato l’attrice .
Mandy Moore ha recitato nella popolare serie
drammaticadella NBCThis Is
Us dal 2016 al 2022. Alcuni dei suoi altri ruoli più
riconoscibili includono Rapunzel in Tangled della Disney,
Lana Thomas in The Princess Diaries e Aerith
Gainsborough nel primo videogioco di Kingdom
Hearts.
La star di The
MarvelsBrie Larson ha discusso dell’assenza del suo
personaggio nel Marvel Cinematic Universe dopo gli
eventi di Avengers: Endgame. In un’intervista con
Entertainment Weekly, l’attrice ha descritto
Captain Marvel/Carol
Danvers come una “maniaca del lavoro”
che “ha perso i contatti” con se stessa e i suoi alleati,
spiegando l’assenza del personaggio durante i momenti più
importanti del MCU.
“Il modo in cui sono stata in
grado di attingere e capirlo è il concetto che Carol è diventata
una maniaca del lavoro, e ha perso il contatto con il suo cuore,
con la famiglia e gli amici“, ha spiegato Brie Larson. “Questo è certamente qualcosa
a cui posso relazionarmi.” I Marvels vedranno
il ritorno del premio Oscar Brie Larson mentre riprende il ruolo di
Carol Danvers/Captain Marvel, che i fan hanno visto
l’ultima volta in Avengers: Endgame. Insieme a Brie Larson nel sequel ci sono la star
emergente di WandaVisionTeyonah
Parris nei panni di Monica Rambeau e Iman Vellani nei
panni di Kamala Khan/Ms. Marvel.
Tutto quello che sappiamo sul film The Marvels
Nel film Marvel StudiosThe Marvels, Carol
Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria identità dai
tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza. Ma a
causa di conseguenze impreviste, Carol deve farsi carico del peso
di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in
un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi
poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City
Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli del capitano Monica
Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo
improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in
sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.
The Marvels, il sequel
del cinecomic Captain Marvel con protagonista la
premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan
McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata
serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel cast ci
saranno anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, vista anche nell’omonima serie TV su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Mark Ruffalo sta esortando gli attori a porre
la loro attenzione sui film più piccoli e indipendenti mentre
inizia lo sciopero SAG-AFTRA. L’attore ha recentemente
utilizzato i social media per condividere i suoi pensieri sullo
sciopero in corso. In un lungo thread, Ruffalo ha spinto per un mercato più
competitivo oltre a quello che ha definito “l’impero dei
miliardari“. Nello specifico, Mark Ruffalo ha suggerito ai creatori di
costruire il proprio sistema cinematografico e televisivo, che
consentirebbe opportunità di vendita più diversificate.
“Che ne dici di passare tutti
alle indie adesso?” ha scritto Mark Ruffalo. “I creatori di contenuti
creano un sistema di produzione di film e TV insieme allo studio e
alle reti di streaming? Quindi c’è una vera
concorrenza. Quindi facciamo semplicemente quello che facciamo
sempre: creiamo ottimi contenuti e loro possono acquistarli, oppure
li estraiamo noi stessi e condividiamo quelle vendite”.
Ruffalo ha poi preso di mira gli studi di Hollywood, dicendo che
hanno creato “un impero di miliardari” che ora credono che
gli attori non abbiano valore. Per combatterlo, ha detto
Ruffalo, gli attori dovrebbero “organizzare un nuovo mondo per
i lavoratori“.
“Hanno creato un impero di
miliardari e credono che non valiamo più“, ha detto
Ruffalo. “Mentre loro se ne vanno nei campi estivi dei
ragazzi miliardari ridendo come gatti grassi, noi organizziamo un
nuovo mondo per i lavoratori. Un modo sicuro per
rafforzare la nostra mano in questo momento è diventare
immediatamente molto solidali e amichevoli con tutti i progetti
indipendenti. Spingi ogni membro SAG-AFTRA a unirsi a quelli
che ottengono immediatamente RINUNCE SAG-AFTRA
(WGA). Gli studi non hanno concorrenza: questo
cambierà le cose”. Ecco il post dell’attore:
How about we all jump into indies now?
Content creators create a film & TV-making system alongside the
studio & streaming networks? So there is actual competition.
🧵https://t.co/NhxqlwWUsZ
Il
regista Christopher
Nolanha detto che non lavorerà a un
altro film fino alla fine dello sciopero
dell’attore. L’ultimo film di Christopher Nolan è Oppenheimer,
un thriller storico con Cillian Murphy nei panni di J. Robert
Oppenheimer, il padre della bomba atomica. Lo sciopero SAG-AFTRA è
iniziato il 14 luglio 2023, con gli attori del film che sono usciti
dalla premiere londinese.
“Devo riconoscere il
lavoro del nostro incredibile cast, guidato da Cillian
Murphy“, ha detto Nolan alla premiere
(tramite Deadline). “L’elenco
è enorme: Emily
Blunt, Robert
Downey Jr, Matt
Damon, Florence
Pugh,Rami
Malek,Kenneth
Branagh e molti altri. … Li hai visti qui prima
sul tappeto rosso. Sfortunatamente, stanno andando a scrivere
i loro cartelli di picchetto per quello che crediamo essere uno
sciopero imminente del SAG, unendosi a una delle mie corporazioni,
la Writers Guild, nella lotta per salari equi per i membri
lavoratori del loro sindacato”.
Quando gli è stato chiesto se
avrebbe scritto un altro film durante lo sciopero, Nolan ha dettoalla
BBC: “No, assolutamente. È molto
importante che tutti capiscano che è un momento chiave nel rapporto
tra i lavoratori e Hollywood. Non si tratta di me, non si
tratta delle stelle del mio film. Si tratta di attori a
contratto, si tratta di scrittori dello staff di programmi
televisivi che cercano di crescere una famiglia, cercando di
mantenere il cibo in tavola”.
Tutto quello che sappiamo sul
film Oppenheimer
Scritto e diretto
daChristopher Nolan,
Oppenheimer è un
thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico
nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve
rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è
interpretato da Cillian
Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e
da Emily
Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e
botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio
Oscar Matt
Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr.,
direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr.
interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione
statunitense per l’energia atomica. La candidata all’Oscar Florence
Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock,
Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward
Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber
e Josh Hartnett
interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest
Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore
dell’Oscar Rami
Malek e questo film vede Nolan riunirsi con
l’attore, scrittore e regista otto volte candidato
all’Oscar Kenneth
Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan
(Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan
Arnold (serie Halloween), David Krumholtz
(La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich
(Solo: A Star
Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere
Oscuro – Il ritorno). Il film è tratto dal libro vincitore
del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and
Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird
e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è
prodotto da Emma Thomas, Charles
Roven di Atlas Entertainment e Christopher
Nolan.
Oppenheimer è girato sia
in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include,
per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica
IMAX in bianco e nero. I film di Nolan, tra cui Tenet, Dunkirk, Interstellar, Inception e la
trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di
dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e
36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.