A seguito delle recenti disposizioni governative, l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello annuncia che sarà sospesa la cerimonia di assegnazione dei premi prevista per il prossimo 3 aprile. In accordo con Rai Uno, che l’Accademia del Cinema Italiano ringrazia per l’impegno e la disponibilità, è stata presa la decisione di rinviare l’evento al giorno venerdì 8 maggio, nel comune intento di mantenere la celebrazione del nostro cinema, senza perdere di vista l’evoluzione dell’emergenza sanitaria.
Wonder Woman 1984: la statua da collezione con la Golden Eagle!
Da un po’ di tempo sappiamo che in Wonder Woman 1984 Diana indosserà la Golden Eagle, l’armatura da battaglia vista diverse volte anche nei fumetti.
La prima volta che l’abbiamo vista indossata da Gal Gadot, è stato nel primo trailer del film, e l’apparizione ha suscitato parecchia curiosità e interesse da parte dei fan. Da allora, l’armatura è stata messa in primo piano in tutto il materiale promozionale e ora Queen Studios Collectibles diffonde le immagini della statua 1:2 dell’eroina proprio con quel costume.
Eccola di seguito:
Wonder Woman 1984: i segreti nascosti nel trailer
Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.
Binge-watch da quarantena: cosa (ri)guardare per combattere la reclusione #iorestoacasa
A casa, nelle quattro mura domestiche, in solitudine e a distanza. Sembra essere questo l’unico modo per arginare il contagio da coronavirus e uscire, tutti insieme, da questa brutta epidemia che minaccia di farsi altrimenti incontrollabile.
Eppure, nonostante social, piattaforme di streaming, videogames e altri gadget tecnologici abbiano minato fino a questo momento la naturale socializzazione, in questo momento gli strumenti dell’anti-socialità ci vengono in soccorso, per aiutarci a superare a cuor leggero (per quanto possibile) questo periodo, che ci auguriamo non troppo lungo, di reclusione forzata.
Netflix, Prime, Now TV, tutte le piattaforme, ma anche acquisti e noleggi in versione digital, ci possono venire in soccorso in questo momento, e di seguito ecco alcuni binge-watch salva umore, per arginare la noia e l’ansia da isolamento:
Harry Potter
Maghi, incantesimi,
signori oscuri e amici dotati di ingegno, bontà e coraggio. La
formula ideale per una lunga avventura, ben otto film, e diverse
ore occupate da duelli, lezioni, amori adolescenziali e un tocco di
dramma, con la certezza che tutto andrà bene, alla fine.
Star Wars
Sono ben undici i film che
compongono il canone completo del franchise Lucasfilm, con tanto di
spin-off che contribuiscono ad un ottimo intrattenimento domestico,
un ripasso dovuto di quella che è una delle saghe più amate di
sempre. E anche se il finale della saga degli Skywalker non è
piaciuto a tutti, è chiaro che si tratta di una conclusione
all’insegna della speranza.
Il Signore degli Anelli
Il fantasy per eccellenza
racconta della sfida dei più piccoli contro il Male assoluto. Nelle
versioni estese, i tre film di Peter Jackson
possono fare sicuramente ottima compagnia in una condizione di
reclusione forzata. Inoltre il film consegna ai suoi spettatori e
fan un messaggio di grande positività, di senso di squadra e di
coraggio, anche nelle situazioni più difficili.
Indiana Jones
Non sono gli anni, sono i
chilometri. La battuta preferita di
Harrison Ford in tutti i suoi film riecheggia
cristallina nell’aria, appena viene nominato I Predatori dell’Arca
Perduta, e perché non approfittare di una lunga permanenza
domestica per ripassare tutte le battute cult della trilogia (no,
il quarto non esiste) di Steven Spielberg?
Ritorno al futuro
Se si parla di saghe
divertenti, che tirano su l’umore e ci permettono di rasserenare
gli animi in tempi così cupi, sicuramente Zemeckis e compagnia sono
tra le prime cose che vengono in mente ai fan, e si tratta di un
suggerimento tanto banale quanto prezioso. Sempre alla conquista
del tempo, del futuro e del bene delle generazioni future (e
passate!).
Una mamma per Amica
Se la reclusione forzata dovesse
prolungarsi oltremodo e se fosse necessario per i cittadini sani e
responsabili dover rimanere in casa più tempo del previsto, una
bella maratona di Gilmore Girls potrebbe senza dubbio aiutare a far
passare il tempo in serenità. Le avventure delle ragazze Gilmore
sono un toccasana per l’umore e la qualità di scrittura di Amy
Sherman-Palladino invecchia straordinariamente bene!
Scrubs
JD, Turk e tutti gli
infermieri e chirurghi dell’Ospedale Sacro Cuore sono sempre lieti
di accogliere e riaccogliere pazienti e spettatori. Sarà per la
grande leggerezza con cui si affrontano anche i momenti difficili,
sarà per il divertimento folle che questa serie promette e regala,
ma ci sembra un modo davvero adatto di passare il tempo in periodi
cupi-
E alla fine arriva mamma
Una storia d’amore lunga
una serie: un padre che impiega ben nove stagioni per chiedere ai
figli il permesso di uscire con la loro “zia”. In molti hanno
storto il naso per la scelta finale della serie, che in originale
si intitola How I Met Your Mother, eppure
un rewatch potrebbe convincere tutti che gli eventi finali sono
stati preparati nel corso di tutte le esilaranti stagioni, e che la
conclusione era l’unica giusta e possibile.
Friends
Fanno parte della
famiglia, loro si che sono davvero vecchi amici, sapere che
esistono 10 stagioni da 24 episodi l’una che ci possono far
compagnia in questi giorni difficili per tutti rende già l’animo
più leggero. Gli amici, quelli veri, non passano mai di moda e non
importa quante volte li vedi e fanno le stesse battute, è sempre un
piacere ritrovarli.
Black Widow: il trailer finale mostra nuovi dettagli sulla trama
Ecco il nuovo trailer di Black Widow, in cui possiamo apprendere nuovi dettagli e frammenti della trama, ad oggi molto misteriosa, del film che andrà ad indagare sul passato di Vedova Nera, ancora una volta interpretata da Scarlet Johansson.
Ecco il trailer di seguito, in versione originale:
La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.
Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.
Black Widow: le sue apparizioni, dalla migliore alla peggiore
Morto Max von Sydow: l’attore aveva 90 anni
Apprendiamo da Deadline la triste notizia della scomparsa di Max von Sydow, attore svedese naturalizzato francese, noto al grande pubblico per i suoi ruoli ne Il settimo sigillo di Ingmar Bergman e in Flash Gordon di Mike Hodges, in cui ha interpretato l’Imperatore Ming. L’attore è morto all’età di 90 anni. I suoi rappresentanti hanno confermato la notizia alla celebre rivista.
In 65 anni di carriera, l’attore ha spaziato dal cinema d’autore ai grandi blockbuster, mettendo sempre il suo talento sconfinato al servizio dei generi più disparati. Negli ultimi anni ha interpretato Lor San Tekka in Star Wars: Il risveglio della forza, il Corvo a Tre Occhi nella popolare serie tv Game of Thrones e ha persino doppiato un personaggio de I Simpson.
Il sito web francese Paris Match ha pubblicato una dichiarazione della moglie dell’attore, Catherine von Sydow, che recita: “È con il cuore spezzato e con infinita tristezza che abbiamo l’estremo dolore di annunciare la dipartita di Max Von Sydow, avvenuta l’8 marzo 2020”.
Nato a Lund, in Svezia, Max von Sydow ha iniziato la sua prestigiosa carriera grazie alla collaborazione con il mentore Ingmar Bergman: tra i loro film più celebri, si ricorda sicuramente il classico del cinema mondiale Il settimo sigillo. Un’altra iconica interpretazione di Von Sydow è sicuramente quella di padre Lankester Merrin nel cult horror L’esorcista di William Friedkin.
Morto Max von Sydow: l’attore aveva 90 anni
È stato nominato due volte al premio Oscar: come miglior attore protagonista per Pelle alla conquista del mondo nel 1989 e come miglior attore non protagonista per Molto forte, incredibilmente vicino nel 2012.
Ha lavorato in Italia diverse volte: con Francesco Rosi in Cadaveri eccellenti, con Valerio Zurlini ne Il deserto dei Tartari e con Dario Argento in Non ho sonno.
10 registi che compaiono nei loro stessi film
Dirigere un film non è certamente un’impresa facile, e spesso capita che alcuni registi – per divertimento o per “vanità” – si “concedano” dei brevi cameo nei loro film. Se da un lato questi cameo rappresentato per il regista in questione un meritato momento sotto le luci dei riflettori, per i cinefili un momenti spassosissimi, perché si tratta quasi sempre di camei che possono passare inosservati e che quindi necessitano di una visione molto attenta per essere “scovati”.
Ecco 10 registi che compaiono nei loro stessi film:
George Lucas, La Vendetta dei Sith
Goerge Lucas è noto nell’industria per essere una persona alquanto timida. La sua natura estremamente riservata ha reso la lavorazione di Una Nuova Speranza decisamente “problematica”, soprattutto in relazione allo scambio con gli attori, in particolare con Harrison Ford. Tuttavia, alla fine il regista è riuscito ad evadere dal proprio “guscio”, concedendosi un cameo nei panni del Barone Notluwiski Papanoida in Star Wars: Episodio III – La Vendetta dei Sith. Nell’immagine in alto, il personaggio interpretato dal regista è segnalato dalla freccia.
Martin Scorsese, Taxi Driver
Per i suoi drammi polizieschi, Martin Scorsese si è sempre avvalso della collaborazione dei suoi attori preferiti, in particolare Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci. In Taxi Driver, però, Scorsese ha ben pensato di ricorrere a se stesso per un cameo decisamente inquietante: il regista, infatti, si è riservato i panni di un marito omicida che osserva sua moglie dal sedile del taxi di Travis Bickle.
La scena è piuttosto disturbante, soprattutto in vista della piega che assumeranno i comportamenti di Travis. Nella discesa all'”inferno” del protagonista, Scorsese ha forse contribuito grazie al suo raccapricciante monologo che rivela i desideri più intimi e inconfessabili del suo personaggio.
Quentin Tarantino, Pulp Fiction
Pulp
Fiction è un cult senza tempo, amatissimo dai fan dello
stile di
Quentin Tarantino. I cameo del regista nei suoi film sono una
delle cose che gli spettatori amano di più, dal momento che spesso
il regista si ritrova a ritagliarsi ruoli di un certo spessore
nelle sue opere. In
Pulp Fiction, quando Vincent e Jules hanno bisogno di un
posto dove nascondere un cadavere, chiamano il loro amico Jimmy,
che è interpretato proprio da Tarantino. Inutile dire che Jimmy non
era molto contento di quello che era appena successo… ma almeno ha
preparato ai due malavitosi “un’ottima” tazza di
caffè!
Peter Jackson, Il Signore degli Anelli
Il Signore degli Anelli è una delle trilogie cinematografiche più ambiziose mai realizzate, con un audace impiego della CGI e con scenografie entusiasmanti che ancora oggi sono in grado di stupire il pubblico. Nonostante la grandissima portata del progetto, Peter Jackson ha trovato anche il tempo di ritagliarsi un breve cameo nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. In particolare, ne La Compagnia dell’Anello, Jackson interpreta un uomo ubriaco che divora una carota. L’apparizione del regista è davvero breve: la scena in questione è quando Frodo e i suoi compagni si dirigono verso la locanda del Puledro Impennato.
Taika Waititi, Thor: Ragnarok
La terza iterazione cinematografica di Thor ha portato la serie dedicata al Dio del Tuono in una nuova direzione, grazie soprattutto all’apporto visivo e narrativo di Taika Waititi. Il suo lavoro è stato elogiato in egual misura da critica e pubblica, e sono in molti ad aver letteralmente amato il cameo dello stesso regista. L’adorabile personaggio di Korg, infatti, è doppiato da Waititi in persona, e nonostante del regista si sente soltanto la sua voce, il personaggio nel film è così divertente soprattutto grazie al suo lavoro “vocale”.
Alfred Hitchcock, Intrigo Internazionale
Il maestro del brivido, Alfred Hitchcock, fa un’apparizione alquanto comica nel suo film interpretato da Cary Grant, Intrigo Internazionale. All’inizio, mentre i titoli di coda scorrono, è possibile vedere Hitchcock che tenta di salire su un autobus, per vedersi sbattere la porta in faccia.
Francis Ford Coppola, Apocalypse Now
In Apocalypse Now, Francis Ford Coppola appare in un breve cameo nei panni di un regista televisivo. È possibile vedere il regista mentre urla a Martin Sheen di non guardare in camera. Si tratta di un cameo particolarmente acuto, dal momento che Coppola interpreta se stesso e non un personaggio; allo stesso tempo, il suo personaggio funge da “incarnazione della propaganda in tempi di guerra”, che è poi uno dei temi alla base del film.
Roman Polanski, Chinatown
Sarah Felberbaum: 10 cose che non sai sull’attrice
Dopo gli esordi come modella, Sarah Felberbaum ha debuttato come attrice in alcuni tra i più noti lungometraggi italiani degli ultimi anni. Grazie alla collaborazione con importati attori e registi ha così avuto modo di far maturare il proprio talento, affermandosi poi anche sul piccolo schermo grazie ad alcune popolari serie TV. Ecco 10 cose che non sai di Sarah Felberbaum.
Parte delle cose che non sai sull’attrice
Sarah Felberbaum: i film, le serie e i programmi televisivi
10. Ha partecipato a noti film. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio nel 2007, quando prende parte a Cardiofitness. Successivamente si fa notare grazie ai suoi ruoli in Due vite per caso (2010), Ti presento un amico (2010), Maschi contro femmine (2010), Femmine contro maschi (2010), Il gioiellino (2011), Viva l’Italia (2012), Il principe abusivo (2013), Una piccola impresa meridionale (2013), Poli opposti (2015), Tu mi nascondi qualcosa (2018), Nessuno come noi (2018), Bentornato Presidente (2019) e Non sono un assassino (2019).
9. Ha preso parte a produzioni televisive. Attiva anche in televisione, la Felberbaum si fa notare anche per le sue interpretazioni in note serie TV come Caterina e le sue figlie (2005-2010), La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2007), Caravaggio (2007), Il giovane Montalbano (2012-2015), Una grande famiglia (2012-2015), dove recita accanto all’attore Alessandro Gassmann, e I Medici (2016), dove ricopre il ruolo di Maddalena.
8. Ha condotto diversi programmi televisivi. Prima di debuttare come attrice, la Felberbaum si rende popolare come conduttrice televisiva, ricoprendo per la prima volta tale ruolo per Top of the Pops (2000-2001), per poi assumere la conduzione anche dei programmi Concerto del Primo Maggio (2001), Unomattina Estate (2002), Sky Cine News (2003-2004), e Hollywood Boulevard (2004).
Sarah Felberbaum è su Instagram
7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 257 mila persone. All’interno di questo la Felberbaum è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, in compagnia della famiglia o di amici, o foto dei luoghi da lei visitati. Presenti sono anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.
Sarah Felberbaum e Daniele De Rossi
6. È sposata con il noto calciatore. Nel 2011 l’attrice conosce il calciatore romano Daniele De Rossi, che sposa poi nel dicembre del 2015 con una cerimonia privata sulle spiagge delle Maldive. Particolarmente riservata, la coppia non si è mai esposta più del dovuto ai riflettori delle rispettive carriere. Tra i pochi annunci pubblici fatti dai due vi sono quelli riguardanti la nascita dei figli, rispettivamente nel 2014 e nel 2016.
Parte delle cose che non sai sull’attrice
Sarah Felberbaum in I Medici
5. Ha recitato per la prima volta in inglese. Nata a Londra, la lingua madre dell’attrice è l’inglese. Tuttavia, soltanto con la serie I Medici ha avuto modo di recitare per la prima volta in tale lingua, cosa che era uno dei suoi sogni da interprete, ottenendo particolari apprezzamenti per la naturalezza sfoggiata.
4. Ha avuto carta bianca sul personaggio. Nel dar vita al ruolo di Maddalena, l’attrice ha avuto completa libertà sulla caratterizzazione e la costruzione psicologica del personaggio. Lavorando insieme al regista, ha così dato vita ad una schiava consapevole del suo ruolo e delle sue possibilità, traendo il meglio da ciò che le è concesso.
3. È entusiasta della serie. L’attrice ha dichiarato che uno dei motivi che l’hanno spinta a prendere parte alla serie è stato la possibilità di recitare in un prodotto che dimostrasse la qualità che la televisione italiana può sfoggiare, affrontando un genere normalmente esclusivo delle grandi produzioni americane.
Sarah Felberbaum: il suo ultimo film
2. Ha recitato in un thriller italiano. Nel 2019 l’attrice ricopre il ruolo di Beatrice, uno dei personaggi principali del film Non sono un assassino, dove condivide la scena con gli attori Riccardo Scamarcio, Alessio Boni ed Edoardo Pesce. La storia del film ruota intorno all’accusa rivolta al personaggio protagonista di aver ucciso un noto giudice, e della sua conseguente battaglia per dimostrare la sua innocenza.
Sarah Felberbaum: età e altezza
10. Sarah Felberbaum è nata a Londra, in Inghilterra, il 20 marzo 1980. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.
Fonte: IMDb
The New Mutants: il regista anticipa l’arrivo di Demon Bear
I lavori su The New Mutants, l’atteso spin-off della saga di X-Men diretto da Josh Boone, sono ufficialmente terminati. Dopo mesi e mesi di travagliatissima produzione (e di continui rinvii della data di uscita), il regista ha finalmente terminato la post-produzione del film che arriverà nelle sale americane il 3 aprile.
Per celebre l’avvenimento, Boone ha condiviso attraverso il suo account Instagram una nuova immagine dalla sala montaggio, che lo ritrae in compagnia della sua “squadra”, formata dai tecnici del suono Donald Sylvester, David Giammarco e Chris McGeary, e dal montatore Andrew Buckland. Come si evince dalla foto, alle loro spalle, su un schermo, appare un frame del film che ci mostra il personaggio di Demon Bear, da tempo confermato come antagonista della pellicola.
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The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.
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Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt e Henry Zaga. The New Mutants è prodotto da Simon Kinberg, Karen Rosenfelt e Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee e Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.
Fonte: ScreenRant
James Wan produrrà un monster movie per la Universal
James Wan sta sviluppando un monster movie per la Universal. Stando a quando riportato da THR, infatti, il regista delle saghe di The Conjuring e Insidious, sarebbe stato ingaggiato dalla Universal Pictures per produrre un nuovo monster movie, ossia un film basato sugli iconici personaggi cinematografici della major.
La trama del film ruoterà attorno ad un gruppo di teenager che scoprono che uno dei loro vicini si sta dedicando alla creazione di un mostro nel suo seminterrato: le cose si complicheranno quando la creatura riuscirà a fuggire dal “laboratorio”. Wan produrrà il film attraverso la sua Atomic Monster.
Descritto come un thriller/horror a metà tra Frankenstein e Disturbia, il film – che non ha ancora un titolo ufficiale – verrà sceneggiato da Robbie Thompson (Supernatural, Cursed).
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Balzato all’attenzione di critica e pubblica grazie al primo capitolo della saga di Saw, James Wan ha raggiunto la fama internazionale grazie ai primi due capitoli delle fortunate saghe horror di The Conjuring e Insidious. Nel 2015 ha diretto Fast & Furious 7, mentre lo scorso anno ha lavorato con la DC Films occupandosi della regia di Aquaman con Jason Momoa.
Il regista è attualmente impegnato con la produzione di Malignant, il suo nuovo horror che arriverà nelle sale americane il 14 agosto 2020. Nel cast Annabelle Wallis, Jake Abel, George Young, Maddie Hasson, Michole Briana White e Jacqueline McKenzie.
Le Mans ’66 – La grande sfida in home video
Matt Damon e Christian Bale sono le star di Le Mans ’66 – La grande sfida, film basato sull’incredibile storia vera del visionario designer di automobili Carroll Shelby e dell’intrepido pilota britannico Ken Miles, che insieme si batterono contro l’interferenza delle corporation, le leggi della fisica e i loro demoni personali per costruire una rivoluzionaria auto da corsa per la Ford Motor Company e sfidare le imbattibili auto di Enzo Ferrari alla 24 Ore di Le Mans in Francia nel 1966.
Vincitore di due premi Oscar per il miglior montaggio e il miglior montaggio sonoro, il film ha conquistato in pieno sia il pubblico che la critica, raccontando con successo una storia realmente accaduta che farà battere il cuore dall’inizio ai titoli di coda. Le Mans ’66 sarà disponibile dal 26 febbraio sulle piattaforme digitali (Itunes, Google Play, Chili, Rakuten.tv e TimVision) e dall’11 marzo nei migliori negozi fisici e online in formato 4K Ultra HD, Blu-Ray e DVD.
CONTENUTI EXTRA Blu-Ray, Le Mans ’66 – La grande sfida
- Dare vita alla rivalità*: Documentario di 60 minuti in 8 parti che trasporta lo spettatore direttamente sul set del film
- Prologo: il giro perfetto
- Il vero Ken Miles
- Il vero Carrol Shelby
- La vera Ford GT40
4K UHD: | |
Durata: | 2 ore e 32 minuti circa |
Aspect Ratio: | Widescreen 2.39:1 |
Audio: | Inglese 7.1.4 Dolby Atmos; Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco DTS 5.1; Inglese DTS-HD MA 2.0; Inglese audio descrittivo, Ceco, Polacco Dolby Digital 5.1 |
Sottotitoli: | Italiano, Inglese, Inglese audio descrittivo, Francese, Spagnolo, Danese, Olandese, Finlandese, Tedesco, Norvegese, Svedese, Ceco, Polacco |
Rating: | Film per tutti |
BLU-RAY: | |
Durata: | 2 ore e 32 minuti circa |
Aspect Ratio: | Widescreen 2.39:1 |
Audio: | Italiano, Tedesco, Francese, Spagnolo DTS Digital Surround; Inglese DTS-HD MA 7.1; Inglese audio descrittivo Dolby Digital 5.1; Inglese Dolby Digital 2.0 |
Sottotitoli: | Inglese, Inglese per non udenti, Francese, Spagnolo, Danese, Olandese, Finlandese, Tedesco, Norvegese, Svedese (alcune lingue potrebbero non essere disponibili per I sottotito.i e l’audio dei contenuti speciali) |
Rating: | Film per tutti |
DVD: | |
Durata: | 2 ore e 26 minuti circa |
Screen Format: | Widescreen 2.39:1 |
Audio: | Italiano, Inglese, Francese,Tedesco Dolby Digital 5.1; Inglese Dolby Digital 2.0 |
Sottotitoli: | Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Francese, Olandese, Tedesco |
Rating: | Film per tutti |
Ben Affleck ha “lavorato meglio” a Batman v Superman che a Justice League
Ben Affleck è attualmente impegnato con la promozione di Tornare a Vincere, film che lo vedrà finalmente tornare nei panni di protagonista assoluto. Il tour promozionale del film, ovviamente, è anche l’occasione per tornare a parlare di uno dei ruoli più discussi della sua recente carriera, ossia quello di Batman nei film del DCEU.
In una recente intervista con GQ a proposito dei suoi ruoli più iconici, Affleck ha rivelato di essersi divertito di più a girare Batman v Superman: Dawn of Justice rispetto a Justice League: le ragioni sono facilmente ipotizzabili, dal momento che la produzione del secondo – come ricorderete – è stata particolarmente travagliata.
L’attore ha dichiarato di essere entusiasta di aver vestito i panni dell’iconico eroe DC e ha spiegato di essersi divertito molto a lavorare al film uscito nel 2016 (Batman v Superman). Ha poi spiegato che con Justice League ci sono stati troppi elementi che non hanno “legato” tra loro, alludendo alla produzione travagliata e ai numerosi problemi sorti durante le riprese, inclusa la tragica morte della figlia di Zack Snyder.
Affleck è tornato poi a parlare di The Batman e della sua decisione di non tornare nei panni dell’Uomo Pipistrello e di lasciare la regia a Matt Reeves: “Ne avevo abbastanza. Mi hanno detto: ‘Ti piacerebbe dirigere e recitare in un film di Batman in solitaria?’. Ho scoperto che avevo perso il mio entusiasmo e la mia passione per il personaggio. E così ho pensato che un film del genere dovesse essere affidato a qualcuno che in un progetto così ci vedeva il coronarsi di un sogno. Era chiaro per me che era tempo di andare avanti.”
Potete vedere il video dell’intervista di seguito:
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Tornare a Vincere è il film di Gavin O’Connor con protagonista il premio Oscar Ben Affleck. Il film arriverà nelle sale italiane nel 2020 e sarà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.
Una volta Jack Cunningham (Ben Affleck) aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di allontanarsi dal mondo del basket, riunciando al proprio brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di vita migliore.
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Quando gli viene offerta la possibilità di allenare la squadra di pallacanestro del suo vecchio liceo, lontana dagli anni gloriosi di un tempo, accetta con riluttanza, sorprendendo soltanto lui stesso. Quando i ragazzi iniziano a comportarsi da squadra e conseguentemente a vincere, Jack crede di aver finalmente trovato una ragione per cui combattere i demoni che lo hanno portato vicino alla rovina. Ma basterà questo a riempire i suoi vuoti, a curare le profonde ferite del suo passato e a condurlo sulla strada della redenzione?
Fonte: ComicBookMovie
Spider-Man: l’interprete di Scorpion anticipa il suo ritorno?
L’attore Michael Mando, interprete di Mac Gargan in Spider-Man: Homecoming, sembra aver anticipato un possibile ritorno del personaggio nell’Universo Cinematografico Marvel (o nello Spider-Verse della Sony Pictures). I lettori dei fumetti sanno bene che Mac si trasforma nel supervillain Scorpion: nel film di Jon Watts, lo spettatore ha avuto modo di incrociare brevemente il personaggio, totalmente assente poi nel sequel Far From Home.
Adesso, una foto postata da Mando sul suo profilo Twitter ufficiale, con l’emoji di uno scorpione, sembra aver anticipato il ritorno di Scorpion nel MCU o, presumibilmnete, nello Spider-Verse della Sony. L’immagine – un bellissimo primo piano dell’attore -, di per sé non suggerisce alcun collegamento con il personaggio del MCU, ma l’emoji utilizzata è davvero curiosa e, ovviamente, non poteva non generare speculazioni.
E se Michael Mando avesse un cameo in Morbius o, magari, in Venom 2? E se invece Scorpion fosse il villain principale (o uno dei villain) del misteriossissimo Spider-Man 3? Ricordiamo, inoltre, che nei fumetti Scorpion è uno dei membri dei Sinistri Sei, il gruppo di supercriminali al quale la Sony vorrebbe da tempo dedicare un film. Le ipotesi, ovviamente, si sprecano, ma la più accreditata sarebbe quella del ritorno del personaggio in Morbius, dato che in quel film sarà presente già l’Avvoltoio di Michael Keaton.
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Le riprese di Spider-Man 3 dovrebbero partire ufficialmente quest’estate. Il film vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno.
Fonte: ScreenRant
Ritorno al Futuro: il teaser deepfake del reboot con Tom Holland
Continua a crescere l’interesse per un fantomatico reboot di Ritorno al Futuro con Tom Holland. Dopo il video deepfake con lo Spidey del MCU assieme a Robert Downey Jr. nei panni di Marty e Dock, e dopo le rivelazioni di Holland a proposito dell’effettiva possibilità di un remake del primo film, arriva adesso – proprio sulla scia di quelle dichiarazioni – un teaser trailer deepfake che immagina proprio Tom Holland al posto di Michael J. Fox.
A proposito del reboot del cult di Robert Zemeckis, Holland aveva dichiarato: “Mentirei se dicessi che in passato non ci sono state conversazioni a proposito di una sorta di remake, ma la verità è che quel film è perfetto, è uno dei migliori film che siano mai stati realizzati e che nessuno potrebbe fare meglio. Detto ciò, se Robert Downey Jr. e io potessimo rifare, soltanto per divertimento, quella scena ricreata per il deepfake – potrebbe pagare lui questa volta, è pieno zeppo di soldi -, lo farei gratis, ma almeno potremmo rifare quella scena. Penso che lo dobbiamo a chi ha realizzato il vero deepfake, perché hanno fatto un lavoro incredibile. Penso che parlerò con Robert e vedremo se riusciamo a ricreare qualcosa in onore del deepfake.”
Potete vedere il teaser trailer deepfake realizzato da stryder HD di seguito:
https://www.youtube.com/watch?time_continue=44&v=w8BIeFJurOI&feature=emb_title
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E sempre a proposito di Ritorno al Futuro, proprio di recente Michael J. Fox e Christopher Lloyd, interpreti della saga originale, si sono ritrovati in occasione di un evento benefico, come testimoniato da uno scatto condiviso dall’iconico interprete di Doc attraverso il suo profilo Instagram:
Fonte: ScreenRant, ComicBookMovie
Mad Max: il nuovo film sarà un prequel su una giovane Furiosa?
Potenziali grandi news per tutti i fan di Mad Max. Un nuovo rumor, infatti, suggerisce che il regista George Miller starebbe programmando il sequel di Fury Road: la produzione dovrebbe partire non appena il regista terminerà le riprese del suo nuovo film Three Thousand Years of Longing.
Stando ad un recente podcast di Collider ad opera del reporter Jeff Sneider, il nuovo film sarà un prequel di Fury Road e si focalizzerà su una giovane Furiosa, prima che il personaggio interpretato da Charlize Theron nel film del 2015 diventasse una Figlia di Guerra. Sneider afferma che un ritorno della Theron nei panni del personaggio è altamente improbabile, e che un’attrice più giovane verrà ingaggiata per la parte.
Sempre la fonte ci informa che l’attore Yahya Abdul-Mateen II, visto in Aquaman e Watchmen, sarebbe il favorito per interpretare il protagonista maschile. L’attore sarà il protagonista dell’atteso Candyman e figura anche nel cast di Matrix 4, attualmente in fase di produzione.
Ovviamente non esiste ancora nulla di confermato. Per adesso si tratta di semplici rumor da prendere con assoluta cautela. Vi terremo ovviamente aggiornati.
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Stando ai piani originali di George Miller, ci dovrebbero essere altri due film del franchise con protagonista Tom Hardy (l’attore ha firmato un contratto per quattro film) e persino uno spin-off sul personaggio di Furiosa con Charlize Theron. La battaglia legale tra Miller e la Warner Bros. a causa del budget impiegato per Fury Road ha inevitabilmente rallentato i lavori sulla saga e lo sviluppo dei nuovi film.
Mad Max: Fury Road ha avuto un successo travolgente. Dalla presentazione a Cannes alla vittoria di sei Oscar (su dieci nomination), il film con Tom Hardy e Charlize Theron è certamente uno dei migliori film degli ultimi dieci anni.
Fonte: ComicBookMovie
Doctor Strange 2: Eva Green nega il suo coinvolgimento
Eva Green ha negato i rumor che la vorrebbero nel cast di Doctor Strange 2, l’atteso sequel dedicato alle avventure dello Stregone Supremo interpretato da Benedict Cumberbatch. Tuttavia, l’attrice ha ammesso di adorare lo humor presente nei film del MCU. Le voci di un possibile coinvolgimento della Green nell’Universo Cinematografico Marvel risalgono a prima ancora che il sequel venisse annunciato ufficialmente.
In una recente intervista con Total Film, è stato chiesto all’attrice un commento a proposito del suo possibile ingaggio in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. La Green ha negato qualsiasi tipo di rumor, spiegando di non essere in lizza per nessun ruolo all’interno del MCU, e rivelando di essere una grande fan dello humor presente nei film del franchise e di non vedere l’ora di vedere Black Widow con Scarlett Johansson.
“Io? No! Non che io sappia. Assolutamente”, ha detto Eva Green quando TF le ha chiesto del suo possibile coinvolgimento nel sequel di Doctor Strange. “Però mi piace lo humor che presentano quei film. Ho visto il trailer di Black Widow… mi piacerebbe vederlo.”
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Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.
Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.
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Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor. Rachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.
Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.
The Batman: svelato un dettaglio sul look di Jim Gordon
Un interessante dettaglio a proposito del look che Jeffrey Wright sfoggerà nell’atteso The Batman di Matt Reeves potrebbe essere stato rivelato. Al momento i dettagli sulla trama del film sono ancora decisamente scarsi: tutto ciò che sappiamo proviene direttamente dal profilo ufficiale Twitter del regista, che oltre ad essersi “preoccupato” di annunciare (o in certi casi confermare) il cast del film, ha anche diffuso le prime immagini ufficiali di Robert Pattinson con il costume e della Batmobile.
Nei fumetti, il personaggio del Commissario Jim Gordon – che nel film di Reeves sarà interpretato da Wright – è noto per i suoi iconici baffi. Una foto emersa su Twitter nelle ultime ore sembra confermare che l’attore omaggerà la versione del personaggio così come immaginato da Bob Kane e Bill Finger.
La foto emersa online è stata scattata a Londra, dove le riprese di The Batman sono attualmente in corso. Non trattandosi di uno scatto ufficiale dal set, e non essendo Jeffrey Wright nelle vesti del personaggio che interpreta nel film, è probabile che i baffi sfoggiati dall’attore non abbiano nulla a che vedere con Gordon. Tuttavia, il dubbio resta…
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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
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“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.
Fonte: ScreenRant
The Last of Us: ecco i dettagli ufficiali
HBO ha diramato i comunicati ufficiali su The Last of Us, l’annunciato adattamento seriale dell’omonimo videogioco di cui vi abbiamo anticipato lo sviluppo nei giorni scorso. Come leggiamo l’HBO, annuncia con un comunicato ufficiale che Neil Druckmann (scrittore e regista vincitore del premio WGA e BAFTA) e Craig Mazin (Emmy, Golden Globe e vincitore del premio WGA per “Chernobyl” della HBO) svilupperanno un adattamento in serie del pluripremiato videogioco The Last of Us.
Druckmann e Mazin scriveranno e saranno i produttori esecutivi; Carolyn Strauss (vincitrice dell’Emmy per “Game of Thrones” di HBO e “Chernobyl””) è anche produttore esecutivo insieme a Evan Wells (Presidente di Naughty Dog). Il progetto è una coproduzione con la Sony Pictures Television e in associazione con PlayStation Productions. The Last of Us è la prima serie televisiva di PlayStation Productions.
Basato sull’acclamato videogioco “The Last of Us“, sviluppato da Naughty Dog in esclusiva per le piattaforme PlayStation, la storia si svolge venti anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto indurito, viene assunto per contrabbandare Ellie, una ragazza di 14 anni, fuori da una zona di quarantena oppressiva. Quello che inizia come un piccolo lavoro diventa presto un viaggio brutale e straziante, poiché entrambi devono attraversare gli Stati Uniti e dipendere l’uno dall’altro per sopravvivere. La serie HBO coprirà gli eventi del gioco originale, che è stato scritto da Druckmann, con la possibilità di contenuti aggiuntivi basati sul prossimo sequel del gioco, “The Last of Us Part II”, che uscirà il 29 maggio 2020.
“Questa è un’opportunità incredibilmente eccitante per noi di collaborare con Craig, Neil, Carolyn e i team di Sony, Naughty Dog e PlayStation per dare vita al mondo virtuale di questo acclamato gioco”, ha dichiarato Casey Bloys.
“Neil Druckmann è senza dubbio il miglior narratore che lavora nel settore dei videogiochi e” The Last of Us “è il suo magnus opus”, ha affermato Craig Mazin. “Avere la possibilità di adattare questa straordinaria opera d’arte è stato un mio sogno per anni, e sono così onorato di farlo in collaborazione con Neil.”
“Dalla prima volta che mi sono seduto per parlare con Craig, sono stato ugualmente colpito dal suo approccio alla narrativa e dal suo amore e dalla sua profonda comprensione di” The Last of Us “,” ha detto Neil Druckmann. “Con ‘Chernobyl’, Craig e HBO hanno creato un capolavoro teso, straziante, emotivo. Non riuscivo a pensare a partner migliori per dare vita alla storia di “The Last of Us” come uno spettacolo televisivo. Non vedo l’ora di collaborare con loro ”.
“Questo è un vero brivido per noi alla Sony Pictures Television. “The Last of Us” è un brillante risultato nella narrazione e nello sviluppo del personaggio e siamo fortunati ad avere l’opportunità di lavorare con questa squadra per adattarla “, ha affermato Chris Parnell, copresidente della Sony Pictures Television Studios. “Questo è il primo di molti spettacoli che intendiamo sviluppare con i nostri amici di PlayStation Productions.
The Last of Us è l’annunciata serie tv creata da Neil Druckmann e Craig Mazin per il canale americano HBO.
Terminator: Destino Oscuro arriva in homevideo
Arriva in home video Terminator: Destino Oscuro il nuovo capitolo del franchise che si ricollega direttamente a Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio, secondo capitolo della serie. La storia si svolge trent’anni dopo il secondo film e per questo motivo James Cameron, in veste di produttore, insieme al regista di Deadpool Tim Miller riportano sullo schermo gli iconici Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton.
In Terminator: Destino Oscuro Sarah Connor (Linda Hamilton) si ritrova di nuovo al centro della vicenda, dovendo salvare una giovane ragazza di nome Dani Ramos (Natalia Reyes), dei suoi amici e della cyborg-umana Grace (Mackenzie Davis), la cui vita è messa in pericolo da un nuovo Terminator modificato in metallo liquido (Gabriel Luna), che la Skynet ha inviato dal futuro. Nel film ritroviamo il leggendario Terminator interpretato da Arnold Schwarzenegger e Edward Furlong nei panni di John Connor.
Vi segnaliamo inoltre che l’edizione blu-ray del film è particolarmente rilevante perché contiene tutte le scene eliminate del film e alcune scene estese.
Neri Marcorè: 10 cose che non sai sull’attore
Tra le personalità più affascinanti dello spettacolo italiano, vi è senza dubbio Neri Marcorè, attore poliedrico dotato di grande cultura. In ogni sua interpretazione egli riesce a far trasparire una grande dolcezza e umanità, affermandosi per la tranquillità data dalla sua persona. Interprete di gran classe, Marcorè si è negli anni distinto tanto al cinema, quanto in televisione e a teatro.
Ecco 10 cose che non sai di Neri Marcorè.
Parte delle cose che non sai sull’attore
Neri Marcorè: i film e le serie in cui ha recitato
10. Ha preso parte a celebri lungometraggi. Marcorè esordisce al cinema con il film Ladri di cinema (1994), per poi prendere parte a Due volte nella vita (1998), Viol@ (1998), Quasi quasi (2002), Bimba – È clonata una stella (2002 e Il cuore altrove (2003), che gli conferisce una maggiore notorietà. Successivamente recita in Se devo essere sincera (2004), La seconda notte di nozze (2005), L’estate del mio primo bacio (2006), Lezioni di cioccolato (2007), I mostri oggi (2009), Gli amici del bar Margherita (2009), La scomparsa di Patò (2010), The Tourist (2010), Una donna per la vita (2011), Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà (2012), Mi rifaccio vivo (2013), di Sergio Rubini, Smetto quando voglio (2014), Sei mai stata sulla Luna? (2015), Latin Lover (2015), di Cristina Comencini, e Smetto quando voglio – Ad honorem (2017).
9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso degli anni Marcorè è diventato un volto noto anche in televisione, partecipando a serie come E poi c’è Filippo (2006), Tutti pazzi per amore (2008-2010), Fuoriclasse (2011-2015), Questo nostro amore (2012-2017) e I Medici (2019). Ha inoltre recitato nei film Papa Luciani – Il sorriso di Dio (2006), Amore oggi (2014), Una Ferrari per due (2014) e Le nozze di Laura (2015).
8. È un noto doppiatore. Marcorè è divenuto noto anche come doppiatore, avendo ad esempio prestato la propria voce per film d’animazione come Il principe d’Egitto (1998), Momo alla conquista del tempo (2001), Ant Bully – Una vita da formica (2006), Up (2009), Cattivissimo me 2 (2013) e Kubo e la spada magica (2016). Ha poi partecipato al doppiaggio italiano dei film Midnight in Paris (2011), dove doppia il personaggio di Dalì, e Il libro della giungla (2016), dove è invece la voce di Baloo.
Neri Marcorè è il suo vero nome
7. Il suo non è un nome d’arte. Per quanto in molti siano convinti che il suo sia un nome d’arte, Neri è realmente il nome dell’attore. Questo ha origini medievali, e sembra avere origine per aferesi da nome come Raineri e Guarneri. In latino deriva da niger, avendo dunque come significato appunto quello di persona dalla carnagione o dai capelli neri. Un’altra origine del nome è quella ebraica, dove ha il significato di “la mia luce”.
Neri Marcorè: le sue imitazioni
6. È particolarmente apprezzato per le sue imitazioni. Un altro dei motivi della fama di Marcorè sono senz’altro le imitazioni da lui realizzate. Nel corso ha infatti preso parte a programmi televisivi di informazione politica, mettendo in atto delle gag comiche nel quale imitava i principali politici del momento, estremizzandone le caratteristiche e il pensiero. Tra questi si ricordano Pier Ferdinando Casini e Antonio di Pietro, ma è anche noto per l’imitazione di Alberto Angela, particolarmente apprezzata anche dallo stesso.
Parte delle cose che non sai sull’attore
Neri Marcorè è Maurizio Gasparri
5. È la sua imitazione più nota. Tra i vari personaggi imitati, quella del politico Maurizio Gasparri è probabilmente la parodia più nota. Questa appare per la prima volta durante la trasmissione L’ottavo nano, dove il politico viene raffigurato come una persona particolarmente contraddittoria, pronta a rilasciare dichiarazioni improbabili per difendere sé stesso e il proprio operato.
Neri Marcorè imita Conte
4. Ha imitato il Presidente del Consiglio. All’interno del programma Gli Stati Generali, Marcorè ha realizzato una brillante imitazione di Giuseppe Conte, attuale Presidente del Consiglio italiano. Durante tali sketch comici, Conte viene raffigurato come presidente di condominio, continuamente costretto a mettere pace tra i vari condomini, che altri non sono se le forze politiche facenti parte del governo.
Neri Marcorè e il teatro
3. Ha una forte tradizione teatrale. I primi passi dell’attore nello spettacolo si muovono sul palcoscenico teatrale, dove debutta nel 1993 con La finta ammalata di Goldoni. Negli anni tornerà più volte a calcare il palcoscenico, indicandolo come suo amore primario. Nel 2008 porta infatti in teatro il suo spettacolo Un certo signor G., omaggio a Giorgio Gaber. In teatro l’attore si è esibito anche come musicista, realizzando ad esempio uno spettacolo incentrato sulle canzoni di Fabrizio de André.
Neri Marcorè in I Medici
2. Ha interpretato un noto pontefice. Nella serie I Medici, che ripercorre la storia della celebre famiglia di Firenze, l’attore dà vita a Giovanni Battista Cybo, che grazie all’aiuto di Lorenzo il Magnifico riuscirà ad essere eletto nuovo papa, assumendo il nome di Innocenzo VIII. Questi, sebbene eletto grazie all’influenza dei Medici, si rivelerà difficile da controllare, dando vita a diverse diatribe con la nota famiglia.
Neri Marcorè: età e altezza
1. Neri Marcorè è nato a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, Italia, il 31 luglio 1966. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.
Fonte: IMDb
Christian Bale ufficialmente il cattivo di Thor: Love and Thunder
All’inizio dell’anno, i fan hanno appreso che l’ex attore di Batman Christian Bale era in trattative per tornare nel mondo dei film sui supereroi, questa volta per casa Marvel in Thor: Love and Thunder.
Mentre i dettagli ufficiali sul ruolo che Christian Bale interpreterà sono stati tenuti nascosti, sappiamo però che il ruolo sarà quello del cattivo, cosa che rende ancora più interessante il suo coinvolgimento.
A dare la conferma ufficiale è Tessa Thompson che, parlando con Entertainment Tonight (via Hollywood Heroic), ha affermato di aver letto la sceneggiatura: “Ci divertiremo. Ci divertiremo. Taika sta scrivendo e dirigerà. Alcuni volti familiari, alcune nuove persone nel mucchio. Christian Bale interpreterà il nostro cattivo, il che sarà fantastico.”
Sfortunatamente, Tessa Thompson non ha condiviso dettagli precisi su quale villain Christian Bale interpreterà. Sappiamo però che è un grande cambiamento per la sua carriera e per il suo rapporto con i cinecomics, visto che l’immaginario collettivo ancora lo vede legato al ruolo di Bruce Wayne/Batman per i film di Christopher Nolan.
Attore premio Oscar, è stato protagonista della stagione dei premi con la sua interpretazione di Ken Miles in Le Mans ’66, di James Mangold, per il quale ha ottenuto una nomination al Golden Globe.
Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.
Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.
Gli anni amari, Andrea Adriatico presenta il suo film su Mario Mieli
Roma al tempo del Coronavirus. Davanti a un esiguo gruppo di tenaci giornalisti Andrea Adriatico e il cast de Gli anni amari presentano il film sulla figura di Mario Mieli, tra i fondatori del movimento omosessuale italiano. Il film è apparso per la prima volta alla Festa del Cinema di Roma 2019 ed esce nelle sale italiane il 12 marzo, anniversario della morte di Mieli, avvenuta nel 1983. L’imperativo è coniugare la fruizione delle attività culturali con le misure di prevenzione e sicurezza previste nel nuovo decreto della Presidenza del Consiglio, firmato il 1 marzo, che fornisce regole riguardanti musei, cinema e teatri: potranno restare aperti rispettando le regole di distanza. Sottolinea il distributore Andrea Romeo di I Wonder Pictures: “C’è un gran bisogno di cinema e di storie che fanno bene. […] E’ logico per noi essere presenti e disponibili. […] L’unica cosa da fare è attenersi alle misure previste, aprire i cinema rispettando la distanza di sicurezza di un metro. Se le direttive dovessero cambiare, ci atterremo”.
La figura di Mario Mieli
Andrea Adriatico spiega così il cuore del film, che dedica al giovane Zaky, detenuto in Egitto e studente a Bologna, città in cui il regista vive: “La storia di Mieli è la descrizione di un sogno, di un tema […] posto dal movimento del ’77: mettere al centro l’idea della felicità, perseguire il proprio obiettivo di benessere. È una cosa che abbiamo completamente perso di vista”. Un sogno svanito all’inizio degli anni ’80, “gli anni amari” del titolo, che riprende Voglio di più, canzone di Pino Daniele targata 1980. Svanito lasciando il posto al rimpianto per una sorta di rivoluzione mancata. Svanito con l’arrivo dell’AIDS, di cui in Italia si comincia a parlare proprio nel 1983, anno del suicidio di Mario Mieli. Prosegue il regista: “La cosa a cui tengo è che il film venga visto, in qualsiasi forma o maniera. Che porti quelle questioni di nuovo al centro di un dibattito sulla persona. […] Mieli non si batte per l’omosessualità, ma per la libertà, per quei concetti di diritto che devono essere estesi a tutti”.
Grazia Verasani, sceneggiatrice assieme al regista e a Stefano Casi, ricorda così la figura di Mieli: “È stato il cantore di una generazione che voleva fortemente uscire da una repressività. E lo voleva fare attraverso l’intellettualismo, la politica, ma anche e soprattutto la creatività”. “Era un intellettuale lucidissimo, ma anche una persona che conosceva l’arte della leggerezza”.
A chi gli domanda perché una figura come quella di Mieli sia stata rimossa nel dibattito del nostro paese il regista risponde: “Mieli non è stato considerato neanche allora un leader, ma un outsider all’interno di un movimento che ha contribuito a creare” – il movimento F.U.O.R.I. di Angelo Pezzana, primo nucleo del movimento di liberazione omosessuale italiano, cui Mieli si unisce dandogli un respiro internazionale. Antonio Catania, che interpreta il padre di Mario, aggiunge: “Erano anni in cui neanche da sinistra si riusciva ad accettare una figura come Mario Mieli, perché era troppo. Metteva il dito in un conformismo non solo sessuale, ma a tutti i livelli. […] Non erano ancora tempi in cui si poteva avere un atteggiamento così dissacrante come il suo”.
Gli anni amari, una vicenda difficile da ricostruire
Adriatico parla poi di una lavorazione difficile, dove si è trovato spesso osteggiato: “Durante la lavorazione ci siamo trovati di fronte a interrogazioni, a proteste. Ma sono molto contento di poter dire e condividere anche con la famiglia di Mieli, che il film è per tutti. Ha superato il visto censura. C’era il terrore che si potesse fare un film troppo eversivo. […] Oggi delle diversità sessuali si può parlare, sì, […] però bisogna stare dentro un meccanismo di mainstream molto ben regolato”.
“Gli ultimi 10 anni li ho impegnati a ricostruire una vicenda. La storia dell’omosessualità è una storia che in Italia non esiste, è scritta sull’acqua. Non ho potuto lavorare con agio, ho dovuto fare un lavoro di documentazione certosina. Ci sono ore di interviste che fissano la storia, la cristallizzano e mi danno la protezione legale per raccontare quello che ho raccontato”.
Gli interpreti de Gli anni amari e il lavoro sui personaggi
Nicola Di Benedetto parla così della sfida di interpretare il ruolo del protagonista: “Ho letto molto prima di vedere. Andrea mi ha indirizzato verso questa strada: scoprire prima il pensiero, capire a fondo cosa diceva Mieli, prima che come lo diceva.[…] Mi sono ritrovato d’accordo con tutto il suo pensiero. È quello che mi è rimasto, un consolidamento di ciò che la mia generazione sta ricominciando a prendere in mano adesso”.
Antonio Catania, che veste i panni del padre di Mario, spiega le ragioni del suo personaggio, con cui il protagonista ha il rapporto più difficile: “In quegli anni, che vedevano sgretolare le istituzioni classiche come la scuola, la famiglia […] i padri erano quelli che meno capivano di tutta questa faccenda. Si trovavano i fronte a una ribellione che non riuscivano a comprendere, come il padre di questa famiglia borghese. […] Mario è il più giovane dei figli, cui tra l’altro è legato da particolare affetto, […] ma c’è l’incomprensione, non riuscire a capire perché questo comportamento così bizzarro”.
Sandra Ceccarelli della madre di Mario, Liderica, dice: “Penso che per questa madre gli anni veramente amari siano stati quelli successivi alla morte di Mario”. “Questa donna da una parte era in grande difficoltà, perché Mario la provocava anche in maniera molto pesante. D’altra parte mi sembra avesse voglia di capire. […] E’ un rapporto molto ricco, molto difficile, ma non credo lei si aspettasse una fine così drastica, così presto”.
Gli anni amari è in sala dal 12 marzo, prodotto da Cinemare con Rai Cinema e con Pavarotti International 23 e distribuito da I Wonder Pictures.
ARCTIC – Un’avventura glaciale: una clip in esclusiva
Guarda una clip in esclusiva di ARCTIC – Un’avventura glaciale, il nuovo film d’animazione targato Notorious Pictures, al cinema dal 12 Marzo.
In ARCTIC – Un’avventura glaciale i due volpini Speedy e Jade, affiancati da un orso polare nevrotico, un albatros sbadato e due lontre teoriche della cospirazione, dovranno impedire a un tricheco malvagio di sciogliere l’Artico e diventare così il sovrano del mondo. ARCTIC – Un’avventura glaciale è un entusiasmante action animato che affronta, in maniera sincera e divertente, uno dei fenomeni ambientali più importanti e più discussi degli ultimi tempi, quello del cambiamento climatico.Celebrando, allo stesso tempo, l’importanza della diversità e l’unicità di ogni individuo.
L’Artico sta scomparendo a una velocità spaventosa. Il “condizionatore d’aria” del Pianeta si sta riscaldando due volte di più del resto del mondo a causa dei cambiamenti climatici, delle trivellazioni petrolifere e della pesca industriale. Le multinazionali dei combustibili fossili sono tra i principali responsabili dei cambiamenti climatici, causa del sempre più rapido scioglimento dei ghiacci artici. Eppure, dal momento che l’accesso ai fondali artici è oggi molto più semplice, è iniziata una folle corsa al petrolio del nord del Pianeta. La casa dell’orso polare è un ecosistema importantissimo per tutta la Terra
Quel che succede all’Artico anticipa le sorti dell’intero Pianeta… difendiamo l’Artico!
LO SAPEVI CHE…
- Il termine “artico” deriva dal greco arktikos (“vicino all’Orsa”). Il nome è ispirato alla costellazione dell’Orsa Minore (Ursa minor), che ospita Polaris, la stella del Nord; e anche all’Orsa maggiore (Ursa maior), ben visibile nell’emisfero settentrionale.
- Ha più abitanti di quanti si creda. Il Circolo polare artico, che comprende parti di Russia, USA (Alaska), Canada, Finlandia, Svezia, Danimarca (Groenlandia), Norvegia e l’isola islandese di Grimsey, può vantare circa 4 milioni di abitanti. La sua economia si aggira intorno ai 230 miliardi di dollari annui, equivalente al PIL di Paesi come l’Irlanda e il Portogallo.
- Ospita la banca più importante e sorvegliata al mondo. La Global Seed Vault, una cassaforte che contiene i semi di oltre 4.000 specie di piante e li protegge da guerre, cambiamenti climatici, estinzione, carestie.
- A causa del surriscaldamento globale i ghiacciai della Groenlandia si stanno sciogliendo a una velocità 7 volte più elevata del previsto rispetto agli anni Novanta, esponendo 40 milioni di persone in più al rischio di inondazione costiera entro la fine del secolo.
- Il permafrost ha cominciato a scongelarsi 70 anni prima del previsto. A luglio si sono riversate in mare 10 miliardi di tonnellate di acqua, in un solo giorno. Gli scenari peggiori dell’IPCC prevedevano che non avremmo assistito a qualcosa del genere prima del 2050.
Grindelwald: le domande senza risposta sul villain di Harry Potter
Le critiche e il malcontento dei fan a seguito delle vicende raccontate in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald hanno contribuito a rallentare la produzione del terzo film del nuovo franchise magico, spin off dell’originale storia legata al mondo di Harry Potter.
Con tutte le sue incongruenze, il film aveva comunque contribuito a proporre e porre nuovi interrogativi in merito al personaggio di Grindelwald, ottimamente interpretato da Johnny Depp, domande che restano senza risposta ad oggi. Eccone alcune:
Come ha fatto Silente a infrangere il Patto di Sangue con Grindelwald?
Alla fine del secondo
film Animali fantastici e dove
trovarli, viene rivelato che quando erano più
giovani e amici, Silente e Grindelwald fecero un patto di sangue
che implicava l’impossibilità reciproca di combattersi.
Ma alla luce di ciò che abbiamo visto e letto nella saga di Harry Potter, sappiamo della leggendaria battaglia tra Silente e Grindelwald, battaglia che viene riportata addirittura dai libri di Storia della Magia e che ha conferito a Silente lo status del più grande mago che sia mai vissuto. Il terzo film di Animali Fantastici rivelerà come è stato rotto questo Patto di Sangue trai due?
Perché Grindelwald ha gli occhi di colore diverso?
Mentre l’attore che
interpretava il giovane Grindelwald nei film di Harry Potter
(Jamie Campell Bower) aveva gli occhi dello stesso
colore, lo stesso attore che interpreta il giovane Grindelwald nel
franchise di Animali fantastici ha gli occhi differenti. E anche
Johnny
Depp, che interpreta l’adulto Grindelwald, ha questa
caratteristica.
Non abbiamo una risposta chiara a questo dettagli e potrebbe trattarsi di una magia successiva alle apparizione del giovane mago in Harry Potter, tuttavia potrebbe trattarsi solo di un tocco al look voluto dall’attore Depp che ha contribuito a crearne l’aspetto e che ha detto che era un dettagli fisico per rappresentare la dicotomia interiore di Grindelwald.
A cosa servono i narghilè a forma di teschio?
Nel film vediamo
Grindelwald che fuma da un teschio, un narghilè o una specie di
bong, e sembra si tratti di un gesto rituale, ma non è ben chiaro a
cosa serva. Lo Aiuta nelle sue visioni da veggente? O il cranio
semplicemente amplifica i suoi poteri intrinseci?
Secondo il regista David Yates, il teschio aiuta semplicemente a proiettare le sue visioni in modo che gli altri possano vederle, come un proiettore senza fili. È così che proietta le sue visioni di una guerra futura ai suoi seguaci.
Perché Grindelwald non è considerato il più grande mago oscuro di sempre?
Dato ciò che già sappiamo
sulle azioni di Grindelwald e ciò che sospettiamo possa commettere
dopo, in che modo le azioni di Lord Voldermort sono considerate
peggiori di quelle di Grindelwald? Mentre Voldermort controllava
principalmente l’Inghilterra, la presa di Grindelwald si estendeva
su tutta l’Europa, tranne l’Inghilterra, il che implica un seguito
sempre più vasto e, come tale, più potere.
Forse perché gran parte del passato e delle azioni di Grindelwald erano tenuti all’oscuro? Dato che Silente, per molto tempo, fu l’unico a sapere che Grindelwald aveva la Bacchetta di Sambuco, contribuì a proteggerne la reputazione? Era perché Grindelwald aveva dei principi, voleva salvare il mondo (a modo suo) mentre Lord Voldermort voleva distruggerlo?
Silente e Grindelwald avevano o no una relazione romantica?
L’universo di Harry Potter
non si concentra molto sugli interessi amorosi dei suoi personaggi
oltre a quello che accade tra le generazioni più giovani. Qualche
anno fa, J.K. Rowling rivelò però che Silente era gay e che quello
per Grindelwald non era solo ammirazione e affetto, ma proprio
amore.
Tuttavia non sappiamo nulla di Grindelwal: ricambiava i sentimenti di Silente? Sembra che i film, fino a questo punto, siano abbastanza vaghi sulla relazione tra Grindelwald e Silente, rivelando solo piccoli dettagli come il Patto di Sangue, piccoli dettagli per ora importanti per la trama, ma non ci viene mai detto se trai due ci fosse davvero una relazione romantica.
Chi sono i genitori di Grindelwald?
I libri e i film non
rivelano molto sul passato di Grindelwald, su come sia finito a
Godric’s Hollow (era solo per fare ricerche sui Doni della Morte?).
Sappiamo che dopo essere stato espulso dal Durmstrang Institute,
situato nel all’estremo nord del continente europeo, si è
trasferito nel villaggio inglese dalla zia, Batilda Bath. Ma sembra
tutto troppo legato a fortunate coincidenze!
Come è arrivato a Durmstrang, in primo luogo? Quali erano i suoi interessi e quelli della sua famiglia sconosciuta? Non sorprende che Grindelwald abbia frequentato la scuola, in quanto giovane dotato di magia, ma sorprende che sia stato espulso. Perché non tornare quindi a casa dalla sua famiglia?
Come è finito negli Stati Uniti?
Così come nel punto
precedente, la storia di Grindelwald è ancora avvolta dal mistero.
Quando ha lasciato Godric’s Hollow da giovane adulto, dove è
andato? Qual è stato il suo percorso? Come è arrivato negli Stati
Uniti e perché?
È finito negli Stati Uniti subito dopo o ha vagato per l’Europa, cercando di aumentare il suo seguito? Come è finito negli Stati Uniti? Si è sempre travestito da Graves o è stata una scelta recente? Quanto ci è voluto per elaborare il suo piano? Perché odia i Babbani così tanto? Provava qualche rimorso per la morte di Ariana?
La sua storia è confusa perché non era pianificata dall’inizio?
Sembra che la storia di
Grindelwald possa essere stata pianificata solo come una piccola
apparizione nei libri di Harry Potter, un personaggio accessorio a
quello di Silente, per dare al Preside di Hogwarts maggiore
spessore. Il mistero di Silente è sempre stato un cruccio per
Harry, che si rende conto quando muore il suo vecchio preside, che
non lo conosce molto, che in sua compagnia non ha mai veramente
parlato di se stesso, e si è concentrato esclusivamente su
Harry.
La storia di Grindelwald è stata poi costruita dopo che la serie originale di Harry Potter si è conclusa per far continuare e far espandere il franchise e provare a dare ai fan di Harry Potter qualcosa in più da guardare al futuro?
Grindelwald pianificava di fermare la Seconda Guerra Mondiale?
Dato che la battaglia tra
lui e Silente si svolge nel 1945, la guerra Babbana che Grindelwald
prevede è molto probabilmente la Seconda Guerra Mondiale. Ma
Grindelwald è serio nel suo piano? Vuole conquistare il mondo
magico con le sue idee fasciste per abbattere i fascisti e i
nazisti? Si vede così diverso da Hilter, data la sua antipatia per
i Babbani e per il mondo Babbano, e il suo desiderio di
controllarli e renderli sottomessi, credendo che i Maghi siano la
“razza superiore”, per così dire?
In che modo il mondo dei maghi è colpito dagli eventi tragici del mondo dei Babbani? Data la mancanza di discorsi sulla razza, la religione e la diversità di genere nel mondo dei maghi e se i pregiudizi del mondo Babbano si sovrappongano a quelli dell’universo di Harry Potter, come possiamo credere e condividere i piani di Grindelwald per porre fine a questa guerra? Ha mentito a tutto il suo seguito?
Sta mentendo sul vero nome di Credence?
È implicito che Credence
sia il fratello di Albus Silente, eppure non c’è abbastanza
materiale per capire l’effettiva realtà di questa affermazione. Il
ministero pensa che Grindelwald voglia usare Credence per aiutarlo
nella sua orribile missione di governare sui Babbani.
Ad un certo punto, Grindelwald dice a Krall che ha bisogno dell’aiuto di Credence per distruggere Silente. Questo perché Credence è abbastanza potente per farlo, più di Grindelwald stesso? O perché Grindelwald crede che Silente non alzerebbe mai la bacchetta contro suo fratello, soprattutto dopo quello che è successo con Ariana.
What We Do In The Shadows 2: Teaser Promo
Il canale americano FX ha diffuso il teaser promo di What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda stagione della serie What We Do In The Shadows trasmessa da FX.
What We Do In The Shadows 2
What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi.
What We Do In The Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.
Nella seconda stagione di What We Do In The Shadowsritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.
Frankenstein: Blumhouse resuscita il remake?
Jason Blum vuole realizzare un nuovo film su Frankenstein. Nuovo re mida del genere horror, Blum è noto per essere il fondatore della Blumehouse Production, la casa di produzione che nell’ultimo decennio si è resa responsabile dell’incredibile successo di franchise quali Paranormal Activity, Insidious, The Purge, Sinister e Ouija, ma anche di acclamate pellicole quali Whiplash e Scappa – Get Out.
In un recente podcast con The Evolution of Horror (via ComicBook), Jason Blum ha dichiarato che amerebbe realizzare un nuovo adattamento del celebre romanzo gotico di Mary Shelley, già trasposto sul grande schermo innumerevoli volte. A tal proposito, Blum ha spiegato: “Mi piacerebbe provarci. Sto soltanto aspettando una grande idea”. Probabilmente, l’intendo del produttore è quello di servirsi della storia universale della Shelley per realizzare un adattamento fresco e moderno, al pari di quanto fatto con il recente L’Uomo Invisibile.
Il film, diretto da Leigh Whannell, ha come protagonista Elisabeth Moss, ma è purtroppo ancora inedito in Italia: la pellicola, che sarebbe dovuto uscire a fine febbraio nelle nostre sale, è stata infatti posticipata a data da definirsi a causa dell’emergenza Coronavirus.
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L’Uomo Invisibile è stato un grande successo al box office americano: non è da escludere che la Universal decida di affidare al regista un’altra rivisitazione di uno dei suoi Classici Mostri: di recente, lo stesso ha espresso interesse nel voler realizzare un nuovo adattamento di Dracula.
Tra le più celebri iterazioni cinematografiche di Frankenstein si ricordano il film della Universal degli anni ’30 e della Hammer degli anni ’50. Altre celebri trasposizione sono quella del 1994 di Kenneth Branagh. In tempi più recente, si ricorda il film Victor – La storia segreta del dott. Frankenstein del 2015, con James McAvoy e Daniel Radcliffe.
The Secret Garden: il trailer del nuovo adattamento
È stato diffuso il trailer originale del nuovo adattamento di The Secret Garden, storia che per la prima volta vede coinvolta una massiccia dose di CGI. Questo è il quarto tentativo di adattamento cinematografico del romanzo del 1911 scritto da Frances Hodgson Burnett.
Il primo adattamento risale al 1949 con Margaret O’Brien, Herbert Marshall, Dean Stockwell e Gladys Cooper. Seguirono due remake, il primo nel 1987 e il secondo nel 1993. La storia ha visto anche un adattamento in forma di musical di Broadway nel 1991.
Quella che arriverà nei cinema questa primavera, sembra la versione più magica di tutte, con un utilizzo massiccio di CGI.
Come da fonte originale, il film segue il viaggio di Mary Lennox che divenuta orfana, si trasferisce dall’India nella casa di suo zio, in Inghilterra, e lì scopre un giardino segreto.
No Time to Die: il rinvio costerà 30 milioni alla MGM
La decisione di posticipare da aprile a novembre del 2020 – a causa dell’emergenza Coronavirus e dell’attuale situazione del mercato cinematografico mondiale – l’uscita nelle sale di tutto il mondo di No Time To Die, l’attesissimo Bond 25 che vedrà Daniel Craig indossare per l’ultima volta i panni dell’iconico agente segreto, costerà alla MGM circa 30 milioni di dollari.
Come apprendiamo da The Hollywood Reporter, infatti, la decisione di cambiare la data di uscita del film diretto da Cary Joji Fukunaga costerà allo studio almeno 30 milioni di dollari. Si tratta naturalmente di una cifra approssimativa, che potrebbe addirittura salire ai 50 milioni. Il film non è ancora arrivato nelle sale, ma proprio in vista dell’uscita prevista per il mese di aprile, lo studio aveva già iniziato una compagna promozionale decisamente aggressiva per No Time To Die.
Con un budget di produzione vicino ai 250 milioni di dollari, il film dovrà necessariamente sbancare il botteghino per essere considerato un successo. Con la diffusione del Coronavirus in Europa e in Asia, la paura più grande dei dirigenti era che l’uscita ad aprile potesse comportare una perdita enorme in termini di pubblico e di fan, quindi di incassi.
È triste sapere che dovremo attendere ancora otto mesi per vedere James Bond di nuovo in azione sul grande schermo, ed è altrettanto sorprendente constatare quanto la decisione di posticiparne l’uscita graverà sull’economia dello studio. La mossa, tuttavia, ha una sua ragion d’essere da un punto di vista finanziaro. Il budget elevato messo a disposizione per il marketing del film, implica che No Time To Die debba essere un successo commerciale: essendo la situazione di alcuni dei più importanti mercati cinematografici compromessa, permettere al film di uscire nelle sale ad aprile avrebbe potuto automaticamente sabotarne il successo.
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Prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Rami Malek, Naomie Harris, Ben Whishaw, Rory Kinnear, Jeffrey Wright, Dali Benssalah, Billy Magnussen, Ana De Armas, David Dencik e Lashana Lynch.
Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di FleabageKilling Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
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In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
A Quiet Place 2: ecco le prime entusiaste reazioni della stampa
Sono arrivate online le prime reazioni a A Quiet Place 2, sequel del thriller fantascientifico diretto nel 2018 da John Krasinski, che torna dietro la macchina da presa insieme ad Emily Blunt, ancora una volta nei panni della protagonista.
Le reazioni al sequel, emerse online via Twitter in seguito alle primissime proiezioni dedicate alla stampa estera, sono estremamente positive. Potete leggerne alcune di seguito:
Joseph Deckelmeier – The Illuminerdi: “A Quiet Place 2 è un viaggio all’inferno. Il film è finito da poco e sto ancora tremando. Complimenti a tutto il cast per avermi fatto percepire ogni singola emozione grazie alle loro interpretazioni.”
Chris Killian – ComicBook: “L’uso del suono in A Quiet Place 2 è ancora una parte essenziale della storia. John Krasinski trova modi incredibilmente creative per evitare che tutto diventi stantio. L’intero cast è fantastico. Il film è avvincente dall’inizio alla fine.”
Steven Weintraub – Collider: “A Quiet Place 2 è un grandissimo sequel che espande l’universo narrativo. Mi ha tenuto incollato alla sedia per tutta la durata. Il film dura 1 ora e 45 minuti, ma alla fine ne vorresti ancora. È ancora presto per parlare di un terzo capitolo?”
Sean O’Connell – Cinemablend: “A Quiet Place 2 è fantastico e merita di essere un successo a livello mondiale. Trova modi assolutamente entusiasmante per espandere ancora di più quest’universo terrificante. La tensione è ancora di più alle stelle.”
Erik Davis – Fandango: “A Quiet Place 2 spacca! Teso e terrificante esattamente come il primo. Ci sono alcune sequenze che sono da antologia. Bravissimo John Krasinski. Davvero bello e, soprattutto, anche molto emozionante.”
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A Quiet Place 2 arriverà nelle sale americane il 20 marzo 2020. In Italia uscirà invece il 16 aprile. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.
John Krasinski ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”
James Gunn ha un’idea per uno spin-off su Drax e Mantis
James Gunn ha un’idea per uno spin-off di Guardiani della Galassia incentrato sui personaggi di Drax (Dave Bautista) e Mantis (Pom Klementieff): tale idea – secondo quanto emerso online di recente – potrebbe effettivamente concretizzarsi in un ipotetico film. Entrambi i personaggi dovrebbero tornare nell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3, ma stando a quanto dichiarato da Bautista in una recente intervista con Collider, sembra proprio che Gunn abbia un’idea per uno spin-off dedicato ai due personaggi.
A Bautista è stato chiesto se fosse disposto a tornare nei panni di Drax per una serie a lui dedicata e destinata a Disney+, ma l’attore ha rivelato che – nel caso – rifiuterebbe l’offerta (principalmente a causa delle tante ore di trucco necessarie ad entrare nei panni del personaggio, e che sarebbero alquanto inconciliabili con i tempi di realizzazione di una serie tv) e che preferirebbe invece realizzare un film dedicato al rapporto tra Drax e Mantis.
Dave Bautista ha spiegato: “Onestamente, quello che vorrei è, anche se non è una mia idea, ma di James Gunn… James ha un’idea per un film su Drax e Mantis. Questo è quello che mi piacerebbe fare. Ci sarebbe davvero da divertirsi con quei personaggi.”
Poco dopo, James Gunn ha confermato la cosa via Twitter: “È vero. Ma è un’idea che ancora non è stata esclusa. Penso che potrebbe essere fantastico.”, ha scritto il regista e sceneggiatore.
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Scritto e diretto da James Gunn, Guardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.
Torneranno nel cast Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Pom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.
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Ricordiamo che James Gunn ha da poco terminato le riprese di The Suicide Squad, il sequel/reboot dei personaggi dei fumetti DC che arriverà nelle sale ad agosto del prossimo anno e che vedrà nel cast il ritorno di Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang).
Fonte: ScreenRant
The Batman: esilaranti “parallelismi” con Fast and Furious
Le ultime immagini postate dal regista Matt Reeves attraverso il suo profilo Twitter ufficiale, ci hanno permesso di dare un primissimo sguardo alla nuova Batmobile che vedremo nell’attesissimo The Batman con Robert Pattinson. Le immagini in questione, però, hanno anche dato vita, sul web, ad una serie di esilaranti parallelismi con il franchise di Fast and Furious.
Alcune immagini realizzate ad hoc da @bosslogic e @LEAA113_, infatti, si prendono “gioco” dell’estetica della nuova Batmobile che vedremo nel cinecomic di Reeves, paragonandola alle auto da corsa che sono parte del fulcro narrativo della fortunata saga con protagonista Vin Diesel. Nello specifico, BossLogic ha pensato di sostituire, nel primo teaser poster ufficiale di F9, la sagoma di Dominic Toretto con quella di Batman, andando addirittura a sostituire l’iconica collana a croce di Dom con un’altra collana che riproduce l’iconico simbolo dell’Uomo Pipistrello; dall’altra parte, invece, LEAA113 ha immaginato il Crociato di Gotham come un membro della scuderia di Toretto e la Batmobile come una delle auto al servizio della sua squadra di grandi appassionati di motori.
Potete vedere le due simpaticissime fan art di seguito:


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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
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“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.
Fonte: ScreenRant